Esporta l`inventario

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Esporta l`inventario
Comune di Castelfondo. Inventario dell'archivio storico del
Comune di Castelfondo (1394-1957) e degli archivi aggregati
(1812-1993)
a cura di
Cooperativa Arcadia; Roberta Giovanna Arcaini
Provincia autonoma di Trento. Servizio Beni librari e archivistici
1999
Premessa
L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati realizzati, per incarico e con la direzione tecnica del Servizio
Beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento, a cura della Cooperativa Arcaida; i regesti delle
pergamene sono stati curati da Roberta Giovanna Arcaini; il lavoro è stato ultimato nel 1999.
L'inventario è stato redatto originariamente con il programma Sesamo.
L'importazione in AST-Sistema informativo degli archivi storici del Trentino e la conseguente revisione dei dati sono
state curate dalla Soprintendenza per i beni librari archivistici e archeologici con la collaborazione di Marica Odorizzi e
Renata Tomasoni (Cooperativa Arcadia) nel corso del 2012, secondo le norme di "Sistema informativo degli archivi
storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006".
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Albero delle strutture
Comune di Castelfondo, 1394 - 1993
Comune di Castelfondo, 1394 - 1957
Comunità e Comune di Castelfondo, 1394 - 1923
Pergamene ed atti ordinati da G.B. Clementi, 1394 - 1837
Protocolli delle sedute della rappresentanza comunale, 1850 - 1922
Protocolli degli esibiti, 1820 - 1924
Carteggio ed atti degli affari comunali
Registri anagrafici, 1869 - 1920
Elenchi degli obbligati alla leva militare, 1901 - 1920
Ruoli della leva in massa, 1885 - 1918
Registri militari diversi, 1865 - 1920
Mappe, 1859 - 1859
Quinternetti delle rendite ed imposte comunali, 1866 - 1923
Preventivi, conti consuntivi e documenti di corredo ai conti consuntivi, 1824 - 1922
Libri di cassa, 1861 - 1865
Comune di Castelfondo (ordinamento italiano)
Deliberazioni del consiglio comunale, 1922 - 1970
Deliberazioni del consiglio comunale (copie vistate)
Indici delle deliberazioni del consiglio comunale, 1946 - 1953
Deliberazioni della giunta municipale, 1943 - 1953
Deliberazioni della giunta municipale (copie vistate)
Indici delle deliberazioni della giunta municipale, 1940 - 1953
Protocolli degli esibiti, 1924 - 1958
Carteggio ed atti degli affari comunali, 1924 - 1957
Contratti, 1923 - 1963
Bilanci di previsione e conti consuntivi, 1922 - 1957
Giornali e mastri della contabilità, 1922 - 1957
Documenti di corredo ai conti consuntivi (reversali di cassa e mandati di pagamento con relativi
documenti giustificativi), 1923 - 1957
Liste di leva, 1922 - 1976
Ruoli matricolari, 1921 - 1977
Lavori pubblici, 1925 - 1937
Pratiche edilizie, 1945 - 1976
Registri degli atti di nascita, 1924 - 1958
Registri degli atti di matrimonio, 1924 - 1958
Registri degli atti di morte, 1924 - 1958
Registri degli atti di cittadinanza, 1924 - 1958
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Indici decennali dei registri di stato civile, 1924 - 1934
Registri della popolazione, 1924 - 1940
Movimento della popolazione, 1947 - 1973
Registri diversi, 1927 - 1956
Corpo dei vigili del fuoco volontari, 1955 - 1957
Bilanci di previsione e rendiconti della gestione, 1955 - 1957
Giornali e mastri della contabilità, 1955 - 1957
Documenti di corredo ai rendiconti, 1956 - 1957
Congregazione di carità di Castelfondo, 1812 - 1929
Deliberazioni del consiglio di amministrazione, 1925 - 1929
Protocolli degli esibiti, 1925 - 1926
Carteggio ed atti, 1812 - 1929
Contabilità, 1879 - 1929
Ente comunale di assistenza (ECA) di Castelfondo, 1947 - 1993
Deliberazioni del comitato di amministrazione, 1947 - 1979
Carteggio ed atti e contabilità, 1947 - 1993
Amministrazione separata degli usi civici di Castelfondo, 1935 - 1947
Verbali delle deliberazioni dell'Amministrazione separata usi civici della frazione di Castelfondo, 1935 1946
Carteggio ed atti, 1935 - 1947
Bilanci di previsione e conti consuntivi, 1940 - 1946
Giornali e mastri della contabilità, 1940 - 1945
Documenti di corredo, 1940 - 1946
Giudice conciliatore di Castelfondo, 1947 - 1992
Carteggio ed atti, 1947 - 1992
Ruolo generale degli affari civili, 1948 - 1986
Rubriche alfabetiche generali degli affari civili, 1948 - 1977
Ruoli di udienza, 1947 - 1986
Registri cronologici dei provvedimenti e degli altri atti originali, 1948 - 1986
Registri delle spese di giustizia anticipate dall'erario in materia civile, 1948 - 1977
Registro di carico dei depositi per spese di cancelleria, 1948 - 1977
Registro di scarico dei depositi per spese di cancelleria, 1948 - 1977
Scuola popolare di Castelfondo, 1887 - 1920
Matricola scolastica, 1919 - 1920
Carteggio ed atti, 1887 - 1890
Consiglio scolastico di Castelfondo, 1924 - 1924
Carteggio ed atti, 1924 - 1924
Patronato scolastico di Castelfondo, 1926 - 1929
Carteggio ed atti
Bilanci di previsione, 1928 - 1929
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Latteria sociale di Castelfondo, 1877 - 1878
Carteggio ed atti, 1877 - 1878
Contabilità, 1877 - 1878
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Albero dei soggetti produttori
Comunità di Castelfondo, Castelfondo, [1393]- 1810 [agosto 31]
E' assorbito da : Comune di Fondo, Fondo, 1810 [settembre 1] - 1817 dicembre 31
Comune di Castelfondo, Castelfondo, 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 12
Successori:
Comune di Castelfondo, Castelfondo, 1923 gennaio 13 - 1928 novembre 7
Comune di Castelfondo, Castelfondo, 1946 novembre 22 Si separa da : Comune di Fondo, Fondo, 1810 [settembre 1] - 1817 dicembre 31
Concorre alla gestione di : Consiglio scolastico di Castelfondo, Castelfondo, 1894 gennaio 1-1924 ottobre
1
Comune di Castelfondo, Castelfondo, 1923 gennaio 13 - 1928 novembre 7
Predecessori:
Comune di Castelfondo, Castelfondo, 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 12
Successori:
Comune di Castelfondo, Castelfondo, 1946 novembre 22 E' assorbito da : Comune di Brez, Brez, 1923 gennaio 13 Comune di Castelfondo, Castelfondo, 1946 novembre 22 Predecessori:
Comune di Castelfondo, Castelfondo, 1923 gennaio 13 - 1928 novembre 7
Comune di Castelfondo, Castelfondo, 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 12
Si separa da : Comune di Brez, Brez, 1923 gennaio 13 Concorre alla gestione di : Ufficio del Giudice conciliatore di Castelfondo, Castelfondo, 1946 novembre 22
- 1995 maggio 1
Concorre alla gestione di : Amministrazione separata degli usi civici di Castelfondo, Castelfondo, [1935] [1947]
Concorre alla gestione di : Ente comunale di assistenza di Castelfondo, Castelfondo, 1937 luglio 1 - 1993
luglio 1
Corpo dei vigili del fuoco volontari del comune di Castelfondo, Castelfondo, [1955] - [1957]
Congregazione di carità di Castelfondo, Castelfondo, 1811 febbraio 15 - 1937 giugno 30
Ente comunale di assistenza di Castelfondo, Castelfondo, 1937 luglio 1 - 1993 luglio 1
Alla cui gestione concorre : Comune di Castelfondo, Castelfondo, 1946 novembre 22 Amministrazione separata degli usi civici di Castelfondo, Castelfondo, [1935] - [1947]
Alla cui gestione concorre : Comune di Castelfondo, Castelfondo, 1946 novembre 22 Ufficio del Giudice conciliatore di Castelfondo, Castelfondo, 1946 novembre 22 - 1995 maggio 1
Alla cui gestione concorre : Comune di Castelfondo, Castelfondo, 1946 novembre 22 Scuola popolare di Castelfondo, Castelfondo, [1887] - [1920]
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Consiglio scolastico di Castelfondo, Castelfondo, 1894 gennaio 1-1924 ottobre 1
Alla cui gestione concorre : Comune di Castelfondo, Castelfondo, 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 12
Patronato scolastico di Castelfondo, Castelfondo, 1926 febbraio 7- [1929]
Latteria sociale di Castelfondo, Castelfondo, 1877 - [1878]
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superfondo
Comune di Castelfondo, 1394 - 1993
bb. 181, regg. 148
Storia archivistica
Le prime disposizioni in merito alla tenuta degli archivi comunali si ebbero in epoca napoleonica, ovvero allorquando il
governo italico impose quelle norme riassunte nella circolare del prefetto del Dipartimento per l'Alto Adige Agucchi in
data 16.12.1811 n. 22140/3442, nella quale si ordinava ai podestà ed ai sindaci la tenuta del protocollo degli esibiti; fu
durante il governo napoleonico che venne adottata la divisione del carteggio in dodici fascicoli. L'amministrazione
austriaca, subentrata al regime napoleonico, emanò nuove disposizioni in merito alla tenuta dell'archivio, e nel
"Regolamento delle comuni e dei loro capi", entrato in vigore il 26.10.1816, al paragrafo 18 prevedeva, per tutti i
comuni di campagna, l'abolizione del segretario e della cancelleria; il protocollo continuò comunque ad essere usato. La
legge comunale provvisoria del 1849 stabilì, al paragrafo 83, che la Rappresentanza comunale nominasse una persona
idonea al disbrigo degli affari di cancelleria, risolvendo di fatto la situazione di incertezza seguita alle disposizioni del
Regolamento del 1819. Durante il periodo dell'amministrazione austriaca vennero utilizzati diversi modelli di
protocollo, che ricalcavano l'impostazione del vecchio protocollo napoleonico, finchè a partire dal 1861 ne venne
adottato uno identico a quello in uso all'epoca del Regno d'Italia, che rimase in vigore fino all'introduzione della
legislazione comunale italiana. Nel 1923, anno dell'effettiva entrata in vigore dell'ordinamento italiano, venne estesa
anche al Trentino la circolare del Ministero dell'Interno n. 17100/2 del 1.3.1897, che dettava le norme relative alla
tenuta degli atti d'archivio e alla loro classificazione; tutti gli atti ricevuti o spediti dall'ente sarebbero stati
obbligatoriamente registrati a protocollo, dopo essere stati assegnati ad una delle 15 categoria d'archivio. Oltre
all'archivio corrente e di deposito sulla cui distinzione si pronunciava la succitata circolare, il D.P.R. 30.9.1963 n. 1409
all'art. 30 prescriveva l'istituzione dellasezione separata per gli atti esauriti da oltre un quarantennio, innovando rispetto
alla legge del 1939 che aveva previsto per simili sezioni un termine finale fisso, il 1870.
La legislazione italiana sugli archivi consta pertanto di due principali testi: la legge del 22.12. 1939 n. 2006, la quale
essendo rimasta priva del regolamento di attuazione si rifaceva al precedente regolamento del 1911; il D.P.R.
30.9.1963. Importanti sono inoltre la legge del 7.8.1990 n. 241 nonchè la legge 31.12.1996.
Nel Trentino vige peraltro una legislazione locale specifica in materia di archivi, formulata nel testo della legge
provinciale n.11 del 14.2.1992.
Modalità di acquisizione e versamento
Oltre all'archivio prodotto dagli organi e dagli uffici del comune si conservano gli archivi aggregati, cioè quei fondi di
enti che hanno svolto in epoca anteriore funzioni analoghe, o interferenti o subordinate rispetto a quelle del comune e la
cui documentazione si è ritrovata unita e talvolta frammista a quella del comune stesso. In fase di ordinamento si è
ricostituita l'unità dei singoli fondi aggregati.
Gli enti produttori di archivi aggregati al fondo prodotto dal comune di Castelfondo - descritti nelle relative
introduzioni - sono i seguenti:
- Congregazione di carità
- Ente comunale assistenza E.C.A.
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- A.S.U.C. Amministrazione separata usi civici
- Giudice conciliatore
- Scuola popolare
- Patronato scolastico
- Consiglio scolastico locale.
La documentazione prodotta dal corpo dei vigili del fuoco volontari è invece stata lasciata come parte dell'archivio
comunale.
L'archivio comunale, al pari di quelli appartenenti allo stato, alle regioni e alle province è soggetto al regime del
demanio pubblico e pertanto inalienabile - come i singoli documenti che lo compongono - (art. 18 del D.P.R. 30
settembre 1963, n. 1409).
Contenuto
La sezione separata dell'archivio comunale di Castelfondo conserva documentazione dal 1394 al 1958.
Il complesso documentario si presenta strutturato in due fondi, la cui cesura corrisponde al momento dell'unificazione
amministrativa del Trentino al regno d'Italia, ovvero al 1923, anno in cui viene esteso anche ai comuni trentini il
regolamento comunale n. 148 del 14 febbraio 1915 già in uso nell'Italia unitaria.
Nel caso dell'archivio di Castelfondo il periodo preunitario comprende la documentazione prodotta dalla comunità di
antico regime (fino al 1810) e dal comune di ordinamento austriaco (1818-1923), non avendo ritenuto opportuno
distinguere le periodizzazioni istituzionali preunitarie per salvaguardare invece il lavoro di ordinamento e registrazione
a repertorio svolta nella prima metà del secolo XIX da Clementi.
Nel periodo in cui il comune fu soppresso ed aggregato a Brez, anche l'archivio venne trasferito in quella sede per
essere poi ricondotto a Castelfondo dopo la ricostituzione del comune autonomo. Le pergamene rimasero presso
l'archivio comunale di Brez molto più a lungo.
Il materiale d'archivio presenta uno stato di conservazione piuttosto buono.
Molta documentazione antica è andata distrutta, insieme all'archivio della Giurisdizione, nell'incendio del Castello nel
gennaio del 1738.
Lingua
Italiano; latino; tedesco
Criteri di ordinamento e inventariazione
Tra gli anni Venti e Quaranta del secolo XIX Clementi ordina l'archivio comunale e stende due repertori degli atti dal
secolo XIV agli anni Trenta del secolo XIX.
L'archivio è stato senza dubbio interessato da altri interventi di carattere riorganizzativo nel corso del Novecento, dei
quali però non è dato conoscere i particolari ma di cui si trova traccia nelle carte.
Nel periodo dell'aggregazione al comune di Brez erano stati effettuati un sommario riordino e la compilazione di un
inventario datato 1931.
Al momento del riordino l'archivio si trovava in condizioni molto differenziate da serie a serie: a serie ben ordinate o
relativamente ordinate si contrapponeva documentazione molto disordinata - magari rimasta a lungo sfascicolata o
abbandonata sul pavimento - o trattata in modo arbitrario - quando rimaneggiata -.
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Per l'ordinamento dell'archivio e per la redazione dell'inventario ci si è attenuti alle direttive impartite dalla circolare del
Ministero dell'Interno - Direzione Generale degli Archivi di Stato - n. 39/1966, relativa alle "Norme per la
pubblicazione degli inventari".
L'intervento di riordinamento dell'archivio del comune di Castelfondo, nell'ottica della costituzione della sezione
separata, ha interessato documenti relativi ad affari esauriti da oltre 40 anni, quindi fino al 1958; per gli archivi
aggregati invece fino alla data di estinzione del fondo.
L'ordinamento si è svolto secondo le seguenti fasi:
- schedatura delle singole unità archivistiche, delle quali si sono rilevati: titolo, estremi cronologici, tipologia (fascicolo,
busta, registro, carte sciolte). La descrizione è stata più analitica per la documentazione di antico regime. I registri del
periodo preunitario sono stati descritti fisicamente in modo più accurato, specificando la consistenza e il tipo di
legatura. Le operazioni si sono svolte sulla base delle "Norme per la descrizione archivistica e per la redazione degli
inventari" predisposte nel 1997 dal Servizio beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento;
- ordinamento delle unità archivistiche: il carteggio è stato ordinato, all'interno di ogni annata, in base al numero di
protocollo o, se le carte protocollate erano la minoranza, in ordine cronologico, secondo l'impostazione originaria; i
documenti contabili sono stati ordinati in base alle rubriche di appartenenza; i contratti in base al numero di repertorio,
ecc. E' stato in sostanza applicato il principio di rispettare, e se possibile ripristinare, l'ordine originario secondo cui
l'ente produttore dell'archivio aveva organizzato la documentazione, principio su cui si basa il metodo storico;
- suddivisione delle schede in base all'ente produttore (comune o archivi aggregati), in base al periodo di produzione,
secondo la periodizzazione storico-istituzionale sopra descritta, e in base alle diverse serie di appartenenza con
l'eventuale suddivisione in sottoserie. Le serie sono disposte, all'interno di ogni periodizzazione, secondo la successione
enunciata da Casanova e ripresa dalla Circolare ministeriale sotto citata, nella quale si collocano prima le serie
documentali ascrivibili alle categorie direttive, poi a quelle esecutive e infine a quelle consuntive. Ciò significa che si
trovano per prime le deliberazioni degli organi comunali, poi gli atti amministrativi e quindi la documentazione
contabile;
- condizionamento del materiale in scatole chiuse (all'infuori di alcuni registri di grande formato). In alcune buste sono
stati conservati i dorsi dei vecchi faldoni, a testimonianza del precedente condizionamento della documentazione;
- numerazione delle unità.
Per la redazione dell'inventario è stato utilizzato il programma informatico Sesamo, prodotto dalla Expert-Italia, diffuso
dalla Regione Lombardia ed adottato dal Servizio Beni librari e archivistici della Provincia Autonoma di Trento.
Per ogni unità di descrizione compaiono in inventario:
- il numero di corda scritto in grassetto a sinistra sopra il titolo. La numerazione è chiusa e progressiva nel caso in cui
non siano possibili accrescimenti della documentazione, cioè per il periodo preunitario e per gli archivi aggregati che
appartengono ad enti ormai soppressi;
- il titolo, originale o attribuito. Si sono riportati fra virgolette i titoli originali, riportando all'uso moderno i segni
d'interpunzione, i segni diacritici, le maiuscole e le minuscole. Nel caso in cui il titolo originale non fosse completo o
non rispecchiasse del tutto la natura del documento, si è data una descrizione più dettagliata del contenuto;
- gli estremi cronologici con eventuali ricostruzioni poste fra parentesi quadre. In inventario, oltre a quelli dell'unità, si
segnalano anche gli estremi delle serie e dei livelli gerarchici superiori. Per le serie si sono riportati gli estremi riferiti
alla documentazione presente, come per i fondi; per le partizioni cronologiche, invece, gli estremi sono quelli
corrispondenti al periodo storico-istituzionale indipendentemente dalla documentazione effettivamente presente;
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- eventuali descrizioni del contenuto dove si segnalano i fascicoli relativi ad affari ritenuti significativi per la storia o i
diritti del comune o per la ricerca in generale, i fascicoli pluriennali e quelli recanti titolo originario ;
- la descrizione estrinseca: si è indicata la consistenza e il tipo di legatura solo per i registri del periodo preunitario, non
si sono date specificazioni invece per i registri del postunitario, fatta eccezione per il numero di carte dei registri delle
deliberazioni della giunta e del consiglio comunali.
- il codice di classificazione che compare a sinistra della pagina e indica i livelli ai quali si colloca la scheda unità;
- la segnatura che compare sulla destra della pagina e corrisponde all'unità di conservazione del pezzo.
Questi due ultimi elementi, codice di classificazione e segnatura, costituiscono gli elementi in base ai quali la
documentazione è disposta fisicamente in archivio e pertanto compaiono anche sulle unità di condizionamento (buste o
registri).
Criteri di selezione
Contestualmente al lavoro di schedatura ed ordinamento, è stato individuato il materiale soggetto a scarto sulla base
delle norme dettate dalla Legge provinciale 14 febbraio 1992, n. 11 (art. 16) e dalla successiva Deliberazione della
Giunta provinciale 29 marzo 1993, n. 3692 (art. 5 e All. n. 2 "Massimario per lo scarto negli archivi comunali").
Incrementi previsti
Ai sensi dell'art. 2 "Tenuta degli archivi e dei documenti degli enti pubblici locali", comma 21 della deliberazione della
Giunta provinciale 29 marzo 1993, n. 3692 la sezione separata e il relativo inventario devono essere periodicamente
aggiornati con l'inserimento dei documenti relativi ad affari esauriti da oltre 40 anni. Tale operazione dovrà essere
effettuata preferibilmente ogni anno. Infatti la numerazione di corda all'interno delle serie del postunitario è aperta, cioè
riparte per ogni serie da uno, proprio per poter effettuare gli incrementi previsti dalla normativa.
Non sono invece previsti accrescimenti per gli archivi aggregati.
Condizioni di accesso
La consultabilità dei documenti dell'archivio comunale è disciplinata dal combinato disposto dell'art.7 della L.P. 11
febbraio 1992 e dell'art.21 del D.P.R. 30 settembre 1963 n.1409. Le modalità di accesso sono disciplinate dalle direttive
sopracitate, parte I, paragrafo 7.
I documenti dell'archivio comunale sono liberamente consultabili ad eccezione di quelli riservati relativi a situazioni
puramente private di persone, che lo divengono dopo 70 anni, previa presentazione di una richiesta motivata al sindaco,
che potrà accoglierla quando l'archivio non si trovi in corso di riordinamento, salvo eccezioni da valutarsi caso per caso.
La consultazione dei documenti della sezione separata viene negata alle persone che siano incorse nel provvedimento di
esclusione dagli archivi di Stato oppure quando si rilevi la manifesta mancanza di un progetto di ricerca.
Non può essere consentita la consultazione autonoma a chi non abbia compiuto i sedici anni d'età. Eventuali ricerche da
parte di persone di età inferiore debbono svolgersi con la collaborazione dell'archivista. Gli esperimenti didattici e le
ricerche scolastiche debbono avvenire sotto la guida e la responsabilità dell'insegnante e debbono essere concordate in
ogni caso con l'ente.
E' esclusa in ogni caso la possibilità di ottenere in prestito i documenti. Gli atti della sezione separata non debbono
essere asportati dalla stessa neppure per uso interno dell'ente, se non per breve tempo e sotto il controllo del segretario o
dell'archivista, che deve provvedere alla loro ricollocazione. Se il comune è dotato di un servizio continuativo di
consultazione al pubblico, i documenti debbono essere consultati presso la sala di studio.
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Condizioni di riproduzione
La fotoriproduzione sostitutiva è ammessa nei limiti e con le cautele stabilite dall'art.25 della legge del 4 gennaio 1968,
n.15 dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 settembre 1974 e dal decreto del Ministro per i Beni
Culturali ed Ambientali del 29 marzo 1979. La fotoriproduzione di sicurezza, di completamento e di integrazione è
eseguita in conformità alla normatica tecnica disposta dalla circolare del Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali Ufficio centrale per i beni archivistici - di data 1 febbraio 1988 n.12.
La riproducibilità dei documenti è disciplinata dall'art. 7 della Deliberazione della Giunta provinciale n. 3692, comma
11 di cui si riportano i passaggi essenziali: "L'ente pubblico può rifiutare la fotoriproduzione (microfilmatura e
fotografia) dei documenti solo per comprovati motivi, quali, ad esempio, l'impossibilità di procedere alla stessa a causa
del cattivo stato di conservazione dei documenti. Lo stesso può richiedere che le riproduzioni fotografiche siano
eseguite con luce naturale. Nei procedimenti vanno comunque evitate quelle manovre che potrebbero compromettere
l'integrità dei singoli documenti o delle unità archivistiche che li contengono. Con le stesse cautele è ammesso l'uso
saltuario della fotocopiatrice."
Bibliografia
BRENTARI O., Guida del Trentino, Bologna, 1971, ristampa anastatica dell'edizione di Bassano del
Grappa, 1890-1902
CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961
Castelfondo e la sua storia, a cura Pro loco di Castelfondo, 1973, Trento
INAMA V., Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino dalle origini fino al secolo XVI, Trento, 1905
INAMA V., Il castello e la giurisdizione di Castelfondo nellaValla di Non, IN "Archivio Trentino", XV
(1900), pp. 142-164
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fondo
Comune di Castelfondo, 1394-1957 (con docc. fino al 1982)
bb. 181, regg. 148
Nota dell’archivista
Repertorio del Clementi (1837) e Clementi bis (1834).
L'archivio del comune di Brez, a cui Castelfondo era stato aggregato dal 1928 al 1946, è dotato di un inventario
compilato a cura del personale comunale in data 9 aprile 1931; questo descrive nn. 444 di atti o fascicoli e comprende
anche gli atti dell'ex comune di Castelfondo (e dell'altro ex comune aggregato, Cloz). L'elenco in questione non segue
alcun ordinamento cronologico o per materia, e molti numeri si riferiscono a singoli contratti del comune. Al n. 130
dell'elenco figura un Repertorio degli atti d'archivio dal 1502 al 1876. / Per una bibliografia completa si veda
l'introduzione al presente inventario.
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Ente
Comunità di Castelfondo
sec. XIV - [1810]
Luoghi
Castelfondo (TN)
Archivi prodotti
Subfondo Comunità e Comune di Castelfondo, 01/01/1394 - 31/12/1923
Fondo Documentazione dell'archivio della comunità di Castelfondo, 01/01/1474 - 31/12/1808
Storia
Castelfondo è paese antico, al fondo della valle di Non, come suggerisce il nome stesso. La "comunitas Castrifundi"
aveva mutuato la sua denominazione dal "castrum" romano "in fundum vallis positum", posto nel luogo del castello
attuale: colonia all'epoca della conquista della valle da parte dei romani, sono rimaste testimonianze di epoca imperiale
e poi barbarica, oltre al toponimo della frazione di Cologna.
L'antica comunità di Castelfondo comprendeva Raina, Dovena, Melango (nome medioevale di Castelfondo), e fino al
secolo XVI era retta da un gastaldo, da tre regolani (uno per ognuna delle frazioni) e da vari giurati.
Sede di pieve, la giurisdizione di Castelfondo comprendeva oltre a Castelfondo anche i vicini Senale, San Felice, Brez,
Don, Amblàr, Ruffré, Tavon: cinque anni su sei veniva esercitata la giustizia anche sulla vicina Contea di Arsio.
L'amministrazione della giustizia spettava in prima istanza al vicario - giudice civile e criminale - ed in seconda istanza
al capitano. Solo nel 1810, con l'annessione al Regno italico, venne abolito l'ufficio vicariale e capitaniale di
Castelfondo, aggregato alla Giudicatura di pace di Fondo; nel 1816 invece il governo austriaco ripristinò il Giudizio
distrettuale patrimoniale dei conti Thun di Castelfondo, cessato definitivamente nel 1822 ed incorporato al Giudizio
distrettuale di Fondo.
Il castello, tuttora simbolo del paese e di molta parte della sua storia, prese il nome dalla vicina comunità di
Castelfondo. Non molto si conosce dei primi abitatori del castello di Castelfondo. Un documento redatto nel 1172 a
Riva del Garda testimonia del fatto che il vescovo Alberto investì Enrico di Egna, figlio di Giovanni di Castelfondo, del
dosso di valle Giara ad Egna per costruire un castello: è la prima notizia dei Castelfondo, ma il castello esisteva già da
tempo, senza dubbio dal Mille. Estinti i de Castelfondo la rocca passò per via ereditaria alla famiglia da Cagnò, che nel
1265 la vendette per 1800 marche veronesi a Mainardo II conte del Tirolo, il quale prese il paese e vi costituì la
giurisdizione sulla zona circostante. Per diversi secoli i conti del Tirolo ne vennero investiti dal principe vescovo di
Trento. Il castello, ricostruito nel Trecento dai Rottenburg, rimaneggiato nel Quattrocento dai Fuchsberg, passò in
feudo ai fratelli Simone e Baldassare Thun, che nel 1471 lo ebbero in pegno e nel 1516 lo acquistarono dai conti del
Tirolo. Trovatasi a subire danno dai feroci combattimenti intorno al castello tra Enrico di Rottemburg e il duca Federico
tra il 1408 ed il 1410, la comunità di Castelfondo ottenne che la sede pievana potesse venire trasportata in paese.
Nella guerra rustica che agitò la valle ed il Trentino tutto nel 1525 il castello venne preso e incendiato, e nei secoli
successivi subì altri incendi e terremoti, sempre restando in mano alla famiglia Thun, la cui storia si intreccia a quella
del paese anaune in maniera stretta e continuativa fino a questo secolo.
14
Dal punto di vista istituzionale, il plurisecolare equilibrio fra subordinazione all'autorità centrale ed autonomia
amministrativa cessò con la secolarizzazione del principato vescovile di Trento, sancita dal trattato di Parigi del 26
dicembre 1802. Tale evento diede inizio ad un periodo di instabilità durante il quale diversi ordinamenti si susseguirono
ad un ritmo incalzante. Dopo l'effimera annessione al Tirolo austriaco tra il 1803 ed il 1805, con la pace di Presburgo
del 26 dicembre 1805 l'ex principato vescovile venne ceduto alla Baviera. Allo scopo di centralizzare la frammentata
amministrazione dell'ex principato, con ordinanza 21.11.1806 ne suddivise il territorio nei due circoli di Trento e
Rovereto, a cui facevano capo i giudizi distrettuali; il comune di Castelfondo dipendeva naturalmente da Trento. Il
governo bavarese inferse un duro colpo all'autonomia delle comunità rurali: l'ordinanza del Governo del Tirolo del 5
gennaio 1805 vietò la convocazione delle regole generali senza la preventiva autorizzazione, poi la legge 4.1.1807 abolì
la regolania maggiore e la regolania minore; le carte di regola tuttavia rimasero ancora strumento valido di autogoverno
locale.
Il decreto di Le Havre del 28.5.1810 sancì l'unione del Tirolo meridionale ai domini napoleonici: l'annessione del
Trentino al Regno d'Italia segnò una delle tappe fondamentali nella storia dei comuni del Trentino. Infatti il decreto
vicereale 23.8.1810 n. 194 estese al Dipartimento dell'Alto Adige l'ordinamento comunale napoleonico; il nuovo
sistema amministrativo sostituì completamente le istituzioni comunitarie fino ad allora in vigore ed accelerò
la
trasformazione delle antiche "universitates" in comuni moderni. L'amministrazione comunale venne demandata al
Consiglio comunale, organo consultivo e deliberante, e alla municipalità, organo esecutivo. Le comunità autonome
vennero drasticamente ridotte da 414 a 121: anche il comune di Castelfondo perse la sua secolare autonomia e, ridotto
al rango di frazione, fu accorpato al comune di Fondo.
Funzioni, occupazioni e attività
La comunità di Castelfondo ha origini antiche. Era compresa nella giurisdizione del castello di Castelfondo. A capo
della comunità c'era il "gastaldo" il cui ufficio aveva durata annuale (1). Accanto al gastaldo c'erano i "regolani",
anch'essi in carica un anno, rappresentanti delle ville che costituivano la comunità (Raina, Melango e Dovena). I
regolani assieme ad alcuni uomini detti "giurati" formavano il nucleo che doveva amministrare la comunità. Le norme
che la regolavano, riguardanti soprattutto l'uso dei boschi e dei pascoli comunali, la manutenzione delle strade, dei
confini, dei canali d'acqua erano raccolte nella Carta di Regola.
Sede di pieve, la giurisdizione di Castelfondo comprendeva oltre a Castelfondo anche i vicini Senale, San Felice, Brez,
Don, Amblàr, Ruffré, Tavon: cinque anni su sei veniva esercitata la giustizia anche sulla vicina Contea di Arsio.
L'amministrazione della giustizia spettava in prima istanza al vicario - giudice civile e criminale - ed in seconda istanza
al capitano. Solo nel 1810, con l'annessione al Regno italico, venne abolito l'ufficio vicariale e capitaniale di
Castelfondo, aggregato alla Giudicatura di pace di Fondo; nel 1816 invece il governo austriaco ripristinò il Giudizio
distrettuale patrimoniale dei conti Thun di Castelfondo, cessato definitivamente nel 1822 ed incorporato al Giudizio
distrettuale di Fondo.
Risulta difficile stabilire con precisione i momenti e i modi della formazione delle Regole dei villaggi trentini in quanto
la documentazione è scarsa. Le comunità rurali trentine, così come le conosciamo degli Statuti (o "Carte di regola") e
dai documenti, sarebbero sorte nei primi secoli dell'alto medioevo, quando - decaduto il potere dell'impero romano - le
popolazioni delle vallate, abbandonate a se stesse per la mancanza di una salda autorità centrale, sentirono l'esigenza di
organizzarsi autonomamente per la difesa, il mantenimento e l'utilizzo delle loro terre. Intorno al IX secolo il processo
di formazione dell'ente comunitario doveva essere ormai in una fase avanzata tanto che l'organizzazione feudale
introdotta dall'impero carolingio non riuscì a soffocare e a smantellare i diritti acquisiti dalle comunità sui beni
15
collettivi, boschi e pascoli, che anzi rimasero sempre di loro proprietà, costituendone la base economica fondamentale.
Dalla situazione di belligeranza del principato vescovile con i conti tirolesi dei secoli XIII-XVII le comunità trentine
trassero talvolta dei cospicui vantaggi, in termini di concessioni di privilegi e di esenzioni fiscali. Dopo i governi
provvisori dell'epoca napoleonica il governo bavarese inferse un duro colpo alla secolare autonomia delle comunità
rurali proibendo la convocazione delle regole generali, abolendo le regolanie maggiore e minore. Con la
secolarizzazione del principato, sancita dal trattato di Parigi del 26 dicembre 1802, l'equilibrio fra subordinazione
all'autorità centrale e autonomia amministrativa si infranse sotto il tentativo di centralizzare la frammentata
amministrazione dell'ex principato. Con decreto vicereale del 24 luglio 1810 venne sancita la divisione del
Dipartimento dell'Alto Adige in 5 distretti e la loro ulteriore suddivisione in 121 comuni e in 20 cantoni; infine con
decreto vicereale del 23 agosto dello stesso anno furono estesi al Dipartimento le leggi e i decreti riguardanti
l'amministrazione del Regno (2).
Fonti archivistiche e bibliografia
Bibliografia
INAMA V., Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino dalle origini fino al secolo XVI, Trento, 1905
Note
(1) Cfr. INAMA V., Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino dalle origini fino al secolo XVI, Trento, 1905, p.
299.
(2) Le presenti note sono tratte dalla scheda-soggetto redatta a cura del Servizio beni librari e archivistici della
Provincia autonoma di Trento, alla quale si rimanda per ulteriori approfondimenti e per la bibliografia.
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Ente
Comune di Castelfondo
1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 12
Archivi prodotti
Subfondo Comunità e Comune di Castelfondo, 01/01/1394 - 31/12/1923
Storia
L'editto del 1° marzo 1814, concernente la provvisoria organizzazione delle autorità politiche e lo stabilimento delle
massime fondamentali per l'amministrazione interinale del Tirolo italiano ed illirico, confermò per il momento
l'organizzazione comunale definita sotto il Regno italico.
Il crollo dell'Impero napoleonico portò all'annessione del Trentino all'Austria nel luglio del 1814. La risoluzione
sovrana del 7 aprile 1815 restaurò dunque il dominio austriaco sul Trentino: il 1° maggio 1815 il dipartimento dell'Alto
Adige divenne parte dell'Austria e l'annessione venne ratificata il 9 giugno 1815 nell'atto finale del Congresso di
Vienna. Nel marzo del 1816 il Trentino venne accorpato alla Contea del Tirolo, mentre nell'aprile del 1818 tornò a far
parte della Confederazione germanica.
