Scarica il giornalino di Aprile 2013
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Quirinality: Napolitano vince due volte "Storico record di re Giorgio: ora può mandare a casa tutti" così titolava ieri "il giornale"; perché se l’inquilino del Colle non cambia, altre cose non saranno più come prima. Per esempio ex nunc siamo entrati di fatto in una Repubblica presidenziale. Da ieri il Quirinale, infatti, non ha più solo il ruolo di garante e custode della cuore democratico dell'Italia, ma è il centro della vita politica: Napolitano darà carte non rifiutabili, il che non è necessariamente da considerarsi come un male anzi, in una situazione come quella attuale un po' di stabilità giova sia al paese che può riconoscerei in un'istituzione sana sia alla credibilità internazionale. Mai avrei immaginato di elogiare con sincero entusiasmo Napolitano e, invece, eccomi qua a farlo. Penso che il Presidente stia cercando di far ritrovare il senso di unità nazionale e di stato, infatti, citando le sue parole “Invito tutti, e quando dico tutti mi riferisco anche in particolare ai mezzi di informazione, a favorire il massimo di distensione, piuttosto che il rinfocolare di vecchie tensioni. Questo potrebbe fare dffffffffgfffffffffffffffffffffffff davvero bene al Paese e vi ringrazio fin d’ora". Inoltre, una cosa da apprezzare è che non ha risparmiato nessuno nella propria spietata analisi circa le manchevolezze della politica; non si è dimenticato nessuno neanche della sinistra a cui ha dedicato cinquant'anni della sua vita, questo a dimostrazione che vuole essere super partes, per il paese. Vuole aiutare a rinnovare e migliorare "ab imis fundamentis" le volgarità della politica. Napolitano è la dimostrazione che non necessariamente un politico vecchio è un cattivo politico, ladro e non legato alla realtà ma da crociana definizione "il buon politico è il politico onesto"; spero che i partiti colgano questa occasione per seguire l'esempio di responsabilità verso le istituzioni che il Presidente ha avuto, già con ciò potremmo dare un buon segnale.. Alex Alberio (Direttore) Bullismo e arti marziali, se ne parla al Collegio Castelli di Saronno Lunedì 15 aprile io ed il Maestro Davide Carpanese dell'Accademia Marziale Saronno siamo stati ospiti del Collegio Arcivescovile Castelli cittadino, in occasione dell'assemblea studentesca, per presentare un progetto che ci sta particolarmente a cuore: la prevenzione del bullismo attraverso la pratica delle arti marziali. Per leggere i più recenti dati scientifici in materia di bullismo vi rimando qui; ciò che abbiamo cercato di fare io ed il Maestro Davide è stato fornire qualche rapida informazione in merito, tramite la proiezione di alcune slide, per passare poi al... lato pratico, invitando i ragazzi e le ragazze interessati a salire sul palco per provare con noi alcune immediate tecniche di autodifesa, estrapolate dalle arti marziali che pratichiamo in palestra. Per quanto riguarda la presentazione con slide, ho tenuto molto a sfatare un luogo comune ancora diffuso: quello che vorrebbe i praticanti di arti marziali super palestrati, "fissati" con la forma fisica. In realtà non bisogna dimenticare che le arti marziali sono nate proprio per difendersi e non a caso si sono sviluppate soprattutto a partire da Cina e Gippone, aree i cui abitanti non sono certo conosciuti per essere dei giganti! Il bullismo, poi, non è solo la sopraffazione tra le mura scolastiche: bullo è anche chi ti estorce soldi al parco pubblico, o ti minaccia per rubarti lo smartphone, o ti "punzecchia" per scatenare una rissa al pub... Un punto sul quale ha messo l'accento il Maestro Davide è stata poi la necessità di parlare: se ci si ritrova ad essere vittime di bullismo è importante non tenersi tutto dentro, ma confidarsi con gli insegnanti, parlare con i genitori e, eventualmente, denunciare chi ci offende, minaccia o picchia alle autorità competenti. Per il benessere di tutti. A breve pubblicheremo il filmato della giornata, sul canale YouTube dell'Accademia Marziale Saronno, quindi... teneteci d'occhio! Dal momento che gli