istituto statale - Liceo Lorenzini
Transcript
istituto statale - Liceo Lorenzini
LICEO STATALE “CARLO LORENZINI” DI PESCIA Piano dell'Offerta Formativa 1 P.O.F. Anno Scolastico 2015 -2014 STRUTTURA PARTE PRIMA IL CONTESTO TERRITORIALE E GLI UTENTI 1. 2. 3. 4. LA SCUOLA IL TERRITORIO ORIENTAMENTO INFORMATIVO E CONTINUITÀ CON SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO GLI STUDENTI PARTE SECONDA I BISOGNI EDUCATIVI, SOCIALI E FORMATIVI 1. 2. CARATTERISTICHE DEGLI STUDENTI E BISOGNI EDUCATIVI IL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ PARTE TERZA L’OFFERTA FORMATIVA. GLI INDIRIZZI DI STUDIO 1. 2. 3. 4. 5. INDIRIZZO INDIRIZZO INDIRIZZO INDIRIZZO INDIRIZZO CLASSICO LINGUISTICO SCIENTIFICO ordinario SCIENTIFICO opz. Scienze applicate SCIENZE UMANE PARTE QUARTA L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA E GLI INTERVENTI DIDATTICI DI RECUPERO E CONSOLIDAMENTO DEGLI APPRENDIMENTI PER GLI STUDENTI 1. 2. L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ATTRAVERSO I PROGETTI DIDATTICI L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ATTRAVERSO GLI INSEGNAMENTI AGGIUNTIVI 3. GLI INTERVENTI DIDATTICI DI RECUPERO E CONSOLIDAMENTO DEGLI APPRENDIMENTI 2 PARTE QUINTA GLI OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI DISCIPLINARI - CONTENUTI DISCIPLINARI I DIPARTIMENTI DISCIPLINARI PARTE SESTA PROGETTAZIONE DIDATTICA, INNOVAZIONE METODOLOGICA E VERIFICA 1. 2. LA PROGETTAZIONE EDUCATIVA DISCIPLINARE LA PROGETTAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE PARTE SETTIMA LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI 1. 2. 3. 4. LA FREQUENZA DELLE LEZIONI E LA VALIDITÀ DELL’ANNO SCOLASTICO AI FINI DELLA VALUTAZIONE FINALE DEGLI STUDENTI LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI I TEMPI DELLA VALUTAZIONE PARTE OTTAVA L’ORGANIZZAZIONE L’ORARIO DI SERVIZIO – DI APERTURA 1. 2. L’ORARIO DI SERVIZIO DELL’ISTITUTO L’ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO LE RISORSE 1. 2. LE RISORSE INTERNE LE RISORSE ESTERNE IL DIRIGENTE SCOLASTICO E LO STAFF DI PRESIDENZA LE FUNZIONI STRUMENTALI AL POF DOCENTI COORDINATORI E SEGRETARI DEI CONSIGLI DI CLASSE IL PIANO ANNUALE DEL PERSONALE ATA L’ORGANIZZAZIONE PARTE NONA LE RISORSE 1. IL REPERIMENTO E L’IMPEGNO DELLE RISORSE 3 2. LE STRUTTURE APPENDICE TORNA SU PARTE PRIMA IL CONTESTO TERRITORIALE E GLI UTENTI 1 - LA SCUOLA 4 La presenza dell’Istituto quale “centro di educazione e di istruzione” sul territorio E’ una presenza che inizia in tempi ormai lontani, in origine come Monastero Benedettino, le cui prime notizie risalgono al 1104. Poi - il 21 marzo 1785 Pietro Leopoldo trasformò l’antico monastero benedettino di San Michele in conservatorio per l’istruzione e per l’educazione delle fanciulle. - nel 1920 il Conservatorio istituì la scuola normale - nel 1923 la scuola normale fu trasformata in Istituto Magistrale Femminile - nel 1931 il Conservatorio di San Michele fu tra gli istituti pubblici di educazione femminile di cui alla tabella n. 2 allegata al regio decreto 1° ottobre 1931, n. 1312, ivi indicati come «Conservatori della Toscana”, sotto il controllo del Ministero della Pubblica Istruzione. - il 30 settembre 1961con Decreto del Presidente della Repubblica fu istituito l’Istituto Magistrale Statale. L’Istituto si rinnovò con l’avvento della stagione delle sperimentazioni, attive fino all’a. s. 2009/2010 ed ora destinate ad esaurirsi: - il Liceo Scientifico sperimentazione Brocca dall’a.s. 1995/96 - il Liceo Linguistico C.M. 27 dall’a.s. 1995/96 - il Liceo Classico con sperimentazione parziale P.N.I. Matematica e Lingua straniera C.M. 198 dall’a. s. 1998/1999 - il Liceo Socio-psico-pedagogico dall’a. s. 1998/1999 L'Istituto “Carlo Lorenzini”, che ha assunto la denominazione di “LICEO” a seguito di recenti disposizioni ministeriali, presenta un'articolazione complessa. E’ stata presente una maxi sperimentazione più che ventennale, che è stata più volte modificata negli anni per rispondere alle molteplici esigenze del variegato contesto socio-culturale del territorio di appartenenza, che si è esaurita a seguito della Riforma dei Licei, di cui al DPR 89 del 15/3/2010. Collocazione attuale delle classi: Sede del Liceo Statale “C. Lorenzini” via Sismondi 7 Pescia Distretto Scolastico - Piazza L. Da Vinci nr. 12 Palazzo Piacentini, ex Scuole Medie “Giusti” - Piazza L. Da Vinci nr. 11 Strutture per la didattica: aule speciali - laboratori Istituto inserito nel PEZ (PIANO EDUCATIVO ZONALE). Scuola capofila: Istituto Comprensivo “Don Milani” di Ponte Buggianese/Chiesina L’Istituto ha aderito al Progetto “Scuola partecipata” promosso dalla Provincia, a cui hanno aderito 12 istituti superiori. Presidenza e Segreteria: via Sismondi 7 Tel.0572 476486 - Fax 0572 476840 e-mail: [email protected] e-mail: [email protected] url: www.istitutolorenzinipescia.it TORNA SU 2 - IL TERRITORIO Il bacino d'utenza della scuola è costituito da 11 comuni della Valdinievole, Villa Basilica, Altopascio, Capannori e piana lucchese. 5 La Valdinievole ha una struttura economico produttiva articolata in un buon numero di imprese artigianali di piccola - media industria. Sono assenti industrie di grandi dimensioni. I settori di maggior sviluppo sono: car ta (Pescia, piana lucchese) metalli (Pescia, Altopascio) calzature (Monsummano Terme, Pieve a Nievole, Larciano, Fucecchio) abbigliamento (Uzzano, Pieve a Nievole) florovivaismo (Pescia) Tutte le produzioni sono rivolte sia al mercato nazionale che a quello internazionale. Storicamente, ed ancora attualmente, importante è l'attività termale (Montecatini Terme, Monsummano Terme), che ha dato origine ad una articolata struttura alberghiera che oggi fornisce supporto alle attività turistiche. Queste sono assai diffuse in tutta la Valdinievole favorite dai servizi offerti ed anche dalla collocazione geografica, centrale rispetto alle più importanti città d'arte della Toscana. Le attività economiche, e i sempre più frequenti rapporti commerciali con l'estero, hanno favorito lo sviluppo del settore terziario ed indotto la necessità di servizi tecnologicamente avanzati e di personale specializzato. Molto significativo è stato sempre anche il fenomeno dell'immigrazione. Numerosi ed importanti per il territorio sono i servizi sanitari e sociali sia connessi all'azienda sanitaria locale ed all'ospedale di Pescia sia conseguenti all'attività termale dell'area montecatinese. L'Istituto “C. Lorenzini”, con i suoi 5 diversi indirizzi di studio, risponde pienamente alle molteplici esigenze del contesto socio economico della Valdinievole ed è importante centro per l'educazione e la preparazione culturale dei giovani. Enti locali e servizi a Pescia: Comune – Musei civici – Comando Vigili del fuoco - Biblioteca civica - ASL – Ospedale Archivio di Stato Pescia è, inoltre, sede di Vescovado TORNA SU 3 - ORIENTAMENTO INFORMATIVO E CONTINUITÀ CON SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO Modulo A - Visita alle Scuole Medie Modulo B – Interventi/lezioni nelle Scuole Medie Modulo C – “Giornata dell’orientamento” a cura delle Scuole Superiori di Pescia 6 Modulo D – Stage all’Istituto Lorenzini per gli alunni delle Scuole Medie 4 - GLI STUDENTI Nell'anno scolastico 2014-2015 sono attivati i seguenti indirizzi di studio, tutti relativi al nuovo ordinamento scolastico: Liceo Classico 5 classi per un totale di 105 studenti Liceo Linguistico 13 classi per un totale di 275 studenti (prima lingua obbligatoria: Inglese; seconda lingua: a scelta tra Francese e Tedesco; terza lingua obbligatoria: Spagnolo) Liceo Scientifico ordinario 10 classi per un totale di 190 studenti Liceo Scientifico scienze applicate 7 classi per un totale di 124 studenti Liceo delle Scienze umane 9 classi per un totale di 175 studenti TORNA SU PARTE SECONDA I BISOGNI EDUCATIVI, SOCIALI E FORMATIVI 1 - CARATTERISTICHE DEGLI STUDENTI E BISOGNI EDUCATIVI Gli studenti che frequentano il Liceo “C. Lorenzini” provengono da ben undici Comuni della Valdinievole e da diversi altri della Provincia di Lucca (Villa Basilica, Altopascio, Capannori e altre zone della piana lucchese): si tratta dunque di una numerosa popolazione scolastica, con caratteristiche ed esigenze diverse (cfr. Parte prima: Il contesto territoriale e gli utenti), alle quali il nostro Istituto intende dare una risposta soddisfacente. I bisogni più evidenti che si evincono dalle risposte date in occasione del monitoraggio finale dell’attività didattica e formativa, possono essere suddivisi in tre grandi aree: una didattico/culturale, una metodologica ed una relazionale. Bisogni didattico/culturali: 1. conseguimento di una preparazione completa ed approfondita, al passo con i tempi, che permetta il superamento dei test di ingresso all’Università e consenta una buona prosecuzione degli studi universitari 2. conoscenza approfondita delle materie caratterizzanti l’indirizzo prescelto 3. possibilità di recuperare, durante l’anno scolastico, eventuali carenze, sia con interventi didattici in itinere, sia con corsi pomeridiani, ai quali sarebbe opportuno dedicare un ampio spazio di tempo, e possibilità di usufruire di sportelli didattici di approfondimento 4. possibilità di potenziare lo studio di alcune discipline: l’inglese per tutti gli indirizzi, le materie scientifiche per l’ indirizzo scientifico (più esercitazioni in classe e attività di laboratorio) 5. possibilità di partecipare a conferenze e incontri con esperti su temi specifici inerenti, in particolare, le discipline di indirizzo o problemi dell’età contemporanea 6. possibilità di coltivare e di approfondire temi di interesse personale e di sviluppare attitudini artistiche e culturali di vario genere Bisogni relativi all’area metodologica: 7 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. ricorso ad attività laboratoriali, sia in riferimento alle discipline matematico – scientifiche (laboratori di fisica, chimica, scienze; aule multimediali) che a quelle linguistiche e umanistiche, a completamento della parte teorica delle varie materie acquisizione di una buona padronanza delle lingue straniere attraverso un costante confronto con docenti di madre lingua, la possibilità di scambi linguistico – culturali in vari Paesi europei, di gemellaggi o di viaggi di istruzione all’estero già a partire dalla classe III (per l’indirizzo linguistico); la certificazione nelle lingue straniere (anche per gli studenti che non frequentano l’indirizzo linguistico) partecipazione a spettacoli teatrali, anche in lingua straniera, a concorsi, a visite guidate (città d’arte, musei, mostre) esplicitazione, da parte di tutti i docenti, dei criteri e degli obiettivi dell’azione didattica oltre che dei criteri di valutazione sperimentazione di nuove metodologie di insegnamento, finalizzate anche ad un maggiore coinvolgimento degli studenti durante le lezioni e nell’organizzazione e realizzazione delle varie attività scolastiche ed extrascolastiche migliore organizzazione dei progetti didattici extracurriculari possibilità di partecipare a stages di diverso tipo (esperienze lavorative, di volontariato, di approfondimento culturale) Bisogni formativo/relazionali: 1. possibilità di colloqui personali con i docenti o con personale esperto (es. psicologi, medici, ricercatori, ex studenti ecc. ecc.) 2. esigenza di essere ascoltati senza sentirsi oggetto di pregiudizio 3. esigenza di chiarezza e di coerenza da parte di docenti 4. necessità di una maggiore collaborazione tra i docenti, per garantire un clima più sereno in classe, che possa favorire un apprendimento più completo ed approfondito evitando discriminazioni tra le varie discipline 5. esigenza di una maggiore integrazione tra gli studenti di tutto l’Istituto indipendentemente dall’indirizzo di studio frequentato 6. necessità di spazi di ritrovo e disponibilità dei locali scolastici nel pomeriggio 2 - IL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ Normativa di riferimento CM 8 6.03.13. – Alunni con BES (Bisogni Educativi Speciali) Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Essa “delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. La Direttiva ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. La Direttiva estende pertanto a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003. Composizione del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) : Dirigente Scolastico: prof.ssa Maria Rosa Capelli, Docente Referente DSA: prof.ssa Caterina Mancini, Docente Referente H: Maria Tornaboni Docente responsabile del Progetto "Studenti stranieri": prof.ssa Luana Rosellini Insegnanti di sostegno Docenti coordinatori della classe in cui sono inseriti gli alunni con BES Il Gruppo di lavoro per l’inclusione (in sigla GLI) e svolge le seguenti funzioni: 8 rilevazione dei BES presenti nella scuola; raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione; focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. 122 ; elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno). TORNA SU TORNA SU 9 PARTE TERZA GLI INDIRIZZI DI STUDIO INDIRIZZO DI STUDIO “NUOVO ORDINAMENTO” RELATIVI A CLASSI 1^ - 2^ - 3^ - 4^ - 5^ D.P.R. 15 marzo 2010 , n. 89 Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell'art. 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. (GU n. 137 del 15-6-2010 - Suppl. Ordinario n.128) Il percorso del liceo classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica. Favorisce una formazione letteraria, storica e filosofica idonea a comprenderne il ruolo nello sviluppo della civiltà e della tradizione occidentali e nel mondo contemporaneo sotto un profilo simbolico, antropologico e di confronto di valori. Favorisce l’acquisizione dei metodi propri degli studi classici e umanistici, all’interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consente di cogliere le intersezioni fra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze a ciò necessarie. Articolazione e contenuti Dall’a. s. 2010/2011 il Liceo Classico si sviluppa in due periodi biennali ed in un quinto anno che completa il percorso disciplinare. Il primo biennio che mantiene la denominato di ginnasio” è finalizzato, oltre all’iniziale approfondimento delle linee di sviluppo della nostra civiltà nei suoi diversi aspetti (linguistico, letterario, artistico, storico, scientifico), all’assolvimento dell’obbligo scolastico. Il secondo biennio è finalizzato all’acquisizione di autonomia di giudizio e consapevolezza critica dello studente, sia attraverso un ulteriore approfondimento delle lingue classiche, che attraverso il ragionamento filosofico. Il tutto, senza tralasciare l’asse matematico-scientifico e lo studio della lingua inglese, che si protrae lungo tutto il quinquennio. Il quinto anno è finalizzato al perfezionamento dell’acquisizione e del controllo dei diversi linguaggi settoriali, strumento di accesso alle conoscenze e alla comunicazione. Durata del corso di studi quinquennale Titolo rilasciato Diploma di Liceo Classico 10 Quadro orario settimanale di insegnamento Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura latina Lingua e cultura greca Lingua e cultura straniera Inglese Storia Storia e Geografia Filosofia Matematica* Fisica Scienze naturali** Storia dell’arte Scienze motorie e sportive Religione cattolica o Attività alternative Totale ore complessivo 1° BIENNIO 1° ANNO 2° ANNO 4 4 5 5 4 4 3 3 3 3 3 3 2 2 2 1 27 2 1 27 2° BIENNIO 3° ANNO 4° ANNO 4 4 4 4 3 3 3 3 3 3 5° ANNO 4 4 3 3 3 3 2 2 2 2 2 1 31 3 2 2 2 2 2 1 31 3 2 2 2 2 2 1 31 * con Informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica o la realizzazione di un modulo pluridisciplinare in lingua straniera (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. Sbocchi professionali Lo studente che esce dal Liceo Classico ha maturato capacità di argomentazione e di interpretazione di testi anche complessi; è in grado di risolvere diverse tipologie di problemi anche distanti dalle discipline specificatamente studiate. Egli pertanto può affrontare qualsiasi tipo di facoltà universitaria, da quelle di ambito umanistico a quelle di ambito scientifico. TORNA SU 11 PARTE TERZA GLI INDIRIZZI DI STUDIO INDIRIZZO DI STUDIO “NUOVO ORDINAMENTO” RELATIVO A CLASSI 1^ - 2^ - 3^ - 4^-5^ D.P.R. 15 marzo 2010 , n. 89 Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell'art. 64, comma 4, del decretolegge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. (GU n. 137 del 15-6-2010 - Suppl. Ordinario n.128) Il percorso del liceo linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità, a maturare le competenze necessarie per acquisire la padronanza comunicativa di tre lingue, oltre l’italiano e per comprendere criticamente l’identità storica e culturale di tradizioni e civiltà diverse. La padronanza di diversi codici linguistici, sempre più necessaria nell’ambito della realtà italiana ed europea, si concretizza attraverso molteplici occasioni di scambi culturali e gemellaggi. Articolazione e contenuti Dall’ a. s. 2010/2011 si sviluppa in due periodi biennali ed in un quinto anno che completa la formazione dello studente. Il primo biennio è finalizzato, oltre che all’assolvimento dell’obbligo scolastico, ad un primo approfondimento di tre lingue straniere. Prima lingua è l’inglese; seconda lingua il francese o il tedesco su scelta dello studente; terza lingua lo spagnolo. Il secondo biennio è finalizzato ad un ulteriore approfondimento dei vari codici linguistici, senza mai tralasciare il loro collegamento con le discipline dell’area storico filosofica e lo studio della matematica e delle scienze sperimentali. Il quinto anno è finalizzato al perfezionamento della formazione dello studente, che saprà: comunicare in tre lingue straniere; riconoscere in un’ottica comparativa gli elementi strutturali caratterizzanti le lingue studiate; passare agevolmente da un sistema linguistico ad un altro. Durata del corso di studi quinquennale Titolo rilasciato Diploma di Liceo linguistico 12 Quadro orario settimanale di insegnamento Lingua e letteratura italiana Lingua latina Lingua e cultura straniera 1 Inglese Lingua e cultura straniera 2 Francese o Tedesco Lingua e cultura straniera 3 Spagnolo Storia e Geografia Storia Filosofia Matematica** Fisica Scienze naturali*** Storia dell’arte Scienze motorie e sportive Religione cattolica o Attività alternative Totale ore complessivo 1° BIENNIO 2° BIENNIO 1° ANNO 2° ANNO 3° ANNO 4° ANNO 4 4 4 4 2 4 3 3 3 2 4 3 3 3 5° ANNO 4 3 4 4 3 4 4 3 4 4 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 30 1 30 3 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 27 1 27 1 30 * Sono comprese 33 ore annuali di conversazione col docente di madrelingua ** con Informatica al primo biennio *** Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. Dal primo anno del secondo biennio è previsto l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica o la realizzazione di un modulo pluridisciplinare in lingua straniera (CLIL), compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Dal secondo anno del secondo biennio è previsto inoltre l’insegnamento, in una diversa lingua straniera, di una disciplina non linguistica o la realizzazione di un modulo pluridisciplinare in lingua straniera (CLIL), compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Sbocchi professionali Sbocco privilegiato è costituito dall’ambito delle facoltà universitarie linguistico – letterarie, ma lo spazio assicurato anche allo studio delle discipline scientifico- matematiche rende agevole la scelta di qualunque facoltà. Alternativo al percorso universitario può essere l’accesso al terziario avanzato, sia nel settore editoriale che in quello delle comunicazioni di massa, della pubblicità e delle pubbliche relazioni. Questo indirizzo consente sbocchi universitari non solo nell'ambito delle facoltà linguistico - letterarie, ma anche in tutte le altre. Alternativo al percorso universitario può essere l'accesso al terziario avanzato sia nel settore editoriale come anche in quello delle comunicazioni di massa, della pubblicità e delle pubbliche relazioni. 13 TORNA SU PARTE TERZA GLI INDIRIZZI DI STUDIO INDIRIZZO DI STUDIO “NUOVO ORDINAMENTO” RELATIVO A CLASSI 1^ - 2^ - 3^ - 4^-5^ D.P.R. 15 marzo 2010 , n. 89 Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell'art. 64, comma 4, del decretolegge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. (GU n. 137 del 15-6-2010 - Suppl. Ordinario n.128) Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale. Articolazione e contenuti Dall’a. s. 2010/2011 si sviluppa in due periodi biennali ed in un quinto anno che completa la formazione dello studente. Il primo biennio è finalizzato ad un primo approfondimento della matematica e delle scienze fisiche e naturali anche attraverso l’uso sistematico dei laboratori, oltre che all’assolvimento dell’obbligo di istruzione. Il secondo biennio mira all’approfondimento dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica, dedicando ampio spazio anche ai versanti linguistico – storico – filosofico. Il quinto anno è finalizzato alla piena realizzazione della formazione dello studente, attraverso il perfezionamento dell’acquisizione dei metodi di osservazione, di analisi e di sperimentazione tipici della matematica e delle scienze sperimentali. Lo studente dovrà essere in grado di cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana. Durata del corso di studi quinquennale Titolo rilasciato Diploma di Liceo Scientifico 14 Quadro orario settimanale di insegnamento Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura latina Lingua e cultura straniera Inglese Storia e Geografia Storia Filosofia Matematica* Fisica Scienze naturali** Disegno e storia dell’arte Scienze motorie e sportive Religione cattolica o Attività alternative Totale ore complessivo 1° BIENNIO 2° BIENNIO 1° ANNO 2° ANNO 3° ANNO 4° ANNO 4 4 4 4 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 2 2 3 3 4 4 5 5 2 2 3 3 3 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 27 27 30 30 5° ANNO 4 3 3 2 3 4 3 3 2 2 1 30 * con Informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica o la realizzazione di un modulo pluridisciplinare in lingua straniera (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. Sbocchi professionali Questo percorso liceale favorisce l’accesso a facoltà universitarie di ambito scientifico; tuttavia il legame profondo tra scienza e tradizione umanistica, che lo caratterizza, offre allo studente gli strumenti necessari e sufficienti per affrontare qualsiasi scelta universitaria. L'area delle discipline umanistiche offre allo studente gli strumenti necessari ad una “lettura” consapevole della complessità dell'oggi e ad una conoscenza critica delle realtà storiche nella molteplicità delle loro espressioni culturali. La Matematica e le Scienze sperimentali assumono nel corso degli studi un ruolo basilare per la costruzione di un progetto culturale ed educativo in virtù della funzione decisiva che tali discipline ed i loro linguaggi svolgono nell'interazione conoscitiva con il mondo reale. In tale contesto, la Matematica con il suo linguaggio, da un lato, e le Scienze sperimentali con il loro metodo di osservazione, di analisi e di sperimentazione dall'altro, rappresentano strumenti di alto valore formativo. TORNA SU 15 PARTE TERZA GLI INDIRIZZI DI STUDIO INDIRIZZO DI STUDIO “NUOVO ORDINAMENTO” RELATIVO A CLASSI 1^ - 2^ - 3^-4^ D.P.R. 15 marzo 2010 , n. 89 Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell'art. 64, comma 4, del decretolegge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. (GU n. 137 del 15-6-2010 - Suppl. Ordinario n.128) Il percorso del Liceo Scientifico, opzione Scienze Applicate, è indirizzato a far acquisire agli studenti competenze molto avanzate negli studi afferenti alla cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche e biologiche, nonché all’informatica. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza delle tecniche e delle metodologie relative, soprattutto attraverso la pratica laboratoriale. Articolazione e contenuti Si sviluppa in due periodi biennali ed in un quinto anno che completa la formazione dello studente. Il primo biennio è finalizzato ad un approfondimento della matematica, dell’informatica , della fisica e delle scienze naturali soprattutto attraverso l’uso sistematico dei laboratori, oltre che all’assolvimento dell’obbligo di istruzione. Il secondo biennio mira all’approfondimento dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica e delle scienze naturali, dedicando spazio anche al versante artistico - storico – filosofico. Il quinto anno è finalizzato alla piena realizzazione della formazione dello studente, attraverso il perfezionamento dell’acquisizione dei metodi di osservazione, di analisi e di sperimentazione tipici della matematica e delle scienze sperimentali. Durata del corso di studi quinquennale Titolo rilasciato Diploma di Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate 16 Quadro orario settimanale di insegnamento Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura straniera Inglese Storia e Geografia Storia Filosofia Matematica Informatica Fisica Scienze naturali* Disegno e storia dell’arte Scienze motorie e sportive Religione cattolica o Attività alternative Totale ore complessivo 1° BIENNIO 2° BIENNIO 1° ANNO 2° ANNO 3° ANNO 4° ANNO 5° ANNO 4 4 4 4 4 3 3 3 3 3 3 3 2 2 2 2 2 2 4 4 4 5 4 2 2 2 2 2 2 2 3 3 3 5 5 5 3 4 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 27 27 30 30 30 * Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica o la realizzazione di un modulo pluridisciplinare in lingua straniera (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. Sbocchi professionali Questo percorso liceale favorisce l’accesso a facoltà universitarie di ambito scientifico; tuttavia esso assicura una solida cultura generale che fornisce allo studente gli strumenti necessari e sufficienti per affrontare qualsiasi scelta universitaria. TORNA SU 17 PARTE TERZA GLI INDIRIZZI DI STUDIO INDIRIZZO DI STUDIO “NUOVO ORDINAMENTO” RELATIVO A CLASSI 1^ - 2^ - 3^ - 4^-5^ D.P.R. 15 marzo 2010 , n. 89 Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell'art. 64, comma 4, del decretolegge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. (GU n. 137 del 15-6-2010 - Suppl. Ordinario n.128) Il percorso del Liceo delle Scienze Umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomeni collegati alla costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane. Risponde all’esigenza diffusa, nell’attuale contesto socio–culturale, di formare docenti e professionisti nell’ambito delle attività “sociali”. Articolazione e contenuti Il Liceo si sviluppa in due periodi biennali ed in un quinto anno che completa il percorso disciplinare. Il primo biennio è caratterizzato da un iniziale approfondimento delle Scienze Umane ( Psicologia, Pedagogia, Metodologia della ricerca, diritto ed economia), oltre che finalizzato all’assolvimento dell’obbligo di istruzione. Il secondo biennio è finalizzato ad un ulteriore approfondimento delle Scienze Umane, garantendo comunque adeguato rilievo agli ambiti artistico-letterario-espressivo e storico-filosofico. Il quinto anno è finalizzato al consolidamento di una solida cultura generale ed al perfezionamento della conoscenza dei fenomeni collegati alla costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali. Durata del corso di studi quinquennale Titolo rilasciato Diploma di Liceo delle Scienze umane 18 Quadro orario settimanale di insegnamento 1° BIENNIO 2° BIENNIO 1° ANNO 2° ANNO 3° ANNO 4° ANNO Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 Lingua e cultura latina 2 2 3 3 Storia e Geografia 3 3 Storia 2 2 Filosofia 3 3 Scienze umane* 4 4 5 5 Diritto ed Economia 2 2 Lingua e cultura straniera Inglese 3 3 3 3 Matematica** 2 2 3 3 2 2 Fisica Scienze naturali*** 2 2 2 2 Storia dell’arte 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 27 27 30 30 Totale ore complessivo 5° ANNO 4 2 2 3 5 3 2 2 2 2 2 1 30 * Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia ** con Informatica al primo biennio *** Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica o la realizzazione di un modulo pluridisciplinare in lingua straniera (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. Sbocchi professionali Questo percorso liceale tende alla formazione di esperti nei settori della comunicazione, sia individuale che di massa, delle relazioni e della progettazione in campo educativo e socio economico, ma garantisce anche il possesso di strumenti adeguati alla prosecuzione degli studi universitari consentendo l’accesso ad ogni tipo di facoltà. TORNA SU 19 PARTE QUARTA L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA E GLI INTERVENTI DIDATTICI DI RECUPERO E CONSOLIDAMENTO DEGLI APPRENDIMENTI PER GLI STUDENTI (Approvazione del Collegio dei docenti con delibera n. 27 del 31/01/2014 n.1 del 1/9/2014 n. 13 del 2/10/2014 n. 26-27-28-29 del 29/10/2014) 1 – L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ATTRAVERSO I PROGETTI DIDATTICI Essi coinvolgono in attività di ricerca docenti, alunni ed esperti esterni alla scuola, attivano dinamiche di studio pluridisciplinari, di riflessione, di socializzazione, di valorizzazione degli interessi personali e promuovono la formazione culturale. Alcune consolidate iniziative mirano allo specifico obiettivo di “educazione”: ben inserite nell'attività curricolare esse rafforzano il carattere formativo dell'azione didattica o costituiscono momenti di vita scolastica di particolare significato culturale e valore sociale. Altre vengono finalizzate alla formazione personale dello studente con attenzione alle dinamiche relazionali e della comunicazione. Esse mirano: a promuovere motivazione allo studio, consapevolezza del processo cognitivo e soddisfazione dell'apprendere ad aiutare gli studenti a superare atteggiamenti di autoisolamento, di chiusura, di scarsa autostima. Nella progettazione di queste attività, sono presi in considerazione i bisogni degli studenti, i mezzi ed i percorsi più efficaci perché ognuno possa essere protagonista della sua formazione culturale e realizzare la propria personalità. Al fine di arricchire e potenziare la formazione culturale e di promuovere il successo formativo sono progettate attività finalizzate all'apprendimento disciplinare e pluridisciplinare. Iniziative di accoglienza ed orientamento sono attivate con attenzione ad aspetti cognitivi ed emotivi per consentire una più facile continuità tra i diversi livelli dell'iter scolastico degli studenti. Modalità e tempi di attuazione dei progetti variano: alcuni prevedono lo svolgimento in orario scolastico per l'intera classe, altri in tempi extrascolastici ad adesione individuale libera. All'inizio dell'anno scolastico i docenti referenti predispongono i progetti di formazione e ne definiscono attività e modalità di attuazione. In sede di Consiglio di Classe, preso atto della disponibilità dei singoli docenti interessati allo sviluppo del tema scelto, si definiscono possibilità e forme opportune di adesione della classe ai progetti per i quali è richiesta specifica delibera. Titolo Progetto Accoglienza - CIC Moduli/Percorsi didattici Modulo A- Incontri informativi Ref. Prof.ssa Di Vita Gloria Modulo B- CIC studenti – Sportello di ascolto con lo psicologo per gli studenti che ne facciano richiesta Educazione alla Modulo A Occhio ragazzi! HIV: chi lo conosce lo evita DESCRIZIONE Finalità: Favorire il più possibile l’inserimento nella nuova scuola degli studenti delle classi prime provenienti da diverse scuole (infatti il bacino di utenza della nostra scuola è costituito da 11 comuni della Valdinievole e da quelli di Villa Basilica, Altopascio, Capannori e della piana lucchese) Prevenire il disagio Fornire informazioni sull’organizzazione interna dell’Istituto, sul Regolamento Interno, sugli Organi Collegiali, sul Piano dell’Offerta Formativa (POF), sulle Norme di sicurezza Finalità: Far conoscere la figura dello psicologo – Far prendere coscienza delle caratteristiche dell’età adolescenziale e delle sue problematiche – Sviluppare le capacità introspettive – Prevenire il disagio evolutivo e l’abbandono scolastico – Informare sulle strutture sanitarie pubbliche che possono offrire aiuto al cittadino Finalità: Prevenzione consapevole sulle “Malattie sessualmente trasmesse” 20 salute Ref. Prof.ssa Tornaboni M. Modulo B Educare all’emergenza - urgenza Modulo C Salute mentale e pregiudizio Modulo D Donazione sangue Modulo E Modulo F Donazione organi e tessuti (ASL – ADMO) A1 - Assemblea di Istituto Educazione alla A2 – Cittadinanza e Costituzione legalità B1 – Consulta Provinciale Ref. Prof.ssa Pernumia F. B2 – Parlamento regionale degli studenti Possibili percorsi: Prog. Amnesty 1)Diritto di crescere, diritto dei minori International 2)Pena di morte Ref. Prof. ssa Giacomelli C. 3)Difendere i Diritti Umani 4)Il volto del razzismo 5) Un mondo arcobaleno 6) Diritti delle donne 7) Un mondo di diritti Proposte: Prog. Il Teatro dei 1) LA SCELTA: teatro civile di e con di Marco Cortesi e Mara Diritti Umani Moschin Ref. Prof. ssa Giacomelli C. 2) PROGETTO ATLANTE: EVOLUZIONI RAZZIALI IL GIRO DEL MONDO IN 80 MINUTI 3) MAI PIU’ SOLE: incentrato sul tema della violenza maschile contro le donne 1) La bicicletta verde Prog. Linguaggio 2) 12 anni schiavo cinematografico 3) La mafia uccide solo d’estate Ref. Prof. ssa Giacomelli C Gocce di vita – incontri + Concorso + adozioni Volontariato Ref. Prof.ssa Caritas diocesana (Durante le ore di Religione) Di Vita Gloria Gli studenti fanno Attività sportiva interna (Gare di atletica e campestre) Finalità: Informazione e addestramento degli studenti al primo soccorso - Conoscenza dei codici di accesso al P.S. ospedaliero e delle modalità di una corretta chiamata al 118. Il progetto ha la durata di ore 4. E’ strutturato in una prima parte teorica ed una esperienziale con simulazioni con manichino e role playing. Tutti i passaggi dell’intervento educativo saranno impostati con modalità interattiva secondo i criteri del Problem Solving, Cooperative e Peer Learning. Finalità: Sensibilizzazione ed informazione sul tema della salute mentale, attraverso la cinematografia. Superamento del pregiudizio e del conseguente stigma sociale. Il progetto si propone di: - Favorire l’incontro e il dialogo fra le realtà di solidarietà sul territorio e il mondo della scuola, attraverso la promozione di attività sia scolastiche che extrascolastiche che coinvolgono tutti e tre soggetti del progetto, ovvero gli studenti, i docenti e i volontari. -Trasmettere il significato e i valori della solidarietà -Promuovere un atteggiamento psicologico positivo nei confronti della donazione Il progetto si propone di: - Sollecitare nei ragazzi interesse per le problematiche riguardanti la donazione. -Promuovere un atteggiamento psicologico positivo nei confronti della donazione. -Descrivere il percorso e le caratteristiche della donazione di organi e tessuti. Finalità: Promozione dell'educazione alla legalità e della cittadinanza consapevole tra i giovani – Possibilità di esercitare in modo attivo il diritto di cittadinanza Finalità: Diffondere la conoscenza e facilitare l'interiorizzazione della Dichiarazione sull’educazione e la formazione ai diritti umani nella scuola superiore, affinché gli studenti siano guidati nel percorso di comprensione della realtà e perché in futuro siano essi stessi a contribuire consapevolmente, in qualità di “membri responsabili di una società libera, pacifica, pluralista e inclusiva”, alla costruzione di “una cultura universale dei diritti umani in cui ognuno sia consapevole dei propri diritti e delle proprie responsabilità rispetto ai diritti degli altri”. Finalità: proporre agli studenti testi teatrali significativi, attuali, anche non esclusivamente provenienti dalla tradizione letteraria, ma che abbiano la proprietà di ridestare nelle loro coscienze l’improrogabile necessità dei diritti umani Finalità: dare agli studenti gli strumenti operativi e critici per affrontare “l’aggressione” seducente del cinema senza esserne travolti, ma anzi facendone strumento di conoscenza e di esperienza consapevole Finalità: Sviluppo della solidarietà e promozione del volontariato favorendo l’incontro e il dialogo fra le realtà di solidarietà sul territorio e il mondo degli studenti Finalità: Sensibilizzare gli studenti alle problematiche sociali presenti sul territorio Proporre agli studenti un percorso formativo che li renda capaci di migliorare l’approccio nei confronti dei migranti e delle altre culture, riconoscendo i propri pregiudizi e stereotipi Il progetto si propone di: Promuovere e diffondere la pratica sportiva organizzata in continuità e finalizzata 21 sport Attività di preparazione ai campionati sportivi studenteschi (pomeridiano) Ref. Prof.ssa Papini Tiziana Prog. Scacchi: Tutti all’attacco! (pomeridiano) Ref. Prof.Cappelli Riccardo Scenari XX° secolo Ref. Prof. Benvenuti G. al miglioramento della qualità della vita e allo sviluppo di relazioni interpersonali Approfondire i gesti tecnici anche in vista di competizioni sportive Abituare gli studenti a vivere la competizione come un momento di aggregazione di se stessi e non come scontro con l’avversario Stimolare la partecipazione di tutti, anche dei meno dotati, all’attività motoria Il progetto si propone di: valorizzare gli aspetti formativi del carattere ed educativi della mente giovanile, quale veicolo di cultura e d’associazionismo; facilitare la maturazione dello studente per accelerare la crescita delle facoltà logiche; far acquisire una più profonda capacità di concentrazione e potenziare senza sforzo le caratteristiche elaborative del cervello con notevoli effetti benefici anche in altri campi come l’organizzazione del proprio lavoro o l’apprendimento delle materie scolastiche, il tutto in un contesto ludico, in attività divertenti e facilmente attuabili. Modulo A – "L 'Europa, la Jugoslavia, i Balcani specchio di un continente" Si propongono due lezioni propedeutiche per studenti sulla Prima Guerra mondiale e dopoguerra tenute dal Prof Nicola Labanca (UNISI) dal titolo "L'Europa nella Prima Guerra mondiale tra storia militare e storia politica" e dal Prof Roberto Bianchi (UNIFI) sul tema "Storia e società durante il primo conflitto mondiale". E' previsto anche un incontro di aggiornamento per docenti alla presenza del Prof Marco Palla (UNIFI) su "La 2" Guerra dei 30 anni 1914-45". Modulo B – Giorno della Memoria Treno della Memoria per Auschwitz Rappresentazione dello spettacolo "Shorashim" (“Radici") Finalità: La storia jugoslava nel corso del XIX e del XX secolo può essere un valido strumento per cogliere nel loro complesso, e con tutta la loro valenza didattica, gli elementi che hanno caratterizzato la storia europea contemporanea, intersecando più volte la stessa storia italiana. Acquisizione di una maggior consapevolezza storica e coscienza civile Modulo C – Giorno del ricordo – Rapporto tra Europa e Jugoslavia Conoscenza delle vicende del confine nord-orientale e degli eventi capitali della 2° guerra mondiale legati alla storia italiana Educazione alla memoria storica per formare una coscienza civile Conoscenza di particolari momenti della storia italiana ed europea contemporanea Acquisizione di una maggiore consapevolezza storica e coscienza civile Modulo D – Giorno della memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi – Incontro con Manlio Milani (Presidente dell'associazione dei familiari delle vittime della strage di Piazza della Loggia - Brescia). Modulo E – Anniversario della caduta del Muro di Berlino: film o documentario Conoscenza delle vicende legate alla Shoah Educazione alla memoria storica per formare una coscienza civile 22 A scuola di teatro Ref. Prof. ssa Pellegatta Carolina Modulo A – B Visione di spettacoli - incontri con autori, attori … La Locandiera (FI 22Ottobre) War Now (Pistoia) Il Pappagallo verde (Pistoia) Incontro Gianni Farina (Pistoia) Incontro Maria Jatosti (Pistoia) Documentario Bianciardi (Pistoia) Film La vita agra (Pistoia) La vita agra del Dott. F. (Pescia) La locandiera (Viareggio) Il progetto si propone di avvicinare consapevolmente gli studenti al teatro affinché ne diventino abituali fruitori, di far entrare gli studenti in diretto contatto con il genere teatrale previsto dai programmi delle letterature dei vari indirizzi e con le attività legate al “dietro le quinte”, nonché cimentandosi in prima persona sul palcoscenico concependo e realizzando un progetto espressivo drammaturgico Il teatro visto dagli studenti Laboratorio con Teatro Sotterraneo Laboratorio teatrale per adolescenti NON VOGLIO Dietro le quinte Ref. Prof. Dolfi Ezio Modulo C – Laboratorio teatrale (pomeridiano) Si propone un viaggio musicale con l’esecuzione di canti cattolici e della cultura ebraica, canti istituzionali e dell’impegno civile, canzoni del patrimonio popolare e d’autore (gli affetti che pongono al loro centro la donna), ogni volta inquadrati nel loro tempo storico. Percorso storicomusicale nell’Italia unita (Ass. Gente di Valdinievole) Ref. Prof. Di Vita G. Comunicare Incontro con lo storico Alberto Mario Banti Ref. Prof.ssa Quintavalle Cristiana Prog. Coaching Metodo 5 (sportello di ascolto per studenti, genitori e docenti) Progetto Mobilità studentesca (Intercultura) A - Monitoraggio alunni italiani all’estero Finalità: promuovere la lettura di opere di autori contemporanei (narrativa, poesia, saggistica) Stimolare negli allievi un processo di crescita culturale ed interiore attraverso la lettura Studiare letteratura/saggistica direttamente e dal vivo Raggiungere le fonti genuine dell’ispirazione attraverso il confronto in prima persona con gli autori Attivare, attraverso il contatto diretto con gli autori facendo leva sul meccanismo dell’emulazione, fantasia, curiosità e creatività, doti atte a facilitare e potenziare l’attitudine alla scrittura Il progetto si propone di migliorare la qualità dell’apprendimento, della comunicazione interpersonale, delle relazioni sociali fornendo una gamma di strumenti, metodi, modelli finalizzati alla comprensione del modo in cui percepiamo la realtà, pensiamo, comunichiamo, utilizziamo le nostre capacità e selezioniamo i nostri comportamenti verbali e non verbali. Finalità: Accogliere nel nostro istituto gli studenti stranieri che frequentano la scuola in Italia cercando di attuare modalità e strategie che facilitino il loro inserimento e apprendimento. Facilitare il contatto dei nostri studenti con culture diverse e consentire il confronto con comportamenti e modelli di vita diversi. 23 Ref. Prof.ssa Rosellini Luana B – Monitoraggio alunni stranieri in Italia Finalità: Seguire gli studenti che decidono di affrontare la complessa esperienza della frequenza in una scuola straniera per un periodo abbastanza lungo e facilitare il loro reinserimento nella classe di appartenenza, curando i rapporti tra studenti e insegnanti e tra studenti e compagni di classe, rispettando le seguenti fasi: - monitorare il soggiorno dei nostri studenti all’estero dal punto di vista didattico; - responsabilizzare gli studenti sui loro doveri in funzione del reinserimento nella scuola italiana; - assicurare una corretta valutazione dell’esperienza all’estero ai fini del reinserimento e dell’attribuzione dei crediti; - incoraggiare e favorire la diffusione dell’esperienza interculturale ai fini di una crescita partecipata di tutto l’istituto. Incontro Fondazione “Intercultura” Finalità: In linea con le direttive in materia di Riforma, che invitano all’accantonamento di un sapere disciplinare rigido e tradizionale, il Progetto “Educare al cosmopolitismo – La città ideale” è mirato a valorizzare competenze diverse e più complesse rispetto a quelle squisitamente centrate sulle acquisizioni cognitive. La finalità è di sollecitare gli studenti a non fossilizzarsi nella strutturazione statica dell’insegnamento disciplinare ma di imparare a guardare “fuori” e “oltre” ciò che viene loro trasmesso, sviluppando un’attitudine a percepire e valutare in modo quanto più possibile autonomo la natura di un problema e le sue molteplici ed articolate soluzioni. In poche parole, si chiede loro uno sforzo cognitivo, e non solo, per imparare a leggere il presente, ad orientarsi nel mondo in modo critico, costruttivo, partecipativo e creativo. Il progetto si propone di: predisporre un ambiente in cui il processo di insegnamento/apprendimento sia parte integrante di un progetto didattico volto a favorire l’inserimento e l’integrazione dell’alunno straniero, anche di quello in situazione di svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale, secondo una prospettiva di relazione interculturale complessa. Attività: La lingua e le sue strutture – Il lessico specifico “Educare al cosmopolitismo – La città ideale” Ref. Prof.ssa Luana Rosellini Modulo A – Studenti stranieri in Italia (BES - primo/secondo anno di studi) + Modulo B – Studenti stranieri in Italia (BES – svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale) Scienza Modulo A- Pianeta Galileo Ref. Prof. Carducci Giancarlo Modulo B – OPENLAB Studen. Stranieri Modulo C – Scienza – stage: Sesto Fiorentino Quarrata Modulo D- Conferenze di Fisica (pomeridiano) Laboratorio del Sapere Scientifico Ref. Prof. Gonfiotti C. Finalità: Approfondimento disciplinare, collegamenti interdisciplinari attraverso la partecipazione a conferenze e/o spettacoli Finalità: Approfondire le discipline scientifiche, tramite partecipazioni ad un’attività di laboratorio qualificata o conferenze a cura di OPENLAB del Polo scientifico di Sesto Fiorentino. Finalità: Ampliare e/o approfondire l’offerta formativa ed orientare verso le facoltà scientifiche ragazzi meritevoli ed interessati. Partecipazione a due periodi di stage: il primo presso il Polo Scientifico Fiorentino ( 4/5 ragazzi vanno per 5 mattine a seguire Laboratori e conferenze a Sesto Fiorentino, presso il Polo scientifico, anziché venire a scuola, con l’approvazione dei genitori e del Consiglio di Classe) Il secondo è un soggiorno del tutto gratuito presso villa la Magia a Quarrata, per seguire conferenze di grande valore scientifico, nel periodo precedente l’inizio della scuola. Conferenze pomeridiane tenute da docenti o ricercatori universitari (4) per: intervenire su argomenti di confine tra discipline, non necessariamente trattati nelle lezioni curricolari trattare con approcci interdisciplinari argomenti noti suggerire possibili sbocchi universitari stimolare le eccellenze Finalità: approfondire, in matematica e fisica, i nodi concettuali più importanti nell’apprendimento delle due discipline stimolare l’interesse degli studenti migliorare i livelli di apprendimento delle discipline scientifiche creare nella scuola un gruppo di lavoro stabile che rifletta sui percorsi didattici e progetti nuove, più efficaci e stimolanti 24 Modulo A – Scuola primaria – Pomeridiano Dal dire al fare Indirizzo Scienze Umane Ref. Prof.ssa Tornaboni M. Modulo B – La Gometa . Pomeridiano Tirocinio Stage Modulo A –Organizzazione ONLUS Saharawi Ref. Prof. ssa Tornaboni M. In viaggio in Europa Dirigente Scolastico Modulo A – Viaggi di istruzione . Visite guidate Modulo B – Scambi educativi con l’estero Danimarca – prof.ssa Pergola S. Classi III indirizzo scientifico ordinario e delle scienze applicate Germania – prof.ssa Guidi G. 3^AL - 3^BL Scozia – prof.ssa Kunz P. 2^AL – 2^BL – 2^CL Il Progetto si propone di promuovere percorsi formativi improntati alla circolarità di teoria e prassi, mediante un raccordo tra insegnamenti teorici, attività di tirocinio passivo-osservativo, tirocinio attivo, scuola e spazi reali della formazione quotidiana. Finalità: Far effettuare esperienze metodologiche-didattiche presso centri socio riabilitativi e associazioni di volontariato onlus al fine di integrare competenze teoriche con competenze operative. Promuovere percorsi formativi improntati alla circolarità di teoria e prassi, mediante un raccordo tra insegnamenti teorici, attività di tirocinio passivo/attivo in spazi reali della formazione quotidiana per soggetti diversamente abili Obiettivi: far fare agli studenti interessati un’esperienza lavorativa come animatore/educatore e mediatore culturale Possono essere organizzati viaggi di istruzione in Italia o all’estero, visite guidate in città d’arte italiane o a musei di vario tipo, uscite per assistere a rappresentazioni teatrali anche in lingua straniera o per partecipare a conferenze, cerimonie commemorative e simili. Tali attività sono proposte dai Consigli di classe, come interventi didattici di approfondimento e completamento dei programmi di studio Finalità: effettuazione scambio di classi in due fasi: 7/8 gg di accoglienza degli studenti stranieri in Italia con alloggio in famiglia e frequenza scolastica, e viceversa. Permettere agli studenti di conoscere realtà scolastiche e tradizioni diverse, di esercitare la lingua inglese e di accettare culture diverse. Obiettivi: Accrescere la motivazione allo studio di L2 Esercitare e potenziare le proprie capacità comunicative in L2 Confrontarsi con gli altri, sulla base di un approccio diretto e interpersonale Approfondire la conoscenza della cultura del paese ospitante con frequenza della scuola, visite guidate della città ospitante ed inserimento nella famiglia partner Finalità: Lo scambio tra gli alunni delle classi dell’indirizzo linguistico e quelle della scuola partner Scozzese nasce dall’esigenza di rafforzare la motivazione allo studio della lingua straniera, accrescere e migliorare le competenze linguistiche, favorire la crescita umana e il processo formativo dell’alunno. Tale attività, inoltre, è vista come momento per rafforzare e stimolare negli alunni l’autostima e la capacità di rapportarsi con gli altri, per combattere disinteresse e demotivazione. Soggiorno in Spagna prof.ssa Bevilacqua J. 4^AL – 4^BL – 4^CL Piano annuale degli interventi didattici Certific. Ling stran- Inglese - PET (pomeridiano) Ref. Prof.ssa Pergola Stefania Il contatto diretto con la realtà del paese estero può contribuire ad abbattere pregiudizi e favorisce la riflessione su di sé. Finalità: accrescere la motivazione allo studio della L3 esercitare e potenziare le capacità comunicative in lingua spagnola confrontarsi con gli altri, sulla base dell’approccio diretto e personale, in un ambiente conosciuto a scuola solo in situazioni virtuali approfondire la conoscenza della cultura del paese, con frequenza alle lezioni a scuola, visite guidata della città ed inserimento nella vita della famiglia ospitante. Obiettivi: rafforzare le quattro abilità linguistiche degli studenti, fornire un riscontro esterno ed oggettivo delle loro capacità espressive scritte e orali. 25 finalizzati alla promozione delle eccellenze Certific. Ling stran – Inglese – FCE / CAE (pomeridiano) Ref. Prof.saa Kunz Patricia Certific. Ling stran – Delf B1 - B2 (Franc.) (pomeridiano) Ref. Prof.ssa Martire Clotilde Certific. Ling stran – DELE B1 - B2 (Spagn.) (pomeridiano) Ref. Prof.ssa Bevilacqua Certific. Ling stran – FIT 1 – 2 B1 (Ted..) (pomeridiano) Ref. Prof.ssa Guja Guidi Progetto Olimpiadi di biologia Ref. Prof Di Bianca Angelo Progetto Olimpiadi di chimica (pomeridiano) Ref. Prof Di Bianca Angelo Progetto Olimpiadi di fisica biennio Progetto Olimpiadi di fisica triennio Ref. Prof Gonfiotti Cinzia Finalità: Innovare l’insegnamento e l’apprendimento della lingua straniera favorendo l’acquisizione di precise competenze comunicative di ricezione, interazione e produzione orale e scritta. Tali competenze costituiscono credito formativo spendibile nella scuola e riconosciute anche fuori dai confini nazionali in ambito lavorativo e universitario. Gli studenti dovranno raggiungere una padronanza della lingua inglese adeguata a diverse situazioni concrete della vita quotidiana – ad esempio di lavoro e di studio. Dovranno sapere gestire un ampio vocabolario, sostenere argomentazioni ben costruite, poter utilizzare stili di comunicazione adeguati ai vari contesti, nonché di conoscere i comportamenti e le convenzioni sociali e formali così come sono espressi nella lingua, sia scritta che orale. Finalità:Innovare l’insegnamento e apprendimento della lingua straniera favorendo l’acquisizione di precise competenze comunicative di ricezione,interazione e produzione orale e scritta. Tali competenze costituiscono credito formativo spendibile nella scuola e riconosciute anche in ambito lavorativo ed Universitario oltre i confini Gli allievi dovranno raggiungere una padronanza della lingua Francese adeguata a diverse situazioni concrete della vita quotidiana ad esempio lavoro e studio,dovranno inoltre sostenere argomentazioni ben costruite e utilizzare i vari registri di lingua adeguati a diversi contesti,nonché conoscere i comportamenti e convenzioni sociali espressi sia nella lingua orale che scritta. Finalità: Innovare l’insegnamento e l’apprendimento della lingua straniera favorendo l’acquisizione di precise competenze comunicative di ricezione, interazione e produzione orale e scritta. Tali competenze costituiscono credito formativo spendibile nella scuola e riconosciute anche fuori dai confini nazionali in ambito lavorativo e universitario. Gli studenti dovranno raggiungere una padronanza della lingua inglese adeguata a diverse situazioni concrete della vita quotidiana – ad esempio di lavoro e di studio. Dovranno sapere gestire un ampio vocabolario, sostenere argomentazioni ben costruite, poter utilizzare stili di comunicazione adeguati ai vari contesti, nonché di conoscere i comportamenti e le convenzioni sociali e formali così come sono espressi nella lingua, sia scritta che orale. Finalità: Equiparare le competenze acquisite al Quadro Europeo di Riferimento elaborato dal Consiglio di Europa in riferimento ai descrittori di competenze|capacità comunicative articolate in tre livelli generali Alivello base A1 introduttivo-di scoperta;A2 intermedio-di sopravvivenza;B-autonomo B1 soglia . Certificare le conoscenze acquisite dagli studenti nei diversi livelli presso gli enti certificatori autorizzati dal MIUR (Goethe Institut ) Obiettivi: Stimolare gli alunni all’approfondimento della materia Attività: Svolgimento della fase d’Istituto mediante somministrazione di un test a risposta multipla preparato in collaborazione con la Prof.ssa Manuela Pellegrini. Successivamente gli alunni primi classificati (da 10 a 15) si recheranno alla fase regionale accompagnati dal docente referente Prof Angelo Di Bianca. Seguiranno eventualmente le fasi nazionale ed internazionale. Obiettivi: Stimolare gli alunni all’approfondimento della materia Attività: Gli alunni più meritevoli (in genere cinque per il biennio e cinque per il triennio) saranno scelti dagli insegnanti delle rispettive classi per partecipare alla fase regionale accompagnati dal docente referente Prof Angelo Di Bianca. Seguiranno eventualmente le fasi nazionale ed internazionale. Finalità biennio: effettuare test ed esperimenti di fisica su contenuti anche nuovi svolgere la gara in gruppi organizzati e produrre risultati misurabili. Finalità triennio: Motivare e sostenere l’impegno degli studenti che mostrano particolari inclinazioni per gli studi scientifici. Favorire il coinvolgimento degli studenti in un apprendimento attivo e responsabile, orientare i loro interessi. Attività: Rispondere ai quesiti a risposta chiusa del questionario nella Gara di Istituto (dicembre 2013). I primi cinque studenti classificati nella Gara di Istituto parteciperanno alla Gara locale (di secondo livello) che si svolgerà a febbraio 2014. 26 Progetto Olimpiadi di matematica + Corso di preparazione (pomeridiano) Ref. Prof. Prina Corsi ECDL Ref. Prof Di Bianca Angelo Progetto Olimpiadi di informatica Prof. Zei Progetto Olimpiadi di italiano Prof.ssa Bianucci Progetto Olimpiadi di Greco Prof. Dolfi Piano annuale degli interventi didattici integrativi e di approfondimento Discussioni filosofiche in classe – Pomeridiano Ref. Prof.ssa Cerchiai Giovanna Progetto “ARCHEO” Mattutino e/oPomeridiano Ref. Prof.ssa Loni Claudia Giornalino di Istituto “Il Caffè” - Pomeridiano Ref. Prof. Benvenuti Giovanni Repubblica@ scuola Il Giullare “Il giornalismo in rete” Piano annuale delle attività di sperimentazione di metodologie didattiche innovative nello studio delle discipline curricolari Latino – Ref. Prof.ssa Quintavalle C. Orientamento universitario Ref. Prof. Ssa Pergola S. Firenze Pisa Finalità: Avvicinare gli studenti alla matematica e al ragionamento matematico, presentati in una forma più accattivante rispetto a quanto avviene normalmente con la matematica scolastica. Svolgere una prova sapendo di confrontarsi con migliaia di altri studenti a livello nazionale. Finalità: Fornire un servizio alla cittadinanza permettendo agli utenti non frequentanti l’istituto di seguire i corsi sui 7 moduli della Patente europea del Computer, acquistare Skill’s Card e sostenere gli esami presso il Test Center accreditato del nostro istituto. Promozione delle eccellenze. Finalità (Modulo A – Corsi preparazione alle gare): È quella di creare interesse per problemi codificabili attraverso l’informatica, proponendo quesiti e situazioni anche al di fuori dell’ambito strettamente scolastico, mettendo così alla prova le inclinazioni e le capacità dei giovani e contribuendo al loro orientamento. Finalità (Modulo B – Gare): Migliorare l’approccio algoritmico ad opportuni problemi a carattere logico – informatico, presentati in una forma più accattivante rispetto a quanto avviene normalmente in ambito scolastico. Svolgere una prova sapendo di confrontarsi con migliaia di altri studenti a livello nazionale. Finalità: incentivare ed approfondire lo studio della lingua italiana. Sollecitare gli studenti a migliorare la padronanza dell’italiano. Promuovere il merito nell’ambito delle competenze nella lingua nazionale Finalità: Incentivare e incoraggiare lo studio della lingua greca; valorizzare il lavoro e le competenze degli studenti più attivi Finalità: Potenziare le capacità di ascolto e di dialogo in gruppo per un costruttivo confronto di idee; fornire spunti di riflessione interdisciplinare; favorire il coinvolgimento attivo da parte degli studenti. Finalità: Educare alla conoscenza e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e naturalistico del territorio. Stabilire rapporti di studio con studenti di altre classi dell’ istituto e di altre scuole. Apprendere metodologie di ricerca e di studio “in loco”, attraverso attività pratiche di intervento sul territorio. Finalità: favorire le capacità di organizzare, gestire e portare a compimento lavoro di gruppo e relazioni fra gli studenti dei diversi indirizzi e in diversi momenti dell’adolescenza sviluppare consapevolezza e autonomia critica verso il mondo contemporaneo e coltivare talenti e inclinazioni alla comunicazione letteraria Il cosiddetto “Metodo Natura” per l’insegnamento della lingua latina è stato ideato nel 1955 dal professor Ørberg sul modello sia degli Umanisti europei del XV secolo, sia della didattica delle lingue moderne. Esso è divulgato in Italia dal professor Miraglia e dalla sua équipe, con la collaborazione dell’Accedemia “Vivarium Novum” di Roma e di vari altri docenti, anche stranieri. Nell’Istituo “Lorenzini” è stato adottato per la prima volta nell’a.s. 2008-2009. La principale caratteristica del “M. N.” è quella di presentare agli studenti la lingua latina per sē illustrata, cioè già organizzata in strutture dotate di senso, facilmente comprensibili nei contenuti, in modo da abituare i ragazzi a dedurre da soli (ma sempre opportunamente guidati) gli aspetti morfologici e sintattici più importanti e a memorizzare un repertorio lessicale che consenta loro, in due anni e mezzo, di leggere e comprendere testi classici di autori latini. Finalità: orientare gli allievi ad una scelta informata e consapevole del corso di studi universitari informare sulle facoltà universitarie consentire una conoscenza diretta delle sedi universitarie offrire un primo contatto con la didattica universitaria 27 Finalità: Fornire a tutte le componenti dell’Istituto, in particolar modo agli studenti, la possibilità di usufruire dei testi presenti in biblioteca Prog. Biblioteca Ref. Prof.ssa Cerchiai Giovanna Proposte degli studenti Ref. D.S. Armonia fra i popoli Marcia per la pace Abbelliamo la scuola con i fiori Cineforum (Monsummano –Montecatini 20 – 9 – ‘14) Concorso CONAGGA (Coordinamento Nazionale Gruppi Giocatori d’Azzardo) Alternanza scuola-lavoro Il concorso intende promuovere una sensibilizzazione sul tema del gioco d’azzardo e sui possibili risvolti sociali, culturali, sanitari. Il concorso mira a fare una fotografia nazionale del fenomeno attraverso gli occhi dei giovani e giovanissimi. Il progetto, con la collaborazione della Fondazione Collodi, ha l’obiettivo di far avvicinare gli studenti al mondo del lavoro attraverso stage per gli alunni delle classi quarte del liceo linguistico e laboratori per gli studenti delle classi quarte del Liceo delle scienze umane. Si ricorda che “Per dar corso alle attività dei progetti educativi è consentita l'interruzione dell’attività didattica ordinaria dell’intera mattina fino ad un numero massimo complessivo di 12 giorni compresi: visite guidate, viaggi di istruzione, attività sportive di Istituto (atletica e corsa campestre). Per le iniziative che impegnano durante le ore curricolari tutti gli alunni, ogni classe può utilizzare al massimo 15 ore: per ulteriori necessità orarie il docente direttamente interessato al progetto completerà l'attività durante le sue ore di lezione. E' da evitare di impegnare in ore curricolari gruppi o singoli alunni per attività programmate e previste solo in orario extracurricolare”. NON E’ CONSENTITO EFFETTUARE IN ORARIO CURRICOLARE ATTIVITÀ DIDATTICHE CON ONERI FINANZIARI A CARICO DELL’ISTITUTO DA PARTE DI SOGGETTI DIVERSI DAL DOCENTE IN ORARIO DI SERVIZIO. TORNA SU 28 PARTE QUARTA 2 – L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA (Collegio dei docenti - delibera del 1/09/2014) FORMATIVA ATTRAVERSO GLI INSEGNAMENTI AGGIUNTIVI Con la DELIBERA del COLLEGIO DEI DOCENTI, del 1/09/2014 , viene approvata l’attivazione dei seguenti insegnamenti aggiuntivi opzionali, che saranno effettuati al di fuori del normale orario di lezione per quegli studenti che vi avranno liberamente aderito e che saranno tenuti a parteciparvi con assiduità. I docenti e i consigli di classe terranno conto dell’attività svolta in occasione delle valutazioni periodiche e finali. Insegnamenti proposti CLASSI INSEGNAMENTO AGGIUNTIVO OPZIONALE ORE (settimanali) Seconde indirizzo Linguistico Terze Liceo classico (o, in seconda istanza, Scienze Umane) Quinte indirizzo Linguistico DIRITTO ED ECONOMIA 1 MATEMATICA 1 INGLESE 1 I docenti che terranno i suddetti corsi sono la prof.ssa Pernumia (diritto), il prof. Sergio Fallucca (matematica) e le proff.sse Patricia Kunz , Sandra Vannini e Cristina Mastroeni (inglese). TORNA SU 29 PARTE QUARTA L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA E GLI INTERVENTI DIDATTICI DI RECUPERO E CONSOLIDAMENTO DEGLI APPRENDIMENTI PER GLI STUDENTI 3 - GLI INTERVENTI DIDATTICI DI RECUPERO E CONSOLIDAMENTO DEGLI APPRENDIMENTI (Collegio dei docenti – delibera del 1/09/2014) Piano annuale degli interventi didattici di consolidamento delle competenze iniziali , di sostegno/recupero tempestivo delle carenze rilevate e per recupero dei debiti formativi attribuiti in sede di scrutinio finale – Modulo A- interventi didattici per consolidamento delle competenze iniziali Studenti classi 1^ Destinatari Consigli classe seduta ottobre 2014 Soggetto che progetta Interventi didattici di consolidamento delle competenze iniziali Attività Dal 28/10 al 23/11/2014 Periodo di effettuazione Consigli classe seduta novembre 2014 Verifica attività Antimeridiano o pomeridiano In orario Modulo B- interventi didattici per recupero tempestivo delle carenze rilevate nel periodo successivo allo scrutinio intermedio Studenti delle classi 1^ - 2^ - 3^- 4^ Destinatari Consigli classe seduta febbraio 2015 Soggetto che progetta Interventi didattici per recupero tempestivo delle carenze rilevate nel periodo successivo allo scrutinio intermedio Attività Dal 10/02 al 8/03/2015 Periodo di effettuazione Consigli classe Marzo 2015 Verifica attività Antimeridiano o pomeridiano In orario Modulo C - Interventi didattici per recupero dei debiti formativi attribuiti in sede di scrutinio finale Studenti delle classi 1^ - 2^ - 3^ e 4^ Destinatari Consigli classe seduta giugno 2015 Soggetto che progetta Interventi didattici per studenti con giudizio finale sospeso. Attività Luglio 2015 Periodo di effettuazione Consigli classe settembre 2015 Verifica attività Antimeridiano In orario CRITERI PER ORGANIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI DIDATTICI 30 MODULO A - INTERVENTI DIDATTICI PER CONSOLIDAMENTO DELLE COMPETENZE INIZIALI a) b) definizione dei criteri metodologico-didattici la collocazione del recupero: attività in orario antimeridiano dalle 12:00 alle 13:00 oppure in orario pomeridiano nei giorni di martedì e giovedì durante il periodo delle lezioni. la verifica dovrà avvenire attraverso l’effettuazione di prove scritte e/o orali individuazione delle discipline o delle aree disciplinari per le quali si registra nella scuola un più elevato numero di valutazioni insufficienti, avuto riguardo anche alla materie di indirizzo ed ai rispettivi piani didattici, al fine di realizzare gli interventi di sostegno che hanno lo scopo fondamentale di prevenire l’insuccesso scolastico e si realizzano, pertanto, in ogni periodo dell’anno scolastico, a cominciare dalle fasi iniziali. Esse sono tendenzialmente finalizzate alla progressiva riduzione di quelle di recupero dei debiti (OM 92/2007 art 2 comma 3) Indirizzo Classico: Italiano- Greco - Latino - Matematica – Lingua inglese Indirizzo Linguistico: Italiano- Lingue straniere - Matematica Indirizzo Scientifico ordinario: Italiano- Disegno e Storia dell’arte – Latino – Lingua inglese Indirizzo Scientifico opzione Scienze applicate: Italiano- Disegno e Storia dell’arte – Lingua inglese Indirizzo Scienze umane: Italiano– Matematica – Scienze umane – Lingua inglese c) definizione dei criteri per la composizione dei gruppi di studenti destinatari degli interventi didattico -educativi di sostegno e recupero, adottando tutti i modelli didattici e organizzativi suggeriti dall’esercizio dell’autonomia I Consigli di classe, in relazione agli obiettivi prefissati nel modulo didattico, potranno comporre i gruppi di studenti destinatari degli interventi didattico-educativi di sostegno e recupero secondo i seguenti modelli: - per gruppi disciplinari di studenti appartenenti a classi parallele di norma da 6 fino ad un massimo di 15 studenti per gruppo - per gruppi di studenti appartenenti a monoclasse di norma da 6 fino ad un massimo di 15 studenti per gruppo MODULO B - INTERVENTI DIDATTICI PER RECUPERO TEMPESTIVO DELLE CARENZE RILEVATE NEL PERIODO SUCCESSIVO ALLO SCRUTINIO INTERMEDIO a) definizione dei criteri metodologico-didattici la collocazione del recupero: attività in orario antimeridiano dalle 12:00 alle 13:00 (solo per le classi del biennio) oppure in orario pomeridiano nei giorni di martedì e giovedì durante il periodo delle lezioni. la verifica dovrà avvenire attraverso l’effettuazione di prove scritte e/o orali b) individuazione delle discipline o delle aree disciplinari per le quali si registra nella scuola un più elevato numero di valutazioni insufficienti, avuto riguardo anche alla materie di indirizzo ed ai rispettivi piani didattici, al fine di realizzare gli interventi di sostegno che hanno lo scopo fondamentale di prevenire l’insuccesso scolastico e si realizzano, pertanto, in ogni periodo dell’anno scolastico, a cominciare dalle fasi iniziali. Esse sono tendenzialmente finalizzate alla progressiva riduzione di quelle di recupero dei debiti (OM 92/2007 art 2 comma 3) - PRIMO BIENNIO Indirizzo Classico: Italiano- Greco - Latino - Matematica – Lingua inglese Indirizzo Linguistico: Italiano- Latino (solo nelle seconde) - Lingue straniere - Matematica Indirizzo Scientifico ordinario: Italiano- Disegno e Storia dell’arte - Latino – Matematica (solo nelle seconde) – Lingua inglese Indirizzo Scientifico opzione Scienze applicate: Italiano- Disegno e Storia dell’arte – Lingua inglese Indirizzo Scienze umane: Italiano- Latino (solo nelle seconde) – Matematica – Scienze umane (solo nelle prime) – Lingua inglese SECONDO BIENNIO Indirizzo Classico: Greco - Latino – Matematica – Lingua inglese Indirizzo Linguistico: Lingue straniere – Matematica Indirizzo Scientifico: Chimica – Matematica – Lingua inglese 31 Indirizzo Scienze umane/Socio-Psico-Pedagogico: Matematica – Scienze umane – Lingua inglese c) definizione dei criteri per la composizione dei gruppi di studenti destinatari degli interventi didattico -educativi di sostegno e recupero, adottando tutti i modelli didattici e organizzativi suggeriti dall’esercizio dell’autonomia I Consigli di classe, in relazione agli obiettivi prefissati nel modulo didattico, potranno comporre i gruppi di studenti destinatari degli interventi didattico-educativi di sostegno e recupero secondo i seguenti modelli: ogni studente potrà frequentare al massimo due corsi per gruppi disciplinari di studenti appartenenti a classi parallele del biennio o del medesimo indirizzo triennale (di norma da 6 fino ad un massimo di 15 studenti per gruppo) per gruppi di studenti appartenenti a monoclasse (di norma da 6 fino ad un massimo di 15 studenti per gruppo) d) definizione dei criteri per l’assegnazione dei docenti ai gruppi di studenti così costituiti L’individuazione dei docenti da assegnare ai gruppi di studenti tiene conto di almeno uno dei seguenti criteri: - disponibilità dichiarata da parte del personale - professionalità accertata a seguito di analogo incarico ricoperto in Istituto negli anni precedenti - titoli posseduti in relazione all’incarico da assegnare - anzianità di servizio in Istituto MODULO C - INTERVENTI DIDATTICI PER RECUPERO DEI DEBITI FORMATIVI ATTRIBUITI IN SEDE DI SCRUTINIO FINALE a) - definizione dei criteri metodologico-didattici la collocazione del recupero: attività in orario antimeridiano. la verifica dovrà avvenire attraverso l’effettuazione di prove scritte e/o orali b) individuazione delle discipline o delle aree disciplinari per le quali si registra nella scuola un più elevato numero di valutazioni insufficienti, avuto riguardo anche alla materie di indirizzo ed ai rispettivi piani didattici, al fine di realizzare gli interventi di sostegno che hanno lo scopo fondamentale di prevenire l’insuccesso scolastico e si realizzano, pertanto, in ogni periodo dell’anno scolastico, a cominciare dalle fasi iniziali. I corsi saranno attivati per tutte le materie, avuto riguardo al numero minimo di studenti, compatibilmente con i fondi a disposizione. c) definizione dei criteri per la composizione dei gruppi di studenti destinatari degli interventi didattico -educativi di sostegno e recupero, adottando tutti i modelli didattici e organizzativi suggeriti dall’esercizio dell’autonomia I Consigli di classe, in relazione agli obiettivi prefissati nel modulo didattico, potranno comporre i gruppi di studenti destinatari degli interventi didattico-educativi di sostegno e recupero secondo i seguenti modelli: per gruppi disciplinari di studenti appartenenti a classi parallele del biennio o del medesimo indirizzo triennale (di norma da 6 fino ad un massimo di 15 studenti per gruppo) per gruppi di studenti appartenenti a monoclasse (di norma da 6 fino ad un massimo di 15 studenti per gruppo) d) definizione dei criteri per l’assegnazione dei docenti ai gruppi di studenti così costituiti L’individuazione dei docenti da assegnare ai gruppi di studenti tiene conto di almeno uno dei seguenti criteri: - disponibilità dichiarata da parte del personale - professionalità accertata a seguito di analogo incarico ricoperto in Istituto negli anni precedenti - titoli posseduti in relazione all’incarico da assegnare - anzianità di servizio in Istituto 32 TORNA SU - PARTE QUINTA OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI DISCIPLINARI – CONTENUTI DISCIPLINARI Programmazione Dipartimento disciplinare di RELIGIONE CATTOLICA a.s. 2014-15 MATERIA RELIGIONE CATTOLICA INDIRIZZI: Classico, Linguistico, Scientifico ordinario, Scientifico opzione Scienze Applicate, Scienze Umane Finalità generali L'insegnamento della religione cattolica risponde all'esigenza di riconoscere nei percorsi scolastici il valore della cultura religiosa e il contributo che i principi del cattolicesimo offrono alla formazione globale della persona e al patrimonio storico, culturale e civile del popolo italiano. Nel rispetto della legislazione concordataria, l'Irc si colloca nel quadro delle finalità della scuola con una proposta formativa specifica. Contribuisce alla formazione con particolare riferimento agli aspetti spirituali ed etici dell'esistenza, in vista di un inserimento responsabile nella vita civile e sociale, nel mondo universitario e del lavoro. L'Irc, partecipando allo sviluppo degli assi culturali, con la propria identità disciplinare, assume il profilo culturale, educativo e professionale dei licei; si colloca nell'area linguistica e comunicativa, tenendo conto della specificità del linguaggio religioso e della portata relazionale di ogni espressione religiosa; offre un contributo specifico sia nell'area metodologica, arricchendo le opzioni epistemologiche per l'interpretazione della realtà, sia nell'area logico-argomentativa, fornendo strumenti critici per la lettura e la valutazione del dato religioso, sia nell'area storico-umanistica, per gli effetti che storicamente la religione cattolica ha prodotto e produce nella cultura italiana, europea e mondiale; si collega, per la ricerca di significati e l'attribuzione di senso, all'area scientifica, matematica e tecnologica. Lo studio della religione cattolica promuove, attraverso un'adeguata mediazione educativo-didattica, la conoscenza della concezione cristianocattolica del mondo e della storia, come risorsa di senso per la comprensione di sé, degli altri e della vita. A questo scopo l'Irc affronta la questione universale della relazione tra Dio e l'uomo, la comprende attraverso la persona e l'opera di Gesù Cristo e la confronta con la testimonianza della Chiesa nella storia. In tale orizzonte, offre contenuti e strumenti per una riflessione sistematica sulla complessità dell'esistenza umana nel confronto aperto fra cristianesimo e altre religioni, fra cristianesimo e altri sistemi di significato. L'Irc, nell'attuale contesto multiculturale, mediante la propria 33 proposta, promuove tra gli studenti la partecipazione ad un dialogo autentico e costruttivo, educando all'esercizio della libertà in una prospettiva di giustizia e di pace. Al termine del primo biennio, che coincide con la conclusione dell’obbligo di istruzione, lo studente sarà in grado di: 1) Costruire un’identità libera e responsabile, ponendosi domande di senso nel confronto con i contenuti del messaggio evangelico secondo la tradizione della Chiesa 2) Valutare il contributo sempre attuale della tradizione cristiana allo sviluppo della civiltà umana, anche in dialogo con altre tradizioni culturali e religiose 3) Valutare la dimensione religiosa della vita umana a partire dalla conoscenza della Bibbia e della persona di Gesù Cristo, riconoscendo il senso e il significato del linguaggio religioso cristiano Al termine dell’intero percorso di studio, l’Irc metterà lo studente in condizione di: 1) Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale 2) Cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nella storia e nella cultura per una lettura critica del mondo contemporaneo 3) Utilizzare consapevolmente le fonti autentiche della fede cristiana, interpretandone correttamente i contenuti, secondo la tradizione della Chiesa, nel confronto aperto ai contributi di altre discipline e tradizioni storico-culturali. (DPR marzo 2010 n. 89; Indicazioni Nazionali dei Licei di cui al DM 7 ottobre 2010 n. 211) Obiettivi disciplinari generali Gli obiettivi disciplinari sono declinati in conoscenze e abilità, non necessariamente in corrispondenza tra loro, riconducibili in vario modo a tre aree di significato: antropologico-esistenziale; storico fenomenologica; biblico-teologica. 34 Metodologia Metodo di correlazione: mettere in relazione i testi e i fatti, leggere e interpretare i testi e i fatti Lezione dialogata (finalità: maggiore coinvolgimento dei ragazzi, superamento di atteggiamenti di passività e di distrazione. Gli alunni saranno aiutati a trovare le risposte: studio come soluzione di problemi) 3. Discussione guidata (finalità: rielaborazione delle conoscenze acquisite, esposizione di opinioni personali, rispetto degli altri e della loro diversità, ordine nel parlare, saper ascoltare) 4. Collegamento con altre discipline 5. Momenti di lezione frontale per dare informazioni indispensabili per portare avanti il lavoro 6. Lavori di gruppo, se possibile 7. Il lavoro personale a casa potrà consistere nel riordinare e sistemare quanto emerso durante la lezione, anche con un libero approfondimento. 8. Possono essere possibili lavori scritti a conclusione di ogni unità tematica: test, questionari, riflessioni personali / relazioni a conclusione di lavori di gruppo Mezzi e strumenti di lavoro Libro di testo e testi divulgativi di vario genere, Bibbia, documenti conciliari, encicliche, lettere, articoli di giornale, manuali diversi da quello in uso, fotocopie, sussidi audiovisivi, PC, INTERNET. SPAZI: Aula della classe, aula audiovisivi, aula multimediale 1. 2. Verifiche Monitoraggio continuo della partecipazione con interventi e risposte a domande brevi, sono possibili questionari a risposta chiusa e/ o aperta e relazioni. Criteri di valutazione Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori: poiché la verifica sarà continua, come conseguenza del tipo di lavoro impostato, la partecipazione regolare e l’impegno costante avranno importanza notevole: se lo studente partecipa attivamente al dialogo educativo, i suoi interventi relativi alla tematica affrontata, saranno valutati e trasformati in giudizio; ove sarà necessario la valutazione sarà completata dalle risposte date a domande precise fatte dall’insegnante. Se lo studente ha una carattere più riservato e tende all’ascolto senza interventi, sarà sollecitato dall’insegnante con domande dirette, in modo che sia possibile valutare l’acquisizione del contenuto e la capacità espositiva e avviare un progressivo anche se lento cammino di maggiore sicurezza e apertura del soggetto stesso. Essendo previsti ma non obbligatori lavori scritti, anche queste attività concorreranno nella formulazione del giudizio. Sarà, inoltre, tenuto conto del miglioramento effettuato rispetto alla situazione di partenza. Nella formulazione del giudizio saranno utilizzate le seguenti voci: Giudizio 35 SCARSO (Voto inferiore al lo studente non segue, disturba, non partecipa al dialogo educativo 6) lo studente è mediamente attento, anche se preferisce l’ascolto al dialogo, non si estranea, risponde se sollecitato, aiutato e SUFFICIENTE guidato dall’insegnante. Si sforza di progredire anche se con timidi e a volte irrisolventi tentativi. (Voto da 6 a 7) OPPURE: Lo studente, pur riportando risultati positivi, partecipa e si impegna in modo discontinuo MOLTO lo studente, attento e partecipe, si sforza di collaborare costruttivamente al dialogo educativo, esprime con tolleranza le sue (Voto da 7a 8) opinioni e accetta quelle degli altri, conosce i contenuti fondamentali MOLTISSIMO lo studente, attento e partecipe, collabora attivamente al dialogo educativo, le sue risposte sono frutto di una rielaborazione (Voto da 8 a 10) personale la quale rivela un impegno serio e proficuo e una buona conoscenza dei contenuti. Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine primo biennio) Livello minimo - competenze Al termine del primo biennio, lo studente sarà in grado di cominciare a: costruire un'identità libera e responsabile, ponendosi domande di senso nel confronto con i contenuti del messaggio evangelico secondo la tradizione della Chiesa; valutare il contributo sempre attuale della tradizione cristiana allo sviluppo della civiltà umana, anche in dialogo con altre tradizioni culturali e religiose; valutare la dimensione religiosa della vita umana a partire dalla conoscenza della Bibbia e della persona di Gesù Cristo, riconoscendo il senso e il significato del linguaggio religioso cristiano. Livello minimo – abilità/capacità Lo studente: riesce a porsi domande di senso nel confronto con le risposte offerte dalla tradizione cristiana riconosce il valore del linguaggio religioso, in particolare quello cristiano-cattolico dialoga con posizioni religiose e culturali diverse dalla propria in un clima di rispetto, confronto e arricchimento reciproco individua criteri per accostare correttamente la Bibbia riconosce l'origine e la natura della Chiesa riflette sulla valenza delle scelte morali Livello minimo – conoscenze 36 Lo studente sufficientemente: riconosce gli interrogativi universali dell'uomo. si rende conto, alla luce della rivelazione cristiana, del valore delle relazioni interpersonali e dell'affettività. individua la radice ebraica del cristianesimo. consulta i testi più rilevanti dell'Antico e del Nuovo Testamento. conosce la persona e il messaggio di salvezza di Gesù Cristo, il suo stile di vita, la sua relazione con Dio e con le persone, l'opzione preferenziale per i piccoli e i poveri, così come documentato nei Vangeli e in altre fonti storiche. conosce la vita delle prime comunità cristiane. riconosce il valore etico della vita umana come la dignità della persona, la libertà di coscienza, la responsabilità verso se stessi, gli altri e il mondo. Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio) Livello minimo - competenze Al termine del secondo biennio lo studente: Prende atto del contributo dato dal cristianesimo allo sviluppo della cultura, dei valori civili e della fraternità. Ha maturato spirito critico anche in vista di un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano E’ in grado di cogliere i segni della presenza del cristianesimo nella cultura di appartenenza per una lettura critica del mondo contemporaneo E’ in grado di utilizzare sufficientemente le fonti autentiche della fede cristiana, interpretandone correttamente i contenuti, secondo la tradizione della Chiesa (termine classe III) Sa intessere conversazioni tramite precise argomentazioni a carattere dialogico Comprende, anche in una prospettiva interculturale, il cambiamento e la diversità tra aree geografiche e culturali Sa condividere principi e i valori per l’esercizio della cittadinanza alla luce del dettato della Costituzione italiana, delle dichiarazioni universali dei diritti umani a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. Livello minimo – abilità/capacità Lo studente Riesce a cogliere i legami fondamentali tra la storia umana e la storia della salvezza Riesce ad operare semplici confronti tra le risposte date dal cristianesimo alle domande di senso e quelle date da altre religioni E’ capace di esprimere semplici valutazioni sulle proprie scelte etico – religiose Sa interpretare in modo sufficientemente corretto alcuni passi scelti della Bibbia (termine classe III) Sa affrontare molteplici situazioni comunicative scambiando informazioni e idee per esprimere anche il proprio punto di vista Riconosce nelle linee essenziali le radici storiche, sociali, giuridiche ed economiche del mondo contemporaneo Comprende le problematiche relative alla tutela dei diritti umani, delle pari opportunità per tutti Sa riflettere sul contributo apportato dalla riflessione religiosa al miglioramento delle condizioni di vita, di lavoro, di tempo libero, di salute 37 Livello minimo – conoscenze Conosce le caratteristiche principali della Chiesa medievale Conosce le principali novità della Chiesa portate dal Concilio Vaticano II Conosce il rapporto esistente tra la storia umana e la storia della salvezza Conosce gli elementi essenziali del pensiero cristiano relativamente a questioni di etica e/o bioetica Conoscenza del lessico specifico fondamentale del linguaggio religioso Cultura italiana e le culture straniere: conoscenza degli elementi comuni e di identità Conoscenza della Costituzione italiana e delle Carte internazionali dei diritti umani e dell’ambiente nelle loro linee essenziali CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI PRIMO BIENNIO CLASSI PRIME Modulo 1 Il mistero di esistere Conoscenze Conoscenza di se stesso nei propri elementi di materialità e spiritualità. La vita come ricerca: vivere perché? Per che cosa? Per chi? Il valore della vita Capacità Lo studente riflette sulle proprie esperienze personali e di relazione. Pone domande di senso e le confronta con le risposte offerte dalla religione cristiana. 38 Competenze disciplinari Si avvia alla costruzione di una propria identità libera e responsabile, ponendosi domande di senso nel confronto con i contenuti del messaggio evangelico secondo la tradizione della Chiesa. Modulo 2 Area tematica – Dire il religioso: le parole della religione Conoscenza dei concetti di mito, simbolo, rito, festa. Conoscenza in maniera essenziale di alcuni passi biblici. Riconosce alcune caratteristiche del linguaggio religioso. Consulta in modo sufficientemente corretto la Bibbia Modulo 3 Area tematica – Religione e religioni nel mondo Modulo 4 Area tematica – Religione e religioni nel mondo: Continuità e discontinuità delle religioni monoteistiche Conoscenza degli interrogativi fondamentali dell’uomo e delle risposte del cristianesimo anche a confronto con altre religioni Conoscenza delle analogie e delle differenze tra le tre religioni abramitiche (ebraismocristianesimo-islam) Rispetta le diverse opzioni e tradizioni religiose e culturali attraverso semplici confronti tra Ebraismo e cristianesimo, tra islamismo e cristianesimo. Comincerà a confrontarsi con i principi religiosi individuando le caratteristiche della maturità umana e religiosa e distinguendole da quelle di immaturità religiosa CLASSI SECONDE Modulo 1 Area tematica Gesù di Nazareth: Gesù e il cristianesimo Conoscenze Conoscenza del: Gesù della storia (contesto geografico, sociale, politico del I secolo d. C.) Cristo della fede (La Pasqua di morte e di resurrezione nel suo fondamento storico e nel suo significato teologico) Capacità Sa riconoscere gli elementi di storicità relativi alla figura di Gesù E’ capace di spiegare le principali tappe della formazione dei Vangeli Sa indicare quali sono gli indizi (non prove) che ragionevolmente portano all’ammissione della realtà della resurrezione di Gesù 39 Si avvia a valutare la dimensione religiosa della vita umana a partire dalla conoscenza della Bibbia e della persona di Gesù Cristo, riconoscendo il senso e il significato del linguaggio religioso cristiano Si avvia a valutare la dimensione religiosa della vita umana a partire dalla conoscenza della Bibbia e della persona di Gesù Cristo, riconoscendo il senso e il significato del linguaggio religioso cristiano Competenze disciplinari Comincia a valutare con adeguata consapevolezza la dimensione religiosa della vita umana a partire dalla conoscenza della Bibbia e della persona di Gesù Cristo Modulo 2 Area tematica La storia del cristianesimo: Da Cristo alla Chiesa La nascita della comunità cristiana come evento storico conseguente l’evento non storico, ma reale, della resurrezione di Gesù Il ruolo dell’uomo e della donna Modulo 3 Area tematica nelle diverse culture e religioni Religione e religioni nel mondo: Il valore delle relazioni interpersonali, dell’affettività, della famiglia secondo le principali religioni Modulo 4 Area tematica – Il dire religioso: le parole della religione Conoscenza in maniera essenziale di alcuni passi biblici e di documenti del Magistero della Chiesa. Conoscenza di alcuni criteri di lettura della Bibbia. Sa riconoscere il contributo della religione, e nello specifico di quella cristiano-cattolica, alla formazione dell’uomo e allo sviluppo della cultura E’ in grado di rilevare il contributo della tradizione ebraico-cristiana allo sviluppo della civiltà umana nel corso dei secoli, confrontandolo con le problematiche attuali Inizia ad orientarsi tra le varie proposte etiche contemporanee Consulta in modo sufficientemente corretto la Bibbia Riconosce la varietà storica, letteraria e contenutistica della Bibbia. Coglie i concetti fondamentali espressi dai documenti del Magistero analizzati 40 E’ in grado di confrontarsi con i valori affermati dal Vangelo e testimoniati dalla comunità cristiana E’ consapevole della serietà e problematicità delle scelte morali, valutandole anche alla luce della proposta cristiana. Comincia a prendere coscienza e ad elaborare un progetto in vista della costruzione di una propria identità libera e responsabile, ponendosi domande di senso nel confronto con i contenuti del messaggio evangelico secondo la tradizione della Chiesa. Sa valutare la dimensione religiosa della vita umana a partire dalla conoscenza della Bibbia e della persona di Gesù Cristo, riconoscendo il senso e il significato del linguaggio religioso cristiano SECONDO BIENNIO CLASSI Conoscenze TERZE Modulo1 Asse Storico-sociale Area tematica: La Conosce lo sviluppo storico della storia del cristianesimo Chiesa nell'età medievale e moderna Conosce le principali trasformazioni La Chiesa in cammino all’interno della Chiesa, operate dal Concilio Vaticano II Capacità Competenze disciplinari Asse Storico-sociale È capace di rintracciare, nella testimonianza cristiana di figure significative di tutti i tempi, il rapporto tra gli elementi spirituali, istituzionali e carismatici della Chiesa. Asse Storico-sociale Prende atto del contributo dato dal cristianesimo allo sviluppo della cultura, dei valori civili e della fraternità. 41 Modulo 2 Area tematica: Dire il religioso: le parole della religione Escatologia, provvidenza e destino Modulo 3 Area tematica: Religione, scienza ed etica: Il bene e il male Modulo 4 Area tematica: Temi e problemi del terzo millennioLa carità cristiana Assi Ling. e Storico-sociale Approfondisce, in una riflessione sistematica, la conoscenza delle questioni di senso più rilevanti: finitezza, trascendenza, egoismo, amore, sofferenza, consolazione, morte, vita Conosce il rapporto tra la storia umana e la storia della salvezza, ricavandone il modo cristiano di comprendere l'esistenza dell'uomo nel tempo Conosce, arricchendo il proprio lessico religioso, l’origine, il significato e l’attualità di alcuni grandi temi biblici: salvezza, conversione, redenzione, vita eterna Assi Ling. e Storico-sociale Conosce gli orientamenti della Chiesa sul rapporto tra coscienza, libertà e verità Assi Ling. e Storico-sociale E’ capace di collegare, alla luce del cristianesimo, la storia umana e la storia della salvezza, cogliendo il senso dell'azione di Dio nella storia dell'uomo Sa confrontare gli orientamenti e le risposte cristiane alle più profonde questioni della condizione umana con quelle di altre religioni Sa leggere pagine scelte dell'Antico e del Nuovo Testamento applicando i corretti criteri di interpretazione Assi Ling. e Storico-sociale Comincia a sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano E’ in grado di utilizzare con consapevolezza le fonti autentiche della fede cristiana, interpretandone correttamente i contenuti, secondo la tradizione della Chiesa Assi Ling. e Storico-sociale Opera criticamente scelte etico-religiose in riferimento ai valori proposti dal cristianesimo. Asse Storico-sociale Conosce l’evoluzione del concetto di carità attraverso i secoli Progetto Volontariato – La Caritas Diocesana Asse Storico-sociale È capace di rintracciare, nella testimonianza cristiana di figure significative di tutti i tempi, il rapporto tra gli elementi spirituali, istituzionali e carismatici della Chiesa. Assi Ling. e Storico-sociale E’ in grado di cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimo nella cultura di appartenenza per una lettura critica del mondo contemporaneo Asse Storico-sociale Prende atto del contributo dato dal cristianesimo allo sviluppo della cultura, dei valori civili e della fraternità. 42 CLASSI QUARTE Modulo 1 Area tematica: Dire il religioso: le parole della religione Conoscenze Assi Ling. e Storico-sociale Conoscere il lessico specifico fondamentale del linguaggio religioso Cultura italiana e culture straniere: conoscenza degli elementi comuni e di identità Capacità Assi Ling. e Storico-sociale Affrontare molteplici situazioni comunicative scambiando informazioni e idee per esprimere anche il proprio punto di vista Confrontare orientamenti e risposte cristiane e non cristiane alle più profonde questioni della condizioni e umana, nel quadro di differenti patrimoni culturali e religiosi presenti in Italia, in Europa e nel mondo. Competenze Assi Ling. e Storico-sociale Competenze chiave Imparare a imparare; progettare; comunicare; collaborare e partecipare; agire in modo autonomo e responsabile; individuare collegamenti e relazioni; acquisire e interpretare l'informazione. Competenze disciplinari: Cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimo nella storia e nella cultura per una lettura critica del mondo contemporaneo; Utilizzare consapevolmente le fonti autentiche della fede cristiana, interpretandone correttamente i contenuti, secondo la tradizione della Chiesa, nel confronto aperto ai contributi di altre discipline e tradizioni storico-culturali. Intessere conversazioni tramite precise argomentazioni a carattere dialogico Saper utilizzare differenti registri comunicativi in ambiti anche specialistici. Modulo 2 Assi Storico-sociale e Ling. Assi Storico-sociale e Ling. Assi Storico-sociale e Ling. Area tematica: Conoscere origine, significato e Leggere pagine scelte dell’Antico e Nuovo Competenze chiave Gesù di Nazareth: attualità di alcuni temi biblici Testamento applicando i corretti criteri di Imparare a imparare; progettare; Gesù nella letteratura e (per esempio: salvezza, interpretazione comunicare; collaborare e partecipare; agire nelle forme artistiche conversione, redenzione, Riconoscere in opere artistiche, letterarie e in modo autonomo e responsabile; e/o espressive comunione, vita eterna, ecc.), sociali i riferimenti biblici e religiosi che ne individuare collegamenti e relazioni; contemporanee individuando il senso proprio che sono all’origine e decodificarne il acquisire e interpretare l'informazione. tali categorie ricevono dal linguaggio simbolico Competenze disciplinari messaggio e dall’opera di Gesù Cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimo nella storia e nella cultura per una lettura critica del mondo contemporaneo 43 Modulo 3 Area tematica: Religione, scienza ed etica: La religione e la scienza Asse Storico-sociale Conoscere le relazioni tra dimensione religiosa e pensiero tecnico - scientifico Asse Storico-sociale Saper riflettere sul contributo apportato sia dalla ricerca scientifica e tecnologia che dalla riflessione religiosa al miglioramento delle condizioni di vita, di lavoro, di tempo libero, di salute, valutando anche i risvolti negativi 44 Asse Storico-sociale Competenze chiave Progettare; comunicare; collaborare e partecipare; agire in modo autonomo e responsabile; individuare collegamenti e relazioni; acquisire e interpretare l'informazione. Competenze disciplinari Cogliere le implicazioni storiche, etiche, sociali, ed ambientali dell’innovazione scientifico-tecnologica e, in particolare il loro riflesso sull’idea di uomo e del suo ruolo nel mondo, ponendole a confronto con la proposta cristiana CLASSI QUINTE Modulo 1 Area tematica: La storia del cristianesimo "Religioni e mondo moderno" Modulo 2 Area tematica: Dire il religioso: le parole della religione "Dolore e morte" Conoscenze Conoscere lo sviluppo storico della Chiesa nell'età moderna QUINTO ANNO Capacità Confrontare orientamenti e risposte cristiane alle più profonde questioni della condizioni e umana, nel quadro di differenti patrimoni culturali e religiosi presenti in Italia, in Europa e nel mondo. Competenze Competenze chiave Imparare a imparare; progettare; comunicare; collaborare e partecipare; agire in modo autonomo e responsabile; individuare collegamenti e relazioni; acquisire e interpretare l'informazione. Competenze disciplinari: Cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimo nella storia e nella cultura per una lettura critica del mondo contemporaneo; Utilizzare consapevolmente le fonti autentiche della fede cristiana, interpretandone correttamente i contenuti, secondo la tradizione della Chiesa, nel confronto aperto ai contributi di altre discipline e tradizioni storico-culturali. Approfondire, in una riflessione Confrontare orientamenti e risposte Competenze chiave: sistematica, gli interrogativi di cristiane alle più profonde questioni della Progettare; Comunicare; Collaborare e senso più rilevanti: finitezza, condizioni e umana, nel quadro di differenti partecipare; Individuare collegamenti e trascendenza, egoismo, amore, patrimoni culturali e religiosi presenti in relazioni sofferenza, consolazione, morte, Italia, in Europa e nel mondo. Competenze disciplinari: vita Lo studente matura il suo senso critico e un Conoscere il rapporto tra la storia personale progetto di vita, riflettendo sulla umana e la storia della salvezza, propria identità nel confronto con il ricavandone il modo cristiano di messaggio cristiano, aperto all'esercizio comprendere l'esistenza della giustizia e della solidarietà in un dell'uomo nel tempo contesto multiculturale 45 Modulo 3 Area tematica Religione e religioni nel mondo: "La nonviolenza religiosa" Conoscere il rapporto tra la storia umana e la storia della salvezza, ricavandone il modo cristiano di comprendere l'esistenza dell'uomo nel tempo Riconoscere il ruolo della religione nella società e Area tematica: Temi e comprenderne la natura in problemi del terzo prospettiva di un dialogo millenniocostruttivo fondato sul principio Percorso I : "Violenza della libertà religiosa e religione Percorso II: "Etica, morale e bioetica": Percorso III : "I grandi temi etici: casi studio" (da concordare con gli studenti) Modulo 4 Confrontare orientamenti e risposte cristiane alle più profonde questioni della condizione umana, nel quadro di differenti patrimoni culturali e religiosi presenti in Italia, in Europa e nel mondo Descrivere l'incontro del messaggio cristiano universale con le culture particolari e gli effetti che esso ha prodotto nei vari contesti sociali. Competenze chiave: Progettare; comunicare; agire in modo autonomo e responsabile; individuare collegamenti e relazioni; acquisire e interpretare l'informazione Competenze disciplinari: Cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimo nella storia e nella cultura per una lettura critica del mondo contemporaneo Motivare le proprie scelte di vita, Competenze chiave: confrontandole con la visione cristiana, e Progettare; comunicare; individuare dialogare in modo aperto, libero e collegamenti e relazioni; acquisire e costruttivo interpretare l'informazione Confrontarsi con gli aspetti più significativi Competenze disciplinari: delle grandi verità della fede cristiano Cogliere la presenza e l'incidenza del cattolica, tenendo conto del rinnovamento cristianesimo nella storia e nella cultura per promosso dal Concilio ecumenico Vaticano una lettura critica del mondo II. contemporaneo Utilizzare consapevolmente le fonti autentiche della fede cristiana, interpretandone correttamente i contenuti, secondo la tradizione della Chiesa, nel confronto aperto ai contributi di altre discipline e tradizioni storico-culturali TORNA SU 46 Programmazione Dipartimento disciplinare di Matematica, Fisica e Informatica a.s. 2014-15 MATERIA MATEMATICA con INFORMATICA INDIRIZZO SCIENTIFICO ORDINARIO Finalità generali Finalità generali del corso nel primo biennio: Acquisizione delle abilità necessarie allo studente per applicare i principi e i processi matematici di base nel contesto quotidiano della sfera domestica e sul lavoro, nonché per seguire e vagliare la coerenza logica delle argomentazioni proprie e altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione. Finalità generali del corso nel secondo biennio e quinto anno: Nel corso del secondo biennio e del quinto anno l'insegnamento della matematica prosegue e amplia il processo di preparazione scientifica e culturale già avviato nel primo biennio: al termine del ciclo di studi lo studente dovrà aver acquisito i concetti e i metodi elementari della matematica, sia interni alla disciplina in sé considerata, sia rilevanti per la descrizione e la previsione di fenomeni, in particolare del mondo fisico. Lo studente saprà inquadrare le varie teorie matematiche studiate nel contesto storico entro cui si sono sviluppate e ne comprenderà il significato concettuale, avrà una visione storico-critica dei rapporti tra le tematiche principali del pensiero matematico e il contesto filosofico, scientifico e tecnologico. In questa fase della vita scolastica lo studio della matematica promuoverà in particolare: - la maturazione dei processi di astrazione e formalizzazione; - l'abitudine alla precisione del linguaggio; - lo sviluppo delle attitudini analitiche e sintetiche - la capacità di utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse; - l'attitudine a riesaminare criticamente e a sistemare logicamente le conoscenze via via acquisite; - la consapevolezza dell'importanza sociale ed economica delle discipline scientifiche. Obiettivi disciplinari generali Obiettivi principali dell’insegnamento della materia nel primo biennio: Far apprendere allo studente: saperi e competenze che lo pongano nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare consapevolmente nei diversi contesti del mondo contemporaneo; l’abilità di individuare e applicare le procedure che consentono di esprimere e affrontare situazioni problematiche attraverso linguaggi formalizzati; la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (dialettico e algoritmico) e di rappresentazione grafica e simbolica (formule, modelli, costrutti, grafici); la capacità di comprendere ed esprimere adeguatamente informazioni qualitative e quantitative, di esplorare situazioni problematiche, di porsi e risolvere problemi, di progettare e costruire semplici modelli di situazioni reali. Obiettivi principali dell’insegnamento della materia nel secondo biennio e quinto anno: Obiettivo principale dell’insegnamento della matematica, nel corso del secondo biennio e del quinto anno, è quello di potenziare e sviluppare le attitudini dello studente, in modo che possa acquisire un "metodo di ricerca" e quella mentalità matematica che gli consentirà di affrontare positivamente gli studi scientifici a livello universitario. Pertanto alla fine del corso di studi lo studente dovrà: esprimere le proprie conoscenze in modo chiaro e scorrevole, utilizzando in modo corretto il linguaggio specifico; operare collegamenti e deduzioni logiche; rielaborare in modo critico le proprie conoscenze e operare sintesi; 47 - utilizzare conoscenze e competenze per la risoluzione di problemi di vario tipo, individuando la strategia migliore; operare con il simbolismo matematico, riconoscendo le regole sintattiche; saper usare criticamente specifici strumenti informatici per la risoluzione di problemi, la ricerca di informazioni, la presentazione dei risultati. Metodologia, mezzi e strumenti di lavoro Metodologia: indagine sulle conoscenze già acquisite e necessarie per sviluppare gli argomenti oggetto del programma; introduzione degli argomenti per problemi, anche se non strettamente matematici e successivo sviluppo della disciplina sia a livello teorico che applicativo in ambito, quando possibile, interdisciplinare; utilizzo di strumenti informatici per rappresentare e manipolare oggetti matematici; attività di revisione e correzione dei lavori assegnati a casa e in classe; recupero degli argomenti non ben assimilati. Me Mezzi e strumenti di lavoro: libri di testo e fotocopie; lezioni frontali e interattive; lavori di gruppo; uso dei software didattici e lucidi; esercitazioni guidate. Verifiche Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà: nel primo periodo: 2 prove per la valutazione scritta e 2 prove per la valutazione orale nel secondo periodo: 3 prove per la valutazione scritta e 2 prove per la valutazione orale Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie: prove strutturate prove semi – strutturate prove non strutturate interrogazioni orali Si ritiene inoltre utile richiedere interventi, dal posto o alla lavagna, volti ad accertare la continuità e la qualità dello studio. Tali interventi potranno essere oggetto di valutazione parziale o totale. Criteri di valutazione Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori: grado di acquisizione delle competenze specifiche attenzione e impegno dimostrati progressi realizzati rispetto ai livelli iniziali capacità e volontà di recupero dimostrate La valutazione sarà effettuata in modo da rendere l’alunno consapevole del livello di preparazione raggiunto ed, eventualmente, delle modifiche o delle integrazioni da dover effettuare per migliorare il livello di preparazione, anche con la collaborazione dell’insegnante attraverso interventi didattici più mirati e personalizzati. 48 La valutazione formativa verrà effettuata durante l’intero anno scolastico mediante la sistematica correzione degli esercizi assegnati per casa, la discussione delle difficoltà emerse durante lo studio autonomo e la rielaborazione personale degli argomenti trattati nelle lezioni precedenti e la proposizione di quesiti a campione; la valutazione sommativa si articola in modi diversi in base al tipo di prova cui si riferisce. Nella valutazione delle prove scritte il punteggio massimo per ogni quesito viene attribuito in base alle conoscenze e alle abilità richieste per lo svolgimento di quel singolo quesito e, inoltre, al peso che l’insegnante vuole attribuire a quel tipo di conoscenze e di abilità in base all’attività didattica svolta. Nella fase di correzione il punteggio assegnato ad ogni quesito tiene conto della correttezza e della completezza dello svolgimento del quesito stesso. Il voto della prova viene, infine, determinato in modo proporzionale al punteggio. Nella valutazione delle prove orali si fa riferimento ai criteri e agli obiettivi indicati. Nelle valutazioni formulate in occasione delle scadenze periodali, si prenderanno in considerazione anche la partecipazione al dialogo educativo, i progressi sul piano cognitivo, l’impegno e l’interesse nel seguire l’attività didattica. Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine primo biennio) Livello minimo - competenze Utilizzare in maniera autonoma le procedure di calcolo aritmetico ed algebrico in esercizi semplici e, se guidato, riuscire a modellizzare semplici situazioni reali; saper individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi semplici e, se guidato, riuscire a modellizzare semplici situazioni reali; saper analizzare ed interpretare semplici dati; saper confrontare ed analizzare figure geometriche in semplici problemi noti. Livello minimo – abilità/capacità Saper applicare in modo consapevole principi, teoremi e regole del calcolo algebrico – letterale anche se con errori di distrazione o di calcolo lievi; confrontare e analizzare figure geometriche; organizzare e gestire in modo logicamente corretto procedure risolutive di situazioni problematiche note in contesti semplici nei vari ambiti trattati; interpretare e realizzare semplici grafici in ambito logico-insiemistico e di geometria analitica. Livello minimo – conoscenze Esprimere in modo semplice ma corretto definizioni, proprietà, principi, teoremi; possedere in modo chiaro e corretto anche se non approfondito i concetti essenziali delle tematiche svolte. Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio) Livello minimo - competenze Utilizzare in maniera autonoma metodi, strumenti e modelli matematici in semplici situazioni nuove; sistemare logicamente le conoscenze acquisite e riesaminarle, guidato, con spirito critico; analizzare, descrivere e rappresentare semplici problemi, attraverso linguaggi adatti alla relativa soluzione; effettuare collegamenti, confrontare e determinare analogie tra le varie tematiche studiate, con l’aiuto dell’insegnante. Livello minimo – abilità/capacità Saper applicare in modo consapevole principi, teoremi e regole del calcolo algebrico – letterale anche se con errori di distrazione o di calcolo lievi e saperli modellizzare; confrontare e analizzare figure geometriche; organizzare e gestire in modo logicamente corretto procedure risolutive di situazioni problematiche note in contesti semplici nei vari ambiti trattati; interpretare e realizzare semplici grafici di funzioni razionali, irrazionali, trascendenti, trigonometriche. Livello minimo – conoscenze 49 Esprimere in modo semplice ma corretto definizioni, proprietà, principi, teoremi; possedere in modo chiaro e corretto anche se non approfondito i concetti essenziali delle tematiche svolte. Contenuti e obiettivi specifici PRIMO BIENNIO CLASSI Conoscenze PRIME Insiemi numerici: N, Z, Q: rappresentazioni, Modulo 1 operazioni, ordinamento. Insiemi e loro operazioni. Relazioni e funzioni. Monomi e loro operazioni. Polinomi e loro operazioni. Prodotti notevoli. Divisone tra polinomi. Regola di Ruffini e teorema del resto. Equazioni di primo grado intere. Fattorizzazione dei polinomi. MCD e mcm fra polinomi. Frazioni algebriche e loro operazioni. Equazioni di primo grado numeriche fratte e letterali. Ricerca di zeri di un polinomio. Modulo 2 Modulo 3 Fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni. Tecniche risolutive di un problema che utilizzano equazioni o sistemi di primo grado. Tecniche risolutive di un problema che utilizzano rappresentazioni nel piano cartesiano. Funzioni circolari e risoluzione dei triangoli rettangoli. Significato di analisi e organizzazione di dati numerici. Il piano cartesiano e il concetto di funzione. Funzioni di proporzionalità diretta, inversa, quadratica e relativi grafici, funzione lineare. Abilità/Capacità Competenze Comprendere il significato logico operativo di numeri appartenenti ai diversi sistemi numerici. Utilizzare le diverse notazioni e saper convertire da una all’altra (da frazioni a decimali, da frazioni apparenti ad interi, da percentuali a frazioni…). Comprendere il significato di potenza; calcolare potenze e applicarne le proprietà. Risolvere espressioni nei diversi insiemi numerici. Tradurre brevi istruzioni in sequenze simboliche (anche con tabelle); risolvere sequenze di operazioni e problemi sostituendo alla variabili letterali i valori numerici. Impostare uguaglianze di rapporti per risolvere problemi di proporzionalità e percentuale; risolvere semplici problemi diretti e inversi. Risolvere equazioni di primo grado e verificare la correttezza dei procedimenti utilizzati. Rappresentare graficamente equazioni di primo grado; comprendere il concetto di equazione e quello di funzione. Progettare un percorso risolutivo strutturato in tappe. Formalizzare il percorso di soluzione di un problema attraverso modelli algebrici e grafici. Tradurre dal linguaggio naturale al linguaggio algebrico e viceversa. In casi reali di facile leggibilità risolvere problemi di tipo trigonometrico e ripercorrerne le procedure di soluzione. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico rappresentandole anche sotto forma grafica. Raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di dati. Rappresentare classi di dati mediante istogrammi e diagrammi a torta. Leggere e interpretare tabelle e grafici in termini di corrispondenza fra elementi di due insiemi. Riconoscere una relazione tra variabili, in termini di proporzionalità diretta o inversa e formalizzarla attraverso una funzione matematica. Rappresentare sul piano cartesiano il Grafico di una funzione (retta, parabola, iperbole). Raccogliere e analizzare dati sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico. 50 Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi. Modulo 4 CLASSI SECONDE Modulo 1 Modulo 2 Concetto di postulato, assioma, definizione, teorema, dimostrazione. Enti geometrici fondamentali e loro proprietà. Criteri di congruenza dei triangoli e relative applicazioni. Relazione tra angoli e lati di un triangolo. Il piano euclideo: relazioni tra rette. Criteri di parallelismo. Quadrilateri e loro proprietà. Riconoscere i principali enti, figure e luoghi geometrici e descriverli con linguaggio naturale. Individuare le proprietà essenziali delle figure e riconoscerle in situazioni concrete. Disegnare figure geometriche con semplici tecniche grafiche e operative. Comprendere i principali passaggi logici di una dimostrazione. Saper eseguire dimostrazioni geometriche. Confrontare ed analizzare figure geometriche individuando invarianti e relazioni. Conoscenze Abilità/Capacità Competenze Operazioni e relative proprietà in R. Definizione di radice. Operazioni con i radicali. Razionalizzazione del denominatore di frazioni. Radicali doppi. Cenni sui numeri immaginari e complessi. Il piano cartesiano la retta e la parabola. Sistemi di primo grado. Equazioni e sistemi di secondo grado. Equazioni di grado superiore. Disequazioni intere e frazionarie di primo e secondo grado. Sistemi di disequazioni intere e fratte. Le equazioni e le disequazioni irrazionali. Fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni. Tecniche risolutive di un problema che utilizzano equazioni o sistemi di primo grado. Sistemi di secondo grado o di grado superiore. Tecniche risolutive di un problema che utilizzano rappresentazioni nel piano cartesiano. Comprendere le procedure di calcolo per semplificare espressioni numeriche e letterali con i radicali. Saper determinare le equazioni di rette e parabole e le loro rappresentazioni grafiche. Risolvere sistemi di equazioni di primo grado seguendo istruzioni e verificarne la correttezza dei risultati. Risolvere equazioni e sistemi di II grado. Risolvere disequazioni intere e fratte di I e di II grado. Rappresentare graficamente equazioni di I e II grado. Utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo aritmetico ed algebrico anche rappresentandole in forma grafica Analizzare semplici problemi, riconoscendo le informazioni necessarie e quelle superflue sia in contesti generali che in contesti collegati con situazioni reali. Scegliere la strategia risolutiva più efficace e rappresentare il problema mediante un semplice modello. Individuare strategie appropriate per la risoluzione di problemi. 