Confronto fra due scale di valutazione del dolore in pazienti
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Confronto fra due scale di valutazione del dolore in pazienti
003.QXP:Layout 1 3-02-2009 21:38 Pagina 210 Professioni Infermieristiche Confronto fra due scale di valutazione del dolore in pazienti ospedalizzati affetti da grave demenza e non verbalizzanti A comparison study between two pain assessment scales for hospitalized and cognitively impaired patients with advanced dementia Matteo Storti° Pierluigi Dal Santo* Maria Elisabetta Zanolin§ ° Infermiere, Formatore EBN, Gruppo di Ricerca del Collegio IPASVI di Vicenza * Direttore Struttura Operativa Complessa di Geriatria/Lungodegenza, ULSS n. 18 Rovigo § Prof., Sezione di Epidemiologia e Statistica Medica, Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica, Università degli Studi di Verona Riassunto La gestione del dolore nell’anziano con grave demenza rappresenta un problema molto frequente nei reparti di Geriatria. Infatti la ridotta disponibilità di strumenti appropriati in grado di riconoscere e documentare il dolore nei soggetti con grave demenza e incapaci di verbalizzare ha fatto sì che questo sintomo sia sottostimato e sottotrattato. Negli ultimi anni sono comparse in letteratura scale validate per la stima del dolore anche in questo tipo di utenti. L’obiettivo di questa ricerca è di verificare l’applicabilità delle scale PAINAD e ABBEY nella rilevazione del dolore in 30 soggetti ricoverati consecutivamente presso una UO di Geriatria. I 30 anziani avevano un’età media di 86 anni (18 femmine e 12 maschi) affetti da demenza vascolare o da malattia di Alzheimer in fase terminale, completamente dipendenti nelle ADL e con afasia globale. E’ stata valutata la presenza di dolore entro 48 ore dall’ingresso in reparto. Il dolore è stato valutato utilizzando la scala PAINAD, già valicata in italiano, e la scala ABBEY sia da parte dell’infermiere responsabile del caso che da parte di un secondo infermiere, per un totale di quattro rilevazioni per paziente. I risultati provano che le due scale danno risultati equivalenti nella valutazione del dolore (K=0,68), con valori di concordanza moderatamente buoni fra i due somministratori (K di Cohen da 0,49 a 0,58). La scala PAINAD richiede un tempo di somministrazione significativamente inferiore rispetto alla scala ABBEY (p<0,001) ed entrambe possono essere impiegate nella rilevazione del dolore in tali pazienti, anche in ospedale. Parole chiave: “misurazione del dolore”, “comunicazione non verbale”, “danno cognitivo”, “ospedali”, “accertamento geriatrico”. Abstract The management of pain in a elderly patients with advanced dementia is a very frequently problem in geriatric wards. The pain in patients with advanced dementia whose verbal fluency is declining is underestimated and poorly treated and this is mainly due to the lack of availability of proper tools able to recognise and to assess this disease symptom in those patients. During recent years major progress has taken place, and valid scales that allow for the assessment of the pain also in those kind of patients have been developed. The objective of this research is to verify the pertinence of the PAINAD and ABBEY scales throughout the assessment of pain in a 30 resident patients in care of a geriatric setting. The thirty elderly were average age 86 years (18 female and 12 male) with vascular dementia or late stage Alzheimer’s disease, completely dependant on ADLs and with global aphasia. After 48 hours from the acceptance to hospital the pain has been identified. The pain assessment was carried out by administering the PAINAD (already validate in italian) and ABBEY scales by the nurse responsible for the patient and by a second nurse, for an amount of four surveys for each patients. Results show that both scales give equivalent results for the pain assessment (K=0.68), with concordance asset moderately