Prese a bastonate la moglie Ora è accusato di lesioni

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Prese a bastonate la moglie Ora è accusato di lesioni
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26
Trento
TRENTINO MARTEDÌ 1 MARZO 2016
Danni a banche e a un’associazione: anarchici condannati
◗ TRENTO
Scritte anarchiche sulle vetrate di una banca
Nell’aprile dell’anno scorso,
in due momenti distinti, avevano preso di mira le telecamere della Banca popolare
di Vicenza di via Rosmini,
della filiale Credem di via Rosmini, della banca Findomestic di via Rosmini, della Cassa rurale Valle dei Laghi di
via Perini, della Rai e della
mensa della Polizia di via Perini, imbrattando con lo
spray anche le vetrine e tracciando scritte di protesta.
Nella notte tra il 13 e il 14 dello stesso mese, inoltre, avevano rovinato la casetta di legno dell’Associazione culturale “Rinascita Torrre Vanga”, scrivendo «La sicurezza
dei ricchi è guerra ai poveri».
Ieri, per quei fatti, in tribunale a Trento, sono stati processati e condannati alcuni
ragazzi dell’area anarchica
trentina. Per i danni alle filia-
li delle banche, il giudice Giovanni De Donato ha condannato Giulia Perlotto a una
multa di 300 euro, Matteo
Nascimben a 100 euro di
multa, e Giancarlo Garofalo
a una pena di 400 euro di
multa. Per i danni alla casetta di via Torre Vanga, invece,
lo stesso giudice ha condannato Matteo Nascimben e
Roberto Mancuso a una pena che per entrambi si concretizza nel pagamento di
100 euro e delle spese processuali.
A Clara Bonora, invece,
una pena di 130 euro di multa. Tutti dovranno inoltre risarcire
l’associazione
“Rinascita Torre Vanga”, che
attraverso il suo presidente si
era costituita parte civile,
con mille euro e pagare anche le spese di costituzione
sostenute dalla stessa parte
civile, quantificate in 700 euro.
Prese a bastonate la moglie Ritornano le giostre
Chiuso Piazzale Sanseverino
Ora è accusato di lesioni
da ieri
◗ TRENTO
La Procura di Trento ha chiuso le indagini su quanto accaduto a novembre
Giorgio Tomasi aveva ferito la donna e poi aveva tentato il suicidio
◗ TRENTO
Era convinto di aver ucciso la
moglie a bastonate in casa, a
Roverè della Luna e così, dopo
essere salito in auto fino a Peio,
si era gettato con l'auto giù da
un burrone, riportando anche
lui gravi ferite, ma fortunatamente non mortali. Il drammatico episodio risale allo scorso 6
novembre e ora, la Procura di
Trento, nella persona del sostituto procuratore Carmine Russo, ha inviato l’avviso di chiusura delle indagini preliminari al
difensore di Giorgio Tomasi
che, per quella drammatica sequenza di fatti, è imputato del
reato di lesioni personali. Tomasi e il suo legale hanno ora
20 giorni per presentare memorie, produrre documenti, depositare documentazione o chiedere al pm di poter rilasciare dichiarazioni.
Quella mattina di novembre,
la drammatica sequenza di colpi di scena aveva avuto inizio
con quello che, in un primo
momento, era sembrato un banale incidente stradale. La segnalazione a 118 e 112 era arrivata poco dopo le 9 del mattino: una vettura che stava percorrendo la provinciale 87 era
uscita di strada a poche centinaia di metri dall'abitato di
Peio. In quel punto, i prati lungo i quali si inerpica la strada
sono ripidissimi e la vettura era
precipitata lungo il costone, fermandosi come un ammasso informe di lamiere. Il ferito, però
– Giorgio Tomasi – è miracolo-
Fino al prossimo 22 marzo il
piazzale Sanseverino sarà occupato dall'annuale parco divertimenti per San Giuseppe. L’apertura al pubblico è in programma per venerdì prossimo 4 marzo, dalle 14 circa, per proseguire
poi fino al 20 marzo prossimo.
Saranno presenti diverse attrazioni: dal tiro bocciofilo alla giostra bambini, dal tiro aria compressa all'autoscontro, dal brucomela all'altalena gigante.
L’area in questione è stata chiusa al traffico veicolare ieri pomeriggio. Il piazzale verrà infine
riaperto agli automobilisti mercoledì 23 marzo, dopo lo smontaggio delle giostre.
Le giostre in Sanseverino
l’evento
Shoah dei disabili, la mostra
fa tappa a Sociologia
◗ TRENTO
Ecco ciò che rimaneva della Fiat di Giorgio Tomasi dopo la paurosa carambola a Peio
samente vivo: grave, ma non in
pericolo di vita, e viene trasferito al Santa Chiara in elicottero.