51 Introduzione al calcolo delle probabilità. Eventi certi, impossibili e aleatori. La probabilità di un evento secondo la concezione classica. L’evento unione e l’evento intersezione di due eventi. La probabilità della somma logica di eventi per eventi compatibili e incompatibili. La probabilità condizionata. La probabilità del prodotto logico di eventi per eventi dipendenti e indipendenti. La legge empirica del caso e la probabilità statistica. I giochi d’azzardo. Circonferenza e cerchio. Modulo 4 Equivalenza di figure piane. Teoremi di Euclide. Teorema di Pitagora. Corrispondenze di Talete. Trasformazioni geometriche elementari e loro invarianti: isometrie, simmetrie assiali, traslazioni, rotazioni, simmetrie centrali, glisso simmetrie. Composizioni di isometrie. SECONDO BIENNIO CLASSI Conoscenze TERZE Equazioni e disequazioni irrazionali. Modulo 1 Le equazioni e le Equazioni e disequazioni contenenti valori assoluti. disequazioni Risoluzione approssimata di una equazione. Modulo 3 Modulo 2 Le funzioni Riconoscere se un evento è aleatorio, certo o impossibile. Calcolare la probabilità di un evento aleatorio, secondo la concezione classica. Calcolare la probabilità della somma logica di eventi. Calcolare la probabilità del prodotto logico di eventi. Calcolare la probabilità condizionata. Calcolare la probabilità di un evento aleatorio, secondo la concezione statistica. Calcolare probabilità e vincite in caso di gioco equo. Raccogliere e analizzare dati sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico Individuare le proprietà essenziali delle figure e riconoscerle in situazioni concrete. Disegnare figure geometriche con semplici tecniche grafiche e operative. risolvere problemi di tipo geometrico e ripercorrerne le procedure di soluzione. Comprendere i principali passaggi logici di una dimostrazione. Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni. Abilità/Capacità Competenze Risolvere disequazioni di primo e secondo grado. Risolvere disequazioni di grado superiore al secondo e disequazioni fratte. Risolvere sistemi di disequazioni. Risolvere equazioni e disequazioni con valore assoluto e irrazionali. Dominio, codominio, insieme di definizione Individuare dominio, iniettività, suriettività, biettività, (dis)parità, ed immagine di una funzione polinomiale (de)crescenza, funzione inversa di una funzione. intera, fratta, trigonometrica. Comporre due o più funzioni. Zeri, segno, simmetrie, monotonia, Applicare il principio di induzione. invertibilità, continuità, asintoti di una Determinare i termini di una progressione noti alcuni elementi. funzione a livello intuitivo. Determinare la somma dei primi n termini di una progressione. Funzioni inverse. Successioni, progressioni aritmetiche e geometriche (cenni). 52 Utilizzare correttamente e consapevolmente i concetti e i metodi degli elementi del calcolo algebrico. Utilizzare correttamente e consapevolmente i concetti e i metodi delle funzioni elementari dell’analisi e dei modelli matematici. Utilizzare correttamente e consapevolmente il principio di induzione. Definizione come luogo geometrico. Modulo 3 La circonferenza Equazione e grafici. Posizioni retta /curva. Fasci di curve. Risoluzione grafica di disequazioni irrazionali e con termini in valore assoluto. Definizione come luogo geometrico. Modulo 4 Equazione e grafici. La parabola Posizioni retta /curva. Fasci di curve. Risoluzione grafica di disequazioni irrazionali e con termini in valore assoluto. Definizione come luogo geometrico. Modulo 5 Equazione e grafici. L'ellisse Posizioni retta /curva. Fasci di curve. Risoluzione grafica di disequazioni irrazionali e con termini in valore assoluto. Tracciare il grafico di una circonferenza di data equazione. Determinare l’equazione di una circonferenza dati alcuni elementi. Stabilire la posizione reciproca di rette e circonferenze. Operare con i fasci di circonferenze. Risolvere particolari equazioni e disequazioni mediante la rappresentazione grafica di archi di circonferenze. Tracciare il grafico di una parabola di data equazione. Determinare l’equazione di una parabola dati alcuni elementi. Stabilire la posizione reciproca di rette e parabole. Trovare le rette tangenti a una parabola. Operare con i fasci di parabole. Risolvere equazioni e disequazioni graficamente. Tracciare il grafico di un'ellisse di data equazione. Determinare l’equazione di una ellisse dati alcuni elementi. Stabilire la posizione reciproca di retta ed ellisse. Trovare le rette tangenti a un’ellisse. Determinare le equazioni di ellissi traslate. Risolvere particolari equazioni e disequazioni mediante la rappresentazione grafica di archi di ellissi. Definizione come luogo geometrico. Tracciare il grafico di una iperbole di data equazione. Modulo 6 Equazione e grafici. Determinare l’equazione di una iperbole dati alcuni elementi. L'iperbole Posizioni retta /curva. Stabilire la posizione reciproca di retta ed iperbole. Fasci di curve. Trovare le rette tangenti a un’ellisse. Risoluzione grafica di disequazioni Determinare le equazioni di iperboli traslate. irrazionali e con termini in valore assoluto. Risolvere particolari equazioni e disequazioni mediante la rappresentazione grafica di archi di iperboli. Sezioni coniche, equazione generale di una Studiare le coniche di equazione generica. Modulo 7 conica, coniche e problemi geometrici. Determinare le equazioni di luoghi geometrici. Le coniche Determinare le soluzioni di sistemi parametrici con metodo grafico. Risolvere particolari equazioni e disequazioni mediante la rappresentazione grafica di archi di coniche. Risolvere problemi. Insiemi di dati e loro rappresentazioni. Analizzare, classificare e interpretare distribuzioni singole e doppie Frequenza. di frequenze. Indici statistici. Rappresentare graficamente dati statistici. Modulo 8 Medie. Calcolare gli indici di posizione centrale di una serie di dati La statistica Calcolare gli indici di variabilità di una distribuzione. Calcolare i rapporti statistici fra due serie di dati. Interpolazione, metodo dei minimi quadrati, Determinare la funzione interpolante fra punti noti e calcolare gli Modulo 9 indici di scostamento. L’interpolazione, dipendenza, regressione e correlazione. Valutare la dipendenza fra due caratteri. la regressione, Valutare la regressione fra due variabili statistiche. la correlazione Valutare la correlazione fra due variabili statistiche. 53 Utilizzare correttamente e consapevolmente i concetti e i metodi della geometria analitica. Utilizzare correttamente e consapevolmente i concetti e i metodi della geometria analitica. Utilizzare correttamente e consapevolmente i concetti e i metodi della geometria analitica. Utilizzare correttamente e consapevolmente i concetti e i metodi della geometria analitica. U Utilizzare correttamente e consapevolmente i concetti e i metodi della geometria analitica. Utilizzare correttamente e consapevolmente i concetti e i metodi della statistica. Utilizzare correttamente e consapevolmente i concetti e i metodi della statistica. Modulo 10 Esponenziali e logaritmi CLASSI QUARTE Modulo 1 Le funzioni goniometriche Modulo 2 Le formule goniometriche Modulo 3 Le equazioni e le disequazioni goniometriche Modulo 4 La trigonometria Logaritmi ed esponenziali: funzioni, operazioni, proprietà, equazioni, disequazioni, sistemi di equazioni e di disequazioni. Applicare le proprietà delle potenze a esponente reale e le proprietà dei logaritmi. Rappresentare il grafico di funzioni esponenziali e logaritmiche. Trasformare geometricamente il grafico di una funzione. Risolvere equazioni e disequazioni esponenziali. Risolvere equazioni e disequazioni logaritmiche. Utilizzare correttamente e consapevolmente i concetti e i metodi delle funzioni elementari dell’analisi e dei modelli matematici. Conoscenze Abilità/Capacità Competenze Definire, sulla circonferenza goniometrica, le funzioni sen(x), cos(x), tg(x). Determinare l’intervallo di esistenza delle funzioni trigonometriche. Utilizzare le relazioni fondamentali della trigonometria. Operare con le principali funzioni goniometriche. Applicare le formule di addizione, sottrazione, duplicazione, bisezione, parametriche, prostaferesi, Werner. Operare con le formule goniometriche. Calcolare le funzioni goniometriche di angoli associati. Dominare attivamente i concetti e i metodi del calcolo algebrico e goniometrico. Funzioni goniometriche e le loro principali proprietà. Grafici delle funzioni seno, coseno, tangente, cotangente e delle funzioni goniometriche inverse. Funzioni goniometriche di angoli particolari. Principali formule della goniometria. Equazioni e disequazioni goniometriche. Teoremi sui triangoli rettangoli e sui triangoli qualsiasi. Risolvere equazioni goniometriche elementari. Risolvere equazioni lineari in seno e coseno. Risolvere equazioni omogenee di secondo grado in seno e coseno. Risolvere sistemi di equazioni goniometriche. Risolvere equazioni goniometriche parametriche. Risolvere disequazioni goniometriche. Risolvere sistemi di disequazioni goniometriche. Applicare il primo e il secondo teorema sui triangoli rettangoli. Risolvere un triangolo rettangolo e non. Calcolare l’area di un triangolo e il raggio della circonferenza circoscritta. Applicare il teorema della corda. Applicare il teorema dei seni. Applicare il teorema del coseno. Applicare la trigonometria alla fisica e a contesti della realtà. 54 Utilizzare le relazioni fra lati e angoli di un triangolo rettangolo e non. Modulo 5 I numeri complessi. Le coordinate polari Numeri complessi nelle varie forme di rappresentazione. I numeri complessi nel piano di Gauss. Modulo 6 Lo spazio Elementi fondamentali della geometria solida euclidea. Aree e volumi di solidi notevoli. Modulo 7 La geometria analitica dello spazio Modulo 8 Le trasformazioni geometriche Elementi fondamentali della geometria euclidea nello spazio. Modulo 9 Il calcolo combinatorio Disposizioni semplici e composte, permutazioni semplici e composte, combinazioni semplici e composte. Il triangolo di Tartaglia. Il binomio di Newton. Modulo 10 Il calcolo della probabilità Isometrie: traslazione, rotazione, simmetrie. Omotetie. Similitudini. Affinità. Concetto di evento e probabilità di un evento semplice e composto. Probabilità definita in modo assiomatico. Teorema di Bayes. Operare con i numeri complessi in forma algebrica. Operare con i numeri complessi in forma trigonometrica. Operare con i numeri complessi in forma esponenziale. Trasformare un numero complesso da una forma all’altra. Calcolare la radice n-esima di un numero complesso. Interpretare i numeri complessi come vettori. Trasformare le coordinate da cartesiane a polari e viceversa. Descrivere le curve con equazioni in coordinate polari. Risolvere le quattro operazioni con i numeri complessi. Valutare la posizione reciproca di punti, rette e piani nello spazio. Acquisire la nomenclatura relativa ai solidi nello spazio. Calcolare le aree di solidi notevoli. Valutare l’estensione e l’equivalenza di solidi. Calcolare il volume di solidi notevoli. Calcolare l’equazione di piani, rette e superfici notevoli nello spazio. Determinare i grafici per punti e le linee di livello di funzioni di due variabili. Operare con i numeri complessi nelle varie forme di rappresentazione. Determinare gli elementi uniti di una trasformazione. Operare con le traslazioni. Operare con le rotazioni. Operare con le simmetrie: centrali e assiali. Riconoscere e studiare una isometria. Operare con le omotetie. Riconoscere e studiare una similitudine. Riconoscere e studiare una affinità. Calcolare il numero di disposizioni semplici e con ripetizione. Calcolare il numero di permutazioni semplici e con ripetizione. Operare con la funzione fattoriale. Calcolare il numero di combinazioni semplici e con ripetizione. Operare con i coefficienti binomiali. Applicare le trasformazioni geometriche a punti, rette, curve e figure del piano. Calcolare la probabilità (classica) di eventi semplici. Calcolare la probabilità di eventi semplici secondo la concezione statistica, soggettiva o assiomatica. Calcolare la probabilità della somma logica e del prodotto logico di eventi. Calcolare la probabilità condizionata. Calcolare la probabilità nei problemi di prove ripetute. Applicare il metodo della disintegrazione e il teorema di Bayes. 55 Dominare attivamente i concetti e i metodi della geometria euclidea dello spazio. Dominare attivamente i concetti e i metodi della geometria analitica. Operare con il calcolo combinatorio. Operare con i concetti e i metodi della probabilità. QUINTO ANNO CLASSI QUINTE Modulo 1 Le funzioni e le loro proprietà Modulo 2 I limiti delle funzioni e il loro calcolo Conoscenze Abilità/Capacità Competenze Funzioni e loro principali proprietà. Conoscere e rappresentare graficamente le funzioni. Individuare dominio, segno, iniettività, suriettività, biettività, (dis)parità, (de)crescenza, periodicità, funzione inversa di una funzione. Determinare la funzione composta di due o più funzioni. Trasformare geometricamente il grafico di una funzione. Dimostrare i teoremi sui limiti. Risolvere le forme indeterminate. Dimostrare e utilizzare i limiti notevoli: Operare con le funzioni e individuarne le principali proprietà. Concetto di limite di una fun Teoremi sui limiti. Forme di indeterminazione. Limiti notevoli. Infiniti e infinitesimi. Concetto di continuità e teoremi sulle funzioni continue. Definizione di asintoto. senx , x 1 cos lim x 0 x ta n x lim , x 0 x 1 cos lim x 0 x2 lim x 0 x x , Operare con la topologia della retta: intervalli, intorno di un punto, punti isolati e di accumulazione di un insieme. Verificare il limite di una funzione mediante la definizione. Applicare i primi teoremi sui limiti (unicità del limite, permanenza del segno, confronto). . Utilizzare i limiti notevoli: ex 1 , x 0 x l n (1 x ) lim , x 0 x lim lim x 0 1 x k 1 x 1 lim 1 x . x x Modulo 3 Le successioni Concetto di successione. Rappresentazione di successioni, proprietà e teoremi. , Stabilire la continuità di una funzione. Riconoscere e caratterizzare graficamente le situazioni di discontinuità. Determinare gli asintoti di una funzione. Calcolare il limite di una successione. Individuare il carattere di una successione. 56 Operare con le successioni. Modulo 4 La derivata di una funzione e i teoremi del calcolo differenziale Modulo 5 I massimi, i minimi, i flessi e lo studio delle funzioni Concetto di derivata di una funzione, il problema della tangente, definizione di rapporto incrementale e di derivata prima. Teoremi sulle derivate di funzioni somma e differenza, prodotto e quoziente di funzioni derivabili, derivata di funzioni composte, derivata della funzione inversa, derivate seconde e di ordine superiore, il differenziale di una funzione, derivabilità e continuità. Teoremi di Rolle, Lagrange e Cauchy; teoremi di de l’Hôpital. Definizione di massimo e minimo (relativi e assoluti) di una funzione. Definizione di flesso. Punti di non derivabilità. Metodi per la risoluzione approssimata di una equazione. Definizione di integrale indefinito. Modulo 6 Metodi di integrazione: immediati, per Gli integrali indefiniti e definiti sostituzione, per parti e delle funzioni razionali fratte. Definizione di integrale definito e suo significato geometrico. Teorema della media. Teorema fondamentale del calcolo integrale. Integrali impropri. Modulo 7 Concetto di equazione differenziale. Le equazioni Equazioni differenziali del primo ordine a differenziali variabili separabili. Equazioni differenziali del secondo ordine lineari a coefficienti costanti. Calcolare, in base alla definizione, la derivata delle funzioni riconoscere il legame tra continuità e derivabilità. Utilizzare le regole di derivazione per il calcolo delle derivate. Applicare i teoremi del calcolo differenziale. Operare con il calcolo differenziale. Operare con i teoremi del calcolo differenziale. Determinare crescenza, decrescenza, massimi e minimi di una funzione. Determinare concavità e convessità di una funzione. Utilizzare le competenze acquisite per tracciare i grafici di funzioni. Ricavare dal grafico di una funzione quello della sua derivata. Risolvere problemi di massimo e minimo. Risolvere in modo approssimato una equazione. Calcolare primitive di funzioni secondo le tipologie studiate. Calcolare aree di regioni piane. Calcolare volumi di solidi. Calcolare il valor medio di una funzione. Operare con la funzione integrale e la sua derivata Calcolare gli integrali impropri. Operare con le derivate per la ricerca di punti critici. Risolvere le equazioni differenziali del primo ordine del tipo y’ = f(x), a variabili separabili, lineari. Risolvere le equazioni differenziali del secondo ordine lineari a coefficienti costanti. Applicare le equazioni differenziali alla fisica. Operare con alcuni tipi di equazioni differenziali. 57 Operare con il calcolo integrale e le proprietà. Modulo 8 Le distribuzioni di Le variabili discrete e le distribuzioni di probabilità. probabilità I giochi aleatori. I valori caratterizzanti una variabile aleatoria discreta. Le variabili casuali che hanno distribuzione uniforme discreta, binomiale o di Poisson. La variabili casuali standardizzate. Le variabili casuali continue. Determinare la distribuzione di probabilità e la funzione di ripartizione di una variabile casuale discreta, valutandone media, varianza, deviazione standard. Valutare l’equità e la posta di un gioco aleatorio. Studiare variabili casuali che hanno distribuzione uniforme discreta, binomiale o di Poisson. Standardizzare una variabile casuale. Studiare variabili casuali continue che hanno distribuzione uniforme continua o normale. Operare con le distribuzioni di probabilità di uso frequente di variabili casuali discrete. NOTA BENE: Eventuali argomenti non svolti l’anno precedente potranno essere trattati durante l’anno in corso con tempi e modalità opportuni Le programmazioni potranno essere suscettibili di eventuali modifiche da parte del Dipartimento o del singolo docente, anche nel corso dell’anno scolastico se, alla luce dell’esperienza nelle classi, lo si riterrà opportuno TORNA SU 58 Programmazione Dipartimento disciplinare di Matematica, Fisica e Informatica a.s. 2014-15 MATERIA MATEMATICA INDIRIZZO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE Finalità generali Finalità generali del corso nel primo biennio: Acquisizione delle abilità necessarie allo studente per applicare i principi e i processi matematici di base nel contesto quotidiano della sfera domestica e sul lavoro, nonché per seguire e vagliare la coerenza logica delle argomentazioni proprie e altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione. Finalità generali del corso nel secondo biennio e quinto anno: Nel corso del secondo biennio e del quinto anno l'insegnamento della matematica prosegue e amplia il processo di preparazione scientifica e culturale già avviato nel primo biennio: al termine del ciclo di studi lo studente dovrà aver acquisito i concetti e i metodi elementari della matematica, sia interni alla disciplina in sé considerata, sia rilevanti per la descrizione e la previsione di fenomeni, in particolare del mondo fisico. Lo studente saprà inquadrare le varie teorie matematiche studiate nel contesto storico entro cui si sono sviluppate e ne comprenderà il significato concettuale, avrà una visione storico-critica dei rapporti tra le tematiche principali del pensiero matematico e il contesto filosofico, scientifico e tecnologico. In questa fase della vita scolastica lo studio della matematica promuoverà in particolare: la maturazione dei processi di astrazione e formalizzazione; l'abitudine alla precisione del linguaggio; lo sviluppo delle attitudini analitiche e sintetiche la capacità di utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse; l'attitudine a riesaminare criticamente e a sistemare logicamente le conoscenze via via acquisite; la consapevolezza dell'importanza sociale ed economica delle discipline scientifiche. Obiettivi disciplinari generali Obiettivi principali dell’insegnamento della materia nel primo biennio: Far apprendere allo studente: saperi e competenze che lo pongano nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare consapevolmente nei diversi contesti del mondo contemporaneo; l’abilità di individuare e applicare le procedure che consentono di esprimere e affrontare situazioni problematiche attraverso linguaggi formalizzati; 59 la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (dialettico e algoritmico) e di rappresentazione grafica e simbolica (formule, modelli, costrutti, grafici); la capacità di comprendere ed esprimere adeguatamente informazioni qualitative e quantitative, di esplorare situazioni problematiche, di porsi e risolvere problemi, di progettare e costruire semplici modelli di situazioni reali. Obiettivi principali dell’insegnamento della materia nel secondo biennio e quinto anno: Obiettivo principale dell’insegnamento della matematica, nel corso del secondo biennio e del quinto anno, è quello di potenziare e sviluppare le attitudini dello studente, in modo che possa acquisire un "metodo di ricerca" e quella mentalità matematica che gli consentirà di affrontare positivamente gli studi scientifici a livello universitario. Pertanto alla fine del corso di studi lo studente dovrà: esprimere le proprie conoscenze in modo chiaro e scorrevole, utilizzando in modo corretto il linguaggio specifico; operare collegamenti e deduzioni logiche; rielaborare in modo critico le proprie conoscenze e operare sintesi; utilizzare conoscenze e competenze per la risoluzione di problemi di vario tipo, individuando la strategia migliore; operare con il simbolismo matematico, riconoscendo le regole sintattiche; saper usare criticamente specifici strumenti informatici per la risoluzione di problemi, la ricerca di informazioni, la presentazione dei risultati. Metodologia, mezzi e strumenti di lavoro Metodologia: indagine sulle conoscenze già acquisite e necessarie per sviluppare gli argomenti oggetto del programma; introduzione degli argomenti per problemi, anche se non strettamente matematici e successivo sviluppo della disciplina sia a livello teorico che applicativo in ambito, quando possibile, interdisciplinare; utilizzo di strumenti informatici per rappresentare e manipolare oggetti matematici; attività di revisione e correzione dei lavori assegnati a casa e in classe; recupero degli argomenti non ben assimilati. Me Mezzi e strumenti di lavoro: libri di testo e fotocopie; lezioni frontali e interattive; lavori di gruppo; uso dei software didattici e lucidi; esercitazioni guidate. Verifiche Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà: nel primo periodo: 2 prove per la valutazione scritta e 2 prove per la valutazione orale nel secondo periodo: 3 prove per la valutazione scritta e 2 prove per la valutazione orale Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie: 60 - prove strutturate prove semi – strutturate prove non strutturate interrogazioni orali Si ritiene inoltre utile richiedere interventi, dal posto o alla lavagna, volti ad accertare la continuità e la qualità dello studio. Tali interventi potranno essere oggetto di valutazione parziale o totale. Criteri di valutazione Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori: grado di acquisizione delle competenze specifiche attenzione e impegno dimostrati progressi realizzati rispetto ai livelli iniziali capacità e volontà di recupero dimostrate La valutazione sarà effettuata in modo da rendere l’alunno consapevole del livello di preparazione raggiunto ed, eventualmente, delle modifiche o delle integrazioni da dover effettuare per migliorare il livello di preparazione, anche con la collaborazione dell’insegnante attraverso interventi didattici più mirati e personalizzati. La valutazione formativa verrà effettuata durante l’intero anno scolastico mediante la sistematica correzione degli esercizi assegnati per casa, la discussione delle difficoltà emerse durante lo studio autonomo e la rielaborazione personale degli argomenti trattati nelle lezioni precedenti e la proposizione di quesiti a campione; la valutazione sommativa si articola in modi diversi in base al tipo di prova cui si riferisce. Nella valutazione delle prove scritte il punteggio massimo per ogni quesito viene attribuito in base alle conoscenze e alle abilità richieste per lo svolgimento di quel singolo quesito e, inoltre, al peso che l’insegnante vuole attribuire a quel tipo di conoscenze e di abilità in base all’attività didattica svolta. Nella fase di correzione il punteggio assegnato ad ogni quesito tiene conto della correttezza e della completezza dello svolgimento del quesito stesso. Il voto della prova viene, infine, determinato in modo proporzionale al punteggio. Nella valutazione delle prove orali si fa riferimento ai criteri e agli obiettivi indicati. Nelle valutazioni formulate in occasione delle scadenze periodali, si prenderanno in considerazione anche la partecipazione al dialogo educativo, i progressi sul piano cognitivo, l’impegno e l’interesse nel seguire l’attività didattica. Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine primo biennio) Livello minimo - competenze Utilizzare in maniera autonoma le procedure di calcolo aritmetico ed algebrico in esercizi semplici e, se guidato, riuscire a modellizzare semplici situazioni reali; saper individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi semplici e, se guidato, riuscire a modellizzare semplici situazioni reali; 61 saper analizzare ed interpretare semplici dati; saper confrontare ed analizzare figure geometriche in semplici problemi noti. Livello minimo – abilità/capacità Saper applicare in modo consapevole principi, teoremi e regole del calcolo algebrico – letterale anche se con errori di distrazione o di calcolo lievi; confrontare e analizzare figure geometriche; organizzare e gestire in modo logicamente corretto procedure risolutive di situazioni problematiche note in contesti semplici nei vari ambiti trattati; interpretare e realizzare semplici grafici in ambito logico-insiemistico e di geometria analitica. Livello minimo – conoscenze Esprimere in modo semplice ma corretto definizioni, proprietà, principi, teoremi; possedere in modo chiaro e corretto anche se non approfondito i concetti essenziali delle tematiche svolte. Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio) Livello minimo - competenze Utilizzare in maniera autonoma metodi, strumenti e modelli matematici in semplici situazioni nuove; sistemare logicamente le conoscenze acquisite e riesaminarle, guidato, con spirito critico; analizzare, descrivere e rappresentare semplici problemi, attraverso linguaggi adatti alla relativa soluzione; effettuare collegamenti, confrontare e determinare analogie tra le varie tematiche studiate, con l’aiuto dell’insegnante. Livello minimo – abilità/capacità Saper applicare in modo consapevole principi, teoremi e regole del calcolo algebrico – letterale anche se con errori di distrazione o di calcolo lievi e saperli modellizzare; confrontare e analizzare figure geometriche; organizzare e gestire in modo logicamente corretto procedure risolutive di situazioni problematiche note in contesti semplici nei vari ambiti trattati; interpretare e realizzare semplici grafici di funzioni razionali, irrazionali, trascendenti, trigonometriche. Livello minimo – conoscenze Esprimere in modo semplice ma corretto definizioni, proprietà, principi, teoremi; possedere in modo chiaro e corretto anche se non approfondito i concetti essenziali delle tematiche svolte. 62 CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI PRIMO BIENNIO CLASSI PRIME Modulo 1 Conoscenze Insiemi numerici: N, Z, Q: rappresentazioni, operazioni, ordinamento. Insiemi e loro operazioni. Relazioni e funzioni. Monomi e loro operazioni. Polinomi e loro operazioni. Prodotti notevoli Divisone tra polinomi. Regola di Ruffini e teorema del resto. Equazioni di primo grado intere. Fattorizzazione dei polinomi. MCD e mcm fra polinomi. Frazioni algebriche e loro operazioni. Equazioni di primo grado numeriche fratte e lettera Ricerca di zeri di un polinomio. Abilità/Capacità Comprendere il significato logico operativo di numeri appartenenti ai diversi sistemi numerici. Utilizzare le diverse notazioni e saper convertire da una all’altra (da frazioni a decimali, da frazioni apparenti ad interi, da percentuali a frazioni…). Comprendere il significato di potenza; calcolare potenze e applicarne le proprietà. Risolvere espressioni nei diversi insiemi numerici. Tradurre brevi istruzioni in sequenze simboliche (anche con tabelle); risolvere sequenze di operazioni e problemi sostituendo alla variabili letterali i valori numerici. Impostare uguaglianze di rapporti per risolvere problemi di proporzionalità e percentuale; risolvere semplici problemi diretti e inversi. Risolvere equazioni di primo grado e verificare la correttezza dei procedimenti utilizzati. Rappresentare graficamente equazioni di primo grado; comprendere il concetto di equazione e quello di funzione. 63 Competenze Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico rappresentandole anche sotto forma grafica. Modulo 2 Modulo 3 Modulo 4 Fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni. Tecniche risolutive di un problema che utilizzano equazioni o sistemi di primo grado. Tecniche risolutive di un problema che utilizzano rappresentazioni nel piano cartesiano. Funzioni circolari e risoluzione dei triangoli rettangoli. Significato di analisi e organizzazione di dati numerici. Il piano cartesiano e il concetto di funzione. Funzioni di proporzionalità diretta, inversa, quadratica e relativi grafici, funzione lineare. Progettare un percorso risolutivo strutturato in tappe. Individuare le strategie appropriate Formalizzare il percorso di soluzione di un problema per la soluzione di problemi. attraverso modelli algebrici e grafici. Tradurre dal linguaggio naturale al linguaggio algebrico e viceversa. In casi reali di facile leggibilità risolvere problemi di tipo trigonometrico e ripercorrerne le procedure di soluzione. Raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di dati. Rappresentare classi di dati mediante istogrammi e diagrammi a torta. Leggere e interpretare tabelle e grafici in termini di corrispondenza fra elementi di due insiemi. Riconoscere una relazione tra variabili, in termini di proporzionalità diretta o inversa e formalizzarla attraverso una funzione matematica. Rappresentare sul piano cartesiano il Grafico di una funzione (retta, parabola, iperbole). Concetto di postulato, assioma, Riconoscere i principali enti, figure e luoghi geometrici definizione, teorema, dimostrazione. e descriverli con linguaggio naturale. Enti geometrici fondamentali e loro Individuare le proprietà essenziali delle figure e proprietà. riconoscerle in situazioni concrete. Criteri di congruenza dei triangoli e Disegnare figure geometriche con semplici tecniche relative applicazioni. grafiche e operative. Relazione tra angoli e lati di un Comprendere i principali passaggi logici di una triangolo. dimostrazione. Il piano euclideo: relazioni tra rette. Saper eseguire dimostrazioni geometriche. Criteri di parallelismo. Quadrilateri e loro proprietà. 64 Raccogliere e analizzare dati sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico. Confrontare ed analizzare figure geometriche individuando invarianti e relazioni. CLASSI SECONDE Modulo 1 Conoscenze Abilità/Capacità Operazioni e relative proprietà in R. Definizione di radice. Operazioni con i radicali. Razionalizzazione del denominatore di frazioni. Radicali doppi. Cenni sui numeri immaginari e complessi. Il piano cartesiano la retta e la parabola. Sistemi di primo grado. Equazioni e sistemi di secondo grado. Equazioni di grado superiore. Disequazioni intere e frazionarie di primo e secondo grado. Sistemi di disequazioni intere e fratte. Le equazioni e le disequazioni irrazionali Comprendere le procedure di calcolo per semplificare espressioni numeriche e letterali con i radicali. Saper determinare le equazioni di rette e parabole e le loro rappresentazioni grafiche. Risolvere sistemi di equazioni di primo grado seguendo istruzioni e verificarne la correttezza dei risultati. Risolvere equazioni e sistemi di II grado. Risolvere disequazioni intere e fratte di I e di II grado. Rappresentare graficamente equazioni di I e II grado. 65 Competenze Utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo aritmetico ed algebrico anche rappresentandole in forma grafica Modulo 2 Modulo 3 Fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni. Tecniche risolutive di un problema che utilizzano equazioni o sistemi di primo grado. Sistemi di secondo grado o di grado superiore. Tecniche risolutive di un problema che utilizzano rappresentazioni nel piano cartesiano. Introduzione al calcolo delle probabilità. Eventi certi, impossibili e aleatori. La probabilità di un evento secondo la concezione classica. L’evento unione e l’evento intersezione di due eventi. La probabilità della somma logica di eventi per eventi compatibili e incompatibili. La probabilità condizionata. La probabilità del prodotto logico di eventi per eventi dipendenti e indipendenti. La legge empirica del caso e la probabilità statistica. I giochi d’azzardo. Analizzare semplici problemi, riconoscendo le Individuare strategie appropriate per informazioni necessarie e quelle superflue sia in la risoluzione di problemi. contesti generali che in contesti collegati con situazioni reali. Scegliere la strategia risolutiva più efficace e rappresentare il problema mediante un semplice modello. Riconoscere se un evento è aleatorio, certo o impossibile. Calcolare la probabilità di un evento aleatorio, secondo la concezione classica. Calcolare la probabilità della somma logica di eventi. Calcolare la probabilità del prodotto logico di eventi. Calcolare la probabilità condizionata. Calcolare la probabilità di un evento aleatorio, secondo la concezione statistica. Calcolare probabilità e vincite in caso di gioco equo. 66 Raccogliere e analizzare dati sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico Modulo 4 Circonferenza e cerchio. Equivalenza di figure piane. Teoremi di Euclide. Teorema di Pitagora. Corrispondenze di Talete. Trasformazioni geometriche elementari e loro invarianti: isometrie, simmetrie assiali, traslazioni, rotazioni, simmetrie centrali, glisso simmetrie. Composizioni di isometrie. Individuare le proprietà essenziali delle figure e Confrontare ed analizzare figure riconoscerle in situazioni concrete. geometriche, individuando invarianti Disegnare figure geometriche con semplici tecniche e relazioni. grafiche e operative. risolvere problemi di tipo geometrico e ripercorrerne le procedure di soluzione. Comprendere i principali passaggi logici di una dimostrazione. SECONDO BIENNIO CLASSI Conoscenze TERZE Equazioni e disequazioni Modulo 1 Le equazioni e irrazionali. Equazioni e le disequazioni disequazioni contenenti valori assoluti. Risoluzione approssimata di una equazione. Abilità/Capacità Competenze Risolvere disequazioni di primo e secondo grado. Risolvere disequazioni di grado superiore al secondo e disequazioni fratte. Risolvere sistemi di disequazioni. Risolvere equazioni e disequazioni con valore assoluto e irrazionali. Utilizzare correttamente e consapevolmente i concetti e i metodi degli elementi del calcolo algebrico. 67 Modulo 2 Le funzioni Modulo 3 La circonferenza Modulo 4 La parabola Modulo 5 L'ellisse Dominio, codominio, insieme di definizione ed immagine di una funzione polinomiale intera, fratta, trigonometrica. Zeri, segno, simmetrie, monotonia, invertibilità, continuità, asintoti di una funzione a livello intuitivo. Funzioni inverse. Successioni, progressioni aritmetiche e geometriche (cenni). Definizione come luogo geometrico. Equazione e grafici. Posizioni retta /curva. Fasci di curve. Risoluzione grafica di disequazioni irrazionali e con termini in valore assoluto. Individuare dominio, iniettività, suriettività, biettività, (dis)parità, (de)crescenza, funzione inversa di una funzione. Comporre due o più funzioni. Applicare il principio di induzione. Determinare i termini di una progressione noti alcuni elementi. Determinare la somma dei primi n termini di una progressione. Definizione come luogo geometrico. Equazione e grafici. Posizioni retta /curva. Fasci di curve. Risoluzione grafica di disequazioni irrazionali e con termini in valore assoluto. Definizione come luogo geometrico. Equazione e grafici. Posizioni retta /curva. Fasci di curve. Risoluzione grafica di disequazioni irrazionali e con termini in valore assoluto. Tracciare il grafico di una parabola di data equazione. Determinare l’equazione di una parabola dati alcuni elementi. Stabilire la posizione reciproca di rette e parabole. Trovare le rette tangenti a una parabola. Operare con i fasci di parabole. Risolvere equazioni e disequazioni graficamente. Utilizzare correttamente e consapevolmente i concetti e i metodi delle funzioni elementari dell’analisi e dei modelli matematici. Utilizzare correttamente e consapevolmente il principio di induzione. Tracciare il grafico di una circonferenza di data Utilizzare correttamente e equazione. consapevolmente i concetti e i metodi Determinare l’equazione di una circonferenza dati della geometria analitica. alcuni elementi. Stabilire la posizione reciproca di rette e circonferenze. Operare con i fasci di circonferenze. Risolvere particolari equazioni e disequazioni mediante la rappresentazione grafica di archi di circonferenze. Utilizzare correttamente e consapevolmente i concetti e i metodi della geometria analitica. Tracciare il grafico di un'ellisse di data equazione. Utilizzare correttamente e Determinare l’equazione di una ellisse dati alcuni consapevolmente i concetti e i metodi elementi. della geometria analitica. Stabilire la posizione reciproca di retta ed ellisse. Trovare le rette tangenti a un’ellisse. Determinare le equazioni di ellissi traslate. Risolvere particolari equazioni e disequazioni mediante la rappresentazione grafica di archi di ellissi. 68 Tracciare il grafico di una iperbole di data equazione. Utilizzare correttamente e Determinare l’equazione di una iperbole dati alcuni consapevolmente i concetti e i metodi elementi. della geometria analitica. Stabilire la posizione reciproca di retta ed iperbole. Trovare le rette tangenti a un’ellisse. Determinare le equazioni di iperboli traslate. Risolvere particolari equazioni e disequazioni mediante la rappresentazione grafica di archi di iperboli. Studiare le coniche di equazione generica. U Utilizzare correttamente e Modulo 7 Determinare le equazioni di luoghi geometrici. consapevolmente i concetti e i metodi Le coniche Determinare le soluzioni di sistemi parametrici con della geometria analitica. metodo grafico. Risolvere particolari equazioni e disequazioni mediante la rappresentazione grafica di archi di coniche. Risolvere problemi. Insiemi di dati e loro Analizzare, classificare e interpretare distribuzioni Utilizzare correttamente e Modulo 8 rappresentazioni. singole e doppie di frequenze. consapevolmente i concetti e i metodi La statistica Frequenza. Rappresentare graficamente dati statistici. della statistica. Indici statistici. Calcolare gli indici di posizione centrale di una serie di Medie. dati Calcolare gli indici di variabilità di una distribuzione. Calcolare i rapporti statistici fra due serie di dati. Interpolazione, metodo dei minimi Determinare la funzione interpolante fra punti noti e Utilizzare correttamente e Modulo 9 consapevolmente i concetti e i metodi L’interpolazion quadrati, dipendenza, regressione e calcolare gli indici di scostamento. correlazione. Valutare la dipendenza fra due caratteri. della statistica. e, la Valutare la regressione fra due variabili statistiche. regressione, Valutare la correlazione fra due variabili statistiche. la correlazione Logaritmi ed esponenziali: Applicare le proprietà delle potenze a esponente reale e Utilizzare correttamente e Modulo 10 le proprietà dei logaritmi. consapevolmente i concetti e i metodi Esponenziali e funzioni, operazioni, proprietà, equazioni, disequazioni, sistemi di Rappresentare il grafico di funzioni esponenziali e delle funzioni elementari dell’analisi logaritmi equazioni e di disequazioni. logaritmiche. e dei modelli matematici. Trasformare geometricamente il grafico di una funzione. Risolvere equazioni e disequazioni esponenziali. Risolvere equazioni e disequazioni logaritmiche. Modulo 6 L'iperbole Definizione come luogo geometrico. Equazione e grafici. Posizioni retta /curva. Fasci di curve. Risoluzione grafica di disequazioni irrazionali e con termini in valore assoluto. Sezioni coniche, equazione generale di una conica, coniche e problemi geometrici. 69 CLASSI QUARTE Modulo 1 Le funzioni goniometriche Conoscenze Funzioni goniometriche e le loro principali proprietà. Grafici delle funzioni seno, coseno, tangente, cotangente e delle funzioni goniometriche inverse. Funzioni goniometriche di angoli particolari. Abilità/Capacità Competenze Definire, sulla circonferenza goniometrica, le funzioni Operare con le principali funzioni sen(x), cos(x), tg(x). goniometriche. Determinare l’intervallo di esistenza delle funzioni trigonometriche. Utilizzare le relazioni fondamentali della trigonometria. 70 Modulo 2 Le formule goniometriche Principali formule della goniometria. Equazioni e disequazioni Modulo 3 Le equazioni e goniometriche. le disequazioni goniometriche Modulo 4 La trigonometria Teoremi sui triangoli rettangoli e sui triangoli qualsiasi. Modulo 5 I numeri complessi. Le coordinate polari Numeri complessi nelle varie forme di rappresentazione. I numeri complessi nel piano di Gauss. Applicare le formule di addizione, sottrazione, duplicazione, bisezione, parametriche, prostaferesi, Werner. Risolvere equazioni goniometriche elementari. Risolvere equazioni lineari in seno e coseno. Risolvere equazioni omogenee di secondo grado in seno e coseno. Risolvere sistemi di equazioni goniometriche. Risolvere equazioni goniometriche parametriche. Risolvere disequazioni goniometriche. Risolvere sistemi di disequazioni goniometriche. Applicare il primo e il secondo teorema sui triangoli rettangoli. Risolvere un triangolo rettangolo e non. Calcolare l’area di un triangolo e il raggio della circonferenza circoscritta. Applicare il teorema della corda. Applicare il teorema dei seni. Applicare il teorema del coseno. Applicare la trigonometria alla fisica e a contesti della realtà. Operare con i numeri complessi in forma algebrica. Operare con i numeri complessi in forma trigonometrica. Operare con i numeri complessi in forma esponenziale. Trasformare un numero complesso da una forma all’altra. Calcolare la radice n-esima di un numero complesso. Interpretare i numeri complessi come vettori. Trasformare le coordinate da cartesiane a polari e viceversa. Descrivere le curve con equazioni in coordinate polari. Risolvere le quattro operazioni con i numeri complessi. 71 Operare con le formule goniometriche. Calcolare le funzioni goniometriche di angoli associati. Dominare attivamente i concetti e i metodi del calcolo algebrico e goniometrico. Utilizzare le relazioni fra lati e angoli di un triangolo rettangolo e non. Operare con i numeri complessi nelle varie forme di rappresentazione. Valutare la posizione reciproca di punti, rette e piani nello spazio. Acquisire la nomenclatura relativa ai solidi nello spazio. Calcolare le aree di solidi notevoli. Valutare l’estensione e l’equivalenza di solidi. Calcolare il volume di solidi notevoli. Elementi fondamentali della Calcolare l’equazione di piani, rette e superfici notevoli Modulo 7 geometria euclidea nello spazio. nello spazio. La geometria Determinare i grafici per punti e le linee di livello di analitica dello funzioni di due variabili. spazio Isometrie: traslazione, rotazione, Determinare gli elementi uniti di una trasformazione. Modulo 8 simmetrie. Operare con le traslazioni. Le Operare con le rotazioni. trasformazioni Omotetie. Similitudini. Operare con le simmetrie: centrali e assiali. geometriche Affinità. Riconoscere e studiare una isometria. Operare con le omotetie. Riconoscere e studiare una similitudine. Riconoscere e studiare una affinità. Disposizioni semplici e composte, Calcolare il numero di disposizioni semplici e con Modulo 9 permutazioni semplici e composte, ripetizione. Il calcolo combinatorio combinazioni semplici e composte. Calcolare il numero di permutazioni semplici e con Il triangolo di Tartaglia. ripetizione. Il binomio di Newton. Operare con la funzione fattoriale. Calcolare il numero di combinazioni semplici e con ripetizione. Operare con i coefficienti binomiali. Calcolare la probabilità (classica) di eventi semplici. Modulo 10 Il calcolo della Concetto di evento e probabilità di Calcolare la probabilità di eventi semplici secondo la un evento semplice e composto. concezione statistica, soggettiva o assiomatica. probabilità Probabilità definita in modo Calcolare la probabilità della somma logica e del assiomatico. Teorema di Bayes. prodotto logico di eventi. Calcolare la probabilità condizionata. Calcolare la probabilità nei problemi di prove ripetute. Applicare il metodo della disintegrazione e il teorema di Bayes. Modulo 6 Lo spazio Elementi fondamentali della geometria solida euclidea. Aree e volumi di solidi notevoli. 72 Dominare attivamente i concetti e i metodi della geometria euclidea dello spazio. Dominare attivamente i concetti e i metodi della geometria analitica. Applicare le trasformazioni geometriche a punti, rette, curve e figure del piano. Operare con il calcolo combinatorio. Operare con i concetti e i metodi della probabilità. NOTA BENE: Eventuali argomenti non svolti l’anno precedente potranno essere trattati durante l’anno in corso con tempi e modalità opportuni Le programmazioni potranno essere suscettibili di eventuali modifiche da parte del Dipartimento o del singolo docente, anche nel corso dell’anno scolastico se, alla luce dell’esperienza nelle classi, lo si riterrà opportuno TORNA SU Programmazione Dipartimento disciplinare di Matematica, Fisica e Informatica a.s. 2014 – 15 MATERIA INFORMATICA INDIRIZZO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE Finalità generali Finalità generali del corso nel primo biennio: Le finalità generali nel primo biennio, in base alle indicazioni nazionali per l’Informatica nell’insegnamento liceale, comprendono l’acquisizione delle abilità necessarie per un corretto utilizzo dei più comuni strumenti software per il calcolo, la ricerca e la comunicazione in rete, la comunicazione multimediale, l’acquisizione e l’organizzazione dei dati, con particolare riguardo alla loro applicabilità nell’indagine scientifica e alla scelta ragionata dello strumento di volta in volta più adatto. Finalità generali del corso nel secondo biennio: Le finalità generali nel secondo biennio, in base alle indicazioni nazionali per l’Informatica nell’insegnamento liceale, includono un allargamento della padronanza di alcuni strumenti software precedentemente incontrati e un approfondimento dei loro fondamenti concettuali. In particolare, vengono ulteriormente sviluppate le abilità già acquisite nel primo biennio sull’utilizzo dei più comuni strumenti software per l’Office Automation, attraverso la comprensione delle funzionalità avanzate per la gestione di documenti semplici e delle funzionalità tipiche della gestione di documenti complessi. Infine viene proseguito il percorso di implementazione di algoritmi in uno o più linguaggi di programmazione, ampliando poi la conoscenza ai linguaggi orientati agli oggetti e agli ambienti DBMS per la creazione e la gestione delle basi di dati. Obiettivi disciplinari generali Obiettivi principali dell’insegnamento della materia nel primo biennio: Gli obiettivi principali dell’insegnamento dell’Informatica nel primo biennio possono essere riassunti come segue: comprendere i principali fondamenti teorici delle scienze dell’informazione 73 introdurre all’uso degli strumenti dell’informatica ed al loro utilizzo per la soluzione di problemi acquisire la consapevolezza dei vantaggi e dei limiti dell’uso degli strumenti e dei metodi informatici e delle conseguenze sociali e culturali di un tale utilizzo acquisire una sufficiente padronanza di un linguaggio di programmazione per sviluppare semplici applicazioni di calcolo in ambito scientifico conoscere la struttura logico – funzionale e fisica del computer conoscere le reti locali ed il loro utilizzo comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla modellazione di specifici problemi scientifici e individuare la funzione dell’informatica nello sviluppo scientifico. Obiettivi principali dell’insegnamento della materia nel secondo biennio: Gli obiettivi principali dell’insegnamento dell’Informatica nel secondo biennio possono essere riassunti come segue: consolidare i principali fondamenti teorici delle scienze dell’informazione allargare la padronanza dell’uso di strumenti dell’informatica ed al loro utilizzo per la soluzione di problemi ampliare la padronanza di un linguaggio di programmazione procedurale per sviluppare applicazioni di calcolo in vari ambiti, privilegiando l’ambito scientifico saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla modellazione di specifici problemi scientifici e individuare la funzione dell’informatica nello sviluppo scientifico acquisire i fondamenti della programmazione statica nel web conoscere la differenza tra i due modelli di programmazione – procedurale e a oggetti acquisire sufficiente padronanza di un linguaggio di programmazione orientato agli oggetti acquisire i fondamenti teorici indispensabili per progettare e realizzare le basi di dati apprendere il linguaggio oggi più comunemente utilizzato per interrogare le basi di dati. Metodologia, mezzi e strumenti di lavoro Indagine sulle conoscenze già acquisite e necessarie per sviluppare gli argomenti oggetto del programma Presentazione rigorosa degli argomenti e immediata applicazione degli stessi Problem posing come concettualizzazione e schematizzazione del problema proposto Problem solving come individuazione operativa della soluzione del problema e sua successiva generalizzazione (se necessaria) L’attività di laboratorio punta ad abituare lo studente alla corretta manipolazione e all’uso consapevole del computer Si favorisce l’interdisciplinarità con i contenuti delle altre discipline per lo scambio dei saperi. Verifiche Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà: nel primo periodo: 2 prove per la valutazione scritta (e/o pratica) e 2 prove per la valutazione orale nel secondo periodo: 3 prove per la valutazione scritta (e/o pratica) e 2 prove per la valutazione orale 74 Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie: prove strutturate prove semi – strutturate prove non strutturate interrogazioni orali Si ritiene, inoltre, utile richiedere interventi, dal posto o alla lavagna, volti ad accertare la continuità e la qualità dello studio individuale. Tali interventi potranno essere oggetto di valutazione parziale o totale. Criteri di valutazione Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori: grado di acquisizione delle competenze specifiche attenzione e impegno dimostrati progressi realizzati rispetto ai livelli iniziali capacità e volontà di recupero dimostrate La valutazione sarà effettuata in modo da rendere l’alunno consapevole del livello di preparazione raggiunto ed, eventualmente, delle modifiche o delle integrazioni da dover effettuare per migliorare il livello di preparazione, anche con la collaborazione dell’insegnante attraverso interventi didattici più mirati e personalizzati. La valutazione formativa verrà effettuata durante l’intero anno scolastico mediante la sistematica correzione degli esercizi assegnati per casa, la discussione delle difficoltà emerse durante lo studio autonomo e la rielaborazione personale degli argomenti trattati nelle lezioni precedenti; la valutazione sommativa si articola in modi diversi in base al tipo di prova cui si riferisce. Nella valutazione delle prove scritte (e/o pratiche) il punteggio massimo per ogni quesito viene attribuito in base alle conoscenze e alle abilità richieste per lo svolgimento di quel singolo quesito e, inoltre, al peso che l’insegnante vuole attribuire a quel tipo di conoscenze e di abilità in base all’attività didattica svolta. Nella fase di correzione il punteggio assegnato ad ogni quesito tiene conto della correttezza e della completezza dello svolgimento del quesito stesso. Il voto della prova viene, infine, determinato in modo proporzionale al punteggio. Nella valutazione delle prove orali si fa riferimento ai criteri e agli obiettivi indicati. Nelle valutazioni formulate in occasione delle scadenze periodali, si prenderanno in considerazione anche la partecipazione al dialogo educativo, i progressi sul piano cognitivo, l’impegno e l’interesse nel seguire l’attività didattica. Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine primo biennio) Livello minimo - competenze Comprendere i fondamenti teorici basilari delle scienze dell’Informazione Acquisire la padronanza degli strumenti informatici proposti Saper utilizzare tali strumenti per la soluzione di problemi, anche connessi allo studio di altre discipline Raccogliere, organizzare e rappresentare dati/informazioni sia di tipo testuale che multimediale 75 Acquisire la consapevolezza dei vantaggi e dei limiti che il ricorso agli strumenti informatici presenta Livello minimo – abilità/capacità Saper orientarsi nella gestione di un sistema operativo (con particolare riferimento a Windows) per operare con icone, finestre e menù e per gestire cartelle e file. Saper analizzare dati sperimentali e rappresentarli graficamente Saper utilizzare la posta elettronica e saper effettuare una ricerca in Internet Saper analizzare e formalizzare semplici problemi per individuare il percorso risolutivo di un problema assegnato e saperlo tradurre in un diagramma a blocchi Saper tradurre un algoritmo in un linguaggio di programmazione. Livello minimo – conoscenze Conoscere le caratteristiche dei principali componenti hardware di un computer. Conoscere cosa è ed a cosa serve un sistema operativo Conoscere le caratteristiche e la relativa operatività di base dell’ambiente di lavoro Excel. Conoscere la definizione di algoritmo e le caratteristiche fondamentali dei diagrammi a blocchi. Conoscere e saper utilizzare le variabili, i tipi di dati e le strutture di base del linguaggio C nello strutturare il programma risolvente un semplice problema assegnato Conoscere che cosa è un sottoprogramma (function) e saperlo utilizzare all’interno di un programma. Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio) Livello minimo - competenze Possedere i termini specifici della disciplina relativamente ai linguaggi di programmazione. Definire ed utilizzare gli stili in un documento. Saper inserire l’indice dei contenuti o sommario. Formattare le celle in base a determinate condizioni. Realizzare pagine HTML attraverso i tag più comuni. Definire e utilizzare i file all’interno di un programma C. Saper definire in maniera dinamica le variabili utilizzando i puntatori. Saper utilizzare gli operatori relazionali. Saper applicare le regole di normalizzazione. Saper interrogare una base di dati mediante le query. Presentare i dati sotto forma di prospetti personalizzati. Livello minimo – abilità/capacità Saper creare una classe e i suoi metodi (anche inline) per semplici esempi di ambito scientifico 76 Saper creare una semplice pagina web statica e dinamica Saper gestire in modo elementare una base di dati Saper interfacciare in modo elementare una base di dati con una rete tramite il modello client - server Livello minimo – conoscenze Conoscere la differenza tra linguaggi di alto e basso livello Conoscere la differenza tra oggetti e classi in C++ Conoscere il concetto di ereditarietà Elaborazione di testi: strumenti avanzati per la gestione di semplici documenti Foglio di calcolo: strumenti avanzati, tabelle pivot ed utilizzo di semplici macro Conoscenza dei comandi elementari per la creazione di una semplice pagina web statica in HTML Conoscenza dei comandi elementari per la creazione di una semplice pagina dinamica in PHP Conoscenza dei comandi elementari per la creazione, il popolamento e la gestione di una semplice base di dati Struttura di una rete di calcolatori Conoscenza dei livelli del modello ISO/OSI e TCP/IP Seguono i contenuti specifici suddivisi in moduli. Ciascun modulo è afferente ad una delle seguenti aree tematiche: architettura dei computer (AC) sistemi operativi (SO) elaborazione digitale dei documenti (DE) algoritmi e linguaggi di programmazione (AL) reti di computer (RC) struttura di Internet e servizi (IS) pagine web ed HTML (PA) basi di dati (BS) 77 CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI PRIMO BIENNIO CLASSI Conoscenze PRIME Modulo 1 – AC Sistemi informatici. Rappresentazione delle informazioni: contenuto dell'informazione, codifica e operazioni binarie, codice ASCII, interi e complemento a 2. Storia dello sviluppo degli elaboratori. Gli elementi funzionali della macchina di Von Neumann. Architettura e componenti di un computer. Comunicazione uomo-macchina. Modulo 2 – SO Il software e le categorie di software. Software di base o di sistema: il sistema operativo (S.O.) come gestore di risorse. Funzionalità di base di un S.O., caratteristiche comuni a diversi S.O. Processi e risorse. File system: struttura, tipologia e gestione dei file. Abilità/Capacità Competenze Riconoscere le caratteristiche logico-funzionali di un computer e il ruolo strumentale svolto nei vari ambiti (calcolo, elaborazione, comunicazione ecc.). Operare in basi diverse nella rappresentazione dei numeri. Riconoscere le diverse rappresentazioni interne dei dati. Riconoscere l'hardware di un computer: scheda madre, cpu, memoria centrale, dischi e periferiche principali. Riconoscere le principali forme di gestione e controllo dell’informazione e della comunicazione specie nell’ambito tecnico-scientifico. Rappresentare e quantificare tipi diversi di informazioni. Comprendere la struttura di un elaboratore. Saper usare alcune tra le funzionalità principali dei sistemi operativi. Creare, rinominare, copiare, eliminare, spostare cartelle e documenti. Richiamare e saper leggere le informazioni offerte da un gestore di processi. Saper distinguere i vari tipi di software. Comprendere la struttura del Sistema Operativo. Comprendere il meccanismo alla base della gestione della memoria. 78 Modulo 3 – DE Software applicativo: suite d'ufficio, utilità di sistema e antivirus; software libero e copyright. Elaboratore di testi: concetti e funzionalità di base. Foglio di calcolo: concetti e funzionalità di base. Generatore di presentazioni: concetti e funzionalità di base. Raccogliere, organizzare e rappresentare dati/informazioni sia di tipo testuale che multimediale. Modulo 4 – IS Essere in grado di proteggere il computer dai rischi della comunicazione in rete Riconoscere i limiti e i rischi dell’uso delle tecnologie con particolare riferimento alla privacy. Organizzare testi, dati ed immagini in formato elettronico. Formattare un documento, utilizzare le tabelle, stampare un documento, inserire oggetti e immagini, salvare in formati diversi. Formattare un foglio elettronico, gestire gli indirizzi delle celle, inserire formule, funzioni e grafici con applicazioni numeriche ed elaborazione di tabelle di dati. Creare una presentazione ipermediale. Struttura di una rete: storia e struttura Usare le funzionalità principali offerte da Internet di Internet, organizzazione a livelli ed per reperire e scambiare informazioni e indirizzi. comprendere la struttura della rete. Livello applicazione: principali servizi Usare un browser: eseguire comuni operazioni di offerti; protocolli e problematiche navigazione sul web, modificare le impostazioni legate alla sicurezza. del browser. Caratteristiche di diversi browser. Salvare pagine web e scaricare file dalla rete. Conoscenza dei servizi di Google. Copiare il contenuto di pagine web in un Struttura di un servizio di posta documento. elettronica, webmail e client; struttura Usare Google come motore di ricerca. di un messaggio di posta e Netiquette Creare ed utilizzare un indirizzo di posta Normativa sulla privacy e sul diritto elettronica. d’autore. 79 Modulo 5 – AL Fasi risolutive di un problema, concetto di algoritmo, diagramma di flusso, pseudocodice. L’ambiente di programmazione SCRATCH, i suoi principali blocchi. Organizzazione logica dei dati. Come estendere il concetto matematico di variabile numerica. Dal problema al programma: linguaggi di programmazione. Principali tipologie di linguaggi. Sintassi e semantica di un linguaggio. Funzioni in un foglio elettronico. Conoscere la differenza tra programma e processo. Elementi fondamentali di un eventuale esempio di linguaggio funzionale: dichiarazione di variabili intere e reali, operazioni sui dati, istruzione di assegnazione, le strutture di sequenza, selezione e iterazione. CLASSI SECONDE Conoscenze La corretta scelta di una variabile. Distinguere tra i vari tipi di variabile il più corretto per un dato problema. Descrivere algoritmi in pseudocodice e costruire diagrammi di flusso. Utilizzare linguaggi di programmazione per implementare semplici algoritmi. Utilizzare formule e funzioni nel foglio elettronico per la risoluzione di problemi numerici e algebrici. Abilità/Capacità 80 Schematizzare un problema con diagrammi di flusso ed algoritmi. Realizzare semplici programmi in SCRATCH. Analizzare, risolvere problemi e codificarne la soluzione. Competenze Modulo 1 – AL Fondamenti di ingegneria del software: il ciclo di vita del software. I fattori di qualità di un programma. Strategie di progetto: top – down e bottom – up. Rappresentazione di algoritmi in linguaggio C. Struttura di un programma C. Dichiarazione dei tipi di variabili: int, long int, float, double, long double, char. Tabella di traccia per il controllo delle variabili. La dichiarazione delle costanti. Input e output dei dati. Casting, operatori matematici e commento del codice. La selezione semplice e doppia: if…else La selezione nidificata e l’istruzione switch Gli operatori logici: &&, || e ! Il ciclo a condizione iniziale (o iterazione precondizionata) Il ciclo a condizione finale (o iterazione postcondizionata) Il ciclo a conteggio Cicli annidati I dati strutturati: i vettori e gli arrays. Le funzioni senza parametri Variabili locali e ambiente locale Ambiente locale e globale Le funzioni con i parametri passati per valore e per indirizzo Le funzioni e il concetto di ricorsione Array n-dimensionali: le matrici. Saper individuare le diverse fasi della produzione del software. Mettere in atto, laddove possibile, le tecniche formalizzate per scrivere un software “di buona qualità”. Analizzare, risolvere problemi. Avere consapevolezza sulle strategie messe in atto per trovare la soluzione del problema. Utilizzare un linguaggio ad alto livello (C) per scrivere programmi Saper scrivere semplici applicazioni nel linguaggio che risolvano specifici problemi. di programmazione C. 81 Modulo 2 – RC Le reti di computer LAN – WAN – MAN Differenziazione a livello topologico Il protocollo TCP. Indirizzo IP Saper gestire l’indirizzo statico di una scheda di rete. Riconoscere le caratteristiche delle principali categorie di reti di computer e di internet SECONDO BIENNIO CLASSI Conoscenze TERZE Modulo 1 – AL Approfondimento sui linguaggi: linguaggi di programmazione a basso livello e ad alto livello. Il linguaggio macchina e l’Assembly. Linguaggi compilati e linguaggi interpretati: approfondimenti sulle caratteristiche, in particolare in ordine alla portabilità. I linguaggi ibridi (es. Java) Abilità/Capacità Possedere i termini specifici della disciplina relativamente ai linguaggi di programmazione. Saper determinare la tipologia di linguaggio di programmazione migliore in base allo specifico problema da risolvere. 82 Competenze Conoscere la differenza tra linguaggi ad alto e a basso livello. Comprendere la caratterizzazione dei linguaggi di programmazione rispetto agli tipi di linguaggi (es. HTML). Modulo 2 – DE Elaborazione di testi: strumenti avanzati per la gestione di documenti anche semplici e funzionalità tipiche della gestione di documenti complessi. Foglio di calcolo - strumenti avanzati: La protezione dei dati. La formattazione condizionale. Ordinamento dei dati. Validazione dei dati. Le tabelle pivot. Esecuzione di attività semplici mediante una macro. Strumenti di presentazione: funzionalità avanzate. Ecologia delle presentazioni: elementi per creare una presentazione efficace. Modulo 3 – PA Il linguaggio HTML come linguaggio di presentazione per la creazione di pagine web statiche. I fogli di stile (CSS). Il linguaggio XML. Introduzione al JavaScript. Gestire le interruzioni di testo; suddividere il testo in sezioni. Utilizzare e personalizzare la correzione automatica. Definire ed utilizzare gli stili in un documento. Saper inserire l’indice dei contenuti o sommario. Proteggere il foglio di lavoro. Formattare le celle in base a determinate condizioni. Ordinare una serie di dati. Impedire l’immissione di dati non validi in una cella. Saper creare, modificare, aggiornare, filtrare le tabelle pivot. Saper registrare ed eseguire una semplice macro. Creare una presentazione con i modelli predefiniti e creare nuovi modelli. Aggiungere note e commenti ad una presentazione. Utilizzare lo schema diapositive. Modalità per eseguire una presentazione; nascondere diapositive. Realizzare pagine HTML attraverso i tag più comuni. Utilizzare gli stili in pagine esterne, interne e inline. Utilizzare i criteri di base dell’XML per organizzare e classificare i dati. Visualizzare con un browser i dati strutturati con l’XML. Trasferimento delle tecniche di programmazione all’interno del browser. 83 Riconoscere ed utilizzare i campi all’interno di un documento di testo. Utilizzare lo strumento della stampa unione/stampa in serie. Saper utilizzare alcune delle funzionalità avanzate presenti nello strumento al fine di creare fogli di calcolo che aiutino nello svolgimento di problemi assegnati. Acquisire gli elementi utili per creare una presentazione efficace. Riconoscere la sintassi dei comandi principali dell’HTML. Riconoscere e applicare gli stili CSS. Acquisire gli strumenti principali su cui si basa l’XML. Acquisire gli strumenti principali su cui si basa il JavaScript. Modulo 4 – AL Ricerca di un elemento in un vettore e suo ordinamento: complessità delle strategie risolutive. Dati strutturati: stringhe e record Il linguaggio C e i file: definizione, apertura, chiusura, lettura e scrittura sequenziale. Accesso diretto ad un file. I puntatori e l’allocazione dinamica della memoria. Tipi di dato astratti: liste, pile e code. CLASSI Conoscenze QUARTE Modulo 1 – AL Dal C al C++: il paradigma ad oggetti Le classi e gli oggetti in C++ L’ereditarietà in C++ Oggetti e classi Metodi e incapsulamento. Definire e utilizzare i file all’interno di un programma C. Saper definire in maniera dinamica le variabili utilizzando i puntatori. Implementare liste, pile e code staticamente e dinamicamente. Riconoscere le tipologie di accesso ai dati. Conoscere il tipo di dato puntatore e il suo utilizzo. Acquisire il concetto di tipo di dato astratto. Conoscere i vantaggi dell’astrazione mediante l’uso di tipi di dato. Riconoscere le situazioni di utilizzo e l’implementazione di liste, pile e code. Abilità/Capacità Competenze Saper definire i costruttori e il distruttore di una classe. Saper classificare le classi e le relazioni tra di esse Individuare la specializzazione e la generalizzazione di una classe Definire una gerarchia di classi Comprendere il concetto di astrazione Acquisire il concetto di costruttore e distruttore. Comprendere le differenze tra overloading e overriding 84 Modulo 2 – BS La progettazione concettuale per una Base di Dati La progettazione logica e il modello relazionale Il modello E – R Entità e tipi di identità Chiavi e attributi Associazioni, relazioni e schemi relazionali Le regole di integrità Dipendenze funzionali Le Operazioni sui Database relazionali: algebra relazionale La normalizzazione Operazioni sui Database relazione: MySQL Dichiarazioni di schemi e vincoli di integrità nel linguaggio MySQL Interrogazioni in MySQL Comandi per la modifica della base di dati Indici: Definizioni, metodi di accesso e ruoli Modulo 3 – RC Concetti di base sulle reti e Internet Il modello ISO/OSI e TCP/IP Il livello di applicazione I livelli di trasporto e di rete Il livello di collegamento e le reti locali Modulo 4 – AL Introduzione al PHP Utilizzare lo schema concettuale E – R e il modello logico. Rispettare le regole di integrità. Applicare le gerarchie di generalizzazione. Saper utilizzare gli operatori relazionali. Saper applicare le regole di normalizzazione. Saper interrogare una base di dati mediante le query. Presentare i dati sotto forma di prospetti personalizzati. Comprendere i vantaggi di un DBMS. Utilizzare modelli per descrivere processi aziendali. Individuare le entità e le relazioni tra le entità all’interno di una situazione complessa. Conoscere il concetto di dipendenza funzionale. Comprendere le motivazioni alla base della normalizzazione. Saper confrontare i modelli di riferimento ISO/OSI Comprendere i vantaggi e gli e TCP/IP. svantaggi dei diversi algoritmi di Saper riconoscere servizi e individuare il livello routing presentati. corrispondente nei vari modelli. Saper codificare gli algoritmi di routing. Saper sviluppare semplici esempi di integrazione di Conoscere i costrutti elementari del una base di dati tramite una pagina PHP in un PHP contesto client – server. TORNA SU 85 Programmazione Dipartimento disciplinare di Matematica, Fisica e Informatica a.s. 2014-15 MATERIA MATEMATICA con INFORMATICA INDIRIZZI CLASSICO – LINGUISTICO - SCIENZE UMANE Finalità generali Finalità generali del corso nel primo biennio: Acquisizione delle abilità necessarie per applicare i principi e i processi matematici di base nel contesto quotidiano della sfera domestica e sul lavoro, nonché per seguire e vagliare la coerenza logica delle argomentazioni proprie e altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione. Finalità generali del corso nel secondo biennio e quinto anno: Nel corso del secondo biennio e dell’ultimo anno, ampliando e approfondendo lo studio avviato nel primo biennio, la matematica concorre, assieme alle altre discipline, allo sviluppo dello spirito critico ed alla promozione umana e culturale e contribuisce: alla maturazione dei processi di astrazione e formalizzazione; all'acquisizione della precisione del linguaggio; allo sviluppo delle attitudini analitiche e sintetiche all’acquisizione della capacità di saper leggere, interpretare e modellizzare la realtà; all’acquisizione e al raffinamento della capacità di scelta; all'acquisizione dell’attitudine a riesaminare criticamente e a organizzare logicamente le conoscenze via via acquisite; all’acquisizione della consapevolezza dell'importanza sociale ed economica delle discipline scientifiche. Obiettivi disciplinari generali Obiettivo principale dell’insegnamento della matematica già a iniziare dal primo biennio è quello di sviluppare e potenziare l’acquisizione di un “metodo di ricerca” e una mentalità matematica che permetterà agli studenti di affrontare al meglio gli studi successivi. Pertanto alla fine del corso gli studenti saranno in grado di: - esprimere le proprie conoscenze in modo chiaro e corretto, utilizzando il linguaggio specifico della disciplina; - operare collegamenti e deduzioni logiche; - rielaborare in modo critico le proprie conoscenze e operare sintesi; - utilizzare conoscenze e competenze per la risoluzione di semplici problemi di vario tipo, individuando la strategia migliore, facendo uso di modelli matematici di pensiero (dialettico e algoritmico) e di rappresentazioni grafiche e simboliche (formule, modelli, costrutti, grafici); - operare con il simbolismo matematico, riconoscendo le regole sintattiche. 86 Metodologia, mezzi e strumenti di lavoro Metodologia: Indagine sulle conoscenze già acquisite e necessarie per sviluppare gli argomenti oggetto del programma; introduzione degli argomenti per problemi, anche se non strettamente matematici e successivo sviluppo della disciplina sia a livello teorico che applicativo; analisi collettiva di situazioni e problemi; attività di revisione e correzione dei lavori assegnati a casa e in classe; utilizzazione di strumenti informatici per la rappresentazione e manipolazione di oggetti matematici; recupero degli argomenti non ben assimilati. Mezzi e strumenti di lavoro: Libri di testo e fotocopie; lezioni frontali e interattive; lavori di gruppo; uso dei software didattici e lucidi; esercitazioni guidate. Verifiche Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà: nel primo periodo: 2 prove per la valutazione scritta e 2 prove per la valutazione orale nel secondo periodo: 3 prove per la valutazione scritta e 2 prove per la valutazione orale Ai fini dell’attribuzione del voto orale le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie: interrogazioni ; esercitazioni scritte di diversa tipologia ( risoluzione di esercizi o problemi a soluzione rapida, breve trattazione di argomenti particolarmente significativi, quesiti di varia tipologia, etc.). Si ritiene inoltre utile sollecitare interventi, dal posto o alla lavagna, volti ad accertare la continuità e la qualità dello studio. Tali interventi potranno essere oggetto di valutazione parziale o totale. Criteri di valutazione La valutazione sarà effettuata in modo da rendere l’alunno consapevole del livello di preparazione raggiunto e, eventualmente, delle modifiche o delle integrazioni da dover apportare al suo studio per migliorare il livello di preparazione. Questo potrà essere realizzato anche con la collaborazione dell’insegnante attraverso interventi didattici mirati . Per quanto riguarda i criteri di valutazione delle prove orali si fa riferimento alla tabella di valutazione presente nel POF che specifica per ogni voto 87 assegnato i corrispondenti livelli riguardo a conoscenze, abilità e competenze. Le prove scritte saranno organizzate in modo che ciascuna presenterà svariati esercizi con diversi livelli di difficoltà relativi agli argomenti delle unità didattiche svolte nel periodo precedente alla effettuazione del compito. Nella valutazione delle prove scritte l’insegnante attribuirà un punteggio per ogni esercizio in base alle conoscenze, alle abilità e competenze richieste per il relativo svolgimento e al peso che vorrà attribuire a quel tipo di conoscenze e di abilità in considerazione dell’attività didattica svolta. Nella fase di correzione il punteggio assegnato terrà conto della correttezza e della completezza dello svolgimento dell’esercizio stesso e il voto finale sarà determinato in modo proporzionale al punteggio totale realizzato. Nelle valutazioni formulate in occasione delle scadenze periodali, si prenderanno in considerazione anche la partecipazione al dialogo educativo, l’interesse, l’impegno e la capacità di migliorarsi. Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine primo biennio) Livello minimo - competenze 1) Utilizzare in maniera autonoma le procedure di calcolo aritmetico ed algebrico in esercizi semplici e, se guidato, riuscire a modellizzare semplici situazioni reali; 2) saper individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi semplici e, se guidato, riuscire a modellizzare semplici situazioni reali; 3) saper analizzare ed interpretare semplici dati; 4) saper confrontare ed analizzare figure geometriche in semplici problemi noti. Livello minimo – abilità/capacità Saper applicare in modo consapevole principi, teoremi e regole del calcolo aritmetico e algebrico – letterale anche se con errori di distrazione o di calcolo lievi, rappresentandole anche sotto forma grafica; confrontare e analizzare figure geometriche; organizzare e gestire in modo logicamente corretto piccoli problemi di immediata risoluzione per i quali è richiesta la semplice applicazione di regole, principi e teoremi; interpretare e realizzare semplici grafici in ambito logico-insiemistico e di geometria analitica. Livello minimo – conoscenze Esprimere in modo semplice ma corretto definizioni, proprietà, principi, teoremi; possedere in modo chiaro e corretto anche se non approfondito i concetti essenziali delle tematiche svolte. Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio) Livello minimo – competenze 88 Avere capacità di ragionamento guidato ossia di coordinare responsabilmente e pressoché autonomamente (con un piccolo aiuto da parte dell’insegnante) le abilità nell’ambito dei vari moduli. Livello minimo – abilità/capacità Saper applicare in modo consapevole principi, teoremi e regole del calcolo algebrico – letterale anche se con errori di distrazione o di calcolo lievi e saperli modellizzare; organizzare e gestire in modo logicamente corretto piccoli problemi di immediata risoluzione per i quali è richiesta la semplice applicazione di regole, principi e teoremi nei vari ambiti studiati; confrontare e analizzare figure geometriche; interpretare e realizzare semplici grafici di funzioni razionali, irrazionali, trascendenti, trigonometriche. Livello minimo – conoscenze Esprimere in modo semplice ma corretto definizioni, proprietà, principi, teoremi; possedere in modo chiaro e corretto anche se non approfondito i concetti essenziali delle tematiche svolte. 89 CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI PRIMO BIENNIO CLASSI PRIME Modulo 1 Conoscenze Insiemi numerici: N, Z, Q: rappresentazioni, operazioni, ordinamento. Insiemi e loro operazioni. Relazioni e funzioni. Monomi e loro operazioni. Polinomi e loro operazioni. Prodotti notevoli. Quoziente tra polinomi. Regola di Ruffini e teorema del resto. Equazioni di primo grado intere. Fattorizzazione dei polinomi. MCD e mcm fra polinomi. Frazioni algebriche e loro operazioni. Equazioni di primo grado numeriche fratte e letterali. Ricerca di zeri di un polinomio. Abilità/Capacità Competenze Comprendere il significato logico operativo di numeri appartenenti ai diversi sistemi numerici. Utilizzare le diverse notazioni e saper convertire da una all’altra (da frazioni a decimali, da frazioni apparenti ad interi, da percentuali a frazioni…). Comprendere il significato di potenza; calcolare potenze e applicarne le proprietà. Risolvere espressioni nei diversi insiemi numerici. Tradurre brevi istruzioni in sequenze simboliche (anche con tabelle); risolvere sequenze di operazioni e problemi sostituendo alla variabili letterali i valori numerici. Impostare uguaglianze di rapporti per risolvere problemi di proporzionalità e percentuale; risolvere semplici problemi diretti e inversi. Risolvere equazioni di primo grado e verificare la correttezza dei procedimenti utilizzati. Rappresentare graficamente equazioni di primo grado; comprendere il concetto di equazione e quello di funzione. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico rappresentandole anche sotto forma grafica. 90 Modulo 2 Modulo 3 Modulo 4 Fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni. Tecniche risolutive di un problema che utilizzano equazioni di primo grado. Significato di analisi e organizzazione di dati numerici. Il piano cartesiano e il concetto di funzione. Funzioni di proporzionalità diretta, inversa, quadratica e relativi grafici, funzione lineare. Concetto di postulato, assioma, definizione, teorema, dimostrazione. Enti geometrici fondamentali e loro proprietà. Criteri di congruenza dei triangoli e relative applicazioni. Relazione tra angoli e lati di un triangolo. Il piano euclideo: relazioni tra rette. Criteri di parallelismo. Quadrilateri e loro proprietà. Progettare un percorso risolutivo strutturato in tappe. Formalizzare il percorso di soluzione di un problema attraverso modelli algebrici e grafici. Tradurre dal linguaggio naturale al linguaggio algebrico e viceversa. Raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di dati. Rappresentare classi di dati mediante istogrammi e diagrammi a torta. Leggere e interpretare tabelle e grafici in termini di corrispondenza fra elementi di due insiemi. Riconoscere una relazione tra variabili, in termini di proporzionalità diretta o inversa e formalizzarla attraverso una funzione matematica. Rappresentare sul piano cartesiano il Grafico di una funzione (retta, parabola, iperbole). Riconoscere i principali enti, figure e luoghi geometrici e descriverli con linguaggio naturale. Individuare le proprietà essenziali delle figure e riconoscerle in situazioni concrete. Disegnare figure geometriche con semplici tecniche grafiche e operative. Comprendere i principali passaggi logici di una dimostrazione. 91 Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi. Raccogliere e analizzare dati sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico. Confrontare ed analizzare figure geometriche individuando invarianti e relazioni. CLASSI SECONDE Modulo 1 Modulo 2 Conoscenze Divisione tra polinomi. Regola di Ruffini e teorema del resto. Equazioni fratte e letterali (cenni). Sistemi di equazioni di primo grado e metodi risolutivi. Il piano cartesiano e la retta. Disequazioni intere e frazionarie di I grado. Segno del prodotto. Sistemi di disequazioni intere e fratte. Fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni. Tecniche risolutive di un problema che utilizzano equazioni o sistemi di primo grado. Tecniche risolutive di un problema che utilizzano rappresentazioni nel piano cartesiano. Tecniche risolutive di un problema di geometria con i teoremi di Euclide e Pitagora. Abilità/Capacità Competenze Rappresentare graficamente equazioni di primo Utilizzare le tecniche e le procedure di grado; comprendere il concetto di equazione e quello calcolo aritmetico ed algebrico anche di funzione. rappresentandole in forma grafica. Risolvere sistemi di equazione di primo grado seguendo istruzioni e verificarne la correttezza dei risultati. Risolvere equazioni e sistemi di I grado. Risolvere disequazioni intere di I grado. Rappresentare graficamente sistemi di I grado. Analizzare semplici problemi, riconoscendo le informazioni necessarie e quelle superflue sia in contesti generali che in contesti collegati con situazioni reali. Scegliere la strategia risolutiva più efficace e rappresentare il problema mediante un semplice modello. 92 Individuare strategie appropriate per la risoluzione di problemi. Modulo 3 Modulo 4 Introduzione al calcolo delle probabilità. Eventi certi, impossibili e aleatori. La probabilità di un evento secondo la concezione classica. L’evento unione e l’evento intersezione di due eventi. La probabilità della somma logica di eventi per eventi compatibili e incompatibili. La probabilità condizionata. La probabilità del prodotto logico di eventi per eventi dipendenti e indipendenti. La legge empirica del caso e la probabilità statistica (cenni). Secondo e terzo criterio di congruenza dei triangoli. Relazione tra angoli e lati di un triangolo. Il piano euclideo: relazioni tra rette. Criteri di parallelismo. Quadrilateri e loro proprietà. Riconoscere se un evento è aleatorio, certo o impossibile. Calcolare la probabilità di un evento aleatorio, secondo la concezione classica. Calcolare la probabilità della somma logica di eventi. Calcolare la probabilità del prodotto logico di eventi. Calcolare la probabilità condizionata. Calcolare la probabilità di un evento aleatorio, secondo la concezione statistica. Calcolare probabilità e vincite in caso di gioco equo. Raccogliere e analizzare dati sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico Individuare le proprietà essenziali delle figure e Confrontare ed analizzare figure riconoscerle in situazioni concrete. geometriche, individuando invarianti e Disegnare figure geometriche con semplici tecniche relazioni. grafiche e operative. risolvere problemi di tipo geometrico e ripercorrerne le procedure di soluzione. Comprendere i principali passaggi logici di una dimostrazione. 93 SECONDO BIENNIO CLASSI TERZE Modulo 1 I numeri Reali e i radicali Conoscenze L’insieme numerico R. I radicali e i radicali simili; le operazioni e le espressioni con i radicali Le potenze con esponente razionale. Le funzioni quadratiche. Equazioni di secondo grado intere Modulo 2 e fratte in una incognita. Le equazioni di secondo grado La scomposizione di un trinomio di secondo grado. Relazione tra i coefficienti e le soluzioni di una equazione di secondo grado. Le equazioni polinomiali; equazioni binomie, trinomie, irrazionali, biquadratiche, con valore assoluto. Sistemi di secondo grado. Abilità/Capacità Competenze Semplificare un radicale e trasportare un fattore fuori Utilizzare le tecniche e le procedure di o dentro il segno di radice. calcolo aritmetico ed algebrico anche Eseguire operazioni con i radicali e le potenze. rappresentandole in forma grafica. Razionalizzare il denominatore di una frazione. Risolvere equazioni a coefficienti irrazionali. Risolvere equazioni di secondo grado (numeriche e letterali, intere e fratte). Conoscere le relazioni fra coefficienti e radici. Scomporre un trinomio di secondo grado. Risolvere equazioni parametriche e di grado superiore al secondo. Risolvere sistemi di secondo grado. Impostare e risolvere l’equazione o il sistema risolvente di un problema di secondo grado. 94 Utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo aritmetico ed algebrico anche rappresentandole in forma grafica. Individuare strategie appropriate per la risoluzione di problemi. Disequazioni di secondo grado, Modulo 3 Le disequazioni intere, fratte e sistemi. di II grado Modulo 4 La parabola CLASSI QUARTE Modulo 1 La circonferenza, l’ellisse, l’iperbole Modulo 2 Esponenziali e logaritmi Risolvere disequazioni di primo e secondo grado. Risolvere disequazioni di grado superiore al secondo e disequazioni fratte. Risolvere sistemi di disequazioni. L’equazione della parabola come Tracciare il grafico di una parabola di data luogo geometrico. equazione. Condizioni per determinare Determinare l’equazione di una parabola dati alcuni l’equazione di una parabola. elementi. Le intersezioni tra retta e parabola. Stabilire la posizione reciproca di rette e parabole. Trovare le rette tangenti a una parabola. Trasformare geometricamente il grafico di una parabola. Risolvere particolari equazioni e disequazioni mediante la rappresentazione grafica di archi di parabole. Conoscenze Definizione come luogo geometrico di circonferenza, ellisse e iperbole. Equazione e grafici. Posizioni retta /curva. Fasci di curve. Logaritmi ed esponenziali: funzioni, operazioni, proprietà, equazioni, disequazioni, sistemi di equazioni e di disequazioni. Abilità/Capacità Utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo aritmetico ed algebrico anche rappresentandole in forma grafica. Utilizzare correttamente e consapevolmente i concetti e i metodi della geometria analitica. Competenze Utilizzare correttamente e Tracciare il grafico di circonferenze, ellissi e iperboli consapevolmente i concetti e i metodi di date equazioni. della geometria analitica. Determinare le equazioni di circonferenze, ellissi e iperboli dati alcuni elementi. Stabilire la posizione reciproca di rette e circonferenze, ellissi o iperboli. Trovare le rette tangenti a circonferenze, ellissi e iperboli. Applicare le proprietà delle potenze a esponente Utilizzare le tecniche e le procedure di reale e le proprietà dei logaritmi. calcolo aritmetico ed algebrico anche Rappresentare il grafico di funzioni esponenziali e rappresentandole in forma grafica. logaritmiche. Trasformare geometricamente il grafico di una funzione. Risolvere semplici equazioni e disequazioni esponenziali. Risolvere semplici equazioni e disequazioni logaritmiche. 95 MODULO 3 Le funzioni goniometriche Modulo 4 Le formule goniometriche Modulo 3 Le equazioni e le disequazioni goniometriche Modulo 4 La trigonometria Conoscere le funzioni goniometriche e le loro principali proprietà. Conoscere e rappresentare graficamente le funzioni seno, coseno, tangente, cotangente e le funzioni goniometriche inverse. Calcolare le funzioni goniometriche di angoli particolari. Conoscere le principali formule della goniometria. Definire, sulla circonferenza goniometrica, le funzioni sen(x), cos(x), tg(x). Determinare l’intervallo di esistenza delle funzioni trigonometriche. Utilizzare le relazioni fondamentali della trigonometria. Operare con le principali funzioni goniometriche. Applicare le formule di addizione, sottrazione, duplicazione, bisezione. Equazioni e disequazioni goniometriche. Risolvere equazioni goniometriche elementari. Risolvere equazioni lineari in seno e coseno. Risolvere equazioni omogenee di secondo grado in seno e coseno. Risolvere sistemi di equazioni goniometriche. Risolvere semplici disequazioni goniometriche.. Risolvere sistemi di disequazioni goniometriche. Applicare il primo e il secondo teorema sui triangoli rettangoli. Risolvere un triangolo rettangolo e non. Calcolare l’area di un triangolo e il raggio della circonferenza circoscritta. Applicare il teorema della corda. Applicare il teorema dei seni. Applicare il teorema del coseno. Applicare la trigonometria alla fisica e a contesti della realtà. Operare con le formule goniometriche. Calcolare le funzioni goniometriche di angoli associati. Dominare attivamente i concetti e i metodi del calcolo algebrico e goniometrico. Teoremi sui triangoli rettangoli e sui triangoli qualsiasi. 96 Utilizzare le relazioni fra lati e angoli di un triangolo rettangolo e non. QUINTO ANNO CLASSI Conoscenze QUINTE Funzioni e loro principali Modulo 1 Le funzioni e le proprietà. loro proprietà Conoscere e rappresentare graficamente le funzioni. Modulo 2 I limiti delle funzioni e il loro calcolo Modulo 3 La derivata di una funzione e i teoremi del calcolo differenziale Abilità/Capacità Individuare dominio, segno, iniettività, suriettività, biettività, (dis)parità, (de)crescenza, periodicità, funzione inversa di una funzione. Determinare la funzione composta di due o più funzioni. Concetto di limite di una funzione. Risolvere semplici forme indeterminate: 0/0, ∞/∞, Teoremi sui limiti. ∞-∞, ∞∙0. Forme di indeterminazione. Utilizzare i limiti notevoli: per x → 0 sin(x)/x. Limiti notevoli. Utilizzare i limiti notevoli: per x → ∞ ( 1 + 1/x )x Infiniti e infinitesimi. Stabilire la continuità di una funzione. Concetto di continuità e teoremi Riconoscere e caratterizzare graficamente le sulle funzioni continue. situazioni di discontinuità. Definizione di asintoto. Determinare gli asintoti di una funzione. Concetto di derivata di una Calcolare, in base alla definizione, la derivata delle funzione, il problema della funzioni riconoscere il legame tra continuità e tangente, definizione di rapporto derivabilità. incrementale e di derivata prima. Utilizzare le regole di derivazione per il calcolo delle Teoremi sulle derivate di funzioni derivate. somma e differenza, prodotto e Applicare i teoremi del calcolo differenziale. quoziente di funzioni derivabili, derivata di funzioni composte, derivata della funzione inversa, derivate seconde e di ordine superiore, il differenziale di una funzione, derivabilità e continuità. Teoremi di Rolle, Lagrange e Cauchy; teoremi di de l’Hôpital. 97 Competenze Operare con semplici funzioni e individuarne le principali proprietà. Operare con la topologia della retta: intervalli, intorno di un punto, punti isolati e di accumulazione di un insieme. Verificare il limite di una funzione mediante la definizione. Applicare i primi teoremi sui limiti (unicità del limite, permanenza del segno, confronto). Operare con il calcolo differenziale in situazioni semplici. Operare con i teoremi del calcolo differenziale. Modulo 4 I massimi, i minimi, i flessi e lo studio delle funzioni Modulo 5 Gli integrali indefiniti e definiti Definizione di massimo e minimo (relativi e assoluti) di una funzione. Definizione di flesso. Punti di non derivabilità. Determinare crescenza, decrescenza, massimi e Operare con le derivate per la ricerca di minimi di una funzione. punti critici. Determinare concavità e convessità di una funzione. Utilizzare le competenze acquisite per tracciare i grafici di funzioni. Ricavare dal grafico di una funzione quello della sua derivata. Risolvere semplici problemi di massimo e minimo. Definizione di integrale indefinito. Operare con il calcolo integrale e le Integrali di funzioni elementari. proprietà. Calcolare primitive di semplici funzioni. Definizione di integrale definito e Calcolare aree di semplici regioni piane. suo significato geometrico. Calcolare il valor medio di una funzione. Teorema della media. Teorema fondamentale del calcolo integrale. NOTA BENE: Eventuali argomenti non svolti l’anno precedente potranno essere trattati durante l’anno in corso con tempi e modalità opportuni Le programmazioni potranno essere suscettibili di eventuali modifiche da parte del Dipartimento o del singolo docente, anche nel corso dell’anno scolastico se, alla luce dell’esperienza nelle classi, lo si riterrà opportuno TORNA SU 98 Programmazione Dipartimento disciplinare di MATEMATICA E FISICA a.s. 2014-15 MATERIA - FISICA INDIRIZZO - SCIENTIFICO ORDINARIO E SCIENTIFICO SCIENZE APPLICATE Finalità generali Nel primo biennio lo studio della fisica introduce lo studente: all’osservazione dei fenomeni naturali, alla loro descrizione in termini di relazioni tra grandezze misurabili all’espressione di tali relazioni attraverso rappresentazioni grafiche all’introduzione del formalismo matematico per la costruzione di un modello del fenomeno. al corretto uso del laboratorio ed alla corretta redazione di semplici relazioni scientifiche, anche col contributo di tecnologie informatiche Nel corso del secondo biennio e quinto anno l’insegnamento della fisica, in continuità con le attività svolte nel biennio, si propone di far apprendere agli studenti i modelli fondamentali dalla fisica, le leggi e le teorie che li esplicitano, facendo acquisire consapevolezza del valore conoscitivo della disciplina e del nesso tra lo sviluppo della conoscenza fisica ed il contesto storico e filosofico in cui essa si è sviluppata. In particolare, in questa fase della vita scolastica saranno perseguite le seguenti finalità: far comprendere i procedimenti caratteristici dell'indagine scientifica, il continuo rapporto fra costruzione teorica ed attività sperimentale, le potenzialità ed i limiti delle conoscenze scientifiche; contribuire a rendere gli allievi capaci di reperire ed utilizzare in modo il più possibile autonomo e finalizzato le informazioni e di comunicarle in modo chiaro e sintetico; rendere capaci gli allievi di recepire e considerare criticamente le informazioni provenienti dai mezzi di comunicazione di massa contribuire a rendere gli allievi capaci di analizzare e schematizzare situazioni reali e di affrontare problemi concreti anche in campi al di fuori degli stretti ambiti disciplinari contribuire a far sviluppare l'abitudine al rispetto dei fatti, al vaglio ed alla ricerca di riscontri delle proprie ipotesi esplicative far acquisire strumenti intellettivi che possano essere utilizzati nelle successive scelte di studio e di lavoro far capire l'importanza sociale ed economica delle discipline scientifiche Obiettivi disciplinari generali Alla fine del primo biennio lo studente avrà acquisito i principali elementi relativi al linguaggio delle scienze sperimentali 99 alla rappresentazione delle grandezze fisiche ai modelli matematici più semplici relativi ai temi principali Laboratorio: progettare semplici esperimenti, scegliere la strumentazione, eseguire le misure con lavoro di gruppo e rappresentarne i risultati in modo critico Alla fine del corso di studi gli studenti dovranno aver acquisito le seguenti competenze: saper osservare e identificare fenomeni; saper formulare ipotesi esplicative utilizzando i modelli, le leggi imparate e le analogie; saper formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti matematici e disciplinari rilevanti per la sua risoluzione; saper fare esperienze e rendere ragione del significato dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento é inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, scelta delle variabili significative, raccolta e analisi critica dei dati e dell'affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli; saper comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società in cui vive. Saper reperire informazioni e valutarne la correttezza. Metodologia, mezzi e strumenti di lavoro Quando possibile e opportuno gli argomenti verranno introdotti dalla osservazione di fenomeni e/o da semplici esperimenti di tipo dimostrativo realizzabili con l’attrezzatura disponibile in laboratorio. Sarà, in ogni caso, dato rilievo agli aspetti più significativi dell’approccio scientifico allo studio dei fenomeni naturali come, l’individuazione delle variabili significative, la formulazione di ipotesi esplicative attraverso lo sviluppo di un adeguato modello matematico e la individuazione delle possibilità predittive offerte dal modello stesso. Sarà inoltre messo in risalto il ruolo che, nell’analisi di un fenomeno, giocano la percezione e le preconcezioni esistenti relative all’andamento di quello stesso fenomeno. Problemi ed esercizi dal libro di testo o su schede appositamente preparate, da svolgere in classe o a casa, individualmente o per piccoli gruppi, permetteranno di applicare i modelli teorici appresi alla realtà dei fenomeni, di esercitare quindi la capacità di matematizzare le situazioni reali, di eseguire deduzioni e confrontare queste con i risultati attesi. Potranno essere inoltre proposti lavori di approfondimento dei temi affrontati in classe. Verranno utilizzate le seguenti metodologie ed i seguenti mezzi e strumenti di lavoro: lezioni frontali e interattive esperimenti di laboratorio, se possibile anche in collaborazione con Università ed enti di ricerca lavori di gruppo uso dei software didattici test e schede di lavoro esercitazioni guidate Verifiche Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà: nel primo periodo: 2 prove per la valutazione scritta e 2 prove per la valutazione orale 100 nel secondo periodo: 3 prove per la valutazione scritta e 2 prove per la valutazione orale Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie: problemi a risoluzione rapida e non; quesiti a risposta singola e/o multipla; test riguardanti l’attività di laboratorio relazioni di laboratorio brevi trattazioni scritte di argomenti particolarmente significativi ; verifiche orali; Si ritiene inoltre utile considerare gli interventi, dal posto o alla lavagna, volti ad accertare la continuità e la qualità dello studio. Tali interventi potranno essere oggetto di valutazione parziale o totale. Criteri di valutazione Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori: grado di acquisizione delle competenze specifiche attenzione e impegno dimostrati progressi realizzati rispetto ai livelli iniziali capacità e volontà di recupero dimostrate La valutazione formativa verrà effettuata durante l’intero anno scolastico mediante la sistematica correzione degli esercizi assegnati per casa, la discussione delle difficoltà emerse durante lo studio autonomo e la rielaborazione personale degli argomenti trattati nelle lezioni precedenti e la proposizione di quesiti a campione; la valutazione sommativa si articola in modi diversi in base al tipo di prova cui si riferisce. Prove scritte: negli elaborati verrà individuato un punteggio per ogni sezione della prova, in modo che nella correzione si possano evidenziare più facilmente le carenze. I singoli punteggi ed il punteggio complessivo determinano la valutazione numerica, mentre la gravità delle carenze determina il giudizio in termini di conoscenze e competenze. Gli indicatori che orientano la valutazione delle prove scritte ed orali sono contenuti nelle tabelle sulla valutazione del POF. Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine primo biennio) Livello minimo - competenze Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale affrontati nel corso di studi Analizzare dati di semplici esperienze e interpretarli anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico studiate, rappresentandole anche sotto forma grafica Livello minimo – abilità/capacità 5) Saper interpretare tabelle e grafici; 6) saper costruire e utilizzare tabelle e grafici; 7) usare consapevolmente le tecniche di calcolo e le unità di misura; 101 8) usare consapevolmente le leggi studiate sia per la risoluzione di problemi sia per interpretare i fenomeni in laboratorio Livello minimo – conoscenze Usare correttamente i termini specifici della disciplina, i simboli, le convenzioni; conoscere il metodo scientifico, i concetti, i principi e le leggi fondamentali nell’ambito degli argomenti trattati Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio) Livello minimo - competenze: quelle sottolineate negli schemi relativi alle classi TERZA, QUARTA limitatamente ai casi più semplici Livello minimo – abilità/capacità: quelle sottolineate negli schemi relativi alle classi TERZA, QUARTA limitatamente ai casi più semplici Livello minimo – conoscenze: quelle sottolineate negli schemi relativi alle classi TERZA, QUARTA limitatamente ai casi più semplici Con lo stesso criterio si sono indicati gli obiettivi minini per l’accesso all’esame di stato, sottolinenadoli, negli schemi relativi alla classe QUINTA 102 CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI PRIMO BIENNIO Per quanto riguarda le competenze del primo biennio, si fa riferimento a quelle relative agli assi culturali secondo la seguente legenda: (*) Legenda competenze relative agli ASSI CULTURALI ( DAL D.M. 139) ASSE dei LINGUAGGI (AL) Padronanza della lingua italiana Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi Utilizzare e produrre testi multimediali Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario ASSE MATEMATICO (AM) Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO ( AS-T) Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alla trasformazione di energia a partire dall’esperienza Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate (**) Le ABILITÀ SPERIMENTALI del primo biennio, applicabili a tutti i nuclei tematici, sono le seguenti: - Scegliere ed operare con gli strumenti adeguati - Progettare ed eseguire semplici procedure sperimentali - Valutare gli errori sperimentali 103 - Redigere una relazione di laboratorio valutando criticamente gli errori e i risultati ottenuti CLASSI Conoscenze Abilità/Capacità PRIME - Grandezze fisiche - Scegliere le variabili significative che Tema 1 - Misura di una grandezza fisica descrivono il fenomeno analizzato - Stimare l’ordine di grandezza di una misura OSSERVAZION - Strumenti di misura - Misure dirette e indirette - Stimare la correttezza del risultato di EE un’operazione ottenuto con la calcolatrice DESCRIZIONE - Errori o incertezze di una misura - Controllare la correttezza dimensionale delle DEI FENOMENI - Notazione scientifica e ordine di grandezza - Costruzione di tabelle di misure e grafici, anche formule Modulo 1.1: con foglio elettronico - Stimare l’errore su una misura diretta e Misura di - Struttura di una relazione scientifica indiretta grandezze fisiche - Definizione di massa, volume e densità - Costruire un grafico adeguato ai dati - Esperimenti: misura diretta di lunghezze con un sperimentali raccolti anche mediante l’utilizzo righello millimetrato e con il calibro del foglio elettronico ventesimale; del volume di un liquido con il - Interpretare grafici e tabelle costruiti cilindro graduato, di massa con la bilancia, di tempo con un cronometro; misura indiretta di ABILITA’ SPERIMENTALI (**) superfici, di volumi e di densità Modulo 1.2: - La proporzionalità diretta - Individuare le relazioni di proporzionalità - La relazione di linearità diretta e di linearità dall’analisi dei dati raccolti Relazione tra - La proporzionalità inversa e dal grafico grandezze - La proporzionalità quadratica - Individuare le relazioni di proporzionalità - La proporzionalità quadratica inversa inversa, quadratica e quadratica inversa - Esperimenti: misura indiretta della densità dall’analisi dei dati raccolti e dalla mediante la misura della massa e del volume di rettificazione delle curve ottenute dai grafici oggetti diversi dello stesso materiale, relazione tra base e altezza di un rettangolo di area fissata, la torcia elettrica: misura dell’area illuminata su uno schermo in funzione della distanza della pila dallo schermo, relazione tra l’altezza di un liquido di volume assegnato e il diametro del cilindro che lo contiene, il pendolo semplice 104 Competenze AL1 AL 3 AM1 AM4 AS-T1 AS-T2 AS-T3 Vedi Legenda (*) AL1 AL 3 AM1 AM4 AS-T1 AS-T2 AS-T3 Vedi Legenda (*) Tema 2 L’EQUILIBRIO Modulo 2.1: Grandezze scalari e vettoriali Modulo 2.2 Equilibrio di un corpo rigido - Grandezze scalari e vettoriali - Algebra dei vettori (somma, differenza e scomposizione cartesiana) - Saper riconoscere il carattere delle grandezze fisiche - Saper operare con i vettori, sia graficamente che algebricamente Vedi Legenda (*) - Introduzione del concetto di forza - Individuare e saper rappresentare - Forza peso, forza elastica, forze vincolari. schematicamente le forze che agiscono in una - Equilibrio del punto materiale e diagramma del semplice situazione pratica corpo libero - Saper verificare le condizioni di equilibrio di - Analisi dell’equilibrio su un piano inclinato un punto materiale e calcolare la forza - Momento di una forza rispetto a un asse equilibrante - Esperimenti: legge di allungamento di una molla, - Saper verificare le condizioni di equilibrio di misura di forze con il dinamometro, equilibrio di un corpo rigido e calcolare il momento forze concorrenti, equilibrio sul piano inclinato equilibrante ABILITA’ SPERIMENTALI Modulo 2.3 Equilibrio nei fluidi CLASSI SECONDE Tema 1 TERMOLOGIA Modulo 1.1 AL1 AL 3 AM1 AM4 AS-T1 AS-T2 AS-T3 - - Saper convertire le unità di misura della pressione - Saper applicare i principi di Pascal e di Stevino, torchio idraulico, - Vasi comunicanti con fluidi di diversa densità - Calcolo della spinta di Archimede e risoluzione di problemi di galleggiamento. Conoscenze Abilità/Capacità Definizione operativa di temperatura Scale termometriche Equilibrio termico Il concetto di calore Gli scambi di calore e il calore specifico Vedi Legenda (*) (**) Definizione della pressione Principio di Pascal e di Stevino Spinta di Archimede Principio dei vasi comunicanti Misura della pressione atmosferica ed esperienza di Torricelli - Condizione di equilibrio di un corpo immerso in un fluido - Esperimenti: le sfere di Magdeburgo, il tubo a U, i vasi comunicanti, la spinta di Archimede, la tensione superficiale - AL1 AL 3 AM1 AM4 AS-T1 AS-T2 AS-T3 AL1 AL 3 AM1 AM4 AS-T1 AS-T2 AS-T3 Vedi Legenda (*) ABILITA’ SPERIMENTALI (**) - Saper determinare la temperatura di equilibrio tra due o più corpi, anche nel caso di passaggi di stato - Saper studiare la variazione della temperatura tra passaggi di stato 105 Competenze AL1 AL 3 AM1 AM4 AS-T1 AS-T2 AS-T3 - Passaggi di stato e calore latente Temperatura e - Esperimenti: equivalente in acqua del calore, passaggi di calorimetro, calore specifico di un metallo, stato fusione e solidificazione di sostanze Modulo 1.2 - La dilatazione dei solidi e dei liquidi - Le leggi dei gas Dilatazione - Esperimenti: dilatazione lineare dei solidi, legge termica e leggi dei di Boyle, il termometro a gas gas Tema 2 MOTI IN UNA DIMENSIONE Modulo 2.1 Moto rettilineo uniforme Modulo 2.2 Moto rettilineo uniformemente accelerato Tema 3 I PRINCIPI DELLA DINAMICA Modulo 3.1 - - Posizione, distanza e spostamento Definizione di velocità media e istantanea Moto rettilineo uniforme e legge oraria Grafico s-t Esperimenti: moto di un carrellino con il marcatempo, moto uniforme con la rotaia a cuscino d’aria Definizione di accelerazione media e istantanea Moto uniformemente accelerato e leggi orarie Il moto vario Grafico s-t, v-t, a-t e relazioni tra questi - I tre principi della dinamica - Riconsiderazione dell’equilibrio dal punto di vista dinamico - Diagramma di corpo libero - Moto sul piano inclinato - Moto di caduta libera - Moto di corpi collegati tra loro e tensione - Esperimenti: moto di un carrellino su un piano inclinato con il marcatempo e con la rotaia a cuscino d’aria Vedi Legenda (*) ABILITA’ SPERIMENTALI (**) - Valutare quantitativamente gli effetti della temperatura nella dilatazione dei corpi - Saper rappresentare graficamente le leggi dei gas (diagrammi P-V) AL1 AL 3 AM1 AM4 AS-T1 AS-T2 AS-T3 ABILITA’ SPERIMENTALI (**) - Saper leggere, costruire e collegare i grafici s-t, v-t - Saper utilizzare l’equazione oraria Vedi Legenda (*) AL1 AL 3 AM1 AM4 AS-T1 AS-T2 AS-T3 ABILITA’ SPERIMENTALI (**) Vedi Legenda (*) - Saper leggere, costruire e collegare i grafici s-t, v-t, a-t - Saper utilizzare le appropriate equazioni orarie nei diversi contesti - Saper collegare moti della vita quotidiana ai grafici studiati ABILITA’ SPERIMENTALI (**) - Saper determinare e rappresentare la forza risultante agente sul sistema - Saper calcolare l’accelerazione del sistema e studiarne il moto - Saper costruire il diagramma di corpo libero in casi semplici - Saper calcolare le tensioni - Saper riconoscere le coppie di forze che agiscono per il terzo principio della dinamica ABILITA’ SPERIMENTALI (**) 106 AL1 AL 3 AM1 AM4 AS-T1 AS-T2 AS-T3 Vedi Legenda (*) AL1 AL 3 AM1 AM4 AS-T1 AS-T2 AS-T3 Vedi Legenda (*) Tema 4 OTTICA GEOMETRICA Modulo 4.1 - Fenomenologia e leggi della riflessione e della rifrazione - Specchi piani e sferici: raggi principali ed immagini - Lenti sottili: raggi principali ed immagini - Esperimenti: immagine di uno specchio piano, legge della riflessione su specchi piani e su specchi sferici concavi e convessi, legge della rifrazione, riflessione totale, dispersione, immagine reale e virtuale di lenti convergenti e divergenti - Saper ricavare/verificare le leggi della riflessione e della rifrazione per via sperimentale - Saper costruire l’immagine di un oggetto prodotta da specchi o lenti, tramite i raggi principali ABILITA’ SPERIMENTALI (**) 107 AL1 AL 3 AM1 AM4 AS-T1 AS-T2 AS-T3 Vedi Legenda (*) SECONDO BIENNIO CLASSI TERZE Tema 1 CINEMATICA DEL MOTO IN DUE DIMENSIONI Modulo 1 Moto parabolico. Moto circolare Conoscenze - Definizione di traiettoria sul piano e nello spazio Vettore posizione e spostamento I vettori velocità media e velocità istantanea I vettori accelerazione media e accelerazione istantanea Il principio di composizione dei movimenti. Il moto parabolico Il moto circolare uniforme. Parametri del moto e relazioni fra i parametri Esperimenti: verifica del moto parabolico con pallina che cade da un piano orizzontale Abilità/Capacità Competenze - Utilizzare la rappresentazione vettoriale delle - Schematizzare grandezze cinematiche nel caso di moti sul situazioni reali dal piano punto di vista - Determinare i vettori velocità media e cinematico, accelerazione media mediante procedimento individuando costanti grafico del moto e - Risolvere problemi relativi a proiettili lanciati introducendo le orizzontalmente utilizzando la composizione variabili necessarie, dei movimenti indicate con gli - Determinare la massima altezza raggiunta e la opportuni simboli gittata di un proiettile lanciato secondo un certo alfabetici. angolo - Riconoscere in - Definire e utilizzare le grandezze che situazioni reali il caratterizzano il moto circolare modello di moto - Applicare le equazioni del moto circolare applicabile uniforme per risolvere problemi rilevandone i limiti di - Saper derivare le caratteristiche cinematiche del validità. moto circolare uniforme - Applicare a situazioni reali i modelli di moto considerati - Saper risolvere problemi complessi di moto parabolico e di moto circolare uniforme in cui vanno adattate le equazioni alla situazione descritta. 