P.o.f. 2015-2016 - Istituto Comprensivo "A. Roncalli
Transcript
P.o.f. 2015-2016 - Istituto Comprensivo "A. Roncalli
POF ISTITUTO COMPRENSIVO RONCALLI-GALILEI 2015-2016 L’ISTRUZIONE “Se dai un pesce a un uomo, egli si ciberà una volta. Ma se tu gli insegni a pescare egli si nutrirà per tutta la vita. Se fai progetti per un anno, semina del grano Se i tuoi progetti si estendono a dieci anni, pianta un albero. Se essi abbracciano cento anni, istruisci il popolo. seminando grano uno alla volta ti assicuri un raccolto Se pianti un albero, tu farai cento raccolti. Istruendo il popolo, tu raccoglierai cento volte.“ Kuang-Tsen GIUGNO 2015 1 Sommario POF.................................................................................................... 1 CHE COS’È IL P.O.F. ? .......................................................................... 4 CHI SIAMO? ........................................................................................ 6 LE NOSTRE SCUOLE ............................................................................. 8 ORGANIGRAMMA DEI PLESSI ................................................................ 9 ORGANIGRAMMA DEL PERSONALE ....................................................... 10 DOCUMENTO ORGANICO A.RONCALLI-G.GALILEI .................................. 11 TIPOLOGIA DEL TEMPO SCUOLA .......................................................... 21 I PLESSI SCOLASTICI: l’orario e i servizi .............................................. 23 I NOSTRI PRINCIPI FONDANTI ............................................................ 32 SPERIMENTAZIONE METODOLOGICO-DIDATTICA PER LA SOSTITUZIONE DEL LIBRO DI TESTO CON MATERIALE LIBRARIO ALTERNATIVO .................... 34 TABELLA DEI NOSTRI PROGETTI PER L’ANNO SCOLASTICO 2015/2016 .... 35 1) BES ............................................................................................. 39 1a)IL VALORE DELLA DIVERSITA’ ...................................................... 43 1b)INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEI DISTURBI SPECIFICI D’APPRENDIMENTO ..................................................................................................... 48 1c) PROGETTO SULL’INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEI DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO ..................................................................... 61 1d) INTERCULTURA - ACCOGLIENZA .................................................. 66 PREMESSA: ..................................................................................... 66 a) PROGETTO ACCOGLIENZA PERCORSO DI L2.................................... 67 b) LABORATORI D’ INTERCULTURA PERCORSI DIDATTICI ..................... 71 c) NATIVI AMERICANI....................................................................... 74 d) LABORATORIO DELLE TRADIZIONI POPOLARI E DELLA MEMORIA DI SATURNANA .................................................................................... 75 2) EDUCARE ALLA CITTADINANZA ATTIVA ............................................ 78 2 b) PROGETTO BULLI DI CARTONE ................................................... 81 3) PROGETTO SOS INSEGNANTI .......................................................... 84 4) LA CONTINUITA’ EDUCATIVA .......................................................... 88 5) LABORATORIO DEL SAPERE SCIENTIFICO......................................... 93 6) PROGETTO “ISTRUZIONE DOMICILIARE“ .......................................... 95 7) PROGETTO LINGUAGGI NON VERBALI “LOGOS”................................ 97 7a) MUSICA INSIEME CON GLI STRUMENTI....................................... 100 7b) EX-TEMPORE ........................................................................... 102 8) TRADIZIONE E CULTURA POPOLARE .............................................. 104 8a) E BENE VENGA IL BALLO ........................................................... 104 8b) CANTAR MAGGIO ..................................................................... 108 9) RAPPORTO SCUOLA – UNIVERSITA’ ............................................... 109 PROGETTI SCUOLA DELL’INFANZIA - ................................................ 110 SCUOLA PRIMARIA ......................................................................... 110 1) AD OGNUNO IL SUO “GNOMAMICO” ............................................. 111 2) ”CHICCOLINO DOVE SEI? DAL SEME… LA VITA”............................. 113 3) PROGETTO LUDICO MOTORIO POLISPORTIVO ................................. 115 2 “A SCUOLA DI GIOCOSPORT” ............................................................ 115 PROGETTI SCUOLA PRIMARIA .......................................................... 117 1) PROGETTO MUSICALE ................................................................ 118 2) PROGETTO MUSICALE ................................................................ 119 3) ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE .......................................... 122 PROGETTI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ............................ 124 1) BIBLIOTECA ................................................................................ 125 2) LATINO ...................................................................................... 127 3) CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE .................................................... 128 4) CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO .................................................. 130 5)GIOCHI DELLA GIOVENTU’ ............................................................. 131 6) PROGETTO ORIENTAMENTO E SCOPERTA DI SÉ .............................. 132 7) CLASSE 2.0................................................................................. 134 9) PROGETTO “EDUCAZIONE ALLA SALUTE“ ...................................... 142 10) LABORATORIO SCIENTIFICO ..................................................... 144 11) PEZ: ORTO SINERGICO ............................................................. 145 ARRICCHIMENTO OFFERTA FORMATIVA .............................................. 148 1) LINGUE STRANIERE ..................................................................... 149 2) NUOVE TECNOLOGIE DIDATTICHE ................................................. 150 3) MUSICA ...................................................................................... 152 4) STEREOTIPI DI GENERE ............................................................... 153 5) LABORATORI IN COLLABORAZIONE CON L’AID e USL 3 Pistoia .......... 154 MODELLO PER LA VERIFICA DEI PROGETTI ......................................... 156 SCHEDA PER STESURA PROGETTI DEL POF ......................................... 158 FUNZIONI STRUMENTALI AL POF ....................................................... 159 UN PO’ DI STORIA ........................................................................... 161 CURRICOLO DISCIPLINE ................................................................... 162 PROGETTO CURRICULUM VERTICALE per POF.................................... 163 LA VALUTAZIONE Scuola Primaria ...................................................... 166 Scuola Secondaria Primo Grado ......................................................... 169 VALUTAZIONE AUTOVALUTAZIONE ................................................... 172 DOCUMENTAZIONE DIDATTICA ......................................................... 181 NUOVE TECNOLOGIE DIDATTICHE ..................................................... 184 SITO WEB ....................................................................................... 186 PIANO DI FORMAZIONE 2015/2016 ................................................... 188 3 CHE COS’È IL P.O.F. ? Il P.O.F. - Piano dell’offerta formativa, secondo la normativa vigente sull’autonomia delle istituzioni scolastiche (DPR 8/3/99 n. 275), è il “documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale” delle stesse. Esso rappresenta lo strumento attraverso il quale ogni scuola precisa la propria particolare “progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa” per fornire un’adeguata e corretta informazione agli alunni e ai loro genitori. “Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione, di tutte le sue componenti, il Piano dell’offerta formativa.“ Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.“ (Art. 1 Regolamento dell’autonomia) Definizione Piano Offerta Formativa Documento fondamentale, non unico che raccoglie: Le scelte dell’identità presente e linee di sviluppo; Il piano curricolare e le linee di progettazione; Progetti interni di ricerca, sperimentazione e sviluppo; Arricchimenti e integrazione dell’offerta formativa. 4 BREVE STORIA DELLA SCUOLA Scuola Angelo Roncalli La scuola Media Angelo Roncalli nasce nella prima metà degli anni ’70, si fonde nel 19….. con la scuola media “Enrico Betti” per diventare la scuola media di riferimento del centro storico. Scuola Galilei - Galileo La Direzione Didattica del 5^ Circolo di Pistoia, nata alla fine degli anni ’60 come Direzione Didattica del 7^ Circolo, ha avuto varie aggregazioni territoriali. Infine nel 2012 le due scuole vengono accorpate e nasce un Istituto Comprensivo. 5 CHI SIAMO? Edificio e ubicazione La Scuola Secondaria di 1° Grado "Angelo Roncalli" di Pistoia, il cui edificio è stato progettato alla fine degli anni Sessanta da Giovanni Michelucci, è ubicata nel centro storico della città, all' interno del bastione Thyrion di Porta al Borgo, in prossimità delle fermate dei mezzi pubblici e di un ampio parcheggio. Leggermente sopraelevata rispetto al piano stradale, è circondata da alberi risalenti al periodo in cui sul bastione sorgeva l'ottocentesca villa Thyrion. In questo ambiente ricco di memorie storiche, il grande architetto pistoiese ha realizzato un modello attualissimo di edilizia scolastica ispirato al criterio dello "star bene a scuola", mentre l'arredamento funzionale e l'ampio giardino contribuiscono a creare un'atmosfera favorevole all'apprendimento e agli scambi interpersonali. La Direzione Didattica del 5^ Circolo di Pistoia, nata alla fine degli anni ’60 come Direzione Didattica del 7^ Circolo, ha avuto varie aggregazioni territoriali. Attualmente è situata nella zona nord-ovest di Pistoia e la sua area di competenza comprende il Villaggio Belvedere; il Villaggio Scornio ed altre zone residenziali lungo le vie Dalmazia e Valdibrana. 6 Fanno, inoltre, parte del Circolo i paesi di: Piteccio; San Felice e Valdibrana con le relative frazioni. La situazione socio-economica e culturale è variegata. Il fenomeno dell’immigrazione è presente, ma non in modo rilevante e particolarmente nel plesso centrale. 7 LE NOSTRE SCUOLE 8 ORGANIGRAMMA DEI PLESSI Scuola Infanzia VALDIBRANA Scuola Primaria VALDIBRANA Scuola Infanzia SAN FELICE Scuola Primaria SAN FELICE Scuola Primaria SCORNIO Scuola Primaria PITECCIO Scuola Primaria BELVEDERE Scuola Secondaria di Primo Grado A.RONCALLI 9 ORGANIGRAMMA DEL PERSONALE Dirigente scolastico Dott. Maurizio Monti Direttore amministrativo Sig.Colaianni Fernando Collaboratori del dirigente > Piccioli Marianna (vicepreside) > Brunetti Antonella (collaboratore del dirigente) Personale Ata Personale amministrativo Funzioni strumentali: AREA1 CURRICOLO AREA 2 CONTINUITA’ AREA 3 BES AREA 4 SITO WEB Organi collegiali: Consiglio d’istituto Collegio dei docenti Consiglio d’intersezione Consiglio d’interclasse Consiglio di classe Assemblea dei genitori Comitato per la valutazione del servizio 10 DOCUMENTO ORGANICO A.RONCALLI-G.GALILEI FUNZIONAMENTO ORGANI COLLEGIALI Collegio Docenti; Consiglio d’ intersezione; Consiglio d’ interclasse; Consiglio di classe; Assemblea dei genitori per l'elezione dei propri rappresentanti (che possono riferire nei consigli di classe le problematiche inerenti il gruppoclasse); Consiglio d’Istituto; Comitato per la valutazione del servizio. Tutte le riunioni debbono svolgersi in orario extrascolastico ed essere convocate almeno 7 gg. prima con l'indicazione dell'orario d’inizio, di termine e dell' ODG; di ogni seduta verrà redatto un verbale COMUNICAZIONE La scuola dispone di un proprio sito web per favorire la comunicazione www.icroncalligalilei.it USO LOCALI INTERNI E SPAZI ESTERNI L'ingresso dei ragazzi nei locali della scuola è consentito: INTERNA In ogni plesso: - Albo comunicazioni interne; - Albo sindacale. Presso le sedi dell’ufficio di Direzione Didattica - Albo d'istituto. Le comunicazioni verranno effettuate per via telematica ad eccezione delle comunicazioni che dovranno essere firmate dal personale. ESTERNA Le comunicazioni scuola/famiglia e famiglia /scuola avverranno per iscritto tramite l'alunno tranne nei casi di urgenza. Le famiglie dovranno controllare quotidianamente se ci sono comunicazioni da parte della scuola e firmarle. con orario flessibile dalle 8.00 per la Scuola dell’ Infanzia; dalle 8.25 alle 8.30 per la Scuola Primaria; dalle ore 8.00 fino alle ore 8.05 alla Secondaria. Durante l'orario delle attività scolastiche non è ammessa la presenza di estranei e genitori. Gli spazi interni ed esterni della scuola sono utilizzati secondo le modalità previste dall'articolazione della didattica, sotto il controllo degli insegnanti e/o dei collaboratori scolastici. L'uso degli spazi comuni avviene attraverso una prenotazione da parte dei docenti. Il Consiglio d’Istituto può autorizzare l'utilizzo dei locali e delle attrezzature ad organismi esterni. 11 USO MATERIALI E ATTREZZATURE Le dotazioni e le strutture saranno utilizzate dagli insegnanti con la cura necessaria a garantire la loro conservazione e il loro uso responsabile. L'uso che ne faranno gli alunni sarà controllato dagli insegnanti, sotto la loro responsabilità, che favoriranno in loro il senso del bene comune, nello spirito di una corretta educazione sociale. Le insegnanti provvederanno alla puntuale compilazione dei registri presenti nei singoli spazi. Le insegnanti per ogni necessità faranno capo ai referenti responsabili dei singoli spazi. L'uso della fotocopiatrice deve essere destinato alle attività didattiche e comunque della scuola. Inoltre, deve essere il più possibile limitato nel numero e programmato nel tempo in modo da consentirne la fattibilità da parte degli addetti. RAPPORTO SCUOLA/FAMIGLIA All'inizio dell'anno verrà fornito: - Il calendario scolastico; - Il calendario del ricevimento individuale degli insegnanti per la scuola secondaria. Con un congruo anticipo vengono comunicate le date: - Del ricevimento individuale degli insegnanti per la scuola primaria; - Della consegna delle schede di valutazione. I genitori potranno incontrare gli insegnanti: - In orario pomeridiano e nei giorni previsti per la programmazione per la scuola primaria; - In orario pomeridiano durante i ricevimenti generali e in orario mattutino durante i ricevimenti settimanali programmati per la scuola secondaria. Le famiglie sono responsabili della regolare frequenza scolastica e del rispetto dell'orario didattico. I permessi di uscita anticipata e ingresso posticipato possono essere concessi solo per motivi eccezionali, familiari e di salute e devono essere compilati personalmente dal genitore in Portineria. Per le uscite didattiche sul territorio verrà richiesto alle famiglie il consenso scritto all'inizio di ciascun anno scolastico. Per i viaggi d'istruzione verrà richiesta anticipatamente specifica autorizzazione. 12 Per la scuola secondaria, in caso di assenza è necessaria la giustificazione scritta dei genitori debitamente motivata. In mancanza di detta certificazione si attenderà per un massimo di tre giorni oltre i quali l'alunno non potrà essere riammesso in classe se non su autorizzazione del Dirigente. Per tutti gli ordini di scuola, le assenze per motivi di salute superiori a 5 gg. consecutivi, compresi il sabato e la domenica, debbono essere giustificate tramite certificato medico. In mancanza di detto certificato l'alunno non potrà essere riammesso in classe. Sono previsti i seguenti moduli: Autorizzazione visite didattiche; Autorizzazione viaggi d'istruzione; Permesso ingresso posticipato; Permesso uscita anticipata; Liberatoria per uso delle immagini degli alunni ad uso didattico (privacy); Libretto per la giustificazione delle assenze; Richieste colloquio con insegnanti; Delega a terzi per riprendere gli alunni per la scuola dell’infanzia e primaria. 13 CHI COSA CONTATTI Dirigente Scolastico Il Dirigente Scolastico, che ha la rappresentanza legale dell’Istituto, assicura il funzionamento generale dell’unità scolastica, nella sua autonomia funzionale entro il sistema d’istruzione e formazione. Promuove e sviluppa l’autonomia sul piano gestionale e didattico, l’esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati, quali il diritto all’apprendimento degli alunni, la libertà d’insegnamento dei docenti, la libertà di scelta educativa da parte delle famiglie. E’ responsabile della gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Il Dirigente Scolastico presiede: e-mail: [email protected] Riceve su appuntamento tramite segreteria Consigli d’interclasse/intersezione (scuola dell’infanzia), Consigli d’interclasse (scuola primaria); Consigli di classe (per la scuola secondaria); Collegio dei docenti; Giunta Esecutiva del Consiglio d’Istituto; Rappresenta l’amministrazione nelle relazioni sindacali. Ha la titolarità dell’istituto nei rapporti con gli enti locali e altri soggetti esterni del territorio di cui promuove la collaborazione. 14 DSGA Sovrintende e coordina le attività amministrativo/contabile. Tel. 0573 903655 Fax 0573 903543 [email protected] Coordina il personale tecnico amministrativo contabile. Orario di ricevimento: - dal lunedì al sabato: dalle ore 8.15 alle ore 9.00 dalle ore 12.00 alle ore 13.30 - martedì e giovedì: 15.30/17.00 Assistenti Amministra -tivi Gestione Personale in servizio nell’Istituto. Gestione alunni, Organi Collegiali, Statistiche POF, TFR, Formazione Contributi INPS, richieste forniture. Sede della Scuola Secondaria Bastione Thyrion Tel. 057333774 Fax 057333774 e.mail: [email protected] Orario di ricevimento: - dal lunedì al sabato 8.15 - 9.00/12.00 - 13.30 - martedì e giovedì 15.30/17.30 Sede della Scuola Galilei Via Pisacane 5 Tel. 0573903655 Fax 0573903543 e.mail: [email protected] 15 Collaborato -ri del Dirigente Scolastico Attribuzione di compiti specifici. Dei collaboratori, uno cura i rapporti con la scuola dell’infanzia e primaria, l’altro quelli con la scuola secondaria di I grado. Fiduciari: in qualità di referenti del DS nei singoli plessi mantengono i rapporti con il personale scolastico, gli uffici di segreteria e gli enti esterni. Partecipano allo staff di direzione con le Funzioni Strumentali. Partecipano alla Contrattazione Integrativa. Uno dei collaboratori ha assunto il ruolo di vicario in caso di sostituzione del Dirigente Scolastico nelle occasioni in cui viene ritenuto necessario, anche come funzione di rappresentanza. Mantengono rapporti con il personale amministrativo, curano, insieme al Dirigente Scolastico, l'assegnazione delle insegnanti alle classi e le indicazioni per la compilazione dei documenti scolastici (certificazione delle competenze, documenti di valutazione, ecc.). Presiedono i Consigli d’Intersezione - Interclasse o di Classe. Attribuzione di compiti specifici. Fanno parte dello staff di direzione con le Funzioni Strumentali. Vicario partecipa alla Contrattazione Integrativa. Sostituiscono il Dirigente Scolastico nelle occasioni in cui viene ritenuto necessario, anche come funzione di rappresentanza. Tengono rapporti con il personale amministrativo, curano insieme al Dirigente Scolastico l'assegnazione delle insegnanti alle classi e le indicazioni per la compilazione dei documenti scolastici (certificazione delle competenze, documenti di valutazione, ecc.). Presiedono i Consigli d’Interclasse dove tengono la docenza. ESTERNI Su appuntamento per esigenze particolari in assenza del Dirigente. INTERNI Riunioni collegiali; Incontri specifici. 16 Docenti Collaborato -ri Scolastici I principali compiti e responsabilità del docente sono: insegnare, elaborare gli obiettivi, predisporre il materiale didattico, documentare le attività, compilare la documentazione amministrativa sui registri adottati, partecipare agli Organi Collegiali, valutare il rendimento degli allievi, compilare e conservare adeguatamente copie delle valutazioni e dei relativi documenti, mantenere relazioni con le famiglie, gestire la classe e i mezzi didattici, tenere in ordine i materiali della classe, registrare quotidianamente le assenze degli alunni sul registro di classe, individuare e richiedere i materiali didattici, visionare regolarmente l'albo della scuola e le circolari trasmesse dalla Direzione, comunicare quanto prima le assenze, curare la propria formazione continua. ESTERNI Esegue, nell'ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa alla corretta esecuzione del proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben definite che richiedono preparazione non specialistica. E' addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico; di pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi; di vigilanza sugli alunni, compresa l’ordinaria vigilanza e l’assistenza necessaria durante il pasto nelle mense scolastiche, di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, di collaborazione con i docenti. Presta ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell'accesso dalle aree esterne Presenza quotidiana secondo l'orario di servizio. Incontri individuali calendarizzati; Consegna documenti di valutazione; Previa appuntamento, incontri durante le ore di programmazione; Eventuali assemblee di classe; Interclasse, intersezione. INTERNI Riunioni per ambiti disciplinari; Riunioni collegiali; Incontri per progetti del POF. 17 alle strutture scolastiche, all’interno e nell'uscita da esse, nonché nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale se aggiunto specificatamente al proprio mansionario ordinario. Referente Intercultura Referente POF Referente Disturbi Specifici d'Apprendimento (DSA) Annualmente il Dirigente nomina un docente che tenga rapporti con l'Ente Locale, funga da coordinatore delle attività di accoglienza,, di monitoraggio, di individuazione di risorse necessarie per organizzare attività specifiche volte all'integrazione delle alunne e degli alunni non italofoni e di organizzazione di interventi formativi rivolti ai docenti. Inoltre coordina le attività tese all'integrazione degli alunni disabili presenti nell’Istituto, si relaziona con l'A.S.L. e l'AIAS di Pistoia, con il Servizio Sociale del Comune di Pistoia e con le cooperative sociali che forniscono il servizio di assistenza scolastica che necessita di essere specificamente organizzata. ESTERNI Mantiene i contatti con i referenti dei progetti presenti nel POF. Raccoglie e cura l’aggiornamento delle sezioni e dei progetti del documento Informa periodicamente il collegio delle eventuali modifiche o integrazioni. Provvede alla stesura definitiva e alla presentazione per l’a.s. successivo. INTERNI Essendo la nostra Istituzione Scolastica scuola capofila del progetto SCOLEDI, il Dirigente individua un docente con specifiche competenze che operi a favore dell'individuazione precoce dei disturbi d'apprendimento in collaborazione con l'Associazione Italiana Dislessia e l'A.S.L. di Pistoia. ESTERNI Colloqui individuali all'arrivo dell'alunno straniero. INTERNI Riunioni specifiche su appuntamento per esigenze particolari. Riunioni collegiali; Incontri progetti POF. Sportello. INTERNI Riunioni specifiche; Somministrazione prove e restituzione risultati; Su appuntamento per esigenze particolari. 18 Referenti progetti Per ogni singolo progetto contenuto nel POF il Dirigente nomina un referente che coordini le attività previste dal progetto stesso e i singoli docenti che ne fanno parte. INTERNI Referenti laboratori Per ogni laboratorio viene nominato un responsabile che curi i materiali e le attrezzature presenti provvedendo alle necessarie segnalazioni per eventuali integrazioni di materiali mancanti. INTERNI RSU La Rappresentanza Sindacale Unitaria è un organismo sindacale ed è costituito da tre persone elette da tutti i lavoratori in servizio presso l'Istituzione Scolastica. Hanno poteri e competenze contrattuali rappresentando le esigenze dei lavoratori. La RSU, dunque, tutela i lavoratori collettivamente, controllando l'applicazione del contratto. La RSU può anche farsi carico di una prima tutela, cercando di risolvere il contrasto del lavoratore con il Dirigente, per poi passare, eventualmente, alla tutela del sindacato e ai legali. La RSU funziona come unico organismo che decide a maggioranza la linea di condotta e se firmare un accordo. INTERNI I sindacati firmatari del CCNL possono nominare, all'interno del personale in servizio presso l'Istituzione Scolastica, un proprio referente che partecipi alla trattativa d'istituto insieme alle RSU con le quali condivide alcune responsabilità rappresentando però il sindacato dal quale è stato nominato. INTERNI Terminali Associativi Incontri di verifica dei progetti. Su appuntamento per esigenze particolari. Incontri per la contrattazione; Assemblee con il personale. Incontri per la contrattazione; Assemblee con il personale. 19 RLS Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza è la persona designata all'interno della RSU per rappresentare i lavoratori sugli aspetti che concernono la salute e la sicurezza durante il lavoro. È una figura resa obbligatoria dalla normativa vigente che attribuisce al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza una serie articolata di compiti e funzioni. Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza gode delle stesse e identiche tutele previste dalla legge per il delegato sindacale. L'RLS ha diritto all'informazione, alla formazione, alla consultazione, alla partecipazione e al controllo e alla verifica di tutto ciò che è legato alla sicurezza. Deve avvertire il responsabile dell'azienda dei rischi individuati nello svolgimento del suo ruolo e mantenere il segreto d'ufficio. INTERNI Incontri periodici con i fiduciari; Su appuntamento per esigenze particolari; Assemblee con il personale. 20 TIPOLOGIA DEL TEMPO SCUOLA Nell’istituto esistono due plessi di Scuola dell’Infanzia: San Felice Valdibrana L’orario settimanale è 40 ore (5 mattine e 5 pomeriggi) compresa la mensa. Nell’istituto esistono cinque plessi di Scuola Primaria: San Felice (I - II) Piteccio (III - IV - V) Scornio (I - II) Villaggio Belvedere (III - IV - V) Valdibrana (I - II - IV - V) Scuola San Felice Tempo pieno (40 ore in 5 mattine e 5 pomeriggi) compresa la mensa. Scuola Piteccio Tempo pieno (40 ore in 5 mattine e 5 pomeriggi) compresa la mensa. Scuola Villaggio Scornio Tempo pieno (40 ore in 5 mattine e 5 pomeriggi) compresa la mensa. Scuola Villaggio Belvedere Tempo pieno (40 ore in 5 mattine e 5 pomeriggi) compresa la mensa. Scuola Valdibrana Tempo normale (32 ore in 5 mattine e 3 pomeriggi) compresa la mensa. 21 Nell’istituto esiste un plesso di Scuola Secondaria di Primo Grado: Scuola A.Roncalli Tempo normale (30 ore in 6 mattine dalle ore 8.00 alle ore 13.00); Modello orario con sabato libero, 5 giorni per 6 ore per un totale di 30 ore settimanali. 22 I PLESSI SCOLASTICI: l’orario e i servizi Scuola dell’Infanzia Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì San Felice 8.00 – 16.00 8.00 – 16.00 8.00 – 16.00 8.00 – 16.00 8.00 – 16.00 Valdibrana 8.00 – 16.00 8.00 – 16.00 8.00 – 16.00 8.00 – 16.00 8.00 – 16.00 Scuola Primaria Villaggio Belvedere Villaggio Scornio San Felice Piteccio Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 8.30 – 16.30 8.30 – 16.30 8.30 – 16.30 8.30 – 16.30 8.30 – 16.30 8.30 – 16.30 8.30 – 12.30 8.30 – 16.30 8.30 – 12.30 8.30 – 16.30 TEMPO PIENO Valdibrana TEMPO NORMALE 23 Scuola Secondaria di Primo Grado Tempo normale di 30 ore settimanali (6 giorni per 5 ore). A. Roncalli Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato 8.00/12.55 8.00/12.55 8.00/12.55 8.00/12.55 8.00/12.55 8.00/12.55 Modello orario con sabato libero 5 giorni per 6 ore per un totale di 30 ore settimanali. A. Roncalli Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 8.00/13.55 8.00/13.55 8.00/13.55 8.00/13.55 8.00/13.55 Servizi extrascolastici (con contributo dei genitori) Pre-scuola Post-scuola Mensa Valdibrana San Felice Infanzia San Felice Piteccio Primaria Scornio Ovest Villaggio Belvedere Valdibrana Primaria 7.30 – 8.00 7.30 – 8.30 7.30 – 8.30 7.30 – 8.30 7.30 – 8.30 Scornio Ovest Villaggio Belvedere 16.30 – 18.00 16.30 – 18.00 12.30 – 14.00/14.30 (Martedì – Giovedì) Dopo Scuola Roncalli Da lunedì a venerdì dalle 14.30 alle 18.00 (Attività pomeridiana) 24 I SERVIZI La mensa: Le scuole dell’Istituto comprensivo A.Roncalli - G.Galilei, per garantire il servizio mensa agli alunni si richiamano agli articoli 3 della Costituzione Italiana e all’art.26 c.10 del contratto collettivo nazionale del comparto scuola che recitano rispettivamente: Art.3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Art.26 c10 Per il personale insegnante che opera per la vigilanza e l’assistenza degli alunni durante il servizio mensa il tempo impiegato nelle predette attività rientra a tutti gli effetti nell’orario di attività didattica. Pertanto a tutti i bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria è assicurato il servizio mensa predisposto dall’Amministrazione Comunale; i pasti vengono prodotti presso le cucine date in appalto dal Comune a ditte esterne. Annualmente l’Amministrazione Comunale stabilisce la retta mensile da corrispondere per tale servizio. Il pre-scuola e post-scuola: Dietro versamento di una quota prefissata, le famiglie che ne hanno bisogno, possono, producendo apposita domanda, usufruire di un servizio di attesa prescolastica o di una permanenza oltre l’orario di servizio. I bambini vengono intrattenuti all’interno dei locali scolastici da educatori qualificati, che li impegnano in attività di vario tipo. Post-scuola Scuola Secondaria di Primo Grado: Dietro versamento di una quota prefissata, le famiglie che ne hanno bisogno possono producendo apposita domanda, usufruire di un servizio di post – scuola. 25 Il trasporto: Il Comune fornisce un servizio di trasporto con minibus, da e per la scuola, ai bambini che frequentano le scuole di Piteccio, San Felice e Valdibrana. Fornisce inoltre un servizio di trasporto gratuito, per la frequenza dei laboratori di Pistoia ragazzi. Per il laboratorio di Saturnana, l’Istituzione provvede a garantire il trasporto gratuito. L’attività estiva: Dopo il termine delle lezioni gli alunni, potranno partecipare a due tipologie di iniziative, ATTIVITA’ ESTIVA, nei mesi di giugno e luglio e, SOGGIORNI IN PARCHI NATURALI, per quegli alunni i cui insegnanti scelgono di aderire all’iniziativa. In entrambi i casi è previsto un contributo economico da parte delle famiglie. 26 MODELLI ORGANIZZATIVI Ore da destinare alle discipline per la Scuola Primaria: Modello a tempo pieno Discipline: Ore da destinare: Italiano 7/8 Inglese 1/3 Educazione artistica e musicale 3/4 Scienze motorie 1/2 Matematica 7/8 Scienze / Tecnologia e Informatica 3 Storia / Geografia ed Educazione alla 3/5 Cittadinanza Religione o Att. Alternativa 2 Totale attività 30/32 ore Attività ludico - relazionale 3/5 Tempo mensa 5 TOTALE TEMPO SCUOLA: 40 ORE Modello a 29 ore settimanali Discipline: Ore da destinare: Italiano 7/8 Inglese 1/3 Educazione artistica e musicale 3 Scienze motorie 1/2 Matematica 7 Scienze / Tecnologia e Informatica 2/3 Storia / Geografia ed Educazione alla 2/4 cittadinanza Religione o Att. Alternativa 2 Totale attività 29 ore Tempo mensa 3 TOTALE TEMPO SCUOLA: 29 ORE 27 Ore delle discipline per la Scuola Secondaria di Primo Grado: Modello 30 ore settimanali Discipline Ore Italiano 6 Storia 2 Geografia 1 Approfondimento 1 Inglese 3 Seconda lingua (Francese o Spagnolo) 2 Matematica 4 Scienze 2 Arte ed Immagine 2 Tecnologia 2 Musica 2 Scienze motorie 2 Religione o attività alternativa 1 TOTALE TEMPO SCUOLA: 30 ORE 28 SPAZI ATTREZZATI E LABORATORI Le attività didattiche si svolgono di norma all’interno delle aule con l’intero gruppo classe. Esistono all’interno dell’istituto numerosi laboratori e spazi attrezzati dove vengono svolte attività di vario genere, che tengono conto della relazione esistente tra elementi cognitivi, emotivi, affettivi e relazionali nel processo di insegnamento–apprendimento. Laboratori di attività espressiva Laboratori di matematica e scienze Laboratori multimediali Laboratori multimediali Laboratorio di cucina Laboratori di psicomotricità Laboratori di lingua Laboratori di lingua Laboratorio delle tradizioni popolari Palestre e campi sportivi polivalenti Biblioteche Spazi per le attività di sostegno Giardino didattico gioca verde, dei 5 sensi e orto sinergico Spazi per i gruppi di interclasse Gli spazi attrezzati possono essere usati anche da alunni e alunne di altri plessi, previo accordo con l’insegnante responsabile del laboratorio stesso. Le attività di ricreazione e di gioco si svolgono nelle classi, nella palestra, nel giardino dell’Istituto. 