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BUY SMART+
Acquisti Verdi per prodotti eco-efficienti
Acquisti e Protezione dell’Ambiente
Linee guida per l’acquisto di beni e servizi secondo
criteri di efficienza energetica e protezione
dell’ambiente
Veicoli
Promosso da
www.buy-smart.info/italian
Linee guida per l’acquisto di veicoli “puliti”
Queste linee guida sono state redatte nell’ambito del Progetto Europeo “Buy Smart+ – green procurement in Europe” cofinanziato dal programma “Energia Intelligente per l’Europa” della Commissione Europea.
Edizione italiana a cura di:
ENEA – Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie,
l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile
Via Fermi 1, 21020 Ispra (VA)
e-mail: [email protected]
www.enea.it
Design:
Berliner Energieagentur GmbH
Französische Straße 23, 10117 Berlin
e-mail: [email protected]
www.berliner-e-agentur.de
Contenuto tecnico:
ENEA
Data:
Luglio 2013
Disclaimer:
La sola responsabilità dei contenuti di questa pubblicazione è degli autori e non riflette necessariamente l’opinione della Comunità Europea o dell’ENEA. La Commissione Europea e l’ENEA non
sono responsabili dell’uso che potrà essere fatto delle informazioni contenute.
2
Linee guida per l’acquisto di veicoli “puliti”
Contenuti
1.
Introduzione
4
2.
Le sfide
4
3.
Le disposizioni della Direttiva 2009/33/CE
5
4.
L’Etichettatura europea dei pneumatici e le etichette per i veicoli
7
4.1
L’Etichetta europea dei pneumatici
7
4.2
Norme comunitarie sulle emissioni di scarico dei veicoli a motore
7
4.3
Etichetta Europea sui consumi di carburante
8
Istruzioni pratiche per l’acquisto e l’utilizzo di veicoli
8
5.1
Istruzioni pratiche per l’acquisto di veicoli
9
5.2
Consigli pratici per l’utilizzo dei veicoli
5.
10
6.
Il PAN-GPP e i Criteri Ambientali Minimi in Italia
11
7.
Glossario
12
8.
Bibliografia
12
3
Linee guida per l’acquisto di veicoli “puliti”
1.
Introduzione
I trasporti rappresentano una componente indispensabile della nostra società e della nostra vita e
un pilastro importante della ricchezza economica ma contribuiscono in modo significativo alle
emissioni di inquinanti e dei gas responsabili del cambiamento climatico.
Nell'Unione Europea circolano circa 230 milioni di autovetture per circa 500 milioni di abitanti, pari quindi a
circa una autovettura ogni due abitanti. Inoltre, nel
2006, circolavano circa 32 milioni di veicoli per il trasporto merci.
Nel 2009, il trasporto passeggeri nell’EU27 è stato
stimato pari a 6.503 miliardi di km, con una media di
13.063 km per persona. Questa cifra comprende il
trasporto aereo e marittimo interni all’UE, ma non il
Picture: AboutPixel.de
trasporto tra l’UE e il resto del mondo. Le autovetture
rappresentano il 73,5% del totale, i veicoli a motore a due ruote il 2,4%, gli autobus e pullman il
7,8%, le ferrovie il 6,2%, tram e metro il 1,4% . Il trasporto marittimo e aereo ha contribuito per
l’8,0% e il 0,6% rispettivamente.
Sempre nel 2009 il trasporto merci nell'UE27 è stato stimato pari a 3.632 miliardi di km, sempre
escludendo il trasporto tra l'UE e il resto del mondo. Il trasporto su strada ha rappresentato il
46,6% del totale, la ferrovia il 10,0%, le vie navigabili interne il 3,3% e gli oleodotti il 3,3%. Il trasporto marittimo intra-UE è stato la seconda modalità più importante con una quota del 36,8%,
mentre il trasporto aereo ha rappresentato solo il 0,1% del totale (www.cleanvehicle.eu) .
Lo scopo di queste Linee Guida è di fornire consigli e strumenti per identificare e quindi favorire
l’acquisto di veicoli “verdi”. L’acquisto di questi veicoli rappresenta una scelta importante:
‒
per la protezione dell’ambiente e del clima
‒
per ridurre la dipendenza dai prezzi dei combustibili fossili
‒
per evitare le restrizioni alla circolazione del traffico urbano per motivi ambientali
‒
per identificare un’azienda che adotta politiche di rispetto dell’ambiente
‒
di efficienza economica.
