men – summer fashion 2012

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men – summer fashion 2012
4 - Il Giornale dell’ Orafo
Ivano Micheletti
INCERTEZZA E IMMOBILISMO
Il paese sta vivendo la sua peggiore crisi dal dopoguerra ad oggi
e, per quanti sforzi si facciano alla ricerca di un barlume di luce
all’orizzonte, si intravede solo buio. In questo contesto e con l’annichilimento degli animi, il settore orafo italiano rischia l’evaporazione. Avevo anticipato nell’edizione dello scorso gennaio, quando ancora non esistevano dati certi disponibili, la previsione che
l’anno 2011 avrebbe chiuso con circa 100 tonnellate di oro puro
trasformate in prodotto finito, contro le 116 del 2010. I dati definitivi
pubblicati in aprile da GFMS di Thomsom Reuters ci dicono invece
che l’anno ha chiuso con sole 93,8 tonnellate. Molto peggio delle
già brutte previsioni anticipate. Questa crisi delle economie occidentali ha origini molto complesse e in parte lontane dal pensiero
comune, molto più incline alle miserie di casa nostra. I grandi giochi si svolgono altrove. A questo proposito suggerisco caldamente
la lettura del libro “La terza guerra mondiale”, edito da Fazi Editore.
Un libretto di facile lettura, indicato per tutti coloro che fossero interessati a farsi un’idea più allargata della situazione attuale e trarre
qualche spunto di riflessione che travalichi i nostri confini.
Il settore orafo è afflitto da tanti problemi, alcuni legati a croniche
carenze strutturali che richiedono preparazione, risorse e tempo;
altri, legati anche all’incapacità del settore di far sentire alta e forte
la propria voce, laddove certe questioni devono essere affrontate
e possibilmente risolte. E’ quella che io definisco “la sindrome del
cane sciolto”. Uno fra questi è costituito dagli esosi dazi applicati
da alcuni paesi sulle nostre esportazioni. Paesi che hanno aderito
al WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio) con l’impegno
di azzerarli entro il 2012. Un esempio è l’India, un grande mercato
potenziale di consumo, il più grande del mondo con 567 tonnellate
di prodotti acquistati nel 2011 dalle famiglie indiane. Sulle importazioni di oreficeria e gioielleria dall’India non esistono dazi. Sulle
esportazioni italiane verso l’India venivano applicati dazi del 13%,
che dal primo di aprile, in barba agli impegni assunti in sede WTO,
sono stati aumentati al 19%. Il risultato equivale alla quasi chiusura
del mercato. Dal 2003 al 2011 l’Italia ha esportato gioielli e affini
per un valore di 108 milioni di euro e importato per un valore di
685 milioni, con un saldo passivo di 577 milioni. E’ una situazione
inaudita e paradossale. Perché il governo italiano non prende con
la stessa tempestività contromisure semplicemente applicando gli
stessi dazi applicati in India sulle nostre produzioni? Non tanto per
dichiarare una guerra commerciale, ma semplicemente per indurre
un paese che, data la situazione esposta, avrebbe fra l’altro tutto
da perdere, al rispetto delle regole sottoscritte a livello internazionale. Si consideri che se l’Italia esportasse in India 10 tonnellate
della sua produzione, queste costituirebbero solo un misero 1,5%
dei consumi indiani, ma un buon 10% della nostra produzione attuale. Non male.
Dall’1 aprile il governo indiano, oltre all’aumento dei dazi sulle importazioni, ha introdotto una tassa al consumo del 6% su tutti i
prodotti d’oro con obbligo di tracciabilità di tutti i pagamenti. Queste misure – le tasse più che l’aumento dei dazi – hanno provocato lo sciopero, o meglio, la serrata immediata di tutti i gioiellieri
indiani (oltre 2 milioni) per due settimane, fatto senza precedenti
nella storia del paese, temporaneamente revocato solo dopo che
i rappresentanti di categoria sono stati ricevuti da esponenti del
governo con la promessa che le misure sarebbero state riviste in
parlamento. In caso contrario è stato minacciato lo stato di agitazione permanente. Tutto questo in India. E in Italia? In Italia le
associazioni di categoria hanno presentato il 25 luglio 2011 una
relazione all’allora Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
Gianni Letta, che ben illustra la grave situazione del settore, ivi
compreso il problema dei dazi. Non so che fine abbia fatto. Suppongo e spero abbia un seguito anche con l’avvento del governo
Monti. Ma è mia opinione che il settore si debba svegliare. Se è
necessario che la questione dei dazi venga discussa e decisa a
livello europeo, si deve sapere che l’Italia è il paese che dovrebbe avere maggior ascolto, dato che il 62% di tutta la produzione
europea, nonostante il calo subito, è realizzato in Italia. Anche gli
agricoltori, con la storia delle quote latte europee, pur avendo torto, riuscirono con manifestazioni pacifiche ma clamorose, a farsi
ascoltare in Italia e a Bruxelles. Il settore orafo ha molte ragioni
in più per farsi ascoltare e pretendere soluzioni, e la crisi in cui si
trova non può più sopportare i ritmi lenti della burocrazia, italiana
ed europea. Se non ora, quando?
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Eleganza “bon-ton” per la prossima ESTATE
fatta di femminilità talvolta un po’ retrò, un
po’ osé, dove le trasparenze spadroneggiano, e rouches, frange, perle, pinne, ricuperano il lusso vintage Anni 40....
Look insostituibile del tubino al ginocchio non solamente
nero, ma vivacizzato in tinte squillanti come turchese, smeraldo, fragola… Un minimal lussuoso s’accompagna ai toni del
bianco, del corda, dei tortora, contrapposto, altrove, a ricami
dorati e sfarzosi su abiti ma, anche, pellami pregiati. Le gonne
che battono al ginocchio o poco più su sono, talvolta, gonfie,
talaltra a pieghe, a balze, avvolgenti: oppure s’allungano alla
caviglia con aspetto danzante, trasparenti o con sottogonna.
Motivo dominante è il “romanticismo”, presentato in tante
soluzioni: con morbidi plissé soleil; stampe come quadri in
sbiadite sfumature; pizzi più pizzi; fiori e frutta anche tropicali; frange, cristalli, ricami iridescenti. I calzoni sono comodi e
molli, talvolta ripresi; o mini-palazzo; od a gamba-tonda ma,
anche, aderentissimi sotto casacche over.
Immancabili lo chemisier vivacizzato e rinnovato con rouches, spacchetti, piccoline riprese nel corpino o dalla cinta in
giù. Vita alta, princesse fluide, scivolate sul corpo; od avvolgenti; linee che evidenziano le forme; pastelli un po’ polverosi
ed il nuovo vivace bluette.
Mondi e materiali diversi s’accostano tra di loro per creare le personalissime e deliziose proposte di abiti “ERMANNO SCERVINO”. Ispirazioni orientali; le sfumature degli azzurri, dei bianchi, dei verdi, dei kaki e
tessuti, talvolta anche inconsueti come la paglia o la rete, donano allure
elegante e femminilità romantica.
Da-giorno o da-sera gli abiti ricchi di fili intrecciati; le lunghe gonne con spacchi tipo sari; i numerosi strati di voile in organza o chiffon; il
pizzo intrecciato; i ciuffi di pieghe per un’estate pensata iper-femminile.
“FOSSILI-ITALIA” ed un marchio che, da anni in grande espansione,
crea nei settori più diversi, dall’abbigliamento alla gioielleria, all’orologeria,
pezzi distinguibili per la scelta di design, materiali (oro, argento, acciaio anche creati per Giorgio ARMANI -, con impronta modernissima, giovane,
giocosa.
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Per uno stile di vita esclusivo e raffinato spiccano i pezzi
“LORO-PIANA” che trovano, in una clientela fatta di intenditori
della qualità vera e genuina, i consumatori dei beni-di-lusso più
sofisticati. Sono linee per donna, uomo, bambino, complementi
per la casa, accessori e regali. Le lane più fini del mondo, il cachemire, la vigogna sono usati per sciarpe, scialli, plaid e tutta la
serie di splendidi di splendide giacche, giacconi, pullover, trench…
Pensando ai tempi di Brigitte Bardot il marchio “STEFANEL” realizza capi semplici, a volte ingenui, od altri più sofisticati,
dal tono un po’ vintage molto aggiornato. Novità nella maglieria
che usa fibre preziose come seta, cotoni finissimi e cachemire
molto leggero. Colori neutri alternati allo smeraldo, arancione,
giallo. Must del momento è la maglia “effetto-denim”; novità il
maglione Knitwear dai molti usi. I bijoux acquistano sempre più
importanza, sia per le maxi forme che per i materiali alternativi
usati accanto a pietre di colore.
Venezia ed i suoi colori; vetri, riverberi nelle proposte di “ROBERTA SCARPA” per donne raffinate, sempre in sintonia con le
esigenze delle ore diverse del giorno. Lavoro a mano per i ricami
di perle applicati a nuovi materiali di fibre naturali con tecniche
innovative ed inediti trattamenti. Eccentricità unita a praticità per
un’eleganza piacevolissima molto portabile.
I quattro filoni principali di abbigliamento ed accessori “NONU” si esprimono principalmente nella “Eden Collection” pensata
per una donna un po’ androgina… oppure un po’ iperfemminile.
Vagamente maschile, invece, “Ethnic-Military” per una quotidianità glamour fatta di freschezza e dinamismo, giocata sui toni del
marrone, dove anche i bijoux sono raffinati e stravaganti, fatti di
legni scolpiti, resine effetto raso, corpo antico, corno opaco, pietre di fiume, madreperla, corda. “Romantic Attitude” esprime, già
col nome, l’essenza di una collezione dolce e raffinata. Chiffon,
garze, tulle trasformano le donne in fate lussuose e raffinate con
catene oro e argento, oppure ghirlande di fiori e pietre Swarovski,
ad effetto “gioiello-del tesoro”. Bianco, tortora, naturale, celeste
polvere, skin, nude, pesca, oro pallido i colori NO-NU.
“MANILA GRACE” e sapore Anni 50 con prevalenza di
bon-ton e total black. Il lavoro artigianale esprime capi stilosi e
femminili come la lunga tinta intera in seta da una parte e l’abito
a-fascia asimmetrico in seta dall’altra. Maglieria in jersey di lino,
camicie in crepe, la seta lavata, il tulle ricamato, il Sangallo.
