MERCATO DEL LAVORO E DEMOGRAFIA
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MERCATO DEL LAVORO E DEMOGRAFIA
Aspetti sociodemografici dell’Immigrazione Marocchina in Calabria: Lamezia Terme un Caso di Studio Roberta Saladino Università della Calabria Abstract Lo scrittore Erri De Luca, tempo fa in una intervista (http://www.ilquotidianoweb.it) ha definito l’Italia come un braccio, che si stacca dalla spalla delle Alpi e dal blocco dell’Europa e se ne va in mezzo al Mediterraneo finendo a mano aperta. La Puglia e la Calabria sono le estremità della mano, mentre la Sicilia somiglia a un fazzoletto che saluta. Nell’ambito dell’immigrazione questa immagine credo sia la più appropriata per l’Italia e in particolare per la Calabria, che da più di 40 anni “raccoglie” e accoglie dal Mar Mediterraneo migliaia e migliaia di immigrati che giungono prevalentemente dall’Africa. Fino agli anni “80 la Calabria era soprattutto un luogo dove soggiornare in attesa di ripartire per altre destinazioni, dagli anni “90 in poi diviene anche terra di stabilizzazione dove poter realizzare un progetto di vita lontano da casa. La Calabria si presenta come terra di destinazione per i flussi migratori provenienti prevalentemente dai Paesi dell’Europa dell’Est e dai Paesi dell’Africa. Rispetto ai flussi migratori dal Marocco, confrontando i dati della Calabria con le medie a livello nazionale, possiamo osservare il peso relativamente maggiore delle migrazioni dal Marocco nel quadro migratorio regionale, sia in termini di incidenza sulla popolazione totale straniera (il 16% in Calabria, a fronte di una media nazionale del 10% nel 2011), sia in termini di tasso di incremento annuo (tra il 2010 e il 2011 in Calabria la media regionale è del 12% mentre in Italia il tasso è del 5%). L’analisi dei dati disaggregati per Province sottolinea che la distribuzione territoriale dei Marocchini in Calabria non è omogenea, infatti la maggiore concentrazione è nella Provincia di Reggio Calabria (4.230), Catanzaro (3.370) e Cosenza (2.670). Nella Provincia di Catanzaro si ha la maggiore incidenza della Comunità Marocchina sul Totale della Popolazione Straniera, questo perché nella Provincia 1 di Reggio Calabria e Cosenza i Marocchini rappresentano la seconda nazionalità più numerosa, subito dopo la Comunità Romena. Analizzando i dati disaggregati per Comune possiamo dire che i Marocchini sono soprattutto concentrati a Reggio Calabria (residenti 1.714 al 2011) e a Lamezia Terme (residenti 1.000 al 2011). Al 1° gennaio 2013 i Marocchini residenti a Lamezia Terme sono pari a 1.163 individui, rappresentando il 31% della Popolazione Straniera Totale, sono la principale popolazione straniera. La struttura per età della Comunità Marocchina al 1 gennaio del 2000 era fondamentalmente caratterizzata dalla popolazione in età attiva, che costituiva il 94% dei Marocchini residenti, tale distribuzione è indicativa di una migrazione di carattere prevalentemente giovanile e realizzata per motivi di lavoro. La struttura per età al 1° gennaio 2013 cambia, la popolazione dei giovanissimi nell’arco di 13 anni ha un incremento notevole passando dal 2% al 19%, ciò è dovuto verosimilmente alla graduale stabilizzazione della corrente migratoria e quindi dei nuclei famigliari marocchini Residenti a Lamezia Terme. La ricomposizione dei nuclei famigliari determina anche un evoluzione della componente per genere, infatti, se nel 2000 le donne rappresentavano solo il 20% della Comunità Marocchina oggi rappresentano invece il 41% I cittadini Marocchini residenti a Lamezia Terme provengono soprattutto dalle zone attorno alla città di Khouribga, nella Regione Chaouia-Ouardigha, entroterra agricolo, e quelle limitrofe all’area di Casablanca, per lo più dall’area metropolitana da cui la regione prende il nome. Nel seguente contributo si analizzerà il protagonismo inteso nell’accezione più positiva del termine, della Comunità Marocchina residente a Lamezia Terme, sia dal punto di vista demografico che imprenditoriale, ed inoltre si analizzeranno le diverse modalità di radicamento sul territorio lametino, in termini di investimento famigliare, abitativo, lavorativo e scolastico. Questo lavoro si basa su una ricerca più ampia svolta in collaborazione con il Centro Sudi e Ricerche IDOS, sulla Comunità Marocchina residente in Italia, tale studio è presente nella Guida del Ministero dell’Interno: “Immigrazione Percorsi di Regolarità in Italia. Prospettive di collaborazione italo-marocchina”. 2