Cessazione contratto
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Cessazione contratto
Ill.mo Sig. Sindaco Comune di Vercelli SEDE Consiglieri comunali Comune di Vercelli SEDE e p.c. Ill.mo Presidente Provincia di Vercelli SEDE e p.c. Spett.le Consiglio di Amministrazione Atena Spa SEDE e p.c. Procura della Repubblica Tribunale di Vercelli SEDE e p.c. Procura Regionale Corte dei Conti del Piemonte SEDE Vercelli, 18/05/2012 Oggetto : conclusione contratto gestione inceneritore di Vercelli – obblighi contrattuali a carico del gestore. Abbiamo appreso dalla stampa cittadina che l’amministratore delegato Alfredo Rossetti ed il direttore delle risorse umane Adolfo Nedo di Veolia Spa, durante l’incontro del 19 gennaio con le OO.SS. presso l’Associazione Industriali di Vercelli, hanno annunciato che la società francese lascerà la gestione dell’inceneritore di Vercelli alla scadenza naturale del contratto con Atena, ovvero il 28 agosto 2012. Tale decisione si inserisce in una strategia del colosso francese tendente ad abbandonare il settore della gestione rifiuti in Italia. Crediamo che si tratti di una necessità derivante dalla situazione finanziaria generale del gruppo Veolia che gestisce lo smaltimento dei rifiuti. Nel 2011, infatti, il gruppo (apprendiamo da fonti giornalistiche – il corriere della Calabria) ha registrato un esercizio in profondo rosso, con una perdita netta di 490 milioni di euro, appesantita da 780 milioni di elementi non ricorrenti negativi. Anche se il gruppo, come ha precisato l'amministratore delegato Antoine Frerot, è riuscito a ridurre l'indebitamento netto da 15,218 a 14,37 miliardi, Veolia intende procedere con il suo piano di ristrutturazione, che prevede la cessione di una serie di asset e attività per rifocalizzarsi sui "mercati forti". In quest'ottica, il gruppo francese ha già annunciato la sua intenzione di rinunciare al servizio di trattamento rifiuti in tutta Italia, a partire dal termovalorizzatore di Gioia Tauro. Proprio in Calabria i manager del colosso francese hanno incontrato i sindacati e il commissario Vincenzo Speranza, per illustrare lo stato di difficoltà specifica incontrata nella regione, sia per quanto riguarda i presunti crediti vantati (100 milioni di euro), sia le presunte perdite riscontrate che sarebbero pari a 7 milioni di euro nel 2009 e 10 milioni di euro nel 2010. Analoga situazione è già stata prospettata anche per la Provincia di Vercelli poiché i dirigenti di Veolia hanno messo in evidenza grandi problemi di redditività (con perdite di bilancio) ed una preoccupante situazione di credito verso gli Enti locali, pari a quasi 2,5 milioni di euro. La situazione a livello nazionale appare assai preoccupante, considerando che la decisione di assorbire tutte le aziende del gruppo in un’unica società, la Gestioni Ambientali S.r.l., si è resa necessaria allo scopo di gestire l’amministrazione controllata di tutte le diramazioni di Veolia sparse sul territorio nazionale e impegnate nel settore rifiuti, al fine di evitare un possibile fallimento delle aziende del gruppo, alcune delle quali si trovano in situazioni finanziarie preoccupanti. La prima conseguenza di questa decisione è stata pesante per le Amministrazioni pubbliche poiché, seguendo una strada già tracciata in Calabria e in Toscana, la nuova società chiederà alle amministrazioni del Covevar di pagare mensilmente i costi sostenuti per l’attività di smaltimento rifiuti e proporrà un piano per il recupero dei crediti. Su tutto il territorio nazionale, peraltro, sono in corso pesanti confronti tra la nuova società del gruppo Veolia e le Amministrazioni locali che sono arrivate persino al punto di denunciare la multinazionale francese che ha rifiutato di riconsegnare un impianto da lei gestito (vedi http://www.pisanotizie.it/news/news_20120521_conferenza_stampa_caso_veolia_piop pogatto.html). Considerata la grave situazione economica, ammessa dagli stessi amministratori del gruppo Veolia, crediamo sia opportuno che il Comune di Vercelli comunichi a Gestioni Ambientali S.r.l. ed al firmatario del contratto di appalto che si considererà cessato il rapporto contrattuale alla naturale scadenza del 28 agosto e, nel frattempo, che provveda al blocco o, addirittura, all’escussione della fideiussione concessa a favore dell’Amministrazione comunale. La rivalsa sulla fideiussione, infatti, a nostro parere si rende necessaria per cautelare la proprietà dell’impianto di incenerimento dai danni eventualmente subiti e per permettere, almeno in parte, al Comune di recuperare le somme per l’eventuale bonifica dell’area e per il ripristino ambientale, escludendo la bonifica dell’area dalle ceneri di fondo che, a nostro parere, deve essere eseguita a cura e spese di Atena Spa. Venti anni di gestione dell’impianto hanno sicuramente messo a dura prova la struttura e gli impianti. Non solo, ma anche dal punto di vista dell’inquinamento ambientale potrebbero essersi verificate situazioni ancora sconosciute che potrebbero rendere necessari costosi interventi. Sino alla verifica della situazione, quindi, è obbligo dell’Amministrazione cautelarsi e pretendere il rispetto del contratto e dell’AIA, entrambi documenti legali che impongono al gestore dell’impianto: 1. l’obbligo, al termine del contratto, di riconsegna della struttura e dell’area nelle migliori condizioni possibili considerato il normale degrado dovuto all’utilizzo; 2. la predisposizione e la realizzazione del piano di dismissione dello stabilimento, come previsto dall’art. 17 (pag. 7) delle prescrizioni generali dell’AIA. Suggeriamo, infine, di congelare anche i crediti che il gruppo Veolia dichiara di vantare nei confronti delle pubbliche amministrazioni nel caso che la fideiussione non sia sufficiente a coprire gli eventuali danni subiti dall’impianto e le spese per il ripristino dell’area come previsto dal D.Lgs. 152/06. Quanto suggerito nella presente comunicazione vale anche nel caso che le Amministrazioni pubbliche intendano, a nostro pare erroneamente, concedere una proroga alla gestione dell’impianto a favore del gruppo Veolia. Tale decisione, che risulta assurda per i costi a carico dei cittadini e la scarsità di materiale da incenerire, rimanderebbe semplicemente il problema, ma non lo eliminerebbe affatto. Continuare ad ignorare la situazione, invece, espone il Comune al rischio di enormi spese non previste ed illegittime e, di conseguenza, ad un possibile danno erariale del quale potrebbero rispondere in prima istanza i cittadini e, successivamente, a livello personale, gli Amministratori. Certi di una Vs. condivisione dei nostri timori e di una Vs. pronta azione in merito, cogliamo l’occasione per inviare distinti saluti. Società Futura Vercelli ______________________ - Dario ROASIO ______________________ - Franco GABOTTI ______________________ - Paolo SOLLIER ______________________ - Marco VERONESE - Legambiente Piemonte ______________________ - Gianpiero GODIO Consigliere Provinciale ______________________ - Carlo ROSSI Comitato NoInc Vercelli ______________________ - Martino PAVESE ______________________ - …………………….. ______________________ - ……………………… -