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Comunicato stampa
Mille famiglie rispondono all'appello di Ai.Bi.
Ecco le linee guida per accogliere un profugo minorenne
Continuano gli sbarchi di profughi: tra sabato 7 dicembre notte e domenica 8 dicembre tre
‘carrette del mare’ hanno riversato sulle coste italiane 465 persone. Decine i Minori Stranieri
Non Accompagnati
Tra tanta disperazione e sofferenza, la buona notizia c’è. Sono mille le famiglie che
hanno risposto all’appello lanciato da Ai.Bi. nell' ambito della campagna “Bambini in alto mare"
Oltre alla creazione della rete di famiglie accoglienti, Ai.Bi. ha siglato accordi con i Comuni di
Lampedusa e Messina per regolamentare l’accoglienza temporanea familiare
Al via un percorso condiviso con il Tribunale dei Minorenni di Palermo che porterà alla
stesura delle linee guida dell’Accoglienza Familiare Temporanea
Non cessano gli sbarchi dei profughi, anche bambini di pochissimi anni non accompagnati. Oltre 465 le
persone arrivate dall’altra parte del Mediterraneo tra il 7 e l’8 dicembre.
Ma per fortuna crescono anche le famiglie disposte ad accogliere i piccoli profughi. Grande la risposta dell’Italia
migliore all’appello lanciato da Amici dei Bambini. La famiglia numero ‘Mille’ arriva da Castellamare di
Stabia, provincia di Napoli. Una signora di cinquant’anni, preoccupata dal peggioramento delle condizioni
meteorologiche, con voce accorata, ha chiesto a che punto fossero gli aiuti. E ha voluto dare il suo piccolo,
preziosissimo contributo. Anche se il primato dell’accoglienza lo detengono tre regioni: Lombardia (17%), Lazio
(13%) e Sicilia (12%).
Il progetto messo in campo da Ai.Bi. è rivolto a salvaguardare le fasce più deboli dei profughi: minori stranieri non
accompagnati, mamme sole con figli e gestanti. Il punto di forza dell'associazione è costituito dalla rete di famiglie
disponibili ad accogliere in casa i piccoli profughi o le mamme, che cresce giorno dopo giorno. Dall'altro lato
l'associazione sta formando accordi con i Comuni. Primi Lampedusa, ora Messina.
Con entrambi i Comuni, Amici dei Bambini ha firmato un accordo che regola l’affidamento temporaneo dei Misna.
In particolare l’intesa con l'amministrazione comunale di Messina prevede “per i minori non richiedenti asilo e non
accompagnati”, la necessità di coinvolgere il centro affido e l’Ai.Bi. “nell’iter di accompagnamento dei minori o
nuclei monoparentali, con la possibilità del collocamento familiare”.
Non solo, Amici dei Bambini è in procinto di avviare un percorso con il Tribunale dei Minorenni di
Palermo che porterà alla stesura delle linee guida dell’Accoglienza Familiare Temporanea. Due i
princìpi che regoleranno gli interventi a favore dei minori: i bambini sotto i dieci anni dovranno essere
immediatamente accolti in famiglia, mentre per quelli tra i dieci e i quattordici anni la sistemazione in famiglia
potrà avvenire entro 72 ore dal loro sbarco. Come indicato nel mese di novembre dalla Procura presso il Tribunale
dei Minorenni di Palermo.
Per questo resta fondamentale che la rete di famiglie che hanno risposto all’appello continui a
crescere. La macchina solidale- partita inizialmente in Lombardia e Sicilia, rispettivamente per la
vicinanza alle sede nazionale dell’Associazione e ai luoghi degli sbarchi- si è ormai estesa a tutte le
sedi regionali. Da settimane impegnate a organizzare ‘visite domiciliari’ alle famiglie che si sono candidate per
accogliere uno o più minori, dando priorità a quelle che hanno alle spalle esperienze di accoglienza.