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RIMANDI ROMAGNOLI
nuove strategie per lo sviluppo turistico e il sistema di informazione turistica
Nelle pagine che seguono cercherò di descrivere un “racconto di viaggio”, che parte da alcuni spunti
teorici sul contesto turistico postmoderno1, descrive l’applicazione all’entroterra romagnolo di nuove
strategie turistiche basate sui rimandi2, per arrivare infine alla descrizione della normativa
sull’accoglienza e informazione turistica dell’Emilia-Romagna.
DALLA GEOGRAFIA ESPERIENZIALE AI RIMANDI TERRITORIALI
I turisti agiscono sempre più come “nomadi” degli stili, delle motivazioni e dei temi, generando quello
che il sociologo Giampaolo Fabris, ed altri, hanno definito un surfing dei consumi3. Tale fluidità
tipicamente postmoderna ha messo in crisi le tecniche tradizionali del marketing, quali appunto la
segmentazione ed il targeting.
Non a caso diversi osservatori segnalano che i fenomeni turistici più interessanti sono sempre più da
ricercarsi in quelle realtà tribali4 espresse dalle nuove generazioni di turisti, “immuni” ai mezzi di
comunicazione di massa tradizionali, impersonali e riduttivi rispetto alle complesse motivazioni che
spingono ad un viaggio.
La visione turistica di un luogo, gli itinerari che precedono o seguono la sua visita, sono viepiù in
funzione della tribù di appartenenza e di quello specifico momento della ciclo di vita esperienziale
individuale in cui si svolge il viaggio, andando così a modificare radicalmente l’esperienza turistica5.
Ogni spostamento significativo sul territorio forma così un nuovo nodo, un punto di riferimento per i
viaggi seguenti; ciò in termini fisici, ma soprattutto emozionali, così da condizionare la percezione di
distanza tra i luoghi (da notare come invece un cosiddetto non-luogo sia allo stesso tempo familiare e
alienante – es. gli Autogrill autostradali ed i loro panini con nomi delle località turistiche italiane).
1
In questo contesto credo si possa utilizzare questo termine con una certa serenità, visto che si tratta di un
fenomeno socio-economico oramai trentennale. C’è chi fa coincidere la sua nascita con la caduta del muro di
Berlino nel 1989 e chi all’avvento del web nel ’93, ma la primogenitura del termine è da far risalire al libro “La
condition postmoderne” di Lyotard del 1979.
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Termine che in ambito turistico deve la sua primogenitura al Prof. Giancarlo Dall’Ara nell’ambito di analisi e
progetti di sviluppo turistico e partendo dal quale si è cercato di illustrare le complesse valenze ed implicazioni
applicative nelle parti che seguono.
3
Ad esempio in termini di struttura ricettiva utilizzata dalla stessa persona nell’ambito dello stesso viaggio o in
occasioni di viaggio diverse, si può passare indifferentemente da un bed&breakfast ad un hotel 4 stelle o
agriturismo, in funzione delle specifiche motivazioni e condizioni di viaggio, ecc.
4
5
Facendo riferimento agli studi di M. Maffesolì degli anni ’90 e successive applicazioni al marketing di B. Cova.
Ad esempio, l’esperienza e la visione turistica del Colosseo durante una gita scolastica è ben altra cosa rispetto
ad una seconda visita in coppia con l’amato/a o una terza da genitore con i figli. Sono come tre luoghi diversi e ciò
che si fa prima-durante-dopo tale visita è con molta probabilità molto differente e sempre più difficile da
organizzare da parte degli operatori del turismo.
Ad esempio per un italiano appassionato di tango la
visione del mondo sarà più simile alla quella riportata a
lato, dove l’Argentina risulta molto più “vicina” di quanto
sia in termini geografici. Al contrario, racconti di viaggio,
esperienze personali negative, un’immagine poco chiara
di una destinazione ecc. contribuiscono ad “allontanarla”
nella propria mappa mentale e quindi tende ad essere
sempre meno compresa nel novero dei “viaggi da fare”.
Chi si occupa di marketing e comunicazione turistica deve quindi individuare “dove” sono le cosiddette
tribù (ad es. per l’Ente del turismo argentino potrebbero essere presso le tante milonghe europee) e
mappare gli itinerari possibili prima e dopo la visita di un luogo turistico, al fine di poter metter in atto
