ecologia - Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione
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ECOLOGIA: la scienza dell’Antropocene ANTROPOCENE Per la prima volta nella storia della terra una sola specie biologica, l’uomo è in grado di modificare radicalmente gli equilibri che regolano la terra: • modifica il clima (il cambiamento climatico non è un invenzione); • altera la chimica dell’atmosfera (i.e. ozono e gas a effetto serra), delle acque (i.e. eutrofizzazione e inquinamento), dei suoli (i.e. pesticidi e perdita di fertilità); • muove le terre (ogni anno l’uomo muove 30-35 Gigatoni [miliardi di tonnellate] di terra solo per scavi edili, costruzione di strade e produzione mineraria mentre i sedimenti erosi dai fiumi sono pari a 10 Gt annui); • estingue le specie (27.000 specie estinte all’anno, circa una ogni venti minuti) 1 Etimologia della parola ecologia Il termine “Ecologia” è la composizione di due vocaboli greci: Οικοσ + λογοσ Letteralmente significa discorso sulla casa, o studio sulla casa Questa etimologia è quasi del tutto complementare ad un altro termine molto diffuso: Economia Ecologia Οικοσ + νοµοσ Οικοσ + λογοσ Gestione della casa Discorso sulla casa 2 Definizioni esistenti di ecologia • Studio della struttura e del funzionamento degli ecosistemi (Odum, 1971). • Studio delle interazioni tra gli organismi ed il loro ambiente (Bullini, Pignatti, Virzo de Santo, 1998). • Studio scientifico delle interazioni che determinano la distribuzione e l’abbondanza degli organismi (Krebs, 1972). L’ecologia all’interno delle altre discipline scientifiche • “Se per ecologia si intende lo studio scientifico delle interazioni che determinano la distribuzione e l’abbondanza degli organismi bisognerebbe chiedersi che cosa non è ecologia.” (Krebs, 1972) 3 L’ecologia all’interno delle altre discipline scientifiche • Di fatto l’ecologia richiede l’integrazione di diverse discipline Agraria, scienze forestali Medicina Scienze biologiche Ecologia Scienze della terra Fisica Matematica Sociologia Economia e statistica Campi di indagine dell’ecologia • Ecologia animale, vegetale, microbica e umana. • Autoecologia: studio delle relazioni tra un dato organismo (specie o popolazione) e i fattori abiotici in cui esso vive. • Sinecologia: studio della maniera in cui organismi omo- ed etero specifici costituiscono popolazioni e comunità, di come queste si evolvano nel tempo e interagiscano con le componenti abiotiche dell’ambiente. • Ecologia di popolazioni: studio dell’adattamento delle popolazioni all’ambiente. 4 Campi di indagine dell’ecologia • Ecologia ecosistemica: studio del funzionamento dei sistemi ecologici (ecosistemi). • Ecologia comportamentale (eco-etologia): studio del valore adattativo del comportamento. • Ecologia di base, teorica e applicata. Esistono “leggi” in ecologia? Nella scienza, una “legge” è una formulazione generale che esprime i risultati dell’evidenza sperimentale. I fondamenti della fisica e della chimica possono essere spiegati da leggi esprimibili in modo univoco con formulazioni matematiche che, salvo eccezioni, possono essere considerate di validità generale (Legge di Newton, Legge di Henry, Legge di Boyle, ecc.). Questo principio è difficilmente applicabile in modo rigoroso all’ecologia. “Ecology indeed has few laws, although there are numerous patterns and rules of thumb.” (Lawton, 1999) 5 Esistono “leggi” in ecologia? Lawton individua cinque punti che possono essere considerati leggi di base dell’ecologia: • 1° e 2° legge della termodinamica; • le regole della chimica e della fisica secondo le quali la materia non può essere creata o distrutta (per cui l’alchimia è una professione morta); • la legge di Darwin della selezione naturale, come principale spiegazione dell’evoluzione; • il set delle leggi fisiche che riguardano la diffusione dei gas e dei liquidi, le proprietà fisiche e meccaniche di dei tessuti e degli apparati anatomici ecc., che singolarmente o in associazione definiscono i limiti delle performance dei singoli individui; • l’osservazione (triviale ma da non dimenticare) che gli organismi interagiscono tra loro e con l’ambiente che li circonda. Regole da considerare in ecologia • L’ecologia è una scienza • L’ecologia assume un senso solo alla luce dell’evoluzione • Nulla accade per il bene delle specie • I geni e l’ambiente sono entrambi importanti • Lo studio