fondazioni - Centro di Spiritualità
Transcript
fondazioni - Centro di Spiritualità
“ FONDAZIONI” Pergamena con elenco Fondazioni dipinta dalle Missionarie (Museo Cabriniano di Codogno) ELENCO FONDAZIONI : 1880 1882 1884 1885 1886 1887 1888 1889 1891 1891 1892 1892 1892 1892 1893 1895 1896 1898 1899 1899 1890 1899 1899 1899 1899 1900 1900 - CODOGNO GRUMELLO CREM.SE MILANO CASALPUSTERLENGO BORGHETTO ROMA CASTELSANGIOVANNI MISSIONI ESTERE WEST PARK GRANADA NEW ORLEANS NEW YORK (orfanotrofio) BROOKLIN MONTECOMPATRI (Roma) GENOVA PANAMA BOENOS AIRES PARIGI NEW YORK (ospedale) CHICAGO SARANTON NEWARK NEW YORK (scuola) LONGBEACH MADRID TORINO SAN RAFFAELE 1900 1900 1900 1900 1900 1901 1901 1901 1902 1902 1902 1903 1904 1904 1904 1904 1904 1908 1909 1909 1910 1912 1914 1916 1916 1917 1917 - CITTA’ DELLA PIEVE ROMA (scuola pontificia) BILBAO CARILLAS MARSCIANO BUENOS AIRES (orfanotrofio) ROSARIO DI S. FE’ MERCEDES DE S. LUIS LONDRA DENVER (scuola) S. PAOLO CHICAGO (ospedale) SEATTLE (orfanotrofio) NEW ORLEANS (scuola) DENVER (orfanotrofio) LOS ANGELES BURBANK RIO DE JANEIRO NEW ORLEANS (orfanotrofio) CHICAGO (ospedale) LONDRA NEW YORK (ospedale) PHILADELPHIA DOBBS FERRY NOISY LE GRAND SEATTLE (sanatorio) CHICAGO (casa di campagna) Tutta la vita della Madre Cabrini è animata da quell’alito ardente di carità che dimentica e sacrifica se stessa per giovare agli altri. Sapendo quanta influenza abbia sul benessere dei popoli e delle nazioni l’educazione dei fanciulli e massime della donna, fonda il suo Istituto collo scopo precipuo di dare alla gioventù una sana educazione cristiana e una soda cultura. 1880 FOTO: Codogno - ragazze in laboratorio di passamaneria FOTO: Codogno - portico 1880 Fonda la sua prima scuola e il suo primo collegio in Codogno insieme con le alunne ed educande, accoglie 15 povere orfanelle, con le quali divide il pane quotidiano, guadagnato lavorando, talora anche durante la notte. L’opera sua in questa, come nelle altre case da Lei fondate, non si restringe alle giovanette che le frequentano, ma abbraccia le seguenti opere: ricreatorio festivo per la gioventù del paese; pie congregazioni per giovinette, fanciulle e madri cristiane; preparazione ai Sacramenti in casa e nelle parrocchie, anche di persone adulte; insegnamento catechistico nelle chiese pubbliche; visite ai poveri e agli infermi a domicilio, biblioteche circolanti per la diffusione di buone letture etc. 1882 Apre una scuola popolare gratuita a Grumello Cremonese; frequentata ogni anno da centinaia di alunni. In ogni scuola è sempre annesso il giardino d’infanzia o scuola materna, come lo si chiama adesso. 1884 Foto : Milano C.so Porta Romana N. 105 La Madre Cabrini sapeva quanta importanza abbia per la buona educazione del popolo la formazione di buone Maestre, e siccome in quegli anni le Scuole normali erano tutt’altro che scuole di fede e di morale cristiana, poiché molti insegnanti vi professavano apertamente le loro teorie antireligiose, fondò in Milano un convitto per fanciulle che frequentavano le scuole normali dello Stato, aprendo in pari tempo un collegio. Per la Madre una buona insegnante che sia anche una buona educatrice è il primo anello di una catena interminabile di bene. Dopo quarant’anni di lavoro in questo fertilissimo campo, il vecchio edificio della casa di Milano si sta ora demolendo, e, riedificato diverrà un istituto Magistrale, attuando così un vivo desiderio della Madre Cabrini, quello cioè che le alunne ricevano nel suo Istituto non la sola educazione morale, ma altresì l’istruzione media e superiore. 1885 Altra scuola popolare in Casalpusterlengo, con corsi elementari e scuola materna; anche questa frequentatissima fin dall’inizio. In questa Casa, come in Codogno, raccoglie parecchie orfane. 1887 A Roma apre una scuola pontificia per bimbe del popolo e inizia un convitto per le alunne che frequentano gli istituti magistrali e l’istituto Superiore di Magistero femminile. Se è opera sociale la formazione di buone Maestre, tanto più grande ed utile è quella di preparare giovani che sono destinate a formare le maestre stesse, nella loro carriera di docenti nelle scuole medie. A quest’opera darà più ampio sviluppo nel 1894, raccogliendo i più abbondanti frutti. 1888 Altro collegio con scuola esterna a Castelsangiovanni. Qui pure riceve buon numero di orfanelle. 1889 Giunge nel gran campo di missione affidatole dal Leone XIII: gli Stati Uniti. Le condizioni dei nostri emigrati in America, erano disastrose; non avevano più la dignità di “uomo”. Gli italiani erano considerati responsabili di tutto quanto di male succedeva, svantaggiati anche dal fatto che non conoscevano la lingua locale e nemmeno bene l’italiano. Foto Emigranti Le Suore incominciano a far scuola presso la Chiesa di S. Gioacchino in New York. La Madre inizia in una casa presa in affitto dalla signora di Cesnola, il suo primo orfanotrofio negli Stati Uniti. 1890 West Park Provvede di una stabile dimora le sue prime orfanelle americane, acquistando il Noviziato dei PP. Gesuiti a West Park, presso New York. 1891 A Granata di Nicaragua fonda un collegio per signorine di buona società, portando a quei paesi ancora primitivi un po’ della nostra civiltà. Sua lotta contro i costumi morali del paese. 