Il mondo dello stile camiceria è rappresentato da “BAGUTTA”, marchio identificativo di tendenze diverse come vela,
country-club, college per vestire con innata eleganza in ogni
momento della giornata. Stampe macro-floreali, micro-geometrie, piccoli ricami a mano. Denim dai lavaggi sofisticati; nuove
proposte di giacche e pantaloni in cotone tinto-capo; la camicia
classica rubata all’uomo e quella romantica arricchita da nastri
di pizzo e lavorazioni a-jour-Polo-camicie ritornano alla grande
come i comodi, freschi camicioni.
“TWIN –SET” di Simona Barbieri ed un estivo che pensa ai luoghi più eleganti per vacanze al mare. “Saint Tropez” con
bikini ma anche costumi interi, goffrati, asimmetrici, irregolari,
sotto i caftani rinati, ricamati, orientaleggianti. “Formentera” più
naturale, un po’ selvaggia con maxi maglie all’uncinetto e bikini
esotici con ricami di perline. “Capri” sofisticato e romantico che si
esprime con abiti in tessuti leggeri ed impalpabili, malti di micro
perline e cristalli e cappelli drammatici a larga tesa. “Portofino”
(segue a pag. 20)
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(segue da pag. 17)
con ricordo vintage di bikini all’uncinetto, aviti in Sangallo, bijoux superscintillanti, cuori di strass. “Miami” sporty-chic e tante tute e pants per un
look esclusivo, dal mattino alla sera: cappelli, stile Panama, shorts, spalmati lucidi… vacanze!
“CRISTIANO BURANI” e tante forme sartoriali fluide, con spiccato appeal femminile; nervature che accarezzano nel lungo abito bianco; giochi di trasparenze e strisciate nere anche sul costume da bagno;
chiffon dal color cipria e carne, al tortora. Pitone lucido decolorato e tinto;
camoscio e… spacchi, oblò, bande, il lungo ed una sola manica!
WOMEN SPRING-SUMMER 2012
FASHION PREVIEW
Fashion – Summer – Woman 2012
Next summer, fashion will be very feminine following
sometimes the vintage elegance of the 40ies and sometimes a mischievous look, a see-through style, and
fringes, folds and pearls. Sheath dresses are long to
the knee, either in total black or in bright colours like
turquoise, emerald, strawberry… Also, an elegant but
simple look is in total white, dove grey or natural shades
opposite to yellow gold and rich embroideries on outfits
but also precious leathers.
Skirts are long to the knee or a bit longer, puffed or folded, with frills
or tight; or they are long to the ankle, large, transparent or over petticoats. Romanticism is the leitmotif, with frills, faded prints, laces,
flowers, fruits also tropical; fringes, crystals and iridescent embroidery. Trousers are comfortable and large legs but also very tight
under large jackets.
Shirtdress is a must, with frills, slits, high waist, large or tight lines
that underline the silhouette; colours are pastels or bright blue.
“Ermanno Scervino” propose different combinations of traditions
and materials. Oriental inspirations, shades of blues, whites,
greens, khaki and unexpected materials like straw and nets that
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give an elegant and romantic, feminine allure.
“Loro Piana” have an elitist group of customers that like an exclusive and elegant look without giving up to quality. The collections
are for men, women and kids, household accessories and giftware.
Wool fibres are the most thinnest.
Looking back at Brigitte Bardot, “Stefanel” launch a simple collection, sometimes naïve and some other times more sophisticate;
however a kind of modern vintage. Knitwear is made of precious
materials like silk, high quality cotton and very light cashmere.
“Roberta Scarpa” get inspired by Venice and its colours, dedicating the collection to elegant women that like to match their look to
the different times of the day. Handmade embroideries with pearls,
applied over new materials made of natural fibres and worked with
modern technologies and treatments.
“No-Nu” launch different collections created for different kind of
women: “Eden Collection” for an androgenic look whereas “EthnicMilitary” a bit masculine, for a casual daily look, where browns are
predominant.
“MANILA GRACE” look back at the 50s with elegant and total black
look. These handmade creations are very feminine and stylish like
the tight asymmetric dress made of silk.
“Bagutta” is synonymous of shirts with different cuts: sail, countryclub, college, for any time of the day. Prints are oversize flowers,
small geo designs and small hand made embroideries.
“Cristiano Burani” prefer soft lines, very feminine; transparencies
and black stripes even on the bathing suit; chiffon with natural colours or dove grey. Polished decolorized or dyed python leather,
shammy and slits, frills, long and one sleeve!
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Poiché nulla è dimenticato ed il nuovo è opinabile, si punta ad un
retrò Anni ’70 e ’80, guardando ai tessuti d’Epoca amplificati e declinati in mille variazioni, dal pois di ETRO, al barocco di Versace; ai
ricuperati ed attualizzati Principe-di-Galles, Piede-de-Poule, quadrettati, rigati; animati da sottili fili d’acciaio; vetrificati; in seta; intrecciati batik; leggerezze mai viste; sofisticati, spenti pastelli. Tornano,
qua e là, modelli di sartoria; la maglieria lavorata come un tessuto,
leggera e fresca; le spugne estive in cachemire e seta. L’uomo della
prossima estate si presenta, talvolta, un po’ stropicciato, in classico
alleggerito o nello sportivo metropolitano; in abbigliamento disinvolto, anche scanzonato, non irrigidito come in passato. Ruba, talvolta,
ricami e cristalli al femminile; ama la rete, i colori accesi; le giacche
corte leggermente larghe, o lunghe oltre la coscia. Rilassati pantaloni in lino usano tinte pastello per passeggiate al mare; alla sera lo
smoking anche sui bermuda. Ancora abiti attillati per chi ama il genere e la tendenza nuovissima dei pantaloni “carot-fit”, molto stretti in
fondo, cavallo un po’ basso ma non troppo. Un po’ di romanticismo,
anche per l’uomo, ed un casual eco e minimalista come richiesto dal
momento.
Lo stile giovane del marchio “KAOS” è
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caratterizzato da dettagli esclusivi e ricercati che fanno dei modelli per il tempo
libero e l’easy-fit un modo comodo, disinvolto e personalizzato di vestire. Notevole la maglieria, cardigan e gilet, che usa
cotone con lavorazione tricot e trecce; misto-lino per le fantasie a righe; misto-seta
per un aderente sottile e lucente. Immancabili le tinte naturali ravvivate da blu,
piombo, grigio. Una particolare etichetta
contraddistingue la collezione “ROCKROLL-OF-HONDOR” dedicata alle star
del rock e la “BEST-MOVIE-AWARDS”
che guarda ai film indimenticabili della
storia del cinema. Novità in oro, argento,
acciaio, col marchio “FOSSIL”, griffe in
grande espansione, che propone pezzi
nuovi (per il mercato abbigliamento ed
accessori in genere) anche nel settore
gioielli ed orologi, creati, da tempo per
il marchio Giorgio Armani. Per l’uomo i
bracciali Emporio in acciaio lavorato a
toni diversi da indossare uno, due, tre…
abbinati; gli orologi I Continuativi in ceramica bisex con cinturini personalizzati
e forme maxi o minime.
Gioiellini maschili caratterizzati
dalla solita discreta esclusiva eleganza.
Artigianalità sartoriale da “CARUSO”,
nome d’eccellenza per l’abbigliamento uomo che, pur non abbandonando il
classico abito formale, adesso attualizzato, si cimenta in nuovi colori, abbinamenti, tessuti, conquistando un mercato
non solamente di elegantoni ma, anche,
quello dei giovani.
Per chi volesse un casual maschile coloratissimo c’è la collezione della griffe “PIOMBO” che ha lavorato per
un recupero dei tessuti d’archivio, dei
colori vintage, di stili di epoche passate
attualizzate per la vita dei nostri giorni. Anni ’70,
dunque, e “Work” con gli appunti di un viaggio
in India; oppure “Off-Work” e le impressioni dal
CAIRO di una volta; “Night” e le notti di Malaga; oppure “Private” ed i ricordi dalle spiagge di
CAP. FERRAT e CAP D’ANTIBES. Aspetto vissuto nei capospalla; sete fluide; blazer morbidi
senza interni; la spugna per la giacca doppiopetto indossata su costumi di canvas stampato.
Le calzature di “Cesare PACIOTTI” sono
concepite quasi fossero oggetti di design in un
sottile equilibrio di proporzioni e scollature calcolate al millimetro. Pellami lavorati ad intrecci,
graffiature, tagli, sovrapposizioni per ottenere un
aspetto usurato ma molto sofisticato. I tessuti
denim e cotoni sono spalmati, plastificati, stampati, ricamati con perline. Forme slanciate ma
comode; fantasie bicolori od animalier.
I quattro temi della collezione “DIRK BIKKEMBERGS” rappresentano l’uomo a seconda degli
impegni della giornata. “Mister” attento alla sartorialità dei capi propone, anche, giacche destrutturate e pantaloni con coulisse. “Tape” è ricco di
fashion, ma informale, con massima comodità e
comfort. “Street on the road” con blouson, giacche, giubbini molto personalizzati e maglieria dai
colori ispirati alla terra. “Sport” con capi confortevoli adatti alle diverse attività all’aria aperta, con
studio particolare all’uso di materiali tecnici. Ogni
singolo capo od accessorio del marchio è riconoscibile dal “logo scudetto” che lo identifica.
Un’eleganza sobria ma fresca ed estiva
con le proposte “ERMENEGILDO ZEGNA” Highlights, ricca di tinte solari e tessuti particolari e
naturali che danno un aspetto sofisticato ed informale a giacche asciutte su pantaloni disinvolti
e morbide camicie. La pura seta stropicciata e
resinata o la mischia di seta e cotone lisciata ed
incerata per impermeabili e giacche. La maglieria trattata per un effetto stinta dal Sole è il risultato di mischie di seta, cotone, lino stampate e
super trattate. In particolare, si guarda alla seta
pura trattata per produrre speciali effetti tattili;
esclusivi lucido e opaco; stirato e stropicciato,
organico e supertecnico.
