Relazione Illustrativa
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Relazione Illustrativa
GLI ISTITUTI TECNICI SUPERIORI Fondazione "Istituto Tecnico Superiore Filiera Agro-Alimentare della Sardegna" Presentazione della costituenda Fondazione La Fondazione "Istituto Tecnico Superiore Filiera Agro-Alimentare della Sardegna" è una scuola ad alta specializzazione tecnologica, di alto profilo nata per rispondere alla domanda delle imprese di nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche. Il network della Fondazione si compone di partner regionali tra i quali si pongono gli istituti tecnici e professionali, le imprese e le associazioni, gli enti territoriali (regione e comuni) e i sistemi territoriali produttivi (GAL e GAC), le associazioni economiche (Camera di Commercio), le università e i centri di ricerca, gli enti di formazione, le fondazioni bancarie ed il sistema del credito. La Fondazione avrà un know-how importante sia per i corsi interaziendali che per i corsi di formazione professionalizzanti che verranno realizzati. Perché gli ITS Nella gran parte dei paesi europei, l’istruzione tecnico-professionale occupa un posto centrale nel sistema educativo ed i relativi curricula studiorum prevedono metodologie didattiche interattive e percorsi di apprendimento on the job (alternanza scuola lavoro, project work, didattica laboratoriale, etc). Il modello curricolare della scuola secondaria superiore italiana, al contrario, è storicamente costruito su una gerarchia di saperi che prevede la superiorità delle discipline umanistiche su quelle scientifiche. Questa concezione che ha caratterizzato a lungo il sistema scolastico del nostro paese ha accentuato la divisione tra formazione e lavoro, relegando l’istruzione tecnica e professionale ad un ruolo subalterno. I modelli culturali e organizzativi di accesso al lavoro ed alle professioni stanno notevolmente cambiando verso un mercato del lavoro che riflette, in misura sempre maggiore, l’evoluzione dei sistemi locali verso una “società della conoscenza”. 1 La pressione della crisi economica ha prodotto effetti negativi sul versante dell’occupazione ponendo in maniera forte la necessità di rilanciare la formazione tecnica e professionale per contestualizzare la conoscenza negli ambienti produttivi locali. In quest’ottica, diventa strategica un’alleanza tra mondo dell’istruzione, formazione professionale e mercato del lavoro, tra cultura generale e professione, tra conoscenza ed attitudine pratica e operativa, anche percorrendo nuove strade e sperimentazioni. Il contesto descritto ha accelerato quel processo di riforma dell’Istruzione Tecnica Superiore che il Legislatore ha avviato accogliendo i suggerimenti che, fin dal 1998, l’OCSE aveva espresso: colmare quella anomalia tutta italiana dell’assenza di un percorso non accademico nell’alta formazione. Quadro normativo di riferimento Con la legge 27 dicembre 2006, n. 296, articolo 1, comma 631, il legislatore ha previsto la riorganizzazione del sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore. Con la legge 2 aprile 2007, n. 40, articolo 13, comma 2, il legislatore ha poi previsto la configurazione degli Istituti Tecnici Superiori nell’ambito della predetta riorganizzazione e nell’ottica di rilancio degli istituti tecnici e professionali. Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 Gennaio 2008 sono stati disciplinati, a livello nazionale, gli Istituti Tecnici Superiori. La Regione Sardegna con la Delibera di Giunta 5/26 del 6 febbraio 2015 ha istituito l’"Istituto Tecnico Superiore Filiera Agro-Alimentare della Sardegna". Forma giuridica degli ITS Il legislatore ha fornito agli ITS una veste giuridica molto precisa, al fine di evitare che essi possano essere considerati la prosecuzione del percorso scolastico: la Fondazione di Partecipazione. Questa forma giuridica nasce per favorire l’interazione tra pubblico e privato, per cui prevede la partecipazione di enti pubblici e privati e garantisce formule organizzative e di gestione delle risorse snelle ed efficaci. La Fondazione di Partecipazione è uno strumento flessibile ed articolato che unisce l’elemento patrimoniale della fondazione con quello personale dell’associazione, facilita l’integrazione delle risorse, garantendo il riconoscimento del valore delle diverse identità e dell’autonomia dei soggetti che vi partecipano. 