SABATO 22 DICEMBRE 2007 SABATO 22 DICEMBRE 2007

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SABATO 22 DICEMBRE 2007 SABATO 22 DICEMBRE 2007
Un Natale di lotta per i lavoratori del Terziario Distribuzione e Servizi
Per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro
SCIOPERO PER L’INTERO TURNO DI LAVORO
SABATO 22 dicembre (per chi lavora su sei giorni) o VENERDI 21 dicembre (per chi lavora su cinque
giorni) delle lavoratrici e dei lavoratori del Terziario, della Distribuzione e dei Servizi. Lo sciopero per
l’intero turno si intende anche in caso di orari spezzati o di turni serali/notturni a cavallo di 2 giornate.
SABATO 22 DICEMBRE 2007
MANIFESTAZIONE REGIONALE A FIRENZE
ORE 10,30 PIAZZA STROZZI
Concluderà , IVANO CORRAINI Segretario Nazionale FILCAMS
PERCHE’ LO SCIOPERO? Lo sciopero è stato indetto visto la totale assenza di dialogo con
Confcommercio, la quale effettua “esternazioni” sulla stampa anziché sedersi al tavolo di trattativa. Dichiara che “
Le trattative sono ferme, non sugli aumenti salariali su cui c'è disponibilità a discutere, ma perché la piattaforma
sindacale arriva a costare troppo e che occorre parlare di incrementi di produttività certi, di flessibilità
organizzativa, di una diversa organizzazione degli orari di lavoro”.
GLI ORARI DI LAVORO? E’ evidente la loro intenzione di avere mano libera sui tempi di vita e di lavoro
delle donne e uomini che lavorano nel commercio, ovvero vieni a lavorare quando c’è bisogno - oggi puoi
lavorare 10 ore domani 4 e poi si vede di volta in volta. Il sindacato non è disponibile a lasciare che il tempo di
vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori sia deciso unilateralmente e individualmente dalle imprese.
Occorre conciliare le rispettive esigenze, cosa che è stato fatta da trent’anni a questa parte.
I SOLDI? Confcommercio non ha mai avanzato proposte, salvo dire che i costi devono essere recuperati in
qualche modo. Vi sono poi aziende come Mediaworld che decidono di “elargire 30 danari” ai propri dipendenti
quale anticipo sui futuri aumenti, cercando così di rompere il fronte dei lavoratori.
COSA C’E’ IN GIOCO? In gioco non ci sono solo i soldi, c’è ben altro: il contratto collettivo nazionale di
lavoro che oggi definisce diritti e tutele per tutti i lavoratori dalle piccole alle grandi imprese e forse è questo che
Confcommercio vuole smantellare.
COME E’ ANDATO LO SCIOPERO DEL 17 NOVEMBRE? Le Organizzazioni sindacali si sono
dichiarate soddisfatte per l’alta adesione allo sciopero e i dati lo dimostrano perché quando una serie di aziende
commerciali chiudono, quando in tanti ipermercati e supermercati sono stati costretti a chiudere alcuni reparti,
quando si raggiungono punte del 90% e quando in alcune catene i lavoratori scioperano per la prima volta
sfidiamo chiunque a dire che lo sciopero è fallito! In tutta Italia si sono tenuti presidi che hanno visto per la prima
volta la partecipazione di tante ragazze e ragazzi!
VI SONO STATI RICATTI, PRESSIONI, MINACCE? si alcune aziende hanno effettuato sui singoli
lavoratori pressioni, ricatti, mobbing, in particolare sui giovani, minacciandoli “se avessero scioperato”, di messa
in mobilità, di non passare mai i part-time a tempo pieno e altre nefandezze. Hanno utilizzato in modo massiccio
interinali, promoter, marchandiser, capi reparto, mettendoli alle casse al posto dei lavoratori in sciopero. Tutte
attività antisindacali e per questo sono in corso le denunce.
NON ABBIATE PAURA! LA STORIA CI INSEGNA CHE UNITI SI VINCE!
è per questo che in tanti anni di lotte e battaglie, siamo riusciti ad ottenere diritti e tutele!
NON SARA’ PER i lavoratori del commercio UN BEL “NATALE”
SIAMO COSTRETTI A SCIOPERARE PER SCONFIGGERE L’ARROGANZA DI
CONFCOMMERCIO
FILCAMS-FISASCAT-UILTUCS
Regionali Toscana