NL Ambasciata Aprile 2010 - Ambasciata d`Italia
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NL Ambasciata Aprile 2010 - Ambasciata d`Italia
GIORDANIA NEWS Periodico di informazione dell’Ambasciata d’Italia ad Amman NEWSLETTER n. 1 - Aprile 2010 Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi incontra Re Abdallah II al Vertice della Lega Araba (Sirte, 27 marzo 2010) Visita in Giordania del Ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola -Giugno 2010- All’interno: Cooperazione: Chiusura di IEPPG e IRIG Finestra sul Progetto EXACT Commerciale: Collettiva Ice Workshop della Camera Arbitrale di Milano Culturale: Cooperazione culturale Concorsi e borse di studio Ambasciata d’Italia ad Amman SOMMARIO P.3 Il Presidente del Consiglio al Vertice dei Paesi della Lega Araba P.5 Visita ad Amman del Ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola Sesta sessione dell’Assemblea Par amentare Euromediterranea P.6 Incontro dell’Ambasciatore d’Italia con il Ministro delle Fianze Abu Hammour Cooperazione Militare P.7 LA COOPERAZIONE EXACT: Studio di fattibilità sulla sicurezza idrica Cerimonie di chiusura per IRIG e IEPPG P.8 Cibo, coperte e stufe per tutti.. Ridere per imparare Lancio di IEPPG II P.9 IL COMMERCIALE Forum economico del Mediter raneo a Roma Collettiva ICE al Project Near East 2010 Fiere in Loco P.10 Ambiente P.11 Enormi investimenti nel settore dell’edilizia Progetti Turistico Abitativi ad Aqaba Workshop della Camera Arbitrale di Milano P.12 Missione in Giordania della Regione Autonoma della Sardegna P.13 IL CULTURALE Progetto di cooperazione scolastica Italo-Giordana Inaugurazione dell’e-competence center presso la University of Jordan Cooperazione nel settore dell’archeologia: visita della delegazione del Comune di Milano P.14 Bando di Concorso Le borse di studio del Ministero degli Affari Esteri P.15 Ciclo di Conferenze della Dante Alighieri sull’Archeologia P.16 Informazioni Consolari Dante Alighieri in Amman Caro Lettore, È con vero piacere che Le presento il Primo Numero della Newsletter dell’Ambasciata d’Italia ad Amman. I mesi che sono trascorsi dalla pubblicazione del Numero Zero di questa Newsletter, lo scorso 23 dicembre, non sono passati senza eventi ed appuntamenti importanti, che vorrei condividere con Lei. Si pensi, ad esempio, all’incontro, avvenuto lo scorso 26 marzo in occasione del Vertice dei Paesi della Lega Araba a Sirte, fra il Presidente del Consiglio, l’On. Silvio Berlusconi, e Sua Maestà Re Abdallah II. Il Presidente Berlusconi ha mostrato l’apprezzamento per il ruolo che la Lega Araba, ispirata dai suoi Leader più moderati, quali appunto il Sovrano Hashemita, sta rappresentando nella ricerca della pace e nel fronteggiare le situazioni di crisi internazionale, ed ha illustrato gli sforzi che l’Italia stessa sta intraprendendo. Si pensi, ancora, alla Sesta Sessione dell’Assemblea Parlamentare Euromediterranea (APEM), tenutasi dal 12 al 14 Marzo ad Amman, che ha visto il passaggio della Presidenza dalla Giordania all’Italia, rappresentata dal Presidente della Camera dei Deputati italiana, l’On. Gianfranco Fini. Un’utile occasione per ribadire la rilevanza dell’APEM e dell’area euromediterranea stessa, come asse strategico per la stabilità e la pace in Medio Oriente. Due episodi che testimoniano lo stretto legame fra il nostro Paese ed il Mondo Arabo, nell’ambito del quale hanno sicuramente una posizione di assoluto rilievo i nostri eccellenti rapporti con la Giordania. E la prossima visita ad Amman, in giugno, del Ministro per lo Sviluppo Economico, l’On. Claudio Scajola, oltre che testimoniare tale eccellenza di relazioni, farà sicuramente da battistrada per nuove iniziative di cooperazione nel settore economico e commerciale. Nel frattempo, hanno preso il via i negoziati per il nuovo Accordo Quadro bilaterale per la Cooperazione allo Sviluppo, e per la conversione del debito giordano, per un importo di 16 milioni di euro. Questa Newsletter è l’occasione, inoltre, per ricordare ancora una volta i numerosi servizi che vengono offerti ai cittadini giordani da parte di questa Ambasciata, tra i quali le borse di studio per accedere a percorsi formativi in Italia, offrendo così la possibilità a giovani studenti, personale delle istituzioni giordane ma anche a liberi professionisti di specializzarsi in settori importanti per lo sviluppo di questo Paese, nonché di apprendere la lingua italiana, consolidando così i rapporti culturali tra Italia e Giordania. A tale proposito, abbiamo accolto con piacere il recente rientro nel Regno di nove studenti che hanno trascorso 18 mesi in Italia per seguire corsi di alta professionalità in scienze della riabilitazione, di fisioterapia, arti artificiali e tecniche motorie presso alcune università italiane. Vorrei qui anche ricordare l’impegno del Governo Italiano a sostenere gli sforzi del Regno Hashemita nell’offrire ospitalità a centinaia di migliaia di profughi, sia palestinesi che iracheni. Al riguardo, in questo numero si possono trovare le informazioni relative alla conclusione dei due programmi IEPPG (Iniziativa di Emergenza a sostegno dei profughi palestinesi in Giordania) ed IRIG (Iniziativa a sostegno dei rifugiati iracheni in Giordania). Al tempo stesso, come segno di nostra continua attenzione, sono felice di poter annunciare l’avvio della seconda fase del progetto IEPPG stesso. In conclusione, Caro Lettore, nell’esprimere la soddisfazione di noi tutti per i risultati raggiunti e per le attività svolte dalle istituzioni italiane in Giordania, colgo l’occasione per augurarLe una buona lettura del primo numero della Newsletter dell’Ambasciata d’Italia in Amman e per invitarLa caldamente a condividere con noi le Sue opinioni e, se ve ne fossero, le Sue critiche. . L’Ambasciatore d’Italia Francesco Fransoni CONTATTI Ambasciata d’Italia ad Amman Jabal Al Weibedh, Hafiz Ibrahim St, 5 P.O.Box 9800 Amman – 11191 Jordan e-mail: [email protected] Tel. 00962.6.4638185/4636413/ 4624342/4647275 Fax. 00962.6.4659730 www.ambamman.esteri.it Ufficio Commerciale e-mail: [email protected] Ufficio Culturale e-mail: [email protected] Ufficio di Cooperazione allo Sviluppo Jabal Amman, Riad El Mefleh St. 17 E-mail: [email protected] Tel. +962.6 5927086 Tel/fax: +962.6.5927089 www.cooperazioneallosviluppo.esteri.it www.itcoop-jer.org Società’ Dante Alighieri Jabal Al Weibedh, Kulliat Al-Sharià St. E-mail: [email protected] Tel. +962.6.4640350 www.dantejo.org Ufficio Consolare E-mail: [email protected] pag. 2 ICE—Istituto nazionale per il Commercio con l'Estero Shmeisani- Abdel Hamid Shoman 10 P.O. Box 940711 E-mail: [email protected] Tel. 00962.6.5622751/5622750 Fax. 00962.6.5622750 www.ice.it Per contattarci: [email protected] INTERVENTO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO AL VERTICE DEI PAESI DELLA LEGA ARABA IN LIBIA (SIRTE, 27 -28 MARZO) Uniti d’America. Con lo stesso spirito – e l'attenzione che tradizionalmente ho riservato al Mondo Arabo mi consente di parlarvi come a fraterni amici – vi rivolgo oggi un appello a confermare e consolidare le posizioni moderate, lungimiranti e costruttive verso la pace e la sicurezza nella regione mediorientale. Quelle posizioni, lo riconosco con piacere, che proprio la Lega degli Stati Arabi ha così responsabilmente espresso con la decisione di sostenere il Presidente Abbas nell'avvio dei negoziati indiretti tra le parti con la mediazione del Presidente Obama. Sulla strategia da perseguire per riavviare il Processo di Pace, i Ministri degli Esteri dell’Unione Europea si sono già espressi l’8 dicembre scorso in modo equilibrato. Unione Europea e Stati Uniti sono in piena sintonia e il “Quartetto” è recentemente pervenuto a delle conclusioni precise che l’Italia sottoscrive pienamente. La comunità internazionale ha assunto in questo modo una “Leader della Grande Giamahiria, coesione mai raggiunta prima d’ora e si è fissata un’agenda che Le Loro Maestà, chiediamo alla Lega Araba di sostenere in una linea di continuiLe Loro Eccellenze i Signori Presidenti, tà con l'“Iniziativa di pace araba”, iniziativa cruciale per il futuLe Loro Altezze Reali i Signori Emiri, ro della regione. S.E il Signor Segretario Generale della Lega degli Stati Arabi, Credo molto nell'impegno del Presidente Obama e della sua Distinti ospiti, Amministrazione. E' questo il momento di dare una chance alla è per me un grande onore ed un privilegio, potermi oggi indipace. Ne abbiamo la possibilità. Ne portiamo la responsabilità. rizzare a questo autorevole consesso. Consentitemi di rivolgere