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rassociazione ~ QUB.U 01 ARCHIPPE
nel'amio del progi <111110 aativiO rub-a&
"Progredi.l'uomo (e alenilorio) in evoluzione"
organizza
a
con I fXllnXirio del Corm.ne Ortuc:d-io
L'ORTO DELL'ARTE
rcsseglCI di ar1e conternporanea -I ecizione
Aa.a di Lea~ e Mara!lo GoiLcx:i
Ortucx:hio -Caslalo Plcc:olo!riri. dd 20. .all selllmbre 2012
AR115n IIWITATl
DornerKo 6olra
Cristiano Ca&fano
Barbara Elposm
Franco Morillo
Simona Reg9merji
LEA CONTESTABILE
Sono molto grata a Barbara Chiarilli e ai
ragazzi di Quelli di Archippe per avermi
coinvolto nelloro progetto di promozione e
valorizzazione del nostro territorio. Attraverso
manifestazioni che, seppur suggerite da un
profondo interesse verso fenomeni artistici di
ampio respiro, non trascurano uno sguardo
attento e appassionato verso Ia cultura pili
prossima, che affonda nelle nostre radici e
nelle nostre tradizioni.
II compito di organizzare una rassegna d'arte
nel Castello Piccolomini di Ortucchio, uno
spazio per me incantato e intriso di tanti
ricordi, mi ha reso doppiamente entusiasta ed
emotivamente coinvolta.
LOccasione era da non perdere. Potevo
comunicare con i miei compaesani attraverso
l'arte, il mezzo che mi epili familiare e
congegnale. Potevo inoltre radunare ad
Ortucchio artisti giovani e meno giovani
con i quali ho avuto rapporti di amicizia e
di condivisione nei tanti momenti creativi
all'interno e fuori dell'Accademia di Belle Arti
dove insegno ormai da tanti anni.
Mi erisultato naturale condividere questa
esperienza con un collega che stimo e a!
quale sono legata da pro fonda amicizia:
Marcello Gallucci. Esperto di teatro e grande
conoscitore d'arte, Marcello e Ia persona
giusta per aiutarmi nella presentazione critica
degli artisti, tutti legati in qualche modo
all'Accademia.
II castello euno spazio molto articolato, intriga
e stimola Ia fantasia per i numerosi scenari che
offre, rna risulta anche molto impegnativo; gli
artisti, abituati a realizzare spesso installazioni
site specific, sono perci<) venuti ad Ortucchio
per studiare illuogo e concepire opere che
potessero dialogare armonicamente con esso.
I cunicoli stretti e bui si sono rivelati adatti ad
accogliere le video-istallazioni di Pietro Pisano
e Fabio Perella, di Mardin Nazad, di Cristiana
Califano e Domenico Boffa. La grande parete
della darsena e diventata il cielo accogliente
per una luna piena vagante di Carlo Nannicola
che dialoga felicemente con i vetri acquosi e le
bianche barchette di carta di Pierluigi Fracassi.
I due artisti concettuali Franco Fiorillo e
Barbara Esposito hanno collocato i !oro lavori
in minuscole nicchie adatte a creare atmosfere
di intima riflessione.
Raul Rodriguez, sempre attento aile
problematiche sociali, con Ia sua Plaza
de Mayo ha scelto Ia sala all'ingresso
quadrangolare che bene si sposa con
l'istallazione circolare.
II Gruppo Accademia (Davide Bosco,
Alberto Di Muzio, Silvia Di Eugenio, Morena
DiGiuseppe, Camilla Palazzesi, Simona
Reggimenti) ha infine presentato una serie
di video all'interno delle piccole logge, dove
una volta le cortigiane erano solite sedersi per
leggere, ricamare o dialogare.
LOrto dell'arte ha appena iniziato ad offrire
i suoi frutti primaverili pili genuini; se si
continuer!! a coltivarlo con cura e dedizione,
puo diventare negli anni un terreno sempre
pili fertile e generoso di doni, in grado di
arricchire non solo Ia nostra comunita.
abbiamo voluto che il Castello di Ortucchio
si trasformasse nelluogo che apre ai
diversi metodi dei procedimenti artistici
contemporanei, custodendone il fondamento
e rendendone possibile Ia visibilita. II che
cambia il criterio di giudizio e selezione
delle opere, trasformando l'esposizione
non nella esibizione di una sce]ta pili o
meno arbitraria dei curatori, rna nella
individuazione di una possibilita di
integrazione, nellesercizio consapevole di una
risonanza tra fatti espressivi diversi, svelati
allo spettatore proprio nel momento in cui
quest' ultimo si accorge che l'interazione tra
sensibilita, memoria personale, occasione
indotta e provocazione sensoriale lo stanno
trasformando in agrimensore, come proprio il
protagonista de II Castello di Kafka non riesce
ad essere, perche ha perso Ia possibilita di
misurare ampiezza e confini dell'esperienza.
