ARTE CONTEMPORANEA
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ARTE CONTEMPORANEA
con il sostegno Catalogo e mostra a cura di Giuseppe Bergamini e Gianfranco Ellero Villa Manin di Passariano - Codroipo (Ud) 9 aprile • 28 agosto 2011 da martedì a venerdì 10.00 - 18.00 sabato - domenica 10.00 - 19.00 chiuso il lunedì intero E 5,00 • ridotto E 3,00 • ridotto gruppi E 2,00 Centro Iniziative Culturali Pordenone Via Concordia Sagittaria, 7 - Pordenone 17 aprile • 28 agosto 2011 da lunedì a sabato 16.00 - 19.00 domenica 10.30 - 12.30 • 16.00 - 19.00 ingresso gratuito Informazioni: Azienda Speciale Villa Manin - Codroipo (Ud) www.villamanin-eventi.it • [email protected] tel. +39 0432 821211 • fax +39 0432 821229 ARTE CONTEMPORANEA IN FRIULI VENEZIA GIULIA 1961 • 2011 ARTE CONTEMPORANEA IN FRIULI VENEZIA GIULIA 1961 • 2011 2670 artisti in 730 mostre organizzate in cinquant’anni: questo lo straordinario bilancio del za di Anzil Centro Friulano Arti Plastiche, fondato a Udine il 12 febbraio 1961 da Candido Grassi, Dino Baun tracciato chesaldella, si insinua tra pratiBassi, e alberi della collina Dora Nando Toso, Ernesto Mitri, chiaroscuro di verdi e chiazze di luce tra querce, carpini Mario Baldan, Giordano Merlo, stagno. La casa si prolunga sul prato e il bosco sembra Fred Pittino e altri grandi finestre.artisti decisi a creare una struttura capace di far ri, con pareti inconoscere penombra chel’arte annunciano un soppalco, contemporanea del Friuli al di ri ambienti che non è dato vedere. fuori dei confini regionali, e di portare alla luce dei riceveva Anzil. Un bicchiere di buon vino, innanzitutto. dita che afferrano una cornice ci concedono un ritrat-delle regioni vicine, friulani l’arteecontemporanea un vortice di rami, crocifissi dalle carni sfatte. al di qua e al di là delle Alpi. vedere è segnato dai ritmi di forti scambi dialettici, Il “cardo”sempre dellaprofondamente rete di relazioni discussioni, valutazioni coin- che il Centro andò nti animati cheaa poco a pocofra sfumano in toni più mor-fu l’Internazionale tessere Po e Danubio hi discorsi tra amici che si incontrano dopo un po’ di d’arte denominata Intart, inaugurata a Klagenendono il filo di pensieri sospesi. nel 1967, giunta alla Anzil XXVII edizione; il “demolti anni, confurt questa mostra ritroviamo lo stesso ichi incontri sul colle di Sant’Eufemia. Con il suo sguar-di grafica intitolata cumano” fu l’internazionale ssa e trafigge. Da guerriero che si scontra con la vita ed è Intergraf Alpe Adria, avviata nel 1979. oi vortici. Con tante sue opere, quasi tutte mai viste, che I progetti da aperti. Udine poterono realizzarsi a riprendere i confronti e gliproposti scontri rimasti è ancora per tutti noi unapatrimonio di vitalità. Le sue altre associazioni perché Klagenfurt e a Lubiana i permettono di impigrire nella banalità e ci portano a collaborarono con entusiasmo per traello che in noidi nonartisti vorremmo forse mai vedere. Nello durli in mostre che ebbero larga eco sui massmedia. In tal modo molti artisti friulani e triestini Un testimone essenziale poterono farsi conoscere in Carinzia e in Slovenia Giancarlo (fino al Pauletto 1989 al di là della “cortina di ferro”), e ben 297 furono i carinziani e 283 gli sloveni che esposero le loro opere in Udine o in Friuli. Il Centro Iniziative Culturali Pordenone ha allestito, nel passato, L’arte della mostre Carinzia e della Slovenia due importanti personali di Anzil Toffolo.entrò, così, La fu nella nel 1971, quando “Sagittaria” galleria del Centro di prima diritto storia dellaCentro, ed –era giusto che Iniziative, nata cinque anni prima – era impegnata a