istituto statale - Liceo Lorenzini

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istituto statale - Liceo Lorenzini
LICEO STATALE
“CARLO LORENZINI” DI PESCIA
Piano dell'Offerta Formativa
1
P.O.F.
Anno Scolastico 2015 -2014
STRUTTURA
PARTE PRIMA
IL CONTESTO TERRITORIALE E GLI UTENTI
1.
2.
3.
4.
LA SCUOLA
IL TERRITORIO
ORIENTAMENTO INFORMATIVO E CONTINUITÀ CON SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO
GLI STUDENTI
PARTE SECONDA
I BISOGNI EDUCATIVI, SOCIALI E FORMATIVI
1.
2.
CARATTERISTICHE DEGLI STUDENTI E BISOGNI EDUCATIVI
IL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ
PARTE TERZA
L’OFFERTA FORMATIVA. GLI INDIRIZZI DI STUDIO
1.
2.
3.
4.
5.
INDIRIZZO
INDIRIZZO
INDIRIZZO
INDIRIZZO
INDIRIZZO
CLASSICO
LINGUISTICO
SCIENTIFICO ordinario
SCIENTIFICO opz. Scienze applicate
SCIENZE UMANE
PARTE QUARTA
L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA E GLI INTERVENTI DIDATTICI DI RECUPERO E CONSOLIDAMENTO DEGLI APPRENDIMENTI PER GLI STUDENTI
1.
2.
L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ATTRAVERSO I PROGETTI DIDATTICI
L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ATTRAVERSO GLI INSEGNAMENTI AGGIUNTIVI
3.
GLI INTERVENTI DIDATTICI DI RECUPERO E CONSOLIDAMENTO DEGLI APPRENDIMENTI
2
PARTE QUINTA
GLI OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI DISCIPLINARI - CONTENUTI DISCIPLINARI
I DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
PARTE SESTA
PROGETTAZIONE DIDATTICA, INNOVAZIONE METODOLOGICA E VERIFICA
1.
2.
LA PROGETTAZIONE EDUCATIVA DISCIPLINARE
LA PROGETTAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE
PARTE SETTIMA
LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI
1.
2.
3.
4.
LA FREQUENZA DELLE LEZIONI E LA VALIDITÀ DELL’ANNO SCOLASTICO AI FINI DELLA VALUTAZIONE FINALE DEGLI STUDENTI
LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI
LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI
I TEMPI DELLA VALUTAZIONE
PARTE OTTAVA
L’ORGANIZZAZIONE
L’ORARIO DI SERVIZIO – DI APERTURA
1.
2.
L’ORARIO DI SERVIZIO DELL’ISTITUTO
L’ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO
LE RISORSE
1.
2.
LE RISORSE INTERNE
LE RISORSE ESTERNE
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IL DIRIGENTE SCOLASTICO E LO STAFF DI PRESIDENZA
LE FUNZIONI STRUMENTALI AL POF
DOCENTI COORDINATORI E SEGRETARI DEI CONSIGLI DI CLASSE
IL PIANO ANNUALE DEL PERSONALE ATA
L’ORGANIZZAZIONE
PARTE NONA
LE RISORSE
1.
IL REPERIMENTO E L’IMPEGNO DELLE RISORSE
3
2.
LE STRUTTURE
APPENDICE
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PARTE PRIMA
IL CONTESTO TERRITORIALE E GLI UTENTI
1 - LA SCUOLA
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La presenza dell’Istituto quale “centro di educazione e di istruzione” sul territorio
E’ una presenza che inizia in tempi ormai lontani, in origine come Monastero Benedettino, le cui prime notizie risalgono al 1104. Poi
- il 21 marzo 1785 Pietro Leopoldo trasformò l’antico monastero benedettino di San Michele in conservatorio per l’istruzione e per l’educazione delle fanciulle.
- nel 1920 il Conservatorio istituì la scuola normale
- nel 1923 la scuola normale fu trasformata in Istituto Magistrale Femminile
- nel 1931 il Conservatorio di San Michele fu tra gli istituti pubblici di educazione femminile di cui alla tabella n. 2 allegata al regio decreto 1° ottobre 1931, n. 1312, ivi indicati come
«Conservatori della Toscana”, sotto il controllo del Ministero della Pubblica Istruzione.
- il 30 settembre 1961con Decreto del Presidente della Repubblica fu istituito l’Istituto Magistrale Statale.
L’Istituto si rinnovò con l’avvento della stagione delle sperimentazioni, attive fino all’a. s. 2009/2010 ed ora destinate ad esaurirsi:
- il Liceo Scientifico sperimentazione Brocca dall’a.s. 1995/96
- il Liceo Linguistico C.M. 27 dall’a.s. 1995/96
- il Liceo Classico con sperimentazione parziale P.N.I. Matematica e Lingua straniera C.M. 198 dall’a. s. 1998/1999
- il Liceo Socio-psico-pedagogico dall’a. s. 1998/1999
L'Istituto “Carlo Lorenzini”, che ha assunto la denominazione di “LICEO” a seguito di recenti disposizioni ministeriali, presenta un'articolazione complessa. E’ stata presente una maxi
sperimentazione più che ventennale, che è stata più volte modificata negli anni per rispondere alle molteplici esigenze del variegato contesto socio-culturale del territorio di appartenenza, che
si è esaurita a seguito della Riforma dei Licei, di cui al DPR 89 del 15/3/2010.
Collocazione attuale delle classi: Sede del Liceo Statale “C. Lorenzini” via Sismondi 7 Pescia
Distretto Scolastico - Piazza L. Da Vinci nr. 12
Palazzo Piacentini, ex Scuole Medie “Giusti” - Piazza L. Da Vinci nr. 11
Strutture per la didattica: aule speciali - laboratori
 Istituto inserito nel PEZ (PIANO EDUCATIVO ZONALE). Scuola capofila: Istituto Comprensivo “Don Milani” di Ponte Buggianese/Chiesina
 L’Istituto ha aderito al Progetto “Scuola partecipata” promosso dalla Provincia, a cui hanno aderito 12 istituti superiori.
Presidenza e Segreteria: via Sismondi 7 Tel.0572 476486 - Fax 0572 476840
e-mail: [email protected]
e-mail: [email protected]
url: www.istitutolorenzinipescia.it
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2 - IL TERRITORIO
Il bacino d'utenza della scuola è costituito da 11 comuni della Valdinievole, Villa Basilica, Altopascio, Capannori e piana lucchese.
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La Valdinievole ha una struttura economico produttiva articolata in un buon numero di imprese artigianali di piccola - media industria. Sono assenti industrie di grandi dimensioni.
I settori di maggior sviluppo sono:
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car ta
(Pescia, piana lucchese)
metalli
(Pescia, Altopascio)
calzature
(Monsummano Terme, Pieve a Nievole, Larciano, Fucecchio)
abbigliamento (Uzzano, Pieve a Nievole)
florovivaismo (Pescia)
Tutte le produzioni sono rivolte sia al mercato nazionale che a quello internazionale.
Storicamente, ed ancora attualmente, importante è l'attività termale (Montecatini Terme, Monsummano Terme), che ha dato origine ad una articolata struttura alberghiera che oggi fornisce
supporto alle attività turistiche. Queste sono assai diffuse in tutta la Valdinievole favorite dai servizi offerti ed anche dalla collocazione geografica, centrale rispetto alle più importanti città
d'arte della Toscana.
Le attività economiche, e i sempre più frequenti rapporti commerciali con l'estero, hanno favorito lo sviluppo del settore terziario ed indotto la necessità di servizi tecnologicamente avanzati e
di personale specializzato. Molto significativo è stato sempre anche il fenomeno dell'immigrazione.
Numerosi ed importanti per il territorio sono i servizi sanitari e sociali sia connessi all'azienda sanitaria locale ed all'ospedale di Pescia sia conseguenti all'attività termale dell'area
montecatinese.
L'Istituto “C. Lorenzini”, con i suoi 5 diversi indirizzi di studio, risponde pienamente alle molteplici esigenze del contesto socio economico della Valdinievole ed è importante centro per
l'educazione e la preparazione culturale dei giovani.
Enti locali e servizi a Pescia:
Comune – Musei civici – Comando Vigili del fuoco - Biblioteca civica - ASL – Ospedale Archivio di Stato
Pescia è, inoltre, sede di Vescovado
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3 - ORIENTAMENTO INFORMATIVO E CONTINUITÀ CON SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO
Modulo A - Visita alle Scuole Medie
Modulo B – Interventi/lezioni nelle Scuole Medie
Modulo C – “Giornata dell’orientamento” a cura delle Scuole Superiori di Pescia
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Modulo D – Stage all’Istituto Lorenzini per gli alunni delle Scuole Medie
4 - GLI STUDENTI
Nell'anno scolastico 2014-2015 sono attivati i seguenti indirizzi di studio, tutti relativi al nuovo ordinamento scolastico:

Liceo Classico 5 classi per un totale di 105 studenti

Liceo Linguistico 13 classi per un totale di 275 studenti (prima lingua obbligatoria: Inglese; seconda lingua: a scelta tra Francese e Tedesco; terza lingua obbligatoria: Spagnolo)

Liceo Scientifico ordinario 10 classi per un totale di 190 studenti

Liceo Scientifico scienze applicate 7 classi per un totale di 124 studenti

Liceo delle Scienze umane 9 classi per un totale di 175 studenti
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PARTE SECONDA
I BISOGNI EDUCATIVI, SOCIALI E FORMATIVI
1 - CARATTERISTICHE DEGLI STUDENTI E BISOGNI EDUCATIVI
Gli studenti che frequentano il Liceo “C. Lorenzini” provengono da ben undici Comuni della Valdinievole e da diversi altri della Provincia di Lucca (Villa Basilica, Altopascio, Capannori e
altre zone della piana lucchese): si tratta dunque di una numerosa popolazione scolastica, con caratteristiche ed esigenze diverse (cfr. Parte prima: Il contesto territoriale e gli utenti), alle quali
il nostro Istituto intende dare una risposta soddisfacente.
I bisogni più evidenti che si evincono dalle risposte date in occasione del monitoraggio finale dell’attività didattica e formativa, possono essere suddivisi in tre grandi aree: una
didattico/culturale, una metodologica ed una relazionale.
Bisogni didattico/culturali:
1. conseguimento di una preparazione completa ed approfondita, al passo con i tempi, che permetta il superamento dei test di ingresso all’Università e consenta una buona prosecuzione degli
studi universitari
2. conoscenza approfondita delle materie caratterizzanti l’indirizzo prescelto
3. possibilità di recuperare, durante l’anno scolastico, eventuali carenze, sia con interventi didattici in itinere, sia con corsi pomeridiani, ai quali sarebbe opportuno dedicare un ampio spazio
di tempo, e possibilità di usufruire di sportelli didattici di approfondimento
4. possibilità di potenziare lo studio di alcune discipline: l’inglese per tutti gli indirizzi, le materie scientifiche per l’ indirizzo scientifico (più esercitazioni in classe e attività di laboratorio)
5. possibilità di partecipare a conferenze e incontri con esperti su temi specifici inerenti, in particolare, le discipline di indirizzo o problemi dell’età contemporanea
6. possibilità di coltivare e di approfondire temi di interesse personale e di sviluppare attitudini artistiche e culturali di vario genere
Bisogni relativi all’area metodologica:
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1.
2.
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4.
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6.
7.
ricorso ad attività laboratoriali, sia in riferimento alle discipline matematico – scientifiche (laboratori di fisica, chimica, scienze; aule multimediali) che a quelle linguistiche e umanistiche,
a completamento della parte teorica delle varie materie
acquisizione di una buona padronanza delle lingue straniere attraverso un costante confronto con docenti di madre lingua, la possibilità di scambi linguistico – culturali in vari Paesi
europei, di gemellaggi o di viaggi di istruzione all’estero già a partire dalla classe III (per l’indirizzo linguistico); la certificazione nelle lingue straniere (anche per gli studenti che non
frequentano l’indirizzo linguistico)
partecipazione a spettacoli teatrali, anche in lingua straniera, a concorsi, a visite guidate (città d’arte, musei, mostre)
esplicitazione, da parte di tutti i docenti, dei criteri e degli obiettivi dell’azione didattica oltre che dei criteri di valutazione
sperimentazione di nuove metodologie di insegnamento, finalizzate anche ad un maggiore coinvolgimento degli studenti durante le lezioni e nell’organizzazione e realizzazione delle varie
attività scolastiche ed extrascolastiche
migliore organizzazione dei progetti didattici extracurriculari
possibilità di partecipare a stages di diverso tipo (esperienze lavorative, di volontariato, di approfondimento culturale)
Bisogni formativo/relazionali:
1. possibilità di colloqui personali con i docenti o con personale esperto (es. psicologi, medici, ricercatori, ex studenti ecc. ecc.)
2. esigenza di essere ascoltati senza sentirsi oggetto di pregiudizio
3. esigenza di chiarezza e di coerenza da parte di docenti
4. necessità di una maggiore collaborazione tra i docenti, per garantire un clima più sereno in classe, che possa favorire un apprendimento più completo ed approfondito evitando
discriminazioni tra le varie discipline
5. esigenza di una maggiore integrazione tra gli studenti di tutto l’Istituto indipendentemente dall’indirizzo di studio frequentato
6. necessità di spazi di ritrovo e disponibilità dei locali scolastici nel pomeriggio
2 - IL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ
Normativa di riferimento
CM 8 6.03.13. – Alunni con BES (Bisogni Educativi Speciali)
Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”.
Essa “delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. La Direttiva
ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità
educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà
derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture
diverse”.
La Direttiva estende pertanto a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003.
Composizione del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) :
Dirigente Scolastico: prof.ssa Maria Rosa Capelli,
Docente Referente DSA: prof.ssa Caterina Mancini, Docente Referente H: Maria Tornaboni
Docente responsabile del Progetto "Studenti stranieri": prof.ssa Luana Rosellini
Insegnanti di sostegno
Docenti coordinatori della classe in cui sono inseriti gli alunni con BES
Il Gruppo di lavoro per l’inclusione (in sigla GLI) e svolge le seguenti funzioni:
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rilevazione dei BES presenti nella scuola;
raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con
azioni strategiche dell’Amministrazione;
focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi;
rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte
in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. 122 ;
elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno).
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PARTE TERZA
GLI INDIRIZZI DI STUDIO
INDIRIZZO DI STUDIO “NUOVO ORDINAMENTO” RELATIVI A CLASSI
1^ - 2^ - 3^ - 4^ - 5^
D.P.R. 15 marzo 2010 , n. 89 Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell'art. 64, comma 4, del decreto-legge 25
giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
(GU n. 137 del 15-6-2010 - Suppl. Ordinario n.128)
Il percorso del liceo classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica. Favorisce una formazione letteraria, storica e filosofica idonea a comprenderne il ruolo
nello sviluppo della civiltà e della tradizione occidentali e nel mondo contemporaneo sotto un profilo simbolico, antropologico e di confronto di valori. Favorisce l’acquisizione dei metodi
propri degli studi classici e umanistici, all’interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consente di cogliere le intersezioni fra i
saperi e di elaborare una visione critica della realtà. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze a ciò necessarie.
Articolazione e contenuti
Dall’a. s. 2010/2011 il Liceo Classico si sviluppa in due periodi biennali ed in un quinto anno che completa il percorso disciplinare.
Il primo biennio che mantiene la denominato di ginnasio” è finalizzato, oltre all’iniziale approfondimento delle linee di sviluppo della nostra civiltà nei suoi diversi aspetti (linguistico,
letterario, artistico, storico, scientifico), all’assolvimento dell’obbligo scolastico.
Il secondo biennio è finalizzato all’acquisizione di autonomia di giudizio e consapevolezza critica dello studente, sia attraverso un ulteriore approfondimento delle lingue classiche, che
attraverso il ragionamento filosofico.
Il tutto, senza tralasciare l’asse matematico-scientifico e lo studio della lingua inglese, che si protrae lungo tutto il quinquennio.
Il quinto anno è finalizzato al perfezionamento dell’acquisizione e del controllo dei diversi linguaggi settoriali, strumento di accesso alle conoscenze e alla comunicazione.
Durata del corso di studi quinquennale
Titolo rilasciato Diploma di Liceo Classico
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Quadro orario settimanale di insegnamento
Lingua e letteratura italiana
Lingua e cultura latina
Lingua e cultura greca
Lingua e cultura straniera Inglese
Storia
Storia e Geografia
Filosofia
Matematica*
Fisica
Scienze naturali**
Storia dell’arte
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o Attività alternative
Totale ore complessivo
1° BIENNIO
1° ANNO 2° ANNO
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2° BIENNIO
3° ANNO 4° ANNO
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5° ANNO
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* con Informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica o la realizzazione di un modulo pluridisciplinare in lingua straniera (CLIL) compresa nell’area delle
attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente
assegnato.
Sbocchi professionali
Lo studente che esce dal Liceo Classico ha maturato capacità di argomentazione e di interpretazione di testi anche complessi; è in grado di risolvere diverse tipologie di problemi anche distanti
dalle discipline specificatamente studiate.
Egli pertanto può affrontare qualsiasi tipo di facoltà universitaria, da quelle di ambito umanistico a quelle di ambito scientifico.
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PARTE TERZA
GLI INDIRIZZI DI STUDIO
INDIRIZZO DI STUDIO “NUOVO ORDINAMENTO” RELATIVO A CLASSI
1^ - 2^ - 3^ - 4^-5^
D.P.R. 15 marzo 2010 , n. 89 Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell'art. 64, comma 4, del decretolegge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
(GU n. 137 del 15-6-2010 - Suppl. Ordinario n.128)
Il percorso del liceo linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità, a maturare le
competenze necessarie per acquisire la padronanza comunicativa di tre lingue, oltre l’italiano e per comprendere criticamente l’identità storica e culturale di tradizioni e civiltà diverse.
La padronanza di diversi codici linguistici, sempre più necessaria nell’ambito della realtà italiana ed europea, si concretizza attraverso molteplici occasioni di scambi culturali e gemellaggi.
Articolazione e contenuti
Dall’ a. s. 2010/2011 si sviluppa in due periodi biennali ed in un quinto anno che completa la formazione dello studente.
Il primo biennio è finalizzato, oltre che all’assolvimento dell’obbligo scolastico, ad un primo approfondimento di tre lingue straniere. Prima lingua è l’inglese; seconda lingua il francese o il
tedesco su scelta dello studente; terza lingua lo spagnolo.
Il secondo biennio è finalizzato ad un ulteriore approfondimento dei vari codici linguistici, senza mai tralasciare il loro collegamento con le discipline dell’area storico filosofica e lo studio
della matematica e delle scienze sperimentali.
Il quinto anno è finalizzato al perfezionamento della formazione dello studente, che saprà:
comunicare in tre lingue straniere; riconoscere in un’ottica comparativa gli elementi strutturali caratterizzanti le lingue studiate; passare agevolmente da un sistema linguistico ad un altro.
Durata del corso di studi quinquennale
Titolo rilasciato Diploma di Liceo linguistico
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Quadro orario settimanale di insegnamento
Lingua e letteratura italiana
Lingua latina
Lingua e cultura straniera 1 Inglese
Lingua e cultura straniera 2 Francese o Tedesco
Lingua e cultura straniera 3 Spagnolo
Storia e Geografia
Storia
Filosofia
Matematica**
Fisica
Scienze naturali***
Storia dell’arte
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o Attività alternative
Totale ore complessivo
1° BIENNIO
2° BIENNIO
1° ANNO 2° ANNO 3° ANNO 4° ANNO
4
4
4
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3
3
3
2
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3
3
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5° ANNO
4
3
4
4
3
4
4
3
4
4
2
2
2
2
2
2
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30
1
30
3
3
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2
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* Sono comprese 33 ore annuali di conversazione col docente di madrelingua
** con Informatica al primo biennio
*** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
N.B. Dal primo anno del secondo biennio è previsto l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica o la realizzazione di un modulo pluridisciplinare in lingua straniera
(CLIL), compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di
organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Dal secondo anno del secondo biennio è previsto inoltre l’insegnamento, in una diversa lingua
straniera, di una disciplina non linguistica o la realizzazione di un modulo pluridisciplinare in lingua straniera (CLIL), compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per
tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle
loro famiglie.
Sbocchi professionali
Sbocco privilegiato è costituito dall’ambito delle facoltà universitarie linguistico – letterarie, ma lo spazio assicurato anche allo studio delle discipline scientifico- matematiche rende agevole
la scelta di qualunque facoltà.
Alternativo al percorso universitario può essere l’accesso al terziario avanzato, sia nel settore editoriale che in quello delle comunicazioni di massa, della pubblicità e delle pubbliche relazioni.
Questo indirizzo consente sbocchi universitari non solo nell'ambito delle facoltà linguistico - letterarie, ma anche in tutte le altre. Alternativo al percorso universitario può essere l'accesso al
terziario avanzato sia nel settore editoriale come anche in quello delle comunicazioni di massa, della pubblicità e delle pubbliche relazioni.
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PARTE TERZA
GLI INDIRIZZI DI STUDIO
INDIRIZZO DI STUDIO “NUOVO ORDINAMENTO” RELATIVO A CLASSI
1^ - 2^ - 3^ - 4^-5^
D.P.R. 15 marzo 2010 , n. 89 Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell'art. 64, comma 4, del decretolegge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
(GU n. 137 del 15-6-2010 - Suppl. Ordinario n.128)
Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica,
della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca
scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la
pratica laboratoriale.
Articolazione e contenuti
Dall’a. s. 2010/2011 si sviluppa in due periodi biennali ed in un quinto anno che completa la formazione dello studente.
Il primo biennio è finalizzato ad un primo approfondimento della matematica e delle scienze fisiche e naturali anche attraverso l’uso sistematico dei laboratori, oltre che all’assolvimento
dell’obbligo di istruzione.
Il secondo biennio mira all’approfondimento dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica, dedicando ampio spazio anche ai versanti linguistico – storico – filosofico.
Il quinto anno è finalizzato alla piena realizzazione della formazione dello studente, attraverso il perfezionamento dell’acquisizione dei metodi di osservazione, di analisi e di sperimentazione
tipici della matematica e delle scienze sperimentali. Lo studente dovrà essere in grado di cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.
Durata del corso di studi quinquennale
Titolo rilasciato Diploma di Liceo Scientifico
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Quadro orario settimanale di insegnamento
Lingua e letteratura italiana
Lingua e cultura latina
Lingua e cultura straniera Inglese
Storia e Geografia
Storia
Filosofia
Matematica*
Fisica
Scienze naturali**
Disegno e storia dell’arte
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o Attività alternative
Totale ore complessivo
1° BIENNIO
2° BIENNIO
1° ANNO 2° ANNO 3° ANNO 4° ANNO
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5° ANNO
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* con Informatica al primo biennio
** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica o la realizzazione di un modulo pluridisciplinare in lingua straniera (CLIL) compresa nell’area
delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse
annualmente assegnato.
Sbocchi professionali
Questo percorso liceale favorisce l’accesso a facoltà universitarie di ambito scientifico; tuttavia il legame profondo tra scienza e tradizione umanistica, che lo caratterizza, offre allo studente gli
strumenti necessari e sufficienti per affrontare qualsiasi scelta universitaria.
L'area delle discipline umanistiche offre allo studente gli strumenti necessari ad una “lettura” consapevole della complessità dell'oggi e ad una conoscenza critica delle realtà storiche nella
molteplicità delle loro espressioni culturali.
La Matematica e le Scienze sperimentali assumono nel corso degli studi un ruolo basilare per la costruzione di un progetto culturale ed educativo in virtù della funzione decisiva che tali
discipline ed i loro linguaggi svolgono nell'interazione conoscitiva con il mondo reale.
In tale contesto, la Matematica con il suo linguaggio, da un lato, e le Scienze sperimentali con il loro metodo di osservazione, di analisi e di sperimentazione dall'altro, rappresentano strumenti
di alto valore formativo.
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15
PARTE TERZA
GLI INDIRIZZI DI STUDIO
INDIRIZZO DI STUDIO “NUOVO ORDINAMENTO” RELATIVO A CLASSI
1^ - 2^ - 3^-4^
D.P.R. 15 marzo 2010 , n. 89 Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell'art. 64, comma 4, del decretolegge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
(GU n. 137 del 15-6-2010 - Suppl. Ordinario n.128)
Il percorso del Liceo Scientifico, opzione Scienze Applicate, è indirizzato a far acquisire agli studenti competenze molto avanzate negli studi afferenti alla cultura scientifico-tecnologica, con
particolare riferimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche e biologiche, nonché all’informatica. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare
le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza delle tecniche
e delle metodologie relative, soprattutto attraverso la pratica laboratoriale.
Articolazione e contenuti
Si sviluppa in due periodi biennali ed in un quinto anno che completa la formazione dello studente.
Il primo biennio è finalizzato ad un approfondimento della matematica, dell’informatica , della fisica e delle scienze naturali soprattutto attraverso l’uso sistematico dei laboratori, oltre che
all’assolvimento dell’obbligo di istruzione.
Il secondo biennio mira all’approfondimento dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica e delle scienze naturali, dedicando spazio anche al versante artistico - storico –
filosofico.
Il quinto anno è finalizzato alla piena realizzazione della formazione dello studente, attraverso il perfezionamento dell’acquisizione dei metodi di osservazione, di analisi e di sperimentazione
tipici della matematica e delle scienze sperimentali.
Durata del corso di studi quinquennale
Titolo rilasciato Diploma di Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate
16
Quadro orario settimanale di insegnamento
Lingua e letteratura italiana
Lingua e cultura straniera Inglese
Storia e Geografia
Storia
Filosofia
Matematica
Informatica
Fisica
Scienze naturali*
Disegno e storia dell’arte
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o Attività alternative
Totale ore complessivo
1° BIENNIO
2° BIENNIO
1° ANNO 2° ANNO 3° ANNO 4° ANNO 5° ANNO
4
4
4
4
4
3
3
3
3
3
3
3
2
2
2
2
2
2
4
4
4
5
4
2
2
2
2
2
2
2
3
3
3
5
5
5
3
4
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
27
27
30
30
30
* Biologia, Chimica, Scienze della Terra
N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica o la realizzazione di un modulo pluridisciplinare in lingua straniera (CLIL) compresa nell’area delle
attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente
assegnato.
Sbocchi professionali
Questo percorso liceale favorisce l’accesso a facoltà universitarie di ambito scientifico; tuttavia esso assicura una solida cultura generale che fornisce allo studente gli strumenti necessari e
sufficienti per affrontare qualsiasi scelta universitaria.
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17
PARTE TERZA
GLI INDIRIZZI DI STUDIO
INDIRIZZO DI STUDIO “NUOVO ORDINAMENTO” RELATIVO A CLASSI
1^ - 2^ - 3^ - 4^-5^
D.P.R. 15 marzo 2010 , n. 89 Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell'art. 64, comma 4, del decretolegge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
(GU n. 137 del 15-6-2010 - Suppl. Ordinario n.128)
Il percorso del Liceo delle Scienze Umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomeni collegati alla costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida
lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la
padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane. Risponde all’esigenza diffusa, nell’attuale contesto socio–culturale, di formare
docenti e professionisti nell’ambito delle attività “sociali”.
Articolazione e contenuti
Il Liceo si sviluppa in due periodi biennali ed in un quinto anno che completa il percorso disciplinare.
Il primo biennio è caratterizzato da un iniziale approfondimento delle Scienze Umane ( Psicologia, Pedagogia, Metodologia della ricerca, diritto ed economia), oltre che finalizzato
all’assolvimento dell’obbligo di istruzione.
Il secondo biennio è finalizzato ad un ulteriore approfondimento delle Scienze Umane, garantendo comunque adeguato rilievo agli ambiti artistico-letterario-espressivo e storico-filosofico.
Il quinto anno è finalizzato al consolidamento di una solida cultura generale ed al perfezionamento della conoscenza dei fenomeni collegati alla costruzione dell’identità personale e delle
relazioni umane e sociali.
Durata del corso di studi quinquennale
Titolo rilasciato Diploma di Liceo delle Scienze umane
18
Quadro orario settimanale di insegnamento
1° BIENNIO
2° BIENNIO
1° ANNO 2° ANNO 3° ANNO 4° ANNO
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
Lingua e cultura latina
2
2
3
3
Storia e Geografia
3
3
Storia
2
2
Filosofia
3
3
Scienze umane*
4
4
5
5
Diritto ed Economia
2
2
Lingua e cultura straniera Inglese
3
3
3
3
Matematica**
2
2
3
3
2
2
Fisica
Scienze naturali***
2
2
2
2
Storia dell’arte
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
Religione cattolica o Attività alternative
1
1
1
1
27
27
30
30
Totale ore complessivo
5° ANNO
4
2
2
3
5
3
2
2
2
2
2
1
30
* Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia
** con Informatica al primo biennio
*** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica o la realizzazione di un modulo pluridisciplinare in lingua straniera (CLIL) compresa nell’area delle
attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente
assegnato.
Sbocchi professionali
Questo percorso liceale tende alla formazione di esperti nei settori della comunicazione, sia individuale che di massa, delle relazioni e della progettazione in campo educativo e socio
economico, ma garantisce anche il possesso di strumenti adeguati alla prosecuzione degli studi universitari consentendo l’accesso ad ogni tipo di facoltà.
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19
PARTE QUARTA
L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA E GLI INTERVENTI DIDATTICI DI RECUPERO E CONSOLIDAMENTO DEGLI APPRENDIMENTI PER GLI STUDENTI
(Approvazione del Collegio dei docenti con delibera n. 27 del 31/01/2014 n.1 del 1/9/2014 n. 13 del 2/10/2014 n. 26-27-28-29 del 29/10/2014)
1 – L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ATTRAVERSO I PROGETTI DIDATTICI
Essi coinvolgono in attività di ricerca docenti, alunni ed esperti esterni alla scuola, attivano dinamiche di studio pluridisciplinari, di riflessione, di socializzazione, di valorizzazione
degli interessi personali e promuovono la formazione culturale.
Alcune consolidate iniziative mirano allo specifico obiettivo di “educazione”: ben inserite nell'attività curricolare esse rafforzano il carattere formativo dell'azione didattica o costituiscono
momenti di vita scolastica di particolare significato culturale e valore sociale.
Altre vengono finalizzate alla formazione personale dello studente con attenzione alle dinamiche relazionali e della comunicazione. Esse mirano:
 a promuovere motivazione allo studio, consapevolezza del processo cognitivo e soddisfazione dell'apprendere
 ad aiutare gli studenti a superare atteggiamenti di autoisolamento, di chiusura, di scarsa autostima.
Nella progettazione di queste attività, sono presi in considerazione i bisogni degli studenti, i mezzi ed i percorsi più efficaci perché ognuno possa essere protagonista della sua formazione
culturale e realizzare la propria personalità.
Al fine di arricchire e potenziare la formazione culturale e di promuovere il successo formativo sono progettate attività finalizzate all'apprendimento disciplinare e pluridisciplinare.
Iniziative di accoglienza ed orientamento sono attivate con attenzione ad aspetti cognitivi ed emotivi per consentire una più facile continuità tra i diversi livelli dell'iter scolastico
degli studenti.
Modalità e tempi di attuazione dei progetti variano: alcuni prevedono lo svolgimento in orario scolastico per l'intera classe, altri in tempi extrascolastici ad adesione individuale libera.
All'inizio dell'anno scolastico i docenti referenti predispongono i progetti di formazione e ne definiscono attività e modalità di attuazione. In sede di Consiglio di Classe, preso atto della
disponibilità dei singoli docenti interessati allo sviluppo del tema scelto, si definiscono possibilità e forme opportune di adesione della classe ai progetti per i quali è richiesta specifica
delibera.
Titolo Progetto
Accoglienza - CIC
Moduli/Percorsi didattici
Modulo A- Incontri informativi
Ref. Prof.ssa Di Vita Gloria
Modulo B- CIC studenti – Sportello di ascolto con lo psicologo per
gli studenti che ne facciano richiesta
Educazione alla
Modulo A
Occhio ragazzi! HIV: chi lo conosce lo evita
DESCRIZIONE
Finalità: Favorire il più possibile l’inserimento nella nuova scuola degli studenti delle classi prime
provenienti da diverse scuole (infatti il bacino di utenza della nostra scuola è costituito da 11 comuni della
Valdinievole e da quelli di Villa Basilica, Altopascio, Capannori e della piana lucchese)
Prevenire il disagio
Fornire informazioni sull’organizzazione interna dell’Istituto, sul Regolamento Interno, sugli Organi
Collegiali, sul Piano dell’Offerta Formativa (POF), sulle Norme di sicurezza
Finalità: Far conoscere la figura dello psicologo – Far prendere coscienza delle caratteristiche dell’età
adolescenziale e delle sue problematiche – Sviluppare le capacità introspettive – Prevenire il disagio
evolutivo e l’abbandono scolastico – Informare sulle strutture sanitarie pubbliche che possono offrire aiuto
al cittadino
Finalità: Prevenzione consapevole sulle “Malattie sessualmente trasmesse”
20
salute
Ref.
Prof.ssa Tornaboni M.
Modulo B
Educare all’emergenza - urgenza
Modulo C
Salute mentale e pregiudizio
Modulo D
Donazione sangue
Modulo E
Modulo F
Donazione organi e tessuti
(ASL – ADMO)
A1 - Assemblea di Istituto
Educazione alla
A2 – Cittadinanza e Costituzione
legalità
B1 – Consulta Provinciale
Ref. Prof.ssa Pernumia F.
B2 – Parlamento regionale degli studenti
Possibili percorsi:
Prog. Amnesty
1)Diritto di crescere, diritto dei minori
International
2)Pena di morte
Ref. Prof. ssa Giacomelli C.
3)Difendere i Diritti Umani
4)Il volto del razzismo
5) Un mondo arcobaleno
6) Diritti delle donne
7) Un mondo di diritti
Proposte:
Prog. Il Teatro dei
1) LA SCELTA: teatro civile di e con di Marco Cortesi e Mara
Diritti Umani
Moschin
Ref. Prof. ssa Giacomelli C.
2) PROGETTO ATLANTE: EVOLUZIONI RAZZIALI
IL GIRO DEL MONDO IN 80 MINUTI
3) MAI PIU’ SOLE: incentrato sul tema della violenza maschile
contro le donne
1) La bicicletta verde
Prog. Linguaggio
2) 12 anni schiavo
cinematografico
3) La mafia uccide solo d’estate
Ref. Prof. ssa Giacomelli C
Gocce di vita – incontri + Concorso + adozioni
Volontariato
Ref. Prof.ssa
Caritas diocesana (Durante le ore di Religione)
Di Vita Gloria
Gli studenti fanno
Attività sportiva interna
(Gare di atletica e campestre)
Finalità: Informazione e addestramento degli studenti al primo soccorso - Conoscenza dei codici di accesso
al P.S. ospedaliero e delle modalità di una corretta chiamata al 118.
Il progetto ha la durata di ore 4. E’ strutturato in una prima parte teorica ed una esperienziale con
simulazioni con manichino e role playing. Tutti i passaggi dell’intervento educativo saranno impostati con
modalità interattiva secondo i criteri del Problem Solving, Cooperative e Peer Learning.
Finalità: Sensibilizzazione ed informazione sul tema della salute mentale, attraverso la cinematografia.
Superamento del pregiudizio e del conseguente stigma sociale.
Il progetto si propone di: - Favorire l’incontro e il dialogo fra le realtà di solidarietà sul territorio e il mondo
della scuola, attraverso la promozione di attività sia scolastiche che extrascolastiche che coinvolgono tutti e
tre soggetti del progetto, ovvero gli studenti, i docenti e i volontari.
-Trasmettere il significato e i valori della solidarietà
-Promuovere un atteggiamento psicologico positivo nei confronti della donazione
Il progetto si propone di: - Sollecitare nei ragazzi interesse per le problematiche riguardanti la donazione.
-Promuovere un atteggiamento psicologico positivo nei confronti della donazione.
-Descrivere il percorso e le caratteristiche della donazione di organi e tessuti.
Finalità: Promozione dell'educazione alla legalità e della cittadinanza consapevole tra i giovani – Possibilità
di esercitare in modo attivo il diritto di cittadinanza
Finalità: Diffondere la conoscenza e facilitare l'interiorizzazione della Dichiarazione sull’educazione e la
formazione ai diritti umani nella scuola superiore, affinché gli studenti siano guidati nel percorso di
comprensione della realtà e perché in futuro siano essi stessi a contribuire consapevolmente, in qualità di
“membri responsabili di una società libera, pacifica, pluralista e inclusiva”, alla costruzione di “una cultura
universale dei diritti umani in cui ognuno sia consapevole dei propri diritti e delle proprie responsabilità
rispetto ai diritti degli altri”.
Finalità: proporre agli studenti testi teatrali significativi, attuali, anche non esclusivamente provenienti
dalla tradizione letteraria, ma che abbiano la proprietà di ridestare nelle loro coscienze l’improrogabile
necessità dei diritti umani
Finalità: dare agli studenti gli strumenti operativi e critici per affrontare “l’aggressione” seducente del
cinema senza esserne travolti, ma anzi facendone strumento di conoscenza e di esperienza consapevole
Finalità: Sviluppo della solidarietà e promozione del volontariato
favorendo l’incontro e il dialogo fra le realtà di solidarietà sul territorio e il mondo degli studenti
Finalità: Sensibilizzare gli studenti alle problematiche sociali presenti sul territorio
Proporre agli studenti un percorso formativo che li renda capaci di migliorare l’approccio nei confronti dei
migranti e delle altre culture, riconoscendo i propri pregiudizi e stereotipi
Il progetto si propone di: Promuovere e diffondere la pratica sportiva organizzata in continuità e finalizzata
21
sport
Attività di preparazione ai campionati sportivi studenteschi (pomeridiano)
Ref. Prof.ssa Papini Tiziana
Prog. Scacchi: Tutti
all’attacco!
(pomeridiano)
Ref. Prof.Cappelli Riccardo
Scenari XX° secolo
Ref. Prof. Benvenuti G.
al miglioramento della qualità della vita e allo sviluppo di relazioni interpersonali
Approfondire i gesti tecnici anche in vista di competizioni sportive
Abituare gli studenti a vivere la competizione come un momento di aggregazione di se stessi e non come
scontro con l’avversario
Stimolare la partecipazione di tutti, anche dei meno dotati, all’attività motoria
Il progetto si propone di: valorizzare gli aspetti formativi del carattere ed educativi della mente giovanile,
quale veicolo di cultura e d’associazionismo;
facilitare la maturazione dello studente per accelerare la crescita delle facoltà logiche;
far acquisire una più profonda capacità di concentrazione e potenziare senza sforzo le caratteristiche
elaborative del cervello con notevoli effetti benefici anche in altri campi come l’organizzazione del proprio
lavoro o l’apprendimento delle materie scolastiche, il tutto in un contesto ludico, in attività divertenti e
facilmente attuabili.
Modulo A – "L 'Europa, la
Jugoslavia, i Balcani specchio di un continente"
Si propongono due lezioni propedeutiche per studenti sulla Prima
Guerra mondiale e dopoguerra tenute dal Prof Nicola Labanca
(UNISI) dal titolo "L'Europa nella Prima Guerra mondiale tra storia
militare e storia politica" e dal Prof Roberto Bianchi (UNIFI) sul
tema "Storia e società durante il primo conflitto mondiale".
E' previsto anche un incontro di aggiornamento per docenti alla
presenza del Prof Marco Palla (UNIFI) su "La 2" Guerra dei 30
anni 1914-45".
Modulo B – Giorno della Memoria
Treno della Memoria per Auschwitz
Rappresentazione dello spettacolo "Shorashim" (“Radici")
Finalità: La storia jugoslava nel corso del XIX e del XX secolo può essere un valido strumento per cogliere
nel loro complesso, e con tutta la loro valenza didattica, gli elementi che hanno caratterizzato la storia
europea contemporanea, intersecando più volte la stessa storia italiana.
Acquisizione di una maggior consapevolezza storica e coscienza civile
Modulo C – Giorno del ricordo – Rapporto tra Europa e Jugoslavia
Conoscenza delle vicende del confine nord-orientale e degli eventi capitali della 2° guerra mondiale legati
alla storia italiana
Educazione alla memoria storica per formare una coscienza civile
Conoscenza di particolari momenti della storia italiana ed europea contemporanea
Acquisizione di una maggiore consapevolezza storica e coscienza civile
Modulo D – Giorno della memoria delle vittime del terrorismo e
delle stragi – Incontro con Manlio Milani (Presidente
dell'associazione dei familiari delle vittime della strage di Piazza
della
Loggia - Brescia).
Modulo E – Anniversario della caduta del Muro di Berlino: film o
documentario
Conoscenza delle vicende legate alla Shoah
Educazione alla memoria storica per formare una coscienza civile
22
A scuola di teatro
Ref. Prof. ssa Pellegatta
Carolina
Modulo A – B
Visione di spettacoli - incontri con autori, attori …
La Locandiera (FI 22Ottobre)
War Now (Pistoia)
Il Pappagallo verde (Pistoia)
Incontro Gianni Farina (Pistoia)
Incontro Maria Jatosti (Pistoia)
Documentario Bianciardi (Pistoia)
Film La vita agra (Pistoia)
La vita agra del Dott. F. (Pescia)
La locandiera (Viareggio)
Il progetto si propone di avvicinare consapevolmente gli studenti al teatro affinché ne diventino abituali
fruitori, di far entrare gli studenti in diretto contatto con il genere teatrale previsto dai programmi delle
letterature dei vari indirizzi e con le attività legate al “dietro le quinte”, nonché cimentandosi in prima
persona sul palcoscenico concependo e realizzando un progetto espressivo drammaturgico
Il teatro visto dagli studenti
Laboratorio con Teatro Sotterraneo
Laboratorio teatrale per adolescenti NON VOGLIO
Dietro le quinte
Ref. Prof. Dolfi Ezio
Modulo C – Laboratorio teatrale (pomeridiano)
Si propone un viaggio musicale con l’esecuzione di canti cattolici e della cultura ebraica, canti istituzionali
e dell’impegno civile, canzoni del patrimonio popolare e d’autore (gli affetti che pongono al loro centro la
donna), ogni volta inquadrati nel loro tempo storico.
Percorso storicomusicale nell’Italia
unita (Ass. Gente di
Valdinievole)
Ref. Prof. Di Vita G.
Comunicare
Incontro con lo storico Alberto Mario Banti
Ref. Prof.ssa
Quintavalle Cristiana
Prog. Coaching
Metodo 5
(sportello di ascolto per studenti, genitori e docenti)
Progetto Mobilità
studentesca
(Intercultura)
A - Monitoraggio alunni italiani all’estero
Finalità: promuovere la lettura di opere di autori contemporanei (narrativa, poesia, saggistica)
Stimolare negli allievi un processo di crescita culturale ed interiore attraverso la lettura
Studiare letteratura/saggistica direttamente e dal vivo
Raggiungere le fonti genuine dell’ispirazione attraverso il confronto in prima persona con gli autori
Attivare, attraverso il contatto diretto con gli autori facendo leva sul meccanismo dell’emulazione, fantasia,
curiosità e creatività, doti atte a facilitare e potenziare l’attitudine alla scrittura
Il progetto si propone di migliorare la qualità dell’apprendimento, della comunicazione interpersonale, delle
relazioni sociali fornendo una gamma di strumenti, metodi, modelli finalizzati alla comprensione del modo
in cui percepiamo la realtà, pensiamo, comunichiamo, utilizziamo le nostre capacità e selezioniamo i nostri
comportamenti verbali e non verbali.
Finalità: Accogliere nel nostro istituto gli studenti stranieri che frequentano la scuola in Italia cercando di
attuare modalità e strategie che facilitino il loro inserimento e apprendimento.
Facilitare il contatto dei nostri studenti con culture diverse e consentire il confronto con comportamenti e
modelli di vita diversi.
23
Ref. Prof.ssa Rosellini
Luana
B – Monitoraggio alunni stranieri in Italia
Finalità: Seguire gli studenti che decidono di affrontare la complessa esperienza della frequenza in una
scuola straniera per un periodo abbastanza lungo e facilitare il loro reinserimento nella classe di
appartenenza, curando i rapporti tra studenti e insegnanti e tra studenti e compagni di classe, rispettando le
seguenti fasi:
- monitorare il soggiorno dei nostri studenti all’estero dal punto di vista didattico;
- responsabilizzare gli studenti sui loro doveri in funzione del reinserimento nella scuola italiana;
- assicurare una corretta valutazione dell’esperienza all’estero ai fini del reinserimento e dell’attribuzione
dei crediti;
- incoraggiare e favorire la diffusione dell’esperienza interculturale ai fini di una crescita partecipata di tutto
l’istituto.
Incontro Fondazione “Intercultura”
Finalità: In linea con le direttive in materia di Riforma, che invitano all’accantonamento di un sapere
disciplinare rigido e tradizionale, il Progetto “Educare al cosmopolitismo – La città ideale” è mirato a
valorizzare competenze diverse e più complesse rispetto a quelle squisitamente centrate sulle acquisizioni
cognitive. La finalità è di sollecitare gli studenti a non fossilizzarsi nella strutturazione statica
dell’insegnamento disciplinare ma di imparare a guardare “fuori” e “oltre” ciò che viene loro trasmesso,
sviluppando un’attitudine a percepire e valutare in modo quanto più possibile autonomo la natura di un
problema e le sue molteplici ed articolate soluzioni. In poche parole, si chiede loro uno sforzo cognitivo, e
non solo, per imparare a leggere il presente, ad orientarsi nel mondo in modo critico, costruttivo,
partecipativo e creativo.
Il progetto si propone di: predisporre un ambiente in cui il processo di insegnamento/apprendimento sia
parte integrante di un progetto didattico volto a favorire l’inserimento e l’integrazione dell’alunno straniero,
anche di quello in situazione di svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale, secondo una prospettiva
di relazione interculturale complessa.
Attività: La lingua e le sue strutture – Il lessico specifico
“Educare al cosmopolitismo – La città ideale”
Ref. Prof.ssa Luana
Rosellini
Modulo A – Studenti stranieri in Italia (BES - primo/secondo anno
di studi)
+
Modulo B – Studenti stranieri in Italia
(BES – svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale)
Scienza
Modulo A- Pianeta Galileo
Ref. Prof. Carducci
Giancarlo
Modulo B – OPENLAB
Studen. Stranieri
Modulo C – Scienza – stage:
Sesto Fiorentino
Quarrata
Modulo D- Conferenze di Fisica (pomeridiano)
Laboratorio del
Sapere Scientifico
Ref. Prof.
Gonfiotti C.
Finalità: Approfondimento disciplinare, collegamenti interdisciplinari attraverso la partecipazione a
conferenze e/o spettacoli
Finalità: Approfondire le discipline scientifiche, tramite partecipazioni ad un’attività di laboratorio
qualificata o conferenze a cura di OPENLAB del Polo scientifico di Sesto Fiorentino.
Finalità: Ampliare e/o approfondire l’offerta formativa ed orientare verso le facoltà scientifiche ragazzi
meritevoli ed interessati. Partecipazione a due periodi di stage:
il primo presso il Polo Scientifico Fiorentino ( 4/5 ragazzi vanno per 5 mattine a seguire Laboratori e
conferenze a Sesto Fiorentino, presso il Polo scientifico, anziché venire a scuola, con l’approvazione dei
genitori e del Consiglio di Classe)
Il secondo è un soggiorno del tutto gratuito presso villa la Magia a Quarrata, per seguire conferenze di
grande valore scientifico, nel periodo precedente l’inizio della scuola.
Conferenze pomeridiane tenute da docenti o ricercatori universitari (4) per:
intervenire su argomenti di confine tra discipline, non necessariamente trattati nelle lezioni curricolari
trattare con approcci interdisciplinari argomenti noti
suggerire possibili sbocchi universitari
stimolare le eccellenze
Finalità: approfondire, in matematica e fisica, i nodi concettuali più importanti nell’apprendimento delle
due discipline
stimolare l’interesse degli studenti
migliorare i livelli di apprendimento delle discipline scientifiche
creare nella scuola un gruppo di lavoro stabile che rifletta sui percorsi didattici e progetti nuove, più efficaci
e stimolanti
24
Modulo A – Scuola primaria – Pomeridiano
Dal dire al fare
Indirizzo Scienze Umane
Ref. Prof.ssa Tornaboni M. Modulo B – La Gometa . Pomeridiano
Tirocinio
Stage
Modulo A –Organizzazione ONLUS Saharawi
Ref. Prof. ssa Tornaboni M.
In viaggio in Europa
Dirigente Scolastico
Modulo A –
Viaggi di istruzione . Visite guidate
Modulo B – Scambi educativi con l’estero
Danimarca – prof.ssa Pergola S.
Classi III indirizzo scientifico ordinario e delle scienze applicate
Germania – prof.ssa Guidi G.
3^AL - 3^BL
Scozia – prof.ssa Kunz P.
2^AL – 2^BL – 2^CL
Il Progetto si propone di promuovere percorsi formativi improntati alla circolarità di teoria e prassi,
mediante un raccordo tra insegnamenti teorici, attività di tirocinio passivo-osservativo, tirocinio attivo,
scuola e spazi reali della formazione quotidiana.
Finalità: Far effettuare esperienze metodologiche-didattiche presso centri socio riabilitativi e associazioni
di volontariato onlus al fine di integrare competenze teoriche con competenze operative.
Promuovere percorsi formativi improntati alla circolarità di teoria e prassi, mediante un raccordo tra
insegnamenti teorici, attività di tirocinio passivo/attivo in spazi reali della formazione quotidiana per
soggetti diversamente abili
Obiettivi: far fare agli studenti interessati un’esperienza lavorativa come animatore/educatore e mediatore
culturale
Possono essere organizzati viaggi di istruzione in Italia o all’estero, visite guidate in città d’arte italiane o a
musei di vario tipo, uscite per assistere a rappresentazioni teatrali anche in lingua straniera o per
partecipare a conferenze, cerimonie commemorative e simili. Tali attività sono proposte dai Consigli di
classe, come interventi didattici di approfondimento e completamento dei programmi di studio
Finalità: effettuazione scambio di classi in due fasi: 7/8 gg di accoglienza degli studenti stranieri in Italia
con alloggio in famiglia e frequenza scolastica, e viceversa.
Permettere agli studenti di conoscere realtà scolastiche e tradizioni diverse, di esercitare la lingua inglese e
di accettare culture diverse.
Obiettivi: Accrescere la motivazione allo studio di L2
Esercitare e potenziare le proprie capacità comunicative in L2
Confrontarsi con gli altri, sulla base di un approccio diretto e interpersonale
Approfondire la conoscenza della cultura del paese ospitante con frequenza della scuola, visite guidate della
città ospitante ed inserimento nella famiglia partner
Finalità: Lo scambio tra gli alunni delle classi dell’indirizzo linguistico e quelle della scuola partner
Scozzese nasce dall’esigenza di rafforzare la motivazione allo studio della lingua straniera, accrescere e
migliorare le competenze linguistiche, favorire la crescita umana e il processo formativo dell’alunno.
Tale attività, inoltre, è vista come momento per rafforzare e stimolare negli alunni l’autostima e la capacità
di rapportarsi con gli altri, per combattere disinteresse e demotivazione.
Soggiorno in Spagna
prof.ssa Bevilacqua J.
4^AL – 4^BL – 4^CL
Piano annuale degli
interventi didattici
Certific. Ling stran- Inglese - PET (pomeridiano)
Ref. Prof.ssa Pergola Stefania
Il contatto diretto con la realtà del paese estero può contribuire ad abbattere pregiudizi e favorisce la
riflessione su di sé.
Finalità: accrescere la motivazione allo studio della L3
esercitare e potenziare le capacità comunicative in lingua spagnola
confrontarsi con gli altri, sulla base dell’approccio diretto e personale, in un ambiente conosciuto a scuola
solo in situazioni virtuali
approfondire la conoscenza della cultura del paese, con frequenza alle lezioni a scuola, visite guidata della
città ed inserimento nella vita della famiglia ospitante.
Obiettivi: rafforzare le quattro abilità linguistiche degli studenti, fornire un riscontro esterno ed oggettivo
delle loro
capacità espressive scritte e orali.
25
finalizzati alla
promozione delle
eccellenze
Certific. Ling stran – Inglese – FCE / CAE (pomeridiano)
Ref. Prof.saa Kunz Patricia
Certific. Ling stran – Delf B1 - B2 (Franc.) (pomeridiano)
Ref. Prof.ssa Martire Clotilde
Certific. Ling stran – DELE B1 - B2 (Spagn.) (pomeridiano)
Ref. Prof.ssa Bevilacqua
Certific. Ling stran – FIT 1 – 2 B1 (Ted..) (pomeridiano)
Ref. Prof.ssa Guja Guidi
Progetto Olimpiadi di biologia
Ref. Prof Di Bianca Angelo
Progetto Olimpiadi di chimica (pomeridiano)
Ref. Prof Di Bianca Angelo
Progetto Olimpiadi di fisica biennio
Progetto Olimpiadi di fisica triennio
Ref. Prof Gonfiotti Cinzia
Finalità: Innovare l’insegnamento e l’apprendimento della lingua straniera favorendo l’acquisizione di
precise competenze comunicative di ricezione, interazione e produzione orale e scritta.
Tali competenze costituiscono credito formativo spendibile nella scuola e riconosciute anche fuori dai
confini nazionali in ambito lavorativo e universitario.
Gli studenti dovranno raggiungere una padronanza della lingua inglese adeguata a diverse situazioni
concrete della vita quotidiana – ad esempio di lavoro e di studio. Dovranno sapere gestire un ampio
vocabolario, sostenere argomentazioni ben costruite, poter utilizzare stili di comunicazione adeguati ai vari
contesti, nonché di conoscere i comportamenti e le convenzioni sociali e formali così come sono espressi
nella lingua, sia scritta che orale.
Finalità:Innovare l’insegnamento e apprendimento della lingua straniera favorendo l’acquisizione di precise
competenze comunicative di ricezione,interazione e produzione orale e scritta. Tali competenze
costituiscono credito formativo spendibile nella scuola e riconosciute anche in ambito lavorativo ed
Universitario oltre i confini
Gli allievi dovranno raggiungere una padronanza della lingua Francese adeguata a diverse situazioni
concrete della vita quotidiana ad esempio lavoro e studio,dovranno inoltre sostenere argomentazioni ben
costruite e utilizzare i vari registri di lingua adeguati a diversi contesti,nonché conoscere i comportamenti e
convenzioni sociali espressi sia nella lingua orale che scritta.
Finalità: Innovare l’insegnamento e l’apprendimento della lingua straniera favorendo l’acquisizione di
precise competenze comunicative di ricezione, interazione e produzione orale e scritta.
Tali competenze costituiscono credito formativo spendibile nella scuola e riconosciute anche fuori dai
confini nazionali in ambito lavorativo e universitario.
Gli studenti dovranno raggiungere una padronanza della lingua inglese adeguata a diverse situazioni
concrete della vita quotidiana – ad esempio di lavoro e di studio. Dovranno sapere gestire un ampio
vocabolario, sostenere argomentazioni ben costruite, poter utilizzare stili di comunicazione adeguati ai vari
contesti, nonché di conoscere i comportamenti e le convenzioni sociali e formali così come sono espressi
nella lingua, sia scritta che orale.
Finalità: Equiparare le competenze acquisite al Quadro Europeo di Riferimento elaborato dal Consiglio di
Europa in riferimento ai descrittori di competenze|capacità comunicative articolate in tre livelli generali Alivello base A1 introduttivo-di scoperta;A2 intermedio-di sopravvivenza;B-autonomo B1 soglia .
Certificare le conoscenze acquisite dagli studenti nei diversi livelli presso gli enti certificatori autorizzati dal
MIUR (Goethe Institut )
Obiettivi: Stimolare gli alunni all’approfondimento della materia
Attività: Svolgimento della fase d’Istituto mediante somministrazione di un test a risposta multipla
preparato in collaborazione con la Prof.ssa Manuela Pellegrini. Successivamente gli alunni primi
classificati (da 10 a 15) si recheranno alla fase regionale accompagnati dal docente referente Prof Angelo Di
Bianca. Seguiranno eventualmente le fasi nazionale ed internazionale.
Obiettivi: Stimolare gli alunni all’approfondimento della materia
Attività: Gli alunni più meritevoli (in genere cinque per il biennio e cinque per il triennio) saranno scelti
dagli insegnanti delle rispettive classi per partecipare alla fase regionale accompagnati dal docente referente
Prof Angelo Di Bianca. Seguiranno eventualmente le fasi nazionale ed internazionale.
Finalità biennio: effettuare test ed esperimenti di fisica su contenuti anche nuovi
svolgere la gara in gruppi organizzati e produrre risultati misurabili.
Finalità triennio: Motivare e sostenere l’impegno degli studenti che mostrano particolari inclinazioni per gli
studi scientifici.
Favorire il coinvolgimento degli studenti in un apprendimento attivo e responsabile, orientare i loro
interessi.
Attività: Rispondere ai quesiti a risposta chiusa del questionario nella Gara di Istituto (dicembre 2013). I
primi cinque studenti classificati nella Gara di Istituto parteciperanno alla Gara locale (di secondo livello)
che si svolgerà a febbraio 2014.
26
Progetto Olimpiadi di matematica + Corso di preparazione
(pomeridiano)
Ref. Prof. Prina
Corsi ECDL
Ref. Prof Di Bianca Angelo
Progetto Olimpiadi di informatica
Prof. Zei
Progetto Olimpiadi di italiano
Prof.ssa Bianucci
Progetto Olimpiadi di Greco
Prof. Dolfi
Piano annuale degli
interventi didattici
integrativi e di
approfondimento
Discussioni filosofiche in classe – Pomeridiano
Ref. Prof.ssa Cerchiai Giovanna
Progetto “ARCHEO”
Mattutino e/oPomeridiano
Ref. Prof.ssa Loni Claudia
Giornalino di Istituto “Il Caffè” - Pomeridiano
Ref. Prof. Benvenuti Giovanni
Repubblica@ scuola
Il Giullare “Il giornalismo in rete”
Piano annuale delle attività di sperimentazione di metodologie didattiche
innovative nello studio delle discipline curricolari
Latino – Ref. Prof.ssa Quintavalle C.
Orientamento universitario
Ref. Prof. Ssa Pergola S.
Firenze
Pisa
Finalità: Avvicinare gli studenti alla matematica e al ragionamento matematico, presentati in una forma più
accattivante rispetto a quanto avviene normalmente con la matematica scolastica.
Svolgere una prova sapendo di confrontarsi con migliaia di altri studenti a livello nazionale.
Finalità: Fornire un servizio alla cittadinanza permettendo agli utenti non frequentanti l’istituto di seguire i
corsi sui 7 moduli della Patente europea del Computer, acquistare Skill’s Card e sostenere gli esami presso
il Test Center accreditato del nostro istituto.
Promozione delle eccellenze.
Finalità (Modulo A – Corsi preparazione alle gare): È quella di creare interesse per problemi codificabili
attraverso l’informatica, proponendo quesiti e situazioni anche al di fuori dell’ambito strettamente
scolastico, mettendo così alla prova le inclinazioni e le capacità dei giovani e contribuendo al loro
orientamento.
Finalità (Modulo B – Gare): Migliorare l’approccio algoritmico ad opportuni problemi a carattere logico –
informatico, presentati in una forma più accattivante rispetto a quanto avviene normalmente in ambito
scolastico.
Svolgere una prova sapendo di confrontarsi con migliaia di altri studenti a livello nazionale.
Finalità: incentivare ed approfondire lo studio della lingua italiana. Sollecitare gli studenti a migliorare la
padronanza dell’italiano. Promuovere il merito nell’ambito delle competenze nella lingua nazionale
Finalità: Incentivare e incoraggiare lo studio della lingua greca; valorizzare il lavoro e le competenze degli
studenti più attivi
Finalità: Potenziare le capacità di ascolto e di dialogo in gruppo per un costruttivo confronto di idee; fornire
spunti di riflessione interdisciplinare; favorire il coinvolgimento attivo da parte degli studenti.
Finalità:
Educare alla conoscenza e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e naturalistico del territorio.
Stabilire rapporti di studio con studenti di altre classi dell’ istituto e di altre scuole.
Apprendere metodologie di ricerca e di studio “in loco”, attraverso attività pratiche di intervento sul
territorio.
Finalità: favorire le capacità di organizzare, gestire e portare a compimento lavoro di gruppo e relazioni fra
gli studenti dei diversi indirizzi e in diversi momenti dell’adolescenza
sviluppare consapevolezza e autonomia critica verso il mondo contemporaneo e coltivare talenti e
inclinazioni alla comunicazione letteraria
Il cosiddetto “Metodo Natura” per l’insegnamento della lingua latina è stato ideato nel 1955 dal professor
Ørberg sul modello sia degli Umanisti europei del XV secolo, sia della didattica delle lingue moderne.
Esso è divulgato in Italia dal professor Miraglia e dalla sua équipe, con la collaborazione dell’Accedemia
“Vivarium Novum” di Roma e di vari altri docenti, anche stranieri.
Nell’Istituo “Lorenzini” è stato adottato per la prima volta nell’a.s. 2008-2009.
La principale caratteristica del “M. N.” è quella di presentare agli studenti la lingua latina per sē illustrata,
cioè già organizzata in strutture dotate di senso, facilmente comprensibili nei contenuti, in modo da abituare
i ragazzi a dedurre da soli (ma sempre opportunamente guidati) gli aspetti morfologici e sintattici più
importanti e a memorizzare un repertorio lessicale che consenta loro, in due anni e mezzo, di leggere e
comprendere testi classici di autori latini.
Finalità: orientare gli allievi ad una scelta informata e consapevole del corso di studi universitari
informare sulle facoltà universitarie
consentire una conoscenza diretta delle sedi universitarie
offrire un primo contatto con la didattica universitaria
27
Finalità: Fornire a tutte le componenti dell’Istituto, in particolar modo agli studenti, la possibilità di
usufruire dei testi presenti in biblioteca
Prog. Biblioteca
Ref. Prof.ssa Cerchiai
Giovanna
Proposte degli studenti
Ref. D.S.


Armonia fra i popoli
Marcia per la pace
Abbelliamo la scuola con i fiori
Cineforum
(Monsummano –Montecatini 20 – 9 – ‘14)
Concorso CONAGGA
(Coordinamento Nazionale
Gruppi Giocatori d’Azzardo)
Alternanza scuola-lavoro
Il concorso intende promuovere una sensibilizzazione sul tema del gioco d’azzardo e sui possibili risvolti
sociali, culturali, sanitari.
Il concorso mira a fare una fotografia nazionale del fenomeno attraverso gli occhi dei giovani e
giovanissimi.
Il progetto, con la collaborazione della Fondazione Collodi, ha l’obiettivo di far avvicinare gli studenti al
mondo del lavoro attraverso stage per gli alunni delle classi quarte del liceo linguistico e laboratori per gli
studenti delle classi quarte del Liceo delle scienze umane.
Si ricorda che “Per dar corso alle attività dei progetti educativi è consentita l'interruzione dell’attività didattica ordinaria dell’intera mattina fino ad un numero massimo complessivo di 12
giorni compresi: visite guidate, viaggi di istruzione, attività sportive di Istituto (atletica e corsa campestre). Per le iniziative che impegnano durante le ore curricolari tutti gli alunni, ogni
classe può utilizzare al massimo 15 ore: per ulteriori necessità orarie il docente direttamente interessato al progetto completerà l'attività durante le sue ore di lezione.
E' da evitare di impegnare in ore curricolari gruppi o singoli alunni per attività programmate e previste solo in orario extracurricolare”.
NON E’ CONSENTITO EFFETTUARE IN ORARIO CURRICOLARE ATTIVITÀ DIDATTICHE CON ONERI FINANZIARI A CARICO DELL’ISTITUTO DA PARTE DI
SOGGETTI DIVERSI DAL DOCENTE IN ORARIO DI SERVIZIO.
TORNA SU
28
PARTE QUARTA
2 – L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA
(Collegio dei docenti - delibera del 1/09/2014)
FORMATIVA ATTRAVERSO GLI INSEGNAMENTI AGGIUNTIVI
Con la DELIBERA del COLLEGIO DEI DOCENTI, del 1/09/2014 , viene approvata l’attivazione dei seguenti insegnamenti aggiuntivi opzionali, che saranno effettuati al di fuori
del normale orario di lezione per quegli studenti che vi avranno liberamente aderito e che saranno tenuti a parteciparvi con assiduità. I docenti e i consigli di classe terranno conto
dell’attività svolta in occasione delle valutazioni periodiche e finali.
Insegnamenti proposti
CLASSI
INSEGNAMENTO AGGIUNTIVO
OPZIONALE
ORE
(settimanali)
Seconde
indirizzo Linguistico
Terze
Liceo classico (o, in seconda istanza,
Scienze Umane)
Quinte
indirizzo Linguistico
DIRITTO ED ECONOMIA
1
MATEMATICA
1
INGLESE
1
I docenti che terranno i suddetti corsi sono la prof.ssa Pernumia (diritto), il prof. Sergio Fallucca (matematica) e le proff.sse Patricia Kunz , Sandra Vannini e Cristina Mastroeni
(inglese).
TORNA SU
29
PARTE QUARTA
L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA E GLI INTERVENTI DIDATTICI DI RECUPERO E CONSOLIDAMENTO DEGLI APPRENDIMENTI PER GLI STUDENTI
3 - GLI INTERVENTI DIDATTICI DI RECUPERO E CONSOLIDAMENTO DEGLI APPRENDIMENTI
(Collegio dei docenti – delibera del 1/09/2014)
Piano annuale degli interventi didattici di consolidamento delle competenze iniziali , di sostegno/recupero tempestivo delle carenze rilevate e per recupero dei debiti formativi attribuiti in sede
di scrutinio finale –
Modulo A- interventi didattici per consolidamento delle competenze iniziali
Studenti classi 1^
Destinatari
Consigli classe seduta ottobre 2014
Soggetto che progetta
Interventi didattici di consolidamento delle competenze iniziali
Attività
Dal 28/10 al 23/11/2014
Periodo di effettuazione
Consigli classe seduta novembre 2014
Verifica attività
Antimeridiano o pomeridiano
In orario
Modulo B- interventi didattici per recupero tempestivo delle carenze rilevate nel periodo successivo allo scrutinio intermedio
Studenti delle classi 1^ - 2^ - 3^- 4^
Destinatari
Consigli classe seduta febbraio 2015
Soggetto che progetta
Interventi didattici per recupero tempestivo delle carenze rilevate nel periodo successivo allo scrutinio intermedio
Attività
Dal 10/02 al 8/03/2015
Periodo di effettuazione
Consigli classe Marzo 2015
Verifica attività
Antimeridiano o pomeridiano
In orario
Modulo C - Interventi didattici per recupero dei debiti formativi attribuiti in sede di scrutinio finale
Studenti delle classi 1^ - 2^ - 3^ e 4^
Destinatari
Consigli classe seduta giugno 2015
Soggetto che progetta
Interventi didattici per studenti con giudizio finale sospeso.
Attività
Luglio 2015
Periodo di effettuazione
Consigli classe settembre 2015
Verifica attività
Antimeridiano
In orario
CRITERI PER ORGANIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI DIDATTICI
30
MODULO A - INTERVENTI DIDATTICI PER CONSOLIDAMENTO DELLE COMPETENZE INIZIALI
a)
b)
definizione dei criteri metodologico-didattici
la collocazione del recupero: attività in orario antimeridiano dalle 12:00 alle 13:00 oppure in orario pomeridiano nei giorni di martedì e giovedì durante il periodo delle lezioni.
la verifica dovrà avvenire attraverso l’effettuazione di prove scritte e/o orali
individuazione delle discipline o delle aree disciplinari per le quali si registra nella scuola un più elevato numero di valutazioni insufficienti, avuto riguardo anche alla materie di
indirizzo ed ai rispettivi piani didattici, al fine di realizzare gli interventi di sostegno che hanno lo scopo fondamentale di prevenire l’insuccesso scolastico e si realizzano, pertanto, in ogni
periodo dell’anno scolastico, a cominciare dalle fasi iniziali. Esse sono tendenzialmente finalizzate alla progressiva riduzione di quelle di recupero dei debiti (OM 92/2007 art 2 comma 3)
Indirizzo Classico: Italiano- Greco - Latino - Matematica – Lingua inglese
Indirizzo Linguistico: Italiano- Lingue straniere - Matematica
Indirizzo Scientifico ordinario: Italiano- Disegno e Storia dell’arte – Latino – Lingua inglese
Indirizzo Scientifico opzione Scienze applicate: Italiano- Disegno e Storia dell’arte – Lingua inglese
Indirizzo Scienze umane: Italiano– Matematica – Scienze umane – Lingua inglese
c)
definizione dei criteri per la composizione dei gruppi di studenti destinatari degli interventi didattico -educativi di sostegno e recupero, adottando tutti i modelli didattici e
organizzativi suggeriti dall’esercizio dell’autonomia
I Consigli di classe, in relazione agli obiettivi prefissati nel modulo didattico, potranno comporre i gruppi di studenti destinatari degli interventi didattico-educativi di sostegno e recupero
secondo i seguenti modelli:
- per gruppi disciplinari di studenti appartenenti a classi parallele di norma da 6 fino ad un massimo di 15 studenti per gruppo
- per gruppi di studenti appartenenti a monoclasse di norma da 6 fino ad un massimo di 15 studenti per gruppo
MODULO B - INTERVENTI DIDATTICI PER RECUPERO TEMPESTIVO DELLE CARENZE RILEVATE NEL PERIODO SUCCESSIVO ALLO SCRUTINIO INTERMEDIO
a)
definizione dei criteri metodologico-didattici
la collocazione del recupero: attività in orario antimeridiano dalle 12:00 alle 13:00 (solo per le classi del biennio) oppure in orario pomeridiano nei giorni di martedì e giovedì durante
il periodo delle lezioni.
la verifica dovrà avvenire attraverso l’effettuazione di prove scritte e/o orali
b)
individuazione delle discipline o delle aree disciplinari per le quali si registra nella scuola un più elevato numero di valutazioni insufficienti, avuto riguardo anche alla materie di
indirizzo ed ai rispettivi piani didattici, al fine di realizzare gli interventi di sostegno che hanno lo scopo fondamentale di prevenire l’insuccesso scolastico e si realizzano, pertanto, in ogni
periodo dell’anno scolastico, a cominciare dalle fasi iniziali. Esse sono tendenzialmente finalizzate alla progressiva riduzione di quelle di recupero dei debiti (OM 92/2007 art 2 comma 3)
-
PRIMO BIENNIO
Indirizzo Classico: Italiano- Greco - Latino - Matematica – Lingua inglese
Indirizzo Linguistico: Italiano- Latino (solo nelle seconde) - Lingue straniere - Matematica
Indirizzo Scientifico ordinario: Italiano- Disegno e Storia dell’arte - Latino – Matematica (solo nelle seconde) – Lingua inglese
Indirizzo Scientifico opzione Scienze applicate: Italiano- Disegno e Storia dell’arte – Lingua inglese
Indirizzo Scienze umane: Italiano- Latino (solo nelle seconde) – Matematica – Scienze umane (solo nelle prime) – Lingua inglese
SECONDO BIENNIO
Indirizzo Classico: Greco - Latino – Matematica – Lingua inglese
Indirizzo Linguistico: Lingue straniere – Matematica
Indirizzo Scientifico: Chimica – Matematica – Lingua inglese
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Indirizzo Scienze umane/Socio-Psico-Pedagogico: Matematica – Scienze umane – Lingua inglese
c)
definizione dei criteri per la composizione dei gruppi di studenti destinatari degli interventi didattico -educativi di sostegno e recupero, adottando tutti i modelli didattici e
organizzativi suggeriti dall’esercizio dell’autonomia
I Consigli di classe, in relazione agli obiettivi prefissati nel modulo didattico, potranno comporre i gruppi di studenti destinatari degli interventi didattico-educativi di sostegno e recupero
secondo i seguenti modelli:
ogni studente potrà frequentare al massimo due corsi
per gruppi disciplinari di studenti appartenenti a classi parallele del biennio o del medesimo indirizzo triennale (di norma da 6 fino ad un massimo di 15 studenti per gruppo)
per gruppi di studenti appartenenti a monoclasse (di norma da 6 fino ad un massimo di 15 studenti per gruppo)
d)
definizione dei criteri per l’assegnazione dei docenti ai gruppi di studenti così costituiti
L’individuazione dei docenti da assegnare ai gruppi di studenti tiene conto di almeno uno dei seguenti criteri:
- disponibilità dichiarata da parte del personale
- professionalità accertata a seguito di analogo incarico ricoperto in Istituto negli anni precedenti
- titoli posseduti in relazione all’incarico da assegnare
- anzianità di servizio in Istituto
MODULO C - INTERVENTI DIDATTICI PER RECUPERO DEI DEBITI FORMATIVI ATTRIBUITI IN SEDE DI SCRUTINIO FINALE
a)
-
definizione dei criteri metodologico-didattici
la collocazione del recupero: attività in orario antimeridiano.
la verifica dovrà avvenire attraverso l’effettuazione di prove scritte e/o orali
b)
individuazione delle discipline o delle aree disciplinari per le quali si registra nella scuola un più elevato numero di valutazioni insufficienti, avuto riguardo anche alla materie di
indirizzo ed ai rispettivi piani didattici, al fine di realizzare gli interventi di sostegno che hanno lo scopo fondamentale di prevenire l’insuccesso scolastico e si realizzano, pertanto, in ogni
periodo dell’anno scolastico, a cominciare dalle fasi iniziali.
I corsi saranno attivati per tutte le materie, avuto riguardo al numero minimo di studenti, compatibilmente con i fondi a disposizione.
c)
definizione dei criteri per la composizione dei gruppi di studenti destinatari degli interventi didattico -educativi di sostegno e recupero, adottando tutti i modelli didattici e
organizzativi suggeriti dall’esercizio dell’autonomia
I Consigli di classe, in relazione agli obiettivi prefissati nel modulo didattico, potranno comporre i gruppi di studenti destinatari degli interventi didattico-educativi di sostegno e recupero
secondo i seguenti modelli:
per gruppi disciplinari di studenti appartenenti a classi parallele del biennio o del medesimo indirizzo triennale (di norma da 6 fino ad un massimo di 15 studenti per gruppo)
per gruppi di studenti appartenenti a monoclasse (di norma da 6 fino ad un massimo di 15 studenti per gruppo)
d)
definizione dei criteri per l’assegnazione dei docenti ai gruppi di studenti così costituiti
L’individuazione dei docenti da assegnare ai gruppi di studenti tiene conto di almeno uno dei seguenti criteri:
- disponibilità dichiarata da parte del personale
- professionalità accertata a seguito di analogo incarico ricoperto in Istituto negli anni precedenti
- titoli posseduti in relazione all’incarico da assegnare
- anzianità di servizio in Istituto
32
TORNA SU
-
PARTE QUINTA
OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI DISCIPLINARI –
CONTENUTI DISCIPLINARI
Programmazione Dipartimento disciplinare di RELIGIONE CATTOLICA a.s. 2014-15
MATERIA RELIGIONE CATTOLICA
INDIRIZZI: Classico, Linguistico, Scientifico ordinario, Scientifico opzione Scienze Applicate, Scienze Umane
Finalità generali
L'insegnamento della religione cattolica risponde all'esigenza di riconoscere nei percorsi scolastici il valore della cultura religiosa e il contributo che i
principi del cattolicesimo offrono alla formazione globale della persona e al patrimonio storico, culturale e civile del popolo italiano. Nel rispetto
della legislazione concordataria, l'Irc si colloca nel quadro delle finalità della scuola con una proposta formativa specifica. Contribuisce alla
formazione con particolare riferimento agli aspetti spirituali ed etici dell'esistenza, in vista di un inserimento responsabile nella vita civile e sociale,
nel mondo universitario e del lavoro. L'Irc, partecipando allo sviluppo degli assi culturali, con la propria identità disciplinare, assume il profilo
culturale, educativo e professionale dei licei; si colloca nell'area linguistica e comunicativa, tenendo conto della specificità del linguaggio religioso e
della portata relazionale di ogni espressione religiosa; offre un contributo specifico sia nell'area metodologica, arricchendo le opzioni
epistemologiche per l'interpretazione della realtà, sia nell'area logico-argomentativa, fornendo strumenti critici per la lettura e la valutazione del dato
religioso, sia nell'area storico-umanistica, per gli effetti che storicamente la religione cattolica ha prodotto e produce nella cultura italiana, europea e
mondiale; si collega, per la ricerca di significati e l'attribuzione di senso, all'area scientifica, matematica e tecnologica.
Lo studio della religione cattolica promuove, attraverso un'adeguata mediazione educativo-didattica, la conoscenza della concezione cristianocattolica del mondo e della storia, come risorsa di senso per la comprensione di sé, degli altri e della vita. A questo scopo l'Irc affronta la questione
universale della relazione tra Dio e l'uomo, la comprende attraverso la persona e l'opera di Gesù Cristo e la confronta con la testimonianza della
Chiesa nella storia. In tale orizzonte, offre contenuti e strumenti per una riflessione sistematica sulla complessità dell'esistenza umana nel confronto
aperto fra cristianesimo e altre religioni, fra cristianesimo e altri sistemi di significato. L'Irc, nell'attuale contesto multiculturale, mediante la propria
33
proposta, promuove tra gli studenti la partecipazione ad un dialogo autentico e costruttivo, educando all'esercizio della libertà in una prospettiva di
giustizia e di pace.
Al termine del primo biennio, che coincide con la conclusione dell’obbligo di istruzione, lo studente sarà in grado di:
1) Costruire un’identità libera e responsabile, ponendosi domande di senso nel confronto con i contenuti del messaggio evangelico secondo la
tradizione della Chiesa
2) Valutare il contributo sempre attuale della tradizione cristiana allo sviluppo della civiltà umana, anche in dialogo con altre tradizioni culturali e
religiose
3) Valutare la dimensione religiosa della vita umana a partire dalla conoscenza della Bibbia e della persona di Gesù Cristo, riconoscendo il senso e il
significato del linguaggio religioso cristiano
Al termine dell’intero percorso di studio, l’Irc metterà lo studente in condizione di:
1) Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano,
aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale
2) Cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nella storia e nella cultura per una lettura critica del mondo contemporaneo
3) Utilizzare consapevolmente le fonti autentiche della fede cristiana, interpretandone correttamente i contenuti, secondo la tradizione della Chiesa,
nel confronto aperto ai contributi di altre discipline e tradizioni storico-culturali.
(DPR marzo 2010 n. 89; Indicazioni Nazionali dei Licei di cui al DM 7 ottobre 2010 n. 211)
Obiettivi disciplinari generali
Gli obiettivi disciplinari sono declinati in conoscenze e abilità, non necessariamente in corrispondenza tra loro, riconducibili in vario modo a tre aree
di significato: antropologico-esistenziale; storico fenomenologica; biblico-teologica.
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Metodologia
Metodo di correlazione: mettere in relazione i testi e i fatti, leggere e interpretare i testi e i fatti
Lezione dialogata (finalità: maggiore coinvolgimento dei ragazzi, superamento di atteggiamenti di passività e di distrazione. Gli alunni
saranno aiutati a trovare le risposte: studio come soluzione di problemi)
3.
Discussione guidata (finalità: rielaborazione delle conoscenze acquisite, esposizione di opinioni personali, rispetto degli altri e della loro
diversità, ordine nel parlare, saper ascoltare)
4.
Collegamento con altre discipline
5.
Momenti di lezione frontale per dare informazioni indispensabili per portare avanti il lavoro
6.
Lavori di gruppo, se possibile
7.
Il lavoro personale a casa potrà consistere nel riordinare e sistemare quanto emerso durante la lezione, anche con un libero
approfondimento.
8.
Possono essere possibili lavori scritti a conclusione di ogni unità tematica: test, questionari, riflessioni personali / relazioni a conclusione di
lavori di gruppo
Mezzi e strumenti di lavoro
Libro di testo e testi divulgativi di vario genere, Bibbia, documenti conciliari, encicliche, lettere, articoli di giornale, manuali diversi da quello in
uso, fotocopie, sussidi audiovisivi, PC, INTERNET.
SPAZI: Aula della classe, aula audiovisivi, aula multimediale
1.
2.
Verifiche
Monitoraggio continuo della partecipazione con interventi e risposte a domande brevi, sono possibili questionari a risposta chiusa e/ o aperta e
relazioni.
Criteri di valutazione
Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori: poiché la verifica sarà continua, come conseguenza del tipo di lavoro impostato,
la partecipazione regolare e l’impegno costante avranno importanza notevole: se lo studente partecipa attivamente al dialogo educativo, i suoi
interventi relativi alla tematica affrontata, saranno valutati e trasformati in giudizio; ove sarà necessario la valutazione sarà completata dalle risposte
date a domande precise fatte dall’insegnante. Se lo studente ha una carattere più riservato e tende all’ascolto senza interventi, sarà sollecitato
dall’insegnante con domande dirette, in modo che sia possibile valutare l’acquisizione del contenuto e la capacità espositiva e avviare un progressivo
anche se lento cammino di maggiore sicurezza e apertura del soggetto stesso.
Essendo previsti ma non obbligatori lavori scritti, anche queste attività concorreranno nella formulazione del giudizio.
Sarà, inoltre, tenuto conto del miglioramento effettuato rispetto alla situazione di partenza.
Nella formulazione del giudizio saranno utilizzate le seguenti voci:
Giudizio
35
SCARSO
(Voto inferiore al lo studente non segue, disturba, non partecipa al dialogo educativo
6)
lo studente è mediamente attento, anche se preferisce l’ascolto al dialogo, non si estranea, risponde se sollecitato, aiutato e
SUFFICIENTE
guidato dall’insegnante. Si sforza di progredire anche se con timidi e a volte irrisolventi tentativi.
(Voto da 6 a 7)
OPPURE: Lo studente, pur riportando risultati positivi, partecipa e si impegna in modo discontinuo
MOLTO
lo studente, attento e partecipe, si sforza di collaborare costruttivamente al dialogo educativo, esprime con tolleranza le sue
(Voto da 7a 8) opinioni e accetta quelle degli altri, conosce i contenuti fondamentali
MOLTISSIMO
lo studente, attento e partecipe, collabora attivamente al dialogo educativo, le sue risposte sono frutto di una rielaborazione
(Voto da 8 a 10) personale la quale rivela un impegno serio e proficuo e una buona conoscenza dei contenuti.
Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine primo biennio)
Livello minimo - competenze
Al termine del primo biennio, lo studente sarà in grado di cominciare a:
 costruire un'identità libera e responsabile, ponendosi domande di senso nel confronto con i contenuti del messaggio evangelico secondo la
tradizione della Chiesa;
 valutare il contributo sempre attuale della tradizione cristiana allo sviluppo della civiltà umana, anche in dialogo con altre tradizioni culturali e
religiose;
 valutare la dimensione religiosa della vita umana a partire dalla conoscenza della Bibbia e della persona di Gesù Cristo, riconoscendo il senso
e il significato del linguaggio religioso cristiano.
Livello minimo – abilità/capacità
Lo studente:
 riesce a porsi domande di senso nel confronto con le risposte offerte dalla tradizione cristiana
 riconosce il valore del linguaggio religioso, in particolare quello cristiano-cattolico
 dialoga con posizioni religiose e culturali diverse dalla propria in un clima di rispetto, confronto e arricchimento reciproco
 individua criteri per accostare correttamente la Bibbia
 riconosce l'origine e la natura della Chiesa
 riflette sulla valenza delle scelte morali
Livello minimo – conoscenze
36
Lo studente sufficientemente:
 riconosce gli interrogativi universali dell'uomo.
 si rende conto, alla luce della rivelazione cristiana, del valore delle relazioni interpersonali e dell'affettività.
 individua la radice ebraica del cristianesimo.
 consulta i testi più rilevanti dell'Antico e del Nuovo Testamento.
 conosce la persona e il messaggio di salvezza di Gesù Cristo, il suo stile di vita, la sua relazione con Dio e con le persone, l'opzione
preferenziale per i piccoli e i poveri, così come documentato nei Vangeli e in altre fonti storiche.
 conosce la vita delle prime comunità cristiane.
 riconosce il valore etico della vita umana come la dignità della persona, la libertà di coscienza, la responsabilità verso se stessi, gli altri e il
mondo.
Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio)
Livello minimo - competenze
Al termine del secondo biennio lo studente:
 Prende atto del contributo dato dal cristianesimo allo sviluppo della cultura, dei valori civili e della fraternità.
 Ha maturato spirito critico anche in vista di un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio
cristiano
 E’ in grado di cogliere i segni della presenza del cristianesimo nella cultura di appartenenza per una lettura critica del mondo contemporaneo
 E’ in grado di utilizzare sufficientemente le fonti autentiche della fede cristiana, interpretandone correttamente i contenuti, secondo la
tradizione della Chiesa (termine classe III)
 Sa intessere conversazioni tramite precise argomentazioni a carattere dialogico
 Comprende, anche in una prospettiva interculturale, il cambiamento e la diversità tra aree geografiche e culturali
 Sa condividere principi e i valori per l’esercizio della cittadinanza alla luce del dettato della Costituzione italiana, delle dichiarazioni
universali dei diritti umani a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.
Livello minimo – abilità/capacità
Lo studente
 Riesce a cogliere i legami fondamentali tra la storia umana e la storia della salvezza
 Riesce ad operare semplici confronti tra le risposte date dal cristianesimo alle domande di senso e quelle date da altre religioni
 E’ capace di esprimere semplici valutazioni sulle proprie scelte etico – religiose
 Sa interpretare in modo sufficientemente corretto alcuni passi scelti della Bibbia (termine classe III)
 Sa affrontare molteplici situazioni comunicative scambiando informazioni e idee per esprimere anche il proprio punto di vista
 Riconosce nelle linee essenziali le radici storiche, sociali, giuridiche ed economiche del mondo contemporaneo
 Comprende le problematiche relative alla tutela dei diritti umani, delle pari opportunità per tutti
 Sa riflettere sul contributo apportato dalla riflessione religiosa al miglioramento delle condizioni di vita, di lavoro, di tempo libero, di salute
37
Livello minimo – conoscenze
 Conosce le caratteristiche principali della Chiesa medievale
 Conosce le principali novità della Chiesa portate dal Concilio Vaticano II
 Conosce il rapporto esistente tra la storia umana e la storia della salvezza
 Conosce gli elementi essenziali del pensiero cristiano relativamente a questioni di etica e/o bioetica
 Conoscenza del lessico specifico fondamentale del linguaggio religioso
 Cultura italiana e le culture straniere: conoscenza degli elementi comuni e di identità
 Conoscenza della Costituzione italiana e delle Carte internazionali dei diritti umani e dell’ambiente nelle loro linee essenziali
CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI
PRIMO BIENNIO
CLASSI
PRIME
Modulo 1
Il mistero di esistere
Conoscenze
Conoscenza di se stesso nei propri
elementi di materialità e spiritualità.
La vita come ricerca: vivere perché?
Per che cosa? Per chi?
Il valore della vita
Capacità
Lo studente riflette sulle proprie
esperienze personali e di relazione.
Pone domande di senso e le confronta
con le risposte offerte dalla religione
cristiana.
38
Competenze disciplinari
Si avvia alla costruzione di una propria
identità libera e responsabile, ponendosi
domande di senso nel confronto con i
contenuti del messaggio evangelico
secondo la tradizione della Chiesa.
Modulo 2
Area tematica – Dire il
religioso: le parole
della religione
Conoscenza dei concetti di mito,
simbolo, rito, festa.
Conoscenza in maniera essenziale
di alcuni passi biblici.
Riconosce alcune caratteristiche del
linguaggio religioso.
Consulta in modo sufficientemente
corretto la Bibbia
Modulo 3
Area tematica –
Religione e religioni
nel mondo
Modulo 4
Area tematica –
Religione e religioni
nel mondo:
Continuità e
discontinuità delle
religioni monoteistiche
Conoscenza degli interrogativi
fondamentali dell’uomo e delle
risposte del cristianesimo anche a
confronto con altre religioni
Conoscenza delle analogie e delle
differenze tra le tre religioni
abramitiche (ebraismocristianesimo-islam)
Rispetta le diverse opzioni e tradizioni
religiose e culturali attraverso semplici
confronti tra Ebraismo e cristianesimo,
tra islamismo e cristianesimo.
Comincerà a confrontarsi con i principi
religiosi individuando le caratteristiche
della maturità umana e religiosa e
distinguendole da quelle di immaturità
religiosa
CLASSI SECONDE
Modulo 1
Area tematica Gesù di Nazareth:
Gesù e il cristianesimo
Conoscenze
Conoscenza del:
Gesù della storia (contesto
geografico, sociale, politico del I
secolo d. C.)
Cristo della fede (La Pasqua di
morte e di resurrezione nel suo
fondamento storico e nel suo
significato teologico)



Capacità
Sa riconoscere gli elementi di
storicità relativi alla figura di Gesù
E’ capace di spiegare le principali
tappe della formazione dei Vangeli
Sa indicare quali sono gli indizi (non
prove) che ragionevolmente portano
all’ammissione della realtà della
resurrezione di Gesù
39
Si avvia a valutare la dimensione religiosa
della vita umana a partire dalla conoscenza
della Bibbia e della persona di Gesù Cristo,
riconoscendo il senso e il significato del
linguaggio religioso cristiano
Si avvia a valutare la dimensione religiosa
della vita umana a partire dalla conoscenza
della Bibbia e della persona di Gesù Cristo,
riconoscendo il senso e il significato del
linguaggio religioso cristiano
Competenze disciplinari
Comincia a valutare con adeguata
consapevolezza la dimensione religiosa
della vita umana a partire dalla conoscenza
della Bibbia e della persona di Gesù Cristo
Modulo 2
Area tematica La storia del
cristianesimo:
Da Cristo alla Chiesa
La nascita della comunità cristiana
come evento storico conseguente
l’evento non storico, ma reale, della
resurrezione di Gesù
Il ruolo dell’uomo e della donna
Modulo 3
Area tematica nelle diverse culture e religioni
Religione e religioni
nel mondo:
Il valore delle relazioni
interpersonali,
dell’affettività, della
famiglia secondo le
principali religioni
Modulo 4
Area tematica – Il dire
religioso: le parole
della religione
Conoscenza in maniera essenziale
di alcuni passi biblici e di documenti
del Magistero della Chiesa.
Conoscenza di alcuni criteri di
lettura della Bibbia.