1892 Di ritorno da Nicaragua, giunge a New Orleans, dove ha notizia del linciaggio di 11 Italiani, e subito fonda una casa per aiutare quella povera colonia formata in gran parte dalle famiglie di antichi delinquenti ai quali un giorno il Ministro Nicotera aprì le carceri e mandò all’estero. Foto Emigranti Anche qui le Suore, che hanno appena di che vivere, in questi primi tempi, sono dalla Madre esortati a dividere il loro pane con alcune orfanelle. E’ da notarsi che queste fondazioni, come tutte le fondazioni della Madre Cabrini, furono fatte nella più stretta povertà, e tutte ebbero umile inizio. per aprire una missione, per fondare un’opera, la Madre non attendeva di essere in possesso di grandi somme: il capitale su cui faceva assegnamento era il tesoro della Divina Provvidenza, la sua fiducia in Dio, la ferma sua fede che il divino aiuto non manca mai a chi non cerca che la gloria di Dio e il bene dei prossimi, la buona volontà e l’operosità delle sue figlie che la secondano sempre con tutto il loro slancio. La Madre non cercò mai il vano plauso degli uomini, non ebbe mai in mira di fare opere grandiose che destassero l’ammirazione, pensò solo a fare il bene, a seminare modesta ed umile il suo piccolo chicco di grano, sicura che coll’aiuto del Signore, si sarebbe moltiplicato. Quando nel 1905 acquistò il grande fabbricato in cui aperse il Columbus Hospital, per il quale occorrevano 115 mila dollari ed (essa non ne aveva che cinque) stette molto in dubbio se poteva permettersi quello che essa chiamava, uno sproposito… Ma per ubbidire all’Arcivescovo di Chicago, Mons. Quingley, vi si decise, e il Signore benedisse la sua ubbidienza, e il suo coraggio ispirato dal desiderio di giovare agli altri. 1892 Sin qui la Madre aveva atteso unicamente all’opera della educazione della gioventù, ma ora, mossa da varie circostanze, accetta per le Suore la cura degli infermi che apre un campo immenso alla sua carità. Lasciato l’ospedale Scalabriniano, fonda alla 12° strada un piccolo ospedale di 20 letti che intitola “Columbus Hospital”, per affermare l’italianità dell’opera in un anno in cui si celebrava il centenario del grande Scopritore. L’ospedale non era soltanto una casa di cura, ma vi era stabilito un vero e proprio patronato di protezione per gli emigrati. In questo stesso anno fonda a Brooklyn, città separata da New York soltanto dall’East River, la scuola italiana di San Carlo, frequentata anche in quei poverissimi locali, da circa 800 alunni. Al presente le Suore che hanno trasferita la scuola presso la Chiesa dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria, la vedono giornalmente frequentata da 1050 alunni. Ancora nel 1892 accetta la Madre due classi nella scuola di Montecompatri (Roma) per fare un po’ di bene alla gioventù del paese. 1893 Apre a Genova un collegio con scuola esterna per fanciulle di buona società. 1893 – 1894 – 1895 Le Suore sono esiliate da Nicaragua. (La narrazione di questo esilio si trova nei Viaggi della Madre Cabrini). Quel cuore di Madre era allora grandemente angosciato per il triste successo delle Suore esiliate, e desiderava tanto di recarsi presso di loro per confortarle e rianimarle, sebbene non lasciasse per corrispondenza epistolare di indirizzarle sulle sorti della missione alla quale avrebbero potuto dedicarsi. Intraprese dunque un viaggio da New York a New Orleans; e di qui al Panama dove quella Comunità si era recata per aprire il loro collegio. Quivi le raggiunse la Buona Madre e fece per esse quanto il suo grande zelo per la gloria di Dio ed il bene dell’Istituto potè suggerirle, aiutandole a stabilirsi con una buona scuola civile per le figlie delle famiglie agiate. Essa però voleva visitare qualcuno dei paesi ove ci vogliono perché, pensava, queste Sorelle di Panamà hanno continuo caldo e non può far bene a tutti, ed un paese in cui si parla la stessa lingua, le Suore potrebbero di tempo in tempo scambiarsi, e così sarebbe doppiamente proficuo per esse. Il giorno 2 di Ottobre la Madre lasciò Panamà, imbarcandosi su di un piroscafo nell’Oceano Pacifico per recarsi all’Argentina attraverso la Cordigliera de Los Andes. Dopo un lungo e pericoloso viaggio di oltre 50 giorni, giunge finalmente a Buenos Aires il primo dicembre 1895: e vi giunse a Buenos Aires quando si stava preparando un grande pellegrinaggio nazionale al Santuario della Madonna di Lujan, al quale essa partecipò per invito dell’Arcivescovo, Mons. Uladislao Castellano che da poco tempo era entrato in sede. Egli ricevette con bontà paterna la Madre Cabrini e le si mostrò lieto di poter incominciare l’esercizio del suo ministero pastorale con una fondazione nella sua nuova Diocesi. Madonna di Lujan – statuetta lignea policroma (Museo Cabriniano di Codogno) Non fu tanto facile come parrebbe, questa fondazione; dovette anzitutto la Madre lottare con molte difficoltà, una delle quali era quella della lingua, non avevano chi parlasse per lei. Ma essa tutto