View - Cicladi Case Vacanze

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La terra scura, i tanti chilometri di roccia vulcanica, le imponenti scogliere, le valli coltivate a
vigneti, pistacchio e pomodori, caratterizzano quest'isola, celebre in tutto il mondo e visitata
ogni anno da oltre mezzo milione di viaggiatori.
L'isola di Santorini ha solo 7000 abitanti ed è la più meridionale delle isole Cicladi. Un tempo
era un'unica formazione che comprendeva quelle che oggi sono le isole vicine ma una
spaventosa eruzione vulcanica la divise, andando a costituire le cinque isole di Nea Kameni,
Palea Kameni, Aspronisi, Therasia e Thera. L'eruzione del vulcano Santorini risale al 1600 a.C.
e seppellì l'intera isola sotto la lava, facendo spargere ceneri su gran parte del Mediterraneo
orientale e sulla Turchia. Il cratere che si aprì in conseguenza dell'eruzione aveva dimensioni
pari a circa 80 kmq e le isole minori sono riunite proprio intorno alla ‘caldera', il cratere
vulcanico immerso nel mare. Le attività umane ripresero solo 400 anni dopo l'eruzione. La
presenza di sorgenti di acqua calda testimonia che il vulcano è a tutt'oggi ancora attivo.
Nella storia di Santorini è presente anche un mito, quello di Atlantide, poiché secondo diversi
studiosi l'eruzione del vulcano, distruggendo l'isola, avrebbe originato proprio la mitica città
sommersa. La caldera del vulcano merita certo un'escursione, così come una bellissima
escursione è quella in battello nella laguna per ammirare lo scenario originato dal cataclisma
che sconvolse l'isola.
Da non perdere una passeggiata a Firà, il capoluogo dell'isola, sostando nella piazza
principale, visitando i negozi e bighellonando per le strade. Le case bianche a strapiombo
sull'orlo del cratere, le piccole piazze, le stradine tortuose, il colore turchese delle cupole delle
chiese, rendono Firà estremamente pittoresca. D'obbligo un drink sulla terrazza di un bar con
vista sulla laguna. Per raggiungere Firà si sale una ripida scalinata di quasi 600 gradini. In
alternativa si può ottenere un passaggio dagli asinelli o salire grazie alla funivia.
Consigliato visitare Akrotiri, la "Pompei dell'Egeo", una città molto importante ricoperta dai
residui dell'eruzione vulcanica e riportata alla luce dagli scavi archeologici in ottimo stato di
conservazione. Gli scavi hanno permesso di recuperare molti reperti ma non sono stati
rinvenuti resti umani, il che lascia supporre che la città fosse stata evacuata in tempo. E'
possibile visitare il sito archeologico solo al mattino, fino alle ore 15. La visita è piuttosto breve
perché solo una parte nella zona archeologica è aperta al pubblico e i reperti più interessanti si
trovano nel museo archeologico di Atene.
Nei dintorni, a nord si Akrotiri, si trova il suggestivo villaggio di Ia, dove potrete trascorrere
un paio di ore indimenticabili. Ia è un incantevole borgo bianco arroccato sul cratere. Scoprite
altri luoghi da vedere a Santorini.
Un cenno deve essere ovviamente fatto alla gastronomia di Santorini e ai vini. Quanto a questi
ultimi, se ne producono una gran varietà. Il più famoso e il Nikteri, un vino bianco forte che
resta per 6 mesi nelle botti. Inoltre il vinsanto, un vino dolce fatto con uva essiccata al sole per
10-15 giorni e poi invecchiato per 5 anni nelle botti. Immergetevi infine nella famosa vita
notturna di Santorini con i tanti locali in cui si può tirare l'alba: a Fira trovate locali di tutti i
tipi; più elegante Ia; belli i locali sulle spiagge, specialmente quelli sulle spiagge di Kamari e
Perissa.
Una precisazione: non aspettatevi a Santorini spiagge immacolate perché le spiagge sono
soprattutto laviche e quindi di colore scuro ma offrono uno stupendo contrasto con l'azzurro
del mare.
STORIA DI SANTORINI
Gli innumerevoli studi e scavi archeologici delle isole di Santorini, testimoniano insediamenti
umani sin dalla metà del terzo millennio a.C. L'isola venne infatti abitata a partire dal 3200
a.C. dalla cultura minoica. Le evidenze storiche dell'insediamento in Santorini di questa geniale
civiltà ci viene testimoniata dagli scavi archeologici di Akrotiri. Dagli scavi, iniziati verso gli
anni '60, emerse un intero villaggio le cui case avevano delle decorazioni murali simili a quelle
trovate nel Palazzo di Cnosso, a Creta, patria di origine della civiltà Minoica.