un Piano di geografia esperienziale, basato su una rete articolata di “rimandi” AL e SUL territorio che si
vuole sviluppare sotto il profilo dell’incoming turistico.
Egli dovrà quindi cercare di far sì che il turista una volta entrato nel territorio possa muoversi
liberamente come in una sorta di “grande flipper” in cui ogni luogo rimandi anche ad altri, accrescendo
così il significato dell’esperienza e favorendo la permanenza del turista, sfida per antonomasia di un
mercato turistico fatto di low cost, short-break, navigatori GPS ecc.
Il rimando tra strumenti, concetti, luoghi, ecc. dovrà quindi essere sempre più una modalità diffusa
dell’operare quotidiano, che andrà a definire a priori le modalità di applicazione ed i vincoli dei soggetti
afferenti allo sviluppo turistico e si potrà esprimere con diverse modalità.
Ciò permette anche di ridurre le frequenti discrasie esistenti tra il sistema di promozione (esterno ad un
territorio e che precede l’arrivo del turista) e quello d’informazione (rivolto a chi è già sul territorio),
rendendo maggiormente promozionale l’attività informativa e garantendo così una maggiore efficacia
degli investimenti promo-commerciali6.
La metodologia dei rimandi in ambito turistico è quindi finalizzata a sistematizzare la complessità di
fruizione del territorio, senza ridurla o banalizzare la comunicazione e le esperienze di visita possibili,
favorendo un percorso cognitivo fatto di chiavi di lettura e gestione della relativa coerenza.
Si tratta implicitamente di una strategia di fidelizzazione, che traduce la molteplicità delle proposte
turistiche in un fattore di diversificazione e non riduce i rischi della di frammentazione dell’offerta.
6
Non è raro infatti trovare materiali promo-commerciali ad una fiera che motivano un turista ad effettuare un
viaggio su un nuovo territorio, nel quale però non ritrovano materiali informativi di dettaglio rispetto alle
motivazioni specifiche che hanno determinato la scelta, o peggio ancora riscontrano una disomogeneità e
difficoltà di ricondurre ad unità i vari pezzi di un itinerario tematico concepito solo sulla carta. Questo fenomeno
non è una novità per quei turisti “enogastrofili” che si avventurano alla ricerca di cantine, agriturismi e luoghi di
produzione facenti parte delle oltre 140 strade dei vini e sapori italiane.
2
IL SISTEMA DEI RIMANDI
Tentando di definire una tassonomia7 di questa strategia-concetto, allo stesso tempo di promozione e
informazione turistica, i rimandi si considera possano essere stabiliti tra:
a. itinerari: posizionati in zone diverse e/o complementari di uno stesso territorio (es. in pianura e
collina, zona urbana o extraurbana) o facenti parte di una rete sovra-territoriale (es. grandi
ciclostrade centro-europee o vie storiche internazionali)
b. tematiche: in funzione del tema prevalente che caratterizza la lettura e la narrazione del territorio (che
può quindi prevedere itinerari, luoghi, persone ecc.)
c. strumenti e attività promo-commerciali: di varia tipologia (es. web, depliant, fiere ecc.) o di tipologie
simili tra loro (es. diverse sezioni di un sito o brochure con una stessa linea editoriale)
d. soggetti: di diversa natura (pubblici o privati), o similari (es. cantine grandi e piccole, più o meno
note), appartenenti a sezioni diverse di una stessa filiera (es. hotel <-> ristorante, B&B <-> azienda
vitivinicola ecc.)
e. eventi: tra un’edizione e quelle successive, tra un evento e quelli che seguiranno in uno stesso
territorio o in territori contigui, tra eventi che si svolgono in contemporanea in uno stesso territorio
f.
luoghi: facenti parte di una rete tematica permanente (es. reti museali, siti archeologici ecc.)
appartenenti ad uno stesso proprietario o proprietari diversi (es. castelli pubblici e privati)
g. periodi: stesso luogo in momenti diversi (es. stadi evolutivi di una rocca) o, di converso, luoghi
diversi di uno stesso periodo storico (es. il periodo etrusco)
h. settori e comparti: tra business e leisure, ma anche con le rispettive segmentazioni interne
Gli elementi di base costitutivi del sistema e rispetto ai quali si declina il concetto di rimando, possono
invece essere così riassunti:
Reti: la dimensione spaziale della rete dei rimandi è suddivisibile in

