Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti di Salerno
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Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti di Salerno
FEDERAZIONE ORDINI DEI FARMACISTI Rassegna Stampa del 20/11/2014 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio. INDICE IN PRIMO PIANO 20/11/2014 La Nuova Ferrara - Nazionale L'Ordine consegna i premi ai decani delle farmacie 7 20/11/2014 La Sicilia - Enna «La farmacia? Sentinella della salute» 8 20/11/2014 La Sicilia - Enna «Sistema migliore del mondo» 9 20/11/2014 La Sicilia - Agrigento «Le piante officinali e il loro utilizzo» 10 19/11/2014 Diva e Donna Allergia o intolleranza? Scoprilo così... 11 19/11/2014 AGI 10:40 Agenda Appuntamenti 12 SANITÀ NAZIONALE 20/11/2014 Il Sole 24 Ore L'inquinamento di Vado divide scienziati e Procura 14 20/11/2014 La Stampa - Nazionale La Sanità riparte da qui Varato il piano di Saitta 15 20/11/2014 Il Giornale - Nazionale Il paradosso: intanto i malati aumentano 17 20/11/2014 Avvenire - Nazionale No ai medici senza specializzazione 18 20/11/2014 Avvenire - Nazionale «Eutanasia facile» Un freno agli abusi? 19 20/11/2014 Avvenire - Nazionale «Cure palliative, servono specialisti» 20 20/11/2014 Il Manifesto - Nazionale La lotta del Ce. Fi., a Roma prove di «sindacato sociale» 21 20/11/2014 Il Mattino - Nazionale Una gara tra squadre di medici come in un'arena confronto internazionale dell'area di emergenza 22 20/11/2014 ItaliaOggi Nichi Vendola lascia la Regione Puglia in un mare di debiti 23 20/11/2014 ItaliaOggi Mitragliata contro gli avvocati 25 20/11/2014 MF - Nazionale Split societario per Ciccarelli 27 20/11/2014 Il Salvagente Collutori l'arma a doppio taglio per l'igiene ORALE 28 20/11/2014 Il Salvagente Ricette lasciate in farmacia? Basta che siano in busta chiusa* 30 20/11/2014 Il Salvagente Sesso, bambini e ragazzi un rapporto sconvolgente 31 20/11/2014 Il Salvagente OGM: quello che ancora non ci hanno detto 33 20/11/2014 Il Salvagente Torna la colletta del Banco Alimentare 35 20/11/2014 Il Salvagente dalla parte dei bambini malati 36 20/11/2014 Il Salvagente La "cura" giusta per il Policlinico di Roma 37 20/11/2014 DailyNet pharmawizard, l'app per i prodotti farmaceutici 38 20/11/2014 La Notizia Giornale scuola superioare empedocle 39 20/11/2014 Gioia Petto in fuori 43 20/11/2014 Gioia Un goccio d'olio 45 VITA IN FARMACIA 20/11/2014 Corriere della Sera - Milano terapia del dolore, L'ODISSEA DEGLI ANZIANI SENZA INFORMAZIONI 48 20/11/2014 Corriere della Sera - Milano RICERCATORI E MEDICI ALLEATI PER I PAZIENTI 49 20/11/2014 La Repubblica - Firenze "Rapporti anomali con medici e primari" 50 20/11/2014 La Repubblica - Palermo Gli occhiali d'oro dell'Asp: gara da 665 milioni 51 20/11/2014 La Repubblica - Roma "Intervento di routine", muore 60enne Umberto I, indagati cinque medici 53 20/11/2014 La Repubblica - Torino San Luigi declassato e i medici fuggono 54 20/11/2014 La Repubblica - Torino Via settecento posti letto e sei emodinamiche Chiamparino: "Scelte dure ma faremo assunzioni" 55 20/11/2014 Il Messaggero - Roma Legionella, una diffida per il «rischio sanitario» 57 20/11/2014 Il Messaggero - Civitavecchia Sparisce la ricetta rosa arriva quella elettronica 58 20/11/2014 Il Messaggero - Frosinone Sorpresa, le farmacie comunalisono passate in attivo 59 20/11/2014 Il Messaggero - Frosinone «Ospedali, si può fare di più» 60 20/11/2014 Il Messaggero - Ancona Salesi, Mancinelli: Regione in ritardo 61 20/11/2014 QN - Il Resto del Carlino - Ferrara La farmacia fa causa a Telecom «Senza fax per i malati in terapia» 62 20/11/2014 QN - Il Resto del Carlino - Ancona Nuovo Cda delle farmacie comunali,Acquaroli nomina Properzi presidente 63 20/11/2014 Avvenire - Milano Farmacie a sostegno dei bambini in Italia e Haiti 64 20/11/2014 QN - Il Giorno - Milano I sindaci sugli ospedali: niente chiusure, solo tagli 65 20/11/2014 QN - Il Giorno - Legnano Legnano In farmacia per i bambiniOggi la raccolta di fondazione Rava 66 20/11/2014 Il Mattino - Salerno Il deposito nel box di Cicalese la fidanzata trovava i «clienti» 67 20/11/2014 Il Secolo XIX - Levante FARMACI PER AIUTARE I BAMBINI ASSISTITI DAL BALIATICO 68 20/11/2014 QN - La Nazione - Lucca Fallite altre due società del gruppo «Farmacie Lemmi» 69 PROFESSIONI 20/11/2014 Gioia acido ialuronico una ne pensa, 100 ne fa 71 PERSONAGGI 20/11/2014 Il Roma Doping nelle palestre, 13 arresti Coinvolto anche un farmacista 74 19/11/2014 Corriere.it «In farmacia per i bambini» donare medicine e prodotti per l'infanzia 75 IN PRIMO PIANO 6 articoli 20/11/2014 La Nuova Ferrara - Ed. nazionale Pag. 17 (diffusione:10740, tiratura:14040) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L' Ordine consegna i premi ai decani delle farmacie domenica L' Ordine consegna i premi ai decani delle farmacie L'Ordine consegna i premi ai decani delle farmacie domenica Domenica 23 alle ore 11 nella Caffetteria del Castello saranno premiati i farmacisti che hanno raggiunto i 35 e 25 anni d'iscrizione all'Ordine. «Con questa iniziativa, l'Ordine dei Farmacisti ferraresi - si legge nel comunicato - intende tributare un giusto riconoscimento a chi in città e nei piccoli paesi svolge spesso un ruolo di primo presidio sanitario a disposizione di tutta la popolazione. Si tratta di farmacisti (sia titolari che collaboratori) che operano nelle farmacie - sia private che comunali - sparse tra la città e il territorio provincile. 35 anni. Nozze d'oro per i dottori Baldin Eurosia, Campi Anna, Gallesini Andrea, Montanari Giuliana, Savonuzzi Renata, Tartari Anna Maria, Veratti Elena, Busi Marisa, Capra Silvia, Mari Marisa Marta, Ongaro Sandra, Schiavoni Loretta, Toffanetti Donatella, Viriglio Gianguelfo. 25 anni. Nozze d'argento per i dottori Bergamini Manuela, De Palo Michele, Mascellani Barbara, Stecchi Maria Gloria, Bianchi Stefano, Maiolo Domenica, Pastesini Costanza. Alla cerimonia, che è a«perta al pubblico, saranno presenti il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, il presidente provinciale dell'Ordine Livio Luciani, il vice Riccardo Zavatti, il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Farmacisti Andrea Mandelli, e altri rappresentanti di Ordine dei farmacisti di altre realtà della Regione. IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 20/11/2014 7 20/11/2014 La Sicilia - Enna Pag. 29 (diffusione:64550, tiratura:80914) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato «La farmacia? Sentinella della salute» Dal dott. Dino Rizzo, presidente dell' Ordine provinciale: «La nostra categoria non è immune dalla crisi» Nell'Auditorium dell'Università Kore di Enna si è svolta la cerimonia del Caduceo e il 60° anniversario di Federfarma Enna, imperniata sul tema «Il farmacista e la Comunità. Come cambia la professione». Ha aperto i lavori il dott. Dino Rizzo di Catenanuova, presidente dell'Ordine dei farmacisti della provincia di Enna, il quale ha rivolto un affettuoso saluto a tutti i presenti, autorità, colleghe, colleghi e agli ospiti. «Un primo pensiero - ha detto Rizzo va ai colleghi e agli abitanti di Genova, della Liguria e delle altre zone devastate dall'alluvione. A loro esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà. Rizzo ha esteso i saluti al presidente dell'università di Enna Cataldo Salerno, al prefetto Fernando Guida, al questore Ferdinando Guarino, al presidente Fofi sen. Andrea Mandelli, al presidente Federfarma nazionale Annarosa Racca, al presidente Enpaf Emilio Croce, al presidente Federfarma Sicilia Francesco Mangano, al vicepresidente Federfarma nazionale Gioacchino Nicolosi, al segretario Fofi Maurizio Pace, al presidente regionale degli Ordini Nino Abate, ai presidenti degli Ordini e di Federfarma della Sicilia e ai rappresentanti dell'Asp di Enna Emanuele Cassarà (direttore sanitario), Calogero Russo (direttore area farmaceutica territoriale), Maria Teresa Perricone (direttrice area farmaceutica ospedaliera); ha ringraziato gli sponsor Mylan, Sofad, Cgm-Qualità in farmacia, Dm Barone, Farmafidi Italia, Csf sistemi, Campione informatica e Riccobono, la Federfarma Sicilia, il presidente di Federfarma Enna Giorgio Scollo e tutto il Consiglio per avere organizzato assieme questo evento. Un ringraziamento particolare lo ha rivolto al Consiglio dell'Ordine per il notevole lavoro svolto nell'interesse della professione, degli iscritti e a salvaguardia della salute pubblica, al Collegio dei revisori dei conti e ai responsabili della segreteria. Questa manifestazione viene organizzata ogni tre anni nel corso della quale viene conferita una medaglia d'oro ai Colleghi professionalmente anziani e viene dato il benvenuto ai nuovi iscritti all'Albo. La cerimonia è stata coordinata dal giornalista Antonello Zitelli. Rizzo ha espresso preoccupazione per la situazione occupazionale e le difficoltà economiche delle farmacie e parafarmacie della provincia di Enna». «Gli iscritti all'Ordine di Enna aumentano - ha evidenziato il presidente Rizzo - ma in un contesto generale che non li garantisce. Oggi con la crisi economica, le aziende subiscono maggiori costi di gestione, un aumento della burocrazia, una riduzione del fatturato e degli utili obbligando i titolari di farmacie e parafarmacie a licenziare o a ridurre le ore lavorative del personale dipendente. A Enna il 10% delle farmacie è a forte rischio di fallimento, il 30% è in sofferenza economica, il 20% delle parafarmacie ha chiuso, ne sono rimaste aperte solo 10. Gli informatori scientifici hanno subito licenziamenti. Questa situazione diventa poi insostenibile se si considerano gli ulteriori e diversi provvedimenti che negli ultimi anni continuano a penalizzare la categoria. Questa situazione mette a repentaglio anche la qualità del servizio reso, un servizio primario perché riguarda la salute pubblica». Rizzo ha ringraziato e salutato i tanti colleghi che mentre si svolgeva la cerimonia stavano garantendo il servizio ai cittadini. L'evento è stato allietato dal duo Filippo Di Maggio (violino) e Giacomo Di Cara (chitarra). NICOLÒ SACCULLO Foto: I VERTICI NAZIONALI RACCA, PACE, CROCE E MANGANO I NEO ISCRITTI ALL'ORDINE DEI FARMACISTI DI ENNA Foto: I VERTICI NAZIONALI, REGIONALI E PROVINCIALI CON IL PREFETTO LA PREMIAZIONE DI ALCUNI FARMACISTI DELL'ENNESE Foto: NICOLÒ PESCO E ROSARIO SALEMI IL PREMIO A SALVATORE ASCOLI IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 20/11/2014 8 20/11/2014 La Sicilia - Enna Pag. 29 (diffusione:64550, tiratura:80914) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato «Sistema migliore del mondo» Presenti anche i vertici nazionali della categoria n. s.) Alla manifestazione del Caduceo presenti anche i vertici nazionali dei farmacisti. Annarosa Racca (presidente Federfarma nazionale) ha detto: «Da recenti indagini fatte da istituti specializzati risulta che le farmacie sono il luogo dove la gente ha fiducia di entrare. La Sicilia è stata la prima a portare avanti la ricetta elettronica. Stiamo lavorando per adeguare la convenzione tra Stato e farmacie siglata nel 1998 per arrivare sempre più alla farmacia dei servizi che va verso il cittadino». Maurizio Pace, segretario della Federazione ordini farmacisti italiani, ha aggiunto: «Qui mi sento a casa mia perché Enna riunisce sempre tutti i vertici per dibattere argomenti importanti. E' un momento delicato. L'Italia è chiamata a superare diversi esami a livello europeo. C'è la volontà di portare tutti i servizi sul territorio e concentrarli a carico delle farmacie. La professionalità dei nostri farmacisti è di alto livello. La farmacia è servizio sociale rivolto al cittadino, la vera essenza della farmacia italiana è la capillarità del servizio. A livello europeo è stato detto che il sistema farmaceutico italiano è il migliore al mondo». Emilio Croce, presidente Ente nazionale previdenza assistenza farmacisti, ha dichiarato: «Anche nella nostra categoria c'è carenza di lavoro e precariato. E stiamo assistendo a ulteriori aggressioni della casse di previdenza attraverso un ulteriore tassazione dei proventi. La previdenza vive un momento complesso perché rispecchia le difficoltà economiche del Paese». Francesco Mangano, presidente Federfarma Sicilia, conclude: «La categoria mostra grande attenzione alla provincia di Enna che è molto attiva e dinamica e ha capacità di rinnovarsi in uno spirito unitario. La farmacia è un istituto antico e la sua capillarità è di grande rilevanza in un momento in cui la rete ospedaliera viene depotenziata. Si pensa di affidare al territorio un ruolo sempre più importante, e ci aspettiamo che esso venga potenziato e incentivato, e invece siamo costretti a fare un lavoro sempre più di responsabilità con risorse sempre più modeste». 20/11/2014 IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 20/11/2014 9 20/11/2014 La Sicilia - Agrigento Pag. 33 (diffusione:64550, tiratura:80914) convegno agifar alla biblioteca lucchesiana piante officinali Un appuntamento per ripercorrere la storia delle piante officinali e il loro utilizzo nell'arte. E' il convegno/corso di domani sera organizzato dall'Agifar di Agrigento, presieduta da Silvia Nocera, tra le mura della Biblioteca Lucchesiana di via Duomo n. 94. Dalle 20:30, si discuterà del valore allegorico, nelle decorazioni delle chiese, dei libri, delle architetture pubbliche e private, e di quello iconografico nei dipinti e nelle sculture della cristianità, ` delle piante officinali come rimedi per malattie, infermità e traumi. A relazionare: sull'aspetto affascinante di "Cristo farmacista", Don Vincenzo Lombino, docente di Patristica alla Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia San Giovanni Evangelista; Prefetto degli studi e Docente di Patristica allo Studio Teologico San Gregorio Agrigentino di Agrigento, oltre che dottore in farmacia; sul ruolo delle piante officinali nell'arte, invece, Rodolfo Papa, docente alla Pontificia Università Urbaniana di Roma; accademico ordinario della Pontificia Insigne Accademia Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon, nonché esperto del XIII Sinodo dei Vescovi sulla Fede. Il convegno, organizzato dall'associazione di giovani farmacisti agrigentini e coordinato dal vicepresidente Christian Intorre, vedrà la partecipazione del segretario nazionale Fofi (Federazione Ordini Farmacisti Italiani), Maurizio Pace e di Ciro Lomonte, responsabile della Scuola Orafa Arces di Palermo. Chiara Mangione 20/11/2014 IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 20/11/2014 10 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato «Le piante officinali e il loro utilizzo» 19/11/2014 Diva e Donna - N.47 - 25 novembre 2014 Pag. 108 (diffusione:217234, tiratura:337383) Allergia o intolleranza? Scoprilo così... Non sempre mangiare è un piacere. Alcuni alimenti possono provocare vere e proprie reazioni allergiche; altri semplici ma fastidiosi disturbi: ecco cosa fare. Tutti i consigli del dottor Pino Quintaliani, specialista in alimentazione Adelaide Barigozzi Latte, arachidi, patate, crostacei... Sempre più alimenti sono accusati di fare male alla salute. C'è chi lamenta un'allergia e chi, invece, un'intolleranza alimentare, oggi in aumento. Ma che differenza c'è? Facciamo chiarezza con l'aiuto del dottor Pino Quintaliani, specialista in alimentazione e nefrologo. «Si fa presto a parlare di allergia alimentare: questa patologia, in realtà, interessa solo una piccola parte di persone. Il più delle volte, a provocare disturbi è un'intolleranza a un determinato ingrediente». Reazione a catena Scoprire se è un'allergia non è difficile. «Si distingue perché coinvolge il sistema immunitario», spiega l'esperto. «Chi ne soffre, appena assaggia la sostanza scatenante, l'allergene, innesca reazioni a catena che stimolano il rilascio d'istamina, una sostanza che provoca prurito, naso che cola, tosse e affanno». Per lo più è ereditaria e viene diagnosticata nei primi anni di vita. «Sono oltre 120 i cibi responsabili, ma i più irritanti sono una ventina. Secondo lo studio EuroPrevall, in particolare pesche, mandorle e arachidi». Una legge europea obbliga a segnalare in etichetta la presenza dei 14 allergeni più diffusi. Tra questi, però figurano anche il latte vaccino e i cereali contenenti glutine, ovvero alcuni dei cibi che più di frequente possono provocare anche un'intolleranza «La differenza è che quest'ultima coinvolge solo il metabolismo digestivo», dice Quintaliani. «Un esempio è il lattosio: chi non lo tollera ha una carenza di lattasi, l'enzima che scompone lo zucchero del latte. Occorre ingerire una certa dose di cibo per avere dei disturbi generici: pesantezza, mal di testa, digestione difficile». Glutine nel mirino La "new entry" più eclatante è il glutine: sempre più persone, pur non soffrendo di celiachia, si scoprono intolleranti. «Non è solo una moda, ma se ne sa ancora poco», spiega il medico. «La sensibilità al glutine può inoltre essere provocata da altre sostanze come i polioli, contenuti in alimenti derivati da grano e segale, ma anche in latticini, frutti (mango, pera), cioccolato, verdure a foglia larga. In più, giocano un ruolo di primo piano conservanti e additivi. Non sono scientificamente provati, invece, alcuni esami per le intolleranze, come il Vega test e il Dria test». Che fare, allora? «Prima di tutto andate dal medico per escludere problemi specifici come la celiachia», consiglia Quintaliani. «Quindi, è bene scegliere alimenti freschi e di stagione, aggiungere solo un cibo per volta tra quelli sospetti, preferire i prodotti con meno additivi ed evitare le diete fai da te». • PINO QUINTALIANI, NOVAK DJOKOVIC Un mese per il cuore Per tutto novembre le farmacie Apoteca Natura lanciano la campagna gratuita "Ci sta a cuore il tuo cuore" in collaborazione con la Società italiana di medicina generale, l'Associazione medici diabetologi e la Federazione ordini farmacisti. *Con un test di autovalutazione guidata su pressione arteriosa, Culesterolu e altri indici, è possibile misurare i propri fattori di rischio cardiovascolare. Info: www.cuore.apotecanatura.it. • DIETA IN CAMPO Sopra, Novak Djokovic, 27 anni: il tennista serbo soffre di un'intolleranza al glutine che lo ha costretto a modificare la sua alimentazione eliminando pasta, pane e tutti gli altri cibi che contengono questa sostanza. Al centro, il dottor Pino Quintaliani, nefrologo, specialista in alimentazione. IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 20/11/2014 11 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Occhio alla salute 19/11/2014 10:40 AGI Sito Web Agenda Appuntamenti (AGI) - Roma, 19 novembre - - Roma: LUISS - terzo Forum nazionale Valore D. Ad aprire i lavori partecipano, tra gli altri, Paola Severino, Prorettore della LUISS Guido Carli e Presidente della Commissione per la valutazione presso il Ministero della Giustizia, Carlo Messina, CEO di Intesa San Paolo, e Maria Cannata, Direttore Generale del Dipartimento del debito pubblico del Tesoro (Viale Pola 12 - ore 9,30) - Roma: FAO e OMS - Seconda Conferenza sulla nutrizione (ICN2), alla presenza del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Paolo Gentiloni (da oggi al 21 novembre, sede FAO, Aranciera di San Sisto) Senato: commissione Lavori pubblici e Commissione Ambiente in seduta congiunta - audizione informale del sindaco di Genova, Marco Doria, sulle conseguenze dei recenti eventi alluvionali (ore 13,30) - Senato: commissione Sanita' - UPI: audizioni informali di: Agenzia europea per i medicinali; ministero della Salute (dottor Borrello) e Federazione ordine farmacisti italiani (ore 14,30); ddl cellule staminali e donazione da cordone ombelicale (ore 16) (AGI) . IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 20/11/2014 12 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Ricerca e sviluppo SANITÀ NAZIONALE 22 articoli 20/11/2014 Il Sole 24 Ore Pag. 18 (diffusione:334076, tiratura:405061) L'inquinamento di Vado divide scienziati e Procura Dopo il sequestro la qualità dell'aria non è migliorata LACUNE Secondo l'Istituto superiore di Sanità il documento dei magistrati «non è chiaro e non identifica le fonti di pressione ambientale» Jacopo Giliberto Potrebbero essere sbagliati i dati catastrofici sull'inquinamento di Savona in base ai quali in marzo è stata sequestrata, ed è ancora chiusa, la centrale elettrica a carbone della Tirreno Power a Vado Ligure (Savona). In primavera molti giornali avevano riportato con titoli di forte effetto la strage di savonesi prodotta dai fumi inquinanti della centrale. Sulla base di una perizia ordinata dalla Procura di Savona, si disse che senza la centrale non sarebbero morte 400 persone dal 2000 al 2007, si sarebbero evitati tra i 1.700 e i 200 ricoveri di adulti e di 450 bambini tra il 2005 e il 2012. Insomma, nella città con una delle arie più fini e salubri d'Italia (rapporto Mal'aria Legambiente 2013) gli abitanti cadrebbero a terra stecchiti per i fumi carboniosi della centrale elettrica. La centrale, ovviamente, inquina in modo considerevole. Anzi, inquinava; finché non è stata sequestrata dalla Procura in marzo sulla base di quello studio. I fumi della ciminiera di altezza vertiginosa non erano una manosanta per i polmoni dei savonesi, giustamente infastiditi. La legge europea dice che ogni giorno un metro cubo d'aria respirata non deve contenere più di 125 microgrammi di ossidi di zolfo e l'allarme scatta a 500 microgrammi. Quanto inquinava la centrale? Il massimo giornaliero raggiunto dall'aria di Savona (dati Arpal 2012) era tra 15 e i 19 microgrammi con una media di 5 microgrammi per metro cubo d'aria. Da quando la centrale della Tirreno Power è stata spenta la qualità dell'aria non è cambiata perché è irrilevante. Lo afferma addirittura la perizia della procura che parla dei 400 morti stecchiti da inquinamento: la centrale sporca l'aria con ossidi di zolfo al massimo fra gli 0,74 e i 3 microgrammi (pagina 6 decreto di sequestro). Molti studi frenano sul catastrofismo. Una ricerca epidemiologica dell'Istituto dei tumori di Genova («Mortalità in Provincia di Savona 1999-2004») afferma che vanno approfonditi una «eventuale contaminazione di pozzi per approvvigionamento idrico», sulle «coltivazioni agricole», sugli «insediamenti industriali di lavorazione petrolchimica». La centrale, come non esistesse. Ma nel merito della ricerca che parla di strage emergono alcuni documenti. Il 9 luglio l'unità di epidemiologia clinica dell'Istituto dei tumore di Genova in 5 pagine e 14 punti massacra lo studio della magistratura locale: «I metodi di lavoro sono descritti in maniera insufficiente», «non fa alcun riferimento ai limiti dell'indagine», l'esposizione «è misurata solo in termini di intensità e non di durata». E così via. E quando i dati smentiscono la perizia della Procura, «non viene dato spazio» . Non basta. A fine gennaio 2014 l'Istituto superiore di sanità con una lettera riservata (dopo avere apprezzato lo studio dell'accusa, impegnativo e ambizioso che «propone una metodologia inusuale») in 10 punti al vetriolo dice che il documento della Procura «non è redatto in modo chiaro ed esauriente», la documentazione «non identifica le fonti di pressione ambientale», le stime sono «un surrogato della stima dell'esposizione inalatoria». Dopo quattro pagine di sciabolate, l'analisi dell'Iss conclude che «naturalmente è possibile che per alcuni dei punti qui menzionati gli autorit abbiano ottimi elementi a supporto». Naturalmente è possibile. © RIPRODUZIONE RISERVATA SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 14 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il caso Tirreno Power. L'Istituto dei tumori di Genova frena sul «catastrofismo» LIGURIA 20/11/2014 La Stampa - Ed. nazionale Pag. 38 (diffusione:309253, tiratura:418328) La Sanità riparte da qui Varato il piano di Saitta Chiusa l'emodinamica a Moncalieri, in due anni tagliati 211 posti da primario L'ULTIMO HUB I RINVII Sì al Mauriziano Il San Luigi sarà un Dea di primo livello Martini e Lanzo sapranno il loro destino a fine 2015 ALESSANDRO MONDO Dopo Roberto Cota e Paolo Monferino, ci provano Sergio Chiamparino e Antonio Saitta. Ieri la giunta regionale ha approvato la delibera sul riordino della rete ospedaliera che oggi verrà sottoposta al tavolo del ministero, l'architrave della riforma della Sanità piemontese in corso su altri fronti (dai risparmi sulla farmaceutica e sulla diagnostica alla centralizzazione degli acquisti, dall'approvazione dei bilanci 2012 e 2013 delle Asl alla selezione dei futuri direttori). Un ridisegno finalizzato a obiettivi diversi: la sostenibilità finanziaria, il controllo della spesa, la trasparenza sui conti, la razionalizzazione di alcuni servizi e il potenziamento di altri. Operazione complessa - «quando si tratta di riqualificare c'è sempre qualcuno non contento», mette le mani avanti Chiamparino -, che dovrebbe permettere alla Sanità piemontese di uscire dal piano di rientro del debito, sostenersi solo con i fondi statali, risparmiare ogni anno un tot da reinvestire in tecnologie ed edilizia sanitaria, tornare ad assumere personale. Gerarchia degli ospedali Il quadro è sostanzialmente quello anticipato lunedì dal nostro giornale, integrato dalle decisioni sui punti in sospeso (vedi la tabella). A Torino Ovest il Mauriziano diventa ospedale «hub» mentre il San Luigi viene declassato a Dea di primo livello, pur mantenendo alcune specialità «a rara diffusione» (come la chirurgia toracica). Per ora il Martini resta Dea 1 livello, qualifica che l'assessorato si riserva di valutare entro fine 2015: i Cinquestelle (Bono, Batzella) danno per certo il declassamento. Idem per i presidi di Mondovì e Casale Monferrato. Nel quadrante Nord-Est, la scelta tra Domodossola e Verbania tra i Dea di primo livello è rimandata alla fine del prossimo anno, dopo un confronto partecipato con il territorio. Ogni Dea di primo livello svolgerà anche funzione di pronto soccorso per il proprio bacino di riferimento. Chiusi i punti nascita di Susa, Carmagnola, Tortona, Acqui Terme. Rinviato a fine 2015 anche il destino dei presidi di Lanzo («Sarà declassato in poliambulatorio», attacca Vignale, Forza Italia), Giaveno, Venaria, Nizza Monferrato. Quelli di Settimo Torinese, Omegna, Borsalino e Fossano svolgeranno attività specialistica riabilitativa. Abolite le emodinamiche a Moncalieri, Vercelli, Alba. Da valutare San Luigi (Torino Ovest), Ivrea e Verbania/Domodossola. Primariati «Oggi negli ospedali pubblici sono 842, con una frammentazione eccessiva di personale e una produzione sovente inferiore agli standard per garantire la sicurezza», spiega Saitta, affiancato dal direttore dell'assessorato Moirano. Entro due anni l'accorpamento li ridurrà a 668. Da 185 a 148 nelle strutture private. Si giocherà sue due fattori: il numero elevato di primari prossimi al pensionamento e i primariati sulla carta, cioè vacanti. Rapporti con i privati Confermata la volontà di reimpostare il rapporto con i privati accreditati: guiderà la Sanità pubblica, i privati dovranno adeguarsi alla richiesta dei servizi (riconvertendo le loro strutture). Gli accorpamenti Per ora siamo ai macro-numeri: gli accorpamenti tra i reparti, con prevalenza a Torino e nel Torinese, saranno il primo compito dei nuovi direttori delle Asl che si insedieranno ad aprile. Continuità assistenziale «Si passerà da una Sanità ospedalocentrica a una di territorio, con un'attenzione specifica al trattamento delle post-acutie e delle cronicità», precisa l'assessore. Significa mettere sul piatto 1.130 posti letto in più di continuità assistenziale in tutto il Piemonte. Confermato anche il potenziamento del 118, con un numero di postazioni adeguate sul territorio e servizio di elisoccorso. Personale A fine 2015, quando la Sanità uscirà dal piano di rientro e avrà i conti in ordine, si tornerà ad assumere personale medico e infermieristico nelle aree sotto-organico. Le risorse Dal 2015 il sistema dovrà contare solo sui trasferimenti statali e risparmiare un tot ogni anno da reinvestire in tecnologie ed edilizia sanitaria: 100 milioni nel 2015, 150 nel 2016, 150 nel 2017. Questi i prossimi obiettivi: li elenchiamo in sintesi: avvio di un Cup unico provinciale a Torino per ridurre il vecchio problema delle liste d'attesa, accordo con i medici di base per una maggiore appropriatezza nelle prescrizioni farmaci ed esami, redistribuzione dell'offerta di sanità privata accreditata. La vera sfida comincia adesso. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 15 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Dossier / La riforma degli ospedali 20/11/2014 La Stampa - Ed. nazionale Pag. 38 (diffusione:309253, tiratura:418328) SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 16 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato TORINO NORD San Giovanni Bosco ospedale hub Maria Vittoria, Ivrea, Chivasso, Ciriè Dea 1° livello Gradenigo presidio di base con pronto soccorso Cuorgnè pronto soccorso (area disagiata) (*) confermata la chiusura del punto nascite (**) Classificazione della struttura rinviata a fine 2015 TORINO OVEST Mauriziano-Umberto I ospedale hub Rivoli, Pinerolo, San Luigi, Martini** Dea di 1° livello Susa pronto soccorso (area disagiata) * TORINO SUD-EST Città della Salute ospedale hub Chieri, Moncalieri Dea 1° livello Oftalmico, Amedeo di Savoia verso la chiusura, servizi da ricollocare Maria Adelaide verso la chiusura Valdese per ora resta chiuso, potrebbe diventare un presidio per la continuità assistenziale Carmagnola* ospedale di territorio (con pronto soccorso) La nuova rete ospedaliera PIEMONTE NORD-EST Ospedale Maggiore della Carità ospedale hub Borgomanero, Vercelli, Biella, Domodossola/Verbania** Dea di 1° livello Borgosesia, Domodossola/Verbania ospedali di territorio (con pronto soccorso) Omegna centro ortopedico e riabilitativo PIEMONTE SUD-EST SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo ospedale hub Asti, Casale**, Novi Dea di 1° livello Tortona*, Acqui Terme* ospedali di territorio (con pronto soccorso) Ovada pronto soccorso (area disagiata) Borsalino attività riabilitativa PIEMONTE SUD-OVEST Santa Croce e Carle ospedale hub Mondovì**, Savigliano, Alba (Verduno) Dea di 1° livello Bra (Verduno), Saluzzo ospedali di territorio (con pronto soccorso) Ceva pronto soccorso (area disagiata) Fossano attività riabilitativa LEGENDA Ospedale hub strutture con oltre 70 mila passaggi l'anno in pronto soccorso e con un bacino di utenza di utenza compreso tra 600 mila e 1,2 milioni di abitanti, dotati di tutte le specialità Dea 1° livello strutture con oltre 45 mila passaggi l'anno in pronto soccorso e con un bacino di utenza compreso tra 150 mila e 300 mila abitanti, dotati di punto nascita, cardiologia e neurologia ma senza le specialità a rara diffusione Ospedale di territorio strutture con oltre 20 mila passaggi l'anno in pronto soccorso e con un bacino di utenza compreso tra 80 mila e 150 mila abitanti, dotati di pronto soccorso, medicina, chirurgia, ortopedia Ospedale in area disagiata strutture con meno di 20 mila passaggi l'anno in pronto soccorso e con un bacino di utenza inferiore a 80 mila abitanti, dotati di pronto soccorso, medicina, chirurgia ambulatoriale 20/11/2014 Il Giornale - Ed. nazionale Pag. 16 (diffusione:192677, tiratura:292798) Il paradosso: intanto i malati aumentano Quel materiale edile ora è vietato, ma il tumore che provoca uccide 3mila persone l'anno Francesca Angeli Roma Il reato è prescritto ma la morte sa attendere. Si calcola che i decessi dovuti all'amianto all'anno nel nostro Paese siano circa 3.000 e di questi 1.200 circa dovuti al mesotelioma, tumore «marker» per l'esposizione all'amianto. Il Registro Nazionale Mesioteliomi (ReNaM) nell'ultima relazione dell'Inail 2012 registrava in totale 15.845 casi di questa patologia registrati e catalogati dal 1993 al 2008. Purtroppo il mesotelioma maligno è un killer silenzioso che si manifesta anche con tempi lunghissimi, tra i venti e i quaranta anni. É previsto infatti che il picco delle morti per amianto arrivi nel 2015, il prossimo anno, anche se la produzione e l'uso di questo minerale sono stati proibiti nel 1992. Dal 1945 al '92 l'Italia è stato il maggiore produttore di amianto in Europa. In questo periodo sono state prodotte 3 milioni 748.550 tonnellate di asbesto ritenuto il diretto responsabile di questa forma di tumore silente correlata all'esposizione delle fibre aerodisperse di questo minerale. Nell'ambiente restano ancora da smaltire 5 quintali di amianto per ciascun cittadino italiano. I casi studiati per il ReNaM dall'Inail riguardano 8.895 pazienti di sesso maschile e 3.170 di sesso femminile con esposizione definita (ovvero con la certezza del contatto continuato con l'amianto). In questo gruppo il 69,3 per cento presenta un'esposizione di tipo professionale, conseguente al lavoro svolto. Gli esperti però avvertono che occorre non abbassare la guardia pure in altri contesti anche se è ovvio che la fascia più vulnerabile sia rappresentata dagli operai che lavoravano negli stabilimenti che producevano amianto. P u r t r o p p o l'amianto nel corso di quasi 50 anni è stato utilizzato moltissimo e non soltanto in edilizia. Tra gli anni '60 e gli '80 è stato usato per gli impianti di depurazione, potabilizzazione e distribuzione dell'acqua e nei forni di panettieri e pasticcieri per creare isolamento. Paradossalmente l'amianto è stato un materiale d'elezione anche nell'industria sanitaria e farmaceutica. Anche negli ospedali è stato utilizzato l'amianto per gli impianti di sterilizzazione , nelle lavanderie e nelle stirerie addirittura nelle attrezzature dei reparti pediatrici e nelle incubatrici per i prematuri. La morte per esposizione all'amianto è un problema globale. L'Organizzazione mondiale della Sanità calcola in 90.000 all'anno i decessi causati dal mesotelioma. 90 mila I decessi secondo il rapporto dell'Oms registrati ogni anno nel Mondo per mesotelioma SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 17 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il rapporti I dati Inail 20/11/2014 Avvenire - Ed. nazionale Pag. 12 (diffusione:105812, tiratura:151233) No ai medici senza specializzazione Indispensabile per l'accesso alla professione. Appello di Binetti (Udc) al ministro Lorenzin Roma . No all'accesso alla professione medica senza specializzazione, che rischia di creare "mediciinfermieri". E no al numero aperto per le iscrizioni alle facoltà di medicina. Di fronte a questi rischi, «serve una risposta politica e serve urgentemente». È l'appello congiunto che arriva da politici, università e giovani medici riguardo alla riforma della formazione medica prevista dalla legge delega sull'attuazione dall'articolo 22 del Patto per la Salute, la cui bozza del 5 novembre scorso prevede, tra l'altro, l'inserimento all'interno dell'ospedale di medici abilitati che ancora non hanno ottenuto l'accesso alle scuole di specializzazione. «Sarebbe il modo più semplice per ovviare alla carenza di personale e reperire risorse umane a basso costo», ha spiegato Raffaele Calabrò (Ncd) nel corso della conferenza stampa organizzata da Paola Binetti (Udc) alla Camera dei Deputati. «Ma - prosegue - l'idea di medici-infermieri nelle corsie degli ospedali rischia di dequalificare il nostro sistema sanitario. Alla fine avremo un personale medico con una formazione improvvisata e la lenta eutanasia delle scuole di specializzazione». Problema al centro di un'interrogazione della stessa Binetti al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 18 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Università 20/11/2014 Avvenire - Ed. nazionale Pag. 26 (diffusione:105812, tiratura:151233) «Eutanasia facile» Un freno agli abusi? (S.Ver.) Linee-guida più severe per l'eutanasia. A chiederle è il ministro della Salute dei Paesi Bassi, Edith Schippers, dopo che Theo Boer, ex membro della Commissione olandese che monitora l'applicazione della legge, ha chiesto la riforma della legge che consente la morte a richiesta poiché - sostiene - l'eutanasia ormai viene praticata anche su persone che hanno aspettative di vita tutt'altro che ristrette. Un'affermazione che ha suscitato polemiche, con il ministro che è passato all'attacco chiedendo in particolare che nella commissione incaricata di vagliare le domande di accesso all'eutanasia compilate dai pazienti o dalle loro famiglie sia presente oltre a un medico indipendente anche un geriatra per i pazienti affetti da demenza e uno psichiatra per quelli con problemi mentali. È il segnale che nel primo Paese al mondo a legalizzare la disumana pratica, nel 2002, cominciano a sorgere interrogativi, visto l'aumento del fenomeno: il numero dei morti per eutanasia è cresciuto del 15% in un solo anno, passando dai 4.188 del 2012 ai 4.829 del 2013. In 42 casi si trattava di malati affetti da problemi psichici, in 97 da demenza. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 19 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Olanda 20/11/2014 Avvenire - Ed. nazionale Pag. 27 (diffusione:105812, tiratura:151233) «Cure palliative, servono specialisti» Adriana Turriziani, primaria all'hospice Villa Speranza di Roma: il tragico caso di Brittany ci dice che urge una formazione dedicata Francesca Lozito La formazione delle generazioni future di palliativisti. Ovvero di coloro che si prenderanno cura del necessario accompagnamento delle persone che, seppur affette da malattie inguaribili, hanno il diritto di essere assistite con cura e professionalità fino alla fine nel proprio percorso naturale di vita. Per Adriana Turriziani, già presidente della Società italiana di cure palliative, primario dell'hospice Villa Speranza dell'Università Cattolica di Roma, questa è la prima esigenza concreta su cui impegnarsi. Individuando una soluzione al più presto. Nel nostro Paese infatti manca una specializzazione post-laurea in cure palliative. Secondo la legge 38 del 2010 sulle cure palliative e la terapia del dolore sono infatti nove le specializzazioni (tra cui geriatria, oncologia e anestesia) che i medici possono intraprendere per esercitare le cure palliative. Ma a differenza di Paesi come Francia e Gran Bretagna, l'Italia non ha un percorso di studi specifico dopo il conseguimento della laurea. «Eppure in nessuna di queste specializzazioni sono previste ore di formazione in cure domiciliari o hospice, o un tirocinio specifico - spiega ancora Turriziani - e nemmeno nel corso di laurea magistrale in medicina». er ovviare a questa carenza Turriziani chiede prima di tutto la piena attuazione, concreta, dell'articolo 8 della legge 38 sulle cure palliative che disegna la formazione del palliativista. Il motivo per tornare a insistere, e con maggior forza che mai, su questa sua battaglia per il riconoscimento delle cure palliative in Italia è la recente, tragica conclusione della vicenda di Brittany Mainard: il suicidio della giovane californiana affetta da un tumore cerebrale ha spinto Adriana Turriziani a chiedersi se non stiamo correndo il rischio di far passare una cultura della morte come unica scelta per porre fine alle sofferenze: «Ogni giorno noi palliativisti incontriamo le storie di tante famiglie che vengono da un percorso complesso - racconta -. Occorre accostarsi a tutto questo con scienza e umanità». Ecco perché è necessaria un'accurata formazione specifica. Forse non tutti sanno che negli ultimi anni la tendenza è di anticipare il momento della presa in carico del malato cronico da parte del medico palliativista: «Non si parla più solo di cure di fine vita: le cure palliative stanno diventando per il malato sempre più precoci. Per fare questo abbiamo dovuto intraprendere un importantissimo lavoro con i medici di medicina generale». ll'interno della Società europea di cure palliative (Eapc) sta girando un questionario online in cui si chiede agli operatori specializzati quali sono i loro orientamenti in merito all'eutanasia e al suicidio assistito. La consultazione terminerà lunedì prossimo. È un modo per interrogare la comunità scientifica all'indomani dell'eclatante caso di cronaca di Brittany, anche se sondaggi di questo tipo si prestano anche a interpretazioni strumentali. Al Gemelli, per potenziare il fronte della formazione, proprio Adriana Turriziani ha iniziato con i medici della sua équipe un percorso di approfondimento sul tema della sofferenza insopportabile con un approccio multidisciplinare: antropologico, filosofico, clinico e giuridico: «Credo infatti che la testimonianza non basti più, serve la formazione tempestiva. Altrimenti medici e infermieri non saranno mai sensibilizzati sull'approccio palliativo». n questi giorni la Federazione delle cure palliative, che raccoglie le associazioni di volontariato impegnate nell'ambito dell'assistenza sanitaria specializzata, sta promuovendo una petizione che chiede proprio la piena attuazione della legge 38. Una gestione lungimirante e saggia della sanità consiglierebbe di attivarsi ora, per evitare di fare i conti presto o tardi anche da noi con i frutti avvelenati della «cultura dello scarto». SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 20 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato il tema 20/11/2014 Il Manifesto - Ed. nazionale Pag. 3 (diffusione:24728, tiratura:83923) La lotta del Ce. Fi., a Roma prove di «sindacato sociale» Un anno e mezzo senza stipendio, pari a 330 mila euro, e la prospettiva di non recuperare più 486 mila euro di già accreditati dalla regione Lazio. È la condizione in cui si trovano oggi i 40 medici, psicologi, terapisti, logopedisti e amministrativi, tre dipendenti, 37 partite Iva e collaboratori del Ce.Fi. un centro di riabilitazione ambulatoriale e domiciliare, accreditato con la Regione Lazio, attivo a Ciampino e nei Castelli Romani. Il Ce. Fi è uno dei numerosi centri sanitari privati-convenzionati che oggi articolano il 75% della sanità laziale. Dall'ente governato dal centro-sinistra di Nicola Zingaretti ha ricevuto un budget da 1 milione di euro annuo per 143 posti in convenzione, il 20% dei quali destinati ai bambini con disabilità motorie o cognitive. Un servizio fondamentale, visto che nella zona tra Roma sud, Morena e Velletri non ne esistono di simili per almeno mezzo milione di abitanti. Ritardi di pagamento della regione e la mala gestione del centro hanno portato al tracollo: 1,7 milioni di euro di debito con Equitalia. Soldi che oggi nessuno vuole pagare, né la Regione né il consorzio di cooperative Valcomino che si è detto interessato a rilevare il ramo d'impresa, ma non i debiti. Al posto loro lo hanno fatto i lavoratori. Sembra infatti che qualcuno alla regione, all'insaputa della Cabina di regia della Sanità (commissariata e senza assessorato), abbia versato i 486 mila euro a Equitalia, come saldo del debito. Per i 40 lavoratori è stata una catastrofe. Molti di loro, per anni, hanno svolto un lavoro dipendente mascherato da partita Iva. Alcuni di loro sono in grande difficoltà. Ada dice «di avere lavorato tantissimo fino alla fine. Era la mia principale fonte di reddito. Poi mi hanno sfrattata. Vorrei fare il mestiere delle badanti. Almeno loro vengono tutelate dalle famiglie. Le imprese calpestano i diritti fondamentali delle persone. Mi sento come Paolino Paperino». Con un anno e mezzo di stipendio in meno sulle spalle Barbara ha lavorato fino all'ultimo giorno quando ha trovato l'insegna smontata e la luce tagliata. Oggi dice di «volere una soluzione che mi permetta di dire ai miei due figli di 18 e 21 anni che qui c'è un futuro e di non andare all'estero». Una storia della sanità italiana al tempo dell'abbattimento dei costi del welfare dove tra appalti e subappalti si perdono per strada i diritti e le competenze necessarie a comprendere e intervenire tempestivamente sui disagi dei bambini e degli adulti. Una storia che presenta tuttavia una novità. I lavoratori hanno incontrato le Camere del Lavoro Autonomo e Precario (Clap), un'esperienza di auto-organizzazione per partite Iva e precari. Nate un anno fa a Roma, hanno partecipato allo sciopero sociale di venerdì 14 novembre e oggi hanno la sede alle Officine Zero occupate, nell'atelier Esc a San Lorenzo, Lab Puzzle e al centro sociale Corto Circuito. Insieme con i lavoratori del Ce.Fi. hanno inaugurato una nuova forma di «sindacalismo sociale» aprendo una vertenza con la regione. «Non c'è categoria, ordine professionale, che possa tenere assieme lavoratori dei call center e delle pulizie, grafici e disoccupati, ricercatori e operatori sociali - scrivono sul loro sito le Clap - bisogna costruire il comune delle lotte e della solidarietà». Domani è previsto un tavolo con Regione, cabina di regia e consorzio dove si proverà ad ottenere la garanzia del pregresso e la continuità produttiva. ro. ci. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 21 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SANITÀ LAZIO 20/11/2014 Il Mattino - Ed. nazionale Pag. 40 (diffusione:79573, tiratura:108314) Una gara tra squadre di medici come in un'arena confronto internazionale dell'area di emergenza Medici e infermieri che lavorano in sala operatoria e nell'area dell'emergenza si confronteranno oggi e domani, a Napoli, come in una gara a squadre, aggiornandosi sulle ultime innovazioni scientifiche. Al centro congressi del Continental prende il via stamattina il settimo meeting biennale del «Club Arena», presieduto dal Prof. Antonio Corcione (nella foto) e dal coordinatore del boarding scientifico, dott. Alfonso Papa. Arena è un club libero finalizzato alla divulgazione di idee e alla formazione scientifica multidisciplinare, con la partecipazione di anestesisti rianimatori e di altre figure professionali quali chirurghi, nefrologi, cardiologi, pneumologi, farmacisti ospedalieri, infermieri professionali, coinvolti nell'attività di sala operatoria e di medicina critica. Il Meeting prevede corsi a carattere teorico-pratico su tematiche di anestesia, terapia intensiva e terapia antalgica, con videocollegamenti in diretta dai complessi operatori del Monaldi e del Cto. La vera e propria arena è prevista domani mattina. Si tratta di una sessione interattiva con lo scontro di due team opposti (gestito da un arbitro e con una folta tribuna che darà il proprio giudizio) in relazione ad una tematica che varia in occasione di ogni Meeting. Per questa edizione lo scontro verterà sul tema: «Monitoraggio della profondità dell'anestesia: una reale necessità contro un inutile dispendio di risorse?». Vi parteciperanno illustri medici provenienti dall'Italia e dall'estero. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 22 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il convegno L'iniziativa del Club Arena tra oggi e domani 20/11/2014 ItaliaOggi Pag. 1 (diffusione:88538, tiratura:156000) Nichi Vendola lascia la Regione Puglia in un mare di debiti Ponziano a pag. 11 Nichi Vendola lascia la Regione Puglia in un mare di debiti DI G IORGIO P ONZIANO Nichi Vendola si ritira. Non si ripresenterà per la presidenza della Puglia. Ma lascerà al suo successore un'eredità piuttosto pesante poiché su di lui ricadrà l'onere di una spending review che in questi anni è stata rimandata pur sapendo che i nodi prima o poi verranno al pettine. Altro che i 4 miliardi di risparmi imposti alle Regioni da Matteo Renzi. Il rivolto delle spese regionali a volte è uno di quei fiumi in piena come purtroppo se ne stanno vedendo in questi giorni. La caduta degli argini, in Liguria, ha provocato allagamenti e vittime. La caduta degli argini di spesa, in Puglia, ha fatto accumulare debiti, palesi o occulti, che rischiano di soffocare la Regione. Con buona pace di Vendola, la Puglia è tra le maglie nere della spesa pubblica. La Corte dei conti ha acceso in Puglia i fari sulle società partecipate. Sono 385 (tra Regione, Comuni ed ex-Province) con 7271 dipendenti che costano 286 milioni di euro: il 45% del bilancio di tali società se ne va in spese per il personale. In questa situazione non c'è da meravigliarsi se ben 161 società, secondo la Corte, sono in dissesto fi nanziario. E fi nora né Vendola né i sindaci hanno alzato un dito. E dire che i numeri sono chiari: le sole 161 società che chiudono i conti in rosso hanno un indebitamento di 905 milioni di euro a cui va aggiunto un defi cit complessivo che supera i 30 milioni di euro. Qualche esempio: 10 milioni di perdite da parte dell'Amiu Spa di Taranto, 2,5 milioni di Troia Energia, 1,3 milioni di Amtab e 1,8 milioni di perdite di Lupiae Servizi di Lecce (a fronte di un valore della produzione nel 2012 di 9.581701 euro e a un'erogazione comunale di 4.325.010 euro). Poi c'è l'Arif (Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali), che nonostante i 1200 dipendenti e un indebitamento di 38 milioni di euro ha fatto 80 nuove assunzioni: la Flai Cgil ha denunciato che gli 80 provengono quasi tutti dalla provincia di Lecce, assunti guarda caso in prossimità del periodo elettorale. All'Ares (Agenzia per la sanità) e all'Asl di Bari, secondo una relazione del ministero dell'Economia, "l'attribuzione di funzioni temporanee di dirigente amministrativo è stata utilizzata in modo massiccio», ovvero tutti caballeros, a spese del contribuente. Anche alla Fiera del Levante i 65 (!) dipendenti hanno per lo più contratti sontuosi nonostante dal 2007 tutti i bilanci siano stati chiusi in rosso. La Regione è dovuta intervenire con un contributo straordinario per pagare gli stipendi ma le casse sono già vuote un'altra volta. A Brindisi ha sede la Servizi farmaceutici, che gestisce le farmacie comunali. A fronte di un valore di produzione di 917.565 euro ha accumulato nel 2012 perdite per 296.377 euro.Per non parlare di 21 società che risultano non operative ma ancora esistenti, quindi con costi per il personale che, verosimilmente, non sa che fare. Nel caravanserraglio delle società partecipate, già nel mirino di Renzi e del commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, oltre che della Corte dei conti: poi, però, non ne è seguito nessun provvedimento di contenimento da parte del governo. E che dire delle società che simulano un attivo, cioè presentano un bilancio col segno più ma solo grazie ai contributi che ricevono da Regioni, Comuni e Province? Senza queste iniezioni di denaro pubblico sarebbero in passivo. Qualche esempio, sempre in Puglia (ma è così in tutte le Regioni): a Brindisi, la Santa Teresa Spa, società multisevizi con un valore di produzione nel 2012 di 5.467.322 euro ha un utile netto di esercizio di 211.980 euro grazie a 6.804.835 euro che gli sono arrivati dalla Provincia. Mentre a Lecce, l'Alba Service (servizi sociali) ha chiuso pressocché