Ne sentiamo l’urgenza. un particolare ringraziamento all'amico Leader della Grande Giamahiria, Muammar Gheddafi e all’amico Segretario Generale Amre Moussa per l’invito rivoltomi a partecipare a questo importante Summit. Ho accolto immediatamente e con grande piacere l'invito ad “Ho accolto immediatamente e con granessere qui oggi, anche in ragione degli storici e sempre attuali de piacere l'invito ad essere qui oggi, anlegami tra il mio Paese e gli Stati arabi. L’Italia intrattiene infatti, da sempre, degli speciali rapporti di che in ragione degli storici e sempre atamicizia e collaborazione con il Mondo Arabo, con tutti gli Stati tuali legami tra il mio Paese e gli Stati arae con le loro popolazioni. A questo riguardo, permettetemi di rallegrarmi, in particolare, bi.” con l'amico Mohammar Gheddafi per l’eccellente collaborazione, a tutti i livelli, tra Italia e Libia. La firma del Trattato di Ami- ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ cizia, il 30 agosto 2008 a Bengasi, ha segnato un momento storico per i nostri Paesi. “I fatti compiuti, annunciati alla vigilia Consentitemi poi di sottolineare l’autorevolezza della Lega Araba in seno alla comunità internazionale. Un’ autorevolezza della ripresa dei negoziati, certamente che sta consentendo all'organizzazione di svolgere un ruolo di non sono di aiuto. Su questo punto auspiprimo piano negli scenari di crisi, sullo scacchiere mediorientale ed africano, dal Darfur, alla Somalia, allo Yemen. Sono queste chiamo che Israele ascolti la voce degli regioni importanti, dove l’Italia sta facendo la sua parte e per le amici, come quella dell’Italia e degli Stati quali riteniamo essenziale il contributo della Lega Araba. Devo poi ricordare il forte apprezzamento dell’Italia per lo spi- Uniti d’America.” rito e l’impegno con cui la Lega Araba si sta adoperando per favorire la soluzione della crisi israelo-palestinese, tenendo viva una base di dialogo condivisa e una speranza di pace. Non possiamo però adesso non esprimere la nostra più profonda preoccupazione per una situazione che sembra ulteriormente deteriorarsi, come dimostrano anche gli eventi nella Striscia di Gaza. Le forze contrarie alla pace sono all'opera e noi assistiamo ogni giorno - e da più parti - a gesti che alimentano il fuoco del radicalismo, mettendo in pericolo ogni possibilità di dialogo. In questo contesto, abbiamo ribadito ad Israele che le recenti decisioni riguardanti gli insediamenti – specie a Gerusalemme Est - sono controproducenti e possono compromettere seriamente le possibilità di ripresa del dialogo. I fatti compiuti, annunciati alla vigilia della ripresa dei negoziati, certamente non sono di aiuto. Su questo punto auspichiamo che Israele ascolti la voce degli amici, come quella dell’Italia e degli Stati pag. 3 Cairo nel 2009. Dobbiamo Nessun Paese – nemmeno dialogare nella comprenIsraele - può vivere in sione reciproca e nella isolamento. La porta della condivisione dei valori trattativa deve rimanere fondamentali del rispetto aperta. Chiuderla adesso della persona che ci sono significherebbe condannacomuni. re - nuovamente - un’inteDobbiamo combattere la ra generazione di giovani cieca intolleranza che tropallo scontro, anziché alla po spesso prevale contro le pacifica convivenza. minoranze. Non vediamo alternative Dobbiamo privare il terroalla soluzione dei due rismo del terreno di coltuStati, se non a prezzo di ra che lo alimenta e gli nuove crisi, nuove soffepermette di continuare a renze, nuove tragedie, che reclutare seguaci. In procolpirebbero anzitutto il posito, riconosciamo al popolo palestinese, già Leader Gheddafi e agli drammaticamente lacerato altri leader arabi che hanno saputo combattere i movimenti dagli eventi degli ultimi anni. Non possiamo tollerare oltre la situazione di crisi umanitaria terroristici, doti di particolare fermezza. nella Striscia di Gaza: occorre dare una speranza a tutto il popo- Cari amici, vi sono altri capitoli importanti per i quali è essenziale dialogare lo palestinese. Ci auguriamo pertanto che il Primo Ministro Netanyahu accolga nel contesto della Lega Araba e insieme alla Lega Araba. l’appello rivoltogli da tutta la comunità internazionale a com- Come l’Irak, che ha bisogno di essere sostenuto per tornare a piere gesti concreti e positivi per migliorare le condizioni di vita svolgere un ruolo positivo nella regione. Tanto più dopo i sequotidiana dei palestinesi e dunque a contribuire ad un nuovo gnali incoraggianti delle recenti elezioni e ora che il ritiro delle forze armate occidentali è programmato entro pochi mesi. rapporto di fiducia tra le parti. L'evoluzione del dossier iraniano non Di fronte alle sofferenze di tanti innoinvece incoraggiante. Un grancenti, continuo a sperare che sarete - e “Non vediamo alternative alla appare de Paese dalla storia millenaria come saremo - compatti nel fornire al Presidente Abbas e a tutti i Palestinesi un soluzione dei due Stati, se non a l’Iran dovrebbe svolgere, nella regione nelle sedi multilaterali, una indispensabile sostegno - non solo prezzo di nuove crisi, nuove sof- eleadership costruttiva anziché sfidare politico ma anche economico - ed un messaggio di perseverante determina- ferenze, nuove tragedie, che col- la comunità internazionale minaccianuna pericolosa proliferazione nuzione nella ricerca di una soluzione pirebbero anzitutto il popolo pa- do cleare. Vogliamo comunque sperare pacifica e responsabile con un orizzonche alla fine la ragione e il buon senso te temporale di breve termine, al mas- lestinese [...]. riescano a prevalere. simo di due anni, come è stato definito Non possiamo tollerare oltre la I temi evocati, e altri ne potrei menziodalla recente dichiarazione del situazione di crisi umanitaria nare, riguardano ognuno di noi perché “Quartetto”. sulla sicurezza e il benessere Crediamo inoltre, come tutti, in una nella Striscia di Gaza: occorre incidono dei nostri popoli oggi e per le generapace comprensiva che preveda la soluzione del conflitto con il Libano e la dare una speranza a tutto il po- zioni future. Sono qui per testimoniare la partecipaSiria, una soluzione che contempli polo palestinese. “ zione dell’Italia nell’affrontare queste anche il ritorno delle alture del Golan sfide comuni, la nostra volontà di alla Siria. Il Processo di Pace in Medio Oriente è naturalmente essenziale condividere valutazioni e delineare strategie da percorrere inanche per garantire la stabilità e la prosperità economica nel sieme. Mediterraneo. In seno all’Unione Europea, l’Italia è attivamente Spero che i sentimenti di amicizia, di fiducia e di stima che ispiimpegnata a rafforzare la dimensione meridionale della proie- rano il rapporto tra la Lega degli Stati Arabi, i popoli arabi e zione europea, non solo sul piano politico ma anche sul piano l’Italia possano costituire un esempio e favorire una più profondelle risorse finanziarie da dedicare alle iniziative di collabora- da comprensione reciproca tra il Mondo Arabo e l’Occidente. Vi ringrazio per la Vostra amicizia e per la Vostra attenzione.” zione. Pensiamo alle sfide odierne che soltanto insieme riusciremo a superare: da quelle energetiche e ambientali, a quelle poste dagli squilibri economici, finanziari e sociali, dalla gestione delle risorse naturali alla crescita demografica, ai crescenti flussi migratori. In alto a sinistra a pag. 3: il Presidente Berlusconi Oltre alla cooperazione politica, dobbiamo alimentare anche il incontra Re Abdallah. dialogo interreligioso e interculturale nel Mediterraneo “allargato”, e farlo in un modo che sia esemplare per altre parti In alto a destra a pag. 3: il Presidente Berlusconi è ricevuto dal Colonnello Gheddafi. del mondo. Su questo tema, è importante saper raccogliere e coltivare le In alto su questa pagina: Re Abdallah incontra il aperture del Presidente Obama nel suo discorso pronunciato al Colonnello Gheddafi. pag. 4 VISITA AD AMMAN DEL MINISTRO PER LO SVILUPPO ECONOMICO CLAUDIO SCAJOLA, 25-28 GIUGNO 2010 Dal 25 al 28 Giugno prossimi il Ministro dello Sviluppo Economico, l’On. Claudio Scajola, effettuerà un’importante missione di sistema in Giordania, accompagnato da una folta delegazione di imprenditori. Un evento che vuole essere il seguito del “Jordan–Italy Business Forum”, tenutosi a Milano il 22 ottobre dello scorso anno, in occasione della visita di Stato dei Reali di Giordania in Italia, ed inaugurato dallo stesso Re Abdallah. Durante la sua permanenza nel Regno Hashemita, il Ministro presenzierà al Forum Economico Italo-Giordano, che si