territoriale: quella complessiva di riferimento e in cui si applica il sistema di rimandi (nel caso
trattato in seguito è l’entroterra collinare romagnolo)

locale: le sotto-aree omogenee dell’ambito territoriale complessivo (ad es. le aree di
competenza delle 4 strade dei vini e sapori della Romagna)

esterna: tutto ciò che è esterno all’ambito di riferimento della rete territoriale, sia nel contesto
nazionale che internazionale
Stile: a caratterizzare un sistema di rimando devono essere anche le parole e il tono che vengono
utilizzati nella comunicazione del sistema, nonché le proporzioni che occorre abbiano le sezioni dedicate
ai rimandi rispetto ai contenuti complessivi.
Luoghi temporanei e permanenti: i primi sono gli eventi durante i quali è possibile intercettare un
pubblico potenzialmente interessato alle proposte del territorio e che si svolgono sul territorio (quali ad
es. iniziative fieristiche o tematicamente affini ai luoghi di rimando), mentre i secondi sono i principali
luoghi turistici in senso lato ai/dai quali si vuole rimandare, che potranno essere più o meno significativi
e quindi emblematici del territorio.
7
Questa ipotesi di classificazione è ripresa da un’analisi sperimentale realizzata nel 2007 dal Dott. Stefano Soglia
nell’ambito del progetto Interreg IIIC denominato Wineplan, al quale si rimanda per eventuali approfondimenti.
3
Icone:
si tratta di quei luoghi fisici, luoghi comuni (nelle varie
accezioni del termine), peculiarità identitarie del
territorio alle quali rimandare in termini di itinerari
spazio-temporali.
Un territorio non immaginabile è come se non esistesse,
perciò occorre rendere iconiche e archetipiche alcune
immagini che connotano il territorio.
A titolo esemplificativo, si riportano alcune
immagini relative a un punto panoramico tra Siena
e le Crete, attrezzato per la sosta in auto o
bicicletta e con un sedile in pietra destinato ad
accogliere le numerose persone che vogliono
ammirare e meditare di fronte ad uno dei paesaggi
più belli al mondo. Tale semplice operazione fa sì
che questo possa rafforzare la sua natura di “luogo
iconico”, ricco di significati e punto di partenza o
arrivo di un sistema di rimandi per tutti coloro che
sono in cerca dell’essenza di uno dei paesaggi
turistici (postmoderni?) per antonomasia.
Link e ponti:
 rimandi-link (non solo in termini web) sono quelli tra
luoghi diversi appartenenti ad uno stesso itinerario
tematico (nel grafico i segmenti ABC o DEF)
 rimandi-ponte sono quelli tra temi o ambiti
territoriali contigui (nel grafico il segmento EB) e che
attraverso il ponte possono essere meglio fruiti e
raggiunti (come ad es. quando percorrendo un
itinerario enogastronomico si visita un castello che
ospita un’enoteca e da lì si parte per un itinerario
storico-culturale).
Nodi multiproposta e corner specifici: mentre i primi sono nodi informativi complessi che possono
permettere i rimandi-ponte tra temi o itinerari e rimandare ad altri nodi o temi del sistema territoriale, i
corner sono i punti finali o iniziali del percorso di senso che il sistema di rimando tende a generare.
I nodi multiproposta permettono quindi di effettuare i ponti tra territori, itinerari o temi e possono
essere identificati con luoghi particolarmente indicati e/o attrezzati per rispondere ad esigenze
informative complesse quali: punti informativi-telematici o gli IAT (uffici accoglienza e informazioni
turistiche ben attrezzati e preparati a questo ruolo).
Nelle foto esemplificative che seguono, relative ad un punto informazioni turistiche del Beaujolais (F), è
possibile notare la copresenza di: vini e prodotti tipici in vendita, biciclette per il noleggio, materiali
informativi tradizionali, pubblicazioni e gadget a pagamento.
4
.
Funzionali invece all’esistenza di corner è la presenza di espositori che possano essere collocati presso
tutti i soggetti pubblici e/o privati del sistema turistico, al fine di comunicare costantemente ed in
maniera adeguata l’immagine coordinata di un territorio, e distribuire i relativi materiali informativi, sia
di sistema che dei singoli soggetti.
A tal fine è quindi essenziale l’attivazione di un servizio di distribuzione periodica presso tutti i soggetti
pubblici/privati locali appartenenti alla rete locale (IAT, strutture ricettive, partner pubblici e
istituzionali, stazioni e aeroporti ecc.). Si occuperà della raccolta e scambio di materiale informativo
all’interno del sistema o in occasione di eventi e fiere extra-locali.
In termini metodologici e per non disperdere risorse, nell’attivazione di un sistema di rimandi occorre
dapprima verificare il processo attraverso il quale le tante informazioni prodotte a livello locale possano
essere diffuse capillarmente ed essere messe in rete, senza creare obbligatoriamente nuovi punti
informativi (IAT, UIT o uffici similari).
Ambasciate e ambasciatori: si tratta di sistemi relazionali in senso lato, presenti all’esterno del territorio
di riferimento, in ambio nazionale e internazionale. Hanno quindi la funzione di “piattaforma promocommerciale” e allo stesso tempo di “ricettore delle istanze” dei potenziali fruitori del territorio.
Tali funzioni risultano via via più importanti in un contesto turistico in cui le informazioni una volta sul
territorio sono relativamente facili da reperire (in hotel, via Internet, ecc.), rispetto a quelle necessarie
prima della partenza e/o per poter decidere la meta di viaggio tra le tante a disposizione.
Gli “ambasciatori” potranno essere opinion leader riconosciuti, ma anche coloro che già hanno avuto
modo di visitare il territorio e assumeranno quindi il ruolo di rappresentanti nell’ambio del loro normale
contesto relazionale (i cosiddetti opinion leader diffusi).
Rientrano nel concetto di “ambasciate” in prima istanza gli uffici ENIT e di enti presenti nei paesi esteri
(es. ICE o CCIAA), ma anche i ristoranti tipici del territorio (ad es. nel mondo sono stati censiti una
cinquantina di locali di cucina romagnola).
Co-Attori: lo sviluppo turistico di territori poggia soprattutto sulle risorse umane che in prima istanza
creano le condizioni migliori per un’esperienza turistica completa e profonda, cosicché si possano
generare buoni ricordi e relazioni durature. Tra gli attori di tale sceneggiatura personale (quale è a tutti
gli effetti il turismo che sempre più si cerca in epoca postmoderna), sono identificabili i seguenti:

fornitori di informazioni (es. soggetti organizzatori di eventi, stakeholders, sommeliers,
amministratori pubblici ecc.)

coordinatori dei nodi (es. personale degli IAT e altri uffici di back office del sistema)
5

narratori del territorio, tendenzialmente non monosettoriali (quindi che sappiano creare un
buon racconto, in particolare facendo interagire l’enogastronomia, la storia e le leggende del
territorio)