2 La Fondazione di partecipazione, ha natura privata, non ha scopo di lucro e svolge una funzione di interesse pubblico, acquista personalità giuridica mediante l’iscrizione nel registro delle persone giuridiche istituito presso la prefettura competente. Garanzia interesse pubblico Pubblico Privato Managerialità Conoscenza e pratica nel settore Struttura e capitale degli ITS L’istituzione di riferimento della Fondazione è l’I.I.S. “N. Pellegrini” sede di uno storico Istituto Tecnico Agrario di Sassari ed al quale fanno altresì capo, oltre ad un corso Professionale per l'Industria e l'Artigianato, anche due corsi Professionali per l'Agricoltura, con sedi a Perfugas e ad Alghero. Sarà proprio qui, presso l'azienda agraria di Santa Maria La Palma, che avrà sede la Fondazione, nell'ambito di un complesso che la sistemazione del Convitto renderà un vero e proprio Campus. La Fondazione, inoltre, sarà composta da: - un ente di formazione accreditato dalla Regione per l’alta formazione; - dall’I.I.S. “E.Fermi” di Ozieri (formato da diversi indirizzi tra i quali Tecnico Agrario e Professionale Agrario localizzati nelle sedi di Ozieri, Bono e Bonorva); - imprese del settore produttivo cui si riferisce l’istituto tecnico superiore; - università, enti di ricerca scientifica e tecnologica e l'accademia di belle arti; - sistemi locali produttivi; - associazioni di categoria; - fondazione bancaria; 3 - enti locali. Sono previste due tipologie di soci della Fondazione: - Fondatori: coloro che danno vita alla Fondazione e che contribuiscono al Fondo di Dotazione e di Gestione; - Partecipanti: coloro che contribuiscono agli scopi della Fondazione mediante apporto di denaro, beni, servizi ed attività professionali. Origine dei finanziamenti: - conferimenti ministeriali, tramite l’Ufficio Scolastico Regionale per la Regione Sardegna; - conferimenti da parte degli istituti scolastici partecipanti; - conferimenti da parte della Regione Autonoma della Sardegna; - conferimenti privati dei soci (aziende, associazioni, università, etc). Natura dei finanziamenti: - apporto di denaro; - disponibilità di beni mobili ed immobili, compresi i laboratori; - prestazione di servizi o di attività. Area tecnologica nella quale verrà istituito l’Istituto Tecnico Superiore Filiera Agro-Alimentare della Sardegna La “Filiera Agro-Alimentare”, comprende tutte le attività del settore primario e secondario che vanno dall'attività agricola sul campo fino alla commercializzazione del prodotto finito, in qualunque forma. In tale concezione estesa di filiera agroalimentare rientrano, quindi, tutti i processi e gli interventi tecnici volti alla produzione del bene agricolo, alla sua trasformazione, alla verifica dei suoi requisiti qualità, alla sua commercializzazione, alla sua promozione. Vi rientrano altresì, per le evidenti connessioni, anche le attività di ristorazione e quelle di promozione territoriale e turistica, ove legate all'ambito delle produzioni agricole. L’ ITS nei contenuti L’ITS promuove corsi biennali di specializzazione post-diploma legati alla filiera agroalimentare al fine di costruire competenze tecniche di alto profilo, ma a forte contenuto professionalizzante ed operativo. I percorsi formativi prenderanno avvio con l’anno accademico 2015-2016 e saranno finalizzati al conseguimento di diploma di tipo europeo (V° livello EQF – Euopean Qualification Framework). 4 Giovani e adulti potranno accedere ai percorsi realizzati degli ITS con il possesso del diploma di istruzione secondaria superiore; verranno previste delle prove di ingresso iniziali al fine di selezionare i partecipanti. Il biennio di formazione prevederà l’acquisizione di conoscenze teoriche, abilità specialistiche e competenze professionali che consentiranno al Tecnico Superiore di intervenire nei processi di produzione, gestione e controllo di beni e servizi, sviluppati in contesti di lavoro tecnologicamente avanzati anche mediante stage in azienda, project work ed apprendimento nei luoghi di lavoro. Ai fini del rilascio del diploma di cui sopra, i percorsi formativi si concluderanno con verifiche finali delle competenze acquisite, condotte da commissioni d’esame che assicureranno la presenza di rappresentanti della scuola, dell’università, della formazione professionale e dell’impresa. L’ITS avrà sede legale in Alghero, loc. Santa Maria La Palma; altre sedi operative potranno essere previste per lo svolgimento delle diverse attività presso le sedi dei fondatori, ed in particolare istituzioni scolastiche, imprese, enti di formazione e di ricerca. Finalità Potremmo considerare l’ITS come una sorta di “piccolo politecnico”, che propone un’offerta formativa post-diploma alternativa e differenziata da quella universitaria, perché più marcatamente professionalizzante e finalizzata ad un ingresso immediato e coerente nel mercato del lavoro. Nell'ambito della Fondazione, istituti scolastici, università ed imprese, potranno unire i rispettivi know-how e le rispettive competenze per creare occupazione giovanile valorizzando la peculiarità del territorio e rispondendo, di conseguenza, alla domanda proveniente dal mondo del lavoro. Negli ITS è stato attribuito fondamentale rilievo all’unione “scuola - impresa” sia nella fase di individuazione dei profili professionali che in quella di progettazione e realizzazione dei percorsi formativi per i quali è previsto che: - gli stage aziendali dovranno “pesare” per almeno il 30% del monte orario complessivo (1800/2000 ore ripartite in quattro semestri); - i docenti dovranno provenire, per almeno il 50%, dal mondo del lavoro. La presenza dell’Università, dell'Accademia di Belle Arti e di Enti di ricerca all’interno della Fondazione ITS costituisce un elemento di notevole valore aggiunto, poiché potrà assicurare