presentare i fosse rappresentata anche nella grande mostra maggiori esponenti dell’arte friulana e veneta: Magnolato, Dino, che la Mirko, Regione, ripercorrendo la storia delCadorin, CenZigaina, Tramontin, Spacal, Carena, Pizzinato, per qualche nome. per gettare luce sull’arte tro,fare hasolo voluto allestire La mostra presentava una sintesi notevolissima dell’attività di contemporanea del Friuli e di Trieste nell’ultimo Anzil, con opere famose, quali “Antonio”, “La battaglia di Nimis” mezzo secolo. “L’emigrante” e, a testimonianza dell’attività più recente, vari quadri della seriela degli “Incontri”. Visitando grande mostra di Villa Manin, infatti, Il catalogo si avvaleva, tra altri importanti, di un fondamentale anche se non tutti i 2670 artisti che la affollano testo di Mario De Micheli che individuava con precisione il tono hanno potuto rappresentati con essenziale dell’arte diessere Anzil, riconoscendolo in unalmeno originale espressionismo sensibilissimo contraddizioni dell’esistenza, sottoliun’opera, si riesce alle a ricostruire la cultura artistica neando nell’artista un coerente testimone della storia, e della neregionale degli ultimi cinquant’anni e a capire cessità dell’impegno dell’uomo nella storia. come i dopo principali Vent’anni – 1990movimenti – si apriva a dell’arte Villa VardaindiEuropa Brugnera furono vissuti dagli artisti della nostra terra. 1. Dino Basaldella, Spartaco, 1963 2. Afro Basaldella, Paesaggio, 1968. un’amplissima antologica preparata con og 3. Nane Zavagno, Alluminio anodizzato, 1966 medesimo e dal Centro, con il convinto a 4. Anzil, Occupazione della terra, fine anni ‘40. della Provincia di Pordenone e dello stesso Negli ampi spazi disponibili circa centoqua In copertina: dite, ripercorrevano Luciano Biban, Visione, 1965. una vicenda creativa imponendosi, per qualità stilistica e cultura più importanti e originali non solo dell’art italiana del Novecento. Seguiva, nel 1995, l’altra antologica di Vill che ampliava ulteriormente, con l’esposizio ti opere non note, la fisionomia di questo gonista della nostra arte. Passano altri quindici anni, e ancora Anzil Perché la presente mostra è nuovamente, q una mostra di inediti, dalla metà degli anni Ed è ancora una mostra di rara qualità pitto re, anche al visitatore giovane o esterno al te essenziali della sua vicenda, rivisitati secon interesse: un percorso antologico con opere mato che, dall’approccio iniziale alla pittu trenta arriva, come dicevamo, ad opere dip ottanta; un’ampia selezione di opere degli an formato ragguardevole, che aprono un’ined su un periodo importante ma non molto etrante dei suoi autoritratti la parte più inquietante di lle cadente e nei muscoli svuotati dei crocifissi (i partie lotte giovanili) una presenza di morte che si sta imposa vita. poco consolatorio, ma Anzil, in tante sue opere, ci porta mensione. E non è certo cosa da uomini pavidi. n questo spazio poetico e drammatico, che ribollono le dizioni di una società che sta cambiando. È lì che si scanfronti con altre visioni artistiche che le traducono e Lì, in questo mondo variegato, contrastante, in evolumateria prima che alimenta e sprigiona il fuoco interio- costruire un Friuli che cresce e si esprime attraverso periali come questo, arricchendo con apporti originali un aliano e internazionale. presentato così. Ed è ciò che desideriamo documentare che è la terza mostra, una nuova retrospettiva, che il ative Culturali Pordenone dedica ad Anzil, con il preuto della Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia. sca Vassallo entro Iniziative Culturali Pordenone 1. Fior 2. Occu secon 3. Fior 4. Inco