terrà presso l’hotel Four Seasons di Amman il 27 giugno, a partire dalle ore 10.00. Il programma provvisorio del Forum prevede un‘apertura dedicata alle c.d. “country presentations”, durante le quali verranno presentate ai partecipanti la struttura e le caratteristiche economiche dei due Paesi, cui farà seguito una serie di tavole rotonde dedicate ai settori più importanti dell’economia giordania, che offrono potenziali spazi di cooperazione economica e commerciale per le aziende dei due Paesi. La sessione finale del Forum sarà dedicata agli incontri bilaterali (B2B) tra imprenditori italiani e giordani, durante i quali, tra l’altro, si potranno approfondire i rapporti già instauratisi durante il precedente evento di Milano. Costruzioni ed ingegneria civile, ambiente e risorse idriche, energie tradizionali e alternative, chimica e farmaceutica, filiera agroalimentare sono tra i settori di principale interesse per le opportunità di cooperazione tra gli operatori economici dei due Paesi. Una parte importante della visita sarà ovviamente dedicata agli incontri istituzionali tra il Ministro Scajola e le massime autorità giordane nel campo economico e commerciale, con l’obiettivo di consolidare, e, laddove possibile, ulteriormente migliorare i già eccellenti rapporti bilaterali tra l’Italia ed il Regno Hashemita. Quanti fossero interessati ad avere maggiori dettagli sul Business Forum possono contattare l’Ufficio ICE di Amman al seguente indirizzo: [email protected] . SESTA SESSIONE DELL’ ASSEMBLEA PARLAMENTARE EURO-MEDITERRANEA (AMMAN, 12-14 MARZO 2010) Preceduta dalle riunioni dei vari Gruppi di Lavoro (dedicati ai temi della condizione femminile, dell’energia ed ambiente, agli affari politici e alle tematiche economiche) e del Bureau Politico, si è tenuta a Amman, dal 12 al 14 marzo, la Sesta Sessione Plenaria dell'Assemblea Parlamentare EuroMediterranea. L’Assemblea ha sancito il passaggio di consegne dalla presidenza di turno giordana, esercitata dall'ex Presidente del Parlamento, Abdulhadi Majali, all'Italia per il 2010, nella persona del Presidente della Camera dei Deputati, On. Gianfranco Fini. Nel suo intervento, il Presidente Fini ha tenuto a sottolineare il contributo italiano al consolidamento dell'APEM - riconosciuta quale istituzione del "processo di Barcellona" nella Conferenza ministeriale svoltasi a Napoli a conclusione dell'ultimo semestre di presidenza italiano della UE, nel dicembre 2003. Il Presidente Fini, al riguardo, ha ricordato anche le iniziative intraprese dal Parlamento italiano già dal 1996, per intensificare la collaborazione tra i Parlamenti degli Stati membri europei. Tra queste, Il Forum Euro-mediterraneo delle Donne Parlamentari, successivamente assorbito nell’APEM. “Per queste ragioni”– ha dichiarato il Presidente della Camera – “nel mio discorso di insediamento alla Presidenza della Camera dei Deputati, ho indicato all'Assemblea tra le priorità internazionali del mio mandato la presidenza di turno dell'APEM, nella convinzione che il Mediterraneo sia un asse sempre più strategico per la pace e la stabilità. Considero una grande responsabilità per il Parlamento e per il Paese che rappresento, la guida di questa Assemblea che si è ormai affermata come la realtà istituzionale più viva ed operante della neonata Unione per il Mediterraneo, dando prova di riuscire ad unire coraggio e concretezza". Al momento della assunzione dell'Italia della Presidenza di turno dell'Assemblea, il Presidente Fini ha fatto stato del suo impegno a rafforzare il profilo istituzionale nell'ambito della UpM per configurare "un meccanismo di collegamento tra la dimensione governativa e quella parlamentare". Dopo aver ribadito la volontà di proseguire nello sforzo in direzione della creazione di una Banca euro-mediterranea di sviluppo ed investimento, il Presidente della Camera ha evidenziato in tre ambiti il contributo della presidenza italiana: quello politico, con la promozione dello stato di diritto, della democrazia, dei diritti dell'uomo e del pluralismo politico; la sfida ambientale (perché "il rischio che corriamo è di avere un'Unione per il Mediterraneo, senza che il Mediterraneo esista più "), ed i flussi migratori. Nel suo apprezzato intervento (varie delegazioni ne hanno chiesta copia) il Presidente Fini ha tenuto inoltre a evidenziare il ruolo dell'APEM rispetto al processo di pace medio-orientale " la sola sede istituzionale in cui parlamentari dello Stato di Israele e dell'Autorità Palestinese non hanno mai cessato di incontrarsi e confrontarsi" - e l’intendimento italiano a valorizzare adeguatamente questo atout. Sullo sfondo, la storia del bacino del mediterraneo, ricca di impulsi e fermenti culturali, politici e commerciali in grado di farne, anche con il contributo dell’APEM, “un mare di pace”. pag. 5 INCONTRO DELL’AMBASCIATORE D’ITALIA CON IL MINISTRO DELLE FINANZE ABU HAMMOUR In occasione di un incontro tenutosi il 10 marzo scorso, l’Ambasciatore Francesco Fransoni ha esaminato insieme al Ministro delle Finanze giordano Abu Hammour gli ultimi sviluppi del quadro economico giordano e le relative prospettive per il 2010. L’Ambasciatore ha colto l’opportunità per discutere con il Ministro dell’Accordo per la conversione del debito giordano, in base al quale il Regno Hashemita potrà utilizzare un ammontare pari a 16 milioni di Euro per finanziare progetti di sviluppo concordati tra le Parti. In occasione del colloquio, è stato richiamato lo straordinario successo della visita di Stato in Italia di Sua Maestà Re Abdallah e, in particolare, del Jordan - Italy Business Forum tenutosi a Milano nello scorso mese di ottobre, con la partecipazione di un’importante delegazione di circa 70 imprese giordane e di circa 250 aziende italiane, impegnate in oltre 600 incontri bilaterali (B2B) svoltisi a margine del Forum. Il Ministro Abu Hammour ha preso in considerazione, insieme all’Ambasciatore Fransoni, possibili strumenti per intensificare la cooperazione bilaterale, anche in vista della missione in Giordania del Ministro dello Sviluppo Economico italiano Claudio Scajola, programmata per il prossimo mese di giugno e circondata da elevate aspettative. In base agli ultimi dati disponibili, l’Italia è il secondo esportatore europeo per la Giordania (e il settimo esportatore su scala globale), con cifre che si aggirano attorno ai 157 milioni di dinari giordani di beni venduti e una quota di mercato del 3,3%. COOPERAZIONE MILITARE ITALIA - GIORDANIA La cooperazione tra Italia e Giordania ha avuto il proprio punto di svolta nel giugno 2002 con la firma dell’Accordo Bilaterale di Cooperazione nel campo della Difesa. Al momento le più significative attività di cooperazione riguardano l’offerta annuale di posti nelle Accademie Militari italiane delle tre Forze Armate, presso l’Istituto Alti Studi della Difesa, presso l’Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze, il Corso di Stato Maggiore dell’Esercito e altri corsi minori e accordi per l’effettuazione di scambi addestrativi tra Forze Speciali ed esercitazioni militari congiunte. Particolare menzione merita infatti l’elevato numero di personale militare giordano che frequenta i corsi presso gli Istituti di Formazione/Accademie Militari in Italia. Tra questi, per i corsi di lunga durata, si hanno: n. 2 Ufficiali che ogni anno frequentano l’Istituto Alti Studi per la Difesa e l’Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze presso il Centro Alti Studi per la Difesa (rispettivamente, un Colonnello/Generale di Brigata ed un Maggiore/Tenente Colonnello); n. 22 Allievi Ufficiali che al momento frequentano le Accademie Militari. In particolare: -11 sono a Modena (8 al Corso di Medicina e 3 al Corso di Ingegneria-ogni anno vengono inviati due nuovi frequentatori: uno al corso di medicina ed uno al corso di ingegneria); -3 sono a Torino (Corso di Ingegneria informatica/elettronica-laurea specialistica); -3 sono a Livorno (Corso di Ingegneria navaleogni anno viene inviato un nuovo frequentatore); -5 sono a Pozzuoli (Corso di Ingegneria aerospaziale-ogni anno viene inviato un nuovo frequentatore). Per quanto concerne i Carabinieri, è in corso un’attività che prevede l’invio di Ufficiali e Sottufficiali del Public Security Directorate – PSD (la Polizia giordana) e della neo costituita Gendarmeria presso il Centro di Eccellenza per le Stability Police Units (CoESPU) per la frequenza di corsi e per la formazione di personale da destinare a Forze di Peace Keeping. Questo, anche a dimostrazione dell’interesse della neo-costituita