Novità con le calzature “LOTTO” leggenda,
dove l’heritage incontra il design arricchendosi
di nuove linee, colori, materiali. I due nuovi modelli, creati per il mondo del tennis e del basket
’70 e ’80, portano la losanga LOTTO originale
ricamata su panno e la citazione 1973, anno di
fondazione dell’azienda. Ultima novità il “micro
punching” che assicura una migliore areazione
e massima traspirazione alla tomaia.
Tricolore su suola e tomaia sul modello
“Wayne”, tomaia interamente in suede naturale
per il modello tennis d’ispirazione retrò. Sapore
vintage per i colori nelle nuance bluette e bianco.
Da “BRACCIALINI” si rinnovano i “TEMINI”,
quelle fantasie giocose che, da tempo, il marchio
di borse regala alla propria clientela, da portare
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con sé in ogni occasione perché stampati sulle borse. Sono il gufo,
il riccio, il cavalluccio, il pagliaccio, la farfalla, le macchinine… e
tutto ciò che la fantasia può regalare.
L’immaginario di “John Richmond” è fatto di vivaci colori
giallo, rosso-tango, arancio, bruciato, rosa-shocking, oltre al bianco
e nero. Prendere spunti giapponesi in animali mitologici e tatuaggi.
Elegante lo sport in nappa color tortora o cuoio, ed i trapuntati colorati. Borchie, stemmi, ricami. Completo elegante rigatino e camicia
bianca con fiocco.
Le forme classiche rivisitate da “MORESCHI” calzature
prediligono materiali preziosi e lavorazioni-a-mano. “Afrodite” è il
modello con forma avvolgente fino alla caviglia. “Platform”-shoe
sono quasi sculture seducenti ed audaci. “Fiocco” con cinturino
alla caviglia, comodo, alto tacco, femminilità.
“LOUIS VITTON” ed i sorprendenti ciondoli di madreperla
intarsiata a forma di coleottero che scandiscono la collezione “Varsity”.
MEN – SUMMER FASHION 2012
Since the past is never lost and the new is disputable, fashion looks back at the 70s and 80s playing with materials in thousands of
variations: polka-dotted for ETRO, Baroque for Versace, hound’s
–tooth check, chequered design and stripes, all enriched by thin,
braided steel or silk wires; lines are very light, sophisticate in light
pastel colours.
Here and there some tailoring works; knitwear worked like a piece
of fabric such it’s it its lightness; sponge-cloth for summer are in
cashmere and silk.
Next summer, men will wear rubbed clothes or light classic or underground casual; however a free and easy look, not formal like the
past. Embroidery and crystals are stolen from the feminine world;
men like nets, bright colours, short jackets a bit large or long over
the thigh. Trousers are comfortable and made of linen in pastel colours for pleasant walks on the beach; at night tuxedos even over
Bermudas. Those who love a skinny look will enjoy the new trend
of the “carot-fit” trousers: very tight at the bottom with low fork, but
not too much. Some romanticism for men too with an eco casual
look, very simple as requested by the trend of the moment.
“KAOS” is a young brand, featuring exclusive details for a casual
and comfortable look, easy but personalized.
Knitwear with waistcoats and cardigans, made of cotton featuring
braids and tricot; mixed with linen for stripes designs; mixed with
silk for a tight and bright look.
“FOSSIL” is a brand in expansion and features new styles in gold,
silver and steel, with new prices also for jewellery and watches,
already created while ago for Armani.
Men jewels are discreet but very exclusive and elegant.
Tailoring collections from “CARUSO”, a very famous brand for
men clothes; classic styles are revisited with new colours.
“Piombo” have studied a very colourful, casual look for men, getting back fabrics and styles of the past and vintage colours , all
revisited with a modern taste. Definitely the 70s are back, “Work”
with the memories of a trip to India and “Off-work” with memos
from Cairo of the past.
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C’è, oggi, un’alternativa continua nel gusto dei clienti di gioielleria che s’accompagna a stili di vita diversi, legati, anche, da una femminilità più intima e romantica, fatta di colori vivaci, leggerezza, fashion, design. Gioielli non più solamente
scelti per il valore delle pietre, ma sempre più per un veloce susseguirsi di stimoli
esterni come la moda, i viaggi, l’etnico, l’intimo.
Fatti di preziosi diamanti, zaffiri, rubini, smeraldi… oppure di legno, conchiglia,
vetro, acrilico… diventano, da sempre, espressione di stati d’animo, simboli, valori artistici, e rappresentano la personalità di chi li sceglie. Creare un gioiello
moderno è più difficile, poiché non può essere, come un tempo, un bene-patrimoniale legato ad una bella estetica, ma è necessario che conquisti ed emozioni,
rappresentando l’attualità.
Lusso estremo, o industrializzazione moderna? Molte richieste arrivano dai
mercati esteri, in special modo Cina e Russia, dove comunque le griffe italiane sono molto conosciute ed apprezzate, in alternativa alle locali tradizionali. La
guerra dei talenti e dei grandi marchi si sta spostando, quindi, in questi Paesi
emergenti, dove solamente il “lusso” ed il “prezioso” creano mercati positivi, con
nomi (non solamente italiani) sempre più impegnati a rinnovamenti globali.
Il gioiello non sempre è fatto per completare una toilette alla moda, ma risulta
spesso la soluzione perfetta per parlare della personalità di chi lo indossa: come
sostiene, nel proprio libro «Conoscere i gioielli, sceglierli e portarli», la scrittrice
PATRIZIA-DI-CARROBBIO. Sono luminosità, colore, forme, modernissimo design,
in oggetti che vengono usati per donare gioia, magia, conferme… dai secoli dei
secoli!
Non c’è crisi per il marchio “STROILI” che, da poco, ha inaugurato un proprio spazio nel centro di
Milano, dove la vendita abbina, ai gioielli preziosi, esclusivi della griffe, pezzi più semplici anche
in argento, o materiali alternativi, giovani e piacevoli, con prezzi abbordabili.
Una novità curiosa sono i gioielli TATTOO in oro 24 KT e in argento 999 che stanno proprio a
significare il desiderio di gioco per feste, serate speciali, o semplice capriccio nei temi: “Sweet
Heart” per un momento lieto, floreale, personalizzato, con pezzi da sistemare a proprio gusto e
creatività. Le “STARS” sono tattoo temporanei e rimovibili, facili da applicare, non necessitano
né di colla né di adesivi, monouso ed anallergici: anche un jeko, un pesciolino, un cuore di margheritine.
Si gioca anche da “CHOPARD”, prestigiosa griffe di gioielli di alta-classe, con la “Happy-MickeyCollection”. Braccialetti in oro rosa, o bianco, o con uno oppure tre diamanti alternati al mickey:
lo stesso inserito nel quadrante di preziosi orologi; negli orecchini con pendenti di diamanti; nei
ciondoli appesi a catenelle d’oro bianco, o rosa.
C’è un accordo tra la Chopard e la Disney affinché, ogni anno, esca un gioiello ideato dalla
griffe che rappresenti uno dei divertenti personaggi amati dai bambini di tutto il mondo.
Gioielli unici da “BORSALINO” (non solo… cappelli!) realizzati a mano nei laboratori “Falcone”
che esprimono, con temi diversi, una clientela abituata a distinguersi. La linea “Romantico” s’ispira agli Anni 50 con farfalle posate su ampi cappelli. Anelli, pendenti ed orecchini con “Sigaro”.
Gemelli, ciondoli ed anelli per la linea “Panama” con diamanti bianchi e neri. Lo stemma araldico
Borsalino con “Emblema” in oro ed ametista, quarzo fumé, citrino, topazio; ed anche “Colourhats”
con tinte charms da indossare a piacere. Borsalino ed una leggenda che in 150 anni ha conquistato un’eleganza firmata MADE-IN-ITALY.
Luminosità assoluta da “GUESS” con l’uso di smalto bianco per orecchini, bracciali, collane
a tema “cuore”, sia maxi, o mini, o ornato di Swarovski. Ecco i cuori concatenati con la doppia
G, icona del marchio, negli orecchini a cerchio, od in quelli pendenti. Misure diverse per roman-
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tiche collane nelle varianti silver ed oro rosa. Trend della stagione sono i bangles e
gli anelli logati in acciaio ed oro rosa, accostato allo smalto bianco ed alla resina.
“Charming” è un bracciale multi catena con charm a forma di cuore e G sfavillante di
Swarovksi. La cassa dell’orologio si trova al centro del bracciale, anch’essa impreziosita con pietre… ecco un orologio… gioiello al polso!
In America da 15 anni, in Italia da 5, la griffe “Yvone-CHRISTA” che nasce dalla
creatività di due designers svedesi Yvonne Clamf e Christina Soderstorm. Per caso
a New York, si conoscono ed iniziano un lavoro apprezzatissimo in special modo
tra le dive di Hollywood, ma, anche, tra le elegantone di tutto il mondo che usano il
passaparola. Nel loro studio a Soho lavorano a mano i gioielli; spille, collane, bracciali, orecchini… con, talvolta, la tecnica della filigrana-veneziana in oro, od argento,
pietre semipreziose, perle; ispirazioni da vecchi gioielli e rose, orchidee, lillà, tulipani.
Sono pezzi unici di un marchio molto trendy, trasmesso per conoscenza anche tra le
dive italiane, in televisione, in spazi ad alto livello.
C’è “DODO” nella galleria dei talismani portafortuna, visto come simbolo di animali, natura ed ambiente da rispettare ed amare. Ogni DODO fa parte di un’allegra
compagnia di animaletti da regalare e da collezionare, simbolo di quello che si vuole
proteggere. Ogni pezzo, caratterizzato dalla forma bombata e smussata, viene controllato e rifinito a mano. Il suo argento non è trattato ed è anallergico: le pietre, nei
pezzi più preziosi, sono gemme naturali, selezionate per qualità. Oggi è un… dado
con, nelle sei facce, una shilouette e non il numero solitamente impresso. In argento
massiccio con punti in smalto rosso, oppure oro rosa lucente, con punti in diamanti…
sfida la fortuna! Nel bracciale in argento a rondelle, ben 5 dadi pendenti.
Tradizione familiare, nel mondo orafo a Torino, ereditata dal nipote “ROBERTO
DEMEGLIO” che, sviluppando una propria nuova concezione del gioiello, crea ed
esegue, nel proprio laboratorio, gioielli personali e particolari. Tecnologie d’avanguardia, la scelta ed il taglio delle pietre, l’arte manifatturiera danno risultati di grande
successo.