della complessità richiede dei modelli • Occorre cautela nell’estrapolare regole generali da storie locali • Esistono gerarchie di spiegazioni • Vi sono diversi vincoli per i vari organismi • Il caso è importante • I confini dell’ecologia sono nella mente dell’ecologo 6 L’ecologia è una scienza L’ecologia è una disciplina scientifica che intende studiare i fattori che determinano la distribuzione e l’abbondanza degli organismi. Come in ogni scienza, i risultati degli studi ecologici non obbediscono ad imperativi politici o etici e non dovrebbero fornire indicazioni di carattere politico. Ciò non toglie che alcuni risultati che emergono da uno studio di carattere ecologico possano spingere a riflessioni politiche e contribuiscano a indirizzare le scelte degli amministratori pubblici e le scelte etiche di ogni singola persona. I movimenti ambientalisti hanno spesso utilizzato propriamente e impropriamente il termine “ecologia” con connotazioni di carattere politico. La ricerca ecologica va però affrontata con la neutralità che caratterizza il metodo scientifico. L’ecologia assume un senso solo alla luce dell’evoluzione La diversità degli organismi, la varietà nella loro morfologia, fisiologia, comportamento sono il risultato di molti milioni di anni di evoluzione. La storia evolutiva marchia in maniera indelebile ogni singolo individuo. Ai modelli attuali si può attribuire un significato solo considerando l’eredità evoluzionistica. Ad esempio se si vuole considerare per quale motivo lo struzzo, l’emù, il nandù e il kiwi sono uccelli inetti al volo (condizione senz’altro non comune tra gli uccelli), è fondamentale sapere che queste quattro specie condividevano un antenato comune privo di ali, e che le specie si sono formate dopo la separazione della terra di Gondwana in diversi continenti. Il tentativo di trovare una differente spiegazione adattativa all’inattitudine al volo, per ogni singola specie sarebbe fuorviante. 7 Impatto del cambiamento climatico sui sistemi ecologici I cambiamenti climatici fanno parte del cosiddetto “cambiamento globale” O3 CO2 NOX Altri gas a effetto serra Polveri Cambiamento globale Chimica atmosfera Clima Temperatura Umidità Copertura di nuvole Precipitazioni Eventi estremi (cicloni …) Uso del suolo Inverni ed estati estreme Aumento eventi estremi Effetti a tutti i livelli dello spettro biologico: individui, popolazioni, comunità, ecosistemi, paesaggi, ecoregioni Distruzione della vegetazione Conversione dei suoli Erosione dei suoli Frammentazione degli habitat 8 Definizione di cambiamento climatico A partire dalla rivoluzione industriale le emissioni antropiche di gas ad effetto serra sono aumentate e stanno causando alcuni cambiamenti nelle dinamiche climatiche della biosfera. Anomalie nella temperatura Gas a effetto serra • CO2 (Anidride carbonica/Diossido di carbonio) – Energia fossile, combustione • Aumenta sensibilmente • Metano - Ruminanti • Assorbe più radiazione infrarossa della CO2. • Clorofluorocarburi (CFC) - Refrigeranti • Diminuiti negli ultimi anni (tratt. Montreal) • Protossido di azoto • Esafluoruro di zolfo 9 E’ corretto parlare di cambiamenti climatici e di “effetto serra”? Per quanto molte dinamiche siano ancora poco comprese la maggioranza della comunità scientifica concorda nel ritenere che: 1) la temperatura media della terra sia in aumento; 2) le cause di questo aumento vadano ricercate nelle emissioni di gas ad effetto serra da parte delle attività antropiche; 3) l’aumento della temperatura apporterà profonde modifiche alla biosfera (sono stati misurati e modellizzati impatti su specie, comunità, paesaggi ed ecoregioni) Alcuni dati 360 CO2 (ppm) 350 340 330 320 310 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 Anno 10 Alcuni dati Alcuni dati Variazioni di temperatura (°C) a partire dal 1976 (rispetto alle medie decennali 1961-1991) [dati da Whalter et al. 2002] 11 Alcuni dati Variazioni di precipitazioni (%) a partire dal 1976 (rispetto alle medie decennali 1961-1991) [dati da Whalter et al. 2002] Il cambiamento climatico causato dall’uomo • IPCC stima un aumento della temperatura nel prossimo secolo di circa 1.4 - 5.8o C – La differenza di temperatura tra ora e l’ultima glaciazione è di soli 5o C. • Ogni anno a partire dal 1990 è stato tra i 15 più caldi dell’ultimo millennio(fino al 2002). – Le temperature notturne aumentano più di quelle diurne. • Anche le