di Bella di Santa Sofia - Accademia Araldica Nobiliare Italiana

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di Bella di Santa Sofia - Accademia Araldica Nobiliare Italiana
di Bella di Santa Sofia
Baroni e Conti di Santa Sofia (mpr.); Baroni di Cavachi (mpr.);
Signori di Rivisco (m.); Don e Donna.
Arma antica: spaccato, con la fascia d'oro sulla partizione: nel 1°
d'azzurro a tre stelle di otto raggi ordinate d'oro; nel 2° d'azzurro a
tre bande d'oro. Motto: ACQUIRIT EUNDO VIRES.
(Arma antica)
Arma del ramo di Castelvetrano: spaccato, con la fascia d'oro
sulla partizione: nel 1° d'azzurro a tre stelle di sei raggi ordinate
d'oro; nel 2° d'azzurro a tre bande d'oro.
Motto: ACQUIRIT EUNDO VIRES.
Armi rappresentate nel Blasonario Generale Italiano.
Famiglia iscritta nel Registro della Nobiltà Italiana.
Famiglia accolta nel Corpo della Nobiltà Europea, le cui Armi
risultano raffigurate nel Nobiliario di Sicilia e nell'Albo d'Oro
delle Famiglie Nobili e Notabili Europee. Famiglia feudale tra
le più antiche ed illustri della Basilicata nel Regno di Napoli,
passata poi in Sicilia e residente in Messina, Castelvetrano,
Roma, Cinisello Balsamo, Seregno, Milano. Il capostipite
documentato della Casata è Riccardo, nato nel 1160 c., figlio del
(Arma del ramo di Castelvetrano)
giudice Giovanni de Salvia. Detto Riccardo, Signore di Rivisco
e di Santa Sofia, insieme a Pandolfo, Alessandro e Pietro, prese
parte alla terza crociata (1189-1192) ed ottenne da Re Guglielmo II d'Altavilla, con Privilegio del
13 marzo 1186, il titolo di Barone di Santa Sofia (in località Bella, oggi in provincia di Potenza). Il
figlio Guglielmo, nato nel 1198, lasciò alla sua morte il feudo di Rivisco al figlio Alemanno (ramo
estinto con Simone, giurato) ed il feudo di Santa Sofia al figlio Iacopo. Da quest'ultimo discese
Giovanni, nato nel 1250, che figura tra i Cavalieri della città di Piazza (oggi Piazza Armerina).
Nicolò, nato nel 1275, fu Giudice straticoziale del Tribunale di Messina nel 1312, 1342 e 1347;
Bernardo Giurato nel 1319. Pietro vestì la toga senatoria e Gerlando tenne l'ufficio di Capitano di
Giustizia in Palermo. Un altro Giovanni, nato nel 1430, figlio di Gherardo, di Filippo, di Bellone, di
Ruggero, permutò il feudo di Santa Sofia, di cui trattenne la Signoria feudale, con il feudo di
Cavachi (oggi compreso tra le province di Messina e Catania) sul quale feudo ottenne da
Alfonso I d'Aragona, Re di Sicilia e Napoli, con Privilegio del 20 aprile 1457, il titolo di Barone.
La Casata godette Nobiltà in Messina, Taormina, Acireale, Palermo e Sciacca nei secoli XV e
XVI. Nel 1802 Don Rosario, Dominus di Santa Sofia, di Cavachi e Signore di Rivisco, si trasferì da
Acireale a Partanna per avere contratto matrimonio con la nobildonna Francesca Sciarabba,
figlia del Barone Pasquale, da cui Don Paolo, n. a Partanna il 17 feb. 1822, sposato con la
nobildonna Paola Spallino a Castelvetrano. Da questi discendono gli attuali rappresentanti:
† Don Giacomo Adolfo, Barone e Conte di Santa Sofia, Barone di Cavachi, Signore di Rivisco,
Cavaliere di Vittorio Veneto, Segretario Generale Comunale, n. a Castelvetrano il 25 dic. 1889 †
il 5 mag. 1980, f. di Rosario (n. a Partanna il 17 ott. 1851, Tenente Colonnello di Cavalleria) e di
Donna Antonia Corseri Lentini di San Basilio (Signori delle Terre di Castelvetrano), sp. Nob.
Donna Anna Anelli Lentini, da cui:
1) Donna Maria Antonietta Fortunata Romana, Nobile dei Baroni e dei Conti di Santa Sofia,
Dottoressa in Lettere, n. a Castelvetrano il 28 ott. 1928, sp. Carmelo Scarcella, Ufficiale della
Polizia di Stato;
2) Don Rosario Alessandro Franco, Barone e Conte di Santa Sofia, Signore di Rivisco, Cavaliere
dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Cavaliere del Sacro Militare Ordine
Costantiniano di San Giorgio con placca d'argento, Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e
Lazzaro, Cavaliere Ereditario dell'Ordine Nobiliare Normanno del Cingolo Militare di Giustizia,
Socio Senatore dell'Istituto del Sacro Romano Impero, Membro dell'Accademia Araldica
Nobiliare Italiana, Commercialista, Revisore Legale (MEF), n. a Castelvetrano il 1° nov. 1933, sp.
Diana Salerno, Dama del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, da cui:
a) Donna Anna Maria, Nobile dei Baroni e dei Conti di Santa Sofia, n. a Castelvetrano il 3 ott.
1959;
b) Donna Donatella, Nobile dei Baroni e dei Conti di Santa Sofia, n. a Sondrio il 5 ott. 1962;
c) Don Giacomo Maria Adolfo, Nobile dei Baroni e dei Conti di Santa Sofia, Signore di Rivisco,
Cavaliere Ereditario dell'Ordine Nobiliare Normanno del Cingolo Militare di Giustizia, n. a
Lecco il 12 lug. 1964;
d) Don Alessandro Filippo, Nobile dei Baroni e dei Conti di Santa Sofia, Signore di Rivisco,
Barone di Cavachi per rinuncia in suo favore da parte del padre e del fratello primogenito con
atto notarile del 5 ottobre 2006 rogato dal Notaio Vincenzo Giacalone di Alcamo (Trapani),
Cavaliere del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, Cavaliere Ereditario
dell'Ordine Nobiliare Normanno del Cingolo Militare di Giustizia, Commercialista, Revisore
Legale e C.T.U. del Giudice del Tribunale di Monza, n. a Lecco il 23 mar. 1966, da cui: I) Donna
Diana Elena Maria, Nobile dei Baroni di Cavachi, Nobile dei Baroni e dei Conti di Santa Sofia, n.
a Milano il 5 gen. 2002; II) Don Giacomo Maria, Nobile dei Baroni di Cavachi, Nobile dei Baroni e
dei Conti di Santa Sofia, Signore di Rivisco, Cavaliere Ereditario dell'Ordine Nobiliare
Normanno del Cingolo Militare di Giustizia, n. a Milano il 29 mag. 2015;
e) Don Manlio Giovanni Paolo, Nobile dei Baroni e dei Conti di Santa Sofia, Signore di
Rivisco, Cavaliere Ereditario dell'Ordine Nobiliare Normanno del Cingolo Militare di
Giustizia, n. a Lecco il 10 ago. 1969, da cui: Don Marco Rosario Francesco, Nobile dei Baroni e
dei Conti di Santa Sofia, Signore di Rivisco, Cavaliere Ereditario dell'Ordine Nobiliare
Normanno del Cingolo Militare di Giustizia, n. a Monza l'11 feb. 2002.
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