studi più recenti hanno evidenziato come, crescendo, non siano soltanto le vittime di bullismo a sviluppare problemi psicologici come attacchi di panico, ansia e depressione, ma anche i bulli stessi si trasformano spesso in soggetti adulti sociopatici e depressi: la prevenzione, dunque, deve essere "a doppio senso di circolazione" ed interessare tanto le vittime quanto i carnefici. Come? Ho cercato di riassumerlo in queste due slide. La parte più coinvolgente e "fuori dagli schemi" è stata quella che ha visto protagonisti gli studenti del Collegio Arcivescovile Castelli e il Maestro Carpanese: invitati a fare domande e a salire sul palco per una "prova pratica" di tecniche base di autodifesa, i giovani non si sono certo tirati indietro. La più coraggiosa è stata una ragazza, che ha rotto il ghiaccio facendosi avanti e salendo sul palco, ben presto imitata da una compagna, da un ragazzo che già pratica Karate e da un altro allievo che pratica MMA proprio all'Accademia Marziale Saronno: loro, insieme al rappresentante degli studenti Alberto Seveso, sono state le persone che hanno sperimentato l'efficacia di alcune semplici tecniche estrapolate dalle discipline marziali. Personalmente mi è molto piaciuta questa mattinata, perchè l'impressione che ho avuto è stata proprio di collaborazione: noi insieme ai giovani, per parlare di un problema diffuso che insieme si può contrastare. Accademia Marziale Saronno Immigrazione nel 2013 Passeggiando in città e osservando ciò che accade intorno a noi notiamo la presenza di alcune persone straniere: donne,madri,figli e padri ,guardiamoli negli occhi senza pregiudizi e porgiamoli un sorriso,se sono accanto a noi,se condividono il nostro territorio è perché le condizioni politiche ed economiche del loro Paese d’origine non sono favorevoli per condurre una vita dignitosa ,essi ci chiedono quotidianamente un’ assistenza sociosanitaria, un po’ di sostegno degli amici e un lavoro. f Il fenomeno dell’immigrazione oggi è uno dei problemi emergenti da affrontare a livello culturale, politico ed economico,il primo intervento da attuare è ricevere una corretta informazione su questo argomento, priva di qualsiasi particolarismo politico; e noi giovani di Varese e provincia cosa possiamo fare? Innanzitutto ritroviamoci tutti insieme, il 18 Maggio alle ore 18.00 all’Informa Giovani di Varese a discutere e dialogare intorno a questo tema,saranno presenti due relatori: Francesca,un’operatrice-assistente di madri immigrate e dei loro bimbi, laureanda in psicologia dello sviluppo e Therry Dieng, entrambi ci racconteranno la loro esperienza lavorativa e di vita,da anni si dedicano con passione al loro lavoro e si impegnano per la realizzazione di un progetto pedagogico e sociale :l’integrazione culturale delle persone immigrate. Inoltre riceveremo un’importante testimonianza circa la vita degli adolescenti immigrati e l’integrazione culturale delle seconde generazioni. Nella parte finale ci lasceremo travolgere da un sottofondo musicale offerto dal gruppo “VOLEMIA”. Gruppo Varese Giovani Dalla California con amore Tutto è iniziato alla fine dell'estate, precisamente il 21 agosto dell'anno passato. Non sapevo precisamente a cosa stessi andando incontro, ma presi -comunque- la mia valigia e decisi di partire per un anno all'estero. Tra tutti i paesi al mondo io scelsi la California, precisamente Alameda, una città a poche miglia da San Francisco, una vera e propria “smart city”, ovvero un ambiente urbano in grado di agire attivamente per migliorare la qualità della vita dei propri cittadini attraverso l'impiego di mezzi tecnologicamente avanzatissimi. Appena atterrata ho presto incontrato la mia famiglia ospitante, un po' con il cuore in gola, emozionata...erano in 5: papa, mamma, due sorelline dalla personalità decisamente vulcanica, e una ragazza brasiliana della mia età con cui avrei condiviso la mia stanza. Muovere i primi passi in una realtà completamente nuova, non è cosa da poco. Dopo pochi giorni inizi a sentire la mancanza delle persone a te più vicine, dai tuoi genitori, ai tuoi amici senza trascurare