progetto educativo 2014-15

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progetto educativo 2014-15
asilo nido
Via XX Settembre 31, 20821 Meda (MB)
Tel 0362/347116 o 3287541732
e-mail: [email protected]
PROGETTO EDUCATIVO
A.S. 2014/15
INTRODUZIONE
L’asilo nido è un servizio educativo volto a favorire la crescita dei bambini dai 3 mesi ai 36 mesi di
vita, offrendo stimoli e opportunità che consentano la costruzione dell’identità, dell’autonomia e
dell’interazione con altri bambini ed adulti.
La giornata viene organizzata tenendo conto dei ritmi e dei tempi dei bambini e delle bambine ed
integra momenti di vita quotidiana legati soprattutto al soddisfacimento di bisogni primari
(l’alimentazione, il riposo, la sicurezza, la pulizia) a momenti di gioco libero e attività strutturate,
laboratori, sperimentazioni e situazioni che implicano la partecipazione dei genitori.
CARATTERISTICHE AMBIENTALI
GLI SPAZI
L’asilo nido La Tana dei Cuccioli di Meda è distribuito su cira 200 mq. Gli spazi sono suddivisi in
questo modo: all’ingresso troviamo l’area accoglienza con i cassettini e gli appendini, sulla sinistra
l’area per il gioco libero con i cassetti dei giochi e un angolo morbido per la lettura; più avanti lo
spazio dedicato al gioco simbolico, con l’angolo dei travestimenti e la cucina; separata da un
divisorio c’è la zona con i tavoli per le attività (pittura, manipolazione, laboratori di arte e
creatività,..) e per il pranzo. A destra dell’ingresso c’è una grande sala con uno spazio morbido
chiuso per i lattanti che, di pomeriggio, si trasforma in stanza della nanna.
Proseguendo dalla zona con i tavoli c’è un corridoio lungo il quale, sulla sinistra, troviamo il grosso
bagno per i bambini e, al termine, la cucina dove vengono preparati i pasti per i bambini.
La struttura priva di barriere architettoniche è composta da un edificio indipendente, su due piani
ristrutturato per garantire una specifica adattabilità al mondo del bambino.
Il nido non presenta sezioni, ma i bambini sono divisi in gruppi in base all’età: piccolissimi, da 3 a 9
mesi, piccoli, da 9 a 18 mesi, mezzani, da 18 a 24 mesi, grandi, da 24 a 36 mesi; la suddivisione
non è rigida, ma ogni bambino viene inserito in un gruppo prima di tutto in base alle sue
caratteristiche (quindi può succedere che un bambino di 17 mesi sia inserito nel gruppo mezzani,
così come un bambino di 19 mesi nel gruppo piccoli)
I TEMPI
Il Nido è aperto dal lunedì al venerdì dalle 7:00 alle 19:00, dal 25 agosto al 31 luglio. Inoltre, in
base alla richiesta e alle prenotazioni, l’asilo sarà aperto la prima di Agosto (Dal 20/08 al 31/08).
L’entrata è consentita dalle 7:00 alle 9:30 (in caso di ritardo si chiede di avvertire per non creare
disagio ai gruppi di bambini); la prima uscita del mattino è dalle 12:45 alle 13:00 e al pomeriggio
dalle 14.45 alle 15.00 e poi dalle 15.45 alle 19.00
La giornata al Nido è così strutturata:
ore 7.00-9.30: apertura ed accoglienza.
ore 9.30-10.15: spuntino di metà mattina e cambio.
ore 10.15-11.15 proposta strutturata/laboratorio.
ore 11.15: cure igieniche e preparazione per il pranzo.
ore 11.30-12.10: pranzo
ore 12.10–12.40: cure igieniche, momento di gioco libero e preparazione per il sonno
ore 12.45-13.00: uscita della mattina
ore 13.00-15.00: nanna
ore 14.45-15.00: prima uscita del pomeriggio
ore 15.00-15.30: cure igieniche e preparazione per la merenda.
ore 15.30-16.00: merenda
ore 15.45-16.00: seconda uscita del pomeriggio; seguono momenti di gioco per chi
prolunga la permanenza
ore 16.45-17.00: terza uscita del pomeriggio; seguono momenti di gioco per chi prolunga
la permanenza
ore 17.00-19.00: post scuola, con momenti di gioco per chi prolunga la permanenza, e
chiusura del servizio
RISORSE UMANE ED UTENZA
IL PERSONALE
Nel Nido operano una responsabile, una coordinatrice-educatrice e 2 educatrici.
Nel nostro progetto pedagogico intendiamo costruire l’intervento educativo e didattico con
strumenti non occasionali. L’osservazione del bambino, l’auto-osservazione dell’educatore, la
formazione e l’aggiornamento professionale diventano strumenti indispensabili per creare servizi
educativi rivolti ai bisogni dei bambini, della famiglia e dell’educatore.
La responsabile stabilisce in accordo con l’équipe la programmazione didattica ad inizio anno e si
relaziona con loro per la normale operatività e per eventuali problematiche. Inoltre, stabilisce la
formazione e il continuo aggiornamento delle tecniche educative e didattiche per gli operatori.
I genitori possono sempre contare sulla responsabile per poter affrontare le loro diverse esigenze.
Le educatrici sono professioniste, che hanno conseguito il titolo di studio attinente al loro ruolo;
ogni educatore si impegna a svolgere il proprio lavoro in sintonia con le linee del progetto
educativo e ad instaurare rapporti positivi e propositivi con i bambini e con le loro famiglie.
Relativamente al personale educativo, l’Asilo Nido La Tana dei Cuccioli di Meda si impegna ad
offrire:
Il mantenimento di un rapporto numerico personale/bambini di 1:7 (1:6 nel caso di lattanti)
La formazione e l’aggiornamento professionale attraverso supervisioni e corsi; ჼ
Personale qualificato e aggiornato.
L’Asilo si avvale della collaborazione:
della dottoressa Andreina Asnaghi, pediatra
Della dott.ssa Silvia Pinciroli, pedagogista di orientamento socio-costruttivista
Il laboratorio English for toddlers sarà condotto dalla dott.ssa Debora Asnaghi, interprete e
traduttrice; il laboratorio di psicomotricità da Giulia Gallo, educatrice.