MARCELLO GALLUCCI
Ex arte ortus
In Orto dell'arte, titolo che con Lea
Contestabile abbiamo voluto per questa
manifestazione, risuonano insieme il senso
delluogo (il "piccolo orto'; che e Ia stessa
cittadina di Ortucchio), e Ia disposizione, o
elaborazione o manipolazione che e sottesa
alia dignita estetica di ogni fenomeno. In
una progressione non scontata di assonanze,
l'hortus contiene in se anche il senso dellorior,
lbrigine della nascita. Non Ia semplice
nascita, appunto, rna cio che rende possibile
Ia visibilita e il progredire. Cio che diviene e,
nell'hortus, custodito e accolto. Per questo,
nel deporre il seme nella terra, si eleva un
muro che ponga riparo aile intemperie, e si
fa ragione e vaglio del nutrimento necessaria
aile diverse specie: ai quattro elementi, ai
modi diversi in cui Ia !oro combinazione
forma Ia coltura ideale perche ci sia continuita
nell'esperienza della vita. Equilibria sottile
degli opposti, che realizza in forma ed atto cio
che prima era semplice possibilita, potenza.
Per traslato, e questa Ia giustificazione
delle scelte che proponiamo ai visitatori:
Memoria e terra e ricordo, in una spirale che
s'inverte al suo interno, eillavoro di Raul
Rodriguez. Realizza il progredire dal seme
alia pianta, che Ia doppia ellissi in legno rende
palindromo; e volano in alto, sulla storia
condivisa, i veli delle Madri della Plaza de
Mayo. Segni aerei di un dolore che si libra
verso Ia sua conversione? 0 piuttosto presagi,
persistenze che !'anima non riesce ad elidere,
e che in Franco Fiorillo diventano elementi
ludici di un potere arroccato a difesa della
sua prepotenza. Attraverso l'impossibile
coniugazione di una boccia e di un re degli
scacchi, prende vita una figura ubuesca nerolucida, in violento contrasto col bianco della
stele che lo sorregge.
II potere grava sugli effetti della mente,
rende crudele il gioco e lo astrae in forme
che schiacciano l'intimita. Una soluzione
gia in The big shave (1967) di Scorsese,
che Domenico Boffa volutamente esclude
dalla selezione di immagini video presente
a corollario del suo lavoro, a favore di
sequenze pili vicine a noi, nelle quali il bagno
si trasforma da spazio riservato alia cura
della persona in luogo in cui l'intimita viene
violata e sopraffatta. Trasposti su carta con
una tecnica che esalta e da contrasto alia
sottrazione di toni dei video, i particolari di
vecchie stanze da bagno rafforzano l'assenza di
una ritualita fondante, ripetono gli scampoli
vuoti di un'abitudine che Ia persistente traccia
del sapone sembra voler rendere ancor pili
esangue.
Da una radice diversa, rna che comunque
problematizza e gioca con Ia dicibilita
dell'individuo e Ia sua storia, procede
l'esperimento del Julia Kessel Project. Boffa
e Cristiana Califano raccontano un'identita
inesistente, un gioco multiplo di ritmi e
desideri, scherzo di un Luter Blisset tentato dal
surreale infinito delle variazioni.
0 delle identita sospese, in bilico trail fascino
dell'ombra e le crudeli tentazioni del doppio.
II processo dell'i o che si fa maschera e si
propane come epicentro di mutazioni. I lavori
del "Gruppo Accademia'' seguono questa
traccia, sui filo del thriller o del paradosso, e
mostrano che Ia tecnica, ben padroneggiata,
si sta gia costituendo in elemento fondante di
uno stile proprio.
Barbara Esposito raffina l'esperienza, Ia asciuga
- ne trae Ia traccia elementare, un grafema,
un contorno, un semplice disegno dessere
che strania Ia presenza dello spettatore,
realizzando in differente consapevolezza il
qui ed ora della visita a! Castello Piccolomini.
Mappe essenziali, le sue opere radicalizzano
i luoghi come spazi di un vissuto attuale
condiviso e proiettato insieme verso un
passato antico, quando Ia storia inizia a
fondersi col mito.
Passato che torna, col richiamo insistito alia
forma dell'acqua, che eovviamente l'assenza
di forma. Pierluigi Fracassi lo ripropone
come archetipo e arte-fatto, attraverso le
mutazioni del vetro. Con eleganza, rna non
senza resistere aile sollecitazioni dell'artista, il
materiale si frange o si ostina di permanenza,
pur cedendo alia sua trasformazione in spuma.
Torna in mente Ia pagina di Einstein in cui Ia
cresta dell'onda marina, inseguita alia velocita
della luce, assume Ia consistente eternita del
mar mo. Dalla levigata persistenza del vetro
procede una teoria di piccole barche, leggere
come i vascelli d'aria, che s'incamminano
verso Ia cornice vuota di uno specchio: gioco
barocco tra vita e assenza di vita, che dona
allopera Ia consistenza di un sogno.
Self clocking, di Fabio Perletta e Pietro
Pisanu, pone a confronto i ritmi biologici e
Ia trasformazione digitale dei dati. Strizza
locchio all'Ejzenstejn della Non indifferente
natura dei fenomeni, e riflette sulle tecnologie
e Ia manipolazione (rna e una mia forzatura,
che giustifico in questo senso: un errore, se
conosciuto ed accettato, evoluto). Lascia
stupiti, assorti nellopera come in una realta
che ci travalichi.
Nel fondo della garitta adiacente, con
un'eleganza che rende percettibile il senso
arcano della grazia, Mardin Nazad ci
introduce alia danza indiana contemporanea.