Gendarmeria, separatasi dalla Polizia giordana – Public Security Department, ed ente militare che dipende dal Ministero dell'Interno, a cooperare con i Carabinieri. In aggiunta a ciò prosegue la cooperazione tra la Marina Militare Italiana e quella giordana nell’ambito del Virtual Regional Maritime Traffic Centre (V-RMTC). Da parte giordana, continua ad esserci l’aspirazione a ripetere l’esperienza dell’esercitazione con l’Esercito (“Eastern Desert 05” – Brigata “Friuli”) e delle esercitazioni con l’Aeronautica militare (“Petra 2005” e “Petra 2008”). La presenza di Unità italiane, oltre al valore addestrativi, ha anche un significato più ampio di supporto al Paese ed alla sua politica di moderazione. Questo, affiancato dalla promozione dell’industria italiana della difesa che vede peraltro la Giordania interessata ai prodotti militari italiani. Continua anche l’Accordo Tecnico per la cooperazione nel settore geografico firmato a Roma nel dicembre 2004. In conclusione, a livello globale la cooperazione ha raggiunto negli ultimi anni livelli molto significativi, in particolare nel settore formativo e di addestramento, collocando l’Italia subito dopo gli USA, il Regno Unito e la Francia, che vantano antichi rapporti di cooperazione con la Giordania. pag. 6 Le principali attività della cooperazione militare Nel corso del 2008: -l’esercitazione “Petra 2008” svoltasi dal 20 novembre al 4 dicembre presso la Base aerea giordana “Mowaffaq Salti Air Base”, a circa 100 chilometri ad est di Amman. Da parte italiana, hanno partecipato 29 Ufficiali (di cui 24 piloti) e 63 Sottufficiali con 9 velivoli Aermacchi “AMX”; -il 7° Regional Seapower Symposium tra tutti i Comandanti/Capi di Stato Maggiore delle Marine appartenenti al V-RMTC svoltosi a Venezia dal 14 al 17 ottobre 2008; -l’8° Meeting per la Cooperazione Bilaterale Militare Italia – Giordania, tra i rappresentanti dei rispettivi Stati Maggiori della Difesa, tenutosi a fine Settembre 2008 a Roma; Nel corso del 2009: -15 attività (su 15 programmate) in Italia; -11 attività (su 11 programmate) in Giordania; -6 attività non pianificate, tra cui l’inizio della cooperazione dei Carabinieri con la neocostituita Gendarmeria giordana e la Guardia Reale, nonché le visite del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito nella terza decade di maggio e del Capo di Stato Maggiore della Marina nella prima decade di Novembre. Previste per il 2010: -l’ 8° Regional Seapower Symposium tra tutti i Comandanti/Capi di Stato Maggiore delle Marine appartenenti al V-RMTC si terrà sempre a Venezia dal 19 al 22 ottobre 2010. -sono state pianificate 18 attività in Italia e 8 in Giordania, esaminando ed accettando le richieste da entrambe le parti.. La Cooperazione EXACT: Studio di fattibilità sulla sicurezza idrica Obiettivo generale di questo progetto è quello di promuovere una sempre più stretta collaborazione nell’ambito della gestione delle risorse idriche nell’area mediorientale che interessa gli Stati parte di EXACT, ovvero Israele, Giordania e Autorità Palestinese, in modo da poterne ottimizzare l’uso in diversi settori industriale, agricolo oltre che umano. Obiettivo specifico dell’intervento è di attivare e consolidare, in una prospettiva di lungo periodo e attraverso l’immediato coinvolgimento dei rappresentanti di EXACT, le conoscenze locali in differenti ambiti legati alla disponibilità e alla gestione delle risorse idriche nella zona così da affrontare in modo più consapevole e con strumenti idonei le problematiche idriche presenti e future. Il progetto si propone di verificare la fattibilità delle azioni. In tale contesto sono state individuate alcune problematiche che risultano essere di comune interesse per Giordania, Israele e Territori Occupati Palestinesi (definiti Core Parties—CP), nelle cui soluzione l’Italia può apportare un valore aggiunto. Tali tematiche, concretizzate in progetti, sono: 1.) l’uso degli zeoliti come fertilizzanti del suolo per il riutilizzo di acque reflue ai fini irrigui ed agricoli. 2.) le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (tic) per la gestione delle acque ai fini del perseguimento della sicurezza alimentare e a fronte dei cambiamenti climatici sulle risorse naturali subregionali CERIMONIE DI CHIUSURA PER IRIG e IEPPG 3.) la creazione di un centro di formazione permanente inizialmente collegato con la realizzazione dei progetti sopra descritti (1. e 2.) e successivamente in una prospettiva di lungo periodo nella formazione legata alla gestione delle risorse idriche nell’area. Lo studio di fattibilità che si propone, mira a porre le basi per realizzare un intervento coerente ed integrato nel settore idrico, che sia condiviso dai beneficiari e che costituisca un’azione pilota. Il pacchetto di interventi, in un’ottica più ampia e di respiro geopolitico, intende inoltre rappresentare un momento di confronto e collaborazione in una prospettiva di sviluppo pacifico nella regione mediorientale. In relazione a questi interventi si intende: mappare nello specifico i fabbisogni formativi sulla base dello stato dell’arte delle conoscenze; individuare i centri universitari italiani e con sede nelle CP coinvolti nell’attuazione dei progetti; identificare l’estensione e le aree pilota di intervento congiuntamente con le CP; mettere a punto degli strumenti necessari per l’attivazione degli interventi; verificare le sinergie con altri progetti attinenti. La durata dell’intervento è di 12 mesi. E’ previsto che il progetto venga suddiviso in due componenti: a) Fondo esperti a copertura dei costi degli esperti italiani in breve missione, gestita dalla DGCS e b) Fondo in loco gestito in Amman a cura della UTL competente per far fronte a costi per esperti locali, logistica, diffusione ed amministrazione. Zarqa, Irbid e Russayfah. Il mese di gennaio è stato caratterizzato dalla chiusura dei progetti realizzati dalle ONG Italiane nell’ambito del programma di emergenza IEPPG (Iniziativa di Emergenza a sostegno dei Profughi Palestinesi in Giordania), condotto dalla ONG ICU nei campi di Talbieh e Sukhneh, e del programma IRIG (Iniziativa a sostegno dei Rifugiati Iracheni in Giordania), condotto dalle ONG AVSI, ICS e TDH nelle zone di Amman Est, Le cerimonie di chiusura dei progetti sono state patrocinate dall’Ambasciatore Fransoni e dal Country Coordinator dell’Ufficio di Cooperazione in Giordania Amjad Yaaqba, i quali hanno sottolineato l’importanza della stretta collaborazione tra il governo giordano e quello italiano, che ha permesso la buona riuscita dei programmi e l’individuazione di attività che hanno saputo affrontare le reali problematiche esistenti, tramite azioni concrete e mirate. I progetti conclusisi hanno permesso la riabilitazione di oltre 100 abitazioni nei campi profughi palestinesi, oltre che la realizzazione di corsi di formazione professionale per centinaia di beneficiari ed il supporto medico di base e specialistico per oltre 1600 iracheni. E’ stato inoltre offerto supporto legale, psicosociale e nel settore dell’educazione, ai fini del reinserimento scolastico, per le comunità irachene di Amman est, Zarqa Huson e Russaifah. Nella foto, l’Ambasciatore Fransoni consegna il diploma ad uno dei beneficiari dei corsi di formazione (Campo profughi di Sukhneh) pag. 7 CIBO, COPERTE e STUFE PER TUTTI… Nel corso del mese di Febbraio è stata realizzata una distribuzione di pacchi alimentari e generi invernali di prima necessità quali stufe, coperte e giacconi, per rifugiati iracheni e palestinesi, allo scopo di fornire un aiuto diretto ed immediato per affrontare l’inverno corrente. La distribuzione è stata inclusa all’interno dei due progetti IRIG e IEPPG, andando a completare i programmi realizzati dalle ONG italiane conclusisi a gennaio. Per quanto riguarda i profughi iracheni, l’iniziativa ha permesso di raggiungere circa 2000 famiglie. La lista di beneficiari è stata stilata in collaborazione con le principali organizzazioni internazionali (quali UNHCR e CARE), locali e con le ONG italiane che lavorano a sostegno dei rifugiati iracheni in Giordania al fine di ottimizzare l’intervento integrandolo ad interventi precedenti, evitare duplicazioni e raggiungere il più elevato numero possibile di famiglie bisognose. Le zone raggiunte da questa distribuzione sono state svariate: oltre all’intera città di Amman, infatti sono state incluse anche le zone periferiche di Ma’an, Fuheis, Mafraq e Al Hoson, a dimostrazione della volontà di estendere il più possibile il raggio d’azione ed il numero dei beneficiari. Per