Discorso al femminile con la griffe “PATRIZIA SUMARA” e creatività del fortunato
incontro tra Patrizia Terracina (italiana) e SIUMARA MELITI (brasiliana), imprenditrici
con la passione dei gioielli, o provenienza da famiglie di esperti diamantai. La gamma del marchio P.S. si compone di 25 collezioni che nascono da studi su movimento
e design. Oro giallo, oro bianco, oro rosa, diamanti, perle australiane, zaffiro, rubino,
ametista e soprattutto il corallo, danno vita a pezzi unici creati artigianalmente e con
cura in ogni particolare. L’esotico, il mare, la natura sono l’ispirazione per pezzi che
valorizzano la femminilità e lo charme.
il giornale dell’ Orafo - 35
di Roberto Chilleri
RAFFAELE MAINO
RAFFAELE MAINO
La storia di Raffaele Maino nel mondo delle pietre preziose inizia nel
1968, quando comincia a lavorare nella gioielleria di famiglia a Milano. Nel
1976 fonda la Maino S.a.s. e da allora
si occupa esclusivamente di importazione e commercio di diamanti. Nello
stesso anno entra in Federpietre, la federazione dei commercianti e tagliatori
di pietre, diventandone Presidente nel
2008. Per molti anni è presidente del
settore pietre dell’Associazione Orafa
Lombarda, nella quale mantiene oggi
la carica di vicepresidente. E’ consigliere dell’Istituto Gemmologico Italiano. Recentemente è stato coordinatore
della rappresentativa di settore che ha
contribuito al perfezionamento del progetto di legge Mazzocchi-Mattesini sui
materiali gemmologici.
38 - il giornale dell’ Orafo
-In Italia il mondo delle pietre preziose ha due associazioni, non le sembrano
troppe?
Federpietre è la più antica associazione nazionale che rappresenta i commercianti di
pietre preziose, costituita a Milano nel lontano 1947 e trasferita a Valenza nel 1984.
Questa Federazione, che ho l’onore di rappresentare, non ha scopi commerciali ma
si occupa dei problemi inerenti al commercio delle pietre e della loro lavorazione con
il fine principale di garantire l’etica e la professionalità dei propri associati. Altre associazioni accolgono operatori che condividono i nostri principi, ma purtroppo il timore di
perdere la propria individualità è stato sinora d’ostacolo a un’eventuale unificazione.
Posso però garantire che esiste una stretta collaborazione tra tutte le associazioni, e
noi siamo aperti alla prospettiva di creare una unica grande entità che rappresenti tutto
il mondo delle pietre.
-Quali requisiti sono necessari per l’iscrizione a Federpietre?
Lo statuto impone che i soci esercitino il commercio o la lavorazione di pietre preziose,
perle e gemme. Ma lo stiamo modificando, per poter accogliere figure professionali
come gemmologi, studenti, titolari di laboratori di analisi... Resterà comunque indispensabile essere presentati da almeno due soci.
-Avete mai respinto una richiesta d’iscrizione?
A memoria mia ricordo solo un caso: si trattava di un operatore che commercializzava
pietre corredate da certificazioni notoriamente inattendibili. In altre occasioni invece il
Consiglio ha allontanato dei soci a seguito di comportamenti commerciali poco ortodossi e contrari alle norme etiche della Federazione. Ma è accaduto solo un paio di
volte, perché i nostri iscritti sono molto qualificati.
-Avete sponsorizzato le proposte di legge dei deputati Mazzocchi e Mattesini sui
materiali gemmologici. Quali benefici porterà la trasformazione in legge?
In primo luogo una maggiore difesa del consumatore, in quanto gli operatori saranno
più di prima responsabili della denominazione e della qualità delle merci che vendono. In secondo luogo tutelerà gli operatori stessi, quelli che svolgono la loro attività
in forma corretta e trasparente, difendendoli dalla concorrenza sleale. Non sarà più
possibile chiamare perle delle comuni sferette di materiale sintetico, e non si potranno
più usare definizioni generiche come ‘pietre semipreziose’, ma si dovrà specificarne il
nome. Anche i trattamenti dovranno essere dichiarati, e chi spacciasse un quarzo per
acquamarina potrà finalmente essere perseguito adeguatamente.
-Il prezzo dei diamanti è lievitato e molta stampa invita all’investimento. Dipende
dall’aumento della domanda o ci sono anche manovre speculative?
Tenderei ad escludere manovre speculative. Dopo la metà del 2011 abbiamo assistito
ad un vorticoso aumento dei prezzi dovuto alla forte richiesta da parte di India e Cina.
In Europa e soprattutto in Italia abbiamo sofferto questa situazione poiché i nostri mercati, a causa della crisi, hanno fatto fatica ad accettare gli aumenti. Nei primi mesi del
2012 i prezzi hanno subito un leggero assestamento, ma restano comunque alti.
-In un prestigioso laboratorio gemmologico di Anversa c’è stato da poco un caso
di corruzione. Vuol dire che nessun sistema di certificazione è affidabile al cento
per cento?
La gemmologia è una scienza affidabile e poco soggetta a interpretazioni. Altra cosa
sono i casi, non frequenti per fortuna, come quello che ha citato: la corruzione è una
piaga storica che potrebbe essere controllata solamente con delle leggi ferree e una
forte volontà moralizzatrice. Come ovviare a questo pericolo? Qui entriamo in causa
noi operatori, che grazie all’esperienza siamo in grado di verificare le gemme che
acquistiamo e proponiamo. Tutte le pietre, a prescindere dalla certificazione che le
accompagnerà, vengono giudicate e controllate per dare alla clientela le maggiori garanzie possibili. Un diamante può essere più o meno bello, ma questo spesso non
emerge solo dai dati del certificato...
-Se dovesse rivolgere a Cesari un complimento e un rimprovero?
Mi complimenterei sicuramente per la sua capacità imprenditoriale. Ma dovrei rimproverargli di non avermi mai offerto una piadina, una cosa imperdonabile per uno come
lui che si vanta di essere un romagnolo DOC...
PAOLO CESARI
-Perché avete dato vita ad Assogemme quando il settore aveva già un’associazione?
Nel mondo delle pietre c’era l’esigenza di un’associazione che rappresentasse tutti gli
operatori senza privilegiare il segmento diamanti e i distretti di Valenza e Milano. A dimostrare quanto questa esigenza fosse sentita sono i numeri: in soli quattro anni di vita
Assogemme ha raggiunto i 120 associati, un numero che non trova paragoni nel settore. Il nostro mondo percepiva Federpietre come una sorta di club di diamantai, mentre
noi invece raccogliamo adesioni da una platea molto variegata. Detto questo, voglio
sottolineare che con Federpietre abbiamo una buona intesa: entrambe le associazioni
fanno parte di Confindustria Federorafi e ho apprezzato molto l’approccio di Maino alla
proposta di legge sui materiali gemmologici. Ci sono i presupposti per cercare di riunire
le forze, nel nome di interessi comuni.
-Quali requisiti sono necessari per l’iscrizione ad Assogemme?
Assogemme è aperta a tutti coloro che operano nella filiera delle gemme: pietre di colore, diamanti, perle, coralli e minerali. Per farne parte bisogna rispettare il codice etico
che è alla base del nostro lavoro.
-Avete mai respinto una richiesta d’iscrizione?
Non abbiamo mai avuto necessità di bocciare una richiesta di adesione perché c’è
un’azione di filtro precedente la domanda stessa. Gli operatori vengono informati anticipatamente sugli indirizzi di principio e sull’etica imperante all’interno dell’associazione,
pertanto chi non ha i requisiti morali necessari per operare come socio di Assogemme
capisce in anticipo che sarebbe inutile tentare di iscriversi.
-Avete sponsorizzato le proposte di legge dei deputati Mazzocchi e Mattesini sui
materiali gemmologici. Quali benefici porterà la trasformazione in legge?
Valorizzerà la capacità professionale degli operatori, infondendo fiducia nella filiera e
assicurando maggiori garanzie al consumatore. Il provvedimento prospetta significative
opportunità di crescita di business, garantendo il valore della professionalità degli operatori competenti e onesti, la denominazione e la qualità delle merci. Metterà dei forti
ostacoli alla concorrenza sleale. Per gli operatori scorretti sono previsti sanzioni pecuniarie e il sequestro della merce. Ci auguriamo che in futuro nessuno osi più presentare
una pietra idrotermale come prodotto della natura...
-Il prezzo dei diamanti è lievitato e molta stampa invita all’investimento. Dipende
dall’aumento della domanda o ci sono anche manovre speculative?
Il fenomeno deriva in parte dalla crescita dei paesi BRIC. Comunque l’aumento ha interessato i diamanti di piccolo taglio, mentre per le carature importanti è stato molto meno
significativo. Riguardo ai prezzi, voglio ricordare che anche quelli delle pietre semipreziose sono cresciuti tanto. E non parlo delle acquemarine, che hanno costi da capogiro
da parecchi anni: anche tanzaniti, tormaline e tante altre pietre di colore hanno fatto un
balzo enorme.
-In un prestigioso laboratorio gemmologico di Anversa c’è stato da poco un caso di
corruzione. Vuol dire che nessun sistema di certificazione è affidabile al cento per
cento?
Bisogna distinguere la responsabilità della persona dalla credibilità del laboratorio:
l’operato non virtuoso di un singolo operatore non può inficiare la serietà dell’analisi
gemmologica. Resta comunque importantissimo il ruolo del commerciante di fiducia,
che conoscendo tutti i risvolti del mercato è in grado di orientare il cliente nelle sue
scelte. Un principio ancora più valido nel mondo delle pietre di colore, che a differenza
dei diamanti non sono soggette a situazioni di quasi monopolio o ‘cartelli’, e quindi non
hanno certificazioni e prezzi standard.
-Se dovesse rivolgere a Maino un complimento e un rimprovero?
Raffaele è un professionista serio ed estremamente competente, e apprezzo moltissimo
la sua capacità di fare squadra. Ma se proprio devo trovagli un difetto, penso al suo look:
è un po’ troppo serio, ogni tanto potrebbe osare almeno una cravatta colorata...