“rimandati”, le persone che gestiscono un luogo del sistema dei rimandi e possono ospitare un
corner (es. operatori delle strutture ricettive, soci delle strade dei vini e sapori ecc.)
6
STRUMENTI E ATTIVITÀ DI RIMANDO
Il sistema dovrà basare la propria capacità comunicativa ed efficacia in termini di veicolazione dei flussi
turistici sul territorio, sulla declinazione in chiave di rimando di supporti di varia natura, che ad una
prima ricognizione risultano principalmente:
1. Fisici:
1.1. Uffici informazioni (IAT, UIT ecc.)
1.2. Cartellonistica per punti sosta e segnaletica stradale
1.3. Materiali informativi cartacei
1.4. Card
1.5. Etichette/cartellini sui prodotti, gadgets e merchandising
2. Virtuali:
2.1. Sito web e relativo sistema di linking
2.2. Sistemi di navigazione satellitare
2.3. Totem e box informativi (con tuch screen o similari)
2.4. Miti e personaggi (del passato, del presente o dell’immaginario)
3. Multisensoriali:
3.1. Udito (postazioni sonore ad es. con testimonianze dal vivo, musiche tradizionali, gingle
pubblicitari, brani sa film, suoni del territorio, quali ad es. rumore di bicchieri durante un
brindisi, canto del fagiano, suono di attrezzi tipici e dell’agricoltura, ecc.)
3.2. Olfatto (il “campionario del territorio”, come quello dei vini per i sommeliers, ad es. relativi
a profumi quali: vino, fieno o erba tagliata, terra bagnata, piatto o prodotto tipico, ecc.)
3.3. Vista (fotografie e “tavola dei colori del territorio”, come per i colori previsti per le
abitazioni di un centro storico, o relativi ad es. a terreni, abbigliamento, vini, ecc.)
3.4. Gusto (gusti caratteristici dei prodotti tipici e unici del territorio, nonché dei piatti locali)
Nello specifico, per quanto riguarda alcuni di questi strumenti e attività che più hanno attinenza con il
sistema di informazione turistica su un territorio, possono essere riportati i seguenti esempi, del tutto
indicativi e parziali rispetto all’intero panorama disponibile:
Nodi e corner multifunzionali
Si riporta qui a lato un esempio significativo di
corner informativo relativo al territorio di Caldano in
Alto Adige, ma è possibile trovare queste postazioni
anche in Austria e numerosi altri paesi europei.
A differenza della maggior parte degli IAT e info
point presenti sul territorio italiano, questa tipologia
di corner multifunzionali è collocata in zone ben
visibili all’uscita delle autostrade e principali “porte
d’accesso” al territorio (non in pieno centro storico,
dove se ci si è risusciti ad arrivare, oramai molte
delle informazioni risultano superflue), con attorno
parcheggi e a volte aree sosta per camper o altre
facilities.
7
Questa soluzione permette inoltre una certa
mobilità del punto informazioni in funzione delle
esigenze informative (stagioni, eventi ecc.), di avere
costi del personale ridotti al minimo, salvo quelli
relativi alla manutenzione e alla distribuzione dl
materiale
cartaceo-informativo
e
soddisfa
all’esigenza sempre crescente di definire da sé e in
un unico momento l’itinerario e la struttura nella
quale alloggiare last minute.
Ciò grazie a un tuch screen con l’elenco delle
strutture disponibili e un telefono per contattarle
direttamente.
Personaggi e miti
Il rimando a personaggi e miti del passato può essere effettuato
attraverso segnaletica stradale e semplici cartelloni esplicativi
posti nei “luoghi della memoria”.
Ma tale funzione comunicativa e di rimando, tra luoghi tematici
e nel tempo, potrebbe ancor meglio essere assolta grazie a vere
e proprie postazioni di arredo urbano, che richiamino il
personaggio trattato, ad es. nella sagoma o nelle opere.
A titolo esemplificativo si riporta un’immagine relativa alla
storica città di Ausburg (Germania), in cui la veicolazione dei
visitatori e le informazioni ai turisti sono fornite anche
attraverso installazioni, che fanno riferimento sia a Bertold
Breckt (qui nato e vissuto), sia a Leopold Mozart (padre del
famoso Wolfgang Amadeus).
Olfatto
Il marketing emozionale e sensoriale è all’ordine del giorno nelle nuove realtà del commercio, le grandi
marche d’abbigliamento e non solo8. In particolare, per ciò che riguarda l’olfatto, in termini di
evocazione e quindi di rimando, ci sono ampi margini di sviluppo.
Si pensi ad esempio a quanto realizzato in Alto Adige, dove da alcuni anni è attivo un percorso
informativo multisensoriale tra le vigne, lungo il quale sono stati posti bei pannelli descrittivi del
paesaggio, delle tipologie di vigna e di vini che vengono coltivati ecc., ma anche delle postazioni
olfattive, con l’essenza relativa al vino che in quello specifico campo si produce.
Un altro esempio d’attualità è costituito dal profumo Tauleto dell’azienda vinicola Umberto Cesari di
Castel San Pietro Terme (BO), derivato direttamente dall’essenza di vinaccioli del Sangiovese, che
tramite diffusori a forma di piccolo decanter è collocato negli hotel del gruppo bolognese Di Giansante,
mentre nella carta dei vini è possibile ritrovare il vino omonimo.
Tale associazione inconscia mediata dal profumo, fa si che il legame vino-territorio-esperienza turistica
venga rafforzato, perché identitario e ben radicato nella memoria olfattiva di tutti i turisti che hanno
modo di entrare in tali hotel.
8
