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LETTURE PER L'ESTATE….NON SOLO CLASSICI a cura di Anamika Passagnoli (Servizio civile nazionale presso biblioteca comunale di Ruda) Daniel Defoe Robinson Crusoe Scampato miracolosamente a un naufragio, Robinson Crusoe si ritrova su un’isola deserta, dove resterà per ventotto anni prima di riuscire a tornare in patria: è solo, senza cibo e senz’acqua; deve proteggersi dalle bestie feroci, deve procurarsi da mangiare e da bere, costruirsi un riparo dal sole e dalla pioggia, in altre parole sopravvivere, anche lottando contro i selvaggi cannibali che a un certo punto sbarcano sull’isola. A poco a poco Robinson riesce a migliorare le sue condizioni di vita, impara a riconoscere e a coltivare piante e frutti, alleva capre, si costruisce attrezzi e marchingegni di vario tipo. Su quest’isola vive in solitudine per molti anni, fino a che accoglie con sè un selvaggio che chiama Venerdì, a cui insegna a parlare, cacciare, coltivare, e che diviene il suo fedele compagno. Shari H. Grilli Alicia zenzero e cannella Dopo l'estate precedente la vita di Alicia è diventata un inferno: è stata messa in punizione per un anno intero. Le hanno requisito la bici, non può tornare dopo le otto e la sera può uscire solo se accompagnata. Come se ciò non bastasse la storia con Davide è finita e la sua amica del cuore è sempre più fidanzata e non ha più tempo per lei; per fortuna che ha ancora Teo, il suo amatissimo cagnolino! Ad ogni modo Alicia stringe i denti, tra un mese tutto questo sarà finito e lei comincerà di nuovo a avere una vita normale, pensa mentre il treno entra fischiando nella stazione e si ferma a pochi passi da lei. Deve dimenticare i parenti indiani che tra qualche minuto scenderanno dal treno e il campo scuola sul monte Amiata che le toccherà sopportare insieme a loro. E quando è ormai rassegnata a passare un noiosissimo mese in compagnia dei suoi cugini, che ricorda lagnosi e fifoni, ecco che la vacanza si rivela più interessante e divertente di come se l'era immaginata. Leonardo Sciascia Una storia semplice Una storia semplice è una storia complicatissima, un giallo siciliano, con sfondo di mafia e droga. Eppure mai - ed è un vero tour deforce - l'autore si trova costretto a nominare sia l'una sia l'altra parola. Tutto comincia con una telefonata alla polizia, con un messaggio troncato, con un apparente suicidio. E subito, la storia si espande, si dilata, si aggroviglia, senza lasciarci neppure l'opportunità di riflettere. Le avventure di Sherlock Holmes Non esiste delitto perfetto né mistero insolubile per Sherlock Holmes: con intelligenza, spirito di osservazione e deduzione logica risolve anche i casi più intricati, come accade appunto in questi sette racconti. Alexandre Dumas Robin Hood Difensore dei deboli contro gli usurpatori, abile spadaccino e soprattutto arciere infallibile: ecco Robin Hood, il signore della foresta di Sherwood! Da quando è stato privato dei suoi beni da un potente senza scrupoli, il gentiluomo Robin vive nella foresta con la sua banda di astuti fuorilegge, alleggerendo le borse e le carrozze degli sventurati che si addentrano nel bosco. Ma solo a patto che siano nobili ricchi o superbi ecclesiastici! Per tutti gli altri, Robin è un paladino della giustizia. Dalla fervida fantasia di Alexandre Dumas nasce uno dei ritratti più vivaci dell'arciere e dei suoi compagni, dal gigantesco Little John all'allegro Frate Tuck, fino alla dolce Lady Marian, senza dimenticare il perfido sceriffo di Nottingham, bersaglio preferito degli uomini della foresta... London, Jack Zanna Bianca Sterminate distese di neve, fiumi gelati, cupe e solitarie foreste attorno agli