in pareggio (16 mila euro di perdita) ma ha contabilizzato 5,6 milioni trasferiti dalla Provincia. Da una ricerca del Centro studi di Confindustria emerge che le società pubbliche in Italia sono 39.997 e ricevono 22,76 miliardi di finanziamenti pubblici. La Puglia partecipa all'allegra brigata devolvendo 466 milioni di euro. Una parte delle tasse degli italiani va quindi a fi nire lì, nel ripianamento dei defi cit delle società partecipate. Una giungla da disboscare. Dice Aldo Pugliese, segretario della Uil della Puglia: «In molti casi le competenze di queste società si accavallano, duplicando i costi di gestione e dimezzandone l'efficienza, creando mille passaggi burocratici che invece di snellire la macchina istituzionale la ingolfano rendendola elefantiaca e non adatta a offrire ai cittadini servizi all'altezza della situazione». Vendola è tra i più arrabbiati per la cura SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 23 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato 800 STABILIZZATI 20/11/2014 ItaliaOggi Pag. 1 (diffusione:88538, tiratura:156000) SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 24 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato dimagrante imposta da Renzi e la butta sulla sanità, per aizzare la protesta. E le altre spese di casa sua? Va all'attacco, scavalcando perfi no il presidente dei governatori, Sergio Chiamparino, che ha ammesso che in effetti un po' di risparmio le Regioni potrebbero pur farlo. «Non voglio mediare un fi co secco», dice Vendola. «Parliamo di un taglio di poco meno di 300 milioni per la Puglia. Una decurtazione che cade come una pietra sepolcrale sulla testa della sanità regionale, proprio nella fase in cui abbiamo la necessità di investire in nuove professionalità e dare un'anima ai nostri distretti». Peccato che contemporaneamente egli abbia fatto approvare dal consiglio regionale una legge che prevede quasi 800 assunzioni sotto forma di stabilizzazione dei precari, 379 quelli dei vari assessorati regionali, 400 quelli delle società partecipate. Il giornale locale, la Gazzetta del Mezzogiorno, ha scritto: «Nella proposta di legge dell'assessore Caroli ( poi approvata, ndr) la stabilizzazione dei precari delle società partecipate era in un comma dell'articolo 2, ma ci si era posti il dubbio che potesse essere incostituzionale: una eventuale impugnativa avrebbe fatto crollare tutto il castello. E così è stato predisposto un emendamento di maggioranza che aggiunge un articolo ad hoc per le partecipate.... Negli elenchi dei precari c'è di tutto, a partire da militanti e dirigenti locali di Sel». Insomma, per la spending review c'è tempo in terra pugliese e la patata bollente se la ritroverà in mano il successore di Vendola. Chi sarà? Le primarie del centrosinistra si terranno il 30 novembre. Favorito è Michele Emiliano, sindaco di Bari, ex-magistrato, Vendola punta su Dario Stefàno, senatore di Sel, infi ne il terzo incomodo è Guglielmo Minervini, assessore della giunta Emiliano, che nel Pd ha assunto lo strano ruolo di renziano pentito, seguace del presidente del consiglio non ha digerito lo Sblocca Italia e gli ha voltato le spalle. Twitter: @gponziano © Riproduzione riservata Foto: Nichi Vendola 20/11/2014 ItaliaOggi Pag. 1 (diffusione:88538, tiratura:156000) Ok al patto di quota lite e a società multidisciplinari con soci di capitali, consulenza legale stragiudiziale anche ad altri professionisti, obbligo di fare i preventivi ai clienti CINZIA DE STEFANIS Ok a società multidisciplinari con soci di capitali non professionisti. Eliminazione dell'esclusiva sull'attività di consulenza legale e di assistenza stragiudiziale. Obbligo di fornire il preventivo non solo «a richiesta del cliente». Rimozione del divieto di pattuire compensi pro quota lite. Queste alcune delle novità contenute nel ddl sulla concorrenza che l'esecutivo punta a varare prima della pausa natalizia. De Stefanis a pag. 33 Introduzione della possibilità da parte degli avvocati di poter costituire società multidisciplinari e di far partecipare anche i soci di capitali non professionisti. Sopprimendo così le disposizioni attuali che limitano la partecipazione degli avvocati alle stesse società multidisciplinari (articolo 10 della legge n. 283/2011). Eliminazione della previsione per cui l'attività di consulenza legale e di assistenza stragiudiziale, ove connessa all'attività giurisdizionale, sia di competenza dei soli avvocati (articolo 2, 6 comma, della legge n. 247/2012). Tali attività potranno essere svolte an che da altri professionisti, comeper altro attualmente accade per esempio, in materia contabile, tributaria e amministrativa. Soppressione delle limitazioni territoriali legale al domicilio del professionista nel caso di costituzione di associazioni professionali in quanto limita lo sviluppo delle associazioni multidisciplinari tra professionisti che esercitano la propria attività in ambiti territoriali diversi. Abrogazione del divieto dell'avvocato di aderire a più associazioni in quanto costituisce una restrizione alla libera iniziativa economica. Eliminazione dell'obbligo da parte dell'avvocato di fornire il preventivo solo «a richiesta del cliente». Rimozione del divieto di pattuire compensi pro quota lite ed eliminazione di ogni ruolo degli ordini circondariali nella determinazione del compenso nelle controversie tra cliente e avvocato. Queste alcune delle importanti novità sul fronte della riforma dell'ordinamento forense (legge n. 247/2012) contenute nel disegno di legge sulla concorrenza del ministero dello sviluppo economico che l'esecutivo punta a varare prima della pausa natalizia e di cui ItaliaOggi aveva anticipato già parte dei contenuti l'11 ottobre scorso. Il ddl composto da dodici disposizioni normative sarà diviso in distinte sezioni. Ciascuna sezione conterrà le norme di immediata applicazione, una o più deleghe al governo per l'emanazione di decreti legislativi, l'autorizzazione all'adozione di regolamenti, decreti ministeriali e altri atti e le disposizioni recanti i princìpi fondamentali nel rispetto dei quali le regioni e le province autonome esercitano le proprie competenze normative, quando vengano in rilievo profi li attinenti alla tutela della concorrenza e infi ne le norme integrative o correttive di disposizioni contenute in precedenti leggi per il mercato e la concorrenza, con esplicita indicazione delle norme da modifi care o abrogare. N OTAI. Modifi ca della disciplina della professione notarile contenuta nella legge n. 89/1913. In particolare dell'articolo 147 della legge n. 89/1913 che qualifi ca come «illecita concorrenza» tra i notai perseguibile con sanzione disciplinare, la possibilità di effettuare «riduzioni di onorari, diritti e compensi», di servirsi dell'opera di procacciatori di clienti. Si tratta, si legge nella relazione al disegno di legge della concorrenza, di una previsione che mantiene ingiustifi cate forme di controllo, da parte dell'ordine, sulla libertà dei professionisti di organizzare la propria attività, con esplicito riferimento alla determinazione dei compensi per le attività professionali, ciò a fronte della liberalizzazione intervenuta a partire dal decreto legge n. 223/206 convertito nella legge 4 agosto 2006 n. 248 e da ultimo ribadita dal dl n. 1/2012. S ANITÀ. Aumento della possibilità di scelta dei pazienti in termini di luogo di cura e medico, contestualmente alla trasparenza sull'affi dabilità delle strutture sanitarie. Anche il settore delle farmacie, sarà oggetto di provvedimenti al fi ne di incrementare il livello di concorrenza. C OMUNICAZIONI. Per lo sviluppo di reti di nuova generazione e dei servizi digitali, verranno prefi ssati specifi ci traguardi intermedi, secondo quanto previsto dall'agenda digitale. Verranno previste misure volte a garantire l'utilizzo effi ciente dello spettro radioelettrico. © Riproduzione riservata SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 25 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Mitragliata contro gli avvocati 20/11/2014 ItaliaOggi Pag. 1 (diffusione:88538, tiratura:156000) SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 26 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Le novità del ddl concorrenza (Avvocati) Società Consulenza legale Domicilio professionale Associazioni multidisciplinari Possibilità da parte degli avvocati di costituire società multidisciplinari con la presenza di soci di capitali non professionisti. Attività di consulenza legale e assistenza stragiudiziale aperta anche ad altri professionisti. E non riservata ai soli avvocati Abrogazione del divieto da parte dell'avvocati di partecipare a più associazioni. Soppressione della norma che fi ssa il domicilio professionale dell'avvocato presso la sede dell'associazione. 20/11/2014 MF - Ed. nazionale - fashion Pag. 2 (diffusione:104189, tiratura:173386) Split societario per Ciccarelli Scissione immobiliare, varo dello store online e piano di social responsability per l'azienda beauty, a cui fa capo il marchio Cera di Cupra. Barbara Rodeschini Parte dalla riorganizzazione aziendale la nuova strategia di crescita firmata Farmaceutici Dott. Ciccarelli. Il gruppo milanese a conduzione familiare nei mesi scorsi ha rivisto lo stato societario dando vita a due realtà autonome: da un lato l'immobiliare Pasetti Re guidata da Luca Pasetti e dall'altro la Farmaceutici Dott. Ciccarelli da 32,5 milioni euro di fatturato 2013 cui fanno capo i marchi Cera di Cupra e Pasta del Capitano e un significativo numero di referenze dedicate al canale farmacia come L'Officinale del Dottor Ciccarelli e Timodore. «La nostra è una realtà storica del made in Italy», ha spiegato a MFF, Monica Pasetti, bisnipote del fondatore Clemente Ciccarelli e attuale amministratore delegato dell'azienda. «La globalizzazione e l'evolversi dei costumi ci hanno portato a riorganizzarci per rispondere in maniera efficace alle richieste del mercato. E in Italia questo significa rivolgersi a una nuova generazione di consumatori potenziando l'area dei social media, dando vita a iniziative di social responsibility come l'osservatorio Cera di Cupra dedicato alle donne e il progetto educativo Siamo tutti Capitano contro il bullismo. Nonché con la nascita del nostro e-shop, che in soli sei mesi ha registrato 95 mila visite. Per l'estero, che oggi pesa il 10% del turnover, il 2015 ci vede in prima linea per debuttare in Cina dove abbiamo stretto una partnership con un player locale specializzato nel segmento fashion», ha continuato, «e in Russia dove partiremo con il progetto pasta del Capitano che proprio nel 2015 compie 110 anni. In questi mercati porteremo un'offerta allargata e anche linee su misura di target alto che sveleremo in occasione di Expo2015. Questa strategia ci permetterà di inserirci nei canali a noi più consoni ma anche inediti come i department store e le boutique». Con una produzione annua di 28,5 milioni di pezzi, la società milanese negli ultimi 2 anni ha investito 4 milioni di euro in nuovi macchinari anche per potenziare lo sviluppo nelle aree già presidiate. «In Sud America abbiamo già un partner distributivo, l'obiettivo è crescere in maniera strutturale dato che si tratta di paesi dal grande potenziale e che hanno un particolare attenzione alla cura del corpo», ha concluso Pasetti. (riproduzione riservata) Foto: Sopra, Monica Pasetti SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 27 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Strategie / MF fashion 20/11/2014 Il Salvagente - N.44 - 20 novembre 2014 Pag. 21 (diffusione:49000, tiratura:70000) Collutori l'arma a doppio taglio per l'igiene ORALE Utili, se usati insieme a spazzolino e filo interdentale, ma spesso arricchiti con sostanze a rischio. Per questo è bene sceglierli con oculatezza. Anna Gabriela Pulce Pochi soldi per il dentista. Dunque più spazio alla prevenzione. Raccontato in questo modo potrebbe anche essere considerato come uno degli effetti positivi della lunga crisi che ha modificato lo stile di vita degli italiani. Ma è proprio così? Siamo davvero diventati tanto previdenti, almeno nell'igiene orale, da allontanare il rischio di carie e simili? A giudicare dalle cure che ogni giorno dedichiamo a questo scopo e dalle tecniche che utilizziamo (i dentisti continuano a bacchettarci che siamo troppo frettolosi e sbagliamo il movimento) non sembrerebbe. Piuttosto quello che appare evidente dal mercato dell'igiene orale è che spesso deleghiamo la salute della nostra bocca a strumenti che promettono di renderci la vita più facile. Spazzolini di nuova generazione, modelli elettrici che assicurano di "correggere" i nostri errori tecnici (o la nostra pigrizia), sono certamente tra i protagonisti di un settore, quello dell'igiene orale, in crescita a dispetto dei tempi di ristrettezze, con un fatturato annuale (allo scorso marzo) di 139 milioni di euro e una crescita del 3%. La parte del leone - circa la metà delle vendite - la fanno però i collutori . Tanto nelle farmacie che nei supermercaConsumi Test ti, questi prodotti si sono conquistati intere pareti espositive con una miriade di marchi diversi, tutti concentrati nell'accaparrarsi il favore del consumatore. Non è inutile, dunque, mettere il naso in questi prodotti cercando di metterne a fuoco le differenze, anche per capire le ragioni delle oscillazioni dei prezzi che partono da pochi euro e arrivano a sfiorare i 10 euro al litro. Un compito che ci siamo prefissi per il test di questa settimana che ha preso in esame ben 21 collutori delle più grandi aziende del settore. I risultati, come vedete dalle tabelle di queste pagine, confermano un'enorme differenza tra gli ingredienti. E in più di un caso l'uso di sostanze non propriamente esenti da sospetti non tranquillizza di certo chi ne fa uso quotidiano. Consumi Test Il confronto I 21 prodotti di questo test sono stati scelti tra quelli disponibili nella grande distribuzione organizzata, ossia sugli scaffali dei supermercati. Tutti, vista la quantità di fluoro che contengono, non sono adatti a bambini sotto i sei anni (e lo specificano in confezione). Ma le somiglianze tra loro finiscono qui: già dalla prima scorsa degli ingredienti, infatti, si può notare come ogni casa scelga una formulazione tutta sua, con diversi ingredienti. E non sempre, a nostro avviso, tra i più raccomandabili per un prodotto destinato a entrare in contatto con le mucose orali e, almeno in parte, a essere ingerito. ALCOL Non è uno degli ingredienti più pericolosi di un collutorio, ma va specificato che il prolungato contatto con il cavo orale non per tutti è privo di rischi. Quello ventilato da diversi esperti è che possa avere effetti infiammatori che vino e birra non hanno (per lo meno in bocca) perché sono rapidamente ingoiati. Nel nostro test, comunque,la sua presenza ha avuto un peso minimo sul giudizio finale. FENOSSIETANOLO I nostri lettori conoscono oramai bene la nostra contrarietà a questo conLISTERINE Zero LISTERINE Total care ELMEX Sensitive ELMEX Protezione carie 12,56 Sì No No Sì No No 12,56 Sì No No Sì No No 9,10 No No No No Peg No 8,68 No No No No Peg, acesulfame No COOP Igiene completa LISTERINE Zero protezione bianco e naturale PASTA DEL CAPITANO Antiplacca 5,50 No No No Sì (tartrazina) Peg, cetylpyridinium chloride No 12,56 No No No Sì Sodium lauryl sulfate No 7,48 No No No Sì (giallo chinolina) Peg Eugenol, limonene, geraniol COLGATE Plax ice MENTADENT Expert maximum protection Prezzo per litro (in euro) Alcol Fenossietanolo Triclosan Coloranti (coloranti indesiderati) Altri ingredienti indesiderati Allergeni 8,34 Sì No No Sì Cetylpyridinium chloride No 9,98 No No No Sì (giallo chinolina) Peg, acido citrico+sodio benzoato Limonene MENTADENT P8 10,28 Sì No No Sì (rosso cocciniglia, giallo chinolina) Sodium lauryl sulfate, Bht No COLGATE Plax 8,68 No No No Sì (tartrazina) Cetylpyridinium chloride No SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 28 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Test Consumi 20/11/2014 Il Salvagente - N.44 - 20 novembre 2014 Pag. 21 (diffusione:49000, tiratura:70000) SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 29 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato servante. Non si tratta di "un'antipatia" immotivata: il fenossietanolo è sospettato di tossicità per lo sviluppo e la riproduzione e su questa sostanza è in corso una rivalutazione della sicurezza da parte del Comitato scientifico della sicurezza dei consumatori della Commissione europea. Meglio sarebbe evitarlo ovunque, specie in un prodotto destinato al cavo orale. Per questo i collutori che lo contengono sono penalizzati da un giudizio al massimo mediocre. TRICLOSAN Si tratta di un potente antibatterico, ma non certo di uno di quelli più innocui. Dal 2010 l'Unione europea lo ha vietato nei materiali che vengono a contatto con gli alimenti, ma resta utilizzato in moltissimi prodotti: dai detergenti per la casa e per i piatti, ai saponi, ai deodoranti, fino ai dentifrici. Nonostante il largo uso, il triclosan è da tempo nell'occhio del ciclone per la sua potenziale nocività: secondo numerosi studi altera la funzione ormonale e tiroidea degli animali, è associato a malformazioni ossee nei feti e può causare resistenza agli antibiotici. L'Epa (l'Agenzia per la protezione ambientale americana) lo ha classificato come pesticida e ne chiede da tempo la messa al bando al punto che numerosi big del settore lo hanno già eliminato dai loro prodotti: la Johnson&Johnson e la Procter and Gamble. Nei collutori del nostro test la sua presenza li classifica come scarsi. COLORANTI E COLORANTI INDESIDERATI In tabella indichiamo la presenza di coloranti ed eventualmente specifichiamo quelli che riteniamo indesiderati, quelli, tanto per intenderci, da "semaforo rosso". Tra questi ultimi sono tre quelli segnalati: il rosso cocciniglia, la CONAD Antiplacca CONAD Azione intensiva 5,80 Sì No No Sì (tartrazina) Peg, xylitol, cetylpyridinium chloride, acido citrico+sodio benzoato No 8,28 Sì No No Sì (tartrazina) Peg, cetylpyridinium chloride, acido citrico+sodio benzoato No ORAL B Denti e gengive ORAL B Pro-expert multiprotection SIMPLY Collutorio IODOSAN Con antibatterico SIMPLY Sbiancante Prezzo per litro (in euro) Alcol Fenossietanolo Triclosan Coloranti (coloranti indesiderati) Altri ingredienti indesiderati Allergeni 9,98 No No No Sì (giallo chinolina) Methyl e propyl parabeni, cetylpyridinium chloride No 5,98 No No No Sì Cetylpyridinium chloride, methyl e propyl parabeni Cinnamal, eugenol 3,22 Sì No No Sì (tartrazina) Peg, cetylpyridinium chloride, xylitol, acido citrico+sodio benzoato Limonene, eugenol 7,40 No No No Sì Peg, cetylpyridinium chloride, methyl e propyl parabeni No 3,22 Sì No No Sì Peg, cetylpyridinium chloride, xylitol, acido citrico+sodio benzoato Limonene, eugenol, cinnamal Il confronto tartrazina e il giallo chinolina, che possono dare luogo a intolleranze o reazioni allergiche. ALTRI INGREDIENTI INDESIDERATI Una tra le sostanze che sarebbe bene evitare in prodotti che non sono soggetti a indicazione del medico è il cetylpyridinium chloride, un ottimo agente antiplacche che può però dare luogo a fenomeni di sensibilizzazione e più di rado ad alterazioni del gusto. C'è da dire che la sua presenza non è ritenuta tanto grave da penalizzare con l'insufficienza i collutori che lo contenMENTADENT White Now 9,40 No Sì No Sì Peg, sodium lauryl sulfate Limonene BENEFIT Total protection 4,23 No No Sì Sì (giallo chinolina) Peg, sodium lauryl sulfate Limonene MENTADENT Expert 8,20 No Sì No Sì Peg, sodium lauryl sulfate Limonene gono. Più grave è la presenza di parabeni, conservanti fortemente sospettati di avere un'attività estrogenica e di interferire con il sistema endocrino e dunque con la fertilità. "Indesiderabili" anche i peg, emulsionanti che rendono i tessuti più permeabili e che quindi facilitano l'assorbimento delle sostanze nocive eventualmente presenti e il sodium lauryl sulfate, un tensioattivo aggressivo per la pelle e le mucose perché rende il pH eccessivamente alcalino. Anche l'accoppiata acido citrico e sodio benzoato è da tenere d'occhio tra gli ingredienti. La presenza di tutt'e due le sostanze, infatti, può dare luogo a benzene, un composto cancerogeno. ALLERGENI Si tratta di un gruppo di 26 fragranze riconosciute come frequenti cause di allergie o dermatiti da contatto. Per questo c'è l'obbligo di segnalarle in modo analitico. Nei collutori del test compare soprattutto il limonene, in alcuni casi accompagnato dall'eugenol, dal geraniol e dal cinnamal. Non si tratta, in ogni caso, di fragranze particolarmente aggressive e per questo la loro presenza ha inciso poco sul giudizio finale. 20/11/2014 Il Salvagente - N.44 - 20 novembre 2014 Pag. 34 (diffusione:49000, tiratura:70000) Ricette lasciate in farmacia ? Basta che siano in busta chiusa* ricette mediche possono essere lasciate presso le farmacie e gli studi medici per il ritiro da parte dei pazienti, purché siano messe in busta chiusa. Lasciare ricette e certificati alla portata di chiunque o perfino incustodite, in vaschette poste sui banconi delle farmacie o sulle scrivanie degli studi medici, viola la privacy dei pazienti. Con una lettera inviata al presidente della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg), il Garante per la privacy, Antonello Soro, è intervenuto per chiarire la normativa, anche a seguito delle segnalazioni di molti cittadini apparse la scorsa settimana su diversi quotidiani. Il Garante ha dunque precisato che le procedure, in vigore già da tempo, consentono ai medici di lasciare ai pazienti ricette e certificati presso le sale d'attesa dei propri studi o presso le farmacie, senza doverglieli necessariamente consegnare di persona. Per impedire la conoscibilità da parte di estranei di dati delicati, come quelli sanitari, è però indispensabile che vengano consegnati in busta chiusa. La busta chiusa è tanto più necessaria nel caso in cui non sia il paziente a ritirare i documenti, ma una persona da questi appositamente delegata. "Semplici regole di buon senso", ha spiegato Antonello Soro, "che permettono di rispettare la riservatezza e la dignità delle persone senza creare troppi aggravi e difficoltà né ai medici né agli stessi pazienti". Ingiustificati anche i timori riguardo a un particolare "accanimento" nei controlli ispettivi del Garante nei confronti dei medici di base. Nella lettera inviata alla Fimmg, l'Autorità ha sottolineato infatti che l'attività di verifica, svolta a tutela della riservatezza e della dignità dei pazienti, riguarderà il settore sa nitario nel suo complesso - a partire dai rischi connessi alle grandi banche dati sanitarie, al fascicolo sanitario elettronico, alla telemedicina - e non specificamente i trattamenti svolti dal singolo medico. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 30 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Italia/ privacy 20/11/2014 Il Salvagente - N.44 - 20 novembre 2014 Pag. 37 (diffusione:49000, tiratura:70000) Sesso, bambini e ragazzi un rapporto sconvolgente Nel primo brano del libro di Iacona, una ricerca tra adolescenti. Nel secondo, l'approccio al porno (anche involontario) dei più piccoli. Apoche centinaia di metri dalla grande Basilica di San Giovanni a Roma c'è la redazione di Skuo l a.net. , un portale di riferimento per tutti gli studenti di scuola e università a cui lavorano in pianta stabile quindici persone. Oltre a offrire materiale informativo e di supporto agli studenti - dall'orientamento alla condivisione di appunti, alle esercitazioni - ospita diverse inchieste, sondaggi e forum di discussione. Ogni giorno il sito è visitato dai centomila ai centocinquantamila utenti, per un totale di due milioni e mezzo di accessi al mese. Se si considera che gli studenti in Italia (tra elementari, medie e superiori) sono sei milioni e mezzo, appare chiaro che Skuola.net rappresenta un osservatorio prezioso per capire che cosa passa per la testa degli adolescenti. Soprattutto a proposito del sesso , visto che si può partecipare in forma anonima ai forum di discussione e quindi in maniera più libera e sincera. "Siccome si parlava tanto delle baby squillo, volevamo capire se effettivamente c'era stato un accanimento mediatico o se c'era qualcosa di vero e volevamo dare un contorno numerico al fenomeno". A parlare è Danie l e Grassucci , uno dei fondatori del sito, che spiega come quelli di Skuola.net, per capirne qualcosa di più, hanno cominciato a tempestare i loro studenti di sondaggi. "Abbiamo chiesto di dirci se nella loro scuola c'erano delle bab y squi ll o e il risultato è stato sorprendente, perché il 15 per cento dei ragazzi ci ha confermato che c ' erano ragazze disposte ad avere rapporti sessuali in cambio non so l o di so l di , ma anche di ricariche telefoniche o altri benefit , se così possiamo dire. E poi abbiamo visto che è un fenomeno a cui non sono estranei i maschi coetanei. Il caso delle baby squillo dei Parioli è stato eclatante perché le ragazze si vendevano a degli adulti, ma anche all'interno delle scuole, tra coetanei, c'è un sistema di 'compravendita' del corpo. Infatti i ragazzi, circa uno su tre, ci hanno detto di aver avuto esperienze di sesso a pagamen to con delle baby squillo". Quello che Skuola.net ha scoperto con questi sondaggi è che per i ragazzi il fenomeno delle cosiddette "baby squillo" non è stato creato dai media, ma è una rea l t à che vivono nella loro esperienza quotidiana. "Guardi, lo si vede bene anche dal fenomeno del se x ting , che sta aumentando moltissimo e che è una forma di compravendita di se stessi, perché consiste nell'inviare fo to o contenuti sessua l mente esp l iciti di se stessi, per esempio selfie in intimo, per quanto riguarda le ragazze, o a petto nudo, per quanto riguarda i ragazzi. Ora, secondo i nostri sondaggi, il sextingviene praticato dal 15 per cento dei ragazzi. Circa la metà dei votanti lo fa per scherzo o per fare colpo, ma c'è qualcuno, il 17 per cento, che lo ha fatto in cambio di ricariche telefoniche o di altri benefit. Sono altre forme di vendita del corpo, meno gravi della prostituzione vera e propria, ma che danno comunque conto di come il corpo per tante ragazze e ragazzi sia diventato una merce di scambio". Ai ragazzi quelli di Skuola.net hanno chiesto anche a che et à hanno fatto per la prima volta l'amore. "Nella maggioranza dei casi la risposta è stata tra i quattordici e i sedici anni, ma c'è una percentuale che ci ha colpito: il 9,7 per cento dichiara di aver avuto il primo rapporto sessuale tra gli undici e i tredici anni. Equivale a un ragazzo su dieci, una percentuale non bassissima. E in continua crescita". Ma la domanda più importante, definitiva, è stata questa: "Abbiamo chiesto ai ragazzi: 'Secondo te che rapporto c'è tra sesso e amore ?'