La Fotoincisione

Transcript

La Fotoincisione
Il Mondo delle Fotoincisioni
Andrea Moia
____________________________________________________________ Tecniche Modellistiche____
Le Fotoincisioni sui nostri modelli
Leggendo i vari argomenti del nostro Forum mi ha colpito molto il post relativo alla
costruzione del San Giuseppe da parte del nostro Amico Bellacicco Giuseppe (detto
Pino). Visionando il passo-passo del suo modello, veramente ben fatto e curato nei
minimi particolari, la cosa che mi ha colpito di più è stata la sua tecnica per riportare il
nome dell'imbarcazione sul modello.
La mia curiosità mi ha portato in giro per il web a cercare informazioni e altre eventuali
tecniche di utilizzo delle fotoincisioni. Risultato: ecco un articoletto che spero possa
essere utile a tanti altri Amici che dovranno riportare il nome dell'imbarcazione sul
proprio modello.
Iniziamo dando una definizione di come viene definita la Fotoincisione; Wikipedia
espone: “... La Fotoincisione è una tecnica di lavorazione della lamiera metallica che
permette di ridurne lo spessore, creare dei solchi, dei tagli, dei fori o figure
complesse. Questa è impegata, di fatto, sia per realizzare dei PCB o circuiti stampati,
per realizzare particolari usati nel modellismo statico difficilmente ottenibili mediante
altri processi di lavorazione, oppure per la realizzazione di opere artistiche....”
In effetti la fotoincisione ha avuto il suo primo impegno nell'elettronica e
particolarmente per costruire le piste dei circuiti stampati. Da li il processo di
fotoincisione è stato pian piano dilagato anche ad altri settori fra cui il modellismo
statico, per sopperire ad alcune lavorazioni di particolari altrimenti impossibili da
riprodurre manualmente.
Riporto ora alcuni passi di un articolo pubblicato nel 2003 da Giorgio Donzello,
intitolato “Master sulla Fotoincisione” che potete visionare per intero al seguente link:
http://www.rotaie.it/New%20Pages/Fotoincisione_facile.html
Cos’è la Fotoincisione?
La fotoincisione, o più propriamente l'incisione chimica, è un processo chimico per cui un
acido aggredisce una lastra di metallo solo ed esclusivamente negli spazi in cui noi
vogliamo che agisca. E' intuitivo pensare che la lastrina deve essere precedentemente
trattata per poter fare in modo che questo possa avvenire. Il come noi possiamo istruire
l'acido ad agire solo su alcune parti e non su altre, è molto semplice: si sviluppa la lastrina
precedentemente ricoperta di gel fotosensibile, ne' più ne' meno di come si farebbe con
una lastra fotografica. Il successivo bagno di sviluppo toglie il gel esposto alla luce e
quindi, sommariamente, possiamo pensare che dove la lastra ha una protezione non è
attaccabile poichè è protetta, mentre dove non esiste questa protezione l'acido può agire
liberamente. Per il momento, teniamo presente questo concetto che ci permette di capire
la filosofia di questa tecnica.
Pag. 1-11
Il Mondo delle Fotoincisioni
Andrea Moia
____________________________________________________________ Tecniche Modellistiche____
Quali sono i passi per arrivare alla fotoincisione?
Per prima cosa bisogna esporre la lastra di ottone o di alpacca, trattata con gelatina
fotosensibile, alla luce di una speciale lampada che la illumina attraverso una pellicola
recante impresso il disegno che vogliamo incidere, per il tempo necessario, poi la si
immergerà in una soluzione apposita per sviluppare il disegno che vogliamo copiare sulla
lastra, infine si immergerà il risultato di queste due operazioni in acido (che potrà essere
cloruro ferrico, acido nitrico, cloridrico o altri ancora) fino a che il processo di corrosione
non abbia prodotto il risultato desiderato. Come si vede, non è difficile, potrà essere
laborioso, anche un po' noioso, ma assolutamente non difficile ed alla portata di ogni
fermodellista degno di questo nome.