29 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ Premessa: Le scuole dell’Istituto comprensivo A.Roncalli - G.Galilei per garantire il diritto di tutti all’istruzione, si richiamano agli articoli 3 e 24 della COSTITUZIONE ITALIANA che recitano rispettivamente: Art.3 “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.“ Art.24 “La scuola è aperta a tutti e l’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.“ Si ritiene pertanto che la funzione della scuola sia fornire agli alunni che la frequentano le capacità primarie e fondamentali per capire la realtà, accettare e valorizzare se stessi, diventare cittadini responsabili. La scuola si propone perciò non solo come luogo di apprendimento, ma anche come COMUNITA’ EDUCANTE in cui ogni membro interagisce, secondo i propri compiti, le proprie capacità e le proprie responsabilità, per ottenere il successo educativo e formativo degli alunni. Sulla base dei valori sopra esposti e nel rispetto della libertà d’insegnamento dei docenti, le priorità educative perseguite sono: RISPETTARE RISPETTARE RISPETTARE RISPETTARE RISPETTARE RISPETTARE SE STESSI E LE PROPRIE COSE GLI ALTRI GLI AMBIENTI E LE COSE COMUNI LE REGOLE E VALORIZZARE LA DIVERSITA’ LE RISORSE AMBIENTALI La scuola s’impegna a informare le famiglie sugli aspetti caratterizzanti la propria OFFERTA FORMATIVA (POF), sui percorsi messi in atto per perseguire le proprie priorità educative e sulle regole che disciplinano i rapporti SCUOLA - FAMIGLIA riportate nel Regolamento di Istituto e nella Carta dei servizi. La famiglia, cui si attribuisce per legge il dovere di educare i figli (Articolo 30 della COSTITUZIONE), s’impegna a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa, a sostenerla nelle attività proposte, a rispettarne le regole, per favorire un’alleanza SCUOLA - FAMIGLIA che ha come fine la valorizzazione e la formazione della personalità di ogni alunno. 30 LA SCUOLA SI GLI ALUNNI SI I GENITORI SI LA SCUOLA Il dirigente Scolastico IMPEGNA A: Creare un ambiente educativo sereno e rassicurante; Favorire momenti d'ascolto e di dialogo; Incoraggiare gratificando il processo di formazione di ciascuno; Favorire l'accettazione dell' “altro” e la solidarietà; Promuovere le motivazioni all'apprendere; Rispettare i tempi ed i ritmi dell'apprendimento; Far acquisire una graduale consapevolezza nelle proprie capacità per affrontare, con sicurezza, i nuovi apprendimenti; Promuovere azioni di: recupero per gli alunni in difficoltà, valorizzazione delle capacità di ciascuno, ed esaltazione del talento e dell'eccellenza; Rendere l'alunno consapevole degli obiettivi e dei percorsi educativi; Favorire un orientamento consapevole e positivo delle scelte; Concordare, nel gruppo d'insegnamento, i compiti pomeridiani da assegnare per non aggravare l'alunno; Pubblicizzare i quadri orari delle attività giornaliere per consentire, all'alunno, di selezionare gli strumenti di lavoro; Rispettare i tempi di pausa tra le unità di apprendimento; Comunicare con le famiglie circa l'andamento didattico e disciplinare degli studenti; Far rispettare le norme di comportamento e il regolamento; Prendere adeguati provvedimenti disciplinari in caso d’infrazione. IMPEGNANO A: Rispettare il Regolamento d'Istituto; Conoscere il Regolamento di disciplina; Essere collaborativi e garantire costantemente la propria attenzione e partecipazione; Portare il materiale quotidiano effettivamente necessario; Eseguire i compiti assegnati; Prendere coscienza dei personali diritti / doveri; Rispettare persone, ambienti, attrezzature; Usare un linguaggio ed un abbigliamento consoni ad un ambiente educativo; Adottare un comportamento corretto ed adeguato alle diverse situazioni; Attuare comportamenti adeguati alla salvaguardia della sicurezza propria e degli altri in condizioni ordinarie e straordinarie di pericolo; Rispettare i tempi previsti per il conseguimento degli obiettivi del proprio curricolo, mettendo in atto un atteggiamento responsabile nell'esecuzione dei compiti richiesti; Accettare, rispettare, aiutare gli altri ed i diversi da sé comprendendo le ragioni dei loro comportamenti. IMPEGNANO AD ASSICURARE: Il rispetto dell'orario di entrata e di uscita; La garanzia di una frequenza assidua alle lezioni; Il controllo quotidiano del materiale scolastico necessario e dell'esecuzione dei compiti assegnati; La partecipazione agli incontri periodici scuola / famiglia; La puntualità nel produrre le giustificazioni delle assenze e nella firma delle comunicazioni scuola / famiglia; Atteggiamenti di proficua e reciproca collaborazione con i docenti; La realizzazione di un dialogo costruttivo con l'istituzione; Rispetto, collaborazione e solidarietà nei confronti dell' “altro” nei loro figli; Conoscere il Regolamento di disciplina; Il rispetto delle scelte educative e didattiche condivise con l’accettazione del presente documento. LA FAMIGLIA I genitori 31 I NOSTRI PRINCIPI FONDANTI Come abbiamo detto in precedenza, le nostre scuole presentano caratteristiche differenti e offrono servizi diversificati in relazione all’età degli alunni e delle alunne a cui si rivolgono, al modello organizzativo che adottano. Tuttavia tutte si collocano all’interno di un progetto educativo coerente con i seguenti principi fondanti: Promuovere la continuità con la scuola dell’infanzia e con la scuola secondaria di primo grado, nel rispetto del principio di unitarietà del processo educativo (v. “La continuità educativa”). Valorizzare la diversità e promuovere l’ accoglienza intesa sia come pluralità di individui, ognuno dei quali portatore di personalità e cultura proprie, sia come pluralità di stili cognitivi, che come incontro con altre culture, sempre più presenti nella società attuale (v: “L’accoglienza” - “Intercultura” - “Il valore della diversità“). Promuovere il successo formativo progettando percorsi, attività, utilizzando materiali specifici nel rispetto dei bisogni e dei ritmi individuali di apprendimento (v: “L’individuazione precoce dei disturbi di apprendimento“ e “gruppi di ricerca - azione“). Rafforzare il senso di appartenenza alla comunità locale coinvolgendo i bambini nella valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni (v: “Lab. delle tradizioni popolari di Saturnana“ - “Cantar maggio“ - “E bene venga il ballo“). Favorire la cooperazione tra scuola e famiglia L’apprendimento risulta essere tanto più efficace e coerente quanto maggiore è la collaborazione tra scuola e famiglia ( v. “Educazione alla cittadinanza attiva“). Promuovere la formazione in servizio , la ricerca formativa e la sperimentazione per favorire una riflessione su alcuni temi fondamentali del processo di apprendimento - insegnamento nell’ottica di un’organizzazione del curricolo e nel rispetto delle raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio (18.12.06) relative alle competenze chiave per l’apprendimento permanente (v. “Gruppi di ricerca - azione e di formazione”) Promuovere una prassi di autovalutazione e di miglioramento dei principali servizi e percorsi scolastici, potenziando le aree di forza ed intervenendo su quelle di debolezza, nel rispetto delle esigenze manifestate dalle parti interessate a tutto il percorso educativo. 32 COME LAVORIAMO Nelle nostre scuole Viene promossa l’accoglienza e perseguito il benessere di tutti gli alunni e alunne; Singoli insegnanti o gruppi, attuano percorsi di ricerca - azione in vari ambiti; Si opera in gruppo alla stesura e alla realizzazione di percorsi formativi; Si promuove l’autovalutazione della scuola; Si ricerca la collaborazione dei genitori; È curato il sostegno ed è previsto il recupero individuale e di gruppo; Gli insegnanti di aggiornano e si auto aggiornano; Si collabora con le altre scuole e con agenzie esterne. 33 SPERIMENTAZIONE METODOLOGICO-DIDATTICA PER LA SOSTITUZIONE DEL LIBRO DI TESTO CON MATERIALE LIBRARIO ALTERNATIVO Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle Istituzioni Scolastiche, i docenti della Scuola Primaria dell’Istituto Roncalli - Galilei, come consentito dalla Legge n.517/77 e dall’art.4 D.P.R n.275/99, attuano la sostituzione del libro di testo con materiale librario alternativo. Motivazioni a fondamento e sostegno della scelta: Conformità alla progettazione curricolare affidata alla Scuola; Espressione della libertà d’insegnamento dei docenti; Corrispondenza alle scelte della comunità professionale dell’Istituto in ordine a contenuti, metodi, organizzazione …; Rispetto della graduale maturazione cognitiva degli alunni, al fine di favorire il loro successo formativo e un apprendimento significativo; Aderenza a percorsi didattici specifici di alcune discipline, progettati e realizzati per rispondere ai bisogni educativi degli alunni; Opportunità di stimolare gli alunni ad arricchire, anche con materiale librario proprio, la biblioteca di classe per favorire l’uso del libro come bene comune; Opportunità di avviare gli alunni alla frequenza della biblioteca scolastica, intesa come “luogo privilegiato per la lettura e la scoperta di una pluralità di libri e di testi”. 34 TABELLA DEI NOSTRI PROGETTI PER L’ANNO SCOLASTICO 2015/2016 Curricoli disciplinari Progetti che si collocano all’interno dei curricoli disciplinari per il loro approfondimento (senza presenza di esperti) Progetti specifici per l’ampliamento dell’offerta formativa (con presenza d’esperti) Scuola dell’Infanzia Scuola dell’Infanzia La continuità; Bes; Il valore della diversità - gruppo integrazione; Individuazione precoce dei disturbi d’apprendimento; Tradizione cultura popolare; Progetto Linguaggio Non Verbale Musica - Ex tempore; Laboratorio scientifico. Scuola dell’Infanzia I campi di esperienza: Il se e l’altro; Le grandi domande; Il senso morale; Il vivere insieme. Il corpo in movimento; Identità; Autonomia; Salute. Linguaggi creatività espressione gestualità; Arte; Musica; Multimedialità. I discorsi e le parole; Comunicazione; Lingua cultura. La conoscenza del mondo; Ordine; Misura; Spazio; Tempo; Natura. Progetto ludicomotorio polisportivo: “A scuola di gioco sport“; Orto in condotta. 35 Curricoli disciplinari Progetti che si collocano all’interno dei curricoli disciplinari per il loro approfondimento (senza presenza di esperti) Progetti specifici per l’ampliamento dell’offerta formativa (con presenza d’esperti) Scuola Primaria Scuola Primaria Scuola Primaria Le discipline: Bes; Area linguistico artistico espressiva: Il valore della diversità - gruppo integrazione; Individuazione precoce dei disturbi d’apprendimento; Italiano; Lingue; Musica; Arte e immagine; Corpo movimento sport. InterculturaAccoglienzaSuccesso formativo; La continuità; Rapporti con l’Università; Cittadinanza Attiva Progetto Istruzione Domiciliare; Tradizione cultura popolare; Progetto linguaggio non verbale:Musica / Ex-Tempore. Area storico geografica: Storia; Geografia. Area matematico scientifico tecnologica: Matematica; Scienze naturali e sperimentali; Tecnologia. Progetto ludicomotorio polisportivo “A scuola di gioco sport”; S.O.S. Insegnanti; Alice nel paese delle meraviglie. 36 Curricoli disciplinari Scuola Secondaria di Primo Grado Le discipline: - Italiano e approfondimento; - Storia; - Geografia; - Lingua inglese; - Lingua francese; - Lingua spagnola; - Musica; - Arte; - Educazione motoria; - Matematica e Scienze; - Tecnologia. Progetti che si collocano all’interno dei curricoli disciplinari per il loro approfondimento (senza presenza di esperti) Progetti specifici per l’ampliamento dell’offerta formativa (con presenza d’esperti) Scuola Secondaria di Primo Grado Scuola Secondaria di Primo Grado Bes Il valore della diversità - gruppo integrazione; Individuazione precoce dei disturbi d’apprendimento; Intercultura Accoglienza Successo formativo; La continuità; Rapporti con l’Università; Cittadinanza Attiva; Progetto Istruzione Domiciliare; Tradizione Cultura Popolare; Progetto linguaggi non verbali : Musica / ExTempore. Musica con strumenti; gli Sportello d’ascolto; Pez Sinergico; Classe 2.0; Laboratorio scientifico; Gruppo sportivo giochi gioventù; Percorso di preparazione all’esame conclusivo del 1^ ciclo d’istruzione ; Nativi americani; Orientamento; Potenziamento lingua inglese certificazioni linguistiche. Orto e 37 PROGETTI COMUNI ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “A.RONCALLI - G.GALILEI“ 1) Bes (Valore della diversità - Gruppo integrazione DSA - Accoglienza - Intercultura - Successo formativo) 2) Cittadinanza Attiva 3) Progetto SOS Insegnanti 4) Continuità 5) Laboratorio del Sapere Scientifico 6) Progetto Istruzione Domiciliare 7) Progetto linguaggi non verbali 8) Tradizione Popolare 9) Rapporto scuola – Università 38 1) BES PREMESSA: Il MIUR ha emanato la circolare 8 del 6 marzo 2013 con la quale detta istruzioni applicative della Direttiva 27 dicembre 2012 contenente “Strumenti d’intervento per gli alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” e trasmessa in allegato alla circolare stessa. La circolare ha sottolineato che lo strumento privilegiato di intervento è costituito da un percorso individualizzato e personalizzato. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Nel variegato panorama delle nostre scuole la complessità delle classi diviene sempre più evidente. Quest’area dello svantaggio scolastico, che ricomprende problematiche diverse, viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali (in altri paesi europei: Special Educational Needs). Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie: Alunni con certificazione di disabilità, questa fa riferimento alla legge 104/92 art. 3 ed elaboriamo un PEI; Alunni con diagnosi di disturbi evolutivi: - Se hanno diagnosi di DSA, facciamo riferimento alla legge 170/10 e DM 5669 12/772012 ed elaboriamo un PDP; - Se hanno diagnosi di ADHD, disturbi del linguaggio, disturbi della coordinazione motoria o non verbali, la scuola decide se elaborare un PDP; - Alunni con svantaggio socioeconomici, linguistico e culturale (tali tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi come es. segnalazione degli operatori dei servizi sociali, ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche). I bisogni educativi speciali nell’area dello svantaggio socio-economico, linguistico e culturale, prevedono interventi verificati nel tempo così da attuarli solo fin quando serve. 39 Griglia che devono compilare il coordinatore dei CdC e colui che verbalizza il consiglio d’Interclasse. Predisposta dal gruppo GLI BES TIPOLOGIE Numero alunni per CLASSE Disabilità Certificazione ai sensi della Legge 104/92 Art.3, comma 3 (insegnante di sostegno) o o o Psicofisico; Sensoriale; Motorio. o Disabilità Certificazione ai sensi della Legge 104/92 Art.3, comma 1 (insegnante di sostegno) o o o Psicofisico; Sensoriale; Motorio. o Disturbi evolutivi specifici DSA Legge 170/2010 Con diagnosi specialistica o o o o Dislessia; Disgrafia; Disortografia; Discalculia. o Disturbi evolutivi specifici altra tipologia o o Disturbi specifici linguaggio; Disturbo della coordinazione motoria; Disprassia; Disturbo non verbale; Disturbo dello spettro autistico lieve; ADHD distrubo Attenzione e Iperattività di tipo lieve; Funzionamento cognitivo limite (bordeline cognitivo 70/85 QI globale); DOP (oppositivo provocatorio); Alto funzionamento cognitivo QI 115/130. o o o o o o Con diagnosi specialistica o o Svantaggio socioeconomico o o Affidati ai servizi sociali; Seguiti dai servizi sociali. o Svantaggio socioeconomico o o Segnalazioni dai/ai servizi sociali; Segnalazione in base a ben fondate considerazioni pedagogiche e didattiche sul disagio o lo svantaggio del nucleo familiare dello studente. o Svantaggio linguistico e culturale o Alunni arrivati nel corrente anno scolastico. o Svantaggio linguistico e culturale o Alunni stranieri di recente immigrazione; Alunni che sperimentano difficoltà dalla non conoscenza della lingua italiana; Alunni stranieri con bilinguismo. o Malattie; Traumi; Disagio comportamentale/relazionale. o o o Altre difficoltà o o o 40 Gli alunni con competenze intellettive nella norma o anche elevate, che per specifici problemi - possono incontrare difficoltà a Scuola, devono essere aiutati a realizzare pienamente le loro potenzialità. Fra essi, alunni e studenti con DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento) sono stati oggetto di importanti interventi normativi, che hanno ormai definito un quadro ben strutturato di norme tese ad assicurare il loro diritto allo studio. Tuttavia, è bene precisare che alcune tipologie di disturbi, non esplicitati nella legge 170/2010, danno diritto ad usufruire delle stesse misure ivi previste in quanto presentano problematiche specifiche in presenza di competenze intellettive nella norma. Si tratta, in particolare: Dei disturbi con specifiche problematiche nell’area del linguaggio (disturbi specifici del linguaggio o - più in generale - presenza di bassa intelligenza verbale associata ad alta intelligenza non verbale); Nelle aree non verbali (come nel caso del disturbo della coordinazione motoria, della disprassia, del disturbo non-verbale o - più in generale - di bassa intelligenza non verbale associata ad alta intelligenza verbale, qualora però queste condizioni compromettano sostanzialmente la realizzazione delle potenzialità dell’alunno); Di altre problematiche severe che possono compromettere il percorso scolastico (come per es. un disturbo dello spettro autistico lieve, qualora non rientri nelle casistiche previste dalla legge 104). In questa nuova e più ampia ottica, il Piano Didattico Personalizzato non può più essere inteso come mera esplicitazione di strumenti compensativi e dispensativi per gli alunni con DSA; esso è bensì lo strumento in cui si potranno, ad esempio, includere progettazioni didattico - educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita (di cui moltissimi alunni con BES, privi di qualsivoglia certificazione diagnostica, abbisognano), strumenti programmatici utili in maggior misura rispetto a compensazioni o dispense, a carattere squisitamente didattico strumentale. La Direttiva ben chiarisce come la presa in carico dei BES debba essere al centro dell’attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia. È necessario che l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato per un alunno con Bisogni Educativi Speciali sia deliberata in Consiglio di classe - ovvero, nelle scuole primarie, da tutti i componenti del team docenti - dando luogo al PDP, firmato dal Dirigente scolastico (o da un docente da questi specificamente delegato), dai 41 docenti e dalla famiglia. Nel caso in cui sia necessario trattare dati sensibili per finalità istituzionali, si avrà cura di includere nel PDP apposita autorizzazione da parte della famiglia. A questo punto cosa cambia nella scuola: Modifica del Pdp; Gruppo di lavoro per alunne - alunni BES. Fermo restando quanto previsto dall’art. 15 comma 2 della L. 104/92, i compiti del Gruppo di lavoro e di studio d’Istituto (GLHI) si estendono alle problematiche relative a tutti i BES. A tale scopo i suoi componenti sono integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola (funzioni strumentali, insegnanti per il sostegno, AEC, assistenti alla comunicazione, docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi, genitori ed esperti istituzionali o esterni in regime di convenzionamento con la scuola), in modo da assicurare all’interno del corpo docente il trasferimento capillare delle azioni di miglioramento intraprese e un’efficace capacità di rilevazione e intervento sulle criticità all’interno delle classi; Pagine del POF dedicate ai BES (dove vengono inseriti i DSA e il capitolo “il valore della diversità”). 42 1a)IL VALORE DELLA DIVERSITA’ GRUPPO - INTEGRAZIONE Area * INTEGRAZIONE ALUNNI DISABILI Titolo del progetto: IL VALORE DELLA DIVERSITÁ Responsabile del progetto: Premessa e analisi della situazione: Traguardo fondamentale è quello di garantire la piena integrazione ed inclusione di tutti i bambini che frequentano la scuola attraverso lo sviluppo di metodologie capaci di corrispondere alle differenze individuali e pertanto di essere vantaggiose per tutti gli alunni. L’educazione è un diritto fondamentale di ciascun alunno come soggetto che ha delle caratteristiche, degli interessi, degli stili e dei bisogni che gli sono propri. Individuare abilità e deficit del bambino è necessario per poter rendere produttivo e costruttivo il suo percorso educativo nell’ottica di una piena integrazione. Nell'A.S. 2013/2014 sono presenti 48 alunni disabili di cui: 20 certificati ai sensi dell'Art.3 comma 3, inseriti 1 nella scuola dell’infanzia, 18 in 19 classi della scuola primaria e 1 in 11 classi della scuola secondaria di primo grado; certificati ai sensi dell’art.3 comma1 inseriti 1 nella scuola dell’infanzia e 14 nella scuola primaria e 13 nella scuola secondaria di primo grado. Obiettivi del progetto: Favorire l'integrazione degli alunni disabili nelle sezioni e nelle classi dell’Istituto; Sostenere e guidare lo sviluppo delle loro potenzialità nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione; Garantire continuità anche attraverso la gestione del sistema scuola. Destinatari del progetto Finalità Tutti i soggetti coinvolti. Garantire a tutti i bambini e ragazzi iscritti al nostro Istituto, di poter essere integrati anche attraverso un'unica modalità di gestione del processo di integrazione. 43 Metodologia e fasi dello svolgimento Docenti Coinvolti Modalità d’intervento Docenti di sostegno scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado; Operano collegialmente, all’interno del gruppo H d’ Istituto, non soltanto in occasione dei momenti che potremmo definire istituzionali ma soprattutto, durante l’intero anno scolastico. Docenti del team. Promuovono anche incontri promossi con il Servizio Sociale dei comuni che garantiscono l’Assistenza Scolastica e/o con le Cooperative che forniscono direttamente il servizio. Collaborano con gli operatori sociosanitari e insieme a loro identificano e valutano le abilità residue e le aree di maggiore competenza per poter attivare il Piano Educativo Individualizzato per promuovere lo sviluppo del bambino in tutti gli ambiti socio-educativi. Programmano sistematicamente momenti di confronto, di progettazione e verificano con gli altri docenti del team, gli operatori sociosanitari e le famiglie. Promuovono insieme ai docenti curricolari, il valore della diversità come occasione di crescita per tutti i bambini poiché la diversità viene considerata e vissuta come una delle dimensioni esistenziali. Sviluppano delle abilità che rendono l’alunno in grado di gestire autonomamente e con competenza. Garantiscono l’accompagnamento dell’alunno disabile nel passaggio al grado successivo di istruzione nell’ottica della continuità. Al terzo anno della scuola secondaria di primo grado, in collaborazione con le famiglie e con l’equipe psicopedagogica, orientano gli alunni verso 44 una scelta adeguata della scuola secondaria di secondo grado. Definiscono, insieme ai docenti curricolari, le modalità di svolgimento dell’esame finale e predispongono le prove per la verifica degli obiettivi indicati nel Piano Educativo Individualizzato; tali prove potranno essere ridotte, semplificate o differenziate ma avranno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento e del conseguimento del Diploma di Licenza. Docenti Modalità Anamnesi del bambino. Risorse Valutazioni di Start – Up • Valutazione del contesto d’integrazione. Analisi della documentazione; Colloqui con la famiglia; Colloqui con gli operatori sociosanitari; Colloqui con operatori extrascolastici; Valutazione su base osservativa di abilità e deficit. Ambienti accoglienti in un’ottica di accessibilità; Spazi educativi in un’ottica di piena integrazione; Tempi didattici nell’ottica dello star bene a scuola; Gruppo classe come soggetto inclusivo delle diversità; Strumenti presenti nei vari plessi e nei laboratori delle API del plesso di Belvedere, e del CALEIDOSCOPIO, del plesso di Valdibrana Primaria, nell’ottica della funzionalità del percorso. 45 Progettazione Integrata / Individualizzata: Percorsi personalizzati rispondenti ai bisogni specifici dei bambini. Didattica laboratoriale basata su esperienze pratiche e sull’osservazione di dati concreti. Didattica graduale e ciclica che permetta la presa di coscienza delle proprie capacità e il consolidamento delle abilità acquisite. Adattamento del curricolo attraverso: Sostituzione di vari componenti dell’input e/o dell’azione; Facilitazione; Ricontestualizzazione; Semplificare tempi e spazi; Aiuti; Semplificazione dell’obiettivo in una delle sue parti; Scomposizione in nuclei fondanti; Partecipazione alla cultura del compito. Strategie: Apprendimento senza errori; Apprendimento cooperativo; ABA; TEACCH; Approccio meta cognitivo. Valutazione e Verifica: Verifiche in itinere e finali che non calcolino quantitativamente le conoscenze, le competenze o le relazioni, ma considerano le qualità necessarie allo sviluppo equilibrato dell’individuo come persona. Il percorso di start-up, monitoraggio e valutazione finale sarà effettuato anche attraverso l’uso di specifici strumenti concordati all’interno del GLHI. Attività e Laboratori: Di arricchimento per elevare l’offerta relativa al potenziale sviluppo intellettuale del bambino. Di successo scolastico, per favorire il processo d’apprendimento anche attraverso l’attivazione di percorsi integrati ed individualizzati. Di crescita, per sostenere il pieno sviluppo del bambino e del suo apprendimento. Di integrazione per favorire i processi di riconoscimento dell’altro come individuo. 46 Progetti Attivati: Piscina; Computeranno; Musikè; Cucina; Animazione alla lettura; L’orientamento; Ceramica; Psicomotricità; Orto sinergico; Crea arte; Dillo con le emozioni; I viaggi di Gulliver; Conosci la tua città e il suo territorio; Laboratorio creativo. Formazione: I docenti si impegnano in percorsi di formazione, di autoformazione, di ricerca e di sperimentazione, secondo i bisogni e le necessità. Tutti i docenti coinvolti nell'integrazione degli alunni disabili dovranno seguire un percorso di formazione di 8 ore finalizzato all'aggiornamento delle proprie competenze a seguito dell'emanazione di nuove indicazioni Ministeriali. In particolare: 2 ore Linee Guida, 2 ore ICF-CY, 2 ore progettazione integrata, 2 ore incontri di plesso. Accoglienza e Tutoraggio: Gli insegnanti di sostegno stabilizzati nel nostro Istituto Comprensivo accolgono i nuovi insegnanti e compiono azione di tutoraggio, nei confronti di quelli sprovvisti dello specifico titolo di specializzazione. Durata del progetto: Intero anno scolastico. Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto: Ausili specifici per alunni disabili o adattabili ad essi; Supporti riconducibili alle nuove tecnologie in didattica legati all'accessibilità; Sussidi didattici; Materiale librario; Materiale di facile consumo; Materiale per attività grafiche e plastiche e per la psicomotricità. Eventuali interventi di esperti esterni: Verranno definiti di volta in volta in base alle risorse messe a disposizione del progetto. Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: Valutazione di tipo quantitativo; Numero di portatori d'interessi coinvolti; Valutazione qualitativa sui risultati eventualmente raggiunti. 47 1b)INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEI DISTURBI SPECIFICI D’APPRENDIMENTO Area: DISTURBI SPECIFICI D’APPRENDIMENTO Titolo del progetto: INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEI DISTURBI SPECIFICI D’APPRENDIMENTO Responsabile del progetto A.S. 2015-2016 Premessa e analisi della situazione: Secondo indagini epidemiologiche i disturbi specifici di apprendimento (DSA) hanno un’incidenza nella popolazione scolastica italiana di circa il 34% (mediamente 1 bambino per classe). Spesso lo scarso rendimento scolastico di questi bambini viene imputato a demotivazione, scarsa capacità attentiva, modesto impegno nell’esercizio della lettura e talora a problemi familiari. D’altro canto il ripetersi d’insuccessi scolastici determinano una diminuzione della loro autostima e la tendenza ad evitare di mettersi in gioco, avvalorando il giudizio di svogliatezza e poco impegno. Gli insuccessi e la scarsa considerazione percepita da compagni e insegnanti hanno un effetto negativo sull’equilibrio psicologico del bambino che può cominciare a manifestare anche difficoltà relazionali. La preparazione dei docenti nei confronti della tematica DSA è fondamentale per un’individuazione precoce di soggetti “a rischio” al fine di orientare le famiglie ad attivare il percorso diagnostico da parte del pediatra e delle strutture ambulatoriali individuate. Per questo il nostro Istituto è dall’anno scolastico 2003-2004 Scuola capofila nella rete delle 12 Istituzioni scolastiche della provincia di Pistoia coinvolte nel PROGETTO SCO.le.DI: la Scuola scopre le difficoltà. Il Progetto si pone l’obiettivo di identificare precocemente, tra gli alunni frequentanti il primo e il secondo anno della scuola primaria, gli alunni che manifestano criticità nella acquisizione strumentale delle scrittura e della lettura e che, pertanto, possono essere a rischio di Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA). La precoce identificazione dei bambini, permette di intraprendere tempestivamente percorsi di tipo educativo e riabilitativo mirati, che hanno lo scopo di ridurre il problema e incrementare l’autostima e la motivazione per Associazione Italiana Dislessia (AID Bologna). 48 Questo Progetto vede la collaborazione di diverse Istituzioni: Scuole ASL 3 di Pistoia U.F Salute Mentale Infanzia e Adolescenza Anche la scuola secondaria di secondo grado Angelo Roncalli, dall’anno scolastico 2009/2010, attua un percorso per identificazione di possibili disturbi specifici d’apprendimento, sfuggiti alle precedenti indagini, effettuando prove di rilevazione in tutte le classi prime, nei mesi iniziali di scuola. Il percorso è svolto da personale specializzato, sia nella fase di somministrazione delle prove, della correzione e dell’analisi, sia nella fase della comunicazione alle famiglie dei risultati degli alunni inquadrabili in una fascia “a rischio”, offrendo loro un supporto e guida nei successivi passi da intraprendere per una eventuale attestazione. L’attestazione di Disturbo Specifico di Apprendimento, effettuato da specialisti presso i centri di diagnosi, consente alla scuola di mettere in atto tutti gli strumenti compensativi e dispensativi previsti dalla legge, ovvero di predisporre le migliori condizioni affinché l’alunno raggiunga il successo formativo e una più serena vita scolastica. La scuola garantisce a tutti gli alunni l’utilizzo delle nuove tecnologie grazie ad una nutrita dotazione di computer portatili e aule attrezzate con lavagna LIM e computer su postazione fissa, dotati di software per la videoscrittura, la sintesi vocale con voci Nuance, le mappe concettuali e altro ancora; inoltre tutto l’edificio è coperto da rete interne. La scuola, socia dell’AID, fornisce agli allievi i libri scolastici in formato digitale facendone richiesta, per conto delle famiglie, al servizio. LIBRO AID. Il servizio "LibroAID” sarà attivo anche per il prossimo AS 2014-15. CHE COSA E‘ LibroAID? LibroAID è la Biblioteca Digitale che gestisce l’erogazione dei libri scolastici in formato digitale accessibile agli studenti con DSA, in accordo con gli Editori. Si tratta di un servizio importante che ha lo scopo di garantire il successo formativo, l’inclusione scolastica e il diritto di accesso ai libri digitali scolastici. Grazie al servizio LibroAID le famiglie di studenti dislessici possono contare su un unico interlocutore per richiedere i libri digitali disponibili dell’anno scolastico in corso, riceverli in un’unica soluzione e soprattutto ricevere assistenza per l’utilizzo, senza dover contattare i singoli Editori per ricevere i diversi libri di testo scolastici. 