superò colla sua illimitata confidenza in Dio. E trovò rimedio a tutto. Cercò il nido per le sue Suore prima di chiamarle, prendendo una bellissima casa in affitto nel centro di Buenos Aires, dove il collegio poteva essere accessibile a molte delle principali famiglie; concorsero infatti queste inviando le loro figliole, ed il loro numero in meno di tre mesi giunse alla bella cifra di 75! La Madre ne rimase soddisfattissima e si effondeva in lode e ringraziamenti al S. Cuore, che tanto largamente la ricompensava dei sacrifici di ogni genere che fece al suo Gesù durante l’inizio di quella fondazione. Il giorno 8 di Maggio di quell’anno 1896 si fece l’inaugurazione del Collegio, e la festa fu un vero successo per la scuola. La Madre ne diede l’argomento del quadro plastico che a tutti piacque assai: era la visione del Paradiso dove il S. Cuore in mezzo a miriadi di angeli metteva una fulgida stella nella corona del S. Rosario che accorreva a Patrona di quel Nuovo Plantel. 1894 Ampliamento dell’Ospedale Colombo di New York, che è trasferito alla 20° Strada; la sua capacità è portata a 60 letti; tutti per i poveri emigrati italiani. 1898 Fonda a Parigi un orfanotrofio per bimbe Italiane. Per vari anni esso ebbe la sua sede a Neuilly su Seine; fu poi trasferito a Noisy-Le-Grand, in una Villa già proprietà di Giuseppina Beauhanais; e quel parco che ha veduto tante feste e tanto fasto mondano, oggi risuona dell’allegro cinguettio di centinaia di bambine senza madre. Questa istituzione ha sempre goduto e gode il favore della Nunziatura e dell’Ambasciata Italiana. Generose offerte raccolte da Donna Bice Fittoni hanno reso possibile l’acquisto di questa vasta proprietà. In questa come in altri orfanotrofi della Madre Cabrini le bimbe frequentano i corsi scolastici propri della loro età, seguendo i programmi governativi dei vari paesi. Hanno in più l’insegnamento della lingua italiana e sono addestrate in ogni genere di lavori e di industrie femminili. Perché siano preparate a guadagnarsi un giorno onestamente il da vivere, si studiano le loro attitudini e inclinazioni speciali, e alla loro uscita dall’istituzione sono provvedute di collocamento, mentre una materna vigilanza continua ad essere esercitata su di loro quando ne sono lontane. E’ l’anno questo in cui la Madre si diede con maggiore entusiasmo alla fondazione di scuole per il popolo. Nei primi anni la Madre aveva come tarpate le ali del suo zelo dal numero ancora ristretto delle sue collaboratrici del che essa gemeva come ne troviamo accenni nelle sue lettere. Il mondo intero era troppo piccolo per i suoi desideri, e sebbene lavorasse senza tregua e riposo, ed i suoi lavori durassero non in- terrotti per 37 anni in mezzo ad enormi sacrifici ed a continue vittorie sulla sua natura, la Madre si vedeva costretta a rifiutare fondazioni, che da ogni paese la venivano offerte. Ma in quest’anno 1898 l’Istituto contava già un buon numero di Suore (varie centinaia) molte ottime maestre; anche i paesi di missione avevano cominciato a dare vari soggetti all’Istituto; fu quindi possibile l’apertura di nuove scuole. La prima aperta in quest’anno a New York fu quella della Trasfigurazione, così detta perché annessa alla chiesa di questo nome, da poco adibita ad uso degli Italiani, appunto perché vicina al centro più popoloso da essi abitato. Era quel quartiere mezzo cinese, al quale alludeva il periodico americano, povero e lurido al sommo. Fu questa scuola subito frequentata da varie centinaia di bambini italiani e da alcuni Cinesi che le Missionarie accolsero con gioia, non potendo esse per il momento andare in Cina, si rallegravano che la Cina venisse a loro. Le condizioni in cui si trovavano quei poveri immigrati sono descritte nella “Vita”; i bimbi erano in uno stato quasi selvaggio; vivevano quasi costantemente per le strade; è facile immaginare il loro grado di cultura e di educazione morale. Si notò un giorno che un’insolita quantità di monete da 25 cents. circolava tra gli alunni; erano il prezzo da loro ricevuto per avere in una pagoda cinese fatto un inchino al serpente dorato che faceva mostra di sé in una vetrina di Mott Street. Le Suore non sdegnarono di vivere in quel lurido quartiere, e, ad esempio della loro Madre, si fecero tutte a tutti. Il cuore è un potente educatore e solo sa operare miracoli in fatto di educazione. Quei bimbi affezionati alle Suore, incominciarono a perdere le loro abitudini selvagge, acquistando invece abitudini di ordine e di pulizia, i loro animi si ingentilirono, risposero mirabilmente alle lezioni che ricevevano, mettendo a profitto la vivacità d’ingegno della nostra razza e soprattutto impararono ad amare con Dio la loro patria che o non conoscevano o disprezzavano, vergognandosi di essere Italiani. Le fotografie che sono in possesso del Dott. Masucci mostrano come ora possano stare al pari di qualsiasi scuola italiana o americana ben regolata quei bimbi che i loro compagni americani di allora chiamavano coi nomi dispregiativi di “Guinnis” (porcellini d’India) e di “”Dagos”. La missione di queste scuole non si restringe ai