2.
Le sfide
Ogni anno in Europa vengono immatricolati oltre 15 milioni di veicoli. Le emissioni di gas serra
dovute ai trasporti sono cresciute costantemente negli ultimi 20 anni nell’UE, con una crescita dal
1990 al 2008 più di un terzo. L'84% delle emissioni di gas serra è rappresentata dalla CO2, il resto è
principalmente metano e ossido di azoto (N2O). Le emissioni di gas serra dovute ai trasporti rappresentano attualmente il 25% del totale delle emissioni nell'UE-27.
4
Linee guida per l’acquisto di veicoli “puliti”
Il trasporto rappresenta a livello locale la causa più significativa di emissioni inquinanti fra cui il
particolato. La riduzione di tali emissioni ha un ruolo centrale nella prevenzione dell'inquinamento
atmosferico. Il traffico nelle città causa fino al 50% delle emissioni di particolato, pur rappresentando solo il 20% del totale delle relative emissioni.
La legislazione europea è sempre più sensibile al problema. Il valore di soglia per le particelle stabilito dalla Direttiva Europea sulla qualità dell'aria 96/62/CE è stato spesso superato in molte città,
rendendo necessaria una riduzione delle emissioni tramite per esempio il divieto di circolazione
nei centri urbani per i veicoli con emissioni inquinanti elevate.
Il rumore è un altro dei problemi generati dal traffico. Il traffico è la causa principale del rumore
nelle città.
3.
Le disposizioni della Direttiva 2009/33/CE
I principali criteri per il green procurement dei veicoli sono stabiliti dalla Direttiva 2009/33/CE
relativa alla promozione di veicoli puliti e a basso consumo energetico nel trasporto su strada e
dei criteri europei per il trasporto. Questa direttiva riguarda tutti gli acquisti di veicoli per il trasporto su strada incluse le (M1), i veicoli commerciali leggeri (N1), i veicoli per il trasporto pensante (N2,N3) e gli autobus (M2,M3). La Direttiva prevede che nella fase di acquisto dei veicoli debbano
essere considerati gli impatti energetici e ambientali legati all’utilizzo degli stessi durante il loro
intero ciclo di vita, fra cui almeno il consumo di energia, le emissioni di CO2 e le emissioni di inquinanti regolamentati di NOx, NMHC e particolato. Gli acquirenti possono prendere in considerazione anche altri impatti ambientali.
Per soddisfare i requisiti di eco-efficienza sono disponibili due opzioni: fissare specifiche tecniche
per prestazioni energetiche e ambientali, o includere l’impatto energetico-ambientale fra i criteri
di aggiudicazione della procedura di acquisto.
La Direttiva definisce inoltre le regole comuni per il calcolo dei costi di esercizio legati al funzionamento dei veicoli che devono essere seguite per quantificare gli impatti:
‒
Il consumo di carburante al chilometro deve essere calcolato in unità di consumo di energia
per chilometro se questo viene dato direttamente, come nel caso delle auto elettriche. Se il
consumo di carburante è viene fornito in unità di misura diverse deve essere convertito in
consumo di energia per chilometro utilizzando i fattori di conversione della Tabella 1
‒
deve essere utilizzato un unico valore monetario per unità di energia. Tale valore unico è il
minore tra il costo per unità di energia di benzina o diesel, prima della tassazione, se usato
come carburante per trasporto
‒
i costi di esercizio relativi alle emissioni di CO2 di un veicolo è calcolata moltiplicando il chilometraggio per le emissioni di CO2 in chilogrammi per chilometro, e per il costo per chilogrammo all'interno degli intervalli definiti nella Tabella 2.
‒
i costi di funzionamento relativi al consumo energetico verranno calcolato moltiplicando il
chilometraggio per il consumo energetico al chilometro e per il costo per unità di energia se-
5
Linee guida per l’acquisto di veicoli “puliti”
condo i punti precedenti.
Le amministrazioni aggiudicatrici, gli enti aggiudicatori e gli operatori possono applicare costi più
elevati, purché tali costi non superino i valori di cui alla Tabella 2 moltiplicati per un fattore 2.
