Anno scolastico 2015 / 16 La consapevolezza di
Transcript
Anno scolastico 2015 / 16 La consapevolezza di
Anno scolastico 2015 / 16 La consapevolezza di convivere con dei pericoli, naturali e non, l'accettazione della loro esistenza, lo studio delle loro caratteristiche, l'apprendimento e l'adozione di comportamenti adeguati per fronteggiarli, sono il miglior modo per affrontarne i rischi riducendone gli effetti. Così, come "Commissione Sicurezza", ci siamo impegnati a sviluppare iniziative riguardanti " l'incendio - il terremoto - alluvione, coinvolgendo tutto l'istituto Scialoia. Questo ha fatto si che alunni ed adulti, in caso di pericolo sappiano come comportarsi ( questi argomenti sono stati sviluppati in maniera approfondita durante gli anni passati e sono in visione sul sito dell'Istituto Scialoia). L'elaborazione di questi argomenti è avvenuta attraverso la visione di alcuni DVD, racconti di storie, drammatizzazioni, uso di computer , LIM e della cartellonistica esistente nei vari plessi. La commissione Sicurezza quest'anno ha voluto sviluppare l'argomento su come prevenire gli incendi e come comportarsi se ci si trova di fronte all'evento. Il nostro personaggio chiave è sempre CAPITAN PRUDENZA ( vigile del fuoco che spiega con linguaggio semplice il comportamento da adottare in caso di pericolo) I bambini delle scuole dell'infanzia P.Rossi e Scialoia si sono impegnati in queste attività ed ecco i loro elaborati: RACCONTO Mamma e papà questo pomeriggio vanno fuori. - Oggi non esci>> dice con tutta tranquillità Anna la Vispa a Pierino. << Pierino guarda con aria interrogativa sua sorella e chiede: <<Perché?>> << Perché il nonno non c’è, la mamma va dal dottore con papà e devi rimanere a casa con me>>. << Che barba e che noia>> - sbotta Pierino - << proprio oggi che devo andare a giocare a pallone con gli amici. Ci mancavi proprio tu, brutta rompiscatole!>> In quel momento la mamma esce e raccomanda, come al solito,di “ stare bravi “. << Specialmente tu, Pierino, che sei il più grande>>. << Si mamma >> risponde Pierino, mentre la sua testa già pensa a come passare il lungo pomeriggio. Andata via la mamma, gli viene subito in mente di accendere il caminetto. Prende i fiammiferi e sistema la legna e la carta come aveva visto fare a papà. Poi, sempre ricordando papà, prende la bottiglia di alcool e ne versa un bel po’ sul mucchio di legna. << Non rimane altro che dare fuoco >> pensa Pierino. E’ un attimo. Una vampata improvvisa si alza dal caminetto sfiorando i due bambini. Una lingua di fuoco attacca le tende della finestra ed in un istante la stanza diventa una trappola. Pierino fa appena in tempo a prendere la sorellina per mano ed a dirigersi verso la porta d’ingresso. L’apre e comincia a gridare: << Aiuto! Aiuto! Brucia tutto>>. I vicini di casa, vista la situazione, si precipitano in aiuto con pentole e secchi d’acqua ma….invano. La corrente d’aria originata fra la porta d’ingresso aperta e la tromba delle scale, porta il fumo verso i soccorritori, rendendo impossibile ogni tentativo di fuoco. I pompieri, muniti di autorespiratore, arrivano sino alla stanza dell’incendio e con pochi getti d’acqua lo spengono. Nel frattempo mamma Clelia e papà Giuseppe rientrano a casa. Si guardano intorno e chiedono cosa sta succedendo. Non attendono molto per la risposta. Dalla scala due visi conosciuti anche se sporchi ed anneriti, fanno capire ai due genitori che i pompieri sono lì per loro! Se un indumento prende fuoco......cosa bisogna fare? I bambini hanno drammatizzato....e rappresentato in grafica.... Gli alunni della scuola Primaria dopo aver ascoltato alcune storie e visionati sulla LIM avvenimenti riguardanti l'argomento hanno così espresso le loro emozioni..... Racconti sull'incendio di A. Reghenzi Per salvare un bambino L'incendio! È scoppiato un incendio! Alberto a quelle grida si precipita sul balcone: dalle finestre della casa di fronte esce un fumo nerastro. Improvvisamente da una finestra si sporge un bambino che agita le braccia. Finalmente l'urlo della sirena. Arrivano i pompieri. La rossa macchina si ferma proprio sotto il balcone di Alberto. Col fiato sospeso I vigili del fuoco balzano veloci dall'autopompa; il comandante dà ordini precisi: gli uomini ubbidiscono con precisione. Alcuni hanno sistemato il lungo tubo alla presa d'acqua e lo srotolano. Altri hanno montato le lunghissime scale. Un pompiere, veloce come uno scoiattolo, sale verso il bambino. La folla trattiene il fiato. La distanza che separa il piccolo dal suo salvatore diminuisce rapidamente. Finalmente il pompiere arriva. Si sporge un poco dalla scala, afferra il piccolo e lo solleva in alto. La folla applaude. Anche Alberto batte le mani. In poco tempo l'incendio viene spento. I