Sa riconoscere il contributo della
religione, e nello specifico di quella
cristiano-cattolica, alla formazione
dell’uomo e allo sviluppo della
cultura
 E’ in grado di rilevare il contributo
della tradizione ebraico-cristiana allo
sviluppo della civiltà umana nel
corso dei secoli, confrontandolo con
le problematiche attuali
Inizia ad orientarsi tra le varie proposte
etiche contemporanee
 Consulta in modo
sufficientemente corretto la
Bibbia
 Riconosce la varietà storica,
letteraria e contenutistica della
Bibbia.
 Coglie i concetti fondamentali
espressi dai documenti del
Magistero analizzati
40
E’ in grado di confrontarsi con i valori
affermati dal Vangelo e testimoniati dalla
comunità cristiana

E’ consapevole della serietà e
problematicità delle scelte morali,
valutandole anche alla luce della
proposta cristiana.
 Comincia a prendere coscienza e ad
elaborare un progetto in vista della
costruzione di una propria identità
libera e responsabile, ponendosi
domande di senso nel confronto con i
contenuti del messaggio evangelico
secondo la tradizione della Chiesa.
Sa valutare la dimensione religiosa della
vita umana a partire dalla conoscenza della
Bibbia e della persona di Gesù Cristo,
riconoscendo il senso e il significato del
linguaggio religioso cristiano
SECONDO BIENNIO
CLASSI
Conoscenze
TERZE
Modulo1
Asse Storico-sociale
Area tematica: La
Conosce lo sviluppo storico della
storia del cristianesimo Chiesa nell'età medievale e moderna
Conosce le principali trasformazioni
La Chiesa in cammino all’interno della Chiesa, operate dal
Concilio Vaticano II
Capacità
Competenze disciplinari
Asse Storico-sociale
È capace di rintracciare, nella
testimonianza cristiana di figure
significative di tutti i tempi, il rapporto
tra gli elementi spirituali, istituzionali e
carismatici della Chiesa.
Asse Storico-sociale
Prende atto del contributo dato dal
cristianesimo allo sviluppo della cultura, dei
valori civili e della fraternità.
41
Modulo 2
Area tematica: Dire il
religioso: le parole
della religione Escatologia,
provvidenza e destino
Modulo 3
Area tematica:
Religione, scienza ed
etica:
Il bene e il male
Modulo 4
Area tematica: Temi e
problemi del terzo
millennioLa carità cristiana
Assi Ling. e Storico-sociale
Approfondisce, in una riflessione
sistematica, la conoscenza delle
questioni di senso più rilevanti:
finitezza, trascendenza, egoismo,
amore, sofferenza, consolazione,
morte, vita
Conosce il rapporto tra la storia
umana e la storia della salvezza,
ricavandone il modo cristiano di
comprendere l'esistenza dell'uomo
nel tempo
Conosce, arricchendo il proprio
lessico religioso, l’origine, il
significato e l’attualità di alcuni
grandi temi biblici: salvezza,
conversione, redenzione, vita eterna
Assi Ling. e Storico-sociale
Conosce gli orientamenti della
Chiesa sul rapporto tra coscienza,
libertà e verità
Assi Ling. e Storico-sociale
E’ capace di collegare, alla luce del
cristianesimo, la storia umana e la storia
della salvezza, cogliendo il senso
dell'azione di Dio nella storia dell'uomo
Sa confrontare gli orientamenti e le
risposte cristiane alle più profonde
questioni della condizione umana con
quelle di altre religioni
Sa leggere pagine scelte dell'Antico e del
Nuovo Testamento applicando i corretti
criteri di interpretazione
Assi Ling. e Storico-sociale
Comincia a sviluppare un maturo senso
critico e un personale progetto di vita,
riflettendo sulla propria identità nel
confronto con il messaggio cristiano
E’ in grado di utilizzare con consapevolezza
le fonti autentiche della fede cristiana,
interpretandone correttamente i contenuti,
secondo la tradizione della Chiesa
Assi Ling. e Storico-sociale
Opera criticamente scelte etico-religiose
in riferimento ai valori proposti dal
cristianesimo.
Asse Storico-sociale
Conosce l’evoluzione del concetto
di carità attraverso i secoli
Progetto Volontariato – La Caritas
Diocesana
Asse Storico-sociale
È capace di rintracciare, nella
testimonianza cristiana di figure
significative di tutti i tempi, il rapporto
tra gli elementi spirituali, istituzionali e
carismatici della Chiesa.
Assi Ling. e Storico-sociale
E’ in grado di cogliere la presenza e
l'incidenza del cristianesimo nella cultura di
appartenenza per una lettura critica del
mondo contemporaneo
Asse Storico-sociale
Prende atto del contributo dato dal
cristianesimo allo sviluppo della cultura, dei
valori civili e della fraternità.
42
CLASSI QUARTE
Modulo 1
Area tematica: Dire il
religioso: le parole
della religione
Conoscenze
Assi Ling. e Storico-sociale
Conoscere il lessico specifico
fondamentale del linguaggio
religioso
Cultura italiana e culture
straniere: conoscenza degli
elementi comuni e di identità
Capacità
Assi Ling. e Storico-sociale
Affrontare molteplici situazioni
comunicative scambiando informazioni e
idee per esprimere
anche il proprio punto di vista
Confrontare orientamenti e risposte
cristiane e non cristiane alle più profonde
questioni della condizioni e umana, nel
quadro di differenti patrimoni culturali e
religiosi presenti in Italia, in Europa e nel
mondo.
Competenze
Assi Ling. e Storico-sociale
Competenze chiave
Imparare a imparare; progettare;
comunicare; collaborare e partecipare; agire
in modo autonomo e responsabile;
individuare collegamenti e relazioni;
acquisire e interpretare l'informazione.
Competenze disciplinari:
Cogliere la presenza e l'incidenza del
cristianesimo nella storia e nella cultura per
una lettura critica del mondo
contemporaneo;
Utilizzare consapevolmente le fonti
autentiche della fede cristiana,
interpretandone correttamente i contenuti,
secondo la tradizione della Chiesa, nel
confronto aperto ai contributi di altre
discipline e tradizioni storico-culturali.
Intessere conversazioni tramite precise
argomentazioni a carattere dialogico
Saper utilizzare differenti registri
comunicativi in ambiti anche specialistici.
Modulo 2
Assi Storico-sociale e Ling.
Assi Storico-sociale e Ling.
Assi Storico-sociale e Ling.
Area tematica:
Conoscere origine, significato e Leggere pagine scelte dell’Antico e Nuovo Competenze chiave
Gesù di Nazareth:
attualità di alcuni temi biblici
Testamento applicando i corretti criteri di
Imparare a imparare; progettare;
Gesù nella letteratura e (per esempio: salvezza,
interpretazione
comunicare; collaborare e partecipare; agire
nelle forme artistiche
conversione, redenzione,
Riconoscere in opere artistiche, letterarie e in modo autonomo e responsabile;
e/o espressive
comunione, vita eterna, ecc.),
sociali i riferimenti biblici e religiosi che ne individuare collegamenti e relazioni;
contemporanee
individuando il senso proprio che sono all’origine e decodificarne il
acquisire e interpretare l'informazione.
tali categorie ricevono dal
linguaggio simbolico
Competenze disciplinari
messaggio e dall’opera di Gesù
Cogliere la presenza e l'incidenza del
cristianesimo nella storia e nella cultura per
una lettura critica del mondo
contemporaneo
43
Modulo 3
Area tematica:
Religione, scienza ed
etica: La religione e la
scienza
Asse Storico-sociale
Conoscere le relazioni tra
dimensione religiosa e pensiero
tecnico - scientifico
Asse Storico-sociale
Saper riflettere sul contributo apportato sia
dalla ricerca scientifica e tecnologia che
dalla riflessione religiosa al miglioramento
delle condizioni di vita, di lavoro, di tempo
libero, di salute, valutando anche i risvolti
negativi
44
Asse Storico-sociale
Competenze chiave
Progettare; comunicare; collaborare e
partecipare; agire in modo autonomo e
responsabile; individuare collegamenti e
relazioni; acquisire e interpretare
l'informazione.
Competenze disciplinari
Cogliere le implicazioni storiche, etiche,
sociali, ed ambientali dell’innovazione
scientifico-tecnologica e, in particolare il
loro riflesso sull’idea di uomo e del suo
ruolo nel mondo, ponendole a confronto
con la proposta cristiana
CLASSI QUINTE
Modulo 1
Area tematica: La
storia del
cristianesimo "Religioni e mondo
moderno"
Modulo 2
Area tematica: Dire il
religioso: le parole
della religione "Dolore e morte"
Conoscenze
Conoscere lo sviluppo storico
della Chiesa nell'età moderna
QUINTO ANNO
Capacità
Confrontare orientamenti e risposte
cristiane alle più profonde questioni della
condizioni e umana, nel quadro di differenti
patrimoni culturali e religiosi presenti in
Italia, in Europa e nel mondo.
Competenze
Competenze chiave
Imparare a imparare; progettare;
comunicare; collaborare e partecipare; agire
in modo autonomo e responsabile;
individuare collegamenti e relazioni;
acquisire e interpretare l'informazione.
Competenze disciplinari:
Cogliere la presenza e l'incidenza del
cristianesimo nella storia e nella cultura per
una lettura critica del mondo
contemporaneo;
Utilizzare consapevolmente le fonti
autentiche della fede cristiana,
interpretandone correttamente i contenuti,
secondo la tradizione della Chiesa, nel
confronto aperto ai contributi di altre
discipline e tradizioni storico-culturali.
Approfondire, in una riflessione Confrontare orientamenti e risposte
Competenze chiave:
sistematica, gli interrogativi di
cristiane alle più profonde questioni della
Progettare; Comunicare; Collaborare e
senso più rilevanti: finitezza,
condizioni e umana, nel quadro di differenti partecipare; Individuare collegamenti e
trascendenza, egoismo, amore,
patrimoni culturali e religiosi presenti in
relazioni
sofferenza, consolazione, morte, Italia, in Europa e nel mondo.
Competenze disciplinari:
vita
Lo studente matura il suo senso critico e un
Conoscere il rapporto tra la storia
personale progetto di vita, riflettendo sulla
umana e la storia della salvezza,
propria identità nel confronto con il
ricavandone il modo cristiano di
messaggio cristiano, aperto all'esercizio
comprendere l'esistenza
della giustizia e della solidarietà in un
dell'uomo nel tempo
contesto multiculturale
45
Modulo 3
Area tematica
Religione e religioni
nel mondo: "La
nonviolenza religiosa"
Conoscere il rapporto tra la storia
umana e la storia della salvezza,
ricavandone il modo cristiano di
comprendere l'esistenza
dell'uomo nel tempo
Riconoscere il ruolo della
religione nella società e
Area tematica: Temi e comprenderne la natura in
problemi del terzo
prospettiva di un dialogo
millenniocostruttivo fondato sul principio
Percorso I : "Violenza della libertà religiosa
e religione
Percorso II: "Etica,
morale e bioetica":
Percorso III :
"I grandi temi etici:
casi studio" (da
concordare con gli
studenti)
Modulo 4
Confrontare orientamenti e risposte
cristiane alle più profonde questioni della
condizione umana, nel quadro di differenti
patrimoni culturali e religiosi presenti in
Italia, in Europa e nel mondo
Descrivere l'incontro del messaggio
cristiano universale con le culture
particolari e gli effetti che esso ha prodotto
nei vari contesti sociali.
Competenze chiave:
Progettare; comunicare; agire in modo
autonomo e responsabile; individuare
collegamenti e relazioni; acquisire e
interpretare l'informazione
Competenze disciplinari:
Cogliere la presenza e l'incidenza del
cristianesimo nella storia e nella cultura per
una lettura critica del mondo
contemporaneo
Motivare le proprie scelte di vita,
Competenze chiave:
confrontandole con la visione cristiana, e
Progettare; comunicare; individuare
dialogare in modo aperto, libero e
collegamenti e relazioni; acquisire e
costruttivo
interpretare l'informazione
Confrontarsi con gli aspetti più significativi Competenze disciplinari:
delle grandi verità della fede cristiano
Cogliere la presenza e l'incidenza del
cattolica, tenendo conto del rinnovamento
cristianesimo nella storia e nella cultura per
promosso dal Concilio ecumenico Vaticano una lettura critica del mondo
II.
contemporaneo
Utilizzare consapevolmente le fonti
autentiche della fede cristiana,
interpretandone correttamente i contenuti,
secondo la tradizione della Chiesa, nel
confronto aperto ai contributi di altre
discipline e tradizioni storico-culturali
TORNA SU
46
Programmazione Dipartimento disciplinare di Matematica, Fisica e Informatica a.s. 2014-15
MATERIA MATEMATICA con INFORMATICA
INDIRIZZO SCIENTIFICO ORDINARIO
Finalità generali
Finalità generali del corso nel primo biennio:
Acquisizione delle abilità necessarie allo studente per applicare i principi e i processi matematici di base nel contesto quotidiano della sfera domestica e sul lavoro, nonché per
seguire e vagliare la coerenza logica delle argomentazioni proprie e altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione.
Finalità generali del corso nel secondo biennio e quinto anno:
Nel corso del secondo biennio e del quinto anno l'insegnamento della matematica prosegue e amplia il processo di preparazione scientifica e culturale già avviato nel primo biennio:
al termine del ciclo di studi lo studente dovrà aver acquisito i concetti e i metodi elementari della matematica, sia interni alla disciplina in sé considerata, sia rilevanti per la
descrizione e la previsione di fenomeni, in particolare del mondo fisico. Lo studente saprà inquadrare le varie teorie matematiche studiate nel contesto storico entro cui si sono
sviluppate e ne comprenderà il significato concettuale, avrà una visione storico-critica dei rapporti tra le tematiche principali del pensiero matematico e il contesto filosofico,
scientifico e tecnologico.
In questa fase della vita scolastica lo studio della matematica promuoverà in particolare:
- la maturazione dei processi di astrazione e formalizzazione;
- l'abitudine alla precisione del linguaggio;
- lo sviluppo delle attitudini analitiche e sintetiche
- la capacità di utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse;
- l'attitudine a riesaminare criticamente e a sistemare logicamente le conoscenze via via acquisite;
- la consapevolezza dell'importanza sociale ed economica delle discipline scientifiche.
Obiettivi disciplinari generali
Obiettivi principali dell’insegnamento della materia nel primo biennio:
Far apprendere allo studente:
saperi e competenze che lo pongano nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare consapevolmente nei diversi contesti del mondo
contemporaneo;
l’abilità di individuare e applicare le procedure che consentono di esprimere e affrontare situazioni problematiche attraverso linguaggi formalizzati;
la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (dialettico e algoritmico) e di rappresentazione grafica e simbolica (formule, modelli, costrutti, grafici);
la capacità di comprendere ed esprimere adeguatamente informazioni qualitative e quantitative, di esplorare situazioni problematiche, di porsi e risolvere problemi, di progettare
e costruire semplici modelli di situazioni reali.
Obiettivi principali dell’insegnamento della materia nel secondo biennio e quinto anno:
Obiettivo principale dell’insegnamento della matematica, nel corso del secondo biennio e del quinto anno, è quello di potenziare e sviluppare le attitudini dello studente, in modo
che possa acquisire un "metodo di ricerca" e quella mentalità matematica che gli consentirà di affrontare positivamente gli studi scientifici a livello universitario. Pertanto alla fine
del corso di studi lo studente dovrà:
esprimere le proprie conoscenze in modo chiaro e scorrevole, utilizzando in modo corretto il linguaggio specifico;
operare collegamenti e deduzioni logiche;
rielaborare in modo critico le proprie conoscenze e operare sintesi;
47
-
utilizzare conoscenze e competenze per la risoluzione di problemi di vario tipo, individuando la strategia migliore;
operare con il simbolismo matematico, riconoscendo le regole sintattiche;
saper usare criticamente specifici strumenti informatici per la risoluzione di problemi, la ricerca di informazioni, la presentazione dei risultati.
Metodologia, mezzi e strumenti di lavoro
Metodologia:
indagine sulle conoscenze già acquisite e necessarie per sviluppare gli argomenti oggetto del programma;
introduzione degli argomenti per problemi, anche se non strettamente matematici e successivo sviluppo della disciplina sia a livello teorico che applicativo in ambito, quando
possibile, interdisciplinare;
utilizzo di strumenti informatici per rappresentare e manipolare oggetti matematici;
attività di revisione e correzione dei lavori assegnati a casa e in classe;
recupero degli argomenti non ben assimilati.
Me Mezzi e strumenti di lavoro:
libri di testo e fotocopie;
lezioni frontali e interattive;
lavori di gruppo;
uso dei software didattici e lucidi;
esercitazioni guidate.
Verifiche
Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà:
nel primo periodo: 2 prove per la valutazione scritta e 2 prove per la valutazione orale
nel secondo periodo: 3 prove per la valutazione scritta e 2 prove per la valutazione orale
Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
prove strutturate
prove semi – strutturate
prove non strutturate
interrogazioni orali
Si ritiene inoltre utile richiedere interventi, dal posto o alla lavagna, volti ad accertare la continuità e la qualità dello studio. Tali interventi potranno essere oggetto di valutazione
parziale o totale.
Criteri di valutazione
Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori:
grado di acquisizione delle competenze specifiche
attenzione e impegno dimostrati
progressi realizzati rispetto ai livelli iniziali
capacità e volontà di recupero dimostrate
La valutazione sarà effettuata in modo da rendere l’alunno consapevole del livello di preparazione raggiunto ed, eventualmente, delle modifiche o delle integrazioni da dover
effettuare per migliorare il livello di preparazione, anche con la collaborazione dell’insegnante attraverso interventi didattici più mirati e personalizzati.
48
La valutazione formativa verrà effettuata durante l’intero anno scolastico mediante la sistematica correzione degli esercizi assegnati per casa, la discussione delle difficoltà emerse
durante lo studio autonomo e la rielaborazione personale degli argomenti trattati nelle lezioni precedenti e la proposizione di quesiti a campione; la valutazione sommativa si
articola in modi diversi in base al tipo di prova cui si riferisce.
Nella valutazione delle prove scritte il punteggio massimo per ogni quesito viene attribuito in base alle conoscenze e alle abilità richieste per lo svolgimento di quel singolo quesito
e, inoltre, al peso che l’insegnante vuole attribuire a quel tipo di conoscenze e di abilità in base all’attività didattica svolta. Nella fase di correzione il punteggio assegnato ad ogni
quesito tiene conto della correttezza e della completezza dello svolgimento del quesito stesso. Il voto della prova viene, infine, determinato in modo proporzionale al punteggio.
Nella valutazione delle prove orali si fa riferimento ai criteri e agli obiettivi indicati.
Nelle valutazioni formulate in occasione delle scadenze periodali, si prenderanno in considerazione anche la partecipazione al dialogo educativo, i progressi sul piano cognitivo,
l’impegno e l’interesse nel seguire l’attività didattica.
Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine primo biennio)
Livello minimo - competenze
Utilizzare in maniera autonoma le procedure di calcolo aritmetico ed algebrico in esercizi semplici e, se guidato, riuscire a modellizzare semplici situazioni reali;
saper individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi semplici e, se guidato, riuscire a modellizzare semplici situazioni reali;
saper analizzare ed interpretare semplici dati;
saper confrontare ed analizzare figure geometriche in semplici problemi noti.
Livello minimo – abilità/capacità
Saper applicare in modo consapevole principi, teoremi e regole del calcolo algebrico – letterale anche se con errori di distrazione o di calcolo lievi;
confrontare e analizzare figure geometriche;
organizzare e gestire in modo logicamente corretto procedure risolutive di situazioni problematiche note in contesti semplici nei vari ambiti trattati;
interpretare e realizzare semplici grafici in ambito logico-insiemistico e di geometria analitica.
Livello minimo – conoscenze
Esprimere in modo semplice ma corretto definizioni, proprietà, principi, teoremi;
possedere in modo chiaro e corretto anche se non approfondito i concetti essenziali delle tematiche svolte.
Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio)
Livello minimo - competenze
Utilizzare in maniera autonoma metodi, strumenti e modelli matematici in semplici situazioni nuove;
sistemare logicamente le conoscenze acquisite e riesaminarle, guidato, con spirito critico;
analizzare, descrivere e rappresentare semplici problemi, attraverso linguaggi adatti alla relativa soluzione;
effettuare collegamenti, confrontare e determinare analogie tra le varie tematiche studiate, con l’aiuto dell’insegnante.
Livello minimo – abilità/capacità
Saper applicare in modo consapevole principi, teoremi e regole del calcolo algebrico – letterale anche se con errori di distrazione o di calcolo lievi e saperli modellizzare;
confrontare e analizzare figure geometriche;
organizzare e gestire in modo logicamente corretto procedure risolutive di situazioni problematiche note in contesti semplici nei vari ambiti trattati;
interpretare e realizzare semplici grafici di funzioni razionali, irrazionali, trascendenti, trigonometriche.
Livello minimo – conoscenze
49
Esprimere in modo semplice ma corretto definizioni, proprietà, principi, teoremi;
possedere in modo chiaro e corretto anche se non approfondito i concetti essenziali delle tematiche svolte.
Contenuti e obiettivi specifici
PRIMO BIENNIO
CLASSI
Conoscenze
PRIME
Insiemi numerici: N, Z, Q: rappresentazioni,
Modulo 1
operazioni, ordinamento.
Insiemi e loro operazioni.
Relazioni e funzioni.
Monomi e loro operazioni.
Polinomi e loro operazioni.
Prodotti notevoli.
Divisone tra polinomi.
Regola di Ruffini e teorema del resto.
Equazioni di primo grado intere.
Fattorizzazione dei polinomi.
MCD e mcm fra polinomi.
Frazioni algebriche e loro operazioni.
Equazioni di primo grado numeriche fratte e
letterali.
Ricerca di zeri di un polinomio.
Modulo 2
Modulo 3
Fasi risolutive di un problema e loro
rappresentazioni.
Tecniche risolutive di un problema che
utilizzano equazioni o sistemi di primo grado.
Tecniche risolutive di un problema che
utilizzano rappresentazioni nel piano
cartesiano.
Funzioni circolari e risoluzione dei triangoli
rettangoli.
Significato di analisi e organizzazione di dati
numerici.
Il piano cartesiano e il concetto di funzione.
Funzioni di proporzionalità diretta, inversa,
quadratica e relativi grafici, funzione lineare.
Abilità/Capacità
Competenze
Comprendere il significato logico operativo di numeri
appartenenti ai diversi sistemi numerici. Utilizzare le diverse
notazioni e saper convertire da una all’altra (da frazioni a
decimali, da frazioni apparenti ad interi, da percentuali a
frazioni…).
Comprendere il significato di potenza; calcolare potenze e
applicarne le proprietà.
Risolvere espressioni nei diversi insiemi numerici.
Tradurre brevi istruzioni in sequenze simboliche (anche con
tabelle); risolvere sequenze di operazioni e problemi sostituendo
alla variabili letterali i valori numerici.
Impostare uguaglianze di rapporti per risolvere problemi di
proporzionalità e percentuale; risolvere semplici problemi diretti
e inversi.
Risolvere equazioni di primo grado e verificare la correttezza dei
procedimenti utilizzati.
Rappresentare graficamente equazioni di primo grado;
comprendere il concetto di equazione e quello di funzione.
Progettare un percorso risolutivo strutturato in tappe.
Formalizzare il percorso di soluzione di un problema attraverso
modelli algebrici e grafici.
Tradurre dal linguaggio naturale al linguaggio algebrico e
viceversa.
In casi reali di facile leggibilità risolvere problemi di tipo
trigonometrico e ripercorrerne le procedure di soluzione.
Utilizzare le tecniche e le procedure del
calcolo aritmetico ed algebrico
rappresentandole anche sotto forma grafica.
Raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di dati.
Rappresentare classi di dati mediante istogrammi e diagrammi a
torta.
Leggere e interpretare tabelle e grafici in termini di
corrispondenza fra elementi di due insiemi.
Riconoscere una relazione tra variabili, in termini di
proporzionalità diretta o inversa e formalizzarla attraverso una
funzione matematica.
Rappresentare sul piano cartesiano il Grafico di una funzione
(retta, parabola, iperbole).
Raccogliere e analizzare dati sviluppando
deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche
con l’ausilio di rappresentazioni grafiche,
usando consapevolmente gli strumenti di
calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico.
50
Individuare le strategie appropriate per la
soluzione di problemi.
Modulo 4
CLASSI
SECONDE
Modulo 1
Modulo 2
Concetto di postulato, assioma, definizione,
teorema, dimostrazione.
Enti geometrici fondamentali e loro proprietà.
Criteri di congruenza dei triangoli e relative
applicazioni.
Relazione tra angoli e lati di un triangolo.
Il piano euclideo: relazioni tra rette.
Criteri di parallelismo.
Quadrilateri e loro proprietà.
Riconoscere i principali enti, figure e luoghi geometrici e
descriverli con linguaggio naturale.
Individuare le proprietà essenziali delle figure e riconoscerle in
situazioni concrete.
Disegnare figure geometriche con semplici tecniche grafiche e
operative.
Comprendere i principali passaggi logici di una dimostrazione.
Saper eseguire dimostrazioni geometriche.
Confrontare ed analizzare figure
geometriche individuando invarianti e
relazioni.
Conoscenze
Abilità/Capacità
Competenze
Operazioni e relative proprietà in R.
Definizione di radice. Operazioni con i
radicali. Razionalizzazione del
denominatore di frazioni. Radicali doppi.
Cenni sui numeri immaginari e complessi.
Il piano cartesiano la retta e la parabola.
Sistemi di primo grado.
Equazioni e sistemi di secondo grado.
Equazioni di grado superiore.
Disequazioni intere e frazionarie di primo e
secondo grado. Sistemi di disequazioni
intere e fratte.
Le equazioni e le disequazioni irrazionali.
Fasi risolutive di un problema e loro
rappresentazioni.
Tecniche risolutive di un problema che
utilizzano equazioni o sistemi di primo
grado.
Sistemi di secondo grado o di grado
superiore.
Tecniche risolutive di un problema che
utilizzano rappresentazioni nel piano
cartesiano.
Comprendere le procedure di calcolo per semplificare espressioni
numeriche e letterali con i radicali.
Saper determinare le equazioni di rette e parabole e le loro
rappresentazioni grafiche.
Risolvere sistemi di equazioni di primo grado seguendo istruzioni e
verificarne la correttezza dei risultati.
Risolvere equazioni e sistemi di II grado.
Risolvere disequazioni intere e fratte di I e di II grado.
Rappresentare graficamente equazioni di I e II grado.
Utilizzare le tecniche e le procedure di
calcolo aritmetico ed algebrico anche
rappresentandole in forma grafica
Analizzare semplici problemi, riconoscendo le informazioni
necessarie e quelle superflue sia in contesti generali che in contesti
collegati con situazioni reali.
Scegliere la strategia risolutiva più efficace e rappresentare il
problema mediante un semplice modello.
Individuare strategie appropriate per la
risoluzione di problemi.
51
Introduzione al calcolo delle probabilità.
Eventi certi, impossibili e aleatori.
La probabilità di un evento secondo la
concezione classica.
L’evento unione e l’evento intersezione di
due eventi.
La probabilità della somma logica di eventi
per eventi compatibili e incompatibili.
La probabilità condizionata.
La probabilità del prodotto logico di eventi
per eventi dipendenti e indipendenti.
La legge empirica del caso e la probabilità
statistica.
I giochi d’azzardo.
Circonferenza e cerchio.
Modulo 4
Equivalenza di figure piane.
Teoremi di Euclide.
Teorema di Pitagora.
Corrispondenze di Talete.
Trasformazioni geometriche elementari e
loro invarianti: isometrie, simmetrie assiali,
traslazioni, rotazioni, simmetrie centrali,
glisso simmetrie.
Composizioni di isometrie.
SECONDO BIENNIO
CLASSI
Conoscenze
TERZE
Equazioni e disequazioni irrazionali.
Modulo 1
Le equazioni e le Equazioni e disequazioni contenenti valori
assoluti.
disequazioni
Risoluzione approssimata di una equazione.
Modulo 3
Modulo 2
Le funzioni
Riconoscere se un evento è aleatorio, certo o impossibile.
Calcolare la probabilità di un evento aleatorio, secondo la
concezione classica.
Calcolare la probabilità della somma logica di eventi.
Calcolare la probabilità del prodotto logico di eventi.
Calcolare la probabilità condizionata.
Calcolare la probabilità di un evento aleatorio, secondo la
concezione statistica.
Calcolare probabilità e vincite in caso di gioco equo.
Raccogliere e analizzare dati sviluppando
deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche
con l’ausilio di rappresentazioni grafiche,
usando consapevolmente gli strumenti di
calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico
Individuare le proprietà essenziali delle figure e riconoscerle in
situazioni concrete.
Disegnare figure geometriche con semplici tecniche grafiche e
operative.
risolvere problemi di tipo geometrico e ripercorrerne le procedure di
soluzione.
Comprendere i principali passaggi logici di una dimostrazione.
Confrontare ed analizzare figure
geometriche, individuando invarianti e
relazioni.
Abilità/Capacità
Competenze
Risolvere disequazioni di primo e secondo grado.
Risolvere disequazioni di grado superiore al secondo e disequazioni
fratte.
Risolvere sistemi di disequazioni.
Risolvere equazioni e disequazioni con valore assoluto e irrazionali.
Dominio, codominio, insieme di definizione Individuare dominio, iniettività, suriettività, biettività, (dis)parità,
ed immagine di una funzione polinomiale
(de)crescenza, funzione inversa di una funzione.
intera, fratta, trigonometrica.
Comporre due o più funzioni.
Zeri, segno, simmetrie, monotonia,
Applicare il principio di induzione.
invertibilità, continuità, asintoti di una
Determinare i termini di una progressione noti alcuni elementi.
funzione a livello intuitivo.
Determinare la somma dei primi n termini di una progressione.
Funzioni inverse.
Successioni, progressioni aritmetiche e
geometriche (cenni).
52
Utilizzare correttamente e consapevolmente
i concetti e i metodi degli elementi del
calcolo algebrico.
Utilizzare correttamente e consapevolmente
i concetti e i metodi delle funzioni
elementari dell’analisi e dei modelli
matematici.
Utilizzare correttamente e consapevolmente
il principio di induzione.
Definizione come luogo geometrico.
Modulo 3
La circonferenza Equazione e grafici.
Posizioni retta /curva.
Fasci di curve.
Risoluzione grafica di disequazioni
irrazionali e con termini in valore assoluto.
Definizione come luogo geometrico.
Modulo 4
Equazione e grafici.
La parabola
Posizioni retta /curva.
Fasci di curve.
Risoluzione grafica di disequazioni
irrazionali e con termini in valore assoluto.
Definizione come luogo geometrico.
Modulo 5
Equazione e grafici.
L'ellisse
Posizioni retta /curva.
Fasci di curve.
Risoluzione grafica di disequazioni
irrazionali e con termini in valore assoluto.
Tracciare il grafico di una circonferenza di data equazione.
Determinare l’equazione di una circonferenza dati alcuni elementi.
Stabilire la posizione reciproca di rette e circonferenze.
Operare con i fasci di circonferenze.
Risolvere particolari equazioni e disequazioni mediante la
rappresentazione grafica di archi di circonferenze.
Tracciare il grafico di una parabola di data equazione.
Determinare l’equazione di una parabola dati alcuni elementi.
Stabilire la posizione reciproca di rette e parabole.
Trovare le rette tangenti a una parabola.
Operare con i fasci di parabole.
Risolvere equazioni e disequazioni graficamente.
Tracciare il grafico di un'ellisse di data equazione.
Determinare l’equazione di una ellisse dati alcuni elementi.
Stabilire la posizione reciproca di retta ed ellisse.
Trovare le rette tangenti a un’ellisse.
Determinare le equazioni di ellissi traslate.
Risolvere particolari equazioni e disequazioni mediante la
rappresentazione grafica di archi di ellissi.
Definizione come luogo geometrico.
Tracciare il grafico di una iperbole di data equazione.
Modulo 6
Equazione e grafici.
Determinare l’equazione di una iperbole dati alcuni elementi.
L'iperbole
Posizioni retta /curva.
Stabilire la posizione reciproca di retta ed iperbole.
Fasci di curve.
Trovare le rette tangenti a un’ellisse.
Risoluzione grafica di disequazioni
Determinare le equazioni di iperboli traslate.
irrazionali e con termini in valore assoluto. Risolvere particolari equazioni e disequazioni mediante la
rappresentazione grafica di archi di iperboli.
Sezioni
coniche,
equazione
generale
di
una
Studiare le coniche di equazione generica.
Modulo 7
conica, coniche e problemi geometrici.
Determinare le equazioni di luoghi geometrici.
Le coniche
Determinare le soluzioni di sistemi parametrici con metodo grafico.
Risolvere particolari equazioni e disequazioni mediante la
rappresentazione grafica di archi di coniche.
Risolvere problemi.
Insiemi di dati e loro rappresentazioni.
Analizzare, classificare e interpretare distribuzioni singole e doppie
Frequenza.
di frequenze.
Indici statistici.
Rappresentare graficamente dati statistici.
Modulo 8
Medie.
Calcolare gli indici di posizione centrale di una serie di dati
La statistica
Calcolare gli indici di variabilità di una distribuzione.
Calcolare i rapporti statistici fra due serie di dati.
Interpolazione, metodo dei minimi quadrati, Determinare la funzione interpolante fra punti noti e calcolare gli
Modulo 9
indici di scostamento.
L’interpolazione, dipendenza, regressione e correlazione.
Valutare la dipendenza fra due caratteri.
la regressione,
Valutare la regressione fra due variabili statistiche.
la correlazione
Valutare la correlazione fra due variabili statistiche.
53
Utilizzare correttamente e
consapevolmente i concetti e i metodi della
geometria analitica.
Utilizzare correttamente e
consapevolmente i concetti e i metodi della
geometria analitica.
Utilizzare correttamente e consapevolmente
i concetti e i metodi della geometria
analitica.
Utilizzare correttamente e
consapevolmente i concetti e i metodi della
geometria analitica.
U Utilizzare correttamente e
consapevolmente i concetti e i metodi della
geometria analitica.
Utilizzare correttamente e consapevolmente
i concetti e i metodi della statistica.
Utilizzare correttamente e consapevolmente
i concetti e i metodi della statistica.
Modulo 10
Esponenziali e
logaritmi
CLASSI
QUARTE
Modulo 1
Le funzioni
goniometriche
Modulo 2
Le formule
goniometriche
Modulo 3
Le equazioni e le
disequazioni
goniometriche
Modulo 4
La trigonometria
Logaritmi ed esponenziali: funzioni,
operazioni, proprietà, equazioni,
disequazioni, sistemi di equazioni e di
disequazioni.
Applicare le proprietà delle potenze a esponente reale e le proprietà
dei logaritmi.
Rappresentare il grafico di funzioni esponenziali e logaritmiche.
Trasformare geometricamente il grafico di una funzione.
Risolvere equazioni e disequazioni esponenziali.
Risolvere equazioni e disequazioni logaritmiche.
Utilizzare correttamente e consapevolmente
i concetti e i metodi delle funzioni
elementari dell’analisi e dei modelli
matematici.
Conoscenze
Abilità/Capacità
Competenze
Definire, sulla circonferenza goniometrica, le funzioni sen(x),
cos(x), tg(x).
Determinare l’intervallo di esistenza delle funzioni trigonometriche.
Utilizzare le relazioni fondamentali della trigonometria.
Operare con le principali funzioni
goniometriche.
Applicare le formule di addizione, sottrazione, duplicazione,
bisezione, parametriche, prostaferesi, Werner.
Operare con le formule goniometriche.
Calcolare le funzioni goniometriche di
angoli associati.
Dominare attivamente i concetti e i metodi
del calcolo algebrico e goniometrico.
Funzioni goniometriche e le loro
principali proprietà.
Grafici delle funzioni seno, coseno,
tangente, cotangente e delle funzioni
goniometriche inverse.
Funzioni goniometriche di angoli
particolari.
Principali formule della goniometria.
Equazioni e disequazioni goniometriche.
Teoremi sui triangoli rettangoli e sui
triangoli qualsiasi.
Risolvere equazioni goniometriche elementari.
Risolvere equazioni lineari in seno e coseno.
Risolvere equazioni omogenee di secondo grado in seno e coseno.
Risolvere sistemi di equazioni goniometriche.
Risolvere equazioni goniometriche parametriche.
Risolvere disequazioni goniometriche.
Risolvere sistemi di disequazioni goniometriche.
Applicare il primo e il secondo teorema sui triangoli rettangoli.
Risolvere un triangolo rettangolo e non.
Calcolare l’area di un triangolo e il raggio della circonferenza
circoscritta.
Applicare il teorema della corda.
Applicare il teorema dei seni.
Applicare il teorema del coseno.
Applicare la trigonometria alla fisica e a contesti della realtà.
54
Utilizzare le relazioni fra lati e angoli di un
triangolo rettangolo e non.
Modulo 5
I numeri
complessi.
Le coordinate
polari
Numeri complessi nelle varie forme di
rappresentazione.
I numeri complessi nel piano di Gauss.
Modulo 6
Lo spazio
Elementi fondamentali della geometria
solida euclidea.
Aree e volumi di solidi notevoli.
Modulo 7
La geometria
analitica dello
spazio
Modulo 8
Le trasformazioni
geometriche
Elementi fondamentali della geometria
euclidea nello spazio.
Modulo 9
Il calcolo
combinatorio
Disposizioni semplici e composte,
permutazioni semplici e composte,
combinazioni semplici e composte.
Il triangolo di Tartaglia.
Il binomio di Newton.
Modulo 10
Il calcolo della
probabilità
Isometrie: traslazione, rotazione,
simmetrie.
Omotetie.
Similitudini.
Affinità.
Concetto di evento e probabilità di un
evento semplice e composto.
Probabilità definita in modo assiomatico.
Teorema di Bayes.
Operare con i numeri complessi in forma algebrica.
Operare con i numeri complessi in forma trigonometrica.
Operare con i numeri complessi in forma esponenziale.
Trasformare un numero complesso da una forma all’altra.
Calcolare la radice n-esima di un numero complesso.
Interpretare i numeri complessi come vettori.
Trasformare le coordinate da cartesiane a polari e viceversa.
Descrivere le curve con equazioni in coordinate polari.
Risolvere le quattro operazioni con i numeri complessi.
Valutare la posizione reciproca di punti, rette e piani nello spazio.
Acquisire la nomenclatura relativa ai solidi nello spazio.
Calcolare le aree di solidi notevoli.
Valutare l’estensione e l’equivalenza di solidi.
Calcolare il volume di solidi notevoli.
Calcolare l’equazione di piani, rette e superfici notevoli nello spazio.
Determinare i grafici per punti e le linee di livello di funzioni di due
variabili.
Operare con i numeri complessi nelle varie
forme di rappresentazione.
Determinare gli elementi uniti di una trasformazione.
Operare con le traslazioni.
Operare con le rotazioni.
Operare con le simmetrie: centrali e assiali.
Riconoscere e studiare una isometria.
Operare con le omotetie.
Riconoscere e studiare una similitudine.
Riconoscere e studiare una affinità.
Calcolare il numero di disposizioni semplici e con ripetizione.
Calcolare il numero di permutazioni semplici e con ripetizione.
Operare con la funzione fattoriale.
Calcolare il numero di combinazioni semplici e con ripetizione.
Operare con i coefficienti binomiali.
Applicare le trasformazioni geometriche a
punti, rette, curve e figure del piano.
Calcolare la probabilità (classica) di eventi semplici.
Calcolare la probabilità di eventi semplici secondo la concezione
statistica, soggettiva o assiomatica.
Calcolare la probabilità della somma logica e del prodotto logico di
eventi.
Calcolare la probabilità condizionata.
Calcolare la probabilità nei problemi di prove ripetute.
Applicare il metodo della disintegrazione e il teorema di Bayes.
55
Dominare attivamente i concetti e i metodi
della geometria euclidea dello spazio.
Dominare attivamente i concetti e i metodi
della geometria analitica.
Operare con il calcolo combinatorio.
Operare con i concetti e i metodi della
probabilità.
QUINTO ANNO
CLASSI
QUINTE
Modulo 1
Le funzioni e le
loro proprietà
Modulo 2
I limiti delle
funzioni e il loro
calcolo
Conoscenze
Abilità/Capacità
Competenze
Funzioni e loro principali proprietà.
Conoscere e rappresentare graficamente le
funzioni.
Individuare dominio, segno, iniettività, suriettività, biettività,
(dis)parità, (de)crescenza, periodicità, funzione inversa di una
funzione.
Determinare la funzione composta di due o più funzioni.
Trasformare geometricamente il grafico di una funzione.
Dimostrare i teoremi sui limiti.
Risolvere le forme indeterminate.
Dimostrare e utilizzare i limiti notevoli:
Operare con le funzioni e individuarne le
principali proprietà.
Concetto di limite di una fun
Teoremi sui limiti.
Forme di indeterminazione.
Limiti notevoli.
Infiniti e infinitesimi.
Concetto di continuità e teoremi sulle
funzioni continue.
Definizione di asintoto.
senx
,
x
1  cos
lim
x 0
x
ta n x
lim
,
x 0
x
1  cos
lim
x 0
x2
lim
x 0
x
x
,
Operare con la topologia della retta:
intervalli, intorno di un punto, punti isolati
e di accumulazione di un insieme.
Verificare il limite di una funzione
mediante la definizione.
Applicare i primi teoremi sui limiti (unicità
del limite, permanenza del segno,
confronto).
.
Utilizzare i limiti notevoli:
ex 1
,
x 0
x
l n (1  x )
lim
,
x 0
x
lim
lim
x 0
1  x 
k
1
x
1 

lim  1   x .
x 
x 

Modulo 3
Le successioni
Concetto di successione.
Rappresentazione di successioni, proprietà
e teoremi.
,
Stabilire la continuità di una funzione.
Riconoscere e caratterizzare graficamente le situazioni di
discontinuità.
Determinare gli asintoti di una funzione.
Calcolare il limite di una successione.
Individuare il carattere di una successione.
56
Operare con le successioni.
Modulo 4
La derivata di una
funzione
e i teoremi del
calcolo
differenziale
Modulo 5
I massimi, i
minimi, i flessi e
lo studio delle
funzioni
Concetto di derivata di una funzione, il
problema della tangente, definizione di
rapporto incrementale e di derivata prima.
Teoremi sulle derivate di funzioni somma e
differenza, prodotto e quoziente di funzioni
derivabili, derivata di funzioni composte,
derivata della funzione inversa, derivate
seconde e di ordine superiore, il
differenziale di una funzione, derivabilità e
continuità.
Teoremi di Rolle, Lagrange e Cauchy;
teoremi di de l’Hôpital.
Definizione di massimo e minimo (relativi e
assoluti) di una funzione.
Definizione di flesso.
Punti di non derivabilità.
Metodi per la risoluzione approssimata di
una equazione.
Definizione di integrale indefinito.
Modulo 6
Metodi di integrazione: immediati, per
Gli integrali
indefiniti e definiti sostituzione, per parti e delle funzioni
razionali fratte.
Definizione di integrale definito e suo
significato geometrico.
Teorema della media.
Teorema fondamentale del calcolo
integrale.
Integrali impropri.
Modulo 7
Concetto di equazione differenziale.
Le equazioni
Equazioni differenziali del primo ordine a
differenziali
variabili separabili.
Equazioni differenziali del secondo ordine
lineari a coefficienti costanti.
Calcolare, in base alla definizione, la derivata delle funzioni
riconoscere il legame tra continuità e derivabilità.
Utilizzare le regole di derivazione per il calcolo delle derivate.
Applicare i teoremi del calcolo differenziale.
Operare con il calcolo differenziale.
Operare con i teoremi del calcolo
differenziale.
Determinare crescenza, decrescenza, massimi e minimi di una
funzione.
Determinare concavità e convessità di una funzione.
Utilizzare le competenze acquisite per tracciare i grafici di
funzioni.
Ricavare dal grafico di una funzione quello della sua derivata.
Risolvere problemi di massimo e minimo.
Risolvere in modo approssimato una equazione.
Calcolare primitive di funzioni secondo le tipologie studiate.
Calcolare aree di regioni piane.
Calcolare volumi di solidi.
Calcolare il valor medio di una funzione.
Operare con la funzione integrale e la sua derivata
Calcolare gli integrali impropri.
Operare con le derivate per la ricerca di
punti critici.
Risolvere le equazioni differenziali del primo ordine del tipo y’ =
f(x), a variabili separabili, lineari.
Risolvere le equazioni differenziali del secondo ordine lineari a
coefficienti costanti.
Applicare le equazioni differenziali alla fisica.
Operare con alcuni tipi di equazioni
differenziali.
57
Operare con il calcolo integrale e le
proprietà.
Modulo 8
Le distribuzioni di Le variabili discrete e le distribuzioni di
probabilità.
probabilità
I giochi aleatori.
I valori caratterizzanti una variabile
aleatoria discreta.
Le variabili casuali che hanno distribuzione
uniforme discreta, binomiale o di Poisson.
La variabili casuali standardizzate.
Le variabili casuali continue.
Determinare la distribuzione di probabilità e la funzione di
ripartizione di una variabile casuale discreta, valutandone media,
varianza, deviazione standard.
Valutare l’equità e la posta di un gioco aleatorio.
Studiare variabili casuali che hanno distribuzione uniforme
discreta, binomiale o di Poisson.
Standardizzare una variabile casuale.
Studiare variabili casuali continue che hanno distribuzione
uniforme continua o normale.
Operare con le distribuzioni di probabilità
di uso frequente di variabili casuali discrete.
NOTA BENE:
Eventuali argomenti non svolti l’anno precedente potranno essere trattati durante l’anno in corso con tempi e modalità opportuni
Le programmazioni potranno essere suscettibili di eventuali modifiche da parte del Dipartimento o del singolo docente, anche nel corso dell’anno scolastico se, alla luce dell’esperienza nelle
classi, lo si riterrà opportuno
TORNA SU
58
Programmazione Dipartimento disciplinare di Matematica, Fisica e Informatica a.s. 2014-15
MATERIA MATEMATICA
INDIRIZZO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE
Finalità generali
Finalità generali del corso nel primo biennio:
Acquisizione delle abilità necessarie allo studente per applicare i principi e i processi matematici di base nel contesto quotidiano della sfera domestica
e sul lavoro, nonché per seguire e vagliare la coerenza logica delle argomentazioni proprie e altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di
decisione.
Finalità generali del corso nel secondo biennio e quinto anno:
Nel corso del secondo biennio e del quinto anno l'insegnamento della matematica prosegue e amplia il processo di preparazione scientifica e culturale
già avviato nel primo biennio: al termine del ciclo di studi lo studente dovrà aver acquisito i concetti e i metodi elementari della matematica, sia
interni alla disciplina in sé considerata, sia rilevanti per la descrizione e la previsione di fenomeni, in particolare del mondo fisico. Lo studente saprà
inquadrare le varie teorie matematiche studiate nel contesto storico entro cui si sono sviluppate e ne comprenderà il significato concettuale, avrà una
visione storico-critica dei rapporti tra le tematiche principali del pensiero matematico e il contesto filosofico, scientifico e tecnologico.
In questa fase della vita scolastica lo studio della matematica promuoverà in particolare:
la maturazione dei processi di astrazione e formalizzazione;
l'abitudine alla precisione del linguaggio;
lo sviluppo delle attitudini analitiche e sintetiche
la capacità di utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse;
l'attitudine a riesaminare criticamente e a sistemare logicamente le conoscenze via via acquisite;
la consapevolezza dell'importanza sociale ed economica delle discipline scientifiche.
Obiettivi disciplinari generali
Obiettivi principali dell’insegnamento della materia nel primo biennio:
Far apprendere allo studente:
saperi e competenze che lo pongano nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare
consapevolmente nei diversi contesti del mondo contemporaneo;
l’abilità di individuare e applicare le procedure che consentono di esprimere e affrontare situazioni problematiche attraverso linguaggi
formalizzati;
59
la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (dialettico e algoritmico) e di rappresentazione grafica e simbolica
(formule, modelli, costrutti, grafici);
la capacità di comprendere ed esprimere adeguatamente informazioni qualitative e quantitative, di esplorare situazioni problematiche, di
porsi e risolvere problemi, di progettare e costruire semplici modelli di situazioni reali.
Obiettivi principali dell’insegnamento della materia nel secondo biennio e quinto anno:
Obiettivo principale dell’insegnamento della matematica, nel corso del secondo biennio e del quinto anno, è quello di potenziare e sviluppare le
attitudini dello studente, in modo che possa acquisire un "metodo di ricerca" e quella mentalità matematica che gli consentirà di affrontare
positivamente gli studi scientifici a livello universitario. Pertanto alla fine del corso di studi lo studente dovrà:
esprimere le proprie conoscenze in modo chiaro e scorrevole, utilizzando in modo corretto il linguaggio specifico;
operare collegamenti e deduzioni logiche;
rielaborare in modo critico le proprie conoscenze e operare sintesi;
utilizzare conoscenze e competenze per la risoluzione di problemi di vario tipo, individuando la strategia migliore;
operare con il simbolismo matematico, riconoscendo le regole sintattiche;
saper usare criticamente specifici strumenti informatici per la risoluzione di problemi, la ricerca di informazioni, la presentazione dei
risultati.
Metodologia, mezzi e strumenti di lavoro
Metodologia:
indagine sulle conoscenze già acquisite e necessarie per sviluppare gli argomenti oggetto del programma;
introduzione degli argomenti per problemi, anche se non strettamente matematici e successivo sviluppo della disciplina sia a livello teorico che
applicativo in ambito, quando possibile, interdisciplinare;
utilizzo di strumenti informatici per rappresentare e manipolare oggetti matematici;
attività di revisione e correzione dei lavori assegnati a casa e in classe;
recupero degli argomenti non ben assimilati.
Me Mezzi e strumenti di lavoro:
libri di testo e fotocopie;
lezioni frontali e interattive;
lavori di gruppo;
uso dei software didattici e lucidi;
esercitazioni guidate.
Verifiche
Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà:
nel primo periodo:
2 prove per la valutazione scritta e 2 prove per la valutazione orale
nel secondo periodo: 3 prove per la valutazione scritta e 2 prove per la valutazione orale
Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
60
-
prove strutturate
prove semi – strutturate
prove non strutturate
interrogazioni orali
Si ritiene inoltre utile richiedere interventi, dal posto o alla lavagna, volti ad accertare la continuità e la qualità dello studio. Tali interventi potranno
essere oggetto di valutazione parziale o totale.
Criteri di valutazione
Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori:
grado di acquisizione delle competenze specifiche
attenzione e impegno dimostrati
progressi realizzati rispetto ai livelli iniziali
capacità e volontà di recupero dimostrate
La valutazione sarà effettuata in modo da rendere l’alunno consapevole del livello di preparazione raggiunto ed, eventualmente, delle modifiche o
delle integrazioni da dover effettuare per migliorare il livello di preparazione, anche con la collaborazione dell’insegnante attraverso interventi
didattici più mirati e personalizzati.
La valutazione formativa verrà effettuata durante l’intero anno scolastico mediante la sistematica correzione degli esercizi assegnati per casa, la
discussione delle difficoltà emerse durante lo studio autonomo e la rielaborazione personale degli argomenti trattati nelle lezioni precedenti e la
proposizione di quesiti a campione; la valutazione sommativa si articola in modi diversi in base al tipo di prova cui si riferisce.
Nella valutazione delle prove scritte il punteggio massimo per ogni quesito viene attribuito in base alle conoscenze e alle abilità richieste per lo
svolgimento di quel singolo quesito e, inoltre, al peso che l’insegnante vuole attribuire a quel tipo di conoscenze e di abilità in base all’attività
didattica svolta. Nella fase di correzione il punteggio assegnato ad ogni quesito tiene conto della correttezza e della completezza dello svolgimento del
quesito stesso. Il voto della prova viene, infine, determinato in modo proporzionale al punteggio.
Nella valutazione delle prove orali si fa riferimento ai criteri e agli obiettivi indicati.
Nelle valutazioni formulate in occasione delle scadenze periodali, si prenderanno in considerazione anche la partecipazione al dialogo educativo, i
progressi sul piano cognitivo, l’impegno e l’interesse nel seguire l’attività didattica.
Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine primo biennio)
Livello minimo - competenze
Utilizzare in maniera autonoma le procedure di calcolo aritmetico ed algebrico in esercizi semplici e, se guidato, riuscire a modellizzare semplici
situazioni reali;
saper individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi semplici e, se guidato, riuscire a modellizzare semplici situazioni reali;
61
saper analizzare ed interpretare semplici dati;
saper confrontare ed analizzare figure geometriche in semplici problemi noti.
Livello minimo – abilità/capacità
Saper applicare in modo consapevole principi, teoremi e regole del calcolo algebrico – letterale anche se con errori di distrazione o di calcolo lievi;
confrontare e analizzare figure geometriche;
organizzare e gestire in modo logicamente corretto procedure risolutive di situazioni problematiche note in contesti semplici nei vari ambiti trattati;
interpretare e realizzare semplici grafici in ambito logico-insiemistico e di geometria analitica.
Livello minimo – conoscenze
Esprimere in modo semplice ma corretto definizioni, proprietà, principi, teoremi;
possedere in modo chiaro e corretto anche se non approfondito i concetti essenziali delle tematiche svolte.
Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio)
Livello minimo - competenze
Utilizzare in maniera autonoma metodi, strumenti e modelli matematici in semplici situazioni nuove;
sistemare logicamente le conoscenze acquisite e riesaminarle, guidato, con spirito critico;
analizzare, descrivere e rappresentare semplici problemi, attraverso linguaggi adatti alla relativa soluzione;
effettuare collegamenti, confrontare e determinare analogie tra le varie tematiche studiate, con l’aiuto dell’insegnante.
Livello minimo – abilità/capacità
Saper applicare in modo consapevole principi, teoremi e regole del calcolo algebrico – letterale anche se con errori di distrazione o di calcolo lievi
e saperli modellizzare;
confrontare e analizzare figure geometriche;
organizzare e gestire in modo logicamente corretto procedure risolutive di situazioni problematiche note in contesti semplici nei vari ambiti trattati;
interpretare e realizzare semplici grafici di funzioni razionali, irrazionali, trascendenti, trigonometriche.
Livello minimo – conoscenze
Esprimere in modo semplice ma corretto definizioni, proprietà, principi, teoremi;
possedere in modo chiaro e corretto anche se non approfondito i concetti essenziali delle tematiche svolte.
62
CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI
PRIMO BIENNIO
CLASSI
PRIME
Modulo 1
Conoscenze
Insiemi numerici: N, Z, Q:
rappresentazioni,
operazioni, ordinamento.
Insiemi e loro operazioni.
Relazioni e funzioni.
Monomi e loro operazioni.
Polinomi e loro operazioni.
Prodotti notevoli
Divisone tra polinomi.
Regola di Ruffini e teorema del
resto.
Equazioni di primo grado intere.
Fattorizzazione dei polinomi.
MCD e mcm fra polinomi.
Frazioni algebriche e loro
operazioni.
Equazioni di primo grado numeriche
fratte e lettera
Ricerca di zeri di un polinomio.
Abilità/Capacità
Comprendere il significato logico operativo di numeri
appartenenti ai diversi sistemi numerici. Utilizzare le
diverse notazioni e saper convertire da una all’altra (da
frazioni a decimali, da frazioni apparenti ad interi, da
percentuali a frazioni…).
Comprendere il significato di potenza; calcolare
potenze e applicarne le proprietà.
Risolvere espressioni nei diversi insiemi numerici.
Tradurre brevi istruzioni in sequenze simboliche (anche
con tabelle); risolvere sequenze di operazioni e
problemi sostituendo alla variabili letterali i valori
numerici.
Impostare uguaglianze di rapporti per risolvere
problemi di proporzionalità e percentuale; risolvere
semplici problemi diretti e inversi.
Risolvere equazioni di primo grado e verificare la
correttezza dei procedimenti utilizzati.
Rappresentare graficamente equazioni di primo grado;
comprendere il concetto di equazione e quello di
funzione.
63
Competenze
Utilizzare le tecniche e le procedure
del calcolo aritmetico ed algebrico
rappresentandole anche sotto forma
grafica.
Modulo 2
Modulo 3
Modulo 4
Fasi risolutive di un problema e loro
rappresentazioni.
Tecniche risolutive di un problema
che utilizzano equazioni o sistemi
di primo grado.
Tecniche risolutive di un problema
che utilizzano rappresentazioni nel
piano cartesiano.
Funzioni circolari e risoluzione dei
triangoli
rettangoli.
Significato di analisi e
organizzazione di dati numerici.
Il piano cartesiano e il concetto di
funzione.
Funzioni di proporzionalità diretta,
inversa, quadratica e relativi grafici,
funzione lineare.
Progettare un percorso risolutivo strutturato in tappe.
Individuare le strategie appropriate
Formalizzare il percorso di soluzione di un problema
per la soluzione di problemi.
attraverso modelli algebrici e grafici.
Tradurre dal linguaggio naturale al linguaggio algebrico
e viceversa.
In casi reali di facile leggibilità risolvere problemi di
tipo trigonometrico e ripercorrerne le procedure di
soluzione.
Raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di
dati.
Rappresentare classi di dati mediante istogrammi e
diagrammi a torta.
Leggere e interpretare tabelle e grafici in termini di
corrispondenza fra elementi di due insiemi.
Riconoscere una relazione tra variabili, in termini di
proporzionalità diretta o inversa e formalizzarla
attraverso una funzione matematica.
Rappresentare sul piano cartesiano il Grafico di una
funzione (retta, parabola, iperbole).
Concetto di postulato, assioma,
Riconoscere i principali enti, figure e luoghi geometrici
definizione, teorema, dimostrazione. e descriverli con linguaggio naturale.
Enti geometrici fondamentali e loro Individuare le proprietà essenziali delle figure e
proprietà.
riconoscerle in situazioni concrete.
Criteri di congruenza dei triangoli e Disegnare figure geometriche con semplici tecniche
relative applicazioni.
grafiche e operative.
Relazione tra angoli e lati di un
Comprendere i principali passaggi logici di una
triangolo.
dimostrazione.
Il piano euclideo: relazioni tra rette. Saper eseguire dimostrazioni geometriche.
Criteri di parallelismo.
Quadrilateri e loro proprietà.
64
Raccogliere e analizzare dati
sviluppando deduzioni e ragionamenti
sugli stessi anche con l’ausilio di
rappresentazioni grafiche, usando
consapevolmente gli strumenti di
calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo
informatico.
Confrontare ed analizzare figure
geometriche individuando invarianti e
relazioni.
CLASSI
SECONDE
Modulo 1
Conoscenze
Abilità/Capacità
Operazioni e relative proprietà in R.
Definizione di radice. Operazioni
con i radicali. Razionalizzazione del
denominatore di frazioni. Radicali
doppi.
Cenni sui numeri immaginari e
complessi.
Il piano cartesiano la retta e la
parabola.
Sistemi di primo grado.
Equazioni e sistemi di secondo
grado.
Equazioni di grado superiore.
Disequazioni intere e frazionarie di
primo e secondo grado. Sistemi di
disequazioni intere e fratte.
Le equazioni e le disequazioni
irrazionali
Comprendere le procedure di calcolo per semplificare
espressioni numeriche e letterali con i radicali.
Saper determinare le equazioni di rette e parabole e le
loro rappresentazioni grafiche.
Risolvere sistemi di equazioni di primo grado seguendo
istruzioni e verificarne la correttezza dei risultati.
Risolvere equazioni e sistemi di II grado.
Risolvere disequazioni intere e fratte di I e di II grado.
Rappresentare graficamente equazioni di I e II grado.
65
Competenze
Utilizzare le tecniche e le procedure
di calcolo aritmetico ed algebrico
anche rappresentandole in forma
grafica
Modulo 2
Modulo 3
Fasi risolutive di un problema e loro
rappresentazioni.
Tecniche risolutive di un problema
che utilizzano equazioni o sistemi di
primo grado.
Sistemi di secondo grado o di grado
superiore.
Tecniche risolutive di un problema
che utilizzano rappresentazioni nel
piano cartesiano.
Introduzione al calcolo delle
probabilità.
Eventi certi, impossibili e aleatori.
La probabilità di un evento secondo
la concezione classica.
L’evento unione e l’evento
intersezione di due eventi.
La probabilità della somma logica di
eventi per eventi compatibili e
incompatibili.
La probabilità condizionata.
La probabilità del prodotto logico di
eventi per eventi dipendenti e
indipendenti.
La legge empirica del caso e la
probabilità statistica.
I giochi d’azzardo.
Analizzare semplici problemi, riconoscendo le
Individuare strategie appropriate per
informazioni necessarie e quelle superflue sia in
la risoluzione di problemi.
contesti generali che in contesti collegati con situazioni
reali.
Scegliere la strategia risolutiva più efficace e
rappresentare il problema mediante un semplice
modello.
Riconoscere se un evento è aleatorio, certo o
impossibile.
Calcolare la probabilità di un evento aleatorio, secondo
la concezione classica.
Calcolare la probabilità della somma logica di eventi.
Calcolare la probabilità del prodotto logico di eventi.
Calcolare la probabilità condizionata.
Calcolare la probabilità di un evento aleatorio, secondo
la concezione statistica.
Calcolare probabilità e vincite in caso di gioco equo.
66
Raccogliere e analizzare dati
sviluppando deduzioni e ragionamenti
sugli stessi anche con l’ausilio di
rappresentazioni grafiche, usando
consapevolmente gli strumenti di
calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo
informatico
Modulo 4
Circonferenza e cerchio.
Equivalenza di figure piane.
Teoremi di Euclide.
Teorema di Pitagora.
Corrispondenze di Talete.
Trasformazioni geometriche
elementari e loro invarianti:
isometrie, simmetrie assiali,
traslazioni, rotazioni, simmetrie
centrali, glisso simmetrie.
Composizioni di isometrie.
Individuare le proprietà essenziali delle figure e
Confrontare ed analizzare figure
riconoscerle in situazioni concrete.
geometriche, individuando invarianti
Disegnare figure geometriche con semplici tecniche
e relazioni.
grafiche e operative.
risolvere problemi di tipo geometrico e ripercorrerne le
procedure di soluzione.
Comprendere i principali passaggi logici di una
dimostrazione.
SECONDO BIENNIO
CLASSI
Conoscenze
TERZE
Equazioni e disequazioni
Modulo 1
Le equazioni e irrazionali. Equazioni e
le disequazioni disequazioni contenenti valori
assoluti.
Risoluzione approssimata di una
equazione.
Abilità/Capacità
Competenze
Risolvere disequazioni di primo e secondo grado.
Risolvere disequazioni di grado superiore al secondo e
disequazioni fratte.
Risolvere sistemi di disequazioni.
Risolvere equazioni e disequazioni con valore assoluto
e irrazionali.
Utilizzare correttamente e
consapevolmente i concetti e i metodi
degli elementi del calcolo algebrico.
67
Modulo 2
Le funzioni
Modulo 3
La
circonferenza
Modulo 4
La parabola
Modulo 5
L'ellisse
Dominio, codominio, insieme di
definizione ed immagine di una
funzione polinomiale intera, fratta,
trigonometrica.
Zeri, segno, simmetrie, monotonia,
invertibilità, continuità, asintoti di
una funzione a livello intuitivo.
Funzioni inverse.
Successioni, progressioni
aritmetiche e geometriche (cenni).
Definizione come luogo
geometrico.
Equazione e grafici.
Posizioni retta /curva.
Fasci di curve.
Risoluzione grafica di disequazioni
irrazionali e con termini in valore
assoluto.
Individuare dominio, iniettività, suriettività, biettività,
(dis)parità, (de)crescenza, funzione inversa di una
funzione.
Comporre due o più funzioni.
Applicare il principio di induzione.
Determinare i termini di una progressione noti alcuni
elementi.
Determinare la somma dei primi n termini di una
progressione.
Definizione come luogo
geometrico.
Equazione e grafici.
Posizioni retta /curva.
Fasci di curve.
Risoluzione grafica di disequazioni
irrazionali e con termini in valore
assoluto.
Definizione come luogo
geometrico.
Equazione e grafici.
Posizioni retta /curva.
Fasci di curve.
Risoluzione grafica di disequazioni
irrazionali e con termini in valore
assoluto.
Tracciare il grafico di una parabola di data equazione.
Determinare l’equazione di una parabola dati alcuni
elementi.
Stabilire la posizione reciproca di rette e parabole.
Trovare le rette tangenti a una parabola.
Operare con i fasci di parabole.
Risolvere equazioni e disequazioni graficamente.
Utilizzare correttamente e
consapevolmente i concetti e i metodi
delle funzioni elementari dell’analisi
e dei modelli matematici.
Utilizzare correttamente e
consapevolmente il principio di
induzione.
Tracciare il grafico di una circonferenza di data
Utilizzare correttamente e
equazione.
consapevolmente i concetti e i metodi
Determinare l’equazione di una circonferenza dati
della geometria analitica.
alcuni elementi.
Stabilire la posizione reciproca di rette e circonferenze.
Operare con i fasci di circonferenze.
Risolvere particolari equazioni e disequazioni mediante
la rappresentazione grafica di archi di circonferenze.
Utilizzare correttamente e
consapevolmente i concetti e i metodi
della geometria analitica.
Tracciare il grafico di un'ellisse di data equazione.
Utilizzare correttamente e
Determinare l’equazione di una ellisse dati alcuni
consapevolmente i concetti e i metodi
elementi.
della geometria analitica.
Stabilire la posizione reciproca di retta ed ellisse.
Trovare le rette tangenti a un’ellisse.
Determinare le equazioni di ellissi traslate.
Risolvere particolari equazioni e disequazioni mediante
la rappresentazione grafica di archi di ellissi.
68
Tracciare il grafico di una iperbole di data equazione. Utilizzare correttamente e
Determinare l’equazione di una iperbole dati alcuni
consapevolmente i concetti e i metodi
elementi.
della geometria analitica.
Stabilire la posizione reciproca di retta ed iperbole.
Trovare le rette tangenti a un’ellisse.
Determinare le equazioni di iperboli traslate.
Risolvere particolari equazioni e disequazioni mediante
la rappresentazione grafica di archi di iperboli.
Studiare le coniche di equazione generica.
U Utilizzare correttamente e
Modulo 7
Determinare le equazioni di luoghi geometrici.
consapevolmente i concetti e i metodi
Le coniche
Determinare le soluzioni di sistemi parametrici con
della geometria analitica.
metodo grafico.
Risolvere particolari equazioni e disequazioni mediante
la rappresentazione grafica di archi di coniche.
Risolvere problemi.
Insiemi di dati e loro
Analizzare, classificare e interpretare distribuzioni
Utilizzare correttamente e
Modulo 8
rappresentazioni.
singole e doppie di frequenze.
consapevolmente i concetti e i metodi
La statistica
Frequenza.
Rappresentare graficamente dati statistici.
della statistica.
Indici statistici.
Calcolare gli indici di posizione centrale di una serie di
Medie.
dati
Calcolare gli indici di variabilità di una distribuzione.
Calcolare i rapporti statistici fra due serie di dati.
Interpolazione, metodo dei minimi Determinare la funzione interpolante fra punti noti e
Utilizzare correttamente e
Modulo 9
consapevolmente i concetti e i metodi
L’interpolazion quadrati, dipendenza, regressione e calcolare gli indici di scostamento.
correlazione.
Valutare la dipendenza fra due caratteri.
della statistica.
e, la
Valutare la regressione fra due variabili statistiche.
regressione,
Valutare la correlazione fra due variabili statistiche.
la correlazione
Logaritmi ed esponenziali:
Applicare le proprietà delle potenze a esponente reale e Utilizzare correttamente e
Modulo 10
le proprietà dei logaritmi.
consapevolmente i concetti e i metodi
Esponenziali e funzioni, operazioni, proprietà,
equazioni, disequazioni, sistemi di Rappresentare il grafico di funzioni esponenziali e
delle funzioni elementari dell’analisi
logaritmi
equazioni e di disequazioni.
logaritmiche.
e dei modelli matematici.
Trasformare geometricamente il grafico di una
funzione.
Risolvere equazioni e disequazioni esponenziali.
Risolvere equazioni e disequazioni logaritmiche.
Modulo 6
L'iperbole
Definizione come luogo
geometrico.
Equazione e grafici.
Posizioni retta /curva.
Fasci di curve.
Risoluzione grafica di disequazioni
irrazionali e con termini in valore
assoluto.
Sezioni coniche, equazione
generale di una conica, coniche e
problemi geometrici.
69
CLASSI
QUARTE
Modulo 1
Le funzioni
goniometriche
Conoscenze
Funzioni goniometriche e le loro
principali proprietà.
Grafici delle funzioni seno, coseno,
tangente, cotangente e delle
funzioni goniometriche inverse.
Funzioni goniometriche di angoli
particolari.
Abilità/Capacità
Competenze
Definire, sulla circonferenza goniometrica, le funzioni Operare con le principali funzioni
sen(x), cos(x), tg(x).
goniometriche.
Determinare l’intervallo di esistenza delle funzioni
trigonometriche.
Utilizzare le relazioni fondamentali della trigonometria.
70
Modulo 2
Le formule
goniometriche
Principali formule della
goniometria.
Equazioni e disequazioni
Modulo 3
Le equazioni e goniometriche.
le disequazioni
goniometriche
Modulo 4
La
trigonometria
Teoremi sui triangoli rettangoli e
sui triangoli qualsiasi.
Modulo 5
I numeri
complessi.
Le coordinate
polari
Numeri complessi nelle varie
forme di rappresentazione.
I numeri complessi nel piano di
Gauss.
Applicare le formule di addizione, sottrazione,
duplicazione, bisezione, parametriche, prostaferesi,
Werner.
Risolvere equazioni goniometriche elementari.
Risolvere equazioni lineari in seno e coseno.
Risolvere equazioni omogenee di secondo grado in
seno e coseno.
Risolvere sistemi di equazioni goniometriche.
Risolvere equazioni goniometriche parametriche.
Risolvere disequazioni goniometriche.
Risolvere sistemi di disequazioni goniometriche.
Applicare il primo e il secondo teorema sui triangoli
rettangoli.
Risolvere un triangolo rettangolo e non.
Calcolare l’area di un triangolo e il raggio della
circonferenza circoscritta.
Applicare il teorema della corda.
Applicare il teorema dei seni.
Applicare il teorema del coseno.
Applicare la trigonometria alla fisica e a contesti della
realtà.
Operare con i numeri complessi in forma algebrica.
Operare con i numeri complessi in forma
trigonometrica.
Operare con i numeri complessi in forma esponenziale.
Trasformare un numero complesso da una forma
all’altra.
Calcolare la radice n-esima di un numero complesso.
Interpretare i numeri complessi come vettori.
Trasformare le coordinate da cartesiane a polari e
viceversa.
Descrivere le curve con equazioni in coordinate polari.
Risolvere le quattro operazioni con i numeri complessi.
71
Operare con le formule
goniometriche.
Calcolare le funzioni goniometriche
di angoli associati.
Dominare attivamente i concetti e i
metodi del calcolo algebrico e
goniometrico.
Utilizzare le relazioni fra lati e angoli
di un triangolo rettangolo e non.
Operare con i numeri complessi nelle
varie forme di rappresentazione.
Valutare la posizione reciproca di punti, rette e piani
nello spazio.
Acquisire la nomenclatura relativa ai solidi nello
spazio.
Calcolare le aree di solidi notevoli.
Valutare l’estensione e l’equivalenza di solidi.
Calcolare il volume di solidi notevoli.
Elementi fondamentali della
Calcolare l’equazione di piani, rette e superfici notevoli
Modulo 7
geometria euclidea nello spazio.
nello spazio.
La geometria
Determinare i grafici per punti e le linee di livello di
analitica dello
funzioni di due variabili.
spazio
Isometrie: traslazione, rotazione,
Determinare gli elementi uniti di una trasformazione.
Modulo 8
simmetrie.
Operare con le traslazioni.
Le
Operare con le rotazioni.
trasformazioni Omotetie.
Similitudini.
Operare con le simmetrie: centrali e assiali.
geometriche
Affinità.
Riconoscere e studiare una isometria.
Operare con le omotetie.
Riconoscere e studiare una similitudine.
Riconoscere e studiare una affinità.
Disposizioni
semplici
e
composte,
Calcolare il numero di disposizioni semplici e con
Modulo 9
permutazioni semplici e composte, ripetizione.
Il calcolo
combinatorio combinazioni semplici e composte. Calcolare il numero di permutazioni semplici e con
Il triangolo di Tartaglia.
ripetizione.
Il binomio di Newton.
Operare con la funzione fattoriale.
Calcolare il numero di combinazioni semplici e con
ripetizione.
Operare con i coefficienti binomiali.
Calcolare la probabilità (classica) di eventi semplici.
Modulo 10
Il calcolo della Concetto di evento e probabilità di Calcolare la probabilità di eventi semplici secondo la
un evento semplice e composto.
concezione statistica, soggettiva o assiomatica.
probabilità
Probabilità definita in modo
Calcolare la probabilità della somma logica e del
assiomatico. Teorema di Bayes.
prodotto logico di eventi.
Calcolare la probabilità condizionata.
Calcolare la probabilità nei problemi di prove ripetute.
Applicare il metodo della disintegrazione e il teorema
di Bayes.
Modulo 6
Lo spazio
Elementi fondamentali della
geometria solida euclidea.
Aree e volumi di solidi notevoli.
72
Dominare attivamente i concetti e i
metodi della geometria euclidea dello
spazio.
Dominare attivamente i concetti e i
metodi della geometria analitica.
Applicare le trasformazioni
geometriche a punti, rette, curve e
figure del piano.
Operare con il calcolo combinatorio.
Operare con i concetti e i metodi della
probabilità.
NOTA BENE:
Eventuali argomenti non svolti l’anno precedente potranno essere trattati durante l’anno in corso con tempi e modalità opportuni
Le programmazioni potranno essere suscettibili di eventuali modifiche da parte del Dipartimento o del singolo docente, anche nel corso dell’anno scolastico se, alla luce dell’esperienza nelle
classi, lo si riterrà opportuno
TORNA SU
Programmazione Dipartimento disciplinare di Matematica, Fisica e Informatica a.s. 2014 – 15
MATERIA INFORMATICA
INDIRIZZO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE
Finalità generali
Finalità generali del corso nel primo biennio:
Le finalità generali nel primo biennio, in base alle indicazioni nazionali per l’Informatica nell’insegnamento liceale, comprendono l’acquisizione
delle abilità necessarie per un corretto utilizzo dei più comuni strumenti software per il calcolo, la ricerca e la comunicazione in rete, la
comunicazione multimediale, l’acquisizione e l’organizzazione dei dati, con particolare riguardo alla loro applicabilità nell’indagine scientifica e alla
scelta ragionata dello strumento di volta in volta più adatto.
Finalità generali del corso nel secondo biennio:
Le finalità generali nel secondo biennio, in base alle indicazioni nazionali per l’Informatica nell’insegnamento liceale, includono un allargamento
della padronanza di alcuni strumenti software precedentemente incontrati e un approfondimento dei loro fondamenti concettuali. In particolare,
vengono ulteriormente sviluppate le abilità già acquisite nel primo biennio sull’utilizzo dei più comuni strumenti software per l’Office Automation,
attraverso la comprensione delle funzionalità avanzate per la gestione di documenti semplici e delle funzionalità tipiche della gestione di documenti
complessi. Infine viene proseguito il percorso di implementazione di algoritmi in uno o più linguaggi di programmazione, ampliando poi la
conoscenza ai linguaggi orientati agli oggetti e agli ambienti DBMS per la creazione e la gestione delle basi di dati.
Obiettivi disciplinari generali
Obiettivi principali dell’insegnamento della materia nel primo biennio:
Gli obiettivi principali dell’insegnamento dell’Informatica nel primo biennio possono essere riassunti come segue:
comprendere i principali fondamenti teorici delle scienze dell’informazione
73
introdurre all’uso degli strumenti dell’informatica ed al loro utilizzo per la soluzione di problemi
acquisire la consapevolezza dei vantaggi e dei limiti dell’uso degli strumenti e dei metodi informatici e delle conseguenze sociali e
culturali di un tale utilizzo
acquisire una sufficiente padronanza di un linguaggio di programmazione per sviluppare semplici applicazioni di calcolo in ambito
scientifico
conoscere la struttura logico – funzionale e fisica del computer
conoscere le reti locali ed il loro utilizzo
comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana
saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla modellazione di specifici problemi scientifici e
individuare la funzione dell’informatica nello sviluppo scientifico.
Obiettivi principali dell’insegnamento della materia nel secondo biennio:
Gli obiettivi principali dell’insegnamento dell’Informatica nel secondo biennio possono essere riassunti come segue:
consolidare i principali fondamenti teorici delle scienze dell’informazione
allargare la padronanza dell’uso di strumenti dell’informatica ed al loro utilizzo per la soluzione di problemi
ampliare la padronanza di un linguaggio di programmazione procedurale per sviluppare applicazioni di calcolo in vari ambiti,
privilegiando l’ambito scientifico
saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla modellazione di specifici problemi scientifici e
individuare la funzione dell’informatica nello sviluppo scientifico
acquisire i fondamenti della programmazione statica nel web
conoscere la differenza tra i due modelli di programmazione – procedurale e a oggetti
acquisire sufficiente padronanza di un linguaggio di programmazione orientato agli oggetti
acquisire i fondamenti teorici indispensabili per progettare e realizzare le basi di dati
apprendere il linguaggio oggi più comunemente utilizzato per interrogare le basi di dati.
Metodologia, mezzi e strumenti di lavoro
Indagine sulle conoscenze già acquisite e necessarie per sviluppare gli argomenti oggetto del programma
Presentazione rigorosa degli argomenti e immediata applicazione degli stessi
Problem posing come concettualizzazione e schematizzazione del problema proposto
Problem solving come individuazione operativa della soluzione del problema e sua successiva generalizzazione (se necessaria)
L’attività di laboratorio punta ad abituare lo studente alla corretta manipolazione e all’uso consapevole del computer
Si favorisce l’interdisciplinarità con i contenuti delle altre discipline per lo scambio dei saperi.
Verifiche
Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà:
nel primo periodo:
2 prove per la valutazione scritta (e/o pratica) e 2 prove per la valutazione orale
nel secondo periodo: 3 prove per la valutazione scritta (e/o pratica) e 2 prove per la valutazione orale
74
Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
prove strutturate
prove semi – strutturate
prove non strutturate
interrogazioni orali
Si ritiene, inoltre, utile richiedere interventi, dal posto o alla lavagna, volti ad accertare la continuità e la qualità dello studio individuale. Tali
interventi potranno essere oggetto di valutazione parziale o totale.
Criteri di valutazione
Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori:
grado di acquisizione delle competenze specifiche
attenzione e impegno dimostrati
progressi realizzati rispetto ai livelli iniziali
capacità e volontà di recupero dimostrate
La valutazione sarà effettuata in modo da rendere l’alunno consapevole del livello di preparazione raggiunto ed, eventualmente, delle modifiche o
delle integrazioni da dover effettuare per migliorare il livello di preparazione, anche con la collaborazione dell’insegnante attraverso interventi
didattici più mirati e personalizzati.
La valutazione formativa verrà effettuata durante l’intero anno scolastico mediante la sistematica correzione degli esercizi assegnati per casa, la
discussione delle difficoltà emerse durante lo studio autonomo e la rielaborazione personale degli argomenti trattati nelle lezioni precedenti; la
valutazione sommativa si articola in modi diversi in base al tipo di prova cui si riferisce.
Nella valutazione delle prove scritte (e/o pratiche) il punteggio massimo per ogni quesito viene attribuito in base alle conoscenze e alle abilità
richieste per lo svolgimento di quel singolo quesito e, inoltre, al peso che l’insegnante vuole attribuire a quel tipo di conoscenze e di abilità in base
all’attività didattica svolta. Nella fase di correzione il punteggio assegnato ad ogni quesito tiene conto della correttezza e della completezza dello
svolgimento del quesito stesso. Il voto della prova viene, infine, determinato in modo proporzionale al punteggio.
Nella valutazione delle prove orali si fa riferimento ai criteri e agli obiettivi indicati.
Nelle valutazioni formulate in occasione delle scadenze periodali, si prenderanno in considerazione anche la partecipazione al dialogo educativo, i
progressi sul piano cognitivo, l’impegno e l’interesse nel seguire l’attività didattica.
Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine primo biennio)
Livello minimo - competenze
Comprendere i fondamenti teorici basilari delle scienze dell’Informazione
Acquisire la padronanza degli strumenti informatici proposti
Saper utilizzare tali strumenti per la soluzione di problemi, anche connessi allo studio di altre discipline
Raccogliere, organizzare e rappresentare dati/informazioni sia di tipo testuale che multimediale
75
Acquisire la consapevolezza dei vantaggi e dei limiti che il ricorso agli strumenti informatici presenta
Livello minimo – abilità/capacità
Saper orientarsi nella gestione di un sistema operativo (con particolare riferimento a Windows) per operare con icone, finestre e menù e per gestire
cartelle e file.
Saper analizzare dati sperimentali e rappresentarli graficamente
Saper utilizzare la posta elettronica e saper effettuare una ricerca in Internet
Saper analizzare e formalizzare semplici problemi per individuare il percorso risolutivo di un problema assegnato e saperlo tradurre in un diagramma
a blocchi
Saper tradurre un algoritmo in un linguaggio di programmazione.
Livello minimo – conoscenze
Conoscere le caratteristiche dei principali componenti hardware di un computer.
Conoscere cosa è ed a cosa serve un sistema operativo
Conoscere le caratteristiche e la relativa operatività di base dell’ambiente di lavoro Excel.
Conoscere la definizione di algoritmo e le caratteristiche fondamentali dei diagrammi a blocchi.
Conoscere e saper utilizzare le variabili, i tipi di dati e le strutture di base del linguaggio C nello strutturare il programma risolvente un semplice
problema assegnato
Conoscere che cosa è un sottoprogramma (function) e saperlo utilizzare all’interno di un programma.
Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio)
Livello minimo - competenze
Possedere i termini specifici della disciplina relativamente ai linguaggi di programmazione.
Definire ed utilizzare gli stili in un documento.
Saper inserire l’indice dei contenuti o sommario.
Formattare le celle in base a determinate condizioni.
Realizzare pagine HTML attraverso i tag più comuni.
Definire e utilizzare i file all’interno di un programma C.
Saper definire in maniera dinamica le variabili utilizzando i puntatori.
Saper utilizzare gli operatori relazionali.
Saper applicare le regole di normalizzazione.
Saper interrogare una base di dati mediante le query.
Presentare i dati sotto forma di prospetti personalizzati.
Livello minimo – abilità/capacità
Saper creare una classe e i suoi metodi (anche inline) per semplici esempi di ambito scientifico
76
Saper creare una semplice pagina web statica e dinamica
Saper gestire in modo elementare una base di dati
Saper interfacciare in modo elementare una base di dati con una rete tramite il modello client - server
Livello minimo – conoscenze
Conoscere la differenza tra linguaggi di alto e basso livello
Conoscere la differenza tra oggetti e classi in C++
Conoscere il concetto di ereditarietà
Elaborazione di testi: strumenti avanzati per la gestione di semplici documenti
Foglio di calcolo: strumenti avanzati, tabelle pivot ed utilizzo di semplici macro
Conoscenza dei comandi elementari per la creazione di una semplice pagina web statica in HTML
Conoscenza dei comandi elementari per la creazione di una semplice pagina dinamica in PHP
Conoscenza dei comandi elementari per la creazione, il popolamento e la gestione di una semplice base di dati
Struttura di una rete di calcolatori
Conoscenza dei livelli del modello ISO/OSI e TCP/IP
Seguono i contenuti specifici suddivisi in moduli.
Ciascun modulo è afferente ad una delle seguenti aree tematiche:
architettura dei computer (AC)
sistemi operativi (SO)
elaborazione digitale dei documenti (DE)
algoritmi e linguaggi di programmazione (AL)
reti di computer (RC)
struttura di Internet e servizi (IS)
pagine web ed HTML (PA)
basi di dati (BS)
77
CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI
PRIMO BIENNIO
CLASSI
Conoscenze
PRIME
Modulo 1 – AC Sistemi informatici.
Rappresentazione delle informazioni:
contenuto dell'informazione, codifica e
operazioni binarie, codice ASCII,
interi e complemento a 2.
Storia dello sviluppo degli elaboratori.
Gli elementi funzionali della macchina
di Von Neumann.
Architettura e componenti di un
computer.
Comunicazione uomo-macchina.
Modulo 2 – SO Il software e le categorie di software.
Software di base o di sistema: il
sistema operativo (S.O.) come gestore
di risorse.
Funzionalità di base di un S.O.,
caratteristiche comuni a diversi S.O.
Processi e risorse.
File system: struttura, tipologia e
gestione dei file.
Abilità/Capacità
Competenze
Riconoscere le caratteristiche logico-funzionali di
un computer e il ruolo strumentale svolto nei vari
ambiti (calcolo, elaborazione, comunicazione ecc.).
Operare in basi diverse nella rappresentazione dei
numeri.
Riconoscere le diverse rappresentazioni interne dei
dati.
Riconoscere l'hardware di un computer: scheda
madre, cpu, memoria centrale, dischi e periferiche
principali.
Riconoscere le principali forme di
gestione e controllo dell’informazione
e della comunicazione specie
nell’ambito tecnico-scientifico.
Rappresentare e quantificare tipi
diversi di informazioni.
Comprendere la struttura di un
elaboratore.
Saper usare alcune tra le
funzionalità principali dei sistemi operativi.
Creare, rinominare, copiare, eliminare, spostare
cartelle e documenti.
Richiamare e saper leggere le informazioni offerte
da un gestore di processi.
Saper distinguere i vari tipi di
software.
Comprendere la struttura del Sistema
Operativo.
Comprendere il meccanismo alla base
della gestione della memoria.
78
Modulo 3 – DE Software applicativo: suite d'ufficio,
utilità di sistema e antivirus; software
libero e copyright.
Elaboratore di testi: concetti e
funzionalità di base.
Foglio di calcolo: concetti e
funzionalità di base.
Generatore di presentazioni: concetti e
funzionalità di base.
Raccogliere, organizzare e
rappresentare dati/informazioni sia di
tipo testuale che multimediale.
Modulo 4 – IS
Essere in grado di proteggere il
computer dai rischi della
comunicazione in rete
Riconoscere i limiti e i rischi dell’uso
delle tecnologie con particolare
riferimento alla privacy.
Organizzare testi, dati ed immagini in formato
elettronico.
Formattare un documento, utilizzare le tabelle,
stampare un documento, inserire oggetti e
immagini, salvare in formati diversi.
Formattare un foglio elettronico, gestire gli
indirizzi delle celle, inserire formule, funzioni e
grafici con applicazioni numeriche ed elaborazione
di tabelle di dati.
Creare una presentazione ipermediale.
Struttura di una rete: storia e struttura Usare le funzionalità principali offerte da Internet
di Internet, organizzazione a livelli ed per reperire e scambiare informazioni e
indirizzi.
comprendere la struttura della rete.
Livello applicazione: principali servizi Usare un browser: eseguire comuni operazioni di
offerti; protocolli e problematiche
navigazione sul web, modificare le impostazioni
legate alla sicurezza.
del browser.
Caratteristiche di diversi browser.
Salvare pagine web e scaricare file dalla rete.
Conoscenza dei servizi di Google.
Copiare il contenuto di pagine web in un
Struttura di un servizio di posta
documento.
elettronica, webmail e client; struttura Usare Google come motore di ricerca.
di un messaggio di posta e Netiquette Creare ed utilizzare un indirizzo di posta
Normativa sulla privacy e sul diritto
elettronica.
d’autore.
79
Modulo 5 – AL Fasi risolutive di un problema,
concetto di algoritmo, diagramma di
flusso, pseudocodice.
L’ambiente di programmazione
SCRATCH, i suoi principali blocchi.
Organizzazione logica dei dati.
Come estendere il concetto
matematico di variabile numerica.
Dal problema al programma: linguaggi
di programmazione. Principali
tipologie di linguaggi. Sintassi e
semantica di un linguaggio.
Funzioni in un foglio elettronico.
Conoscere la differenza tra
programma e processo.
Elementi fondamentali di un eventuale
esempio di linguaggio funzionale:
dichiarazione di variabili intere e reali,
operazioni sui dati, istruzione di
assegnazione, le strutture di sequenza,
selezione e iterazione.
CLASSI
SECONDE
Conoscenze
La corretta scelta di una variabile.
Distinguere tra i vari tipi di variabile il più corretto
per un dato problema.
Descrivere algoritmi in pseudocodice e costruire
diagrammi di flusso.
Utilizzare linguaggi di programmazione per
implementare semplici algoritmi.
Utilizzare formule e funzioni nel foglio elettronico
per la risoluzione di problemi numerici e algebrici.
Abilità/Capacità
80
Schematizzare un problema con
diagrammi di flusso ed algoritmi.
Realizzare semplici programmi in
SCRATCH.
Analizzare, risolvere problemi e
codificarne la soluzione.
Competenze
Modulo 1 – AL Fondamenti di ingegneria del
software: il ciclo di vita del software. I
fattori di qualità di un programma.
Strategie di progetto: top – down e
bottom – up.
Rappresentazione di algoritmi in
linguaggio C.
Struttura di un programma C.
Dichiarazione dei tipi di variabili: int,
long int, float, double, long double,
char.
Tabella di traccia per il controllo delle
variabili.
La dichiarazione delle costanti.
Input e output dei dati.
Casting, operatori matematici e
commento del codice.
La selezione semplice e doppia:
if…else
La selezione nidificata e l’istruzione
switch
Gli operatori logici: &&, || e !
Il ciclo a condizione iniziale (o
iterazione precondizionata)
Il ciclo a condizione finale (o
iterazione postcondizionata)
Il ciclo a conteggio
Cicli annidati
I dati strutturati: i vettori e gli arrays.
Le funzioni senza parametri
Variabili locali e ambiente locale
Ambiente locale e globale
Le funzioni con i parametri passati per
valore e per indirizzo
Le funzioni e il concetto di ricorsione
Array n-dimensionali: le matrici.
Saper individuare le diverse fasi della produzione
del software.
Mettere in atto, laddove possibile, le tecniche
formalizzate per scrivere un software “di buona
qualità”.
Analizzare, risolvere problemi.
Avere consapevolezza sulle strategie
messe in atto per trovare la soluzione
del problema.
Utilizzare un linguaggio ad alto
livello (C) per scrivere programmi
Saper scrivere semplici applicazioni nel linguaggio che risolvano specifici problemi.
di programmazione C.
81
Modulo 2 – RC Le reti di computer
LAN – WAN – MAN
Differenziazione a livello topologico
Il protocollo TCP.
Indirizzo IP
Saper gestire l’indirizzo statico di una scheda di
rete.
Riconoscere le caratteristiche delle
principali categorie di reti di
computer e di internet
SECONDO BIENNIO
CLASSI
Conoscenze
TERZE
Modulo 1 – AL Approfondimento sui linguaggi:
linguaggi di programmazione a basso
livello e ad alto livello. Il linguaggio
macchina e l’Assembly.
Linguaggi compilati e linguaggi
interpretati: approfondimenti sulle
caratteristiche, in particolare in ordine
alla portabilità. I linguaggi ibridi (es.
Java)
Abilità/Capacità
Possedere i termini specifici della disciplina
relativamente ai linguaggi di programmazione.
Saper determinare la tipologia di linguaggio di
programmazione migliore in base allo specifico
problema da risolvere.
82
Competenze
Conoscere la differenza tra linguaggi
ad alto e a basso livello.
Comprendere la caratterizzazione dei
linguaggi di programmazione rispetto
agli tipi di linguaggi (es. HTML).
Modulo 2 – DE Elaborazione di testi: strumenti
avanzati per la gestione di documenti
anche semplici e funzionalità tipiche
della gestione di documenti complessi.
Foglio di calcolo - strumenti avanzati:
La protezione dei dati.
La formattazione condizionale.
Ordinamento dei dati.
Validazione dei dati.
Le tabelle pivot.
Esecuzione di attività semplici
mediante una macro.
Strumenti di presentazione:
funzionalità avanzate.
Ecologia delle presentazioni: elementi
per creare una presentazione efficace.
Modulo 3 – PA Il linguaggio HTML come linguaggio
di presentazione per la creazione di
pagine web statiche.
I fogli di stile (CSS).
Il linguaggio XML.
Introduzione al JavaScript.
Gestire le interruzioni di testo; suddividere il testo
in sezioni.
Utilizzare e personalizzare la correzione
automatica.
Definire ed utilizzare gli stili in un documento.
Saper inserire l’indice dei contenuti o sommario.
Proteggere il foglio di lavoro.
Formattare le celle in base a determinate
condizioni.
Ordinare una serie di dati.
Impedire l’immissione di dati non validi in una
cella.
Saper creare, modificare, aggiornare, filtrare le
tabelle pivot.
Saper registrare ed eseguire una semplice macro.
Creare una presentazione con i modelli predefiniti
e creare nuovi modelli.
Aggiungere note e commenti ad una presentazione.
Utilizzare lo schema diapositive.
Modalità per eseguire una presentazione;
nascondere diapositive.
Realizzare pagine HTML attraverso i tag più
comuni.
Utilizzare gli stili in pagine esterne, interne e
inline.
Utilizzare i criteri di base dell’XML per
organizzare e classificare i dati.
Visualizzare con un browser i dati strutturati con
l’XML.
Trasferimento delle tecniche di programmazione
all’interno del browser.
83
Riconoscere ed utilizzare i campi
all’interno di un documento di testo.
Utilizzare lo strumento della stampa
unione/stampa in serie.
Saper utilizzare alcune delle
funzionalità avanzate presenti nello
strumento al fine di creare fogli di
calcolo che aiutino nello svolgimento
di problemi assegnati.
Acquisire gli elementi utili per creare
una presentazione efficace.
Riconoscere la sintassi dei comandi
principali dell’HTML.
Riconoscere e applicare gli stili CSS.
Acquisire gli strumenti principali su
cui si basa l’XML.
Acquisire gli strumenti principali su
cui si basa il JavaScript.
Modulo 4 – AL Ricerca di un elemento in un vettore e
suo ordinamento: complessità delle
strategie risolutive.
Dati strutturati: stringhe e record
Il linguaggio C e i file: definizione,
apertura, chiusura, lettura e scrittura
sequenziale. Accesso diretto ad un
file.
I puntatori e l’allocazione dinamica
della memoria.
Tipi di dato astratti: liste, pile e code.
CLASSI
Conoscenze
QUARTE
Modulo 1 – AL Dal C al C++: il paradigma ad oggetti
Le classi e gli oggetti in C++
L’ereditarietà in C++
Oggetti e classi
Metodi e incapsulamento.
Definire e utilizzare i file all’interno di un
programma C.
Saper definire in maniera dinamica le variabili
utilizzando i puntatori.
Implementare liste, pile e code staticamente e
dinamicamente.
Riconoscere le tipologie di accesso ai
dati.
Conoscere il tipo di dato puntatore e il
suo utilizzo.
Acquisire il concetto di tipo di dato
astratto.
Conoscere i vantaggi dell’astrazione
mediante l’uso di tipi di dato.
Riconoscere le situazioni di utilizzo e
l’implementazione di liste, pile e
code.
Abilità/Capacità
Competenze
Saper definire i costruttori e il distruttore di una
classe.
Saper classificare le classi e le relazioni tra di esse
Individuare la specializzazione e la
generalizzazione di una classe
Definire una gerarchia di classi
Comprendere il concetto di astrazione
Acquisire il concetto di costruttore e
distruttore.
Comprendere le differenze tra
overloading e overriding
84
Modulo 2 – BS La progettazione concettuale per una
Base di Dati
La progettazione logica e il modello
relazionale
Il modello E – R
Entità e tipi di identità
Chiavi e attributi
Associazioni, relazioni e schemi
relazionali
Le regole di integrità
Dipendenze funzionali
Le Operazioni sui Database
relazionali: algebra relazionale
La normalizzazione
Operazioni sui Database relazione:
MySQL
Dichiarazioni di schemi e vincoli di
integrità nel linguaggio MySQL
Interrogazioni in MySQL
Comandi per la modifica della base di
dati
Indici: Definizioni, metodi di accesso
e ruoli
Modulo 3 – RC Concetti di base sulle reti e Internet
Il modello ISO/OSI e TCP/IP
Il livello di applicazione
I livelli di trasporto e di rete
Il livello di collegamento e le reti
locali
Modulo 4 – AL Introduzione al PHP
Utilizzare lo schema concettuale E – R e il modello
logico.
Rispettare le regole di integrità.
Applicare le gerarchie di generalizzazione.
Saper utilizzare gli operatori relazionali.
Saper applicare le regole di normalizzazione.
Saper interrogare una base di dati mediante le
query.
Presentare i dati sotto forma di prospetti
personalizzati.
Comprendere i vantaggi di un DBMS.
Utilizzare modelli per descrivere
processi aziendali.
Individuare le entità e le relazioni tra
le entità all’interno di una situazione
complessa.
Conoscere il concetto di dipendenza
funzionale.
Comprendere le motivazioni alla base
della normalizzazione.
Saper confrontare i modelli di riferimento ISO/OSI Comprendere i vantaggi e gli
e TCP/IP.
svantaggi dei diversi algoritmi di
Saper riconoscere servizi e individuare il livello
routing presentati.
corrispondente nei vari modelli.
Saper codificare gli algoritmi di routing.
Saper sviluppare semplici esempi di integrazione di Conoscere i costrutti elementari del
una base di dati tramite una pagina PHP in un
PHP
contesto client – server.
TORNA SU
85
Programmazione Dipartimento disciplinare di Matematica, Fisica e Informatica a.s. 2014-15
MATERIA MATEMATICA con INFORMATICA
INDIRIZZI CLASSICO – LINGUISTICO - SCIENZE UMANE
Finalità generali
Finalità generali del corso nel primo biennio:
Acquisizione delle abilità necessarie per applicare i principi e i processi matematici di base nel contesto quotidiano della sfera domestica e sul lavoro,
nonché per seguire e vagliare la coerenza logica delle argomentazioni proprie e altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione.
Finalità generali del corso nel secondo biennio e quinto anno:
Nel corso del secondo biennio e dell’ultimo anno, ampliando e approfondendo lo studio avviato nel primo biennio, la matematica concorre, assieme
alle altre discipline, allo sviluppo dello spirito critico ed alla promozione umana e culturale e contribuisce:
alla maturazione dei processi di astrazione e formalizzazione;
all'acquisizione della precisione del linguaggio;
allo sviluppo delle attitudini analitiche e sintetiche
all’acquisizione della capacità di saper leggere, interpretare e modellizzare la realtà;
all’acquisizione e al raffinamento della capacità di scelta;
all'acquisizione dell’attitudine a riesaminare criticamente e a organizzare logicamente le conoscenze via via acquisite;
all’acquisizione della consapevolezza dell'importanza sociale ed economica delle discipline scientifiche.
Obiettivi disciplinari generali
Obiettivo principale dell’insegnamento della matematica già a iniziare dal primo biennio è quello di sviluppare e potenziare l’acquisizione di un
“metodo di ricerca” e una mentalità matematica che permetterà agli studenti di affrontare al meglio gli studi successivi.
Pertanto alla fine del corso gli studenti saranno in grado di:
- esprimere le proprie conoscenze in modo chiaro e corretto, utilizzando il linguaggio specifico della disciplina;
- operare collegamenti e deduzioni logiche;
- rielaborare in modo critico le proprie conoscenze e operare sintesi;
- utilizzare conoscenze e competenze per la risoluzione di semplici problemi di vario tipo, individuando la strategia migliore, facendo uso di
modelli matematici di pensiero (dialettico e algoritmico) e di rappresentazioni grafiche e simboliche (formule, modelli, costrutti, grafici);
- operare con il simbolismo matematico, riconoscendo le regole sintattiche.
86
Metodologia, mezzi e strumenti di lavoro
Metodologia:
Indagine sulle conoscenze già acquisite e necessarie per sviluppare gli argomenti oggetto del programma;
introduzione degli argomenti per problemi, anche se non strettamente matematici e successivo sviluppo della disciplina sia a livello
teorico che applicativo;
analisi collettiva di situazioni e problemi;
attività di revisione e correzione dei lavori assegnati a casa e in classe;
utilizzazione di strumenti informatici per la rappresentazione e manipolazione di oggetti matematici;
recupero degli argomenti non ben assimilati.
Mezzi e strumenti di lavoro:
Libri di testo e fotocopie;
lezioni frontali e interattive;
lavori di gruppo;
uso dei software didattici e lucidi;
esercitazioni guidate.
Verifiche
Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà:
nel primo periodo: 2 prove per la valutazione scritta e 2 prove per la valutazione orale
nel secondo periodo: 3 prove per la valutazione scritta e 2 prove per la valutazione orale
Ai fini dell’attribuzione del voto orale le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie:

interrogazioni ;

esercitazioni scritte di diversa tipologia ( risoluzione di esercizi o problemi a soluzione rapida, breve trattazione di argomenti
particolarmente significativi, quesiti di varia tipologia, etc.).
Si ritiene inoltre utile sollecitare interventi, dal posto o alla lavagna, volti ad accertare la continuità e la qualità dello studio. Tali interventi potranno
essere oggetto di valutazione parziale o totale.
Criteri di valutazione
La valutazione sarà effettuata in modo da rendere l’alunno consapevole del livello di preparazione raggiunto e, eventualmente, delle modifiche o
delle integrazioni da dover apportare al suo studio
per migliorare il livello di preparazione. Questo potrà essere realizzato anche con la
collaborazione dell’insegnante attraverso interventi didattici mirati .
Per quanto riguarda i criteri di valutazione delle prove orali si fa riferimento alla tabella di valutazione presente nel POF che specifica per ogni voto
87
assegnato i corrispondenti livelli riguardo a conoscenze, abilità e competenze.
Le prove scritte saranno organizzate in modo che ciascuna presenterà svariati esercizi con diversi livelli di difficoltà relativi agli argomenti delle
unità didattiche svolte nel periodo precedente alla effettuazione del compito.
Nella valutazione delle prove scritte l’insegnante attribuirà un punteggio per ogni esercizio in base alle conoscenze, alle abilità e competenze
richieste per il relativo svolgimento e al peso che vorrà attribuire a quel tipo di conoscenze e di abilità in considerazione dell’attività didattica svolta.
Nella fase di correzione il punteggio assegnato terrà conto della correttezza e della completezza dello svolgimento dell’esercizio stesso e il voto
finale sarà determinato in modo proporzionale al punteggio totale realizzato.
Nelle valutazioni formulate in occasione delle scadenze periodali, si prenderanno in considerazione anche la partecipazione al dialogo educativo,
l’interesse, l’impegno e la capacità di migliorarsi.
Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine primo biennio)
Livello minimo - competenze
1)
Utilizzare in maniera autonoma le procedure di calcolo aritmetico ed algebrico in esercizi semplici e, se guidato, riuscire a
modellizzare semplici situazioni reali;
2)
saper individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi semplici e, se guidato, riuscire a modellizzare semplici
situazioni reali;
3)
saper analizzare ed interpretare semplici dati;
4)
saper confrontare ed analizzare figure geometriche in semplici problemi noti.
Livello minimo – abilità/capacità
Saper applicare in modo consapevole principi, teoremi e regole del calcolo aritmetico e algebrico – letterale anche se con errori di
distrazione o di calcolo lievi, rappresentandole anche sotto forma grafica;
confrontare e analizzare figure geometriche;
organizzare e gestire in modo logicamente corretto piccoli problemi di immediata risoluzione per i quali è richiesta la semplice
applicazione di regole, principi e teoremi;
interpretare e realizzare semplici grafici in ambito logico-insiemistico e di geometria analitica.
Livello minimo – conoscenze

Esprimere in modo semplice ma corretto definizioni, proprietà, principi, teoremi;

possedere in modo chiaro e corretto anche se non approfondito i concetti essenziali delle tematiche svolte.
Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio)
Livello minimo – competenze
88
Avere capacità di ragionamento guidato ossia di coordinare responsabilmente e pressoché autonomamente (con un piccolo aiuto da
parte dell’insegnante) le abilità nell’ambito dei vari moduli.
Livello minimo – abilità/capacità

Saper applicare in modo consapevole principi, teoremi e regole del calcolo algebrico – letterale anche se con errori di distrazione o di
calcolo lievi e saperli modellizzare;
organizzare e gestire in modo logicamente corretto piccoli problemi di immediata risoluzione per i quali è richiesta la semplice
applicazione di regole, principi e teoremi nei vari ambiti studiati;
confrontare e analizzare figure geometriche;
interpretare e realizzare semplici grafici di funzioni razionali, irrazionali, trascendenti, trigonometriche.
Livello minimo – conoscenze

Esprimere in modo semplice ma corretto definizioni, proprietà, principi, teoremi;

possedere in modo chiaro e corretto anche se non approfondito i concetti essenziali delle tematiche svolte.
89
CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI
PRIMO BIENNIO
CLASSI
PRIME
Modulo 1
Conoscenze
Insiemi numerici: N, Z, Q:
rappresentazioni,
operazioni, ordinamento.
Insiemi e loro operazioni.
Relazioni e funzioni.
Monomi e loro operazioni.
Polinomi e loro operazioni.
Prodotti notevoli.
Quoziente tra polinomi.
Regola di Ruffini e teorema del
resto.
Equazioni di primo grado intere.
Fattorizzazione dei polinomi.
MCD e mcm fra polinomi.
Frazioni algebriche e loro
operazioni.
Equazioni di primo grado
numeriche fratte e letterali.
Ricerca di zeri di un polinomio.
Abilità/Capacità
Competenze
Comprendere il significato logico operativo di
numeri appartenenti ai diversi sistemi numerici.
Utilizzare le diverse notazioni e saper convertire da
una all’altra (da frazioni a decimali, da frazioni
apparenti ad interi, da percentuali a frazioni…).
Comprendere il significato di potenza; calcolare
potenze e applicarne le proprietà.
Risolvere espressioni nei diversi insiemi numerici.
Tradurre brevi istruzioni in sequenze simboliche
(anche con tabelle); risolvere sequenze di operazioni
e problemi sostituendo alla variabili letterali i valori
numerici.
Impostare uguaglianze di rapporti per risolvere
problemi di proporzionalità e percentuale; risolvere
semplici problemi diretti e inversi.
Risolvere equazioni di primo grado e verificare la
correttezza dei procedimenti utilizzati.
Rappresentare graficamente equazioni di primo
grado; comprendere il concetto di equazione e quello
di funzione.
Utilizzare le tecniche e le procedure del
calcolo aritmetico ed algebrico
rappresentandole anche sotto forma
grafica.
90
Modulo 2
Modulo 3
Modulo 4
Fasi risolutive di un problema e
loro rappresentazioni.
Tecniche risolutive di un problema
che utilizzano equazioni di primo
grado.
Significato di analisi e
organizzazione di dati numerici.
Il piano cartesiano e il concetto di
funzione.
Funzioni di proporzionalità diretta,
inversa, quadratica e relativi
grafici, funzione lineare.
Concetto di postulato, assioma,
definizione, teorema,
dimostrazione.
Enti geometrici fondamentali e
loro proprietà.
Criteri di congruenza dei triangoli
e relative applicazioni.
Relazione tra angoli e lati di un
triangolo.
Il piano euclideo: relazioni tra
rette.
Criteri di parallelismo.
Quadrilateri e loro proprietà.
Progettare un percorso risolutivo strutturato in tappe.
Formalizzare il percorso di soluzione di un problema
attraverso modelli algebrici e grafici.
Tradurre dal linguaggio naturale al linguaggio
algebrico e viceversa.
Raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme
di dati.
Rappresentare classi di dati mediante istogrammi e
diagrammi a torta.
Leggere e interpretare tabelle e grafici in termini di
corrispondenza fra elementi di due insiemi.
Riconoscere una relazione tra variabili, in termini di
proporzionalità diretta o inversa e formalizzarla
attraverso una funzione matematica.
Rappresentare sul piano cartesiano il Grafico di una
funzione (retta, parabola, iperbole).
Riconoscere i principali enti, figure e luoghi
geometrici e descriverli con linguaggio naturale.
Individuare le proprietà essenziali delle figure e
riconoscerle in situazioni concrete.
Disegnare figure geometriche con semplici tecniche
grafiche e operative.
Comprendere i principali passaggi logici di una
dimostrazione.
91
Individuare le strategie appropriate per
la soluzione di problemi.
Raccogliere e analizzare dati
sviluppando deduzioni e ragionamenti
sugli stessi anche con l’ausilio di
rappresentazioni grafiche, usando
consapevolmente gli strumenti di
calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo
informatico.
Confrontare ed analizzare figure
geometriche individuando invarianti e
relazioni.
CLASSI
SECONDE
Modulo 1
Modulo 2
Conoscenze
Divisione tra polinomi.
Regola di Ruffini e teorema del
resto.
Equazioni fratte e letterali (cenni).
Sistemi di equazioni di primo
grado e metodi risolutivi.
Il piano cartesiano e la retta.
Disequazioni intere e frazionarie di
I grado. Segno del prodotto.
Sistemi di disequazioni intere e
fratte.
Fasi risolutive di un problema e
loro rappresentazioni.
Tecniche risolutive di un problema
che utilizzano equazioni o sistemi
di primo grado.
Tecniche risolutive di un problema
che utilizzano rappresentazioni nel
piano cartesiano.
Tecniche risolutive di un problema
di geometria con i teoremi di
Euclide e Pitagora.
Abilità/Capacità
Competenze
Rappresentare graficamente equazioni di primo
Utilizzare le tecniche e le procedure di
grado; comprendere il concetto di equazione e quello calcolo aritmetico ed algebrico anche
di funzione.
rappresentandole in forma grafica.
Risolvere sistemi di equazione di primo grado
seguendo istruzioni e verificarne la correttezza dei
risultati.
Risolvere equazioni e sistemi di I grado.
Risolvere disequazioni intere di I grado.
Rappresentare graficamente sistemi di I grado.
Analizzare semplici problemi, riconoscendo le
informazioni necessarie e quelle superflue sia in
contesti generali che in contesti collegati con
situazioni reali.
Scegliere la strategia risolutiva più efficace e
rappresentare il problema mediante un semplice
modello.
92
Individuare strategie appropriate per la
risoluzione di problemi.
Modulo 3
Modulo 4
Introduzione al calcolo delle
probabilità.
Eventi certi, impossibili e aleatori.
La probabilità di un evento
secondo la concezione classica.
L’evento unione e l’evento
intersezione di due eventi.
La probabilità della somma logica
di eventi per eventi compatibili e
incompatibili.
La probabilità condizionata.
La probabilità del prodotto logico
di eventi per eventi dipendenti e
indipendenti.
La legge empirica del caso e la
probabilità statistica (cenni).
Secondo e terzo criterio di
congruenza dei triangoli.
Relazione tra angoli e lati di un
triangolo.
Il piano euclideo: relazioni tra
rette.
Criteri di parallelismo.
Quadrilateri e loro proprietà.
Riconoscere se un evento è aleatorio, certo o
impossibile.
Calcolare la probabilità di un evento aleatorio,
secondo la concezione classica.
Calcolare la probabilità della somma logica di eventi.
Calcolare la probabilità del prodotto logico di eventi.
Calcolare la probabilità condizionata.
Calcolare la probabilità di un evento aleatorio,
secondo la concezione statistica.
Calcolare probabilità e vincite in caso di gioco equo.
Raccogliere e analizzare dati
sviluppando deduzioni e ragionamenti
sugli stessi anche con l’ausilio di
rappresentazioni grafiche, usando
consapevolmente gli strumenti di
calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo
informatico
Individuare le proprietà essenziali delle figure e
Confrontare ed analizzare figure
riconoscerle in situazioni concrete.
geometriche, individuando invarianti e
Disegnare figure geometriche con semplici tecniche relazioni.
grafiche e operative.
risolvere problemi di tipo geometrico e ripercorrerne
le procedure di soluzione.
Comprendere i principali passaggi logici di una
dimostrazione.
93
SECONDO BIENNIO
CLASSI
TERZE
Modulo 1
I numeri Reali
e i radicali
Conoscenze
L’insieme numerico R.
I radicali e i radicali simili; le
operazioni e le espressioni con i
radicali
Le potenze con esponente
razionale.
Le funzioni quadratiche.
Equazioni di secondo grado intere
Modulo 2
e fratte in una incognita.
Le equazioni di
secondo grado La scomposizione di un trinomio di
secondo grado.
Relazione tra i coefficienti e le
soluzioni di una equazione
di secondo grado.
Le equazioni polinomiali;
equazioni binomie,
trinomie, irrazionali,
biquadratiche, con valore
assoluto.
Sistemi di secondo grado.
Abilità/Capacità
Competenze
Semplificare un radicale e trasportare un fattore fuori Utilizzare le tecniche e le procedure di
o dentro il segno di radice.
calcolo aritmetico ed algebrico anche
Eseguire operazioni con i radicali e le potenze.
rappresentandole in forma grafica.
Razionalizzare il denominatore di una frazione.
Risolvere equazioni a coefficienti irrazionali.
Risolvere equazioni di secondo grado (numeriche e
letterali, intere e fratte).
Conoscere le relazioni fra coefficienti e radici.
Scomporre un trinomio di secondo grado.
Risolvere equazioni parametriche e di grado
superiore al secondo.
Risolvere sistemi di secondo grado.
Impostare e risolvere l’equazione o il sistema
risolvente di un problema di secondo grado.
94
Utilizzare le tecniche e le procedure di
calcolo aritmetico ed algebrico anche
rappresentandole in forma grafica.
Individuare strategie appropriate per la
risoluzione di problemi.
Disequazioni di secondo grado,
Modulo 3
Le disequazioni intere, fratte e sistemi.
di II grado
Modulo 4
La parabola
CLASSI
QUARTE
Modulo 1
La
circonferenza,
l’ellisse,
l’iperbole
Modulo 2
Esponenziali e
logaritmi
Risolvere disequazioni di primo e secondo grado.
Risolvere disequazioni di grado superiore al secondo
e disequazioni fratte.
Risolvere sistemi di disequazioni.
L’equazione della parabola come
Tracciare il grafico di una parabola di data
luogo geometrico.
equazione.
Condizioni per determinare
Determinare l’equazione di una parabola dati alcuni
l’equazione di una parabola.
elementi.
Le intersezioni tra retta e parabola. Stabilire la posizione reciproca di rette e parabole.
Trovare le rette tangenti a una parabola.
Trasformare geometricamente il grafico di una
parabola.
Risolvere particolari equazioni e disequazioni
mediante la rappresentazione grafica di archi di
parabole.
Conoscenze
Definizione come luogo
geometrico di circonferenza, ellisse
e iperbole.
Equazione e grafici.
Posizioni retta /curva.
Fasci di curve.
Logaritmi ed esponenziali:
funzioni, operazioni, proprietà,
equazioni, disequazioni, sistemi di
equazioni e di disequazioni.
Abilità/Capacità
Utilizzare le tecniche e le procedure di
calcolo aritmetico ed algebrico anche
rappresentandole in forma grafica.
Utilizzare correttamente e
consapevolmente i concetti e i metodi
della geometria analitica.
Competenze
Utilizzare correttamente e
Tracciare il grafico di circonferenze, ellissi e iperboli consapevolmente i concetti e i metodi
di date equazioni.
della geometria analitica.
Determinare le equazioni di circonferenze, ellissi e
iperboli dati alcuni elementi.
Stabilire la posizione reciproca di rette e
circonferenze, ellissi o iperboli.
Trovare le rette tangenti a circonferenze, ellissi e
iperboli.
Applicare le proprietà delle potenze a esponente
Utilizzare le tecniche e le procedure di
reale e le proprietà dei logaritmi.
calcolo aritmetico ed algebrico anche
Rappresentare il grafico di funzioni esponenziali e
rappresentandole in forma grafica.
logaritmiche.
Trasformare geometricamente il grafico di una
funzione.
Risolvere semplici equazioni e disequazioni
esponenziali.
Risolvere semplici equazioni e disequazioni
logaritmiche.
95
MODULO 3
Le funzioni
goniometriche
Modulo 4
Le formule
goniometriche
Modulo 3
Le equazioni e
le disequazioni
goniometriche
Modulo 4
La
trigonometria
Conoscere le funzioni
goniometriche e le loro principali
proprietà.
Conoscere e rappresentare
graficamente le funzioni seno,
coseno, tangente, cotangente e le
funzioni goniometriche inverse.
Calcolare le funzioni
goniometriche di angoli particolari.
Conoscere le principali formule
della goniometria.
Definire, sulla circonferenza goniometrica, le
funzioni sen(x), cos(x), tg(x).
Determinare l’intervallo di esistenza delle funzioni
trigonometriche.
Utilizzare le relazioni fondamentali della
trigonometria.
Operare con le principali funzioni
goniometriche.
Applicare le formule di addizione, sottrazione,
duplicazione, bisezione.
Equazioni e disequazioni
goniometriche.
Risolvere equazioni goniometriche elementari.
Risolvere equazioni lineari in seno e coseno.
Risolvere equazioni omogenee di secondo grado in
seno e coseno.
Risolvere sistemi di equazioni goniometriche.
Risolvere semplici disequazioni goniometriche..
Risolvere sistemi di disequazioni goniometriche.
Applicare il primo e il secondo teorema sui triangoli
rettangoli.
Risolvere un triangolo rettangolo e non.
Calcolare l’area di un triangolo e il raggio della
circonferenza circoscritta.
Applicare il teorema della corda.
Applicare il teorema dei seni.
Applicare il teorema del coseno.
Applicare la trigonometria alla fisica e a contesti
della realtà.
Operare con le formule goniometriche.
Calcolare le funzioni goniometriche di
angoli associati.
Dominare attivamente i concetti e i
metodi del calcolo algebrico e
goniometrico.
Teoremi sui triangoli rettangoli e
sui triangoli qualsiasi.
96
Utilizzare le relazioni fra lati e angoli di
un triangolo rettangolo e non.
QUINTO ANNO
CLASSI
Conoscenze
QUINTE
Funzioni e loro principali
Modulo 1
Le funzioni e le proprietà.
loro proprietà Conoscere e rappresentare
graficamente le funzioni.
Modulo 2
I limiti delle
funzioni e il
loro calcolo
Modulo 3
La derivata di
una funzione
e i teoremi del
calcolo
differenziale
Abilità/Capacità
Individuare dominio, segno, iniettività, suriettività,
biettività, (dis)parità, (de)crescenza, periodicità,
funzione inversa di una funzione.
Determinare la funzione composta di due o più
funzioni.
Concetto di limite di una funzione. Risolvere semplici forme indeterminate: 0/0, ∞/∞,
Teoremi sui limiti.
∞-∞, ∞∙0.
Forme di indeterminazione.
Utilizzare i limiti notevoli: per x → 0 sin(x)/x.
Limiti notevoli.
Utilizzare i limiti notevoli: per x → ∞ ( 1 + 1/x )x
Infiniti e infinitesimi.
Stabilire la continuità di una funzione.
Concetto di continuità e teoremi
Riconoscere e caratterizzare graficamente le
sulle funzioni continue.
situazioni di discontinuità.
Definizione di asintoto.
Determinare gli asintoti di una funzione.
Concetto di derivata di una
Calcolare, in base alla definizione, la derivata delle
funzione, il problema della
funzioni riconoscere il legame tra continuità e
tangente, definizione di rapporto
derivabilità.
incrementale e di derivata prima.
Utilizzare le regole di derivazione per il calcolo delle
Teoremi sulle derivate di funzioni derivate.
somma e differenza, prodotto e
Applicare i teoremi del calcolo differenziale.
quoziente di funzioni derivabili,
derivata di funzioni composte,
derivata della funzione inversa,
derivate seconde e di ordine
superiore, il differenziale di una
funzione, derivabilità e continuità.
Teoremi di Rolle, Lagrange e
Cauchy; teoremi di de l’Hôpital.
97
Competenze
Operare con semplici funzioni e
individuarne le principali proprietà.
Operare con la topologia della retta:
intervalli, intorno di un punto, punti
isolati e di accumulazione di un insieme.
Verificare il limite di una funzione
mediante la definizione.
Applicare i primi teoremi sui limiti
(unicità del limite, permanenza del
segno, confronto).
Operare con il calcolo differenziale in
situazioni semplici.
Operare con i teoremi del calcolo
differenziale.
Modulo 4
I massimi, i
minimi, i flessi
e lo studio
delle funzioni
Modulo 5
Gli integrali
indefiniti e
definiti
Definizione di massimo e minimo
(relativi e assoluti) di una
funzione.
Definizione di flesso.
Punti di non derivabilità.
Determinare crescenza, decrescenza, massimi e
Operare con le derivate per la ricerca di
minimi di una funzione.
punti critici.
Determinare concavità e convessità di una funzione.
Utilizzare le competenze acquisite per tracciare i
grafici di funzioni.
Ricavare dal grafico di una funzione quello della sua
derivata.
Risolvere semplici problemi di massimo e minimo.
Definizione di integrale indefinito.
Operare con il calcolo integrale e le
Integrali di funzioni elementari.
proprietà.
Calcolare primitive di semplici funzioni.
Definizione di integrale definito e Calcolare aree di semplici regioni piane.
suo significato geometrico.
Calcolare il valor medio di una funzione.
Teorema della media.
Teorema fondamentale del calcolo
integrale.
NOTA BENE:
Eventuali argomenti non svolti l’anno precedente potranno essere trattati durante l’anno in corso con tempi e modalità opportuni
Le programmazioni potranno essere suscettibili di eventuali modifiche da parte del Dipartimento o del singolo docente, anche nel corso dell’anno scolastico se, alla luce dell’esperienza nelle
classi, lo si riterrà opportuno
TORNA SU
98
Programmazione Dipartimento disciplinare di MATEMATICA E FISICA a.s. 2014-15
MATERIA - FISICA
INDIRIZZO - SCIENTIFICO ORDINARIO E SCIENTIFICO SCIENZE APPLICATE
Finalità generali
Nel primo biennio lo studio della fisica introduce lo studente:
all’osservazione dei fenomeni naturali,
alla loro descrizione in termini di relazioni tra grandezze misurabili
all’espressione di tali relazioni attraverso rappresentazioni grafiche
all’introduzione del formalismo matematico per la costruzione di un modello del fenomeno.
al corretto uso del laboratorio ed alla corretta redazione di semplici relazioni scientifiche, anche col contributo di tecnologie
informatiche
Nel corso del secondo biennio e quinto anno l’insegnamento della fisica, in continuità con le attività svolte nel biennio, si propone di far apprendere
agli studenti i modelli fondamentali dalla fisica, le leggi e le teorie che li esplicitano, facendo acquisire consapevolezza del valore conoscitivo della
disciplina e del nesso tra lo sviluppo della conoscenza fisica ed il contesto storico e filosofico in cui essa si è sviluppata.
In particolare, in questa fase della vita scolastica saranno perseguite le seguenti finalità:
far comprendere i procedimenti caratteristici dell'indagine scientifica, il continuo rapporto fra costruzione teorica ed attività
sperimentale, le potenzialità ed i limiti delle conoscenze scientifiche;
contribuire a rendere gli allievi capaci di reperire ed utilizzare in modo il più possibile autonomo e finalizzato le informazioni e di
comunicarle in modo chiaro e sintetico;
rendere capaci gli allievi di recepire e considerare criticamente le informazioni provenienti dai mezzi di comunicazione di massa
contribuire a rendere gli allievi capaci di analizzare e schematizzare situazioni reali e di affrontare problemi concreti anche in campi al
di fuori degli stretti ambiti disciplinari
contribuire a far sviluppare l'abitudine al rispetto dei fatti, al vaglio ed alla ricerca di riscontri delle proprie ipotesi esplicative
far acquisire strumenti intellettivi che possano essere utilizzati nelle successive scelte di studio e di lavoro
far capire l'importanza sociale ed economica delle discipline scientifiche
Obiettivi disciplinari generali
Alla fine del primo biennio lo studente avrà acquisito i principali elementi relativi
al linguaggio delle scienze sperimentali
99
alla rappresentazione delle grandezze fisiche
ai modelli matematici più semplici relativi ai temi principali
Laboratorio: progettare semplici esperimenti, scegliere la strumentazione, eseguire le misure con lavoro di gruppo e rappresentarne i
risultati in modo critico
Alla fine del corso di studi gli studenti dovranno aver acquisito le seguenti competenze:

saper osservare e identificare fenomeni;

saper formulare ipotesi esplicative utilizzando i modelli, le leggi imparate e le analogie;

saper formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti matematici e disciplinari rilevanti per la sua risoluzione;

saper fare esperienze e rendere ragione del significato dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento é inteso come
interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, scelta delle variabili significative, raccolta e analisi critica dei dati e dell'affidabilità di un
processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli;

saper comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società in cui vive. Saper reperire informazioni e
valutarne la correttezza.
Metodologia, mezzi e strumenti di lavoro
Quando possibile e opportuno gli argomenti verranno introdotti dalla osservazione di fenomeni e/o da semplici esperimenti di tipo dimostrativo
realizzabili con l’attrezzatura disponibile in laboratorio. Sarà, in ogni caso, dato rilievo agli aspetti più significativi dell’approccio scientifico allo
studio dei fenomeni naturali come, l’individuazione delle variabili significative, la formulazione di ipotesi esplicative attraverso lo sviluppo di un
adeguato modello matematico e la individuazione delle possibilità predittive offerte dal modello stesso.
Sarà inoltre messo in risalto il ruolo che, nell’analisi di un fenomeno, giocano la percezione e le preconcezioni esistenti relative all’andamento di
quello stesso fenomeno. Problemi ed esercizi dal libro di testo o su schede appositamente preparate, da svolgere in classe o a casa, individualmente o
per piccoli gruppi, permetteranno di applicare i modelli teorici appresi alla realtà dei fenomeni, di esercitare quindi la capacità di matematizzare le
situazioni reali, di eseguire deduzioni e confrontare queste con i risultati attesi. Potranno essere inoltre proposti lavori di approfondimento dei temi
affrontati in classe.
Verranno utilizzate le seguenti metodologie ed i seguenti mezzi e strumenti di lavoro:
lezioni frontali e interattive
esperimenti di laboratorio, se possibile anche in collaborazione con Università ed enti di ricerca
lavori di gruppo
uso dei software didattici
test e schede di lavoro
esercitazioni guidate
Verifiche
Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà:
nel primo periodo:
2 prove per la valutazione scritta e 2 prove per la valutazione orale
100
nel secondo periodo: 3 prove per la valutazione scritta e 2 prove per la valutazione orale
Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
problemi a risoluzione rapida e non;
quesiti a risposta singola e/o multipla;
test riguardanti l’attività di laboratorio
relazioni di laboratorio
brevi trattazioni scritte di argomenti particolarmente significativi ;
verifiche orali;
Si ritiene inoltre utile considerare gli interventi, dal posto o alla lavagna, volti ad accertare la continuità e la qualità dello studio. Tali interventi
potranno essere oggetto di valutazione parziale o totale.
Criteri di valutazione
Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori:
 grado di acquisizione delle competenze specifiche
 attenzione e impegno dimostrati
 progressi realizzati rispetto ai livelli iniziali
 capacità e volontà di recupero dimostrate
La valutazione formativa verrà effettuata durante l’intero anno scolastico mediante la sistematica correzione degli esercizi assegnati per casa, la
discussione delle difficoltà emerse durante lo studio autonomo e la rielaborazione personale degli argomenti trattati nelle lezioni precedenti e la
proposizione di quesiti a campione; la valutazione sommativa si articola in modi diversi in base al tipo di prova cui si riferisce.
Prove scritte: negli elaborati verrà individuato un punteggio per ogni sezione della prova, in modo che nella correzione si possano evidenziare più
facilmente le carenze. I singoli punteggi ed il punteggio complessivo determinano la valutazione numerica, mentre la gravità delle carenze determina
il giudizio in termini di conoscenze e competenze.
Gli indicatori che orientano la valutazione delle prove scritte ed orali sono contenuti nelle tabelle sulla valutazione del POF.
Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine primo biennio)
Livello minimo - competenze

Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale affrontati nel corso di studi

Analizzare dati di semplici esperienze e interpretarli anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli
strumenti di calcolo

Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico studiate, rappresentandole anche sotto forma grafica
Livello minimo – abilità/capacità
5)
Saper interpretare tabelle e grafici;
6)
saper costruire e utilizzare tabelle e grafici;
7)
usare consapevolmente le tecniche di calcolo e le unità di misura;
101
8)
usare consapevolmente le leggi studiate sia per la risoluzione di problemi sia per interpretare i fenomeni in laboratorio
Livello minimo – conoscenze

Usare correttamente i termini specifici della disciplina, i simboli, le convenzioni;

conoscere il metodo scientifico, i concetti, i principi e le leggi fondamentali nell’ambito degli argomenti trattati
Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio)
Livello minimo - competenze:
quelle sottolineate negli schemi relativi alle classi TERZA, QUARTA limitatamente ai casi più semplici
Livello minimo – abilità/capacità: quelle sottolineate negli schemi relativi alle classi TERZA, QUARTA limitatamente ai casi più semplici
Livello minimo – conoscenze:
quelle sottolineate negli schemi relativi alle classi TERZA, QUARTA limitatamente ai casi più semplici
Con lo stesso criterio si sono indicati gli obiettivi minini per l’accesso all’esame di stato, sottolinenadoli, negli schemi relativi alla classe QUINTA
102
CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI
PRIMO BIENNIO
Per quanto riguarda le competenze del primo biennio, si fa riferimento a quelle relative agli assi culturali secondo la seguente legenda:
(*) Legenda competenze relative agli ASSI CULTURALI ( DAL D.M. 139)
ASSE dei LINGUAGGI (AL)
Padronanza della lingua italiana
Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi
Utilizzare e produrre testi multimediali
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario
ASSE MATEMATICO (AM)

Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica

Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni

Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
 Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando
consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO ( AS-T)

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema
e di complessità

Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alla trasformazione di energia a partire dall’esperienza

Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate
(**) Le ABILITÀ SPERIMENTALI del primo biennio, applicabili a tutti i nuclei tematici, sono le seguenti:
- Scegliere ed operare con gli strumenti adeguati
- Progettare ed eseguire semplici procedure sperimentali
- Valutare gli errori sperimentali
103
-
Redigere una relazione di laboratorio valutando criticamente gli errori e i risultati ottenuti
CLASSI
Conoscenze
Abilità/Capacità
PRIME
- Grandezze fisiche
- Scegliere le variabili significative che
Tema 1
- Misura di una grandezza fisica
descrivono il fenomeno analizzato
- Stimare l’ordine di grandezza di una misura
OSSERVAZION - Strumenti di misura
- Misure dirette e indirette
- Stimare la correttezza del risultato di
EE
un’operazione ottenuto con la calcolatrice
DESCRIZIONE - Errori o incertezze di una misura
- Controllare la correttezza dimensionale delle
DEI FENOMENI - Notazione scientifica e ordine di grandezza
- Costruzione di tabelle di misure e grafici, anche
formule
Modulo 1.1:
con foglio elettronico
- Stimare l’errore su una misura diretta e
Misura di
- Struttura di una relazione scientifica
indiretta
grandezze fisiche - Definizione di massa, volume e densità
- Costruire un grafico adeguato ai dati
- Esperimenti: misura diretta di lunghezze con un
sperimentali raccolti anche mediante l’utilizzo
righello millimetrato e con il calibro
del foglio elettronico
ventesimale; del volume di un liquido con il
- Interpretare grafici e tabelle costruiti
cilindro graduato, di massa con la bilancia, di
tempo con un cronometro; misura indiretta di
ABILITA’ SPERIMENTALI (**)
superfici, di volumi e di densità
Modulo 1.2:
- La proporzionalità diretta
- Individuare le relazioni di proporzionalità
- La relazione di linearità
diretta e di linearità dall’analisi dei dati raccolti
Relazione tra
- La proporzionalità inversa
e dal grafico
grandezze
- La proporzionalità quadratica
- Individuare le relazioni di proporzionalità
- La proporzionalità quadratica inversa
inversa, quadratica e quadratica inversa
- Esperimenti: misura indiretta della densità
dall’analisi dei dati raccolti e dalla
mediante la misura della massa e del volume di
rettificazione delle curve ottenute dai grafici
oggetti diversi dello stesso materiale, relazione
tra base e altezza di un rettangolo di area fissata,
la torcia elettrica: misura dell’area illuminata su
uno schermo in funzione della distanza della pila
dallo schermo, relazione tra l’altezza di un
liquido di volume assegnato e il diametro del
cilindro che lo contiene, il pendolo semplice
104
Competenze
AL1 AL 3
AM1 AM4
AS-T1 AS-T2
AS-T3
Vedi Legenda (*)
AL1 AL 3
AM1 AM4
AS-T1 AS-T2
AS-T3
Vedi Legenda (*)
Tema 2
L’EQUILIBRIO
Modulo 2.1:
Grandezze scalari
e vettoriali
Modulo 2.2
Equilibrio di un
corpo rigido
- Grandezze scalari e vettoriali
- Algebra dei vettori (somma, differenza e
scomposizione cartesiana)
- Saper riconoscere il carattere delle grandezze
fisiche
- Saper operare con i vettori, sia graficamente
che algebricamente
Vedi Legenda (*)
- Introduzione del concetto di forza
- Individuare e saper rappresentare
- Forza peso, forza elastica, forze vincolari.
schematicamente le forze che agiscono in una
- Equilibrio del punto materiale e diagramma del
semplice situazione pratica
corpo libero
- Saper verificare le condizioni di equilibrio di
- Analisi dell’equilibrio su un piano inclinato
un punto materiale e calcolare la forza
- Momento di una forza rispetto a un asse
equilibrante
- Esperimenti: legge di allungamento di una molla, - Saper verificare le condizioni di equilibrio di
misura di forze con il dinamometro, equilibrio di
un corpo rigido e calcolare il momento
forze concorrenti, equilibrio sul piano inclinato
equilibrante
ABILITA’ SPERIMENTALI
Modulo 2.3
Equilibrio nei
fluidi
CLASSI
SECONDE
Tema 1
TERMOLOGIA
Modulo 1.1
AL1 AL 3
AM1 AM4
AS-T1 AS-T2
AS-T3
-
- Saper convertire le unità di misura della
pressione
- Saper applicare i principi di Pascal e di Stevino,
torchio idraulico,
- Vasi comunicanti con fluidi di diversa densità
- Calcolo della spinta di Archimede e risoluzione
di problemi di galleggiamento.
Conoscenze
Abilità/Capacità
Definizione operativa di temperatura
Scale termometriche
Equilibrio termico
Il concetto di calore
Gli scambi di calore e il calore specifico
Vedi Legenda (*)
(**)
Definizione della pressione
Principio di Pascal e di Stevino
Spinta di Archimede
Principio dei vasi comunicanti
Misura della pressione atmosferica ed esperienza
di Torricelli
- Condizione di equilibrio di un corpo immerso in
un fluido
- Esperimenti: le sfere di Magdeburgo, il tubo a U,
i vasi comunicanti, la spinta di Archimede, la
tensione superficiale
-
AL1 AL 3
AM1 AM4
AS-T1 AS-T2
AS-T3
AL1 AL 3
AM1 AM4
AS-T1 AS-T2
AS-T3
Vedi Legenda (*)
ABILITA’ SPERIMENTALI (**)
- Saper determinare la temperatura di equilibrio
tra due o più corpi, anche nel caso di passaggi
di stato
- Saper studiare la variazione della temperatura
tra passaggi di stato
105
Competenze
AL1 AL 3
AM1 AM4
AS-T1 AS-T2
AS-T3
- Passaggi di stato e calore latente
Temperatura e
- Esperimenti: equivalente in acqua del
calore, passaggi di
calorimetro, calore specifico di un metallo,
stato
fusione e solidificazione di sostanze
Modulo 1.2
- La dilatazione dei solidi e dei liquidi
- Le leggi dei gas
Dilatazione
- Esperimenti: dilatazione lineare dei solidi, legge
termica e leggi dei
di Boyle, il termometro a gas
gas
Tema 2
MOTI IN UNA
DIMENSIONE
Modulo 2.1
Moto rettilineo
uniforme
Modulo 2.2
Moto rettilineo
uniformemente
accelerato
Tema 3
I PRINCIPI
DELLA
DINAMICA
Modulo 3.1
-
-
Posizione, distanza e spostamento
Definizione di velocità media e istantanea
Moto rettilineo uniforme e legge oraria
Grafico s-t
Esperimenti: moto di un carrellino con il
marcatempo, moto uniforme con la rotaia a
cuscino d’aria
Definizione di accelerazione media e istantanea
Moto uniformemente accelerato e leggi orarie
Il moto vario
Grafico s-t, v-t, a-t e relazioni tra questi
- I tre principi della dinamica
- Riconsiderazione dell’equilibrio dal punto di
vista dinamico
- Diagramma di corpo libero
- Moto sul piano inclinato
- Moto di caduta libera
- Moto di corpi collegati tra loro e tensione
- Esperimenti: moto di un carrellino su un piano
inclinato con il marcatempo e con la rotaia a
cuscino d’aria
Vedi Legenda (*)
ABILITA’ SPERIMENTALI (**)
- Valutare quantitativamente gli effetti della
temperatura nella dilatazione dei corpi
- Saper rappresentare graficamente le leggi dei
gas (diagrammi P-V)
AL1 AL 3
AM1 AM4
AS-T1 AS-T2
AS-T3
ABILITA’ SPERIMENTALI (**)
- Saper leggere, costruire e collegare i grafici s-t,
v-t
- Saper utilizzare l’equazione oraria
Vedi Legenda (*)
AL1 AL 3
AM1 AM4
AS-T1 AS-T2
AS-T3
ABILITA’ SPERIMENTALI (**)
Vedi Legenda (*)
- Saper leggere, costruire e collegare i grafici s-t,
v-t, a-t
- Saper utilizzare le appropriate equazioni orarie
nei diversi contesti
- Saper collegare moti della vita quotidiana ai
grafici studiati
ABILITA’ SPERIMENTALI (**)
- Saper determinare e rappresentare la forza
risultante agente sul sistema
- Saper calcolare l’accelerazione del sistema e
studiarne il moto
- Saper costruire il diagramma di corpo libero in
casi semplici
- Saper calcolare le tensioni
- Saper riconoscere le coppie di forze che
agiscono per il terzo principio della dinamica
ABILITA’ SPERIMENTALI (**)
106
AL1 AL 3
AM1 AM4
AS-T1 AS-T2
AS-T3
Vedi Legenda (*)
AL1 AL 3
AM1 AM4
AS-T1 AS-T2
AS-T3
Vedi Legenda (*)
Tema 4
OTTICA
GEOMETRICA
Modulo 4.1
- Fenomenologia e leggi della riflessione e della
rifrazione
- Specchi piani e sferici: raggi principali ed
immagini
- Lenti sottili: raggi principali ed immagini
- Esperimenti: immagine di uno specchio piano,
legge della riflessione su specchi piani e su
specchi sferici concavi e convessi, legge della
rifrazione, riflessione totale, dispersione,
immagine reale e virtuale di lenti convergenti e
divergenti
- Saper ricavare/verificare le leggi della
riflessione e della rifrazione per via
sperimentale
- Saper costruire l’immagine di un oggetto
prodotta da specchi o lenti, tramite i raggi
principali
ABILITA’ SPERIMENTALI (**)
107
AL1 AL 3
AM1 AM4
AS-T1 AS-T2
AS-T3
Vedi Legenda (*)
SECONDO BIENNIO
CLASSI
TERZE
Tema 1
CINEMATICA
DEL MOTO IN
DUE
DIMENSIONI
Modulo 1
Moto parabolico.
Moto circolare
Conoscenze
-
Definizione di traiettoria sul piano e nello spazio
Vettore posizione e spostamento
I vettori velocità media e velocità istantanea
I vettori accelerazione media e accelerazione
istantanea
Il principio di composizione dei movimenti.
Il moto parabolico
Il moto circolare uniforme. Parametri del moto e
relazioni fra i parametri
Esperimenti: verifica del moto parabolico con
pallina che cade da un piano orizzontale
Abilità/Capacità
Competenze
- Utilizzare la rappresentazione vettoriale delle
- Schematizzare
grandezze cinematiche nel caso di moti sul
situazioni reali dal
piano
punto di vista
- Determinare i vettori velocità media e
cinematico,
accelerazione media mediante procedimento
individuando costanti
grafico
del moto e
- Risolvere problemi relativi a proiettili lanciati
introducendo le
orizzontalmente utilizzando la composizione
variabili necessarie,
dei movimenti
indicate con gli
- Determinare la massima altezza raggiunta e la
opportuni simboli
gittata di un proiettile lanciato secondo un certo
alfabetici.
angolo
- Riconoscere in
- Definire e utilizzare le grandezze che
situazioni reali il
caratterizzano il moto circolare
modello di moto
- Applicare le equazioni del moto circolare
applicabile
uniforme per risolvere problemi
rilevandone i limiti di
- Saper derivare le caratteristiche cinematiche del
validità.
moto circolare uniforme
- Applicare a situazioni
reali i modelli di moto
considerati
- Saper risolvere
problemi complessi di
moto parabolico e di
moto circolare
uniforme in cui vanno
adattate le equazioni
alla situazione
descritta.
108
- Lo spazio e il tempo secondo Newton
e la sua idea di forza
- Le leggi fondamentali della dinamica
LA
- La massa come inerzia del moto di un
DESCRIZIONE
corpo
DINAMICA DEL
- Massa e peso di un corpo
MOTO
- Esempi di applicazione delle leggi del
Modulo 2.1
moto (forze vincolari, forze elastiche e
forze di attrito).
Le leggi del moto di - Dinamica del moto circolare, la forza
Newton applicate al
centripeta
moto rettilineo e il
- Esperimenti: seconda e terza legge di
moto circolare.
Newton con la rotaia a cuscino d'aria
Tema 2
Modulo 2.2
Sistemi di
riferimento
inerziali e non
inerziali.
- Sistemi di riferimento inerziali e non
inerziali
- Sistemi di riferimento non inerziali:
forze reali e forze apparenti
- Enunciare e illustrare attraverso esempi il
- Utilizzare le leggi della
principio di inerzia
dinamica per prevedere il
- Individuare le forze agenti in una data situazione
moto di sistemi meccanici
sapendo determinare la forza risultante
di diversa complessità
- Illustrare il significato di massa inerziale in
riferimento alla seconda legge
- Illustrare attraverso esempi la validità della terza
legge della dinamica
- Risolvere problemi relativi a situazioni in cui
compaiono forze di attrito
- Studiare il moto di caduta nell’aria tenendo conto
dell’attrito
- Saper schematizzare l’azione delle forze
attraverso il diagramma di corpo libero
- Saper risolvere problemi di dinamica in situazioni
in cui il diagramma di corpo libero è noto (punto
materiale su un piano inclinato con e senza attrito;
caduta libera; pendolo semplice)
- Applicare la seconda legge al moto circolare
- Distinguere fra sistemi di riferimento inerziali e
- Saper dedurre il moto di un
non inerziali
sistema a partire dalla
- Distinguere fra forze reali e forze apparenti
conoscenza delle forze
- Riconoscere forze inerziali in diverse situazioni
apparenti e viceversa.
reali
- Saper risolvere esercizi
- Saper risolvere esercizi semplici di dinamica
complessi di dinamica
ponendosi in sistemi di riferimento non inerziali
ponendosi in sistemi di
(ascensore accelerato, moto circolare uniforme)
riferimento non inerziali
(ascensore accelerato, moto
circolare uniforme)
109
- La struttura di un teorema di
conservazione
- Ruolo dei teoremi di conservazione
LEGGI DI
CONSERVAZION - Sistemi isolati e non
- Teorema di conservazione della
E
quantità di moto
Modulo 3:
- Lavoro di una forza, prodotto scalare
tra vettori
Teoremi di
- Sistemi non isolati e teorema
conservazione
dell’energia cinetica
- Dinamica dei sistemi; centro di massa
e teorema del moto del centro di
massa.
- Urti tra due corpi
- Urti elastici e anelastici
- Studio degli urti nel sistema di
riferimento del centro di massa
- Forze conservative e energia
potenziale
- Teorema di conservazione dell’energia
meccanica
- Energia meccanica in presenza di forze
non conservative
- Cenni sul principio generale di
conservazione dell’energia
- Esperimenti: urti elastici e anelatici
con la rotaia a cuscino d’aria
Tema 3
- Saper distinguere tra un sistema isolato o non
- Saper riconoscere quando le
isolato
informazioni a disposizione
- Saper distinguere tra urti elastici e anelatici
non permettono di effettuare
- Saper individuare quando una grandezza si
previsioni sull’evoluzione
conserva
di un sistema utilizzando le
- Saper utilizzare i concetti di lavoro, quantità di
leggi della dinamica
moto energia cinetica e potenziale nella
- Saper utilizzare i teoremi di
modellizzazione di semplici fenomeni meccanici
conservazione per effettuare
- Comprendere che il campo gravitazionale è
previsioni sull’evoluzione
indipendente dalla massa del corpo su cui agisce
di particolari sistemi
- Saper calcolare il lavoro di una forza
- Saper effettuare la trattazione degli urti nel
sistema di riferimento del centro di massa, nel
piano cartesiano
- Saper determinare l’energia potenziale
relativamente alle forze considerate (forza peso,
forza elastica)
- Saper utilizzare il teorema dell’energia meccanica
per effettuare previsioni sull’evoluzione di sistemi
110
Tema 4
LA
SPIEGAZIONE
DEI MOTI
PLANETARI DA
TOLOMEO A
NEWTON
Modulo 4
Legge di
gravitazione
universale
- Moti del sole, delle stelle, dei pianeti
rispetto alla Terra
- La prima soluzione geocentrica
- Il sistema tolemaico: eccentricità,
epicicli, equanti
- Il sistema copernicano
- Le osservazioni di Tico Brahe
- Keplero: l’abbandono delle ipotesi del
moto circolare uniforme, le tre leggi.
- Galileo: le osservazioni effettuate col
telescopio e la controversia sul sistema
copernicano.
- Newton: la formulazione della legge di
gravitazione universale
- Campo gravitazionale.
- Energia potenziale gravitazionale nel
caso di due o più corpi
- Velocità di fuga dei satelliti
- Capire l’importanza della unificazione del peso
con le forze che regolano il moto dei corpi del
sistema solare.
- Conoscere le leggi di Keplero e saper derivare la
terza legge nell’ipotesi di orbita circolare.
- Saper operare con le grandezze che descrivono i
moti planetari .
- Saper derivare la velocità di un satellite.
- Saper utilizzare le leggi di Keplero per
individuare alcune caratteristiche del moto dei
pianeti.
- Saper utilizzare la legge di gravitazione universale
e il principio di conservazione dell’energia per
effettuare previsioni sul moto di satelliti o sistemi
nel caso di semplici situazioni.
- saper determinare la velocità di fuga di un corpo
da un pianeta
111
- Saper esporre
correttamente le ragioni
alla base dei modelli
tolemaico e copernicano.
- Saper esporre la logica che
ha portato Newton alla
formulazione della legge di
gravitazione universale.
- Saper interpretare, in base
alla legge di gravitazione,
alcune caratteristiche dei
moti dei corpi del sistema
solare (eclissi, maree,
precessione degli equinozi).
- Saper utilizzare la legge di
gravitazione universale per
effettuare previsioni sul
moto di satelliti o sistemi.
CLASSI
QUARTE
Tema 1
DINAMICA
ROTAZIONALE
Modulo 1.1
Conoscenze
- Analogia tra equazioni del moto
circolare e lineare (RIPASSO).
- Momento torcente, prodotto vettoriale,
metodo della mano destra
- Seconda legge di Newton per le
rotazioni, momento d’inerzia
- Equilibrio dinamico traslazionale e
rotazionale
- Momento angolare e principio di
conservazione, giroscopi e leggi di
Keplero
- Lavoro rotazionale, energia cinetica
rotazionale e conservazione
dell’energia meccanica
Abilità/Capacità
- Saper cogliere l’analogia tra le leggi del moto
traslazionale e quelle del moto rotazionale ed
applicare queste ultime in analogia alle prime.
- Saper calcolare il momento torcente di una forza
applicata sia ad un corpo puntiforme che ad uno
esteso, sia in intensità che in direzione e verso
- Saper applicare la II legge di Newton per le
rotazioni
- Saper calcolare il momento angolare sia di un
corpo puntiforme che di uno esteso
- Saper applicare il principio di conservazione del
momento angolare
- Saper calcolare il lavoro e l’energia cinetica
rotazionale
- Saper applicare il principio di conservazione
dell’energia meccanica ai fenomeni in cui c’è
rotolamento di un corpo
112
Competenze
- Saper analizzare una
situazione di equilibrio sia
traslazionale che
rotazionale di corpi estesi
- Saper determinare moti e
quantità costanti in
situazioni semplici di non
equilibrio
- saper discutere la validità
delle soluzioni trovate
- Calore e temperatura: unità di misura,
scale termometriche, calore specifico e
calore latente; equilibrio termico,
dilatazione termica (RIPASSO)
- Conduzione, convezione,
irraggiamento: equazioni di Fourier
Tema 2
elementare e legge di StefanBoltzmann
TERMODINAMICA
- Modello di gas perfetto; leggi di
Charles, di Gay Lussac, di Boyle e
Modulo 2.1
temperatura assoluta: relazioni tra
pressione (P), volume (V) e
Il Calore:
temperatura (T).
fenomenologia e
- Teoria cinetica di un gas perfetto e
modello
legge di Clausius; legame tra energia
microscopico
cinetica (ECIN.), temperatura (T) e
calore (Q); calori specifici e gradi di
libertà;
- Crisi del modello microscopico in
fisica classica
- Enunciato del 1^ principio:
Modulo 2.2:
conservazione dell’energia estesa ai
fenomeni termici; energia interna,
Le trasformazioni di
calore e lavoro scambiati: convenzioni
un gas perfetto
di segno;
- Equivalenza calore-lavoro:
esperimento di Joule
- Trasformazioni di un gas ideale:
isocora, isobara, isoterma e adiabatica;
trasformazioni reversibili e
irreversibili; espressioni di calore (Q),
lavoro (L) e variazione di energia
di esse; piano
P vs V e grafici; ciclo termodinamico
- Esperimento: eventuale motore di
Stirling con Openlab (Università di
Firenze Dip. di Fisica)
- Saper convertire la temperatura da una scala
- Saper operare con le
all’altra; eseguire i ca
grandezze P,V,T e Q
calcoli per equilibrio termico e quelli con i
- Saper discutere le
passaggi di stato;
caratteristiche della teoria
- Saper trovare il calore trasmesso per conduzione e
cinetica ed il suo
disaccordo con gli
- Saper trovare il calore irraggiato a temperatura T
esperimenti
- Saper trovare l’ECIN. media di un gas perfetto,
l’energia interna e la velocità quadratica media
- Saper determinare il calore specifico di un gas
perfetto dalla valutazione dei gradi di libertà
- Saper applicare il primo principio della
Termodinamica ai fenomeni meccanici studiati
nelle varie
trasformazioni di un gas perfetto
113
- Saper operare con le
grandezze P,V,T, L, Q e
studiate
Modulo 2.3:
Macchine termiche,
secondo principio
della
Termodinamica ed
entropia
Tema 3
LE ONDE
Modulo 3.1:
Il moto armonico
- Le prime macchine termiche e il
problema del rendimento
- Il ciclo di Carnot e il rendimento
massimo
- Enunciati di Clausius e Kelvin-Planck
del 2^ principio e loro equivalenza
- Macchine frigorigene ideali e
coefficiente di prestazione (C.O.P.)
- Degradazione dell’energia e
definizione di entropia
- Var
- Saper rappresentare sul piano P-V e trovare il
rendimento di un ciclo termodinamico
- Saper determinare il coefficiente di prestazione
(C.O.P.) di una macchina frigorigena ideale
n
trasformazioni semplici
- Saper valutare i microstati in sistemi semplici e
dedurre gli scambi energetici che portano
all’equilibrio termico
- Saper discutere rendimento
e C.O.P di macchine
termiche
- Saper valutare la variazioni
di entropia delle
trasformazioni
- Macrostati e microstati di un sistema:
probabilità della distribuzione di
energia
S = k ln (N)
- Modello di Einstein di solido:
equilibrio termico
- Esperimento: funzionamento del
motore a scoppio e del motore Diesel
usando dei modellini
- Il moto armonico come proiezione di
- Saper scrivere la legge oraria x(t) del moto
- Saper analizzare e discutere
quello circolare: tempo, fase,
armonico date le condizioni iniziali e saper
semplici sistemi animati da
frequenza, periodo, velocità,
dedurre da essa i parametri del moto
moto armonico
accelerazione e relazioni tra essi
- Saper calcolare energia cinetica e potenziale per la
- Equazione dinamica del moto
molla unidimensionale e per il pendolo
armonico in una dimensione (1-dim.) - Saper calcolare v(t), a(t), F(t), ECIN (t) ed EPOT (T)
ed equazione dinamica del pendolo:
esempi di equazioni differenziali
- Equazioni orarie per molla 1-dim e
pendolo
- Forza, energia cinetica e potenziale nel
pendolo semplice e nella molla; moti
armonici smorzati
114
- Onde armoniche; fronte d’onda,
velocità di propagazione, ampiezza,
Onde meccaniche
fase, frequenza, periodo e lunghezza
d’onda; onde trasversali e longitudinali
- y(x,t) per l’onda su una corda tesa
- Principio di sovrapposizione
- Interferenza
- Onde stazionarie su una corda: modi
normali, armoniche
- Propagazione di onde superficiali:
riflessione, rifrazione, diffrazione; il
principio di Huygens
- Esperimenti: propagazione, riflessione
e rifrazione di onde su una corda e su
una molla, osservazioni di fenomeni
ondulatori con l’ondoscopio
Modulo 3.3:
- Propagazione rettilinea; leggi della
riflessione; angolo limite e riflessione
La luce: riflessione,
totale; rifrazione e legge di Snell
rifrazione, modello
(RIPASSO);
di Huygens e
- Interferenza costruttiva e distruttiva:
modello di Newton.
coerenza delle sorgenti
Interferenza da due - Modello ondulatorio della luce e
fenditure e
confronto col modello corpuscolare di
diffrazione
Newton
- Diffrazione da fenditura singola
- Esperimento di Young
- Velocità della luce e metodi di misura
storici; trasversalità e polarizzazione
delle onde luminose
- Ottica geometrica: immagini, punti
coniugati, strumenti ottici (CENNI)
- Esperimento: interferenza e diffrazione
della luce con un laser He-Ne,
eventuale misura della velocità della
luce con Openlab (Università di
Firenze Dip. di Fisica)
Modulo 3.2:
- Saper scrivere la legge oraria y(x,t) dell’onda
- Saper operare con la legge
trasversale date le condizioni iniziali e saper
oraria delle onde trasversali
dedurre da essa i parametri del moto
- Saper applicare il principio di sovrapposizione per
le onde su una corda a estremi fissi per trovare le
armoniche
- Saper applicare il principio di Huygens per le
onde superficiali
- Saper applicare le leggi della riflessione e della
rifrazione a semplici casi reali
- Saper discutere le differenze tra il modello
ondulatorio e corpuscolare nei vari fenomeni
luminosi
- Saper determinare la posizione delle frange
d’interferenza di luce monocromatica di due
fenditure
- Saper determinare le frange di diffrazione di luce
monocromatica da fenditura singola
115
- Saper discutere le
caratteristiche studiate dei
fenomeni luminosi
Modulo 3.4
Il suono
Onde sonore
ed effetto Doppler
Tema 4:
-
Onde longitudinali, frequenze udibili
Intensità in db e timbro
Risonanze
Effetto Doppler sonoro
- Cariche elettriche e legge di Coulomb
- Concetto di campo elettrico, linee di
campo
FORZE E CAMPI
- Teorema di Gauss
ELETTRICI
- Parallelismo con la gravitazione
Modulo 4.1:
- Conservatività del campo
elettrostatico, potenziale, superfici
Le forze elettriche, il
equipotenziali ed energia potenziale
campo, il potenziale - Conduttori ed isolanti: modello dei
e i circuiti
portatori liberi
- Campo e potenziale nei conduttori e
sulla superficie, rigidità dielettrica
- Modelli atomici: Thomson e
Rutherford, esperimento di Millikan
- Capacità elettrica, condensatori piani,
collegamenti in serie e parallelo.
- Esperimenti: uso dell’elettroscopio per
rivelare la presenza di carica
- Saper scrivere l'equazione per l'onda di pressione
- Saper ricavare frequenza, ampiezza e fase iniziale
dall'equazione dell'onda
- Saper determinare le frequenze distorte dall'effetto
Doppler longitudinale
- Saper applicare la legge di Coulomb
- saper applicare il principio di sovrapposizione per
calcolare forze e campi prodotti da semplici
sistemi di cariche
- Saper applicare il teorema di Gauss in situazioni
ad alta simmetria: piani, fili, sfere e gusci
omogenei
- Saper calcolare l'energia di un sistema di cariche
- Saper determinare la capacità di un conduttore, di
un condensatore piano
- Conoscere le tappe fondamentali dell'evoluzione
storica dei modelli atomici
- Saper determinare la capacità del condensatore
equivalente ad una batteria di condensatori in
serie e in parallelo
116
- Essere in grado di operare
con le grandezze tipiche del
suono
- Saper trovare forze e campi
per semplici sistemi di
cariche
- Saper trovare potenziali ed
energie per semplici sistemi
di cariche
- Saper determinare capacità
equivalenti serie-parallelo
Modulo 4.2:
Circuiti elettrici
- Concetto di corrente elettrica e
resistenza
- Convenzioni e simboli sui circuiti
elettrici in corrente continua (c.c.)
- Leggi di Ohm e leggi di Kirchhoff
- Resistenze in serie e parallelo:
resistenza equivalente
- Generatore di tensione ideale e reale
- Misure di corrente (I) e d.d.p. con gli
strumenti
- Potenza ed effetto Joule
- Carica e scarica di un condensatore:
equazione differenziale
- Esperimenti: verifica delle leggi di
Ohm; carica e scarica di un
condensatore
- Saper semplificare un circuito elettrico in c.c.
- Saper applicare le leggi di Ohm e le leggi di
Kirchhoff
- Saper calcolare energie e potenze dissipate nelle
resistenze e immagazzinate nei condensatori
117
- Saper risolvere semplici
circuiti elettrici in c.c
CLASSI
QUINTE
Tema 1
RIPASSO
ELETTRICITÀ.
CAMPO
MAGNETICO,
INDUZIONE ED
EQUAZIONI DI
MAXWELL
Modulo 1.1:
Campi magnetici
Modulo 1.2:
Induzione magnetica
Conoscenze
- Ripasso circuiti, campi elettrici e
potenziali
- Correnti nei gas e nei liquidi
- Semiconduttori e superconduttori
- Campo magnetico di un filo percorso
da corrente: esperimento di Oersted
- Legge di Biot e Savart: campi della
spira e del solenoide, linee di campo
- Forze tra fili percorsi da corrente
- Legge di Ampere
- Cariche elettriche e campi magnetici:
forza di Lorentz
- Effetto Hall
- Esperimento di Thomson: il rapporto
carica/massa (e/m) per l’elettrone
- Esperimenti: visualizzazione delle
linee di campo magnetico generato da
magneti permanenti e da correnti
elettriche mediante la limatura di ferro,
misura del rapporto carica/massa per
l’elettrone
- Correnti indotte; legge di FaradyNeumann
- Legge di Lenz; auotinduzione e mutua
induzione;
- Energia dei campi elettrico (E) e
magnetico (B)
- Trasformatore e alternatore
- Circuiti RL e LC: risonanza
QUINTO ANNO
Abilità/Capacità
Competenze
- Saper risolvere semplici circuiti elettrici in
- Saper trovare campi
corrente continua c.c.
magnetici in situazioni
- Saper determinare il campo magnetico nelle
studiate e forze su fili e
situazioni studiate
cariche immersi in campi
- Saper trovare le forze tra fili percorsi da c.c.
elettrici e magnetici
- Saper trovare le forze su cariche in moto in campi
magnetici costanti e determinarne le traiettorie
- Saper applicare la legge di Ampere
- Saper determinare le correnti indotte nelle
situazioni studiate
- Saper applicare la legge di Farady-Neumann e la
legge di Lenz
- Saper trovare l’energia di un campo elettrico e di
un campo magnetico
118
- Saper trovare correnti
indotte e l’energia di campi
elettrici e magnetici
Modulo 1.3:
Equazioni di
Maxwell e onde
elettromagnetiche
Tema 2
RELATIVITÀ
Modulo 2.1:
Relatività Ristretta
Tema 3
LA FISICA
MODERNA
Modulo 3.1:
Crisi della Fisica
classica e fenomeni
quantistici
- Flusso e circuitazione di E e B:
equazioni di Maxwell
- Corrente di spostamento
- Le onde elettromagnetiche (e.m), lo
spettro e le sue zone
- Polarizzazione della luce
- La velocità della luce
- L'esperimento di Michelson e Morley:
la costanza della velocità della luce
- Postulati della Relatività Ristretta
- L'orologio a luce: dilatazione dei tempi
tra sistemi in moto
- Contrazione delle lunghezze
- Le trasformazioni di Lorentz
- La composizione delle velocità
- Limiti classici delle formule della
Relatività Ristretta.
- L'equivalenza massa-energia
- L'energia cinetica relativistica
- Relatività generale (CENNI)
- Punti di crisi della fisica classica a fine
'800
- Lo spettro di corpo nero e l'ipotesi di
Planck
- Limite classico della espressione
quantistica
- L'effetto fotoelettrico e la spiegazione
di Einstein: i fotoni
- Potenziale d'arresto e frequenza di
soglia
- L'effetto Compton
- Saper scrivere e discutere le equazioni di
Maxwell in forma differenziale ed integrale
- Saper associare la frequenza delle onde e.m. con
la giusta zona dello spettro
- Saper discutere le
caratteristiche principali
della radiazione
elettromagnetica
- Saper scrivere e discutere le trasformazioni di
Lorentz
- Saper calcolare spazi e tempi trasformati in
diversi sistemi di riferimento in moto relativo
uniforme
- Saper comporre le velocità tra sistemi in moto
relativo uniforme
- Saper calcolare energie cinetiche di oggetti
relativistici
- Saper determinare le
correzioni relativistiche
delle quantità cinematiche e
dell'energia in casi semplici
- Saper discutere i fatti sperimentali inspiegabili per - Saper operare con le
la Fisica Classica a fine '800
relazioni fondamentali degli
- Saper discutere le variazioni della curva di
effetti quantistici studiati
emissione del corpo nero al variare della
temperatura
- Saper calcolare il limite classico della legge della
radiazione di Planck
- Saper calcolare energie cinetiche dei fotoelettroni
e potenziali d'arresto nell'effetto fotoelettrico
- Saper determinare la lunghezza d'onda della
radiazione Compton
119
Modulo 3.2:
Meccanica
Quantistica
TEMA 4
Cenni di energia
nucleare
- L'instabilità dell'atomo e gli spettri
atomici
- Modello di Bohr e livelli energetici
- Principio di Pauli
- Righe spettrali e numeri quantici
- L'esperimento di Franck e Hertz
- L'eperimento dell' interferenza di
elettroni
- Il dualismo onda-corpuscolo
- Lunghezza d'onda di De Broglie
- Il principio d'indeterminazione di
Heisemberg
- Il nucleo: Z, N, A numero atomico,
numero di neutroni e numero di massa
- Reazioni nucleari
- Famiglie radioattive
- Legge del decadimento radioattivo
- Saper calcolare l'energia dell'elettrone nell'atomo
di Bohr e la frequenza della radiazione
corrispondente ad una data transizione tra livelli
- Saper descrivere l'esperimento di Franck e Hertz
- Saper applicare il principio d'indeterminazione
- Saper operare con le
relazioni fondamentali della
meccanica quantistica
studiate
- Saper utilizzare le relazioni tra Z, N e A
- Saper applicare la legge del decadimento
radioattivo
- Saper operare con le
relazioni fondamentali della
meccanica quantistica
studiate
Modulo 4.1
120
Programmazione Dipartimento disciplinare di Matematica, Fisica e Informatica a.s. 2014-15
MATERIA FISICA
INDIRIZZI CLASSICO – LINGUISTICO - SCIENZE UMANE
Finalità generali
Al termine del percorso liceale lo studente avrà appreso i concetti fondamentali della fisica, acquisendo consapevolezza del valore culturale della
disciplina e della sua evoluzione storica ed epistemologica.
La libertà, la competenza e la sensibilità dell’insegnante, che valuterà di volta in volta il percorso didattico più adeguato alla singola classe e alla
tipologia di Liceo all’interno della quale si trova ad operare, svolgeranno un ruolo fondamentale nel trovare un raccordo con altri insegnamenti (in
particolare con quelli di matematica, scienze naturali, storia e filosofia) e nel promuovere collaborazioni tra la sua Istituzione scolastica e Università,
enti di ricerca, musei della scienza e mondo del lavoro, soprattutto a vantaggio degli studenti degli ultimi due anni.
Obiettivi disciplinari generali
Il corso si propone di far acquisire allo studente conoscenze e abilità specifiche per:
aver consapevolezza del valore culturale della fisica, sia da un punto di vista puramente contenutistico, che relativamente al contesto
storico - filosofico;
-
sapersi esprimere usando il corretto linguaggio della disciplina;
-
osservare e identificare fenomeni, sapendo discernere fra la situazione fisica reale (complessa) e il modello utilizzato (semplificato);
-
affrontare e risolvere semplici problemi di fisica usando gli strumenti matematici adeguati al suo percorso didattico;
avere consapevolezza dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei
fenomeni naturali, analisi critica dei dati e dell'affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli;
-
comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società in cui vive.
Metodologia, mezzi e strumenti di lavoro
Metodologia:
introduzione degli argomenti, quando possibile e opportuno, a partire dall'osservazione di fenomeni e/o da semplici esperimenti di tipo
dimostrativo realizzabili con l’attrezzatura disponibile in laboratorio. Sarà, in ogni caso, dato rilievo agli aspetti più significativi
dell’approccio scientifico allo studio dei fenomeni naturali come, l’individuazione delle variabili significative, la formulazione di ipotesi
121
esplicative attraverso lo sviluppo di un adeguato modello matematico e la individuazione delle possibilità predittive offerte dal modello
stesso;
rielaborazione individuale degli argomenti mediante l’ausilio del testo, la risoluzione di semplici problemi e l’elaborazione di relazioni
sull'attività di laboratorio;
verifica della comprensione delle leggi e teorie esaminate attraverso la loro applicazione in situazioni problematiche diverse;
verifiche in forma scritta e/o orale, a conclusione di ogni ciclo di lezioni, per valutare il livello di comprensione dei contenuti trattati e migliorare
il linguaggio specifico e le capacità di orientamento;
recupero degli argomenti non ben assimilati.
Me Mezzi e strumenti di lavoro:
libri di testo e fotocopie;
lezioni frontali e interattive;
lavori di gruppo;
esperienze di laboratorio;
eventuale uso di software didattici specifici;
esercitazioni guidate.
Verifiche
Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà:
nel primo periodo:
almeno 2 prove per la valutazione orale
nel secondo periodo: almeno 2 prove per la valutazione orale
Ai fini dell’attribuzione del voto orale le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
interrogazioni;
verifiche scritte, da considerarsi come ulteriori elementi di valutazione da associare alle interrogazioni, di diversa tipologia (test consistenti in
domande a risposta multipla o a risposta aperta, quesiti a risposta breve, questionari, risoluzione di esercizi e problemi ed eventuali relazioni
su esperienze di laboratorio).
Si ritiene inoltre utile richiedere interventi, dal posto o alla lavagna, volti ad accertare la continuità e la qualità dello studio. Tali interventi potranno
essere oggetto di valutazione parziale o totale.
Criteri di valutazione
Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori:
grado di acquisizione delle competenze specifiche
attenzione e impegno dimostrati
progressi realizzati rispetto ai livelli iniziali
capacità e volontà di recupero dimostrate
122
La valutazione sarà effettuata in modo da rendere l’alunno consapevole del livello di preparazione raggiunto ed, eventualmente, delle modifiche o
delle integrazioni da dover effettuare per migliorare il livello di preparazione, anche con la collaborazione dell’insegnante attraverso interventi
didattici più mirati e personalizzati.
La valutazione formativa verrà effettuata durante l’intero anno scolastico mediante la sistematica correzione degli esercizi assegnati per casa, la
discussione delle difficoltà emerse durante lo studio autonomo e la rielaborazione personale degli argomenti trattati nelle lezioni precedenti e la
proposizione di quesiti a campione; la valutazione sommativa si articolerà in modi diversi in base al tipo di prova cui si riferisce.
Nella valutazione delle prove scritte il punteggio massimo per ogni quesito viene attribuito in base alle conoscenze e alle abilità richieste per lo
svolgimento di quel singolo quesito e, inoltre, al peso che l’insegnante vuole attribuire a quel tipo di conoscenze e di abilità in base all’attività
didattica svolta. Nella fase di correzione il punteggio assegnato ad ogni quesito tiene conto della correttezza e della completezza dello svolgimento
del quesito stesso. Il voto della prova viene, infine, determinato in modo proporzionale al punteggio.
Nella valutazione delle prove orali si fa riferimento ai criteri e agli obiettivi indicati.
Nelle valutazioni formulate in occasione delle scadenze periodali, si prenderanno in considerazione anche la partecipazione al dialogo educativo, i
progressi sul piano cognitivo, l’impegno e l’interesse nel seguire l’attività didattica.
Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio)
Livello minimo - competenze
Saper inquadrare lo studio della fisica nel contesto storico–sociale di riferimento;
saper analizzare e schematizzare un fenomeno o un problema riuscendo, anche guidato, ad individuarne gli elementi significativi, le
relazioni, i dati superflui, quelli mancanti e riuscendo a collegare premesse e conseguenze;
saper applicare proprietà, principi in semplici situazioni;
riconoscere, anche guidato, analogie e differenze fra fenomeni diversi e individuare in essi proprietà varianti e invarianti;
saper utilizzare le conoscenze acquisite, per affrontare e analizzare, anche guidato, lo studio di fenomeni non ancora noti.
Livello minimo – abilità/capacità
Saper interpretare tabelle e grafici;
saper costruire e utilizzare tabelle e grafici;
usare consapevolmente le tecniche di calcolo e le unità di misura;
saper approfondire, anche guidato, le conoscenze in merito all’energia e alle sue trasformazioni;
cogliere il significato di una situazione problematica e utilizzare le conoscenze acquisite per risolvere situazioni note;
comprendere i collegamenti fra le conoscenze acquisite e i fenomeni della realtà quotidiana.
Livello minimo – conoscenze
Usare correttamente i termini specifici della disciplina, i simboli, le convenzioni;
123
conoscere il metodo scientifico, i concetti, i principi e le leggi fondamentali nell’ambito della meccanica, della termodinamica, delle
onde e dell’elettromagnetismo.
CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI
Le abilità sperimentali sotto indicate sono applicabili a tutti i moduli elencati
- Scegliere ed operare con strumenti adeguati
- Progettare ed eseguire semplici procedure sperimentali
- Valutare gli errori sperimentali
- Redigere una relazione di laboratorio analizzando criticamente gli errori e i risultati ottenuti
SECONDO BIENNIO
CLASSI
TERZE
Conoscenze
Abilità/Capacità
124
Competenze
Modulo 1
Osservazione e
descrizione dei
fenomeni
Grandezze fisiche.
Misura di una grandezza fisica e
strumenti di misura.
Misure dirette, indirette ed errori di
misura.
Notazione scientifica e ordine di
grandezza.
Costruzione di tabelle di misure e
grafici, anche con foglio elettronico.
Relazioni tra grandezze.
Struttura di una relazione scientifica.
Scegliere le variabili significative che descrivono il
fenomeno analizzato.
Stimare l’ordine di grandezza di una misura.
Stimare la correttezza del risultato di
un’operazione ottenuto con la calcolatrice.
Controllare la correttezza dimensionale delle
formule.
Stimare l’errore su una misura diretta e indiretta.
Costruire un grafico adeguato ai dati sperimentali
raccolti e individuare le relazioni tra le grandezze
in gioco mediante l’utilizzo del foglio elettronico.
Interpretare grafici e tabelle.
125
Utilizzare le tecniche e le procedure
del calcolo aritmetico ed algebrico
studiate, rappresentandole anche
sotto forma grafica.
Analizzare dati di semplici
esperienze e interpretarli anche con
l’ausilio di rappresentazioni grafiche,
usando consapevolmente gli
strumenti di calcolo.
Osservare, descrivere ed analizzare
fenomeni appartenenti alla realtà
naturale.
Modulo 2
Descrizione del
moto
Modulo 3
I principi della
dinamica
Modulo 4
Il moto dei
pianeti e la
gravitazione
universale
Posizione, distanza e spostamento.
Grandezze scalari e vettoriali.
Definizione di velocità media e
istantanea.
Moto rettilineo uniforme ed
equazione oraria.
Grafici s-t.
Definizione di accelerazione media e
istantanea.
Moto uniformemente accelerato ed
equazioni orarie.
Moto vario.
Grafici s-t, v-t, a-t e relazioni
reciproche.
I principi della dinamica.
Principi della dinamica e sistemi di
riferimento inerziali.
Equilibrio del punto materiale e
diagramma del corpo libero.
Applicazioni dei principi della
dinamica.
Saper leggere, costruire e collegare i grafici s-t, v-t,
a-t.
Saper operare con i vettori.
Saper utilizzare le appropriate equazioni orarie nei
diversi contesti.
Saper collegare moti della vita quotidiana ai grafici
studiati.
Saper riconoscere e rappresentare le
relazioni matematiche e grafiche tra
grandezze scalari e vettoriali.
Comprendere e saper operare con le
grandezze che descrivono il moto.
Saper determinare e rappresentare la forza
Comprendere e saper operare con le
risultante agente su di un sistema.
leggi di Newton.
Saper verificare le condizioni di equilibrio di un
punto
materiale e calcolare la forza equilibrante.
Saper calcolare l’accelerazione di un sistema e
studiarne il
moto.
Da Tolomeo a Copernico: evoluzione Saper individuare le principali caratteristiche dei
Comprendere la legge di gravitazione
dei
modelli
universale, le
modelli cosmologici.
cosmologici trattati.
analogie e le differenze tra i
Leggi di Keplero.
Saper utilizzare le leggi di Keplero e la legge di principali modelli cosmologici.
La legge di gravitazione universale.
gravitazione per effettuare semplici previsioni
sulle caratteristiche dei
moti planetari.
126
CLASSI
QUARTE
Modulo 1
Equilibrio dei
fluidi
Conoscenze
Definizione di pressione.
Principio di Pascal, principio di
Archimede, legge di Stevino,
pressione atmosferica.
Definizione di lavoro e di energia.
Energia cinetica ed energia
Modulo 2
Lavoro, energia potenziale.
Conservazione dell’energia
e principi di
meccanica.
conservazione
Forze conservative e non
conservative.
Conservazione dell’energia totale.
Potenza.
Energia del campo gravitazionale e
velocità di
fuga.
Trasferimento e trasformazione di
energia.
Quantità di moto e sua conservazione.
Urti elastici e anelastici.
Momento d’inerzia e conservazione
del momento angolare (cenni).
Abilità/Capacità
Competenze
Saper utilizzare la legge di Stevino, i principi di
Comprendere e saper operare con i
Pascal e di Archimede nella risoluzione di semplici principi dei fluidi.
problemi di equilibrio dei fluidi
Saper utilizzare i concetti di lavoro, energia
cinetica, energia potenziale e potenza nella
risoluzione numerica e grafica di problemi.
Saper applicare il principio di conservazione
dell’energia, discutendone l’ambito di validità nella
soluzione di problemi di meccanica.
Saper calcolare l’energia potenziale di un corpo in
un campo gravitazionale.
Saper utilizzare i concetti di quantità di moto e
impulso nella risoluzione di problemi dinamici.
Saper riconoscere semplici casi di conservazione
del momento angolare e valutare il momento
d’inerzia (cenni).
Evidenziare analogie e differenze tra moto
rettilineo e moto rotatorio.
Saper risolvere problemi sugli urti elastici e
anelastici.
127
Comprendere e saper operare con i
concetti di lavoro, energia e
quantità di moto discutendone i
principi di conservazione.
Calore e temperatura; scale
termometriche e
relativa conversione.
Modulo 3
Energia termica Dilatazione lineare, superficiale,
volumica
dei corpi.
Calore e lavoro; esperimento di Joule.
Capacità termica e calore specifico.
Passaggi di stato.
Propagazione del calore: conduzione,
convezione, irraggiamento.
Le leggi di Gay-Lussac e di Boyle per
i gas
perfetti.
Il modello di gas perfetto e le
trasformazioni
termodinamiche.
L’equazione di stato dei gas perfetti.
La teoria cinetica dei gas.
Il primo principio della
termodinamica.
Le macchine termiche e il
rendimento.
Il ciclo di Carnot.
Il secondo principio della
termodinamica;
reversibilità dei processi
termodinamici e
concetto di entropia.
Saper calcolare la dilatazione di un corpo
riscaldato.
Saper calcolare la temperatura d’equilibrio di due
corpi in equilibrio termico.
Saper determinare il calore specifico e la capacità
termica di un corpo.
Saper determinare le grandezze fisiche (volume,
pressione, temperatura) nelle trasformazioni di un
gas ideale.
Saper calcolare il lavoro e il calore scambiato da
un sistema durante una trasformazione o un ciclo
termodinamico.
Saper calcolare il rendimento di una macchina
termica ideale
Saper valutare le variazioni di entropia in semplici
trasformazioni termodinamiche e la loro
irreversibilità o
meno.
128
Comprendere e saper analizzare i
fenomeni termici, affrontando i
concetti base ( temperatura, quantità
di calore scambiato, equilibrio
termico) per arrivare, attraverso
l’analisi del modello di gas ideale e
delle trasformazioni termodinamiche
fondamentali, allo studio dei principi
della termodinamica.
Generalizzare la legge di
conservazione dell’energia e
comprendere i limiti intrinseci alle
trasformazioni tra forme di energia.
Modulo 4
Onde e luce
Fenomeni oscillatori e onde.
Riflessione, rifrazione, diffrazione:
esperienza con l’ondoscopio.
Principio di sovrapposizione e
interferenza costruttiva e distruttiva.
Onde stazionarie.
Il principio di Huygens e la
diffrazione. Onde sonore.
Caratteristiche del suono.
Riflessione e diffrazione del suono.
Effetto Doppler.
Cenni di ottica geometrica.
Saper operare con i parametri fisici di un’onda:
periodo, ampiezza, lunghezza d’onda, frequenza,
velocità.
Saper valutare semplici situazioni d’interferenza
per onde sonore.
Saper determinare la frequenza dei suoni percepiti
per effetto Doppler quando la sorgente sonora e
l’osservatore sono in moto relativo.
129
Comprendere e saper interpretare e
analizzare gli aspetti fisici dei
fenomeni ondulatori e in particolare
delle onde sonore.
QUINTO ANNO
CLASSI
Conoscenze
QUINTE
La carica elettrica: elettrizzazione per
Modulo 1
Cariche e campi strofinio, per contatto e per induzione
elettrostatica.
elettrici
Conservazione e quantizzazione della
carica.
La legge di Coulomb.
Il campo elettrico e le linee di campo.
Il campo gravitazionale terrestre e il
campo elettrico.
L’energia potenziale gravitazionale ed
elettrica.
Il potenziale elettrico.
La differenza di potenziale e il moto
delle cariche.
La relazione tra campo elettrico e
potenziale.
Il moto di una carica in un campo
elettrico.
I condensatori: capacità di un
condensatore piano, energia di un
condensatore.
Abilità/Capacità
Saper applicare la legge di Coulomb.
Saper applicare il principio di sovrapposizione per
calcolare forze e campi prodotti da semplici sistemi
di cariche.
Saper calcolare l'energia di un sistema di cariche.
Saper determinare la capacità di un condensatore
piano.
130
Competenze
Comprendere e saper operare con
campi elettrici in semplici casi.
Saper determinare potenziali ed
energie per semplici sistemi di
cariche.
Modulo 2
La corrente
elettrica
Modulo 3
Il campo
magnetico
Cariche in moto e corrente elettrica
nei solidi.
Resistenza di un conduttore e prima
legge di Ohm.
Resistività e seconda legge di Ohm.
La potenza elettrica e l'effetto Joule.
I circuiti elettrici: resistenze in serie e
in parallelo, condensatori in serie e in
parallelo; leggi di Kirchhoff.
Voltmetri e amperometri.
La forza elettromotrice.
La corrente nei liquidi e nei gas.
Magneti e poli magnetici.
Le interazioni tra magneti e correnti:
esperienze di Oersted, di Faraday e di
Ampère.
La forza di Lorentz e il campo
magnetico.
Campo magnetico creato da un filo
rettilineo percorso da corrente.
Il campo magnetico di una spira e di
un solenoide.
La carica in moto in un campo
magnetico.
La forza esercitata da un campo
magnetico su un conduttore percorso
da corrente.
I campi magnetici nella materia.
Saper applicare le leggi di Ohm e le leggi di
Kirchhoff in semplici circuiti.
Saper determinare la resistenza equivalente a
resistenze in serie e in parallelo.
Saper determinare la capacità del condensatore
equivalente a condensatori in serie e in parallelo.
Saper calcolare energie e potenze dissipate nelle
resistenze e immagazzinate nei condensatori.
Saper risolvere semplici circuiti
elettrici in corrente continua.
Saper determinare il campo magnetico nei semplici Comprendere e saper operare con
casi affrontati.
campi magnetici in semplici casi.
Saper determinare le forze che agiscono tra fili
percorsi da corrente continua.
Saper determinare le forze agenti su cariche in
moto in campi magnetici costanti e determinarne le
traiettorie.
Saper applicare la legge di Ampère.
131
Semplici esperimenti sulle correnti
Saper associare frequenza e zona dello spettro delle Saper discutere le caratteristiche
Modulo 4
indotte.
onde elettromagnetiche.
principali della radiazione
Il campo
elettromagnetica.
elettromagnetico Induzione elettromagnetica: il flusso
del campo magnetico, le leggi di
Faraday-Neumann e di Lenz.
La produzione e la distribuzione della
corrente alternata.
I principi dell’elettromagnetismo di
Maxwell; la propagazione delle onde
elettromagnetiche; gli esperimenti di
Hertz; lo spettro elettromagnetico.
TORNA SU
132

Programmazione Dipartimento disciplinare di SCIENZE a.s. 2014-15

MATERIA: SCIENZE (Biologia, Chimica, Scienze della Terra)

CLASSI INDIRIZZO SCIENTIFICO
 Finalità generali
Lo studio delle Scienze della Natura servirà allo studente per:
ASSE DEI LINGUAGGI
 Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti
 Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo
 Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
ASSE MATEMATICO
 Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica
 Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
ASSE TECNOLOGICO
 Osservare e analizzare fenomeni naturali complessi appartenenti alla realtà naturale e artificiale
 Utilizzare modelli appropriati per interpretare i fenomeni
 Utilizzare le metodologie acquisite per porsi con atteggiamento scientifico di fronte alla realtà
 Obiettivi disciplinari generali
Al termine del corso di studi lo studente dovrà possedere le conoscenze disciplinari (vedi scansione contenuti delle singole discipline) e le
competenze/abilità tipiche delle Scienze della Natura di seguito elencate:
 Leggere un brano scientifico
 Osservare schemi e immagini
 Classificare
133











Saper effettuare connessioni logiche
Riconoscere o stabilire relazioni
Formulare ipotesi in base ai dati forniti
Sperimentare in laboratorio, elaborare dati sperimentali, trarre conclusioni basate sui risultati ottenuti e sulle ipotesi verificate
Comunicare informazioni scientifiche
Risolvere situazioni problematiche utilizzando linguaggi specifici
Applicare le conoscenze a situazioni della vita reale
Collocare le scoperte scientifiche nella loro dimensione storica
Analizzare le relazioni tra l'ambiente abiotico e le forme viventi per interpretare le modificazioni ambientali di origine antropica e
comprenderne le possibili ricadute future.
 Metodologia
L'apprendimento disciplinare seguirà una scansione ispirata a criteri di gradualità, di connessione e di sinergia tra le discipline che formano il
corso di Scienze le quali, pur nel rispetto della loro specificità, saranno sviluppate in modo armonico e coordinato.
Le diverse aree disciplinari (Biologia, Chimica, Scienze della Terra) caratterizzate da concetti e da metodi di indagine propri, si basano tutte sulla
stessa strategia dell'indagine scientifica che fa riferimento anche alla dimensione di "osservazione e sperimentazione".
Nel primo biennio, dove prevale un approccio di tipo fenomenologico, basato su osservazione e descrizione, riveste un' importanza fondamentale
la dimensione sperimentale; laddove non sia possibile effettuare attività laboratoriale in senso stretto esperimenti cruciali nello sviluppo del sapere
scientifico saranno presentati utilizzando filmati e/o esperimenti virtuali.
Nel secondo biennio e nel quinto anno si ampliano, si consolidano e si pongono in relazione i contenuti disciplinari, introducendo in modo
graduale ma sistematico i concetti, i modelli e il formalismo che sono propri delle discipline oggetto di studio e che consentono una spiegazione
più approfondita dei fenomeni. In particolare nel quinto anno gli studenti potranno essere coinvolti in approfondimenti di carattere disciplinare
(sui contenuti dell'ultimo anno di corso e degli anni precedenti: ecologia, risorse energetiche, fonti rinnovabili, cicli biogeochimici) e
multidisciplinare (matematica, fisica, filosofia, storia, arte), che potranno avere anche valore orientativo al proseguimento degli studi. Rimane
importante la dimensione sperimentale.
Per quanto riguarda la parte teorica le linee metodologiche che potranno essere seguite saranno: la lezione frontale, la lezione dialogata, la lezione
discussione, l'uso di sussidi didattici (audiovisivi, riviste specializzate, materiale multimediale, LIM), l’impiego di tecniche di simulazione efficaci
per stimolare il trasferimento delle competenze, l’uso di procedimenti ipotetico-deduttivi e di procedimenti induttivi attraverso esperienze,
osservazioni e documenti.
 Verifiche
numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà:
nel primo periodo: due scritte da effettuarsi, a scelta, secondo le tipologie previste e due orali.
nel secondo periodo: tre scritte e due orali.
134
Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
 prove orali
 prove scritte (tramite test a risposta chiusa e/o aperta, quesiti a risposta breve, questionari, "problem solving")
 relazioni su esperimenti
Per la verifica si farà uso inoltre di tutto ciò che nel dialogo educativo serve a valutare le prestazioni degli studenti in rapporto a compiti o ad attività
concepite come parte di un’esperienza di apprendimento.
 Criteri di valutazione
Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori:
 conoscenze degli argomenti proposti
 competenze (applicazione delle conoscenze, uso appropriato dei linguaggi specifici, correttezza espositiva)
 capacità di sintesi, collegamento, elaborazione ed autonomia nella gestione delle conoscenze
I voti saranno attribuiti seguendo i criteri di corrispondenza riportati nella tabella di valutazione del POF.
Per il raggiungimento del livello di sufficienza alla fine del primo biennio lo studente. oltre a conoscere gli argomenti principali delle singole
discipline, dovrà in termini di competenze/abilità dimostrare di:
 Possedere il lessico specifico della disciplina
 Possedere in modo chiaro e corretto i concetti essenziali legati ai vari fenomeni
 Saper esporre con rigore logico le conoscenze acquisite
 Sapersi orientare nel focalizzare gli aspetti essenziali dei fenomeni
Per il raggiungimento del livello di sufficienza alla fine del secondo biennio lo studente, oltre a conoscere gli argomenti principali delle singole
discipline, dovrà in termini di competenze/abilità dimostrare di:
 Possedere e utilizzare con padronanza il lessico specifico della disciplina
 Possedere in modo chiaro e corretto i concetti generali e particolari dei vari fenomeni
 Saper esporre con rigore logico le conoscenze acquisite
 Saper analizzare i problemi e coglierne gli aspetti essenziali
 Saper focalizzare gli aspetti essenziali dei fenomeni e collegarli in modo consapevole
 Saper collegare fenomeni e coglierne gli aspetti unificanti più significativi
 Saper applicare gli aspetti teorici generali a problemi specifici in contesto noto e in semplici situazioni nuove
 Saper condurre semplici rielaborazioni
135
CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI
PRIMO BIENNIO
CLASSI PRIME (SCIENZE DELLA TERRA)







Conoscenze
La costituzione della materia;
Gli stati di aggregazione e i
passaggi di stato;
Sostanze pure, miscugli e
soluzioni;
Trasformazioni fisiche e chimiche;
Definizione di atomo, molecola,
ione, isotopi, elementi e composti;
La tavola periodica;
Legami ionici e covalenti, legame
a idrogeno.
Conoscenze





Modulo I
Introduzione alla CHIMICA
Abilità/Capacità
Competenze
Ricavare dalla formula la natura delle 
Conoscere e correlare, nelle linee
particelle
fondamentali, il comportamento delle varie
sostanze.
Risalire alle caratteristiche degli
elementi, in base alla loro posizione nella
tavola periodica;
Individuare i metodi e le procedure
ottimali per la separazione dei miscugli;
Saper descrivere i passaggi di stato e
saper costruire il relativo grafico
temperatura/tempo;
Saper spiegare la forma delle
molecole e le proprietà delle sostanze.
 Modulo II
 LA LITOSFERA
Abilità/Capacità
Competenze
136

Gli strati della Terra: crosta,
mantello e nucleo;

I minerali e le rocce:
classificazione e riconoscimento dei
principali tipi;

I processi: magmatico,
sedimentario (con cenni di
geomorfologia) e metamorfico;

Il ciclo litogenetico.









Conoscenze
La molecola dell’acqua e le sue
proprietà;
Il mare in movimento: le onde, le
maree, le correnti;
Gli oceani e i fondali oceanici;
Le acque continentali: I fiumi e i
laghi;
Il ciclo dell’acqua (cenni
sull’inquinamento).

Saper descrivere le caratteristiche

Saper effettuare connessioni logiche tra fatti
fisiche e chimiche della litosfera;
e fenomeni a livello litosferico e stabilire le

Saper osservare e descrivere campioni rispettive relazioni.
di roccia e classificarle secondo un criterio
esplicitato;

Saper collocare i processi litogenetici
nel contesto del “sistema Terra”;

Raccogliere e ordinare dati
sperimentali.





Conoscenze
L’atmosfera: composizione,

stratificazione, Temperatura e
pressione,

L’umidità e le precipitazioni
meteorologiche;
I climi del pianeta, I cambiamenti 
climatici e il riscaldamento globale;
Cenni sull’inquinamento dell’aria.
 Modulo III
L’IDROSFERA
Abilità/Capacità
Saper rappresentare la molecola
dell’acqua e il legame fra le molecole;
Saper interpretare le proprietà
dell’acqua in base alla struttura e conoscere
il ciclo idrologico;
Conoscere la distribuzione delle
risorse idriche sulla Terra;
Sapere come varia la salinità
dell’acqua marina;
Conoscere i principali movimenti che
caratterizzano le acque oceaniche.
Modulo IV
L’ATMOSFERA E IL CLIMA
Abilità/Capacità
Saper illustrare caratteristiche e
specificità dell’atmosfera;
Saper esaminare i fattori che
determinano la variabilità delle condizioni
meteorologiche e climatiche;
Saper descrivere i principali tipi di
clima sulla terra.
137
Competenze

Valutare le variazioni in atto nelle risorse
idriche del pianeta;

Assunzione di comportamenti responsabili
nell’uso della risorsa acqua;

Applicazione delle conoscenze acquisite a
nuovi contesti, anche legati alla vita quotidiana.
Competenze

Risolvere semplici problemi legati al
quotidiano, ad es. i cambiamenti meteorologici;

Comprendere la forte responsabilità
dell’uomo nella variazione della temperatura
globale dell’atmosfera e dell’inquinamento
dell’aria e quali potrebbero essere le ricadute
future.














Modulo V
LA GEOMORFOLOGIA
Conoscenze
Abilità/Capacità
Competenze
Il modellamento;

Riconoscere le forze che hanno

Collegare un paesaggio naturale noto, agli
modellato un paesaggio;
agenti esogeni che ne hanno modellato le
Gli ambienti geomorfologici;
strutture;
Conoscere i processi di disgregazione
L’evoluzione del paesaggio fisico. 
fisica e alterazione chimica delle rocce;

Considerare in modo critico e consapevole la
forte
influenza dell’uomo sull’ambiente;

Descrivere le principali morfologie
glaciali, desertiche e costiere.

Comprendere il valore del paesaggio della
propria regione per poterlo salvaguardare.
Modulo VI
IL PIANETA TERRA
Conoscenze
Abilità/Capacità
Competenze
La posizione della Terra
 Conoscere le caratteristiche fondamentali 
Sapersi orientare nello spazio e nel tempo;
nell’Universo;
del Sistema Solare;

Saper inquadrare i corpi celesti e la Terra, in
un ambito complessivo.
Cenni su stelle e galassie;
 Saper descrivere le leggi di Keplero e la
legge di Newton;
Il Sistema Solare;

Riconoscere l’importanza della costruzione
di modelli e del loro continuo aggiornamento;
 Sapere come si misura il tempo;
Le leggi di Keplero e la legge di
Newton;
 Saper descrivere i moti della Terra e quali 
Individuare nel “sistema Terra” un sistema
sono
le
conseguenze;
di
equilibri
complessi e delicati.
Forma e dimensione della Terra;
 Saper individuare e descrivere le zone
L’orientamento, il reticolato
astronomiche;
geografico, latitudine e longitudine;
 Saper descrivere le caratteristiche della
Elementi di cartografia;
superficie lunare;
I movimenti della Terra: rotazione
 Saper spiegare quali sono le conseguenze
e rivoluzione con relative prove e
dei moti della Luna.
conseguenze;
Le stagioni e le zone
astronomiche;
La Luna: caratteristiche generali,
movimenti e relative conseguenze;
La misura del tempo: il giorno,
l’anno e i fusi orari.
138
CLASSI SECONDE (BIOLOGIA)
Conoscenze
Modulo I
LE MOLECOLE DELLA VITA
Abilità/Capacità
139
Competenze













La struttura della
molecola d’acqua
Le proprietà
dell’acqua: densità,
calore specifico,
coesione e adesione
Le soluzioni
Monomeri e
polimeri
Condensazione e
idrolisi dei polimeri
Caratteristiche dei
carboidrati
Caratteristiche
delle proteine
Gli amminoacidi
Le quattro
strutture delle proteine
Caratteristiche dei
lipidi
Caratteristiche
degli acidi nucleici
I nucleotidi
DNA, RNA e
ATP













Mettere in relazione la struttura molecolare dell’acqua con le sue proprietà

Individuare nella
Distinguere una sostanza idrofila da una idrofobica
molecola d’acqua le
Spiegare le caratteristiche delle soluzioni
particolari caratteristiche
Distinguere i monomeri dai polimeri
che la rendono
Comprendere le funzioni delle reazione di condensazione e di idrolisi
indispensabile alla vita
Distinguere le categorie di carboidrati biologicamente importanti e comprendere la

Essere in grado di
relazione tra struttura e funzione
individuare
nei composti
Elencare le funzioni svolte dalle proteine negli organismi viventi
organici le molecole che
Descrivere la struttura degli amminoacidi
costituiscono gli esseri
Descrivere i quattro livelli della struttura di una proteina e correlare a ogni livello di
viventi
organizzazione la funzione delle relative proteine

Comprendere le
Spiegare le caratteristiche dei fosfolipidi e le loro interazioni con l’acqua
funzioni che svolgono le
Illustrare le funzioni svolte dagli acidi nucleici
biomolecole negli esseri
Descrivere la struttura dei nucleotidi
viventi in relazione alla
Evidenziare le differenze strutturali e funzionali tra DNA e RNA e il ruolo
loro struttura
energetico svolto dall’ATP

Comprendere che le
trasformazioni di alcune
molecole organiche sono
alla base di tutte le attività
svolte dalle cellule

Conoscenze
Modulo II
LE CELLULE: STRUTTURE E FUNZIONI
Abilità/Capacità
140
Competenze


















Le dimensioni delle
cellule
Microscopio ottico e
microscopio elettronico
Caratteristiche delle
cellule procariotiche
Caratteristiche
generali delle cellule
eucariotiche
La cellula animale e
la cellula vegetale
Struttura generale
delle membrane cellulari
Diffusione semplice e
facilitata
L’osmosi
Il trasporto attivo
Endocitosi
Esocitosi
Gli organuli cellulari
Il nucleo e il nucleolo
La parete delle cellule
vegetali
Gli enzimi
L’energia di
attivazione
La specificità degli
enzimi
Gli enzimi ed i
processi metabolici
Conoscenze

















Spiegare perché le dimensioni delle cellule devono essere molto limitate
Mettere in relazione le dimensioni delle cellule con gli strumenti utilizzati per osservarle
Descrivere la struttura delle cellule procariotiche ed eucariotiche
Distinguere la cellula animale da quella vegetale
Descrivere secondo il modello a mosaico fluido la struttura chimica della membrana cellulare
Definire il fenomeno fisico della diffusione
Descrivere la diffusione semplice e quella facilitata attraverso una membrana semipermeabile
Mettere in relazione l’osmosi con la concentrazione dei soluti
Specificare i tre tipi di trasporto attivo mettendoli a confronto
Comprendere il significato funzionale di endocitosi ed esocitosi
Elencare gli organuli cellulari e le rispettive funzioni
Saper evidenziare l’importanza nelle cellule di un sistema interno di membrane e del citoscheletro
Saper individuare l’esatto ruolo svolto dai cloroplasti e dai mitocondri in relazione al fabbisogno
energetico.
Descrivere la struttura e le funzioni del nucleo, del nucleolo
Spiegare la funzione dei catalizzatori nelle reazioni chimiche ed in particolare in quelle biologiche
Descrivere gli enzimi e la loro relazione con i substrati
Comprendere il ruolo degli enzimi nei processi di trasformazione dell’energia
Modulo III
LA DIVISIONE DELLE CELLULE: MITOSI E MEIOSI
Abilità/Capacità
141

Sapere individuare la
sostanziale unitarietà dei
viventi in tutti i suoi aspetti

Individuare nella cellula
un sistema aperto che scambia
continuamente materia ed
energia con l’ambiente

Saper comprendere che
la capacità di prelevare energia
e materia dall’ambiente e
trasformarla secondo i propri
scopi è una proprietà peculiare
dei viventi
Competenze















La scissione
binaria nei procarioti
Il ciclo cellulare
comprende l’interfase e
la fase mitotica
La preparazione
del nucleo alla mitosi
Strutture coinvolte
nella mitosi
Le fasi della
mitosi: profase, ,
metafase, anafase,
telofase
La citodieresi
nelle cellule animali e
vegetali
Mitosi e
riproduzione asessuata
Riproduzione
sessuata e variabilità
genetica
La prima e la
seconda divisione
meiotica
Mitosi e meiosi a
confronto
Meiosi e
variabilità genetica
Autosomi e
cromosomi sessuali
Differenze tra il
cromosoma X e il
cromosoma Y
Il cariotipo
Anomalie del
cariotipo


















Evidenziare l’importanza della divisione cellulare nella crescita degli organismi
Descrivere la scissione binaria dei procarioti
Elencare le fasi comprese nel ciclo cellulare distinguendo l’interfase dalla fase
mitotica e dalla citodieresi
Descrivere le sottofasi G1, S e G2
Descrivere il processo mitotico distinguendo gli eventi salienti di ogni fase
Confrontare la citodieresi delle cellule animali e quella delle cellule vegetali
Mettere in relazione la mitosi con la riproduzione asessuata
Spiegare la relazione tra riproduzione sessuata e variabilità genetica
Spiegare la prima divisione meiotica
Descrivere il crossing-over evidenziando il suo contributo alla variabilità genetica
Spiegare la seconda divisione meiotica
Confrontare la meiosi con la mitosi evidenziando analogie e differenze
Distinguere tra autosomi e cromosomi sessuali
Saper cogliere le differenze tra i due processi di gametogenesi nell’uomo e nella
donna
Descrivere quali conseguenze si possono verificare nei gameti in seguito a errori
del processo meiotico
Specificare le anomalie che si possono osservare nel cariotipo
Mettere in relazione la presenza o l’assenza di un cromosoma con l’insorgenza di
una sindrome
Collegare il cariotipo delle principali anomalie numeriche degli autosomi e degli
eterosomi con gli aspetti distintivi delle relative sindromi e con la loro incidenza sulla
popolazione umana
142

Essere in grado di
individuare nei processi
di riproduzione cellulare e
di riproduzione degli
organismi la base per la
continuità della vita
nonché per la variabilità
dei caratteri che consente
l’evoluzione degli
organismi viventi e la
biodiversità






Conoscenze
Il lavoro di
Mendel
Le leggi di
Mendel
L’ampliamento
del concetto di gene:
mutazioni, interazioni
alleliche, interazioni
geniche, effetti multipli
di un singolo gene, geni
e ambiente.
Determinazione
del sesso
Caratteri legati al
sesso
Gruppi di
associazione e di
ricombinazione genica



















Modulo IV
MENDEL E LA GENETICA CLASSICA
Abilità/Capacità
Illustrare le fasi del lavoro sperimentale di Mendel che ha portato alla formulazione
della legge della segregazione e della legge dell’indipendenza dei caratteri
Spiegare le linee pure in termini di genotipo
Distinguere tra dominante e recessivo, tra genotipo e fenotipo, e tra omozigote ed
eterozigote
Costruire un quadrato di Punnett conoscendo i genotipi degli individui che si
incrociano
Elencare alcuni caratteri umani dominanti e recessivi
Applicare un testcross per determinare il genotipo relativo a un fenotipo dominante
Leggere in termini fenotipici il rapporto 9:3:3:1
Costruire un quadrato di Punnett per due caratteri diversi da quelli scelti da Mendel
Distinguere, ipotizzando i possibili fenotipi della prole, tra dominanza incompleta,
codominanza e alleli multipli
Comprendere che l’espressione genica è il frutto dell’interazione tra geni ed
ambiente
Distinguere tra il cromosoma X e il cromosoma Y
Dimostrare che è il padre, e non la madre, a determinare il sesso dei figli
Spiegare che cosa si intende per carattere legato al sesso e descrivere le modalità
della sua trasmissione
Fornire una spiegazione dei dati ottenuti da Morgan incrociando i moscerini «occhi
rossi» con quelli «occhi bianchi»
Definire, per quanto riguarda i caratteri legati al sesso, il genotipo dei genitori
conoscendo il fenotipo dei figli
Spiegare il significato e le conseguenze dei gruppi di associazione
Spiegare quali effetti potrebbe generare il crossing over se i geni non fossero posti
sui cromosomi in modo ordinato e lineare
Ipotizzare i risultati di un incrocio in cui due caratteri ereditari siano posti sullo
stesso cromosoma
Saper leggere e interpretare gli alberi genealogici
143
Competenze
Saper comprendere
la complessità della
trasmissione dei caratteri
e spiegarla secondo il
modello mendeliano e
non mendeliano

Saper comprendere
come mai in una
popolazione possano
comparire tanti diversi
fenotipi e comprenderne
il valore.

Saper comprendere
il ruolo dell’ambiente
nell’espressione dei geni

Saper mettere in
relazione le mutazioni e il
processo evolutivo.

 Modulo V
I VIVENTI E LA BIODIVERSITA'
Abilità/Capacità
Conoscenze






La classificazione dei
viventi
Concetto di specie
Il sistema di
classificazione di
Linneo
Filogenesi e
classificazione
I regni
Principali
caratteristiche morfologiche
e funzionali e relativi
adattamenti evolutivi di
monere, protisti, funghi,
vegetali e animali











Definire il concetto di specie
Indicare il criterio adottato per definire una specie biologica
Individuare nell’isolamento riproduttivo il criterio più importante per il riconoscimento
di una specie
Fare qualche esempio di nomenclatura binomia distinguendo tra genere e specie
Rilevare come le somiglianze morfologiche spesso non sono attendibili per classificare
correttamente un organismo
Spiegare perché uno studio filogenetico viene reso molto più attendibile dall’analisi
delle sequenze dei filamenti di DNA e delle proteine
Evidenziare gli aspetti fondamentali degli organismi vegetali
Evidenziare gli aspetti fondamentali degli organismi animali
Distinguere gli organismi vertebrati e invertebrati
Elencare i principali phyla di invertebrati e vertebrati
Descrivere analogie e differenze tra i vari organismi
Competenze








144
Comprendere come diverse
discipline quali la paleontologia, la
genetica, la biochimica, l’etologia, oltre
all’analisi dei dati morfologici permettano
ai naturalisti di stabilire i criteri più
adeguati per la classificazione degli
organismi viventi
Individuare negli organismi
procarioti i primi colonizzatori della Terra
capaci di adattarsi agli ambienti più diversi
e inospitali
Comprendere che molti organismi
procarioti rivestono un ruolo di
fondamentale importanza per la
salvaguardia degli equilibri ambientali
Saper evidenziare l’enorme varietà
dei protisti, unicellulari e pluricellulari,
presenti sul nostro pianeta, riconoscendo
quelle caratteristiche che li rendono i
probabili antenati di piante, animali e
funghi
Comprendere l’importanza ecologica
dei funghi per il loro ruolo nei processi di
riciclaggio delle sostanze nutritive e dei
viventi stessi
Comprendere che nel corso
dell’evoluzione gli organismi vegetali sono
andati incontro a una diversificazione e a
una complessità sempre maggiore,
sviluppando strutture via via più adatte a
risolvere problemi di natura ambientale e
climatica
Percorrere le principali tappe
evolutive che, nel corso di centinaia di
milioni di anni, hanno portato gli animali
ad acquisire caratteristiche anatomiche e
fisiologiche sempre più specializzate e
complesse
Comprendere il valore della
biodiversità
 Modulo VI
ORIGINE DELLA VITA E TEORIE EVOLUTIVE
Abilità/Capacità
Conoscenze












Le caratteristiche del
vivente
Evoluzione chimica e
comparsa dei primi
organismi cellulari
Evoluzione
metabolica: anaerobi e
aerobi, autotrofi ed
eterotrofi
La cellula procariote e
relativa evoluzione
La cellula eucariote e
relativa evoluzione
La pluricellularità
La scala
geocronologica
Fissismo ed
evoluzionismo
La teoria di Lamarck
La teoria darwiniana
Prove a favore
dell’evoluzione
La selezione naturale









Identificare nei procarioti i primi esseri viventi comparsi sulla Terra
Spiegare come i primi organismi hanno risolto il problema dell’energia e del nutrimento
Spiegare come i primi organismi foto sintetici hanno modificato l’atmosfera terrestre
Descrivere come si ritiene si siano formate le cellule eucariote (endosimbiosi)
Collocare nella scala geocronologica i principali eventi della storia della vita
Spiegare la differenza tra le teorie fissiste e l’evoluzionismo
Descrivere la teoria evolutiva di Lamarck
individuandone gli aspetti più innovativi
Descrivere le prove a favore dell’evoluzione fornite dalla paleontologia, dalla biogeografia e
dall’anatomia comparata e le osservazioni di Darwin

Spiegare il legame tra variabilità all’interno di una specie e selezione naturale

Spiegare il significato di adattamento e di equilibrio dinamico
Competenze





145
Saper collocare i viventi
nell’ambiente e comprenderne
l’evoluzione
Saper interpretare i
complessi processi evolutivi
che portano alla comparsa della
vita
Saper cogliere lo
sviluppo storico delle teorie
evolutive evidenziando la
novità e complessità della
teoria darwiniana
Saper interpretare i
complessi processi evolutivi
che portano alla comparsa di
nuove specie
Comprendere come il
successo evolutivo di una
specie sia in relazione con il
suo grado di adattamento
all’ambiente e con la sua
capacità di modificarsi insieme
ad esso












Conoscenze
Concetto di e
ecosistema
Livelli trofici e
catene alimentari
Produttività
primaria
Trasferimenti di
energia all’interno di
un ecosistema
Piramidi del
flusso di energia, del
numero di organismi e
della biomassa
Cicli
biogeochimici:
componenti geologiche
e biologiche
Concetto di
popolazione: struttura e
crescita
Concetto di
comunità e tipi di
interazione
La nicchia
ecologica
Le successioni
ecologiche e le
comunità climax
Azione antropica,
gestione delle risorse
naturali e impronta
ecologica












Modulo VII
ECOLOGIA
Abilità/Capacità
Definire il concetto di ecosistema e descrivere i rapporti che intercorrono tra i
componenti di una catena alimentare e tra gli stessi e l’ambiente
Definire i termini catena alimentare e rete alimentare evidenziandone le differenze.
Elencare i livelli trofici più comuni facendo alcuni esempi di organismi.
Distinguere tra consumatori primari e secondari
Evidenziare l’importanza dei detritivori distinguendo tra saprofagi e decompositori
Mettere in rapporto la lunghezza di una catena alimentare con la quantità di energia
che può essere trasferita da un livello trofico a un altro
Spiegare l’utilità delle piramidi del flusso di energia, del numero di organismi e
della biomassa per lo studio di un ecosistema
Individuare i principali eventi caratteristici dei cicli del carbonio,dell’azoto e del
fosforo
Definire il termine popolazione e saper individuare i principali fattori che
influenzano la struttura e la crescita di una popolazione
Spiegare da che cosa è determinata la capacità portante
Prevedere la crescita demografica nei prossimi anni in base ai dati disponibili
Definire in modo completo la nicchia ecologica distinguendo fra fondamentale e
realizzata e evidenziando la relazione tra nicchia e organismo
Saper comprendere l’importanza delle diverse strategie messe in atto da ogni specie
di una comunità e del loro significato adattativo.
Spiegare il processo che attraverso una successione ecologica porta alla comunità climax
e distinguere fra i tipi di successione
146




Competenze
Saper comprendere
la complessità delle
relazioni che intercorrono
tra gli organismi e tra gli
organismi e l’ambiente
Saper comprendere
che la continua
disponibilità di sostanze
inorganiche in un
ecosistema dipende da
complessi processi che
coinvolgono molti
organismi ma anche lenti
processi di natura
geochimica
Saper comprendere
che la sopravvivenza di
un ecosistema dipende da
un continuo apporto di
energia e di risorse e che
la Terra ha risorse limitate
Essere consapevole
dell'interdipendenza tra
l'uomo, gli altri organismi
viventi e l'ambiente, per
comprendere quanto
l’attività umana ha inciso
e incida sugli equilibri
naturali in modo da
maturare comportamenti
responsabili.
SECONDO BIENNIO
(BIOLOGIA, CHIMICA E SCIENZE DELLA TERRA)
CLASSI TERZE















Modulo I
DNA, CODICE GENETICO, SINTESIPROTEICA, ESPRESSIONE GENICA
Conoscenze
Capacità/Abilità
Competenze
Il ruolo del DNA;

Spiegare il ruolo svolto dal DNA

Illustrare il meccanismo mediante cui un filamento
negli esseri viventi;
di DNA può formare una copia complementare di se
Il modello di Watson e Crick;
stesso

Descrivere in linea generale il
La duplicazione del DNA;
modello
di
DNA
proposto
da
Watson
e

Evidenziare in che cosa la duplicazione del DNA di
Il DNA come portatore di
Crick
una cellula eucariote differisce da quella di una cellula
informazioni.
procariote

Spiegare
che
cosa
si
intende
per
Il codice genetico e la sua traduzione:
codice genetico

Considerare le forme viventi quali espressioni
geni e proteine;
diverse
e diversificate di un unico patrimonio di caratteri

Evidenziare
le
differenze
tra
la
Il ruolo dell'RNA;
genetici.
struttura dell’RNA e quella del DNA
Il codice genetico;

Spiegare in che cosa consiste il
La sintesi proteica;
processo
di trascrizione mettendo in
Implicazioni biologiche: mutazioni
evidenza
la funzione dell’RNA
puntiformi.
messaggero
Struttura dei cromosomi e

Descrivere la funzione dei ribosomi e
regolazione dell'espressione genica: il
dell’RNA
di trasporto
cromosoma procariote;

Definire il termine mutazione e
Regolazione dell'espressione genica
spiegare
che cosa si intende per puntiforme
nei procarioti;
Il cromosoma eucariote;
Regolazione dell'espressione genica
negli eucarioti;
Il DNA del cromosoma eucariote;
Trascrizione ed elaborazione
dell'mRNA negli eucarioti.
147






 Modulo II
INTRODUZIONE ALLA CHIMICA E STECHIOMETRIA DEI COMPOSTI CHIMICI
Conoscenze
Capacità/Abilità
Competenze
Definizione dei seguenti concetti
 Distinguere un elemento da un composto  Utilizzare le principali tecniche di separazione dei
fondamentali: materia, sostanze, atomi
materiali Comprendere i concetti di mole e di massa
 Distinguere un atomo da una molecola
elementi, composti, molecole, miscele;
molare
 Distinguere un composto da una miscela
I principali metodi di separazione di  Distinguere i miscugli omogenei da quelli  Essere in grado di svolgere esercizi con le moli, con le
miscugli e sostanze
composizioni percentuali
eterogenei
L’unità di massa atomica; massa

Usare la mole come unità di misura della quantità di
 Distinguere la massa atomica relativa da
atomica e massa molecolare;
sostanza e come ponte tra sistemi macroscopici (solidi,
quella assoluta
liquidi e gas) e i sistemi microscopici ( atomi, molecole e
Il numero di Avogadro;
 Distinguere tra massa atomica e massa
ioni)
La mole;
molecolare

Saper ricavare una formula minima e molecolare note le
l'analisi chimica: determinazione
 Conoscere il significato del numero di
sue composizioni percentuali
della composizione percentuale degli
Avogadro e la sua relazione con la massa
 Individuare i criteri per scrivere le formule chimiche di
elementi in un composto; determinazione
molare
elementi e composti
della formula minima e molecolare di un
 Conoscere la relazione tra mole e massa
composto
 Saper eseguire calcoli semplici con le moli
 Calcolare la composizione percentuale di
ciascun elemento di un composto mediante
la sua formula chimica
 Spiegare il significato della formula
minima e ricavare la formula molecolare
 Definire i rapporti di combinazione
esistenti tra le quantità dei vari elementi in
un composto
148


















 Modulo III
GLI STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA
Conoscenze
Capacità/Abilità
Competenze
Caratteristiche degli stati di
 Descrivere le proprietà dei solidi, dei
 Applicare la teoria particellare della materia ai
aggregazione della materia: solido, liquido
liquidi e degli aeriformi
cambiamenti di stato
e gassoso;
 Distinguere i gas dai vapori
 Conoscere le variabili di stato dei gas e la relativa
influenza sul comportamento di un gas
La teoria cinetica;
 Definire i termine indicanti un
cambiamento di stato
I passaggi di stato;
 Comprendere come la variazione della pressione
influenza i passaggi di stato
Curve di riscaldamento e di
 Descrivere le curve di riscaldamento delle
raffreddamento
sostanze pure e dei miscugli
 Saper distinguere le curve di riscaldamento delle sostanze
pure e dei miscugli
Modulo IV
LO STATO SOLIDO
Conoscenze
Conoscenze
Conoscenze
Caratteri distintivi dello stato solido

Caratteri distintivi dello stato solido

Caratteri distintivi dello stato solido
Solidi cristallini

Solidi cristallini

Solidi cristallini
Allotropia, polimorfismo,

Allotropia, polimorfismo,

Allotropia, polimorfismo,
isomorfismo

isomorfismo

isomorfismo
Proprietà fisiche dei cristalli

Proprietà fisiche dei cristalli

Proprietà fisiche dei cristalli
Classificazione dei cristalli

Classificazione dei cristalli

Classificazione dei cristalli
Solidi amorfi

Solidi amorfi

Solidi amorfi
Modulo V
LO STATO LIQUIDO
Conoscenze
Conoscenze
Conoscenze
Caratteri distintivi dello stato liquido 
Caratteri distintivi dello stato liquido 
Caratteri distintivi dello stato liquido
Evaporazione

Evaporazione

Evaporazione
La tensione di vapore

La tensione di vapore

La tensione di vapore
L’ebollizione

L’ebollizione

L’ebollizione
La tensione superficiale

La tensione superficiale

La tensione superficiale
La viscosità

La viscosità

La viscosità
La capillarità

La capillarità

La capillarità
149




Conoscenze
Teoria cinetica dei gas
Le leggi dei gas ideali: Boyle,
Charles, Gay-Lussac, Avogadro
Equazione di stato dei gas ideali
Vapori e gas









Conoscenze
Lavoisier e la legge della
conservazione della massa;
Proust e la legge delle proporzioni
definite
Dalton e la legge delle proporzioni
multiple
Il modello atomico di Dalton
Teoria cinetico molecolare della
materia




Modulo VI
LO STATO AERIFORME
Capacità/Abilità
Descrivere il comportamento di un
gas ideale
Definire le leggi dei gas ideali e
rappresentarle graficamente
Conoscere le variabili di stato dei gas
e la relativa influenza sul comportamento
di un gas
Analizzare la differenza tra gas
evapori




 Modulo VII
LE TEORIE DELLA MATERIA
Capacità/Abilità
Definire le tre leggi ponderali della

chimica
Descrivere il modello atomico di Dalton

Spiegare perché, a differenza dei miscugli,
i composti hanno un rapporto di
combinazione costante
Spiegare i passaggi di stato mediante la
teoria cinetico-molecolare
150
Competenze
Elencare, motivandole, le proprietà dello stato
gassoso
Specificare in che cosa un gas reale differisce da un
gas ideale
Descrivere i gas mediante la teoria cineticamolecolare
Applicare nella risoluzione dei problemi le leggi di
Boyle, di Charles, di Gay-Lussac, il principio di
Avogadro e l’equazione generale dei gas ideali
Competenze
Comprendere il significato della legge di conservazione
della massa
Usare l’ipotesi atomico-molecolare della materia per
spiegare la natura particellare di miscugli, elementi e
composti









Conoscenze
Il problema dell'atomo;
Scoperta dell'esistenza di particelle
più piccole dell'atomo;
I primi modelli atomici;
Struttura dell'atomo, numero atomico,
numero di massa, isotopi;
L'atomo di Bohr;
Il principio di indeterminazione di
Heisenberg;
La teoria atomica moderna e gli
orbitali;
La configurazione elettronica degli
elementi;
La configurazione elettronica esterna.
Conoscenze





Modulo VIII
L'ATOMO
Capacità/Abilità
Descrivere la struttura dell’atomo e
conoscere le caratteristiche fisiche di
protoni, neutroni ed elettroni.
Distinguere il numero atomico dal
numero di massa
Definire gli isotopi
Descrivere le teorie dei modelli
atomici da Thomson fino alla teoria degli
orbitali.
Conoscere le regole per costruire le
configurazioni elettroniche degli elementi
Modulo IX
IL SISTEMA PERIODICO
Capacità/Abilità
151




Competenze
Individuare la disposizione e il ruolo delle particelle
subatomiche in un atomo
Comprendere il significato del numero atomico e del
numero di massa
Essere consapevoli che gli isotopi di un elemento
hanno identiche proprietà chimiche ma proprietà fisiche
non coincidenti
Saper costruire le configurazioni elettroniche degli
elementi
Competenze


Il sistema periodico di Mendeleev;
Corrispondenza tra sistema periodico
e configurazione elettronica degli elementi;

Dimensioni degli atomi, volume
atomico, energia di ionizzazione, affinità
elettronica, elettronegatività;

La configurazione elettronica stabile
e l'ottetto.











Conoscenze
Il concetto di legame chimico;
I vari tipi di legame: ionico,
covalente, dativo, a idrogeno, metallico;
Le forze di Van der Waals;
Legame chimico ed energia;
Ibridazione degli orbitali e geometria
delle molecole;
La determinazione della struttura
delle molecole.









Conoscenze
Descrivere la disposizione degli

elementi nella tavola periodica
Descrivere le proprietà fisiche e

chimiche di metalli, non metalli e
semimetalli

Distinguere tra gruppi e periodi della
tavola periodica
Definire i termini di volume atomico, 
energia di ionizzazione, affinità elettronica,
elettronegatività
Spiegare perché gli atomi tendono ad
assumere la configurazione elettronica dei
gas nobili
 Modulo X
IL LEGAME CHIMICO
Capacità/Abilità
Spiegare il motivo per cui si forma un 
legame chimico
Definire i vari tipi di legami

Saper distinguere tra legame
covalente puro, covalente polare, ionico,
dativo.

Individuare quali molecole con
legami covalenti polari sono dipoli

Saper distinguere una sostanza polare
da una apolare.

