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Sintassi Si occupa delle combinazioni possibili delle parole e delle leggi che le governano. Unità minima: la PAROLA Unità intermedia: il SINTAGMA Unità massima: la FRASE Sintagma: è un gruppo di parole (ma non tutti i gruppi di parole sono sintagmi !). Criteri per la definizione di un sintagma: a) mobilità: sono sintagmi quei gruppi di parole che si spostano ‘in blocco’: Es. I bambini piccoli prendono il latte Prendono il latte, i bambini piccoli Il latte prendono, il bambini piccoli *Piccoli prendono il latte i bambini *Il prendono latte i bambini piccoli b) isolabilità: sono sintagmi quei gruppi di parole che possono formare da soli un enunciato Es. I bambini piccoli prendono il latte Chi prende il latte? I bambini piccoli. Cosa fanno i bambini piccoli? Prendono il latte Cosa prendono i bambini piccoli? Il latte c) sostituibilità: sono sintagmi quei gruppi di parole che possono essere sostituiti da un elemento anaforico Es. I bambini piccoli prendono il latte Loro prendono il latte I bambini piccoli lo prendono … Quindi, nella frase i bambini piccoli prendono il latte possiamo identificare: un sintagma nominale: i bambini piccoli un sintagma verbale: prendono il latte un ulteriore sintagma nominale: il latte Quindi, UN SINTAGMA PUÓ CONTENERE AL SUO INTERNO ALTRI SINTAGMI E A SUA VOLTA PUÓ FAR PARTE DI UN SINTAGMA PIÚ AMPIO Testa: è l’elemento che dà nome al sintagma; è l’unico elemento davvero obbligatorio del sintagma; è l’elemento che governa le relazioni sintattiche all’interno del sintagma. Gli altri elementi del sintagma sono detti modificatori o complementi della testa TIPOLOGIA E SINTASSI II: SINTAGMA VERBALE, ADPOSIZIONALE E NOMINALE 1. Parametri di indagine: a) ordine di verbo (V) e oggetto diretto (O) b) struttura del sintagma adposizionale: preposizioni (Pr) vs. posposizioni (Po) c) ordine di nome e genitivo nel sintagma nominale (NG vs GN); d) ordine di nome ed aggettivo nel sintagma nominale (NA vs AN). 2. Tipi logicamente possibili: Svariate decine 3. Tipi effettivamente attestati tra le lingue del mondo Circa 18. Tuttavia, la maggior parte delle lingue parlate al mondo tende a concentrarsi in tre tipi: VO, Pr, NG, NA ebraico, aramaico, arabo, berbero; masai; lingue polinesiane e probabilmente altre lingue austronesiane; la maggior parte delle lingue del gruppo benue-congo incluse tutte le lingue bantu; la maggior parte del gruppo chad della famiglia camito-semitica; vietnamese, le lingue tailandesi; ecc. OV, Po, GN, AN hindi, bengalese e altre lingue arie dell’India; armeno moderno; coreano, giapponese, molte lingue caucasiche; lingue dravidiche; ecc. OV, Po, GN, NA birmano, tibetano classico; la maggior parte delle lingue australiane. a. b. Ordine dei costituenti nel sintagma verbale sintagma adposizionale sintagma nominale VO Pr NG, NA OV Po GN, AN( / NA) La struttura del sintagma: matrice testa complemento Italiano (Indo-European, Romance) (S)VO (Luca) mangia la mela NA (Luca mangia) la mela rossa NG (Luca mangia) la mela di Marco Nrel (Luca mangia) la mela che Marco ha raccolto Prep (Luca torna) a casa … La struttura del sintagma: matrice testa complemento Oroqen (Manchu-Tungus) (S)OV (∫i): əri t∫ɔmɔ araki-wa umt∫aj (tu) questo bicchiere liquore-ODIR bere (Tu) hai bevuto questo bicchiere di liquore AN ɔrɔbkun tə:tiwə bagnato abiti ‘abiti bagnati’ GN minŋi araki-w di me liquore-1S ‘il mio liquore’ RelN bu: ugt∫i-rə-t∫ə-wun murin noi cavalcare-REL-PRES-1P cavallo ‘Il cavallo che noi cavalchiamo’ Posp kɔ:kanmi dʒa:lin bambini per ‘per i bambini’ a. b. Ordine dei costituenti nel sintagma verbale sintagma adposizionale sintagma nominale VO Pr NG, NA OV Po