vigili del fuoco raccolgono i loro attrezzi e risalgono sulla rossa macchina che, rombando, si allontana. L’OMINO DI PAN DI ZENZERO C’era una volta una vecchina che un bel giorno decise di cucinare un biscotto di pan di zenzero a forma di omino. Quando, però, la cottura era quasi terminata, la vecchina sentì una vocina arrivare dalle profondità del forno:” mamma mia, che caldo fa qui dentro! Fatemi uscire…..!” La vecchina, incuriosita,aprì il forno e vide il biscotto a forma di omino scappare gridando: “corri pure, tanto non mi prendi…sono l’omino di pan di zenzero!” tutte le urla della vecchina al suo indirizzo furono inutili, l’omino continuò la sua fuga. Nella sua fuga l’omino di pan di zenzero incontrò una scuola, dove, nel cortile, erano riuniti tanti bambini. Incuriosito chiese loro cosa stesse succedendo. Seppe così che stavano facendo una prova di evacuazione per essere pronti ad un eventuale incendio che avrebbe potuto capitare nell’edificio scolastico. Questa cosa piacque moltissimo all’omino di pan di zenzero che decise di restare a scuola con i bambini per poter dare loro un aiuto. Da quel giorno l’omino di pan di zenzero si trova su ogni cartello a fondo verde e indica ai bambini con le frecce la direzione che si deve prendere per uscire dalla scuola in caso di incendio. I CARTELLI CHE ABBIAMO TROVATO A SCUOLA I NOSTRI DISEGNI Storia di Pilù ( prima versione) Pilù è un draghetto tranquillo che vive nel bosco insieme alla sua famiglia. Però si annoia: intorno a lui tutti sono grandi e lui ha tanta voglia di giocare con qualcuno. Da lontano sente sempre le voci dei bambini che giocano nel cortile di una grande scuola tutta gialla con le finestre rosse. Un bel giorno Pilù chiede alla mamma di accompagnarlo a vedere quella scuola…. La mamma è un po’ preoccupata perché sa che Pilù ha un grande problema: quando gli viene uno starnuto il piccolo drago sputa fuoco! Ma Pilù insiste e un bel giorno la mamma lo porta a scuola. Pilù fa subito amicizia e inizia a giocare con i bambini. La mamma è tranquilla perché ha parlato del problema di Pilù con la maestra: se il draghetto fa uno starnuto vicino o dentro la scuola potrebbe incendiarla! Ma la maestra ha tranquillizzato la mamma: se qualcuno vede un incendio può suonare l’allarme, così tutti i bambini si possono dare la mano ,fare la fila del serpente e uscire in giardino. Nei giorni seguenti Pilù insegna ai suoi nuovi amici una bellissima filastrocca: se senti suonare subito tutto devi lasciare senza correre, spingere, urlare. La fila del serpente devi fare: ….(mettere il nome del bambino) aprifila sarà e…….(mettere il nome del bambino) la fila chiuderà. La maestra devi seguire e in cortile devi uscire! Così un brutto giorno d’autunno, Pilù prese un bruttissimo raffreddore e iniziò a starnutire…in poco tempo la scuola prese fuoco!Ma i bambini non erano preoccupati perché sapevano già cosa dovevano fare!!! STORIA DI PILU’ ( seconda versione) Pilù era un draghetto buono e tranquillo, ma aveva un problema: tutte le volte che apriva la bocca sputava fiamme di fuoco e bruciava tutte le cose che aveva vicino! Gli abitanti del bosco dove Pilù viveva lo avevano cacciato perché il fuoco che usciva dalla sua bocca aveva bruciato tutti gli alberi e minacciava le loro tane. Più era triste e solo e non sapeva dove andare. Un giorno vide una bellissima scuola dove i bambini giocavano e si divertivano moltissimo. Anche lui voleva andare in quella scuola e farsi dei nuovi amici!!! Entrato nella scuola vide tante cose belle: armadietti, fogli per colorare,pennelli, tanti giochi….. e sui muri dei bellissimi cartelloni tutti colorati. Pilù era così sorpreso e così felice che si lasciò scappare un OHHHHH di gioia, ma……che disastro!!!! La scuola iniziò a bruciare! Subito la sirena suonò per avvisare i bambini e le maestre di cosa stava succedendo, così tutti avrebbero potuto uscire dalla scuola e salvarsi dal pericolo. Da tutte le aule, infatti, uscirono i bambini e le maestre tenendosi per mano e facendo una lunga catena che sembrava un serpente. Erano bravissimi: nessuno urlava, correva, spingeva. E così, senza mai lasciarsi la mano arrivarono fuori in giardino e videro il draghetto Pilù molto costernato..era stato lui a provocare quel disastro! Ma in mezzo al prato tutti i bambini fecero un girotondo, felice che non fosse successo niente di grave: erano ancora tutti insieme! Pilù promise di non aprire più la bocca quando era all’interno della scuola così non avrebbe più provocato guai e non avrebbe più spaventato così tanto i bambini e le maestre. I bambini, allora, gli fecero una grande festa e diventarono suoi amici Gli studenti della scuola secondaria di I° grado hanno dato sfogo alla loro fantasia con questi elaborati....