soli bimbi, ma si estende alle loro famiglie. Nello stesso anno e con lo stesso buon risultato, la Madre fonda la scuola di S. Rita, e poi una scuola industriale presso la Chiesa della Madonna di Pompei. Una quarta scuola aprì a Chicago presso la Chiesa dell’Assunta dei Padri Serviti. Anche qui il numero degli alunni e delle alunne che frequentavano i corsi elementari e complementari, raggiunse e superò gli 800 annualmente. La Madre nel fondare il suo Istituto non pensò di dover affidare alle sue Figlie anche l’istruzione maschile; ma arrivata agli Stati Uniti dove le scuole parrocchiali, rette da Suore, ammettono fanciulli e fanciulle, si uniformò per spirito di carità agli usi del paese, sebbene convinta che l’educazione dei fan- ciulli debba piuttosto venire affidata a congregazioni maschili anziché femminili. A questo proposito diremo che essa non consentì mai, contrariamente a quanto si pratica negli orfanotrofi degli Stati Uniti, ad ammettere con le orfane degli orfani, sia pure in separati ambienti. A questa regola generale fece una sola eccezione, e mossa unicamente dalla sua viva carità, quando in tempo dell’ultima guerra, ordinò che a Parigi, in luogo affatto separato, fossero ricevuti, fino all’età di sette anni i bimbi dei soldati caduti in guerra. Moderna nei metodi, pronta ad accettare e ad adottare quanto di buono il progresso porta con sé, la Madre è sempre stata, e se ne faceva vanto, antica nei principi; né pressioni, né allettamenti di qualsiasi genere, poterono mai farla deviare da questa strada diritta. Una quinta scuola fu inaugurata nello Stato di New Jersey, limitrofo dello Stato di New York, e propriamente a Newark, grande centro di Italiani. Dopo di aver provvisto così largamente ai bisogni dei poveri, la Madre pensò a dotare la Metropoli degli Stati Uniti di un Collegio per le famiglie italiane più agiate; con quell’avvedutezza e con quell’intuito che fu sempre proprio del suo grande ingegno, acquistò sulle rive dell’Hudson una proprietà in località allora quasi deserta, prevedendo che la Fort Washington Avenue sarebbe divenuta uno dei più eleganti e popolari boulevards di New York. In una modesta Villa costruita in legno, aprì un collegio che chiamò Villa Sacro Cuore. Dopo trent’anni dalla sua fondazione, questo collegio che ha educato tante signorine della nostra colonia, sta per subire una trasformazione. Le educande sono ora trasferite nella più vasta proprietà di Dobbs Ferry, sulle pittoresche rive dell’Hudson, e Fort Washington sta sorgendo un ampio edificio che sarà una scuola Normale diretta e mantenuta dall’Istituto. 1899 Da New York passò a Madrid dove col favore della Corte e della nobiltà del luogo aprì un collegio che fu sempre fiorente e assai apprezzato per la buona cultura che vi ricevono le giovinette. Vi si tengono corsi elementari, medi e superiori di cultura. Sua Maestà la Regina Elena visitò vari anni fa quando si recò a Madrid, e a ricordo della sua visita mandò a ciascuna alunna in dono una bomboniera con le sue armi e il suo ritratto. A Madrid è ancora vivo il ricordo della Madre Cabrini: anche la Corte Reale di Spagna ha indirizzato a Sua Santità Pio XI una lettera postulatoria per chiedere la Beatificazione della Madre, ben conosciuta da S.M. la Regina Madre Maria Cristina e dalla Principessa Eulalia di Borbone. 1900 Ritornata in Italia, alla fine del secolo XIX, in omaggio a Gesù Redentore, al quale dalla Chiesa veniva consacrato il nuovo secolo, trasferì la scuola pontificia da Via Nomentana nella antica Villa Ludovisi, a via Sicilia e lì presso edificò la Chiesa del Redentore, poiché quel quartiere era allora totalmente privo di Chiese. Fondò a Torino una scuola, e a San Raffaele aperse una casa di riposo e di cura per le sue Suore ammalate. 1901 Trovato a Buenos Aires molto frequentato il suo primo collegio e la scuola, sentì la necessità di separare le educande dalle esterne e lasciando queste nell’interno della città, trasferì le educande nella località detta Caballito, ove in seguito venne costruito un bellissimo edificio. Flores Flores In Flores, sobborgo di Buenos Aires, acquista la Madre a poco prezzo una grande villa, ombreggiata da alberi secolari, ed ivi fonda un orfanotrofio per le bambine italiane, edificandovi subito una chiesa che per molti anni servì di parrocchia agli Italiani dei dintorni. Questa Casa diventa un centro di operosità e di bene a beneficio dei bisognosi d’ogni specie. Non solamente le bimbe ricoverate ricevono le cure delle Suore, ma vi si fanno ritiri spirituali alla gioventù operaie e alle Madri di famiglia che ivi convengono per turno, e radunate in congregazioni, ascoltano la buona parola e che l’incoraggia a farsi migliori, a portare con pazienza le traversie della vita, ed a praticare le virtù cristiane, apprendendo l’arte di educare bene la famiglia nel santo Timore di Dio. Molte sono le conversioni che ne avvengono; matrimoni benedetti ecc.. frutti desiderati e ottenuti mediante le quotidiane fatiche delle figlie della Madre Cabrini. In questa casa come nelle Missioni di New York, di Chicago, di New Orleans, le