GN, AN( / NA) a. Testa – complementi / modificatori b. Complementi / modificatori – testa Oppure a. Head-initial languages b. Head-final languages Oppure a. Lingue a testa a sinistra b. Lingue a testa a destra Non esistono tipi puri Lingue VO Incoerenza nel sintagma nominale: - Svedese (Indoeuropean, Germanic, North, East): Verbo-Oggetto, Preposizioni, Genitivo-Nome, Aggettivo-Nome - Arapesh (Indo-Pacific, Torricelli, Arapesh): Verbo-Oggetto, Preposizioni, Genitivo-Nome, Nome-Aggettivo Incoerenza anche nel sintagma adposizionale: - Zoque (Amerind, Northern Amerind, Penutian, Mexican, Mixe-Zoque): Verbo-Oggetto, Posposizioni, Genitivo-Nome, Aggettivo-Nome Lingue OV Incoerenza nel sintagma nominale: - Kanuri (Nilo-Saharan, Saharan, Western, Kanuri): Oggetto-Verbo, Posposizioni, Nome-Genitivo, Nome-Aggettivo - Kunama(Nilo-Saharan, Kunama): Oggetto-Verbo, Posposizioni, Genitivo-Nome, Nome-Aggettivo Incoerenza anche nel sintagma adposizionale: - Khamti (Austric, Austro-Tai, Daic, Li-Kam-Tai, Be-Kam-Tai, Lakkia-Kam-Tai, KamTai, Southwestern): Oggetto-Verbo, Preposizioni, Nome-Genitivo, Nome-Aggettivo Greenberg, J. H. (1976). Alcuni universali della grammatica con particolare riferimento all'ordine degli elementi significativi, in Ramat, P. (a cura di), La tipologia linguistica, Bologna, Il Mulino, pp.114-154. Il latino pompeiano: quando la diacronia spiega la sincronia P. Ramat (1984): L’importanza di un esame delle iscrizioni pompeiane dal punto di vista linguistico è evidente: abbiamo a che fare con uno dei più chiari esempi di lingua parlata, all’interno di una tradizione linguistica a noi nota quasi esclusivamente grazie a testi letterarii e nella quale il parlato è comunque sempre filtrato attraverso la lingua di autori letterarii, da Plauto a Petronio. (Linguistica tipologica, Bologna, Il Mulino, p. 137). M CERRINIUM POMARI(I) ROG(ANT) I fruttivendoli chiedono di votare per Marco Cerrinio CASELLIUM VINDEMNITORES AED(ILEM) ROG(ANT) I viticoltori chiedono l’elezione a edile di Casellio C CUSPINUM PANSAM AED(ILEM) MULIONES UNIVERSI Tutti i mulattieri chiedono l’elezione a edile di Caio Cuspino Pansa SALLUSTIUM CAPITONEM AED(ILEM) OVF. CAUPONES FACITE Vi prego di eleggere a edile Sallustio Capito. Osti, votatelo! OVF: oro vos faciatis (‘vi prego di eleggere, vi chiedo che lo eleggiate’) VATIAM AED(ILEM) FURUNCULI ROG(ANT) I ladruncoli chiedono di eleggere edile Vatia M CERRINIUM VATIAM AED(ILEM) OVF. SERIBIBI UNIVERSI ROGANT Vi prego di eleggere a edile Marco Cerrinio Vatia. Lo chiedono i bevitori nottambuli CN HELVIUM SABINUM AED(ILEM) ALIARI ROG(ANT) I giocatori di dadi chiedono di eleggere edile Gneo Elvio Sabino Frase indipendente dichiarativa assertiva 54 occorrenze di SOV (il 57% del totale); 32 occorrenze di SVO (il 33% del totale, circa) 5 occorrenze di OVS 2 occorrenze di OSV 1 occorrenza di VSO 1 occorrenza di VOS Sintagma nominale 105 occorrenze di NA 55 occorrenze di AN 26 occorrenze di GN 59 occorrenze di NG frase relativa sempre posposta rispetto alla testa nominale Sintagma adposizionale 1 occorrenza di posposizione (cum in mecum 'con me', ma lett. 'me con') preposizioni in tutti gli altri casi Riepilogo: Sintagma verbale: l'oscillazione tra i principi ‘testa-complemento’ e ‘complementotesta’, pur favorendo leggermente il secondo, non produce un divario statisticamente significativo; Sintagma nominale: preponderanza del principio ‘testa-complemento’ Sintagma adposizionale: piena affermazione del principio ‘testa-complemento’ Come spiegare questa incoerenza? a) il latino 'classico' può essere descritto come una lingua prevalentemente di tipo SOV (quindi a matrice ‘complementi-testa’), ma, soprattutto, come una lingua