. E quasi tutti hanno risposto: 'Nessuno!'". Senza limiti Una delle pagine online più importanti della nostra vita è diventata sicuramente facebook, soprattutto per le nuovissime generazioni che non riescono a vivere senza. Lo sanno bene i genitori che cercano inutilmente di contrastare l'abuso che i ragazzini fanno degli smartphone già alle medie. Litigate, crisi, minacce del tipo "questo cellulare te lo faccio volare dalla finestra!". E poi si ricomincia, la sera, prima di andare al letto, la stessa storia. Quella da facebook è una vera dipendenza a cui i ragazzi dedicano molto del poco tempo che hanno a disposizione, al netto dei compiti, sottraendolo allo sport, al cinema, alla lettura. Ora, se andate a vedere la homepage del profilo facebook dei vostri figli e guardate la co l onna pubb l icitaria a destra , troverete sicuramente un link che rimanda a si ti hot . Può essere il classico "cerca uomo cerca donna", un sito di incontri o uno da cui scaricare video, può essere SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 31 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Anticipiamo due capitoli di "Utilizzatori finali" 20/11/2014 Il Salvagente - N.44 - 20 novembre 2014 Pag. 37 (diffusione:49000, tiratura:70000) SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 32 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato la farmacia online dove acquistare il Viagra senza ricetta: quale che sia il pretesto, basta un clic per aprire la porta de l porno e da lì accedere a una miriade di pagine che consentono in pochissimo tempo di scaricare e vedere le scene più crude di sesso estremo, senza filtri o limiti. Ecco perché sempre più ragazzine e ragazzini, in Italia e nel mondo, senza neanche averlo scelto, entrano in contatto con la pornografia. Alla London Schoo l of Economics , una delle accademie scientifiche più importanti del mondo nello studio delle scienze sociali, hanno provato a quantificare l'esposizione delle bambine e dei bambini alla pornografia e lo hanno fatto con un importante studio finanziato con i fondi dell'Unione europea, che ha richiesto parecchi anni di ricerca prima di giungere all'incredibile conclusione che almeno "l'80 per cento dei bambini che navigano online si imbattono in contenuti pornografici anche non volendolo. La comparsa inaspettata e non richiesta di finestre pop-up che contengono immagini e video a contenuto sessuale è qualcosa che nell'esperienza dei bambini succede spesso. Questo tipo di situazioni sono comuni su qualsiasi tipo di piattaforma" si legge nello studio. Ma gli stessi problemi gli scienziati li hanno riscontrati nei siti da cui i ragazzi scaricano l a mu sica e, come se non bastasse, persino nelle pagine che usano per l o studio e la scuola: "Un'altra circostanza frequente è quella in cui i bambini si trovano esposti a materiale pornografico mentre fanno le ricerche per lo studio e i compiti a casa. Spesso si trovano reindirizzati senza volerlo su materiale esplicito e siti porno" specifica la ricerca. Ecco cosa hanno scoperto gli scienziati della London School of Economics, ecco quanto è grande e vasta e come riesce a insinuarsi dappertutto l'onda della pornografia, fin dentro gli zaini delle bambine e dei bambini della scuola dell'obbligo. E tutto questo non è senza conseguenze. "La pornografia ormai fornisce un copione. Se prima la sessualità era un territorio da esplorare, qualcosa di sconosciuto che andava scoperto con gli amici prima e con il partner poi, ora diventa un mode ll o di riferimento che sancisce che cosa bisogna fare e in quale modo". A parlare è Roberto Tode ll a , ginecologo, sessuologo e psicoterapeuta. Docente in Sessuologia clinica e Sessuologia dell'infanzia e dell'adolescenza presso diversi istituti universitari, è da tanti anni che svolge ricerche nell'ambito delle relazioni sessuali e sentimentali. Tanto da avere al suo attivo quattro libri su questi argomenti e decine di pubblicazioni scientifiche. La sua competenza è talmente riconosciuta da essere stato chiamato a dirigere il Centro interdisciplinare per la ricerca in sessuologia di Genova e a sedere come membro permanente nel direttivo della Federazione italiana di sessuologia clinica. Questi impegni non gli hanno impedito di continuare a fare lo psicoterapeuta in campo sessuologico e negli ambulatori e nei consultori pubblici, il che lo mette in continuo contatto con i comportamenti sessuali e affettivi delle nuove generazioni. Insomma, sa di cosa parla. Liza Boschin gli chiede quali sono le conseguen ze per le ragazzine e i ragazzini esposti alla pornografia, che uomini e che donne saranno in futuro. "Noi possiamo solo dire quello che già vediamo. Saranno donne e uomini nei quali l'aspetto eccitatorio , quello che ti spinge a cercare un partner e poi a 'consumare', non entrer à mai in contatto con la componente emo tiva e affettiva , quella che fa sì che ci si conosca mentre si fa l'amore, ci si scambi affetto, caldo, carezze, parole" conclude il ragionamento il professor Todella. "Il sesso rischia di diventare per i più giovani, ma anche per gli adulti, un prodotto di consumo usa e getta, legato solo alla performance, dove l'aspetto del vissuto, dell'emozionale, diventa povero. L'eros ha bisogno di relazioni, di storie, di comunicazione. Invece quella del porno è una parodia della sessualità". Foto: Sesso, bambini e ragazzi... Inviare foto o contenuti sessualmen teespliciti di se stessi sta aumentan do moltis simo tra i ragazzi. È il cosiddetto sexting Foto: AUTORE Riccardo Iacona con Liza Boschin, Federico Ruffo, Elena Stramentinoli EDITORE Chiarelettere PAGINE 208 PREZZO 13,60 euro USCITA 26 novembre 2014 Guardate la colonna di pubblicità della pagina facebook dei vostri figli, troverete link a siti hot 20/11/2014 Il Salvagente - N.44 - 20 novembre 2014 Pag. 41 (diffusione:49000, tiratura:70000) OGM: quello che ancora non ci hanno detto Morando Soffritti Presidente onorario Istituto Ramazzini e Segr A metà degli anni 90, il professor Maltoni, consapevole del fatto che la suddetta innovazione avrebbe avuto un uso ampiamente diffuso, soprattutto nei paesi ancora a basso sviluppo, promosse un incontro a Bologna, nella sede dei laboratori dell'Istituto Ramazzini, con i direttori delle sedi italiane delle maggiori holding internazionali produttrici di Ogm. Fu loro prospettata l' urgenzadi valutare non solo l'impatto economico e ambientale dell'uso di Ogm, ma anche i possibili effetti a lungo termine sulla salute e, nello specifico, la opportunità di avviare uno studio su ratti secondo un modello sperimentale validato da anni dalla comunità scientifica per valutare la potenziale cancerogenicità di agenti presenti in beni di consumo e nell'ambiente di vita generale o lavorativo. Tale studio avrebbe potuto essere condotto nei nostri laboratori, discussione sui potenziali rischi per la salute degli Organismi geneticamente modificati (Ogm) nasce non tanto dal fatto che "non sono state prodotte prove adeguate che siano nocivi" quanto da quello che non ci sono prove sulla loro sicurezza nel lungo periodo. data la ampia e riconosciuta esperienza nel settore. Lo studio che veniva proposto consisteva nell'esporre 2.000 ratti (1.000 maschi e 1.000 femmine) a una dieta contenente mais e soia Ogm a partire dalla vita fetale fino alla loro morte spontanea e confrontare sia la natalità che la incidenza di patologie croniche, in particolare immunitarie e tumorali, con quella di ratti di controllo (1.000 maschi e 1.000 femmine), nutriti per tutta la vita con dieta convenzionale (costituita per circa il 50% appunto da mais e soia). La lunga esperienza del nostro Istituto nel condurre questi tipi di studio, le condizioni sperimentali strettamente standardizzate e la disponibilità di un numero ampio di animali di controllo storici avrebbe consentito di escludere fattori confondenti capaci di condizionare la consistenza dei risultati finali, positivi o negativi che fossero stati. Alle industrie si chiedeva soltanto di fornire il materiale sperimentale da saggiare; ai costi per la conduzione dello studio avrebbe provveduto l'Istituto Ramazzini . "Nessuno studio" La risposta, seduta stante, fu che si riconosceva la validità e la novità del progetto sperimentale e, proprio per questo, con un cenno di sorriso..., fu suggerito di formalizzare la proposta per iscritto per poi essere inoltrata alle case madri. Ovviamente soprassedemmo, ritenendo quel suggerimento una pura risposta di cortesia. Da allora a oggi è certo che questo studio non è mai stato condotto , né dai produttori, né da istituzioni di ricerca indipendenti. I risultati di un tale studio avrebbero certamente potuto dirimere alcune delle incertezze tuttora presenti sui potenziali effetti nocivi a lungo termine degli Ogm. Un altro problema fra altri, correlato alla produzione di colture Ogm, è quello relativo alle incertezze riguardanti il grado di sicurezza dei pesticidi specifici ai quali le varie colture Ogm sono resistenti. Un esempio paradigmatico è quello del glifosate , prodotto dalla Monsanto e usato per le colture Ogm Monsanto resistenti a tale erbicida. Infatti, durante una revisione effettuata dalla Environmental Protection Agency americana alla fine degli anni 80 per valutare il livello di adeguatezza dei test di tossicità condotti sui pesticidi di più largo uso, risultò che gli studi di tossicità e cancerogenicità riguardanti il glifosate erano chiaramente inadeguati a dimostrarne la sicurezza. È certo che da allora studi adeguati su questo erbicida non sono stati condotti, soprattutto per quanto riguarda gli effetti della esposizione a bassissime dosi sulla fertilità , le interferenze endocrine , le patologie neurodegenerative , per citare quelle di cui oggi tanto si parla. Le incertezze sull'impatto ambientale e sanitario degli Ogm sono state evidenziate fin dall'inizio. Di ciò si rese conto all'inizio degli anni 2000 l'allora ministro dell'Ambiente Bordon quando istituì una commissione, di cui Maltoni fece parte, per valutare i possibili rischi ambientali e sanitari degli Ogm. Tale commissione ebbe breve vita e le conclusioni furono irrilevanti. Nonostante queste carenze conoscitive importanti, certamente note alla comunità scientifica, sorprende la sicurezza con cui la dottoressa Elena Cattaneo e il professor Umberto Veronesi si sono lanciati nel prendere posizione a favore degli Ogm affermando di ritenere che "le prove di sicurezza ambientale e per la salute umana sono esaustive e certificate". Domande insolute La domanda "non sappiamo cosa possano fare gli Ogm nel lungo periodo" non vuol dire porsi quesiti vaghi, bensì l'esigenza di fare tesoro delle SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 33 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SI PUÒ DAVVERO PARLARE DI SICUREZZA DEL BIOTECH? 20/11/2014 Il Salvagente - N.44 - 20 novembre 2014 Pag. 41 (diffusione:49000, tiratura:70000) SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 34 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato esperienze passate, alcune delle quali non positive, per costruire un futuro che affronti e risolva problematiche che non possono essere eluse. La prima problematica ineludibile è rappresentata dalle crescenti domande legittime dell'umanità. La popolazione del pianeta cresce: oggi abbiamo superato i 7 miliardi ed è prevedibile che nel 2040 saremo 9 miliardi o più. L'esplosione demografica è in larga misura frutto dell'indigenza ed esplode nei paesi emergenti: un paese come l'India, ad esempio, con circa il 40% di abitanti di età sotto i 20 anni, diventa una bomba demografica. Contestualmente i paesi emergenti vogliono uscire dalla fame e dalla povertà . La domanda legittima di risorse pertanto cresce e una risposta va data. Una seconda problematica che non può essere elusa è la limitatezza del pianeta e delle sue risorse che assieme alla prima, non sono modificabili. Cambiare modello L'unico parametro modificabile diventa così il modello di sviluppo che l'uomo si è dato, che tutt'ora persiste e che si dà per scontato che sia l'unico o almeno il meno peggio. Di esso si ritiene che possano essere variate al suo interno solo le dinamiche, ma non il disegno globale, né tantomeno che possa essere sostituito da altri modelli alternativi. I grandi difensori della bontà e della ragionevolezza di questo modello coralmente tranquillizzano : va tutto bene per l'uomo, l'attesa di vita è cresciuta e continua tutt'ora; quindi niente paura. Quello che non dicono è che l'uomo invecchia ammalato, affetto da patologie croniche che durano a volte per diversi anni. Tali patologie sono responsabili di oltre il 60% dei circa 60 milioni di decessi all'anno nel mondo. Alcuni modi di pensare hanno contribuito a mettere in secondo piano la rilevanza delle patologie croniche come problemi di sanità pubblica. Fra questi: ritenere che siano patologie delle società ricche; che in definitiva di qualche cosa si deve morire (nei paesi poveri o a medio sviluppo il 60% dei decessi per patologie croniche avviene sotto i 60 anni); infine che i costi sono insostenibili (14 milioni di decessi prematuri in 10 anni potrebbero essere evitati controllando il tabagismo e l'abuso di sale a un costo di 0,4 euro/persona/anno). Per affrontare queste problematiche è certamente indispensabile il contributo della scienza. Noi stiamo attraversando un periodo di transizione verso l'uso di nuove fonti di energia, nuove tecnologie che si avvalgono dell'uso di nanoparticelle , nuovi alimenti, nuovi farmaci , nuovi stili di vita. Non possiamo procedere come nel passato aspettando l'evidenza della prova dei rischi subiti, la quale il più delle volte emerge dopo anni di esposizione e molto spesso alla scadenza dei brevetti. Oggi abbiamo conoscenze scientifiche e strumenti di laboratorio per predire il livello di sicurezza e i rischi delle nuove frontiere. Dobbiamo usare questi strumenti e soprattutto prendere atto dei dati che ci forniscono e agire conseguentemente in scienza e coscienza. 20/11/2014 Il Salvagente - N.44 - 20 novembre 2014 Pag. 48 (diffusione:49000, tiratura:70000) Torna la colletta del Banco Alimentare Fernando Guerci chi non se lo può permettere. Un italiano su 10 soffre di povertà alimentare ; dal 2007 sono quasi triplicate (da 2,4 a 6 milioni) le persone che non possono sostenere la spesa minima per mangiare e vestirsi. Un esercito di uomini, donne e bambini che per sopravvivere deve rivolgersi a strutture assistenziali: mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri d'accoglienza... Per questo il Banco Alimentare invita tutti ad aderire alla Giornata nazionale della colletta alimen gesto è semplice: basta aggiungere alla lista della spesa un pacco di pasta o riso in più, una bottiglia di olio, una confezione di biscotti o una scatola di pelati e darlo ai volontari della Fondazione Banco Alimentare che sabato 29 novembre , in oltre 11mila supermercati, raccoglieranno cibo per tare e a donare alimenti a lunga conservazione che saranno distribuiti a 8.898 strutture caritative che aiutano quasi due milioni di persone povere. Appuntatevi quest'altra data: il secondo sabato di febbraio , per la Giornata di raccolta nazionale dei farmaci, il Banco Farmaceutico raccoglierà medicinali "nuovi" da distribuire a oltre 1.500 enti non profit per chi non può curarsi. Nel frattempo ci invita a portare nelle farmacie - per ora solo di alcune città (l'elenco è su bancofarmaceutico.org) - i farmaci che abbiamo a casa e che non usiamo più, anche iniziati purché correttamente conservati e ancora validi per almeno otto mesi. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 35 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il 29 novembre in tutta Italia 20/11/2014 Il Salvagente - N.44 - 20 novembre 2014 Pag. 48 (diffusione:49000, tiratura:70000) Due euro per le "Case lontano da casa". Fino al 29 novembre con un sms da 2 euro al 45506 (o una telefonata da 2 o 5 euro da rete fissa) si sostengono le Case Ronald che a S. Giovanni Rotondo, a Brescia, a Firenze, a Roma (a Palidoro e a Bellosguardo) sorgono vicino a ospedali pediatrici d'eccellenza e permettono ai bambini malati lungodegenti, ricoverati lontano dalla propria città, di curarsi continuando a vivere con la propria famiglia. Le residenze, gestite dalla Fondazione per l'infanzia Ronald McDo nald Italia insieme agli ospedali, sono dotate di alloggi confortevoli e zone comuni (cucina, lavanderia, sala da pranzo), aree di incontro e relax per le famiglie, palestre per la riabilitazione neuro-psicomotoria dei bambini, zone gioco e giardini per le attività all'aria aperta. Contro il dolore . Acquisire tecnologie di ultima generazione per prevenire l'insorgere del dolore, ridurne al mi nimo la percezione, contenere paura, ansia e stress nei piccoli pazienti e nei loro familiari: sono questi gli obiettivi principali del progetto del Bambino Gesù "Ospedale senza dolore". La nuova campagna di comunicazione sociale dell'ospedale pediatrico di Roma viaggerà su radio, tv e stampa. Gli spot sono realizzati da Paolo Vari , per la regia, e Italo Da niele Petricione , per la fotografia. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 36 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato dalla parte dei bambini malati 20/11/2014 Il Salvagente - N.44 - 20 novembre 2014 Pag. 9 (diffusione:49000, tiratura:70000) La "cura" giusta per il Policlinico di Roma p uero homo " , nel bambino c' è gi à l'uomo. I l motto leo nardesco cam p eggia sul frontone dell'edificio del Po liclinico U mberto I di Roma che os p ita i re p arti di maternit à e p e diatria. Che sarebbe anche un bell'edificio in stile cin q uecente sco se non fosse p er la grande facciata degradata, un involu cro res p ingente che p ur contiene p rofessionalit à di p rim'ordi ne come in q ua si tutto il nosocomio. Ora si annun cia l'ennesi ma ristrutturazione, che dovrebbe durare almeno 10 anni e co stare 225 milioni p er "veder tornare q uesto grande os p edale agli antichi s p lendori", come assicurano il neo retto re della Sa p ienza, E ugenio Gaudio, e il direttore generale del Poli clinico, Domenico Alessio. Vorrei p ro p rio esserci tra 10 anni p er vedere... Alcuni anni fa mi ca p it ò di incrociare I gnazio Marino, attuale sindaco di Roma, in un convegno su anziani e salute. T ornato da p oco dagli U sa, era ammirato come stra ordinario chirurgo Antonio Zollo e abilissimo ma na ger. Anche allora si discuteva di un p iano di ristrutturazio ne p er le p arti p iù fatiscenti dell'os p e dale. Gli chiesi a brucia p elo: "Che ne p en sa del Policlinico?". Fulminea e senza scam p o la ris p osta: "Bi sognerebbe raderlo al suolo". Non so se la p ensi ancora così e non tocca al sindaco decidere. Certo è che q ualche anno do p o p rese cor p o l'idea di costruire ex novo un Policlinico degno di una ca p itale moderna, sulla ba se delle p iù avanzate tecniche di architettura sanitaria. E si p en sava non di demolire il vecchio, ma di lasciare un p osto di p ri mo soccorso e ri q ualificare l'intera area e le sue strutture p er fornire s p azi e servizi agli studenti della Sa p ienza. Non se n' è fatto niente e le ristrutturazioni si sono avvicendate con gli scan dali e gli e p isodi di degrado. Con i soldi s p esi finora e q uelli che ancora si in tende s p endere Roma avrebbe avuto forse il p iù bel Policlinico del mondo, degna sede delle eccellenze che vi o p e rano, degli studenti e, se p ermettete, dei p azienti. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 37 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Amico di penna 20/11/2014 DailyNet Pag. 30 (diffusione:15000, tiratura:15000) pharmawizard, l'app per i prodotti farmaceutici Seleziona le parti più rilevanti dei foglietti illustrativi, permette un confronto tra prezzi e localizza le farmacie più vicine La tecnologia come strumento per far strada nella giungla contorta dei medicinali. Si chiama Pharmawizard la app, disponibile per Android e iOS, che mette a disposizione degli utenti informazioni tratte dalla Banca Dati del Farmaco e dagli Open Data del Ministero della Salute. Il motore di ricerca di Pharmawizard è stato progettato in modo da rendere più semplice e flessibile la ricerca di farmaci da parte di un utente inesperto. Pharmawizard seleziona le parti più rilevanti dei foglietti illustrativi, mostrando le indicazioni terapeutiche, le controindicazioni, le interazioni e un confronto tra i farmaci. Inoltre, mette in relazione il prezzo di un farmaco di marca e quello del suo equivalente e localizza la farmacia aperta più vicina. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 38 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Mobile/2 20/11/2014 La Notizia Giornale Pag. 17 ha avviato un'inedita iniziativa rivolta a quanti desiderano prepararsi ai Concorsi di Ammissione in: M EDICINA E CHIRURGIA - ODONTOIATRIA - VETERINARIA FARMACIA - SCIENZE BIOLOGICHE PROFESSIONI SANITARIE scuola superioare empedocle O gni mercoledì e giovedì inserto speciale sul quotidiano " La Notizia " dal 28 maggio 2014 al 9 aprile 2015 Fino al 9 aprile 2015 Gentile Studente, ogni m ercoledì potrai validamente allenarTi svolgendo un test esercitativo con domande a risposta multipla su argomenti di Ragionamento Logico e Cultura Generale, Biologia, Chimica, Fisica e Matematica in lingua italiana e inglese. Viceversa, il giovedì saranno svelate le soluzioni con le spiegazioni commentate relative al test pubblicato il giorno precedente. I quesiti utilizzati in questo percorso esercitativo sono organizzati, calibrati e pesati nel loro indice di difficoltà al fine di consentire il massimo rendimento del Tuo studio, indirizzandolo verso gli elementi rilevanti e determinando un agevole approccio alla comprensione strategica per il superamento delle prove concorsuali ministeriali bilingue (Italiana e Inglese) dell ' Area Sanitaria. SE RGIO PEDULLA' è nato a Catania ed esercita la professione di Medico Chirurgo con la specializzazione in Chirurgia Generale. Già Esperto del Consiglio Superiore di Sanità del Ministero della Salute Italiana. Coordinatore, in Italia, di due Centri Intern azionali d'Esame (CIE) dell'Università di Cambridge per l'accesso nelle Università . Realizza Percorsi di Eccellenza per superare - in Italia e all'estero - le prove concorsuali universitarie bilingue per l'ammissione ai Corsi di Studio dell'Area medico -sanitaria a numero programmato. Autore e curatore di innumerevoli lavori scientifici e pubblicazioni specializzate. 1 D Lo schema evidenzia le possibili combinazioni alleliche dei genotipi parentali. 2 C Considerando tutti i possibili incroci, è vero che non si potranno mai verificare casi nei quali la progenie abbia gruppo sanguigno A e dunque la risposta corretta a tale quesito per esclusione dovrebbe essere la a) "figlie femmine di gruppo A non daltoniche". Considerando trasmissibilità del daltonismo l ' affermazione che le figlie possono essere daltoniche è un errore della domanda: infatti, seguendo la legge di Mendel sull'assortimento indipendente, andiamo a incrociare i componenti della generazione parentale P per trovare le probabilità di trasmissione della generazione filiale F1. Nonostante siano due gli incroci da eseguire, a sostegno della tesi occorre solo eseguire il primo, in base al quale ½ saranno figli maschi, dei quali ½ con genotipo daltonico e ½ con genotipo non daltonico, e ½ con figlie femmine, ½ con genotipo non daltonica e ½ con genotipo daltonica. Pertanto, la domanda non risulta essere vera, in quanto il test chiedeva se si può affermare che la coppia non potrà, in nessun caso, avere figlie femmine di gruppo A non daltoniche. 3 B Il crossing over è un processo di assortimento genetico in cui grazie allo scambio di geni appartenenti allo stesso locus genico si aumenta la diversità genetica . 