PAOLO CESARI
Paolo Cesari è titolare della Futurgem
srl, proprietaria del marchio Cesari &
Rinaldi. L’ azienda presente da oltre
trent’anni sul mercato delle pietre semipreziose, per il quale è un importante punto di riferimento. Ha la sua
sede storica a Rimini, una succursale
ad Arezzo e due taglierie di proprietà a
Forlì e Valenza, con un totale di circa
trenta addetti. Dotato di forte spirito di
iniziativa, Cesari ha promosso la nascita della fiera Gemworld, che dopo aver
debuttato nel 2008 a Rimini è stata in
seguito acquisita dalla Fiera di Vicenza.
Sua anche l’idea di fondare Assogemme (l’Associazione delle aziende delle
pietre preziose e affini nata nel 2007),
della quale è da sempre Presidente.
il giornale dell’ Orafo - 39
PER I MIRACOLI CI VUOLE UN PO’ PIU’ DI TEMPO!!!!
Intervista con il Presidente
di Arezzo Fiere & Congressi
Andrea Sereni.
Andrea Sereni
Imprenditore del settore
tessile abbigliamento,
aretino 49 anni sposato con
una figlia.
Dal 2009 Presidente
Provinciale CNA,
l’ Associazione nata ad
Arezzo 65 anni fa che oggi
conta 4876 imprese
associate e oltre 2600
pensionati.
Sereni è anche membro
della Direzione Nazionale
CNA con sede a Roma.
40 - il giornale dell’ Orafo
Andrea Sereni in questo momento svolge un
duplice ruolo di presidente: per Arezzo Fiere &
Congressi e di CNA Arezzo. Un duplice incarico
che gli consente di avere il polso delle situazioni
nel settore artigiano orafo e in quello dei servizi.
Da imprenditore impegnato nel settore della maglieria, Sereni vive come tutti noi in prima persona gli effetti della crisi, con la consapevolezza
che non c’è nessuno oggi in grado di proporre
ricette miracolose, tantomeno che è oggi al
Governo che per il momento è stato capace di
propinare nuove tasse dirette ed indirette e che
ancora non ci ha rivelato cosa verrà fatto per assicurare una ripresa e l’ occupazione…
Credere a ricette magiche quindi è da sprovveduti, per cui , pur cercando di mantenere un
velato ottimismo abbiamo il dovere di parlarci
con franchezza, istituzioni e imprese, e tenere
un atteggiamento realistico e concreto. Solo un’
accurata presa di coscienza dei punti di debolezza, piuttosto che di quelli di forza, c’è da sperare
che riusciremo a trovare una via di uscita per
una stabilizzazione prima e magari una ripresa
poi. Ma si dovranno anche valutare i costi che
il cambiamento comporterà. Siamo credo tutti
d’accordo che stiamo vivendo un cambiamento
di sistema: le situazioni e le certezze di ieri oggi
non sono più valide.
Un cambiamento che trasformerà il nostro modo
di concepire la politica, l’ economia, il lavoro e
anche lo stato di benessere che per decenni
ci ha posto al di sopra di quei Paesi che ora si
prendono la rivincita e che presumo sono una
causa se non la causa principale del nostro disagio.
Che fare? Innanzitutto comprendere questi nuovi eventi e poi reagire da questo stato di demotivazione generale che è un’ ulteriore aggravante
che ferma la voglia di fare e di intraprendere….
Presidente Sereni, lei ha soluzioni da suggerire?
No, non ne ho. Come imprenditore aggiungo che
in questo momento investire nell’ azienda può
essere addirittura poco saggio, se prima non si
individuano bene gli obiettivi e le strategie per
conseguirli. Non è più il momento di fare scelte
imprenditoriali se non ponderate a 360°. Troppi
elementi ci sono avversi in questa fase storica.
Non serve elencarli poiché li conosciamo tutti…
dal nostro sistema economico, burocratico, amministrativo, e poi la nuova globalizzazione.
Il nostro sistema si basa su regole e tutele così
come deve essere in una società civile ed avanzata, ma proprio questo, paradossalmente,
costituisce lo svantaggio delle nostre imprese
quando ci dobbiamo confrontare con il sistema vigente nei Paesi dell’ Est Asiatico o del
Sud America… Nell’ era della globalizzazione,
le regole valgono solo per l’ Occidente, per cui
siamo perdenti in partenza.
Restare in piedi è già una prova di grande
abilità e determinazione.
E’ pessimismo o realismo?
Il mio è realismo. In questi tempi le aziende italiane hanno fortemente migliorato la loro qualità,
immesso nel mercato idee nuove, ma dobbiamo
ricordarci che anche altrove esistono eccellenze
sotto il profilo creativo, qualitativo e tecnologico.
Il nostro Made in Italy, ancora apprezzato e stimato, potrà correre il rischio di un declassamento
se non provvederemo alla sua tutela. Ma questo
sarebbe compito di un Ministero dello sviluppo o
del Commercio credo. E’ pur vero secondo alcune stime che nei prossimi anni ci saranno circa
200 milioni di nuovi benestanti provenienti dai
paesi Asiatici che potranno desiderare di acquistare un gioiello italiano, un vestito di sartoria…
ma nel frattempo?
Ecco, questo è lo stato delle cose. Si deve conoscere la realtà senza fare come gli struzzi.
Sapere di vivere un momento negativo ma pensare al positivo. Direi mantenere una positività
razionale!
Come è messa la nostra area aretina nell’ oro
e nel tessile?
Arezzo, come Prato sono le due aree manufatturiere della Toscana. Quindi soggette all’ attacco
proveniente dai paesi asiatici, che di manodopera a basso costo ne hanno a decine di milioni…
Purtroppo subiamo una concorrenza sleale e
non ci possiamo fare nulla se non intervengono i Governi a trovare soluzioni politiche atte ad
equilibrare questi svantaggi…
Dobbiamo aspettare che i paesi asiatici si allineino al nostro standard?
In teoria si… Se si stabilizzasse il prezzo del
metallo e se vi fosse un allineamento del walfare, le cose potrebbero cambiare perché ce
la giocheremmo ad armi pari, ma ancora oggi
siamo noi quelli ingessati dal nostro sistema. Ripeto che le soluzioni forse ci potrebbero essere
anche a breve termine, ma è necessario effettuare un cambio di sistema su tutti i fronti nella
nostra stessa società. E questo è pura utopia…
Ci vorrà ancora qualche anno. Comunque, la
stessa Cina sta de localizzando in Bangladesh
perché trova vantaggi economici… Che altro
dire?
Passiamo al settore orafo? Stessa sorte?
Fino qui mi sono riferito al settore orafo e tessile
che rappresenta circa 20.000 addetti in tutta la
provincia… Un numero significativo per la nostra economia aretina. Dobbiamo iniziare a ragionare in termini di riorganizzazione del tutto.
L’ ultima fiera orafa aretina ha dato un risultato debole….
Per come stanno le cose noi diciamo che è stato
un moderato successo… Siamo riusciti a tenere
fronte agli eventi negativi e a chiudere una fie-
(continua)
ra che si può paragonare come risultati a quella
dello scorzo anno. Fra i tanti visitatori c’erano
circa 300 operatori qualificati invitati dalla fiera e
provenienti da tutto il mondo.
Il risultato delle vendite è stato come dire a macchia di leopardo, cioè alcun stand hanno lavorato altri meno…
Fra gli operatori c’è l’ opinione che il costo di
partecipazione sia troppo elevato…
La promozione della fiera ,l’ospitalità agli operatori stranieri, gli allestimenti interni, il personale,… Sono tutti costi che sommati fanno cifre
elevatissime. I soci di riferimento non si distribuiscono alcun utile… Aggiungo che durante la
fiera orafa aretina c’era in corso la fiera di Istambul e uno spazio di 4 metri quadrati costava
più del nostro…. Può senza dubbio apparire
costosa, ma questa struttura è in funzione tutto l’
anno. Da tre fiere siamo oggi passati a circa 20
manifestazioni diverse, portando lavoro anche
all’indotto aretino. Arezzo Fiere & Congressi si
dedica anche a fare sondaggi di opinione fra gli
operatori. In un’ultima indagine condotta fra circa 1000 importatori, è ad esempio emerso che
il brand come valore aggiunto non è poi così
determinante per le loro scelte, mentre conta
molto la creatività – che per fortuna ancora ci è
riconosciuta – . Da non far passare in secondo
piano il fatto che circa il 60% dei loro acquisti avviene direttamente nelle fiere orafe…. Questo è
un dato importante che fa comprendere l’ utilità
del nostro lavoro.
Dalle ultime informazioni pare che le aziende
aretine che oggi lavorano il metallo prezioso
da 1450 sono scese a 930, quindi in forte diminuzione e che circa 430 si sono orientate alla
bigiotteria realizzata in acciaio, bronzo, rame,
ecc…
Consapevoli di questa tendenza abbiamo dedicato il padiglione 7 – Bi - Jewels alla bigiotteria.
Non dobbiamo trascurare questo nuovo orientamento. Quello che conta è avere lavoro e tenere occupate le maestranze… Se si sviluppa la
bigiotteria… ben venga. Anzi, stiamo cercando
di favorire un connubio fra il mondo della moda
e quello del gioiello, prezioso e non, dove le
aziende potrebbero diventare partner fornendo
accessori per gli abiti, la pelletteria, la borsetteria, ecc…
Associazioni di categoria come CNA e Confartigianato dovrebbero cercare di mettere
insieme le piccole aziende per aiutarle a presentarsi nel mercato internazionale…
Abbiamo tentato anni addietro di creando dei
consorzi… Abbiamo fallito. Forse non vi era l’
esigenza poiché il settore tirava per tutti. Oggi,
forse, potrebbe funzionare, soprattutto per gruppi ristretti di aziende e compatibili fra loro…
A maggio si svolgerà la fiera di Vicenza – Spring
- … Una previsione?
Non mi sento di esprimere commenti o previsioni… Una questione di Fair - Play… Vedremo
poi. Comunque nell’interesse del settore orafo
auguro il miglior successo possibile.
CONSUNTIVI DI OROAREZZO 2012
OroArezzo, la manifestazione di Arezzo Fiere e
segnato all’azienda UnoAERRE per la collana
Congressi dedicata all’oreficeria, argenteria e
scacciamalocchio, in oro rosé e corniola che
gioielleria, ha chiuso la sua 33esima edizione
compongono il particolare pendente creato dallo
con numeri, novità e proposte orafe di grande
scultore orafo Enzo Scatragli.
rilievo.