La Tabella 3 riporta un esempio di calcolo dei costi di utilizzo così come previsto dalla Direttiva
2009/33/CE per 4 differenti tipi di autovetture con motore diesel di classe EURO 5.
La tabella mostra che possono essere risparmiati quasi 4.000 Euro di costi totali acquistando una
autovettura con consumi di carburante inferiori a 1 litri/100 km. Naturalmente il calcolo dipende
in gran parte dei prezzi dei combustibili.
Suggerimenti per i criteri di acquisto per i veicoli possono essere derivati dal GPP toolkit, consultabile dal sito http://ec.europa.eu/environment/gpp/toolkit_en.htm
6
Linee guida per l’acquisto di veicoli “puliti”
Tabella 3: Esempio di calcolo dei costi di utilizzo come previsto dalla Direttiva 2009/33/CE
Parametri per autovetture alimentate con motore diesel in classe EURO 5 standard
Fuel
CO2
NOx
NMHC
PM
chilometraggio
Costo del combustibile
Costo delle emissioni di CO2
Costo delle altre emissioni
Costi totali
4.
l/100 km
g/km
g/km
g/km
g/km
ths. km
EUR
EUR
EUR
EUR
4,8
130
0,18
0
0,005
200
15360
780
245
16385
5,2
140
0,18
0
0,005
200
16640
840
245
17725
5,6
150
0,18
0
0,005
200
17920
900
245
19065
5,9
160
0,18
0
0,005
200
18880
960
245
20085
Prezzi
1,6
0,03
0,0044
0,001
0,087
EUR/l
EUR/kg
EUR/g
EUR/g
EUR/g
L’Etichettatura europea dei pneumatici e le etichette per i veicoli
I marchi e le etichette esistenti in Europa per i veicoli forniscono al consumatore o acquirente un
supporto nel processo di acquisto. Le scelte dei consumatori a loro volta costituiscono un incentivo per i fornitori ad esempio per produrre prodotti più eco-efficienti.
4.1
L’Etichetta europea dei pneumatici
I pneumatici sono responsabili per il 20 al 30% del consumo di carburante dei veicoli. L'acquisto di pneumatici di buona qualità consente quindi di ridurre considerevolmente i consumi e di conseguenza produrre un quantitativo di CO2 minore. A partire da novembre
2012,
secondo
il
Regolamento
1222/2009/CE
e
1235/2011/UE deve essere applicata l'etichettatura energetica dei
pneumatici.
L'etichetta, che si applica a pneumatici montati su veicoli passeggeri e veicoli commerciali leggeri e pesanti, fornisce informazioni sulla
resistenza al rotolamento pneumatici (che determina il consumo di
carburante), aderenza sul bagnato e rumorosità al rotolamento. La
resistenza al rotolamento e l’aderenza sul bagnato sono classificati da A (migliore) a G (peggiore).
Per esempio la differenza di consumo di carburante tra la classe di efficienza E e la classe A è quasi
del 40%.
4.2
Norme comunitarie sulle emissioni di scarico dei veicoli a motore
Non è un’etichetta ambientale in senso stretto, pur richiedendo la rispondenza con i valori di emissioni inquinanti per i nuovi veicoli
Prodotti/Servizi: autovetture, veicoli pesanti per il trasporto merci, autobus, moto, ciclomotori
7
Linee guida per l’acquisto di veicoli “puliti”
Istituzioni e criteri: i valori soglia in base allo standard europeo sulle emissioni di scarico si applicano agli inquinanti atmosferici monossido di carbonio (CO), ossidi di azoto (NOx), tutti gli idrocarburi (HC) e particolato (PM). I valori di soglia variano in base al tipo di motore e il tipo di veicolo, e sono costantemente rivisti. Dal 1 gennaio 2005, l'EURO 4 si applica in tutta Europa (Direttiva
98/69/CE), ed è obbligatorio per tutti i nuovi acquistati veicoli leggeri. L’EURO 5 si applica a partire
dal 1 settembre 2009 per l'omologazione dei veicoli e dal 1 gennaio 2011 per la registrazione e la
vendita di nuovi tipi di auto e furgoni venduti nel mercato dell'UE. Scopo principale dell’EURO 5 è
la riduzione del le emissioni di particolato delle auto diesel da 25mg/km a 5mg/km. La classe EURO 6 dovrebbe entrare in vigore nel gennaio 2014 e prevedrà soprattutto la riduzione delle emissioni di NOx delle auto diesel da 180mg/km a 80mg/km.