accampamenti dove solo l'ululare delle bestie selvatiche rompe il pesante silenzio: è questo il mondo di Zanna Bianca. Qui per il cane lupo la vita è una perenne lotta contro la fame, è uccidere per non essere ucciso, è una battaglia spietata contro gli animali della sua stessa specie, è giocare d'astuzia per evitare i maltrattamenti dell'uomo. Quando ormai Zanna Bianca sembra non conoscere altro che odio e diffidenza, la fiducia e la pazienza di un buon padrone potranno forse risvegliare in lui i sentimenti dell'amore e dell'abnegazione... Una storia avventurosa e commovente in cui speranza e rinascita sono possibili sempre, a discapito di tutto. William Golding Il signore delle mosche Durante un ipotetico conflitto mondiale alcuni bambini superstiti di un incidente aereo finiscono, soli su un'isola deserta, a cercare inutilmente e drammaticamente di organizzarsi in modo civile per la sopravvivenza.Senza illustrazioni, con introduzione su autore e opera, note a piè di pagina e in appendice analisi del testo, proposte operative e approfondimenti. Arthur Doyle Conan Italo Calvino Il sentiero dei nidi di ragno Scipio Slataper Il mio Carso Il sentiero dei nidi di ragno, pubblicato una prima volta nel 1947, è il primo dei romanzi scritti da Calvino e rappresenta la Resistenza vista dalla parte di un bambino; un'avventura, un gioco serio e appassionante, un rito di iniziazione alla vita adulta, una scuola di idee, di caratteri, di concezioni. Non un'agiografia della lotta partigiana, il libro mostra che la Resistenza fu anche crudeltà, assassinio. Un romanzo, dunque, antiretorico e aspro, malgrado il tono fiabesco. Sconvolgente, travolgente, trascinante. A chi piace l'inizio di questa autobiografia dal sapore vociano non potrà piacere la fine. Il panmachismo tra solitudine e interazione sociale, campagna e città, poesia e stile giornalistico, accompagna Scipio nella sua crescita. La malattia e il periodo vissuto in Carso, a contatto con la natura più rude, lo portano a costruirsi un empiastro al dolore dentro una massa anonima e un lavoro programmato. Solo il suicidio della amata Gioietta gli faranno capire che per superare il dolore deve viverlo, viverlo fino in fondo e viverlo da solo. Cambia anche il suo stile di scrittura che abbandona la forma più ermetica per volgere alla lirica dei suoni che nascono dentro di lui. Un libro diverso, per chi sa cos'è il dolore e per chi non ha paura della solitudine. Alcott Louisa M. Piccole donne La storia è incentrata su quattro sorelle, Amy, Jo, Meg e Beth che vivono con la madre e la domestica, mentre il padre è al fronte a combatte la Guerra di Secessione. La guerra fa da sfondo alle loro vicende, perché in primo piano ci sono le grandi avventure e le piccole disavventure delle quattro ragazze. Certo la loro vita è segnata dalle continue preoccupazioni per il padre lontano e per le ristrettezze economiche che si trovano a subire proprio in conseguenza della guerra, ma quello che risalta maggiormente è la loro storia. Le sorelle infatti sono molto unite e grazie alla loro solida amicizia, al modo semplice di affrontare le giornate godendo delle piccole cose quotidiane, riescono a non soccombere alle difficoltà che si presentano. La spensieratezza che c’è in casa viene, però, messa a dura prova da vari eventi, arriva la notizia della malattia del padre, la madre è costretta a partire e poi anche Beth cade malata. Ed è proprio in queste fasi negative che le ragazze mostrano la bellezza e la solidità del loro rapporto, nonostante la diversità del loro carattere e del modo di affrontare i problemi. Italo Calvino Il visconte dimezzato Il narratore rievoca la storia dello zio, Medardo di