A tal proposito si rimanda al bel testo di F. Gallucci “Marketing emozionale”, Edizioni Egea.
8
Vista
Tra le varie modalità di rimando visive (quali ad esempio la “tavolozza dei colori” del territorio) la più
frequente risulta l’abbinamento di fotografie di un luogo (i topos) ritratto in varie epoche.
A titolo esemplificativo, si riporta un estratto dal libro “Viaggi in Romagna. Doppio sguardo” relativo a
Riolo Terme (RA), con foto recenti di Emilio Salvatori affiancate a famose incisioni ottocentesche di
Bernardino Rosaspina.
Alcuni territori che hanno adottato (in maniera più o meno consapevole, strutturata e completa) una
strategia articolata di rimandi possono essere ad esempio i seguenti:
Rovereto e Vallagarina (TN)
Un buon sistema di rimandi è stato applicato dall’Azienda di promozione turistica di Rovereto e
Vallagarina (TN), dove sono stati predisposti dei depliant promozionali sui tema dei luoghi mozartiani,
dell’enogastronomia, dei castelli ecc. In particolare, vi si trova un rimando reciproco tra i vari temi, i
luoghi ed gli eventi che vi si svolgeranno ed i testi fanno riferimento alla storia dei luoghi che ne
determina gli sviluppi futuri.
Inoltre, visto il consistente patrimonio di castelli della zona, sono stati predisposti itinerari e pacchetti
che abbinano ogni castelli ad un percorso tra i vigneti limitrofi.
Il passaggio a Rovereto e Vallagarina rappresenta quindi una tappa obbligata per tribù tematiche di
provenienza nord europea che, percorrendo la Via Claudia Augusta dalla Baviera a Venezia e/o
interessate ai luoghi mozartiani da Salisburgo a Bologna e Roma, possono fare tappa presso i produttori
del vino Marzemino o le strutture ristorative della Strada dei vini e sapori della Vallagarina.
Baviera (Germania)
Collegato all’esempio di cui sopra vi è il territorio
tedesco della Baviera, in cui si trova il nucleo
dell’itinerario europeo Via Claudia Augusta, via
storica che ai tempi dei romani collegava la città
bavarese di Ausburg con Venezia, passando anche
dalla Vallagarina.
In questa sede preme evidenziare il sistema
costituito dalla segnaletica stradale, in cui sono
presenti diversi degli elementi base del rimando.
Nella cartellonistica collocata in punti sosta, si illustra in
3 lingue la storia del luogo in cui ci si trova, con
particolare attenzione alla produzione del malto per la
birra, rafforzando così il legame tra importanti tradizioni
agroalimentari e la storia bimillenaria del luogo.
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Inoltre, sono presenti le distanze rispetto ai principali luoghi che precedono o seguono quelli in cui ci si
trova lungo l’itinerario lineare, corredate di numeri di riferimento per informazioni turistiche ecc.
(svolgendo perciò una funzione di rimando-link).
L’operazione di rimando-ponte tra itinerari turistici d’importanza europea quali la Via Claudia Augusta e
la Romantiche Strasse, è operata anche grazie all’affiancamento di piccoli cartelli cicloturistici collocati
su pali esistenti (come quelli riportati nella foto a lato) per tutto il tratto di itinerario in cui i due percorsi
coincidono, così da rafforzarsi e rimandarsi reciprocamente.
Langhe Monferrato Roero (Piemonte)
A titolo esemplificativo di come in questo territorio piemontese si sia puntato sul concetto di personaggi
e miti per la valorizzazione turistica (qui intesi come rimandi “virtuali”), si fa riferimento al sito
www.parcoletterario.it realizzato e gestito dall’agenzia di sviluppo territoriale LaMoRo, in cui si rileva un
sistema multiplo di rimandi tra i luoghi del territorio ed i suoi personaggi e letterati più emblematici.
Tra i vari autori trattati vi è Beppe Fenoglio, relativamente al quale sul sito è riportata non solo la vita e
l’elenco delle opere, ma soprattutto contributi di immagini e sonori, che grazie ad un approccio di
rimando multisensoriale rafforzano la capacità narrativa complessiva.
A fianco di questo si trova anche la proposta turistica Trekking d’autore, con guida per mezza giornata,
con cena e passeggiata tra le vigne.
Sul territorio è possibile trovare inoltre un sistema articolato di segnaletica stradale e pannelli descrittivi
collocati di fronte ai luoghi narrati da Fenoglio, riportanti i relativi brani dei romanzi in cui se ne fa
menzione e le foto dell’epoca (con un evidente rimando visivo).
Tale esempio risulta quindi fortemente caratterizzato da rimandi multisensoriali (suoni, immagini, sapori
ecc) a forte valenza emozionale grazie all’evocazione generata dalle opere di autori quali Fenoglio,
Pavese ed altri ancora.
Sito Visit Britain
Il mondo del turismo su Internet è amplissimo ed in forte evoluzione. Tra i sempre più frequenti casi di
eccellenza nell’utilizzo del concetto dei rimandi vi è il sito d’incoming della Gran Bretagna dedicato ai
turisti italiani: www.visitbritain.it
Questo portale (parola spesso abusata, ma che in questo caso è quanto mai appropriata, vista
l’articolata architettura e ampiezza dei contenuti presenti) riporta tra l’altro due sezioni particolarmente
significative: film e britmusic
Apparentemente queste sezioni non risulterebbero d’interesse turistico; ma non la pensa così tutto quel
sistema di offerta turistica che vive grazie ai numerosissimi “pellegrini” alla ricerca dei luoghi nascita,