Rappresentare la geometria della
molecola dell’acqua

Spiegare quando e come si forma il
legame a idrogeno
Definire l’energia di legame
Saper applicare la teoria VSEPR per 
determinare la geometria molecolare.
 Modulo XI
PRINCIPALI TIPI DI COMPOSTI
Capacità/Abilità
152
Comprendere l’importanza della tavola periodica
nella classificazione degli elementi
Identificare le proprietà fisiche e chimiche di
metalli, non metalli e semimetalli
Comprendere che le proprietà fisiche e chimiche
variano periodicamente in funzione del numero atomico e
della configurazione elettronica degli atomi.
Mettere in relazione la disposizione degli elettroni
con la tendenza di un atomo a reagire
Competenze
Comprendere il significato degli elettroni di valenza
e il loro ruolo nella formazione di un legame chimico
Comprendere il significato della diversa
disposizione degli elettroni tra il legame covalente puro e
il legame covalente polare
Comprendere che il tipo di legame che si forma tra
due o più elementi dipende dalla loro elettronegatività.
Capire che le caratteristiche fisiche degli elementi e
dei composti dipendono dalla natura del legame che li
lega.
Mettere in relazione le proprietà dei metalli con le
caratteristiche del legame metallico
Comprendere perché le proprietà fisiche dell’acqua
sono determinate dalla sua polarità e dalla presenza del
legame a idrogeno tra le molecole dell’acqua
Saper distinguere quali legami intermolecolari sono
presenti in una sostanza
Competenze


















Il numero di ossidazione e la valenza; 
Spiegare la differenza tra simbolo e
Leggere e scrivere le formule più
formula
semplici;

Saper determinare il numero di
La classificazione dei composti
ossidazione di un elemento in un
inorganici
composto.
Proprietà dei composti binari;

Conoscere la classificazione e la
nomenclatura dei composti inorganici
Nomenclatura dei composti binari;
binari, ternari (tradizionale, di Stock,
Proprietà dei composti ternari;
IUPAC)
Nomenclatura dei composti ternari.
Modulo XII
I VULCANI
Conoscenze
Capacità/Abilità
La composizione dei magmi;

Conoscere la composizione del
magma e la sua viscosità, e classificarlo in
Tipi di magma;
base al contenuto in silice;
Morfologia e classificazione dei

Spiegare le cause della risalita del
vulcani;
magma;
Distribuzione geografica dei vulcani;

Confrontare le eruzioni esplosive ed
Il meccanismo eruttivo;
effusive;
Tipi di eruzione;

Riconoscere e descrivere i prodotti
I prodotti dell’attività vulcanica;
dell’attività
vulcanica;
Attività vulcanica esplosiva;

Riconoscere e descrivere le diverse
Attività vulcanica effusiva;
forme degli apparati vulcanici.
Manifestazioni gassose
Rischio vulcanico: previsione e
prevenzione
Modulo XIII
I TERREMOTI
Conoscenze
Capacità/Abilità
153

Ricavare informazioni dalle formule chimiche sulla
composizione di un composto

Saper classificare i vari tipi di composti.

Data una formula chimica, saper assegnare
correttamente il nome.

Dato il nome di un composto, saper scrivere la
corretta formula chimica corrispondente
Competenze

Riuscire a riconoscere e stabilire relazioni tra i
fenomeni che si osservano in superficie con quelli che
avvengono all’interno della Terra;

Valutare il rischio sismico nel caso di eruzioni
vulcaniche e correlare i due fenomeni;

Riconoscere la relazione tra distribuzione geografica
dei vulcani e dei terremoti.
Competenze












Definizione di terremoto;
Comportamento elastico delle rocce;
Ciclicità statistica dei fenomeni
sismici;
Onde sismiche;
Misura delle vibrazioni sismiche;
Determinazione dell’epicentro di un
terremoto;
Distribuzione geografica dei
terremoti;
Energia e intensità dei terremoti;
Scala Richter e Mercalli;
Previsione e controllo dei terremoti;
Il rischio sismico;
L’importanza della prevenzione.







Sapere che le rocce si possono
deformare e saper analizzare le forze che
provocano le deformazioni;
Conoscere e applicare la teoria del
rimbalzo elastico;
Spiegare il ciclo sismico
Descrivere un terremoto e riconoscere
le onde sismiche in un sismogramma;
Comprendere come i sismogrammi
siano fondamentali per ricavare i dati
relativi ad un evento sismico (ipocentro,
epicentro, magnitudo....);
Saper confrontare intensità e
magnitudo;
Sapere cosa si intende per rischio
sismico.

Riconoscere cause ed effetti dei fenomeni sismici e
saperli interpretare;

Essere consapevoli della differenza tra
“pericolosità” e rischio sismico.

Riflettere sulla vulnerabilità delle costruzioni
realizzate dall’uomo.

Riconoscere la relazione tra distribuzione geografica
dei sismi e strutture litosferiche.
CLASSI QUARTE (BIOLOGIA E CHIMICA)






Conoscenze
Organizzazione corporea dei
mammiferi
Giunzioni tra cellule
I tessuti del corpo umano
Tessuto epiteliale, connettivo,
ghiandolare
Tessuto osseo, muscolare, nervoso.
Alcune importanti funzioni
dell’organismo: omeostasi, integrazione e
controllo
Conoscenze





Modulo I
STUDIO DEL CORPO UMANO INTRODUZIONE
Capacità/Abilità
Competenze
Sapere quali organi sono contenuti

Saper quali sono le caratteristiche dei tre tipi di
nella cavità toracica e addominale;
tessuto muscolare
Saper che cosa differenzia gli animali 
Sapere illustrare i diversi tipi di neuroni
ectotermi da quelli endotermi;

Conoscere il ruolo dell’omeostasi
Sapere quali sono alcune

Sapere cosa si intende per metabolismo
caratteristiche distintive dei mammiferi

Conoscere il meccanismo a feedback
Conoscere l’organizzazione
gerarchica del corpo umano
Conoscere con quale criterio vengono
classificati i tessuti
 Modulo II
SISTEMA SCHELETRICO, SISTEMA MUSCOLARE
Capacità/Abilità
Competenze
154

Struttura micro e macroscopica delle

ossa



Classificazione delle ossa
Difetti e osteopatie
Struttura micro e macroscopica del
muscolo

Il meccanismo della contrazione

La regolazione della contrazione












Conoscenze
Evoluzione del sistema digerente;
Introduzione istologica ed
organizzativa del sistema digerente umano
La bocca, la faringe e l’esofago
Lo stomaco, l’intestino tenue e crasso
Ghiandole annesse
Regolazione del glucosio ematico
Elementi per una corretta
alimentazione: la dieta mediterranea
Conoscenze





Sapere cosa si intende per

endoscheletro

Saper descrivere la struttura dello

scheletro umano
Sapere i criteri di classificazione delle 
ossa
Sapere cosa sono i tendini e i
legamenti
Saper descrivere la struttura di un
muscolo scheletrico
Spiegare il meccanismo della
contrazione
 Modulo III
IL SISTEMA DIGERENTE
Capacità/Abilità
Descrivere le funzioni del processo

digestivo
Descrivere il ruolo dei vari componenti

dell’apparato digerente
Definire in che modo il cibo riesce a

passare nell’esofago e non nel canale
respiratorio

Definire i principali componenti dei succhi
gastrici

Distinguere la differenza fra pepsina e
pepsinogeno
Modulo IV
IL SISTEMA RESPIRATORIO
Capacità/Abilità
155
Comprendere i concetti di funzionamento delle ossa
Essere in grado di distinguere le varie forme delle ossa
Saper spiegare il ruolo dell’ATP nella contrazione
muscolare
Individuare i criteri per descrivere una unità motoria
Competenze
Comprendere quale ruolo riveste il muco che riveste le
pareti dello stomaco
Capire quali soluzioni strutturali consentono di ampliare
la superficie intestinale
Comprendere quale ruolo hanno il fegato e il pancreas
nella demolizione del cibo
Comprendere in che modo e in quale forma vengono
assorbite le molecole organiche
Comprendere l’importanza di una corretta alimentazione
Competenze






















Evoluzione dei sistemi respiratorio;
Introduzione istologica ed
organizzativa del sistema respiratorio
umano
Le prime vie respiratorie
Bronchi e polmoni
Infezioni delle vie respiratorie
Trasporto e scambio di gas
Il controllo della respirazione
Educazione antifumo
Conoscenze
Evoluzione del sistema
cardiovascolare
Organizzazione del sistema
circolatorio umano
Il sangue: composizione
I vasi sanguigni e le loro patologie
Il cuore
Regolazione del battito cardiaco.
Patologie.
La pressione sanguigna
Il sistema linfatico
Conoscenze
Evoluzione del sistema escretore
Anatomia del sistema escretore
umano
Funzione del rene
Regolazione della funzione renale
Patologie associate al rene
Regolazione della temperatura
corporea.

Capire i processi che permettono lo
scambio gassoso

Descrivere la struttura degli apparati
coinvolti nel processo respiratorio

Saper analizzare la meccanica
respiratoria

Comprendere quali fattori e organi entrano nel
meccanismo del controllo respiratorio

Conoscere l’importanza delle variazioni di livello
della CO2 nel sangue

Comprendere l’importanza dei danni derivanti dal
fumo
Modulo V
IL SISTEMA CIRCOLATORIO
Capacità/Abilità
Competenze

Descrivere i componenti del sistema 
Descrivere il percorso che fa il sangue all’interno del
cardiovascolare
cuore

Sapere le funzioni svolte dal cuore e 
Conoscere il ruolo delle principali valvole cardiache
dal sangue

Sapere dove si origina il battito cardiaco e come
avviene il suo controllo

Conoscere la differenza tra
circolazione sistemica e circolazione

Conoscere i principali problemi legati al sistema
polmonare
circolatorio

Sapere quali sono i componenti del

Conoscere il ruolo del sistema linfatico
sangue

Sapere come avviene lo scambio
gassoso tra sangue e tessuti
Modulo VI
IL SISTEMA ESCRETORE E LA TERMOREGOLAZIONE
Capacità/Abilità
Competenze

Conoscere gli organi che

Sapere il ruolo degli ormoni nella regolazione
costituiscono il sistema escretore
operata dal rene

Sapere quali sono i processi

Riconoscere le cause dell’insufficienza renale
fondamentali coinvolti nella regolazione

Descrivere il rapporto tra attività enzimatica e
dell’ambiente chimico interno
temperatura corporea

Conoscere i quattro processi
fondamentali mediante cui avviene la
formazione dell’urina
156




















Conoscenze
Anatomia e fisiologia del sistema
endocrino
Il meccanismo di azione degli
ormoni. I feromoni
Le principali ghiandole endocrine:
L’ipofisi
L’ipotalamo
La tiroide e le paratiroidi
Le ghiandole surrenali
Il pancreas
La ghiandola pineale
Altri tessuti secernenti ormoni
Conoscenze
Evoluzione del sistema nervoso;
L’impulso nervoso e sua
propagazione
La sinapsi; i neurotrasmettitori
Struttura del sistema nervoso centrale
e periferico: somatico ed autonomo,
simpatico e parasimpatico
La percezione sensoriale e i suoi
recettori
L’occhio, l’orecchio
Le endorfine; gli psicofarmaci. Le
droghe
L’encefalo: anatomia
Elaborazione delle informazioni e
delle emozioni
Malattie neurovegetative e disturbi
mentali









 Modulo VII
SISTEMA ENDOCRINO
Capacità/Abilità
Descrivere il ruolo del sistema
endocrino e nervoso
Conoscere le differenze tra cellule
neurosecretrici e cellule bersaglio
Conoscere la posizione e il ruolo
delle principali ghiandole secretrici
Sapere il funzionamento del
meccanismo di controllo a feedback
 Modulo VIII
IL SISTEMA NERVOSO
Capacità/Abilità
Saper descrivere i diversi tipi di
neuroni e la loro organizzazione
Sapere la funzione delle cellule gliali
Conoscere le parti che formano il
SNC
Sapere il funzionamento di un arco
riflesso
Descrivere la differenze tra sistema
somatico e autonomo, simpatico e
parasimpatico e le loro funzioni
157
Competenze

Per ogni ghiandola conoscere gli ormoni prodotti e il
loro ruolo

Capire il diverso meccanismo di azione degli ormoni

Sapere i danni provocati da un errato funzionamento
nella produzione e/o regolazione ghiandolare






Competenze
Capire il funzionamento della propagazione
dell’impulso nervoso
Conoscere la differenza tra sinapsi chimiche ed
elettriche
Descrivere la differenza tra sinapsi eccitatoria ed
inibitoria
Conoscere i quattro tipi principali di
neurotrasmettitori
Saper descrivere la struttura e la funzione del SNC
Conoscere le principali malattie neurodegenerative e
disturbi mentali









Conoscenze
Richiamo alla gametogenesi nella
specie umana;
Il sistema riproduttore maschile;
Regolazione della produzione di
ormoni maschili
Il sistema riproduttore femminile;
Regolazione della produzione di
ormoni femminili
Malattie a trasmissione sessuale
La contraccezione e metodi
contraccettivi
Lo sviluppo dell’embrione;
Il ruolo della placenta; i tre trimestri
intrauterini; il parto
Conoscenze




 Modulo IX
IL SISTEMA RIPRODUTTORE
Capacità/Abilità
Competenze
Conoscere l’anatomia del sistema

Conoscere i principali metodi anticoncezionali
riproduttore umano

Conoscere i principali esami diagnostici da attuare
per una efficace prevenzione
Sapere come avviene la produzione e
la regolazione della produzione dei gameti 
Sapere le principali cause di sterilità
Conoscere gli ormoni coinvolti nella 
Conoscere lo sviluppo embrionale fino al parto
gametogenesi
Sapere le principali infezioni e
malattie a trasmissione sessuale
 Modulo X
IL SISTEMA IMMUNITARIO
Capacità/Abilità
158
Competenze













I meccanismi di difesa del corpo
umano;
Immunità innata; risposta
infiammatoria
Immunità acquisita
Linfociti B e immunità mediata da
anticorpi
I vaccini
Struttura e funzione degli anticorpi; le
allergie; malattie autoimmuni
Linfociti T e immunità mediata da
cellule
Trapianti di organi e trasfusioni di
sangue
Malattie da immunodeficienza;
l’AIDS







Sapere quali sono i principali agenti
patogeni
Sapere la differenza tra immunità
acquisita e innata
Conoscere i vari tipi di leucociti
Sapere il ruolo svolto dall’istamina
Conoscere gli eventi che
caratterizzano una risposta infiammatoria
Conoscere i principali componenti del
sistema immunitario
Sapere cosa caratterizza una risposta
immunitaria






Sapere cosa si intende per antigene e anticorpi
Sapere quali funzioni hanno le plasmacellule e le
cellule della memoria
Sapere cosa sono i vaccini e quali vaccinazioni sono
obbligatorie in Italia
Conoscere le principali malattie autoimmuni
Conoscere il ruolo dei linfociti T e B
Conoscere le principali malattie da
immunodeficienza
 Modulo XI
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
Conoscenze
Capacità/Abilità
Competenze
Rischi connessi a errata

Saper descrivere gli effetti nocivi

Correlare i comportamenti errati con i possibili
alimentazione, abuso di alcoolici, danni da
prodotti dall'assunzione di sostanze
effetti sull'organismo
fumo, uso di droghe o psicofarmaci
pericolose
Rischi derivanti dall’assunzione di

Saper descrivere gli effetti legati ad
sostanze dopanti e/o anabolizzanti
abitudini di vita scorrette
Rischi derivanti da malattie
trasmissibili anche sessualmente
Rischi derivanti da abitudini di vita
sedentaria associata a scorretta
alimentazione
Modulo XII
LE SOLUZIONI
Conoscenze
Capacità/Abilità
Competenze
159











Soluzione solvente e soluto
Soluzioni gassose
Soluzioni di un gas in un liquido
Soluzioni di un liquido in un liquido
Soluzioni di un solido in un liquido
Curve di solubilità
Le leghe
Concentrazione delle soluzioni
Proprietà colligative
Legge di Raoult
Innalzamento ebullioscopico e
abbassamento crioscopico

Osmosi e pressione osmotica.
Conoscenze






Spiegare perché le sostanze si

Preparare soluzioni a concentrazione nota e spiegare
sciolgono nei solventi;
la solubilità nei solventi con il modello cineticomolecolare, e le proprietà colligative delle soluzioni
Analizzare i fattori che influenzano
la solubilità di un soluto con un solvente
Provare la solubilità di una sostanza
in acqua o in altri solventi
Precisare i modi in cui è possibile
esprimere la concentrazione di una
soluzione
Esaminare i motivi perché alcune
proprietà fisiche dipendono dalla
concentrazione del soluto e non dal tipo di
soluto
Costruire la curva di solubilità in
acqua in funzione della temperatura, di una
sostanza solida.
 Modulo XIII
LE REAZIONI CHIMICHE
Capacità/Abilità
Competenze
160














Equazioni di reazione
Bilanciamento delle equazioni
chimiche
Classificazione delle reazioni
chimiche
Reazione di sintesi
Reazione di analisi
Reazione di combinazione
Reazione di decomposizione
Reazione di spostamento o di
scambio
Reazione di doppio scambio
Equazione ionica netta
Equazioni acido-base
Calcoli stechiometrici
Reagente limitante e reagente in
eccesso
Resa di reazione
Conoscenze
 Bilanciare una reazione chimica
 Investigare e bilanciare le reazioni che realmente
avvengono, eseguendo anche calcoli quantitativi su
 Effettuare calcoli stechiometrici
reagenti e prodotti
 Leggere un’equazione chimica bilanciata
sia sotto l’aspetto macroscopico sia sotto
l’aspetto microscopico
 Riconoscere il reagente in eccesso e il
reagente e il reagente limitante, rispetto
alle quantità stechiometriche
 Classificare le principali reazioni chimiche
 Modulo XIV
TERMODINAMICA CHIMICA
Capacità/Abilità
161
Competenze













Energia nelle reazioni chimiche
Calore di reazione
Misura del calore di reazione
Reazioni esotermiche ed
endotermiche
Primo principio della termodinamica
Entalpia
Variazione di entalpia nelle reazioni
Reazioni di combustione
Legge di Hess
Secondo principio della
termodinamica
Variazioni di entropia in una
trasformazione fisica e in un sistema
chimico
Energia libera
Spontaneità di una reazione chimica






Conoscenze











Velocità delle reazioni chimiche
Dinamica delle reazioni
Teoria delle collisioni
Teoria del complesso attivato
Diagrammi di energia di attivazione
Fattori che influenzano la velocità di
reazione
Natura dei reagenti
Concentrazione dei reagenti
Temperatura del sistema reagente
Stato di suddivisione dei reagenti
Catalizzatori





Stabilire e descrivere i concetti di

Comprendere che una reazione avviene
sistema e ambiente
spontaneamente quando sono soddisfatte alcune
condizioni
Applicare il primo e il secondo
principio della termodinamica
Analizzare gli scambi di energia
termica e chimica in una reazione
esotermica ed endotermica
Applicare la legge di Hess per
calcolare la variazione di entalpia standard
di reazione
Prevedere la variazione di entropia in
una trasformazione fisica e in un sistema
chimico e calcolare la variazione di
entropia standard di reazione
Applicare l’equazione di Gibbs per
calcolare la variazione di energia libera
standard
Modulo XV
CINETICA CHIMICA
Capacità/Abilità
Definire l’espressione della velocità di
reazione
Esaminare le reazioni chimiche in
relazione alla teoria delle collisioni e del
complesso attivato
Analizzare il decorso energetico di una
reazione chimica
Descrivere i fattori che influenzano la
velocità di reazione
Giustificare la relazione che lega il
meccanismo di reazione all’ordine di
reazione
162
Competenze
 Descrivere i fattori che influenzano la velocità di
reazione
 Comprendere il significato dell'energia di attivazione e
correlarla all'uso dei catalizzatori
















Conoscenze
Reazioni irreversibili e reversibili
Equilibrio chimico
Legge di azione di massa
La costante di equilibrio Kc
La costante di equilibrio Kp
Equilibri eterogenei
Applicazioni della costante di
equilibrio
Grado di avanzamento di una
reazione
Verso di svolgimento di una trazione
Concentrazione all’equilibrio di una
specie chimica
Tabelle dell’equilibrio
Il principio di Le Chatelier
Effetto sull’equilibrio della variazione
della concentrazione dei componenti
Effetto sull’equilibrio della variazione
di pressione o di volume
Effetto sull’equilibrio della variazione
di temperatura
Reazioni a completamento
Conoscenze





 Modulo XVI
EQUILIBRIO CHIMICO
Capacità/Abilità
Competenze
Descrivere l’equilibrio chimico sia da un
 Comprendere il concetto di equilibrio dinamico
punto di vista macroscopico sia
 Spiegare le proprietà dei sistemi chimici all’equilibrio e
microscopico
comprenderne l'evoluzione in seguito a perturbazioni
Utilizzare il quoziente di reazione per
prevedere in quale direzione evolverà una
reazione
Calcolare la costante di equilibrio di una
reazione dai valori delle concentrazioni
Applicare il valore numerico della costante
di equilibrio per calcolare la
concentrazione dei componenti di una
reazione che ha raggiunto l’equilibrio
Utilizzare il principio di Le Chatelier allo
scopo di prevedere l’effetto del
cambiamento del numero di moli, del
volume o della temperatura sulla posizione
dell’equilibrio.
Modulo XVII
EQUILIBRI IN SOLUZIONE ACQUOSA
Capacità/Abilità
163
Competenze




























Elettroliti
Acidi e basi
Teoria di Arrhenius
Teoria di Brønsted-Lowry
Coppie coniugate acido-base
Reazioni di protolisi
Composti anfoteri
Acidi forti e deboli
Costante di dissociazione acida
Basi forti e deboli
Costante di dissociazione basica
Basi e acidi monoprotici e poliprotici
Teoria di Lewis
Reazione di dissociazione dell’acqua
Prodotto ionico dell’acqua
Soluzioni acide, neutre, basiche
Gradi di acidità o basicità di una
soluzione: ph e pOH
Calcolo del pH di soluzioni di acidi o
basi forti o deboli
Determinazione sperimentale del pH
di una soluzione
Reazioni di neutralizzazione
Equivalente chimico
Massa equivalente
Normalità
Titolazione acido-base
Curve di titolazione
Idrolisi salina
Soluzioni tampone
Equilibri di solubilità
Effetto dello ione comune
Conoscenze











Rappresentare le reazioni di

Comprendere il comportamento degli acidi, delle
dissociazione ionica di una elettrolita
basi e dei sali in acqua
Esaminare gli acidi e le basi secondo 
Spiegare le proprietà di acidi e basi e risolvere
la teoria di Arrhenius e quella di Brønstedproblemi quantitativi riguardanti queste sostanze
Lowry
Definire e identificare una coppia
coniugata acido-base
Mettere in relazione la forza di un
acido o di una base con i valori di Ka e Kb
Definire gli acidi e le basi secondo la
teoria di Lewis
Definire e calcolare il pH di una
soluzione
Descrivere la determinazione
sperimentale del pH con gli indicatori
Descrivere le reazioni di
neutralizzazione
Prevedere la natura acida, neutra o
basica della soluzione di un sale
Analizzare il meccanismo delle
soluzioni tampone
Utilizzare il valore del Kps per
calcolare la solubilità di un solido ionico.
Modulo XVIII
ELETTROCHIMICA
Capacità/Abilità
164
Competenze



















Bilanciamento delle reazioni redox
Metodo della variazione del numero
di ossidazione
Metodo delle semireazioni
Reazione di dismutazione
Cella elettrochimica
Pila Daniell
Diagramma di cella
Forza elettromotrice di una pila
Elettrodi
Potenziale standard di elettrodo
Serie di potenziali standard di
riduzione
Pile a secco, pile reversibili, pila a
combustione
Equazione di Nernst
Cella elettrolitica
Prodotto dell’elettrolisi in soluzione
acquosa
Elettrolisi di una soluzione acida,
elettrolisi di una soluzione basica
Elettrolisi dell’acqua
Leggi di Faraday
Applicazioni industriali
dell’elettrolisi
Conoscenze
 Distinguere gli ossidanti dai riducenti
 Bilanciare le reazioni redox con il metodo
ionico-elettronico
 Descrivere la pila di Daniell
 Rappresentare il diagramma di cella e
calcolare la f.e.m. di una cella
elettrochimica
 Spiegare il funzionamento delle pile a
secco e degli accumulatori
 Descrivere il funzionamento della cella
elettrolitica
 Prevedere i prodotti che si formano in una
cella elettrolitica in soluzione acquosa
 Applicare le leggi di Faraday ai processi
elettrolitici
 Descrivere le principali applicazioni
dell’elettrolisi
Modulo XIX
COMPOSTI ORGANICI
Capacità/Abilità
165
 Applicare i principi delle reazioni di ossido riduzione per
costruire pile e celle elettrolitiche e risolvere i relativi
problemi quantitativi
Competenze









Proprietà dell’atomo di carbonio
Formule dei composti organici
Isomeria di struttura e stereoisomeria
Proprietà fisiche
Reattività
Gruppi funzionali
Reazione omolitica ed eterolitica
Reagenti elettrofili e nucleofili
Classificazione
Conoscenze
 Descrivere le proprietà dell’atomo di
 Comprendere quali sono le proprietà che permettono al
carbonio
carbonio di formare milioni di composti organici
 Rappresentare i composti organici tramite  Comprendere i fattori che determinano la reattività dei
i diversi tipi di formule
composti del carbonio
 Descrivere i vari tipi di isomeria
 Descrivere le modalità con cui si svolge
una rottura omolitica o etero litica di un
legame covalente
 Spiegare il significato di carbanione, e
carbocatione, di reagente elettrofilo e
nucleofilo
 Analizzare la classificazione dei composti
organici in base ai gruppi funzionali
 Modulo XX
IDROCARBURI E GRUPPI FUNZIONALI
Capacità/Abilità
Competenze
166















Ibridazione sp3, sp2, sp
Alcani: nomenclatura, proprietà
fisiche, reazioni
Cicloalcani: nomenclatura, proprietà
fisiche, reazioni
Alcheni: nomenclatura, proprietà
fisiche, reazioni
Alchini: nomenclatura, proprietà
fisiche, reazioni
Idrocarburi aromatici monociclici
Benzene: struttura, reazioni
Idrocarburi aromatici policiclici
Alogenuri alchilici: nomenclatura,
classificazione, proprietà fisiche, reazioni
Alcoli: nomenclatura, classificazione,
proprietà fisiche, reazioni
Eteri: nomenclatura, proprietà fisiche,
reazioni
Fenoli: nomenclatura, proprietà
fisiche, reazioni
Aldeidi e chetoni: il gruppo
funzionale carbonile, nomenclatura,
proprietà fisiche, reazioni
Acidi carbossilici: il gruppo
funzionale carbossilico, nomenclatura,
proprietà fisiche, reazioni, derivati degli
acidi carbossilici, acidi carbossilici
polifunzionali
Ammine: il gruppo funzionale
amminico, nomenclatura, proprietà fisiche,
reazioni
 Spiegare la natura dei legami semplici,
doppi e tripli
 Attribuire il nome IUPAC ai composti
organici
 Descrivere le serie degli alcani, dei
cicloalcani, degli alcheni, degli alchini,
degli idrocarburi aromatici e dei gruppi
funzionali in termini di formule generali,
di formule di struttura
 Giustificare le proprietà fisiche di tutti i
composti organici
 Analizzare le reazioni di tutti i composti
organici
167
 Distinguere alcani, alcheni, alchini, idrocarburi ciclici
aromatici in base alle loro proprietà fisiche e chimiche
 Confrontare le proprietà degli idrocarburi alifatici e
ciclici con quelle degli idrocarburi aromatici
 Correlare i gruppi funzionali con le proprietà e le
funzioni dei composti che li contengono
QUINTO ANNO (BIOLOGIA, CHIMICA E SCIENZE DELLA TERRA)














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

Conoscenze
La struttura stratificata della Terra
Crosta, mantello e nucleo
Litosfera, astenosfera e mesosfera
Il calore interno della Terra
Origine del calore interno
Gradiente geotermico
Il flusso di calore
Il nucleo
La zona d’ombra
Composizione del nucleo
Il mantello
Composizione del mantello
Correnti convettive nel mantello
Tomografia sismica
La crosta
Il campo magnetico terrestre
Il paleomagnetismo
Le inversioni di polarità
Stratigrafia magnetica
Conoscenze









 Modulo I
L’INTERNO DELLA TERRA
Capacità/Abilità
Competenze
Conoscere la composizione dell’interno
 Riuscire a riconoscere e stabilire relazioni tra i fenomeni
della Terra secondo le più recenti scoperte
che si osservano in superficie con quelli che avvengono
all’interno della Terra.
Distinguere tra crosta e litosfera

Riconoscere la relazione tra la distribuzione geografica
Descrivere le caratteristiche
delle variazioni della densità della crosta terrestre e la sua
dell'astenosfera
composizione
Spiegare le cause del calore interno
terrestre
Descrivere i modelli dell'interno della
Terra e confrontare le informazioni che le
varie indagini forniscono in modo da
ricostruire un modello tridimensionale
della struttura terrestre
Descrivere la convezione
Descrivere le differenze tra crosta
oceanica e continentale
Riconoscere l’importanza del campo
magnetico terrestre e conoscere le ipotesi
sulla sua origine
Riconoscere l'importanza del
paleomagnetismo come prova
dell'espansione del fondale oceanico
 Modulo II
LA TETTONICA DELLE PLACCHE
Capacità/Abilità
Competenze
168






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
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


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
Concetti generali e cenni storici
Che cosa è una placca litosferica
I margini delle placche
Quando sono “nate” le placche
Placche e moti convettivi
Il mosaico globale
Placche e terremoti
Placche e vulcani
Tettonica delle placche e risorse
naturali
L’espansione del fondo oceanico
Le dorsali medio-oceaniche
Espansione del fondo oceanico
La struttura della crosta oceanica
Il meccanismo dell’espansione
Prove dell’espansione oceanica
I margini continentali
Tipi di margine continentale
Margini continentali passivi
Margini continentali trasformi
Margini continentali attivi
Tettonica delle placche e orogenesi
Gli “oceani perduti”: le ofioliti
Conoscenze
 Sapere le cause della disposizione attuale
delle terre emerse
 Conoscere e applicare la teoria della deriva
dei continenti
 Spiegare il motivo del limite di profondità
dei terremoti
 Descrivere la relazione tra margini di
placca e risorse naturali
 Comprendere come la crosta oceanica sia
più giovane della continentale
 Saper descrivere la struttura e il
funzionamento di una dorsale oceanica
 Sapere correlare la batimetria degli oceani
con l’età della crosta oceanica
 Spiegare l’importanza delle anomalie
magnetiche in relazione al movimento
delle placche
 Capire il significato della parola
“orogenesi”
 Evidenziare il ruolo dell’isostasia nel
processo di innalzamento delle catene
montuose
 Spiegare il significato attribuito alle
ofioliti
 Modulo III
LE BIOMOLECOLE
Capacità/Abilità
169
 Riconoscere ed interpretare il significato della parola
“relativo” riferito al movimento delle placche
 Essere consapevoli della differenza tra reattività
vulcanica di una dorsale e quella di un arco magmatico
 Riflettere sui fenomeni geologici superficiali che
consentono di individuare i margini di placca
 Riconoscere la relazione tra distribuzione geografica dei
sismi, dei vulcani e delle zone di frattura delle placche
 Interpretare in modo corretto la distribuzione morfogeologica in un sistema arco-fossa
 Saper spiegare perché la velocità di espansione del fondo
oceanico cambia a seconda del luogo
 Interpretare correttamente la presenza di “punti caldi”
Competenze

I CARBOIDRATI: caratteristiche
generali e classificazione; i monosaccaridi
(isomeria strutturale; chiralità, proiezioni
di Fischer; struttura ciclica: proiezioni di
Haworth; reazioni tipiche del gruppo
carbonile); i disaccaridi e i polisaccaridi.

I LIPIDI: caratteristiche generali e
classificazione; struttura e proprietà dei
trigliceridi; le reazioni di idrogenazione e
di idrolisi alcalina (saponi); i fosfolipidi; le
cere; gli steroidi; le vitamine liposolubili e
la loro importanza biologica.

GLI AMMINOACIDI, I PEPTIDI e
LE PROTEINE: gli amminoacidi: chiralità,
nomenclatura e classificazione, struttura
ionica dipolare e comportamento anfotero;
peptidi: caratteristiche del legame
peptidico e relative reazioni; proteine:
costituzione, strutture caratteristiche e
denaturazione; gli enzimi.

GLI ACIDI NUCLEICI:
composizione chimica; nucleosidi e
nucleotidi; la struttura del DNA: la doppia
elica; la struttura e le funzioni degli acidi
ribonucleici
Conoscenze
 Saper rappresentare la formula di struttura
delle molecole organiche con le varie
rappresentazioni;
 Saper rappresentare correttamente la
struttura tridimensionale di una molecola
usando il modello a cunei e la proiezione
di Fischer;
 Saper utilizzare la nomenclatura per
attribuire il nome agli isomeri dei
composti;
 Saper distinguere i diversi isomeri in base
alle loro proprietà fisiche o chimiche.
 Giustificare il diverso stato fisico dei
grassi e degli oli;
 Saper rappresentare la reazione di idrolisi
alcalina dei trigliceridi;
 Analizzare il ruolo biologico degli steroidi
e delle vitamine liposolubili.
 Giustificare il comportamento anfotero
degli AA;
 Analizzare i livelli di organizzazione delle
proteine;
 Spiegare il ruolo biologico degli enzimi e
riconoscere i meccanismi d’azione
enzima-substrato e ormone-recettore
 Analizzare la composizione chimica dei
nucleosidi e dei nucleotidi;
 Saper esaminare la struttura del DNA e
saper individuare le implicazioni
biochimiche ad essa connesse;
 Descrivere il ruolo biologico dei diversi
tipi di RNA.
 Modulo IV
IL METABOLISMO
Capacità/Abilità
170
 Correlare la struttura dei composti e la presenza di gruppi
funzionali con la loro reattività.
 Capire la relazione tra struttura e funzione delle
biomolecole
 Riconoscere il ruolo che carboidrati, lipidi, proteine e
acidi nucleici ricoprono negli esseri viventi.
 Essere in grado di mettere in relazione la struttura del
DNA con la conservazione, la trasmissione e
l’espressione dei caratteri ereditari
Competenze





Il metabolismo dei CARBOIDRATI:
la glicolisi principale via catabolica del
glucosio; le fermentazioni; il controllo
della glicolisi e la via dei pentosofosfati; la
gluconeogenesi: biosintesi di glucosio da
piruvato, lattato e amminoacidi; il
glicogeno come riserva energetica.
Il metabolismo dei LIPIDI: la β
ossidazione via di degradazione degli acidi
grassi; i corpi chetonici fonte alternativa di
energia; il fegato produttore di riserve
lipidiche e colesterolo.
Il metabolismo degli
AMMINOACIDI: la perdita del gruppo
amminico prima tappa del catabolismo
degli AA; la biosintesi dell’urea e
l’eliminazione dello ione ammonio, specie
chimica tossica
La regolazione delle attività
metaboliche: il controllo della glicemia; la
produzione dell’insulina nella fase
postprandiale; la produzione del glucagone
durante il digiuno.
Il metabolismo differenziato delle
cellule dell’organismo: (globuli rossi,
neuroni, cellule muscolari, adipociti,
epatociti)
Conoscenze
 Essere in grado di riconoscere il ruolo
delle molecole coinvolte nei processi
metabolici.
 Saper descrivere le tappe principali del
metabolismo dei carboidrati, dei lipidi,
delle proteine e degli acidi nucleici
 Saper descrivere le tappe principali e
individuare gli intermedi e i prodotti finali
delle vie metaboliche
 Saper descrivere i diversi processi
metabolici, nei vari tipi di cellule
 Essere in grado di differenziare i processi
metabolici, in funzione del tipo di cellule
nelle quali si realizzano
 Mettere in relazione la struttura delle biomolecole con la
loro funzione metabolica.
 Individuare il ruolo degli enzimi e degli ormoni, nei
processi metabolici studiati.
 Collegare le diverse vie metaboliche per creare un quadro
funzionale dell’organismo.
 Mettere in relazione le vie metaboliche, con le
implicazioni biomediche ad esse collegate
 Saper interpretare le modalità di svolgimento dei processi
metabolici, come adattamento dell’organismo, anche in
relazione a situazioni patologiche.
 Essere in grado di differenziare i processi metabolici, in
funzione del tipo di cellule nelle quali si realizzano
 Modulo V
SCAMBI ENERGETICI NELLE CELLULE
Capacità/Abilità
171
Competenze


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

Energia e organismi viventi
Metabolismo cellulare: anabolismo e
catabolismo
Sintesi delle biomolecole.
Demolizione delle biomolecole.
Strategie metaboliche.
Reazioni di ossido-riduzione
Gli enzimi
Cofattori dell’azione enzimatica.
I coenzimi NAD e FAD trasportatori di
elettroni.
Sequenze biochimiche
La valuta energetica della cellula: l'ATP.
La glicolisi
La fermentazione.
La respirazione cellulare.
Struttura dei mitocondri.
L’ossidazione dell’acido piruvico.
Il ciclo di Krebs.
Trasporto finale di elettroni.
Meccanismo della fosforilazione ossidativa.
Bilancio energetico totale
I primi organismi fotosintetici.
Luce, clorofilla e altri pigmenti.
Struttura dei cloroplasti.
I fotosistemi I e II.
Reazioni luce-dipendenti.
Reazioni luce-indipendenti: il ciclo di Calvin.
Soluzioni alla carenza di CO2:
fotorespirazione e ciclo C4.
Le piante CAM.
Reazioni e prodotti della fotosintesi


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
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
Conoscenze
Riconoscere la differenza tra catabolismo e anabolismo e tra
reazioni esoergoniche e endoergoniche
Riconoscere le principali vie metaboliche e la loro regolazione.
Conoscere la funzione degli enzimi, la loro struttura ed il
meccanismo con cui agiscono.
Spiegare che cosa sono i cofattori e i coenzimi.
Conoscere la formula dell’ATP e spiegare la sua funzione.
Capire che l’ATP si trasforma mediante l’idrolisi o la fosforilazione.
Sapere qual è la reazione di demolizione del glucosio e che tale
reazione avviene in diverse fasi.
Descrivere i vari tipi di fermentazione.
Conoscere il processo di glicolisi.
Descrivere la struttura dei mitocondri.
Esporre le fasi della respirazione cellulare: ossidazione
dell'acido piruvico, ciclo di Krebs, trasporto finale di elettroni.
Descrivere il meccanismo della fosforilazione ossidativa.
Fare un bilancio energetico totale del processo di demolizione del
glucosio.
Conoscere l'evoluzione degli organismi fotosintetici.
Individuare la differenza tra cellule chemiosintetiche e
fotosintetiche
Sapere qual è la reazione principale della fotosintesi e che tale
reazione avviene in diverse fasi.
Conoscere la natura della luce e che cosa sono i pigmenti.
Conoscere la struttura dei cloroplasti.
Spiegare le funzioni dei fotosistemi I e II e i processi che
avvengono in essi.
Descrivere le reazioni luce-dipendenti che costituiscono il
primo stadio della fotosintesi
Descrivere le reazioni luce-indipendenti: il ciclo di Calvin.
Capire quando si attua nelle piante il processo della
fotorespirazione.
Conoscere gli altri metodi delle piante per fissare la CO2: la via
del C4, le piante CAM.
Conoscere quali sono i prodotti finali della fotosintesi.
Modulo VI
TECNOLOGIA DEL DNA RICOMBINANTE
Capacità/Abilità
172








Comprendere che il vivente è un sistema
aperto inserito in un flusso di energia
Comprendere che l'energia metabolica serve
al mantenimento del livello di organizzazione
Comprendere il ruolo centrale del glucosio
nel metabolismo degli esseri viventi
Capire l'importanza dei coenzimi nelle
reazioni di ossido riduzione
Comprendere l’importanza dell’ATP come
valuta energetica delle cellule
Individuare i processi attraverso cui tutte le
cellule trasformano l’energia contenuta negli
alimenti in energia utilizzabile per compiere le varie
funzioni vitali.
Comprendere l’importanza dei processi
fotosintetici per la sintesi delle molecole organiche.
Riconoscere la centralità del processo
fotosintetico nei flussi di materia e di energia
all’interno della biosfera
Competenze



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
I plasmidi
Il processo di coniugazione
I virus
Ciclo litico e lisogeno
Il processo di trasduzione
Il meccanismo di infezione dei retrovirus
I trasposoni
Gli enzimi di restrizione
La separazione dei frammenti di restrizione
Il sequenziamento dei frammenti
Ibridazione degli acidi nucleici
Clonaggio genico
Il “montaggio” del DNA ricombinante
Le librerie genomiche
La PCR
Anticorpi monoclonali
La terapia genica
Gli OGM
La clonazione animale
Applicazioni a livello agroalimentare e
sanitario

Il Progetto Genoma Umano

Profilo genetico e crimine
Conoscenze
 Descrivere le peculiarità strutturali del plasmide F

Spiegare i meccanismi che sono alla base della
coniugazione

Descrivere la struttura generale dei virus mettendo
in evidenza la loro funzione di vettori nei batteri e nelle
cellule eucariote

Mettere a confronto un ciclo litico con un ciclo
lisogeno

Spiegare in che cosa consiste il processo di
trasduzione distinguere tra trasduzione generale e
trasduzione specializzata

Descrivere il meccanismo di azione dei retrovirus

Descrivere le caratteristiche dei trasposoni
evidenziando quali conseguenze può comportare la loro
mobilità

Mettere a confronto le caratteristiche dei diversi
vettori

Spiegare che cosa si intende per DNA
ricombinante
 Descrivere le proprietà degli enzimi di restrizione
 Spiegare la tecnica di separazione e sequenziamento
 Spiegare la tecnica dell’ibridazione
 Spiegare che cosa è una libreria genomica
 Illustrare il processo con cui si possono clonare
sequenze di DNA
 Descrivere il meccanismo della reazione a catena della
polimerasi evidenziando lo scopo di tale processo
 Spiegare i che modo è possibile indurre i batteri a
sintetizzare proteine utili
 Spiegare la tecnica di produzione degli anticorpi
monoclonali
 Spiegare che cosa si intende per transgenico e OGM
 Evidenziare vantaggi e svantaggi dei prodotti OGM
 Spiegare in che cosa consiste una terapia genica e in
quali casi può essere applicata

Descrivere le tappe del Progetto Genoma Umano
mettendo in evidenza obiettivi,difficoltà e limiti
 Modulo VII
ECOLOGIA APPLICATA
Capacità/Abilità
173






Saper capire l’importanza dei vettori cellulari per la
naturale trasmissione di informazioni genetiche a favore di una
maggiore variabilità
Comprendere l’importanza di queste conoscenze per gli
sviluppi delle scienze biologiche e delle loro potenzialità di
applicazione
Considerare come una nuova rivoluzione scientifica la
manipolazione di questi meccanismi naturali
Saper seguire le varie tappe del processo con cui gli scienziati
riescono ad individuare, sequenziare, isolare e copiare un gene
di particolare interesse biologico
Saper comprendere l’enorme potenzialità delle attuali
conoscenze di ingegneria genetica evidenziando quali nuove
soluzioni la tecnica del DNA ricombinante ha individuato e
quali nuove prospettive potrà fornire a problemi di carattere
agroalimentare e medico finora insoluti
Saper evidenziare l’importanza delle più recenti conquiste
dell’uomo nel campo della medicina ottenute grazie alle attuali
conoscenze di genetica molecolare
Competenze












La biologia della conservazione
La biodiversità
I livelli di biodiversità
La distribuzione della biodiversità
Il valore diretto e indiretto della
biodiversità
La grande estinzione in corso e le
cause
Misurare la biodiversità
Gli indicatori biologici
Il metodo IBE
Ecotossicologia e bioaccumulo
Conservare la biodiversità
Strategia della Unione Europea sulla
Biodiversità fino al 2020
Conoscenze
 Definire e caratterizzare il campo di studio
e azione della biologia della conservazione
 Definire la biodiversità secondo i quattro
livelli di studio
 Conoscere il valore diretto della
biodiversità riguardo i possibili utilizzi in
medicina nell’agricoltura e come valore di
consumo
 Conoscere il valore indiretto della
biodiversità riguardo i servizi eco sistemici
indispensabili forniti dalle aree naturali
 Conoscere le cinque cause principali della
cospicua perdita di biodiversità in corso
 Conoscere l’indice di diversità di Simpson
 Conoscere le caratteristiche di un buon
indicatore biologico per il biomonitoraggio
 Conoscere il metodo IBE nell’applicazione
allo studio della qualità dell’acqua e
dell’aria
 Spiegare quale contributo dà la eco
tossicologia al monitoraggio ambientale
 Spiegare i criteri di scelta delle specie da
conservare e le metodologie più adatte
 Comprendere gli scopi e le metodologie
per il ripristino degli ecosistemi degradati
 Capire la concezione e l’utilità di una rete
ecologica ben strutturata
 Sapere che la perdita di biodiversità viene
contrastata da normative a vari livelli
 Modulo VIII
IL CLIMA CHE CAMBIA
Capacità/Abilità
174
 Comprendere la complessità delle relazioni che
intercorrono tra gli organismi che fanno parte
dell’ecosistema
 Comprendere il ruolo che ha avuto ed ha l’uomo con le
sue attività nel determinare le attuali condizioni del
pianeta
 Comprendere che salvaguardare la biodiversità significa
anche salvaguardare il nostro futuro
 Comprendere che sono necessari dei cambiamenti nelle
scelte e nei comportamenti di ciascuno di noi per
salvaguardare il pianeta
Competenze
























I primi studi di climatologia
La temperatura dell’atmosfera terrestre e
il ruolo dei gas serra
Il meccanismo di controllo della
temperatura atmosferica
I dati sull’andamento della temperatura
annua nel tempo
Variazioni di temperatura connesse a
processi naturali
Gli effetti dell’attività solare
Gli effetti dell’attività vulcanica
I processi di retroazione
L’assorbimento di CO2 e le correnti
oceaniche
La “respirazione” del suolo e il
permafrost
Il vapore acqueo e le nubi
Effetti del riscaldamento globale
Il ritiro dei ghiacci
Lo “spostamento” dei tropici
La frequenza e l’intensità degli uragani
Le conseguenze sulla fauna e sulla
vegetazione
In che modo si tenta di prevedere il
futuro
Il modello GISS
Come funzionano i modelli climatici
Il valore dei modelli climatici
Perché e come modificare il nostro
comportamento
Il contenimento delle emissioni di CO2
Il Protocollo di Kyoto
Il “mercato di quote di emissione”
 Riconoscere l’importanza delle
variazioni di temperatura media
 Conoscere le considerazioni relative al
clima condivise dalla maggior parte
degli scienziati
 Conoscere gli effetti di un
riscaldamento globale
 Sapere cosa è l’effetto serra
 Saper interpretare il grafico denominato
hockey stick
 Riconoscere la correlazione tra attività
solare e temperatura atmosferica
 Riconoscere l’influenza dell’attività
vulcanica a livello globale
 Sapere cosa si intende per processi di
retroazione
 Sapere in cosa consiste la
tropicalizzazione del clima
175
 Riuscire a riconoscere e stabilire l’importanza dei
fenomeni meteorologici
 Conoscere gli strumenti on cui poter rilevare il clima di
una data zona
 Riconoscere la relazione tra la distribuzione geografica
delle variazioni climatiche
 Conoscere le informazioni e i limiti di un modello
climatico
 Saper raccogliere ed utilizzare semplici dati
meteorologici per disegnare un diagramma climatico

Programmazione Dipartimento disciplinare di SCIENZE a.s. 2014-15


MATERIA: SCIENZE (Biologia, Chimica, Scienze della Terra)
CLASSI INDIRIZZO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE
 Finalità generali
Lo studio delle Scienze della Natura servirà allo studente per:
ASSE DEI LINGUAGGI
 Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti
 Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo
 Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
ASSE MATEMATICO
 Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica
 Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
ASSE TECNOLOGICO
 Osservare e analizzare fenomeni naturali complessi appartenenti alla realtà naturale e artificiale
 Utilizzare modelli appropriati per interpretare i fenomeni
 Utilizzare le metodologie acquisite per porsi con atteggiamento scientifico di fronte alla realtà
176
 Obiettivi disciplinari generali
Al termine del corso di studi lo studente dovrà possedere le conoscenze disciplinari (vedi scansione contenuti delle singole discipline) e le
competenze/abilità tipiche delle Scienze della Natura di seguito elencate:
 Leggere un brano scientifico
 Osservare schemi e immagini
 Classificare
 Saper effettuare connessioni logiche
 Riconoscere o stabilire relazioni
 Formulare ipotesi in base ai dati forniti
 Sperimentare in laboratorio, elaborare dati sperimentali, trarre conclusioni basate sui risultati ottenuti e sulle ipotesi verificate
 Comunicare informazioni scientifiche
 Risolvere situazioni problematiche utilizzando linguaggi specifici
 Applicare le conoscenze a situazioni della vita reale
 Collocare le scoperte scientifiche nella loro dimensione storica
 Analizzare le relazioni tra l'ambiente abiotico e le forme viventi per interpretare le modificazioni ambientali di origine antropica e
comprenderne le possibili ricadute future.
 Metodologia
L'apprendimento disciplinare seguirà una scansione ispirata a criteri di gradualità, di connessione e di sinergia tra le discipline che formano il
corso di Scienze le quali, pur nel rispetto della loro specificità, saranno sviluppate in modo armonico e coordinato.
Le diverse aree disciplinari (Biologia, Chimica, Scienze della Terra) caratterizzate da concetti e da metodi di indagine propri, si basano tutte
sulla stessa strategia dell'indagine scientifica che fa riferimento anche alla dimensione di "osservazione e sperimentazione".
Nel primo biennio, dove prevale un approccio di tipo fenomenologico, basato su osservazione e descrizione, riveste un' importanza
fondamentale la dimensione sperimentale; laddove non sia possibile effettuare attività laboratoriale in senso stretto esperimenti cruciali nello
sviluppo del sapere scientifico saranno presentati utilizzando filmati e/o esperimenti virtuali.
Nel secondo biennio e nel quinto anno si ampliano, si consolidano e si pongono in relazione i contenuti disciplinari, introducendo in modo
graduale ma sistematico i concetti, i modelli e il formalismo che sono propri delle discipline oggetto di studio e che consentono una
spiegazione più approfondita dei fenomeni. In particolare nel quinto anno gli studenti potranno essere coinvolti in approfondimenti di carattere
disciplinare (sui contenuti dell'ultimo anno di corso e degli anni precedenti: ecologia, risorse energetiche, fonti rinnovabili, cicli biogeochimici)
e multidisciplinare (matematica, fisica, filosofia, storia, arte), che potranno avere anche valore orientativo al proseguimento degli studi. Rimane
importante la dimensione sperimentale.
Per quanto riguarda la parte teorica le linee metodologiche che potranno essere seguite saranno: la lezione frontale, la lezione dialogata, la
lezione discussione, l'uso di sussidi didattici (audiovisivi, riviste specializzate, materiale multimediale, LIM), l’impiego di tecniche di
simulazione efficaci per stimolare il trasferimento delle competenze, l’uso di procedimenti ipotetico-deduttivi e di procedimenti induttivi
attraverso esperienze, osservazioni e documenti.
177

Verifiche
Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà:
nel primo periodo: due scritte da effettuarsi, a scelta, secondo le tipologie previste e due orali.
nel secondo periodo: tre scritte e due orali.
Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
 prove orali
 prove scritte (tramite test a risposta chiusa e/o aperta, quesiti a risposta breve, questionari, "problem solving")
 relazioni su esperimenti
Per la verifica si farà uso inoltre di tutto ciò che nel dialogo educativo serve a valutare le prestazioni degli studenti in rapporto a compiti o ad
attività concepite come parte di un’esperienza di apprendimento.
 Criteri di valutazione
Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori:
 conoscenze degli argomenti proposti
 competenze (applicazione delle conoscenze, uso appropriato dei linguaggi specifici, correttezza espositiva)
 capacità di sintesi, collegamento, elaborazione ed autonomia nella gestione delle conoscenze
I voti saranno attribuiti seguendo i criteri di corrispondenza riportati nella tabella di valutazione del POF.
Per il raggiungimento del livello di sufficienza alla fine del primo biennio lo studente. oltre a conoscere gli argomenti principali delle singole
discipline, dovrà in termini di competenze/abilità dimostrare di:
 Possedere il lessico specifico della disciplina
 Possedere in modo chiaro e corretto i concetti essenziali legati ai vari fenomeni
 Saper esporre con rigore logico le conoscenze acquisite
 Sapersi orientare nel focalizzare gli aspetti essenziali dei fenomeni
Per il raggiungimento del livello di sufficienza alla fine del secondo biennio lo studente, oltre a conoscere gli argomenti principali delle singole
discipline, dovrà in termini di competenze/abilità dimostrare di:
 Possedere e utilizzare con padronanza il lessico specifico della disciplina
 Possedere in modo chiaro e corretto i concetti generali e particolari dei vari fenomeni
 Saper esporre con rigore logico le conoscenze acquisite
178





Saper analizzare i problemi e coglierne gli aspetti essenziali
Saper focalizzare gli aspetti essenziali dei fenomeni e collegarli in modo consapevole
Saper collegare fenomeni e coglierne gli aspetti unificanti più significativi
Saper applicare gli aspetti teorici generali a problemi specifici in contesto noto e in semplici situazioni nuove
Saper condurre semplici rielaborazioni
CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI
PRIMO BIENNIO
CLASSI PRIME (SCIENZE DELLA TERRA)
Conoscenze








La costituzione della materia;
Gli stati di aggregazione e i
passaggi di stato;
Sostanze pure, miscugli e soluzioni;
Trasformazioni fisiche e chimiche;
Definizione di atomo, molecola,
ione, isotopi, elementi e composti;
La tavola periodica;
Legami ionici e covalenti, legame a
idrogeno.
Conoscenze




Modulo I
Introduzione alla CHIMICA
Abilità/Capacità
Competenze
Ricavare dalla formula la natura delle

Conoscere e correlare, nelle linee
particelle
fondamentali, il comportamento delle varie
sostanze.
Risalire alle caratteristiche degli elementi,
in base alla loro posizione nella tavola periodica;
Individuare i metodi e le procedure ottimali
per la separazione dei miscugli;
Saper descrivere i passaggi di stato e saper
costruire il relativo grafico temperatura/tempo;
Saper spiegare la forma delle molecole e le
proprietà delle sostanze.
 Modulo II
 LA LITOSFERA
Abilità/Capacità
179
Competenze

Gli strati della Terra: crosta,
mantello e nucleo;

I minerali e le rocce: classificazione
e riconoscimento dei principali tipi;

I processi: magmatico, sedimentario
(con cenni di geomorfologia) e
metamorfico;

Il ciclo litogenetico.





Conoscenze
La molecola dell’acqua e le sue
proprietà;
Il mare in movimento: le onde, le
maree, le correnti;
Gli oceani e i fondali oceanici;
Le acque continentali: I fiumi e i
laghi;
Il ciclo dell’acqua (cenni
sull’inquinamento).
Conoscenze
L’atmosfera: composizione,
stratificazione, Temperatura e pressione,

L’umidità e le precipitazioni
meteorologiche;

I climi del pianeta, I cambiamenti
climatici e il riscaldamento globale;

Cenni sull’inquinamento dell’aria.

Conoscenze












Saper descrivere le caratteristiche fisiche e
chimiche della litosfera;
Saper osservare e descrivere campioni di
roccia e classificarle secondo un criterio
esplicitato;
Saper collocare i processi litogenetici nel
contesto del “sistema Terra”;
Raccogliere e ordinare dati sperimentali.
 Modulo III
L’IDROSFERA
Abilità/Capacità
Saper rappresentare la molecola dell’acqua
e il legame fra le molecole;
Saper interpretare le proprietà dell’acqua in
base alla struttura e conoscere il ciclo
idrologico;
Conoscere la distribuzione delle risorse
idriche sulla Terra;
Sapere come varia la salinità dell’acqua
marina;
Conoscere i principali movimenti che
caratterizzano le acque oceaniche.
 Modulo IV
L’ATMOSFERA E IL CLIMA
Abilità/Capacità
Saper illustrare caratteristiche e specificità
dell’atmosfera;
Saper esaminare i fattori che determinano
la variabilità delle condizioni meteorologiche e
climatiche;
Saper descrivere i principali tipi di clima
sulla terra.
Modulo V
LA GEOMORFOLOGIA
Abilità/Capacità
180

Saper effettuare connessioni logiche tra
fatti e fenomeni a livello litosferico e stabilire
le rispettive relazioni.
Competenze
Valutare le variazioni in atto nelle
risorse idriche del pianeta;

Assunzione di comportamenti
responsabili nell’uso della risorsa acqua;

Applicazione delle conoscenze acquisite
a nuovi contesti, anche legati alla vita
quotidiana.

Competenze
Risolvere semplici problemi legati al
quotidiano, ad es. i cambiamenti
meteorologici;

Comprendere la forte responsabilità
dell’uomo nella variazione della temperatura
globale dell’atmosfera e dell’inquinamento
dell’aria e quali potrebbero essere le ricadute
future.

Competenze














Il modellamento;
Gli ambienti geomorfologici;
L’evoluzione del paesaggio fisico.
Conoscenze
La posizione della Terra
nell’Universo;
Cenni su stelle e galassie;
Il Sistema Solare;
Le leggi di Keplero e la legge di
Newton;
Forma e dimensione della Terra;
L’orientamento, il reticolato
geografico, latitudine e longitudine;
Elementi di cartografia;
I movimenti della Terra: rotazione e
rivoluzione con relative prove e
conseguenze;
Le stagioni e le zone astronomiche;
La Luna: caratteristiche generali,
movimenti e relative conseguenze;
La misura del tempo: il giorno,
l’anno e i fusi orari.

Riconoscere le forze che hanno modellato
un paesaggio;

Conoscere i processi di disgregazione
fisica e alterazione chimica delle rocce;

Descrivere le principali morfologie
glaciali, desertiche e costiere.







Modulo VI
IL PIANETA TERRA
Abilità/Capacità
Conoscere le caratteristiche fondamentali del
Sistema Solare;
Saper descrivere le leggi di Keplero e la legge
di Newton;
Sapere come si misura il tempo;
Saper descrivere i moti della Terra e quali sono
le conseguenze;
Saper individuare e descrivere le zone
astronomiche;
Saper descrivere le caratteristiche della
superficie lunare;
Saper spiegare quali sono le conseguenze dei
moti della Luna.

Collegare un paesaggio naturale noto,
agli agenti esogeni che ne hanno modellato le
strutture;

Considerare in modo critico e
consapevole la forte influenza dell’uomo
sull’ambiente;

Comprendere il valore del paesaggio
della propria regione per poterlo
salvaguardare.
Competenze
Sapersi orientare nello spazio e nel
tempo;

Saper inquadrare i corpi celesti e la
Terra, in un ambito complessivo.

Riconoscere l’importanza della
costruzione di modelli e del loro continuo
aggiornamento;

Individuare nel “sistema Terra” un
sistema di equilibri complessi e delicati.

CLASSI SECONDE (BIOLOGIA E CHIMICA)
Conoscenze
Modulo I
LE MOLECOLE DELLA VITA
Abilità/Capacità
181
Competenze













La struttura della molecola d’acqua
Le proprietà dell’acqua: densità,
calore specifico, coesione e adesione
Le soluzioni
Monomeri e polimeri
Condensazione e idrolisi dei
polimeri
Caratteristiche dei carboidrati
Caratteristiche delle proteine
Gli amminoacidi
Le quattro strutture delle proteine
Caratteristiche dei lipidi
Caratteristiche degli acidi nucleici
I nucleotidi
DNA, RNA e ATP













Mettere in relazione la struttura molecolare
dell’acqua con le sue proprietà
Distinguere una sostanza idrofila da una
idrofobica
Spiegare le caratteristiche delle soluzioni
Distinguere i monomeri dai polimeri
Comprendere le funzioni delle reazione di
condensazione e di idrolisi
Distinguere le categorie di carboidrati
biologicamente importanti e comprendere la
relazione tra struttura e funzione
Elencare le funzioni svolte dalle proteine negli
organismi viventi
Descrivere la struttura degli amminoacidi
Descrivere i quattro livelli della struttura di
una proteina e correlare a ogni livello di
organizzazione la funzione delle relative proteine
Spiegare le caratteristiche dei fosfolipidi e le
loro interazioni con l’acqua
Illustrare le funzioni svolte dagli acidi nucleici
Descrivere la struttura dei nucleotidi
Evidenziare le differenze strutturali e
funzionali tra DNA e RNA e il ruolo energetico
svolto dall’ATP

Conoscenze

Individuare nella molecola d’acqua
le particolari caratteristiche che la rendono
indispensabile alla vita

Essere in grado di individuare nei
composti organici le molecole che
costituiscono gli esseri viventi

Comprendere le funzioni che
svolgono le biomolecole negli esseri
viventi in relazione alla loro struttura

Comprendere che le trasformazioni
di alcune molecole organiche sono alla
base di tutte le attività svolte dalle cellule
 Modulo II
LE CELLULE: STRUTTURE E FUNZIONI
Abilità/Capacità
182
Competenze


















Le dimensioni delle cellule
Microscopio ottico e microscopio
elettronico
Caratteristiche delle cellule procariotiche
Caratteristiche generali delle cellule
eucariotiche
La cellula animale e la cellula vegetale
Struttura generale delle membrane cellulari
Diffusione semplice e facilitata
L’osmosi
Il trasporto attivo
Endocitosi
Esocitosi
Gli organuli cellulari
Il nucleo e il nucleolo
La parete delle cellule vegetali
Gli enzimi
L’energia di attivazione
La specificità degli enzimi
Gli enzimi ed i processi metabolici

















Conoscenze
Spiegare perché le dimensioni delle cellule devono
essere molto limitate
Mettere in relazione le dimensioni delle cellule con gli
strumenti utilizzati per osservarle
Descrivere la struttura delle cellule procariotiche ed
eucariotiche
Distinguere la cellula animale da quella vegetale
Descrivere secondo il modello a mosaico fluido la
struttura chimica della membrana cellulare
Definire il fenomeno fisico della diffusione
Descrivere la diffusione semplice e quella facilitata
attraverso una membrana semipermeabile
Mettere in relazione l’osmosi con la concentrazione dei
soluti
Specificare i tre tipi di trasporto attivo mettendoli a
confronto
Comprendere il significato funzionale di endocitosi ed
esocitosi
Elencare gli organuli cellulari e le rispettive funzioni
Saper evidenziare l’importanza nelle cellule di un
sistema interno di membrane e del citoscheletro
Saper individuare l’esatto ruolo svolto dai cloroplasti e
dai mitocondri in relazione al fabbisogno energetico.
Descrivere la struttura e le funzioni del nucleo, del
nucleolo
Spiegare la funzione dei catalizzatori nelle reazioni
chimiche ed in particolare in quelle biologiche
Descrivere gli enzimi e la loro relazione con i substrati
Comprendere il ruolo degli enzimi nei processi di
trasformazione dell’energia

Sapere individuare la sostanziale unitarietà
dei viventi in tutti i suoi aspetti

Individuare nella cellula un sistema aperto
che scambia continuamente materia ed energia con
l’ambiente

Saper comprendere che la capacità di
prelevare energia e materia dall’ambiente e
trasformarla secondo i propri scopi è una proprietà
peculiare dei viventi
 Modulo III
LA DIVISIONE DELLE CELLULE: MITOSI E MEIOSI
Abilità/Capacità
183
Competenze















La scissione binaria nei procarioti
Il ciclo cellulare comprende l’interfase e la
fase mitotica
La preparazione del nucleo alla mitosi
Strutture coinvolte nella mitosi
Le fasi della mitosi: profase, , metafase,
anafase, telofase
La citodieresi nelle cellule animali e
vegetali
Mitosi e riproduzione asessuata
Riproduzione sessuata e variabilità
genetica
La prima e la seconda divisione meiotica
Mitosi e meiosi a confronto
Meiosi e variabilità genetica
Autosomi e cromosomi sessuali
Differenze tra il cromosoma X e il
cromosoma Y
Il cariotipo
Anomalie del cariotipo


















Conoscenze
Evidenziare l’importanza della divisione cellulare nella
crescita degli organismi
Descrivere la scissione binaria dei procarioti
Elencare le fasi comprese nel ciclo cellulare
distinguendo l’interfase dalla fase mitotica e dalla citodieresi
Descrivere le sottofasi G1, S e G2
Descrivere il processo mitotico distinguendo gli eventi
salienti di ogni fase
Confrontare la citodieresi delle cellule animali e quella
delle cellule vegetali
Mettere in relazione la mitosi con la riproduzione
asessuata
Spiegare la relazione tra riproduzione sessuata e
variabilità genetica
Spiegare la prima divisione meiotica
Descrivere il crossing-over evidenziando il suo
contributo alla variabilità genetica
Spiegare la seconda divisione meiotica
Confrontare la meiosi con la mitosi evidenziando
analogie e differenze
Distinguere tra autosomi e cromosomi sessuali
Saper cogliere le differenze tra i due processi di
gametogenesi nell’uomo e nella donna
Descrivere quali conseguenze si possono verificare nei
gameti in seguito a errori del processo meiotico
Specificare le anomalie che si possono osservare nel
cariotipo
Mettere in relazione la presenza o l’assenza di un
cromosoma con l’insorgenza di una sindrome
Collegare il cariotipo delle principali anomalie
numeriche degli autosomi e degli eterosomi con gli aspetti
distintivi delle relative sindromi e con la loro incidenza sulla
popolazione umana
Modulo IV
MENDEL E LA GENETICA CLASSICA
Abilità/Capacità
184

Essere in grado di individuare nei
processi di riproduzione cellulare e di
riproduzione degli organismi la base per la
continuità della vita nonché per la
variabilità dei caratteri che consente
l’evoluzione degli organismi viventi e la
biodiversità
Competenze



Il lavoro di Mendel
Le leggi di Mendel
L’ampliamento del concetto di gene:
mutazioni, interazioni alleliche, interazioni
geniche, effetti multipli di un singolo gene, geni e
ambiente.

Determinazione del sesso

Caratteri legati al sesso

Gruppi di associazione e di ricombinazione
genica



















Conoscenze
Illustrare le fasi del lavoro sperimentale di Mendel che
ha portato alla formulazione della legge della segregazione e
della legge dell’indipendenza dei caratteri
Spiegare le linee pure in termini di genotipo
Distinguere tra dominante e recessivo, tra genotipo e
fenotipo, e tra omozigote ed eterozigote
Costruire un quadrato di Punnett conoscendo i genotipi
degli individui che si incrociano
Elencare alcuni caratteri umani dominanti e recessivi
Applicare un testcross per determinare il genotipo
relativo a un fenotipo dominante
Leggere in termini fenotipici il rapporto 9:3:3:1
Costruire un quadrato di Punnett per due caratteri
diversi da quelli scelti da Mendel
Distinguere, ipotizzando i possibili fenotipi della prole,
tra dominanza incompleta, codominanza e alleli multipli
Comprendere che l’espressione genica è il frutto
dell’interazione tra geni ed ambiente
Distinguere tra il cromosoma X e il cromosoma Y
Dimostrare che è il padre, e non la madre, a determinare
il sesso dei figli
Spiegare che cosa si intende per carattere legato al sesso
e descrivere le modalità della sua trasmissione
Fornire una spiegazione dei dati ottenuti da Morgan
incrociando i moscerini «occhi rossi» con quelli «occhi
bianchi»
Definire, per quanto riguarda i caratteri legati al sesso, il
genotipo dei genitori conoscendo il fenotipo dei figli
Spiegare il significato e le conseguenze dei gruppi di
associazione
Spiegare quali effetti potrebbe generare il crossing over
se i geni non fossero posti sui cromosomi in modo ordinato e
lineare
Ipotizzare i risultati di un incrocio in cui due caratteri
ereditari siano posti sullo stesso cromosoma
Saper leggere e interpretare gli alberi genealogici
 Modulo V
I VIVENTI E LA BIODIVERSITA'
Abilità/Capacità
185

Saper comprendere la complessità della
trasmissione dei caratteri e spiegarla secondo il
modello mendeliano e non mendeliano

Saper comprendere come mai in una
popolazione possano comparire tanti diversi
fenotipi e comprenderne il valore.

Saper comprendere il ruolo dell’ambiente
nell’espressione dei geni

Saper mettere in relazione le mutazioni e il
processo evolutivo.
Competenze






La classificazione dei viventi
Concetto di specie
Il sistema di classificazione di
Linneo
Filogenesi e classificazione
I regni
Principali caratteristiche morfologiche e
funzionali e relativi adattamenti evolutivi di
monere, protisti, funghi, vegetali e animali











Definire il concetto di specie
Indicare il criterio adottato per definire una specie
biologica
Individuare nell’isolamento riproduttivo il criterio più
importante per il riconoscimento di una specie
Fare qualche esempio di nomenclatura binomia
distinguendo tra genere e specie
Rilevare come le somiglianze morfologiche spesso non
sono attendibili per classificare correttamente un organismo
Spiegare perché uno studio filogenetico viene reso
molto più attendibile dall’analisi delle sequenze dei filamenti
di DNA e delle proteine
Evidenziare gli aspetti fondamentali degli organismi
vegetali
Evidenziare gli aspetti fondamentali degli organismi
animali
Distinguere gli organismi vertebrati e invertebrati
Elencare i principali phyla di invertebrati e vertebrati
Descrivere analogie e differenze tra i vari organismi








186
Comprendere come diverse discipline quali
la paleontologia, la genetica, la biochimica,
l’etologia, oltre all’analisi dei dati morfologici
permettano ai naturalisti di stabilire i criteri più
adeguati per la classificazione degli organismi
viventi
Individuare negli organismi procarioti i
primi colonizzatori della Terra capaci di adattarsi
agli ambienti più diversi e inospitali
Comprendere che molti organismi procarioti
rivestono un ruolo di fondamentale importanza per
la salvaguardia degli equilibri ambientali
Saper evidenziare l’enorme varietà dei
protisti, unicellulari e pluricellulari, presenti sul
nostro pianeta, riconoscendo quelle caratteristiche
che li rendono i probabili antenati di piante,
animali e funghi
Comprendere l’importanza ecologica dei
funghi per il loro ruolo nei processi di riciclaggio
delle sostanze nutritive e dei viventi stessi
Comprendere che nel corso dell’evoluzione
gli organismi vegetali sono andati incontro a una
diversificazione e a una complessità sempre
maggiore, sviluppando strutture via via più adatte a
risolvere problemi di natura ambientale e climatica
Percorrere le principali tappe evolutive che,
nel corso di centinaia di milioni di anni, hanno
portato gli animali ad acquisire caratteristiche
anatomiche e fisiologiche sempre più specializzate
e complesse
Comprendere il valore della biodiversità












Conoscenze
Le caratteristiche del vivente
Evoluzione chimica e comparsa dei
primi organismi cellulari
Evoluzione metabolica: anaerobi e
aerobi, autotrofi ed eterotrofi
La cellula procariote e relativa
evoluzione
La cellula eucariote e relativa
evoluzione
La pluricellularità
La scala geocronologica
Fissismo ed evoluzionismo
La teoria di Lamarck
La teoria darwiniana
Prove a favore dell’evoluzione
La selezione naturale











Conoscenze
 Modulo VI
ORIGINE DELLA VITA E TEORIE EVOLUTIVE
Abilità/Capacità
Identificare nei procarioti i primi esseri viventi
comparsi sulla Terra
Spiegare come i primi organismi hanno risolto
il problema dell’energia e del nutrimento
Spiegare come i primi organismi foto sintetici
hanno modificato l’atmosfera terrestre
Descrivere come si ritiene si siano formate le
cellule eucariote (endosimbiosi)
Collocare nella scala geocronologica i
principali eventi della storia della vita
Spiegare la differenza tra le teorie fissiste e
l’evoluzionismo
Descrivere la teoria evolutiva di Lamarck
individuandone gli aspetti più innovativi
Descrivere le prove a favore dell’evoluzione
fornite dalla paleontologia, dalla biogeografia e
dall’anatomia comparata e le osservazioni di
Darwin
Spiegare il legame tra variabilità all’interno di
una specie e selezione naturale
Spiegare il significato di adattamento e di
equilibrio dinamico
 Modulo VII
ECOLOGIA
Abilità/Capacità
187





Competenze
Saper collocare i viventi
nell’ambiente e comprenderne
l’evoluzione
Saper interpretare i complessi
processi evolutivi che portano alla
comparsa della vita
Saper cogliere lo sviluppo storico
delle teorie evolutive evidenziando la
novità e complessità della teoria
darwiniana
Saper interpretare i complessi
processi evolutivi che portano alla
comparsa di nuove specie
Comprendere come il successo
evolutivo di una specie sia in relazione
con il suo grado di adattamento
all’ambiente e con la sua capacità di
modificarsi insieme ad esso
Competenze











Concetto di e ecosistema
Livelli trofici e catene alimentari
Produttività primaria
Trasferimenti di energia all’interno
di un ecosistema
Piramidi del flusso di energia, del
numero di organismi e della biomassa
Cicli biogeochimici: componenti
geologiche e biologiche
Concetto di popolazione: struttura e
crescita
Concetto di comunità e tipi di
interazione
La nicchia ecologica
Le successioni ecologiche e le
comunità climax
Azione antropica, gestione delle
risorse naturali e impronta ecologica












Definire il concetto di ecosistema e descrivere
i rapporti che intercorrono tra i componenti di una
catena alimentare e tra gli stessi e l’ambiente
Definire i termini catena alimentare e rete
alimentare evidenziandone le differenze.
Elencare i livelli trofici più comuni facendo
alcuni esempi di organismi. Distinguere tra
consumatori primari e secondari
Evidenziare l’importanza dei detritivori
distinguendo tra saprofagi e decompositori
Mettere in rapporto la lunghezza di una catena
alimentare con la quantità di energia che può essere
trasferita da un livello trofico a un altro
Spiegare l’utilità delle piramidi del flusso di
energia, del numero di organismi e della biomassa
per lo studio di un ecosistema
Individuare i principali eventi caratteristici dei
cicli del carbonio,dell’azoto e del fosforo
Definire il termine popolazione e saper
individuare i principali fattori che influenzano la
struttura e la crescita di una popolazione
Spiegare da che cosa è determinata la capacità
portante
Prevedere la crescita demografica nei prossimi
anni in base ai dati disponibili
Definire in modo completo la nicchia
ecologica distinguendo fra fondamentale e
realizzata e evidenziando la relazione tra nicchia e
organismo
Saper comprendere l’importanza delle diverse
strategie messe in atto da ogni specie di una
comunità e del loro significato adattativo.
Spiegare il processo che attraverso una successione
ecologica porta alla comunità climax e distinguere
fra i tipi di successione
188

Saper comprendere la complessità
delle relazioni che intercorrono tra gli
organismi e tra gli organismi e l’ambiente

Saper comprendere che la continua
disponibilità di sostanze inorganiche in un
ecosistema dipende da complessi processi
che coinvolgono molti organismi ma
anche lenti processi di natura geochimica

Saper comprendere che la
sopravvivenza di un ecosistema dipende
da un continuo apporto di energia e di
risorse e che la Terra ha risorse limitate

Essere consapevole
dell'interdipendenza tra l'uomo, gli altri
organismi viventi e l'ambiente, per
comprendere quanto l’attività umana ha
inciso e incida sugli equilibri naturali in
modo da maturare comportamenti
responsabili.
Conoscenze
La teoria particellare della materia
Le sostanze pure
I miscugli omogenei ed eterogenei
Le soluzioni
Le tecniche di separazione dei
miscugli omogenei ed eterogenei

La filtrazione, la centrifugazione, la
cromatografia, l’estrazione, la
distillazione


















Modulo VII
LA MATERIA
Abilità/Capacità
Definire le sostanze pure
Distinguere i miscugli omogenei da quelli
eterogenei
Identificare il solvente e il soluto di una
soluzione
Spiegare il principio di funzionamento di
ognuna delle tecniche di separazione dei miscugli
Identificare gli utilizzi delle tecniche di
separazione dei miscugli
Competenze
Comprendere il significato della
teoria particellare

Riconoscere la materia organizzata
in sostanze pure, miscugli omogenei e
miscugli eterogenei

Individuare le tecniche più adatte per
separare le varie tipologie di miscugli

Comprendere i processi fisici alla
base delle tecniche di separazione dei
miscugli

Modulo IX
LA MATERIA SI TRASFORMA
Conoscenze
Abilità/Capacità
Le trasformazioni fisiche e le

Saper distinguere una trasformazione fisica da 
trasformazioni chimiche della materia
una trasformazione chimica.
I reagenti e i prodotti di una

Saper utilizzare il linguaggio grafico e
reazione chimica
simbolico per rappresentare una semplice

trasformazione chimica.
La legge di Lavoisier.

Identificare i reagenti e i prodotti di una

La legge di Proust.
reazione chimica
La legge di Dalton

Definire le leggi ponderali

La teoria atomica di Dalton

Spiegare perché, a differenza dei miscugli, i
Le equazioni chimiche:
composti
hanno un rapporto di combinazione
bilanciamento.
costante.
Gli elementi e i composti

Saper bilanciare una semplice equazione di
reazione

Definire elementi e composti
Modulo X
LE PROPRIETA' DEGLI ELEMENTI E DEI COMPOSTI
Conoscenze
Abilità/Capacità
189
Competenze
Identificare i fenomeni fisici
macroscopici che sono associati
all’instaurarsi di una reazione chimica
Comprendere il significato della
legge di conservazione della massa
Comprendere il significato delle
leggi ponderali
Distinguere un elemento da un
composto
Competenze







I simboli degli elementi
La tavola periodica
Metalli, non metalli e semimetalli
Elementi e composti
Atomi e molecole
Gli ioni
I composti ionici


















Conoscenze
Il numero atomico
Il numero di massa
Gli isotopi
L’unità di massa atomica
Il numero di Avogadro
La mole
Determinazione della composizione
percentuale degli elementi in un
composto Determinazione della formula
minima e molecolare di un composto






Individuare i processi attraverso i quali è
possibile distinguere tra elementi e composti
Descrivere la disposizione degli elementi nella
tavola periodica
Descrivere le proprietà fisiche e chimiche di
metalli, non metalli e semimetalli
Confrontare le proprietà fisiche della materia
con le proprietà chimiche
Definire l’elemento chimico dal punto di vista
microscopico
Definire la molecola
Spiegare la differenza tra simbolo e formula
Distinguere le formule degli elementi dalle
formule dei composti
Ricavare informazioni dalle formule chimiche
sulla composizione di un composto
Definire l’anione e il catione
Definire i composti ionici
Modulo XI
STECHIOMETRIA DEI COMPOSTI CHIMICI
Abilità/Capacità
Distinguere il numero atomico dal numero di
massa
Definire gli isotopi
Distinguere la massa atomica relativa da quella
assoluta
saper eseguire calcoli semplici con le moli
Definire i rapporti di combinazione esistenti
tra le quantità dei vari elementi in un composto
Ricavare la formula di un composto
conoscendo la percentuale di ogni suo elemento











190
Comprendere l’importanza della
tavola periodica nella classificazione degli
elementi
Identificare le proprietà fisiche e
chimiche di metalli, non metalli e
semimetalli
Essere consapevoli dei livelli
microscopici o macroscopici in cui si
manifestano le proprietà chimiche o
fisiche
Individuare la composizione
particellare degli elementi e dei composti
Individuare i criteri per scrivere le
formule chimiche di elementi e composti
Comprendere le differenze tra i
composti molecolari e i composti ionici
Competenze
Comprendere i concetti di mole e di
massa molare
Essere in grado di svolgere esercizi con le
moli, con le composizioni percentuali
Usare la mole come unità di misura della
quantità di sostanza e come ponte tra
sistemi macroscopici (solidi, liquidi e gas)
e i sistemi microscopici ( atomi, molecole
e ioni)
Saper ricavare una formula minima e
molecolare note le sue composizioni
percentuali
Individuare i criteri per scrivere le
formule chimiche di elementi e composti













Modulo XII
LE TRASFORMAZIONI FISICHE DELLA MATERIA
Conoscenze
Abilità/Capacità
Gli stati di aggregazione della

Descrivere le proprietà dei solidi, dei liquidi e 
materia
degli aeriformi
Gas e vapori

Distinguere i gas dai vapori

I cambiamenti di stato

Classificare i materiali in base al loro stato
fisico
La curva di riscaldamento delle
sostanze pure e dei miscugli

Definire ogni termine indicante un

cambiamento di stato
La sosta termica e il calore latente

Applicare la teoria particellare della materia ai
La temperatura di fusione e di
cambiamenti di stato
ebollizione di una sostanza pura

Descrivere le curve di riscaldamento delle
sostanze pure e dei miscugli

Definire la sosta termica e il calore latente

Spiegare come cambia il punto di ebollizione
di una sostanza pura al variare della sua tensione di
vapore e della pressione esterna

Spiegare il significato della temperatura di
fusione e di ebollizione di una sostanza pura al fine
del suo riconoscimento
Modulo XIII
LO STATO SOLIDO
Conoscenze
Abilità/Capacità
Caratteri distintivi dello stato solido 
Descrivere le proprietà fisiche dei cristalli

(durezza, sfaldabilità e fragilità)
Solidi cristallini

Descrivere tipi e strutture dei solidi cristallini 
Allotropia, polimorfismo,

Saper analizzare la natura dei solidi in base al
isomorfismo
tipo
di
legame chimico con cui gli atomi

Proprietà fisiche dei cristalli
interagiscono

Classificazione dei cristalli
Solidi amorfi
Competenze
Comprendere le principali proprietà
degli stati della materia solido, liquido e
aeriforme
Identificare i processi con cui i
materiali cambiano il loro stato di
aggregazione fisico
Comprendere i processi fisici aventi
luogo in una sostanza pura durante la soste
termiche di una curva di riscaldamento
Competenze
Esaminare la struttura di un solido
cristallino
Sapere in base a quali criteri
vengono classificati i cristalli
Sapere cosa sono i reticoli cristallini
Sapere che cosa si intende per “cella
elementare”e da quali elementi essa viene
identificata

Comprendere che le proprietà fisiche
di un solido dipendono dal tipo di cristallo
Modulo XIV
LO STATO LIQUIDO
191







Conoscenze
Caratteri distintivi dello stato
liquido
Evaporazione
La tensione di vapore
L’ebollizione
La tensione superficiale
La viscosità
La capillarità
Abilità/Capacità
Descrivere le proprietà dei liquidi
Analizzare i processi di evaporazione e di
condensazione

Distinguere il processo di ebollizione da quello
di evaporazione

Descrivere i fenomeni della tensione
superficiale, della viscosità e della capillarità

Spiegare come cambia il punto di ebollizione
di una sostanza pura al variare della sua tensione di
vapore e della pressione esterna







Conoscenze

Teoria cinetica dei gas

Le leggi dei gas ideali: Boyle,
Charles, Gay-Lussac, Avogadro

Equazione di stato dei gas ideali
Competenze
Analizzare le proprietà dei liquidi in
base alla natura delle forze di attrazione
esistenti tra le particelle
Giustificare la relazione esistente tra
la temperatura di ebollizione di un liquido
e la pressione atmosferica
Discutere della tensione di vapore
Illustrare l’influenza delle variazioni
di pressione e temperatura
sull’evaporazione e sull’ebollizione dei
liquidi
Illustrare a livello molecolare
l’equilibrio dinamico liquido-vapore
Modulo XV
LO STATO AERIFORME
Abilità/Capacità
Competenze

Descrivere il comportamento di un gas ideale 
Elencare, motivandole, le proprietà
dello stato gassoso

Definire le leggi dei gas ideali e rappresentarle
graficamente

Specificare in che cosa un gas reale
differisce da un gas ideale

Conoscere le variabili di stato dei gas e la
relativa influenza sul comportamento di un gas

Descrivere i gas mediante la teoria
cinetica- molecolare

Applicare nella risoluzione dei
problemi le leggi di Boyle, di Charles, di
Gay-Lussac, il principio di Avogadro e
l’equazione generale dei gas ideali
SECONDO BIENNIO
CLASSI TERZE (BIOLOGIA, CHIMICA E SCIENZE DELLA TERRA)
Conoscenze
Modulo I
DNA, CODICE GENETICO, SINTESIPROTEICA, ESPRESSIONE GENICA
Capacità/Abilità
192
Competenze















Il ruolo del DNA;
Il modello di Watson e Crick;
La duplicazione del DNA;
Il DNA come portatore di
informazioni.
Il codice genetico e la sua traduzione:
geni e proteine;
Il ruolo dell'RNA;
Il codice genetico;
La sintesi proteica;
Implicazioni biologiche: mutazioni
puntiformi.
Struttura dei cromosomi e
regolazione dell'espressione genica: il
cromosoma procariote;
Regolazione dell'espressione genica
nei procarioti;
Il cromosoma eucariote;
Regolazione dell'espressione genica
negli eucarioti;
Il DNA del cromosoma eucariote;
Trascrizione ed elaborazione
dell'mRNA negli eucarioti.
Conoscenze







Spiegare il ruolo svolto dal DNA negli
esseri viventi;
Descrivere in linea generale il modello di
DNA proposto da Watson e Crick
Spiegare che cosa si intende per codice
genetico
Evidenziare le differenze tra la struttura
dell’RNA e quella del DNA
Spiegare in che cosa consiste il processo di
trascrizione mettendo in evidenza la funzione
dell’RNA messaggero
Descrivere la funzione dei ribosomi e
dell’RNA di trasporto
Definire il termine mutazione e spiegare
che cosa si intende per puntiforme
 Modulo II
L'ATOMO
Capacità/Abilità
193

Illustrare il meccanismo mediante cui un
filamento di DNA può formare una copia
complementare di se stesso

Evidenziare in che cosa la duplicazione
del DNA di una cellula eucariote differisce da
quella di una cellula procariote

Considerare le forme viventi quali
espressioni diverse e diversificate di un unico
patrimonio di caratteri genetici.
Competenze













Il problema dell'atomo;
Scoperta dell'esistenza di particelle
più piccole dell'atomo;
I primi modelli atomici;
Struttura dell'atomo, numero atomico,
numero di massa, isotopi;
L'atomo di Bohr;
Il principio di indeterminazione di
Heisenberg;
La teoria atomica moderna e gli
orbitali;
La configurazione elettronica degli
elementi;
La configurazione elettronica esterna.
Conoscenze
Il sistema periodico di Mendeleev;
Corrispondenza tra sistema periodico
e configurazione elettronica degli elementi;
Dimensioni degli atomi, volume
atomico, energia di ionizzazione, affinità
elettronica, elettronegatività;
La configurazione elettronica stabile
e l'ottetto.










Conoscenze
Descrivere la struttura dell’atomo e
conoscere le caratteristiche fisiche di protoni,
neutroni ed elettroni.
Distinguere il numero atomico dal numero
di massa
Definire gli isotopi
Descrivere le teorie dei modelli atomici da
Thomson fino alla teoria degli orbitali.
Conoscere le regole per costruire le
configurazioni elettroniche degli elementi
 Modulo III
IL SISTEMA PERIODICO
Capacità/Abilità
Descrivere la disposizione degli elementi
nella tavola periodica
Descrivere le proprietà fisiche e chimiche
di metalli, non metalli e semimetalli
Distinguere tra gruppi e periodi della tavola
periodica
Definire i termini di volume atomico,
energia di ionizzazione, affinità elettronica,
elettronegatività
Spiegare perché gli atomi tendono ad
assumere la configurazione elettronica dei gas
nobili
 Modulo IV
IL LEGAME CHIMICO
Capacità/Abilità
194

Individuare la disposizione e il ruolo
delle particelle subatomiche in un atomo

Comprendere il significato del numero
atomico e del numero di massa

Essere consapevoli che gli isotopi di un
elemento hanno identiche proprietà chimiche
ma proprietà fisiche non coincidenti

Saper costruire le configurazioni
elettroniche degli elementi




Competenze
Comprendere l’importanza della tavola
periodica nella classificazione degli elementi
Identificare le proprietà fisiche e
chimiche di metalli, non metalli e semimetalli
Comprendere che le proprietà fisiche e
chimiche variano periodicamente in funzione
del numero atomico e della configurazione
elettronica degli atomi.
Mettere in relazione la disposizione
degli elettroni con la tendenza di un atomo a
reagire
Competenze






Il concetto di legame chimico;
I vari tipi di legame: ionico,
covalente, dativo, a idrogeno, metallico;
Le forze di Van der Waals;
Legame chimico ed energia;
Ibridazione degli orbitali e geometria
delle molecole;
La determinazione della struttura
delle molecole.









Spiegare il motivo per cui si forma un
legame chimico
Definire i vari tipi di legami
Saper distinguere tra legame covalente
puro, covalente polare, ionico, dativo.
Individuare quali molecole con legami
covalenti polari sono dipoli
Saper distinguere una sostanza polare da
una apolare.
Rappresentare la geometria della molecola
dell’acqua
Spiegare quando e come si forma il legame
a idrogeno
Definire l’energia di legame
Saper applicare la teoria VSEPR per
determinare la geometria molecolare.














 Modulo V
PRINCIPALI TIPI DI COMPOSTI
Conoscenze
Capacità/Abilità
Il numero di ossidazione e la valenza; 
Spiegare la differenza tra simbolo e formula
Leggere e scrivere le formule più

Saper determinare il numero di ossidazione
semplici;
di un elemento in un composto.
La classificazione dei composti

Conoscere la classificazione e la
inorganici
nomenclatura dei composti inorganici binari,
ternari (tradizionale, di Stock, IUPAC)
Proprietà dei composti binari;
Nomenclatura dei composti binari;
Proprietà dei composti ternari;
Nomenclatura dei composti ternari.
Modulo VI
LE SOLUZIONI
Conoscenze
Capacità/Abilità
195




Comprendere il significato degli
elettroni di valenza e il loro ruolo nella
formazione di un legame chimico
Comprendere il significato della diversa
disposizione degli elettroni tra il legame
covalente puro e il legame covalente polare
Comprendere che il tipo di legame che
si forma tra due o più elementi dipende dalla
loro elettronegatività.
Capire che le caratteristiche fisiche degli
elementi e dei composti dipendono dalla
natura del legame che li lega.
Mettere in relazione le proprietà dei
metalli con le caratteristiche del legame
metallico
Comprendere perché le proprietà fisiche
dell’acqua sono determinate dalla sua polarità
e dalla presenza del legame a idrogeno tra le
molecole dell’acqua
Saper distinguere quali legami
intermolecolari sono presenti in una sostanza
Competenze
Ricavare informazioni dalle formule
chimiche sulla composizione di un composto
Saper classificare i vari tipi di composti.
Data una formula chimica, saper
assegnare correttamente il nome.
Dato il nome di un composto, saper
scrivere la corretta formula chimica
corrispondente
Competenze







Solvatazione e idratazione
Ionizzazione e dissociazione
Elettroliti
La solubilità
Concentrazione delle soluzioni
Proprietà colligative
Innalzamento ebullioscopico e
abbassamento crioscopico

Osmosi e pressione osmotica.




















Conoscenze
Equazioni di reazione
Bilanciamento delle equazioni
chimiche
Classificazione delle reazioni
chimiche
Reazione di sintesi
Reazione di analisi
Reazione di combinazione
Reazione di decomposizione
Reazione di spostamento o di
scambio
Reazione di doppio scambio
Equazione ionica netta
Equazioni acido-base
Calcoli stechiometrici
Reagente limitante e reagente in
eccesso
Resa di reazione





Spiegare perché le sostanze si sciolgono nei 
Preparare soluzioni a concentrazione
solventi;
nota e spiegare la solubilità nei solventi con il
modello cinetico-molecolare, e le proprietà
Provare la solubilità di una sostanza in
colligative delle soluzione
acqua o in altri solventi
Risolvere problemi quantitativi
Preparare soluzioni di data concentrazione 
riguardanti
le soluzioni
Descrivere le proprietà colligative delle
soluzioni
Costruire la curva di solubilità in acqua in
funzione della temperatura, di una sostanza
solida.
Capire come variano le proprietà di un
liquido in presenza di un soluto
 Modulo VII
LE REAZIONI CHIMICHE
Capacità/Abilità
Competenze
Bilanciare una reazione chimica
 Investigare e bilanciare le reazioni che
realmente avvengono, eseguendo anche
Effettuare calcoli stechiometrici
calcoli quantitativi su reagenti e prodotti
Leggere un’equazione chimica bilanciata sia
sotto l’aspetto macroscopico sia sotto l’aspetto
microscopico
Riconoscere il reagente in eccesso e il reagente e
il reagente limitante, rispetto alle quantità
stechiometriche
Classificare le principali reazioni chimiche
196
























Conoscenze
Energia nelle reazioni chimiche
Calore di reazione
Misura del calore di reazione
Reazioni esotermiche ed
endotermiche
Primo principio della termodinamica
Entalpia
Variazione di entalpia nelle reazioni
Reazioni di combustione
Legge di Hess
Secondo principio della
termodinamica
Variazioni di entropia in una
trasformazione fisica e in un sistema
chimico
Energia libera
Spontaneità di una reazione chimica
Conoscenze
Velocità delle reazioni chimiche
Dinamica delle reazioni
Teoria delle collisioni
Teoria del complesso attivato
Diagrammi di energia di attivazione
Fattori che influenzano la velocità di
reazione
Natura dei reagenti
Concentrazione dei reagenti
Temperatura del sistema reagente
Stato di suddivisione dei reagenti
Catalizzatori











 Modulo VIII
TERMODINAMICA CHIMICA
Capacità/Abilità
Competenze
Stabilire e descrivere i concetti di sistema e 
Comprendere che una reazione avviene
ambiente
spontaneamente quando sono soddisfatte
alcune condizioni
Applicare il primo e il secondo principio
della termodinamica
Analizzare gli scambi di energia termica e
chimica in una reazione esotermica ed
endotermica
Applicare la legge di Hess per calcolare la
variazione di entalpia standard di reazione
Prevedere la variazione di entropia in una
trasformazione fisica e in un sistema chimico e
calcolare la variazione di entropia standard di
reazione
Applicare l’equazione di Gibbs per
calcolare la variazione di energia libera standard
Modulo IX
CINETICA CHIMICA
Capacità/Abilità
Competenze
Definire l’espressione della velocità di reazione  Descrivere i fattori che influenzano la
velocità di reazione
Esaminare le reazioni chimiche in relazione alla
teoria delle collisioni e del complesso attivato
 Comprendere il significato dell'energia di
attivazione e correlarla all'uso dei
Analizzare il decorso energetico di una reazione
catalizzatori
chimica
Descrivere i fattori che influenzano la velocità di
reazione
Giustificare la relazione che lega il meccanismo
di reazione all’ordine di reazione
197







Modulo X
I MINERALI E LE ROCCE
Conoscenze
Capacità/Abilità
Competenze
Cristalli minerali e loro proprietà;

Riconoscere e definire un minerale;

Considerare la dinamicità del pianeta,
che dà vita a una continua ciclicità della
Sistematica dei minerali;

Saper distinguere un minerale da un nonmateria, delle rocce, della vita;
minerale;
Introduzione allo studio delle rocce:

Utilizzare le conoscenze teoriche
le rocce della crosta terrestre, come

Identificare gli elementi più comuni sulla
acquisite,
applicandole al riconoscimento dei
riconoscere le rocce
Terra;
diversi tipi di rocce.
Il ciclo litogenetico

Identificare i silicati, in base alla
composizione chimica e alla struttura;

Comunicare i criteri in base ai quali sono
classificati;

Identificare i non silicati e la loro struttura e
composizione;

Descrivere le caratteristiche generali e
l’aspetto delle rocce e formulare ipotesi sulla
loro formazione;

Interpretare il ciclo litogenetico.
Modulo XI
PROCESSO MAGMATICO E ROCCE IGNEE
Conoscenze
Capacità/Abilità
Competenze
Processo magmatico, genesi ed

Distinguere tra magma felsico e mafico;

Riconoscere le rocce ignee nel
evoluzione dei magmi;
paesaggio.

Classificare le rocce ignee;
Cristallizzazione magmatica e

Riferire, con linguaggio appropriato, i
differenziazione;
processi che hanno portato alla formazione delle
rocce ignee.
Classificazione delle rocce ignee.
Modulo XII
PROCESSO SEDIMENTARIO E ROCCE SEDIMENTARIE
Conoscenze
Capacità/Abilità
Competenze
198















La formazione dei sedimenti
(degradazione fisica e chimica);
Proprietà delle rocce sedimentarie;
Dai sedimenti alle rocce
sedimentarie: la diagenesi;
Le proprietà fondamentali delle rocce
sedimentarie
La classificazione delle rocce
sedimentarie;
Le rocce sedimentarie più comuni;
Principi di stratigrafia;
Il suolo.

Descrivere le caratteristiche delle rocce
sedimentarie;

Analizzare i diversi processi di
fossilizzazione e di diagenesi;

Interpretare i modelli della formazione
delle rocce sedimentarie clastiche, organogene e
chimiche;

Conoscere la struttura del suolo.







Riconoscere le caratteristiche dei vari
tipi di paesaggio
Riconoscere l'importanza della
salvaguardia del paesaggio;
Riconoscere le rocce sedimentarie nel
paesaggio;
Riconoscere il legame tra facies
e ambienti di sedimentazione;
Riconoscere la relazione tra sequenza
stratigrafica e ricostruzione paleoecologica;
Riconoscere il legame tra clima e suolo;
Riconoscere l'importanza del suolo e la
sua salvaguardia.
Modulo XIII
PROCESSO METAMORFICO E ROCCE METAMORFICHE
Conoscenze
Capacità/Abilità
Competenze
La formazione dei sedimenti

Spiegare il processo del metamorfismo e il 
Riconoscere le rocce metamorfiche nel
(degradazione fisica e chimica);
ruolo di pressione e temperatura;
paesaggio.
Il metamorfismo;

Descrivere le caratteristiche delle rocce
metamorfiche;
Tipi di metamorfismo: regionale, di
contatto, cataclastico, idrotermale;

Classificare le rocce metamorfiche in base
alla loro struttura;
Facies metamorfiche;

Spiegare il significato dei minerali indice.
Minerali indice;
Struttura delle rocce metamorfiche;
Classificazione delle rocce
metamorfiche.
Modulo XIV
I VULCANI
Conoscenze
Capacità/Abilità
Competenze
199























La composizione dei magmi;
Tipi di magma;
Morfologia e classificazione dei
vulcani;
Distribuzione geografica dei vulcani;
Il meccanismo eruttivo;
Tipi di eruzione;
I prodotti dell’attività vulcanica;
Attività vulcanica esplosiva;
Attività vulcanica effusiva;
Manifestazioni gassose;
Rischio vulcanico: previsione e
prevenzione
Conoscenze
Definizione di terremoto;
Comportamento elastico delle rocce;
Ciclicità statistica dei fenomeni
sismici;
Onde sismiche;
Misura delle vibrazioni sismiche;
Determinazione dell’epicentro di un
terremoto;
Distribuzione geografica dei
terremoti;
Energia e intensità dei terremoti;
Scala Richter e Mercalli;
Previsione e controllo dei terremoti;
Il rischio sismico;
L’importanza della prevenzione.












