controllo biologico degli afidi della rosa e degli alberi

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controllo biologico degli afidi della rosa e degli alberi
AGENZIA DI STAMPA AMIA VERONA SPA
Direttore Responsabile Mauro Bonato
Verona, 10 maggio 2012 -
“CONTROLLO BIOLOGICO DEGLI AFIDI DELLA ROSA E DEGLI
ALBERI”
Controllare i parassiti delle piante nel pieno rispetto della natura e dell'ambiente. E' questo l'intento con
il quale Amia realizzata la nuova campagna “Controllo biologico degli afidi della rosa e degli alberi” prendersi cura del proprio spazio verde, piccolo o grande che sia.
Filo conduttore dell’intervento l'impiego di tecniche, mezzi, accorgimenti esclusivamente biologici e naturali.
Tra i vari problemi da affrontare per la cura e la gestione del verde, Amia si ritrova a controllare la
comparsa, nelle aiuole e sugli alberi dei nostri viali, degli afidi, comunemente detti pidocchi. Anche
quest’anno infatti, passeggiando lungo le Regaste S.Zeno o in piazza Pradaval, si può notare che le rose
sono infestate dall’afide (Macrosiphum rosae L.) e con popolazioni particolarmente numerose. Lo stesso lo
si può notare sulle piante di liriodendri di Lungadige Porta Vittoria dove, con l’avanzare della stagione,
diventa ospite dell’ Illinoia liriodendri proprio l’afide, specifico di questo albero.
Generalmente contro questi fitofagi non è necessario intervenire in quanto, la presenza limitata non
provoca danni seri alle piante. Tuttavia, quando il numero degli individui è eccessivamente alto, gli afidi
sono in grado di provocare seri disturbi alle piante e alle persone stesse, a seguito dell’imbrattamento degli
oggetti sottostanti che vengono macchiati con la melata. Per il benessere della pianta stessa è quindi
necessario intervenire. Il mezzo più comodo e veloce sarebbe quello di applicare un aficida specifico
(insetticida altamente concentrato) che in poche ore farebbe piazza pulita di tutti gli afidi presenti sugli
alberi. Tuttavia gli insetticidi, sia pur molto utili e necessari in alcuni casi, presentano anche degli effetti
collaterali sull’entomofauna e sull’ambiente che è opportuno evitare, tanto più in città dove la presenza di
persone e animali è costante. Per queste ragioni il Settore Giardini di Amia, avvalendosi della consulenza di
Agrea Centro Studi, ha da tempo intrapreso un percorso di gestione del verde urbano per la difesa delle
piante, che prevede l’uso di mezzi e tecniche alternativi ai prodotti fitosanitari, come ad esempio la lotta
biologica per il controllo dei fitofagi.
L’INTERVENTO DI AMIA. L’intervento previsto per le rose, coltivate negli spazi di verde urbano gestito da
Amia, e per i liriodendri sarà quindi in linea con questa campagna di controllo biologico. Per quanto
riguarda i roseti, si prevede il lancio di un congruo numero di individui di Chrysoperla carnea e della
coccinella Adalia bipunctata; mentre nel caso dei liriodendri si procederà con il lancio del dittero sirfide
Ephysirfus balteatus o del parassitoide Aphidius colemani. Si
tratta di nemici naturali degli afidi
comunemente presenti nei nostri ambienti e facilmente osservabili sui germogli di piante infestate da afidi.
Tuttavia la loro presenza in città è piuttosto limitata, essendo pochi i ripari in cui possono sopravvivere. Di
qui la necessità di introdurli in modo massiccio, acquistandoli presso una biofabbrica e liberandoli nelle
aiuole e sugli alberi infestati. Si provvederà a praticare una sorta di trattamento insetticida che, al posto
della molecola chimica, utilizza il naturale nemico dell’afide. Appena liberati la crisopa, la coccinella e il
sirfide cercheranno attivamente gli afidi e se ne nutriranno. Inoltre, la presenza di cibo indurrà gli adulti di
questi insetti a riprodursi garantendo così un effetto “aficida” anche nel tempo.
L’effetto che si otterrà sarà una veloce decrescita degli afidi fino ad una loro quasi scomparsa a tutto
vantaggio delle nostre piante e della salute dell’ambiente.
“Grazie alla collaborazione con AGREA – spiega il presidente di Amia Verona, Stefano Legramandi - è stato
possibile realizzare questa prima ed esclusiva, campagna biologica caratterizzata da un intervento
esclusivamente naturale e per nulla invasivo.
Nella sua concezione più classica infatti, la lotta biologica consiste proprio nella conservazione e nell’uso
degli antagonisti naturali esistenti nell’ambiente, con l’obiettivo di controllare i parassiti per mantenerli
entro limiti inferiori alle soglie di danno. Essa può essere applicata attraverso due linee di azione
fondamentali: la protezione e il potenziamento degli antagonismi presenti in natura o attraverso
l’introduzione nell’ambiente di agenti biotici che, inserendosi nell’ecosistema, ne divengono forza
regolatrice di controllo, in molti casi durevole nel tempo, come nel nostro caso”.
AmiaNews - Reg. Tribunale di Verona n.1882 del 22.10.2010
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