vita, morte dei Beatles o dei luoghi descritti da film come “Harry Potter”.
Così il rimando virtuale-multitestuale caratteristico del web diviene la modalità di veicolazione
privilegiata per viaggiatori sempre più immuni alla carta stampata e alla classica pubblicità turistica
(“Vieni nel posto più bello del mondo”, “Da noi riscopri l’autenticità”, ecc.), ma ipersensibili nei
confronti di tutto ciò che permette loro di vivere anche solo per qualche tempo nei “luoghi della mente”
veicolati da film, canzoni, libri e miti.
Anche queste dinamiche ritengo pertanto possano essere considerate parte del concetto di geografia
esperienziale, in quanto le quotidiane esperienze culturali (concerti, libri, ecc.), sociali (interessi, miti,
ecc.), di acquisto (marche, luoghi dello shopping ecc.) hanno un risvolto immediato nella definizione del
valore dei luoghi e quindi nella motivazione ad un viaggio. Non si spiegherebbe altrimenti l’interesse
crescente per una città come Dublino, dove la birra Guinness e il mito degli U2 credo abbiano ben più
appeal rispetto alla National Gallery of Ireland o il Trinity College, luoghi evidenziati in neretto come
imperdibili dalle tradizionali guide di viaggio.
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Un caso in progress: l’entroterra collinare della Romagna
L’area geografica di riferimento per
l’applicazione sperimentale del sistema
dei rimandi coincide con il territorio
delle 4 Strade dei vini e sapori della
Romagna (Colli d’Imola, Faenza, ForlìCesena e Rimini).
Tali soggetti risultano i principali
attuatori del “Piano di comunicazione
integrato e coordinato per l’area
vitivinicola collinare della Romagna”,
redatto dal Prof. Giancarlo Dall’Ara nel
corso del 2006 e inserito nell’ambito
del progetto WinePlan (progetto
europeo Interreg IIIC che ha coinvolto
per tre anni tutto il territorio
romagnolo – rif. www.wineplan.net).
Gli obiettivi prioritari che hanno guidato da tale Piano di comunicazione sono stati:
a. Definire strategie di comunicazione di medio-lungo periodo finalizzate allo sviluppo turistico del
territorio dell’area vitivinicola collinare della Romagna;
b. Individuare gli strumenti e le attività di comunicazione conseguenti, mettendo a sistema anche
le iniziative di comunicazione già in essere sul territorio;
c. Incentivare l’incoming e appeal all’entroterra della Romagna, sostenendo e stimolando anche la
relativa commercializzazione turistica;
d. Ipotizzare un sistema organizzativo “a rete” tra gli operatori pubblici e/o privati, affinché possa
migliorare la qualità dell’offerta turistica, anche attraverso politiche di comunicazione interna;
e. supportare le iniziative già presenti nel territorio, facendo perno sui sistemi di rete consolidati
su base territoriale già presenti in Romagna e fornendo loro piattaforme comuni.
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Nell’ambito del Piano è stata ideata una strategia di sviluppo turistico innovativa9, che a circa 2 anni dal
varo si può certamente affermare sia stata in grado di stimolare delle politiche territoriali concertate,
incominciando a coinvolgere i vari settori dell’economia romagnola e riducendo così il peso di fattori di
debolezza dell’entroterra rispetto alla ben nota zona costiera.
Il percorso per la creazione di un sistema dei rimandi in Romagna è certamente in nuce e sconta la
classica difficoltà di dover fare i conti con la molteplicità di soggetti che afferiscono alle tematiche
turistiche in senso lato.
Si è data quindi priorità alla realizzazione di strumenti e attività miranti al consolidamento di un sistema
turistico tematico. Tra questi, nell’ambito di una metodologia poggiante sul sistema dei rimanti, nella
fase iniziale è stata attribuita particolare importanza a quelli definiti fisici.
Inoltre, per la gestione delle attività di promo-commercializzazione
turistica è stato un nuovo soggetto denominato Romagna Terra del
Sangiovese (rif. www.romagnaterradelsangiovese.it).
Tale associazione è stata fondata a Rimini il 13/11/06 dalle quattro
Strade dei vini e sapori della Romagna - riconosciute dalla Regione in
base alla L.R. 23/00.
Agisce come unica forma organizzata di secondo livello, il cui
obiettivo è l’attuazione di un processo di incoming turistico
enogastronomico dell’entroterra della Romagna, attuato attraverso
un processo di aggregazione, certificazione, commercializzazione e
promozione integrata.
In linea con gli obiettivi strategici del Piano di comunicazione originario, si è scelto un logo, che richiama
allo stesso tempo il concetto di racconto (la parola scritta), rimando fisico e ricordo (attraverso il profilo
barbuto del Passatore, noto brigante romagnolo dell’800).
A seguito di un complesso ed innovativo processo di selezione, ad ora fanno parte dell’associazione una
trentina di soggetti (cantine, agriturismo, produttori di tipicità, agenzie viaggio, ecc.) e nel medio
periodo sono previsti ulteriori ingressi fino ad un massimo di una cinquantina di realtà, che risulteranno
quindi le più significative per il turismo enogastronomico romagnolo e fungeranno da traino anche per
tutti coloro che afferiscono a tale comparto.
9
In sintesi la strategia denominata delle 3R ideata dal Prof. Dall’Ara poggia su questi concetti:

RACCONTI
Un racconto è un’esperienza coinvolgente che serve a vivere un servizio o un prodotto e a generare e rafforzare il ricordo di
dell’esperienza stessa. È perciò una modalità per “confezionare” i territori e renderli memorabili una volta visitati. La strategia
di comunicazione adottata punterà quindi a raccogliere e/o costruire i racconti dei luoghi, avendo cura di salvaguardarne la
qualità e l’autenticità. I luoghi e la loro storia potranno/dovranno quindi essere raccontati attraverso il punto di vista e le
esperienze vissute dai miti e dai personaggi che li caratterizzano.

RIMANDI
Si cercherà di favorire una sorta di “zapping territoriale”, in cui ogni luogo della Romagna rimanda anche ad altri, accrescendo
così il significato dell’esperienza e favorendo la permanenza del turista.
Il rimando tra strumenti, concetti e luoghi oggetto della comunicazione, dovrà essere una modalità diffusa dell’operare
quotidiano, che andrà a definire a priori le modalità di applicazione ed i vincoli dei soggetti afferenti al Piano di comunicazione,
e si esprimerà in segnali, stimoli visivi, cartacei, digitali e interpersonali.

RICORDI
Il “marketing del ricordo” è un approccio che guarda al futuro. Parte dall’idea che una esperienza turistica su un territorio sia la
grande opportunità per fidelizzare, stimolare il ritorno e il passaparola. Per entrare nell’industria del ricordo, per accogliere
l’invito ad imparare a produrre non tanto servizi, quanto ricordi, le cantine, le aziende agrituristiche, i ristoranti, e gli altri
operatori interessati devono imparare ad andare oltre la loro funzione tradizionale. Devono cioè riuscire a far gustare i loro
servizi, a fare sperimentare il territorio, a mettere in scena esperienze memorabili. Esattamente come farebbe un regista.
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La qualità dei prodotti-servizi e dell’accoglienza, l’autenticità e identità dell’offerta, saranno quindi la
migliore garanzia per proporre ad un viaggiatore-turista, sempre più competente ed esigente, la
fruizione in chiave turistica del territorio romagnolo.
Significativa, la scelta della sede di Romagna Terra del Sangiovese: in Forlimpopoli presso Casa Artusi:
un polo gastronomico di rilevanza nazionale ed internazionale, baricentrico rispetto all’intero territorio
romagnolo e punto di riferimento culturale, divulgativo, formativo in rapporto alla cultura del cibo, della
tradizione gastronomica e alla cucina di casa.
Presso tale location di prestigio è già attivo un info point turistico, per il momento aperto durante i
normali orari d’ufficio nei giorni feriali, ma che in un prossimo futuro assumerà il ruolo di UIT (ufficio
informazioni turistiche riconosciuto), grazie ad una convenzione con il Comune di Forlimpopoli e presso
il quale verrà attivato anche un piccolo punto di vendita per i prodotti enogastronomici degli associati a
Romagna Terra del Sangiovese (grazie anche ad una collaborazione con l’Enoteca regionale dell’EmiliaRomagna).
Proposta applicativa del sistema dei rimandi in Romagna
A titolo esemplificativo di come possa essere tradotto il sistema informativo dei rimandi nel territorio
dell’entroterra romagnolo, tra i tanti possibili potrebbe avere un forte appeal in termini turistici e
identitari un itinerario tematico legato ai personaggi, storici e mitici allo stesso tempo, di Stefano Pelloni
detto il Passatore e di Pellegrino Artusi.
I principali benchmark di riferimento potrebbero essere la Via Claudia Augusta e la realtà del Parco
letterario delle Langhe Monferrato Roero, di cui si è detto nella sezione precedente.
Si tratterebbe qui di riproporre un abbinamento tra due personaggi che in vita ebbero non pochi
problemi tra di loro (glissiamo qui per brevità sulle questioni famigliari dell’Artusi e le malefatte del
Passatore), ma che ora non mancherebbe di aver successo soprattutto sui mercati esteri. Ciò avviene da
tempo per il paese di Brescello (PR), in cui Don Camillo e Peppone non potrebbero esistere l’uno senza
l’altro e le nette differenze tra i due personaggi sono attrattive e simboliche, proprio perché
emblematiche delle forti contrapposizioni che fino a non tanto tempo fa animavano l’intera società
italiana.
Come in una “sceneggiatura del territorio”, vi sarebbe l’opportunità di comunicare un forte messaggio
d’identità territoriale, importante in termini storici e che già ha alcuni importanti eventi di riferimento
come veicolo promozionale (dalle Feste Artusiane a quelle che prevedono il legame del Passatore con il
vino di Romagna).
Seguendo il filo conduttore di questi due personaggi si potrebbe leggere tutto lo spirito romagnolo e
vedere i principali luoghi dell’entroterra con un nuovo sguardo, ricco di connotazioni e rimandi nel
tempo.
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Seguendo la tassonomia illustrata precedentemente, alcuni dei rimandi da mettere a sistema
potrebbero risultare i seguenti:
I luoghi permanenti ai/dai quali rimandare potrebbero essere: luogo di nascita e di morte; luoghi delle
gesta; percorsi dei briganti; luoghi artusiani (a partire da Casa Artusi a Forlimpopoli fino a Firenze, luogo
ideale per stabilire un corner di rimando e individuare ambasciatori della Romagna); luoghi del vino e in
cui si tengono gli eventi legati all’immagine del Passatore (da tempo simbolo del vino di Romagna).
Virtuali:

sezione tematica dedicata sul sito web www.romagnaterradelsangiovese.it e relativo sistema di
linking con siti partner e correlati, a partire da quelli delle 4 province e delle 4 Strade dei vini e
sapori romagnole, fino a www.mitidiromagna.it

sistema di navigazione satellitare, da poter scaricare anche dal sito web o presso punti informativi,
riportante la descrizione dei luoghi georeferenziati e l’itinerario tematico, con sottopercorsi adatti
per cicloturismo, trekking ecc.
Multisensoriali:
Si tratta principalmente di rimandi sonori, che possono essere effettuati grazie ad es. a: la nota canzone
del Passatore e altre che afferiscono alla tradizione romagnola coeva; recitando i brani del Pascoli e
facendo riferimento al Passator Cortese; rievocando l’occupazione del Teatro di Forlimpopoli.
Per quanto riguarda quelli visivi, si tratterà di realizzare dapprima una banca immagini dei due
personaggi e dei luoghi correlati (come risultano dalle immagini storiche e come sono tuttora) e in
seguito di applicarla a tutti gli strumenti di comunicazione previsti. Tale materiale si dovrà trovare anche
sulla sezione del sito dedicata all’itinerario ed eventualmente potrà essere utilizzato per la realizzazione
di un CD/DVD promozionale.
Fisici:

cartellonistica per i punti sosta e segnaletica stradale tematica, integrata con quella delle Strade dei
vini e sapori ad es., ma con accentuazione del concetto di rimando attraverso le distanze tra i luoghi
e i riferimenti storico-iconografici relativi ai due personaggi dell’itinerario

materiali informativi cartacei, quali depliant tematici da distribuire capillarmente sul territorio
romagnolo e nei luoghi di partenza dei turisti, nonché sistematicamente durante le iniziative promocommerciali (a livello locale, nazionale e internazionale)