ovviamente il fidanzato. Proprio su questo permettetemi un inciso: se avete qualche relazione in Italia, non intraprendete questa avventura, andrà a finire quasi sempre male. Le persone che ho incontrato all'inizio mi sembravano restie a qualsiasi contatto con lo straniero, quasi fosse una forma di “irredentismo”. Con il passare del tempo, ho realizzato che dovevo essere io a mettermi in gioco e introdurmi nel loro giro; in questo modo sono riuscita a creare un profondo di legame di amicizia, in particolare con la mia compagna di stanza. Veniamo alla scuola americana. Partecipare alle lezioni mi piaceva molto perché l'approccio con i prof è completamente diverso. La scuola incomincia alle 8 del mattino e finisce nel primo pomeriggio verso le 15, ovviamente la pausa pranzo è inclusa. Ogni lezione dura poco più di un'ora, poi si hanno cinque minuti per prendere i libri nell'armadietto, chiacchierare con gli amici, e andare a quella seguente. Una peculiarità della scuola americana? Lo “spirit week”. Spirit week e' un evento speciale che dura una settimana, nella quale ogni giorno c'è' un tema diverso con la quale mascherarsi E' una settimana per tutte le classi di dimostrare lo spirito della scuola: si gioca, ci si diverte si organizzano attività e si compete. Un po' più restrittiva è la vita notturna e il divertimento. Se un minorenne vuole andare all'estero per sperimentarsi, trova molte porte chiuse, sia in ambito lavorativo che di “intrattenimento”. Un esempio banale? Io, a 17 anni, non potevo nemmeno mettere piede all'interno di un locale o pub. Le feste private erano -invece- decisamente anomale, infatti terminavano sempre con l'arrivo delle forze dell'ordine. Vorrei spendere due parole anche su una festa molto sentita dagli americani che mi ha colpito profondamente: Halloween. Tutto ciò sembra una tradizione decisamente europea ma in realtà, al giorno d'oggi, è molto più diffusa e avvertita in America. Qua ho intagliato la mia prima zucca! Da piccola ne ho disegnate molte ma non avevo mai messo le mani su una vera zucca. Dopo averle intagliate abbiamo sistemato le nostre opere di fronte alla porta di casa e illuminate con un cerino come accoglienza per gli ospiti. Sono tornata in Italia, dopo la mia esperienza all’estero, da circa 6 mesi. Ripensando a ciò che ho vissuto, ritornare nel proprio paese e reincontrarsi con la propria famiglia e i propri amici non è difficile all'inizio. Dopo un paio di settimane sembra quasi di non essere mai partiti. Solo dopo due o tre mesi, confrontandomi con la ripresa della scuola e delle vecchie abitudini, ho davvero capito cosa mi ha lasciato l’esperienza dell’anno a Alameda e in che modo ha influito sul mio carattere e sulla mia vita in generale. Questo però comporta non poche difficoltà una volta rientrati. Nonostante io abbia ripreso a frequentare la stessa scuola, le stesse persone, e abbia ripreso le stesse attività, niente è più come prima. Il legame con alcuni amici si è allentato, mentre con altri si è solidificato. Ho capito in questo modo chi aveva a cuore la mia felicità e chi un po' meno. Un'esperienza che consiglio a tutti e permettetemi ancora una volta di dire grazie alla mia “host family” grazie alla quale ho condiviso momenti che non facilmente dimenticherò della mia vita. Chiara Rampoldi I bambini poeti per un giorno È stata una bellissima esperienza quella organizzata dall'associazione il Sorriso dei Bambini domenica 14/04/2013 al bar Jimmy'z di Via volta. Durante la quale una ventina di bambini, dopo aver preparato una merenda a base di pane e nutella, ma soprattutto sistemato i taccuini e temperato le penne, si sono lanciati alla scoperta di quello strano mondo, dove vivono le storie, ovvero la poesia. I bambini hanno capito che le parole sono importanti e che conviene scegliere quelle giuste. Hanno prestato attenzione ai luoghi comuni e a come evitarli, e si sono soffermati su come si scrive un finale, preferibilmente di effetto. "Abbiamo scelto di trascorrere un pomeriggio all'insegna della cultura ma anche del divertimento proprio perché la poesia è un atto di pace e