Torralba, che, combattendo in Boemia contro i Turchi, è tagliato a metà da un colpo di cannone. Le due parti del corpo, perfettamente conservate, mostrano diversi caratteri: la prima metà mostra un'indole crudele, infierisce sui sudditi e insidia la bella Pamela, mentre l'altra metà, quella buona, si prodiga per riparare ai misfatti dell'altra e chiede in sposa Pamela. I due viscconti dimezzati si sfidano a duello e nello scontro cominciano a sanguinare nelle rispettive parti monche. Un medico ne approfitta per riunire le due metà del corpo e restituire alla vita un visconte intero, in cui si mescolano male e bene. Jerome David Il giovane Holden Il narratore rievoca la storia dello zio, Medardo di Torralba, che, combattendo in Boemia contro i Turchi, è tagliato a metà da un colpo di cannone. Le due parti del corpo, perfettamente conservate, mostrano diversi caratteri: la prima metà mostra un'indole crudele, infierisce sui sudditi e insidia la bella Pamela, mentre l'altra metà, quella buona, si prodiga per riparare ai misfatti dell'altra e chiede in sposa Pamela. I due viscconti dimezzati si sfidano a duello e nello scontro cominciano a sanguinare nelle rispettive parti monche. Un medico ne approfitta per riunire le due metà del corpo e restituire alla vita un visconte intero, in cui si mescolano male e bene. Il dottor Jekyll e Mr Hyde La Edimburgo nera, le cui strade a una certa ora della notte sembrano tutte uguali ma nelle quali cammina un nano dall’andatura scimmiesca. Questa è la Edimburgo del dottor Jekyll e di Mr Hyde.Un uomo, se l’uomo si può dire uno, ha scoperto la formula che gli permette di scindere la sua parte buona da quella cattiva. Bere la droga che da’ questo potere significa percorrere la strada del non ritorno. Jekyll lo sa, e la beve comunque. Egli è l’uomo votato irremediabilmente a una duplice esistenza, è l’uomo cui la passione insanabile ha divorato la parte integra del suo io, l’uomo cui l’equilibrio delle forze è stato mutato, l’uomo che è anche bestia. Egli è l’uomo. O ne sono due? Il mio inverno a Zerolandia Alessandra ha diciassette anni quando la sua mamma muore dopo una lunga malattia. Rimasta sola con la nonna, torna a scuola decisa a respingere le attenzioni dei compagni che sente estranei, impegnata com'è nella manutenzione del suo dolore. Per questo cambia banco e prende posto vicino a Gabriele detto Zero, la nullità della classe: desidera solo essere ignorata dagli altri, come succede a lui. Ma Zero è più interessante di quanto sembra. Ha una gran passione e un vero talento per il disegno; nella sua apparente noncuranza è attento e sensibile; è lui a soccorrere Ale sbucando inaspettato al suo fianco quando lei ha bisogno di aiuto. Piano piano un sentimento indefinibile prende forma tra le pareti della classe e la spiaggia d'inverno, grigi fondali di una storia semplice e complicata insieme: perché Alessandra è tanto lucida nel rivisitare il ricordo della madre quanto confusa nel prendere le misure di se stessa e di ciò che prova. E Gabriele è abilissimo a sparire proprio quando lei scopre di volerlo vicino. E la voce di Ale, ruvida nel dare conto del presente, dolcissima nell'evocare il passato, a raccontarci la storia di una perdita, una storia di scuola, una goffa, incerta storia d'amore. "Il mio inverno a Zerolandia" è tutto Salinger Robert Stevenson Louis Paola Predicatori questo. E dimostra che la somma di due zeri non è zero, ma molto, molto di più. Nicolo Ammaniti Io non ho paura L'estate piú calda del secolo. Quattro case sperdute nel grano. I grandi sono tappati in casa. Sei bambini, sulle loro biciclette, si avventurano nella campagna rovente e abbandonata: in mezzo a quel mare di