precipitazioni aumentano 12 Fisiologia degli organismi Modificazioni nei cicli fenologici di piante e animali: • Anticipo della fioritura e della comparsa di gemme in primavera e ritardo della caduta delle foglie in autunno 13 19-mag 29-apr 09-apr 20-mar 28-feb 08-feb 19-gen 1997 1995 1993 1991 1989 1987 1985 1983 1981 1979 1977 1975 1973 1971 1969 1967 1965 1963 1961 1959 1957 1955 1953 1951 30-dic Fenologia delle piante: inizio della fioritura dell’anemone selvatico (Anemone nemorosa) a Ennetbuehl (CH; 900 m slm) [Dati ricavati da Defila & Clot, 2002] 15-nov 26-ott 06-ott 16-set 27-ago 07-ago 18-lug 1998 1996 1994 1992 1990 1988 1986 1984 1982 1980 1978 1976 1974 1972 1970 1968 1966 1964 1962 1960 1958 1956 1954 1952 28-giu Fenologia delle piante: inizio della colorazione autunnale del faggio (Fagus sylvatica) a Wilberg (CH; 650 m slm) [Dati ricavati da Defila & Clot, 2002] 14 Distribuzione di specie e comunità 15 • Crocothemis eritrea è una specie a distribuzione mediterranea. • La specie si ritrova in acque stagnanti di vario tipo (profonde o poco profonde, di origine naturale o antropica). • La larva viene considerata termofila, anche se è in grado di superare inverni rigidi. • In Germania è stata documentata con chiarezza la sua espansione negli ultimi 20 anni SITUAZIONE ANTECEDENTE AL 1980 Unico avvistamento Assenza di riproduzione Nessuna segnalazione Osservazioni di individui singoli Assenza di riproduzione Considerata assente Piccoli nuclei riproduttivi 16 Prima segnalazione nel 1997 SITUAZIONE ATTUALE Segnalazioni di individui singoli tra il 1997 e il 2000. Siti riproduttivi vicino a Colonia, a Dortmund e nella Westfalia orientale. Probabilmente presente Popolazioni riproduttive nella valle del Reno, vicino a Francoforte Popolazioni riproduttive nella valle del Reno e nel Palatinato. In espansione altrove. Numerosi avvistamenti tra il 1992 e il 2000. Evidenzia una chiara tendenza a diffondersi anche alle quote più elevate Popolazioni riproduttive e in espansione Popolazioni sempre più numerose e diffuse anche alle quote più elevate Altri odonati mediterranei che si stanno diffondendo in Germania • • • • • • • • Aeshna affinis Hemianax ephipigger Anax partenope Orthetrum brunneum Sympetrum fonscombei Sympetrum meridionale Cercion lindenii Eryhromma viridulum Orthetrum brunneum Aeshna affinis Cercion lindenii Sympetrum meridionale 17 Trasformazioni nella comunità di odonati in Westpfalz, una regione della Renania Palatinato (D - dati da Ott, 2002) 80 35 70 30 60 % specie 50 20 40 15 30 n° di specie 25 % di specie di origine mediterranea % di specie di origine eurosiberiana numero di specie 10 20 5 10 0 0 1965 1995 Lepidotteri • Evidenze nella spostamento a nord, in numerose parti dell’emisfero 18 Periodo 1955 - 1970 Periodo 1995 - 1999 Espansione in Inghilterra dell'areale di Thymelicus sylvestris (dati da Hill et al. 2002) Thymelicus sylvestris in Inghilterra 1600 2 (Rad. Quadr. Area - Km ) 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 Scioglimento della calotta artica (effetto a feed-back positivo) Il riscaldamento globale sembra far ritirare i banchi di ghiaccio, che oltre ad essere diminuiti del 5% in termine di superficie rispetto al 1996 hanno anche uno spessore minore. Il ghiaccio assorbe meno della metà della radiazione luminosa che lo investe, mentre l’oceano aperto assorbe circa il 90%. Così man mano che il ghiaccio diminuisce, gli oceani si scaldano più velocemente, accelerando l’ulteriore scioglimento dei ghiacci. Se la calotta ghiacciata continua a sciogliersi si profila una grave discontinuità: un Mare Artico privo di ghiaccio (almeno in larga parte) durante l’estate, con l’effetto di rendere più rapido ancore il riscaldamento degli oceani. 19 Barriera corallina • La barriera corallina è uno dei sistemi ecologici a maggior diversità specifica della biosfera: pur occupando circa il 3% della superficie marina vi si trova il 50% delle specie di pesci marini • Vi sono evidenze che i coralli soffrono per il riscaldamento degli oceani • Finora l’ambiente sembra essere rimasto assai costante sia nelle sue escursioni termche giornaliere (+- 0,5 °C), sia nelle tempo (2 °C negli ultimi 18.000 anni) Sbiancamento dei coralli • Lo sbiancamento dei coralli dipende dalla perdita rapida delle cellule e/o dei pigmenti dele zooxantelle che popolano i tessuti. • Questi fenomeni sono correlati positivamente con aumenti