49 A COSA SERVE il libro digitale? Il libro digitale consente allo studente con DSA di interagire con i testi, “leggere con le orecchie” utilizzando i software di lettura (Reader), realizzare delle mappe concettuali con i vari software disponibili. Lo studente con DSA può in tal modo compensare le proprie difficoltà e affrontare lo studio in condizioni di maggiore autonomia. CONDIZIONI E REQUISITI per accedere al servizio LibroAID: Esistenza di diagnosi certificata dello studente. Al momento di inserimento dei dati dovrà essere indicato il nominativo dello specialista che ha rilasciato la diagnosi e il suo numero di iscrizione all’albo. Regolare acquisto del libro in formato cartaceo. Garanzia di utilizzo solo personale del libro da parte dello studente dislessico. Iscrizione all’Associazione Italiana Dislessia in regola con l’anno 2015. COME RICHIEDERE I LIBRI e accedere al servizio LibroAID: Se sei interessato a richiedere i libri in formato digitale, ti preghiamo di attivarti subito seguendo i seguenti punti in ordine: 1. Chiedi alla Scuola di tuo figlio/a l’elenco dei libri di testo per l’anno prossimo 2015-2016 completo dei codici ISBN dei singoli libri. 2. Rinnova la quota associativa AID per l’anno 2015 (€ 40,00) sul sito https://www.applicazioneaid.com/subscriptions/rinnovi.php (Queste informazioni sono state tratte dal sito dell’AID Italia). Obiettivi del progetto per Scuola Infanzia: Sensibilizzare gli insegnanti ad attivare modalità didattiche centrate sulla fonologia, in modo da rendere più facile il percorso scolastico per tutti gli alunni; Fornire ai docenti conoscenze sui processi di apprendimento e strumenti per il recupero delle difficoltà specifiche; Focalizzare l’attenzione sulla didattica meta- fonologica durante la scuola dell’infanzia per portare l’attenzione del bambino sull’aspetto sonoro delle parole, separandolo dal significato; Attivare percorsi didattici in continuità tra scuola dell’infanzia e scuola primaria; Sviluppare nei docenti la competenza osservativa per I'individuazione del rischio dei DSA nella scuola dell'infanzia; 50 Obiettivi del progetto per Scuola Primaria: Sensibilizzare gli insegnanti ad attivare modalità didattiche centrate sulla fonologia, in modo da rendere più facile il percorso scolastico per tutti gli alunni; Fornire ai docenti conoscenze sui processi di apprendimento e strumenti per il recupero delle difficoltà specifiche; Monitorare il processo si apprendimento della scrittura e lettura in tutti i bambini nelle prime fasi dell’acquisizione; Identificare precocemente, tra i bambini frequentanti la prima e la seconda classe, coloro che manifestano difficoltà specifiche nell’acquisizione della scrittura e della lettura; Organizzare attività di supporto e potenziamento all’acquisizione di abilità legate all’apprendimento del principio alfabetico laboratori linguistico - fonologici rivolti ai bambini che presentano fragilità nella automatizzazione del linguaggio scritto; Ottenere per i bambini “a rischio“ di DSA un aiuto specialistico precoce, all’interno della finestra evolutiva più adatta all’intervento; Diffusione di materiale informativo sulla tematica dei DSA, prodotto dall’Associazione Italiana Dislessia e da altri centri di ricerca. Obiettivi del progetto per Scuola Secondaria Primo Grado: Somministrare un questionario a docenti – alunni – genitori per monitorare l’apprendimento per eventuale identificazione dei disturbi specifici; Individuare tra gli alunni in entrata, coloro che possono trovarsi in una condizione di difficoltà, inquadrabile nell’area delle Difficoltà Specifiche di Apprendimento; Sollecitare e guidare le famiglie di taluni alunni ad approfondire, presso i centri preposti, l’analisi delle difficoltà scolastiche emerse durante lo screening; Informare ed aggiornare i docenti sulla normativa e sulle metodologie e gli strumenti che possono aiutare gli alunni con DSA, a compensare le difficoltà specifiche; Fornire aiuto ai docenti delle classi durante la compilazione del Piano Didattico Personalizzato dell’alunno con attestazione di DSA, durante gli incontri con i genitori e gli specialisti; Dotare la scuola di strumenti tecnologici necessari per una didattica a misura di alunno con DSA. 51 Destinatari del progetto Finalità Insegnanti delle classi prime scuola primaria; Insegnanti scuola dell’infanzia; Alunni classi prime scuola primaria; Alunni classi seconde scuola primaria; Riconoscere ad ogni bambino il diritto al successo formativo e per questo attuare scelte innovative sia sul piano curricolare che metodologico. Insegnanti delle classi prime scuola media; Alunni delle classi di prima media. Metodologia e fasi dello svolgimento scuola infanzia: Il processo di scoperta della scrittura e della lettura ha inizio fin dalla scuola dell’infanzia. Il bambino immerso in un mondo nel quale domina il codice scritto, procede alla riflessione e alla formalizzazione di ipotesi sulle convenzioni del linguaggio scritto e delle regole per decodificare segni scritti in rappresentazioni significative. L’apprendimento della scrittura e della lettura è un compito cognitivamente complesso, pertanto è necessario un approccio didattico coerente e attento alle caratteristiche del nostro sistema di scrittura e alle sue tappe evolutive. Uso di prove standardizzate, alla fine del percorso dei bambini nella scuola infanzia per la rilevazione dei prerequisiti specifici di lettura e scrittura (Prova test di Bender; Prove di consapevolezza meta fonologica;) Metodologia e fasi dello svolgimento Scuola Primaria: Conoscenza dei processi implicati nell’ apprendimento della lettura e scrittura. Uso di prove standardizzate, all’ingresso dei bambini nella scuola primaria per la rilevazione dei prerequisiti specifici di lettura e scrittura (prova di scrittura spontanea; prove di consapevolezza meta fonologica; prove di analisi visiva). Azioni didattiche connesse alle fasi iniziali del processo di alfabetizzazione (uso di un unico carattere di scrittura nelle fasi di primo contatto con la scrittura per favorire una corretta “mappatura“ grafema – fonema; frequenza delle attività meta fonologiche da proporre nelle prime classi di frequenza; lavoro sulle competenze visuo – percettive, 52 implicate nelle fasi iniziali dell’apprendimento della lettura e scrittura). Organizzazione annuale di un corso di formazione “Apprendimento della lettura e della scrittura e DSA”. Il corso è indirizzato a tutti i docenti di classe prima delle Istituzioni scolastiche in rete (circa 60 docenti coinvolti annualmente). La formazione è condotta dal personale della ASL 3 di Pistoia (psicologo e neuropsichiatra infantile) e da Luciana Ventriglia, docente specializzata in pedagogia clinica. Durante il percorso, gli insegnanti possono fruire anche della Consulenza del servizio logopedico dell’ ASL 3 PT. Incarico al docente referente per la Dislessia per la scuola primaria, presente nell’Istituto, di somministrare le prove di rilevazione ai bambini delle classi prime e seconde della propria Istituzione Scolastica. Queste prove consistono in un dettato di parole. I bambini non manifestano alcun problema ad eseguire questo compito, anche se non è la propria insegnante a dettare, perché sono attratti dalla novità e dalla capacità di coinvolgimento messa in atto dal docente somministratore. Somministrazione delle prove ai bambini secondo questo calendario: Per le classi prime: - Prove di rilevazione di entrata: Gennaio - Prove di rilevazione di uscita: Maggio Per le classi seconde: - Prove di rilevazione finale: Novembre Le prove si avvalgono della consulenza scientifica del Prof. Giacomo Stella, docente dell’Università di Modena e Reggio. Sono a somministrazione collettiva ed eseguite da ciascun bambino su un foglio bianco, in cui è stata posta un’etichetta con un codice (sconosciuto a tutti per la tutela della privacy). Solo l’insegnante di classe è a conoscenza del nome del bambino cui corrisponde il codice numerico . Tali prove sono da considerarsi solo un primo passo verso l’identificazione di eventuali problemi nei bambini; possono infatti rilevare gli alunni per i quali consigliare un approfondimento attraverso procedure diagnostiche specifiche. Questa richiesta può essere fatta esclusivamente dai genitori che decidono il percorso da seguire nel momento in cui ricevono dagli insegnanti del proprio figlio l’informazione che il bambino presenta difficoltà specifiche nell’apprendimento delle abilità legate alla lettura e alla scrittura. 53 Attivazione dei laboratori linguistico – fonologici nelle classi prime e seconde dell’Istituto. Tali laboratori sono condotti dalle insegnanti di classe e prevedono una serie di attività sulla struttura fonologico della parole da eseguire con piccoli gruppi di alunni (Vedi Laboratorio Fonologico di S. Felice in continuità con la sezione dei 5 anni della Scuola dell’Infanzia). Anche per quanto riguarda l’ambito matematico, da diversi anni, nel nostro Istituto, viene effettuato un percorso di formazione tenuto dagli esperti prof. Perticone e prof. Lombardi “La passione per i numeri” corso rivolto alle docenti delle classi prime. Vengono svolte anche le prove ACMT per le classi prime e seconde scuola primaria. Metodologia e fasi dello svolgimento Scuola Secondaria di Primo Grado: Somministrazione dei questionari a insegnanti – alunni – genitori per monitorare l’apprendimento; Somministrazione delle prove a tutti gli alunni delle classi prime nel periodo di settembre/ottobre. Le prove sono: due prove di lettura MT di correttezza e rapidità; una prova di comprensione MT e una prova di matematica AC-MT sono da considerare uno strumento attendibile ed oggettivo per la verifica e il controllo delle capacità di alunni in varie fasce d’età, che vanno dalla prima classe della scuola primaria fino alla terza classe della scuola secondaria di primo grado, frutto dell’elaborazione dell’Istituto di Psicologia di Padova – Gruppo di ricerca MT. Verifica intermedia a Novembre/Dicembre del piano didattico personalizzato. Durata del progetto: Il progetto della scuola primaria ha durata annuale e l’anno scolastico 2014/2015 rappresenta il dodicesimo anno di attuazione. Il progetto della scuola secondaria di primo grado ha durata annuale e l’anno scolastico 2014/2015 rappresenta il settimo anno di attuazione. 54 Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto: Prove oggettive per la rilevazione dei prerequisiti; Prove di scrittura di parole e di velocità e correttezza nella lettura per alunni scuola primaria; Materiale multimediale specifico; Prove MT - per alunni scuola media. Eventuali interventi di esperti esterni: Gli esperti esterni sono i docenti del corso di formazione; Psicologa. Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: Le verifiche e le valutazioni riguardano i risultati avuti dagli alunni durante le prove di monitoraggio e restituiti agli insegnanti alla fine dell’anno scolastico (classi prime) e gennaio (classi seconde) e per la scuola media vengono tabulati dallo psicologo all’inizio dell’anno scolastico. 55 SPORTELLO CONSULENZA DISLESSIA Dallo stesso anno scolastico 2006/2007 è presente nella nostra scuola lo “Sportello di consulenza Dislessia e disturbi specifici di apprendimento“, che vede la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale Toscana, l’Azienda U.S.L.3 Unità Funzionale salute mentale Infanzia e Adolescenza (Ambulatorio specialistico di II livello per la diagnosi e il trattamento dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento) e l’Associazione Italiana Dislessia. La consulenza è tenuta da docenti referenti della Dislessia e dalla rappresentante dell’A.I.D. Lo sportello è rivolto alle famiglie e ai docenti della Scuola dell’infanzia e Scuola Primaria; si pone l’obiettivo sia di fornire suggerimenti su metodologie didattiche specifiche e indicazioni sull’uso di strumenti compensativi e dispensativi, sia di indirizzare gli utenti verso le strutture specialistiche competenti. Dall’anno scolastico 2012-2013, è attivo lo sportello Help rivolto alle famiglie dell’istituto comprensivo; coordinato dai referenti dei DSA, da rappresentante AID e dallo psicologo. 56 ALUNNI CON DIAGNOSI DSA I genitori degli alunni con diagnosi specialistica di DSA, rilasciata dal Servizio Sanitario regionale o dalle strutture private accreditate, potranno consegnare la certificazione contenente la relazione clinica strutturata alla Segreteria del Dirigente scolastico per l’attivazione dell’intervento specifico. La certificazione diagnostica deve contenere le informazioni necessarie per stilare la programmazione educativa e didattica; la menzione della sola categoria diagnostica non è sufficiente per la definizione delle misure didattiche appropriate per il singolo soggetto. La certificazione deve contenere gli elementi (caratteristiche individuali del soggetto con le aree di forza e di debolezza) per delineare un profilo di funzionamento. A tal fine è necessario che venga redatta sulla base del modello di certificazione (Appendice A.2) di cui all’Accordo della Conferenza per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 25 luglio 2012. Ogni bambino con diagnosi di DSA ha un proprio Piano Didattico Personalizzato (PDP), che viene redatto dal team docenti della classe o dal C.d.C di appartenenza in raccordo con la famiglia. Il PDP è un percorso personalizzato che prevede l’applicazione delle disposizioni previste dalla Legge n.170 dell’ottobre 2010. 57 Che cos’è il PDP? Analizziamo le parole che compongono la definizione di Piano Didattico Personalizzato: PIANO: è “studio mirante a predisporre un'azione in tutti i suoi sviluppi”: un programma, un progetto, una strategia. DIDATTICO: lo scopo della didattica è il miglioramento dell'efficacia e soprattutto dell'efficienza dell'apprendimento dell‘allievo, che comporta, quindi, una diminuzione dei tempi di studio e del dispendio di energie e dell‘efficacia e dell'efficienza dell'insegnamento del docente. PERSONALIZZATO: indica la diversificazione delle metodologie, dei tempi, degli strumenti nella progettazione del lavoro della classe (C.M. n 4099 del 05/10/2004 e n. 4674 del 10/05/2007 per studenti dislessici – Art. 10 DPR 122 giugno 2009 – Circ. MIUR 28.5.2009). 58 BUONE PRATICHE per alunni con DSA: La compilazione del PDP deve avvenire entro il primo trimestre scolastico. Il monitoraggio per valutare l’efficacia delle misure adottate nel PDP viene effettuato periodicamente, di solito entro il 31 gennaio, alla chiusura del primo quadrimestre. (Potrebbe anche essere necessaria una verifica in altri momenti se a richiederlo è la famiglia). La verifica finale del PDP deve avvenire entro la data di chiusura dell’anno scolastico. Se la certificazione dell’alunno arriva in corso d’anno, si stabiliranno successivamente le scadenze per la compilazione PDP. Struttura del PDP dell’Associazione Italiana Dislessia La documentazione dell’alunno con certificazione DSA deve avere: Certificato che attesti la diagnosi; Certificati di controlli (se ci sono stati) che ha eseguito l’alunno; Il PDP redatto dall’equipe - insegnanti; La verifica intermedia; La verifica finale. 59 SITO DSA: Dall’anno scolastico 2013-2014 è stato costruito il sito DSA: https://sites.google.com/a/icroncalligalilei.net/dsa/ Da tanti anni il nostro Istituto si occupa di DSA e d’inclusione, per questo motivo è nata l’esigenza di creare un luogo dove troverete tutto quello che la scuola fa e tutte le novità bibliografiche, software, normative, video su questo tema. 60 1c) PROGETTO SULL’INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEI DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO (collaborazione con l’Università) LETTERA D’INTENTI PER COLLABORAZIONE SCIENTIFICA TRA L’Università degli Studi di Firenze – Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia, rappresentata dal Direttore del Dipartimento prof. Paolo Federighi, E l'Istituto Comprensivo “A. Roncalli - G. Galilei” di Pistoia, rappresentato dal Dirigente Scolastico prof. Maurizio Monti PREMESSO che l'Istituto Comprensivo “A. Roncalli - G. Galilei” di Pistoia ha interesse a sviluppare l’attività di ricerca riguardante la “Didattica della lettoscrittura e Disturbi Specifici di Apprendimento: il rafforzamento delle competenze metalinguistiche tra scuola dell'infanzia e scuola primaria” di seguito indicata come “Attività di Ricerca”; che l’Università degli Studi di Firenze - Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia ha interesse a collaborare allo svolgimento dell’”Attività di Ricerca” sopra individuata; L’Università di Firenze - Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia e l'Istituto Comprensivo “A. Roncalli - G. Galilei” di Pistoia, convenendo sul mutuo interesse allo svolgimento delle attività di ricerca citate in premessa, con la presente lettera di intenti intendono esprimere la loro intenzione a collaborare all'attività di ricerca suindicata. A tale proposito, alla presente lettera di intenti seguirà la stipula di una Convenzione per collaborazione all'attività di ricerca, senza oneri per ciascuna delle parti. Per il Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia il ruolo di Responsabile Scientifico dell’ “Attività di Ricerca” viene assunto dalla prof.ssa Tamara Zappaterra. Per l'Istituto Comprensivo “A. Roncalli - G. Galilei” di Pistoia il referente scientifico sarà l'insegnante Elena Rosa De Luca. Per L’Università degli Studi di Firenze Il Direttore del Dipartimento Scienze della Formazione e Psicologia Prof. Paolo Federighi Per L’Istituto Comprensivo “A. Roncalli – G. Galilei” di Pistoia Il Dirigente Scolastico Prof. Maurizio Monti ______________________ _______________________ Firenze, 17 dicembre 2013 61 Come citano le linee guida della regione toscana sui DSAp D.G.R. n. 1159/2012: “La scuola ha un ruolo fondamentale nel percepire le difficoltà degli alunni fin dal loro primo manifestarsi e nell’avviare adeguati interventi di potenziamento. Le Linee guida emanate dal Ministero Istruzione Università e Ricerca (MIUR) di cui al Decreto n. 5669 del 12 luglio 2011, alle quali si rimanda per gli opportuni approfondimenti, indicano in modo dettagliato gli ambiti di osservazione per il riconoscimento degli indicatori utili per la rilevazione del rischio e riportano numerosi suggerimenti didattici da tener presente per ridurre/superare le difficoltà di apprendimento degli alunni. Nell'ultimo anno della scuola dell'infanzia, la graduale conquista di abilità di simbolizzazione sempre più complesse può consentire ai docenti di proporre attività didattiche quali esercizi in forma ludica mirati allo sviluppo di competenze necessarie ad un successivo approccio alla lingua scritta. Il linguaggio è il miglior predittore delle difficoltà di lettura, per questo è bene proporre ai bambini esercizi linguistici - ovvero "operazioni meta fonologiche" - sotto forma di giochi. 62 Le operazioni metafonologiche richieste per scandire e manipolare le parole a livello sillabico sono accessibili a bambini che non hanno ancora avuto un'istruzione formale ed esplicita del codice scritto. L'operazione metafonologica a livello sillabico (scandire per esempio la parola cane in ca-ne consente una fruibilità del linguaggio immediata, in quanto la sillaba ha un legame naturale con la produzione verbale essendo coincidente con la realtà dei singoli atti articolatoli (le due sillabe della parola ca-ne corrispondono ad altrettanti atti articolatori nell'espressione verbale ed è quindi molto facilmente identìficabile). Queste attività dovrebbero essere proposte all'interno di un clima sereno, tenendo conto di tempi di attenzione rapportati all'età dei bambini e senza togliere spazio alle attività precipuamente Indiche e di esplorazione. Solamente in questo modo diventa possibile garantire la piena partecipazione di tutti i bambini, nel rispetto dei tempi e delle modalità interattive di ciascuno. Al tempo stesso, i docenti devono intraprendere insieme agli alunni un percorso di insegnamento apprendimento all'interno del quale l'osservazione sistematica offra costantemente la possibilità di; conoscere, in ogni momento, la situazione socio-affettiva e cognitiva di ciascun alunno. La graduale conquista delle capacità motorie, percettive, linguistiche, mnemoniche e attentive procede parallelamente al processo di concettualizzazione della lingua scritta che noi costituisce un obiettivo della scuola dell'infanzia, ma che nella scuola dell'infanzia deve trovare: 63 necessari prerequisiti. Infatti, la percezione visiva e uditiva, l'orientamento e l'integrazione spazio-temporale, la coordinazione oculo-manuale rappresentano competenze che si intreccia» innanzitutto con una buona disponibilità ad apprendere e con il clima culturale che si respira nella scuola. Solo successivamente si potrà affrontare l'insegnamento - apprendimento della lettura scrittura come sistema simbolico rilevante. Alla scuola primaria sono assegnate competenze più specifiche di osservazione, per l’attuazione di metodologie di individualizzazione e personalizzazione dell’apprendimento in relazione alla presentazione dell’alfabetizzazione formalizzata. Le Linee guida del MIUR (Punto 4: una didattica per gli alunni con DSA) sottolineano quanto sia significativo, ai fini della gestione degli alunni con DSA, attivare le specifiche competenze psicopedagogiche dei docenti “curricolari”; il profilo professionale del docente, infatti, comprende conoscenze ed abilità idonee a rilevare eventuali prestazioni atipiche degli alunni, ad impostare percorsi di recupero mirato e a valutare l'opportunità o meno di segnalare alla famiglia una situazione di rischio per DSA”. (Tratto dalle linee guida sui DSA 2011 una didattica per alunni con DSA e DSAp D.G.R. n. 1159/2012) 64 Abbiamo iniziato questa collaborazione con l’Università di Firenze per valorizzare e dare riconoscimento scientifico a quanto il nostro Istituto svolge da diversi anni. Il percorso prevede: Monitorare le classi prime nell’ambito linguistico per l’apprendimento della lettura – scrittura (Prove di ingresso; 1^ prova SCO.le.DI: Gennaio; Prove del primo quadrimestre; 2^ prova SCO.le.DI: Maggio; Prove del secondo quadrimestre); Monitorare le classi seconde nell’ambito linguistico per l’apprendimento della lettura – scrittura (Prove di ingresso; 3^ prova SCO.le.DI: Novembre; Prove del primo quadrimestre; Prove del secondo quadrimestre); Screening del test di Bender ai bambini e bambine dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia (nel mese di Giugno); Screening del test di Bender ai bambini e bambine all’ingresso della scuola primaria (mese di Settembre); Monitorare il laboratorio fonologico “La casa di Pepo” sulle prove CMF e sulla griglia di osservazione della competenza meta fonologica. A questo punto, nasce l’esigenza di uniformare le prove da somministrare alle alunne e agli alunni nelle classi prime e seconde della scuola primaria. Ecco il link dove potrete trovare tutto il materiale necessario per la realizzazione delle prove standardizzate: PROVE 65 1d) INTERCULTURA - ACCOGLIENZA PREMESSA: In una società resa dai flussi migratori sempre più multi-etnica, ma tesa verso una globalizzazione che appiattisce e rende omogenee le specificità legate alle singole culture riteniamo sia compito della scuola: Favorire un clima di accoglienza e di attenzione verso gli alunni e alunne, espressione di altre culture. Valorizzare le diversità nei loro molteplici aspetti. Favorire, all’interno di progetti internazionali, la conoscenza di culture specialmente attraverso lo scambio di materiali didattici. Favorire la formazione di un cittadino che, consapevole della propria identità culturale, sia disponibile ad accoglierne e valorizzarne altre. Acquisire una mentalità di cooperazione con chi vive in condizioni economicamente svantaggiate. Per questo, nel nostro istituto, sono attivi già da diversi anni progetti di educazione interculturale e un progetto più specificamente indirizzato agli alunni stranieri che frequentano la nostra scuola e alle loro famiglie per rendere loro possibile il processo di integrazione sociale e scolastico, attraverso un’offerta integrata e mirata di servizi, interventi ed opportunità. I tre progetti suddetti sono denominati: Progetto Accoglienza; Laboratori d’intercultura; Laboratorio delle tradizioni popolari e della memoria di Saturnana. 66 a) PROGETTO ACCOGLIENZA PERCORSO DI L2 Area: ACCOGLIENZA Titolo del progetto: PROGETTO ACCOGLIENZA PERCORSO DI L2 Responsabile del progetto A.S. 2014-2015 Premessa e analisi della situazione: Linee portanti del progetto: Accogliere i ragazzi stranieri in modo proficuo per loro e per gli altri; Inserire gli studenti in un ambiente educativo amichevole e stimolante che sia contesto di rispetto e valorizzazione, nell’accettazione delle diversità; Offrire le competenze linguistiche come risorsa che accompagni percorsi positivi di studio e apprendimento; Attivare nuove strategie per l’insegnamento dell’italiano come Lingua 2 attraverso corsi di formazione specifici organizzati dalla scuola e dagli Enti locali; Predisporre strumenti di comunicazione e relazione con le famiglie straniere nel segno della reciprocità. Con tale progetto l’Istituto s’impegna a realizzare le linee culturali di una pedagogia dell’ascolto e dell’accoglienza, nell’ottica di un’educazione interculturale. Obiettivi del progetto: Definire pratiche condivise all’interno d’accoglienza di alunni stranieri. dell’Istituto in tema Facilitare l’ingresso nel sistema scolastico e sociale agli alunni di altra nazionalità. Sostenere gli alunni neo arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto. Favorire un clima d’accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga o rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione. Costruire un contesto favorevole all’incontro con le altre culture e con le “storie“ di ogni alunno/a . Promuovere la collaborazione e la comunicazione fra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema formativo integrato. Favorire il consolidamento delle capacità comunicative linguistiche di base, per la relazione con il gruppo dei pari, con gli adulti e negli ambienti di vita quotidiana. 67 Favorire l’apprendimento della lingua italiana come strumento veicolare per la scolarizzazione e la partecipazione consapevole agli altri apprendimenti disciplinari. Avviare alla riflessione linguistica per scoprire la struttura della lingua e per agevolare successivi processi di formalizzazione di regole. Facilitare la comunicazione scuola – famiglia attivando la metodologia delle buone pratiche affinché la burocrazia non diventi ostacolo per la comunicazione. Favorire attraverso una metodologia corretta e rispettosa delle diversità la conoscenza delle famiglie straniere. Favorire la socializzazione e l’incontro tra famiglie dei bambini stranieri e italiani. Destinatari del progetto Finalità Alunni Infanzia Primaria Media X X X Famiglie; Docenti; Non docenti. Accogliere i ragazzi stranieri in modo proficuo per loro e per gli altri. Inserire i ragazzi stranieri in un ambiente adatto a loro. NELLA PRATICA OPERATIVA, TALI OBIETTIVI VENGONO REALIZZATI ATTRAVERSO LE SEGUENTI ATTIVITA’: La nostra esperienza si sviluppa con la costituzione di una COMMISSIONE ACCOGLIENZA: Commissione accoglienza COME SI ORGANIZZA Attività Provvede alla diffusione di uno strumento didattico per la stesura del profilo iniziale degli alunni stranieri, attraverso il monitoraggio del comportamento linguistico delle competenze cognitive, emotivo -motivazionali e socio-relazionali utile all’individuazione di strategie opportune per l’inserimento dei ragazzi stranieri nell’ambito scolastico. 68 Provvede a fornire agli insegnanti un “quaderno di riferimento” delle competenze che deve essere compilato dalle stesse all’ingresso del nuovo arrivato e alla fine dell’anno scolastico per annotare i progressi. Ha predisposto un curricolo di lingua 2 a cui le insegnanti possono fare riferimento. Contestualmente s’individua la figura di un REFERENTE DELL’ACCOGLIENZA in ogni ordine di scuola dell’Istituto, per sostenere i bambini neo – arrivati nella conoscenza di ambienti, funzioni e componenti e per la predisposizione delle linee generali della programmazione individualizzata, in collaborazione con i C.d.C.; Presenza di una BIBLIOTECA INTERCULTURALE e il materiale di verifica delle competenze iniziali per sostenere un progetto individualizzato d’inserimento dei singoli bambini; La scuola si avvale del SERVIZIO DI MEDIAZIONE LINGUISTICO – CULTURALE FORNITO DALL’ENTE LOCALE – AREA SERVIZI DELLA PERSONA per agevolare la comunicazione fra ragazzi, insegnanti e famiglie; In collaborazione con l’ente locale, si organizzano momenti di “fullimmersion” nella lingua italiana all’inizio dell’anno scolastico. Un gruppo di lavoro inoltre si è preoccupato di stendere una modulistica tradotta in lingue diverse per facilitare la comunicazione scuola – famiglia e nel prossimo anno si è impegnato ad ampliarla e a tradurla in altre lingue; Prosegue l’attività dello SPAZIO GENITORI in coordinamento con il P.I.A. Metodologia: Si provvede alla diffusione di uno strumento didattico per la stesura di un profillo iniziale degli alunni stranieri attraverso la relazione del compartimento linguistico delle competenze cognitive. Durata del progetto: Annuale con maggiore intensità all’inizio dell’anno. 69 Eventuali interventi di esperti esterni: Servizio di mediazione linguistico - culturale fornito dall’ente locale per agevolare la comunicazione fra ragazzi, insegnati e famiglie (corsi di formazione per il personale docente); Corsi di Ital studio per alunni stranieri attivati nell’ambito del Progetto di Intercultura nelle scuole superiori - tenuti da un’agenzia formativa del territorio con il patrocinio della Regione - finalizzati alla preparazione degli studenti di terza media all’esame di Stato conclusivo del I ciclo d’Istruzione. Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: La valutazione del grado di coesione del gruppo classe rilevabile attraverso l’osservazione delle abilità sociali e della qualità delle dinamiche relazionali dei componenti del gruppo – classe. La valutazione del coinvolgimento delle famiglie nelle proposte offerte attraverso l’utilizzazione dei canali di comunicazione dell’Istituto e partecipazione alle occasioni d’incontro. 70 b) LABORATORI D’ INTERCULTURA PERCORSI DIDATTICI Area INTERCULTURA Titolo del progetto: INTERCULTURA Responsabile del progetto A.S. 2015/2016 Premessa e analisi della situazione: Linee portanti del progetto: L’educazione all’interculturalità è da intendersi come offerta formativa che fornisca agli studenti conoscenze e competenze disciplinari che permettono loro di comprendere la realtà sempre più complessa e “globalizzata” in cui vivono; Predisporre strumenti di comunicazione e relazione con le famiglie straniere nel segno della reciprocità. La scuola con tale progetto s’impegna a realizzare le linee culturali di una pedagogia dell’ascolto e dell’accoglienza, nell’ottica di un’educazione interculturale; L’educazione interculturale si realizza attraverso un impegno progettuale ed organizzativo basato sulla collaborazione e l’apporto delle diverse discipline. Obiettivi del progetto: Definire pratiche condivise all’interno della scuola in tema d’ intercultura; Facilitare l’ingresso ai bambini di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale attraverso percorsi d’intercultura; Favorire un clima d’accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga o rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione; Costruire un contesto favorevole all’incontro con le altre culture e con le “storie“ di ogni bambino; Promuovere la collaborazione e la comunicazione fra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema formativo integrato. 