La manifestazione aretina, che ha puntato i riflet-
L’accessorio hight level, strettamente legato al
tori su 485 espositori provenienti da 32 province
mondo della moda è entrato a OroArezzo dalla
italiane ha richiamato l’attenzione di 11.000 visi-
porta principale, con l’area Bi-Jewel.
tatori tra cui circa 2.000 buyers stranieri arrivati
dai principali mercati europei oltre che da Dubai,
Il nuovo padiglione dedicato all’accessorio di
Brasile, Stati Uniti,Turchia e Russia.
lusso ha ospitato trenta aziende produttrici di
Bijoux, a testimonianza di una fusion che con-
L’edizione 2012 di OroArezzo ha scommesso su
quista mercato.
Premiere 2013, sulla novità Bi-Jewel, l’apertura della Mostra permanente di Oro d’Autore e
Past for-Ward, la mostra realizzata in partner-
Past for-Ward (mostra collaterale realizzata in
ship con Vogue Gioiello e Borbonese, ha pre-
collaborazione con Vogue Gioiello), eventi nel-
sentato le evoluzioni e le contaminazioni tra
l’evento che hanno valorizzato il genio e la crea-
gioielli e tradizione couture. I pezzi unici, rea-
tività delle aziende e trovato la giusta miscela tra
lizzati dalle aziende orafe di Oroarezzo, hanno
storia orafa, innovazione e moda in un fashion-
ornato i must have di Borbonese, con creazioni
mix senza competitor.
che vanno ad aggiungersi a Oro d’Autore, l’ori-
Da ventidue anni Premiere è il concorso che
ginale collezione d’arte orafa contemporanea di
premia le nove migliori creazioni di tendenza
proprietà di Arezzo Fiere che, ha trovato, negli
della stagione successiva; tra i nove, il premio
spazi fieristici, la giusta collocazione per essere
speciale Minerva d’Oro quest’anno è stato as-
finalmente esposta e valorizzata.
il giornale dell’ Orafo - 41
Il mondo dell’oreficeria e del gioiello si riunisce a Vicenza per
VICENZAORO Spring 2012
In programma mostre, eventi collaterali e contest. A Vicenza anche il World Jewellery Forum, eccezionale momento d’incontro del gotha della gioielleria mondiale.
In programma mostre, eventi collaterali e
contest. A Vicenza anche il World Jewellery Forum, eccezionale momento d’incontro
del gotha della gioielleria mondiale
Torna in Fiera a Vicenza VICENZAORO
Spring, Salone internazionale dedicato alle
ultime tendenze di oro e gioielli, rivolto al
retailing italiano e internazionale, con la
partecipazione di oltre 1300 aziende espositrici provenienti da 30 Paesi esteri e dai
principali distretti orafi italiani. Dal 19 al 23
maggio 2012, VICENZAORO Spring sarà
la “capitale mondiale” dell’oro e del gioiello,
business hub per i produttori e i buyers internazionali, questi ultimi provenienti da oltre
70 nazioni. L’edizione della primavera 2012
avrà un respiro ancora più internazionale,
grazie al World Jewellery Forum, organizzato da Fiera di Vicenza in collaborazione
con World Diamond Council, l’organizzazione che rappresenta le industrie del gioiello
e della lavorazione dei diamanti, e CIBJO,
la Confederazione mondiale della gioielleria, che riunirà per dieci giorni, dal 13 al 20
maggio, nella città del Palladio i maggiori
rappresentanti del mondo della gioielleria e
del diamante, provenienti da oltre 40 paesi.
Il World Jewellery Forum sarà l’occasione
per un confronto di altissimo livello, a cui
parteciperanno alti dirigenti delle Nazioni
Unite, che riguarderà l’implementazione
e lo sviluppo delle metodologie correlate
alla Corporate Social Responsability nella
filiera del diamante attraverso il Kimberley
Process, il protocollo internazionale che ha
contribuito a raggiungere significativi risultati nella lotta contro il commercio illegale di
gemme. Il Forum si suddivide in due distinti
appuntamenti: il 13 e 14 maggio si svolgerà l’Annual Meeting del World Diamond
Council. Dal 17 al 20 maggio si terrà poi il
Congresso Annuale di CIBJO, che fungerà anche da forum delle varie commissioni
preposte a gemme, perle, metalli preziosi,
laboratori e sarà occasione per discutere
e aggiornare gli autorevoli Blue Book. Nel
corso del congresso ci sarà modo di fare
il punto sul programma della World Jewellery Confederation Education Foundation
(WJCEF) e sul rapporto di cooperazione in
corso tra CIBJO e Nazioni Unite. VICENZAORO Spring sarà un omaggio alle identità specifiche, ai luoghi, alle persone e ai
prodotti con forte personalità e chiara de-
nominazione d’origine, al genius loci. Nell’economia globalizzata diventa sempre più
importante valorizzare la propria identità e
le proprie radici: la gioielleria Made in Italy
è chiamata a portare i suoi contenuti e i suoi
prodotti nel mondo valorizzando l’unicità del
proprio DNA e facendolo diventare il vero
elemento distintivo per competere. Tra gli
eventi più attesi di questa edizione ci saranno le premiazioni del premio e del concorso
internazionali lanciati nei mesi scorsi per
premiare il talento nel mondo orafo. Si tratta
di “Next Generation – Jewellery Talent Contest 2012”, per giovani designer under 30
e “Andrea Palladio International Jewellery
Awards 2012”, un vero e proprio “Oscar del
Gioiello” dedicato alle eccellenze produttive e commerciali. Nel primo contest, il cui
tema è “Souvenir d’Italie”, sarà premiato il
gioiello che, attingendo all’estetica contemporanea, reinterpreti il meglio del Made in
Italy. Il premio assegnerà riconoscimenti a
chi, in sette diverse categorie, ha reso onore in sommo grado a qualità e cultura nella
gioielleria premium. Le premiazioni avverranno nel corso di VICENZAORO Spring.
Torna a maggio, l’Area Trend che esce dal
progetto Trend Vision Jewellery + Forecasting, il primo centro indipendente di forecasting mondiale specializzato nella decodificazione delle attitudini dei consumatori,
con focus sulle tendenze dello stile. L’area
troverà spazio in una struttura esterna all’ingresso principale di Fiera di Vicenza e
sarà una vera e propria “stileteca” del design della gioielleria e dei materiali che traducono le direzioni di stile in prodotto. VICENZAORO si declina poi in un “Fuorisalone”
vicentino, in cui la città del Palladio diventa
palcoscenico privilegiato per una serie di
azioni culturali ed eventi. Per l’edizione di
maggio Fiera di Vicenza presenta la mostra
“Il gioiello sostenibile di Riccardo Dalisi”,
ospitata presso Palazzo Bonin Longare, in
cui saranno esposte creazioni dell’artista
e designer napoletano: gioielli “ultrapoverissimi” realizzati con materiali di recupero
come latta, ferro e plastica. Al termine di
VICENZAORO SPRING 2012 l’attenzione
del settore orafo e del gioiello si sposterà
sui prossimi appuntamenti organizzati da
Fiera di Vicenza. E’ già in programma dal 5
all’8 settembre 2012 VICENZAORO About
J, l’appuntamento top per le aziende che
si collocano nella fascia più alta del mercato, quest’anno ospitato nella magnifica
cornice paesaggistica e naturale di Cortina d’Ampezzo. L’esclusivo evento fornirà
un’occasione d’incontro tra 25 prestigiosi
brand italiani e internazionali del gioiello
e 100 buyers internazionali e top retailers
italiani, il tutto in un contesto sofisticato in
cui il luxury contemporaneo sarà il mood di
riferimento.
il giornale dell’ Orafo - 43
IL DETTAGLIO SOFFRE LA CRISI
CIBJO A VICENZAORO SPRING
La rilevazione della Federazione Dettaglianti Orafi- Fiera Vicenza ospiterà il prossimo convegno
Confcommercio conferma i cali nelle vendite. In controtendenza solo i monili in argento e l’orologeria di Fiera di Vicenza ospiterà il prossimo convegno di CIBJO, la World Jewellery Confederation, in concomitanza con la prossima edizione di VICENfascia alta.
I risultati delle vendite di fine 2011 relativi al comparto orafo confermano
le aspettative: secondo la rilevazione della Federazione Dettaglianti Orafi,
per il 35% dei titolari di gioiellerie e oreficerie le vendite sono diminuite tra
l’11% e il 20% rispetto al 2010, per ben il 20% la contrazione oscilla tra il
21 ed il 30%. Solo il 15% ha riportato un calo tra il 5 ed il 10%. Entrando
nel dettaglio delle singole voci, continua il calo delle vendite dell’oreficeria
a peso: se nel 2010 il 42% degli intervistati aveva denunciato un calo di
vendite quantificabile tra il 21% e il 30%, ora il 43% continua ad accusare
un calo di vendita in identica percentuale. Per quanto riguarda l’oreficeria
fine non firmata, il 35% ha riscontrato una contrazione tra il 5% e il 20%,
mentre nel 2010 solo il 16% denunciava un calo di pari entità. Rimane
costante al 34% la percentuale di coloro che hanno dichiarato una contrazione nelle vendite tra il 21% e il 30%. Dopo il forte calo degli ultimi mesi,
rimangono stanzialmente stabili le vendite di oreficeria firmata, come ha
riscontrato il 40% degli operatori. Se per il 30% degli operatori le vendite
di gioielleria unbranded sono stabili, oltre la metà (il 54%) ha rilevato un
calo tra il 5% e il 30% rispetto al medesimo periodo 2010. Per la gioielleria
firmata il 15% degli operatori riscontra una situazione di stabilità, circa il
30% evidenzia una diminuzione inferiore al 5%, mentre una percentuale
significativa (oltre la metà) pone in rilievo una contrazione delle vendite
in percentuale oscillante tra il 5 % ed il 20%. Se resta ancora negativo il
trend per quanto riguarda l’argenteria per la casa - il 40% ha evidenziato
una diminuzione di vendite tra il 21% e il 30% mentre il 37% dichiara una
situazione di stabilità - i monili in argento sono in fase di ripresa, forse
grazie al fattore prezzo o all’incidenza del fattore moda. Infatti, il 40% ha
rilevato un incremento di vendite in percentuali variabili fino al 30% mentre
il 25% non ha subito flessioni rispetto al 2010. Lo stesso vale per l’oggettistica in acciaio. Stabile per il 48% la domanda con cali nella media per la
restante parte degli operatori coinvolti nell’indagine. L’orologeria di altissima gamma (con prezzi di acquisto oltre gli 8.000 euro) non ha avuto battute d’arresto, anzi: al di là di una domanda stabile per il 55% degli operatori,
ha registrato, in alcuni casi, un sensibile aumento. Addirittura il 18% degli
operatori ha segnalato un incremento tra l’11% e il 20%. Per gli orologi da
polso di alta gamma (tra i 3.000 e gli 8.000 euro) il 42% degli operatori registra una battuta di arresto con un calo tra il 5% e il 30% mentre per circa
la metà la richiesta è risultata invariata. Situazione pressoché analoga per
il prodotto di fascia media (fra i 500 e i 3.000 euro): il 51% degli operatori
ha evidenziato una domanda invariata mentre circa il 41% che ha subito
un vistoso calo di richieste in percentuali oscillanti tra l’11% ed il 30%. Non
naviga in acque migliori la fascia di prodotto cosiddetta di entry level, vale
a dire di prezzo fino a 500 euro. Se il 42% degli operatori ha segnalato un
calo fino al 30 % con un picco nella fascia tra il 5% ed il 10%, una buona
percentuale non ha rilevato cali sostanziali. Lascia ben sperare il 12% che
ha riscontrato un aumento di interesse in misura tra il 5% ed il 10%.