quanto riguarda i profughi palestinesi invece, la distribuzione è stata coordinata con il DPA che ha fornito le liste per i campi di Al Talbieh, Al Sukhneh e Al Hittin, coprendo circa 350 famiglie alle quali è stato distribuito il pacco dono completo inclusivo di cibo, una coperta, una stufa e un giaccone, mentre ai nuclei con più di 10 componenti è stato distribuito anche un doppio pacco alimentare. La distribuzione è stata gestita in collaborazione con le istituzioni locali e con le organizzazioni non governative coinvolte sul territorio, dimostrando la volontà di creare una sinergia tra questi enti e il governo italiano ed è stata inoltre accolta con entusiasmo e partecipazione dai beneficiari stessi, che si sono presentati per ritirare gli aiuti in ottima percentuale. RIDERE PER IMPARARE L’ufficio di Cooperazione Italiana allo Sviluppo ha promosso otto spettacoli ludico ricreativi per bambini iracheni in svariate zone della Giordania. A partire dalla città di Amman le attività si sono estese anche nella valle del Giordano, Karak, e in alcuni Campi Profughi Palestinesi. Gli spettacoli sono stati presentati dalla organizzazione Family Community International Association con l’intento di trasmettere ai bambini valori universalmente condivisi e messaggi educativi sull’igiene ed il buon comportamento, il tutto tramite lo scherzo, l’ironia ed il gioco. LANCIO DI IEPPG II A seguito degli ottimi risultati raggiunti con il programma IEPPG a favore dei profughi palestinesi in Giordania, conclusosi a gennaio, la Cooperazione Italiana ha stanziato 880.000 Euro per la continuazione dell’iniziativa sulla stessa linea d’intervento della prima fase (ricostruzione di abitazioni, formazione, supporto sociale e psicosociale). L’iniziativa, che ancora una volta vede il governo italiano impegnato a sostenere gli sforzi del governo giordano in questo settore, avrà luogo, come per la prima fase, nei due campi profughi di Al Sukhneh e Al Talbieh, allo scopo di dare continuità al progetto precedentemente realizzato. La gara di aggiudicazione, vedrà concorrere diverse ong italiane che hanno presentato le loro proposte di progetto, già ora in fase di valutazione. pag. 8 Il Commerciale Forum Economico del Mediterraneo a Roma Grande successo ha riscosso il Forum Economico del Mediterraneo tenutosi a Roma il 25 ed il 26 febbraio 2010 . L’evento ha dimostrato quanto sia indispensabile per l' Italia rafforzare i legami con mercati dinamici ricchi di risorse non solo naturali. Ha dimostrato, inoltre, l'impegno dei governi ad investire cifre considerevoli per le infrastrutture. Il Forum, organizzato da ICE, Confindustria e ABI, con il supporto del Comune di Roma, dell’ Unione degli industriali Roma, del Ministero dello Sviluppo economico e del Ministero degli Esteri, ha riunito a Roma più di 600 imprese, 200 delle quali provenenti da 13 Paesi del Mediterraneo – Algeria, Cipro, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Libia, Malta, Marocco, Territori Palestinesi, Siria, Tunisia e Turchia. ”Il sistema industriale italiano a confronto con il sistema industriale di 13 paesi della riva del sud del Mediterraneo per trovare, in diretta, forme di collaborazione concrete, possibili ed opportune”: è questo il valore aggiunto del secondo Forum del Mediterraneo. All'appuntamento di Ro- ma con le imprese italiane, l'economia dei Paesi della riva del Sud si presenta con un aspetto ben riconoscibile, che aiuta ad identificare le opportunità di accordi. Il filo conduttore sembra essere quello del potenziamento della logistica, con la costruzione di nuovi porti assistiti, nell'immediato entroterra, da zone franche e zone industriali specializzate. In primo piano privatizzazioni e joint-ventures C'è stato poi il capitolo dei poli industriali hi-tech a basso costo che entrano in concorrenza con i paesi asiatici ma anche con alcuni distretti italiani. Nel corso del Forum sono state realizzate tavole rotonde settoriali alle quali hanno partecipato i rappresentanti dei gruppi industriali italiani insieme con quelli di 13 Paesi della sponda sud mediterranea, invitati a discutere di cooperazione nei settori: acqua (depurazione, desalinalizzazione, irrigaziome, utilities, infrastrutture), energia, hi-tech, logistica ed intermodalità della distribuzione. Inoltre, si sono avuti 1300 incontri bilaterali di affari. Notevole è stata la partecipazione delle aziende giordane che hanno avuto incontri bilaterali con circa 80 aziende italiane nei settori: energia, meccanica, infrastrutture, agroindustria, elettronica, servizi, trasporti, ambiente, cantieristica, logistica, servizi e biomedicale. Il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola , nel suo intervento al Forum economico del Mediterraneo, ha detto che Governo e imprese hanno definito “una priorità mediterranea per approfondire l'internazionalizzazione del nostro Sistema Paese ”. Durante il Forum sono stati distribuiti ai partecipanti stranieri questionari di valutazione dell’iniziativa. Da una prima analisi dei formulari raccolti risulta un gradimento dell’intero evento pari al 97% del campione intervistato, con valutazione estremamente positiva degli incontri di business realizzati (92%). Su una media di 8 incontri avuti, gli imprenditori stranieri intervistati (tra questi molti giordani) ritengono infatti di aver stabilito almeno 4 rapporti interessanti con le controparti italiane . Fiere in Loco Collettiva ICE al Project Near East 2010 Nell'ambito dell'attività promozionale dell'ICE per il 2010, è prevista I'organizzazione di una collettiva italiana alla fiera Project Near East, che si svolgerà dal 3 al 6 maggio 2010 in Giordania, presso l'Exhibition Park di Amman. La rassegna è dedicata ai seguenti settori: costruzioni civili, energia elettrica, infrastrutture (strade, ponti, aeroporti e porti marittimi), telecomunicazioni, impianti idrici (comprende fognature e depurazione acque), oil e gas, sanità, trasporti, agricoltura, beni di consumo durevoli. Alla precedente edizione erano presenti 400 espositori, su una superficie totale di 13.500 mq., di cui 3.000 di area espositiva esterna.Alla manifestazione hanno partecipato 28 rappresentanze ufficiali e da questa dato si rileva quanta questa fiera assuma sempre più un carattere internazionale. Quest'anno, la fiera è composta da 4 saloni con una superficie interna di 16.500 mq. ed un'area espositiva esterna di 3.000 mq. L’ICE partecipa ormai tradizionalmente alla Project Near East e lo scorso anno ha presentato la più grande collettiva nazionale con quasi 40 aziende e circa 400 mq occupati. E’ prevista una collettiva ICE anche alla edizione 2010. 27 – 29 Aprile 2010 - IOTEX 2010 - The International Olive Products & Technology Exihibition and forum - Mostra Internazionale per lavorazione di olive e relative tecnologie. 03 – 06 Maggio 2010 - The International Trade Exhibition For Furniture And Interiors - Arredamento ed interni. 03 – 06 Maggio 2010 - Project Near East 2010 - Ricostruzione di tutti i settori: elettricità, petrolio e gas, acqua, sanità, trasporti, l'agricoltura, telecomunicazione, strade, aeroporti, porti marittimi, scuole, formazione, industrie alimentari, ospedali, industria farmaceutica , sicurezza, macchinari & attrezzature per linee di produzione industriale, prodotti di infrastruttura, servizi e sistemi, materiali e tecnologia. 10 – 13 Maggio 2010 - SOFEX 2010 - The 8th Special Operations Forces Exhibition and Conference 25 – 27 Maggio 2010 - Stone Jordan 2010 - Mostra internazionale per le Pietre e Piastrelle 06 – 09 Giugno 2010 - JIMEX 2010 - The 7th International Machinery & Electricity Exhibition - Attrezzature Elettromeccaniche 03 – 07 Agosto 2010 - FOOD Expo 2010 - Alimenti e Bevande. 