good between the exams taken by the two nurses (Cohen K rate between 0.49 and 0.58). The PAINAD scale requires an administering time far lower than the ABBEY scale (p<0.001) and both can be used for the assessment of pain in those patients, also in the hospital. Keywords: “Pain measurement”, “Nonverbal comunication”, “Cognitive impairment”, “Hospitals”, “Geriatric assessment”. Introduzione qualità di vita delle persone anziane, ma ha anche un impatto negativo sulla progressione della disabilità e della non autosufficienza nelle ADL (Herr et al., 1991; Soham et al., 2001). E’ una funzione specifica del personale infermieristico rilevare la presenza di questo sintomo in quanto non solo si migliora la qualità di vita, ma si previene anche il declino funzionale specialmente nei pazienti Il dolore è un problema rilevante nelle persone anziane: la sua prevalenza varia dal 26-80% a seconda dell’età, del contesto assistenziale (domicilio, ospedale, casa di riposo) e della popolazione studiata; è più frequente nei soggetti istituzionalizzati rispetto a quelli a domicilio (AGS, 2002). Il dolore compromette la 210 Prof Inferm. 2008 Ott-Dic 61(4):210-15 003.QXP:Layout 1 3-02-2009 21:38 Pagina 211 Professioni Infermieristiche anziani (Cipher et al., 2004). Il gold standard nella valutazione del dolore è rappresentato dalle misure di intensità autoriportate (Visual Analogue Scale-VAS; Verbal Rating Scale-VRS; Numerical Rating ScaleNRS; Faces Pain Scale-FPS) (Gagliese, 2001; Herr et al., 2001). La presenza di demenza può compromettere tale rilevazione a causa del deficit cognitivo e di espressione verbale ed in effetti nella pratica clinica emerge che, con il peggioramento dello stato cognitivo, diminuisce significativamente il dolore autoriferito, anche se le condizioni patologiche associate a dolore possono al contrario aumentare. a demenza può compromettere la valutazione e segnalazione del sintomo a causa del deficit cognitivo e di espressione verbale: con il peggioramento dello stato cognitivo, diminuisce la capacità di segnalare il dolore, pur in presenza di condizioni patologiche che ne aumentano la frequenza. Tutto ciò determina un trattamento analgesico non adeguato (Huffman et al., 2000) con difficoltà nel recupero funzionale, insorgenza di depressione, delirium, disturbi del sonno, aumento delle richieste di assistenza e dei costi (Parmelee et al., 1991). Per ovviare a tale situazione sono state sviluppate scale di valutazione del dolore per gli anziani affetti da grave demenza, basate sull’osservazione di cambiamenti comportamentali e funzionali come il sonno, l’appetito, l’attività motoria, l’espressione corporea e facciale, integrate con misurazioni fisiologiche (frequenza respiratoria, frequenza cardiaca, pressione arteriosa) (Zwakhalen et al., 2006). Queste scale sono state applicate in contesti assistenziali (lungodegenza, case di riposo, RSA), in cui è possibile eseguire più osservazioni sullo stesso paziente e non in Unità Operative ospedaliere per acuti. Lo scopo principale dello studio è stato quello di confrontare e verificare l’applicabilità di due di queste scale (Pain Assessment in Advanced DementiaPAINAD (Warden et al., 2003) e ABBEY (Abbey et al., 2004) (Tabelle 1 e 2) nella rilevazione del dolore in pazienti anziani affetti da grave demenza, non verbalizzanti, ricoverati in un reparto di Geriatria per acuti, per valutare: 1. concordanza nella misurazione della gravità del dolore fra due operatori utilizzanti la medesima scala; 2. concordanza nelle misurazioni del dolore fra le scale PAINAD e ABBEY utilizzate da un medesimo operatore; 3. tempo impiegato per l’utilizzo di ciascuna scala in un reparto ospedaliero per acuti. Sono state stimate anche la prevalenza e l’intensità del dolore nel campione studiato. INDICATORI Respirazione Vocalizzazione Espressioni del volto Linguaggio del corpo Consolazione 0-1 Dolore assente 0 Normale Nessun problema Sorridente o