Il secondo capitolo della vicenda ha inizio quando i carabinieri della radiomobile di Cles e
della stazione di Cogolo, insospettiti dalla dinamica del sinistro, controllano ciò che resta
dell’abitacolo della Fiat distrutta e trovano un biglietto su cui,
a mano, Tomasi aveva scritto:
«Scusami se ho ammazzato la
mamma». Parole più che allarmanti che danno il via ad una
vera e propria corsa contro il
tempo. I controlli sono frenetici: si verifica l'identità del ferito, poi la sua residenza e vengono allertati i carabinieri di Trento perché raggiungano immediatamente l'abitazione al civico 3 di via Nuova, a Roverè della Luna. I militari arrivano insieme ai sanitari del 118 ed entrano subito nell'appartamen-
to all'interno del quale trovano
la moglie di Tomasi, 43 anni, e
madre di una ragazza ancora
minorenne. I due erano in fase
di separazione, ma Tomasi non
voleva accettarlo. La donna ha
sul corpo i segni di violente percosse, colpita a bastonate. Sottoposta a un lungo intervento
chirurgico e poi accolta nel reparto di Chirurgia, era riuscita
a salvarsi.
©RIPRODUZIONERISERVATA
Numero Verde
l’incidente
banca d’italia
Salta lo stop e provoca
uno scontro a Bocenago
Rurale di Aldeno, ecco i nomi
di chi dovrà pagare la multa
◗ BOCENAGO
◗ TRENTO
La Golf, condotta da Innocenzo
Sigillino di anni 58 di Bocenago
non rispetta il segnale di stop
cosicché la Lancia che sale verso Pinzolo, alla cui guida si trovava Bruno Battocchi di anni 55
di Tione, lo urta di fianco. Nello
sconquasso alla peggio tocca a
Sigillino che viene portato
all’ospedale di Tione. L’incidente si è verificato poco dopo le 14
di ieri lungo la statale 239 all’altezza del bivio per Bocenago.
«Sigillino lamentava qualche dolore per lo più dovuto alla strisciata avvenuta proprio all’altez-
La notizia della sanzione è di
qualche giorno fa, quando la
Banca d’Italia aveva comunicato di aver comminato una
sanzione pesante ai membri
del consiglio d’amministrazione, al collegio sindacale e
al direttore della Cassa Rurale
di Aldeno e Cadine. Che dovranno pagare 16.500 euro a
testa. In tutto, una multa di
247.500 euro dovuta a carenze organizzative e nei controlli interni sul processo del credito. E ora è la stessa Banda
d’Italia che indica chi dovrà
L’incidente di Bocenago
za della portiera di guida», avvertivano i soccorritori. Sul posto anche una pattuglia della polizia locale di Tione.
(a.p.)
La mostra sulla Shoah dei disabili fa tappa a Sociologia.
L’esposizione apre il 3 marzo alle 17 con proiezione di “Mea
Culpa” e dibattiti. Si potrà visitare nella sede universitaria di via
Verdi 26 a Trento fino al 14 marzo. Giovedì alle ore 17.00 la mostra verrà inaugurata nella corte
interna del Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale (Trento – Via Verdi, 26) da Luciano
Enderle (presidente Anffas
Trentino onlus). A seguire, in aula Kessler, ci sarà la proiezione
del documentario "Mea Culpa"
di Antonio Pintus, del quale discuteranno Gustavo Corni (Università di Trento) e Fabrizio Fer-
rari (Università di Padova).
“Mea Culpa” è un documentario che riporta alla luce il clima sociale, politico e psicologico nel quale teorie eugenetiche
e razziali, manipolazioni di
darwinismo sociale, considerazioni economiche e una forte
azione di propaganda sistematica hanno prodotto un vero e
proprio progetto di annientamento dei malati, percepiti come un peso gravoso per la parte
sana del “corpo sociale” ariano.
Il video nasce dal lungo e meticoloso lavoro di ricerca di Michael von Cranach, da interviste
a studiosi della materia e testimoni dei tragici accadimenti,
con ampio impiego di materiali
documentari d’epoca.
mettere mano al portafoglio.
Chiamati a pagare la sanzione
sono: (quali componenti del
cda) Luigi Baldo, Pompeo Viganò, Nicola Baldo, Giorgio
Cont, Roberto Coser, Stefano
Fadanelli, Barbara Grassi, Monia Larcher, Giorgio Moser,
Riccardo Tamanini, Paola Zanotelli, il direttore generale
Pio Zanella e come componenti ed ex componenti del
collegio sindacale: Sergio Novembre, Marcello Moser e Paolo Lorandi. Il totale della
multa è stato equamente diviso fra tutte le parti chiamate a
rispondere.
800.700.800
Il servizio è operativo TUTTI I GIORNI
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