Fotoincisione a più livelli
Si può eseguire una incisione ad uno, due o più livelli. Cosa significa questo? Significa
che, siccome la nostra lastrina ha due facce, che per comodità d'ora in poi chiameremo
"sotto" e "sopra", noi possiamo aggredire con l'acido la lastrina da un lato per ottenere
un’incisione ad un livello, o da entrambi i lati per ottenerne una a due livelli. Se poi
mascheriamo il prodotto di queste prime due incisioni con lo stesso metodo , ma con
ulteriori disegni, potremo ottenere incisioni a più livelli, quindi tre, o anche di più.
Entriamo un po’ nel dettaglio
Per poter trasferire il nostro disegno sulla lastrina di ottone, il supporto su cui dovremo
mettere il disegno, sarà una pellicola trasparente in cui, nel solo colore nero, sarà
stampato il nostro disegno dal service di stampa (o tipografia attrezzata) a cui ci
rivolgeremo per questa incombenza. Qui il discorso deve forzatamente parlare di una
duplice possibilità in cui ci verremo a trovare, cioè che possiamo fare il nostro disegno
sia in positivo, ovvero il nero corrisponderà alle parti che vorremo tenere, sia in negativo,
cioè il disegno in nero corrisponderà alle parti che vorremo rimuovere con l'acido; la
scelta dell'uno o dell'altro metodo dipenderà dal tipo di gel fotosensibile che noi avremo
comperato, infatti in commercio esistono sia gel positivi, sia negativi. Il gel di più comune
reperibilità è certamente quello positivo, poiché risponde alle necessità dei moltissimi
appassionati di elettronica che si disegnano, appunto in positivo, i circuiti stampati:
invece le aziende specializzate in questo tipo di attività usano gel negativi, per cui
bisognerà portare o inviare a queste aziende pellicole in cui il nero corrisponda alle parti
da incidere. Se dobbiamo eseguire una fotoincisione a due livelli, quindi, dovremo
predisporre due pellicole, corrispondenti ognuna ad una diversa faccia della lastrina,
badando che i disegni siano perfettamente collimanti tra di loro e che nessun movimento
relativo sia possibile durante la fase di impressione del disegno sulla lastrina. Ottenere
ciò non è difficile, essendo sufficiente bloccare tra di loro, normalmente lungo il lembo più
lungo, le due pellicole con nastro biadesivo.
Una fondamentale avvertenza è quella di produrre le due pellicole in modo che la gelatina
(il nero) rimanga all’interno del sandwich che formeremo incollandole assieme con il
Pag. 2-11
Il Mondo delle Fotoincisioni
Andrea Moia
____________________________________________________________ Tecniche Modellistiche____
nastro biadesivo in modo tale che la gelatina sia a perfetto contatto con la lastra in fase di
impressione. Diversamente lo spessore della pellicola e la sua trasparenza farebbero
filtrare la luce e si impressionerebbero anche zone che invece vorremmo protette.
Le piegature
La grandezza della fotoincisione oltre che nel riprodurre i bassorilievi di cui abbiamo
bisogno, basti pensare solo alle chiodature presenti sulle superfici delle nostre
locomotive, si mette ancor più in evidenza in quanto ci permette di preparare, in modo
semplice e perfetto, ogni tipo di piegatura di cui noi possiamo aver bisogno e renderne
facilissima l’esecuzione senza bisogno di sofisticati attrezzi con un livello estetico di
grandissima qualità.
“........................”