Suore visitano periodicamente ogni settimana le carceri, e gli ospedali pubblici, i ricoveri di mendicità, ecc… ottenendo ovunque quei mirabili frutti che sono descritti nella Vita. In questo stesso anno 1901 fonda un altro collegio a Rosario di santa Fè ed un collegio con scuola a Mercedes di san Luis (Argentina). Lettera di ringraziamento scritta dai Prigionieri delle carcere di SING SING – New York (Museo Cabriniano di Codogno) 1902 La necessità di avere Suore Spagnole ed inglesi per le sue case di America la spinge a fare alcune nuove fondazioni in Europa. A Bilbao fonda l’orfanotrofio, in mezzo a grandi difficoltà. Ma, come al solito le fondazioni più provate sono le più benedette; dopo pochi anni il numero delle orfanelle, cresciuto assai, suggerì di trasferire nella vicina Sopelana le più bisognose di aria campestre. 1903 Chicago : Columbus 1903 Denver : Orfanotrofio Dall’Europa all’America come dalla casa all’orto, continua la Madre i suoi viaggi. Quelli di mare sono circa una trentina; innumerevoli quelli di terra. prima di far ritorno negli Stati Uniti, apre in un sobborgo di Londra, a Brockley una scuola per signorine. A Denver, nel Colorado, fonda una scuola popolare per gli Italiani; e trovandosi in un paese per eccellenza minerario subito mobilita le Suore perché si facciano gli angeli visitatori di quei poveri nostri connazionali addetti al lavoro duro e incessante delle miniere. Dopo di aver provveduto ampiamente per la istruzione ed educazione delle giovani, nell’uno e nell’altro continente, la Madre pensò di estendere la sua opera a favore degli infermi. In quest’anno 1903 inizia il Columbus Hospital di Chicago che verrà aperto al pubblico nel 1905. Questo ospedale ha già avuto dopo la sua fondazione, due ampliamenti. Nel fondarlo la Madre Cabrini aveva riservato alcune corsie destinate alla cura gratuita degli Italiani, ma ben presto, per la sua splendida posizione sulle rive del Lago Michigan e sil Lincoln Park, fu frequentato dalle classi più facoltose della società italiana e americana. Ciò fece nascere nella Madre il desiderio di edificare un ampio Ospedale, in un centro italiano e destinato quasi esclusivamente ai nostri connazionali ivi immigrati. L’occasione le si offrì nel 1910, ed essa fece subito acquisto di una proprietà sul Vernon Park dove aprì un secondo Ospedale italiano col nome di Columbus Extension Hospital. Questo in pochi anni divenne troppo piccolo. Esso è stato riedificato nel 1926, sui piani tracciati sotto la direzione della Madre Cabrini, col nome di “Mother Cabrini Memorial Hospital”, ed è una grandiosa istituzione dove centinaia di medici, soprattutto italiani, esercitano con strumenti e metodi dei più moderni. Notisi che quando Madre Cabrini giunse negli Stati Uniti, non esistevano scuole, orfanotrofi, ospedali italiani, di fronte a istituzioni magnifiche erette dalla beneficenza di altre nazioni a favore dei propri immigrati. Avevano soltanto qualche piccola scuola tenuta da qualche vecchio professore a riposo e un ospedaletto a New York che non faceva certo onore al nome italiano. La Madre in 27 anni ha dotato le nostre colonie di istituti di prim’ordine che gareggiano coi migliori istituti americani. Quando in New Orleans fu aperto e inaugurato l’orfanotrofio, un giudice della Supreme Court fu invitato a pronunciare un discorso di occasione egli si meravigliò grandemente che un’opera di tale mole sorgesse in quella città per opera di Italiani e nel sentire che altre maggiori erano state fondate in varie città degli Stati Uniti uscì in questa espressione: Ma gli Italiani sanno fare questo? Frase per lo meno ingenua in una persona colta, ma che prova il poco conto che di noi si faceva. La Madre che aveva sonora limitato la sua opera agli Stati dell’Est e del Centro, e l’aveva poi ampliata con le fondazioni del Sud di New Orleans e di Long Beach, casa di campagna per le orfanelle della Louisiana, volle recarsi nel Far West, sulle rive del Pacifico. Sapeva che ivi erano mandati dai protestanti molti dei nostri orfani strappati alle loro famiglie, dopo averli privati del più prezioso tesoro: la fede. Triste stato di cose per cui la Madre aveva esclamato: non mi darò pace finché un solo dei nostri orfani sarà ricoverato in un istituto protestante. Fu dunque lieta di trovarsi a Seattle, nello Stato di Washington, nella città regina del Pacifico, destinata ad un grande sviluppo, anche perché questa, trovandosi alle soglie dell’Alaska, le dava la speranza di poter un giorno recarsi a fare un po’ di missione agli Esquimesi. Per cominciare aprì una scuola popolare e vedendo qui, come altrove, la necessità di una chiesa in cui i nostri italiani si trovassero per così dire, a casa loro e non fossero ospiti poco desiderati, ne fabbricò una di legno che fu subito frequentata da molti Italiani e divenne per essi un’oasi di fede e di pace. Anche le case di S. Rita a New York, di New Orleans, di Flores servirono di parrocchia per gli italiani per molti anni e cioè fino a che non vi furono Sacerdoti italiani che ne prendessero la cura. 1904 New Orleans – Casa di San Filippo