Guardando Ia leggera tessitura delle sue
pose, l'attenta composizione delle dita, che
rielaborano Ia precettistica dei pili antichi
trattati di danza conosciuti, lo spettatore
si lascia trasportare dal performer verso il
culrnine dell'esperienza estetica, il Rasa, che
per il pensiero indiana identifica e definisce
un sapore dell'esistenza.
Carlo Nannicola ha catturato, con altri mezzi
e con procedure fortemente sinestetiche,
il segreto del Rasa. Lo propane attraverso
una semplicita evocativa eccezionale. II
rumore dell'acqua, dal fondo della darsena,
accompagna Ia lieve oscillazione di una luna
piena proiettata sulle nude mura del castella.
Qui l'intervento artistico recupera in pieno
tutti i campi della percezione, si insinua nella
mente del visitatore, impone il suo ritmo
e scandisce i tempi della ricezione. L'aria si
carica di umidita, si percepisce Ia vicinanza
dellago, ascolto e visione si fondono nella
memoria arcaica di cio che era.
Lascio per ultima nota il ringraziamento ai
coraggiosi ragazzi dell'associazione "Quelli di
Archippe". Hanno il merito di aver dissodato
il terreno, strappando il Castello all'incuria
e restituendolo alia fruizione culturale della
regione. Cheque! terreno continui ad essere
hortus e a garantire, cosi, l'arte della nascita.
Che i suoi custodi siano custoditi con pari
cura. E pili che un augurio, e un dover e.
Marcello Gallucci
BARBARA ESPOSITO
VOLUME 290712,41° 57' 19.5732" N, 13°
38' 36.6612" E, installazione ambientale I
disegno, collage su carta, tre elementi (19x19
em l35x19 em l19x19 em), 2012
I..Opera si colloca all'interno degli interventi
site-specific denominati VOLUME (2009).
Lapplicazione di questo format prevede le
stesse modalita progettuali per Ia realizzazione
dei suoi elementi, con una variazione di
significato. Allo spettatore, infatti, e richiesta
una doppia riflessione, sullo spazio e sui
tempo, perche testimone delle trasformazioni
che illuogo ha subito.
Tre piccoli disegni-collage visualizzano uno
dei monumenti piu significativi di Ortucchio,
il Castello Piccolomini, ripensato come luogo
di connessione tra presente e passato.
Due viste fotografate da street view
ricostruiscono l'immagine del castello
descrivendo a! fruitore illuogo che sta
visitando. Un terzo elemento fa riferimento,
invece, all'originaria conformazione del
contesto topografico in cui Ia rocca di
Ortucchio sorgeva, circondata dalle acque di
unlago.
Attraverso l'uso di strumenti derivati dalla
tecnologia google e di fonti storiografiche,
il format subisce un avanzamento di ricerca
ponendo l'attenzione sulla memoria delluogo.
Questo, nonostante Ia lontananza dai
grandi centri, e ulteriormente riletto
dall'arlisla e riavvicinalo a! reale per mezzo
dell'integrazione della sua storia e frammenti
di vita quotidiana.
BIOGRAFIA E CURRICULUM
Barbara Esposito nasce ad Isernia nel1979.
Vive e lavora tra Isernia e Roma.
Nel 2005 si diploma in Pittura all'Accademia
di Belle Arti di LAquila dove prosegue gli
studi specialistici. La sua formazione gode
di incontri determinanti con artisti come
Nunzio, Daniel Spoerri, Fabio Mauri, Marcelli Antunez Rocha, Giilsiin Karamustafa,
Emilio Fantin e Cesare Petroiusti, conosciuti
in occasione di stage, residenze e workshop.
La sua e una ricerca teorico-pratica rnirata alla
riduzione progressiva di tutti gli elementi del
linguaggio.
La riflessione sul ruolo politico/mediate
dell'opera porta l'artista a realizzare
installazioni site-specific che si rivolgono
al fruitore ed alla sua presenza n ello spazio
espositivo.
11 coinvolgimento e l'interazione con il
pubblico sono i principi dei progetti piu
recenti che, in maniera trasversale, allargano i
confini dell'opera all'abitare gli spazi virtuali.