Gli acidi
Per corrodere l’ottone possiamo usare molti tipi di acido, il più rintracciabile è il Cloruro
ferrico, ma nei negozi di prodotti chimici è facilmente trovabile anche il Nitrico, molto
pericoloso per l’aggressività e per I fumi tossici, il Cloridrico ed altri. Personalmente ho
spesso usato una miscela formata dal 25% di acido Cloridrico, dal 25% di acqua
ossigenata a 130 Volumi ed il rimanente 50% di semplice acqua di rubinetto. Questa
miscela garantisce un’ottima aggressione della lastrina di ottone, non fa eccessivi vapori,
si può usare a temperatura ambiente ed è relativamente veloce, mantenendo una
trasparenza ottimale per verificare il procedere dell’incisione. Chiaramente queste cose
producono sempre vapori corrosivi ed è bene che siano fatte all’aperto, mai in casa, pena
l’ossidazione di tutte le parti metalliche esistenti nell’appartamento. Nel caso di incisione
mono-facciale, ovviamente, bisognerà ricordarsi di proteggere la superficie retrostante
della lastrina dalla corrosione; per fare ciò è sufficiente stendere del nastro adesivo
largo, quello da pacchi, su tutte le superfici che vogliamo preservare. Agitare
leggermente la lastrina immersa nel bagno acido è indispensabile rimuovere i prodotti
della corrosione e per ricambiare continuamente l'acido che ha già lavorato, con acido
fresco.
“........................”
Questi i principali concetti. Lo stesso processo logico, diciamo, avviene tramite le
decalcomanie. La logica è sempre quella di riportare su una superficie il nostro
disegno, ma questa volta non in bassorilievo.
La Decalcomania (dal francese décalcomanie) è una tecnica decorativa.
Si può considerare l'antenata degli adesivi, visto che i primi adesivi industriali e
pubblicitari apparvero negli anni '60, quando la tecnologia mise a disposizione fogli di
carta e di plastica autoadesivi e colori (inchiostri) con cui stamparli. La decalcomania
(abbreviata anche in decalco) invece viene fatta risalire al secolo XIX. Il grande
sviluppo delle decalco si ebbe tra le due guerre mondiali quando si ebbe la necessità,
Pag. 3-11
Il Mondo delle Fotoincisioni
Andrea Moia
____________________________________________________________ Tecniche Modellistiche____
da parte dell'industria, di etichettare i prodotti. La decalco si stampa in serigrafia su
fogli di speciale carta collata con colori alla cellulosa. Molto spesso si stampa un fondo
bianco per dare risalto ai colori anche se la decalco è applicata su fondo scuro. Si
procede poi con gli altri colori, per ultimo il nero.
Sopra i colori viene in ultimo stampata una mano di vernice trasparente ad alta
resistenza alla trazione, in modo che la decalco abbia una certa resistenza,
specialmente quando viene applicata.
A questo punto la decalco è finita, per trasferirla si deve mettere il foglio su cui è
stampata, in acqua per alcuni minuti, quando si sente che la decalco scivola (l'acqua
scioglie la colla della carta su cui è stampata) la si trasferisce sull'oggetto desiderato;
una volta posizionata si scarica l'acqua in eccesso passando sulla superficie della
decalco una spatolina di gomma morbida (cercando di non strappare la decalco).
Il problema di questa tecnica è che è meglio non usarla su superfici che assorbono acqua
(ad esempio se viene applicata su un foglio di carta questo si ondula). La resistenza, una
volta asciugata, è buona e durevole nel tempo. La decalco è divenuta obsoleta alla metà
degli anni '60, come si diceva sopra, per l'avvento degli adesivi che indubbiamente sono
di uso più comodo non occorrendo l'acqua e anche di maggiore resistenza. Sopravvivono
ancora le decalco da cottura da applicare su oggetti di vetro, ceramica e porcellana
Relativi a questa tecnica, trovabili ancora in commercio nelle cartolerie ben
attrezzate, sono i famosi “Traferelli”: solitamente fogli prestampati comprendenti
numeri e lettere dell'alfabeto, con cui si possono comporre tutte le scritte che si
vogliono.
Pag. 4-11
Il Mondo delle Fotoincisioni
Andrea Moia
____________________________________________________________ Tecniche Modellistiche____
Sicuramente le Decalcomanie sono il metodo più “sicuro” anche in termini di utilizzo:
non si usano acidi nocivi, ma solo acqua.
Il nostro Amico Pino invece ha voluto utilizzare una nuova tecnica, recuperata da un
video “pazzo” di YouTube, molto interessante: ovvero con il metodo dell'ACETONE.