LA MENSA
L’alimentazione riveste un ruolo importante nella vita di ognuno e sicuramente deve essere
particolarmente curata quando si rivolge ai bambini piccoli come quelli del Nido d’Infanzia.
La cura che gli operatori rivolgono al pasto, momento integrato a pieno titolo nelle attività
educative, è diretta non solo agli aspetti nutrizionali e di educazione alimentare ma anche a quelli
affettive relazionali che esso riveste.
Allo stesso modo i menù proposti tengono conto, in ordine alla presentazione ed al colore degli
alimenti, di conciliare pasti gradevoli, che stimolino la voglia di mangiare e gustare con piacere ed
invoglino a scoprire nuovi sapori, con una certa gradualità secondo la capacità dei bambini.
L’alimentazione particolarmente curata, prevede una dieta bilanciata e varia che tiene conto della
stagionalità e delle capacità digestive di ciascun bambino.
MENU’
Il menù standard, utilizzato nei nidi di Monza ed approvato dalla ASL MB, risponde ai bisogni
nutrizionali
ed
energetici
dei
bimbi
appartenenti
a
questa
fascia
d’età.
È suddiviso su quattro settimane sia per quello estivo (utilizzato dal mese di maggio al mese di
settembre), sia per quello invernale (utilizzato dal mese di ottobre al mese di aprile) e suddiviso per
fasce d’età (6-12 mesi e 12-36 mesi).
Ogni richiesta di variazione e/o integrazione va sempre approvata dall’Azienda Sanitaria.
I piatti proposti sono poco elaborati, con ricette semplici ma gustose; i pasti sono preparati
all’interno del Nido da personale qualificato, con cotture al vapore, al forno e al cartoccio.
Particolare cura è riservata alla qualità della materia utilizzata.
RAPPORTI NIDO-FAMIGLIA
L’ingresso del bambino al nido rappresenta il primo momento di separazione dai genitori e al
contempo un incontro con un mondo a lui sconosciuto, fatto di persone e spazi nuovi.
Il primo importante contatto tra nido e famiglia è l’inserimento. L’inserimento è il primo passo di
un’esperienza educativa che si svolgerà al di fuori del contesto familiare (un gruppo di bambini – i
pari – guidati da adulti); è anche il primo distacco del bambino dalla famiglia, successivo a una
scelta di cura che prevede la condivisione dell’allevamento in modo non occasionale, con un
servizio organizzato in cui sono presenti adulti. L’interiorizzazione dei legami di attaccamento alle
figure familiari consente al bambino di sentirsi sicuro anche quando queste figure non ci
sono.L’inserimento del bambino fa riferimento a un insieme di pratiche di connessione tra le
famiglie e l’istituzione, rappresentate da tutte quelle strategie che favoriscono un ambientamento e
un adattamento positivo del bambino e della madre alla nuova situazione; l’inserimento, però, è
anche un processo emotivo che deve consentire il passaggio dalla relazione madre-bambino a uno
spazio comunicativo più allargato, dove agiscono interlocutori diversi.Lo si potrebbe paragonare a
un rito di passaggio (cioè uno di quei riti in cui gli individui passano da una condizione a un’altra); i
riti di passaggio rappresentano dei meccanismi cerimoniali che guidano i mutamenti che ogni
persona deve affrontare nella vita, mediante separazioni e ricongiungimenti. Ci sono 1)riti di
separazione (agevolano il distacco dell’individuo da una situazione originaria) 2) riti di margine
(collocano l’individuo in uno stato di sospensione) 3) riti di aggregazione (assecondano
l’introduzione dell’individuo nel nuovo gruppo o nella nuova categoria sociale). L’inserimento può
definirsi un “rito di margine”; è una piccola cerimonia che segna la prima vera separazione del
bambino dall’universo familiare e il passaggio alla dimensione sociale. Inizia un processo di
familiarizzazione con altri interlocutori che aiutano a slargare lo spazio della relazione diadica
madre-bambino. Il processo di autonomia non comincia all’improvviso, ma nasce dal bambino,
attraverso un percorso di complementarietà dal dipendere dalla madre e il saper fare a meno di lei;
sa la dipendenza è l’attaccamento all’adulto, l’autonomia è l’elaborazione della capacità di
separazione e quindi equilibrio tra attaccamento e separazione. La Tana dei Cuccioli di Meda ha
scelto di condurre un inserimento graduale nel corso del quale il bambino a poco a poco impara a
separarsi dalla madre e si avvicina alla figura di riferimento, che lo accompagnerà e gli starà vicino
nel corso dei giorni dell’ambientamento.
Le riunioni con i genitori sono un altro importante momento di conoscenza reciproca e di
scambio di informazioni e opinioni. Ad inizio anno scolastico, tutti i genitori sono invitati all’asilo per
conoscersi tra loro, per conoscere il gruppo di lavoro, per ricevere informazioni organizzative e per
la presentazione della programmazione didattica che sarà proposta al proprio bambino.
Riteniamo importanti anche i colloqui individuali tra genitori e responsabile ed educatrici per
condividere insieme l’andamento scolastico del bambino, per scambiarsi informazioni in merito alla
crescita e allo sviluppo del bambino e per condividere i vari comportamenti in asilo e a casa.
FINALITA’ E OBIETTIVI
Il bambino è portatore di alcuni bisogni fondamentali che gli adulti sono chiamati a soddisfare
perché spesso quando questi bisogni sono soddisfatti, il bambino tende a comportarsi meglio, ad
essere più collaborativo e ad accettare più facilmente le regole stabilite.
BISOGNO DI SICUREZZA: il bisogno di sicurezza viene dato al bambino piccolo soprattutto
attraverso l’istituzione di routine, una serie di azioni che scandiscono la giornata e si ripetono in
modo ordinato e riconoscibile. Per questo è importante dare un ordine alla vita dei bambini,
rispettare orari per i pasti e per andare a dormire, ma anche avere alcune regole non discutibili,
ossia dei punti fermi ai quali attaccarsi come una maniglia in caso di confusione ed incertezza.