Il trapasso dalle istituzioni italiche a quelle austriache, con le relative conseguenze sulla documentazione degli archivi
comunali, avvenne per gradi. Infatti nel circolo di Trento, a cui apparteneva Castelfondo, l'ordinamento comunale
italico rimase in vigore fino al 31 dicembre 1817, mentre dal 1° gennaio 1818 fu introdotto quello austriaco, in
applicazione della circolare 4 novembre 1817 n. 11135 del Capitanato circolare di Trento. Nel circolo di Rovereto le
istituzioni comunali italiche cessarono il 31 dicembre 1820 e col 1° gennaio 1821 entrò in vigore il nuovo ordinamento
comunale austriaco. Il 26 ottobre 1819 era stato infatti emanato il regolamento comunale per il Tirolo e il Voralberg. Si
trattava di un'organizzazione comunale del tutto nuova che sostituiva il sistema comunale italico. In applicazione delle
nuove normative i comuni furono ripartiti in centri urbani maggiori, città minori, comuni rurali come Castelfondo.
Ciascun comune di campagna doveva eleggere a suffragio indiretto un capo comune che sovrintendesse
all'amministrazione comunale, due deputati, un cassiere comunale e un esattore.
Vennero inoltre ricostituiti i comuni cessati in seguito alla concentrazione effettuata dal Regno d'Italia napoleonico; così
anche Castelfondo ritornò ad essere comune autonomo.
Il 17 marzo 1849, sull'onda delle rivoluzioni borghesi, fu promulgata una legge comunale provvisoria, che sancì la
delega di competenze statali ai comuni e l'istituzione di due organi elettivi, la Rappresentanza comunale con funzioni
deliberative e di sorveglianza, e, in seno alla Rappresentanza, la Deputazione comunale, con funzioni esecutive. Tale
legge prevedeva tra l'altro la possibilità che più comuni si aggregassero formandone uno solo, per ridurre le spese di
gestione e razionalizzare l'amministrazione. Il regolamento comunale 9.1.1866 per la Contea principesca del Tirolo
confermò sostanzialmente la legge del 1849, specificando che le competenze di carattere statale erano delegate al
comune e non più al capocomune.
Con legge 26.9.1920 n. 1322 veniva convertito in legge il R.D. 6.10.1919 n. 1804 riguardante l'approvazione del trattato
di pace tra l'Italia e l'Austria concluso a San Germano il 10.9.1919, per cui la Venezia tridentina veniva annessa al
Regno d'Italia e si autorizzava il governo a pubblicare nei territori annessi lo Statuto e successivamente le altre leggi.
Il R.D. dell'11.1.1923, n. 9, estese anche alle nuove provincie le leggi ed il regolamento comunale italiano.
17
La politica accentratrice del regime fascista operò l'accorpamento dei piccoli comuni: fu così che, con R.D. 8.11.1928 n.
2715, il comune di Castelfondo venne aggregato, insieme a Cloz, a quello di Brez; fu ricostituito in comune autonomo
con D.L.C.P.S. 22.11.1946, n. 506.
18
subfondo 1
Comunità e Comune di Castelfondo, 1394-1923
bb. 53, regg. 19
Soggetti produttori
Comunità di Castelfondo, sec. XIV - [1810]
Comune di Castelfondo, 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 12
Contenuto
La documentazione facente parte di questa sezione dell'archivio comunale comprende la comunità di antico regime e il
comune preunitario, ovvero fino al 1923, con qualche pratica che prosegue fino al 1925.
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serie 1.1
Pergamene ed atti ordinati da G.B. Clementi, 1394-1837
b. 1
Contenuto
La serie comprende gli atti riordinati da Giovanni Battista Clementi da Castelfondo nella prima metà del secolo XIX. Il
fondo comprende documenti pergamenacei e cartacei, redatti in latino, italiano e tedesco.
Parecchi documenti riportati nel repertorio sono andati perduti.
Inama curò il regesto delle pergamene nel 1904.
Per ciascuna pergamena sono stati segnalati:
- la numerazione data da Clementi;
- il titolo mirante ad individuare l'azione giuridica;
- la data cronica e topica;
- il titolo dato da Clementi;
- il regesto (1);
- il notaio rogante, specificandone quando possibile il patronimico e la provenienza e indicando con la sigla ST la
presenza del signum tabellionatus;
- se originale [A] o copia autentica [B];
- la natura del supporto e sue dimensioni: sono state date le misure in millimetri, prima l'altezza e poi la larghezza;
- la presenza di eventuali danni;
- gli attergati: si è segnalata la presenza di annotazioni sul verso, distinguendo fra note di contenuto (data e oggetto) e
note archivistiche;
- la presenza di sigilli (pendenti o aderenti) con le sigle SP o SI e SP D o SI D (se il sigillo è andato perso);
- la lingua quando diversa dall'italiano;
- indicazione di eventuali regesti (autore e riferimento bibliografico).
Bibliografia
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in
"Archivio trentino", anno XIX, (1904)
Note
(1) I regesti delle pergamene sono stati redatti dalla dott.ssa Roberta Giovanna Arcaini su incarico della Provincia
autonoma di Trento.
1
"Protocolo de' documenti antichi del comune di Castelfondo cominciando col 1300 al 1830 non esistendone di più
20
antichi compilato dal dr. Giobatta Clementi di Castelfondo 1837" (tit. int.) (1)
1837
Repertorio degli atti conservati presso l'archivio del comune di Castelfondo, dal 1345 al 1827, numerati da n.1 a n. 346.
Il registro riporta in colonne nell'ordine: numero progressivo dei documenti, anno, mese, giorno, oggetto, con indicazione della
natura del supporto, lingua di redazione, descrizione dell'oggetto, locale e fascicolo (mai compilato). Il repertorio riporta gli atti in
ordine cronologico, distinguendo il materiale pergamenaceo solo in sede di descrizione dell'oggetto.
Registro, legatura in carta, pp. 1-56 (bianche cc. 2), con indice per oggetto alla p. 56
Segnature precedenti: n° 1786; n° 58
Note
(1) "Protocollo di tutti i documenti antichi di q(ue)sto comune C(astel)fondo D.r Clementi".
Il protocollo, redatto dal dottor Giobatta Clementi di Castelfondo nel 1837, riporta gli estremi degli atti dal 1345 al 1830 presenti
all'epoca della redazione presso l'archivio comunale di Castelfondo. Alla sinistra dei numeri progressivi che contraddistinguono gli
atti stanno talvolta delle piccole crocette e puntini; accanto a questi o sulla medesima riga ci sono poi anche segni a matita color
grafite e color rosa. I tre diversi segni sono stati apposti in tre tempi successivi da tre diverse persone. Il primo intervento, con molta
probabilità databile alla seconda metà del secolo XIX (naturalmente dopo Clementi e senza dubbio prima del 1900-1901, epoca in cui
Inama visionerà l'archivio e troverà già poco rispetto all'elenco), segna gli atti trovati ancora in archivio all'epoca e riporta talvolta
alcune correzioni o specificazioni rispetto ai dati del Clementi; presumibilmente chi intervenne in questa fase collocò gli atti presenti
nelle copertine gialle tuttora conservate insieme alle pergamene conservate. Le due successive annotazioni testimoniano la presenza
dei documenti contrassegnati in differenti periodi, con tutta probabilità coincidenti coi due interventi operati sull'archivio nel corso
del secondo Novecento.
Si noti come nel corso del tempo i documenti scompaiano o vengano rinvenuti successivamente alla presunta scomparsa; alcuni
documenti non rintracciati da Inama o da altri degli intervenuti sono poi successivamente rinvenuti o viceversa. Segni delle stesse
mani sono sulle copertine dismesse. / Inama, Vigilio, Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di
Castelfondo, in "Archivio trentino", Biblioteca e museo comunali di Trento, anno XIX, 1904
2
Pergamene ed atti
1394-1821
Mancano:
- n. 1, 1345 settembre 12;
- n. 3, 1401;
- n. 4, 1401 maggio 3;
- n. 5, 1402 ca.;
- n. 6, 1402 giugno 17;
- n. 7, 1404;
- n. 8, 1404;
- n. 9, 1404;
- n. 12, 1415,1421;
- n. 13, 1420-1440;
- n. 16, 1449 settembre 7;
- n. 17, 1449 settembre 7;
- n. 18, 1450 ca.;
- n. 19, 1452 settembre 14;
- n. 20, 1452 ottobre 8;
- n. 21, 1453 aprile 10;
21
- n. 23, 1453 giugno 29;
- n. 24, 1453 giugno 29;
- n. 25, 1455 ca.;
- n. 26, 1455 settembre 18;
- n. 27, 1462;
- n. 28, 1463 giugno 30;
- n. 29, 1464;
- n. 30, 1465;
- n. 32, 1465 agosto;
- n. 33, 1465 ca.;
- n. 34, 1468 agosto 26;
- n. 35, 1468 ottobre 3;
- n. 36, 1468;
- n. 37, 1473 giugno 23;
- n. 38, 1473;
- n. 39, 1473 ottobre 31;
- n. 40, 1473;
- n. 41, 1474-1479;
- n. 42, 1474;
- n. 43, 1475 giugno 10;
- n. 46, 1490;
- n. 47, 1490 ca.;
- n. 48, 1491 luglio;
- n. 49, 1493;
- n. 50, 1496;
- n. 51, 1496 ca.;
- n. 52, 1500 ca.;
- n. 54, 1502 giugno 17;
- n. 55, 1503 aprile 6;
- n. 57, 1504;
- n. 58, 1504 ottobre 7;
- n. 59, 1506 ca.;
- n. 61, 1509;
- n. 62, 1510 maggio 16;
- n. 63, 1512 marzo 1;
- n. 64, 1513 dicembre 4, pergamena latina;
- n. 65, 1514 maggio 4;
- n. 67, 1515 aprile;
- n. 68, 1515;
- n. 69, 1515 dicembre 2;
- n. 70, 1515-1530;
- n. 71, 1515 ottobre 2;
- n. 72, 1516 giugno 10;
- n. 73, 1518 settembre 27, pergamena latina;
- n. 74, 1519 maggio 8, pergamena latina;
- n. 77, 1527 novembre 10, pergamena latina;
22
- n. 78, 1529 aprile 22;
- n. 80, 1529 luglio 8;
- n. 81, 1530 ca.;
- n. 83, 1535;
- n. 85, 1535 giugno 4;
- n. 92, 1541 aprile 20;
- n. 94, 1542 maggio 12;
- n. 97, 1544 luglio 9, pergamena latina;
- n. 98, 1544 luglio 27;
- n. 99, 1544 luglio 14;
- n. 100, 1544;
- n. 103, 1546 maggio 26;
- n. 107, 1551 settembre 8;
- n. 109, 1553;
- n. 110, 1553;
- n. 111, 1553 luglio 23;
- n. 112, 1553 agosto 22;
- n. 113, 1553 settembre 6;
- n. 114, 1553 settembre 7;
- n. 115, 1553 settembre 9;
- n. 116, 1553 settembre 17;
- n. 117, 1553 settembre 8;
- n. 118, 1553 settembre 29;
- n. 119, 1553 ottobre 8;
- n. 120, 1553 ottobre 12;
- n. 121, 1553 ottobre 25;
- n. 122, 1553 novembre;
- n. 123, 1553;
- n. 125, 1554;
- n. 126, 1554;
- n. 127, 1554;
- n. 128, 1554 luglio 11;
- n. 128 (sic), 1554 luglio 14;
- n. 129, 1554 luglio 14;
- n. 130, 1554 luglio 22;
- n. 131, 1554 agosto;
- n. 132, 1554 agosto 11;
- n. 133, 1554 settembre 24;
- n. 134, 1554 ottobre 26;
- n. 135, 1554 ottobre 27;
- n. 139, 1556 giugno 9, pergamena latina;
- n. 140, 1556 giugno 9, pergamena latina e parte tedesca;
- n. 141, 1556 luglio 16;
- n. 142, 1557;
- n. 144, 1557 novembre 14;
- n. 153, 1574 maggio 4;
23
- n. 154, 1578 giugno 8;
- n. 157, 1580;
- n. 159, 1583 luglio 3;
- n. 160, 1584;
- n. 162, 1586 gennaio 21;
- n. 164, 1589 ca.;
- n. 165, 1592 maggio 19;
- n. 166, 1592 dicembre;
- n. 167, 1593 agosto 5;
- n. 168, 1594 aprile 19;
- n. 169, 1595 maggio 30;
- n. 170, 1596 gennaio 4;
- n. 171, 1596 febbraio 9;
- n. 172, 1596 marzo [9];
- n. 173, 1596 luglio 12;
- n. 174, 1597 luglio 30;
- n. 175, 1597 ottobre 10;
- n. 176, 1599 aprile 4;
- n. 177, 1600 ca.;
- n. 178, 1601;
- n. 179, 1602;
- n. 181, 1603 dicembre 27;
- n. 182, 1609 luglio 30;
- n. 185, 1609-1634;
- n. 188, 1621 agosto 11;
- n. 190, 1628 luglio 25;
- n. 191, 1628 novembre 8;
- n. 193, 1637 dicembre 4;
- n. 194, 1639/1640;
- n. 195, 1641 gennaio 27;
- n. 197, 1644 gennaio 10;
- n. 198, 1649 giugno 20;
- n. 199, 1651 maggio 15;
- n. 200, 1651;
- n. 202, 1654 luglio 8;
- n. 203, 1654 dicembre 17;
- n. 204, 1656 novembre 26;
- n. 205, 1659;
- n. 206, 1660 dicembre 6;
- n. 207, 1661 ca.;
- n. 208, 1663 novembre 3;
- n. 209, 1664 febbraio 22;
- n. 210, 1673 gennaio 25;
- n. 211, 1673;
- n. 212, 1675 aprile 12;
- n. 213, 1680 dicembre 31;
24
- n. 214, 1701;
- n. 215, 1705 agosto 11;
- n. 216, 1706;
- n. 217, 1707-17[1]7;
- n. 218, 1711;
- n. 219, 1712 aprile 20;
- n. 220, 1712;
- n. 221, 1717 maggio 19;
- n. 222, 1726 aprile 14;
- n. 223, 1726 giugno 30;
- n. 224, 1729 ottobre 7;
- n. 225, 1733 novembre 8;
- n. 226,1736 febbraio 8;
- n. 227, 1737 ottobre;
- n. 228, 1736 [...] febbraio;
- n. 229, 1738 maggio 29;
- n. 230, 1738 settembre 31;
- n. 231, 1738 ottobre 24;
- n. 232, 1739 maggio 11;
- n. 233, 1744 settembre 13;
- n. 234, 1746 aprile 21;
- n. 235, 1748;
- n. 236, 1747, 1749-1750;
- n. 237, 1748 agosto 6;
- n. 238, 1752 marzo 23;
- n. 239, 1753;
- n. 240, 1759 agosto 8;
- n. 241, 1760 settembre 5;
- n. 242, 1761 aprile 19;
- n. 243, 1766 febbraio 15;
- n. 244, 1767 maggio 2;
- n. 245, 1769 febbraio 7;
- n. 246, 1769 gennaio 20;
- n. 247, 1769 giugno 4;
- n. 248, 1770 gennaio 11;
- n. 249, 1771 marzo 24;
- n. 250, 1772 gennaio 14;
- n. 251, 1772 novembre 6;
- n. 252, 1773-1807;
- n. 253, 1774 aprile 29;
- n. 254, 1774 aprile 29;
- n. 255, 1774 luglio 6;
- n. 256, 1774 ottobre 15;
- n. 257, 1774;
- n. 259, 1775 ca;
- n. 260, 1775 maggio 27;
25
- n. 262, 1776 marzo 9;
- n. 263, 1776 marzo 15;
- n. 264, 1776 maggio 9;
- n. 265, 1776 luglio 23;
- n. 266, 1777 settembre 4;
- n. 267, 1777 dicembre 10;
- 278-283, mancano;
- 285-291, mancano;
- 293-317, mancano;
- 319-334, mancano;
- 337-338, mancano;
- 340-341, mancano.
Fascicolo
2
Causa
1394 aprile 15-24, Castello di Castelfondo
Clementi n. 2 "Relativa ai confini con Senale Tret, Santa Lucia Fondo e Brez"
Enrico di Rottemburg, capitano all'Adige, raccoglie le testimonianze riguardo la causa fra la comunità e pieve di Castelfondo e
la comunità e pieve di Fondo per certi pascoli e boschi ai confini con Senale, Tret, S. Lucia e Brez.
Notaio: Ulrico da Appiano (ST) redattore; Mattia fu "ser" Pasquale da Raina (ST); Nicolò fu "dominus" Conci da Tassullo (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 633x500(480), a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia
CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, p. 154
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 234-235
10
Sentenza
1404 settembre 27, Castello di Castelfondo
Clementi n.10 "Sentenza tra i masi Morari e Pizuedi per le fazioni e colette da pagarsi con C. Fondo"
Penzlio di Ostrico, capitano generale nella giurisdzione di Castelfondo, e Tringlerio, vicario della stessa giurisdizione,
emettono sentenza in una causa fra i masi Morari (Negroni) e Pizeudi per le fazioni e le collette da pagarsi con Castelfondo.
Notaio: Antonio del fu "ser" Enrico "de Rubinariis"da Fondo (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 610x200(170), a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino",
anno XIX, (1904), p. 235
CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, p. 154
11
26
Sentenza arbitrale
1413 maggio 8, Fondo
Clementi n. 11 "Confini e terminazioni con Senale, Tret, Fondo, e Brez rinovata con nuova terminazione del 22 Mag[gio]
1625"
Gli arbitri nominati dalle parti emettono sentenza nella causa fra la comunità di Castelfondo e quella di Fondo per i confini fra
esse. (1)
Notaio: Giacomo del fu "dominus" Pietro da Denno (ST)
Originale [A], atto notarile
Documento singolo, pergamena, mm 470x410, a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia
CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, p. 154
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 236
Note
(1) In allegato traduzione in italiano "Copia e traduzione abbastanza mal fatta del Doc. 8 maggio 1413 (Cl. N. 11)", reg., sec.
XVIII-XIX.
14
Compravendita
1422 settembre 20, Melango
Clementi n. 14 "Vendita del comue di C.Fondo al comune di Cloz del monte Pislon ora la vecla ed altro pas[c]olo in Sous e
terminazione relativa"
Il comune di Castelfondo vende al comune di Cloz al prezzo di 61 ducati un bosco in località "Pislaòn" e un pascolo nel luogo
detto "Souz" e vengono fissati i cippi confinari.
Notaio: Andrea del fu "ser" Nicolò Semblanti da Pavillo
Copia autentica [B] del secolo XVI prima metà di Cristoforo De Manincor da Casez (ST), atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 535x295(290), a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia
CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, p. 154
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 236
15
Statuti e ordinamenti per i carreggi
1432 settembre 8, Melango
Clementi n. 15 "Del 1432 per careggi al castélo e condotta di fieno da Sous al Castello"
La Regola generale della comunità delle ville di Melango, Raina e Dovena fissa degli statuti e ordinamenti circa le modalità
dell'effettuazione dei carreggi del fieno da Sous al castello di Castelfondo.
Notaio: Giovanni del fu "ser" Nicolò da Mortaso (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 508x180(57)
, a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia
CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, p. 154
27
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 236
22
Deposizioni testimoniali
1453 giugno 29, sul monte Luco
Clementi n. 22 "Relativa a deposizioni per monte Luch e Morona contro Ulten..."
Alcuni testimoni depongono nella causa fra gli uomini o "mansatores"di Morona della val d'Ultimo e gli uomini della pieve di
Castelfondo per pascoli sul monte Luco e sul monte Morona.
Notaio: Antonio del fu Bertoldo da Brez
Copia autentica [B] del secolo XV seconda metà, atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 527x290, a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia
CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, p. 154
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 237
31
Conferma di sentenza
1465 marzo 22, Bolzano
Clementi n. 31"Relativa al obligo di segare restrellare secare e condure il fieno ed altri cariaggi al Castello".
Sigismondo, duca d'Austria e conte del Tirolo, conferma una lettera del cugino Ernesto, arciduca d'Austria, datata 1415 ottobre
10, Merano, relativa ad una sentenza sui carreggi di legna al castello.
Originale [A], atto notarile, tedesco
Documento singolo, pergamena, mm 286x396, a tergo note di contenuto e archivistiche, SP in cera
44
Sentenza arbitrale
1488 giugno 23, su un dosso presso Castelfondo
Clementi n. 44 "Relativa alle steure, stipendiari collette ed altre contribuzioni, e divisione de collomelli della giurisdizione in
duplo".
Gli arbitri eletti dalle parti emettono sentenza relativa ad una lite fra le comunità di Arsio, le comunità di Tavon, Don, Melario,
Ruffré e Senale e le ville di Melango, Raina e Dovena per il pagamento degli "stipendiari" nella giurisdizione.
Notaio: Nicolò del fu "ser" Antonio Inama da Dermulo (ST)
Originale [A] come n. 44bis, atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 487x250, a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio trentino",
anno XIX, (1904), p. 237
CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, p. 154
44 bis
Sentenza arbitrale
1488 giugno 23, su un dosso presso Castelfondo
28
Clementi n. 44 [bis] "Relativa alle Steure, stipendiarii, collete ed altre contribuzioni, e divisione de colomeli della giurisdizione
in dupplo".
Gli arbitri eletti dalle parti emettono sentenza relativa ad una lite fra le comunità di Arsio, le
comunità di Tavon, Don, Melario, Ruffré e Senale e le ville di Melango, Raina e Dovena per il pagamento degli "stipendiari"
nella giurisdizione.
Notaio: Nicolò del fu "ser" Antonio Inama da Dermulo (ST)
Originale [A] come n. 44, atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 518x250 (230), a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, p. 154-155
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 237-328
45
Locazione
1489 luglio 25, Castello di Castelfondo
Clementi n. 45 "Locazione malga Castrin e confini della stessa".
I rappresentanti della comunità di Castelfondo danno in locazione per cinque anni al prezzo di 16 lire di denari di Merano la
malga Castrin a Paolo, capitano di tutta la valle d'Ultimo ed ai suoi eredi.
Notaio: Bartolomeo fu "ser" Francesco notaio da Brez
Copia autentica [B] del secolo XV seconda metà, atto notarile
Documento singolo, pergamena, mm 516x180 (168), a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, p. 155
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 238
53
Determinazione di confini
1500
Clementi n. 53 "Confini della Giurisdizione di C[astel]fondo".
Si conserva solo la carta che la conteneva, datata 1837 novembre 6, e che riporta la segnatura del repertorio Clementi e
l'oggetto.
Documento singolo, c. 1
56
Compromesso
1504 ottobre 29, Castello di Castelfondo
Clementi n. 56 "Compromesso relativo al pascolo di Senale con Castelfondo".
I rappresentanti della comunità di Castelfondo e dei "mansatores" di Senale nominano degli arbitri per definire una questione
relativa al diritto di pascolo.
Notaio: Nicolò fu "ser" Antonio Inama da Dermulo (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 440x335, a tergo note di contenuto e archivistiche
29
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, p. 155
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 238
60
Sentenza
1509 febbraio 1, Bolzano
Clementi n. 60 "Relativa alla legna del Castello e al prato Sous e conferma de privilegi e diritto consuetudinario del Comune di
C(astel)fondo di Massimiliano Imperatore".
L'imperatore Massimiliano I, duca d'Austria <e conte del Tirolo>, conferma una lettera del cugino Ernesto, arciduca d'Austria,
già ripresa in una sentenza del predecessore Sigismondo datata 1465 marzo 22, Bolzano, relativa all'obbligo della raccolta e al
trasporto di legname al castello di Castelfondo, ai privilegi e alle libertà consetudinarie.
Originale [A], atto notarile, tedesco
Documento singolo, pergamena, mm 310x454, a tergo note di contenuto e archivistiche, SP in cera
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 238-329
66
Nomina e sentenza
1514 novembre 13 - 1523 dicembre 11, Melango
Clementi n. 66 "Relativa al pastore delle vacche".
- 1514 novembre 13, Melango. La regola generale della comunità di Castelfondo nomina un pastore delle vacche per le ville di
Melango e di Raina.
- 1523 dicembre 11, Melango. Nicolò Inama di Fondo, vicario nella giurisdizione di Castelfondo, condanna Stefano Negro da
Vall, in riferimento alla soprascritta regola.
Notaio: Cristoforo De Manincor da Casez (ST)
Copia autentica [B] del secolo XVI prima metà, atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 408x166 (145), a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 329
75
Compravendita
1521 ottobre 10, Melango
Clementi n. 75 "Relativa alla fatta dal Comune di un prato nella Regola".
Andrea (1) e Guglielmo Bregantini, entrambi da Denno, vendono alla comunità di Castelfondo un prato in località "a le
Calchere", al prezzo di 50 ragnesi di Merano.
Notaio: Sebastiano del fu Giovanni Genetti di Castelfondo (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 353x230, a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
30
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 239
Note
(1) La pergamena presenta una lacerazione nel punto dove fu scritto il cognome
76
Locazione
1526 ottobre 28, Castelfondo
Clementi n. 76 "Locazione della malga Castrin".
I vicini della pieve di Castelfondo danno in locazione ad alcuni uomini di Lana la malga Castrin, al prezzo di 100 ragnesi.
Notaio: Simone del fu "ser" Leonardo da Tavon (ST)
Originale [A], atto notarile
Documento singolo, pergamena, mm 459x129 (123), a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 239
79
Pegno
1529 aprile 29, Castelfondo
Clementi n. 79 "Castrin inpegnato ad alcuni di Lana".
Bartolomeo, gastaldo di Castelfondo, e Lorenzo Marget, regolano di Castelfondo, con l'approvazione del nobile Bernardino
Thun, signore della giurisdizione di Castelfondo, danno in pegno quinquennale il monte Castrin a Leonardo Goldegger, Pietro
Forsthhofer, Ulrico Wirt e a Cristiano Hofer, tutti di Lana, al prezzo di 60 ragnesi.
Originale [A], tedesco
Documento singolo, pergamena, mm 350x530, a tergo note di contenuto e archivistiche, SP in cera
82
Locazione
1534 luglio 17, Melango
Clementi n. 82 "[...] del pascolo sopra le Paluselle, e Palù Ardonda e termini assegnati con Brez del 1534 17 luglio".
Iorio Genetti da Melango, gastaldo di Castelfondo, dà in locazione temporanea, al prezzo annuo di 10 lire, ad Antonio
Menghini da Traversara e ai suoi vicini un pascolo situato "sora Paluselle" e "sora la Palù Ardonda", indicandone i cippi
confinari.
Notaio: Simone del fu "ser" Leonardo da Tavon (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, pergamena, mm 364x140, a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 240
86
Compravendita
1537 settembre 2, Melango
31
Clementi n. 86 "Relativa alla compra fatta dal Comune di prà Lovai nei Gambolai monte di Castelfondo".
Nicolò fu Giorgio da Raina vende alla comunità della pieve di Castelfondo un prato in località "a Prà Lovai" sul monte di
Castelfondo, al prezzo di ragnesi 9 e di grossi 6 di Merano.
Notaio: Nicolò "Laytus" del fu Delaito da Melango (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 283x220, a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 240
87
Accordo
1538 gennaio 24, Melango
Clementi n. 87 "Giustamento del 1538 per quei di Senale per legna e dasa fatt[a] di qua della Novella [...] a destra del fiume".
La comunità di Castelfondo e Corrado di Senale stringono un accordo per legna e frasche fatte a destra del torrente Novella.
Notaio: Simone del fu "ser" Leonardo da Tavon (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 326x115, a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 240
88
Locazione
1538 febbraio 17, Castello di Castelfondo
Clementi n. 88 "Relativa ad una locazione di bosco".
I regolani della comunità di Castelfondo danno la licenza a Paolo Puler da Senale di fare legna nella località detta "zo in cau
Anthermogna" presso il fiume Novella.
Notaio: Nicolò del fu Giovanni De Notari da Fondo (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 343x 170(147), a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 240-241
89
Locazione
1538 febbraio 17, Castello di Castelfondo
Clementi n. 89 "Locazione a quei Senale e di un pezzo di bosco in fondo a Natermonia di là dalla Novella".
I regolani della comunità di Castelfondo danno la licenza a Paolo Puler da Senale per fare legna nella località detta "zo in cau
Anthermogna" presso il fiume Novella.
Notaio: Nicolò del fu Giovanni De Notari da Fondo (ST)
Copia autentica [B], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 270x142, a tergo note di contenuto e archivistiche
32
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 241
90
Sentenza
1538 febbraio 28, Castelfondo
Clementi n. 90 "relativa al diritto di bosco preteso dai masi Negroni di Senale di quà della Novella".
Bernardino Thun, capitano di Castelfondo, emette sentenza attribuendo a quelli di Castelfondo un bosco preteso invece dai
"mansatores de Negrariis" di Senale.
Notaio: Simone del fu "ser" Leonardo da Tavon (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 355x115, a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 241
91
Locazione
1540 febbraio 1, Fondo
Clementi n. 91 "Locazione della malga Prardont a quei di Termeno".
I rappresentanti della comunità di Castelfondo danno in locazione per otto anni a quella di Termeno una malga detta "al Pra
Redont" nel luogo detto "sun lugk" e una zona detta "el Gardon", al prezzo complessivo di 120 ragnesi.
Notaio: Sebastiano Genetti Onz da Castelfondo (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 568x268, a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 241
93
Restituzione beni pignorati
1542 gennaio 21, Melango
Clementi n. 93 "Relativa ad un pignoramento contro un di Senale della parochia di Castelfondo per aver boschegiato di quà
della Novella".
Valentino Janes, gastaldo di Castelfondo, restituisce a Lorenzo Gassar di Senale i beni pignoratigli per aver fatto legna e
frasche al di qua della Novella.
Notaio: "presbiter" Matteo Avancini da Brez (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 320x180, a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 241-242
33
95
Locazione
1543 settembre 2, Fondo
Clementi n. 95 "Locazione del 1543 d'un tratto di Selva in Castin vicino al Lugar per far dove per profossi e termini".
I rappresentanti della comunità di Castelfondo danno in locazione per cinque anni a Simone Cosner da Fondo una selva di larici
per fare doghe in località "Comestino" al prezzo di 9 lire di Merano.
Notaio: Delaito de fu "ser" Giovanni Zambai da Fondo (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm.313(245)x185(95), a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 242
96
Sentenza arbitrale
1544 luglio 9, Castelfondo
Clementi n. 96 "Terminazioni fra C[astel]fondo e Brez cominciando alla Novella Forcola inverso Salobi del 1543 9 luglio".
Gli arbitri emettono sentenza nella causa vertente fra la comunità di Castelfondo e la comunità della pieve di Brez, riguardo ai
confini della Novella alla Forcola, verso Salobbi; designano e fanno mettere i cippi confinari.
Notaio: Gregorio del fu Pietro Rollandini da Dambel (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 856(690)x327(245), a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 242
101
Locazione
1546 gennaio 27, Castelfondo
Clementi n. 101 "Locazione perpetua della malga e monte Morona fatta nel 1546 dalla Comune di C[astel]fondo a Martino
Basser vicario d'Ultem e a Baldessare am Roam e consorti per 10 libre di denari da pagarsi annualmente in perpetuo".
La comunità di Castelfondo dà in locazione perpetua a Martino Basser vicario d'Ultimo, a Baldassarre am Roam e consorti la
malga e il monte Morona, al prezzo annuo di 10 lire.
Notaio: Delaito de fu "ser" Giovanni Zambai da Fondo (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 470x148(135), a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 243
102
Locazione
1546 febbraio 10, Termeno
Clementi n. 102 "Locazione della malga Prardond al Comune di Termen".
34
I rappresentanti della comunità di Castelfondo danno in locazione per dieci anni a partire dal 1548 al sindaco di Termeno a
nome di tutta la comunità una malga detta "Pra Rodont" al prezzo complessivo di 210 ragnesi.
Notaio: Sebastiano Genetti Onz da Castelfondo (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 530x310, a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 243
104
Sentenza
1548 aprile 16, Castel Castelfondo
Clementi n. 104 "Sentenza contro Salomone di C[astel]fondo il quale si era appropriato di un pezzo di terreno presso la sua
casa all Rabbiola a danno del Comune".
Massimiliano Thun, signore di Castelfondo, emette sentenza contro Salomone da Fondo, abitante in Castelfondo, il quale si era
appropriato di un pezzo di terreno vicino alla sua casa presso il torrente Rabiola, a danno della comunità.
Notaio: Bonaventura di Casez.
Copia autentica [B] del secolo XVI seconda metà, di Cristoforo De Manincor da Casez (ST), atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 260x158, a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 243
105
Locazione
1549 giugno 23, Melango
Clementi n. 105 "Locazione della Prieda dal Gal e selva annessa del 1549".
Antonio Janes di Raina, gastaldo della comunità di Castelfondo, dà in locazione per un anno alla comunità di Arsio un pascolo
posto nel luogo detto "sora la preda del Gal", sui monti di Castelfondo, al prezzo di 18 lire.
Notaio: Sebastiano Genetti da Melango (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 228x165(155), a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 244
106
Locazione
1551 aprile 15, Melango
Clementi n. 106 "Locazione del pascolo a Zmon valle e Cieura fino al fosso Malmorara al maso Jachlhoff di Senale".
Antonio Marchetti da Melango, gastaldo della comunità di Castelfondo, concede il permesso a Giorgio Kessler da Senale di
pascolare sulle terrre della comunità di Castelfondo sino all'8 maggio e gli dà in locazione il pascolo posto fra "Zmon", il luogo
detto "in Ceura e alle Volte" e il fosso "de Malmorara" al prezzo di 1 lira da pagarsi alla chiesa di S. Nicolò di Castelfondo.
Notaio: Cristoforo De Manincor da Casez (ST)
35
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 331x147(141), a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 244
108
Locazione
1552 agosto 25, Castello di Castelfondo
Clementi n. 108 "Locazione della malga Castrin e Confini della stessa".
I rappresentanti della comunità di Castelfondo danno in locazione al prezzo di 25 fiorini per 9 anni a Ulrico Koffler di Lana e ai
suoi consorti la malga Castrin, definendone i confini.
Notaio: Cristoforo De Manincor da Casez (ST)
Originale [A], atto notarile, tedesco
Documento singolo, pergamena, mm 515x200(190), due pergamene cucite assieme, a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 244
124
Determinazione di confini
1553 dicembre 19, Castello di Castelfondo
Clementi n. 124 "Relativa alla terminazione de' Comuni contro i privati Castelfondo".
SigismondoThun, signore di Castelfondo, con Pietro Inama suo vicario, elegge quattro uomini della pieve di Castelfondo
incaricandoli di dividere e distinguere i beni comuni dagli allodi e viceversa e di piantare i cippi confinari.
Notaio: Cristoforo De Manincor da Casez (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 320(315)x164(150), a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 244-245
136
Procura
1554 novembre 28, Castelfondo
Clementi n. 136 "Mandato di procura del Comune di C[astel]fondo nella persona del signor Sebastiano Geneti contro i fratelli
Helbmstorff".
La regola di Castelfondo nomina procuratore Sebastiano Genetti per una causa contro i fratelli Giorgio e Baldassarre
Helbmstorff.