serenità, che permette ai bambini di esprimersi ed espandere la loro creatività" commenta così Catia Boselli, presidente della neonata associazione. Un sodalizio appena nato ma con già tante iniziative da proporre alla cittadinanza per recuperare fondi per la pediatria di Saronno. Per chi volesse saperne di più è sufficiente collegarsi sulla pagina Facebook dell'associazione. Catia Boselli SAMSUNG Galaxy S4: potente, forse anche troppo. dello schermo. All’interno della scocca troviamo un impressionante processore da 1.9 Ghz (!!) , memoria RAM da 2GB ed un altrettanto performante fotocamera da ben 13,1 megapixel. Il tutto sembra interfacciarsi perfettamente con la nuova versione di Android (4.2.2 JellyBean), personalizzata poi dalla stessa Samsung: la schermata home, infatti, è stata rivista in diversi dettagli, ora più curata e fluida. Il telefono sarà disponibile intorno a fine mese, e sarà da quel momento che vedremo se e come riuscirà a reggere il confronto con i nuovi Big del momento, ossia HTC One e Sony Xperia Z. Lorenzo Perini Il Kung fu negli ospedali Mentre Apple attende l’estate inoltrata per presentare, a detta loro, qualcosa di totalmente innovativo e di mai visto prima, Samsung non lascia attendere i suoi clienti e ormai affezionati consumatori. Nell’ultima settimana l’azienda Sudcoreana ha rilasciato l’attesissimo Galaxy S4 che, in parte, ha soddisfatto gli appassionati di tutto il mondo. Sottolineo in parte, poiché alcune note negative non poco rilevanti (di cui ne parleremo di seguito) sono venute fuori appena dopo la presentazione dello stesso device. A primo impatto non si può non notare il gigantesco display da 5 pollici: ciò nonostante, le dimensioni del telefono sono rimaste quasi totalmente invariate. Il display è un AMOLED full HD da 441 ppi (uno dei display migliori attualmente sul mercato) che garantisce una resa dei colori molto buona, ma non sempre fedele. Caratteristica comune degli AMOLED è infatti un eccessivo contrasto che, però, non compromette assolutamente la qualità e la definizione Oltre a tutto ciò, Samsung ha voluto introdurre delle funzioni esclusive: ad esempio, mentre stiamo guardando un video, se distogliamo lo sguardo per un attimo il video si stopperà, per poi ripartire non appena avremo ricominciato a guardare lo schermo. Oppure potremo controllare diverse funzioni (ad esempio sfogliare l’album) semplicemente muovendo la mano nella direzione desiderata, senza la necessità di dover toccare il touchscreen. Ed è proprio per questa tipologia di features che la community Samsung non è rimasta totalmente soddisfatta del prodotto. Stando a quanto scritto nei più famosi forum, i consumatori desideravano un prodotto rinnovato nei materiali e nella scocca piuttosto che in funzioni relativamente inutili. Effettivamente l’aver mantenuto il policarbonato (plastica leggera) come materiale principale del nuovo Galaxy ha lasciato i fans piuttosto perplessi. Comunque, consiglio vivamente l’acquisto di questo device, poiché particolarmente innovativo e privo praticamentedi ogni limite a livello software. Il Kung Fu come coadiuvante delle terapie mediche nella lotta al tumore: è questo l'indirizzo preso da diverse strutture ospedaliere italiane, in cui sono iniziati dei corsi di arti marziali a titolo sperimentale. A Roma, ad esempio, ha preso il via l'attività dei volontari della "Kids Kicking Cancer Italia Onlus", che si propone l'obiettivo di aiutare i bambini ricoverati all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù a "dare un calcio al cancro" attraverso la pratica delle arti marziali. Quando ad essere colpito dalla malattia è un bambino, riuscire a garantirgli una vita il più possibile normale è parte integrante della cura: ecco perchè i dirigenti dell'ospedale romano hanno accolto con favore la proposta di collaborazione della Onlus italiana, assicurando ai piccoli pazienti la posibilità di fare movimento e sport anche tra le mura del centro oncologico. L'iniziativa ha avuto un successo tale che si è pensato di estenderla anche ad altri bambini e così i volontari della "Kids Kicking Cancer" hanno