BISOGNO DI COMPETENZA E AUTONOMIA: un bambino ha bisogno di sentirsi competente, ha
bisogno che gli vengano riconosciute le sue abilità. Per aiutarlo a crescere dobbiamo aiutarlo ad
assumersi le sue responsabilità, commisurate alla sua età e al suo livello di sviluppo per aiutarlo
ad aumentare la sua autostima.
BISOGNO DI LIBERTA’: è importante creare uno spazio sicuro in cui possa esercitare la propria
capacità di fare delle scelte, concedergli la possibilità di scegliere la libertà di giocare a modo suo,
senza dover seguire le istruzioni.
Il Nido d’Infanzia è un luogo privilegiato di crescita e sviluppo delle potenzialità individuali,
cognitive, affettive e sociali, finalizzato al raggiungimento di uno sviluppo armonico della
personalità.
L’obiettivo primario è quello di favorire la crescita del bambino in modo sereno, in un ambiente che
sappia integrare l’attività della famiglia.
I principali obiettivi del Nido sono i seguenti:
a) Obiettivi generali
conquista dell’autonomia; contribuire alla socializzazione.
b) Obiettivi specifici
favorire ed incrementare le capacità psicomotorie; favorire lo sviluppo affettivo e sociale;
favorire lo sviluppo cognitivo; favorire la comunicazione verbale e il linguaggio.
Le finalità che questo PROGETTO EDUCATIVO si prefigge si riassumono in:
• realizzare ed offrire un documento identificativo dell’Asilo all’insegna della chiarezza;
• garantire pari opportunità a tutti i bambini;
• favorire l’integrazione;
• favorire lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno.
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA
La programmazione educativa garantisce la qualità del Nido; deve essere costruita intorno al
bambino, inteso come individuo sociale, competente e protagonista della propria esperienza.
La progettazione è un importante strumento operativo che ci permette di non improvvisare nel
lavoro educativo; essa è anche flessibile, di conseguenza può variare ed essere modificata in
corso d’opera rispetto alle esigenze dei bambini, ai loro tempi di apprendimento ed alle loro
caratteristiche evolutive.
Le principali fasi della programmazione sono le seguenti:
Osservazione del bambino
L’osservazione permette di raccogliere informazioni utili sul bambino e di determinare quali sono i
suoi bisogni, le sue aspettative, le sue ansie e il suo modo di relazionarsi con le persone.
Definizioni degli obiettivi
Gli obiettivi esplicitano i percorsi individuati, questi sono centrati sul bambino e finalizzati alla
conquista dell’autonomia personale, alla conoscenza del proprio corpo, a favorire la coordinazione
socio motoria, a conoscere l’ambiente intorno a sé, ad affinare le capacità grafica, costruttive e
manipolative ed a contribuire alla socializzazione.
Elaborazione delle attività e dei progetti da proporre
L’elaborazione delle attività e dei progetti aiutano il bambino a vivere la routinarietà al nido ed ad
acquisire le prime conoscenze dell’ambiente intorno a sé.
Verifica dei risultati
La verifica ha come fine primario quello di accertare il raggiungimento degli obiettivi formativi
prefissati, verificando la validità e la pertinenza dei tempi, degli spazi e delle procedure utilizzate,
oppure ricercare le cause del loro mancato conseguimento.
LE ATTIVITA’
“Una buona scuola è quella dove il bambino entra pulito e torna a casa sporco: vuol dire che ha
giocato, si è divertito, si è dipinto addosso, ha usato i propri sensi, è entrato in contatto fisico ed
emotivo con gli altri”. (Crepet P.)
Il gioco è la principale attività del bambino e riveste un ruolo formativo determinante per lo sviluppo
della personalità.
Esso nasce da un bisogno interiore che lo spinge a muoversi, ad agire, ad operare sulle cose che
lo circondano ed ad inventare le cose che vorrebbe possedere.
Il gioco è considerato come il modo più naturale di costruire i propri modelli di conoscenza e
comportamento; quindi tutte le attività del Nido sono espresse in forma ludica.
Le attività che vengono proposte ai bambini sono finalizzate a stimolare nuove capacità e
permettono di attivare diversi laboratori:
LABORATORIO DI MANIPOLAZIONE: i bambini hanno la possibilità di scoprire e sperimentare
attraverso i loro sensi, usando materiali diversi (didò, pasta di sale, farina bianca o gialla, sale fine
o grosso, pasta di vari formati, riso, stoffe di varia consistenza, carta, collage, travasi, giochi con
costruzioni di legno, ecc...). Obiettivi: impastare e manipolare (aiutano a scaricare tensioni e
aggressività, forniscono elementi di confronto e di comunicazione) migliorano la coordinazione
oculo-manuale, lo sviluppo della motricità fine e le capacità sensoriali, stimolano la creatività e
incentivano l’autonomia.
LABORATORIO CREIAMO I COLORI: creiamo i colori con cui dipingeremo originali quadri con
yogurt e ingredienti naturali (passata di pomodoro per il rosso, zafferano per il giallo,
basilico/prezzemolo/erba cipollina per il verde, caffè/cacao per il marrone, mirtilli per il viola).
Obiettivi: scoprire che unendo due cose diverse se ne può creare una terza ancora diversa,
riconoscere che da un colore se ne può creare un altro, stimolare il sensi del gusto, dell’olfatto e
del tatto, stimolare la creatività.
LABORATORIO DI CUCINA: diventiamo “minichef” e, partendo da ingredienti semplici, proviamo a
creare dei piatti che poi mangeremo tutti insieme. Obiettivi: impariamo a conoscere i cibi che
mangiamo tutti i giorni, a manipolarli e a creare qualche cosa che condivideremo con i compagni;
perché educazione vuol dire anche condivisione.
LABORATORIO DI FIABE E RACCONTI: lettura e narrazione di fiabe e storie in cui è previsto un
ruolo attivo per il bambino che da semplice ascoltatore diventa narratore….perchè educare è
narrare e narrare è educare…ognuno ha una storia educativa da narrare e una storia narrativa che
ha saputo educarlo. Obiettivi: arricchire il vocabolario, stimolare la creatività e la fantasia dei
bambini; inoltre, il contenuto delle storie consente al bambino di identificarsi con i personaggi, di
provare emozioni e dare a queste un nome.