http://www.flickr.com/photos!be_ visual
http:/ /www.saatchionline.com/barbaraesposito
http:/ I dimensioniambientali.xoom.it
Negli anni prende parte a diverse esposizionj, residenze
artistiche e p rogetti condivisi. Tra le principali esperienze:
Papiro flexia, a cura di Lorenzo Canova, A.R. A.T.R.O., C b I A rt
Linking-Project , a cura di Silvia Valente, Galleria Limiti Inchius i,
Cb I II grado zero dello sguardo. Primo naufragio: cinema
e arti visive con Franco Fiorillo, a cura di Maurizio Coccia,
Enw De Leonibus, Giuseppe Di Liberti, D omenico Spinosa,
Museolaboratorio Ex M anifattura Tabacchi, C itt3. Sant'A ngelo,
Pe I Premiata Officina Trevana 2011 , a cu ra di M aurizio Coccia
e Matilde Martinetti, Palazzo Lucarini Contem porar y, Trevi,
Pg I Sight 2010/2011 con Franco Fiorillo, a cu ra di Enzo De
Leonibus, M useolabor atorio ex manifattura t abacchi, Cittil
Santi\ngelo, Pe I Kalenarte, a cura di Silvia Valente, Parco
Naturale de l Sirente Velino, Casacalenda, Cb I Premio Termoli
- Imago, a cura di M iriam Mirolla, Galleria C ivica di A rte
contemporan ea, Termoli, C b I Po etiche nom adi, a cu ra di Enw
De Leonibus, Museolaboratorio Ex Manifattura Tabacchi,
Cittil Santl\ngelo, Pe I Sogni d'oro, Galleria Limiti lnchiusi, Cb
I G odart, a cura di Enw De Leonibus, Museo labo ratorio Ex
Manifattura Tabacchi, Citta Santl\ngelo I Festival della Bassa
risoluzione, Esperimenti spaziali per Ia citta con Cinzia Laurelli,
a cura.di ~nna Lovecchio e Valentina Vetturi, Bari I lo Project,
lnvesttgatto n about Ontology con C inzia Laurelli, a cura di
Agapito Di Pilla, Macchiago dena, Is I Futuro A nteriore, Galle ria
Limiti lnchiusi, Cb I G odart, a cura di Enzo D e Leonibus e
R?ssana Zonno, Museolabo rato rio Ex Manifattura Tabacchi,
Cttta Santl\ngelo, Pe I Gemine Muse_There is no futu re without
a past con A nnika Pannitto, a cura di Nocola Micat rotta, Museo
Sannitico, Cb I Numerale _visioni e sogni intorno ai numeri con
Cinzia Laurelli, G alleria Limiti Inch iusi, Cb
I We Are Real, Galleria Limiti lnch iu si, Cb I Fuoriluogo 13 .
Aperto Molise #2, a cu ra d i Gaia Cianfanelli e Caterina laquinta,
Galleria Limiti lnchiusi, Cb I Segnali_Azio ni, Domus A rea,
MFF2008, Bojano, Cb I Lo spir ito d'Assisi. Rassegna artistica
mternaz10nale per giovani au to ri italian i e stranieri. C arte per
Ia pace e peril dialogo, a cura d i En zo O rti, Sacro Convento,
Assisi I M iradas so bra al ciudad, a cura di Valter Battiloro,
Facultad des Belles Ar tes, Univesitad Politecnica, Valencia (E)
[ Giovani artisti di-segnano il sacro, Fondazione St au r6s d'A rte
Sacra Contemporan ea, San Gabriele, Te [ Sguardi sulla citta, a
cura di Valter Battiloro, Fo rte Spagn olo, LAquila [ Io project,
Investigation about Ontology, M acchiagod en a [ - Tocchi d'arte
- Happening su Le Relazioni, Danzarte - Le Cave. Cantieri
della Cultura, Jsernia I ETNORAMJ. Nom adismi dell'arte
contemporan ea, a c ura di Teresa Macri e Lea Contest ab ile,
Accademia di Belle Arti, LAquila [ P remio "Mario Razzano" per
Giovani Artisti pe r segnalazion e di Antonello Rubini, Museo d el
San nio, Benevento I Le due rive. Artisti italiani e croati, a cu ra
di Anto n ello Rubini e Jasmink a PoleCki StoSiC, Galleria Civica
d'Arte Contemporanea, Termoli - Galerija KloviCevi Dvori,
Zagabria - Galleria Arte e Pensieri, Rom a I Is Art con selezione
e presen tazione di Luca Beatrice, M useo d i\rte Contempo ranea,
lsernia [ XXVI Prem io "Enrico Mattei", a c ura di Mariano
Apa, Carlo Fabrizio Ca rli e Luigi Lambertini, Sala Po livalente,
Civitella Roveto, Aq.
FORESHORE installazione site-specific 2012
vetro,dimensioni variabili
II Vetro, protagonista assoluto dell'o pera
si adagia formalmente sui suolo seguendo
movimenti, pause e ritmi di uno spartito eco
di qualcosa che e stato e che none pili. Vetro
adirato che mantiene Ia sua forma installativa
sia intero, sia poi frammentato per riflettere
non solo Ia bellezza del creato rna pure il
vuoto, il dubbio di un'assenza. La trasparenza
del materiale fornisce una visione d'insieme
che seppur onirica pesa tragicamente sullo
spazio e si infrange seguendo le logiche di una
battigia.
BIOGRAFIA (1982)
PIERLUIGI FRACASSI
La sua e una ricerca che atfonda radici
nella tradizione di quello che e stato per
ottenerne chiavi di lettura del presente.
Quella che potrebbe sembrare un'analisi
prettamente estetica e for male delle logiche
del contemporaneo nasconde invece un duro
studio sulla decadenza dell'interazione uomouomo e Ia conseguente ricerca di un nuovo
a]fabeto che possa riallacciare i legami ormai
laceri con Ia natura.
Dal2004 partecipa a diverse collettive in
Italia e all'estero(Francia,Spagna, Olanda).
Recente Ia personate ''Alrnanimal" nello spazio
No-lugar di Siviglia.
Net giugno 2011 presenta "Damn Perfection!"
alia 54esima Biennale di Venezia.
www.pierluigifracassi.com
[email protected]
CARLO NANNICOLA
"Ceci n'est pas une lune?'