Santorini, che nell'antichità veniva chiamata Strongyle, quindi Kallistē, continuò ad essere
abitata sino all'infernale eruzione del suo vulcano, intorno al 1600 a.C. che seppellì l'intera
isola sotto la lava. L'eruzione del Santorini fece fuoriuscire quasi 7000 metri cubi di magma e
sparse ceneri su gran parte del Mediterraneo orientale e sulla Turchia. Il cratere che si aprì
aveva dimensioni pari a circa 80 kmq. L'eruzione seppellì la città minoica di Akrotiri, la
"Pompei dell'Egeo", nella zona meridionale di Thera, sotto oltre due metri di cenere. I danni
provocati dall'eruzione causarono forse la fine della civiltà minoica che aveva il proprio centro
sull'isola di Creta e cambiarono le sorti storiche di quella parte del mediterraneo e del mondo
intero, a detta di molti.
Da allora Santorini risulta composta da 5 isole principali: Nea Kameni, Palea Kameni, Aspronisi,
Therasia, Thera, riunite intorno alla cosidetta ‘caldera' un grande cratere vulcanico. Le attività
umane dopo l'eruzione ripresero solo verso il XIII secolo a.C.
Effettivamente la Grecia e fondali del mare Egeo appartengono alla zolla euroasiatica e si
spostano ancora oggi in direzione sud di circa 2 m ogni 100 anni, finendo per urtare contro la
zolla africana che si muove in senso opposto. Gli effetti di tali collisioni sono i frequenti
terremoti e le eruzioni vulcaniche. Gli antichi greci attribuivano i fenomeni tellurici all'ira del dio
Poseidone, che li produceva come punizione e condanna per gli uomini e per i loro misfatti.
Pensate che a sud di Santorini, fino a circa 2000 m di profondità, si trovano numerosi vulcani
sottomarini non ancora spenti.
Ritornando alle vicende storiche l'isola fu occupata dai fenici nel IX secolo a.C. e
successivamente divenne un importante luogo di ristoro lungo le rotte di viaggio tra il
mediterraneo orientale e occidentale.
Durante il periodo ellenico, Thera (altro nome dato all'isola) non occupò una posizione di
rilievo, a parte la posizione strategica nelle campagne di guerra dei successori di Alessandro
Magno.
Nel periodo romano Thera non assunse nessun tipo di posizione, né strategica, né militare.
All'inizio del IV secolo d.C. Santorini venne raggiunta dal Cristianesimo e i cristiani
l'edificazione di numerose chiese. Al periodo bizantino risale la bella Chiesa di Panagia
Episkopi in Gonia.
Alla caduta di Costantinopoli, e successivamente con la quarta crociata, il nome di Thera venne
cambiato con quello di Santorini.
Nel periodo successivo, nell'isola si sviluppò la coltivazione del cotone e in particolare la
produzione vinicola.
Nonostante il benessere economico, Santorini dovette far fronte ai problemi rappresentati dalle
devastazioni da parte dei pirati.
Con la dominazione turca, l'isola sviluppò il commercio con le civiltà vicine reso possibile
anche dal superamento del problema della pirateria. Alla fine della dominazione turca, che
terminò anche grazie all'attiva partecipazione di Santorini alla guerra d'indipendenza, l'isola
divenne parte dello Stato Indipendente della Grecia nel 1830.
Nel XX secolo Santorini, dopo un primo sviluppo economico nella produzione navale, vinicola
e agricola in genere, subì un forte decremento demografico dovuto al terremoto del 1956, ma
ancor prima allo spostamento di diversi cantieri navali nella terraferma greca. Il turismo, sin
dagli anni '60 rappresenta la fonte economica principale di sostentamento dell'isola.
COSA VEDERE A SANTORINI
Da Kamari si raggiunge l'antica Thira, e la scogliera lungo la strada che si deve percorrere è
tanto bella da mozzare il fiato. Arrivati agli scavi, si ammirano i resti di una antica basilica
cristiana, le fondamenta di templi e case, di un anfiteatro e la bellezza senza tempo di antichi
affreschi.
Più avanti troviamo il Santuario di Artemidoros, costruito nella roccia intorno al 400 a.C. Belli
gli intarsi e le iscrizioni con i simboli degli dei, l'aquila di Zeus e il leone di Apollo. Verso il
centro della città troviamo la piazza del mercato, l'Agora, mentre verso il nord troviamo i resti
di un Tempio Dorico.