con ordine non rigido A. Zamboni (2000): Le grandi linee evolutive della transizione sono state riprese dalla speculazione recente, che ha focalizzato in particolare una precisa concatenazione dei tre fenomeni capitali in gioco: il cambiamento dell’ordine lineare (da SOV a VSO ~ SVO), la perdita della flessione nominale e lo sviluppo dell’articolo, fenomeno che sembra compensare o rimpiazzare lo scadimento dei segnali della dipendenza (ossia dei casi) con la valorizzazione della sequenza pragmatica Tema-Rema e dei meccanismi che l’esprimono […]. Per quanto riguarda il cosiddetto ordine libero del latino (ancorato peraltro ad uno schema preferenziale di tipo (S)OV ossia orientato a sinistra) si ha l’evoluzione ad un principio costruttivo orientato o meglio ramificante a destra (di tipo VSO ~ SVO), grammaticalmente non discontinuo e tendenzialmente rigido (Alle origini dell’italiano, Roma, Carocci, pp. 92-93) b) le moderne lingue romanze adottano invece un ordine più rigido ed impiegano con pochissime eccezioni la strategia opposta, ‘testa-complementi’, tanto nel sintagma verbale, quanto nel sintagma nominale; Italiano, catalano, portoghese, francese, romeno: SVO Spagnolo: SVO, VSO c) nel latino pompeiano convivono le due strategie opposte: l’una, quella rispondente all’ordine OV, in fase di regresso; l’altra, esemplificata dall’ordine VO, in netta ascesa e già pienamente affermatasi nel sintagma adposizionale e nelle strategie di relativizzazione A. Zamboni (1990): Il cosiddetto ordine libero del latino, che si ritiene ancorato ad uno schema preferenziale di tipo (S)OV ossia orientato a sinistra, evolve verso una linearizzazione destrorsa di tipo VO, prospettivamente rigida. La nuova tendenza, della quale alcuni ritengono di vedere documentazioni precoci nelle scriptae arcaiche (Plauto), affiora già comunque in epoca abbastanza alta: nelle lettere di Rustio Barbaro (sec. I-II d.C.) l’equilibrio degli schemi OV e VO è totto a favore del secondo quando O consta d’un sintagma pesante, che in posizioni preverbale appesantirebbe il ritmo della frase, mentre nelle lettere papiracee di Claudio Terenziano a Claudio Tiberiano (da Karanís, 115-20 ca. d.C.) gli orientamenti a destra sono prevalenti. I documenti posteriori confermano su scala sempre più larga quest’andamento. La Peregrinatio Aetheriae (fine del sec. IV) inclina ad una netta preferenza per l’ordine VO quando appunto O è pesante ossia carico d’informazione (in particolare, quand’esso è seguito da una frase relativa oppure retto o determinato da altri complementi) […]. Intorno ai secc. IV-V d.C. il fenomeno sembra ormai stabilmente acquisito, anche se le sue premesse debbono essere sensibilmente anteriori. Ma soprattutto vale la pena di sottolineare che esso appare strutturalmente collegato ad altri tratti capitali del latino tardo come la perdita della flessione e lo sviluppo dell’articolo, che le analisi recenti interpretano come una compensazione dello scadimento dei segnali della dipendenza lineare (le desinenze della morfologia flessiva) con la valorizzazione della successione Tema-Rema (ossia dell’assetto pragmatico dell’enunciato) e dei segnali che servono ad esprimerla. (Alle origini dell’italiano, Roma, Carocci, pp. 101-102) d) quindi, le basi del grande slittamento tipologico che ha accompagnato la nascita delle lingue romanze erano già saldamente poste nel I sec. d.C. Sistema di casi Marcare i ruoli sintattici Ordine dei costituenti Marcare la definitezza e funzioni pragmatiche Dimostrativi Anafora Sistema di casi Ordine dei costituenti Marcare i ruoli sintattici Dimostrativi > Articolo Marcare la definitezza (e funzioni pragmatiche) Nuovi dimostrativi Anafora