Installallazione ambientale - 2012
BIOGRAFIA
CAquila- 1981 - www.nannicola.net
Carlo Nannicola studia all'Accademia di
Belle Arti dell'Aquila laureandosi nel2009
con Ia tesi "Big Brother is broadcasting you"
(relatrice prof.sa Teresa Macri).
La sua ricerca eincentrata sull'utilizzo dei
nuovi media con una doppia finalita. Da
una parte come piattaforma di produzione,
interazione e scambio con il pubblico.
Dall'altra come punto di partenza per
l'indagine sui luoghi, fuori e dentro Ia rete.
Una delle opere in questo senso pili
significative e "Greetings from LAquila I
Saluti dall'Aquila", un work in progress
nato nel2009 dopo il terremoto avvenuto
a CAquila e condotto in rete fino ad
oggi. II progetto e stato ideato dall'artista
come contenitore/distributore di metatestimonianze del vivere e
del con-vivere gli eventi tellurici. Nello
stesso an no fonda Ia webzine Culturame.it
che in breve diventa un punto di riferimento
per progetti a zero budget di arte e cultura
contemporanea.
A tutt'oggi Carlo Nannicola opera in rete.
Arte Concettuale, sono stato contaminato
bonariamente, credo, come pure dall' Arte
Povera per le mie installazioni, figlie del
mio tempo, parole-idee incorporate aile
costruzioni di immagini materiche, grafiche,
pittoriche. Da parte mia con I' illusione di
facilitare una lettura chiara del messaggio
dellopera. Collage, un'altra contaminazione
per questione di assonanze positive, catene
estetiche che stimolano il mio mondo. Mondo
di installazioni in movimento, condizionate
e partorite dallo spazio concesso. Effimere
installazioni modificabili come le idee che si
arricchiscono tradendo il nostro passato.
In questo caso il tema "Madres de Plaza
de Mayo", materiale di recupero, ritagli di
legno serviti per Ia costruzione di un tetto
e rielaborati con intervento pittorico, !'idea
estata provocata da una notizia telematica:
"dopo 30 anni un dittatore riceve una
condanna': il passato che ritorna con Ia sua
perduta memoria, crimini condivisi dalla
comunita internazionale come tanti altri,
globalizzando interessi.
Contaminazioni, creazioni in progress, il
progetto come un chewingum, si dipana e
arricchisce Ia mia mente creando barriere
estetiche. Costruire castelli per giocare
da grande, invidiare Don Quijote che
materializza fantasie quando io rni limito a
decorare Ia realta. Contraddizioni di questa
contemporaneita che fagocita il tutto.
Arte-artigianale,estetica di montagna,
di traditrici profurni e di felicita per la
concretezza di un instante.
lo passeggio, le madri-nonne marcano a fuoco
una piazza sudamericana.
27luglio 2012
RAUL EDUARDO RODRIGUEZ
BIOGRAFIA
Raw Eduardo Rodriguez nasce nel1952 a
Santa Fe, in Argentina, compie gli studi a
Rosario prima come perito elettronico poi
frequentando per quattro anni Ia locale
Facolta di Architettura.
Nel1977, trasferitosi in Italia, prosegue
Ia sua formazione diplomandosi prima in
Scenografia presso l'Accademia delle Belle
Arti di LAquila ed in seguito conseguendo il
Diploma di Secondo Livello in Arti Visive e
Discipline dello Spettacolo.
DOMENICO BOFFA
BIOGRAFIA
F(r)ame de vivre
installazione ambientale
video DVD 14: 10 BIN + 8 dipinti a olio su
carta 32x24 em
2012
Domenico Boffa (Nereto 1975) si diploma
all'Accademia di Belle Arti di L'Aquila in
Scultura nel 2006 con tesi in Estetica dal
titolo I!Vuoto in Kafka (come condizione
dell'o perare artistico). Parteci pa a diversi
workshop con personalita internazionalmente
rilevanti come Botto e Bruno, Marcel-li
Antunez Rocha, Gulsum Karamustafa,
Myriam Laplante ed espone in diverse citta
italiane, tra cui Pescara, Spoltore (Pescara),
L'Aquila, Genova, Trieste. Nel2011 partecipa
alia 54° Biennale di Venezia/Padiglione
Accademie. E' insegnante di Disegno e Storia
dell'Arte ed Educazione artistica. Attualmente
vive e lavora a Guastalla (RE).
Illavoro si compone di due elementi: 8 dipinti
su carta e un video. I dipinti sono particolari
di vecchie toilettes prima fotografate, e poi
rielaborate pittoricamente. II video in bianco e
nero senza sonora e una sequenza di 5 suicidi
o tentati suicidi all'interno di sale da bagno
tratte dai film Full Metal Jacket, The Virgin
Suicides, Christiane F. - Wir Kinder vom
Bahnhof Zoo, The Royal Tenenbaums, The
Rules of Attraction.
www.domenicoboffa.com
JULIA KESSEL PROJECT
BIOGRAFIA
Dream on
video DVD 01:03
2010
Cristiana Califano (Bojano 1978) vive e lavora
tra Parma e Reggio Emilia. Diplomata presso
l'Accademia di Belle Arti de LAquila, ha preso
parte a numerose esposizioni personali e
collettive tra le quali "L'Ozio" (L'Aquila, 2006,
a cura di Teresa Macri), "Imago imaginis"
(Ortona, 2007, a cura di Antonio Zimarino),
"Arrivi e Partenze. Italia" (Ancona, 2008,
a cura di Alberto Fiz), "Immagini del
Gusto. Eat.it" (Castelbasso, Teramo, 2008,
a cura di Francesca Referza) e "Fuoriluogo.