Relativamente ai veicoli pesanti, la classe Euro VI è stata adottata nel giugno 2009 allo scopo di
ridurre le emissioni di ossidi di azoto e di particolato emessi da camion e autobus a partire dal
gennaio 2013. Essa stabilisce le emissioni inquinanti dei veicoli a motore pesanti. In particolare, la
proposta prevede una riduzione del 80% degli ossidi di azoto (NOx) e del 66% del particolato (PM)
delle emissioni rispetto ai limiti previsti dalla precedente classe Euro V.
Per verificare la conformità con il gas di scarico, le emissioni di ciascun nuovo modello di veicolo
vengono misurate in base a una procedura standardizzata.
Website: http://ec.europa.eu/environment/air/transport/road.htm
4.3
Etichetta Europea sui consumi di carburante
L’etichettatura, simile a quella prevista per gli elettrodomestici é stata
introdotta solo a livello nazionale e su base volontaria, perché i veicoli
non sono spesso comparabili a causa della loro diversità.
Target: l’etichetta riporta informazioni relativi al consumo di
carburante e le emissioni di CO2 per le autovetture.
Prodotto / servizi: autovetture
Istituzioni e criteri: Direttive Europee 93/116/CE e 1999/94/CE.
Al momento non è stata recepita dagli Stati Membri.
5. Istruzioni pratiche per l’acquisto e l’utilizzo di veicoli
Il portale Clean Vehicle (www.cleanvehicle.eu ) è un nuovo database on-line che supporta la domanda di veicoli puliti e a basso consumo energetico nel trasporto ed incoraggiare i produttori ad
investire nello sviluppo di veicoli efficienti e con ridotte emissioni inquinanti e di CO2. In base al
Regolamento comunitario 443/2009/EC (art. 8), la Commissione europea e gli Stati membri redigono un registro dei modelli di automobili e le relative emissioni di CO2 (e di altri aspetti, come
8
Linee guida per l’acquisto di veicoli “puliti”
l'eco-innovazione, ecc.) annualmente aggiornato.
5.1
Istruzioni pratiche per l’acquisto di veicoli
1) Analisi della necessità: prima di acquistare un veicolo si dovrebbe valutarne l’effettiva necessità: per un utilizzo meno frequente o su brevi distanze il “car sharing” e il “car pooling” possono essere un’alternativa così come l'uso del mezzo pubblico; se si decide per l’acquisto, bisogna considerare il modello e le dimensioni della vettura di cui si ha realmente bisogno. Come regola generale più le auto e i motori sono piccoli e meno consumeranno.
2) Valutare i costi: i costi di mantenimento dei veicoli possono essere valutati utilizzando i metodi di calcolo descritti nella Direttiva 2009/33/CE, che comprende i costi del carburante, i costi delle esternalità connesse alle emissioni di CO2 e i costi delle esternalità connesse alle emissioni di NOx, NHMC e particolato.
3) Considerare le diverse tipologie di combustibile e gli aspetti ambientali: sono possibili diverse opzioni per quanto riguarda tipo di combustibile: carburanti classici (benzina e diesel), gas
naturale, auto ibride e auto elettriche:
•
Veicoli a benzina:
─ Minori emissioni di Nox e di particolato
─ Maggiori consumi ed emissioni di CO2 rispetto a corrispondenti veicoli diesel
─ Restrizioni alla circolazione in alcune zone di veicoli senza sistemi catalitici per la riduzione delle emissioni
•
Veicoli diesel:
─ Minori consumi ed emissioni di CO2 rispetto a corrispondenti veicoli a gasolio
─ Minori emissioni di particolato con l’uso di specifici filtri
─ Emissioni di NOx più elevate rispetto ai veicoli a gasolio
─ Restrizione alla circolazione di veicoli con elevate emissioni in specifiche zone
•
Veicoli a gas naturale:
─ Nessuna emissione di particolato
Minori emissioni di NOx rispetto ai veicoli diesel
Minore riduzione delle emissioni di CO2 rispetto a veicoli diesel
I distributori di metano sono diversamente presenti a seconda delle regioni
Offerta limitata di nuovi veicoli (rispetto ai veicoli tradizionali)
─
─
─
─
•
9
Veicoli a GPL:
─ Nessuna emissione di particolato
─ Minori emissioni di NOx rispetto ai veicoli diesel
─ Minima riduzione di CO2 rispetto ai veicoli diesel
─ I distributori di GPL sono diversamente presenti a seconda delle regioni
─ Offerta limitata di nuovi veicoli (rispetto ai veicoli tradizionali)
Linee guida per l’acquisto di veicoli “puliti”
•
Veicoli ibridi:
─ Elevato risparmio di carburante per percorsi urbani
─ Riduzione delle emissioni di CO2 fino al 30% rispetto ai veicoli convenzionali
─ Basso potenziale di risparmio per percorsi extraurbani
─ Offerta limitata di nuovi veicoli (rispetto ai veicoli tradizionali)
•
Veicoli elettrici:
─ Nessuna emissione dal tubo di scappamento
─ Nessun rumore
─ Minori costi operativi/costi del carburante: circa l’80% rispetto a veicoli a benzina
─ Lunghi tempi di ricarica e offerta limitata di nuovi veicoli (rispetto ai veicoli tradizionali)
─ Bassa autonomia di percorso prima della successiva ricarica
─ Non ecologici se l’energia elettrica è principalmente di origine fossile
─ Breve vita delle batterie, specialmente nei climi freddi.