spighe c'è un segreto pauroso, un segreto che cambierà per sempre la vita di uno di loro. Michele Amitrano, nove anni, si trova di colpo a fare i conti con un segreto cosí grande e terribile da non poterlo nemmeno raccontare. E per affrontarlo dovrà trovare la forza proprio nelle sue fantasie di bambino, mentre il lettore assiste a una doppia storia: quella vista con gli occhi di Michele e quella, tragica, che coinvolge i grandi di Acqua Traverse, misera frazione dispersa tra i campi di grano.La storia è ambientata nell'estate torrida del 1978 nella campagna di un Sud dell'ltalia non identificato, ma evocato con rara forza descrittiva. In questo paesaggio dominato dal contrasto tra la luce abbagliante del sole e il buio della notte, Ammaniti alterna a colpi di scena sapienti, la commedia, il mondo dei rapporti infantili, la lingua e la buffa saggezza dei bambini, la loro tenacia, la forza dell'amicizia e il dramma del tradimento. E insieme tratteggia un indimenticabile campionario di adulti. Romanzo della scoperta di sé attraverso un rischio estremo, e la necessità di affrontarlo, lo non ho paura diventa un addio struggente all'età dei giochi e dello stupore, all'energia magica che ci fa lottare contro i mostri. E si insinua sotto pelle in ciascuno di noi, come una tenera pugnalata nel petto. Christine Aventin Il cuore in tasca Scritto dall'autrice all'età di quindici anni, il libro racconta una moderna favola d'amore, di'innocenza calpestata e di un cuore ferito. Una storia dolcissima rivolta agli adolescenti con il linguaggio tipico di questa età. Chris Farnell Mark 2.0 Phil, tredici anni, si ritrova di fronte a Mark, il clone del suo migliore amico scomparso dopo una lunga malattia. Clonato dal sistema Laz-r-Ustm, il "nuovo" Mark torna a casa, con molto sollievo dei genitori e con delusione della sorellina Lauren: "Quello lì non è mio fratello. È troppo carino". Per Phil Mark non è esattamente l'amico di un tempo, ma a lui tocca comunque il compito di insegnare a questa nuova versione del compagno i rudimenti della vita scolastica: come non farsi mettere i piedi in testa dal bullo della scuola, come non indossare la cravatta dell'uniforme, come evitare buoni propositi. Ben presto Mark ritorna a essere quello di sempre: l'adorabile ragazzino che gioca con il GameBoy e gli chiede consigli su come corteggiare le ragazze. Proprio quando il secondo Mark - Mark.20 - sembra avere del tutto rimpiazzato quello originale, un evento drammatico trasformerà l'ingenuità del clone in qualcosa di inaspettatamente diverso e svelerà le circostanze finora rimaste segrete della morte del ragazzo. Lois Lowry The Giver Il donatore Jonas ha dodici anni e vive in un mondo perfetto. Nella sua Comunità non esistono più guerre, differenze sociali o sofferenze. Tutto quello che può causare dolore o disturbo è stato abolito, compresi gli impulsi sessuali, le stagioni e i colori. Le regole da rispettare sono ferree ma tutti i membri della Comunità si adeguano al modello di controllo governativo che non lascia spazio a scelte o profondità emotive, ma neppure a incertezze o rischi. Ogni unità familiare è formata da un uomo e una donna a cui vengono assegnati un figlio maschio e una femmina. Ogni membro della Comunità svolge la professione che gli viene affidata dal Consiglio degli Anziani nella Cerimonia annuale di dicembre. E per Jonas quel momento sta arrivando... Angela Johnson Sussurri Sophie ha 14 anni, vive nel cuore di una grande città e vuol diventare una brava ballerina, la più brava che si sia mai esibita in un palcoscenico. Ma nella sua vita non c'è solo la danza: c'è anche Nikki, la bellissima sorella maggiore che è schizofrenica. Ed è Nikki il