L`argento di Pizzamiglio e il bronzo della

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L`argento di Pizzamiglio e il bronzo della
LE NEWS
DELLO
SPORT
Roma 7 luglio 2015- n. 105
UNIVERSITARIO
Ufficio Stampa
L’argento di Pizzamiglio e il bronzo della
De Memme arricchiscono il bottino in vasca
Per l’Italnuoto è prolifica la quarta giornata di gare
ai 28esimi Giochi Universitari. La Nazionale azzurra
aggiorna con un argento e un bronzo il suo bottino
di podi dopo che le competizioni in vasca al Nambu
University Acquatics Centre sono giunte oltre il giro
di boa del programma. Così dopo le prime tre medaglie dopo tre giorni, ne sono arrivate altre due. Da due
nuotatori già a podio in carriera all’Universiade: Stefano Pizzamiglio – secondo nei 50 dorso – e Martina
De Memme, terza nei 400 stile libero.
La doppia carta azzurra nella finale dei 50 dorso
maschili regala all’Italia una nuova medaglia d’argento nel dorso – ci aveva già pensato Christopher
Ciccarese nei 100 metri - alla spedizione universitaria in Corea del Sud. Stavolta il merito è tutto del
23enne Stefano Pizzamiglio già bronzo nell’edizione
2013. Il milanese allenato da Fabrizio Bastelli all’Azzurra 91 di Bologna e tesserato anche per le Fiamme
Oro, giunge al secondo posto. Il titolo 2015 va al
giapponese Junya Hasegawa capace di vincere col
notevole crono di 25’’25, mentre il milanese è brillantemente d’argento in 25’’43, davanti per 6 centesimi
al russo Nikita Ulyanov. Sesto – entrato in finale col
secondo tempo - Matteo Milli che percorre la sua vasca in 25’’61, peggiorando però il tempo nuotato in
semifinale – 25’’19 – che gli sarebbe valso una medaglia pesante.
In precedenza, la campionessa in carica Martina de
Memme (secondo crono d’ingresso) e Martina Caramignoli (penultimo), avevano animato la prima finale della serata coreana dei 400 stile libero. La statunitense Leah Smith parte molto velocemente. Mentre la
toscana risale gradualmente senza perdere contatto
in maniera eccessiva dalla testa, mantenendosi intorno ai 2 secondi dalla prima. L’azione della Smith
non cala col passare delle vasche, ma l’azzurra ai 300
metri si avvicina alla seconda americana, Lindsay
Vrooman. Per la vittoria è notevole il 4’05’’29 della
ventenne Smith che le vale il quarto crono mondiale nel ranking di questa stagione e, assieme alla prestazione della connazionale, anche la doppietta made
in Usa. Martina De Memme non riesce a recuperare
a sufficienza sulle due nordamericane per insidiarle
ed è comunque senza problemi terza e di bronzo,
confermandosi comunque sul podio dell’Universiade
su questa distanza. In 4’08’’95 non va lontana dal suo
personale – 4’07’’69 - realizzato a Kazan nella gara
vincente di due anni fa. In ogni caso la portacolori
dell’Esercito e della Nuoto Livorno trova il suo terzo
crono all-time sulla distanza. La Caramignoli, oro nei 1500 stile libero di ieri, chiude in settima piazza nuotando in 4’15’’01.
Dopo l’exploit tra batterie e semifinale, con tanto di personal
best conquistato in 1’56’’40, Francesco Pavone si ripete nella finale dei 200 farfalla. Il ligure tesserato per Andrea Doria ed Esercito
finisce ai piedi del podio, in quarta posizione. Vince l’imprendibile
russo Evgeny Koptelov in 1’54’’70. Ma l’1’56’’18 dell’azzurro è una
vera gemma, perché il suo crono che abbatte il primato personale di
altri 22 centesimi ed è ben al di sotto del limite federale d 1’56’’4 imposto da Federnuoto per qualificarsi ai Mondiali di Kazan. A questo
punto una sua integrazione all’organico per la Russia sembra probabile. Il bronzo – andato al giapponese Umemoto - per l’azzurro sfuma
per soli 6 centesimi dopo un’ottima seconda metà di gara (1’00’’76).
Secondo, ma più avanti rispetto a questi ultimi due, il nipponico Yajima. Notizie incoraggianti e tre qualificazioni per le finali
di domani arrivano dalle semifinali del martedì coreano.
Molto bene Elena Di Liddo. La pugliese dell’Aniene – che
sarà “mondiale” dopo un brillante Settecolli 2015 – si
conferma in ottima condizione nei “suoi” 100 farfalla.
Con Marco Belotti (49’’84 al mattino in batteria) e l’emiliano Mattia Dall’Aglio (49’’96) abbiamo visto un altro
“doppio azzurro” in semifinale, stavolta nella gara regina
dei 100 stile libero. Le semifinali dei 200 rana femminili erano molto attese per testare la condizione di Ilaria
Scarcella, neo 22enne genovese reduce dal primato personale nei 100 di ieri e legittimamente in corsa per un
possibile inserimento nella rosa azzurra per Kazan. La
Fangio è terza in2’28’’12, mentre la Scarcella è quinta
in 2’28’’80. Nella graduatoria finale di qualifica, avanza
solo la prima alla finale in programma domani con il settimo crono complessivo. Ilaria è decima e seconda tra le
escluse. ( Fonte: Federnuoto)