pannelli espositivi, gadgets e merchandising, adottando uno stile ironico e adatto al rafforzamento
dell’identità territoriale e affetto verso i personaggi dell’itinerario

per avere un’adeguata rete informativa sul territorio, oltre a quella rappresentata dagli IAT e UIT (di
cui si dirà meglio a seguire), si tratterebbe di attrezzare i principali luoghi collegati ai due personaggi
con info point multimediali (simili a quelli di Caldano o del sistema Sentieri vivi del Trentino), dotati
di schermo tattile ed espositori riforniti costantemente con depliant dedicati a questa progettualità
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Visti gli obiettivi della presente pubblicazione, ci si soffermerà ora su uno degli strumenti di rimando più
importanti e tradizionali allo stesso tempo, vale a dire il servizio d’informazione e accoglienza turistica,
facendo riferimento alla realtà normativa dell’Emilia-Romagna.
Il 2005 ha rappresentato una svolta nel sistema degli uffici di informazione turistica di questa regione, a
seguito dell’introduzione di un nuovo sistema di classificazione, la definizione di nuovi standard minimi
e di qualità, l’apertura a nuovi soggetti per la gestione degli uffici stessi e la ridefinizione delle attività
consentite al loro interno.
In base alla nuova regolamentazione (rif. delibera n. 956 del 20/6/2005) alle Province compete
l’attribuzione della classificazione tra Uffici di informazione turistica e gli Uffici di informazione ed
accoglienza turistica (di seguito indicati rispettivamente come IAT e UIT, che a fine 2005 sul territorio
regionale ammontavano rispettivamente a 58 e 68 uffici), sulla base di 39 standard di qualità,
eventualmente integrati con standard specifici definiti dalle singole Province.
In particolare, gli UIT possiedono gli standard minimi di qualità in merito ai parametri di struttura, alle
attrezzature, alle attività, agli orari di apertura, al personale; mentre gli IAT possiedono gli standard più
elevati di qualità articolati secondo i parametri citati.
Le tipologie di uffici sono altresì identificate in base a due
marchi distinti.
In base alla L.R. 7/1998 i servizi di accoglienza turistica
vengono gestiti dai Comuni e finanziati attraverso i
Programmi Turistici di Promozione Locale dalle Province.
Grazie a tale delibera si è introdotta l'attività di
prenotazione, che può essere effettuata solamente presso
gli IAT tramite agenzie viaggio e turismo che fanno incoming,
o in alternativa dal personale dello IAT medesimo,
esclusivamente a favore di turisti che accedono in forma di
"last minute", per quanto riguarda l'accoglienza nel
territorio comunale di appartenenza.
Tale seconda modalità non comporta in alcun modo transazioni di denaro da parte dello IAT. La
prenotazione last minute ha validità un'ora (dal momento in cui è effettuata), oltre la quale
l'albergatore si ritiene libero da qualsiasi impegno.
Le modalità di prenotazione ed i rapporti con i gestori delle strutture ricettive interessate ad usufruire
del servizio devono essere regolati da un'apposita convenzione che prevede un sistema verificabile di
rotazione nell'utilizzo della ricettività disponibile in tutte le strutture ricettive del territorio che hanno
comunicato la loro disponibilità.
Il numero degli uffici finanziati in Emilia-Romagna regione ha avuto andamenti alterni fino una
stabilizzazione attuale su 126 uffici (dei quali 44 stagionali e 82 ad apertura annuale).
La provincia in cui sono più numerosi è Rimini (25), seguita da Parma (22) e Ravenna (21).
I servizi di informazione e accoglienza turistica possono essere affidati a imprese aventi tra i propri
oggetti di impresa l’esercizio di tali attività ed in possesso di apposita autorizzazione all'esercizio
dell'attività di agenzie di viaggio, regolarmente pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia
Romagna con almeno tre anni di esercizio di attività.
Infine, presso gli Uffici di informazione turistica e presso gli Uffici di informazione ed accoglienza
turistica il cliente può presentare anche un reclamo in merito al funzionamento dei servizi turistici del
territorio, tramite un apposito modulo. I reclami sono raccolti dagli uffici ed inviati all'ente competente
sul territorio preposto alla verifica ed alla risoluzione delle controversie.
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Grazie alle tante possibilità offerte da tale nuovo assetto regionale, il sistema degli uffici d’informazione
turistica emilia-romagnolo può quindi svolgere una funzione di rimando efficace e in linea con le
premesse metodologiche di cui ai paragrafi precedenti. Occorrerà però uno sforzo non comune da parte
dei soggetti di programmazione e gestione del sistema informativo, affinchè tali potenzialità possano
esprimersi appieno e allinearsi alle esigenze del turista postmoderno in cerca di esperienze e non solo di
depliant ed opuscoli.
EPILOGO
Il sistema dei rimandi è da considerare un elemento essenziale che consente di accorciare le
distanze percepite dai turisti, nonché facilitare l’aumento della permanenza e delle entrate
turistiche di un territorio.
È parte integrante quindi della geografia e marketing esperienziale del turismo, tematiche che sotto
il profilo metodologico devono ancora essere indagare approfonditamente e rappresentano a mio
avviso la frontiera strategico-progettuale verso la quale tendere da parte delle aree turistiche e dei
progettisti dello sviluppo turistico-territoriale.
Eccoci giunti alla fine di questo
“racconto di viaggio” tra spunti ed
esemplificazioni, che spero possano
essere state sufficientemente stimolanti
per motivare approfondimenti, magari
direttamente in Romagna grazie alle
varie forme di rimando che le tribù dei
viaggiatori “curiosi” non mancheranno
di cogliere.
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