108 - Lo spazio e il tempo secondo Newton e la sua idea di forza - Le leggi fondamentali della dinamica LA - La massa come inerzia del moto di un DESCRIZIONE corpo DINAMICA DEL - Massa e peso di un corpo MOTO - Esempi di applicazione delle leggi del Modulo 2.1 moto (forze vincolari, forze elastiche e forze di attrito). Le leggi del moto di - Dinamica del moto circolare, la forza Newton applicate al centripeta moto rettilineo e il - Esperimenti: seconda e terza legge di moto circolare. Newton con la rotaia a cuscino d'aria Tema 2 Modulo 2.2 Sistemi di riferimento inerziali e non inerziali. - Sistemi di riferimento inerziali e non inerziali - Sistemi di riferimento non inerziali: forze reali e forze apparenti - Enunciare e illustrare attraverso esempi il - Utilizzare le leggi della principio di inerzia dinamica per prevedere il - Individuare le forze agenti in una data situazione moto di sistemi meccanici sapendo determinare la forza risultante di diversa complessità - Illustrare il significato di massa inerziale in riferimento alla seconda legge - Illustrare attraverso esempi la validità della terza legge della dinamica - Risolvere problemi relativi a situazioni in cui compaiono forze di attrito - Studiare il moto di caduta nell’aria tenendo conto dell’attrito - Saper schematizzare l’azione delle forze attraverso il diagramma di corpo libero - Saper risolvere problemi di dinamica in situazioni in cui il diagramma di corpo libero è noto (punto materiale su un piano inclinato con e senza attrito; caduta libera; pendolo semplice) - Applicare la seconda legge al moto circolare - Distinguere fra sistemi di riferimento inerziali e - Saper dedurre il moto di un non inerziali sistema a partire dalla - Distinguere fra forze reali e forze apparenti conoscenza delle forze - Riconoscere forze inerziali in diverse situazioni apparenti e viceversa. reali - Saper risolvere esercizi - Saper risolvere esercizi semplici di dinamica complessi di dinamica ponendosi in sistemi di riferimento non inerziali ponendosi in sistemi di (ascensore accelerato, moto circolare uniforme) riferimento non inerziali (ascensore accelerato, moto circolare uniforme) 109 - La struttura di un teorema di conservazione - Ruolo dei teoremi di conservazione LEGGI DI CONSERVAZION - Sistemi isolati e non - Teorema di conservazione della E quantità di moto Modulo 3: - Lavoro di una forza, prodotto scalare tra vettori Teoremi di - Sistemi non isolati e teorema conservazione dell’energia cinetica - Dinamica dei sistemi; centro di massa e teorema del moto del centro di massa. - Urti tra due corpi - Urti elastici e anelastici - Studio degli urti nel sistema di riferimento del centro di massa - Forze conservative e energia potenziale - Teorema di conservazione dell’energia meccanica - Energia meccanica in presenza di forze non conservative - Cenni sul principio generale di conservazione dell’energia - Esperimenti: urti elastici e anelatici con la rotaia a cuscino d’aria Tema 3 - Saper distinguere tra un sistema isolato o non - Saper riconoscere quando le isolato informazioni a disposizione - Saper distinguere tra urti elastici e anelatici non permettono di effettuare - Saper individuare quando una grandezza si previsioni sull’evoluzione conserva di un sistema utilizzando le - Saper utilizzare i concetti di lavoro, quantità di leggi della dinamica moto energia cinetica e potenziale nella - Saper utilizzare i teoremi di modellizzazione di semplici fenomeni meccanici conservazione per effettuare - Comprendere che il campo gravitazionale è previsioni sull’evoluzione indipendente dalla massa del corpo su cui agisce di particolari sistemi - Saper calcolare il lavoro di una forza - Saper effettuare la trattazione degli urti nel sistema di riferimento del centro di massa, nel piano cartesiano - Saper determinare l’energia potenziale relativamente alle forze considerate (forza peso, forza elastica) - Saper utilizzare il teorema dell’energia meccanica per effettuare previsioni sull’evoluzione di sistemi 110 Tema 4 LA SPIEGAZIONE DEI MOTI PLANETARI DA TOLOMEO A NEWTON Modulo 4 Legge di gravitazione universale - Moti del sole, delle stelle, dei pianeti rispetto alla Terra - La prima soluzione geocentrica - Il sistema tolemaico: eccentricità, epicicli, equanti - Il sistema copernicano - Le osservazioni di Tico Brahe - Keplero: l’abbandono delle ipotesi del moto circolare uniforme, le tre leggi. - Galileo: le osservazioni effettuate col telescopio e la controversia sul sistema copernicano. - Newton: la formulazione della legge di gravitazione universale - Campo gravitazionale. - Energia potenziale gravitazionale nel caso di due o più corpi - Velocità di fuga dei satelliti - Capire l’importanza della unificazione del peso con le forze che regolano il moto dei corpi del sistema solare. - Conoscere le leggi di Keplero e saper derivare la terza legge nell’ipotesi di orbita circolare. - Saper operare con le grandezze che descrivono i moti planetari . - Saper derivare la velocità di un satellite. - Saper utilizzare le leggi di Keplero per individuare alcune caratteristiche del moto dei pianeti. - Saper utilizzare la legge di gravitazione universale e il principio di conservazione dell’energia per effettuare previsioni sul moto di satelliti o sistemi nel caso di semplici situazioni. - saper determinare la velocità di fuga di un corpo da un pianeta 111 - Saper esporre correttamente le ragioni alla base dei modelli tolemaico e copernicano. - Saper esporre la logica che ha portato Newton alla formulazione della legge di gravitazione universale. - Saper interpretare, in base alla legge di gravitazione, alcune caratteristiche dei moti dei corpi del sistema solare (eclissi, maree, precessione degli equinozi). - Saper utilizzare la legge di gravitazione universale per effettuare previsioni sul moto di satelliti o sistemi. CLASSI QUARTE Tema 1 DINAMICA ROTAZIONALE Modulo 1.1 Conoscenze - Analogia tra equazioni del moto circolare e lineare (RIPASSO). - Momento torcente, prodotto vettoriale, metodo della mano destra - Seconda legge di Newton per le rotazioni, momento d’inerzia - Equilibrio dinamico traslazionale e rotazionale - Momento angolare e principio di conservazione, giroscopi e leggi di Keplero - Lavoro rotazionale, energia cinetica rotazionale e conservazione dell’energia meccanica Abilità/Capacità - Saper cogliere l’analogia tra le leggi del moto traslazionale e quelle del moto rotazionale ed applicare queste ultime in analogia alle prime. - Saper calcolare il momento torcente di una forza applicata sia ad un corpo puntiforme che ad uno esteso, sia in intensità che in direzione e verso - Saper applicare la II legge di Newton per le rotazioni - Saper calcolare il momento angolare sia di un corpo puntiforme che di uno esteso - Saper applicare il principio di conservazione del momento angolare - Saper calcolare il lavoro e l’energia cinetica rotazionale - Saper applicare il principio di conservazione dell’energia meccanica ai fenomeni in cui c’è rotolamento di un corpo 112 Competenze - Saper analizzare una situazione di equilibrio sia traslazionale che rotazionale di corpi estesi - Saper determinare moti e quantità costanti in situazioni semplici di non equilibrio - saper discutere la validità delle soluzioni trovate - Calore e temperatura: unità di misura, scale termometriche, calore specifico e calore latente; equilibrio termico, dilatazione termica (RIPASSO) - Conduzione, convezione, irraggiamento: equazioni di Fourier Tema 2 elementare e legge di StefanBoltzmann TERMODINAMICA - Modello di gas perfetto; leggi di Charles, di Gay Lussac, di Boyle e Modulo 2.1 temperatura assoluta: relazioni tra pressione (P), volume (V) e Il Calore: temperatura (T). fenomenologia e - Teoria cinetica di un gas perfetto e modello legge di Clausius; legame tra energia microscopico cinetica (ECIN.), temperatura (T) e calore (Q); calori specifici e gradi di libertà; - Crisi del modello microscopico in fisica classica - Enunciato del 1^ principio: Modulo 2.2: conservazione dell’energia estesa ai fenomeni termici; energia interna, Le trasformazioni di calore e lavoro scambiati: convenzioni un gas perfetto di segno; - Equivalenza calore-lavoro: esperimento di Joule - Trasformazioni di un gas ideale: isocora, isobara, isoterma e adiabatica; trasformazioni reversibili e irreversibili; espressioni di calore (Q), lavoro (L) e variazione di energia di esse; piano P vs V e grafici; ciclo termodinamico - Esperimento: eventuale motore di Stirling con Openlab (Università di Firenze Dip. di Fisica) - Saper convertire la temperatura da una scala - Saper operare con le all’altra; eseguire i ca grandezze P,V,T e Q calcoli per equilibrio termico e quelli con i - Saper discutere le passaggi di stato; caratteristiche della teoria - Saper trovare il calore trasmesso per conduzione e cinetica ed il suo disaccordo con gli - Saper trovare il calore irraggiato a temperatura T esperimenti - Saper trovare l’ECIN. media di un gas perfetto, l’energia interna e la velocità quadratica media - Saper determinare il calore specifico di un gas perfetto dalla valutazione dei gradi di libertà - Saper applicare il primo principio della Termodinamica ai fenomeni meccanici studiati nelle varie trasformazioni di un gas perfetto 113 - Saper operare con le grandezze P,V,T, L, Q e studiate Modulo 2.3: Macchine termiche, secondo principio della Termodinamica ed entropia Tema 3 LE ONDE Modulo 3.1: Il moto armonico - Le prime macchine termiche e il problema del rendimento - Il ciclo di Carnot e il rendimento massimo - Enunciati di Clausius e Kelvin-Planck del 2^ principio e loro equivalenza - Macchine frigorigene ideali e coefficiente di prestazione (C.O.P.) - Degradazione dell’energia e definizione di entropia - Var - Saper rappresentare sul piano P-V e trovare il rendimento di un ciclo termodinamico - Saper determinare il coefficiente di prestazione (C.O.P.) di una macchina frigorigena ideale n trasformazioni semplici - Saper valutare i microstati in sistemi semplici e dedurre gli scambi energetici che portano all’equilibrio termico - Saper discutere rendimento e C.O.P di macchine termiche - Saper valutare la variazioni di entropia delle trasformazioni - Macrostati e microstati di un sistema: probabilità della distribuzione di energia S = k ln (N) - Modello di Einstein di solido: equilibrio termico - Esperimento: funzionamento del motore a scoppio e del motore Diesel usando dei modellini - Il moto armonico come proiezione di - Saper scrivere la legge oraria x(t) del moto - Saper analizzare e discutere quello circolare: tempo, fase, armonico date le condizioni iniziali e saper semplici sistemi animati da frequenza, periodo, velocità, dedurre da essa i parametri del moto moto armonico accelerazione e relazioni tra essi - Saper calcolare energia cinetica e potenziale per la - Equazione dinamica del moto molla unidimensionale e per il pendolo armonico in una dimensione (1-dim.) - Saper calcolare v(t), a(t), F(t), ECIN (t) ed EPOT (T) ed equazione dinamica del pendolo: esempi di equazioni differenziali - Equazioni orarie per molla 1-dim e pendolo - Forza, energia cinetica e potenziale nel pendolo semplice e nella molla; moti armonici smorzati 114 - Onde armoniche; fronte d’onda, velocità di propagazione, ampiezza, Onde meccaniche fase, frequenza, periodo e lunghezza d’onda; onde trasversali e longitudinali - y(x,t) per l’onda su una corda tesa - Principio di sovrapposizione - Interferenza - Onde stazionarie su una corda: modi normali, armoniche - Propagazione di onde superficiali: riflessione, rifrazione, diffrazione; il principio di Huygens - Esperimenti: propagazione, riflessione e rifrazione di onde su una corda e su una molla, osservazioni di fenomeni ondulatori con l’ondoscopio Modulo 3.3: - Propagazione rettilinea; leggi della riflessione; angolo limite e riflessione La luce: riflessione, totale; rifrazione e legge di Snell rifrazione, modello (RIPASSO); di Huygens e - Interferenza costruttiva e distruttiva: modello di Newton. coerenza delle sorgenti Interferenza da due - Modello ondulatorio della luce e fenditure e confronto col modello corpuscolare di diffrazione Newton - Diffrazione da fenditura singola - Esperimento di Young - Velocità della luce e metodi di misura storici; trasversalità e polarizzazione delle onde luminose - Ottica geometrica: immagini, punti coniugati, strumenti ottici (CENNI) - Esperimento: interferenza e diffrazione della luce con un laser He-Ne, eventuale misura della velocità della luce con Openlab (Università di Firenze Dip. di Fisica) Modulo 3.2: - Saper scrivere la legge oraria y(x,t) dell’onda - Saper operare con la legge trasversale date le condizioni iniziali e saper oraria delle onde trasversali dedurre da essa i parametri del moto - Saper applicare il principio di sovrapposizione per le onde su una corda a estremi fissi per trovare le armoniche - Saper applicare il principio di Huygens per le onde superficiali - Saper applicare le leggi della riflessione e della rifrazione a semplici casi reali - Saper discutere le differenze tra il modello ondulatorio e corpuscolare nei vari fenomeni luminosi - Saper determinare la posizione delle frange d’interferenza di luce monocromatica di due fenditure - Saper determinare le frange di diffrazione di luce monocromatica da fenditura singola 115 - Saper discutere le caratteristiche studiate dei fenomeni luminosi Modulo 3.4 Il suono Onde sonore ed effetto Doppler Tema 4: - Onde longitudinali, frequenze udibili Intensità in db e timbro Risonanze Effetto Doppler sonoro - Cariche elettriche e legge di Coulomb - Concetto di campo elettrico, linee di campo FORZE E CAMPI - Teorema di Gauss ELETTRICI - Parallelismo con la gravitazione Modulo 4.1: - Conservatività del campo elettrostatico, potenziale, superfici Le forze elettriche, il equipotenziali ed energia potenziale campo, il potenziale - Conduttori ed isolanti: modello dei e i circuiti portatori liberi - Campo e potenziale nei conduttori e sulla superficie, rigidità dielettrica - Modelli atomici: Thomson e Rutherford, esperimento di Millikan - Capacità elettrica, condensatori piani, collegamenti in serie e parallelo. - Esperimenti: uso dell’elettroscopio per rivelare la presenza di carica - Saper scrivere l'equazione per l'onda di pressione - Saper ricavare frequenza, ampiezza e fase iniziale dall'equazione dell'onda - Saper determinare le frequenze distorte dall'effetto Doppler longitudinale - Saper applicare la legge di Coulomb - saper applicare il principio di sovrapposizione per calcolare forze e campi prodotti da semplici sistemi di cariche - Saper applicare il teorema di Gauss in situazioni ad alta simmetria: piani, fili, sfere e gusci omogenei - Saper calcolare l'energia di un sistema di cariche - Saper determinare la capacità di un conduttore, di un condensatore piano - Conoscere le tappe fondamentali dell'evoluzione storica dei modelli atomici - Saper determinare la capacità del condensatore equivalente ad una batteria di condensatori in serie e in parallelo 116 - Essere in grado di operare con le grandezze tipiche del suono - Saper trovare forze e campi per semplici sistemi di cariche - Saper trovare potenziali ed energie per semplici sistemi di cariche - Saper determinare capacità equivalenti serie-parallelo Modulo 4.2: Circuiti elettrici - Concetto di corrente elettrica e resistenza - Convenzioni e simboli sui circuiti elettrici in corrente continua (c.c.) - Leggi di Ohm e leggi di Kirchhoff - Resistenze in serie e parallelo: resistenza equivalente - Generatore di tensione ideale e reale - Misure di corrente (I) e d.d.p. con gli strumenti - Potenza ed effetto Joule - Carica e scarica di un condensatore: equazione differenziale - Esperimenti: verifica delle leggi di Ohm; carica e scarica di un condensatore - Saper semplificare un circuito elettrico in c.c. - Saper applicare le leggi di Ohm e le leggi di Kirchhoff - Saper calcolare energie e potenze dissipate nelle resistenze e immagazzinate nei condensatori 117 - Saper risolvere semplici circuiti elettrici in c.c CLASSI QUINTE Tema 1 RIPASSO ELETTRICITÀ. CAMPO MAGNETICO, INDUZIONE ED EQUAZIONI DI MAXWELL Modulo 1.1: Campi magnetici Modulo 1.2: Induzione magnetica Conoscenze - Ripasso circuiti, campi elettrici e potenziali - Correnti nei gas e nei liquidi - Semiconduttori e superconduttori - Campo magnetico di un filo percorso da corrente: esperimento di Oersted - Legge di Biot e Savart: campi della spira e del solenoide, linee di campo - Forze tra fili percorsi da corrente - Legge di Ampere - Cariche elettriche e campi magnetici: forza di Lorentz - Effetto Hall - Esperimento di Thomson: il rapporto carica/massa (e/m) per l’elettrone - Esperimenti: visualizzazione delle linee di campo magnetico generato da magneti permanenti e da correnti elettriche mediante la limatura di ferro, misura del rapporto carica/massa per l’elettrone - Correnti indotte; legge di FaradyNeumann - Legge di Lenz; auotinduzione e mutua induzione; - Energia dei campi elettrico (E) e magnetico (B) - Trasformatore e alternatore - Circuiti RL e LC: risonanza QUINTO ANNO Abilità/Capacità Competenze - Saper risolvere semplici circuiti elettrici in - Saper trovare campi corrente continua c.c. magnetici in situazioni - Saper determinare il campo magnetico nelle studiate e forze su fili e situazioni studiate cariche immersi in campi - Saper trovare le forze tra fili percorsi da c.c. elettrici e magnetici - Saper trovare le forze su cariche in moto in campi magnetici costanti e determinarne le traiettorie - Saper applicare la legge di Ampere - Saper determinare le correnti indotte nelle situazioni studiate - Saper applicare la legge di Farady-Neumann e la legge di Lenz - Saper trovare l’energia di un campo elettrico e di un campo magnetico 118 - Saper trovare correnti indotte e l’energia di campi elettrici e magnetici Modulo 1.3: Equazioni di Maxwell e onde elettromagnetiche Tema 2 RELATIVITÀ Modulo 2.1: Relatività Ristretta Tema 3 LA FISICA MODERNA Modulo 3.1: Crisi della Fisica classica e fenomeni quantistici - Flusso e circuitazione di E e B: equazioni di Maxwell - Corrente di spostamento - Le onde elettromagnetiche (e.m), lo spettro e le sue zone - Polarizzazione della luce - La velocità della luce - L'esperimento di Michelson e Morley: la costanza della velocità della luce - Postulati della Relatività Ristretta - L'orologio a luce: dilatazione dei tempi tra sistemi in moto - Contrazione delle lunghezze - Le trasformazioni di Lorentz - La composizione delle velocità - Limiti classici delle formule della Relatività Ristretta. - L'equivalenza massa-energia - L'energia cinetica relativistica - Relatività generale (CENNI) - Punti di crisi della fisica classica a fine '800 - Lo spettro di corpo nero e l'ipotesi di Planck - Limite classico della espressione quantistica - L'effetto fotoelettrico e la spiegazione di Einstein: i fotoni - Potenziale d'arresto e frequenza di soglia - L'effetto Compton - Saper scrivere e discutere le equazioni di Maxwell in forma differenziale ed integrale - Saper associare la frequenza delle onde e.m. con la giusta zona dello spettro - Saper discutere le caratteristiche principali della radiazione elettromagnetica - Saper scrivere e discutere le trasformazioni di Lorentz - Saper calcolare spazi e tempi trasformati in diversi sistemi di riferimento in moto relativo uniforme - Saper comporre le velocità tra sistemi in moto relativo uniforme - Saper calcolare energie cinetiche di oggetti relativistici - Saper determinare le correzioni relativistiche delle quantità cinematiche e dell'energia in casi semplici - Saper discutere i fatti sperimentali inspiegabili per - Saper operare con le la Fisica Classica a fine '800 relazioni fondamentali degli - Saper discutere le variazioni della curva di effetti quantistici studiati emissione del corpo nero al variare della temperatura - Saper calcolare il limite classico della legge della radiazione di Planck - Saper calcolare energie cinetiche dei fotoelettroni e potenziali d'arresto nell'effetto fotoelettrico - Saper determinare la lunghezza d'onda della radiazione Compton 119 Modulo 3.2: Meccanica Quantistica TEMA 4 Cenni di energia nucleare - L'instabilità dell'atomo e gli spettri atomici - Modello di Bohr e livelli energetici - Principio di Pauli - Righe spettrali e numeri quantici - L'esperimento di Franck e Hertz - L'eperimento dell' interferenza di elettroni - Il dualismo onda-corpuscolo - Lunghezza d'onda di De Broglie - Il principio d'indeterminazione di Heisemberg - Il nucleo: Z, N, A numero atomico, numero di neutroni e numero di massa - Reazioni nucleari - Famiglie radioattive - Legge del decadimento radioattivo - Saper calcolare l'energia dell'elettrone nell'atomo di Bohr e la frequenza della radiazione corrispondente ad una data transizione tra livelli - Saper descrivere l'esperimento di Franck e Hertz - Saper applicare il principio d'indeterminazione - Saper operare con le relazioni fondamentali della meccanica quantistica studiate - Saper utilizzare le relazioni tra Z, N e A - Saper applicare la legge del decadimento radioattivo - Saper operare con le relazioni fondamentali della meccanica quantistica studiate Modulo 4.1 120 Programmazione Dipartimento disciplinare di Matematica, Fisica e Informatica a.s. 2014-15 MATERIA FISICA INDIRIZZI CLASSICO – LINGUISTICO - SCIENZE UMANE Finalità generali Al termine del percorso liceale lo studente avrà appreso i concetti fondamentali della fisica, acquisendo consapevolezza del valore culturale della disciplina e della sua evoluzione storica ed epistemologica. La libertà, la competenza e la sensibilità dell’insegnante, che valuterà di volta in volta il percorso didattico più adeguato alla singola classe e alla tipologia di Liceo all’interno della quale si trova ad operare, svolgeranno un ruolo fondamentale nel trovare un raccordo con altri insegnamenti (in particolare con quelli di matematica, scienze naturali, storia e filosofia) e nel promuovere collaborazioni tra la sua Istituzione scolastica e Università, enti di ricerca, musei della scienza e mondo del lavoro, soprattutto a vantaggio degli studenti degli ultimi due anni. Obiettivi disciplinari generali Il corso si propone di far acquisire allo studente conoscenze e abilità specifiche per: aver consapevolezza del valore culturale della fisica, sia da un punto di vista puramente contenutistico, che relativamente al contesto storico - filosofico; - sapersi esprimere usando il corretto linguaggio della disciplina; - osservare e identificare fenomeni, sapendo discernere fra la situazione fisica reale (complessa) e il modello utilizzato (semplificato); - affrontare e risolvere semplici problemi di fisica usando gli strumenti matematici adeguati al suo percorso didattico; avere consapevolezza dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, analisi critica dei dati e dell'affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli; - comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società in cui vive. Metodologia, mezzi e strumenti di lavoro Metodologia: introduzione degli argomenti, quando possibile e opportuno, a partire dall'osservazione di fenomeni e/o da semplici esperimenti di tipo dimostrativo realizzabili con l’attrezzatura disponibile in laboratorio. Sarà, in ogni caso, dato rilievo agli aspetti più significativi dell’approccio scientifico allo studio dei fenomeni naturali come, l’individuazione delle variabili significative, la formulazione di ipotesi 121 esplicative attraverso lo sviluppo di un adeguato modello matematico e la individuazione delle possibilità predittive offerte dal modello stesso; rielaborazione individuale degli argomenti mediante l’ausilio del testo, la risoluzione di semplici problemi e l’elaborazione di relazioni sull'attività di laboratorio; verifica della comprensione delle leggi e teorie esaminate attraverso la loro applicazione in situazioni problematiche diverse; verifiche in forma scritta e/o orale, a conclusione di ogni ciclo di lezioni, per valutare il livello di comprensione dei contenuti trattati e migliorare il linguaggio specifico e le capacità di orientamento; recupero degli argomenti non ben assimilati. Me Mezzi e strumenti di lavoro: libri di testo e fotocopie; lezioni frontali e interattive; lavori di gruppo; esperienze di laboratorio; eventuale uso di software didattici specifici; esercitazioni guidate. Verifiche Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà: nel primo periodo: almeno 2 prove per la valutazione orale nel secondo periodo: almeno 2 prove per la valutazione orale Ai fini dell’attribuzione del voto orale le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie: interrogazioni; verifiche scritte, da considerarsi come ulteriori elementi di valutazione da associare alle interrogazioni, di diversa tipologia (test consistenti in domande a risposta multipla o a risposta aperta, quesiti a risposta breve, questionari, risoluzione di esercizi e problemi ed eventuali relazioni su esperienze di laboratorio). Si ritiene inoltre utile richiedere interventi, dal posto o alla lavagna, volti ad accertare la continuità e la qualità dello studio. Tali interventi potranno essere oggetto di valutazione parziale o totale. Criteri di valutazione Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori: grado di acquisizione delle competenze specifiche attenzione e impegno dimostrati progressi realizzati rispetto ai livelli iniziali capacità e volontà di recupero dimostrate 122 La valutazione sarà effettuata in modo da rendere l’alunno consapevole del livello di preparazione raggiunto ed, eventualmente, delle modifiche o delle integrazioni da dover effettuare per migliorare il livello di preparazione, anche con la collaborazione dell’insegnante attraverso interventi didattici più mirati e personalizzati. La valutazione formativa verrà effettuata durante l’intero anno scolastico mediante la sistematica correzione degli esercizi assegnati per casa, la discussione delle difficoltà emerse durante lo studio autonomo e la rielaborazione personale degli argomenti trattati nelle lezioni precedenti e la proposizione di quesiti a campione; la valutazione sommativa si articolerà in modi diversi in base al tipo di prova cui si riferisce. Nella valutazione delle prove scritte il punteggio massimo per ogni quesito viene attribuito in base alle conoscenze e alle abilità richieste per lo svolgimento di quel singolo quesito e, inoltre, al peso che l’insegnante vuole attribuire a quel tipo di conoscenze e di abilità in base all’attività didattica svolta. Nella fase di correzione il punteggio assegnato ad ogni quesito tiene conto della correttezza e della completezza dello svolgimento del quesito stesso. Il voto della prova viene, infine, determinato in modo proporzionale al punteggio. Nella valutazione delle prove orali si fa riferimento ai criteri e agli obiettivi indicati. Nelle valutazioni formulate in occasione delle scadenze periodali, si prenderanno in considerazione anche la partecipazione al dialogo educativo, i progressi sul piano cognitivo, l’impegno e l’interesse nel seguire l’attività didattica. Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio) Livello minimo - competenze Saper inquadrare lo studio della fisica nel contesto storico–sociale di riferimento; saper analizzare e schematizzare un fenomeno o un problema riuscendo, anche guidato, ad individuarne gli elementi significativi, le relazioni, i dati superflui, quelli mancanti e riuscendo a collegare premesse e conseguenze; saper applicare proprietà, principi in semplici situazioni; riconoscere, anche guidato, analogie e differenze fra fenomeni diversi e individuare in essi proprietà varianti e invarianti; saper utilizzare le conoscenze acquisite, per affrontare e analizzare, anche guidato, lo studio di fenomeni non ancora noti. Livello minimo – abilità/capacità Saper interpretare tabelle e grafici; saper costruire e utilizzare tabelle e grafici; usare consapevolmente le tecniche di calcolo e le unità di misura; saper approfondire, anche guidato, le conoscenze in merito all’energia e alle sue trasformazioni; cogliere il significato di una situazione problematica e utilizzare le conoscenze acquisite per risolvere situazioni note; comprendere i collegamenti fra le conoscenze acquisite e i fenomeni della realtà quotidiana. Livello minimo – conoscenze Usare correttamente i termini specifici della disciplina, i simboli, le convenzioni; 123 conoscere il metodo scientifico, i concetti, i principi e le leggi fondamentali nell’ambito della meccanica, della termodinamica, delle onde e dell’elettromagnetismo. CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI Le abilità sperimentali sotto indicate sono applicabili a tutti i moduli elencati - Scegliere ed operare con strumenti adeguati - Progettare ed eseguire semplici procedure sperimentali - Valutare gli errori sperimentali - Redigere una relazione di laboratorio analizzando criticamente gli errori e i risultati ottenuti SECONDO BIENNIO CLASSI TERZE Conoscenze Abilità/Capacità 124 Competenze Modulo 1 Osservazione e descrizione dei fenomeni Grandezze fisiche. Misura di una grandezza fisica e strumenti di misura. Misure dirette, indirette ed errori di misura. Notazione scientifica e ordine di grandezza. Costruzione di tabelle di misure e grafici, anche con foglio elettronico. Relazioni tra grandezze. Struttura di una relazione scientifica. Scegliere le variabili significative che descrivono il fenomeno analizzato. Stimare l’ordine di grandezza di una misura. Stimare la correttezza del risultato di un’operazione ottenuto con la calcolatrice. Controllare la correttezza dimensionale delle formule. Stimare l’errore su una misura diretta e indiretta. Costruire un grafico adeguato ai dati sperimentali raccolti e individuare le relazioni tra le grandezze in gioco mediante l’utilizzo del foglio elettronico. Interpretare grafici e tabelle. 125 Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico studiate, rappresentandole anche sotto forma grafica. Analizzare dati di semplici esperienze e interpretarli anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo. Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale. Modulo 2 Descrizione del moto Modulo 3 I principi della dinamica Modulo 4 Il moto dei pianeti e la gravitazione universale Posizione, distanza e spostamento. Grandezze scalari e vettoriali. Definizione di velocità media e istantanea. Moto rettilineo uniforme ed equazione oraria. Grafici s-t. Definizione di accelerazione media e istantanea. Moto uniformemente accelerato ed equazioni orarie. Moto vario. Grafici s-t, v-t, a-t e relazioni reciproche. I principi della dinamica. Principi della dinamica e sistemi di riferimento inerziali. Equilibrio del punto materiale e diagramma del corpo libero. Applicazioni dei principi della dinamica. Saper leggere, costruire e collegare i grafici s-t, v-t, a-t. Saper operare con i vettori. Saper utilizzare le appropriate equazioni orarie nei diversi contesti. Saper collegare moti della vita quotidiana ai grafici studiati. Saper riconoscere e rappresentare le relazioni matematiche e grafiche tra grandezze scalari e vettoriali. Comprendere e saper operare con le grandezze che descrivono il moto. Saper determinare e rappresentare la forza Comprendere e saper operare con le risultante agente su di un sistema. leggi di Newton. Saper verificare le condizioni di equilibrio di un punto materiale e calcolare la forza equilibrante. Saper calcolare l’accelerazione di un sistema e studiarne il moto. Da Tolomeo a Copernico: evoluzione Saper individuare le principali caratteristiche dei Comprendere la legge di gravitazione dei modelli universale, le modelli cosmologici. cosmologici trattati. analogie e le differenze tra i Leggi di Keplero. Saper utilizzare le leggi di Keplero e la legge di principali modelli cosmologici. La legge di gravitazione universale. gravitazione per effettuare semplici previsioni sulle caratteristiche dei moti planetari. 126 CLASSI QUARTE Modulo 1 Equilibrio dei fluidi Conoscenze Definizione di pressione. Principio di Pascal, principio di Archimede, legge di Stevino, pressione atmosferica. Definizione di lavoro e di energia. Energia cinetica ed energia Modulo 2 Lavoro, energia potenziale. Conservazione dell’energia e principi di meccanica. conservazione Forze conservative e non conservative. Conservazione dell’energia totale. Potenza. Energia del campo gravitazionale e velocità di fuga. Trasferimento e trasformazione di energia. Quantità di moto e sua conservazione. Urti elastici e anelastici. Momento d’inerzia e conservazione del momento angolare (cenni). Abilità/Capacità Competenze Saper utilizzare la legge di Stevino, i principi di Comprendere e saper operare con i Pascal e di Archimede nella risoluzione di semplici principi dei fluidi. problemi di equilibrio dei fluidi Saper utilizzare i concetti di lavoro, energia cinetica, energia potenziale e potenza nella risoluzione numerica e grafica di problemi. Saper applicare il principio di conservazione dell’energia, discutendone l’ambito di validità nella soluzione di problemi di meccanica. Saper calcolare l’energia potenziale di un corpo in un campo gravitazionale. Saper utilizzare i concetti di quantità di moto e impulso nella risoluzione di problemi dinamici. Saper riconoscere semplici casi di conservazione del momento angolare e valutare il momento d’inerzia (cenni). Evidenziare analogie e differenze tra moto rettilineo e moto rotatorio. Saper risolvere problemi sugli urti elastici e anelastici. 127 Comprendere e saper operare con i concetti di lavoro, energia e quantità di moto discutendone i principi di conservazione. Calore e temperatura; scale termometriche e relativa conversione. Modulo 3 Energia termica Dilatazione lineare, superficiale, volumica dei corpi. Calore e lavoro; esperimento di Joule. Capacità termica e calore specifico. Passaggi di stato. Propagazione del calore: conduzione, convezione, irraggiamento. Le leggi di Gay-Lussac e di Boyle per i gas perfetti. Il modello di gas perfetto e le trasformazioni termodinamiche. L’equazione di stato dei gas perfetti. La teoria cinetica dei gas. Il primo principio della termodinamica. Le macchine termiche e il rendimento. Il ciclo di Carnot. Il secondo principio della termodinamica; reversibilità dei processi termodinamici e concetto di entropia. Saper calcolare la dilatazione di un corpo riscaldato. Saper calcolare la temperatura d’equilibrio di due corpi in equilibrio termico. Saper determinare il calore specifico e la capacità termica di un corpo. Saper determinare le grandezze fisiche (volume, pressione, temperatura) nelle trasformazioni di un gas ideale. Saper calcolare il lavoro e il calore scambiato da un sistema durante una trasformazione o un ciclo termodinamico. Saper calcolare il rendimento di una macchina termica ideale Saper valutare le variazioni di entropia in semplici trasformazioni termodinamiche e la loro irreversibilità o meno. 128 Comprendere e saper analizzare i fenomeni termici, affrontando i concetti base ( temperatura, quantità di calore scambiato, equilibrio termico) per arrivare, attraverso l’analisi del modello di gas ideale e delle trasformazioni termodinamiche fondamentali, allo studio dei principi della termodinamica. Generalizzare la legge di conservazione dell’energia e comprendere i limiti intrinseci alle trasformazioni tra forme di energia. Modulo 4 Onde e luce Fenomeni oscillatori e onde. Riflessione, rifrazione, diffrazione: esperienza con l’ondoscopio. Principio di sovrapposizione e interferenza costruttiva e distruttiva. Onde stazionarie. Il principio di Huygens e la diffrazione. Onde sonore. Caratteristiche del suono. Riflessione e diffrazione del suono. Effetto Doppler. Cenni di ottica geometrica. Saper operare con i parametri fisici di un’onda: periodo, ampiezza, lunghezza d’onda, frequenza, velocità. Saper valutare semplici situazioni d’interferenza per onde sonore. Saper determinare la frequenza dei suoni percepiti per effetto Doppler quando la sorgente sonora e l’osservatore sono in moto relativo. 129 Comprendere e saper interpretare e analizzare gli aspetti fisici dei fenomeni ondulatori e in particolare delle onde sonore. QUINTO ANNO CLASSI Conoscenze QUINTE La carica elettrica: elettrizzazione per Modulo 1 Cariche e campi strofinio, per contatto e per induzione elettrostatica. elettrici Conservazione e quantizzazione della carica. La legge di Coulomb. Il campo elettrico e le linee di campo. Il campo gravitazionale terrestre e il campo elettrico. L’energia potenziale gravitazionale ed elettrica. Il potenziale elettrico. La differenza di potenziale e il moto delle cariche. La relazione tra campo elettrico e potenziale. Il moto di una carica in un campo elettrico. I condensatori: capacità di un condensatore piano, energia di un condensatore. Abilità/Capacità Saper applicare la legge di Coulomb. Saper applicare il principio di sovrapposizione per calcolare forze e campi prodotti da semplici sistemi di cariche. Saper calcolare l'energia di un sistema di cariche. Saper determinare la capacità di un condensatore piano. 130 Competenze Comprendere e saper operare con campi elettrici in semplici casi. Saper determinare potenziali ed energie per semplici sistemi di cariche. Modulo 2 La corrente elettrica Modulo 3 Il campo magnetico Cariche in moto e corrente elettrica nei solidi. Resistenza di un conduttore e prima legge di Ohm. Resistività e seconda legge di Ohm. La potenza elettrica e l'effetto Joule. I circuiti elettrici: resistenze in serie e in parallelo, condensatori in serie e in parallelo; leggi di Kirchhoff. Voltmetri e amperometri. La forza elettromotrice. La corrente nei liquidi e nei gas. Magneti e poli magnetici. Le interazioni tra magneti e correnti: esperienze di Oersted, di Faraday e di Ampère. La forza di Lorentz e il campo magnetico. Campo magnetico creato da un filo rettilineo percorso da corrente. Il campo magnetico di una spira e di un solenoide. La carica in moto in un campo magnetico. La forza esercitata da un campo magnetico su un conduttore percorso da corrente. I campi magnetici nella materia. Saper applicare le leggi di Ohm e le leggi di Kirchhoff in semplici circuiti. Saper determinare la resistenza equivalente a resistenze in serie e in parallelo. Saper determinare la capacità del condensatore equivalente a condensatori in serie e in parallelo. Saper calcolare energie e potenze dissipate nelle resistenze e immagazzinate nei condensatori. Saper risolvere semplici circuiti elettrici in corrente continua. Saper determinare il campo magnetico nei semplici Comprendere e saper operare con casi affrontati. campi magnetici in semplici casi. Saper determinare le forze che agiscono tra fili percorsi da corrente continua. Saper determinare le forze agenti su cariche in moto in campi magnetici costanti e determinarne le traiettorie. Saper applicare la legge di Ampère. 131 Semplici esperimenti sulle correnti Saper associare frequenza e zona dello spettro delle Saper discutere le caratteristiche Modulo 4 indotte. onde elettromagnetiche. principali della radiazione Il campo elettromagnetica. elettromagnetico Induzione elettromagnetica: il flusso del campo magnetico, le leggi di Faraday-Neumann e di Lenz. La produzione e la distribuzione della corrente alternata. I principi dell’elettromagnetismo di Maxwell; la propagazione delle onde elettromagnetiche; gli esperimenti di Hertz; lo spettro elettromagnetico. TORNA SU 132 Programmazione Dipartimento disciplinare di SCIENZE a.s. 2014-15 MATERIA: SCIENZE (Biologia, Chimica, Scienze della Terra) CLASSI INDIRIZZO SCIENTIFICO Finalità generali Lo studio delle Scienze della Natura servirà allo studente per: ASSE DEI LINGUAGGI Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi ASSE MATEMATICO Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi ASSE TECNOLOGICO Osservare e analizzare fenomeni naturali complessi appartenenti alla realtà naturale e artificiale Utilizzare modelli appropriati per interpretare i fenomeni Utilizzare le metodologie acquisite per porsi con atteggiamento scientifico di fronte alla realtà Obiettivi disciplinari generali Al termine del corso di studi lo studente dovrà possedere le conoscenze disciplinari (vedi scansione contenuti delle singole discipline) e le competenze/abilità tipiche delle Scienze della Natura di seguito elencate: Leggere un brano scientifico Osservare schemi e immagini Classificare 133 Saper effettuare connessioni logiche Riconoscere o stabilire relazioni Formulare ipotesi in base ai dati forniti Sperimentare in laboratorio, elaborare dati sperimentali, trarre conclusioni basate sui risultati ottenuti e sulle ipotesi verificate Comunicare informazioni scientifiche Risolvere situazioni problematiche utilizzando linguaggi specifici Applicare le conoscenze a situazioni della vita reale Collocare le scoperte scientifiche nella loro dimensione storica Analizzare le relazioni tra l'ambiente abiotico e le forme viventi per interpretare le modificazioni ambientali di origine antropica e comprenderne le possibili ricadute future. Metodologia L'apprendimento disciplinare seguirà una scansione ispirata a criteri di gradualità, di connessione e di sinergia tra le discipline che formano il corso di Scienze le quali, pur nel rispetto della loro specificità, saranno sviluppate in modo armonico e coordinato. Le diverse aree disciplinari (Biologia, Chimica, Scienze della Terra) caratterizzate da concetti e da metodi di indagine propri, si basano tutte sulla stessa strategia dell'indagine scientifica che fa riferimento anche alla dimensione di "osservazione e sperimentazione". Nel primo biennio, dove prevale un approccio di tipo fenomenologico, basato su osservazione e descrizione, riveste un' importanza fondamentale la dimensione sperimentale; laddove non sia possibile effettuare attività laboratoriale in senso stretto esperimenti cruciali nello sviluppo del sapere scientifico saranno presentati utilizzando filmati e/o esperimenti virtuali. Nel secondo biennio e nel quinto anno si ampliano, si consolidano e si pongono in relazione i contenuti disciplinari, introducendo in modo graduale ma sistematico i concetti, i modelli e il formalismo che sono propri delle discipline oggetto di studio e che consentono una spiegazione più approfondita dei fenomeni. In particolare nel quinto anno gli studenti potranno essere coinvolti in approfondimenti di carattere disciplinare (sui contenuti dell'ultimo anno di corso e degli anni precedenti: ecologia, risorse energetiche, fonti rinnovabili, cicli biogeochimici) e multidisciplinare (matematica, fisica, filosofia, storia, arte), che potranno avere anche valore orientativo al proseguimento degli studi. Rimane importante la dimensione sperimentale. Per quanto riguarda la parte teorica le linee metodologiche che potranno essere seguite saranno: la lezione frontale, la lezione dialogata, la lezione discussione, l'uso di sussidi didattici (audiovisivi, riviste specializzate, materiale multimediale, LIM), l’impiego di tecniche di simulazione efficaci per stimolare il trasferimento delle competenze, l’uso di procedimenti ipotetico-deduttivi e di procedimenti induttivi attraverso esperienze, osservazioni e documenti. Verifiche numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà: nel primo periodo: due scritte da effettuarsi, a scelta, secondo le tipologie previste e due orali. nel secondo periodo: tre scritte e due orali. 134 Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie: prove orali prove scritte (tramite test a risposta chiusa e/o aperta, quesiti a risposta breve, questionari, "problem solving") relazioni su esperimenti Per la verifica si farà uso inoltre di tutto ciò che nel dialogo educativo serve a valutare le prestazioni degli studenti in rapporto a compiti o ad attività concepite come parte di un’esperienza di apprendimento. Criteri di valutazione Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori: conoscenze degli argomenti proposti competenze (applicazione delle conoscenze, uso appropriato dei linguaggi specifici, correttezza espositiva) capacità di sintesi, collegamento, elaborazione ed autonomia nella gestione delle conoscenze I voti saranno attribuiti seguendo i criteri di corrispondenza riportati nella tabella di valutazione del POF. Per il raggiungimento del livello di sufficienza alla fine del primo biennio lo studente. oltre a conoscere gli argomenti principali delle singole discipline, dovrà in termini di competenze/abilità dimostrare di: Possedere il lessico specifico della disciplina Possedere in modo chiaro e corretto i concetti essenziali legati ai vari fenomeni Saper esporre con rigore logico le conoscenze acquisite Sapersi orientare nel focalizzare gli aspetti essenziali dei fenomeni Per il raggiungimento del livello di sufficienza alla fine del secondo biennio lo studente, oltre a conoscere gli argomenti principali delle singole discipline, dovrà in termini di competenze/abilità dimostrare di: Possedere e utilizzare con padronanza il lessico specifico della disciplina Possedere in modo chiaro e corretto i concetti generali e particolari dei vari fenomeni Saper esporre con rigore logico le conoscenze acquisite Saper analizzare i problemi e coglierne gli aspetti essenziali Saper focalizzare gli aspetti essenziali dei fenomeni e collegarli in modo consapevole Saper collegare fenomeni e coglierne gli aspetti unificanti più significativi Saper applicare gli aspetti teorici generali a problemi specifici in contesto noto e in semplici situazioni nuove Saper condurre semplici rielaborazioni 135 CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI PRIMO BIENNIO CLASSI PRIME (SCIENZE DELLA TERRA) Conoscenze La costituzione della materia; Gli stati di aggregazione e i passaggi di stato; Sostanze pure, miscugli e soluzioni; Trasformazioni fisiche e chimiche; Definizione di atomo, molecola, ione, isotopi, elementi e composti; La tavola periodica; Legami ionici e covalenti, legame a idrogeno. Conoscenze Modulo I Introduzione alla CHIMICA Abilità/Capacità Competenze Ricavare dalla formula la natura delle Conoscere e correlare, nelle linee particelle fondamentali, il comportamento delle varie sostanze. Risalire alle caratteristiche degli elementi, in base alla loro posizione nella tavola periodica; Individuare i metodi e le procedure ottimali per la separazione dei miscugli; Saper descrivere i passaggi di stato e saper costruire il relativo grafico temperatura/tempo; Saper spiegare la forma delle molecole e le proprietà delle sostanze. Modulo II LA LITOSFERA Abilità/Capacità Competenze 136 Gli strati della Terra: crosta, mantello e nucleo; I minerali e le rocce: classificazione e riconoscimento dei principali tipi; I processi: magmatico, sedimentario (con cenni di geomorfologia) e metamorfico; Il ciclo litogenetico. Conoscenze La molecola dell’acqua e le sue proprietà; Il mare in movimento: le onde, le maree, le correnti; Gli oceani e i fondali oceanici; Le acque continentali: I fiumi e i laghi; Il ciclo dell’acqua (cenni sull’inquinamento). Saper descrivere le caratteristiche Saper effettuare connessioni logiche tra fatti fisiche e chimiche della litosfera; e fenomeni a livello litosferico e stabilire le Saper osservare e descrivere campioni rispettive relazioni. di roccia e classificarle secondo un criterio esplicitato; Saper collocare i processi litogenetici nel contesto del “sistema Terra”; Raccogliere e ordinare dati sperimentali. Conoscenze L’atmosfera: composizione, stratificazione, Temperatura e pressione, L’umidità e le precipitazioni meteorologiche; I climi del pianeta, I cambiamenti climatici e il riscaldamento globale; Cenni sull’inquinamento dell’aria. Modulo III L’IDROSFERA Abilità/Capacità Saper rappresentare la molecola dell’acqua e il legame fra le molecole; Saper interpretare le proprietà dell’acqua in base alla struttura e conoscere il ciclo idrologico; Conoscere la distribuzione delle risorse idriche sulla Terra; Sapere come varia la salinità dell’acqua marina; Conoscere i principali movimenti che caratterizzano le acque oceaniche. Modulo IV L’ATMOSFERA E IL CLIMA Abilità/Capacità Saper illustrare caratteristiche e specificità dell’atmosfera; Saper esaminare i fattori che determinano la variabilità delle condizioni meteorologiche e climatiche; Saper descrivere i principali tipi di clima sulla terra. 137 Competenze Valutare le variazioni in atto nelle risorse idriche del pianeta; Assunzione di comportamenti responsabili nell’uso della risorsa acqua; Applicazione delle conoscenze acquisite a nuovi contesti, anche legati alla vita quotidiana. Competenze Risolvere semplici problemi legati al quotidiano, ad es. i cambiamenti meteorologici; Comprendere la forte responsabilità dell’uomo nella variazione della temperatura globale dell’atmosfera e dell’inquinamento dell’aria e quali potrebbero essere le ricadute future. Modulo V LA GEOMORFOLOGIA Conoscenze Abilità/Capacità Competenze Il modellamento; Riconoscere le forze che hanno Collegare un paesaggio naturale noto, agli modellato un paesaggio; agenti esogeni che ne hanno modellato le Gli ambienti geomorfologici; strutture; Conoscere i processi di disgregazione L’evoluzione del paesaggio fisico. fisica e alterazione chimica delle rocce; Considerare in modo critico e consapevole la forte influenza dell’uomo sull’ambiente; Descrivere le principali morfologie glaciali, desertiche e costiere. Comprendere il valore del paesaggio della propria regione per poterlo salvaguardare. Modulo VI IL PIANETA TERRA Conoscenze Abilità/Capacità Competenze La posizione della Terra Conoscere le caratteristiche fondamentali Sapersi orientare nello spazio e nel tempo; nell’Universo; del Sistema Solare; Saper inquadrare i corpi celesti e la Terra, in un ambito complessivo. Cenni su stelle e galassie; Saper descrivere le leggi di Keplero e la legge di Newton; Il Sistema Solare; Riconoscere l’importanza della costruzione di modelli e del loro continuo aggiornamento; Sapere come si misura il tempo; Le leggi di Keplero e la legge di Newton; Saper descrivere i moti della Terra e quali Individuare nel “sistema Terra” un sistema sono le conseguenze; di equilibri complessi e delicati. Forma e dimensione della Terra; Saper individuare e descrivere le zone L’orientamento, il reticolato astronomiche; geografico, latitudine e longitudine; Saper descrivere le caratteristiche della Elementi di cartografia; superficie lunare; I movimenti della Terra: rotazione Saper spiegare quali sono le conseguenze e rivoluzione con relative prove e dei moti della Luna. conseguenze; Le stagioni e le zone astronomiche; La Luna: caratteristiche generali, movimenti e relative conseguenze; La misura del tempo: il giorno, l’anno e i fusi orari. 138 CLASSI SECONDE (BIOLOGIA) Conoscenze Modulo I LE MOLECOLE DELLA VITA Abilità/Capacità 139 Competenze La struttura della molecola d’acqua Le proprietà dell’acqua: densità, calore specifico, coesione e adesione Le soluzioni Monomeri e polimeri Condensazione e idrolisi dei polimeri Caratteristiche dei carboidrati Caratteristiche delle proteine Gli amminoacidi Le quattro strutture delle proteine Caratteristiche dei lipidi Caratteristiche degli acidi nucleici I nucleotidi DNA, RNA e ATP Mettere in relazione la struttura molecolare dell’acqua con le sue proprietà Individuare nella Distinguere una sostanza idrofila da una idrofobica molecola d’acqua le Spiegare le caratteristiche delle soluzioni particolari caratteristiche Distinguere i monomeri dai polimeri che la rendono Comprendere le funzioni delle reazione di condensazione e di idrolisi indispensabile alla vita Distinguere le categorie di carboidrati biologicamente importanti e comprendere la Essere in grado di relazione tra struttura e funzione individuare nei composti Elencare le funzioni svolte dalle proteine negli organismi viventi organici le molecole che Descrivere la struttura degli amminoacidi costituiscono gli esseri Descrivere i quattro livelli della struttura di una proteina e correlare a ogni livello di viventi organizzazione la funzione delle relative proteine Comprendere le Spiegare le caratteristiche dei fosfolipidi e le loro interazioni con l’acqua funzioni che svolgono le Illustrare le funzioni svolte dagli acidi nucleici biomolecole negli esseri Descrivere la struttura dei nucleotidi viventi in relazione alla Evidenziare le differenze strutturali e funzionali tra DNA e RNA e il ruolo loro struttura energetico svolto dall’ATP Comprendere che le trasformazioni di alcune molecole organiche sono alla base di tutte le attività svolte dalle cellule Conoscenze Modulo II LE CELLULE: STRUTTURE E FUNZIONI Abilità/Capacità 140 Competenze Le dimensioni delle cellule Microscopio ottico e microscopio elettronico Caratteristiche delle cellule procariotiche Caratteristiche generali delle cellule eucariotiche La cellula animale e la cellula vegetale Struttura generale delle membrane cellulari Diffusione semplice e facilitata L’osmosi Il trasporto attivo Endocitosi Esocitosi Gli organuli cellulari Il nucleo e il nucleolo La parete delle cellule vegetali Gli enzimi L’energia di attivazione La specificità degli enzimi Gli enzimi ed i processi metabolici Conoscenze Spiegare perché le dimensioni delle cellule devono essere molto limitate Mettere in relazione le dimensioni delle cellule con gli strumenti utilizzati per osservarle Descrivere la struttura delle cellule procariotiche ed eucariotiche Distinguere la cellula animale da quella vegetale Descrivere secondo il modello a mosaico fluido la struttura chimica della membrana cellulare Definire il fenomeno fisico della diffusione Descrivere la diffusione semplice e quella facilitata attraverso una membrana semipermeabile Mettere in relazione l’osmosi con la concentrazione dei soluti Specificare i tre tipi di trasporto attivo mettendoli a confronto Comprendere il significato funzionale di endocitosi ed esocitosi Elencare gli organuli cellulari e le rispettive funzioni Saper evidenziare l’importanza nelle cellule di un sistema interno di membrane e del citoscheletro Saper individuare l’esatto ruolo svolto dai cloroplasti e dai mitocondri in relazione al fabbisogno energetico. Descrivere la struttura e le funzioni del nucleo, del nucleolo Spiegare la funzione dei catalizzatori nelle reazioni chimiche ed in particolare in quelle biologiche Descrivere gli enzimi e la loro relazione con i substrati Comprendere il ruolo degli enzimi nei processi di trasformazione dell’energia Modulo III LA DIVISIONE DELLE CELLULE: MITOSI E MEIOSI Abilità/Capacità 141 Sapere individuare la sostanziale unitarietà dei viventi in tutti i suoi aspetti Individuare nella cellula un sistema aperto che scambia continuamente materia ed energia con l’ambiente Saper comprendere che la capacità di prelevare energia e materia dall’ambiente e trasformarla secondo i propri scopi è una proprietà peculiare dei viventi Competenze La scissione binaria nei procarioti Il ciclo cellulare comprende l’interfase e la fase mitotica La preparazione del nucleo alla mitosi Strutture coinvolte nella mitosi Le fasi della mitosi: profase, , metafase, anafase, telofase La citodieresi nelle cellule animali e vegetali Mitosi e riproduzione asessuata Riproduzione sessuata e variabilità genetica La prima e la seconda divisione meiotica Mitosi e meiosi a confronto Meiosi e variabilità genetica Autosomi e cromosomi sessuali Differenze tra il cromosoma X e il cromosoma Y Il cariotipo Anomalie del cariotipo Evidenziare l’importanza della divisione cellulare nella crescita degli organismi Descrivere la scissione binaria dei procarioti Elencare le fasi comprese nel ciclo cellulare distinguendo l’interfase dalla fase mitotica e dalla citodieresi Descrivere le sottofasi G1, S e G2 Descrivere il processo mitotico distinguendo gli eventi salienti di ogni fase Confrontare la citodieresi delle cellule animali e quella delle cellule vegetali Mettere in relazione la mitosi con la riproduzione asessuata Spiegare la relazione tra riproduzione sessuata e variabilità genetica Spiegare la prima divisione meiotica Descrivere il crossing-over evidenziando il suo contributo alla variabilità genetica Spiegare la seconda divisione meiotica Confrontare la meiosi con la mitosi evidenziando analogie e differenze Distinguere tra autosomi e cromosomi sessuali Saper cogliere le differenze tra i due processi di gametogenesi nell’uomo e nella donna Descrivere quali conseguenze si possono verificare nei gameti in seguito a errori del processo meiotico Specificare le anomalie che si possono osservare nel cariotipo Mettere in relazione la presenza o l’assenza di un cromosoma con l’insorgenza di una sindrome Collegare il cariotipo delle principali anomalie numeriche degli autosomi e degli eterosomi con gli aspetti distintivi delle relative sindromi e con la loro incidenza sulla popolazione umana 142 Essere in grado di individuare nei processi di riproduzione cellulare e di riproduzione degli organismi la base per la continuità della vita nonché per la variabilità dei caratteri che consente l’evoluzione degli organismi viventi e la biodiversità Conoscenze Il lavoro di Mendel Le leggi di Mendel L’ampliamento del concetto di gene: mutazioni, interazioni alleliche, interazioni geniche, effetti multipli di un singolo gene, geni e ambiente. Determinazione del sesso Caratteri legati al sesso Gruppi di associazione e di ricombinazione genica Modulo IV MENDEL E LA GENETICA CLASSICA Abilità/Capacità Illustrare le fasi del lavoro sperimentale di Mendel che ha portato alla formulazione della legge della segregazione e della legge dell’indipendenza dei caratteri Spiegare le linee pure in termini di genotipo Distinguere tra dominante e recessivo, tra genotipo e fenotipo, e tra omozigote ed eterozigote Costruire un quadrato di Punnett conoscendo i genotipi degli individui che si incrociano Elencare alcuni caratteri umani dominanti e recessivi Applicare un testcross per determinare il genotipo relativo a un fenotipo dominante Leggere in termini fenotipici il rapporto 9:3:3:1 Costruire un quadrato di Punnett per due caratteri diversi da quelli scelti da Mendel Distinguere, ipotizzando i possibili fenotipi della prole, tra dominanza incompleta, codominanza e alleli multipli Comprendere che l’espressione genica è il frutto dell’interazione tra geni ed ambiente Distinguere tra il cromosoma X e il cromosoma Y Dimostrare che è il padre, e non la madre, a determinare il sesso dei figli Spiegare che cosa si intende per carattere legato al sesso e descrivere le modalità della sua trasmissione Fornire una spiegazione dei dati ottenuti da Morgan incrociando i moscerini «occhi rossi» con quelli «occhi bianchi» Definire, per quanto riguarda i caratteri legati al sesso, il genotipo dei genitori conoscendo il fenotipo dei figli Spiegare il significato e le conseguenze dei gruppi di associazione Spiegare quali effetti potrebbe generare il crossing over se i geni non fossero posti sui cromosomi in modo ordinato e lineare Ipotizzare i risultati di un incrocio in cui due caratteri ereditari siano posti sullo stesso cromosoma Saper leggere e interpretare gli alberi genealogici 143 Competenze Saper comprendere la complessità della trasmissione dei caratteri e spiegarla secondo il modello mendeliano e non mendeliano Saper comprendere come mai in una popolazione possano comparire tanti diversi fenotipi e comprenderne il valore. Saper comprendere il ruolo dell’ambiente nell’espressione dei geni Saper mettere in relazione le mutazioni e il processo evolutivo. Modulo V I VIVENTI E LA BIODIVERSITA' Abilità/Capacità Conoscenze La classificazione dei viventi Concetto di specie Il sistema di classificazione di Linneo Filogenesi e classificazione I regni Principali caratteristiche morfologiche e funzionali e relativi adattamenti evolutivi di monere, protisti, funghi, vegetali e animali Definire il concetto di specie Indicare il criterio adottato per definire una specie biologica Individuare nell’isolamento riproduttivo il criterio più importante per il riconoscimento di una specie Fare qualche esempio di nomenclatura binomia distinguendo tra genere e specie Rilevare come le somiglianze morfologiche spesso non sono attendibili per classificare correttamente un organismo Spiegare perché uno studio filogenetico viene reso molto più attendibile dall’analisi delle sequenze dei filamenti di DNA e delle proteine Evidenziare gli aspetti fondamentali degli organismi vegetali Evidenziare gli aspetti fondamentali degli organismi animali Distinguere gli organismi vertebrati e invertebrati Elencare i principali phyla di invertebrati e vertebrati Descrivere analogie e differenze tra i vari organismi Competenze 144 Comprendere come diverse discipline quali la paleontologia, la genetica, la biochimica, l’etologia, oltre all’analisi dei dati morfologici permettano ai naturalisti di stabilire i criteri più adeguati per la classificazione degli organismi viventi Individuare negli organismi procarioti i primi colonizzatori della Terra capaci di adattarsi agli ambienti più diversi e inospitali Comprendere che molti organismi procarioti rivestono un ruolo di fondamentale importanza per la salvaguardia degli equilibri ambientali Saper evidenziare l’enorme varietà dei protisti, unicellulari e pluricellulari, presenti sul nostro pianeta, riconoscendo quelle caratteristiche che li rendono i probabili antenati di piante, animali e funghi Comprendere l’importanza ecologica dei funghi per il loro ruolo nei processi di riciclaggio delle sostanze nutritive e dei viventi stessi Comprendere che nel corso dell’evoluzione gli organismi vegetali sono andati incontro a una diversificazione e a una complessità sempre maggiore, sviluppando strutture via via più adatte a risolvere problemi di natura ambientale e climatica Percorrere le principali tappe evolutive che, nel corso di centinaia di milioni di anni, hanno portato gli animali ad acquisire caratteristiche anatomiche e fisiologiche sempre più specializzate e complesse Comprendere il valore della biodiversità Modulo VI ORIGINE DELLA VITA E TEORIE EVOLUTIVE Abilità/Capacità Conoscenze Le caratteristiche del vivente Evoluzione chimica e comparsa dei primi organismi cellulari Evoluzione metabolica: anaerobi e aerobi, autotrofi ed eterotrofi La cellula procariote e relativa evoluzione La cellula eucariote e relativa evoluzione La pluricellularità La scala geocronologica Fissismo ed evoluzionismo La teoria di Lamarck La teoria darwiniana Prove a favore dell’evoluzione La selezione naturale Identificare nei procarioti i primi esseri viventi comparsi sulla Terra Spiegare come i primi organismi hanno risolto il problema dell’energia e del nutrimento Spiegare come i primi organismi foto sintetici hanno modificato l’atmosfera terrestre Descrivere come si ritiene si siano formate le cellule eucariote (endosimbiosi) Collocare nella scala geocronologica i principali eventi della storia della vita Spiegare la differenza tra le teorie fissiste e l’evoluzionismo Descrivere la teoria evolutiva di Lamarck individuandone gli aspetti più innovativi Descrivere le prove a favore dell’evoluzione fornite dalla paleontologia, dalla biogeografia e dall’anatomia comparata e le osservazioni di Darwin Spiegare il legame tra variabilità all’interno di una specie e selezione naturale Spiegare il significato di adattamento e di equilibrio dinamico Competenze 145 Saper collocare i viventi nell’ambiente e comprenderne l’evoluzione Saper interpretare i complessi processi evolutivi che portano alla comparsa della vita Saper cogliere lo sviluppo storico delle teorie evolutive evidenziando la novità e complessità della teoria darwiniana Saper interpretare i complessi processi evolutivi che portano alla comparsa di nuove specie Comprendere come il successo evolutivo di una specie sia in relazione con il suo grado di adattamento all’ambiente e con la sua capacità di modificarsi insieme ad esso Conoscenze Concetto di e ecosistema Livelli trofici e catene alimentari Produttività primaria Trasferimenti di energia all’interno di un ecosistema Piramidi del flusso di energia, del numero di organismi e della biomassa Cicli biogeochimici: componenti geologiche e biologiche Concetto di popolazione: struttura e crescita Concetto di comunità e tipi di interazione La nicchia ecologica Le successioni ecologiche e le comunità climax Azione antropica, gestione delle risorse naturali e impronta ecologica Modulo VII ECOLOGIA Abilità/Capacità Definire il concetto di ecosistema e descrivere i rapporti che intercorrono tra i componenti di una catena alimentare e tra gli stessi e l’ambiente Definire i termini catena alimentare e rete alimentare evidenziandone le differenze. Elencare i livelli trofici più comuni facendo alcuni esempi di organismi. Distinguere tra consumatori primari e secondari Evidenziare l’importanza dei detritivori distinguendo tra saprofagi e decompositori Mettere in rapporto la lunghezza di una catena alimentare con la quantità di energia che può essere trasferita da un livello trofico a un altro Spiegare l’utilità delle piramidi del flusso di energia, del numero di organismi e della biomassa per lo studio di un ecosistema Individuare i principali eventi caratteristici dei cicli del carbonio,dell’azoto e del fosforo Definire il termine popolazione e saper individuare i principali fattori che influenzano la struttura e la crescita di una popolazione Spiegare da che cosa è determinata la capacità portante Prevedere la crescita demografica nei prossimi anni in base ai dati disponibili Definire in modo completo la nicchia ecologica distinguendo fra fondamentale e realizzata e evidenziando la relazione tra nicchia e organismo Saper comprendere l’importanza delle diverse strategie messe in atto da ogni specie di una comunità e del loro significato adattativo. Spiegare il processo che attraverso una successione ecologica porta alla comunità climax e distinguere fra i tipi di successione 146 Competenze Saper comprendere la complessità delle relazioni che intercorrono tra gli organismi e tra gli organismi e l’ambiente Saper comprendere che la continua disponibilità di sostanze inorganiche in un ecosistema dipende da complessi processi che coinvolgono molti organismi ma anche lenti processi di natura geochimica Saper comprendere che la sopravvivenza di un ecosistema dipende da un continuo apporto di energia e di risorse e che la Terra ha risorse limitate Essere consapevole dell'interdipendenza tra l'uomo, gli altri organismi viventi e l'ambiente, per comprendere quanto l’attività umana ha inciso e incida sugli equilibri naturali in modo da maturare comportamenti responsabili. SECONDO BIENNIO (BIOLOGIA, CHIMICA E SCIENZE DELLA TERRA) CLASSI TERZE Modulo I DNA, CODICE GENETICO, SINTESIPROTEICA, ESPRESSIONE GENICA Conoscenze Capacità/Abilità Competenze Il ruolo del DNA; Spiegare il ruolo svolto dal DNA Illustrare il meccanismo mediante cui un filamento negli esseri viventi; di DNA può formare una copia complementare di se Il modello di Watson e Crick; stesso Descrivere in linea generale il La duplicazione del DNA; modello di DNA proposto da Watson e Evidenziare in che cosa la duplicazione del DNA di Il DNA come portatore di Crick una cellula eucariote differisce da quella di una cellula informazioni. procariote Spiegare che cosa si intende per Il codice genetico e la sua traduzione: codice genetico Considerare le forme viventi quali espressioni geni e proteine; diverse e diversificate di un unico patrimonio di caratteri Evidenziare le differenze tra la Il ruolo dell'RNA; genetici. struttura dell’RNA e quella del DNA Il codice genetico; Spiegare in che cosa consiste il La sintesi proteica; processo di trascrizione mettendo in Implicazioni biologiche: mutazioni evidenza la funzione dell’RNA puntiformi. messaggero Struttura dei cromosomi e Descrivere la funzione dei ribosomi e regolazione dell'espressione genica: il dell’RNA di trasporto cromosoma procariote; Definire il termine mutazione e Regolazione dell'espressione genica spiegare che cosa si intende per puntiforme nei procarioti; Il cromosoma eucariote; Regolazione dell'espressione genica negli eucarioti; Il DNA del cromosoma eucariote; Trascrizione ed elaborazione dell'mRNA negli eucarioti. 147 Modulo II INTRODUZIONE ALLA CHIMICA E STECHIOMETRIA DEI COMPOSTI CHIMICI Conoscenze Capacità/Abilità Competenze Definizione dei seguenti concetti Distinguere un elemento da un composto Utilizzare le principali tecniche di separazione dei fondamentali: materia, sostanze, atomi materiali Comprendere i concetti di mole e di massa Distinguere un atomo da una molecola elementi, composti, molecole, miscele; molare Distinguere un composto da una miscela I principali metodi di separazione di Distinguere i miscugli omogenei da quelli Essere in grado di svolgere esercizi con le moli, con le miscugli e sostanze composizioni percentuali eterogenei L’unità di massa atomica; massa Usare la mole come unità di misura della quantità di Distinguere la massa atomica relativa da atomica e massa molecolare; sostanza e come ponte tra sistemi macroscopici (solidi, quella assoluta liquidi e gas) e i sistemi microscopici ( atomi, molecole e Il numero di Avogadro; Distinguere tra massa atomica e massa ioni) La mole; molecolare Saper ricavare una formula minima e molecolare note le l'analisi chimica: determinazione Conoscere il significato del numero di sue composizioni percentuali della composizione percentuale degli Avogadro e la sua relazione con la massa Individuare i criteri per scrivere le formule chimiche di elementi in un composto; determinazione molare elementi e composti della formula minima e molecolare di un Conoscere la relazione tra mole e massa composto Saper eseguire calcoli semplici con le moli Calcolare la composizione percentuale di ciascun elemento di un composto mediante la sua formula chimica Spiegare il significato della formula minima e ricavare la formula molecolare Definire i rapporti di combinazione esistenti tra le quantità dei vari elementi in un composto 148 Modulo III GLI STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA Conoscenze Capacità/Abilità Competenze Caratteristiche degli stati di Descrivere le proprietà dei solidi, dei Applicare la teoria particellare della materia ai aggregazione della materia: solido, liquido liquidi e degli aeriformi cambiamenti di stato e gassoso; Distinguere i gas dai vapori Conoscere le variabili di stato dei gas e la relativa influenza sul comportamento di un gas La teoria cinetica; Definire i termine indicanti un cambiamento di stato I passaggi di stato; Comprendere come la variazione della pressione influenza i passaggi di stato Curve di riscaldamento e di Descrivere le curve di riscaldamento delle raffreddamento sostanze pure e dei miscugli Saper distinguere le curve di riscaldamento delle sostanze pure e dei miscugli Modulo IV LO STATO SOLIDO Conoscenze Conoscenze Conoscenze Caratteri distintivi dello stato solido Caratteri distintivi dello stato solido Caratteri distintivi dello stato solido Solidi cristallini Solidi cristallini Solidi cristallini Allotropia, polimorfismo, Allotropia, polimorfismo, Allotropia, polimorfismo, isomorfismo isomorfismo isomorfismo Proprietà fisiche dei cristalli Proprietà fisiche dei cristalli Proprietà fisiche dei cristalli Classificazione dei cristalli Classificazione dei cristalli Classificazione dei cristalli Solidi amorfi Solidi amorfi Solidi amorfi Modulo V LO STATO LIQUIDO Conoscenze Conoscenze Conoscenze Caratteri distintivi dello stato liquido Caratteri distintivi dello stato liquido Caratteri distintivi dello stato liquido Evaporazione Evaporazione Evaporazione La tensione di vapore La tensione di vapore La tensione di vapore L’ebollizione L’ebollizione L’ebollizione La tensione superficiale La tensione superficiale La tensione superficiale La viscosità La viscosità La viscosità La capillarità La capillarità La capillarità 149 Conoscenze Teoria cinetica dei gas Le leggi dei gas ideali: Boyle, Charles, Gay-Lussac, Avogadro Equazione di stato dei gas ideali Vapori e gas Conoscenze Lavoisier e la legge della conservazione della massa; Proust e la legge delle proporzioni definite Dalton e la legge delle proporzioni multiple Il modello atomico di Dalton Teoria cinetico molecolare della materia Modulo VI LO STATO AERIFORME Capacità/Abilità Descrivere il comportamento di un gas ideale Definire le leggi dei gas ideali e rappresentarle graficamente Conoscere le variabili di stato dei gas e la relativa influenza sul comportamento di un gas Analizzare la differenza tra gas evapori Modulo VII LE TEORIE DELLA MATERIA Capacità/Abilità Definire le tre leggi ponderali della chimica Descrivere il modello atomico di Dalton Spiegare perché, a differenza dei miscugli, i composti hanno un rapporto di combinazione costante Spiegare i passaggi di stato mediante la teoria cinetico-molecolare 150 Competenze Elencare, motivandole, le proprietà dello stato gassoso Specificare in che cosa un gas reale differisce da un gas ideale Descrivere i gas mediante la teoria cineticamolecolare Applicare nella risoluzione dei problemi le leggi di Boyle, di Charles, di Gay-Lussac, il principio di Avogadro e l’equazione generale dei gas ideali Competenze Comprendere il significato della legge di conservazione della massa Usare l’ipotesi atomico-molecolare della materia per spiegare la natura particellare di miscugli, elementi e composti Conoscenze Il problema dell'atomo; Scoperta dell'esistenza di particelle più piccole dell'atomo; I primi modelli atomici; Struttura dell'atomo, numero atomico, numero di massa, isotopi; L'atomo di Bohr; Il principio di indeterminazione di Heisenberg; La teoria atomica moderna e gli orbitali; La configurazione elettronica degli elementi; La configurazione elettronica esterna. Conoscenze Modulo VIII L'ATOMO Capacità/Abilità Descrivere la struttura dell’atomo e conoscere le caratteristiche fisiche di protoni, neutroni ed elettroni. Distinguere il numero atomico dal numero di massa Definire gli isotopi Descrivere le teorie dei modelli atomici da Thomson fino alla teoria degli orbitali. Conoscere le regole per costruire le configurazioni elettroniche degli elementi Modulo IX IL SISTEMA PERIODICO Capacità/Abilità 151 Competenze Individuare la disposizione e il ruolo delle particelle subatomiche in un atomo Comprendere il significato del numero atomico e del numero di massa Essere consapevoli che gli isotopi di un elemento hanno identiche proprietà chimiche ma proprietà fisiche non coincidenti Saper costruire le configurazioni elettroniche degli elementi Competenze Il sistema periodico di Mendeleev; Corrispondenza tra sistema periodico e configurazione elettronica degli elementi; Dimensioni degli atomi, volume atomico, energia di ionizzazione, affinità elettronica, elettronegatività; La configurazione elettronica stabile e l'ottetto. Conoscenze Il concetto di legame chimico; I vari tipi di legame: ionico, covalente, dativo, a idrogeno, metallico; Le forze di Van der Waals; Legame chimico ed energia; Ibridazione degli orbitali e geometria delle molecole; La determinazione della struttura delle molecole. Conoscenze Descrivere la disposizione degli elementi nella tavola periodica Descrivere le proprietà fisiche e chimiche di metalli, non metalli e semimetalli Distinguere tra gruppi e periodi della tavola periodica Definire i termini di volume atomico, energia di ionizzazione, affinità elettronica, elettronegatività Spiegare perché gli atomi tendono ad assumere la configurazione elettronica dei gas nobili Modulo X IL LEGAME CHIMICO Capacità/Abilità Spiegare il motivo per cui si forma un legame chimico Definire i vari tipi di legami Saper distinguere tra legame covalente puro, covalente polare, ionico, dativo. Individuare quali molecole con legami covalenti polari sono dipoli Saper distinguere una sostanza polare da una apolare. Rappresentare la geometria della molecola dell’acqua Spiegare quando e come si forma il legame a idrogeno Definire l’energia di legame Saper applicare la teoria VSEPR per determinare la geometria molecolare. Modulo XI PRINCIPALI TIPI DI COMPOSTI Capacità/Abilità 152 Comprendere l’importanza della tavola periodica nella classificazione degli elementi Identificare le proprietà fisiche e chimiche di metalli, non metalli e semimetalli Comprendere che le proprietà fisiche e chimiche variano periodicamente in funzione del numero atomico e della configurazione elettronica degli atomi. Mettere in relazione la disposizione degli elettroni con la tendenza di un atomo a reagire Competenze Comprendere il significato degli elettroni di valenza e il loro ruolo nella formazione di un legame chimico Comprendere il significato della diversa disposizione degli elettroni tra il legame covalente puro e il legame covalente polare Comprendere che il tipo di legame che si forma tra due o più elementi dipende dalla loro elettronegatività. Capire che le caratteristiche fisiche degli elementi e dei composti dipendono dalla natura del legame che li lega. Mettere in relazione le proprietà dei metalli con le caratteristiche del legame metallico Comprendere perché le proprietà fisiche dell’acqua sono determinate dalla sua polarità e dalla presenza del legame a idrogeno tra le molecole dell’acqua Saper distinguere quali legami intermolecolari sono presenti in una sostanza Competenze Il numero di ossidazione e la valenza; Spiegare la differenza tra simbolo e Leggere e scrivere le formule più formula semplici; Saper determinare il numero di La classificazione dei composti ossidazione di un elemento in un inorganici composto. Proprietà dei composti binari; Conoscere la classificazione e la nomenclatura dei composti inorganici Nomenclatura dei composti binari; binari, ternari (tradizionale, di Stock, Proprietà dei composti ternari; IUPAC) Nomenclatura dei composti ternari. Modulo XII I VULCANI Conoscenze Capacità/Abilità La composizione dei magmi; Conoscere la composizione del magma e la sua viscosità, e classificarlo in Tipi di magma; base al contenuto in silice; Morfologia e classificazione dei Spiegare le cause della risalita del vulcani; magma; Distribuzione geografica dei vulcani; Confrontare le eruzioni esplosive ed Il meccanismo eruttivo; effusive; Tipi di eruzione; Riconoscere e descrivere i prodotti I prodotti dell’attività vulcanica; dell’attività vulcanica; Attività vulcanica esplosiva; Riconoscere e descrivere le diverse Attività vulcanica effusiva; forme degli apparati vulcanici. Manifestazioni gassose Rischio vulcanico: previsione e prevenzione Modulo XIII I TERREMOTI Conoscenze Capacità/Abilità 153 Ricavare informazioni dalle formule chimiche sulla composizione di un composto Saper classificare i vari tipi di composti. Data una formula chimica, saper assegnare correttamente il nome. Dato il nome di un composto, saper scrivere la corretta formula chimica corrispondente Competenze Riuscire a riconoscere e stabilire relazioni tra i fenomeni che si osservano in superficie con quelli che avvengono all’interno della Terra; Valutare il rischio sismico nel caso di eruzioni vulcaniche e correlare i due fenomeni; Riconoscere la relazione tra distribuzione geografica dei vulcani e dei terremoti. Competenze Definizione di terremoto; Comportamento elastico delle rocce; Ciclicità statistica dei fenomeni sismici; Onde sismiche; Misura delle vibrazioni sismiche; Determinazione dell’epicentro di un terremoto; Distribuzione geografica dei terremoti; Energia e intensità dei terremoti; Scala Richter e Mercalli; Previsione e controllo dei terremoti; Il rischio sismico; L’importanza della prevenzione. Sapere che le rocce si possono deformare e saper analizzare le forze che provocano le deformazioni; Conoscere e applicare la teoria del rimbalzo elastico; Spiegare il ciclo sismico Descrivere un terremoto e riconoscere le onde sismiche in un sismogramma; Comprendere come i sismogrammi siano fondamentali per ricavare i dati relativi ad un evento sismico (ipocentro, epicentro, magnitudo....); Saper confrontare intensità e magnitudo; Sapere cosa si intende per rischio sismico. Riconoscere cause ed effetti dei fenomeni sismici e saperli interpretare; Essere consapevoli della differenza tra “pericolosità” e rischio sismico. Riflettere sulla vulnerabilità delle costruzioni realizzate dall’uomo. Riconoscere la relazione tra distribuzione geografica dei sismi e strutture litosferiche. CLASSI QUARTE (BIOLOGIA E CHIMICA) Conoscenze Organizzazione corporea dei mammiferi Giunzioni tra cellule I tessuti del corpo umano Tessuto epiteliale, connettivo, ghiandolare Tessuto osseo, muscolare, nervoso. Alcune importanti funzioni dell’organismo: omeostasi, integrazione e controllo Conoscenze Modulo I STUDIO DEL CORPO UMANO INTRODUZIONE Capacità/Abilità Competenze Sapere quali organi sono contenuti Saper quali sono le caratteristiche dei tre tipi di nella cavità toracica e addominale; tessuto muscolare Saper che cosa differenzia gli animali Sapere illustrare i diversi tipi di neuroni ectotermi da quelli endotermi; Conoscere il ruolo dell’omeostasi Sapere quali sono alcune Sapere cosa si intende per metabolismo caratteristiche distintive dei mammiferi Conoscere il meccanismo a feedback Conoscere l’organizzazione gerarchica del corpo umano Conoscere con quale criterio vengono classificati i tessuti Modulo II SISTEMA SCHELETRICO, SISTEMA MUSCOLARE Capacità/Abilità Competenze 154 Struttura micro e macroscopica delle ossa Classificazione delle ossa Difetti e osteopatie Struttura micro e macroscopica del muscolo Il meccanismo della contrazione La regolazione della contrazione Conoscenze Evoluzione del sistema digerente; Introduzione istologica ed organizzativa del sistema digerente umano La bocca, la faringe e l’esofago Lo stomaco, l’intestino tenue e crasso Ghiandole annesse Regolazione del glucosio ematico Elementi per una corretta alimentazione: la dieta mediterranea Conoscenze Sapere cosa si intende per endoscheletro Saper descrivere la struttura dello scheletro umano Sapere i criteri di classificazione delle ossa Sapere cosa sono i tendini e i legamenti Saper descrivere la struttura di un muscolo scheletrico Spiegare il meccanismo della contrazione Modulo III IL SISTEMA DIGERENTE Capacità/Abilità Descrivere le funzioni del processo digestivo Descrivere il ruolo dei vari componenti dell’apparato digerente Definire in che modo il cibo riesce a passare nell’esofago e non nel canale respiratorio Definire i principali componenti dei succhi gastrici Distinguere la differenza fra pepsina e pepsinogeno Modulo IV IL SISTEMA RESPIRATORIO Capacità/Abilità 155 Comprendere i concetti di funzionamento delle ossa Essere in grado di distinguere le varie forme delle ossa Saper spiegare il ruolo dell’ATP nella contrazione muscolare Individuare i criteri per descrivere una unità motoria Competenze Comprendere quale ruolo riveste il muco che riveste le pareti dello stomaco Capire quali soluzioni strutturali consentono di ampliare la superficie intestinale Comprendere quale ruolo hanno il fegato e il pancreas nella demolizione del cibo Comprendere in che modo e in quale forma vengono assorbite le molecole organiche Comprendere l’importanza di una corretta alimentazione Competenze Evoluzione dei sistemi respiratorio; Introduzione istologica ed organizzativa del sistema respiratorio umano Le prime vie respiratorie Bronchi e polmoni Infezioni delle vie respiratorie Trasporto e scambio di gas Il controllo della respirazione Educazione antifumo Conoscenze Evoluzione del sistema cardiovascolare Organizzazione del sistema circolatorio umano Il sangue: composizione I vasi sanguigni e le loro patologie Il cuore Regolazione del battito cardiaco. Patologie. La pressione sanguigna Il sistema linfatico Conoscenze Evoluzione del sistema escretore Anatomia del sistema escretore umano Funzione del rene Regolazione della funzione renale Patologie associate al rene Regolazione della temperatura corporea. Capire i processi che permettono lo scambio gassoso Descrivere la struttura degli apparati coinvolti nel processo respiratorio Saper analizzare la meccanica respiratoria Comprendere quali fattori e organi entrano nel meccanismo del controllo respiratorio Conoscere l’importanza delle variazioni di livello della CO2 nel sangue Comprendere l’importanza dei danni derivanti dal fumo Modulo V IL SISTEMA CIRCOLATORIO Capacità/Abilità Competenze Descrivere i componenti del sistema Descrivere il percorso che fa il sangue all’interno del cardiovascolare cuore Sapere le funzioni svolte dal cuore e Conoscere il ruolo delle principali valvole cardiache dal sangue Sapere dove si origina il battito cardiaco e come avviene il suo controllo Conoscere la differenza tra circolazione sistemica e circolazione Conoscere i principali problemi legati al sistema polmonare circolatorio Sapere quali sono i componenti del Conoscere il ruolo del sistema linfatico sangue Sapere come avviene lo scambio gassoso tra sangue e tessuti Modulo VI IL SISTEMA ESCRETORE E LA TERMOREGOLAZIONE Capacità/Abilità Competenze Conoscere gli organi che Sapere il ruolo degli ormoni nella regolazione costituiscono il sistema escretore operata dal rene Sapere quali sono i processi Riconoscere le cause dell’insufficienza renale fondamentali coinvolti nella regolazione Descrivere il rapporto tra attività enzimatica e dell’ambiente chimico interno temperatura corporea Conoscere i quattro processi fondamentali mediante cui avviene la formazione dell’urina 156 Conoscenze Anatomia e fisiologia del sistema endocrino Il meccanismo di azione degli ormoni. I feromoni Le principali ghiandole endocrine: L’ipofisi L’ipotalamo La tiroide e le paratiroidi Le ghiandole surrenali Il pancreas La ghiandola pineale Altri tessuti secernenti ormoni Conoscenze Evoluzione del sistema nervoso; L’impulso nervoso e sua propagazione La sinapsi; i neurotrasmettitori Struttura del sistema nervoso centrale e periferico: somatico ed autonomo, simpatico e parasimpatico La percezione sensoriale e i suoi recettori L’occhio, l’orecchio Le endorfine; gli psicofarmaci. Le droghe L’encefalo: anatomia Elaborazione delle informazioni e delle emozioni Malattie neurovegetative e disturbi mentali Modulo VII SISTEMA ENDOCRINO Capacità/Abilità Descrivere il ruolo del sistema endocrino e nervoso Conoscere le differenze tra cellule neurosecretrici e cellule bersaglio Conoscere la posizione e il ruolo delle principali ghiandole secretrici Sapere il funzionamento del meccanismo di controllo a feedback Modulo VIII IL SISTEMA NERVOSO Capacità/Abilità Saper descrivere i diversi tipi di neuroni e la loro organizzazione Sapere la funzione delle cellule gliali Conoscere le parti che formano il SNC Sapere il funzionamento di un arco riflesso Descrivere la differenze tra sistema somatico e autonomo, simpatico e parasimpatico e le loro funzioni 157 Competenze Per ogni ghiandola conoscere gli ormoni prodotti e il loro ruolo Capire il diverso meccanismo di azione degli ormoni Sapere i danni provocati da un errato funzionamento nella produzione e/o regolazione ghiandolare Competenze Capire il funzionamento della propagazione dell’impulso nervoso Conoscere la differenza tra sinapsi chimiche ed elettriche Descrivere la differenza tra sinapsi eccitatoria ed inibitoria Conoscere i quattro tipi principali di neurotrasmettitori Saper descrivere la struttura e la funzione del SNC Conoscere le principali malattie neurodegenerative e disturbi mentali Conoscenze Richiamo alla gametogenesi nella specie umana; Il sistema riproduttore maschile; Regolazione della produzione di ormoni maschili Il sistema riproduttore femminile; Regolazione della produzione di ormoni femminili Malattie a trasmissione sessuale La contraccezione e metodi contraccettivi Lo sviluppo dell’embrione; Il ruolo della placenta; i tre trimestri intrauterini; il parto Conoscenze Modulo IX IL SISTEMA RIPRODUTTORE Capacità/Abilità Competenze Conoscere l’anatomia del sistema Conoscere i principali metodi anticoncezionali riproduttore umano Conoscere i principali esami diagnostici da attuare per una efficace prevenzione Sapere come avviene la produzione e la regolazione della produzione dei gameti Sapere le principali cause di sterilità Conoscere gli ormoni coinvolti nella Conoscere lo sviluppo embrionale fino al parto gametogenesi Sapere le principali infezioni e malattie a trasmissione sessuale Modulo X IL SISTEMA IMMUNITARIO Capacità/Abilità 158 Competenze I meccanismi di difesa del corpo umano; Immunità innata; risposta infiammatoria Immunità acquisita Linfociti B e immunità mediata da anticorpi I vaccini Struttura e funzione degli anticorpi; le allergie; malattie autoimmuni Linfociti T e immunità mediata da cellule Trapianti di organi e trasfusioni di sangue Malattie da immunodeficienza; l’AIDS Sapere quali sono i principali agenti patogeni Sapere la differenza tra immunità acquisita e innata Conoscere i vari tipi di leucociti Sapere il ruolo svolto dall’istamina Conoscere gli eventi che caratterizzano una risposta infiammatoria Conoscere i principali componenti del sistema immunitario Sapere cosa caratterizza una risposta immunitaria Sapere cosa si intende per antigene e anticorpi Sapere quali funzioni hanno le plasmacellule e le cellule della memoria Sapere cosa sono i vaccini e quali vaccinazioni sono obbligatorie in Italia Conoscere le principali malattie autoimmuni Conoscere il ruolo dei linfociti T e B Conoscere le principali malattie da immunodeficienza Modulo XI EDUCAZIONE ALLA SALUTE Conoscenze Capacità/Abilità Competenze Rischi connessi a errata Saper descrivere gli effetti nocivi Correlare i comportamenti errati con i possibili alimentazione, abuso di alcoolici, danni da prodotti dall'assunzione di sostanze effetti sull'organismo fumo, uso di droghe o psicofarmaci pericolose Rischi derivanti dall’assunzione di Saper descrivere gli effetti legati ad sostanze dopanti e/o anabolizzanti abitudini di vita scorrette Rischi derivanti da malattie trasmissibili anche sessualmente Rischi derivanti da abitudini di vita sedentaria associata a scorretta alimentazione Modulo XII LE SOLUZIONI Conoscenze Capacità/Abilità Competenze 159 Soluzione solvente e soluto Soluzioni gassose Soluzioni di un gas in un liquido Soluzioni di un liquido in un liquido Soluzioni di un solido in un liquido Curve di solubilità Le leghe Concentrazione delle soluzioni Proprietà colligative Legge di Raoult Innalzamento ebullioscopico e abbassamento crioscopico Osmosi e pressione osmotica. Conoscenze Spiegare perché le sostanze si Preparare soluzioni a concentrazione nota e spiegare sciolgono nei solventi; la solubilità nei solventi con il modello cineticomolecolare, e le proprietà colligative delle soluzioni Analizzare i fattori che influenzano la solubilità di un soluto con un solvente Provare la solubilità di una sostanza in acqua o in altri solventi Precisare i modi in cui è possibile esprimere la concentrazione di una soluzione Esaminare i motivi perché alcune proprietà fisiche dipendono dalla concentrazione del soluto e non dal tipo di soluto Costruire la curva di solubilità in acqua in funzione della temperatura, di una sostanza solida. Modulo XIII LE REAZIONI CHIMICHE Capacità/Abilità Competenze 160 Equazioni di reazione Bilanciamento delle equazioni chimiche Classificazione delle reazioni chimiche Reazione di sintesi Reazione di analisi Reazione di combinazione Reazione di decomposizione Reazione di spostamento o di scambio Reazione di doppio scambio Equazione ionica netta Equazioni acido-base Calcoli stechiometrici Reagente limitante e reagente in eccesso Resa di reazione Conoscenze Bilanciare una reazione chimica Investigare e bilanciare le reazioni che realmente avvengono, eseguendo anche calcoli quantitativi su Effettuare calcoli stechiometrici reagenti e prodotti Leggere un’equazione chimica bilanciata sia sotto l’aspetto macroscopico sia sotto l’aspetto microscopico Riconoscere il reagente in eccesso e il reagente e il reagente limitante, rispetto alle quantità stechiometriche Classificare le principali reazioni chimiche Modulo XIV TERMODINAMICA CHIMICA Capacità/Abilità 161 Competenze Energia nelle reazioni chimiche Calore di reazione Misura del calore di reazione Reazioni esotermiche ed endotermiche Primo principio della termodinamica Entalpia Variazione di entalpia nelle reazioni Reazioni di combustione Legge di Hess Secondo principio della termodinamica Variazioni di entropia in una trasformazione fisica e in un sistema chimico Energia libera Spontaneità di una reazione chimica Conoscenze Velocità delle reazioni chimiche Dinamica delle reazioni Teoria delle collisioni Teoria del complesso attivato Diagrammi di energia di attivazione Fattori che influenzano la velocità di reazione Natura dei reagenti Concentrazione dei reagenti Temperatura del sistema reagente Stato di suddivisione dei reagenti Catalizzatori Stabilire e descrivere i concetti di Comprendere che una reazione avviene sistema e ambiente spontaneamente quando sono soddisfatte alcune condizioni Applicare il primo e il secondo principio della termodinamica Analizzare gli scambi di energia termica e chimica in una reazione esotermica ed endotermica Applicare la legge di Hess per calcolare la variazione di entalpia standard di reazione Prevedere la variazione di entropia in una trasformazione fisica e in un sistema chimico e calcolare la variazione di entropia standard di reazione Applicare l’equazione di Gibbs per calcolare la variazione di energia libera standard Modulo XV CINETICA CHIMICA Capacità/Abilità Definire l’espressione della velocità di reazione Esaminare le reazioni chimiche in relazione alla teoria delle collisioni e del complesso attivato Analizzare il decorso energetico di una reazione chimica Descrivere i fattori che influenzano la velocità di reazione Giustificare la relazione che lega il meccanismo di reazione all’ordine di reazione 162 Competenze Descrivere i fattori che influenzano la velocità di reazione Comprendere il significato dell'energia di attivazione e correlarla all'uso dei catalizzatori Conoscenze Reazioni irreversibili e reversibili Equilibrio chimico Legge di azione di massa La costante di equilibrio Kc La costante di equilibrio Kp Equilibri eterogenei Applicazioni della costante di equilibrio Grado di avanzamento di una reazione Verso di svolgimento di una trazione Concentrazione all’equilibrio di una specie chimica Tabelle dell’equilibrio Il principio di Le Chatelier Effetto sull’equilibrio della variazione della concentrazione dei componenti Effetto sull’equilibrio della variazione di pressione o di volume Effetto sull’equilibrio della variazione di temperatura Reazioni a completamento Conoscenze Modulo XVI EQUILIBRIO CHIMICO Capacità/Abilità Competenze Descrivere l’equilibrio chimico sia da un Comprendere il concetto di equilibrio dinamico punto di vista macroscopico sia Spiegare le proprietà dei sistemi chimici all’equilibrio e microscopico comprenderne l'evoluzione in seguito a perturbazioni Utilizzare il quoziente di reazione per prevedere in quale direzione evolverà una reazione Calcolare la costante di equilibrio di una reazione dai valori delle concentrazioni Applicare il valore numerico della costante di equilibrio per calcolare la concentrazione dei componenti di una reazione che ha raggiunto l’equilibrio Utilizzare il principio di Le Chatelier allo scopo di prevedere l’effetto del cambiamento del numero di moli, del volume o della temperatura sulla posizione dell’equilibrio. Modulo XVII EQUILIBRI IN SOLUZIONE ACQUOSA Capacità/Abilità 163 Competenze Elettroliti Acidi e basi Teoria di Arrhenius Teoria di Brønsted-Lowry Coppie coniugate acido-base Reazioni di protolisi Composti anfoteri Acidi forti e deboli Costante di dissociazione acida Basi forti e deboli Costante di dissociazione basica Basi e acidi monoprotici e poliprotici Teoria di Lewis Reazione di dissociazione dell’acqua Prodotto ionico dell’acqua Soluzioni acide, neutre, basiche Gradi di acidità o basicità di una soluzione: ph e pOH Calcolo del pH di soluzioni di acidi o basi forti o deboli Determinazione sperimentale del pH di una soluzione Reazioni di neutralizzazione Equivalente chimico Massa equivalente Normalità Titolazione acido-base Curve di titolazione Idrolisi salina Soluzioni tampone Equilibri di solubilità Effetto dello ione comune Conoscenze Rappresentare le reazioni di Comprendere il comportamento degli acidi, delle dissociazione ionica di una elettrolita basi e dei sali in acqua Esaminare gli acidi e le basi secondo Spiegare le proprietà di acidi e basi e risolvere la teoria di Arrhenius e quella di Brønstedproblemi quantitativi riguardanti queste sostanze Lowry Definire e identificare una coppia coniugata acido-base Mettere in relazione la forza di un acido o di una base con i valori di Ka e Kb Definire gli acidi e le basi secondo la teoria di Lewis Definire e calcolare il pH di una soluzione Descrivere la determinazione sperimentale del pH con gli indicatori Descrivere le reazioni di neutralizzazione Prevedere la natura acida, neutra o basica della soluzione di un sale Analizzare il meccanismo delle soluzioni tampone Utilizzare il valore del Kps per calcolare la solubilità di un solido ionico. Modulo XVIII ELETTROCHIMICA Capacità/Abilità 164 Competenze Bilanciamento delle reazioni redox Metodo della variazione del numero di ossidazione Metodo delle semireazioni Reazione di dismutazione Cella elettrochimica Pila Daniell Diagramma di cella Forza elettromotrice di una pila Elettrodi Potenziale standard di elettrodo Serie di potenziali standard di riduzione Pile a secco, pile reversibili, pila a combustione Equazione di Nernst Cella elettrolitica Prodotto dell’elettrolisi in soluzione acquosa Elettrolisi di una soluzione acida, elettrolisi di una soluzione basica Elettrolisi dell’acqua Leggi di Faraday Applicazioni industriali dell’elettrolisi Conoscenze Distinguere gli ossidanti dai riducenti Bilanciare le reazioni redox con il metodo ionico-elettronico Descrivere la pila di Daniell Rappresentare il diagramma di cella e calcolare la f.e.m. di una cella elettrochimica Spiegare il funzionamento delle pile a secco e degli accumulatori Descrivere il funzionamento della cella elettrolitica Prevedere i prodotti che si formano in una cella elettrolitica in soluzione acquosa Applicare le leggi di Faraday ai processi elettrolitici Descrivere le principali applicazioni dell’elettrolisi Modulo XIX COMPOSTI ORGANICI Capacità/Abilità 165 Applicare i principi delle reazioni di ossido riduzione per costruire pile e celle elettrolitiche e risolvere i relativi problemi quantitativi Competenze Proprietà dell’atomo di carbonio Formule dei composti organici Isomeria di struttura e stereoisomeria Proprietà fisiche Reattività Gruppi funzionali Reazione omolitica ed eterolitica Reagenti elettrofili e nucleofili Classificazione Conoscenze Descrivere le proprietà dell’atomo di Comprendere quali sono le proprietà che permettono al carbonio carbonio di formare milioni di composti organici Rappresentare i composti organici tramite Comprendere i fattori che determinano la reattività dei i diversi tipi di formule composti del carbonio Descrivere i vari tipi di isomeria Descrivere le modalità con cui si svolge una rottura omolitica o etero litica di un legame covalente Spiegare il significato di carbanione, e carbocatione, di reagente elettrofilo e nucleofilo Analizzare la classificazione dei composti organici in base ai gruppi funzionali Modulo XX IDROCARBURI E GRUPPI FUNZIONALI Capacità/Abilità Competenze 166 Ibridazione sp3, sp2, sp Alcani: nomenclatura, proprietà fisiche, reazioni Cicloalcani: nomenclatura, proprietà fisiche, reazioni Alcheni: nomenclatura, proprietà fisiche, reazioni Alchini: nomenclatura, proprietà fisiche, reazioni Idrocarburi aromatici monociclici Benzene: struttura, reazioni Idrocarburi aromatici policiclici Alogenuri alchilici: nomenclatura, classificazione, proprietà fisiche, reazioni Alcoli: nomenclatura, classificazione, proprietà fisiche, reazioni Eteri: nomenclatura, proprietà fisiche, reazioni Fenoli: nomenclatura, proprietà fisiche, reazioni Aldeidi e chetoni: il gruppo funzionale carbonile, nomenclatura, proprietà fisiche, reazioni Acidi carbossilici: il gruppo funzionale carbossilico, nomenclatura, proprietà fisiche, reazioni, derivati degli acidi carbossilici, acidi carbossilici polifunzionali Ammine: il gruppo funzionale amminico, nomenclatura, proprietà fisiche, reazioni Spiegare la natura dei legami semplici, doppi e tripli Attribuire il nome IUPAC ai composti organici Descrivere le serie degli alcani, dei cicloalcani, degli alcheni, degli alchini, degli idrocarburi aromatici e dei gruppi funzionali in termini di formule generali, di formule di struttura Giustificare le proprietà fisiche di tutti i composti organici Analizzare le reazioni di tutti i composti organici 167 Distinguere alcani, alcheni, alchini, idrocarburi ciclici aromatici in base alle loro proprietà fisiche e chimiche Confrontare le proprietà degli idrocarburi alifatici e ciclici con quelle degli idrocarburi aromatici Correlare i gruppi funzionali con le proprietà e le funzioni dei composti che li contengono QUINTO ANNO (BIOLOGIA, CHIMICA E SCIENZE DELLA TERRA) Conoscenze La struttura stratificata della Terra Crosta, mantello e nucleo Litosfera, astenosfera e mesosfera Il calore interno della Terra Origine del calore interno Gradiente geotermico Il flusso di calore Il nucleo La zona d’ombra Composizione del nucleo Il mantello Composizione del mantello Correnti convettive nel mantello Tomografia sismica La crosta Il campo magnetico terrestre Il paleomagnetismo Le inversioni di polarità Stratigrafia magnetica Conoscenze Modulo I L’INTERNO DELLA TERRA Capacità/Abilità Competenze Conoscere la composizione dell’interno Riuscire a riconoscere e stabilire relazioni tra i fenomeni della Terra secondo le più recenti scoperte che si osservano in superficie con quelli che avvengono all’interno della Terra. Distinguere tra crosta e litosfera Riconoscere la relazione tra la distribuzione geografica Descrivere le caratteristiche delle variazioni della densità della crosta terrestre e la sua dell'astenosfera composizione Spiegare le cause del calore interno terrestre Descrivere i modelli dell'interno della Terra e confrontare le informazioni che le varie indagini forniscono in modo da ricostruire un modello tridimensionale della struttura terrestre Descrivere la convezione Descrivere le differenze tra crosta oceanica e continentale Riconoscere l’importanza del campo magnetico terrestre e conoscere le ipotesi sulla sua origine Riconoscere l'importanza del paleomagnetismo come prova dell'espansione del fondale oceanico Modulo II LA TETTONICA DELLE PLACCHE Capacità/Abilità Competenze 168 Concetti generali e cenni storici Che cosa è una placca litosferica I margini delle placche Quando sono “nate” le placche Placche e moti convettivi Il mosaico globale Placche e terremoti Placche e vulcani Tettonica delle placche e risorse naturali L’espansione del fondo oceanico Le dorsali medio-oceaniche Espansione del fondo oceanico La struttura della crosta oceanica Il meccanismo dell’espansione Prove dell’espansione oceanica I margini continentali Tipi di margine continentale Margini continentali passivi Margini continentali trasformi Margini continentali attivi Tettonica delle placche e orogenesi Gli “oceani perduti”: le ofioliti Conoscenze Sapere le cause della disposizione attuale delle terre emerse Conoscere e applicare la teoria della deriva dei continenti Spiegare il motivo del limite di profondità dei terremoti Descrivere la relazione tra margini di placca e risorse naturali Comprendere come la crosta oceanica sia più giovane della continentale Saper descrivere la struttura e il funzionamento di una dorsale oceanica Sapere correlare la batimetria degli oceani con l’età della crosta oceanica Spiegare l’importanza delle anomalie magnetiche in relazione al movimento delle placche Capire il significato della parola “orogenesi” Evidenziare il ruolo dell’isostasia nel processo di innalzamento delle catene montuose Spiegare il significato attribuito alle ofioliti Modulo III LE BIOMOLECOLE Capacità/Abilità 169 Riconoscere ed interpretare il significato della parola “relativo” riferito al movimento delle placche Essere consapevoli della differenza tra reattività vulcanica di una dorsale e quella di un arco magmatico Riflettere sui fenomeni geologici superficiali che consentono di individuare i margini di placca Riconoscere la relazione tra distribuzione geografica dei sismi, dei vulcani e delle zone di frattura delle placche Interpretare in modo corretto la distribuzione morfogeologica in un sistema arco-fossa Saper spiegare perché la velocità di espansione del fondo oceanico cambia a seconda del luogo Interpretare correttamente la presenza di “punti caldi” Competenze I CARBOIDRATI: caratteristiche generali e classificazione; i monosaccaridi (isomeria strutturale; chiralità, proiezioni di Fischer; struttura ciclica: proiezioni di Haworth; reazioni tipiche del gruppo carbonile); i disaccaridi e i polisaccaridi. I LIPIDI: caratteristiche generali e classificazione; struttura e proprietà dei trigliceridi; le reazioni di idrogenazione e di idrolisi alcalina (saponi); i fosfolipidi; le cere; gli steroidi; le vitamine liposolubili e la loro importanza biologica. GLI AMMINOACIDI, I PEPTIDI e LE PROTEINE: gli amminoacidi: chiralità, nomenclatura e classificazione, struttura ionica dipolare e comportamento anfotero; peptidi: caratteristiche del legame peptidico e relative reazioni; proteine: costituzione, strutture caratteristiche e denaturazione; gli enzimi. GLI ACIDI NUCLEICI: composizione chimica; nucleosidi e nucleotidi; la struttura del DNA: la doppia elica; la struttura e le funzioni degli acidi ribonucleici Conoscenze Saper rappresentare la formula di struttura delle molecole organiche con le varie rappresentazioni; Saper rappresentare correttamente la struttura tridimensionale di una molecola usando il modello a cunei e la proiezione di Fischer; Saper utilizzare la nomenclatura per attribuire il nome agli isomeri dei composti; Saper distinguere i diversi isomeri in base alle loro proprietà fisiche o chimiche. Giustificare il diverso stato fisico dei grassi e degli oli; Saper rappresentare la reazione di idrolisi alcalina dei trigliceridi; Analizzare il ruolo biologico degli steroidi e delle vitamine liposolubili. Giustificare il comportamento anfotero degli AA; Analizzare i livelli di organizzazione delle proteine; Spiegare il ruolo biologico degli enzimi e riconoscere i meccanismi d’azione enzima-substrato e ormone-recettore Analizzare la composizione chimica dei nucleosidi e dei nucleotidi; Saper esaminare la struttura del DNA e saper individuare le implicazioni biochimiche ad essa connesse; Descrivere il ruolo biologico dei diversi tipi di RNA. Modulo IV IL METABOLISMO Capacità/Abilità 170 Correlare la struttura dei composti e la presenza di gruppi funzionali con la loro reattività. Capire la relazione tra struttura e funzione delle biomolecole Riconoscere il ruolo che carboidrati, lipidi, proteine e acidi nucleici ricoprono negli esseri viventi. Essere in grado di mettere in relazione la struttura del DNA con la conservazione, la trasmissione e l’espressione dei caratteri ereditari Competenze Il metabolismo dei CARBOIDRATI: la glicolisi principale via catabolica del glucosio; le fermentazioni; il controllo della glicolisi e la via dei pentosofosfati; la gluconeogenesi: biosintesi di glucosio da piruvato, lattato e amminoacidi; il glicogeno come riserva energetica. Il metabolismo dei LIPIDI: la β ossidazione via di degradazione degli acidi grassi; i corpi chetonici fonte alternativa di energia; il fegato produttore di riserve lipidiche e colesterolo. Il metabolismo degli AMMINOACIDI: la perdita del gruppo amminico prima tappa del catabolismo degli AA; la biosintesi dell’urea e l’eliminazione dello ione ammonio, specie chimica tossica La regolazione delle attività metaboliche: il controllo della glicemia; la produzione dell’insulina nella fase postprandiale; la produzione del glucagone durante il digiuno. Il metabolismo differenziato delle cellule dell’organismo: (globuli rossi, neuroni, cellule muscolari, adipociti, epatociti) Conoscenze Essere in grado di riconoscere il ruolo delle molecole coinvolte nei processi metabolici. Saper descrivere le tappe principali del metabolismo dei carboidrati, dei lipidi, delle proteine e degli acidi nucleici Saper descrivere le tappe principali e individuare gli intermedi e i prodotti finali delle vie metaboliche Saper descrivere i diversi processi metabolici, nei vari tipi di cellule Essere in grado di differenziare i processi metabolici, in funzione del tipo di cellule nelle quali si realizzano Mettere in relazione la struttura delle biomolecole con la loro funzione metabolica. Individuare il ruolo degli enzimi e degli ormoni, nei processi metabolici studiati. Collegare le diverse vie metaboliche per creare un quadro funzionale dell’organismo. Mettere in relazione le vie metaboliche, con le implicazioni biomediche ad esse collegate Saper interpretare le modalità di svolgimento dei processi metabolici, come adattamento dell’organismo, anche in relazione a situazioni patologiche. Essere in grado di differenziare i processi metabolici, in funzione del tipo di cellule nelle quali si realizzano Modulo V SCAMBI ENERGETICI NELLE CELLULE Capacità/Abilità 171 Competenze Energia e organismi viventi Metabolismo cellulare: anabolismo e catabolismo Sintesi delle biomolecole. Demolizione delle biomolecole. Strategie metaboliche. Reazioni di ossido-riduzione Gli enzimi Cofattori dell’azione enzimatica. I coenzimi NAD e FAD trasportatori di elettroni. Sequenze biochimiche La valuta energetica della cellula: l'ATP. La glicolisi La fermentazione. La respirazione cellulare. Struttura dei mitocondri. L’ossidazione dell’acido piruvico. Il ciclo di Krebs. Trasporto finale di elettroni. Meccanismo della fosforilazione ossidativa. Bilancio energetico totale I primi organismi fotosintetici. Luce, clorofilla e altri pigmenti. Struttura dei cloroplasti. I fotosistemi I e II. Reazioni luce-dipendenti. Reazioni luce-indipendenti: il ciclo di Calvin. Soluzioni alla carenza di CO2: fotorespirazione e ciclo C4. Le piante CAM. Reazioni e prodotti della fotosintesi Conoscenze Riconoscere la differenza tra catabolismo e anabolismo e tra reazioni esoergoniche e endoergoniche Riconoscere le principali vie metaboliche e la loro regolazione. Conoscere la funzione degli enzimi, la loro struttura ed il meccanismo con cui agiscono. Spiegare che cosa sono i cofattori e i coenzimi. Conoscere la formula dell’ATP e spiegare la sua funzione. Capire che l’ATP si trasforma mediante l’idrolisi o la fosforilazione. Sapere qual è la reazione di demolizione del glucosio e che tale reazione avviene in diverse fasi. Descrivere i vari tipi di fermentazione. Conoscere il processo di glicolisi. Descrivere la struttura dei mitocondri. Esporre le fasi della respirazione cellulare: ossidazione dell'acido piruvico, ciclo di Krebs, trasporto finale di elettroni. Descrivere il meccanismo della fosforilazione ossidativa. Fare un bilancio energetico totale del processo di demolizione del glucosio. Conoscere l'evoluzione degli organismi fotosintetici. Individuare la differenza tra cellule chemiosintetiche e fotosintetiche Sapere qual è la reazione principale della fotosintesi e che tale reazione avviene in diverse fasi. Conoscere la natura della luce e che cosa sono i pigmenti. Conoscere la struttura dei cloroplasti. Spiegare le funzioni dei fotosistemi I e II e i processi che avvengono in essi. Descrivere le reazioni luce-dipendenti che costituiscono il primo stadio della fotosintesi Descrivere le reazioni luce-indipendenti: il ciclo di Calvin. Capire quando si attua nelle piante il processo della fotorespirazione. Conoscere gli altri metodi delle piante per fissare la CO2: la via del C4, le piante CAM. Conoscere quali sono i prodotti finali della fotosintesi. Modulo VI TECNOLOGIA DEL DNA RICOMBINANTE Capacità/Abilità 172 Comprendere che il vivente è un sistema aperto inserito in un flusso di energia Comprendere che l'energia metabolica serve al mantenimento del livello di organizzazione Comprendere il ruolo centrale del glucosio nel metabolismo degli esseri viventi Capire l'importanza dei coenzimi nelle reazioni di ossido riduzione Comprendere l’importanza dell’ATP come valuta energetica delle cellule Individuare i processi attraverso cui tutte le cellule trasformano l’energia contenuta negli alimenti in energia utilizzabile per compiere le varie funzioni vitali. Comprendere l’importanza dei processi fotosintetici per la sintesi delle molecole organiche. Riconoscere la centralità del processo fotosintetico nei flussi di materia e di energia all’interno della biosfera Competenze I plasmidi Il processo di coniugazione I virus Ciclo litico e lisogeno Il processo di trasduzione Il meccanismo di infezione dei retrovirus I trasposoni Gli enzimi di restrizione La separazione dei frammenti di restrizione Il sequenziamento dei frammenti Ibridazione degli acidi nucleici Clonaggio genico Il “montaggio” del DNA ricombinante Le librerie genomiche La PCR Anticorpi monoclonali La terapia genica Gli OGM La clonazione animale Applicazioni a livello agroalimentare e sanitario Il Progetto Genoma Umano Profilo genetico e crimine Conoscenze Descrivere le peculiarità strutturali del plasmide F Spiegare i meccanismi che sono alla base della coniugazione Descrivere la struttura generale dei virus mettendo in evidenza la loro funzione di vettori nei batteri e nelle cellule eucariote Mettere a confronto un ciclo litico con un ciclo lisogeno Spiegare in che cosa consiste il processo di trasduzione distinguere tra trasduzione generale e trasduzione specializzata Descrivere il meccanismo di azione dei retrovirus Descrivere le caratteristiche dei trasposoni evidenziando quali conseguenze può comportare la loro mobilità Mettere a confronto le caratteristiche dei diversi vettori Spiegare che cosa si intende per DNA ricombinante Descrivere le proprietà degli enzimi di restrizione Spiegare la tecnica di separazione e sequenziamento Spiegare la tecnica dell’ibridazione Spiegare che cosa è una libreria genomica Illustrare il processo con cui si possono clonare sequenze di DNA Descrivere il meccanismo della reazione a catena della polimerasi evidenziando lo scopo di tale processo Spiegare i che modo è possibile indurre i batteri a sintetizzare proteine utili Spiegare la tecnica di produzione degli anticorpi monoclonali Spiegare che cosa si intende per transgenico e OGM Evidenziare vantaggi e svantaggi dei prodotti OGM Spiegare in che cosa consiste una terapia genica e in quali casi può essere applicata Descrivere le tappe del Progetto Genoma Umano mettendo in evidenza obiettivi,difficoltà e limiti Modulo VII ECOLOGIA APPLICATA Capacità/Abilità 173 Saper capire l’importanza dei vettori cellulari per la naturale trasmissione di informazioni genetiche a favore di una maggiore variabilità Comprendere l’importanza di queste conoscenze per gli sviluppi delle scienze biologiche e delle loro potenzialità di applicazione Considerare come una nuova rivoluzione scientifica la manipolazione di questi meccanismi naturali Saper seguire le varie tappe del processo con cui gli scienziati riescono ad individuare, sequenziare, isolare e copiare un gene di particolare interesse biologico Saper comprendere l’enorme potenzialità delle attuali conoscenze di ingegneria genetica evidenziando quali nuove soluzioni la tecnica del DNA ricombinante ha individuato e quali nuove prospettive potrà fornire a problemi di carattere agroalimentare e medico finora insoluti Saper evidenziare l’importanza delle più recenti conquiste dell’uomo nel campo della medicina ottenute grazie alle attuali conoscenze di genetica molecolare Competenze La biologia della conservazione La biodiversità I livelli di biodiversità La distribuzione della biodiversità Il valore diretto e indiretto della biodiversità La grande estinzione in corso e le cause Misurare la biodiversità Gli indicatori biologici Il metodo IBE Ecotossicologia e bioaccumulo Conservare la biodiversità Strategia della Unione Europea sulla Biodiversità fino al 2020 Conoscenze Definire e caratterizzare il campo di studio e azione della biologia della conservazione Definire la biodiversità secondo i quattro livelli di studio Conoscere il valore diretto della biodiversità riguardo i possibili utilizzi in medicina nell’agricoltura e come valore di consumo Conoscere il valore indiretto della biodiversità riguardo i servizi eco sistemici indispensabili forniti dalle aree naturali Conoscere le cinque cause principali della cospicua perdita di biodiversità in corso Conoscere l’indice di diversità di Simpson Conoscere le caratteristiche di un buon indicatore biologico per il biomonitoraggio Conoscere il metodo IBE nell’applicazione allo studio della qualità dell’acqua e dell’aria Spiegare quale contributo dà la eco tossicologia al monitoraggio ambientale Spiegare i criteri di scelta delle specie da conservare e le metodologie più adatte Comprendere gli scopi e le metodologie per il ripristino degli ecosistemi degradati Capire la concezione e l’utilità di una rete ecologica ben strutturata Sapere che la perdita di biodiversità viene contrastata da normative a vari livelli Modulo VIII IL CLIMA CHE CAMBIA Capacità/Abilità 174 Comprendere la complessità delle relazioni che intercorrono tra gli organismi che fanno parte dell’ecosistema Comprendere il ruolo che ha avuto ed ha l’uomo con le sue attività nel determinare le attuali condizioni del pianeta Comprendere che salvaguardare la biodiversità significa anche salvaguardare il nostro futuro Comprendere che sono necessari dei cambiamenti nelle scelte e nei comportamenti di ciascuno di noi per salvaguardare il pianeta Competenze I primi studi di climatologia La temperatura dell’atmosfera terrestre e il ruolo dei gas serra Il meccanismo di controllo della temperatura atmosferica I dati sull’andamento della temperatura annua nel tempo Variazioni di temperatura connesse a processi naturali Gli effetti dell’attività solare Gli effetti dell’attività vulcanica I processi di retroazione L’assorbimento di CO2 e le correnti oceaniche La “respirazione” del suolo e il permafrost Il vapore acqueo e le nubi Effetti del riscaldamento globale Il ritiro dei ghiacci Lo “spostamento” dei tropici La frequenza e l’intensità degli uragani Le conseguenze sulla fauna e sulla vegetazione In che modo si tenta di prevedere il futuro Il modello GISS Come funzionano i modelli climatici Il valore dei modelli climatici Perché e come modificare il nostro comportamento Il contenimento delle emissioni di CO2 Il Protocollo di Kyoto Il “mercato di quote di emissione” Riconoscere l’importanza delle variazioni di temperatura media Conoscere le considerazioni relative al clima condivise dalla maggior parte degli scienziati Conoscere gli effetti di un riscaldamento globale Sapere cosa è l’effetto serra Saper interpretare il grafico denominato hockey stick Riconoscere la correlazione tra attività solare e temperatura atmosferica Riconoscere l’influenza dell’attività vulcanica a livello globale Sapere cosa si intende per processi di retroazione Sapere in cosa consiste la tropicalizzazione del clima 175 Riuscire a riconoscere e stabilire l’importanza dei fenomeni meteorologici Conoscere gli strumenti on cui poter rilevare il clima di una data zona Riconoscere la relazione tra la distribuzione geografica delle variazioni climatiche Conoscere le informazioni e i limiti di un modello climatico Saper raccogliere ed utilizzare semplici dati meteorologici per disegnare un diagramma climatico Programmazione Dipartimento disciplinare di SCIENZE a.s. 2014-15 MATERIA: SCIENZE (Biologia, Chimica, Scienze della Terra) CLASSI INDIRIZZO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE Finalità generali Lo studio delle Scienze della Natura servirà allo studente per: ASSE DEI LINGUAGGI Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi ASSE MATEMATICO Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi ASSE TECNOLOGICO Osservare e analizzare fenomeni naturali complessi appartenenti alla realtà naturale e artificiale Utilizzare modelli appropriati per interpretare i fenomeni Utilizzare le metodologie acquisite per porsi con atteggiamento scientifico di fronte alla realtà 176 Obiettivi disciplinari generali Al termine del corso di studi lo studente dovrà possedere le conoscenze disciplinari (vedi scansione contenuti delle singole discipline) e le competenze/abilità tipiche delle Scienze della Natura di seguito elencate: Leggere un brano scientifico Osservare schemi e immagini Classificare Saper effettuare connessioni logiche Riconoscere o stabilire relazioni Formulare ipotesi in base ai dati forniti Sperimentare in laboratorio, elaborare dati sperimentali, trarre conclusioni basate sui risultati ottenuti e sulle ipotesi verificate Comunicare informazioni scientifiche Risolvere situazioni problematiche utilizzando linguaggi specifici Applicare le conoscenze a situazioni della vita reale Collocare le scoperte scientifiche nella loro dimensione storica Analizzare le relazioni tra l'ambiente abiotico e le forme viventi per interpretare le modificazioni ambientali di origine antropica e comprenderne le possibili ricadute future. Metodologia L'apprendimento disciplinare seguirà una scansione ispirata a criteri di gradualità, di connessione e di sinergia tra le discipline che formano il corso di Scienze le quali, pur nel rispetto della loro specificità, saranno sviluppate in modo armonico e coordinato. Le diverse aree disciplinari (Biologia, Chimica, Scienze della Terra) caratterizzate da concetti e da metodi di indagine propri, si basano tutte sulla stessa strategia dell'indagine scientifica che fa riferimento anche alla dimensione di "osservazione e sperimentazione". Nel primo biennio, dove prevale un approccio di tipo fenomenologico, basato su osservazione e descrizione, riveste un' importanza fondamentale la dimensione sperimentale; laddove non sia possibile effettuare attività laboratoriale in senso stretto esperimenti cruciali nello sviluppo del sapere scientifico saranno presentati utilizzando filmati e/o esperimenti virtuali. Nel secondo biennio e nel quinto anno si ampliano, si consolidano e si pongono in relazione i contenuti disciplinari, introducendo in modo graduale ma sistematico i concetti, i modelli e il formalismo che sono propri delle discipline oggetto di studio e che consentono una spiegazione più approfondita dei fenomeni. In particolare nel quinto anno gli studenti potranno essere coinvolti in approfondimenti di carattere disciplinare (sui contenuti dell'ultimo anno di corso e degli anni precedenti: ecologia, risorse energetiche, fonti rinnovabili, cicli biogeochimici) e multidisciplinare (matematica, fisica, filosofia, storia, arte), che potranno avere anche valore orientativo al proseguimento degli studi. Rimane importante la dimensione sperimentale. Per quanto riguarda la parte teorica le linee metodologiche che potranno essere seguite saranno: la lezione frontale, la lezione dialogata, la lezione discussione, l'uso di sussidi didattici (audiovisivi, riviste specializzate, materiale multimediale, LIM), l’impiego di tecniche di simulazione efficaci per stimolare il trasferimento delle competenze, l’uso di procedimenti ipotetico-deduttivi e di procedimenti induttivi attraverso esperienze, osservazioni e documenti. 