Conoscere la composizione del magma e la 
Riuscire a riconoscere e stabilire
sua viscosità, e classificarlo in base al contenuto
relazioni tra i fenomeni che si osservano in
in silice;
superficie con quelli che avvengono
all’interno della Terra;
Spiegare le cause della risalita del magma;

Valutare il rischio sismico nel caso di
Confrontare le eruzioni esplosive ed
eruzioni
vulcaniche e correlare i due
effusive;
fenomeni.
Riconoscere e descrivere i prodotti

Riconoscere la relazione tra
dell’attività vulcanica;
distribuzione geografica dei vulcani e dei
Riconoscere e descrivere le diverse forme
terremoti.
degli apparati vulcanici.
Modulo XV
I TERREMOTI
Capacità/Abilità
Sapere che le rocce si possono deformare e
saper analizzare le forze che provocano le
deformazioni;
Conoscere e applicare la teoria del rimbalzo
elastico;
Spiegare il ciclo sismico;
Descrivere un terremoto e riconoscere le
onde sismiche in un sismogramma;
Comprendere come i sismogrammi siano
fondamentali per ricavare i dati relativi ad un
evento sismico (ipocentro, epicentro,
magnitudo....);
Saper confrontare intensità e magnitudo;
Sapere cosa si intende per rischio sismico.
200




Competenze
Riconoscere cause ed effetti dei
fenomeni sismici e saperli interpretare;
Essere consapevoli della differenza tra
“pericolosità” e rischio sismico;
Riflettere sulla vulnerabilità delle
costruzioni realizzate dall’uomo;
Riconoscere la relazione tra
distribuzione geografica dei sismi e strutture
litosferiche.
CLASSI QUARTE (BIOLOGIA E CHIMICA)












Modulo I
STUDIO DEL CORPO UMANO INTRODUZIONE
Conoscenze
Capacità/Abilità
Competenze
Organizzazione corporea dei

Sapere quali organi sono contenuti nella

Saper quali sono le caratteristiche dei tre
mammiferi
cavità toracica e addominale;
tipi di tessuto muscolare
Giunzioni tra cellule

Saper che cosa differenzia gli animali

Sapere illustrare i diversi tipi di neuroni
ectotermi da quelli endotermi;
I tessuti del corpo umano

Conoscere il ruolo dell’omeostasi

Sapere quali sono alcune caratteristiche
Tessuto epiteliale, connettivo,

Sapere cosa si intende per metabolismo
distintive dei mammiferi
ghiandolare

Conoscere il meccanismo a feedback

Conoscere l’organizzazione gerarchica del
Tessuto osseo, muscolare, nervoso.
corpo umano
Alcune importanti funzioni
Conoscere con quale criterio vengono
dell’organismo: omeostasi, integrazione e 
classificati
i tessuti
controllo
 Modulo II
SISTEMA SCHELETRICO, SISTEMA MUSCOLARE
Conoscenze
Capacità/Abilità
Competenze
Struttura micro e macroscopica delle 
Sapere cosa si intende per endoscheletro
 Comprendere i concetti di funzionamento
ossa
delle ossa

Saper descrivere la struttura dello scheletro
umano
Classificazione delle ossa
 Essere in grado di distinguere le varie forme
delle ossa
Difetti e osteopatie

Sapere i criteri di classificazione delle ossa

Saper spiegare il ruolo dell’ATP nella
Struttura micro e macroscopica del

Sapere cosa sono i tendini e i legamenti
contrazione muscolare
muscolo

Saper descrivere la struttura di un muscolo

Individuare i criteri per descrivere una
scheletrico
Il meccanismo della contrazione
unità motoria
La regolazione della contrazione

Spiegare il meccanismo della contrazione
Conoscenze
 Modulo III
IL SISTEMA DIGERENTE
Capacità/Abilità
201
Competenze















Evoluzione del sistema digerente;
Introduzione istologica ed
organizzativa del sistema digerente umano
La bocca, la faringe e l’esofago
Lo stomaco, l’intestino tenue e crasso
Ghiandole annesse
Regolazione del glucosio ematico
Elementi per una corretta
alimentazione: la dieta mediterranea
Conoscenze
Evoluzione dei sistemi respiratorio;
Introduzione istologica ed
organizzativa del sistema respiratorio
umano
Le prime vie respiratorie
Bronchi e polmoni
Infezioni delle vie respiratorie
Trasporto e scambio di gas
Il controllo della respirazione
Educazione antifumo
Conoscenze
 Descrivere le funzioni del processo digestivo
 Descrivere il ruolo dei vari componenti
dell’apparato digerente
 Definire in che modo il cibo riesce a passare
nell’esofago e non nel canale respiratorio
 Definire i principali componenti dei succhi
gastrici
 Distinguere la differenza fra pepsina e
pepsinogeno
Modulo IV
IL SISTEMA RESPIRATORIO
Capacità/Abilità

Capire i processi che permettono lo
scambio gassoso

Descrivere la struttura degli apparati
coinvolti nel processo respiratorio

Saper analizzare la meccanica respiratoria
Modulo V
IL SISTEMA CIRCOLATORIO
Capacità/Abilità
202
 Comprendere quale ruolo riveste il muco che
riveste le pareti dello stomaco
 Capire quali soluzioni strutturali consentono
di ampliare la superficie intestinale
 Comprendere quale ruolo hanno il fegato e il
pancreas nella demolizione del cibo
 Comprendere in che modo e in quale forma
vengono assorbite le molecole organiche
 Comprendere l’importanza di una corretta
alimentazione
Competenze
Comprendere quali fattori e organi
entrano nel meccanismo del controllo
respiratorio

Conoscere l’importanza delle variazioni
di livello della CO2 nel sangue

Comprendere l’importanza dei danni
derivanti dal fumo

Competenze














Evoluzione del sistema
cardiovascolare
Organizzazione del sistema
circolatorio umano
Il sangue: composizione
I vasi sanguigni e le loro patologie
Il cuore
Regolazione del battito cardiaco.
Patologie.
La pressione sanguigna
Il sistema linfatico





Descrivere i componenti del sistema
cardiovascolare
Sapere le funzioni svolte dal cuore e dal
sangue
Conoscere la differenza tra circolazione
sistemica e circolazione polmonare
Sapere quali sono i componenti del sangue
Sapere come avviene lo scambio gassoso
tra sangue e tessuti





Descrivere il percorso che fa il sangue
all’interno del cuore
Conoscere il ruolo delle principali
valvole cardiache
Sapere dove si origina il battito cardiaco
e come avviene il suo controllo
Conoscere i principali problemi legati al
sistema circolatorio
Conoscere il ruolo del sistema linfatico
Modulo VI
IL SISTEMA ESCRETORE E LA TERMOREGOLAZIONE
Conoscenze
Capacità/Abilità
Competenze
Evoluzione del sistema escretore

Conoscere gli organi che costituiscono il

Sapere il ruolo degli ormoni nella
sistema escretore
regolazione operata dal rene
Anatomia del sistema escretore
umano

Sapere quali sono i processi fondamentali

Riconoscere le cause dell’insufficienza
coinvolti nella regolazione dell’ambiente
renale
Funzione del rene
chimico
interno

Descrivere il rapporto tra attività
Regolazione della funzione renale

Conoscere i quattro processi fondamentali
enzimatica e temperatura corporea
Patologie associate al rene
mediante cui avviene la formazione dell’urina
Regolazione della temperatura
corporea.
 Modulo VII
SISTEMA ENDOCRINO
Conoscenze
Capacità/Abilità
Competenze
203




















Anatomia e fisiologia del sistema
endocrino
Il meccanismo di azione degli
ormoni. I feromoni
Le principali ghiandole endocrine:
L’ipofisi
L’ipotalamo
La tiroide e le paratiroidi
Le ghiandole surrenali
Il pancreas
La ghiandola pineale
Altri tessuti secernenti ormoni
Conoscenze
Evoluzione del sistema nervoso;
L’impulso nervoso e sua
propagazione
La sinapsi; i neurotrasmettitori
Struttura del sistema nervoso centrale
e periferico: somatico ed autonomo,
simpatico e parasimpatico
La percezione sensoriale e i suoi
recettori
L’occhio, l’orecchio
Le endorfine; gli psicofarmaci. Le
droghe
L’encefalo: anatomia
Elaborazione delle informazioni e
delle emozioni
Malattie neurovegetative e disturbi
mentali
Conoscenze

Descrivere il ruolo del sistema endocrino e 
Per ogni ghiandola conoscere gli ormoni
nervoso
prodotti e il loro ruolo

Conoscere le differenze tra cellule

Capire il diverso meccanismo di azione
neurosecretrici e cellule bersaglio
degli ormoni

Conoscere la posizione e il ruolo delle

Sapere i danni provocati da un errato
principali ghiandole secretrici
funzionamento nella produzione e/o
regolazione ghiandolare

Sapere il funzionamento del meccanismo di
controllo a feedback





 Modulo VIII
IL SISTEMA NERVOSO
Capacità/Abilità
Saper descrivere i diversi tipi di neuroni e
la loro organizzazione
Sapere la funzione delle cellule gliali
Conoscere le parti che formano il SNC
Sapere il funzionamento di un arco riflesso
Descrivere la differenze tra sistema
somatico e autonomo, simpatico e parasimpatico
e le loro funzioni






 Modulo IX
IL SISTEMA RIPRODUTTORE
Capacità/Abilità
204
Competenze
Capire il funzionamento della
propagazione dell’impulso nervoso
Conoscere la differenza tra sinapsi
chimiche ed elettriche
Descrivere la differenza tra sinapsi
eccitatoria ed inibitoria
Conoscere i quattro tipi principali di
neurotrasmettitori
Saper descrivere la struttura e la
funzione del SNC
Conoscere le principali malattie
neurodegenerative e disturbi mentali
Competenze


















Richiamo alla gametogenesi nella
specie umana;
Il sistema riproduttore maschile;
Regolazione della produzione di
ormoni maschili
Il sistema riproduttore femminile;
Regolazione della produzione di
ormoni femminili
Malattie a trasmissione sessuale
La contraccezione e metodi
contraccettivi
Lo sviluppo dell’embrione;
Il ruolo della placenta; i tre trimestri
intrauterini; il parto
Conoscenze
I meccanismi di difesa del corpo
umano;
Immunità innata; risposta
infiammatoria
Immunità acquisita
Linfociti B e immunità mediata da
anticorpi
I vaccini
Struttura e funzione degli anticorpi; le
allergie; malattie autoimmuni
Linfociti T e immunità mediata da
cellule
Trapianti di organi e trasfusioni di
sangue
Malattie da immunodeficienza;
l’AIDS

Conoscere l’anatomia del sistema
riproduttore umano

Sapere come avviene la produzione e la
regolazione della produzione dei gameti

Conoscere gli ormoni coinvolti nella
gametogenesi

Sapere le principali infezioni e malattie a
trasmissione sessuale







 Modulo X
IL SISTEMA IMMUNITARIO
Capacità/Abilità
Sapere quali sono i principali agenti
patogeni
Sapere la differenza tra immunità acquisita
e innata
Conoscere i vari tipi di leucociti
Sapere il ruolo svolto dall’istamina
Conoscere gli eventi che caratterizzano una
risposta infiammatoria
Conoscere i principali componenti del
sistema immunitario
Sapere cosa caratterizza una risposta
immunitaria
205

Conoscere i principali metodi
anticoncezionali

Conoscere i principali esami diagnostici
da attuare per una efficace prevenzione

Sapere le principali cause di sterilità

Conoscere lo sviluppo embrionale fino
al parto






Competenze
Sapere cosa si intende per antigene e
anticorpi
Sapere quali funzioni hanno le
plasmacellule e le cellule della memoria
Sapere cosa sono i vaccini e quali
vaccinazioni sono obbligatorie in Italia
Conoscere le principali malattie
autoimmuni
Conoscere il ruolo dei linfociti T e B
Conoscere le principali malattie da
immunodeficienza




 Modulo XI
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
Conoscenze
Capacità/Abilità
Rischi connessi a errata

Saper descrivere gli effetti nocivi prodotti
alimentazione, abuso di alcoolici, danni da
dall'assunzione di sostanze pericolose
fumo, uso di droghe o psicofarmaci

Saper descrivere gli effetti legati ad
abitudini di vita scorrette
Rischi derivanti dall’assunzione di
sostanze dopanti e/o anabolizzanti
Rischi derivanti da malattie
trasmissibili anche sessualmente
Rischi derivanti da abitudini di vita
sedentaria associata a scorretta
alimentazione
 Modulo XII
EQUILIBRIO CHIMICO
Conoscenze
Capacità/Abilità
206
Competenze

Correlare i comportamenti errati con i
possibili effetti sull'organismo
Competenze
















Reazioni irreversibili e reversibili
Equilibrio chimico
Legge di azione di massa
La costante di equilibrio Kc
La costante di equilibrio Kp
Equilibri eterogenei
Applicazioni della costante di
equilibrio
Grado di avanzamento di una reazione
Verso di svolgimento di una trazione
Concentrazione all’equilibrio di una
specie chimica
Tabelle dell’equilibrio
Il principio di Le Chatelier
Effetto sull’equilibrio della variazione
della concentrazione dei componenti
Effetto sull’equilibrio della variazione
di pressione o di volume
Effetto sull’equilibrio della variazione
di temperatura
Reazioni a completamento
Conoscenze
 Descrivere l’equilibrio chimico sia da un punto  Comprendere il concetto di equilibrio
di vista macroscopico sia microscopico
dinamico
 Utilizzare il quoziente di reazione per prevedere  Spiegare le proprietà dei sistemi chimici
in quale direzione evolverà una reazione
all’equilibrio e comprenderne l'evoluzione in
seguito a perturbazioni
 Calcolare la costante di equilibrio di una
reazione dai valori delle concentrazioni
 Applicare il valore numerico della costante di
equilibrio per calcolare la concentrazione dei
componenti di una reazione che ha raggiunto
l’equilibrio
 Utilizzare il principio di Le Chatelier allo scopo
di prevedere l’effetto del cambiamento del
numero di moli, del volume o della temperatura
sulla posizione dell’equilibrio.
Modulo XIII
EQUILIBRI IN SOLUZIONE ACQUOSA
Capacità/Abilità
207
Competenze




























Elettroliti
Acidi e basi
Teoria di Arrhenius
Teoria di Brønsted-Lowry
Coppie coniugate acido-base
Reazioni di protolisi
Composti anfoteri
Acidi forti e deboli
Costante di dissociazione acida
Basi forti e deboli
Costante di dissociazione basica
Basi e acidi monoprotici e poliprotici
Teoria di Lewis
Reazione di dissociazione dell’acqua
Prodotto ionico dell’acqua
Soluzioni acide, neutre, basiche
Gradi di acidità o basicità di una
soluzione: ph e pOH
Calcolo del pH di soluzioni di acidi o
basi forti o deboli
Determinazione sperimentale del pH
di una soluzione
Reazioni di neutralizzazione
Equivalente chimico
Massa equivalente
Normalità
Titolazione acido-base
Curve di titolazione
Idrolisi salina
Soluzioni tampone
Equilibri di solubilità
Effetto dello ione comune
Conoscenze











Rappresentare le reazioni di dissociazione 
Comprendere il comportamento degli
ionica di una elettrolita
acidi, delle basi e dei sali in acqua
Esaminare gli acidi e le basi secondo la

Spiegare le proprietà di acidi e basi e
teoria di Arrhenius e quella di Brønsted-Lowry
risolvere problemi quantitativi riguardanti
queste sostanze
Definire e identificare una coppia coniugata
acido-base
Mettere in relazione la forza di un acido o
di una base con i valori di Ka e Kb
Definire gli acidi e le basi secondo la teoria
di Lewis
Definire e calcolare il pH di una soluzione
Descrivere la determinazione sperimentale
del pH con gli indicatori
Descrivere le reazioni di neutralizzazione
Prevedere la natura acida, neutra o basica
della soluzione di un sale
Analizzare il meccanismo delle soluzioni
tampone
Utilizzare il valore del Kps per calcolare la
solubilità di un solido ionico.
Modulo XIV
ELETTROCHIMICA
Capacità/Abilità
208
Competenze



















Bilanciamento delle reazioni redox
Metodo della variazione del numero
di ossidazione
Metodo delle semireazioni
Reazione di dismutazione
Cella elettrochimica
Pila Daniell
Diagramma di cella
Forza elettromotrice di una pila
Elettrodi
Potenziale standard di elettrodo
Serie di potenziali standard di
riduzione
Pile a secco, pile reversibili, pila a
combustione
Equazione di Nernst
Cella elettrolitica
Prodotto dell’elettrolisi in soluzione
acquosa
Elettrolisi di una soluzione acida,
elettrolisi di una soluzione basica
Elettrolisi dell’acqua
Leggi di Faraday
Applicazioni industriali dell’elettrolisi
Conoscenze
 Distinguere gli ossidanti dai riducenti
 Bilanciare le reazioni redox con il metodo
ionico-elettronico
 Descrivere la pila di Daniell
 Rappresentare il diagramma di cella e calcolare
la f.e.m. di una cella elettrochimica
 Spiegare il funzionamento delle pile a secco e
degli accumulatori
 Descrivere il funzionamento della cella
elettrolitica
 Prevedere i prodotti che si formano in una cella
elettrolitica in soluzione acquosa
 Applicare le leggi di Faraday ai processi
elettrolitici
 Descrivere le principali applicazioni
dell’elettrolisi
Modulo XV
COMPOSTI ORGANICI
Capacità/Abilità
209
 Applicare i principi delle reazioni di ossido
riduzione per costruire pile e celle
elettrolitiche e risolvere i relativi problemi
quantitativi
Competenze









Proprietà dell’atomo di carbonio
Formule dei composti organici
Isomeria di struttura e stereoisomeria
Proprietà fisiche
Reattività
Gruppi funzionali
Reazione omolitica ed eterolitica
Reagenti elettrofili e nucleofili
Classificazione
Conoscenze
 Descrivere le proprietà dell’atomo di carbonio
 Rappresentare i composti organici tramite i
diversi tipi di formule
 Descrivere i vari tipi di isomeria
 Descrivere le modalità con cui si svolge una
rottura omolitica o etero litica di un legame
covalente
 Spiegare il significato di carbanione, e
carbocatione, di reagente elettrofilo e nucleofilo
 Analizzare la classificazione dei composti
organici in base ai gruppi funzionali
 Modulo XVI
IDROCARBURI E GRUPPI FUNZIONALI
Capacità/Abilità
210
 Comprendere quali sono le proprietà che
permettono al carbonio di formare milioni di
composti organici
 Comprendere i fattori che determinano la
reattività dei composti del carbonio
Competenze















Ibridazione sp3, sp2, sp
Alcani: nomenclatura, proprietà
fisiche, reazioni
Cicloalcani: nomenclatura, proprietà
fisiche, reazioni
Alcheni: nomenclatura, proprietà
fisiche, reazioni
Alchini: nomenclatura, proprietà
fisiche, reazioni
Idrocarburi aromatici monociclici
Benzene: struttura, reazioni
Idrocarburi aromatici policiclici
Alogenuri alchilici: nomenclatura,
classificazione, proprietà fisiche, reazioni
Alcoli: nomenclatura, classificazione,
proprietà fisiche, reazioni
Eteri: nomenclatura, proprietà fisiche,
reazioni
Fenoli: nomenclatura, proprietà
fisiche, reazioni
Aldeidi e chetoni: il gruppo
funzionale carbonile, nomenclatura,
proprietà fisiche, reazioni
Acidi carbossilici: il gruppo
funzionale carbossilico, nomenclatura,
proprietà fisiche, reazioni, derivati degli
acidi carbossilici, acidi carbossilici
polifunzionali
Ammine: il gruppo funzionale
amminico, nomenclatura, proprietà fisiche,
reazioni
 Spiegare la natura dei legami semplici, doppi e  Distinguere alcani, alcheni, alchini,
tripli
idrocarburi ciclici aromatici in base alle loro
proprietà fisiche e chimiche
 Attribuire il nome IUPAC ai composti organici

Confrontare le proprietà degli idrocarburi
 Descrivere le serie degli alcani, dei cicloalcani,
alifatici e ciclici con quelle degli idrocarburi
degli alcheni, degli alchini, degli idrocarburi
aromatici
aromatici e dei gruppi funzionali in termini di
formule generali, di formule di struttura
 Correlare i gruppi funzionali con le proprietà
e le funzioni dei composti che li contengono
 Giustificare le proprietà fisiche di tutti i
composti organici
 Analizzare le reazioni di tutti i composti organici
 Saper svolgere le reazioni attraverso i loro
meccanismi
211
QUINTO ANNO (BIOLOGIA, CHIMICA E SCIENZE DELLA TERRA)



















Conoscenze
La struttura stratificata della Terra
Crosta, mantello e nucleo
Litosfera, astenosfera e mesosfera
Il calore interno della Terra
Origine del calore interno
Gradiente geotermico
Il flusso di calore
Il nucleo
La zona d’ombra
Composizione del nucleo
Il mantello
Composizione del mantello
Correnti convettive nel mantello
Tomografia sismica
La crosta
Il campo magnetico terrestre
Il paleomagnetismo
Le inversioni di polarità
Stratigrafia magnetica
Conoscenze









 Modulo I
L’INTERNO DELLA TERRA
Capacità/Abilità
Competenze
Conoscere la composizione dell’interno della
 Riuscire a riconoscere e stabilire relazioni tra
Terra secondo le più recenti scoperte
i fenomeni che si osservano in superficie con
quelli che avvengono all’interno della Terra.
Distinguere tra crosta e litosfera
 Riconoscere la relazione tra la distribuzione
Descrivere le caratteristiche dell'astenosfera
geografica delle variazioni della densità della
Spiegare le cause del calore interno terrestre
crosta terrestre e la sua composizione
Descrivere i modelli dell'interno della Terra e
confrontare le informazioni che le varie indagini
forniscono in modo da ricostruire un modello
tridimensionale della struttura terrestre
Descrivere la convezione
Descrivere le differenze tra crosta oceanica e
continentale
Riconoscere l’importanza del campo magnetico
terrestre e conoscere le ipotesi sulla sua origine
Riconoscere l'importanza del paleomagnetismo
come prova dell'espansione del fondale oceanico
 Modulo II
LA TETTONICA DELLE PLACCHE
Capacità/Abilità
212
Competenze






















Concetti generali e cenni storici
Che cosa è una placca litosferica
I margini delle placche
Quando sono “nate” le placche
Placche e moti convettivi
Il mosaico globale
Placche e terremoti
Placche e vulcani
Tettonica delle placche e risorse
naturali
L’espansione del fondo oceanico
Le dorsali medio-oceaniche
Espansione del fondo oceanico
La struttura della crosta oceanica
Il meccanismo dell’espansione
Prove dell’espansione oceanica
I margini continentali
Tipi di margine continentale
Margini continentali passivi
Margini continentali trasformi
Margini continentali attivi
Tettonica delle placche e orogenesi
Gli “oceani perduti”: le ofioliti
Conoscenze
 Sapere le cause della disposizione attuale delle
terre emerse
 Conoscere e applicare la teoria della deriva dei
continenti
 Spiegare il motivo del limite di profondità dei
terremoti
 Descrivere la relazione tra margini di placca e
risorse naturali
 Comprendere come la crosta oceanica sia più
giovane della continentale
 Saper descrivere la struttura e il funzionamento
di una dorsale oceanica
 Sapere correlare la batimetria degli oceani con
l’età della crosta oceanica
 Spiegare l’importanza delle anomalie
magnetiche in relazione al movimento delle
placche
 Capire il significato della parola “orogenesi”
 Evidenziare il ruolo dell’isostasia nel processo
di innalzamento delle catene montuose
 Spiegare il significato attribuito alle ofioliti
 Modulo III
LE BIOMOLECOLE
Capacità/Abilità
213
 Riconoscere ed interpretare il significato della
parola “relativo” riferito al movimento delle
placche
 Essere consapevoli della differenza tra
reattività vulcanica di una dorsale e quella di
un arco magmatico
 Riflettere sui fenomeni geologici superficiali
che consentono di individuare i margini di
placca
 Riconoscere la relazione tra distribuzione
geografica dei sismi, dei vulcani e delle zone
di frattura delle placche
 Interpretare in modo corretto la distribuzione
morfo-geologica in un sistema arco-fossa
 Saper spiegare perché la velocità di
espansione del fondo oceanico cambia a
seconda del luogo
 Interpretare correttamente la presenza di
“punti caldi”
Competenze

I CARBOIDRATI: caratteristiche
generali e classificazione; i monosaccaridi
(isomeria strutturale; chiralità, proiezioni
di Fischer; struttura ciclica: proiezioni di
Haworth; reazioni tipiche del gruppo
carbonile); i disaccaridi e i polisaccaridi.

I LIPIDI: caratteristiche generali e
classificazione; struttura e proprietà dei
trigliceridi; le reazioni di idrogenazione e
di idrolisi alcalina (saponi); i fosfolipidi; le
cere; gli steroidi; le vitamine liposolubili e
la loro importanza biologica.

GLI AMMINOACIDI, I PEPTIDI e
LE PROTEINE: gli amminoacidi: chiralità,
nomenclatura e classificazione, struttura
ionica dipolare e comportamento anfotero;
peptidi: caratteristiche del legame
peptidico e relative reazioni; proteine:
costituzione, strutture caratteristiche e
denaturazione; gli enzimi.

GLI ACIDI NUCLEICI:
composizione chimica; nucleosidi e
nucleotidi; la struttura del DNA: la doppia
elica; la struttura e le funzioni degli acidi
ribonucleici
Conoscenze
 Saper rappresentare la formula di struttura delle
molecole organiche con le varie
rappresentazioni;
 Saper rappresentare correttamente la struttura
tridimensionale di una molecola usando il
modello a cunei e la proiezione di Fischer;
 Saper utilizzare la nomenclatura per attribuire il
nome agli isomeri dei composti;
 Saper distinguere i diversi isomeri in base alle
loro proprietà fisiche o chimiche.
 Giustificare il diverso stato fisico dei grassi e
degli oli;
 Saper rappresentare la reazione di idrolisi
alcalina dei trigliceridi;
 Analizzare il ruolo biologico degli steroidi e
delle vitamine liposolubili.
 Giustificare il comportamento anfotero degli
AA;
 Analizzare i livelli di organizzazione delle
proteine;
 Spiegare il ruolo biologico degli enzimi e
riconoscere i meccanismi d’azione enzimasubstrato e ormone-recettore
 Analizzare la composizione chimica dei
nucleosidi e dei nucleotidi;
 Saper esaminare la struttura del DNA e saper
individuare le implicazioni biochimiche ad essa
connesse;
 Descrivere il ruolo biologico dei diversi tipi di
RNA.
 Modulo IV
IL METABOLISMO
Capacità/Abilità
214
 Correlare la struttura dei composti e la
presenza di gruppi funzionali con la loro
reattività.
 Capire la relazione tra struttura e funzione
delle biomolecole
 Riconoscere il ruolo che carboidrati, lipidi,
proteine e acidi nucleici ricoprono negli
esseri viventi.
 Essere in grado di mettere in relazione la
struttura del DNA con la conservazione, la
trasmissione e l’espressione dei caratteri
ereditari
Competenze





Il metabolismo dei CARBOIDRATI:
la glicolisi principale via catabolica del
glucosio; le fermentazioni; il controllo
della glicolisi e la via dei pentosofosfati; la
gluconeogenesi: biosintesi di glucosio da
piruvato, lattato e amminoacidi; il
glicogeno come riserva energetica.
Il metabolismo dei LIPIDI: la β
ossidazione via di degradazione degli acidi
grassi; i corpi chetonici fonte alternativa di
energia; il fegato produttore di riserve
lipidiche e colesterolo.
Il metabolismo degli
AMMINOACIDI: la perdita del gruppo
amminico prima tappa del catabolismo
degli AA; la biosintesi dell’urea e
l’eliminazione dello ione ammonio, specie
chimica tossica
La regolazione delle attività
metaboliche: il controllo della glicemia; la
produzione dell’insulina nella fase
postprandiale; la produzione del glucagone
durante il digiuno.
Il metabolismo differenziato delle
cellule dell’organismo: (globuli rossi,
neuroni, cellule muscolari, adipociti,
epatociti)
Conoscenze
 Essere in grado di riconoscere il ruolo delle
molecole coinvolte nei processi metabolici.
 Saper descrivere le tappe principali del
metabolismo dei carboidrati, dei lipidi, delle
proteine e degli acidi nucleici
 Saper descrivere le tappe principali e individuare
gli intermedi e i prodotti finali delle vie
metaboliche
 Saper descrivere i diversi processi metabolici,
nei vari tipi di cellule
 Essere in grado di differenziare i processi
metabolici, in funzione del tipo di cellule nelle
quali si realizzano
 Modulo V
SCAMBI ENERGETICI NELLE CELLULE
Capacità/Abilità
215
 Mettere in relazione la struttura delle
biomolecole con la loro funzione metabolica.
 Individuare il ruolo degli enzimi e degli
ormoni, nei processi metabolici studiati.
 Collegare le diverse vie metaboliche per
creare un quadro funzionale dell’organismo.
 Mettere in relazione le vie metaboliche, con
le implicazioni biomediche ad esse collegate
 Saper interpretare le modalità di svolgimento
dei processi metabolici, come adattamento
dell’organismo, anche in relazione a
situazioni patologiche.
 Essere in grado di differenziare i processi
metabolici, in funzione del tipo di cellule
nelle quali si realizzano
Competenze





























Energia e organismi viventi
Metabolismo cellulare: anabolismo e
catabolismo
Sintesi delle biomolecole.
Demolizione delle biomolecole.
Strategie metaboliche.
Reazioni di ossido-riduzione
Gli enzimi
Cofattori dell’azione enzimatica.
I coenzimi NAD e FAD trasportatori di
elettroni.
Sequenze biochimiche
La valuta energetica della cellula: l'ATP.
La glicolisi
La fermentazione.
La respirazione cellulare.
Struttura dei mitocondri.
L’ossidazione dell’acido piruvico.
Il ciclo di Krebs.
Trasporto finale di elettroni.
Meccanismo della fosforilazione ossidativa.
Bilancio energetico totale
I primi organismi fotosintetici.
Luce, clorofilla e altri pigmenti.
Struttura dei cloroplasti.
I fotosistemi I e II.
Reazioni luce-dipendenti.
Reazioni luce-indipendenti: il ciclo di Calvin.
Soluzioni alla carenza di CO2:
fotorespirazione e ciclo C4.
Le piante CAM.
Reazioni e prodotti della fotosintesi

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
Conoscenze
Riconoscere la differenza tra catabolismo e anabolismo e
tra reazioni esoergoniche e endoergoniche
Riconoscere le principali vie metaboliche e la loro
regolazione.
Conoscere la funzione degli enzimi, la loro struttura ed il
meccanismo con cui agiscono.
Spiegare che cosa sono i cofattori e i coenzimi.
Conoscere la formula dell’ATP e spiegare la sua funzione.
Capire che l’ATP si trasforma mediante l’idrolisi o la
fosforilazione.
Sapere qual è la reazione di demolizione del glucosio e che
tale reazione avviene in diverse fasi.
Descrivere i vari tipi di fermentazione.
Conoscere il processo di glicolisi.
Descrivere la struttura dei mitocondri.
Esporre le fasi della respirazione cellulare: ossidazione
dell'acido piruvico, ciclo di Krebs, trasporto finale di elettroni.
Descrivere il meccanismo della fosforilazione ossidativa.
Fare un bilancio energetico totale del processo di demolizione del
glucosio.
Conoscere l'evoluzione degli organismi fotosintetici.
Individuare la differenza tra cellule chemiosintetiche e
fotosintetiche
Sapere qual è la reazione principale della fotosintesi e che
tale reazione avviene in diverse fasi.
Conoscere la natura della luce e che cosa sono i pigmenti.
Conoscere la struttura dei cloroplasti.
Spiegare le funzioni dei fotosistemi I e II e i processi che
avvengono in essi.
Descrivere le reazioni luce-dipendenti che costituiscono il
primo stadio della fotosintesi
Descrivere le reazioni luce-indipendenti: il ciclo di Calvin.
Capire quando si attua nelle piante il processo della
fotorespirazione.
Conoscere gli altri metodi delle piante per fissare la CO2: la
via del C4, le piante CAM.
Conoscere quali sono i prodotti finali della fotosintesi.
Modulo VI
TECNOLOGIA DEL DNA RICOMBINANTE
Capacità/Abilità
216








Comprendere che il vivente è un sistema
aperto inserito in un flusso di energia
Comprendere che l'energia metabolica
serve al mantenimento del livello di
organizzazione
Comprendere il ruolo centrale del
glucosio nel metabolismo degli esseri viventi
Capire l'importanza dei coenzimi nelle
reazioni di ossido riduzione
Comprendere l’importanza dell’ATP
come valuta energetica delle cellule
Individuare i processi attraverso cui tutte
le cellule trasformano l’energia contenuta negli
alimenti in energia utilizzabile per compiere le
varie funzioni vitali.
Comprendere l’importanza dei processi
fotosintetici per la sintesi delle molecole
organiche.
Riconoscere la centralità del processo
fotosintetico nei flussi di materia e di energia
all’interno della biosfera
Competenze
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I plasmidi
Il processo di coniugazione
I virus
Ciclo litico e lisogeno
Il processo di trasduzione
Il meccanismo di infezione dei
retrovirus
I trasposoni
Gli enzimi di restrizione
La separazione dei frammenti di
restrizione
Il sequenziamento dei frammenti
Ibridazione degli acidi nucleici
Clonaggio genico
Il “montaggio” del DNA
ricombinante
Le librerie genomiche
La PCR
Anticorpi monoclonali
La terapia genica
Gli OGM
La clonazione animale
Applicazioni a livello agroalimentare
e sanitario
Il Progetto Genoma Umano
Profilo genetico e crimine


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
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
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
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

Descrivere le peculiarità strutturali del
plasmide F
Spiegare i meccanismi che sono alla base
della coniugazione
Descrivere la struttura generale dei virus
mettendo in evidenza la loro funzione di vettori
nei batteri e nelle cellule eucariote
Mettere a confronto un ciclo litico con un
ciclo lisogeno
Spiegare in che cosa consiste il processo di
trasduzione distinguere tra trasduzione generale
e trasduzione specializzata
Descrivere il meccanismo di azione dei
retrovirus
Descrivere le caratteristiche dei trasposoni
evidenziando quali conseguenze può comportare
la loro mobilità
Mettere a confronto le caratteristiche dei
diversi vettori
Spiegare che cosa si intende per DNA
ricombinante
Descrivere le proprietà degli enzimi di
restrizione
Spiegare la tecnica di separazione e
sequenziamento
Spiegare la tecnica dell’ibridazione
Spiegare che cosa è una libreria genomica
Illustrare il processo con cui si possono clonare
sequenze di DNA
Descrivere il meccanismo della reazione a
catena della polimerasi evidenziando lo scopo di
tale processo
Spiegare i che modo è possibile indurre i batteri
a sintetizzare proteine utili
Spiegare la tecnica di produzione degli anticorpi
monoclonali
217
Spiegare che cosa si intende per transgenico e
OGM
Evidenziare vantaggi e svantaggi dei prodotti






Saper capire l’importanza dei vettori
cellulari per la naturale trasmissione di
informazioni genetiche a favore di una
maggiore variabilità
Comprendere l’importanza di queste
conoscenze per gli sviluppi delle scienze
biologiche e delle loro potenzialità di
applicazione
Considerare come una nuova rivoluzione
scientifica la manipolazione di questi
meccanismi naturali
Saper seguire le varie tappe del processo con
cui gli scienziati riescono ad individuare,
sequenziare, isolare e copiare un gene di
particolare interesse biologico
Saper comprendere l’enorme potenzialità
delle attuali conoscenze di ingegneria
genetica evidenziando quali nuove soluzioni
la tecnica del DNA ricombinante ha
individuato e quali nuove prospettive potrà
fornire a problemi di carattere agroalimentare
e medico finora insoluti
Saper evidenziare l’importanza delle più
recenti conquiste dell’uomo nel campo della
medicina ottenute grazie alle attuali
conoscenze di genetica molecolare
Conoscenze





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





La biologia della conservazione
La biodiversità
I livelli di biodiversità
La distribuzione della biodiversità
Il valore diretto e indiretto della
biodiversità
La grande estinzione in corso e le
cause
Misurare la biodiversità
Gli indicatori biologici
Il metodo IBE
Ecotossicologia e bioaccumulo
Conservare la biodiversità
Strategia della Unione Europea sulla
Biodiversità fino al 2020
Conoscenze
 Modulo VII
ECOLOGIA APPLICATA
Capacità/Abilità
 Definire e caratterizzare il campo di studio e
azione della biologia della conservazione
 Definire la biodiversità secondo i quattro livelli
di studio
 Conoscere il valore diretto della biodiversità
riguardo i possibili utilizzi in medicina
nell’agricoltura e come valore di consumo
 Conoscere il valore indiretto della biodiversità
riguardo i servizi eco sistemici indispensabili
forniti dalle aree naturali
 Conoscere le cinque cause principali della
cospicua perdita di biodiversità in corso
 Conoscere l’indice di diversità di Simpson
 Conoscere le caratteristiche di un buon
indicatore biologico per il biomonitoraggio
 Conoscere il metodo IBE nell’applicazione allo
studio della qualità dell’acqua e dell’aria
 Spiegare quale contributo dà la eco tossicologia
al monitoraggio ambientale
 Spiegare i criteri di scelta delle specie da
conservare e le metodologie più adatte
 Comprendere gli scopi e le metodologie per il
ripristino degli ecosistemi degradati
 Capire la concezione e l’utilità di una rete
ecologica ben strutturata
 Sapere che la perdita di biodiversità viene
contrastata da normative a vari livelli
 Modulo VIII
IL CLIMA CHE CAMBIA
Capacità/Abilità
218
Competenze
 Comprendere la complessità delle relazioni
che intercorrono tra gli organismi che fanno
parte dell’ecosistema
 Comprendere il ruolo che ha avuto ed ha
l’uomo con le sue attività nel determinare le
attuali condizioni del pianeta
 Comprendere che salvaguardare la
biodiversità significa anche salvaguardare il
nostro futuro
 Comprendere che sono necessari dei
cambiamenti nelle scelte e nei
comportamenti di ciascuno di noi per
salvaguardare il pianeta
Competenze

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
I primi studi di climatologia
La temperatura dell’atmosfera
terrestre e il ruolo dei gas serra
Il meccanismo di controllo della
temperatura atmosferica
I dati sull’andamento della
temperatura annua nel tempo
Variazioni di temperatura connesse a
processi naturali
Gli effetti dell’attività solare
Gli effetti dell’attività vulcanica
I processi di retroazione
L’assorbimento di CO2 e le correnti
oceaniche
La “respirazione” del suolo e il
permafrost
Il vapore acqueo e le nubi
Effetti del riscaldamento globale
Il ritiro dei ghiacci
Lo “spostamento” dei tropici
La frequenza e l’intensità degli
uragani
Le conseguenze sulla fauna e sulla
vegetazione
In che modo si tenta di prevedere il
futuro
Il modello GISS
Come funzionano i modelli climatici
Il valore dei modelli climatici
Perché e come modificare il nostro
comportamento
Il contenimento delle emissioni di
CO2
Il Protocollo di Kyoto
Il “mercato di quote di emissione”
 Riconoscere l’importanza delle variazioni di
temperatura media
 Conoscere le considerazioni relative al clima
condivise dalla maggior parte degli scienziati
 Conoscere gli effetti di un riscaldamento globale
 Sapere cosa è l’effetto serra
 Saper interpretare il grafico denominato hockey
stick
 Riconoscere la correlazione tra attività solare e
temperatura atmosferica
 Riconoscere l’influenza dell’attività vulcanica a
livello globale
 Sapere cosa si intende per processi di
retroazione
 Sapere in cosa consiste la tropicalizzazione del
clima
219
 Riuscire a riconoscere e stabilire l’importanza
dei fenomeni meteorologici
 Conoscere gli strumenti on cui poter rilevare
il clima di una data zona
 Riconoscere la relazione tra la distribuzione
geografica delle variazioni climatiche
 Conoscere le informazioni e i limiti di un
modello climatico
 Saper raccogliere ed utilizzare semplici dati
meteorologici per disegnare un diagramma
climatico
Modulo I
L’INTERNO DELLA TERRA

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Conoscenze
La struttura stratificata della Terra
Crosta, mantello e nucleo
Litosfera, astenosfera e mesosfera
Il calore interno della Terra
Origine del calore interno
Gradiente geotermico
Il flusso di calore
Il nucleo
La zona d’ombra
Composizione del nucleo
Il mantello
Composizione del mantello
Correnti convettive nel mantello
Tomografia sismica
La crosta
Il campo magnetico terrestre
Il paleomagnetismo
Le inversioni di polarità
Stratigrafia magnetica
Capacità/Abilità
 Conoscere la composizione dell’interno della
Terra secondo le più recenti scoperte
 Distinguere tra crosta e litosfera
 Descrivere le caratteristiche dell'astenosfera
 Spiegare le cause del calore interno terrestre
 Descrivere i modelli dell'interno della Terra e
confrontare le informazioni che le varie indagini
forniscono in modo da ricostruire un modello
tridimensionale della struttura terrestre
 Descrivere la convezione
 Descrivere le differenze tra crosta oceanica e
continentale
 Riconoscere l’importanza del campo magnetico
terrestre e conoscere le ipotesi sulla sua origine
 Riconoscere l'importanza del paleomagnetismo
come prova dell'espansione del fondale oceanico
Competenze
 Riuscire a riconoscere e stabilire
relazioni tra i fenomeni che si
osservano in superficie con quelli
che avvengono all’interno della
Terra.
 Riconoscere la relazione tra la
distribuzione geografica delle
variazioni della densità della crosta
terrestre e la sua composizione
Modulo II
LA TETTONICA DELLE PLACCHE
Conoscenze
Capacità/Abilità
220
Competenze
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Concetti generali e cenni storici
Che cosa è una placca litosferica
I margini delle placche
Quando sono “nate” le placche
Placche e moti convettivi
Il mosaico globale
Placche e terremoti
Placche e vulcani
Tettonica delle placche e risorse naturali
L’espansione del fondo oceanico
Le dorsali medio-oceaniche
Espansione del fondo oceanico
La struttura della crosta oceanica
Il meccanismo dell’espansione
Prove dell’espansione oceanica
I margini continentali
Tipi di margine continentale
Margini continentali passivi
Margini continentali trasformi
Margini continentali attivi
Tettonica delle placche e orogenesi
Gli “oceani perduti”: le ofioliti
 Sapere le cause della disposizione attuale delle
terre emerse
 Conoscere e applicare la teoria della deriva dei
continenti
 Spiegare il motivo del limite di profondità dei
terremoti
 Descrivere la relazione tra margini di placca e
risorse naturali
 Comprendere come la crosta oceanica sia più
giovane della continentale
 Saper descrivere la struttura e il funzionamento di
una dorsale oceanica
 Sapere correlare la batimetria degli oceani con
l’età della crosta oceanica
 Spiegare l’importanza delle anomalie magnetiche
in relazione al movimento delle placche
 Capire il significato della parola “orogenesi”
 Evidenziare il ruolo dell’isostasia nel processo di
innalzamento delle catene montuose
 Spiegare il significato attribuito alle ofioliti
 Riconoscere ed interpretare il
significato della parola “relativo”
riferito al movimento delle placche
 Essere consapevoli della differenza
tra reattività vulcanica di una
dorsale e quella di un arco
magmatico
 Riflettere sui fenomeni geologici
superficiali che consentono di
individuare i margini di placca
 Riconoscere la relazione tra
distribuzione geografica dei sismi,
dei vulcani e delle zone di frattura
delle placche
 Interpretare in modo corretto la
distribuzione morfo-geologica in
un sistema arco-fossa
 Saper spiegare perché la velocità di
espansione del fondo oceanico
cambia a seconda del luogo
 Interpretare correttamente la
presenza di “punti caldi”
Modulo III
LE BIOMOLECOLE
Conoscenze
Capacità/Abilità
221
Competenze
 I CARBOIDRATI: caratteristiche generali e
classificazione; i monosaccaridi (isomeria strutturale;
chiralità, proiezioni di Fischer; struttura ciclica: proiezioni
di Haworth); i disaccaridi e i polisaccaridi.
 I LIPIDI: caratteristiche generali e classificazione;
struttura e proprietà dei trigliceridi; le reazioni di
idrogenazione e di idrolisi alcalina (saponi); i fosfolipidi;
le cere; gli steroidi; le vitamine liposolubili e la loro
importanza biologica.
 GLI AMMINOACIDI, I PEPTIDI e LE PROTEINE: gli
amminoacidi: chiralità, nomenclatura e classificazione,
struttura ionica dipolare e comportamento anfotero;
peptidi: caratteristiche del legame peptidico; proteine:
costituzione, strutture caratteristiche e denaturazione; gli
enzimi.
 GLI ACIDI NUCLEICI: composizione chimica; nucleosidi
e nucleotidi; la struttura del DNA: la doppia elica; la
struttura e le funzioni degli acidi ribonucleici
 Saper rappresentare la formula di struttura delle
 Capire la relazione tra struttura e
molecole organiche con le varie rappresentazioni;
funzione delle biomolecole
 Saper rappresentare correttamente la struttura
 Riconoscere il ruolo che
tridimensionale di una molecola usando la
carboidrati, lipidi, proteine e acidi
proiezione di Fischer;
nucleici ricoprono negli esseri
viventi.
 Saper utilizzare la nomenclatura per attribuire il
nome agli isomeri dei composti;
 Essere in grado di mettere in
relazione la struttura del DNA con
 Giustificare il diverso stato fisico dei grassi e
la conservazione, la trasmissione e
degli oli;
l’espressione dei caratteri ereditari
 Saper rappresentare la reazione di idrolisi alcalina
dei trigliceridi;
 Analizzare il ruolo biologico degli steroidi e delle
vitamine liposolubili.
 Giustificare il comportamento anfotero degli AA;
 Analizzare i livelli di organizzazione delle
proteine;
 Spiegare il ruolo biologico degli enzimi e
riconoscere i meccanismi d’azione enzimasubstrato e ormone-recettore
 Analizzare la composizione chimica dei
nucleosidi e dei nucleotidi;
 Saper esaminare la struttura del DNA e saper
individuare le implicazioni biochimiche ad essa
connesse;
 Descrivere il ruolo biologico dei diversi tipi di
RNA.
Modulo IV
IL METABOLISMO
Conoscenze
Capacità/Abilità
222
Competenze
 Il metabolismo dei CARBOIDRATI: la glicolisi:
principale via catabolica del glucosio; le fermentazioni; il
controllo della glicolisi e la via dei pentosofosfati; la
gluconeogenesi: biosintesi di glucosio da piruvato, lattato e
amminoacidi; il glicogeno come riserva energetica.
 Il metabolismo dei LIPIDI: la β ossidazione via di
degradazione degli acidi grassi; i corpi chetonici fonte
alternativa di energia; il fegato produttore di riserve
lipidiche e colesterolo.
 Il metabolismo degli AMMINOACIDI: la perdita del
gruppo amminico prima tappa del catabolismo degli AA;
la biosintesi dell’urea e l’eliminazione dello ione
ammonio, specie chimica tossica
 La regolazione delle attività metaboliche: il controllo della
glicemia; la produzione dell’insulina nella fase
postprandiale; la produzione del glucagone durante il
digiuno.
 Il metabolismo differenziato delle cellule dell’organismo:
(globuli rossi, neuroni, cellule muscolari, adipociti,
epatociti)
 Essere in grado di riconoscere il ruolo delle
molecole coinvolte nei processi metabolici.
 Saper descrivere le tappe principali del
metabolismo dei carboidrati, dei lipidi, delle
proteine e degli acidi nucleici
 Saper descrivere le tappe principali e individuare
gli intermedi e i prodotti finali delle vie
metaboliche
 Saper descrivere i diversi processi metabolici, nei
vari tipi di cellule
 Essere in grado di differenziare i processi
metabolici, in funzione del tipo di cellule nelle
quali si realizzano
 Mettere in relazione la struttura
delle biomolecole con la loro
funzione metabolica.
 Individuare il ruolo degli enzimi e
degli ormoni, nei processi
metabolici studiati.
 Collegare le diverse vie
metaboliche per creare un quadro
funzionale dell’organismo.
 Mettere in relazione le vie
metaboliche, con le implicazioni
biomediche ad esse collegate
 Saper interpretare le modalità di
svolgimento dei processi
metabolici, come adattamento
dell’organismo, anche in relazione
a situazioni patologiche.
 Essere in grado di differenziare i
processi metabolici, in funzione del
tipo di cellule nelle quali si
realizzano
Modulo V
SCAMBI ENERGETICI NELLE CELLULE
Conoscenze
Capacità/Abilità
223
Competenze
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Energia e organismi viventi
Metabolismo cellulare: anabolismo e catabolismo
Sintesi delle biomolecole.
Demolizione delle biomolecole.
Strategie metaboliche.
Reazioni di ossido-riduzione
Gli enzimi
Cofattori dell’azione enzimatica.
I coenzimi NAD e FAD trasportatori di elettroni.
Sequenze biochimiche
La valuta energetica della cellula: l'ATP.
La glicolisi
La fermentazione.
La respirazione cellulare.
Struttura dei mitocondri.
L’ossidazione dell’acido piruvico.
Il ciclo di Krebs.
Trasporto finale di elettroni.
Meccanismo della fosforilazione ossidativa.
Bilancio energetico totale
I primi organismi fotosintetici.
Luce, clorofilla e altri pigmenti.
Struttura dei cloroplasti.
I fotosistemi I e II.
Reazioni luce-dipendenti.
Reazioni luce-indipendenti: il ciclo di Calvin.
Soluzioni alla carenza di CO2: fotorespirazione e ciclo C4.
Le piante CAM.
Reazioni e prodotti della fotosintesi
 Riconoscere la differenza tra catabolismo e anabolismo e tra
reazioni esoergoniche e endoergoniche
 Riconoscere le principali vie metaboliche e la loro
regolazione.
 Conoscere la funzione degli enzimi, la loro struttura ed il
meccanismo con cui agiscono.
 Spiegare che cosa sono i cofattori e i coenzimi.
 Conoscere la formula dell’ATP e spiegare la sua funzione.
 Capire che l’ATP si trasforma mediante l’idrolisi
o la fosforilazione.
 Sapere qual è la reazione di demolizione del glucosio e che
tale reazione avviene in diverse fasi.
 Descrivere i vari tipi di fermentazione.
 Conoscere il processo di glicolisi.
 Descrivere la struttura dei mitocondri.
 Esporre le fasi della respirazione cellulare: ossidazione
dell'acido piruvico, ciclo di Krebs, trasporto finale di
elettroni.
 Descrivere il meccanismo della fosforilazione ossidativa.
 Fare un bilancio energetico totale del processo di
demolizione del glucosio.
 Conoscere l'evoluzione degli organismi fotosintetici.
 Individuare la differenza tra cellule chemiosintetiche e
fotosintetiche
 Sapere qual è la reazione principale della fotosintesi e che
tale reazione avviene in diverse fasi.
 Conoscere la natura della luce e che cosa sono i pigmenti.
 Conoscere la struttura dei cloroplasti.
 Spiegare le funzioni dei fotosistemi I e II e i processi che
avvengono in essi.
 Descrivere le reazioni luce-dipendenti che costituiscono il
primo stadio della fotosintesi
 Descrivere le reazioni luce-indipendenti: il ciclo di Calvin.
 Capire quando si attua nelle piante il processo della
fotorespirazione.
 Conoscere gli altri metodi delle piante per fissare la CO2: la
via del C4, le piante CAM.
 Conoscere quali sono i prodotti finali della
fotosintesi.
Modulo VI
TECNOLOGIA DEL DNA RICOMBINANTE
224
 Comprendere che il vivente è un sistema
aperto inserito in un flusso di energia
 Comprendere che l'energia metabolica
serve al mantenimento del livello di
organizzazione
 Comprendere il ruolo centrale del glucosio
nel metabolismo degli esseri viventi
 Capire l'importanza dei coenzimi nelle
reazioni di ossido riduzione
 Comprendere l’importanza dell’ATP come
valuta energetica delle cellule
 Individuare i processi attraverso cui tutte le
cellule trasformano l’energia contenuta
negli alimenti in energia utilizzabile per
compiere le varie funzioni vitali.
 Comprendere l’importanza dei processi
fotosintetici per la sintesi delle molecole
organiche.
 Riconoscere la centralità del processo
fotosintetico nei flussi di materia e di
energia all’interno della biosfera

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Conoscenze
Gli enzimi di restrizione
La separazione dei frammenti di restrizione
Il sequenziamento dei frammenti
Ibridazione degli acidi nucleici
Clonaggio genico
Il “montaggio” del DNA ricombinante
Le librerie genomiche
La PCR
Anticorpi monoclonali
La terapia genica
Gli OGM
La clonazione animale
Applicazioni a livello agroalimentare e sanitario
Il Progetto Genoma Umano
Profilo genetico e crimine
Capacità/Abilità
 Spiegare che cosa si intende per DNA ricombinante
Competenze
 Comprendere l’importanza di queste
conoscenze per gli sviluppi delle scienze
biologiche e delle loro potenzialità di
applicazione
 Considerare come una nuova rivoluzione
scientifica la manipolazione di questi
meccanismi naturali
 Descrivere le proprietà degli enzimi di restrizione
 Spiegare la tecnica di separazione e
sequenziamento
 Spiegare la tecnica dell’ibridazione
 Spiegare che cosa è una libreria genomica
 Saper seguire le varie tappe del
 Illustrare il processo con cui si possono clonare
processo con cui gli scienziati
sequenze di DNA
riescono ad individuare,
 Descrivere il meccanismo della reazione a catena
sequenziare, isolare e copiare un
della polimerasi evidenziando lo scopo di tale
gene di particolare interesse
processo
biologico
 Spiegare i che modo è possibile indurre i batteri a

Saper comprendere l’enorme
sintetizzare proteine utili
potenzialità delle attuali
 Spiegare la tecnica di produzione degli anticorpi
conoscenze di ingegneria genetica
monoclonali
evidenziando quali nuove
 Spiegare che cosa si intende per transgenico e
soluzioni, la tecnica del DNA
OGM
ricombinante ha individuato e quali
 Evidenziare vantaggi e svantaggi dei prodotti
nuove prospettive potrà fornire a
OGM
problemi di carattere
 Spiegare in che cosa consiste una terapia genica e
agroalimentare e medico finora
in quali casi può essere applicata
insoluti
 Descrivere le tappe del Progetto Genoma Umano mettendo
in evidenza obiettivi,difficoltà e limiti
TORNA SU
225
 Saper evidenziare l’importanza delle più
recenti conquiste dell’uomo nel campo
della medicina ottenute grazie alle attuali
conoscenze di genetica molecolare
Programmazione Dipartimento disciplinare di LETTERE a.s. 2014-15
MATERIA: ITALIANO
INDIRIZZO Classico, Linguistico, Scientifico Ordinario e Scienze Applicate, Scienze Umane
Finalità generali
PRIMO BIENNIO.
LINGUA: La lingua italiana rappresenta un bene culturale nazionale, un elemento essenziale dell’identità di ogni studente e il preliminare mezzo di
accesso alla conoscenza: la dimensione linguistica si trova infatti al crocevia fra la competenze comunicative, logico argomentative e culturali declinate
dal Profilo educativo, culturale e professionale comune a tutti i percorsi liceali.
LETTERATURA: Il gusto per la lettura resta un obiettivo primario dell’intero percorso di istruzione, da non compromettere attraverso una indebita e
astratta insistenza sulle griglie interpretative e sugli aspetti metodologici, la cui acquisizione avverrà progressivamente lungo l’intero quinquennio,
sempre a contatto con i testi e con i problemi concretamente sollevati dalla loro esegesi. A descrivere il panorama letterario saranno altri autori e testi,
oltre a quelli esplicitamente menzionati, scelti in autonomia dal docente, in ragione dei percorsi che riterrà più proficuo mettere in particolare rilievo e
della specificità dei singoli indirizzi liceali.
SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO. Nel secondo biennio e nell’anno finale lo studente consolida e sviluppa le proprie conoscenze e
competenze linguistiche in tutte le occasioni adatte a riflettere ulteriormente sulla ricchezza e la flessibilità della lingua, considerata in una grande
varietà di testi proposti allo studio.
L’affinamento delle competenze di comprensione e produzione sarà perseguito sistematicamente, in collaborazione con le altre discipline che utilizzano
testi, sia per lo studio e per la comprensione sia per la produzione (relazioni, verifiche scritte ecc.). In questa prospettiva, si avrà particolare riguardo al
possesso dei lessici disciplinari, con particolare attenzione ai termini che passano dalle lingue speciali alla lingua comune o che sono dotati di diverse
accezioni nei diversi ambiti di uso.
Lo studente analizzerà i testi letterari anche sotto il profilo linguistico, praticando la spiegazione letterale per rilevare le peculiarità del lessico, della
semantica e della sintassi e, nei testi poetici, l’incidenza del linguaggio figurato e della metrica. Essi, pur restando al centro dell’attenzione, andranno
affiancati da testi di altro tipo, evidenziandone volta a volta i tratti peculiari; nella prosa saggistica, ad esempio, si metteranno in evidenza le tecniche
dell’argomentazione. Nella prospettiva storica della lingua si metteranno in luce la decisiva codificazione cinquecentesca, la fortuna dell’italiano in
Europa soprattutto in epoca rinascimentale.
Obiettivi disciplinari generali
PRIMO BIENNIO. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari
226
contesti.
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico.
Utilizzare testi multimediali.
SECONDO BIENNIO (Classi terze).
CONOSCENZE
 Sviluppo storico della letteratura italiana fino al sec. XVI
 Dante, Divina Commedia, Inferno (scelta di canti)
COMPETENZE
 Analizzare un testo letterario, poetico o prosastico: spiegandolo letteralmente, individuandone i principali contenuti e concetti, sintetizzandone i
contenuti ed esponendoli in modo coerente e corretto, conducendo un’analisi a livello sintattico, lessicale, fonico, retorico
 Comprendere ed utilizzare il linguaggio specifico della disciplina
 Inserire nel contesto storico di riferimento il testo letterario analizzato
CAPACITÀ
 Stabilire connessioni intertestuali con il sussidio di percorsi predisposti dall’insegnante, evidenziando analogie e/o differenze fra testi di autori
diversi e dello stesso autore
 Elaborare in forma chiara, corretta e coerente le seguenti tipologie: analisi semiologica del testo, saggio breve, articolo di giornale, lettera,
relazione, testo argomentativo
SECONDO BIENNIO (Classi quarte).
CONOSCENZE
- Sviluppo storico della letteratura italiana dal sec. XVI al sec. XIX
- Dante, Divina Commedia, Purgatorio (scelta di canti)
COMPETENZE
- Analizzare un testo letterario, poetico o prosastico: spiegandolo letteralmente, individuandone i principali contenuti e concetti, sintetizzandone i
contenuti ed esponendoli in modo coerente e corretto, conducendo un’analisi a livello sintattico, lessicale, fonico, retorico
- Comprendere ed utilizzare il linguaggio specifico della disciplina
- Inserire nel contesto storico di riferimento il testo letterario analizzato
CAPACITÀ
227
- Stabilire connessioni intertestuali con il sussidio di percorsi predisposti dall’insegnante, evidenziando analogie e/o differenze fra testi di autori
diversi e dello stesso autore
- Elaborare in forma chiara, corretta e coerente le seguenti tipologie: analisi semiologica del testo, saggio breve, articolo di giornale, lettera,
relazione, testo argomentativo
QUINTO ANNO
CONOSCENZE
- Sviluppo storico della letteratura italiana dal sec. XIX al sec. XX
- Dante, Divina Commedia, Paradiso (scelta di canti)
COMPETENZE
- Analizzare un testo letterario, poetico o prosastico: spiegandolo letteralmente, individuandone i principali contenuti e concetti, sintetizzandone i
contenuti ed esponendoli in modo coerente e corretto, conducendo un’analisi a livello sintattico, lessicale, fonico, retorico
- Comprendere ed utilizzare il linguaggio specifico della disciplina
- Inserire nel contesto storico di riferimento il testo letterario analizzato
CAPACITÀ
- Stabilire connessioni intertestuali con il sussidio di percorsi predisposti dall’insegnante, evidenziando analogie e/o differenze fra testi di autori
diversi e dello stesso autore
- Elaborare in forma chiara, corretta e coerente le seguenti tipologie: analisi semiologica del testo, saggio breve, articolo di giornale, lettera,
relazione, testo argomentativo
N.B.: i suddetti obiettivi disciplinari generali sono da considerarsi quali obiettivi minimi per l'ammissione alla classe successiva se conseguiti in misura
appena sufficiente.
Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro
PRIMO BIENNIO. Lezioni frontali; lezioni interattive; pratiche dei diversi generi di scambio comunicativo orale: relazioni, discussioni periodiche,
esposizioni libere, spiegazioni.
Incontri con persone esperte di problemi specifici.
Produzione di scritti di varia tipologia e finalità comunicative.
Visite guidate e partecipazione a conferenze e spettacoli teatrali.
SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO. L’individuazione della metodologia di lavoro idonea al perseguimento degli obiettivi intermedi e finali
avviene nel rispetto dello studente, considerato soggetto attivo del processo di apprendimento. Al riguardo, le linee metodologiche adottate sono:
 in classe: lezione frontale; percorsi di apprendimento fondati sui processi della ricerca/riscoperta/reinvenzione/ricostruzione, innescati attraverso
domande-stimolo o all’interno di lavori di gruppo; tecniche di studio diversificate in lettura ed annotazione dei testi scritti; appunti sulle lezioni
orali; modi di registrazione mentale dei concetti e dei nessi logici; impiego di tecniche di simulazione (role-play); uso di un approccio di tipo
228
pluridisciplinare alle conoscenze; visione di pellicole cinematografiche e di spettacoli teatrali; uscite didattiche.
 a casa: relazioni, riassunti, parafrasi, comprensione del testo, analisi narratologica e strutturale, analisi morfologica e sintattica, analisi lessicale,
scrittura e riscrittura, ideazione di articoli, attività di ricerca e approfondimento, lettura integrale e analisi di romanzi.
Verifiche
PRIMO BIENNIO. Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà:
nel primo periodo:
2
nel secondo periodo: 3
Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
 2 scritte nel primo periodo (scritte: elaborazione di testi di varia tipologia ed argomento, alternando variamente testi espositivi-argomentativi,
temi, commenti a testi letterari noti)
 3 scritte nel secondo periodo (scritte: elaborazione di testi di varia tipologia ed argomento, alternando variamente testi espositivi-argomentativi,
temi, commenti a testi letterari noti)
SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO. Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà:
nel primo periodo:
2 verifiche scritte e 2 orali
nel secondo periodo: 3 verifiche scritte e 3 orali
Le verifiche scritte somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
Tipologia A
Tipologia B
Tipologie C e D
Criteri di valutazione
Si rimanda alla tabella di valutazione inclusa nel Piano dell’offerta formativa.
CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI
CLASSI
PRIME
Conoscenze
Capacità e competenze
229
MODULO
Abilità
linguistiche

Ascolto / Parlato
 Conoscere in maniera completa il codice verbale e i
principali aspetti della testualità.
Lettura
 Conoscere le principali strategie di lettura
 Conoscere gli elementi dell’ analisi testuale
specificamente indicati di seguito , nella sezione
“Riflessione sulla lingua”
 Aver acquisito una personale abitudine alla lettura
individuale

Scrittura
 Conoscere la distinzione tra l’uso orale e l’uso scritto

della lingua
 Conoscere le norme tecnico-linguistiche e le strategie che 
concorrono a rendere un testo scritto corretto, efficace ed
adeguato al contesto comunicativo.
 Conoscere le diverse caratteristiche strutturali delle
distinte tipologie testuali
 Possedere un lessico sufficientemente ampio e
appropriato nelle terminologie specifiche
230
Saper individuare e comprendere concetti espressi e
organizzazione logica di una comunicazione orale; saper
distinguere criticamente, nell'ascolto, intenzioni e finalità
comunicative del parlante; saper strutturare il parlato in modo
linguisticamente corretto, organico, coerente e lessicalmente
preciso; saper esprimere e argomentare opinioni personali e
semplici giudizi critici, almeno su argomenti studiati e
problematiche affrontate in classe.
Saper leggere e comprendere, letterario e non, avvalendosi di
diverse strategie di lettura, in rapporto ai diversi scopi. Saper
individuare, nella lettura, strutture e convenzioni tipiche dei
diversi tipi di testo; saper analizzare e interpretare testi letterari
delle tipologie e dei diversi generi proposti.
Saper individuare e pianificare le diverse forme di scrittura in
relazione agli scopi, agli interlocutori, all'argomento.
Produrre testi scritti di varia tipologia in forma chiara, corretta e
organizzata, con un lessico appropriato.
MODULO
-
Riflessione sulla lingua
MODULO
Educazione
letteraria
-
Conoscere le categorie grammaticali, il loro uso e le loro
funzioni
Conoscere le varie funzioni della frase semplice e
complessa
Conoscere la sintassi del periodo
Essere consapevoli della possibilità di diversi livelli di
lettura di un testo letterario
Conoscere gli elementi essenziali di analisi di un testo
letterario narrativo e del testo epico.
Aver acquisito elementi essenziali di contestualizzazione
biografica e storico- letteraria relativi ai generi, agli
autori, ai testi letterari affrontati in classe.








CLASSI
SECONDE
Conoscenze
Saper fare l’analisi grammaticale di una frase
Saper individuare ed analizzare le diverse funzioni logiche nella
frase semplice.
Saper fare l’analisi del periodo, in relazione agli argomenti studiati
Saper individuare semplici elementi di continuità lessicale
Saper individuare le caratteristiche specifiche di un testo letterario
e dei diversi generi
Saper analizzare un testo letterario noto (di genere narrativo o
epico )applicando le opportune tecniche di analisi
ed operando semplici contestualizzazioni.
Riconoscere alcune caratteristiche linguistiche e stilistiche del
testo ed utilizzarle per l’interpretazione
Saper elaborare un commento interpretativo ai testi letterari
(almeno per quelli noti), sia sulla base di un’analisi
metodologicamente fondata, sia sulla base di semplici giudizi
personali .
Capacità e competenze
231
MODULO
Abilità
linguistiche

Ascolto / Parlato
 Conoscere in maniera completa il codice verbale e i
principali aspetti della testualità.

Lettura
 Conoscere le principali strategie di lettura
 Conoscere gli elementi dell’ analisi testuale
specificamente indicati di seguito , nella sezione
“Riflessione sulla lingua”
 Aver acquisito una personale abitudine alla lettura
individuale




Scrittura
 Conoscere la distinzione tra l’uso orale e l’uso scritto
della lingua
 Conoscere le norme tecnico-linguistiche e le strategie
che concorrono a rendere un testo scritto corretto,
efficace ed adeguato al contesto comunicativo.
 Conoscere le diverse caratteristiche strutturali delle
distinte tipologie testuali
 Possedere un lessico sufficientemente ampio e
appropriato nelle terminologie specifiche





232
Saper individuare e comprendere i concetti espressi e l’
organizzazione logica di una comunicazione orale .
Saper distinguere criticamente , nell’ ascolto, intenzioni e finalità
comunicative del parlante
Saper strutturare il parlato in modo linguisticamente corretto,
organico, coerente e lessicalmente preciso.
Saper esprimere e argomentare opinioni personali e semplici
giudizi critici, almeno su argomenti studiati e su problematiche
affrontate in classe.
Saper
leggere e comprendere un testo, letterario e non,
avvalendosi di diverse strategie di lettura, in rapporto a diversi
scopi ( comprensione globale del contenuto, ricerca di dati e
informazioni, analisi testuale , uso del testo per attività di studio
...)
Saper individuare, nella lettura, strutture e convenzioni proprie dei
diversi tipi di testo
Saper analizzare ed interpretare testi letterari delle tipologie e dei
diversi generi proposti (in particolare: romanzo – testo poetico –
testo teatrale)
Saper individuare e pianificare le diverse forme di scrittura in
relazione agli scopi, agli interlocutori, all’argomento.
Produrre testi scritti di varia tipologia ( parafrasi – riassunto – testi
espositivi e argomentativi– commento a testi letterari) che
presentino una forma espressiva chiara e corretta , un’
organizzazione dei contenuti coerente e coesa .
Saper utilizzare, nell’elaborazione scritta, un lessico e un registro
linguistico adeguato ai diversi contesti e alle distinte tipologie
testuali.
MODULO
Riflessione
sulla lingua
-
MODULO
Educazione
letteraria
-
-
CLASSI
TERZE
MODULO 1
MODULO 2
MODULO 3
MODULO 4
MODULO 5
MODULO 6
Conoscere le categorie grammaticali, il loro uso e le loro
funzioni
Conoscere le varie funzioni logiche della frase semplice
Conoscere in modo completo la sintassi del periodo
Conoscere gli elementi caratteristici e distintivi delle
varie tipologie testuali
Ampliare la conoscenze dei meccanismi di derivazione
lessicale (prefissi e suffissi)
Conoscere gli elementi fondamentali della storia della
lingua italiana , soprattutto in relazione alle sue radici
latine.
Essere consapevoli della possibilità di diversi livelli di
lettura di un testo letterario
Conoscere le caratteristiche strutturali del testo letterario
narrativo (con particolare riferimento al romanzo), del
testo poetico e di quello teatrale.
Possedere gli strumenti linguistici e di analisi testuale per
procedere alla decodificazione e all’interpretazione chiara
e puntuale dei testi letterari , con particolare riferimento
ai generi narrativo, poetico e drammatico.
Aver acquisito elementi essenziali di contestualizzazione
biografica e storico- letteraria relativi ai generi, agli
autori, ai testi letterari affrontati in classe.









Conoscenze
Saper fare l’analisi grammaticale di una frase e di un periodo
Saper individuare ed analizzare le diverse funzioni logiche nella
frase semplice.
Saper fare in modo completo l’analisi del periodo
Saper individuare relazioni e istituire confronti tra il sistema
linguistico italiano e quello di altre lingue, cogliendone gli aspetti
della storicità della lingua e della varietà linguistica nello spazio
geografico.
Saper riconoscere ed analizzare le caratteristiche strutturali delle
tipologie testuali studiate, con particolare riferimento ai testi
letterari narrativi, poetici e teatrali
Saper individuare le caratteristiche specifiche di un testo letterario
e dei diversi generi
Saper analizzare un testo letterario noto (di genere narrativo,
poetico e teatrale) applicando le opportune tecniche di analisi ed
operando opportune contestualizzazioni.
Riconoscere le più rilevanti caratteristiche linguistiche e stilistiche
di un testo letterario analizzato ed utilizzarle per l’interpretazione
Saper elaborare un commento interpretativo ai testi letterari (
almeno per quelli noti), sia sulla base di un’analisi
metodologicamente fondata, sia sulla base di una rielaborazione e
di un giudizio personali .
Capacità e competenze
La società feudale, il Medioevo latino e la nascita delle

letterature europee

La letteratura Italiana nell'età dei comuni (1226-1310)
Dante Alighieri
Divina Commedia, Inferno, scelta di Canti

Autunno del Medioevo e rinnovamento preumanistico: l'età di
Petrarca e di Boccaccio (1310-1380)
Francesco Petrarca
Giovanni Boccaccio
233
Comprendere ed utilizzare il linguaggio specifico della disciplina
Potenziare le abilità nella comprensione di testi poetici, narrativi,
argomentativi, critico-letterari e filosofici, anche complessi dal
punto di vista contenutistico e formale
Analizzare un testo letterario, poetico o prosastico: spiegandolo
letteralmente, individuandone i principali contenuti e concetti,
sintetizzandone i contenuti ed esponendoli in modo coerente e
corretto, conducendo un’analisi a livello sintattico, lessicale,
fonico, retorico
MODULO 7
MODULO 8
MODULO 9
MODULO 10

L'età delle corti: la prima fase della civiltà umanisticorinascimentale (1380-1492)
L'età delle corti: la seconda fase della civiltà umanisticorinascimentale (1492-1595)
Niccolò Machiavelli e
Francesco Guicciardini
Ludovico Ariosto








CLASSI
QUARTE
MODULO 1
MODULO 2
MODULO 3
MODULO 4
MODULO 5
MODULO 6
MODULO 7
MODULO 8
MODULO 9
MODULO 10
CLASSI
QUINTE
Conoscenze
Saper collocare opportunamente in modo cronologico autori ed
opere
Stabilire connessioni intertestuali con il sussidio di percorsi
predisposti dall’insegnante, evidenziando analogie e/o differenze
fra testi dello stesso autore e di autori diversi
Migliorare la padronanza linguistica nell’esposizione orale
Elaborare in forma chiara, corretta e coerente la produzione scritta
relativa alle diverse tipologie testuali
Acquisire abilità e capacità di confronto fra i caratteri specifici
delle singole scuole poetiche
Avviarsi ad affrontare tematiche pluridisciplinari
Potenziare le capacità di collegamento pluridisciplinare fra
conoscenze linguistiche, letterarie, storiche e socio-economiche,
filosofiche e artistiche (in casi di risultati eccellenti nello studio
della disciplina)
Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della
comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare, elaborare
Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei nuovi
linguaggi, compresi il cinema e le arti visive
Capacità e competenze
Il Manierismo e Tasso
L'età barocca e la nuova scienza; Marino, Galilei, Basile
L'età dell'Arcadia e del rococò; Vico, Metastasio
L'età dell'Illuminismo e del Neoclassicismo; Beccaria
Giuseppe Parini
Ugo Foscolo
Vittorio Alfieri
Carlo Goldoni
L'età della Restaurazione e il Romanticismo
Alessandro Manzoni
Conoscenze
Capacità e Competenze
234
MODULO 1
Giacomo Leopardi
MODULO 2
Naturalismo e Verismo
Giovanni Verga
Comprendere ed utilizzare il linguaggio specifico della
disciplina
Potenziare le abilità nella comprensione di testi poetici,
narrativi, argomentativi, critico-letterari e filosofici, anche
complessi dal punto di vista contenutistico e formale
Analizzare un testo letterario, poetico o prosastico:
spiegandolo letteralmente, individuandone i principali
contenuti e concetti, sintetizzandone i contenuti ed esponendoli
in modo coerente e corretto, conducendo un’analisi a livello
sintattico, lessicale, fonico, retorico
Saper collocare opportunamente in modo cronologico
autori ed opere
Stabilire connessioni intertestuali con il sussidio di
percorsi predisposti dall’insegnante, evidenziando analogie e/o
differenze fra testi
dello stesso autore e di autori diversi
Migliorare la padronanza linguistica nell’esposizione
orale
Elaborare in forma chiara, corretta e coerente la
produzione scritta relativa alle diverse tipologie testuali
Acquisire abilità e capacità di confronto fra i caratteri
specifici delle singole scuole poetiche
Avviarsi ad affrontare tematiche pluridisciplinari
Potenziare le capacità di collegamento pluridisciplinare
fra conoscenze linguistiche, letterarie, storiche e socioeconomiche, filosofiche e artistiche (in casi di risultati
eccellenti nello studio della disciplina)
Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della
comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare,
elaborare
Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei
nuovi linguaggi, compresi il cinema e le arti visive
235
MODULO 3
MODULO 4
MODULO 5
MODULO 6
MODULO 7
MODULO 8
MODULO 9
Decadentismo
Giovanni Pascoli
Gabriele D’Annunzio
L’età delle avanguardie
Luigi Pirandello
Italo Svevo
La poesia: tra Simbolismo e Antinovecentismo
Giuseppe Ungaretti
Umberto Saba
Eugenio Montale
Salvatore Quasimodo
Il romanzo e la novella in Italia:
Alberto Moravia
Carlo Emilio Gadda
Elio Vittorini
Cesare Pavese
Vasco Pratolini
Elsa Morante
Dante Alighieri, Commedia, Paradiso: scelta di canti
NOTA BENE:
Eventuali argomenti non svolti l’anno precedente potranno essere trattati durante l’anno in corso con tempi e modalità opportuni
Le programmazioni potranno essere suscettibili di eventuali modifiche da parte del Dipartimento o del singolo docente, anche nel corso dell’anno scolastico se, alla luce dell’esperienza nelle
classi, lo si riterrà opportuno
TORNA SU
236
Programmazione Dipartimento disciplinare di LETTERE a.s. 2014-15
MATERIA: STORIA E GEOGRAFIA
INDIRIZZO Classico, Linguistico, Scientifico Ordinario e Scienze Applicate, Scienze Umane
Finalità generali
Le finalità prioritarie sono quelle educative, formative e informative, che si articolano nei tre fini pedagogici del sapere (sapere, saper fare, saper essere),
per perseguire conoscenze, competenze e capacità, commisurando le finalità stesse allo sviluppo biologico e socio-psicologico degli alunni
o comprendere la continuità e la discontinuità, il cambiamento e la diversità in una dimensione diacronica, attraverso il confronto tra epoche, e in una
dimensione sincronica,
o attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali
o saper rapportare tra loro le diverse culture, distinguendone i contributi al processo generale di civilizzazione
o saper utilizzare doti di flessibilità culturale acquisite, per operare nel più ampio contesto della dimensione europea
o essere consapevole della rilevanza formativa delle due discipline
o saper analizzare con strumenti adeguati le problematiche della società civile: territorio, mondo del lavoro, agenzie formative e mezzi di
comunicazione di massa, partecipando
o consapevolmente alla comunità nazionale e sovranazionale
o mostrare interesse per il mondo classico come matrice dei valori e della cultura contemporanea
o saper riconoscere gli elementi di diversità e di continuità fra il passato e il presente come stimolo alla riflessione sul percorso dell'uomo nella storia
o dimostrare competenze linguistico - comunicative
Obiettivi disciplinari generali
Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione
sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della
persona, della collettività e dell’ambiente.
Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico.
237
N.B.: i suddetti obiettivi disciplinari generali sono da considerarsi quali obiettivi minimi per l'ammissione alla classe successiva se conseguiti in misura
appena sufficiente.
Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro
a) Lavoro in classe insegnanti-alunni, articolato in:
- lezione frontale
- lezione di controllo e verifica sul grado di acquisizione e comprensione delle nozioni
- esercitazione guidata
- lezione dialogata
- correzione dei lavori svolti a casa
b) Lavoro in classe degli alunni:
- attenzione
- partecipazione attiva
- interventi
- prove di verifica
c) Lavoro a casa per gli alunni:
- acquisizione delle conoscenze
- applicazione delle conoscenze
- elaborazione dei contenuti
Verifiche
Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà:
nel primo periodo:
2 verifiche
nel secondo periodo: 2 verifiche
Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
prove orali
test a risposta aperta e/o chiusa
quesiti a risposta breve
questionari
relazioni, ricerche, approfondimenti
interventi
partecipazione alla correzione dei lavori svolti a casa
238
Criteri di valutazione
Si rimanda alla tabella di valutazione inclusa nel Piano dell’offerta formativa.
CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI
STORIA
CLASSI
PRIME
Conoscenze
Capacità e competenze
MODULO 0
Gli strumenti della
storia
MODULO 1
La preistoria
MODULO 2
Le culture del
vicino Oriente
MODULO 3
La Grecia
Definizione di storia - Le coordinate della storia: tempo e
spazio - Le fonti

Saper collocare i fatti storici nel tempo e nello spazio
Definizione di preistoria - Le culture preistoriche -

Il vicino Oriente: culture e imperi mesopotamici - La
cultura del Nilo - L'area siro - palestinese

Analizzare le tappe fondamentali dell'evoluzione della specie
umana
Comprendere le cause e i processi che portarono alla nascita del
modello urbano nel vicino oriente antico
Il mondo greco: dal palazzo alla polis - Sparta e Atene Apogeo e declino del mondo greco -L'ellenismo

Comprendere le cause che portarono alla nascita, allo sviluppo
e alla crisi della civiltà greca - Individuare i modelli politici e
culturali che caratterizzarono l'età ellenistica
MODULO 4
L’Italia
L'Italia e Roma: le civiltà italiche - L'espansione romana in
Italia

MODULO 5
Roma
L'imperialismo romano: le conquiste di Roma - L'identità
romana - La crisi della repubblica
Ricostruire le origini di Roma e il processo dell'espansione
romana in Italia - Comprendere il quadro archeologico e
linguistico dell'Italia pre-romana e i caratteri principali della
civiltà etrusca
Comprendere i motivi e le modalità dell'espansionismo romano
nel Mediterraneo - Individuare il processo di formazione e
trasformazione dell'identità romana
CLASSI
SECONDE
Conoscenze

Capacità e competenze
239
MODULO 1
L’impero romano
L'impero romano: il tramonto della repubblica - Augusto e
la nascita del principato - L'apogeo dell'impero

MODULO 2
Crisi dell’impero
romano
L'impero tardoantico: la nascita del cristianesimo - L'età
della crisi e delle riforme - L'impero cristiano - Il crollo
dell'occidente

MODULO 3
Bisanzio e l'Islam
L'impero bizantino – Nascita ed espansione dell’Islam

MODULO 4
L’Italia dopo il
crollo dell'impero
MODULO 5
Il Feudalesimo
L'Italia dei Longobardi e di Gregorio Magno

La società feudale: l'impero carolingio - Il sistema feudale - 
Le mentalità medievali - Le monarchie feudali
Comprendere e distinguere le forme dell'organizzazione del
potere - Individuare il nesso tra la crisi delle istituzioni
repubblicane e l'affermazione dei poteri personali.
Comprendere le cause della diffusione e affermazione del
cristianesimo dell'impero romano - Comprendere le cause della
crisi dei secoli III e IV nei suoi aspetti istituzionali, sociali,
economici e militari
Individuare i modelli culturali e politici della civiltà bizantina Individuare le cause del successo e della rapida diffusione
dell'Islam
Comprendere cause ed effetti dell'incontro-scontro tra la civiltà
romana e quella germanica
Comprendere le cause della nascita del sistema feudale e le sue
conseguenze sull'organizzazione politica ed economica
dell'Europa medievale - Comprendere i motivi dello scontro tra
papato e impero
GEOGRAFIA
CLASSI PRIME E
Conoscenze
SECONDE
Definizione di geografia - Il metodo geografico - Carte e
MODULO 0
Gli strumenti della scale - L'uso di dati - Tabelle e grafici - I planisferi – Il
sottosviluppo e gli indicatori per definirlo
geografia
240
Capacità e competenze

Saper riconoscere le tipologie di carte più complesse - Saper
utilizzare in modo appropriato i diversi termini che definiscono
il sottosviluppo.
MODULO 1
Il geosistema
Gli elementi del sistema terra – Le fasce climatiche terrestri 
e i principali ambienti – L’impatto dell’uomo sull’ambiente
– Le questioni ambientali nel mondo
MODULO 2
La crescita della
popolazione
L’origine comune degli uomini – L’andamento
demografico – La distribuzione della popolazione – I
movimenti migratori
MODULO 3
La concentrazione
della popolazione
nelle città
MODULO 4
I divari nella qualità
della vita
Le caratteristiche dell’esplosione urbana nel mondo attuale 
e l’impatto sull’ambiente
MODULO 5
Uomini e culture in
movimento

I divari nelle condizioni di vita tra i paesi ricchi e quelli

poveri – Il problema alimentare – La salute – L’istruzione –
La disparità tra uomini e donne – Le condizioni
dell’infanzia
I grandi spazi di civiltà – La globalizzazione culturale – Le 
lingue dominanti – Le religioni nel mondo
Le caratteristiche della globalizzazione economica – Le
MODULO 6
Il sistema economico differenze nello sviluppo – Gli organismi internazionali e
multinazionali – Il commercio mondiale – Il debito e gli
mondiale
aiuti allo sviluppo

MODULO 7
Alle origini delle
differenze nello
sviluppo
MODULO 8
Il mondo oggi

Le caratteristiche umane e ambientali dello sviluppo – La
differenziazione delle comunità umane – Il ruolo degli
europei e il colonialismo
L’evoluzione geopolitica del sistema mondo dalla guerra
fredda alla situazione attuale – Le aree di conflitto e il
terrorismo – La diffusione del della democrazia nel mondo
– l’ONU
241

Individuare le relazioni tra i vari elementi che compongono il
sistema Terra – Descrivere e localizzare le zone climatiche e i
diversi ambienti – Individuare le trasformazioni apportate
dall’uomo e le loro conseguenze – Saper definire il concetto di
sviluppo sostenibile.
Individuare le fasi della transizione demografica – riconoscere
le differenze tra Nord e Sud del mondo – Individuare le cause e
le conseguenze delle migrazioni internazionali – Localizzare gli
spazi di addensamento della popolazione.
Individuare le caratteristiche della crescita urbana –
Riconoscere e localizzare le varie forme urbane - Riconoscere
e descrivere le varie tipologie di metropoli e i diversi modelli di
città
Individuare le differenze nelle condizioni di vita tra i paesi
ricchi e quelli poveri
Localizzare i grandi spazi di civiltà al mondo e definirne le
caratteristiche – Comprendere gli elementi culturali comuni alle
etnie – Descrivere le caratteristiche delle diverse lingue –
comprendere l’importanza del ruolo delle religioni
Distinguere le caratteristiche della globalizzazione –
Individuare le diverse aree dell’economia mondiale –
Individuare i legami tra globalizzazione e sottosviluppo –
Descrivere il ruolo degli agenti della globalizzazione, la
struttura del commercio mondiale e la questione del debito
Descrivere le cause della differenziazione delle comunità
umane – Definire l’evoluzione delle forme di dipendenza dei
paesi del Sud del mondo
Definire e descrivere le trasformazioni geopolitiche mondiali –
descrivere il funzionamento dell’ONU – Localizzare le
maggiori aree di crisi e descriverne le motivazioni
MODULO 9
L’unione Europea
La formazione geostorica dello spazio europeo – le
caratteristiche della civiltà europea e italiana

MODULO 10
Stati e continenti
extraeuropei
Le principali caratteristiche dei territori e degli stati dei
continenti extraeuropei

Individuare le fasi geostoriche dello spazio europeo –
Utilizzare le carte storiche e comprendere l’origine delle
differenze dello spazio europeo - Comprendere i diversi
apporti culturali della civiltà europea e italiana
Distinguere le principali caratteristiche ambientali dei
continenti e degli stati extraeuropei
NOTA BENE:
Eventuali argomenti non svolti l’anno precedente potranno essere trattati durante l’anno in corso con tempi e modalità opportuni
Le programmazioni potranno essere suscettibili di eventuali modifiche da parte del Dipartimento o del singolo docente, anche nel corso dell’anno scolastico se, alla luce dell’esperienza nelle
classi, lo si riterrà opportuno
TORNA SU
Programmazione Dipartimento disciplinare di LETTERE a.s. 2014-15
MATERIA: LATINO
INDIRIZZO Classico
Finalità generali
PRIMO BIENNIO.
Incontro con civiltà che ci hanno costituito ed hanno espresso le diverse esigenze dell'uomo
Recupero dei fondamenti linguistici e culturali della civiltà europea.
Approfondimento linguistico e metalinguistico
242
-
Individuazione dell'originalità, del significato storico – letterario e della modernità dei testi e degli autori.
SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO.
 Studio della disciplina in un prospettiva sistematica, storica e critica;
 pratica della metodologia propria della disciplina;
 esercizio di lettura, analisi, traduzione ed interpretazione di opere;
 pratica dell’argomentazione e del confronto;
 modalità espositiva scritta e orale corretta, pertinente, efficace e personale.
Obiettivi disciplinari generali
PRIMO BIENNIO. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari
contesti.
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario.
Utilizzare testi multimediali. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.
SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO.
Leggere, comprendere e tradurre testi d’autore di vario genere e di diverso argomento.
Saper confrontare linguisticamente, con particolare attenzione al lessico e alla semantica il latino con l’italiano ed altre lingue moderne, pervenendo a
un dominio dell’italiano più maturo e consapevole.
Praticare la traduzione non come un meccanico esercizio di applicazione di regole, ma come strumento di conoscenza di un testo e di un autore che
consente di immedesimarsi in un mondo diverso dal proprio e di sentire la sfida del tentativo di riproporlo in lingua italiana.
Conoscere, principalmente attraverso la lettura in lingua originale, i testi fondamentali del patrimonio letterario classico, considerato nel suo formarsi
storico e nelle sue relazioni con le culture europee.
Comprendere, anche attraverso il confronto con le letterature italiana e straniere, la specificità e complessità del fenomeno letterario antico come
espressione di civiltà e cultura.
Cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea in termini di generi, figure dell’immaginario, auctoritates e individuare attraverso
i testi, nella loro natura di documenti storici, i tratti più significativi della civiltà classica, nel complesso dei suoi aspetti religiosi, politici, morali ed
estetici.
Interpretare e commentare opere in prosa e in versi, servendosi degli strumenti dell’ analisi linguistica, stilistica, retorica e collocando le opere nel
rispettivo contesto storico e culturale.
Assimilare categorie che permettono di interpretare il patrimonio mitologico, artistico, letterario, filosofico, politico, scientifico comune alla civiltà
europea.
Confrontare modelli culturali e letterari e sistemi di valori.
Distinguere e valutare diverse interpretazioni; esporre in modo consapevole una tesi; motivare le argomentazioni.
243
N.B.: i suddetti obiettivi disciplinari generali sono da considerarsi quali obiettivi minimi per l'ammissione alla classe successiva se conseguiti in
misura appena sufficiente.
Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro
PRIMO BIENNIO. Lo studio della lingua latina viene articolato in tre momenti fondamentali:
- lo studio della lingua come codice, attraverso l'approfondimento della morfologia, di strutture sintattiche basilari e di un congruo repertorio
lessicale, per comprendere e tradurre in italiano testi latini
- scoperta graduale della civiltà latina
- riflessione costante con la lingua italiana da un punto di vista di codice linguistico ( regole di derivazione, diversità di struttura, modificazioni
semantiche) e da un punto di vista storico, legato al problema dell'origine latina della lingua italiana e quindi dei legami di continuità e di
differenziazione, non solo tra le due lingue, ma tra i diversi momenti culturali del passaggio dal latino all'italiano.
Nel secondo anno, i primi due momenti verranno ampliati e approfonditi attraverso;
- lo studio della sintassi e la graduale introduzione di testi di autore, che consentano l'avviamento alla riflessione sulle strutture testuali,
presentate in base alla funzione linguistica o per autore o ancora per argomento.
- L'interazione tra storia e testimonianze letterarie, dove il testo originale ha la funzione di aiutare a penetrare in aspetti vivi e vari del mondo
romano: storici, geografici, sociali, culturali, giuridici, antropologici.
Momenti importanti da svolgere in itinere in classe saranno quelli dedicati al corretto uso del vocabolario e al recupero – consolidamento –
potenziamento delle abilità di traduzione.
SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO. Si ritiene fondamentale saper indugiare sulle singole parole di un testo latino per assaporarne la valenza
totale di singolo elemento di una comunicazione e poi come parte di un tutto discorsivo.
Così l'indagine riguarderà l'aspetto semantico, quello grammaticale e sintattico onde riconoscere il contributo della singola parola alla organizzazione
logica e consequenziale del tutto; si dovrà prestare particolare attenzione alle varie risorse stilistiche (figure retoriche, suoni etc.) onde poter valutare
il testo anche nella sua dimensione estetica.
Si procederà quindi ad una accurata indagine del significato letterale e poi degli eventuali significati aggiunti del testo anche con riferimento alle
simbologie usate, per tentare di decriptare il messaggio implicito (se e quando c'è, e in genere nei testi classici c'è) dell'autore.
L'aspetto teorico della lingua, illustrato dall' insegnante anche con eventuali confronti con il greco e l'italiano ed osservazioni di grammatica storica,
sarà poi ulteriormente chiarito con frasi esemplificative tradotte e commentate in classe.
Oltre alla traduzione di brani finalizzata al miglioramento delle capacità di traduzione e interpretazione, si presterà particolare attenzione alla lettura
dei classici: l' insegnante curerà una presentazione storico-letteraria dei passi presi in esame, che saranno letti, tradotti e analizzati in classe; lo
studente poi a casa riesaminerà e rielaborerà quanto prodotto in classe.
Per quanto concerne la storia della letteratura, l'insegnante fornirà una linea di sviluppo, non necessariamente coincidente con quella proposta dal
testo in adozione e cercherà poi di evidenziare aspetti problematici particolarmente significativi, in un continuo sforzo di sintesi lineare e di
complessità analitica.
244
Lo studio dei singoli autori dovrà essere supportato da letture dirette di brani significativi della loro opera, anche in traduzione; la storia della
letteratura sarà continuamente supportata da continui richiami alla storia romana, con particolare riferimento alle istituzioni e all' organizzazione dello
Stato.
Verifiche
PRIMO BIENNIO. Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà:
nel primo periodo:
almeno 2 scritte e 2 orali
nel secondo periodo: almeno 3 scritte e 3 orali.
Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
traduzione dal latino in italiano
SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO. Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà:
nel primo periodo:
almeno 2 prove scritte e 2 orali.
nel secondo periodo: almeno 3 prove scritte e 3 orali
Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
 Traduzione scritta latino-italiano
 Colloquio basato su storia della letteratura
 Colloquio basato su lettura (anche in metrica) , traduzione e commento di autori classici, commentati in classe
 Questionari scritti di letteratura latina
 Colloqui su passi di autori tradotti a casa.
Criteri di valutazione
Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori:
Per la valutazione delle prove si rimanda al POF. Ai fini della valutazione vengono tenuti presenti la partecipazione, la continuità nello studio, lo
svolgimento dei lavori programmati.
CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI
CLASSI
PRIME
Conoscenze
Capacità e competenze
245
MODULO 1
MODULO 2
MODULO 3
MODULO 4
MODULO 5
L'alfabeto. Fonetica: pronuncia classica/ scolastica. Regole fondamentali
dell'accentazione. L'ordo verborum.
Affinità e differenze tra italiano e latino. Uso del vocabolario.
La morfologia degli elementi nominali: nome (le cinque declinazioni),
aggettivo
della prima e della seconda classe, aggettivo pronominale. Il
O
comparativo e il superlativo. I pronomi (personali, dimostrativi, relativi,
interrogativi)
La morfologia del verbo: diatesi attiva e passiva; composti di sum e verbi
atematici e difettivi
Elementi di sintassi del periodo:Finali, consecutive, completive, infinitive,
cum narrativo, ablativo assoluto, perifrastica attiva, temporali e causali. Il
dativo di possesso, il genitivo di pertinenza. I verbi peto e quaero. Il
comparativo di uguaglianza, minoranza, maggioranza
L'avverbio e le congiunzioni
CLASSI
SECONDE
MODULO 1 Sintassi dei casi.

Leggere e accentare le parole latine, cogliendo le
differenze con l'italiano.

Riconoscere i vari casi e saperne individuare la
funzione nella frase.


Individuare la coniugazione di appartenenza.
Coniugare i verbi nei vari tempi e modi.

Riconoscere le congiunzioni coordinanti e
subordinanti; saper ricostruire la struttura del
periodo.