Notaio: Cristoforo De Manincor da Casez (ST)
Originale [A], atto notarile, tedesco
Documento singolo, pergamena, mm 240x465, a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
36
trentino", anno XIX, (1904), p. 245
137
Locazione
1551 novembre 22, 1955 maggio 1, 1558 marzo 5, Melango
Clementi n. 137 "Locazione del pascolo ai masi Negroni di qua dalla Novella".
- 1555 maggio 1. I rappresentanti della comunità di Castelfondo danno in locazione temporale un pascolo al di là della Novella
a Lorenzo Gaisser e ad altri vicini dei masi Negroni della pieve di Castelfondo al prezzo di lire 10;
- 1558 marzo 5. I rappresentanti della comunità di Castelfondo danno in locazione temporale a Gaspare Aidsthuner un bosco al
di là della Novella;
- 1551 novembre 22. La comunità di Castelfondo dà in locazione un bosco al di là della Novella.
Notaio: Cristoforo De Manincor da Casez (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 550x145, a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 245
138
Locazione
1555 dicembre 13, Melango
Clementi n. 138 "Locazione del Plagg dalla Rais".
I rappresentanti della comunità di Castelfondo danno in locazione temporale per dieci anni a Leonardo Malapel da Brez il "Plaz
dalla radis" per tagliare legna e pascolare al prezzo di 20 ragnesi di Merano.
Notaio: Cristoforo De Manincor da Casez (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 415x133(115), a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 245
143
Locazione
1557 aprile 13, Melango
Clementi n. 143 "Plozg montan affittato nel 1557".
I rappresentanti della comunità di Castelfondo danno in locazione per otto anni a Nicola Collodi di Brez e a Floriano Menghini
un prato nel luogo detto "al Dos di Plaz Montagna" al prezzo di 11 ragnesi e mezzo.
Notaio: Nicolò del fu Giovanni De Notari da Fondo (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 240(235)x138(133), a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 245-246
37
145
Locazione
1558 maggio 31, Melango
Clementi n. 145 "Locazione della selva e paluselle dietro i confini di Brez di là dalla pianta del Gal".
La comunità di Castelfondo dà in locazione temporale per cinque anni un pascolo in luogo detto "la Selva" a Giovanni Bertoldi
e a Odorico Flor da Brez e ad altri al prezzo annuo di 17 lire.
Notaio: Cristoforo De Manincor da Casez (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 280(272)x156(150), a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 246
146
Compravendita
1559 gennaio 20, Castelfondo
Clementi n. 146 "Conpra del gastaldo di un prato nella Regola loco alle Algare".
Giovanni Gelmetti da Brez vende a Guglielmo della Guglielma da Melango, gastaldo della comunità di Castelfondo, un prato
in località "a le Argare", al prezzo di 62 ragnesi di Merano.
Notaio: Ferdinando di "ser" Romedio Barbacovi da Taio abitante a Dermulo (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, Clementi n. 146 "Conpra del gastaldo di un prato nella Regola loco alle Algare"
Giovanni Gelmetti da Brez vende a Guglielmo della Guglielma da Melango, gastaldo della comunità di Castelfondo, un prato
in località "a le Argare", al prezzo di 62 ragnesi di Merano.
Notaio: Ferdinando di "ser" Romedio Barbacovi da Taio abitante a Dermulo (ST).
Originale [A], pergamena, mm 430(418)x160(140), a tergo note di contenuto e archivistiche.
Regesti: INAMA, p. 246, a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 246
147
Licenza
1559 marzo 4, Melango
Clementi n. 147 "permesso ad un di senalle di fare legna e dasa nel luogo detto sotto i sassi giù alla val sotto pra Martin citra
Novellam".
Guglielmo della Guglielma, gastaldo di Castelfondo, concede licenza a Gaspare Aysthenerer da Lauregno abitante a Senale di
fare frasche e tagliare legna nel luogo detto "sotto li sassi zo la val soto pra Martin" per l'affitto di 5 lire di denari.
Notaio: Cristoforo De Manincor da Casez (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 180(110)x145(125), a tergo note di contenuto e archivistiche
38
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 246
149
Locazione
1563 marzo 28, Castelfondo
Clementi n. 149 "Locazione della trementina".
I rappresentanti della comunità di Castelfondo concedono per dieci anni a Guglielmo Genetti di Castelfondo di estrarre e
raccogliere la trementina al prezzo di 15 ragnesi di denaro di Merano.
Notaio: Nicolò del fu Genesio (1) De Notari da Fondo (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 543x114(106), a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 247
Note
(1): Nel testo "Jannisi". Così alle pergamene n. 150 ed n. 151.
150
Locazione
1563 settembre 28, Castelfondo
Clementi n. 150 "Locazione di Praredont e Gardon del 1563. 28 settembre".
I rappresentanti della comunità di Castelfondo danno in locazione per tre anni come pascolo a Nicola di Sardagna e ad altri un
monte in località "el Pra Redont" con "el Gardon" al prezzo annuo di 63 ragnesi di Merano.
Notaio: Nicolò del fu Genesio De Notari da Fondo (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 368x190(185), a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 247
151
Sentenza
1565 marzo 3, Melango
Clementi n. 151"Sentenza non conpettere ai masi Negroni di Senalle diritto di bosco di quà dalla Novella, ma bensì quello di
pascolo".
Pietro Inama di Fondo, vicario della giurisdizione di Castelfondo e Arsio, emette sentenza riguardo ad una lite fra Castelfondo
ed i masi Nidrarii o Negrari per un ponte.
Notaio: Corrado Concini
Copia autentica [B] di Giovanni del fu Giovanni Battista Busetti da Rallo (ST), atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 582(562)x232(217), a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
39
trentino", anno XIX, (1904), p. 247-248
152
Locazione
1565 giugno 11, Fondo
Clementi n. 152 "Locazione della malga Prardont e Luch e confini di questa".
I rappresentanti della comunità di Castelfondo danno in locazione temporale per cinque anni come pascolo alla comunità di
Termeno un monte in località "Lugg" o "a Pra Redondo" al prezzo complessivo di 225 ragnesi di Merano.
Notaio: Corrado Concino de Concini
Copia autentica [B] del secolo XVI seconda metà, di Giovanni del fu Giovanni Battista fu Giacomo Busetti da Rallo (ST), atto
notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 553(405)x338(140), a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 248
155
Locazione
1578 giugno 12, Melango
Clementi n. 155 "Locazione di Prardont".
I rappresentanti della comunità di Castelfondo danno in locazione temporale per cinque anni un monte detto "el Pra Redont" a
Pietro dal Mont, ai "mansatores" dei signori Thun, per pascolo, al prezzo annuo di 65 ragnesi.
Notaio: Nicolò del fu Genesio De Notari da Fondo (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 295(278)x182(154), a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 248
156
Locazione
1579 maggio 31, Fondo
Clementi n. 156 "Locazio di Prardont al Comune di Termen e confini".
I rappresentanti della comunità di Castelfondo danno in locazione per nove anni alla comunità di Termeno il "Prardont" al
prezzo annuale di 60 ragnesi.
Notaio: L[...] [S...] (ST)
Originale [A], atto notarile, tedesco
Documento singolo, pergamena, mm 418x300(296), a tergo note di contenuto e archivistiche
158
Compravendita
1583 luglio 3, Melango
Clementi n. 158 "Aquisizione della chiesa S.Nicolo di un prato in Raina al Molin".
40
Cristoforo Concini da Casez vende alla chiesa di S. Nicolò di Castelfondo un prato nel territorio di Raina, in località "el Pra dal
molin" al prezzo di 27 ragnesi di Milano.
Notaio: G[...] "Priggenus" del fu Bonaventura da Presson (ST)
atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 488x108, a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 248
161
Concessione di vicinato
1584 giugno 16, Castello di Castelfondo
Clementi n. 161"Concessione del vicinato ai signori Conti Thunn pel maso Vigna e per la ruota del bestiame dello stesso".
La comunità di Castelfondo concede il vicinato per un solo fuoco a Filippo e Sigismondo Thun con tutti i diritti e obblighi
inerenti.
Notaio: Leonardo Antonio Perizalli da Romeno (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 452(433)x210(200), a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 249
163
Riforma della carta di regola
1588 dicembre 17, Castelfondo
Clementi n. 163 "Stat[uti] del Comune di C[astel]fondo".
La regola di Castelfondo delibera alcune aggiunte e modificazioni alla carta di regola.
Notaio: Leonardo Antonio Perizalli da Romeno (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 533(465)x518(340), a tergo note di contenuto e archivistiche
180
Permuta
1603 aprile 1, Rivo
Clementi n. 180 "Permuta di pretese del Comune con Carlo Inama".
La comunità di Castelfondo permuta i propri crediti di 25 ragnesi verso "Cristellum" Hochchircher da Senale e di altri 25
ragnesi verso Gallo Bais pure da Senale con tutti i diritti che l'Inama vantava verso gli eredi del fu Zenone Zaffer da
Castelfondo.
Notaio: Giovanni Battista Ruffini (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 295x128, a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 249
41
183
Sentenza arbitrale
1609 ottobre 5, "in Pra Redondi"
Clementi n. 183 "Terminazione di Lug col maso Lucar e diritti del Comune Castelfondo".
Gli arbitri, definendo una causa vertente fra il maso Lugar e la comunità di Castelfondo per i confini sul monte Luco, designano
e fanno mettere i cippi confinari.
Notaio: Pietro Bertoldi da Brez (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 655x232(227), a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 250
184
Istituzione della compagnia del Rosario
1609 dicembre 13, Melango
Clementi n. 184 "Istituzione della società del rosario".
Per incitamento di frate Agostino Garbelli, priore di Trento e lettore di teologia sacra, con la concessione di Serafino Sivo,
procuratore dell'ordine dei predicatori e della confraternita del Rosario, viene istituita nella parrocchia di Castelfondo la
confraternita del Rosario.
Notaio: Pietro Bertoldi da Brez (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 395x125, a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 250
186
Accordo
1612 luglio 28, Melango
Clementi n. 186 "Giustamento e terminazione del monte Luch tra Castelfondo e Senale nel 1612".
I rappresentanti di Castelfondo e di Senale stringono un accordo sul diritto di pascolo e riconoscono le nuove terminazioni del
monte Luco fissate da arbitri.
Notaio: Pietro Bertoldi da Brez (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 480(440)x208(115), a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 250
187
Sentenza
1620 maggio 21, Castello di Castelfondo
42
Clementi n. 187 "Sentenza contro i sig. Campi di C[astel]fondo relativa al diritto di vicinato".
Alberto Tavonati, vicario della giurisdizione di Castelfondo e Arsio, emette sentenza nella causa vertente fra la comunità di
Castelfondo e i fratelli Ferdinando e Bonaventura Campi, abitanti in Castelfondo, per il diritto al vicinato.
Notaio: Rocco Inama da Ronzone (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 575x165(152), a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 250-251
189
Conferma di confinazione
1625 maggio 22, 1780, Castelfondo
Clementi n. 189 "Terminazioni con Senale, Fondo Brez e C[astel]fondo 1625. 22, Maggio".
I rappresentanti della comunità di Castelfondo e Fondo confermano, previa verifica e integrazione dei cippi, la designazione dei
confini fra le due comunità contenuta nel documento dell'8 maggio 1413.
Notaio: Rocco Inama da Ronzone (ST)
Originale [A]
Registro, legatura in pergamena, cc. 10
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 251
192
Cessione
1634 novembre 6, Castelfondo
Clementi n. 192 "Conpra del Comune di un campo in Dovena loco alla Seve".
Nicola Calovi da Dovena, gastaldo di Castelfondo nel 1633, cede a Bartolomeo Marchetti, gastaldo attuale di Castelfondo, un
campo di 4 staia e un minello in località "alle Seve" per pagare il deficit di 72 ragnesi a lui lasciato nella propria
amministrazione.
Notaio: Giacomo Ruffini (ST).
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 315(228)x128(95), a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 251
196
Donazione
1641 novembre 3, Castelfondo
Clementi n. 196 "Relativa al sedile e sepolcro Campi nella chiesa S. Nicolò di C[astel]fondo".
Giovanni Battista Campi da Castelfondo dona anche a nome dei propri fratelli a Simone Bertolasi, parroco di Castelfondo, e a
Michele Calovi, sindaco della chiesa di san Nicolò di Castelfondo e gastaldo della comunità, un affitto affrancabile di una sorte
43
del valore di 100 ragnesi per ulteriore riconoscimento del diritto di poter collocare un banco e di ricavare una tomba nella
chiesa di san Nicolò di Castelfondo.
Notaio: Ruffino Ruffini (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 313(304)x163(150), a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 251
201
Quietanza
1654 gennaio 11, Castelfondo
Clementi n. 201 "quittanza a favore del Comune contro i signori Campi".
Andrea Campi da Castelfondo riceve dalla comunità di Castelfondo 732 ragnesi, capitale per il quale la stessa era debitrice
verso Giovanni Battista Campi da Castelfondo e pagava i relativi affitti, subentrando in tale onere.
Notaio: Giacomo Ruffini (ST)
Originale [A], atto notarile, latino
Documento singolo, pergamena, mm 280x138, a tergo note di contenuto e archivistiche
Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda
INAMA V., "Regesto delle pergamene che si conservano nell'archivio del comune di Castelfondo", in "Archivio
trentino", anno XIX, (1904), p. 251
258
Inventario del patrimonio comunale
1775-1776
Clementi n. 258 "beni, ed aggravi della Commune di C[astel]fondo".
Inventario del patrimonio mobile e immobile del comune di Castelfondo.
Quaderno, cc. 4
261
Permesso di vendita
1775 ottobre 24
Clementi n. 261 "permesso di vendere ai limitrofanti coi prati di monte al Comune quanto essi allo stesso usurparono".
Stefano dal Piaz, gastaldo, ed i vicini di Castelfondo richiedono al governo dell'Austria superiore di vendere terreni comunali
già occupati illecitamente e ne ottengono il permesso per sanare i debiti comunali.
Fascicolo, cc. 2
268
Strada al Major
1779 febbraio 28
Clementi n. 268 "Strada al Major".
La comunità di Castelfondo deve dare a Nicolò Lorenzet 7 denari per la controversia della strada al Maor.
Documento singolo, c. 1
44
277
Debiti della comunità di Castelfondo verso le Confraternite soppresse
1784 novembre 20
Clementi n. 277 "Capitali delle sopresse confraternite".
Sollecito di pagamento inoltrato alla comunità di Castelfondo per le cifre dovute all'amministrazione dell'eredità Bedroni
gestita dalla soppressa Confraternita della carità.
Documento singolo, c. 1
284
"Dicchiarazione dinastiale in punto dei carreggi, che la comunità di Castelfondo è obbligata somministrare al
Castello giurisdizionale per tradurre i brascati dalla Pieve di Revò"
1788 settembre 10
Clementi n. 284.
Dichiarazione dinastiale relativa ai carriaggi che la comunità di Castelfondo deve a Castel Thun.
Fascicolo, cc. 2
292
Obbligazione comunale verso la chiesa di san Nicolò
1799 aprile 23
Clementi n. 292.
Il parroco della chiesa di san Nicolò presta 65 fiorini al comune di Castelfondo.
Fascicolo, cc. 2
318
Steore per Castrin
1822 aprile 3
Clementi n. 292 "Steure per Castrin".
Prospetto delle steore dovute per malga Castrin.
Tedesco
Documento singolo, c.1
335
Piano d'ammortizzazione
1826-1829
Clementi n. 335 "piano d'ammortizzazione".
Piano d'ammortizzazione comunale: prospetti e documenti contabili, atti.
Fascicolo, cc. 61
336
Steore personali
1826 marzo 16
Clementi n. 336 "Steure personale".
Circolare per la compilazione della steora personale per il 1826.
45
Fascicolo, cc. 2
339
Celebrazioni liturgiche
1826 luglio 30
Clementi n. 339.
Circolare del Giudizio distrettuale relativa al divieto per i sacerdoti di celebrare funzioni solenni nei giorni dei "patrocini, che
cadono in tempo feriale".
Documento singolo, c. 1
342
Provvedimento per i poveri e contro la mendicità
1821 agosto 17 (1)
Clementi n. 342.
Circolare relativa alla formazione in ogni comune di un piano stabile per il sostentamento dei poveri e alla sua gestione.
Documento singolo, c. 1
Note
(1) Il repertorio Clementi erroneamente colloca l'atto al 1827 sempre al giorno 17 agosto.
3
"Protocolo degli atti comunali 1832/33, 1833/34 d.r Clementi capocomune"
post 1837
p. I: "Ellenco delle carte consegnate al d.r Giobatta Clementi capo comune dal capo comune Nicolò Piazi amministrante l'anno
1832/33"; elenco atti nn. 1-13, 1832, 1833, in colonne riportanti numero progressivo, data, oggetto, fascicolo.
p. II: "Notta dei consegnati attreci comunali al capocomune Turri nel 1835 dal ex capo comune d.r Giobatta Clementi"; elenco di 12
oggetti;
pp. 1-8: elenco atti nn. 1-103, 1833-1834, in colonne riportanti numero progressivo, data, oggetto, fascicolo.
Registro, legatura in carta, pp. 9
Note
Presumibilmente il repertorio risale a dopo il 1837, ovvero prosegue il lavoro di Clementi. Infatti pur se l'ultima data citata è il 1835,
questo registro riporta gli atti dal 1832 al 1834, ovvero quasi esattamente quelli non elencati da Clementi.
4
Atti del repertorio Clementi bis
1833-1834
P. I, nn. 1-13: mancano;
p. II, n. 10: manca.
P.1-8:
- nn. 1-14: mancano;
- n. 15 I, "Piano relativo alla strada da Sous": piano di apertura della strada che conduce da Castelfondo al monte Malmorara Sous e
da Malmorara a Senale, 1833 novembre 16, reg., cc. 6;
- nn. 16-22: manca;
46
- n. 23 I, "Coscrizione del bestiame del Comune di C[astel]fondo assunto li 4 [dicem]bre 1833": prospetto sul bestiame enumerato nel
comune di Castelfondo nell'anno 1834, 1833 dicembre 4, reg., cc. 13;
- nn. 24-36: mancano;
- n. 37 II, "Per le porzioni de lari da incantarsi detti dragade": stima delle piante di larice da vendersi a pubblico incanto per cuocere
la calce, 1834 marzo 24, c. 1;
- nn. 38-54: mancano;
- n. 55, Previsione del legname per il 1833-1834: prospetto preventivo del legname da destinarsi per l'uso interno, 1834 maggio 30, c.
1;
- nn. 56-103: mancano.
Fascicolo
47
serie 1.2
Protocolli delle sedute della rappresentanza comunale, 1850-1922
b. 1, regg. 3
Contenuto
La serie comprende i verbali delle sedute della rappresentanza comunale.
La rappresentanza comunale era l'organo deliberativo del comune, mentre la deputazione era l'organo amministrativo ed
esecutivo.
In base alla legge comunale provvisoria del 1849, la rappresentanza comunale aveva l'obbligo di riunirsi almeno due
volte all'anno per l'approvazione dei conti consuntivo e preventivo ma poteva essere convocata straordinariamente
anche in altre occasioni. Le sue funzioni sono dettagliatamente descritte ai paragrafi 71 e segg. della legge e consistono
nell'esercizio delle "attribuzioni naturali" del comune comprendenti "tutto ciò che è d'immediato interesse del comune e
può essere pienamente realizzato entro i suoi confini".
Avevano la facoltà di eleggere la rappresentanza comunale i cittadini del comune ed alcuni fra i suoi pertinenti (curati,
impiegati dello Stato, ufficiali, persone con grado accademico, maestri). Gli elettori si dividevano in base al loro censo
annuo in tre corpi elettorali che si riunivano separatamente per scegliere i propri rappresentanti. Il numero dei
rappresentanti era proporzionale al numero degli elettori.
La legge comunale provvisoria del 17 marzo 1849 prevede la tenuta e la conservazione in archivio di un protocollo per
la registrazione dei verbali delle sedute della rappresentanza comunale. Il verbale, che deve essere sottoscritto da chi
presiede la seduta, da un membro appositamente nominato e dal segretario, si articola in una serie di deliberazioni prese
in base ai vari punti all'ordine del giorno elencati nel verbale stesso o nell'avviso di convocazione che lo precede.
Il Regolamento comunale per la Contea principesca del Tirolo emanato con la legge 9 gennaio 1866 in ottemperanza
alla legge del 5 marzo 1862 sull'ordinamento degli affari comunali definisce la rappresentanza "organo deliberativo e
sorvegliante" senza potere esecutivo (che rimane invece affidato alla deputazione) ma apporta poche variazioni al suo
funzionamento. Essa ora ha l'obbligo di riunirsi almeno una volta al trimestre e comunque ogni volta che sia necessario
e che "lo domandi un terzo almeno dei suoi membri, o l'Autorità politica distrettuale, ovvero (...) la Giunta distrettuale".
Le modalità d'elezione sono contenute nel Regolamento elettorale pei Comuni della Contea principesca del Tirolo
allegato alla legge del 1862 insieme al regolamento comunale. Le funzioni e l'attività della rappresentanza comunale
rimangono comunque pressoché invariate fino all'entrata in vigore della legislazione italiana nel 1923.
5
Protocollo delle sedute della rappresentanza comunale
1850 luglio 18-1853 maggio 1
Volume, cc. 8
Note
Fascicolo residuo di registro originario.
6
48
Protocollo delle sedute della rappresentanza comunale
1866 luglio 8-1877 dicembre 16
Registro, legatura in carta, cc. 114 (num. orig. parziale), con indice iniziale per oggetto
7
"Libro per le sessioni comunali nel comune di Castelfondo per l'anno 1878 e sucessivi"
1878 gennaio 12-1893 maggio 23
Registro, legatura in mezza pelle, cc. 293 n.n.
8
"Ses[sioni]"
1893 maggio 22-1900 giugno 17
Protocollo delle sessioni della rappresentanza comunale; in fondo al registro "Indice degli oggetti trattati in sessione", 1893-1898 e
"Repertorio 1899 delle sessioni di rappresentanza comunale".
Registro, legatura in mezza pelle, cc. 287 (num. orig. parziale), con indice finale per oggetto
9
Protocollo delle sedute della rappresentanza comunale
1900 luglio 8-1910 dicembre 21
Registro, legatura in mezza pelle, cc. 308 (num. orig. parziale)
10
Protocollo delle sedute della rappresentanza comunale
1911 gennaio 22-1922 novembre 22
Registro, legatura in mezza tela, cc.292 n.n.
49
serie 1.3
Protocolli degli esibiti, 1820-1924
b. 1, regg. 16
Contenuto
La serie raccoglie i protocolli degli esibiti, altrimenti detti protocolli della corrispondenza.
L'introduzione nei comuni del Trentino del protocollo degli esibiti risale al periodo del Regno d'Italia napoleonico. La
circolare del 16 dicembre 1811 emanata dal prefetto del Dipartimento dell'Alto Adige ordina ai podestà la tenuta del
protocollo degli esibiti, "dal quale si possa facilmente, e in ogni tempo rilevare l'insinuazione e l'evasione di ogni
affare". Nonostante l'abolizione delle istituzioni del segretario e della cancelleria in tutti i comuni di campagna prevista
dal regolamento comunale per il Tirolo e il Vorarlberg (26 ottobre 1819), il protocollo continua di fatto a essere usato in
conseguenza della sempre crescente mole della corrispondenza comunale. Il nuovo regolamento del 1849 stabilisce che
"in ogni comune dovrà la Rappresentanza comunale destinare almeno un individuo alle mansioni di cancelleria, del
quale possa il podestà servirsi nelle occorrenti scritturazioni".
Sul registro di protocollo viene registrata la corrispondenza in arrivo e partenza: per ogni documento devono essere
riportate la data di spedizione e ricevimento, il numero d'ordine, il mittente, la posizione archivistica, l'oggetto (ossia
l'enunciazione sommaria del contenuto del documento), e il numero di fascicolo cui esso viene ascritto.
11
"Prottocollo"
1820-1824
1820 dicembre 14 - dicembre 31: nn. 1-13;
1821 gennaio 1 - dicembre 29: nn. 14-121;
1822 gennaio 2 - dicembre 25: nn. 1-66;
1823 gennaio 3 - dicembre 27: nn. 1-109 (protocollo n.1 e n. 2 si ripetono);
1824 gennaio 3 - marzo 3: nn. 1-17.
Registro, legatura in carta, cc. 29 n.n.
Segnature precedenti: n.4787\388
12
"Protocollo ordini giudiziali ricevuti, evasioni, spedizione nonché relativo ad altri affari di amministrazione comunale"
1843 novembre 7- 1844 luglio 29
1843 novembre 7: n. 1;
1844 gennaio 16 - luglio 29: nn. 2-30.
Fascicolo, cc. 2
13
"Protocollo degli esibiti pollitici del comune di Castelfondo dal 19-6-1853 ad inclusive"
1853 giugno 15-1853 dicembre 30
50
1853 giugno 15 - dicembre 30: nn. 73-145.
Registro, senza coperta, cc. 5 n.n.
14
Protocollo degli esibiti
1865 agosto 11-1866 maggio 5
1865 agosto 11 - settembre 19: nn. 95-117;
1866 gennaio 9 - maggio 5: nn. 1-52.
Registro, senza coperta, cc. 5 n.n.
15
"Protocollo esibiti pollitici..."
1866 maggio 11-1869 dicembre 31
1866 maggio 11 - dicembre 29: nn. 1-160;
1867 gennaio 1 - dicembre 28: nn. 1-300;
1868 gennaio 2 - dicembre 30: nn. 1-367;
1869 gennaio 3 - dicembre 31: nn. 1-447.
Attaccata al piatto posteriore interno una carta del 1866.
Registro, legatura in carta, cc. 111 n.n.
16
"Protocollo politico 1870, 71, 72, 73, 74, 75"
1870 gennaio 3-1875 dicembre 31
1870 gennaio 3 - dicembre 31: nn. 1-466;
1871 gennaio 3 - dicembre 31: nn. 1-554;
1872 gennaio 2 - dicembre 29: nn. 1-574;
1873 gennaio 2 - dicembre 31: nn. 575, 1-620;
1874 gennaio 1 - dicembre 31: nn. 1-610;
1875 gennaio 1 - dicembre 31: nn. 1-512.
Registro, cc. 122 n.n., legatura mezza tela, restaurato
Registro, legatura in mezza tela, cc. 122 n.n.
17
"Protocollo degli esibiti politici 1876"
1876 gennaio 2-1881 novembre 18
1876 gennaio 2 - dicembre 31: nn. 1-499;
1877 gennaio 1 - dicembre 31: nn. 1-357;
1878 gennaio 3 - dicembre 28: nn. 1-492;
1879 gennaio 2 - dicembre 31: nn. 1-[4]63;
1880 gennaio 2 - dicembre 31: nn. 1-528;
1881 gennaio 1 - novembre 18: nn. 1-580 (dal numero 495 al 556 compilati solo 6 numeri).
Registro, legatura in mezza pelle, cc. 192 n.n.
51
18
Protocollo degli esibiti
1881 novembre 11-1888 giugno 2
1881 novembre 11 - dicembre 31: nn. 581-680;
1882 gennaio 1 - dicembre 31: nn. 1- 584;
1883 gennaio 1 - dicembre 31: nn. 1- 516;
1884 gennaio 2 - dicembre 31: nn. 1- 568; fra i numeri 421 e 422 è stata annullata una pagina a causa di un errore di registratura.
1885 gennaio 1 - dicembre 30: nn. 1- 611;
1886 gennaio 3 - dicembre 31: nn. 1- 521;
1887 gennaio 7 - dicembre 31: nn. 1- 484;
1888 gennaio 2 - giugno 2: nn. 1- 262.
Registro, legatura in mezza tela, cc. 324 n.n. (bianche cc. 3)
19
Protocollo degli esibiti
1888 giugno 3-1893 dicembre 29
1888 giugno 3 - dicembre 30: nn. 263-525;
1889 gennaio 2 - dicembre 31: nn. 1-514;
1890 gennaio 4 - dicembre 31: nn. 1-538;
1891 gennaio 2 - dicembre 31: nn. 1-497;
1892 gennaio 6 - dicembre 31: nn. 1-486;
1893 gennaio 3 - dicembre 29: nn. 1-702.
Registro, legatura in mezza tela, cc. 242 n.n.
20
"Esibiti"
1894 gennaio 3-1899 agosto 25
1894 gennaio 3 - dicembre 31: nn. 1-491;
1895 gennaio 3 - dicembre 31: nn. 1-1035;
1896 gennaio 1 - dicembre 31: nn. 1-817;
1897 gennaio 2 - dicembre 31: nn. 1-659;
1898 gennaio 4 - dicembre 31: nn. 1-530;
1899 gennaio 3 - agosto 25: nn. 1-323.
Registro, legatura in mezza tela, cc. 297 n.n.
21
Protocollo degli esibiti
1899 agosto 25-1904 luglio 5
1899 agosto 25 - dicembre 29: nn. 324-460;
1900 gennaio 2 - dicembre 30: nn. 1-373;
1901 gennaio 1 - dicembre 31: nn. 1-855;
1902 gennaio 2 - dicembre 31: nn. 1-815;
1903 gennaio 1 - dicembre 29: nn. 1-799;
1904 gennaio 2 - dicembre 31: nn. 1-712;
52
1905 gennaio 4 - luglio 5: nn. 1-392.
Registro, legatura in mezza tela, cc. 190 n.n.
22
Protocollo degli esibiti
1905 luglio 5-1908 novembre 30
1905 luglio 5 - dicembre 30: nn. 393-806;
1906 gennaio 3 - dicembre 31: nn. 1-796;
1907 gennaio 3 - dicembre 31: nn. 1-1056;
1908 gennaio 2 - novembre 30: nn. 1-957.
Registro, legatura in mezza tela
23
Protocollo degli esibiti
1908 dicembre 1-1910 dicembre 30
1908 dicembre 1 - dicembre 21: nn. 958-1011;
1909 gennaio 1 - dicembre 31: nn. 1-1202;
1910 gennaio 1 - dicembre 30: nn. 1-1138.
Registro, legatura in mezza tela, cc. 198 n.n.
24
Protocollo degli esibiti
1911 gennaio 2-1912 dicembre 31
1911 gennaio 2 - dicembre 31: nn. 1-1490;
1912 gennaio 1 - dicembre 31: nn. 1-1021.
Registro, legatura in mezza tela, cc. 272 n.n.
25
Protocollo degli esibiti
1913 gennaio 1-1914 dicembre 31
1913 gennaio 1 - dicembre 31: nn. 1- 1274;
1914 gennaio 1 - dicembre 31: nn. 1-1641.
Registro, legatura in mezza tela, cc. 191 n.n.
26
Protocollo degli esibiti
1915 gennaio 2-1916 aprile 25
1915 gennaio 2 - dicembre 31: nn. 1-2394;
1916 gennaio 1 - aprile 25: nn. 1-737.
Registro, legatura in mezza tela, cc. 200 n.n.
27
"Protocollo degli esebiti comune Castelfondo"
53
1916 aprile 25-1917 dicembre 31
1916 aprile 25 - dicembre 31: nn. 738-1738;
1917 gennaio 1 - dicembre 31: nn. 1739, 1-2073.
Registro, legatura in mezza tela, cc. 190 n.n.
28
"Protocollo degli esibiti per il comune di Castelfondo"
1918 gennaio 1-1919 giugno 25
1918 gennaio 1 - dicembre 31: nn. 1-1739;
1919 gennaio 1 - gennaio 2: nn. 1740-1750; 1919 gennaio 2 - giugno 25: nn. 1-1118.
Registro, legatura in mezza tela, cc. 200 n.n.
29
Protocollo degli esibiti
1919 giugno 25-1921 aprile 23
1919 giugno 25 - dicembre 30: nn. 1119-1956;
1920 gennaio 1 - dicembre 31: nn. 1- 1911;
1921 gennaio 1 - aprile 23: nn. 1- 531.
Registro, legatura in mezza tela, cc. 193 n.n.
30
"Esibiti"
1921 aprile 24-1922 dicembre 31
1921 aprile 24 - dicembre 31: nn.532-1532;
1922 gennaio 3 - dicembre 31: nn. 1-1670.
Registro, legatura in mezza tela, cc. 200 n.n.
31
Protocollo degli esibiti
1922 ottobre 14-1924 gennaio 21
1922 ottobre 14 - dicembre 31: nn. 1671-2161;
1923 gennaio 2: nn. 2162-2163; 1923 gennaio 3 - dicembre 30: nn. 1-1519;
1924 gennaio 2 - gennaio 21: nn. 1520-1547, errore di numerazione 1448-1510.
Registro, legatura in mezza tela, cc. 199 n.n.
54
serie 1.4
Carteggio ed atti degli affari comunali, [sec. XVIII]-1923
bb. 13
Contenuto
Questa serie riunisce il carteggio e gli atti dal secolo XVIII al 1923: si tratta della documentazione ante 1837 non
compresa nei repertori redatti da Clementi e della documentazione di carattere generale relativa agli affari comunali,
precedente al 1923.
I documenti sono stati riordinati secondo il numero di protocollo o l'ordine cronologico.
La documentazione è stata suddivisa in fascicoli annuali. Diversi fascicoli comprendevano in origine gli inventari dei
beni comunali, atti di compra-vendita, pratiche pertinenti ad oggetti particolari, oltre alla documentazione di carattere
generale: in sede di riordino si è deciso di mantenere tale accorpamento.
32
Atti degli affari della comunità
[sec. XVIII]
Elenco debitori verso il comune.
Fascicolo
33
Crediti verso Castelfondo
1762-1771, 1812
Tommaso Borzaga da Brez erede del fu Giovanni Borzaga creditore verso la frazione di Castelfondo presenta i relativi documenti
comprovanti la legittimità delle sue richieste.
Fascicolo
Note
L'istanza del Borzaga data al 1812, ma Castelfondo all'epoca non era comune autonomo; dunque si è preferito collocare la pratica alla
data dei documenti presentati in allegato, di pertinenza del comune di Castelfondo.
34
Atti degli affari della comunità
1783
Circolare relativa agli studi teologici.
Fascicolo
35
Carteggio ed atti
1809-1810
55
Fra l'altro: "Specifica summaria delle belliche prestazioni, e spese fatte dalla comune dal primo aprile fino a tutto dicembre 1809";
"Notta delle spese militari per l'imp. reg. truppa francese e somministrazioni in grano, viaggi, mandatari, cond[...]ote dal primo
gennaio fino a tutto marzo 1810".
Fascicolo
36
Carteggio ed atti
1821
Fascicolo
37
Beneficio primissariale Campi
1821-1899
Atti del Beneficio Campi, fondazione della Primissaria di Castelfondo.
Fra l'altro: copia (del 1890 maggio 29) dell'atto di fondazione della primissaria (1766 aprile 28).
Fascicolo
38
Carteggio ed atti
1827 (1)
Fascicolo
Note
1) Copia del sec. XX prima metà
39
Carteggio ed atti
1829
Fascicolo
40
Fondazione Turra
1833-1915
Carteggio ed atti relativi alla Fondazione Pietro Antonio Turra ed eredi, a favore dei poveri di Castelfondo.
Fascicolo
41
Carteggio ed atti
1837
Fascicolo
42
Carteggio ed atti
1838
56
Fascicolo
43
Carteggio ed atti
1840
Fascicolo
44
Carteggio ed atti
1841
Fascicolo
45
Carteggio ed atti
1846
Fascicolo
46
Carteggio ed atti
1847
Fra l'altro: lavori per l'ampliamento del cimitero di Castelfondo con relativi progetti.
Fascicolo
47
Carteggio ed atti
1848
Fra l'altro: progetto per la sistemazione della strada verso le malghe.