71 Destinatari del progetto Finalità Alunni Infanzia Primaria Media X X X Famiglie; Docenti; Non docenti; Esperti esterni. Promuovere la formazione di conoscenze e atteggiamenti che, inducono a stabilire rapporti dinamici tra le culture. Creare un clima relazionale nella classe e nella scuola favorevole al dialogo, alla comprensione e alla collaborazione, intesa non solo come accettazione e rispetto delle idee e dei valori delle culture altrui, ma come rafforzamento della propria identità. NELLA PRATICA OPERATIVA, TALI OBIETTIVI VENGONO REALIZZATI ATTRAVERSO LE SEGUENTI ATTIVITA’: Laboratori intercultura Organizzare dei laboratori curati da esperti che lavoreranno su: Attività Laboratori di didattica musicale; Laboratori percorsi su testi interculturali; Piccole rappresentazioni teatrali; Percorsi d’arte. NELLA PRATICA OPERATIVA, TALI OBIETTIVI VENGONO REALIZZATI DA: Destinatari Alunni scuola primaria; Docenti scuola primaria; Alunni scuola media di primo grado; Docenti scuola media di primo grado. Locali Palestra; Laboratori d’ immagine. Metodologia: I laboratori inizieranno nel periodo di fine gennaio fino a fine aprile. Saranno curati da docenti della scuola che da anni si occupano d’ intercultura e da esperti esterni. Durata del progetto: Annuale con maggiore intensità da gennaio alla fine dell’anno. 72 Eventuali interventi di esperti esterni: Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: 73 c) NATIVI AMERICANI Area: INTERCULTURA Titolo del progetto: NATIVI AMERICANI Responsabile del progetto: A.S. 2015/2016 Premessa e analisi della situazione: Vedi progetto intercultura Obiettivi del progetto: Multiculturalità Destinatari del progetto Finalità Alunni Infanzia Primaria Media X X Famiglie; Docenti X; Non docenti; Trasmissione alle nuove generazioni delle antiche tradizioni culturali, sociali e spirituali. Conoscere la cultura materiale dei nativi americani con riferimento allo scontro di civiltà con i bianchi e alla situazione dei nativi americani oggi. Metodologia e fasi dello svolgimento: Due interventi didattici e una giornata a Groppoli. Gli interventi distinti in primaria e media da definire tra inizio scuola e il 25/09 poiché la giornata nel maneggio di Groppoli è già stata stabilita per il 27/09. Durata del progetto: Mensile (ad inizio anno scolastico). Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto: - Autobus per il trasporto degli alunni fino a Groppoli. - Aula magna per vedere dvd e per l’intervento didattico. Eventuali interventi di esperti esterni: Alessandro Martire, rappresentante ufficiale dei Lakota Sioux. Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: Di tipo descrittivo-orale. 74 d) LABORATORIO DELLE TRADIZIONI POPOLARI E DELLA MEMORIA DI SATURNANA Area: INTERCULTURA ACCOGLIENZA SUCCESSO FORMATIVO Titolo del progetto: LABORATORIO DELLE TRADIZIONI POPOLARI E DELLA MEMORIA DI SATURNANA Responsabile del progetto: A.S. 2015/2016 Premessa e analisi della situazione: Il nostro Istituto comprensivo, in collaborazione con il Comune di Pistoia (Assessorato all’educazione ed alla formazione), alla Pro-loco di Piteccio e ad altre associazioni locali, ha allestito fin dall’anno scolastico 2003-2004 nei locali dell’ex scuola dell’infanzia di Saturnana, già di pertinenza dell’ex V Circolo Didattico un piccolo ma ricco “Museo della memoria e delle tradizioni popolari” dove sono esposti vecchi attrezzi da lavoro e utensili della vita quotidiana dei nostri bisnonni. Inoltre, nei locali della ex scuola, è stato organizzato un laboratorio dove i bambini, guidati da alcuni operatori, possono partecipare a brevi escursioni nel territorio circostante per scoprirne le caratteristiche naturali e le modifiche dovute all’intervento dell’uomo. Nel laboratorio delle tradizioni popolari di Saturnana possiamo apprezzare una significativa ricchezza di materiali e di opportunità che l’ambiente potenzialmente offre. Opportunità che trovano ulteriore valorizzazione se colte in una formativa interrelazione con il territorio circostante. La struttura e gli oggetti presenti permettono di valorizzare una metodologia attiva centrata sull’apprendimento e non sull’insegnamento e promuovono una importante interazione operativa del bambino con gli oggetti usati in passato e con aspetti storici, sociali e tecnologici colti anche nelle loro trasformazioni. Obiettivi del progetto: Coinvolgere i bambini nella valorizzazione del territorio di appartenenza; Ricercare le proprie radici nelle storie raccontate dai nonni; Favorire la costruzione della memoria attraverso l’ascolto e la rielaborazione di storie, fatti di cronaca e notizie tramandate per via orale o attraverso la raccolta di documenti e testimonianze; Favorire la conoscenza delle risorse naturali e socio-culturali del territorio, Favorire l’osservazione e la conoscenza del territorio circostante il laboratorio, anche attraverso l’uso di attrezzature specifiche; Favorire l’uso di attrezzature specifiche per l’osservazione e la catalogazione presenti nel laboratorio. 75 Destinatari del progetto Attività e/o Finalità Alunni del circolo; Alunni di altri circoli didattici; Alunni scuole infanzia comunali; Infanzia Primaria Media Famiglie; Docenti; Non docenti. X X X Lettura di storie legate a varie tradizioni popolari. Incontro e confronto tra abitudini di vita di varie culture. Esplorazione del bosco e dei suoi elementi. Osservazione della flora e della fauna caratteristiche del territorio, mettendo in evidenza la loro influenza sulla vita dell’uomo in passato e ai giorni nostri. Brevi escursioni nei pressi del laboratorio per visitare luoghi caratteristici e di significato sociale. Osservazione guidata degli oggetti che compongono il museo presente nel laboratorio. Individuazione del contesto (luogo/mestiere) dove l’oggetto viene o veniva utilizzato. Rilevazione e prove del funzionamento dell’oggetto; ricerca di altri oggetti similari all’interno del museo. Riflessioni sullo sviluppo tecnologico di alcuni oggetti e di alcuni aspetti che ci permettono di rilevare i cambiamenti e di evidenziarne vantaggi e problemi (tempi di lavoro, fatica umana, energia usata, problemi ambientali). Giochi all’interno del museo. 76 Metodologia e fasi dello svolgimento: Attività laboratoriale in grande e piccolo gruppo. Il laboratorio prevede quattro percorsi di tre incontri ciascuno in orario curricolare (9,30 - 11,30). Durata del progetto: Da novembre 2014 a maggio 2015. Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto: Oggetti e/o strumenti presenti nel museo; Strumenti per l’osservarzione di materiali raccolti (banco luminoso, microscopio, ecc…); Computer; Cinepresa. Eventuali interventi di esperti esterni: Il laboratorio si avvale di due esperti esterni Ins. Arpaia M.G. e Ins. Gori F. che conducono le attività didattiche, inoltre, collaborano volontari legati ad associazioni del territorio (Proloco di Piteccio; Ass. Saturno di Saturnana; Ass. Banca del Tempo). Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: - Le verifiche delle attività didattiche sono insite nello svolgimento delle stesse. - La valutazione delle proposte avviene tramite questionari di gradimento rivolti alle insegnanti. - Scheda di verifica del progetto inserita nel POF dell’istituto. 77 2) EDUCARE ALLA CITTADINANZA ATTIVA Area: ATTIVITÀ DI RACCORDO SCUOLA - FAMIGLIA CITTADINANZA ATTIVA Titolo del progetto: EDUCARE ALLA CITTADINANZA ATTIVA Responsabile del progetto: A.S. 2015/2016 Premessa e analisi della situazione: La società moderna è caratterizzata da una sempre maggiore differenziazione sociale che produce un costante processo d’ individualizzazione. La socializzazione di ogni individuo è molto più articolata e complessa rispetto al passato, perché è aumentato considerevolmente il numero di agenzie e di ambienti sociali che intervengono in questo processo. La conoscenza delle norme sociali che caratterizzano ogni contesto e l'assunzione dei ruoli appropriati per muoversi all'interno di tale contesto dipendono dalla capacità di comprendere in che situazione ci si trovi per decidere poi quale comportamento assumere e le azioni adeguate da compiere. Per tale motivo s’individua il seguente percorso fatto di azioni e regole condivise tra scuola-famiglia, perché il senso di responsabilità che si esige in una società democratica non si riduca all'obbedienza passiva o alla semplice somministrazione del patto educativo di corresponsabilità tra le due agenzie educative. Obiettivi del progetto: Conoscere e rispettare le regole comuni; Condividere ed omogeneizzare regole, ruoli e modelli di cittadinanza; Saper rispettare gli altri e se stessi; Essere consapevoli di vivere in una comunità; Saper rispettare gli ambienti e le cose comuni; Conoscere, condividere e rispettare le diversità; Verificare che le regole della cittadinanza siano le stesse in famiglia ed a scuola; Creare un curriculum con le famiglie su cosa fare per essere cittadino attivo. 78 Destinatari del progetto Attività e/o Finalità Alunni; Infanzia Primaria Media Famiglie X; Docenti X; Non docenti X. X X X Trasferire in dvd la pratica delle giuste regole presenti nella scuola. Trasferire e illustrare le esperienze vissute nell’ambito scolastico dagli ex- genitori delle classi quinte. Organizzazione di laboratori interattivi tra famiglie-alunniinsegnanti. Allestimento di una biblioteca per adulti. Star bene con se stessi e con gli altri. Sentirsi veramente parte di una comunità. Rispettare le diversità. Fortificare il rapporto scuolafamiglia. Metodologia e fasi dello svolgimento: Le metodologie utilizzate per tale progetto si basano principalmente su momenti d'incontro tra scuola-famiglia in ambiente scolastico o extrascolastico. I genitori degli ex alunni delle classi quinte e quelli degli alunni in ingresso (1^ - 2^) e in uscita trasferiranno ed illustreranno le esperienze vissute nell'ambito scolastico come pure la pratica delle giuste regole presenti nella scuola. Verranno organizzati laboratori interattivi tra famiglie, alunni ed insegnanti, incontri con specialisti, esperti, scrittori e formatori. E' previsto l'allestimento di una biblioteca per adulti aperta ai genitori. Durata del progetto: Mensile Annuale X Semestrale X Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto: - Realizzazione di dvd; materiale fotografico; disegni ed elaborati sulle regole presenti a scuola e in famiglia. - Materiale librario, raccolta articoli di giornale. Eventuali interventi di esperti esterni: - Laboratori curati da “Pistoia Ragazzi”. - Esperti, formatori, scrittori e rappresentanti delle istituzioni. 79 Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: - Osservazioni riguardo il rispetto delle regole condivise. - Schede di autovalutazione sul comportamento e sul rispetto delle regole. - Questionari rivolti agli alunni ed ai genitori. 80 2 b) PROGETTO BULLI DI CARTONE Area: CITTADINANZA ATTIVA Titolo del progetto: LABORATORI DI SENSIBILIZZAZIONE E PREVENZIONE NELLE CLASSI Responsabile del progetto: Obiettivi del progetto: Da molti anni l’Associazione S.O.S. Il Telefono Azzurro Onlus si occupa di promuovere i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, per contribuire a creare una società che concretamente rispetti i bambini e gli adolescenti, in linea con i principi sanciti nella Convenzione ONU del 1989. Inoltre, da più di vent’anni, Telefono Azzurro crea occasioni di aggiornamento per gli insegnanti e collabora con le scuole promuovendo percorsi educativi per bambini e ragazzi. Il bullismo è un’azione di prepotenza, ripetuta nel tempo, messa in atto da un soggetto più forte nei confronti di uno più debole, che non riesce a difendersi. Alla base della maggior parte dei comportamenti sopraffattori c’è un abuso di potere e un desiderio di intimidire e dominare sull’altro (Sharp e Smith, 1995). Nonostante il problema sia da molti sottovalutato, il bullismo produce effetti che si protraggono nel tempo e comportano dei rischi evolutivi tanto per chi agisce quanto per chi subisce prepotenze. La serietà degli effetti provocati dal bullismo e la frequenza con cui si verificano episodi di prepotenza tra ragazzi, soprattutto in contesto scolastico, rendono doverosa una riflessione da parte degli adulti impegnati in ambito educativo e giustificano la necessità di interventi di prevenzione. a scuola riveste da sempre un ruolo essenziale nella crescita dei bambini e dei ragazzi per la sua funzione di educazione e socializzazione. In un periodo storico in cui con maggiore frequenza si verificano episodi di aggressività e prepotenza tra ragazzi, la scuola si pone come luogo privilegiato per la strutturazione di interventi a carattere preventivo e di promozione del benessere di bambini e adolescenti. Obiettivi specifici: Imparare a riconoscere le emozioni e comprenderne il valore comunicativo; Favorire la comprensione dell’importanza di un atteggiamento empatico; Definire e riconoscere il fenomeno del bullismo e le sue diverse forme; Analizzare i ruoli e i comportamenti di bulli, vittime e osservatori; Promuovere la consapevolezza sul vissuto emotivo dei bambini e dei 81 ragazzi coinvolti in episodi di prepotenza; Promuovere la capacità dei bambini e dei ragazzi di trovare possibili soluzioni al problema. Destinatari del progetto Attività e/o finalità Alunni Infanzia Primaria Media Famiglie; Docenti; Non docenti. X X Il laboratorio, proposto alle classi IV e V di Scuola Primaria e alle classi di Scuola Secondaria di primo grado, intende promuovere un processo di cambiamento che interessi l’intero gruppo classe. Si rivolge pertanto non solo ai ragazzi direttamente coinvolti in episodi di prepotenza - in posizione di bulli o vittime - ma anche agli altri compagni quali “agenti di cambiamento”, facendo leva sulle risorse positive della classe, sulla capacità dei bambini e dei ragazzi di provare empatia nei confronti dei compagni in difficoltà e di chiedere aiuto ad adulti di cui si fidano. Finalità del progetto: Finalità del laboratorio è quella di promuovere nei bambini, nei ragazzi e negli insegnanti la consapevolezza delle problematiche connesse al bullismo, favorendo lo sviluppo di comportamenti pro sociali e modalità relazionali basate su collaborazione ed empatia. Metodologia e fasi dello svolgimento: Il laboratorio “bulli di cartone” intende favorire un’esperienza di gruppo in cui ciascun bambino/ragazzo abbia modo di sperimentare relazioni positive tra pari all’interno del contesto classe, modulando ciascuna attività secondo le esigenze delle specifiche realtà scolastiche. Il lavoro in classe si avvale di linguaggi espressivi diversi come canali privilegiati per incentivare la conoscenza di sé e dell’altro e l’espressione dei vissuti emotivi personali. La metodologia si avvale dell’utilizzo di: Materiale audiovisivo; Giochi corporei; Lavori di gruppo; Drammatizzazione; Problem solving; Attività grafiche; Momenti di discussione. 82 Durata del progetto: Due incontri di due moduli orari ciascun percorso annuale. Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto: Eventuali interventi di esperti esterni: Operatori del telefono azzurro. Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: La valutazione dell’intervento viene realizzata attraverso l’osservazione partecipante da parte dei conduttori che, alla conclusione di ogni incontro, compilano una griglia di osservazione al fine di monitorare la partecipazione, il coinvolgimento, la motivazione di bambini e ragazzi ed il grado di comprensione rispetto a quanto trattato. 83 3) PROGETTO SOS INSEGNANTI Area: ASPETTO COMPORTAMENTALE Titolo del progetto: SOS insegnanti Responsabile del progetto: Premessa e analisi della situazione: Problemi emotivi, cognitivi e comportamentali (aggressività, oppositività e provocatorietà, assenteismo, disattenzione, demotivazione, ritiro sociale, ansia, problemi di condotta, difficoltà di apprendimento, ecc.) sono una sfida per la scuola ed una barriera al raggiungimento di risultati scolastici soddisfacenti per l’alunno. Alla scuola viene chiesto di creare e di investire su ambienti positivi e facilitanti per permettere agli studenti con problematiche di questo tipo di raggiungere gli obiettivi scolastici in maniera appropriata. Per la scuola diventa prioritario poter accedere a degli interventi efficaci ed efficienti in termini di costi/benefici attraverso i quali sostenere e supportare il lavoro didattico degli insegnanti. Una delle risposte più diffuse nel nostro territorio è l’attivazione di sportelli di ascolto e consulenza psicopedagogica che spesso rappresentano una risposta poco omogenea e parziale per gli insegnanti. Negli Stati Uniti si è cercato di rispondere a questo problema attraverso l’adozione di interventi chiamati School-Wide positive Behavior Support (SWPBS Sostegno Comportamentale Positivo ad ampio Spettro per le Scuole) limitatamente alle problematiche di tipo comportamentale. I programmi SWPBS si basano su un background di interventi evidence-based dove l’obiettivo è quello di aiutare gli insegnanti a promuovere i comportamenti socialmente adeguati dei propri allievi. Negli ultimi anni l’U.S. Department of Education’s Office of Special Education Programs (il dipartimento per i programmi educativi speciali del ministero dell’istruzione) ha investito in questo tipo di approccio con il risultato che circa 2.900 scuole in 34 Stati degli Stati Uniti hanno adottato il programma con risultati incoraggianti sia in termini di riduzione dei comportamenti problema che di incremento dei risultati scolastici. Obiettivi del progetto: L’obiettivo del progetto SOS Insegnanti è quello di assistere la scuola nello stabilire e mantenere un ambiente scolastico in cui sia possibile ottenere elevati standard di rendimento e condotte comportamentali ritenute soddisfacenti. 84 Destinatari del progetto Attività e/o finalità Alunni Infanzia Primaria Media Gli interventi sono diretti innanzitutto agli insegnanti ai quali verranno trasmessi strumenti e metodiche di intervento per affrontare i diversi tipi di problema che si troveranno di fronte. In secondo luogo l’intervento è rivolto indirettamente agli allievi sia specificatamente a quelli che presentano problemi comportamentali, emotivi o cognitivi ma anche al gruppo classe, per l’attivazione di dinamiche cooperative di gruppo, per il sostegno reciproco e per lo sviluppo di competenze meta cognitive per tutti gli alunni delle classi in cui si realizzerà il progetto. In terzo luogo l’intervento sarà rivolto ai genitori ai quali verranno fornite le informazioni necessarie a sostenere e generalizzare all’ambiente casa l’intervento scolastico. X X Famiglie; Docenti; Non docenti. Il percorso verrà attivato per le classi prime della scuola primaria e le prime della scuola secondaria di primo grado. Sarà destinato anche alle classi che ne fanno richiesta dove esistono situazioni comportamentali da gestire. Finalità del progetto: Il progetto si popone di: - Trasmettere ai docenti le competenze necessarie alla gestione di problematiche di tipo cognitivo, emotivo e comportamentale; - Fornire un supporto al corpo docente affiancando l’insegnante nei momenti di individuazione, analisi, progettazione e intervento; - Ridurre lo stress dell’insegnante che si trova sempre di più a fronteggiare situazioni problematiche non strettamente legate ai contenuti didattici. Metodologia e fasi dello svolgimento: La metodologia adottata prevede un’attenzione alla misurazione dei risultati, all’utilizzo di tecniche di provata efficacia, alla trasmissione di competenze ai docenti e alla fattibilità degli interventi all’interno del gruppo classe. In generale gli interventi di prevenzione sono basati sulle best practices internazionali riportate in letteratura (Kamps, Kravits, et al., 2000; Rutherford, Quinn, & Mathur, 2004; Stage & Quiroz, 1997). Il Gruppo di Studio Comportamento e Comunicazione in Età Evolutiva metterà a disposizione un team di esperti multidisciplinari (pediatri; psicologi; logopedisti; neuropsicologi e neuropsichiatri infantili) che avranno il compito di 85 pianificare e monitorare la corretta applicazione degli interventi. Sono previste tre fasi. La prima prevede un convegno iniziale con la finalità di favorire le condizioni di massima visibilità e trasparenza dell’avvio del progetto. La seconda fase è quella operativa e prevede l’attivazione d’interventi specifici sulle classi che ne faranno richiesta. La terza fase chiuderà il progetto con la restituzione dei risultati ottenuti e l’indicazione di prospettive future. Fase I: Convegno di apertura Il convegno di apertura sarà rivolto al corpo docente e ai genitori degli alunni che prenderà parte al progetto e genitori e prevederà la presentazione dei fondamenti teorici alla base del progetto e le modalità operative. Il convegno avrà la durata di 3 ore. Fase II: Intervento La seconda fase è dedicata all’intervento e si propone l’obiettivo di fornire un ausilio significativo e concreto ai docenti per la valutazione di problematiche e l’attivazione di interventi efficaci e realizzabili all’interno del gruppo classe. Si prevedono le seguenti fasi: 1. Analisi iniziale per rilevare le problematiche maggiormente presenti all’interno delle classi richiedenti l’intervento. L’analisi verrà effettuata attraverso la somministrazione di questionari al corpo docente. L’output atteso sarà un elenco delle problematiche presenti nelle diverse classi. 2. Formazione di gruppi di lavoro (preventivo o di supporto). Sulla base delle problematiche individuate dai docenti verranno creati gruppi di docenti di classi diverse omogenei per tipo di problematica per la quale è stato richiesto l’intervento. 3. Attivazione di un percorso di Intervento per ogni gruppo di lavoro secondo le seguenti fasi: a. Rilevazione del problema: i docenti verranno aiutati a definire in termini chiari e operazionalizzabili i problemi rilevati. b. Analisi del problema: il team di esperti affiancherà e guiderà i docenti attraverso osservazioni in classe ad analizzare il problema in termini quantitativi (per conoscerne l’entità ed avere una base contro la quale confrontare i risultati ottenuti al termine dell’intervento) e qualitativi. c. Progettazione dell’intervento: sulla base dei dati rilevati nel corso dell’analisi del problema il team supporterà i docenti nella formulazione di un’ipotesi e nella progettazione di un intervento. Ogni intervento verrà effettuato in classe dai docenti. d. Implementazione e monitoraggio: il team di esperti assieme ai docenti stabilirà una serie di dati da raccogliere per valutare 86 l’andamento dell’intervento e le modalità di raccolta dei dati. L’osservazione verrà condotta con il supporto di un membro del team di esperti che affiancherà i docenti in classe. L’analisi dei dati sarà oggetto di riunioni nelle quali verranno valutati andamento ed eventuali modifiche da apportare. e. Valutazione dei risultati: al termine dell’intervento verranno valutati i risultati attraverso gli stessi strumenti utilizzati in fase di determinazione della baseline. Fase III: Convegno di chiusura Il convegno di chiusura verrà svolto alla fine dell’anno accademico e prevederà la restituzione dei risultati ottenuti e l’indicazione di prospettive future. Il convegno avrà la durata di 3 ore. Durata del progetto: Quinquennale per la scuola primaria con verifica annuale degli obiettivi previsti Triennali per la scuola secondaria di primo grado con verifica annuale degli obiettivi previsti. Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto: Eventuali interventi di esperti esterni: Gruppo di studio comportamentale in età evolutiva. Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: Verifica annuale del percorso. 87 4) LA CONTINUITA’ EDUCATIVA Area: CONTINUITA’ Titolo del progetto: LA CONTINUITA’ EDUCATIVA Attività di raccordo fra scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado. Responsabile del progetto: Premessa e analisi della situazione: “Per noi lo studente è il protagonista del progetto formativo e il nostro obiettivo è creare per lui un percorso individualizzato organico e completo che lo accompagni dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di primo grado.” Vogliamo creare intorno a lui un ambiente educativo sereno,equilibrato e ricco di stimoli, che lo supporti lungo il cammino attraverso i vari ordini di scuola,mettendolo a contatto con gli ambienti in cui andrà ad operare, con un metodo di lavoro sempre più intenso e produttivo, creando e valorizzando le competenze nel rispetto di quelle che sono le caratteristiche proprie dell’età evolutiva. Per garantire, quindi, un percorso formativo sereno proponiamo un itinerario scolastico in “continuità” nei vari ordini di scuola che sviluppi le competenze in modo armonioso (continuità verticale) ed eviti che ci siano fratture tra vita scolastica ed extrascolastica facendo si che la scuola si ponga come perno di un sistema allargato ed integrato in continuità con l’ambiente familiare e sociale (continuità orizzontale). Finalità generali del progetto: Sviluppare le competenze in modo armonico lungo tutto il percorso formativo; Favorire la continuità metodologico didattica tra gli ordini scolastici; Favorire una prima conoscenza del futuro ambiente fisico e sociale; Favorire la crescita e la maturazione armonica del bambino; Sviluppare attività individuali e di gruppo fra ordini di scuola; Promuovere la socializzazione, l’amicizia e la solidarietà; Favorire, se possibile, la formazione di classi “equilibrate”. Obiettivi formativi specifici: Il nostro Istituto si caratterizza per l’attenzione particolare verso i seguenti obiettivi formativi trasversali: a) Competenza della lingua inglese necessaria per costruire il proprio futuro lavorativo e di cittadini del mondo; b) Competenze nelle nuove tecnologie indispensabili strumenti di apprendimento e lavoro; 88 c) Sensibilità e consapevolezza dell’importanza di proteggere e di vivere in un mondo ecosostenibile; d) Consapevolezza dell’appartenenza di genere e del valore della cultura della differenza e dell’ascolto. Destinatari del progetto Attività e/o Finalità Alunni; Infanzia Primaria Media Famiglie X; Docenti X; Non docenti. X X X Promuovere il raccordo ed il coordinamento fra ordini contigui di scuola; Favorire il successo formativo degli alunni. Per l’anno 2015-2016 l’attenzione verrà concentrata in modo particolare sul potenziamento della lingua inglese. Continuità verticale: 1. Elaborazione del curriculum verticale di Istituto; 2. Valutazione verticale; 3. Attività in verticale dalla sc. dell’Infanzia alla sc. Primaria; dalla sc. Primaria alla sc. Secondaria di I Grado. Continuità orizzontale: 1. Attività in orizzontale; 2. Comunicazione/Informazione alle famiglie, raccordo con il territorio. CONTINUITÀ VERTICALE 1. Curriculum verticale: Incontri fra docenti della stessa disciplina dei tre gradi scolastici per continuare la stesura del curricolo verticale coerente con il POF e le indicazioni ministeriali avviata nell’anno 2012-2013. 2. Valutazione verticale: Individuazione di prove di verifica e test comuni ai due anni ponte (ultimo anno sc. dell’Infanzia e prima sc. Primaria; quinta Primaria e prima Secondaria I Grado) finalizzati a costruire una metodologia valutativa e un linguaggio comune e a favorire la comunicazione e il rapporto tra le diverse scuole; colloqui fra i docenti dei diversi ordini scolastici per lo scambio di informazioni e riflessioni specifiche sugli alunni. 89 3. Attività in verticale (non fattibile per l’anno in corso) Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria Partecipanti/destinatari: Alunni e insegnanti di tutti gli ordini di scuola Finalità: L’azione formativa in verticale del nostro Istituto promuove in modo particolare: a. Inglese; b. Nuove tecnologie; c. Ecologia e sostenibilità; d. Differenze di genere. Attività/metodologia: Realizzazione di un laboratorio teatrale trasversale in lingua inglese In ogni ordine di scuola verrà realizzata parte di uno spettacolo in lingua inglese che verrà presentato a fine anno. Tema: - Infanzia: potrebbero fare “i titoli di testa” con una canzoncina. - Primaria: realizzano il copione (le quinte), le musiche, le scenografie. - Secondaria: realizzano il copione, le musiche, le scenografie. - Tutti: recitano. Spazi: Scuola Primaria: aule, laboratori, … Scuola dell’Infanzia Scuola Secondaria Tempi: - Da Novembre a Maggio: durante le ore curricolari e non. - Novembre - Febbraio: copione. - Gennaio - Maggio: scenografie e costumi. - Febbraio - Maggio: prove Verifica: Lo spettacolo. Costi continuità verticale: 1. Acquisto materiali; 2. Compensi per eventuali interventi di esperti; 3. Compenso per ore aggiuntive degli insegnanti dei tre ordini scolastici (Infanzia, Primaria, Secondaria di I grado) coinvolti nella realizzazione del progetto. Costo complessivo = 2000 euro. Restano fuori i costi per un eventuale affitto di attrezzatura e/o spazi per la rappresentazione finale. 90 CONTINUITÀ ORIZZONTALE 1. Attività in orizzontale Partecipanti/destinatari: - Alunni ed insegnanti della scuola dell’Infanzia e della classe quinta scuola Primaria. - Alunni ed insegnanti della classe prima della scuola Secondaria di primo grado. Scuola dell’Infanzia scuola Primaria Attività/metodologia: Accoglienza: i bambini verranno accompagnati alla scuola Primaria dove potranno conoscerne gli spazi e l’organizzazione e incontrare i compagni di prima che racconteranno la loro esperienza alla primaria. Laboratori: incontreranno i bambini di quinta della Primaria con i quali faranno un laboratorio di ed. all’immagine e riceveranno in dono l’opera prodotta. Scuola Primaria scuola Secondaria Attività/metodologia: Accoglienza: gli studenti della scuola Secondaria incontreranno gli studenti dell’ultimo anno della primaria e racconteranno loro la loro esperienza. Laboratori: gli alunni di quinta della Primaria parteciperanno ad attività laboratoriali presso la Secondaria (si favorirà l’uso della Lim; i laboratori di informatica, di arte; la palestra; la Biblioteca); Spazi: Scuola Primaria e Secondaria: aule, laboratori, palestra,… Tempi: Da novembre a dicembre Verifica: Osservazione. Si prevedono incontri fra gli insegnanti delle classi coinvolte per monitorare e confrontarsi, al fine di meglio definire e progettare le attività di continuità future. 2. Comunicazione/informazione alle famiglie e raccordo con il territorio: Settembre: INCONTRO GENERALE di inizio anno scolastico con i genitori delle classi prime per presentare gli insegnanti e l’anno; 91 Primi di Novembre: INCONTRO GENERALE con il Dirigente e con gli insegnanti durante il quale verrà presentato il POF e comunicati gli open day; Fine Novembre/Inizio Dicembre: OPEN DAY primaria e secondaria sono previste due giornate di “lezioni aperte” e presentazione degli ambienti della scuola; i genitori e gli studenti avranno la possibilità di far capolino nelle classi e assistere alle lezioni della mattinata. Dicembre: 1. COLLOQUI pre iscrizione: ogni genitore interessato può avvalersi di un colloquio con il Preside e/o Coordinatore del grado scolastico di interesse; 2. CHRISTMAS CAROLS: una sera di dicembre, i ragazzi dell’Istituto attraverseranno il centro cittadino cantando e suonando i tradizionali canti natalizi della tradizione inglese. Maggio: ENGLISH DAY. Risorse necessarie: 1. Acquisto materiali; 2. Ore aggiuntive degli insegnanti dei tre ordini scolastici. 92 5) LABORATORIO DEL SAPERE SCIENTIFICO Area: SCIENTIFICA Titolo del progetto: LABORATORIO DEL SAPERE SCIENTIFICO Responsabile del progetto: A.S. 2015/2016 Premessa e analisi della situazione: Nel nostro Istituto esiste da molti anni un gruppo attento alla didattica innovativa in ambito scientifico che si confronta e si auto aggiorna e che per quattro anni ha partecipato alle iniziative del Piano I.S.S. di cui il 5^ Circolo è stato Presidio Territoriale. Nell’anno 2011-2012 con finanziamento della Regione Toscana, nel 5^ Circolo è stato istituito un “Laboratorio del Sapere Scientifico”. I Laboratori del Sapere Scientifico si realizzano attraverso la costituzione di gruppi permanenti di ricerca/sviluppo per una didattica innovativa nelle discipline scientifiche, che ricercano, sperimentano, verificano e documentano percorsi didattici finalizzati al miglioramento dell’apprendimento degli alunni. Obiettivi del progetto: L’obiettivo per l’anno 2015- 2016 è realizzare e sperimentare alcuni percorsi in cui scienze e tecnologia saranno trattate in maniera unitaria. L’obiettivo a lungo termine del gruppo è quello di realizzare un curricolo in cui tecnologia, scienze e matematica interagiscono. Destinatari del progetto Infanzia Primaria Media Docenti: 1 insegnanti di scuola materna; 14 insegnanti di scuola primaria; Attività e/o Finalità X X Approfondimento disciplinare anche con la partecipazione di un esperto; Elaborazione di percorsi da sperimentare; Confronto fra colleghi su esperienze realizzate; Documentazione dei percorsi realizzati. Metodologia e fasi dello svolgimento: Definire cosa insegnare (scelta dei contenuti adeguati alla classe) e come insegnare (scelta delle strategie e degli strumenti in relazione all’età degli studenti); Predisporre iniziative didattiche in ambito scientifico e in ambito tecnologico; 93 In modo unitario ed indistinto nelle sezioni della scuola dell’infanzia e nelle classi prime e seconde della scuola primaria; Ricercando le possibili interazioni fra scienze, matematica e tecnologia per quanto riguarda le classi successive della scuola primaria e quelle della scuola secondaria di primo grado; Sperimentare in classe i percorsi elaborati; Confrontare e discutere nel gruppo sul lavoro realizzato in classe; Documentare i percorsi realizzati. Durata del progetto: Annuale con possibilità di rinnovo fino ad un triennio. Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto: Quaderni degli alunni; strumenti per il disegno tecnico; materiali di facile consumo; software e testi, materiali necessari per la documentazione. Eventuali interventi di esperti esterni: Fiorenzo Gori quale esperto disciplinare di tecnologia e scienze e della tecnologia. di didattica delle Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: Il progetto come negli anni passati , viene valutato dal Comitato Scientifico dei “Laboratori del Sapere Scientifico nella Scuola dell’Autonomia“ della Regione Toscana, attraverso l’analisi dei documenti prodotti e del lavoro svolto e documentato. 94 6) PROGETTO “ISTRUZIONE DOMICILIARE“ Area: ISTRUZIONE DOMICILIARE Titolo del progetto: ISTRUZIONE DOMICILIARE Responsabile del progetto: Premessa e analisi della situazione: Questo progetto si attua qualora si presentasse nell’Istituto la situazione di uno o più alunni costretti a lunghi ricoveri ospedalieri o domiciliari per gravi patologie. Le leggi 285 e 440 del 1997, seguite da numerose Circolari Ministeriali e Protocolli d’Intesa con il Ministero della Salute, garantiscono il diritto all’istruzione nei casi suddetti attraverso particolari modalità di intervento: la scuola in ospedale e l’istruzione domiciliare. La scuola mette in atto interventi didattici che permettono di mantenere la relazione dell’alunno malato con il gruppo classe con il conseguente beneficio affettivo, garantendo l’acquisizione delle competenze disciplinari previste dal curricolo. Obiettivi del progetto: Garantire il diritto allo studio; Prevenire l’abbandono scolastico; Favorire la continuità del rapporto apprendimento - insegnamento; Mantenere rapporti relazionali/affettivi con l’ambiente scolastico; Sostenere e approfondire lo studio individuale. Destinatari del progetto Attività e/o Finalità Alunni; Infanzia Primaria Media X X Famiglie X; Docenti X; Non docenti. Garantire il diritto allo studio; Prevenire l’abbandono scolastico; Favorire la continuità del rapporto apprendimento – insegnamento; Mantenere rapporti relazionali/affettivi con l’ambiente scolastico; Sostenere e approfondire lo studio individuale. Alunni ospedalizzati o sottoposti a terapie domiciliari che sono impossibilitati a frequentare la scuola per un periodo di tempo non inferiore a 30 giorni, anche non continuativi. 95 Metodologia e fasi dello svolgimento: Utilizzo della Didattica Breve, di interventi flessibili con il supporto di tecnologie informatiche. Durata del progetto: - Mensile; Annuale; Semestrale; Variabile in relazione alle esigenze psico-fisiche dell’alunno. Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto: Didattica breve; computer; altri supporti tecnologici. Eventuali interventi di esperti esterni: Insegnanti di classe dell’istituto e/o personale esterno. Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: Le verifiche delle attività didattiche sono insite nello svolgimento delle stesse. 96 7) PROGETTO LINGUAGGI NON VERBALI “LOGOS” Area: “LINGUAGGI NON VERBALI: LA MEDIA EDUCATION” Titolo del progetto: LOGOS Responsabili del progetto: Premessa e analisi della situazione: Il progetto intende: Promuovere competenze chiave da assicurare lungo l’apprendimento permanente; Utilizzare una dimensione europea dell’insegnamento (Strategia di Lisbona); Dare impulso ad una vera democratizzazione dell’istruzione prendendo in considerazione e valorizzando i linguaggi non verbali quali: il teatro; l’arte (concepita come espressione musicale, danza e linguaggio dei segni) e la sfera telematica (digitale, internet, ipertesto). Obiettivi generali del progetto: Stimolare la creatività; Cogliere i nessi fra cultura virtuale e tradizione; Rispettare le regole, accettare l’insuccesso, stimolare il sano agonismo; Correlare i propri punti di vista creativi ed espressivi ai pareri degli altri; Educare alle relazioni, alla collaborazione; Ridurre l’aggressività. Obiettivi specifici: Linguaggio multimediale Uso consapevole del mezzo digitale per: Apprendimento; Utilizzo di software specifico; Ricerca su internet; Realizzazione di testi e/o ipertesti. Linguaggio teatrale Prendere confidenza con la propria corporeità; Ascoltare, osservare, concentrarsi, dominare gli stati d’animo; Usare la voce e il corpo in modo espressivo; Conoscere codici espressivi diversi. Linguaggio dell’arte Conoscere le principali opere culturali, comprese quelle della cultura popolare; Coglierne la diversità linguistica e culturale; Individuare i “fattori estetici” nella vita quotidiana; Apprezzare opere d’arte mediante una vasta gamma di mezzi di comunicazione. 97 Linguaggio musicale Saper ascoltare e anche apprezzare il silenzio come vero e proprio linguaggio; Usare correttamente la voce per intonare brani di un repertorio adeguato; Stimolare ed armonizzare il movimento; Saper usare strumenti musicali. Destinatari del progetto Alunni; Famiglie; Docenti; Non docenti. Infanzia Primaria Media Attività e/o Finalità X X X Attività pratiche per sviluppare le competenze digitali e dei linguaggi non verbali a vario livello e secondo la classe di appartenenza. Teatro e didattica: quello del teatro è da ritenersi il linguaggio della multimedialità originaria, perché, il libro o il testo teatrale, parlano alla mente del bambino e innescano la sua creatività; Musica e didattica: i progetti condotti nella scuola mirano a dare al bambino e ai ragazzi gli strumenti necessari per capire i diversi linguaggi (corporeo, gestuale, iconico …); Arte e didattica/progetto mus-e: progetti multiculturali dedicati ai bambini per favorire la loro integrazione attraverso la partecipazione comune a esperienze di creazione artistica. Metodologia e fasi dello svolgimento: Le metodologie sono molto diverse perché diversi sono i linguaggi incontrati in questa sezione. Non esiste un solo progetto, ma la scuola elabora progetti di teatro, arte, musica ed informatica sulla base delle discipline curricolari, delle competenze dei singoli docenti, delle iniziative che le agenzie esterne propongono alla scuola, degli esperti che offrono la propria collaborazione e mettono a disposizione le personali competenze (scrittori, registi, musicisti, tecnici ...). Molteplici sono dunque i canali attraverso cui la scuola tratta i linguaggi non verbali, spesso collegati tra loro da un filo interdisciplinare assai sottile. Anche le fasi di realizzazione variano, dunque da progetto a progetto. 98 Durata del progetto: - Mensile Semestrale x Annuale Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto: Dotazione informatica maggiore, con uso consapevole da parte di tutti delle lavagne interattive; Materiali e strumenti per l’arricchimento delle conoscenze artistiche e la sperimentazione di nuove tecniche espressive; Testi teatrali per ragazzi, video, cd musicali .... Eventuali interventi di esperti esterni: Laboratorio delle tradizioni popolari di Saturnana; Laboratori curati da Pistoia-Ragazzi; Esperti; formatori; tecnici informatici; registi; scrittori. Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: Ogni progetto, trova la sua verifica nella restituzione all’utenza dei prodotti realizzati: uno spettacolo teatrale, una mostra di elaborati, una rassegna musicale, un laboratorio; l’indice di gradimento del singolo processo determina la valutazione e la riconferma per l’anno successivo del progetto stesso. 99 7a) MUSICA INSIEME CON GLI STRUMENTI Area: LINGUAGGI Titolo del progetto: MUSICA INSIEME CON GLI STRUMENTI Responsabile del progetto: Premessa e analisi della situazione: Fare musica insieme permette di sviluppare abilità specifiche, più altre formative e di relazione. Il laboratorio pomeridiano è l’occasione per partecipare attivamente, in collaborazione con esperti della Banda Borgognoni, ad attività interne ed esterne alla scuola organizzate per imparare e poi dimostrare quanto appreso. Obiettivi del progetto: Obiettivi generali: favorire l’apprendimento per imitazione; motivare all’esercizio e alla ripetizione, rafforzare competenze trasversali (capacità linguistiche, coordinamento motorio, memorizzazione, tempi di attenzione, integrazione spazio/temporale); sincronizzarsi con gli altri. Obiettivi specifici per musica: conoscere uno o più strumenti; utilizzare strumenti ritmici e melodici; decodificare una partitura; realizzare e/o progettare brani strumentali a una o più voci. Destinatari del progetto Finalità Alunni; Infanzia Primaria Media Famiglie X; Docenti X; Non docenti X. X X Finalità primaria è costituire una formazione musicale nella scuola. Valorizzare le competenze musicali degli insegnanti interni alla scuola. Promuovere un atteggiamento partecipativo e cooperativo. Realizzare un gruppo inclusivo favorendo il senso di appartenenza alla comunità scolastica. Sviluppare capacità di attenzione e ascolto. Migliorare atteggiamenti di calma e concentrazione. Sviluppare abilità musicali ed emotivo/sociali/relazionali. Potenziare la motivazione all’apprendimento di una strumento musicale, partecipare ad una esperienza gratificante. 100 Aggregare persone con esperienze diverse, dedicando attenzione al benessere affettivo e psicofisico, per un progetto condiviso. Metodologia e fasi dello svolgimento: Metodologie utilizzate-esercizi di pratica musicale, esplorazione di diversi movimenti, posture, diteggiature, esercizi di articolazione (controllo di movimenti fini), esercizi mirati a favorire la memorizzazione e la meccanizzazione di determinate conoscenze e/o abilità, acquisizione di conoscenze e competenze musicali, dalla pratica musicale alla teoria, esecuzione individuale e collettiva. Fasi operative - da ottobre 2015 a maggio 2016 - un incontro settimanale per un totale di 50 ore per ogni corso di strumento avviato. Il laboratorio deve essere collocato al pomeriggio. Si prevedono dieci incontri della durata di due ore ciascuno da ottobre a dicembre per un totale di 20 ore; quindici incontri da gennaio a maggio per un totale di 30 ore. Durata del progetto: Annuale Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto: Laboratorio di musica e sede della Banda Borgognoni (Piazza San Francesco). Strumenti didattici personali (flauti, tastiere, chitarre). Percussioni (batteria e percussioni didattiche varie del laboratorio). Fiati (clarinetti, sax, trombe, tromboni) offerti in prestito dalla Banda Borgognoni. Eventuali CD o basi musicali. Fotocopie, manifesti, depliant. Eventuali interventi di esperti esterni: Esperti della Banda Borgognoni come docenti specifici di strumenti a fiato e percussioni. Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: Organizzazione e partecipazione ad eventi sia interni che esterni all’istituto, iniziative e rassegne, sia cittadine che su territorio regionale. Eventuale dimostrazione finale. 101 7b) EX-TEMPORE Area: ESPRESSIVA Titolo del progetto: EX TEMPORE DI PITTURA Responsabile del progetto AS 2015/2016 Premessa e analisi della situazione: La manifestazione Ex tempore è giunta alla quarantunesima edizione e caratterizza fortemente l’identità dell’Istituto. Consiste in una prova pratica, di tipo grafico-pittorico, nella quale gli studenti sono invitati a riprodurre un angolo caratteristico della nostra città. Questo evento suscita molto interesse tra gli alunni e le famiglie, sia a livello dell’Istituto che tra le scuole della provincia. Rappresenta un momento importante di aggregazione e condivisione “sul campo” ma anche di valorizzazione di competenze che rinnovano una tradizione locale assai sentita. Si ritiene quindi importante proseguirne la realizzazione, confermandone lo svolgimento ed incentivando il coinvolgimento di un numero anche più ampio di scuole. Obiettivi del progetto: Stimolare l’osservazione; Riprodurre quanto osservato; Sperimentare tecniche espressive diverse; Applicare quanto osservato e appreso ai propri elaborati. Destinatari del progetto Finalità Alunni; Infanzia Primaria Media X X X Famiglie; Docenti; Non docenti. Valorizzare il patrimonio artistico ed ambientale del territorio. Favorire la collaborazione tra i vari ordini di scuola e tra scuole della provincia. Motivare all’uso personale e creativo del linguaggio graficopittorico. Incentivare momenti di aggregazione e confronto tra gli alunni. Metodologia e fasi dello svolgimento: Durata del progetto: Annuale - Manifestazione del 21 aprile 2015 . 102 Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto: Finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio; Patrocinio del Comune; eventuali sponsor. Eventuali interventi di esperti esterni: È previsto l’intervento di uno o più artisti locali per la valutazione degli elaborati. Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: Registrazione del gradimento di alunni e famiglie. 103 8) TRADIZIONE E CULTURA POPOLARE PREMESSA Per rafforzare il senso di appartenenza alla comunità locale e per valorizzare la cultura popolare, già da tempo nel nostro circolo sono state attivate delle iniziative finalizzate in tal senso: E bene venga il ballo Cantar maggio 8a) E BENE VENGA IL BALLO Area: TRADIZIONE E CULTURA POPOLARE Titolo del progetto: E…BENE VENGA IL BALLO Responsabile del progetto: Premessa e analisi della situazione: Questo progetto è finalizzato alla pratica e alla trasmissione di attività espressive legate alla danza, partendo dal patrimonio storico posseduto dalle culture tradizionali. Questo patrimonio possiede una ricchezza di forme coreutiche e musicali, di valori di socializzazione, di situazioni emozionali che ben si prestano ad interagire con altri tipi di lavoro sul corpo, con i suoi bisogni di espressione emotiva e creativa, con lo sviluppo armonico delle capacità motorie e, sull’altro versante, con la manifestazione dei suoi impacci e del suo disagio. Ritmo, musica e danza possono avere un grande ruolo nell’espressione della personalità individuale e della cultura collettiva. La danza nasce infatti nelle culture popolari come momento di socializzazione e di condivisione di emozioni collettive nell’ambito di situazioni particolarmente rilevanti per la comunità ed essa contribuisce quindi da una parte a definire l’identità profonda di una comunità, dall’altra a favorirne le occasioni di incontro e di comunicazione. Risulta evidente, dunque, il valore pedagogico di un progetto di analisi e di riproposta di tali attività nella scuola, per favorire occasioni socializzanti che cerchino di superare le barriere linguistiche e/o socio-ambientali stimolando lo scambio interculturale, per prendere coscienza dell’esistenza delle culture “altre” e riflettere sul pari valore di ciascuna di queste elaborazioni umane, sperimentandone la ricchezza dei patrimoni culturali. Per educare alla danza è necessario porsi - prima ancora di imparare le tecniche specifiche - nella dimensione dell’ascolto di sé, che è la condizione preliminare dell’osservazione, dell’accoglienza, dell’ascolto dell’ altro da sé. 104 Obiettivi generali del progetto: Potenziare le capacità espressive, comunicative, relazionali, la percezione di sé e l’autostima, la capacità di osservazione e di ascolto attraverso il linguaggio del corpo in quella sua manifestazione che è la danza, accrescendo la consapevolezza dell’unità di questi aspetti in ognuno di noi. Obiettivi specifici del progetto: Riflessione storica: Sviluppo e integrazione della conoscenza del patrimonio di tradizioni tipiche del territorio nella costruzione della propria identità culturale; stimolo all’avvicinamento e alla comprensione di altre culture e di altri popoli; cultura orale e valore della memoria; fiabe, storie, leggende, epica colta e popolare. Socializzazione: Lavoro sui repertori dei balli collettivi tradizionali, dei balli-gioco, evidenziandone le strutture coreutiche e psicologiche di socializzazione; creazione di coreografie collettive in situazioni sceniche che stimolino la capacità creativa, la collaborazione e la coesione del gruppo. Sviluppo espressivo: Lavoro con il corpo, strutturato e destrutturato; stimoli alla elaborazione dei codici del linguaggio mimico-gestuale tramite l’apprendimento di danze pantomimiche; riflessione e lavoro sulle posture del corpo e sulla voce come equivalenti fisici della personalità. Consolidamento e coordinamento degli schemi motori: Perfezionamento dell’equilibrio posturale e dinamico, dell’uso dello spazio della rappresentazione mentale di situazioni dinamiche, della lateralità e della coordinazione generale. Educazione all’orecchio musicale: Capacità di discriminare i brani musicali associati alla struttura coreografica; percezione dell’andamento delle frasi musicali in rapporto al movimento; introduzione alla conoscenza degli strumenti musicali tradizionali e delle loro tecniche costruttive. Destinatari del progetto Attività e/o Finalità Alunni; Infanzia Primaria Media X X X L’obiettivo finale è l’allestimento di una performance, in p.za del Duomo a Pistoia nel mese di maggio, che si concretizzi in una festa articolata in una sequenza di dieci balli alla quale sono invitati a prendere parte le scuole di ogni ordine e grado della provincia, nonché i genitori degli alunni partecipanti. L’inizio della manifestazione sarà aperto dalle danze folcloristiche di un gruppo di alunni dell’I.C. di Camporgiano, che sarà presente nell’ambito di uno scambio culturale tra il nostro Istituto e il loro. 105 Metodologia e fasi dello svolgimento: I bambini, condotti in palestra o comunque in uno spazio adeguatamente ampio, saranno invitati a ripetere - per imitazione - i movimenti mostrati dall’insegnante seguendo il ritmo della musica ascoltata. Solo successivamente il docente scomporrà e ricomporrà, a seconda dell’età degli alunni, la danza imparata contestualizzandola in termini storico -geografici. Si potrà poi attivare tutta una serie di attività in classe o nei diversi laboratori a supporto e arricchimento dell’esperienza fatta. Si elencano, di seguito, alcuni spunti per agganci interdisciplinari: Storia, Geografia: Reperimento di fonti scritte e analisi dei documenti relativi alle tradizioni popolari toscane; visite a musei legati alla tradizione contadina (musei dei mestieri tradizionali, delle arti, della vita e della cultura contadina); reperimento di fonti orali attraverso brevi interviste a nonni o anziani in merito alla memoria individuale e collettiva di tradizioni riguardanti feste, danze, teatro e altri rituali popolari dell’area toscana. Lingua: Analisi delle tradizioni popolari dei paesi di riferimento della lingua; conoscenza dei termini linguistici relativi ai balli, ai giochi, agli strumenti musicali. Matematica e Geometria: Elaborazione collettiva di codici per la trascrizione e la conservazione delle danze apprese, attraverso la schematizzazione grafica della coreografia; lavoro sulle forme dei balli e sulle successioni numeriche presenti nei balli e nei giochi. Religione: Analisi dei momenti di religiosità collettiva e loro espressione attraverso le danze sacre e rituali. Scienze: Analisi dello sviluppo della danza in relazione ai cicli naturali legati al lavoro del contadino (la semina, il raccolto, la mietitura…); ricerche relative all’uso tradizionale e alla conservazione delle piante legate alla medicina popolare. Arte e Immagine: Potenziamento della creatività attraverso l’accostamento alle lavorazioni tipiche della vita rurale: ceramica, lavorazione del cesto, composizioni di piante, tessitura al telaio, etc. Musica: Ricerca ed esecuzione di canti tipici della tradizione popolare; sperimentazione e costruzione di strumenti musicali atti ad accompagnare la danza (castagnette, kazoo, percussioni, etc.). 106 Durata del progetto: Il progetto inizierà in ottobre per concludersi nel mese di maggio. Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto: Palestra, lettore cd/mp3. Per la festa si renderà necessaria la disponibilità della Piazza del Duomo e un adeguato impianto di amplificazione. Eventuali interventi di esperti esterni: Il maestro Claudio Cesaroni terrà un corso di aggiornamento per i docenti di 8 lezioni di due ore ciascuna incentrato sui balli popolari e guiderà la festa in P.za del Duomo. Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: L’esito del percorso affrontato sarà valutabile in occasione della festa finale. I docenti coinvolti saranno poi invitati a compilare un test valutativo sull’esperienza fatta. 107 8b) CANTAR MAGGIO Area: TRADIZIONI E CULTURA POPOLARI Titolo del progetto: CANTAR MAGGIO Responsabile del progetto Premessa e analisi della situazione: Già da diversi anni alcune classi della scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria del Circolo hanno ridato vita alla tradizione antica del Cantar maggio, progettando e realizzando attività in continuum tra i due ordini di scuola finalizzate ad una performance finale. Obiettivi del progetto: Avviare alla costruzione di un ponte con il passato attraverso ricordi, racconti, balli e canzoni. Favorire momenti gioiosi d’incontro fra i bambini, i loro genitori, le insegnanti, gli abitanti del paese. Permettere a tutti i bambini di padroneggiare un territorio in cui ci si conosce e ci si riconosce come parte di una collettività. Destinatari del progetto Attività e/o finalità Alunni; Infanzia Primaria Media X X X Balli; Canti; Momenti gioiosi. Famiglie X; Docenti X; Non docenti. Finalità del progetto: Permettere a tutti i bambini di padroneggiare un territorio in cui ci si conosce e ci si riconosce come parte di una collettività. Metodologia e fasi dello svolgimento: (descrivere le metodologie utilizzate e illustrare le fasi di svolgimento) Durata del progetto: - Mensile - Annuale - Semestrale X 108 9) RAPPORTO SCUOLA – UNIVERSITA’ Area: Titolo del progetto: RAPPORTO SCUOLA/UNIVERSITÁ Responsabile del progetto: Premessa e analisi della situazione: Dal 1999 la nostra Istituzione Scolastica ha accolto molti studenti provenienti da Scienze della Formazione Primaria dell'Università degli Studi di Firenze e solo recentemente ha accolto anche studenti dell'Università di Vic, Barcellona. In attuazione del D.M. n. 249 del 2010 le scuole saranno chiamate ad uno sforzo maggiore rispetto al passato in quanto i tirocinanti che provengono dal corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria, che potranno essere accolti, dovranno svolgere presso le scuole un numero consistente di ore di tirocinio. A seguito dell’emanazione del D.M. 30 settembre 2011 si prevede che a breve sarà attivato anche il nuovo percorso per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno che ancora una volta porterà nelle scuole studenti che dovranno effettuare percorsi di tirocinio diretto. I cambiamenti normativi prevedono che sarà l’Ufficio Scolastico Regionale ad individuare le scuole che potranno accogliere le varie tipologie di studenti in tirocinio e riteniamo, forti delle nostre peculiarità che ci sono state riconosciute direttamente da enti esterni alla scuola stessa, di dover operare in modo da essere ricompresi in detto elenco e di dover connotare in modo più definito il nostro impegno e la nostra collaborazione con le Università che decideranno di rivolgersi a noi. Obiettivi del progetto: Favorire lo scambio di formazione con l'Università; Favorire la formazione iniziale dei docenti; Favorire la ricerca e la sperimentazione. Metodologia e fasi dello svolgimento: Per mantenere rapporti con le Università, verranno utilizzati prioritariamente i docenti supervisori che fanno parte dell'organico del Circolo, o di quanti abbiano rapporti diretti con le Università stesse. In previsione della costituzione del nuovo Istituto Comprensivo e dell’attuazione del D.M. 249/10 sarà la stessa Istituzione Scolastica a proporsi ai livelli necessari come scuola accogliente. Verranno raccolte ad inizio anno scolastico le disponibilità da parte dei colleghi di accogliere nelle loro classi/sezioni tirocinanti in fase di formazione. Verranno accolte iniziative di sperimentazione e ricerca proposte dalle Università respingendo soltanto quelle che contrastano con i principi fondanti la nostra Istituzione Scolastica coinvolgendo di volta in volta il personale eventualmente interessato. Potranno essere previste riunioni periodiche di quanti accolgano studenti o di quanti aderiscono a sperimentazioni o ricerche. Durata del progetto: Annuale. 109 PROGETTI SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA 1) AD OGNUNO IL SUO GNOMAMICO 2) CHICCOLINO DOVE SEI? DAL SEME ….LA VITA 3) PROGETTO DI GIOCO SPORT 110 1) AD OGNUNO IL SUO “GNOMAMICO” Area: ACCOGLIENZA Titolo del progetto: AD OGNUNO IL SUO “GNOMAMICO” Responsabile del progetto: A. S. 2015/2016 Premessa e analisi della situazione: Viste le situazioni sempre più di difficile gestione delle sezioni/classi, nella Scuola dell'Infanzia di San Felice si è ritenuto opportuno attivare un servizio di supporto e sostegno alle insegnanti che favorisse il miglioramento dei rapporti relazionali all'interno delle sezioni/classi stesse. Obiettivi del progetto: Osservare le dinamiche tra i bimbi e con le maestre; Confrontarsi con le maestre sulle difficoltà nella gestione della classe; Favorire un clima più tranquillo nella classe; Attuare strategie di contenimento degli episodi di aggressività all'interno del gruppo; Destinatari del progetto: Alunni; Infanzia Primaria Media x x Famiglie X; Docenti X; Non docenti. Finalità del progetto: Favorire nei bambini la gestire quelle più forti. capacità di esprimere verbalmente le emozioni e di Metodologia e fasi dello svolgimento: Incontri periodici di osservazione del gruppo-classe con attività in piccoli gruppi(Lettura di fiabe sulle emozioni, esercizi di rilassamento, ecc.); Incontri periodici di sostegno e confronto con le maestre; Incontri serali con i genitori; Disponibilità a colloqui con i genitori; Sportello d'ascolto all'interno della scuola per genitori e docenti; Progetto Gioca - Yoga; 111 Durata del progetto: Mensile Annuale x Semestrale Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto: Griglie di osservazione. Eventuali interventi di esperti esterni: Il progetto è supportato dalla presenza della Dott.ssa Giulia Bassetti e della Dott.ssa Chiara Zampi. Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: Osservazione in itinere e finale. 112 2) ”CHICCOLINO DOVE SEI? DAL SEME… LA VITA” Area: EDUCAZIONE AMBIENTALE Titolo del progetto: CHICCOLINO DOVE SEI? DAL SEME…LA VITA Responsabile del progetto: Premessa e analisi della situazione: “Il seme piantato mi ha dato la vita e sono un albero … è una storia infinita”. Questa citazione è scritta su una targa posta nel giardino della nostra scuola ed è stata la “molla” che ci ha spinto verso questo progetto. La natura, con i suoi misteri e le sue meraviglie, ha affascinato i bambini da sempre. Obiettivi del progetto: Il progetto, pur rivolgendosi principalmente all’area scientifica, investe in modo trasversale le altre aree, a partire da quella dei linguaggi fino a quella socio-relazionale. Traguardi di sviluppo della competenza: Il sé e l’altro / Cittadinanza e Costituzione; I discorsi e le parole / Italiano; Il corpo e il movimento / Educazione fisica; Immagini, Suoni, Colori / Musica, arte e immagine; La conoscenza del mondo / Scienze; Destinatari del progetto Finalità Alunni; Infanzia Primaria Media x x Accompagnare i ragazzi nel loro cammino verso la maturazione dell’identità, dell’autonomia e della conoscenza. Famiglie X; Docenti X; Non docenti X. Metodologia e fasi dello svolgimento: Laboratori per gruppi misti. Dalla semina in serra, alla preparazione e coltivazione nell’orto e alla raccolta del prodotto. Durata del progetto: Annuale Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto: Strumenti per l’orto (vanghe, rastrelli, vasi…), materiali di facile consumo. 113 Eventuali interventi di esperti (e collaborazioni): Operatore della Coldiretti, collaborazione con le famiglie. Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: Elaborati dei bambini e prodotti finiti. Autovalutazione da parte dell’insegnante. 114 3) PROGETTO LUDICO MOTORIO POLISPORTIVO “A SCUOLA DI GIOCOSPORT” Area: SPORTIVA Titolo del progetto: “A SCUOLA DI GIOCO SPORT” Responsabile del progetto: Premessa e analisi della situazione: “A scuola di Gioco Sport”, il bambino sceglie lo sport è un progetto ludicomotorio-polisportivo coordinato dal C.O.N.I., provinciale rivolto alle scuole dell’infanzia e primarie della Provincia di Pistoia. Consiste nell’affiancare l’insegnante di classe e/o di sezione con un docente di Educazione Fisica per un’ora settimanale per svolgere attività motoria in orario curricolare, dando la possibilità a tutti gli alunni, compresi quelli più svantaggiati, di acquisire le abilità motorie di base. La collaborazione fra C.O.N.I., Federazioni Sportive Nazionali, Comuni, Provveditorato agli studi, con il contributo dell’Amministrazione Provinciale, ha consentito di portare avanti questo progetto iniziato sei anni fa. Il progetto inizia ogni anno con il mese di ottobre, prosegue fino al termine dell’anno scolastico configurandosi come un sistema di promozione dell’educazione motoria e sportiva, rivolto agli alunni della scuola primaria e dell’infanzia. Il progetto prevede di mettere a disposizione delle scuole interessate un pool di Educatori qualificati con compiti di consulenza e di supporto agli insegnanti curriculari, fermo restando la responsabilità di questi ultimi nell’assolvimento della loro funzione. Le lezioni si svolgeranno durante le ore curriculari, un’ora alla settimana per ogni classe, suddivise in moduli di 12 interventi per ogni disciplina sportiva proposta. Così facendo, alla fine del secondo ciclo, tutti gli alunni avranno avuto l’opportunità di provare circa dieci sport diversi e quindi saranno in grado di operare una scelta autonoma e consapevole. L’attività sarà rivolta a tutta la classe, compreso l’alunno portatore di handicap se presente; dovrà essere multilaterale e polisportiva, nonché polivalente contribuendo ad un migliore e più razionale sviluppo delle abilità motorie attraverso una pluralità di esperienze sportive. Obiettivi del progetto: Assicurare agli insegnanti il sostegno all’educazione generale della personalità dei bambini, attraverso una metodologia ricca e articolata come può essere quella a carattere ludico – motorio – polisportivo. Promuovere un’educazione interdisciplinare, grazie all’esperienza ludico – polisportiva. Contribuire a rendere la scuola sempre più gradita e accettata da tutti i bambini. 115 Destinatari del progetto Attività e/o Finalità Alunni; Infanzia Primaria Media X Famiglie X; Docenti X; Non docenti X. Promuovere l’educazione motoria e sportiva di tutti i bambini, compresi i disabili, attraverso una metodologia ludico–motoria–polisportiva e multilaterale. Sviluppare la conoscenza e la pratica del maggior numero possibile di attività sportive. Favorire i bambini nella scelta futura della specialità sportiva più congeniale alle loro caratteristiche e ai loro bisogni individuali. Assicurare l’aggiornamento continuo degli insegnanti. Metodologia e fasi dello svolgimento: Il progetto prevede di mettere a disposizione delle scuole interessate un pool di Educatori qualificati con compiti di consulenza e di supporto agli insegnanti curriculari, fermo restando la responsabilità di questi ultimi nell’assolvimento della loro funzione. Le lezioni si svolgeranno durante le ore curriculari, un’ora alla settimana per ogni classe, suddivise in moduli di 12 interventi per ogni disciplina sportiva proposta. Così facendo, alla fine del secondo ciclo, tutti gli alunni avranno avuto l’opportunità di provare circa dieci sport diversi e quindi saranno in grado di operare una scelta autonoma e consapevole. L’attività sarà rivolta a tutta la classe, compreso l’alunno portatore di handicap se presente; dovrà essere multilaterale e polisportiva, nonché polivalente contribuendo ad un migliore e più razionale sviluppo delle abilità motorie attraverso una pluralità di esperienze sportive. Durata del progetto: - Mensile - Annuale X - Semestrale Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto: Materiale sportivo. Eventuali interventi di esperti esterni: Contributi Coni; Contributi Enti Locali; Contributi Federazioni Nazionali Sportive e finanziamenti di eventuali sponsor; Contributo delle famiglie. Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: Saranno effettuati test motori specifici. 116 PROGETTI SCUOLA PRIMARIA 1) PROGETTO MUSICALE “IMPARIAMO IL FLAUTO” 2) PROGETTO MUSICALE “CRESCERE CON IL CANTO” 3) ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE 150 ANNI DOPO 117 1) PROGETTO MUSICALE Area: MUSICALE Titolo del progetto: IMPARIAMO IL FLAUTO Responsabile del progetto: Premessa e analisi della situazione: Impariamo il flauto Breve ciclo di incontri per “Fare musica insieme”, sviluppare competenze minime, ma tali da permettere l’apprendimento e l’esecuzione collettiva di semplici brani. Obiettivi del progetto: Favorire l’apprendimento per imitazione; Sincronizzarsi con gli altri; Conoscere alcune note sul flauto; Decodificare una partitura; Realizzare brani a una o più voci. Destinatari del progetto Finalità Alunni; Infanzia Primaria Media X Alunni Classe V Sviluppare capacità di attenzione ed ascolto; Far nascere la motivazione all’apprendimento di uno strumento musicale; Partecipare ad una esperienza gratificante. Metodologia e fasi dello svolgimento: Esercizi di pratica musicale; Studio delle diteggiature; Memorizzazione di semplici brani; Esecuzione individuale e collettiva. Dieci incontri di un’ora ciascuno da ottobre a dicembre. Durata del progetto: - Mensile Annuale Semestrale X Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto: - Strumenti didattici personali (flauti). Eventuali CD con basi musicali. Fotocopie, ecc. Eventuali interventi di esperti esterni: Docenti specifici della scuola secondaria di I grado Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: Eventuale dimostrazione finale. 118 2) PROGETTO MUSICALE Area: MUSICALE Titolo del progetto: CRESCERE CON IL CANTO – RITMO – CORPO – STRUMENTI Responsabili del progetto: Premessa e analisi della situazione: “Crescere con il canto”: La pratica corale rappresenta un processo formativo molto importante nello sviluppo della personalità e delle abilità musicali di base, quali: la percezione, il senso, il ritmo, l’intonazione e l’autonomia vocale. Contribuisce a potenziare la concentrazione ed a sviluppare la memoria. Fare musica insieme, utilizzando la voce, costituisce quindi un’esperienza musicale basilare, favorisce la socializzazione, il rispetto e la stima verso se stessi e gli altri. Cantare significa attuare i meccanismi di produzione musicale che devono passare inevitabilmente attraverso la percezione. La percezione sonora strutturata, rimane un percorso privilegiato nel processo di conoscenza e di comprensione del linguaggio musicale. “Ritmo, corpo, strumenti”: Il rapporto fra musica, movimento e drammatizzazione è il mezzo più efficace per sviluppare il senso armonico ed espressivo della corporeità dei bambini. Attraverso l’uso di uno strumento didattico (strumentario ORFF) gli alunni potranno eseguire brani di musica d’insieme sviluppando capacità di ascolto, autocontrollo della gestualità e integrazione di gruppo. Tale progetto fornirà un supporto allo sviluppo delle competenze didattico- musicali dei docenti, poiché gli incontri a cadenza quindicinale daranno la possibilità di valutare, sperimentare ed ampliare le attività proposte. Obiettivi del progetto “CRESCERE CON IL CANTO”: Sviluppo delle capacità comunicative in tutte le loro valenze; Partecipazione corretta ad esercitazioni vocali d’insieme; Favorire un corretto approccio alla cultura musicale; Socializzazione, autodisciplina, collaborazione con il gruppo adattandosi al variare delle situazioni; Sviluppo di concentrazione, ascolto cosciente di sé e degli altri, memoria, senso ritmico; Conoscenza del corpo per arrivare a controllare la respirazione e il suono vocale; Sviluppo dei parametri vocali corali (timbro, potenza, colori). Obiettivi del progetto “RITMO-CORPO-STRUMENTI”: Sviluppare competenze musicali di base, quali capacità di ascolto, discriminazione e memorizzazione dei suoni, senso ritmico, intonazione, attraverso l’espressione corporea e la pratica vocale e/o strumentale; Fornire un supporto allo sviluppo di competenze didattico musicali dei docenti. 119 Destinatari del progetto Attività e/o Finalità - Per il progetto. “Crescere con il canto”: alunni delle classi III - Per il progetto. “Ritmo-corpostrumenti”: alunni delle classi IV Alunni; Infanzia Primaria Media Esplorare la voce parlata e cantata; Cantare sulle estensioni musicali; Realizzare un repertorio; Padroneggiare strumentario ORFF; Fare musica attraverso l’espressione corporea. X Famiglie; Docenti X; Non docenti. Metodologia e fasi dello svolgimento: “Crescere con il canto”: 1° e 2° incontro: Esploriamo la nostra voce parlata e cantata. Esercizi e giochi sulle inflessioni della voce. Semplici canzoncine sulle note della “scala infantile”. Coro cantato e coro parlato. 3°-4 - 5° incontro: Impariamo a cantare sulla estensione di quinta ed ottava. Repertorio di canti tratti dal repertorio popolare e specifico per l’età infantile, accompagnati da gesti-suono e coro parlato. 6° incontro: Messa in opera del repertorio scelto per il saggio di fine percorso (ultimo incontro a classi unite). “Ritmo – corpo - strumenti”: Fare musica con l’uso dello strumentario ORFF: Esperienza ritmica; Tecnica dell’ostinato; Uso della scala pentafonica; Approccio alla notazione. Fare musica attraverso l’espressione corporea: Consolidamento e coordinamento degli schemi motori di base; Giochi di socializzazione; Ascolto di sé e degli altri; Analisi della struttura formale di un brano attraverso l’uso del corpo in movimento; Percussione corporea; Pulsazione comune; Classificazione degli Strumenti Ritmici; 120 In movimento; Ritmica corporea; Strumenti a barre; Musica d’insieme. Durata del progetto: - Mensile - Annuale - Semestrale X “Crescere con il canto”: 6 incontri quindicinali di 45 minuti. “Ritmo-corpo-strumenti”: 6 incontri quindicinali di 60 minuti. Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto: - Cd AUDIO contenente le basi dei brani proposti; - Strumenti ritmici: legni, metalli, pelli, ibridi; - Strumenti a barre: xilofoni, metallofoni, glockenspiele. Eventuali interventi di esperti esterni: Docenti di scuola primaria di secondo grado. Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: - Saggio di fine percorso di canto corale e parlato; - Saggio finale con esecuzione strumentale in cui gli alunni eseguono un accompagnamento ritmico- armonico di alcuni brani. 121 3) ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE Area: ARRICCHIMENTO OFFERTA FORMATIVA Titolo del progetto: ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE – 150 ANNI DOPO Responsabile del progetto: PINA CAPORASO Premessa e analisi della situazione: A 150 anni dalla sua pubblicazione, il romanzo di Carroll ha ancora molto da dire a bambini ed adulti. Attraverso la sua destrutturazione della trama, i giochi linguistici, le avventure paradossali e non ordinarie che Alice si trova a vivere, introduciamo i bambini e le bambine alle possibilità della scrittura creativa e della fantasia. Obiettivi del progetto: Creare uno sfondo narrativo per introdurre la produzione scritta e motivare a forme di scrittura autonoma partendo da contenuti non banali e meno stereotipati di quelli che normalmente avviano i processi di scrittura a scuola. Ampliare il raggio dei linguaggi espressivi. Educare all’immagine attraverso le varie versioni illustrate di Alice e le diverse trasposizioni cinematografiche. Introdurre il linguaggio poetico. Destinatari del progetto Attività e/o finalità Alunni; Infanzia Primaria Media Famiglie; Docenti X; Non docenti. Lettura di “Alice nel Paese delle Meraviglie” di Carroll: x Discussione dei capitoli, dei personaggi con i bambini; Isolare parole chiave su cui lavorare e costruire una narrazione parallela; Alice nelle illustrazioni; Proporzioni e drammi del “crescere” di Alice; Semi di senso – l’invenzione delle parole; Scrittura a partire da Alice: composizione di poesie sui personaggi, gli oggetti, le situazioni; Interazioni con l’ambiente: ricollocare gli oggetti del mondo di Alice nel quotidiano (scrittura; disegno; piccole installazioni); Performance nella città: scoperta di Alice e delle sue avventure nel contesto urbano di Pistoia. 122 Finalità del progetto: Oltre agli obiettivi già elencati, vi è la finalità di ridisegnare la relazione tra sé e l’ambiente, anche urbano, imparando a guardare la realtà con occhi diversi. Metodologia e fasi dello svolgimento: Con il coinvolgimento di due esperte in linguaggi poetico-narrativi e visivo-artistici, si cercherà di far emergere la complessità della struttura linguistica e creativa del romanzo. L’attività sarà divisa in due fasi: Una prima fase, da fine ottobre a fine novembre, di 5 incontri. Una seconda fase (da verificare) in cui inserire le performance dentro la città in collaborazione con alcune iniziative promosse dal Comune di Pistoia. Durata del progetto: Bimestrale o Semestrale Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto: Video, audio, materiali per produrre prodotti artistici, oggetti d’uso quotidiano. Eventuali interventi di esperti (e collaborazioni): - Francesca Matteoni: poeta, scrittrice, esperta in storytelling - Emanuela Baldi: artista relazionale Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: Eventuale pubblicazione e/o documentazione video da far conoscere alla comunità scolastica e cittadina. 123 PROGETTI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 1)BIBLIOTECA 2)LATINO 3)CERTIFICAZIONI LINGUITICHE 4)CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO 5)GIOCHI DELLA GIOVENTU’ 6)PROGETTO ORIENTAMENTO 7) CLASSE 2.0 8) SUCCESSO FORMATIVO 9) PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE 10) LABORATORIO SCIENTIFICO 11) PEZ ORTO SINERGICO 124 1) BIBLIOTECA Area: LINGUISTICA Titolo del progetto: BIBLIOTECA Responsabile del progetto Premessa e analisi della situazione: Progetto destinato a favorire la lettura degli studenti della Secondaria di Primo Grado e quelli dell’intero Istituto, secondo gli obiettivi proposti dalle indicazioni per il curricolo della scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione. Obiettivi del progetto: Tutti gli obiettivi delle Indicazioni per il ordini di scuola. Destinatari del progetto curricolo relativi alla lettura per i vari Finalità Alunni; Infanzia Primaria Media X X Famiglie X; Docenti X; Non docenti X. Favorire la pratica della lettura come momento di ricerca autonoma e individuale, in grado di sviluppare la capacità di concentrazione e di riflessione critica, quindi come attività particolarmente utile per favorire il processo di maturazione degli alunni; Favorire la consuetudine alla lettura dei libri e porre le basi per una pratica di lettura come attività autonoma e personale che duri tutta la vita; Favorire i bisogni e il gusto di esplorazione dei testi scritti. Metodologia e fasi dello svolgimento: Preparazione del cartellone mensile per la prenotazione all’accesso biblioteca, attività di prestito. Eventuale rilevazione di feedback da consegnare agli alunni nel mese conclusivo dell’attività. Per l’attività di prestito sono coinvolti più docenti in un orario stabilito settimanale stabilito in cui viene data comunicazione alle famiglie. In tale orario, previa prenotazione visibile a tutti, gli alunni possono accedere alla Biblioteca per prendere i testi, supportati dal docente del progetto. Il personale di portineria partecipa al progetto per la restituzione dei testi, al fine di evitare il doppio accesso alla biblioteca. 125 Durata del progetto: Annuale Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto: Cartelloni per le prenotazioni, schedario cartaceo e digitale. Eventuali interventi di esperti esterni: E’ possibile organizzare incontri con autori o esperti del settore classe, in date da definirsi. per gruppi - Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: Una prima verifica dell’efficacia del progetto si desume dal numero dei prestiti effettuati. E’ possibile consegnare comunque un modulo di feedback agli alunni sul quale annotare le ricadute positive dell’esperienza. 126 2) LATINO Area: LINGUISTICA Titolo del progetto: LABORATORIO DI LATINO Responsabile del progetto: Premessa e analisi della situazione: Le famiglie dei ragazzi che si apprestano ad intraprendere percorsi liceali richiedono una preparazione propedeutica al latino. Pertanto, da anni viene attivato un laboratorio per i ragazzi di terza su tale disciplina. Obiettivi del progetto: Riflettere sugli elementi costitutivi della lingua italiana, conoscere la lingua e la cultura latine. Destinatari del progetto Finalità Alunni; Infanzia Primaria Media Favorire l’inserimento nella scuola secondaria avendo già una strumentalità di base su una disciplina nuova. X Famiglie; Docenti; Non docenti. Metodologia e fasi dello svolgimento: Lezioni pomeridiane a richiesta delle famiglie secondo un calendario prestabilito. Durata del progetto: Qualche mese (nel secondo quadrimestre). Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto: Può risultare utile l’acquisto di un libro di testo. Eventuali interventi di esperti esterni: Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: Verifiche in itinere sugli apprendimenti. Modulo di feedback di gradimento del corso svolto. 127 3) CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE Area: DIPARTIMENTO DI LINGUE Titolo del progetto:CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE Responsabile del progetto: Prof.ssa Guastini (inglese); Prof.ssa Rapezzi (francese); Prof.ssa Valentino (spagnolo). Premessa e analisi della situazione: Il progetto è per quegli studenti che vogliono approfondire le proprie competenze nella lingua inglese, spagnola, francese acquisendo una certificazione di livello A2-A1. Il Dipartimento di Lingue Straniere dell'I.C. "A.Roncalli - G.Galilei" è completamente disponibile per corsi pomeridiani di consolidamento in lingua inglese,francese e spagnolo riconducibili ai livelli A1-A2 (Elementary-Preintermediate). Obiettivi del progetto: Comprendere frasi ed espressioni di rilevanza più comune; comunicare su argomenti familiari; descrivere gli oggetti del proprio ambiente, stile di vita, famiglia. Destinatari del progetto Finalità Alunni; Conseguimento di: Infanzia Primaria Media X KET (Certificazione Inglese), DELE (Certificazione Spagnola), DELF (Certificazione Francese). Famiglie; Docenti; Non docenti; Metodologia e fasi dello svolgimento: - 1^ fase: approccio comunicativo alle funzioni e alle strutture linguistiche in uso su testi specifici per tali esami; - 2^ fase: nel pomeriggio saranno organizzati corsi di consolidamento di prima e/o seconda lingua straniera; - 3^ fase: esami. 128 Durata del progetto: Semestrale (2 mesi di lezione ed esami: nel primo mese 1/2 verifiche scritte poi un orale a distanza di 10/15 giorni) Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto: Aula LIM; Lettore CD. Eventuali interventi di esperti esterni: Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: Le verifiche non sono intese nel senso tradizionale del termine, saranno continue, sia scritte che orali, tese a coordinare gli alunni sia nell’espressione e comprensione che nella lettura e scrittura. 129 4) CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO Area: MOTORIA - SPORTIVA Titolo del progetto: CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO STUDENTESCHI (G.S.S.) (C.S.S.) E GIOCHI SPORTIVI Responsabile del progetto: Premessa e analisi della situazione: Migliorare ed aumentare l’offerta motoria, agli alunni avvicinandoli alle discipline sportive, infatti il nostro centro, oltre a preparare gli alunni ai giochi studenteschi svolgerà opera di promozione sportiva, facendo praticare ai ragazzi sport diversi da quelli che praticano nelle società sportive, inoltre nella scelta delle discipline sportive ascoltiamo i suggerimenti degli alunni, per invogliare a una partecipazione numerosa. Anche gli alunni diversamente abili saranno coinvolti nel progetto in quanto sarà favorito(come già avvenuto gli anni scorsi) la loro partecipazione sia alle attività di promozione sportiva sia alla preparazione tecnica ai giochi studenteschi. Obiettivi del progetto: 1) Consolidamento della personalità; 2) Miglioramento e sviluppo della qualità motoria; 3) Aumento della pratica sportiva di tipo polisportivo; Destinatari del progetto Finalità Alunni; Infanzia Primaria Media X Famiglie; Docenti ; Non docenti; Tornei d’istituto (pallavolo, pallamano, calcio a 5, danza moderna ecc.). Fasi d’Istituto della corsa campestre. Partecipazione ai G.S.S. di alcuni giochi sportivi di squadra e di atletica. Acquisizione, rispetto delle regole e fair play. Metodologia e fasi dello svolgimento: Gradualità nell’insegnamento dei fondamentali e delle regole dei vari giochi sportivi proposti. Durata del progetto: Annuale. Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto: Piccoli attrezzi da usare in palestra, nello spazio adiacente alla palestra e al campo scuola. Eventuali interventi di esperti esterni: Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: Osservazioni sistematiche sulle varie fasi delle attività sportive. 130 5)GIOCHI DELLA GIOVENTU’ Area: MOTORIA-SPORTIVA Titolo del progetto: GIOCHI DELLA GIOVENTÙ Responsabile del progetto: Premessa e analisi della situazione: Questa attività svolta con l’intera classe prima è volta a favorire la socializzazione e lo spirito di collaborazione e aggregazione all’interno del gruppo classe. Inoltre, aiuta i ragazzi a migliorare l’autocontrollo, il rispetto delle regole e lo sviluppo psicofisico. Obiettivi del progetto: 1) Miglioramento e sviluppo della qualità motoria; 2) Consolidamento del carattere; 3) Sviluppo della socialità e del senso civico. Destinatari del progetto Finalità Alunni; Infanzia Primaria Media X Famiglie; Docenti; Non docenti. Acquisizione, rispetto delle regole e fair play; Percorsi a stazione e gimcane; Propedeutica di alcuni giochi sportivi e di atletica. Metodologia e fasi dello svolgimento: Osservazione delle capacità motorie degli alunni all’interno del gruppo classe. Gradualità è nell’insegnamento dei vari fondamentali e delle regole delle varie attività proposte. Durata del progetto: Annuale. Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto: Piccoli attrezzi da usare in palestra, nello spazio adiacente alla palestra e al campo scuola. Eventuali interventi di esperti esterni: Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: Osservazioni sistematiche sulle varie fasi delle attività sportive. 131 6) PROGETTO ORIENTAMENTO E SCOPERTA DI SÉ Area: ORIENTAMENTO Titolo del progetto: ORIENTAMENTO E SCOPERTA DI SÉ Responsabile del progetto: Premessa: Nelle suole medie da anni si cerca di facilitare gli studenti alla scelta della scuola superiore, in un’età che è stata definita “delle grandi migrazioni”, in cui le trasformazioni corporee, psicologiche, identitarie portano all’apertura di nuovi assetti individuali e relazionali. Oggi un’alta percentuale di studenti in Italia e in Europa si scrive a scuole superiori che cambierà durante o dopo il primo anno di frequentazione. Talvolta, la cultura e lo sviluppo autentico dell’individuo sono fortemente limitati da preconcetti e condizionamenti economici, sociali, dettati dall’appartenenza al genere maschile o femminile. In questo contesto, la scelta della scuola superiore è di fatto la prima scelta affidata, almeno formalmente, all’adolescente: è forse il primo passo del cammino di identità, che mette l’adolescente in contatto con un divenire aperto al futuro. Obiettivo del progetto: Costruire un programma che permetta agli studenti di individuare attitudini naturali e talenti nella propria mappa del sé. Offrire uno sguardo sull’attitudine alla formazione secondaria con un approccio esplorativo ed eventualmente professionale. Permettere di osservare le professionalità contemporanee per mostrare agli studenti che “professione” non significa semplicemente impiego e che la persona è più felice se ciò che fa risponde meglio alla sua personalità e alle sue attitudini. Focalizzare l’attenzione prima sul “chi sono”, poi su cosa decidere di studiare per ampliare la conoscenza ed eventualmente trovare un’applicazione professionale. Abbassare i pregiudizi vincolanti la scelta legati al genere e alla condizione sociale. Integrare, attraverso l’espressione emotiva ed artistica, le diverse parti di sé in quello specifico divenire rappresentato dall’età adolescenziale. Destinatari del progetto Eventuali esperti esterni Alunni delle classi di 3° media; Docenti della scuola media. Infanzia Primaria Media Love difference; Artway of thinking; CNR Pisa; Pedagogista; Psicoterapeuta. X 132 Finalità del progetto: Acquisizione di una più matura consapevolezza di sé. Valorizzazione di interessi personali e passioni. Facilitazione dell’orientamento alla scelta. Scoperta di nuovi punti di vista attraverso il confronto tra pari. Ampliamento della conoscenza degli ambiti formativi e professionali. Emersione delle capacità creative e di connessione tra ambiti di studio e professionali. Attività: Circa 100 studenti e studentesse saranno coinvolti in un programma, in sinergia con il corpo docente, sviluppato e condotto da artisti relazionali. Svilupperanno capacità di auto-osservazione, condivisone dei punti di vista, confronto tra pari, valorizzazione dei propri talenti ed emersione di capacità inespresse. Metodologia e fasi dello svolgimento: Il progetto sarò condotto dalle artiste di “Artway ok thinking” e “Love difference”. La metodologia di lavoro si basa sul lavoro di gruppo e sull’interdisciplinarietà, svelando i processi del pensiero creativo e costruendo un processo di elaborazione condivisa attraverso l’analisi (osservazione), la co-generazione e lo sviluppo (azione). Questa metodologia guarda alla persona e alla sua capacità di creare e innovare, come motore della trasformazione da mettere all’interno di ogni ambiente, anche quello scolastico. Durata del progetto: I° Quadrimestre. 133 7) CLASSE 2.0 Area: TUTTE Titolo del progetto: CLASSE 2.0 Responsabile del progetto: Premessa e analisi della situazione: Le Indicazioni Nazionali per il curricolo pongono l’attenzione sulla personalizzazione dell’insegnamento affinché ogni studente possa realizzare a pieno il proprio percorso formativo. Per ottenere questo è necessario creare ambienti di apprendimento equipaggiati di risorse e strumenti che permettano la diversificazione dell’azione didattica quotidiana. Obiettivi del progetto: ● Favorire la personalizzazione/diversificazione dell’azione didattica. ● Rendere più efficace il processo di apprendimento e la formazione. Destinatari del progetto Attività e/o finalità Alunni; ● Infanzia Primaria Media Famiglie X; Docenti X; Non docenti. ● X ● Diversificazione dell'azione didattica; Ambienti di apprendimento che rispondano ai bisogni formativi degli studenti; Il ruolo/relazione discente/docente. La didattica: Gli studenti interagiscono in questo ambiente collaborando al raggiungimento di un obiettivo formativo comune: la produzione di competenze. Il metodo didattico fondante è l’imparare facendo attraverso la ricerca-azione. L’ambiente formativo viene pensato per facilitare la varietà delle configurazioni , con arredi che, sulla base delle risorse disponibili, favoriscano un’agile composizione e scomposizione del gruppo e per accompagnare l’alternarsi delle diverse attività e fasi di lavoro, coerentemente con gli obiettivi di apprendimento. Le nuove tecnologie fanno parte integrante del progetto formativo in qualità di strumenti di lavoro e ricerca alla stessa stregua dei libri, dei quaderni, delle squadrette o dei pennelli. Un ambiente di questo tipo favorisce il coinvolgimento e l’esplorazione attiva dello studente, promuove i legami cooperativi e favorisce lo “stare bene a scuola”, condizione necessaria per ottenere una più ampia partecipazione al progetto educativo. Altro elemento essenziale è la relazione docente-discente che cerca di porsi su un 134 piano orizzontale dove l’insegnante assume il ruolo di “facilitatore” e organizzatore delle attività, crea le condizioni per l’instaurarsi di un clima positivo e incentiva la partecipazione e il contributo di ciascuno studente. Allo stesso tempo è discente egli stesso. Varie sono le attività che è possibile svolgere in questo ambiente: in piccoli gruppi, i ragazzi possono lavorare, in parallelo, su argomenti affini; oppure, in plenaria, presentano ai compagni ciò che hanno appreso o gli elaborati che hanno prodotto. E ancora, il docente può utilizzare questo spazio-metodo per stimolare un confronto o proporre esercitazioni che coinvolgono simultaneamente tutta la classe. Infine, l’utilizzo della piattaforma google permette di condividere le esperienze con tutta la comunità. Lo spazio classe Obiettivi didattico-formativi: L’aula è un ambiente inteso in senso montessoriano, cioè un ambiente educativo liberante (non libertario) e costruttivo: liberante in quanto privo di ostacoli o pressioni, fondato sulla libera scelta individuale all’interno di una serie limitata di opzioni, e al tempo stesso costruttivo, perché indirizza gli impulsi e le energie interiori dell’adolescente verso uno scopo esterno definito, rispondendo così al loro bisogno interiore di ordine. Ovviamente tutto parte dall’acquisizione del concetto che la scuola deve formare e non solo trasmettere conoscenze. L’ordine è essenziale per la costruzione di un senso interno, il quale non è dato dalla distinzione tra le cose, ma dalla distinzione dei rapporti tra le cose. Si tratta insomma di un ambiente in cui ogni cosa trova il proprio posto nel rapporto con le altre e mira ad ottenere una mente flessibile e ordinatrice. Quando l’ambiente educativo consente il movimento finalizzato all’esecuzione di un’attività o di un lavoro vero, si ottiene un aumento della motivazione ad apprendere e della qualità di quanto si apprende, un aumento virtuoso della curiosità e dell’intraprendenza e si rafforza l’autostima. Lo spazio nell’aula è una struttura vivente, interconnessa al suo interno e con la realtà esterna (comunità, territorio, mondo). E’ uno spazio in cui si apprende attraverso il fare, che consente non il bighellonare ma il movimento operoso, in quanto movimento finalizzato ad uno scopo reale, ad una attività costruttiva, per svolgere la quale è necessario studiare, utilizzando tutto il sapere che le varie discipline sono in grado di offrire e tutti gli strumenti, tecnologici e non, utili allo scopo. Così concepito lo spazio può rispondere agli altri bisogni dell’adolescente, bisogni come il progettare le attività, gestirle, fare errori, sviluppare una visione 135 personale, ecc… Lo spazio nell’aula è polifunzionale, nel senso di consentire lo studio e il lavoro individuale e di gruppo, la comunicazione interpersonale, il momento corale ma anche l’isolamento, la sperimentazione del nuovo e l’approfondimento specializzato del già acquisito. Dotazioni tecnologiche di ogni aula ● ● ● ● ● ● Connessione wifi; Una LIM e relativo videoproiettore; Un pc; Casse audio; 5 tablet che verranno incrementati nel corso dell’anno con nuovi acquisti; 1 macchina fotografica per filmati professionali da condividere. Metodologia e fasi dello svolgimento: Classi prime: Tutte le classi prime avranno a disposizione le dotazioni tecnologiche dell’aula digitale a partire dall’inizio dell’anno. Classe 3B: Per l’anno 2014-2015 la classe 3B, già coinvolta nella sperimentazione nell’anno 2013-2014, avrà a disposizione un tablet per ogni studente oltre al materiale di cui sopra. Durata del progetto: - Mensile Annuale X Semestrale Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto: Eventuali interventi di esperti esterni: Verifiche e valutazioni: Il nostro modello di classe 2.0 viene documentato e verificato sia attraverso i documenti pubblicati che il lavoro di ricerca-azione. 136 8) PROGETTI DELL'AREA DEL SUCCESSO FORMATIVO Area: SUCCESSO FORMATIVO Titolo del progetto: Progetto per iniziative didattiche di prevenzione e di contrasto della dispersione scolastica ai sensi del D.M. 7 febbraio 2014 e del DDG 7 febbraio 2014 Titolo azione: LABORATORIO DEL FARE Azioni per alunni della Scuola Secondaria di I grado a.s. 2014/2015 Responsabile del progetto: Obiettivi del progetto: Successo formativo di alunni con svantaggio socio-culturale. Il percorso prevede attività laboratoriali rivolte a studenti a rischio di dispersione o con esperienze di insuccesso formativo. Gli studenti, potenziando le competenze trasversali e riflettendo sulle prospettive di sviluppo personale, potranno continuare e concludere positivamente il proprio percorso formativo. Laboratorio attivo in orario curricolare a cura della Cooperativa Quasar . Prevede la creazione di manufatti utili alla didattica delle discipline tecnico/scientifiche e artistiche. Destinatari del progetto: Alunni: vengono coinvolti nel progetto studenti prevalentemente di III media scarsamente scolarizzati. Infanzia Primaria Media X Metodologia: Laboratorio attivo in orario curricolare a cura della Cooperativa Quasar. Prevede la creazione di manufatti utili alla didattica delle discipline tecnico/scientifiche e artistiche; finalizzati alla partecipazione del Mercatac cittadino (fiera di beneficienza); all'allestimento di un mercatino a scuola durante la festa di fine anno dell'Istituto (2 ore settimanali in orario curricolare). Durata del progetto: Gennaio - Giugno 2014 (40 ore). Eventuali interventi di esperti esterni: Società Coop-Quasar Tutor della Cooperativa Quasar 137 Titolo azione: ITALIANO L2 Obiettivi del progetto: Favorire il consolidamento delle capacità comunicative linguistiche di base, per la relazione con il gruppo dei pari, con gli adulti e negli ambienti di vita quotidiana. Favorire l’apprendimento della lingua italiana come strumento veicolare per la scolarizzazione e la partecipazione consapevole agli altri apprendimenti disciplinari. Avviare alla riflessione linguistica per scoprire la struttura della lingua e per agevolare successivi processi di formalizzazione di regole. Destinatari del progetto: Studenti stranieri neoimmigrati e di origine straniera Materna Primaria Media X Durata del progetto: Ottobre-dicembre 2015 Soggetti attuatori: Docenti scuola media Titolo azione: CIAK...SI SPORT Obiettivi del progetto: Il corso costituisce un arricchimento del bagaglio di competenze sia tecnico-pratiche, sia di relazione: le attività laboratoriali proposte contribuiscono al processo formativo dello sviluppo della personalità. Si tratta di una azione che prende spunto dal linguaggio teatrale per la realizzazione di un video-documento delle attività realizzate nel corso degli incontri, che tendono a favorire: L’opportunità di stimolare la creatività mediante l’approccio al linguaggio verbale e non verbale; Una maggiore consapevolezza delle capacità ed attitudini degli studenti (azione di orientamento); Acquisizione di una maggiore consapevolezza ed un maggior controllo delle proprie emozioni; Potenziamento delle capacità espressive; Potenziamento delle attività trasversali; Potenziamento ldelle competenze linguistiche tramite il lavoro su testi elaborati in fase progettuale. 