Riconoscere e saper tradurre gli avverbi e le
preposizioni più ricorrenti.
Conoscenze
Capacità e competenze

MODULO 2 Morfologia del verbo: verbi deponenti, perifrastica passiva, gerundio,
gerundivo, supino.
M
Il congiuntivo (eventuale, irreale, deliberativo, ottativo, volitivo,
concessivo)
MODULO 3 Sintassi del periodo: interrogative dirette e indirette; congiuntivo
esortativo, imperativo, imperativo negativo


MODULO 4 Elementi di civiltà: vita quotidiana nella Roma antica. Letture di brani
tratti da opere in lingua originale latina

CLASSI
TERZE
Conoscenze

Riconoscere i vari casi e saperne individuare la
funzione nella frase.
Individuare la coniugazione di appartenenza.
Coniugare i verbi nei vari tempi e modi.
Riconoscere le congiunzioni coordinanti e
subordinanti; saper ricostruire la struttura del
periodo.
Saper individuare gli elementi caratterizzanti la
civiltà romana, cogliendone le differenze con la
civiltà greca e il mondo contemporaneo.
Competenze
Abilità/Capacità
246
MODULO
1
MODULO
2
MODULO
3
Introduzione alla letteratura
latina:
il contesto storico-culturale
dell’età delle origini;
caratteri della cultura orale
delle origini; i documenti
preletterari e le origini dei
generi letterari; il processo di
trasmissione dei testi
dall’antichità.
Le origini della letteratura
latina e l’epica arcaica:
Livio Andronico e Nevio
Essere consapevoli dei processi storici di
produzione trasmissione dei testi;
saper spiegare in che modo l’oralità
sopravvive nella scrittura;
saper contestualizzare sul piano storicosociale la nascita della letteratura latina in
relazione al modello greco;
conoscere le linee di sviluppo iniziali dei
principali generi letterari.
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
Saper illustrare il significato del vertere
latino;
riconoscere le specificità contenutistiche e
formali delle esperienze letterarie latine;
Rintracciare le caratteristiche della satira
politica espressa nell’ opera di Nevio;
analizzare il rapporto tra epica latina e
modelli greci;
Il teatro arcaico e Plauto
Conoscere le forme del teatro romano
arcaico e i rapporti con i modelli greci;
Saper identificare i principali tipi
rappresentati nelle commedie plautine;
illustrare temi e trame di alcune commedie
plautine;
definire il rapporto di Plauto con i modelli
greci;
saper riconoscere i meccanismi
fondamentali della comicità plautina.
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
247
MODULO
4
MODULO
5
L’età degli Scipioni: Catone, Sintetizzare il pensiero di Catone nei cfr.
Ennio, Lucilio.
delle posizioni filoelleniche degli Scipioni;
individuare e illustrare il contenuto e lo stile
di Catone;
individuare e illustrare le caratteristiche del
contenuto e della forma nel poema di
Ennio, anche in rapporto ai modelli greci;
Riflettere sui caratteri della satira di Lucilio
nelle sue componenti di polemica sociale e
di invettiva ad personam
La tragedia: Pacuvio e Accio Saper indicare i tratti caratteristici della
tragedia romana rispetto ai modelli greci ;
riflettere sullo sviluppo della tragedia
romana in relazione alla situazione politica
a Roma.
MODULO
6
Terenzio
MODULO
7
Cesare
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
Individuare gli elementi di continuità tra la
Commedia Nuova e la produzione teatrale
di Terenzio;
saper illustrare l’aspetto pedagogico del
teatro di Terenzio;
Instaurare confronti tra il comico di Plauto
e quello di Terenzio;
saper illustrare le finalità dei prologhi delle
commedie di Terenzio;
Saper definire il concetto di humanitas,
anche alla luce de rapporto tra Terenzio e il
Circolo degli Scipioni.
Saper leggere, tradurre e commentare, sul
Confrontare linguisticamente il latino con l'italiano e il
piano linguistico e storico culturale i passi greco, raggiungendo un dominio più consapevole della
di Cesare che verranno esaminati.
lingua italiana;
248
MODULO
8
MODULO
9
MODULO
10
MODULO
11
Sallustio
Saper leggere, tradurre e commentare, sul
piano linguistico e storico culturale i passi
di Sallustio che verranno esaminati.
Cicerone
Saper leggere, tradurre e commentare, sul
piano linguistico e storico culturale i passi
di Cesare che verranno esaminati.
Catullo
Saper leggere, tradurre e commentare, sul
piano linguistico e storico culturale i passi
di Catullo che verranno esaminati.
Laboratorio linguistico:
Saper individuare le strutture linguistiche
risistemazione degli elementi della lingua latina; saper analizzare con
di morfologia e sintassi
precisione la frase e il periodo nei suoi
analizzati nel primo biennio; elementi caratterizzanti;
la sintassi del verbo;
saper tradurre, con l’ausilio del vocabolario,
elementi di sintassi del
passi di Cesare, Sallustio Cicerone
periodo.
(oratore).
CLASSI
Conoscenze
QUARTE
MODULO La poesia neoterica
1
Confrontare linguisticamente il latino con l'italiano e il
greco, raggiungendo un dominio più consapevole della
lingua italiana;
Confrontare linguisticamente il latino con l'italiano e il
greco, raggiungendo un dominio più consapevole della
lingua italiana;
Confrontare linguisticamente il latino con l'italiano e il
greco, raggiungendo un dominio più consapevole della
lingua italiana;
Competenze
Abilità/Capacità
Individuare gli elementi di novità della
poesia neoterica, rispetto alla tradizione;
saper individuare le caratteristiche formali e
di contenuto di questa poesia;
saper definire i rapporti tra la poesia
neoterica e modelli ellenistici;
saper collocare il movimento nel suo
contesto storico e culturale;
conoscere a grandi linee gli esponenti della
poesia neoterica
249
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
MODULO Catullo
2
MODULO
3
Lucrezio
MODULO
4
Cicerone
Saper collocare l’autore nel suo contesto
storico e culturale;
definire i caratteri significativi della poesia
catulliana;
saper definire il rapporto con i modelli;
Conoscere le problematiche relative alla
trasmissione del testo lucreziano;
Saper collocare l’autore nel suo contesto
storico e culturale;
definire i caratteri significativi della poesia
lucreziana;
individuare gli elementi concettuali in
rapporto alla filosofia epicurea;
definire, con terminologia appropriata le
problematiche relative alla ricezione del
testo in età coeva all’ autore.
Saper collocare l’autore nel suo contesto
storico e culturale;
saper rapportare le singole opere con le
varie fasi della biografia del’ autore;
definire, con lessico appropriato le
caratteristiche dello stile di Cicerone;
saper individuare modelli e orientamenti del
pensiero filosofico e politico di Cicerone;
definire, con terminologia appropriata, la
teoria ciceroniana dello Stato;
individuare i caratteri portanti del pensiero
di Cicerone in merito all’ arte oratoria.
250
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
MODULO
5
Varrone
MODULO
6
Cornelio Nepote
MODULO
7
Cesare
Saper collocare l’autore nel suo contesto
storico e culturale;
saper definire il ruolo culturale dell’ autore
con riferimenti diretti alle sue opere.
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
Saper collocare l’autore nel suo contesto
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
storico e culturale;
greca e italiana, la specificità e la complessità del
Saper definire il concetto di biografia in
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
rapporto alla storia;
di cultura;
Individuare i tratti caratteristico dell’opera Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
di C. Nepote.
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
Saper collocare l’autore nel suo contesto
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
storico e culturale;
greca e italiana, la specificità e la complessità del
Definire il ruolo dell’ autore sul piano del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
dibattito politico, storico e culturale;
di cultura;
individuare i modelli storiografici
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
dell’autore;
tradizione europea;
definire il contenuto e le forme del DBG e individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
del DBC, anche con riferimenti ai passi letti storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
lo scorso anno,
mondo latino
251
MODULO 8 Sallustio
MODULO
9
L’età Augustea
MODULO
10
Virgilio
Saper collocare l’autore nel suo contesto
storico e culturale;
Definire il ruolo dell’ autore sul piano del
dibattito politico, storico e culturale;
individuare i modelli storiografici
dell’autore;
definire, con lessico appropriato le
caratteristiche dello stile di Sallustio;
definire il genere monografico;
individuare la concezione della storia in
Sallustio e saper individuare, anche con
riferimento alle letture dirette dello scorso
anno, le modalità della sua attuazione nelle
opere conservate.
Identificare i caratteri salienti dell’età
augustea sul piano storico, civile e
culturale;
definire le caratteristiche determinanti della
cultura e della letteratura di età auguste,
anche nel confronto con i modelli greci.
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
Saper collocare l’autore nel suo contesto
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
storico e culturale;
greca e italiana, la specificità e la complessità del
Definire il ruolo dell’ autore sul piano del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
dibattito politico, storico e culturale;
di cultura;
saper definire, con terminologia appropriata Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
la posizione di V. nella dinamica tra
tradizione europea;
intellettuali e potere nel’età del principato. individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
Saper identificare i caratteri salienti della
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
poesia Virgiliana, anche in rapporto ai
mondo latino
modelli.
Saper riconoscere il progressivo svilupparsi
del pensiero di Virgilio attraverso le opere.
252
MODULO
11
Orazio
Saper collocare l’autore nel suo contesto
storico e culturale;
Definire il ruolo dell’ autore sul piano del
dibattito politico, storico e culturale;
saper definire, con terminologia appropriata
la posizione di O. nella dinamica tra
intellettuali e potere nel’età del principato.
Saper identificare i caratteri salienti della
poesia oraziana, anche in rapporto ai
modelli.
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
MODULO
12
La poesia elegiaca latina
Saper definire, con terminologia
appropriata, i termini della questione
relativa alla nascita della elegia latina;
saper contestualizzare sul piano storicosociale e culturale la nascita della poesia
elegiaca latina anche in relazione a modelli
greci;
saper definire i caratteri specifici della p.
elegiaca latina.
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
MODULO
13
Tibullo
Saper collocare l’autore nel suo contesto
storico e culturale;
Definire il ruolo dell’ autore sul piano del
dibattito politico, storico e culturale;
saper definire, con terminologia appropriata
la posizione di T. nel panorama culturale
dell’età del principato.
Saper identificare i caratteri specifici della
poesia di T., anche in rapporto ai modelli.
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
253
MODULO
14
Properzio
Saper collocare l’autore nel suo contesto
storico e culturale;
Definire il ruolo dell’ autore sul piano del
dibattito politico, storico e culturale;
saper definire, con terminologia appropriata
la posizione di P. nel panorama culturale
dell’età del principato.
Saper identificare i caratteri specifici della
poesia di P., anche in rapporto ai modelli.
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
MODULO
15
Ovidio
Saper collocare l’autore nel suo contesto
storico e culturale;
Definire il ruolo dell’ autore sul piano del
dibattito politico, storico e culturale;
saper definire, con appropriati riferimenti
alle opere, la posizione di O. nel panorama
culturale dell’età del principato e le
dinamiche del suo rapporto con Augusto;
Saper identificare i caratteri specifici della
poesia di O., in rapporto ai modelli e agli
altri elegiaci.
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
MODULO
16
Livio
Saper collocare l’autore nel suo contesto
storico e culturale;
Definire il ruolo dell’ autore sul piano del
dibattito politico, storico e culturale, in
specie riguardo al confronto repubblicaprincipato.
individuare i modelli storiografici
dell’autore;
definire, con lessico appropriato le
caratteristiche dello stile di Livio;
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
254
MODULO
17
Erudizione e discipline
tecniche
Definire il contributo di tali discipline alla
cultura del tempo , in relazione a bisogni e
richieste della società.
MODULO
18
Catullo
MODULO
19
Lucrezio
MODULO
20
Orazio
MODULO
21
Cicerone
MODULO
22
Livio
MODULO
23
Metrica
Saper leggere, tradurre e commentare, sul
piano linguistico e storico culturale i passi
di Catullo che verranno esaminati.
Saper leggere, tradurre e commentare, sul
piano linguistico e storico culturale i passi
di Lucrezio che verranno esaminati.
Saper leggere, tradurre e commentare, sul
piano linguistico e storico culturale i passi
di Orazio che verranno esaminati.
Saper leggere, tradurre e commentare, sul
piano linguistico e storico culturale i passi
di Cicerone che verranno esaminati.
Saper leggere, tradurre e commentare, sul
piano linguistico e storico culturale i passi
di Livio che verranno esaminati.
Riconoscere le strutture di esametro, distico
elegiaco, e dei principali metri catulliani e
oraziani.
Saper leggere correttamente esametro,
distico elegiaco, endecasillabi faleci, e
alcuni semplici metri lirici di Orazio.
255
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
Confrontare linguisticamente il latino con l'italiano e il
greco, raggiungendo un dominio più consapevole della
lingua italiana;
Confrontare linguisticamente il latino con l'italiano e il
greco, raggiungendo un dominio più consapevole della
lingua italiana;
Confrontare linguisticamente il latino con l'italiano e il
greco, raggiungendo un dominio più consapevole della
lingua italiana;
Confrontare linguisticamente il latino con l'italiano e il
greco, raggiungendo un dominio più consapevole della
lingua italiana;
Confrontare linguisticamente il latino con l'italiano e il
greco, raggiungendo un dominio più consapevole della
lingua italiana;
MODULO
24
Laboratorio linguistico:
sintassi del verbo; sintassi
del periodo.
CLASSI
Conoscenze
QUINTE
MODULO Il profilo storico e culturale
dell' età giulio-claudia
1
MODULO Letteratura della prima età
imperiale: Fedro,
2
Germanico, Manilio
Saper individuare le strutture linguistiche
della lingua latina; saper analizzare con
precisione la frase e il periodo nei suoi
elementi caratterizzanti;
saper tradurre, con l’ausilio del vocabolario,
passi di Cicerone (oratore e filosofo), Livio
ed altri autori di età cesariana.
Praticare la traduzione non come meccanica applicazione
di regole, ma come strumento di conoscenza di un testo
che consente di immedesimarsi in un mondo diverso e
sentire la sfida di riproporlo in lingua italiana.
Abilità/Capacità
Competenze
Identificare i caratteri salienti dell’età
giulio-claudia sul piano storico, civile e
culturale;
definire le caratteristiche determinanti della
cultura e della letteratura di questo periodo,
anche nel confronto con i modelli greci.
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
Saper collocare gli autori nel loro contesto Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
storico e culturale;
greca e italiana, la specificità e la complessità del
Definire il ruolo degli autori sul piano del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
dibattito politico, storico e culturale;
di cultura;
saper definire, con terminologia appropriata Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
la loro posizione nel panorama culturale
tradizione europea;
del loro tempo.
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
Saper identificare i caratteri specifici della storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
poesia di Fedro, Germanico, e Manilio,
mondo latino
anche in rapporto ai modelli.
256
MODULO 3 Seneca
MODULO 4 Persio
MODULO 5 Petronio
Saper collocare l’autore nel suo contesto
storico e culturale;
Definire il ruolo dell’ autore sul piano del
dibattito politico, storico, culturale e
filosofico;
saper definire, con terminologia appropriata
la posizione di Seneca nel panorama
culturale e filosofico della sua età .
Saper identificare i caratteri specifici della
prosa di Seneca, in rapporto di continuità e
innovazione rispetto ai modelli.
Saper collocare l’autore nel suo contesto
storico e culturale;
Definire il ruolo dell’ autore sul piano del
dibattito politico, civile, culturale e
filosofico;
saper definire, con terminologia appropriata
la posizione di Persio nel panorama
culturale e civile della sua età.
Saper identificare i caratteri specifici della
poesia di Persio, in rapporto di continuità e
innovazione rispetto ai modelli e alla
tradizione satirica.
Saper collocare l’autore nel suo contesto
storico e culturale;
Definire il ruolo dell’ autore sul piano del
dibattito politico, storico e culturale;
saper definire, con terminologia appropriata
la posizione di Petronio nel panorama
culturale della sua età .
Saper identificare i caratteri specifici della
prosa di Petronio, valorizzando le sue
peculiarità linguistiche e narrative.
257
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
MODULO 6 Lucano
MODULO 7 Profilo storico e culturale
dell' età dei Flavi
Saper collocare l’autore nel suo contesto
storico e culturale;
Definire il ruolo dell’ autore sul piano del
dibattito politico, storico e culturale;
saper definire, con terminologia
appropriata la posizione di Lucano nel
panorama culturale della sua età .
Saper identificare i caratteri specifici della
poesia di Lucano, in rapporto di continuità
e innovazione rispetto ai modelli epici
tradizionali.
Identificare i caratteri salienti dell’età dei
Flavi sul piano storico, civile e culturale;
definire le caratteristiche determinanti della
cultura e della letteratura di questo periodo,
anche nel confronto con i modelli greci.
258
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
MODULO 8 Plinio il Vecchio e la
trattatistica
MODULO 9 Quintiliano
MODULO
10
Marziale
Saper collocare l’autore nel suo contesto
storico e culturale;
saper definire il ruolo culturale dell’autore
con riferimenti diretti alle sue opere.
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
Saper collocare l’autore nel suo contesto
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
storico e culturale;
greca e italiana, la specificità e la complessità del
saper definire il ruolo culturale dell’autore fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
con riferimenti diretti alle sue opere.
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
Saper collocare l’autore nel suo contesto
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
storico e culturale;
greca e italiana, la specificità e la complessità del
Definire il ruolo dell’ autore sul piano del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
dibattito politico, civile e culturale;
di cultura;
saper definire, con terminologia appropriata Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
la posizione di Marziale nel panorama
tradizione europea;
culturale e civile della sua età .
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
Saper identificare i caratteri specifici della storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
poesia di Marziale, in rapporto di
mondo latino
continuità e innovazione rispetto ai modelli
e alla tradizione epigrammatica.
259
MODULO
11
MODULO
12
La poesia epica di età flavia: Saper valutare le caratteristiche
Stazio, Silio Italico, Valerio rappresentate dalla epica di età Flavia sul
Flacco
piano storico-letterario;
saper utilizzare passi dei poemi per
illustrare tali aspetti caratterizzanti;
saper riconoscere gli elementi concettuali
ed artistici di Stazio, Silio Italico e Valerio
Flacco in rapporto di continuità e novità
rispetto alla produzione epica precedente.
Profilo storico-culturale
Identificare i caratteri salienti dell’età degli
dell'età del principato
Antonini sul piano storico, civile e
adottivo
culturale;
definire le caratteristiche determinanti della
cultura e della letteratura di questo periodo,
anche nel confronto con i modelli greci.
MODULO
13
Plinio il giovane
MODULO
14
Tacito
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
Saper collocare l’autore nel suo contesto
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
storico e culturale;
greca e italiana, la specificità e la complessità del
Definire il ruolo dell’ autore sul piano del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
dibattito politico, storico e culturale;
di cultura;
saper definire, con terminologia appropriata Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
la posizione di Plinio nel panorama
tradizione europea;
culturale dell’età del principato.
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
Saper collocare l’autore nel suo contesto
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
storico e culturale;
greca e italiana, la specificità e la complessità del
Definire il ruolo dell’ autore sul piano del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
dibattito politico, storico e culturale;
di cultura;
saper definire, con terminologia appropriata Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
la posizione di Tacito nel panorama
tradizione europea;
culturale dell’età del principato.
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
260
Saper collocare l’autore nel suo contesto
storico e culturale;
Definire il ruolo dell’ autore sul piano del
dibattito politico, storico e culturale;
saper definire, con appropriati riferimenti
alle opere, la posizione di Giovenale nel
panorama culturale dell’età;
Saper identificare i caratteri specifici della
poesia di Giovenale, anche in rapporto alla
tradizione satirica.
Saper collocare l’autore nel suo contesto
storico e culturale;
Definire il ruolo dell’ autore sul piano del
dibattito politico, storico e culturale;
individuare i modelli storiografici e
biografici dell’autore;
definire, con lessico appropriato le
caratteristiche dello stile di Svetonio;
MODULO
15
Giovenale
MODULO
16
Svetonio
MODULO
17
La prosa fra arcaismo ed
erudizione: Frontone e Aulo
Gellio
Saper collocare il fenomeno dell' arcaismo
nel suo contesto storico e culturale;
Definire il ruolo degli autori sul piano del
dibattito storico e culturale;
definire, con lessico appropriato le
caratteristiche dello stile e della prosa di
Gellio e Frontone.
MODULO
18
Apuleio
Saper collocare l’autore nel suo contesto
storico e culturale;
Definire il ruolo dell’ autore sul piano del
dibattito politico, culturale e filosofico;
individuare i modelli narrativi e stilistici
dell’autore;
definire, con lessico appropriato le
caratteristiche dell' opera di Apuleio.
261
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
Identificare i caratteri salienti dell’età dei
Severi sul piano storico, civile e culturale;
definire le caratteristiche determinanti della
cultura e della letteratura di questo periodo,
anche nel confronto con i modelli greci
MODULO
19
Profilo storico-culturale
dell'età dei severi
MODULO
20
La prima letteratura cristiana Essere consapevoli dei processi storici e
in latino: Tertulliano e
culturali che hanno portato allo sviluppo di
Minucio Felice
una letteratura cristiana in lingua latina.
Essere consapevoli del rapporto tra cultura
pagana e cristiana.
Saper individuare le caratteristiche
specifiche e divergenti dei due autori.
MODULO
21
Lettura di Seneca
MODULO
22
Lettura di Tacito
MODULO
22
Lettura di Lucrezio
MODULO
22
Laboratorio linguistico
Saper leggere, tradurre e commentare, sul
piano linguistico e storico culturale i passi
di Seneca che verranno esaminati.
Saper leggere, tradurre e commentare, sul
piano linguistico e storico culturale i passi
di Tacito che verranno esaminati.
Saper leggere, tradurre e commentare, sul
piano linguistico e storico culturale i passi
di Lucrezio che verranno esaminati.
Saper individuare le strutture linguistiche
della lingua latina; saper analizzare con
precisione la frase e il periodo nei suoi
elementi caratterizzanti;
saper tradurre, con l’ausilio del vocabolario,
passi di Cicerone (oratore e filosofo),
Seneca, Tacito ed altri autori di età
imperiale.
Obiettivi minimi:
262
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
Comprendere, anche con il confronto con la letteratura
greca e italiana, la specificità e la complessità del
fenomeno letterario latino, come espressione di civiltà e
di cultura;
Saper cogliere il valore fondante della classicità per la
tradizione europea;
individuare, attraverso i testi, in quanto documenti
storici, aspetti religiosi, politici, morali ed estetici del
mondo latino
Confrontare linguisticamente il latino con l'italiano e il
greco, raggiungendo un dominio più consapevole della
lingua italiana;
Confrontare linguisticamente il latino con l'italiano e il
greco, raggiungendo un dominio più consapevole della
lingua italiana;
Confrontare linguisticamente il latino con l'italiano e il
greco, raggiungendo un dominio più consapevole della
lingua italiana;
Praticare la traduzione non come meccanica applicazione
di regole, ma come strumento di conoscenza di un testo
che consente di immedesimarsi in un mondo diverso e
sentire la sfida di riproporlo in lingua italiana.
Conoscenza non completa, ma tale da mettere a fuoco le informazioni fondamentali;
comprensione limitata agli elementi e alle relazioni essenziali;
esposizione semplice ma sostanzialmente ordinata e coerente;
uso appropriato dei termini fondamentali del linguaggio specifico;
capacità di orientarsi, anche guidato, sul testo, di individuare le principali strutture linguistiche e stilistiche e gli elementi utili alla contestualizzazione;
capacità di produrre una traduzione, seppur con alcune difficoltà di natura sintattica e lessicale.
NOTA BENE:
Eventuali argomenti non svolti l’anno precedente potranno essere trattati durante l’anno in corso con tempi e modalità opportuni
Le programmazioni potranno essere suscettibili di eventuali modifiche da parte del Dipartimento o del singolo docente, anche nel corso dell’anno scolastico se, alla luce dell’esperienza nelle
classi, lo si riterrà opportuno
TORNA SU
MATERIA: LINGUA E CULTURA LATINA
Metodo sperimentale Ørberg
PRIMO BIENNIO
INDIRIZZO Linguistico
Finalità generali
Al termine del primo biennio lo studente conosce i fondamenti della lingua latina ed è in grado di riflettere metalinguisticamente su di essi attraverso
la traduzione di testi non troppo impegnativi e debitamente annotati. La competenza linguistica, pur attestandosi ad un livello di base, consente allo
studente di riconoscere affinità e divergenze tra latino, italiano e altre lingue romanze e non romanze. Ciò sia sul versante delle strutture
morfologiche (formazione delle parole, caratteristiche dei suffissi, esiti morfologici nelle lingue romanze) e sintattiche (evoluzione del sistema
flessivo), sia su quello della semantica storica (etimologia, slittamento di significato, allotropie).
Anche grazie al concorrere dei paralleli studi di storia romana, lo studente sa orientarsi su alcuni aspetti della società e della cultura di Roma antica,
muovendo sempre dai fattori linguistici, con speciale attenzione ai campi lessicali che individuano i legami famigliari, il linguaggio del diritto, della
politica e della sfera cultuale e religiosa.
263
Obiettivi disciplinari generali
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario.
Utilizzare testi multimediali. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.
N.B.: i suddetti obiettivi disciplinari generali sono da considerarsi quali obiettivi minimi per l'ammissione alla classe successiva se conseguiti in
misura appena sufficiente
Metodologia, mezzi e strumenti di lavoro
Il lavoro sui testi e sugli esercizi (impostati e in parte svolti in classe) è guidato dall’insegnante, che introduce gli argomenti, mostra l’applicazione
delle procedure, fornisce indicazioni per agevolare comprensione, assimilazione e uso del lessico e delle strutture morfosintattiche, chiarisce gli
aspetti problematici, dà indicazioni metodologiche, valorizza l’interazione della classe stimolando la collaborazione e rispettando gli stili cognitivi.
Nell’analisi dei testi del manuale in uso, inoltre, si offrono consigli e strategie per effettuare traduzioni corrette e coerenti in italiano.
Per facilitare l’apprendimento e per promuovere la partecipazione attiva, si procede in modo graduale nella presentazione dei contenuti, dedicando
particolare attenzione alla comprensione non solo delle strutture linguistiche, ma anche dello stile di vita, dei rapporti personali e sociali nell’antica
Roma; quando possibile, si fanno considerazioni pluridisciplinari o attualizzazioni.
Le unità didattiche seguono il metodo Ørberg, che prevede l’acquisizione graduale e sistematica delle strutture linguistiche e lessicali mediante l’uso
e la ricorsività. Si utilizzano i seguenti testi:
H. Ørberg, Lingua Latina per se illustrata. Pars I: Familia Romana
H. Ørberg, Lingua Latina per se illustrata: Latine disco
Non si prevede l’uso del dizionario.
Al lavoro domestico si affida l’assimilazione salda dei contenuti, che viene poi verificata, insieme alla comprensione e alla capacità operativa.
Quando e se necessario, si ricorre ad altri strumenti ritenuti opportuni ed efficaci a favorire la comprensione e la partecipazione attiva e consapevole
(drammatizzazione, mappe concettuali, schemi, video o altri sussidi…).
Verifiche
Il numero minimo di verifiche sommative somministrate nel corso dell’anno scolastico è:
nel primo periodo:
almeno 2 prove scritte e 2 prove orali.
nel secondo periodo:
almeno 3 prove scritte e 2 prove orali.
Le verifiche somministrate sono scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
risposta a domande aperte in lingua latina;
svolgimento di esercizi di completamento, comprensione di frasi e di testi latini strutturati secondo il metodo utilizzato;
traduzione.
264
Criteri di valutazione
Si rimanda alla tabella di valutazione inclusa nel Piano dell’offerta formativa.
CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI
La metodologia induttiva, presupposta dai testi in adozione, prevede una scansione lineare e progressiva che deve rispettare il susseguirsi dei singoli capitoli.
L'articolazione modulare non può pertanto essere realizzata.
CLASSI
PRIME
CAPITOLI
I-XI
CLASSI
SECONDE
CAPITOLI
XII-XX
Conoscenze
Aspetti morfologici, strutture
sintattiche e lessico presenti nei
capitoli di studio. Per il dettaglio
della scansione cfr. allegato 1.
Capacità e competenze



Individuare gli aspetti morfologici e le strutture sintattiche.
Utilizzare in modo consapevole e autonomo gli strumenti di analisi linguistica e testuale.
Comprendere, interpretare e tradurre correttamente testi, i cui contenuti grammaticali e
lessicali siano compresi nei capitoli studiati.
Conoscenze
Aspetti morfologici, strutture
sintattiche e lessico presenti nei
capitoli di studio. Per il dettaglio
della scansione cfr. allegato 1.
Capacità e competenze



Individuare gli aspetti morfologici e le strutture sintattiche.
Utilizzare in modo consapevole e autonomo gli strumenti di analisi linguistica e testuale.
Comprendere, interpretare e tradurre correttamente testi, i cui contenuti grammaticali e
lessicali siano compresi nei capitoli studiati.
NOTA BENE:
Eventuali argomenti non svolti l’anno precedente potranno essere trattati durante l’anno in corso con tempi e modalità opportuni
Le programmazioni potranno essere suscettibili di eventuali modifiche da parte del Dipartimento o del singolo docente, anche nel corso dell’anno scolastico se, alla luce dell’esperienza nelle
classi, lo si riterrà opportuno
MATERIA: LINGUA E CULTURA LATINA
Metodo sperimentale Ørberg
PRIMO BIENNIO
265
INDIRIZZI Scientifico Ordinario, Scienze Umane
Finalità generali
L’utilizzo del “Metodo Natura” consente un apprendimento sintetico della lingua, a partire dai testi.
Ciò consente di evitare l’astrattezza grammaticale, fatta di regole da apprendere mnemonicamente e di immancabili eccezioni, privilegiando gli
elementi linguistici chiave per la comprensione dei testi e offrendo nel contempo agli studenti un metodo rigoroso e solido per l’acquisizione delle
competenze traduttive; viene, inoltre, dato spazio al continuo confronto con la lingua italiana, anche nel suo formarsi storico.
Obiettivi disciplinari generali
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario.
Utilizzare testi multimediali. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.
N.B.: i suddetti obiettivi disciplinari generali sono da considerarsi quali obiettivi minimi per l'ammissione alla classe successiva se conseguiti in
misura appena sufficiente.
Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro
Il lavoro sui testi e sugli esercizi (impostati e in parte svolti in classe) è guidato dall’insegnante, che introduce gli argomenti, mostra l’applicazione
delle procedure, fornisce indicazioni per agevolare comprensione, assimilazione e uso del lessico e delle strutture morfosintattiche, chiarisce gli
aspetti problematici, dà indicazioni metodologiche, valorizza l’interazione della classe stimolando la collaborazione e rispettando gli stili cognitivi.
Nell’analisi dei testi del manuale in uso, inoltre, si offrono consigli e strategie per effettuare traduzioni corrette e coerenti in italiano.
Per facilitare l’apprendimento e per promuovere la partecipazione attiva, si procede in modo graduale nella presentazione dei contenuti, dedicando
particolare attenzione alla comprensione non solo delle strutture linguistiche, ma anche dello stile di vita, dei rapporti personali e sociali nell’antica
Roma; quando possibile, si fanno considerazioni pluridisciplinari o attualizzazioni.
Le unità didattiche seguono il metodo Ørberg, che prevede l’acquisizione graduale e sistematica delle strutture linguistiche e lessicali mediante l’uso
e la ricorsività. Si utilizzano i seguenti testi:
H. Ørberg, Lingua Latina per se illustrata. Pars I: Familia Romana
H. Ørberg, Lingua Latina per se illustrata: Latine disco
Non si prevede l’uso del dizionario.
Al lavoro domestico si affida l’assimilazione salda dei contenuti, che viene poi verificata, insieme alla comprensione e alla capacità operativa.
Quando e se necessario, si ricorre ad altri strumenti ritenuti opportuni ed efficaci a favorire la comprensione e la partecipazione attiva e consapevole
(drammatizzazione, mappe concettuali, schemi, video o altri sussidi…).
Verifiche
Il numero minimo di verifiche sommative somministrate nel corso dell’anno scolastico è:
266
nel primo periodo:
almeno 2 prove scritte e 2 prove orali.
nel secondo periodo:
almeno 3 prove scritte e 2 prove orali.
Le verifiche somministrate sono scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
risposta a domande aperte in lingua latina;
svolgimento di esercizi di completamento, comprensione di frasi e di testi latini strutturati secondo il metodo utilizzato;
composizione di brevi testi in lingua latina (ex. riassunti, parafrasi);
traduzione
Criteri di valutazione
Si rimanda alla tabella di valutazione inclusa nel Piano dell’offerta formativa.
CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI
La metodologia induttiva, presupposta dai testi in adozione, prevede una
L'articolazione modulare non può pertanto essere realizzata.
CLASSI PRIME
Conoscenze
(Indirizzo scientifico)
Aspetti morfologici, strutture

CAPITOLI
sintattiche e lessico presenti nei

I-XVI
capitoli di studio. Per il dettaglio della
scansione cfr. allegato 2.

CLASSI SECONDE
(Indirizzo scientifico)
CAPITOLI XVII-XXVIII
CLASSI PRIME
(Scienze Umane)
scansione lineare e progressiva che deve rispettare il susseguirsi dei singoli capitoli.
Capacità e competenze
Individuare gli aspetti morfologici e le strutture sintattiche.
Utilizzare in modo consapevole e autonomo gli strumenti di analisi
linguistica e testuale.
Comprendere, interpretare e tradurre correttamente testi, i cui contenuti
grammaticali e lessicali siano compresi nei capitoli studiati.
Conoscenze
Aspetti morfologici, strutture

sintattiche e lessico presenti nei

capitoli di studio. Per il dettaglio della
scansione cfr. allegato 2.

Capacità e competenze
Individuare gli aspetti morfologici e le strutture sintattiche.
Utilizzare in modo consapevole e autonomo gli strumenti di analisi
linguistica e testuale.
Comprendere, interpretare e tradurre correttamente testi, i cui contenuti
grammaticali e lessicali siano compresi nei capitoli studiati.
Conoscenze
Capacità e competenze
267
CAPITOLI
I-XIII
CLASSI SECONDE
(Scienze Umane)
CAPITOLI
XIV-XXV
Aspetti morfologici, strutture

sintattiche e lessico presenti nei

capitoli di studio. Per il dettaglio della
scansione cfr. allegato 3.

Individuare gli aspetti morfologici e le strutture sintattiche.
Utilizzare in modo consapevole e autonomo gli strumenti di analisi
linguistica e testuale.
Comprendere, interpretare e tradurre correttamente testi, i cui contenuti
grammaticali e lessicali siano compresi nei capitoli studiati.
Conoscenze
Aspetti morfologici, strutture

sintattiche e lessico presenti nei

capitoli di studio. Per il dettaglio della
scansione cfr. allegato 3.

Capacità e competenze
Individuare gli aspetti morfologici e le strutture sintattiche.
Utilizzare in modo consapevole e autonomo gli strumenti di analisi
linguistica e testuale.
Comprendere, interpretare e tradurre correttamente testi, i cui contenuti
grammaticali e lessicali siano compresi nei capitoli studiati.
NOTA BENE:
Eventuali argomenti non svolti l’anno precedente potranno essere trattati durante l’anno in corso con tempi e modalità opportuni
Le programmazioni potranno essere suscettibili di eventuali modifiche da parte del Dipartimento o del singolo docente, anche nel corso dell’anno scolastico se, alla luce dell’esperienza nelle
classi, lo si riterrà opportuno
TORNA SU
268
MATERIA: LINGUA E CULTURA LATINA
Metodo sperimentale Ørberg (secondo biennio e quinto anno) e metodo tradizionale
INDIRIZZI Scientifico Ordinario, Scienze Umane
Finalità generali
PRIMO BIENNIO. Al termine del percorso lo studente è in grado di leggere, comprendere e tradurre semplici testi; al tempo stesso ha acquisito la
capacità di confrontare linguisticamente, con particolare attenzione al lessico e alla semantica, il latino con l’italiano e con altre lingue straniere
moderne, pervenendo a un dominio dell’italiano più maturo e consapevole, in particolare per l’architettura periodale e per la padronanza del lessico
astratto. Pratica la traduzione non come meccanico esercizio di applicazione di regole, ma come strumento di conoscenza di un testo che gli consente
di immedesimarsi in un mondo diverso dal proprio e di sentire la sfida del tentativo di riproporlo in lingua italiana.
SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO. Lo studente completa le conoscenze linguistiche attraverso il manuale in uso e consolida le competenze
attraverso la riflessione sui testi d’autore proposti alla lettura dal percorso storico letterario. In particolare lo studente acquisisce dimestichezza con la
complessità della costruzione sintattica e con il lessico di alcuni generi letterari; si avvia a cogliere lo specifico letterario di alcuni testi significativi
della latinità, letti in lingua e/o in traduzione.
Obiettivi disciplinari generali
PRIMO BIENNIO. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari
contesti.
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario.
Utilizzare testi multimediali. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.
SECONDO BIENNIO (Classi terze).
L’alunno:
- conosce e individua, mediante l’uso attivo, le strutture morfosintattiche della lingua latina
- conosce e utilizza il lessico proposto nei capitoli di studio
- comprende il significato di brani in lingua latina
- è in grado di tradurre in italiano brani in lingua latina, in modo corretto e con adeguata proprietà lessicale
- sa usare, attraverso la produzione scritta e orale e in situazioni linguistiche specifiche, le strutture morfosintattiche e il lessico appresi
- conosce i maggiori autori e le opere della letteratura latina (dalle origini all’età cesariana), le loro implicazioni storiche, culturali, linguistiche
- comprende testi letterari collocandoli storicamente e riconoscendo le strutture sintattiche, morfologiche e lessicali-semantiche;
- riconosce i vari generi letterari;
269
-
sa esporre in maniera chiara, coerente e corretta i contenuti appresi.
SECONDO BIENNIO (Classi quarte).
L’alunno:
- conosce e individua le principali strutture morfosintattiche della lingua latina
- conosce e utilizza il lessico fondamentale
- comprende il significato di semplici brani in lingua latina
- è in grado di tradurre in italiano semplici brani in lingua latina, in modo corretto e con adeguata proprietà lessicale
- conosce i maggiori autori e le opere della letteratura latina (età cesariana e augustea), le loro implicazioni storiche, culturali, linguistiche
- comprende, se guidato, testi letterari collocandoli storicamente e riconoscendo le strutture sintattiche, morfologiche e lessicali-semantiche;
- riconosce i vari generi letterari;
- sa esporre in maniera chiara, coerente e corretta i contenuti appresi.
QUINTO ANNO (Indirizzo scientifico).
L’alunno:
- conosce e individua le principali strutture morfosintattiche della lingua latina
- conosce il lessico appreso
- comprende il significato di brani in lingua latina
- è in grado di tradurre in italiano brani in lingua latina, in modo corretto e con adeguata proprietà lessicale
- conosce i maggiori autori e le opere della letteratura latina (età imperiale), le loro implicazioni storiche, culturali, linguistiche
- comprende testi letterari collocandoli storicamente e riconoscendo le strutture sintattiche, morfologiche e lessicali-semantiche;
- riconosce i vari generi letterari;
- sa esporre in maniera chiara, coerente e corretta i contenuti appresi.
QUINTO ANNO (Scienze Umane).
L’alunno:
- conosce e individua le principali strutture morfosintattiche della lingua latina
- conosce il lessico fondamentale
- comprende il significato di semplici brani in lingua latina
- è in grado di tradurre in italiano semplici brani in lingua latina, in modo corretto e con adeguata proprietà lessicale
- conosce i maggiori autori e le opere della letteratura latina (età imperiale), le loro implicazioni storiche, culturali, linguistiche
- comprende, se guidato, testi letterari collocandoli storicamente e riconoscendo le strutture sintattiche, morfologiche e lessicali-semantiche;
- riconosce i vari generi letterari;
- sa esporre in maniera chiara, coerente e corretta i contenuti appresi.
N.B.: i suddetti obiettivi disciplinari generali sono da considerarsi quali obiettivi minimi per l'ammissione alla classe successiva se conseguiti in
misura appena sufficiente
270
Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro
PRIMO BIENNIO
Lavoro in classe insegnante-alunni:
a) lezione frontale aperta;
b) lezioni di verifica formativa generale sull’acquisizione dei contenuti;
c) correzione dei lavori svolti a casa e a scuola;
d) lezione dialogata.
Lavoro in classe degli alunni:
a) attenzione;
b) partecipazione attiva alle lezioni
c) verifiche orali individuali e collettive, formative e sommative;
d) prove di verifica scritta, formativa e sommativa;
e) eventuali lavori di gruppo.
Lavoro a casa per gli alunni:
a) rielaborazione delle conoscenze;
b) applicazione delle conoscenze ad esercizi di grammatica e di sintassi;
c) traduzione di brani semplici anche estesi.
SECONDO BIENNIO (Classi terze).
Il lavoro sui testi e sugli esercizi (impostati e in parte svolti in classe) è guidato dall’insegnante, che introduce gli argomenti, mostra l’applicazione
delle procedure, fornisce indicazioni per agevolare comprensione, assimilazione e uso del lessico e delle strutture morfosintattiche, chiarisce gli
aspetti problematici, dà indicazioni metodologiche, valorizza l’interazione della classe stimolando la collaborazione e rispettando gli stili cognitivi.
Nell’analisi dei testi del manuale in uso, inoltre, si offrono consigli e strategie per effettuare traduzioni corrette e coerenti in italiano.
Per facilitare l’apprendimento e per promuovere la partecipazione attiva, si procede in modo graduale nella presentazione dei contenuti, dedicando
particolare attenzione alla comprensione non solo delle strutture linguistiche, ma anche dello stile di vita, dei rapporti personali e sociali
nell’antica Roma; quando possibile, si fanno considerazioni pluridisciplinari o attualizzazioni.
Per la sperimentazione Ørberg, le unità didattiche seguono il relativo metodo, che prevede l’acquisizione graduale e sistematica delle strutture
linguistiche e lessicali mediante l’uso e la ricorsività. Si utilizzano i seguenti testi:
H. Ørberg, Lingua Latina per se illustrata. Pars I: Familia Romana
H. Ørberg, Lingua Latina per se illustrata: Latine disco
Quando e se necessario, si ricorre ad altri strumenti ritenuti opportuni ed efficaci a favorire la comprensione e la partecipazione attiva e consapevole
(drammatizzazione, mappe concettuali, schemi, video o altri sussidi…).
271
-
Lo studio della letteratura e degli autori viene effettuato partendo dal seguente testo: G. Garbarino, Opera, vol. 1, tomi A e B (per l’indirizzo
scientifico) e G. Garbarino, Veluti flos (per le Scienze Umane).
A casa sono assegnati esercizi di traduzione, completamenti, lettura di brani in lingua, approfondimenti sulla civiltà e la letteratura latina; è inoltre
affidata al lavoro domestico l’assimilazione salda dei contenuti, poi verificata in classe insieme alla comprensione e alla capacità operativa.
SECONDO BIENNIO (Classi quarte).
Il lavoro sui testi è guidato dall’insegnante, che introduce gli argomenti, agevola comprensione, assimilazione e uso del lessico e delle strutture
morfosintattiche, individuazione degli aspetti stilistici, chiarisce gli aspetti problematici, dà indicazioni metodologiche, valorizza l’interazione della
classe stimolando la collaborazione e rispettando gli stili cognitivi. Nell’analisi dei testi, inoltre, fornisce consigli e strategie per effettuare traduzioni
corrette e coerenti in italiano.
Per facilitare l’apprendimento e per promuovere la partecipazione attiva, si procede in modo graduale nella presentazione dei contenuti, dedicando
particolare attenzione alla comprensione non solo delle strutture linguistiche, ma anche dello stile di vita, dei rapporti personali e sociali nell’antica
Roma; quando possibile, si fanno considerazioni pluridisciplinari o attualizzazioni.
Quando e se necessario, si ricorre ad altri strumenti ritenuti opportuni ed efficaci a favorire la comprensione e la partecipazione attiva e consapevole
(mappe concettuali, schemi, video o altri sussidi…).
Lo studio della letteratura e degli autori viene effettuato partendo dal seguente testo: G. Garbarino, Opera, vol. 2 (per l’indirizzo scientifico) e G.
Garbarino, Veluti flos (per le Scienze Umane).
A casa sono assegnati esercizi di traduzione, lettura e analisi di brani in lingua, approfondimenti sulla civiltà e la letteratura latina; è inoltre affidata al
lavoro domestico l’assimilazione salda dei contenuti, poi verificata in classe insieme alla comprensione e alla capacità operativa.
QUINTO ANNO.
Il lavoro sui testi è guidato dall’insegnante, che introduce gli argomenti, agevola comprensione, assimilazione e uso del lessico e delle strutture
morfosintattiche, individuazione degli aspetti stilistici, chiarisce gli aspetti problematici, dà indicazioni metodologiche, valorizza l’interazione della
classe stimolando la collaborazione e rispettando gli stili cognitivi. Nell’analisi dei testi, inoltre, fornisce consigli e strategie per effettuare traduzioni
corrette e coerenti in italiano.
Per facilitare l’apprendimento e per promuovere la partecipazione attiva, si procede in modo graduale nella presentazione dei contenuti, dedicando
particolare attenzione alla comprensione non solo delle strutture linguistiche, ma anche dello stile di vita, dei rapporti personali e sociali nell’antica
Roma; quando possibile, si fanno considerazioni pluridisciplinari o attualizzazioni.
Quando e se necessario, si ricorre ad altri strumenti ritenuti opportuni ed efficaci a favorire la comprensione e la partecipazione attiva e consapevole
(mappe concettuali, schemi, video o altri sussidi…).
Lo studio della letteratura e degli autori viene effettuato partendo dal seguente testo: G. Garbarino, Opera, vol. 3 (per l’indirizzo scientifico) e G.
Garbarino, Veluti flos (per le Scienze Umane).
A casa sono assegnati esercizi di traduzione, lettura e analisi di brani in lingua, approfondimenti sulla civiltà e la letteratura latina; è inoltre affidata al
lavoro domestico l’assimilazione salda dei contenuti, poi verificata in classe insieme alla comprensione e alla capacità operativa.
I testi in adozione costituiranno il punto di riferimento irrinunciabile della metodologia, da integrare quando e se necessario con l’ausilio di altri
strumenti ritenuti opportuni ed efficaci a favorire la comprensione e la partecipazione attiva e consapevole (vocabolario, lavagna/LIM, fotocopie,
fonti iconografiche, documenti, mappe concettuali, presentazioni multimediali, video, etc.).
272
Verifiche
PRIMO BIENNIO. Il numero minimo di verifiche sommative che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà:
nel primo periodo:
almeno 2 prove scritte e 2 prove orali.
nel secondo periodo: almeno 3 prove scritte e 2 prove orali.
Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
traduzione
test
questionari
SECONDO BIENNIO (Classi terze).
Il numero minimo di verifiche sommative somministrate nel corso dell’anno scolastico è:
nel primo periodo:
almeno 2 prove scritte e 2 prove orali.
nel secondo periodo:
almeno 3 prove scritte e 2 prove orali.
Le verifiche somministrate sono scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
risposta a domande aperte in lingua latina;
svolgimento di esercizi di completamento, comprensione di frasi e di testi latini strutturati secondo il metodo utilizzato;
prova semistrutturata di letteratura;
traduzione di testi tratti dal manuale (primo periodo) e brani d'autore (secondo periodo).
SECONDO BIENNIO (Classi quarte e quinte).
Il numero minimo di verifiche sommative somministrate nel corso dell’anno scolastico è:
nel primo periodo:
almeno 2 prove scritte e 2 prove orali.
nel secondo periodo:
almeno 3 prove scritte e 2 prove orali.
Le verifiche somministrate sono scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
- risposta a domande aperte;
- prova semistrutturata di letteratura;
- traduzione di brani d'autore.
273
Criteri di valutazione
Si rimanda alla tabella di valutazione inclusa nel Piano dell’offerta formativa.
CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI
CLASSI
PRIME
MODULO 0
MODULO 1
Conoscenze
Capacità e competenze
Fonetica; cenni di analisi comparata nel rapporto tra latino e italiano.

Il verbo: morfologia delle quattro coniugazioni e della coniugazione

mista (diatesi attiva, passiva, deponente); sum e composti di sum; fero
e composti di fero; eo e composti di eo; volo, nolo e malo.



MODULO 2
Morfosintassi degli elementi nominali (sostantivi, aggettivi, pronomi
personali, pronome determinativo is, ea, id).
MODULO 3
Elementi di sintassi del periodo; connettivi coordinanti e subordinanti; 
periodo ipotetico indipendente; congiuntivo esortativo.
MODULO 4
Elementi di sintassi dei casi: dativo di interesse e dativo di fine; verbi
che richiedono l’oggetto in dativo. Ablativo con utor, fungor, fruor,
potior, vescor; ablativo di limitazione, origine e provenienza.
CLASSI
SECONDE
MODULO 1

Conoscenze
Leggere e accentare i vocaboli latini e cogliere le
differenze con l'italiano.
Individuare la coniugazione di appartenenza, risalire
al paradigma e servirsene con cognizione di causa.
Riconoscere e saper tradurre i verbi anomali
Data una forma di modo indicativo, congiuntivo,
imperativo, infinito, tradurla in italiano.
Individuare e conoscere nella sua scansione la
declinazione di appartenenza, risalire al nominativo,
individuare la funzione sintattica, e tradurre.
Individuare le funzioni sintattiche e semantiche dei
connettivi subordinanti causali, temporali e
concessivi con l’indicativo, del pronome relativo, ut
e cum subordinanti, e tradurre in italiano.
Individuare e tradurre i costrutti appresi del dativo e
dell’ablativo.
Capacità e competenze
Il verbo: morfologia delle forme indefinite nominali (infinito,
participio, supino, gerundio, gerundivo); coniugazioni perifrastiche
attiva e passiva; verbi semideponenti; verbo fio; il verbo videor.
274

Data una forma di modo indefinito, tradurla in
italiano.
MODULO 2
MODULO 3
MODULO 4
MODULO 5
CLASSI
TERZE
MODULO 0 LINGUA
Formazione di comparativo e superlativo dell’aggettivo e
dell’avverbio; aggettivi numerali; pronomi e avverbi dimostrativi e
determinativi; pronomi ed aggettivi indefiniti; pronomi relativiindefiniti.
Sintassi della proposizione: morfosintassi degli elementi nominali del
verbo; formazione di comparativo e superlativo dell’aggettivo e
dell’avverbio; espressione del termine di paragone; indicativo e
congiuntivo nelle proposizioni indipendenti.

Riconoscere il grado comparativo e superlativo di
aggettivo e avverbio, saper risalire al grado
positivo, saper tradurre.

Sintassi del periodo; proposizione infinitiva (accusativo e nominativo
con l’infinito); proposizione relativa impropria; nesso e prolessi del
relativo; consecutio temporum dell’infinito e del congiuntivo;
proposizione interrogativa diretta ed indiretta.
Elementi di sintassi dei casi (nominativo, accusativo, genitivo).

Riconoscere le forme nominali e le funzioni
sintattiche del verbo di modo indefinito, e tradurle
Riconoscere il grado comparativo e superlativo di
aggettivo e avverbio, saper risalire al grado
positivo, saper tradurre.
Individuare e tradurre i costrutti appresi

Riconoscere le funzioni dei casi e tradurle.
Conoscenze

Capacità e competenze
Aspetti morfologici, strutture sintattiche e lessico presenti nei capitoli
XXIX-XXXIV. Per il dettaglio della scansione. cfr. allegato n. 1.
275
- Individuare gli aspetti morfologici e le strutture
sintattiche.
- Utilizzare in modo consapevole e autonomo gli
strumenti di analisi linguistica e testuale.
- Comprendere, interpretare e tradurre correttamente
testi, i cui contenuti grammaticali e lessicali siano
compresi nei capitoli studiati.
MODULO 1 –
L’età arcaica
L’avventura dei testi antichi.
Le origini tra oralità e scrittura; la trascrizione di testi letterari; i modi
della scrittura e della lettura (strumenti, materiali, procedimenti); il
pubblico e i modi della "pubblicazione"; edizioni di libri e botteghe
librarie; le biblioteche; la trasmissione del testo e la tradizione
manoscritta.
Le forme preletterarie tramandate oralmente e i documenti
scritti.
Testi religiosi, laudationes funebres, carmina convivalia, carmina
triumphalia, le forme preletterarie teatrali, le iscrizioni, gli Annales
maximi, le leggi delle XII Tavole.
276
 Saper individuare le tappe di trasmissione e la
tipologia dei testi antichi.
 Saper distinguere le forme preletterarie,
collocandole nel loro contesto storico-culturale.
MODULO 2 –
L’epica arcaica
MODULO 3 Teatro
Livio Andronico - Vita, opere.
L’Odusia e il problema del vertere.
Nevio - Vita, opere.
Il Bellum Poenicum: struttura, contenuti, lingua e stile, finalità.
Ennio - La vita
Gli Annales
Le opere teatrali
Opere minori
L’organizzazione degli spettacoli teatrali; la tragedia e la commedia
nel mondo greco.
- Saper collocare gli autori e le opere nel contesto
storico e culturale.
- Riconoscere le caratteristiche del genere epico.


MODULO 4 Lirica
Plauto
Dati biografici e cronologia delle commedie
II corpus delle commedie: i titoli e le trame
Le commedie del servus callidus
La commedia di carattere, la beffa, la commedia degli equivoci
I rapporti con i modelli greci
Il teatro come gioco
Terenzio
Dati biografici e cronologia delle commedie
I rapporti con i modelli greci
Le commedie: la costruzione degli intrecci
I personaggi e il messaggio morale
La poesia neoterica e Catullo
I poetae novi
Catullo - La vita
Il liber catulliano
Le nugae: vita mondana e vita interiore
La poesia d'amore per Lesbia
I carmina docta
Catullo poeta novus tra soggettività e formalismo
277



Saper collocare gli autori e le opere nel contesto
storico e culturale.
Riconoscere le caratteristiche del genere teatrale.
Saper collocare gli autori e le opere nel contesto
storico e culturale.
Comprendere testi letterari, riconoscendo le
strutture sintattiche, morfologiche e lessicalisemantiche, e collocandoli storicamente;
Riconoscere le caratteristiche del genere lirico.
MODULO 5 Storiografia

Cesare - La vita
I Commentarii
Il De bello Gallico
Il De bello civili
Intenti dell'autore e attendibilità storica dei Commentarii
La lingua e lo stile dei Commentarii



CLASSI
QUARTE
Laboratorio di
traduzione e
analisi (da
settembre a
giugno)
MODULO 1 –
L’età di Cesare
(continuazione)
Conoscenze
Saper collocare l'autore e le opere nel contesto
storico e culturale;
Comprendere testi letterari, riconoscendo le
strutture sintattiche, morfologiche e lessicalisemantiche, e collocandoli storicamente;
Riconoscere le caratteristiche del genere
storiografico;
Saper operare le scelte più opportune tra le varie
possibilità espressive.
Capacità e competenze
Aspetti morfo-sintattici, lessicali e stilistici presenti nei testi d'autore scelti.
Lucrezio
Dati biografici e cronologici
La poetica di Lucrezio e i precedenti letterari
Contenuto e struttura compositiva del De rerum natura
Il linguaggio lucreziano
Sallustio - La vita
La funzione della storiografia e il ruolo dello storico secondo Sallustio
Il De Catilinae coniuratione
Il Bellum Iugurthinum
Le Historiae
Ideologia e stile in Sallustio
Cicerone - La vita
Le orazioni
Le opere retoriche
Le opere politiche
Le opere filosofiche
Gli epistolari
278
- Individuare gli aspetti morfo-sintattici,
lessicali e stilistici.
- Utilizzare in modo consapevole e
autonomo gli strumenti di analisi
linguistica e testuale.
- Comprendere, interpretare e tradurre
correttamente testi.
- Saper collocare gli autori e le opere nel
contesto storico e culturale.
- Riconoscere le caratteristiche dei generi
epico-didascalico, storiografico, oratorio e
filosofico.
MODULO 2 –
L’età augustea
Quadro storico-culturale:
L'"età di Augusto"; gli ultimi conflitti civili; dalla morte di Cesare al secondo
triumvirato; da Filippi ad Azio; la pax Augusta e la nascita del principato; la
restaurazione morale e religiosa; la riorganizzazione dello Stato; Roma: una
nuova città per una vera capitale; la ristrutturazione dell'apparato militare e
amministrativo; consolidamento dei confini ed espansione dell'impero; la
politica culturale di Augusto; sviluppi dell'estetica alessandrina nella poesia
augustea; il circolo di Mecenate; altri promotori di cultura.
Virgilio
Dati biografici e cronologia delle opere.
Le Bucoliche: I modelli e la poetica; i contenuti; i temi.
Le Georgiche: la struttura e i caratteri; i contenuti; i temi.
L’Eneide: la struttura e il rapporto con l'epica latina; i contenuti; il rapporto con i
modelli; il protagonista e il messaggio.
Caratteri formali della poesia di Virgilio.
Orazio
Dati biografici e cronologia delle opere.
Le Satire: la poetica della “satira”; i caratteri delle satire oraziane; i contenuti; il
messaggio e lo stile.
Gli Epodi: i caratteri; i contenuti.
Le Odi: la poetica delle Odi; il rapporto con i modelli; i contenuti; lo stile.
Le Epistole: i caratteri; i contenuti e il messaggio; l’Ars poetica.
Ovidio e gli elegiaci
Origini, caratteristiche e temi dell’elegia latina.
Ovidio
Dati biografici e cronologia delle opere.
Gli Amores.
Le Heroides.
Le opere erotico-didascaliche.
I Fasti.
Le Metamorfosi: il genere; i contenuti; la struttura; il rapporto con i modelli e i
caratteri.
Le elegie dall’esilio.
279
- Saper collocare gli autori e le opere nel
contesto storico e culturale.
- Riconoscere le caratteristiche dei generi
bucolico, epico, satirico, lirico, elegiaco.
CLASSI
QUINTE
(Indirizzo
scientifico)
ODULO
L’età giulio -claudia
Abilità/Capacità e
Competenze
Conoscenze
IL PRINCIPATO GENTILIZIO
Gli ultimi anni del principato di Augusto.
La dinastia giulio-claudia: il principato di Tiberio; Caligola, tra principato e
tirannide; il buon governo di Claudio; il principato assolutistico di Nerone e la
fine della dinastia giulio-claudia.
Vita culturale e attività letteraria nell’età giulio-claudia: il rapporto tra
intellettuali e potere; da Tiberio a Claudio; la letteratura nell’età di Nerone; le
nuove tendenze stilistiche.
FEDRO
Dati biografici e cronologia dell’opera.
Il modello e il genere "favola”.
I contenuti e le caratteristiche dell’opera.
SENECA
Dati biografici.
Dialogi: le caratteristiche; i dialoghi di impianto consolatorio; i dialoghi-trattati.
I trattati.
Le Epistole a Lucilio: le caratteristiche; i contenuti.
Lo stile della prosa senecana.
Le tragedie: i contenuti; le caratteristiche; lo stile.
L’Apokolokynthosis.
LUCANO
I dati biografici e le opere perdute.
Il Bellum civile: le fonti e il contenuto.
Le caratteristiche dell'épos di Lucano.
Ideologia e rapporti con l’épos virgiliano.
I personaggi del Bellum civile.
Il linguaggio poetico di Lucano.
PERSIO
Dati biografici.
La poetica della satira.
Le satire di Persio: i contenuti.
Forma e stile delle satire.
PETRONIO
La questione dell’autore del Satyricon.
Contenuto dell’opera.
La questione del genere letterario.
Il mondo del realismo petroniano.
280

Saper collocare gli autori e le opere nel contesto
storico e culturale.



R
iconoscere le caratteristiche dei diversi generi
letterari.
Individuare gli aspetti morfo-sintattici, lessicali e
stilistici.
Utilizzare in modo consapevole e autonomo gli
strumenti di analisi linguistica e testuale.

C
omprendere, interpretare e ricostruire correttamente
la struttura dei testi.
MODULO
L’età dei Flavi
DALLE LOTTE PER LA SUCCESSIONE ALLA
STABILIZZAZIONE DEL PRINCIPATO
- L’anno dei tre imperatori (69 d.C.) e l’affermazione della dinastia
flavia.
- Tito e Domiziano: tra conservazione e autocrazia.
- Vita culturale e attività letteraria nell’età dei Flavi.
LA POESIA EPICA
- I Punica di Silio ltalico.
- Gli Argonautica di Valerio Flacco.
- Stazio: la Tebaide e l’AchiIIeide; le Silvae.
MARZIALE
- Dati biografici e cronologia delle opere.
- La poetica.
- Le prime raccolte.
- Gli Epigrammata: precedenti letterari e tecnica compositiva.
- I temi; il filone comico-realistico e gli altri filoni.
- Forma e lingua degli epigrammi.
QUINTILIANO
- Dati biografici e cronologia dell’opera.
- L’Institutio oratoria.
- La decadenza dell’oratoria secondo Quintiliano.
PLINIO IL VECCHIO
- Dati biografici e opere perdute.
- La Naturalis historia.
281
IL PRINCIPATO ADOTTIVO E IL RITORNO DELLA
LIBERTÀ
- Nerva: la conciliazione tra principato e libertà.
L’età di Traiano e - Traiano, l’optimus princeps.
Adriano
- L’assolutismo illuminato di Adriano.
- Vita culturale e attività letteraria nell’età di Traiano e di Adriano.
GIOVENALE
- Dati biografici e cronologici.
- La poetica di Giovenale.
- Le satire dell’indignatio.
- Il secondo Giovenale.
- Espressionismo, forma e stile delle satire.
PLINIO IL GIOVANE
- Dati biografici e opere perdute.
- Il Panegirico di Traiano.
- L’epistolario.
TACITO
- I dati biografici e la carriera politica.
- L’Agricola.
- La Germania.
- Il Dialogus de oratoribus.
- Le opere storiche: le Historiae e gli Annales.
- La concezione e la prassi storiografica di Tacito.
- La lingua e lo stile.
L’APOGEO DELL'IMPERO
MODULO
- L’età degli Antonini
- La fine di un "secolo felice”.
L’età degli
- Cultura e letteratura nell’età degli Antonini: Tra Grecia e Roma.
Antonini
APULEIO
- I dati biografici.
- Le Metamorfosi.
- Il titolo e la trama del romanzo.
- Le sezioni narrative.
- Caratteristiche e intenti dell'opera.
- La lingua e lo stile.
MODULO
282
CLASSI
QUINTE
(Scienze
Umane)
MODULO
L’età giulioclaudia
Abilità/Capacità e
Competenze
Conoscenze
IL PRINCIPATO GENTILIZIO
Gli ultimi anni del principato di Augusto.
La dinastia giulio-claudia: il principato di Tiberio; Caligola, tra principato e
tirannide; il buon governo di Claudio; il principato assolutistico di Nerone e la fine
della dinastia giulio-claudia.
Vita culturale e attività letteraria nell’età giulio-claudia: il rapporto tra intellettuali e
potere; da Tiberio a Claudio; la letteratura nell’età di Nerone; le nuove tendenze
stilistiche.
FEDRO
Dati biografici e cronologia dell’opera.
Il modello e il genere "favola”.
I contenuti e le caratteristiche dell’opera.
SENECA
Dati biografici.
Dialogi: le caratteristiche; i dialoghi di impianto consolatorio; i dialoghi-trattati.
I trattati.
Le Epistole a Lucilio: le caratteristiche; i contenuti.
Lo stile della prosa senecana.
Le tragedie: i contenuti; le caratteristiche; lo stile.
L’Apokolokynthosis.
LUCANO
I dati biografici e le opere perdute.
Il Bellum civile: le fonti e il contenuto.
Le caratteristiche dell'épos di Lucano.
Ideologia e rapporti con l’épos virgiliano.
I personaggi del Bellum civile.
Il linguaggio poetico di Lucano.
PERSIO
Dati biografici.
La poetica della satira.
Le satire di Persio: i contenuti.
Forma e stile delle satire.
PETRONIO
La questione dell’autore del Satyricon.
Contenuto dell’opera.
La questione del genere letterario.
Il mondo del realismo petroniano.
283

Saper collocare gli autori e le opere nel contesto
storico e culturale.



R
iconoscere le caratteristiche dei diversi generi
letterari.
Individuare gli aspetti morfo-sintattici, lessicali e
stilistici.
Utilizzare in modo consapevole e autonomo gli
strumenti di analisi linguistica e testuale.

C
omprendere, interpretare e ricostruire correttamente
la struttura dei testi.
DALLE LOTTE PER LA SUCCESSIONE ALLA
STABILIZZAZIONE DEL PRINCIPATO
- L’anno dei tre imperatori (69 d.C.) e l’affermazione della dinastia
flavia.
- Tito e Domiziano: tra conservazione e autocrazia.
- Vita culturale e attività letteraria nell’età dei Flavi.
MODULO
L’età dei Flavi
LA POESIA EPICA
- I Punica di Silio ltalico.
- Gli Argonautica di Valerio Flacco.
- Stazio: la Tebaide e l’AchiIIeide; le Silvae.
MARZIALE
- Dati biografici e cronologia delle opere.
- La poetica.
- Le prime raccolte.
- Gli Epigrammata: precedenti letterari e tecnica compositiva.
- I temi; il filone comico-realistico e gli altri filoni.
- Forma e lingua degli epigrammi.
QUINTILIANO
- Dati biografici e cronologia dell’opera.
- L’Institutio oratoria.
- La decadenza dell’oratoria secondo Quintiliano.
284
MODULO
L’età di
Traiano e
Adriano
MODULO
L’età degli
Antonini
IL PRINCIPATO ADOTTIVO E IL RITORNO DELLA LIBERTÀ
- Nerva: la conciliazione tra principato e libertà.
- Traiano, l’optimus princeps.
- L’assolutismo illuminato di Adriano.
- Vita culturale e attività letteraria nell’età di Traiano e di Adriano.
GIOVENALE
- Dati biografici e cronologici.
- La poetica di Giovenale.
- Le satire dell’indignatio.
- Il secondo Giovenale.
- Espressionismo, forma e stile delle satire.
TACITO
- I dati biografici e la carriera politica.
- L’Agricola.
- La Germania.
- Il Dialogus de oratoribus.
- Le opere storiche: le Historiae e gli Annales.
- La concezione e la prassi storiografica di Tacito.
- La lingua e lo stile.
L’APOGEO DELL'IMPERO
- L’età degli Antonini
- La fine di un "secolo felice”.
- Cultura e letteratura nell’età degli Antonini: Tra Grecia e Roma.
APULEIO
- I dati biografici.
- Le Metamorfosi.
- Il titolo e la trama del romanzo.
- Le sezioni narrative.
- Caratteristiche e intenti dell'opera.
- La lingua e lo stile.
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285
Allegato 1
LATINO PRIMO BIENNIO – INDIRIZZO LINGUISTICO
Classi prime
La pronuncia del Latino
CAPITULUM I: IMPERIUM ROMANUM
Nominativo singolare/plurale I/II declinazione e aggettivi.
La preposizione in seguita da ablativo. Le particelle interrogative –ne, num, ubi, quid.
CAPITVLVM II: FAMILIA ROMANA
Il genere, maschile, femminile, neutro (-us, -a, -um) I/II declinazione e aggettivi I classe. Il caso genitivo (-i, -ae, -orum, -arum). Le forme interrogative: quis?, quae?, quid? (genitivo cuius?,
nom. plurale qui? quae?), quot? Alcuni numerali (unus, duo, tres). Ceteri -ae –a. La congiunzione enclitica -que.
CAPITVLVM III: PVER IMPROBVS
I casi: accusativo I/II declinazione e aggettivi I classe. I1 verbo: presente indicativo (terza persona singolare delle quattro coniugazioni). I pronomi personali, interrogativi, relativi (nei casi
nominativo e accusativo). Domande e risposte: Cur…? Quia…La congiunzione neque.
CAPITULUM IV: DOMINUS ET SERVI
I casi: vocativo II declinazione. Il verbo: distinzione delle coniugazioni sulla base del tema verbale. Imperativo (I persona singolare). Il genitivo di is, ea, id (eius). Uso di eius/suus, -a, -um.
CAPITVLVM V: VILLA ET HORTVS
L'accusativo plurale (-os,-as,-a), l'ablativo plurale (-is). I/II declinazione e gli aggettivi I classe. L’ablativo con preposizioni (ab, cum, ex, in, sine). Il verbo: presente indicativo (III persona
plurale) e imperativo (I persona plurale) delle quattro coniugazioni. Declinazione completa di is, ea, id.
CAPITVLVM VI: VIA LATINA
Alcune preposizioni con l'accusativo (ad, ante, apud, circum, inter, per, post, prope).
I complementi di luogo: Quo? Unde? I complementi di luogo coi nomi di città. Il caso locativo. Il verbo: presente indicativo attivo/passivo (III persona singolare e plurale). L’ablativo
strumentale.
CAPITVLVM VII: PVELLA ET ROSA
I casi: dativo singolare e plurale (-o, -ae; -is) I/II declinazione e aggettivi I classe. Il riflessivo se. In + ablativo/accusativo. Le interrogative retoriche: Nonne...est? Num est ?(Immo…). Et…et,
neque... neque, non solum ...sed etiam. Il pronome dimostrativo hic, haec, hoc (introduzione). Plenus + genitivo. I verbi composti con preposizioni (ad-, ab-, ex-, in-).
CAPITVLVM VIII: TABERNA ROMANA
I pronomi interrogativi, relativi, dimostrativi (declinazione completa). Il verbo: verbi a coniugazione mista. Tantus e quantus. L'ablativo strumentale e l'ablativo di prezzo.
286
CAPITVLVM IX: PASTOR ET OVES
Decilnatio prima, secunda et tertia: quadro completo e sistematico. La terza declinazione. Est/edunt; dùc/ducite. Supra+ acc e sub + ablativo. Ipse.
CAPITVLVM X: BESTIAE ET HOMINES
Declinatio tertia (altri sostantivi; neutri: flumen mare animal). Nemo. Le congiunzioni cum e quod. Il verbo: infinito attivo e passivo delle quattro coniugazioni. Potest/possunt, vult/volunt.
Necesse est + dativo. L'ablativo di modo.
CAPITVLVM XI: CORPVS HVMANVM
Declinatio tertia (altri sostantivi neutri). L'accusativo con l'infinito. Atque e nec. De + abl. L'ablativo di limitazione. Posse, infinito di potest/possunt. Gli aggettivi possessivi: noster -tra -trum
/ vester -tra -trum.
Classi seconde
CAPITVLVM XII: MILES ROMANVS
Declinatio quarta. Il concetto di plurale tantum (castra -orum). Il dativo con esse (dativo di possesso). I tria nomina. Imperare e parere + dat. Gli aggettivi di II classe. Il comparativo
dell'aggettivo. Il genitivo partitivo. Le misure di lunghezza. Milia + gen. pl. Ac = atque. Altri verbi a coniugazione mista. Fert/ferunt/ferre (imperativo: fer/ferte). Dic!, Duc! Fac!
CAPITVLVM XIII: ANNVS ET MENSES
Il calendario romano. Declinatio quinta. Ripasso sistematico delle cinque declinazioni. I nomi dei mesi. Tempo determinato e tempo continuato. I numeri cardinali e ordinali (continuazione).
L'imperfetto di esse (III persona sing./pl.) Il superlativo e gradi di comparazione. Velle, infinito di vult/volunt. Le congiunzioni vel e aut.
CAPITVLVM XIV: NOVVS DIES
Uter, neuter, alter, uterque. Il dativo di vantaggio (dativus commodi). L’ablativo di duo. I1 participio: declinazione e uso. I pronomi personali di I e II persona sing. (accusativo, dativo,
ablativo). Inquit. Nihil/omnia. Il sostantivo res.
CAPITVLVM XV: MAGISTER ET DISCIPVLI
Le desinenze personali del verbo (flessione completa dell’indicativo presente attivo delle quattro coniugazioni, compresi i verbi con tema in -i- breve). I pronomi personali di I e II persona
sing. e pl. (nominativo). Esse e posse. L’accusativo esclamativo. I verbi impersonali: licet + dat.
CAPITVLVM XVI: TEMPESTAS
Verba deponentia (forma passiva, significato attivo): III persona sing. e pl. L’ablativo assoluto (sostantivo + aggettivo; sostantivo + participio; sostantivo + sostantivo). Multum, paulum + gen.
partitivo. Multo e paulo per rafforzare il comparativo e con ante/post. L’ablativo semplice con locus. Puppis (acc. -im, abl. -i) I maschili di prima declinazione (nauta -ae). I verbi irregolari (ire
e fieri).
CAPITVLVM XVII: NVMERI DIFFICILES
La monetazione romana: as, sestertius, denarius, aureus. Contare in latino. Le desinenze personali passive. Il verbo dare (tema in -a- breve). Il doppio accusativo con docēre.
CAPITVLVM XVIII: LITTERAE LATINAE
L’alfabeto latino e la scrittura romana. Il pronome dimostrativo idem. I superlativi in -errimus e -illimus. La formazione di avverbi da aggettivi della I e II classe. Il comparativo e il superlativo
degli avverbi; gli avverbi numerali (domanda: quoties?) Fieri come passivo di facere. Cum + indicativo.
CAPITVLVM XIX: MARITVS ET VXOR
287
Iuppiter, Iovis. I comparativi e superlativi irregolari. Il superlativo relativo (+ genitivo partitivo) e il superlative assoluto. Neque ullus. Nullus, ullus, totus (genitivo sing. in -ius e dativo sing. in
-i). Il genitivo di qualità. L’imperfetto indicativo, attivo e passivo, delle quattro ceniugazioni e di esse. Il sostantivo domus. Il vocativo dei nomi di persona della II declinazione in -ius e il
vocativo di meus. Pater/mater familias.
CAPITVLVM XX: PARENTES
Il futuro indicativo, attivo e passivo, delle quattro coniugazioni e di esse. Il presente indicativo di velle. Noli/nolite + infinito per l’imperativo negativo. I complementi di luogo con domus.
Carēre + ablativo. Dat. e abl. dei pronomi personali nos e vos.
Allegato 2
LATINO – INDIRIZZO SCIENTIFICO
Classi prime
La pronuncia del Latino
CAPITULUM I: IMPERIUM ROMANUM
Nominativo singolare/plurale I/II declinazione e aggettivi.
La preposizione in seguita da ablativo. Le particelle interrogative –ne, num, ubi, quid.
CAPITVLVM II: FAMILIA ROMANA
Il genere, maschile, femminile, neutro (-us, -a, -um) I/II declinazione e aggettivi I classe. Il caso genitivo (-i, -ae, -orum, -arum). Le forme interrogative: quis?, quae?, quid? (genitivo cuius?,
nom. plurale qui? quae?), quot? Alcuni numerali (unus, duo, tres). Ceteri -ae –a. La congiunzione enclitica -que.
CAPITVLVM III: PVER IMPROBVS
I casi: accusativo I/II declinazione e aggettivi I classe. I1 verbo: presente indicativo (terza persona singolare delle quattro coniugazioni). I pronomi personali, interrogativi, relativi (nei casi
nominativo e accusativo). Domande e risposte: Cur…? Quia…La congiunzione neque.
CAPITULUM IV: DOMINUS ET SERVI
I casi: vocativo II declinazione. Il verbo: distinzione delle coniugazioni sulla base del tema verbale. Imperativo (I persona singolare). Il genitivo di is, ea, id (eius). Uso di eius/suus, -a, -um.
CAPITVLVM V: VILLA ET HORTVS
L'accusativo plurale (-os,-as,-a), l'ablativo plurale (-is). I/II declinazione e gli aggettivi I classe. L’ablativo con preposizioni (ab, cum, ex, in, sine). Il verbo: presente indicativo (III persona
plurale) e imperativo (I persona plurale) delle quattro coniugazioni. Declinazione completa di is, ea, id.
CAPITVLVM VI: VIA LATINA
Alcune preposizioni con l'accusativo (ad, ante, apud, circum, inter, per, post, prope).
I complementi di luogo: Quo? Unde? I complementi di luogo coi nomi di città. Il caso locativo. Il verbo: presente indicativo attivo/passivo (III persona singolare e plurale). L’ablativo
strumentale.
CAPITVLVM VII: PVELLA ET ROSA
288
I casi: dativo singolare e plurale (-o, -ae; -is) I/II declinazione e aggettivi I classe. Il riflessivo se. In + ablativo/accusativo. Le interrogative retoriche: Nonne...est? Num est ?(Immo…). Et…et,
neque... neque, non solum ...sed etiam. Il pronome dimostrativo hic, haec, hoc (introduzione). Plenus + genitivo. I verbi composti con preposizioni (ad-, ab-, ex-, in-).
CAPITVLVM VIII: TABERNA ROMANA
I pronomi interrogativi, relativi, dimostrativi (declinazione completa). Il verbo: verbi a coniugazione mista. Tantus e quantus. L'ablativo strumentale e l'ablativo di prezzo.
CAPITVLVM IX: PASTOR ET OVES
Decilnatio prima, secunda et tertia: quadro completo e sistematico. La terza declinazione. Est/edunt; dùc/ducite. Supra+ acc e sub + ablativo. Ipse.
CAPITVLVM X: BESTIAE ET HOMINES
Declinatio tertia (altri sostantivi; neutri: flumen mare animal). Nemo. Le congiunzioni cum e quod. Il verbo: infinito attivo e passivo delle quattro coniugazioni. Potest/possunt, vult/volunt.
Necesse est + dativo. L'ablativo di modo.
CAPITVLVM XI: CORPVS HVMANVM
Declinatio tertia (altri sostantivi neutri). L'accusativo con l'infinito. Atque e nec. De + abl. L'ablativo di limitazione. Posse, infinito di potest/possunt. Gli aggettivi possessivi: noster -tra -trum
/ vester -tra -trum.
CAPITVLVM XII: MILES ROMANVS
Declinatio quarta. Il concetto di plurale tantum (castra -orum). Il dativo con esse (dativo di possesso). I tria nomina. Imperare e parere + dat. Gli aggettivi di II classe. Il comparativo
dell'aggettivo. Il genitivo partitivo. Le misure di lunghezza. Milia + gen. pl. Ac = atque. Altri verbi a coniugazione mista. Fert/ferunt/ferre (imperativo: fer/ferte). Dic!, Duc! Fac!
CAPITVLVM XIII: ANNVS ET MENSES
Il calendario romano. Declinatio quinta. Ripasso sistematico delle cinque declinazioni. I nomi dei mesi. Tempo determinato e tempo continuato. I numeri cardinali e ordinali (continuazione).
L'imperfetto di esse (III persona sing./pl.) Il superlativo e gradi di comparazione. Velle, infinito di vult/volunt. Le congiunzioni vel e aut.
CAPITVLVM XIV: NOVVS DIES
Uter, neuter, alter, uterque. Il dativo di vantaggio (dativus commodi). L’ablativo di duo. I1 participio: declinazione e uso. I pronomi personali di I e II persona sing. (accusativo, dativo,
ablativo). Inquit. Nihil/omnia. Il sostantivo res.
CAPITVLVM XV: MAGISTER ET DISCIPVLI
Le desinenze personali del verbo (flessione completa dell’indicativo presente attivo delle quattro coniugazioni, compresi i verbi con tema in -i- breve). I pronomi personali di I e II persona
sing. e pl. (nominativo). Esse e posse. L’accusativo esclamativo. I verbi impersonali: licet + dat.
CAPITVLVM XVI: TEMPESTAS
Verba deponentia (forma passiva, significato attivo): III persona sing. e pl. L’ablativo assoluto (sostantivo + aggettivo; sostantivo + participio; sostantivo + sostantivo). Multum, paulum + gen.
partitivo. Multo e paulo per rafforzare il comparativo e con ante/post. L’ablativo semplice con locus. Puppis (acc. -im, abl. -i) I maschili di prima declinazione (nauta -ae). I verbi irregolari (ire
e fieri).
Classi seconde
CAPITVLVM XVII: NVMERI DIFFICILES
La monetazione romana: as, sestertius, denarius, aureus. Contare in latino. Le desinenze personali passive. Il verbo dare (tema in -a- breve). Il doppio accusativo con docēre.
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CAPITVLVM XVIII: LITTERAE LATINAE
L’alfabeto latino e la scrittura romana. Il pronome dimostrativo idem. I superlativi in -errimus e -illimus. La formazione di avverbi da aggettivi della I e II classe. Il comparativo e il superlativo
degli avverbi; gli avverbi numerali (domanda: quoties?) Fieri come passivo di facere. Cum + indicativo.
CAPITVLVM XIX: MARITVS ET VXOR
Iuppiter, Iovis. I comparativi e superlativi irregolari. Il superlativo relativo (+ genitivo partitivo) e il superlative assoluto. Neque ullus. Nullus, ullus, totus (genitivo sing. in -ius e dativo sing. in
-i). Il genitivo di qualità. L’imperfetto indicativo, attivo e passivo, delle quattro ceniugazioni e di esse. Il sostantivo domus. Il vocativo dei nomi di persona della II declinazione in -ius e il
vocativo di meus. Pater/mater familias.
CAPITVLVM XX: PARENTES
Il futuro indicativo, attivo e passivo, delle quattro coniugazioni e di esse. Il presente indicativo di velle. Noli/nolite + infinito per l’imperativo negativo. I complementi di luogo con domus.
Carēre + ablativo. Dat. e abl. dei pronomi personali nos e vos.
CAPITVLVM XXI: PVGNA DISCIPVLORVM
Il perfetto indicativo (tema del perfetto e tema del presente) delle quattro coniugazioni e di esse. Aspetto compiuto del perfetto e duraturo dell’imperfetto. I temi del perfetto. L’infinito perfetto.
Il participio perfetto. Il perfetto passivo e l’infinito perfetto passivo. Nomi neutri della IV declinazione. Il pronome indefinito aliquis, aliquid. Il neutro plurale di aggettivi e pronomi usati
come sostantivi (multa, omnia, haec, et cetera).
CAPITVLVM XXII: CAVE CANEM
Il supino attivo e passivo (tema del supino). Il paradigma dei verbi. Il pronome indefinito quis, quid dopo si e num. Il pronome dimostrativo iste, -a, -ud. L’ablativo assoluto con il participio
presente e perfetto.
CAPITVLVM XXIII: EPISTVLA MAGISTRI
Il participio futuro. L’infinito futuro attivo e passivo. Il verbo impersonale pudet e la sua costruzione. Il participio presente del verbo ire (iens, euntis).
CAPITVLVM XXIV: PVER AEGROTVS
Il piucchepperfetto indicativo attivo e passivo. Il perfetto dei verbi deponenti. L’ablativo di paragone. Noscere e il perfetto logico novisse. Gli avverbi in -o.
CAPITVLVM XXV: THESEVS ET MINOTAVRVS
I complementi di luogo con i nomi di città plurali di II declinazione e con i nomi di piccola isola. L’imperativo dei verbi deponenti. Il genitivo oggettivo. L’infinito passivo del verbo iubēre.
L’accusativo + infinito con velle. Il participio perfetto dei verbi deponenti concordato col soggetto (participio congiunto). Oblivisci + genitivo.
CAPITVLVM XXVI: DAEDALVS ET ICARVS
Il gerundio dei verbi latini e suo uso (nei diversi casi). Ad + acc. del gerundio e il gerundio + causa per esprimere le finali. Gli aggettivi di II classe a tre uscite (celer, acer) e a un’uscita sola
(prudens, audax). I superlativi irregolari summus e infimus. Neque quisquam /neque quidquam; neque ullus; neque umquam. Esto!, estote! Il verbo videri.
CAPITVLVM XXVII: RES RVSTICAE
Il presente congiuntivo attivo e passivo delle quattro coniugazioni e del verbo esse. La costruzione dei verba postulandi e curandi (ut/ne + congiuntivo). Ne... quidem. Uti + ablativo
strumentale. Il plurale di locus -i. Altre preposizioni latine che reggono 1’ablativo (prae, pro). Abs te = a te. Quam + superlativo dell’avverbio.
CAPITVLVM XXVIII: PERICVLA MARIS
L’imperfetto congiuntivo attivo e passivo delle quattro coniugazioni e del verbo esse. Le proposizioni finali (ut+ congiuntivo). Le proposizioni consecutive (ut + congiuntivo). Ut comparativo
+ indicativo. Differenza tra i verba dicendi e sentiendi (+ accusativo e infinito) e verba postulandi e curandi (+ ut/ne + congiuntivo).
290
Classi terze
CAPITVLVM XXIX: NAVIGARE NECESSE EST
Il congiuntivo dubitativo. Le proposizioni interrogative indirette al congiuntivo. Cum iterativum. Cum temporale-causale + congiuntivo. Differenza fra proposizioni finali negative (negazione
ne) e proposizioni consecutive negative (negazione ut non). Il genitivo di stima e genitivo di colpa. La formazione di verbi composti con preposizioni e mutamenti vocalici del tema.
CAPITVLVM XXX: CONVIVIVM
I pasti dei Romani. I numerali distributivi. Il congiuntivo esortativo. Il futuro anteriore attivo e passivo. Frui + ablativo strumentale. Gli avverbi in -iter e in -nter. Sitis, -is (acc. -im, abl. -i). Il
plurale di vas, vasis. Alcuni verbi con doppia costruzione.
CAPITVLVM XXXI: INTER POCVLA
Il congiuntivo ottativo. Il gerundivo. Il gerundivo e la perifrastica passiva. Il pronome quisquis, quidquid. Odisse. Altre preposizioni con l'ablativo (coram, super). I verbi semideponenti.
CAPITVLVM XXXII: CLASSIS ROMANA
Il perfetto congiuntivo attivo e passivo delle quattro coniugazioni. Ne + perfetto congiuntivo per esprimere l'imperativo negativo. Utinam + congiuntivo (negazione ne). Timere ne +
congiuntivo. Il genitivo con i verbi di memoria. Ancora l'indefinito quis dopo si/num/ne. Fit/accidit ut+ congiuntivo. L'ablativo di qualità. Sestertium = -orum. Il sostantivo vis.
CAPITVLVM XXXIII: EXERCITVS ROMANVS
Il piucchepperfetto congiuntivo attivo e passivo delle quattro coniugazioni. Cum + piucchepperfetto congiuntivo (= postquam + indicativo). Il congiuntivo irreale e il periodo ipotetico. Il
passaggio dal gerundio al gerundivo. L'imperativo futuro.
CAPITULUM XXXIV: DE ARTE POETICA
L’ordine delle parole nella poesia. Nozioni di prosodia e metrica: esametro, pentametro, l’endecasillabo. L’elisione. Il plurale poetico. In + acc. = contra. Alcuni verbi che reggono il dativo.
Contrazioni e sincopi (mi/nil; -asse; -isse; norat).
Allegato 3
LATINO – INDIRIZZO SCIENZE UMANE
Classi prime
La pronuncia del Latino
CAPITULUM I: IMPERIUM ROMANUM
Nominativo singolare/plurale I/II declinazione e aggettivi.
La preposizione in seguita da ablativo. Le particelle interrogative –ne, num, ubi, quid.
CAPITVLVM II: FAMILIA ROMANA
Il genere, maschile, femminile, neutro (-us, -a, -um) I/II declinazione e aggettivi I classe. Il caso genitivo (-i, -ae, -orum, -arum). Le forme interrogative: quis?, quae?, quid? (genitivo cuius?,
nom. plurale qui? quae?), quot? Alcuni numerali (unus, duo, tres). Ceteri -ae –a. La congiunzione enclitica -que.
291
CAPITVLVM III: PVER IMPROBVS
I casi: accusativo I/II declinazione e aggettivi I classe. I1 verbo: presente indicativo (terza persona singolare delle quattro coniugazioni). I pronomi personali, interrogativi, relativi (nei casi
nominativo e accusativo). Domande e risposte: Cur…? Quia…La congiunzione neque.
CAPITULUM IV: DOMINUS ET SERVI
I casi: vocativo II declinazione. Il verbo: distinzione delle coniugazioni sulla base del tema verbale. Imperativo (I persona singolare). Il genitivo di is, ea, id (eius). Uso di eius/suus, -a, -um.
CAPITVLVM V: VILLA ET HORTVS
L'accusativo plurale (-os,-as,-a), l'ablativo plurale (-is). I/II declinazione e gli aggettivi I classe. L’ablativo con preposizioni (ab, cum, ex, in, sine). Il verbo: presente indicativo (III persona
plurale) e imperativo (I persona plurale) delle quattro coniugazioni. Declinazione completa di is, ea, id.
CAPITVLVM VI: VIA LATINA
Alcune preposizioni con l'accusativo (ad, ante, apud, circum, inter, per, post, prope).
I complementi di luogo: Quo? Unde? I complementi di luogo coi nomi di città. Il caso locativo. Il verbo: presente indicativo attivo/passivo (III persona singolare e plurale). L’ablativo
strumentale.
CAPITVLVM VII: PVELLA ET ROSA
I casi: dativo singolare e plurale (-o, -ae; -is) I/II declinazione e aggettivi I classe. Il riflessivo se. In + ablativo/accusativo. Le interrogative retoriche: Nonne...est? Num est ?(Immo…). Et…et,
neque... neque, non solum ...sed etiam. Il pronome dimostrativo hic, haec, hoc (introduzione). Plenus + genitivo. I verbi composti con preposizioni (ad-, ab-, ex-, in-).
CAPITVLVM VIII: TABERNA ROMANA
I pronomi interrogativi, relativi, dimostrativi (declinazione completa). Il verbo: verbi a coniugazione mista. Tantus e quantus. L'ablativo strumentale e l'ablativo di prezzo.
CAPITVLVM IX: PASTOR ET OVES
Decilnatio prima, secunda et tertia: quadro completo e sistematico. La terza declinazione. Est/edunt; dùc/ducite. Supra+ acc e sub + ablativo. Ipse.
CAPITVLVM X: BESTIAE ET HOMINES
Declinatio tertia (altri sostantivi; neutri: flumen mare animal). Nemo. Le congiunzioni cum e quod. Il verbo: infinito attivo e passivo delle quattro coniugazioni. Potest/possunt, vult/volunt.
Necesse est + dativo. L'ablativo di modo.
CAPITVLVM XI: CORPVS HVMANVM
Declinatio tertia (altri sostantivi neutri). L'accusativo con l'infinito. Atque e nec. De + abl. L'ablativo di limitazione. Posse, infinito di potest/possunt. Gli aggettivi possessivi: noster -tra -trum
/ vester -tra -trum.
CAPITVLVM XII: MILES ROMANVS
Declinatio quarta. Il concetto di plurale tantum (castra -orum). Il dativo con esse (dativo di possesso). I tria nomina. Imperare e parere + dat. Gli aggettivi di II classe. Il comparativo
dell'aggettivo. Il genitivo partitivo. Le misure di lunghezza. Milia + gen. pl. Ac = atque. Altri verbi a coniugazione mista. Fert/ferunt/ferre (imperativo: fer/ferte). Dic!, Duc! Fac!
CAPITVLVM XIII: ANNVS ET MENSES
Il calendario romano. Declinatio quinta. Ripasso sistematico delle cinque declinazioni. I nomi dei mesi. Tempo determinato e tempo continuato. I numeri cardinali e ordinali (continuazione).
L'imperfetto di esse (III persona sing./pl.) Il superlativo e gradi di comparazione. Velle, infinito di vult/volunt. Le congiunzioni vel e aut.
Classi seconde
292
CAPITVLVM XIV: NOVVS DIES
Uter, neuter, alter, uterque. Il dativo di vantaggio (dativus commodi). L’ablativo di duo. I1 participio: declinazione e uso. I pronomi personali di I e II persona sing. (accusativo, dativo,
ablativo). Inquit. Nihil/omnia. Il sostantivo res.
CAPITVLVM XV: MAGISTER ET DISCIPVLI
Le desinenze personali del verbo (flessione completa dell’indicativo presente attivo delle quattro coniugazioni, compresi i verbi con tema in -i- breve). I pronomi personali di I e II persona
sing. e pl. (nominativo). Esse e posse. L’accusativo esclamativo. I verbi impersonali: licet + dat.
CAPITVLVM XVI: TEMPESTAS
Verba deponentia (forma passiva, significato attivo): III persona sing. e pl. L’ablativo assoluto (sostantivo + aggettivo; sostantivo + participio; sostantivo + sostantivo). Multum, paulum + gen.
partitivo. Multo e paulo per rafforzare il comparativo e con ante/post. L’ablativo semplice con locus. Puppis (acc. -im, abl. -i) I maschili di prima declinazione (nauta -ae). I verbi irregolari (ire
e fieri).
CAPITVLVM XVII: NVMERI DIFFICILES
La monetazione romana: as, sestertius, denarius, aureus. Contare in latino. Le desinenze personali passive. Il verbo dare (tema in -a- breve). Il doppio accusativo con docēre.
CAPITVLVM XVIII: LITTERAE LATINAE
L’alfabeto latino e la scrittura romana. Il pronome dimostrativo idem. I superlativi in -errimus e -illimus. La formazione di avverbi da aggettivi della I e II classe. Il comparativo e il superlativo
degli avverbi; gli avverbi numerali (domanda: quoties?) Fieri come passivo di facere. Cum + indicativo.
CAPITVLVM XIX: MARITVS ET VXOR
Iuppiter, Iovis. I comparativi e superlativi irregolari. Il superlativo relativo (+ genitivo partitivo) e il superlative assoluto. Neque ullus. Nullus, ullus, totus (genitivo sing. in -ius e dativo sing. in
-i). Il genitivo di qualità. L’imperfetto indicativo, attivo e passivo, delle quattro ceniugazioni e di esse. Il sostantivo domus. Il vocativo dei nomi di persona della II declinazione in -ius e il
vocativo di meus. Pater/mater familias.
CAPITVLVM XX: PARENTES
Il futuro indicativo, attivo e passivo, delle quattro coniugazioni e di esse. Il presente indicativo di velle. Noli/nolite + infinito per l’imperativo negativo. I complementi di luogo con domus.
Carēre + ablativo. Dat. e abl. dei pronomi personali nos e vos.
CAPITVLVM XXI: PVGNA DISCIPVLORVM
Il perfetto indicativo (tema del perfetto e tema del presente) delle quattro coniugazioni e di esse. Aspetto compiuto del perfetto e duraturo dell’imperfetto. I temi del perfetto. L’infinito perfetto.
Il participio perfetto. Il perfetto passivo e l’infinito perfetto passivo. Nomi neutri della IV declinazione. Il pronome indefinito aliquis, aliquid. Il neutro plurale di aggettivi e pronomi usati
come sostantivi (multa, omnia, haec, et cetera).
CAPITVLVM XXII: CAVE CANEM
Il supino attivo e passivo (tema del supino). Il paradigma dei verbi. Il pronome indefinito quis, quid dopo si e num. Il pronome dimostrativo iste, -a, -ud. L’ablativo assoluto con il participio
presente e perfetto.
CAPITVLVM XXIII: EPISTVLA MAGISTRI
Il participio futuro. L’infinito futuro attivo e passivo. Il verbo impersonale pudet e la sua costruzione. Il participio presente del verbo ire (iens, euntis).
CAPITVLVM XXIV: PVER AEGROTVS
Il piucchepperfetto indicativo attivo e passivo. Il perfetto dei verbi deponenti. L’ablativo di paragone. Noscere e il perfetto logico novisse. Gli avverbi in -o.
293
CAPITVLVM XXV: THESEVS ET MINOTAVRVS
I complementi di luogo con i nomi di città plurali di II declinazione e con i nomi di piccola isola. L’imperativo dei verbi deponenti. Il genitivo oggettivo. L’infinito passivo del verbo iubēre.
L’accusativo + infinito con velle. Il participio perfetto dei verbi deponenti concordato col soggetto (participio congiunto). Oblivisci + genitivo.
Classi terze
CAPITVLVM XXVI: DAEDALVS ET ICARVS
Il gerundio dei verbi latini e suo uso (nei diversi casi). Ad + acc. del gerundio e il gerundio + causa per esprimere le finali. Gli aggettivi di II classe a tre uscite (celer, acer) e a un’uscita sola
(prudens, audax). I superlativi irregolari summus e infimus. Neque quisquam /neque quidquam; neque ullus; neque umquam. Esto!, estote! Il verbo videri.
CAPITVLVM XXVII: RES RVSTICAE
Il presente congiuntivo attivo e passivo delle quattro coniugazioni e del verbo esse. La costruzione dei verba postulandi e curandi (ut/ne + congiuntivo). Ne... quidem. Uti + ablativo
strumentale. Il plurale di locus -i. Altre preposizioni latine che reggono 1’ablativo (prae, pro). Abs te = a te. Quam + superlativo dell’avverbio.
CAPITVLVM XXVIII: PERICVLA MARIS
L’imperfetto congiuntivo attivo e passivo delle quattro coniugazioni e del verbo esse. Le proposizioni finali (ut+ congiuntivo). Le proposizioni consecutive (ut + congiuntivo). Ut comparativo
+ indicativo. Differenza tra i verba dicendi e sentiendi (+ accusativo e infinito) e verba postulandi e curandi (+ ut/ne + congiuntivo).
CAPITVLVM XXIX: NAVIGARE NECESSE EST
Il congiuntivo dubitativo. Le proposizioni interrogative indirette al congiuntivo. Cum iterativum. Cum temporale-causale + congiuntivo. Differenza fra proposizioni finali negative (negazione
ne) e proposizioni consecutive negative (negazione ut non). Il genitivo di stima e genitivo di colpa. La formazione di verbi composti con preposizioni e mutamenti vocalici del tema.
CAPITVLVM XXX: CONVIVIVM
I pasti dei Romani. I numerali distributivi. Il congiuntivo esortativo. Il futuro anteriore attivo e passivo. Frui + ablativo strumentale. Gli avverbi in -iter e in -nter. Sitis, -is (acc. -im, abl. -i). Il
plurale di vas, vasis. Alcuni verbi con doppia costruzione.
CAPITVLVM XXXI: INTER POCVLA
Il congiuntivo ottativo. Il gerundivo. Il gerundivo e la perifrastica passiva. Il pronome quisquis, quidquid. Odisse. Altre preposizioni con l'ablativo (coram, super). I verbi semideponenti.
CAPITVLVM XXXII: CLASSIS ROMANA
Il perfetto congiuntivo attivo e passivo delle quattro coniugazioni. Ne + perfetto congiuntivo per esprimere l'imperativo negativo. Utinam + congiuntivo (negazione ne). Timere ne +
congiuntivo. Il genitivo con i verbi di memoria. Ancora l'indefinito quis dopo si/num/ne. Fit/accidit ut+ congiuntivo. L'ablativo di qualità. Sestertium = -orum. Il sostantivo vis.
CAPITVLVM XXXIII: EXERCITVS ROMANVS
Il piucchepperfetto congiuntivo attivo e passivo delle quattro coniugazioni. Cum + piucchepperfetto congiuntivo (= postquam + indicativo). Il congiuntivo irreale e il periodo ipotetico. Il
passaggio dal gerundio al gerundivo. L'imperativo futuro.
CAPITULUM XXXIV: DE ARTE POETICA
L’ordine delle parole nella poesia. Nozioni di prosodia e metrica: esametro, pentametro, l’endecasillabo. L’elisione. Il plurale poetico. In + acc. = contra. Alcuni verbi che reggono il dativo.
Contrazioni e sincopi (mi/nil; -asse; -isse; norat).
294
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Programmazione Dipartimento disciplinare di LETTERE a.s. 2014-15
MATERIA: GRECO
INDIRIZZO Classico
Finalità generali
PRIMO BIENNIO.
Incontro con civiltà che ci hanno costituito ed hanno espresso le diverse esigenze dell'uomo.
Recupero dei fondamenti linguistici e culturali della civiltà europea.
Approfondimento linguistico e metalinguistico.
Individuazione dell'originalità, del significato storico – letterario e della modernità dei testi e degli autori.
SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO.
 Studio della disciplina in un prospettiva sistematica, storica e critica;
 pratica della metodologia propria della disciplina;
 esercizio di lettura, analisi, traduzione ed interpretazione di opere;
 pratica dell’argomentazione e del confronto;
 modalità espositiva scritta e orale corretta, pertinente, efficace e personale.
Obiettivi disciplinari generali
PRIMO BIENNIO. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari
contesti.
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario.
295
Utilizzare testi multimediali. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.
SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO.
Leggere, comprendere e tradurre testi d’autore di vario genere e di diverso argomento.
Saper confrontare linguisticamente, con particolare attenzione al lessico e alla semantica il greco con l’italiano ed altre lingue moderne, pervenendo a
un dominio dell’italiano più maturo e consapevole.
Praticare la traduzione non come un meccanico esercizio di applicazione di regole, ma come strumento di conoscenza di un testo e di un autore che
consenta di immedesimarsi in un mondo diverso dal proprio e di sentire la sfida del tentativo di riproporlo in lingua italiana.
Conoscere, principalmente attraverso la lettura in lingua originale, i testi fondamentali del patrimonio letterario classico, considerato nel suo formarsi
storico e nelle sue relazioni con le culture europee.
Comprendere, anche attraverso il confronto con le letterature italiana e straniere, la specificità e complessità del fenomeno letterario antico come
espressione di civiltà e cultura.
Cogliere il valore fondante della classicità per la tradizione europea in termini di generi, figure dell’immaginario, auctoritates e individuare attraverso
i testi, nella loro natura di documenti storici, i tratti più significativi della civiltà classica, nel complesso dei suoi aspetti religiosi, politici, morali ed
estetici.
Interpretare e commentare opere in prosa e in versi, servendosi degli strumenti dell’analisi linguistica, stilistica, retorica e collocando le opere nel
rispettivo contesto storico e culturale.
Assimilare categorie che permettono di interpretare il patrimonio mitologico, artistico, letterario, filosofico, politico, scientifico comune alla civiltà
europea.
Confrontare modelli culturali e letterari e sistemi di valori.
Distinguere e valutare diverse interpretazioni; esporre in modo consapevole una tesi; motivare le argomentazioni.
N.B.: i suddetti obiettivi disciplinari generali sono da considerarsi quali obiettivi minimi per l'ammissione alla classe successiva se conseguiti in
misura appena sufficiente.
Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro
PRIMO BIENNIO. Lo studio della lingua greca viene articolato in tre momenti fondamentali:
- lo studio della lingua come codice, attraverso l'approfondimento della morfologia, di strutture sintattiche basilari e di un congruo repertorio
lessicale, per comprendere e tradurre in italiano testi in lingua greca;
- scoperta graduale della civiltà greca;
- riflessione costante con la lingua italiana da un punto di vista di codice linguistico ( regole di derivazione, diversità di struttura, modificazioni
semantiche) e da un punto di vista storico, legato al problema dell'origine latina della lingua italiana e quindi dei legami di continuità e di
differenziazione, non solo tra le due lingue, ma tra i diversi momenti culturali del passaggio dal latino all'italiano.
Nel secondo anno, i primi due momenti verranno ampliati e approfonditi attraverso:
- lo studio della sintassi e la graduale introduzione di testi di autore, che consentano l'avviamento alla riflessione sulle strutture testuali,
presentate in base alla funzione linguistica o per autore o ancora per argomento;
296
- l'interazione tra storia e testimonianze letterarie, dove il testo originale ha la funzione di aiutare a penetrare in aspetti vivi e vari del mondo
romano: storici, geografici, sociali, culturali, giuridici, antropologici.
Momenti importanti da svolgere in itinere in classe saranno quelli dedicati al corretto uso del vocabolario e al recupero – consolidamento –
potenziamento delle abilità di traduzione.
SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO. Si ritiene fondamentale saper indugiare sulle singole parole di un testo greco per assaporarne la valenza
totale di singolo elemento di una comunicazione e poi come parte di un tutto discorsivo.
Così l'indagine riguarderà l'aspetto semantico, quello grammaticale e sintattico onde riconoscere il contributo della singola parola alla organizzazione
logica e consequenziale del tutto; si dovrà prestare particolare attenzione alle varie risorse stilistiche (figure retoriche, suoni etc.) onde poter valutare
il testo anche nella sua dimensione estetica.
Si procederà quindi ad una accurata indagine del significato letterale e poi degli eventuali significati aggiunti del testo anche con riferimento alle
simbologie usate, per tentare di decriptare il messaggio implicito (se e quando c'è, e in genere nei testi classici c'è) dell'autore.
L'aspetto teorico della lingua, illustrato dall' insegnante anche con eventuali confronti con il latino e l'italiano ed osservazioni di grammatica storica,
sarà poi ulteriormente chiarito con frasi esemplificative tradotte e commentate in classe.
Oltre alla traduzione di brani finalizzata al miglioramento delle capacità di traduzione e interpretazione, si presterà particolare attenzione alla lettura
dei classici: l' insegnante curerà una presentazione storico-letteraria dei passi presi in esame, che saranno letti, tradotti e analizzati in classe; lo
studente poi a casa riesaminerà e rielaborerà quanto prodotto in classe.
Per quanto concerne la storia della letteratura, l'insegnante fornirà una linea di sviluppo, non necessariamente coincidente con quella proposta dal
testo in adozione, e cercherà poi di evidenziare aspetti problematici particolarmente significativi, in un continuo sforzo di sintesi lineare e di
complessità analitica.
Lo studio dei singoli autori dovrà essere supportato da letture dirette di brani significativi della loro opera, anche in traduzione; la storia della
letteratura sarà continuamente supportata da continui richiami alla storia greca, con particolare riferimento alle istituzioni e all' organizzazione della
polis.
Verifiche
PRIMO BIENNIO. Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà:
nel primo periodo:
almeno 2 scritte e 2 orali
nel secondo periodo: almeno 3 scritte e 3 orali.
Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
traduzione dal greco in italiano
SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO. Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà:
nel primo periodo:
almeno 2 prove scritte e 2 orali.
297
nel secondo periodo: almeno 3 prove scritte e 3 orali
Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
 Traduzione scritta greco-italiano
 Colloquio basato su storia della letteratura
 Colloquio basato su lettura (anche in metrica) , traduzione e commento di autori classici, tradotti e commentati in classe
 Questionari scritti di letteratura greca.
 Colloqui su passi di autori tradotti a casa.
Criteri di valutazione
Si rimanda alla tabella di valutazione inclusa nel Piano dell’offerta formativa. Ai fini della valutazione vengono tenuti presenti la partecipazione, la
continuità nello studio, lo svolgimento dei lavori programmati.
CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI
CLASSI
Conoscenze
PRIME
MODULO 1 Fonetica. Accento. Spirito. I segni di interpunzione.
Derivazione italiana di termini greci.
MODULO 2 La morfologia degli elementi nominali: nome (le tre
declinazioni), articolo, aggettivo (comparativo e
superlativo), alcuni pronomi più ricorrenti (personali,
dimostrativi, relativi, indefiniti, interrogativi).
MODULO 3 La morfologia del verbo: diatesi attiva e medio - passiva
(presente: indicativo, infinito, imperativo, congiuntivo,
ottativo e participio; imperfetto). I verbi atematici.
MODULO 4 Elementi di sintassi del periodo:la proposizione oggettiva,
causale, finale, consecutiva; il genitivo assoluto; la
proposizione comparativa di uguaglianza, minoranza,
maggioranza; il dativo di possesso; costruzioni di alcuni
verbi.
MODULO 5 L'avverbio
Le congiunzioni.
Capacità e competenze



Leggere e accentare le parole in greco, cogliendo le differenze di
struttura e di significato con l'italiano.
Riconoscere la radice, il tema e la desinenza di una parola.
Riconoscere i vari casi e saperne individuare la funzione nella frase.

Coniugare i verbi nei vari tempi e modi.


Riconoscere le congiunzioni coordinanti e subordinanti.
Saper ricostruire la struttura del periodo.

Riconoscere e saper tradurre gli avverbi più ricorrenti (a seconda del
verbo che li segue).
Riconoscere e saper tradurre congiunzioni, particelle e locuzioni
correlative.

298
MODULO 6 La sintassi dei casi: il genitivo di pertinenza, il genitivo
partitivo, l'accusativo di relazione. Costruzione di alcuni
verbi ( es: .
CLASSI
Conoscenze
SECONDE
MODULO 1 Sintassi del periodo: proposizioni introdotte da verba
curandi e da verba timendi; proposizioni concessive,
temporali, modali, comparative, interrogative dirette e
indirette: il periodo ipotetico.
MODULO 2 Morfologia del verbo. Diatesi attiva e passiva: futuro,
aoristo, perfetto, piuccheperfetto, futuro perfetto. I verbi
atematici. L'aggettivo verbale.
MODULO 3 Sintassi dei casi: accusativo dell'oggetto interno, il doppio
accusativo, l'accusativo avverbiale.
Costruzione di alcuni verbi.


Riconoscere la funzione di un caso all'interno di un periodo e
saperlo rendere in italiano.
Saper tradurre un verbo a seconda del caso del termine che lo segue.
Capacità e competenze

Riconoscere le varie costruzioni e saperle rendere in lingua italiana.


Individuare la coniugazione di appartenenza.
Coniugare i verbi nei vari tempi e modi.

Riconoscere le congiunzioni coordinanti e subordinanti; saper
ricostruire la struttura del periodo.
Riconoscere la funzione di un caso all'interno di un periodo e
saperlo rendere in italiano.
Saper tradurre un verbo a seconda del caso del termine che lo segue.
Riconoscere la funzione di un pronome all'interno di un periodo e
saperlo rendere in italiano.
Saper tradurre in modo corretto una particella a seconda della
costruzione sintattica o del modo e tempo verbale che la segue.
Saper individuare gli elementi caratterizzanti la civiltà greca,
cogliendone le differenze con la civiltà romana e con quella
contemporanea.