177 Verifiche Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà: nel primo periodo: due scritte da effettuarsi, a scelta, secondo le tipologie previste e due orali. nel secondo periodo: tre scritte e due orali. Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie: prove orali prove scritte (tramite test a risposta chiusa e/o aperta, quesiti a risposta breve, questionari, "problem solving") relazioni su esperimenti Per la verifica si farà uso inoltre di tutto ciò che nel dialogo educativo serve a valutare le prestazioni degli studenti in rapporto a compiti o ad attività concepite come parte di un’esperienza di apprendimento. Criteri di valutazione Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori: conoscenze degli argomenti proposti competenze (applicazione delle conoscenze, uso appropriato dei linguaggi specifici, correttezza espositiva) capacità di sintesi, collegamento, elaborazione ed autonomia nella gestione delle conoscenze I voti saranno attribuiti seguendo i criteri di corrispondenza riportati nella tabella di valutazione del POF. Per il raggiungimento del livello di sufficienza alla fine del primo biennio lo studente. oltre a conoscere gli argomenti principali delle singole discipline, dovrà in termini di competenze/abilità dimostrare di: Possedere il lessico specifico della disciplina Possedere in modo chiaro e corretto i concetti essenziali legati ai vari fenomeni Saper esporre con rigore logico le conoscenze acquisite Sapersi orientare nel focalizzare gli aspetti essenziali dei fenomeni Per il raggiungimento del livello di sufficienza alla fine del secondo biennio lo studente, oltre a conoscere gli argomenti principali delle singole discipline, dovrà in termini di competenze/abilità dimostrare di: Possedere e utilizzare con padronanza il lessico specifico della disciplina Possedere in modo chiaro e corretto i concetti generali e particolari dei vari fenomeni Saper esporre con rigore logico le conoscenze acquisite 178 Saper analizzare i problemi e coglierne gli aspetti essenziali Saper focalizzare gli aspetti essenziali dei fenomeni e collegarli in modo consapevole Saper collegare fenomeni e coglierne gli aspetti unificanti più significativi Saper applicare gli aspetti teorici generali a problemi specifici in contesto noto e in semplici situazioni nuove Saper condurre semplici rielaborazioni CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI PRIMO BIENNIO CLASSI PRIME (SCIENZE DELLA TERRA) Conoscenze La costituzione della materia; Gli stati di aggregazione e i passaggi di stato; Sostanze pure, miscugli e soluzioni; Trasformazioni fisiche e chimiche; Definizione di atomo, molecola, ione, isotopi, elementi e composti; La tavola periodica; Legami ionici e covalenti, legame a idrogeno. Conoscenze Modulo I Introduzione alla CHIMICA Abilità/Capacità Competenze Ricavare dalla formula la natura delle Conoscere e correlare, nelle linee particelle fondamentali, il comportamento delle varie sostanze. Risalire alle caratteristiche degli elementi, in base alla loro posizione nella tavola periodica; Individuare i metodi e le procedure ottimali per la separazione dei miscugli; Saper descrivere i passaggi di stato e saper costruire il relativo grafico temperatura/tempo; Saper spiegare la forma delle molecole e le proprietà delle sostanze. Modulo II LA LITOSFERA Abilità/Capacità 179 Competenze Gli strati della Terra: crosta, mantello e nucleo; I minerali e le rocce: classificazione e riconoscimento dei principali tipi; I processi: magmatico, sedimentario (con cenni di geomorfologia) e metamorfico; Il ciclo litogenetico. Conoscenze La molecola dell’acqua e le sue proprietà; Il mare in movimento: le onde, le maree, le correnti; Gli oceani e i fondali oceanici; Le acque continentali: I fiumi e i laghi; Il ciclo dell’acqua (cenni sull’inquinamento). Conoscenze L’atmosfera: composizione, stratificazione, Temperatura e pressione, L’umidità e le precipitazioni meteorologiche; I climi del pianeta, I cambiamenti climatici e il riscaldamento globale; Cenni sull’inquinamento dell’aria. Conoscenze Saper descrivere le caratteristiche fisiche e chimiche della litosfera; Saper osservare e descrivere campioni di roccia e classificarle secondo un criterio esplicitato; Saper collocare i processi litogenetici nel contesto del “sistema Terra”; Raccogliere e ordinare dati sperimentali. Modulo III L’IDROSFERA Abilità/Capacità Saper rappresentare la molecola dell’acqua e il legame fra le molecole; Saper interpretare le proprietà dell’acqua in base alla struttura e conoscere il ciclo idrologico; Conoscere la distribuzione delle risorse idriche sulla Terra; Sapere come varia la salinità dell’acqua marina; Conoscere i principali movimenti che caratterizzano le acque oceaniche. Modulo IV L’ATMOSFERA E IL CLIMA Abilità/Capacità Saper illustrare caratteristiche e specificità dell’atmosfera; Saper esaminare i fattori che determinano la variabilità delle condizioni meteorologiche e climatiche; Saper descrivere i principali tipi di clima sulla terra. Modulo V LA GEOMORFOLOGIA Abilità/Capacità 180 Saper effettuare connessioni logiche tra fatti e fenomeni a livello litosferico e stabilire le rispettive relazioni. Competenze Valutare le variazioni in atto nelle risorse idriche del pianeta; Assunzione di comportamenti responsabili nell’uso della risorsa acqua; Applicazione delle conoscenze acquisite a nuovi contesti, anche legati alla vita quotidiana. Competenze Risolvere semplici problemi legati al quotidiano, ad es. i cambiamenti meteorologici; Comprendere la forte responsabilità dell’uomo nella variazione della temperatura globale dell’atmosfera e dell’inquinamento dell’aria e quali potrebbero essere le ricadute future. Competenze Il modellamento; Gli ambienti geomorfologici; L’evoluzione del paesaggio fisico. Conoscenze La posizione della Terra nell’Universo; Cenni su stelle e galassie; Il Sistema Solare; Le leggi di Keplero e la legge di Newton; Forma e dimensione della Terra; L’orientamento, il reticolato geografico, latitudine e longitudine; Elementi di cartografia; I movimenti della Terra: rotazione e rivoluzione con relative prove e conseguenze; Le stagioni e le zone astronomiche; La Luna: caratteristiche generali, movimenti e relative conseguenze; La misura del tempo: il giorno, l’anno e i fusi orari. Riconoscere le forze che hanno modellato un paesaggio; Conoscere i processi di disgregazione fisica e alterazione chimica delle rocce; Descrivere le principali morfologie glaciali, desertiche e costiere. Modulo VI IL PIANETA TERRA Abilità/Capacità Conoscere le caratteristiche fondamentali del Sistema Solare; Saper descrivere le leggi di Keplero e la legge di Newton; Sapere come si misura il tempo; Saper descrivere i moti della Terra e quali sono le conseguenze; Saper individuare e descrivere le zone astronomiche; Saper descrivere le caratteristiche della superficie lunare; Saper spiegare quali sono le conseguenze dei moti della Luna. Collegare un paesaggio naturale noto, agli agenti esogeni che ne hanno modellato le strutture; Considerare in modo critico e consapevole la forte influenza dell’uomo sull’ambiente; Comprendere il valore del paesaggio della propria regione per poterlo salvaguardare. Competenze Sapersi orientare nello spazio e nel tempo; Saper inquadrare i corpi celesti e la Terra, in un ambito complessivo. Riconoscere l’importanza della costruzione di modelli e del loro continuo aggiornamento; Individuare nel “sistema Terra” un sistema di equilibri complessi e delicati. CLASSI SECONDE (BIOLOGIA E CHIMICA) Conoscenze Modulo I LE MOLECOLE DELLA VITA Abilità/Capacità 181 Competenze La struttura della molecola d’acqua Le proprietà dell’acqua: densità, calore specifico, coesione e adesione Le soluzioni Monomeri e polimeri Condensazione e idrolisi dei polimeri Caratteristiche dei carboidrati Caratteristiche delle proteine Gli amminoacidi Le quattro strutture delle proteine Caratteristiche dei lipidi Caratteristiche degli acidi nucleici I nucleotidi DNA, RNA e ATP Mettere in relazione la struttura molecolare dell’acqua con le sue proprietà Distinguere una sostanza idrofila da una idrofobica Spiegare le caratteristiche delle soluzioni Distinguere i monomeri dai polimeri Comprendere le funzioni delle reazione di condensazione e di idrolisi Distinguere le categorie di carboidrati biologicamente importanti e comprendere la relazione tra struttura e funzione Elencare le funzioni svolte dalle proteine negli organismi viventi Descrivere la struttura degli amminoacidi Descrivere i quattro livelli della struttura di una proteina e correlare a ogni livello di organizzazione la funzione delle relative proteine Spiegare le caratteristiche dei fosfolipidi e le loro interazioni con l’acqua Illustrare le funzioni svolte dagli acidi nucleici Descrivere la struttura dei nucleotidi Evidenziare le differenze strutturali e funzionali tra DNA e RNA e il ruolo energetico svolto dall’ATP Conoscenze Individuare nella molecola d’acqua le particolari caratteristiche che la rendono indispensabile alla vita Essere in grado di individuare nei composti organici le molecole che costituiscono gli esseri viventi Comprendere le funzioni che svolgono le biomolecole negli esseri viventi in relazione alla loro struttura Comprendere che le trasformazioni di alcune molecole organiche sono alla base di tutte le attività svolte dalle cellule Modulo II LE CELLULE: STRUTTURE E FUNZIONI Abilità/Capacità 182 Competenze Le dimensioni delle cellule Microscopio ottico e microscopio elettronico Caratteristiche delle cellule procariotiche Caratteristiche generali delle cellule eucariotiche La cellula animale e la cellula vegetale Struttura generale delle membrane cellulari Diffusione semplice e facilitata L’osmosi Il trasporto attivo Endocitosi Esocitosi Gli organuli cellulari Il nucleo e il nucleolo La parete delle cellule vegetali Gli enzimi L’energia di attivazione La specificità degli enzimi Gli enzimi ed i processi metabolici Conoscenze Spiegare perché le dimensioni delle cellule devono essere molto limitate Mettere in relazione le dimensioni delle cellule con gli strumenti utilizzati per osservarle Descrivere la struttura delle cellule procariotiche ed eucariotiche Distinguere la cellula animale da quella vegetale Descrivere secondo il modello a mosaico fluido la struttura chimica della membrana cellulare Definire il fenomeno fisico della diffusione Descrivere la diffusione semplice e quella facilitata attraverso una membrana semipermeabile Mettere in relazione l’osmosi con la concentrazione dei soluti Specificare i tre tipi di trasporto attivo mettendoli a confronto Comprendere il significato funzionale di endocitosi ed esocitosi Elencare gli organuli cellulari e le rispettive funzioni Saper evidenziare l’importanza nelle cellule di un sistema interno di membrane e del citoscheletro Saper individuare l’esatto ruolo svolto dai cloroplasti e dai mitocondri in relazione al fabbisogno energetico. Descrivere la struttura e le funzioni del nucleo, del nucleolo Spiegare la funzione dei catalizzatori nelle reazioni chimiche ed in particolare in quelle biologiche Descrivere gli enzimi e la loro relazione con i substrati Comprendere il ruolo degli enzimi nei processi di trasformazione dell’energia Sapere individuare la sostanziale unitarietà dei viventi in tutti i suoi aspetti Individuare nella cellula un sistema aperto che scambia continuamente materia ed energia con l’ambiente Saper comprendere che la capacità di prelevare energia e materia dall’ambiente e trasformarla secondo i propri scopi è una proprietà peculiare dei viventi Modulo III LA DIVISIONE DELLE CELLULE: MITOSI E MEIOSI Abilità/Capacità 183 Competenze La scissione binaria nei procarioti Il ciclo cellulare comprende l’interfase e la fase mitotica La preparazione del nucleo alla mitosi Strutture coinvolte nella mitosi Le fasi della mitosi: profase, , metafase, anafase, telofase La citodieresi nelle cellule animali e vegetali Mitosi e riproduzione asessuata Riproduzione sessuata e variabilità genetica La prima e la seconda divisione meiotica Mitosi e meiosi a confronto Meiosi e variabilità genetica Autosomi e cromosomi sessuali Differenze tra il cromosoma X e il cromosoma Y Il cariotipo Anomalie del cariotipo Conoscenze Evidenziare l’importanza della divisione cellulare nella crescita degli organismi Descrivere la scissione binaria dei procarioti Elencare le fasi comprese nel ciclo cellulare distinguendo l’interfase dalla fase mitotica e dalla citodieresi Descrivere le sottofasi G1, S e G2 Descrivere il processo mitotico distinguendo gli eventi salienti di ogni fase Confrontare la citodieresi delle cellule animali e quella delle cellule vegetali Mettere in relazione la mitosi con la riproduzione asessuata Spiegare la relazione tra riproduzione sessuata e variabilità genetica Spiegare la prima divisione meiotica Descrivere il crossing-over evidenziando il suo contributo alla variabilità genetica Spiegare la seconda divisione meiotica Confrontare la meiosi con la mitosi evidenziando analogie e differenze Distinguere tra autosomi e cromosomi sessuali Saper cogliere le differenze tra i due processi di gametogenesi nell’uomo e nella donna Descrivere quali conseguenze si possono verificare nei gameti in seguito a errori del processo meiotico Specificare le anomalie che si possono osservare nel cariotipo Mettere in relazione la presenza o l’assenza di un cromosoma con l’insorgenza di una sindrome Collegare il cariotipo delle principali anomalie numeriche degli autosomi e degli eterosomi con gli aspetti distintivi delle relative sindromi e con la loro incidenza sulla popolazione umana Modulo IV MENDEL E LA GENETICA CLASSICA Abilità/Capacità 184 Essere in grado di individuare nei processi di riproduzione cellulare e di riproduzione degli organismi la base per la continuità della vita nonché per la variabilità dei caratteri che consente l’evoluzione degli organismi viventi e la biodiversità Competenze Il lavoro di Mendel Le leggi di Mendel L’ampliamento del concetto di gene: mutazioni, interazioni alleliche, interazioni geniche, effetti multipli di un singolo gene, geni e ambiente. Determinazione del sesso Caratteri legati al sesso Gruppi di associazione e di ricombinazione genica Conoscenze Illustrare le fasi del lavoro sperimentale di Mendel che ha portato alla formulazione della legge della segregazione e della legge dell’indipendenza dei caratteri Spiegare le linee pure in termini di genotipo Distinguere tra dominante e recessivo, tra genotipo e fenotipo, e tra omozigote ed eterozigote Costruire un quadrato di Punnett conoscendo i genotipi degli individui che si incrociano Elencare alcuni caratteri umani dominanti e recessivi Applicare un testcross per determinare il genotipo relativo a un fenotipo dominante Leggere in termini fenotipici il rapporto 9:3:3:1 Costruire un quadrato di Punnett per due caratteri diversi da quelli scelti da Mendel Distinguere, ipotizzando i possibili fenotipi della prole, tra dominanza incompleta, codominanza e alleli multipli Comprendere che l’espressione genica è il frutto dell’interazione tra geni ed ambiente Distinguere tra il cromosoma X e il cromosoma Y Dimostrare che è il padre, e non la madre, a determinare il sesso dei figli Spiegare che cosa si intende per carattere legato al sesso e descrivere le modalità della sua trasmissione Fornire una spiegazione dei dati ottenuti da Morgan incrociando i moscerini «occhi rossi» con quelli «occhi bianchi» Definire, per quanto riguarda i caratteri legati al sesso, il genotipo dei genitori conoscendo il fenotipo dei figli Spiegare il significato e le conseguenze dei gruppi di associazione Spiegare quali effetti potrebbe generare il crossing over se i geni non fossero posti sui cromosomi in modo ordinato e lineare Ipotizzare i risultati di un incrocio in cui due caratteri ereditari siano posti sullo stesso cromosoma Saper leggere e interpretare gli alberi genealogici Modulo V I VIVENTI E LA BIODIVERSITA' Abilità/Capacità 185 Saper comprendere la complessità della trasmissione dei caratteri e spiegarla secondo il modello mendeliano e non mendeliano Saper comprendere come mai in una popolazione possano comparire tanti diversi fenotipi e comprenderne il valore. Saper comprendere il ruolo dell’ambiente nell’espressione dei geni Saper mettere in relazione le mutazioni e il processo evolutivo. Competenze La classificazione dei viventi Concetto di specie Il sistema di classificazione di Linneo Filogenesi e classificazione I regni Principali caratteristiche morfologiche e funzionali e relativi adattamenti evolutivi di monere, protisti, funghi, vegetali e animali Definire il concetto di specie Indicare il criterio adottato per definire una specie biologica Individuare nell’isolamento riproduttivo il criterio più importante per il riconoscimento di una specie Fare qualche esempio di nomenclatura binomia distinguendo tra genere e specie Rilevare come le somiglianze morfologiche spesso non sono attendibili per classificare correttamente un organismo Spiegare perché uno studio filogenetico viene reso molto più attendibile dall’analisi delle sequenze dei filamenti di DNA e delle proteine Evidenziare gli aspetti fondamentali degli organismi vegetali Evidenziare gli aspetti fondamentali degli organismi animali Distinguere gli organismi vertebrati e invertebrati Elencare i principali phyla di invertebrati e vertebrati Descrivere analogie e differenze tra i vari organismi 186 Comprendere come diverse discipline quali la paleontologia, la genetica, la biochimica, l’etologia, oltre all’analisi dei dati morfologici permettano ai naturalisti di stabilire i criteri più adeguati per la classificazione degli organismi viventi Individuare negli organismi procarioti i primi colonizzatori della Terra capaci di adattarsi agli ambienti più diversi e inospitali Comprendere che molti organismi procarioti rivestono un ruolo di fondamentale importanza per la salvaguardia degli equilibri ambientali Saper evidenziare l’enorme varietà dei protisti, unicellulari e pluricellulari, presenti sul nostro pianeta, riconoscendo quelle caratteristiche che li rendono i probabili antenati di piante, animali e funghi Comprendere l’importanza ecologica dei funghi per il loro ruolo nei processi di riciclaggio delle sostanze nutritive e dei viventi stessi Comprendere che nel corso dell’evoluzione gli organismi vegetali sono andati incontro a una diversificazione e a una complessità sempre maggiore, sviluppando strutture via via più adatte a risolvere problemi di natura ambientale e climatica Percorrere le principali tappe evolutive che, nel corso di centinaia di milioni di anni, hanno portato gli animali ad acquisire caratteristiche anatomiche e fisiologiche sempre più specializzate e complesse Comprendere il valore della biodiversità Conoscenze Le caratteristiche del vivente Evoluzione chimica e comparsa dei primi organismi cellulari Evoluzione metabolica: anaerobi e aerobi, autotrofi ed eterotrofi La cellula procariote e relativa evoluzione La cellula eucariote e relativa evoluzione La pluricellularità La scala geocronologica Fissismo ed evoluzionismo La teoria di Lamarck La teoria darwiniana Prove a favore dell’evoluzione La selezione naturale Conoscenze Modulo VI ORIGINE DELLA VITA E TEORIE EVOLUTIVE Abilità/Capacità Identificare nei procarioti i primi esseri viventi comparsi sulla Terra Spiegare come i primi organismi hanno risolto il problema dell’energia e del nutrimento Spiegare come i primi organismi foto sintetici hanno modificato l’atmosfera terrestre Descrivere come si ritiene si siano formate le cellule eucariote (endosimbiosi) Collocare nella scala geocronologica i principali eventi della storia della vita Spiegare la differenza tra le teorie fissiste e l’evoluzionismo Descrivere la teoria evolutiva di Lamarck individuandone gli aspetti più innovativi Descrivere le prove a favore dell’evoluzione fornite dalla paleontologia, dalla biogeografia e dall’anatomia comparata e le osservazioni di Darwin Spiegare il legame tra variabilità all’interno di una specie e selezione naturale Spiegare il significato di adattamento e di equilibrio dinamico Modulo VII ECOLOGIA Abilità/Capacità 187 Competenze Saper collocare i viventi nell’ambiente e comprenderne l’evoluzione Saper interpretare i complessi processi evolutivi che portano alla comparsa della vita Saper cogliere lo sviluppo storico delle teorie evolutive evidenziando la novità e complessità della teoria darwiniana Saper interpretare i complessi processi evolutivi che portano alla comparsa di nuove specie Comprendere come il successo evolutivo di una specie sia in relazione con il suo grado di adattamento all’ambiente e con la sua capacità di modificarsi insieme ad esso Competenze Concetto di e ecosistema Livelli trofici e catene alimentari Produttività primaria Trasferimenti di energia all’interno di un ecosistema Piramidi del flusso di energia, del numero di organismi e della biomassa Cicli biogeochimici: componenti geologiche e biologiche Concetto di popolazione: struttura e crescita Concetto di comunità e tipi di interazione La nicchia ecologica Le successioni ecologiche e le comunità climax Azione antropica, gestione delle risorse naturali e impronta ecologica Definire il concetto di ecosistema e descrivere i rapporti che intercorrono tra i componenti di una catena alimentare e tra gli stessi e l’ambiente Definire i termini catena alimentare e rete alimentare evidenziandone le differenze. Elencare i livelli trofici più comuni facendo alcuni esempi di organismi. Distinguere tra consumatori primari e secondari Evidenziare l’importanza dei detritivori distinguendo tra saprofagi e decompositori Mettere in rapporto la lunghezza di una catena alimentare con la quantità di energia che può essere trasferita da un livello trofico a un altro Spiegare l’utilità delle piramidi del flusso di energia, del numero di organismi e della biomassa per lo studio di un ecosistema Individuare i principali eventi caratteristici dei cicli del carbonio,dell’azoto e del fosforo Definire il termine popolazione e saper individuare i principali fattori che influenzano la struttura e la crescita di una popolazione Spiegare da che cosa è determinata la capacità portante Prevedere la crescita demografica nei prossimi anni in base ai dati disponibili Definire in modo completo la nicchia ecologica distinguendo fra fondamentale e realizzata e evidenziando la relazione tra nicchia e organismo Saper comprendere l’importanza delle diverse strategie messe in atto da ogni specie di una comunità e del loro significato adattativo. Spiegare il processo che attraverso una successione ecologica porta alla comunità climax e distinguere fra i tipi di successione 188 Saper comprendere la complessità delle relazioni che intercorrono tra gli organismi e tra gli organismi e l’ambiente Saper comprendere che la continua disponibilità di sostanze inorganiche in un ecosistema dipende da complessi processi che coinvolgono molti organismi ma anche lenti processi di natura geochimica Saper comprendere che la sopravvivenza di un ecosistema dipende da un continuo apporto di energia e di risorse e che la Terra ha risorse limitate Essere consapevole dell'interdipendenza tra l'uomo, gli altri organismi viventi e l'ambiente, per comprendere quanto l’attività umana ha inciso e incida sugli equilibri naturali in modo da maturare comportamenti responsabili. Conoscenze La teoria particellare della materia Le sostanze pure I miscugli omogenei ed eterogenei Le soluzioni Le tecniche di separazione dei miscugli omogenei ed eterogenei La filtrazione, la centrifugazione, la cromatografia, l’estrazione, la distillazione Modulo VII LA MATERIA Abilità/Capacità Definire le sostanze pure Distinguere i miscugli omogenei da quelli eterogenei Identificare il solvente e il soluto di una soluzione Spiegare il principio di funzionamento di ognuna delle tecniche di separazione dei miscugli Identificare gli utilizzi delle tecniche di separazione dei miscugli Competenze Comprendere il significato della teoria particellare Riconoscere la materia organizzata in sostanze pure, miscugli omogenei e miscugli eterogenei Individuare le tecniche più adatte per separare le varie tipologie di miscugli Comprendere i processi fisici alla base delle tecniche di separazione dei miscugli Modulo IX LA MATERIA SI TRASFORMA Conoscenze Abilità/Capacità Le trasformazioni fisiche e le Saper distinguere una trasformazione fisica da trasformazioni chimiche della materia una trasformazione chimica. I reagenti e i prodotti di una Saper utilizzare il linguaggio grafico e reazione chimica simbolico per rappresentare una semplice trasformazione chimica. La legge di Lavoisier. Identificare i reagenti e i prodotti di una La legge di Proust. reazione chimica La legge di Dalton Definire le leggi ponderali La teoria atomica di Dalton Spiegare perché, a differenza dei miscugli, i Le equazioni chimiche: composti hanno un rapporto di combinazione bilanciamento. costante. Gli elementi e i composti Saper bilanciare una semplice equazione di reazione Definire elementi e composti Modulo X LE PROPRIETA' DEGLI ELEMENTI E DEI COMPOSTI Conoscenze Abilità/Capacità 189 Competenze Identificare i fenomeni fisici macroscopici che sono associati all’instaurarsi di una reazione chimica Comprendere il significato della legge di conservazione della massa Comprendere il significato delle leggi ponderali Distinguere un elemento da un composto Competenze I simboli degli elementi La tavola periodica Metalli, non metalli e semimetalli Elementi e composti Atomi e molecole Gli ioni I composti ionici Conoscenze Il numero atomico Il numero di massa Gli isotopi L’unità di massa atomica Il numero di Avogadro La mole Determinazione della composizione percentuale degli elementi in un composto Determinazione della formula minima e molecolare di un composto Individuare i processi attraverso i quali è possibile distinguere tra elementi e composti Descrivere la disposizione degli elementi nella tavola periodica Descrivere le proprietà fisiche e chimiche di metalli, non metalli e semimetalli Confrontare le proprietà fisiche della materia con le proprietà chimiche Definire l’elemento chimico dal punto di vista microscopico Definire la molecola Spiegare la differenza tra simbolo e formula Distinguere le formule degli elementi dalle formule dei composti Ricavare informazioni dalle formule chimiche sulla composizione di un composto Definire l’anione e il catione Definire i composti ionici Modulo XI STECHIOMETRIA DEI COMPOSTI CHIMICI Abilità/Capacità Distinguere il numero atomico dal numero di massa Definire gli isotopi Distinguere la massa atomica relativa da quella assoluta saper eseguire calcoli semplici con le moli Definire i rapporti di combinazione esistenti tra le quantità dei vari elementi in un composto Ricavare la formula di un composto conoscendo la percentuale di ogni suo elemento 190 Comprendere l’importanza della tavola periodica nella classificazione degli elementi Identificare le proprietà fisiche e chimiche di metalli, non metalli e semimetalli Essere consapevoli dei livelli microscopici o macroscopici in cui si manifestano le proprietà chimiche o fisiche Individuare la composizione particellare degli elementi e dei composti Individuare i criteri per scrivere le formule chimiche di elementi e composti Comprendere le differenze tra i composti molecolari e i composti ionici Competenze Comprendere i concetti di mole e di massa molare Essere in grado di svolgere esercizi con le moli, con le composizioni percentuali Usare la mole come unità di misura della quantità di sostanza e come ponte tra sistemi macroscopici (solidi, liquidi e gas) e i sistemi microscopici ( atomi, molecole e ioni) Saper ricavare una formula minima e molecolare note le sue composizioni percentuali Individuare i criteri per scrivere le formule chimiche di elementi e composti Modulo XII LE TRASFORMAZIONI FISICHE DELLA MATERIA Conoscenze Abilità/Capacità Gli stati di aggregazione della Descrivere le proprietà dei solidi, dei liquidi e materia degli aeriformi Gas e vapori Distinguere i gas dai vapori I cambiamenti di stato Classificare i materiali in base al loro stato fisico La curva di riscaldamento delle sostanze pure e dei miscugli Definire ogni termine indicante un cambiamento di stato La sosta termica e il calore latente Applicare la teoria particellare della materia ai La temperatura di fusione e di cambiamenti di stato ebollizione di una sostanza pura Descrivere le curve di riscaldamento delle sostanze pure e dei miscugli Definire la sosta termica e il calore latente Spiegare come cambia il punto di ebollizione di una sostanza pura al variare della sua tensione di vapore e della pressione esterna Spiegare il significato della temperatura di fusione e di ebollizione di una sostanza pura al fine del suo riconoscimento Modulo XIII LO STATO SOLIDO Conoscenze Abilità/Capacità Caratteri distintivi dello stato solido Descrivere le proprietà fisiche dei cristalli (durezza, sfaldabilità e fragilità) Solidi cristallini Descrivere tipi e strutture dei solidi cristallini Allotropia, polimorfismo, Saper analizzare la natura dei solidi in base al isomorfismo tipo di legame chimico con cui gli atomi Proprietà fisiche dei cristalli interagiscono Classificazione dei cristalli Solidi amorfi Competenze Comprendere le principali proprietà degli stati della materia solido, liquido e aeriforme Identificare i processi con cui i materiali cambiano il loro stato di aggregazione fisico Comprendere i processi fisici aventi luogo in una sostanza pura durante la soste termiche di una curva di riscaldamento Competenze Esaminare la struttura di un solido cristallino Sapere in base a quali criteri vengono classificati i cristalli Sapere cosa sono i reticoli cristallini Sapere che cosa si intende per “cella elementare”e da quali elementi essa viene identificata Comprendere che le proprietà fisiche di un solido dipendono dal tipo di cristallo Modulo XIV LO STATO LIQUIDO 191 Conoscenze Caratteri distintivi dello stato liquido Evaporazione La tensione di vapore L’ebollizione La tensione superficiale La viscosità La capillarità Abilità/Capacità Descrivere le proprietà dei liquidi Analizzare i processi di evaporazione e di condensazione Distinguere il processo di ebollizione da quello di evaporazione Descrivere i fenomeni della tensione superficiale, della viscosità e della capillarità Spiegare come cambia il punto di ebollizione di una sostanza pura al variare della sua tensione di vapore e della pressione esterna Conoscenze Teoria cinetica dei gas Le leggi dei gas ideali: Boyle, Charles, Gay-Lussac, Avogadro Equazione di stato dei gas ideali Competenze Analizzare le proprietà dei liquidi in base alla natura delle forze di attrazione esistenti tra le particelle Giustificare la relazione esistente tra la temperatura di ebollizione di un liquido e la pressione atmosferica Discutere della tensione di vapore Illustrare l’influenza delle variazioni di pressione e temperatura sull’evaporazione e sull’ebollizione dei liquidi Illustrare a livello molecolare l’equilibrio dinamico liquido-vapore Modulo XV LO STATO AERIFORME Abilità/Capacità Competenze Descrivere il comportamento di un gas ideale Elencare, motivandole, le proprietà dello stato gassoso Definire le leggi dei gas ideali e rappresentarle graficamente Specificare in che cosa un gas reale differisce da un gas ideale Conoscere le variabili di stato dei gas e la relativa influenza sul comportamento di un gas Descrivere i gas mediante la teoria cinetica- molecolare Applicare nella risoluzione dei problemi le leggi di Boyle, di Charles, di Gay-Lussac, il principio di Avogadro e l’equazione generale dei gas ideali SECONDO BIENNIO CLASSI TERZE (BIOLOGIA, CHIMICA E SCIENZE DELLA TERRA) Conoscenze Modulo I DNA, CODICE GENETICO, SINTESIPROTEICA, ESPRESSIONE GENICA Capacità/Abilità 192 Competenze Il ruolo del DNA; Il modello di Watson e Crick; La duplicazione del DNA; Il DNA come portatore di informazioni. Il codice genetico e la sua traduzione: geni e proteine; Il ruolo dell'RNA; Il codice genetico; La sintesi proteica; Implicazioni biologiche: mutazioni puntiformi. Struttura dei cromosomi e regolazione dell'espressione genica: il cromosoma procariote; Regolazione dell'espressione genica nei procarioti; Il cromosoma eucariote; Regolazione dell'espressione genica negli eucarioti; Il DNA del cromosoma eucariote; Trascrizione ed elaborazione dell'mRNA negli eucarioti. Conoscenze Spiegare il ruolo svolto dal DNA negli esseri viventi; Descrivere in linea generale il modello di DNA proposto da Watson e Crick Spiegare che cosa si intende per codice genetico Evidenziare le differenze tra la struttura dell’RNA e quella del DNA Spiegare in che cosa consiste il processo di trascrizione mettendo in evidenza la funzione dell’RNA messaggero Descrivere la funzione dei ribosomi e dell’RNA di trasporto Definire il termine mutazione e spiegare che cosa si intende per puntiforme Modulo II L'ATOMO Capacità/Abilità 193 Illustrare il meccanismo mediante cui un filamento di DNA può formare una copia complementare di se stesso Evidenziare in che cosa la duplicazione del DNA di una cellula eucariote differisce da quella di una cellula procariote Considerare le forme viventi quali espressioni diverse e diversificate di un unico patrimonio di caratteri genetici. Competenze Il problema dell'atomo; Scoperta dell'esistenza di particelle più piccole dell'atomo; I primi modelli atomici; Struttura dell'atomo, numero atomico, numero di massa, isotopi; L'atomo di Bohr; Il principio di indeterminazione di Heisenberg; La teoria atomica moderna e gli orbitali; La configurazione elettronica degli elementi; La configurazione elettronica esterna. Conoscenze Il sistema periodico di Mendeleev; Corrispondenza tra sistema periodico e configurazione elettronica degli elementi; Dimensioni degli atomi, volume atomico, energia di ionizzazione, affinità elettronica, elettronegatività; La configurazione elettronica stabile e l'ottetto. Conoscenze Descrivere la struttura dell’atomo e conoscere le caratteristiche fisiche di protoni, neutroni ed elettroni. Distinguere il numero atomico dal numero di massa Definire gli isotopi Descrivere le teorie dei modelli atomici da Thomson fino alla teoria degli orbitali. Conoscere le regole per costruire le configurazioni elettroniche degli elementi Modulo III IL SISTEMA PERIODICO Capacità/Abilità Descrivere la disposizione degli elementi nella tavola periodica Descrivere le proprietà fisiche e chimiche di metalli, non metalli e semimetalli Distinguere tra gruppi e periodi della tavola periodica Definire i termini di volume atomico, energia di ionizzazione, affinità elettronica, elettronegatività Spiegare perché gli atomi tendono ad assumere la configurazione elettronica dei gas nobili Modulo IV IL LEGAME CHIMICO Capacità/Abilità 194 Individuare la disposizione e il ruolo delle particelle subatomiche in un atomo Comprendere il significato del numero atomico e del numero di massa Essere consapevoli che gli isotopi di un elemento hanno identiche proprietà chimiche ma proprietà fisiche non coincidenti Saper costruire le configurazioni elettroniche degli elementi Competenze Comprendere l’importanza della tavola periodica nella classificazione degli elementi Identificare le proprietà fisiche e chimiche di metalli, non metalli e semimetalli Comprendere che le proprietà fisiche e chimiche variano periodicamente in funzione del numero atomico e della configurazione elettronica degli atomi. Mettere in relazione la disposizione degli elettroni con la tendenza di un atomo a reagire Competenze Il concetto di legame chimico; I vari tipi di legame: ionico, covalente, dativo, a idrogeno, metallico; Le forze di Van der Waals; Legame chimico ed energia; Ibridazione degli orbitali e geometria delle molecole; La determinazione della struttura delle molecole. Spiegare il motivo per cui si forma un legame chimico Definire i vari tipi di legami Saper distinguere tra legame covalente puro, covalente polare, ionico, dativo. Individuare quali molecole con legami covalenti polari sono dipoli Saper distinguere una sostanza polare da una apolare. Rappresentare la geometria della molecola dell’acqua Spiegare quando e come si forma il legame a idrogeno Definire l’energia di legame Saper applicare la teoria VSEPR per determinare la geometria molecolare. Modulo V PRINCIPALI TIPI DI COMPOSTI Conoscenze Capacità/Abilità Il numero di ossidazione e la valenza; Spiegare la differenza tra simbolo e formula Leggere e scrivere le formule più Saper determinare il numero di ossidazione semplici; di un elemento in un composto. La classificazione dei composti Conoscere la classificazione e la inorganici nomenclatura dei composti inorganici binari, ternari (tradizionale, di Stock, IUPAC) Proprietà dei composti binari; Nomenclatura dei composti binari; Proprietà dei composti ternari; Nomenclatura dei composti ternari. Modulo VI LE SOLUZIONI Conoscenze Capacità/Abilità 195 Comprendere il significato degli elettroni di valenza e il loro ruolo nella formazione di un legame chimico Comprendere il significato della diversa disposizione degli elettroni tra il legame covalente puro e il legame covalente polare Comprendere che il tipo di legame che si forma tra due o più elementi dipende dalla loro elettronegatività. Capire che le caratteristiche fisiche degli elementi e dei composti dipendono dalla natura del legame che li lega. Mettere in relazione le proprietà dei metalli con le caratteristiche del legame metallico Comprendere perché le proprietà fisiche dell’acqua sono determinate dalla sua polarità e dalla presenza del legame a idrogeno tra le molecole dell’acqua Saper distinguere quali legami intermolecolari sono presenti in una sostanza Competenze Ricavare informazioni dalle formule chimiche sulla composizione di un composto Saper classificare i vari tipi di composti. Data una formula chimica, saper assegnare correttamente il nome. Dato il nome di un composto, saper scrivere la corretta formula chimica corrispondente Competenze Solvatazione e idratazione Ionizzazione e dissociazione Elettroliti La solubilità Concentrazione delle soluzioni Proprietà colligative Innalzamento ebullioscopico e abbassamento crioscopico Osmosi e pressione osmotica. Conoscenze Equazioni di reazione Bilanciamento delle equazioni chimiche Classificazione delle reazioni chimiche Reazione di sintesi Reazione di analisi Reazione di combinazione Reazione di decomposizione Reazione di spostamento o di scambio Reazione di doppio scambio Equazione ionica netta Equazioni acido-base Calcoli stechiometrici Reagente limitante e reagente in eccesso Resa di reazione Spiegare perché le sostanze si sciolgono nei Preparare soluzioni a concentrazione solventi; nota e spiegare la solubilità nei solventi con il modello cinetico-molecolare, e le proprietà Provare la solubilità di una sostanza in colligative delle soluzione acqua o in altri solventi Risolvere problemi quantitativi Preparare soluzioni di data concentrazione riguardanti le soluzioni Descrivere le proprietà colligative delle soluzioni Costruire la curva di solubilità in acqua in funzione della temperatura, di una sostanza solida. Capire come variano le proprietà di un liquido in presenza di un soluto Modulo VII LE REAZIONI CHIMICHE Capacità/Abilità Competenze Bilanciare una reazione chimica Investigare e bilanciare le reazioni che realmente avvengono, eseguendo anche Effettuare calcoli stechiometrici calcoli quantitativi su reagenti e prodotti Leggere un’equazione chimica bilanciata sia sotto l’aspetto macroscopico sia sotto l’aspetto microscopico Riconoscere il reagente in eccesso e il reagente e il reagente limitante, rispetto alle quantità stechiometriche Classificare le principali reazioni chimiche 196 Conoscenze Energia nelle reazioni chimiche Calore di reazione Misura del calore di reazione Reazioni esotermiche ed endotermiche Primo principio della termodinamica Entalpia Variazione di entalpia nelle reazioni Reazioni di combustione Legge di Hess Secondo principio della termodinamica Variazioni di entropia in una trasformazione fisica e in un sistema chimico Energia libera Spontaneità di una reazione chimica Conoscenze Velocità delle reazioni chimiche Dinamica delle reazioni Teoria delle collisioni Teoria del complesso attivato Diagrammi di energia di attivazione Fattori che influenzano la velocità di reazione Natura dei reagenti Concentrazione dei reagenti Temperatura del sistema reagente Stato di suddivisione dei reagenti Catalizzatori Modulo VIII TERMODINAMICA CHIMICA Capacità/Abilità Competenze Stabilire e descrivere i concetti di sistema e Comprendere che una reazione avviene ambiente spontaneamente quando sono soddisfatte alcune condizioni Applicare il primo e il secondo principio della termodinamica Analizzare gli scambi di energia termica e chimica in una reazione esotermica ed endotermica Applicare la legge di Hess per calcolare la variazione di entalpia standard di reazione Prevedere la variazione di entropia in una trasformazione fisica e in un sistema chimico e calcolare la variazione di entropia standard di reazione Applicare l’equazione di Gibbs per calcolare la variazione di energia libera standard Modulo IX CINETICA CHIMICA Capacità/Abilità Competenze Definire l’espressione della velocità di reazione Descrivere i fattori che influenzano la velocità di reazione Esaminare le reazioni chimiche in relazione alla teoria delle collisioni e del complesso attivato Comprendere il significato dell'energia di attivazione e correlarla all'uso dei Analizzare il decorso energetico di una reazione catalizzatori chimica Descrivere i fattori che influenzano la velocità di reazione Giustificare la relazione che lega il meccanismo di reazione all’ordine di reazione 197 Modulo X I MINERALI E LE ROCCE Conoscenze Capacità/Abilità Competenze Cristalli minerali e loro proprietà; Riconoscere e definire un minerale; Considerare la dinamicità del pianeta, che dà vita a una continua ciclicità della Sistematica dei minerali; Saper distinguere un minerale da un nonmateria, delle rocce, della vita; minerale; Introduzione allo studio delle rocce: Utilizzare le conoscenze teoriche le rocce della crosta terrestre, come Identificare gli elementi più comuni sulla acquisite, applicandole al riconoscimento dei riconoscere le rocce Terra; diversi tipi di rocce. Il ciclo litogenetico Identificare i silicati, in base alla composizione chimica e alla struttura; Comunicare i criteri in base ai quali sono classificati; Identificare i non silicati e la loro struttura e composizione; Descrivere le caratteristiche generali e l’aspetto delle rocce e formulare ipotesi sulla loro formazione; Interpretare il ciclo litogenetico. Modulo XI PROCESSO MAGMATICO E ROCCE IGNEE Conoscenze Capacità/Abilità Competenze Processo magmatico, genesi ed Distinguere tra magma felsico e mafico; Riconoscere le rocce ignee nel evoluzione dei magmi; paesaggio. Classificare le rocce ignee; Cristallizzazione magmatica e Riferire, con linguaggio appropriato, i differenziazione; processi che hanno portato alla formazione delle rocce ignee. Classificazione delle rocce ignee. Modulo XII PROCESSO SEDIMENTARIO E ROCCE SEDIMENTARIE Conoscenze Capacità/Abilità Competenze 198 La formazione dei sedimenti (degradazione fisica e chimica); Proprietà delle rocce sedimentarie; Dai sedimenti alle rocce sedimentarie: la diagenesi; Le proprietà fondamentali delle rocce sedimentarie La classificazione delle rocce sedimentarie; Le rocce sedimentarie più comuni; Principi di stratigrafia; Il suolo. Descrivere le caratteristiche delle rocce sedimentarie; Analizzare i diversi processi di fossilizzazione e di diagenesi; Interpretare i modelli della formazione delle rocce sedimentarie clastiche, organogene e chimiche; Conoscere la struttura del suolo. Riconoscere le caratteristiche dei vari tipi di paesaggio Riconoscere l'importanza della salvaguardia del paesaggio; Riconoscere le rocce sedimentarie nel paesaggio; Riconoscere il legame tra facies e ambienti di sedimentazione; Riconoscere la relazione tra sequenza stratigrafica e ricostruzione paleoecologica; Riconoscere il legame tra clima e suolo; Riconoscere l'importanza del suolo e la sua salvaguardia. Modulo XIII PROCESSO METAMORFICO E ROCCE METAMORFICHE Conoscenze Capacità/Abilità Competenze La formazione dei sedimenti Spiegare il processo del metamorfismo e il Riconoscere le rocce metamorfiche nel (degradazione fisica e chimica); ruolo di pressione e temperatura; paesaggio. Il metamorfismo; Descrivere le caratteristiche delle rocce metamorfiche; Tipi di metamorfismo: regionale, di contatto, cataclastico, idrotermale; Classificare le rocce metamorfiche in base alla loro struttura; Facies metamorfiche; Spiegare il significato dei minerali indice. Minerali indice; Struttura delle rocce metamorfiche; Classificazione delle rocce metamorfiche. Modulo XIV I VULCANI Conoscenze Capacità/Abilità Competenze 199 La composizione dei magmi; Tipi di magma; Morfologia e classificazione dei vulcani; Distribuzione geografica dei vulcani; Il meccanismo eruttivo; Tipi di eruzione; I prodotti dell’attività vulcanica; Attività vulcanica esplosiva; Attività vulcanica effusiva; Manifestazioni gassose; Rischio vulcanico: previsione e prevenzione Conoscenze Definizione di terremoto; Comportamento elastico delle rocce; Ciclicità statistica dei fenomeni sismici; Onde sismiche; Misura delle vibrazioni sismiche; Determinazione dell’epicentro di un terremoto; Distribuzione geografica dei terremoti; Energia e intensità dei terremoti; Scala Richter e Mercalli; Previsione e controllo dei terremoti; Il rischio sismico; L’importanza della prevenzione. Conoscere la composizione del magma e la Riuscire a riconoscere e stabilire sua viscosità, e classificarlo in base al contenuto relazioni tra i fenomeni che si osservano in in silice; superficie con quelli che avvengono all’interno della Terra; Spiegare le cause della risalita del magma; Valutare il rischio sismico nel caso di Confrontare le eruzioni esplosive ed eruzioni vulcaniche e correlare i due effusive; fenomeni. Riconoscere e descrivere i prodotti Riconoscere la relazione tra dell’attività vulcanica; distribuzione geografica dei vulcani e dei Riconoscere e descrivere le diverse forme terremoti. degli apparati vulcanici. Modulo XV I TERREMOTI Capacità/Abilità Sapere che le rocce si possono deformare e saper analizzare le forze che provocano le deformazioni; Conoscere e applicare la teoria del rimbalzo elastico; Spiegare il ciclo sismico; Descrivere un terremoto e riconoscere le onde sismiche in un sismogramma; Comprendere come i sismogrammi siano fondamentali per ricavare i dati relativi ad un evento sismico (ipocentro, epicentro, magnitudo....); Saper confrontare intensità e magnitudo; Sapere cosa si intende per rischio sismico. 200 Competenze Riconoscere cause ed effetti dei fenomeni sismici e saperli interpretare; Essere consapevoli della differenza tra “pericolosità” e rischio sismico; Riflettere sulla vulnerabilità delle costruzioni realizzate dall’uomo; Riconoscere la relazione tra distribuzione geografica dei sismi e strutture litosferiche. CLASSI QUARTE (BIOLOGIA E CHIMICA) Modulo I STUDIO DEL CORPO UMANO INTRODUZIONE Conoscenze Capacità/Abilità Competenze Organizzazione corporea dei Sapere quali organi sono contenuti nella Saper quali sono le caratteristiche dei tre mammiferi cavità toracica e addominale; tipi di tessuto muscolare Giunzioni tra cellule Saper che cosa differenzia gli animali Sapere illustrare i diversi tipi di neuroni ectotermi da quelli endotermi; I tessuti del corpo umano Conoscere il ruolo dell’omeostasi Sapere quali sono alcune caratteristiche Tessuto epiteliale, connettivo, Sapere cosa si intende per metabolismo distintive dei mammiferi ghiandolare Conoscere il meccanismo a feedback Conoscere l’organizzazione gerarchica del Tessuto osseo, muscolare, nervoso. corpo umano Alcune importanti funzioni Conoscere con quale criterio vengono dell’organismo: omeostasi, integrazione e classificati i tessuti controllo Modulo II SISTEMA SCHELETRICO, SISTEMA MUSCOLARE Conoscenze Capacità/Abilità Competenze Struttura micro e macroscopica delle Sapere cosa si intende per endoscheletro Comprendere i concetti di funzionamento ossa delle ossa Saper descrivere la struttura dello scheletro umano Classificazione delle ossa Essere in grado di distinguere le varie forme delle ossa Difetti e osteopatie Sapere i criteri di classificazione delle ossa Saper spiegare il ruolo dell’ATP nella Struttura micro e macroscopica del Sapere cosa sono i tendini e i legamenti contrazione muscolare muscolo Saper descrivere la struttura di un muscolo Individuare i criteri per descrivere una scheletrico Il meccanismo della contrazione unità motoria La regolazione della contrazione Spiegare il meccanismo della contrazione Conoscenze Modulo III IL SISTEMA DIGERENTE Capacità/Abilità 201 Competenze Evoluzione del sistema digerente; Introduzione istologica ed organizzativa del sistema digerente umano La bocca, la faringe e l’esofago Lo stomaco, l’intestino tenue e crasso Ghiandole annesse Regolazione del glucosio ematico Elementi per una corretta alimentazione: la dieta mediterranea Conoscenze Evoluzione dei sistemi respiratorio; Introduzione istologica ed organizzativa del sistema respiratorio umano Le prime vie respiratorie Bronchi e polmoni Infezioni delle vie respiratorie Trasporto e scambio di gas Il controllo della respirazione Educazione antifumo Conoscenze Descrivere le funzioni del processo digestivo Descrivere il ruolo dei vari componenti dell’apparato digerente Definire in che modo il cibo riesce a passare nell’esofago e non nel canale respiratorio Definire i principali componenti dei succhi gastrici Distinguere la differenza fra pepsina e pepsinogeno Modulo IV IL SISTEMA RESPIRATORIO Capacità/Abilità Capire i processi che permettono lo scambio gassoso Descrivere la struttura degli apparati coinvolti nel processo respiratorio Saper analizzare la meccanica respiratoria Modulo V IL SISTEMA CIRCOLATORIO Capacità/Abilità 202 Comprendere quale ruolo riveste il muco che riveste le pareti dello stomaco Capire quali soluzioni strutturali consentono di ampliare la superficie intestinale Comprendere quale ruolo hanno il fegato e il pancreas nella demolizione del cibo Comprendere in che modo e in quale forma vengono assorbite le molecole organiche Comprendere l’importanza di una corretta alimentazione Competenze Comprendere quali fattori e organi entrano nel meccanismo del controllo respiratorio Conoscere l’importanza delle variazioni di livello della CO2 nel sangue Comprendere l’importanza dei danni derivanti dal fumo Competenze Evoluzione del sistema cardiovascolare Organizzazione del sistema circolatorio umano Il sangue: composizione I vasi sanguigni e le loro patologie Il cuore Regolazione del battito cardiaco. Patologie. La pressione sanguigna Il sistema linfatico Descrivere i componenti del sistema cardiovascolare Sapere le funzioni svolte dal cuore e dal sangue Conoscere la differenza tra circolazione sistemica e circolazione polmonare Sapere quali sono i componenti del sangue Sapere come avviene lo scambio gassoso tra sangue e tessuti Descrivere il percorso che fa il sangue all’interno del cuore Conoscere il ruolo delle principali valvole cardiache Sapere dove si origina il battito cardiaco e come avviene il suo controllo Conoscere i principali problemi legati al sistema circolatorio Conoscere il ruolo del sistema linfatico Modulo VI IL SISTEMA ESCRETORE E LA TERMOREGOLAZIONE Conoscenze Capacità/Abilità Competenze Evoluzione del sistema escretore Conoscere gli organi che costituiscono il Sapere il ruolo degli ormoni nella sistema escretore regolazione operata dal rene Anatomia del sistema escretore umano Sapere quali sono i processi fondamentali Riconoscere le cause dell’insufficienza coinvolti nella regolazione dell’ambiente renale Funzione del rene chimico interno Descrivere il rapporto tra attività Regolazione della funzione renale Conoscere i quattro processi fondamentali enzimatica e temperatura corporea Patologie associate al rene mediante cui avviene la formazione dell’urina Regolazione della temperatura corporea. Modulo VII SISTEMA ENDOCRINO Conoscenze Capacità/Abilità Competenze 203 Anatomia e fisiologia del sistema endocrino Il meccanismo di azione degli ormoni. I feromoni Le principali ghiandole endocrine: L’ipofisi L’ipotalamo La tiroide e le paratiroidi Le ghiandole surrenali Il pancreas La ghiandola pineale Altri tessuti secernenti ormoni Conoscenze Evoluzione del sistema nervoso; L’impulso nervoso e sua propagazione La sinapsi; i neurotrasmettitori Struttura del sistema nervoso centrale e periferico: somatico ed autonomo, simpatico e parasimpatico La percezione sensoriale e i suoi recettori L’occhio, l’orecchio Le endorfine; gli psicofarmaci. Le droghe L’encefalo: anatomia Elaborazione delle informazioni e delle emozioni Malattie neurovegetative e disturbi mentali Conoscenze Descrivere il ruolo del sistema endocrino e Per ogni ghiandola conoscere gli ormoni nervoso prodotti e il loro ruolo Conoscere le differenze tra cellule Capire il diverso meccanismo di azione neurosecretrici e cellule bersaglio degli ormoni Conoscere la posizione e il ruolo delle Sapere i danni provocati da un errato principali ghiandole secretrici funzionamento nella produzione e/o regolazione ghiandolare Sapere il funzionamento del meccanismo di controllo a feedback Modulo VIII IL SISTEMA NERVOSO Capacità/Abilità Saper descrivere i diversi tipi di neuroni e la loro organizzazione Sapere la funzione delle cellule gliali Conoscere le parti che formano il SNC Sapere il funzionamento di un arco riflesso Descrivere la differenze tra sistema somatico e autonomo, simpatico e parasimpatico e le loro funzioni Modulo IX IL SISTEMA RIPRODUTTORE Capacità/Abilità 204 Competenze Capire il funzionamento della propagazione dell’impulso nervoso Conoscere la differenza tra sinapsi chimiche ed elettriche Descrivere la differenza tra sinapsi eccitatoria ed inibitoria Conoscere i quattro tipi principali di neurotrasmettitori Saper descrivere la struttura e la funzione del SNC Conoscere le principali malattie neurodegenerative e disturbi mentali Competenze Richiamo alla gametogenesi nella specie umana; Il sistema riproduttore maschile; Regolazione della produzione di ormoni maschili Il sistema riproduttore femminile; Regolazione della produzione di ormoni femminili Malattie a trasmissione sessuale La contraccezione e metodi contraccettivi Lo sviluppo dell’embrione; Il ruolo della placenta; i tre trimestri intrauterini; il parto Conoscenze I meccanismi di difesa del corpo umano; Immunità innata; risposta infiammatoria Immunità acquisita Linfociti B e immunità mediata da anticorpi I vaccini Struttura e funzione degli anticorpi; le allergie; malattie autoimmuni Linfociti T e immunità mediata da cellule Trapianti di organi e trasfusioni di sangue Malattie da immunodeficienza; l’AIDS Conoscere l’anatomia del sistema riproduttore umano Sapere come avviene la produzione e la regolazione della produzione dei gameti Conoscere gli ormoni coinvolti nella gametogenesi Sapere le principali infezioni e malattie a trasmissione sessuale Modulo X IL SISTEMA IMMUNITARIO Capacità/Abilità Sapere quali sono i principali agenti patogeni Sapere la differenza tra immunità acquisita e innata Conoscere i vari tipi di leucociti Sapere il ruolo svolto dall’istamina Conoscere gli eventi che caratterizzano una risposta infiammatoria Conoscere i principali componenti del sistema immunitario Sapere cosa caratterizza una risposta immunitaria 205 Conoscere i principali metodi anticoncezionali Conoscere i principali esami diagnostici da attuare per una efficace prevenzione Sapere le principali cause di sterilità Conoscere lo sviluppo embrionale fino al parto Competenze Sapere cosa si intende per antigene e anticorpi Sapere quali funzioni hanno le plasmacellule e le cellule della memoria Sapere cosa sono i vaccini e quali vaccinazioni sono obbligatorie in Italia Conoscere le principali malattie autoimmuni Conoscere il ruolo dei linfociti T e B Conoscere le principali malattie da immunodeficienza Modulo XI EDUCAZIONE ALLA SALUTE Conoscenze Capacità/Abilità Rischi connessi a errata Saper descrivere gli effetti nocivi prodotti alimentazione, abuso di alcoolici, danni da dall'assunzione di sostanze pericolose fumo, uso di droghe o psicofarmaci Saper descrivere gli effetti legati ad abitudini di vita scorrette Rischi derivanti dall’assunzione di sostanze dopanti e/o anabolizzanti Rischi derivanti da malattie trasmissibili anche sessualmente Rischi derivanti da abitudini di vita sedentaria associata a scorretta alimentazione Modulo XII EQUILIBRIO CHIMICO Conoscenze Capacità/Abilità 206 Competenze Correlare i comportamenti errati con i possibili effetti sull'organismo Competenze Reazioni irreversibili e reversibili Equilibrio chimico Legge di azione di massa La costante di equilibrio Kc La costante di equilibrio Kp Equilibri eterogenei Applicazioni della costante di equilibrio Grado di avanzamento di una reazione Verso di svolgimento di una trazione Concentrazione all’equilibrio di una specie chimica Tabelle dell’equilibrio Il principio di Le Chatelier Effetto sull’equilibrio della variazione della concentrazione dei componenti Effetto sull’equilibrio della variazione di pressione o di volume Effetto sull’equilibrio della variazione di temperatura Reazioni a completamento Conoscenze Descrivere l’equilibrio chimico sia da un punto Comprendere il concetto di equilibrio di vista macroscopico sia microscopico dinamico Utilizzare il quoziente di reazione per prevedere Spiegare le proprietà dei sistemi chimici in quale direzione evolverà una reazione all’equilibrio e comprenderne l'evoluzione in seguito a perturbazioni Calcolare la costante di equilibrio di una reazione dai valori delle concentrazioni Applicare il valore numerico della costante di equilibrio per calcolare la concentrazione dei componenti di una reazione che ha raggiunto l’equilibrio Utilizzare il principio di Le Chatelier allo scopo di prevedere l’effetto del cambiamento del numero di moli, del volume o della temperatura sulla posizione dell’equilibrio. Modulo XIII EQUILIBRI IN SOLUZIONE ACQUOSA Capacità/Abilità 207 Competenze Elettroliti Acidi e basi Teoria di Arrhenius Teoria di Brønsted-Lowry Coppie coniugate acido-base Reazioni di protolisi Composti anfoteri Acidi forti e deboli Costante di dissociazione acida Basi forti e deboli Costante di dissociazione basica Basi e acidi monoprotici e poliprotici Teoria di Lewis Reazione di dissociazione dell’acqua Prodotto ionico dell’acqua Soluzioni acide, neutre, basiche Gradi di acidità o basicità di una soluzione: ph e pOH Calcolo del pH di soluzioni di acidi o basi forti o deboli Determinazione sperimentale del pH di una soluzione Reazioni di neutralizzazione Equivalente chimico Massa equivalente Normalità Titolazione acido-base Curve di titolazione Idrolisi salina Soluzioni tampone Equilibri di solubilità Effetto dello ione comune Conoscenze Rappresentare le reazioni di dissociazione Comprendere il comportamento degli ionica di una elettrolita acidi, delle basi e dei sali in acqua Esaminare gli acidi e le basi secondo la Spiegare le proprietà di acidi e basi e teoria di Arrhenius e quella di Brønsted-Lowry risolvere problemi quantitativi riguardanti queste sostanze Definire e identificare una coppia coniugata acido-base Mettere in relazione la forza di un acido o di una base con i valori di Ka e Kb Definire gli acidi e le basi secondo la teoria di Lewis Definire e calcolare il pH di una soluzione Descrivere la determinazione sperimentale del pH con gli indicatori Descrivere le reazioni di neutralizzazione Prevedere la natura acida, neutra o basica della soluzione di un sale Analizzare il meccanismo delle soluzioni tampone Utilizzare il valore del Kps per calcolare la solubilità di un solido ionico. Modulo XIV ELETTROCHIMICA Capacità/Abilità 208 Competenze Bilanciamento delle reazioni redox Metodo della variazione del numero di ossidazione Metodo delle semireazioni Reazione di dismutazione Cella elettrochimica Pila Daniell Diagramma di cella Forza elettromotrice di una pila Elettrodi Potenziale standard di elettrodo Serie di potenziali standard di riduzione Pile a secco, pile reversibili, pila a combustione Equazione di Nernst Cella elettrolitica Prodotto dell’elettrolisi in soluzione acquosa Elettrolisi di una soluzione acida, elettrolisi di una soluzione basica Elettrolisi dell’acqua Leggi di Faraday Applicazioni industriali dell’elettrolisi Conoscenze Distinguere gli ossidanti dai riducenti Bilanciare le reazioni redox con il metodo ionico-elettronico Descrivere la pila di Daniell Rappresentare il diagramma di cella e calcolare la f.e.m. di una cella elettrochimica Spiegare il funzionamento delle pile a secco e degli accumulatori Descrivere il funzionamento della cella elettrolitica Prevedere i prodotti che si formano in una cella elettrolitica in soluzione acquosa Applicare le leggi di Faraday ai processi elettrolitici Descrivere le principali applicazioni dell’elettrolisi Modulo XV COMPOSTI ORGANICI Capacità/Abilità 209 Applicare i principi delle reazioni di ossido riduzione per costruire pile e celle elettrolitiche e risolvere i relativi problemi quantitativi Competenze Proprietà dell’atomo di carbonio Formule dei composti organici Isomeria di struttura e stereoisomeria Proprietà fisiche Reattività Gruppi funzionali Reazione omolitica ed eterolitica Reagenti elettrofili e nucleofili Classificazione Conoscenze Descrivere le proprietà dell’atomo di carbonio Rappresentare i composti organici tramite i diversi tipi di formule Descrivere i vari tipi di isomeria Descrivere le modalità con cui si svolge una rottura omolitica o etero litica di un legame covalente Spiegare il significato di carbanione, e carbocatione, di reagente elettrofilo e nucleofilo Analizzare la classificazione dei composti organici in base ai gruppi funzionali Modulo XVI IDROCARBURI E GRUPPI FUNZIONALI Capacità/Abilità 210 Comprendere quali sono le proprietà che permettono al carbonio di formare milioni di composti organici Comprendere i fattori che determinano la reattività dei composti del carbonio Competenze Ibridazione sp3, sp2, sp Alcani: nomenclatura, proprietà fisiche, reazioni Cicloalcani: nomenclatura, proprietà fisiche, reazioni Alcheni: nomenclatura, proprietà fisiche, reazioni Alchini: nomenclatura, proprietà fisiche, reazioni Idrocarburi aromatici monociclici Benzene: struttura, reazioni Idrocarburi aromatici policiclici Alogenuri alchilici: nomenclatura, classificazione, proprietà fisiche, reazioni Alcoli: nomenclatura, classificazione, proprietà fisiche, reazioni Eteri: nomenclatura, proprietà fisiche, reazioni Fenoli: nomenclatura, proprietà fisiche, reazioni Aldeidi e chetoni: il gruppo funzionale carbonile, nomenclatura, proprietà fisiche, reazioni Acidi carbossilici: il gruppo funzionale carbossilico, nomenclatura, proprietà fisiche, reazioni, derivati degli acidi carbossilici, acidi carbossilici polifunzionali Ammine: il gruppo funzionale amminico, nomenclatura, proprietà fisiche, reazioni Spiegare la natura dei legami semplici, doppi e Distinguere alcani, alcheni, alchini, tripli idrocarburi ciclici aromatici in base alle loro proprietà fisiche e chimiche Attribuire il nome IUPAC ai composti organici Confrontare le proprietà degli idrocarburi Descrivere le serie degli alcani, dei cicloalcani, alifatici e ciclici con quelle degli idrocarburi degli alcheni, degli alchini, degli idrocarburi aromatici aromatici e dei gruppi funzionali in termini di formule generali, di formule di struttura Correlare i gruppi funzionali con le proprietà e le funzioni dei composti che li contengono Giustificare le proprietà fisiche di tutti i composti organici Analizzare le reazioni di tutti i composti organici Saper svolgere le reazioni attraverso i loro meccanismi 211 QUINTO ANNO (BIOLOGIA, CHIMICA E SCIENZE DELLA TERRA) Conoscenze La struttura stratificata della Terra Crosta, mantello e nucleo Litosfera, astenosfera e mesosfera Il calore interno della Terra Origine del calore interno Gradiente geotermico Il flusso di calore Il nucleo La zona d’ombra Composizione del nucleo Il mantello Composizione del mantello Correnti convettive nel mantello Tomografia sismica La crosta Il campo magnetico terrestre Il paleomagnetismo Le inversioni di polarità Stratigrafia magnetica Conoscenze Modulo I L’INTERNO DELLA TERRA Capacità/Abilità Competenze Conoscere la composizione dell’interno della Riuscire a riconoscere e stabilire relazioni tra Terra secondo le più recenti scoperte i fenomeni che si osservano in superficie con quelli che avvengono all’interno della Terra. Distinguere tra crosta e litosfera Riconoscere la relazione tra la distribuzione Descrivere le caratteristiche dell'astenosfera geografica delle variazioni della densità della Spiegare le cause del calore interno terrestre crosta terrestre e la sua composizione Descrivere i modelli dell'interno della Terra e confrontare le informazioni che le varie indagini forniscono in modo da ricostruire un modello tridimensionale della struttura terrestre Descrivere la convezione Descrivere le differenze tra crosta oceanica e continentale Riconoscere l’importanza del campo magnetico terrestre e conoscere le ipotesi sulla sua origine Riconoscere l'importanza del paleomagnetismo come prova dell'espansione del fondale oceanico Modulo II LA TETTONICA DELLE PLACCHE Capacità/Abilità 212 Competenze Concetti generali e cenni storici Che cosa è una placca litosferica I margini delle placche Quando sono “nate” le placche Placche e moti convettivi Il mosaico globale Placche e terremoti Placche e vulcani Tettonica delle placche e risorse naturali L’espansione del fondo oceanico Le dorsali medio-oceaniche Espansione del fondo oceanico La struttura della crosta oceanica Il meccanismo dell’espansione Prove dell’espansione oceanica I margini continentali Tipi di margine continentale Margini continentali passivi Margini continentali trasformi Margini continentali attivi Tettonica delle placche e orogenesi Gli “oceani perduti”: le ofioliti Conoscenze Sapere le cause della disposizione attuale delle terre emerse Conoscere e applicare la teoria della deriva dei continenti Spiegare il motivo del limite di profondità dei terremoti Descrivere la relazione tra margini di placca e risorse naturali Comprendere come la crosta oceanica sia più giovane della continentale Saper descrivere la struttura e il funzionamento di una dorsale oceanica Sapere correlare la batimetria degli oceani con l’età della crosta oceanica Spiegare l’importanza delle anomalie magnetiche in relazione al movimento delle placche Capire il significato della parola “orogenesi” Evidenziare il ruolo dell’isostasia nel processo di innalzamento delle catene montuose Spiegare il significato attribuito alle ofioliti Modulo III LE BIOMOLECOLE Capacità/Abilità 213 Riconoscere ed interpretare il significato della parola “relativo” riferito al movimento delle placche Essere consapevoli della differenza tra reattività vulcanica di una dorsale e quella di un arco magmatico Riflettere sui fenomeni geologici superficiali che consentono di individuare i margini di placca Riconoscere la relazione tra distribuzione geografica dei sismi, dei vulcani e delle zone di frattura delle placche Interpretare in modo corretto la distribuzione morfo-geologica in un sistema arco-fossa Saper spiegare perché la velocità di espansione del fondo oceanico cambia a seconda del luogo Interpretare correttamente la presenza di “punti caldi” Competenze I CARBOIDRATI: caratteristiche generali e classificazione; i monosaccaridi (isomeria strutturale; chiralità, proiezioni di Fischer; struttura ciclica: proiezioni di Haworth; reazioni tipiche del gruppo carbonile); i disaccaridi e i polisaccaridi. I LIPIDI: caratteristiche generali e classificazione; struttura e proprietà dei trigliceridi; le reazioni di idrogenazione e di idrolisi alcalina (saponi); i fosfolipidi; le cere; gli steroidi; le vitamine liposolubili e la loro importanza biologica. GLI AMMINOACIDI, I PEPTIDI e LE PROTEINE: gli amminoacidi: chiralità, nomenclatura e classificazione, struttura ionica dipolare e comportamento anfotero; peptidi: caratteristiche del legame peptidico e relative reazioni; proteine: costituzione, strutture caratteristiche e denaturazione; gli enzimi. GLI ACIDI NUCLEICI: composizione chimica; nucleosidi e nucleotidi; la struttura del DNA: la doppia elica; la struttura e le funzioni degli acidi ribonucleici Conoscenze Saper rappresentare la formula di struttura delle molecole organiche con le varie rappresentazioni; Saper rappresentare correttamente la struttura tridimensionale di una molecola usando il modello a cunei e la proiezione di Fischer; Saper utilizzare la nomenclatura per attribuire il nome agli isomeri dei composti; Saper distinguere i diversi isomeri in base alle loro proprietà fisiche o chimiche. Giustificare il diverso stato fisico dei grassi e degli oli; Saper rappresentare la reazione di idrolisi alcalina dei trigliceridi; Analizzare il ruolo biologico degli steroidi e delle vitamine liposolubili. Giustificare il comportamento anfotero degli AA; Analizzare i livelli di organizzazione delle proteine; Spiegare il ruolo biologico degli enzimi e riconoscere i meccanismi d’azione enzimasubstrato e ormone-recettore Analizzare la composizione chimica dei nucleosidi e dei nucleotidi; Saper esaminare la struttura del DNA e saper individuare le implicazioni biochimiche ad essa connesse; Descrivere il ruolo biologico dei diversi tipi di RNA. Modulo IV IL METABOLISMO Capacità/Abilità 214 Correlare la struttura dei composti e la presenza di gruppi funzionali con la loro reattività. Capire la relazione tra struttura e funzione delle biomolecole Riconoscere il ruolo che carboidrati, lipidi, proteine e acidi nucleici ricoprono negli esseri viventi. Essere in grado di mettere in relazione la struttura del DNA con la conservazione, la trasmissione e l’espressione dei caratteri ereditari Competenze Il metabolismo dei CARBOIDRATI: la glicolisi principale via catabolica del glucosio; le fermentazioni; il controllo della glicolisi e la via dei pentosofosfati; la gluconeogenesi: biosintesi di glucosio da piruvato, lattato e amminoacidi; il glicogeno come riserva energetica. Il metabolismo dei LIPIDI: la β ossidazione via di degradazione degli acidi grassi; i corpi chetonici fonte alternativa di energia; il fegato produttore di riserve lipidiche e colesterolo. Il metabolismo degli AMMINOACIDI: la perdita del gruppo amminico prima tappa del catabolismo degli AA; la biosintesi dell’urea e l’eliminazione dello ione ammonio, specie chimica tossica La regolazione delle attività metaboliche: il controllo della glicemia; la produzione dell’insulina nella fase postprandiale; la produzione del glucagone durante il digiuno. Il metabolismo differenziato delle cellule dell’organismo: (globuli rossi, neuroni, cellule muscolari, adipociti, epatociti) Conoscenze Essere in grado di riconoscere il ruolo delle molecole coinvolte nei processi metabolici. Saper descrivere le tappe principali del metabolismo dei carboidrati, dei lipidi, delle proteine e degli acidi nucleici Saper descrivere le tappe principali e individuare gli intermedi e i prodotti finali delle vie metaboliche Saper descrivere i diversi processi metabolici, nei vari tipi di cellule Essere in grado di differenziare i processi metabolici, in funzione del tipo di cellule nelle quali si realizzano Modulo V SCAMBI ENERGETICI NELLE CELLULE Capacità/Abilità 215 Mettere in relazione la struttura delle biomolecole con la loro funzione metabolica. Individuare il ruolo degli enzimi e degli ormoni, nei processi metabolici studiati. Collegare le diverse vie metaboliche per creare un quadro funzionale dell’organismo. Mettere in relazione le vie metaboliche, con le implicazioni biomediche ad esse collegate Saper interpretare le modalità di svolgimento dei processi metabolici, come adattamento dell’organismo, anche in relazione a situazioni patologiche. Essere in grado di differenziare i processi metabolici, in funzione del tipo di cellule nelle quali si realizzano Competenze Energia e organismi viventi Metabolismo cellulare: anabolismo e catabolismo Sintesi delle biomolecole. Demolizione delle biomolecole. Strategie metaboliche. Reazioni di ossido-riduzione Gli enzimi Cofattori dell’azione enzimatica. I coenzimi NAD e FAD trasportatori di elettroni. Sequenze biochimiche La valuta energetica della cellula: l'ATP. La glicolisi La fermentazione. La respirazione cellulare. Struttura dei mitocondri. L’ossidazione dell’acido piruvico. Il ciclo di Krebs. Trasporto finale di elettroni. Meccanismo della fosforilazione ossidativa. Bilancio energetico totale I primi organismi fotosintetici. Luce, clorofilla e altri pigmenti. Struttura dei cloroplasti. I fotosistemi I e II. Reazioni luce-dipendenti. Reazioni luce-indipendenti: il ciclo di Calvin. Soluzioni alla carenza di CO2: fotorespirazione e ciclo C4. Le piante CAM. Reazioni e prodotti della fotosintesi Conoscenze Riconoscere la differenza tra catabolismo e anabolismo e tra reazioni esoergoniche e endoergoniche Riconoscere le principali vie metaboliche e la loro regolazione. Conoscere la funzione degli enzimi, la loro struttura ed il meccanismo con cui agiscono. Spiegare che cosa sono i cofattori e i coenzimi. Conoscere la formula dell’ATP e spiegare la sua funzione. Capire che l’ATP si trasforma mediante l’idrolisi o la fosforilazione. Sapere qual è la reazione di demolizione del glucosio e che tale reazione avviene in diverse fasi. Descrivere i vari tipi di fermentazione. Conoscere il processo di glicolisi. Descrivere la struttura dei mitocondri. Esporre le fasi della respirazione cellulare: ossidazione dell'acido piruvico, ciclo di Krebs, trasporto finale di elettroni. Descrivere il meccanismo della fosforilazione ossidativa. Fare un bilancio energetico totale del processo di demolizione del glucosio. Conoscere l'evoluzione degli organismi fotosintetici. Individuare la differenza tra cellule chemiosintetiche e fotosintetiche Sapere qual è la reazione principale della fotosintesi e che tale reazione avviene in diverse fasi. Conoscere la natura della luce e che cosa sono i pigmenti. Conoscere la struttura dei cloroplasti. Spiegare le funzioni dei fotosistemi I e II e i processi che avvengono in essi. Descrivere le reazioni luce-dipendenti che costituiscono il primo stadio della fotosintesi Descrivere le reazioni luce-indipendenti: il ciclo di Calvin. Capire quando si attua nelle piante il processo della fotorespirazione. Conoscere gli altri metodi delle piante per fissare la CO2: la via del C4, le piante CAM. Conoscere quali sono i prodotti finali della fotosintesi. Modulo VI TECNOLOGIA DEL DNA RICOMBINANTE Capacità/Abilità 216 Comprendere che il vivente è un sistema aperto inserito in un flusso di energia Comprendere che l'energia metabolica serve al mantenimento del livello di organizzazione Comprendere il ruolo centrale del glucosio nel metabolismo degli esseri viventi Capire l'importanza dei coenzimi nelle reazioni di ossido riduzione Comprendere l’importanza dell’ATP come valuta energetica delle cellule Individuare i processi attraverso cui tutte le cellule trasformano l’energia contenuta negli alimenti in energia utilizzabile per compiere le varie funzioni vitali. Comprendere l’importanza dei processi fotosintetici per la sintesi delle molecole organiche. Riconoscere la centralità del processo fotosintetico nei flussi di materia e di energia all’interno della biosfera Competenze I plasmidi Il processo di coniugazione I virus Ciclo litico e lisogeno Il processo di trasduzione Il meccanismo di infezione dei retrovirus I trasposoni Gli enzimi di restrizione La separazione dei frammenti di restrizione Il sequenziamento dei frammenti Ibridazione degli acidi nucleici Clonaggio genico Il “montaggio” del DNA ricombinante Le librerie genomiche La PCR Anticorpi monoclonali La terapia genica Gli OGM La clonazione animale Applicazioni a livello agroalimentare e sanitario Il Progetto Genoma Umano Profilo genetico e crimine Descrivere le peculiarità strutturali del plasmide F Spiegare i meccanismi che sono alla base della coniugazione Descrivere la struttura generale dei virus mettendo in evidenza la loro funzione di vettori nei batteri e nelle cellule eucariote Mettere a confronto un ciclo litico con un ciclo lisogeno Spiegare in che cosa consiste il processo di trasduzione distinguere tra trasduzione generale e trasduzione specializzata Descrivere il meccanismo di azione dei retrovirus Descrivere le caratteristiche dei trasposoni evidenziando quali conseguenze può comportare la loro mobilità Mettere a confronto le caratteristiche dei diversi vettori Spiegare che cosa si intende per DNA ricombinante Descrivere le proprietà degli enzimi di restrizione Spiegare la tecnica di separazione e sequenziamento Spiegare la tecnica dell’ibridazione Spiegare che cosa è una libreria genomica Illustrare il processo con cui si possono clonare sequenze di DNA Descrivere il meccanismo della reazione a catena della polimerasi evidenziando lo scopo di tale processo Spiegare i che modo è possibile indurre i batteri a sintetizzare proteine utili Spiegare la tecnica di produzione degli anticorpi monoclonali 217 Spiegare che cosa si intende per transgenico e OGM Evidenziare vantaggi e svantaggi dei prodotti Saper capire l’importanza dei vettori cellulari per la naturale trasmissione di informazioni genetiche a favore di una maggiore variabilità Comprendere l’importanza di queste conoscenze per gli sviluppi delle scienze biologiche e delle loro potenzialità di applicazione Considerare come una nuova rivoluzione scientifica la manipolazione di questi meccanismi naturali Saper seguire le varie tappe del processo con cui gli scienziati riescono ad individuare, sequenziare, isolare e copiare un gene di particolare interesse biologico Saper comprendere l’enorme potenzialità delle attuali conoscenze di ingegneria genetica evidenziando quali nuove soluzioni la tecnica del DNA ricombinante ha individuato e quali nuove prospettive potrà fornire a problemi di carattere agroalimentare e medico finora insoluti Saper evidenziare l’importanza delle più recenti conquiste dell’uomo nel campo della medicina ottenute grazie alle attuali conoscenze di genetica molecolare Conoscenze La biologia della conservazione La biodiversità I livelli di biodiversità La distribuzione della biodiversità Il valore diretto e indiretto della biodiversità La grande estinzione in corso e le cause Misurare la biodiversità Gli indicatori biologici Il metodo IBE Ecotossicologia e bioaccumulo Conservare la biodiversità Strategia della Unione Europea sulla Biodiversità fino al 2020 Conoscenze Modulo VII ECOLOGIA APPLICATA Capacità/Abilità Definire e caratterizzare il campo di studio e azione della biologia della conservazione Definire la biodiversità secondo i quattro livelli di studio Conoscere il valore diretto della biodiversità riguardo i possibili utilizzi in medicina nell’agricoltura e come valore di consumo Conoscere il valore indiretto della biodiversità riguardo i servizi eco sistemici indispensabili forniti dalle aree naturali Conoscere le cinque cause principali della cospicua perdita di biodiversità in corso Conoscere l’indice di diversità di Simpson Conoscere le caratteristiche di un buon indicatore biologico per il biomonitoraggio Conoscere il metodo IBE nell’applicazione allo studio della qualità dell’acqua e dell’aria Spiegare quale contributo dà la eco tossicologia al monitoraggio ambientale Spiegare i criteri di scelta delle specie da conservare e le metodologie più adatte Comprendere gli scopi e le metodologie per il ripristino degli ecosistemi degradati Capire la concezione e l’utilità di una rete ecologica ben strutturata Sapere che la perdita di biodiversità viene contrastata da normative a vari livelli Modulo VIII IL CLIMA CHE CAMBIA Capacità/Abilità 218 Competenze Comprendere la complessità delle relazioni che intercorrono tra gli organismi che fanno parte dell’ecosistema Comprendere il ruolo che ha avuto ed ha l’uomo con le sue attività nel determinare le attuali condizioni del pianeta Comprendere che salvaguardare la biodiversità significa anche salvaguardare il nostro futuro Comprendere che sono necessari dei cambiamenti nelle scelte e nei comportamenti di ciascuno di noi per salvaguardare il pianeta Competenze I primi studi di climatologia La temperatura dell’atmosfera terrestre e il ruolo dei gas serra Il meccanismo di controllo della temperatura atmosferica I dati sull’andamento della temperatura annua nel tempo Variazioni di temperatura connesse a processi naturali Gli effetti dell’attività solare Gli effetti dell’attività vulcanica I processi di retroazione L’assorbimento di CO2 e le correnti oceaniche La “respirazione” del suolo e il permafrost Il vapore acqueo e le nubi Effetti del riscaldamento globale Il ritiro dei ghiacci Lo “spostamento” dei tropici La frequenza e l’intensità degli uragani Le conseguenze sulla fauna e sulla vegetazione In che modo si tenta di prevedere il futuro Il modello GISS Come funzionano i modelli climatici Il valore dei modelli climatici Perché e come modificare il nostro comportamento Il contenimento delle emissioni di CO2 Il Protocollo di Kyoto Il “mercato di quote di emissione” Riconoscere l’importanza delle variazioni di temperatura media Conoscere le considerazioni relative al clima condivise dalla maggior parte degli scienziati Conoscere gli effetti di un riscaldamento globale Sapere cosa è l’effetto serra Saper interpretare il grafico denominato hockey stick Riconoscere la correlazione tra attività solare e temperatura atmosferica Riconoscere l’influenza dell’attività vulcanica a livello globale Sapere cosa si intende per processi di retroazione Sapere in cosa consiste la tropicalizzazione del clima 219 Riuscire a riconoscere e stabilire l’importanza dei fenomeni meteorologici Conoscere gli strumenti on cui poter rilevare il clima di una data zona Riconoscere la relazione tra la distribuzione geografica delle variazioni climatiche Conoscere le informazioni e i limiti di un modello climatico Saper raccogliere ed utilizzare semplici dati meteorologici per disegnare un diagramma climatico Modulo I L’INTERNO DELLA TERRA Conoscenze La struttura stratificata della Terra Crosta, mantello e nucleo Litosfera, astenosfera e mesosfera Il calore interno della Terra Origine del calore interno Gradiente geotermico Il flusso di calore Il nucleo La zona d’ombra Composizione del nucleo Il mantello Composizione del mantello Correnti convettive nel mantello Tomografia sismica La crosta Il campo magnetico terrestre Il paleomagnetismo Le inversioni di polarità Stratigrafia magnetica Capacità/Abilità Conoscere la composizione dell’interno della Terra secondo le più recenti scoperte Distinguere tra crosta e litosfera Descrivere le caratteristiche dell'astenosfera Spiegare le cause del calore interno terrestre Descrivere i modelli dell'interno della Terra e confrontare le informazioni che le varie indagini forniscono in modo da ricostruire un modello tridimensionale della struttura terrestre Descrivere la convezione Descrivere le differenze tra crosta oceanica e continentale Riconoscere l’importanza del campo magnetico terrestre e conoscere le ipotesi sulla sua origine Riconoscere l'importanza del paleomagnetismo come prova dell'espansione del fondale oceanico Competenze Riuscire a riconoscere e stabilire relazioni tra i fenomeni che si osservano in superficie con quelli che avvengono all’interno della Terra. Riconoscere la relazione tra la distribuzione geografica delle variazioni della densità della crosta terrestre e la sua composizione Modulo II LA TETTONICA DELLE PLACCHE Conoscenze Capacità/Abilità 220 Competenze Concetti generali e cenni storici Che cosa è una placca litosferica I margini delle placche Quando sono “nate” le placche Placche e moti convettivi Il mosaico globale Placche e terremoti Placche e vulcani Tettonica delle placche e risorse naturali L’espansione del fondo oceanico Le dorsali medio-oceaniche Espansione del fondo oceanico La struttura della crosta oceanica Il meccanismo dell’espansione Prove dell’espansione oceanica I margini continentali Tipi di margine continentale Margini continentali passivi Margini continentali trasformi Margini continentali attivi Tettonica delle placche e orogenesi Gli “oceani perduti”: le ofioliti Sapere le cause della disposizione attuale delle terre emerse Conoscere e applicare la teoria della deriva dei continenti Spiegare il motivo del limite di profondità dei terremoti Descrivere la relazione tra margini di placca e risorse naturali Comprendere come la crosta oceanica sia più giovane della continentale Saper descrivere la struttura e il funzionamento di una dorsale oceanica Sapere correlare la batimetria degli oceani con l’età della crosta oceanica Spiegare l’importanza delle anomalie magnetiche in relazione al movimento delle placche Capire il significato della parola “orogenesi” Evidenziare il ruolo dell’isostasia nel processo di innalzamento delle catene montuose Spiegare il significato attribuito alle ofioliti Riconoscere ed interpretare il significato della parola “relativo” riferito al movimento delle placche Essere consapevoli della differenza tra reattività vulcanica di una dorsale e quella di un arco magmatico Riflettere sui fenomeni geologici superficiali che consentono di individuare i margini di placca Riconoscere la relazione tra distribuzione geografica dei sismi, dei vulcani e delle zone di frattura delle placche Interpretare in modo corretto la distribuzione morfo-geologica in un sistema arco-fossa Saper spiegare perché la velocità di espansione del fondo oceanico cambia a seconda del luogo Interpretare correttamente la presenza di “punti caldi” Modulo III LE BIOMOLECOLE Conoscenze Capacità/Abilità 221 Competenze I CARBOIDRATI: caratteristiche generali e classificazione; i monosaccaridi (isomeria strutturale; chiralità, proiezioni di Fischer; struttura ciclica: proiezioni di Haworth); i disaccaridi e i polisaccaridi. I LIPIDI: caratteristiche generali e classificazione; struttura e proprietà dei trigliceridi; le reazioni di idrogenazione e di idrolisi alcalina (saponi); i fosfolipidi; le cere; gli steroidi; le vitamine liposolubili e la loro importanza biologica. GLI AMMINOACIDI, I PEPTIDI e LE PROTEINE: gli amminoacidi: chiralità, nomenclatura e classificazione, struttura ionica dipolare e comportamento anfotero; peptidi: caratteristiche del legame peptidico; proteine: costituzione, strutture caratteristiche e denaturazione; gli enzimi. GLI ACIDI NUCLEICI: composizione chimica; nucleosidi e nucleotidi; la struttura del DNA: la doppia elica; la struttura e le funzioni degli acidi ribonucleici Saper rappresentare la formula di struttura delle Capire la relazione tra struttura e molecole organiche con le varie rappresentazioni; funzione delle biomolecole Saper rappresentare correttamente la struttura Riconoscere il ruolo che tridimensionale di una molecola usando la carboidrati, lipidi, proteine e acidi proiezione di Fischer; nucleici ricoprono negli esseri viventi. Saper utilizzare la nomenclatura per attribuire il nome agli isomeri dei composti; Essere in grado di mettere in relazione la struttura del DNA con Giustificare il diverso stato fisico dei grassi e la conservazione, la trasmissione e degli oli; l’espressione dei caratteri ereditari Saper rappresentare la reazione di idrolisi alcalina dei trigliceridi; Analizzare il ruolo biologico degli steroidi e delle vitamine liposolubili. Giustificare il comportamento anfotero degli AA; Analizzare i livelli di organizzazione delle proteine; Spiegare il ruolo biologico degli enzimi e riconoscere i meccanismi d’azione enzimasubstrato e ormone-recettore Analizzare la composizione chimica dei nucleosidi e dei nucleotidi; Saper esaminare la struttura del DNA e saper individuare le implicazioni biochimiche ad essa connesse; Descrivere il ruolo biologico dei diversi tipi di RNA. Modulo IV IL METABOLISMO Conoscenze Capacità/Abilità 222 Competenze Il metabolismo dei CARBOIDRATI: la glicolisi: principale via catabolica del glucosio; le fermentazioni; il controllo della glicolisi e la via dei pentosofosfati; la gluconeogenesi: biosintesi di glucosio da piruvato, lattato e amminoacidi; il glicogeno come riserva energetica. Il metabolismo dei LIPIDI: la β ossidazione via di degradazione degli acidi grassi; i corpi chetonici fonte alternativa di energia; il fegato produttore di riserve lipidiche e colesterolo. Il metabolismo degli AMMINOACIDI: la perdita del gruppo amminico prima tappa del catabolismo degli AA; la biosintesi dell’urea e l’eliminazione dello ione ammonio, specie chimica tossica La regolazione delle attività metaboliche: il controllo della glicemia; la produzione dell’insulina nella fase postprandiale; la produzione del glucagone durante il digiuno. Il metabolismo differenziato delle cellule dell’organismo: (globuli rossi, neuroni, cellule muscolari, adipociti, epatociti) Essere in grado di riconoscere il ruolo delle molecole coinvolte nei processi metabolici. Saper descrivere le tappe principali del metabolismo dei carboidrati, dei lipidi, delle proteine e degli acidi nucleici Saper descrivere le tappe principali e individuare gli intermedi e i prodotti finali delle vie metaboliche Saper descrivere i diversi processi metabolici, nei vari tipi di cellule Essere in grado di differenziare i processi metabolici, in funzione del tipo di cellule nelle quali si realizzano Mettere in relazione la struttura delle biomolecole con la loro funzione metabolica. Individuare il ruolo degli enzimi e degli ormoni, nei processi metabolici studiati. Collegare le diverse vie metaboliche per creare un quadro funzionale dell’organismo. Mettere in relazione le vie metaboliche, con le implicazioni biomediche ad esse collegate Saper interpretare le modalità di svolgimento dei processi metabolici, come adattamento dell’organismo, anche in relazione a situazioni patologiche. Essere in grado di differenziare i processi metabolici, in funzione del tipo di cellule nelle quali si realizzano Modulo V SCAMBI ENERGETICI NELLE CELLULE Conoscenze Capacità/Abilità 223 Competenze Energia e organismi viventi Metabolismo cellulare: anabolismo e catabolismo Sintesi delle biomolecole. Demolizione delle biomolecole. Strategie metaboliche. Reazioni di ossido-riduzione Gli enzimi Cofattori dell’azione enzimatica. I coenzimi NAD e FAD trasportatori di elettroni. Sequenze biochimiche La valuta energetica della cellula: l'ATP. La glicolisi La fermentazione. La respirazione cellulare. Struttura dei mitocondri. L’ossidazione dell’acido piruvico. Il ciclo di Krebs. Trasporto finale di elettroni. Meccanismo della fosforilazione ossidativa. Bilancio energetico totale I primi organismi fotosintetici. Luce, clorofilla e altri pigmenti. Struttura dei cloroplasti. I fotosistemi I e II. Reazioni luce-dipendenti. Reazioni luce-indipendenti: il ciclo di Calvin. Soluzioni alla carenza di CO2: fotorespirazione e ciclo C4. Le piante CAM. Reazioni e prodotti della fotosintesi Riconoscere la differenza tra catabolismo e anabolismo e tra reazioni esoergoniche e endoergoniche Riconoscere le principali vie metaboliche e la loro regolazione. Conoscere la funzione degli enzimi, la loro struttura ed il meccanismo con cui agiscono. Spiegare che cosa sono i cofattori e i coenzimi. Conoscere la formula dell’ATP e spiegare la sua funzione. Capire che l’ATP si trasforma mediante l’idrolisi o la fosforilazione. Sapere qual è la reazione di demolizione del glucosio e che tale reazione avviene in diverse fasi. Descrivere i vari tipi di fermentazione. Conoscere il processo di glicolisi. Descrivere la struttura dei mitocondri. Esporre le fasi della respirazione cellulare: ossidazione dell'acido piruvico, ciclo di Krebs, trasporto finale di elettroni. Descrivere il meccanismo della fosforilazione ossidativa. Fare un bilancio energetico totale del processo di demolizione del glucosio. Conoscere l'evoluzione degli organismi fotosintetici. Individuare la differenza tra cellule chemiosintetiche e fotosintetiche Sapere qual è la reazione principale della fotosintesi e che tale reazione avviene in diverse fasi. Conoscere la natura della luce e che cosa sono i pigmenti. Conoscere la struttura dei cloroplasti. Spiegare le funzioni dei fotosistemi I e II e i processi che avvengono in essi. Descrivere le reazioni luce-dipendenti che costituiscono il primo stadio della fotosintesi Descrivere le reazioni luce-indipendenti: il ciclo di Calvin. Capire quando si attua nelle piante il processo della fotorespirazione. Conoscere gli altri metodi delle piante per fissare la CO2: la via del C4, le piante CAM. Conoscere quali sono i prodotti finali della fotosintesi. Modulo VI TECNOLOGIA DEL DNA RICOMBINANTE 224 Comprendere che il vivente è un sistema aperto inserito in un flusso di energia Comprendere che l'energia metabolica serve al mantenimento del livello di organizzazione Comprendere il ruolo centrale del glucosio nel metabolismo degli esseri viventi Capire l'importanza dei coenzimi nelle reazioni di ossido riduzione Comprendere l’importanza dell’ATP come valuta energetica delle cellule Individuare i processi attraverso cui tutte le cellule trasformano l’energia contenuta negli alimenti in energia utilizzabile per compiere le varie funzioni vitali. Comprendere l’importanza dei processi fotosintetici per la sintesi delle molecole organiche. Riconoscere la centralità del processo fotosintetico nei flussi di materia e di energia all’interno della biosfera Conoscenze Gli enzimi di restrizione La separazione dei frammenti di restrizione Il sequenziamento dei frammenti Ibridazione degli acidi nucleici Clonaggio genico Il “montaggio” del DNA ricombinante Le librerie genomiche La PCR Anticorpi monoclonali La terapia genica Gli OGM La clonazione animale Applicazioni a livello agroalimentare e sanitario Il Progetto Genoma Umano Profilo genetico e crimine Capacità/Abilità Spiegare che cosa si intende per DNA ricombinante Competenze Comprendere l’importanza di queste conoscenze per gli sviluppi delle scienze biologiche e delle loro potenzialità di applicazione Considerare come una nuova rivoluzione scientifica la manipolazione di questi meccanismi naturali Descrivere le proprietà degli enzimi di restrizione Spiegare la tecnica di separazione e sequenziamento Spiegare la tecnica dell’ibridazione Spiegare che cosa è una libreria genomica Saper seguire le varie tappe del Illustrare il processo con cui si possono clonare processo con cui gli scienziati sequenze di DNA riescono ad individuare, Descrivere il meccanismo della reazione a catena sequenziare, isolare e copiare un della polimerasi evidenziando lo scopo di tale gene di particolare interesse processo biologico Spiegare i che modo è possibile indurre i batteri a Saper comprendere l’enorme sintetizzare proteine utili potenzialità delle attuali Spiegare la tecnica di produzione degli anticorpi conoscenze di ingegneria genetica monoclonali evidenziando quali nuove Spiegare che cosa si intende per transgenico e soluzioni, la tecnica del DNA OGM ricombinante ha individuato e quali Evidenziare vantaggi e svantaggi dei prodotti nuove prospettive potrà fornire a OGM problemi di carattere Spiegare in che cosa consiste una terapia genica e agroalimentare e medico finora in quali casi può essere applicata insoluti Descrivere le tappe del Progetto Genoma Umano mettendo in evidenza obiettivi,difficoltà e limiti TORNA SU 225 Saper evidenziare l’importanza delle più recenti conquiste dell’uomo nel campo della medicina ottenute grazie alle attuali conoscenze di genetica molecolare Programmazione Dipartimento disciplinare di LETTERE a.s. 2014-15 MATERIA: ITALIANO INDIRIZZO Classico, Linguistico, Scientifico Ordinario e Scienze Applicate, Scienze Umane Finalità generali PRIMO BIENNIO. LINGUA: La lingua italiana rappresenta un bene culturale nazionale, un elemento essenziale dell’identità di ogni studente e il preliminare mezzo di accesso alla conoscenza: la dimensione linguistica si trova infatti al crocevia fra la competenze comunicative, logico argomentative e culturali declinate dal Profilo educativo, culturale e professionale comune a tutti i percorsi liceali. LETTERATURA: Il gusto per la lettura resta un obiettivo primario dell’intero percorso di istruzione, da non compromettere attraverso una indebita e astratta insistenza sulle griglie interpretative e sugli aspetti metodologici, la cui acquisizione avverrà progressivamente lungo l’intero quinquennio, sempre a contatto con i testi e con i problemi concretamente sollevati dalla loro esegesi. A descrivere il panorama letterario saranno altri autori e testi, oltre a quelli esplicitamente menzionati, scelti in autonomia dal docente, in ragione dei percorsi che riterrà più proficuo mettere in particolare rilievo e della specificità dei singoli indirizzi liceali. SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO. Nel secondo biennio e nell’anno finale lo studente consolida e sviluppa le proprie conoscenze e competenze linguistiche in tutte le occasioni adatte a riflettere ulteriormente sulla ricchezza e la flessibilità della lingua, considerata in una grande varietà di testi proposti allo studio. L’affinamento delle competenze di comprensione e produzione sarà perseguito sistematicamente, in collaborazione con le altre discipline che utilizzano testi, sia per lo studio e per la comprensione sia per la produzione (relazioni, verifiche scritte ecc.). In questa prospettiva, si avrà particolare riguardo al possesso dei lessici disciplinari, con particolare attenzione ai termini che passano dalle lingue speciali alla lingua comune o che sono dotati di diverse accezioni nei diversi ambiti di uso. Lo studente analizzerà i testi letterari anche sotto il profilo linguistico, praticando la spiegazione letterale per rilevare le peculiarità del lessico, della semantica e della sintassi e, nei testi poetici, l’incidenza del linguaggio figurato e della metrica. Essi, pur restando al centro dell’attenzione, andranno affiancati da testi di altro tipo, evidenziandone volta a volta i tratti peculiari; nella prosa saggistica, ad esempio, si metteranno in evidenza le tecniche dell’argomentazione. Nella prospettiva storica della lingua si metteranno in luce la decisiva codificazione cinquecentesca, la fortuna dell’italiano in Europa soprattutto in epoca rinascimentale. Obiettivi disciplinari generali PRIMO BIENNIO. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari 226 contesti. Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo. Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico. Utilizzare testi multimediali. SECONDO BIENNIO (Classi terze). CONOSCENZE Sviluppo storico della letteratura italiana fino al sec. XVI Dante, Divina Commedia, Inferno (scelta di canti) COMPETENZE Analizzare un testo letterario, poetico o prosastico: spiegandolo letteralmente, individuandone i principali contenuti e concetti, sintetizzandone i contenuti ed esponendoli in modo coerente e corretto, conducendo un’analisi a livello sintattico, lessicale, fonico, retorico Comprendere ed utilizzare il linguaggio specifico della disciplina Inserire nel contesto storico di riferimento il testo letterario analizzato CAPACITÀ Stabilire connessioni intertestuali con il sussidio di percorsi predisposti dall’insegnante, evidenziando analogie e/o differenze fra testi di autori diversi e dello stesso autore Elaborare in forma chiara, corretta e coerente le seguenti tipologie: analisi semiologica del testo, saggio breve, articolo di giornale, lettera, relazione, testo argomentativo SECONDO BIENNIO (Classi quarte). CONOSCENZE - Sviluppo storico della letteratura italiana dal sec. XVI al sec. XIX - Dante, Divina Commedia, Purgatorio (scelta di canti) COMPETENZE - Analizzare un testo letterario, poetico o prosastico: spiegandolo letteralmente, individuandone i principali contenuti e concetti, sintetizzandone i contenuti ed esponendoli in modo coerente e corretto, conducendo un’analisi a livello sintattico, lessicale, fonico, retorico - Comprendere ed utilizzare il linguaggio specifico della disciplina - Inserire nel contesto storico di riferimento il testo letterario analizzato CAPACITÀ 227 - Stabilire connessioni intertestuali con il sussidio di percorsi predisposti dall’insegnante, evidenziando analogie e/o differenze fra testi di autori diversi e dello stesso autore - Elaborare in forma chiara, corretta e coerente le seguenti tipologie: analisi semiologica del testo, saggio breve, articolo di giornale, lettera, relazione, testo argomentativo QUINTO ANNO CONOSCENZE - Sviluppo storico della letteratura italiana dal sec. XIX al sec. XX - Dante, Divina Commedia, Paradiso (scelta di canti) COMPETENZE - Analizzare un testo letterario, poetico o prosastico: spiegandolo letteralmente, individuandone i principali contenuti e concetti, sintetizzandone i contenuti ed esponendoli in modo coerente e corretto, conducendo un’analisi a livello sintattico, lessicale, fonico, retorico - Comprendere ed utilizzare il linguaggio specifico della disciplina - Inserire nel contesto storico di riferimento il testo letterario analizzato CAPACITÀ - Stabilire connessioni intertestuali con il sussidio di percorsi predisposti dall’insegnante, evidenziando analogie e/o differenze fra testi di autori diversi e dello stesso autore - Elaborare in forma chiara, corretta e coerente le seguenti tipologie: analisi semiologica del testo, saggio breve, articolo di giornale, lettera, relazione, testo argomentativo N.B.: i suddetti obiettivi disciplinari generali sono da considerarsi quali obiettivi minimi per l'ammissione alla classe successiva se conseguiti in misura appena sufficiente. Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro PRIMO BIENNIO. Lezioni frontali; lezioni interattive; pratiche dei diversi generi di scambio comunicativo orale: relazioni, discussioni periodiche, esposizioni libere, spiegazioni. Incontri con persone esperte di problemi specifici. Produzione di scritti di varia tipologia e finalità comunicative. Visite guidate e partecipazione a conferenze e spettacoli teatrali. SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO. L’individuazione della metodologia di lavoro idonea al perseguimento degli obiettivi intermedi e finali avviene nel rispetto dello studente, considerato soggetto attivo del processo di apprendimento. Al riguardo, le linee metodologiche adottate sono: in classe: lezione frontale; percorsi di apprendimento fondati sui processi della ricerca/riscoperta/reinvenzione/ricostruzione, innescati attraverso domande-stimolo o all’interno di lavori di gruppo; tecniche di studio diversificate in lettura ed annotazione dei testi scritti; appunti sulle lezioni orali; modi di registrazione mentale dei concetti e dei nessi logici; impiego di tecniche di simulazione (role-play); uso di un approccio di tipo 228 pluridisciplinare alle conoscenze; visione di pellicole cinematografiche e di spettacoli teatrali; uscite didattiche. a casa: relazioni, riassunti, parafrasi, comprensione del testo, analisi narratologica e strutturale, analisi morfologica e sintattica, analisi lessicale, scrittura e riscrittura, ideazione di articoli, attività di ricerca e approfondimento, lettura integrale e analisi di romanzi. Verifiche PRIMO BIENNIO. Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà: nel primo periodo: 2 nel secondo periodo: 3 Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie: 2 scritte nel primo periodo (scritte: elaborazione di testi di varia tipologia ed argomento, alternando variamente testi espositivi-argomentativi, temi, commenti a testi letterari noti) 3 scritte nel secondo periodo (scritte: elaborazione di testi di varia tipologia ed argomento, alternando variamente testi espositivi-argomentativi, temi, commenti a testi letterari noti) SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO. Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà: nel primo periodo: 2 verifiche scritte e 2 orali nel secondo periodo: 3 verifiche scritte e 3 orali Le verifiche scritte somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie: Tipologia A Tipologia B Tipologie C e D Criteri di valutazione Si rimanda alla tabella di valutazione inclusa nel Piano dell’offerta formativa. CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI CLASSI PRIME Conoscenze Capacità e competenze 229 MODULO Abilità linguistiche Ascolto / Parlato Conoscere in maniera completa il codice verbale e i principali aspetti della testualità. Lettura Conoscere le principali strategie di lettura Conoscere gli elementi dell’ analisi testuale specificamente indicati di seguito , nella sezione “Riflessione sulla lingua” Aver acquisito una personale abitudine alla lettura individuale Scrittura Conoscere la distinzione tra l’uso orale e l’uso scritto della lingua Conoscere le norme tecnico-linguistiche e le strategie che concorrono a rendere un testo scritto corretto, efficace ed adeguato al contesto comunicativo. Conoscere le diverse caratteristiche strutturali delle distinte tipologie testuali Possedere un lessico sufficientemente ampio e appropriato nelle terminologie specifiche 230 Saper individuare e comprendere concetti espressi e organizzazione logica di una comunicazione orale; saper distinguere criticamente, nell'ascolto, intenzioni e finalità comunicative del parlante; saper strutturare il parlato in modo linguisticamente corretto, organico, coerente e lessicalmente preciso; saper esprimere e argomentare opinioni personali e semplici giudizi critici, almeno su argomenti studiati e problematiche affrontate in classe. Saper leggere e comprendere, letterario e non, avvalendosi di diverse strategie di lettura, in rapporto ai diversi scopi. Saper individuare, nella lettura, strutture e convenzioni tipiche dei diversi tipi di testo; saper analizzare e interpretare testi letterari delle tipologie e dei diversi generi proposti. Saper individuare e pianificare le diverse forme di scrittura in relazione agli scopi, agli interlocutori, all'argomento. Produrre testi scritti di varia tipologia in forma chiara, corretta e organizzata, con un lessico appropriato. MODULO - Riflessione sulla lingua MODULO Educazione letteraria - Conoscere le categorie grammaticali, il loro uso e le loro funzioni Conoscere le varie funzioni della frase semplice e complessa Conoscere la sintassi del periodo Essere consapevoli della possibilità di diversi livelli di lettura di un testo letterario Conoscere gli elementi essenziali di analisi di un testo letterario narrativo e del testo epico. Aver acquisito elementi essenziali di contestualizzazione biografica e storico- letteraria relativi ai generi, agli autori, ai testi letterari affrontati in classe. CLASSI SECONDE Conoscenze Saper fare l’analisi grammaticale di una frase Saper individuare ed analizzare le diverse funzioni logiche nella frase semplice. Saper fare l’analisi del periodo, in relazione agli argomenti studiati Saper individuare semplici elementi di continuità lessicale Saper individuare le caratteristiche specifiche di un testo letterario e dei diversi generi Saper analizzare un testo letterario noto (di genere narrativo o epico )applicando le opportune tecniche di analisi ed operando semplici contestualizzazioni. Riconoscere alcune caratteristiche linguistiche e stilistiche del testo ed utilizzarle per l’interpretazione Saper elaborare un commento interpretativo ai testi letterari (almeno per quelli noti), sia sulla base di un’analisi metodologicamente fondata, sia sulla base di semplici giudizi personali . Capacità e competenze 231 MODULO Abilità linguistiche Ascolto / Parlato Conoscere in maniera completa il codice verbale e i principali aspetti della testualità. Lettura Conoscere le principali strategie di lettura Conoscere gli elementi dell’ analisi testuale specificamente indicati di seguito , nella sezione “Riflessione sulla lingua” Aver acquisito una personale abitudine alla lettura individuale Scrittura Conoscere la distinzione tra l’uso orale e l’uso scritto della lingua Conoscere le norme tecnico-linguistiche e le strategie che concorrono a rendere un testo scritto corretto, efficace ed adeguato al contesto comunicativo. Conoscere le diverse caratteristiche strutturali delle distinte tipologie testuali Possedere un lessico sufficientemente ampio e appropriato nelle terminologie specifiche 232 Saper individuare e comprendere i concetti espressi e l’ organizzazione logica di una comunicazione orale . Saper distinguere criticamente , nell’ ascolto, intenzioni e finalità comunicative del parlante Saper strutturare il parlato in modo linguisticamente corretto, organico, coerente e lessicalmente preciso. Saper esprimere e argomentare opinioni personali e semplici giudizi critici, almeno su argomenti studiati e su problematiche affrontate in classe. Saper leggere e comprendere un testo, letterario e non, avvalendosi di diverse strategie di lettura, in rapporto a diversi scopi ( comprensione globale del contenuto, ricerca di dati e informazioni, analisi testuale , uso del testo per attività di studio ...) Saper individuare, nella lettura, strutture e convenzioni proprie dei diversi tipi di testo Saper analizzare ed interpretare testi letterari delle tipologie e dei diversi generi proposti (in particolare: romanzo – testo poetico – testo teatrale) Saper individuare e pianificare le diverse forme di scrittura in relazione agli scopi, agli interlocutori, all’argomento. Produrre testi scritti di varia tipologia ( parafrasi – riassunto – testi espositivi e argomentativi– commento a testi letterari) che presentino una forma espressiva chiara e corretta , un’ organizzazione dei contenuti coerente e coesa . Saper utilizzare, nell’elaborazione scritta, un lessico e un registro linguistico adeguato ai diversi contesti e alle distinte tipologie testuali. MODULO Riflessione sulla lingua - MODULO Educazione letteraria - - CLASSI TERZE MODULO 1 MODULO 2 MODULO 3 MODULO 4 MODULO 5 MODULO 6 Conoscere le categorie grammaticali, il loro uso e le loro funzioni Conoscere le varie funzioni logiche della frase semplice Conoscere in modo completo la sintassi del periodo Conoscere gli elementi caratteristici e distintivi delle varie tipologie testuali Ampliare la conoscenze dei meccanismi di derivazione lessicale (prefissi e suffissi) Conoscere gli elementi fondamentali della storia della lingua italiana , soprattutto in relazione alle sue radici latine. Essere consapevoli della possibilità di diversi livelli di lettura di un testo letterario Conoscere le caratteristiche strutturali del testo letterario narrativo (con particolare riferimento al romanzo), del testo poetico e di quello teatrale. Possedere gli strumenti linguistici e di analisi testuale per procedere alla decodificazione e all’interpretazione chiara e puntuale dei testi letterari , con particolare riferimento ai generi narrativo, poetico e drammatico. Aver acquisito elementi essenziali di contestualizzazione biografica e storico- letteraria relativi ai generi, agli autori, ai testi letterari affrontati in classe. Conoscenze Saper fare l’analisi grammaticale di una frase e di un periodo Saper individuare ed analizzare le diverse funzioni logiche nella frase semplice. Saper fare in modo completo l’analisi del periodo Saper individuare relazioni e istituire confronti tra il sistema linguistico italiano e quello di altre lingue, cogliendone gli aspetti della storicità della lingua e della varietà linguistica nello spazio geografico. Saper riconoscere ed analizzare le caratteristiche strutturali delle tipologie testuali studiate, con particolare riferimento ai testi letterari narrativi, poetici e teatrali Saper individuare le caratteristiche specifiche di un testo letterario e dei diversi generi Saper analizzare un testo letterario noto (di genere narrativo, poetico e teatrale) applicando le opportune tecniche di analisi ed operando opportune contestualizzazioni. Riconoscere le più rilevanti caratteristiche linguistiche e stilistiche di un testo letterario analizzato ed utilizzarle per l’interpretazione Saper elaborare un commento interpretativo ai testi letterari ( almeno per quelli noti), sia sulla base di un’analisi metodologicamente fondata, sia sulla base di una rielaborazione e di un giudizio personali . Capacità e competenze La società feudale, il Medioevo latino e la nascita delle letterature europee La letteratura Italiana nell'età dei comuni (1226-1310) Dante Alighieri Divina Commedia, Inferno, scelta di Canti Autunno del Medioevo e rinnovamento preumanistico: l'età di Petrarca e di Boccaccio (1310-1380) Francesco Petrarca Giovanni Boccaccio 233 Comprendere ed utilizzare il linguaggio specifico della disciplina Potenziare le abilità nella comprensione di testi poetici, narrativi, argomentativi, critico-letterari e filosofici, anche complessi dal punto di vista contenutistico e formale Analizzare un testo letterario, poetico o prosastico: spiegandolo letteralmente, individuandone i principali contenuti e concetti, sintetizzandone i contenuti ed esponendoli in modo coerente e corretto, conducendo un’analisi a livello sintattico, lessicale, fonico, retorico MODULO 7 MODULO 8 MODULO 9 MODULO 10 L'età delle corti: la prima fase della civiltà umanisticorinascimentale (1380-1492) L'età delle corti: la seconda fase della civiltà umanisticorinascimentale (1492-1595) Niccolò Machiavelli e Francesco Guicciardini Ludovico Ariosto CLASSI QUARTE MODULO 1 MODULO 2 MODULO 3 MODULO 4 MODULO 5 MODULO 6 MODULO 7 MODULO 8 MODULO 9 MODULO 10 CLASSI QUINTE Conoscenze Saper collocare opportunamente in modo cronologico autori ed opere Stabilire connessioni intertestuali con il sussidio di percorsi predisposti dall’insegnante, evidenziando analogie e/o differenze fra testi dello stesso autore e di autori diversi Migliorare la padronanza linguistica nell’esposizione orale Elaborare in forma chiara, corretta e coerente la produzione scritta relativa alle diverse tipologie testuali Acquisire abilità e capacità di confronto fra i caratteri specifici delle singole scuole poetiche Avviarsi ad affrontare tematiche pluridisciplinari Potenziare le capacità di collegamento pluridisciplinare fra conoscenze linguistiche, letterarie, storiche e socio-economiche, filosofiche e artistiche (in casi di risultati eccellenti nello studio della disciplina) Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare, elaborare Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei nuovi linguaggi, compresi il cinema e le arti visive Capacità e competenze Il Manierismo e Tasso L'età barocca e la nuova scienza; Marino, Galilei, Basile L'età dell'Arcadia e del rococò; Vico, Metastasio L'età dell'Illuminismo e del Neoclassicismo; Beccaria Giuseppe Parini Ugo Foscolo Vittorio Alfieri Carlo Goldoni L'età della Restaurazione e il Romanticismo Alessandro Manzoni Conoscenze Capacità e Competenze 234 MODULO 1 Giacomo Leopardi MODULO 2 Naturalismo e Verismo Giovanni Verga Comprendere ed utilizzare il linguaggio specifico della disciplina Potenziare le abilità nella comprensione di testi poetici, narrativi, argomentativi, critico-letterari e filosofici, anche complessi dal punto di vista contenutistico e formale Analizzare un testo letterario, poetico o prosastico: spiegandolo letteralmente, individuandone i principali contenuti e concetti, sintetizzandone i contenuti ed esponendoli in modo coerente e corretto, conducendo un’analisi a livello sintattico, lessicale, fonico, retorico Saper collocare opportunamente in modo cronologico autori ed opere Stabilire connessioni intertestuali con il sussidio di percorsi predisposti dall’insegnante, evidenziando analogie e/o differenze fra testi dello stesso autore e di autori diversi Migliorare la padronanza linguistica nell’esposizione orale Elaborare in forma chiara, corretta e coerente la produzione scritta relativa alle diverse tipologie testuali Acquisire abilità e capacità di confronto fra i caratteri specifici delle singole scuole poetiche Avviarsi ad affrontare tematiche pluridisciplinari Potenziare le capacità di collegamento pluridisciplinare fra conoscenze linguistiche, letterarie, storiche e socioeconomiche, filosofiche e artistiche (in casi di risultati eccellenti nello studio della disciplina) Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare, elaborare Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei nuovi linguaggi, compresi il cinema e le arti visive 235 MODULO 3 MODULO 4 MODULO 5 MODULO 6 MODULO 7 MODULO 8 MODULO 9 Decadentismo Giovanni Pascoli Gabriele D’Annunzio L’età delle avanguardie Luigi Pirandello Italo Svevo La poesia: tra Simbolismo e Antinovecentismo Giuseppe Ungaretti Umberto Saba Eugenio Montale Salvatore Quasimodo Il romanzo e la novella in Italia: Alberto Moravia Carlo Emilio Gadda Elio Vittorini Cesare Pavese Vasco Pratolini Elsa Morante Dante Alighieri, Commedia, Paradiso: scelta di canti NOTA BENE: Eventuali argomenti non svolti l’anno precedente potranno essere trattati durante l’anno in corso con tempi e modalità opportuni Le programmazioni potranno essere suscettibili di eventuali modifiche da parte del Dipartimento o del singolo docente, anche nel corso dell’anno scolastico se, alla luce dell’esperienza nelle classi, lo si riterrà opportuno TORNA SU 236 Programmazione Dipartimento disciplinare di LETTERE a.s. 2014-15 MATERIA: STORIA E GEOGRAFIA INDIRIZZO Classico, Linguistico, Scientifico Ordinario e Scienze Applicate, Scienze Umane Finalità generali Le finalità prioritarie sono quelle educative, formative e informative, che si articolano nei tre fini pedagogici del sapere (sapere, saper fare, saper essere), per perseguire conoscenze, competenze e capacità, commisurando le finalità stesse allo sviluppo biologico e socio-psicologico degli alunni o comprendere la continuità e la discontinuità, il cambiamento e la diversità in una dimensione diacronica, attraverso il confronto tra epoche, e in una dimensione sincronica, o attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali o saper rapportare tra loro le diverse culture, distinguendone i contributi al processo generale di civilizzazione o saper utilizzare doti di flessibilità culturale acquisite, per operare nel più ampio contesto della dimensione europea o essere consapevole della rilevanza formativa delle due discipline o saper analizzare con strumenti adeguati le problematiche della società civile: territorio, mondo del lavoro, agenzie formative e mezzi di comunicazione di massa, partecipando o consapevolmente alla comunità nazionale e sovranazionale o mostrare interesse per il mondo classico come matrice dei valori e della cultura contemporanea o saper riconoscere gli elementi di diversità e di continuità fra il passato e il presente come stimolo alla riflessione sul percorso dell'uomo nella storia o dimostrare competenze linguistico - comunicative Obiettivi disciplinari generali Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico. 237 N.B.: i suddetti obiettivi disciplinari generali sono da considerarsi quali obiettivi minimi per l'ammissione alla classe successiva se conseguiti in misura appena sufficiente. Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro a) Lavoro in classe insegnanti-alunni, articolato in: - lezione frontale - lezione di controllo e verifica sul grado di acquisizione e comprensione delle nozioni - esercitazione guidata - lezione dialogata - correzione dei lavori svolti a casa b) Lavoro in classe degli alunni: - attenzione - partecipazione attiva - interventi - prove di verifica c) Lavoro a casa per gli alunni: - acquisizione delle conoscenze - applicazione delle conoscenze - elaborazione dei contenuti Verifiche Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà: nel primo periodo: 2 verifiche nel secondo periodo: 2 verifiche Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie: prove orali test a risposta aperta e/o chiusa quesiti a risposta breve questionari relazioni, ricerche, approfondimenti interventi partecipazione alla correzione dei lavori svolti a casa 238 Criteri di valutazione Si rimanda alla tabella di valutazione inclusa nel Piano dell’offerta formativa. CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI STORIA CLASSI PRIME Conoscenze Capacità e competenze MODULO 0 Gli strumenti della storia MODULO 1 La preistoria MODULO 2 Le culture del vicino Oriente MODULO 3 La Grecia Definizione di storia - Le coordinate della storia: tempo e spazio - Le fonti Saper collocare i fatti storici nel tempo e nello spazio Definizione di preistoria - Le culture preistoriche - Il vicino Oriente: culture e imperi mesopotamici - La cultura del Nilo - L'area siro - palestinese Analizzare le tappe fondamentali dell'evoluzione della specie umana Comprendere le cause e i processi che portarono alla nascita del modello urbano nel vicino oriente antico Il mondo greco: dal palazzo alla polis - Sparta e Atene Apogeo e declino del mondo greco -L'ellenismo Comprendere le cause che portarono alla nascita, allo sviluppo e alla crisi della civiltà greca - Individuare i modelli politici e culturali che caratterizzarono l'età ellenistica MODULO 4 L’Italia L'Italia e Roma: le civiltà italiche - L'espansione romana in Italia MODULO 5 Roma L'imperialismo romano: le conquiste di Roma - L'identità romana - La crisi della repubblica Ricostruire le origini di Roma e il processo dell'espansione romana in Italia - Comprendere il quadro archeologico e linguistico dell'Italia pre-romana e i caratteri principali della civiltà etrusca Comprendere i motivi e le modalità dell'espansionismo romano nel Mediterraneo - Individuare il processo di formazione e trasformazione dell'identità romana CLASSI SECONDE Conoscenze Capacità e competenze 239 MODULO 1 L’impero romano L'impero romano: il tramonto della repubblica - Augusto e la nascita del principato - L'apogeo dell'impero MODULO 2 Crisi dell’impero romano L'impero tardoantico: la nascita del cristianesimo - L'età della crisi e delle riforme - L'impero cristiano - Il crollo dell'occidente MODULO 3 Bisanzio e l'Islam L'impero bizantino – Nascita ed espansione dell’Islam MODULO 4 L’Italia dopo il crollo dell'impero MODULO 5 Il Feudalesimo L'Italia dei Longobardi e di Gregorio Magno La società feudale: l'impero carolingio - Il sistema feudale - Le mentalità medievali - Le monarchie feudali Comprendere e distinguere le forme dell'organizzazione del potere - Individuare il nesso tra la crisi delle istituzioni repubblicane e l'affermazione dei poteri personali. Comprendere le cause della diffusione e affermazione del cristianesimo dell'impero romano - Comprendere le cause della crisi dei secoli III e IV nei suoi aspetti istituzionali, sociali, economici e militari Individuare i modelli culturali e politici della civiltà bizantina Individuare le cause del successo e della rapida diffusione dell'Islam Comprendere cause ed effetti dell'incontro-scontro tra la civiltà romana e quella germanica Comprendere le cause della nascita del sistema feudale e le sue conseguenze sull'organizzazione politica ed economica dell'Europa medievale - Comprendere i motivi dello scontro tra papato e impero GEOGRAFIA CLASSI PRIME E Conoscenze SECONDE Definizione di geografia - Il metodo geografico - Carte e MODULO 0 Gli strumenti della scale - L'uso di dati - Tabelle e grafici - I planisferi – Il sottosviluppo e gli indicatori per definirlo geografia 240 Capacità e competenze Saper riconoscere le tipologie di carte più complesse - Saper utilizzare in modo appropriato i diversi termini che definiscono il sottosviluppo. MODULO 1 Il geosistema Gli elementi del sistema terra – Le fasce climatiche terrestri e i principali ambienti – L’impatto dell’uomo sull’ambiente – Le questioni ambientali nel mondo MODULO 2 La crescita della popolazione L’origine comune degli uomini – L’andamento demografico – La distribuzione della popolazione – I movimenti migratori MODULO 3 La concentrazione della popolazione nelle città MODULO 4 I divari nella qualità della vita Le caratteristiche dell’esplosione urbana nel mondo attuale e l’impatto sull’ambiente MODULO 5 Uomini e culture in movimento I divari nelle condizioni di vita tra i paesi ricchi e quelli poveri – Il problema alimentare – La salute – L’istruzione – La disparità tra uomini e donne – Le condizioni dell’infanzia I grandi spazi di civiltà – La globalizzazione culturale – Le lingue dominanti – Le religioni nel mondo Le caratteristiche della globalizzazione economica – Le MODULO 6 Il sistema economico differenze nello sviluppo – Gli organismi internazionali e multinazionali – Il commercio mondiale – Il debito e gli mondiale aiuti allo sviluppo MODULO 7 Alle origini delle differenze nello sviluppo MODULO 8 Il mondo oggi Le caratteristiche umane e ambientali dello sviluppo – La differenziazione delle comunità umane – Il ruolo degli europei e il colonialismo L’evoluzione geopolitica del sistema mondo dalla guerra fredda alla situazione attuale – Le aree di conflitto e il terrorismo – La diffusione del della democrazia nel mondo – l’ONU 241 Individuare le relazioni tra i vari elementi che compongono il sistema Terra – Descrivere e localizzare le zone climatiche e i diversi ambienti – Individuare le trasformazioni apportate dall’uomo e le loro conseguenze – Saper definire il concetto di sviluppo sostenibile. Individuare le fasi della transizione demografica – riconoscere le differenze tra Nord e Sud del mondo – Individuare le cause e le conseguenze delle migrazioni internazionali – Localizzare gli spazi di addensamento della popolazione. Individuare le caratteristiche della crescita urbana – Riconoscere e localizzare le varie forme urbane - Riconoscere e descrivere le varie tipologie di metropoli e i diversi modelli di città Individuare le differenze nelle condizioni di vita tra i paesi ricchi e quelli poveri Localizzare i grandi spazi di civiltà al mondo e definirne le caratteristiche – Comprendere gli elementi culturali comuni alle etnie – Descrivere le caratteristiche delle diverse lingue – comprendere l’importanza del ruolo delle religioni Distinguere le caratteristiche della globalizzazione – Individuare le diverse aree dell’economia mondiale – Individuare i legami tra globalizzazione e sottosviluppo – Descrivere il ruolo degli agenti della globalizzazione, la struttura del commercio mondiale e la questione del debito Descrivere le cause della differenziazione delle comunità umane – Definire l’evoluzione delle forme di dipendenza dei paesi del Sud del mondo Definire e descrivere le trasformazioni geopolitiche mondiali – descrivere il funzionamento dell’ONU – Localizzare le maggiori aree di crisi e descriverne le motivazioni MODULO 9 L’unione Europea La formazione geostorica dello spazio europeo – le caratteristiche della civiltà europea e italiana MODULO 10 Stati e continenti extraeuropei Le principali caratteristiche dei territori e degli stati dei continenti extraeuropei Individuare le fasi geostoriche dello spazio europeo – Utilizzare le carte storiche e comprendere l’origine delle differenze dello spazio europeo - Comprendere i diversi apporti culturali della civiltà europea e italiana Distinguere le principali caratteristiche ambientali dei continenti e degli stati extraeuropei NOTA BENE: Eventuali argomenti non svolti l’anno precedente potranno essere trattati durante l’anno in corso con tempi e modalità opportuni Le programmazioni potranno essere suscettibili di eventuali modifiche da parte del Dipartimento o del singolo docente, anche nel corso dell’anno scolastico se, alla luce dell’esperienza nelle classi, lo si riterrà opportuno TORNA SU Programmazione Dipartimento disciplinare di LETTERE a.s. 2014-15 MATERIA: LATINO INDIRIZZO Classico Finalità generali PRIMO BIENNIO. Incontro con civiltà che ci hanno costituito ed hanno espresso le diverse esigenze dell'uomo Recupero dei fondamenti linguistici e culturali della civiltà europea. Approfondimento linguistico e metalinguistico 242 - Individuazione dell'originalità, del significato storico – letterario e della modernità dei testi e degli autori. SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO. Studio della disciplina in un prospettiva sistematica, storica e critica; pratica della metodologia propria della disciplina; esercizio di lettura, analisi, traduzione ed interpretazione di opere; pratica dell’argomentazione e del confronto; modalità espositiva scritta e orale corretta, pertinente, efficace e personale. Obiettivi disciplinari generali PRIMO BIENNIO. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti. Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo. Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario. Utilizzare testi multimediali. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi. SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO. Leggere, comprendere e tradurre testi d’autore di vario genere e di diverso argomento. Saper confrontare linguisticamente, con particolare attenzione al lessico e alla semantica il latino con l’italiano ed altre lingue moderne, pervenendo a un dominio dell’italiano più maturo e consapevole. Praticare la traduzione non come un meccanico esercizio di applicazione di regole, ma come strumento di conoscenza di un testo e di un autore che consente di immedesimarsi in un mondo diverso dal proprio e di sentire la sfida del tentativo di riproporlo in lingua italiana. Conoscere, principalmente attraverso la lettura in lingua originale, i testi fondamentali del patrimonio letterario classico, considerato nel suo formarsi storico e nelle sue relazioni con le culture europee. Comprendere, anche attraverso il confronto con le letterature italiana e straniere, la specificità e complessità del fenomeno letterario antico come espressione di civiltà e cultura. Cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea in termini di generi, figure dell’immaginario, auctoritates e individuare attraverso i testi, nella loro natura di documenti storici, i tratti più significativi della civiltà classica, nel complesso dei suoi aspetti religiosi, politici, morali ed estetici. Interpretare e commentare opere in prosa e in versi, servendosi degli strumenti dell’ analisi linguistica, stilistica, retorica e collocando le opere nel rispettivo contesto storico e culturale. Assimilare categorie che permettono di interpretare il patrimonio mitologico, artistico, letterario, filosofico, politico, scientifico comune alla civiltà europea. Confrontare modelli culturali e letterari e sistemi di valori. Distinguere e valutare diverse interpretazioni; esporre in modo consapevole una tesi; motivare le argomentazioni. 243 N.B.: i suddetti obiettivi disciplinari generali sono da considerarsi quali obiettivi minimi per l'ammissione alla classe successiva se conseguiti in misura appena sufficiente. Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro PRIMO BIENNIO. Lo studio della lingua latina viene articolato in tre momenti fondamentali: - lo studio della lingua come codice, attraverso l'approfondimento della morfologia, di strutture sintattiche basilari e di un congruo repertorio lessicale, per comprendere e tradurre in italiano testi latini - scoperta graduale della civiltà latina - riflessione costante con la lingua italiana da un punto di vista di codice linguistico ( regole di derivazione, diversità di struttura, modificazioni semantiche) e da un punto di vista storico, legato al problema dell'origine latina della lingua italiana e quindi dei legami di continuità e di differenziazione, non solo tra le due lingue, ma tra i diversi momenti culturali del passaggio dal latino all'italiano. Nel secondo anno, i primi due momenti verranno ampliati e approfonditi attraverso; - lo studio della sintassi e la graduale introduzione di testi di autore, che consentano l'avviamento alla riflessione sulle strutture testuali, presentate in base alla funzione linguistica o per autore o ancora per argomento. - L'interazione tra storia e testimonianze letterarie, dove il testo originale ha la funzione di aiutare a penetrare in aspetti vivi e vari del mondo romano: storici, geografici, sociali, culturali, giuridici, antropologici. Momenti importanti da svolgere in itinere in classe saranno quelli dedicati al corretto uso del vocabolario e al recupero – consolidamento – potenziamento delle abilità di traduzione. SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO. Si ritiene fondamentale saper indugiare sulle singole parole di un testo latino per assaporarne la valenza totale di singolo elemento di una comunicazione e poi come parte di un tutto discorsivo. Così l'indagine riguarderà l'aspetto semantico, quello grammaticale e sintattico onde riconoscere il contributo della singola parola alla organizzazione logica e consequenziale del tutto; si dovrà prestare particolare attenzione alle varie risorse stilistiche (figure retoriche, suoni etc.) onde poter valutare il testo anche nella sua dimensione estetica. Si procederà quindi ad una accurata indagine del significato letterale e poi degli eventuali significati aggiunti del testo anche con riferimento alle simbologie usate, per tentare di decriptare il messaggio implicito (se e quando c'è, e in genere nei testi classici c'è) dell'autore. L'aspetto teorico della lingua, illustrato dall' insegnante anche con eventuali confronti con il greco e l'italiano ed osservazioni di grammatica storica, sarà poi ulteriormente chiarito con frasi esemplificative tradotte e commentate in classe. Oltre alla traduzione di brani finalizzata al miglioramento delle capacità di traduzione e interpretazione, si presterà particolare attenzione alla lettura dei classici: l' insegnante curerà una presentazione storico-letteraria dei passi presi in esame, che saranno letti, tradotti e analizzati in classe; lo studente poi a casa riesaminerà e rielaborerà quanto prodotto in classe. Per quanto concerne la storia della letteratura, l'insegnante fornirà una linea di sviluppo, non necessariamente coincidente con quella proposta dal testo in adozione e cercherà poi di evidenziare aspetti problematici particolarmente significativi, in un continuo sforzo di sintesi lineare e di complessità analitica. 244 Lo studio dei singoli autori dovrà essere supportato da letture dirette di brani significativi della loro opera, anche in traduzione; la storia della letteratura sarà continuamente supportata da continui richiami alla storia romana, con particolare riferimento alle istituzioni e all' organizzazione dello Stato. Verifiche PRIMO BIENNIO. Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà: nel primo periodo: almeno 2 scritte e 2 orali nel secondo periodo: almeno 3 scritte e 3 orali. Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie: traduzione dal latino in italiano SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO. Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà: nel primo periodo: almeno 2 prove scritte e 2 orali. nel secondo periodo: almeno 3 prove scritte e 3 orali Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie: Traduzione scritta latino-italiano Colloquio basato su storia della letteratura Colloquio basato su lettura (anche in metrica) , traduzione e commento di autori classici, commentati in classe Questionari scritti di letteratura latina Colloqui su passi di autori tradotti a casa. Criteri di valutazione Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori: Per la valutazione delle prove si rimanda al POF. Ai fini della valutazione vengono tenuti presenti la partecipazione, la continuità nello studio, lo svolgimento dei lavori programmati. CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI CLASSI PRIME Conoscenze Capacità e competenze 245 MODULO 1 MODULO 2 MODULO 3 MODULO 4 MODULO 5 L'alfabeto. Fonetica: pronuncia classica/ scolastica. Regole fondamentali dell'accentazione. L'ordo verborum. Affinità e differenze tra italiano e latino. Uso del vocabolario. La morfologia degli elementi nominali: nome (le cinque declinazioni), aggettivo della prima e della seconda classe, aggettivo pronominale. Il O comparativo e il superlativo. I pronomi (personali, dimostrativi, relativi, interrogativi) La morfologia del verbo: diatesi attiva e passiva; composti di sum e verbi atematici e difettivi Elementi di sintassi del periodo:Finali, consecutive, completive, infinitive, cum narrativo, ablativo assoluto, perifrastica attiva, temporali e causali. Il dativo di possesso, il genitivo di pertinenza. I verbi peto e quaero. Il comparativo di uguaglianza, minoranza, maggioranza L'avverbio e le congiunzioni CLASSI SECONDE MODULO 1 Sintassi dei casi. Leggere e accentare le parole latine, cogliendo le differenze con l'italiano. Riconoscere i vari casi e saperne individuare la funzione nella frase. Individuare la coniugazione di appartenenza. Coniugare i verbi nei vari tempi e modi. Riconoscere le congiunzioni coordinanti e subordinanti; saper ricostruire la struttura del periodo. Riconoscere e saper tradurre gli avverbi e le preposizioni più ricorrenti. Conoscenze Capacità e competenze MODULO 2 Morfologia del verbo: verbi deponenti, perifrastica passiva, gerundio, gerundivo, supino. M Il congiuntivo (eventuale, irreale, deliberativo, ottativo, volitivo, concessivo) MODULO 3 Sintassi del periodo: interrogative dirette e indirette; congiuntivo esortativo, imperativo, imperativo negativo MODULO 4 Elementi di civiltà: vita quotidiana nella Roma antica. Letture di brani tratti da opere in lingua originale latina CLASSI TERZE Conoscenze Riconoscere i vari casi e saperne individuare la funzione nella frase. Individuare la coniugazione di appartenenza. Coniugare i verbi nei vari tempi e modi. Riconoscere le congiunzioni coordinanti e subordinanti; saper ricostruire la struttura del periodo. Saper individuare gli elementi caratterizzanti la civiltà romana, cogliendone le differenze con la civiltà greca e il mondo contemporaneo. Competenze Abilità/Capacità 246 MODULO 1 MODULO 2 MODULO 3 Introduzione alla letteratura latina: il contesto storico-culturale dell’età delle origini; caratteri della cultura orale delle origini; i documenti preletterari e le origini dei generi letterari; il processo di trasmissione dei testi dall’antichità. Le origini della letteratura latina e l’epica arcaica: Livio Andronico e Nevio Essere consapevoli dei processi storici di produzione trasmissione dei testi; saper spiegare in che modo l’oralità sopravvive nella scrittura; saper contestualizzare sul piano storicosociale la nascita della letteratura latina in relazione al modello greco; conoscere le linee di sviluppo iniziali dei principali generi letterari. Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino Saper illustrare il significato del vertere latino; riconoscere le specificità contenutistiche e formali delle esperienze letterarie latine; Rintracciare le caratteristiche della satira politica espressa nell’ opera di Nevio; analizzare il rapporto tra epica latina e modelli greci; Il teatro arcaico e Plauto Conoscere le forme del teatro romano arcaico e i rapporti con i modelli greci; Saper identificare i principali tipi rappresentati nelle commedie plautine; illustrare temi e trame di alcune commedie plautine; definire il rapporto di Plauto con i modelli greci; saper riconoscere i meccanismi fondamentali della comicità plautina. Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino 247 MODULO 4 MODULO 5 L’età degli Scipioni: Catone, Sintetizzare il pensiero di Catone nei cfr. Ennio, Lucilio. delle posizioni filoelleniche degli Scipioni; individuare e illustrare il contenuto e lo stile di Catone; individuare e illustrare le caratteristiche del contenuto e della forma nel poema di Ennio, anche in rapporto ai modelli greci; Riflettere sui caratteri della satira di Lucilio nelle sue componenti di polemica sociale e di invettiva ad personam La tragedia: Pacuvio e Accio Saper indicare i tratti caratteristici della tragedia romana rispetto ai modelli greci ; riflettere sullo sviluppo della tragedia romana in relazione alla situazione politica a Roma. MODULO 6 Terenzio MODULO 7 Cesare Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino Individuare gli elementi di continuità tra la Commedia Nuova e la produzione teatrale di Terenzio; saper illustrare l’aspetto pedagogico del teatro di Terenzio; Instaurare confronti tra il comico di Plauto e quello di Terenzio; saper illustrare le finalità dei prologhi delle commedie di Terenzio; Saper definire il concetto di humanitas, anche alla luce de rapporto tra Terenzio e il Circolo degli Scipioni. Saper leggere, tradurre e commentare, sul Confrontare linguisticamente il latino con l'italiano e il piano linguistico e storico culturale i passi greco, raggiungendo un dominio più consapevole della di Cesare che verranno esaminati. lingua italiana; 248 MODULO 8 MODULO 9 MODULO 10 MODULO 11 Sallustio Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico culturale i passi di Sallustio che verranno esaminati. Cicerone Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico culturale i passi di Cesare che verranno esaminati. Catullo Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico culturale i passi di Catullo che verranno esaminati. Laboratorio linguistico: Saper individuare le strutture linguistiche risistemazione degli elementi della lingua latina; saper analizzare con di morfologia e sintassi precisione la frase e il periodo nei suoi analizzati nel primo biennio; elementi caratterizzanti; la sintassi del verbo; saper tradurre, con l’ausilio del vocabolario, elementi di sintassi del passi di Cesare, Sallustio Cicerone periodo. (oratore). CLASSI Conoscenze QUARTE MODULO La poesia neoterica 1 Confrontare linguisticamente il latino con l'italiano e il greco, raggiungendo un dominio più consapevole della lingua italiana; Confrontare linguisticamente il latino con l'italiano e il greco, raggiungendo un dominio più consapevole della lingua italiana; Confrontare linguisticamente il latino con l'italiano e il greco, raggiungendo un dominio più consapevole della lingua italiana; Competenze Abilità/Capacità Individuare gli elementi di novità della poesia neoterica, rispetto alla tradizione; saper individuare le caratteristiche formali e di contenuto di questa poesia; saper definire i rapporti tra la poesia neoterica e modelli ellenistici; saper collocare il movimento nel suo contesto storico e culturale; conoscere a grandi linee gli esponenti della poesia neoterica 249 Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino MODULO Catullo 2 MODULO 3 Lucrezio MODULO 4 Cicerone Saper collocare l’autore nel suo contesto storico e culturale; definire i caratteri significativi della poesia catulliana; saper definire il rapporto con i modelli; Conoscere le problematiche relative alla trasmissione del testo lucreziano; Saper collocare l’autore nel suo contesto storico e culturale; definire i caratteri significativi della poesia lucreziana; individuare gli elementi concettuali in rapporto alla filosofia epicurea; definire, con terminologia appropriata le problematiche relative alla ricezione del testo in età coeva all’ autore. Saper collocare l’autore nel suo contesto storico e culturale; saper rapportare le singole opere con le varie fasi della biografia del’ autore; definire, con lessico appropriato le caratteristiche dello stile di Cicerone; saper individuare modelli e orientamenti del pensiero filosofico e politico di Cicerone; definire, con terminologia appropriata, la teoria ciceroniana dello Stato; individuare i caratteri portanti del pensiero di Cicerone in merito all’ arte oratoria. 250 Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino MODULO 5 Varrone MODULO 6 Cornelio Nepote MODULO 7 Cesare Saper collocare l’autore nel suo contesto storico e culturale; saper definire il ruolo culturale dell’ autore con riferimenti diretti alle sue opere. Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino Saper collocare l’autore nel suo contesto Comprendere, anche con il confronto con la letteratura storico e culturale; greca e italiana, la specificità e la complessità del Saper definire il concetto di biografia in fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e rapporto alla storia; di cultura; Individuare i tratti caratteristico dell’opera Saper cogliere il valore fondante della classicità per la di C. Nepote. tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino Saper collocare l’autore nel suo contesto Comprendere, anche con il confronto con la letteratura storico e culturale; greca e italiana, la specificità e la complessità del Definire il ruolo dell’ autore sul piano del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e dibattito politico, storico e culturale; di cultura; individuare i modelli storiografici Saper cogliere il valore fondante della classicità per la dell’autore; tradizione europea; definire il contenuto e le forme del DBG e individuare, attraverso i testi, in quanto documenti del DBC, anche con riferimenti ai passi letti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del lo scorso anno, mondo latino 251 MODULO 8 Sallustio MODULO 9 L’età Augustea MODULO 10 Virgilio Saper collocare l’autore nel suo contesto storico e culturale; Definire il ruolo dell’ autore sul piano del dibattito politico, storico e culturale; individuare i modelli storiografici dell’autore; definire, con lessico appropriato le caratteristiche dello stile di Sallustio; definire il genere monografico; individuare la concezione della storia in Sallustio e saper individuare, anche con riferimento alle letture dirette dello scorso anno, le modalità della sua attuazione nelle opere conservate. Identificare i caratteri salienti dell’età augustea sul piano storico, civile e culturale; definire le caratteristiche determinanti della cultura e della letteratura di età auguste, anche nel confronto con i modelli greci. Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino Saper collocare l’autore nel suo contesto Comprendere, anche con il confronto con la letteratura storico e culturale; greca e italiana, la specificità e la complessità del Definire il ruolo dell’ autore sul piano del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e dibattito politico, storico e culturale; di cultura; saper definire, con terminologia appropriata Saper cogliere il valore fondante della classicità per la la posizione di V. nella dinamica tra tradizione europea; intellettuali e potere nel’età del principato. individuare, attraverso i testi, in quanto documenti Saper identificare i caratteri salienti della storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del poesia Virgiliana, anche in rapporto ai mondo latino modelli. Saper riconoscere il progressivo svilupparsi del pensiero di Virgilio attraverso le opere. 252 MODULO 11 Orazio Saper collocare l’autore nel suo contesto storico e culturale; Definire il ruolo dell’ autore sul piano del dibattito politico, storico e culturale; saper definire, con terminologia appropriata la posizione di O. nella dinamica tra intellettuali e potere nel’età del principato. Saper identificare i caratteri salienti della poesia oraziana, anche in rapporto ai modelli. Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino MODULO 12 La poesia elegiaca latina Saper definire, con terminologia appropriata, i termini della questione relativa alla nascita della elegia latina; saper contestualizzare sul piano storicosociale e culturale la nascita della poesia elegiaca latina anche in relazione a modelli greci; saper definire i caratteri specifici della p. elegiaca latina. Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino MODULO 13 Tibullo Saper collocare l’autore nel suo contesto storico e culturale; Definire il ruolo dell’ autore sul piano del dibattito politico, storico e culturale; saper definire, con terminologia appropriata la posizione di T. nel panorama culturale dell’età del principato. Saper identificare i caratteri specifici della poesia di T., anche in rapporto ai modelli. Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino 253 MODULO 14 Properzio Saper collocare l’autore nel suo contesto storico e culturale; Definire il ruolo dell’ autore sul piano del dibattito politico, storico e culturale; saper definire, con terminologia appropriata la posizione di P. nel panorama culturale dell’età del principato. Saper identificare i caratteri specifici della poesia di P., anche in rapporto ai modelli. Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino MODULO 15 Ovidio Saper collocare l’autore nel suo contesto storico e culturale; Definire il ruolo dell’ autore sul piano del dibattito politico, storico e culturale; saper definire, con appropriati riferimenti alle opere, la posizione di O. nel panorama culturale dell’età del principato e le dinamiche del suo rapporto con Augusto; Saper identificare i caratteri specifici della poesia di O., in rapporto ai modelli e agli altri elegiaci. Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino MODULO 16 Livio Saper collocare l’autore nel suo contesto storico e culturale; Definire il ruolo dell’ autore sul piano del dibattito politico, storico e culturale, in specie riguardo al confronto repubblicaprincipato. individuare i modelli storiografici dell’autore; definire, con lessico appropriato le caratteristiche dello stile di Livio; Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino 254 MODULO 17 Erudizione e discipline tecniche Definire il contributo di tali discipline alla cultura del tempo , in relazione a bisogni e richieste della società. MODULO 18 Catullo MODULO 19 Lucrezio MODULO 20 Orazio MODULO 21 Cicerone MODULO 22 Livio MODULO 23 Metrica Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico culturale i passi di Catullo che verranno esaminati. Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico culturale i passi di Lucrezio che verranno esaminati. Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico culturale i passi di Orazio che verranno esaminati. Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico culturale i passi di Cicerone che verranno esaminati. Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico culturale i passi di Livio che verranno esaminati. Riconoscere le strutture di esametro, distico elegiaco, e dei principali metri catulliani e oraziani. Saper leggere correttamente esametro, distico elegiaco, endecasillabi faleci, e alcuni semplici metri lirici di Orazio. 255 Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino Confrontare linguisticamente il latino con l'italiano e il greco, raggiungendo un dominio più consapevole della lingua italiana; Confrontare linguisticamente il latino con l'italiano e il greco, raggiungendo un dominio più consapevole della lingua italiana; Confrontare linguisticamente il latino con l'italiano e il greco, raggiungendo un dominio più consapevole della lingua italiana; Confrontare linguisticamente il latino con l'italiano e il greco, raggiungendo un dominio più consapevole della lingua italiana; Confrontare linguisticamente il latino con l'italiano e il greco, raggiungendo un dominio più consapevole della lingua italiana; MODULO 24 Laboratorio linguistico: sintassi del verbo; sintassi del periodo. CLASSI Conoscenze QUINTE MODULO Il profilo storico e culturale dell' età giulio-claudia 1 MODULO Letteratura della prima età imperiale: Fedro, 2 Germanico, Manilio Saper individuare le strutture linguistiche della lingua latina; saper analizzare con precisione la frase e il periodo nei suoi elementi caratterizzanti; saper tradurre, con l’ausilio del vocabolario, passi di Cicerone (oratore e filosofo), Livio ed altri autori di età cesariana. Praticare la traduzione non come meccanica applicazione di regole, ma come strumento di conoscenza di un testo che consente di immedesimarsi in un mondo diverso e sentire la sfida di riproporlo in lingua italiana. Abilità/Capacità Competenze Identificare i caratteri salienti dell’età giulio-claudia sul piano storico, civile e culturale; definire le caratteristiche determinanti della cultura e della letteratura di questo periodo, anche nel confronto con i modelli greci. Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino Saper collocare gli autori nel loro contesto Comprendere, anche con il confronto con la letteratura storico e culturale; greca e italiana, la specificità e la complessità del Definire il ruolo degli autori sul piano del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e dibattito politico, storico e culturale; di cultura; saper definire, con terminologia appropriata Saper cogliere il valore fondante della classicità per la la loro posizione nel panorama culturale tradizione europea; del loro tempo. individuare, attraverso i testi, in quanto documenti Saper identificare i caratteri specifici della storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del poesia di Fedro, Germanico, e Manilio, mondo latino anche in rapporto ai modelli. 256 MODULO 3 Seneca MODULO 4 Persio MODULO 5 Petronio Saper collocare l’autore nel suo contesto storico e culturale; Definire il ruolo dell’ autore sul piano del dibattito politico, storico, culturale e filosofico; saper definire, con terminologia appropriata la posizione di Seneca nel panorama culturale e filosofico della sua età . Saper identificare i caratteri specifici della prosa di Seneca, in rapporto di continuità e innovazione rispetto ai modelli. Saper collocare l’autore nel suo contesto storico e culturale; Definire il ruolo dell’ autore sul piano del dibattito politico, civile, culturale e filosofico; saper definire, con terminologia appropriata la posizione di Persio nel panorama culturale e civile della sua età. Saper identificare i caratteri specifici della poesia di Persio, in rapporto di continuità e innovazione rispetto ai modelli e alla tradizione satirica. Saper collocare l’autore nel suo contesto storico e culturale; Definire il ruolo dell’ autore sul piano del dibattito politico, storico e culturale; saper definire, con terminologia appropriata la posizione di Petronio nel panorama culturale della sua età . Saper identificare i caratteri specifici della prosa di Petronio, valorizzando le sue peculiarità linguistiche e narrative. 257 Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino MODULO 6 Lucano MODULO 7 Profilo storico e culturale dell' età dei Flavi Saper collocare l’autore nel suo contesto storico e culturale; Definire il ruolo dell’ autore sul piano del dibattito politico, storico e culturale; saper definire, con terminologia appropriata la posizione di Lucano nel panorama culturale della sua età . Saper identificare i caratteri specifici della poesia di Lucano, in rapporto di continuità e innovazione rispetto ai modelli epici tradizionali. Identificare i caratteri salienti dell’età dei Flavi sul piano storico, civile e culturale; definire le caratteristiche determinanti della cultura e della letteratura di questo periodo, anche nel confronto con i modelli greci. 258 Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino MODULO 8 Plinio il Vecchio e la trattatistica MODULO 9 Quintiliano MODULO 10 Marziale Saper collocare l’autore nel suo contesto storico e culturale; saper definire il ruolo culturale dell’autore con riferimenti diretti alle sue opere. Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino Saper collocare l’autore nel suo contesto Comprendere, anche con il confronto con la letteratura storico e culturale; greca e italiana, la specificità e la complessità del saper definire il ruolo culturale dell’autore fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e con riferimenti diretti alle sue opere. di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino Saper collocare l’autore nel suo contesto Comprendere, anche con il confronto con la letteratura storico e culturale; greca e italiana, la specificità e la complessità del Definire il ruolo dell’ autore sul piano del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e dibattito politico, civile e culturale; di cultura; saper definire, con terminologia appropriata Saper cogliere il valore fondante della classicità per la la posizione di Marziale nel panorama tradizione europea; culturale e civile della sua età . individuare, attraverso i testi, in quanto documenti Saper identificare i caratteri specifici della storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del poesia di Marziale, in rapporto di mondo latino continuità e innovazione rispetto ai modelli e alla tradizione epigrammatica. 259 MODULO 11 MODULO 12 La poesia epica di età flavia: Saper valutare le caratteristiche Stazio, Silio Italico, Valerio rappresentate dalla epica di età Flavia sul Flacco piano storico-letterario; saper utilizzare passi dei poemi per illustrare tali aspetti caratterizzanti; saper riconoscere gli elementi concettuali ed artistici di Stazio, Silio Italico e Valerio Flacco in rapporto di continuità e novità rispetto alla produzione epica precedente. Profilo storico-culturale Identificare i caratteri salienti dell’età degli dell'età del principato Antonini sul piano storico, civile e adottivo culturale; definire le caratteristiche determinanti della cultura e della letteratura di questo periodo, anche nel confronto con i modelli greci. MODULO 13 Plinio il giovane MODULO 14 Tacito Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino Saper collocare l’autore nel suo contesto Comprendere, anche con il confronto con la letteratura storico e culturale; greca e italiana, la specificità e la complessità del Definire il ruolo dell’ autore sul piano del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e dibattito politico, storico e culturale; di cultura; saper definire, con terminologia appropriata Saper cogliere il valore fondante della classicità per la la posizione di Plinio nel panorama tradizione europea; culturale dell’età del principato. individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino Saper collocare l’autore nel suo contesto Comprendere, anche con il confronto con la letteratura storico e culturale; greca e italiana, la specificità e la complessità del Definire il ruolo dell’ autore sul piano del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e dibattito politico, storico e culturale; di cultura; saper definire, con terminologia appropriata Saper cogliere il valore fondante della classicità per la la posizione di Tacito nel panorama tradizione europea; culturale dell’età del principato. individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino 260 Saper collocare l’autore nel suo contesto storico e culturale; Definire il ruolo dell’ autore sul piano del dibattito politico, storico e culturale; saper definire, con appropriati riferimenti alle opere, la posizione di Giovenale nel panorama culturale dell’età; Saper identificare i caratteri specifici della poesia di Giovenale, anche in rapporto alla tradizione satirica. Saper collocare l’autore nel suo contesto storico e culturale; Definire il ruolo dell’ autore sul piano del dibattito politico, storico e culturale; individuare i modelli storiografici e biografici dell’autore; definire, con lessico appropriato le caratteristiche dello stile di Svetonio; MODULO 15 Giovenale MODULO 16 Svetonio MODULO 17 La prosa fra arcaismo ed erudizione: Frontone e Aulo Gellio Saper collocare il fenomeno dell' arcaismo nel suo contesto storico e culturale; Definire il ruolo degli autori sul piano del dibattito storico e culturale; definire, con lessico appropriato le caratteristiche dello stile e della prosa di Gellio e Frontone. MODULO 18 Apuleio Saper collocare l’autore nel suo contesto storico e culturale; Definire il ruolo dell’ autore sul piano del dibattito politico, culturale e filosofico; individuare i modelli narrativi e stilistici dell’autore; definire, con lessico appropriato le caratteristiche dell' opera di Apuleio. 261 Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino Identificare i caratteri salienti dell’età dei Severi sul piano storico, civile e culturale; definire le caratteristiche determinanti della cultura e della letteratura di questo periodo, anche nel confronto con i modelli greci MODULO 19 Profilo storico-culturale dell'età dei severi MODULO 20 La prima letteratura cristiana Essere consapevoli dei processi storici e in latino: Tertulliano e culturali che hanno portato allo sviluppo di Minucio Felice una letteratura cristiana in lingua latina. Essere consapevoli del rapporto tra cultura pagana e cristiana. Saper individuare le caratteristiche specifiche e divergenti dei due autori. MODULO 21 Lettura di Seneca MODULO 22 Lettura di Tacito MODULO 22 Lettura di Lucrezio MODULO 22 Laboratorio linguistico Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico culturale i passi di Seneca che verranno esaminati. Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico culturale i passi di Tacito che verranno esaminati. Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico culturale i passi di Lucrezio che verranno esaminati. Saper individuare le strutture linguistiche della lingua latina; saper analizzare con precisione la frase e il periodo nei suoi elementi caratterizzanti; saper tradurre, con l’ausilio del vocabolario, passi di Cicerone (oratore e filosofo), Seneca, Tacito ed altri autori di età imperiale. Obiettivi minimi: 262 Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino Comprendere, anche con il confronto con la letteratura greca e italiana, la specificità e la complessità del fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e di cultura; Saper cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea; individuare, attraverso i testi, in quanto documenti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del mondo latino Confrontare linguisticamente il latino con l'italiano e il greco, raggiungendo un dominio più consapevole della lingua italiana; Confrontare linguisticamente il latino con l'italiano e il greco, raggiungendo un dominio più consapevole della lingua italiana; Confrontare linguisticamente il latino con l'italiano e il greco, raggiungendo un dominio più consapevole della lingua italiana; Praticare la traduzione non come meccanica applicazione di regole, ma come strumento di conoscenza di un testo che consente di immedesimarsi in un mondo diverso e sentire la sfida di riproporlo in lingua italiana. Conoscenza non completa, ma tale da mettere a fuoco le informazioni fondamentali; comprensione limitata agli elementi e alle relazioni essenziali; esposizione semplice ma sostanzialmente ordinata e coerente; uso appropriato dei termini fondamentali del linguaggio specifico; capacità di orientarsi, anche guidato, sul testo, di individuare le principali strutture linguistiche e stilistiche e gli elementi utili alla contestualizzazione; capacità di produrre una traduzione, seppur con alcune difficoltà di natura sintattica e lessicale. NOTA BENE: Eventuali argomenti non svolti l’anno precedente potranno essere trattati durante l’anno in corso con tempi e modalità opportuni Le programmazioni potranno essere suscettibili di eventuali modifiche da parte del Dipartimento o del singolo docente, anche nel corso dell’anno scolastico se, alla luce dell’esperienza nelle classi, lo si riterrà opportuno TORNA SU MATERIA: LINGUA E CULTURA LATINA Metodo sperimentale Ørberg PRIMO BIENNIO INDIRIZZO Linguistico Finalità generali Al termine del primo biennio lo studente conosce i fondamenti della lingua latina ed è in grado di riflettere metalinguisticamente su di essi attraverso la traduzione di testi non troppo impegnativi e debitamente annotati. La competenza linguistica, pur attestandosi ad un livello di base, consente allo studente di riconoscere affinità e divergenze tra latino, italiano e altre lingue romanze e non romanze. Ciò sia sul versante delle strutture morfologiche (formazione delle parole, caratteristiche dei suffissi, esiti morfologici nelle lingue romanze) e sintattiche (evoluzione del sistema flessivo), sia su quello della semantica storica (etimologia, slittamento di significato, allotropie). Anche grazie al concorrere dei paralleli studi di storia romana, lo studente sa orientarsi su alcuni aspetti della società e della cultura di Roma antica, muovendo sempre dai fattori linguistici, con speciale attenzione ai campi lessicali che individuano i legami famigliari, il linguaggio del diritto, della politica e della sfera cultuale e religiosa. 263 Obiettivi disciplinari generali Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti. Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo. Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario. Utilizzare testi multimediali. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi. N.B.: i suddetti obiettivi disciplinari generali sono da considerarsi quali obiettivi minimi per l'ammissione alla classe successiva se conseguiti in misura appena sufficiente Metodologia, mezzi e strumenti di lavoro Il lavoro sui testi e sugli esercizi (impostati e in parte svolti in classe) è guidato dall’insegnante, che introduce gli argomenti, mostra l’applicazione delle procedure, fornisce indicazioni per agevolare comprensione, assimilazione e uso del lessico e delle strutture morfosintattiche, chiarisce gli aspetti problematici, dà indicazioni metodologiche, valorizza l’interazione della classe stimolando la collaborazione e rispettando gli stili cognitivi. Nell’analisi dei testi del manuale in uso, inoltre, si offrono consigli e strategie per effettuare traduzioni corrette e coerenti in italiano. Per facilitare l’apprendimento e per promuovere la partecipazione attiva, si procede in modo graduale nella presentazione dei contenuti, dedicando particolare attenzione alla comprensione non solo delle strutture linguistiche, ma anche dello stile di vita, dei rapporti personali e sociali nell’antica Roma; quando possibile, si fanno considerazioni pluridisciplinari o attualizzazioni. Le unità didattiche seguono il metodo Ørberg, che prevede l’acquisizione graduale e sistematica delle strutture linguistiche e lessicali mediante l’uso e la ricorsività. Si utilizzano i seguenti testi: H. Ørberg, Lingua Latina per se illustrata. Pars I: Familia Romana H. Ørberg, Lingua Latina per se illustrata: Latine disco Non si prevede l’uso del dizionario. Al lavoro domestico si affida l’assimilazione salda dei contenuti, che viene poi verificata, insieme alla comprensione e alla capacità operativa. Quando e se necessario, si ricorre ad altri strumenti ritenuti opportuni ed efficaci a favorire la comprensione e la partecipazione attiva e consapevole (drammatizzazione, mappe concettuali, schemi, video o altri sussidi…). Verifiche Il numero minimo di verifiche sommative somministrate nel corso dell’anno scolastico è: nel primo periodo: almeno 2 prove scritte e 2 prove orali. nel secondo periodo: almeno 3 prove scritte e 2 prove orali. Le verifiche somministrate sono scelte dal docente tra le seguenti tipologie: risposta a domande aperte in lingua latina; svolgimento di esercizi di completamento, comprensione di frasi e di testi latini strutturati secondo il metodo utilizzato; traduzione. 264 Criteri di valutazione Si rimanda alla tabella di valutazione inclusa nel Piano dell’offerta formativa. CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI La metodologia induttiva, presupposta dai testi in adozione, prevede una scansione lineare e progressiva che deve rispettare il susseguirsi dei singoli capitoli. L'articolazione modulare non può pertanto essere realizzata. CLASSI PRIME CAPITOLI I-XI CLASSI SECONDE CAPITOLI XII-XX Conoscenze Aspetti morfologici, strutture sintattiche e lessico presenti nei capitoli di studio. Per il dettaglio della scansione cfr. allegato 1. Capacità e competenze Individuare gli aspetti morfologici e le strutture sintattiche. Utilizzare in modo consapevole e autonomo gli strumenti di analisi linguistica e testuale. Comprendere, interpretare e tradurre correttamente testi, i cui contenuti grammaticali e lessicali siano compresi nei capitoli studiati. Conoscenze Aspetti morfologici, strutture sintattiche e lessico presenti nei capitoli di studio. Per il dettaglio della scansione cfr. allegato 1. Capacità e competenze Individuare gli aspetti morfologici e le strutture sintattiche. Utilizzare in modo consapevole e autonomo gli strumenti di analisi linguistica e testuale. Comprendere, interpretare e tradurre correttamente testi, i cui contenuti grammaticali e lessicali siano compresi nei capitoli studiati. NOTA BENE: Eventuali argomenti non svolti l’anno precedente potranno essere trattati durante l’anno in corso con tempi e modalità opportuni Le programmazioni potranno essere suscettibili di eventuali modifiche da parte del Dipartimento o del singolo docente, anche nel corso dell’anno scolastico se, alla luce dell’esperienza nelle classi, lo si riterrà opportuno MATERIA: LINGUA E CULTURA LATINA Metodo sperimentale Ørberg PRIMO BIENNIO 265 INDIRIZZI Scientifico Ordinario, Scienze Umane Finalità generali L’utilizzo del “Metodo Natura” consente un apprendimento sintetico della lingua, a partire dai testi. Ciò consente di evitare l’astrattezza grammaticale, fatta di regole da apprendere mnemonicamente e di immancabili eccezioni, privilegiando gli elementi linguistici chiave per la comprensione dei testi e offrendo nel contempo agli studenti un metodo rigoroso e solido per l’acquisizione delle competenze traduttive; viene, inoltre, dato spazio al continuo confronto con la lingua italiana, anche nel suo formarsi storico. Obiettivi disciplinari generali Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti. Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo. Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario. Utilizzare testi multimediali. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi. N.B.: i suddetti obiettivi disciplinari generali sono da considerarsi quali obiettivi minimi per l'ammissione alla classe successiva se conseguiti in misura appena sufficiente. Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro Il lavoro sui testi e sugli esercizi (impostati e in parte svolti in classe) è guidato dall’insegnante, che introduce gli argomenti, mostra l’applicazione delle procedure, fornisce indicazioni per agevolare comprensione, assimilazione e uso del lessico e delle strutture morfosintattiche, chiarisce gli aspetti problematici, dà indicazioni metodologiche, valorizza l’interazione della classe stimolando la collaborazione e rispettando gli stili cognitivi. Nell’analisi dei testi del manuale in uso, inoltre, si offrono consigli e strategie per effettuare traduzioni corrette e coerenti in italiano. Per facilitare l’apprendimento e per promuovere la partecipazione attiva, si procede in modo graduale nella presentazione dei contenuti, dedicando particolare attenzione alla comprensione non solo delle strutture linguistiche, ma anche dello stile di vita, dei rapporti personali e sociali nell’antica Roma; quando possibile, si fanno considerazioni pluridisciplinari o attualizzazioni. Le unità didattiche seguono il metodo Ørberg, che prevede l’acquisizione graduale e sistematica delle strutture linguistiche e lessicali mediante l’uso e la ricorsività. Si utilizzano i seguenti testi: H. Ørberg, Lingua Latina per se illustrata. Pars I: Familia Romana H. Ørberg, Lingua Latina per se illustrata: Latine disco Non si prevede l’uso del dizionario. Al lavoro domestico si affida l’assimilazione salda dei contenuti, che viene poi verificata, insieme alla comprensione e alla capacità operativa. Quando e se necessario, si ricorre ad altri strumenti ritenuti opportuni ed efficaci a favorire la comprensione e la partecipazione attiva e consapevole (drammatizzazione, mappe concettuali, schemi, video o altri sussidi…). Verifiche Il numero minimo di verifiche sommative somministrate nel corso dell’anno scolastico è: 266 nel primo periodo: almeno 2 prove scritte e 2 prove orali. nel secondo periodo: almeno 3 prove scritte e 2 prove orali. Le verifiche somministrate sono scelte dal docente tra le seguenti tipologie: risposta a domande aperte in lingua latina; svolgimento di esercizi di completamento, comprensione di frasi e di testi latini strutturati secondo il metodo utilizzato; composizione di brevi testi in lingua latina (ex. riassunti, parafrasi); traduzione Criteri di valutazione Si rimanda alla tabella di valutazione inclusa nel Piano dell’offerta formativa. CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI La metodologia induttiva, presupposta dai testi in adozione, prevede una L'articolazione modulare non può pertanto essere realizzata. CLASSI PRIME Conoscenze (Indirizzo scientifico) Aspetti morfologici, strutture CAPITOLI sintattiche e lessico presenti nei I-XVI capitoli di studio. Per il dettaglio della scansione cfr. allegato 2. CLASSI SECONDE (Indirizzo scientifico) CAPITOLI XVII-XXVIII CLASSI PRIME (Scienze Umane) scansione lineare e progressiva che deve rispettare il susseguirsi dei singoli capitoli. Capacità e competenze Individuare gli aspetti morfologici e le strutture sintattiche. Utilizzare in modo consapevole e autonomo gli strumenti di analisi linguistica e testuale. Comprendere, interpretare e tradurre correttamente testi, i cui contenuti grammaticali e lessicali siano compresi nei capitoli studiati. Conoscenze Aspetti morfologici, strutture sintattiche e lessico presenti nei capitoli di studio. Per il dettaglio della scansione cfr. allegato 2. Capacità e competenze Individuare gli aspetti morfologici e le strutture sintattiche. Utilizzare in modo consapevole e autonomo gli strumenti di analisi linguistica e testuale. Comprendere, interpretare e tradurre correttamente testi, i cui contenuti grammaticali e lessicali siano compresi nei capitoli studiati. Conoscenze Capacità e competenze 267 CAPITOLI I-XIII CLASSI SECONDE (Scienze Umane) CAPITOLI XIV-XXV Aspetti morfologici, strutture sintattiche e lessico presenti nei capitoli di studio. Per il dettaglio della scansione cfr. allegato 3. Individuare gli aspetti morfologici e le strutture sintattiche. Utilizzare in modo consapevole e autonomo gli strumenti di analisi linguistica e testuale. Comprendere, interpretare e tradurre correttamente testi, i cui contenuti grammaticali e lessicali siano compresi nei capitoli studiati. Conoscenze Aspetti morfologici, strutture sintattiche e lessico presenti nei capitoli di studio. Per il dettaglio della scansione cfr. allegato 3. Capacità e competenze Individuare gli aspetti morfologici e le strutture sintattiche. Utilizzare in modo consapevole e autonomo gli strumenti di analisi linguistica e testuale. Comprendere, interpretare e tradurre correttamente testi, i cui contenuti grammaticali e lessicali siano compresi nei capitoli studiati. NOTA BENE: Eventuali argomenti non svolti l’anno precedente potranno essere trattati durante l’anno in corso con tempi e modalità opportuni Le programmazioni potranno essere suscettibili di eventuali modifiche da parte del Dipartimento o del singolo docente, anche nel corso dell’anno scolastico se, alla luce dell’esperienza nelle classi, lo si riterrà opportuno TORNA SU 268 MATERIA: LINGUA E CULTURA LATINA Metodo sperimentale Ørberg (secondo biennio e quinto anno) e metodo tradizionale INDIRIZZI Scientifico Ordinario, Scienze Umane Finalità generali PRIMO BIENNIO. Al termine del percorso lo studente è in grado di leggere, comprendere e tradurre semplici testi; al tempo stesso ha acquisito la capacità di confrontare linguisticamente, con particolare attenzione al lessico e alla semantica, il latino con l’italiano e con altre lingue straniere moderne, pervenendo a un dominio dell’italiano più maturo e consapevole, in particolare per l’architettura periodale e per la padronanza del lessico astratto. Pratica la traduzione non come meccanico esercizio di applicazione di regole, ma come strumento di conoscenza di un testo che gli consente di immedesimarsi in un mondo diverso dal proprio e di sentire la sfida del tentativo di riproporlo in lingua italiana. SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO. Lo studente completa le conoscenze linguistiche attraverso il manuale in uso e consolida le competenze attraverso la riflessione sui testi d’autore proposti alla lettura dal percorso storico letterario. In particolare lo studente acquisisce dimestichezza con la complessità della costruzione sintattica e con il lessico di alcuni generi letterari; si avvia a cogliere lo specifico letterario di alcuni testi significativi della latinità, letti in lingua e/o in traduzione. Obiettivi disciplinari generali PRIMO BIENNIO. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti. Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo. Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario. Utilizzare testi multimediali. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi. SECONDO BIENNIO (Classi terze). L’alunno: - conosce e individua, mediante l’uso attivo, le strutture morfosintattiche della lingua latina - conosce e utilizza il lessico proposto nei capitoli di studio - comprende il significato di brani in lingua latina - è in grado di tradurre in italiano brani in lingua latina, in modo corretto e con adeguata proprietà lessicale - sa usare, attraverso la produzione scritta e orale e in situazioni linguistiche specifiche, le strutture morfosintattiche e il lessico appresi - conosce i maggiori autori e le opere della letteratura latina (dalle origini all’età cesariana), le loro implicazioni storiche, culturali, linguistiche - comprende testi letterari collocandoli storicamente e riconoscendo le strutture sintattiche, morfologiche e lessicali-semantiche; - riconosce i vari generi letterari; 269 - sa esporre in maniera chiara, coerente e corretta i contenuti appresi. SECONDO BIENNIO (Classi quarte). L’alunno: - conosce e individua le principali strutture morfosintattiche della lingua latina - conosce e utilizza il lessico fondamentale - comprende il significato di semplici brani in lingua latina - è in grado di tradurre in italiano semplici brani in lingua latina, in modo corretto e con adeguata proprietà lessicale - conosce i maggiori autori e le opere della letteratura latina (età cesariana e augustea), le loro implicazioni storiche, culturali, linguistiche - comprende, se guidato, testi letterari collocandoli storicamente e riconoscendo le strutture sintattiche, morfologiche e lessicali-semantiche; - riconosce i vari generi letterari; - sa esporre in maniera chiara, coerente e corretta i contenuti appresi. QUINTO ANNO (Indirizzo scientifico). L’alunno: - conosce e individua le principali strutture morfosintattiche della lingua latina - conosce il lessico appreso - comprende il significato di brani in lingua latina - è in grado di tradurre in italiano brani in lingua latina, in modo corretto e con adeguata proprietà lessicale - conosce i maggiori autori e le opere della letteratura latina (età imperiale), le loro implicazioni storiche, culturali, linguistiche - comprende testi letterari collocandoli storicamente e riconoscendo le strutture sintattiche, morfologiche e lessicali-semantiche; - riconosce i vari generi letterari; - sa esporre in maniera chiara, coerente e corretta i contenuti appresi. QUINTO ANNO (Scienze Umane). L’alunno: - conosce e individua le principali strutture morfosintattiche della lingua latina - conosce il lessico fondamentale - comprende il significato di semplici brani in lingua latina - è in grado di tradurre in italiano semplici brani in lingua latina, in modo corretto e con adeguata proprietà lessicale - conosce i maggiori autori e le opere della letteratura latina (età imperiale), le loro implicazioni storiche, culturali, linguistiche - comprende, se guidato, testi letterari collocandoli storicamente e riconoscendo le strutture sintattiche, morfologiche e lessicali-semantiche; - riconosce i vari generi letterari; - sa esporre in maniera chiara, coerente e corretta i contenuti appresi. N.B.: i suddetti obiettivi disciplinari generali sono da considerarsi quali obiettivi minimi per l'ammissione alla classe successiva se conseguiti in misura appena sufficiente 270 Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro PRIMO BIENNIO Lavoro in classe insegnante-alunni: a) lezione frontale aperta; b) lezioni di verifica formativa generale sull’acquisizione dei contenuti; c) correzione dei lavori svolti a casa e a scuola; d) lezione dialogata. Lavoro in classe degli alunni: a) attenzione; b) partecipazione attiva alle lezioni c) verifiche orali individuali e collettive, formative e sommative; d) prove di verifica scritta, formativa e sommativa; e) eventuali lavori di gruppo. Lavoro a casa per gli alunni: a) rielaborazione delle conoscenze; b) applicazione delle conoscenze ad esercizi di grammatica e di sintassi; c) traduzione di brani semplici anche estesi. SECONDO BIENNIO (Classi terze). Il lavoro sui testi e sugli esercizi (impostati e in parte svolti in classe) è guidato dall’insegnante, che introduce gli argomenti, mostra l’applicazione delle procedure, fornisce indicazioni per agevolare comprensione, assimilazione e uso del lessico e delle strutture morfosintattiche, chiarisce gli aspetti problematici, dà indicazioni metodologiche, valorizza l’interazione della classe stimolando la collaborazione e rispettando gli stili cognitivi. Nell’analisi dei testi del manuale in uso, inoltre, si offrono consigli e strategie per effettuare traduzioni corrette e coerenti in italiano. Per facilitare l’apprendimento e per promuovere la partecipazione attiva, si procede in modo graduale nella presentazione dei contenuti, dedicando particolare attenzione alla comprensione non solo delle strutture linguistiche, ma anche dello stile di vita, dei rapporti personali e sociali nell’antica Roma; quando possibile, si fanno considerazioni pluridisciplinari o attualizzazioni. Per la sperimentazione Ørberg, le unità didattiche seguono il relativo metodo, che prevede l’acquisizione graduale e sistematica delle strutture linguistiche e lessicali mediante l’uso e la ricorsività. Si utilizzano i seguenti testi: H. Ørberg, Lingua Latina per se illustrata. Pars I: Familia Romana H. Ørberg, Lingua Latina per se illustrata: Latine disco Quando e se necessario, si ricorre ad altri strumenti ritenuti opportuni ed efficaci a favorire la comprensione e la partecipazione attiva e consapevole (drammatizzazione, mappe concettuali, schemi, video o altri sussidi…). 271 - Lo studio della letteratura e degli autori viene effettuato partendo dal seguente testo: G. Garbarino, Opera, vol. 1, tomi A e B (per l’indirizzo scientifico) e G. Garbarino, Veluti flos (per le Scienze Umane). A casa sono assegnati esercizi di traduzione, completamenti, lettura di brani in lingua, approfondimenti sulla civiltà e la letteratura latina; è inoltre affidata al lavoro domestico l’assimilazione salda dei contenuti, poi verificata in classe insieme alla comprensione e alla capacità operativa. SECONDO BIENNIO (Classi quarte). Il lavoro sui testi è guidato dall’insegnante, che introduce gli argomenti, agevola comprensione, assimilazione e uso del lessico e delle strutture morfosintattiche, individuazione degli aspetti stilistici, chiarisce gli aspetti problematici, dà indicazioni metodologiche, valorizza l’interazione della classe stimolando la collaborazione e rispettando gli stili cognitivi. Nell’analisi dei testi, inoltre, fornisce consigli e strategie per effettuare traduzioni corrette e coerenti in italiano. Per facilitare l’apprendimento e per promuovere la partecipazione attiva, si procede in modo graduale nella presentazione dei contenuti, dedicando particolare attenzione alla comprensione non solo delle strutture linguistiche, ma anche dello stile di vita, dei rapporti personali e sociali nell’antica Roma; quando possibile, si fanno considerazioni pluridisciplinari o attualizzazioni. Quando e se necessario, si ricorre ad altri strumenti ritenuti opportuni ed efficaci a favorire la comprensione e la partecipazione attiva e consapevole (mappe concettuali, schemi, video o altri sussidi…). Lo studio della letteratura e degli autori viene effettuato partendo dal seguente testo: G. Garbarino, Opera, vol. 2 (per l’indirizzo scientifico) e G. Garbarino, Veluti flos (per le Scienze Umane). A casa sono assegnati esercizi di traduzione, lettura e analisi di brani in lingua, approfondimenti sulla civiltà e la letteratura latina; è inoltre affidata al lavoro domestico l’assimilazione salda dei contenuti, poi verificata in classe insieme alla comprensione e alla capacità operativa. QUINTO ANNO. Il lavoro sui testi è guidato dall’insegnante, che introduce gli argomenti, agevola comprensione, assimilazione e uso del lessico e delle strutture morfosintattiche, individuazione degli aspetti stilistici, chiarisce gli aspetti problematici, dà indicazioni metodologiche, valorizza l’interazione della classe stimolando la collaborazione e rispettando gli stili cognitivi. Nell’analisi dei testi, inoltre, fornisce consigli e strategie per effettuare traduzioni corrette e coerenti in italiano. Per facilitare l’apprendimento e per promuovere la partecipazione attiva, si procede in modo graduale nella presentazione dei contenuti, dedicando particolare attenzione alla comprensione non solo delle strutture linguistiche, ma anche dello stile di vita, dei rapporti personali e sociali nell’antica Roma; quando possibile, si fanno considerazioni pluridisciplinari o attualizzazioni. Quando e se necessario, si ricorre ad altri strumenti ritenuti opportuni ed efficaci a favorire la comprensione e la partecipazione attiva e consapevole (mappe concettuali, schemi, video o altri sussidi…). Lo studio della letteratura e degli autori viene effettuato partendo dal seguente testo: G. Garbarino, Opera, vol. 3 (per l’indirizzo scientifico) e G. Garbarino, Veluti flos (per le Scienze Umane). A casa sono assegnati esercizi di traduzione, lettura e analisi di brani in lingua, approfondimenti sulla civiltà e la letteratura latina; è inoltre affidata al lavoro domestico l’assimilazione salda dei contenuti, poi verificata in classe insieme alla comprensione e alla capacità operativa. I testi in adozione costituiranno il punto di riferimento irrinunciabile della metodologia, da integrare quando e se necessario con l’ausilio di altri strumenti ritenuti opportuni ed efficaci a favorire la comprensione e la partecipazione attiva e consapevole (vocabolario, lavagna/LIM, fotocopie, fonti iconografiche, documenti, mappe concettuali, presentazioni multimediali, video, etc.). 272 Verifiche PRIMO BIENNIO. Il numero minimo di verifiche sommative che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà: nel primo periodo: almeno 2 prove scritte e 2 prove orali. nel secondo periodo: almeno 3 prove scritte e 2 prove orali. Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie: traduzione test questionari SECONDO BIENNIO (Classi terze). Il numero minimo di verifiche sommative somministrate nel corso dell’anno scolastico è: nel primo periodo: almeno 2 prove scritte e 2 prove orali. nel secondo periodo: almeno 3 prove scritte e 2 prove orali. Le verifiche somministrate sono scelte dal docente tra le seguenti tipologie: risposta a domande aperte in lingua latina; svolgimento di esercizi di completamento, comprensione di frasi e di testi latini strutturati secondo il metodo utilizzato; prova semistrutturata di letteratura; traduzione di testi tratti dal manuale (primo periodo) e brani d'autore (secondo periodo). SECONDO BIENNIO (Classi quarte e quinte). Il numero minimo di verifiche sommative somministrate nel corso dell’anno scolastico è: nel primo periodo: almeno 2 prove scritte e 2 prove orali. nel secondo periodo: almeno 3 prove scritte e 2 prove orali. Le verifiche somministrate sono scelte dal docente tra le seguenti tipologie: - risposta a domande aperte; - prova semistrutturata di letteratura; - traduzione di brani d'autore. 273 Criteri di valutazione Si rimanda alla tabella di valutazione inclusa nel Piano dell’offerta formativa. CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI CLASSI PRIME MODULO 0 MODULO 1 Conoscenze Capacità e competenze Fonetica; cenni di analisi comparata nel rapporto tra latino e italiano. Il verbo: morfologia delle quattro coniugazioni e della coniugazione mista (diatesi attiva, passiva, deponente); sum e composti di sum; fero e composti di fero; eo e composti di eo; volo, nolo e malo. MODULO 2 Morfosintassi degli elementi nominali (sostantivi, aggettivi, pronomi personali, pronome determinativo is, ea, id). MODULO 3 Elementi di sintassi del periodo; connettivi coordinanti e subordinanti; periodo ipotetico indipendente; congiuntivo esortativo. MODULO 4 Elementi di sintassi dei casi: dativo di interesse e dativo di fine; verbi che richiedono l’oggetto in dativo. Ablativo con utor, fungor, fruor, potior, vescor; ablativo di limitazione, origine e provenienza. CLASSI SECONDE MODULO 1 Conoscenze Leggere e accentare i vocaboli latini e cogliere le differenze con l'italiano. Individuare la coniugazione di appartenenza, risalire al paradigma e servirsene con cognizione di causa. Riconoscere e saper tradurre i verbi anomali Data una forma di modo indicativo, congiuntivo, imperativo, infinito, tradurla in italiano. Individuare e conoscere nella sua scansione la declinazione di appartenenza, risalire al nominativo, individuare la funzione sintattica, e tradurre. Individuare le funzioni sintattiche e semantiche dei connettivi subordinanti causali, temporali e concessivi con l’indicativo, del pronome relativo, ut e cum subordinanti, e tradurre in italiano. Individuare e tradurre i costrutti appresi del dativo e dell’ablativo. Capacità e competenze Il verbo: morfologia delle forme indefinite nominali (infinito, participio, supino, gerundio, gerundivo); coniugazioni perifrastiche attiva e passiva; verbi semideponenti; verbo fio; il verbo videor. 274 Data una forma di modo indefinito, tradurla in italiano. MODULO 2 MODULO 3 MODULO 4 MODULO 5 CLASSI TERZE MODULO 0 LINGUA Formazione di comparativo e superlativo dell’aggettivo e dell’avverbio; aggettivi numerali; pronomi e avverbi dimostrativi e determinativi; pronomi ed aggettivi indefiniti; pronomi relativiindefiniti. Sintassi della proposizione: morfosintassi degli elementi nominali del verbo; formazione di comparativo e superlativo dell’aggettivo e dell’avverbio; espressione del termine di paragone; indicativo e congiuntivo nelle proposizioni indipendenti. Riconoscere il grado comparativo e superlativo di aggettivo e avverbio, saper risalire al grado positivo, saper tradurre. Sintassi del periodo; proposizione infinitiva (accusativo e nominativo con l’infinito); proposizione relativa impropria; nesso e prolessi del relativo; consecutio temporum dell’infinito e del congiuntivo; proposizione interrogativa diretta ed indiretta. Elementi di sintassi dei casi (nominativo, accusativo, genitivo). Riconoscere le forme nominali e le funzioni sintattiche del verbo di modo indefinito, e tradurle Riconoscere il grado comparativo e superlativo di aggettivo e avverbio, saper risalire al grado positivo, saper tradurre. Individuare e tradurre i costrutti appresi Riconoscere le funzioni dei casi e tradurle. Conoscenze Capacità e competenze Aspetti morfologici, strutture sintattiche e lessico presenti nei capitoli XXIX-XXXIV. Per il dettaglio della scansione. cfr. allegato n. 1. 275 - Individuare gli aspetti morfologici e le strutture sintattiche. - Utilizzare in modo consapevole e autonomo gli strumenti di analisi linguistica e testuale. - Comprendere, interpretare e tradurre correttamente testi, i cui contenuti grammaticali e lessicali siano compresi nei capitoli studiati. MODULO 1 – L’età arcaica L’avventura dei testi antichi. Le origini tra oralità e scrittura; la trascrizione di testi letterari; i modi della scrittura e della lettura (strumenti, materiali, procedimenti); il pubblico e i modi della "pubblicazione"; edizioni di libri e botteghe librarie; le biblioteche; la trasmissione del testo e la tradizione manoscritta. Le forme preletterarie tramandate oralmente e i documenti scritti. Testi religiosi, laudationes funebres, carmina convivalia, carmina triumphalia, le forme preletterarie teatrali, le iscrizioni, gli Annales maximi, le leggi delle XII Tavole. 276 Saper individuare le tappe di trasmissione e la tipologia dei testi antichi. Saper distinguere le forme preletterarie, collocandole nel loro contesto storico-culturale. MODULO 2 – L’epica arcaica MODULO 3 Teatro Livio Andronico - Vita, opere. L’Odusia e il problema del vertere. Nevio - Vita, opere. Il Bellum Poenicum: struttura, contenuti, lingua e stile, finalità. Ennio - La vita Gli Annales Le opere teatrali Opere minori L’organizzazione degli spettacoli teatrali; la tragedia e la commedia nel mondo greco. - Saper collocare gli autori e le opere nel contesto storico e culturale. - Riconoscere le caratteristiche del genere epico. MODULO 4 Lirica Plauto Dati biografici e cronologia delle commedie II corpus delle commedie: i titoli e le trame Le commedie del servus callidus La commedia di carattere, la beffa, la commedia degli equivoci I rapporti con i modelli greci Il teatro come gioco Terenzio Dati biografici e cronologia delle commedie I rapporti con i modelli greci Le commedie: la costruzione degli intrecci I personaggi e il messaggio morale La poesia neoterica e Catullo I poetae novi Catullo - La vita Il liber catulliano Le nugae: vita mondana e vita interiore La poesia d'amore per Lesbia I carmina docta Catullo poeta novus tra soggettività e formalismo 277 Saper collocare gli autori e le opere nel contesto storico e culturale. Riconoscere le caratteristiche del genere teatrale. Saper collocare gli autori e le opere nel contesto storico e culturale. Comprendere testi letterari, riconoscendo le strutture sintattiche, morfologiche e lessicalisemantiche, e collocandoli storicamente; Riconoscere le caratteristiche del genere lirico. MODULO 5 Storiografia Cesare - La vita I Commentarii Il De bello Gallico Il De bello civili Intenti dell'autore e attendibilità storica dei Commentarii La lingua e lo stile dei Commentarii CLASSI QUARTE Laboratorio di traduzione e analisi (da settembre a giugno) MODULO 1 – L’età di Cesare (continuazione) Conoscenze Saper collocare l'autore e le opere nel contesto storico e culturale; Comprendere testi letterari, riconoscendo le strutture sintattiche, morfologiche e lessicalisemantiche, e collocandoli storicamente; Riconoscere le caratteristiche del genere storiografico; Saper operare le scelte più opportune tra le varie possibilità espressive. Capacità e competenze Aspetti morfo-sintattici, lessicali e stilistici presenti nei testi d'autore scelti. Lucrezio Dati biografici e cronologici La poetica di Lucrezio e i precedenti letterari Contenuto e struttura compositiva del De rerum natura Il linguaggio lucreziano Sallustio - La vita La funzione della storiografia e il ruolo dello storico secondo Sallustio Il De Catilinae coniuratione Il Bellum Iugurthinum Le Historiae Ideologia e stile in Sallustio Cicerone - La vita Le orazioni Le opere retoriche Le opere politiche Le opere filosofiche Gli epistolari 278 - Individuare gli aspetti morfo-sintattici, lessicali e stilistici. - Utilizzare in modo consapevole e autonomo gli strumenti di analisi linguistica e testuale. - Comprendere, interpretare e tradurre correttamente testi. - Saper collocare gli autori e le opere nel contesto storico e culturale. - Riconoscere le caratteristiche dei generi epico-didascalico, storiografico, oratorio e filosofico. MODULO 2 – L’età augustea Quadro storico-culturale: L'"età di Augusto"; gli ultimi conflitti civili; dalla morte di Cesare al secondo triumvirato; da Filippi ad Azio; la pax Augusta e la nascita del principato; la restaurazione morale e religiosa; la riorganizzazione dello Stato; Roma: una nuova città per una vera capitale; la ristrutturazione dell'apparato militare e amministrativo; consolidamento dei confini ed espansione dell'impero; la politica culturale di Augusto; sviluppi dell'estetica alessandrina nella poesia augustea; il circolo di Mecenate; altri promotori di cultura. Virgilio Dati biografici e cronologia delle opere. Le Bucoliche: I modelli e la poetica; i contenuti; i temi. Le Georgiche: la struttura e i caratteri; i contenuti; i temi. L’Eneide: la struttura e il rapporto con l'epica latina; i contenuti; il rapporto con i modelli; il protagonista e il messaggio. Caratteri formali della poesia di Virgilio. Orazio Dati biografici e cronologia delle opere. Le Satire: la poetica della “satira”; i caratteri delle satire oraziane; i contenuti; il messaggio e lo stile. Gli Epodi: i caratteri; i contenuti. Le Odi: la poetica delle Odi; il rapporto con i modelli; i contenuti; lo stile. Le Epistole: i caratteri; i contenuti e il messaggio; l’Ars poetica. Ovidio e gli elegiaci Origini, caratteristiche e temi dell’elegia latina. Ovidio Dati biografici e cronologia delle opere. Gli Amores. Le Heroides. Le opere erotico-didascaliche. I Fasti. Le Metamorfosi: il genere; i contenuti; la struttura; il rapporto con i modelli e i caratteri. Le elegie dall’esilio. 279 - Saper collocare gli autori e le opere nel contesto storico e culturale. - Riconoscere le caratteristiche dei generi bucolico, epico, satirico, lirico, elegiaco. CLASSI QUINTE (Indirizzo scientifico) ODULO L’età giulio -claudia Abilità/Capacità e Competenze Conoscenze IL PRINCIPATO GENTILIZIO Gli ultimi anni del principato di Augusto. La dinastia giulio-claudia: il principato di Tiberio; Caligola, tra principato e tirannide; il buon governo di Claudio; il principato assolutistico di Nerone e la fine della dinastia giulio-claudia. Vita culturale e attività letteraria nell’età giulio-claudia: il rapporto tra intellettuali e potere; da Tiberio a Claudio; la letteratura nell’età di Nerone; le nuove tendenze stilistiche. FEDRO Dati biografici e cronologia dell’opera. Il modello e il genere "favola”. I contenuti e le caratteristiche dell’opera. SENECA Dati biografici. Dialogi: le caratteristiche; i dialoghi di impianto consolatorio; i dialoghi-trattati. I trattati. Le Epistole a Lucilio: le caratteristiche; i contenuti. Lo stile della prosa senecana. Le tragedie: i contenuti; le caratteristiche; lo stile. L’Apokolokynthosis. LUCANO I dati biografici e le opere perdute. Il Bellum civile: le fonti e il contenuto. Le caratteristiche dell'épos di Lucano. Ideologia e rapporti con l’épos virgiliano. I personaggi del Bellum civile. Il linguaggio poetico di Lucano. PERSIO Dati biografici. La poetica della satira. Le satire di Persio: i contenuti. Forma e stile delle satire. PETRONIO La questione dell’autore del Satyricon. Contenuto dell’opera. La questione del genere letterario. Il mondo del realismo petroniano. 280 Saper collocare gli autori e le opere nel contesto storico e culturale. R iconoscere le caratteristiche dei diversi generi letterari. Individuare gli aspetti morfo-sintattici, lessicali e stilistici. Utilizzare in modo consapevole e autonomo gli strumenti di analisi linguistica e testuale. C omprendere, interpretare e ricostruire correttamente la struttura dei testi. MODULO L’età dei Flavi DALLE LOTTE PER LA SUCCESSIONE ALLA STABILIZZAZIONE DEL PRINCIPATO - L’anno dei tre imperatori (69 d.C.) e l’affermazione della dinastia flavia. - Tito e Domiziano: tra conservazione e autocrazia. - Vita culturale e attività letteraria nell’età dei Flavi. LA POESIA EPICA - I Punica di Silio ltalico. - Gli Argonautica di Valerio Flacco. - Stazio: la Tebaide e l’AchiIIeide; le Silvae. MARZIALE - Dati biografici e cronologia delle opere. - La poetica. - Le prime raccolte. - Gli Epigrammata: precedenti letterari e tecnica compositiva. - I temi; il filone comico-realistico e gli altri filoni. - Forma e lingua degli epigrammi. QUINTILIANO - Dati biografici e cronologia dell’opera. - L’Institutio oratoria. - La decadenza dell’oratoria secondo Quintiliano. PLINIO IL VECCHIO - Dati biografici e opere perdute. - La Naturalis historia. 281 IL PRINCIPATO ADOTTIVO E IL RITORNO DELLA LIBERTÀ - Nerva: la conciliazione tra principato e libertà. L’età di Traiano e - Traiano, l’optimus princeps. Adriano - L’assolutismo illuminato di Adriano. - Vita culturale e attività letteraria nell’età di Traiano e di Adriano. GIOVENALE - Dati biografici e cronologici. - La poetica di Giovenale. - Le satire dell’indignatio. - Il secondo Giovenale. - Espressionismo, forma e stile delle satire. PLINIO IL GIOVANE - Dati biografici e opere perdute. - Il Panegirico di Traiano. - L’epistolario. TACITO - I dati biografici e la carriera politica. - L’Agricola. - La Germania. - Il Dialogus de oratoribus. - Le opere storiche: le Historiae e gli Annales. - La concezione e la prassi storiografica di Tacito. - La lingua e lo stile. L’APOGEO DELL'IMPERO MODULO - L’età degli Antonini - La fine di un "secolo felice”. L’età degli - Cultura e letteratura nell’età degli Antonini: Tra Grecia e Roma. Antonini APULEIO - I dati biografici. - Le Metamorfosi. - Il titolo e la trama del romanzo. - Le sezioni narrative. - Caratteristiche e intenti dell'opera. - La lingua e lo stile. MODULO 282 CLASSI QUINTE (Scienze Umane) MODULO L’età giulioclaudia Abilità/Capacità e Competenze Conoscenze IL PRINCIPATO GENTILIZIO Gli ultimi anni del principato di Augusto. La dinastia giulio-claudia: il principato di Tiberio; Caligola, tra principato e tirannide; il buon governo di Claudio; il principato assolutistico di Nerone e la fine della dinastia giulio-claudia. Vita culturale e attività letteraria nell’età giulio-claudia: il rapporto tra intellettuali e potere; da Tiberio a Claudio; la letteratura nell’età di Nerone; le nuove tendenze stilistiche. FEDRO Dati biografici e cronologia dell’opera. Il modello e il genere "favola”. I contenuti e le caratteristiche dell’opera. SENECA Dati biografici. Dialogi: le caratteristiche; i dialoghi di impianto consolatorio; i dialoghi-trattati. I trattati. Le Epistole a Lucilio: le caratteristiche; i contenuti. Lo stile della prosa senecana. Le tragedie: i contenuti; le caratteristiche; lo stile. L’Apokolokynthosis. LUCANO I dati biografici e le opere perdute. Il Bellum civile: le fonti e il contenuto. Le caratteristiche dell'épos di Lucano. Ideologia e rapporti con l’épos virgiliano. I personaggi del Bellum civile. Il linguaggio poetico di Lucano. PERSIO Dati biografici. La poetica della satira. Le satire di Persio: i contenuti. Forma e stile delle satire. PETRONIO La questione dell’autore del Satyricon. Contenuto dell’opera. La questione del genere letterario. Il mondo del realismo petroniano. 283 Saper collocare gli autori e le opere nel contesto storico e culturale. R iconoscere le caratteristiche dei diversi generi letterari. Individuare gli aspetti morfo-sintattici, lessicali e stilistici. Utilizzare in modo consapevole e autonomo gli strumenti di analisi linguistica e testuale. C omprendere, interpretare e ricostruire correttamente la struttura dei testi. DALLE LOTTE PER LA SUCCESSIONE ALLA STABILIZZAZIONE DEL PRINCIPATO - L’anno dei tre imperatori (69 d.C.) e l’affermazione della dinastia flavia. - Tito e Domiziano: tra conservazione e autocrazia. - Vita culturale e attività letteraria nell’età dei Flavi. MODULO L’età dei Flavi LA POESIA EPICA - I Punica di Silio ltalico. - Gli Argonautica di Valerio Flacco. - Stazio: la Tebaide e l’AchiIIeide; le Silvae. MARZIALE - Dati biografici e cronologia delle opere. - La poetica. - Le prime raccolte. - Gli Epigrammata: precedenti letterari e tecnica compositiva. - I temi; il filone comico-realistico e gli altri filoni. - Forma e lingua degli epigrammi. QUINTILIANO - Dati biografici e cronologia dell’opera. - L’Institutio oratoria. - La decadenza dell’oratoria secondo Quintiliano. 284 MODULO L’età di Traiano e Adriano MODULO L’età degli Antonini IL PRINCIPATO ADOTTIVO E IL RITORNO DELLA LIBERTÀ - Nerva: la conciliazione tra principato e libertà. - Traiano, l’optimus princeps. - L’assolutismo illuminato di Adriano. - Vita culturale e attività letteraria nell’età di Traiano e di Adriano. GIOVENALE - Dati biografici e cronologici. - La poetica di Giovenale. - Le satire dell’indignatio. - Il secondo Giovenale. - Espressionismo, forma e stile delle satire. TACITO - I dati biografici e la carriera politica. - L’Agricola. - La Germania. - Il Dialogus de oratoribus. - Le opere storiche: le Historiae e gli Annales. - La concezione e la prassi storiografica di Tacito. - La lingua e lo stile. L’APOGEO DELL'IMPERO - L’età degli Antonini - La fine di un "secolo felice”. - Cultura e letteratura nell’età degli Antonini: Tra Grecia e Roma. APULEIO - I dati biografici. - Le Metamorfosi. - Il titolo e la trama del romanzo. - Le sezioni narrative. - Caratteristiche e intenti dell'opera. - La lingua e lo stile. TORNA SU 285 Allegato 1 LATINO PRIMO BIENNIO – INDIRIZZO LINGUISTICO Classi prime La pronuncia del Latino CAPITULUM I: IMPERIUM ROMANUM Nominativo singolare/plurale I/II declinazione e aggettivi. La preposizione in seguita da ablativo. Le particelle interrogative –ne, num, ubi, quid. CAPITVLVM II: FAMILIA ROMANA Il genere, maschile, femminile, neutro (-us, -a, -um) I/II declinazione e aggettivi I classe. Il caso genitivo (-i, -ae, -orum, -arum). Le forme interrogative: quis?, quae?, quid? (genitivo cuius?, nom. plurale qui? quae?), quot? Alcuni numerali (unus, duo, tres). Ceteri -ae –a. La congiunzione enclitica -que. CAPITVLVM III: PVER IMPROBVS I casi: accusativo I/II declinazione e aggettivi I classe. I1 verbo: presente indicativo (terza persona singolare delle quattro coniugazioni). I pronomi personali, interrogativi, relativi (nei casi nominativo e accusativo). Domande e risposte: Cur…? Quia…La congiunzione neque. CAPITULUM IV: DOMINUS ET SERVI I casi: vocativo II declinazione. Il verbo: distinzione delle coniugazioni sulla base del tema verbale. Imperativo (I persona singolare). Il genitivo di is, ea, id (eius). Uso di eius/suus, -a, -um. CAPITVLVM V: VILLA ET HORTVS L'accusativo plurale (-os,-as,-a), l'ablativo plurale (-is). I/II declinazione e gli aggettivi I classe. L’ablativo con preposizioni (ab, cum, ex, in, sine). Il verbo: presente indicativo (III persona plurale) e imperativo (I persona plurale) delle quattro coniugazioni. Declinazione completa di is, ea, id. CAPITVLVM VI: VIA LATINA Alcune preposizioni con l'accusativo (ad, ante, apud, circum, inter, per, post, prope). I complementi di luogo: Quo? Unde? I complementi di luogo coi nomi di città. Il caso locativo. Il verbo: presente indicativo attivo/passivo (III persona singolare e plurale). L’ablativo strumentale. CAPITVLVM VII: PVELLA ET ROSA I casi: dativo singolare e plurale (-o, -ae; -is) I/II declinazione e aggettivi I classe. Il riflessivo se. In + ablativo/accusativo. Le interrogative retoriche: Nonne...est? Num est ?(Immo…). Et…et, neque... neque, non solum ...sed etiam. Il pronome dimostrativo hic, haec, hoc (introduzione). Plenus + genitivo. I verbi composti con preposizioni (ad-, ab-, ex-, in-). CAPITVLVM VIII: TABERNA ROMANA I pronomi interrogativi, relativi, dimostrativi (declinazione completa). Il verbo: verbi a coniugazione mista. Tantus e quantus. L'ablativo strumentale e l'ablativo di prezzo. 286 CAPITVLVM IX: PASTOR ET OVES Decilnatio prima, secunda et tertia: quadro completo e sistematico. La terza declinazione. Est/edunt; dùc/ducite. Supra+ acc e sub + ablativo. Ipse. CAPITVLVM X: BESTIAE ET HOMINES Declinatio tertia (altri sostantivi; neutri: flumen mare animal). Nemo. Le congiunzioni cum e quod. Il verbo: infinito attivo e passivo delle quattro coniugazioni. Potest/possunt, vult/volunt. Necesse est + dativo. L'ablativo di modo. CAPITVLVM XI: CORPVS HVMANVM Declinatio tertia (altri sostantivi neutri). L'accusativo con l'infinito. Atque e nec. De + abl. L'ablativo di limitazione. Posse, infinito di potest/possunt. Gli aggettivi possessivi: noster -tra -trum / vester -tra -trum. Classi seconde CAPITVLVM XII: MILES ROMANVS Declinatio quarta. Il concetto di plurale tantum (castra -orum). Il dativo con esse (dativo di possesso). I tria nomina. Imperare e parere + dat. Gli aggettivi di II classe. Il comparativo dell'aggettivo. Il genitivo partitivo. Le misure di lunghezza. Milia + gen. pl. Ac = atque. Altri verbi a coniugazione mista. Fert/ferunt/ferre (imperativo: fer/ferte). Dic!, Duc! Fac! CAPITVLVM XIII: ANNVS ET MENSES Il calendario romano. Declinatio quinta. Ripasso sistematico delle cinque declinazioni. I nomi dei mesi. Tempo determinato e tempo continuato. I numeri cardinali e ordinali (continuazione). L'imperfetto di esse (III persona sing./pl.) Il superlativo e gradi di comparazione. Velle, infinito di vult/volunt. Le congiunzioni vel e aut. CAPITVLVM XIV: NOVVS DIES Uter, neuter, alter, uterque. Il dativo di vantaggio (dativus commodi). L’ablativo di duo. I1 participio: declinazione e uso. I pronomi personali di I e II persona sing. (accusativo, dativo, ablativo). Inquit. Nihil/omnia. Il sostantivo res. CAPITVLVM XV: MAGISTER ET DISCIPVLI Le desinenze personali del verbo (flessione completa dell’indicativo presente attivo delle quattro coniugazioni, compresi i verbi con tema in -i- breve). I pronomi personali di I e II persona sing. e pl. (nominativo). Esse e posse. L’accusativo esclamativo. I verbi impersonali: licet + dat. CAPITVLVM XVI: TEMPESTAS Verba deponentia (forma passiva, significato attivo): III persona sing. e pl. L’ablativo assoluto (sostantivo + aggettivo; sostantivo + participio; sostantivo + sostantivo). Multum, paulum + gen. partitivo. Multo e paulo per rafforzare il comparativo e con ante/post. L’ablativo semplice con locus. Puppis (acc. -im, abl. -i) I maschili di prima declinazione (nauta -ae). I verbi irregolari (ire e fieri). CAPITVLVM XVII: NVMERI DIFFICILES La monetazione romana: as, sestertius, denarius, aureus. Contare in latino. Le desinenze personali passive. Il verbo dare (tema in -a- breve). Il doppio accusativo con docēre. CAPITVLVM XVIII: LITTERAE LATINAE L’alfabeto latino e la scrittura romana. Il pronome dimostrativo idem. I superlativi in -errimus e -illimus. La formazione di avverbi da aggettivi della I e II classe. Il comparativo e il superlativo degli avverbi; gli avverbi numerali (domanda: quoties?) Fieri come passivo di facere. Cum + indicativo. CAPITVLVM XIX: MARITVS ET VXOR 287 Iuppiter, Iovis. I comparativi e superlativi irregolari. Il superlativo relativo (+ genitivo partitivo) e il superlative assoluto. Neque ullus. Nullus, ullus, totus (genitivo sing. in -ius e dativo sing. in -i). Il genitivo di qualità. L’imperfetto indicativo, attivo e passivo, delle quattro ceniugazioni e di esse. Il sostantivo domus. Il vocativo dei nomi di persona della II declinazione in -ius e il vocativo di meus. Pater/mater familias. CAPITVLVM XX: PARENTES Il futuro indicativo, attivo e passivo, delle quattro coniugazioni e di esse. Il presente indicativo di velle. Noli/nolite + infinito per l’imperativo negativo. I complementi di luogo con domus. Carēre + ablativo. Dat. e abl. dei pronomi personali nos e vos. Allegato 2 LATINO – INDIRIZZO SCIENTIFICO Classi prime La pronuncia del Latino CAPITULUM I: IMPERIUM ROMANUM Nominativo singolare/plurale I/II declinazione e aggettivi. La preposizione in seguita da ablativo. Le particelle interrogative –ne, num, ubi, quid. CAPITVLVM II: FAMILIA ROMANA Il genere, maschile, femminile, neutro (-us, -a, -um) I/II declinazione e aggettivi I classe. Il caso genitivo (-i, -ae, -orum, -arum). Le forme interrogative: quis?, quae?, quid? (genitivo cuius?, nom. plurale qui? quae?), quot? Alcuni numerali (unus, duo, tres). Ceteri -ae –a. La congiunzione enclitica -que. CAPITVLVM III: PVER IMPROBVS I casi: accusativo I/II declinazione e aggettivi I classe. I1 verbo: presente indicativo (terza persona singolare delle quattro coniugazioni). I pronomi personali, interrogativi, relativi (nei casi nominativo e accusativo). Domande e risposte: Cur…? Quia…La congiunzione neque. CAPITULUM IV: DOMINUS ET SERVI I casi: vocativo II declinazione. Il verbo: distinzione delle coniugazioni sulla base del tema verbale. Imperativo (I persona singolare). Il genitivo di is, ea, id (eius). Uso di eius/suus, -a, -um. CAPITVLVM V: VILLA ET HORTVS L'accusativo plurale (-os,-as,-a), l'ablativo plurale (-is). I/II declinazione e gli aggettivi I classe. L’ablativo con preposizioni (ab, cum, ex, in, sine). Il verbo: presente indicativo (III persona plurale) e imperativo (I persona plurale) delle quattro coniugazioni. Declinazione completa di is, ea, id. CAPITVLVM VI: VIA LATINA Alcune preposizioni con l'accusativo (ad, ante, apud, circum, inter, per, post, prope). I complementi di luogo: Quo? Unde? I complementi di luogo coi nomi di città. Il caso locativo. Il verbo: presente indicativo attivo/passivo (III persona singolare e plurale). L’ablativo strumentale. CAPITVLVM VII: PVELLA ET ROSA 288 I casi: dativo singolare e plurale (-o, -ae; -is) I/II declinazione e aggettivi I classe. Il riflessivo se. In + ablativo/accusativo. Le interrogative retoriche: Nonne...est? Num est ?(Immo…). Et…et, neque... neque, non solum ...sed etiam. Il pronome dimostrativo hic, haec, hoc (introduzione). Plenus + genitivo. I verbi composti con preposizioni (ad-, ab-, ex-, in-). CAPITVLVM VIII: TABERNA ROMANA I pronomi interrogativi, relativi, dimostrativi (declinazione completa). Il verbo: verbi a coniugazione mista. Tantus e quantus. L'ablativo strumentale e l'ablativo di prezzo. CAPITVLVM IX: PASTOR ET OVES Decilnatio prima, secunda et tertia: quadro completo e sistematico. La terza declinazione. Est/edunt; dùc/ducite. Supra+ acc e sub + ablativo. Ipse. CAPITVLVM X: BESTIAE ET HOMINES Declinatio tertia (altri sostantivi; neutri: flumen mare animal). Nemo. Le congiunzioni cum e quod. Il verbo: infinito attivo e passivo delle quattro coniugazioni. Potest/possunt, vult/volunt. Necesse est + dativo. L'ablativo di modo. CAPITVLVM XI: CORPVS HVMANVM Declinatio tertia (altri sostantivi neutri). L'accusativo con l'infinito. Atque e nec. De + abl. L'ablativo di limitazione. Posse, infinito di potest/possunt. Gli aggettivi possessivi: noster -tra -trum / vester -tra -trum. CAPITVLVM XII: MILES ROMANVS Declinatio quarta. Il concetto di plurale tantum (castra -orum). Il dativo con esse (dativo di possesso). I tria nomina. Imperare e parere + dat. Gli aggettivi di II classe. Il comparativo dell'aggettivo. Il genitivo partitivo. Le misure di lunghezza. Milia + gen. pl. Ac = atque. Altri verbi a coniugazione mista. Fert/ferunt/ferre (imperativo: fer/ferte). Dic!, Duc! Fac! CAPITVLVM XIII: ANNVS ET MENSES Il calendario romano. Declinatio quinta. Ripasso sistematico delle cinque declinazioni. I nomi dei mesi. Tempo determinato e tempo continuato. I numeri cardinali e ordinali (continuazione). L'imperfetto di esse (III persona sing./pl.) Il superlativo e gradi di comparazione. Velle, infinito di vult/volunt. Le congiunzioni vel e aut. CAPITVLVM XIV: NOVVS DIES Uter, neuter, alter, uterque. Il dativo di vantaggio (dativus commodi). L’ablativo di duo. I1 participio: declinazione e uso. I pronomi personali di I e II persona sing. (accusativo, dativo, ablativo). Inquit. Nihil/omnia. Il sostantivo res. CAPITVLVM XV: MAGISTER ET DISCIPVLI Le desinenze personali del verbo (flessione completa dell’indicativo presente attivo delle quattro coniugazioni, compresi i verbi con tema in -i- breve). I pronomi personali di I e II persona sing. e pl. (nominativo). Esse e posse. L’accusativo esclamativo. I verbi impersonali: licet + dat. CAPITVLVM XVI: TEMPESTAS Verba deponentia (forma passiva, significato attivo): III persona sing. e pl. L’ablativo assoluto (sostantivo + aggettivo; sostantivo + participio; sostantivo + sostantivo). Multum, paulum + gen. partitivo. Multo e paulo per rafforzare il comparativo e con ante/post. L’ablativo semplice con locus. Puppis (acc. -im, abl. -i) I maschili di prima declinazione (nauta -ae). I verbi irregolari (ire e fieri). Classi seconde CAPITVLVM XVII: NVMERI DIFFICILES La monetazione romana: as, sestertius, denarius, aureus. Contare in latino. Le desinenze personali passive. Il verbo dare (tema in -a- breve). Il doppio accusativo con docēre. 