138 Destinatari del progetto: Vengono coinvolti nel progetto studenti scarsamente scolarizzati e bisognosi di strategie mirate per l'integrazione ed il recupero delle competenze relazionali; azione intesa anche per l'intera platea degli studenti. Materna Primaria Media X Durata del progetto: Ottobre-dicembre 2014 Soggetti attuatori: Docenti scuola media Titolo azione: AFFIANCAMENTO ALLA PREPARAZIONE DELL'ESAME DI TERZA MEDIA nell'ambito del Progetto per iniziative didattiche di prevenzione e di contrasto della dispersione scolastica a.s. 2014/2015. Obiettivi del progetto: I Corsi di affiancamento alla preparazione all'esame di Terza media sono centrati sui contenuti disciplinari e declinati sulle competenze piuttosto che sulle conoscenze specifiche, con focus su competenze finalizzate alla preparazione degli studenti all'esame finale del I ciclo d'istruzione e ad un futuro lavorativo e/o d'istruzione in aree professionalizzanti. Destinatari del progetto: Studenti di III media Materna Primaria Media X Durata del progetto: Aprile - Giugno 2015 Soggetti attuatori: Cooperativa Saperi Aperti Titolo del progetto: ORIENTAMENTO ALLA SCELTA Obiettivi del progetto: Percorso di autovalutazione e di supporto alla riflessione sul sé e alla consapevolezza dei processi decisionali che sottostanno alla scelta scolastica; esplorazione dei propri interessi e propensioni per il supporto al processo decisionale di scelta e utilizzo di percorsi di orientamento alle professioni come stimolo per l'autoriflessione e rimotivazione allo studio sulla base delle competenze e conoscenze richieste per il perseguimento dei propri progetti futuri. 139 Destinatari del progetto: Materna Primaria Studenti di X III Media Durata del progetto: Gennaio - Febbraio 2015 Soggetti attuatori: Cooperativa Saperi Aperti Titolo del progetto: VOLONTARIATO - CROCE VERDE Obiettivi del progetto: Attività di collaborazione e propedeutica al volontariato presso la Croce Verde di Pistoia per studenti specifici, da settembre 2014 a giugno 2015, con tutor accompagnatore, in orario curricolare. Il servizio di volontariato presso l'ente indicato è finalizzato a contrastare il rischio di evasione dell'obbligo scolastico; all'acquisizione di senso di appartenenza ad una comunità allargata di cittadini; all'ampliamento della propria rete di conoscenze. Destinatari del progetto: Materna Primaria Studenti Media X Durata del progetto: Aprile - Maggio 2015 Soggetti attuatori: Docenti ed esperti CROCE VERDE Pistoia Titolo del progetto: LABORATORIO DI ROBOTICA Obiettivi del progetto: Il laboratorio di robotica educativa prevede l’utilizzo di particolari dotazioni didattiche LEGO per realizzare esperienze didattiche di laboratorio nell'area delle materie scientifiche. Il progetto mira ad accrescere competenze quali creatività e innovazione, a potenziare le competenze linguistiche per quanto riguarda inglese, a favorire l’attività in ambito interdisciplinare e proporsi come supporto nel contrasto alla dispersione scolastica, creando un ambiente di lavoro piacevole, costruttivo e stimolante, e come valida proposta agli studenti diversamente abili, realizzando sistemi robotici che interagiscano con i bambini anche in presenza di disabilità motorie e cognitive, affinché questi possano lavorare in autonomia, giocare, ma anche apprendere, crescere, divertirsi e facilitare il proprio inserimento nella comunità. 140 Destinatari del progetto: Materna Primaria Studenti Media X Durata del progetto: Gennaio - Marzo 2015 Soggetti attuatori: Docenti ITIS FEDI Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione dei progetti: - Monitoraggio iniziale e in itinere; - Rilevazione della frequenza giornaliera e continuativa degli alunni. Il monitoraggio segue per intero la realizzazione dei progetti. Obiettivi-guida e dispositivi dell’attività di monitoraggio saranno: a) Verifica della coerenza tra l’attuazione dell’intervento e il disegno progettuale; b) Verifica della pertinenza degli strumenti di gestione e di miglioramento dei progetti; c) Individuazione di eventuali criticità al fine di contribuire a trovare soluzioni. 141 9) PROGETTO “EDUCAZIONE ALLA SALUTE“ Area: CITTADINANZA ATTIVA Titolo del progetto: LABORATORI DI SENSIBILIZZAZIONE E PREVENZIONE NELLE CLASSI Responsabile del progetto: A.S. 2015/2016 Obiettivi specifici e finalità del progetto: L’adolescenza è un periodo importante nella vita di un ragazzo,un periodo in cui cambia il suo corpo e la sua mente aprendosi al mondo esterno. La scuola può intervenire sullo sviluppo psicologico e comportamentale guidando i ragazzi verso comportamenti sessuali corretti nei confronti del proprio corpo e di quello del proprio partner e per avviarli ed informarli verso la prevenzione di gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili. Durante la scuola media inoltre i ragazzi devono essere avviati alla solidarietà verso gli altri attraverso la sensibilizzazione alla donazione, di sangue e/o organi ,dal momento che tutti potrebbero averne bisogno a qualsiasi età ed in qualsiasi momento della vita. E’ di fondamentale importanza che i ragazzi capiscano ed interiorizzino la cultura del donare senza avere niente in cambio, che poi è alla base del “volontariato”. Destinatari del progetto Alunni delle classi 2° e 3° media, in presenza dell’insegnante di scienze che li ha preparati sulle tematiche trattate. Infanzia Primaria Media X Esperti esterni Medico del centro trasfusionale dell’Ospedale di Pistoia. Volontari AVIS e FRATRES. Medico coordinatore del centro trapianti dell’Ospedale di Pistoia. Metodologia e fasi dello svolgimento: DONAZIONE SANGUE: tutti gli alunni delle classi seconde parteciperanno ad un incontro con il Medico del centro trasfusionale di Pistoia, in presenza di volontari AVIS e FRATRES. DONAZIONE ORGANI: tutti gli alunni delle classi terze parteciperanno ad un incontro, con il Medico coordinatore del centro Trapianti dell’Ospedale di Pistoia, in presenza di volontari AIDO. EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’: tutti gli alunni delle classi terze parteciperanno ad un incontro, con una Ostetrica dell’USL N°3 di Pistoia. 142 Durata del progetto: Il progetto prevede incontri di 1 o 2 ore in classe o in aula video in presenza degli esperti. Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto: - Proiettore; - Computer; - Lettore CD. Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: La valutazione dell’intervento viene realizzata attraverso l’osservazione partecipante da parte dei conduttori che, alla conclusione di ogni incontro, stimolano i ragazzi ad una discussione sui temi trattati, li invitano a fare domande che possano chiarire i loro dubbi o le loro perplessità evitando il danno di dar credito a luoghi comuni o informazioni sbagliate che circolano tra coetanei. Tale discussione sarà sollecitata anche in classe dagli insegnanti ogni volta che se ne presenta la necessità. 143 10) LABORATORIO SCIENTIFICO Area: SCIENTIFICA Titolo del progetto: LABORATORIO SCIENTIFICO POMERIDIANO Responsabile del progetto: Associazione Castanea Premessa e analisi della situazione: Nella didattica quotidiana l'utilizzo del laboratorio scientifico è fortemente condizionato da fattori contingenti, come il numero di alunni in una classe e lo scarso tempo a disposizione. L'attività di laboratorio può essere molto stimolante per quei soggetti che mostrano interesse per le materie scientifiche, indipendentemente dalle loro abilità di base, perché sviluppa molteplici capacità: dalle abilità manuali, a quelle intellettive, come la conoscenza degli argomenti e lo sviluppo dello spirito critico, a quelle sociali, come l'ascolto e la capacità di lavorare in gruppo. Si ritiene importante poter offrire l'opportunità di fare attività di laboratorio scientifico in orario extrascolastico agli studenti realmente interessati, in collaborazione con l'associazione Castanea. Obiettivi del progetto: Dal curricolo di Scienze: - Affrontare concetti scientifici effettuando, quando possibile, esperimenti, comparazioni e rappresentazioni formali di tipo diverso. - Integrare le conoscenze dei concetti fisici e/o chimici effettuando rappresentazioni formali di tipo diverso. Destinatari del progetto Finalità Alunni; Infanzia Primaria Media X Famiglie; Docenti; Non docenti. Stimolare la curiosità e l'interesse verso le Scienze, avvicinare gli studenti alla pratica scientifica, stimolare la capacità di ragionamento, di descrivere la realtà che ci circonda, di relazionare sulle proprie attività. Metodologia e fasi dello svolgimento: Durata del progetto: Annuale Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto: L'attrezzatura di laboratorio andrebbe integrata con materiali di consumo come becher e cilindri graduati e di alcuni strumenti specifici (microscopio; biglie di Newton; ecc). Eventuali interventi di esperti esterni: Il progetto verrà portato in atto dall'associazione Castanea. Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: Elaborati preparati dagli studenti nel corso dell'attività. 144 11) PEZ: ORTO SINERGICO Area: EDUCAZIONE AMBIENTALE Titolo del progetto: ORTO SINERGICO Responsabile del progetto: Premessa e analisi della situazione: Il crescente interesse verso le problematiche ambientali e il rispetto della natura, che non è una risorsa infinita, è alla base di questo progetto che mira ad un ampliamento dell’offerta formativa basato anche su altri percorsi: la proiezione di film a tema, l’intervento di esperti di vari settori (inquinamento, alimentazione, sviluppo sostenibile) e uscite didattiche alla scoperta del nostro territorio a piedi e/o in treno, con modalità di trasporto “dolce”. Obiettivi del progetto: Inserire alunni disabili e svantaggiati accompagnati all’orto durante le ore curricolari dei docenti di sostegno degli allievi stessi. Recuperare allievi in situazione di disagio socio-ambientale per evitare l’insuccesso scolastico: questi allievi formeranno un gruppo che verrà accompagnato da insegnanti individuati. Educare alla cura e all’osservazione gli allievi della scuola accompagnati dal proprio docente (durante le ore curricolari). Sperimentare conoscenze scientifiche; maturare capacità previsionali; apprendere l’importanza del tempo dell'attesa; sviluppare il pensiero logico interdipendente e le abilità manuali; orientare verso tipologie professionali presenti sul territorio pistoiese; riflettere sulle proprie storie locali e familiari per dare senso alla propria integrazione. Destinatari del progetto Finalità Alunni; Infanzia Primaria Media Capire e rispettare la natura per capirsi e rispettarsi. X Famiglie X; Docenti X; Non docenti X. L’orto sinergico è un interessante laboratorio per l’educazione ambientale, l’ecologia e lo studio degli eco-sistemi. Offre spunti di riflessione sui concetti di impatto ambientale e sostenibilità. Metodologia e fasi dello svolgimento: Durante le ore curricolari: costituzione, cura e osservazione dell’orto sinergico da parte di tre gruppi individuati (allievi con disagio socio-ambientale con insegnante accompagnatore; allievi handicap accompagnati dal proprio insegnante di sostegno; gruppo-classe accompagnati dal proprio insegnante). 145 I primi due gruppi saranno impegnati nella costituzione e nella cura dell’orto, i gruppi classe svolgeranno soprattutto un lavoro di osservazione ed analisi. I lavori verranno svolti secondo un calendario programmato per le semine, la cura e i raccolti. L’orto sarà aperto alla scuola primaria secondo modalità che dovranno essere stabilite. Durata del progetto: Annuale (rispettando i cicli naturali) Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto: Terriccio; Paglia; Strumenti per l’agricoltura; Sementi biologiche; Strumenti per il compostaggio; Computer; Cartelloni; Video; Fotografie. Eventuali interventi di esperti (e collaborazioni): Rappresentanti di Legambiente; Esperti di orto sinergico; Assessorato alla Cultura del Comune di Pistoia; Biblioteca S. Giorgio. Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto: - Per i gruppi-classe le verifiche e le valutazioni rientreranno nell’ambito disciplinare del docente. - Per gli allievi con sostegno gli insegnanti che usufruiranno dell’orto inseriranno il percorso didattico nel PEI. - Per i gruppi di allievi con disagio socio-ambientale, l’insegnante accompagnatore predisporrà una scheda di analisi individuale per ogni ragazzo finalizzata a misurare impegno e comportamento. Il progetto prevede una DOCUMENTAZIONE FINALE (pubblicazione; cartelloni; relazioni; foto; articolo su testata locale e altre azioni di promozione sul territorio cittadino). 146 147 ARRICCHIMENTO OFFERTA FORMATIVA Al centro del processo formativo c’è l’allievo, di cui l’Istituto promuove fortemente la crescita sia in termini umani sia culturali, attraverso una didattica che, da sempre, cerca l’equilibrio fra tradizione e innovazione. L’offerta formativa è articolata per stimolare l’attenzione, la curiosità e l’autonomia. L’apprendimento è diversificato, non solo lezioni frontali ma altre numerose proposte: Attività laboratoriali pomeridiane: Arte, Scienze, Informatica, Lingue, Musica, Sport; Attività sulle educazioni alla cittadinanza (Quotidiano di classe scuola secondaria di primo grado); alla salute, ambientale; Partecipazione a concorsi sia locali che su tutto il territorio nazionale; Proiezioni (cineforum); Laboratori multimediali; Laboratori per l’orientamento secondaria di II° grado; alla scelta della scuola Uscite didattiche sul territorio e viaggi d’istruzione; Soggiorni studio all’estero nel periodo estivo; Gemellaggi per l’approfondimento linguistico; 148 1) LINGUE STRANIERE Si offre un ulteriore strumento di riflessione linguistica, di conoscenza e di comunicazione. E’ opportuno conoscere l’inglese come lingua veicolare e almeno un’altra lingua europea. LINGUE STRANIERE Certificazioni linguistiche, su richiesta è possibile partecipare all’attività pomeridiana per il conseguimento delle certificazioni linguistiche ufficiali. Si riconosce l’importanza di un approccio precoce allo studio delle lingue. Laboratori linguistici in cui si valorizzano la comprensione e la produzione orale. Come? o Scuola infanzia/primaria: Si assicura l’insegnamento dell’inglese in tutte le classi, dalla prima alla quinta elementare, inoltre si propone anche nelle scuole dell’infanzia, tramite un approccio giocoso e multisensoriale; Si propone una seconda lingua straniera, come attività opzionale agli alunni o alle alunne, finanziata dai genitori ed effettuata in orario extrascolastico. o Scuola secondaria di I grado: Nella scuola secondaria di I grado la prima lingua è l’inglese, le seconde lingue comunitarie sono francese/spagnolo; Si propone l’inserimento del tedesco come seconda lingua comunitaria dal 2014/2015; Nel pomeriggio saranno organizzati corsi di consolidamento di prima e/o seconda lingua straniera. 149 2) NUOVE TECNOLOGIE DIDATTICHE Postazioni multimediali LIM laboratorio d’informatica. Corsi di formazione e autoformazione del personale. NUOVE TECNOLOGIE DIDATTICHE [email protected] Collegamento internet per ricerca e documentazione. Perché? Le nuove tecnologie a scuola: o Consentono l’accesso a strumenti di lavoro attuali ed efficaci, con i quali gli alunni e le alunne possono familiarizzare già dai primi anni di scuola e arrivare ad usare con facilità negli anni successivi; o Rappresentano uno strumento indispensabili per l’insegnante, che può attuare, tramite programmi adeguati, percorsi individualizzati anche in situazioni altrimenti difficili; o Consentono agli alunni e alle alunne con disturbi motori, o di apprendimento, l’esecuzione di compiti specifici, per il recupero di determinate attività; o E’ motivante per gli alunni che trovano nuove forme espressive in strumenti ormai onnipresenti nella nostra vita quotidiana; o Formano gli alunni ad un uso consapevole di questi nuovi strumenti, li educano alla cultura della condivisione ma alla protezione della propria identità personale, sviluppano la sensibilità ai pericoli e alla percezione delle nuove possibilità offerte. Progetto 2.0 Il progetto si propone di affrontare due problemi sempre più sentiti nella scuola odierna: sviluppare alternative alla lezione frontale che spesso non riesce a catturare l'attenzione e l'interesse degli alunni e favorire l'utilizzo delle tecnologie informatiche, e in particolare quelle di comunicazione, con maggiore coscienza delle loro possibilità e limiti. Molto è stato già fatto con questo obiettivo: il sito del progetto (classi20.icroncalligalilei.net) documenta le attività delle classi, i progetti coooperativi, le attività dei singoli, le uscite, le attività pomeridiane. 150 Il progetto ha ricevuto di recente un cospicuo finanziamento che è stato utilizzato per acquistare LIM, attrezzature multimediali, dispositivi di accesso ad internet che possono concretamente facilitare gli insegnanti nel prossimo futuro. 151 3) MUSICA Si offrono alle alunne e agli alunni esperienze e percorsi musicali qualificati. Si organizzano corsi di danze popolari per gli insegnanti e le insegnanti. MUSICA Per rafforzare il senso di appartenenza alla comunità locale si propongono canti e danze della tradizione popolare, tesi al riconoscimento del valore culturale e al recupero delle tradizioni musicali locali. “Il cantar – maggio” / “E bene venga il ballo”. Perché? o La musica è espressione di sé e strumento di comunicazione. o La musica ha una valenza “terapeutica” finalizzata al benessere personale e alla socializzazione. o La musica è memoria storica. o La musica è un importante strumento di trasversalità nella progettazione delle diverse unità di apprendimento. 152 4) STEREOTIPI DI GENERE Alcune insegnanti stanno partecipando a percorsi di formazione ed attivismo sui temi relativi all'identità di genere, cercando di riversare nella pratica educativo-didattica quotidiana uno sguardo differente. Partendo dalla scuola dell'infanzia, passando dalla scuola primaria, fino alla secondaria di primo grado, abbiamo avviato un lavoro sulle narrazioni, l'analisi dei messaggi televisivi, la riflessione sulle trasformazioni del corpo. STEREOTIPI DI GENERE Cerchiamo di arginare fenomeni di segregazione formativa ed incoraggiare le scelte a prescindere dai ruoli attribuiti al genere, attivando un confronto verticale, sia nell'analisi che nella definizione di strategie educative e didattiche. Sarà attivo dall'a.s. 2014-2015 un gruppo di lavoro aperto, con insegnanti della nostra scuola e, se lo vorranno, di altre istituzioni scolastiche del territorio, per progettare pratiche che valorizzino questo sguardo. Perché? I modelli e i ruoli legati all'identità maschile e femminile stanno cambiando velocemente, trasformando le relazioni sociali. Partire dalla scuola è fondamentale per cominciare ad intaccare il disequilibrio che esiste tra donne e uomini nelle professioni, nella rappresentanza, nella cura e per mettere in discussione comportamenti che generano mancanza di rispetto, aggressività, violenza. Anche in ambito scolastico si trasmettono stereotipi che non aiutano una formazione equilibrata e rispettosa della relazione maschile/femminile. I contenuti presenti nei libri di testo, nell'uso della lingua e nel curricolo implicito, sono ancora fortemente connotati al maschile. Nell'orientamento e nelle preferenze curricolari, maschi e femmine si indirizzano verso ciò che la società ritiene più adatto al loro genere piuttosto che verso i loro reali desideri, secondo uno schema che è stato definito segregazione formativa. Inoltre, c'è bisogno di una riflessione sulla crescente femminilizzazione del corpo docente, causa-effetto di una svalutazione socio-economica della professione, che conferisce ancora una volta solo alle donne un compito ritenuto di cura, ovvero l'educazione. 153 5) LABORATORI IN COLLABORAZIONE CON L’AID e USL 3 Pistoia Si offrono alle alunne e agli alunni laboratori sulla meta fonologia per classi prime e seconde scuola primaria. Si offrono alle alunne e agli alunni laboratori sul metodo di studio per classi terze, quarte, quinte scuola primaria e classi prime, seconde e terze per scuola secondaria di primo grado. “A casa..di Pepo” “Progetto “Abilmente” Doposcuola specialistico Il laboratorio “A casa di Pepo“ nasce dalla consolidata esperienza acquisita dall'Istituto sulla meta-fonologia usata come canale privilegiato per il corretto apprendimento della letto-scrittura. Il Laboratorio “Digit@bile“ nasce dalla consolidata esperienza acquisita nel nostro Istituto sull’uso dei software didattici utilizzati per acquisire un metodo di studio più efficace. Perché? Creare per i bambini un punto di riferimento importante per la corretta acquisizione della lettura e scrittura (Casa di Pepo); Creare per i bambine/bambini e ragazze/ragazzi un punto di riferimento importante per la corretta acquisizione del metodo di studio (Abilmente); Essere di supporto alle famiglie che sono disorientate di fronte al non apprendere in modo adeguato dei propri figli. 154 155 MODELLO PER LA VERIFICA DEI PROGETTI Titolo del progetto Scrivi Area del POF Una Più di una Di scuole diverse Di gruppi della stessa età e/o di età diverse Docenti di ordini di scuola diversi Docenti della stessa area Docenti di aree diverse Relazionali Conoscitivi Operativi Formativi/educativi (Educazioni) Di classi Coinvolgimento V E R I F I C A D E L P R O G E T T O Tipi di obiettivo Durata Annuale – semestrale – settimanale Ore in orario scolastico / ore in orario extrascolastico Se nell'orario Se in orario aggiuntivo Tempi Se sufficienti Programmazione Se insufficienti Condivisione fra insegnanti Obiettivi Fra insegnanti e ragazzi Nasce dai bisogni dei ragazzi Nasce da esigenze formativo-didattiche Quanto gli insegnanti sono stati consapevoli del Progetto progetto complessivo Quanto il progetto è stato occasione di formazione per gli insegnanti Ad accettare modifiche di orari Ragazzi Flessibilità Nell'uso di spazi comuni Insegnanti Disponibilità di variazioni orarie Una N° aree Trasversalità Più di una coinvolte Tutte Prodotto multimediale Cartaceo Prodotto finale Tipo (oggettivazione) Performance Altro Se c'è una valutazione a parte Valutazione Se rientra nella valutazione delle singole discipline Ore effettuate 156 157 SCHEDA PER STESURA PROGETTI DEL POF Area* Indicare l’area o le aree progettuali del POF (tipo continuità-accoglienza) Titolo del progetto (Indicare la denominazione del progetto) Responsabile del progetto (Indicare il responsabile del progetto) Premessa e analisi della situazione (Descrivere in sintesi il perché si lavora su questo progetto) Obiettivi del progetto (Inserire gli obiettivi generali e specifici che fanno parte del progetto) Inserire nel seguente schema i destinatari del progetto e le attività Destinatari del progetto Attività e/o finalità Alunni Infanzia Primaria Media Famiglie Docenti Non docenti Finalità del progetto Metodologia e fasi dello svolgimento (Descrivere le metodologie utilizzate e illustrare le fasi di svolgimento) Durata del progetto Mensile Annuale Semestrale (Descrivere l’arco temporale in cui si attua il progetto) Strumenti che possono servire per la realizzazione del progetto (Indicare gli strumenti che sono necessari per la realizzazione del progetto) Eventuali interventi di esperti esterni (Indicare eventuali esperti esterni e il contributo che loro danno al progetto stesso) Verifiche e valutazioni che sono previste per la realizzazione del progetto (Descrivere le verifiche che sono predisposte per la valutazione del progetto) 158 FUNZIONI STRUMENTALI AL POF Ai sensi del vigente contratto di lavoro, il Collegio dei docenti ha individuato le aree e i compiti specifici per l’assegnazione di particolari incarichi: Viste le richieste dei docenti e valutati i curriculi il Collegio dei Docenti ha deliberato, per l’anno scolastico 20142015, l’assegnazione di Funzioni Strumentali come da seguente tabella (Area di riferimento) Viene assegnata a: Area Bisogni Educativi Speciali DSA Primaria / Infanzia Secondaria 1^ grado ACCOGLIENZA Primaria / Infanzia Secondaria 1^ grado VALORE DIVERSITA’ Area Nuove Tecnologie Primaria / Infanzia Secondaria 1^ grado SITO WEB NUOVE TECNOLOGIE Primaria / Infanzia Secondaria 1^ grado PROGETTOSCUOLA 2.0 Area Offerta Formativa POF FORMAZIONE AUTOVALUTAZIONE VALUTAZIONE 159 GLI INCARICHI DI SUPPORTO AL POF Per potere realizzare in modo adeguato la propria proposta formativa, la Scuola costituisce, al suo interno, una forma organizzativa basata sulla individuazione di commissioni di lavoro e di referenti. TIPOLOGIA INCARICO REFERENTI Referente: Il valore della diversità/Gruppo Integrazione Referente: Continuità Referente: Accoglienza/Intercultura/ Progetto successo formativo Referente: Individuazione precoce dei disturbi di apprendimento/POF Referente: Educazione musicale Referente: Autovalutazione EDA e formazione Referente: Ex-Tempore Referente: Laboratorio del sapere scientifico Referente: Progetto Educazione motoria gioco sport/Coordinatori di educazione motoria Sito web/Schede di valutazione on line Referente: Laboratorio Tradizioni Popolari Referente: Scuola dell’Infanzia Referente: Educazione alla salute Referente: Curricolo Referente: Nuove tecnologie Scuola Secondaria 1^ Grado 160 UN PO’ DI STORIA Scuola primaria: Singoli insegnanti o gruppi, riferendosi alla ricerca-azione metodologicodidattica ed epistemologica di alcune discipline portata avanti in ambito universitario e/o da agenzie specializzate, in questi anni hanno attuato percorsi di ricerca - azione in vari ambiti. Tali percorsi hanno previsto la possibilità di sostituire il libro di testo con materiale librario alternativo e/o di utilizzare schede appositamente elaborate: Percorsi di matematica: Prof. Perticone - Prof. Lombardi (Docenti specializzati nel linguaggio matematico) Percorsi Scienze sperimentali: Prof. Fiorenzo Gori (Docente specializzato nel linguaggio scientifico) Percorso Scoledi: Dott.a Ventriglia (Fomatore A.I.D.) Associazione Dislessia Italiana; Prof. Stella Percorso grammatica sperimentale: GISCEL (Gruppo Intervento e Studio nel campo dell’Educazione Linguistica; Prof. Tullio De Mauro) Percorso Storia: Curricolo costruito secondo le indicazioni di: Mattozzi “Un curricolo per la storia” Sandra Chesi (CIDI, Firenze “Metodologia della ricerca”) Il suddetto curricolo è stato inserito nell’anno 2010 nell’archivio delle Buone Pratiche in Gold. 161 CURRICOLO DISCIPLINE Il curricolo delle discipline della nostra scuola è composto da due parti: Una tassonomia degli obiettivi delle singole discipline legati agli obiettivi; Alcuni esempi di contenuti ed attività legati agli obiettivi. La tassonomia degli obiettivi è il risultato di un lavoro di commissioni del Collegio che hanno discusso sul quando attivare gli apprendimenti. Per quanto riguarda, invece, i contenuti e le attività, cioè il cosa ed il come, queste sono frutto di un impegno importante di gruppi di ricerca - azione intorno alle discipline che sono attivi da anni nella nostra scuola, che sono stati seguiti da autorevoli referenti della ricerca in ambito metodologico didattico e che si sono impegnati ad attivare: Una riflessione teorica sulle caratteristiche epistemologiche della disciplina; Una ricerca di congruenza fra gli obiettivi, i contenuti e le caratteristiche psicologiche delle età di interesse; Una riflessione sulle strategie di mediazione didattica. Questo documento, nel suo insieme, intende definire itinerari didattici motivanti ed interessanti per gli alunni, tali da permettere loro di scoprire nuove conoscenze, prevedendo flessibilità, spazi di creatività e di proposta da parte degli insegnanti. Curricolo scuola dell’infanzia Curricolo scuola primaria Curricolo scuola secondaria di primo grado 162 Buoni propositi: Dall’anno scolastico in corso, e seguendo le indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (emanate il 4 settembre 2012), il collegio ha deciso d’impegnarsi in un’unica visione e di creare un curricolo verticale d’istituto, che abbia come fine una progressione degli apprendimenti degli alunni stessi. A questo proposito sono stati creati dei gruppi disciplinari( sugli ambiti linguistici - logico - matematica), coordinati dalla funzione strumentale sul curricolo. Ecco il progetto: PROGETTO CURRICULUM VERTICALE per POF OBIETTIVI: Il Nostro Istituto ha intrapreso l’anno passato la progettazione del curricolo verticale per competenze su base disciplinare utilizzando il format della regione Toscana. Tale strumento ha lo scopo di porre l’accento sulla qualità dell’insegnamento per competenze modellato su un approccio individualizzato ed olistico dello studente. Adottare il curricolo verticale permette uniformità di linguaggi, di metodologie, di criteri, di obiettivi e di modelli valutativi imperniati sui nodi essenziali suggeriti dalle Indicazioni Nazionali 2012 (le competenze chiave per l’apprendimento permanente; l’inclusività; il profilo dello studente dato dalle competenze europee; la cultura della persona intesa in senso olistico; la complessità degli apprendimenti legata alla dinamicità sociale). Il Nostro Curricolo include anche il biennio della Secondaria di Secondo grado perché riteniamo che lo studente debba essere seguito in tutto il percorso dell’obbligo formativo. A questo proposito abbiamo in corso sperimentazioni di ricerca-azione che ci vedono coinvolti con altri Istituti e con l’Ufficio Scolastico Regionale con lo scopo di “testare” questo tipo di approccio “olistico” e “personalizzato” del percorso di formazione dello studente. 163 Competenze, valutazione e attenzione ai processi piuttosto che ai traguardi sono le linee guida per il lavoro intrapreso che tengono conto dei seguenti criteri: I traguardi delle competenze sono prescrittivi per cui non modificabili ma declinabili in indicatori più piccoli; Gli obiettivi delle Indicazioni sono indicativi e non prescrittivi; Attenzione alle discipline base: Italiano e Matematica; Continuità; Ricorsività; Trasversalità; Nuclei fondanti le discipline; Contesto locale; Personalizzazione. Il curriculum verticale così modellato è stato collegato alla progettazione didattica, concretizzata nelle Unità di competenza e nella griglia di progettazione annuale imperniate su un modello metodologico comune elaborato dall’Istituto. Il tutto viene valorizzato da percorsi di continuità verticale ed orizzontale che pongono l’accento sul potenziamento della lingua inglese, la cultura delle differenze di genere, la cultura dell’eco-sostenibilità e l’uso consapevole delle nuove tecnologie quali strumenti di studio e lavoro. LE FASI DEL LAVORO: 1. Indagine sui bisogni formativi degli studenti del Nostro Istituto e, tenendo conto delle Indicazioni Nazionali, elaborazione degli obiettivi di competenza “dedicati”. Per ogni obiettivo creazione del modello di valutazione con i relativi livelli raggiunti. 2. Raccordo con il biennio delle superiori: ancorare l’unità di competenza agli assi culturali cercando così di recepire, anche per il primo ciclo di istruzione, la normativa europea. Sperimentazione con altri Istituti. 3. Collegare gli obiettivi e i traguardi di competenza ai progetti del POF. 4. Elaborare il modello per la certificazione delle competenze. 164 GRUPPI DI LAVORO: Asse dei Linguaggi (6 gruppi): - I discorsi e le parole/italiano: 1 Infanzia; 1 Primaria; 1 Secondaria di I grado. - Immagini, suoni, colori/arte e immagine: 1 Infanzia; 1 Primaria; 1 Secondaria di I grado. - Il corpo e il movimento/ed. fisica: 1 Infanzia; 1 Primaria; 1 Secondaria di I grado. - Lingua inglese: 1 Infanzia; 1 Primaria; 1 Secondaria di I grado. - Lingua francese: 1 Secondaria di I grado. - Lingua spagnolo: 1 Secondaria di I grado. - Musica: 1 Primaria; 1 Secondaria di I grado. Asse Matematico (1 gruppo): - La conoscenza del mondo/matematica: 1 Infanzia; 1 Primaria; 1 Secondaria di I grado. Asse Scientifico-Tecnologico (2 gruppi): - La conoscenza del mondo/tecnologia/scienze: 2 Infanzia; 2 Primaria; 2 Secondaria di I grado. Asse Storico-Sociale (2 gruppi): - La conoscenza del mondo/Storia/Geografia: 1 Infanzia, 1 Primaria, 1 Secondaria di I grado; - Religione: 1 Infanzia, 1 Primaria, 1 Secondaria di I grado; - Cittadinanza e le 8 competenze chiave trasversali: (1 gruppo) 1 Infanzia, 1 Primaria, 1 Secondaria di I grado; - Progettazione (1 gruppo) Griglia valutazione, modulistica per la progettazione e certificazione delle competenze: 1-2 docenti TOTALE: 13 gruppi di lavoro per un totale di 37 docenti. 165 LA VALUTAZIONE Scuola Primaria Scuola primaria La funzione della valutazione degli apprendimenti degli alunni è quella di fornire ai docenti tutte le informazioni utili ad adattare strategie pedagogiche - didattiche ad ogni bambino. Per raggiungere questo obiettivo la scuola: Da anni valuta gli esiti degli apprendimenti degli alunni attraverso prove di verifica iniziali, intermedie e finali preparate individualmente e/o concordate tra insegnanti di classe parallele. Nell’anno 2005-2006, fu costituito un Gruppo di Valutazione composto da docenti di italiano e matematica rappresentativi di ogni classe. Questo Gruppo ha selezionato, dalla bibliografia esistente, una serie di prove standardizzate* che vanno ad integrare le forme di valutazione già esistenti. Queste prove sono di facile somministrazione e intendono valutare in modo oggettivo le abilità relative alla lettura (velocità, correttezza, comprensione) e alla scrittura (correttezza ortografica). In matematica le prove sono relative al calcolo scritto e orale e alla soluzione di problemi. Sono state selezionate le seguenti prove: - LETTURA: FONTE: Ass. Ital. Dislessia Bologna “Screening per identificazione D.S.A.” (Disturbi Specifici Apprendimento)/Prove di lettura MT Organizzazioni speciali: Cornoldi – Colpo. - SCRITTURA: FONTE: Ass. Ital.Dislessia Bologna “Screening per identificazione D.S.A.