18 – 21 Ottobre 2010 - Mid East - Medical - Pharmaceutical International Comprehensive Exhibition 2010 - Le più recenti tecnologie nei settori della medicina e sanità con seminari medici nel campo della cardiologia, odontoiatria, assicurazione medico-sanitaria, ecc.. 02 novembre – 6 novembre 2010 - Jordan Motorshow 2010 – Veicoli. pag. 9 AMBIENTE Un milione di alberi in cinque giorni: è questo l'ambizioso traguardo che la Giordania si è posta in occasione dell'Arbor Day 2010. In un paese dove solo l'1 percento del territorio può dirsi verde, un milione di nuovi alberi messi a dimora può fare la differenza. La prima fase del progetto di agricoltura urbana, ha preso il via nel quartiere centrale di Jebel al-Qalaa, lo scorso dicembre, attuato dalla Municipalità di Amman e finanziato dalla Banca Mondiale. Nel giro di tre anni, circa 10mila dei tetti piatti di Amman verranno piantumati. Se da un lato l'idea dell'amministrazione comunale è quella di rendere più verde la città in continua crescita, dall'altro lato il disegno ha lo scopo di garantire alle abitazioni un miglior isolamento termico, sia in estate che in inverno, con conseguente risparmio energetico. La questione dell'efficienza energetica negli ultimi anni si è posta come primaria nell'agenda della Giordania, ma la mancanza di fondi e lo scarso coordinamento tra i vari attori in campo, non ha portato fino ad ora a grandi risultati. Ad oggi la bilancia energetica del paese dipende ancora diale e dal Fondo Globale per l'Ambiente, la legge ha dato il via anche alla creazione di una cassa nazionale per l'energia rinnovabile e l'efficienza energetica al fine di incentivare i progetti e le iniziative riguardanti il risparmio energetico e le ricerche nel campo delle energie rinnovabili. Nei piani promossi dal governo di Amman, entro il 2020 il paese dovrebbe essere in grado di coprire il 29% del suo fabbisogno energetico con l'importazione di gas liquido, il 55% con il petrolio sempre di provenienza estera, il 10% con fonti rinnovabili e il 6% con l'energia nucleare prodotta dalle due centrali che dovrebbero sorgere grazie alla partnership con la francese Areva e alla ricchezza di uranio del sottosuolo giordano. Sempre entro i prossimi dieci anni, gli impianti eolici e le centrali fotovoltaiche, oggi esistenti solo sulla carta, dovrebbero garantire una produzione media annua di 600MW. L'Italia gioca un ruolo importante nella rivoluzione verde giordana. Con un investimento di 500 milioni di dollari, pari ad un terzo della spesa complessiva, il consorzio for- grandemente dalle importazioni di petrolio e gas liquido, rispettivamente il 65 e il 32 % delle risorse consumate, e solo per il 2 % da fonti rinnovabili, per la maggior parte pannelli solari per il riscaldamento dell'acqua, istallati sui tetti di abitazioni private. Con l'intento di regolamentare l'intero settore e facilitare gli investimenti, anche stranieri, il governo giordano, ha promulgato il 12 gennaio scorso la legge speciale per le energie rinnovabili. La legge prevede la possibilità, per le aziende coinvolte nei progetti per l'energia pulita, di avere come unico referente commerciale il Ministero per l'Energia e le Risorse Minerarie, oltre all'obbligo per la Compagnia Nazionale per l'Energia Elettrica di coprire i costi di allacciamento alla rete elettrica dei nuovi sistemi di produzione “verdi” e la possibilità per i privati cittadini che scegliessero il solare o l'eolico di rivendere al fornitore statale l'energia prodotta in eccesso. Grazie ai finanziamenti già stanziati dall'Agenzia Francese per lo Sviluppo, dalla Banca Mon- mato dall'italiana Solar Ventures e dalla giordana Kawar Energy partecipa al progetto Shams Ma'an (il sole di Ma'an): un immenso parco fotovoltaico che sorgerà nel governatorato di Ma'an, nel sud del paese, in pieno deserto, su di un'area di 2 chilometri quadrati.. La Ma'an Development Area è destinata a diventare il fiore all'occhiello della Giordania: a 200 chilometri dalla capitale Amman e a 125 dal confine saudita, con un polo universitario di primaria importanza per il paese, non solo diventerà il primo polo per la produzione energetica del paese, con allo studio l'istallazione di tre diverse centrali fotovoltaiche, ma anche il primo polo industriale e residenziale e un'importante oasi per i pellegrini provenienti e diretti alla Mecca. pag. 10 Altri progetti: il settore edilizio Grandi investimenti nel settore dell’edilizia Progetti turistico/abitativi ad Aqaba La Giordania è nel bel mezzo di un boom nel settore delle costruzioni innescato da grandi investimenti immobiliari effettuati principalmente ad Amman, Mar Morto e Aqaba. L'anno scorso sono stati investiti oltre 30 miliardi di dollari (22.35 miliardi di Euro) in questo settore per vari progetti. Questi progetti che su larga scala riguardano il settore del turismo, quello residenziale e dei settori commerciali, hanno provocato una notevole richiesta di attrezzature e nuove tecniche costruttive. Il presidente dell' Aqaba Special Economic Zone Authority (ASEZA) Muhammad Saqer ha riferito che il volume dei progetti in corso nella zona di Aqaba è arrivato a 18 miliardi di di dollari (13,43 miliardi di euro). Del valore di 10 miliardi di dollari (7.06 miliardi di Euro), Marsa Zayed è un progetto unico ed è il più grande progetto nella storia della Giordania. Esso comporta la costruzione di edifici con negozi per la vendita al dettaglio, impianti ricreativi, uffici d'affari e servizi finanziari, torri residenziali e diversi alberghi, Inoltre, ad Aqaba sono stati lanciati molti altri progetti nei settori della salute, dell’ ambiente, dell’industria, del turismo, dei trasporti e dell’istruzione. Acquedotto del valore di un miliardo di dollari in costruzione in Giordania E' stata costituita una società mista tra GE Energy Financial Services ed una società turca, per la costruzione di un acquedotto dal valore di un miliardo di dollari ( 740 milioni di euro)) per la distribuzione dell’acqua in Giordania. Il progetto DISI è considerato vitale per il Paese data la sua nota scarsità di risorse idriche e contribuirà ad assicurare il 25% del fabbisogno di acqua potabile di Amman con una fornitura di 100 milioni di metri cubi all'anno. Il progetto prevede di pompare l'acqua dalla falda di Disi Mudawarra fino alla capitale giordana con una conduttura di 325 Km che attraverserà il cuore del Paese. WORKSHOP DELLA CAMERA ARBITRALE DI MILANO AD AMMAN Si è svolto ad Amman lo scorso 8 febbraio, con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia e del Ministro della Giustizia giordano, il workshop dal titolo “Modern Trends in International Commercial Arbitration”, organizzato dalla Camera Arbitrale di Milano in collaborazione con lo studio legale “Aljazi & Co – Advocates and Legal Consultants”. L’evento, che ha visto la partecipazione di importanti personalità del mondo giuridico, è stato aperto da una sessione introduttiva in cui sono intervenuti l’Ambasciatore d’Italia S.E. Francesco Fransoni, il Direttore dell’Ufficio ICE di Amman, Dott. Mauro Mariani, il Ministro della Giustizia, S.E. Aiman Odhe ed il Vice Presidente della Camera di Commercio di Amman, oltre ai due moderatori ed promotori dell’iniziativa, l’Avv. Omar Aljazi e l’Avv. Stefano Azzali, Segretario Generale della Camera Arbitrale di Milano. Anche le successive sessioni, dedicate in particolare alla scelta della sede arbitrale, al lodo arbitrale ed ai costi legati al relativo procedimento (uno degli argomenti maggiormente dibattuti), hanno registrato gli interventi di esponenti altamente qualificati, tra cui anche tre ex Ministri della Giustizia ed importanti operatori del panorama giuridico ed universitario locale. Il successo dell’evento è confermato anche dalla nutrita partecipazione di un pubblico interessato e qualificato, che ha interagito spesso ed in modo assai puntuale e competente. L’iniziativa si inserisce nel contesto del progetto denominato “Progetto Mediterraneo”, volto a promuovere la diffusione, nell’ambito delle relazioni commerciali euro-mediterranee, degli strumenti di c.d. “Alternative Dispute Resolution” (ADR), arbitrato e conciliazione, ossia strumenti di risoluzione delle controversie alternativi al giudizio ordinario, che traggono origine da un accordo raggiunto tra le parti generalmente in fase contrattuale, o anche al sorgere della lite stessa. Attraverso lo svolgimento delle attività legate a tale progetto, quali conferenze, seminari e workshop, come quello di cui si riferisce, che mirano a sensibilizzare l'imprenditoria e l'ambiente giuridico locale e a stringere rapporti di collaborazione con istituzioni locali omologhe, la Camera Arbitrale di Milano persegue anche l’obiettivo più specifico di accreditarsi quale centro di riferimento nell'area mediterranea per l'arbitrato internazionale, avendo come “target” specifico le piccole e medie imprese (PMI) che potrebbero beneficiare delle tariffe relativamente contenute ed delle condizioni di flessibilità che la Camera assicura agli operatori. La Camera Arbitrale, oltre a promuovere i propri servizi di arbitrato e conciliazione, operando nell’ottica di azienda speciale della CCIAA di Milano, si adopera anche per creare un clima giuridico favorevole allo sviluppo delle attività internazionali delle imprese italiane in Giordania, cercando di sfruttare anche il potenziale