Interrelazionale" (Campobasso, 2009, a cura di
Emanuela De Notaris). Ha vinto nel2007 e nel
2009 il Premio Pagine Bianche d'Autore per il
Molise.
JULIA KESSEL PROJECT e sintesi di due
modi che s'incontrano. Modi e Mondi di
pensare Arte. E' gioco d'identita tra visioni
Pop, Desideri e Passaggi.
Domenico Boffa e Cristiana Califano coprono
questo corpo virtuale quotidianamente
sognandone un giorno Ia vita.
BIOGRAFIA
L'Aquila, 1962
FRANCO FIORILLO
Il re Hare, luglio 2012
(re-scacco, boccia da bowling, resine)
dimensioni ambientali
II re ilare scherza coi propri sudditi: gioca a
farli cadere, in ogni modo, con ogni mezzo.
e cosi, quando tutti giacciono a terra, eg]i
ostenta !oro Ia propria supremazia ergendosi
finalmente a! di sopra di essi.
sintesi bio:
Diploma Pittura, Accademia BB.AA. L'Aquila
Partecipazioni a Mostre, Performance,
Pubblicazioni, Progetti, Workshop
Insegnamento Accademia Statale BB.AA.
L'Aquila (Restauro Virtuale) Collaborazioni
con Artisti internazionali (Mauri, Kosuth,
Cucchi, Montesano, Fleury) Multiple Name:
progetto Oreste (Oreste alia Biennale, Le
tribu dell'arte a cura di Achille Bonito Oliva),
Bacinonapoli, Modusmediandi, VMM, Neola
(con Bruna Esposito, Emanuela Barbi, Enzo
De Leonibus,
Fabrizio Sartori), BEFF (con Barbara Esposito)
workshop: Accademia di Belle Arti L'Aquila;
Accademia di Belle Arti Roma; Universita
La Sapienza; MUSAA; MUSPAC L'Aquila;
Museolaboratorio Ex Manifattura Tabacchi
(PE), Museo La Civitella (Chieti), Palazzo
Lucarini, Trevi (PG), Museo MACRO
Roma recenti partecipazioni Artistiche:
2012: ''L'Arte delle relazioni" MACRO,
Roma; "Unconventional twins'; Studio
Pino Casagrande, a cura di Patrizia Ferri,
Roma; 2011: "AFTER, per un nuovo disegno
di vita" a cura di Patrizia Ferri, Galleria
Nuova Pesa Roma; "Unbroken beat of
soul", Pescara, Ex Aurum; "The Dark Side"
a cura di Patrizia Ferri, in Reload, Roma;
"BiennaleSpazioPubblico" Roma, Testaccio; "II
grado zero dello sguardo'; museo Laboratorio
ex manifattura tabacchi, Citta Sant'angelo,
Pescara; "Terre Vulnerabili" con Neola, Bruna
Esposito , Hangar Bicocca, Milano; "Passato
Presente, Neola Onlus'; CIAC, GenazzanoRoma; "La biblioteca di Babele'; a cura di
Mario de Candia e Patrizia Ferri , Hyunnart
Studio, Roma; 2010: "Officine dell'Umbria';
Palazzo Lucarini, Trevi (PG); "Poetiche
nomadi'; Museolaboratorio Ex Manifattura
Tabacchi, Citta Sant'Angelo (PE); "Dimensioni
Ambientali Museolaboratorio Ex Manifattura
Tabacchi, Citta Sant'Angelo (PE)
Lavora a Roma
www.francofiorillo.net
PIETRO PISANO - FABIO PERLETTA
Self-Clocking
Linstallazione esplora il rapporto tra natura e
tecnologia, ponendo in risalto Ia lentezza del
ciclo biologico e Ia velocita del trasferimento
dei dati digitali e gli errori ad esso connessi.
FABIO PERLETTA
SOUND & MULTIMEDIA ARTIST, GRAPHIC & WEB DESIGNER
BIOGRAFIA
Fabio Perletta (n.1984), anche conosciuto
come 0e, eun sound artist e graphic designer
italiano. I suoi lavori includono musica
elettronica, videoarte, graphic e sound design
per installazioni e performances. Descritta
come un'architettura trascendentale
e ariosa, un ronzio celestiale e un'ipnosi
luminescente, Ia sua musica ricerca Ia
bellezza nell'imperfezione. Influenzato dai
fenomeni fisici e dalla scienza, dalle teorie
sulla percezione umana e dalla psicologia, il
suo sound e focalizzato sulla rappresentazione
e sulla scoperta del suono dell'invisibile,
utilizzando loops asincroni e microsuoni.
E un'estetica che mostra errori digitali,
frammenti, fragili percorsi sonori e coIori
astratti, rivelando un modo contemplative di
vivere le nuove emozioni nell'era del digitale
e Ia scomposizione della natura attraverso Ia
tecnologia. I suoi lavori sono stati presentati
in Italia, Germania, Giappone e Corea.