“ / “Valutazione delle abilità di scrittura“ Rossi – Malaguti; Erickson. - MATEMATICA: FONTE: TEST AC. MT ”Valutazione delle abilità di calcolo“ - SPM “Test delle abilità di soluzione dei problemi matematici“; Erickson. * Prova standardizzata è una prova nella quale i punteggi vengono interpretati alla luce delle prestazioni tipiche fornite a quella stessa età da ampi campioni di popolazione italiana,in modo che la prestazione di un singolo alunno possa essere confrontata con quella di un gruppo di riferimento (prove di lettura MT, Cornoldi – Colpo). Nella scuola dell’Infanzia la valutazione viene effettuata attraverso l’utilizzo dei questionari e/o schede osservative. 166 OBIETTIVI: Uniformare i criteri di valutazione del livello d’acquisizione degli apprendimenti degli alunni. Aumentare il livello d’attendibilità del giudizio espresso dagli insegnanti. Promuovere l’attuazione di percorsi comuni di apprendimento tra i docenti. Individuare precocemente i bambini a rischio di disturbo specifico d’apprendimento. Monitorare il processo di apprendimento di ogni singolo alunno. Adottare strategie pedagogiche e didattiche più adeguate al conseguimento individuale del successo formativo. Dal 2005/2006 ad oggi si è proseguito, come iniziativa di miglioramento, a diffondere tra i docenti la cultura della valutazione standardizzata per il superamento di parametri diversi di valutazione. Vedi percorso Sco.le.di. e percorso di matematica (nella pagina dell’individuazione precoce dei disturbi sono allegate le prove). Laddove un lavoro pluriennale (vedi Scoledi e/o percorso di matematica) ha prodotto percorsi condivisi e collaudati, le prove di verifica standardizzate sono ampiamente utilizzate dalle insegnanti. Potrebbe, quindi, sembrare proponibile l’estensione di prove standardizzate iniziali ed intermedie , quali quelle preparate per le prime e le seconde, anche alle altre classi. Contemporaneamente potrebbe essere prevista la conversione delle valutazioni espresse dalle suddette prove, in voti decimali a cui far riferimento, in modo da partire da una base comune per la valutazione complessiva degli alunni. 167 Si ipotizza di istituire nuovamente un gruppo di lavoro per riesaminare le prove scelte e la difficoltà o la valenza della loro utilizzazione nel quadriennio, ricercarne di più aggiornate e diffuse anche tra quelle esistenti a livello europeo. Si renderà necessario inoltre scegliere, concordare e graduare gli indicatori da osservare per la valutazione decimale in genere. Potrebbe essere prevista, previo accordo della scansione degli obiettivi e dei contenuti nei cinque anni, la preparazione di prove standardizzate che amplino la base di valutazione comune (per es. analisi morfo-sintattica…geometria …) Infine potremmo pensare, sotto la guida di esperti, di progettare un percorso di riflessione utile ad individuare eventuali prove più attuali di quelle usate e/o prove che possano essere usate per valutare anche i percorsi e non solo gli esiti. INOLTRE Dal 2008/2009, a seguito di una discussione del Collegio dei docenti, riguardo l’introduzione della valutazione in decimi sul documento di valutazione, è stata deliberata e posta in atto la seguente scala: NS S B D D/O O 5 6 7 8 9 10 (Come previsto dalla legge 275 sull’autonomia scolastica e dallo schema di regolamento per la valutazione del marzo 2009) 168 LA VALUTAZIONE Scuola Secondaria Primo Grado Scuola Secondaria di Primo Grado Criteri metodologici: Nel presentare i contenuti della propria disciplina, ciascun Docente cerca di rispettare il più possibile i ritmi e le modalità di apprendimento di ogni alunno, tenendo presente che, se parecchi sono già in grado di astrarre e dedurre, in altri permane ancora il pensiero operativo concreto, un modo di affrontare la realtà attraverso l' intuizione e la fantasia, un interesse rivolto prevalentemente alle attività pratiche, piuttosto che a quelle di tipo astratto e speculativo. Di conseguenza, nella progettazione dei percorsi formativi e delle attività didattiche, nella scuola " A. Roncalli" si fa riferimento al metodo induttivo deduttivo, che prevede come tappe dell' apprendimento il passaggio dal concreto all' astratto, fino a giungere ai concetti generali che gli alunni, con processo deduttivo, dovrebbero saper applicare in contesti diversi, pervenendo alla rielaborazione personale di quanto hanno appreso. Per quanto attiene agli aspetti interdisciplinari, i Docenti ritengono che l'interdisciplinarità consiste innanzitutto nell'individuare degli obiettivi trasversali a tutte le aree disciplinari, nel progettare e mettere in atto una metodologia che si ispiri a modelli didattici comuni e nel verificare collegialmente, a scadenze prefissate, la validità degli itinerari intrapresi. Le verifiche, la valutazione e gli indicatori per la valutazione: Le Verifiche, che consistono in colloqui, prove scritte, grafiche e tecnicopratiche, sono frequenti e tendono sia ad accertare le competenze e le conoscenze raggiunte da ciascun alunno, in relazione agli obiettivi programmati e alle attività svolte, sia ad individuare eventuali correttivi nelle singole programmazioni. La Valutazione Sommativa, intermedia e finale, viene effettuata sulla base degli indicatori della scheda ministeriale e tiene conto non solo del grado di acquisizione delle competenze, delle abilità e delle conoscenze programmate per la scolaresca, ma anche dei progressi compiuti da ciascun alunno rispetto alla situazione di partenza e del raggiungimento degli obiettivi non cognitivi stabiliti dal Consiglio di Classe nel piano di lavoro annuale. 169 Gli Indicatori per la valutazione sommativa (in itinere e finale) sono: Conoscenze e competenze possedute all' inizio dell' anno nelle singole discipline; Conoscenze e competenze acquisite nelle singole discipline; Competenze e abilità trasversali acquisite tra quelle stabilite dal Consiglio di Classe; Progressi evidenziati in itinere; Impegno dimostrato durante le attività curricolari; Metodo di studio; Partecipazione al dialogo educativo; Comportamento tenuto nel corso delle attività didattiche (curricolari ed extracurricolari); Interesse e impegno nella partecipazione ai moduli personalizzati e/o alle attività integrative; Rapporti interpersonali instaurati con i compagni ed il personale scolastico. 170 Livelli di competenza: Voto Livello di competenza (conoscenze; abilità; linguaggi specifici; metodo di studio; autonomia) 9-10 L’alunno possiede conoscenze ampie, approfondite e complete; è in grado di applicarle e rielaborarle in modo personale, usando in modo sicuro i diversi linguaggi e codici; effettua con disinvoltura analisi e sintesi. Il suo metodo di studio è autonomo e produttivo. 8 L’alunno dimostra di possedere un patrimonio conoscenze generalmente organico e stabile e le sa applicare correttamente; utilizza i linguaggi e codici in modo appropriato. Il suo metodo di studio è consolidato, organico e autonomo. 7 L’alunno possiede buone conoscenze senza un particolare livello di approfondimento, è in grado di applicarle seppur e con qualche errore. L’uso dei linguaggi e dei codici è risulta abbastanza chiaro ed il metodo di studio è organizzato ma non sempre autonomo. 6 L’alunno possiede le conoscenze in maniera semplice ed essenziale, è in grado di svolgere compiti semplici. L’uso dei linguaggi e dei codici è generalmente chiaro ed accettabile. Il metodo di lavoro è da consolidare e poco autonomo. 4-5 L’alunno possiede conoscenze superficiali, frammentarie e scarse e non riesce ad eseguire compiti semplici senza commettere errori. Non è autonomo nella rielaborazione degli apprendimenti e ne coglie solo parzialmente gli aspetti essenziali. È incerto nell’uso dei linguaggi e dei codici ed il suo metodo di studio è approssimativo ed improduttivo. 171 VALUTAZIONE AUTOVALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO L’attenzione alla qualità dei sistemi di formazione ed il riferimento continuo alle risorse umane sia interne che esterne alle organizzazioni sono sempre più presenti nei documenti dell’Unione Europea, sia a livello comunitario che dei singoli paesi; ne è testimone la “Strategia di Lisbona” documento che pone, come “superiore finalità educativa della scuola la promozione interattiva della dignità di tutti: docenti, alunni, personale non docente e tutti coloro che entrano in contatto con l’istituzione scolastica”. Da Settembre 2014, con la DM n° 11 è stata disposta, per il triennio degli aass 2014/2015, 2015/2016, 2016/2017, la progressiva introduzione nelle istituzioni scolastiche dei procedimenti di valutazione secondo fasi ben definite dal DPR n° 80 del 28 marzo 2013. Al fine di supportare le scuole in tale procedimento è stato creato il “portale valutazione” in cui ogni scuola trova l’accesso alla piattaforma operativa unitaria per l’elaborazione del Rapporto di Autovalutazione. Tale piattaforma è stata predisposta dai Servizi Informativi del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, in modo da poter gestire e coordinare il flusso di informazioni e le elaborazioni dei dati provenienti dalle varie fonti. La Piattaforma organizza in un unico strumento on-line gli indicatori del RAV popolati di dati per ogni singola scuola, secondo il quadro di riferimento teorico elaborato dall’Invalsi che prevede l’articolazione degli indicatori di autovalutazione nelle tre dimensioni: CONTESTO - ESITI - PROCESSI. 172 Il sistema consente ad ogni Istituzione scolastica, attraverso una lettura comparata dei propri dati con quelli riferiti a tutte le scuole del Paese, di sviluppare un processo di autovalutazione che, ponendo in relazione esiti di apprendimento, processi organizzativi e didattici e contesti socio-culturali, porta ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e le priorità verso cui orientare le azioni di miglioramento. Tutto il lavoro intende essere innanzitutto uno stimolo alla riflessione, attraverso indicatori e dati affidabili, per poter meglio comprendere, rappresentare e migliorare la propria offerta formativa: il progetto di autovalutazione della nostra organizzazione si colloca in questo percorso. 173 Questa la tempistica: Nello specifico: • E’ un progetto per la ricerca della qualità nelle scuole che vuol coniugare problematiche tipiche della realtà lavorativa e produttiva con la complessità e l’umanità dei processi formativi; • E’ un progetto che, nelle esperienze precedenti, ha fatto riferimento all’ EFQM (European Foundation for Quality Management), un Modello di riconoscimento della qualità adottato a livello europeo che ha portato l’ex V Circolo di Pistoia al raggiungimento della prima certificazione di qualità, nel mese di gennaio 2007; E’ un progetto che ha fatto riferimento al CAF (Common Assessment Framework, ovvero “griglia comune di autovalutazione”), un modello europeo, adattato alle scuole che ha portato l’ex V Circolo di Pistoia al raggiungimento della seconda certificazione di qualità ECU (European Caf User) Label nel mese di giugno 2011; E’ un progetto nato, quando ancora non era una prassi prescrittiva, dalla collaborazione fra: Il settore dall’AICQ (Associazione Italiana Cultura della Qualità) tosco – ligure; Il FORMEZ di Roma (Centro Servizi, assistenza, studi e formazione per l’ammodernamento della PPAA) per il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Il CIPAT (Consorzio Istituti Professionali Associati Toscani) che ha attuato e sta attuando corsi di formazione ed aggiornamento rivolti ai referenti per la qualità nelle PPAA. 174 E’ un progetto che si raccorda con le attività di monitoraggio dell’autonomia scolastica; E’ un progetto che ha l’obiettivo di promuovere nelle scuole la cultura della qualità attraverso: a. La promozione di una prassi di autovalutazione e di miglioramento della scuola (come da Regolamento sull’Autonomia: DPR 275/99), potenziando le aree di forza ed intervenendo su quelle di debolezza; b. La diffusione di una cultura della qualità tra gli operatori della scuola e tra tutte le componenti interessate alla scuola; c. La facilitazione e la costruzione di un sistema di gestione della qualità nella scuola; d. Lo sviluppo della logica del benchmarking (confronto fra le proprie prestazioni ed i propri processi con quelli di altre organizzazioni ritenute eccellenti); e. Il supporto delle scuole nel percorso verso i diversi livelli di qualità. 175 PERCORSO DI ELABORAZIONE DEL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE CONTESTO ESITI PROCESSI PROCESSI PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE Popolazione scolastica Risultati scolastici Curricolo, progettazione e valutazione Orientamento strategico e organizzazione della scuola Territorio e capitale sociale Risultati nelle prove standardizzate nazionali Ambiente di apprendimento Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Risorse economiche e materiali Competenze chiave e di cittadinanza Inclusione e differenziazione Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Risorse professionali Risultati a distanza Continuità e orientamento 176 FINALITA’ DEL PROGETTO: Il sistema di valutazione intende favorire il più possibile l’autonomia delle scuole e nello stesso tempo la responsabilità della rendicontazione pubblica. Tutto il sistema è finalizzato a dare strumenti per la conoscenza e per il miglioramento di ogni scuola, partendo dai propri punti di forza e di debolezza all’interno della specificità determinata dai diversi contesti di appartenenza. Da qui decisiva è l’analisi svolta dalla scuola con la scelta autonoma delle priorità e dei traguardi di miglioramento che si intendono raggiungere nei prossimi anni. Per dare maggiore evidenza e chiarezza alle analisi svolte ed alle scelte intraprese, i dati interni agli indicatori saranno pubblici, quindi aperti alla consultazione anche su Scuola in Chiaro, dopo la pubblicazione del RAV. ATTORI: La gestione del processo di autovalutazione interna è affidata al dirigente Scolastico, attraverso la costituzione di un’unità di autovalutazione. Essa, come già proposto nella circolare n° 47/2014 e fatta salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche, è costituita preferibilmente dal Dirigente Scolastico, dal docente referente della valutazione e da uno o più docenti con adeguata professionalità individuati dal Collegio dei Docenti. Il Dirigente in qualità di rappresentante legale e di garante della gestione unitaria della scuola opera con il supporto del nucleo di autovalutazione in modo da: 1. Favorire e sostenere il coinvolgimento diretto di tutta la comunità scolastica; 2. Valorizzare le risorse interne; 3. Incoraggiare la riflessione dell’intera comunità scolastica; 4. Alimentare costantemente il processo di autovalutazione. MODALITA’ OPERATIVE: A. Ricostituzione di un Nucleo di Valutazione, costituito da figure di riferimento che hanno lavorato da anni sul tema dell’AV, ma anche da docenti rappresentanti i tre ordini di scuola, compreso un rappresentante del personale ATA: Di seguito i membri del Nucleo di Valutazione: - Dirigente Scolastico Dott. Maurizio Monti Ins. Monica Gelli (Scuola Infanzia) Ins. Tabata Muccelli (Scuola Primaria) Ins. Simona Brusoni (Scuola Primaria) Ins. Azzurra Di Como (Scuola Primaria) Ins. Gioia Innocenti (Scuola Secondaria) Ins. Ilaria Capecchi (Scuola Secondaria) Ins. Marianna Piccioli (Vicepreside) Ins. Anna Linda Manzoni (Referente e funzione strumentale per l’AV) Sig. Lorenza Calcagno (Segreteria) 177 B. Incontri periodici calendarizzati per la socializzazione della normativa prodotta dal MIUR, la pianificazione strategica dei percorsi di autovalutazione da seguire, l’elaborazione del materiale, la compilazione dei “campi” interni alla Piattaforma Operativa Unitaria, la condivisione ed il confronto del proprio lavoro con quello degli altri membri del team, la stesura definitiva e completa del RAV, fino alla sua pubblicazione, prevista per il mese di Luglio 2015. DESTINATARI: La scuola stessa, l’istituzione, che offre un servizio dai molteplici aspetti: - è ambiente di crescita formativa ed educativa per i ragazzi - è ambiente di realizzazione e di accrescimento culturale per i docenti e per il personale non docente - è terreno di scambio, d’incontro, collaborazione, confronto per i genitori e per tutte quelle agenzie esterne che, nel ruolo di partnership, sono chiamate a operare nella o per la scuola Tutto, secondo un’ ottica tesa al miglioramento continuo. STRUMENTI: computer per la compilazione della Piattaforma Operativa Unitaria, materiale cartaceo, schede di lavoro predefinite, posta elettronica, questionari indagine, materiale pregresso, utile per la raccolta delle evidenze documentali da allegare al RAV. Alla luce di quanto progettato, occorre precisare che: Dopo la site visit (21 giugno 2011) da parte di un team formato da due validatori, la scuola ha ricevuto il riconoscimento esterno ECU Label, attraverso la consegna dell’attestato, avvenuta a Roma l’11 novembre 2011 in occasione del terzo evento CAF, da parte del Direttore dell’Ufficio Interno per la Modernizzazione delle Pubbliche Amministrazioni, presso il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ha preso parte a momenti di formazione organizzati a livello provinciale ed interprovinciale per la conoscenza delle normative delle procedure da seguire per la compilazione del RAV ed il reperimento dei dati di contento, utili al’autovalutazione. Ha collaborato con il MIUR nella compilazione di un questionario per le scuole statali 1 ciclo d’istruzione, finalizzato al reperimento dei dati di contesto. L’istituzione scolastica dispone di due figure che, dopo un corso di formazione per valutatori EFA,( External Feedback Actor) hanno preso parte a due site visit ciascuno, in qualità di membri del team di valutazione e, in veste di formatori, partecipano ad incontri e corsi rivolti alle nuove amministrazioni interessate ad intraprendere il percorso di autovalutazione Sono inoltre 178 disponibili a fornire appoggio, in veste di facilitatori, tramite materiale e consulenze, ai colleghi che ne facciano richiesta per le proprie organizzazioni scolastiche. Le tre azioni di miglioramento attuate e descritte nel precedente Piano di lavoro sono state le seguenti: AZIONE 1: “Predisporre percorsi mirati alla raccolta differenziata ed alla diffusione di una cultura del riciclo; utilizzo razionale delle risorse non rinnovabili” AZIONE 2: “Realizzare un documento organico per l’assegnazione di ruoli, compiti e responsabilità” AZIONE 3: “Definire, socializzare e realizzare un piano di formazione organico, monitorandone l’efficacia e la ricaduta sull’attività didattica e professionale” ed hanno avuto il seguente sviluppo: Il percorso relativo alla raccolta differenziata si è allacciato a quello precedentemente intrapreso dalla scuola media ed ha formato un unico progetto che si è sviluppato mediante iniziative specifiche che hanno incluso momenti di didattica e formazione. Prosegue ancora la raccolta dei tappi di plastica il cui smaltimento permetterà agli alunni di avere una prova tangibile dell’importanza dell’iniziativa. Il documento organico della scuola è stato ristrutturato alla luce del nuovo assetto organizzativo dell’istituto ed ha previsto anche l’aggiornamento del Regolamento d’Istituto, ma dovrà ulteriormente essere rivisto e adeguato alle nuove realtà. Il piano di Formazione, nato dopo la rilevazione dei bisogni formativi del personale di tutti e tre gli ordini di scuola, è stato presentato, diffuso e socializzato. E’ stata definita una figura che nel corso dell’anno scolastico, seguisse l’applicazione ed il regolare svolgimento dei corsi messi in progetto. Nel corso dell’ anno scolastico, per i corsi EDA (educazione degli adulti), autorizzati dalla Provincia di Pistoia ed organizzati dalla nostra istituzione, è stata effettuata una capillare attività di customer satisfaction per verificarne la qualità e confermarne la proposta nel successivo anno scolastico. Il piano di formazione è presente nel POF. 179 180 DOCUMENTAZIONE DIDATTICA L'istituzione scolastica dispone di un Archivio Didattico che raccoglie documenti e progetti realizzati dai docenti durante la loro esperienza professionale. Dispone, altresì, di una Biblioteca Didattica che conserva testi e libri inerenti discipline o tematiche funzionali all'insegnamento, utili alla formazione e alla documentazione. DOVE SONO ARCHIVIO DOCENTI E BIBLIOTECA DIDATTICA? Si trovano nello Spazio Adulti della scuola primaria Galileo Galilei di Belvedere. Consultazione e prestito sono aperti a tutto il personale dell'istituto, docente e non, secondo modalità e tempi stabiliti dai rispettivi regolamenti. CHE COSA È L'ARCHIVIO DIDATTICO? È la raccolta di materiale didattico, curricolare ed extracurricolare, prodotto dagli insegnanti, catalogato e conservato. Raccoglie: Progetti educativi e didattici; Percorsi disciplinari ed interdisciplinari; Esperienze laboratoriali; Relazioni; Testi; Materiale multimediale. LE BUONE PRATICHE: PERCHÉ DOCUMENTARE? La diffusione delle esperienze didattiche, attraverso la documentazione, contribuisce a valorizzare la ricerca e incentiva l'innovazione, consentendo alla scuola di utilizzare la cultura che essa stessa produce. Conservare il materiale elaborato, equivale a non disperdere le risorse prodotte, frutto di anni di lavoro e sperimentazione, e consente di condividere nuovi percorsi educativi. 181 CHE COSA DOCUMENTARE? Tutti quei percorsi o progetti didattici che, nel curricolo o extra curricolo, rappresentano esperienze culturali, formative, educative utili a favorire i processi d'apprendimento e di crescita degli alunni. COME DOCUMENTARE? Documentare in modo efficace significa tenere conto di obiettivi cui mirare, contenuti da diffondere, strategie utilizzate, percorsi metodologici intrapresi, monitorando il processo più che il prodotto. Per arricchire l'Archivio Didattico del nostro istituto si può documentare: In forma cartacea; Su supporti digitali; Su piattaforma GOLD a cui si può accedere dal nostro sito. CHE COS’È LA BIBLIOTECA DOCENTI? È l'insieme di libri e testi utili alla formazione - informazione degli insegnanti, ordinati e catalogati per discipline o per aree tematiche attinenti alla funzione docente. È suddivisa in macro aree composte, a loro volta, da sezioni nelle quali i libri sono sistemati in ordine cronologico. LE BUONE PRATICHE: FUNZIONE DELLA BIBLIOTECA La Biblioteca Docenti, rinnovata nella catalogazione e nella disposizione nell'a.s. 2011-2012, costituisce una risorsa per la formazione e la documentazione culturale, teorica, metodologica, operativa e disciplinare degli insegnante. Costituisce un patrimonio bibliotecario, composto da 720 libri circa, che spazia su argomenti diversi. Sul sito dell’istituto www.icroncalligalilei.it AREA DOCENTI si possono trovare notizie utili (regolamento, elenco del materiale, modalità del prestito etc.) relative ad Archivio Didattico e Biblioteca Docenti. 182 FINALITA' DEL PROGETTO Valorizzare, all'interno dell'istituto scolastico, risorse funzionali alla documentazione e all' autoformazione. Rendere fruibili e ben accessibili tali risorse. Riordinare, catalogare, conservare, monitorare il patrimonio bibliotecario e quello documentario. Diffondere informazioni utili su archivio didattico e biblioteca docenti. Divulgare la funzione e l'utilità di tali risorse. DESTINATARI La scuola, che al contempo produce e offre formazione e cultura; I docenti, che sono autori e fruitori di saperi; I bambini che possono beneficiare, nel loro processo d'apprendimento, di tali saperi. 183 NUOVE TECNOLOGIE DIDATTICHE PRESUPPOSTI: Le nuove tecnologie sono un mezzo essenziale per l’arricchimento delle conoscenze e un sussidio divenuto ormai necessario nella didattica. Non possiamo pertanto prescindere dall’uso di questi strumenti, che ci permettono di arricchire i nostri saperi. FINALITÀ: Promuovere nei bambini la curiosità di ricerca e l’integrazione delle conoscenze già acquisite. OBIETTIVI: Permettere ai bambini l’uso razionale degli strumenti multimediali per la loro applicazione nelle materie di studio. Attraverso giochi multimediali e programmi appositamente studiati per la didattica italiana, il bambino può realizzare materiale formativo a carattere interdisciplinare, per un apprendimento dinamico e divertente. STRUMENTI L’Offerta formativa del Circolo si avvale delle nuove tecnologie con la presenza degli strumenti informatici così distribuiti: Nel plesso di Villaggio Belvedere è stata rinnovata l’aula multimediale con 24 computer, una postazione per il docente, un videoproiettore e uno schermo panoramico. La configurazione permetterà all'alunno un apprendimento più rapido e sistematico dell'uso del computer. Inoltre, egli può seguire più facilmente e con maggiore possibilità di attenzione alle indicazioni operative del docente in tutti i passaggi richiesti dalla lezione. Inoltre, ogni aula è dotata di un computer. Tutto il sistema è in rete in banda larga. Il plesso di Scornio è dotato di un’aula multimediale con la presenza di 6 computer e una postazione per il docente, collegati fra loro in rete a banda larga, e un’aula con una Lavagna Interattiva Multimediale. Anche in questo plesso abbiamo un computer in ogni aula. La Scuola Primaria di Valdibrana ha in dotazione una LIM e 4 computer, di cui 2 collegati con Internet . Anche nella Scuola dell’Infanzia abbiamo una postazione multimediale collegata ad Internet. Nel plesso di San Felice è stato allestito un laboratorio informatico per una gestione comune fra la scuola primaria e dell’infanzia, in quanto ambedue presenti nello stesso edificio. 184 Qui abbiamo 4 computer fissi, collegati in rete fra loro e un videoproiettore portatile. La scuola primaria di Piteccio è anch’essa fornita di un laboratorio multimediale, dotato di una Lim, 5 computer in rete e una connessione ADSL. L'uso di questi strumenti è particolarmente importante per il recupero dei bambini diversamente abili, in quanto consente loro di apprendere le materie di studio attraverso metodologie innovative, che consentono al bambino di acquisire abilità con minore dispendio di energie e certamente con maggior divertimento. Si fa uso infatti di format didattici predefiniti e di programmi aperti dove il bambino interagisce con la macchina. La presenza di questi strumenti permette ad ogni bambino della nostra scuola di familiarizzare con le nuove tecnologie e diventarne un fruitore consapevole. La scuola secondaria “Roncalli” possiede due laboratori informatici: Il primo è dotato di 15 computer dedicati al software open source e viene utilizzato per lavori di ricerca in internet individuali o in piccoli gruppi, nonché per le attività degli alunni diversamente abili. Il secondo possiede oltre 25 postazioni tutte connesse ad internet e può ospitare il lavoro individuale di classi intere, dai test online alle ricerche individuali. Nell'edificio, inoltre, 10 fra aule e laboratori speciali possiedono una LIM che può essere utilizzata per presentazioni e attività multimediali. Recentemente sono stati acquisiti 50 dispositivi multimediali portatili (tablet) che sfrutteranno la rete wi-fi presente in tutta la scuola per permettere ricerche su internet, preparazione di testi ed elaborati multimediali, verifiche e test nelle singole aule. 185 SITO WEB Dal 2012 il nostro istituto è dotato di un sito web www.icroncalligalilei.it Da tempo si era palesata l'esigenza di avere una piattaforma più agile, come risulta essere quella attuale ospitata da Wordpress, e quindi di facile gestione per il personale che si occupa dell'aggiornamento settimanale. A svolgere questo compito è l'insegnante nominata Funzione Strumentale per il Sito web della scuola, che provvede annualmente ad aggiornare i nominativi dei docenti assegnati alle classi, il calendario delle attività e la composizione di eventuali organi collegiali rinnovati. Frequentemente, invece, vengono postati sul sito: Articoli riguardanti l'attività della scuola, Recensioni di libri o film che hanno tematiche legate all'educazione, Pubblicazioni di rapporti e indagini sul mondo dell'istruzione, Iniziative formative e altre news di servizio. Il sito è costituito da pagine statiche rinnovate frequentemente suddivise in quattro grandi argomenti, ai quali si può accedere dal menù in alto sopra il logo. Il menù Istituto raccoglie le pagine che parlano dell'I.C. Roncalli-Galilei nel suo complesso: il suo Organigramma, il Dirigente, la Segreteria, ecc. Il menù Scuole descrive in dettaglio le strutture, i docenti, gli orari delle singole scuole. Sotto Offerta formativa troviamo il Curricolo, il POF e tutte le attività che ci permettono di metterli in atto. L'Area genitori contiene tutte le informazioni utili a questa importante componente. Sotto il logo, invece abbiamo i menù che documentano la vita del nostro comprensivo. Sotto Notizie vengono inserite le iniziative formative e le altre news di servizio mentre da Esperienze a scuola si accede a una vera rivista delle attività educative più significative del nostro istituto, che nel corso degli anni è andato a costituire un vero e proprio archivio documentale di esperienze. Gli articoli sono ulteriormente suddivisi in sottocategorie (Eventi, Servizio, ecc per le Notizie o la suddivisione per ordine di scuola per le Esperienze) per una ricerca mirata mentre una casella di ricerca per parola chiave nell'area del logo permette di trovare facilmente articoli di interesse. La presenza del feed RSS permette di rimanere costantemente aggiornati agli ultimi articoli. Ancora sotto il logo, la voce Consiglio di istituto permette di accedere ai verbali di questo organo collegiale. Una homepage vivace e colorata indirizza il visitatore fra i contenuti statici e presenta una carrellata delle ultime esperienze e notizie pubblicate. 186 Attualmente stiamo provvedendo ad adeguare i contenuti del sito alle cosiddette “Norme di trasparenza della pubblica amministrazione”. L'attività sitografica del comprensivo non si limita però a questo sito. La nostra scuola ha infatti un dominio Google Apps for Education che permette di costruire molto facilmente siti con indirizzo icroncalligalilei.net utilizzando la tecnologia Google sites. Al momento, questa è sfruttata dal sito sui dsa (dsa.icroncalligalilei.net) gestito dalla Funzione strumentale sull'argomento, nonché dal sito Classi 2.0 (classi20.icroncalligalilei.net) gestito in maniera collaborativa da tutti i docenti e studenti delle classi della Roncalli che aderiscono al progetto. Esiste anche un sito riservato ai docenti, al quale si accede con utenza personale, che si propone di diventare un vero punto di raccolta delle attività di tutto il comprensivo, non solo per la diffusione di modulistica ma anche per discussioni, attività collaborative, condivisione di esperienze, diffusione di modelli di attività didattiche, ecc. 187 PIANO DI FORMAZIONE 2015/2016 CORSI di FORMAZIONE ESPERTO/I “BES e DSA: didattica inclusiva” Luciana Ventriglia Corso EDA (educazione per adulti) “English for you too 3” Sarah Humphreys Insegnante madre lingua Corso EDA (educazione per adulti) “Didattica dei problemi” Percorso formativo per i docenti delle classi 1^ Scuola Primaria Perticone (corso di formazione in rete, I.C Marconi – Frank / ICRoncalli - Galilei ) “Gruppo di ricercaazione sull’insegnamento delle scienze” Coord. Cristina Bianchi “Scoledi” Luciana Ventriglia “Insegnanti e alunni a scuola .. di emozioni “ Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia Un’azione di potenziamento delle abilità emotive per promuovere ben – essere a scuola “Educare alle differenze” PERIODO e DURATA Da definire Calendario da definire Febbraio/Aprile 2015 Dott.ssa Enrica Ciucci Dott. Andrea Baroncelli Corso – ricerca/azione Pina Caporaso Istituto Comprensivo Statale “Roncalli – Galilei“ Iscrizioni c/o la segreteria (sig. Grazia Iozzelli) 188