44 - il giornale dell’ Orafo
ZAORO Spring, che avrà luogo a Vicenza, dal 19 al 23 maggio 2012. Ad
annunciarlo è il sito ww.aboutjewellery.it di Vicenza Fiera. Il congresso
Cibjo riunirà le diverse commissioni della CIBJO e tratterà approfondimenti sugli aggiornamenti dei diversi vademecum, che stabiliscono le
linee guida professionali da seguire. Nel corso dell’evento verranno presentati i famosi “libri blu” su diamanti, pietre colorate, perle, metalli e sui
laboratori gemmologici. Prenderanno parte al convegno rappresentanti di
importanti centri commerciali del settore, provenienti da oltre 40 paesi del
mondo. “E’ un privilegio essere ospitati dalla Fiera di Vicenza – afferma
Gaetano Cavalieri, presidente della CIBJO – non solo in quanto la Fiera
rappresenta uno dei centri nevralgici del commercio internazionale dei
preziosi, ma per l’impegno che essa garantisce nei confronti degli interessi generali del nostro business”.
In tutta risposta il Dott. Roberto Ditri, Presidente della Fiera di Vicenza,
afferma: “Fiera di Vicenza è un’importante sostenitrice della CIBJO World
Jewellery Confederation da ormai molti anni… In quanto organo dedicato
a promuovere gli interessi del business del gioiello, il supporto di Fiera
di Vicenza per CIBJO è una naturale estensione della nostra missione
strategica” – e conclude dicendo – “Il nostro obiettivo è quello di fornire
una piattaforma commerciale, intellettuale e strategica su cui l’industria
della gioielleria in Italia e in tutto il mondo si evolve e cresce. CIBJO è un
alfiere in tutte queste aree e lo svolgimento del Congresso CIBJO 2012
L’Istituto Gemmologico aderisce a
Federorafi
Si rafforzano le sinergie con il mondo produttivo
Nelle scorse settimane il Consiglio Direttivo di Confindustria Federorafi ha
ratificato all’unanimità l’adesione come Socio Aggregato dell’Istituto Gemmologico Italiano.
L’Istituto Gemmologico Italiano (I.G.I.) è un’Associazione senza fini di lucro fondata nel 1973 a Milano e riconosciuta con Decreto del Presidente
della Repubblica.
Tra le finalità dell’Istituto: la diffusione della ricerca e della conoscenza
della gemmologia, studiarne i problemi tecnici, pratici e teorici, unificarne
il linguaggio tecnico.
Per Paolo Valentini, Presidente dell’Istituto: “L’adesione alla Federazione
Nazionale è un importante passo dell’I.G.I. per sviluppare il dialogo ed il
confronto con il mondo della produzione e per rafforzare le iniziative che
il comparto sta portando avanti nell’ambito della gemmologia, prima fra
tutte, la proposta di legge per la regolamentazione del commercio dei ma-
teriali gemmologici approvata il 30 novembre dalla Camera dei deputati.
Una legge molto importante per la tutela della concorrenza leale, per la
qualificazione delle professionalità e per salvaguardare ed informare il
consumatore finale.”
Soddisfazione anche da parte di Licia Mattioli, Presidente Federorafi:
“Competenze, capacità e professionalità sono un patrimonio di grande
valore che il comparto orafo non deve disperdere ma, anzi, valorizzare
e mettere in rete. Questo è lo sforzo che, con successo, Federorafi sta
compiendo in questi ultimi anni e che ha visto già concludersi importanti
partnership con l’adesione di Federpietre e Assogemme. Con l’I.G.I. consolidiamo le sinergie per mettere ancora più sotto pressione il Parlamento affinché la proposta di legge sui materiali gemmologici prosegua in
modo celere il proprio iter anche al Senato. Mi appello ai nostri senatori:
sarebbe un suicidio e un gravissimo danno per il settore non portare a
termine prima della fine della legislatura il lavoro svolto a Montecitorio
con grande attenzione ed in modo bipartisan.”
Il Gioiello Made in Italy
a Hong Kong
Basta indugi sulla nuova ICE
Per dare sostegno promozionale al settore della gioielleria italiana
ad Hong Kong, l’ICE ha organizzato nell’ambito della fiera H.K.
International Jewellery Show, in collaborazione con Federorafi e
con l’ente fieristico locale (HKTDC), il seminario “Jewels of Italy
- Design and Market Trends” .
La presentazione, curata da Federorafi con relatori i consiglieri
Luigi Marostica e Françoise Izaute, ha evidenziato gli importanti
numeri del gioiello made in Italy come voce dell’export nazionale (sesto saldo attivo della bilancia commerciale), anche rispetto
agli altri settori del fashion, e le enormi potenzialità commerciali
dell’area asiatica, soprattutto, se si dovessero ridurre i dazi e le
barriere non tariffarie. Sono stati poi illustrati i punti di forza e di differenziazione del prodotto italiano e presentate le interpretazioni,
in termini di design e di tendenze, di oltre 80 aziende italiane artigiane ed industriali, rappresentative di tutte le tipologie di prodotto
e di fascia di prezzo. Nei gioielli presentati, un trionfo di originali
tonalità, totalmente in linea con i colori della primavera/estate, dall’arancione Tangerine Tango, al lucente Starfish, passando per i
gialli Solar Power e Margarita, il purpureo Bellflower insieme allo
Sweet Lilac e proseguendo con il nobile Sodalite Blue, il tattile bluverde Cockatoo o il grigio-beige Driftwood. Il tutto corroborato dagli
affascinanti stilismi riconducibili ai tradizionali Romancing the past
o Dark romantic, agli estremismi dell’Over the boundaries, al fascino del Red carpet o del minimale Simple is beautiful, all’orientale
The year of the dragon e all’immancabile A – AMORE o al dettaglio del …never without me…, per finire con l’artistico From Art to
Jewellery.
Una panoramica completa ed interessante per gli oltre 200 operatori internazionali presenti all’evento ICE-Federorafi a testimoniare
di quanto sia ancora forte nel mondo l’appeal dell’oreficeria italiana.
All’Hong Kong International Jewellery Show hanno partecipato oltre 130 aziende italiane produttrici di gioielli in oro, argento, platino,
corallo, pietre preziose e cammei nell’ambito della Collettiva italiana ICE, la più significativa rappresentanza nazionale, che quest’anno, per la prima volta dopo anni, non è stata supportata da
programmi pubblici di promozione e pertanto le aziende italiane
hanno partecipato in modo autonomo. L’ICE, in qualità di rappresentante in Italia per conto dell’ente fiera asiatico (HKTDC), ha
curato gli aspetti tecnico-organizzativi ed amministrativi del padiglione italiano su una superficie complessiva di oltre 1.250 mq.
Licia Mattioli, Presidente Federorafi, ringrazia l’Istituto per la preziosa collaborazione e con l’occasione sollecita il Governo ed, in
particolare, i Ministri Passera e Terzi di Sant’Agata a porre termine, con gli annunciati decreti, alla lunghissima fase “transitoria” di
gestione dell’ente pubblico e attivare la nuova Agenzia. Una situazione di incertezza e di stallo che si protrae dal luglio 2011 e che
sta mortificando le importanti competenze presenti nell’Istituto e
disorientando le imprese sul fondamentale fronte dell’esportazione
che per il comparto orafo rappresenta il 70% del proprio fatturato.