LABORATORIO DELLE PAURE: conosciamo le paure attraverso i racconti; i bambini sono guidati
dall’educatrice alla scoperta delle paure (del buio, del lupo…) e insieme a loro costruiscono uno
scenario con cui dimostrano che le paure si possono sconfiggere e si può essere sereni. Obiettivi:
aiutare i bambini nella rielaborazione di alcuni dei loro vissuti, stimolarli all’ascolto e alla creatività.
LABORATORIO LINGUISTICO: presentazione e descrizione degli oggetti, lettura di semplici
immagini, racconti di piccole storie e libri cartonati, scoprire i nomi e i versi degli animali, canzoni e
filastrocche. Obiettivi: arricchire il vocabolario, imparare a rispettare il proprio turno e i tempi di
silenzio e ascolto, aumentare la capacità di attenzione e memorizzazione. Inoltre, il contenuto delle
storie consente al bambino di identificarsi con i personaggi, di provare emozioni e dare a queste un
nome.
LABORATORIO DI MUSICA: nel bambino c’è un’innata capacità di comunicare per mezzo del
suono, per lui tutto è strumento, batte le mani, i piedi, scuote gli oggetti alla ricerca dei suoni, dai
quali trae soddisfazione.L’educazione musicale sarà supportata e sviluppata attraverso attività di
ascolto che prevedono la scoperta, la conoscenza e il riconoscimento dei suoni che ci circondano
da quelli esterni fino ad arrivare a quelli del corpo. Attraverso l’ascolto si otterrà una maggiore
capacità di concentrazione e attenzione. Le attività che verranno proposte saranno canti,
filastrocche, giochi di voce ritmici (bum-bum, ta-ta) creare effetti onomatopeici (aereo che vola,
automobile). Obiettivi: educare all’orecchio, alla voce, al senso ritmico, memorizzare canti adatti.
LABORATORIO DEL RICICLO: si raccolgono oggetti che usiamo tutti i giorni e che,
apparentemente, sono non più utilizzabili (bottigliette di plastica, tappi di grosse dimensioni, flaconi
di detersivo ben lavati, cartoni del latte…) e da essi si creano nuovi oggetti. Obiettivi: stimolare la
creatività e la fantasia dei bambini; far comprendere loro che alcune cose che apparentemente non
ci servono più possono, in realtà, tornare ad essere utili.
LABORATORIO “COSTRUIAMO IL NOSTRO ORTO”: a maggio/giugno, quando il tempo ormai lo
permette, usciamo in giardino e ogni bambino pianta un seme in un vasetto che, nei giorni
successivi, cura e innaffia finché non nasce una piantina che, una volta cresciuta porterà a casa e
continuerà a curare insieme a mamma e papà. Obiettivi: far scoprire ai bambini la natura e i suoi
cicli; stimolare la manualità e renderli responsabili, giorno dopo giorno, della crescita di una
piantina.
LABORATORIO “CARTA DI IDENTITA’”: è rivolto ai bambini che vanno alla scuola materna, per
facilitarne il passaggio, e che ormai sono diventati grandi…prevede una serie di incontri in cui si
rivive la storia dei piccoli dal momento in cui erano nella pancia della loro mamma fino agli ultimi
giorni di asilo nido, prima di entrare alla scuola materna; si conclude con la creazione di un libretto,
“Storia di…che diventa grande”, che resterà alla famiglia come ricordo del percorso che si è fatto
insieme. Obiettivi: far provare ai bambini emozioni profonde e intense che scaturiscono dalla
narrazione della loro storia e prepararli al “salto” nel mondo dei bimbi grandi e a quello che faranno
alla scuola materna…Si lega al progetto di raccordo/nido materna che l’asilo nido La Tana dei
Cuccioli di Meda propone alle famiglie e alle scuole per l’infanzia presenti sul territorio.
LATTANTI
COMPOSIZIONE DEL GRUPPO
Il gruppo dei lattanti è composto da MASSIMO 6 bambini di età compresa tra tre mesi e un anno.
I bambini possono essere inseriti in tempi diversi; il periodo successivo all’inserimento serve per
far conoscere “l’universo nido”, con tutto quello che può offrire di bello, stimolante, accogliente e
fantastico.
PROGRAMMAZIONE
Con il gruppo dei lattanti le attività si focalizzeranno sulla routine, sul gioco di scoperta
dell’ambiente e di conoscenza con gli adulti e i bambini, che vivranno con loro questa nuova
esperienza.
Verranno proposte attività semplici attraverso il “Cestino dei tesori” di Elinor Goldsmied, la
manipolazione e la psicomotricità; è uno dei modi più efficaci per incoraggiare i bambini nel gioco e
nell’apprendimento.
Il primo oggetto di gioco per un bebè è il corpo della persona che se ne prende cura; ma ha
bisogno di avere l’opportunità di giocare e di imparare anche quando non riceve l’attenzione
individuale della persona che si prende cura di lei.
La consapevolezza del proprio corpo aumenta quando ciuccia avidamente il suo pugnetto e,
sdraiato sulla schiena, riconosce i propri piedi e le dita; la consapevolezza di queste sue estremità
aumenta quando riuscirà anche a succhiarsi le dita. La coordinazione occhio-mano-bocca segna
un gran passo in avanti ma per essere sviluppata ha bisogno di opportunità per essere esercitata.
Quando i bambini sono alle prese con il cestino dei tesori, l’adulto non è attivo, ma ciò non vuol
dire che mette il cestino accanto al bambino e lascia che si arrangi…il bambino ha bisogno della
nostra presenza interessata che può dare sicurezza nel momento in cui si trova di fronte alla sfida
degli oggetti che forse per la prima volta può prendere in mano.
In qualsiasi esperienza nuova noi adulti abbiamo due tipi di emozioni: siamo curiosi ed eccitati da
una situazione nuova e strana, ma questo fa anche nascere in noi dubbio e ansia.