Durante gli anni ha collaborate e condiviso
il palco con Oval, Mika Vainio, Emika, Luigi
Pagliarini, Claudio Sinatti, Andrea Gabriele,
Lasal, Franz Rosati, Tau Ceti, Ennio Mazzon,
Giustino Di Gregorio, Andrea Ferraris, Paolo
Buatti, Orgon, MDF, Plaster. E il fondatore
del network multimediale ed etichetta
discografica Farmacia901.
WEBSITE I www.fabioperletta.it
EMAIL I [email protected]
MOBILE I (+39) 328 92 76 841
TWITTER I twitter.com/fabioperletta
SKYPE I fabioperletta
FACEBOOK I www.facebook.com/ perlettasoundart
I VIMEO I https://vimeo.com/fabioperletta
SOUNDCLOUD www.soundcloud.com/
PIETRO PISANO
Pietro Pisano, dopo il conseguimento del
Diploma di Arte Applicata all'Istituto Statale
D'arte "F.A. Grue" di Castelli (TE), frequenta
il corso di Sczzzzica Dell'Arte classica e
moderna. Attualmente frequenta il corso
"Doratore Specializzato in Beni Culturali"
progetto Ambra indetto dalla Regione
Abruzzo. Ceramista, scultore, performer
partecipa a numerose esposizioni in Italia e
all'estero ottenendo molti riconoscimenti.
Vive e lavora a Guardia Vomano, Via Della
Fontana n. 10 (TE).
email I [email protected]
mobile I (+39) 3280898687
facebook I www.facebook.com/pietro.pisano.31
soprattutto spinta dalle rnie origini, mi
so no dedicata anche allo studio delle Danze
Persiane.
La forza dell'espressivita, l'importanza e
la bellezza che ogni singolo gesto assume
e i significati che vi si celano dietro, il far
partecipe della danza anche i muscoli mimici,
gli sguardi e i sorrisi, dare l'anima a musiche e
personaggi fantastici facendo recitare a tutto il
corpo le storie, gli stati d'animo e i sentimenti
piu disparati .... .in tutto ci6 ho trovato il rnio
mondo e la rnia danza."
BIOGRAFIA
Mardin Nazad, ballerina delle "Apsaras Dance"
a cura di Valentina Manduchi, ha partecipato
a nurnerosi eventi promossi da ambasciate,
universita e agenzie internazionali.
Nel2012 partecipa come ballerina ad un film
indiana Tollywood, con gli attori Ravi Teja ed
Ileana D'Cruz.
MARDIN NAZAD
"Mi sono avvicinata al mondo indiano e aile
sue danze nel2010, spinta dalla curiosita e dal
fascino chela bellezza, i colori e l'energia dei
film Bollywood destavano in me.
Ed e proprio con la danza Bollywood, con
i suoi ritmi e colori, con l'energia del folk,
1' eleganza e 1' espressivita del classico, la
sensualita e l'esplosivita del moderno, che ho
avuto il primo approccio alla poliedrica realta
indiana.
Tutte le sue sfaccettature e i suoi contrasti,
ben rappresentati dai molteplici stili di danza,
mi hanno rapita a tal punto che ho, quasi da
subito, affiancato allo studio delle danze folk
delle diverse regioni/etnie del subcontinente
q uello delle diverse storie, culture e tradizioni,
frequentando il corso di Cultura Indiana
presso l'Universita dei Popoli a Roma.
Indagando nel passato della Grande India, ho
scoperto il ruolo e l'importanza che le danze
rivestivano neUe societa e cosi ho cominciato
ad approfondire anche lo studio delle danze
classiche indiane Bharata Natyam e Kathak.
Peril forte legame con quest'ultime, rna
Automatic Society
II GRUPPO ACCADEMIA
Costituito da studenti del corso di Anatomia
Artistica dell'Accademia di Belle Arti di
[Aquila, si eforma to in occasione della
Rassegna d'arte 'Torto dell'arte"
I video presentati sono stati realizzati durante
il corso di Anatomia Artistica nell'anno
accademico 2011/2012.
II tema del corso "il corpo come forma
espressi va" e stato il filo conduttore per una
riflessione teorica e pratica sui fenomeni
artistici contemporanei che indagano,
attraverso una molteplice varieta di linguaggi
espressivi, il complesso universo dell'identita.
I nuclei tematici proposti in seno alia didattica
so no stati recepiti in maniera personale e
differenziata, seguendo attitudini, bisogni,
poetiche soggettive.
La memoria, io e l'altro, il doppio inteso come
automa, rna anche come marionetta-bambolafantoccio, il travestimento e il mascheramento,
il dolore come elemento di presa di coscienza
del proprio se sono gli argomenti che piu
hanno suscitato !'interesse degli studenti.
II forte senso di appartenenza ai contenuti
espressi (d'altra parte non poteva non essere
cosi considerato il tema) rende i lavori
connotati da una sana autenticita tale da
creare le basi per un esordio che lascia ben
sperare.
I giovani artisti, seppur ancora studenti ,
hanno dimostrato di avere gia una propria
visione artistica e perch} avviati ad un roseo, si
spera, futuro nel mondo dell'arte.