(vedi il link seguente: http://www.youtube.com/watch?v=y__VShsDquw)
Non è così neutra come l'utilizzo di semplice acqua, ma non è nemmeno così invasiva
come quella degli acidi utilizzati per la fotoincisione. Infatti si può utilizzare anche
l'acetone della moglie / fidanzata utilizzato per la pulizia delle unghie dallo smalto. Si
trova comunemente del buon acetone in qualunque negozio di vernici e affini.
Comunque prestiamo sempre molta ATTENZIONE !! L'acetone è un liquido altamente
infiammabile sopratutto in fase di evaporazione, usate tutte le precauzioni per la
vostra ed altrui sicurezza!
Ma vediamo di riportare come ha fatto Pino a trasferire il nome dell'imbarcazione sul
proprio modello:
Per prima cosa si deve eseguire una stampa del testo invertito su carta normale con
una stampate laser. Utilizzare una stampante laser in quanto l'inchiostro viene
trasferito “a caldo” da
un rullo fusore sulla
carta;
quindi
le
particelle di inchiostro
in polvere dei toner di
vengono impresse sulla
carta. Con un solvente
quale l'acetone, queste
particelle
vengono
“rimosse” e trasferite
sull'altro supporto. Se
si
utilizzasse
una
stampante a getto di
inchiostro questo non
sarebbe possibile, in
quanto
l'inchiostro
liquido
verrebbe
assorbito dalla carta e
quindi non sarebbe più
possibile
trasferirlo
nuovamente.
Pag. 5-11
Il Mondo delle Fotoincisioni
Andrea Moia
____________________________________________________________ Tecniche Modellistiche____
Ci si deve procurare un fazzoletto di carta o un tovagliolo da utilizzare come tampone
successivamente. Sia il fazzoletto che il tovagliolo hanno una consistenza molto
assorbente e quindi sono veramente indicati per questo tipo di lavoro.
Si posiziona ora la scritta sulla superficie su cui si vuole trasferire, con la faccia
stampata verso l'alto e la si ferma con del nastro adesivo di carta.
Sopra la scritta si dovrà posizionare un pezzo del fazzoletto di carta in modo da
coprire totalmente la scritta; deve essere ben aderente a tutta la superficie in modo
che faccia da tampone per tutta la sua lunghezza.
Pag. 6-11
Il Mondo delle Fotoincisioni
Andrea Moia
____________________________________________________________ Tecniche Modellistiche____
Si blocca il tutto con delle mollette robuste, in modo che il multistrato stia
perfettamente a contatto con la superficie. Come ha fatto Pino, per fare aderire
perfettamente la scritta alla linea curva dello scafo, è meglio utilizzare diversi pezzi di
legno rigido in modo da coprire veramente tutta la superficie di aderenza; questo
permetterà alla scritta sottostante di essere riportata correttamente ed
uniformemente sulla superficie designata.
Una volta fissato bene il tutto, si versa lentamente l'acetone su tutto il pezzo, cercando
di uniformare il liquido in ogni posizione, fino a quando notiamo che lo strato del
fazzoletto di carta sia ben inumidito.
Dopo di ché si attende qualche decina di secondi, in modo da far evaporare quasi
totalmente l'acetone, e si potrà iniziare a togliere le mollette ed in seguito, molto
lentamente, i vari strati di carta:
Il risultato ottenuto sarà il seguente:
Pag. 7-11
Il Mondo delle Fotoincisioni
Andrea Moia
____________________________________________________________ Tecniche Modellistiche____
Lavoro direi più che ottimo!! specialmente visti i risultati ottenuti, con tecniche nuove e
comunque a basso costo... il che non guasta mai oggigiorno! :-)
Personalmente devo fare i miei complimenti a Pino per la lavorazione del suo modello,
ma voglio fargli i complimenti anche per il grande supporto “tecnico” che continua a
mostrarci nei suoi lavori.
Spero vivamente che questo articolo sia utile ad altri Amici Modellisti e che sia da
sprone per tutti per andare sempre alla ricerca di nuove tecniche e procedure che ci
possono aiutare a costruire i nostri modelli sempre più belli ed accattivanti!
Un Abbraccione a tutti!
Andrea Moia
Pag. 8-11