Akrotiri, nella parte meridionale dell'isola, ospita un villaggio antichissimo, conservatosi sotto
una spessa coltre di cenere e riportato alla luce sul finire degli anni '60. Suggestiva la vista
sulla caldera del vulcano. L'antica cittadina presenta case a tre piani con camere piene di
reperti antichi, inclusi dei grandi vasi intatti, un avanzato sistema idraulico che portava acqua
corrente alle case, compresa acqua calda dalle vicine sorgenti vulcaniche e un impressionante
numero di affreschi (la maggior parte dei quali si trovano oggi nel Museo Archeologico di
Atene) che descrivono la vita del tempo.
L'area archeologica di Mesa Vouno un tempo ospitava i coloni della Lacedemonia (originari
della regione di Sparta). I documenti storici ci informano che la cittadina di Mesa Vouno fu
l'unico centro urbano dell'isola dal IX secolo fino all'avvento del cristianesimo.
Altro luogo da visitare il capoluogo di Santorini, Fira, uno dei luoghi più belli dell'isola, con
vista sulla bellissima caldera e la collocazione su una scogliera a circa 300 metri dal mare.
Spiccano le case bianche e le cupole azzurre delle case. Bar, negozi, caffé, ristoranti,
alberghetti e caratteristiche stradine completano il quadro. Le chiese più belle sono la
Cattedrale Ortodossa del 1827 (ricostruita dopo il terremoto del 1956), nel centro della città
con vista sul vulcano e sul mare. Stupendi gli affreschi dipinti da un artista locale, Christoforos
Assimis. Qui si trova anche il Convento dominacano di Rozaria, che ben rappresenta la
tipica architettura locale.
I musei di Fira sono interessanti, tra questi citiamo il Museo preistorico di Thera, il Museo
archeologico di Santorini che ospita collezioni di sculture, vasi e altri reperti dal periodo
arcaico a quello romano e Villa Megaron Gyzi,
che custodisce mappe, vecchie e nuove fotografie e dipinti vari.
Nelle vicinanze di Fira, troviamo Imerovigli, da dove si raggiunge la scogliera di Skaros da
cui si gode una bellissima vista. Qui si ammirano anche i resti di una cittadella-fortezza
veneziana, mentre sulla rocca della scogliera, troviamo una piccola chiesa costruita a ricordo
del terremoto del 1956.
Il viaggio continua verso Oia, località alla moda. Anche qui ritroviamo lo splendido panorama
sulla caldera, con le acque blu punteggiate quà e là da navi da crociera. Le case sono quelle
tipiche delle isole greche, bianche, mentre altre presentano colori più forti. La cittadella è nota
per possedere un carattere più tradizionale rispetto al capoluogo Fira. Qui si possono visitare il
Museo Navale di Oia e si può sostare nelle splendide spiagge di Amoudi e Armeni,
raggiungibili attraverso un'avventurosa scalinata.
Da non perdere verso l'interno montagnoso, il villaggio di Pyrgos, situato nella parte
settentrionale del Monte del Profeta Elia (alto circa 500 metri), sicuramente il più pittoresco
e uno dei più antichi villaggi dell'isola. Qui si ammirano una Fortezza Veneziana e bei vigneti e
un monastero del XVIII secolo che custodisce antichi manoscritti e materiale etnografico.
Tra le altre chiese dell'isola ricordiamo anche la Chiesa di Panagia Episkopi costruita
durante l'impero di Bisanzio, nelle vicinanze di Mesa Gonia.
Tra Firostefani e Imerovigli troviamo un altro interessante luogo di culto, il Monastero di
Agios Nikolaos, del 1651 che ospita belle icone bizantine di San Nicola.
Le spiagge di Santorini sono soprattutto nella parte a est e sud-est dell'isola e in genere
presentano delle caratteristiche differenti l'una dall'altra. Alcune posseggono sabbia scura,
altre sabbia rossa, e altre ancora sabbia chiara.
Partendo dal nord di Oia troviamo la spiaggia di Baxedes, la spiaggia di Koloumbos e la
spiaggia di Pori. Scendendo giù verso sud, troviamo le spiagge di Monolithos, Avis e
Kamari (che presenta circa 300 hotel), quindi le spiagge di Perissa e Perivolos con sabbia
nera, che sono poi le spiagge maggiormente frequentate e conosciute di Santorini.