Fascicolo
48
Carteggio ed atti
1849
Fascicolo
49
Carteggio ed atti
1850
Fra l'altro: sistemazione del campanile e della campana della chiesa.
Fascicolo
50
Carteggio ed atti
57
1851
Fascicolo
51
Affrancamento oneri fondiari
1851-1913
Atti relativi ad usi civici ed affrancamento dalle servitù:
- carteggio ed atti relativi all'affrancamento e regolamento degli oneri fondiari e della Regia commissione per l'affrancamento e
regolamento degli oneri fondiari per il Tirolo italiano, 1851-1903;
- affrancamento dalle servitù di uso civico ovvero dagli oneri fondiari gravanti su terreni privati 1882-1903; "Prospetto, dimostrante
il capitale d'affrancazione da pagarsi dai possessori delle prative di monte al comune di Castelfondo per la reluizione del suo diritto di
legnare, stramare e pascolare in case prative e private" 1889, reg.; "Registro sul dare (...) avere per prati di monte (...) base alla
sentenza di svincolo (...) (re)lativi documenti, e ciò a ( ?) dei pagamenti fatti." sec. XIX ex.-1913, reg..
Fascicolo
52
Carteggio ed atti
1852
Fascicolo
53
Carteggio ed atti
1853
Fascicolo
54
Carteggio ed atti
1854
Fra l'altro: lavori per l'ampliamento del cimitero di Castelfondo.
Fascicolo
55
Carteggio ed atti
1855
Fra l'altro: lavori per l'acquedotto comunale.
Fascicolo
56
Carteggio ed atti
1856
Fra l'altro: copia e traduzione di investitura del 1483 di maso Ech.
Fascicolo
58
57
Carteggio ed atti
1857
Fascicolo
58
Carteggio ed atti
1858
Fra l'altro: progetto di ampliamento della chiesa curaziale di Dovena.
Fascicolo
59
Carteggio ed atti
1859
Testamento di don Giovanni Antonio Canestrini, parroco di Castelfondo.
Fascicolo
60
Carteggio ed atti
1860
Fascicolo
61
Carteggio ed atti
1862
Fascicolo
62
Carteggio ed atti
1863
Fascicolo
63
Carteggio ed atti
1864
Fascicolo
64
Carteggio ed atti
1865
Fascicolo
59
65
Carteggio ed atti
1866
Fascicolo
66
Carteggio ed atti
1867
Fra l'altro: atti della scuola di Dovena.
Fascicolo
67
Carteggio ed atti
1868
Fascicolo
68
Carteggio ed atti
1869
Fascicolo
69
Carteggio ed atti
1870
Fascicolo
70
Carteggio ed atti
1871
Fra l'altro: utilizzo dell'acqua da parte dei masi Urban e Marschaleck secondo consuetudine, 1871 (con documenti del 1650 in copia
del 1868); ampliamento della chiesa di Dovena.
Fascicolo
71
Carteggio ed atti
1872
Fra l'altro: "Specifica delle case del comune di Castelfondo 1872", reg..
Fascicolo
72
Carteggio ed atti
1873
60
Fascicolo
73
Carteggio ed atti
1874
Fascicolo
74
Carteggio ed atti
1875
Fascicolo
75
Carteggio ed atti
1876
Fra l'altro: lavori alla chiesa parrocchiale di Castelfondo; atti di compra-vendita.
Fascicolo
76
Carteggio ed atti
1877
Fascicolo
77
Carteggio ed atti
1878
Fascicolo
78
Carteggio ed atti
1879
Fascicolo
79
Carteggio ed atti
1880
Fascicolo
80
Carteggio ed atti
1881
Fra l'altro: "Inventario sulla sostanza mobile ed immobile del comune di Castelfondo verificatasi al principio dell'anno 1881".
61
Fascicolo
81
Carteggio ed atti
1882
Fascicolo
82
Carteggio ed atti
1883
Fra l'altro: contratto di vendita di terreni del comune di Castelfondo alla ditta F.lli Feltrinelli di Bolzano; convenzione tra il comune
di Castelfondo ed i possessori di prati-monte con atti relativi del 1882.
Fascicolo
83
Carteggio ed atti
1884
Fra l'altro: convenzione tra il comune di Castelfondo ed i possessori di prati-monte 1883, con atti relativi 1882.
Fascicolo
84
Carteggio ed atti
1885
Fascicolo
85
Carteggio ed atti
1886
Fascicolo
86
Carteggio ed atti
1887
Fascicolo
87
Carteggio ed atti
1888
Fascicolo
88
Carteggio ed atti
62
1889
Fascicolo
89
Carteggio ed atti
1890
Fra l'altro: "elenco dei soggetti a pignoramento a titolo steore e casatico ed indennizzi forestali pro 1890-1891"; progetti opere di
contenimento torrente Rabbiola; "Inventario della intera sostanza del comune di Castelfondo del distretto politico di Cles alla fine
dell'anno 1889"; progetto casotto per le guardie boschive; appalto caccia.
Fascicolo
90
Carteggio ed atti
1891
Fra l'altro: atti di compra-vendita, 1883-1891.
Fascicolo
91
Carteggio ed atti
1892
Fra l'altro: atti di compra-vendita.
Fascicolo
92
Carteggio ed atti
1893
Fra l'altro: "Inventario sul patrimonio complessivo del comune di Castelfondo del distretto politico di Cles alla fine dell'anno 1893";
affitti prati di monte; atti di compra-vendita.
Fascicolo
93
Carteggio ed atti
1894
Fra l'altro: "Inventario sul patrimonio complessivo del comune di Castelfondo del distretto politico di Cles alla fine dell'anno 1894"
ed atti relativi; atti di compra-vendita.
Fascicolo
94
Carteggio ed atti
1895
Fra l'altro: atti di compra-vendita.
Fascicolo
63
95
Carteggio ed atti
1896
Fra l'altro: salario guardie boschive; atti di compra-vendita.
Fascicolo
96
Carteggio ed atti
1897
Fra l'altro: atti di compra-vendita.
Fascicolo
97
Carteggio ed atti
1898
Fascicolo
98
Carteggio ed atti
1899
Fra l'altro: atti di compra-vendita.
Fascicolo
99
Carteggio ed atti
1900
Fascicolo
Note
Sono stati collocati in quest'annata quei documenti senza alcuna indicazione cronologica databili approssimativamente tra gli ultimi
decenni del secolo XIX ed i primi decenni del secolo XX.
100
Carteggio ed atti
1901
Fra l'altro: atti e progetti per la scuola di Dovena, 1901-1906; progetto per il mulino consorziale di Dovena; progetto per la sega
consorziale ed essicatore.
Fascicolo
101
Carteggio ed atti
1902
Fascicolo
64
102
Carteggio ed atti
1903
Fra l'altro: progetto magazzino legname; legname agli incendiati di Dovena, 1903-1905; "Inventario sul patrimonio complessivo del
comune di Castelfondo del distretto politico di Cles alla fine dell'anno 1903"; atti di compra-vendita.
Fascicolo
103
Carteggio ed atti
1904
Fra l'altro: asta legname e atti, 1904-1907.
Fascicolo
104
Carteggio ed atti
1905
Fra l'altro: "Elenco tasse scolastiche 1904/1905-1905/1906", reg.
Fascicolo
105
Carteggio ed atti
1906
Fra l'altro: atto relativo al lascito del 1903 di Giovanni Battista Cologna per l'erezione dell'asilo infantile di Castelfondo.
Fascicolo
106
Carteggio ed atti
1907
Fra l'altro: "Sorti della legna" , 1907, reg.; appalti del pane, 1907-1922.
Fascicolo
107
Carteggio ed atti
1908
Fra l'altro: "Inventario sul patrimonio complessivo del comune di Castelfondo del distretto politico di Cles alla fine dell'anno 1908";
atti di compra-vendita.
Fascicolo
108
Carteggio ed atti
1909
Fra l'altro: progetti e atti per la fabbrica di birra, 1909-1910.
Fascicolo
65
109
Carteggio ed atti
1910
Fra l'altro: statuto società per la pastorizia alpina.
Fascicolo
110
Carteggio ed atti
1911
Fascicolo
111
Carteggio ed atti
1912
Fra l'altro: atti di compra-vendita.
Fascicolo
112
Carteggio ed atti
1913
Fra l'altro: atti di compra-vendita.
Fascicolo
113
Carteggio ed atti
1914
Fra l'altro: ricostruzione malga Pradont.
Fascicolo
114
Carteggio ed atti
1915
Fascicolo
115
Carteggio ed atti
1916
Fascicolo
116
Carteggio ed atti
66
1917
Fascicolo
117
Carteggio ed atti
1918
Fra l'altro: atti forestali; orfani di guerra, [1918]-1933.
Fascicolo
118
Carteggio ed atti
1919
Carteggio ed atti nn. di prot. 3-1949; "Castelfondo atti forestali"; monta taurina, 1919-1928.
Fascicolo
119
Carteggio ed atti
1920
Carteggio ed atti nn. di prot. 5-1904; vertenza acqua potabile Thun-comune, 1912-1913, 1920-1922; "Atti forestali"; avvisi; elenco
giornate lavorate divise in "Ramo Raina, Ramo Dovena e Ramo Val", reg.; "Prospetto della armente condotte al Tavon...", reg.; atti
di compra-vendita.
Fascicolo
120
Carteggio ed atti
1921
Carteggio ed atti nn. di prot. 2-1528; "Prospetti forestali"; avvisi; elenco giornate lavorate divise in "Ramo Raina, Ramo Dovena e
Ramo Val", reg.; "Elenco delle persone maschili le quali al 31 maggio '22 compirono il 21° anno d'età e abitano in Castelfondo";
lavori di miglioramento malga Pradont; atti di compra-vendita; orfani di guerra.
Fascicolo
121
Censimento della popolazione
1921 dicembre 1
VI censimento generale della popolazione
Fascicolo
122
Carteggio ed atti
1922
Carteggio ed atti nn. di prot. 7-2134; "Prospetti forestali"; "Castelfondo pensioni"; "Castelfondo Ponte di Castellaz".
Fascicolo
67
123
Carteggio ed atti
1923
Carteggio ed atti nn. di prot. 2164, 7-1518; "Delibere"; "Affittanza sega alla Regola"; "Circolari"; "Regia Pretura di Fondo";
"Pagamento materiale idrico e cemento"; "Dichiarazioni censiti di Dovena in merito costruzione acquedotto potabile"; "Restauro
Malga Manzar Tedesco"; "Fabbrica Birra Castelfondo trattative", 1910-1923; "Prospetti forestali e atti "; "Castelfondo pensioni";
"Impianto d'irrigazione di Castelfondo".
Fascicolo
68
serie 1.5
Registri anagrafici, 1869-1920
b. 1
Contenuto
I registri anagrafici riportano lo stato della popolazione residente nel territorio comunale.
Le registrazioni riguardano l'ordine del numero civico dell'abitazione, i nominativi dei capifamiglia e dei componenti
del nucleo familiare, nonchè degli eventuali domestici o estranei conviventi.
124
Registro della popolazione
1869
Il registro riporta divisi per frazioni: numero della casa, cognome e nome degli inquilini e familiari, anno di nascita e sesso.
Registro, cc. 22 n.n.
125
"Anagrafe 1910"
1910-1920
Registro, legatura in mezza tela, cc. 129 n.n
69
serie 1.6
Elenchi degli obbligati alla leva militare, 1901-1920
b. 1
Contenuto
La serie comprende i registri relativi alla leva militare, accompagnati talora da diversi atti allegati.
Si sono conservati gli elenchi dei coscritti chiamati a sottoporsi alla visita di leva (si trovano al massimo fino al 1900),
intitolati dalla classe 1850 "Elenco dei nati nell'anno ... che nell'anno ... perviene alla leva regolare", dalle classi 18681870 "Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al comune di ... nati nell'anno ... ".
L'obbligo di leva iniziava il 1° gennaio dell'anno in cui il coscritto compiva 21 anni e in certi casi poteva durare fino al
31 dicembre dell'anno in cui compiva 36 anni. La prima tappa del servizio militare era la visita medica effettuata dalle
commissioni di leva che dovevano decidere sull'idoneità del singolo. La compilazione degli elenchi dei coscritti che
servivano per le operazioni di leva spettava ai comuni. Andavano iscritti in tali elenchi quei cittadini austriaci che si
trovavano nella I, II e III classe di età, ossia coloro che, nell'anno successivo, avrebbero compiuto vent'anni fino a
coloro che, al primo gennaio dell'anno successivo, non ne avessero ancora compiuti ventidue. Il capocomune doveva
farsi consegnare dai curatori d'anime, entro la fine di novembre di ogni anno, gli estratti dai registri di battesimo e dei
nati. Poi doveva far pubblicare un avviso con il quale si invitavano tutti i coscritti che si trovavano nel comune, sia
indigeni che forestieri, ad iscriversi a voce o per iscritto presso la deputazione comunale del luogo di nascita o residenza
entro l'inizio di dicembre dell'anno precedente alla leva (per chi non lo faceva erano previste multe di una certa entità).
Infine il capocomune, sulla base degli estratti dai registri parrocchiali, delle insinuazioni ricevute e dei rilievi da lui
compiuti per stabilire se gli assenti fossero morti, emigrati con permesso o avessero acquistato la pertinenza altrove,
doveva procedere alla compilazione delle liste di leva, redigendo tre diversi elenchi di cui uno per i pertinenti della I
classe di età, uno per i residenti stranieri della I, II e III classe di età e uno per le persone che si potevano già considerare
completamente inabili al servizio. Rispetto ai pertinenti della II e III classe di età si doveva semplicemente procedere
alla revisione degli elenchi degli anni precedenti aggiungendo le eventuali notizie di morte, emigrazione, assunzione del
nesso d'incolato in altri comuni e le nuove iscrizioni.
Le liste di leva dovevano quindi essere chiuse alla fine di dicembre di ogni anno e fatte pervenire, al più tardi entro il 10
gennaio, all'autorità politica distrettuale di competenza che, dopo averle controllate, le rispediva al capocomune affinché
le affiggesse in pubblica visione nell'ufficio comunale. Se si fossero evidenziate omissioni o inesattezze l'autorità
superiore competente in materia era il Capitanato distrettuale o, in via di ricorso, l'autorità politica e il Ministero della
Difesa.
126
"Elenco degli obbligati alla leva pertinenti al suddetto comune nati nell'anno 1881"
1901
Lista della classe 1881.
Registro
70
127
"Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunominato comune nati nell'anno 1882"
1902
Lista della classe 1882.
Registro
128
"Elenco degli obbligati alla leva pertinenti al suddetto comune nati nell'anno 1883"
1903
Lista della classe 1883.
Registro
129
Elenco degli obbligati alla leva pertinenti al suddetto comune nati nell'anno 1886
1906
Lista della classe 1886.
Registro
130
Elenco degli obbligati alla leva pertinenti al suddetto comune nati nell'anno 1887
1907
Lista della classe 1887.
Registro
131
"Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1889"
1909
Lista della classe 1889.
Registro
132
"Elenco degli obbligati alla leva nati nell'anno 1890"
1910
Lista della classe 1890.
Registro
133
"Elenco degli obbligati alla leva nati nell'anno 1891"
1911
Lista della classe 1891.
Registro
71
134
Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1896
1916
Lista della classe 1896.
Registro
135
"Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1898"
[1918]
Lista della classe 1898.
Registro
136
"Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1899"
[1919]
Lista della classe 1899.
Fascicolo
137
"Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1900"
[1920]
Lista della classe 1900.
Registro
72
serie 1.7
Ruoli della leva in massa, 1885-1918
b. 1
Contenuto
La serie comprende i ruoli della leva in massa "Landsturm", redatti per classe di nascita, in tedesco ed italiano
"Sturmrolle der Landsturm - Alterclasse 18../Ruolo di leva in massa della classe d'età di leva in massa del 18..". Per
molte annate i registri dei ruoli sono in più esemplari, ovvero redatti con successivi aggiornamenti, talvolta
accompagnati da qualche atto.
La leva in massa era costituita da una sorta di "corpi speciali" che avevano la funzione di appoggiare in guerra l'esercito,
la marina militare e la milizia territoriale: poteva venire utilizzata soltanto in caso di guerra e l'ordine di chiamata era
impartito dall'imperatore a mezzo del ministro della difesa. Se non era necessario impiegare tutte le annate soggette alla
leva in massa, la chiamata doveva riguardare per prime le classi d'età più giovani. Erano soggetti alla leva in massa tutti
i cittadini dello stato che non appartenevano né all'esercito stanziario, né alla riserva di supplemento, né alla milizia
territoriale, purché non fossero totalmente inetti a portare le armi a causa di difetti fisici o morali. L'obbligo vigeva
dall'anno in cui si compivano 19 anni fino all'anno in cui se ne compivano 42. Erano soggetti alla leva in massa anche
tutti gli ufficiali e i funzionari militari dell'esercito (o marina da guerra) e della milizia territoriale messi a riposo o
"fuori servizio". Per loro tale obbligo si protraeva fino all'età di 60 anni. Infine erano obbligati alla leva in massa tutti i
corpi che avessero un qualche carattere militare (milizia cittadina, veterani militari, ecc.). Nel Tirolo e nel Vorarlberg
facevano parte della leva in massa i corpi dei bersaglieri (Schutzen) e dei cacciatori dell'imperatore (Kaiserjaeger).
Erano esonerate dall'obbligo della leva in massa le persone che erano considerate necessarie per la gestione di pubblici
affari come per esempio maestri di scuola, guardie forestali, guardie di polizia, ecc. e le persone che, a giudizio della
deputazione comunale, dovevano farsi carico di "urgenti affari di famiglia". Tali titoli di esenzione subentravano però
solo in caso di chiamata sotto le armi conseguente allo scoppio di una guerra e non per gli adempimenti da svolgersi in
tempo di pace (come l'iscrizione nei ruoli e le esercitazioni ai poligoni di tiro). Anche coloro che erano stati esentati dal
servizio militare per un motivo di ordine legale, a meno che non fossero del tutto inetti a portare le armi, non erano
esentati dall'obbligo della leva in massa e dovevano perciò venire iscritti nei ruoli. Coloro che si trovavano nei primi
due anni dell'obbligo della leva in massa, dovevano partecipare ogni anno a delle esercitazioni di tiro in appositi
poligoni.
138
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1866
[1885]
Ruolo della classe 1866.
Registro, cc. 2
139
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1867
73
[1886]
Ruolo della classe 1867.
Registro, cc. 2
140
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1868
[1887]
Ruolo della classe 1868.
Registro, cc. 4
141
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1869
[1888]
Ruolo della classe 1869.
Registro, cc. 2
142
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1870
1889
Ruolo della classe 1870.
Registro, cc. 2
143
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1871
[1890]
Ruolo della classe 1871.
Registro, cc. 3
144
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1872
[1891]
Ruolo della classe 1872.
Registro, cc. 3
145
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1873
[1892]
Ruolo della classe 1873.
Registro, cc. 2
146
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1874
[1893]
74
Ruolo della classe 1874.
Registro, cc. 3
147
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1875
[1894]
Ruoli della classe 1875.
Fascicolo
148
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1876
[1895]
Ruoli della classe 1876.
Fascicolo
149
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1877
[1896]
Ruoli della classe 1877.
Fra l'altro: "Militaerpass" appartenente ad un Tiroler Kaiser Jaeger, classe 1877.
Fascicolo
150
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1878
[1897]
Ruoli della classe 1878.
Fascicolo
151
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1879
[1898]
Ruoli della classe 1879.
Fascicolo
152
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1880
[1899]
Ruoli della classe 1880.
Fascicolo
153
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1881
[1900]
75
Ruoli della classe 1881.
Fascicolo
154
"Elenco dei uomini chiamati alla leva in massa pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1882"
1900
Ruolo della classe 1882.
Registro, cc. 5
155
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1882
1901
Ruoli della classe 1882.
Fascicolo
156
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1883
1902
Ruoli della classe 1883.
Fascicolo
157
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1884
[1903]
Ruoli della classe 1884.
Fascicolo
158
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1885
[1904]
Ruoli della classe 1885.
Fascicolo
159
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1886
1905
Ruoli della classe 1886.
Fascicolo
160
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1887
1906
Ruoli della classe 1887.
76
Fascicolo
161
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1888
[1907]
Ruoli della classe 1888.
Fascicolo
162
"Elenco degli obbligati alla leva in massa nati nell'anno 1888"
1908
Ruolo della classe 1888.
Registro, cc. 6
163
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1889
[1908]
Ruoli della classe 1889.
Fascicolo
164
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1890
[1909]
Ruoli della classe 1890.
Fascicolo
165
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1891
[1910]
Ruoli della classe 1891.
Fascicolo
166
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1892
[1911]
Ruoli della classe 1892.
Fascicolo
167
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1893
[1912]
Ruoli della classe 1893.
Fascicolo
77
168
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1894
[1913]
Ruoli della classe 1894.
Fascicolo
169
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1895
[1914]
Ruoli della classe 1895.
Fascicolo
170
Elenco degli obbligati alla leva in massa nati nell'anno 1896
[1914]
Ruolo della classe 1896.
Registro, cc. 3
171
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1896
[1915]
Ruolo della classe 1896.
Registro
172
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1897
1918
Ruoli della classe 1897.
Fascicolo
173
Elenco degli obbligati alla leva in massa nati nell'anno 1898
[1917]
Ruolo della classe 1898.
Registro, cc. 2
174
Ruolo della classe di età della leva in massa dell'anno di nascita 1898
[1917]
Ruolo della classe 1898.
Fascicolo
78
serie 1.8
Registri militari diversi, 1865-1920
b. 1
Contenuto
La serie comprende registri di evidenza militare, elenchi dei disertori, elenchi degli ex militari dell'esercito austroungarico.
I libri di insinuazione dei permessanti permanenti e dei riservisti registravano i nominativi dei militari inquadrati nella
riserva o nella leva in massa che per varie ragioni - spesso per lavoro - si allontanavano dal comune di residenza; il
capocomune era tenuto a tenere in evidenza su apposito registro i nominativi dei militari in permesso permanente e
riservisti che si trovavano nel territorio comunale di propria competenza, sia che fossero originari del luogo o forestieri.
I permessanti e riservisti erano a loro volta tenuti a comunicare al capocomune la loro presenza nel comune ed i loro
movimenti nell'ambito della stessa o di altra zona di residenza.
175
"Militari 1865-1897"
1865-1897
Elenco dei militari austro-ungarici di Castelfondo.
Registro, cc. 4
176
"Libro di prenotazione sulle persone dell'esercito e della marina da guerra radiate dagli effettivi come disertori.
Bersaglieri."
[1869-1915]
Fascicolo, c. 1
177
"Libro di prenotazione sulle persone dell'esercito e della marina da guerra radiate dagli effettivi come disertori.
Cacciatori."
[1879-1915]
Fascicolo, c. 1
178
"Insinuazione uomeni in congedo permanente, della riserva e della riserva di supplimento. Cambiamenti dimora"
1888-1896
Registro, legatura in mezza tela, cc. 7 n.n
179
79
"Protocollo bersaglieri"
[1891-1906]
Registro, legatura in mezza pelle, cc. 6 n.n.
180
"Castelfondo. Protocollo d'evidenza militari e bersaglieri"
[1897]-1918
Registro, legatura in mezza tela, cc. 14 n.n.
181
"Castelfondo. Protocollo d'insinuazione bersaglieri"
1910-1914, 1917-1918
Registro, legatura in mezza tela, cc. 8 n.n.
182
"Castelfondo. Protocollo di insinuazione militare"
1910-1919
Da c. 13: "Registro degli ex militari austriaci muniti di licenza illimitata classe 1886-1899. Controllo delle licenze da parte del
comune 15 aprile 1919", 1919 aprile 15-1919 dicembre 1.
Registro, legatura in mezza tela, cc. 34 n.n.
183
"Ex militari austriaci"
1915-1919
Registro, cc. 5
184
Elenco ex militari austriaci
1919-1920
Registro, cc. 8
Note
tit. or. "15 settembre 1919"
80
serie 1.9
Mappe, 1859
b. 1
185
"Castelfondo colle frazioni Dovena e Raina nel Tirolo circolo di Trento 1858"
1859
Mappa del territorio di Castelfondo in quadri numerati da 1 a 18. Alcuni quadri sono incompleti e mancano i nn. 14-17.
Mappa, fogli 12
81
serie 1.10
Quinternetti delle rendite ed imposte comunali, 1866-1923
b. 1
Contenuto
La serie comprende i cosiddetti "quinternetti", ovvero quei quaderni o registri (quinterni) - manoscritti o prestampati a
cura dell'Imperial regio ufficio delle imposte - sui quali dovevano essere riportati i ruoli dei contribuenti e l'ammontare
dell'importo da versare.
186
"Quinternetto delle rendite del comune di Castelfondo 1866"
1866
Registro, cc. 7
187
Quinternetto d'esazione delle rendite del comune
1874
Registro, cc. 9
188
Quinternetto d'esazione delle rendite del comune
1880
Registro, cc. 2
189
"Quinternetto d'esazione dell'entrata del comune di Castelfondo per l'anno amministrativo 1881"
1881
Registro, cc. 2
190
Quinternetto d'esazione delle rendite del comune
1887
Registro, cc. 11
191
Quinternetto d'esazione delle rendite del comune
[1888]
Registro, cc. 2
82
192
"Registro degli incassi da rascuotere dal ricevitore"
1895
Registro, cc. 9
193
"Esazioni 1903"
1903
Quinternetto di esazione delle rendite del comune.
Registro, cc. 29
194
"Quinternetto d'esazione del comune di Castelfondo 1904"
1904
Quinternetto di esazione delle rendite del comune, con allegati.
Fascicolo
195
"Esazione 1905"
1905
Quinternetto di esazione delle rendite del comune.
Registro, cc. 24
196
Quinternetto d'esazione delle rendite del comune
1906
Quinternetto con allegati.
Fascicolo
197
Quinternetto d'esazione delle rendite del comune
1907
Registro, cc. 21
198
"Esazione del comune per l'anno 1908"
1908
Quinternetto di esazione delle rendite del comune.
Registro, cc. 14
199
83
Quinternetto d'esazione delle rendite del comune
1909
Quinternetto con allegati.
Fascicolo
200
Quinternetto d'esazione delle rendite del comune
1910
Registro, cc. 34
201
Quinternetto d'esazione delle rendite del comune
1911
Quinternetto con allegati.
Fascicolo
202
Quinternetto d'esazione delle rendite del comune
1912
Registro, cc. 22
203
"Esazione del comune Castelfondo 1913"
1913
Quinternetto d'esazione delle rendite del comune.
Registro, cc. 21
204
"Esazione 1914"
1914
Quinternetto d'esazione delle rendite del comune.
Registro, cc. 16
205
"Quinterneto esazioni 1915"
1915
Quinternetto d'esazione delle rendite del comune.
Registro, cc. 14
206
"Esazione 1916"
1916
84
Quinternetto d'esazione delle rendite del comune.
Registro, cc. 13
207
Quinternetti d'esazione delle rendite del comune
1917
Quinternetti con allegati.
Fascicolo
208
Quinternetti d'esazione delle rendite del comune
1918
Fascicolo
209
"Esazione 1919"
1919
Quinternetto d'esazione delle rendite del comune.
Registro, cc. 20
210
Quinternetto d'esazione delle rendite del comune
1920
Quinternetto con allegati.
Fascicolo
211
"Esazione 1921"
1921
Quinternetto d'esazione delle rendite del comune.
Registro, cc. 6
212
"Libro d'esazione per l'anno 1922"
1922
Quinternetto d'esazione delle rendite del comune.
Registro, cc. 7
213
"Libro d'esazione per l'anno 1923"
1923
Quinternetto d'esazione delle rendite del comune.
Registro, cc. 6
85
214
"Quinternetto delle pigioni del comune di Castelfondo pro 1901"
1901
Quinternetto dell'imposta casatico.
Registro, cc. 5
86
serie 1.11
Preventivi, conti consuntivi e documenti di corredo ai conti consuntivi,
1824-1922
bb. 30
Contenuto
La serie è solitamente costituita da sistemi preliminari di tutta l'entrata ed uscita o preventivi, sommari di tutta l'entrata
ed uscita o conti consuntivi, documenti di corredo ai conti consuntivi (ordini di incasso e mandati di pagamento con
relativi documenti giustificativi). Consta della documentazione prescritta dalle normative in materia contabile, a partire
dalle circolari n. 6403 del 23 marzo 1816 e n. 7624 del 3 aprile 1816 emanate dal governo del Tirolo, seguite dalla
circolare governiale n. 20934/1760 del 31 agosto 1817 concernente "(...) il metodo di formare in avvenire i conti sulla
facoltà delle Giurisdizioni e dei Comuni". Alle ripristinate giurisdizioni e comunità si prescrive di compilare i propri
conti a partire dal primo gennaio del 1816. I conti dei comuni rurali devono essere registrati annualmente, seguendo i
formulari forniti già nel 1789 dalla Computisteria camerale di Innsbruck per quanto riguarda i comuni maggiori, oppure
la "Istruzione concernente i conti comunali, compilata per i comuni minori secondo la prescrizione del 31 ottobre 1785"
(1). In ogni comune minore il conto, definito "Sommario di tutta l'entrata e tutta l'uscita", deve essere tenuto da un
cassiere che si occupi anche del libro giornale. Nel sommario del conto sono indicate le rubriche generali dell'entrata e
dell'uscita, all'interno delle quali vengono inserite le rubriche generali dell'entrata e dell'uscita, all'interno delle quali
vengono inserite le rubriche particolari di ciascun comune. Ciascuna voce deve essere giustificata "colle controquietanze, coi conti particolari, coi registri ed altri simili documenti" (2). Eventuali conti subalterni ed accessori al conto
principale possono essere annessi al conto solo come allegati e numerati progressivamente.
Le circolari capitanali di Trento n. 11135/3818 del 4 novembre 1817 ("Istruzioni per l'organizzazione e futura
amministrazione delle comuni del circolo di Trento" e la n. 12283/4109 del 21 dicembre 1817 foriscono ai capicomune
indicazioni relative alla riforma economico-amministrativa austriaca. La rappresentanza comunale ha il compito di
redigere all'inizio dell'anno, sulla scorta degli anni precedenti, un preventivo delle rendite e delle spese comunali: tale
preventivo viene detto anche prospetto delle rendite, prospetto preliminare o sistema preliminare e deve contenere in
allegato i documenti giustificativi di ciascuna rubrica. Il sistema preliminare e il conto devono essere inviati al giudizio
distrettuale per poi essere approvati e liquidati dal capitanato circolare di competenza. Il "Regolamento delle comuni"
del 26 ottobre 1819, confermando le disposizioni precedenti in materia economica, stabilisce che l'operato del cassiere
sia sottoposto al controllo del capocomune e dei deputati; mentre la legge provvisoria comunale del 17 marzo 1849
precisa che il cassiere può essere eletto dalla rappresentanza comunale oppure nominato tra uno dei due consiglieri della
deputazione comunale. Spetta inoltre alla rappresentanza stabilire annualmente i preventivi delle entrate e delle spese,
nominare i revisori dei conti e dei preventivi ed i commissari per lo "scontro di cassa". Il podestà o capocomune,
responsabile dell'amministrazione dell'intero patrimonio comunale, presenta alla rappresentanza, perchè siano esaminati
ed approvati, nei mesi invernali il conto consuntivo dell'anno precedente e nei mesi estivi il conto preventivo per l'anno
successivo, compilato sulla base del conto consuntivo definitivamente liquidato. Detti termini per l'approvazione sono
definitivamente precisati nella legge del 9 gennaio 1866 n. 1 emanante il regolamento comunale: non più tardi di un
87
mese prima dell'inizio dell'anno per quanto riguarda il conto preventivo e non più tardi di tre mesi dopo l'inizio
dell'anno per quanto riguarda il conto consuntivo.
La legge del 18 gennaio 1882 n. 2, nel paragrafo dedicato all'amministrazione della sostanza comunale, definisce il
conto preventivo come "riassunto delle esigenze in denaro, onde adempiere gli obblighi e le prestazioni che spettano al
comune" e il conto consuntivo come "prospetto delle effettive entrate ed uscite durante l'anno decorso". Queste
denominazioni si affermano definitivamente con l'adozione dei nuovi formulari forniti ai comuni dalla Giunta
provinciale negli stessi anni. La legge dell'8 giugno 1892, concernente l'amministrazione della sostanza comunale del
Tirolo, modernizza la gestione economica comunale introducendo, per la redazione del preventivo e del conto
consuntivo, l'uso di veri e propri registri al posto dei due fascicoli che erano formati rispettivamente dai tre formulari
per il riepilogo e gli allegati alla parte attiva e passiva e dalle tre parti per il sommario e gli allegati all'entrata e
all'uscita.
Il materiale contabile conservatosi si presentava, al momento del riordino, assai in disordine, in parte lacunoso. Molti
documenti giustificativi allegati erano piegati in due in senso verticale alla scrittura, talora ancora all'interno delle
fascette originali con eventuale indicazione del nome ed il numero della rubrica di appartenenza. L'anno di riferimento
risulta essere talvolta quello amministrativo (dall'autunno di un anno all'autunno successivo) talvolta quello solare (da
gennaio a dicembre).
Fra i documenti giusificativi dell'entrata o dell'uscita sono conservati mandati, quietanza e specifiche, suddivisi per
rubriche in modo corrispondente all'ordinamento originario.
Note
1. Il modello dei formulari e l'Istruzione sono in appendice al testo della circolare.
2. Cfr. par. 6 dell'Istruzione.
215
"Sistema preliminare di tutta l'entrata, ed uscita..."
1824-1825
Sistema preliminare; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva.
Fascicolo
216
Sommario di tutta l'entrata ed uscita e documenti giustificativi dell'uscita
1824-1825
Allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva; documenti giustificativi della parte passiva.
Fascicolo
217
Documenti giustificativi dell'uscita
1825-1826
Fascicolo
88
218
"Sommario di tutta l'entrata, ed uscita..." e documenti giustificativi dell'uscita
1826-1827
Sommario; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva, due esemplari; documenti giustificativi della parte passiva.
Fascicolo
219
"Sommario di tutta l'entrata, ed uscita..."
1828-1829
Sommario; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva.
Fascicolo
220
"Sommario di tutta l'entrata, ed uscita..."
1829-1830
Sommario; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva.
Fascicolo
221
"Sommario di tutta l'entrata, ed uscita..."
1832-1833
Sommario; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva.
Fascicolo
222
Protocollo di liquidazione del consuntivo dell'anno 1835-1836 del comune di Castelfondo
1835-1838
Fascicolo
223
"Protocollo di liquidazione del consuntivo dell'anno 1836-1837 del comune di Castelfondo"
1836-1837
Fascicolo
224
"Protocollo di liquidazione del consuntivo dell'anno [1848-1849] del comune di Castelfondo"
1848-1849
Fascicolo
225
"Sommario di tutta l'entrata ed uscita..."
1850
89
Sommario; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva.
Fascicolo
226
"Sistema preliminare di tutta l'entrata, ed uscita..."
1850-1851
Sistema preliminare; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva.
Fascicolo
227
"Sommario di tutta l'entrata ed uscita..." e documenti giustificativi dell'uscita
1850-1851
Sommario; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva; documenti giustificativi della parte passiva.
Fascicolo
228
"Sommario di tutta l'entrata ed uscita..." e documenti giustificativi dell'uscita
1851-1852
Sommario; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva; documenti giustificativi della parte passiva.
Fascicolo
229
"Sommario di tutta l'entrata ed uscita..."
1853-1854
Sommario.