289 CAPITVLVM XVIII: LITTERAE LATINAE L’alfabeto latino e la scrittura romana. Il pronome dimostrativo idem. I superlativi in -errimus e -illimus. La formazione di avverbi da aggettivi della I e II classe. Il comparativo e il superlativo degli avverbi; gli avverbi numerali (domanda: quoties?) Fieri come passivo di facere. Cum + indicativo. CAPITVLVM XIX: MARITVS ET VXOR Iuppiter, Iovis. I comparativi e superlativi irregolari. Il superlativo relativo (+ genitivo partitivo) e il superlative assoluto. Neque ullus. Nullus, ullus, totus (genitivo sing. in -ius e dativo sing. in -i). Il genitivo di qualità. L’imperfetto indicativo, attivo e passivo, delle quattro ceniugazioni e di esse. Il sostantivo domus. Il vocativo dei nomi di persona della II declinazione in -ius e il vocativo di meus. Pater/mater familias. CAPITVLVM XX: PARENTES Il futuro indicativo, attivo e passivo, delle quattro coniugazioni e di esse. Il presente indicativo di velle. Noli/nolite + infinito per l’imperativo negativo. I complementi di luogo con domus. Carēre + ablativo. Dat. e abl. dei pronomi personali nos e vos. CAPITVLVM XXI: PVGNA DISCIPVLORVM Il perfetto indicativo (tema del perfetto e tema del presente) delle quattro coniugazioni e di esse. Aspetto compiuto del perfetto e duraturo dell’imperfetto. I temi del perfetto. L’infinito perfetto. Il participio perfetto. Il perfetto passivo e l’infinito perfetto passivo. Nomi neutri della IV declinazione. Il pronome indefinito aliquis, aliquid. Il neutro plurale di aggettivi e pronomi usati come sostantivi (multa, omnia, haec, et cetera). CAPITVLVM XXII: CAVE CANEM Il supino attivo e passivo (tema del supino). Il paradigma dei verbi. Il pronome indefinito quis, quid dopo si e num. Il pronome dimostrativo iste, -a, -ud. L’ablativo assoluto con il participio presente e perfetto. CAPITVLVM XXIII: EPISTVLA MAGISTRI Il participio futuro. L’infinito futuro attivo e passivo. Il verbo impersonale pudet e la sua costruzione. Il participio presente del verbo ire (iens, euntis). CAPITVLVM XXIV: PVER AEGROTVS Il piucchepperfetto indicativo attivo e passivo. Il perfetto dei verbi deponenti. L’ablativo di paragone. Noscere e il perfetto logico novisse. Gli avverbi in -o. CAPITVLVM XXV: THESEVS ET MINOTAVRVS I complementi di luogo con i nomi di città plurali di II declinazione e con i nomi di piccola isola. L’imperativo dei verbi deponenti. Il genitivo oggettivo. L’infinito passivo del verbo iubēre. L’accusativo + infinito con velle. Il participio perfetto dei verbi deponenti concordato col soggetto (participio congiunto). Oblivisci + genitivo. CAPITVLVM XXVI: DAEDALVS ET ICARVS Il gerundio dei verbi latini e suo uso (nei diversi casi). Ad + acc. del gerundio e il gerundio + causa per esprimere le finali. Gli aggettivi di II classe a tre uscite (celer, acer) e a un’uscita sola (prudens, audax). I superlativi irregolari summus e infimus. Neque quisquam /neque quidquam; neque ullus; neque umquam. Esto!, estote! Il verbo videri. CAPITVLVM XXVII: RES RVSTICAE Il presente congiuntivo attivo e passivo delle quattro coniugazioni e del verbo esse. La costruzione dei verba postulandi e curandi (ut/ne + congiuntivo). Ne... quidem. Uti + ablativo strumentale. Il plurale di locus -i. Altre preposizioni latine che reggono 1’ablativo (prae, pro). Abs te = a te. Quam + superlativo dell’avverbio. CAPITVLVM XXVIII: PERICVLA MARIS L’imperfetto congiuntivo attivo e passivo delle quattro coniugazioni e del verbo esse. Le proposizioni finali (ut+ congiuntivo). Le proposizioni consecutive (ut + congiuntivo). Ut comparativo + indicativo. Differenza tra i verba dicendi e sentiendi (+ accusativo e infinito) e verba postulandi e curandi (+ ut/ne + congiuntivo). 290 Classi terze CAPITVLVM XXIX: NAVIGARE NECESSE EST Il congiuntivo dubitativo. Le proposizioni interrogative indirette al congiuntivo. Cum iterativum. Cum temporale-causale + congiuntivo. Differenza fra proposizioni finali negative (negazione ne) e proposizioni consecutive negative (negazione ut non). Il genitivo di stima e genitivo di colpa. La formazione di verbi composti con preposizioni e mutamenti vocalici del tema. CAPITVLVM XXX: CONVIVIVM I pasti dei Romani. I numerali distributivi. Il congiuntivo esortativo. Il futuro anteriore attivo e passivo. Frui + ablativo strumentale. Gli avverbi in -iter e in -nter. Sitis, -is (acc. -im, abl. -i). Il plurale di vas, vasis. Alcuni verbi con doppia costruzione. CAPITVLVM XXXI: INTER POCVLA Il congiuntivo ottativo. Il gerundivo. Il gerundivo e la perifrastica passiva. Il pronome quisquis, quidquid. Odisse. Altre preposizioni con l'ablativo (coram, super). I verbi semideponenti. CAPITVLVM XXXII: CLASSIS ROMANA Il perfetto congiuntivo attivo e passivo delle quattro coniugazioni. Ne + perfetto congiuntivo per esprimere l'imperativo negativo. Utinam + congiuntivo (negazione ne). Timere ne + congiuntivo. Il genitivo con i verbi di memoria. Ancora l'indefinito quis dopo si/num/ne. Fit/accidit ut+ congiuntivo. L'ablativo di qualità. Sestertium = -orum. Il sostantivo vis. CAPITVLVM XXXIII: EXERCITVS ROMANVS Il piucchepperfetto congiuntivo attivo e passivo delle quattro coniugazioni. Cum + piucchepperfetto congiuntivo (= postquam + indicativo). Il congiuntivo irreale e il periodo ipotetico. Il passaggio dal gerundio al gerundivo. L'imperativo futuro. CAPITULUM XXXIV: DE ARTE POETICA L’ordine delle parole nella poesia. Nozioni di prosodia e metrica: esametro, pentametro, l’endecasillabo. L’elisione. Il plurale poetico. In + acc. = contra. Alcuni verbi che reggono il dativo. Contrazioni e sincopi (mi/nil; -asse; -isse; norat). Allegato 3 LATINO – INDIRIZZO SCIENZE UMANE Classi prime La pronuncia del Latino CAPITULUM I: IMPERIUM ROMANUM Nominativo singolare/plurale I/II declinazione e aggettivi. La preposizione in seguita da ablativo. Le particelle interrogative –ne, num, ubi, quid. CAPITVLVM II: FAMILIA ROMANA Il genere, maschile, femminile, neutro (-us, -a, -um) I/II declinazione e aggettivi I classe. Il caso genitivo (-i, -ae, -orum, -arum). Le forme interrogative: quis?, quae?, quid? (genitivo cuius?, nom. plurale qui? quae?), quot? Alcuni numerali (unus, duo, tres). Ceteri -ae –a. La congiunzione enclitica -que. 291 CAPITVLVM III: PVER IMPROBVS I casi: accusativo I/II declinazione e aggettivi I classe. I1 verbo: presente indicativo (terza persona singolare delle quattro coniugazioni). I pronomi personali, interrogativi, relativi (nei casi nominativo e accusativo). Domande e risposte: Cur…? Quia…La congiunzione neque. CAPITULUM IV: DOMINUS ET SERVI I casi: vocativo II declinazione. Il verbo: distinzione delle coniugazioni sulla base del tema verbale. Imperativo (I persona singolare). Il genitivo di is, ea, id (eius). Uso di eius/suus, -a, -um. CAPITVLVM V: VILLA ET HORTVS L'accusativo plurale (-os,-as,-a), l'ablativo plurale (-is). I/II declinazione e gli aggettivi I classe. L’ablativo con preposizioni (ab, cum, ex, in, sine). Il verbo: presente indicativo (III persona plurale) e imperativo (I persona plurale) delle quattro coniugazioni. Declinazione completa di is, ea, id. CAPITVLVM VI: VIA LATINA Alcune preposizioni con l'accusativo (ad, ante, apud, circum, inter, per, post, prope). I complementi di luogo: Quo? Unde? I complementi di luogo coi nomi di città. Il caso locativo. Il verbo: presente indicativo attivo/passivo (III persona singolare e plurale). L’ablativo strumentale. CAPITVLVM VII: PVELLA ET ROSA I casi: dativo singolare e plurale (-o, -ae; -is) I/II declinazione e aggettivi I classe. Il riflessivo se. In + ablativo/accusativo. Le interrogative retoriche: Nonne...est? Num est ?(Immo…). Et…et, neque... neque, non solum ...sed etiam. Il pronome dimostrativo hic, haec, hoc (introduzione). Plenus + genitivo. I verbi composti con preposizioni (ad-, ab-, ex-, in-). CAPITVLVM VIII: TABERNA ROMANA I pronomi interrogativi, relativi, dimostrativi (declinazione completa). Il verbo: verbi a coniugazione mista. Tantus e quantus. L'ablativo strumentale e l'ablativo di prezzo. CAPITVLVM IX: PASTOR ET OVES Decilnatio prima, secunda et tertia: quadro completo e sistematico. La terza declinazione. Est/edunt; dùc/ducite. Supra+ acc e sub + ablativo. Ipse. CAPITVLVM X: BESTIAE ET HOMINES Declinatio tertia (altri sostantivi; neutri: flumen mare animal). Nemo. Le congiunzioni cum e quod. Il verbo: infinito attivo e passivo delle quattro coniugazioni. Potest/possunt, vult/volunt. Necesse est + dativo. L'ablativo di modo. CAPITVLVM XI: CORPVS HVMANVM Declinatio tertia (altri sostantivi neutri). L'accusativo con l'infinito. Atque e nec. De + abl. L'ablativo di limitazione. Posse, infinito di potest/possunt. Gli aggettivi possessivi: noster -tra -trum / vester -tra -trum. CAPITVLVM XII: MILES ROMANVS Declinatio quarta. Il concetto di plurale tantum (castra -orum). Il dativo con esse (dativo di possesso). I tria nomina. Imperare e parere + dat. Gli aggettivi di II classe. Il comparativo dell'aggettivo. Il genitivo partitivo. Le misure di lunghezza. Milia + gen. pl. Ac = atque. Altri verbi a coniugazione mista. Fert/ferunt/ferre (imperativo: fer/ferte). Dic!, Duc! Fac! CAPITVLVM XIII: ANNVS ET MENSES Il calendario romano. Declinatio quinta. Ripasso sistematico delle cinque declinazioni. I nomi dei mesi. Tempo determinato e tempo continuato. I numeri cardinali e ordinali (continuazione). L'imperfetto di esse (III persona sing./pl.) Il superlativo e gradi di comparazione. Velle, infinito di vult/volunt. Le congiunzioni vel e aut. Classi seconde 292 CAPITVLVM XIV: NOVVS DIES Uter, neuter, alter, uterque. Il dativo di vantaggio (dativus commodi). L’ablativo di duo. I1 participio: declinazione e uso. I pronomi personali di I e II persona sing. (accusativo, dativo, ablativo). Inquit. Nihil/omnia. Il sostantivo res. CAPITVLVM XV: MAGISTER ET DISCIPVLI Le desinenze personali del verbo (flessione completa dell’indicativo presente attivo delle quattro coniugazioni, compresi i verbi con tema in -i- breve). I pronomi personali di I e II persona sing. e pl. (nominativo). Esse e posse. L’accusativo esclamativo. I verbi impersonali: licet + dat. CAPITVLVM XVI: TEMPESTAS Verba deponentia (forma passiva, significato attivo): III persona sing. e pl. L’ablativo assoluto (sostantivo + aggettivo; sostantivo + participio; sostantivo + sostantivo). Multum, paulum + gen. partitivo. Multo e paulo per rafforzare il comparativo e con ante/post. L’ablativo semplice con locus. Puppis (acc. -im, abl. -i) I maschili di prima declinazione (nauta -ae). I verbi irregolari (ire e fieri). CAPITVLVM XVII: NVMERI DIFFICILES La monetazione romana: as, sestertius, denarius, aureus. Contare in latino. Le desinenze personali passive. Il verbo dare (tema in -a- breve). Il doppio accusativo con docēre. CAPITVLVM XVIII: LITTERAE LATINAE L’alfabeto latino e la scrittura romana. Il pronome dimostrativo idem. I superlativi in -errimus e -illimus. La formazione di avverbi da aggettivi della I e II classe. Il comparativo e il superlativo degli avverbi; gli avverbi numerali (domanda: quoties?) Fieri come passivo di facere. Cum + indicativo. CAPITVLVM XIX: MARITVS ET VXOR Iuppiter, Iovis. I comparativi e superlativi irregolari. Il superlativo relativo (+ genitivo partitivo) e il superlative assoluto. Neque ullus. Nullus, ullus, totus (genitivo sing. in -ius e dativo sing. in -i). Il genitivo di qualità. L’imperfetto indicativo, attivo e passivo, delle quattro ceniugazioni e di esse. Il sostantivo domus. Il vocativo dei nomi di persona della II declinazione in -ius e il vocativo di meus. Pater/mater familias. CAPITVLVM XX: PARENTES Il futuro indicativo, attivo e passivo, delle quattro coniugazioni e di esse. Il presente indicativo di velle. Noli/nolite + infinito per l’imperativo negativo. I complementi di luogo con domus. Carēre + ablativo. Dat. e abl. dei pronomi personali nos e vos. CAPITVLVM XXI: PVGNA DISCIPVLORVM Il perfetto indicativo (tema del perfetto e tema del presente) delle quattro coniugazioni e di esse. Aspetto compiuto del perfetto e duraturo dell’imperfetto. I temi del perfetto. L’infinito perfetto. Il participio perfetto. Il perfetto passivo e l’infinito perfetto passivo. Nomi neutri della IV declinazione. Il pronome indefinito aliquis, aliquid. Il neutro plurale di aggettivi e pronomi usati come sostantivi (multa, omnia, haec, et cetera). CAPITVLVM XXII: CAVE CANEM Il supino attivo e passivo (tema del supino). Il paradigma dei verbi. Il pronome indefinito quis, quid dopo si e num. Il pronome dimostrativo iste, -a, -ud. L’ablativo assoluto con il participio presente e perfetto. CAPITVLVM XXIII: EPISTVLA MAGISTRI Il participio futuro. L’infinito futuro attivo e passivo. Il verbo impersonale pudet e la sua costruzione. Il participio presente del verbo ire (iens, euntis). CAPITVLVM XXIV: PVER AEGROTVS Il piucchepperfetto indicativo attivo e passivo. Il perfetto dei verbi deponenti. L’ablativo di paragone. Noscere e il perfetto logico novisse. Gli avverbi in -o. 293 CAPITVLVM XXV: THESEVS ET MINOTAVRVS I complementi di luogo con i nomi di città plurali di II declinazione e con i nomi di piccola isola. L’imperativo dei verbi deponenti. Il genitivo oggettivo. L’infinito passivo del verbo iubēre. L’accusativo + infinito con velle. Il participio perfetto dei verbi deponenti concordato col soggetto (participio congiunto). Oblivisci + genitivo. Classi terze CAPITVLVM XXVI: DAEDALVS ET ICARVS Il gerundio dei verbi latini e suo uso (nei diversi casi). Ad + acc. del gerundio e il gerundio + causa per esprimere le finali. Gli aggettivi di II classe a tre uscite (celer, acer) e a un’uscita sola (prudens, audax). I superlativi irregolari summus e infimus. Neque quisquam /neque quidquam; neque ullus; neque umquam. Esto!, estote! Il verbo videri. CAPITVLVM XXVII: RES RVSTICAE Il presente congiuntivo attivo e passivo delle quattro coniugazioni e del verbo esse. La costruzione dei verba postulandi e curandi (ut/ne + congiuntivo). Ne... quidem. Uti + ablativo strumentale. Il plurale di locus -i. Altre preposizioni latine che reggono 1’ablativo (prae, pro). Abs te = a te. Quam + superlativo dell’avverbio. CAPITVLVM XXVIII: PERICVLA MARIS L’imperfetto congiuntivo attivo e passivo delle quattro coniugazioni e del verbo esse. Le proposizioni finali (ut+ congiuntivo). Le proposizioni consecutive (ut + congiuntivo). Ut comparativo + indicativo. Differenza tra i verba dicendi e sentiendi (+ accusativo e infinito) e verba postulandi e curandi (+ ut/ne + congiuntivo). CAPITVLVM XXIX: NAVIGARE NECESSE EST Il congiuntivo dubitativo. Le proposizioni interrogative indirette al congiuntivo. Cum iterativum. Cum temporale-causale + congiuntivo. Differenza fra proposizioni finali negative (negazione ne) e proposizioni consecutive negative (negazione ut non). Il genitivo di stima e genitivo di colpa. La formazione di verbi composti con preposizioni e mutamenti vocalici del tema. CAPITVLVM XXX: CONVIVIVM I pasti dei Romani. I numerali distributivi. Il congiuntivo esortativo. Il futuro anteriore attivo e passivo. Frui + ablativo strumentale. Gli avverbi in -iter e in -nter. Sitis, -is (acc. -im, abl. -i). Il plurale di vas, vasis. Alcuni verbi con doppia costruzione. CAPITVLVM XXXI: INTER POCVLA Il congiuntivo ottativo. Il gerundivo. Il gerundivo e la perifrastica passiva. Il pronome quisquis, quidquid. Odisse. Altre preposizioni con l'ablativo (coram, super). I verbi semideponenti. CAPITVLVM XXXII: CLASSIS ROMANA Il perfetto congiuntivo attivo e passivo delle quattro coniugazioni. Ne + perfetto congiuntivo per esprimere l'imperativo negativo. Utinam + congiuntivo (negazione ne). Timere ne + congiuntivo. Il genitivo con i verbi di memoria. Ancora l'indefinito quis dopo si/num/ne. Fit/accidit ut+ congiuntivo. L'ablativo di qualità. Sestertium = -orum. Il sostantivo vis. CAPITVLVM XXXIII: EXERCITVS ROMANVS Il piucchepperfetto congiuntivo attivo e passivo delle quattro coniugazioni. Cum + piucchepperfetto congiuntivo (= postquam + indicativo). Il congiuntivo irreale e il periodo ipotetico. Il passaggio dal gerundio al gerundivo. L'imperativo futuro. CAPITULUM XXXIV: DE ARTE POETICA L’ordine delle parole nella poesia. Nozioni di prosodia e metrica: esametro, pentametro, l’endecasillabo. L’elisione. Il plurale poetico. In + acc. = contra. Alcuni verbi che reggono il dativo. Contrazioni e sincopi (mi/nil; -asse; -isse; norat). 294 TORNA SU Programmazione Dipartimento disciplinare di LETTERE a.s. 2014-15 MATERIA: GRECO INDIRIZZO Classico Finalità generali PRIMO BIENNIO. Incontro con civiltà che ci hanno costituito ed hanno espresso le diverse esigenze dell'uomo. Recupero dei fondamenti linguistici e culturali della civiltà europea. Approfondimento linguistico e metalinguistico. Individuazione dell'originalità, del significato storico – letterario e della modernità dei testi e degli autori. SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO. Studio della disciplina in un prospettiva sistematica, storica e critica; pratica della metodologia propria della disciplina; esercizio di lettura, analisi, traduzione ed interpretazione di opere; pratica dell’argomentazione e del confronto; modalità espositiva scritta e orale corretta, pertinente, efficace e personale. Obiettivi disciplinari generali PRIMO BIENNIO. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti. Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo. Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario. 295 Utilizzare testi multimediali. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi. SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO. Leggere, comprendere e tradurre testi d’autore di vario genere e di diverso argomento. Saper confrontare linguisticamente, con particolare attenzione al lessico e alla semantica il greco con l’italiano ed altre lingue moderne, pervenendo a un dominio dell’italiano più maturo e consapevole. Praticare la traduzione non come un meccanico esercizio di applicazione di regole, ma come strumento di conoscenza di un testo e di un autore che consenta di immedesimarsi in un mondo diverso dal proprio e di sentire la sfida del tentativo di riproporlo in lingua italiana. Conoscere, principalmente attraverso la lettura in lingua originale, i testi fondamentali del patrimonio letterario classico, considerato nel suo formarsi storico e nelle sue relazioni con le culture europee. Comprendere, anche attraverso il confronto con le letterature italiana e straniere, la specificità e complessità del fenomeno letterario antico come espressione di civiltà e cultura. Cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea in termini di generi, figure dell’immaginario, auctoritates e individuare attraverso i testi, nella loro natura di documenti storici, i tratti più significativi della civiltà classica, nel complesso dei suoi aspetti religiosi, politici, morali ed estetici. Interpretare e commentare opere in prosa e in versi, servendosi degli strumenti dell’analisi linguistica, stilistica, retorica e collocando le opere nel rispettivo contesto storico e culturale. Assimilare categorie che permettono di interpretare il patrimonio mitologico, artistico, letterario, filosofico, politico, scientifico comune alla civiltà europea. Confrontare modelli culturali e letterari e sistemi di valori. Distinguere e valutare diverse interpretazioni; esporre in modo consapevole una tesi; motivare le argomentazioni. N.B.: i suddetti obiettivi disciplinari generali sono da considerarsi quali obiettivi minimi per l'ammissione alla classe successiva se conseguiti in misura appena sufficiente. Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro PRIMO BIENNIO. Lo studio della lingua greca viene articolato in tre momenti fondamentali: - lo studio della lingua come codice, attraverso l'approfondimento della morfologia, di strutture sintattiche basilari e di un congruo repertorio lessicale, per comprendere e tradurre in italiano testi in lingua greca; - scoperta graduale della civiltà greca; - riflessione costante con la lingua italiana da un punto di vista di codice linguistico ( regole di derivazione, diversità di struttura, modificazioni semantiche) e da un punto di vista storico, legato al problema dell'origine latina della lingua italiana e quindi dei legami di continuità e di differenziazione, non solo tra le due lingue, ma tra i diversi momenti culturali del passaggio dal latino all'italiano. Nel secondo anno, i primi due momenti verranno ampliati e approfonditi attraverso: - lo studio della sintassi e la graduale introduzione di testi di autore, che consentano l'avviamento alla riflessione sulle strutture testuali, presentate in base alla funzione linguistica o per autore o ancora per argomento; 296 - l'interazione tra storia e testimonianze letterarie, dove il testo originale ha la funzione di aiutare a penetrare in aspetti vivi e vari del mondo romano: storici, geografici, sociali, culturali, giuridici, antropologici. Momenti importanti da svolgere in itinere in classe saranno quelli dedicati al corretto uso del vocabolario e al recupero – consolidamento – potenziamento delle abilità di traduzione. SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO. Si ritiene fondamentale saper indugiare sulle singole parole di un testo greco per assaporarne la valenza totale di singolo elemento di una comunicazione e poi come parte di un tutto discorsivo. Così l'indagine riguarderà l'aspetto semantico, quello grammaticale e sintattico onde riconoscere il contributo della singola parola alla organizzazione logica e consequenziale del tutto; si dovrà prestare particolare attenzione alle varie risorse stilistiche (figure retoriche, suoni etc.) onde poter valutare il testo anche nella sua dimensione estetica. Si procederà quindi ad una accurata indagine del significato letterale e poi degli eventuali significati aggiunti del testo anche con riferimento alle simbologie usate, per tentare di decriptare il messaggio implicito (se e quando c'è, e in genere nei testi classici c'è) dell'autore. L'aspetto teorico della lingua, illustrato dall' insegnante anche con eventuali confronti con il latino e l'italiano ed osservazioni di grammatica storica, sarà poi ulteriormente chiarito con frasi esemplificative tradotte e commentate in classe. Oltre alla traduzione di brani finalizzata al miglioramento delle capacità di traduzione e interpretazione, si presterà particolare attenzione alla lettura dei classici: l' insegnante curerà una presentazione storico-letteraria dei passi presi in esame, che saranno letti, tradotti e analizzati in classe; lo studente poi a casa riesaminerà e rielaborerà quanto prodotto in classe. Per quanto concerne la storia della letteratura, l'insegnante fornirà una linea di sviluppo, non necessariamente coincidente con quella proposta dal testo in adozione, e cercherà poi di evidenziare aspetti problematici particolarmente significativi, in un continuo sforzo di sintesi lineare e di complessità analitica. Lo studio dei singoli autori dovrà essere supportato da letture dirette di brani significativi della loro opera, anche in traduzione; la storia della letteratura sarà continuamente supportata da continui richiami alla storia greca, con particolare riferimento alle istituzioni e all' organizzazione della polis. Verifiche PRIMO BIENNIO. Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà: nel primo periodo: almeno 2 scritte e 2 orali nel secondo periodo: almeno 3 scritte e 3 orali. Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie: traduzione dal greco in italiano SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO. Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà: nel primo periodo: almeno 2 prove scritte e 2 orali. 297 nel secondo periodo: almeno 3 prove scritte e 3 orali Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie: Traduzione scritta greco-italiano Colloquio basato su storia della letteratura Colloquio basato su lettura (anche in metrica) , traduzione e commento di autori classici, tradotti e commentati in classe Questionari scritti di letteratura greca. Colloqui su passi di autori tradotti a casa. Criteri di valutazione Si rimanda alla tabella di valutazione inclusa nel Piano dell’offerta formativa. Ai fini della valutazione vengono tenuti presenti la partecipazione, la continuità nello studio, lo svolgimento dei lavori programmati. CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI CLASSI Conoscenze PRIME MODULO 1 Fonetica. Accento. Spirito. I segni di interpunzione. Derivazione italiana di termini greci. MODULO 2 La morfologia degli elementi nominali: nome (le tre declinazioni), articolo, aggettivo (comparativo e superlativo), alcuni pronomi più ricorrenti (personali, dimostrativi, relativi, indefiniti, interrogativi). MODULO 3 La morfologia del verbo: diatesi attiva e medio - passiva (presente: indicativo, infinito, imperativo, congiuntivo, ottativo e participio; imperfetto). I verbi atematici. MODULO 4 Elementi di sintassi del periodo:la proposizione oggettiva, causale, finale, consecutiva; il genitivo assoluto; la proposizione comparativa di uguaglianza, minoranza, maggioranza; il dativo di possesso; costruzioni di alcuni verbi. MODULO 5 L'avverbio Le congiunzioni. Capacità e competenze Leggere e accentare le parole in greco, cogliendo le differenze di struttura e di significato con l'italiano. Riconoscere la radice, il tema e la desinenza di una parola. Riconoscere i vari casi e saperne individuare la funzione nella frase. Coniugare i verbi nei vari tempi e modi. Riconoscere le congiunzioni coordinanti e subordinanti. Saper ricostruire la struttura del periodo. Riconoscere e saper tradurre gli avverbi più ricorrenti (a seconda del verbo che li segue). Riconoscere e saper tradurre congiunzioni, particelle e locuzioni correlative. 298 MODULO 6 La sintassi dei casi: il genitivo di pertinenza, il genitivo partitivo, l'accusativo di relazione. Costruzione di alcuni verbi ( es: . CLASSI Conoscenze SECONDE MODULO 1 Sintassi del periodo: proposizioni introdotte da verba curandi e da verba timendi; proposizioni concessive, temporali, modali, comparative, interrogative dirette e indirette: il periodo ipotetico. MODULO 2 Morfologia del verbo. Diatesi attiva e passiva: futuro, aoristo, perfetto, piuccheperfetto, futuro perfetto. I verbi atematici. L'aggettivo verbale. MODULO 3 Sintassi dei casi: accusativo dell'oggetto interno, il doppio accusativo, l'accusativo avverbiale. Costruzione di alcuni verbi. Riconoscere la funzione di un caso all'interno di un periodo e saperlo rendere in italiano. Saper tradurre un verbo a seconda del caso del termine che lo segue. Capacità e competenze Riconoscere le varie costruzioni e saperle rendere in lingua italiana. Individuare la coniugazione di appartenenza. Coniugare i verbi nei vari tempi e modi. Riconoscere le congiunzioni coordinanti e subordinanti; saper ricostruire la struttura del periodo. Riconoscere la funzione di un caso all'interno di un periodo e saperlo rendere in italiano. Saper tradurre un verbo a seconda del caso del termine che lo segue. Riconoscere la funzione di un pronome all'interno di un periodo e saperlo rendere in italiano. Saper tradurre in modo corretto una particella a seconda della costruzione sintattica o del modo e tempo verbale che la segue. Saper individuare gli elementi caratterizzanti la civiltà greca, cogliendone le differenze con la civiltà romana e con quella contemporanea. MODULO 4 Il pronome (prolessi del pronome relativo, attrazione diretta e inversa, il nesso relativo) MODULO 5 Le particelle: negative, interrogative, disgiuntive. I valori della particella . I valori di MODULO 6 Elementi di civiltà: vita quotidiana nella Grecia antica. Letture di brani tratti da opere originali in lingua greca. Obiettivi minimi: conoscenza non completa, ma tale da mettere a fuoco le informazioni fondamentali; comprensione limitata agli elementi e alle relazioni essenziali; esposizione semplice ma sostanzialmente ordinata e coerente; uso appropriato dei termini fondamentali del linguaggio specifico; capacità di orientarsi, anche guidato, sul testo, di individuare le principali strutture linguistiche e stilistiche e gli capacità di produrre una traduzione, seppur con alcune difficoltà di natura sintattica e lessicale. CLASSI TERZE Conoscenze elementi utili alla contestualizzazione; Capacità e competenze 299 MODULO 0 Introduzione alla letteratura greca: la trasmissione dei testi dall’antichità; L’origine degli elleni; la civiltà micenea; il medioevo ellenico; l’età arcaica. Essere consapevoli dei processi storici di produzione trasmissione dei testi; saper spiegare in che modo l’oralità sopravvive nella scrittura; saper contestualizzare sul piano storico-sociale la nascita e lo sviluppo della poesia omerica, anche in rapporto alle sue modalità di trasmissione; Omero: la questione omerica; il concetto di oralità; caratteri Essere consapevoli delle problematiche che hanno dato origine alla MODULO 1 formali della poesia omerica: formule, similitudini; aedi e questione omerica; Mo rapsodi; il concetto di “enciclopedia tribale”; Il mondo di saper illustrare le varie teorie antiche e moderne; Omero: la società, gli dei, gli uomini. essere consapevoli della funzione sociale e culturale dei poemi epici; saper derivare dal testo omerico indicazioni relative agli aspetti storici, sociale e culturali riconducibili al mondo miceneo e alle età successive. Capire le differenze tra metrica “romanza” e metrica quantitativa. MODULO 2 Metrica: elementi di prosodia; la struttura dell’esametro. Lettura dell’ esametro. Conoscere gli elementi essenziali della prosodia. Saper individuare la struttura metrica dell’esametro. Saper leggere l’esametro. Saper riconoscere le caratteristiche specifiche della lingua omerica e MODULO 3 La lingua omerica: caratteri principali. riflettere sulla loro genesi storica. Saper valutare l’importanza storica di questi documenti, al di là dei loro MODULO 4 I poemi “ciclici”; Gli Inni omerici; Omero minore limiti artistici. Saper valutare la novità rappresentata da Esiodo sul piano storicoMODULO 5 Esiodo letterario; saper utilizzare passi dei poemi esiodei per illustrare tale novità; saper riconoscere gli elementi concettuali e ideali di Esiodo innovativi rispetto ad Omero. Saper valutare la novità rappresentata dalla poesia “lirica”, rispetto alle esperienze precedenti ; saper collegare tale fenomeno letterario con le mutate condizioni MODULO 6 Introduzione generale alla lirica storico-sociali del mondo greco; saper distinguere i vari generi della lirica, utilizzando la terminologia specifica e rapportandole alle diverse modalità di esecuzione. Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico Lettura di Omero culturale i versi di Omero che verranno esaminati. MODULO 7 MODULO 8 Lettura degli Storici: Erodoto, Senofonte, Tucidide, Polibio, Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico Plutarco. culturale i passi degli storici che verranno esaminati. 300 Saper individuare le strutture linguistiche della lingua greca; saper analizzare con precisione la frase e il periodo nei suoi elementi Laboratorio linguistico: caratterizzanti; risistemazione degli elementi di morfologia e sintassi saper tradurre, con l’ausilio del vocabolario, passi di storici : MODULO 9 analizzati nel primo biennio; la sintassi del verbo; elementi Senofonte, Tucidide, Plutarco. di sintassi del periodo. CLASSI QUARTE MODULO 1 La polis e il teatro Conoscenze MODULO 2 La nascita della tragedia Mod MODULO 3 Sul tragico MODULO 4 Prima di Eschilo Abilità/Capacità Essere consapevoli dei processi storici che hanno portato allo sviluppo della polis saper spiegare il rapporto tra la poli s e l’attività teatrale; saper contestualizzare sul piano storico-sociale la nascita e lo sviluppo dell’attività teatrale, in rapporto alla valenza politica, rituale, agonale. Saper individuare le strutture del teatro. Essere consapevoli delle varie teorie relative alla nascita della tragedia; saper illustrare le varie teorie antiche e moderne; Saper valutare la novità rappresentata dalla poesia “tragica”, rispetto alle esperienze precedenti ; saper individuare gli elementi strutturali della tragedia. Essere consapevoli della riflessione esistenziale alla base dell’ esperienza del “tragico”; saper collegare tale fenomeno culturale e letterario con le mutate condizioni storico-sociali del mondo greco; Saper valutare l’importanza storica della produzione tragica anteriore ad Eschilo, al di là della scarsa documentazione esistente. 301 MODULO 5 MODULO 6 MODULO 7 MODULO 8 MODULO 9 MODULO 10 Saper valutare la novità rappresentata da Eschilo sul piano storicoletterario e drammaturgico; Eschilo saper utilizzare passi delle tragedie per illustrare tale novità, nelle sue caratteristiche formali e di contenuto; saper riconoscere gli elementi concettuali e ideali di Eschilo. Saper valutare la novità rappresentata da Sofocle sul piano storicoletterario e drammaturgico; Sofocle saper utilizzare passi delle tragedie per illustrare tale novità, nelle sue caratteristiche formali e di contenuto; saper riconoscere gli elementi concettuali e ideali di Sofocle Saper valutare la novità rappresentata da Euripide sul piano storicoletterario e drammaturgico; saper utilizzare passi delle tragedie per illustrare tale novità, nelle sue Euripide caratteristiche formali e di contenuto; saper riconoscere gli elementi concettuali e ideali propri di Euripide Essere consapevoli delle problematiche relative alle origini della commedia; Le origini della commedia; i caratteri della commedia attica essere consapevoli dei caratteri specifici della commedia attica; saper riconoscere, con la terminologia specifica gli elementi strutturali della commedia. Saper valutare la novità rappresentata da Aristofane sul piano storicoletterario e drammaturgico; saper utilizzare passi delle commedie per illustrare tale novità, nelle sue Aristofane caratteristiche formali e di contenuto; saper riconoscere gli elementi concettuali e ideali del mondi di Aristofane e le loro correlazioni con la società ateniese. Essere consapevoli dei processi storici e culturali che hanno portato alla nascita e allo sviluppo della storiografia; La storiografia: gli inizi saper spiegare il rapporto tra attività logografica e storiografia; MODULO 11 Erodoto Saper valutare la novità rappresentata da Erodoto sul piano storiografico e letterario; saper utilizzare passi delle storie per illustrare tale novità, nelle sue caratteristiche formali e di contenuto; saper individuare le caratteristiche del metodo storiografico di Erodoto. 302 MODULO 12 Tucidide MODULO 13 La nascita della retorica; teoria e prassi dell’ oratoria MODULO 14 Lisia MODULO 15 Demostene MODULO 16 Isocrate MODULO 16 bis MODULO 17 MODULO 18 MODULO 19 Platone Archiloco Solone Mimnermo Saper valutare la novità rappresentata da Tucidide sul piano storiografico e letterario; saper utilizzare passi delle storie per illustrare tale novità, nelle sue caratteristiche formali e di contenuto; saper individuare le caratteristiche del metodo storiografico di Tucidide. Essere consapevoli dei processi storici e culturali che hanno portato alla nascita e allo sviluppo delle tecniche della retorica; saper individuare e valutare correttamente la correlazione tra meccanismi della retorica, attività oratoria e sistema giudiziario e politico-istituzionale di Atene. Essere consapevoli della correlazione tra la vicenda storica di Lisia e la sua attività logografia; saper individuare, anche attraverso letture in traduzione, le caratteristiche dello stile di Lisia; essere in rado di individuare, nella produzione oratoria di Lisia elementi significativi del suo pensiero politico. Essere consapevoli della correlazione tra le vicende storica del IV secolo e l’attività politico-oratoria di Demostene; saper individuare, anche attraverso letture in traduzione, le caratteristiche dello stile di Demostene; essere in grado di individuare, nella produzione oratoria di Demostene le linee portanti del suo pensiero politico. Saper collocare la produzione retorica di Isocrate nel contesto storico, politico e culturale del suo tempo. saper individuare, anche attraverso letture in traduzione, le caratteristiche dello stile di Isocrate; Saper individuare le componenti ideologiche e tecniche alla base della sua attività didattica, anche in rapporto a coeve scuole di pensiero; Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico, storico culturale e filosofico, i brani di Platone che verranno esaminati. Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico culturale i versi che verranno esaminati Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico culturale i versi che verranno esaminati Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico culturale i versi che verranno esaminati 303 MODULO 20 MODULO 21 MODULO 22 MODULO 23 MODULO 24 MODULO 25 MODULO 26 MODULO 27 MODULO 28 MODULO 29 Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico culturale i versi che verranno esaminati Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico Saffo culturale i versi che verranno esaminati Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico Alceo culturale i versi che verranno esaminati Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico Anacreonte culturale i versi che verranno esaminati Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico Alcmane culturale i versi che verranno esaminati Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico Pindaro culturale i versi che verranno esaminati Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico Simonide culturale i versi che verranno esaminati Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico Bacchilide culturale i versi che verranno esaminati Metrica: lettura del distico elegiaco, del trimetro giambico, Saper indicare le strutture dei metri indicati a lato; saper leggere tali dei principali metri lirici metri. Laboratorio linguistico: Saper individuare le strutture linguistiche della lingua greca; saper approfondimenti sugli elementi di morfologia e sintassi analizzare con precisione la frase e il periodo nei suoi elementi analizzati nel primo biennio; la sintassi del verbo; elementi caratterizzanti; di sintassi del periodo. saper tradurre, con l’ausilio del vocabolario, passi di contenuto Elementi di stilistica filosofico tratti da : Senofonte, Platone, Epicuro, Aristotele, Plutarco. Ipponatte CLASSI QUINTE MODULO 1 La civiltà ellenistica Conoscenze Abilità/Capacità Essere consapevoli dei processi storici che hanno portato alla fine delle poleis e alla formazione dei regni ellenistici. saper spiegare il rapporto tra la formazione dei regni ellenistici e la coeva produzione letteraria. Saper definire i caratteri salienti della civiltà ellenistica, sul piano politico, sociale, economico e culturale. 304 MODULO 2 Menandro e la Commedia Nuova Modul MODULO 3 Callimaco e la poesia elegiaca MODULO 4 Apollonio Rodio e la poesia epica MODULO 5 Poesia didascalica: Arato Teocrito e la poesia bucolico-mimetica MODULO 6 MODULO 7 L'epigramma Essere consapevoli della evoluzione della commedia, individuando i caratteri delle sue tre fasi. Saper valutare la novità rappresentata da Menandro sul piano storicoletterario e drammaturgico; saper utilizzare passi delle commedie per illustrare tale novità, nelle sue caratteristiche formali e di contenuto; saper riconoscere gli elementi concettuali e ideali del teatro di Menandro e le loro correlazioni con la società in trasformazione Saper valutare la novità rappresentata da Callimaco sul piano storicoletterario; saper utilizzare passi delle opere (il proemio degli Aitia in particolare) per illustrare tale novità; saper riconoscere gli elementi concettuali ed artistici ideali di Callimaco innovativi rispetto all'età precedente. Saper valutare la novità rappresentata da Apollonio Rodio sul piano storico-letterario; saper utilizzare passi del poema per illustrare tale novità; saper riconoscere gli elementi concettuali ed artistici di Apollonio Rodio in rapporto di continuità e novità rispetto all'epica classica, e in rapporto alla poetica callimachea. Saper valutare la singolarità rappresentata da Arato sul piano storicoletterario; saper utilizzare passi dei poema per illustrare tale novità; saper individuare i rapporti tra poesia didascalica e cultura ellenistica. Saper valutare la novità rappresentata da Teocrito sul piano storicoletterario; saper utilizzare passi degli idilli per illustrare tale novità; saper riconoscere gli elementi concettuali ed artistici di Teocrito alla luce della poetica callimachea Conoscere la formazione delle varie antologie di epigrammi; saper valutare i rapporti tra poesia epigrammatica e cultura ellenistica. Saper individuare le caratteristiche salienti dei singoli epigrammatisti di età ellenistica, anche attraverso la lettura di alcuni testi significativi. 305 MODULO 8 Polibio e la storiografia ellenistica MODULO 9 L'età imperiale : caratteri generali MODULO 10 Gli studi letterari e linguistici; la retorica e il trattato Sul Sublime MODULO 11 La Seconda Sofistica MODULO 12 Luciano Saper definire, con uno sguardo di sintesi e in una prospettiva analitica, i caratteri salienti della storiografia di età ellenistica; Saper valutare la novità rappresentata da Polibio sul piano storiografico e letterario; saper utilizzare passi delle storie per illustrare tale novità, nelle sue caratteristiche formali e di contenuto; saper individuare le caratteristiche del metodo storiografico di Polibio. Essere consapevoli dei processi storici che hanno portato al passaggio dall' età ellenistica all' età imperiale. saper spiegare il rapporto tra la nuova situazione politica determinata dal dominio di Roma e la coeva produzione letteraria. Saper definire i caratteri salienti della cultura di età imperiale Saper definire, con uno sguardo di sintesi e in una prospettiva analitica, lo svilupparsi nel tempo degli studi letterari e linguistici; Essere consapevoli dei processi storici e culturali che hanno portato all' affermarsi della retorica. Essere consapevoli delle caratteristiche delle varie scuole di retorica, con le loro implicanze filosofiche ed artistiche; saper definire i caratteri ideologici, artistici e culturali alla base del trattato Sul Sublime Essere consapevoli dei processi storici e culturali che hanno portato allo sviluppo del movimento della seconda sofistica. Saper definire, con u no sguardo di sintesi e in una prospettiva analitica, i caratteri salienti della produzione letteraria riconducibile agli esponenti più significativi del movimento. Saper collocare la produzione retorica e filosofica di Luciano nel contesto storico, politico e culturale del suo tempo. saper individuare, anche attraverso letture in traduzione, le caratteristiche dello stile di Luciano; Saper individuare le componenti ideologiche e artistiche alla base della sua produzione letteraria 306 MODULO 13 Plutarco MODULO 14 Il "romanzo" MODULO 15 MODULO 16 MODULO 17 Letteratura ebraico-ellenistica e cristiana Lettura di testo di oratoria Lettura di tragedia Saper definire la posizione di Plutarco in rapporto la tramonto del mondo antico; saper individuare i caratteri etico-politici della biografia plutarchea, in rapporto alla biografia aristotelica e a quella di scuola ellenistica; saper riconoscere il valore storico e ideologico delle Vite di Plutarco; saper classificare la produzione dei Moralia; saper individuare le caratteristiche formali e di contenuto più rilevanti dei Moralia. Essere consapevoli delle qualità artistiche e delle fortuna di Plutarco. Essere consapevoli delle problematiche relative alle origini del romanzo greco; saper riconoscere le caratteristiche strutturali e ideali del romanzo; saper definire i caratteri salienti dei vari romanzi pervenuti; essere consapevoli della diversità del romanzo greco, rispetto alle forme note del romanzo latino (Petronio e Apuleio): Essere consapevoli dei processi storici e culturali che hanno portato allo sviluppo di una letteratura ebraica in lingua greca (Bibbia dei 70) e alla genesi di una letteratura cristiana. Essere consapevoli del rapporto sincretistico tra le due culture. Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico, storico culturale e filosofico, i brani di una orazione che verranno esaminati. Saper leggere (in metrica il trimetro giambico), tradurre e commentare, sul piano linguistico, storico e culturale, i brani di una tragedia che verranno esaminati. Obiettivi minimi: Conoscenza non completa, ma tale da mettere a fuoco le informazioni fondamentali; comprensione limitata agli elementi e alle relazioni essenziali; esposizione semplice ma sostanzialmente ordinata e coerente; uso appropriato dei termini fondamentali del linguaggio specifico; capacità di orientarsi, anche guidato, sul testo, di individuare le principali strutture linguistiche e stilistiche e gli elementi utili alla contestualizzazione; capacità di produrre una traduzione, seppur con alcune difficoltà di natura sintattica e lessicale. TORNA SU 307 Programmazione Dipartimento disciplinare di FILOSOFIA E STORIA a.s. 2014-15 MATERIA STORIA INDIRIZZO CLASSICO, LINGUISTICO, SCIENTIFICO ORDINARIO E SCIENZE APPLICATE, SCIENZE UMANE Finalità generali Finalità generali del corso nel secondo biennio: conoscere i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell’Europa e dell’Italia, dal Basso Medioevo alla fine del XIX secolo. Attraverso la conoscenza dei presupposti culturali e della natura delle istituzioni politiche, giuridiche, economiche e sociali, con particolare riferimento all’Europa e all’Italia, comprendere i diritti e i doveri che individuano l’essere cittadini. Finalità generali del corso nel quinto anno: conoscere i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia mondiale, in particolare dell'Europa, nel Novecento, per comprendere le radici del presente. Attraverso la conoscenza dei presupposti culturali e della natura delle istituzioni politiche, giuridiche, economiche e sociali, con particolare riferimento all’Europa e all’Italia, comprendere i diritti e i doveri che individuano l’essere cittadini. Obiettivi disciplinari generali Obiettivi disciplinari generali per il secondo biennio: - Sapersi orientare nell’ambito dei concetti generali relativi alle istituzioni statali, ai sistemi politici e giuridici, ai tipi di società utilizzando in modo critico le conoscenze acquisite. - Sapere inserire un evento storico nella corretta successione cronologica e nel giusto contesto geografico. - Sapere cogliere gli elementi di affinità-continuità e diversità-discontinuità tra civiltà diverse. - Sapere valutare e utilizzare diversi tipi di fonti, leggere documenti storici e confrontare tesi interpretative diverse. - Acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile, che permetta di condurre ricerche e approfondimenti personali. - Sapere utilizzare in modo corretto il lessico e le categorie interpretative proprie della disciplina. - Sapere riconoscere i fondamenti del nostro ordinamento costituzionale e saperli mettere a confronto con altri documenti fondamentali. Obiettivi disciplinari generali per il quinto anno: - Sapersi orientare nell’ambito dei concetti generali relativi alle istituzioni statali, ai sistemi politici e giuridici, ai tipi di società utilizzando in modo critico le conoscenze acquisite. - Sapere inserire un evento storico nella corretta successione cronologica e nel giusto contesto geografico. 308 - Sapere cogliere gli elementi di affinità-continuità e diversità-discontinuità tra civiltà diverse. Sapere valutare e utilizzare diversi tipi di fonti, leggere documenti storici e confrontare tesi interpretative diverse. Consolidare un metodo di studio autonomo e flessibile, che permetta di condurre ricerche e approfondimenti personali. Sapere utilizzare in modo corretto il lessico e le categorie interpretative proprie della disciplina. Sapere riconoscere i fondamenti del nostro ordinamento costituzionale e saperli mettere a confronto con altri documenti fondamentali. Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro - Lezione frontale Lezione dialogata Lettura guidata di testi Discussione in classe Verifiche Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà nel primo periodo: 2 nel secondo periodo: 2 Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie: Verifiche orali Quesiti a risposta aperta Quesiti a risposta chiusa Elaborazione di tracce (saggio breve, tema storico) Criteri di valutazione Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori: Conoscenza dei contenuti Capacità di argomentazione Utilizzo del lessico specifico e chiarezza espositiva Capacità di effettuare collegamenti e confronti Sapere leggere documenti storici e confrontare tesi interpretative diverse. Tabella di conversione tra voto e prova oppure griglia di valutazione: 309 Conoscenza Capacità e Competenze Contenuto Voto Voto 3 Voto 4 Voto 5 Voto 6 Voto 7 Forma Assenza di conoscenze Non riesce ad orientarsi neanche in situazioni semplici. Conoscenze confuse, disorganiche, non corrette Conoscenza parziale dei contenuti e del lessico specifico Conoscenza corretta dei contenuti essenziali e della terminologia indispensabile Conoscenza adeguata dei contenuti fondamentali e uso corretto del lessico Voto 8 Conoscenza corretta e completa dei contenuti e del lessico Voto 9 Conoscenza completa ed approfondita dei contenuti ed ottima acquisizione del lessico Voto 10 Conoscenza completa e particolarmente approfondita dei contenuti e ottima padronanza del lessico Errata. Errata Comprende i concetti fondamentali e i testi con difficoltà Imprecisa Evidenzia qualche difficoltà nella comprensione dei contenuti e dei testi; utilizza il lessico in modo impreciso Semplice ma corretta Comprende i temi trattati nei loro aspetti fondamentali, sa esprimersi in modo semplice ma corretto; se guidato, comprende e analizza un testo non particolarmente complesso Corretta ed articolata Sa analizzare in modo autonomo temi e testi non particolarmente complessi, sa effettuare confronti, è in grado di studiare la disciplina con un sufficiente senso critico; utilizza il lessico in modo corretto e articolato. Corretta e fluida E’ in grado di analizzare, contestualizzare e problematizzare contenuti e testi di carattere storiografico ed evidenzia l’acquisizione di strumenti linguistici e concettuali appropriati, tale da permettere una esposizione corretta e fluida Fluida sostenuta da Dimostra di sapersi orientare con un buon grado di autonomia e capacità un linguaggio preciso critica all’interno degli argomenti e nell’analisi di tesi storiografiche; l’ottima padronanza del lessico consente una esposizione fluida e articolata Ottima, precisa e Dimostra di sapersi orientare con ottima autonomia e capacità critica particolarmente fluida all’interno degli argomenti e nell’analisi di tesi storiografiche; è capace di approfondire le proprie conoscenze arricchendole con apporti personali e di esporle in modo particolarmente fluido e articolata CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI CLASSI Conoscenze Abilità/Capacità 310 Competenze TERZE MODULO 1 MODULO 2 MODULO 3 MODULO 4 MODULO 5 MODULO 6 MODULO 7 MODULO 8 MODULO 9 MODULO 10 MODULO 11 MODULO 12 MODULO 13 MODULO 14 MODULO 15 CLASSI QUARTE L’Europa feudale Sapere costruire percorsi essenziali con problemi studiati in contesti diversi. Sapere analizzare nei suoi elementi fondamentali documenti e testi storiografici. Sapere confrontare posizioni storiografiche diverse. Essere in grado di analizzare i problemi in modo critico. Sapere partecipare ad una discussione critica. Sapere definire concetti e problemi a carattere storico. Sapere esporre i contenuti mediante l’uso appropriato del lessico specifico. La rinascita economica dell’Occidente Cristianesimo e Islam: le crociate Chiesa e Impero tra XII e XIII secolo La crisi delle istituzioni universali e l’ascesa delle monarchie La crisi del Trecento Monarchie, Imperi e Stati regionali La civiltà rinascimentale L’espansione dell’Occidente La crisi religiosa nel XV secolo La Riforma protestante La Riforma cattolica e la Controriforma L’Impero di Carlo V L’Europa nella seconda metà del Cinquecento Il Seicento: il secolo del rovesciamento degli equilibri europei Conoscenze Abilità/Capacità 311 Competenze MODULO 1 L’antico regime MODULO 2 MODULO 3 MODULO 4 MODULO 5 MODULO 6 MODULO 7 MODULO 8 MODULO 9 MODULO 10 MODULO 11 MODULO 12 L’Europa tra Seicento e Settecento L’età dei Lumi La rivoluzione americana La rivoluzione francese L’età napoleonica La prima rivoluzione industriale L’eta della Restaurazione I moti degli anni Venti e Trenta Le rivoluzioni del 1848 L’unificazione italiana e tedesca L’Italia nell’età della Destra e della Sinistra storica La seconda rivoluzione industriale La società dell’Ottocento e le sue contraddizioni Le grandi potenze La spartizione imperialistica del mondo MODULO 13 MODULO 14 MODULO 15 MODULO 16 CLASSI QUINTE Conoscenze Sapere costruire percorsi essenziali con problemi studiati in contesti diversi. Sapere analizzare nei suoi elementi fondamentali documenti e testi storiografici. Sapere confrontare posizioni storiografiche diverse. Essere in grado di analizzare i problemi in modo critico. Sapere partecipare ad una discussione critica. Abilità/Capacità 312 Sapere definire concetti e problemi a carattere storico. Sapere esporre i contenuti mediante l’uso appropriato del lessico specifico. Competenze MODULO 1 La società di massa in Occidente MODULO 2 MODULO 3 MODULO 4 L'età giolittiana La prima guerra mondiale Rivoluzione russa e URSS da Lenin aStalin Crisi del dopoguerra Il fascismo La crisi del '29 e le sue conseguenze Il nazismo La seconda guerra mondiale Shoah e genocidi del xx secolo L'Italia dal fascismo alla Resistenza e le tappe di costruzione della democrazia repubblicana Dalla guerra fredda alle svolte di fine Novecento: ONU, la questione tedesca, i due blocchi, il crollo del sistema sovietico, il processo di formazione dell'Unione europea Decolonizzazione e lotta per lo sviluppo in Asia, Africa, America latina: la nascita dello stato di Israele e la questione palestinese, il "non-allineamento", Cina e India come potenze mondiali MODULO 5 MODULO 6 MODULO 7 MODULO 8 MODULO 9 MODULO 10 MODULO 11 MODULO 12 MODULO 13 Sapere costruire percorsi essenziali con problemi studiati in contesti diversi. Sapere analizzare nei suoi elementi fondamentali documenti e testi storiografici. Sapere confrontare posizioni storiografiche diverse. Essere in grado di analizzare i problemi in modo critico. Sapere partecipare ad una discussione critica. 313 Sapere definire concetti e problemi a carattere storico. Sapere esporre i contenuti mediante l’uso appropriato del lessico specifico. MODULO 14 La storia d'Italia nel secondo dopoguerra: la ricostruzione, il boom economico, le riforme degli anni '60 e '70, il terrorismo, Tangentopoli e la crisi del sistema politico agli inizi degli anni '90 NOTA BENE: Eventuali argomenti non svolti l’anno precedente potranno essere trattati durante l’anno in corso con tempi e modalità opportuni Le programmazioni potranno essere suscettibili di eventuali modifiche da parte del Dipartimento o del singolo docente, anche nel corso dell’anno scolastico se, alla luce dell’esperienza nelle classi, lo si riterrà opportuno TORNA SU 314 Programmazione Dipartimento disciplinare di FILOSOFIA E STORIA a.s. 2014-15 MATERIA FILOSOFIA INDIRIZZO CLASSICO, LINGUISTICO, SCIENTIFICO ORDINARIO E SCIENZE APPLICATE, SCIENZE UMANE Finalità generali Finalità generali secondo biennio: acquisizione della consapevolezza del significato della riflessione filosofica come modalità fondamentale e specifica della ragione umana che costantemente ripropone, attraverso diversi autori, la domanda sulla conoscenza, sull’esistenza dell’uomo, sul senso dell’essere e dell’esistere. Finalità generali del corso nel quinto anno: consolidamento della consapevolezza del significato della riflessione filosofica come modalità fondamentale e specifica della ragione umana che costantemente ripropone, attraverso diversi autori, la domanda sulla conoscenza, sull’esistenza dell’uomo, sul senso dell’essere e dell’esistere. Obiettivi disciplinari generali Obiettivi disciplinari generali per il secondo biennio: - Essere in grado, grazie alla conoscenza degli autori e dei problemi filosofici fondamentali, di sviluppare la riflessione personale, la capacità di giudizio critico, l’attitudine all’approfondimento, alla discussione razionale e la capacità di argomentare una tesi. Sapere cogliere di ogni autore o tema trattato, sia il rapporto con il relativo contesto storico-culturale, sia la portata potenzialmente universalistica che ogni filosofia possiede. Essere in grado di orientarsi, grazie allo studio dei diversi autori e alla lettura dei testi, su problematiche attinenti alla sfera dell’ontologia, della gnoseologia, dell’etica, della riflessione politica, del rapporto tra filosofia e scienza e tra filosofia e religione. Acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile, tale da permettere l’effettuazione di ricerche e approfondimenti personali. Saper usare in modo appropriato il lessico e le categorie specifiche della disciplina. Abituarsi a ragionare con rigore logico, ad individuare i problemi e le loro possibili soluzioni. Obiettivi disciplinari generali per il quinto anno: 315 - Essere in grado, grazie alla conoscenza degli autori e dei problemi filosofici fondamentali, di sviluppare la riflessione personale, la capacità di giudizio critico, l’attitudine all’approfondimento, alla discussione razionale e la capacità di argomentare una tesi. Sapere cogliere di ogni autore o tema trattato, sia il rapporto con il relativo contesto storico-culturale, sia la portata potenzialmente universalistica che ogni filosofia possiede. Essere in grado di orientarsi anche in modo autonomo, grazie allo studio dei diversi autori e alla lettura dei testi, su problematiche attinenti alla sfera dell’ontologia, della gnoseologia, dell’etica, della riflessione politica, del rapporto tra filosofia e scienza e tra filosofia e religione. Potenziare un metodo di studio autonomo e flessibile, tale da permettere l’effettuazione di ricerche e approfondimenti personali. Potenziare la padronanza del lessico e le categorie specifiche della disciplina. Ragionare con rigore logico e individuare i problemi e le loro possibili soluzioni. Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro - Lezione frontale Lezione dialogata Lettura guidata di testi Discussione in classe Verifiche Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà: nel primo periodo: 2 nel secondo periodo: 2 Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie: Verifiche orali Quesiti a risposta aperta Quesiti a risposta chiusa Trattazione sintetica di un argomento Criteri di valutazione Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori: Conoscenza dei contenuti Capacità di argomentazione Capacità di contestualizzare le questioni filosofiche Utilizzo del lessico specifico e chiarezza espositiva 316 Capacità di effettuare collegamenti e confronti Tabella di conversione tra voto e prova oppure griglia di valutazione: Conoscenza Voto Capacità e Competenze Contenuto Voto 3 Assenza di conoscenze Voto 4 Conoscenze confuse, disorganiche, non corrette Voto 5 Conoscenza parziale dei contenuti e del lessico specifico Forma Errata. Errata Imprecisa Voto 6 Conoscenza corretta dei contenuti essenziali e della terminologia indispensabile Semplice ma corretta Voto 7 Conoscenza adeguata dei contenuti fondamentali e uso corretto del lessico Corretta ed articolata Voto 8 Conoscenza corretta e completa dei contenuti e del lessico Corretta e fluida Voto 9 Conoscenza completa ed approfondita dei contenuti ed ottima acquisizione del lessico Fluida sostenuta da un linguaggio preciso Voto 10 Conoscenza completa e particolarmente approfondita dei contenuti e ottima padronanza del lessico Ottima, precisa e particolarmente fluida 317 Non riesce ad orientarsi neanche in situazioni semplici. Comprende i concetti fondamentali e i testi con difficoltà Evidenzia qualche difficoltà nella comprensione dei contenuti e dei testi; utilizza il lessico in modo impreciso Comprende i temi trattati nei loro aspetti fondamentali, sa esprimersi in modo semplice ma corretto; se guidato, comprende e analizza un testo non particolarmente complesso Sa analizzare in modo autonomo temi e testi non particolarmente complessi, sa effettuare confronti, è in grado di studiare la disciplina con un sufficiente senso critico; utilizza il lessico in modo corretto e articolato. E’ in grado di analizzare, contestualizzare e problematizzare contenuti e testi ed evidenzia l’acquisizione di strumenti linguistici e concettuali appropriati, tale da permettere una esposizione corretta e fluida Dimostra di sapersi orientare con un buon grado di autonomia e capacità critica all’interno degli argomenti e nell’analisi dei testi; l’ottima padronanza del lessico consente una esposizione fluida e articolata Dimostra di sapersi orientare con ottima autonomia e capacità critica all’interno degli argomenti e nell’analisi dei testi; è capace di approfondire le proprie conoscenze arricchendole con apporti personali e di esporle in modo particolarmente fluido e articolata CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI CLASSI TERZE MODULO 1 MODULO 2 MODULO 3 MODULO 4 MODULO 5 MODULO 6 MODULO 7 MODULO 8 CLASSI QUARTE Conoscenze La nascita della filosofia e i presocratici: Talete, Anassimandro, Pitagora, Eraclito, Parmenide, Zenone di Elea, i “pluralisti” Abilità/Capacità Competenze Sapere costruire percorsi essenziali con problemi studiati in contesti diversi. Sapere confrontare posizioni filosofiche diverse. Sapere analizzare nei suoi elementi fondamentali un testo filosofico. Essere in grado di analizzare i problemi in modo critico. Sapere partecipare ad una discussione critica. Sapere definire concetti e problemi filosofici Sapere esporre i contenuti mediante l’uso appropriato del lessico specifico. Abilità/Capacità Competenze Caratteri generali della sofistica; Protagora, Gorgia Socrate Platone Aristotele Le filosofie ellenistiche Plotino Le origini del cristianesimo e la filosofia: Agostino La filosofia nel Medioevo: la questione degli universali; la prove sull’esistenza di Dio di Anselmo d’Aosta e Tommaso d’Aquino. Problematiche fondamentali della filosofia tardo-medioevale: Ockham Conoscenze 318 MODULO 1 Filosofia e cultura dell’età umanisticorinascimentale MODULO 2 MODULO 3 MODULO 4 La rivoluzione scientifica Cartesio: razionalismo e meccanicismo La ragione e l’esperienza: Spinoza. Leibniz, Locke, Hume Religione, ragione,storia tra Seicento e Settecento: Pascal, Berkeley L’età dei Lumi Kant e la filosofia critica La filosofia di Hegel MODULO 5 MODULO 6 MODULO 7 MODULO 8 CLASSI QUINTE MODULO 1 La filosofia di Schopenhauer MODULO 2 MODULO 3 MODULO 4 MODULO 5 MODULO 6 MODULO 7 La filosofia di Kierkegaard Il pensiero di Marx Il positivismo e il pensiero di Comte La filosofia di Nietzsche Lo Spiritualismo: Bergson Freud e la psicoanalisi Conoscenze Sapere costruire percorsi essenziali con problemi studiati in contesti diversi. Sapere confrontare posizioni filosofiche diverse. Sapere analizzare nei suoi elementi fondamentali un testo filosofico. Essere in grado di analizzare i problemi in modo critico. Sapere partecipare ad una discussione critica. Abilità/Capacità Sapere costruire percorsi essenziali con problemi studiati in contesti diversi. Sapere confrontare posizioni filosofiche diverse. Sapere analizzare nei suoi elementi fondamentali un testo filosofico. Essere in grado di analizzare i problemi in modo critico. Sapere partecipare ad una discussione critica. 319 Sapere definire concetti e problemi filosofici Sapere esporre i contenuti mediante l’uso appropriato del lessico specifico. Competenze Sapere definire concetti e problemi filosofici Sapere esporre i contenuti mediante l’uso appropriato del lessico specifico. MODULO 8 MODULO 9 MODULO 10 MODULO 11 MODULO 12 MODULO 13 MODULO 14 MODULO 15 MODULO 16 MODULO 17 MODULO 18 Husserl e la fenomenologia La filosofia di Heidegger La filosofia del linguaggio: Wittgenstein Vitalismo e pragmatismo Interpretazioni e sviluppi del marxismo Neoidealismo italiano Temi e problemi di riflessione politica del Novecento La riflessione epistemologica: Popper Ermeneutica filosofica L'esistenzialismo La filosofia di ispirazione cristiana e la nuova teologia Per quanto riguarda i contenuti corrispondenti ai moduli da 7 a 18 ogni docente tratterà almeno quattro argomenti a scelta. NOTA BENE: Eventuali argomenti non svolti l’anno precedente potranno essere trattati durante l’anno in corso con tempi e modalità opportuni Le programmazioni potranno essere suscettibili di eventuali modifiche da parte del Dipartimento o del singolo docente, anche nel corso dell’anno scolastico se, alla luce dell’esperienza nelle classi, lo si riterrà opportuno TORNA SU 320 Programmazione Dipartimento disciplinare di SCIENZE UMANE a.s. 2014-15 MATERIA ANTROPOLOGIA INDIRIZZO ORDINARIO Finalità generali 1) Conoscere le nozioni e le problematiche specifiche relative agli ambiti disciplinari educativi, culturali, emotivi, relazionali e affettivi; 2) Elaborare modelli teorici della realtà sociale, culturale, individuale, internazionale ed educativa; 3) Acquisire consapevolezza delle dinamiche proprie della realtà sociale, culturale, educativa e psicologica per offrire soluzioni motivate ai problemi della realtà contemporanea. Obiettivi disciplinari generali 1) Acquisire consapevolezza del concetto di cultura e dei diversi modelli teorici; 2) Riconoscere, attraverso una comparazione tra le varie culture, gli elementi di diversità e i valori comuni; 3) Conoscere le scelte concrete di ogni cultura relativamente ai riti, alla religione, al rapporto parentale, all’organizzazione sociale. Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro 1) Lezione frontale dialogata; 2) Lezione aperta con individuazione dei problemi culturali generali e specifici; 3) Lavoro di gruppo su fonti relative a specifici contesti culturali; 4) Attività di recupero 5) Metodo del problem solving 6) Alternanza di unità didattiche e di momenti di valutazione e di verifica collettiva; 7) Lavoro individualizzato e attività di recupero; 8) Metodo induttivo e logico deduttivo: applicazione dei due metodi a contesti culturali. Libri di testo 9) Testi di approfondimento 10) Dispense, schemi, mappe, slide 321 11) Appunti 12) Videoproiettore 13) Computer 14) Lettore DVD 15) Biblioteca 16) Visite guidate, mostre Verifiche Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà: nel primo periodo: minimo due verifiche scritte e due verifiche orali nel secondo periodo: minimo tre verifiche scritte e tre verifiche orali Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie: Analisi del testo Saggio breve Articolo di giornale Test a risposta aperta Prova –semistrutturata Test vero/falso Tradizionali interrogazioni Costruzione di mappe concettuali Dialogo e partecipazione alla discussione organizzata Criteri di valutazione Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti: Esame del livello di partenza Esame del livello raggiunto Padronanza dei contenuti Raccordi pluridisciplinari Uso del lessico specifico Competenze conseguite Abilità conseguite Sviluppo delle argomentazioni Capacità elaborative e logiche 322 Livello di interesse, partecipazione e impegno Livello di accuratezza nello svolgimento dei compiti assegnati Completezza e correttezza degli interventi, sia di quelli spontanei, sia di quelli stimolati dal docente Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio) 1.Livello minimo - competenze : Conoscere il proprio stile di apprendimento Comprendere e saper affrontare in modo consapevole le dinamiche della realtà antropologica 2. Livello minimo-abilità/capacità: Utilizzare un metodo di studio efficace Intuire la diversità che riguarda le argomentazioni sostanziali Riconoscere il punto di vista dell’altro sia in ambito formale che informale 3. Livello minimo – conoscenze: Conoscenza e applicazione dei contenuti essenziali CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI SECONDO BIENNIO CLASSI TERZE Modulo 1 Conoscenze o o o o o Origini e metodo. Il metodo della ricerca. Le varie culture. I fondatori dell’antropologia I classici dell’antropologia Nuove idee sui dibattiti di cultura Abilità/Capacità Individuare gli aspetti del tempo e dello spazio tramite l’osservazione di avvenimenti culturali Individuare situazioni e divergenze nei vari campi d’indagine antropologica Riflessione sul rapporto tra cultura e individuo, cultura e ambiente 323 Competenze Comprendere i riferimenti teorici relativi alle varie e fondamentali teorie antropologiche Conoscere contenuti, nuclei problematici, diversità culturali e le loro specificità Modulo 2 o Forme d’identità (il Sé e l’altro, il corpo, individuo e persona) o Genere, etnia e casta. Comprendere e definire concetti chiave Modulo 3 o Le diverse forme di società o L’uomo e il suo ambiente o La creatività culturale e le arti Modulo 4 o La famiglia e le strutture di parentela o Affinità e parentela Approfondire il ruolo della cultura nella formazione della società Saper illustrare anche con documenti fotografici i danni di un’ eccessiva antropizzazione Saper argomentare sul valore dell’arte nelle varie culture Approfondire il ruolo della famiglia nelle varie culture Produrre schemi di confronto per evidenziare i diversi modelli culturali CLASSI QUARTE Modulo 5 Conoscenze Il controllo delle risorse e il potere La politica: una competizione per il controllo delle risorse Esprimere punti di vista personali nei confronti delle varie teorie e concezioni apprese Approfondire, anche con il contributo della psicologia, le tematiche del Sé e dell’Altro, dell’identità e della collettività Esprimere il punto di vista personale riguardo alle tematiche Applicare le conoscenze a diversi contesti Argomentare sul valore rituale, affettivo ed economico del matrimonio nelle varie culture Abilità/Capacità Competenze Comprendere le informazioni contenute in un testo e saperle elaborare criticamente Esprimere correttamente e coerentemente le informazioni apprese Leggere, comprendere e interpretare i modelli teorici e politici del vivere sociale e i rapporti che ne derivano sul piano eticocivile 324 Modulo 6 L’antropologia e la globalizzazione Modulo 7 Diversità e unità della specie umana: geni, lingue e culture Pensare e comunicare La classificazione del mondo Modulo 8 Pensiero magico e pensiero mitico La religione e le religioni. Comprendere le informazioni contenute in un testo e saperle elaborare criticamente Esprimere correttamente e coerentemente le informazioni apprese Comprendere le informazioni contenute in un testo Individuare gli aspetti del tempo e dello e saperle elaborare criticamente spazio tramite l’osservazione di diverse Esprimere correttamente e coerentemente le culture informazioni apprese Comprendere le informazioni contenute in un testo Comprendere le ragioni del manifestarsi di e saperle elaborare criticamente diversi modelli sociali e del loro rapporto Esprimere correttamente e coerentemente le con la religione informazioni apprese QUINTO ANNO CLASSI QUINTE Modulo 9 Conoscenze I metodi di ricerca in campo antropologico Modulo 10 I metodi di ricerca in campo antropologico Modulo 11 I metodi di ricerca in campo antropologico Abilità/Capacità Conoscere le tecniche principali della ricerca antropologica Saper individuare i principali ambiti di ricerca Conoscere le tecniche principali della ricerca antropologica Saper individuare i principali ambiti di ricerca Conoscere le tecniche principali della ricerca antropologica Saper individuare i principali ambiti di ricerca TORNA SU 325 Competenze Saper analizzare e applicare i metodi di ricerca in campo antropologico Saper analizzare e applicare i metodi di ricerca in campo antropologico Saper analizzare e applicare i metodi di ricerca in campo antropologico Programmazione Dipartimento disciplinare di SCIENZE UMANE MATERIA PEDAGOGIA INDIRIZZO ORDINARIO o o o o Finalità generali Primo e secondo biennio Quinto anno Padroneggiare le principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella Alla fine del corso l’alunno dovrà aver acquisito una conoscenza sicura costruzione della civiltà europea; ed articolata del processo di funzionamento dei differenti sistemi Acquisire le competenze necessarie per comprendere le dinamiche educativi; l’abitudine a contestualizzare i fenomeni educativi nella loro proprie della complessità storica, sociale, istituzionale e culturale. Dovrà, inoltre, saper realtà sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai individuare la valenza pedagogica e lo spessore educativo nelle figure processi formativi formali e non, ai servizi alla persona, al mondo del professionali preposte alla formazione al servizio nei diversi ambiti lavoro, ai fenomeni interculturali e ai contesti della convivenza e della sociali. costruzione della cittadinanza; sviluppare una adeguata consapevolezza culturale rispetto alle dinamiche degli affetti 326 Obiettivi disciplinari generali I BIENNIO o o o o o Saper utilizzare gradualmente il lessico specifico. Saper individuare i nuclei fondamentali dei temi trattati. Saper esporre in maniera descrittiva le conoscenze acquisite. Saper evidenziare più aspetti o più modi di affrontare un argomento e/o una problematica Comprendere in correlazione con lo studio della storia, lo stretto rapporto tra l’evoluzione delle forme storiche della civiltà e i modelli educativi, familiari, scolastici e sociali, messi in atto nell’età antica o Saper rivedere, confrontare e migliorare il proprio metodo di studio utilizzando anche le informazioni e le sollecitazioni proposte dall’insegnante II BIENNIO e QUINTO ANNO o Accostarsi in modo puntuale al sapere pedagogico o Acquisire le nozioni fondamentali della disciplina in una prospettiva sistematica, storica e critica o Acquisire la capacità di leggere e analizzare testi cogliendo le implicazioni e sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale. o Saper produrre messaggi efficaci, utilizzando codici verbali, non verbali e multimediali. o Saper riassumere, interpretare e rielaborare le conoscenze apprese. o Saper argomentare oralmente e per iscritto la propria opinione su una tematica disciplinare. 327 o o o o o o o o o o o Metodologia Lezione frontale Lezione interattiva Lezione multimediale Didattica laboratoriale Lettura e analisi diretta dei testi Problem solving Attività di laboratorio Esercitazioni pratiche Attività di recupero Lavoro di gruppo Valorizzazione dell’errore come momento di riflessione e di discussione mai di punizione o o o o o o o o o o Libri di testo Testi di approfondimento Dispense, schemi, mappe, slide Appunti Videoproiettore Computer Lettore DVD Biblioteca Visite guidate, mostre Stage Mezzi e strumenti di lavoro Verifiche Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà: nel primo periodo: minimo due verifiche scritte e due verifiche orali nel secondo periodo: minimo tre verifiche scritte e tre verifiche orali Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie: Analisi del testo Saggio breve Articolo di giornale Test a risposta aperta Prova –semistrutturata 328 Test vero/falso Tradizionali interrogazioni Costruzione di mappe concettuali Dialogo e partecipazione alla discussione organizzata Criteri di valutazione Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti: Esame del livello di partenza Esame del livello raggiunto Padronanza dei contenuti Raccordi pluridisciplinari Uso del lessico specifico Competenze conseguite Abilità conseguite Sviluppo delle argomentazioni Capacità elaborative e logiche Livello di interesse, partecipazione e impegno Livello di accuratezza nello svolgimento dei compiti assegnati Completezza e correttezza degli interventi, sia di quelli spontanei, sia di quelli stimolati dal docente Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine primo biennio) Livello minimo – abilità/capacità Consapevole utilizzo di tecniche operative Livello minimo – conoscenze Conoscenza e applicazione dei contenuti essenziali Livello minimo - competenze sufficiente appropriatezza della terminologia specifica Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio) 1. Livello minimo - competenze : - Conoscenza della terminologia specifica 2. Livello minimo-abilità/capacità: - Individuazione del rapporto tra problematiche pedagogiche e contesto storico sociale - Capacità di utilizzare i concetti chiave del pensiero pedagogico 3. Livello minimo – conoscenze: - Conoscenza di temi e problemi della pedagogia 329 CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI PRIMO BIENNIO CLASSI PRIME Modulo 1 Modulo 2 Modulo 3 Modulo 4 Conoscenze Stili , tecniche e strategie di apprendimento L’ essere umano e la cultura Processo formativo : tra istruzione ed educazione La pedagogia come riflessione sull’educazione. Educazione informale Le iniziazioni e il loro significato Egitto Mesopotamia, India e Cina L’areté aristocratica dell’età arcaica La paidéia filosofica tra i Sofisti, Socrate e Platone. Abilità/Capacità Utilizzare un metodo di studio efficace Competenze Riconoscere il proprio stile di apprendimento Comprendere il significato di processo formativo e del rapporto fra esso e l’essere umano in quanto produttore di cultura. Cogliere la similarità delle pratiche educative Comprendere come l’ evoluzione dei delle società caratterizzate sia da oralità che processi formativi abbia contribuito da scrittura. all’attuale processo di globalizzazione. Cogliere l’iter formativo della partecipazione Comprendere la distinzione tra storia della consapevole ed attiva dell’individuo alla vita pedagogia e storia delle attività formative. dello Stato Il tramonto della polis e l’educazione: Aristotele La paidéia ellenistica Cogliere l’iter formativo della partecipazione Comprendere la distinzione tra storia della L’ideale e le forme educative a Roma consapevole ed attiva dell’individuo alla vita pedagogia e storia delle attività formative. Institutio oratoria di Quintilliano dello Stato Seneca: l’educazione filosofica e morale CLASSI Conoscenze SECONDE La paidéia ellenistica Modulo 5 L’ideale e le forme educative a Roma ** Institutio oratoria di Quintilliano Seneca: l’educazione filosofica e morale Abilità/Capacità Competenze Utilizzare un metodo di studio efficace Comprendere come l’evoluzione dei processi Cogliere l’iter formativo della partecipazione formativi cambi in relazione ai diversi consapevole ed attiva dell’individuo alla vita momenti storici dello Stato 330 Modulo 6 Modulo 7 Institutio oratoria di Quintilliano Cogliere il cambiamento della relazione Seneca: l’educazione filosofica e morale maestro-allievo dall’età ellenistica a quella La nascita della pedagogia cristiana cristiana I Padri latini come nuovi modelli formativi Cenni all’età carolingia e alla riforma della cultura e dell’educazione Cogliere l’importanza educativa del Medioevo come età della formazione dell’Europa cristiana Comprendere il ruolo delle religioni nell’evoluzione dei processi formativi Comprendere il ruolo delle religioni nell’evoluzione dei processi formativi SECONDO BIENNIO CLASSI TERZE Modulo 8 Modulo 9 Modulo 11 Conoscenze Abilità/Capacità Il Basso Medioevo: Scuole e Università. Cogliere l’importanza educativa del Maestri e allievi. Leggere la pedagogia Medioevo come età della formazione (Letture di brani antologici dell’Europa cristiana e di alcuni saperi specialistici Umanesimo e Rinascimento, Umanisti italiani ed europei. Leggere la Pedagogia. Proposta di ricerca-azione sull’attività di gruppo Il Seicento e il Settecento: l’educazione nell’Europa cattolica tra Seicento e Settecento. Le scuole per il popolo. L’educazione nel mondo protestante Leggere la padagogia (Letture di brani antologici) CLASSI Conoscenze QUARTE Modulo 12 Età dei lumi ed età napoleonica: Illuminismo ed Empirismo, Locke. La proposta pedagogica di J.J.Rousseau. L’utopia pedagogica illuminista ed E.Kant. Leggere la padagogia (lettura di brani antologici) Cogliere il rapporto tra l’evoluzione delle forme storiche della civiltà e i modelli educativi, familiari, scolastici e sociali. Cogliere il rapporto tra l’evoluzione delle forme storiche della civiltà e i modelli educativi, familiari, scolastici e sociali. Abilità/Capacità Comprendere il cambiamento in relazione agli usi, alle abitudini, al vivere quotidiano nel confronto con la propria esperienza personale 331 Competenze 1. Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali Comprendere la trasformazione e la diversità dell’evoluzione storica nel confronto fra epoche e aree geografiche e culturali diverse Comprendere le ragioni del manifestarsi di diversi modelli educativi e del loro rapporto con la politica, la vita economica e religiosa. Competenze Comprendere le ragioni del manifestarsi di diversi modelli educativi e del loro rapporto con la politica, la vita economica e religiosa. Modulo 13 Modulo 14 Modulo 15 Pestalozzi. L’educazione nel periodo illuminista. La nascita della pedagogia speciale: Itard. Leggere la pedagogia. L’Ottocento:verso la società alfabeta. Herbart e la questione del metodo. Gabelli e la “lezione di cose”. Ferrante Aporti e l’educazione infantile. Froebel ei Giardini d’infanzia. Leggere la pedagogia. Come formare gli Italiani nell’Italia unita. Dalla modernità borghese alla modernità scientifica.:Comte, Spencer, Durkheim. La pedagogia positivista in Inghilterra e in Italia. Leggere la pedagogia Situare i diversi eventi storici secondo le coordinate spazio temporali Applicare le conoscenze alle diverse e nuove situazioni Intuire le relazioni logiche tra le varie parti di Leggere, comprendere e interpretare testi un testo scritti Distinguere i vari stili comunicativi di un testo Produrre testi di vario tipo QUINTO ANNO CLASSI QUINTE Modulo 16 Conoscenze Modelli pedagogici dell'età contemporanea. Le scuole nuove• Abilità/Capacità Distinguere i vari stili comunicativi di un testo 332 Competenze Produrre testi di vario tipo Modulo 17 Modulo 18 Modulo 19 MODULO 20 MODULO 21 L’educazione nel primo Novecento: dal maestro al fanciullo. La scuola attiva negli Stati Uniti: Dewey. La scuola attiva in Europa: Claparède. Montessori, il materiale di sviluppo La pedagogia delle sorelle Agazzi Leggere la pedagogia Scuola efficace e personalizzazione dell’insegnamento. Il dibattito sui diritti umani. La condivisione dei vincoli di solidarietà Decroly. Radice. Leggere la pedagogia La reazione antipositivista: Gentile Educazione e multiculturalismo. La scuola e il dialogo multiculturale. Leggere la pedagogia Personalisti e marxisti di fronte all’educazione: Maritain. Celèstin Freinet:. Leggere la pedagogia Disabilità e cura della persona. Altre pedagogie del Novecento Leggere la pedagogia Vedi II Biennio Confrontarsi nelle diverse situazioni comunicative con scambio di informazioni, di idee, anche per esprimere il proprio punto di vista Saper cogliere il sapere pedagogico come sapere specifico dell’educazione Riconoscere il punto di vista dell’altro sia in ambito formale sia informale. Padroneggiare i vari mezzi espressivi e argomentativi utili per l’esposizione nei vari contesti Confrontarsi nelle diverse situazioni comunicative con scambio di informazioni, di idee, anche per esprimere il proprio punto di vista Esprimere capacità di analisi, sintesi e rielaborazione personale Confrontarsi nelle diverse situazioni comunicative con scambio di informazioni, di idee, anche per esprimere il proprio punto di vista Riconoscere il punto di vista dell’altro sia in ambito formale sia informale. Esprimere capacità di analisi, sintesi e rielaborazione personale TORNA SU 333 Saper compiere una semplice ricerca empirica, utilizzando gli strumenti principali del metodo della ricerca anche in prospettiva multidisciplinare con le altre discipline delle scienze umane. Programmazione Dipartimento disciplinare di SCIENZE UMANE a.s. 2014-15 MATERIA PSICOLOGIA INDIRIZZO ORDINARIO Finalità generali Acquisire le conoscenze dei principali campi d’indagine della psicologia: Raggiungere anche attraverso la lettura e lo studio di brani e di autori la conoscenza delle principali tipologie relazionali e comunicative 1. 2. 3. 4. Obiettivi disciplinari generali L’insegnamento della psicologia mette lo studente in grado di: Utilizzare il lessico appropriato Comprendere il proprio stile di apprendimento, mettendo in atto strategie di studio adeguate Comprendere la specificità della psicologia come disciplina scientifica e conoscerne le linee generali delle principali teorie Riconoscere i principali meccanismi del linguaggio e della comunicazione nei diversi contesti sociali o o o o o o o o o o Metodologia Lezioni frontali e dialogate Insegnamento il più possibile personalizzato Coinvolgimento degli alunni mediante la costituzione di lavori di gruppo Attività di recupero Metodo induttivo e logico deduttivo Lezione aperta, problematizzazione e ricerca attiva. Lavoro di gruppo Problem solving Valorizzazione dell’errore come momento di riflessione e di discussione e non di punizione. Particolare attenzione ad allievi in difficoltà al fine di recuperare le carenze della preparazione. Mezzi e strumenti di lavoro 334 o o o o o o o o o o Libri di testo Testi di approfondimento Dispense, schemi, mappe, slide Appunti Videoproiettore Computer Lettore DVD Biblioteca Visite guidate, mostre Stage Verifiche Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà: nel primo periodo: minimo due verifiche scritte e due verifiche orali nel secondo periodo: minimo tre verifiche scritte e tre verifiche orali Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie: Analisi del testo Saggio breve Articolo di giornale Test a risposta aperta Prova –semistrutturata Test vero/falso Tradizionali interrogazioni Costruzione di mappe concettuali Dialogo e partecipazione alla discussione organizzata Criteri di valutazione Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti: Esame del livello di partenza Esame del livello raggiunto Padronanza dei contenuti Raccordi pluridisciplinari Uso del lessico specifico Competenze conseguite Abilità conseguite 335 Sviluppo delle argomentazioni Capacità elaborative e logiche Livello di interesse, partecipazione e impegno Livello di accuratezza nello svolgimento dei compiti assegnati Completezza e correttezza degli interventi, sia di quelli spontanei, sia di quelli stimolati dal docente Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine primo biennio) Livello minimo – abilità/capacità Consapevole utilizzo di tecniche operative Livello minimo – conoscenze Conoscenza e applicazione dei contenuti essenziali Livello minimo - competenze Sufficiente appropriatezza della terminologia specifica Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio) 1.Livello minimo - competenze : Conoscere il proprio stile di apprendimento Comprendere e saper affrontare in modo consapevole le dinamiche della realtà sociale 2. Livello minimo-abilità/capacità: Utilizzare un metodo di studio efficace Individuare i contributi offerti dalla disciplina per la comprensione dei più comuni meccanismi di emarginazione ed esclusione sociale Cogliere le molteplici dimensioni dell’esperienza comunicativa e la loro valenza Pragmatica 3. Livello minimo – conoscenze: Conoscenza e applicazione dei contenuti essenziali 336 con particolare riferimento alle relazioni di gruppo CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI PRIMO BIENNIO CLASSI PRIME Conoscenze Modulo 1 La nascita della psicologia scientifica. La psicologia e Gli indirizzi scientifici della psicologia: i suoi indirizzi strutturalismo, funzionalismo, Gestalt, comportamentismo, cognitivismo, psicoanalisi. I metodi della psicologia: l’esperimento, l’osservazione, il metodo clinico, l’inchiesta. Abilità/Capacità Saper individuare le caratteristiche e le prospettive della disciplina. 337 Competenze Comprendere le situazioni in cui sono applicati i diversi metodi e approcci in psicologia Modulo 2 La percezione e lo sviluppo percettivo I processi sensoriali. Percezione e Le leggi dell’organizzazione percettiva. attenzione I vari tipi di percezione. La percezione del bambino L’attenzione e le sue leggi. Modulo 3 Le emozioni La motivazione Lo sviluppo affettivo e della Lo sviluppo affettivo e della personalità teoria di s. Freud personalità Gli studi di Erikson Gli studi Di Bowlby Lo sviluppo sociale Lo sviluppo morale Il comportamento Modulo 4 L’apprendimento. Apprendiment Il condizionamento classico. Il condizionamento operante. o, memoria e L’apprendimento per osservazione. intelligenza L’apprendimento cognitivo: l’insight. La memoria. La memoria come elaborazione attiva. Memoria sensoriale, a breve termine, a lungo termine. Il recupero e l’oblio. L’intelligenza. I modelli di spiegazione dell’intelligenza. Gli studi di Wertheimer. Il modello di Gardner. L’intelligenza : basi biologiche e modelli di spiegazione CLASSI SECONDE Conoscenze Comprendere le leggi che regolano lo sviluppo percettivo del bambino Saper individuare le applicazioni delle leggi percettive nella vita quotidiana Comprendere lo sviluppo affettivo e della personalità Riuscire ad entrare in relazione con individui di età e caratteristiche diverse Comprendere le caratteristiche dell’intelligenza umana, le principali leggi dell’apprendimento umano e i meccanismi del funzionamento della memoria Saper intervenire in modo adeguato per potenziare le capacità cognitive delle persone Saper individuare le strategie più opportune per un uso corretto della memoria Saper individuare delle attività utili a stimolare l’intelligenza Abilità/Capacità 338 Competenze Lo sviluppo cognitivo del bambino La teoria di Piaget La vita cognitiva e i problemi dello sviluppo Lo sviluppo del linguaggio Modulo 6 Comunicazione verbale e non verbale Il linguaggio I linguaggi espressivi del bambino Le teorie sull’apprendimento del linguaggio Le fasi di sviluppo del linguaggio La motivazione Modulo 7 La teoria di Bloom Metacognizione L’apprendimento cooperativo Didattica metacognitiva e capacità di apprendimento Il sociocostruttivismo Il concetto di sé MODULO 8 Le psicologie umanistiche Psicologia della La teoria dei sistemi relazione Stili educativi Aggressività e contenimento Apprendere nell’era digitale Contesti educativi La relazione in classe: status e ruolo Il rapporto tra allievo e docente Modulo 5 Lo sviluppo cognitivo Comprendere i principali aspetti della teoria dello sviluppo e i mutamenti che intervengono nelle vita cognitiva dell’individuo Comprendere i rapporti che intercorrono tra linguaggio e pensiero Saper individuare attività educative conformi al livello cognitivo della persona Comprendere i processi che determinano i comportamenti umani Possedere elementi per fornire adeguate risposte ai bisogni Confrontarsi ed esprimere proprie considerazioni critiche Esprimere punti di vista personali nei confronti delle varie teorie, concezioni e tesi apprese Intervenire in modo corretto per favorire lo sviluppo linguistico del bambino SECONDO BIENNIO CLASSI TERZE Conoscenze Abilità/Capacità 339 Competenze La psicologia: il campo d’indagine e le origini. Psicanalisi e inconscio. Sviluppo e psicanalisi: oltre Freud (Adler, Jung, Fromm, Reich, Klein). La psicologia sociale e l’interazionismo simbolico. Tra natura e cultura: evoluzione e Modulo 2 sviluppo dell’uomo. Percezione, Sviluppo e movimento e linguaggio nel bambino. Lo formazione dell’individuo sviluppo cognitivo. Lo sviluppo morale e sociale. Il ciclo della vita. L’adolescenza e la formazione dell’identità. Sviluppo atipico e patologie. Conoscenza della realtà sociale e Modulo 3 comportamenti. Atteggiamenti, stereotipi Gruppi, società, culture e pregiudizi. Io e il mio gruppo. La famiglia che cambia. Modulo 4 La famiglia Modulo 1 La disciplina CLASSI Conoscenze QUARTE Altruismo e aggressività. Normalità e Modulo 5 Disuguaglianza patologia Disturbi della personalità, disturbi e diversità psicotici, il suicidio. Il ruolo della cultura: individuo e Modulo 6 cultura. Psicologia transculturale e La società multiculturale psicologia culturale. Cultura, sviluppo e personalità. La psicologia interculturale Gli effetti dei mass media Modulo7 Linguaggi e comunicazione di massa Saper individuare le caratteristiche degli Comprendere le situazioni in cui sono approcci statistico, storico-longitudinale della applicati i diversi metodi e approcci in psicologia psicologia Individuare i meccanismi e le strategie comunicative implicite presenti nell’esperienza interpersonale. Cogliere le molteplici dimensioni dell’esperienza comunicativa e la loro valenza pragmatica Intuire la diversità che riguarda le sostanziali Comprendere quanto l’influenza sociale argomentazioni possa determinare il conformismo Confrontarsi ed esprimere proprie considerazioni critiche Abilità/Capacità Saper individuare le principali problematiche nelle famiglie in difficoltà Competenze Comprendere e definire problematiche attraverso concetti chiave Saper acquisire e interpretare le informazioni ricevute attraverso modalità diverse e individuarne i rischi Elaborare criticamente le argomentazioni producendo testi di vario tipo Essere consapevoli dell’influenza che le diverse culture hanno sullo sviluppo individuale Confrontarsi ed esprimere proprie considerazioni critiche Saper acquisire e interpretare le informazioni ricevute attraverso modalità diverse e individuarne i rischi 340 TORNA SU Programmazione Dipartimento disciplinare di SCIENZE UMANE a.s. 2014-15 MATERIA SOCIOLOGIA INDIRIZZO ORDINARIO Finalità generali Conoscere le principali tematiche e le correnti della sociologia Comprendere le dinamiche sociologiche in relazione al rapporto uomo, società e cultura Riconoscere e comunicare concetti sociologici con un lessico specifico 1. 2. 3. 4. Obiettivi disciplinari generali Cogliere la correlazione con gli studi storici e le altre scienze umane Comprendere teorie e temi illustrati attraverso la lettura di pagine significative tratte dalle opere dei principali classici Riconoscere, attraverso tabelle comparative, i concetti e i valori comuni ai vari modelli sociologici Riflettere sul dibattito sociologico contemporaneo relativo al rapporto tra individuo, società, emozioni e controllo sociale Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro o o o o o o o o o o o Lezione frontale dialogata Lezione aperta con individuazione dei problemi sociali generali e specifici Lavoro di gruppo su problematiche sociologiche Attività di recupero Metodo del problem solving Alternanza di unità didattiche e di momenti di valutazione e di verifica collettiva Lavoro individualizzato e attività di recupero Metodo induttivo e logico deduttivo: applicazione dei due metodi a problemi sociologici Libri di testo Testi di approfondimento Dispense, schemi, mappe, slide 341 o o o o o o Appunti Videoproiettore Computer Lettore DVD Biblioteca Visite guidate, mostre Verifiche Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà: nel primo periodo: minimo due verifiche scritte e due verifiche orali nel secondo periodo: minimo tre verifiche scritte e tre verifiche orali Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie: Analisi del testo Saggio breve Articolo di giornale Test a risposta aperta Prova semi-strutturata Test vero/falso Tradizionali interrogazioni Costruzione di mappe concettuali Dialogo e partecipazione alla discussione organizzata Criteri di valutazione o o o o o o o Per la valutazione si terrà conto dei seguenti indicatori: Acquisizione consapevole di concetti e tematiche sociologiche Esposizione chiara, corretta e approfondita dei contenuti Uso del lessico specifico Capacità di confronto tra modelli sociologici Approfondimento delle tematiche sociologiche attraverso ricerca personale Applicazione delle conoscenze a contesti problematici nuovi Capacità di argomentare in modo ampio, strutturato e fluido sulle tematiche sociologiche Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio) Livello minimo – abilità/capacità Consapevole utilizzo di tecniche operative 342 Livello minimo – conoscenze Conoscenza e applicazione dei contenuti essenziali Livello minimo - competenze Sufficiente appropriatezza della terminologia specifica CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI SECONDO BIENNIO CLASSI TERZE Modulo 1 Modulo 2 Modulo 3 Modulo 4 Conoscenze Origine della sociologia sperimentale e metodi di ricerca sociologica Il contesto filosofico e il contesto storico La rivoluzione industriale Identità e adolescenza I primi teorici: la nascita della sociologia. L’approccio critico di Marx. Tra Ottocento e Novecento: l’affermazione della sociologia come scienza. La migrazione della sociologia in America. Gruppo dei pari e gruppi giovanili. Individuo e società: le strutture della società. Il sistema sociale e il mondo della vita. Il mutamento sociale. Durkheim e Marx Individuo e società. La famiglia nella società moderna. La sociologia italiana e le èlite: Pareto, gli elitisti. La società moderna e il conflitto: Simmel Abilità/Capacità Competenze Conoscere i nodi concettuali fondamentali della sociologia Comprendere le informazioni contenute in un testo e utilizzare il lessico specifico Conoscere i concetti fondamentali della sociologia, il contesto storico-culturale in cui è nata, le diverse teorie sociologiche Utilizzare la terminologia specifica Riconoscere e distinguere i principali autori di riferimento delle scuole/correnti sociologiche Riconoscere e ricostruire argomentazioni complesse Conoscere i concetti fondamentali della sociologia, il contesto storico-culturale in cui è nata, le diverse teorie sociologiche Utilizzare la terminologia specifica Riconoscere e ricostruire argomentazioni complesse Comprendere e definire concetti chiave Individuare e interpretare temi e problemi della ricerca sociologica Utilizzare la terminologia specifica Riconoscere e ricostruire argomentazioni complesse Comprendere e definire concetti chiave Saper cogliere i diversi modi di intendere individuo e società Individuare e interpretare temi e problemi della ricerca sociologica Utilizzare la terminologia specifica 343 CLASSI Conoscenze QUARTE Il potere: la gerarchia delle posizioni Modulo 5 sociali, i gradi del potere, i tipi di potere. La dimensione politica della società. Modulo 6 La disuguaglianza. Stratificazione e mobilità, classe e ceto. Modulo 7 La globalizzazione e la società multiculturale Modulo 8 La comunicazione. I mass media: le caratteristiche della comunicazione mediale. I principali mezzi di comunicazione di massa Abilità/Capacità Conoscere i nodi concettuali fondamentali della sociologia Riconoscere e ricostruire argomentazioni complesse Comprendere e definire concetti chiave Conoscere i nodi concettuali fondamentali della sociologia Riconoscere e ricostruire argomentazioni complesse Comprendere e definire concetti chiave Conoscere i nodi concettuali fondamentali della sociologia Riconoscere e ricostruire argomentazioni complesse Comprendere e definire concetti chiave Conoscere i nodi concettuali fondamentali della sociologia Riconoscere e ricostruire argomentazioni complesse Comprendere e definire concetti chiave Competenze Individuare e interpretare temi della ricerca sociologica Utilizzare la terminologia specifica Utilizzare il metodo deduttivo e induttivo Elaborare e produrre tesi e argomentazioni personali Individuare e interpretare temi della ricerca sociologica Utilizzare la terminologia specifica Utilizzare il metodo deduttivo e induttivo Elaborare e produrre tesi e argomentazioni personali Individuare e interpretare temi della ricerca sociologica Utiizzare la terminologia specifica Utilizzare il metodo deduttivo e induttivo Elaborare e produrre tesi e argomentazioni personali Individuare e interpretare temi della ricerca sociologica Utilizzare la terminologia specifica Utilizzare il metodo deduttivo e induttivo Elaborare e produrre tesi e argomentazioni personali QUINTO ANNO CLASSI QUINTE Conoscenze Abilità/Capacità 344 Competenze Modulo 9 Modulo 10 Modulo 11 Modulo 12 Il controllo delle risorse e il potere. La politica: una competizione per il controllo delle risorse Conoscere i nodi concettuali fondamentali della sociologia Riconoscere e ricostruire argomentazioni complesse Comprendere e definire concetti chiave Individuare e interpretare temi della ricerca sociologica Utilizzare il metodo deduttivo e induttivo Elaborare argomentazioni più complesse e sapersi confrontare con i diversi punti di vista Utilizzare la terminologia specifica Individuo e società: la disuguaglianza. Riconoscere e distinguere i principali autori di Comprendere le tesi dei maggiori esponenti Le teorie del conflitto in riferimento delle scuole/correnti sociologiche del pensiero sociologico America. Riconoscere e ricostruire argomentazioni La società come sistema: Parsons e lo complesse Elaborare argomentazioni più complesse e struttural-funzionalismo.. L’analisi Comprendere e definire concetti chiave sapersi confrontare con i diversi punti di vista funzionale secondo Merton. Habermas, Utilizzare la terminologia specifica Luhmann, Bourdieu. La sociologia e la vita quotidiana: la scuola di Chicago. L’approccio fenomenologico e le sociologie “micro”. L’agire quotidiano: Goffman, Garfinkel. Individuo e società: la società multiculturale. Tra moderno e postmoderno: la sociologia e la società postindustriale, Alain Touraine. La società postmoderna. Il mondo globalizzato, Bauman, Giddens, Beck. Riconoscere e distinguere i principali autori di riferimento delle scuole/correnti sociologiche Riconoscere e ricostruire argomentazioni complesse Comprendere e definire concetti chiave Comprendere le tesi dei maggiori esponenti del pensiero sociologico Elaborare argomentazioni più complesse e sapersi confrontare con i diversi punti di vista Utilizzare la terminologia specifica Riconoscere e distinguere i principali autori di riferimento delle scuole/correnti sociologiche Riconoscere e ricostruire argomentazioni complesse Comprendere e definire concetti chiave Comprendere le tesi dei maggiori esponenti del pensiero sociologico Elaborare argomentazioni più complesse e sapersi confrontare con i diversi punti di vista Utilizzare la terminologia specifica TORNA SU 345 Programmazione Dipartimento disciplinare di Disegno e storia dell’ arte a.s. 2014-15 MATERIA Storia dell’arte INDIRIZZO Scientifico e scienze applicate Finalità generali PRIMO BIENNIO Acquisire la capacità di leggere le opere architettoniche e artistiche, analizzando gli aspetti iconografici, iconologici, che le caratterizzano e le istanze che le hanno generate Acquisire una terminologia e una sintassi descrittiva appropriata comprendendo i linguaggi specifici Saper collocare le opere nel contesto storico culturale che le ha generate Educare al rispetto , alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico e ambientale stilistici tecnici e compositivi SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO Acquisire la capacità di leggere le opere architettoniche e artistiche , analizzando gli aspetti iconografici, iconologici, stilistici, tecnici e compositivi che le caratterizzano e le istanze che le hanno generate Acquisire una terminologia e una sintassi descrittiva appropriata comprendendo i linguaggi specifici Saper collocare le opere nel contesto storico culturale che le ha generate Acquisire la capacità di apprezzare criticamente opere architettoniche ed artistiche Educare al rispetto , alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico e ambientale Avere coscienza delle problematiche relative al restauro delle opere figurative e dell’ architettura Obiettivi disciplinari generali PRIMO BIENNIO - Saper leggere l’opera d’arte e lo spazio architettonico - Iniziare a conoscere le definizioni e le classificazione delle arti e le categorie formali del fatto artistico e architettonico - Collocare le opere nel contesto storico-culturale che le ha generate - Conoscere terminologia, tecniche e materiali specifici della disciplina - Saper esporre con chiarezza e con sufficienti argomentazioni intorno ad un tema indicato SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO - Saper leggere e analizzare l’opera d’arte e lo spazio architettonico 346 - Conoscere le definizioni e le classificazioni delle arti e le categorie formali del fatto artistico e architettonico Collocare le opere nel contesto storico-culturale che le ha generate Conoscere terminologia, tecniche e materiali specifici della disciplina Saper esporre con chiarezza, in maniera esauriente e possibilmente autonoma intorno ad un tema indicato Sapersi orientare nel tempo e nello spazio delle vicende artistiche, nelle loro evoluzioni e trasformazioni stilistiche , compositive,tecniche ecc. Acquisire: il rispetto, il valore della conservazione, il senso della valorizzazione del patrimonio storico-artistico e ambientale anche attraverso una introduzione alle problematiche del restauro Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro - Lezione frontale Lezione dialogata Proiezione di diapositive Visite a musei, mostre e città d’arte - Uso del libro di testo , letture da riviste e da testi specialistici Verifiche Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà: nel primo periodo: 2 nel secondo periodo: 2 Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie: Interrogazione Test Domande a risposta breve Criteri di valutazione Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori PRIMO BIENNIO Conoscenza degli stili , delle correnti e delle singole personalità artistiche Conoscenza dei materiali e delle tecniche utilizzati Descrizione strutturata delle opere studiate Capacità di contestualizzare l’opera, l’artista, il movimento e/o la tendenza 347 Capacità di analizzare i principali aspetti iconografici ed iconologici SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO Conoscenza degli stili delle correnti e delle singole personalità artistiche Conoscenza dei materiali e delle tecniche utilizzati Descrizione strutturata delle opere studiate Capacità di contestualizzare l’opera, l’artista, il movimento e/o la tendenza Capacità di analizzare i principali aspetti iconografici ed iconologici Capacità di creare opportuni collegamenti fra opere o artisti Capacità di approfondimento personale degli argomenti trattati : Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine primo biennio) Livello minimo - competenze - - Saper leggere un’ opera d’arte e/o un’ architettura attraverso l’elaborazione analitica dei principali elementi che la - Saper apprezzare i valori formali e riconoscere i principali significati iconografici ed iconologici - Saper collocare le principali opere d’ arte nel contesto sociale , tecnico ,storico-culturale che le ha generate compongono Livello minimo – abilità/capacità - Saper leggere gli aspetti salienti di un’ opera d’arte e/o di un’ architettura - Capacità di orientarsi minimamente nell’ evoluzione dei fenomeni artistici e nei contesti di riferimento - Saper esporre , almeno sinteticamente, ma in maniera comprensibile e con l’uso corretto dei termini specifici Livello minimo – conoscenze - Conoscere, di ogni periodo studiato, le principali fasi stilistiche e i principali fenomeni del contesto storico culturale - Conoscere i principali artisti di ogni periodo e le loro opere più note - Conoscere le tecniche artistiche più importanti e più comunemente utilizzate - Conoscere i principali termini specifici della disciplina Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio) Livello minimo - competenze - Saper leggere un’ opera d’arte e/o un’ architettura attraverso l’elaborazione analitica dei principali elementi che la 348 compongono - Saper apprezzare i valori formali e riconoscere i principali significati iconografici ed iconologici Saper collocare le principali opere d’ arte nel contesto sociale , tecnico ,storico-culturale che le ha generate Aver acquisito una minima consapevolezza del valore del patrimonio artistico, archeologico, architettonico, paesaggistico e del ruolo avuto nello sviluppo della civiltà Livello minimo – abilità/capacità - Saper leggere gli aspetti salienti di un’ opera d’arte e/o di un’ architettura - Capacità di orientarsi minimamente nell’ evoluzione dei fenomeni artistici e nei contesti di riferimento - Saper esporre , almeno sinteticamente, ma in maniera comprensibile e con l’uso corretto dei termini specifici Livello minimo – conoscenze - Conoscere, di ogni periodo studiato, le principali fasi stilistiche e i principali fenomeni del contesto storico culturale - Conoscere i principali artisti di ogni periodo e le loro opere più note - Conoscere le tecniche artistiche più importanti e più comunemente utilizzate - Conoscere i principali termini specifici della disciplina 349 CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI PRIMO BIENNIO CLASSI PRIME Conoscenze Modulo 1 Modulo 2 Modulo 3 Modulo 4 Abilità/Capacità Saper leggere un’ opera d’arte figurativa e lo spazio architettonico attraverso le conoscenze acquisite Conoscere: Saper distinguere e saper collocare in contesti - le periodizzazioni stilistici, cronologici e storico-culturali le - il contesto storico culturale opere d’arte , le architetture,gli autori - gli stili e i loro caratteri utilizzando le conoscenze acquisite evolutivi Saper organizzare una esposizione orale e/o - i principali artisti scritta sufficientemente esauriente e strutturata (soprattutto. architetti) intorno ad un argomento indicato (opera, - le principali opere (sopratt. autore, periodo, ecc.) architetture) Saper esporre , oralmente e/o in forma scritta, - i materiali e le tecniche in maniera sufficientemente esauriente intorno utilizzati ad un argomento indicato utilizzando in modo - i criteri compositivi delle corretto e appropriato le conoscenze acquisite opere e la terminologia specifica - gli aspetti iconografici ed iconologici - la terminologia specifica Arte Preistorica, Cretese e Micenea Arte Greca C.S. C.S. Arte Etrusca C.S. C.S. Arte Romana (dalle origini al C.S. massimo splendore dell’impero) C.S. Competenze Durante il 1° anno di studio gli studenti dovranno progressivamente sviluppare in relazione e in proporzione al programma svolto : Capacità di leggere le opere d’arte e l’architettura sapendone distinguere gli elementi compositivi, stilistici,ecc. attraverso una sintassi descrittiva e una terminologia appropriate Capacità di acquisire confidenza con i linguaggi espressivi specifici sapendo riconoscere i valori formali unitamente alle intenzioni e ai significati iconografici e iconologici Capacità di collocare un’ opera d’arte nel contesto storico-culturale sapendone riconoscere materiali , tecniche, stile, significati,valori simbolici , uso e funzioni, committenza e destinazioni Capacità di acquisire una chiara consapevolezza del grande valore del patrimonio culturale , artistico, architettonico, archeologico, paesaggistico e del ruolo che tale patrimonio ha avuto nello sviluppo della civiltà rendendone indispensabile la tutela e la valorizzazione C.S. C.S. C.S. 350 CLASSI SECONDE Modulo 1 Modulo 2 Modulo 3 Modulo 4 Conoscenze Abilità/Capacità Arte del Tardo Impero e Arte Paleocristiana Saper leggere un’ opera d’arte figurativa e lo spazio architettonico attraverso le conoscenze Conoscere: acquisite - le periodizzazioni Saper distinguere e saper collocare in contesti - il contesto storico culturale stilistici, cronologici e storico-culturali le - gli stili e i loro caratteri opere d’arte , le architetture,gli autori evolutivi utilizzando le conoscenze acquisite - i principali artisti Saper organizzare una esposizione orale e/o (soprattutto. architetti) scritta sufficientemente esauriente e strutturata - le principali opere (sopratt. intorno ad un argomento indicato (opera, architetture) autore, periodo, ecc.) - i materiali e le tecniche Saper esporre , oralmente e/o in forma scritta, utilizzati in maniera sufficientemente esauriente intorno - i criteri compositivi delle ad un argomento indicato utilizzando in modo opere corretto e appropriato le conoscenze acquisite - gli aspetti iconografici ed e la terminologia specifica iconologici - la terminologia specifica Arte Romanica C.S. Arte Gotica C.S. Arte del Trecento: Giotto, Simone Martini Ambrogio Lorenzetti C.S. Competenze C.S. Durante il 2° anno di studio, sulla base delle acquisizioni culturali precedenti, gli studenti dovranno ulteriormente sviluppare, in relazione e in proporzione al programma svolto : Capacità di leggere le opere d’arte e l’architettura sapendone distinguere gli elementi compositivi, stilistici,ecc. attraverso una sintassi descrittiva e una terminologia appropriate Capacità di acquisire confidenza con i linguaggi espressivi specifici sapendo riconoscere i valori formali unitamente alle intenzioni e ai significati iconografici e iconologici Capacità di collocare un’ opera d’arte nel contesto storico-culturale sapendone riconoscere materiali , tecniche, stile, significati,valori simbolici , uso e funzioni, committenza e destinazioni Capacità di acquisire una chiara consapevolezza del grande valore del patrimonio culturale , artistico, architettonico, archeologico, paesaggistico e del ruolo che tale patrimonio ha avuto nello sviluppo della civiltà rendendone indispensabile la tutela e la valorizzazione C.S. C.S. C.S. C.S. C.S. 351 SECONDO BIENNIO CLASSI TERZE Conoscenze Abilità/Capacità 352 Competenze Modulo 1 Arte del Primo Quattrocento Conoscere: - le periodizzazioni - il contesto storico culturale - gli stili e i loro caratteri evolutivi - i principali artisti (soprattutto. architetti) - le principali opere (sopratt. architetture) - i materiali e le tecniche utilizzati - i criteri compositivi delle opere - gli aspetti iconografici ed iconologici - la terminologia specifica Modulo 2 Modulo 3 Modulo 4 CLASSI QUARTE