4 C Il crossing over porta alla formazione di 4 cromatidi diversi. 5 B La glicolisi è la prima tappa della respirazione cellulare, avviene nel citoplasma. Nella glicolisi si attua la scissione del glucosio in due molecole di acido piruvico. 6 E Le differenze tra il DNA e l' RNA, riguardano lo zucchero e la presenza rispettivamente della base azotata Timina e Uracile, l'acido fosforico e le basi azotate Citosina e Guanina sono presenti in ambedue gli acidi nucleici. 7 D Gli anticodoni ACC UGA UCG dell'RNAt sono originati dalla trascrizione delle basi TGG ACT AGC presenti nel DNA. 8 D Poiché la duplicazione del DNA è semiconservativa, passando cellule con DNA composto da eliche pesanti in un terreno con azoto leggero, dopo una generazione tutte le cellule avranno DNA formato da un'elica pesante (stampo) ed una leggera (neoformata). 9 E Il cDNA si ottiene dalla retrotrascrizione di mRNA che ha già subito il processo di splicing , per cui non presenta sequenze introniche (non codificanti). Per questa caratteristica, nelle tecniche di ingegneria genetica quando si vuole ottenere la sintesi di proteine eucariotiche in cellule batteriche, si introducono, in queste ultime, vettori (plasmidi) contenenti sequenze del cDNA del gene di interesse. Il vantaggio di questo metodo è la possibilità di sfruttare la velocità riproduttiva delle colture batteriche per ottenere la sintesi di grandi quantità di proteine eucariotiche. 10 C È possibile poiché il codice genetico è ridondante o degenere, ovvero più codoni SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 39 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato scuola superioare empedocle 20/11/2014 La Notizia Giornale Pag. 17 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 40 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato corrispondono ad un amminoacido. 11 D I codoni sono triplette di basi azotate presenti nell'RNA messaggero; nell'RNA non esiste la base azotata Timina. 12 C Il codice genetico degenerato diminuisce la frequenza di mutazione, in quanto se la sostituzione avviene nella terza base del codone l'aminoacido corrispondente non cambia. 13 B Il messaggio contenuto nell'mRNA viene letto a triplette che vengono riconosciute dalle molecole di tRNA . Il codone per il triptofano nella sequenza riportata è UGG, quindi il tRNA che trasporta l'aminoacido corretto avrà l'anticodone complementare ACC . 14 D La risposta corretta è la D in quanto, il codice genetico costituito da, 4 basi azotate (A,T,C,G) prese tre per volta ( ), ovvero 64 combinazioni. Tenendo presente che dei 64 codoni, solo 60 codificano per i vari amminoacidi (3 codificano per la fine della sintesi proteica ed uno per l ' inizio) ed essendo solo 20 gli amminoacidi esistenti in natura è chiaro che ogni amminoacido può essere codificato da più codoni . Ad es. i codoni CUU, CUC, CUA e CUG, codificano tutti per l ' amminoacido Leucina. La risposta B non è corretta. I geni sono sequenze di DNA che codificano per la sintesi di un determinato polipeptide; la mutazione di un gene determina l ' alterazione del polipeptide facendo si che la proteina sintetizzata sia parzialmente o totalmente non funzionante. Ciò non ha nulla a che vedere con la degenerazione del codice genetico. La risposta C è palesemente errata, in quanto no è uno stesso codone a codificare per più amminoacidi, ma al contrario più codoni (diversi tra loro) sono in grado di codificare per uno stesso amminoacido. La risposta A è errata poiché, la successione dei codoni che formano un gene è assolutamente continua, ma esso non ha nulla a che vedere con il concetto di degenerazione del codice genetico che è altresì legato al "significato" che i codoni possiedono. La risposta E è errata poiché, il codice genetico è assolutamente universale. Ciò indica che il "significato" che i 64 codoni possiedono è uguale, per tutti gli organismi viventi, dal più semplice dei procarioti all ' uomo stesso. SOLUZIONI E SPIEGAZIONI DEI QUESITI DI BIOLOGIA - TEST DEL 19/11/2014 15 A La corda dorsale o notocorda è una formazione assile presente negli stadi embrionali che nei vertebrati verrà sostituita dalla colonna vertebrata. 16 A Tra i composti elencati quello contenente un solo ossigeno è l'alcol etilico, che è un alcool, a due atomi di carbonio, contenente un solo gruppo funzionale (OH). Il diidrossichetone, come si evince dal nome, deve possedere due gruppi ossidrili o idrossili (OH) ed un chetonico (caratterizzato dal gruppo carbonilico C=O) e, quindi, 3 atomi di ossigeno. Il glicole è un composto contenete due gruppi ossidrili (OH) e, quindi, 2 atomi di ossigeno; una dialdeide ha due gruppi aldeidici (caratterizzati da due gru ppi carbonilici C=O) e, pertanto, due atomi di ossigeno; l'acido acetico è l'acido carbossilico a 2 atomi di carbonio e contiene il gruppo funzionale - COOH e, quindi, due atomi di ossigeno. 17 D Gli alcoli sono caratterizzati dal gruppo funzionale ossidrilico OH . Se questo è legato ad un atomo di carbonio che, a sua volta, è legato ad altri tre atomi di carbonio ( carbonio terziario ), allora, l'alcool è chiamato terziario. Così, un alcool primario ha il suo ossidrile legato ad un carbonio primario (un atomo di carbonio che, a sua volta, è legato ad un solo altro atomo di carbonio). 18 C Come si deduce dal testo, l' alchilazione esauriente dell'ammoniaca è un metodo tipico di preparazione delle ammine . Questo procedimento porta alla formazione di più prodotti : ammina primaria; secondaria; terziaria e il sale ammonico quaternario. Infine si ricorda che se l'ammoniaca perde un solo H, all'atomo di azoto del composto, si attacca un solo radicale organico contenente carbonio e, l'ammina si dice primaria. Se, invece, gli atomi di idrogeno sostituiti dai radicali organici sono due, l'ammina è secondaria, e, infine, se tutti i 3 atomi di idrogeno sono sostituiti, da altrettanti radicali organici, l'ammina si dice terziaria . 19 D Gli alogenuri acilici reagiscono velocemente con la maggior parte dei nucleofili (reagenti ricchi di elettroni e che formano legami donando elettroni agli elettrofili). Questo è dovuto al fatto che l'alogeno per la sua elevata elettronegatività rende più positivo il carbonio carbonilico e quindi più disponibile per l'attacco nucleofilo. 20 B La formula CH 3 COOCH 2 CH 3 è quella di un estere . In particolare, la sua formula di struttura è OCH 2 CH 3 CH 3 Si tratta dell'acetato di etile e si può ottenere per reazione tra l'acido acetico e l'alcool etilico. 21 A Diluendo una soluzione, cioè aggiungendovi del solvente, questa diventa meno concentrata , cioè possiede una minore quantità di particelle di soluto, in proporzione al nuovo volume della soluzione. Così, la diluizione, oltre a diminuire la concentrazione della soluzione, varia, della soluzione, anche le proprietà colligative, che dipendono solo dalla quantità di molecole di soluto. Un aumento di soluto 20/11/2014 La Notizia Giornale Pag. 17 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 41 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato produce: un abbassamento della tensione di vapore; un abbassamento del punto di congelamento; un innalzamento della temperatura di ebollizione e un innalzamento della pressione osmotica . Tuttavia, in questo caso, diluendo, è come se togliessi del soluto e, pertanto, le quattro proprietà colligative variano tutte, ma in maniera opposta, rispetto a che se avessi aumentato la quantità di soluto, ovvero la concentrazione della soluzione. 22 D La molarità (M) è una delle unità chimiche di concentrazione di una soluzione ed è: M = moli soluto/1 litro di soluzione. Si ricorda che 1 mole di un soluto è uguale a: g soluto/P.M. (peso molecolare del soluto). Applicando i dati, questa ultima formula si ottengono le moli soluto di HCl impiegate nella soluzione. Quindi, conosciute le moli di soluto, basta applicare la prima formula, quella della molarità, ricordandosi di trasformare i 100 ml in litri (0,1 l), per scoprire la concentrazione di tale soluzione, che è circa 1,15M. 23 C Nel testo non si parla mai di ioni H 3 O + (ioni idronio o idrossonio) , ma sempre di ioni ossidrile (OH ) che, grazie alla loro capacità di legare un protone (H + ), hanno caratteristiche basiche, rendendo basica anche la soluzione dove si trovano. SOLUZIONI E SPIEGAZIONI DEI QUESITI DI CHIMICA - TEST DEL 19/11/2014 15 A La corda dorsale o notocorda è una formazione assile presente negli stadi embrionali che nei vertebrati verrà sostituita dalla colonna vertebrata. 16 A Tra i composti elencati quello contenente un solo ossigeno è l'alcol etilico, che è un alcool, a due atomi di carbonio, contenente un solo gruppo funzionale (OH). Il diidrossichetone, come si evince dal nome, deve possedere due gruppi ossidrili o idrossili (OH) ed un chetonico (caratterizzato dal gruppo carbonilico C=O) e, quindi, 3 atomi di ossigeno. Il glicole è un composto contenete due gruppi ossidrili (OH) e, quindi, 2 atomi di ossigeno; una dialdeide ha due gruppi aldeidici (caratterizzati da due gru ppi carbonilici C=O) e, pertanto, due atomi di ossigeno; l'acido acetico è l'acido carbossilico a 2 atomi di carbonio e contiene il gruppo funzionale - COOH e, quindi, due atomi di ossigeno. 17 D Gli alcoli sono caratterizzati dal gruppo funzionale ossidrilico OH . Se questo è legato ad un atomo di carbonio che, a sua volta, è legato ad altri tre atomi di carbonio ( carbonio terziario ), allora, l'alcool è chiamato terziario. Così, un alcool primario ha il suo ossidrile legato ad un carbonio primario (un atomo di carbonio che, a sua volta, è legato ad un solo altro atomo di carbonio). 18 C Come si deduce dal testo, l' alchilazione esauriente dell'ammoniaca è un metodo tipico di preparazione delle ammine . Questo procedimento porta alla formazione di più prodotti : ammina primaria; secondaria; terziaria e il sale ammonico quaternario. Infine si ricorda che se l'ammoniaca perde un solo H, all'atomo di azoto del composto, si attacca un solo radicale organico contenente carbonio e, l'ammina si dice primaria. Se, invece, gli atomi di idrogeno sostituiti dai radicali organici sono due, l'ammina è secondaria, e, infine, se tutti i 3 atomi di idrogeno sono sostituiti, da altrettanti radicali organici, l'ammina si dice terziaria . 19 D Gli alogenuri acilici reagiscono velocemente con la maggior parte dei nucleofili (reagenti ricchi di elettroni e che formano legami donando elettroni agli elettrofili). Questo è dovuto al fatto che l'alogeno per la sua elevata elettronegatività rende più positivo il carbonio carbonilico e quindi più disponibile per l'attacco nucleofilo. 20 B La formula CH 3 COOCH 2 CH 3 è quella di un estere . In particolare, la sua formula di struttura è OCH 2 CH 3 CH 3 . Si tratta dell'acetato di etile e si può ottenere per reazione tra l'acido acetico e l'alcool etilico. 21 A Diluendo una soluzione, cioè aggiungendovi del solvente, questa diventa meno concentrata , cioè possiede una minore quantità di particelle di soluto, in proporzione al nuovo volume della soluzione. Così, la diluizione, oltre a diminuire la concentrazione della soluzione, varia, della soluzione, anche le proprietà colligative, che dipendono solo dalla quantità di molecole di soluto. Un aumento di soluto produce: un abbassamento della tensione di vapore; un abbassamento del punto di congelamento; un innalzamento della temperatura di ebollizione e un innalzamento della pressione osmotica . Tuttavia, in questo caso, diluendo, è come se togliessi del soluto e, pertanto, le quattro proprietà colligative variano tutte, ma in maniera opposta, rispetto a che se avessi aumentato la quantità di soluto, ovvero la concentrazione della soluzione. 22 D La molarità (M) è una delle unità chimiche di concentrazione di una soluzione ed è: M = moli soluto/1 litro di soluzione. Si ricorda che 1 mole di un soluto è uguale a: g soluto/P.M. (peso molecolare del soluto). Applicando i dati, questa ultima formula si ottengono le moli soluto di HCl impiegate nella soluzione. Quindi, conosciute le moli di soluto, basta applicare la prima formula, quella della molarità, ricordandosi di trasformare i 100 ml in litri 20/11/2014 La Notizia Giornale Pag. 17 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 42 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato (0,1 l), per scoprire la concentrazione di tale soluzione, che è circa 1,15M. 23 C Nel testo non si parla mai di ioni H 3 O + (ioni idronio o idrossonio) , ma sempre di ioni ossidrile (OH ) che, grazie alla loro capacità di legare un protone (H + ), hanno caratteristiche basiche, rendendo basica anche la soluzione dove si trovano. SOLUZIONI E SPIEGAZIONI DEI QUESITI DI CHIMICA - TEST DEL 19/11/2014 20/11/2014 Gioia - N.45 - 29 novembre 2014 Pag. 142 (diffusione:185402, tiratura:273909) Petto in fuori Quello bombastic, che sembra di plastica, non piace più a nessuno. È tornato di moda il seno naturale: non troppo grande, proporzionato, capace di vincere la gravità. Dalla manutenzione ordinaria con creme e massaggi ad hoc, al ritocchino "ragionato", ecco tutte le novità Carmen Rolle - foto Christophe Cufos Le curve sono trendy. Dopo tante gambe lunghissime e fianchi stretti, perfino il calendario Pirelli è passato alle forme, immortalando la modella curvy Candice Huffin. Del resto sono tante le celeb felicemente prosperose, da Jennifer Lopez a Scarlett Johansson. Ma anche per chi ha una silhouette esile come Kristen Stewart o Penélope Cruz, il seno è un punto che attira gli sguardi e merita attenzione. Composto per l'80 per cento di tessuto adiposo, con la pelle delicata e sottile, è soggetto a danni causati da età, cambiamenti fisici e forza di gravità. Abbiamo chiesto agli esperti come mantenerlo tonico e in bellezza. A casa AttentA ALLe Diete Regimi troppo restrittivi e cambi di peso repentini possono compromettere la oridezza del balconcino. «Non bisogna perdere più di 3-4 chili al mese, per consentire alla pelle di seguire la nuova linea. Da evitare l'effetto yo-yo, vera minaccia per il décolleté», dice Paola Signorelli, specialista in Scienze dell'alimentazione e dietetica a Milano. «Per bruciare i grassi senza intaccare la massa magra occorre scegliere le giuste combinazioni di nutrienti». Tra i cibi amici: uova, ricche di amminoacidi essenziali, pesce azzurro, con omega 3 e 6, spinaci e kiwi, con antiossidanti e vitamine. Ma soprattutto soia, fonte di fitoestrogeni: queste sostanze simili all'estradiolo, il principale ormone femminile, contribuiscono a mantenere il volume della ghiandola mammaria. Sì a latte di soia, tofu, lenticchie e fagioli azuchi. E a integratori con luppolo, fieno greco, trifoglio rosso, estratti di soia. cosmetici mirAti Prevenire "la caduta" si può, a patto di essere costanti. «L'essenziale è mantenere idratazione cutanea, elasticità e compattezza», dice la dottoressa Mariuccia Bucci, dermatologa a Sesto San Giovanni. «Applicando tutti i giorni cosmetici con olio di argan o di jojoba, antiossidanti, vitamine, acido ialuronico e acido boswelico, che aiuta a combattere le smagliature». Tra gli ingredienti rassodanti più nuovi, i peptidi biomimetici. «Hanno funzione ristrutturante: stimolano la produzione di collagene ed elastina, fibre di sostegno della pelle, e contraggono la cute». Per un risultato push up? «Punta sui fitoestrogeni», spiega Antonella Antonini, cosmetologa a Ferrara. «Simili agli ormoni femminili, ne imitano l'azione liftante, migliorando l'aspetto del seno». Da inserire nella cura quotidiana anche le spugnature con acqua fredda, alternate a spruzzi d'acqua tiepida. Per un rimedio express, passa sul seno qualche cubetto di ghiaccio con massaggio circolare. Il reggiseno? La storia della moda lo fa risalire a 100 anni fa, il 3 novembre 1914, quando mary phelps Jacobs brevettò il suo reggiseno. e al museo delle scienze di Londra è esposto un reggiseno con due coppe imbottite risalenti al 1880. Da allora, i modelli per sollevare i seni si sono susseguiti. Dal balconcino, con spalline laterali e ferretto, fino al push up, novità degli anni 90, dove il sostegno è potenziato da un'imbottitura strategica. ma l'ultima scoperta contro la forza di gravità è il reggiseno con un sistema di sostegno in silicone che sostituisce il fastidioso ferretto. e regala linee naturali. Meno di 24h per un seno nuovo. 24h Rimpolpante Per ridare velocemente turgore e forma al seno, si può applicare regolarmente Crema Concentrata Seno di Rilastil con acido ialuronico e Nutri Complex (¤ 34 in farmacia). Effetto lifting Migliora il tono con succo di sorgo, kigelia africana, saponaria e mentolo. Lift Effect Seno Tensore di Somatoline Cosmetic (¤ 33 in farmacia). Anti rilassamento Ricco di cellule staminali vegetali il siero Intensivo Volumizzante Seno Notte di Collistar rassoda e rende la pelle liscia e giovane (¤ 42). In istituto EffEtto corsEtto «Talvolta occorre intervenire in modo più deciso», dice la dottoressa Bucci. «Spesso per riportare il corpo in armonia bastano metodi soft, ma innovativi. Però è necessario lasciar passare sei mesi SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 43 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato body 20/11/2014 Gioia - N.45 - 29 novembre 2014 Pag. 142 (diffusione:185402, tiratura:273909) SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 44 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato dopo gravidanze, allattamento, cambi di peso». Termoterapia endogena. «Con il calore stimola i processi metabolici cellulari e riparativi», spiega Ida Grossule, spa manager a Villa Eden di Merano ( www.villaeden.com ). «Segue un massaggio con oli per ossigenare i tessuti. Si conclude con un impacco freddo con polveri minerali che favorisce la ginnastica vaso-motoria». Servono 6 sedute da 145 euro ciascuna. Radiofrequenza. «Stimola la formazione di nuovo tessuto elastico, dando turgore e compattezza», spiega la dermatologa Bucci. Servono 10 sedute al costo di 150 euro. New Endermolift di Lpg. In soli 10 minuti stimola meccanicamente la superficie della pelle e attiva la sintesi di elastina (aumento del 46 per cento) e acido ialuronico (oltre l'80 per cento). Servono dalle 6 alle 12 sedute, al costo di 20 euro ciascuna, ma il miglioramento si nota già dalla prima ( www. lpgitalia.com/centers ). A Natale, fai un regalo anche alla ricerca Lo sai che, se da un lato il cancro alla mammella è la neoplasia più diffusa, dall'altro la ricerca scientifica è fondamentale e ha già cambiato la vita di milioni di donne? Quest'anno, dai primi di novembre, Lierac dimostra la sua sensibilità al problema attraverso il sostegno concreto alla Fondazione Umberto Veronesi. Dal ricavato della vendita dei cofanetti natalizi, verrà stanziato un contributo che finanzierà il progetto di una ricercatrice dedita allo studio e alla cura del tumore al seno. Info: www.lierac.it € 5.500 € 5.500 Il costo di un intervento Tonicità Una formula lifting concentrata, ma leggera e confortevole: Concentrato Seno Up di Dibi Tonic Perfection (¤ 42 in istituto). Volume Una texture setosa che aiuta a volumizzare il seno in modo naturale e sicuro per la pelle e l'organismo. Lait Buste Fermeté di Clarins (¤ 47). Elasticità Se hai perso peso e la pelle del seno si è rilassata, applica Crema Rassodante Antismagliature per il Seno di L'Erbolario a base di kigelia africana e polifenoli del tè verde (¤ 18 in farmacia). Più grande, Più sodo, Più su «Questo è il periodo dell'anno migliore per programmare un intervento di chirurgia al seno, perché non ci si espone al sole e non fa caldo», afferma il dottor Raul Novelli, chirurgo plastico a Milano. Quali sono le opzioni disponibili? Mastoplastica additiva. L'aumento del seno è la seconda operazione di chirurgia plastica più eseguita in Italia, dopo la liposuzione, dicono i dati Aicpe. Modifica i volumi e l'aspetto del seno. In anestesia generale, richiede un giorno di degenza. Il costo parte da 5.000 euro. Servono da 3 giorni a una settimana di recupero e almeno un mese per apprezzarne la riuscita. Dopo bisogna indossare per almeno 30 giorni un reggiseno contenitivo e fasciante. Mastopessi. È adatta per tirare su un seno prosperoso e cadente o svuotato dopo l'allattamento. «Si corregge l'abbassamento dei tessuti con l'eliminazione della pelle in eccesso e il riposizionamento del capezzolo». In anestesia generale, con la degenza di un giorno, ha un costo che parte da 7.000 euro. Dopo 15 giorni si possono rimuovere i punti e dopo sei mesi si vede il risultato definitivo. Fili di sospensione. Sono l'alternativa più soft e meno invasiva per ridare tono, specie dopo un dimagrimento veloce. Si usano i fili riassorbibili bioristrutturanti, che stimolano la produzione di collagene e aumentano il turgore. Vanno ripetuti ogni 6-12 mesi e hanno un costo che parte da 1500 euro. Il seno si è svuotato? Dopo una gravidanza, una perdita di peso repentina o in risposta alla naturale trasformazione del corpo, il seno si svuota. Il medico estetico può consigliare un nuovo tipo di mastoplastica additiva, senza chirurgia invasiva né protesi: l'aumento del volume del seno è del tutto naturale. Ecco di cosa si tratta secondo il dottor Walter Chiara, chirurgo estetico, pioniere del metodo Hydrogel. L'intervento Si esegue in day hospital con anestesia locale. Attraverso un'incisione di 2 cm sotto la mammella viene inserita una microcannula che inietta un gel idrofilo (98 per cento acqua) sotto la fascia muscolare. I vantaggi Non resta alcuna cicatrice. L'incisione non viene ricucita bensì sigillata con una speciale colla chirurgica. I risultati Nel giro di 5/8 anni Hydrogel si scioglie e si riassorbe. Non interferisce con esami come mammografia o ecografia. Costo € 5.500. a.c. figarophoto/contour by getty images nude macramè triumph bIcolor tezenis basIc chIc triumph seta champagne La perLa 20/11/2014 Gioia - N.45 - 29 novembre 2014 Pag. 164 (diffusione:185402, tiratura:273909) Un goccio d'olio Idrata, nutre, depura e -udite udite! - non unge. Sceglilo con peptidi e glicani contro le rughe. Al ribes nero e al melone se hai la pelle grassa. Di argan e borragine per quella secca. Lo puoi usare su viso, corpo e capelli: un flacone basta per tutto! Carmen Rolle e Angelica Carrara viso 1. Pelle più radiosa A base di 8 oli essenziali con potere antiossidante, si applica mattino e sera per una pelle radiosa: Olio Straordinario di L'Oréal Paris (€ 15,49). 2. Energia pura All'estratto di zafferano puro, apporta nutrimento intenso e rimpolpa: Or Rouge Olio Voluttuoso di Yves Saint Laurent Beauté (€ 185). 3. Via la stanchezza Con Olio di Camelina ricco di Omega 3 e Rosa Nera. Rigenera, tonifica e ridinamizza la pelle, Huile Précieuse à la Rose Noire di Sisley (€ 165). 4. Come un lifting La texture "olio-acqua" stimola la compattezza della pelle. A base di miele, quindi ricco di fruttosio, sostanza essenziale per l'elasticità: Huile de Soin Visage di Guerlain (€ 118,14). 5. Detergente soft Dalla consistenza setosa che si trasforma in mousse a contatto con l'acqua, Progressif Huile en Mousse di Carita (€ 54 circa). 6. Elisir antietà Ha un'azione tonica e stimola la produzione di collagene, Olio Concentrato Azione Immediata di Élève (€ 59). 7. Purificante Per detergere in profondità, con oli di Argan, Karité, Jojoba e Squalano Vegetale: Riad Argan Acqua d'Argan di Incarose (€14,90 in farmacia). 