Fascicolo
230
"Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita..."
1859-1860
Sistema preliminare; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva.
Fascicolo
231
"Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita.."
1860-1861
Sistema preliminare; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva.
Fascicolo
232
"Sommario di tutta l'entrata ed uscita.." e documenti giustificativi dell'uscita
1860-1861
Sommario; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva; documenti giustificativi della parte passiva.
90
Fascicolo
233
Allegati al conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita
1862
Allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva, due esemplari; documenti giustificativi della parte passiva.
Fascicolo
234
Allegati al conto preliminare
1866
Allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva.
Fascicolo
235
Documenti giustificativi del conto consuntivo
1866
Documenti giustificativi della parte passiva.
Fascicolo
236
"Sistema preliminare di tutte l'entrate ed uscite..."
1868
Sistema preliminare, due esemplari; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva.
Fascicolo
237
Protocollo di liquidazione del conto consuntivo per l'anno 1876
1876
Fascicolo
238
Documenti giustificativi del conto consuntivo
1879
Documenti giustificativi della parte passiva del conto consuntivo.
Fascicolo
239
"Sommario di tutta l'entrata ed uscita..." e documenti giustificativi dell'uscita
1881
Sommario; allegato alla parte passiva; documenti giustificativi alla parte passiva.
Fra l'altro: Revisione del 1881 dei conti per gli anni 1866-1880.
Fascicolo
91
240
"Sommario di tutta l'entrata ed l'uscita ..." e documenti giustificativi dell'uscita
1882
Sommario; allegato alla parte passiva; allegato alla parte attiva; documenti giustificativi alla parte passiva.
Fascicolo
241
"Sommario di tutta l'entrata ed uscita..." e documenti giustificativi dell'uscita
1883
Sommario; allegato alla parte passiva; allegato alla parte attiva; documenti giustificativi alla parte passiva.
Fascicolo
242
"Sommario di tutta l'entrata e uscita..." e documenti giustificativi dell'uscita
1884
Sommario; allegato alla parte passiva; allegato alla parte attiva; documenti giustificativi della parte passiva.
Fascicolo
243
"Sommario di tutta l'entrata e uscita..." e documenti giustificativi dell'uscita
1885
Sommario; allegato alla parte passiva; allegato alla parte attiva; documenti giustificativi della parte passiva.
Fascicolo
244
"Sommario di tutta l'entrata e uscita..." e documenti giustificativi dell'uscita
1886
Sommario; allegato alla parte passiva; allegato alla parte attiva; documenti giustificativi della parte passiva; "allegato della revisione
del gennaio 1889 pel resoconto 1886".
Fascicolo
245
"Sommario di tutta l'entrata ed uscita..." e documenti giustificativi dell'uscita
1887
Sommario; allegato alla parte passiva; allegato alla parte attiva; documenti giustificativi della parte passiva.
Due esemplari.
Fascicolo
246
"Sommario di tutta l'entrata ed uscita del Fondo primissariale di Castelfondo per l'anno amministrativo 1886 e 1887"
1886-1887
Allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva.
92
Fascicolo
247
"Sommario di tutta l'entrata ed uscita..." e documenti giustificativi dell'uscita
1888
Sommario; allegato alla parte passiva; allegato alla parte attiva; documenti giustificativi della parte passiva.
Fascicolo
248
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita
1889
Prospetto riassuntivo; prospetto delle entrate; prospetto delle uscite; documenti giustificativi della parte passiva.
"Prospetto dimostrativo l'entrata di spettanza del Beneficio primissariale pro anno 1889".
Fascicolo
249
Documenti giustificativi del conto consuntivo
1890
Documenti giustificativi della parte passiva.
Fascicolo
250
"Preventivo..."
1891
Prospetto riassuntivo; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva.
Fascicolo
251
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita
1891
Documenti giustificativi della parte passiva.
Fascicolo
252
Preventivo dell'entrata e dell'uscita
1892
Preventivo dell'entrata; allegato alla parte attiva; preventivo dell'uscita; allegato alla parte passiva dell'uscita.
Fascicolo
253
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita
1892
Prospetto riassuntivo; documenti giustificativi della parte passiva.
93
Fascicolo
254
"Preventivo..."
1893
Prospetto riassuntivo.
Fascicolo
255
Conto consuntivo e documenti giustificativi
1893
Prospetto riassuntivo; allegati alle entrate; allegati alle uscite; documenti giustificativi. Fra l'altro: "Libro dei conti del comune dal
1771 al 1807", copia dattiloscritta del XIX sec.
Fascicolo
256
"Preventivo..."
1894
Prospetto riassuntivo, due esemplari.
Fascicolo
257
Documenti giustificativi del conto consuntivo
1894
Documenti giustificativi della parte passiva.
Fascicolo
258
Preventivo
1895
Fascicolo
259
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita
1895
Prospetto riassuntivo; elenco speciale delle entrate; elenco speciale delle uscite; documenti giustificativi della parte passiva.
Fascicolo
260
"Preventivo..."
1896
Prospetto riassuntivo, più esemplari.
Fascicolo
94
261
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita
1896
Prospetto riassuntivo; elenco speciale delle entrate; elenco speciale delle uscite; documenti giustificativi della parte passiva.
Fascicolo
262
"Preventivo..."
1897
Prospetto riassuntivo; allegato alla parte attiva e alla parte passiva.
Fascicolo
263
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita
1897
Prospetto riassuntivo; elenco speciale delle entrate; elenco speciale delle uscite; documenti giustificativi della parte passiva.
Fascicolo
264
"Preventivo..."
1898
Prospetto riassuntivo; allegato alla parte attiva e alla parte passiva.
Fascicolo
265
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita
1898
Prospetto riassuntivo; elenco speciale delle entrate; documenti giustificativi della parte passiva.
Fascicolo
266
"Preventivo..."
1899
Prospetto riassuntivo; allegato alla parte attiva e alla parte passiva.
Fascicolo
267
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita
1899
Prospetto riassuntivo; elenco speciale delle entrate, due esemplari; documenti giustificativi della parte passiva.
Fascicolo
95
268
Preventivo
1900
Prospetto riassuntivo; allegato alla parte attiva e alla parte passiva.
Fascicolo
269
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita
1900
Allegato alla parte attiva; documenti giustificativi della parte passiva.
Fascicolo
270
Preventivo
1901
Prospetto riassuntivo; allegato alla parte attiva; allegato alla parte passiva.
Fascicolo
271
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita
1901
Conto consuntivo, due esemplari; documenti giustificativi della parte passiva.
Fascicolo
272
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita
1902
Conto consuntivo; documenti giustificativi della parte passiva.
Fascicolo
273
Preventivo
1903
Fascicolo
274
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita
1903
Conto consuntivo; documenti giustificativi della parte passiva.
Fascicolo
275
96
Preventivo
1904
Fascicolo
276
Conto consuntivo e documenti giustificativi
1904
Conto consuntivo; documenti giustificativi.
Fascicolo
277
Preventivo
1905
Fascicolo
278
Conto consuntivo e documenti giustificativi
1905
Conto consuntivo; documenti giustificativi.
Fascicolo
279
Preventivo
1906
Prospetto riassuntivo.
Fascicolo
280
Conto consuntivo e documenti giustificativi
1906
Conto consuntivo; documenti giustificativi.
Fra l'altro: Libro magazzino, 1906, reg.; "Entratta e uscita della cassa spiciola comunale di Castelfondo" (tit. int.), 1906, reg.
Fascicolo
281
Preventivo
1907
Prospetto riassuntivo.
Fascicolo
282
Conto consuntivo e documenti giustificativi
97
1907
Conto consuntivo, tre esemplari; documenti giustificativi.
Fascicolo
283
Preventivo
1908
Prospetto riassuntivo.
Fascicolo
284
Conto consuntivo e documenti giustificativi
1908
Conto consuntivo, due esemplari; documenti giustificativi.
Fra l'altro: "Conto caselo 1906 fino 1909", 1908, reg.
Fascicolo
285
Preventivo
1909
Prospetto riassuntivo.
Fascicolo
286
Conto consuntivo e documenti giustificativi
1909
Conto consuntivo; documenti giustificativi.
Fascicolo
287
Preventivo
1910
Prospetto riassuntivo.
Fascicolo
288
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita
1910
Conto consuntivo; documenti giustificativi della parte passiva.
Fascicolo
289
98
Preventivo
1911
Prospetto riassuntivo.
Fascicolo
290
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita
1911
Conto consuntivo, due esemplari; documenti giustificativi della parte passiva; "Sorti fieno 1911".
Fascicolo
291
Preventivo
1912
Prospetto riassuntivo, due esemplari.
Fascicolo
292
Conto consuntivo e documenti giustificativi
1912
Conto consuntivo, più esemplari; documenti giustificativi.
Fascicolo
293
Preventivo
1913
Prospetto riassuntivo.
Fascicolo
294
Conto consuntivo e documenti giustificativi
1913
Conto consuntivo, due esemplari; documenti giustificativi.
Fascicolo
295
Preventivo
1914
Prospetto riassuntivo, due esemplari.
Fascicolo
296
99
Conto consuntivo e documenti giustificativi
1914
Conto consuntivo, due esemplari; documenti giustificativi.
Fascicolo
297
Preventivo
1915
Prospetto riassuntivo, due esemplari.
Fascicolo
298
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita
1915
Conto consuntivo, due esemplari; documenti giustificativi della parte passiva.
Fascicolo
299
Preventivo
1916
Prospetto riassuntivo.
Fascicolo
300
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita
1916
Conto consuntivo, due esemplari; documenti giustificativi della parte passiva.
Fascicolo
301
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita
1917
Conto consuntivo, due esemplari; documenti giustificativi della parte passiva; "Operato revisoria"; "Resoconto del capocomune.
Ianes Pietro".
Fascicolo
302
Preventivo
1918
Prospetto riassuntivo.
Fascicolo
100
303
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita
1918
Conto consuntivo, più esemplari; documenti giustificativi della parte passiva; registro assegnazione della legna.
Fascicolo
304
Preventivo
1919
Prospetto riassuntivo, due esemplari.
Fascicolo
305
Conto consuntivo e documenti giustificativi
1919
Conto consuntivo, più esemplari; documenti giustificativi; atti relativi.
Fra l'altro: coupon di obbligazione di stato austriache; "Conguaglio della comunità scolastica di Castelfondo", 1921.
Fascicolo
306
Preventivo
1920
Prospetto riassuntivo.
Fascicolo
307
Conto consuntivo e documenti giustificativi
1920
Conto consuntivo, più esemplari; documenti giustificativi.
Fra l'altro: "Conguaglio della comunità scolastica di Castelfondo" 1920.
Fascicolo
308
Preventivo
1921
Prospetto riassuntivo.
Fascicolo
309
Conto consuntivo e documenti giustificativi
1921
Conto consuntivo; documenti giustificativi.
Fascicolo
101
310
Preventivo
1922
Prospetto riassuntivo.
Fascicolo
311
Conto consuntivo e documenti giustificativi
1922
Conto consuntivo; documenti giustificativi; atti relativi.
Fascicolo
102
serie 1.12
Libri di cassa, 1861-1865
b. 1
312
"Entrata comunale di Castelfondo incominciando dal 1 aprile 1861...Uscite comunali di Castelfondo incominciando col
1 aprile 1861"
1861-1865
Il registro è in parte compilato come giornale di cassa e in parte come libro mastro.
Registro, cc. 15
103
Ente
Comune di Castelfondo
1923 gennaio 13 - 1928 settembre 27
Archivi prodotti
Subfondo Comune di Castelfondo (ordinamento italiano)
Storia
La politica accentratrice del regime fascista operò l'accorpamento dei piccoli comuni: fu così che, con R.D. 8.11.1928 n.
2715, il comune di Castelfondo venne aggregato, insieme a Cloz, a quello di Brez; fu ricostituito in comune autonomo
con D.L.C.P.S. 22.11.1946, n. 506.
104
Ente
Comune di Castelfondo
1946 novembre 22 -
Archivi prodotti
Subfondo Comune di Castelfondo (ordinamento italiano)
105
subfondo 2
Comune di Castelfondo (ordinamento italiano), 1923-1928; 1946-1957
bb. 127, regg. 133
Soggetti produttori
Comune di Castelfondo, 1923 gennaio 13 - 1928 settembre 27
Comune di Castelfondo, 1946 novembre 22 -
Contenuto
La sezione comprende gli anni dal 1923 al 1957; la documentazione relativa a Castelfondo per gli anni dal 1929 al 1947
va ricercata presso l'archivio comunale di Brez, poiché in quel periodo era frazione aggregata al comune capoluogo.
Fa eccezione il materiale del comune di Brez relativo a Castelfondo che dopo la ricostituzione in comune autonomo è
stato portato a Castelfondo; si è optato per non riconsegnare - contrariamente alla prassi archivistica - questi atti al
comune di Brez (riordinato e dotato di inventario di recente) per la particolarità della situazione, in cui le carte oramai
sono vincolate agli atti prodotti dal comune ricostituito.
106
serie 2.1
Deliberazioni del consiglio comunale, 1922-1970
b. 1, regg. 3
Contenuto
La serie, destinata a raccogliere le deliberazioni del consiglio comunale, comprende le deliberazioni del consiglio
comunale, del podestà e del commissario prefettizio, nonché della giunta.
Sono riportati inoltre i verbali delle deliberazioni della consulta frazionale e della commissione comunale di prima
istanza per la risoluzione dei ricorsi in materia di tributi.
1
"Libro di sessione per il comune di Castelfondo 1923"
1922 dicembre 3-1926 maggio 22; 1948 marzo 3-1970 agosto 29
- Verbali delle deliberazioni della rappresentanza comunale, 1922 dicembre 3-1923 febbraio 18;
- verbali delle deliberazioni del consiglio comunale, 1923 marzo 3-1926 maggio 2;
- verbali del podestà, 1926 maggio 20- maggio 22;
- verbale del consiglio comunale e della giunta municipale, 1948 marzo 3;
- verbali del consiglio comunale, 1948 marzo 9-1970 agosto 29.
Registro, cc. 397 n.n.
2
"Registro delle deliberazioni consigliari del comune di Castelfondo soggette ad approvazione"
1923 luglio 15-1923 settembre 16; 1926 maggio 5-1928 gennaio 6
- Verbali delle deliberazioni del Consiglio comunale, 1923 luglio 15-settembre 16;
- verbali delle deliberazioni del Podestà, 1926 maggio 20-1927 febbraio 12;
- verbali delle deliberazioni del Commissario prefettizio, 1927 marzo 19-1928 gennaio 6.
Registro, legatura in carta, cc. 40 n.n.
3
Registro dei verbali delle deliberazioni del commissario prefettizio
1928 gennaio 23-1928 dicembre 31
Verbali delle deliberazioni del commissario prefettizio.
Registro, cc. 14 n.n., legatura senza coperta
Registro, senza coperta, cc. 14 n.n.
4
Deliberazioni della consulta frazionale, del consiglio comunale e della giunta
1945 giugno 11-1948 febbraio 20
107
- Verbali delle deliberazioni della consulta frazionale di Castelfondo, 1945 giugno 11-1947 aprile 6;
- verbali delle deliberazioni della consiglio e della giunta comunale, 1947 maggio 3-1948 febbraio 20.
Registro, cc. 96 n.n.
5
"Deliberazioni consiliari"
1947 aprile 19-1953 febbraio 7
Registro, cc. 200 n.n.
6
"Atti deliberativi del consiglio comunale"
1953 marzo 14-1953 aprile 18; 1963 gennaio 27; 1965 novembre 14-dicembre 19
- Verbali delle deliberazioni del consiglio comunale, 1953 marzo 14 - aprile 18, cc.4;
- verbali delle deliberazioni della commissione comunale di prima istanza per la risoluzione dei ricorsi in materia di tributi
locali,1963 gennaio 27, 1965 novembre 14 - dicembre 19, cc.13.
Registro, cc.17 n.n.
108
serie 2.2
Deliberazioni del consiglio comunale (copie vistate)
Contenuto
La serie comprende la raccolta delle copie vistate dei verbali delle deliberazioni del consiglio comunale. Copie vistate
delle deliberazioni del consiglio comunale sono presenti nel carteggio ed atti alle relative annate in fascicoli appositi (di
solito denominati con l'oggetto) o nella categoria I secondo le indicazioni del titolario.
109
serie 2.3
Indici delle deliberazioni del consiglio comunale, 1946-1953
regg. 2
Contenuto
La serie consta degli indici dei registri dei verbali delle deliberazioni del consiglio comunale.
1
"Indice alfabetico deliberazioni consiglio comunale Castelfondo"
1946-1951
Registro, cc. 40 n.n.
2
Indici delle deliberazioni del consiglio comunale
1947-1953
Registro, cc. 20 n.n.
110
serie 2.4
Deliberazioni della giunta municipale, 1943-1953
regg. 2
Contenuto
La serie, destinata a raccogliere le deliberazioni della giunta municipale, comprende i verbali delle deliberazioni della
giunta municipale e del commissario prefettizio, ed inoltre del commissario prefettizio dell'amministrazione separata
della frazione di Castelfondo.
1
Registro dei verbali delle deliberazioni dell'amministrazione separata di Castelfondo e del comune di Castelfondo
1943 febbraio 12-1947 dicembre 30
- Verbali delle deliberazioni del commissario prefettizio dell'amministrazione separata della frazione di Castelfondo, 1943 febbraio
12-1946 dicembre 27;
- verbali del commissario prefettizio del comune di Castelfondo, 1947 gennaio 18-aprile 5;
- verbali della giunta municipale di Castelfondo, 1947 giugno 5-dicembre 30.
Registro, cc. 100 n.n.
2
Registro dei verbali di deliberazione della giunta
1947dicembre -1953 maggio 6
Registro, cc. 82 n.n.
111
serie 2.5
Deliberazioni della giunta municipale (copie vistate)
Contenuto
La serie comprende la raccolta delle copie vistate dei verbali delle deliberazioni della giunta municipale. Copie vistate
delle deliberazioni della giunta municipale sono presenti nel carteggio ed atti alle relative annate in fascicoli appositi (di
solito denominati con l'oggetto) o nella categoria I secondo le indicazioni del titolario.
112
serie 2.6
Indici delle deliberazioni della giunta municipale, 1940-1953
regg. 2
Contenuto
La serie consta degli indici dei registri dei verbali delle deliberazioni della giunta comunale.
1
Indice delle deliberazioni della giunta municipale
1940-1950
Registro, cc. 16 n.n.
2
"Indice delle deliberazioni della giunta comunale"
1951-1953
Registro, cc. 4 n.n.
113
serie 2.7
Protocolli degli esibiti, 1924-1958
regg. 16, b. 1
1
"Protocolo esebiti dal 22-1-1924 del comune di Castelfondo"
1924 gennaio 22-1924 agosto 2
1924 gennaio 22 - agosto 2: nn. 1-950. Con errori di numerazione.
Registro
2
Protocollo degli esibiti
1924 agosto 4-1925 gennaio 26
1924 agosto 4 - dicembre 30: nn. 951-1541;
1925 gennaio 2 - gennaio 5: nn. 1542-1563; gennaio 5 - gennaio 26: nn. 1-108.
Con errori di numerazione.
Registro
3
Protocollo degli esibiti
1925 gennaio 26-1926 maggio 22
1925 gennaio 26 - dicembre 30: nn. 109-2102;
1926 gennaio 2 - maggio 22: nn. 2-691.
Con errori di numerazione.
Registro
4
Protocollo degli esibiti
1926 maggio 22-1927 gennaio 10
1926 maggio 22 - dicembre 31: nn. 692-1824 (nn. 692-1140; errore, ricomincia con 1041: nn. 1041-1185; errore, ricomincia con
1086: nn. 1086-1379; errore, ricomincia con 1739; nn. 1739-1824);
1927 gennaio 3 - gennaio 7: nn. 1825-1843; gennaio 7 - gennaio 10: nn. 1-29.
Registro
5
Protocollo degli esibiti
1927 gennaio 12-1927 maggio 27
1927 gennaio 12 - maggio 27: nn. 29-932.
Registro
114
6
Protocollo degli esibiti
1927 maggio 30-1927 ottobre 21
1927 maggio 30 - ottobre 21: nn. 933-1508.
Registro
7
"Protocollo speciale 1927"
1927
1927 maggio 14 - ottobre 15: nn. 1-26.
Registro
8
Protocollo degli esibiti
1927 ottobre 26-1929 gennaio 8
1927 ottobre 26 - dicembre 29: nn 1517-1858;
1928 gennaio 3 - dicembre 31: nn 1-602.;
1929 gennaio 4 - gennaio 8: nn 1-12.
Registro
9
Protocollo degli esibiti
1947 ottobre 29-1949 marzo 2
1947 ottobre 29 - dicembre 31: nn. 1511-1839;
1948 gennaio 2 - dicembre 31: nn. 1-1474;
1949 gennaio 3 - marzo 2: nn. 1475, 1-234.
Registro
10
Protocollo degli esibiti
1949 marzo 14-1950 giugno 16
1949 marzo 14 - dicembre 31: nn. 296-1473;
1950 gennaio 2 - giugno 16: nn. 1-830.
Registro
11
Protocollo degli esibiti
1950 giugno 17-1951 settembre 18
1950 giugno 17 - dicembre 30: nn. 831-1637;
1951 gennaio 2 - settembre 18: nn. 1-1270.
Registro
115
12
Protocollo degli esibiti
1951 settembre 18-1953 marzo 9
1951 settembre 18 - dicembre 31: nn. 1271-1829;
1952 gennaio 2 - dicembre 31: nn. 1-2008;
1953 gennaio 2 - marzo 9: nn. 1-440.
Registro
13
Protocollo degli esibiti
1953 marzo 9-1954 giugno 5
1953 marzo 9 - dicembre 31: nn. 441-2428;
1954 gennaio 2 - giugno 5: nn. 1-990.
Registro
14
Protocollo degli esibiti
1954 giugno 7-1955 giugno 20
1954 giugno 7 - dicembre 31: nn. 991-2344;
1955 gennaio 3 - giugno 20: nn. 1-1120.
Registro
15
Protocollo degli esibiti
1955 giugno 20-1956 luglio 3
1955 giugno 20 - dicembre 31: nn. 1121-2282;
1956 gennaio 2 - luglio 3: nn. 1-1310.
Registro
16
Protocollo degli esibiti
1956 luglio 18-1957 giugno 10
1956 luglio 18 - dicembre 31: nn. 1311-2397;
1957 gennaio 2 - giugno 10: nn. 1-910.
Registro
17
Protocollo degli esibiti
1957 giugno 11-1958 maggio 5
1957 giugno 11 - dicembre 31: nn. 911-2034;
1958 gennaio 2 - maggio 5: nn. 1-880.
Registro
116
serie 2.8
Carteggio ed atti degli affari comunali, 1924-1957 (1)
bb. 44
Contenuto
Dopo l'estensione, nel 1923, alla Venezia tridentina della legge e del regolamento comunale italiano, entra in vigore
anche nel Trentino il titolario emanato con circolare del Ministero dell'interno del 1° marzo 1897, n. 17100/2, ovvero la
classificazione in quindici categorie del carteggio e degli atti prodotti dall'amministrazione comunale.
Fino al 1927 gli atti sono stati riordinati secondo il numero di protocollo o l'ordine cronologico e per fascicoli attinenti
ad oggetti particolari.
Nell'anno 1928 le categorie erano le seguenti: Cat. 1 Amministrazione; Cat. 1bis Elezioni; Cat. 2 Opere Pie e
Beneficienza; cat. 3 Pulizia urbana e rurale; Cat. 4 Sanità e igiene; Cat. 5 Finanze; Cat. 6 Governo; Cat. 7 Grazia,
giustizia e culto; Cat. 8 Leva e truppe; Cat. 9 Istruzione pubblica; Cat. 10 Lavori pubblici, poste- telegrafi-telefoni; Cat.
11 Agricoltura, Industria e commercio; Cat. 12 Stato civile, censimento-statistica; Cat. 13 Esteri; Cat. 14 Sicurezza
pubblica; Cat. 15 Oggetti diversi. Dal 1947 le categorie rimangono uguali a parte le ultime due: Cat. 14 Oggetti diversi;
Cat. 15 Sicurezza pubblica.
Nota dell’archivista
Circolare del Ministero del'interno, 1° marzo 1897, n. 17100/2
Note
1) Con documentazione fino al 1972.
1
Carteggio ed atti
1924
Carteggio ed atti, nn. di prot. 1524-1557, gennaio 2-5; nn. 1450-1500 (errore di numerazione) gennaio 10-19; nn. 1-1539, gennaio 22
- dicembre; "Prospetti forestali e atti"; pretura di Fondo; "Pensioni"; prospetto statistico istituti e fondazioni di benificienza in
Castelfondo, 1924-1927; "Tabella per la celebrazione del matrimonio civile"; allegati al registro degli atti di matrimonio, 1924-1927,
"Certificati di morte del medico", 1924-1927; "Denuncie di nascita levatrici", 1924-1927.
Fascicolo
2
"Castelfondo strada e malga Castrin"
1924-1928
Atti relativi alla costruzione della strada e del ponte per Castelfondo e del taglio della foresta Castrin.
Fascicolo
117
3
Carteggio ed atti
1925
Carteggio ed atti, nn. di prot. 1543-1563, nn. 8-2097 (con errori di numerazione); "Stato degli utenti pesi e misure soggetti alla
verificazione per il biennio 1925-1927", reg.; Registro delle denunzie delle malattie infettive del bestiame e dei provvedimenti
adottati"; estratti dei verbali del consiglio comunale; "Liste forestali e atti"; richieste legname.
Fascicolo
4
Carteggio ed atti
1926
Carteggio ed atti, nn. di prot. 1-1818 (con errori di numerazione); "Malattie infettive"; "Forestale"; "Asta legname Castelfondo";
libretto di conto corrente intestato al comune di Castelfondo; circolari Regia Prefettura; verbali delle deliberazioni; scuola; prospetto
variazioni stato utenti pesi e misure; "Elenco permanente di tutti i cittadini eleggibili a giurati residenti nel comune...", 1926-1927,
reg.; progetti variante strada della Mendola; "Condotta legname" 1924, 1926.
Fascicolo
5
Carteggio ed atti
1927
Carteggio ed atti, nn. di prot. 1830-1843, nn. 6-1856; atti del protocollo speciale del 1927; "Inchiesta Nones", 1923-1928; "Prospetti
forestali"; circolari Regia Prefettura (divise per mesi, mancanti mesi di gennaio e febbraio 1927); "Contratto affitto Malga Manzar
Tedesco"; "Verbali di deliberazioni diversi"; "Verbali per storni di fondi e prelevamenti dal fondo di riserva e dalle impreviste";
schede di dichiarazione dei redditi; elenco dei datori di lavoro del comune di Castelfondo, reg.; "Elenco dei celibi del comune di
Castelfondo", reg.; "Commercio".
Fascicolo
6
Carteggio ed atti cat. I-XV
1928
Atti divisi in categorie I-XV.
Circolari (annata completa) della Regia Prefettura.
Fascicolo
7
Liste elettorali e atti preparatori
1928-1929
Fascicolo
8
Carteggio ed atti cat. I-XV
1947
Atti divisi in categorie I-XV, classi e sottoclassi.
118
Fascicolo
9
Elezioni amministrative
1947 aprile 13
Elezioni amministrative 1947 aprile 13 (sezione unica).
Fra l'altro: "Lista elettorale della sezione per l'anno 1947", reg.; "Registro dei certificati d'iscrizione nelle liste di sezione...", regg.;
"Estratto della lista elettorale della sezione", reg.; atti delle elezioni; insediamento del seggio; risultati votazioni.
Fascicolo
10
Sessioni forestali
1947-1972
Atti relativi alla sessione forestale, sorti legna, sorti fieno, legna ai poveri, prodotti forestali, strame, riserve di pascolo, prospetti
capre e pecore ammesse al pascolo boschivo, domande di assegnazione.
Fascicolo
11
Carteggio ed atti cat. I-XV
1948
Atti divisi in categorie I-XV, classi e sottoclassi.
Fascicolo
12
"Elezioni politiche 1948. Corri(s)pondenza-circolari-norme ecc."
1948
Carteggio, atti e verbali relativi alle elezioni politiche del 18 aprile 1948.
Fascicolo
13
Elezioni consiglio regionale
1948
Elezioni del primo consiglio regionale del Trentino Alto Adige, 28 novembre 1948.
"Atti elettorali 1948. Verbali"; "Atti elettorali 1948. Circolari corrispondenza"; "Presidente del seggio".
Fascicolo
14
Schede individuali delle vaccinazioni
1948-1958
Raccoglitore
15
119
Carteggio ed atti cat. I-XV
1949
Atti divisi in categorie I-XV.
Fascicolo
16
Carteggio ed atti cat. I-XV
1950
Atti divisi in categorie I-XV e classi.
Fascicolo
17
Carteggio ed atti cat. I-XV
1951
Atti divisi in categorie I-XV e classi.
Fascicolo
18
"Elezioni comunali 1951"
1951
Carteggio, atti e verbali relativi alle elezioni comunali del 27 maggio 1951 (sezione unica).
Fascicolo
19
Censimento dell'industria e del commercio
1951
III censimento generale dell'industria e del commercio: prospetti del censimento.
Fascicolo
20
Atti dei censimenti del 1951
1949-1952
Carteggio ed atti relativo al censimento della popolazione e al censimento dell'industria e del commercio, 1949-1952.
Fascicolo
21
Censimento della popolazione
1951
IX censimento generale della popolazione.
Fogli famiglia: sezione 1; sezione 2.
Fascicolo
120
22
Carteggio ed atti cat. I-XV
1952
Atti divisi in categorie I-XV e classi.
Fascicolo
23
Carteggio ed atti cat. I-XV
1953
Atti divisi in categorie I-XV e classi.
Fascicolo
24
Carteggio ed atti cat. I-XV
1954
Atti divisi in categorie I-XV e classi.
Fascicolo
25
Carteggio ed atti cat. I-XV
1955
Atti divisi in categorie I-XV e classi.
Fascicolo
26
Carteggio ed atti cat. I-XV
1956
Atti divisi in categorie I-XV e classi.
Fascicolo
27
"Elezioni comunali 27 maggio 1956. Corrispondenza varia"
1956 maggio 27
Atti relativi alle elezioni; circolari; risultati elettorali (sezione unica).
Fascicolo
28
"Elezioni regionali 1956"
1956 novembre 11
Fascicolo
29
121
Carteggio ed atti cat. I-XV
1957
Atti divisi in categorie I-XV e classi.
Fascicolo
122
serie 2.9
Contratti, 1923-1963
bb. 14
Contenuto
La serie raccoglie contratti diversi, contratti legname, repertori, oltre a contratti dell'Amministazione separata di
Castelfondo.
1
"Repertorio degli atti ricevuti dal 1 luglio 1923"
1923-1928
Si tratta del registro dei contratti stipulati con il comune di Castelfondo.
Riporta il numero progressivo la data dell'atto e il luogo di stipula la natura dell'atto, nome delle parti, indicazione sommaria dei beni
col valore e eventuali atti censuali, e nota della registrazione.
Registro
2
Contratti
1923-1928
Contratti: rep. n. 3-26.
Fascicolo
3
Contratti
1931-1947
Contratti stipulati dal comune di Brez relativamente al territorio della frazione di Castelfondo.
Contratti dell'Amministrazione separata di Castelfondo, 1941-1947: rep. [ante n. 6]- 70.
Fascicolo
4
Contratti
1947-1952
Contratti: rep. n. 70-143.
Fascicolo
5
Contratti
1953-1958
Contratti: rep. n. 1- [222?].
123
Fascicolo
6
Depositi spese contrattuali
1951-1963
Fascicolo
7
Contratti e progetti relativi ad opere pubbliche
1941-1958
Sistemazione e costruzione strade e piazze, riparazione malga Pradont e malga Castrin, manutenzione chiesa di Castelfondo, cimitero
di guerra, restauro cimitero, lavori al Bait al Manzar, sistemazione ponti, ponte sul torrente Rabiola, sistemazione della strada e
fognatura di Dovena e Raina.
Fascicolo
124
serie 2.10
Bilanci di previsione e conti consuntivi, 1922-1957
b. 1, regg. 25
Contenuto
La serie consta dei bilanci di previsione e dei conti consuntivi, principali documenti contabili per la previsione del
bilancio dell'anno a venire e per la resa dei conti alla fine di ogni esercizio finanziario. I bilanci di previsione sono
sempre accompagnati da atti allegati raccolti in fascicoli intolati "Bilancio" e datati all'anno di riferimento.
1
"Conto consuntivo compilato d'ufficio dell'ex Sindaco Marchetti Luigi dal 1922 al 1926"
1922-1926
Fra l'altro: "Allegati di entrata al rendiconto dell'ex sindaco Marchetti Luigi"; atti relativi.
Fascicolo
2
"Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1924"
1924
Registro
3
"Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1927"
1927
Due esemplari.
Fascicolo
4
"Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1946"
1946
Registro
5
"Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa" e allegati
1947
All'interno "Bilancio 1947", fasc.
Registro
6
125
"Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1947"
1947
Registro
7
"Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa" e allegati
1948
Originale.
All'interno "Bilancio 1948", fasc.
Registro
8
"Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1948"
1948
Originale vistato.
Registro
9
"Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa" e allegati
1949
Originale.
All'interno "Bilancio 1949", fasc.
Registro
10
"Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1949"
1949
Originale vistato.
Registro
11
"Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa" e allegati
1950
Originale.
All'interno "Bilancio 1950", fasc.
Registro
12
"Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1950"
1950
Originale vistato.
Registro
126
13
"Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa" e allegati
1951
Originale.
All'interno "Bilancio 1951", fasc.
Registro
14
"Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1951"
1951
Originale vistato.
Registro
15
"Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa" e allegati
1952
Originale.
All'interno "Bilancio 1952", fasc.
Registro
16
"Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1952"
1952
Originale.
Registro
17
"Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1952"
1952
Copia conforme vistata.
Registro
18
"Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa" e allegati
1953
Originale.
All'interno "Bilancio di previsione 1953", fasc.
Registro
19
"Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1953"
1953
Originale.
127
Registro
20
"Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1953"
1953
Copia conforme vistata.
Registro
21
"Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa" e allegati
1954
Originale.
All'interno "Bilancio 1954", fasc.
Registro
22
"Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1954"
1954
Originale vistato.
Registro
23
"Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa" e allegati
1955
Originale.
All'interno "Allegati al bilancio 1955", fasc.
Registro
24
"Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1955"
1955
Originale vistato.
Registro
25
"Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa" e allegati
1956
Originale.
All'interno "Bilancio 1956", fasc.
Registro
26
128
"Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1956"
1956
Originale vistato.
Registro
27
"Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa" e allegati
1957
Originale.
All'interno "Bilancio 1957", fasc.
Registro
28
"Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1957"
1957
Originale vistato.
Registro
129
serie 2.11
Giornali e mastri della contabilità, 1922-1957
b. 1, regg. 13
Contenuto
La serie si costituisce di registri su cui sono riportati i mandati di pagamento e di riscossione, distinti secondo i diversi
capitoli di entrata e di uscita del bilancio di previsione.
1
"Libro cassa del Sindaco L. Marchetti"
1922-1925
Registro
2
"Libro cassa"
1922-1927
Registro
3
Giornale cassa
1926
Giornale cassa entrate; giornale cassa uscite, più esemplari.