iniziato ad insegnare arti marziali anche ai piccoli affetti da fibrosi cistica e da altre patologie croniche. Sul sito web dell'organizzazione nonprofit statunitense si legge che questa aiuta i bambini con il cancro a gestire lo stress e il dolore legati alla malattia e alle terapie attraverso insegnamenti personalizzati impartiti da marzialisti cinture nere; attraverso esercizi di respirazione, rilassamento e meditazione, i bambini che partecipano ai nostri programmi imparano a gestire il dolore e ad affrontare con coraggio, determinazione e serenità la malattia. I movimenti lenti, l'attenzione alla respirazione, la concentrazione per eseguire gli esercizi nel modo corretto fanno sì che la mente dei praticanti sia allontanata dai pensieri quotidiani e le persone raggiungono in questo modo uno stato di perfetta armonia tra corpo e mente, conquistando momenti di serenità e calma, importantissimi per chiunque e ancor più indispensabili ai malati oncologici. Certa delle indubbie proprietà benefiche di questa disciplina orientale, l'Associazione Oncologica San Bassiano Onlus ha pensato di offrire la possibilità di praticare il Tai Chi ai malati di cancro ed è così stato contattato il Maestro Maurizio Mantesso, che ha subito accettato l'importante incarico, mettendosi gratuitamente a disposizione ed offrendo la propria pluriennale esperienza a favore dei malati. La pratica costante degli esercizi ha dimostrato di avere effetti molto positivi sia per il sistema nervoso che per quelli respiratorio e cardio circolatorio; la profonda compenetrazione mente/corpo che viene raggiunta dai praticanti, poi, si rivela molto utile per imparare a controllare e calmare i propri pensieri, affrontando con maggiore determinazione e consapevolezza la malattia. Viviana Bramani (nonsolobotte.blogspot.com) Settimana da cardiopalma: si parte con le Nervo si conclude con Alexandra Stan Settimana da urlo per le discoteche del comasco, sabato 20/04 sono state presenti le Nervo al K-klass di Tavernerio (Como) ottenendo un successo strepitoso, quasi 2000 persone all'interno del locale, l'evento è stato considerato il più importante ed il più atteso della la stagione 2012/2013 tanto che la discoteca ha dovuto aumentare il livello di sicurezza, istituendo quasi il doppio dei buttafuori situati in ogni parte del locale ed addetti al pronto soccorso pronti ad intervenire. Le due gemelle australiane hanno intrattenuto il pubblico con alcune delle loro canzoni più famose come ad esempio: Reason, Like home, You're gonna love again e The way we see the world (canzone utilizzata come official sound-track per il Tomorrowland del 2012, alle quali le Nervo hanno partecipato) ottenendo così il pieno successo della serata. Altro ospite internazionale presente sabato 27/04 al Made Club (Como) sarà Alexandra Stan, autrice di canzoni note al pubblico italiano come: Mr.Saxobeat, Get back, 1.000000, Lemonade e Clichè, si parla già di tavoli in console ed in pista esauriti per l'evento.. Ma quale locale avrà riscosso maggior successo? Carlotta Vinca Una rapina da film rapina sulla A9, all’altezza dell’uscita di Turate. “Come nei film” èstato questo il primo Ha fatto discutere tutta italia anche per la spettacolarità dell'azione. Un vero e proprio commando che ha svaligiato un furgone portavalori. Il bottino? 10 milioni di euro. Una mattina che in pochi sicuramente dimenticheranno. Ma andiamo con ordine. Sembrava di essere su un set cinematografico, la mattina dell'8 aprile scorso, invece era tutto vero: sull'autostrada A9 Como-Chiasso intorno alle 07.00 un commando di rapinatori ha assaltato uno dei due furgoni del Gruppo Battistolli di Vicenza. commento dell'opinione pubblica appena ha iniziato a circolare la voce, soprattutto grazie al tam tam dei social-network. Guardando con più attenzione setting, ritmo e la maniacale attenzione per i dettagli si può ipotizzare che la mente che sta dietro a questa rapina sia un ladro-regista. Avràpreso spunto dal film di Michael Mann The Heat? Semplice nella sua elaborazione, ma geniale, il piano escogitato dalla banda, composta da circa