Nella punta più meridionale dell'isola, troviamo invece le spiagge di Vlychada, tra cui la
spiaggia rossa Kokkino Paralia, preferita dai nudisti e un po' fuori dal circuito turistico. Per
gli amanti delle spiaggie bianche, raggiungibile solo via mare, consigliamo la bella e solitaria
spiaggia di Mesa Pigadia.
Infine non dimenticate di fare un tour in battello nella caldera di Santorini, il cratere del
vulcano di Santorini, naturalmente immerso nel mare profondo. Qui sorgono due piccoli isolotti
sommersi, Palea e Nea Kamen, la terra vulcanica più giovane del mediterraneo.
GASTRONOMIA A SANTORINI
La gastronomia di Santorini è legata in modo particolare ai prodotto locali della sua fertile
terra. Le valli vulcaniche, il vento del mare e il sole caldo contribuiscono a una cucina dai
sapori forti e autentici.
I piatti tipici locali sono a base di prodotti freschi del mare e della terra: pesce ovviamente,
pomodori (particolarmente saporiti), melanzane bianche, zucchine, piselli e fave, capperi,
pistacchi.
Nelle varie taverne e ristoranti di Santorini possono assoporare delle ottime insalate, ma anche
ottime omelettes, la specialità conosciuta con il nome di Apoxti (un particolare prosciutto), il
formaggio Chloro, e ancora salsicce, il coniglio selvatico con formaggio, pane allo zafferano
oppure le Tomatokeftes, deliziose polpette fritte di pomodoro al profumo di menta.
Ma Santorini non è conosciuta solo per la varietà della sua cucina ma anche per i suoi vini.
Sicuramente nel 1700 a.C. l'isola già commerciava i propri vini nel mediterraneo, come
dimostrano gli affreschi ritrovati nelle case presso il sito di Akroiri.
La terra vulcanica e la poca pioggia creano dei vini secchi bianchi molto conosciuti, come il
tradizionale Nykteri o vini dolci come il Vinsanto. In particolare citiamo nomi quali Boutari,
Canava Roussos, Hatzidakis, Sigalas, Gavala, Santo, Koutsogiannopoulos.
Il vitigno bianco principale si chiama assyrtiko ed è coltivato con un'antica tecnica che prevede
la potatura dei tralci "a canestro". In pratica i tralci sono arrotolati su loro stessi a terra (vedi
foto) per proteggere i grappoli d'uva dal calore del sole e dai venti sabbiosi. Le piante sono
molto distanziate le une dalle altre sono e producono pochissima uva, il che spiega la densità e
la ricchezza aromatica dei vini. A volte si percepisce in questi vini un lieve gusto salato dovuto
alla salsedine che si deposita in piccolissime quantità sulla buccia dell'uva ma riesce
ugualmente a penetrare all'interno del chicco.
FESTIVAL e MANIFESTAZIONI
Durante l'anno e in particolare nei mesi estivi, Santorini ospita diversi festival culturali,
musicali e religiosi.
Le principali manifestazioni sono:
I Faisteia festival (Agosto)
Diversi eventi culturali, concerti, danze tradizionali, rappresentazioni, fuochi artificiali.
Festival internazionale della musica (Settembre)
Importante evento musicale con artisti internazionali. Dove: Nomikos Centro Congressi
Episkopi Festival (15 Agosto)
Celebrazioni e sagra delle fave. Dove: Mesa Gonia
Festival religiosi
I santi patroni di ogni luogo dell'isola vengono celebrati durante tutto l'anno con processioni
ma anche sagre dove si mangiano i prodotti tradizionali.
Tra i festivals religiosi ricordiamo
Profitis Ilias (Luglio). Dove: Fira
Metamorfosi Sotiros (Agosto). Dove: Akrotiri
Vergine Maria (Agosto). Dove: Akrotiri
Agion Epta Paidion (Agosto). Dove: Oia
Agios Ioannis (Agosto). Dove: Perissa
Panagia Myrtidiotissa (Settembre). Dove: Kamari
Numeri utili
Servizio autobus
+30 22860 25404
+30 22860 23812
Taxi
+30 22860 22555
+30 22860 23951
Polizia
+30 22860 22649
Porto
+30 22860 22239
Ufficio postale
+30 22860 22238
Funivie
+30 22860 22977
Sito archeologico di Akrotiri
+30 22860 81366
Ospedale
+30 22860 22237
Municipio Thira
+30 22860 22231
Municipio Oia
+30 22860 71228