Fascicolo
4
Giornale cassa
1927
Registro
5
"Giornale di cassa 1928"
1928
Registro
6
"Libro mastro delle entrate e delle spese comunali anno 1928"
1928
Registro
130
7
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1946"
1946
Registro
8
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1947"
1947
Registro
9
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1948"
1948
Registro
10
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1949"
1949
Registro
11
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1950"
1950
Registro
12
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1951"
1951
Registro
13
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1952"
1952
Registro
14
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1953"
1953
Registro
15
131
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1954"
1954
Registro
16
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1955"
1955
Registro
17
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1956"
1956
Registro
18
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1957"
1957
Registro
132
serie 2.12
Documenti di corredo ai conti consuntivi (reversali di cassa e mandati di
pagamento con relativi documenti giustificativi), 1923 -1957
bb. 48
Contenuto
La serie comprende le reversali di cassa, i mandati di pagamento, afferenti all'entrate e alle uscite del comune, i
documenti giustificativi e documentazione allegata.
1
Mandati di pagamento
1923
Mandati di pagamento e documenti giustificativi; atti allegati.
Fascicolo
2
Mandati di pagamento
1924
Mandati di pagamento e documenti giustificativi; atti allegati.
Fascicolo
3
Entrate
1925
Quinternetto d'esazione delle rendite del comune.
Fascicolo
4
Mandati di pagamento
1925
Mandati di pagamento e documenti giustificativi; atti allegati.
Fascicolo
5
Entrate
1926
Ruoli delle entrate comunali; atti allegati; "Residui attivi 1923-1926", reg.
Fascicolo
133
6
Mandati di pagamento
1926
Mandati di pagamento e documenti giustificativi; atti allegati.
Fascicolo
7
Reversali di cassa
1927
Reversali di cassa; documenti giustificativi e atti allegati.
Fascicolo
8
Mandati di pagamento
1927
Mandati di pagamento e documenti giustificativi; residui passivi; atti allegati.
Fascicolo
9
Entrate
1928
Reversali di cassa; ruoli delle entrate; residui attivi; bollettari.
Fascicolo
10
Mandati di pagamento
1928
Mandati di pagamento e documenti giustificativi; atti allegati.
Fascicolo
11
Reversali di cassa
1947
Residui attivi; reversali di cassa, artt. 1-31.
Fascicolo
12
Mandati di pagamento
1947
Residui passivi; mandati di pagamento, artt. 1-97.
Fascicolo
134
13
Allegati alle entrate
1947
Allegati alle reversali.
"Ruoli delle entrate o diritti comunali", 1947, reg. con "Allegati Ruoli 1947", 1947.
Fascicolo
14
Allegati alle uscite
1947
Allegati ai mandati.
Fascicolo
15
Reversali di cassa
1948
Residui attivi; reversali di cassa, artt. 1-31.
Fascicolo
16
Mandati di pagamento
1948
Residui passivi; mandati di pagamento, artt. 1-89.
Fascicolo
17
"Allegati entrata 1948"
1948
"Reversali": allegati alle reversali.
Ruoli delle entrate o diritti comunali e allegati.
Fascicolo
18
Allegati alle uscite
1948
Allegati ai mandati.
Fascicolo
19
Reversali di cassa
1949
Residui attivi; reversali di cassa, artt. 1-32.
Fascicolo
135
20
Mandati di pagamento
1949
Residui passivi; mandati di pagamento, artt. 1-92.
Fascicolo
21
Allegati alle entrate
1949
Allegati alle reversali.
"Ruoli delle entrate o diritti comunali", regg.; "Ruolo dell'imposta comunale sui cani per l'anno 1948", reg.; "Ruolo unico delle
imposte e tasse comuali per l'anno 1947", reg.; "Ruolo della imposta comuale sui bestiami per l'anno 1947", reg.; "Ruolo unico delle
imposte e tasse comuali per l'anno 1948", reg.; "Ruolo dell'imposta comunale sui cani per l'anno 1947".
Fascicolo
22
Allegati alle uscite
1949
Allegati ai mandati.
Fascicolo
23
Reversali di cassa
1950
Residui attivi; reversali di cassa, artt. 1-30.
Fascicolo
24
Mandati di pagamento
1950
Residui passivi; mandati di pagamento, artt. 1-77.
Fascicolo
25
Allegati alle entrate
1950
Allegati alle reversali.
Ruoli delle entrate o diritti comunali e allegati.
Fascicolo
26
136
Allegati alle uscite
1950
Allegati ai mandati.
Fascicolo
27
Reversali di cassa
1951
Residui attivi; reversali di cassa, artt. 1-30.
Fascicolo
28
Mandati di pagamento
1951
Residui passivi; mandati di pagamento, artt. 1-82.
Fascicolo
29
Allegati alle entrate
1951
Allegati alle reversali.
Ruoli delle entrate o diritti comunali, "Ruoli dell'imposta comunale sui cani", 1951.
Fascicolo
30
Allegati alle uscite
1951
Allegati ai mandati.
Fascicolo
31
Reversali di cassa
1952
Residui attivi; reversali di cassa, artt. 1-28.
Fascicolo
32
Mandati di pagamento
1952
Residui passivi; mandati di pagamento, artt. 1-97.
Fascicolo
137
33
Allegati alle entrate
1952
Allegati alle reversali.
Ruoli delle entrate o diritti comunali, "Ruoli dell'imposta comunale sui cani", 1952.
Fascicolo
34
Allegati alle uscite
1952
Allegati ai mandati.
Fascicolo
35
Reversali di cassa
1953
Residui attivi; reversali di cassa, artt. 1-30.
Fascicolo
36
Mandati di pagamento
1953
Residui passivi; mandati di pagamento, artt. 1-114.
Fascicolo
37
Allegati alle entrate
1953
Allegati alle reversali.
Ruoli delle entrate o diritti comunali.
Fascicolo
38
Allegati alle uscite
1953
Allegati ai mandati.
Fascicolo
39
Reversali di cassa
1954
Residui attivi; reversali di cassa, artt. 1-29bis.
Fascicolo
138
40
Mandati di pagamento
1954
Residui passivi; mandati di pagamento, artt. 1-110bis.
Fascicolo
41
Allegati alle entrate
1954
Allegati alle reversali.
Ruoli delle entrate o diritti comunali.
Fascicolo
42
Allegati alle uscite
1954
Allegati ai mandati.
Fascicolo
43
Reversali di cassa
1955
Residui attivi; reversali di cassa, artt. 1-29bis.
Fascicolo
44
Mandati di pagamento
1955
Residui passivi; mandati di pagamento, artt. 1-107.
Fascicolo
45
Allegati alle entrate
1955
Allegati alle reversali.
Ruoli delle entrate o diritti comunali.
Fascicolo
46
Allegati alle uscite
1955
Allegati ai mandati.
139
Fascicolo
47
Reversali di cassa ed allegati alle entrate
1956
Residui attivi; reversali di cassa ed allegati, artt. 1- 30.
Ruoli delle entrate o diritti comunali; ruolo dell'imposta comunale sui cani; ruolo unico delle imposte e tasse comunali; atti allegati.
Fascicolo
48
Mandati di pagamento ed allegati alle uscite
1956
Residui passivi; mandati di pagamento ed allegati, artt. 1-110.
Fascicolo
49
Reversali di cassa ed allegati alle entrate
1957
Residui attivi; reversali di cassa ed allegati alle entrate, artt. 1- 29.
Ruoli delle entrate e diritti comunali; ruolo unico delle imposte e tasse comunali; ruolo della imposta comunale sui cani; atti allegati.
Fascicolo
50
Mandati di pagamento ed allegati alle uscite
1957
Residui passivi; mandati di pagamento ed allegati alle uscite, artt. 1-108 .
Fascicolo
140
serie 2.13
Liste di leva, 1922-1976
b. 1
Contenuto
La serie comprende le liste dei cittadini maschi da sottoporsi a visita di leva, tenuti ad assolvere al servizio militare
obbligatorio, compilate annualmente a cura dell'apposita commissione comunale.
Le liste della leva per gli anni dal 1921 al 1923 (leva dei nati dall'anno 1901 al 1903), annate solitamente comprese
entro l'ambito preunitario, sono rientrate nella sezione postunitaria, in quanto ricalcano tipologie documentarie tipiche
dell'amministrazione italiana: infatti la legislazione italiana in materia di reclutamento militare (T.U. approvato con
R.D. 24 dicembre 1911, n. 1497 e regolamento approvato con R.D. 2 luglio 1890, n. 6952) fu estesa nei territori annessi
al regno con R.D. 19 settembre 1921, n. 1331.
1
Lista di leva classe 1901
1922
Fascicolo
2
Lista di leva classe 1902
1922
Fascicolo
3
Lista di leva classe 1903
1922
Fascicolo
4
Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1904
1922
Due esemplari.
Fascicolo
5
Lista dei renitenti della classe 1904
1925
Registro
141
6
Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1905
[1924]
Fascicolo
7
Lista dei renitenti della classe 1905
1925
Registro
8
Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1906
1924
Fascicolo
9
Lista dei renitenti della classe 1906
1926
Registro
10
Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1907
[1926]
Fascicolo
11
Lista dei renitenti della classe 1907
1927
Registro
12
Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1908
[1927]
Fascicolo
13
Lista dei renitenti della classe 1908
1928
Registro
14
142
Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1909
[1928]
Fascicolo
15
Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1910
[1929]
Due esemplari.
Fascicolo
16
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1927"
[1946]
Registro
17
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1928"
[1947]
Registro
18
Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1929
[1948]
Registro
19
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1930"
[1949]
Registro
20
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1931"
[1950]
Registro
21
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1932"
[1951]
Registro
22
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1933"
143
[1952]
Registro
23
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1934"
[1953]
Registro
24
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1935"
[1954]
Registro
25
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1936"
[1955]
Registro
26
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1937"
[1956]
Registro
27
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1938"
[1957]
Registro
28
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1939"
[1958]
Registro
29
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1940"
[1959]
Registro
30
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1941"
[1960]
Registro
144
31
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1942"
[1961]
Registro
32
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1943"
[1962]
Registro
33
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1944"
[1963]
Registro
34
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1945"
[1964]
Registro
35
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1946"
[1965]
Registro
36
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1947"
[1966]
Registro
37
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1948"
[1967]
Registro
38
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1949"
[1968]
Registro
39
145
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1950"
[1969]
Registro
40
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1951"
[1970]
Registro
41
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1952"
[1971]
Registro
42
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1953"
[1972]
Registro
43
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1954"
[1973]
Registro
44
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1955"
[1974]
Registro
45
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1956"
[1975]
Registro
46
"Lista di leva dei giovani nati nell'anno 1957"
[1976]
Registro
146
serie 2.14
Ruoli matricolari, 1921-1977
b. 1
Contenuto
La serie comprende i ruoli matricolari, registri redatti annualmente sui quali vengono riportati tutti i dati relativi alla
situazione di servizio dei militari iscritti alla leva in quel dato anno.
I ruoli matricolari per gli anni dal 1921 al 1923, annate di solito comprese entro l'ambito preunitario, sono rientrati nella
sezione postunitaria, in quanto ricalcano tipologie documentarie tipiche dell'amministrazione italiana: infatti la
legislazione italiana in materia di reclutamento militare (T.U. approvato con R.D. 24 dicembre 1911, n. 1497 e
regolamento approvato con R.D. 2 luglio 1890, n. 6952) fu estesa nei territori annessi al regno con R.D. 19 settembre
1921, n. 1331.
1
Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1901
[1921]
Ruoli della classe 1901.
Fascicolo
2
Ruolo matricolare comunale dei militari della classe 1902
[1922]
Ruoli della classe 1902.
Fascicolo
3
"Ruolo matricolare comunale dei militari..." della classe 1903
[1923]
Ruolo della classe 1903.
Registro
4
"Ruolo matricolare comunale dei militari..." della classe 1904
1924
Ruolo della classe 1904.
Registro
5
147
"Ruolo matricolare comunale dei militari..." della classe 1905
1925
Ruolo della classe 1905.
Registro
6
"Ruolo matricolare comunale dei militari..." della classe 1906
1926
Ruolo della classe 1906.
Registro
7
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1915
1935
Ruolo della classe 1915.
Registro
8
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1916
1936
Ruolo della classe 1916.
Registro
9
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1917
1937
Ruolo della classe 1917.
Registro
10
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1918
1938
Ruolo della classe 1918.
Registro
11
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1919
1939
Ruolo della classe 1919.
Registro
12
148
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1920
1940
Ruolo della classe 1920.
Registro
13
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1921
1941
Ruolo della classe 1921.
Registro
14
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1922
1942
Ruolo della classe 1922.
Registro
15
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1923
1943
Ruolo della classe 1923.
Registro
16
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1924
1944
Ruolo della classe 1924.
Registro
17
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1925
1945
Ruolo della classe 1925.
Registro
18
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1926
1946
Ruolo della classe 1926.
Registro
19
149
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1927
1947
Ruolo della classe 1927.
Registro
20
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1928
1948
Ruolo della classe 1928.
Registro
21
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1929
1949
Ruolo della classe 1929.
Registro
22
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1930
1950
Ruolo della classe 1930.
Registro
23
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1931
1951
Ruolo della classe 1931.
Registro
24
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1932
1952
Ruolo della classe 1932.
Registro
25
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1933
1953
Ruolo della classe 1933.
Registro
26
150
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1934
1954
Ruolo della classe 1934.
Registro
27
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1935
1955
Ruolo della classe 1935.
Registro
28
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1936
1956
Ruolo della classe 1936.
Registro
29
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1937
1957
Ruolo della classe 1937.
Registro
30
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1938
1958
Ruolo della classe 1938.
Registro
31
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1939
1959
Ruolo della classe 1939.
Registro
32
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1940
1960
Ruolo della classe 1940.
Registro
33
151
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1941
1961
Ruolo della classe 1941.
Registro
34
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1942
1962
Ruolo della classe 1942.
Registro
35
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1943
1963
Ruolo della classe 1943.
Registro
36
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1944
1964
Ruolo della classe 1944.
Registro
37
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1945
1965
Ruolo della classe 1945.
Registro
38
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1946
1966
Ruolo della classe 1946.
Registro
39
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1947
1967
Ruolo della classe 1947.
Registro
40
152
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1948
1968
Ruolo della classe 1948.
Registro
41
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1949
1969
Ruolo della classe 1949.
Registro
42
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1950
1970
Ruolo della classe 1950.
Registro
43
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1951
1971
Ruolo della classe 1951.
Registro
44
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1952
1972
Ruolo della classe 1952.
Registro
45
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1953
1973
Ruolo della classe 1953.
Registro
46
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1954
1974
Ruolo della classe 1954.
Registro
47
153
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1955
1975
Ruolo della classe 1955.
Registro
48
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1956
1976
Ruolo della classe 1956.
Registro
49
"Ruolo matricolare comunale dei militari" della classe 1957
1977
Ruolo della classe 1957.
Registro
154
serie 2.15
Lavori pubblici, 1925-1937
bb. 4
Contenuto
La serie comprende documentazione prodotta dal comune di Brez relativamente a lavori svolti sul territorio dell'allora
frazione di Castelfondo: pur trattandosi di materiale riconducibile all'archivio comunale di Brez, conserva la sua
collocazione a Castelfondo perchè dopo l'avvenuto riordino dell'archivio di Brez sarebbe stato difficoltoso inserirlo nel
fondo riordinato e perchè si è ritenuto che gli atti in questione fossero stati dati a Castelfondo al momento della
ricostituzione del comune per oggettive ragioni pratiche.
1
"Strada di Castelfondo I° tronco"
1925-1926
Fascicolo
2
Atti relativi alla strada di Castelfondo
1928-1932
Carteggio ed atti relativi ai lavori stradali di Castelfondo, elenchi di espropriazione, elenchi operai, stati di avanzamento, svincolo
cauzione strada Castelfondo.
Fascicolo
3
"Operato d'esecuzione e collaudo dei lavori di costruzione della strada di Castelfondo (comune di Brez)"
1929-1931
Relazione tecnica, certificati, atti contabili, disegni degli scavi.
Fascicolo
4
"Progetto della nuova strada di Castelfondo di accesso alla stazione di Fondo"
1929-1933
Progetto ed atti relativi alla realizzazione ed al collaudo della nuova strada di Castelfondo per la stazione ferroviaria di Fondo (due
esemplari).
Fascicolo
Note
Atti del comune di Brez.
5
155
"Documenti strada Castelfondo intavolati"
1931-1937
Fascicolo
156
serie 2.16
Pratiche edilizie, 1945-1976
bb. 3
1
Pratiche edilizie
1945-1976
Concessioni edilizie rilasciate dal comune di Brez relative ad edifici situati sul territorio di Castelfondo, 1945-1947.
Pratiche edilizie, 1948-1976.
"Verbali della Commissione edilizia comunale", 1951-1972.
"Commissione edilizia - leggi, circolari ecc" 1967-1973.
Fascicolo
157
serie 2.17
Registri degli atti di nascita, 1924-1958
regg. 17
Contenuto
I registri dei nati sono parte dell'archivio di stato civile: questi, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione
e tenuti in duplice originale, uno dei quali da trasmettere - una volta esaurito - all'organo giudiziario, devono essere
conservati dall'ufficiale di stato civile.
Nel Trentino la tenuta dei registri delle nascite da parte dei comuni divenne obbligatoria a partire dal 1924.
1
Registro degli atti di nascita
1924
Registro
2
Registro degli atti di nascita
1925
Registro
3
Registro degli atti di nascita
1926
Registro
b4
Registro degli atti di nascita
1927
Registro
5
Registro degli atti di nascita
1928
Registro
6
Registro degli atti di nascita
1947
158
Registro
7
Registro degli atti di nascita
1948
Registro
8
Registro degli atti di nascita
1949
Registro
9
Registro degli atti di nascita
1950
Registro
10
Registro degli atti di nascita
1951
Registro
11
Registro degli atti di nascita
1952
Registro
12
Registro degli atti di nascita
1953
Registro
13
Registro degli atti di nascita
1954
Registro
14
Registro degli atti di nascita
1955
Registro
159
15
Registro degli atti di nascita
1956
Registro
16
Registro degli atti di nascita
1957
Registro
17
Registro degli atti di nascita
1958
Registro
160
serie 2.18
Registri degli atti di matrimonio, 1924-1958
regg. 17
Contenuto
I registri dei matrimoni sono parte dell'archivio di stato civile: questi, vidimati preventivamente dal pretore della
circoscrizione e tenuti in duplice originale, uno dei quali da trasmettere - una volta esaurito - all'organo giudiziario,
devono essere conservati dall'ufficiale di stato civile.
Nel Trentino la tenuta dei registri dei matrimoni da parte dei comuni divenne obbligatoria a partire dal 1924.
1
Registro degli atti di matrimonio
1924
Registro
2
Registro degli atti di matrimonio
1925
Registro
3
Registro degli atti di matrimonio
1926
Registro
4
Registro degli atti di matrimonio
1927
Registro
5
Registro degli atti di matrimonio
1928
Registro
6
Registro degli atti di matrimonio
1947
161
Registro
7
Registro degli atti di matrimonio
1948
Registro
8
Registro degli atti di matrimonio
1949
Registro
9
Registro degli atti di matrimonio
1950
Registro
10
Registro degli atti di matrimonio
1951
Registro
11
Registro degli atti di matrimonio
1952
Registro
12
Registro degli atti di matrimonio
1953
Registro
13
Registro degli atti di matrimonio
1954
Registro
14
Registro degli atti di matrimonio
1955
Registro
162
15
Registro degli atti di matrimonio
1956
Registro
16
Registro degli atti di matrimonio
1957
Registro
17
Registro degli atti di matrimonio
1958
Registro
163
serie 2.19
Registri degli atti di morte, 1924-1958
regg. 17
Contenuto
I registri dei morti sono parte dell'archivio di stato civile: questi, vidimati preventivamente dal pretore della
circoscrizione e tenuti in duplice originale, uno dei quali da trasmettere - una volta esaurito - all'organo giudiziario,
devono essere conservati dall'ufficiale di stato civile.
Nel Trentino la tenuta dei registri dei morti da parte dei comuni divenne obbligatoria a partire dal 1924.
1
Registro degli atti di morte
1924
Registro
2
Registro degli atti di morte
1925
Registro
3
Registro degli atti di morte
1926
Registro
4
Registro degli atti di morte
1927
Registro
5
Registro degli atti di morte
1928
Registro
6
Registro degli atti di morte
1947
164
Registro
7
Registro degli atti di morte
1948
Registro
8
Registro degli atti di morte
1949
Registro
9
Registro degli atti di morte
1950
Registro
10
Registro degli atti di morte
1951
Registro
11
Registro degli atti di morte
1952
Registro
12
Registro degli atti di morte
1953
Registro
13
Registro degli atti di morte
1954
Registro
14
Registro degli atti di morte
1955
Registro
165
15
Registro degli atti di morte
1956
Registro
16
Registro degli atti di morte
1957
Registro
17
Registro degli atti di morte
1958
Registro
166
serie 2.20
Registri degli atti di cittadinanza, 1924-1958
regg. 17
Contenuto
I registri della cittadinanza sono parte dell'archivio di stato civile: questi, vidimati preventivamente dal pretore della
circoscrizione e tenuti in duplice originale, uno dei quali da trasmettere - una volta esaurito - all'organo giudiziario,
devono essere conservati dall'ufficiale di stato civile.
Nel Trentino la tenuta dei registri della cittadinanza da parte dei comuni divenne obbligatoria a partire dal 1924.
1
Registro degli atti di cittadinanza
1924
Registro
2
Registro degli atti di cittadinanza
1925
Registro
3
Registro degli atti di cittadinanza
1926
Registro
4
Registro degli atti di cittadinanza
1927
Registro
5
Registro degli atti di cittadinanza
1928
Registro
6
Registro degli atti di cittadinanza
1947
167
Registro
7
Registro degli atti di cittadinanza
1948
Registro
8
Registro degli atti di cittadinanza
1949
Registro
9
Registro degli atti di cittadinanza
1950
Registro
10
Registro degli atti di cittadinanza
1951
Registro
11
Registro degli atti di cittadinanza
1952
Registro
12
Registro degli atti di cittadinanza
1953
Registro
13
Registro degli atti di cittadinanza
1954
Registro
14
Registro degli atti di cittadinanza
1955
Registro
168
15
Registro degli atti di cittadinanza
1956
Registro
16
Registro degli atti di cittadinanza
1957
Registro
17
Registro degli atti di cittadinanza
1958
Registro
169
serie 2.21
Indici decennali dei registri di stato civile, 1924-1934
reg. 1
Contenuto
La serie si compone degli indici dei registri di nascita, di matrimonio, di morte e di cittadinanza.
1
Indice dei registri di stato civile
1924-1934
Registro
170
serie 2.22
Registri della popolazione, 1924-1940
1947-1982 ( Estremi cronologici di organizzazione dei documenti )
bb. 5, reg. 1
Contenuto
L'articolo 31 del regolamento datato 12 novembre 1921 stabiliva che, in occasione del sesto censimento della
popolazione, i comuni del Trentino dovessero procedere alla formazione del registro della popolazione. Questo doveva
essere impostato su questo modulo tripartito: fogli di casa, fogli di famiglia, fogli individuali. I fogli di casa dovevano
essere tanti quanti gli edifici atti ad abitazione nel comune; dovevano riportare, oltre al numero civico, tutte le
indicazioni necessarie alla loro individuazione e dovevano essere tenuti secondo l'ordine del numero della strada
comunale. I fogli di famiglia, compilati nella maniera consueta, dovevano essere racchiusi, in ordine alfabetico, dentro
il foglio relativo alla casa dove ciascuna famiglia abitava. I fogli (o schede) individuali, ordinati alfabeticamente,
dovevano essere tanti quanti gli individui aventi dimora stabile nel comune e contenere i dati relativi alla loro posizione
anagrafica, stato civile, professione, etc..
Con l'ulteriore regolamento del 1929 (relativo alla legge 7.4.1921, n. 457 concernente il censimento della popolazione
del Regno) le componenti del registro della popolazione si ridussero a due: fogli di famiglia e schede individuali,
ordinati nell'ordine consueto. Soltanto se i fogli di famiglia fossero stati ordinati non secondo la numerazione
progressiva ma secondo l'ordine alfabetico delle denominazioni di strade e località del comune, era previsto l'obbligo di
raccoglierli in cartelle di casa, formate per ciascun fabbricato ad uso abitazione contraddistinto da un proprio numero
civico. Attualmente il "servizio delle anagrafi della popolazione residente" è disciplinato con legge del 1954 e relativo
regolamento del 1958; essendo state definitivamente soppresse le cartelle di casa, l'anagrafe risulta costituita da schede
di famiglia e di convivenza nonché le schede individuali. Il D.P.R. 31.1.1958, n. 1326, all'articolo 40 disponeva che in
ciascun comune l'ufficio preposto agli adempimenti ecografici dovesse curare la compilazione e l'aggiornamento dello
stradario, in cui dovevano essere elencate in ordine alfabetico le denominazioni delle aree di circolazione situate nel
comune.
La serie conserva fogli famiglia, schede individuali, fogli di casa e cartelle di casa, distinti tra i diversi nuclei abitati di
Castelfondo, Raina e Dovena.
b.1
"Registro di popolazione"
sec. XX prima metà
Registro della popolazione del comune di Brez per le frazioni di Castelfondo, Raina e Dovena.
Registro, legatura in mezza tela, cc. 227 n.n.
2
Fogli di famiglia e schede individuali Castelfondo
1924
Fogli di famiglia e schede individuali della località Castelfondo, nn. 1-140; fogli di casa nn. 2-64, fasc.
171
Fascicolo
3
Fogli di famiglia e schede individuali Raina e Dovena
1924
Fogli di famiglia e schede individuali località Raina, nn. 120-165; fogli di casa nn. 1-28, fasc.
Fogli di famiglia e schede individuali località Dovena, nn. 166-210; fogli di casa nn. 28, fasc.
Fogli di famiglia e schede individuali Castelfondo, nn. 211-214.
Fascicolo
4
Fogli di famiglia Castelfondo
1940
Fogli di famiglia della località Castelfondo, via Dante Alighieri, via General Cantore, p.zza Cesare Battisti; conservati all'interno di
cartelle di casa.
Fascicolo
5
Fogli di famiglia Raina
1940
Fogli di famiglia della località Raina, via Fabio Filzi; conservati all'interno di cartelle di casa.
Fascicolo
6
Fogli di famiglia Dovena
1940
Fogli di famiglia della frazione di Dovena, via Lamarmora; conservati all'interno di cartelle di casa.
Fascicolo
7
Fogli di famiglia eliminati
1947-1982
Fogli di famiglia eliminati, numerati da 1 a 200, secondo l'ordine cronologico delle date di eliminazione.
Fascicolo
172
serie 2.23
Movimento della popolazione, 1947-1973
bb. 2
Contenuto
Il regolamento del 1929, che ribadiva le disposizioni di quello emanato nel 1901, stabiliva che ciascun comune tenesse
un registro nel quale doveva essere annotato periodicamente (ogni mese e ogni anno) il movimento numerico avvenuto
nella popolazione stabile del comune in conseguenza ad eventi quali nascite, morti, immigrazioni ed emigrazioni
nazionali ed internazionali. Oltre ai dati riguardanti la popolazione stabile il registro doveva riportare anche il numero
delle persone iscritte solo provvisoriamente.
1
Emigrazione
1947-1965
Atti relativi al registro emigrati dal n. 1 al n. 160.
Fascicolo
2
Immigrazione
1947-1973
Atti relativi agli immigrati dal n. 1 al n. 177.
Fascicolo
173
serie 2.24
Registri diversi, 1927-1956
b. 1
Contenuto
In questa serie si conservano i registri riguardanti i diversi settori di competenza dell'amministrazione comunale per i
quali, data la natura peculiare o l'esiguità numerica, non si è ritenuto opportuno costituire delle serie autonome.
1
"Indice delle circolari pervenute all'ufficio comunali dalle autorità governative" (tit. int.)
1927 dicembre 22-1928 settembre 27
Registro, legatura in carta
2
"Verbali commissione elettorale comunale Castelfondo"
1948 gennaio 16-1951
Registro
3
"Verbale commissione elettorale di Castelfondo dal 31.8.1951 al 15. 11.1956"
1951 agosto 31-1956 novembre 15
Registro
174
Ente
Corpo dei vigili del fuoco volontari del comune di Castelfondo
[1955] - [1957]
Archivi prodotti
Subfondo Corpo dei vigili del fuoco volontari, 01/01/1955 - 31/12/1957
175
subfondo 3
Corpo dei vigili del fuoco volontari, 1955-1957
b. 1
Soggetti produttori
Corpo dei vigili del fuoco volontari del comune di Castelfondo, [1955] - [1957]
Contenuto
Il corpo dei vigili del fuoco volontari, addetto al servizio antincendio, viene regolato dalla legge regionale 20 agosto
1954, n. 24 e dal regolamento attuativo (pubblicati sul Bollettino ufficiale della regione Trentino - Alto Adige
rispettivamente in data 30 agosto 1954 n. 23 e 14 febbraio 1955 n. 55).
Atti relativi all'attività dei Vigili del fuoco sono conservati nella serie del carteggio ed atti dell'archivio del comune.
176
serie 3.1
Bilanci di previsione e rendiconti della gestione, 1955-1957
regg. 6
Contenuto
In esecuzione dei dettami della legge regionale 20 agosto 1954, n. 24 relativa al servizio antincendi il corpo volontario è
tenuto annualmente alla compilazione dei bilanci di previsione e dei rendiconti della gestione, allegati rispettivamente al
bilancio ed al conto consuntivo del comune.
1
"Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1955"
1955
Registro
2
"Rendiconto della gestione dell'anno 1955"
1955
Registro
3
"Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1956"
1956
Registro
4
"Rendiconto della gestione dell'anno 1956"
1956
Registro
5
"Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1957"
1957
Registro
6
"Rendiconto della gestione dell'anno 1957"
1957
Registro
177
serie 3.2
Giornali e mastri della contabilità, 1955-1957
regg. 3
1
"Giornale - mastro per la tenuta della contabilità dell'esercizio 1955"
1955
Registro
2
"Giornale - mastro per la tenuta della contabilità dell'esercizio 1956"
1956
Registro
3
"Giornale - mastro per la tenuta della contabilità dell'esercizio 1957"
1957
Registro
178
serie 3.3
Documenti di corredo ai rendiconti, 1956-1957
fascc. 2
1
Mandati e documenti giustificativi
1956
Fascicolo
2
Mandati e documenti giustificativi
1957
Fascicolo
179
Ente
Congregazione di carità di Castelfondo
1812-1929
Archivi prodotti
Fondo Congregazione di carità di Castelfondo, 01/01/1812 - 31/12/1929
Storia
Il decreto n. 49 del vicerè Eugenio Napoleone, emanato a Milano il 15 febbraio 1811, estese al Dipartimento dell'Alto
Adige ed ai cantoni di Tobiano e Primiero il sistema amministrativo della pubblica beneficenza esistente negli altri
dipartimenti del Regno d'Italia napoleonico. Il decreto in questione, all'art. 2 del titolo I, stabiliva che in ogni comune
dei territori citati "...tutti gli spedali, orfanotrofi, luoghi pii, lasciti e fondi di pubblica beneficenza" dovessero essere
sottoposti ad un unico organismo amministrativo che avrebbe preso il nome di Congregazione di carità. Il titolo II (art. 7
e segg.) specificava poi che le congregazioni di carità dovevano essere composte da "...probi e distinti cittadini del
comune scelti fra i proprietari, i commercianti e gli uomini di legge più distinti" i quali, in numero di non più di sei e
non meno di quattro, dovevano essere nominati dal podestà o sindaco. Nel capoluogo del dipartimento dovevano entrare
a far parte della congregazione di carità il prefetto, il vescovo e il podestà; nei capoluoghi dei distretti doveva farne
parte il viceprefetto e comunque, sia in questi che in tutti gli altri comuni, erano membri della congregazione il podestà
(o sindaco) o un parroco del luogo. Il prefetto, il viceprefetto e il podestà (o sindaco) svolgevano, nei rispettivi casi, il
ruolo di presidente della congregazione di carità. L'art. 10 stabiliva inoltre che ogni congregazione fosse divisa in tre
sezioni: quella degli ospitali, quella degli ospizi ed orfanotrofi e quella dei fondi elemosinieri. Ogni sezione si doveva
occupare della parte esecutiva dell'amministrazione affidatale e renderne poi conto alla congregazione. Il titolo III del
decreto n. 49 dava disposizioni sull'amministrazione dei beni immobili appartenenti alle istituzioni pie ora controllate
dalle congregazioni di carità. Essi dovevano essere affittati mediante asta pubblica e si doveva esigere un affitto in
denaro o, in determinati casi, in generi di consumo da usare a favore degli assistiti. Le congregazioni (titolo VI, art. 34 e
segg.) dovevano tenere una contabilità unica e generale, redigendo però dei registri separati che dimostrassero le attività
e passività di ciascun luogo pio posto sotto la loro amministrazione. Nel mese di febbraio di ciascun anno dovevano
presentare al prefetto, per l'approvazione, il conto consuntivo dell'anno precedente (o al ministro dell'interno se la
congregazione aveva un reddito superiore alle diecimila lire). Il titolo VII, infine, contenente le "Disposizioni generali",
stabiliva, contestualmente all'attivazione della congregazione di carità in ogni comune, la cessazione delle "parziali
amministrazioni od ispezioni che precedentemente erano esercitate dalle corporazioni o dai privati". Soltanto i patronati
di famiglie private conservavano i loro diritti ma dipendevano dall'autorità tutoria che avrebbe dovuto vigilare affinchè
venissero rispettate le volontà dei testatori e far intervenire nella gestione la congregazione di carità per verificare lo
stato del patrimonio e prendere poi gli opportuni provvedimenti (artt. 42, 43 e 45). Il decreto, pur incaricando della
pubblica beneficenza le congregazioni di carità, prevedeva comunque che i comuni dovessero supplire, in caso di
necessità, ai bisogni degli ospitali, orfanotrofi, ricoveri per esposti ed istituti elemosinieri e che dovessero fornire
all'occorrenza alla congregazione impiegati ed oggetti di cancelleria della segreteria comunale.
Dopo la caduta di Napoleone e l'avvento della seconda dominazione austriaca, il Provvisorio commissario in capo del
Tirolo italiano ed illirico cav. de Roschmann con l'editto del 1 marzo 1814 (art. 118 e segg.) confermò le congregazioni
di carità nei luoghi dove esistevano e dispose la loro istituzione nei comuni che avessero dei propri istituti di
180
beneficenza con una rendita lorda di almeno cinquecento fiorini. Quest'ultimo provvedimento teneva conto dei reclami
presentati riguardo al fatto che istituti di pubblica beneficenza di una frazione erano stati talora incorporati alla
congregazione di carità generale esistente nel capoluogo del comune. L'art. 120 dell'editto stabiliva poi che tutte le
congregazioni dovevano produrre i conti arretrati alle autorità e in particolare un elenco delle spese sostenute per il
mantenimento delle truppe imperiali. I conti dovevano essere esaminati dal consiglio comunale che doveva redigerne un
verbale di revisione da spedire alle autorità insieme ai conti stessi. Entro un mese dall'emanazione dell'editto, le
congregazioni dovevano presentare anche i prospetti delle attività e passività delle fondazioni da loro amministrate.