MODULO 4 Il pronome (prolessi del pronome relativo, attrazione diretta 
e inversa, il nesso relativo)

MODULO 5 Le particelle: negative, interrogative, disgiuntive. I valori
della particella . I valori di 

MODULO 6 Elementi di civiltà: vita quotidiana nella Grecia antica.
Letture di brani tratti da opere originali in lingua greca.
Obiettivi minimi:
conoscenza non completa, ma tale da mettere a fuoco le informazioni fondamentali;
comprensione limitata agli elementi e alle relazioni essenziali;
esposizione semplice ma sostanzialmente ordinata e coerente;
uso appropriato dei termini fondamentali del linguaggio specifico;
capacità di orientarsi, anche guidato, sul testo, di individuare le principali strutture linguistiche e stilistiche e gli
capacità di produrre una traduzione, seppur con alcune difficoltà di natura sintattica e lessicale.
CLASSI
TERZE
Conoscenze
elementi utili alla contestualizzazione;
Capacità e competenze
299
MODULO 0 Introduzione alla letteratura greca:
la trasmissione dei testi dall’antichità;
L’origine degli elleni; la civiltà micenea; il medioevo
ellenico; l’età arcaica.
Essere consapevoli dei processi storici di produzione trasmissione dei
testi;
saper spiegare in che modo l’oralità sopravvive nella scrittura;
saper contestualizzare sul piano storico-sociale la nascita e lo sviluppo
della poesia omerica, anche in rapporto alle sue modalità di
trasmissione;
Omero:
la
questione
omerica;
il
concetto
di
oralità;
caratteri
Essere consapevoli delle problematiche che hanno dato origine alla
MODULO 1
formali della poesia omerica: formule, similitudini; aedi e
questione omerica;
Mo
rapsodi; il concetto di “enciclopedia tribale”; Il mondo di
saper illustrare le varie teorie antiche e moderne;
Omero: la società, gli dei, gli uomini.
essere consapevoli della funzione sociale e culturale dei poemi epici;
saper derivare dal testo omerico indicazioni relative agli aspetti storici,
sociale e culturali riconducibili al mondo miceneo e alle età successive.
Capire le differenze tra metrica “romanza” e metrica quantitativa.
MODULO 2 Metrica: elementi di prosodia; la struttura dell’esametro.
Lettura dell’ esametro.
Conoscere gli elementi essenziali della prosodia.
Saper individuare la struttura metrica dell’esametro.
Saper leggere l’esametro.
Saper riconoscere le caratteristiche specifiche della lingua omerica e
MODULO 3 La lingua omerica: caratteri principali.
riflettere sulla loro genesi storica.
Saper valutare l’importanza storica di questi documenti, al di là dei loro
MODULO 4 I poemi “ciclici”; Gli Inni omerici; Omero minore
limiti artistici.
Saper valutare la novità rappresentata da Esiodo sul piano storicoMODULO 5 Esiodo
letterario;
saper utilizzare passi dei poemi esiodei per illustrare tale novità;
saper riconoscere gli elementi concettuali e ideali di Esiodo innovativi
rispetto ad Omero.
Saper valutare la novità rappresentata dalla poesia “lirica”, rispetto alle
esperienze precedenti ;
saper collegare tale fenomeno letterario con le mutate condizioni
MODULO 6 Introduzione generale alla lirica
storico-sociali del mondo greco;
saper distinguere i vari generi della lirica, utilizzando la terminologia
specifica e rapportandole alle diverse modalità di esecuzione.
Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico
Lettura di Omero
culturale i versi di Omero che verranno esaminati.
MODULO 7
MODULO 8
Lettura degli Storici: Erodoto, Senofonte, Tucidide, Polibio, Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico
Plutarco.
culturale i passi degli storici che verranno esaminati.
300
Saper individuare le strutture linguistiche della lingua greca; saper
analizzare con precisione la frase e il periodo nei suoi elementi
Laboratorio linguistico:
caratterizzanti;
risistemazione degli elementi di morfologia e sintassi
saper tradurre, con l’ausilio del vocabolario, passi di storici :
MODULO 9 analizzati nel primo biennio; la sintassi del verbo; elementi Senofonte, Tucidide, Plutarco.
di sintassi del periodo.
CLASSI
QUARTE
MODULO 1 La polis e il teatro
Conoscenze
MODULO 2 La nascita della tragedia
Mod
MODULO 3
Sul tragico
MODULO 4
Prima di Eschilo
Abilità/Capacità
Essere consapevoli dei processi storici che hanno portato allo sviluppo
della polis
saper spiegare il rapporto tra la poli s e l’attività teatrale;
saper contestualizzare sul piano storico-sociale la nascita e lo sviluppo
dell’attività teatrale, in rapporto alla valenza politica, rituale, agonale.
Saper individuare le strutture del teatro.
Essere consapevoli delle varie teorie relative alla nascita della tragedia;
saper illustrare le varie teorie antiche e moderne;
Saper valutare la novità rappresentata dalla poesia “tragica”, rispetto
alle esperienze precedenti ;
saper individuare gli elementi strutturali della tragedia.
Essere consapevoli della riflessione esistenziale alla base dell’
esperienza del “tragico”;
saper collegare tale fenomeno culturale e letterario con le mutate
condizioni storico-sociali del mondo greco;
Saper valutare l’importanza storica della produzione tragica anteriore ad
Eschilo, al di là della scarsa documentazione esistente.
301
MODULO 5
MODULO 6
MODULO 7
MODULO 8
MODULO 9
MODULO
10
Saper valutare la novità rappresentata da Eschilo sul piano storicoletterario e drammaturgico;
Eschilo
saper utilizzare passi delle tragedie per illustrare tale novità, nelle sue
caratteristiche formali e di contenuto;
saper riconoscere gli elementi concettuali e ideali di Eschilo.
Saper valutare la novità rappresentata da Sofocle sul piano storicoletterario e drammaturgico;
Sofocle
saper utilizzare passi delle tragedie per illustrare tale novità, nelle sue
caratteristiche formali e di contenuto;
saper riconoscere gli elementi concettuali e ideali di Sofocle
Saper valutare la novità rappresentata da Euripide sul piano storicoletterario e drammaturgico;
saper utilizzare passi delle tragedie per illustrare tale novità, nelle sue
Euripide
caratteristiche formali e di contenuto;
saper riconoscere gli elementi concettuali e ideali
propri di Euripide
Essere consapevoli delle problematiche relative alle origini della
commedia;
Le origini della commedia; i caratteri della commedia attica essere consapevoli dei caratteri specifici della commedia attica; saper
riconoscere, con la terminologia specifica gli elementi strutturali della
commedia.
Saper valutare la novità rappresentata da Aristofane sul piano storicoletterario e drammaturgico;
saper utilizzare passi delle commedie per illustrare tale novità, nelle sue
Aristofane
caratteristiche formali e di contenuto;
saper riconoscere gli elementi concettuali e ideali
del mondi di Aristofane e le loro correlazioni con la società ateniese.
Essere consapevoli dei processi storici e culturali che hanno portato alla
nascita e allo sviluppo della storiografia;
La storiografia: gli inizi
saper spiegare il rapporto tra attività logografica e storiografia;
MODULO
11
Erodoto
Saper valutare la novità rappresentata da Erodoto sul piano
storiografico e letterario;
saper utilizzare passi delle storie per illustrare tale novità, nelle sue
caratteristiche formali e di contenuto;
saper individuare le caratteristiche del metodo storiografico di Erodoto.
302
MODULO
12
Tucidide
MODULO
13
La nascita della retorica; teoria e prassi dell’ oratoria
MODULO
14
Lisia
MODULO
15
Demostene
MODULO
16
Isocrate
MODULO
16 bis
MODULO
17
MODULO
18
MODULO
19
Platone
Archiloco
Solone
Mimnermo
Saper valutare la novità rappresentata da Tucidide sul piano
storiografico e letterario;
saper utilizzare passi delle storie per illustrare tale novità, nelle sue
caratteristiche formali e di contenuto;
saper individuare le caratteristiche del metodo storiografico di Tucidide.
Essere consapevoli dei processi storici e culturali che hanno portato alla
nascita e allo sviluppo delle tecniche della retorica;
saper individuare e valutare correttamente la correlazione tra
meccanismi della retorica, attività oratoria e sistema giudiziario e
politico-istituzionale di Atene.
Essere consapevoli della correlazione tra la vicenda storica di Lisia e la
sua attività logografia;
saper individuare, anche attraverso letture in traduzione, le
caratteristiche dello stile di Lisia;
essere in rado di individuare, nella produzione oratoria di Lisia elementi
significativi del suo pensiero politico.
Essere consapevoli della correlazione tra le vicende storica del IV
secolo e l’attività politico-oratoria di Demostene;
saper individuare, anche attraverso letture in traduzione, le
caratteristiche dello stile di Demostene;
essere in grado di individuare, nella produzione oratoria di Demostene
le linee portanti del suo pensiero politico.
Saper collocare la produzione retorica di Isocrate nel contesto storico,
politico e culturale del suo tempo.
saper individuare, anche attraverso letture in traduzione, le
caratteristiche dello stile di Isocrate;
Saper individuare le componenti ideologiche e tecniche alla base della
sua attività didattica, anche in rapporto a coeve scuole di pensiero;
Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico, storico
culturale e filosofico, i brani di Platone che verranno esaminati.
Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico
culturale i versi che verranno esaminati
Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico
culturale i versi che verranno esaminati
Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico
culturale i versi che verranno esaminati
303
MODULO
20
MODULO
21
MODULO
22
MODULO
23
MODULO
24
MODULO
25
MODULO
26
MODULO
27
MODULO
28
MODULO
29
Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico
culturale i versi che verranno esaminati
Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico
Saffo
culturale i versi che verranno esaminati
Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico
Alceo
culturale i versi che verranno esaminati
Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico
Anacreonte
culturale i versi che verranno esaminati
Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico
Alcmane
culturale i versi che verranno esaminati
Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico
Pindaro
culturale i versi che verranno esaminati
Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico
Simonide
culturale i versi che verranno esaminati
Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico e storico
Bacchilide
culturale i versi che verranno esaminati
Metrica: lettura del distico elegiaco, del trimetro giambico, Saper indicare le strutture dei metri indicati a lato; saper leggere tali
dei principali metri lirici
metri.
Laboratorio linguistico:
Saper individuare le strutture linguistiche della lingua greca; saper
approfondimenti sugli elementi di morfologia e sintassi
analizzare con precisione la frase e il periodo nei suoi elementi
analizzati nel primo biennio; la sintassi del verbo; elementi caratterizzanti;
di sintassi del periodo.
saper tradurre, con l’ausilio del vocabolario, passi di contenuto
Elementi di stilistica
filosofico tratti da : Senofonte, Platone, Epicuro, Aristotele, Plutarco.
Ipponatte
CLASSI
QUINTE
MODULO 1 La civiltà ellenistica
Conoscenze
Abilità/Capacità
Essere consapevoli dei processi storici che hanno portato alla fine delle
poleis e alla formazione dei regni ellenistici.
saper spiegare il rapporto tra la formazione dei regni ellenistici e la
coeva produzione letteraria.
Saper definire i caratteri salienti della civiltà ellenistica, sul piano
politico, sociale, economico e culturale.
304
MODULO 2 Menandro e la Commedia Nuova
Modul
MODULO 3 Callimaco e la poesia elegiaca
MODULO 4 Apollonio Rodio e la poesia epica
MODULO 5 Poesia didascalica: Arato
Teocrito e la poesia bucolico-mimetica
MODULO 6
MODULO 7 L'epigramma
Essere consapevoli della evoluzione della commedia, individuando i
caratteri delle sue tre fasi.
Saper valutare la novità rappresentata da Menandro sul piano storicoletterario e drammaturgico;
saper utilizzare passi delle commedie per illustrare tale novità, nelle sue
caratteristiche formali e di contenuto;
saper riconoscere gli elementi concettuali e ideali
del teatro di Menandro e le loro correlazioni con la società in
trasformazione
Saper valutare la novità rappresentata da Callimaco sul piano storicoletterario;
saper utilizzare passi delle opere (il proemio degli Aitia in particolare)
per illustrare tale novità;
saper riconoscere gli elementi concettuali ed artistici ideali di Callimaco
innovativi rispetto all'età precedente.
Saper valutare la novità rappresentata da Apollonio Rodio sul piano
storico-letterario;
saper utilizzare passi del poema per illustrare tale novità;
saper riconoscere gli elementi concettuali ed artistici di Apollonio
Rodio in rapporto di continuità e novità rispetto all'epica classica, e in
rapporto alla poetica callimachea.
Saper valutare la singolarità rappresentata da Arato sul piano storicoletterario;
saper utilizzare passi dei poema per illustrare tale novità;
saper individuare i rapporti tra poesia didascalica e cultura ellenistica.
Saper valutare la novità rappresentata da Teocrito sul piano storicoletterario;
saper utilizzare passi degli idilli per illustrare tale novità;
saper riconoscere gli elementi concettuali ed artistici di Teocrito alla
luce della poetica callimachea
Conoscere la formazione delle varie antologie di epigrammi;
saper valutare i rapporti tra poesia epigrammatica e cultura ellenistica.
Saper individuare le caratteristiche salienti dei singoli epigrammatisti di
età ellenistica, anche attraverso la lettura di alcuni testi significativi.
305
MODULO 8 Polibio e la storiografia ellenistica
MODULO 9 L'età imperiale : caratteri generali
MODULO
10
Gli studi letterari e linguistici; la retorica e il trattato Sul
Sublime
MODULO
11
La Seconda Sofistica
MODULO
12
Luciano
Saper definire, con uno sguardo di sintesi e in una prospettiva analitica,
i caratteri salienti della storiografia di età ellenistica;
Saper valutare la novità rappresentata da Polibio sul piano storiografico
e letterario;
saper utilizzare passi delle storie per illustrare tale novità, nelle sue
caratteristiche formali e di contenuto;
saper individuare le caratteristiche del metodo storiografico di Polibio.
Essere consapevoli dei processi storici che hanno portato al passaggio
dall' età ellenistica all' età imperiale.
saper spiegare il rapporto tra la nuova situazione politica determinata
dal dominio di Roma e la coeva produzione letteraria.
Saper definire i caratteri salienti della cultura di età imperiale
Saper definire, con uno sguardo di sintesi e in una prospettiva analitica,
lo svilupparsi nel tempo degli studi letterari e linguistici;
Essere consapevoli dei processi storici e culturali che hanno portato all'
affermarsi della retorica.
Essere consapevoli delle caratteristiche delle varie scuole di retorica,
con le loro implicanze filosofiche ed artistiche;
saper definire i caratteri ideologici, artistici e culturali alla base del
trattato Sul Sublime
Essere consapevoli dei processi storici e culturali che hanno portato allo
sviluppo del movimento della seconda sofistica.
Saper definire, con u no sguardo di sintesi e in una prospettiva analitica,
i caratteri salienti della produzione letteraria riconducibile agli
esponenti più significativi del movimento.
Saper collocare la produzione retorica e filosofica di Luciano nel
contesto storico, politico e culturale del suo tempo.
saper individuare, anche attraverso letture in traduzione, le
caratteristiche dello stile di Luciano;
Saper individuare le componenti ideologiche e artistiche alla base della
sua produzione letteraria
306
MODULO
13
Plutarco
MODULO
14
Il "romanzo"
MODULO
15
MODULO
16
MODULO
17
Letteratura ebraico-ellenistica e cristiana
Lettura di testo di oratoria
Lettura di tragedia
Saper definire la posizione di Plutarco in rapporto la tramonto del
mondo antico;
saper individuare i caratteri etico-politici della biografia plutarchea, in
rapporto alla biografia aristotelica e a quella di scuola ellenistica;
saper riconoscere il valore storico e ideologico delle Vite di Plutarco;
saper classificare la produzione dei Moralia;
saper individuare le caratteristiche formali e di contenuto più rilevanti
dei Moralia.
Essere consapevoli delle qualità artistiche e delle fortuna di Plutarco.
Essere consapevoli delle problematiche relative alle origini del romanzo
greco;
saper riconoscere le caratteristiche strutturali e ideali del romanzo;
saper definire i caratteri salienti dei vari romanzi pervenuti;
essere consapevoli della diversità del romanzo greco, rispetto alle forme
note del romanzo latino (Petronio e Apuleio):
Essere consapevoli dei processi storici e culturali che hanno portato allo
sviluppo di una letteratura ebraica in lingua greca (Bibbia dei 70) e alla
genesi di una letteratura cristiana.
Essere consapevoli del rapporto sincretistico tra le due culture.
Saper leggere, tradurre e commentare, sul piano linguistico, storico
culturale e filosofico, i brani di una orazione che verranno esaminati.
Saper leggere (in metrica il trimetro giambico), tradurre e commentare,
sul piano linguistico, storico e culturale, i brani di una tragedia che
verranno esaminati.
Obiettivi minimi:
Conoscenza non completa, ma tale da mettere a fuoco le informazioni fondamentali;
comprensione limitata agli elementi e alle relazioni essenziali;
esposizione semplice ma sostanzialmente ordinata e coerente;
uso appropriato dei termini fondamentali del linguaggio specifico;
capacità di orientarsi, anche guidato, sul testo, di individuare le principali strutture linguistiche e stilistiche e gli elementi utili alla contestualizzazione;
capacità di produrre una traduzione, seppur con alcune difficoltà di natura sintattica e lessicale.
TORNA SU
307
Programmazione Dipartimento disciplinare di FILOSOFIA E STORIA a.s. 2014-15
MATERIA STORIA
INDIRIZZO CLASSICO, LINGUISTICO, SCIENTIFICO ORDINARIO E SCIENZE APPLICATE, SCIENZE UMANE
Finalità generali
Finalità generali del corso nel secondo biennio: conoscere i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell’Europa e dell’Italia,
dal Basso Medioevo alla fine del XIX secolo.
Attraverso la conoscenza dei presupposti culturali e della natura delle istituzioni politiche, giuridiche, economiche e sociali, con particolare riferimento
all’Europa e all’Italia, comprendere i diritti e i doveri che individuano l’essere cittadini.
Finalità generali del corso nel quinto anno: conoscere i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia mondiale, in particolare
dell'Europa, nel Novecento, per comprendere le radici del presente.
Attraverso la conoscenza dei presupposti culturali e della natura delle istituzioni politiche, giuridiche, economiche e sociali, con particolare riferimento
all’Europa e all’Italia, comprendere i diritti e i doveri che individuano l’essere cittadini.
Obiettivi disciplinari generali
Obiettivi disciplinari generali per il secondo biennio:
- Sapersi orientare nell’ambito dei concetti generali relativi alle istituzioni statali, ai sistemi politici e giuridici, ai tipi di società utilizzando in modo
critico le conoscenze acquisite.
- Sapere inserire un evento storico nella corretta successione cronologica e nel giusto contesto geografico.
- Sapere cogliere gli elementi di affinità-continuità e diversità-discontinuità tra civiltà diverse.
- Sapere valutare e utilizzare diversi tipi di fonti, leggere documenti storici e confrontare tesi interpretative diverse.
- Acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile, che permetta di condurre ricerche e approfondimenti personali.
- Sapere utilizzare in modo corretto il lessico e le categorie interpretative proprie della disciplina.
- Sapere riconoscere i fondamenti del nostro ordinamento costituzionale e saperli mettere a confronto con altri documenti fondamentali.
Obiettivi disciplinari generali per il quinto anno:
- Sapersi orientare nell’ambito dei concetti generali relativi alle istituzioni statali, ai sistemi politici e giuridici, ai tipi di società utilizzando in modo
critico le conoscenze acquisite.
- Sapere inserire un evento storico nella corretta successione cronologica e nel giusto contesto geografico.
308
-
Sapere cogliere gli elementi di affinità-continuità e diversità-discontinuità tra civiltà diverse.
Sapere valutare e utilizzare diversi tipi di fonti, leggere documenti storici e confrontare tesi interpretative diverse.
Consolidare un metodo di studio autonomo e flessibile, che permetta di condurre ricerche e approfondimenti personali.
Sapere utilizzare in modo corretto il lessico e le categorie interpretative proprie della disciplina.
Sapere riconoscere i fondamenti del nostro ordinamento costituzionale e saperli mettere a confronto con altri documenti fondamentali.
Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro
-
Lezione frontale
Lezione dialogata
Lettura guidata di testi
Discussione in classe
Verifiche
Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà
nel primo periodo:
2
nel secondo periodo: 2
Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
 Verifiche orali
 Quesiti a risposta aperta
 Quesiti a risposta chiusa
 Elaborazione di tracce (saggio breve, tema storico)
Criteri di valutazione
Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori:
 Conoscenza dei contenuti
 Capacità di argomentazione
 Utilizzo del lessico specifico e chiarezza espositiva
 Capacità di effettuare collegamenti e confronti
 Sapere leggere documenti storici e confrontare tesi interpretative diverse.
Tabella di conversione tra voto e prova oppure griglia di valutazione:
309
Conoscenza
Capacità e Competenze
Contenuto
Voto
Voto 3
Voto 4
Voto 5
Voto 6
Voto 7
Forma
Assenza di conoscenze
Non riesce ad orientarsi neanche in situazioni semplici.
Conoscenze confuse, disorganiche, non
corrette
Conoscenza parziale dei contenuti e del
lessico specifico
Conoscenza corretta dei contenuti
essenziali e della terminologia
indispensabile
Conoscenza adeguata dei contenuti
fondamentali e uso corretto del lessico
Voto 8
Conoscenza corretta e completa dei
contenuti e del lessico
Voto 9
Conoscenza completa ed approfondita
dei contenuti ed ottima acquisizione del
lessico
Voto 10 Conoscenza completa e particolarmente
approfondita dei contenuti e ottima
padronanza del lessico
Errata.
Errata
Comprende i concetti fondamentali e i testi con difficoltà
Imprecisa
Evidenzia qualche difficoltà nella comprensione dei contenuti e dei testi;
utilizza il lessico in modo impreciso
Semplice ma corretta Comprende i temi trattati nei loro aspetti fondamentali, sa esprimersi in
modo semplice ma corretto; se guidato, comprende e analizza un testo
non particolarmente complesso
Corretta ed articolata Sa analizzare in modo autonomo temi e testi non particolarmente
complessi, sa effettuare confronti, è in grado di studiare la disciplina con
un sufficiente senso critico;
utilizza il lessico in modo corretto e articolato.
Corretta e fluida
E’ in grado di analizzare, contestualizzare e problematizzare contenuti e
testi di carattere storiografico ed evidenzia l’acquisizione di strumenti
linguistici e concettuali appropriati, tale da permettere una esposizione
corretta e fluida
Fluida sostenuta da
Dimostra di sapersi orientare con un buon grado di autonomia e capacità
un linguaggio preciso critica all’interno degli argomenti e nell’analisi di tesi storiografiche;
l’ottima padronanza del lessico consente una esposizione fluida e
articolata
Ottima, precisa e
Dimostra di sapersi orientare con ottima autonomia e capacità critica
particolarmente fluida all’interno degli argomenti e nell’analisi di tesi storiografiche; è capace
di approfondire le proprie conoscenze arricchendole con apporti
personali e di esporle in modo particolarmente
fluido e articolata
CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI
CLASSI
Conoscenze
Abilità/Capacità
310
Competenze
TERZE
MODULO 1
MODULO 2
MODULO 3
MODULO 4
MODULO 5
MODULO 6
MODULO 7
MODULO 8
MODULO 9
MODULO 10
MODULO 11
MODULO 12
MODULO 13
MODULO 14
MODULO 15
CLASSI
QUARTE
L’Europa feudale
Sapere costruire percorsi essenziali con problemi
studiati in contesti diversi.
Sapere analizzare nei suoi elementi fondamentali
documenti e testi storiografici.
Sapere confrontare posizioni storiografiche
diverse.
Essere in grado di analizzare i problemi in modo
critico.
Sapere partecipare ad una discussione critica.
Sapere definire concetti e problemi a
carattere storico.
Sapere esporre i contenuti mediante l’uso
appropriato del lessico specifico.
La rinascita economica
dell’Occidente
Cristianesimo e Islam: le crociate
Chiesa e Impero tra XII e XIII secolo
La crisi delle istituzioni universali e l’ascesa
delle monarchie
La crisi del Trecento
Monarchie, Imperi e Stati regionali
La civiltà rinascimentale
L’espansione dell’Occidente
La crisi religiosa nel XV secolo
La Riforma protestante
La Riforma cattolica e la Controriforma
L’Impero di Carlo V
L’Europa nella seconda metà del Cinquecento
Il Seicento: il secolo del rovesciamento degli
equilibri europei
Conoscenze
Abilità/Capacità
311
Competenze
MODULO 1
L’antico regime
MODULO 2
MODULO 3
MODULO 4
MODULO 5
MODULO 6
MODULO 7
MODULO 8
MODULO 9
MODULO 10
MODULO 11
MODULO 12
L’Europa tra Seicento e Settecento
L’età dei Lumi
La rivoluzione americana
La rivoluzione francese
L’età napoleonica
La prima rivoluzione industriale
L’eta della Restaurazione
I moti degli anni Venti e Trenta
Le rivoluzioni del 1848
L’unificazione italiana e tedesca
L’Italia nell’età della Destra e della Sinistra
storica
La seconda rivoluzione industriale
La società dell’Ottocento e le sue
contraddizioni
Le grandi potenze
La spartizione imperialistica del mondo
MODULO 13
MODULO 14
MODULO 15
MODULO 16
CLASSI
QUINTE
Conoscenze
Sapere costruire percorsi essenziali con problemi
studiati in contesti diversi.
Sapere analizzare nei suoi elementi fondamentali
documenti e testi storiografici.
Sapere confrontare posizioni storiografiche
diverse.
Essere in grado di analizzare i problemi in modo
critico.
Sapere partecipare ad una discussione critica.
Abilità/Capacità
312
Sapere definire concetti e problemi a
carattere storico.
Sapere esporre i contenuti mediante l’uso
appropriato del lessico specifico.
Competenze
MODULO 1
La società di massa in Occidente
MODULO 2
MODULO 3
MODULO 4
L'età giolittiana
La prima guerra mondiale
Rivoluzione russa e URSS da Lenin
aStalin
Crisi del dopoguerra
Il fascismo
La crisi del '29 e le sue conseguenze
Il nazismo
La seconda guerra mondiale
Shoah e genocidi del xx secolo
L'Italia dal fascismo alla Resistenza e le
tappe di costruzione della democrazia
repubblicana
Dalla guerra fredda alle svolte di fine
Novecento: ONU, la questione tedesca, i
due blocchi, il crollo del sistema sovietico,
il processo di formazione dell'Unione
europea
Decolonizzazione e lotta per lo sviluppo
in Asia, Africa, America latina: la nascita
dello stato di Israele e la questione
palestinese, il "non-allineamento", Cina e
India come potenze mondiali
MODULO 5
MODULO 6
MODULO 7
MODULO 8
MODULO 9
MODULO 10
MODULO 11
MODULO 12
MODULO 13
Sapere costruire percorsi essenziali con
problemi studiati in contesti diversi.
Sapere analizzare nei suoi elementi
fondamentali documenti e testi storiografici.
Sapere confrontare posizioni storiografiche
diverse.
Essere in grado di analizzare i problemi in
modo critico.
Sapere partecipare ad una discussione critica.
313
Sapere definire concetti e problemi a
carattere storico.
Sapere esporre i contenuti mediante
l’uso appropriato del lessico specifico.
MODULO 14
La storia d'Italia nel secondo dopoguerra:
la ricostruzione, il boom economico, le
riforme degli anni '60 e '70, il terrorismo,
Tangentopoli e la crisi del sistema politico
agli inizi degli anni '90
NOTA BENE:
Eventuali argomenti non svolti l’anno precedente potranno essere trattati durante l’anno in corso con tempi e modalità opportuni
Le programmazioni potranno essere suscettibili di eventuali modifiche da parte del Dipartimento o del singolo docente, anche nel corso dell’anno scolastico se, alla luce dell’esperienza nelle
classi, lo si riterrà opportuno
TORNA SU
314
Programmazione Dipartimento disciplinare di FILOSOFIA E STORIA a.s. 2014-15
MATERIA FILOSOFIA
INDIRIZZO CLASSICO, LINGUISTICO, SCIENTIFICO ORDINARIO E SCIENZE APPLICATE, SCIENZE UMANE
Finalità generali
Finalità generali secondo biennio: acquisizione della consapevolezza del significato della riflessione filosofica come modalità fondamentale e
specifica della ragione umana che costantemente ripropone, attraverso diversi autori, la domanda sulla conoscenza, sull’esistenza dell’uomo, sul
senso dell’essere e dell’esistere.
Finalità generali del corso nel quinto anno: consolidamento della consapevolezza del significato della riflessione filosofica come modalità
fondamentale e specifica della ragione umana che costantemente ripropone, attraverso diversi autori, la domanda sulla conoscenza, sull’esistenza
dell’uomo, sul senso dell’essere e dell’esistere.
Obiettivi disciplinari generali
Obiettivi disciplinari generali per il secondo biennio:
-
Essere in grado, grazie alla conoscenza degli autori e dei problemi filosofici fondamentali, di sviluppare la riflessione personale, la capacità di
giudizio critico, l’attitudine all’approfondimento, alla discussione razionale e la capacità di argomentare una tesi.
Sapere cogliere di ogni autore o tema trattato, sia il rapporto con il relativo contesto storico-culturale, sia la portata potenzialmente
universalistica che ogni filosofia possiede.
Essere in grado di orientarsi, grazie allo studio dei diversi autori e alla lettura dei testi, su problematiche attinenti alla sfera dell’ontologia, della
gnoseologia, dell’etica, della riflessione politica, del rapporto tra filosofia e scienza e tra filosofia e religione.
Acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile, tale da permettere l’effettuazione di ricerche e approfondimenti personali.
Saper usare in modo appropriato il lessico e le categorie specifiche della disciplina.
Abituarsi a ragionare con rigore logico, ad individuare i problemi e le loro possibili soluzioni.
Obiettivi disciplinari generali per il quinto anno:
315
-
Essere in grado, grazie alla conoscenza degli autori e dei problemi filosofici fondamentali, di sviluppare la riflessione personale, la capacità di
giudizio critico, l’attitudine all’approfondimento, alla discussione razionale e la capacità di argomentare una tesi.
Sapere cogliere di ogni autore o tema trattato, sia il rapporto con il relativo contesto storico-culturale, sia la portata potenzialmente
universalistica che ogni filosofia possiede.
Essere in grado di orientarsi anche in modo autonomo, grazie allo studio dei diversi autori e alla lettura dei testi, su problematiche attinenti alla
sfera dell’ontologia, della gnoseologia, dell’etica, della riflessione politica, del rapporto tra filosofia e scienza e tra filosofia e religione.
Potenziare un metodo di studio autonomo e flessibile, tale da permettere l’effettuazione di ricerche e approfondimenti personali.
Potenziare la padronanza del lessico e le categorie specifiche della disciplina.
Ragionare con rigore logico e individuare i problemi e le loro possibili soluzioni.
Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro
-
Lezione frontale
Lezione dialogata
Lettura guidata di testi
Discussione in classe
Verifiche
Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà:
nel primo periodo:
2
nel secondo periodo: 2
Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
 Verifiche orali
 Quesiti a risposta aperta
 Quesiti a risposta chiusa
 Trattazione sintetica di un argomento
Criteri di valutazione
Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori:
 Conoscenza dei contenuti
 Capacità di argomentazione
 Capacità di contestualizzare le questioni filosofiche
 Utilizzo del lessico specifico e chiarezza espositiva
316

Capacità di effettuare collegamenti e confronti
Tabella di conversione tra voto e prova oppure griglia di valutazione:
Conoscenza
Voto
Capacità e Competenze
Contenuto
Voto 3 Assenza di conoscenze
Voto 4 Conoscenze confuse, disorganiche, non corrette
Voto 5 Conoscenza parziale dei contenuti e del lessico
specifico
Forma
Errata.
Errata
Imprecisa
Voto 6 Conoscenza corretta dei contenuti essenziali e
della terminologia indispensabile
Semplice ma corretta
Voto 7 Conoscenza adeguata dei contenuti
fondamentali e uso corretto del lessico
Corretta ed articolata
Voto 8 Conoscenza corretta e completa dei contenuti e
del lessico
Corretta e fluida
Voto 9 Conoscenza completa ed approfondita dei
contenuti ed ottima acquisizione del lessico
Fluida sostenuta da
un linguaggio preciso
Voto 10 Conoscenza completa e particolarmente
approfondita dei contenuti e ottima padronanza
del lessico
Ottima, precisa e
particolarmente fluida
317
Non riesce ad orientarsi neanche in situazioni semplici.
Comprende i concetti fondamentali e i testi con difficoltà
Evidenzia qualche difficoltà nella comprensione dei contenuti e
dei
testi; utilizza il lessico in modo impreciso
Comprende i temi trattati nei loro aspetti fondamentali, sa
esprimersi in modo semplice ma corretto; se guidato, comprende
e analizza un testo non particolarmente complesso
Sa analizzare in modo autonomo temi e testi non
particolarmente complessi, sa effettuare confronti, è in grado di
studiare la disciplina con un sufficiente senso critico; utilizza il
lessico in modo corretto e articolato.
E’ in grado di analizzare, contestualizzare e problematizzare
contenuti e testi ed evidenzia l’acquisizione di strumenti
linguistici e concettuali appropriati, tale da permettere una
esposizione corretta e fluida
Dimostra di sapersi orientare con un buon grado di autonomia e
capacità
critica all’interno degli argomenti e nell’analisi dei testi; l’ottima
padronanza del lessico consente una esposizione fluida e
articolata
Dimostra di sapersi orientare con ottima autonomia e capacità
critica all’interno degli argomenti e nell’analisi dei testi; è
capace di approfondire le proprie conoscenze arricchendole con
apporti personali e di esporle in modo particolarmente fluido e
articolata
CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI
CLASSI
TERZE
MODULO 1
MODULO 2
MODULO 3
MODULO 4
MODULO 5
MODULO 6
MODULO 7
MODULO 8
CLASSI
QUARTE
Conoscenze
La nascita della filosofia e i presocratici:
Talete, Anassimandro, Pitagora, Eraclito,
Parmenide, Zenone di Elea, i “pluralisti”
Abilità/Capacità
Competenze
Sapere costruire percorsi essenziali con problemi
studiati in contesti diversi.
Sapere confrontare posizioni filosofiche diverse.
Sapere analizzare nei suoi elementi fondamentali
un testo filosofico.
Essere in grado di analizzare i problemi in modo
critico.
Sapere partecipare ad una discussione critica.
Sapere definire concetti e problemi filosofici
Sapere esporre i contenuti mediante l’uso
appropriato del lessico specifico.
Abilità/Capacità
Competenze
Caratteri generali della sofistica; Protagora,
Gorgia Socrate
Platone
Aristotele
Le filosofie ellenistiche
Plotino
Le origini del cristianesimo e la filosofia:
Agostino
La filosofia nel Medioevo: la questione
degli universali; la prove sull’esistenza di
Dio di Anselmo d’Aosta e Tommaso
d’Aquino.
Problematiche fondamentali della filosofia
tardo-medioevale: Ockham
Conoscenze
318
MODULO 1
Filosofia e cultura dell’età umanisticorinascimentale
MODULO 2
MODULO 3
MODULO 4
La rivoluzione scientifica
Cartesio: razionalismo e meccanicismo
La ragione e l’esperienza: Spinoza. Leibniz,
Locke, Hume
Religione, ragione,storia tra Seicento e
Settecento: Pascal, Berkeley
L’età dei Lumi
Kant e la filosofia critica
La filosofia di Hegel
MODULO 5
MODULO 6
MODULO 7
MODULO 8
CLASSI
QUINTE
MODULO 1
La filosofia di Schopenhauer
MODULO 2
MODULO 3
MODULO 4
MODULO 5
MODULO 6
MODULO 7
La filosofia di Kierkegaard
Il pensiero di Marx
Il positivismo e il pensiero di Comte
La filosofia di Nietzsche
Lo Spiritualismo: Bergson
Freud e la psicoanalisi
Conoscenze
Sapere costruire percorsi essenziali con problemi
studiati in contesti diversi.
Sapere confrontare posizioni filosofiche diverse.
Sapere analizzare nei suoi elementi fondamentali
un testo filosofico.
Essere in grado di analizzare i problemi in modo
critico.
Sapere partecipare ad una discussione critica.
Abilità/Capacità
Sapere costruire percorsi essenziali con
problemi studiati in contesti diversi.
Sapere confrontare posizioni filosofiche
diverse.
Sapere analizzare nei suoi elementi
fondamentali un testo filosofico.
Essere in grado di analizzare i problemi in
modo critico.
Sapere partecipare ad una discussione critica.
319
Sapere definire concetti e problemi filosofici
Sapere esporre i contenuti mediante l’uso
appropriato del lessico specifico.
Competenze
Sapere definire concetti e problemi
filosofici
Sapere esporre i contenuti mediante
l’uso appropriato del lessico specifico.
MODULO 8
MODULO 9
MODULO 10
MODULO 11
MODULO 12
MODULO 13
MODULO 14
MODULO 15
MODULO 16
MODULO 17
MODULO 18
Husserl e la fenomenologia
La filosofia di Heidegger
La filosofia del linguaggio: Wittgenstein
Vitalismo e pragmatismo
Interpretazioni e sviluppi del marxismo
Neoidealismo italiano
Temi e problemi di riflessione politica
del Novecento
La riflessione epistemologica: Popper
Ermeneutica filosofica
L'esistenzialismo
La filosofia di ispirazione cristiana e la
nuova teologia
Per quanto riguarda i contenuti corrispondenti ai moduli da 7 a 18 ogni docente tratterà almeno quattro argomenti a scelta.
NOTA BENE:
Eventuali argomenti non svolti l’anno precedente potranno essere trattati durante l’anno in corso con tempi e modalità opportuni
Le programmazioni potranno essere suscettibili di eventuali modifiche da parte del Dipartimento o del singolo docente, anche nel corso dell’anno scolastico se, alla luce dell’esperienza nelle
classi, lo si riterrà opportuno
TORNA SU
320
Programmazione Dipartimento disciplinare di SCIENZE UMANE a.s. 2014-15
MATERIA ANTROPOLOGIA
INDIRIZZO ORDINARIO
Finalità generali
1) Conoscere le nozioni e le problematiche specifiche relative agli ambiti disciplinari educativi, culturali, emotivi, relazionali e affettivi;
2) Elaborare modelli teorici della realtà sociale, culturale, individuale, internazionale ed educativa;
3) Acquisire consapevolezza delle dinamiche proprie della realtà sociale, culturale, educativa e psicologica per offrire soluzioni motivate ai
problemi della realtà contemporanea.
Obiettivi disciplinari generali
1) Acquisire consapevolezza del concetto di cultura e dei diversi modelli teorici;
2) Riconoscere, attraverso una comparazione tra le varie culture, gli elementi di diversità e i valori comuni;
3) Conoscere le scelte concrete di ogni cultura relativamente ai riti, alla religione, al rapporto parentale, all’organizzazione sociale.
Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro
1) Lezione frontale dialogata;
2) Lezione aperta con individuazione dei problemi culturali generali e specifici;
3) Lavoro di gruppo su fonti relative a specifici contesti culturali;
4) Attività di recupero
5) Metodo del problem solving
6) Alternanza di unità didattiche e di momenti di valutazione e di verifica collettiva;
7) Lavoro individualizzato e attività di recupero;
8) Metodo induttivo e logico deduttivo: applicazione dei due metodi a contesti culturali. Libri di testo
9) Testi di approfondimento
10) Dispense, schemi, mappe, slide
321
11) Appunti
12) Videoproiettore
13) Computer
14) Lettore DVD
15) Biblioteca
16) Visite guidate, mostre
Verifiche
Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà:
nel primo periodo:
minimo due verifiche scritte e due verifiche orali
nel secondo periodo: minimo tre verifiche scritte e tre verifiche orali
Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
Analisi del testo
Saggio breve
Articolo di giornale
Test a risposta aperta
Prova –semistrutturata
Test vero/falso
Tradizionali interrogazioni
Costruzione di mappe concettuali
Dialogo e partecipazione alla discussione organizzata
Criteri di valutazione
Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti:
Esame del livello di partenza
Esame del livello raggiunto
Padronanza dei contenuti
Raccordi pluridisciplinari
Uso del lessico specifico
Competenze conseguite
Abilità conseguite
Sviluppo delle argomentazioni
Capacità elaborative e logiche
322
Livello di interesse, partecipazione e impegno
Livello di accuratezza nello svolgimento dei compiti assegnati
Completezza e correttezza degli interventi, sia di quelli spontanei, sia di quelli stimolati dal docente
Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio)
1.Livello minimo - competenze :
 Conoscere il proprio stile di apprendimento
 Comprendere e saper affrontare in modo consapevole le dinamiche della realtà antropologica
2. Livello minimo-abilità/capacità:
 Utilizzare un metodo di studio efficace
 Intuire la diversità che riguarda le argomentazioni sostanziali
 Riconoscere il punto di vista dell’altro sia in ambito formale che informale
3. Livello minimo – conoscenze:
 Conoscenza e applicazione dei contenuti essenziali
CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI
SECONDO BIENNIO
CLASSI
TERZE
Modulo 1
Conoscenze
o
o
o
o
o
Origini e metodo. Il metodo della
ricerca.
Le varie culture.
I fondatori dell’antropologia
I classici dell’antropologia
Nuove idee sui dibattiti di cultura
Abilità/Capacità
Individuare gli aspetti del tempo e dello spazio
tramite l’osservazione di avvenimenti culturali
Individuare situazioni e divergenze nei vari campi
d’indagine antropologica
Riflessione sul rapporto tra cultura e individuo,
cultura e ambiente
323
Competenze
Comprendere i riferimenti teorici relativi
alle varie e fondamentali teorie
antropologiche
Conoscere contenuti, nuclei problematici,
diversità culturali e le loro specificità
Modulo 2
o Forme d’identità (il Sé e l’altro, il
corpo, individuo e persona)
o Genere, etnia e casta.
Comprendere e definire concetti chiave
Modulo 3
o Le diverse forme di società
o L’uomo e il suo ambiente
o La creatività culturale e le arti
Modulo 4
o La famiglia e le strutture di
parentela
o Affinità e parentela
Approfondire il ruolo della cultura nella
formazione della società
Saper illustrare anche con documenti fotografici i
danni di un’ eccessiva antropizzazione
Saper argomentare sul valore dell’arte nelle varie
culture
Approfondire il ruolo della famiglia nelle varie
culture
Produrre schemi di confronto per evidenziare i
diversi modelli culturali
CLASSI
QUARTE
Modulo 5
Conoscenze
Il controllo delle risorse e il potere
La politica: una competizione per il
controllo delle risorse
Esprimere punti di vista personali nei
confronti delle varie teorie e concezioni
apprese
Approfondire, anche con il contributo della
psicologia, le tematiche del Sé e dell’Altro,
dell’identità e della collettività
Esprimere il punto di vista personale
riguardo alle tematiche
Applicare le conoscenze a diversi contesti
Argomentare sul valore rituale, affettivo ed
economico del matrimonio nelle varie
culture
Abilità/Capacità
Competenze
Comprendere le informazioni contenute in un testo
e saperle elaborare criticamente
Esprimere correttamente e coerentemente le
informazioni apprese
Leggere, comprendere e interpretare i
modelli teorici e politici del vivere sociale
e i rapporti che ne derivano sul piano eticocivile
324
Modulo 6
L’antropologia e la globalizzazione
Modulo 7
Diversità e unità della specie umana:
geni, lingue e culture
Pensare e comunicare
La classificazione del mondo
Modulo 8
Pensiero magico e pensiero mitico
La religione e le religioni.
Comprendere le informazioni contenute in un testo
e saperle elaborare criticamente
Esprimere correttamente e coerentemente le
informazioni apprese
Comprendere le informazioni contenute in un testo Individuare gli aspetti del tempo e dello
e saperle elaborare criticamente
spazio tramite l’osservazione di diverse
Esprimere correttamente e coerentemente le
culture
informazioni apprese
Comprendere le informazioni contenute in un testo Comprendere le ragioni del manifestarsi di
e saperle elaborare criticamente
diversi modelli sociali e del loro rapporto
Esprimere correttamente e coerentemente le
con la religione
informazioni apprese
QUINTO ANNO
CLASSI
QUINTE
Modulo 9
Conoscenze
I metodi di ricerca in campo
antropologico
Modulo 10
I metodi di ricerca in campo
antropologico
Modulo 11
I metodi di ricerca in campo
antropologico
Abilità/Capacità
Conoscere le tecniche principali della ricerca
antropologica
Saper individuare i principali ambiti di ricerca
Conoscere le tecniche principali della ricerca
antropologica
Saper individuare i principali ambiti di ricerca
Conoscere le tecniche principali della ricerca
antropologica
Saper individuare i principali ambiti di ricerca
TORNA SU
325
Competenze
Saper analizzare e applicare i metodi di
ricerca in campo antropologico
Saper analizzare e applicare i metodi di
ricerca in campo antropologico
Saper analizzare e applicare i metodi di
ricerca in campo antropologico
Programmazione Dipartimento disciplinare di SCIENZE UMANE
MATERIA PEDAGOGIA
INDIRIZZO ORDINARIO
o
o
o
o
Finalità generali
Primo e secondo biennio
Quinto anno
Padroneggiare le principali tipologie educative, relazionali e sociali
proprie della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella
Alla fine del corso l’alunno dovrà aver acquisito una conoscenza sicura
costruzione della civiltà europea;
ed articolata del processo di funzionamento dei differenti sistemi
Acquisire le competenze necessarie per comprendere le dinamiche
educativi; l’abitudine a contestualizzare i fenomeni educativi nella loro
proprie della
complessità storica, sociale, istituzionale e culturale. Dovrà, inoltre, saper
realtà sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai
individuare la valenza pedagogica e lo spessore educativo nelle figure
processi formativi formali e non, ai servizi alla persona, al mondo del professionali preposte alla formazione al servizio nei diversi ambiti
lavoro, ai fenomeni interculturali e ai contesti della convivenza e della sociali.
costruzione della
cittadinanza;
sviluppare una adeguata consapevolezza culturale
rispetto alle dinamiche degli affetti
326
Obiettivi disciplinari generali
I BIENNIO
o
o
o
o
o
Saper utilizzare gradualmente il lessico specifico.
Saper individuare i nuclei fondamentali dei temi trattati.
Saper esporre in maniera descrittiva le conoscenze acquisite.
Saper evidenziare più aspetti o più modi di affrontare un argomento e/o una problematica
Comprendere in correlazione con lo studio della storia, lo stretto rapporto tra l’evoluzione
delle forme storiche della civiltà e i modelli educativi, familiari, scolastici e sociali, messi in atto nell’età antica
o Saper rivedere, confrontare e migliorare il proprio metodo di studio utilizzando anche le informazioni e le sollecitazioni proposte
dall’insegnante
II BIENNIO e QUINTO ANNO
o Accostarsi in modo puntuale al sapere pedagogico
o Acquisire le nozioni fondamentali della disciplina in una prospettiva sistematica, storica e critica
o Acquisire la capacità di leggere e analizzare testi cogliendo le implicazioni e sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto
con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale.
o Saper produrre messaggi efficaci, utilizzando codici verbali, non verbali e multimediali.
o Saper riassumere, interpretare e rielaborare le conoscenze apprese.
o Saper argomentare oralmente e per iscritto la propria opinione su una tematica disciplinare.
327
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
Metodologia
Lezione frontale
Lezione interattiva
Lezione multimediale
Didattica laboratoriale
Lettura e analisi diretta dei testi
Problem solving
Attività di laboratorio
Esercitazioni pratiche
Attività di recupero
Lavoro di gruppo
Valorizzazione dell’errore come momento di riflessione e di discussione mai di punizione
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
Libri di testo
Testi di approfondimento
Dispense, schemi, mappe, slide
Appunti
Videoproiettore
Computer
Lettore DVD
Biblioteca
Visite guidate, mostre
Stage
Mezzi e strumenti di lavoro
Verifiche
Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà:
nel primo periodo:
minimo due verifiche scritte e due verifiche orali
nel secondo periodo: minimo tre verifiche scritte e tre verifiche orali
Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
Analisi del testo
Saggio breve
Articolo di giornale
Test a risposta aperta
Prova –semistrutturata
328
Test vero/falso
Tradizionali interrogazioni
Costruzione di mappe concettuali
Dialogo e partecipazione alla discussione organizzata
Criteri di valutazione
Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti:
Esame del livello di partenza
Esame del livello raggiunto
Padronanza dei contenuti
Raccordi pluridisciplinari
Uso del lessico specifico
Competenze conseguite
Abilità conseguite
Sviluppo delle argomentazioni
Capacità elaborative e logiche
Livello di interesse, partecipazione e impegno
Livello di accuratezza nello svolgimento dei compiti assegnati
Completezza e correttezza degli interventi, sia di quelli spontanei, sia di quelli stimolati dal docente
Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine primo biennio)
Livello minimo – abilità/capacità Consapevole utilizzo di tecniche operative
Livello minimo – conoscenze Conoscenza e applicazione dei contenuti essenziali
Livello minimo - competenze sufficiente appropriatezza della terminologia specifica
Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio)
1. Livello minimo - competenze :
- Conoscenza della terminologia specifica
2. Livello minimo-abilità/capacità:
- Individuazione del rapporto tra problematiche pedagogiche e contesto storico sociale
- Capacità di utilizzare i concetti chiave del pensiero pedagogico
3. Livello minimo – conoscenze:
- Conoscenza di temi e problemi della pedagogia
329
CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI
PRIMO BIENNIO
CLASSI
PRIME
Modulo 1
Modulo 2
Modulo 3
Modulo 4
Conoscenze
Stili , tecniche e strategie di
apprendimento
L’ essere umano e la cultura
Processo formativo : tra istruzione ed
educazione
La pedagogia come riflessione
sull’educazione.
Educazione informale
Le iniziazioni e il loro significato
Egitto Mesopotamia, India e Cina
L’areté aristocratica dell’età arcaica
La paidéia filosofica tra i Sofisti, Socrate
e Platone.
Abilità/Capacità
Utilizzare un metodo di studio efficace
Competenze
Riconoscere il proprio stile di apprendimento
Comprendere il significato di processo
formativo e del rapporto fra esso e l’essere
umano in quanto produttore di cultura.
Cogliere la similarità delle pratiche educative Comprendere come l’ evoluzione dei
delle società caratterizzate sia da oralità che processi formativi abbia contribuito
da scrittura.
all’attuale processo di globalizzazione.
Cogliere l’iter formativo della partecipazione Comprendere la distinzione tra storia della
consapevole ed attiva dell’individuo alla vita pedagogia e storia delle attività formative.
dello Stato
Il tramonto della polis e l’educazione:
Aristotele
La paidéia ellenistica
Cogliere l’iter formativo della partecipazione Comprendere la distinzione tra storia della
L’ideale e le forme educative a Roma
consapevole ed attiva dell’individuo alla vita pedagogia e storia delle attività formative.
Institutio oratoria di Quintilliano
dello Stato
Seneca: l’educazione filosofica e morale
CLASSI
Conoscenze
SECONDE
La paidéia ellenistica
Modulo 5
L’ideale e le forme educative a Roma **
Institutio oratoria di Quintilliano
Seneca: l’educazione filosofica e morale
Abilità/Capacità
Competenze
Utilizzare un metodo di studio efficace
Comprendere come l’evoluzione dei processi
Cogliere l’iter formativo della partecipazione formativi cambi in relazione ai diversi
consapevole ed attiva dell’individuo alla vita momenti storici
dello Stato
330
Modulo 6
Modulo 7
Institutio oratoria di Quintilliano
Cogliere il cambiamento della relazione
Seneca: l’educazione filosofica e morale maestro-allievo dall’età ellenistica a quella
La nascita della pedagogia cristiana
cristiana
I Padri latini come nuovi modelli
formativi Cenni all’età carolingia e alla
riforma della cultura e dell’educazione
Cogliere l’importanza educativa del
Medioevo come età della formazione
dell’Europa cristiana
Comprendere il ruolo delle religioni
nell’evoluzione dei processi formativi
Comprendere il ruolo delle religioni
nell’evoluzione dei processi formativi
SECONDO BIENNIO
CLASSI
TERZE
Modulo 8
Modulo 9
Modulo 11
Conoscenze
Abilità/Capacità
Il Basso Medioevo: Scuole e Università. Cogliere l’importanza educativa del
Maestri e allievi. Leggere la pedagogia
Medioevo come età della formazione
(Letture di brani antologici
dell’Europa cristiana
e di alcuni saperi specialistici
Umanesimo e Rinascimento, Umanisti
italiani ed europei. Leggere la
Pedagogia. Proposta di ricerca-azione
sull’attività di gruppo
Il Seicento e il Settecento: l’educazione
nell’Europa cattolica tra Seicento e
Settecento. Le scuole per il popolo.
L’educazione nel mondo protestante
Leggere la padagogia (Letture di brani
antologici)
CLASSI
Conoscenze
QUARTE
Modulo 12 Età dei lumi ed età napoleonica:
Illuminismo ed Empirismo, Locke. La
proposta pedagogica di J.J.Rousseau.
L’utopia pedagogica illuminista ed
E.Kant. Leggere la padagogia (lettura di
brani antologici)
Cogliere il rapporto tra
l’evoluzione delle forme storiche
della civiltà e i modelli educativi,
familiari, scolastici e sociali.
Cogliere il rapporto tra
l’evoluzione delle forme storiche
della civiltà e i modelli educativi,
familiari, scolastici e sociali.
Abilità/Capacità
Comprendere il cambiamento in
relazione agli usi, alle abitudini, al
vivere quotidiano nel confronto con
la propria esperienza personale
331
Competenze
1. Comprendere il cambiamento e la diversità
dei tempi storici in una dimensione
diacronica attraverso il confronto tra epoche
e in una dimensione sincronica attraverso il
confronto fra aree geografiche e culturali
Comprendere la trasformazione e la diversità
dell’evoluzione storica nel confronto fra
epoche e aree geografiche e culturali diverse
Comprendere le ragioni del manifestarsi di
diversi modelli educativi e del loro rapporto
con la politica, la vita economica e religiosa.
Competenze
Comprendere le ragioni del manifestarsi di
diversi modelli educativi e del loro rapporto
con la politica, la vita economica e religiosa.
Modulo 13
Modulo 14
Modulo 15
Pestalozzi. L’educazione nel periodo
illuminista. La nascita della pedagogia
speciale: Itard. Leggere la pedagogia.
L’Ottocento:verso la società alfabeta.
Herbart e la questione del metodo.
Gabelli e la “lezione di cose”. Ferrante
Aporti e l’educazione infantile. Froebel
ei Giardini d’infanzia. Leggere la
pedagogia.
Come formare gli Italiani nell’Italia
unita. Dalla modernità borghese alla
modernità scientifica.:Comte, Spencer,
Durkheim.
La pedagogia positivista in Inghilterra e
in Italia.
Leggere la pedagogia
Situare i diversi eventi storici secondo le
coordinate spazio temporali
Applicare le conoscenze alle diverse e nuove
situazioni
Intuire le relazioni logiche tra le varie parti di Leggere, comprendere e interpretare testi
un testo
scritti
Distinguere i vari stili comunicativi di un
testo
Produrre testi di vario tipo
QUINTO ANNO
CLASSI
QUINTE
Modulo 16
Conoscenze
Modelli pedagogici dell'età
contemporanea. Le scuole nuove•
Abilità/Capacità
Distinguere i vari stili comunicativi di un
testo
332
Competenze
Produrre testi di vario tipo
Modulo 17
Modulo 18
Modulo 19
MODULO
20
MODULO
21
L’educazione nel primo Novecento: dal
maestro al fanciullo. La scuola attiva
negli Stati Uniti: Dewey. La scuola
attiva in Europa: Claparède. Montessori,
il materiale di sviluppo
La pedagogia delle sorelle Agazzi
Leggere la pedagogia
Scuola efficace e personalizzazione
dell’insegnamento. Il dibattito sui diritti
umani. La condivisione dei vincoli di
solidarietà
Decroly.
Radice.
Leggere la pedagogia
La reazione antipositivista: Gentile
Educazione e multiculturalismo. La
scuola e il dialogo multiculturale.
Leggere la pedagogia
Personalisti e marxisti di fronte
all’educazione: Maritain. Celèstin
Freinet:. Leggere la pedagogia
Disabilità e cura della persona.
Altre pedagogie del Novecento
Leggere la pedagogia
Vedi II Biennio
Confrontarsi nelle diverse situazioni
comunicative con scambio di informazioni,
di idee, anche per esprimere il proprio punto
di vista
Saper cogliere il sapere pedagogico come
sapere specifico dell’educazione
Riconoscere il punto di vista dell’altro sia in
ambito formale sia informale.
Padroneggiare i vari mezzi espressivi e
argomentativi utili per l’esposizione nei vari
contesti
Confrontarsi nelle diverse situazioni
comunicative con scambio di informazioni,
di idee, anche per esprimere il proprio punto
di vista
Esprimere capacità di analisi, sintesi e
rielaborazione personale
Confrontarsi nelle diverse situazioni
comunicative con scambio di informazioni,
di idee, anche per esprimere il proprio punto
di vista
Riconoscere il punto di vista dell’altro sia in
ambito formale sia informale.
Esprimere capacità di analisi, sintesi e
rielaborazione personale
TORNA SU
333
Saper compiere una semplice ricerca
empirica, utilizzando gli strumenti principali
del metodo della ricerca anche in prospettiva
multidisciplinare con le altre discipline delle
scienze umane.
Programmazione Dipartimento disciplinare di SCIENZE UMANE a.s. 2014-15
MATERIA PSICOLOGIA
INDIRIZZO ORDINARIO


Finalità generali
Acquisire le conoscenze dei principali campi d’indagine della psicologia:
Raggiungere anche attraverso la lettura e lo studio di brani e di autori la conoscenza delle principali tipologie relazionali e comunicative
1.
2.
3.
4.
Obiettivi disciplinari generali
L’insegnamento della psicologia mette lo studente in grado di:
Utilizzare il lessico appropriato
Comprendere il proprio stile di apprendimento, mettendo in atto strategie di studio adeguate
Comprendere la specificità della psicologia come disciplina scientifica e conoscerne le linee generali delle principali teorie
Riconoscere i principali meccanismi del linguaggio e della comunicazione nei diversi contesti sociali
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
Metodologia
Lezioni frontali e dialogate
Insegnamento il più possibile personalizzato
Coinvolgimento degli alunni mediante la costituzione di lavori di gruppo
Attività di recupero
Metodo induttivo e logico deduttivo
Lezione aperta, problematizzazione e ricerca attiva.
Lavoro di gruppo
Problem solving
Valorizzazione dell’errore come momento di riflessione e di discussione e non di punizione.
Particolare attenzione ad allievi in difficoltà al fine di recuperare le carenze della preparazione.
Mezzi e strumenti di lavoro
334
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
Libri di testo
Testi di approfondimento
Dispense, schemi, mappe, slide
Appunti
Videoproiettore
Computer
Lettore DVD
Biblioteca
Visite guidate, mostre
Stage
Verifiche
Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà:
nel primo periodo:
minimo due verifiche scritte e due verifiche orali
nel secondo periodo: minimo tre verifiche scritte e tre verifiche orali
Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
Analisi del testo
Saggio breve
Articolo di giornale
Test a risposta aperta
Prova –semistrutturata
Test vero/falso
Tradizionali interrogazioni
Costruzione di mappe concettuali
Dialogo e partecipazione alla discussione organizzata
Criteri di valutazione
Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti:
Esame del livello di partenza
Esame del livello raggiunto
Padronanza dei contenuti
Raccordi pluridisciplinari
Uso del lessico specifico
Competenze conseguite
Abilità conseguite
335
Sviluppo delle argomentazioni
Capacità elaborative e logiche
Livello di interesse, partecipazione e impegno
Livello di accuratezza nello svolgimento dei compiti assegnati
Completezza e correttezza degli interventi, sia di quelli spontanei, sia di quelli stimolati dal docente
Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine primo biennio)
Livello minimo – abilità/capacità
Consapevole utilizzo di tecniche operative
Livello minimo – conoscenze
Conoscenza e applicazione dei contenuti essenziali
Livello minimo - competenze
Sufficiente appropriatezza della terminologia specifica
Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio)
1.Livello minimo - competenze :
Conoscere il proprio stile di apprendimento
Comprendere e saper affrontare in modo consapevole le dinamiche della realtà sociale
2. Livello minimo-abilità/capacità:
Utilizzare un metodo di studio efficace
Individuare i contributi offerti dalla disciplina per la comprensione dei più comuni
meccanismi di emarginazione ed esclusione sociale
Cogliere le molteplici dimensioni dell’esperienza comunicativa e la loro valenza
Pragmatica
3. Livello minimo – conoscenze:
Conoscenza e applicazione dei contenuti essenziali
336
con particolare riferimento alle relazioni di gruppo
CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI
PRIMO BIENNIO
CLASSI
PRIME
Conoscenze
Modulo 1
La nascita della psicologia scientifica.
La psicologia e Gli indirizzi scientifici della psicologia:
i suoi indirizzi
strutturalismo, funzionalismo, Gestalt,
comportamentismo, cognitivismo,
psicoanalisi.
I metodi della psicologia: l’esperimento,
l’osservazione, il metodo clinico,
l’inchiesta.
Abilità/Capacità
Saper individuare le caratteristiche e le
prospettive della disciplina.
337
Competenze
Comprendere le situazioni in cui sono
applicati i diversi metodi e approcci in
psicologia
Modulo 2
La percezione e lo sviluppo percettivo
I processi sensoriali.
Percezione e
Le leggi dell’organizzazione percettiva.
attenzione
I vari tipi di percezione.
La percezione del bambino
L’attenzione e le sue leggi.
Modulo 3
Le emozioni
La motivazione
Lo sviluppo
affettivo e della Lo sviluppo affettivo e della personalità
teoria di s. Freud
personalità
Gli studi di Erikson
Gli studi Di Bowlby
Lo sviluppo sociale
Lo sviluppo morale
Il comportamento
Modulo 4
L’apprendimento.
Apprendiment Il condizionamento classico.
Il condizionamento operante.
o, memoria e
L’apprendimento per osservazione.
intelligenza
L’apprendimento cognitivo: l’insight.
La memoria.
La memoria come elaborazione attiva.
Memoria sensoriale, a breve termine, a
lungo termine.
Il recupero e l’oblio.
L’intelligenza.
I modelli di spiegazione dell’intelligenza.
Gli studi di Wertheimer.
Il modello di Gardner.
L’intelligenza : basi biologiche e modelli
di spiegazione
CLASSI
SECONDE
Conoscenze
Comprendere le leggi che regolano lo
sviluppo percettivo del bambino
Saper individuare le applicazioni delle
leggi percettive nella vita quotidiana
Comprendere lo sviluppo affettivo e della
personalità
Riuscire ad entrare in relazione con
individui di età e caratteristiche diverse
Comprendere le caratteristiche
dell’intelligenza umana, le principali leggi
dell’apprendimento umano e i meccanismi
del funzionamento della memoria
Saper intervenire in modo adeguato per
potenziare le capacità cognitive delle
persone
Saper individuare le strategie più
opportune per un uso corretto della
memoria
Saper individuare delle attività utili a
stimolare l’intelligenza
Abilità/Capacità
338
Competenze
Lo sviluppo cognitivo del bambino
La teoria di Piaget
La vita cognitiva e i problemi dello
sviluppo
Lo sviluppo del linguaggio
Modulo 6
Comunicazione verbale e non verbale
Il linguaggio
I linguaggi espressivi del bambino
Le teorie sull’apprendimento del
linguaggio
Le fasi di sviluppo del linguaggio
La motivazione
Modulo 7
La teoria di Bloom
Metacognizione L’apprendimento cooperativo
Didattica metacognitiva e capacità di
apprendimento
Il sociocostruttivismo
Il concetto di sé
MODULO 8
Le psicologie umanistiche
Psicologia della La teoria dei sistemi
relazione
Stili educativi
Aggressività e contenimento
Apprendere nell’era digitale
Contesti educativi
La relazione in classe: status e ruolo
Il rapporto tra allievo e docente
Modulo 5
Lo sviluppo
cognitivo
Comprendere i principali aspetti della teoria
dello sviluppo e i mutamenti che
intervengono nelle vita cognitiva
dell’individuo
Comprendere i rapporti che intercorrono tra
linguaggio e pensiero
Saper individuare attività educative
conformi al livello cognitivo della persona
Comprendere i processi che determinano i
comportamenti umani
Possedere elementi per fornire adeguate
risposte ai bisogni
Confrontarsi ed esprimere proprie
considerazioni critiche
Esprimere punti di vista personali nei
confronti delle varie teorie, concezioni e
tesi apprese
Intervenire in modo corretto per favorire
lo sviluppo linguistico del bambino
SECONDO BIENNIO
CLASSI
TERZE
Conoscenze
Abilità/Capacità
339
Competenze
La psicologia: il campo d’indagine e le
origini. Psicanalisi e inconscio. Sviluppo
e psicanalisi: oltre Freud (Adler, Jung,
Fromm, Reich, Klein). La psicologia
sociale e l’interazionismo simbolico.
Tra natura e cultura: evoluzione e
Modulo 2
sviluppo dell’uomo. Percezione,
Sviluppo e
movimento e linguaggio nel bambino. Lo
formazione
dell’individuo sviluppo cognitivo. Lo sviluppo morale e
sociale. Il ciclo della vita. L’adolescenza
e la formazione dell’identità. Sviluppo
atipico e patologie.
Conoscenza della realtà sociale e
Modulo 3
comportamenti. Atteggiamenti, stereotipi
Gruppi,
società, culture e pregiudizi. Io e il mio gruppo.
La famiglia che cambia.
Modulo 4
La famiglia
Modulo 1
La disciplina
CLASSI
Conoscenze
QUARTE
Altruismo e aggressività. Normalità e
Modulo 5
Disuguaglianza patologia
Disturbi della personalità, disturbi
e diversità
psicotici, il suicidio.
Il ruolo della cultura: individuo e
Modulo 6
cultura. Psicologia transculturale e
La società
multiculturale psicologia culturale. Cultura, sviluppo e
personalità. La psicologia interculturale
Gli effetti dei mass media
Modulo7
Linguaggi e
comunicazione
di massa
Saper individuare le caratteristiche degli
Comprendere le situazioni in cui sono
approcci statistico, storico-longitudinale della applicati i diversi metodi e approcci in
psicologia
psicologia
Individuare i meccanismi e le strategie
comunicative implicite presenti
nell’esperienza interpersonale.
Cogliere le molteplici dimensioni
dell’esperienza comunicativa e la loro
valenza pragmatica
Intuire la diversità che riguarda le sostanziali Comprendere quanto l’influenza sociale
argomentazioni
possa determinare il conformismo
Confrontarsi ed esprimere proprie
considerazioni critiche
Abilità/Capacità
Saper individuare le principali
problematiche nelle famiglie in difficoltà
Competenze
Comprendere e definire problematiche
attraverso concetti chiave
Saper acquisire e interpretare le
informazioni ricevute attraverso modalità
diverse e individuarne i rischi
Elaborare criticamente le argomentazioni
producendo testi di vario tipo
Essere consapevoli dell’influenza che le
diverse culture hanno sullo sviluppo
individuale
Confrontarsi ed esprimere proprie
considerazioni critiche
Saper acquisire e interpretare le
informazioni ricevute attraverso modalità
diverse e individuarne i rischi
340
TORNA SU
Programmazione Dipartimento disciplinare di SCIENZE UMANE a.s. 2014-15
MATERIA SOCIOLOGIA
INDIRIZZO ORDINARIO
Finalità generali



Conoscere le principali tematiche e le correnti della sociologia
Comprendere le dinamiche sociologiche in relazione al rapporto uomo, società e cultura
Riconoscere e comunicare concetti sociologici con un lessico specifico
1.
2.
3.
4.
Obiettivi disciplinari generali
Cogliere la correlazione con gli studi storici e le altre scienze umane
Comprendere teorie e temi illustrati attraverso la lettura di pagine significative tratte dalle opere dei principali classici
Riconoscere, attraverso tabelle comparative, i concetti e i valori comuni ai vari modelli sociologici
Riflettere sul dibattito sociologico contemporaneo relativo al rapporto tra individuo, società, emozioni e controllo sociale
Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
Lezione frontale dialogata
Lezione aperta con individuazione dei problemi sociali generali e specifici
Lavoro di gruppo su problematiche sociologiche
Attività di recupero
Metodo del problem solving
Alternanza di unità didattiche e di momenti di valutazione e di verifica collettiva
Lavoro individualizzato e attività di recupero
Metodo induttivo e logico deduttivo: applicazione dei due metodi a problemi sociologici
Libri di testo
Testi di approfondimento
Dispense, schemi, mappe, slide
341
o
o
o
o
o
o
Appunti
Videoproiettore
Computer
Lettore DVD
Biblioteca
Visite guidate, mostre
Verifiche
Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà:
nel primo periodo:
minimo due verifiche scritte e due verifiche orali
nel secondo periodo: minimo tre verifiche scritte e tre verifiche orali
Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
Analisi del testo
Saggio breve
Articolo di giornale
Test a risposta aperta
Prova semi-strutturata
Test vero/falso
Tradizionali interrogazioni
Costruzione di mappe concettuali
Dialogo e partecipazione alla discussione organizzata
Criteri di valutazione
o
o
o
o
o
o
o
Per la valutazione si terrà conto dei seguenti indicatori:
Acquisizione consapevole di concetti e tematiche sociologiche
Esposizione chiara, corretta e approfondita dei contenuti
Uso del lessico specifico
Capacità di confronto tra modelli sociologici
Approfondimento delle tematiche sociologiche attraverso ricerca personale
Applicazione delle conoscenze a contesti problematici nuovi
Capacità di argomentare in modo ampio, strutturato e fluido sulle tematiche sociologiche
Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio)
Livello minimo – abilità/capacità
Consapevole utilizzo di tecniche operative
342
Livello minimo – conoscenze
Conoscenza e applicazione dei contenuti essenziali
Livello minimo - competenze
Sufficiente appropriatezza della terminologia specifica
CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI
SECONDO BIENNIO
CLASSI
TERZE
Modulo 1
Modulo 2
Modulo 3
Modulo 4
Conoscenze
Origine della sociologia sperimentale e
metodi di ricerca sociologica
Il contesto filosofico e il contesto
storico
La rivoluzione industriale
Identità e adolescenza
I primi teorici: la nascita della
sociologia. L’approccio critico di
Marx. Tra Ottocento e Novecento:
l’affermazione della sociologia come
scienza. La migrazione della sociologia
in America.
Gruppo dei pari e gruppi giovanili.
Individuo e società: le strutture della
società. Il sistema sociale e il mondo
della vita. Il mutamento sociale.
Durkheim e Marx
Individuo e società. La famiglia nella
società moderna. La sociologia italiana
e le èlite: Pareto, gli elitisti. La società
moderna e il conflitto: Simmel
Abilità/Capacità
Competenze
Conoscere i nodi concettuali fondamentali
della sociologia
Comprendere le informazioni contenute in un
testo e utilizzare il lessico specifico
Conoscere i concetti fondamentali della
sociologia, il contesto storico-culturale in cui
è nata, le diverse teorie sociologiche
Utilizzare la terminologia specifica
Riconoscere e distinguere i principali autori di
riferimento delle scuole/correnti sociologiche
Riconoscere e ricostruire argomentazioni
complesse
Conoscere i concetti fondamentali della
sociologia, il contesto storico-culturale in cui
è nata, le diverse teorie sociologiche
Utilizzare la terminologia specifica
Riconoscere e ricostruire argomentazioni
complesse
Comprendere e definire concetti chiave
Individuare e interpretare temi e problemi
della ricerca sociologica
Utilizzare la terminologia specifica
Riconoscere e ricostruire argomentazioni
complesse
Comprendere e definire concetti chiave
Saper cogliere i diversi modi di intendere
individuo e società
Individuare e interpretare temi e problemi
della ricerca sociologica
Utilizzare la terminologia specifica
343
CLASSI
Conoscenze
QUARTE
Il potere: la gerarchia delle posizioni
Modulo 5
sociali, i gradi del potere, i tipi di
potere. La dimensione politica della
società.
Modulo 6
La disuguaglianza. Stratificazione e
mobilità, classe e ceto.
Modulo 7
La globalizzazione e la società
multiculturale
Modulo 8
La comunicazione. I mass media: le
caratteristiche della comunicazione
mediale. I principali mezzi di
comunicazione di massa
Abilità/Capacità
Conoscere i nodi concettuali fondamentali
della sociologia
Riconoscere e ricostruire argomentazioni
complesse
Comprendere e definire concetti chiave
Conoscere i nodi concettuali fondamentali
della sociologia
Riconoscere e ricostruire argomentazioni
complesse
Comprendere e definire concetti chiave
Conoscere i nodi concettuali fondamentali
della sociologia
Riconoscere e ricostruire argomentazioni
complesse
Comprendere e definire concetti chiave
Conoscere i nodi concettuali fondamentali
della sociologia
Riconoscere e ricostruire argomentazioni
complesse
Comprendere e definire concetti chiave
Competenze
Individuare e interpretare temi della ricerca
sociologica
Utilizzare la terminologia specifica
Utilizzare il metodo deduttivo e induttivo
Elaborare e produrre tesi e argomentazioni
personali
Individuare e interpretare temi della ricerca
sociologica
Utilizzare la terminologia specifica
Utilizzare il metodo deduttivo e induttivo
Elaborare e produrre tesi e argomentazioni
personali
Individuare e interpretare temi della ricerca
sociologica
Utiizzare la terminologia specifica
Utilizzare il metodo deduttivo e induttivo
Elaborare e produrre tesi e argomentazioni
personali
Individuare e interpretare temi della ricerca
sociologica
Utilizzare la terminologia specifica
Utilizzare il metodo deduttivo e induttivo
Elaborare e produrre tesi e argomentazioni
personali
QUINTO ANNO
CLASSI
QUINTE
Conoscenze
Abilità/Capacità
344
Competenze
Modulo 9
Modulo 10
Modulo 11
Modulo 12
Il controllo delle risorse e il potere. La
politica: una competizione per il
controllo delle risorse
Conoscere i nodi concettuali fondamentali
della sociologia
Riconoscere e ricostruire argomentazioni
complesse
Comprendere e definire concetti chiave
Individuare e interpretare temi della ricerca
sociologica
Utilizzare il metodo deduttivo e induttivo
Elaborare argomentazioni più complesse e
sapersi confrontare con i diversi punti di vista
Utilizzare la terminologia specifica
Individuo e società: la disuguaglianza. Riconoscere e distinguere i principali autori di Comprendere le tesi dei maggiori esponenti
Le teorie del conflitto in
riferimento delle scuole/correnti sociologiche del pensiero sociologico
America.
Riconoscere e ricostruire argomentazioni
La società come sistema: Parsons e lo complesse
Elaborare argomentazioni più complesse e
struttural-funzionalismo.. L’analisi
Comprendere e definire concetti chiave
sapersi confrontare con i diversi punti di vista
funzionale secondo Merton. Habermas,
Utilizzare la terminologia specifica
Luhmann, Bourdieu.
La sociologia e la vita quotidiana: la
scuola di Chicago. L’approccio
fenomenologico e le sociologie
“micro”.
L’agire quotidiano: Goffman,
Garfinkel.
Individuo e società: la società
multiculturale. Tra moderno e
postmoderno: la sociologia e la società
postindustriale, Alain Touraine. La
società postmoderna. Il mondo
globalizzato, Bauman, Giddens, Beck.
Riconoscere e distinguere i principali autori di
riferimento delle scuole/correnti sociologiche
Riconoscere e ricostruire argomentazioni
complesse
Comprendere e definire concetti chiave
Comprendere le tesi dei maggiori esponenti
del pensiero sociologico
Elaborare argomentazioni più complesse e
sapersi confrontare con i diversi punti di vista
Utilizzare la terminologia specifica
Riconoscere e distinguere i principali autori di
riferimento delle scuole/correnti sociologiche
Riconoscere e ricostruire argomentazioni
complesse
Comprendere e definire concetti chiave
Comprendere le tesi dei maggiori esponenti
del pensiero sociologico
Elaborare argomentazioni più complesse e
sapersi confrontare con i diversi punti di vista
Utilizzare la terminologia specifica
TORNA SU
345
Programmazione Dipartimento disciplinare di Disegno
e storia dell’ arte
a.s. 2014-15
MATERIA Storia dell’arte
INDIRIZZO Scientifico e scienze applicate
Finalità generali
PRIMO BIENNIO
 Acquisire la capacità di leggere le opere architettoniche e artistiche, analizzando gli aspetti iconografici, iconologici,
che le caratterizzano e le istanze che le hanno generate
 Acquisire una terminologia e una sintassi descrittiva appropriata comprendendo i linguaggi specifici
 Saper collocare le opere nel contesto storico culturale che le ha generate
 Educare al rispetto , alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico e ambientale
stilistici tecnici e compositivi
SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO
 Acquisire la capacità di leggere le opere architettoniche e artistiche , analizzando gli aspetti iconografici, iconologici, stilistici, tecnici e compositivi
che le caratterizzano e le istanze che le hanno generate
 Acquisire una terminologia e una sintassi descrittiva appropriata comprendendo i linguaggi specifici
 Saper collocare le opere nel contesto storico culturale che le ha generate
 Acquisire la capacità di apprezzare criticamente opere architettoniche ed artistiche
 Educare al rispetto , alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico e ambientale
 Avere coscienza delle problematiche relative al restauro delle opere figurative e dell’ architettura
Obiettivi disciplinari generali
PRIMO BIENNIO
- Saper leggere l’opera d’arte e lo spazio architettonico
- Iniziare a conoscere le definizioni e le classificazione delle arti e le categorie formali del fatto artistico e architettonico
- Collocare le opere nel contesto storico-culturale che le ha generate
- Conoscere terminologia, tecniche e materiali specifici della disciplina
- Saper esporre con chiarezza e con sufficienti argomentazioni intorno ad un tema indicato
SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO
- Saper leggere e analizzare l’opera d’arte e lo spazio architettonico
346
-
Conoscere le definizioni e le classificazioni delle arti e le categorie formali del fatto artistico e
architettonico
Collocare le opere nel contesto storico-culturale che le ha generate
Conoscere terminologia, tecniche e materiali specifici della disciplina
Saper esporre con chiarezza, in maniera esauriente e possibilmente autonoma intorno ad un tema
indicato
Sapersi orientare nel tempo e nello spazio delle vicende artistiche, nelle loro evoluzioni e trasformazioni stilistiche , compositive,tecniche ecc.
Acquisire: il rispetto, il valore della conservazione, il senso della valorizzazione del patrimonio storico-artistico e ambientale anche attraverso una
introduzione alle problematiche del restauro
Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro
-
Lezione frontale
Lezione dialogata
Proiezione di diapositive
Visite a musei, mostre e città d’arte
- Uso del libro di testo , letture da riviste e da testi specialistici
Verifiche
Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà:
nel primo periodo:
2
nel secondo periodo: 2
Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
 Interrogazione
 Test
 Domande a risposta breve
Criteri di valutazione
Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori
PRIMO BIENNIO
 Conoscenza degli stili , delle correnti e delle singole personalità artistiche
 Conoscenza dei materiali e delle tecniche utilizzati
 Descrizione strutturata delle opere studiate
 Capacità di contestualizzare l’opera, l’artista, il movimento e/o la tendenza
347

Capacità di analizzare i principali aspetti iconografici ed iconologici
SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO
 Conoscenza degli stili delle correnti e delle singole personalità artistiche
 Conoscenza dei materiali e delle tecniche utilizzati
 Descrizione strutturata delle opere studiate
 Capacità di contestualizzare l’opera, l’artista, il movimento e/o la tendenza
 Capacità di analizzare i principali aspetti iconografici ed iconologici
 Capacità di creare opportuni collegamenti fra opere o artisti
 Capacità di approfondimento personale degli argomenti trattati
:
Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine primo biennio)
Livello minimo - competenze
- - Saper leggere un’ opera d’arte e/o un’ architettura attraverso l’elaborazione analitica dei principali elementi che la
- Saper apprezzare i valori formali e riconoscere i principali significati iconografici ed iconologici
- Saper collocare le principali opere d’ arte nel contesto sociale , tecnico ,storico-culturale che le ha generate
compongono
Livello minimo – abilità/capacità
- Saper leggere gli aspetti salienti di un’ opera d’arte e/o di un’ architettura
- Capacità di orientarsi minimamente nell’ evoluzione dei fenomeni artistici e nei contesti di riferimento
- Saper esporre , almeno sinteticamente, ma in maniera comprensibile e con l’uso corretto dei termini specifici
Livello minimo – conoscenze
- Conoscere, di ogni periodo studiato, le principali fasi stilistiche e i principali fenomeni del contesto storico culturale
- Conoscere i principali artisti di ogni periodo e le loro opere più note
- Conoscere le tecniche artistiche più importanti e più comunemente utilizzate
- Conoscere i principali termini specifici della disciplina
Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio)
Livello minimo - competenze
- Saper leggere un’ opera d’arte e/o un’ architettura attraverso l’elaborazione analitica dei principali elementi che la
348
compongono
-
Saper apprezzare i valori formali e riconoscere i principali significati iconografici ed iconologici
Saper collocare le principali opere d’ arte nel contesto sociale , tecnico ,storico-culturale che le ha generate
Aver acquisito una minima consapevolezza del valore del patrimonio artistico, archeologico, architettonico, paesaggistico e del ruolo avuto nello
sviluppo della civiltà
Livello minimo – abilità/capacità
- Saper leggere gli aspetti salienti di un’ opera d’arte e/o di un’ architettura
- Capacità di orientarsi minimamente nell’ evoluzione dei fenomeni artistici e nei contesti di riferimento
- Saper esporre , almeno sinteticamente, ma in maniera comprensibile e con l’uso corretto dei termini specifici
Livello minimo – conoscenze
- Conoscere, di ogni periodo studiato, le principali fasi stilistiche e i principali fenomeni del contesto storico culturale
- Conoscere i principali artisti di ogni periodo e le loro opere più note
- Conoscere le tecniche artistiche più importanti e più comunemente utilizzate
- Conoscere i principali termini specifici della disciplina
349
CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI
PRIMO BIENNIO
CLASSI
PRIME
Conoscenze
Modulo
1
Modulo
2
Modulo
3
Modulo
4
Abilità/Capacità
Saper leggere un’ opera d’arte figurativa e lo
spazio architettonico attraverso le conoscenze
acquisite
Conoscere:
Saper distinguere e saper collocare in contesti
- le periodizzazioni
stilistici, cronologici e storico-culturali le
- il contesto storico culturale opere d’arte , le architetture,gli autori
- gli stili e i loro caratteri
utilizzando le conoscenze acquisite
evolutivi
Saper organizzare una esposizione orale e/o
- i principali artisti
scritta sufficientemente esauriente e strutturata
(soprattutto. architetti)
intorno ad un argomento indicato (opera,
- le principali opere (sopratt. autore, periodo, ecc.)
architetture)
Saper esporre , oralmente e/o in forma scritta,
- i materiali e le tecniche
in maniera sufficientemente esauriente intorno
utilizzati
ad un argomento indicato utilizzando in modo
- i criteri compositivi delle
corretto e appropriato le conoscenze acquisite
opere
e la terminologia specifica
- gli aspetti iconografici ed
iconologici
- la terminologia specifica
Arte Preistorica, Cretese e
Micenea
Arte Greca
C.S.
C.S.
Arte Etrusca
C.S.
C.S.
Arte Romana (dalle origini al C.S.
massimo splendore
dell’impero)
C.S.
Competenze
Durante il 1° anno di studio gli studenti dovranno
progressivamente sviluppare in relazione e in
proporzione al programma svolto :
Capacità di leggere le opere d’arte e l’architettura
sapendone
distinguere gli elementi compositivi, stilistici,ecc.
attraverso una sintassi descrittiva e una terminologia
appropriate
Capacità di acquisire confidenza con i linguaggi
espressivi specifici sapendo riconoscere i valori
formali unitamente alle intenzioni e ai significati
iconografici e iconologici
Capacità di collocare un’ opera d’arte nel contesto
storico-culturale sapendone riconoscere materiali ,
tecniche, stile, significati,valori simbolici , uso e
funzioni, committenza e destinazioni
Capacità di acquisire una chiara consapevolezza del
grande valore del patrimonio culturale , artistico,
architettonico, archeologico, paesaggistico e del ruolo
che tale patrimonio ha avuto nello sviluppo della
civiltà rendendone indispensabile la tutela e la
valorizzazione
C.S.
C.S.
C.S.
350
CLASSI
SECONDE
Modulo 1
Modulo
2
Modulo
3
Modulo
4
Conoscenze
Abilità/Capacità
Arte del Tardo Impero e Arte
Paleocristiana
Saper leggere un’ opera d’arte figurativa e lo
spazio architettonico attraverso le conoscenze
Conoscere:
acquisite
- le periodizzazioni
Saper distinguere e saper collocare in contesti
- il contesto storico culturale stilistici, cronologici e storico-culturali le
- gli stili e i loro caratteri
opere d’arte , le architetture,gli autori
evolutivi
utilizzando le conoscenze acquisite
- i principali artisti
Saper organizzare una esposizione orale e/o
(soprattutto. architetti)
scritta sufficientemente esauriente e strutturata
- le principali opere (sopratt. intorno ad un argomento indicato (opera,
architetture)
autore, periodo, ecc.)
- i materiali e le tecniche
Saper esporre , oralmente e/o in forma scritta,
utilizzati
in maniera sufficientemente esauriente intorno
- i criteri compositivi delle
ad un argomento indicato utilizzando in modo
opere
corretto e appropriato le conoscenze acquisite
- gli aspetti iconografici ed
e la terminologia specifica
iconologici
- la terminologia specifica
Arte Romanica
C.S.
Arte Gotica
C.S.
Arte del Trecento: Giotto,
Simone Martini
Ambrogio Lorenzetti
C.S.
Competenze
C.S.
Durante il 2° anno di studio, sulla base delle
acquisizioni culturali precedenti, gli studenti dovranno
ulteriormente sviluppare, in relazione e in proporzione
al programma svolto :
Capacità di leggere le opere d’arte e l’architettura
sapendone
distinguere gli elementi compositivi, stilistici,ecc.
attraverso una sintassi descrittiva e una terminologia
appropriate
Capacità di acquisire confidenza con i linguaggi
espressivi specifici sapendo riconoscere i valori
formali unitamente alle intenzioni e ai significati
iconografici e iconologici
Capacità di collocare un’ opera d’arte nel contesto
storico-culturale sapendone riconoscere materiali ,
tecniche, stile, significati,valori simbolici , uso e
funzioni, committenza e destinazioni
Capacità di acquisire una chiara consapevolezza del
grande valore del patrimonio culturale , artistico,
architettonico, archeologico, paesaggistico e del ruolo
che tale patrimonio ha avuto nello sviluppo della
civiltà rendendone indispensabile la tutela e la
valorizzazione
C.S.
C.S.
C.S.
C.S.
C.S.
351
SECONDO BIENNIO
CLASSI
TERZE
Conoscenze
Abilità/Capacità
352
Competenze
Modulo
1
Arte del Primo Quattrocento
Conoscere:
- le periodizzazioni
- il contesto storico culturale
- gli stili e i loro caratteri
evolutivi
- i principali artisti
(soprattutto. architetti)
- le principali opere (sopratt.
architetture)
- i materiali e le tecniche
utilizzati
- i criteri compositivi delle
opere
- gli aspetti iconografici ed
iconologici
- la terminologia specifica
Modulo
2
Modulo
3
Modulo
4
CLASSI
QUARTE
Arte della seconda metà del
Quattrocento
C.S.
I grandi maestri del
Cinquecento
C.S.
Arte del Manierismo
C.S.
Conoscenze
C.S.
Durante il 3° anno di studio, sulla base delle
acquisizioni culturali precedenti, gli studenti dovranno
ulteriormente sviluppare, in relazione e in proporzione
al programma svolto :
Capacità di leggere le opere d’arte e l’architettura
sapendone
distinguere gli elementi compositivi, stilistici,ecc.
attraverso una sintassi descrittiva e una terminologia
appropriate
Capacità di acquisire confidenza con i linguaggi
espressivi specifici sapendo riconoscere i valori
formali unitamente alle intenzioni e ai significati
iconografici e iconologici
Capacità di collocare un’ opera d’arte nel contesto
storico-culturale sapendone riconoscere materiali ,
tecniche, stile, significati,valori simbolici , uso e
funzioni, committenza e destinazioni
Capacità di acquisire una chiara consapevolezza del
grande valore del patrimonio culturale , artistico,
architettonico, archeologico, paesaggistico e del ruolo
che tale patrimonio ha avuto nello sviluppo della
civiltà rendendone indispensabile la tutela e la
valorizzazione
C.S.
C.S.
C.S.
C.S.
C.S.
Saper leggere un’ opera d’arte figurativa e lo
spazio architettonico attraverso le conoscenze
acquisite
Saper distinguere e saper collocare in contesti
stilistici, cronologici e storico-culturali le
opere d’arte , le architetture,gli autori
utilizzando le conoscenze acquisite
Saper organizzare una esposizione orale e/o
scritta sufficientemente esauriente e strutturata
intorno ad un argomento indicato (opera,
autore, periodo, ecc.)
Saper esporre , oralmente e/o in forma scritta,
in maniera sufficientemente esauriente intorno
ad un argomento indicato utilizzando in modo
corretto e appropriato le conoscenze acquisite
e la terminologia specifica
Abilità/Capacità
353
Competenze
Modulo
1
Arte Barocca: i grandi
maestri
Conoscere:
- le periodizzazioni
- il contesto storico culturale
- gli stili e i loro caratteri
evolutivi
- i principali artisti
(soprattutto. architetti)
- le principali opere (sopratt.
architetture)
- i materiali e le tecniche
utilizzati
- i criteri compositivi delle
opere
- gli aspetti iconografici ed
iconologici
- la terminologia specifica
Modulo
2
Modulo
3
Modulo
4
Arte della prima metà del
Settecento
C.S.
Neoclassicismo e
Romanticismo
C.S.
Realismo e Impressionismo
C.S.
C.S.
Durante il 4° anno di studio, sulla base delle
acquisizioni culturali precedenti, gli studenti dovranno
ulteriormente sviluppare, in relazione e in proporzione
al programma svolto :
Capacità di leggere le opere d’arte e l’architettura
sapendone
distinguere gli elementi compositivi, stilistici,ecc.
attraverso una sintassi descrittiva e una terminologia
appropriate
Capacità di acquisire confidenza con i linguaggi
espressivi specifici sapendo riconoscere i valori
formali unitamente alle intenzioni e ai significati
iconografici e iconologici
Capacità di collocare un’ opera d’arte nel contesto
storico-culturale sapendone riconoscere materiali ,
tecniche, stile, significati,valori simbolici , uso e
funzioni, committenza e destinazioni
Capacità di acquisire una chiara consapevolezza del
grande valore del patrimonio culturale , artistico,
architettonico, archeologico, paesaggistico e del ruolo
che tale patrimonio ha avuto nello sviluppo della
civiltà rendendone indispensabile la tutela e la
valorizzazione
C.S.
C.S.
C.S.
C.S.
C.S.
Saper leggere un’ opera d’arte figurativa e lo
spazio architettonico attraverso le conoscenze
acquisite
Saper distinguere e saper collocare in contesti
stilistici, cronologici e storico-culturali le
opere d’arte , le architetture,gli autori
utilizzando le conoscenze acquisite
Saper organizzare una esposizione orale e/o
scritta sufficientemente esauriente e strutturata
intorno ad un argomento indicato (opera,
autore, periodo, ecc.)
Saper esporre , oralmente e/o in forma scritta,
in maniera sufficientemente esauriente intorno
ad un argomento indicato utilizzando in modo
corretto e appropriato le conoscenze acquisite
e la terminologia specifica
354
QUINTO ANNO
CLASSI
QUINTE
Modulo
1
Conoscenze
Postimpressionismo. Art
Nouveau
Conoscere:
- le periodizzazioni
- il contesto storico culturale
- gli stili e i loro caratteri
evolutivi
- i principali artisti
(soprattutto. architetti)
- le principali opere (sopratt.
architetture)
- i materiali e le tecniche
utilizzati
- i criteri compositivi delle
opere
- gli aspetti iconografici ed
iconologici
- la terminologia specifica
Abilità/Capacità
Competenze
Saper leggere un’ opera d’arte figurativa e lo
spazio architettonico attraverso le conoscenze
acquisite
Saper distinguere e saper collocare in contesti
stilistici, cronologici e storico-culturali le
opere d’arte , le architetture,gli autori
utilizzando le conoscenze acquisite
Saper organizzare una esposizione orale e/o
scritta sufficientemente esauriente e strutturata
intorno ad un argomento indicato (opera,
autore, periodo, ecc.)
Saper esporre , oralmente e/o in forma scritta,
in maniera sufficientemente esauriente intorno
ad un argomento indicato utilizzando in modo
corretto e appropriato le conoscenze acquisite
e la terminologia specifica
Saper individuare e analizzare nella città e nel
territorio valori artistici, estetici, culturali,
paesaggistici che meritano di essere conservati
e valorizzati
Saper utilizzare varie fonti (libro di testo,
monografie,riviste special., ecc.) per
organizzare ed elaborare percorsi espositivi
(orali o scritti) articolati, autonomi (per quanto
possibile) e capaci di stimolare capacità
critiche personali
Durante l’ultimo anno del percorso liceale , sulla base
delle acquisizioni culturali precedenti, gli studenti
dovranno consguire, in relazione al programma
svolto :
Capacità di leggere le opere d’arte e l’architettura
sapendone
distinguere gli elementi compositivi, stilistici,ecc.
attraverso una sintassi descrittiva e una terminologia
appropriate
Capacità di acquisire confidenza con i linguaggi
espressivi specifici sapendo riconoscere i valori
formali unitamente alle intenzioni e ai significati
iconografici e iconologici
Capacità di collocare un’ opera d’arte nel contesto
storico-culturale sapendone riconoscere materiali ,
tecniche, stile, significati,valori simbolici , uso e
funzioni, committenza e destinazioni
Capacità di acquisire una chiara consapevolezza del
grande valore del patrimonio culturale , artistico,
architettonico, archeologico, paesaggistico e del ruolo
che tale patrimonio ha avuto nello sviluppo della
civiltà rendendone indispensabile la tutela e la
valorizzazione
355
Modulo
2
Modulo
3
Modulo
4
Le Avanguardie Storiche
C.S.
Le esperienze
dell’architettura moderna
C.S.
Vicende artistiche a cavallo
della Seconda Guerra
Mondiale
C.S.
C.S.
C.S.
C.S.
C.S.
C.S.
C.S.
Programmazione Dipartimento disciplinare di
Disegno e Storia dell’arte
a.s. 2014-15
MATERIA Disegno
INDIRIZZO Scientifico e Scienze Applicate
-
-
-
Finalità generali
PRIMO BIENNIO
Acquisire padronanza dei processi operativi del disegno geometrico e delle sue applicazioni
Sviluppare la capacità di vedere , comprendere e realizzare forme e oggetti secondo i principi delle proiezioni ortogonali e delle proiezioni
assonometriche
SECONDO BIENNIO
Acquisire padronanza dei processi operativi del disegno geometrico e delle sue applicazioni
Sviluppare le capacità di vedere, comprendere e realizzare forme e oggetti secondo i principi delle proiezioni prospettiche e della teoria delle
ombre applicata alle proiezioni ortogonali , assonometriche e prospettiche
Saper effettuare confronti , ipotizzare relazioni, porsi interrogativi circa la natura delle forme e delle loro rappresentazioni grafiche
QUINTO ANNO
Utilizzare con sufficiente padronanza i processi operativi della geometria descrittiva e delle sue applicazioni per l’analisi grafica delle opere di
architettura , per eseguire rilievi (di particolari architettonici, architetture, spazi urbani) e/o semplici progetti ( di oggetti e/o piccole architetture)
- Acquisire la capacità di vedere, comprendere,realizzare forme attraverso l’utilizzo dei principi della geometria descrittiva e delle sue
applicazioni, anche ai fini di studio e comprensione dei testi di storia dell’arte e della architettura
- Acquisire la capacità di utilizzare il linguaggio grafico come strumento per imparare a comprendere sistematicamente e storicamente
l’ambiente in cui si vive
356
Obiettivi disciplinari generali
PRIMO BIENNIO
- Sviluppare la capacità di rappresentare forme e oggetti utilizzando i metodi di rappresentazione delle proiezioni ortogonali e delle proiezioni
assonometriche.
- Sviluppare la capacita di vedere e comprendere forme ed oggetti rappresentati secondo i metodi delle proiezioni ortogonali e assonometriche
- Saper utilizzare gli strumenti specifici della disciplina
- Saper risolvere problemi di rappresentazione grafica
- Imparare a comprendere l’ambiente in cui si vive
SECONDO BIENNIO
- Sviluppare la capacità di rappresentare forme e oggetti utilizzando i metodi di rappresentazione delle proiezioni ortogonali e delle proiezioni
prospettiche
- Sviluppare la capacità di vedere e comprendere forme e oggetti rappresentati secondo i metodi delle proiezioni ortogonali e prospettiche
- Saper utilizzare gli strumenti tipici della disciplina
- Saper risolvere problemi di rappresentazione grafica
- Imparare a comprendere l’ ambiente in cui si vive sapendone rappresentare graficamente gli spazi
- Sviluppare la capacità di leggere i principali caratteri delle opere architettoniche e dei fenomeni urbani
QUINTO ANNO
- Acquisire la capacità di vedere e comprendere forme, oggetti, architetture rappresentati secondo i metodi della geometria descrittiva e delle sue
applicazioni
- Acquisire la capacità di rappresentare forme , oggetti, architetture utilizzando i metodi della
- geometria descrittiva e delle sue applicazioni
- Saper utilizzare gli strumenti specifici della disciplina
- Saper risolvere problemi di rappresentazione grafica
- Saper leggere i principali caratteri costitutivi delle opere architettoniche , dei fenomeni urbani, del paesaggio
- Saper leggere comprendere l’ambiente in cui si vive sapendone rappresentare graficamente gli spazi
Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro
-
PRIMO E SECONDO BIENNIO
Lezione frontale
Realizzazione di elaborati grafici
Proiezione di diapositive
Uso del libro di testo , letture di riviste e libri specialistici
Strumenti per il disegno tecnico: righe, squadre, compasso, lapis, supporti cartacei, ecc.
357
QUINTO ANNO
- Lezione frontale
- Lezione itinerante
- Proiezione di diapositive
- Visite a mostre e/o città d’ arte
- Uso del libro di testi, lettura di riviste o testi specialistici
- Rilievo diretto di particolari architettonici, di semplici architetture, di limitati spazi urbani
- Realizzazione di elaborati grafici e/o scritto- grafici
- Strumenti per il disegno tecnico: righe, squadre, compasso, lapis, supporti cartacei,ecc.
- Strumenti per il rilievo: doppio-metro, rotella metrica, livella, paline, blocco appunti, ecc.
Verifiche
Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà:
nel primo periodo:
2
nel secondo periodo: 2
Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
 Elaborati grafici (prevalentemente) e/o scritto grafici
 Interrogazioni
 Test
Criteri di valutazione
Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori:
PRIMO BIENNIO
 Comprensione del testo e pertinenza dell’elaborato
 Applicazione corretta dei procedimenti operativi di proiezione , rotazione, etc.
 Rispetto delle convenzioni grafiche
 Ordine grafico e precisione esecutiva , pulizia del segno e del supporto cartaceo
 Corretta organizzazione degli spazi (congruenza dimensionale tra foglio ed immagine realizzata)
SECONDO BIENNIO
 Comprensione del testo e pertinenza dell’ elaborato
 Applicazione corretta dei procedimenti operativi di proiezione ortogonale e prospettica
358





Efficace impostazione delle variabili utili alla costruzione di un impianto prospettico
Rispetto delle convenzioni grafiche
Ordine grafico e precisione esecutiva , pulizia del segno e del supporto cartaceo
Corretta organizzazione degli spazi (congruenza dimensionale tra foglio ed immagine realizzata
Efficace metodo di analisi dell’architettura
QUINTO ANNO
 Pertinenza dell’elaborato ai compiti specifici assegnati
 Uso corretto dei processi operativi della geometria descrittiva e delle sue applicazioni finalizzati alla realizzazione di elaborati grafici di
natura analitica e critica.
 Rispetto delle convenzioni grafiche
 Ordine grafico e precisione esecutiva, pulizia del segno e del supporto cartaceo
 Corretta organizzazione degli spazi (congruenza dimensionale tra foglio e immagine realizzata)
 Ampiezza , coerenza, correttezza dei processi di analisi, analisi critica, e/o progettazione di un oggetto, di una architettura semplice, di una
porzione limitata di spazio urbano
Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine primo biennio)
Livello minimo – competenze
Saper organizzare, sufficientemente, l’ elaborato grafico nello spazio disponibile
Saper rappresentare in proiezione ortogonale le figure geometriche regolari, i principali ribaltamenti, le principali rotazioni di solidi
Saper individuare , nelle proiezioni ortogonali, la sezione dei solidi regolari e la sua vera grandezza
Saper realizzare le principali proiezioni assonometriche dei solidi regolari e/o di semplici composizioni di solidi
Saper leggere, sufficientemente, le immagini grafiche , relative alla architettura, sul libro di testo di storia dell’ arte
Livello minimo – abilità/capacità
Aver acquisito un sufficiente ordine grafico e pulizia del segno e del supporto cartaceo
Saper applicare i principi fondamentali delle proiezioni ortogonali alla rappresentazione di figure geometriche regolari
Saper applicare i criteri fondamentali di individuazione delle sezioni di solidi regolari e saper determinare la vera grandezza della sezione
Saper applicare i criteri fondamentali che regolano le principali proiezioni assonometriche alla rappresentazione di figure solide regolari
Livello minimo – conoscenze
Conoscere la costruzione di alcune figure geometriche regolari
Conoscere i metodi , i procedimenti, le convenzioni che regolano le proiezioni ortogonali dei solidi regolari e/o di semplici gruppi di solidi
Conoscere i metodi , i procedimenti, le convenzioni che regolano le proiezioni ortogonali delle sezioni dei solidi regolari e/o di semplici gruppi di
359
solidi
Conoscere i metodi, i procedimenti, le convenzioni che regolano le principali proiezioni assonometriche di solidi regolari e/o semplici gruppi di solidi
Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio)
Livello minimo - competenze
Saper organizzare, sufficientemente, l’elaborato nello spazio disponibile
Saper risolvere, con correttezza, semplici problemi di proiezione prospettica, “centrale” o “accidentale”, di figure geometriche regolari piane e solide
e/o semplici gruppi di solidi
Saper risolvere, con correttezza, semplici problemi relativi alle ombre di figure geometriche regolari piane e solide e/o semplici gruppi di solidi in
proiezione ortogonale ,in proiezione assonometrica in proiezione prospettica “centrale” o “accidentale”
Saper , sufficientemente, leggere e comprendere immagini grafiche, relative all’ architettura, sul libro di storia dell’ arte
Saper realizzare semplici elaborati grafici e/o scritto grafici di lettura e comprensione degli spazi architettonici
Livello minimo – abilità/capacità
Aver consolidato un sufficiente ordine grafico e un’ accettabile pulizia del segno e del supporto cartaceo
Saper applicare i fondamentali principi , norme, variabili che permettono di individuare una proiezione prospettica “centrale” o “accidentale” di
figure geometriche regolari piane e solide e/o semplici gruppi di solidi
Saper applicare i fondamentali principi, norme, variabili che permettono di determinare le ombre nelle proiezioni ortogonali, nelle proiezioni
assonometriche, nelle proiezioni prospettiche di figure geometriche regolari piane e solide e/o semplici gruppi di solidi
Saper individuare i principali elementi stilistici, strutturali e compositivi che caratterizzano una architettura
Livello minimo – conoscenze
Conoscere le norme, i procedimenti, le variabili che regolano le proiezioni prospettiche “centrali” e “accidentali”
Conoscere i principi fondamentali che regolano le proiezione prospettiche dei solidi regolari e/o semplici gruppi di solidi
Conoscere le norme, i procedimenti, le variabili, le convenzioni grafiche che permettono di individuare le ombre di figure geometriche regolari piane
e solide
Conoscere le norme, i procedimenti, le variabili, le convenzioni grafiche che permettono di individuare le ombre assonometriche e prospettiche di
figure geometriche regolari piane e solide
Conoscere i principali criteri di lettura di uno spazio architettonico
CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI
PRIMO BIENNIO
360
CLASSI
PRIME
Modulo
Modulo
Modulo
Modulo
1
2
3
4
CLASSI
SECONDE
Conoscenze
Costruzioni geometriche elementari
Conoscere i metodi e i procedimenti
di costruzione di figure piane
regolari
PROIEZIONI ORTOGONALI
Proiezioni ortogonali degli enti
geometrici di base , condizioni di
perpendicolarità, parallelismo,
appartenenza. Conoscere gli enti
geometrici di base e gli enunciati
teorici che definiscono le varie
condizioni
Conoscere le convenzioni grafiche
che regolano le proiezioni ortogonali
Abilità/Capacità
Conoscere e saper usare gli strumenti
della disciplina
Conoscere e saper applicare i
procedimenti di costruzione grafica
Conoscere e saper applicare i principi
fondamentali che regolano le proiezioni
ortogonali degli enti geometrici di base.
Acquisire ordine e pulizia grafica del
segno e del supporto cartaceo
Conoscere i metodi di
rappresentazione di figure piane e
solide nelle varie condizioni di
relazione ai piani di proiezione
Saper applicare i principi fondamentale
che regolano le proiezioni ortogonali di
figure piane e solide
Acquisire ordine e pulizia grafica del
segno e del supporto cartaceo
Conoscere i metodi di
rappresentazione di gruppi di solidi
e/o solidi ruotati nelle varie
condizioni di relazione ai piani di
proiezione
Conoscere e saper applicare i principi
fondamentali che regolano le proiezioni
ortogonali di gruppi di solidi e/o di
architetture semplici e schematicamente
rappresentate
Acquisire ordine e pulizia grafica del
segno e del supporto cartaceo
Conoscenze
Abilità/Capacità
361
Competenze
Saper costruire le figure geometriche proposte ,
utilizzando correttamente gli strumenti e i
processi esecutivi
Saper organizzare la rappresentazione grafica
nello spazio disponibile.
Saper rappresentare i vari enti geometrici nelle
diverse condizioni di relazione ai piani di
proiezione
Saper organizzare la rappresentazione grafica
nello spazio disponibile
Saper applicare i principi delle proiezioni
ortogonali alla risoluzione di problemi grafici
relativi a figure piane e solide poste in varie
posizioni nello spazio
Saper organizzare la rappresentazione grafica
nello spazio disponibile
Saper applicare i principi delle proiezioni
ortogonali alla risoluzione di problemi grafici
complessi relativi alla rappresentazione di
gruppi di solidi e/o rotazione di solidi
Saper leggere e comprendere elaborati grafici (
piante e prospetti) di spazi architettonici
Competenze
LE SEZIONI DEI SOLIDI
Modulo
1
Modulo
2
Modulo
3
Modulo
4
Conoscere i principi fondamentali e
le convenzioni grafiche che
permettono di individuare la sezione
di un solido
Conoscere i principi che permettono
di individuare la sezione di uno o
più solidi tagliati da un piano
proiettante
Saper applicare i procedimenti grafici
relativi alla individuazione delle sezioni
di solidi con piani proiettanti
Acquisire ordine e pulizia grafica del
segno e del supporto cartaceo
Saper organizzare la rappresentazione grafica
nello spazio disponibile
Saper risolvere i problemi grafici relativi alle
sezioni di solidi e/o solidi cavi con piani
proiettanti sapendo, anche, determinare la vera
grandezza della sezione
Saper organizzare la rappresentazione grafica
nello spazio disponibile
Saper applicare i procedimenti grafici
Saper risolvere i problemi grafici relativi alle
Conoscere i principi che permettono relativi alla individuazione delle sezioni di sezioni di solidi e/o solidi cavi con piani
di individuare la sezione di uno o
solidi con piani generici
generici sapendo, anche, determinare la vera
più solidi tagliati da piani generici Acquisire ordine e pulizia grafica del
grandezza dalla sezione
segno e del supporto cartaceo
Saper leggere e comprendere elaborati grafici
(piante, prospetti , sezioni ) di architetture
semplici e/o complesse
L’ASSONOMETRIA
Saper applicare le leggi che regolano le
Saper utilizzare, tra le varie possibilità,le più
Conoscere i principi fondamentali e proiezioni assonometriche
opportune proiezioni assonometriche,per tipo e
le convenzioni grafiche che regolano Acquisire ordine e pulizia grafica del
punto di vista, ai fini di una chiara
i diversi tipi di proiezioni
segno e del supporto cartaceo
rappresentazione grafica
assonometriche
Saper organizzare la rappresentazione grafica
nello spazio disponibile
Saper realizzare proiezioni assonometriche di
Conoscere e saper applicare le leggi che
solidi, gruppi di solidi, architetture semplici e
Conoscere i principi che regolano le
regolano le proiezioni assonometriche alla schematiche, sapendo scegliere tra i vari tipi di
proiezioni assonometriche di solidi,
risoluzione di problemi grafici
assonometria e tra i possibili punti di vista la
gruppi di solidi, architetture
Acquisire ordine e pulizia grafica del
condizione migliore per una rappresentazione
semplici e schematiche
segno e del supporto cartaceo
grafica efficace
Saper leggere e comprendere elaborati grafici
assonometrici di architetture semplici e
complesse
362
SECONDO BIENNIO
CLASSI
TERZE
Conoscenze
Abilità/Capacità
LA PROSPETTIVA
Modulo
Modulo
Modulo
Modulo
1
Saper usare gli strumenti della disciplina
Conoscere le norme , i procedimenti,
Saper applicare i procedimenti e le leggi
le variabili, le convenzioni grafiche
che regolano le proiezioni prospettiche
che regolano e determinano le
proiezioni prospettiche
2
Conoscere le norme , i procedimenti,
le variabili che regolano e
determinano le proiezioni
prospettiche “centrali” di figure
piane e solide
Saper applicare i principi fondamentali
che regolano le proiezioni prospettiche
“centrali”
Consolidare l’ordine e la pulizia grafica
del segno e del supporto cartaceo
3
Conoscere le norme , i procedimenti,
le variabili che regolano e
determinano le proiezioni
prospettiche “accidentali” di figure
piane e solide
Saper applicare i principi fondamentali
che regolano le proiezioni prospettiche
“accidentali”
Consolidare l’ordine e la pulizia grafica
del segno e del supporto cartaceo
4
CLASSI
QUARTE
Conoscere le norme , i procedimenti,
le variabili che regolano e
determinano le proiezioni
prospettiche “centrali” e
“accidentali” di semplici e
schematiche architetture
Conoscenze
Saper applicare i principi fondamentali
che regolano le proiezioni prospettiche
“centrali” e “accidentali” di semplici e
schematiche architetture
Consolidare l’ordine e la pulizia grafica
del segno e del supporto cartaceo
Abilità/Capacità
363
Competenze
Saper impostare correttamente una proiezione
prospettica
scegliendo, tra le infinite possibilità, le
condizioni migliori per una efficace soluzione
grafico-compositiva del problema assegnato
Saper organizzare la rappresentazione grafica
nello spazio disponibile
Saper applicare i principi della prospettiva
centrale alla risoluzione di problemi grafici
relativi a figure piane e solide e/o gruppi di
solidi
Saper organizzare la rappresentazione grafica
nello spazio disponibile
Saper applicare i principi della prospettiva
accidentale alla risoluzione di problemi grafici
relativi a figure piane e solide e/o gruppi di
solidi
Saper organizzare la rappresentazione grafica
nello spazio disponibile
Saper applicare i principi della prospettiva
centrale e accidentale alla risoluzione di
problemi grafici relativi a semplici schematiche
composizioni architettoniche
Saper leggere e comprendere elaborati grafici in
prospettiva “centrale” e “accidentale” di
architetture semplici e complesse
Competenze
TEORIA DELLE OMBRE
Modulo
Modulo
Modulo
1
2
3
Conoscere i principi teorici che
permettono di individuare le ombre
degli enti geometrici fondamentali
nelle proiezioni ortogonali
Conoscere i principi teorici che
permettono di individuare le ombre
di figure piane e solide nelle
proiezioni ortogonali
Conoscere i principi teorici che
permettono di individuare le ombre
di figure piane e solide su piani
proiettanti e su piani generici
Conoscere i principi teorici che
permettono di individuare le ombre
di segmenti, figure piane e solide su
solido
Conoscere i principi teorici che
permettono di individuare le ombre
nelle proiezioni assonometriche di
solidi, gruppi di solidi e/o
architetture semplici e schematiche
Conoscere i principi teorici che
permettono di individuare le ombre
nelle proiezioni prospettiche
“centrali” e “accidentali” di solidi,
gruppi di solidi e/o
Architetture semplici e schematiche
Saper applicare i principi teorici e i
procedimenti di costruzione grafica
relativi alla teoria delle ombre
Consolidare l’ ordine e la pulizia grafica
del segno e del supporto cartaceo
Saper applicare i principi teorici e i
procedimenti di costruzione grafica
relativi alla teoria delle ombre di figure
piane e solide singole,su piani proiettanti e
generici, su altri solidi
Consolidare l’ordine e la pulizia grafica
del segno e del supporto cartaceo
Saper applicare i procedimenti di
costruzione grafica relativi alla teoria delle
ombre assonometriche
Saper applicare i procedimenti di
costruzione grafica relativi alla teoria delle
ombre prospettiche
Consolidare l’ordine e la pulizia grafica
del segno e del supporto cartaceo
364
Saper organizzare la rappresentazione grafica
nello spazio disponibile
Saper risolvere i problemi grafici relativi alla
teoria delle ombre di figure piane e solide
Saper organizzare la rappresentazione grafica
nello spazio disponibile
Saper risolvere i problemi grafici relativi alla
teoria delle ombre di figure piane e solide su:
piani di proiezione, piani proiettanti e generici,
solidi
Saper organizzare la rappresentazione grafica
nello spazio disponibile
Saper risolvere i problemi grafici relativi alla
teoria delle ombre assonometriche
Saper risolvere i problemi grafici relativi alla
teoria delle ombre prospettiche
Saper leggere e comprendere elaborati grafici di
assonometrie e prospettive di architetture
semplici e complesse con presenza di ombre
COMPRENDERE L’
ARCHITETTURA
Modulo
4
Conoscere le principali tecniche
costruttive
Conoscere vari sistemi costruttivi e
strutturali
Conoscere vari elementi costitutivi
dell’architettura (porte, finestre,
coperture, decorazioni,ecc.)
Conoscere i vari tipi di spaziofunzione
Conoscere varie tipologie edilizie
Saper individuare i principali criteri
costruttivi e le varie componenti di una
architettura
Saper individuare i diversi spazi di una
architettura
Saper individuare una tipologia
architettonica
Saper organizzare la rappresentazione grafica
nello spazio disponibile
Saper realizzare elaborati grafici e/o scritto
grafici (anche con l’aiuto di fotocopie e /o
fotografie) di:
Analisi dei principali criteri costruttivi e delle
varie componenti di una architettura
Analisi degli spazi architettonici e i loro aspetti
distributivi
Analisi tipologica
QUINTO ANNO
CLASSI
QUINTE
Modulo
1
Conoscenze
Conoscere le principali tecniche
Conoscere vari sistemi costruttivi e
strutturali
Conoscere vari elementi costitutivi
dell’architettura (porte, finestre,
coperture, decorazioni, ecc.)
Conoscere i vari tipi di spaziofunzione
Conoscere varie tipologie edilizie
Abilità/Capacità
Saper individuare i principali criteri
costruttivi e le varie componenti di una
architettura
Saper individuare i diversi spazi di una
architettura e la sua tipologia
Saper analizzare una architettura nella
complessità delle sue componenti
Saper utilizzare le tecniche di
rappresentazione relative alla geometria
descrittiva e alle sue applicazioni
365
Competenze
Saper restituire graficamente , in maniera
efficace, le operazioni di lettura e analisi di
oggetti, architetture, porzioni urbane
Saper utilizzare la lettura degli spazi
architettonici e/o urbani
ai fini di studio e comprensione dei testi di
storia dell’arte e della architettura
Modulo
2
Conoscere gli strumenti necessari al
rilievo architettonico
Conoscere i metodi di rilievo
architettonico
Saper rilevare con gli appositi strumenti
un oggetto, un particolare architettonico,
una semplice architettura, una limitata
porzione urbana
Saper restituire graficamente, in maniera
efficace, le operazioni di rilievo utilizzando i
metodi di rappresentazione della geometria
descrittiva e delle sue applicazioni
Acquisire alcune capacità di analisi critica e
comprensione dei fenomeni architettonici ,
urbani, paesaggistici
Programmazione Dipartimento disciplinare di Disegno e Storia dell’Arte a.s. 2014-15
MATERIA - STORIA DELL’ARTE
INDIRIZZI LINGUISTICO, CLASSICO E SCIENZE UMANE
Finalità generali
Acquisire la capacità di leggere le opere artistiche analizzando i vari aspetti che le caratterizzano e le istanze che le hanno generate.
Acquisire una terminologia appropriata comprendendo linguaggi specifici.
Saper collocare le opere nel contesto storico/culturale che le ha generate.
Acquisire la capacità di apprezzare criticamente le opere artistiche.
Obiettivi disciplinari generali
Saper leggere e analizzare l’opera d’arte e lo spazio architettonico.
Conoscere le definizioni e le classificazioni delle arti e le categoria formali del fatto artistico ed architettonico.
Conoscere le opere nel contesto storico/culturale che le ha generate.
Conoscere la terminologia, tecniche e materiali specifici della disciplina.
366
Saper esporre con chiarezza, in maniera esauriente e possibilmente autonoma, intorno ad un tema indicato.
Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro
Lezione frontale.
Lezione dialogata.
Proiezione di diapositive e DVD.
Visite a mostre e città d’arte.
Uso del libro di testo, letture da riviste e testi critici.
Verifiche
Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà:
nel primo periodo: 2
nel secondo periodo: 2
Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
orali, test, questionario a risposta aperte, prove scrittografiche.
Criteri di valutazione
Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori:
conoscenza degli stili, delle correnti e delle singole personalità artistiche delle tecniche utilizzate.
Descrizione strutturata delle opere studiate ed uso corretto della terminologia.
Capacità di contestualizzare l’opera, l’artista, il movimento o la tendenza.
Capacità di creare opportuni collegamenti tra le opere e le personalità artistiche.
Capacità di approfondimento personale degli argomenti trattati.
Tabella di conversione tra voto e prova oppure griglia di valutazione “ad esempio”.
Voto 3 (contenuto:non ha conoscenze o ha conoscenze frammentarie e non corrette dei contenuti).
(forma:errata).
(capacità e competenze:non riesce ad orientarsi neanche in situazioni semplici).
CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI
SECONDO BIENNIO
CLASSI
TERZE
Modulo 1
Conoscenze
Capacità e competenze
Cenni all’arte preistorica.
Arte cretese e micenea.
Arte greca (architettura, pittura, scultura)
Saper indagare e analizzare l’opera d’arte.
Utilizzare un metodo di ricerca causa-effetto.
367
Modulo 2
Modulo 3
Modulo 4
Arte etrusca (architettura, pittura, scultura).
Arte romana (architettura, pittura, scultura).
Arte paleocristiana.
Arte romanica (architettura, pittura, scultura).
Arte gotica (architettura, pittura, scultura).
Pittura gotica: da Cimabue a Giotto
Riconoscere le interazioni fra le manifestazioni artistiche delle varie civiltà.
Giungere all’elaborazione critica dei dati.
Giungere all’elaborazione critica dei dati
CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI
CLASSI
QUARTE
Modulo
Conoscenze
Modulo
Primo Quattrocento
Secondo Quattrocento.
Arte del Cinquecento
Manierismo
Modulo
Barocco
Modulo
Capacità e competenze
Saper indagare e analizzare l’opera d’arte e lo spazio architettonico
Conoscere le periodizzazioni; gli stili; l’evoluzione; le categorie formali e
tipologiche del fatto artistico e architettonico.
Saper collocare le opere d’arte, le architetture nel contesto storico-culturale che le
ha generate.
Conoscere la terminologia, le tecniche, i materiali specifici della disciplina
Saper esporre con chiarezza, in maniera esauriente e possibilmente autonoma un
argomento indicato utilizzando la terminologia specifica.
Acquisire il rispetto del patrimonio storico-artistico, architettonico, ambientale e
coscientemente riconoscere l’importanza della sua valorizzazione.
QUINTO ANNO
CLASSI
QUINTE
Modulo 1
Modulo 2
Conoscenze
Arte del 700. Il neoclassicismo. Il
romanticismo(Gericault e
Delacroix).
Il realismo(Courbet,Millet e
Daumier). Impressionismo:I
Macchiaioli(Fattori).
Abilità/Capacità
Competenze
Saper indagare,analizzare l’opera d’arte.
Utilizzare un metodo di ricerca,causa-effetto.
Sviluppare capacità logiche e di astrazione.
Riconoscere le interrelazioni tra le
manifestazioni artistiche delle diverse civiltà.
Giungere all’elaborazione critica dei dati.
C.S.
368
Saper leggere l’opera attraverso i diversi codici linguistici.
Cogliere gli aspetti specifici dell’opera d’arte relativamente alle
tecniche, all’iconografia, allo stile.
Individuare le coordinate storico-culturali entro le quali si forma e si
esprime l’opera.
Individuare i significati e i messaggi complessivi mettendo a fuoco
l’apporto individuale,le poetiche,la cultura dell’artista ed il contesto
storico-culturale entro il quale l’opera si è formata, la destinazione
dell’opera e la sua funzione anche in riferimento al contesto
ambientale.
Comprendere le problematiche relative alla fruizione dell’opera nelle
sue modificazioni nel tempo.
Possedere un adeguato lessico tecnico e critico nelle sue definizioni e
formulazioni specifiche e saperlo utilizzare appropriatamente.
C.S.
Modulo 3
Modulo 4
Art nouveau(Gaudì e Klimpt). Il
cubismo (Picasso).
L’espressionismo(Munch)
L’astrattismo(Kandinsky).
Il futurismo(Boccioni). La
Metafisica(De Chirico). Il
Surrealismo(R.Magritte).
C.S.
C.S.
C.S.
C.S.
TORNA SU

Programmazione Dipartimento disciplinare di Lingue Straniere a.s. 2014-15

MATERIA: INGLESE, FRANCESE,TEDESCO, SPAGNOLO
INDIRIZZO: CLASSICO, SCIENTIFICO ORDINARIO, SCIENTIFICO SCIENZE APPLICATE, LINGUISTICO, SCIENZE UMANE
369

Finalità generali
Primo biennio
Lo studente acquisisce competenze linguistico-comunicative rapportabili al livello B1 del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue.In particolare,
lo studente comprende in modo globale,selettivo e dettagliato testi orali/scritti su argomenti diversificati;produce testi orali e scritti strutturati e coesi per
riferire fatti,descrivere fenomeni e situazioni,sostenere opinioni con le opportune argomentazioni;partecipa a conversazioni e interagisce nella
discussione,anche con parlanti nativi, in maniera adeguata sia agli interlocutori sia al contesto;elabora testi orali/scritti di diverse tipologie e generi,su temi di
attualità,letteratura,cinema,arte,ecc;riflette sul sistema (fonologia,morfologia,sintassi,lessico,ecc.),anche in un’ottica comparativa al fine di acquisire una
consapevolezza delle analogie e differenze tra la lingua straniera e la lingua italiana;utilizza lessico e forme testuali adeguate per lo studio e l’apprendimento di
altre discipline;riflette su conoscenze,abilità e strategie acquisite nella lingua straniera in funzione della trasferibilità ad altre lingue.
Secondo biennio
Nell’ambito dello sviluppodi conoscenze relative all’universo culturale della lingua straniera,lo studente approfondisce aspetti relativi alla cultura dei paesi in
cui si parla la lingua,con particolare riferimento agli ambiti sociale,letterario e artistico;legge,analizza e interpreta testi letterari con riferimento ad una pluralità
di generi quali il racconto, il romanzo,la poesia,il testo teatrale,ecc.,relativi ad autori particolarmente rappresentativi della tradizione letteraria del paese di cui
studia la lingua;analizza e confronta testi letterari di epoche diverse con testi letterari italiani o relativi ad altre culture;analizza produzioni artistiche di varia
natura provenienti da lingue/culture diverse(italiane e straniere) mettendoli in relazione tra loro e con i contesti storico-sociali;utilizza le nuove tecnologie
dell’informazione e della comunicazione per approfondire argomenti di studio,anche con riferimento a discipline non linguistiche.
Quinto anno
Lo studente approfondisce ulteriormente aspetti relativi alla cultura dei paesi di cui si studia la lingua, con particolare riferimento agli ambiti sociale,letterario
e artistico;legge,analizza e interpreta testi letterari con riferimento ad una pluralità di generi quali il racconto, il romanzo,la poesia,il testo teatrale,ecc.,relativi
ad autori particolarmente rappresentativi della tradizione letteraria del paese di cui studia la lingua;analizza e confronta testi letterari delle lingue straniere
oggetto di studio del periodo che va dalla fine del XIX secolo fino ai giorni nostri con testi letterari italiani o relativi ad altre culture;analizza produzioni
artistiche di varia natura provenienti da lingue/culture diverse(italiane e straniere) mettendoli in relazione tra loro e con i contesti storico-sociali;utilizza le
nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione per approfondire argomenti di studio,anche con riferimento a discipline non linguistiche.