8. Idratante Protezione immediata anti-secchezza, Olio Prezioso Argane di Galénic (€ 51 in farmacia). Tutte pazze per l'oro liquido La super fan del naturale Gwnyneth Paltrow ha dichiarato la sua passione per l'olio di cocco, Emma Stone usa quello di vinaccioli, Kate Blanchett aggiunge alla sua doccia quelli di oliva e di macadamia. Un olio, il Fluide de Beauté 14 di Carita, è pure il segreto del biondo platino di Catherine Deneuve e del décolleté di Sofia Loren (che confessa di amare, di tanto in tanto, un bel bagno nell'olio di oliva). «Ricchi di principi attivi, gli oli sono versatili e multiuso, adatti al corpo, ai capelli e al viso», spiega Antonella Antonini, cosmetologa a Ferrara. «Il segreto della loro polivalenza sta nella straordinaria ricchezza di componenti. Sono utili soprattutto nella brutta stagione, quando la pelle è più secca e facilmente sottoposta a shock termici». sul viso idrata e protegge «Applicato al posto del solito idratante in crema, l'olio cosmetico non unge, ma nutre, riduce la perdita d'acqua, migliorando l'idratazione, e illumina l'incarnato», dice l'esperta. «Grazie alla sua struttura affine alla pelle, può ricostruire la componente lipidica della barriera cutanea, la sottile e invisibile pellicola che ricopre la cute. Costituita proprio da acqua e grassi, è spesso compromessa da vento, freddo, smog, detersioni troppo aggressive e allora la pelle pizzica, tira, il colorito si spegne». L'olio ha un'importante funzione rigenerante. Ma è anche un alleato per combattere le rughe. Combatte i segni del tempo «L'effetto antiage si deve a vitamine, antiossidanti e acidi grassi Omega 3 e 6», dice Mariuccia Bucci, dermatologa a Sesto San Giovanni. Con l'età sono proprio gli acidi grassi ad andare persi: secondo studi dei Laboratori Vichy, in menopausa si riducono del 57 per cento. Il risultato? Colorito spento, tratti irrigiditi, rughe marcate, pelle secca. L'aiuto viene da oli antietà potenziati con peptidi, glicani, retinolo, vitamina C. Come l'Elisir Superlative di Korff, con acidi grassi, retinolo, vitamine, o l'Or Rouge di Yves Saint Laurent, con olio di zafferano, d'oliva e di mirra e glicano, che stimola la rigenerazione. scegli quello giusto «Gli oli differiscono per densità e composizione», spiega la dermatologa Bucci. «Chi ha la cute oleosa deve scegliere oli leggerissimi, con basse percentuali di acido oleico e linoleico. Quelli troppo ricchi possono favorire l'alterazione del sebo e rendere la pelle più lucida». Via libera all'olio di jojoba, di ribes nero, di melone o di neem. «Per la pelle secca: olio di borraggine, di cartamo o di argan, con omega 3 e omega 6. Per quella sensibile: olio di enotera, albicocca o baobab, che ha azione anti age, grazie alle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie». capelli sul corpo purifica, nutre e tonifica Non solo per idratare, ma anche per lavare: se l'acqua della tua zona è calcarea e aggressiva, puoi rimediare utilizzando un detergente in olio, poco schiumogeno. «Agisce per affinità: riconosce le sostanze oleose della pelle, le emulsiona e le elimina in modo delicato, rispettando il ph cutaneo», spiega la cosmetologa Antonella Antonini. Gli oli funzionano anche dopo, al posto della crema abituale. «Nelle parti con poche ghiandole sebacee, come le gambe e le braccia, SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 45 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato beauty care 20/11/2014 Gioia - N.45 - 29 novembre 2014 Pag. 164 (diffusione:185402, tiratura:273909) SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 20/11/2014 46 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato possono prevenire l'aridità che causa ruvidità e desquamazioni. Succede soprattutto in inverno, quando la pelle soffre per gli sbalzi di temperatura e, chiusa sotto tessuti spesso sintetici, ha bisogno di ossigeno». Gli oli più ricchi di Vitamina E, come quelli di mandorle o di noccioli di albicocca, sono elasticizzanti, utili in caso di rilassamento cutaneo e indicati anche come prevenzione per le smagliature. «Se non ami la sensazione di unto, ti aiuta la tecnologia: gli oli secchi, trattati con sostanze volatili, si assorbono subito, mentre i nuovi oli emulsionabili con acqua, massaggiati sulla pelle umida, penetrano meglio senza appiccicare». sulla chioma regala luce e morbidezza In questa stagione hai i capelli più stopposi, fragili, secchi? Un buon trattamento rinforzante e protettivo ha come protagonista proprio l'olio, che puoi scegliere tra quello di ricino, sesamo, mandorle, argan o jojoba. Applicalo sul cuoio capelluto e sulle lunghezze prima di lavarti i capelli. Massaggia e pettina la chioma. Lascia in posa per circa 30 minuti. Fai seguire uno shampoo delicato e il balsamo: i tuoi capelli saranno molto più lucidi e setosi, senza tracce di crespo. Massaggio detox Lo Shirodara è un antico trattamento indiano ayurvedico molto rilassante, che favorisce un immediato effetto antistress e favorisce i processi di depurazione. In India viene eseguito su un tavolo di pietra dura e prevede manipolazioni profonde con olio puro e naturale. Oggi anche in Italia si è raggiunto un ottimo livello di manualità. A Bagno di Romagna, in uno dei più antichi e rinomati centri termali a base di acqua sulfurea, lo Shirodara dura 70 minuti. Un filo d'olio caldo viene versato sulla testa lentamente e poi fatto scivolare sulla pelle, fino alla punta dei piedi. Il massaggio si sofferma a lungo sulla schiena, dove si accumulano tensioni e stress. Gli obiettivi: un rilassamento profondo che, attraverso più sedute, porta a un vero rinnovamento e riattiva i processi di guarigione. Info: Hotel Roseo Euroterme, via Lungosavio 2, Bagno di Romagna (Forlì-Cesena), tel. 0543/911133, www.euroterme.com ALEXANDER STRAULINO/TRUNKARCHIVE/CONTRASTO KENNETH WILLARDT/TRUNKARCHIVE/CONTRASTO KENNETH WILLARDT/TRUNKARCHIVE/CONTRASTO Foto: 9. lucida Idrata i fusti senza appesantire e regala brillantezza estrema. Con olio di Jojoba, Olio Oil Therapy Nutrizione e Luce di Jean Louis David (€ 29 in salone). 10. Nutre Olio di coriandolo, albicocca e camelina per un concentrato di brillantezza: Hairspray Diamond Oil High Shine di Redken (€ 25,10 da novembre in salone). 11. Ristruttura Per capelli sfibrati e danneggiati, un olio ultraleggero idratante e antiossidante: Perle di Argan di Cielo Alto (€ 17,90 circa). 12. Rilassa È una miscela di 99 estratti di erbe da sciogliere in un bagno caldo per immergersi in un atmosfera rilassante e rinfrescante, Erbe Alpine - Olio 99 Erbe di Bottega Verde (€ 28,90). 13. Ristora Con camomilla blu e menta piperita: versato nel bagno caldo o massaggiato dopo, rilassa. Blue Oil Balancing Concentrate di Aveda (€ 19 in salone). Foto: sulle mani Preziose le perle con olio nutriente che rinforza la cheratina delle unghie e ammorbidisce le cuticole. 14. multiazione Per viso, corpo e capelli, sette effetti in un solo prodotto: elasticizza, ripara, nutre, previene le smagliature, ammorbidisce le cicatrici, contrasta l'invecchiamento e setifica. Olio Riparatore Universale 7 in 1 di Diego dalla Palma (€ 33 in salone). 15. Tonificante Con il 99,5 per cento di Argan ha azione antietà, protettiva e nutriente. Da utilizzare al mattino e alla sera per ritemprare la pelle: Olio di Argan di L'Erbolario (€ 34,50 in farmacia). 16. antiossidante Contrasta la secchezza cutanea e migliora l'elasticità. Con vitamine E e F Olio Elasticizzante di Rilastil (€ 15 in farmacia). VITA IN FARMACIA 20 articoli 20/11/2014 Corriere della Sera - Milano Pag. 14 (diffusione:619980, tiratura:779916) terapia del dolore, L'ODISSEA DEGLI ANZIANI SENZA INFORMAZIONI Annalisa De Nucci Gentile signora, sono un medico e mi occupo di terapia del dolore cronico, vale a dire che curo i pazienti affetti da patologie benigne che causano dolori persistenti e invalidanti. Lavoro all'ospedale Fatebenefratelli e penso che il mio ambulatorio possa essere un osservatorio speciale sugli anziani. La maggior parte dei miei pazienti ha più di 75 anni, arrivano spesso accompagnati dal coniuge, più raramente da badanti o figli e molto spesso soli. Migrano tra un ospedale e l'altro alla ricerca di un sollievo dal loro dolore: è difficile anche solo prendere i mezzi pubblici e arrivare in ospedale quando si è «pieni di artrosi e di dolori», ma anche di amarezza. Spesso la visita esordisce così: cartelletta di visite specialistiche ed esami fatti e il seguente dialogo: «Mi racconti cosa la porta da me, dove ha male?». Risposta: «Mi fa male da tutte le parti, le ginocchia, le spalle, riposo poco e sono andato dall'ortopedico, dal neurologo e dal farmacista, poi il mio medico mi ha mandato qui!». Lasciando da parte il mio scoramento quando mi dicono: «Mi fa male tutto!», credo che questi pazienti abbiano necessità che il nostro servizio sanitario non sa affrontare costringendoli ad inutili calvari di attese, numerosissime visite specialistiche senza fornire adeguata informazione sull'offerta di servizi presenti. Anche raggiungere l'ospedale per i pazienti anziani rappresenta un problema: molti non sono a conoscenza delle risorse disponibili quali, ad esempio, associazioni di volontariato e ambulanze che forniscono il servizio di accompagnamento in ospedale. Non ci si può aspettare che i medici di base gestiscano da soli la complessità clinica e sociale degli anziani, che dovrebbero poter avere accesso a percorsi che prevedano la stretta collaborazione di fisiatri, fisioterapisti, medici di base, geriatri, psicologi, terapeuti del dolore e operatori sociali per progettare percorsi riabilitativi in una rete flessibile che si estenda in modo continuo dal domicilio all'ospedale. Forse il numero di visite diminuirebbe, ma soprattutto con un progetto integrato i nostri anziani starebbero meglio. Lei ha ragione. Ma mi viene il dubbio che, ancora più del dolore, il grande, vero nemico sia la solitudine, l'isolamento che esclude molti anziani dall'accesso alle informazioni sui molteplici, preziosi servizi gratuiti, su base volontaria, che Milano in realtà offre (e a questo proposito le segnalo, per esempio, quello promosso dall'Associazione Quartieri Tranquilli assieme al Centro di accoglienza presso la parrocchia di San Marco e il poliambulatorio dei Medici italiani volontari in via Padova). [email protected] VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 20/11/2014 48 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La lettera di Isabella Bossi Fedrigotti 20/11/2014 Corriere della Sera - Milano Pag. 14 (diffusione:619980, tiratura:779916) RICERCATORI E MEDICI ALLEATI PER I PAZIENTI Sergio Harari Lunedì prossimo si terrà nell'Aula Magna dell'Università degli Studi di Milano, in via Festa del Perdono, un evento particolare: «Uniti per i pazienti», la celebrazione del 90° compleanno dell'Università Statale e del 20° dell'Istituto Europeo di Oncologia. Dopo i saluti del presidente Roberto Maroni e del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, seguiranno l'intervento di un paziente, una digressione sul tema della formazione, ricerca e cura tenuta dal rettore Gianluca Vago, un intervento di Umberto Veronesi dal titolo «La nostra missione: il paziente al centro», concluderà poi l'incontro un dialogo a tre sul tema «Imparare dal dolore», al quale interverranno Gabriella Pravettoni, direttrice dell'Unità di Scienze Psicologiche e cognitive dello Ieo, il filosofo Massimo Cacciari e Carlo Casalone, presidente della Fondazione Carlo Maria Martini. Ingresso libero, per informazioni www.unitiperipazienti.it. [email protected] VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 20/11/2014 49 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Aria di salute 20/11/2014 La Repubblica - Firenze Pag. 1 (diffusione:556325, tiratura:710716) "Rapporti anomali con medici e primari" FRANCA SELVATICI SCRIVONO i pm Giuseppina Mione e Luca Turco che Rodolfo Bonaccini e i suoi figli Rudy e Marco, rappresentanti di dispositivi medici ospedalieri ora agli arresti domiciliari per corruzione, avevano «una miriade di rapporti assolutamente anomali» con medici e primari di quasi tutti gli ospedali toscani,e non solo. Per «tenere il ritmo» i Bonaccini «investono» sui cardiologi e si lamentano se i loro prodotti non vincono abbastanza gare e non vengono abbastanza utilizzati. I finanzieri sentono il professor Luigi Padeletti, direttore della aritmologia a Careggi, che assicura a Rudy Bonaccini: «La gara, il capitolato, la devono fare con te». Mentre il dottor Gianni Santoro della cardiologia di Torregalli promette: «Poi, io voglio rimettermi in pari, eh!», riferendosi ai prodotti dei Bonaccini. «Non possono non onorare la promessa quegli "smandruffati"», dice Marco Bonaccini, riferendosi ai cardiologi di Ponte a Niccheri e al fatto che «dieci defibrillatori quest'anno all'Annunziata devono saltà fuori». E così a Borgo San Lorenzo, Prato, Lucca, Arezzo, Massa, Pistoia, Montepulciano, Santa Maria Nuova, Meyer. Per sfondare nelle gare i tre instancabili agenti cercano l'appoggio del professor Gianfranco Gensini. «I due di categoria più importante, l'Antoniucci e il Gensini, mi hanno detto "stai tranquillo, ti aiutiamo"», sostiene Rodolfo Bonaccini. Per farsi benvolere hanno il conto fisso agli Eredi Chiarini, dove comprano capi di abbigliamento non solo per il professor Padeletti ma anche per il direttore della cardiochirurgia di Careggi Pier Luigi Stefano. E si coltivano il primario di cardiologia di Ravenna Massimo Margheri, in arrivoa Firenze, e sua moglie Tania Chechi, sorella del campione olimpionicoe responsabile della emodinamica di Ponte a Niccheri. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 20/11/2014 50 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato OSPEDALI NEL MIRINO 20/11/2014 La Repubblica - Palermo Pag. 1 (diffusione:556325, tiratura:710716) Gli occhiali d'oro dell'Asp: gara da 665 milioni GIUSI SPICA ÈLA gara più costosa mai bandita in Italia per acquistare prodotti oculistici: 665 milioni di euro in tre anni per dotare le strutture sanitarie della Sicilia orientale di lenti e materiale operatorio. Con gli stessi soldi si potrebbero rifornire i reparti di Oculistica di tutto il Paesee costruire cinque nuovi ospedali. Il bando pubblicato a novembre dall'Asp di Siracusa, scelta dalla Regione come capofila, vale dieci volte di più degli appalti banditi dalle altre Regioni e decisamente troppo anche rispetto ai 14 milioni messi in campo dall'Asp di Agrigento, capofila per la Sicilia occidentale. LA MAXI -fornitura sta mettendo in imbarazzo persino l'assessorato regionale alla Salute. Due giorni fa il direttore generale del dipartimento economico-finanziario di piazza Ziino, Salvatore Sammartano, ha inviato una lettera di fuoco al manager siracusano chiedendo di revocare o correggere l'importo. L'azienda è corsa ai ripari pubblicando sul sito aziendale un avviso ai fornitori invitati per il momento a non inviare le offerte «per un errore matematico» nel calcolo della base d'asta. In parole povere, hanno sbagliato a fare la moltiplicazione tra il prezzo del singolo prodotto, il costo complessivo dei lotti e le quantità indicate. «È stata una boutade degli uffici di cui neanche io mi sono accorto quando ho firmato il provvedimento», si scusa il neo-manager Salvatore Brugaletta, che però difende «il lavoro certosino per identificare i lotti e i costi dei singoli prodotti». Eliminando l'errore formale, l'importo scenderà intorno a 44 milioni di euro. Ma lo strafalcione aritmetico non è affatto l'unica anomalia. Quantità e prezzi alle stelle Prendiamo le protesi ottiche per gli interventi di cataratta. Nell'Isola si fanno circa 45 mila operazioni all'anno: 25 mila nel pubblico e 20 mila nel privato. Eppure per la Sicilia orientale è indicato un fabbisogno annuo di ben 27.254 lenti. Quasi il doppio del totale degli interventi realmente effettuati ogni anno. A indicare il fabbisogno di ogni singola struttura è stata la commissione speciale di medici e primari del bacino orientale che comprende Catania, Messina, Siracusa, Ragusa ed Enna. L'Asp siracusana, solo per fare qualche esempio, ha richiesto 10.240 lenti all'anno, Ragusa 5.970. «Sono cifre che non stanno né in cielo né in terra - dice il fornitore palermitano Giuseppe Di Vincenzo, specialista del settore - il San Raffaele di Milano, uno dei maggiori ospedali per gli interventi di cataratta in Italia, dichiara appena tremila interventi all'anno». Le duplicazioni Le gare consorziate, secondo le indicazioni della Regione, dovrebbero accorpare i prodotti con le stesse caratteristiche, individuati da un decreto ministeriale con un codice identificativo, per abbassare i prezzi. Ma nella gara di Siracusa sono almeno tre le coppie di lenti sovrapponibili, spezzettate in lotti diversi. Col rischio che gli stessi prodotti vengano acquistati a prezzi diversi. A colpire è anche il numero dei lotti: ben 39 per acquistare altrettanti tipi di lenti. Al costo di 4 milioni euro all'anno. Solo quelle realmente utilizzate, verranno pagate alle ditte che si aggiudicheranno l'appalto. «La veritàè che l'eccessivo fabbisogno e la frammentazione dei lotti serve solo ad allargare la platea dei vincitori e dare potere discrezionale ai medici che ordinano i presidi specialistici alle aziende amiche», spiega l'imprenditore Di Vincenzo, che anni fa ha denunciato anomalie nelle forniture di oculistica nel Catanese sfociate in un'inchiesta della procura. Lenti d'oro Il risultato è che in Sicilia le lenti costano più che nel resto d'Italia. Basta fare un confronto tra i costi medi a base d'asta delle gare indette dalle altre regioni. Se in Liguria la media è di 83 euro a lente, in Sicilia orientale il prezzo schizzaa 145 euro. Troppo anche rispetto all'Emilia Romagna (96 euro), alla Toscana (112 euro) e persino alla Sicilia occidentale (118 euro). A far schizzare i prezzi sono le lenti ad alto costo. Nella gara bandita dall'Asp di Siracusa sono previste protesi che costano fino a 900 euro. Lenti particolari chiamate dagli addetti ai lavori "Prime", usate solo nell'1,5 per cento degli interventi effettuati in tutta Italia. Prodotti che costano più del rimborso previsto dalla VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 20/11/2014 51 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato BLOCCATO IN EXTREMIS IL MAXI-APPALTO DI SIRACUSA 20/11/2014 La Repubblica - Palermo Pag. 1 (diffusione:556325, tiratura:710716) VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 20/11/2014 52 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Regione per l'intervento di cataratta, che ammonta a 700 euro. Le protesi per il reparto che non c'è Anche la gara di bacino per la Sicilia occidentale bandita dall'Asp di Agrigento presenterebbe più di un'anomalia. A cominciare dalle seimila lenti all'anno richieste dagli ospedali di Agrigento e Sciacca. Tre volte di più del fabbisogno previsto per l'ospedale Villa Sofia di Palermo, che ha il primato per numero d'interventi in Sicilia occidentale. Ma la vera sorpresa è la disponibilità fino a 1900 lenti all'anno prevista per l'Asp di Palermo: in nessuno dei presidi dell'azienda ci sono reparti di Oculistica e l'intervento di cataratta si fa solo in sala operatoria. Ma tant'è: anche su questa gara l'assessorato vuole vederci chiaro. PER SAPERNE DI PIÙ asppalermo.org palermo.repubblica.it Foto: SPESA FUORI CONTROLLO Acquisiti per l'Oculistica, le Asp della Sicilia orientale prevedevano di spendere 665 milioni. Gara bloccata dall'assessorato 20/11/2014 La Repubblica - Roma Pag. 10 (diffusione:556325, tiratura:710716) "Intervento di routine", muore 60enne Umberto I, indagati cinque medici L'uomo era ricoverato per ristabilire il funzionamento della valvola aortica La percentuale di rischio per l'operazione era stimata solo al 4 per cento FRANCESCO SALVATORE PRIMA di essere ricoverato in ospedale, per ripristinare il perfetto funzionamento della sua valvola protesica aortica, gli era stato assicurato che sarebbe stato un intervento dai rischi contenuti. E al momento del consenso informato, la notte prima dell'ingresso in camera operatoria, gli era stato confermato che il rischio dell'operazione non poteva essere superiore al 4 per cento, tanto che lui lo aveva detto telefonicamente a un suo amico. Non è andata come doveva l'operazione compiuta al policlinico UmbertoI al cuore di un uomo di 62 anni. Il paziente, un imprenditore in pensione proveniente da Latina, cardiopatico da anni, è morto i primi di luglio dopo essere entrato in camera operatoria per sostituire la protesi che portava da tempo e che gli permetteva di condurre una vita normale, sebbene avesse un cuore malandato. Sulla vicenda la procura ha aperto un'indagine con l'ipotesi di reato di omicidio colposo. Il pm Maria Gabriella Fazi ha iscritto nel registro degli indagati l'equipe medica che operò l'uomo: un dirigente di Cardiochirurgia, un cardiochirurgo, un anestesita e due medici specializzandi nella stessa materia. Subito dopo la morte del padre, il figlio ha contattato un legale, l'avvocato Francesco Vasaturo, che a distanza di pochi giorni ha sporto denuncia. A fine luglio il pm aveva fatto sequestrare le cartelle cliniche e ieri, alla presenza dei difensori degli indagati, è stata disposta una consulenza clinica per stabilire le cause della morte dell'imprenditore: a occuparsene saranno un medico legale e un cardiochirurgo nominati dal pm. Il 62enne, cardiopatico da anni, era stato ricoverato all'Umberto I, dopo aver effettuato una serie di controlli nell'Ausl di Latina, l'azienda sanitaria locale. Qui gli era stata diagnosticata una "angina instabilee un malfunzionamento della valvola protesica aortica" e il primario di Cardiologia gli aveva consigliato il ricovero nel nosocomio romano, dove un intervento gli avrebbe fatto migliorare la sua condizione fisica. Dopo un primo controllo nell'ospedale universitario, come riportato nella denuncia, gli era stato riferito che l'intervento avrebbe avuto un rischio minimo. Il 27 giugno il paziente era stato ricoveratoe la sera prima di entrare in sala operatoria, il 30 luglio, firmando il consenso informato, gli avevano detto che il rischio dell'operazione non poteva essere superiore al 3-4 per cento. Il primo luglio l'uomo era entrato in sala operatoria. Dopo dodici ore i chirurghi avevano riferito ai parenti le complicazioni insorte e il bisogno di sottoporlo a coma farmacologico. Due giorni la morte. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 20/11/2014 53 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'inchiesta 20/11/2014 La Repubblica - Torino Pag. 1 (diffusione:556325, tiratura:710716) San Luigi declassato e i medici fuggono SARA STRIPPOLI IL SAN Luigi di Orbassano vive adesso i suoi giorni bui, con i grandi nomi che si affannano a lasciarlo per andare alla Città della Salute. Declassato per un numero insufficiente di accessi al pronto soccorso - 47mila invece dei 70mila indicati come soglia standard-e carenza di specialità ad alta complessità come si chiede a una struttura che ambisce a essere di eccellenza. Se n'è andato il direttore dell'Ortopedia Alessandro Massè, approdato al Cto. Dopo le spinte dell'assessore alla sanità Caterina Ferrero, che ne aveva fatto un baluardo da potenziare, e le battaglie dei consiglieri regionali di ogni colore e partito, corsi ad alzare le barricate contro la ventilata chiusura dell'emodinamica all'epoca in cui a dirigere l'assessorato c'era l'ex manager Iveco Paolo Monferino, adesso il San Luigi resta autonomo ma un po' isolato. Non che i tentativi per contrastare la decisione non ci siano stati. D'altronde quell'areaè un bacino di voti che nessuno si può permettere di sottovalutare, una zona che vale 500mila abitanti. Adesso che la decisione è messa nero su bianco, qualcuno mugugna sostenendo che hanno vinto i potenti della città in difesa del Mauriziano, mentre altri urlano allo scandalo, sostenendo che alla fine il San Luigi viene penalizzato perché non avrebbe santi in paradiso. Antonio Saitta non pare affatto intenzionato ad invertire la rotta, altrimenti la scelta sarebbe rimasta in sospeso com'è accaduto per altri ospedali come il Martini. Non era ancora finita la conferenza stampa di presentazione della rete convocata per ieri mattina che già i sindacati Uil medici e Cimo avevano diffuso un comunicato che spiegava come i cittadini dell'area ovest sarebbero stati privati del Dea di II livello. «Al San Luigi negli ultimi anni sono stati investiti 10 milioni: nuovo pronto soccorso, pista per l'elisoccorso, nuovo laboratorio analisi, nuova farmacia. Tutte risorse sprecato» sostengono i sindacati, chiedendo un secondo incontro urgente all'assessore Saitta, dopo che il primo non ha sortito gli effetti sperati. In difesa del San Luigi si schiera anche il Movimento 5 stelle, Con Bono e Batzella sul piede di guerra, mentre i fan del Pd di un tempo cedono il passo di fronte alle regole di appartenenza che rendono inevitabile l'allineamento nonostante i mal di pancia borbottati a voce bassa. La decisione sull'emodinamica non è ancora presa. Per ora la tabella dell'assessorato prevede che si valuti più avanti. Intanto è assai prevedibile che spariscano i doppioni: con la ristrutturazione l'ospedale di Orbassano potrebbe rinunciare ad una Chirurgia, mantenere una Medicina invece di due, e una sola Pneumologia. Nella redistribuzione dei nuovi primariati la Ginecologia universitaria, che non può vantare alti numeri di attività, è ormai considerata chiusa. Una lenta agonia, dicono i più pessimisti. (s. str.) Foto: RETROCESSO L'ospedale San Luigi di Orbassano: nulla di ancora deciso solo su Emodinamica, già oggetto in passato di accesi scontri VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 20/11/2014 54 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LA POLEMICA 20/11/2014 La Repubblica - Torino Pag. 2 (diffusione:556325, tiratura:710716) Via settecento posti letto e sei emodinamiche Chiamparino: "Scelte dure ma faremo assunzioni" Approvato il piano sanità da presentare oggi a Roma Primari, taglio confermato: 40 alla Città della Salute Saitta: "Reale aumento di efficienza nei reparti" Critiche da Forza Italia "Colpite Lanzo e Ciriè" MARIACHIARA GIACOSA SARA STRIPPOLI LA REVISIONE della rete ospedaliera dell'era Saitta-Chiamparinoè approvata: oggi sarà il giorno dell'esame al Tavolo Massicci, riunione congiunta dei ministeri di Economia e Salute che si pronuncerà sul piano di riorganizzazione del Piemonte. Un piano pesante, senza sconti. Con la conferma che oltre duecento primari saranno tagliati, 40 solo alla Città della Salute (in totalei primari sono 842, saranno 668 nel pubblico, mentre il privato cala da 185 a 148) si perderanno circa 2000 posti letto di acuzie negli ospedali, 700 dei quali nel privato: è una stima, considerando una media di dieci posti letto a primariato, visto che alcuni reparti hanno 20-25 posti letto e altri sono a zero. In parallelo crescerannoi posti letto di continuità assistenziale, indispensabili per liberare i reparti degli ospedali e migliorare la possibilità di ricovero dai pronto soccorso. Ce ne saranno 1330 in più, almeno l'80% dei quali arriveranno grazie alla riconversione chiesta ai privati sulla base delle esigenze del pubblico. Tirate le somme, uscite ed entrate, in Piemonte i posti letto saranno 700 in meno. Al Tavolo Massicci