quell’approfondimento scientifico tecnologico tipico dell’alta formazione ed a garanzia di un elevato grado di conoscenza. L’ITS si propone come “scuola” di eccellenza, con un forte richiamo regionale (ma anche nazionale) co-governata, anche in termini di progettazione, dalle imprese interessate ai profili 5 professionali proposti. La Fondazione, inoltre, forma, promuove e diffonde espressioni della cultura, con particolare riferimento alla cultura d’impresa e di gestione. Modello di governance La corporate governante della Fondazione è così articolata: 1. Il Presidente della Fondazione: che è anche Presidente del Consiglio di indirizzo e della Giunta esecutiva, cura le relazioni con enti, istituzioni, imprese, parti sociali ed altri organismi per instaurare rapporti di collaborazione a sostegno delle attività della Fondazione. 2. La Giunta esecutiva: è composta da cinque membri, provvede all'amministrazione ordinaria e straordinaria ed alla gestione della Fondazione, con criteri di economicità, efficacia ed efficienza, ai fini dell'attuazione del piano triennale di attività deliberato dal Consiglio di indirizzo; predispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo da sottoporre al Consiglio di indirizzo per l'approvazione. Predispone lo schema di regolamento della Fondazione da sottoporre al Consiglio di indirizzo per l'approvazione. 3. Il Consiglio di indirizzo: si compone in modo che siano rappresentati tutti i soggetti fondatori ed altri rappresentanti eletti dall'Assemblea di Partecipazione. Ai fini della semplificazione della sua composizione, lo stesso Consiglio può stabilire, mediante Regolamento, la disciplina per la costituzione di rappresentanze unitarie di soggetti omologhi (Scuole, Imprese, Enti locali, etc.). Il Consiglio di indirizzo delibera sugli atti essenziali per la Fondazione e per il raggiungimento dei suoi scopi; in particolare stabilisce le linee generali delle attività della Fondazione secondo un piano di durata triennale per il perseguimento delle finalità della Fondazione; stabilisce i criteri ed i requisiti per l'attribuzione della qualifica di Fondatore e di Partecipante; nomina il Revisore dei conti, approva il bilancio di previsione e il conto consuntivo predisposti dalla Giunta esecutiva, approva il Regolamento della Fondazione, delibera in ordine al patrimonio della Fondazione. Inoltre delibera sulla nomina del Presidente della Fondazione; sull’'attribuzione della qualifica di Fondatore, su eventuali modifiche del presente Statuto e sullo scioglimento della Fondazione e la devoluzione del patrimonio. 4. Il Comitato tecnico-scientifico: è l'organo interno della Fondazione, formula proposte e pareri al Consiglio di indirizzo in ordine ai programmi e alle attività della Fondazione e definisce gli aspetti tecnici e scientifici dei piani delle attività. I suoi componenti sono nominati dal Consiglio di indirizzo tra persone particolarmente qualificate nel settore d'interesse della Fondazione. 5. L’Assemblea di Partecipazione: è costituita dai Fondatori e dai Partecipanti. L'Assemblea formula pareri consultivi e proposte sulle attività, programmi e obiettivi della Fondazione, nonché 6 sui bilanci preventivo e consuntivo. Elegge al suo interno i membri del Consiglio di indirizzo rappresentanti dei Partecipanti e un membro della Giunta esecutiva, è presieduta dal Presidente della Fondazione ed è convocata almeno una volta l'anno. 6. Il Revisore dei conti: è nominato dal Consiglio di indirizzo. È organo consultivo contabile della Fondazione, vigila sulla gestione finanziaria, esamina le proposte di bilancio preventivo e di conto consuntivo, redigendo apposite relazioni, ed effettua verifiche di cassa. Partecipa, senza diritto di voto, alle riunioni del Consiglio di indirizzo e della Giunta esecutiva. Perché l’impresa dovrebbe “scommettere” sull’ITS e partecipare alla fondazione - Perché c'è un costante e diretto contatto con le imprese, le quali partecipano alla stesura del programma didattico e collaborano alla realizzazione dei corsi “adottando” gli allievi, ospitando gli stage e mettendo a disposizione i propri formatori. - Perché l’ITS potrà contribuire a ridurre il gap attualmente esistente tra la domanda di tecnici proveniente dal mondo del lavoro e l’offerta che il sistema scolastico è in grado di proporre. - Perché le imprese potranno riscoprire, nei diplomati presso gli ITS, quella figura, molto desiderata del “super perito” ed oggi non più reperibile nel panorama dell’offerta scolastica, che in molti casi, nel passato, ha contribuito alla crescita ed allo sviluppo di molte realtà produttive. - Perché l’impresa potrà scegliere i propri potenziali addetti in un gruppo ristretto, selezionato e formato appositamente per un’alta spendibilità occupazionale. - Perché l'ITS non avrà soltanto valore in sé, per i tecnici superiori che andrà a formare, ma soprattutto per la strutturazione di processi e di relazioni che sarà capace di alimentare tra il mondo dell'Istruzione, della Formazione superiore ed universitaria, delle Imprese, degli Enti locali. 7