Lea Contestabile
Artista e Docente Accademia di Belle Arti
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Esestela
[identita ritrovata
Nelle mie mani
Scarpe
Narcisismo
Appuntamento con il Re
Ortucchio, nonostante le sue ridotte
dimensioni demografiche, custodisce un
indiscusso patrimonio storico-culturale tanto
da essere considerato uno dei piu ricchi e
pregiati siti archeologici regionali e non solo,
meritevole pertanto di essere preservato e
valorizzato.
Indiscusse sono altresi le bellezze di tipo
naturalistico e storico-monumentali, tra le
quali va senz'altro annoverato il Castello
Piccolomini, esempio di struttura fortificata
rara se non unica nella sua tipologia
archi tettonica.
Sin dal suo insediamento, l'amministrazione
comunale, ha voluto riservare massima
attenzione a tutte quelle in iziative che
potessero in qualche modo concorrere ad
un reale processo di sviluppo turistico del
paese ritenendo questo, unitamente alia
valorizzazione della tipicita agricola del
territorio, l'unico elemento in grado di
garantire un vero progresso economico,
culturale e sociale per l'intero paese.
E' per tali motivi che ho da subito gradito e
seguito con interesse, in qualita di assessore
delegato, le iniziative dell'Associazione "Quelli
di Archippe" apprezzandone immediatamente
Ia competenza, Ia caparbieta e l'instancabile
opera.
I lusinghieri risultati raggiunti in tal senso
dalla collaborazione con l'Associazione, che
ha permesso a! Castello Piccolomini, nel giro
di un biennio, di divenire teatro di eventi
culturali, ricreativi e promozionali di assoluto
livello nonche meta di numerosi visitatori,
consentono di guardare con ottimismo alia
bonta di tali iniziative.
Tale spinta propulsiva, affinche possa garantire
i risultati auspicati, deve essere continuamente
alimentata dal supporto dell'amministrazione
comunale, dalla tenacia degli associati, e
trovare il piu ampio consenso tra le forze
sociali del paese e non solo.
Riuscire a porre a "sistema'; con finalita
turistico-ricettive, tutte le attrattive di cui il
paese dispone, da quelle storico monumentali,
quelle naturalistiche, quelle archeologiche,
quelle sportive e ludico-ricreative rimane
Ia piu grande ambizione di questa
Amministrazione e mia personale.
rauspicio e quello che, anche attraverso le
illustri collaborazioni, di cui l'Orto dell'Arte
rappresenta un esempio lampante, si possa
u]teriormente incrementare Ia fruibilita e
valorizzazione del nostro splendido maniero.
Arte, cultura, storia, tradizioni e territorio
saranno le basi per una offerta turistica unica e
qualificata del nostro paese.
Forza ragazzi di '~rchippe" piccoli passi rna
sempre in avanti !!!
Francesco Chiarilli
Assessore aile Politiche Sociali
Comune di Ortucchio
LAssociazione Quelli di Archippe nasce a
Ortucchio nel settembre 2009 e svolge Ia
sua attivita prevalentemente in Abruzzo con
l'intento di promuovere e sostenere le arti e
ritrovare, attraverso lo studio e Ia cura del
territorio, le proprie radici storiche e culturali
e di diffonderle.
Uno dei metodi privilegiati di comunicazione
eil teatro e, in particolare, il teatro di figura.
Si forma cosi, in seno all'Associazione, Ia
Compagnia Quelli di Archippe che si prefigge
di sperimentare il teatro e, in particolar
modo, di lavorare sui rapporto tra attore,
oggetto inanimato e parola. ranimazione a
vista di oggetti, Ia comunicazione affidata
principalmente allinguaggio visivo e
!'interesse per l'arte diventano il metodo della
Compagnia per scandagliare l'uomo, Ia sua
storia e il suo rapporto con Ia realtil.
rAssociazione gestisce il Castello Piccolomini
di Ortucchio dall'agosto 2011, a! fine di
conservare e rendere fruibile l'edificio,
attraverso manifestazioni, mostre, concerti,
eventi culturali e didattici e aperture regolari.
La gestione vuole essere l'inizio di un progetto
di recupero e rilancio culturale dell'intera
comunita. Quelli di Archippe si propongono
inoltre, attraverso laboratori di teatro, di
costruzione e di scultura, di promuovere e
diffondere Ia cultura teatrale e leducazione alia
visione artistica.
Con Ia rassegna di arte contemporanea rorto
dell'Arte, abbiamo avuto Ia possibilita di
sperimentare un dialogo azzardato, quello
tra il quattrocentesco Castello Piccolomini,
nostro luogo del cuore, e l'arte contemporanea,
apparentemente lontana. Per questo
progetto non avremmo potuto far a meno
di Lea Contestabile, che tra le sue qualifiche
accademiche merita anche quella di guida. II
rapporto tra il passato e il presente e stato il
viaggio verso cui siamo stati guidati da Lea
e Marcello. Un viaggio che ci ha restituito Ia
possibilita di dialogare serenamente con Ia
nostra storia e di tornare a considerarla una
ricchezza anche per il futuro.
Un ringraziamento va all'Amministrazione
Comunale per averci permesso di lavorare a
questo progetto di gestione e per aver creduto
nei nostri sogni.
Barbara Chiarilli
Presidente
Associazione Culturale Quelli di Archippe