Vivere Lenola è un piacere. Lo è immergersi nella sua natura

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Vivere Lenola è un piacere. Lo è immergersi nella sua natura
Lenola è un luogo di spiritualità lontano dal frastuono
quotidiano, meta ideale della fede, dove la serenità interiore
ed esteriore si fondono nell’animo di chi ama gli itinerari dello
spirito, qui attratti in particolar modo dalla Madonna del Colle.
Lo speciale rapporto tra i lenolesi e la Madonna è dimostrato da
Sonnino
tutto ciò che ruota attorno alla basilica minore a lei dedicata, con
le celebrazioni culminanti nel triduo del 14, 15 e 16 di settembre.
Ma perchè tanto amore per un’antica icona dipinta sulla pietra?
Forse perché la Madonna, premurosa madre, fu ritenuta l’unica
Campo Soriano
in grado di lenire le sofferenze che Lenola dovette subire
attraverso i secoli.
La storia di Lenola come luogo di fede ha origini assai lontane.
FF.SS.
di TERRACINA
Un libro sul tema potrebbe avere come titolo Storia di martiri,
Terracina
miracoli e cipressi. Inizierebbe con la giovane fede dei primi
cristiani indottrinati dagli apostoli Pietro e Paolo, per poi
proseguire con l’effige della Madonna col Bambino, che essi
stessi ritrassero sulla nuda roccia, e con il loro barbaro martirio.
Proseguirebbe con le costanti apparizioni della Vergine, i suoi
miracoli, e con l’incredibile storia di Fra Deo Gratias, prima
peccatore poi santo veggente.
L’ultimo miracolo promesso dalla Madonna più di 400 anni fa
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è testimoniato da due rami di cipresso, tagliati e inchiodati sul
cornicione della facciata del santuario, dove tutt’oggi, dopo oltre
tre secoli, ne sopravvive uno, sempre verde, in grado ogni anno
di produrre fresche bacche.
A tributo di questa grande vocazione alla spiritualità, la
suggestiva Scalinata della Pace che, con i suoi 110 scalini e 83
mosaici, sale dal centro del paese verso la basilica, verso l’infinito,
COMUNE DI LENOLA
Via Municipio, 8 - 04025 Lenola (LT)
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luminosa e affascinante come un film i cui fotogrammi scorrono
a formare il grande disegno della pace.
Vivere Lenola è un piacere.
Lo è immergersi nella sua
natura, scoprirne l’antica
cultura, respirarne la
spiritualità. È un piacere
partecipare ai suoi eventi
e alle sue feste, tuffarsi nei
suoi sport open-air e poi
gustarne i piatti tipici.
È un piacere. Per il corpo,
per l’anima e per la mente.
Un grumo di case arroccato su un colle, circondate dai monti
Storia, cultura, natura e serenità sono l’identità di questa terra,
Chi è di Lenola sa perfettamente cos’è lo spirito della festa, un
Se è vero che la cucina tipica di una terra nasce dalla generosità
Ausoni e Aurunci, affacciate sugli incantevoli paesaggi naturali
nel tempo diventata anche emblema di difesa e protezione da
atto di esuberanza e sfrontatezza popolare per ricordare a tutti la
della natura e della creatività degli uomini che l’hanno abitata,
della piana e del lago di Fondi, con all’orizzonte il mar Tirreno e le
un destino di sofferenza. Nata come Ynola secondo antiche
dignità e l’orgoglio di questa gente, il cui il legame con l’antichità
allora possiamo dire che le bontà di Lenola sono arrivate a
sue sognanti isole Ponziane.
pergamene, fondata forse da un popolo di navigatori fenici vide,
scorre fluido, in un unicum senza tempo, fino a congiungersi col
noi grazie alla tenace memoria storica dei lenolesi, capaci di
Questa è Lenola. Un posto fuori dal tempo, lungo un’antica via
in epoca romana, le truppe imperiali scontrarsi qui con Annibale.