inespressivo Rilassato 1 2 Respiro rumoroso e affannoso, alternanza di periodi di apnea e polipnea Pianti occasiona- Ripetuti urli o li o brontolii lamenti Respiro affannoso Triste e/o ciglia aggrottate Teso Smorfie Rigido con i pugni chiusi o che tenta di colpire Nessun bisogno Confuso e che Incapacità di di essere cerca distrazione e/o consolato rassicurazione consolazione 2-4 Dolore lieve 5-7 Dolore Moderato 8-10 Dolore grave Tabella 1 - La scala PAINAD. tradotta ed adattata da Costardi et al., 2007. La scala PAINAD è composta da 5 indicatori basati totalmente sull’osservazione che l’infermiere denota nel malato. Questa scala ha lo scopo di facilitare la presenza con la relativa intensità della sintomatologia dolorosa. Recentemente è stato pubblicato on-line un video nel quale insegnano agli infermieri come utilizzarla. Questo video è presente al sito: http://links.lww.com/A251 (Horgas & Miller, 2008). Q.1 Verbalizzazione: piange, lamenta, geme, frigna. Assente 0 Lieve 1 Moderato 2 Grave 3 Q.2 Espressione facciale: sguardo teso, sguardo impaurito, smorfie. Assente 0 Lieve 1 Moderato 2 Grave 3 Q.3 Cambiamento del linguaggio corporeo: si muove con irrequietezza, dondola, ritrae, accovacciato. Assente 0 Lieve 1 Moderato 2 Grave 3 Q.4 Cambiamento del comportamento: aumento della confusione, rifiuto del cibo. Assente 0 Lieve 1 Moderato 2 Grave 3 Q.5 Cambiamento fisiologico: sudorante o pallido, temperatura aumentata, pressione>140/90mmHg. Assente 0 Lieve 1 Moderato 2 Grave 3 Q.6 Cambiamento fisico: lacerazioni sulla pelle, lesioni da decubito, artrite, contratture, precedenti ferite. Assente 0 Lieve 1 Moderato 2 Grave 3 0-2 dolore assente Punteggio 3-7 8-13 14-18 dolore lieve dolore moderato dolore grave Tabella 2 - La scala ABBEY. Abbey et al., 2004. Prof Inferm. 2008 Ott-Dic 61(4):210-15 211 003.QXP:Layout 1 3-02-2009 21:38 Pagina 212 Studi e Ricerche La scala ABBEY, prende questo nome dal cognome dell’autore principale, è stata costruita appositamente per il personale infermieristico che lavora nei contesti di lungodegenza. Lo studio originale è stato condotto su una popolazione ridotta; inoltre gli autori non definiscono in modo appropriato il tempo di osservazione necessario per successivamente somministrare la scala. Attualmente la scala ABBEY non ha la versione in italiano. Materiali e Metodi Lo studio è stato condotto su 30 pazienti anziani (12 maschi con età media di 82 anni; 18 femmine con età media di 90 anni), affetti da grave demenza in fase terminale, con afasia globale, completa dipendenza in tutte le Activities of Daily Living-ADL e allettamento cronico. Per ADL si intendono tutte quelle funzioni che presiedono alle attività della vita quotidiana di base; in altre parole le ADL includono le funzioni elementari (mangiare, igiene personale, controllo della defecazione, ecc.) (Katz et al., 1970). Il protocollo dello studio è stato approvato dal direttore dell’Unità Operativa di Geriatria, dal Responsabile del Servizio Infermieristico dell’ULSS n. 6 di Vicenza. Ai familiari sono stati spiegati gli obiettivi, le finalità, i rischi ed i benefici della ricerca. Data l’incapacità dei pazienti di comprendere il linguaggio verbale è stato chiesto ai familiari il consenso informato, in forma verbale, per la partecipazione allo studio garantendo le condizioni cliniche, culturali e di privacy del proprio assistito. In questo campione è stata valutata la presenza e l’intensità di dolore entro 48 ore dall’ingresso e comunque sempre prima della somministrazione di un’eventuale terapia analgesica. Ogni anziano è stato valutato con le scale PAINAD e ABBEY da due infermieri, per un totale di quattro rilevazioni, nello stesso periodo (distanza massima tra le due rilevazioni, 5 minuti, per assicurare una relativa stabilità delle condizioni cliniche dell’esaminato). L’informazione sul significato e l’impiego delle due scale era stata fornita al personale infermieristico durante