In effetti, durante la seconda dominazione austriaca, le congregazioni di carità rimasero in vita come istituzioni con
amministrazione separata da quella del comune, gestita da un apposito comitato, in comuni come Trento (dove, il 25
aprile 1827, fu emanato uno statuto della congregazione che rimase in vigore fino alla caduta dell'impero), Bolzano,
Rovereto, Mezzolombardo ed altri mentre in comuni dove probabilmente non c'erano grossi lasciti o istituzioni
benefiche da amministrare, si hanno notizie dell'esistenza di un Fondo dei poveri (Armenfond) che, in taluni casi, va
inteso semplicemente come una voce di bilancio del comune relativo, mentre altrove il termine "Fondo dei poveri" è
usato come sinonimo per "Congregazione di carità". Lo stretto legame nasceva dal fatto che il comune, nonostante
l'esistenza sul suo territorio di istituti per i poveri, aveva l'obbligo di provvedere agli aventi diritto d'incolato in caso di
povertà. A questo proposito vanno precisati alcuni passaggi. La legge provvisoria comunale 17 marzo 1849 stabiliva
che i pertinenti di un comune avevano diritto al provvedimento per i poveri secondo il giustificato bisogno (§ 22 del
Capo I, Sez. I) e che, non bastando i mezzi forniti dalle società di beneficenza e dagli esistenti istituti, la
Rappresentanza comunale avrebbe dovuto sopperire all'importo occorrente per le sovvenzioni ai poveri con i fondi della
cassa comunale, potendo decidere in quale modo impiegarli (§ 84 del Capo I, Sez. II). La legge del 3 dicembre 1863, n.
105 B.L.I., al Capo IV intitolato "Dell'obbligo dei Comuni di provvedere per i poveri", disponeva che non
cambiasse nulla nell'ordinamento e negli obblighi degli istituti esistenti e delle fondazioni di beneficenza e ribadiva
l'obbligo per i comuni di provvedere ai loro pertinenti poveri. Oltre alle disposizioni di legge, anche una sentenza
intervenne a stabilire che gli affari relativi ai poveri erano di competenza del comune politico anche nel caso che
esistesse un fondo speciale per i poveri (Sentenza del Trib. Ammin. 10 marzo 1880, n. 421). In pratica, l'obbligo per il
comune di soccorrere gli aventi diritto d'incolato sussisteva quando i mezzi necessari per il mantenimento dei poveri,
nel comune stesso, sorpassavano gli obblighi e i mezzi degli istituti e delle fondazioni per i poveri e di beneficenza
esistenti e nello stesso tempo quando non ci fossero terze persone tenute, in base al diritto civile o ad altre leggi, a
provvedere a questi poveri (come i genitori per i figli, i figli per i genitori, il marito per la moglie, ecc.). Dipendendo
dunque l'obbligo di intervento del comune nei confronti dei poveri dalle disponibilità finanziarie degli istituti per i
poveri, il capocomune era tenuto a conoscere i mezzi di cui essi disponevano, revisionando i loro rendiconti e i giornali
di entrata ed uscita e intervenendo nelle loro distribuzioni ed elargizioni ai poveri.
In generale gli istituti dei poveri, a parte gli eventuali lasciti o donazioni di cui beneficiavano, venivano finanziati con
alcune entrate straordinarie del comune stesso, come il ricavato da indennizzi forestali, multe campestri, incassi di
spettacoli pubblici, quote percentuali sulle vendite di legname e sulle vendite all'incanto di oggetti confiscati. Inoltre il
comune poteva pretendere un rimborso da parte dei poveri un tempo sovvenzionati e poi venuti in possesso di qualche
bene (purchè ciò non li gettasse in una situazione di ulteriore bisogno). Se poi la cifra composta da tali voci non
risultava sufficiente a sovvenzionare i poveri, il
comune doveva provvedere devolvendo a questo scopo una somma di denaro a conguaglio delle spese, somma che
risultava regolarmente iscritta fra le uscite del conto consuntivo comunale.
181
Le autorità austriache non mancarono, nelle loro lettere circolari, di sollecitare i comuni ad istituire le congregazioni di
carità dotate di una amministrazione propria ossia di una loro legale e stabile rappresentanza, anche nei casi in cui
fossero state inizialmente sprovviste di fondi. L'obiettivo perseguito era evidentemente quello di tenere divisa la
gestione degli istituti per i poveri da quella delle sostanze comunali, fermi restando gli obblighi del comune verso i suoi
pertinenti poveri. Le direttive date dalle autorità austriache prevedevano sostanzialmente che la rappresentanza della
congregazione fosse composta da un preside (o presidente) che doveva essere possibilmente il curatore d'anime locale
(e ciò perchè si voleva che la congregazione, per quanto possibile, potesse contare sulle offerte dei privati, sollevando in
tal modo la cassa comunale dall'onere delle sovvenzioni ai poveri alla quale era obbligata dalla legge), da due
consiglieri e da un cassiere. Anche se non eletti come membri con voto attivo nelle deliberazioni, il curatore d'anime ed
il capocomune locali dovevano comunque far parte dell'organo direttivo della congregazione. La nomina del preside,
dei consiglieri e del cassiere spettava alla rappresentanza comunale con l'approvazione dell'autorità superiore (I.R.
Pretura o I.R. Giudizio Distrettuale). Lo scopo del pio istituto era quello di sovvenzionare in primo luogo gli ammalati
e i convalescenti poveri e quindi i poveri incapaci di procurare a loro stessi e alle loro famiglie il necessario per
sopravvivere. I capitali e le donazioni di cui poteva disporre dovevano essere investiti e messi a frutto. La
rappresentanza della congregazione si doveva occupare della conservazione del patrimonio e di decidere riguardo
all'elargizione dei sussidi. Essa doveva riunirsi almeno una volta al mese e le sue deliberazioni dovevano sempre essere
redatte su apposito protocollo. I compiti specifici del cassiere erano quelli di tenere un giornale di tutti i pagamenti
effettuati e un registro della contabilità riportante i capitali investiti e i nomi dei debitori con gli interessi da loro dovuti
e le somme mano a mano versate; in tale registro dovevano poi comparire gli incassi dedotti dal giornale e le spese (per
sussidi o altro) dedotte anch'esse dal giornale ma divise per mese. Il cassiere era altresì autorizzato a incassare gli
interessi sui capitali e le rendite dei beni immobili e a rilasciare le relative quietanze. Egli doveva inoltre, sulla base di
mandati rilasciati dal preside, pagare puntualmente le sovvenzioni ai poveri secondo l'importo stabilito. Era incaricato
di presentare ogni anno al preside la resa di conto (corredata delle relative pezze d'appoggio) affinchè la esaminasse con
i consiglieri e la passasse poi per la liquidazione alla rappresentanza comunale. Tale resa di conto veniva infine passata
all'autorità superiore per la definitiva revisione ed approvazione. Tutte queste disposizioni costituivano le norme
fondamentali da prevedere nello statuto che doveva darsi.
In realtà, sembra che la divisione dei compiti che doveva esserci fra comune e congregazione di carità non abbia
funzionato con la precisione che il governo di Innsbruck si aspettava. Un certo disordine nel modo di organizzare le
sovvenzioni ai poveri da parte dei comuni del Tirolo e una mancanza di uniformità nella
procedura relativa veniva infatti lamentata dalla circolare del capitano provinciale n. 317/VII/9 del 11 maggio 1912
mentre in altri casi si chiedevano chiarimenti su quali fossero i compiti effettivamente svolti dal comune e dalla
congregazione di carità, poichè non sembrava esserci un'esatta delimitazione di competenze. In particolare, assieme alla
circolare del 1912 venivano diramati ai comuni un "questionario" ed un "registro dei poveri"; quest'ultimo, da tenere in
continua evidenza, conteneva un prospetto di tutti i poveri sussidiati.
Il primo impianto del registro doveva essere fatto entro il I giugno 1912 e un esemplare doveva essere inviato alla
Giunta provinciale, alla quale si sarebbero poi dovute inviare trimestralmente le comunicazioni sulle variazioni
avvenute.
La denominazione "Fondo poveri" convive con quella di "Congregazione di carità".
Dopo l'annessione del Trentino all'Italia, il primo importante provvedimento in materia di assistenza e beneficenza si
ebbe con il R.D. n. 976 del 26 aprile 1923 che dava facoltà al Ministro dell'Interno di dichiarare sciolte le
182
amministrazioni delle congregazioni di carità e di tutte le istituzioni pubbliche di beneficenza esistenti in uno stesso
comune e di affidarne la gestione a speciali commissari o commissioni.
A tale provvedimento fece seguito il R.D. n. 982 del 22 aprile 1923 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 16 maggio
1923 che determinava l'adeguamento alla legislazione italiana vigente sulle istituzioni pubbliche di beneficenza. Le
leggi fondamentali emanate in Italia erano state fino ad allora la n. 753 del 3 agosto 1862 sull'amministrazione delle
opere pie e la legge n. 6972 del 17 luglio 1890 (modificata in seguito con il D.L. n. 2841 del 30 dicembre 1923 che
cambiò la dizione "istituzioni pubbliche di beneficenza" in "istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza" e poi con
la legge n. 413 del 4 marzo 1928). La legge del 1890 si proponeva di riformare l'organizzazione delle istituzioni
pubbliche di beneficenza attraverso la loro concentrazione e raggruppamento sotto un organo di amministrazione unico.
Tale organo fu appunto chiamato congregazione di carità e la legge stabiliva che ne fosse istituita una in ogni comune e
che fosse diretta da un comitato composto da un presidente e da un certo numero di patroni (quattro patroni per comuni
con più di ventimila abitanti, sei per comuni con più di ventimila abitanti e meno di centomila e otto per comuni con più
di centomila abitanti). Il comitato d'amministrazione doveva essere eletto dal consiglio comunale. Le congregazioni
avrebbero dovuto prestare assistenza ai poveri sia in stato di salute che di malattia, favorire la loro educazione,
istruzione ed avviamento a qualche professione ed assumerne la rappresentanza legale sia davanti all'autorità
amministrativa che giudiziaria. Alla congregazione di carità furono sottoposte tutte le istituzioni pubbliche benefiche
che avessero una rendita inferiore a cinquemila lire annue, quelle esistenti nei comuni con popolazione inferiore ai
diecimila abitanti e, infine, quelle per cui non fosse possibile istituire degli organi di amministrazione. Gli articoli 18 e
segg. della legge del 1890 stabilivano l'obbligo di tenere in ogni congregazione, separatamente per il proprio patrimonio
e per quello delle istituzioni amministrate, gli inventari dei beni mobili e immobili e gli elenchi dei titoli relativi ai
diritti, pesi e obbligazioni nonchè l'obbligo di redigere i bilanci preventivi e i conti consuntivi corredati, questi ultimi,
dalle relative relazioni illustrative. La riscossione delle entrate e il servizio di tesoreria erano di norma affidati
all'esattore comunale. Nel 1891 era stato inoltre emanato il regolamento di attuazione (R.D. n. 99 del 5 febbraio 1891)
che precisava che le congregazioni, al pari di tutte le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, dovevano
compilare il registro di protocollo con la relativa rubrica alfabetica per materie e il registro cronologico delle
deliberazioni. Tali registri dovevano essere conservati in archivio insieme agli atti generali.
183
fondo
Congregazione di carità di Castelfondo, 1812-1929
bb. 2
Soggetti produttori
Congregazione di carità di Castelfondo, 1812-1929
Contenuto
L'archivio della Congregazione di carità è archivio aggregato a quello del comune di Castelfondo, ovvero un archivio
che per ragioni giuridico-istituzionali diverse si è trovato unito e talvolta frammisto all'archivio prodotto dagli uffici e
dagli organi del comune. La Congregazione è infatti uno di quegli organismi che si possono definire come enti che
hanno svolto funzioni analoghe o interferenti rispetto a quelle del comune. Di frequente dunque la divisione dei fondi e
l'assegnazione di alcune tipologie documentarie all'archivio del comune o della Congregazione sono risultate
problematiche.
184
serie 1
Deliberazioni del consiglio di amministrazione, 1925-1929
1
Verbali di deliberazione della Congregazione di carità
1925 dicembre 20-1927 marzo 25
Verbali delle deliberazioni del consiglio di amministrazione.
Fascicolo
2
"Registro dei verbali di deliberazione"
1927-1929
Il registro non riporta registrazioni regolari.
Registro, cc. 3
185
serie 2
Protocolli degli esibiti, 1925-1926
3
Protocollo degli atti
1925-1926
1925-1926: nn. 1-2 (la registrazione n. 2 è incompleta).
Registro
Registro
186
serie 3
Carteggio ed atti, 1812-1929
Contenuto
La serie comprende anche un inventario del patrimonio della Congregazione di carità, tipologia documentaria
solitamente conservata a sé.
4
Carteggio ed atti
1812-1895
Fra l'altro: "Elenco dei capitali della congregazione di carità 1812".
Fascicolo
Fascicolo
5
Patrimonio e rendite
1870, post 1895, 1903-1921
"Inventario speciale sul patrimonio complessivo della Congregazione di Carità di Castelfondo", post 1895, reg..
Libretto di rendita del Fondo poveri, 1916, reg.; libretto di rendita del Fondo scolastico, 1916, reg.; atti relativi, 1916-1921.
Libretto di rendita del Fondo poveri, 1903-1916, reg. (all'interno c. 1, 1870); atti relativi, 1915-1921.
Fascicolo
Fascicolo
6
Carteggio ed atti
1925
Fascicolo
Fascicolo
7
Carteggio ed atti
1926
Fascicolo
Fascicolo
8
Carteggio ed atti
1927-1928
Fascicolo
Fascicolo
187
9
Carteggio ed atti
1929
Fascicolo
Fascicolo
188
serie 4
Contabilità, 1879-1929
10
Prospetti uscite Fondo poveri
1879-1885
"Fondo poveri Comune di Castelfondo - Sommario di tutta l'entrata e uscita di detto comune del Distretto capitanale di Cles per
l'anno amministrativo 1879": allegato alla parte passiva del conto consuntivo.
Riassunti dell'uscita del Fondo poveri, anni 1880-1885.
Fascicolo
11
"Allegato alla parte attiva del conto consuntivo Fondo poveri del comune di Castelfondo per l'anno amministrativo
1886"
1886
Fascicolo
12
"Conto Fondo poveri 1889"
1889
Fascicolo
13
Bilancio di previsione
1925
Registro
14
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita
1925
Conto consuntivo, regg.; mandati di pagamento.
Fascicolo
15
"Registro generale di cassa dell'anno 1925"
1925
Registro
16
Bilancio di previsione
1926
189
Registro
17
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita
1926
Conto consuntivo, regg.; mandati di pagamento.
Fascicolo
18
Giornale di cassa
1926
Registro
19
Bilancio di previsione
1927-1929
Registro
20
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita
1927
Conto consuntivo, regg.; mandati di pagamento.
Fascicolo
21
Giornale di cassa
1927
Fascicolo
22
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita
1928
Conto consuntivo, regg.; mandati di pagamento.
Fascicolo
23
Giornale di cassa
1928
Registro
24
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'entrata e dell'uscita
190
1929
Conto consuntivo, regg.; reversali di cassa; mandati di pagamento.
Fascicolo
25
"Giornale di cassa opere pie"
1929
Registro
26
"Libro mastro Congregazione carità Castelfondo"
1929
Registro
191
Ente
Ente comunale di assistenza di Castelfondo
1937 luglio 1 - 1993 luglio 1
Archivi prodotti
Fondo Ente comunale di assistenza (ECA) di Castelfondo, 01/01/1947 - 31/12/1993
Storia
Con la legge n. 847 del 3 giugno 1937 le congregazioni di carità vennero soppresse (art. 5) e sostituite con gli Enti
Comunali Assistenza ai quali l'art. 1 della stessa legge assegnava lo scopo di assistere gli individui e le famiglie che si
trovassero in condizioni di particolare necessità. L'art. 2 stabiliva poi che l'E.C.A. doveva essere amministrata da un
comitato presieduto dal podestà e nominato in parte dal prefetto e in parte dalle associazioni fasciste. In seguito la
nomina del comitato spettò al Consiglio comunale. Al nuovo ente furono trasferite tutte le attività prima svolte dalla
congregazione di carità oltre che tutto il suo patrimonio. Entro un anno dall'emanazione della legge si sarebbe dovuto
provvedere alla fusione con l'E.C.A. delle istituzioni pubbliche assistenziali e delle altre opere pie esistenti nel comune.
Così l'E.C.A. potè contare, oltre che sul patrimonio delle congregazioni e delle istituzioni pubbliche da esse
amministrate, anche su alcune addizionali
appositamente previste per legge e sui contributi erogati dai comuni, dalle province e da altri enti pubblici o privati.
Negli archivi dell'E.C.A. le serie principali sono costituite dalle deliberazioni, dai bilanci preventivi e consuntivi, dai
mandati e dalla documentazione relativa all'assistenza fornita. Tali archivi debbono considerarsi comprensivi anche di
quelli delle congregazioni di carità in quanto hanno pienamente ereditato le loro competenze e pertanto il loro rapporto,
dal punto di vista archivistico, è analogo a quello che lega gli archivi comunali moderni agli archivi comunitativi
preunitari.
L'Ente Comunale Assistenza venne infine soppresso con legge regionale n. 2 del 25 febbraio 1982 "Norme sullo
scioglimento degli Enti Comunali Assistenza": la soppressione doveva avere effetto a partire dal 1° gennaio 1983 e si
delegava alle province autonome di Trento e Bolzano il compito di disciplinare l'assunzione delle funzioni degli E.C.A.
da parte dei comuni (art. 1). Infatti il patrimonio mobiliare ed immobiliare veniva trasferito ai rispettivi comuni,
conservandone la destinazione a favore dei servizi assistenziali e sociali (art. 2). Le funzioni di assistenza dovevano
comunque essere esercitate dagli E.C.A. fino all'emanazione delle nuove leggi e alla riorganizzazione della materia. In
effetti così avvenne praticamente fino al 1993.
Nel frattempo fu emanata la legge provinciale n. 14 del 12 luglio 1991 "Ordinamento dei servizi socio-assistenziali in
provincia di Trento". Essa prevedeva che, a decorrere dal I luglio 1993, le funzioni degli enti appena soppressi
passassero ai comuni di Trento e Rovereto e ai Comprensori nel caso di comuni con meno di ventimila abitanti. Entro la
fine di giugno del 1993 si doveva procedere alla liquidazione degli E.C.A. e a questo fine vennero nominati dei
commissari liquidatori per ogni comune con il compito di verificare lo stato di attuazione della legge regionale del 1982
in merito al trasferimento del patrimonio dagli E.C.A. ai rispettivi comuni e di prendere tutti i provvedimenti in merito
allo scioglimento (con delibera della Giunta provinciale n. 8551 del 18 giugno 1993).
192
fondo
Ente comunale di assistenza (ECA) di Castelfondo, 1947-1993
bb. 20
Soggetti produttori
Ente comunale di assistenza di Castelfondo, 1937 luglio 1 - 1993 luglio 1
Contenuto
L'archivio dell'Ente comunale assistenza è archivio aggregato a quello del comune di Castelfondo, ovvero un archivio
che per ragioni giuridico-istituzionali diverse si è trovato unito e talvolta frammisto all'archivio prodotto dagli uffici e
dagli organi del comune. Come la precedente Congregazione, anche l'E.C.A. è infatti uno di quegli organismi che si
possono definire come enti che hanno svolto funzioni analoghe o interferenti rispetto a quelle del comune. Di frequente
dunque la divisione dei fondi e l'assegnazione di alcune tipologie documentarie all'archivio del comune o dell'E.C.A.
sono risultate problematiche.
193
serie 1
Deliberazioni del comitato di amministrazione, 1947-1979
b. 1
Contenuto
La serie raccoglie i verbali delle deliberazioni del comitato di amministrazione dell'Ente comunale assistenza, in
originale.
27
"Registro verbali di deliberazioni"
1947 luglio 10-1956 novembre 7
Verbali delle deliberazioni del comitato di amministrazione.
Registro, cc. 45
28
Registro dei verbali delle deliberazioni
1957 marzo 27-1965 novembre 23
Verbali delle deliberazioni del comitato di amministrazione.
Registro, cc. 57
29
Registro dei verbali delle deliberazioni
1966 marzo 16-1970 dicembre 22
Verbali delle deliberazioni del comitato di amministrazione.
Registro, cc. 28
30
Verbali delle deliberazioni
1971-1972
Verbali delle deliberazioni del comitato di amministrazione.
Fascicolo
31
"Originali delibere"
1973-1979
Verbali del comitato di amministrazione.
Fascicolo
194
serie 2
Carteggio ed atti e contabilità, 1947-1993
bb. 19
Contenuto
I fascicoli contenevano solitamente il registro del conto consuntivo, il registro del bilancio di previsione, il giornale
cassa, i mandati di pagamento, i bollettari e il carteggio ed atti.
Si è mantenuto l'ordinamento originario in fascicoli per annata contenenti sia il carteggio ed atti che documenti
contabili, distinguendo le unità archivistiche in sede di descrizione.
32
Bilancio di previsione
1947
Fascicolo
33
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'entrata e dell'uscita
1947
Conto consuntivo, reg.; "Allegati uscita"; "Allegati entrata".
Fascicolo
34
Carteggio ed atti
1947
Fascicolo
35
"Registro giornale contabilità"
1947
Registro
36
Bilancio di previsione
1948
Registro
37
Carteggio ed atti
195
1948
Fascicolo
38
"Registro generale di cassa dell'anno 1948" (tit. int.)
1948
Registro
39
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'entrata e dell'uscita
1948
Conto consuntivo, reg.; "Entrata"; "Spesa".
Fascicolo
40
Carteggio ed atti
1949
Fascicolo
41
Conto consuntivo
1949
Registro
42
Bilancio di previsione
1949
Fascicolo
43
Carteggio ed atti
1950
Fascicolo
44
Bilancio di previsione
1950
Registro
45
"Registro giornale contabilità"
1950
196
Registro
46
Conto consuntivo
1950
Registro
47
"Registro generale di cassa dell'anno 1951" (tit. int.)
1951
Registro
48
Conto consuntivo
1951
Registro
49
Carteggio ed atti
1951
Fascicolo
50
Bilancio di previsione
1951
Fascicolo
51
Conto consuntivo
1952
Registro
52
Bilancio di previsione
1952
Registro
53
"Registro giornale contabilità"
1952
Registro
197
54
Carteggio ed atti
1952
Fascicolo
55
Conto consuntivo
1953
Registro
56
"Registro giornale contabilità"
1953
Registro
57
Bilancio di previsione
1953
Registro
58
Carteggio ed atti
1953
Fascicolo
59
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita
1954
Conto consuntivo, reg.; mandati di pagamento.
Fascicolo
60
"Registro generale di cassa dell'anno 1954" (tit. int.)
1954
Registro
61
Bilancio di previsione
1954
Registro
62
198
Carteggio ed atti
1954
Fascicolo
63
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'entrata e dell'uscita
1955
Conto consuntivo, reg.; reversali di cassa; mandati di pagamento.
Fascicolo
64
"Registro giornale contabilità"
1955
Registro
65
Bilancio di previsione
1955
Registro
66
Carteggio ed atti
1955
Fascicolo
67
"Registro giornale contabilità"
1956
Registro
68
Bilancio di previsione
1956
Più esemplari.
Fascicolo
69
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'entrata e dell'uscita
1956
Conto consuntivo, reg.; reversali di cassa; mandati di pagamento.
Registro
199
70
Carteggio ed atti
1956
Fascicolo
71
Bilancio di previsione
1957
Registro
72
"Giornale e mastro contabilità esercizio 1957"
1957
Registro
73
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'entrata e dell'uscita
1957
Conto consuntivo, reg.; reversali di cassa; mandati di pagamento.
Fascicolo
74
Carteggio ed atti
1957
Fascicolo
75
"Registro generale di cassa dell'anno 1958" (tit. int.)
1958
Registro
76
Bilancio di previsione
1958
Registro
77
"Corrispondenza, domanda, copie delibere ecc. anno 1958"
1958
Carteggio ed atti
Fascicolo
200
78
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'entrata e dell'uscita
1958
Conto consuntivo, reg.; allegati all'entrata; allegati all'uscita.
Fascicolo
79
"Corrispondenza ed atti vari dell'anno 1959"
1959
Carteggio ed atti
Fascicolo
80
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1959"
1959
Registro
81
Bilancio di previsione
1959
Registro
82
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'entrata e dell'uscita
1959
Conto consuntivo, reg.; reversali di cassa; mandati di pagamento.
Fascicolo
83
Carteggio ed atti
1960
Fascicolo
84
Bilancio di previsione
1960
Registro
85
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1960"
1960
Registro
201
86
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'entrata e dell'uscita
1960
Conto consuntivo, reg.; reversali di cassa; mandati di pagamento.
Fascicolo
87
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1961"
1961
Registro
88
Carteggio ed atti
1961
Fascicolo
89
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'uscita
1961
Conto consuntivo, regg.; mandati di pagamento.
Fascicolo
90
Bilancio di previsione
1961
Più esemplari.
Fascicolo
91
Carteggio ed atti
1962
Fascicolo
92
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1962"
1962
Registro
93
Bilancio di previsione
1962
202
Più esemplari.
Fascicolo
94
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'entrata e dell'uscita
1962
Conto consuntivo, regg.; reversali di cassa; mandati di pagamento.
Fascicolo
95
Carteggio ed atti
1963
Fascicolo
96
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'entrata e dell'uscita
1963
Conto consuntivo, regg.; reversali di cassa; mandati di pagamento.
Fascicolo
97
Bilancio di previsione
1963
Più esemplari.
Fascicolo
98
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1963"
1963
Registro
99
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'entrata e dell'uscita
1964
Conto consuntivo, regg.; reversali di cassa; mandati di pagamento.
Fascicolo
100
Bilancio di previsione
1964
Più esemplari.
Fascicolo
203
101
Carteggio ed atti
1964
Fascicolo
102
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1964"
1964
Registro
103
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1965"
1965
Registro
104
"Corrispondenza - atti vari"
1965
Carteggio ed atti.
Fascicolo
105
Conto consuntivo e documenti giustificativi dell'entrata e dell'uscita
1965
Conto consuntivo, regg.; "Mandati e reversali esercizio 1965".
Fascicolo
106
Bilancio di previsione
1965
Più esemplari.
Fascicolo
107
Bilancio di previsione
1966
Registro
108
Documenti di corredo al conto consuntivo
1966
Reversali di cassa; mandati di pagamento.
204
Fascicolo
109
Carteggio ed atti
1966
Fascicolo
110
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1966"
1966
Registro
111
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1967"
1967
Registro
112
Bilancio di previsione
1967
Più esemplari.
Fascicolo
113
Documenti di corredo al conto consuntivo
1967
Reversali di cassa; mandati di pagamento.
Fascicolo
114
Carteggio ed atti
1967
Fascicolo
115
Documenti di corredo al conto consuntivo
1968
Reversali di cassa; mandati di pagamento; tabelle di svolgimento relative al conto consuntivo.
Fascicolo
116
Carteggio ed atti
205
1968
Fascicolo
117
Bilancio di previsione
1968
Più esemplari.
Fascicolo
118
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1968"
1968
Registro
119
Carteggio ed atti
1969
Fascicolo
120
Bilancio di previsione
1969
Più esemplari.
Fascicolo
121
Documenti di corredo al conto consuntivo
1969
Reversali di cassa; mandati di pagamento; tabelle di svolgimento relative al conto consuntivo.
Fascicolo
122
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1969"
1969
Registro
123
Carteggio ed atti
1970
Fascicolo
124
206
Bilancio di previsione
1970
Registro
125
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1970"
1970
Registro
126
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1971"
1971
Registro
127
Carteggio ed atti
1971
Fascicolo
128
Bilancio di previsione
1971
Registro
129
Conto consuntivo e documenti di corredo
1972
Conto consuntivo, reg.; reversali di cassa; mandati di pagamento; tabelle di svolgimento relative al conto consuntivo.
Fascicolo
130
Carteggio ed atti
1972
Fascicolo
131
Bilancio di previsione
1972
Registro
132
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1972"
207
1972
Registro
133
Conto consuntivo e documenti di corredo
1973
Conto consuntivo, reg.; tabelle di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento.
Fascicolo
134
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1973"
1973
Registro
135
Carteggio ed atti
1973
Fra l'altro: "Invalidi civili".
Fascicolo
136
Bilancio di previsione
1973
Registro
137
Conto consuntivo e documenti di corredo
1974
Conto consuntivo, reg.; tabelle di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento.
Fascicolo
138
Carteggio ed atti
1974
Fascicolo
139
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1974"
1974
Registro
140
208
Bilancio di previsione
1974
Registro
141
Conto consuntivo e documenti di corredo
1975
Conto consuntivo, reg.; tabelle di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento.
Fascicolo
142
Carteggio ed atti
1975
Carteggio ed atti; "Elenchi e mandati speciali invalidi civili"; "Minimo vitale".
Fascicolo
143
Bilancio di previsione
1975
Registro
144
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1975"
1975
Registro
145
Bilancio di previsione
1976
Registro
146
Carteggio ed atti
1976
Carteggio ed atti; "Minimo vitale".
Fascicolo
147
Conto consuntivo e documenti di corredo
1976
Conto consuntivo, reg.; tabelle di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento.
Fascicolo
209
148
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1976"
1976
Registro
149
Carteggio ed atti
1977
Carteggio ed atti; "Minimo vitale".
Fascicolo
150
Bilancio di previsione
1977
Registro
151
Conto consuntivo e documenti di corredo
1977
Conto consuntivo, reg.; tabelle di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento.
Fascicolo
152
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1977"
1977
Registro
153
Bilancio di previsione
1978
Registro
154
"Minimo vitale"
1978-1992
Fascicolo
155
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1978"
1978
Registro
210
156
Conto consuntivo e documenti di corredo
1978
Conto consuntivo, reg.; tabelle di svolgimento relative al conto consuntivo; mandati di pagamento.
Fascicolo
157
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1979"
1979
Registro
158
Bilancio di previsione
1979
Fascicolo
159
Conto consuntivo e documenti di corredo
1979
Conto consuntivo, reg.; tabelle di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento.
Fascicolo
160
Bilancio di previsione
1980
Registro
161
Conto consuntivo e documenti di corredo
1980
Conto consuntivo, reg.; tabelle di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento.
Fascicolo
162
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1980"
1980
Registro
163
Carteggio ed atti
1980
211
Fascicolo
164
Bilancio di previsione
1981
Più esemplari.
Fascicolo
165
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1981"
1981
Registro
166
Carteggio ed atti
1981
Fascicolo
167
Conto consuntivo e documenti di corredo
1981
Conto consuntivo, reg.; tabelle di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento.
Fascicolo
168
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1982"
1982
Registro
169
Carteggio ed atti
1982
Fascicolo
170
Conto consuntivo e documenti di corredo
1982
Conto consuntivo, reg.; tabelle di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento.
Fascicolo
171
Bilancio di previsione
212
1982
Registro
172
"Pratiche soppressione E.C.A."
1982
Fascicolo
173
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1983"
1983
Registro
174
Bilancio di previsione
1983
Registro
175
Conto consuntivo e documenti di corredo
1983
Conto consuntivo, reg.; tabelle di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento.
Fascicolo
176
Bilancio di previsione
1984
Registro
177
Conto consuntivo e documenti di corredo
1984
Conto consuntivo, reg.; schede di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento.
Fascicolo
178
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1984"
1984
Registro
179
Bilancio di previsione
213
1985
Registro
180
Carteggio ed atti
1985
Fascicolo
181
Conto consuntivo e documenti di corredo
1985
Conto consuntivo, reg.; schede di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento.
Fascicolo
182
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1985"
1985
Registro
183
Carteggio ed atti
1986
Fascicolo
184
Conto consuntivo e documenti di corredo
1986
Conto consuntivo, reg.; schede di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento.
Fascicolo
185
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1986"
1986
Registro
186
Bilancio di previsione
1986
Registro
187
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1987"
214
1987
Registro
188
Carteggio ed atti
1987
Fascicolo
189
Conto consuntivo e documenti di corredo
1987
Conto consuntivo, reg.; schede di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento.
Fascicolo
190
Bilancio di previsione
1987
Registro
191
Bilancio di previsione
1988
Registro
192
Conto consuntivo e documenti di corredo
1988
Conto consuntivo, reg.; schede di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di pagamento.
Fascicolo
193
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1988"
1988
Registro
194
Registro generale di cassa
1991
Registro
195
Documenti di corredo al conto consuntivo
215
1989
Documenti di corredo al conto consuntivo; schede di svolgimento relative al conto consuntivo; reversali di cassa; mandati di
pagamento.
Fascicolo
196
Carteggio ed atti
1989
Fascicolo
197
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1989"
1989
Registro
198
Bilancio di previsione
1989
Registro
199
Giornale e mastro della contabilità
1990
Registro
200
Bilancio di previsione
1990
Registro
201
Carteggio ed atti
1990
Fascicolo
202
Conto consuntivo
1990
Registro
203
Carteggio ed atti
216
1991
Fascicolo
204
Bilancio di previsione
1991
Registro
205
Conto consuntivo
1991
Conto consuntivo, reg.; schede di svolgimento relative al conto consuntivo.
Fascicolo
206
Conto consuntivo
1992
Conto consuntivo, reg.; schede di svolgimento relative al conto consuntivo.
Fascicolo
207
Carteggio ed atti
1992
Fascicolo
208
Bilancio di previsione
1992
Registro
209
Registro generale di cassa
1992
Registro
210
Conto consuntivo e documenti di corredo
1993
Conto consuntivo e atti relativi; mandato di pagamento; schede di svolgimento relative al conto consuntivo.
Fascicolo
211
217
Carteggio ed atti
1993
Fascicolo
212
Registro generale di cassa
1993
Registro
213
Bilancio di previsione
1993
Registro
218
Ente
Amministrazione separata degli usi civici di Castelfondo
[1935] - [1947]
Archivi prodotti
Fondo Amministrazione separata degli usi civici di Castelfondo, 01/01/1935 - 31/12/1947
Storia
Con decreto del 1° ottobre 1934 del Regio commissario per la liquidazione degli usi civici di Trento e di Bolzano a
Castelfondo, ex comune divenuto frazione di Brez, venne riconosciuto il diritto alla gestione separata dei beni
frazionali, assegnando alla frazione stessa tutti i beni soggetti ad uso civico: nel 1935 venne approvato il regolamento
per l'uso dei beni frazionali da parte dei censiti della frazione di Castelfondo (l'articolo 43 del R.D. 26 febbraio 1928, n.
332 stabiliva che i beni soggetti ad uso civico dovessero venire amministrati secondo le disposizioni di apposito
regolamento impartito secondo le disposizioni della Regia Prefettura di Trento). Data la scarsità dei redditi patrimoniali,
essendo l'entrata di molto inferiore alle spese della frazione, si ritenne che la costituzione dell'amministrazione separata
sarebbe stata oltremodo dannosa agli interessi dei frazionisti; Castelfondo dunque rinunciò alla costituzione
dell'amministrazione separata. Fino al 1939 dunque non venne compilato un bilancio separato, mentre dall'esercizio
1940 - in considerazione dell'elevato reddito per taglio ordinario di boschi - si ritenne opportuno predisporre e gestire il
bilancio separato della frazione.
Atti relativi all'A.S.U.C. si trovano talora frammisti alla documentazione del comune.