4) Considerare le emissioni inquinanti (la classe EURO): dal 2011 tutte le autovetture devono
essere EURO 5. Lo standard obbliga ad esempio l’installazione di un filtro antiparticolato per
le vetture con motore diesel. Dal settembre 2015 le nuove vetture dovranno essere EURO 6.
Nel 2013 per i camion sarà obbligatoria la classe Euro VI.
5.2
Consigli pratici per l’utilizzo dei veicoli
I consigli pratici riguardano sia aspetti tecnici che comportamentaliquali:
‒ Utilizzo di oli lubrificanti a bassa viscosità
‒ Utilizzo di pneumatici a basso attrito
‒ Controllare la pressione dei pneumatici
‒ Corsi di guida eco-sostenibile “eco driving” 1
‒ Utilizzo di sistemi di condizionamento e riscaldamento appropriati
La guida ecologica (eco driving) significa seguire uno stile di guida più intelligente e innovativo. La
guida ecologica rappresenta una nuova cultura nello stile di guida che fa un migliore uso delle
avanzate tecnologie dei veicoli, migliorando allo stesso tempo la sicurezza sulla strada. Considerata quale una componente importante della mobilità sostenibile, la guida ecologica contribuisce in
modo considerevole alla protezione dell’ambiente e alla riduzione dell’inquinamento.
I principali benefici della guida ecologica, come riportati nel progetto EcoWill, si possono riassumere in:
‒
Consumo di carburante e protezione ambientale: la formazione di conducenti può ridurre i
consumi di carburante del 20% immediatamente e di circa il 5% nel lungo termine. I consumi
possono essere ridotti fino al 12% nel percorso urbano.
‒
1
rumore: un veicolo che viaggia a 4000 rpm produce lo stesso rumore di 32 veicoli che circola-
Per maggior informazioni http://www.ecodrive.org/en/home/guida_ecologica_ecodriving_lidea.htm
10
Linee guida per l’acquisto di veicoli “puliti”
no alla stessa velocità con soli 2000 rpm..
‒
Costi e sicurezza: la guida ecologica può ridurre I costi di carburante di circa il 6 % e ridurre gli
incidenti ed I relative costi del 25-30 %.
6. Il PAN-GPP e i Criteri Ambientali Minimi in Italia
Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), di concerto con il
Ministero dell’Economia e delle Finanze ed il Ministero dello Sviluppo Economico, ha adottato con
D.M. 11 aprile 2008, G.U. n. 107 dell’8 maggio 2008 il “Piano d’Azione per la sostenibilità dei consumi nel settore della Pubblica Amministrazione (PAN-GPP)”. Il PAN GPP fornisce un quadro generale sul Green Public Procurement, definisce obiettivi nazionali, identifica categorie di beni, servizi
e lavori prioritarie per gli impatti ambientali e i volumi di spesa.
Il Piano prevede l'adozione di misure volte all'integrazione di requisiti di sostenibilità ambientale
nelle procedure di acquisto di beni e servizi delle Pubbliche Amministrazioni, sulla base dei seguenti criteri:
•
riduzione dell'uso delle risorse naturali
•
sostituzione delle fonti energetiche non rinnovabili con fonti rinnovabili
•
riduzione della produzione di rifiuti
•
riduzione delle emissioni inquinanti e riduzione dei rischi ambientali.