fulcro della vita di Sophie, che la adora e al tempo stesso la odia, perchè teme di diventare come lei e sa di non poterla aiutare a guarirla. Sandra Arenal, Mariana Chiesa Non c'è tempo per giocare 50 brevi storie di bambine e bambini intervistati dalla sociologa Sandra Arenal: lavoratori in fabbrica, venditori ambulanti, prostitute, lavoratori edili, raccoglitori di rifiuti… Michael Bauer Gerard Rosetta Loy Non chiamatemi Ismaele Ismaele è un quattordicenne timido e goffo, impegnato nella difficile arte di passare inosservato soprattutto da quando sulla sua strada ha incrociato quel tritasassi di Barry Bagsley, il bullo della scuola, che non perde occasione per rendergli la vita difficile. Spintoni, scherzi e prese in giro diventano per Ismaele pane quotidiano e le vacanze un momento di pace che aspetta per tutto l'anno e finisce in un minuto. Ma un giorno in classe arriva un nuovo alunno, un tipo strano: Scobie a prima vista sembra un ragazzo un po' imbranato, il bersaglio perfetto per Barry, invece è uno tosto, che non ha paura di niente. Con lui tutto sembra possibile: parlare di fronte a centinaia di persone, conoscere la ragazza dei suoi sogni e forse perfino tenere testa a Barry e ai suoi scagnozzi. Per Ismaele si prepara l'anno in assoluto più incredibile, difficile e meraviglioso della sua vita. Cioccolata da Hanselmann “...ho sempre voluto difendermi da solo, ne ho il diritto come tutti gli altri.” Di solito i romanzi si concludono con un epilogo col quale ci vengono comunicati, come in un listino titoli, gli ultimi andamenti nel destino dei personaggi Al posto dell'epilogo c'è un antefatto che risucchia il lettore molto indietro nel tempo, in un punto e in un luogo estraneo alla storia che ci è raccontata. Questa storia occupa gli anni del secondo conflitto mondiale, e si spinge un po' più in là dopo la sua fine. L'antefatto occupa un tempo e un luogo che non appartiene a nessuno dei tempi e dei luoghi del romanzo, e appartiene a tutti: una pasticceria di Saint Moritz, negli anni Trenta. Pochi e oziosi minuti di un pomeriggio di festa, davanti a una tazza di cioccolata che imbratta le labbra di un bambino un po' strabico. In questi pochi minuti il romanzo si raccoglie, si riavvolge, e si fa rileggere come in un globo di vetro. Due amori e due donne: due sorelle, Isabella e Margot, cresciute nella religione cattolica, figlie della stessa madre e innamorate dello stesso uomo. Un giovane scienziato ebreo, ospite nelle loro case e in quella grande casa di tutti che è il mondo. Ma Arturo è un ebreo sui generis. Non si adatta al suo ruolo di ospite. Non vuole sentirsi un uomo in fuga. Respinge la pietà che così facilmente viene regalata a chi accetta di sentirsi una vittima. Chiede altri segni, altre prove d'amore. Non si sente un étranger, un essere diverso. E che cosa succede se un ebreo sovverte la regola? Se si ribella alla persecuzione e al terrore? Mentre due amori si avvicendano e due donne si misurano con una storia più grande forse più grande di loro, si sviluppa in sordina, senza mai troppo orchestrarlo, senza mai dare voce ai fiati e agli archi, mascherato da conflitto di ceti e di sessi, il vero tema del libro, una piccola, privata, ma non per questo meno sanguinosa guerra di religione. Come tutti i romanzi di Rosetta Loy, anche Cioccolata da Hanselmann ha per protagonisti la famiglia e il tempo. L'una e l'altro ci dividono in due, entrano insieme nelle nostre vite e le violentano, le devastano, le ricattano. La loro tirannia e la loro maestà è troppo grande per non sentirci spinti soltanto dove loro ci chiamano, e ci portano ciechi per mano, noi personaggi veri o inventati, povere ombre dei nostri sogni.