Lettera autografa Capitano Pizzati (Museo Cabriniano Codogno) A New Orleans, colla cooperazione del capitano Pizzati che elargì la somma di 60.000 dollari, trasferì le sue orfane in un nuovo grandioso fabbricato sulla Esplanade Avenue. La vecchia casa di San Filippo rimase come centro di patronato per gli italiani, ed ora vi si è aperta una Day Nursery, uno di quelli che ora si chiamano “nidi” per gli infanti mentre le loro mamme attendono al lavoro. Gli alunni maschi erano trasferiti nella scuola parrocchiale di Santa Maria, le bambine nella scuola di S. Croce. Ora queste due scuole riunite nella scuola della Cattedrale, hanno oltre 1200 alunni frequentanti. La fondazione dell’orfanotrofio di New Orleans dovette riuscire molto laboriosa e dolorosa per la Madre! Ma per suo conforto a bene degli emigrati, quanti frutti non si raccolsero in quella Missione, specialmente durante l’epidemia della febbre gialla. Terminata la fondazione di New Orleans, si affretta a recarsi a Chicago dove gli affari del Columbus Hospital sono ridotti a mal partito: si fa capo mastro e ingegnere, e con una energia indomabile salva la situazione e rende possibile l’inaugurazione dell’Ospedale nel febbraio 1905. Chicago – Casa Colonica Da Chicago ripassa a Denver e in una piccola casa di legno in mezzo ad un vasto altipiano allora deserto, fonda l’orfanotrofio per le bimbe italiane. Da quella donna che era di larghe vedute ma che sa nello stesso tempo trar partito dalle minime cose, l’orto che circondava la casa e l’ampio frutteto le suggeriscono un’utile e proficua occupazione per le sue orfanelle, quella di raccogliere e riporre ordinatamente in piccole scatole, le fragole e le ciliegie che sono poi vendute al mercato. E siccome nota che gli uccelli, ghiotti delle ciliegie mature, all’alba già incominciano a beccarle, con notevole riduzione di quei frutti, esorta le sue figlie ad alzarsi all’alba per scacciare gli importuni visitatori e non permettere che privino le orfanelle di quel piccolo introito. Si potrà sorridere a questo incidente, ma esso riflette uno di quei criteri che la Madre avrebbe voluto poter adottare nell’educazione di tutte le sue orfanelle. Ella stessa era la donna forte lodata dallo Spirito Santo che, mentre sapeva scrivere con garbo, e conversare con uomini di Stato in modo da farli rimanere attoniti, sapeva anche metter mano alle faccende domestiche e trar partito dalle grandi risorse che la natura ci offre. Spesso diceva che quando fosse stata troppo vecchia per lavorare, avrebbe raccolte con sé le Suore al pari di lei affaticate dal lungo lavoro e sarebbero andate per campi raccogliendo erbe medicinali e facendone rimedi per i poveri. A Buenos Aires aveva avuto da un semplicista una certa ricetta con la quale confezionava una certa medicina che chiamava sua e che invero operava ottimi effetti, che taluno attribuiva alla santità della Madre anziché alla sua propria efficacia. Sognava per le su orfanelle vere e proprie colonie agricole dove all’aria aperta in un ambiente moralmente e fisicamente sano, fosse un correttivo per le deficienze fisiche del loro organismo, che spesso si riscontrano nelle fanciulle che hanno perduto i genitori, e nello stesso tempo una utile occupazione. Recatasi a Londra per una fondazione, non perse tempo a visitare i monumenti di quella città, ma impiegò una giornata intera per visitare una scuola agricola, con l’intenzione di stabilirne nelle sue fondazioni. Infatti a Golden, nel Colorado, acquistò una grandissima proprietà dove Suore e alunne hanno formato una vera colonia agricola e vivono quasi esclusivamente dei suoi prodotti. Chiusa questa parentesi, diremo che la piccola casa di Denver è ora un imponente fabbricato di cui la Madre stessa diede il disegno. 1905 Los Angeles – 1905 Giunge la prima volta a Los Angeles ed ivi apre la scuola popolare di San Pietro e fonda l’orfanotrofio Regina Coeli. Quasi grazioso dono per il giubileo dell’Istituto che si celebrava in quell’anno, il Signore le fa trovare presso Los Angeles un’immensa proprietà che si estende su graziose colline coperte di vigneti e uliveti. Con pochissima spesa l’acquista, perché il luogo è ancora disabitato, pensando di farne una casa di campagna e una colonia agricola per le sue orfanelle. Quella tenuta allora deserta è divenuta un vero centro di opere di carità dell’Istituto, un piccolo paese, poiché ivi è stato trasferito l’orfanotrofio di Los Angeles, vi è stato costruito un Preventorium per fanciulle inclinate alla tubercolosi, una casa di riposo per le Suore malate e una scuola coloniale per le orfanelle, che vi sono addestrate nella coltura dei conigli, dei polli e di altri animali domestici, nel fare burro, formaggi ed altri prodotti agricoli, nella coltivazione della vite, nella cura e confezione delle olive etc.. Beate queste case che ricevono e ricoverano le orfanelle che la Madre Cabrini ha moltiplicato nelle nostre colonie! Ivi le fanciulle crescono ignare dei pericoli del mondo, è vero, lontane dai suoi fallaci piaceri, ma più forti ad affrontare i primi quando necessariamente dovranno incontrarli, ed