Il recupero intraoperatorio di sangue

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Il recupero intraoperatorio di sangue
RECUPERO EMATICO INTRAOPERATORIO
Dal maggio u.s. il reparto
operatorio è stato dotato di una
macchina per il recupero
intraoperatorio del sangue del
paziente sottoposto ad intervento
chirurgico per essere reinfuso, al
paziente durante l’internvento.
Tale macchina permette di
“recuperare” e reinfondere al
paziente il sangue che egli stesso
“perde” nel corso dell’intervento
chirurgico.
Rappresenta il metodo sicuro,
semplice ed efficace per ridurre
l’uso di sangue da donatore nel
paziente chirurgico.
Le aree di impiego sono:
1. Pazienti sottoposti ad
intervento di protesi totale di
anca.
2. Pazienti sottoposti ad intervento di protesi totale di ginocchio.
3. Pazienti sottoposti ad intervento di revisione di protesi di anca e ginocchio.
4. Pazienti sottoposti ad intervento di stabilizzazione vertebrale di colonna.
5. Pazienti emorragici acuti non affetti da neoplasie.
Mentre non può essere utilizzata:
1. Nei pazienti con coagulopatie.
2. Pazienti con infezioni in sede di intervento.
3. Pazienti con neoplasie in sede di intervento.
L’utilità di questa tecnica di
recupero del sangue
intraoperatoria consiste nella
riduzione di trasfusioni di sangue
da donatore autologo, riducendo
in questo modo la possibilità, con
le trasfusioni, di trasmettere
eventuali patologie diffuse, oltre
che ottimizzare il rapporto
costo/beneficio.
Abbassando la richiesta di sangue
autologo riduce la necessità per i
centri trasfusionali di reperire e
stivare le proprie scorte di sangue,
peraltro sempre più carenti.