il direttore della Sanità regionale, Fulvio Moirano, chiederà uno sconto sul blocco del turnover per consentire nuove assunzioni di medici e infermieri. Con la delibera si chiarisce anche la mappa futura dei laboratori di emodinamica piemontesi: dei 21 laboratori attuali si passa a 15. Resta l'indecisione sul San Luigi, la cui chiusura dovrà essere valutata entro due anni, ma la fine è decisa per Moncalieri, Vercelli, Alba, Ciriè (o Ivrea, comunque un'unica emodinamica nel territorio dell'Asl To4) e Verbania - Domodossola, legato alle scelte sulla presenza del Dea. Nella riorganizzazione della rete si conferma invece che il Mauriziano sarà ospedale di II livello. Saranno invece rinviate a fine 2015 le scelte sul Verbano e il mantenimento della classificazione di I livello per l'ospedale Martini di Torino, "osservato speciale" insieme con Casale e Mondovì. Si conferma che Oftalmico, Amedeo di Savoia, Maria Adelaide e Valdese sono destinati alla chiusura, seppure con tempi diversi. Il Gradenigo resta nella mappa di Torino Nord con il pronto soccorso: nei prossimi giorni è previsto un incontro per definirne il futuro. Anche la trattativa con i privati è ancora aperta su budget e attività. Il piano di riordino sarà applicato dai futuri direttori generali (oggi si chiude il bando, a fine marzo le nomine), e nei prossimi due anni, dice l'assessore alla Sanità Antonio Saitta, «porterà a un reale aumento di efficienza nei reparti. Il nostro obiettivo è rialzare la qualità del sistema sanitario piemontese garantendo la massima sicurezza e riducendo la mobilità passiva». A Roma, aggiunge Chiamparino, «ci presentiamo consapevoli di avere l'onere di scelte difficili, spesso impopolari, ma dobbiamo uscire al più presto dal piano di rientro». La revisione consentirà un risparmio, entro il 2017, di 400 milioni: 100 nel 2015 e 150 nei due anni successivi. Risorse che saranno destinate a investimenti sull'edilizia, nuove tecnologie e prevenzione, oltre al potenziamento dell'assistenza domiciliare e, soprattutto, a nuove assunzioni di medici e infermieri. Nel pomeriggio la discussione è approdata in commissione a Palazzo Lascaris. Sembrano, per ora, sopite le tensioni nella maggioranza per il futuro degli ospedali dell'Alessandrino e del Verbano, a maggior ragione dopo la decisione della giunta di rimandare di un anno la scelta su Verbania e Domodossola. Dure critiche dall'opposizione: Gianluca Vignale, di Forza Italia, accusa la giunta di tagliare 65 posti letto nell'ospedale di Lanzo e altrettanti a Ciriè: «Diventeranno poliambulatori» dice. Il Movimento 5 stelle parla di «scelte scandalose». la Repubblica LE CIFRE 184 PRIMARI TAGLIATI Sono 184 i primariati tagliati nel pubblico, 37 nel privato. Oggi le strutture complesse piemontesi sono 842, saranno 668, mentre nel privato si scende da 185 a 148. Niente VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 20/11/2014 55 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Pianeta sanità 20/11/2014 La Repubblica - Torino Pag. 2 (diffusione:556325, tiratura:710716) VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 20/11/2014 56 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato licenziamenti né riduzioni di personale 200mila I COSTI A POSTO LETTO Secondo i dati dell'assessorato, ciascun posto letto di acuzie costa 200mila euro all'anno, 548 al giorno. Un posto letto in continuità assistenziale ne costa 40mila all'anno, ovvero 109 al giorno 400 mln IL PIANO RISPARMIO In tre anni il risparmio obiettivo della Regione è di 400 milioni: 100 nel 2015, 150 nei due anni successivi. Le risorse saranno utilizzate per investimenti, tecnologie, edilizia sanitaria, domiciliarità 15-16 LE EMODINAMICHE Chiarito il piano delle emodinamiche. Saranno 15 o 16, adesso sono 21. Chiudono Moncalieri, Alba, Vercelli, Ciriè o Ivrea, Verbania o Domodossola. Sospeso il verdetto sul San Luigi PER SAPERNE DI PIÙ www.regione.piemonte.it/sanita torino.repubblica.it Ospedali La nuova rete CORSO E. TAZZOLI Oltre 70mila passaggi l'anno in pronto soccorso, bacino d'utenza tra 600.000 e 1,2 milioni di abitanti: tutte le specialità DEA II livello (Hub) 6 Oltre 45mila passaggi l'anno in pronto soccorso, bacino d'utenza tra 150.000 e 300.000 abitanti; punto nascita, cardiologia, neurologia. Assenti le specialità a rara diffusione Dea I livello (Spoke) 20 Oltre 20mila passaggi l'anno in pronto soccorso, bacino d'utenza tra 80.000 e 150.000 abitanti: pronto soccorso, medicina, chirurgia, ortopedia Ospedale di base con pronto soccorso 8 Meno di 20.000 passaggi l'anno in pronto soccorso e bacino di utenza inferiore a 80.000 abitanti: pronto soccorso, medicina, chirurgia ambulatoriale Pronto soccorso (area disagiata) 4 Ospedali chiusi o verso la chiusura a Torino: Oftalmico Amedeo di Savoia Maria Adelaide Valdese Foto: L'ASSESSORE Antonio Saitta ha presentato assieme al governatore Sergio Chiamparino il piano per la nuova rete ospedaliera Foto: I TAGLI Una corsia d'ospedale: confermati i tagli di oltre duecento primari su 842, quaranta dei quali alla Città della Salute 20/11/2014 Il Messaggero - Roma Pag. 41 (diffusione:210842, tiratura:295190) Il batterio trovato nell'impianto idrico della Corte d'appello R.Tro. L'ALLARME «L'astronave? Sta lì in fondo, attenzione che dentro ci sono legionella, topi e chissà che altro». Niente acqua del rubinetto, finestre aperte, areatori spenti e soprattutto una gran paura all'interno della Corte d'Appello di Roma in via Romei. «Preoccupati? Certo, siamo cittadini pure noi, non so se è lecito stare aperti, qui al lavoro mentre gli operai cambiano i filtri dell'aria». Tutti dietro le scrivanie, senza areazione né termosifoni, «come minimo a Natale saremo a letto con l'influenza». Ovunque campeggiano i cartelli «si prega di lasciare le porte aperte per un riciclo naturale dell'aria», chiusa l'aula della sezione lavoro, udienze trasferite nel palazzo vicino. «Ma solo perché troppa gente vi si raduna, vanno evitati assembramenti il più possibile». I dipendenti non nascondono un po' di timore. In un'assemblea il presidente Luciano Panzani ha annunciato che nei controlli di routine «abbiamo trovato nell'impianto di dolcificazione dell'acqua una presenza molto elevata del batterio della legionella. Ma la situazione è sotto controllo». Spento dal 13 novembre l'impianto di condizionamento, almeno 5 i casi di broncopolmonite denunciati, acqua non potabile per la presenza di topi. Gli operai ieri mattina smontavano i filtri, tra impiegati perplessi e dirigenti dai toni rasserenanti. Un'inchiesta ancora non è stato aperta (in tal caso il fascicolo andrebbe a Perugia). Codacons e associazione Articolo 32 hanno inviato un'istanza-diffida a ministro della Salute, Asl Rm/A e Nas dei carabinieri, chiedendo di svolgere indagini in merito all'allarme legionella e alla presenza di topi nella sede giudiziaria. Situazione, questa, che «se accertata, rischia di destare non solo preoccupazione, ma di rappresentare un serio rischio da un punto di vista sanitario, soprattutto per la presenza quotidiana di fruitori degli uffici giudiziari». VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 20/11/2014 57 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Legionella, una diffida per il «rischio sanitario» 20/11/2014 Il Messaggero - Civitavecchia Pag. 39 (diffusione:210842, tiratura:295190) FIUMICINO Partirà a gennaio la "ricetta elettronica", il progetto varato dalla Regione che ha individuato le strutture del comune di Fiumicino come banco di prova. Lo annuncia Massimiliano Valeriani, vice presidente del consiglio regionale, il quale spiega i motivi che hanno portato allo spostato della sperimentazione. «Un problema di carattere tecnico - afferma Valeriani - è stata la causa dello slittamento di circa due mesi. La difficoltà è nata dall'aggiornamento dell'hardware dei computer dei farmacisti. A regime, il paziente andrà direttamente in farmacia per ritirare la medicina. Nella fase sperimentale invece il medico di famiglia consegnerà al paziente un promemoria cartaceo che in farmacia dovrà essere decodificato. L'aspetto principale di questa novità è che l'hardware di farmacisti, medici e ministero dell'Economia dovranno interloquire tramite una piattaforma specifica». Sono state queste le difficoltà per cui a Fiumicino non è decollato il progetto finalizzato a mandare in pensione la ricetta rosa, il cui impiego rappresenterà un grosso risparmio per la sanità regionale che spende oggi circa 90 milioni per il cartaceo. Comunque, il progetto piace agli addetti ai lavori. «La ricetta elettronica porterà molti vantaggi - precisa Leo Di Terlizzi della farmacista in via Giorgio Giorgis a Fiumicino tra cui il risparmio di carta filigranata per le ricette attuali, un controllo in tempo reale della prescrizione farmaceutica, l'eliminazione delle truffe nei confronti del servizio sanitario, la trasparenza assoluta della spesa farmaceutica e non ultima la completa tracciabilità». Umberto Serenelli VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 20/11/2014 58 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Sparisce la ricetta rosa arriva quella elettronica 20/11/2014 Il Messaggero - Frosinone Pag. 36 (diffusione:210842, tiratura:295190) FERENTINO Sorpresa a Ferentino: dopo cinque anni di passività e debiti spesso anche molto alti, la società Farmacie Srl che vede il comune al 51% delle quote ed il socio privato al 49%, torna in attivo. Secondo quanto in possesso dell'assessore al Bilancio, Franco Martini, alla data del 31 luglio 2014, c'è stata un'inversione di tendenza rispetto al passato. «Al 31 luglio 2014- ha spiegato Franco Martini- la società registra un utile di esercizio pari a 18.000 euro. Non una grandissima somma, ma sicuramente un segnale forte ed importante rispetto al passato. Un risultato frutto di una attenta gestione e del continuo controllo amministrativo». «In molti fanno demagogia- aggiunge Martini- ma vorrei ricordare che dalla data del mio insediamento, giugno 2013, ho prodotto vari atti, ci sono le carte. Abbiamo nominato una società esterna di consulenza, chiesto i bilanci, descrizioni puntuali delle attività, rendicontazioni e, soprattutto un piano industriale. Prima che si è prodotto? Anche sul magazzino su è lavorato in modo attento. Certo, non tutti i problemi sono risolti, l'esposizione al debito è ancora molto forte, si parla di 1,5 milioni di euro, ma avere da gennaio a luglio 2014 un utile di essercizio è importante». Ma il risultato non vuole di certo dire che il comune non agirà, lasciando le cose come stanno, anzi. L'ipotesi più probabile è sempre quella della cessione del 51% delle quote. Bisognerà vedere se l'Ente vorrà ricapitalizzare o meno. Nel 2013 si è prodotto un debito di 306.000 euro. L'assessore Martini ha confermato inoltre che il problema della società Farmacie srl (che comprende le due farmacie di Sant'Agata e Stazione) verrà affrontato in consiglio comunale entro fine mese. Emiliano Papillo VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 20/11/2014 59 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Sorpresa, le farmacie comunalisono passate in attivo 20/11/2014 Il Messaggero - Frosinone Pag. 33 (diffusione:210842, tiratura:295190) Dalla Regione D'Amato sprona la Asl a far funzionare bene le strutture esistenti Intanto il Consiglio approva una risoluzione per il Dea di II livello a Frosinone Il Dea di II livello per l'ospedale Spaziani di Frosinone? Sì, forse in futuro. Ora le priorità sono altre. Ora la priorità è migliorare gli esiti di cura, perché «i ciociari non si meritano la sanità che hanno». Parola di Alessio D'Amato, responsabile della cabina di regia della sanità della Regione Lazio. Ieri in Consiglio regionale, alla Pisana, si parlava di sanità e si è parlato anche di Frosinone. La maggioranza di centrosinistra ha approvato una risoluzione, sulla base di un'altra proposta di Oscar Tortosa, capogruppo Psi, in cui si riconosce che «il territorio geograficamente situato a nord e sud del Lazio necessita di una maggiore attenzione rivedendo alcune aggregazioni funzionali per riequilibrare quell'offerta sanitaria dell' emergenza, ipotizzando Dea di II livello». «Significa che Zingaretti - ha spiegato Tortosa - si è detto disponibile ad esaminare i rapporti numerici sul bacino di utenza e gli altri criteri sulle prestazioni sanitarie nel territorio definiti dalla Conferenza StatoRegioni che consentirebbero la realizzazione del Dea di II livello, non solo a Frosinone ma anche a Viterbo». Continua a pag. 35 Certo, queste sono parole, "ipotesi" per citare proprio la risoluzione. Perché diventino fatti bisognerà mettere mano al decreto n. 368 del 31/10/2014, con l'inserimento di un ulteriore Dea di II livello nel sud del Lazio, a Frosinone, visto che sul decreto attuale ne è previsto solo uno a Latina. «Vigileremo perché questo accada» hanno detto ieri Gian Franco Schietroma e Angelo Ruggiero. La carta, infatti, al momento parla chiaro: lo Spaziani di Frosinone da qui al 2015 non avrà la qualifica che spetta invece al Santa Maria Goretti. «L' ospedale di Latina ha un livello di avvicinamento agli standard necessari per ottenere il riconoscimento superiore allo Spaziani, c'è poco da fare. Oggi, come ben sa chi si occupa di questioni sanitarie, non ci sono le condizioni previste dalla legge per un Dea di II livello all'ospedale di Frosinone (in primis una popolazione minima di 600.000 abitanti, e 70.000 accessi appropriati al Pronto Soccorso, oltre a tutta una serie di specialistiche, ndr)» ha spiegato D'Amato. Che però poi ha aggiunto: «Questo non significa che c'è competizione tra Latina e Frosinone». E non ci sarà neppure a fine 2015, quando nel Decreto si prevede la realizzazione di un'area unica per il sud del Lazio (Frosinone-Latina), con il capoluogo pontino che vi arriverà con il Dea di II livello e Frosinone starà ancora lì per chiederlo? «Tra un anno verificheremo i requisiti dello Spaziani per un eventuale riconoscimento. Ci stiamo lavorando, la Asl ha messo su un gruppo di lavoro appositamente per questo - ha risposto D'Amato -. E poi, a fine 2015, usciti dal commissariamento, la situazione nel Lazio sarà diversa da quella attuale. Ma ora il punto è un altro». Quale? «Il punto è che qui si parla del calesse e manca il cavallo». Il calesse è il Dea di II livello, il cavallo invece è un'offerta sanitaria degna di questo nome. D'Amato su questo è un fiume in piena. «L'obiettivo per noi - ha detto - è quello di far funzionare bene, e sottolineo bene, le strutture esistenti: i poli Frosinone-Alatri, Cassino e Sora. I 102 posti letto assegnati alla provincia vanno in questa direzione, e vigileremo perché si traducano in attività assistenziale. L'importante non è tanto quello di avere dei riconoscimenti formali, ma quello di garantire gli esiti di salute, ovvero i servizi che vengono effettivamente erogati ai cittadini. Purtroppo la provincia di Frosinone è ai livelli più bassi a livello nazionale, anche perché la politica per troppi anni ha inseguito l'aspetto formale e non quello sostanziale. Ora servirebbe un bagno d'umiltà per tutti: facciamo insieme un grande sforzo per far lavorare bene le strutture esistenti. È la cosa più importante». Denise Compagnone Foto: Alessio D'Amato, della cabina di regia della sanità nel Lazio VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 20/11/2014 60 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato «Ospedali, si può fare di più» 20/11/2014 Il Messaggero - Ancona Pag. 35 (diffusione:210842, tiratura:295190) Poliambulatorio Umberto I: sì alle varianti lavori da primavera SANITÀ Le varianti della sanità passano in Consiglio comunale, il valzer dei servizi può partire. Poliambulatorio e residenze per anziani all'ex Umberto I negli spazi del vecchio pronto soccorso, si punta ad aprire il cantiere entro aprile, mentre il presidio del viale della Vittoria potrà essere venduto dalla Regione e trasformato in abitazioni. E domani nuovo vertice Comune-Regione per trovare un accordo sul trasferimento del Salesi a Torrette. Al tavolo ci saranno il sindaco Mancinelli e gli assessori regionali alla sanità Mezzolani e al bilancio Marcolini per affrontare la sistemazione del materno infantile di via Corridoni. Il sindaco non manca un accenno polemico con la Regione in vista dell'incontro. «Noi abbiamo adempiuto ai nostri impegni, la Regione no: non è stato ancora dato l'incarico per il progetto definitivo della costruzione del nuovo Salesi» fa notare Mancinelli, rispondendo all'interrogazione del consigliere 60100 Tombolini. Intanto il Consiglio comunale ha approvato due atti chiave per la riorganizzazione dei servizi della sanità. La prima variante è l'adozione definitiva del cambio d'uso per il poliambulatorio del viale della Vittoria. Variante approvata a maggioranza con 19 sì e 10 voti contrari dell'opposizione. La Regione punta a vendere l'immobile per trasformarlo in case, dopo aver trasferito i servizi all'ex Umberto I. Trasloco che sarà possibile grazie alla seconda variante, approvata questa all'unanimità, che promette di sbloccare il lungo stallo dei lavori all'ex ospedale civile di corso Amendola. La variante ex Umberto I permette infatti di far partire i lavori pubblici dell'Asur sul padiglione 1, l'ex pronto soccorso, dove saranno accolti i poliambulatori e 70 posti letto di residenza per anziani. Il cantiere è rimasto finora intrappolato dalle difficoltà economiche dell'impresa Santarelli. Qual è il nodo? Per aprire i servizi pubblici, l'Asur dovrebbe acquistare da Santarelli una quota di parcheggi privati, come richiesto dagli standard di legge. Posti auto costruiti e pronti all'interno del parcheggio multipiano realizzato dentro l'area dell'ex ospedale, ma che non si possono toccare, perché ipotecati dalle banche. Ecco perciò il by pass pensato dalla giunta Mancinelli: in sostanza sarà il Comune a vendere all'Asur la quota di parcheggi pubblici di sua proprietà, sostituendosi di fatto all'impresa. Quando l'ipoteca sarà estinta, il Comune potrà entrare in possesso anche dei parcheggi privati. «Questa variante ci consente di aggirare l'ostacolo senza fare favori a Santarelli, permettendo di potenziare i servizi della città» ha dichiarato l'assessore all'urbanistica Sediari. L'operazione è stata accolta con favore anche dall'opposizione. Entro aprile potrebbero dunque partire i lavori da 12 milioni già appaltati dall'Asur, che aspettano da due anni di poter iniziare. «I soldi ci sono e la gara è stata fatta, questa volontà di investimento da parte dell'Asur è la migliore garanzia del fatto che non ci saranno riduzioni di servizi per la città. Se avessimo aspettato ancora forse l'Asur avrebbe ripensato i suoi programmi» ha commentato il sindaco Mancinelli, sottolineando la soddisfazione per lo sblocco dell'impasse ex Umberto I. Emanuele Garofalo © RIPRODUZIONE RISERVATA VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 20/11/2014 61 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Salesi, Mancinelli: Regione in ritardo 20/11/2014 QN - Il Resto del Carlino - Ferrara Pag. 22 (diffusione:165207, tiratura:206221) Codigoro, la denuncia: «Il disservizio va avanti, irrisolto, dal 6 novembre» «DUE settimane senza ricevere fax dall'ospedale per fornire le indicazioni sui farmaci da assumere dai pazienti in terapia anticoagulante. Disagi continui. Disservizio per un'utenza debole e bisognosa, ma soprattutto il senso di impotenza e frustrazione verso la Telecom». È furiosa Teresa Cavalletti, proprietaria dell'omonima farmacia in piazza Libertà 16. TUTTO comincia dalla chiamata di un amico, il 6 novembre che segnala alla farmacista che dopo avere tentato di inviare un fax, senza successo, si è sentito rispondere «numero inesistente». «Gli ho detto che si era sbagliato, poiché la farmacia per fortuna era chiusa - prosegue la titolare - ma il giorno dopo stessa cosa e niente fax dall'ospedale in attesa di quelli destinati agli ammalati che al mattino si sottopongono al prelievo. Stiamo parlando di un centinaio di persone che hanno bisogno di queste indicazioni». Il fax è l'unico modo, poiché organizzato a livello centrale, con cui dall'ospedale, per ogni paziente, partono le indicazioni che arrivano alle farmacie in cui il medico indica le dosi del farmaco da assumere fino al prelievo successivo. «Non si può fare via mail e così con centinaia di telefonate ogni giorno e mille difficoltà siamo riusciti ad erogare questo servizio pubblico a persone ammalate». Poi racconta che un anno fa venne revocato il telefono della mamma, che viveva al piano sopra la farmacia «ma se anche fosse collegato alla disdetta è mai possibile che la soppressione del fax ad una farmacia avvenga senza una chiamata, con danni economici e d'immagine incalcolabili». LA FARMACISTA ha già intentato una causa a Telecom, per gravissimi disguidi risolti dopo 5 giorni e non 2 come prevede il contratto dell'Adsl, ed ha già dato mandato all'avvocato per questa seconda causa civile. «Mi sento come Davide contro Golia, sono state fatte decine e decine di telefonate, anche dai miei colleghi Adriano e Rita, gentili al call center, ma mai un contatto con qualcuno che decida, quando sembrava di poter parlare con un dirigente la linea improvvisamente cadeva». VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 20/11/2014 62 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La farmacia fa causa a Telecom «Senza fax per i malati in terapia» 20/11/2014 QN - Il Resto del Carlino - Ancona Pag. 17 (diffusione:165207, tiratura:206221) Nuovo Cda delle farmacie comunali ,Acquaroli nomina Properzi presidente NUOVO cda delle Farmacie Comunali potentine. Il sindaco Francesco Acquaroli (foto) nomina presidente delle farmacie potentine Mario Properzi. Membri del Consiglio di amministrazione Silvia Pasquali e Michele Vigliotta. «Nuovi nomi e vecchia politica commenta Città Futura che contesta la scelta dell'amministrazione Acquaroli . Dopo circa sei mesi dall'insediamento del sindaco è stato nominato il nuovo cda delle Farmacie Comunali di Potenza Picena in ritardo di un mese e mezzo. Sono lontani e dimenticati i propositi elettorali del sindaco Francesco Acquaroli che prometteva in campagna elettorale di voler cambiare i metodi di governo della precedente amministrazione comunale considerandoli chiusi, vecchi e superati. Con le nuove nomine il Sindaco ha intrapreso quella vecchia strada politica che a parole diceva di cambiare. Alla prova dei fatti il metodo adottato dal Sindaco e dalla Giunta è basato su un atto esclusivamente fiduciario, speriamo legato a delle competenze gestionali e non a prossimità politiche. Il problema però è altro, ossia quello che il sindaco non ha usato in questo frangente un metodo innovativo e trasparente quale quello che in un momento di sfiducia dei cittadini nei confronti della politica. Il metodo che Città Futura auspicava era semplice, trasparente e permetteva anche ai potentini di valutare preventivamente chi poteva essere chiamato a ricoprire il ruolo di governo nel consiglio di amministrazione nelle Farmacie Comunali. Il metodo era quello dell'invito per la presentazione dei curricula di chi si candidava a guidare le Farmacie Comunali. Era sulla base dei curricula che sindaco e Giunta potevano scegliere fra una rosa di più candidati che si confrontavano con trasparenza. Il metodo adottato dalla amministrazione comunale è sfuggito ad un rapporto più ravvicinato alla cittadinanza e certamente questo è molto lontano dalle promesse di adottare metodi nuovi e partecipati così come il sindaco aveva promesso in campagna elettorale». Image: 20141120/foto/2882.jpg VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 20/11/2014 63 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato POTENZA PICENA 20/11/2014 Avvenire - Milano Pag. 2 (diffusione:105812, tiratura:151233) Gli esercizi apriranno oggi le porte ai volontari della Fondazione Rava. Lo scopo: raccogliere farmaci per la cura dei piccoli Ilaria Solaini In occasione della Giornata mondiale dei diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza: quest'oggi le farmacie milanesi e italiane apriranno le porte ai volontari della Fondazione Francesca Rava per la raccolta di farmaci e prodotti pediatrici che saranno donati a case famiglia e enti che aiutano i bambini in Italia e Haiti. Oltre mille i volontari coinvolti (in tutta Italia in circa 800 negozi) nell'iniziativa "In farmacia per i bambini", che ha ricevuto tra gli altri il patrocinio del Comune di Milano. Chi andrà in farmacia oggi verrà invitato ad acquistare farmaci da banco a uso pediatrico, alimenti per l'infanzia e altri prodotti per la cura dei più piccoli, che saranno donati a 160 case famiglia ed enti che aiutano l'infanzia e permetteranno di ridurre la povertà sanitaria dei minori. L'iniziativa potrà contare, da un lato, sul supporto di molte aziende farmaceutiche, che hanno donato i loro prodotti e messo a disposizione i loro collaboratori; dall'altro promuoverà la responsabilità sociale del farmacista, figura di riferimento nella sua comunità, in un'azione di volontariato d'impresa. Nelle farmacie aderenti sarà distribuita la Carta dei Diritti dell'Infanzia: «Tra questi diritti - fanno sapere dalla Fondazione Rava - verrà sottolineato il diritto alla vita e a una famiglia, minacciato anche in Italia dalla