Arte della seconda metà del Quattrocento C.S. I grandi maestri del Cinquecento C.S. Arte del Manierismo C.S. Conoscenze C.S. Durante il 3° anno di studio, sulla base delle acquisizioni culturali precedenti, gli studenti dovranno ulteriormente sviluppare, in relazione e in proporzione al programma svolto : Capacità di leggere le opere d’arte e l’architettura sapendone distinguere gli elementi compositivi, stilistici,ecc. attraverso una sintassi descrittiva e una terminologia appropriate Capacità di acquisire confidenza con i linguaggi espressivi specifici sapendo riconoscere i valori formali unitamente alle intenzioni e ai significati iconografici e iconologici Capacità di collocare un’ opera d’arte nel contesto storico-culturale sapendone riconoscere materiali , tecniche, stile, significati,valori simbolici , uso e funzioni, committenza e destinazioni Capacità di acquisire una chiara consapevolezza del grande valore del patrimonio culturale , artistico, architettonico, archeologico, paesaggistico e del ruolo che tale patrimonio ha avuto nello sviluppo della civiltà rendendone indispensabile la tutela e la valorizzazione C.S. C.S. C.S. C.S. C.S. Saper leggere un’ opera d’arte figurativa e lo spazio architettonico attraverso le conoscenze acquisite Saper distinguere e saper collocare in contesti stilistici, cronologici e storico-culturali le opere d’arte , le architetture,gli autori utilizzando le conoscenze acquisite Saper organizzare una esposizione orale e/o scritta sufficientemente esauriente e strutturata intorno ad un argomento indicato (opera, autore, periodo, ecc.) Saper esporre , oralmente e/o in forma scritta, in maniera sufficientemente esauriente intorno ad un argomento indicato utilizzando in modo corretto e appropriato le conoscenze acquisite e la terminologia specifica Abilità/Capacità 353 Competenze Modulo 1 Arte Barocca: i grandi maestri Conoscere: - le periodizzazioni - il contesto storico culturale - gli stili e i loro caratteri evolutivi - i principali artisti (soprattutto. architetti) - le principali opere (sopratt. architetture) - i materiali e le tecniche utilizzati - i criteri compositivi delle opere - gli aspetti iconografici ed iconologici - la terminologia specifica Modulo 2 Modulo 3 Modulo 4 Arte della prima metà del Settecento C.S. Neoclassicismo e Romanticismo C.S. Realismo e Impressionismo C.S. C.S. Durante il 4° anno di studio, sulla base delle acquisizioni culturali precedenti, gli studenti dovranno ulteriormente sviluppare, in relazione e in proporzione al programma svolto : Capacità di leggere le opere d’arte e l’architettura sapendone distinguere gli elementi compositivi, stilistici,ecc. attraverso una sintassi descrittiva e una terminologia appropriate Capacità di acquisire confidenza con i linguaggi espressivi specifici sapendo riconoscere i valori formali unitamente alle intenzioni e ai significati iconografici e iconologici Capacità di collocare un’ opera d’arte nel contesto storico-culturale sapendone riconoscere materiali , tecniche, stile, significati,valori simbolici , uso e funzioni, committenza e destinazioni Capacità di acquisire una chiara consapevolezza del grande valore del patrimonio culturale , artistico, architettonico, archeologico, paesaggistico e del ruolo che tale patrimonio ha avuto nello sviluppo della civiltà rendendone indispensabile la tutela e la valorizzazione C.S. C.S. C.S. C.S. C.S. Saper leggere un’ opera d’arte figurativa e lo spazio architettonico attraverso le conoscenze acquisite Saper distinguere e saper collocare in contesti stilistici, cronologici e storico-culturali le opere d’arte , le architetture,gli autori utilizzando le conoscenze acquisite Saper organizzare una esposizione orale e/o scritta sufficientemente esauriente e strutturata intorno ad un argomento indicato (opera, autore, periodo, ecc.) Saper esporre , oralmente e/o in forma scritta, in maniera sufficientemente esauriente intorno ad un argomento indicato utilizzando in modo corretto e appropriato le conoscenze acquisite e la terminologia specifica 354 QUINTO ANNO CLASSI QUINTE Modulo 1 Conoscenze Postimpressionismo. Art Nouveau Conoscere: - le periodizzazioni - il contesto storico culturale - gli stili e i loro caratteri evolutivi - i principali artisti (soprattutto. architetti) - le principali opere (sopratt. architetture) - i materiali e le tecniche utilizzati - i criteri compositivi delle opere - gli aspetti iconografici ed iconologici - la terminologia specifica Abilità/Capacità Competenze Saper leggere un’ opera d’arte figurativa e lo spazio architettonico attraverso le conoscenze acquisite Saper distinguere e saper collocare in contesti stilistici, cronologici e storico-culturali le opere d’arte , le architetture,gli autori utilizzando le conoscenze acquisite Saper organizzare una esposizione orale e/o scritta sufficientemente esauriente e strutturata intorno ad un argomento indicato (opera, autore, periodo, ecc.) Saper esporre , oralmente e/o in forma scritta, in maniera sufficientemente esauriente intorno ad un argomento indicato utilizzando in modo corretto e appropriato le conoscenze acquisite e la terminologia specifica Saper individuare e analizzare nella città e nel territorio valori artistici, estetici, culturali, paesaggistici che meritano di essere conservati e valorizzati Saper utilizzare varie fonti (libro di testo, monografie,riviste special., ecc.) per organizzare ed elaborare percorsi espositivi (orali o scritti) articolati, autonomi (per quanto possibile) e capaci di stimolare capacità critiche personali Durante l’ultimo anno del percorso liceale , sulla base delle acquisizioni culturali precedenti, gli studenti dovranno consguire, in relazione al programma svolto : Capacità di leggere le opere d’arte e l’architettura sapendone distinguere gli elementi compositivi, stilistici,ecc. attraverso una sintassi descrittiva e una terminologia appropriate Capacità di acquisire confidenza con i linguaggi espressivi specifici sapendo riconoscere i valori formali unitamente alle intenzioni e ai significati iconografici e iconologici Capacità di collocare un’ opera d’arte nel contesto storico-culturale sapendone riconoscere materiali , tecniche, stile, significati,valori simbolici , uso e funzioni, committenza e destinazioni Capacità di acquisire una chiara consapevolezza del grande valore del patrimonio culturale , artistico, architettonico, archeologico, paesaggistico e del ruolo che tale patrimonio ha avuto nello sviluppo della civiltà rendendone indispensabile la tutela e la valorizzazione 355 Modulo 2 Modulo 3 Modulo 4 Le Avanguardie Storiche C.S. Le esperienze dell’architettura moderna C.S. Vicende artistiche a cavallo della Seconda Guerra Mondiale C.S. C.S. C.S. C.S. C.S. C.S. C.S. Programmazione Dipartimento disciplinare di Disegno e Storia dell’arte a.s. 2014-15 MATERIA Disegno INDIRIZZO Scientifico e Scienze Applicate - - - Finalità generali PRIMO BIENNIO Acquisire padronanza dei processi operativi del disegno geometrico e delle sue applicazioni Sviluppare la capacità di vedere , comprendere e realizzare forme e oggetti secondo i principi delle proiezioni ortogonali e delle proiezioni assonometriche SECONDO BIENNIO Acquisire padronanza dei processi operativi del disegno geometrico e delle sue applicazioni Sviluppare le capacità di vedere, comprendere e realizzare forme e oggetti secondo i principi delle proiezioni prospettiche e della teoria delle ombre applicata alle proiezioni ortogonali , assonometriche e prospettiche Saper effettuare confronti , ipotizzare relazioni, porsi interrogativi circa la natura delle forme e delle loro rappresentazioni grafiche QUINTO ANNO Utilizzare con sufficiente padronanza i processi operativi della geometria descrittiva e delle sue applicazioni per l’analisi grafica delle opere di architettura , per eseguire rilievi (di particolari architettonici, architetture, spazi urbani) e/o semplici progetti ( di oggetti e/o piccole architetture) - Acquisire la capacità di vedere, comprendere,realizzare forme attraverso l’utilizzo dei principi della geometria descrittiva e delle sue applicazioni, anche ai fini di studio e comprensione dei testi di storia dell’arte e della architettura - Acquisire la capacità di utilizzare il linguaggio grafico come strumento per imparare a comprendere sistematicamente e storicamente l’ambiente in cui si vive 356 Obiettivi disciplinari generali PRIMO BIENNIO - Sviluppare la capacità di rappresentare forme e oggetti utilizzando i metodi di rappresentazione delle proiezioni ortogonali e delle proiezioni assonometriche. - Sviluppare la capacita di vedere e comprendere forme ed oggetti rappresentati secondo i metodi delle proiezioni ortogonali e assonometriche - Saper utilizzare gli strumenti specifici della disciplina - Saper risolvere problemi di rappresentazione grafica - Imparare a comprendere l’ambiente in cui si vive SECONDO BIENNIO - Sviluppare la capacità di rappresentare forme e oggetti utilizzando i metodi di rappresentazione delle proiezioni ortogonali e delle proiezioni prospettiche - Sviluppare la capacità di vedere e comprendere forme e oggetti rappresentati secondo i metodi delle proiezioni ortogonali e prospettiche - Saper utilizzare gli strumenti tipici della disciplina - Saper risolvere problemi di rappresentazione grafica - Imparare a comprendere l’ ambiente in cui si vive sapendone rappresentare graficamente gli spazi - Sviluppare la capacità di leggere i principali caratteri delle opere architettoniche e dei fenomeni urbani QUINTO ANNO - Acquisire la capacità di vedere e comprendere forme, oggetti, architetture rappresentati secondo i metodi della geometria descrittiva e delle sue applicazioni - Acquisire la capacità di rappresentare forme , oggetti, architetture utilizzando i metodi della - geometria descrittiva e delle sue applicazioni - Saper utilizzare gli strumenti specifici della disciplina - Saper risolvere problemi di rappresentazione grafica - Saper leggere i principali caratteri costitutivi delle opere architettoniche , dei fenomeni urbani, del paesaggio - Saper leggere comprendere l’ambiente in cui si vive sapendone rappresentare graficamente gli spazi Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro - PRIMO E SECONDO BIENNIO Lezione frontale Realizzazione di elaborati grafici Proiezione di diapositive Uso del libro di testo , letture di riviste e libri specialistici Strumenti per il disegno tecnico: righe, squadre, compasso, lapis, supporti cartacei, ecc. 357 QUINTO ANNO - Lezione frontale - Lezione itinerante - Proiezione di diapositive - Visite a mostre e/o città d’ arte - Uso del libro di testi, lettura di riviste o testi specialistici - Rilievo diretto di particolari architettonici, di semplici architetture, di limitati spazi urbani - Realizzazione di elaborati grafici e/o scritto- grafici - Strumenti per il disegno tecnico: righe, squadre, compasso, lapis, supporti cartacei,ecc. - Strumenti per il rilievo: doppio-metro, rotella metrica, livella, paline, blocco appunti, ecc. Verifiche Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà: nel primo periodo: 2 nel secondo periodo: 2 Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie: Elaborati grafici (prevalentemente) e/o scritto grafici Interrogazioni Test Criteri di valutazione Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori: PRIMO BIENNIO Comprensione del testo e pertinenza dell’elaborato Applicazione corretta dei procedimenti operativi di proiezione , rotazione, etc. Rispetto delle convenzioni grafiche Ordine grafico e precisione esecutiva , pulizia del segno e del supporto cartaceo Corretta organizzazione degli spazi (congruenza dimensionale tra foglio ed immagine realizzata) SECONDO BIENNIO Comprensione del testo e pertinenza dell’ elaborato Applicazione corretta dei procedimenti operativi di proiezione ortogonale e prospettica 358 Efficace impostazione delle variabili utili alla costruzione di un impianto prospettico Rispetto delle convenzioni grafiche Ordine grafico e precisione esecutiva , pulizia del segno e del supporto cartaceo Corretta organizzazione degli spazi (congruenza dimensionale tra foglio ed immagine realizzata Efficace metodo di analisi dell’architettura QUINTO ANNO Pertinenza dell’elaborato ai compiti specifici assegnati Uso corretto dei processi operativi della geometria descrittiva e delle sue applicazioni finalizzati alla realizzazione di elaborati grafici di natura analitica e critica. Rispetto delle convenzioni grafiche Ordine grafico e precisione esecutiva, pulizia del segno e del supporto cartaceo Corretta organizzazione degli spazi (congruenza dimensionale tra foglio e immagine realizzata) Ampiezza , coerenza, correttezza dei processi di analisi, analisi critica, e/o progettazione di un oggetto, di una architettura semplice, di una porzione limitata di spazio urbano Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine primo biennio) Livello minimo – competenze Saper organizzare, sufficientemente, l’ elaborato grafico nello spazio disponibile Saper rappresentare in proiezione ortogonale le figure geometriche regolari, i principali ribaltamenti, le principali rotazioni di solidi Saper individuare , nelle proiezioni ortogonali, la sezione dei solidi regolari e la sua vera grandezza Saper realizzare le principali proiezioni assonometriche dei solidi regolari e/o di semplici composizioni di solidi Saper leggere, sufficientemente, le immagini grafiche , relative alla architettura, sul libro di testo di storia dell’ arte Livello minimo – abilità/capacità Aver acquisito un sufficiente ordine grafico e pulizia del segno e del supporto cartaceo Saper applicare i principi fondamentali delle proiezioni ortogonali alla rappresentazione di figure geometriche regolari Saper applicare i criteri fondamentali di individuazione delle sezioni di solidi regolari e saper determinare la vera grandezza della sezione Saper applicare i criteri fondamentali che regolano le principali proiezioni assonometriche alla rappresentazione di figure solide regolari Livello minimo – conoscenze Conoscere la costruzione di alcune figure geometriche regolari Conoscere i metodi , i procedimenti, le convenzioni che regolano le proiezioni ortogonali dei solidi regolari e/o di semplici gruppi di solidi Conoscere i metodi , i procedimenti, le convenzioni che regolano le proiezioni ortogonali delle sezioni dei solidi regolari e/o di semplici gruppi di 359 solidi Conoscere i metodi, i procedimenti, le convenzioni che regolano le principali proiezioni assonometriche di solidi regolari e/o semplici gruppi di solidi Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio) Livello minimo - competenze Saper organizzare, sufficientemente, l’elaborato nello spazio disponibile Saper risolvere, con correttezza, semplici problemi di proiezione prospettica, “centrale” o “accidentale”, di figure geometriche regolari piane e solide e/o semplici gruppi di solidi Saper risolvere, con correttezza, semplici problemi relativi alle ombre di figure geometriche regolari piane e solide e/o semplici gruppi di solidi in proiezione ortogonale ,in proiezione assonometrica in proiezione prospettica “centrale” o “accidentale” Saper , sufficientemente, leggere e comprendere immagini grafiche, relative all’ architettura, sul libro di storia dell’ arte Saper realizzare semplici elaborati grafici e/o scritto grafici di lettura e comprensione degli spazi architettonici Livello minimo – abilità/capacità Aver consolidato un sufficiente ordine grafico e un’ accettabile pulizia del segno e del supporto cartaceo Saper applicare i fondamentali principi , norme, variabili che permettono di individuare una proiezione prospettica “centrale” o “accidentale” di figure geometriche regolari piane e solide e/o semplici gruppi di solidi Saper applicare i fondamentali principi, norme, variabili che permettono di determinare le ombre nelle proiezioni ortogonali, nelle proiezioni assonometriche, nelle proiezioni prospettiche di figure geometriche regolari piane e solide e/o semplici gruppi di solidi Saper individuare i principali elementi stilistici, strutturali e compositivi che caratterizzano una architettura Livello minimo – conoscenze Conoscere le norme, i procedimenti, le variabili che regolano le proiezioni prospettiche “centrali” e “accidentali” Conoscere i principi fondamentali che regolano le proiezione prospettiche dei solidi regolari e/o semplici gruppi di solidi Conoscere le norme, i procedimenti, le variabili, le convenzioni grafiche che permettono di individuare le ombre di figure geometriche regolari piane e solide Conoscere le norme, i procedimenti, le variabili, le convenzioni grafiche che permettono di individuare le ombre assonometriche e prospettiche di figure geometriche regolari piane e solide Conoscere i principali criteri di lettura di uno spazio architettonico CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI PRIMO BIENNIO 360 CLASSI PRIME Modulo Modulo Modulo Modulo 1 2 3 4 CLASSI SECONDE Conoscenze Costruzioni geometriche elementari Conoscere i metodi e i procedimenti di costruzione di figure piane regolari PROIEZIONI ORTOGONALI Proiezioni ortogonali degli enti geometrici di base , condizioni di perpendicolarità, parallelismo, appartenenza. Conoscere gli enti geometrici di base e gli enunciati teorici che definiscono le varie condizioni Conoscere le convenzioni grafiche che regolano le proiezioni ortogonali Abilità/Capacità Conoscere e saper usare gli strumenti della disciplina Conoscere e saper applicare i procedimenti di costruzione grafica Conoscere e saper applicare i principi fondamentali che regolano le proiezioni ortogonali degli enti geometrici di base. Acquisire ordine e pulizia grafica del segno e del supporto cartaceo Conoscere i metodi di rappresentazione di figure piane e solide nelle varie condizioni di relazione ai piani di proiezione Saper applicare i principi fondamentale che regolano le proiezioni ortogonali di figure piane e solide Acquisire ordine e pulizia grafica del segno e del supporto cartaceo Conoscere i metodi di rappresentazione di gruppi di solidi e/o solidi ruotati nelle varie condizioni di relazione ai piani di proiezione Conoscere e saper applicare i principi fondamentali che regolano le proiezioni ortogonali di gruppi di solidi e/o di architetture semplici e schematicamente rappresentate Acquisire ordine e pulizia grafica del segno e del supporto cartaceo Conoscenze Abilità/Capacità 361 Competenze Saper costruire le figure geometriche proposte , utilizzando correttamente gli strumenti e i processi esecutivi Saper organizzare la rappresentazione grafica nello spazio disponibile. Saper rappresentare i vari enti geometrici nelle diverse condizioni di relazione ai piani di proiezione Saper organizzare la rappresentazione grafica nello spazio disponibile Saper applicare i principi delle proiezioni ortogonali alla risoluzione di problemi grafici relativi a figure piane e solide poste in varie posizioni nello spazio Saper organizzare la rappresentazione grafica nello spazio disponibile Saper applicare i principi delle proiezioni ortogonali alla risoluzione di problemi grafici complessi relativi alla rappresentazione di gruppi di solidi e/o rotazione di solidi Saper leggere e comprendere elaborati grafici ( piante e prospetti) di spazi architettonici Competenze LE SEZIONI DEI SOLIDI Modulo 1 Modulo 2 Modulo 3 Modulo 4 Conoscere i principi fondamentali e le convenzioni grafiche che permettono di individuare la sezione di un solido Conoscere i principi che permettono di individuare la sezione di uno o più solidi tagliati da un piano proiettante Saper applicare i procedimenti grafici relativi alla individuazione delle sezioni di solidi con piani proiettanti Acquisire ordine e pulizia grafica del segno e del supporto cartaceo Saper organizzare la rappresentazione grafica nello spazio disponibile Saper risolvere i problemi grafici relativi alle sezioni di solidi e/o solidi cavi con piani proiettanti sapendo, anche, determinare la vera grandezza della sezione Saper organizzare la rappresentazione grafica nello spazio disponibile Saper applicare i procedimenti grafici Saper risolvere i problemi grafici relativi alle Conoscere i principi che permettono relativi alla individuazione delle sezioni di sezioni di solidi e/o solidi cavi con piani di individuare la sezione di uno o solidi con piani generici generici sapendo, anche, determinare la vera più solidi tagliati da piani generici Acquisire ordine e pulizia grafica del grandezza dalla sezione segno e del supporto cartaceo Saper leggere e comprendere elaborati grafici (piante, prospetti , sezioni ) di architetture semplici e/o complesse L’ASSONOMETRIA Saper applicare le leggi che regolano le Saper utilizzare, tra le varie possibilità,le più Conoscere i principi fondamentali e proiezioni assonometriche opportune proiezioni assonometriche,per tipo e le convenzioni grafiche che regolano Acquisire ordine e pulizia grafica del punto di vista, ai fini di una chiara i diversi tipi di proiezioni segno e del supporto cartaceo rappresentazione grafica assonometriche Saper organizzare la rappresentazione grafica nello spazio disponibile Saper realizzare proiezioni assonometriche di Conoscere e saper applicare le leggi che solidi, gruppi di solidi, architetture semplici e Conoscere i principi che regolano le regolano le proiezioni assonometriche alla schematiche, sapendo scegliere tra i vari tipi di proiezioni assonometriche di solidi, risoluzione di problemi grafici assonometria e tra i possibili punti di vista la gruppi di solidi, architetture Acquisire ordine e pulizia grafica del condizione migliore per una rappresentazione semplici e schematiche segno e del supporto cartaceo grafica efficace Saper leggere e comprendere elaborati grafici assonometrici di architetture semplici e complesse 362 SECONDO BIENNIO CLASSI TERZE Conoscenze Abilità/Capacità LA PROSPETTIVA Modulo Modulo Modulo Modulo 1 Saper usare gli strumenti della disciplina Conoscere le norme , i procedimenti, Saper applicare i procedimenti e le leggi le variabili, le convenzioni grafiche che regolano le proiezioni prospettiche che regolano e determinano le proiezioni prospettiche 2 Conoscere le norme , i procedimenti, le variabili che regolano e determinano le proiezioni prospettiche “centrali” di figure piane e solide Saper applicare i principi fondamentali che regolano le proiezioni prospettiche “centrali” Consolidare l’ordine e la pulizia grafica del segno e del supporto cartaceo 3 Conoscere le norme , i procedimenti, le variabili che regolano e determinano le proiezioni prospettiche “accidentali” di figure piane e solide Saper applicare i principi fondamentali che regolano le proiezioni prospettiche “accidentali” Consolidare l’ordine e la pulizia grafica del segno e del supporto cartaceo 4 CLASSI QUARTE Conoscere le norme , i procedimenti, le variabili che regolano e determinano le proiezioni prospettiche “centrali” e “accidentali” di semplici e schematiche architetture Conoscenze Saper applicare i principi fondamentali che regolano le proiezioni prospettiche “centrali” e “accidentali” di semplici e schematiche architetture Consolidare l’ordine e la pulizia grafica del segno e del supporto cartaceo Abilità/Capacità 363 Competenze Saper impostare correttamente una proiezione prospettica scegliendo, tra le infinite possibilità, le condizioni migliori per una efficace soluzione grafico-compositiva del problema assegnato Saper organizzare la rappresentazione grafica nello spazio disponibile Saper applicare i principi della prospettiva centrale alla risoluzione di problemi grafici relativi a figure piane e solide e/o gruppi di solidi Saper organizzare la rappresentazione grafica nello spazio disponibile Saper applicare i principi della prospettiva accidentale alla risoluzione di problemi grafici relativi a figure piane e solide e/o gruppi di solidi Saper organizzare la rappresentazione grafica nello spazio disponibile Saper applicare i principi della prospettiva centrale e accidentale alla risoluzione di problemi grafici relativi a semplici schematiche composizioni architettoniche Saper leggere e comprendere elaborati grafici in prospettiva “centrale” e “accidentale” di architetture semplici e complesse Competenze TEORIA DELLE OMBRE Modulo Modulo Modulo 1 2 3 Conoscere i principi teorici che permettono di individuare le ombre degli enti geometrici fondamentali nelle proiezioni ortogonali Conoscere i principi teorici che permettono di individuare le ombre di figure piane e solide nelle proiezioni ortogonali Conoscere i principi teorici che permettono di individuare le ombre di figure piane e solide su piani proiettanti e su piani generici Conoscere i principi teorici che permettono di individuare le ombre di segmenti, figure piane e solide su solido Conoscere i principi teorici che permettono di individuare le ombre nelle proiezioni assonometriche di solidi, gruppi di solidi e/o architetture semplici e schematiche Conoscere i principi teorici che permettono di individuare le ombre nelle proiezioni prospettiche “centrali” e “accidentali” di solidi, gruppi di solidi e/o Architetture semplici e schematiche Saper applicare i principi teorici e i procedimenti di costruzione grafica relativi alla teoria delle ombre Consolidare l’ ordine e la pulizia grafica del segno e del supporto cartaceo Saper applicare i principi teorici e i procedimenti di costruzione grafica relativi alla teoria delle ombre di figure piane e solide singole,su piani proiettanti e generici, su altri solidi Consolidare l’ordine e la pulizia grafica del segno e del supporto cartaceo Saper applicare i procedimenti di costruzione grafica relativi alla teoria delle ombre assonometriche Saper applicare i procedimenti di costruzione grafica relativi alla teoria delle ombre prospettiche Consolidare l’ordine e la pulizia grafica del segno e del supporto cartaceo 364 Saper organizzare la rappresentazione grafica nello spazio disponibile Saper risolvere i problemi grafici relativi alla teoria delle ombre di figure piane e solide Saper organizzare la rappresentazione grafica nello spazio disponibile Saper risolvere i problemi grafici relativi alla teoria delle ombre di figure piane e solide su: piani di proiezione, piani proiettanti e generici, solidi Saper organizzare la rappresentazione grafica nello spazio disponibile Saper risolvere i problemi grafici relativi alla teoria delle ombre assonometriche Saper risolvere i problemi grafici relativi alla teoria delle ombre prospettiche Saper leggere e comprendere elaborati grafici di assonometrie e prospettive di architetture semplici e complesse con presenza di ombre COMPRENDERE L’ ARCHITETTURA Modulo 4 Conoscere le principali tecniche costruttive Conoscere vari sistemi costruttivi e strutturali Conoscere vari elementi costitutivi dell’architettura (porte, finestre, coperture, decorazioni,ecc.) Conoscere i vari tipi di spaziofunzione Conoscere varie tipologie edilizie Saper individuare i principali criteri costruttivi e le varie componenti di una architettura Saper individuare i diversi spazi di una architettura Saper individuare una tipologia architettonica Saper organizzare la rappresentazione grafica nello spazio disponibile Saper realizzare elaborati grafici e/o scritto grafici (anche con l’aiuto di fotocopie e /o fotografie) di: Analisi dei principali criteri costruttivi e delle varie componenti di una architettura Analisi degli spazi architettonici e i loro aspetti distributivi Analisi tipologica QUINTO ANNO CLASSI QUINTE Modulo 1 Conoscenze Conoscere le principali tecniche Conoscere vari sistemi costruttivi e strutturali Conoscere vari elementi costitutivi dell’architettura (porte, finestre, coperture, decorazioni, ecc.) Conoscere i vari tipi di spaziofunzione Conoscere varie tipologie edilizie Abilità/Capacità Saper individuare i principali criteri costruttivi e le varie componenti di una architettura Saper individuare i diversi spazi di una architettura e la sua tipologia Saper analizzare una architettura nella complessità delle sue componenti Saper utilizzare le tecniche di rappresentazione relative alla geometria descrittiva e alle sue applicazioni 365 Competenze Saper restituire graficamente , in maniera efficace, le operazioni di lettura e analisi di oggetti, architetture, porzioni urbane Saper utilizzare la lettura degli spazi architettonici e/o urbani ai fini di studio e comprensione dei testi di storia dell’arte e della architettura Modulo 2 Conoscere gli strumenti necessari al rilievo architettonico Conoscere i metodi di rilievo architettonico Saper rilevare con gli appositi strumenti un oggetto, un particolare architettonico, una semplice architettura, una limitata porzione urbana Saper restituire graficamente, in maniera efficace, le operazioni di rilievo utilizzando i metodi di rappresentazione della geometria descrittiva e delle sue applicazioni Acquisire alcune capacità di analisi critica e comprensione dei fenomeni architettonici , urbani, paesaggistici Programmazione Dipartimento disciplinare di Disegno e Storia dell’Arte a.s. 2014-15 MATERIA - STORIA DELL’ARTE INDIRIZZI LINGUISTICO, CLASSICO E SCIENZE UMANE Finalità generali Acquisire la capacità di leggere le opere artistiche analizzando i vari aspetti che le caratterizzano e le istanze che le hanno generate. Acquisire una terminologia appropriata comprendendo linguaggi specifici. Saper collocare le opere nel contesto storico/culturale che le ha generate. Acquisire la capacità di apprezzare criticamente le opere artistiche. Obiettivi disciplinari generali Saper leggere e analizzare l’opera d’arte e lo spazio architettonico. Conoscere le definizioni e le classificazioni delle arti e le categoria formali del fatto artistico ed architettonico. Conoscere le opere nel contesto storico/culturale che le ha generate. Conoscere la terminologia, tecniche e materiali specifici della disciplina. 366 Saper esporre con chiarezza, in maniera esauriente e possibilmente autonoma, intorno ad un tema indicato. Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro Lezione frontale. Lezione dialogata. Proiezione di diapositive e DVD. Visite a mostre e città d’arte. Uso del libro di testo, letture da riviste e testi critici. Verifiche Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà: nel primo periodo: 2 nel secondo periodo: 2 Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie: orali, test, questionario a risposta aperte, prove scrittografiche. Criteri di valutazione Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori: conoscenza degli stili, delle correnti e delle singole personalità artistiche delle tecniche utilizzate. Descrizione strutturata delle opere studiate ed uso corretto della terminologia. Capacità di contestualizzare l’opera, l’artista, il movimento o la tendenza. Capacità di creare opportuni collegamenti tra le opere e le personalità artistiche. Capacità di approfondimento personale degli argomenti trattati. Tabella di conversione tra voto e prova oppure griglia di valutazione “ad esempio”. Voto 3 (contenuto:non ha conoscenze o ha conoscenze frammentarie e non corrette dei contenuti). (forma:errata). (capacità e competenze:non riesce ad orientarsi neanche in situazioni semplici). CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI SECONDO BIENNIO CLASSI TERZE Modulo 1 Conoscenze Capacità e competenze Cenni all’arte preistorica. Arte cretese e micenea. Arte greca (architettura, pittura, scultura) Saper indagare e analizzare l’opera d’arte. Utilizzare un metodo di ricerca causa-effetto. 367 Modulo 2 Modulo 3 Modulo 4 Arte etrusca (architettura, pittura, scultura). Arte romana (architettura, pittura, scultura). Arte paleocristiana. Arte romanica (architettura, pittura, scultura). Arte gotica (architettura, pittura, scultura). Pittura gotica: da Cimabue a Giotto Riconoscere le interazioni fra le manifestazioni artistiche delle varie civiltà. Giungere all’elaborazione critica dei dati. Giungere all’elaborazione critica dei dati CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI CLASSI QUARTE Modulo Conoscenze Modulo Primo Quattrocento Secondo Quattrocento. Arte del Cinquecento Manierismo Modulo Barocco Modulo Capacità e competenze Saper indagare e analizzare l’opera d’arte e lo spazio architettonico Conoscere le periodizzazioni; gli stili; l’evoluzione; le categorie formali e tipologiche del fatto artistico e architettonico. Saper collocare le opere d’arte, le architetture nel contesto storico-culturale che le ha generate. Conoscere la terminologia, le tecniche, i materiali specifici della disciplina Saper esporre con chiarezza, in maniera esauriente e possibilmente autonoma un argomento indicato utilizzando la terminologia specifica. Acquisire il rispetto del patrimonio storico-artistico, architettonico, ambientale e coscientemente riconoscere l’importanza della sua valorizzazione. QUINTO ANNO CLASSI QUINTE Modulo 1 Modulo 2 Conoscenze Arte del 700. Il neoclassicismo. Il romanticismo(Gericault e Delacroix). Il realismo(Courbet,Millet e Daumier). Impressionismo:I Macchiaioli(Fattori). Abilità/Capacità Competenze Saper indagare,analizzare l’opera d’arte. Utilizzare un metodo di ricerca,causa-effetto. Sviluppare capacità logiche e di astrazione. Riconoscere le interrelazioni tra le manifestazioni artistiche delle diverse civiltà. Giungere all’elaborazione critica dei dati. C.S. 368 Saper leggere l’opera attraverso i diversi codici linguistici. Cogliere gli aspetti specifici dell’opera d’arte relativamente alle tecniche, all’iconografia, allo stile. Individuare le coordinate storico-culturali entro le quali si forma e si esprime l’opera. Individuare i significati e i messaggi complessivi mettendo a fuoco l’apporto individuale,le poetiche,la cultura dell’artista ed il contesto storico-culturale entro il quale l’opera si è formata, la destinazione dell’opera e la sua funzione anche in riferimento al contesto ambientale. Comprendere le problematiche relative alla fruizione dell’opera nelle sue modificazioni nel tempo. Possedere un adeguato lessico tecnico e critico nelle sue definizioni e formulazioni specifiche e saperlo utilizzare appropriatamente. C.S. Modulo 3 Modulo 4 Art nouveau(Gaudì e Klimpt). Il cubismo (Picasso). L’espressionismo(Munch) L’astrattismo(Kandinsky). Il futurismo(Boccioni). La Metafisica(De Chirico). Il Surrealismo(R.Magritte). C.S. C.S. C.S. C.S. TORNA SU Programmazione Dipartimento disciplinare di Lingue Straniere a.s. 2014-15 MATERIA: INGLESE, FRANCESE,TEDESCO, SPAGNOLO INDIRIZZO: CLASSICO, SCIENTIFICO ORDINARIO, SCIENTIFICO SCIENZE APPLICATE, LINGUISTICO, SCIENZE UMANE 369 Finalità generali Primo biennio Lo studente acquisisce competenze linguistico-comunicative rapportabili al livello B1 del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue.In particolare, lo studente comprende in modo globale,selettivo e dettagliato testi orali/scritti su argomenti diversificati;produce testi orali e scritti strutturati e coesi per riferire fatti,descrivere fenomeni e situazioni,sostenere opinioni con le opportune argomentazioni;partecipa a conversazioni e interagisce nella discussione,anche con parlanti nativi, in maniera adeguata sia agli interlocutori sia al contesto;elabora testi orali/scritti di diverse tipologie e generi,su temi di attualità,letteratura,cinema,arte,ecc;riflette sul sistema (fonologia,morfologia,sintassi,lessico,ecc.),anche in un’ottica comparativa al fine di acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze tra la lingua straniera e la lingua italiana;utilizza lessico e forme testuali adeguate per lo studio e l’apprendimento di altre discipline;riflette su conoscenze,abilità e strategie acquisite nella lingua straniera in funzione della trasferibilità ad altre lingue. Secondo biennio Nell’ambito dello sviluppodi conoscenze relative all’universo culturale della lingua straniera,lo studente approfondisce aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui si parla la lingua,con particolare riferimento agli ambiti sociale,letterario e artistico;legge,analizza e interpreta testi letterari con riferimento ad una pluralità di generi quali il racconto, il romanzo,la poesia,il testo teatrale,ecc.,relativi ad autori particolarmente rappresentativi della tradizione letteraria del paese di cui studia la lingua;analizza e confronta testi letterari di epoche diverse con testi letterari italiani o relativi ad altre culture;analizza produzioni artistiche di varia natura provenienti da lingue/culture diverse(italiane e straniere) mettendoli in relazione tra loro e con i contesti storico-sociali;utilizza le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione per approfondire argomenti di studio,anche con riferimento a discipline non linguistiche. Quinto anno Lo studente approfondisce ulteriormente aspetti relativi alla cultura dei paesi di cui si studia la lingua, con particolare riferimento agli ambiti sociale,letterario e artistico;legge,analizza e interpreta testi letterari con riferimento ad una pluralità di generi quali il racconto, il romanzo,la poesia,il testo teatrale,ecc.,relativi ad autori particolarmente rappresentativi della tradizione letteraria del paese di cui studia la lingua;analizza e confronta testi letterari delle lingue straniere oggetto di studio del periodo che va dalla fine del XIX secolo fino ai giorni nostri con testi letterari italiani o relativi ad altre culture;analizza produzioni artistiche di varia natura provenienti da lingue/culture diverse(italiane e straniere) mettendoli in relazione tra loro e con i contesti storico-sociali;utilizza le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione per approfondire argomenti di studio,anche con riferimento a discipline non linguistiche. Obiettivi disciplinari generali Primo biennio Lo studente comprende e usa espressioni di uso quotidiano e frasi basilari tese a soddisfare bisogni di tipo concreto.Sa presentare se stesso/a e gli altri ed è in grado di fare domande e rispondere su particolari personali come :dove abita, le persone che conosce e le cose che possiede.Interagisce in modo semplice purchè l’altra persona parli lentamente e chiaramente e sia disposta a collaborare.(A2) Lo studente comprende frasi ed espressioni usate frequentemente relative ad ambiti di immediata rilevanza ( es. informazioni personali e familiari di base , fare la spesa , la geografia locale, l’occupazione). Comunica in attività semplici e di routine che richiedono un semplice scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni.Sa descrivere in termini semplici aspetti del suo background, dell’ambiente circostante, sa esprimere bisogni immediati . (B1) Comprende i punti chiave di argomenti familiari che riguardano la scuola, il tempo libero, ecc. Sa muoversi in situazioni che possono verificarsi mentre viaggia nel paese in cui si parla la lingua.E’in grado di interagire con una certa scioltezza e spontaneità che rendono possibile un’interazione naturale con i parlanti nativi senza sforzo per l’interlocutore.Sa produrre un testo chiaro e dettagliato su un’ampia gamma di argomenti e spiegare un punto di vista su un argomento fornendo i pro e i contro delle varie opzioni. Secondo biennio 370 Comprende i punti chiave di argomenti familiari che riguardano la scuola, il tempo libero,ecc. Sa muoversi in situazioni che possono verificarsi mentre viaggia nel paese in cui si parla la lingua.E’in grado di interagire con una certa scioltezza e spontaneità che rendono possibile un’interazione naturale con i parlanti nativi senza sforzo per l’interlocutore.Sa produrre un testo chiaro e dettagliato su un’ampia gamma di argomenti e spiegare un punto di vista su un argomento fornendo i pro e i contro delle varie opzioni. Quinto anno E’in grado di interagire con una certa scioltezza e spontaneità che rendono possibile un’interazione naturale con i parlanti nativi senza sforzo per l’interlocutore. Sa muoversi in situazioni che possono verificarsi mentre si trova nel paese in cui si parla la lingua straniera oggetto di studio.Sa comprendere testi scritti di vario genere in maniera approfondita, sa produrre un testo chiaro e dettagliato su un’ampia gamma di argomenti e spiegare un punto di vista su un argomento fornendo i pro e i contro delle varie opzioni. Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro In classe: lavori di gruppo, ricerche,studio di casi,discussione,lezione frontale, lezione partecipata, ecc. Ciascuna unità didattica nelle seguenti fasi : introduzione del materiale linguistico con attivazione delle pre-conoscenze approccio audiovisivo domande di comprensione e controllo drammatizzazione e riproduzione del dialogo fissaggio dei nuovi elementi linguistici sfruttamento ed ampliamento del materiale linguistico in contesti analoghi attività comunicative di gruppo o a coppie riflessione sulle strutture tramite la redazione di messaggi scritti e altri esercizi comunicativi verifica scritta e orale lavoro a casa. Lavoro in classe insegnante –allievi : Presentazione del materiale Analisi testuale, rapporti extra testuali Utilizzazione linguistico connotativa Sintesi testuale Lavoro di classe degli allievi: Attivazione della lettura ed analisi di documenti autentici con questionari di comprensione. Lavoro a casa per gli allievi: Esercizi applicativi sulle strutture grammaticali e sintattiche, esercizi di comprensione orali e scritti, redazioni, riassunti su argomenti esaminati in classe. 371 Strumenti di lavoro: Libro di testo, lavagna LIM, lettore CD, lettore DVD, laboratorio di lingue, laboratorio di informatica, fotocopie. Verifiche Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà: nel primo periodo: 2 scritte , 2 orali nel secondo periodo: 3 scritte , 2 orali Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie: Strutturali-grammaticali Tests di comprensione scritti e orali Produzioni di vario genere Questionari Quesiti di argomento letterario ( tip.B , III prova) Conversazione Verifiche orali degli argomenti letterari , testi e documenti di attualità e civiltà proposti Tests di ascolto Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori : Criteri di valutazione Vedi griglia per la valutazione di un brano di comprensione allegata Vedi griglia per la valutazione di una prova strutturale-grammaticale allegata Vedi griglia per la valutazione di una prova scritta di tipologia B (III prova) allegata Vedi griglia per la valutazione di una prova di produzione Le griglie proposte sono in fase di sperimentazione , pertanto soggette a eventuali adattamenti e modifiche da parte dei singoli docenti. Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine primo biennio) Conoscenze Strutture morfosintattiche, ed elementi lessicali relativi alla vita quotidiana. Competenze Riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (es. informazioni di base sulla persona e sulla 372 famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro, opinioni personali ed aspettative). Riesce a comunicare in attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Abilità Sa produrre e comprendere testi semplici, sa estrapolare il senso generale di testi scritti ed orali, anche originali. Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio) Conoscenze Storia e letteratura dei popoli anglofoni dalle origini alla fine dell'Epoca Vittoriana, con particolare riferimento al Regno Unito e agli Stati Uniti. Studio dei principali autori e delle opere più rappresentativi. Competenze È in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard, su argomenti familiari che affronta oralmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero, ecc.. Gestisce efficacemente molte situazioni che si possono presentare viaggiando in una regione dove si parla la lingua in questione. Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti familiari o di proprio interesse. È in grado di descrivere esperienze ed avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni e progetti. Abilità Riesce ad analizzare in modo critico semplici testi letterari e trovare collegamenti sin/diacronici in modo guidato. CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI PRIMO BIENNIO Inglese Tutti gli indirizzi* CLASSI PRIME Conoscenze Abilità/Capacità 373 Competenze Modulo 1 Modulo 2 Strutture grammaticali: presente verbo essere, pronomi soggetto, interrogativi, articoli, il plurale dei nomi; verbo avere, aggettivi possessivi, there is /there are, i dimostrativi; il presente semplice, Let’s…; modale can; present continuous, il genitivo sassone. Lessico: Interessi, paesi e nazionalità; Colori, i mobili, oggetti della classe; : attività del tempo libero; Families. Dire la provenienza, il proprio indirizzo e la email, riempire un modulo con informazioni personali, parlare di ciò che si possiede, presentarsi, dire che ora è, parlare di abilità, parlare della propria famiglia. Ascoltare: Capire i numeri, gli indirizzi postali e delle email, le date e le ore. Leggere: Capire i dati su persone, le domande di un questionario su dati personali. Parlare: Dare informazioni personali, descrivere la propria stanza. Scrivere: Saper compilare un modulo con dati personali, scrivere frasi semplici sulla propria famiglia, camera, città, le preferenze e abilità. Strutture grammaticali:presente Parlare di ciò che piace e non piace, proporre Ascoltare: semplice(tutte le forme),So do I/neither do cosa fare; parlare della routine giornaliera, Capire i prezzi, capire persone che parlano del I, like/love/hate+ ing, can; present simple: esprimere preferenze, dare e chiedere proprio lavoro in modo lento e chiaro. question words;avverbi di frequenza, informazioni personali. Leggere: verbo like e preposizione like, Capire dati su persone da articoli di riviste o da una would/would like,pronomi complemento. pagina web. Lessico:sports, musical instruments, films, Parlare: attività giornaliere, mestieri. Descrivere la routine quotidiana, dare informazioni su di sé, per es. hobby, interessi, preferenze. Scrivere: Scrivere frasi semplici sulla propria giornata tipica, compilare un modulo sulla propria formazione, interessi. 374 Modulo 3 Modulo 4 Strutture grammaticali: Present continuous, preposizioni,still, There is/there are,Countable and uncountable nouns,a/an/some/any, How much/how many? Lessico :luoghi, lend/borrow, vestiti, soldi, accessori Strutture grammaticali:: can/could/may; so canI/Neither can I; present simple vs present continuous; much/many/a lot of/a little/ a few/enough/too much/too many Lessico: trasporti, forma e materiali, il cibo e i souvenirs. Parlare di attività svolte al momento e temporanee, comprare vestiti, descrivere luoghi, parlare di quantità. Ascoltare: Capire frasi relative all’ambito degli acquisti, capire l’essenziale di un annuncio o messaggio breve. Leggere: Desumere informazioni importanti da articoli di riviste e da brevi messaggi email su abbigliamento, la città, abitudine dei giovani, su luoghi da visitare. Parlare: Descrivere la vita degli adolescenti inglesi ed italiani, descrivere una città famosa. Scrivere: Scrivere frasi semplici sulla propria città, sull’abbigliamento di un compagno, scrivere “messaggini”. Strutture grammaticali:: can/could/may; so Ascoltare: capire frasi relative ai trasporti e oggetti canI/Neither can I; present simple vs present smarriti; capire l’essenziale di un annuncio alla continuous; much/many/a lot of/a little/ a stazione; ricavare informazioni essenziali da un few/enough/too much/too many breve programma radiofonico sui festival. Lessico: trasporti, forma e materiali, il cibo e Leggere: i souvenirs. Desumere informazioni importanti da articoli di giornale e da foglietti su oggetti smarriti, su un festival, come viaggiare in metropolitana, ricette. Parlare: Riferire su attività in corso di svolgimento, descrivere festival e festività. Scrivere: Scrivere frasi usando semplici congiunzioni, scrivere su alcuni oggetti 375 Modulo 5 Modulo 6 Strutture grammaticali:must/mustn’t/have to/don’t have to;so/neither must I, be allowed to, should/ought to/needn’t; articles; preposizioni di luogo. Lessico:la scuola, luoghi in città. Parlare di obblighi e di permessi, dare consigli, chiedere e dare indicazioni stradali. Strutture grammaticali:: past simple of be; Parlare del passato, descrivere persone, past simple regular, past time expressions, parlare di obblighi. past simple irregular, could, was/were able to, had to,didn’t have to/need to Lessico: aspetto fisico, aggettivi sulla personalità, adventure. 376 Ascoltare: Capire quello che viene detto durante una semplice conversazione sui limiti d’età per le attività dei giovani, capire l’essenziale di un messaggio sulle istruzioni per il computer, ricavare informazioni essenziali da registrazioni audio su regolamenti scolastici ed indicazioni stradali. Leggere: Desumere informazioni importanti da articoli di giornale su Internet, scorrere velocemente messaggi ed identificare le informazioni richieste, Capire ordini e semplici comunicazioni di programmi informatici. Parlare: Chiedere e dare informazioni stradali, regolamenti scolastici, Internet, discutere su quali sono i limiti d’età per le attività dei giovani. Scrivere: Presentarsi i una lettera descrivendo un problema personale; scrivere su aspetti inerenti ai giovani ed Internet. Ascoltare: Capire frasi, espressioni sull’aspetto fisico delle persone, afferrare l’informazione essenziale da programmi trasmessi dalla televisione. Leggere: Desumere informazioni importanti da articoli di giornale, capire brevi racconti che parlani di cose quotidiane e temi noti. Parlare: Riferire su un avvenimento in modo breve e semplice, su attività svolte e esperienze personali. Scrivere: Scrivere si un evento e dire quando, cosa, come è capitato; scrivere sull’aspetto fisico, la personalità, temperamento, attività lavorative. Modulo 7 Strutture grammaticali: Comparativi di maggioranza, uguaglianza e minoranza, comparativi degli avverbi, little, enough, really, fairly, too, Superlativi, question tags. Lessico: parti del corpo, sintomi. Modulo 8 Strutture grammaticali: Present Continuous con significato futuro, be going to, Present Perfect, for/since, preposizioni di stato in luogo e di moto a luogo. Lessico: i cibi CLASSI SECONDE Conoscenze Fare paragoni, parlare della propria salute, chiedere conferma Ascoltare: Capire quello che viene detto dal dottore in modo lento e chiaro, ricavare l’informazione essenziale da brevi registrazioni audio. Leggere: Scorrere velocemente annunci immobiliari sui giornali e identificare informazioni; desumere informazioni importanti da articoli di giornale. Parlare: Descrivere in modo semplice un progetto, un luogo da visitare, la mia casa. Scrivere: Scrivere frasi semplici esprimendo opinioni personali. Parlare del futuro, fare e accettare inviti, Ascoltare: parlare di esperienze, ordinare da mangiare in Capire quello che viene detto dal dottore in modo locali pubblici. lento e chiaro al ristorante, ricavare l’informazione essenziale da brevi registrazioni audio su scelta delle vacanze, progetti per il futuro. Leggere: Scorrere velocemente annunci di vacanze e identificare informazioni; desumere informazioni importanti da menù, capire punti essenziali di articoli di giornale sull’alimentazione. Parlare: Descrivere in modo semplice un progetto di viaggio spiegando le scelte, riferire su attività svolte ed esperienze personali. Scrivere: Scrivere frasi semplici su progetti per il weekend, esprimere opinioni personali sul tipo di dieta. Scrivere un piano per le vacanze. Abilità/Capacità 377 Competenze Modulo 1 Strutture grammaticali:presente semplice, presente continuo, avverbi di frequenza, can. Countable and uncountable nouns, how much/how many; some/any,aggettiv comparativi e superlativi. il passato semplice, verbi modali per esprime obbligo; present continuous per esprimere il futuro, be going to, present perfect, for/since. Lessico: parti del corpo; vestiti e mestieri, mezzi di trasporto. Strutture grammaticali: present perfect, for/since, present perfect vs past simple,been/gone,present simple for fixed future events, present perfect + just/already/still, whose, pronomi possessivi Lessico: paesi, attività, la musica, all’aeroporto. Saper descrivere le persone,parlare dell’umore, personalità e salute;, chiedere idee, fare suggerimenti, invitare e rispondere, parlare del futuro, parlare di esperienze. Modulo 3 Strutture grammaticali: Past continuous vs Past simple,said/asked + direct speechwhen/while, verbi modali per possibilità presenti e passate, pronomi personali oggetto. Lessico:mezzi di trasporto e strade; sentimenti, quadri. parlare del passato, raccontare una storia; esprimere possibilità, saper descrivere un quadro o una fotografia. Modulo 4 Strutture grammaticali: will, be going to Parlare del futuro, parlare di ipotesi, saper vs present continuous, zero conditional, sostenere conversazioni telefoniche, usare conditional + imperative, first chat rooms and emails. conditional, when/as soon as/unless Lessico: problemi dell’ambiente naturale, caratteristiche geografiche. Modulo 2 parlare di esperienze passate, di eventi futuri prefissati, compilare domande per i campi estivi, : parlare del presente, parlare di ciò che si possiede, viaggiare in aereo. 378 Ascoltare: comprendere quello cje viene detto chiaramente, lentamente, in una conversazione quotidiana, comprendere l’informazione essenziale in brevi brani registrati. Leggere: identificare informazione importante in semplici articoli di giornale su attività del tempo libero, capire brevi brani sulla quotidianità. Parlare: descriver hobby e abilità; descrivere un luogo, attività passate e esperienze personali Scrivere: descrizione di un amico e degli aspetti della propria vita quotidiana. Ascoltare: capire i punti principali di annunci e messaggi chiari e semplici, di brevi brani registrati su argomenti di interesse personale. Leggere: capire i punti principali di un articolo di giornale su argomenti familiari, capire il significato globale di un testo, scorrere brevi testi e trovare fatti e informazioni rilevanti. Parlare: narrare una storia, spiegare e motivare le proprie intenzioni, piani ed azioni. Scrivere il proprio CV in forma schematica. Ascoltare: comprendere un breve testo narrativo; afferrare i punti principali in una conversazione su argomenti noti. Leggere: capire la trama di una storia chiaramente strutturata e riconoscere quali sono gli episodi e gli eventi importanti; scorrere brevi testi e trovare fatti e informazioni rilevanti Parlare: narrare una storia. Scrivere: produrre una semplice narrazione scritta, narrare esperienze passate. Ascoltare: saper seguire una discussione in cui il discorso sia chiaro e ben articolato; saper afferrare i punti principali di una registrazione su argomenti familiari e di notiziari radio. Leggere: comprendere i punti principali di un articolo di giornale su argomenti familiari, Modulo 5 Modulo 6 comprendere il significato generale di un articolo di giornale di attualità, comprendere le informazioni principali in un semplice opuscolo su cose della quotidianità. Parlare: descrivere sogni speranze ed ambizioni, dare le motivazioni su programmi ed intenzioni personali. Scrivere: trasmettere via email brevi informazioni; produrre un semplice testo coeso su argomenti di interesse personale ed esprimere le proprie opinioni e punti di vista. Strutture grammaticali: reported speech: Riportare quello che è stato detto, esprimere Ascoltare: saper seguire una discussione in cui il reported statements; indefinite pronouns, sentimenti, descrivere le persone. discorso sia chiaro e ben articolato; saper afferrare each/every/each other, to be/get used + i punti principali di una registrazione su argomenti ing, reported speech: reported questions, familiari e di notiziari radio. reporting verbs. Leggere: comprendere i punti principali di un Lessico: lavori domestici, crimine e articolo di giornale su argomenti familiari, dedurre criminali, luoghi in città. il significato di parole sconosciute dal contesto; capire la trama di una storia ben strutturata riconoscendone i punti principali ed il loro significato. Parlare: dare resoconti dettagliati di esperienze, descrivendo sentimenti e reazioni. Scrivere: produrre un semplice testo coeso su argomenti di interesse personale ed esprimere le proprie opinioni e punti di vista. Strutture grammaticali: second conditional, wish+ past simple, wish+ would, definig relative clauses, Third conditional, wish, should have, ought to have. Lessico: aree professionali e carriera. Parlare di situazioni possibili, parlare di rimpianti. 379 Ascoltare: saper seguire una discussione in cui il discorso sia chiaro e ben articolato; saper afferrare i punti principali di una registrazione su argomenti familiari e di notiziari radio. Leggere: comprendere i punti principali di un articolo di giornale su argomenti familiari, comprendere interviste sui giornali o riviste in cui si esprimono rimpianti e descrivono esperienze; scorrere annunci di lavoro per trovare le informazioni rilevanti. Modulo 7 Modulo 8 Parlare; descrivere sogni, speranze o rimpianti, parafrasare brevi brani scritti in maniera semplice spiegare e dare le motivazioni dei propri programmi ed intenzioni. Scrivere: produrre semplici testi coesi su argomenti familiari ed esprimere il proprio parere, stendere semplici testi scritti relativi a esperienze personali. Strutture grammaticali: il passivo al parlare di procedimenti, descrivere fatti del Ascoltare: comprendere con chiarezza un discorso presente, non defining relative clauses, il passato, far fare qualcosa a qualcuno. articolato che è diretto allo studente su argomenti passivo al passato semplice, al present di vita quotidiana, comprendere brevi racconti di perfect, al past continuous, al futuro, interesse personale, comprendere semplici have something done, reflexive pronouns. informazioni tecniche o statistiche. Lessico: sport estremi, attrezzature per il Leggere: comprendere informazioni principali di campeggio. articoli di giornale su argomenti familiari; scorrere testi per trovare le informazioni rilevanti. Parlare: spiegare e dare le motivazioni dei propri programmi ed intenzioni, spiegare il proprio punto di vista su un argomento e dire i vantaggi e gli svantaggi di diverse alternative. Scrivere: produrre semplici testi su una esperienza (p.e. un viaggio), scrivere lettere personali ad un amico narrando eventi, chiedendo e dando notizie. Strutture grammaticali: Present Perfect Parlare del passato recente, parlare di Ascoltare: saper seguire una discussione in cui il Continuous, Present Perfect Continuous abitudini passate, parlare di azioni concluse discorso sia chiaro e ben articolato; saper afferrare vs Present Perfect Simple, used to/didn’t nel passato. i punti principali di una registrazione su argomenti use to/would, Past Perfect, Past Perfect familiari. vs Past Simple. Leggere: capire sei testi letterari in cui gli autori Lessico: i film, generi di libri, recensione esprimono punti di vista precisi, saper leggere di libri. revisioni di film, libri, etc. Parlare: saper riferire la trama di un libro o un film e dire la propria opinione. Scrivere: scrivere una breve revisione di un libro o un film; stendere semplici testi su eventi passati, produrre il resoconto di una esperienza. 380 *N.B.: Nell’indirizzo linguistico si svilupperanno ulteriormente le competenze comunicative orali durante l’ora di conversazione di lingua inglese. Nell’indirizzo delle Scienze Umane nelle classi seconde saranno svolti i moduli 7 e 8 solo nei casi in cui la situazione della classe lo renderà possibile. PRIMO BIENNIO Francese-Spagnolo-Tedesco Indirizzo Linguistico CLASSI PRIME E SECONDE Modulo 1 Conoscenze Abilità/Capacità Competenze Aspetti comunicativi, socio-linguistici e paralinguistici della interazione e della produzione orale (descrivere, narrare) in relazione al contesto e agli interlocutori. Strutture grammaticali di base della lingua, sistema fonologico, ritmo e intonazione della frase, ortografia e punteggiatura. Strategie per la comprensione globale e selettiva di testi e messaggi semplici e chiari, scritti, orali e multimediali, su argomenti noti inerenti la sfera personale, sociale o l’attualità. Lessico e fraseologia idiomatica frequenti relativi ad argomenti di vita quotidiana, sociale o d’attualità e tecniche d’uso dei dizionari, anche multimediali;va ietà di registro. Nell’ambito della produzione scritta, riferita a testi brevi, semplici e coerenti, caratteristiche delle diverse tipologie (lettere informali, descrizioni, narrazioni, ecc.) strutture sintattiche e lessico appropriato ai contesti. Aspetti socio-culturali dei Paesi di cui si studia la lingua. Interagire scambiando informazioni semplici e dirette e partecipare a brevi conversazioni su argomenti consueti di interesse personale, familiare o sociale. Utilizzare appropriate strategie ai fini della ricerca di informazioni e della comprensione globale di messaggi semplici, di breve estensione, scritti e orali, su argomenti noti di interesse personale, familiare o sociale. Utilizzare un repertorio lessicale ed espressioni di uso frequente per esprimere bisogni concreti della vita quotidiana; usare i dizionari, anche multimediali. Descrivere in maniera semplice situazioni, persone o attività relative alla sfera personale, familiare o sociale. Scrivere testi brevi, semplici e lineari, appropriati nelle scelte lessicali, su argomenti quotidiani di interesse personale, familiare o sociale. Riconoscere gli aspetti strutturali della lingua utilizzata in testi comunicativi nella forma scritta, orale o multimediale. Cogliere gli aspetti socio-culturali delle varietà di registro. 381 Saper comprendere espressioni di uso quotidiano e frasi familiari tese a soddisfare bisogni di tipo concreto (informazioni personali, e familiari, chiedere e dare informazioni su alloggi, orari, mezzi di trasporto, etc.). Saper comprendere brevi messaggi orali di varia natura e in contesti diversificati, anche in ambito multimediale. Saper comprendere il senso generale di brevi testi scritti di tipo funzionale (corrispondenza informale, dépliants, istruzioni, pubblicità, annunci), testi di tipo immaginativo e riguardanti argomenti relativi ad aspetti della civiltà francese. Saper produrre semplici testi scritti di tipo funzionale e di carattere personale (lettere, brevi resoconti). Saper riconoscere ed utilizzare le strutture linguistiche di base. Sapere identificare l'importanza degli elementi paralinguistici (intonazione, ritmo, accento) ed extralinguistici (gestualità, mimica) nei vari contesti comunicativi. Saper riconoscere la diversità dei registri linguistici informale e formale. Modulo 2 Vedi Modulo 1 Vedi Modulo 1 Vedi Modulo 1 Modulo 3 Vedi Modulo 1 Vedi Modulo 1 Vedi Modulo 1 SECONDO BIENNIO Materie: inglese, francese, tedesco, spagnolo Tutti gli indirizzi** CLASSI TERZE Modulo 1 Conoscenze Abilità/Capacità Consolidamento e potenziamento della Comprendere una varietà di messaggi orali e competenza linguistica e scritti in contesti diversificati anche in comunicativa,anche attraverso l’utilizzo di ambito multimediale. testi non letterari. Mod Approccio allo studio della letteratura ulo 2 attraverso una scelta di testi e documenti appartenenti ai vari generi letterari. Sviluppare l’uso degli strumenti e delle tecniche di lettura e di decodificazione testuale. Sviluppare capacità espressive scritte e orali. Mod Studio e analisi di autori e testi ulo 3 significativi della letteratura straniera dalle origini al 17° secolo. (Per le classi terze ) Utilizzare gli strumenti e le tecniche di lettura e di decodificazione testuale. Sviluppare ulteriormente le capacità espressive scritte e orali. Competenze Saper utilizzare correttamente le strutture grammaticali con un lessico appropriato Utilizzare vari registri linguistici in modo appropriato per fini comunicativi. Saper riassumere informazioni di vario genere (orali e scritte). Saper utilizzare un lessico appropriato. Comprendere in modo globale testi scritti relativi a tematiche culturali. Comprendere in modo globale testi scritti relativi a tematiche culturali ed in maniera analitica testi e documenti scritti nell’ambito dell’indirizzo di studio specifico. N.B. Nell’indirizzo delle Scienze Umane nelle classi terze saranno svolti i moduli 7 e 8 previsti nelle classi seconde solo nei casi in cui non sia stato possibile svolgerli nell’anno precedente. CLASSI QUARTE Modulo 1 Conoscenze Abilità/Capacità Consolidamento e potenziamento della competenza linguistica e comunicativa,anche attraverso l’utilizzo di testi non letterari. Studio e analisi di autori e testi significativi della letteratura straniera del 18° secolo. Sviluppare ulteriormente l’uso degli strumenti e delle tecniche di lettura e di decodificazione testuale. Comprendere in modo globale testi scritti relativi a tematiche culturali ed in maniera analitica testi e documenti scritti nell’ambito dell’indirizzo di 382 Competenze Comprendere una varietà di messaggi orali in contesti diversificati anche in ambito multimediale. Produrre testi scritti di varia tipologia previsti dalle prove dell’Esame di Stato, dimostrando una buona padronanza dei contenuti, anche se non del tutto conformi ai parametri previsti ( proprietà lessicale, Mod Consolidamento e potenziamento della ulo 2 competenza linguistica e comunicativa,anche attraverso l’utilizzo di testi non letterari. Studio e analisi di autori e testi significativi della letteratura straniera della prima metà del 19° secolo. Mod Consolidamento e potenziamento della ulo 3 competenza linguistica e comunicativa,anche attraverso l’utilizzo di testi non letterari. Studio e analisi di autori e testi significativi della letteratura straniera della seconda metà del 19° secolo. studio specifico sapendo coglierne alcune sfumature. Sviluppare un’autonomia critica nell’approccio del testo letterario e di attualità. Saper riassumere informazioni di vario genere (orali e scritte). Sviluppare ulteriormente l’uso degli strumenti e delle tecniche di lettura e di decodificazione testuale. Comprendere in modo globale testi scritti relativi a tematiche culturali ed in maniera analitica testi e documenti scritti nell’ambito dell’indirizzo di studio specifico sapendo coglierne alcune sfumature. Sviluppare un’autonomia critica nell’approccio del testo letterario e di attualità. Saper riassumere informazioni di vario genere (orali e scritte). Sviluppare ulteriormente l’uso degli strumenti e delle tecniche di lettura e di decodificazione testuale. Comprendere in modo globale testi scritti relativi a tematiche culturali ed in maniera analitica testi e documenti scritti nell’ambito dell’indirizzo di studio specifico sapendo coglierne alcune sfumature. Sviluppare un’autonomia critica nell’approccio del testo letterario e di attualità. Saper riassumere informazioni di vario genere (orali e scritte). correttezza grammaticale, capacità di sintesi, elaborazione personale). Saper esprimersi oralmente riassumendo i contenuti con lessico sufficientemente appropriato e con un uso accettabile delle strutture grammaticali. Comprendere una varietà di messaggi orali in contesti diversificati anche in ambito multimediale. Produrre testi scritti di varia tipologia previsti dalle prove dell’Esame di Stato, dimostrando una buona padronanza dei contenuti, anche se non del tutto conformi ai parametri previsti ( proprietà lessicale, correttezza grammaticale, capacità di sintesi, elaborazione personale). Saper esprimersi oralmente riassumendo i contenuti con lessico sufficientemente appropriato e con un uso accettabile delle strutture grammaticali. Comprendere una varietà di messaggi orali in contesti diversificati anche in ambito multimediale. Produrre testi scritti di varia tipologia previsti dalle prove dell’Esame di Stato, dimostrando una buona padronanza dei contenuti, anche se non del tutto conformi ai parametri previsti ( proprietà lessicale, correttezza grammaticale, capacità di sintesi, elaborazione personale). Saper esprimersi oralmente riassumendo i contenuti con lessico sufficientemente appropriato e con un uso accettabile delle strutture grammaticali. QUINTO ANNO Materie: inglese, francese, tedesco, spagnolo Tutti gli indirizzi** CLASSI Conoscenze Abilità/Capacità 383 Competenze QUINTE Modulo 1 Elementi caratterizzanti lo sviluppo della sensibilità letteraria in relazione alle correnti letterarie a partire dal XIX secolo fino alla contemporaneità. Comprendere una varietà di messaggi orali/scritti relativi a tematiche culturali; esprimersi su argomenti di carattere generale e personale con coerenza logica, con appropriatezza lessicale e correttezza fonologica; saper riassumere informazioni di vario genere, orali e scritte, ristrutturando gli argomenti in un'esposizione chiara e organica; individuare i generi nei vari ambiti culturali, con particolare riguardo al linguaggio letterario oggetto di studio; interpretare testi letterari e non, collocandoli nel contesto storico-culturale di riferimento, operando confronti e collegamenti con la civiltà letteraria italiana e straniera, con le discipline storico-filosofiche e artistiche; individuare le linee evolutive del sistema letterario straniero nel contesto europeo ed extra-europeo con particolare attenzione allo studio e all'approfondimento di tematiche culturali del Novecento. 384 Durante l'ultimo anno lo studente dovrà consolidare e ampliare competenze corrispondenti al livello B2* del Q.C.E.R: comprendere in modo globale e selettivo testi orali/scritti su argomenti diversificati, anche in ambito multimediale; interagire con una certa disinvoltura con un interlocutore straniero sostenendo una conversazione funzionale al contesto e alla situazione linguistica; elaborare testi orali/scritti di diverse tipologie e generi su un'ampia gamma di argomenti; utilizzare in modo appropriato il lessico conosciuto, le strategie comunicative e le abilità testuali in una pluralità di contesti; utilizzare le conoscenze, le abilità e le strategie acquisite nelle lingue straniere in ambito pluridisciplinare; saper comunicare in vari contesti sociali e in situazioni professionali utilizzando vari registri linguistici in modo flessibile e appropriato per scopi comunicativi; potenziare tecniche di apprendimento autonomo e affinare capacità logico-critiche per il raggiungimento degli obiettivi prefissati; consolidare il proprio metodo di studio per l'apprendimento di altre discipline (CLIL); utilizzare le nuove tecnologie per fare ricerche, approfondire argomenti, esprimersi creativamente e comunicare con interlocutori stranieri. Mod Vedi Modulo 1 ulo 2 Vedi Modulo 1 Vedi Modulo 1 Mod Vedi Modulo 1 ulo 3 Vedi Modulo 1 Vedi Modulo 1 *Per le seconde Lingue ( in particolare per il Tedesco) i docenti si riservano di abbassare gli obiettivi al Livello B1, qualora lo ritenessero necessario. ** NOTA BENE: Nell’indirizzo linguistico si svilupperanno ulteriormente le competenze comunicative orali durante l’ora di conversazione di lingua inglese. Eventuali argomenti non svolti l’anno precedente potranno essere trattati durante l’anno in corso con tempi e modalità opportuni Le programmazioni potranno essere suscettibili di eventuali modifiche da parte del Dipartimento o del singolo docente, anche nel corso dell’anno scolastico se, alla luce dell’esperienza nelle classi, lo si riterrà opportuno TORNA SU 385 Programmazione Dipartimento disciplinare di SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE a.s. 2014-15 MATERIA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE INDIRIZZI LICEO CLASSICO, SCIENTIFICO, SCIENTIFICO SCIENZE APPLICATE, LINGUISTICO, SCIENZE UMANE Finalità generali PRIMO E SECONDO BIENNIO 1. Applicare le abilità motorie di base in situazioni dinamiche e variabili 2. Praticare gli sport individuali e di squadra in modo consapevole e responsabile 3. Adottare comportamenti adeguati ad un sano stile di vita 4. Praticare attività motorie e sportive nel rispetto dell’ambiente naturale CLASSI QUINTE 1. Applicare le abilità motorie di base in situazioni complesse 2. Praticare gli sport individuali e di squadra in modo responsabile ed autonomo 3. Adottare comportamenti adeguati ad un sano stile di vita 4. Praticare attività motorie e sportive nel rispetto dell’ambiente naturale Obiettivi disciplinari generali Le Scienze Motorie e Sportive concorrono a far conseguire agli studenti al temine del percorso liceale, risultati di apprendimento che gli consentono di: avere la consapevolezza della propria corporeità intesa come conoscenza padronanza e rispetto del proprio corpo; consolidare i valori sociali dello sport ed avere acquisito un buona preparazione motoria; avere maturato un atteggiamento positivo verso uno stile di vita sano ed attivo; avere colto le implicazioni e i benefici derivanti dalla pratica di varie attività fisiche svolte nei diversi ambienti; durante il primo biennio, dopo aver verificato il livello di apprendimento conseguito nel corso del primo ciclo dell’istruzione, si strutturerà un percorso finalizzato sia a colmare eventuali lacune nella formazione di base che a valorizzare le potenzialità. 386 Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro Lezione frontale con prove pratiche dirette Metodo per soluzione di problemi Attività di gruppo Eventuali conferenze su tematiche varie Libro di testo. Uso dei seguenti attrezzi: cerchi, palloni di diverso peso e dimensioni, manubri, step funicelle, ostacoli, tappetini, bastoni di legno. Sussidi audiovisivi Verifiche Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà: nel primo periodo: il numero previsto dal P.O.F. nel secondo periodo: il numero previsto dal P.O.F. Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie: Test per le capacità motorie Osservazioni sistematiche del docente Test tecnici specifici Prove orali e/o scritte Questionari e risposta aperta e chiusa Criteri di valutazione Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori: Autocontrollo e Autodisciplina durante le ore curriculari e durante gli spostamenti Per i test pratici si farà riferimento alle tabelle specifiche Osservazioni sistematiche durante l’attività pratica Prove strutturate a risposta chiusa e con punteggi prestabiliti Partecipazione, interesse ed impegno alle attività proposte Miglioramenti rispetto al livello di partenza Rispetto dell’ambiente e del materiale che viene utilizzato Consapevolezza negli impegni assunti Rispetto delle regole e dei compagni 387 Gli alunni esonerati dalla parte pratica saranno valutati nelle capacità di organizzazione, arbitraggio e supporto alle squadre. Tabella di conversione tra voto e prova oppure griglia di valutazione Conoscenza Voto Capacità e Competenze Contenuto Forma Voto 3-4 Non ha conoscenze Molto scorretta Voto 5 Ha conoscenze frammentarie e non corrette dei contenuti Non sempre scorretta Voto 6 Conosce i contenuti minimi proposti Accettabile Voto 7/8 Buona conoscenza dei contenuti Buono Eccellente Voto 9-10 Conosce sicuramente in modo ampio e approfondito i contenuti Non è in grado di eseguire gli eserci zi riferiti alle attività motorie di base Non sempre esegue in modo appropriato gli esercizi Esegue correttamente gli esercizi semplici e applica elementari combi nazioni motorie Padroneggia i gesti semplici e li applica in modo consapevole e responsabile in situazioni note Esegue i propri movimenti con rispo ste adeguate alle varie situazioni motorie anche con rielaborazioni Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine primo biennio) COMPETENZE ABILITÀ/CAPACITÀ Padronanza del proprio corpo Assumere posture corrette e percezione sensoriale Mettere in atto gli adattamenti necessari riferiti ad un ' attività motoria abituale , utilizzando varie informazioni sensoriali. Coordinazione, schemi motori, Realizzazione idonea dell'azione motoria richiesta, con equilibrio, orientamento nello risposte semplici ed adeguate. spazio Gioco, gioco-sport, sport Cooperare in equipe utilizzando e valorizzando le propensioni e le attitudini individuali. 388 CONOSCENZE Conoscere le posture corrette del corpo e gli elementi essenziali delle funzioni fisiologiche e del movimento Conoscere gli schemi motori statici e dinamici . Conoscere e praticare in modo corretto ed essenziale i principali giochi sportivi e sport. Sicurezza, prevenzione, primo Assumere comportamenti funzionali e responsabili per la soccorso e salute sicurezza in palestra a scuola e negli spazi aperti. Conoscere l'importanza della prevenzione attiva e passiva negli ambienti sportivi e scolastici . Ambienti naturali Riconoscere diverse attività motorie e sportive in ambiente naturale . Sapersi esprimere ed orientare in attività ludiche e sportive in ambiente naturale nel rispetto del comune patrimonio territoriale. Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio) COMPETENZE ABILITÀ/CAPACITÀ Padronanza del proprio corpo Eseguire differenti azioni motorie utilizzando le informazioni e percezione sensoriale dei canali sensoriali in coerenza con le competenze possedute. Coordinazione, schemi motori, Realizzazione idonea dell’azione motoria richiesta, con equilibrio, orientamento nello risposte sempre più articolate spazio Gioco, gioco-sport, sport Praticare con sufficiente abilità varie attività sportive . Sicurezza, prevenzione, primo Assumere comportamenti funzionali e responsabili per la soccorso e salute sicurezza in palestra, a scuola e negli spazi aperti. Ambienti naturali Sapersi esprimere ed orientare in attività ludiche e sportive in ambiente naturale nel rispetto del comune patrimonio territoriale . CONOSCENZE Conosce le potenzialità del movimento del proprio corpo in relazione all'organizzazione minima di un'attività motoria Conoscere gli schemi motori statici e dinamici Conoscere e rispettare le regole. Conoscere l'importanza della prevenzione attiva e passiva negli ambienti sportivi e scolastici Conoscere diverse attività motorie e sportive in ambiente naturale. CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI PRIMO BIENNIO CLASSI PRIME MODULO I Conoscenza, padronanza e rispetto del proprio corpo CONOSCENZE Conoscere le potenzialità del movimento del corpo e le funzioni fisiologiche. ABILITÀ/CAPACITÀ Assumere posizioni corrette Elaborare risposte motorie efficaci e personali in situazioni semplici COMPETENZE Padronanza del proprio corpo e percezione sensoriale MODULO II Conoscere gli schemi motori Consapevolezza di una risposta motoria Coordinazione, schemi motori, 389 Acquisizione di una buona preparazione motoria MODULO III Consolidamento di una cultura motoria e sportiva con la conoscenza dei valori sociali dello sport Conoscenza e pratica delle attività sportive individuali e di squadra MODULO IV Conoscenza di uno stile di vita sano e attivo, prevenendo ogni situazione a rischio statici e dinamici. Conoscere le capacità motorie. efficace ed economica. Realizzazione idonea ed efficace dell’azione motoria richiesta, mantenendo risposte adeguate in contesti semplici. Conoscere in modo essenziale i Collaborare con i compagni e principali giochi sportivi e l’insegnante utilizzando e valorizzando le sport interpretando al meglio la propensioni e le attitudini individuali. cultura sportiva. equilibrio, orientamento Conoscere l’importanza della prevenzione attiva e passiva negli ambienti sportivi e scolastici. Sicurezza, prevenzione;primo soccorso, salute MODULO V Attività in ambiente naturale Conoscere diverse attività motorie e sportive in ambiente naturale. CLASSI SECONDE MODULO I Conoscenza, padronanza e rispetto del proprio corpo CONOSCENZE Conoscere le potenzialità del movimento del corpo e le funzioni fisiologiche. MODULO II Acquisizione di una buona preparazione motoria Conoscere gli schemi motori statici e dinamici. Conoscere le capacità motorie. MODULO III Assumere comportamenti funzionali e responsabili per la sicurezza in palestra, a scuola e negli spazi aperti. Gioco, gioco-sport, sport Ambienti naturali Sapersi esprimere ed orientare in attività ludiche e sportive in ambiente naturale nel rispetto del comune patrimonio territoriale. ABILITÀ/CAPACITÀ Assumere posizioni corrette Elaborare risposte motorie efficaci e personali in situazioni semplici Consapevolezza di una risposta motoria efficace ed economica. Realizzazione idonea ed efficace dell’azione motoria richiesta, mantenendo risposte adeguate in contesti semplici. Conoscere in modo essenziale i Collaborare con i compagni e 390 COMPETENZE Padronanza del proprio corpo e percezione sensoriale Coordinazione, schemi motori, equilibrio, orientamento Gioco, gioco-sport, sport Consolidamento di una cultura motoria e sportiva con la conoscenza dei valori sociali dello sport Conoscenza e pratica delle attività sportive individuali e di squadra MODULO IV Conoscenza di uno stile di vita sano e attivo, prevenendo ogni situazione a rischio MODULO V Attività in ambiente naturale principali giochi sportivi e sport interpretando al meglio la cultura sportiva. l’insegnante utilizzando e valorizzando le propensioni e le attitudini individuali. Conoscere l’importanza della prevenzione attiva e passiva negli ambienti sportivi e scolastici. Conoscere diverse attività motorie e sportive in ambiente naturale. Assumere comportamenti funzionali e responsabili per la sicurezza in palestra, a scuola e negli spazi aperti. Sicurezza, prevenzione;primo soccorso, salute Sapersi esprimere ed orientare in attività Ambienti naturali ludiche e sportive in ambiente naturale nel rispetto del comune patrimonio territoriale. SECONDO BIENNIO CLASSI TERZE MODULO I Conoscenza, padronanza e rispetto del proprio corpo CONOSCENZE Conoscere le potenzialità del movimento del corpo, le funzioni fisiologiche ABILITÀ/CAPACITÀ Elaborare risposte motorie efficaci e personali in siuazioni complesse COMPETENZE Padronanza del proprio corpo e percezione sensoriale MODULO II Acquisizione di una buona preparazione motoria MODULO III Consolidamento di una cultura motoria e sportiva con la conoscenza dei valori sociali dello sport Conoscenza e pratica delle attività sportive individuali e di squadra MODULO IV Conoscenza di uno stile di vita Conoscere le capacità motorie condizionali e coordinative e loro metodiche di allenamento. Conoscere in modo essenziale i fondamentali individuali e di squadra dei principali giochi sportivi e sport Consapevolezza di una risposta motoria efficace ed economica. Coordinazione, schemi motori, equilibrio, orientamento Dimostrare abilità tecnico – tattiche, mantenendo corrette e leali relazioni. Collaborare con i compagni e l’insegnante utilizzando e valorizzando le propensioni e le attitudini individuali. Gioco, gioco-sport, sport Conoscere gli elementi fondamentali del primo Mettere in atto adeguati comportamenti per tutelare la sicurezza propria ed altrui. Sicurezza, prevenzione;primo soccorso, salute 391 sano e attivo, prevenendo ogni situazione a rischio MODULO V Attività in ambiente naturale soccorso. Dispone delle conoscenze necessarie per la pratica attiva delle attività motorie in ambiente naturale. Praticare attività ludiche e sportive in Ambienti naturali ambiente naturale nel rispetto del comune patrimonio territoriale. CLASSI QUARTE MODULO I Conoscenza, padronanza e rispetto del proprio corpo CONOSCENZE Conoscere le potenzialità del movimento del corpo, le funzioni fisiologiche ABILITÀ/CAPACITÀ COMPETENZE Elaborare risposte motorie efficaci e Padronanza del proprio corpo e personali in situazioni complesse percezione sensoriale MODULO II Acquisizione di una buona preparazione motoria MODULO III Consolidamento di una cultura motoria e sportiva con la conoscenza dei valori sociali dello sport Conoscenza e pratica delle attività sportive individuali e di squadra MODULO IV Conoscenza di uno stile di vita sano e attivo, prevenendo ogni situazione a rischio MODULO V Attività in ambiente naturale Conoscere le capacità motorie condizionali e coordinative e loro metodiche di allenamento. Conoscere in modo essenziale i fondamentali individuali e di squadra dei principali giochi sportivi e sport Consapevolezza di una risposta motoria efficace ed economica. Conoscere gli elementi fondamentali del primo soccorso. Mettere in atto adeguati comportamenti per tutelare la sicurezza propria ed altrui. Sicurezza, prevenzione;primo soccorso, salute Dispone delle conoscenze necessarie per la pratica attiva delle attività motorie in ambiente naturale. Praticare attività ludiche e sportive in ambiente naturale nel rispetto del comune patrimonio territoriale. Ambienti naturali Coordinazione, schemi motori, equilibrio, orientamento Dimostrare abilità tecnico – tattiche, Gioco, gioco-sport, sport mantenendo corrette e leali relazioni. Collaborare con i compagni e l’insegnante utilizzando e valorizzando le propensioni e le attitudini individuali. QUINTO ANNO CLASSI QUINTE MODULO I Applicazione delle conoscenze CONOSCENZE Conoscere le nozioni fondamentali per organizzare ABILITÀ/CAPACITÀ Elaborare risposte motorie efficaci e personali in situazioni complesse. 392 COMPETENZE Padronanza del proprio corpo e percezione sensoriale teorico-pratiche all’interno di una lezione di Scienze Motorie e Sportive MODULO II Preparazione motoria MODULO III Acquisizione della consapevolezza dei valori sociali dello sport. Conoscenza e pratica delle attività sportive individuali e di squadra MODULO IV Attività in ambiente naturale un proprio piano di allenamento. Organizzare percorsi motori e sportivi, auto valutarsi ed elaborare i risultati. Conoscere i principi scientifici fondamentali che sottendono la prestazione motoria e sportiva, teoria e metodologia dell’allenamento. Conoscere i fondamentali individuali e di squadra dei principali giochi sportivi e sport. Realizzazione idonea ed efficace dell’azione motoria richiesta, mantenendo risposte adeguate in contesti complessi. Coordinazione, schemi motori, equilibrio, orientamento Dimostrare abilità tecniche e tattiche, mantenendo corrette e leali relazioni. Collaborare con i compagni e l’insegnante utilizzando e valorizzando le propensioni e le attitudini individuali. Gioco, gioco-sport, sport Dispone delle conoscenze necessarie per la pratica attiva delle attività motorie in ambiente naturale. Ambienti naturali Praticare attività ludiche e sportive in ambiente naturale nel rispetto del comune patrimonio territoriale. TORNA SU 393 PARTE QUINTA PROGETTAZIONE DIDATTICA, INNOVAZIONE METODOLOGICA E VERIFICA 1 - LA PROGETTAZIONE E LA VERIFICA DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE A – Piano dell’Offerta Formativa Il P.O.F. è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale dell’Istituzione Scolastica ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia. Il Piano dell’Offerta Formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi ed indirizzi di studi determinati a livello nazionale e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità. Il P.O.F. è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal Consiglio di istituto, tenendo conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori. Il Piano è adottato dal Consiglio di Istituto. Il Dirigente Scolastico attiva i necessari rapporti con l’Ente locale, e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio.( Art. 3 DPR 8.3.99 nr. 275) Il Collegio dei Docenti dell’Istituto ha elaborato il P.O.F. definitivamente nelle sedute di Settembre e Ottobre 2014. Successivamente il POF è stato adottato dal Consiglio di Istituto. Relativamente a tutte le classi, 1^ 2^ 3^, 4^ e 5^, si dovrà fare riferimento a - D.P.R. 15 marzo 2010 , n. 89 Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. - Allegato A al D.P.R. 89/2010 - Schema di regolamento recante “Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all’art. 10, comma 3, del d.P.R. 15 marzo 2010, nr. 89 in relazione all’articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo D.P.R.” Verifica del Piano dell’Offerta Formativa - - Verifica in itinere: mese di gennaio 2015 Durante la seduta del Collegio dei Docenti ciascun Docente effettuerà, se necessario, una breve comunicazione, illustrando il caso specifico. Sulla base di quanto riferito dai singoli, il Collegio dei docenti esaminerà i casi di scarso profitto o di irregolare comportamento e deciderà eventuali adeguamenti del Piano dell’Offerta Formativa. Verifica finale : mese di giugno 2015 Il Collegio dei docenti effettuerà la verifica finale, come di consueto, durante la seduta di giugno, sulla base delle comunicazioni effettuate dai docenti coordinatori oppure dal dirigente scolastico. 394 POF 2014/2015 - PARTE QUARTA - L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ATTRAVERSO I PROGETTI DIDATTICI Approvazione del piano definitivo da parte del Collegio dei docenti durante la seduta del 1/9/2014 Elaborazione dei piani di progetto da parte dello Staff coordinato dalla Responsabile della Funzione Strumentale/oppure dai referenti utilizzando l’apposito modello e invio ai docenti entro il 20/9/2014 Adesione da parte dei consigli di classe durante la seduta del mese di ottobre 2014 Impegni di spesa da parte del Consiglio di Istituto B – Riunione dei dipartimenti/ gruppi disciplinari (Settembre 2014) I docenti si riuniscono per procedere ai seguenti adempimenti : a) avuto riguardo agli obiettivi generali delle discipline e degli obiettivi specifici per classe, indicati nel P. O. F., definizione dei contenuti delle discipline per classe, eventualmente articolandoli per moduli, dei quali si individuano i prerequisiti generali richiesti, la durata in ore, i collegamenti logico – concettuali e temporali (1); b) individuazione delle tipologie delle verifiche diagnostiche/iniziali ed in itinere; definizione del numero delle prove per ogni periodo e degli standard (livelli minimi) di competenze, conoscenze e capacità richiesti per il passaggio alla classe successiva; elaborazione delle griglie di valutazione delle verifiche scritte (2); c) proposte di acquisto di materiale didattico ecc. C - Programmazione delle attività educative e didattiche del Consiglio di classe (seduta di Ottobre 2014) La Programmazione delinea il percorso formativo della classe e del singolo studente, adeguando ad essi gli interventi operativi, utilizza il contributo delle varie discipline per il raggiungimento degli obiettivi cognitivi-operativi (conoscenze/competenze/capacità) previsti dai Programmi e delle finalità educative (obiettivi socio – affettivi comportamentali ) indicati dai Consigli di classe e dal Collegio dei docenti. E’ sottoposta sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione dei risultati, al fine di adeguare l’azione didattica alle esigenze formative che emergono “ in itinere”. Ciascun Consiglio di classe, al fine di agevolare l’attuazione del diritto allo studio e la piena formazione della personalità degli studenti, programmerà le attività scolastiche di integrazione, anche a carattere interdisciplinare, e le iniziative di recupero/sostegno, anche allo scopo di realizzare interventi individualizzati in relazione alle esigenze degli studenti stessi. Durante la seduta di ottobre 2014 i consigli di classe elaboreranno - la Programmazione delle attività educative e didattiche utilizzando il modello predisposto dalla presidenza (cartaceo o file), avuto riguardo ai programmi ministeriali e a quanto concordato durante la riunione dei dipartimenti disciplinari. - il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) per gli alunni con attestazione diagnostica - il Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.) per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) o con Bisogni Educativi Speciali (BES). I documenti in parola saranno consegnati in Presidenza in unica copia dal segretario insieme al verbale della seduta. In vista del documento che il Consiglio di classe, ai sensi dell’art. 5 commi 2 e 4 del D.P.R. 23/7/1998 nr. 323 Regolamento del nuovo esame di Stato, è tenuto ad elaborare entro il 15.5 p.v. al fine di agevolare la commissione nella stesura della terza prova, è necessario che nella Programmazione in parola siano indicati chiaramente i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi ed i tempi del percorso formativo, nonché i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi prefissati. 395 Verifica della Programmazione delle attività educative e didattiche - Verifica in itinere : mese di Gennaio 2015 Durante la seduta di Gennaio 2015 i consigli di classe, sotto la presidenza del docente coordinatore, effettueranno la verifica della Programmazione, sulla base delle risultanze delle verifiche della Programmazione Didattica Annuale, al fine di apportare eventuali modifiche e/o adeguamenti. La verifica viene condotta secondo lo schema di seguito riportato, da seguire anche nella verbalizzazione sull’apposito modello delle sedute mensili: a) andamento disciplinare della classe b) casi di alunni con scarso profitto o con irregolare comportamento, da presentare al Collegio dei docenti, allo scopo di individuare i mezzi per ogni possibile recupero c) integrazione di alunni con handicap d) svolgimento dei programmi previsti e) raggiungimento degli obiettivi comportamentali e cognitivi f) eventuali adeguamenti della Programmazione delle attività educative e didattiche. - Verifica finale : mese di Giugno 2015 Durante la seduta di giugno i consigli di classe, sotto la presidenza del coordinatore, procederanno alla verifica finale della Programmazione delle attività educative e didattiche, utilizzando il modello predisposto dalla presidenza (cartaceo o file) D – Piano di lavoro individuale (CONTRATTO FORMATIVO) entro il 28 novembre 2014 Il contratto formativo è la dichiarazione, esplicita e partecipata, dell’operato della scuola. Esso si stabilisce, in particolare, tra il docente e l’allievo ma coinvolge l’intero consiglio di classe e la classe, gli organi dell’istituto, i genitori, gli enti esterni preposti od interessati al servizio scolastico. Sulla base del contratto formativo, elaborato nell’ambito ed in coerenza degli obiettivi formativi definiti ai diversi livelli istituzionali: l’alunno deve conoscere: - gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo - il percorso per raggiungerli - le fasi del suo curricolo il docente deve: - esprimere la propria offerta formativa - motivare il proprio intervento didattico - esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione il genitore deve: - conoscere l’offerta formativa - esprimere pareri e proposte - collaborare alle attività 396 Il Piano di lavoro individuale sarà elaborato dai docenti (docenti curricolari e non, di sostegno ecc.) entro il 29 novembre 2014, utilizzando il modello predisposto dalla presidenza (cartaceo o file). Verifica del Piano di lavoro individuale La verifica in parola verrà effettuata dai singoli docenti entro il termine delle attività didattiche utilizzando il modello predisposto dalla presidenza (cartaceo o file) TORNA SU PARTE SESTA PROGETTAZIONE DIDATTICA, INNOVAZIONE METODOLOGICA E VERIFICA 1 - LA PROGETTAZIONE EDUCATIVA DISCIPLINARE L'Istituto “C. Lorenzini” nella sua qualità di Liceo è caratterizzato prioritariamente da finalità educative e formative orientate ai tre fini pedagogici del sapere: saper pensare - saper fare - saper essere per perseguire conoscenze - competenze - capacità La dinamica operativa, funzionale alla realizzazione di tali finalità educative, è articolata tra studente - soggetto attivo del proprio apprendimento - e docente – mediatore di saperi ed attivatore di processi di apprendimento OBIETTIVI GENERALI DEL BIENNIO In base alle indicazioni espresse dal D.M. n. 139 del 22 Agosto 2007, recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione, agli allegati del D.M. (Documento tecnico, Assi Culturali, Competenze chiave di cittadinanza) e alla Linee guida del 27 Dicembre 2007, il nostro Istituto suddivide come segue le diverse discipline all’interno dei quattro assi culturali previsti, indicando le rispettive competenze di base che l’alunno dovrà aver conseguito a conclusione dell’obbligo di istruzione: ASSE DEI LINGUAGGI Biennio classico: Lingua italiana – Latino – Greco – Inglese – Ed. fisica 397 Biennio scientifico: Lingua italiana – Latino – Inglese – Arte – Ed. fisica Biennio linguistico: Lingua italiana – Latino – Inglese – Francese o Tedesco – Disegno e linguaggi artistico visivi – Ed. fisica Biennio socio-psico-pedagogico: Lingua italiana – Latino – Inglese – Arte – Ed. fisica COMPETENZE DI BASE: Padronanza della lingua italiana: o Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti o Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo o Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario Utilizzare e produrre testi multimediali ASSE MATEMATICO Biennio classico: Matematica, informatica Biennio scientifico: Matematica e informatica Biennio linguistico: Matematica e informatica Biennio socio-psico-pedagogico: Matematica e informatica COMPETENZE DI BASE: Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni Individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi Analizzare dati e interpretarli sviluppando relazioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico ASSE SCIENTIFICO – TECNOLOGICO Biennio classico: / Biennio scientifico: Scienze della terra – Biologia – Laboratorio di fisica/chimica Biennio linguistico: Scienze della terra – Biologia – Chimica – Fisica Biennio socio-psico-pedagogico: Scienze della terra – Biologia COMPETENZE DI BASE: Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità Analizzare qualitativamente e quantitativamente menomi legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cuive4ngono applicate ASSE STORICO – SOCIALE Biennio classico: Religione – Storia – Geografia Biennio scientifico: Religione – storia – Geografia – Diritto ed economia Biennio linguistico: Religione – Storia e Geografia – Educazione giuridica ed economia Biennio socio-psico-pedagogico: Religione – Storia e Geografia – Educazione giuridica ed economia – Elementi di psicologia sociale e statistica 398 COMPETENZE DI BASE: Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio – economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio OBIETTIVI GENERALI DEL TRIENNIO FORMATIVO – COMPORTAMENTALI Al termine del corso di studi, lo studente dovrà: aver sviluppato una cultura fondata sul rispetto, sulla valorizzazione delle differenze, sui valori del pluralismo e della libertà dimostrare capacità di ulteriore e permanente apprendimento, inteso come apertura culturale e flessibilità intellettuale dimostrare capacità di scelta, di decisione e di progettualità, correlate allo sviluppo di una coscienza autenticamente democratica COGNITIVO - OPERATIVI Conoscenze Al termine del corso di studi, lo studente dovrà aver acquisito: strumenti lessicali ed espositivi corretti e funzionali conoscenze specifiche degli aspetti caratterizzanti l’indirizzo seguito i contenuti di ogni disciplina in modo ampio e strutturato Competenze Al termine del corso di studi, lo studente dovrà essere in grado di: lavorare con un metodo che gli consenta di orientarsi anche in un’ottica pluridisciplinare estendere i metodi di studio e di ricerca propri delle singole discipline anche in altri ambiti del sapere affrontare problematiche disciplinari e multidisciplinari con metodo scientificamente corretto realizzare in modo autonomo itinerari di ricerca e progetti possedere competenze informatiche relative all'uso del computer come strumento di lavoro Capacità Al termine del corso di studi, lo studente dovrà: saper selezionare e valutare criticamente i contenuti approfondire ed ampliare le conoscenze ed affrontare il nuovo anche senza il supporto di processi consolidati 399 dimostrare attitudini decisionali e progettuali dimostrare autonomia e flessibilità operativa commisurate all'età ed al processo di maturazione individuale essere capace di autovalutazione aver acquisito nelle linee fondamentali lo sviluppo storico - culturale della civiltà, con particolare riguardo alla nostra tradizione TORNA SU PARTE SESTA PROGETTAZIONE DIDATTICA, INNOVAZIONE METODOLOGICA E VERIFICA 2 - LA PROGETTAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE All'inizio dell'anno scolastico ogni docente presenta il programma didattico disciplinare ed il Consiglio dei Docenti di ciascuna Classe definisce la programmazione di tutte le attività curricolari ed extracurricolari. Quanto stabilito è comunicato a studenti e genitori al Consiglio di Classe convocato nel mese di Novembre. Ogni azione proposta dovrà indicare finalità ed obiettivi, percorsi e strumenti, modalità e tempi di attuazione, condizioni di fattibilità, metodi di verifica e valutazione. Particolare evidenza avranno progetti didattici innovativi e sperimentali in riferimento alla modularità, alla flessibilità ed all'utilizzazione di nuove tecnologie. OBIETTIVI SPECIFICI DI CIASCUN INDIRIZZO INDIRIZZO CLASSICO Le discipline caratterizzanti il Liceo Classico - lingua e letteratura italiana e latina, lingua e letteratura greca, inserite in un ampio contesto storico-filosofico - concorrono, unitamente alle materie scientifiche, ad una formazione culturale forte che, dalla conoscenza e riflessione sul passato, si proietta verso la coscienza e il giudizio critico sulla complessa realtà attuale. Pertanto, al termine dei cinque anni, lo studente dovrà: 400 avere acquisito padronanza del linguaggio e dei linguaggi, come chiave di accesso ai vari saperi e come strumento essenziale per la comunicazione, elemento dinamico della nostra società; aver sviluppato e potenziato la complessa abilità del tradurre, finalizzata al miglioramento delle capacità di comprensione e d’uso degli strumenti linguistici, nonché al conseguimento di un autentico e corretto metodo scientifico d’indagine; mostrare interesse per il mondo classico come matrice dei valori e della cultura contemporanea; saper riconoscere gli elementi di diversità e di continuità fra il passato e il presente come stimolo alla riflessione sul percorso dell’uomo nella storia; dimostrare senso critico sensibile all’importanza della parola, capace di interpretare il reale, ma anche di trasformarlo; elaborare un metodo di studio autonomo ed organico, capace di collegare e armonizzare elementi delle diverse discipline; saper valorizzare la propria personalità, sensibilità e fantasia, intese come strumenti di indagine conoscitiva del reale; dimostrare consapevolezza della rilevanza formativa di ogni disciplina del curricolo. INDIRIZZO LINGUISTICO Fermo restando quanto già espresso circa la progettazione educativa disciplinare per quello che riguarda la dimensione formativa del biennio e del triennio, l’indirizzo è caratterizzato dalla presenza delle quattro lingue straniere poste in rapporto fra loro ed in collegamento con l’italiano, il latino e le discipline dell’area storico-filosofica ed artistica. La matematica e le scienze sperimentali arricchiscono e completano tale formazione. Pertanto, al termine dei cinque anni di corso, lo studente dovrà: dimostrare competenze linguistico-comunicative finalizzate al sicuro possesso strumentale di più codici; dimostrare consapevolezza dell' evoluzione delle forme linguistiche per una più matura coscienza della storicità e vitalità delle lingue; saper rapportare tra loro le diverse culture, distinguendone i contributi al processo generale di civilizzazione; essere consapevole della rilevanza formativa di ogni disciplina del curricolo; saper utilizzare doti di flessibilità culturale acquisite, per operare nel più ampio contesto della dimensione europea saper usare modelli e strumenti logico-interpretativi che permettano un ulteriore approfondimento autonomo e critico. INDIRIZZO SCIENTIFICOORDINARIO E SCIENZE APPLICATE In accordo con quanto già espresso circa la dimensione formativa del biennio e del triennio, è opportuno ricordare come le discipline specifiche di questo indirizzo concorrono, unitamente alle materie dell’ambito linguistico e umanistico, ad una formazione equilibrata in cui abilità, competenze e strumenti peculiari del linguaggio e dei metodi scientifici arricchiscono l’autonomia critica e la capacità di percepire ed affrontare problemi via via più complessi. Pertanto, al termine dei cinque anni di corso, lo studente dovrà: dimostrare competenze linguistiche finalizzate ad un sicuro possesso di più codici; assumere atteggiamenti critici, nella consapevolezza della dimensione problematica della Scienza e della rivedibilità delle teorie scientifiche; comprendere la valenza storico-critica dei fondamentali nuclei concettuali del pensiero scientifico; comprendere il ruolo essenziale dell’informazione, della formulazione delle ipotesi e degli esperimenti nella elaborazione di una metodologia di indagine; comprendere che la Scienza, nonostante il suo valore di verità “relativa”, costituisce lo strumento fondamentale che l’Uomo ha a disposizione per la conoscenza del mondo fisico; dimostrare consapevolezza della rilevanza formativa di ogni disciplina del curricolo. 401 INDIRIZZO SCIENZE UMANE Fermo restando quanto già espresso per la progettazione disciplinare per quanto riguarda la dimensione formativa del biennio e del triennio, l’indirizzo rivolge una particolare attenzione al settore degli aspetti relazionali e di comunicazione. Esso è caratterizzato dal rilievo assegnato all’area delle scienze umane e sociali, quali la psicologia, la pedagogia, la sociologia, il diritto. Pertanto al termine dei cinque anni di corso lo studente dovrà: saper individuare gli apporti delle discipline della comunicazione e delle scienze dell’educazione alla formazione della cultura europea; mostrare consapevolezza della peculiarità di uno studio scientifico della personalità e delle funzioni psichiche; mostrare consapevolezza della complessità e della continua evoluzione del settore psico-sociale; saper analizzare con strumenti adeguati le problematiche della società civile: territorio, mondo del lavoro, agenzie formative e mezzi di comunicazione di massa, partecipando consapevolmente alla comunità nazionale e sovranazionale; armonizzare concetti e metodi di indagine appartenenti a contesti disciplinari diversi, nella consapevolezza dell’opportunità e del valore di un approccio multidisciplinare ai problemi psico-sociali; dimostrare consapevolezza della rilevanza formativa di ogni disciplina del curricolo. METODOLOGIA DIDATTICA Ogni dipartimento disciplinare, all'inizio dell'anno scolastico, indicherà le scelte metodologiche generali e specifiche per i diversi indirizzi: ad esse i docenti faranno riferimento in sede di programmazione annuale personale e del consiglio di classe. Produciamo di seguito le linee metodologiche, comuni a tutti gli indirizzi del Liceo Sperimentale e al Liceo Classico, fondate sulla rivalutazione del ruolo dello studente come soggetto attivo nel processo di apprendimento. Pertanto sarà prestata particolare attenzione: alle situazioni di apprendimento diversificate, privilegiando la lezione dialogata, compatibilmente al numero degli alunni per classe, rispetto alla lezione frontale; dando più spazio all’attività di laboratorio, alla sperimentabilità ed al lavoro di gruppo e potenziando la utilizzazione delle varie tecnologie didattiche alle tecniche di studio diversificate in lettura e annotazione dei testi scritti, appunti sulle lezioni orali; modi di registrazione mentale dei concetti e dei nessi logici all’impiego di tecniche di simulazione (role-play) efficaci per stimolare il trasferimento delle competenze all’uso di procedimenti ipotetico-deduttivi e di procedimenti induttivi attraverso esperienze, osservazioni, documenti al potenziamento del lavoro in classe per non appesantire troppo il lavoro domestico ad una più razionale distribuzione delle prove di verifica scritte ed orali durante il corso dell’anno scolastico e nell’arco della settimana ad un approccio alle conoscenze di tipo pluridisciplinare, efficace per comprendere la complessità e la dinamicità del sapere alla valutazione dell'efficacia dell'insegnamento ed all’uso dell'autovalutazione dell'apprendimento finalizzate al successo formativo ed all'orientamento 402 L'attività didattica vede il docente quale mediatore tra “il sapere” che insegna e gli studenti che devono apprendere; egli collabora con lo studente aiutandolo ad organizzare lo studio, a confrontarsi con ciò che è nuovo ed a riflettere sul processo personale di apprendimento e rielaborazione, in modo da farlo giungere alla costruzione consapevole del proprio sapere. Il sapere disciplinare è senza dubbio necessario all’insegnante, ma non sufficiente: occorre un altro sapere, quello pedagogico – didattico, che non si può ridurre al semplice sapere culturale: non è sufficiente trasmettere nozioni senza alcuna preoccupazione degli esiti, in termini di efficacia dell’azione di insegnamento/apprendimento – formazione – educazione. TORNA SU a) PARTE SETTIMA LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI 1- LA FREQUENZA DELLE LEZIONI E LA VALIDITÀ DELL’ANNO SCOLASTICO AI FINI DELLA VALUTAZIONE FINALE DEGLI STUENTI (Collegio dei docenti – delibera del 1/09/2014) “A decorrere dall'anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado (nota: dal 1/9/2010), ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all'ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale di ciclo.” (Da DPR 22/6/2009 nr. 122 art. 14 comma 7). La norma prevede, come detto, che “Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati.” In relazione a quanto sopra il Collegio dei docenti, nella seduta del 1/09/2014, ha adottato la delibera secondo cui “è possibile derogare dal limite della frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato ai fini della validità dell’anno scolastico per assenze documentate e continuative dovute a: - gravi motivi di salute; - terapie e/o cure programmate; - donazioni di sangue; - partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.; - adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che recepisce l’intesa 403 con la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno; Legge n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sulla base dell’intesa stipulata il 27 febbraio 1987). -gravi motivi di famiglia.” Le cause, che consentono di fruire della deroga, devono essere dichiarate in forma scritta, documentate ed illustrate personalmente al Dirigente Scolastico entro la data del 31 maggio dell’a. s. di riferimento . Le determinazioni in proposito sono di competenza del Consiglio di classe. A seguito delle disposizioni sopra richiamate si individuano per ciascuna classe il limite minimo di frequenza ed il limite massimo di assenza per l’a. s. corrente considerando convenzionalmente 33 settimane di lezione per non meno di 200 gg.: CLASSE 1AC 2AC 3AC 4AC 5AC CLASSE 1AL-1BL-1CL 2AL-2BL-2CL 3AL-3BL 4AL-4BL-4CL 5AL-5BL CLASSE 1AS-1BS 2AS 3AS-3BS 4AS-4BS 5AS-5BS-5CS ORE SETTIMANALI 27 27 31 31 31 LICEO CLASSICO ORE TOTALI LIMITE MINIMO DI FREQUENZA 891 668 891 668 1023 767 1023 767 1023 767 LIMITE MASSIMO DI ASSENZA 223 223 256 256 256 LICEO LINGUISTICO ORE TOTALI LIMITE MINIMO DI FREQUENZA 891 668 891 668 990 742 990 742 990 742 LIMITE MASSIMO DI ASSENZA 223 223 248 248 248 LICEO SCIENTIFICO ORDINARIO ORE ORE TOTALI LIMITE MINIMO DI SETTIMANALI FREQUENZA 27 891 668 27 891 668 30 990 742 30 990 742 30 990 742 LIMITE MASSIMO DI ASSENZA 223 223 248 248 248 ORE SETTIMANALI 27 27 30 30 30 404 CLASSE 1AC/SAP1ASAP 2ASAP-2BSAP 3ASAP-3BSAP 4ASAP-4BSAP CLASSE 1ASUM-1BSUM 2ACSUM/2ASUM 3ASUM-3BSUM 4ASUM-4BSUM 5ASUM-5BSUM LICEO SCIENTIFICO OPZ SCIENZE APPLICATE ORE ORE TOTALI LIMITE MINIMO DI SETTIMANALI FREQUENZA 27 891 668 27 30 30 ORE SETTIMANALI 27 27 30 30 30 891 990 990 668 742 742 LICEO SCIENZE UMANE ORE TOTALI LIMITE MINIMO DI FREQUENZA 891 668 891 668 990 742 990 742 990 742 LIMITE MASSIMO DI ASSENZA 223 223 248 248 LIMITE MASSIMO DI ASSENZA 223 223 248 248 248 Note: (1) Limite minimo di frequenza corrispondente a tre quarti dell’orario annuale personalizzato (2) Limite massimo di assenza corrispondente ad un quarto dell’orario annuale personalizzato Attenzione: si precisa che anche le ore di lezione non frequentate per ingresso in ritardo oppure per uscita anticipata contribuiscono alla determinazione del limite massimo di assenza consentito. 2- LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI Strumenti della valutazione: b) registro dei verbali del Collegio dei docenti c) registro dei verbali dei consigli di classe d) registro elettronico personale dei docenti e) registro-giornale di classe f) nota inter-periodale (secondo periodo) g) pagella dello studente Criteri – guida: a) la globalità della valutazione: questa non riguarda soltanto i processi compiuti dallo studente nell’area cognitiva, ma deve documentare anche il processo di maturazione; b) la valutazione come processo: essa deve partire da un’accertata situazione iniziale e indicare l’avvicinamento progressivo agli obiettivi programmati per ciascun studente, da raggiungersi anche attraverso percorsi individualizzati che tengono conto dei ritmi e delle condizioni soggettive dell'apprendimento; 405 c) la valutazione come valorizzazione: essa ha maggiore valenza per lo studente se non diventa un censimento di lacune ed errori ma piuttosto evidenzia le mete già raggiunte, valorizza le sue risorse, gli indica le modalità per sviluppare le sue potenzialità e lo aiuta a motivarsi e a costruirsi un concetto positivo e realistico di sé; d) la valutazione in funzione dell’orientamento, nel senso che si dovrebbero rilevare e promuovere attitudini ed interessi utili ai fini dell’impostazione di un progetto di sé che costituisca la base anche per le future scelte scolastico – professionali; e) la valutazione come operazione partecipata, che riguarda non solo lo studente ma anche i docenti e la famiglia; La valutazione degli studenti tiene conto dei: - risultati conseguiti nelle singole discipline, espressi mediante pagelle quadrimestrali, con l’indicazione del voto numerico, secondo i criteri di valutazione e la tabella di riferimento stabiliti dal Collegio dei Docenti - progressi registrati rispetto alla situazione di inizio anno scolastico LIVELLI E PROVE DI VERIFICA Livelli e criteri di valutazione sono comuni per tutti gli indirizzi e per tutto il quinquennio di studi da commisurare all’anno di corso e alle singole discipline. La valutazione del singolo alunno potrà essere anche la risultante di voci appartenenti a livelli diversi. Tipologia delle prove di verifica: scritte orali pratiche scritto-grafiche prove di ascolto e di riproduzione linguistica test a risposta chiusa test a risposta aperta quesiti a risposta breve questionari relazioni illustrazione di tecniche e procedure di "problem solving" Sono previste prove scritte, strutturate e/o semi-strutturate, anche per materie solo orali; tali prove sono da ritenersi integrative e non sostitutive delle prove di verifica orali. I docenti sono tenuti a comunicare agli allievi la valutazione di ogni prova con sollecitudine e chiarezza (per le prove orali lo stesso giorno della prova, per le prove scritte entro 15 gg dallo svolgimento della prova.) “Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.” (art. 2 comma 4 DPR 24 giugno 1998, n. 249 “Statuto delle studentesse e degli studenti”) 406 La tabella di valutazione sotto riportata, che indica la corrispondenza tra giudizi e voti numerici, si pone come punto di riferimento per la valutazione “in itinere” sia delle prove scritte, sia di quelle orali. TABELLA DI VALUTAZIONE Voto 3 ≤ Voto < 4 INSUFFICIENZ A GRAVISSIMA 4 ≤ Voto < 5 INSUFFICIENZ A GRAVE Indicatori Impegno ed Interesse Conoscenze Abilità/Capacità Competenze Impegno ed Conoscenze Interesse Abilità/Capacità Competenze Impegno ed 5 ≤ Voto < 6 Interesse INSUFFICIENZ Conoscenze Abilità/Capacità A Competenze Impegno ed 6 ≤ Voto < 7 Interesse Conoscenze SUFFICIENTE Abilità/Capacità Competenze Impegno ed 7 ≤ Voto < 8 Conoscenze Interesse BUONO Abilità/Capacità Competenze Impegno ed Conoscenze Interesse 8 ≤ Voto < 9 Abilità/Capacità OTTIMO Competenze Impegno ed interesse 9 ≤ Voto ≤ 10 Conoscenze ECCELLENTE Abilità/Capacità Competenze criteri di corrispondenza fra voti decimali e livelli tassonomici Descrittori non rispetta mai gli impegni, si distrae e non partecipa al lavoro in classe Non possiede conoscenze oppure ha conoscenze molto frammentarie e molto superficiali ha gravi difficoltà nel comprendere i contenuti semplici proposti e commette gravissimi e diffusi errori nell’esecuzione di compiti non sa semplici elaborare le conoscenze e manca di autonomia quasi mai rispetta gli impegni, si distrae e non partecipa al lavoro in classe ha conoscenze frammentarie e superficiali ha difficoltà nel comprendere i contenuti semplici proposti e commette gravi e diffusi errori nell’esecuzione di compiti semplici non sa elaborare le conoscenze e manca di autonomia non sempre rispetta gli impegni e talvolta si distrae ha conoscenze superficiali ed incomplete ha difficoltà nel comprendere i contenuti proposti e commette errori nell’esecuzione dei compiti raramente riesce ad elaborare le conoscenze ed ha scarsa autonomia normalmente rispetta gli impegni e partecipa in classe conosce i contenuti minimi proposti comprende i dati appresi e generalmente li applica nell’esecuzione di compiti semplici riesce ad elaborare in modo semplice le conoscenze dimostrando una certa autonomia di giudizio in alcuni contesti rispetta gli impegni e partecipa attivamente alle lezioni conosce in modo adeguato i contenuti comprende con chiarezza i contenuti proposti e li applica con precisione sa elaborare le conoscenze con discreta autonomia critica rispetta sempre gli impegni intervenendo con iniziative personali conosce sicuramente in modo ampio e strutturato i contenuti comprende rapidamente e con sicurezza i contenuti proposti e li applica anche in situazioni nuove e complesse sa elaborare in modo personale le conoscenze e dimostra piena autonomia critica e adeguata capacità di autovalutazione rispetta sempre gli impegni intervenendo con efficaci e stimolanti iniziative personali conosce sicuramente in modo ampio, approfondito e strutturato i contenuti comprende rapidamente e con sicurezza i contenuti proposti e li applica con rigore analitico e sintetico anche in situazioni nuove e complesse sa elaborare in modo personale e con originalità le conoscenze e dimostra eccellente autonomia critica e di valutazione Attuazione del R.D. 653 del 4/5/1925 art 79 secondo cui il consiglio di classe assegna i voti , su proposta dei singoli professori, “ in base ad un giudizio brevemente motivato desunto da un congruo numero di interrogazioni e di esercizi scritti, grafici o pratici fatti in casa o a scuola, corretti e classificati durante il trimestre o durante l'ultimo periodo delle lezioni.” 407 Da O.M. 9 del 5/11/2007 - Articolo 6 - Scrutinio finale comma 2. Il docente della disciplina propone il voto in base ad un giudizio motivato desunto dagli esiti di un congruo numero di prove effettuate durante l’ultimo trimestre o quadrimestre e sulla base di una valutazione complessiva dell’impegno, interesse e partecipazione dimostrati nell’intero percorso formativo. La proposta di voto tiene altresì conto delle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio nonché dell’esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno e ad interventi di recupero precedentemente effettuati. Si intende esplicito e puntuale riferimento ai criteri di corrispondenza fra voti decimali e livelli tassonomici, di cui ai parametri di valutazione, riportati nel POF. LA VALUTAZIONE PERIODICA DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI NORMATIVA DI RIFERIMENTO Da D.P.R. 15 marzo 2010 , n. 89 - Art. 11 Valutazione e titoli finali “1. La valutazione periodica e finale degli apprendimenti è effettuata secondo quanto previsto dall'articolo 13 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, e successive modificazioni, dall'articolo 2 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, e dal decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122.” Da Dec Legvo 17/10/2005 nr. 226 che all’art. 13 “Valutazione e scrutini” - 1. La valutazione, periodica e annuale, degli apprendimenti e del comportamento degli studenti e la certificazione delle competenze, abilità e capacità da essi acquisite sono affidate ai docenti responsabili degli insegnamenti e delle attività educative e didattiche previsti dai piani di studio personalizzati. Sulla base degli esiti della valutazione periodica, gli istituti predispongono gli interventi educativi e didattici ritenuti necessari al recupero e allo sviluppo degli apprendimenti. - 2. omissis - 3. Salva la valutazione periodica e annuale di cui al comma 1, al termine di ciascuno dei due bienni di cui all'articolo 2 comma 2, i docenti effettuano una valutazione ai fini di verificare l'ammissibilità dello studente al terzo ed al quinto anno, subordinata all'avvenuto raggiungimento di tutti gli obiettivi di istruzione e di formazione, ivi compreso il comportamento degli studenti. In caso di esito negativo della valutazione periodica effettuata alla fine del biennio, lo studente non è ammesso alla classe successiva. La non ammissione al secondo anno dei predetti bienni può essere disposta per gravi lacune, formative o comportamentali, con provvedimenti motivati. Dal DPR 22 giugno 2009 , n. 122 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169. Art. 4. - Valutazione degli alunni nella scuola secondaria di secondo grado (omissis) 5. Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non inferiore a sei decimi e, ai sensi dell'articolo 193, comma 1, secondo periodo, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994, una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di 408 discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. La valutazione finale degli apprendimenti e del comportamento dell'alunno è riferita a ciascun anno scolastico. 6. Nello scrutinio finale il consiglio di classe sospende il giudizio degli alunni che non hanno conseguito la sufficienza in una o più discipline, senza riportare immediatamente un giudizio di non promozione. A conclusione dello scrutinio, l'esito relativo a tutte le discipline è comunicato alle famiglie. A conclusione degli interventi didattici programmati per il recupero delle carenze rilevate, il consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, previo accertamento del recupero delle carenze formative da effettuarsi entro la fine del medesimo anno scolastico e comunque non oltre la data di inizio delle lezioni dell'anno scolastico successivo, procede alla verifica dei risultati conseguiti dall'alunno e alla formulazione del giudizio finale che, in caso di esito positivo, comporta l'ammissione alla frequenza della classe successiva e l'attribuzione del credito scolastico. LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI AL TERMINE DEL PRIMO PERIODO DI CIASCUNO DEGLI ANNI SCOLASTICI DEL QUINQUENNIO CRITERI DA SEGUIRE PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI AL TERMINE DEL PRIMO PERIODO DI CIASCUNO DEGLI ANNI SCOLASTICI DEL QUINQUENNIO AL FINE DI ASSICURARE OMOGENEITÀ NELLE PROCEDURE E NELLE DECISIONI DI COMPETENZA DEI SINGOLI CONSIGLI DI CLASSE Metodo di studio Impegno e senso di responsabilità nella partecipazione all’attività didattica Impegno nel colmare le lacune negli apprendimenti. Progresso nel profitto compiuto nella prima fase dell’anno scolastico. Conoscenze e competenze acquisite in relazione agli obiettivi generali e specifici previsti dall’azione didattica. Situazione personale (particolare attenzione verso gli studenti delle classi prime in considerazione delle difficoltà di inserimento sotto il profilo relazionale e disciplinare) LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI AL TERMINE DI CIASCUNO DEGLI ANNI SCOLASTICI DEL QUINQUENNIO CRITERI DA SEGUIRE PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI AL TERMINE DI CIASCUNO DEGLI ANNI SCOLASTICI DEL QUINQUENNIO AL FINE DI ASSICURARE OMOGENEITÀ NELLE PROCEDURE E NELLE DECISIONI DI COMPETENZA DEI SINGOLI CONSIGLI DI CLASSE a) Variabili di riferimento Metodo di studio Impegno e senso di responsabilità nella partecipazione all’attività didattica Impegno nel colmare le lacune negli apprendimenti. Progresso nel profitto compiuto nelle varie fasi dell’anno scolastico. Conoscenze e competenze acquisite nell’anno del corso di studi in relazione agli obiettivi generali e specifici previsti. Situazione personale (particolare attenzione verso gli studenti delle classi prime in considerazione delle difficoltà di inserimento sotto il profilo relazionale e disciplinare) 409 c) Determinazione del concetto di “ insufficienza non grave”, “ insufficienza grave” e “insufficienza gravissima” Insufficienza non grave: voto 5 Insufficienza grave: voto 4 Insufficienza gravissima: voto 3 c) Le materie di studio caratterizzanti gli indirizzi di studio attivi in Istituto Viste le modifiche introdotte dalla Legge 11 gennaio 2007 nr. 1 alla Legge 10 dicembre 1997, n. 425 Disposizioni per la riforma degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria comma 1 dell’art. 3 che recita “L'esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore è finalizzato all'accertamento delle conoscenze e delle competenze acquisite nell'ultimo anno del corso di studi in relazione agli obiettivi generali e specifici propri di ciascun indirizzo e delle basi culturali generali, nonché delle capacità critiche del candidato.” Per assicurare puntuale attuazione di quanto disposto il Collegio dei docenti ha individuato quali materie caratterizzanti gli indirizzi, quelle di seguito indicate: Liceo Classico: Italiano – Latino – Greco – Filosofia Liceo Linguistico: Italiano – Lingue straniere – Filosofia - Storia Liceo Scientifico ordinario: Italiano – Filosofia – Matematica – Fisica – Scienze naturali Liceo Scientifico scienze applicate: Italiano – Matematica – Fisica – Scienze naturali – Informatica Liceo delle Scienze umane ordinario: Italiano – Filosofia – Pedagogia – Metodologia NB. - Si precisa che, in situazioni particolari, il Consiglio di classe si riserva margini di autonomia e di discrezionalità rispetto ai criteri sopra indicati. Nella valutazione dovranno essere considerate in modo particolare le discipline caratterizzanti l'indirizzo didattico dell'allievo DEBITO FORMATIVO Il debito formativo si determina in presenza di carenze anche non gravi e ritardi che impediscono il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti per ciascuna disciplina. Quando nella disciplina, in cui mancano conoscenze e competenze minime, persistono carenze anche non gravi e ritardi negli apprendimenti che impediscono di raggiungere gli obiettivi minimi previsti e risulta una preparazione insufficiente, si determina un debito formativo. Il recupero del debito formativo impegna l'alunno ad un'applicazione consapevole e coinvolge la famiglia al fine di favorire, specie durante il periodo estivo, il processo di superamento delle difficoltà. La scuola comunica allo studente quali conoscenze e quali competenze deve recuperare. LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI AL TERMINE DEL PRIMO ANNO DI CIASCUNO DEI DUE BIENNI (CLASSI 1^ e 3^) CRITERI DA SEGUIRE PER LE OPERAZIONI DEL MESE DI GIUGNO AL FINE DI ASSICURARE OMOGENEITÀ NELLE PROCEDURE E NELLE DECISIONI DI COMPETENZA DEI SINGOLI CONSIGLI DI CLASSE a) Determinazione della situazione in cui si rileva la presenza di “gravi lacune formative o comportamentali” che costituiscono legittima motivazione per la non ammissione al secondo anno dei bienni (DEC LEG.VO 17/10/2005, n. 226. art. 13 comma 3 ultimo periodo). Condizioni che possono determinare la non ammissione alla classe successiva dalle classi 1^ alle classi 2^ e dalle classi 3^ alle classi 4^ Cinque materie con profitto comunque insufficiente (votazione inferiore a 6/10) Quattro insufficienze di cui due insufficienze non gravi o gravi (5 - 4) e due gravissime (3) 410 Quattro insufficienze di cui una non grave (5) e tre gravi o inferiori (4-3) Quattro insufficienze di cui una non grave (5), una grave (4) e due gravissime (3) Tre insufficienze di cui una insufficienza grave (4) e due gravissime (3) Voto di condotta inferiore alla sufficienza. NB. Al termine della classe 1^ nel caso in cui la scelta dell’indirizzo o del corso di studi si riveli errata, il Consiglio di classe interverrà per favorire il riorientamento dell’alunno. Quindi con quattro materie con insufficienza non grave (voto 5) il giudizio viene sospeso. LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI AL TERMINE DEL SECONDO ANNO DI CIASCUNO DEI DUE BIENNI (CLASSI 2^ e 4^) CRITERI DA SEGUIRE PER LE OPERAZIONI DEL MESE DI GIUGNO AL FINE DI ASSICURARE OMOGENEITÀ NELLE PROCEDURE E NELLE DECISIONI DI COMPETENZA DEI SINGOLI CONSIGLI DI CLASSE a) Determinazione del numero di discipline comprese nella dizione “che non hanno conseguito la sufficienza in una o più discipline” (DPR 22/6/2009, n. 122 Articolo 4 comma 6). Nello scrutinio di fine anno relativo alle classi 2^ e 4^ il consiglio di classe sospende il giudizio degli alunni che non hanno conseguito la sufficienza (votazione inferiore a 6/10) fino ad un massimo di 3 (tre) discipline, senza riportare immediatamente un giudizio di non promozione. In presenza di 4 (quattro) insufficienze il Consiglio di classe riporta immediatamente un giudizio di non promozione. Attenzione: ai sensi delle vigenti disposizioni, ogni materia e fino ad un massimo di 3 (tre) che nel quadro definitivo dei voti (determinazione finale del consiglio di classe adottata sulla base delle proposte dei singoli docenti) abbia conseguito una votazione inferiore a 6/10 costituisce oggetto di “debito scolastico” b) Condizioni che possono determinare la non ammissione alla classe successiva Dalle classi 2^ alle classi 3^ Quattro materie con profitto comunque insufficiente (votazione inferiore a 6/10) Tre insufficienze gravissime (3) Tre insufficienze di cui due insufficienze gravi (4), ed una gravissima (3) Tre insufficienze di cui una insufficienza grave (4) e due gravissime (3) Insufficienze diffuse e numerose Voto di condotta inferiore alla sufficienza. Dalle classi 4^ alle classi 5^ Quattro materie con profitto comunque insufficiente (votazione inferiore a 6/10) Tre insufficienze gravissime (3) 411 Tre insufficienze di cui due insufficienze gravi (4), ed una gravissima (3) Tre insufficienze di cui una insufficienza grave (4) e due gravissime (3) Insufficienze diffuse e numerose Insufficienza anche in una sola materia, se causata da evidente e persistente disimpegno Voto di condotta inferiore alla sufficienza. CRITERI PER L’EFFETTUAZIONE DELLO SCRUTINIO FINALE CLASSI 5^ PER AMMISSIONE ALL’ESAME CONCLUSIVO DEL SECONDO CICLO DELL’ISTRUZIONE Dall’ a.s. 2009/2010 le disposizioni, che disciplinano le operazioni di scrutinio finale per l’ammissione all’Esame di Stato, sono le seguenti: - la Legge 10/12/1997, n. 425 Disposizioni per la riforma degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore modificata con Legge 11/1/2007 nr. 1 e con L. 25/10/2007 nr. 176 Art. 2 Ammissione 1. All'esame di Stato sono ammessi: a) gli alunni delle scuole statali e paritarie che abbiano frequentato l'ultimo anno di corso, siano stati valutati positivamente in sede di scrutinio finale e abbiano comunque saldato i debiti formativi contratti nei precedenti anni scolastici, secondo modalità definite con decreto del Ministro della pubblica istruzione; - il DPR 22 giugno 2009 , n. 122 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169. Art. 6.- Ammissione all'esame conclusivo del secondo ciclo dell'istruzione 1. Gli alunni che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi sono ammessi all'esame di Stato. (omissis) A partire dall’anno scolastico 2008/2009, la valutazione sul comportamento concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente; pertanto il voto sul comportamento incide sulla determinazione del credito scolastico riferito all’ultimo anno di corso e, in caso di ammissione per abbreviazione, su quello riferito al penultimo anno. Esso comporta, se inferiore a sei decimi, la non ammissione all’esame di Stato (art. 2, comma 3, decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169). CRITERI DA SEGUIRE PER L’INTEGRAZIONE DELLO SCRUTINIO FINALE DEL MESE DI SETTEMBRE AL FINE DI ASSICURARE OMOGENEITÀ NELLE PROCEDURE E NELLE DECISIONI DI COMPETENZA DEI SINGOLI CONSIGLI DI CLASSE Dal DPR. 22/06/2009 nr. 122 art. 4 comma 5 “Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non inferiore a sei decimi e, ai sensi dell'articolo 193, comma 1, secondo periodo, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994, una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente.” a) Condizioni che determinano la non ammissione alla classe successiva dalle classi 2^ alle classi 3^ e dalle classi 4^ alle classi 5^ Il non aver conseguito la sufficienza in tutte le discipline, nessuna esclusa, oggetto di debito. b) - Criteri per l’effettuazione delle operazioni di verifica per le iniziative attivate dopo gli scrutini finali: 412 Le operazioni di verifica – di norma - sono condotte dai docenti delle discipline interessate membri del Consiglio di classe, che ha effettuato lo scrutinio finale, riuniti collegialmente ed in numero non inferiore a tre. c) - Variabili di riferimento per la valutazione complessiva da parte del Consiglio di classe: Metodo di studio Impegno e senso di responsabilità nella partecipazione ai corsi di recupero deliberati dal Consiglio di classe Impegno nel colmare le lacune negli apprendimenti. Progresso nel profitto compiuto al termine dell’attività di recupero. Conoscenze e competenze acquisite in relazione agli obiettivi generali e specifici prefissati. CREDITO FORMATIVO (DPR 8/3/1999 nr. 275 art. 4 comma 6 - D.M. 24/2/2000 nr. 49 art. 2 comma 2) (Collegio docenti - Delibera nr. 13 del 29/9/2008) Le situazioni che configurano i crediti formativi, sempre e comunque all'interno della fascia in cui l'alunno si colloca in base al credito scolastico stesso, si riferiscono a tipologie espressamente individuate e definite. Deve trattarsi infatti: a) di esperienze acquisite al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona e alla crescita umana, civile e culturale, quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all’ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport; b) di esperienze qualificate, vale a dire di significativo rilievo; c) di esperienze dalle quali derivino competenze coerenti col tipo di corso cui si riferisce l’esame di Stato. Le coerenze vanno individuate, in particolare, nell’omogeneità con i contenuti tematici nel corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta attuazione. La coerenza va accertata da Consiglio di classe. La partecipazione ad iniziative complementari ed integrative all’interno della scuola di appartenenza non dà luogo all’acquisizione di crediti formativi, ma concorre alla definizione dei crediti scolastici; ciò in quanto rientra nella programmazione dell’attività scolastica ed è parte integrante dell’offerta formativa. La documentazione relativa alle esperienze valutabili quali i crediti formativi deve consistere in ogni caso in un’attestazione proveniente da enti, associazioni, istituzioni verso i quali lo studente ha realizzato le esperienze, contenente una sintetica descrizione delle esperienze stesse e il numero di ore effettuate dallo studente. Le certificazioni comprovanti attività lavorative debbono recare indicazioni relative a specifici adempimenti da parte del datore di lavoro. Le certificazioni relative a crediti formativi acquisiti all’estero vanno convalidate dall’autorità diplomatica o consolare, fatti salvi i casi di esonero da tale atto previsti da convenzioni o accordi internazionali. Ai sensi del D.P.R. 20 ottobre 1998, n. 403, è ammessa l’autocertificazione nei casi in cui le attività siano state svolte presso pubbliche amministrazioni. La documentazione relativa ai crediti formativi deve pervenire all’istituto sede d’esame entro il 15 maggio per consentire l’esame e la valutazione da parte degli organi competenti. Della frequenza di iniziative di formazione, per le quali sia stato rilasciato regolare attestato, da parte degli studenti terrà conto il Consiglio di classe, su proposta del docente della singola disciplina, in occasione dell’attribuzione del voto in sede di scrutinio finale. 413 CREDITO SCOLASTICO CREDITO SCOLASTICO AGLI STUDENTI DELLE CLASSI DEL TRIENNIO Di seguito la tabella di cui al D. M. n. 99 del 16/12/2009, che ha sostituito la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D. M. n. 42/2007. TABELLA A (all. a D.M. DM 99 del 16.12.09) Candidati interni M=6 6<M≤7 7<M≤8 8<M≤9 9 < M ≤ 10 I anno 3-4 4-5 5-6 6-7 7-8 II anno 3-4 4-5 5-6 6-7 7-8 III anno 4-5 5-6 6-7 7-8 8-9 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. Note: a) Determinazione del concetto di “esito positivo relativo all’accertamento del recupero delle carenze formative ed alla verifica dei risultati conseguiti dall'alunno” L’esito si definisce positivo quando lo studente, a seguito dell’attribuzione del voto di profitto da parte del Consiglio di classe, consegue “una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente”. Il Consiglio di classe attribuisce il voto di profitto sentita la proposta formulata dai singoli docenti e con riferimento alla Tabella di valutazione, di cui sopra. 414 Di conseguenza, avendo lo studente riportato “una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente”, come previsto dal DPR 122/2009, il Consiglio di classe potrà formulare un giudizio di finale che comporta “l'ammissione alla frequenza della classe successiva e l'attribuzione del credito scolastico” b) Determinazione del concetto di “ gravi lacune formative” La determinazione è di stretta competenza del Consiglio di classe il quale alla luce del quadro definitivo dei voti da lui stesso attribuiti su proposta dei rispettivi docenti, accerta, a suo giudizio insindacabile, che, indipendentemente dal numero delle materie o gruppi di materie con votazione insufficiente e della votazione ad esse attribuita, certamente inferiore a sei decimi, gli obiettivi didattici/formativi previsti dai singoli piani di studio risultano non raggiunti nelle materie in questione, che le lacune nella preparazione non sono state colmate e che, di conseguenza, lo Studente non possiede gli strumenti per seguire proficuamente il programma di studi dell’anno scolastico successivo. Attenzione: chi valuta: il Consiglio di classe in seduta ordinaria chi predispone gli atti preparatori: il coordinatore del consiglio di classe cosa si valuta: il raggiungimento degli obiettivi educativi/didattici in termini di conoscenze, competenze e capacità. secondo quali criteri: quelli stabiliti dal Collegio dei docenti ed inseriti nel POF secondo quali parametri: secondo la TABELLA DI VALUTAZIONE” approvata dal Collegio dei docenti e inserita nel POF il voto di comportamento: contribuisce alla determinazione della media dei voti e quindi, per le ultime tra classi, concorre all’attribuzione del credito scolastico. Esso si attribuisce secondo i parametri, deliberati dal Collegio dei docenti ed ai quali ciascun Consiglio di classe si atterrà. Si fa riferimento alla proposta di Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 settembre 2006. Il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli contiene le seguenti definizioni: • “Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. • “Abilità”, indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). • “Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia. (vedi Documento tecnico allegato a D.M. 22/8/2007 nr. 139 Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione) TORNA SU 415 3- LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI Il Consiglio di classe, con la sola presenza dei docenti, assegna il voto di comportamento collegialmente, nel rispetto delle disposizioni vigenti, su proposta del docente con un maggior numero di ore di insegnamento nella classe stessa. La valutazione, espressa in sede di scrutinio intermedio e finale, si riferisce a tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica e comprende anche gli interventi e le attività di carattere educativo posti in essere al di fuori di essa. La valutazione concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente. La valutazione del comportamento viene effettuata tenuto conto dei “Doveri degli studenti” così come riportati all’art. 16 del Regolamento Interno di Istituto approvato dal Consiglio di Istituto con Delibera nr. 45 del 11/2/2009 ed in vigore dal 12/2/2009; articolo 16 che di seguito viene integralmente trascritto: “Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art. 1 “Vita della comunità scolastica”. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal Regolamento Interno di Istituto. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.” Di seguito si trascrive dal DPR 22/6/2009 nr 122 l’art. 7: “Valutazione del comportamento” “1. La valutazione del comportamento degli alunni nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado, di cui all'articolo 2 del decreto-legge, si propone di favorire l'acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell'adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell'esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare. Dette regole si ispirano ai principi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni. 2. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale è decisa dal consiglio di classe nei confronti dell'alunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare ai sensi dell'articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, e al quale si possa attribuire la responsabilità nei contesti di cui al comma 1 dell'articolo 2 del decreto-legge, dei comportamenti: a) previsti dai commi 9 e 9-bis dell'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni; b) che violino i doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 dell'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni. 3. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi deve essere motivata con riferimento ai casi individuati nel comma 2 e deve essere verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e finale. 4. Ciascuna istituzione scolastica può autonomamente determinare, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, anche in sede di elaborazione del piano dell'offerta formativa, iniziative finalizzate alla promozione e alla valorizzazione dei comportamenti positivi, alla prevenzione di atteggiamenti negativi, al coinvolgimento attivo dei genitori e degli alunni, tenendo conto di quanto previsto dal regolamento di istituto, dal patto educativo di corresponsabilità di cui all'articolo 5-bis del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, e dalle specifiche esigenze della comunità scolastica e del territorio. In nessun modo le sanzioni sulla condotta possono essere applicate agli alunni che manifestino la propria opinione come previsto dall'articolo 21 della Costituzione della Repubblica italiana.” 416 I parametri per l’attribuzione del voto di comportamento, deliberati dal Collegio dei docenti ed ai quali ciascun Consiglio di classe si atterrà, sono i seguenti: Voto 10/10* ******* 9/10* ******* 8/10* ******* 7/10* ******* 6/10* ******* 5/10* (insuffi ciente) Indicatori Frequenza delle attività scolastiche Impegno nello studio Interesse e partecipazione Rispetto delle regole che disciplinano la vita dell’Istituto *************************** Frequenza delle attività scolastiche Impegno nello studio Interesse e partecipazione Rispetto delle regole che disciplinano la vita dell’Istituto *************************** Frequenza delle attività scolastiche Impegno nello studio Interesse e partecipazione Rispetto delle regole che disciplinano la vita dell’Istituto *************************** Frequenza delle attività scolastiche Impegno nello studio Interesse e partecipazione Rispetto delle regole che disciplinano la vita dell’Istituto *************************** Frequenza delle attività scolastiche Impegno nello studio Interesse e partecipazione Rispetto delle regole che disciplinano la vita dell’Istituto *************************** Frequenza delle attività scolastiche Impegno nello studio Interesse e partecipazione Rispetto delle regole che disciplinano la vita dell’Istituto Descrittori Continua Costante in tutte le discipline Vivi e costruttivi Puntuale ***************************** Continua Buono Costanti in quasi tutte le discipline Buono ***************************** Regolare Sufficiente Discontinui Accettabile ***************************** Non sempre regolare Discontinuo Scarsi Non sempre puntuale con comportamenti sanzionati dal docente nel registro di classe (Il “rapporto” sul registro di classe) o dal Dirigente Scolastico con ammonizione scritta. ***************************** Sporadica Insufficiente Saltuari Inesistente o quasi con comportamenti gravi sanzionati con provvedimenti del Consiglio di classe. Grave inosservanza del Regolamento di Istituto con allontanamento dello studente dalla Comunità Scolastica per un periodo compreso da 1 a 15 giorni. ***************************** Molto saltuarie Inesistente o quasi Insufficienti Inesistente o quasi con comportamenti di particolare gravità 417 sanzionati con provvedimenti del Consiglio di Istituto. Grave inosservanza del Regolamento di Istituto con allontanamento dello studente dalla Comunità Scolastica per un periodo superiore a 15 giorni. Nota *- Riferimento ad art 20 del Regolamento Interno di Istituto: Comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento anche ai doveri, di cui all’art. 3 del D.P.R. 24/6/1998 nr. 249 modificato/integrato con D.P.R. 21/11/2007 nr. 235 e Sanzioni disciplinari Il voto della tabella di norma viene attribuito con almeno 3 voci su 4 soddisfatte. Ai fini dell’attribuzione del voto relativo, ogni comportamento, che configura mancanza disciplinare da parte degli studenti ai sensi del Regolamento Interno di Istituto in vigore dal 12/2/2009, sarà puntualmente annotato dal docente sul Registro di classe oppure, se necessario, sarà portato a conoscenza del Dirigente Scolastico stesso tramite una comunicazione scritta di carattere riservato (detta comunicazione sarà di carattere riservato quando trattasi di comportamenti di particolare gravità o complessità oppure che coinvolgono altre persone). Le annotazioni in parola sono indispensabili per poter attribuire in comportamento i voti 6 e 5. In modo particolare il voto 5 potrà essere attribuito esclusivamente a fronte di comportamenti rilevati, contestati, accertati e sanzionati come prescritto dal Regolamento Interno di Istituto. Non potrà pertanto essere attribuito dal Consiglio di classe un voto di comportamento “non positivo” se il Registro di classe o altra documentazione fornita dai docenti non supporterà in maniera adeguata la proposta formulata dal docente che ha il maggior numero di ore settimanali di insegnamento. TORNA SU 4- I TEMPI DELLA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI Il Piano delle attività di valutazione degli studenti per l’a. s. 2014/2015: a) suddivisione dell’anno scolastico ai fini della valutazione degli apprendimenti degli studenti: PRIMO PERIODO: da lunedì 15/9/2014 a martedì 23/12/2014 SECONDO PERIODO: da mercoledì 7/01/2015 a mercoledì 10/6/2015 b) I Consigli di classe effettueranno la valutazione relativa al primo periodo a partire da venerdì 9 gennaio 2015. c) La valutazione periodica con informazione alle famiglie avrà luogo nei mesi di novembre 2014 e marzo 2015 d) I Consigli di classe effettueranno la valutazione finale a partire da giugno 2015. e) I risultati degli scrutini finali saranno pubblicati nei modi prescritti non oltre giugno 2015. PIANO DELLE OPERAZIONI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI LA VALUTAZIONE DIAGNOSTICA O INIZIALE Entro il 4/10/2014 Periodo 418 effettuazione Obiettivi Strumenti Studenti interessati Azioni successive Periodo effettuazione Verifica Accertare i livelli di partenza individuali e globali della classe in base ai quali vengono successivamente definiti, nell’ambito della Programmazione Didattica, gli obiettivi educativi e didattici da raggiungere. le prove di ingresso definite dai dipartimenti disciplinari Classi iniziali: verifica del possesso delle abilità strumentali di base Studenti classi 1^: interventi didattici di consolidamento delle competenze iniziali Dal 13/10 al 8/11/2014 Consigli classe seduta novembre 2014 (dal 10/11 al 14/11/2014)- Informazione famiglia VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO INFRA 1° PERIODO Seduta Consigli di classe novembre 2014 (dal 10/11 al 14/11/2014) Periodo effettuazione Accertare l’andamento scolastico dei singoli studenti Obiettivi A livello disciplinare si attua attraverso le prove di verifica orali e scritte , che hanno la funzione di misurare i risultati Strumenti dell’apprendimento raggiunti dagli studenti al termine di ogni “ unità didattica”. Studenti interessati Studenti di tutte le classi Informazione alle famiglie degli studenti di tutte le classi durante ricevimento in orario antimeridiano Azioni successive Ricevimento Periodo effettuazione LA VALUTAZIONE FORMATIVA O INTERMEDIA DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO gennaio 2015 (da 8/1 a 16/1/2015 Periodo effettuazione Accompagnare in modo continuo l’attività della Scuola al fine di tenere sotto costante controllo il processo formativo. Obiettivi A livello disciplinare si attua attraverso le prove di verifica orali e scritte , che hanno la funzione di misurare i risultati Strumenti dell’apprendimento raggiunti dagli studenti al termine di ogni “ unità didattica”. Studenti interessati Studenti di tutte le classi Informazione alle famiglie tramite scheda dei voti. Azioni successive Interventi didattici per recupero tempestivo delle carenze rilevate nel periodo successivo allo scrutinio intermedio Da febbraio a marzo 2015 Periodo effettuazione Consigli classe marzo 2015 (dal 9/3 al 13/3/2015) Verifica VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO INFRA 2° PERIODO Seduta Consigli di classe marzo 2015 (dal 9/3 al 13/3/2015) Periodo effettuazione Accertare l’andamento scolastico dei singoli studenti con particolare attenzione verso i destinatari degli interventi di recupero attuati Obiettivi dopo lo scrutinio del primo periodo 419 Strumenti Studenti interessati Azioni successive Periodo effettuazione A livello disciplinare si attua attraverso le prove di verifica orali e scritte , che hanno la funzione di misurare i risultati dell’apprendimento raggiunti dagli studenti al termine di ogni “ unità didattica”. Studenti di tutte le classi Informazione alle famiglie degli studenti di tutte le classi attraverso l’apposita scheda con accertamento di avvenuta consegna. Entro 31 marzo 2015 LA VALUTAZIONE SOMMATIVA O FINALE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO da sabato 6 giugno 2015 a sabato 13 giugno 2015 Periodo effettuazione Ai fini dell’ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato misura il risultato finale del processo formativo e degli Obiettivi apprendimenti in rapporto alla situazione di partenza nonché il raggiungimento degli obiettivi educativi/didattici in termini di conoscenze, competenze e capacità. A livello disciplinare si attua attraverso le prove di verifica orali e scritte , che hanno la funzione di misurare i risultati Strumenti dell’apprendimento raggiunti dagli studenti al termine di ogni “ unità didattica”. Studenti interessati Studenti di tutte le classi interventi didattici per studenti con giudizio finale sospeso. Azioni successive Luglio-agosto 2015 Periodo effettuazione Settembre 2015 Verifica A livello collegiale la valutazione intermedia si attua attraverso il consiglio di classe, che periodicamente è chiamato ad esprimersi sull’andamento didattico e disciplinare delle classi e ad analizzare il profilo dei singoli studenti. La valutazione formativa comprende le seguenti fasi: - somministrazione del test diagnostico - verifica correttiva e/o autocorrettiva dei test diagnostici - valutazione dei risultati - intervento correttivo di recupero e sostegno - controllo della fase di correzione - comunicazione dei risultati della valutazione Attenzione: le determinazioni sopra riportate potranno essere modificate dal Collegio dei docenti a fronte di nuove disposizioni del MIUR o per altri motivi. Questo Ufficio non invierà ulteriori comunicazioni alle Famiglie ma pubblicherà il nuovo testo all’Albo dell’Istituto e sul proprio sito web adempiendo così ai doveri di Legge circa la pubblicità degli atti. B - INFORMAZIONE ALLE FAMIGLIE CIRCA IL PROCESSO DI APPRENDIMENTO ED IL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI O SUGLI ESITI DELLA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI (Delibera nr. 11 del 10/9/2012 del Consiglio di Istituto) a) Informazione alle famiglie circa il processo di apprendimenti ed il comportamento degli studenti infra primo periodo effettuata dai Consigli di classe nella seduta di novembre 420 Incontro con i docenti in orario antimeridiano durante il normale orario di ricevimento. b) Informazione alle famiglie sugli esiti della valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli studenti riferita al primo periodo (trimestre o quadrimestre) ed effettuata dai Consigli di classe nella seduta di gennaio (valutazione formativa) Invio alle famiglie della scheda dei voti. Incontro con i docenti in orario antimeridiano durante il normale orario di ricevimento. c) Informazione alle famiglie circa il processo di apprendimenti ed il comportamento degli studenti infra secondo periodo effettuata dai Consigli di classe nella seduta di marzo Tramite comunicazione scritta con accertamento di avvenuta consegna. d) Informazione alle famiglie sugli esiti della valutazione finale degli apprendimenti e del comportamento degli studenti riferita al secondo periodo (trimestre o quadrimestre) ed effettuata dai Consigli di classe nella seduta di giugno (valutazione sommativa) - pubblicazione dei risultati dello scrutinio attraverso i tabelloni; l’indicazione sul tabellone per gli studenti non ammessi alla classe successiva può restare “ NON AMMESSO ALLA CLASSE SUCCESSIVA” senza l’indicazione dei voti nelle singole discipline. - l’informazione alle famiglie viene fornita in occasione dell’incontro con i rappresentanti dei singoli consigli di classe subito dopo la pubblicazione dei risultati dello scrutinio finale all’albo dell’Istituto. .PS: Per gli studenti, il cui giudizio è stato sospeso a giugno in una o più discipline, “il consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, previo accertamento del recupero delle carenze formative da effettuarsi entro la fine del medesimo anno scolastico e comunque non oltre la data di inizio delle lezioni dell'anno scolastico successivo, procede alla verifica dei risultati conseguiti dall'alunno e alla formulazione del giudizio finale che, in caso di esito positivo, comporta l'ammissione alla frequenza della classe successiva e l'attribuzione del credito scolastico.” (DPR 22/06/2009 nr. 122 art. 4 comma 6). A causa della ristrettezza dei tempi, l’informazione alle famiglie sugli esiti della valutazione per l’integrazione dello scrutinio finale, che ha luogo nel mese di settembre, sarà effettuata tramite la pubblicazione dei risultati attraverso i cartelloni una volta concluse tutte le operazioni; l’indicazione sul cartellone per gli studenti non ammessi alla classe successiva può restare “ NON AMMESSO ALLA CLASSE SUCCESSIVA” senza l’indicazione dei voti . Successivamente i genitori, che lo desiderano, potranno rivolgersi all’Ufficio di presidenza per acquisire le informazioni relative ai propri figli. Il presente comunicato viene depositato in copia in tutte le classi per conoscenza e norma degli studenti; viene altresì pubblicato sul sito web dell’Istituto a disposizione delle Famiglie degli studenti (www.istitutolorenzinipescia.it in Comunicati). Della pubblicazione si darà informazione alle Famiglie con nota dell’Ufficio di Presidenza. Si conferma quanto già vigente nel precedente anno scolastico secondo cui l’Ufficio non invierà – di norma - comunicazioni alle Famiglie riguardanti la vita della Scuola ma pubblicherà il materiale informativo all’Albo dell’Istituto e sul proprio sito web adempiendo così ai doveri di Legge circa la pubblicità degli atti. Le Famiglie degli studenti, come espressamente previsto dal Patto Educativo di Corresponsabilità, sono tenute a “visitare periodicamente il sito web dell’Istituto (indirizzo: www.istitutolorenzinipescia.it) per acquisire le informazioni relative all’organizzazione della vita della Scuola”. Coloro che sono sprovvisti di Internet potranno ritirare copia delle comunicazioni in portineria della sede centrale. Continueranno invece ad essere inviate le comunicazioni personali riferite ai singoli studenti. TORNA SU 421 PARTE OTTAVA L’ORGANIZZAZIONE L’ORARIO DI SERVIZIO – DI APERTURA 1 – L’ORARIO DI SERVIZIO DELL’ISTITUTO L’orario di servizio dell’Istituto è il seguente: a) sede centrale - durante il periodo delle lezioni :dal lunedì al venerdì compresi – di norma - dalle ore 7:45 alle ore 14:15 Il sabato dalle ore 7:45 alle ore 14:00 - durante il periodo dell’esame di Stato dalle ore 7:45 alle ore 18:00 - inoltre nei gg. di martedì e giovedì anche dalle ore 14:30 alle ore 17:30 b) Sedi ex-Distretto e palazzo Piacentini. durante il periodo delle lezioni :dal lunedì al venerdì compresi – di norma - dalle ore 7:45 alle ore 14:15 Il sabato dalle ore 7:45 alle ore 14:00 c) nei giorni in cui si terranno le attività didattiche pomeridiane apertura dalle ore 14:30 alle ore 17:00 (solo sede centrale apertura al pubblico) L’orario di apertura al pubblico degli uffici di segreteria è il seguente: dal lunedì al sabato compresi – di norma - dalle ore 8:00 alle ore 9:15 - dalle ore 10:55 alle ore 12:00 - dalle ore 13:00 alle ore 13:30 - nei gg. di martedì e giovedì dalle ore 15:00 alle ore 17.00 3 - RAPPORTI CON L’UFFICIO DI PRESIDENZA Per le problematiche di natura didattica i genitori contatteranno i docenti coordinatori dei Consigli di classe in orario di ricevimento e comunque non coincidente con quello di lezione. Per le problematiche di natura organizzativa, disciplinari o, in genere, afferenti alla vita della Scuola, i genitori si atterrano a quanto segue: - i genitori degli studenti frequentanti le classi dislocate nella sede centrale contatteranno la Prof.ssa Giovanna Michelotti (docente vicario) o Prof.ssa Sandra Annibali (docente collaboratrice) - i genitori degli studenti frequentanti le classi dislocate nella succursale ex distretto contatteranno la Prof.ssa Guja Guidi - i genitori degli studenti frequentanti le classi dislocate nella succursale ex S.M. “Giusti” contatteranno la Prof.ssa Carla Calugi. I docenti sopra indicati riceveranno i genitori in orario non coincidente con quello di lezione. Il Dirigente Scolastico di norma riceve nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8:30 alle ore 9:30, tramite appuntamento, da concordare con l’Ass. Amm.va Laura Giuntoli telefonando durante le ore d'ufficio allo 0572/476486 (Fax 0572/476840). Si prega di lasciare, oltre al nominativo, il recapito telefonico, per avvertire in caso di improvvisa assenza , e di specificare l'argomento dell'incontro, per poter disporre in tempo utile di tutti gli elementi necessari a fornire ai genitori degli studenti risposte immediate e complete. Il Dirigente Scolastico è contattabile anche tramite e-mail all’indirizzo: [email protected] o privatamente: [email protected] 422 L’ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA 1 - LO STAFF DI SEGRETERIA DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI Sig.ra Del Brina Mariangela Il DSGA può usufruire della flessibilità sull’orario di entrata e di uscita e può effettuare orario pomeridiano in eccedenza al normale orario di lavoro ogni volta che le esigenze di servizio lo renderanno necessario. Il DSGA svolgerà le mansioni previste dal Profilo, di cui al CCNL 29/11/2007, Area D: Svolge attività lavorativa di rilevante complessità ed avente rilevanza esterna. Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l'organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti, al personale ATA, posto alle sue dirette dipendenze. Organizza autonomamente l’attività del personale ATA nell’ambito delle direttive del dirigente scolastico. Attribuisce al personale ATA, nell’ambito del piano delle attività, incarichi di natura organizzativa e le prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo, quando necessario. Svolge con autonomia operativa e responsabilità diretta attività di istruzione, predisposizione e formalizzazione degli atti amministrativi e contabili; è funzionario delegato, ufficiale rogante e consegnatario dei beni mobili. Può svolgere attività di studio e di elaborazione di piani e programmi richiedenti specifica specializzazione professionale, con autonoma determinazione dei processi formativi ed attuativi. Può svolgere incarichi di attività tutoriale, di aggiornamento e formazione nei confronti del personale. Possono essergli affidati incarichi ispettivi nell'ambito delle istituzioni scolastiche. ASSISTENTI AMMINISTRATIVI Sig.ra Rifino Nicoletta Sig.ra Donzelli Carmela Sig.ra Giannotti Monica Sig.ra Giuntoli Laura Sig.ra Soldani Monica Sig.ra Angeli Barbara Gestione ordinaria studenti – Iscrizioni - Scrutini e esami - Rapporti con i docenti per la didattica (consegna/ritiro registri– programmi etc.) - Progetti POF assegnati – Rapporti con utenza – Libri di Testo Trasmissioni dati in via telematica riguardanti il personale ( anagrafe prestazioni etc.) - Progetti POF assegnati – Stipendi supplenze brevi – Certificazione fiscale - DMA - Emens Compensi accessori – Contratti esterni Personale docente (servizi, assenze, certificati, contratti, documentazione varia ) - Rapporti con Centro per l’Impiego - Progetti POF assegnati – Assenze/presenze personale ATA in servizio e quadro riepilogativo individuale del profilo orario mensile - Operazione trasparenza – Invio dei dati contabili – Rapporti con D.P.T. e Ragioneria Prov.le dello Stato. Gestione personale docente a tempo determinato( graduatorie, individuazione e assunzione docenti, contratti, certificati etc) Progetti POF assegnati - Attività di collaborazione con l’Ufficio di Presidenza Statistiche Economato (approvvigionamento materiale didattico, di cancelleria, pulizia attrezzerie etc,) Contabilità ordinaria (mandati – reversali) – Collaborazione gestione amministrativa – Tenuta registro inventario e c/c postale –. Protocollo e archivio - Rapporti con utenza - Posta elettronica - Collaborazione gestione studenti -Progetti POF assegnati. a) Il personale in parola effettuerà orario in eccedenza al normale orario di lavoro quando le esigenze di servizio lo richiederanno o per compensare debiti orari e per il tempo strettamente necessario . Le eccedenze di orario oltre 15 minuti dovranno essere appositamente motivate sul registro delle presenze. 2 – I SERVIZI AMMINISTRATIVI Il presente piano dell’offerta formativa, tenuto conto delle finalità e degli obiettivi che l’Istituzione Scolastica intende raggiungere, delle esigenze amministrative e didattiche, nonché delle competenze del personale in servizio, struttura i servizi di segreteria e paradidattici secondo le seguenti aree omogenee: 423 9) 10) 11) 12) 13) Area dei servizi amministrativi Area archivio, protocollo e inventario Area Docenti e personale ATA Area dei servizi contabili Area Studenti, organi collegiali Diamo un’indicazione sommaria delle funzioni attribuite a ciascun’area: 1) 2) Area dei servizi amministrativi Coordinamento e controllo dell’attività amministrativa e del personale ATA Bilancio e gestione finanziaria Riscossioni e pagamenti, tenuta dei registri e degli atti contabili Pagamento degli stipendi, indennità e compensi accessori Area archivio, protocollo e inventario Tenuta dell’archivio annuale e del protocollo Libri di testo Viaggi di istruzione, visite guidate, attività culturali Iscrizioni, pagamento tasse, costituzione e tenuta dei fascicoli degli alunni Certificazione assenze e permessi straordinari degli alunni, comunicazioni con le famiglie 3) Area Docenti e personale ATA Certificazione del personale docente e ATA Assenze del personale docente e ATA Richiesta di visite fiscali Pratiche relative agli inquadramenti del personale Redazione dei contratti del personale docente e ATA Formazione e aggiornamento delle graduatorie di istituto 4) Area dei servizi contabili Tabelle degli stipendi, indennità e compensi accessori Tenuta aggiornata delle schede fiscali del personale e comunicazioni relative Gestione acquisti Predisposizione modelli PA 04 e comunicazioni pensionistiche Denunce mensili Emens - DMA 5) Area Studenti e organi collegiali Scrutini ed esami Registri e pagelle degli alunni Elenchi degli alunni per fini interni e statistici Elezione degli Organi collegiali ed operazioni connesse Fascicoli personali e stato matricolare del personale in servizio, docente e ATA Assistenti Tecnici 424 Pezzi Leone Guggino Gianluca Assistente Tecnico Assistente Tecnico Contratto Tempo Indeterm. Contratto Tempo Indeterm. TORNA SU LO STAFF DI PRESIDENZA INCARICO NOMINATIVO ATTRIBUZIONI INCARICO NOMINATIVO ATTRIBUZIONI E DELEGHE DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Maria Rosa Capelli 1. Dipende dal MIUR 2. Ricopre la funzione di rappresentante legale dell’Istituto 3. Presiede il Collegio docenti e la Giunta Esecutiva 4. E’ membro di diritto del Consiglio d’Istituto 5. Contratta con le Rappresentanze sindacali d’Istituto 6. E’ responsabile della sicurezza dell’Istituto 7. E’ responsabile della gestione del Programma Annuale 8. Cura l’esecuzione delle delibere degli Organi Collegiali, che sono atti amministrativi definitivi 9. Assicura il funzionamento generale dell’Istituzione scolastica, entro il sistema di istruzione e formazione, organizzando l’attività scolastica secondo i criteri di efficienza, efficacia e buon andamento dei servizi scolastici formativi 10. Promuove e sviluppa l’autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, sperimentazione e sviluppo in coerenza con il principio delle istituzioni scolastiche 11. Garantisce il pieno esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati quali: diritto di apprendimento degli alunni, la liberta di insegnamento dei docenti e la libertà di scelta educativa delle famiglie 12. Promuove tutte le iniziative e gli interventi utili a favorire il successo formativo degli alunni, tenuto conto delle diverse esigenze degli stessi s concretamente rilevate 13. Cura il raccordo e l’interazione tra le componenti scolastiche 14. Promuove la collaborazione tra risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio 15. Interagisce con gli E.LL. ai sensi dell’art.1, comma 1, del D.P.R. n° 275/99 COLLABORATRICE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO CON DELEGA DI SOSTITUZIONE Prof.ssa Giovanna Michelotti In caso di assenza o di impedimento del Dirigente Scolastico, eserciterà in presenza di delega le funzioni organizzative e amministrative proprie della qualifica dirigenziale, di cui all’art 25 del Dec Legvo 165/2001. Sono attribuite, nell’ambito dell’incarico in parola, le deleghe, attinenti esclusivamente all’area dell’organizzazione/della gestione e da attuare d’intesa con questa Presidenza ed in coordinamento con l’altro Docente collaboratore, sulle seguenti materie: - gestione dell’orario delle lezioni e sostituzioni del personale docente assente per brevi periodi; - predisposizione degli atti relativi alla sostituzione dei docenti assenti fino a 15 giorni; 425 - predisposizione degli atti relativi alla sostituzione dei docenti assenti per ferie durante le lezioni o permessi brevi. - predisposizione organizzativa dei ricevimenti generali dei genitori degli studenti da parte dei docenti - predisposizione dei calendari e adozione dei provvedimenti connessi relativi alle sedute degli organi collegiali - organizzazione degli ambienti scolastici e dislocazione delle classi nelle aule. É nominata membro dello Staff di Presidenza, del Comitato Tecnico Scientifico e della Commissione Interna, di cui al D.M. 1/2/2001 nr. 44 artt. 36 e 52. E’ affidato l’incarico di vigilare sull’osservanza del divieto di fumo e di accertare le infrazioni nonché di riferire direttamente allo scrivente la presenza di eventuali situazioni di pericolo di qualunque natura che dovessero presentarsi INCARICO NOMINATIVO ATTRIBUZIONI E DELEGHE COLLABORATRICE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Sandra Annibali In caso di assenza o di impedimento sia del Dirigente Scolastico che del Collaboratore Vicario, eserciterà in presenza di delega le funzioni organizzative e amministrative proprie della qualifica dirigenziale, di cui all’art 25 del Dec Legvo 165/2001. Sono attribuite, nell’ambito dell’incarico in parola, le deleghe, attinenti esclusivamente all’area dell’organizzazione/della gestione e da attuare d’intesa con questa Presidenza ed in coordinamento con l’altro Docente collaboratore, sulle seguenti materie: - gestione dell’orario delle lezioni e sostituzioni del personale docente assente per brevi periodi; - predisposizione degli atti relativi alla sostituzione dei docenti assenti fino a 15 giorni; - predisposizione degli atti relativi alla sostituzione dei docenti assenti per ferie durante le lezioni o permessi brevi. - predisposizione organizzativa dei ricevimenti generali dei genitori degli studenti da parte dei docenti - predisposizione dei calendari e adozione dei provvedimenti connessi relativi alle sedute degli organi collegiali É nominata membro dello Staff di Presidenza, del Comitato Tecnico Scientifico e della Commissione Interna, di cui al D.M. 1/2/2001 nr. 44 artt. 36 e 52. E’ affidato l’incarico di vigilare sull’osservanza del divieto di fumo e di accertare le infrazioni nonché di riferire direttamente allo scrivente la presenza di eventuali situazioni di pericolo di qualunque natura che dovessero presentarsi INCARICO NOMINATIVO NOMINATIVO ATTRIBUZIONI E DELEGHE RESPONSABILI DELLE SUCCURSALI Prof.ssa Guja Guidi sede EX- s. m. GIUSTI (PALAZZO PIACENTINI) Prof.ssa Carla Calugi sede EX-DISTRETTO Sono attribuite, nell’ambito dell’incarico in parola, le deleghe, attinenti esclusivamente all’area dell’organizzazione/della gestione e da attuare d’intesa con questa Presidenza, sulle seguenti materie: - rapporto con gli studenti per assenze, ingressi in ritardo ed uscite anticipate. - gestione dell’orario delle lezioni d’intesa con i Collaboratori del Dirigente Scolastico. - dislocazione delle classi nelle aule della sede, compresi gli eventuali spostamenti - problematiche di natura organizzativa, disciplinari o, in genere, afferenti alla vita della Scuola, relativamente ai rapporti con le famiglie degli studenti frequentanti le classi della succursale E’ affidato l’incarico di vigilare sull’osservanza del divieto di fumo e di accertare le infrazioni nonché di riferire direttamente allo scrivente la presenza di eventuali situazioni di pericolo di qualunque natura che dovessero presentarsi TORNA SU 426 2- LE FUNZIONI STRUMENTALI AL POF 1° FUNZIONE STRUMENTALE : PROMOZIONE E SVILUPPO DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Prof.ssa Gloria Di Vita Compiti Coordinamento dei Progetti Didattici 1) Analisi dei bisogni formativi ed operativi di docenti Progetto e studenti e ricognizione delle risorse ACCOGLIENZA 2) Elaborazione stesura ed aggiornamento del POF Modulo A -Incontri 3) Coordinamento delle attività di programmazione dei informativi progetti didattici e loro verifica finale. Modulo B -CIC studenti 4) Coordinamento delle attività di valutazione del servizio scolastico 5) Monitoraggio e verifica delle attività del POF 6) Pubblicizzazione del POF e degli atti/documenti correlati anche attraverso i siti web dell’Istituto 7) Coordinamento delle attività di formazione rivolte ai docenti 8) Coordinamento delle attività connesse con le prove INVALSI: informazione a classi e docenti, somministrazione, correzione e inserimento a sistema degli esiti Competenze e requisiti professionali richiesti 1) Aver collaborato all’elaborazione di progetti didattici e/o formativi 2) Aver partecipato ad iniziative di aggiornamento docenti in merito alla scuola dell’autonomia 3) Aver maturato esperienze nel settore della sperimentazione didattica Parametri e cadenze per la misurazione dei risultati 1) Ampliamento e qualificazione dell’offerta formativa curricolare ed extracurricolare 2) Misurazione attraverso degli indicatori di riuscita del grado di soddisfazione dell’utenza 3) Verifica in itinere gennaio 2015 4) Verifica finale giugno 2015 2° FUNZIONE STRUMENTALE: RAPPORTI CON ISTITUZIONI ED ENTI ESTERNI. ORIENTAMENTO IN INGRESSO, L’INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO – Prof.ssa Anna Stefania Pergola Compiti Coordinamento dei Progetti Didattici Competenze e requisiti professionali richiesti PER LA PROSECUZIONE Parametri e cadenze per la misurazione dei risultati 427 DEGLI STUDI E PER 1) Cura e sviluppo dei rapporti sul territorio con enti pubblici e con privati ed esperti per collaborazioni nelle attività del POF; 2) Gestione dei rapporti con le scuole medie 3) Progettazione di interventi relativi all’area 4) Coordinamento ed organizzazione delle attività di orientamento preuniversitario per le classi quarte e quinte; 5) Cura e sviluppo dei rapporti con Università, con Agenzie di formazione e mondo del lavoro 6) Cura l’organizzazione degli stage con gli studenti e con i soggetti esterni. -Progetto PEZ -Progetto orientamento in ingresso -Progetto orientamento in uscita - Progetto STAGE A- Organizzazione ONLUS Saharawi B- Fondazione Collodi 1) Aver collaborato all’elaborazione di progetti didattici e formativi 2) Aver maturato esperienze in merito ai compiti previsti. 1) Misurazione attraverso opportuni indicatori del grado di soddisfacimento delle aziende che hanno partecipato agli stage 2) Misurazione attraverso opportuni indicatori del grado di soddisfacimento delle aspettative dello studente 3) Verifica in itinere gennaio 2015 4) Verifica finale giugno 2015 3° FUNZIONE STRUMENTALE : COORDINAMENTO DEL LABORATORIO DEL SAPERE SCIENTIFICO Prof.ssa Cinzia Gonfiotti Compiti Competenze e requisiti professionali richiesti 1) Opera avendo come obiettivo il miglioramento della qualità 1) Partecipare all’esperienza in della didattica finalizzato al miglioramento degli apprendimenti, parola attraverso attività di formazione-ricerca (riflessione 2) Aver maturato esperienze nel epistemologica, metodologico-didattica e sugli stili relazionali) settore della sperimentazione 2) Effettua l’analisi dei bisogni formativi ed operativi dei docenti didattica 3) Coordina le attività di programmazione dei moduli del Laboratorio e la loro verifica finale 4) Cura l’elaborazione, la stesura ed l’aggiornamento del POF e dei piani attuativi relativi al Laboratorio del Sapere Scientifico 5) Cura direttamente i rapporti con il Comitato Scientifico del Progetto Regionale di Educazione Scientifica 6) Responsabile dei laboratori di Fisica Parametri e cadenze per la misurazione dei risultati 1) Qualificazione dell’offerta formativa curricolare ed extracurricolare 2) Misurazione attraverso gli indicatori stabiliti dallo Staff regionale di verifica 3) Verifica in itinere gennaio 2015 4) Verifica finale giugno 2015 TORNA SU 3. DOCENTI COORDINATORI E SEGRETARI DEI CONSIGLI DI CLASSE Classe a) docente coordinatore b) docente segretario 428 1ACSAP 2ACSU 3AC 4AC 5AC 1AL 2AL 3AL 4AL 5AL 1BL 2BL 3BL 4BL Pergola Stefania Rosellini Laura Cerchiai Giovanna Dolfi Ezio Loni Claudia Fantozzi Lucia Nesi Morena Mastroeni Cristina Prina Gianpaolo Bascelli Renata Silvestri Stefania Guidi Guja Mariani Marta Vannini Sandra Loni Claudia Pasquinelli Roberto Fallucca Sergio Birindelli Erica Benvenuti Giovanni Docente di Spagnolo 2 Bevilacqua Jula Bascelli Renata Docente di Scienze naturali 2 Martire Clotilde Mancini Caterina Stilli Giulietta Gallerini Roberto Carina Maria Pia 5BL 1CL 2CL 4CL 1AS 2AS 3AS 4AS 5AS 1BS 3BS 4BS 5BS 5CS 1ASAP 2ASAP 3ASAP 4ASAP 2BSAP 3BSAP 4BSAP 1ASUM 2ASUM 3ASUM 4ASUM 5ASUM 1BSUM 3BSUM Giacomelli Catiuscia Kunz Patricia Petralli Paolo Bonfiglio Maria Rita Michelotti Cristina Gallorini Roberta Gallorini Roberta Guastapaglia Elena Salvatore Lucia Battaglini Pia Pellegatta Carolina Marchi Rossella Segatto Filiberto Michelotti Cristina Mancini Caterina Quintavalle Cristiana Rosellini Luana Carducci Giancarlo Caiani Lucia Battaglini Pia Noris Emanuela Ragone Franca Stilli Giulietta Pera Grazia Silvestri Stefania Tornaboni Maria Pia Calugi Carla Calugi Carla Fantozzi Lucia Docente di Spagnolo 1 Del Carlo David Barretta Maria Anna Marchesini Francesco Buralli Stefania Annibali Sandra Gonfiotti Cinzia Carducci Giancarlo Bracciali Leonello Docente di Matematica Michelotti Giovanna Papini Tiziana Bassini Marzia Mastrobuono Alessia Franchi Luisa Docente di Informatica Orlandini Eliseo Fanucci Leonardo Bianucci Rossella Pellegrini Manuela Rotta Elena Tamani Luca Corradini Maria Grazia Toninelli Raffaella Giuliani Mario Pernumia Francesca Di Bianca Angelo 429 4BSUM 5BSUM Velli Laura Marchi Rossella Docente di scienze naturali 1 Cappelli Riccardo docenti coordinatori dei consigli di classe (incarico di coordinamento) OBIETTIVI - Facilitare il processo di interazione fra docenti, di circolarità delle informazioni, di ricerca di integrazione delle competenze professionali, di progettazione condivisa. - Facilitare la costruzione dei percorsi educativi e didattici - a livello di Istituto e di Consiglio di classe - volti al raggiungimento da parte degli studenti del successo formativo sia in termini di acquisizione di conoscenze, competenze e capacità che di crescita morale e civile. COMPITI In ordine all’azione didattica: Svolge attività di coordinamento dei consigli di classe durante le sedute periodiche, secondo l’Ordine del Giorno, con particolare riguardo alla valutazione diagnostica (inizio anno scolastico in vista della elaborazione della Programmazione delle attività educative e didattiche) , alla valutazione formativa (primo periodo) e alla valutazione sommativa/finale (scrutinio finale). Predispone la Programmazione delle attività educative e didattiche del Consiglio di classe (inizio anno) e la relativa verifica sia in itinere (nel mese di gennaio) che finale (a fine anno). Predispone la bozza del documento del 15/5 da presentare al Consiglio di classe (per le sole classi terminali), utilizzando il modello predisposto dallo Staff di presidenza e approvato dal Collegio dei docenti. Tiene i contatti con la presidenza per quanto riguarda l’andamento della vita della classe. Tiene contatti con i referenti dei progetti didattici inseriti nel P.O.F., cui la classe aderisce. È delegato, su mandato del Consiglio di classe, a colloquiare con la famiglia degli studenti su questioni di natura didattica e disciplinare riguardanti i singoli studenti stessi. Di norma per le problematiche di natura didattica sarà contattato dai genitori degli studenti in orario di ricevimento e comunque non coincidente con quello di lezione. Inoltre: Presiede il Consiglio di classe sia in seduta ordinaria che straordinaria, su delega del dirigente scolastico. In occasione dei viaggi di istruzione, coordina tra gli studenti della propria classe gli adempimenti preparatori con il responsabile del viaggio e/o con la presidenza. Informa gli studenti sulle norme di sicurezza ecc. di cui al Dec Legvo 9/4/2008 nr.81. Fornisce ai responsabili delle succursali ed alle Proff. Michelotti Giovanna e/o Annibali Sandra le notizie relative agli studenti, sia minorenni che maggiorenni, che effettuano ripetute assenze o che hanno interrotto la frequenza delle lezioni o che hanno superato il limite delle entrate in ritardo e delle uscite in anticipo. Scrive le lettere alle famiglie degli studenti, se deciso dal consiglio di classe, con il supporto del personale di segreteria. In occasione delle nuove adozioni/conferme dei libri di testo, coordina, con il personale di segreteria, le attività preparatorie per la deliberazione finale del consiglio di classe. Tiene costantemente rapporti con il Dirigente Scolastico in ordine ai vari aspetti della vita della classe (ad esempio: ripetute assenze dalle lezioni, frequenti ingressi in ritardo o uscite anticipate, annotazioni dei colleghi sul registro di classe, rapporti disciplinari ecc.). docenti segretari dei consigli di classe COMPITI Cura la verbalizzazione durante le sedute dei consigli di classe e consegna il verbale al Dirigente Scolastico. In occasione delle operazioni di scrutinio, sia intermedio che finale, inserisce i voti sul computer in collaborazione con il coordinatore del c.d.c. 430 TORNA SU 4 – IL PIANO ANNUALE DEL PERSONALE ATA. SERVIZI AMMINISTRATIVI L’orario di servizio negli Uffici di segreteria va dal Lunedì al Sabato dalle ore 8 alle ore 14 e nei giorni di martedì e giovedì dalle ore 14,30 alle ore 17,30 L’orario di lavoro del personale di segreteria va dal Lunedì al Sabato dalle ore 8,00 alle ore 14.00 L’orario di apertura al pubblico dal Lunedì al Sabato dalle ore 8,00 alle ore 9,15 – dalle ore 10,55 alle ore 12,00 – dalle ore 13,00 alle ore 13,30 e nei pomeriggi di martedì e giovedì dalle ore 15,00 alle ore 17,00 ASSISTENTI AMMINISTRATIVI ANGELI BARBARA Protocollo e archivio - Rapporti con utenza - Posta elettronica - Collaborazione gestione studenti – Comunicazioni Intranet MIUR – Circolari interne - Progetti POF assegnati. DONZELLI CARMELA Trasmissioni dati in via telematica riguardanti il personale ( anagrafe prestazioni etc.) - Progetti POF assegnati – Stipendi supplenze brevi – Certificazione fiscale - Uniemens - Compensi accessori – Contratti esterni GIANNOTTI MONICA Personale docente (servizi, assenze, certificati, contratti, documentazione varia ) - Rapporti con Centro per l’Impiego - Progetti POF assegnati – Assenze/presenze personale ATA in servizio e quadro riepilogativo individuale del profilo orario mensile - Operazione trasparenza – Invio dei dati contabili – Rapporti con D.P.T. e Ragioneria Prov.le dello Stato. GIUNTOLI LAURA Gestione personale docente a tempo determinato( graduatorie, individuazione e assunzione docenti, contratti, certificati etc) - Progetti POF assegnati - Attività di collaborazione con l’Ufficio di Presidenza Statistiche RIFINO NICOLETTA - Gestione ordinaria studenti – Iscrizioni - Scrutini e esami - Rapporti con i docenti per la didattica (consegna/ritiro registri– programmi etc.) - Progetti POF assegnati – Rapporti con utenza – Libri di Testo 431 SOLDANI MONICA Economato (approvvigionamento materiale didattico, di cancelleria, pulizia attrezzerie etc,) Contabilità ordinaria (mandati – reversali) – Collaborazione gestione amministrativa – Tenuta registro inventario e c/c postale –. Gli assistenti amministrativi dovranno siglare ogni documento prodotto annotando in calce, nell’ordine, la sigla del proprio nome e cognome. Il personale in parola effettuerà orario in eccedenza al normale orario di lavoro quando le esigenze di servizio lo richiederanno o per compensare debiti orari e per il tempo strettamente necessario. Le eccedenze di orario oltre 15 minuti dovranno essere appositamente motivate sul registro delle presenze. COLLABORATORI SCOLASTICI N. 13 (di cui n. 1 part time 18 h ) con contratto a tempo indeterminato e nr. 1 (di cui n.1 part time 18 h) con contratto a tempo determinato. Si propone l’effettuazione di un orario giornaliero ordinario di 6 ore durante i periodi di lezione, verranno autorizzate prestazioni straordinarie per permettere la pulizia dei reparti in caso di assenza dei colleghi, con recupero delle eccedenze orarie durante le chiusure prefestive, le sospensioni delle lezioni o quando le esigenze di servizio lo permettano. Tutto il personale coprirà l’orario antimeridiano in modo ordinario, i collaboratori scolastici con orario a tempo pieno effettueranno, a turnazione, orario pomeridiano (di norma dalle ore 11:30 alle ore 17:30), ogni qualvolta l’Istituto rimanga aperto di pomeriggio, fermo restando la pulizia degli spazi assegnati. quando ciò sia richiesto dalle esigenze di apertura della scuola, senza effettuazione di ore eccedenti; tutto il personale effettuerà ore eccedenti in caso di necessità o eventi eccezionali (ricevimento generale genitori, consigli di classe ecc.). Collaboratore scolastico n. 1 Sig. Andrea Castellacci - Sede di Via Sismondi Orario svolto Entrata alle ore 7,30 Uscita alle ore 13,30 Svolge servizio di portineria al piano terreno , centralino telefonico, esplica funzioni di collegamento tra uffici amministrativi, personale docente, genitori e persone esterne alla scuola. Effettua servizio di posta, banca e altre commissioni esterne all’Istituto, effettua le fotocopie e i ciclostilati, sostituito per il periodo necessario al fine di non lasciar sguarnita la portineria. Provvede a segnalare al Docente Vicario l’ assenza dell’ insegnante quando, trascorsi 5 minuti dall’inizio dell’ora, questo non sia regolarmente in classe come da orario, distribuisce i comunicati nelle classi. Pulizia e riordino: Presidenza, Segreterie, Stanza Dsga, Vicepresidenza, Aule Docenti 1 e 2 Esplica servizio di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico. Collaboratore scolastico n.2 Sig.ra Anita Ventre - Sede di Via Sismondi Orario svolto settimanale Entrata alle ore 7,45 Uscita alle ore 13,45 432 Svolge servizio di portineria al piano terreno con le seguenti mansioni: centralino telefonico, fotocopie, distribuzione comunicati e documentazione varia, raccordo tra uffici amministrativi, personale docente, genitori e persone esterne alla scuola. Provvede a segnalare al Docente Vicario l’ assenza dell’ insegnante quando, trascorsi 5 minuti dall’inizio dell’ora, questo non sia regolarmente in classe come da orario, distribuisce i comunicati nelle classi Pulizia e riordino al piano terreno: Aule n. 8, 11, 12, 13, bagni, Laboratorio Fisico-Chimica. Esplica servizio di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico. Collaboratore n. 3 Sig.ra Maria Sundra Incerpi - Sede di Via Sismondi Orario svolto settimanale Entrata alle ore 8,00 Uscita alle ore 14,00 Svolge servizio di portineria al piano terreno con le seguenti mansioni: centralino telefonico, fotocopie, distribuzione comunicati e documentazione varia, raccordo tra uffici amministrativi, personale docente, genitori e persone esterne alla scuola. Pulizia e riordino al piano secondo: Aule n. 35, 37, 42, laboratorio di Fisica. Esplica servizio di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico. Provvede a segnalare al Docente Vicario l’ assenza dell’ insegnante quando, trascorsi 5 minuti dall’inizio dell’ora, questo non sia regolarmente in classe come da orario, distribuisce i comunicati nelle classi. Sono effettuate dai collaboratori scolastici Castellacci e Ventre le pulizie dei due cortili esterni, del chiosco, della Portineria, dei bagni docenti e alunni mentre il collaboratore Incerpi effettua la pulizia dei tre ingressi al pianoterra. Collaboratore n. 4 Sig.ra Menicocci Gioia - Sede di Via Sismondi Orario svolto a settimane alterne Entrata alle ore 7,45 Uscita alle ore 13,45 Entrata alle ore 8,00 Uscita alle ore 14,00 Appena entrata va al 1° piano per effettuare la sorveglianza sull’ingresso degli alunni e vi resta fino al termine del servizio . Durante la mattinata sorveglia i corridoi e i bagni. Provvede a segnalare al Docente Vicario l’ assenza dell’ insegnante quando, trascorsi 5 minuti dall’inizio dell’ora, questo non sia regolarmente in classe come da orario, distribuisce i comunicati nelle classi, collabora con la segreteria (archivio 1° piano) Pulizia e riordino al piano primo: Aule n. 15, 20, 24, 25/26, bagni maschi, n. 1 bagno docenti, corridoi, Laboratorio di Biologia e Biblioteca. Esplica servizio di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico. 433 Collaboratore n. 5 Sig.ra Luana Nanni - Sede di Via Sismondi Orario svolto a settimane alterne Entrata alle ore 7,45 Entrata alle ore 8,00 Uscita alle ore 13,45 Uscita alle ore 14,00 Appena entrata va al 1° piano per effettuare la sorveglianza sull’ingresso degli alunni e vi resta fino al termine del servizio. Durante la mattinata sorveglia i corridoi e i bagni. Provvede a segnalare al Docente Vicario l’assenza dell’ insegnante quando, trascorsi 5 minuti dall’inizio dell’ora, questo non sia regolarmente in classe come da orario, distribuisce i comunicati nelle classi, collabora con la segreteria (archivio 1° piano). Pulizia e riordino al piano primo: Aule n. 27, 28, 30, 32, bagni femmine, n. 1 bagno docenti, corridoi, Audiovisivi e Sala Lettura. Esplica servizio di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico. Sono effettuate in comune le pulizie delle aule: Aule di scambio 19 e 23, Funzioni strumentali, Laboratorio di Scienze della Terra poste al piano primo e delle scale di collegamento dal 1° piano al pianterreno. Collaboratore n. 6 Sig.ra Gaetana Frisoli - Sede di Via Sismondi Orario svolto a settimane alterne Entrata alle ore 7,45 Entrata alle ore 8,00 Uscita alle ore 13,45 Uscita alle ore 14,00 Appena entrato va al 2° piano per effettuare la sorveglianza sull’ingresso degli alunni e vi resta fino al termine del servizio. Durante la mattinata sorveglia i corridoi e i bagni. Provvede a segnalare al Docente Vicario l’ assenza dell’ insegnante quando, trascorsi 5 minuti dall’inizio dell’ora, questo non sia regolarmente in classe come da orario, distribuisce i comunicati nelle classi. Pulizia e riordino al piano secondo: Aule n. 47, 49, 52, 53, bagni femmine, Aula LIM. Esplica servizio di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico. Collaboratore n. 7 Sig. D’Isanto Ciro - Sede di Via Sismondi Orario svolto a settimane alterne Entrata alle ore 7,45 Entrata alle ore 8,00 Uscita alle ore 13,45 Uscita alle ore 14,00 Appena entrato va al 2° piano per effettuare la sorveglianza sull’ingresso degli alunni e vi resta fino al termine del servizio. Durante la mattinata sorveglia i corridoi e i bagni. Provvede a segnalare al Docente Vicario l’ assenza dell’ insegnante quando, trascorsi 5 minuti dall’inizio dell’ora, questo non sia regolarmente in classe come da orario, distribuisce i comunicati nelle classi. 434 Pulizia e riordino al piano secondo: Aule n. 43, 44, 45, 46, bagni maschi, Laboratorio Multimediale. Esplica servizio di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico. Sono effettuate in comune le pulizie dei corridoi, delle scale dal piano secondo al piano primo, dei bagni docenti. Settimanalmente il turno prevede la presenza di n. 1 collaboratore dalle ore 7,30 alle ore 13,30 n. 3 collaboratori dalle ore 7,45 alle ore 13,45 e n. 3 collaboratori dalle ore 8,00 alle ore 14,00. Collaboratore scolastico n. 8 Sig. Andrea Giomi - Sede Ex Distretto Orario svolto Entrata alle ore 7,30 Entrata alle ore 8,00 Uscita alle ore 13,30 Uscita alle ore 14,00 Entra direttamente nella propria Sede di servizio. Svolge servizio di portineria, centralino telefonico, esplica funzioni di collegamento tra uffici amministrativi e Presidenza, personale docente, genitori e persone esterne alla scuola. Durante la mattinata sorveglia i corridoi e i bagni, distribuisce i comunicati nelle classi. Provvede a segnalare al Docente Collaboratore l’ assenza dell’insegnante quando, trascorsi 5 minuti dall’inizio dell’ora, questo non sia regolarmente in classe come da orario. Pulizia e riordino al piano terreno di tutte le aule, laboratori, bagni e corridoi. Esplica servizio di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico. Collaboratore scolastico n. 9 Sig.ra Antonella Di Marco - Sede Ex Distretto Orario svolto Entrata alle ore 7,30 Entrata alle ore 8,00 Uscita alle ore 13,30 Uscita alle ore 14,00 Entra direttamente nella propria Sede di servizio, si reca al 1° piano per effettuare la sorveglianza sull’ingresso degli alunni e vi resta fino al termine del servizio. Sostituisce il collega in caso di assenza svolgendo il servizio di portineria e di centralino Durante la mattinata sorveglia i corridoi e i bagni, distribuisce i comunicati nelle classi. Provvede a segnalare al Docente Collaboratore l’ assenza dell’ insegnante quando, trascorsi 5 minuti dall’inizio dell’ora, questo non sia regolarmente in classe come da orario. Pulizia e riordino al piano primo di tutte le aule, laboratori, bagni e corridoi. Esplica servizio di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico. 435 Sono effettuate in comune le pulizie degli spazi esterni e delle scale. Collaboratore scolastico n. 10 Sig.ra Sandra Giusti – Sede Ex Giusti Orario svolto a settimane alterne su turno di 3 persone Entrata alle ore 7,30 Entrata 7,45 Entrata alle ore 8,00 Uscita alle ore 13,30 Uscita alle ore 13,45 Uscita alle ore 14,00 Entra direttamente nella propria Sede di servizio. Svolge servizio di portineria, centralino telefonico, esplica funzioni di collegamento tra uffici amministrativi e Presidenza, personale docente, genitori e persone esterne alla scuola. Durante la mattinata sorveglia i corridoi e i bagni, distribuisce i comunicati nelle classi. Provvede a segnalare al Docente Collaboratore l’ assenza dell’ insegnante quando, trascorsi 5 minuti dall’inizio dell’ora, questo non sia regolarmente in classe come da orario. Pulizia e riordino delle aule al piano terreno, laboratori, bagni, corridoi e spazio esterno. Esplica servizio di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico. Collaboratore scolastico n. 11 Sig.ra Monica Giuntoli - Sede Ex Giusti Orario svolto a settimane alterne su turno di 3 persone Entrata alle ore 7,30 Entrata 7,45 Entrata alle ore 8,00 Uscita alle ore 13,30 Uscita alle ore 13,45 Uscita alle ore 14,00 Entra direttamente nella propria Sede di servizio, si reca al 1° piano per effettuare la sorveglianza sull’ingresso degli alunni e vi resta fino al termine del servizio. Sostituisce il collega in caso di assenza svolgendo il servizio di portineria e di centralino Provvede a segnalare al Docente Collaboratore l’ assenza dell’ insegnante quando, trascorsi 5 minuti dall’inizio dell’ora, questo non sia regolarmente in classe come da orario. Pulizia e riordino delle aule al piano primo, laboratori, bagni , corridoi e scale dal piano primo al pian terreno. Esplica servizio di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico. Collaboratore scolastico n. 12 Sig.ra Catia Giuntoli - Sede Ex Giusti Orario svolto a settimane alterne su turno di 3 persone Entrata alle ore 7,30 Entrata 7,45 Entrata alle ore 8,00 Uscita alle ore 13,30 Uscita alle ore 13,45 Uscita alle ore 14,00 Entra direttamente nella propria Sede di servizio, si reca al 2° piano per effettuare la sorveglianza sull’ingresso degli alunni e vi resta fino al termine del 436 servizio. Durante la mattinata sorveglia i corridoi e i bagni, distribuisce i comunicati nelle classi. Provvede a segnalare al Docente Collaboratore l’ assenza dell’ insegnante quando, trascorsi 5 minuti dall’inizio dell’ora, questo non sia regolarmente in classe come da orario. Pulizia e riordino delle aule al piano secondo, laboratori, bagni, corridoi del piano e scale dal piano secondo al piano primo. Esplica servizio di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico. La pulizia della classe situata sul pianerottolo al primo piano verrà effettuata a rotazione settimanale fra i tre collaboratori che ne saranno quindi responsabili alternativamente. Di ciò daranno comunicazione al DSGA entro le ore 10,00 del Lunedì o comunque del primo giorno feriale della settimana. Nel giorno di venerdì il collaboratore scolastico che entra alle ore 8,00 effettuerà invece il seguente orario: Entrata alle ore 8,15 Uscita alle ore 14,15 Settimanalmente il turno prevede, di norma, la presenza di n. 1 collaboratore dalle ore 7,30 alle ore 13,30, n. 1 collaboratore dalle ore 7,45 alle ore 13,45 e n. 1 collaboratore dalle ore 8,00 alle ore 14,00. Collaboratore scolastico n. 13 Sig. Domenico Giardino - Sede Palazzetto dello Sport Entrata alle ore 7,55 Uscita alle ore 10,55 Entra direttamente nella propria Sede di servizio per effettuare la sorveglianza sull’ingresso degli alunni e vi resta fino al termine del servizio. Durante la mattinata sorveglia il campo di gioco, gli spogliatoi e i bagni. Pulizia e riordino del campo di gioco, degli spogliatoi, dei bagni e dell'ingresso. Esplica servizio di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico. Durante i periodi di sospensione delle lezioni l’orario di servizio sarà il seguente: Entrata alle ore 8,00 Uscita alle ore 11,00 Collaboratore scolastico n. 14 Sig.ra Titone Lea - Sede Palazzetto dello Sport Entrata alle ore 11,00 Uscita alle ore 14,00 Entra direttamente nella propria Sede di servizio per effettuare la sorveglianza sull’ingresso degli alunni e vi resta fino al termine del servizio. Durante la mattinata sorveglia il campo di gioco, gli spogliatoi e i bagni. Pulizia e riordino del campo di gioco, degli spogliatoi, dei bagni e dell'ingresso. Esplica servizio di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico. 437 L’orario di lavoro dei singoli collaboratori scolastici dovrà essere modificato a fronte di sopraggiunte esigenze particolari di servizio con effettuazione di orario straordinario nei casi di necessità (assenza senza che ricorrano le condizioni per la nomina di supplente ecc.). Nei periodi di sospensione delle attività didattiche il servizio dovrà essere espletato presso la Sede di Via Sismondi 7, salvo diversi accordi con il DSGA per garantire le pulizie o attività diverse relative alle altre sedi. Il personale è inoltre tenuto a spostarsi nelle varie sedi, secondo una turnazione determinata ad inizio anno, per garantire l’apertura e la sorveglianza minima in caso di assenza dei colleghi. Il personale che, a rotazione, svolge il turno pomeridiano nei giorni di martedì e giovedì deve provvedere , dalle ore 17,00 alle ore 17,30, al riordino e alla sistemazione delle aule utilizzate durante le attività pomeridiane. Ogni collaboratore scolastico svolgerà le mansioni previste dal Profilo, di cui alla Tabella A del CCNL 29/11/2007, che si trascrive di seguito: Area A Esegue, nell'ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa alla corretta esecuzione del proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben definite che richiedono preparazione non specialistica. E' addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico; di pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi; di vigilanza sugli alunni, compresa l’ordinaria vigilanza e l’assistenza necessaria durante il pasto nelle mense scolastiche, di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, di collaborazione con i docenti. Presta ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell'accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all’interno e nell'uscita da esse, nonché nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale anche con riferimento alle attività previste dall'art. 47. Ogni collaboratore scolastico è personalmente responsabile della chiusura di porte e finestre dei locali e degli spazi affidati. E’ tassativamente vietato l’ingresso nella scuola a persone estranee pertanto il personale di portineria vigilerà costantemente sull’accesso del pubblico . I collaboratori scolastici sono tenuti a comunicare al DIRIGENTE SCOLASTICO oppure al DIRETTORE SGA la presenza di situazione di pericolo per l’incolumità degli alunni e del personale. Pertanto al termine delle lezioni, concluse le pulizie delle aule e degli ambienti affidati, collaboratori scolastici accerteranno che non siano presenti vetri rotti o suppellettili deteriorate e comunque, come detto sopra, situazioni di pericolo imminente. Al fine di assicurare il normale svolgimento delle attività didattiche e la prescritta vigilanza sugli studenti, ciascun collaboratore scolastico, per le classi affidate, è tenuto ad informare la presidenza dell’assenza del Docente in orario dopo 5 minuti dal suono della campanella che segna l’inizio di ciascua ora di lezione. ATTUAZIONE DELL’ART. 20 DEL D.P.R. 81/2008 E SUCC MODIF E INTEG. Si richiama l’attenzione di tutto il personale ata sull’art. 20 “Obblighi dei lavoratori” del DPR 81/2008 che al comma 2 lettera e) prevede che “I lavoratori devono in particolare segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) (utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza) e d) (utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione), nonché qualsiasi eventuale 438 condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto salvo l’obbligo di cui alla lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.” La presenza di situazione di pericolo per l’incolumità degli alunni, del personale e dell’utenza in genere va comunicata per iscritto al DIRIGENTE SCOLASTICO. Ciascun lavoratore, consegnata la comunicazione al protocollo, ne conserverà copia con numero di registrazione a scanso di eventuali responsabilità e per non incorrere nelle sanzioni previste dal Dec Legvo 81/2008. Si specificano di seguito i locali, gli ambienti, le aree compresi i corridoi e le scale di competenza del personale ATA: - Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi con riferimento all’ufficio in cui di norma presta servizio - Assistenti amministrativi con riferimento all’ufficio in cui di norma prestano servizio per l’area che comprende la propria postazione di lavoro - Assistente tecnico con riferimento ai laboratori di scienze, chimica e biologia. - Assistente tecnico con riferimento ai laboratori di informatica - Collaboratori scolastici con riferimento ai corridoi, alle aule, ai laboratori, scale ecc. affidati per le pulizie e/o per la vigilanza. In particolare i collaboratori scolastici sono tenuti a comunicare per iscritto al DIRIGENTE SCOLASTICO la presenza di situazione di pericolo per l’incolumità degli alunni e del personale relativamente agli ambienti ed agli spazi loro affidati per la pulizia e per la vigilanza. Pertanto al termine delle lezioni, concluse le pulizie delle aule e degli ambienti nonché degli spazi affidati, i collaboratori scolastici accerteranno che non siano presenti vetri rotti, suppellettili deteriorate, mattonelle sconnesse e comunque, come detto sopra, situazioni di pericolo per l’incolumità degli studenti, del personale e dell’utenza in genere. La puntualità e la tempestività della comunicazione consentiranno al Dirigente Scolastico di intervenire, conformemente ai suoi doveri, per eliminare le situazioni di pericolo per l’incolumità degli studenti, del personale e dell’utenza ed eviterà al personale interessato di incorrere nelle sanzioni amministrative, previste dal Dec Legvo 9/4/2008 nr. 81, e in responsabilità disciplinari previste dal CCNL. Come già detto, la presenza di situazione di pericolo per l’incolumità degli alunni, del personale e dell’utenza in genere va comunicata per iscritto al DIRIGENTE SCOLASTICO usando l’apposito modulo oppure, in sua assenza, a chi esercita la funzione direttiva. Ciascun lavoratore, consegnata la comunicazione al dirigente scolastico o al suo sostituto, ne conserverà copia con firma per ricevuta a scanso di eventuali responsabilità e per non incorrere nelle sanzioni previste dal Dec Legvo 81/2008. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI PER I COLLABORATORI SCOLASTICI Le norme oggi vigenti prescrivono che il datore di lavoro da una parte fornisca ai lavoratori idonei dispositivi di protezione individuali e dall’altra richieda da parte degli stessi l’osservanza delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a loro disposizione. In particolare l’art. 20 del Decreto Leg.vo 9/04/2008 nr. 81 tra gli Obblighi dei lavoratori al comma 2 lett. d) prevede “utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione”. Le scarpe, di cui trattasi, costituiscono un dispositivo di protezione individuale ovverosia “un’attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo.” In particolare le scarpe antinfortunistiche, dotate di suola antiscivolo, hanno la funzione primaria, tra l’altro, di proteggere il piede da traumi provocati dalla caduta di banchi, suppellettili varie o materiali, che di consueto vengono movimentati. Per quanto sopra i collaboratori scolastici sono tenuti a calzare continuativamente le scarpe di protezione antinfortunistiche durante l’orario di lavoro (sia ordinario che straordinario) prestato sia in qualunque sede dell’Istituto, anche se diversa da quella abituale, sia all’esterno dell’Istituto stesso. Tale dovere vige indistintamente per tutti i collaboratori scolastici durante il loro servizio sia che abbiano ricevuto le scarpe antinfortunistiche fornite dalla Scuola sia che abbiano rinunciato a queste preferendo scarpe antinfortunistiche procuratesi personalmente. Ciascuno é personalmente responsabile della custodia delle scarpe ricevute, che dovranno essere conservate in luogo sicuro per essere calzate continuativamente durante l’orario di lavoro (sia ordinario che straordinario) in qualunque sede prestato, anche se diversa da quella abituale. A ciascuno, insieme alle scarpe, viene consegnata anche una “Nota informativa d’uso”, predisposta dalla Ditta produttrice, in cui si evidenzia che la calzatura realizzerà il necessario livello di protezione solo se verrà impiegata e sottoposta a manutenzione secondo quanto prescritto nella nota stessa. I collaboratori scolastici, che ne sono sprovvisti, presenteranno sollecita richiesta al DSGA. La presente organizzazione dell’orario di lavoro non potrà subire modifiche, se non in presenza di reali esigenze dell’Istituzione Scolastica. 439 TORNA SU PARTE NONA LE RISORSE 1 – IL REPERIMENTO E L’IMPEGNO DELLE RISORSE Al fine di poter assolvere adeguatamente alla propria funzione educativa e formativa l'Istituto “Lorenzini” utilizzerà ogni risorsa disponibile interna ed esterna alla Scuola. RISORSE INTERNE Le Risorse umane Sono risorse dell’Istituto: docenti e studenti che si propongono quali soggetti in grado di fornire competenze e capacità per la programmazione e l’attuazione di progetti educativi, di formazione e di sviluppo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 AGOSTINI LORETTA ANNIBALI SANDRA BASCELLI RENATA BASSINI MARZIA BATTAGLINI PIA BENVENUTI GIOVANNI BEVILACQUA JULA BIANUCCI ROSSELLA BIRINDELLI ERICA BONFIGLIO MARIARITA BRACCIALI LEONELLO BURALLI STEFANIA CAIANI LUCIA CALUGI CARLA CAPPELLI RICCARDO CARDUCCI GIANCARLO CARINA MARIA PIA CERCHIAI GIOVANNA DEL CARLO DAVID Religione C. Matematica e Fisica Filosofia e Storia Scienze Motorie Matematica Filosofia e Storia Spagnolo Materie Letter. Storia dell’Arte Materie Letter. e Latino Disegno e St. dell’Arte Inglese Materie Letter. e Latino Materie Letter. e Latino Scienze Motorie Matematica e Fisica Disegno e St. dell’Arte Filosofia e Storia Materie Letter. e Latino 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 GALLORINI ROBERTA GIACOMELLI CATIUSCIA GIULIANI MARIO GONFIOTTI CINZIA GUASTAPAGLIA ELENA GUIDI GUJA KUNZ PATRICIA ANN LONI CLAUDIA MANCINI CATERINA MARCHESINI FRANCESCO MARCHI ROSSELLA MARIANI MARTA MARTIRE CLOTILDE MASTROENICRISTINA M. MICHELOTTI CRISTINA MICHELOTTI GIOVANNA NESI MORENA EMMA NORIS EMANUELA ORLANDINI ELISEO Materie Letter. e Latino Materie Letter. e Latino Scienze Motorie Matematica e Fisica Materie Letter. e Latino Tedesco Inglese Materie Letter. Lat. e Greco Scienze Matematica e Fisica Filosofia e Storia Materie Letter. e Latino Francese Inglese Matematica Matematica e Fisica Materie Letter. e Latino Filosofia e Storia Disegno e St. dell’Arte 440 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 QUINTAVALLE CRISTIANA RAGONE FRANCA ROSELLINI LAURA ROSELLINI LUANA ROTTA ELENA SALVATORE LUCIA SEGATTO FILIBERTO SILVESTRI STEFANIA STILLI GIULIETTA TAMANI LUCA TONINELLI RAFFAELLA TORNABONI PIA MARIA VANNINI SANDRA VELLI LAURA Materie Letter. e Latino Materie Letter. e Latino Inglese Materie Letter. Inglese Materie Letter. e Latino Materie Letter. e Latino Materie Letter. e Latino Matematica Filosofia/Psicologia Scienze Motorie Filosofia/Psicologia Inglese Materie Letter. e Latino DI BIANCA ANGELO DI VITA GLORIA DOLFI EZIO D’URBANO STEFANIA FANTOZZI LUCIA FANUCCI LEONARDO FEDI FRANCESCO FRANCHI LUISA GALLERINI ROBERTO 20 21 22 23 24 25 26 27 28 Scienze Religione C. Materie Letter. Lat. e Greco Lettrice Inglese Francese Scienze Religione C. Scienze Matematica e Fisica 48 49 50 51 52 53 54 55 56 PAPINI TIZIANA PASQUINELLI ROBERTO PELLEGATTA CAROLINA PELLEGRINI MARIA EMANUELA PERA GRAZIA PERGOLA STEFANIA PERNUMIA FRANCESCA PETRALLI PAOLO PRINA GIAMPAOLO CESARE Scienze Motorie Materie Letter. Lat. e Greco Filosofia e Storia Scienze Inglese Inglese Diritto/Economia Matematica e Fisica Matematica e Fisica 76 77 tutto il personale docente e non docente operante per il funzionamento e l’organizzazione della scuola 1 Cognome e nome Del Brina Mariangela Qualifica Direttore Serv. Gen e Amm Posizione Contratto Tempo Ind 1 2 3 4 5 6 Donzelli Carmela Giannotti Monica Giuntoli Laura Rifino Nicoletta Soldani Monica Michelotti Alessandro Assistente Amm.vo Assistente Amm.vo Assistente Amm.vo Assistente Amm.vo Assistente Amm.vo Assistente Amm.vo Contratto Tempo Ind Contratto Tempo Ind Contratto Tempo Ind Contratto Tempo Ind Contratto Tempo Ind Contratto Tempo Ind 1 2 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 Pezzi Leone Guggino Gianluca Andria Annamaria Castellacci Andrea Di Marco Antonella D’Isanto Ciro Giardino Domenico Giomi Andrea Giuntoli Katia Giuntoli Monica Giusti Sandra Incerpi Maria Sundra Menicocci Gioia Frisoli Gaetana Ventre Anita Bianco Felicetta A T Gabinetto Fisica e Chimica A T Informatica Collab Scol Collab Scol Collab Scol Collab Scol Collab Scol Collab Scol Collab Scol Collab Scol Collab Scol Collab Scol Collab Scol Collab Scol Collab Scol Collab Scol Contratto Tempo Ind. Contratto Tempo Ind. Contratto Tempo Ind Contratto Tempo Ind Contratto Tempo Ind Contratto Tempo Ind Contratto Tempo Ind Contratto Tempo Ind Contratto Tempo Ind Contratto Tempo Ind Contratto Tempo Ind Contratto Tempo Ind Contratto Tempo Ind Contratto TD Contratto Tempo Ind Contratto TD Note Part time 18 h sett al 8/06/2013 Part time 18 h setti Le Risorse Finanziarie Le risorse da utilizzare nel corso del corrente anno scolastico sono quelle previste dai C.C.N.L. 26/05/1999; 15/03/2001; 24/07/2003; 29/11/2007 e dal C.C.N.I. 31/08/99 in relazione al numero dei docenti e del personale in organico. 441 Oltre che delle risorse statali, l’Istituto si avvale dei contributi degli Enti Locali (Comuni, Provincia di Pistoia, Regione Toscana) e del Fondo Sociale Europeo per specifici progetti, come anche di quelli di Fondazioni ed Istituti bancari e delle sponsorizzazioni da parte di ditte e privati. TORNA SU RISORSE ESTERNE Le Risorse Umane La scuola intende avvalersi della collaborazione di : personale di Enti Locali ed ASL docenti universitari genitori ed ex-allievi disponibili e competenti per progettare ed attuare attività educative e culturali esperti e professionisti personale delle associazioni di volontariato Le Risorse Finanziarie La scuola intende richiedere, come avvenuto negli ultimi anni, a : enti locali banche ditte e privati per sponsorizzazioni finanziamenti, per sostenere economicamente le iniziative educative e culturali programmate, compresi specifici progetti. L’Istituto intende partecipare anche a bandi di finanziamenti europei o indetti dai privati, che propongano attività di potenziamento, di consolidamento delle conoscenze e delle competenze e di orientamento universitario per gli studenti degli ultimi anni. 2 – LE STRUTTURE LE STRUTTURE INTERNE BIBLIOTECA La biblioteca, ristrutturata da recente, è fornita di oltre 5000 volumi e dispone di ampia sezione dedicata a riviste e videocassette oltre a PC collegato in rete. E’ corredata di funzionale ed accogliente sala di lettura provvista di due PC collegati in rete ed è aperta in determinati orari, sia ai docenti che agli studenti. 442 LABORATORI DI INFORMATICA La scuola dispone di quattro laboratori di informatica destinati agli studenti ed all’attività didattica: presso la sede centrale si trovano due laboratori multimediali dotati complessivamente di 36 PC collegati in rete intranet; presso la sede dell’ex Distretto si trova un laboratorio multimediale con 16 PC collegati in rete; presso la sede del Palazzo Piacentini (ex Scuola Media Giusti) si trova un laboratorio multimediale con 10 PC collegati in rete wireless. LABORATORI DI FISICA – CHIMICA La scuola dispone di: un laboratorio di fisica/chimica destinato all’attività didattica e agli studenti del biennio; un laboratorio di fisica destinato all’attività didattica e agli studenti del triennio. Entrambi i laboratori di fisica posseggono strumentazione all’avanguardia: banco ottico e laser per lo studio dei fenomeni di interferenza e di diffrazione, rotaia a cuscino d’aria per lo studio del moto, calorimetri per lo studio dei fenomeni termici, tubo a fascio filiforme con bobine di Helmholtz per la misura del rapporto massa/carica dell’elettrone, oscilloscopio didattico 30 MHz doppia traccia, generatore di funzioni, kit per lo studio del suono, per la statica ecc. un laboratorio di chimica ben attrezzato e dotato di cappa aspirante (provvisto di reagenti e vetreria varia, nonché di apparecchiature per elettrolisi). LABORATORIO DI BIOLOGIA Utile per far meglio comprendere allo studente ciò che ha acquisito attraverso lezioni teoriche, è provvisto di scheletro e di adeguata strumentazione per l’effettuazione di semplici esperimenti. LABORATORIO DI SCIENZE DELLA TERRA, utilizzato dagli studenti soprattutto per la preparazione e l’allestimento della “settimana scientifica”. LABORATORIO LINGUISTICO Dislocato nella sede dell’ex distretto, che accoglie gli studenti dell’indirizzo linguistico, è dotato di 24 postazioni studente. AULE VIDEO La scuola dispone di tre aule video dotate di video registratore, lettore DVD e di video proiettore; una di tali aule è corredata di PC collegato alla rete con proiettore multimediale e TV al plasma. In ciascuna delle tre sedi su cui è dislocato l’Istituto si trovano inoltre appositi locali destinati ai docenti con PC collegati in rete utilizzabili per scopi organizzativi e didattici. LE STRUTTURE ESTERNE Risorse del territorio, comunali, provinciali, regionali: musei civici biblioteche civiche associazioni di volontariato ditte - imprese - aziende - mondo del lavoro 443 Università ed Istituti di ricerca, Centri culturali ed altre Scuole TORNA SU APPENDICE Come è noto: “1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell'offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. 2. Il Piano dell'offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8 e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità. 3. Il Piano dell'offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal consiglio di circolo o di istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori e, per le scuole secondarie superiori, degli studenti. Il Piano è adottato dal consiglio di circolo o di istituto. 4. Ai fini di cui al comma 2 il dirigente scolastico attiva i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio. 5. Il Piano dell'offerta formativa è reso pubblico e consegnato agli alunni e alle famiglie all'atto dell'iscrizione” ( art. 3 D.P.R. 8/3/99 nr. 275 Piano dell'offerta formativa). Si trascrivono, di seguito, i seguenti artt. del DPR 275/99: Art. 8 (Definizione dei curricoli) 1. Il Ministro della pubblica istruzione, previo parere delle competenti commissioni parlamentari sulle linee e sugli indirizzi generali, definisce a norma dell'articolo 205 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, sentito il Consiglio nazionale della pubblica istruzione, per i diversi tipi e indirizzi di studio: a) gli obiettivi generali del processo formativo; b) gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni; c) le discipline e le attività costituenti la quota nazionale dei curricoli e il relativo monte ore annuale; d) l'orario obbligatorio annuale complessivo dei curricoli comprensivo della quota nazionale obbligatoria e della quota obbligatoria riservata alle istituzioni scolastiche; e) i limiti di flessibilità temporale per realizzare compensazioni tra discipline e attività della quota nazionale del curricolo; f) gli standard relativi alla qualità del servizio; g) gli indirizzi generali circa la valutazione degli alunni, il riconoscimento dei crediti e dei debiti formativi; h) i criteri generali per l'organizzazione dei percorsi formativi finalizzati all'educazione permanente degli adulti, anche a distanza, da attuare nel sistema integrato di istruzione, formazione, lavoro, sentita la Conferenza unificata Stato-regioni-città ed autonomie locali. 444 2. Le istituzioni scolastiche determinano, nel Piano dell'offerta formativa il curricolo obbligatorio per i propri alunni in modo da integrare, a norma del comma 1, la quota definita a livello nazionale con la quota loro riservata che comprende le discipline e le attività da esse liberamente scelte. Nella determinazione del curricolo le istituzioni scolastiche precisano le scelte di flessibilità previste dal comma 1, lettera e). 3. Nell'integrazione tra la quota nazionale del curricolo e quella riservata alle scuole è garantito il carattere unitario del sistema di istruzione ed è valorizzato il pluralismo culturale e territoriale, nel rispetto delle diverse finalità della scuola dell'obbligo e della scuola secondaria superiore. 4. La determinazione del curricolo tiene conto delle diverse esigenze formative degli alunni concretamente rilevate, della necessità di garantire efficaci azioni di continuità e di orientamento, delle esigenze e delle attese espresse dalle famiglie, dagli enti locali, dai contesti sociali, culturali ed economici del territorio. Agli studenti e alle famiglie possono essere offerte possibilità di opzione. 5. Il curricolo della singola istituzione scolastica, definito anche attraverso una integrazione tra sistemi formativi sulla base di accordi con le Regioni e gli Enti locali negli ambiti previsti dagli articoli 138 e 139 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, può essere personalizzato in relazione ad azioni, progetti o accordi internazionali. 6. L'adozione di nuove scelte curricolari o la variazione di scelte già effettuate deve tenere conto delle attese degli studenti e delle famiglie in rapporto alla conclusione del corso di studi prescelto. Art. 9 (Ampliamento dell'offerta formativa) 1. Le istituzioni scolastiche, singolarmente, collegate in rete o tra loro consorziate, realizzano ampliamenti dell'offerta formativa che tengano conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali. I predetti ampliamenti consistono in ogni iniziativa coerente con le proprie finalità, in favore dei propri alunni e, coordinandosi con eventuali iniziative promosse dagli enti locali, in favore della popolazione giovanile e degli adulti. 2. I curricoli determinati a norma dell'articolo 8 possono essere arricchiti con discipline e attività facoltative, che per la realizzazione di percorsi formativi integrati le istituzioni scolastiche programmano sulla base di accordi con le Regioni e gli Enti locali. 3. Le istituzioni scolastiche possono promuovere e aderire a convenzioni o accordi stipulati a livello nazionale, regionale o locale, anche per la realizzazione di specifici progetti. 4. Le iniziative in favore degli adulti possono realizzarsi, sulla base di specifica progettazione, anche mediante il ricorso a metodi e strumenti di autoformazione e a percorsi formativi personalizzati. Per l'ammissione ai corsi e per la valutazione finale possono essere fatti valere crediti formativi maturati anche nel mondo del lavoro, debitamente documentati, e accertate esperienze di autoformazione. Le istituzioni scolastiche valutano tali crediti ai fini della personalizzazione dei percorsi didattici, che può implicare una loro variazione e riduzione. 5. Nell'ambito delle attività in favore degli adulti possono essere promosse specifiche iniziative di informazione e formazione destinate ai genitori degli alunni. Normativa di riferimento: - DPR 8/3/99 nr. 275 “ Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art. 21 della L. 5/3/1997 nr.59 “ - D.M. 26/6/2000 nr. 234 “ Regolamento recante norme in materia di curricoli nell’Autonomia delle Istituzioni Scolastiche, ai sensi dell’art. 8 del DPR 275/99 “ - D.P.R. 15 marzo 2010 , n. 89 Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell'art. 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. (GU n. 137 del 15-6-2010 - Suppl. Ordinario n.128) FASE PREPARATORIA ( dal 1 novembre al 31 dicembre) Durante questa fase tutte le componenti dell’Istituto sono coinvolte nelle seguenti azioni: a) autovalutazione del processo in corso b) individuazione dei bisogni c) formulazione di proposte per le attività del P.O.F. d) formulazione di eventuali proposte per l’aggiornamento sull’autonomia ecc (solo i docenti) 445 Studenti dell’Istituto Discussione sui tre punti a-b-c in assemblea di classe e/o di Istituto. Comunicazione delle risultanze di detta attività in forma scritta dagli studenti – tramite i loro rappresentanti – direttamente al sottoscritto nel corso di un incontro. Presentazione anche ai Consigli di classe nella seduta di novembre 2012 Consiglio di Istituto Entro il mese di novembre definizione degli indirizzi generali per le attività dell’Istituto e scelte generali di gestione e di amministrazione ai fini dell’elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa per l’a.s. successivo. Consigli di classe Effettuazione, sotto la presidenza dei coordinatori, di quanto richiesto durante la seduta del mese di novembre. Nella circostanza acquisizione di eventuali proposte sia dai rappresentanti dei genitori che degli studenti. Personale amministrativo, tecnico e ausiliario Presentazione delle proprie proposte/valutazioni circa gli aspetti organizzativi delle attività. Comune di Pescia, realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio Genitori degli studenti Formulazione delle proposte al Collegio dei docenti attraverso i loro rappresentanti nei Consigli di classe, durante la seduta del mese di novembre. Possibilità di convocare assemblee di classe nel periodo 1 – 15 dicembre, d’intesa con la presidenza dell’Istituto. Dirigente Scolastico Attivazione dei necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio. Informazione a tutte le componenti dell’Istituto circa gli adempimenti relativi alla fase preparatoria ed alla fase finale per l’elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa. FASE CONCLUSIVA (dal 9 AL 31 gennaio) (art.3 comma 5 DPR 275/99:” Il POF è reso pubblico e consegnato agli studenti e alle famiglie all’atto dell’iscrizione” ) . Il Piano dell’Offerta Formativa é illustrato alle famiglie degli studenti delle future classi prime nel corso di un’assemblea. Il Piano dell’Offerta Formativa in estratto è stato pubblicato all’Albo dell’Istituto compreso il sito web della Scuola all’indirizzo www.istitutolorenzinipescia.it. Attenzione: L’art.3 comma 5 del DPR 275/99 recita testualmente:” Il POF è reso pubblico e consegnato agli studenti e alle famiglie all’atto dell’iscrizione”. Naturalmente in questo periodo non è possibile presentare agli studenti ed alle loro famiglie il POF nella sua forma definitiva sia per ragioni interne che esterne all’Istituto. 446 Si può tuttavia elaborare un’ipotesi che tenga conto del POF dell’anno scolastico in corso ma che in ogni caso dovrà essere “verificato” per intero nel mese di settembre successivo. In particolare i Progetti indicati nel paragrafo 1 della PARTE QUARTA “L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ATTRAVERSO I PROGETTI DIDATTICI” sono stati inseriti nel POF dopo che il Collegio dei Docenti ha verificato la coerenza degli obiettivi specifici con quelli educativi/formativi e didattici generali e dopo che il Consiglio di Istituto ha riconosciuto la piena fattibilità sul piano dell’organizzazione. Detti Progetti diventeranno operativi dopo che nel mese di settembre il Collegio dei docenti avrà definito i piani attuativi, nel mese di ottobre 2012 i consigli di classe avranno aderito alle varie proposte ed infine, successivamente, il Consiglio di Istituto, dopo aver verificato la compatibilità finanziaria tra il budget disponibile e le somme da impegnare, avrà adottato i singoli impegni di spesa sulla base delle proposte dei consigli di classe. - ULTERIORI INTERVENTI DI INTEGRAZIONE/MODIFICA DA PARTE DEGLI ORGANI COLLEGIALI - Il Collegio dei docenti ha approvato il POF in via definitiva con delibera n.1 del 1/9/2014 n. 13 del 2/10/2014 n. 26-27-28-29 del 29/10/2014 - Il Consiglio di Istituto ha approvato gli impegni di spesa per la realizzazione dei progetti con delibera nr. 13 del 19/11/2014. NOTE E OSSERVAZIONI Il Collegio dei Docenti ha elaborato il Piano dell’Offerta Formativa con delibera nr. 27 del 16/01/2014 annotando “Con l’unanimità dei presenti si precisa che i suddetti progetti verranno attivati soltanto se ci sarà un’adeguata copertura finanziaria: in caso di insufficienza dei fondi verrà deciso quali progetti non saranno attivati.” Il Consiglio di Istituto ha adottato il P. O. F. con delibera nr. 44 del 10/02/2014 L’art.3 comma 5 del DPR 275 del 8/03/1999 recita testualmente:” Il POF è reso pubblico e consegnato agli studenti e alle famiglie all’atto dell’iscrizione”. Naturalmente in questo periodo non è possibile presentare agli studenti ed alle loro famiglie il POF nella sua forma definitiva sia per ragioni interne che esterne all’Istituto. Si può tuttavia elaborare un’ipotesi che tenga conto del POF dell’anno scolastico in corso ma che in ogni caso dovrà essere “verificata” per intero nel mese di settembre successivo all’inizio del nuovo anno scolastico. In particolare i Progetti indicati nel paragrafo 1 della PARTE QUARTA “L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ATTRAVERSO I PROGETTI DIDATTICI” sono stati inseriti nel POF dopo che il Collegio dei Docenti ha verificato la coerenza degli obiettivi specifici con quelli educativi/formativi e didattici generali e dopo che il Consiglio di Istituto ha riconosciuto la piena fattibilità degli stessi sul piano dell’organizzazione. Detti Progetti diventeranno operativi nei primi mesi di scuola del nuovo anno scolastico dopo che il Collegio dei docenti avrà definito i piani didattici attuativi , alla luce delle adesioni decise dai consigli di classe nel mese di ottobre 2014, ed infine, successivamente, il Consiglio di Istituto, dopo aver verificato la compatibilità finanziaria tra il budget disponibile e le somme da impegnare, avrà adottato i singoli impegni di spesa. TORNA SU 447 448