ruolo di “hub” di servizi che la Giordania aspira a rivestire. In definitiva, l’importante evento rappresenta per la Camera un primo approccio in vista di una futura attività più operativa, già avviata in altri Paesi del Mediterraneo, anche nell’ambito della formazione giuridica. pag. 11 MISSIONE IN GIORDANIA DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Si è svolta dal 12 al 17 marzo, con il sostegno organizzativo dell’Ambasciata Italiana in Amman, una missione della Regione Autonoma della Sardegna in Giordania. La delegazione, guidata dal Capo di Gabinetto del Presidente della Regione, Avv. Giandomenico Sabiu, era composta anche da vari esperti e tecnici del settore agricolo e dello sviluppo rurale, di quello zooprofilattico, del lavoro e della formazione professionale, oltre che di quello delle risorse idriche, rappresentato da un dirigente e da un funzionario dell'Ente Acque della Regione Sardegna (ENAS). Nel corso della missione, avente per ora carattere “esplorativo”, la delegazione ha avuto modo di verificare i potenziali spazi di cooperazione già emersi nel corso dei rapporti informali intrattenuti nei mesi precedenti con il Fondo Hascemita per lo sviluppo della Baadia (Hashemite Development Fund for Baadia), un ente quasi-governativo con competenze trasversali nei settori suddetti, finalizzate allo sviluppo delle zone semidesertiche e desertiche della Giordania. Tra i principali appuntamenti che hanno caratterizzato la fitta agenda predisposta dal Fondo hascemita, molto positivo si è rivelato soprattutto l'incontro svoltosi con il Ministro dell'Agricoltura, Saeed Masri, al termine del quale sono stati immediatamente predisposti dei tavoli tecnici di discussione, per evidenziare le possibili aree di intervento e di cooperazione, con l'idea di trasmettere le esperienze e le competenze sarde nell'allevamento e nel miglioramento genetico delle specie zootecniche, in particolare dei capi ovini e caprini, nello sviluppo rurale locale, e nella creazione e gestione di aziende agricole di piccola dimensione, in grado di sopperire alla scarsità idrica e di raggiungere l’autosufficienza energetica, sfruttando le fonti rinnovabili. L’incontro con i rappresentanti del Jordan Investment Board (l'agenzia governativa che si occupa di investimenti) e con il Vice Presidente della Jordan Chamber of Commerce, ha permesso di approfondire possibili collaborazioni per l'internazionalizzazione delle aziende sarde, così come quello con il Ministro dell'Energia, Khaled Irani, ha permesso di esplorare un settore oggi chiave nella strategia economica del Regno Hascemita, in un’ottica strumentale e funzionale alla realizzazione dei possibili progetti di sviluppo locale. Non sono mancati utili sopralluoghi nelle varie zone della Baadia meridionale gestite dal Fondo hascemita, che hanno permesso ai membri della delegazione di visitare alcuni progetti in corso, portati avanti anche con l'ausilio di O.N.G. locali, in aree di potenziale intervento. La visita si è conclusa con un incontro presso gli uffici della Delegazione di Amman della Commissione Europea, in quanto la Regione Sardegna copre il ruolo di Autorità di Gestione dei programmi ENPI (lo strumento europeo di partenariato e vicinato). Un primo bilancio circa gli esiti della missione è stato molto positivo, a conferma delle possibilità di attuare interventi mirati di cooperazione con la Giordania, e di creare potenziali opportunità commerciali per le aziende sarde in grado, grazie alle maturate competenze tecniche, di aiutare le piccole realtà rurali della Baadia a sfruttare gli evidenti margini di miglioramento nei settori citati. Questa prima missione esplorativa potrebbe avere ulteriori sviluppi finalizzati alla firma di accordi o protocolli di cooperazione. IN ALTO A SIN: INCONTRO CON IL MIN. DELL’ENERGIA, KHALED IRANI; IN ALTO A DEX: CON IL PRESIDENTE DELL’HASHEMITE FUND FOR BAADIA, IL COL. OMAR AL RAFIE; IN BASSO A SIN: CON I BAMBINI DELLA SOUTH SOCIETY FOR SPECIAL NEEDS EDUCATION; IN BASSO A DEX: CON IL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA, SAEED MASRI; pag. 12 Il Culturale PROGETTO DI COOPERAZIONE SCOLASTICA ITALO-GIORDANA Prosegue con successo il progetto “ Pedagogia del Patrimonio Culturale” avviato nell’anno scolastico 2008/2009 con la partecipazione di cinque scuole secondarie di 2° grado italiane e giordane. Il progetto prevede lo studio delle due lingue da parte degli studenti delle scuole gemellate, la presentazione di personaggi celebri in ambito socio-culturale in entrambi i Paesi, la descrizione degli usi e dei costumi, lo studio dei siti archeologici in Giordania e nelle regioni italiane coinvolte (Piemonte, Veneto, Campania, Puglia e Sicilia). Nel corrente anno scolastico, altre sette istituzioni scolastiche giordane hanno aderito all’iniziativa: • Rufaida Secondary School for girls • • • • • • ( Petra) Ain Al-Baida Secondary School for boys (Tafilah) Al-Hussein College School for boys (Amman) Madaba Secondary School for girls (Madaba) Modern Systems Schools (Amman) Jubilee School ( Al- Hussein Foundation)Amman Prince Hassan Secondary School for boys (Amman) I rappresentanti delle sette scuole sono stati invitati a partecipare ad un incontro con rappresentanti del MIUR e delle scuole Italiane a Lecce dal 14 al 16 aprile 2010, per definire congiuntamente i seguiti dell’iniziativa. INAUGURAZIONE DELL’E-COMPETENCE CENTER PRESSO LA UNIVERSITY OF JORDAN Il 25 febbraio è stato ufficialmente attivato presso la University of Jordan (King Abdullah II School for Information Technology) l’e-Business Management Competence Center (eBMCC), un progetto congiunto della Scuola Superiore ISUFI (Istituto Superiore Universitario di Formazione Interdisciplinare - Università del Salento) e dell’Ateneo giordano. Le sedi della Scuola Mediterranea in e-Business Management L’istituzione del Centro, che si inserisce nel quadro delle proficue collaborazioni universitarie tra Italia e Giordania, mira alla formazione di capitale umano specializzato e alla diffusione dell’e-Business e delle ICT nella pubblica amministrazione e nei settori del turismo, dell’ agroalimentare, dell’high technology e dell’apprendimento multimediale e interattivo. In occasione della riunione presieduta dal Vice Rettore della University of Jordan, Dottor Dia Eddin Arafah il 25 febbraio, sono stati esaminati i possibili strumenti per consolidare l’attività e le collaborazioni locali dell’eBMCC, in adesione ai principi che ne ispirano l’attività: il carattere interdisciplinare, lo sviluppo di partnership Pubblico-Privato e la vocazione internazionale. L’e-Competence Centre costituisce l’antenna giordana della“Scuola Mediterranea in e-Business Management”, il network di centri di competenza che l’Università del Salento ha fondato in Marocco e Tunisia. COOPERAZIONE NEL SETTORE DELL’ARCHEOLOGIA :VISITA DELLA DELEGAZIONE DEL COMUNE DI MILANO Dal 22 al 24 febbraio, una missione del Comune di Milano ha visitato Amman con l'obiettivo di individuare - di concerto con i partner giordani - gli strumenti più efficaci per l'attuazione del Memorandum d’Intesa firmato dal Ministro del Turismo e delle Antichità giordano Maha Al Khatib e dal Sindaco del Comune di Milano Letizia Moratti il 22 ottobre 2009. In base al MoU, le due Parti hanno stabilito l’intenzione di intensificare lo scambio di esperienze e politiche per il consolidamento della cooperazione culturale, grazie alla realizzazione di esposizioni artistiche e ad iniziative relative ai beni museali. Gli incontri della delegazione italiana con il Direttore Generale del Dipartimento delle Antichità, Dr Fawwaz Khraysheh e con il Direttore del Museo Archeologico, Dott.ssa Aida Naghawy, hanno consentito un proficuo scambio di informazioni e valutazioni su possibili progetti di formazione di personale e di valorizzazione dell’eccezionale patrimonio archeologico del Museo Archeologico giordano. pag. 13 BANDO DI CONCORSO L’Ambasciata d’Italia in Amman annuncia un bando di concorso per assumere un impiegato con mansioni di concetto da adibire al servizio di Collaboratore Amministrativo nel settore media, politica interna, traduzione/ interpretariato. L’impiegato in questione dovrà coadiuvare la Sezione Politica dell’Ambasciata nel monitoraggio dei diversi media giordani (elettronici e tradizionali) in lingua araba ed inglese, nell’analisi della politica interna ed internazionale del Regno Hashemita, nonché fungere da traduttore ed interprete. A tal fine è richiesta l’eccellente conoscenza (parlata e scritta) delle lingue