un incontro preliminare della durata di circa 60 minuti. Alla rilevazione del dolore hanno partecipato un totale di 10 infermieri. Inoltre, è stato misurato il tempo necessario per la somministrazione delle due scale per ogni paziente. Allo scopo di evitare possibili interferenze reciproche, i due infermieri evitavano la presenza contemporanea all’atto della somministrazione delle due scale e lo scambio di informazioni riguardanti lo stato del soggetto esaminato. I risultati sull’intensità del dolore sono stati descritti tramite mediana e intervallo interquartile, poiché non 212 presentavano una distribuzione normale; quelli relativi alla presenza di dolore, tramite percentuali; i tempi di somministrazione tramite media e deviazione standard. Per verificare la concordanza delle valutazioni fra i due somministratori (PAINAD infermiere 1 vs PAINAD infermiere 2; ABBEY 1 vs ABBEY 2) e fra le due scale somministrate dai due operatori (PAINAD 1 vs ABBEY 1; PAINAD 2 vs ABBEY 2), è stata utilizzata la statistica “K” di Cohen pesata: questo indice può avere il valore massimo di 1 che indica concordanza perfetta; un valore di “K” fra 0,41 e 0,60 esprime una concordanza moderatamente buona fra le diverse misurazioni e concordanza notevole se compreso tra 0,61 e 0,80 (Landis et al., 1977). Nel confronto dei tempi di somministrazione delle due scale, per ogni soggetto è stato calcolato il tempo medio di somministrazione di ciascuna scala da parte dei due operatori; i dati sono stati paragonati tramite il test “T” per dati appaiati. Le analisi sono state effettuate con il software statistico package STATA 9,2. Il STATA 9,2 è un software completo per analizzare i dati in modo statistico ed è particolarmente indicato per la ricerca biomedica. Risultati Per entrambi gli operatori, la mediana del dolore è risultata di 2 (dolore lieve per la scala PAINAD) e 4 (dolore lieve per la ABBEY). L’intervallo interquartile delle valutazioni del primo operatore è risultato 0,753,25 per la PAINAD e 1-4 per la ABBEY (i risultati per il secondo operatore sono simili a quelli appena descritti). In Tabella 3 viene riportata la prevalenza di dolore nel campione studiato che risulta elevata oscillante tra 57 e 70% secondo la rilevazione della scala PAINAD e fra il 70 e l’80% con la ABBEY. Dolore PAINAD infermiere 1 17/30 (56,6%) Dolore PAINAD infermiere 2 21/30 (70,0%) Dolore ABBEY infermiere 1 22/30 (73,3%) Dolore ABBEY infermiere 2 24/30 (80,0%) Tabella 3 - Prevalenza del dolore (lieve, moderato o grave) con le 2 scale. Nella Tabella 4 è riportata la statistica K di Cohen per valutare la concordanza fra i due infermieri nella determinazione della gravità del dolore utilizzando la scala ABBEY. Il valore di 0,58 del K di Cohen esprime Prof Inferm. 2008 Ott-Dic 61(4):210-15 003.QXP:Layout 1 3-02-2009 21:38 Pagina 213 Professioni Infermieristiche una concordanza moderatamente buona fra i due operatori. Un risultato simile si è ottenuto anche per la scala PAINAD per la quale si è ottenuto K=0,49, cioè sempre una concordanza moderatamente buona . inf2 inf1 | 0 1 2 3 | Totale -----------+-----------------------------------------------0| 4 4 0 0| 8 1| 1 13 1 0| 15 2| 1 1 3 0| 5 3| 0 0 1 1| 2 -----------+-----------------------------------------------Total | 6 18 5 1| 30 K di Cohen=0,58 Tabella 4 - scala ABBEY: Concordanza nella valutazione del dolore tra infermiere n. 1 vs 2. La Tabella 5 illustra la concordanza fra le due scale somministrate dall’infermiere 2 (K=0,68); un risultato molto simile (K=0,64) si è ottenuto anche per l’infermiere 1 confermando la notevole concordanza delle due scale nella rilevazione del dolore. | abbey painad | 0 1 2 3 | Totale -----------+--------------------------------------------+ 0| 5 4 0 0| 9 1| 1 14 2 0| 17 2| 0 0 3 0| 3 3| 0 0 0 1| 1 -----------+--------------------------------------------+ Totale | 6 18 5 1| 30 K di Cohen=0,68 Tabella 5 - infermiere n. 2: ABBEY vs PAINAD: Dolore rilevato dall’infermiere n. 2 con entrambe le scale La scala PAINAD (5 item) richiede un tempo di somministrazione significativamente inferiore rispetto alla scala ABBEY (6 item): la media del tempo di somministrazione è risultata di 41±25 secondi per PAINAD e di 101±39 secondi per la scala ABBEY (p<0,001). Discussione Dolore e decadimento cognitivo sono due condizioni strettamente correlate al processo di invecchiamento, con prevalenze che possono raggiungere l’80% per la prima condizione e il 50% per la seconda in un particolare setting assistenziale come la casa di riposo (Fries et al., 2002; Ferrel, 1995). Quando la demenza compromette la capacità di comunicazione, l’insufficiente espressione verbale del dolore da parte dei pazienti costituisce una barriera alla possibilità di registrare e gestire i sintomi dolorosi. Con la progressione della demenza e la conseguente diminuzione delle capacità di espressione verbale, il personale infermieristico è costretto a fare affidamento su una serie di aspetti “non verbali” di espressione del dolore, come l’agitazione fisica, la verbalizzazione ripetitiva, le grida, le cadute, l’improvvisa perdita delle residue capacità funzionali, la sudorazione, la tachicardia, l’aumento della pressione arteriosa (Kovach et al., 1999). Le scale analogico-visuali come la Coloured Analogue Scale (CAS), la Facial Affective Scale (FAS) e la Faces Pain Scale (FPS) che originariamente erano state ideate per valutare il dolore nei bambini, sono state applicate anche ai pazienti con demenza di grado lieve e moderato, ma anche in questo caso è possibile valutare il dolore solo nelle persone che sono in grado di comprendere pienamente il significato delle scale stesse (Scherder et al., 2000). Sia la scala PAINAD che la ABBEY erano state utilizzate e validate in un contesto “residenziale” (lungodegenza, RSA, case di riposo) dove i pazienti hanno una certa stabilità delle condizioni cliniche ed il personale addetto all’assistenza ha più tempo ed occasioni di interagire con i ricoverati. Nel presente studio si è voluto verificare, con uno studio osservazionale, l’applicabilità delle scale PAINAD e ABBEY nella valutazione del dolore in pazienti anziani ricoverati presso l’Unità Operativa di Geriatria dell’ospedale “S. Bortolo” di Vicenza. Il dato ha considerevoli conseguenze sul piano clinico ed assistenziale perché mette in luce come il dolore non sia un elemento trascurabile nei pazienti dementi non verbalizzanti. La sua valutazione dovrebbe fare parte dell’accertamento globale dei pazienti, come gli altri bisogni fondamentali (alimentazione, eliminazione, mobilità, ecc.), allo scopo di porre rimedio alle condizioni che possono peggiorare lo stato clinico del paziente e complicarne quindi l’assistenza. La prevalenza del dolore nella casistica ospedaliera si avvicina ad altre registrate in casa di riposo (Ferrel, 1995) con un range tra il 45 e l’80%. I risultati del nostro studio confermano quanto già presente in letteratura in riferimento alle scale PAINAD e ABBEY per quanto riguarda la concordanza fra somministratori (Warden et al., 2003; Abbey et al., 2004). Gli elevati valori della “K” di Cohen confermano che, anche nella nostra esperienza, le due scale presentano una buona concordanza fra i due sommi- Prof Inferm. 2008 Ott-Dic 61(4):210-15 213 003.QXP:Layout 1 3-02-2009 21:38 Pagina 214 Studi e Ricerche nistratori, in contesti come quello delle cure ospedaliere, in cui più valutatori possono succedersi in un breve lasso di tempo, per uno o più pazienti. Un limite metodologico del nostro studio potrebbe essere rappresentato dal fatto che gli infermieri avevano ricevuto una formazione limitata nel tempo per l’utilizzo delle due scale: ciò comunque riflette pienamente la realtà della pratica assistenziale ospedaliera, come rilevato in un recente studio (Costardi et al., 2007) in cui si è validata la versione italiana della scala PAINAD. In quest’ultimo