Non è necessario incoraggiare i bebè a usare il materiale di gioco, basta dare loro l’occasione e lo
faranno; ciò che non si conosce ha sempre un che di minaccioso ed è proprio l’atteggiamento di
interesse dell’adulto ad alleviare l’ansia del bambino in modo da liberare la sua energia per un
intenso godimento.
Il nido rappresenta una novità e il ruolo delle educatrici è quello di adattare continuamente
l’ambiente ai loro bisogni. Si instaura un rapporto affettivo e di comunicazione che con i bambini
così piccoli è fatto di sguardi, contatto fisico, rassicurazione.
ROUTINE
Nei momenti di routine (accoglienza, pappa, nanna, cambio) si cura in modo particolare la
relazione individualizzata adulto-bambino; il bambino anche in altri momenti, ma soprattutto in
questi ha modo di percepire che “quello spazio e quel tempo” è dedicato esclusivamente a lui.
ATTIVITA’
Le attività strutturate proposte saranno basate sull’esplorazione di materiale di vario genere: legno,
stoffe, spazzole, pon-pon di lana…con particolare attenzione a tutto ciò che può stimolare i cinque
sensi.
PSICOMOTRICITA’
Giocheremo con il corpo in un percorso di crescita motoria e fisica, utilizzando una piscina piena di
palline colorate e altro materiale morbido, palle, palline, pezzi di stoffa, materassini, cuscini e
scatole.
PICCOLI
COMPOSIZIONE DEL GRUPPO
Il gruppo dei piccoli è composto da max 8 bambini fra i 12 e i 18 mesi. A quest’età, arricchito dalle
precedenti esperienze, il bambino inizia ad organizzare le proprie attività di gioco e dare libero
corso alla propria creatività. Alcuni bambini iniziano a usare materiali più strutturati rispetto a quelli
usati in precedenza:
Lo scivolo
Casse (casse di legno quadrate di ca 60 cm da lato, con un buco su un lato per poter strisciare
dentro e fuori)
Una cassetta dentro l’altra
Sono utilizzate per entrarci, sedersi dentro, uscire, essere spinti…possono essere usate come
supporto durante i primi passi; alla cassetta più grande può essere fissata una corda per
permettere all’adulto di tirarla e far fare un giro al bambino. Non devono avere ruote perché
sarebbe difficile controllarne l’uso da parte dei bambini
Mattoni vuoti (grosse costruzioni)
Il carrello per camminare
Una grande e semplice scatola infila oggetti, per infilare cubi, cilindri…
Nel momento in cui i bambini iniziano a muoversi e ad avere una concezione diversa dello spazio,
si inizia a proporre loro il “gioco euristico”, che consiste nel dare a un gruppo di bambini, per un
periodo di tempo definito, in un ambiente controllato, una grande quantità di oggetti diversi e
contenitori di diversa natura con i quali possano giocare liberamente senza l’intervento dell’adulto.
Il “gioco euristico” è basato sull’esplorazione di materiali atti a stimolare tutti i sensi; tale materiali
sonò predisposti in scatole/sacchette e rinnovati periodicamente per permettere ai bambini una
scelta varia e diversa ogni volta. Attraverso il gioco euristico e l’utilizzo di materiale di recupero, il
bambino ha la possibilità di sviluppare la fantasia, affinare il tatto, la vista e l’udito
ATTIVITA’
Le attività strutturate proposte apriranno la mente del bambino alla conoscenza dei colori, del
corpo, degli animali e a competenze quali lo sfogliare, il colorare, il dipingere.
MEDI
COMPOSIZIONE DEL GRUPPO
Il gruppo dei piccoli è composto da max 8 bambini fra i 18 e i 24 mesi. A quest’età, arricchito dalle
precedenti esperienze, il bambino è ormai in grado di organizzare le proprie attività di gioco e dare
libero corso alla propria creatività; tendè a giocare individualmente e ad usare la propria
immaginazione, prima imitando i gesti degli adulti, poi organizzando il proprio “fai da te”.
Col passare dei mesi il bambino si avvia a diventare un piccolo “essere indipendente”, pronto ad
affermare quotidianamente la propria personalità nel mondo degli adulti. Si formano i piccoli gruppi
di gioco e di “lavoro”: il bimbo compie i primi passi verso la socializzazione.
ATTIVITA’
Si continua a proporre le attività strutturate che si proponevano ai piccoli utilizzando però nuovi
strumenti per affinare le abilità e le competenze già acquisite; proposte apriranno la mente del
bambino alla conoscenza dei colori, del corpo, degli animali e a competenze quali lo sfogliare, il
colorare, il dipingere.
GRANDI
Il gruppo dei grandi è formato da max 8 bambini tra i 24 mesi e i 36 mesi. In questa fascia d’età il
bambino ha acquisito molte competenze psicomotorie emotivo e relazionali e di motricità fine.
Le routine, le attività e i giochi proposti dalle educatrici sono mirate al consolidamento della fiducia
in se stessi, dell’autostima e della sicurezza di sé per la conquista di un’autonomia sempre più alta
e di una buona capacità di rispetto delle regole ed egli altri, anche in vista del futuro inserimento
alla scuola dell’infanzia.
ATTIVITA’
Una grossa novità per i bambini di questa fascia di età è la proposta del “gioco di finzione”.
Un bambino di due anni a casa può imparare tantissimo osservando e partecipando al lavoro
“vero” che viene svolto per gestire una casa; al nido può perdere questa esperienza perché per le
educatrici è difficile coinvolgere i bambini quando curano e mettono in ordine una stanza. Pertanto
si crea un angolo dove si tiene come attrezzatura permanente una casetta ben allestita e un’area
per il travestimento.
A questa età, inoltre, il bambino si diverte a scoprire come si comportano le varie sostanze
versandole, picchiettandole, impastandole, bucandole e manipolandole; solo in seguito inizierà ad
usare gli attrezzi. E’ un’importante fase esplorativa che deve essere favorita dalle educatrici.
Anche i giochi con l’acqua si fanno più articolati dopo i due anni e quando il bambino ha acquisito
una maggiore abilità possono servire per attività più utili come lavare gli oggetti del materiale di
gioco.