il giornale dell’ Orafo - 45
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111 AR CENTOUNDICIAERRE SPA O575/410455 115 AR
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153 AR FA.T.OR. DI BORRI FRANCESCO SNC
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160 AR M.C.D.Z. DI DUCHI MARCELLO & C. SNC
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163 AR MAGGINI NATALINO & C. SNC
165 AR TRE A DI GIOMMONI & C. - 0575/998251
167 AR SOCIETÀ CENTRO ORAFA SRL
168 AR A.M.A. SNC DI ERMINI SERGIO& C.
169 AR M.G.M. SNC DI MACIS GUALTIERO& C.
172 AR NERI ROMUALDO SPA - 0575/984307
175 AR MEDUSA-ORO SNC - TEL. 0575/382727
176 AR DUE EMME DI MANTECHI MARIO
177 AR CECCARELLI GIANFRANCO & C. SNC
181 AR PADRINI PIER LUIGI E NARCISO SNC
182 AR SATURNO SNC - TEL. 0575/410111
183 AR REDI VITTORIO SRL
185 AR FORVAL DI FORNACINI GIOVANNI
188 AR ABAR SRL - TEL. 0575/362324
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195 AR EUROCATENE SRL - TEL. 0575/2234
196 AR DIFULCO GIOIELLI - TEL. 0575/21554
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209 AR S.A.L.C. SRL
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374 AR LMP di CARDETI P. & C. - TEL. 0575/49011
378 AR CORAL C.F. - TEL. 0575/382631
379 AR GOLDEN GARDEN - TEL. 0575/300315
380 AR MENCI EROS - TEL. 0575/658017
381 AR GOLD-LINE - TEL. 0575/355358
384 AR CENTRO DIAMANTATURA-TEL.0575/27957
385 AR DUE A SNC - TEL. 0575/363823
387 AR CI. EFFE. PI. SNC TEL. 0575/356068
388 AR DIAMANTURA ARETINA - TEL. 0575/362054
389 AR GRUPPO GRAZIELLA - TEL. 0575/32641
392 AR ARG-ORO - TEL. 0575/383288
395 AR CREAZIONI GAMMA - TEL. 0575/353512
398 AR LA.OR SRL - TEL. 0575/680121
399 AR F.C. SRL - 0575/350261
402 AR LIVING GOLD SRL - TEL. 05752396
404 AR IL GIOIELLO CREAZIONI - TEL. 0575/410281
406 AR C.S.M.P. SNC - TEL. 0575/354425
412 AR MIDA PREZIOSI SNC - TEL. 0575/959054
413 AR AERRE ORO SRL - TEL. 0575/320658
414 AR IGAR SRL - TEL. 0575/410202
415 AR M.F. DIAMANTATURA - TEL. 0575/361791
420 AR LA CORAL GOLD - TEL. 0575/320685
422 AR SAMPA SPA - TEL. 0575/89211
423 AR DELTA ORO DI A. TONIETTI & C. SAS
424 AR ZARRONI FRANCESCO - TEL. 0575/900045
426 AR BM-ORO SNC - TEL. 0575/381351
427 AR NALDI LAURA SNC - TEL. 0575/984796
428 AR C.M.P. SRL - TEL. 057547201
429 AR TE-CA ORO SNC - TEL. 0575/99601
433 AR R.V. SRL - 0575/24298
436 AR GROTTI LUIGI - TEL. 0575/26603
437 AR ITALIANA HORO SRL - Tel.0575/498303
438 AR SIL.DOR SRL - TEL. 0575/381320
440 AR ELLEGI SRL - 0575/295801
441 AR VULCANO ORO - 0575/26818
442 AR BETA SNC - TEL. 0575/41533
443 AR COMETA PREZIOSI - TEL. 0575/381512
444 AR FANTASY - TEL. 0575/48479
450 AR MEUCCI BARTOLO
451 AR MASTINI LORIANA - TEL. 0575/741122
453 AR INGOLD SRL - TEL. 0575/410004
456 AR MIDI SRL - 0575/959043
458 AR MONTECCHI SNC - TEL. 0575/30790
459 AR V.B. PREZIOSI SNC - TEL. 0575/498167
462 AR DIELLE SRL - 0575/21238
463 AR SARA PREZIOSI SRL - 0575/24251
467 AR L’ ORAFO ARETINO - TEL. 0575/360224
472 AR TREEMME SRL - TEL. 0575/998404
474 AR POLVANI GIUSEPPE DI POLVANI M.
475 AR F.LLI TORTOLI SNC - TEL. 0575/899690
477 AR ZADI SNC - TEL. 0575/998741
481 AR CELLI EXPORT - TEL. 055/9149868
484 AR NOCCIOLINI SRL - TEL. 0575/321129
485 AR GIOIELLIDEA DI MANENTI D. TEL. 0575/24633
486 AR OROGAMMA SNC - 0575/48200
487 AR ALBATROS - TEL. 0575420150
491 AR RIGHI CLAUDIO - 0575/489113
494 AR MECOP DI BELLONI F. & C.- TEL. 0575/741474
496 AR ORAFA ERMINI - 055/9789056
497 AR OROZETA SNC - TEL. 0575/97620
498 AR PANCI SONIA - TEL. 0575/99292
499 AR VENERE SNC - TEL. 0575/451200
500 AR T.C.A. - TEL. 0575/3911
501 AR EVA GIOIELLI - TEL.0575/320657
502 AR
MONETI MARGHERITA - TEL. 0575/99319
504 AR IRIDE PREZIOSI - TEL. 0575/810196
508 AR ARETINA ORO - TEL. 0575/320188
511 AR GOLD DUE SNC - TEL. 0575/898044
512 AR PRIMAVERA PREZIOSI - TEL. 0575/966266
514 AR NARDI & FALSINI - TEL. 0575/420404
516 AR VERRAZZANI E BOSCHI - 0575/894742
518 AR SANARELLI ALBERTO - TEL. 0575/900114
521 AR ERRE EFFE - TEL. 0575/321120
523 AR CI.M.PI. SRL - TEL. 0575/32793
524 AR OREFICERIA ARTIGIANA DI SPINOSI A. SNC
526 AR T.G. GIOIELLI - TEL. 0575/33217
532 AR BACC. ORO SNC - TEL. 0575/323207
535 AR L’ARTIGIANO - TEL. 0575/351278
537 AR CASTORO - TEL. 0575/17368
539 AR ART-LINEA SPA - TEL. 0575/321222
541 AR PA.OR. SNC - TEL. 0575/361521
542 AR INTERCATENE - TEL. 0575/99392
543 AR AZETA ORO SRL - TEL. 0575/99327
544 AR PN-IDEA - TEL. 0575/27520
545 AR HIBI SNC - TEL. 0575/27707
546 AR OR’ART - TEL. 0575/321183
547 AR BARAGLI ROBERTO - TEL. 0575/741829
550 AR CLIO - 0575/959143
552 AR OROMODA SNC - 0575/489701
553 AR ITALPREZIOSI SPA - 0575/38041
554
AR
RAMPINI ADRIANO - 0575/810190
557 AR EFFEGI - TEL. 0575/842235
558 AR GOLD MINE SRL - TEL. 0575/497645
560 AR NICOL PREZIOSI SNC PIANTINI NICOLE
562 AR GERMA-ORO SNC - TEL. 0575/362386
563 AR ANCORA SRL - TEL. 057579316
564 AR I.E.G. SPA
566 AR CRYSOS SRL - TEL. 0575/498660
567 AR GNASSI ALFREDO SRL - TEL.0575/380560
568 AR OROPROSPET - 0575/959016
570 AR DIANA SRL - TEL. 0575/902320
573 AR TIBERINA PREZIOSI - TEL. 0575/70210
575 AR PANICHI NIRVANA TEL. 0575/733120
576 AR GLOBO PREZIOSI - TEL. 0575/651359
577 AR FR.LLI PAGGINI SNC - TEL. 0575/362328
578 AR FUTURA GOLD- TEL. 0575/354231
583 AR GRA-BAT SNC . TEL. 0575/901960
585 AR CA.GI. SRL - TEL. 0575/89811
586 AR FAMILY GOLD SRL - TEL. 0575/898826
587 AR BASSANI SRL - TEL. 0575/959046
589 AR A.S. DUE SNC
590 AR QUINTI SNC - TEL. 0575/900141
591 AR HORO LINEA SNC - TEL. 0575/984318
594 AR MIOR SNC - TEL. 0575/355268
596 AR ARETINA ARTE SNC - TEL. 0575/320760
598 AR FIORORO SRL - TEL. 0575/810160
599 AR F.LLI ROGGI SNC - 0575/364778
602 AR LOAM SNC - TEL. 0575/849113
604 AR THEMA ORO SNC - TEL. 0575/49294
605 AR CAMPINI VAGNETTI - TEL. 0575/320715
606 AR SIMAR SNC - TEL. 0575/99101
607 AR SE. BRA. - TEL. 0575/99267
610 AR EMMEGI PREZIOSI - TEL. 0575/966440
613 AR SPRING- 0575/38255
614 AR G.D.A. SNC - TEL. 0575/353922
615 AR AELLE ORO - TEL. 0575/320896
616 AR GAPI SRL - TEL. 0575/907222
617 AR EFFETRE PREZIOSI - TEL. 0575/300270
619 AR PLAYOR -TEL.0575/362333
620 AR GIMET SRL - TEL. 0575/91441
621 AR ALUNNO E MARCANTONI-TEL.0575/20608
623 AR R.B.M. - TEL. 0575/653409
624 AR ELIA PARRI E C. SNC - TEL. 0575/842424
627 AR SIL.DI. PREZIOSI - TEL. 0575/901522
628 AR SCABER - 0575/451351
629 AR SABATINI - 0575/495560
634 AR AURORA PREZIOSI - TEL. 0575/49852
637 AR SANSOVINO CATENE TEL. 0575/810221
638 AR DIMENSIONE ORO TEL. 055/943943
642 AR VB DI BENNATI SANDRA-T. 0575/657090
643 AR SILVER STAR SNC - 0575/320735
645 AR G.OR.A. - TEL. 0575/26006
646 AR CIBIORO - TEL. 0575/489767
647 AR SESAMO PREZIOSI - 0575/364004
649 AR AREZZO METALLI - TEL. 0575/351426
651 AR LAVORAZIONE METALLI PREZIOSI SNC
652 AR ROSSI CLAUDIO - TEL. 0575/382774
655 AR SCARTONI IVANA - TEL. 0575/36405
656 AR ORO ARMONIA TEL. 0575/360476
657 AR VITTORIOSI - TEL. 0575/410155
659 AR GREEN S.R.L. - 0575/97449
660 AR ONDA ORO - TEL. 0575/4984
662 AR GABRO - TEL. 0575/842250
665 AR B.M.P. SNC - 0575/898194
667 AR ORO DUE - TEL. 0575/900814
668 AR SAGITTARIO - TEL. 0575/320780
669 AR F.A.L.O. SRL - 0575/364793
670 AR AREZZO CHAINS - 0575/959090
673 AR GI-RÒ ART - TEL. 0575/99420
674 AR G.V.L. PREZIOSI - TEL. 0575/365728
675 AR LIBERTY PREZIOSI - 0575/382584
677 AR F.C.M. SRL - 0575/47529
679 AR TRIS PREZIOSI - 0575/965029
682 AR BARBANERA SAS- TEL. 0575/365523
683 AR L’ ARTIGIANO SNC - 0575/26421
684 AR GOLD ETRURIA -TEL. 0575/27952
685 AR BOL D’OR - TEL. 0575/383087
687 AR 2 B.B. SRL - TEL. 0575/984347
689 AR BONCOMPAGNI CLAUDIO
691 AR TRE ORO - TEL. 0575/320661
PAGINE D’ORO
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