una decina di uomini: i due furgonicini sono stati bloccati grazie all'uso di due mezzi pesanti posti sulla carreggiata, a quel punto i banditi sono usciti allo scoperto a fucili spianati in aria e intimidendo le guardie giurate a scendere e “consegnare” il malloppo. Dopo aver incendiato uno dei due camion messi trasversalmente, i malviventi si sono dati alla fuga a bordo di 3 automobili. Un colpo sicuramente studiato nei minimi dettagli che ha previsto anche l'uso di chiodi disseminati sull'asfalto per rendere ancora più difficile l'inseguimento da parte delle forze dell'ordine. Secondo le prime ricostruzioni, anche il secondo furgone della Battistolli, che seguiva con compiti di scorta quello assaltato dai banditi con i Kalashnikov, trasportava un carico prezioso: valore 5 milioni di euro, per la maggior parte in contanti. Se si fossero aggiunti ai 10 milioni del bottino (9 in lingotti, il resto in denaro) sarebbe stato ancora più epocale il bilancio della spettacolare Nonostante i momenti concitati e di tanta paura con immagini definite dagli stessi testimoni agghiaccianti nessuno è rimasto ferito. Umberto Volontè Un viaggio attraverso le discoteche della nostra zona Sabato 27 aprile 2013 alle ore 21, nel teatro di Rovello Porro, i ragazzi dell’Operazione Mato Grosso metteranno in scena ‘’In mano tua’’ uno spettacolo dedicato ad Alice Viviani, una ragazza valtellinese scomparsa tragicamente due anni fa (ingresso con offerta). Lo spettacolo è denso di significati e si concentra sul ruolo dell’amicizia quando arriva il momento di scegliere la direzione da dare alla propria vita. La scelta di questa ragazza segue l’ideale del gruppo del Mato Grosso: mettere a disposizione dei più bisognosi il proprio tempo in maniera gratuita. Sono tanti i ragazzi che già lo fanno qui in Italia, lavorando alcuni pomeriggi alla settimana per raccogliere fondi da mandare in missione. È così che regalano un po’ del proprio tempo e delle proprie energie a chi ha bisogno. Qualsiasi giovane può entrare a fare parte dell'OMG, chiunque può fare qualcosa per aiutare concretamente chi sta peggio di lui: "Basta con le chiacchiere veniamo ai fatti", è la frase tipica. I gruppi di ragazzi (età media 1625 anni) si riuniscono e lavorano nel tempo libero per reperire i fondi necessari per il finanziamento delle attività di promozione umana che i volontari svolgono in America latina. Attraverso questo impegno, si inizia un cammino educativo che porta a scoprire ed acquisire alcuni valori importanti per la propria vita: il senso della fatica, il lavoro gratuito, la coerenza fra parole e fatti, la sensibilità, l'attenzione ai problemi dei più poveri, il tentativo di imparare a voler bene. Non possiamo continuare a vivere mettendo solo noi stessi al centro del mondo. Mentre la nostra vita diventa sempre più scialba, frettolosa e piena di cose superflue, i poveri sono sempre più poveri. I ragazzi del Mato Grosso che quest’anno partiranno per sei mesi in missione sono una cinquantina. Tutti verranno accolti da altri missionari che risiedono sul luogo e svolgeranno attività nelle : scuole, oratori, costruzione di case, distribuzione di viveri e assistenza ai più poveri. Vi aspettiamo numerosi, per maggiori informazioni Maddalena 3479549595 Maddalena Bassetti È possibile essere felici? Cos’è la felicita? Il dizionario la descrive come lo stato d’animo di chi è pienamente appagato e soddisfatto nei suoi desideri. Ma è veramente possibile raggiungere questa condizione? “La nostra vita è un’opera d’arte; per viverla come esige dobbiamo porci delle sfide difficili” scrive Zygmunt Barman in “L’arte della vita”. Tutti noi ci poniamo obbiettivi che vanno sempre oltre le nostre capacità del momento; sfidiamo noi stessi, i nostri limiti, facciamo sacrifici. A volte, però, questi obbiettivi sono così irreali che la vita diventa una lunga ed estenuante corsa per raggiungere qualcosa che, tuttavia, potremmo non incontrare mai. Di tanti che lottano, infatti, pochi riescono a raggiungere il fine che si erano prefissati. Spesso quindi si cade nell’insoddisfazione, nella depressione al