Essere e Benessere - Società Italiana di Neurochirurgia

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Essere e Benessere - Società Italiana di Neurochirurgia
Essere
benessere | Ortopedia
PATOLOGIE DELLA MANO
Un team di medici
per curarle al meglio
Questa regione del corpo è formata da strutture
piccole e delicate, il cui equilibrio può facilmente
alterarsi. Ai primi segnali, occorre mobilitarsi
per individuare quanto prima la terapia più adatta.
di Paola Rinaldi
in collaborazione con
il dottor Giuseppe Checcucci
specialista in Ortopedia,
Traumatologia e chirurgia della mano
presso Villa Donatello di Firenze
a
rtrosi e artriti, dito a scatto,
sindrome del tunnel carpale,
malattia di De Quervain, morbo di Dupuytren, cisti e fratture: come qualsiasi altro organo del corpo,
anche la mano può ammalarsi e - nei casi più gravi - compromettere le normali
azioni quotidiane. Le patologie possono
essere una conseguenza di malformazioni
congenite oppure l'esito di un trauma, oltre che di alterazioni di origine infiammatoria o reumatico-degenerativa.
«Questa è una regione molto complessa dell'organismo, composta da ossa, muscoli, tendini, nervi e vasi sanguigni»,
spiega il dottor Giuseppe Checcucci, specialista in Ortopedia, traumatologia e chirurgia della mano. «Tutte le strutture sono piccole, delicate, in equilibrio tra loro e
convivono in uno spazio ridotto, dove una
disfunzione di qualsiasi natura rischia di
coinvolgere più distretti».
Serve una visione globale degli arti superiori, permessa solo dalla collaborazione di specialisti appartenenti a varie
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discipline: ortopedia, reumatologia, neurochirurgia, fisioterapia, radiologia, anestesiologia, chirurgia plastica e ricostruttiva. È questo l'ambizioso progetto attivato
dal Team Mano della Casa di cura Villa Donatello (www.villadonatello.it), a Firenze, dove i pazienti possono trovare una realtà all'avanguardia e unica nel suo genere
nella sanità privata italiana. «Ogni professionista apporta il proprio contributo per
arrivare a una diagnosi più rapida e sicura», riprende Checcucci, responsabile del
gruppo fiorentino.
I campanelli d'allarme
Dolore, formicolio, perdita di sensibilità
e sensazione di intorpidimento possono
rappresentare i primi segnali di una patologia a carico di mano e polso. Fra le più
diffuse c'è la sindrome del tunnel carpale,
che colpisce prevalentemente i lavoratori manuali (casalinghe, muratori, parrucchieri...), ma anche chi opera seduto alla
scrivania, davanti al Pc, perché l'utilizzo
prolungato del mouse modifica la postura
•ìt [email protected]
Dolore, formicolio, perdita
di sensibilità e sensazione
di intorpidimento sono
i sintomi cui fare attenzione
degli arti e della schiena. «Altre categorie
a rischio sono le donne in gravidanza e in
menopausa, a causa degli sbalzi ormonali e della ritenzione idrica; i musicisti o gli
sportivi che effettuano movimenti ripetitivi della mano; le persone affette da particolari patologie, come diabete, ipotiroidismo, edema e artrite reumatoide».
Per tutti, i sintomi sono gli stessi: indolenzimento, formicolio e intorpidimento
soprattutto alle prime tre dita (pollice, indice e medio), che possono anche sfociare
in una perdita di forza.
Molto diffuse sono le artrosi, causate
dalla degenerazione e dall'usura delle cartilagini che alla lunga provocano dolore,
rigidità e deformità; le tendiniti infiammatorie, come il dito a scatto o la malattia di
De Quervain; il morbo di Dupuytren, che
determina la curvatura permanente di
una o più dita e la comparsa di un numero
variabile di noduli sul palmo della mano.
Diagnosi tempestiva
MEZZI AVANZATI
Ecografie, radiografie,
Tac, elettromiografie
e risonanze m a g n e t i c h e
s o n o utili p e r effettuare
u n a diagnosi precoce .
Soprattutto per alcune problematiche, la
diagnosi precoce è importante per evitare un danno invalidante o lesioni nervose permanenti. Oggi, gli specialisti hanno
a disposizione apparecchiature all'avanguardia per effettuare ecografie, radiografie, elettromiografie, Tac e risonanze magnetiche. «L'interazione tra diversi
specialisti nella stessa sede consente di
ridurre in modo drastico i tempi di inabilità», assicura Checcucci. «Una volta effettuata la diagnosi, infatti, si stabilisce subito il percorso terapeutico più efficace: la
chirurgia viene riservata solamente ai casi
più gravi».
Molti problemi possono essere trattati
utilizzando speciali tutori. In altri casi si ricorre a una terapia farmacologica (antinfiammatori non steroidei) o a quella fisica,
che spazia fra paraffinoterapia, elettrostimolazione, taping neuromuscolare, magnetoterapia, ionoforesi e altri trattamenti che rieducano alle normali funzioni.
L'importante è intervenire ai primi segnali, perché - come sosteneva Guy Pulvertaft, primo presidente della Società
britannica di chirurgia della mano - «si
tratta dell'organo più prezioso che possediamo. La perfetta coordinazione tra
cervello e mani ha determinato il destino
dell'uomo e il suo posto nella natura». O
Q
La ginnastica
quotidiana
Allenare le mani c o n esercizi
costanti consente di tonificare
e decontrarre i muscoli, ma anche
di prevenire le principali patologie,
migliorando la circolazione
sanguigna.
Esercizio 1
Con la mano tesa in avanti, piegate
le dita verso il palmo c o n un
movimento di "arrotolamento".
Ripetete il movimento per cinque
volte.
Esercizio 2
Braccio teso e gomito dritto.
Aiutandovi con la mano opposta,
piegate il polso prima con le dita
verso il basso e poi verso l'alto.
Mantenete entrambe le posizioni
per tre respiri.
fr- Esercizio 3
Con l'avambraccio fermo, portate la
mano prima verso il basso (A) e poi
verso l'alto (B). Ripetete lo stesso
movimento con la mano chiusa e
il pugno serrato (C), compiendo
anche delle rotazioni complete del
polso in senso orario e antiorario.
Eseguite per cinque volte ogni
A
B
/
C
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