i pazienti analizzati erano affetti da deterioramento cognitivo moderato-grave, ma non totalmente dipendenti e con afasia globale come nel nostro lavoro. Allo stato attuale non si possono confrontare i risultati ottenuti con la scala ABBEY rispetto ad un altro studio condotto in Italia, perché tale scala non è stata tutt’ora validata in questa lingua e ciò rappresenta un limite di questa ricerca. Nel presente studio si è anche voluto stabilire se le scale ABBEY e PAINAD siano in grado di offrire risultati concordanti nella valutazione del dolore in pazienti con grave demenza ed in effetti è stata evidenziata una concordanza notevole fra le due scale somministrate sia dal primo che dal secondo operatore. Attualmente non sono presenti in letteratura studi che paragonino, in setting ospedalieri, le due scale nella valutazione della sintomatologia dolorosa in pazienti con grave demenza, non verbalizzanti. Un dato da tenere in grande considerazione in tutti i setting, ma soprattutto nei reparti ospedalieri per acuti, è quella del tempo di applicazione del test diagnostico. Nella nostra esperienza, pur con i limiti della casistica ridotta, la scala PAINAD, composta da 5 item, ha richiesto un tempo significativamente inferiore rispetto all’ABBEY (6 item) per essere somministrata. Tali dati non sono direttamente confrontabili con altri in letteratura in quanto per la scala PAINAD non sono stati calcolati tempi medi di somministrazione (Warden et al., 2003), mentre per la scala ABBEY viene definito genericamente che è un indicatore numerico del dolore in pazienti gravemente dementi ottenibile in un minuto (Abbey et al., 2004). Conclusioni Questa è la prima ricerca che confronta la misurazione del dolore con la scala ABBEY e con la scala PAINAD in ambiente ospedaliero. Considerando i risultati si evidenzia che il dolore è presente in una consistente percentuale di soggetti ricoverati che varia dal 57-80% nel campione studiato ed a seconda della scala utilizzata. In questa esperienza vi è una concordanza moderatamente buona nella determinazione della intensità del 214 dolore fra i due somministratori (infermiere n. 1 ed infermiere n. 2) utilizzando entrambe le scale. Sia la scala PAINAD che la scala ABBEY offrono risultati equivalenti nella valutazione del dolore con valori di concordanza notevole; pertanto in ambiente ospedaliero potrebbero essere impiegate in modo sovrapponibile. Va sottolineato che la scala PAINAD richiede un tempo di somministrazione significativamente inferiore rispetto alla scala ABBEY. E' auspicabile lo svolgimento di indagini, preferibilmente multicentriche, su un numero maggiore di soggetti per potere confermare quanto ottenuto in questo studio. Limiti dello studio Il principale limite dello studio è dato dall’esiguità del campione. Sarebbe opportuno estenderlo anche in più reparti ospedalieri in modo tale da ottenere dei risultati che rispecchiano maggiormente la popolazione indagata. Come descritto in precedenza, la formazione fatta sul personale infermieristico che, somministrava le due scale, è stata limitata nel tempo e non si è prefissato un retraining successivo. Mentre per la scala PAINAD esiste la validazione in italiano non c’è una versione italiana della scala ABBEY e, in questo studio, la traduzione è avvenuta dall’inglese all’italiano senza poi svolgere un lavoro di retrotraduzione della scala da persone nate in Inghilterra e parlanti la lingua inglese. Bibliografia Abbey, J., Piller, N., De Bellins, A., Esterman, A., Parker, D., Giles, L., & Lowcay, B. (2004).The Abbey pain scale: a 1-minute numerical indicator for people with end-stage dementia. International Journal of Palliative Nursing;10:6-13. AGS Panel on Persistent Pain in Older Persons. (2002).The managment of persistent pain in older persons. Journal of the American Geriatrics Society; 50: 205-24. Cipher, DJ., & Clifford, PA. 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