crescente emergenza sociale dell'abbandono neonatale». «La nostra città si mobiliterà - ha affermato Pierfrancesco Majorino, assessore comunale alla Cultura della salute - a favore dell'infanzia e lo farà grazie ai tanti progetti e all'alleanza di più soggetti», allo scopo di «presidiare concretamente il campo del diritto alla cura dei bambini». Giornate come questa rappresentano «occasioni semplici e utili, ma non scontate, per mettere insieme energie tanto diverse a favore dei bambini», ha proseguito Majorino. Sulla necessità di lavorare per immaginare un futuro positivo per i più piccoli è intervenuta anche Annarosa Racca, presidente di Federfarma , segnalando come in farmacia vengano registrate «quotidianamente le difficoltà di tante famiglie e sappiamo che ormai, ai bambini dei paesi economicamente meno fortunati, si aggiungono tantissimi bambini italiani che vivono in condizioni di povertà, non mangiano sufficientemente, non possono essere seguiti come dovrebbero. Per questi bambini vogliamo fare qualcosa, un impegno in linea con la mission della farmacia di tutelare la salute dei cittadini». VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 20/11/2014 64 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Farmacie a sostegno dei bambini in Italia e Haiti 20/11/2014 QN - Il Giorno - Milano Pag. 9 (diffusione:69063, tiratura:107480) CARUGATE RIMANEGGIATI sì, cancellati no. I sindaci-saggi vanno a testa bassa sull'obiettivo politico di salvare in blocco i cinque ospedali dell'Adda-Martesana dalla mannaia regionale, che li vorrebbe ridimensionati, in un'ottica di rilancio, difficile per i Comuni da far digerire ai 630mila pazienti della zona. Andrea Checchi di San Donato, Vincenzo Rocco di Masate, Alberto Fulgione di Liscate e Riccardo Benvegnù di Binasco tentano di neutralizzare la dieta che l'assessore Mario Mantovani vorrebbe imporre al territorio e contenuta nella delibera lombarda congelata dallo stesso assessore a fine ottobre per dare ai 53 campanili dell'Est Milano la possibilità di elaborare un'alternativa praticabile. Nel primo capitolo della bozza i saggi hanno messo il paletto. La conditio sine qua non, niente chiusure, dopo che i Comuni hanno dovuto incassare la bocciatura del super ospedale che avrebbe eliminato in un colpo solo doppioni e sprechi, razionalizzando servizi «rendendoli più efficienti», spiega Umberto Gravina, sindaco di Carugate e presidente dell'assemblea dei 53 campanili dell'Asl 2. Mentre tutti trattengono il respiro aspettando il testo definitivo, Cernusco si muove per tenersi stretto il punto nascite che la giunta Maroni vorrebbe sempre nella delibera sospesa accorpare a Melzo. Ieri sera alle 21 il comitato ha riportato le ragioni della battaglia anti-trasloco nel corso di un'assemblea pubblica all'auditorium Maggioni di via don Milani 6. «LO SCIPPO» non va giù ai cernuschesi, decisi a non gettare la spugna. Un nodo non indifferente per i saggi, come il futuro dell'ospedale di Gorgonzola su cui si addensano nuvoloni. La struttura è costosa, si mormora fra una commissione e l'altra, per rientrare bisogna trovarle la vocazione giusta. Stesso discorso, ma meno enfasi per gli altri quattro presidi coinvolti: Vaprio, Cassano, Cernusco, Melzo. Secondo la dirigenza dell'Asl e dunque secondo Palazzo Lombardia, l'ottimizzazione passa dalla struttura a rete, con gli ospedali organizzati intorno ai tre presidi di Vizzolo Predabissi (con Cassano d'Adda e i poliambulatori Sud), Cernusco (con Vaprio d'Adda e l'odontoiatria territoriale), e Melzo (con Gorgonzola e i poliambulatori Nord). VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 20/11/2014 65 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato I sindaci sugli ospedali: niente chiusure, solo tagli 20/11/2014 QN - Il Giorno - Legnano Pag. 4 (diffusione:69063, tiratura:107480) OGGI, in occasione della Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia, ottocento farmacie italiane ospiteranno i volontari della fondazione Francesca Rava per l'iniziativa In farmacia per i bambini. I volontari, infatti, raccoglieranno farmaci da banco e altri prodotti a uso pediatrico che saranno donati a Case Famiglia e enti che aiutano i bambini in Italia e anche ad Haiti, Paese in cui la fondazione opera specialmente dopo il terribile terremoto del 2010. A Legnano saranno due le farmacie aderenti: la farmacia Dell'Olmina Eredi Torretta di Leardi Adrian, in via Correnti, 84 e la farmacia Legnano Snc, in via Canazza 8. Ad aderire anche alcune farmacie di Nerviano, Magnago, Bareggio, Sedriano, Vittuone, Arluno, Cerro Maggiore, Corbetta, Bienate, Parabiago. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 20/11/2014 66 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Legnano In farmacia per i bambiniOggi la raccolta di fondazione Rava 20/11/2014 Il Mattino - Salerno Pag. 37 (diffusione:79573, tiratura:108314) NOCERA INFERIORE. È Giuseppe Cicalese la figura chiave dell'inchiesta «Movida». Secondo le indagini, l'uomo aveva creato un'attività compiutamente organizzata, dedita al commercio di medicinali anabolizzanti, reperiti grazie a canali di rifornimento sia nazionali che esteri. Da una perquisizione del 2 ottobre, i carabinieri rinvennero all'interno di un box diversi quantitativi di medicinali, importati illegalmente sul territorio nazionale. Il box fungeva anche da luogo d'incontro tra Cicalese e i vari assuntori, i quali si accordavano per l'acquisto esclusivamente attraverso contatti telefonici. Braccio destro di Cicalese era la sua fidanzata, Maria Giovanna Sessa, che insieme a Gabriele Barone, si occupava di individuare i culturisti a cui vendere gli anabolizzanti. Barone aveva anche il compito di riferire sui possibili effetti collaterali legati alla merce venduta. Tutto veniva deciso per telefono, WhatsApp o Facebook: successivamente, si procedeva all'incontro tra gli assuntori e Cicalese. In alcuni momenti, lo stesso si preoccupava persino di possibili rimostranze provenienti dal suo giro di clienti: «A gente è contenta o no? A me rimangono contenti, stanno buoni, non tengono niente di particolare. Se ci sono lamentele fammi sapere, così vediamo di aggiustare un po' le cose». Ci sono poi le figure di Valentino Flauto ed Eduardo Lambiase. Il primo, ha un rapporto stretto con Cicalese, perché lo rifornisce materialmente dei farmaci da vendere. E, cosa più inquietante, spesso prescrive a chi frequenta le palestre, le modalità d'assunzione dei farmaci. Ovviamente, senza avere alcun tipo di qualifica professionale. Il secondo è invece un farmacista che lavora presso la farmacia di Vietri sul Mare, «Bindo Grazia», e che, materialmente reperiva i farmaci ricettati, spesso ad uso esclusivamente ospedaliero, per poi venderli ai preparatori e frequentatori di palestra. Gli altri indagati raggiunti da misure cautelari sono Alfonso Iovine di Gragnano, Ettore Troiano di Napoli, Michele Amodio di Cava de' Tirreni, Giovanni Giallonardo di Benevento, Guglielmo Ansalone di Pagani, Michele La Marca di Avellino, Luigi D'Elia di Nocera Inferiore e Luigi De Pisapia di Salerno. E se gli assuntori, nel parlare tra di loro, dicevano di «Volersi allenare insieme», alludendo chiaramente alla cessione di anabolizzanti, in una conversazione tra Cicalese e La Marca si intuisce quanto stesse fruttando la suddetta attività illecita. «Ha detto Peppe sei il numero uno, non c'è nessun rivale, come prezzi, come qualità, ha detto alto livello». Il gip Giovanna Pacifico, nel giustificare le esigenze cautelari, ha scritto che «Emerge la ripetitività delle pratiche-transazioni, curate dal gruppo secondo canoni e criteri consolidati e prestabiliti, dove sembrano mutare solo i nominativi dei soggetti acquirenti-assuntori delle sostanze oggetto dell'illecito commercio». Tra i farmaci venduti e usati dagli assuntori, quasi sempre senza alcuna prescrizione medica, alcuni servivano per aumentare la forza e la resistenza. n.s. © RIPRODUZIONE RISERVATA VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 20/11/2014 67 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il deposito nel box di Cicalese la fidanzata trovava i «clienti» 20/11/2014 Il Secolo XIX - Levante Pag. 21 (diffusione:103223, tiratura:127026) FARMACI PER AIUTARE I BAMBINI ASSISTITI DAL BALIATICO F. GUID. ••• CHIAVARI. Oggi si celebra la giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e la Fondazione "Francesca Rava" promuove "In farmacia per i bambini", iniziativa nazionale contro la povertà sanitaria dei bambini. L'Istituto per il Baliatico, che assiste bambini fino a 3 anni, è stato scelto come destinatario dei prodotti che saranno raccolti a Chiavari nella farmacia Centrale di via Prandina e a Sestri Levante in quella di via Nazionale. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 20/11/2014 68 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'INIZIATIVA 20/11/2014 QN - La Nazione - Lucca Pag. 10 (diffusione:136993, tiratura:176177) Fallite altre due società del gruppo « Farmacie Lemmi» IL TRIBUNALE ha dichiarato il fallimento di altre due società del gruppo «Lemmi». Si tratta della «Diadema sas» e della «Antica Farmacia di Lonate», per le quali è stata respinta la proposta di concordato. I giudici (presidente Giulio Giuntoli, Giacomo Lucente e Carmine Capozzi) hanno nominato curatore fallimentare il commercialista Enrico Stefanelli, fissando l'esame dello stato passivo al 30 giugno 2015. Nel frattempo è stato comunque consentito, per evitare un pregiudizio ai creditori, l'esercizio provvisorio sia per la «Diadema» (titolare dei punti vendita di Marlia e Gallicano) che per quella di Lonate (Varese), che quindi restano aperte. LA SITUAZIONE contabile è pesante. Secondo le stime contenute nelle relazioni, per la «Diadema» si parla di un passivo superiore ai 10 milioni di euro, di cui circa 500mila sarebbero stati distratti dalle casse societarie senza una valida giustificazione. Il passivo della «Antica Farmacia di Lonate» si aggira invece sugli 8 milioni. Altri 18 milioni sono invece quelli registrati a passivo per le «Farmacie Lemmi», fallita la scorsa settimana con un ammontare di ben 2,8 milioni che si ipotizzano distratti dalle casse. Questioni di cui è stata già investita anche la Procura per le opportune indagini. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 20/11/2014 69 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato TRIBUNALE CRAC DA 18 MILIONI, MA RESTANO APERTI I PUNTI VENDITA DI MARLIA E GALLICANO PROFESSIONI 1 articolo 20/11/2014 Gioia - N.45 - 29 novembre 2014 Pag. 230 (diffusione:185402, tiratura:273909) acido ialuronico una ne pensa, 100 ne fa Mariateresa Truncellito foto Jan Welters Dici acido ialuronico e pensi alla bellezza Dalle creme per il viso e per il corpo ai filler per attenuare rughe e cedimenti, infatti, sono molti i prodotti che lo impiegano per rallentare le lancette dell'orologio. Questa sostanza, naturalmente presente nel nostro organismo, con il tempo tende a diminuire. Compensarne la riduzione aiuta a ritardare l'invecchiamento cutaneo, la perdita di plasticità della pelle e la comparsa delle rughe, contrastando la diminuzione di elasticità dei tessuti. In questo senso la medicina estetica ha molte novità in arrivo, per esempio l'abbinamento di filler dermici a base di acido ialuronico con la tossina botulinica A per trattare in modo armonioso la zona oculare, in particolare borse e zampe di gallina. E formule ad hoc per zigomi, labbra, collo, mani, ginocchia... Secondo i dati dell'Aicpe, Associazione italiana di chirurgia plastica estetica, tra gli interventi eseguiti nel 2013 in Italia (quasi un milione!), il primo posto spetta all'acido ialuronico (289.607 trattamenti, più 14,5 per cento rispetto al 2012). «Parlare di elisir di giovinezza non è inappropriato», sottolinea il professor Giuseppe Petrigni, responsabile del Centro di alta specializzazione dell'asma e malattie respiratorie e dermatologiche della Casa di cura La Madonnina di Milano. Quello che non tutti sanno è che il suo raggio d'azione non si ferma all'ambito estetico. L'acido ialuronico viene infatti impiegato da tempo in ortopedia, oculistica, otorinolaringoiatria e ginecologia. come agisce nell'organismo La sua funzione più importante è quella antinfiammatoria. Continua il professor Petrigni: «Se un tessuto è "in fiamme", il corpo ha bisogno d'acqua per spegnere l'incendio. L'acido ialuronico attrae l'acqua contenuta nel sangue e con essa i principi nutritivi disciolti, che così arrivano alle cellule del tessuto circostante, idratandolo e rivitalizzandolo: un grammo di questa sostanza è capace, come una potentissima spugna, di assorbire fino a sei litri d'acqua e di rilasciarla al bisogno. Ecco perché i filler sono così efficaci nello spianare le rughe! Già nel 1998 avevo ottenuto risultati importanti nella terapia di malattie infiammatorie della pelle, come la dermatite atopica o l'eritema solare, che può essere prevenuto con gel all'acido ialuronico, non a caso utilizzato anche per curare i grandi ustionati per la sua capacità di riparazione e cicatrizzazione dei tessuti». Per queste e altre sue caratteristiche si è visto che può essere impiegato con successo nella cura e nella prevenzione di molti disturbi. Eccoli. ialuronico migliorano la situazione perché la sostanza ripristina il "rivestimento interno" della vescica stessa e del tratto urinario (urotelio), potenziando le difese immunitarie e riducendo, quindi, la vulnerabilità alle infezioni là dove serve. Anche in questo caso è disponibile una nuova formulazione in capsule. Contro allergie e infezioni Un altro dei campi in cui si concentrano gli studi sull'acido ialuronico è quello delle malattie dell'apparato respiratorio. «La sua capacità di immunoregolatore si esplica attivando l'immunità innata Th1, efficace nella difesa contro infezioni batteriche e virali, e inibendo le risposte Th2 responsabili in gran parte delle infiammazioni allergiche», spiega Petrigni. È molto utile contro riniti e rinosinusiti acute, croniche e allergiche (raffreddore da fieno, rinite da polvere o da cane o da gatto). Questa caratteristica è particolarmente interessante nel caso delle donne in gravidanza che non possono usare corticosteroidi o vasocostrittori. Come aiuto per respirare meglio Alla fine degli anni '90, il dottor Petrigni è stato il primo a studiare l'acido ialuronico nella terapia dell'asma di bambini e adulti prima della pratica sportiva. «Sotto forma di aerosol, può essere utilizzato anche da atleti professionisti ai quali sono invece vietati altri farmaci per il rischio doping. In spray è efficace per infezioni e irritazioni della gola. Inoltre, è un toccasana per i fumatori e nella cura delle bronchiti croniche o della broncopneumopatia cronica ostruttiva, non solo per l'attività antibatterica e antivirale, ma per la protezione che esercita sulle fibre elastiche dell'apparato polmonare, evitando il rischio di enfisema», precisa l'esperto. Altre applicazioni tipiche: nella chirurgia endoscopica dei tumori, per favorire il decorso postoperatorio; in quella dell'orecchio, per stimolare la chiusura delle membrane timpaniche forate; in quella oftalmica, per aiutare la guarigione dopo interventi di cataratta o distacco di retina e nel trattamento della sindrome dell'occhio secco. Infine, l'acido ialuronico viene PROFESSIONI - Rassegna Stampa 20/11/2014 71 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato salute 20/11/2014 Gioia - N.45 - 29 novembre 2014 Pag. 230 (diffusione:185402, tiratura:273909) PROFESSIONI - Rassegna Stampa 20/11/2014 72 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato somministrato in caso di infiammazioni e lesioni ulcerose della bocca, come afte e stomatiti, e nel trattamento delle ulcere varicose delle gambe. Un sollievo per le articolazioni Il principale cambiamento ormonale che si verifica con la menopausa è la brusca caduta degli estrogeni che, tra le tante funzioni, stimolano anche la produzione di acido ialuronico. Questa modificazione ha un effetto sui dolori osteoarticolari, uno dei sintomi più invalidanti che si manifestano con la fine della vita fertile. «I meccanismi che possono favorire l'osteoporosi si associano ai problemi infiammatori a carico delle articolazioni: la riduzione dell'acido ialuronico nelle cartilagini sottopone le ossa all'attrito », spiega il professor Petrigni. «Per ridurre l'infiammazione, sono ottime le infiltrazioni locali di questa sostanza che, infatti, è utilizzata anche in caso di traumi importanti alle ginocchia e ha ormai soppiantato il cortisone». Un alleato in menopausa (e non solo) L'effetto idratante è di grande aiuto contro la secchezza vulvo-vaginale. «Un gel ad azione locale o capsule di acido ialuronico puro e ad alto peso molecolare permettono di portare la sostanza in tutti i tessuti dell'organismo», spiega l'esperto. E rappresentano una valida alternativa terapeutica contro alcuni disturbi della menopausa anche per le donne che non possono o non desiderano seguire una terapia ormonale sostitutiva. «Tanto più che il trattamento può essere seguito per lunghi periodi e senza controindicazioni», aggiunge Petrigni. Infine, l'efficacia è stata dimostrata di recente anche in campo urologico: l'acido ialuronico riduce le recidive delle cistiti batteriche (colpiscono una donna su sette) e anche di quelle complesse, come la cistite interstiziale per la quale le terapie farmacologiche tradizionali danno scarsi risultati. Le nfiltrazioni in vescica di acido runkarchive/contrasto iDeale per chi fa sport Visto che prevenire è meglio che curare, l'acido ialuronico è la sostanza ideale anche per chi pratica attività sportive ad alto impatto, come kickboxing, arti marziali, pallavolo, calcio, sci e maratona. «A breve sarà disponibile un integratore specifico per gli atleti. Che, purtroppo, già intorno ai 20 anni possono avere una perdita importante di acido ialuronico», spiega il dottor Giuseppe Petrigni. In chi non pratica sport tale diminuzione inizia normalmente intorno ai 35 anni. lA COllA MAGICA Che protegge i tessuti L'acido ialuronico è un polisaccaride, cioè uno zucchero, prodotto dai fibroblasti, le cellule del tessuto connettivo, e da altre cellule. Isolato nel corpo vitreo dell'occhio dei bovini nel 1934, è appunto un componente fondamentale dei tessuti connettivi: si trova nel derma, nel cordone ombelicale, nelle pareti vascolari, nelle valvole cardiache, nei dischi intervertebrali, in tendini e cartilagini. Gli americani lo hanno soprannominato magic glue , colla magica, visto che è in grado di connettere tutti i tessuti tra loro, di agire come lubrificante e di assorbire i traumi all'interno delle parti mobili del corpo umano, per esempio le articolazioni. gli alimenti per fAre Il pIenO Tra le fonti naturali dalle quali l'acido ialuronico viene estratto per l'utilizzo nella cosmesi e nella medicina ci sono creste di gallo, cartilagini di squalo e colture di batteri non patogeni di origine vegetale. Ma l'acido ialuronico è abbondante anche negli alimenti. Già nel 1500 si era infatti capito che, grazie al consumo di frutta esotica, gli abitanti della Florida avevano la pelle più elastica e un aspetto più giovane rispetto ai rugosi e coetanei Conquistadores. Considerazioni simili sono state fatte per i centenari con articolazioni perfette e pelle intatta di alcune aree del Giappone, grandi consumatori di pesce. In effetti, quest'ultimo, come banane, papaya, alcune varietà di patata, di spinaci e carote, contiene alte concentrazioni di acido ialuronico che, tra l'altro, ha attività antiossidante e potenzia il sistema immunitario. PERSONAGGI 2 articoli 20/11/2014 Il Roma Pag. 7 (diffusione:27500, tiratura:125000) Doping nelle palestre, 13 arresti Coinvolto anche un farmacista Maxi-operazione dei carabinieri coordinata dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore. Rischio per la salute di atleti amatoriali e body builders Ricorso a sostanze con insulina, testosterone e nandrolone senza alcuna prescrizione DI P IERO P IRAS NOCERA INFERIORE . I carabinieri del Nucleo antisofisticazione di Napoli hanno eseguito, in varie località campane, tredici ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari disposte dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Nocera Inferiore. I provvedimenti sono stati emessi nei confronti dei componenti di un'associazione per delinquere composta da preparatori atletici, un farmacista e frequentatori di palestre, finalizzata all'approvvigionamento, al traffico ed allo spaccio di farmaci ad alto costo ad effetto dopante, estremamente pericolosi per la salute, procurati e distribuiti al di fuori dei canali ufficiali. Ai domiciliari sono finiti quattro preparatori atletici, un farmacista e otto frequentatori di palestre. I Nas di Napoli hanno accertato che gli arrestati si rifornivano di farmaci anabolizzanti attraverso la ricettazione di refurtiva proveniente da furti e rapine di medicinali ad effetto dopante negli ospedali, per rivenderli a una consolidata rete clientelare costituita da body builders, clienti di palestre e atleti amatoriali di diverse discipline sportive. I militari hanno avuto i primi riscontri dell'ingente traffico di medicinali anabolizzanti in seguito al sequestro di circa 700 specialità medicinali ad azione stupefacente e dopante tra cui somatropina, testosterone, nandrolone e insulina, rinvenuti a casa di uno dei preparatori atletici. Nel corso dell'indagine è stato ricostruito il ruolo degli arrestati: in particolare il farmacista reperiva farmaci ricettati, li vendeva ai preparatori e frequentatori di palestre che, a loro volta, li spacciavano ad atleti amatoriali che li assumevano senza alcuna esigenza terapeutica, in mancanza di prescrizioni mediche mettendo a serio rischio la salute. Per il senatore Luigi D'Ambrosio Lettieri, capogruppo di Forza Italia in commissione Sanità. «gli eccellenti livelli di professionalità dei carabinieri del Nas sono il miglior presupposto per lo svolgimento della loro attività di polizia giudiziaria volta a garantire la tutela della salute. L'operazione conferma inoltre l'attualità del mio emendamento al ddl Lorenzin che inasprisce le sanzioni al farmacista che, nell'esercizio della sua professione, viene coinvolto in attività connesse con l'illecito commercio di medicinali con effetto dopante». «Oltre ad agevolare l'evoluzione del quadro normativo di riferimento - conclude - e le iniziative di formazione, informazione e sensibilizzazione sul doping, è infatti necessario prevedere provvedimenti sanzionatori efficaci, capaci di non vanificare le operazioni svolte quotidianamente dalle forze dell'ordine''. PERSONAGGI - Rassegna Stampa 20/11/2014 74 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL BLITZ Gli anabolizzanti procurati attraverso furti e rapine in ospedali 19/11/2014 Corriere.it Sito Web Salute Il 20 novembre si celebra in tutto il mondo l'anniversario della firma della Carta dei Diritti dell'Infanzia, approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1989. Ancora oggi, a milioni di bambini nel mondo i diritti più basilari sono negati. La Fondazione Francesca Rava - NPH Italia Onlus aiuta l'infanzia in condizioni di disagio in Italia e nel mondo e vuole ricordare questo importante anniversario con un'azione di sensibilizzazione e di aiuto concreto a migliaia di bambini. Giovedì 20 novembre 1000 volontari della Fondazione saranno presenti in 800 farmacie in tutta Italia per distribuire la Carta dei diritti dei bambini e invitare i clienti ad acquistare farmaci da banco a uso pediatrico, alimenti per l'infanzia e altri prodotti baby care che saranno donati a 180 case famiglia ed enti che aiutano l'infanzia sul territorio italiano e in Haiti all'Ospedale NPH Saint Damien, unico pediatrico di questa isola."In farmacia per i bambini" ha raggiunto quota 800 farmacie aderenti in tutta Italia e oltre 1.000 volontari. «Partecipiamo con impegno a questa iniziativa perché crediamo in una farmacia che non sia solo struttura sanitaria e primo presidio del servizio sanitario nazionale - ha dichiarato Annarosa Racca, presidente di Federfarma - ma abbia anche una forte valenza sociale e perciò contribuisca ad attirare l'attenzione sui diritti dell'infanzia. In farmacia registriamo quotidianamente le difficoltà di tante famiglie e sappiamo che ormai ai bambini dei paesi economicamente meno fortunati, si aggiungono tantissimi bambini italiani che vivono in condizioni di povertà, non mangiano sufficientemente, non possono essere seguiti come dovrebbero. Per questi bambini vogliamo fare qualcosa, un impegno in linea con la mission della farmacia di tutelare la salute dei cittadini e di svolgere nella società un ruolo che diventerà sempre più attivo, anche con l'introduzione di nuovi servizi sociosanitari di informazione e di prevenzione». Testimonial dell'iniziativa è Martina Colombari, volontaria della Fondazione, con una campagna resa possibile dalla collaborazione di radio, tv, stampa e social network tra i quali la pagina Facebook della Fondazione in cui saranno pubblicate in tempo reale le foto dei volontari da tutta Italia. Sul sito www.nph-italia.org o chiamando lo 0254122917. PERSONAGGI - Rassegna Stampa 20/11/2014 75 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato «In farmacia per i bambini» donare medicine e prodotti per l'infanzia