Gli usi civici sono dei diritti che gruppi di persone (ravvisabili nella collettività degli abitanti di un comune o frazione o
in una collettività di altro tipo) esercitano, "uti cives", su terreni e beni, come pascoli, boschi, malghe, etc. appartenenti
al loro comune o frazione. Tali diritti consistono in varie forme di uso o godimento dei beni ed i principali fra essi sono
quelli di pascolare ed abbeverare il bestiame, accogliere erba e strame o legna per uso domestico, ottenere legname per
la costruzione e la riparazione di case d'abitazione, cavare ghiaia, sassi o pietre da costruzione. La definizione "usi
civici" deriva dal fatto che i diritti in questione spettano agli abitanti di un determinato luogo in dipendenza della loro
qualità di cittadini (cives) e fintanto che siano tali. Nello stesso tempo questi usi hanno assunto nomi diversi a seconda
di quale fosse l'oggetto del diritto esercitato: si parla perciò di legnatico, stramatico, erbatico, boscheggio, etc. Sono
diritti che, negli ultimi decenni, hanno perso progressivamente il loro contenuto economico anche per le popolazioni
montane e rurali, tuttavia la loro esistenza è ormai assicurata dalla legge e comunque alcuni di tali usi, come il diritto di
pascolo e alpeggio e di raccolta della legna, vengono tuttora esercitati e fatti valere. Infatti i beni soggetti ad uso civico
appartengono alla generalità dei cittadini di un comune o di una frazione in diritto esclusivo e perpetuo e questi cittadini
vengono rappresentati dall'organo (Comitato) previsto dalla legge. Questi diritti appartenenti collettivamente a tutti i
cittadini di un luogo sono comunque del tutto distinti e staccati dal generico diritto d'uso degli altri beni di cui il comune
o la frazione dispongono a vantaggio della collettività. Essi non vanno intesi peraltro come diritto di proprietà ("ius
utendi atque abutendi"), bensì come diritto d'uso a favore del civis nel senso indicato dall'art. 1021 del Codice Civile,
non essendone il civis stesso, ma la generalità degli abitanti del luogo, il titolare. Da un punto di vista tecnico-giuridico,
i beni d'uso civico sono classificati come "beni demaniali" nel senso indicato dal Codice Civile (art. 822 e segg.) e
contrapposti a quelli che sono definiti invece "beni patrimoniali". In passato, si riteneva che fossero "demaniali" i beni
219
destinati all'immediata soddisfazione di bisogni pubblici (e quindi beni essenziali per l'esplicazione delle funzioni
proprie dell'ente pubblico), mentre la dottrina attualmente prevalente rileva come esistano anche beni non demaniali che
presentano tali caratteri (ad esempio gli armamenti) e ritiene quindi che il criterio distintivo tra "beni emaniali" e "beni
patrimoniali" sia meramente formale. Sono demaniali i beni che la legge indica come tali, nel nostro caso i beni d'uso
civico, sono patrimoniali gli altri. L'appartenenza al demanio pubblico comporta per i relativi beni l'assoggettamento
alla disciplina prevista dall'art. 823 del Codice Civile, secondo cui i "beni demaniali" sono "inalienabili" e non possono
formare oggetto di diritti in favore di terzi, se non nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi che li riguardano" e quindi
sono sostanzialmente "indisponibili".
In definitiva, appare particolarmente significativa la definizione che dei beni d'uso civico ha dato la Suprema Corte di
Cassazione in data 5 gennaio 1951: "Le terre del demanio universale o comunale sono di proprietà delle popolazioni,
non dell'ente pubblico. Il pascolo ed il legnatico integrano l'antichissimo uso delle popolazioni di ritrarre dalle terre le
utilità essenziali per la vita, e debbono annoverarsi fra le forme sopravviventi del primitivo collettivismo agrario, che
hanno permesso per secoli alle popolazioni di partecipare al godimento in natura di terre, di pascoli e di boschi. Gli usi
civici trovano il loro fondamento nell'antico dominio delle popolazioni che, per soddisfare i bisogni essenziali della vita,
usavano delle terre in certi modi determinati. Tali usi hanno continuato a sussistere anche dopo l'emanazione delle leggi
sull'abolizione delle feudalità".
Per quanto riguarda la storia di questi diritti, all'inizio dell'Ottocento sia il governo bavarese che il Regno d'Italia
napoleonico mantennero distinti i beni collettivi delle frazioni o di altri nuclei aggregati dai beni che costituiscono i
demani e i patrimoni dei comuni e ne regolarono il funzionamento.
Alla legislazione austriaca era invece sconosciuto il concetto di uso civico inteso come semplice diritto d'uso di un bene
a favore dei cittadini di un comune o frazione. Gli usi civici erano considerati dalla legge austriaca come "servitù
prediali", cioè si ricorreva alla finzione giuridica secondo cui beni privati ed edifici rurali, in qualità di "fondi
dominanti", potevano vantare il diritto di pascolo, legnatico, stramatico, etc. su beni comunali considerati a loro volta
alla stregua di "fondi serventi". E' per questo che, negli atti esistenti negli archivi comunali trentini, i diritti d'uso civico
figurano come servitù. Tuttavia, con la Patente Imperiale n. 130 del 5 luglio 1853, si riconoscevano i diritti d'uso
collettivo, si cercava d'impedire la quotizzazione delle terre e s'imponevano le destinazioni dei terreni comuni ad uso
della popolazione che ne aveva bisogno. Il Rescritto ministeriale 11 dicembre 1850 n. 13353, contenente disposizioni
per la vecchia legge comunale provvisoria del 17 marzo 1849 B.L.I. n. 170, distingueva i beni in: 1) patrimonio
comunale, liberamente disponibile; 2) beni d'uso pubblico, cioè strade, piazze e simili; 3) beni comunali, cioè boschi e
pascoli, destinati all'uso esclusivo dei membri del comune. Il Rescritto aggiungeva che, quand'anche il sopravvanzo dei
redditi rimasti, dopo che fossero stati soddisfatti i bisogni delle famiglie, dovesse affluire alla cassa comunale, non
veniva per questo mutata la natura giuridica dei beni. La legge comunale austriaca n. 1 del 9 gennaio 1866, al paragrafo
63, stabilì che i cittadini o abitanti del comune, qualora l'uso di beni comunali fosse ammesso da diritti o consuetudini,
non potessero tuttavia ricavarne un utile maggiore di quello necessario per sopperire ai bisogni della loro casa o dei loro
beni stabili e ciò affinchè non prendessero piede diritti speciali in favore di qualcuno.
La Rappresentanza comunale avrebbe dovuto regolare la partecipazione agli utili dei beni comunali, non potendo
comunque prescindere dalla limitazione stabilita dalla legge. Gli utili avanzati perchè in eccesso rispetto ai bisogni dei
cittadini avrebbero continuato ad essere versati nella cassa comunale.
Dopo l'annessione del Trentino all'Italia, la legge n. 9 del 11 gennaio 1923 mantenne, all'art. 24, il rispetto degli speciali
titoli di diritto e delle consuetudini che disciplinavano il godimento dei beni comunali ma in seguito, dopo una notevole
quantità di parziali riforme, studi e proposte, si giunse finalmente alla legge n. 1766 del 16 giugno 1927 detta, in senso
220
tecnico-giuridico, di liquidazione, cui seguì il regolamento di applicazione n. 332 del 26 febbraio 1928. Scopo della
legge era quello di abolire le forme residue di promiscuo godimento delle terre e di disciplinarne la proprietà nelle
diverse forme (privata, pubblica e collettiva) e constava di tre parti principali:
1. l'accertamento dell'esistenza di usi civici sulle terre, e la classificazione dei diritti relativi, suddivisi in "essenziali"
(necessari ai bisogni della vita) ed "utili" (a scopo d'industria) (art. 1-4);
2. la liquidazione dei diritti, in tre modi: "gli usi civici esercitati dai comuni sui beni dei privati" (ad esempio il diritto di
vendere erbe, stabilire i prezzi dei prodotti, far pagare tasse per il pascolo ed altri simili) dovevano essere affrancati, con
divisione delle terre ed eccezionalmente con compenso (artt. 5, 6 e7); "le promiscuità", cioè i diritti delle popolazioni di
un comune o di una frazione su beni di altri comuni o frazioni, dovevano essere sciolte senza compenso (art. 8); "le
occupazioni su terre d'uso civico" appartenenti ai comuni o alle frazioni, purchè perduranti da almeno dieci anni con
migliorie apportate al fondo dall'occupante, dovevano essere legittimate mediante concessione all'occupante verso
canone enfiteutico (artt. 9 e 10);
3. la disciplina e regolamentazione dei terreni assegnati ai comuni o alle frazioni o alle associazioni agrarie, con loro
distinzione fra terreni utilizzabili per la coltura agraria (da ripartire in quote e dare alle famiglie dei coltivatori diretti, a
titolo e con canone enfiteutico) e terreni utilizzabili a bosco e pascolo permanente.
Questi ultimi venivano assoggettati alle norme stabilite dalla Legge forestale (Cap. II, Tit. 4 del R.D. n. 3267 del 30
dicembre 1923) e dichiarati "aperti agli usi di tutti i cittadini del comune o della frazione", con amministrazione
separata dagli altri beni, a profitto dei frazionisti, qualunque ne fosse il numero (artt. 12 e 26); tale amministrazione
veniva affidata da un apposito Comitato. Riguardo al Comitato, l'art. 64 del Regolamento d'attuazione della legge
stabiliva che la sua costituzione spettava alla Giunta provinciale amministrativa e che doveva essere composto di tre o
cinque membri scelti fra i frazionisti. All'amministrazione separata delle frazioni dovevano essere applicate le
disposizioni della legge comunale e provinciale ed ogni amministrazione frazionale doveva restare soggetta alla
sorveglianza del Podestà del comune, che poteva sempre saminarne
l'andamento e rivederne i conti. All'attuazione di quanto disposto dalla legge avrebbero dovuto provvedere i commissari
regionali per la liquidazione degli usi civici istituiti dall'art. 27 della legge stessa, ai quali si dovevano fare, fra l'altro, le
dichiarazioni da parte di chi esercitava o pretendeva di esercitare dei diritti d'uso civico.
In seguito accadde che molti comuni trentini venissero ridotti, mediante aggregazioni e fusioni, da 371 a 113, in
applicazione del D.L. n. 383 del 17 marzo 1927. Tuttavia, anche a seguito di un eccessivo egocentrismo a favore del
capoluogo di comune attuato in molti casi dai podestà, si manifestò in tutte le frazioni una tendenza a reintegrare la
sovranità sui loro beni. Oltre all'art. 26 della già citata legge n. 1766 del 1927 e all'art. 64 del relativo regolamento
d'attuazione, venne a vantaggio delle aspirazioni delle frazioni anche la Legge comunale e provinciale n. 383 del 3
marzo 1934 che, all'ultimo comma dell'art. 84, recitava: "L'amministrazione separata dei terreni assegnati ad una
frazione è affidata dal Prefetto ad un Commissario scelto, di regola, fra i Frazionisti". C'era stata inoltre anche una
sentenza della Corte di Cassazione (la n. 3233 del 18 dicembre 1922) che aveva fissato il principio secondo cui, quando
un comune viene aggregato ad un altro, i beni d'uso
civico del comune soppresso non diventano beni patrimoniali del comune che lo assorbe. In seguito all'emanazione
della legge comunale e provinciale del 1934, laddove fosse avvenuto il riconoscimento della natura demaniale dei beni
da parte del Commissariato agli Usi Civici, ci fu la possibilità di nominare nelle frazioni i commissari per le
amministrazioni separate. L'art. 84, che prevedeva un commissario frazionale agli usi civici, rappresentava
un'innovazione rispetto all'art. 64 del pregresso regolamento del 1928 che parlava invece di comitato d'amministrazione,
come del resto ha affermato, nel 1949, anche la Corte di Cassazione (sent. n. 1283 del 16 luglio).
221
Il Ministero dell'Interno, con la circolare n. 15100/15.1 del 21 maggio 1947, dispose la ricostituzione, previa
consultazione popolare, dei comitati nella forma prevista dal più volte citato art. 64. Tale ricostituzione avvenne di fatto
in molte frazioni in Trentino tanto che, nel 1949, esistevano ben 200 amministrazioni separate frazionali . Nel 1948, con
l'intervento dell'autonomia regionale per il Trentino-Alto Adige accordata con legge costituzionale n. 5 del 26 febbraio
1948, la Provincia di Trento venne investita di potestà legislativa primaria in materia di usi civici (art.11 n. 8) e in base
all'art. 1 delle norme di attuazione dello Statuto speciale emanato con D.P.R. n. 1064 del 17 luglio 1952, le potestà
amministrative esercitate in materia di usi civici dal Ministero dell'Agricoltura e Foreste, furono trasferite alle Giunte
provinciali di Trento e Bolzano. In questa fase il compito delle amministrazioni separate frazionali è chiarito dalla
circolare del Presidente della Giunta Provinciale n. 18365/1.III del 23 novembre 1951. Ad esse spettava la sola
amministrazione dei terreni di originaria appartenenza alle frazioni, cioè i beni demaniali quali risultavano dal decreto
di assegnazione emanato dal Commissariato regionale agli Usi Civici. Non potevano acquistare beni patrimoniali bensì
solo beni su cui eventualmente si potessero estendere i diritti d'uso civico (boschi, pascoli, malghe) nè incaricarsi
dell'esecuzione di opere pubbliche come scuole, acquedotti, chiese, cimiteri, etc., che rientrano invece nell'ambito di
competenza del comune. La loro attività doveva essere diretta allo sviluppo, accrescimento e miglioramento dei beni di
uso civico e solo a questi: costruzione o migliorie di malghe, di strade che conducano a boschi o pascoli,
rimboschimenti, etc. Nella circolare del 23 novembre 1951 si affermava però espressamente che, dalle deliberazioni
pervenute alla Giunta Provinciale per i prescritti controlli, derivava la
sensazione che le amministrazioni separate estendessero indebitamente le loro attività anche a compiti non di loro
competenza come appunto la costruzione di scuole, di edifici e di opere pubbliche che la legge poneva a carico dei
comuni, e proprio questo fatto aveva determinato la necessità delle precisazioni e disposizioni date dalla circolare
stessa.
Successivamente fu emanata la legge provinciale n. 1 del 16 settembre 1952, modificata poi dalla legge n. 6 del 9
maggio 1956, con relativo regolamento di esecuzione (D.P.G. n. 4 del 11 novembre 1952). La legge disponeva che
all'amministrazione dei beni comunali d'uso civico doveva provvedere il Consiglio comunale (art. 2), mentre i beni
d'uso civico appartenenti alle frazioni dovevano essere amministrati separatamente, a profitto dei frazionisti da un
comitato di tre o cinque membri (a seconda che la popolazione della frazione fosse di meno o più di duecento abitanti).
Questa disposizione dava finalmente una certa chiarezza alla questione di chi dovesse occuparsi dell'amministrazione
degli usi civici, tendeva a disciplinare il funzionamento tecnico ed amministrativo dei comitati, vietandone l'ingerenza
sui beni patrimoniali che il comune possedesse nella frazione, e stabiliva il concorso alle spese generali del comune
mediante mediante un annuo contributo obbligatorio. Alla nomina del comitato stesso si sarebbe dovuto provvedere
con una consultazione a cui potevano partecipare tutti i capifamiglia titolari di uso civico sui beni frazionali. La sua
durata in carica era di quattro anni; ogni suo atto doveva essere concretato mediante apposita deliberazione. Tali
deliberazioni erano prese a maggioranza di voti e dovevano essere pubblicate e sottoposte all'approvazione della Giunta
provinciale nei modi stabiliti per le deliberazioni comunali. Esso, nell'esercizio delle sue funzioni, poteva servirsi del
personale addetto all'ufficio comunale ed in particolare del tesoriere comunale.Nel regolamento di esecuzione della
legge provinciale del 1952 si legge che l'amministrazione separata della frazione, non appena costituita, doveva
provvedere a:
- trascrivere su apposito registro le deliberazioni adottate dal Comitato d'amministrazione;
- compilare un inventario completo dei "beni" di uso civico, risultanti dal decreto di assegnazione delle terre (art. 42 del
Regolamento n. 332 del 26 febbraio 1928), e dei "diritti" risultanti dall'accertamento eseguito dal Commissario
regionale per gli usi civici;
222
- compilare un bilancio, riferito all'anno solare, dal quale risultassero entrate ed uscite; entro il primo ottobre di ogni
anno i Presidenti delle amministrazioni separate avrebbero poi dovuto presentare al sindaco un bilancio per l'esercizio
successivo. Parimenti, i comitati d'amministrazione avrebbero dovuto redigere il conto della loro gestione da depositare
nell'ufficio frazionale e in quello comunale, dopo aver nominato un collegio di tre revisori scelti fra i frazionisti per
l'esame del conto stesso;
- compilare un regolamento da sottoporre all'approvazione della Giunta provinciale e della Camera di Commercio;
- redigere un elenco dei cittadini aventi diritto d'uso civico e dei capifamiglia che li rappresentavano, elenco da tenere
costantemente aggiornato;
- occuparsi dell'impianto della contabilità, da tenere sempre aggiornata con un giornale di cassa, un libro mastro, un
sistema di reversali e mandati, uno scadenziario delle entrate e delle spese, un ruolo di esazione delle entrate;
- tenere un repertorio dei contratti e una raccolta completa dei contratti stessi e loro allegati.
223
fondo
Amministrazione separata degli usi civici di Castelfondo, 1935-1947
bb. 11, regg. 7
Soggetti produttori
Amministrazione separata degli usi civici di Castelfondo , [1935] - [1947]
Contenuto
L'archivio dell'Amministrazione separata usi civici è archivio aggregato a quello del comune di Castelfondo, ovvero un
archivio che per ragioni giuridico-istituzionali diverse si è trovato unito e talvolta frammisto all'archivio prodotto dagli
uffici e dagli organi del comune. La distinzione della documentazione prodotta dall'A.S.U.C. rispetto a quella del
comune è stata spesso problematica.
224
serie 1
Verbali delle deliberazioni dell'Amministrazione separata usi civici della
frazione di Castelfondo, 1935-1946
b. 1, reg. 1
Contenuto
La serie comprende le deliberazioni del commissario dell'amministrazione separata di Castelfondo (in originale e copia
vistata).
Le deliberazioni dell'amministrazione separata di Castelfondo per gli anni 1943-1946 sono state redatte su un registro
che prosegue nel periodo della ricostituzione del comune, con le deliberazioni del commissario prefettizio del comune
di Castelfondo e della giunta comunale.
214
Registro dei verbali delle deliberazioni del commissario dell'amministrazione separata di Castelfondo
1940 gennaio 5-1943 febbraio 12
Si tratta di un registro delle deliberazioni del commissario del comune Brez per l'amministrazione separata della frazione di
Castelfondo.
Registro, cc. 51 n.n
215
Verbali delle deliberazioni del commissario
1935
In allegato "Regolamento per l'uso dei beni frazionali da parte dei censiti appartenenti alla frazione di Castelfondo ex comune
omonimo".
Fascicolo
216
Verbali delle deliberazioni del commissario
1936
Fascicolo
217
Verbali delle deliberazioni del commissario
1940
Fascicolo
218
Verbali delle deliberazioni del commissario
225
1941
Fascicolo
219
Verbali delle deliberazioni del commissario
1942
Fascicolo
220
Verbali delle deliberazioni del commissario
1943
Fascicolo
221
Verbali delle deliberazioni del commissario
1944
Fascicolo
222
Verbali delle deliberazioni del commissario
1945
Fascicolo
223
Verbali delle deliberazioni del commissario
1946
Fascicolo
226
serie 2
Carteggio ed atti, 1935-1947
b. 1
224
Carteggio ed atti
1935
Fra l'altro: regolamento per l'uso dei beni frazionali da parte dei censiti della frazione di Castelfondo.
Fascicolo
225
Carteggio ed atti
1936
Fascicolo
226
Carteggio ed atti
1940
Fra l'altro: custode forestale, personale.
Fascicolo
227
Lavori pubblici e progetti
1940-1947
"Progetto del nuovo cimitero di Castelfondo" 1940-1944.
"Progetto di strada ruotabile di allacciamento di Raina alla strada comunale: Pontealto-Castelfondo-Dovena" 1946-1947.
Fascicolo
228
Carteggio ed atti
1941
Fra l'altro: "Seduta forestale 1941 Prospetti Castelfondo".
Fascicolo
229
Carteggio ed atti
1942
Fra l'altro: atti forestali.
Fascicolo
227
230
Carteggio ed atti
1943
Fra l'altro: atti forestali.
Fascicolo
231
Carteggio ed atti
1944
Fra l'altro: atti forestali.
Fascicolo
232
Carteggio ed atti
1945
Fra l'altro: "Lotti" forestali.
Fascicolo
233
Carteggio ed atti
1946
Fra l'altro: atti forestali.
Fascicolo
228
serie 3
Bilanci di previsione e conti consuntivi, 1940-1946
b. 1
234
Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1940
1940
Registro
235
Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1940
1940
Registro
236
Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1941
1941
Registro
237
Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1941
1941
Registro
238
Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1942
1942
Registro
239
Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1942
1942
Registro
240
Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1943
1943
Registro
229
241
Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1943
1943
Registro
242
Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1944
1944
Registro
243
Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1944
1944
Registro
244
Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1945
1945
Registro
245
Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1946
1946
Registro
246
Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1946"
1946
Registro
230
serie 4
Giornali e mastri della contabilità, 1940-1945
regg. 6
247
Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1940
1940
Registro
248
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1941"
1941
Registro
249
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1942"
1942
Registro
250
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1943"
1943
Registro
251
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1944"
1944
Registro
252
"Giornale e mastro della contabilità per l'esercizio 1945"
1945
Registro
231
serie 5
Documenti di corredo, 1940-1946
bb. 8
253-254
Documenti di corredo alla contabilità
1940
Reversali di cassa; ruoli delle entrate; allegati alle entrate.
Mandati di pagamento; allegati alle uscite.
Atti relativi ai bilanci di previsione e ai conti consuntivi.
Fascicolo
253-254
"Spese minute"
1940-1944
Registro delle spese minute sostenute dall'amministrazione separata di Castelfondo.
Registro
255
Documenti di corredo alla contabilità
1941
Reversali di cassa; allegati alle entrate.
Mandati di pagamento; allegati alle uscite.
Atti relativi ai bilanci di previsione e ai conti consuntivi.
Fascicolo
256
Documenti di corredo alla contabilità
1942
Reversali di cassa; ruoli delle entrate; allegati alle entrate.
Mandati di pagamento; allegati alle uscite.
Atti relativi ai bilanci di previsione e ai conti consuntivi.
Fascicolo
257
Documenti di corredo alla contabilità
1943
Reversali di cassa; ruoli delle entrate; allegati alle entrate.
Mandati di pagamento.
232
Atti relativi ai bilanci di previsione e ai conti consuntivi.
Fascicolo
258
Documenti di corredo alla contabilità
1944
Reversali di cassa; ruoli delle entrate; allegati alle entrate.
Mandati di pagamento; allegati alle uscite.
Atti relativi ai bilanci di previsione e ai conti consuntivi.
Fascicolo
259
Documenti di corredo alla contabilità
1945
Reversali di cassa; ruoli delle entrate; allegati alle entrate.
Mandati di pagamento; allegati alle uscite.
Atti relativi ai bilanci di previsione e ai conti consuntivi.
Fascicolo
260
Documenti di corredo alla contabilità
1946
Reversali di cassa; ruoli delle entrate; allegati alle entrate.
Mandati di pagamento; allegati alle uscite.
Atti relativi ai bilanci di previsione e ai conti consuntivi.
Fascicolo
233
Ente
Ufficio del Giudice conciliatore di Castelfondo
1946 novembre 22 - 1995 maggio 1
Archivi prodotti
Fondo Giudice conciliatore di Castelfondo, 01/01/1947 - 31/12/1992
Storia
In ottemperanza al R.D. 4 novembre 1928 n. 2325 "Disposizioni per l'unificazione legislativa nei territori annessi al
Regno", a partire dal primo luglio 1929 anche in Trentino viene estesa la normativa riguardante l'ordinamento
giudiziario, già operante nel resto d'Italia. Già dal 1865 (R.D. 6 dicembre 1865 n. 2626 sull'ordinamento giudiziario;
R.D. 14 dicembre 1865 n. 2641 ovvero "Regolamento generale giudiziario (...)"
è previsto in ogni comune un giudice
conciliatore nominato dal re su proposta del consiglio comunale, con le funzioni di comporre e di giudicare le
controversie. Salvo casi eccezionali, egli svolge la sua attività nella casa comunale, assistito dal segretario comunale in
veste di cancelliere e da un inserviente comunale in veste di usciere.
La documentazione prodotta a seguito della sua attività viene conservata nell'archivio comunale.
La legge del 16 giugno 1892 n. 261 ed il relativo regolamento d'esecuzione fissano le competenze dei giudici
conciliatori, riconducibili alle cosiddette controversie minori (Ad esempio: azioni relative alle locazioni di beni
immobili, azioni per guasti e danni dati ai fondi urbani, ecc., entro un determinato importo). Ulteriori disposizioni sono
contenute nel codice di procedura civile del 1940 (approvato con R.D. 28 ottobre 1940 n. 1443, e R.D. 18 dicembre
1941 n. 1368) e nel R.D. 30 gennaio 1941 n. 12 sull'ordinamento giudiziario e successive modificazioni. L'art. 28 del
R.D. 18 dicembre 1941 n. 1368 "Disposizioni di attuazione del codice di procedure civile" prevede tra l'altro la tenuta di
9 registri obbligatori e di specifica documentazione, che dovrebbero comporre le seguenti serie:
1. Affari civili
2. Carteggio ed atti
3. Ruolo generale degli affari civili
4. Rubrica alfabetica generale degli affari civili
5. Ruolo di udienza
6. Registro cronologico dei provvedimenti e degli altri originali
7. Registro repertorio degli atti soggetti a tassa di registro
8. Registro delle spese di giustizia anticipate dall'erario in materia civile
9. Registro delle spese inerenti alle cause riflettenti persone o enti giuridici ammessi alla prenotazione a debito
10. Registro di carico dei depositi per spese di cancelleria
11. Registro di scarico dei depositi per spese di cancelleria
12. Registri diversi (eventualmente anche anteriori all'attuazione del c.p.c. del 1940).
Con il primo maggio 1995, in base alla nuova normativa per il processo civile, viene abrogato l'istituto del giudice
conciliatore mentre entra in vigore quello del giudice di pace.
234
fondo
Giudice conciliatore di Castelfondo, 1947-1992
bb. 2
Soggetti produttori
Ufficio del Giudice conciliatore di Castelfondo, 1946 novembre 22 - 1995 maggio 1
Contenuto
Si tratta dell'archivio dell'ufficio istituito presso il comune di Castelfondo, confluito quale archivio aggregato
all'archivio comunale.
235
serie 1
Carteggio ed atti, 1947-1992
b. 1
261
Carteggio ed atti
1947-1992
Carteggio ed atti relativi alla gestione dell'ufficio di conciliazione e circolari.
Fascicolo
236
serie 2
Ruolo generale degli affari civili, 1948-1986
reg. 1
262
"Ruolo generale degli affari civili"
1948-1986
Vidimato nel 1948, il ruolo riporta registrazioni negli anni 1953, 1954, 1961, 1964, 1985, 1986.
Registro
237
serie 3
Rubriche alfabetiche generali degli affari civili, 1948-1977
reg. 1
263
"Rubrica alfabetica generale degli affari contenziosi civili"
1948-1977
Registro
238
serie 4
Ruoli di udienza, 1947-1986
reg. 1
264
"Ruolo di udienza"
1947 novembre 2-1986 maggio 8
Registro
239
serie 5
Registri cronologici dei provvedimenti e degli altri atti originali, 19481986
reg. 1
265
"Registro cronologico dei provvedimenti ed atti originali"
1948-1986
Registro
240
serie 6
Registri delle spese di giustizia anticipate dall'erario in materia civile,
1948-1977
regg. 2
266
"Registro delle spese di giustizia anticipate dall'erario in materia civile"
1948-1977
Registro
267
"Registro delle spese prenotate a debito"
1948-1977
Registro
241
serie 7
Registro di carico dei depositi per spese di cancelleria, 1948-1977
reg. 1
268
"Registro di carico dei depositi per spese di cancelleria nei processi civili"
1948-1977
Registro
242
serie 8
Registro di scarico dei depositi per spese di cancelleria, 1948-1977
reg. 1
269
"Registro di scarico dei depositi per spese di cancelleria nei processi civili"
1948-1977
Registrazioni del 1954.
Registro
243
Ente
Scuola popolare di Castelfondo
[1887] - [1920]
Archivi prodotti
Fondo Scuola popolare di Castelfondo, 01/01/1887 - 31/12/1920
Storia
La Dirigenza scolastica locale si occupava del buon funzionamento della scuola popolare di Castelfondo; manteneva
inoltre i rapporti con l'ispettore scolastico locale e con il comune di Castelfondo, da cui dipendeva.
244
fondo
Scuola popolare di Castelfondo, 1887-1920
fascc. 4
Soggetti produttori
Scuola popolare di Castelfondo, [1887] - [1920]
245
serie 1
Matricola scolastica, 1919-1920
270
Matricola scolastica della scuola di Dovena
1919-1920
Fascicolo
246
serie 2
Carteggio ed atti, 1887-1890
271
Carteggio ed atti
1887 novembre 5- 1888 dicembre 30
Atti, prot. nn. 1-38.
Gli atti erano piegati e raccolti in una fascetta con il seguente titolo "Esibiti dal I novemnbre 1887 a tutto dicembre 1888".
Fascicolo
272
Carteggio ed atti
1889
Atti, prot. nn. 1-39, con lacune.
Gli atti erano piegati e raccolti in una fascetta con il seguente titolo "Atti 1889".
Fascicolo
273
Carteggio ed atti
1890
Atti, prot. nn. 3-32, con lacune.
Gli atti erano piegati e raccolti in una fascetta con il seguente titolo "Esibiti pro 1890".
Fascicolo
247
Ente
Consiglio scolastico di Castelfondo
1924
Archivi prodotti
Fondo Consiglio scolastico di Castelfondo, 01/01/1924 - 31/12/1924
Storia
Il consiglio scolastico venne istituito con la "Legge del 30 aprile 1892 valevole per la Contea principesca del Tirolo
concernente la sorveglianza sulle scuole".
Ad ogni comunità scolastica corrisponde un consiglio scolastico locale (art. 1; sottoposto al consiglio scolastico
distrettuale, a sua volta dipendente da quello provinciale), composto da rappresentanti della chiesa cattolica, della
scuola, dei comuni locali facenti parte della comunità scolastica, oltre che dal sorvegliante la scuola locale e dal patrono
della scuola (art.2).
E' compito del consiglio scolastico locale sorvegliare le scuole popolari pubbliche, gli asili infantili, i corsi speciali e di
perfezionamento.
I consigli scolastici locali vennero sciolti nel 1924, in seguito a circolare del 6 marzo 1924, n. 2050.
248
fondo
Consiglio scolastico di Castelfondo, 1924
fasc. 1
Soggetti produttori
Consiglio scolastico di Castelfondo, 1924
Contenuto
Si conserva solo l'atto di scioglimento del consiglio scolastico locale di Castelfondo.
249
serie 1
Carteggio ed atti, 1924
Contenuto
Il Provveditorato agli studi di Trento con circolare del 6 marzo 1924 n. 2050 dichiara sciolti i consigli scolastici locali
finora esistenti nella provincia di Trento.
274
Scioglimento del consiglio scolastico di Castelfondo
1924 marzo 27
Verbale della seduta straordinaria del consiglio scolastico locale di Castelfondo, che in seguito alla circolare del 6 marzo 1924 n.
2050, delibera il proprio scioglimento.
Fascicolo, c. 1
250
Ente
Patronato scolastico di Castelfondo
1926 febbraio 7- [1929]
Archivi prodotti
Fondo Patronato scolastico di Castelfondo, 01/01/1926 - 31/12/1929
Storia
Il patronato scolastico locale, istituito in Italia con la legge 4 giugno 1911 n. 487 estesa al Trentino con la circolare del
30 aprile 1924 "Istruzioni sulla costituzione e sul funzionamento dei patronati scolastici per uso dei rispettivi consigli
d'amministrazione", aveva quali finalità istituzionali favorire l'accesso all'istruzione pubblica, promuovere l'istruzione a
tutti i livelli, offrire servizi ed assistenza agli studenti e alle famiglie, ovvero "adoperarsi in tutti i modi a rendere
possibile ed efficace l'osservanza della legge sull'obbligo dell'istruzione elementare, (...) promuovere la fondazione e il
miglior funzionamento di scuole materne, di biblioteche scolastiche e popolari, (...) provvedere all'assistenza morale e
materiale dei minorenni discoli o abbandonati, degli alunni tardivi, deficienti, ciechi, sordomuti o comunque bisognosi
di cure morali".
Il Patronato scolastico di Castelfondo venne istituito il 7 febbraio 1926.
251
fondo
Patronato scolastico di Castelfondo, 1926-1929
fascc. 2, reg. 1
Soggetti produttori
Patronato scolastico di Castelfondo, 1926 febbraio 7- [1929]
252
serie 1
Carteggio ed atti, 1926,1928
275
Statuto patronato scolastico
1926
Verbale di costituzione del patronato scolastico di Castelfondo ed approvazione dello statuto.
In allegato "Istruzioni sulla costituzione e sul funzionamento dei Patronati Scolastici per uso dei rispettivi Consigli
d'Amministrazione", 1924.
Fascicolo
276
Verbali e atti
1928
Fra l'altro: elenco dei membri di direzione; "Verbale dell'adunanza del Consiglio d'amministrazione del 20 dicembre 1928".
Fascicolo
253
serie 2
Bilanci di previsione, 1928-1929
277
"Bilancio preventivo dell'entrata e dell'uscita per l'anno 1928-1929"
1928-1929
Registro
254
Ente
Latteria sociale di Castelfondo
1877 - [1878]
Archivi prodotti
Fondo Latteria sociale di Castelfondo, 01/01/1877 - 31/12/1878
Storia
Il casello (o caseificio) di Castelfondo è società costituita nel 1877 con la denominazione "Latteria sociale di
Castelfondo".
Scopo della società è migliorare il sistema di "utilizzazione del latte per la confezione dei suoi prodotti".
Davanti alla deputazione comunale di Castelfondo, al capocomune di Castelfondo, al segretario comunale ed al
presidente del Consorzio agrario trentino il 12 agosto 1877 si iscrivono a partecipare alla società i paesani possessori di
vacche da latte.
Si dota di statuto sociale e di regolamento interno, approvato lo stesso giorno dall'adunanza generale.
"La direzione della società viene esercitata dall'adunanza generale dei soci e la direzione immediata viene demandata ad
un comitato dirigente", composto da un presidente, da due assistenti - uno scelto dall'adunanza ed uno dalla
rappresentanza comunale ("ciò allo scopo di mantenere uno stretto legame tra il comune e la società autonoma") - e da
un sostituto.
255
fondo
Latteria sociale di Castelfondo, 1877-1878
fascc. 2
Soggetti produttori
Latteria sociale di Castelfondo, 1877 - [1878]
256
serie 1
Carteggio ed atti, 1877-1878
Contenuto
La serie si compone degli atti attinenti alla costituzione della società, dello statuto sociale e del regolamento interno, del
carteggio ed atti relativi. Data l'esiguità del materiale non si è ritenuto necessario costituire delle serie distinte per lo
statuto ed il carteggio ed atti.
278
Carteggio ed atti
1877-1878
Atti relativi alla costituzione della società di caseificio detta Latteria sociale, 1877-1878: verbali delle sedute di costituzione, 1877
agosto; "Sessione generale della Società della Latteria", 1878; corrispondenza; atti diversi; "Statuto della Latteria sociale di
Castelfondo"; regolamento interno.
Fascicolo
257
serie 2
Contabilità, 1877-1878
279
Atti contabili
1877-1878
Specifiche dei lavori eseguiti; fatture e quietanze.
Fascicolo
258