Verso i tre anni i bambini possono usare semplici attrezzi e imparare diverse tecniche; es un
gruppetto di bambini (sotto il controllo dell’educatrice) può tagliare la frutta per fare una
macedonia, spremere il succo di alcuni frutti, usare le forbici con le punte arrotondate, impastare,
infilare perline (e così anche avere la soddisfazione di vedere un lavoro terminato).
PROGETTO: I COLORI
Il progetto intende aiutare i bambini a sviluppare le capacità sensoriali e percettive, ad arricchire il
repertorio linguistico, ad utilizzare attività grafiche, pittoriche e manipolative.
Lo scopo è quello di mediare tra creatività e tecnica, offrendo la possibilità di iniziare ad accostarsi
ad alcune tecniche e di sperimentarle.
Prevede, inoltre, la lettura del libro “Piccolo blu e piccolo giallo”, la cui rielaborazione porterà alla
costruzione di un libro per ogni bambino.
La realizzazione del progetto andrà da gennaio a marzo 2015, con raccolta e produzione di
materiale, attività svolte con i bambini, osservazioni, costruzione del libro.
Il primo criterio che ha ispirato l’idea del progetto è quello che un percorso didattico deve nascere
dagli interessi dei bambini, proponendo un’attività attraente, in cui essi possano trovare il gusto
della sorpresa e della novità.
La scelta di lavorare con il colore è motivata dal constatare l’entusiasmo con cui di solito i bambini
svolgono le attività pittoriche. Il bambino che dipinge fa qualcosa di più che esercitarsi in una libera
manipolazione e in una sperimentazione con il colore e con la forma: organizza le proprie energie,
comunica, risolve problemi, verifica conoscenze: insomma compie esperienze e si sviluppa, perciò
si educa.
E’ sempre presente nei bambini la curiosità verso i colori, che utilizzano anche come possibilità di
relazioni e di contatti con i coetanei.
Attraverso il colore si offre una grossa opportunità espressiva: i bambini lo utilizzano prima per
una ricerca e una percezione dello spazio, poi come espressione di emozioni, stati d’animo, vissuti
personali. Nelle macchie e nei segni che lasciano sul foglio, i bambini vedono mille cose
fantastiche, che comunicheranno poi attraverso il linguaggio.
I bambini lavorano a piccoli gruppi (max 7 bambini per volta), con due educatrici, due giorni a
settimana. Tutto ciò che occorre (fogli, colori, strumenti,ecc…), è a portata di mano delle
educatrici, evitando il rischio di frammentare e rompere la continuità e la fluidità dell’esperienza.
Si ritiene importante sottolineare che l’organizzazione chiara dello spazio durante le attività facilita
la comprensione della funzione dei vari oggetti e il loro uso corretto.
Le educatrici sono pronte a rispondere alle richieste del bambino attraverso un atteggiamento di
ascolto, senza esprimere giudizi e valutazioni sul lavoro; la consegna verbale non sempre è
presente e, quando lo è, cerca di essere chiara ed essenziale.
L’utilizzo di un materiale comune comporta delle riflessioni sul rispetto per lo spazio e per il lavoro
degli altri.
In ogni esperienza i bambini esplorano e conoscono le possibilità d’uso di un solo strumento
nuovo. I suggerimenti sul loro uso, quando il bambino dimostra di non sapersela sbrigare da solo,
sono necessari, e devono richiamare l’attenzione del bambino su certe proprietà dei materiali e
degli strumenti, ad assisterlo per ricavare da essi i migliori risultati attraverso un controllo sempre
più sicuro. L’uso del colore e di tecniche diverse permette di ottenere diversi effetti visivi e
sensoriali: questo consente ai bambini di riconoscerli, di differenziarli e di dimostrare le loro
preferenze.
Si utilizzeranno i seguenti materiali:
• tempera liquida di colore giallo e blu
• pennelli di varie dimensioni
• fogli di carta bianca e di carta velina
• spugne
• nebulizzatore
• plance di legno compensato (o cartoncino spesso)
• stoffa
Per realizzare il progetto i bambini lavoreranno con diversi materiali: colori, carta, pennelli, spugne,
rulli, pennarelli, plance di compensato, spruzzini…
In una prima fase del progetto si analizzerà la storia originale: “Piccolo blu e piccolo giallo” di Leo
Lionni, modificata e resa più breve e più semplice, tenendo conto dell’età dei bambini.
La lettura del racconto si farà quotidianamente, durante l’attesa del pasto e dopo la merenda,
avvalendoci di schede (preparate in precedenza dalle educatrici), attaccate alla parete, che
riproducono la storia in sequenza.
L’interesse suscitato dalla lettura della storia permetterà, giorno dopo giorno, un coinvolgimento
sempre maggiore dei bambini, portandoli a ricordare personaggi e sequenze del racconto. Ogni
bambino condividerà questa esperienza con tutti i compagni, imparando sia ad ascoltare che a
riconoscere e denominare i colori.
Se possibile, faremo realizzare da uno dei tanti falegnami di Meda dei quadrati di compensato,
necessari per costruire i libri (uno per ogni bambino), composti da 7 “pagine” ciascuno. Altrimenti si
utilizzerà del cartoncino spesso.
Si faranno le fotocopie delle frasi scelte dal libro “Piccolo blu e piccolo giallo”, che poi si
incolleranno sul compensato/cartoncino.
Utilizzando poi carta adesiva di colore giallo, blu e verde, le educatrici taglieranno immagini che i
bambini attaccheranno sui quadrati di compensato/cartoncino, riproducendo ogni pagina del libro.
Tempi e modi di attuazione
Periodo: dal 19 gennaio 2015 per circa due mesi
Giorni: martedì e giovedì
Gruppi: 7 bambini per volta
Durata attività: 30 minuti (10/10,30)
N. adulti: 2 educatrici
Per il questo lavoro ci siamo ispirate al libro “Piccolo blu e piccolo giallo” di Leo Lionni .
Per costruire i nostri libri useremo: compensato/cartoncino spesso, colla, carta adesiva, fogli
bianchi, cordoncino, rocchetti di legno.