italiana, araba ed inglese. Possono partecipare tutti coloro che siano in possesso dei seguenti requisiti generali: 1. abbiano compiuto alla data del presente avviso i diciotto anni di età; 2. siano di sana e robusta costituzione fisica; 3. abbiano la residenza in Giordania da almeno due anni; 4. siano forniti di diploma di istruzione secondaria di secondo grado o equivalente. I requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito per la presentazione delle domande di partecipazione. Le domande dovranno essere redatte su carta libera e presentate entro la data del 4 maggio 2010. Per scaricare il bando di concorso e la domanda di partecipazione si può consultare il link:http://www.ambamman.esteri.it/ Ambasciata_Amman/Menu/In_linea_con_utente/Modulistica/avviso+di+concorso.htm Per ulteriori informazioni sulle modalità di partecipazione è possibile rivolgersi al Signor Hani Issa, presso l’Ambasciata d’Italia in Amman, tel. 4638185/4636413/4624342/4647275, interno n. 62. LE BORSE DI STUDIO DEL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI Per l′anno accademico 2010-2011, il Ministero degli Affari Esteri offre agli studenti giordani borse di studio di 52 mensilità di 700 euro l’una, concesse dal Governo italiano su base annuale. Esse costituiscono un contributo per effettuare studi e ricerche in Italia e mirano a stimolare la cooperazione culturale internazionale e la diffusione della conoscenza della lingua, della cultura e della scienza italiana, favorendo altresì la proiezione del settore economico e tecnologico dell’Italia nel resto del mondo.Nell’anno accademico 2009-2010 sono state concesse agli studenti giordani 54 mensilità di borse di studio che hanno permesso a 6 giovani di frequentare Corsi di Laurea Triennale e Specialistica e un progetto musicale (Biologia, Scienze ambientali, Economia, Ingegneria, Marketing e comunicazione e Orchestra Project 2009) in alcuni fra i più prestigiosi atenei e istituti italiani e al Teatro alla Scala di Milano. Possono candidarsi ad una borsa di studio, eccetto a quelle relative alla frequenza di corsi di lingua o di corsi che si svolgono interamente in lingua inglese, gli studenti che abbiano raggiunto una conoscenza della lingua italiana corrispondente al livello B1 del Common European Framework,(http://www.coe.int/T/DG4/Linguistic/CADRE_EN.asp). Le borse di studio vengono concesse per svolgere studi e/o ricerche presso le seguenti istituzioni statali o legalmente riconosciute: •Università degli Studi, Istituti Universitari e Politecnici; •Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale; •Istituti di Restauro; •Scuola Nazionale di Cinema; •Centri o Laboratori di Ricerca, Biblioteche, Archivi e Musei collegati con corsi universitari e post-universitari cui il candidato deve essere obbligatoriamente iscritto. Il periodo di fruizione della borsa è limitato all’anno accademico 2010-2011 (1° ottobre 2010 / 30 settembre 2011). Per i corsi di Dottorato e/o di Master è consentito il prolungamento fino al 31 marzo 2012. Per offrire agli studenti giordani informazioni, chiarimenti e assistenza, l’Ufficio Culturale dell’Ambasciata ha organizzato il 15 marzo il primo di una serie di incontri che si terranno nel corso dell’anno presso la Società Dante Alighieri di Amman. La presentazione delle candidature on line, aperta dal 22 febbraio, si è conclusa il 31 marzo 2010. pag. 14 CICLO DI CONFERENZE SULL’ARCHEOLOGIA DEL COMITATO DANTE ALIGHIERI DI AMMAN pag. 15 INFORMAZIONI CONSOLARI L’Ambasciata d’Italia in Amman, al fine di agevolare l'accesso del pubblico agli uffici ed in particolare a quello visti, dove si registra la maggiore affluenza di utenza, ha introdotto, dal maggio 2009, un sistema di prenotazione online, che si effettua visitando il sito www.ambamman.esteri.it. Inoltre, e sempre per rendere un migliore servizio all'utenza, l’Ambasciata effettua la riconsegna dei passaporti attraverso la ditta Aramex. Si informa, poi, che dal 5 aprile scorso, è entrato in vigore il nuovo “Codice Visti” (Regolamento (CE) n. 810/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 13.07.2009), che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della UE, serie L n. 243 del 15.09.2009. Si tratta di un nuovo strumento normativo che apporta alcune modifiche nella trattazione della materia dei visti. La più rilevante, sopratutto per l'utenza, è la riduzione dei tempi di trattazione, che, con le nuove regole, passano da circa 12/15 gg. a circa 10 gg. Ulteriori informazioni riguardo la nuova procedura saranno forniti nei prossimi numeri. Sono comunque già a disposizione dell'utenza interessata - nelle bacheche e nel sito web dell' Ambasciata - le informazioni aggiornate per la presentazione della richiesta inclusi i nuovi formulari da utilizzare. Questo nuovo strumento normativo nasce dall'esigenza di sviluppare e armonizzare ulteriormente la politica comune in materia di visti, il cui obiettivo principale sarà il rafforzamento dei rapporti tra gli Stati Membri presenti nella stessa circoscrizione consolare e finalizzati all'adozione di criteri comuni per la presentazione delle domande, per l’individuazione delle categorie dei richiedenti e quant'altro. DANTE ALIGHIERI—Cultura e Lingua Italiana nel Mondo LE ATTIVITA’ DELLA SOCIETA’ DANTE ALIGHIERI Per il Comitato Dante Alighieri di Amman, il 2010 si è aperto con l’annuale Assemblea Generale dei soci, che ha ripercorso i primi cinque anni di impegno dell’Associazione nella diffusione della lingua e della cultura italiana in Giordania. L’intensa attività culturale della Dante, che punta a valorizzare i punti di contatto tra la tradizione culturale italiana e quella giordana, testimonia l’instancabile impegno di tutte le persone che la animano e che – pure con limitate risorse a disposizione – rendono l’associazione una presenza articolata e organizzata nella realtà locale. Tra le priorità del 2010, il Comitato ha stabilito di intensificare i momenti di aggregazione della comunità italofona, sfruttando le risorse umane e gli strumenti tecnici di cui dispone. Quindi saranno organizzati più eventi in sede e rivolti ai soci, studenti e utenti più abitudinari, con l’obiettivo principale di facilitare le occasioni di uso dell’italiano. Al contempo, viene tenuta nella massima considerazione la collaborazione con le istituzioni locali, allo scopo di rinnovare i modi e le risorse per la promozione della cultura italiana in Giordania. Particolare successo riscuotono i corsi di lingua e cultura per adulti, che confermano la qualità dell’offerta accademica rivolta a studenti universitari, operatori del settore economico e persone che scelgono l’italiano per interesse personale. Conclusi gli ultimi corsi iniziati in dicembre, si è aperta una nuova sessione il 15 febbraio, a cui seguirà una terza a partire dal 17 aprile. Proseguono, poi, le classi di italiano lingua destinate agli studenti della fascia dell’obbligo, per la cui organizzazione il Ministero degli Affari Esteri ha disposto un finanziamento integrativo annuale, a conferma dell’importante collaborazione in atto con il Comitato . Il 7 febbraio, infine, sono ripresi i corsi per ufficiaIl Comitato SDA è sede ufficiale del PLIDA, la li dell’Esercito giordano presso l’istituto militare di lingue di Zarqa, realizzati certificazione che fa capo alla sede centrale di grazie alla proficua collaborazione avviata dalla dante Alighieri con l’Ufficio Roma e all’ Università La Sapienza di Roma. della Difesa dell’Ambasciata di Amman. Il calendario per le prove d’esame è il seguente: Insieme ai corsi, proseguono le attività culturali con l’annuale rassegna di film Maggio 2010 mercoledì 26 maggio (livelli A1, A2, B1) presso il Centro Culturale Hussein di Ras el Ain, alle ore 20. Il nuovo ciclo è giovedì 27 maggio (livelli B2, C1, C2) stato aperto da due lavori del regista italo-turco Ferzan Ozpetek: Cuore Sacro venerdì 28 maggio (prove orali) (12 gennaio) e Un giorno perfetto (9 febbraio), seguiti da Si può fare (9 marzo) Novembre 2010 di Giulio Manfredonia. In cartellone nei prossimi mesi anche La giusta distanza mercoledì 24 novembre (livelli A1, A2, B1) giovedì 25 novembre (livelli B2, C1, C2) (13 aprile); Le conseguenze dell’ amore (11 maggio) e Fortapasc (8 giugno). venerdì 26 novembre (prove orali) La SDA ha infine in programma per i prossimi mesi (primavera-estate), una serie di attività culturali in campo musicale (concerti di jazz), archeologico (conferenze e visite guidate, v. pag. 15) e ricreativo (feste per studenti e soci). Ambasciata d’Italia ad Amman