pensiero che mai si potrà essere felici, che la felicità esiste solo per pochi e che quelli non saremo mai noi. Gli obbiettivi non raggiunti vengono visti spesso come fallimenti; ci ripetiamo che non siamo all’altezza, non siamo capaci ad affrontare le sfide, siamo deboli. Forse però essi sono accadimenti necessari a farci scorgere e intraprendere la nostra vera strada. La soddisfazione sta nella dedizione che una persona mette durante il cammino per il raggiungimento di quello scopo. È vero, sembra una frase monotona, ma la felicità risiede realmente nel lungo percorso, nella fatica e nei sacrifici. A volte le persone non vogliono neanche intraprendere un percorso; hanno paura, paura dell’incertezza, di non sapere cosa accadrà alle loro vite, di soffrire, precludendosi, in questo modo, anche la possibilità di essere felici. Questa è la vera insoddisfazione: cedere alla paura e non tentare. La felicità viene spesso calcolata in base al numero di cose materiali a nostra disposizione. Le condizioni di vita migliorano, la tecnologia si sviluppa giorno dopo giorno e anche l’uomo desidera sempre di più. In fondo, se possiamo avere tante cose a nostra disposizione, perché dobbiamo accontentarci? Crediamo che questi oggetti materiali creino la nostra felicità. Nulla di più sbagliato; essi colmano semplicemente delle nostre mancanze; guariscono apparentemente quel sentimento di delusione per i desideri non realizzati che pochi sanno trasformare nella soddisfazione per aver affrontato una sfida. La felicità non può tuttavia coesistere alla solitudine. Essa scaturisce anche dal rapporto con gli altri, nel dare gratuitamente senza chiedere nulla in cambio… e ciò ci rende felici. Sentiamo nascere dentro di noi un sentimento di gioia, di realizzazione e soddisfazione perché siamo riusciti a prenderci cura di quella persona, ad aiutarla, ad ascoltarla e a renderla felice. Le persone tirchie ed avare, quindi, non saranno mai felici in quanto si negano il piacere di dare agli altri gratuitamente. Infine la felicità non può prescindere dalla società in cui si vive. .Un paese in cui i cittadini non hanno diritti, non hanno libertà non potrà mai essere un paese in cui ogni persona potrà sfidare i propri limiti senza repressione statale, in cui potrà realizzare i propri desideri se essi vanno contro la “dottrina” di quello stato. La libertà di parola e di espressione è quindi una componente fondamentale della felicità. Si potrà quindi mai essere felici? Certo, tutti possono esserlo. La vita è permeata di felicità. Sta a noi cercare di coglierla, soprattutto nelle piccole cose, in una passeggiata sulla spiaggia, in un bacio e in una carezza. Quando saremo in grado di farlo l’orizzonte della felicità non sarà poi così lontano. Noemi Lovo Spaccarsi in palestra o muoversi a ritmo di musica afro-caraibica? Negli anni novanta a Miami fu creata dal ballerino e coreografo Alberto “Beto” Perez una lezione di fitness innovativa: la zumba. Lo scopo è quello di unire i movimenti della musica afro-caraibica con quelli più tradizionali dell’aerobica creando coreografie divertenti per far “dimagrire con il sorriso”. Dagli Stati Uniti questo nuovo modo di tenersi in forma è arrivato anche in Italia dove, negli ultimi due anni, ha riscontrato un enorme successo in un pubblico femminile dove l’età passa dai 12-13 anni ai 60-65. Non vi è un limite di età, non vi sono coreografie “giuste” o “sbagliate”. L’importante è farsi trascinare dalla musica, sentirsi avvolgere dal ritmo che col passare del tempo si sta evolvendo dalle note caraibiche a quelle hip-hop e commerciali. Che la danza sia la tua passione o meno, che tu abbia bisogno di dimagrire o semplicemente abbia voglia di trascorrere del tempo divertendoti con le amiche, la zumba è un’ottima opportunità! Se artisti di fama internazionale come Jennifer Lopez, Emma Watson o Victoria Beckham hanno dichiarato pubblicamente che funziona e che, soprattutto, è divertente, un velo di verità ci dovrà pur essere! Se vuoi saperne di più visita il sito www.zumba.com e unisciti alla festa dimenticando la fatica! Susanna Zapponi