Il PAN-GPP ha come obiettivo principale l’introduzione di Criteri Ambientali Minimi (CAM) nelle
procedure d’acquisto delle Pubbliche Amministrazioni. I CAM riportano delle disposizioni volte ad
indirizzare l’ente pubblico verso una razionalizzazione dei consumi e degli acquisti e forniscono
delle “considerazioni ambientali” collegate alle diverse fasi delle procedure di gara (oggetto
dell’appalto, specifiche tecniche, caratteristiche tecniche premianti collegate alla modalità di aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa, condizioni di esecuzione dell’appalto)
volte a qualificare ambientalmente sia le forniture che gli affidamenti lungo l’intero ciclo di vita
del servizio/prodotto. I criteri ambientali minimi integrano i criteri di base del toolkit europeo e
sono individuati fra i criteri ambientali inclusi nelle eco-etichette già presenti sul mercato, fra fonti
scientifiche esistenti e attraverso indicazioni provenienti dalle parti interessate.
In particolare per i veicoli, sulla Gazzetta Ufficiale n. 129 del 05 giugno 2012 sono stati pubblicati,
con DM 08/05/2012, i criteri ambientali minimi (CAM) relativi all’acquisizione dei veicoli adibiti al
trasporto su strada. La sua applicazione è obbligatoria per gli appalti sia sopra che sotto la soglia
di rilievo comunitario di acquisto, noleggio e leasing di autoveicoli, veicoli commerciali leggeri, e
per gli appalti sopra soglia di acquisto, noleggio e leasing di veicoli.
I mezzi di trasporto considerati sono tutti i veicoli che rientrano nella categoria M1, M2, M3 e N1,
N2, N3, ovvero autovetture e veicoli commerciali leggeri, autobus, veicoli per il trasporto di merci.
Tali CAM hanno lo scopo di contribuire all’individuazione dei requisiti da inserire nelle gare
d’appalto della Pubblica Amministrazione per l’acquisto/leasing/noleggio dei veicoli a ridotto im-
11
Linee guida per l’acquisto di veicoli “puliti”
patto ambientale e a basso consumo energetico all’interno del loro ciclo di vita. Oltre a fornire
specifiche tecniche e criteri premianti il documento riporta anche alcune considerazioni ambientali che devono comunque essere valutate in relazione all’utilizzo e alla manutenzione dei veicoli
per il trasporto pubblico. Per ridurre gli impatti ambientali, in fase di esercizio dei veicoli, è necessario considerare:
•
lo stile di guida;
•
il tipo di carburante utilizzato;
•
il tipo di pneumatici e oli lubrificanti;
•
la pressione degli pneumatici;
•
l’uso degli impianti di climatizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili al sito del MATTM:
http://www.minambiente.it/menu/menu_ministero/Criteri_Ambientali_Minimi.html
7. Glossario
CO
Monossido di carbonio
CO2
Biossido di carbonio
UE
Unione Europea
GWP
Global Warming Potential
HC
Idrocarburi
NHMC
idrocarburi diversi dal metano
NOx
Ossidi di azoto
PM
Particolato
Rpm
Giri al minuto
CO
Monossido di carbonio
8. Bibliografia
•
DIRETTIVA 2009/33/EC del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 Aprile 2009 relativa
alla promozione di veicoli puliti e a basso consumo energetico nel trasporto su strada
•
GPP Toolkit per veicoli, http://ec.europa.eu/environment/gpp/toolkit_en.htm
•
Portale del Veicolo Pulito www.cleanvehicle.eu
•
Standard Euro 5 e Euro 6
http://ec.europa.eu/enterprise/sectors/automotive/environment/euro5/index_en.htm
12
Linee guida per l’acquisto di veicoli “puliti”
•
Standard EURO VI
http://ec.europa.eu/enterprise/sectors/automotive/environment/eurovi/index_en.htm
•
EC Transport & Environment, http://ec.europa.eu/environment/air/transport/road.htm
•
Etichetta dei pneumatici
http://europa.eu/legislation_summaries/energy/energy_efficiency/en0005_en.htm
•
13
EcoWill, www.Ecodrive.org