presente. Dal carnevale alle feste di San Giuseppe e del Patrono
tramandare, di generazione in generazione, i sapori di un tempo
di transumanza, tra sentieri che attraversano boschi di pino e di
All’inizio del ‘500, divenuta roccaforte e centro di cultura della
San Giovanni Battista, con tanto di processione e fiera di merci
andato. Quelli apparentemente dimenticati, ma che a un semplice
latifoglie, prati, campi coltivati e generosi oliveti, fino alla rianara,
famiglia Caetani, con le sue mura e il suo palazzo baronale, Lenola
e bestiame. Ma è nel periodo della bella stagione che il paese si
assaggio ci risucchiano nei nostalgici ricordi dell’infanzia.
come i pastori chiamano un luogo pieno d’aria.
la Pacifica visse il suo periodo d’oro. Presto però la città fu distrutta
fa più ricco di eventi e manifestazioni. L’Estate Lenolese spicca
Ovunque, nella frescura di Lenola, fluttuano profumi di piatti
La sua posizione privilegiata all’interno di due parchi naturali è
dal feroce pirata Barbarossa nel tentativo, rimasto frustrato, di rapire
tra questi come un intrigante mosaico di attrattive, i cui tasselli
figli della necessità e della fantasia. Fra tutti, saltano agli onori
il segreto del suo benefico clima, la vera essenza di questa terra,
la contessa Giulia Gonzaga, per farne dono al sultano Solimano
sono dipinti dei colori dello sport, dello spettacolo, della musica,
del gusto la pettela e fasuli, gli spaghetti agli asparagi selvatici, le
fresca d’estate e riparata dai freddi venti del nord d’inverno.
il Magnifico. Lenola divenne in seguito territorio incontrastato
della cultura, del folklore e delle sagre gastronomiche. Dalla
fettuccine ai funghi porcini o al sugo di capra, la zuppa pazza con
E Lenola accoglie tutti con generosità, come una buona madre.
di banditi e briganti, messa a ferro e fuoco dalle truppe francesi
sagra della zuppa di fasuli, fino all’apertura di un varco temporale
erbe di campo e quella di fasuli, alla quale è dedicata una sagra. E
Giovani e meno giovani, anime in cerca di relax o desiderose di
alla caccia del temuto Fra Diavolo, bombardata dagli alleati nella
che conduce alla sagra del pantano lenolese e dell’antica
poi, il caprettone, le costatelle d’abbacchio, la trippetta, le lumache
escursioni e attività sportive all’aria aperta, a piedi o in mountain
seconda guerra mondiale, prima di rinascere com’è oggi, forte e
trebbiatura, dove tra mietitori in costume, mezzi d’epoca,
con mentuccia, la caciotta e la marzolina di capra, il tutto condito
bike. Chiunque ci capiti, può trovare la sua speciale dimensione
quieta. Dopo aver dato i natali al grande politico e partigiano Pietro
canti e balli popolari, ci si ritrova in un mondo che credevamo
con olio extravergine di oliva locale. Per finire in dolcezza, con
nella natura. Ma, soprattutto, come accade in quegli antichi paesi
Ingrao e grazie al suo ormai ventennale Festival del Cinema, Lenola
perduto. Numerosi concerti e l’ormai quasi ventennale Festival
zeppole, taralli, struffoli e tortari, innaffiati dal delizioso nocino e
narrati nelle fiabe, a Lenola non è difficile riscoprire il magico
ha senz’altro confermato la sua naturale inclinazione alla cultura e
Cinematografico Inventa un Film completano l’offerta di un paese
dalla gustosa ratafia invecchiati in bottiglie avvolte in carta paglia.
mondo dei propri sogni: la terra della serenità.
fatto suo il detto: la serenità è figlia della sofferenza.
in cui la festa è davvero qualcosa di autentico e genuino.
Come dire, il sublime cui ogni buongustaio aspira.