Una volta costruiti i libri, inizieremo con le attività artistico/espressive: pittura verticale, rochas,
plance di compensato/cartoncino spesso, spugne, nebulizzatore; attività con tessuto e carta velina.
Le caratteristiche di una materia colorante come la tempera sono rappresentate dall’essere una
sostanza coprente, fluida ma non troppo, che consente di ottenere tracciati precisi e netti, che i
bambini imparano facilmente a controllare.
Con fogli e pennelli
Vengono attaccati ad una parete alcuni fogli bianchi e grandi, posti in senso verticale. Si invitano i
bambini a disegnare, usando pennelli di varie dimensioni, con la seguente consegna: “Questa
carta è bianca, vorrei che diventasse tutta blu e gialla”
Le spugne e i timbri creano effetti e combinazioni di forme sorprendenti, lasciando un’impronta
larga con un’intensità cromatica diversa. Vi è inoltre l’approccio alla mescolanza dei colori (blu e
giallo, insieme, formano il colore verde).
Con le spugne
Vengono sistemati sul pavimento diversi fogli di carta da pacco bianca, si preparano i barattoli di
colore a tempera e alcune spugnette. Si chiede ai bambini di cambiare spugna ogni volta che
desiderano variare il colore da usare.
Con i timbri
Con le plance di compensato ogni bambino realizzerà timbri, impregnandole di colore.
Pittura verticale
Stoffa e nebulizzatore
Si useranno teli bianchi grandi di stoffa e due nebulizzatori, di cui uno riempito con tempera diluita
di colore giallo, e l’altro con tempera diluita di colore blu. Ogni bambino utilizza alternativamente i
due nebulizzatori.
Macchie di colore
Ogni bambino ha a propria disposizione un foglio, e condivide con i compagni l’uso di alcuni
pennelli e delle tempere gialla e blu. Finita l’ attività, l’educatrice piega a metà i fogli dipinti, poi li
riapre, facendo notare ai bambini che i loro disegni sono cambiati, “trasformati” rispetto a prima.
Carta tessuto
I bambini dipingono con il pennello su carta tessuto (giallo e blu), poi il disegno ottenuto viene
lavato e lasciato asciugare, per ottenere l’effetto “stropicciato”.
Carta velina
Viene bagnata nel colore, e successivamente strofinata su foglio bianco, ottenendo così un effetto
acquarello.
Poiché il progetto prevede la conoscenza di strumenti, il linguaggio verbale delle educatrici durante
le attività è contenuto, per lasciare il tempo all’attesa e alla sorpresa: si cerca di non anticipare o
esaurire spiegazioni.
Per un rispetto reale del bambino si intende lasciare ampio spazio alla variabilità individuale e
lasciare a ciascuno il tempo necessario per provare, sperimentare e tracciare senza essere
giudicato.
In un momento immediatamente successivo, alla fine di ogni esperienza, si riserverà dello spazio
per la scrittura delle osservazioni; ciò, pur rappresentando un limite, indica che la priorità viene
data alla presenza con i bambini per tutta la durata dell’attività. La scelta è quella di “condividere”
tutti i momenti dell’esperienza.
Si crede che questa esperienza sarà molto stimolante e positiva, perché permetterà alle educatrici
di osservare l’espressività dei bambini attraverso le diverse tecniche grafiche proposte, e di vedere
la maturazione delle loro esperienze cognitive, con l’uso del colore come elemento fondamentale
per la loro creatività e la rappresentazione del loro mondo interiore.
I bambini, a nostro parere, si arricchiranno dal punto di vista delle loro potenzialità espressive,
usando gli “strumenti” a loro disposizione in modo gratificante per la loro crescita interiore.
PROGETTO: ENGLISH FOR TODDLERS
E’ un progetto che pensiamo permetterà i bambini “grandi” (da due anni in su) ad avvicinarsi
all’inglese. E’ stato messo a punto e sarà condotto da una persona che “mastica” l’inglese come
l’italiano, e che ha cresciuto la sua bambina nel bilinguismo.
Non siamo un nido bilingue…o non lo siamo ancora…. ma pensiamo che possa essere un
progetto molto stimolante e che, di certo, alla fine, i nostri bimbi “porteranno a casa” qualche
piccola competenza linguistica.
Tempi e modi di realizzazione
Il progetto partirà ad ottobre/novembre e si concluderà a maggio; avrà cadenza settimanale
(sempre lo stesso giorno della settimana e sempre alla stessa ora)…è più di un semplice
laboratorio della durata di pochi incontri, è un percorso per acquisizione di competenze; il modo in
cui è strutturato e la cadenza settimanale abbattono il rischio della noia e/ o della disaffezione alla
materia, non confondono coloro che hanno difficoltà nella produzione italiana, stimolano
sufficientemente la curiosità verso la lingua inglese che verrà comunque approfondita nel
procedere della carriera scolastica.
Prima di inviare, sarà necessario valutare la composizione del gruppo (bambini bilingue, bambini
che parlano italiano ma hanno uno o entrambi genitori stranieri, bambini già esposti dai genitori a
stimoli linguistici differenti dall’italiano). E, durante gli incontri, fosse sempre presente la medesima
educatrice in modo da poter concordare in divenire la struttura interna dei singoli incontri a
seconda delle reazioni dei bambini.
Proposta formativa
Ottobre
1) Incontro di gioco per conoscerci e introdurre la materia (Previsto materiale)
2) Chi sono? (strategia base per presentarsi col proprio nome e dire la propria età)
3) Halloween (Cos'è? Come si festeggia? Previsto materiale)
4) Revisione incontro 2, l'alfabeto (Previsto materiale)
Novembre
1) Numeri (Acquisizione vocabolario. Previsto materiale)
2) Revisione incontro 1 e l'alfabeto
3) Oggetti comuni (Acquisizione vocabolario. Previsto materiale)
4) Revisione incontro 3
Dicembre
1) L'inverno (Acquisizione vocabolario. Previsto materiale)
2) Babbo Natale (Chi è? Cosa fa? Previsto materiale)
3) Natale (Tradizioni e usi. Previsto materiale)
4) Canti di Natale (Previsto materiale)
n.b.: in caso non potessimo svolgere questi temi liberamente per presenza di altre religioni
concorderemo un'altra linea
Gennaio
1) Le parti del corpo (Acquisizione vocabolario.Previsto materiale)
2) Gioco mirato per la revisione dell'incontro 1
3) Ripresa del tema dell'alfabeto e dei numeri (Previsto materiale)
4) Gioco mirato per la conclusione del vocabolario del tema all'incontro 3
Febbraio
1) San Valentino (Cos'è? Come si festeggia?)