a tenersi lontane dai pericoli che offrono i piaceri mondani. Nel sistema moderno di educazione degli Stati Uniti è invalso il principio che le Religiose non sono adatte all’educazione della gioventù, che negli istituti cattolici vive troppo chiusa, ristretta fra quattro mura. Sono dunque tolte le fanciulle dalle istituzioni e sono collocate presso le famiglie private, purtroppo non sempre in grado di educare le bimbe che loro si affidano. Quanti casi pietosi si verificano dopo che si è adottato questo sistema! Quante fanciulle di quindici o sedici anni vengono piangendo alla Suora per confidare nel suo cuore di madre delle vergognose cadute o per implorare aiuto nei pericoli in cui si trovano… Come piangerebbe il cuore della Madre Cabrini dinanzi a tanta sventura! Speriamo che dall’alto ella provveda e si ritorni all’antica…. In quest’anno è da ricordarsi l’opera delle Missionarie del Sacro Cuore di New Orleans, durante l’epidemia di febbre gialla. Testimonianze del Card. Farley e dell’ambasciatore d’Italia. 1906 L’Istituto prende parte alla Mostra degli Italiani all’estero in Milano. Lavori scolastici, lavori femminili di ogni genere, opuscoli descrittivi del lavoro compiuto in cinque lustri dall’Istituto, fotografie e ricordi delle Istituzioni e dei paesi vari riempiono un reparto, e il gran Premio viene aggiudicato all’Istituto. 1908 – 1909 Recatesi in Brasile per visitare la casa di San Paolo, fondata nel 1903. si reca a Rio De Janeiro ed ivi fonda un collegio ed una scuola esterna, frequentati ora da centinaia di bimbe delle più illustri famiglie di quella capitale. Anche dal Brasile sono arrivate ultimamente le lettere postulatorie per chiedere alla Santa Sede la Beatificazione della Madre, e si contano ben 500mila firme. Dal Governatore dello Stato, dei Membri del Parlamento, alle più umili classi tutti hanno voluto apporre la loro firma. Vi sono lettere commoventissime scritte dai carcerati di Rio De Janeiro e dai ricoverati dell’Ospedale civico per implorare la glorificazione della loro grande benefattrice. 1910 Decreto del 4/08/1910 con cui Pio x dichiara Madre Cabrini Superiora a vita (Museo Cabriniano di Codogno) Fatto ritorno in Europa ed eletta Superiora Generale a vita dopo un breve soggiorno a Parigi per provvedere un asilo più vasto alle orfanelle, fondò a Honor Oak Park, uno di quei deliziosi commons che circondano Londra, un collegio per giovinette. 1912 Nel mese di marzo, ancora convalescente di una malattia, è richiamata in America dalle necessità del vecchio Columbus Hospital, che ha bisogno di essere ricostruito. La costruzione di un ospedale coloniale, laico, aveva tenuto per molti anni agitata e divisa la colonia di New York. La Madre morì senza aver potuto riedificare il vecchio Columbus perché la guerra mondiale da prima, poi per la sua dipartita da questo mondo lo impedirono. Fece però preparare i piani di un grandioso edificio di dieci piani e proprio quest’anno mentre l’ospedale ha subito un colpo mortale nella cattiva amministrazione di chi ne era a capo, il povero Columbus risorge a nuova vita, nel centro popolato di Italiani e par che dica: Qui mi ha voluto la Madre Cabrini, qui per 37 anni ho lavorato strenuamente al bene degli emigrati e qui rimango ad attestare l’opera religiosa e sociale di quella grande donna. Circa 400 mila sono gli ammalati che furono curati nelle sale del vecchio Columbus Hospital e nell’annesso dispensario. Nello stesso anno provvide all’ampliamento dell’orfanotrofio di Los Angeles e recatasi a Seattle dove le sue orfanelle andavano a rischio di rimanere senza casa, avendo la città nel suo piano regolatore decretato l’abbassamento della collina su cui era edificato l’orfanotrofio, riuscì a trovare provvidenzialmente una bella villa nella quale per la munificenza di due benefattori, Mr. Patrik Heeney e William Pigott ora sorge il grandioso orfanotrofio italiano. 1914 1914 – Chicago: Columbus A Dobbs Ferry presso New York trova una grande proprietà in cui risolve di trasferire le sue orfanelle di West Park. Ora però che le autorità civili vanno spopolando gli orfanotrofi, come si è detto, la casa di West Park ampliata è sufficiente ad accogliere le orfanelle italiane, tanto più che un altro grande orfanotrofio è stato aperto nella vicina Arlington (N.J.) e la casa di Dobbs Ferry è divenuta un Collegio. La guerra mondiale paralizza l’azione della Madre, e le è cagione di vive sofferenze. Essa dà ordini perché le sue case d’Italia, di Francia e d’Inghilterra si prestino a ricovero di feriti e di ammalati. Milano apre subito un ospedale militare di riserva: a Castelsangiovanni le Suore son addette all’assistenza dei malati di quell’ospedale. A Parigi si raccolgono i bimbi dei soldati o invalidi di guerra. Intanto essa, nel 1915, pur debolissima di salute e vicina a chiudere i suoi giorni, si reca di nuovo a Seattle per fondarvi una casa per trovatelli. Nonostante le opposizioni che vide nel suo sorgere, il Columbus Sanitarium andò prosperando ed ora mutato nome è divenuto Ospedale generale, apre le sue sale a molti ammalati e vi accorrono quelli