contenuti di temperatura marina. • Non vi sono dati che testimonino eventi di sbiancamento di massa prima del 1979 • Dal 1979 ad oggi se ne registrano 6 20 Effetti • Riduzione fino all’80% delle comunità coralline. • Il solo anno 1998 ha visto la morte del 10-16% delle barriere coralline • I coralli non si adattano al cambiamento climatico Effetti del “Climate Change” • Il ghiaccio artico diminuisce di spessore • Ghiacciai alpini si ritirano • Le popolazioni animali e vegetali sono costrette a migrazioni 21 Vincitori e perdenti • Chi abita a nord aprrezzerà le stagioni più tiepide e il periodo vegetativo più lungo. • La crescita delle piante può essere alterata. • 1/3 della popolazione vive in aree che possono essere inondate dall’innalzarsi del mare. • Un maggior livello di evaporazione può causare tempeste più severe. – Malattie infettive si diffondono più facilmente. Trattati internazionali sul clima • Protocollo di Kyoto (1997) – 160 nationi si sono accordate per diminuire le emissioni di gas a effetto serra del 5% sotto ai livelli del 1990 entro il 2012. • Vi sono limiti diversi per i vari paesi. – I paesi in via di sviluppo (ma anche Cina e India) sono esentati. – Gli USA (5% della popolazione, 25% di produzione di gas a effetto serra) non hanno sottoscritto il trattato 22 10 errori comuni sul climate change • Il clima cambia nel tempo: quindi ogni cambiamento che vediamo adesso è solo parte di un ciclo naturale • Le temperature in alcune zone stanno aumentando, quindi il riscaldamento globale è un mito • Gli strati di ghiaccio nell’Antardide stanno crescendo, quindi non è vero che il riscaldamento globale fa ritirare i ghiacciai • Gli scienziati non concordano sul fatto che il clima sta cambiando a causa dell’uomo (spiegazioni alternative: il surriscaldamento registrato è dovuto all’effetto “isola di calore” delle città e/o il surriscaldamento globale è dovuto a una meteora) • Noi non possiamo fare più nulla per il cambiamento del clima. E’ già troppo tardi • Molti elementi influiscono sul clima: perché preoccuparsi della CO2 ? • I costi del protocollo di Kyoto sono eccessivi, meglio coesistere col cambiamento climatico • Il surriscaldamento della terra è un’ottima cosa perché non avremo inverni troppo rigidi e le piante cresceranno più in fretta • Finchè tutti non hanno sottoscritto il protocollo di Kyoto è inutile agire • Il climate change è l’allarmismo degli ambientalisti, e Kyoto è la vittoria delle lobby dell’energia eolica e solare Il clima cambia nel tempo: quindi ogni cambiamento che vediamo adesso è solo parte di un ciclo naturale TEMPO 23 Il clima cambia nel tempo: quindi ogni cambiamento che vediamo adesso è solo parte di un ciclo naturale Il clima cambia nel tempo: quindi ogni cambiamento che vediamo adesso è solo parte di un ciclo naturale 300 280 260 240 220 200 180 650 600 550 500 450 400 350 300 250 200 150 100 50 24 Il clima cambia nel tempo: quindi ogni cambiamento che vediamo adesso è solo parte di un ciclo naturale Ricostruzioni del passato + Dati attuali 600 Proiezioni massime per il 2050 (600 ppm; modello BAU) 580 560 540 520 500 480 460 440 CO2 (ppm) 420 400 381 ppm (Mauna Loa, 2005) 380 360 340 320 300 280 260 240 220 200 180 650 600 550 500 450 400 350 300 250 200 150 100 50 0 Anni (migliaia) 25 Gli scienziati non concordano sul fatto che il clima sta cambiando a causa dell’uomo • Esiste una campagna di disinformazione 1000 60% 53% 900 800 700 50% 40% 600 500 30% 400 n° articoli selezionati percentuale in disaccordo 20% 300 200 10% 0% 100 0 0% Giornali scientifici (10% degli articoli) 4 principali quotidiani USA (100% degli articoli) I costi del protocollo di Kyoto sono eccessivi, meglio coesistere col cambiamento climatico • “Kyoto costa troppo, meglio spendere quei soldi per la cura dell’AIDS e/o la fame nel mondo e coesistere con il climate change” (Crichton …) • In queste affermazioni nessuno considera il costo della non azione. 25 20 % PIL Mondiale •Stern review Non agire sull’arco di 50 anni costerà molto di più che agire subito 15 10 5 0 Azione immediata Non fare nulla 26 Uso più efficiente dell’elettricità ... Che cosa si può fare? Efficienza totale... 3 Efficienza delle automobili... Gigatons di emissioni di carbone 2,5 Efficienza del sistema dei trasporti... Energie rinnovabili già esistenti 2 1,5 1 Stoccaggio di C prodotto da centrali e industrie 0,5 0 1970 1990 2010 2030 2050 27