2) Gioco mirato per la preparazione di biglietti celebrativi del punto 1 (Previsto materiale)
3) Cartoni animati (Previsto supporto che revisioni numeri, oggetti e alfabeto)
4) Cartoni animati (Previsto supporto che revisioni numeri, oggetti e alfabeto)
Marzo
1) Parti del corpo, ripresa (Previsto materiale)
2) Revisione dell'incontro 1 (Previsto materiale)
3) Pasqua (Previsto materiale)
4) Pasqua (Previsto materiale)
Aprile
1) Primavera (Acquisizione vocabolario. Previsto materiale)
2) Revisione incontro 1
3) Meteo (Acquisizione vocabolario. Previsto materiale)
4) Revisione incontro 3
Maggio
1) Giochi inglesi
2) Canzoni
3) Prova di produzione autonoma
4) Prova di produzione autonoma
PROGETTO: PSICOMOTRICITA’
La pratica psicomotoria è un itinerario di maturazione proposto ai bambini al fine di favorire lo
sviluppo del pensiero e della personalità. La conduttrice della sedute, fornisce un nutrimento
emotivo attraverso un comunicazione autentica, l’ascolto empatico, l’interesse e il piacere di
condividere con il bambino il gioco. Provvede a strutturare l’ambiente delimitando gli spazi e
distribuendo materiali, al fine di consentire ai bambini di sperimentare il proprio corpo, di vivere la
propria espressività psicomotoria in un ambito protetto e stimolante. Inoltre, favorisce il passaggio
dal gioco spontaneo ad un gioco sempre più definito ed organizzato, legato ai bisogni del gruppo e
a quelli del singolo bambino.
I destinatari di questo progetto sono i bambini di età compresa tra i 16/18 mesi e i 3 anni, divisi in
gruppi di massimo 8 membri. Avrà una durata di circa due mesi: si prevedono 7/8 incontri a
cadenza settimanale, della durata di 1 ora. Si svolgerà nella seconda parte dell’anno.
Questi gli obiettivi che ci prefiggiamo di raggiungere:
- Integrare ogni bambino nel gruppo di cui fa parte.
- Stimolare la comunicazione e la relazione con gli altri, bambini e adulti, che fanno parte del
gruppo.
- Utilizzare lo spazio come espressione di sé e di movimento.
- Scoprire il proprio corpo con consapevolezza mirando all’autostima.
-Favorire lo sviluppo della creatività attraverso la valorizzazione dell’esperienza stessa.
-Facilitare l’integrazione delle capacità motorie, relazionali, emotive e cognitive.
- Acquisire e consolidare il riconoscimento e la regolazione dei propri stati emotivi.
Lo spazio verrà predisposto per suscitare curiosità nei bambini che, con i loro tempi, potranno
utilizzare i materiali presenti nella stanza. Attraverso di essi sarà possibile stimolare i sensi: colori,
consistenze, profumi, musiche saranno i compagni di un viaggio alla scoperta del proprio corpo.
Dopo un primo momento di sperimentazione libera ed individuale orientata, i partecipanti saranno
chiamati a svolgere delle attività guidate e coordinate in modo più direttivo dall’educatrice, per il
conseguimento degli obiettivi specifici dell’incontro.
PROGETTO: AMICO CIBO, percorso di educazione alimentare
PREMESSA
Il cibo è veicolo della relazione madre e figlio e assume fin dai primissimi istanti di vita una
notevole importanza per quanto riguarda lo sviluppo fisico, psicologico e sociale della persona.
Attraverso il nutrirsi e l’alimentarsi, infatti, si sviluppano le basi psicologiche dell’identità e della
personalità, poiché la soddisfazione del bisogno permette la crescita e l’inizio dello scambio con
l'ambiente esterno.
OBIETTIVI
• Avvicinare i bimbi ad alimenti che dovrebbero essere alla base della loro alimentazione
(latte, frutta e verdura), stimolando la loro fantasia e il consumo dei suddetti alimenti.
• Sensibilizzare la famiglia ad una corretta alimentazione e una corretta alimentazione e
comportamenti nel rapporto dei bimbi con il cibo.
• Analizzare i correlati emotivi del cibo e individuare strategie per una corretta educazione
alimentare promuovendo il benessere fisico.
• Far conoscere al bambino alcuni tipi di frutta e verdura, farli giocare con diverse
consistenze e diversi colori.
• Fornire alla famiglia principi di sana alimentazione.
• Come sostenere un rapporto sano con il cibo.
DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’
Si prevede un percorso educativo di 6 incontri di un’ora circa ciascuno, fatto di esperienze
in cui il bambino è protagonista attivo nella sua dimensione cognitiva, corporea, emotiva e
relazionale. Gli incontri si articoleranno in:
1 incontro: introduzione al percorso e lettura di una storia sugli alimenti
2 incontro: la frutta; trasformiamo una mela in diverse consistenze (fettine sottili, cubetti,
mela grattugiata, mela frullata..) e creiamo un sole con l’ananas
3 incontro: la verdura; creiamo un pagliaccio usando carote grattugiate, olive, pomodori;
disegnamo una casetta con i fagiolini
4 incontro: il pesce; impastiamo e modelliamo un pesciolino di patate e tonno
5 incontro: il diario di viaggio; per ogni partecipante si crea un diario di viaggio con le foto
degli elaborati e il ricordo delle emozioni vissute
6 incontro: cuciniamo con mamma, papà o nonni; un sabato mattina i bambini
preprareranno insieme a mamma o papà o un nonno uno spuntino dolce o salato
Il progetto si articolerà in 6 incontri da Marzo a Maggio.
E’ previsto, nel corso del laboratorio, un incontro serale con le famiglie in cui si parlerà di
alimentazione.