stessi che più lo ostacolavano. L’ospizio dei trovatelli è stato edificato dalla munificenza del soprannominato Mr. W. Pigott. Il periodo della vita dell’Istituto 1917 – 1929 Nel 1917 la Madre Cabrini cessava di vivere e vi fu chi dubitò che l’Istituto potesse continuare, mancandogli colei che ne era l’anima e la vita. Ma i fondatori di ordini religiosi lavorano dal cielo e la loro opera non manca perché opera di Dio. Ciò si avverò anche nel nostro caso. Raccolse l’ultimo respiro della Madre morente la Madre Antonietta Della Casa, allora Superiora dell’Ospedale Colombo di Chicago, donna che ha insigni virtù religiose e accoppia a non comuni doti organizzatrici e tutto lo slancio proprio dei figli di Genova che le ha dato i natali. Eletta Superiora Generale perché designata dalla stessa Madre Cabrini, in questi 12 anni di governo si mostrò degna di succederle. Sua premura è stata di attuare tutti i desideri della Madre Cabrini e di consolidare e sviluppare l’opera della Madre stessa. Diamo qui un riassunto di quanto è stato fatto sotto il suo governo in questi 12 anni. Nel campo ospedaliero: 1. Fonda in New York, a richiesta dell’Arcivescovo di quella città un secondo ospedale e lo apre col nome di Columbus Hospital Extension nel 1921; per tal modo l’assistenza ospedaliera non è mancata ai nostri connazionali in questo periodo di ricostruzione del vecchio Columbus. 2. A richiesta del Cardinale di Philadelphia fonda un ospedale in quella città per gli Italiani. (1923) 3. Istituisce un vasto Reparto di Ambulanza che funziona in connessione col Columbus Extension di New York. 4. Istituisce una scuola per Nurses presso questo ultimo Ospedale e fonda tre case per Nurses annesse agli Ospedali di New York, di Chicago e di Seattle. Per tal modo le infermiere non solo sono istruite e fanno la loro pratica negli ospedali, ma sono alloggiate, mantenute dall’Istituto in case apposite, arredate e attrezzate convenientemente in modo che rispondano al loro scopo. Nel solo Ospedale Columbus di Chicago, l’anno passato si ebbero 62 nurses in formazione. 5. Edifica il “Mother Cabrini Memorial Hospital” di Chicago sui piani lasciati dalla Madre Cabrini. 6. Fabbrica una nuova ala all’ospedale Columbus di Chicago e lo fornisce di nuovi moderni reparti. 7. Inizia la costruzione del nuovo Ospedale in Los Angeles. 8. Riedifica il vecchio Columbus di New York, opera tanto cara alla Madre Fondatrice (di 12 piani). Per l’infanzia povera e abbandonata: e per l’istruzione della gioventù: 1. Edifica l’orfanotrofio di Denver e quello di Seattle, sui piani ideati dalla Madre Cabrini. 2. Fonda l’orfanotrofio a Sopelana, Spagna. 3. Fonda l’orfanotrofio maschile di Vitry sur Seine. 4. Apre un asilo a Bagnone, (Pontremoli). 5. Fonda a Roma il Liceo-Ginnasio “Madre Cabrini”. 6. Apre un Collegio a Managua di Nicaragua. 7. Trasferisce a più ampia sede i Collegi di Genova e di Cornigliano 8. Fonda a Burbank, in California, un preventorium per bimbi tubercolotici. 9. Apre a Los Angeles un cosiddetto “nido” per bimbi di madri operaie. 10. Fonda a Villa Marianna, in Brasile un collegio. 11. Fonda a Seattle un ospizio per trovatelli. 12. Fonda a Pomba, Stato di Minas Gerais, in Brasile, un collegio con scuola Normale. 13. Inizia la costruzione di un Istituto Magistrale a Milano, di una scuola normale a new York. Per la gioventù operaia: Fin dal 1911, la Madre Cabrini aveva aperto in Codogno un laboratorio di passamaneria, nel quale le giovani del paese lavorano a cottimo. Altri quattro laboratori, la Madre Della Casa istitutì, uno in Pontremoli, l’altro a Castelsangiovanni, il terzo a Cosquin in Argentina; presso Mercedes San Luis, il quarto pure in Argentina. In questi laboratori le giovani apprendono varie industrie femminili e, come a Codogno, ricevono una mercede giornaliera in proporzione al lavoro fatto. Case di salute e di riposo: Sollecita del bene delle sue Suore le quali spesso ammalate e affaticate dal lavoro hanno bisogno di periodi di riposo, ha provveduto con la Casa di OceanSpring sul golfo del Messico per gli Stati Uniti; a Capilla del Monte per l’Argentina; a Temù in alta montagna e a Rocca di Papa per le Suore di Europa, e provvede con appositi nuovi locali per le Suore malate di case con tutti i comodi per le ammalate a San Raffaele. Missione della Cina: Il voto della Madre Cabrini si è effettuato per mezzo della presente Madre Generale, rev. Madre Antonietta Della Casa coll’invio di Suore alla Cina. Un collegio normale fu fondato a Kashing, presso Shanghai, ed un secondo drappello di Suore si dispone a partire per l’Honan, dove verrà loro affidato un dispensario medico e un ospizio per bambini, oltre ad un laboratorio per le giovinette cinesi. (Tratto dalla biografia di Madre Cabrini scritta da Madre Saverio De Maria) “Il nostro amore operoso, che nel principio parrà un piccolo ruscelletto, crescendo nel suo mirabile corso della fedeltà, diverrà come un fiume vasto, ampio e santamente impetuoso: ed ecco la Missionaria perfetta che andrà, correrà e farà cose grandi, molteplici e perfette per la gloria del suo Gesù …..” (S. F. Cabrini)