N.12 10 Maggio - Confcommercio Venezia

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N.12 10 Maggio - Confcommercio Venezia
N. 01 - 24 aprile 2012
N. 12 - 10 maggio 2012
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momento in cui la tendenza eccessivo
permangono
ad
generalizzata sembra essere occupare posizioni determinate:
quella
di
sottrarsi
alle cambiare casacca non basterà a
responsabilità,
lasciando modificare lo stato delle cose. La
prevalere le voci di rimostranza e consapevolezza
che
il
dissenso.
mutamento di direzione che deve
Proprio ora, e con forza, come avvenire è di respiro nazionale, ci
di Massimo Zanon,
Associazione di categoria che è la induce a chiedere da parte
Presidente
più
grande
rappresentanza governativa interventi concreti,
Confcommercio Unione Venezia
d’imprese d’Italia, ci sentiamo chiari e veloci, ad esigere risposte
investiti del dovere di costituire che lascino intravedere un
Testo I risultati delle elezioni
un punto di riferimento per le progetto strutturato per la
hanno reso evidente la crisi nella
imprese del terziario della ripresa.
quale
versano
i
partiti
regione che, disorientate dalla Le asserzioni della politica non
tradizionali, che hanno visto
più.
La
vera
destrutturazione della politica convincono
diminuire drasticamente i propri
alla quale stiamo assistendo, opportunità di sviluppo del Paese
consensi a fronte di un aumento
cercano in noi le risposte che può essere rintracciata solo nel
generalizzato dell’astensionismo
altrove stentano ad ottenere. Di valore delle imprese, quelle
e del voto di protesta.
questa responsabilità ci facciamo imprese tanto spesso agli onori
Assistiamo preoccupati a questa
carico
con
consapevolezza, delle cronache per episodi
fase storica incerta, che trova
ma
raramente
investendo
sul
naturale negativi,
un’ulteriore
espressione
confronto che abbiamo con le riconosciute come portatrici sane
nell’attuale
scompaginazione
Istituzioni, affinché nella nostra di benessere, floridezza, lavoro.
della politica. Preoccupati: ma
Italia non vengano deluse le Sono le nostre aziende, quelle del
non certo inermi e passivi. Ancor
aspettative di ricomporre quei nostro territorio, che muovono
più sentiamo vivo il nostro ruolo
necessari equilibri che oggi nei l’economia
e
ci
lasciano
di fondamentale intermediazione
partiti appaiono disgregati.
intravedere una via di fuga: non è
tra Istituzioni ed imprese, nel
Troppe le persone che da tempo possibile che una realtà tanto
preziosa venga additata un
giorno come il principale male
d’Italia ed il giorno dopo come la
sua unica speranza.
La grande paura per le aziende
oggi è costituita dagli indugi e
dagli attendismi dell’immobilismo
istituzionale, che perdurano
nonostante
i
costi
della
burocrazia
continuino
ad
aumentare, a dismisura e senza
sosta. Se noi dovremo essere gli
Elezioni:
la politica non
convince più
1
interpreti di queste istanze
imprenditoriali nei confronti delle
Amministrazioni, ben venga, il
ruolo
ci
è
proprio
e
tradizionalmente familiare. Ma
non esiteremo a renderci garanti
di fronte alle imprese, ed in
specie di fronte alle piccole e
medie imprese del Veneto, anche
della
reale
esigenza
di
cambiamento alla quale, sinora,
le debolezze e le destrutturazioni
della politica non hanno dato
risposta alcuna.
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Ritorna “Il Fiore in
Tavola”
Al via dal 25 maggio
la rassegna
floro-eno-gastronomica
di Confcommercio
Unione Venezia
Confcommercio Unione Venezia,
in collaborazione con Fipe,
Federfiori e AIS, presenta la
seconda edizione della rassegna
floro-eno-gastronomica “il fiore
in tavola”: undici serate, in
altrettanti rinomati ristoranti
della provincia di Venezia, nelle
quali conoscere e degustare i
fiori, non solo a centrotavola, ma
anche nel piatto e nel calice.
Da Chioggia a Jesolo, da Venezia
a Caorle, passando per Mestre, la
Riviera del Brenta e Portogruaro,
ristoratori, fioristi e sommelier si
sono uniti per far conoscere e
assaggiare con gli occhi, con la
bocca e con il naso qualcosa di
unico, un menù di piatti ricercati,
abbinati a grandi vini del
territorio,
presentanti
in
un’atmosfera suggestiva. Per
trascorrere una serata speciale e
salutare l’estate a tavola con un
fiore.
“In un difficile periodo di crisi
come l’attuale – commenta il
Direttore Provinciale dell’Unione
Veneziana Danilo De Nardi – fa
ben sperare che alcuni tra i
migliori ristoratori e fioristi della
provincia si siano messi ancora
una volta in gioco, anche con
proprie risorse, per proporre al
pubblico
una
serata
gastronomica che coniuga ricerca
della qualità, della bellezza e
dell’innovazione al servizio dei
clienti. ”
Massimo Zanon Presidente Provinciale Confcommercio rivolge
un ringraziamento particolare a
Venezia@Opportunità, azienda
speciale
della
Camera
di
Commercio di VeneziaFidimpresa
ed Ente Bilaterale Turismo
Spiagge sponsor, senza i quali
questa bella iniziativa non si
sarebbe potuta realizzare.
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Semplicità,
fa rima con
competitività
Semplificare è urgente: a
partire dalla piena operatività
degli Sportelli Unici
“Non è possibile continuare ad
avere una burocrazia pastosa e
fuori dal tempo, mentre ci si
riempie la bocca di concorrenza e
sviluppo” – dice Massimo Zanon,
Presidente di Confcommercio
Unione Venezia – “Bisogna che
le Pubbliche Amministrazioni
mettano a regime anzitutt gli
Sportelli Unici e che le pratiche
presentate da aziende e cittadini
abbiano tempi certi “ . Che la
burocrazia costituisca un costo
sempre più rilevante e quindi una
sottrazione di risorse per tutta la
cittadinanza, dal mondo del
lavoro ai cittadini, è un dato
risaputo. “Ma che poi si
moltiplichino le leggi – continua
Zanon - per semplificare mentre
si fanno entrare dalla finestra
obblighi, controlli e verifiche
doppie e triple è un’assurdità
soprattutto se si vuole poi
parlare di concorrenza”.
Anche in questo caso poi le
grandi aziende, che possono
dotarsi di personale ed uffici
appositi o possono comunque
permettersi
di
acquistare,
terziarizzando, servizi per far
seguire
gli
adempimenti
burocratici,
rimangono
avvantaggiate
rispetto
alle
piccole imprese: “ Un’impresa
familiare o con pochi dipendenti
– dice allarmato Massimo Zanon
– e penso ad un negozio, ad un
bar o a un piccolo artigiano
dovrebbe di fatto chiudere
l’azienda per recarsi ogni giorno
in qualche ufficio, sperando di
non incappare, per la complessità
delle norme spesso quindi in
buona fede, in un contenzioso:
un costo umano e sociale non più
sostenibile”.
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