Obiettivi disciplinari generali
Primo biennio
Lo studente comprende e usa espressioni di uso quotidiano e frasi basilari tese a soddisfare bisogni di tipo concreto.Sa presentare se stesso/a e gli altri ed è in
grado di fare domande e rispondere su particolari personali come :dove abita, le persone che conosce e le cose che possiede.Interagisce in modo semplice
purchè l’altra persona parli lentamente e chiaramente e sia disposta a collaborare.(A2)
Lo studente comprende frasi ed espressioni usate frequentemente relative ad ambiti di immediata rilevanza ( es. informazioni personali e familiari di base , fare
la spesa , la geografia locale, l’occupazione). Comunica in attività semplici e di routine che richiedono un semplice scambio di informazioni su argomenti
familiari e comuni.Sa descrivere in termini semplici aspetti del suo background, dell’ambiente circostante, sa esprimere bisogni immediati . (B1)
Comprende i punti chiave di argomenti familiari che riguardano la scuola, il tempo libero, ecc.
Sa muoversi in situazioni che possono verificarsi mentre viaggia nel paese in cui si parla la lingua.E’in grado di interagire con una certa scioltezza e
spontaneità che rendono possibile un’interazione naturale con i parlanti nativi senza sforzo per l’interlocutore.Sa produrre un testo chiaro e dettagliato su
un’ampia gamma di argomenti e spiegare un punto di vista su un argomento fornendo i pro e i contro delle varie opzioni.
Secondo biennio
370
Comprende i punti chiave di argomenti familiari che riguardano la scuola, il tempo libero,ecc.
Sa muoversi in situazioni che possono verificarsi mentre viaggia nel paese in cui si parla la lingua.E’in grado di interagire con una certa scioltezza e
spontaneità che rendono possibile un’interazione naturale con i parlanti nativi senza sforzo per l’interlocutore.Sa produrre un testo chiaro e dettagliato su
un’ampia gamma di argomenti e spiegare un punto di vista su un argomento fornendo i pro e i contro delle varie opzioni.
Quinto anno
E’in grado di interagire con una certa scioltezza e spontaneità che rendono possibile un’interazione naturale con i parlanti nativi senza sforzo per
l’interlocutore.
Sa muoversi in situazioni che possono verificarsi mentre si trova nel paese in cui si parla la lingua straniera oggetto di studio.Sa comprendere testi scritti di
vario genere in maniera approfondita, sa produrre un testo chiaro e dettagliato su un’ampia gamma di argomenti e spiegare un punto di vista su un argomento
fornendo i pro e i contro delle varie opzioni.
Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro
In classe: lavori di gruppo, ricerche,studio di casi,discussione,lezione frontale, lezione partecipata, ecc.
Ciascuna unità didattica nelle seguenti fasi :
introduzione del materiale linguistico con attivazione delle pre-conoscenze
approccio audiovisivo
domande di comprensione e controllo
drammatizzazione e riproduzione del dialogo
fissaggio dei nuovi elementi linguistici
sfruttamento ed ampliamento del materiale linguistico in contesti analoghi
attività comunicative di gruppo o a coppie
riflessione sulle strutture tramite la redazione di messaggi scritti e altri esercizi comunicativi
verifica scritta e orale
lavoro a casa.
Lavoro in classe insegnante –allievi :
Presentazione del materiale
Analisi testuale, rapporti extra testuali
Utilizzazione linguistico connotativa
Sintesi testuale
Lavoro di classe degli allievi:
Attivazione della lettura ed analisi di documenti autentici con questionari di comprensione.
Lavoro a casa per gli allievi:
Esercizi applicativi sulle strutture grammaticali e sintattiche, esercizi di comprensione orali e scritti, redazioni, riassunti su argomenti esaminati in classe.
371
Strumenti di lavoro:
Libro di testo, lavagna LIM, lettore CD, lettore DVD, laboratorio di lingue, laboratorio di informatica, fotocopie.

Verifiche
Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà:
nel primo periodo:
2 scritte , 2 orali
nel secondo periodo: 3 scritte , 2 orali
Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
 Strutturali-grammaticali
 Tests di comprensione scritti e orali
 Produzioni di vario genere
 Questionari
 Quesiti di argomento letterario ( tip.B , III prova)
 Conversazione
 Verifiche orali degli argomenti letterari , testi e documenti di attualità e civiltà proposti
 Tests di ascolto

Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori :
Criteri di valutazione
Vedi griglia per la valutazione di un brano di comprensione allegata
Vedi griglia per la valutazione di una prova strutturale-grammaticale allegata
Vedi griglia per la valutazione di una prova scritta di tipologia B (III prova) allegata
Vedi griglia per la valutazione di una prova di produzione
Le griglie proposte sono in fase di sperimentazione , pertanto soggette a eventuali adattamenti e modifiche da
parte dei singoli docenti.
Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine primo biennio)
Conoscenze
Strutture morfosintattiche, ed elementi lessicali relativi alla vita quotidiana.
Competenze
Riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (es. informazioni di base sulla persona e sulla
372
famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro, opinioni personali ed aspettative). Riesce a comunicare in attività semplici e di routine che richiedono solo uno
scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio
ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
Abilità
Sa produrre e comprendere testi semplici, sa estrapolare il senso generale di testi scritti ed orali, anche originali.
Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio)
Conoscenze
Storia e letteratura dei popoli anglofoni dalle origini alla fine dell'Epoca Vittoriana, con particolare riferimento al Regno Unito e agli Stati Uniti. Studio dei
principali autori e delle opere più rappresentativi.
Competenze
È in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard, su argomenti familiari che affronta oralmente al lavoro, a scuola, nel tempo
libero, ecc.. Gestisce efficacemente molte situazioni che si possono presentare viaggiando in una regione dove si parla la lingua in questione. Sa produrre testi
semplici e coerenti su argomenti familiari o di proprio interesse.
È in grado di descrivere esperienze ed avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni e progetti.
Abilità
Riesce ad analizzare in modo critico semplici testi letterari e trovare collegamenti sin/diacronici in modo guidato.
CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI
PRIMO BIENNIO
Inglese
Tutti gli indirizzi*
CLASSI
PRIME
Conoscenze
Abilità/Capacità
373
Competenze
Modulo 1
Modulo 2
Strutture grammaticali: presente verbo
essere, pronomi soggetto, interrogativi,
articoli, il plurale dei nomi; verbo avere,
aggettivi possessivi, there is /there are, i
dimostrativi; il presente semplice, Let’s…;
modale can; present continuous, il
genitivo sassone.
Lessico: Interessi, paesi e nazionalità;
Colori, i mobili, oggetti della classe; :
attività del tempo libero; Families.
Dire la provenienza, il proprio indirizzo e la
email, riempire un modulo con informazioni
personali, parlare di ciò che si possiede,
presentarsi, dire che ora è, parlare di abilità,
parlare della propria famiglia.
Ascoltare:
Capire i numeri, gli indirizzi postali e delle email, le
date e le ore.
Leggere:
Capire i dati su persone, le domande di un
questionario su dati personali.
Parlare:
Dare informazioni personali, descrivere la propria
stanza.
Scrivere:
Saper compilare un modulo con dati personali,
scrivere frasi semplici sulla propria famiglia,
camera, città, le preferenze e abilità.
Strutture grammaticali:presente
Parlare di ciò che piace e non piace, proporre Ascoltare:
semplice(tutte le forme),So do I/neither do cosa fare; parlare della routine giornaliera,
Capire i prezzi, capire persone che parlano del
I, like/love/hate+ ing, can; present simple: esprimere preferenze, dare e chiedere
proprio lavoro in modo lento e chiaro.
question words;avverbi di frequenza,
informazioni personali.
Leggere:
verbo like e preposizione like,
Capire dati su persone da articoli di riviste o da una
would/would like,pronomi complemento.
pagina web.
Lessico:sports, musical instruments, films,
Parlare:
attività giornaliere, mestieri.
Descrivere la routine quotidiana, dare informazioni
su di sé, per es. hobby, interessi, preferenze.
Scrivere:
Scrivere frasi semplici sulla propria giornata tipica,
compilare un modulo sulla propria formazione,
interessi.
374
Modulo 3
Modulo 4
Strutture grammaticali: Present
continuous, preposizioni,still, There
is/there are,Countable and uncountable
nouns,a/an/some/any, How much/how
many?
Lessico :luoghi, lend/borrow, vestiti,
soldi, accessori
Strutture grammaticali:: can/could/may;
so canI/Neither can I; present simple vs
present continuous; much/many/a lot of/a
little/ a few/enough/too much/too many
Lessico: trasporti, forma e materiali, il
cibo e i souvenirs.
Parlare di attività svolte al momento e
temporanee, comprare vestiti, descrivere
luoghi, parlare di quantità.
Ascoltare:
Capire frasi relative all’ambito degli acquisti, capire
l’essenziale di un annuncio o messaggio breve.
Leggere:
Desumere informazioni importanti da articoli di
riviste e da brevi messaggi email su abbigliamento,
la città, abitudine dei giovani, su luoghi da visitare.
Parlare:
Descrivere la vita degli adolescenti inglesi ed
italiani, descrivere una città famosa.
Scrivere:
Scrivere frasi semplici sulla propria città,
sull’abbigliamento di un compagno, scrivere
“messaggini”.
Strutture grammaticali:: can/could/may; so
Ascoltare: capire frasi relative ai trasporti e oggetti
canI/Neither can I; present simple vs present smarriti; capire l’essenziale di un annuncio alla
continuous; much/many/a lot of/a little/ a
stazione; ricavare informazioni essenziali da un
few/enough/too much/too many
breve programma radiofonico sui festival.
Lessico: trasporti, forma e materiali, il cibo e Leggere:
i souvenirs.
Desumere informazioni importanti da articoli di
giornale e da foglietti su oggetti smarriti, su un
festival, come viaggiare in metropolitana, ricette.
Parlare:
Riferire su attività in corso di svolgimento,
descrivere festival e festività.
Scrivere:
Scrivere frasi usando semplici congiunzioni, scrivere
su alcuni oggetti
375
Modulo 5
Modulo 6
Strutture grammaticali:must/mustn’t/have
to/don’t have to;so/neither must I, be
allowed to, should/ought to/needn’t;
articles; preposizioni di luogo.
Lessico:la scuola, luoghi in città.
Parlare di obblighi e di permessi, dare
consigli, chiedere e dare indicazioni stradali.
Strutture grammaticali:: past simple of be; Parlare del passato, descrivere persone,
past simple regular, past time expressions, parlare di obblighi.
past simple irregular, could, was/were
able to, had to,didn’t have to/need to
Lessico: aspetto fisico, aggettivi sulla
personalità, adventure.
376
Ascoltare:
Capire quello che viene detto durante una semplice
conversazione sui limiti d’età per le attività dei
giovani, capire l’essenziale di un messaggio sulle
istruzioni per il computer, ricavare informazioni
essenziali da registrazioni audio su regolamenti
scolastici ed indicazioni stradali.
Leggere:
Desumere informazioni importanti da articoli di
giornale su Internet, scorrere velocemente messaggi
ed identificare le informazioni richieste, Capire
ordini e semplici comunicazioni di programmi
informatici.
Parlare:
Chiedere e dare informazioni stradali, regolamenti
scolastici, Internet, discutere su quali sono i limiti
d’età per le attività dei giovani.
Scrivere:
Presentarsi i una lettera descrivendo un problema
personale; scrivere su aspetti inerenti ai giovani ed
Internet.
Ascoltare:
Capire frasi, espressioni sull’aspetto fisico delle
persone, afferrare l’informazione essenziale da
programmi trasmessi dalla televisione.
Leggere:
Desumere informazioni importanti da articoli di
giornale, capire brevi racconti che parlani di cose
quotidiane e temi noti.
Parlare:
Riferire su un avvenimento in modo breve e
semplice, su attività svolte e esperienze personali.
Scrivere:
Scrivere si un evento e dire quando, cosa, come è
capitato; scrivere sull’aspetto fisico, la personalità,
temperamento, attività lavorative.
Modulo 7
Strutture grammaticali: Comparativi di
maggioranza, uguaglianza e minoranza,
comparativi degli avverbi, little, enough,
really, fairly, too, Superlativi, question
tags. Lessico: parti del corpo, sintomi.
Modulo 8
Strutture grammaticali: Present
Continuous con significato futuro, be
going to, Present Perfect, for/since,
preposizioni di stato in luogo e di moto a
luogo.
Lessico: i cibi
CLASSI
SECONDE
Conoscenze
Fare paragoni, parlare della propria salute,
chiedere conferma
Ascoltare:
Capire quello che viene detto dal dottore in modo
lento e chiaro, ricavare l’informazione essenziale da
brevi registrazioni audio.
Leggere:
Scorrere velocemente annunci immobiliari sui
giornali e identificare informazioni; desumere
informazioni importanti da articoli di giornale.
Parlare:
Descrivere in modo semplice un progetto, un luogo
da visitare, la mia casa.
Scrivere:
Scrivere frasi semplici esprimendo opinioni
personali.
Parlare del futuro, fare e accettare inviti,
Ascoltare:
parlare di esperienze, ordinare da mangiare in Capire quello che viene detto dal dottore in modo
locali pubblici.
lento e chiaro al ristorante, ricavare l’informazione
essenziale da brevi registrazioni audio su scelta delle
vacanze, progetti per il futuro.
Leggere:
Scorrere velocemente annunci di vacanze e
identificare informazioni; desumere informazioni
importanti da menù, capire punti essenziali di
articoli di giornale sull’alimentazione.
Parlare:
Descrivere in modo semplice un progetto di viaggio
spiegando le scelte, riferire su attività svolte ed
esperienze personali.
Scrivere:
Scrivere frasi semplici su progetti per il weekend,
esprimere opinioni personali sul tipo di dieta.
Scrivere un piano per le vacanze.
Abilità/Capacità
377
Competenze
Modulo 1
Strutture grammaticali:presente semplice,
presente continuo, avverbi di frequenza,
can. Countable and uncountable nouns,
how much/how many; some/any,aggettiv
comparativi e superlativi. il passato
semplice, verbi modali per esprime
obbligo; present continuous per esprimere
il futuro, be going to, present perfect,
for/since.
Lessico: parti del corpo; vestiti e mestieri,
mezzi di trasporto.
Strutture grammaticali: present perfect,
for/since, present perfect vs past
simple,been/gone,present simple for fixed
future events, present perfect +
just/already/still, whose, pronomi
possessivi
Lessico: paesi, attività, la musica,
all’aeroporto.
Saper descrivere le persone,parlare
dell’umore, personalità e salute;, chiedere
idee, fare suggerimenti, invitare e
rispondere, parlare del futuro, parlare di
esperienze.
Modulo 3
Strutture grammaticali: Past continuous
vs Past simple,said/asked + direct
speechwhen/while, verbi modali per
possibilità presenti e passate, pronomi
personali oggetto.
Lessico:mezzi di trasporto e strade;
sentimenti, quadri.
parlare del passato, raccontare una storia;
esprimere possibilità, saper descrivere un
quadro o una fotografia.
Modulo 4
Strutture grammaticali: will, be going to Parlare del futuro, parlare di ipotesi, saper
vs present continuous, zero conditional,
sostenere conversazioni telefoniche, usare
conditional + imperative, first
chat rooms and emails.
conditional, when/as soon as/unless
Lessico: problemi dell’ambiente naturale,
caratteristiche geografiche.
Modulo 2
parlare di esperienze passate, di eventi
futuri prefissati, compilare domande per i
campi estivi, : parlare del presente, parlare
di ciò che si possiede, viaggiare in aereo.
378
Ascoltare: comprendere quello cje viene detto
chiaramente, lentamente, in una conversazione
quotidiana, comprendere l’informazione
essenziale in brevi brani registrati.
Leggere: identificare informazione importante in
semplici articoli di giornale su attività del tempo
libero, capire brevi brani sulla quotidianità.
Parlare: descriver hobby e abilità; descrivere un
luogo, attività passate e esperienze personali
Scrivere: descrizione di un amico e degli aspetti
della propria vita quotidiana.
Ascoltare: capire i punti principali di annunci e
messaggi chiari e semplici, di brevi brani registrati
su argomenti di interesse personale.
Leggere: capire i punti principali di un articolo di
giornale su argomenti familiari, capire il
significato globale di un testo, scorrere brevi testi
e trovare fatti e informazioni rilevanti.
Parlare: narrare una storia, spiegare e motivare le
proprie intenzioni, piani ed azioni.
Scrivere il proprio CV in forma schematica.
Ascoltare: comprendere un breve testo narrativo;
afferrare i punti principali in una conversazione su
argomenti noti.
Leggere: capire la trama di una storia chiaramente
strutturata e riconoscere quali sono gli episodi e
gli eventi importanti; scorrere brevi testi e trovare
fatti e informazioni rilevanti
Parlare: narrare una storia.
Scrivere: produrre una semplice narrazione scritta,
narrare esperienze passate.
Ascoltare: saper seguire una discussione in cui il
discorso sia chiaro e ben articolato; saper afferrare
i punti principali di una registrazione su argomenti
familiari e di notiziari radio.
Leggere: comprendere i punti principali di un
articolo di giornale su argomenti familiari,
Modulo 5
Modulo 6
comprendere il significato generale di un articolo
di giornale di attualità, comprendere le
informazioni principali in un semplice opuscolo
su cose della quotidianità.
Parlare: descrivere sogni speranze ed ambizioni,
dare le motivazioni su programmi ed intenzioni
personali.
Scrivere: trasmettere via email brevi informazioni;
produrre un semplice testo coeso su argomenti di
interesse personale ed esprimere le proprie
opinioni e punti di vista.
Strutture grammaticali: reported speech: Riportare quello che è stato detto, esprimere Ascoltare: saper seguire una discussione in cui il
reported statements; indefinite pronouns, sentimenti, descrivere le persone.
discorso sia chiaro e ben articolato; saper afferrare
each/every/each other, to be/get used +
i punti principali di una registrazione su argomenti
ing, reported speech: reported questions,
familiari e di notiziari radio.
reporting verbs.
Leggere: comprendere i punti principali di un
Lessico: lavori domestici, crimine e
articolo di giornale su argomenti familiari, dedurre
criminali, luoghi in città.
il significato di parole sconosciute dal contesto;
capire la trama di una storia ben strutturata
riconoscendone i punti principali ed il loro
significato.
Parlare: dare resoconti dettagliati di esperienze,
descrivendo sentimenti e reazioni.
Scrivere: produrre un semplice testo coeso su
argomenti di interesse personale ed esprimere le
proprie opinioni e punti di vista.
Strutture grammaticali: second
conditional, wish+ past simple, wish+
would, definig relative clauses, Third
conditional, wish, should have, ought to
have.
Lessico: aree professionali e carriera.
Parlare di situazioni possibili, parlare di
rimpianti.
379
Ascoltare: saper seguire una discussione in cui il
discorso sia chiaro e ben articolato; saper afferrare
i punti principali di una registrazione su argomenti
familiari e di notiziari radio.
Leggere: comprendere i punti principali di un
articolo di giornale su argomenti familiari,
comprendere interviste sui giornali o riviste in cui
si esprimono rimpianti e descrivono esperienze;
scorrere annunci di lavoro per trovare le
informazioni rilevanti.
Modulo 7
Modulo 8
Parlare; descrivere sogni, speranze o rimpianti,
parafrasare brevi brani scritti in maniera semplice
spiegare e dare le motivazioni dei propri
programmi ed intenzioni.
Scrivere: produrre semplici testi coesi su
argomenti familiari ed esprimere il proprio parere,
stendere semplici testi scritti relativi a esperienze
personali.
Strutture grammaticali: il passivo al
parlare di procedimenti, descrivere fatti del Ascoltare: comprendere con chiarezza un discorso
presente, non defining relative clauses, il passato, far fare qualcosa a qualcuno.
articolato che è diretto allo studente su argomenti
passivo al passato semplice, al present
di vita quotidiana, comprendere brevi racconti di
perfect, al past continuous, al futuro,
interesse personale, comprendere semplici
have something done, reflexive pronouns.
informazioni tecniche o statistiche.
Lessico: sport estremi, attrezzature per il
Leggere: comprendere informazioni principali di
campeggio.
articoli di giornale su argomenti familiari; scorrere
testi per trovare le informazioni rilevanti.
Parlare: spiegare e dare le motivazioni dei propri
programmi ed intenzioni, spiegare il proprio punto
di vista su un argomento e dire i vantaggi e gli
svantaggi di diverse alternative.
Scrivere: produrre semplici testi su una esperienza
(p.e. un viaggio), scrivere lettere personali ad un
amico narrando eventi, chiedendo e dando notizie.
Strutture grammaticali: Present Perfect
Parlare del passato recente, parlare di
Ascoltare: saper seguire una discussione in cui il
Continuous, Present Perfect Continuous abitudini passate, parlare di azioni concluse discorso sia chiaro e ben articolato; saper afferrare
vs Present Perfect Simple, used to/didn’t nel passato.
i punti principali di una registrazione su argomenti
use to/would, Past Perfect, Past Perfect
familiari.
vs Past Simple.
Leggere: capire sei testi letterari in cui gli autori
Lessico: i film, generi di libri, recensione
esprimono punti di vista precisi, saper leggere
di libri.
revisioni di film, libri, etc.
Parlare: saper riferire la trama di un libro o un film
e dire la propria opinione.
Scrivere: scrivere una breve revisione di un libro o
un film; stendere semplici testi su eventi passati,
produrre il resoconto di una esperienza.
380
*N.B.: Nell’indirizzo linguistico si svilupperanno ulteriormente le competenze comunicative orali durante l’ora di conversazione di lingua inglese.
Nell’indirizzo delle Scienze Umane nelle classi seconde saranno svolti i moduli 7 e 8 solo nei casi in cui la situazione della classe lo renderà possibile.
PRIMO BIENNIO
Francese-Spagnolo-Tedesco
Indirizzo Linguistico
CLASSI
PRIME E
SECONDE
Modulo 1
Conoscenze
Abilità/Capacità
Competenze








Aspetti comunicativi, socio-linguistici
e paralinguistici della interazione e
della produzione orale (descrivere,
narrare) in relazione al contesto e agli
interlocutori.
Strutture grammaticali di base della
lingua, sistema fonologico, ritmo e
intonazione della frase, ortografia e
punteggiatura.
Strategie per la comprensione globale
e selettiva di testi e messaggi semplici
e chiari, scritti, orali e multimediali, su
argomenti noti inerenti la sfera
personale, sociale o l’attualità.
Lessico e fraseologia idiomatica
frequenti relativi ad argomenti di vita
quotidiana, sociale o d’attualità e
tecniche d’uso dei dizionari, anche
multimediali;va ietà di registro.
Nell’ambito della produzione scritta,
riferita a testi brevi, semplici e
coerenti, caratteristiche delle diverse
tipologie (lettere informali,
descrizioni, narrazioni, ecc.) strutture
sintattiche e lessico appropriato ai
contesti.
Aspetti socio-culturali dei Paesi di cui
si studia la lingua.






Interagire scambiando informazioni
semplici e dirette e partecipare a brevi
conversazioni su argomenti consueti di
interesse personale, familiare o sociale.
Utilizzare appropriate strategie ai fini
della ricerca di informazioni e della
comprensione globale di messaggi
semplici, di breve estensione, scritti e
orali, su argomenti noti di interesse
personale, familiare o sociale.
Utilizzare un repertorio lessicale ed
espressioni di uso frequente per
esprimere bisogni concreti della vita
quotidiana; usare i dizionari, anche
multimediali.
Descrivere in maniera semplice
situazioni, persone o attività relative alla
sfera personale, familiare o sociale.
Scrivere testi brevi, semplici e lineari,
appropriati nelle scelte lessicali, su
argomenti quotidiani di interesse
personale, familiare o sociale.
Riconoscere gli aspetti strutturali della
lingua utilizzata in testi comunicativi
nella forma scritta, orale o multimediale.
Cogliere gli aspetti socio-culturali delle
varietà di registro.
381






Saper comprendere espressioni di uso quotidiano
e frasi familiari tese a soddisfare bisogni di tipo
concreto (informazioni personali, e familiari,
chiedere e dare informazioni su alloggi, orari,
mezzi di trasporto, etc.).
Saper comprendere brevi messaggi orali di varia
natura e in contesti diversificati, anche in ambito
multimediale.
Saper comprendere il senso generale di brevi
testi scritti di tipo funzionale (corrispondenza
informale, dépliants, istruzioni, pubblicità,
annunci), testi di tipo immaginativo e riguardanti
argomenti relativi ad aspetti della civiltà
francese.
Saper produrre semplici testi scritti di tipo
funzionale e di carattere personale (lettere, brevi
resoconti).
Saper riconoscere ed utilizzare le strutture
linguistiche di base.
Sapere identificare l'importanza degli elementi
paralinguistici (intonazione, ritmo, accento) ed
extralinguistici (gestualità, mimica) nei vari
contesti comunicativi.
Saper riconoscere la diversità dei registri
linguistici informale e formale.
Modulo 2
Vedi Modulo 1
Vedi Modulo 1
Vedi Modulo 1
Modulo 3
Vedi Modulo 1
Vedi Modulo 1
Vedi Modulo 1
SECONDO BIENNIO
Materie: inglese, francese, tedesco, spagnolo
Tutti gli indirizzi**
CLASSI
TERZE
Modulo 1
Conoscenze
Abilità/Capacità
Consolidamento e potenziamento della
Comprendere una varietà di messaggi orali e
competenza linguistica e
scritti in contesti diversificati anche in
comunicativa,anche attraverso l’utilizzo di ambito multimediale.
testi non letterari.

Mod Approccio allo studio della letteratura
ulo 2 attraverso una scelta di testi e documenti
appartenenti ai vari generi letterari.
Sviluppare l’uso degli strumenti e delle
tecniche di lettura e di decodificazione
testuale. Sviluppare capacità espressive
scritte e orali.

Mod Studio e analisi di autori e testi
ulo 3 significativi della letteratura straniera
dalle origini al 17° secolo. (Per le classi
terze )
Utilizzare gli strumenti e le tecniche di
lettura e di decodificazione testuale.
Sviluppare ulteriormente le capacità
espressive scritte e orali.
Competenze
Saper utilizzare correttamente le strutture
grammaticali con un lessico appropriato
Utilizzare vari registri linguistici in modo
appropriato per fini comunicativi.
Saper riassumere informazioni di vario genere (orali
e scritte).
Saper utilizzare un lessico appropriato.
Comprendere in modo globale testi scritti relativi a
tematiche culturali.
Comprendere in modo globale testi scritti relativi a
tematiche culturali ed in maniera analitica testi e
documenti scritti nell’ambito dell’indirizzo di studio
specifico.
N.B. Nell’indirizzo delle Scienze Umane nelle classi terze saranno svolti i moduli 7 e 8 previsti nelle classi seconde solo nei casi in cui non sia stato
possibile svolgerli nell’anno precedente.
CLASSI
QUARTE
Modulo 1
Conoscenze
Abilità/Capacità
Consolidamento e potenziamento della
competenza linguistica e
comunicativa,anche attraverso l’utilizzo di
testi non letterari. Studio e analisi di autori
e testi significativi della letteratura
straniera del 18° secolo.
Sviluppare ulteriormente l’uso degli
strumenti e delle tecniche di lettura e di
decodificazione testuale. Comprendere in
modo globale testi scritti relativi a tematiche
culturali ed in maniera analitica testi e
documenti scritti nell’ambito dell’indirizzo di
382
Competenze
Comprendere una varietà di messaggi orali in
contesti diversificati anche in ambito multimediale.
Produrre testi scritti di varia tipologia previsti dalle
prove dell’Esame di Stato, dimostrando una buona
padronanza dei contenuti, anche se non del tutto
conformi ai parametri previsti ( proprietà lessicale,

Mod Consolidamento e potenziamento della
ulo 2 competenza linguistica e
comunicativa,anche attraverso l’utilizzo di
testi non letterari. Studio e analisi di autori
e testi significativi della letteratura
straniera della prima metà del 19° secolo.

Mod Consolidamento e potenziamento della
ulo 3 competenza linguistica e
comunicativa,anche attraverso l’utilizzo di
testi non letterari. Studio e analisi di autori
e testi significativi della letteratura
straniera della seconda metà del 19°
secolo.
studio specifico sapendo coglierne alcune
sfumature.
Sviluppare un’autonomia critica
nell’approccio del testo letterario e di
attualità.
Saper riassumere informazioni di vario
genere (orali e scritte).
Sviluppare ulteriormente l’uso degli
strumenti e delle tecniche di lettura e di
decodificazione testuale. Comprendere in
modo globale testi scritti relativi a tematiche
culturali ed in maniera analitica testi e
documenti scritti nell’ambito dell’indirizzo di
studio specifico sapendo coglierne alcune
sfumature. Sviluppare un’autonomia critica
nell’approccio del testo letterario e di
attualità. Saper riassumere informazioni di
vario genere (orali e scritte).
Sviluppare ulteriormente l’uso degli
strumenti e delle tecniche di lettura e di
decodificazione testuale. Comprendere in
modo globale testi scritti relativi a tematiche
culturali ed in maniera analitica testi e
documenti scritti nell’ambito dell’indirizzo di
studio specifico sapendo coglierne alcune
sfumature. Sviluppare un’autonomia critica
nell’approccio del testo letterario e di
attualità. Saper riassumere informazioni di
vario genere (orali e scritte).
correttezza grammaticale, capacità di sintesi,
elaborazione personale).
Saper esprimersi oralmente riassumendo i contenuti
con lessico sufficientemente appropriato e con un
uso accettabile delle strutture grammaticali.
Comprendere una varietà di messaggi orali in
contesti diversificati anche in ambito multimediale.
Produrre testi scritti di varia tipologia previsti dalle
prove dell’Esame di Stato, dimostrando una buona
padronanza dei contenuti, anche se non del tutto
conformi ai parametri previsti ( proprietà lessicale,
correttezza grammaticale, capacità di sintesi,
elaborazione personale). Saper esprimersi oralmente
riassumendo i contenuti con lessico sufficientemente
appropriato e con un uso accettabile delle strutture
grammaticali.
Comprendere una varietà di messaggi orali in
contesti diversificati anche in ambito multimediale.
Produrre testi scritti di varia tipologia previsti dalle
prove dell’Esame di Stato, dimostrando una buona
padronanza dei contenuti, anche se non del tutto
conformi ai parametri previsti ( proprietà lessicale,
correttezza grammaticale, capacità di sintesi,
elaborazione personale). Saper esprimersi oralmente
riassumendo i contenuti con lessico sufficientemente
appropriato e con un uso accettabile delle strutture
grammaticali.
QUINTO ANNO
Materie: inglese, francese, tedesco, spagnolo
Tutti gli indirizzi**
CLASSI
Conoscenze
Abilità/Capacità
383
Competenze
QUINTE
Modulo 1
Elementi caratterizzanti lo sviluppo della 
sensibilità letteraria in relazione alle
correnti letterarie a partire dal XIX secolo 
fino alla contemporaneità.




Comprendere una varietà di messaggi
orali/scritti relativi a tematiche culturali;
esprimersi su argomenti di carattere
generale e personale con coerenza logica,
con appropriatezza lessicale e correttezza
fonologica;
saper riassumere informazioni di vario
genere, orali e scritte, ristrutturando gli
argomenti in un'esposizione chiara e
organica;
individuare i generi nei vari ambiti
culturali, con particolare riguardo al
linguaggio letterario oggetto di studio;
interpretare testi letterari e non,
collocandoli nel contesto storico-culturale
di riferimento, operando confronti e
collegamenti con la civiltà letteraria
italiana e straniera, con le discipline
storico-filosofiche e artistiche;
individuare le linee evolutive del sistema
letterario straniero nel contesto europeo
ed extra-europeo con particolare
attenzione allo studio e
all'approfondimento di tematiche culturali
del Novecento.










384
Durante l'ultimo anno lo studente dovrà
consolidare e ampliare competenze
corrispondenti al livello B2* del Q.C.E.R:
comprendere in modo globale e selettivo testi
orali/scritti su argomenti diversificati, anche in
ambito multimediale;
interagire con una certa disinvoltura con un
interlocutore straniero sostenendo una
conversazione funzionale al contesto e alla
situazione linguistica;
elaborare testi orali/scritti di diverse tipologie e
generi su un'ampia gamma di argomenti;
utilizzare in modo appropriato il lessico
conosciuto, le strategie comunicative e le abilità
testuali in una pluralità di contesti;
utilizzare le conoscenze, le abilità e le strategie
acquisite nelle lingue straniere in ambito
pluridisciplinare;
saper comunicare in vari contesti sociali e in
situazioni professionali utilizzando vari registri
linguistici in modo flessibile e appropriato per
scopi comunicativi;
potenziare tecniche di apprendimento autonomo
e affinare capacità logico-critiche per il
raggiungimento degli obiettivi prefissati;
consolidare il proprio metodo di studio per
l'apprendimento di altre discipline (CLIL);
utilizzare le nuove tecnologie per fare ricerche,
approfondire argomenti, esprimersi
creativamente e comunicare con interlocutori
stranieri.

Mod Vedi Modulo 1
ulo 2
Vedi Modulo 1
Vedi Modulo 1

Mod Vedi Modulo 1
ulo 3
Vedi Modulo 1
Vedi Modulo 1
*Per le seconde Lingue ( in particolare per il Tedesco) i docenti si riservano di abbassare gli obiettivi al Livello B1, qualora lo ritenessero necessario.
** NOTA BENE: Nell’indirizzo linguistico si svilupperanno ulteriormente le competenze comunicative orali durante l’ora di conversazione di lingua inglese.
Eventuali argomenti non svolti l’anno precedente potranno essere trattati durante l’anno in corso con tempi e modalità opportuni
Le programmazioni potranno essere suscettibili di eventuali modifiche da parte del Dipartimento o del singolo docente, anche nel corso dell’anno scolastico se, alla luce dell’esperienza
nelle classi, lo si riterrà opportuno
TORNA SU
385
Programmazione Dipartimento disciplinare di SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
a.s. 2014-15
MATERIA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
INDIRIZZI LICEO CLASSICO, SCIENTIFICO, SCIENTIFICO SCIENZE APPLICATE, LINGUISTICO, SCIENZE UMANE
Finalità generali
PRIMO E SECONDO BIENNIO
1. Applicare le abilità motorie di base in situazioni dinamiche e variabili
2. Praticare gli sport individuali e di squadra in modo consapevole e responsabile
3. Adottare comportamenti adeguati ad un sano stile di vita
4. Praticare attività motorie e sportive nel rispetto dell’ambiente naturale
CLASSI QUINTE
1. Applicare le abilità motorie di base in situazioni complesse
2. Praticare gli sport individuali e di squadra in modo responsabile ed autonomo
3. Adottare comportamenti adeguati ad un sano stile di vita
4. Praticare attività motorie e sportive nel rispetto dell’ambiente naturale
Obiettivi disciplinari generali
Le Scienze Motorie e Sportive concorrono a far conseguire agli studenti al temine del percorso liceale, risultati di apprendimento che gli consentono
di:
 avere la consapevolezza della propria corporeità intesa come conoscenza padronanza e rispetto del proprio corpo;
 consolidare i valori sociali dello sport ed avere acquisito un buona preparazione motoria;
 avere maturato un atteggiamento positivo verso uno stile di vita sano ed attivo;
 avere colto le implicazioni e i benefici derivanti dalla pratica di varie attività fisiche svolte nei diversi ambienti;
 durante il primo biennio, dopo aver verificato il livello di apprendimento conseguito nel corso del primo ciclo dell’istruzione, si strutturerà un
percorso finalizzato sia a colmare eventuali lacune nella formazione di base che a valorizzare le potenzialità.
386
Metodologia, Mezzi e strumenti di lavoro







Lezione frontale con prove pratiche dirette
Metodo per soluzione di problemi
Attività di gruppo
Eventuali conferenze su tematiche varie
Libro di testo.
Uso dei seguenti attrezzi: cerchi, palloni di diverso peso e dimensioni, manubri, step funicelle, ostacoli, tappetini, bastoni di legno.
Sussidi audiovisivi
Verifiche
Il numero minimo di verifiche che verranno somministrate nel corso dell’anno scolastico sarà:
nel primo periodo:
il numero previsto dal P.O.F.
nel secondo periodo: il numero previsto dal P.O.F.
Le verifiche somministrate saranno scelte dal docente tra le seguenti tipologie:
 Test per le capacità motorie
 Osservazioni sistematiche del docente
 Test tecnici specifici
 Prove orali e/o scritte
 Questionari e risposta aperta e chiusa
Criteri di valutazione
Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti indicatori:
 Autocontrollo e Autodisciplina durante le ore curriculari e durante gli spostamenti
 Per i test pratici si farà riferimento alle tabelle specifiche
 Osservazioni sistematiche durante l’attività pratica
 Prove strutturate a risposta chiusa e con punteggi prestabiliti
 Partecipazione, interesse ed impegno alle attività proposte
 Miglioramenti rispetto al livello di partenza
 Rispetto dell’ambiente e del materiale che viene utilizzato
 Consapevolezza negli impegni assunti
 Rispetto delle regole e dei compagni
387
Gli alunni esonerati dalla parte pratica saranno valutati nelle capacità di organizzazione, arbitraggio e supporto alle squadre.
Tabella di conversione tra voto e prova oppure griglia di valutazione
Conoscenza
Voto
Capacità e Competenze
Contenuto
Forma
Voto 3-4
Non ha conoscenze
Molto scorretta
Voto 5
Ha conoscenze frammentarie e non
corrette dei contenuti
Non sempre scorretta
Voto 6
Conosce i contenuti minimi
proposti
Accettabile
Voto 7/8
Buona conoscenza dei contenuti
Buono
Eccellente
Voto 9-10
Conosce sicuramente in modo
ampio e approfondito i contenuti
Non è in grado di eseguire gli eserci
zi riferiti alle attività motorie di base
Non sempre esegue in modo
appropriato gli esercizi
Esegue correttamente gli esercizi
semplici e applica elementari combi
nazioni motorie
Padroneggia i gesti semplici e li
applica in modo consapevole e
responsabile in situazioni note
Esegue i propri movimenti con rispo
ste adeguate alle varie situazioni
motorie anche con rielaborazioni
Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine primo biennio)
COMPETENZE
ABILITÀ/CAPACITÀ
Padronanza del proprio corpo Assumere posture corrette
e percezione sensoriale
Mettere in atto gli adattamenti
necessari riferiti ad un ' attività motoria abituale , utilizzando
varie informazioni sensoriali.
Coordinazione, schemi motori, Realizzazione idonea dell'azione motoria richiesta, con
equilibrio, orientamento nello risposte semplici ed adeguate.
spazio
Gioco, gioco-sport, sport
Cooperare in equipe utilizzando e valorizzando le
propensioni e le attitudini individuali.
388
CONOSCENZE
Conoscere le posture corrette del corpo e gli
elementi essenziali delle funzioni fisiologiche e del
movimento
Conoscere gli schemi motori statici e dinamici .
Conoscere e praticare in modo
corretto ed essenziale i principali giochi sportivi e
sport.
Sicurezza, prevenzione, primo Assumere comportamenti funzionali e responsabili per la
soccorso e salute
sicurezza in palestra a scuola e negli spazi aperti.
Conoscere l'importanza della
prevenzione attiva e passiva negli ambienti sportivi
e scolastici .
Ambienti naturali
Riconoscere diverse attività motorie e sportive in
ambiente naturale .
Sapersi esprimere ed orientare in attività ludiche e sportive in
ambiente naturale nel rispetto del comune patrimonio
territoriale.
Livelli minimi richiesti per il passaggio alla classe successiva (fine secondo biennio)
COMPETENZE
ABILITÀ/CAPACITÀ
Padronanza del proprio corpo Eseguire differenti azioni motorie utilizzando le informazioni
e percezione sensoriale
dei canali
sensoriali in coerenza con le
competenze possedute.
Coordinazione, schemi motori, Realizzazione idonea dell’azione motoria richiesta, con
equilibrio, orientamento nello risposte sempre più articolate
spazio
Gioco, gioco-sport, sport
Praticare con sufficiente abilità varie attività sportive .
Sicurezza, prevenzione, primo Assumere comportamenti funzionali e responsabili per la
soccorso e salute
sicurezza in palestra, a scuola e negli spazi aperti.
Ambienti naturali
Sapersi esprimere ed orientare in attività ludiche e sportive in
ambiente naturale nel rispetto del comune patrimonio
territoriale .
CONOSCENZE
Conosce le potenzialità del movimento del proprio
corpo in relazione all'organizzazione minima di
un'attività motoria
Conoscere gli schemi motori statici e dinamici
Conoscere e rispettare le regole.
Conoscere l'importanza della
prevenzione attiva e passiva negli ambienti sportivi
e scolastici
Conoscere diverse attività motorie e sportive in
ambiente naturale.
CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI
PRIMO BIENNIO
CLASSI PRIME
MODULO I
Conoscenza, padronanza e
rispetto del proprio corpo
CONOSCENZE
Conoscere le potenzialità del
movimento del corpo e le
funzioni fisiologiche.
ABILITÀ/CAPACITÀ
Assumere posizioni corrette
Elaborare risposte motorie efficaci e
personali in situazioni semplici
COMPETENZE
Padronanza del proprio corpo e
percezione sensoriale
MODULO II
Conoscere gli schemi motori
Consapevolezza di una risposta motoria
Coordinazione, schemi motori,
389
Acquisizione di una buona
preparazione motoria
MODULO III
Consolidamento di una cultura
motoria e sportiva con la
conoscenza dei valori sociali
dello sport
Conoscenza e pratica delle
attività sportive individuali e di
squadra
MODULO IV
Conoscenza di uno stile di vita
sano e attivo, prevenendo ogni
situazione a rischio
statici e dinamici.
Conoscere le capacità motorie.
efficace ed economica.
Realizzazione idonea ed efficace
dell’azione motoria richiesta,
mantenendo risposte adeguate in contesti
semplici.
Conoscere in modo essenziale i Collaborare con i compagni e
principali giochi sportivi e
l’insegnante utilizzando e valorizzando le
sport interpretando al meglio la propensioni e le attitudini individuali.
cultura sportiva.
equilibrio, orientamento
Conoscere l’importanza della
prevenzione attiva e passiva
negli ambienti sportivi e
scolastici.
Sicurezza, prevenzione;primo
soccorso, salute
MODULO V
Attività in ambiente naturale
Conoscere diverse attività
motorie e sportive in ambiente
naturale.
CLASSI SECONDE
MODULO I
Conoscenza, padronanza e
rispetto del proprio corpo
CONOSCENZE
Conoscere le potenzialità del
movimento del corpo e le
funzioni fisiologiche.
MODULO II
Acquisizione di una buona
preparazione motoria
Conoscere gli schemi motori
statici e dinamici.
Conoscere le capacità motorie.
MODULO III
Assumere comportamenti funzionali e
responsabili per la sicurezza in palestra, a
scuola e negli spazi aperti.
Gioco, gioco-sport, sport
Ambienti naturali
Sapersi esprimere ed orientare in attività
ludiche e sportive in ambiente naturale nel
rispetto del comune patrimonio
territoriale.
ABILITÀ/CAPACITÀ
Assumere posizioni corrette
Elaborare risposte motorie efficaci e
personali in situazioni semplici
Consapevolezza di una risposta motoria
efficace ed economica.
Realizzazione idonea ed efficace
dell’azione motoria richiesta,
mantenendo risposte adeguate in contesti
semplici.
Conoscere in modo essenziale i Collaborare con i compagni e
390
COMPETENZE
Padronanza del proprio corpo e
percezione sensoriale
Coordinazione, schemi motori,
equilibrio, orientamento
Gioco, gioco-sport, sport
Consolidamento di una cultura
motoria e sportiva con la
conoscenza dei valori sociali
dello sport
Conoscenza e pratica delle
attività sportive individuali e di
squadra
MODULO IV
Conoscenza di uno stile di vita
sano e attivo, prevenendo ogni
situazione a rischio
MODULO V
Attività in ambiente naturale
principali giochi sportivi e
sport interpretando al meglio la
cultura sportiva.
l’insegnante utilizzando e valorizzando le
propensioni e le attitudini individuali.
Conoscere l’importanza della
prevenzione attiva e passiva
negli ambienti sportivi e
scolastici.
Conoscere diverse attività
motorie e sportive in ambiente
naturale.
Assumere comportamenti funzionali e
responsabili per la sicurezza in palestra, a
scuola e negli spazi aperti.
Sicurezza, prevenzione;primo
soccorso, salute
Sapersi esprimere ed orientare in attività
Ambienti naturali
ludiche e sportive in ambiente naturale nel
rispetto del comune patrimonio
territoriale.
SECONDO BIENNIO
CLASSI TERZE
MODULO I
Conoscenza, padronanza e
rispetto del proprio corpo
CONOSCENZE
Conoscere le potenzialità del
movimento del corpo, le
funzioni fisiologiche
ABILITÀ/CAPACITÀ
Elaborare risposte motorie efficaci e
personali in siuazioni complesse
COMPETENZE
Padronanza del proprio corpo e
percezione sensoriale
MODULO II
Acquisizione di una buona
preparazione motoria
MODULO III
Consolidamento di una cultura
motoria e sportiva con la
conoscenza dei valori sociali
dello sport
Conoscenza e pratica delle
attività sportive individuali e di
squadra
MODULO IV
Conoscenza di uno stile di vita
Conoscere le capacità motorie
condizionali e coordinative e
loro metodiche di allenamento.
Conoscere in modo essenziale i
fondamentali individuali e di
squadra dei principali giochi
sportivi e sport
Consapevolezza di una risposta motoria
efficace ed economica.
Coordinazione, schemi motori,
equilibrio, orientamento
Dimostrare abilità tecnico – tattiche,
mantenendo corrette e leali relazioni.
Collaborare con i compagni e
l’insegnante utilizzando e valorizzando le
propensioni e le attitudini individuali.
Gioco, gioco-sport, sport
Conoscere gli elementi
fondamentali del primo
Mettere in atto adeguati comportamenti
per tutelare la sicurezza propria ed altrui.
Sicurezza, prevenzione;primo
soccorso, salute
391
sano e attivo, prevenendo ogni
situazione a rischio
MODULO V
Attività in ambiente naturale
soccorso.
Dispone delle conoscenze
necessarie per la pratica attiva
delle attività motorie in
ambiente naturale.
Praticare attività ludiche e sportive in
Ambienti naturali
ambiente naturale nel rispetto del comune
patrimonio territoriale.
CLASSI QUARTE
MODULO I
Conoscenza, padronanza e
rispetto del proprio corpo
CONOSCENZE
Conoscere le potenzialità del
movimento del corpo, le
funzioni fisiologiche
ABILITÀ/CAPACITÀ COMPETENZE
Elaborare risposte motorie efficaci e
Padronanza del proprio corpo e
personali in situazioni complesse
percezione sensoriale
MODULO II
Acquisizione di una buona
preparazione motoria
MODULO III
Consolidamento di una cultura
motoria e sportiva con la
conoscenza dei valori sociali
dello sport
Conoscenza e pratica delle
attività sportive individuali e di
squadra
MODULO IV
Conoscenza di uno stile di vita
sano e attivo, prevenendo ogni
situazione a rischio
MODULO V
Attività in ambiente naturale
Conoscere le capacità motorie
condizionali e coordinative e
loro metodiche di allenamento.
Conoscere in modo essenziale i
fondamentali individuali e di
squadra dei principali giochi
sportivi e sport
Consapevolezza di una risposta motoria
efficace ed economica.
Conoscere gli elementi
fondamentali del primo
soccorso.
Mettere in atto adeguati comportamenti
per tutelare la sicurezza propria ed altrui.
Sicurezza, prevenzione;primo
soccorso, salute
Dispone delle conoscenze
necessarie per la pratica attiva
delle attività motorie in
ambiente naturale.
Praticare attività ludiche e sportive in
ambiente naturale nel rispetto del comune
patrimonio territoriale.
Ambienti naturali
Coordinazione, schemi motori,
equilibrio, orientamento
Dimostrare abilità tecnico – tattiche,
Gioco, gioco-sport, sport
mantenendo corrette e leali relazioni.
Collaborare con i compagni e l’insegnante
utilizzando e valorizzando le propensioni
e le attitudini individuali.
QUINTO ANNO
CLASSI QUINTE
MODULO I
Applicazione delle conoscenze
CONOSCENZE
Conoscere le nozioni
fondamentali per organizzare
ABILITÀ/CAPACITÀ
Elaborare risposte motorie efficaci e
personali in situazioni complesse.
392
COMPETENZE
Padronanza del proprio corpo e
percezione sensoriale
teorico-pratiche all’interno di
una lezione di Scienze Motorie e
Sportive
MODULO II Preparazione
motoria
MODULO III
Acquisizione della
consapevolezza dei valori
sociali dello sport. Conoscenza
e pratica delle attività sportive
individuali e di squadra
MODULO IV
Attività in ambiente naturale
un proprio piano di
allenamento.
Organizzare percorsi motori e sportivi,
auto valutarsi ed elaborare i risultati.
Conoscere i principi scientifici
fondamentali che sottendono la
prestazione motoria e sportiva,
teoria e metodologia
dell’allenamento.
Conoscere i fondamentali
individuali e di squadra dei
principali giochi sportivi e
sport.
Realizzazione idonea ed efficace
dell’azione motoria richiesta,
mantenendo risposte adeguate in contesti
complessi.
Coordinazione, schemi motori,
equilibrio, orientamento
Dimostrare abilità tecniche e tattiche,
mantenendo corrette e leali relazioni.
Collaborare con i compagni e
l’insegnante utilizzando e valorizzando le
propensioni e le attitudini individuali.
Gioco, gioco-sport, sport
Dispone delle conoscenze
necessarie per la pratica attiva
delle attività motorie in
ambiente naturale.
Ambienti naturali
Praticare attività ludiche e sportive in
ambiente naturale nel rispetto del comune
patrimonio territoriale.
TORNA SU
393
PARTE QUINTA
PROGETTAZIONE DIDATTICA, INNOVAZIONE METODOLOGICA E VERIFICA
1 - LA PROGETTAZIONE E LA VERIFICA DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE
A – Piano dell’Offerta Formativa
Il P.O.F. è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale dell’Istituzione Scolastica ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare,
educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.
Il Piano dell’Offerta Formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi ed indirizzi di studi determinati a livello nazionale e riflette le esigenze del
contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse
opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità.
Il P.O.F. è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal
Consiglio di istituto, tenendo conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori. Il Piano è adottato dal Consiglio di
Istituto. Il Dirigente Scolastico attiva i necessari rapporti con l’Ente locale, e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio.( Art. 3
DPR 8.3.99 nr. 275)
Il Collegio dei Docenti dell’Istituto ha elaborato il P.O.F. definitivamente nelle sedute di Settembre e Ottobre 2014.
Successivamente il POF è stato adottato dal Consiglio di Istituto.
Relativamente a tutte le classi, 1^ 2^ 3^, 4^ e 5^, si dovrà fare riferimento a
- D.P.R. 15 marzo 2010 , n. 89 Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell'articolo 64, comma 4,
del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
- Allegato A al D.P.R. 89/2010
- Schema di regolamento recante “Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei
piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all’art. 10, comma 3, del d.P.R. 15 marzo 2010, nr. 89 in relazione all’articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo
D.P.R.”
Verifica del Piano dell’Offerta Formativa
-
-
Verifica in itinere: mese di gennaio 2015
Durante la seduta del Collegio dei Docenti ciascun Docente effettuerà, se necessario, una breve comunicazione, illustrando il caso specifico.
Sulla base di quanto riferito dai singoli, il Collegio dei docenti esaminerà i casi di scarso profitto o di irregolare comportamento e deciderà eventuali adeguamenti del
Piano dell’Offerta Formativa.
Verifica finale : mese di giugno 2015
Il Collegio dei docenti effettuerà la verifica finale, come di consueto, durante la seduta di giugno, sulla base delle comunicazioni effettuate dai docenti coordinatori oppure
dal dirigente scolastico.
394
POF 2014/2015 - PARTE QUARTA - L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ATTRAVERSO I PROGETTI DIDATTICI
Approvazione del piano definitivo da parte del Collegio dei docenti durante la seduta del 1/9/2014
Elaborazione dei piani di progetto da parte dello Staff coordinato dalla Responsabile della Funzione Strumentale/oppure dai referenti utilizzando l’apposito modello e invio ai
docenti entro il 20/9/2014
Adesione da parte dei consigli di classe durante la seduta del mese di ottobre 2014
Impegni di spesa da parte del Consiglio di Istituto
B – Riunione dei dipartimenti/ gruppi disciplinari (Settembre 2014)
I docenti si riuniscono per procedere ai seguenti adempimenti :
a) avuto riguardo agli obiettivi generali delle discipline e degli obiettivi specifici per classe, indicati nel P. O. F.,
definizione dei contenuti delle discipline per classe, eventualmente articolandoli per moduli, dei quali si individuano i prerequisiti generali richiesti, la durata in ore, i
collegamenti logico – concettuali e temporali (1);
b) individuazione delle tipologie delle verifiche diagnostiche/iniziali ed in itinere; definizione del numero delle prove per ogni periodo e degli standard (livelli minimi) di
competenze, conoscenze e capacità richiesti per il passaggio alla classe successiva; elaborazione delle griglie di valutazione delle verifiche scritte (2);
c) proposte di acquisto di materiale didattico ecc.
C - Programmazione delle attività educative e didattiche del Consiglio di classe (seduta di Ottobre 2014)
La Programmazione delinea il percorso formativo della classe e del singolo studente, adeguando ad essi gli interventi operativi, utilizza il contributo delle varie discipline per
il raggiungimento degli obiettivi cognitivi-operativi
(conoscenze/competenze/capacità) previsti dai Programmi e delle finalità educative (obiettivi socio – affettivi comportamentali ) indicati dai Consigli di classe e dal Collegio
dei docenti.
E’ sottoposta sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione dei risultati, al fine di adeguare l’azione didattica alle esigenze formative che emergono “ in itinere”.
Ciascun Consiglio di classe, al fine di agevolare l’attuazione del diritto allo studio e la piena formazione della personalità degli studenti, programmerà le attività scolastiche di
integrazione, anche a carattere interdisciplinare, e le iniziative di recupero/sostegno, anche allo scopo di realizzare interventi individualizzati in relazione alle esigenze degli
studenti stessi.
Durante la seduta di ottobre 2014 i consigli di classe elaboreranno
- la Programmazione delle attività educative e didattiche utilizzando il modello predisposto dalla presidenza (cartaceo o file), avuto riguardo ai programmi ministeriali e a
quanto concordato durante la riunione dei dipartimenti disciplinari.
- il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) per gli alunni con attestazione diagnostica
- il Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.) per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) o con Bisogni Educativi Speciali (BES).
I documenti in parola saranno consegnati in Presidenza in unica copia dal segretario insieme al verbale della seduta.
In vista del documento che il Consiglio di classe, ai sensi dell’art. 5 commi 2 e 4 del D.P.R. 23/7/1998 nr. 323 Regolamento del nuovo esame di Stato, è tenuto ad elaborare
entro il 15.5 p.v. al fine di agevolare la commissione nella stesura della terza prova, è necessario che nella Programmazione in parola siano indicati chiaramente i contenuti, i
metodi, i mezzi, gli spazi ed i tempi del percorso formativo, nonché i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi prefissati.
395
Verifica della Programmazione delle attività educative e didattiche
- Verifica in itinere : mese di Gennaio 2015
Durante la seduta di Gennaio 2015 i consigli di classe, sotto la presidenza del docente coordinatore, effettueranno la verifica della Programmazione, sulla base delle risultanze
delle verifiche della Programmazione Didattica Annuale, al fine di apportare eventuali modifiche e/o adeguamenti.
La verifica viene condotta secondo lo schema di seguito riportato, da seguire anche nella verbalizzazione sull’apposito modello delle sedute mensili:
a)
andamento disciplinare della classe
b)
casi di alunni con scarso profitto o con irregolare comportamento, da presentare al Collegio dei docenti, allo scopo di individuare i mezzi per ogni possibile
recupero
c)
integrazione di alunni con handicap
d)
svolgimento dei programmi previsti
e)
raggiungimento degli obiettivi comportamentali e cognitivi
f)
eventuali adeguamenti della Programmazione delle attività educative e didattiche.
- Verifica finale : mese di Giugno 2015
Durante la seduta di giugno i consigli di classe, sotto la presidenza del coordinatore, procederanno alla verifica finale della Programmazione delle attività educative e
didattiche, utilizzando il modello predisposto dalla presidenza
(cartaceo o file)
D – Piano di lavoro individuale (CONTRATTO FORMATIVO) entro il 28 novembre 2014
Il contratto formativo è la dichiarazione, esplicita e partecipata, dell’operato della scuola. Esso si stabilisce, in particolare, tra il docente e l’allievo ma coinvolge l’intero
consiglio di classe e la classe, gli organi dell’istituto, i genitori, gli enti esterni preposti od interessati al servizio scolastico.
Sulla base del contratto formativo, elaborato nell’ambito ed in coerenza degli obiettivi formativi definiti ai diversi livelli istituzionali:
l’alunno deve conoscere:
- gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo
- il percorso per raggiungerli
- le fasi del suo curricolo
il docente deve:
- esprimere la propria offerta formativa
- motivare il proprio intervento didattico
- esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione
il genitore deve:
- conoscere l’offerta formativa
- esprimere pareri e proposte
- collaborare alle attività
396
Il Piano di lavoro individuale sarà elaborato dai docenti (docenti curricolari e non, di sostegno ecc.) entro il 29 novembre 2014, utilizzando il modello predisposto dalla
presidenza (cartaceo o file).
Verifica del Piano di lavoro individuale
La verifica in parola verrà effettuata dai singoli docenti entro il termine delle attività didattiche utilizzando il modello predisposto dalla presidenza (cartaceo o file)
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PARTE SESTA
PROGETTAZIONE DIDATTICA, INNOVAZIONE METODOLOGICA E VERIFICA
1 - LA PROGETTAZIONE EDUCATIVA DISCIPLINARE
L'Istituto “C. Lorenzini” nella sua qualità di Liceo è caratterizzato prioritariamente da finalità educative e formative orientate ai tre fini pedagogici del sapere:
saper pensare - saper fare - saper essere
per perseguire
conoscenze - competenze - capacità
La dinamica operativa, funzionale alla realizzazione di tali finalità educative, è articolata tra studente - soggetto attivo del proprio apprendimento - e docente – mediatore di
saperi ed attivatore di processi di apprendimento OBIETTIVI GENERALI DEL BIENNIO
In base alle indicazioni espresse dal D.M. n. 139 del 22 Agosto 2007, recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione, agli allegati del D.M. (Documento
tecnico, Assi Culturali, Competenze chiave di cittadinanza) e alla Linee guida del 27 Dicembre 2007, il nostro Istituto suddivide come segue le diverse discipline all’interno
dei quattro assi culturali previsti, indicando le rispettive competenze di base che l’alunno dovrà aver conseguito a conclusione dell’obbligo di istruzione:
ASSE DEI LINGUAGGI
Biennio classico: Lingua italiana – Latino – Greco – Inglese – Ed. fisica
397
Biennio scientifico: Lingua italiana – Latino – Inglese – Arte – Ed. fisica
Biennio linguistico: Lingua italiana – Latino – Inglese – Francese o Tedesco – Disegno e linguaggi
artistico visivi – Ed. fisica
Biennio socio-psico-pedagogico: Lingua italiana – Latino – Inglese – Arte – Ed. fisica
COMPETENZE DI BASE:
 Padronanza della lingua italiana:
o Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti
o Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo
o Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
 Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi
 Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario
 Utilizzare e produrre testi multimediali
ASSE MATEMATICO
Biennio classico: Matematica, informatica
Biennio scientifico: Matematica e informatica
Biennio linguistico: Matematica e informatica
Biennio socio-psico-pedagogico: Matematica e informatica
COMPETENZE DI BASE:
 Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica
 Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni
 Individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi
 Analizzare dati e interpretarli sviluppando relazioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di
calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico
ASSE SCIENTIFICO – TECNOLOGICO
Biennio classico: /
Biennio scientifico: Scienze della terra – Biologia – Laboratorio di fisica/chimica
Biennio linguistico: Scienze della terra – Biologia – Chimica – Fisica
Biennio socio-psico-pedagogico: Scienze della terra – Biologia
COMPETENZE DI BASE:
 Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità
 Analizzare qualitativamente e quantitativamente menomi legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza
 Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cuive4ngono applicate
ASSE STORICO – SOCIALE
Biennio classico: Religione – Storia – Geografia
Biennio scientifico: Religione – storia – Geografia – Diritto ed economia
Biennio linguistico: Religione – Storia e Geografia – Educazione giuridica ed economia
Biennio socio-psico-pedagogico: Religione – Storia e Geografia – Educazione giuridica ed economia – Elementi di psicologia sociale e statistica
398
COMPETENZE DI BASE:
 Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il
confronto fra aree geografiche e culturali
 Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della
collettività e dell’ambiente
 Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio – economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio
OBIETTIVI GENERALI DEL TRIENNIO
FORMATIVO – COMPORTAMENTALI
Al termine del corso di studi, lo studente dovrà:



aver sviluppato una cultura fondata sul rispetto, sulla valorizzazione delle differenze, sui
valori del pluralismo e della libertà
dimostrare capacità di ulteriore e permanente apprendimento, inteso come apertura culturale e flessibilità intellettuale
dimostrare capacità di scelta, di decisione e di progettualità, correlate allo sviluppo di una coscienza autenticamente democratica
COGNITIVO - OPERATIVI
Conoscenze
Al termine del corso di studi, lo studente dovrà aver acquisito:



strumenti lessicali ed espositivi corretti e funzionali
conoscenze specifiche degli aspetti caratterizzanti l’indirizzo seguito
i contenuti di ogni disciplina in modo ampio e strutturato
Competenze
Al termine del corso di studi, lo studente dovrà essere in grado di:





lavorare con un metodo che gli consenta di orientarsi anche in un’ottica pluridisciplinare
estendere i metodi di studio e di ricerca propri delle singole discipline anche in altri ambiti del sapere
affrontare problematiche disciplinari e multidisciplinari con metodo scientificamente corretto
realizzare in modo autonomo itinerari di ricerca e progetti
possedere competenze informatiche relative all'uso del computer come strumento di lavoro
Capacità
Al termine del corso di studi, lo studente dovrà:


saper selezionare e valutare criticamente i contenuti
approfondire ed ampliare le conoscenze ed affrontare il nuovo anche senza il supporto di processi consolidati
399




dimostrare attitudini decisionali e progettuali
dimostrare autonomia e flessibilità operativa commisurate all'età ed al processo di maturazione individuale
essere capace di autovalutazione
aver acquisito nelle linee fondamentali lo sviluppo storico - culturale della civiltà, con particolare riguardo alla nostra tradizione
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PARTE SESTA
PROGETTAZIONE DIDATTICA, INNOVAZIONE METODOLOGICA E VERIFICA
2 - LA PROGETTAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
All'inizio dell'anno scolastico ogni docente presenta il programma didattico disciplinare ed il Consiglio dei Docenti di ciascuna Classe definisce la programmazione di tutte le
attività curricolari ed extracurricolari. Quanto stabilito è comunicato a studenti e genitori al Consiglio di Classe convocato nel mese di Novembre.
Ogni azione proposta dovrà indicare finalità ed obiettivi, percorsi e strumenti, modalità e tempi di attuazione, condizioni di fattibilità, metodi di verifica e valutazione.
Particolare evidenza avranno progetti didattici innovativi e sperimentali in riferimento alla modularità, alla flessibilità ed all'utilizzazione di nuove tecnologie.
OBIETTIVI SPECIFICI DI CIASCUN INDIRIZZO
INDIRIZZO CLASSICO
Le discipline caratterizzanti il Liceo Classico - lingua e letteratura italiana e latina, lingua e letteratura greca, inserite in un ampio contesto storico-filosofico - concorrono,
unitamente alle materie scientifiche, ad una formazione culturale forte che, dalla conoscenza e riflessione sul passato, si proietta verso la coscienza e il giudizio critico sulla
complessa realtà attuale.
Pertanto, al termine dei cinque anni, lo studente dovrà:
400








avere acquisito padronanza del linguaggio e dei linguaggi, come chiave di accesso ai vari saperi e come strumento essenziale per la comunicazione, elemento
dinamico della nostra società;
aver sviluppato e potenziato la complessa abilità del tradurre, finalizzata al miglioramento delle capacità di comprensione e d’uso degli strumenti linguistici, nonché al
conseguimento di un autentico e corretto metodo scientifico d’indagine;
mostrare interesse per il mondo classico come matrice dei valori e della cultura contemporanea;
saper riconoscere gli elementi di diversità e di continuità fra il passato e il presente come stimolo alla riflessione sul percorso dell’uomo nella storia;
dimostrare senso critico sensibile all’importanza della parola, capace di interpretare il reale, ma anche di trasformarlo;
elaborare un metodo di studio autonomo ed organico, capace di collegare e armonizzare elementi delle diverse discipline;
saper valorizzare la propria personalità, sensibilità e fantasia, intese come strumenti di indagine conoscitiva del reale;
dimostrare consapevolezza della rilevanza formativa di ogni disciplina del curricolo.
INDIRIZZO LINGUISTICO
Fermo restando quanto già espresso circa la progettazione educativa disciplinare per quello che riguarda la dimensione formativa del biennio e del triennio, l’indirizzo è
caratterizzato dalla presenza delle quattro lingue straniere poste in rapporto fra loro ed in collegamento con l’italiano, il latino e le discipline dell’area storico-filosofica ed
artistica. La matematica e le scienze sperimentali arricchiscono e completano tale formazione. Pertanto, al termine dei cinque anni di corso, lo studente dovrà:
 dimostrare competenze linguistico-comunicative finalizzate al sicuro possesso strumentale di più codici;
 dimostrare consapevolezza dell' evoluzione delle forme linguistiche per una più matura coscienza della storicità e vitalità delle lingue;
 saper rapportare tra loro le diverse culture, distinguendone i contributi al processo generale di civilizzazione;
 essere consapevole della rilevanza formativa di ogni disciplina del curricolo;
 saper utilizzare doti di flessibilità culturale acquisite, per operare nel più ampio contesto della dimensione europea
 saper usare modelli e strumenti logico-interpretativi che permettano un ulteriore approfondimento autonomo e critico.
INDIRIZZO SCIENTIFICOORDINARIO E SCIENZE APPLICATE
In accordo con quanto già espresso circa la dimensione formativa del biennio e del triennio, è opportuno ricordare come le discipline specifiche di questo indirizzo
concorrono, unitamente alle materie dell’ambito linguistico e umanistico, ad una formazione equilibrata in cui abilità, competenze e strumenti peculiari del linguaggio e dei
metodi scientifici arricchiscono l’autonomia critica e la capacità di percepire ed affrontare problemi via via più complessi. Pertanto, al termine dei cinque anni di corso, lo
studente dovrà:
 dimostrare competenze linguistiche finalizzate ad un sicuro possesso di più codici;
 assumere atteggiamenti critici, nella consapevolezza della dimensione problematica della Scienza e della rivedibilità delle teorie scientifiche;
 comprendere la valenza storico-critica dei fondamentali nuclei concettuali del pensiero scientifico;
 comprendere il ruolo essenziale dell’informazione, della formulazione delle ipotesi e degli esperimenti nella elaborazione di una metodologia di indagine;
 comprendere che la Scienza, nonostante il suo valore di verità “relativa”, costituisce lo strumento fondamentale che l’Uomo ha a disposizione per la conoscenza del
mondo fisico;
 dimostrare consapevolezza della rilevanza formativa di ogni disciplina del curricolo.
401
INDIRIZZO SCIENZE UMANE
Fermo restando quanto già espresso per la progettazione disciplinare per quanto riguarda la dimensione formativa del biennio e del triennio, l’indirizzo rivolge una particolare
attenzione al settore degli aspetti relazionali e di comunicazione. Esso è caratterizzato dal rilievo assegnato all’area delle scienze umane e sociali, quali la psicologia, la
pedagogia, la sociologia, il diritto. Pertanto al termine dei cinque anni di corso lo studente dovrà:
 saper individuare gli apporti delle discipline della comunicazione e delle scienze dell’educazione alla formazione della cultura europea;
 mostrare consapevolezza della peculiarità di uno studio scientifico della personalità e delle funzioni psichiche;
 mostrare consapevolezza della complessità e della continua evoluzione del settore psico-sociale;
 saper analizzare con strumenti adeguati le problematiche della società civile: territorio, mondo del lavoro, agenzie formative e mezzi di comunicazione di massa,
partecipando consapevolmente alla comunità nazionale e sovranazionale;
 armonizzare concetti e metodi di indagine appartenenti a contesti disciplinari diversi, nella consapevolezza dell’opportunità e del valore di un approccio multidisciplinare
ai problemi psico-sociali;
 dimostrare consapevolezza della rilevanza formativa di ogni disciplina del curricolo.
METODOLOGIA DIDATTICA
Ogni dipartimento disciplinare, all'inizio dell'anno scolastico, indicherà le scelte metodologiche generali e specifiche per i diversi indirizzi: ad esse i docenti faranno
riferimento in sede di programmazione annuale personale e del consiglio di classe.
Produciamo di seguito le linee metodologiche, comuni a tutti gli indirizzi del Liceo Sperimentale e al Liceo Classico, fondate sulla
rivalutazione del ruolo dello studente come soggetto attivo nel processo di apprendimento.
Pertanto sarà prestata particolare attenzione:






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
alle situazioni di apprendimento diversificate, privilegiando la lezione dialogata, compatibilmente al numero degli alunni per classe, rispetto alla lezione frontale; dando
più spazio all’attività di laboratorio, alla sperimentabilità ed al lavoro di gruppo e potenziando la utilizzazione delle varie tecnologie didattiche
alle tecniche di studio diversificate in lettura e annotazione dei testi scritti, appunti sulle lezioni orali; modi di registrazione mentale dei concetti e dei nessi logici
all’impiego di tecniche di simulazione (role-play) efficaci per stimolare il trasferimento delle competenze
all’uso di procedimenti ipotetico-deduttivi e di procedimenti induttivi attraverso esperienze, osservazioni, documenti
al potenziamento del lavoro in classe per non appesantire troppo il lavoro domestico
ad una più razionale distribuzione delle prove di verifica scritte ed orali durante il corso dell’anno scolastico e nell’arco della settimana
ad un approccio alle conoscenze di tipo pluridisciplinare, efficace per comprendere la complessità e la dinamicità del sapere
alla valutazione dell'efficacia dell'insegnamento ed all’uso dell'autovalutazione dell'apprendimento finalizzate al successo formativo ed all'orientamento
402
L'attività didattica vede il docente quale mediatore tra “il sapere” che insegna e gli studenti che devono apprendere; egli collabora con lo studente aiutandolo ad organizzare lo
studio, a confrontarsi con ciò che è nuovo ed a riflettere sul processo personale di apprendimento e rielaborazione, in modo da farlo giungere alla costruzione consapevole del
proprio sapere.
Il sapere disciplinare è senza dubbio necessario all’insegnante, ma non sufficiente: occorre un altro sapere, quello pedagogico – didattico, che non si può ridurre al semplice
sapere culturale: non è sufficiente trasmettere nozioni senza alcuna preoccupazione degli esiti, in termini di efficacia dell’azione di insegnamento/apprendimento – formazione
– educazione.
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a) PARTE SETTIMA
LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI
1-
LA FREQUENZA DELLE LEZIONI E LA VALIDITÀ DELL’ANNO SCOLASTICO AI FINI DELLA VALUTAZIONE FINALE DEGLI
STUENTI
(Collegio dei docenti – delibera del 1/09/2014)
“A decorrere dall'anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado (nota: dal 1/9/2010), ai fini della validità dell'anno scolastico,
compreso quello relativo all'ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale
personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto
limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe,
la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute,
comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale di ciclo.” (Da DPR 22/6/2009 nr. 122 art. 14 comma 7).
La norma prevede, come detto, che “Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e
straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a
giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati.”
In relazione a quanto sopra il Collegio dei docenti, nella seduta del 1/09/2014, ha adottato la delibera secondo cui
“è possibile derogare dal limite della frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato ai fini della validità dell’anno scolastico per assenze documentate e
continuative dovute a:
- gravi motivi di salute;
- terapie e/o cure programmate;
- donazioni di sangue;
- partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.;
- adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che recepisce l’intesa
403
con la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno; Legge n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane,
sulla base dell’intesa stipulata il 27 febbraio 1987).
-gravi motivi di famiglia.”
Le cause, che consentono di fruire della deroga, devono essere dichiarate in forma scritta, documentate ed illustrate personalmente al Dirigente Scolastico entro la
data del 31 maggio dell’a. s. di riferimento . Le determinazioni in proposito sono di competenza del Consiglio di classe.
A seguito delle disposizioni sopra richiamate si individuano per ciascuna classe il limite minimo di frequenza ed il limite massimo di assenza per l’a. s. corrente
considerando convenzionalmente 33 settimane di lezione per non meno di 200 gg.:
CLASSE
1AC
2AC
3AC
4AC
5AC
CLASSE
1AL-1BL-1CL
2AL-2BL-2CL
3AL-3BL
4AL-4BL-4CL
5AL-5BL
CLASSE
1AS-1BS
2AS
3AS-3BS
4AS-4BS
5AS-5BS-5CS
ORE
SETTIMANALI
27
27
31
31
31
LICEO CLASSICO
ORE TOTALI
LIMITE MINIMO DI
FREQUENZA
891
668
891
668
1023
767
1023
767
1023
767
LIMITE MASSIMO DI
ASSENZA
223
223
256
256
256
LICEO LINGUISTICO
ORE TOTALI
LIMITE MINIMO DI
FREQUENZA
891
668
891
668
990
742
990
742
990
742
LIMITE MASSIMO DI
ASSENZA
223
223
248
248
248
LICEO SCIENTIFICO ORDINARIO
ORE
ORE TOTALI
LIMITE MINIMO DI
SETTIMANALI
FREQUENZA
27
891
668
27
891
668
30
990
742
30
990
742
30
990
742
LIMITE MASSIMO DI
ASSENZA
223
223
248
248
248
ORE
SETTIMANALI
27
27
30
30
30
404
CLASSE
1AC/SAP1ASAP
2ASAP-2BSAP
3ASAP-3BSAP
4ASAP-4BSAP
CLASSE
1ASUM-1BSUM
2ACSUM/2ASUM
3ASUM-3BSUM
4ASUM-4BSUM
5ASUM-5BSUM
LICEO SCIENTIFICO OPZ SCIENZE APPLICATE
ORE
ORE TOTALI
LIMITE MINIMO DI
SETTIMANALI
FREQUENZA
27
891
668
27
30
30
ORE
SETTIMANALI
27
27
30
30
30
891
990
990
668
742
742
LICEO SCIENZE UMANE
ORE TOTALI
LIMITE MINIMO DI
FREQUENZA
891
668
891
668
990
742
990
742
990
742
LIMITE MASSIMO DI
ASSENZA
223
223
248
248
LIMITE MASSIMO DI
ASSENZA
223
223
248
248
248
Note:
(1) Limite minimo di frequenza corrispondente a tre quarti dell’orario annuale personalizzato
(2) Limite massimo di assenza corrispondente ad un quarto dell’orario annuale personalizzato
Attenzione: si precisa che anche le ore di lezione non frequentate per ingresso in ritardo oppure per uscita anticipata contribuiscono alla determinazione del limite massimo di
assenza consentito.
2- LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI
Strumenti della valutazione:
b) registro dei verbali del Collegio dei docenti
c) registro dei verbali dei consigli di classe
d) registro elettronico personale dei docenti
e) registro-giornale di classe
f) nota inter-periodale (secondo periodo)
g) pagella dello studente
Criteri – guida:
a) la globalità della valutazione: questa non riguarda soltanto i processi compiuti dallo studente nell’area cognitiva, ma deve documentare anche il processo di maturazione;
b) la valutazione come processo: essa deve partire da un’accertata situazione iniziale e indicare l’avvicinamento progressivo agli obiettivi programmati per ciascun
studente, da raggiungersi anche attraverso percorsi individualizzati che tengono conto dei ritmi e delle condizioni soggettive dell'apprendimento;
405
c) la valutazione come valorizzazione: essa ha maggiore valenza per lo studente se non diventa un censimento di lacune ed errori ma piuttosto evidenzia le mete già
raggiunte, valorizza le sue risorse, gli indica le modalità per sviluppare le sue potenzialità e lo aiuta a motivarsi e a costruirsi un concetto positivo e realistico di sé;
d) la valutazione in funzione dell’orientamento, nel senso che si dovrebbero rilevare e promuovere attitudini ed interessi utili ai fini dell’impostazione di un progetto di sé
che costituisca la base anche per le future scelte scolastico – professionali;
e) la valutazione come operazione partecipata, che riguarda non solo lo studente ma anche i docenti e la famiglia;
La valutazione degli studenti tiene conto dei:
- risultati conseguiti nelle singole discipline, espressi mediante pagelle quadrimestrali, con l’indicazione del voto numerico, secondo i criteri di valutazione e la tabella di
riferimento stabiliti dal Collegio dei Docenti
- progressi registrati rispetto alla situazione di inizio anno scolastico
LIVELLI E PROVE DI VERIFICA
Livelli e criteri di valutazione sono comuni per tutti gli indirizzi e per tutto il quinquennio di studi da commisurare all’anno di corso e alle singole discipline.
La valutazione del singolo alunno potrà essere anche la risultante di voci appartenenti a livelli diversi.
Tipologia delle prove di verifica:
 scritte
 orali
 pratiche
 scritto-grafiche
 prove di ascolto e di riproduzione linguistica
 test a risposta chiusa
 test a risposta aperta
 quesiti a risposta breve
 questionari
 relazioni
 illustrazione di tecniche e procedure di "problem solving"
Sono previste prove scritte, strutturate e/o semi-strutturate, anche per materie solo orali; tali prove sono da ritenersi integrative e non sostitutive delle prove di verifica orali.
I docenti sono tenuti a comunicare agli allievi la valutazione di ogni prova con sollecitudine e chiarezza (per le prove orali lo stesso giorno della prova, per le prove
scritte entro 15 gg dallo svolgimento della prova.)
“Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto,
attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della
scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un
processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.” (art. 2 comma 4 DPR 24 giugno
1998, n. 249 “Statuto delle studentesse e degli studenti”)
406
La tabella di valutazione sotto riportata, che indica la corrispondenza tra giudizi e voti numerici, si pone come punto di riferimento per la valutazione “in itinere” sia delle
prove scritte, sia di quelle orali.
TABELLA DI VALUTAZIONE
Voto
3 ≤ Voto < 4
INSUFFICIENZ
A
GRAVISSIMA
4 ≤ Voto < 5
INSUFFICIENZ
A
GRAVE
Indicatori
Impegno ed
Interesse
Conoscenze
Abilità/Capacità
Competenze
Impegno ed
Conoscenze
Interesse
Abilità/Capacità
Competenze
Impegno ed
5 ≤ Voto < 6
Interesse
INSUFFICIENZ Conoscenze
Abilità/Capacità
A
Competenze
Impegno ed
6 ≤ Voto < 7
Interesse
Conoscenze
SUFFICIENTE Abilità/Capacità
Competenze
Impegno ed
7 ≤ Voto < 8
Conoscenze
Interesse
BUONO
Abilità/Capacità
Competenze
Impegno ed
Conoscenze
Interesse
8 ≤ Voto < 9
Abilità/Capacità
OTTIMO
Competenze
Impegno ed interesse
9 ≤ Voto ≤ 10
Conoscenze
ECCELLENTE
Abilità/Capacità
Competenze
criteri di corrispondenza fra voti decimali e livelli tassonomici
Descrittori
non rispetta mai gli impegni, si distrae e non partecipa al lavoro in classe
Non possiede conoscenze oppure ha conoscenze molto frammentarie e molto superficiali
ha gravi difficoltà nel comprendere i contenuti semplici proposti e commette gravissimi e diffusi errori nell’esecuzione di
compiti
non sa semplici
elaborare le conoscenze e manca di autonomia
quasi mai rispetta gli impegni, si distrae e non partecipa al lavoro in classe
ha conoscenze frammentarie e superficiali
ha difficoltà nel comprendere i contenuti semplici proposti e commette gravi e diffusi errori nell’esecuzione di compiti
semplici
non sa elaborare le conoscenze e manca di autonomia
non sempre rispetta gli impegni e talvolta si distrae
ha conoscenze superficiali ed incomplete
ha difficoltà nel comprendere i contenuti proposti e commette errori nell’esecuzione dei compiti
raramente riesce ad elaborare le conoscenze ed ha scarsa autonomia
normalmente rispetta gli impegni e partecipa in classe
conosce i contenuti minimi proposti
comprende i dati appresi e generalmente li applica nell’esecuzione di compiti semplici
riesce ad elaborare in modo semplice le conoscenze dimostrando una certa autonomia di giudizio in alcuni contesti
rispetta gli impegni e partecipa attivamente alle lezioni
conosce in modo adeguato i contenuti
comprende con chiarezza i contenuti proposti e li applica con precisione
sa elaborare le conoscenze con discreta autonomia critica
rispetta sempre gli impegni intervenendo con iniziative personali
conosce sicuramente in modo ampio e strutturato i contenuti
comprende rapidamente e con sicurezza i contenuti proposti e li applica anche
in situazioni nuove e complesse
sa elaborare in modo personale le conoscenze e dimostra piena autonomia critica e adeguata capacità di autovalutazione
rispetta sempre gli impegni intervenendo con efficaci e stimolanti iniziative personali
conosce sicuramente in modo ampio, approfondito e strutturato i contenuti
comprende rapidamente e con sicurezza i contenuti proposti e li applica con rigore analitico e sintetico anche in
situazioni
nuove
e complesse
sa elaborare
in modo
personale e con originalità le conoscenze e dimostra eccellente autonomia critica e di valutazione
Attuazione del R.D. 653 del 4/5/1925 art 79 secondo cui il consiglio di classe assegna i voti , su proposta dei singoli professori, “ in base ad un giudizio brevemente
motivato desunto da un congruo numero di interrogazioni e di esercizi scritti, grafici o pratici fatti in casa o a scuola, corretti e classificati durante il trimestre o durante
l'ultimo periodo delle lezioni.”
407
Da O.M. 9 del 5/11/2007 - Articolo 6 - Scrutinio finale comma 2. Il docente della disciplina propone il voto in base ad un giudizio motivato desunto dagli esiti di un congruo
numero di prove effettuate durante l’ultimo trimestre o quadrimestre e sulla base di una valutazione complessiva dell’impegno, interesse e partecipazione dimostrati
nell’intero percorso formativo. La proposta di voto tiene altresì conto delle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio nonché dell’esito delle verifiche relative ad
eventuali iniziative di sostegno e ad interventi di recupero precedentemente effettuati.
Si intende esplicito e puntuale riferimento ai criteri di corrispondenza fra voti decimali e livelli tassonomici, di cui ai parametri di valutazione, riportati nel POF.
LA VALUTAZIONE PERIODICA DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Da D.P.R. 15 marzo 2010 , n. 89 - Art. 11 Valutazione e titoli finali
“1. La valutazione periodica e finale degli apprendimenti è effettuata secondo quanto previsto dall'articolo 13 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, e
successive modificazioni, dall'articolo 2 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, e dal decreto
del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122.”
Da Dec Legvo 17/10/2005 nr. 226 che all’art. 13 “Valutazione e scrutini”
- 1. La valutazione, periodica e annuale, degli apprendimenti e del comportamento degli studenti e la certificazione delle competenze, abilità e capacità da essi acquisite sono
affidate ai docenti responsabili degli insegnamenti e delle attività educative e didattiche previsti dai piani di studio personalizzati. Sulla base degli esiti della valutazione
periodica, gli istituti predispongono gli interventi educativi e didattici ritenuti necessari al recupero e allo sviluppo degli apprendimenti.
- 2. omissis
- 3. Salva la valutazione periodica e annuale di cui al comma 1, al termine di ciascuno dei due bienni di cui all'articolo 2 comma 2, i docenti effettuano una valutazione ai fini
di verificare l'ammissibilità dello studente al terzo ed al quinto anno, subordinata all'avvenuto raggiungimento di tutti gli obiettivi di istruzione e di formazione, ivi compreso
il comportamento degli studenti. In caso di esito negativo della valutazione periodica effettuata alla fine del biennio, lo studente non è ammesso alla classe successiva. La non
ammissione al secondo anno dei predetti bienni può essere disposta per gravi lacune, formative o comportamentali, con provvedimenti motivati.
Dal DPR 22 giugno 2009 , n. 122 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia,
ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169.
Art. 4. - Valutazione degli alunni nella scuola secondaria di secondo grado
(omissis)
5. Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non inferiore a sei decimi e, ai sensi dell'articolo
193, comma 1, secondo periodo, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994, una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di
408
discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. La valutazione finale degli apprendimenti e del comportamento dell'alunno è riferita a
ciascun anno scolastico.
6. Nello scrutinio finale il consiglio di classe sospende il giudizio degli alunni che non hanno conseguito la sufficienza in una o più discipline, senza riportare
immediatamente un giudizio di non promozione. A conclusione dello scrutinio, l'esito relativo a tutte le discipline è comunicato alle famiglie. A conclusione degli
interventi didattici programmati per il recupero delle carenze rilevate, il consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, previo accertamento del
recupero delle carenze formative da effettuarsi entro la fine del medesimo anno scolastico e comunque non oltre la data di inizio delle lezioni dell'anno scolastico
successivo, procede alla verifica dei risultati conseguiti dall'alunno e alla formulazione del giudizio finale che, in caso di esito positivo, comporta l'ammissione alla
frequenza della classe successiva e l'attribuzione del credito scolastico.
LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI AL TERMINE DEL PRIMO PERIODO DI CIASCUNO DEGLI ANNI SCOLASTICI
DEL QUINQUENNIO
CRITERI DA SEGUIRE PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI AL TERMINE DEL PRIMO PERIODO DI CIASCUNO DEGLI
ANNI SCOLASTICI DEL QUINQUENNIO AL FINE DI ASSICURARE OMOGENEITÀ NELLE PROCEDURE E NELLE DECISIONI DI COMPETENZA DEI
SINGOLI CONSIGLI DI CLASSE
Metodo di studio
Impegno e senso di responsabilità nella partecipazione all’attività didattica
Impegno nel colmare le lacune negli apprendimenti.
Progresso nel profitto compiuto nella prima fase dell’anno scolastico.
Conoscenze e competenze acquisite in relazione agli obiettivi generali e specifici previsti dall’azione didattica.
Situazione personale (particolare attenzione verso gli studenti delle classi prime in considerazione delle difficoltà di inserimento sotto il profilo relazionale e disciplinare)
LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI AL TERMINE DI CIASCUNO DEGLI ANNI SCOLASTICI DEL QUINQUENNIO
CRITERI DA SEGUIRE PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI AL TERMINE DI CIASCUNO DEGLI ANNI SCOLASTICI DEL
QUINQUENNIO AL FINE DI ASSICURARE OMOGENEITÀ NELLE PROCEDURE E NELLE DECISIONI DI COMPETENZA DEI SINGOLI CONSIGLI DI
CLASSE
a) Variabili di riferimento
Metodo di studio
Impegno e senso di responsabilità nella partecipazione all’attività didattica
Impegno nel colmare le lacune negli apprendimenti.
Progresso nel profitto compiuto nelle varie fasi dell’anno scolastico.
Conoscenze e competenze acquisite nell’anno del corso di studi in relazione agli obiettivi generali e specifici previsti.
Situazione personale (particolare attenzione verso gli studenti delle classi prime in considerazione delle difficoltà di inserimento sotto il profilo relazionale e disciplinare)
409
c) Determinazione del concetto di “ insufficienza non grave”, “ insufficienza grave” e “insufficienza gravissima”
Insufficienza non grave: voto 5
Insufficienza grave: voto 4
Insufficienza gravissima: voto 3
c) Le materie di studio caratterizzanti gli indirizzi di studio attivi in Istituto
Viste le modifiche introdotte dalla Legge 11 gennaio 2007 nr. 1 alla Legge 10 dicembre 1997, n. 425 Disposizioni per la riforma degli esami di Stato conclusivi dei corsi di
studio di istruzione secondaria comma 1 dell’art. 3 che recita “L'esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore è finalizzato all'accertamento
delle conoscenze e delle competenze acquisite nell'ultimo anno del corso di studi in relazione agli obiettivi generali e specifici propri di ciascun indirizzo e delle basi culturali
generali, nonché delle capacità critiche del candidato.”
Per assicurare puntuale attuazione di quanto disposto il Collegio dei docenti ha individuato quali materie caratterizzanti gli indirizzi, quelle di seguito indicate:
Liceo Classico: Italiano – Latino – Greco – Filosofia
Liceo Linguistico: Italiano – Lingue straniere – Filosofia - Storia
Liceo Scientifico ordinario: Italiano – Filosofia – Matematica – Fisica – Scienze naturali
Liceo Scientifico scienze applicate: Italiano – Matematica – Fisica – Scienze naturali – Informatica
Liceo delle Scienze umane ordinario: Italiano – Filosofia – Pedagogia – Metodologia
NB. - Si precisa che, in situazioni particolari, il Consiglio di classe si riserva margini di autonomia e di discrezionalità rispetto ai criteri sopra indicati.
Nella valutazione dovranno essere considerate in modo particolare le discipline caratterizzanti l'indirizzo didattico dell'allievo
DEBITO FORMATIVO
Il debito formativo si determina in presenza di carenze anche non gravi e ritardi che impediscono il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti per ciascuna disciplina.
Quando nella disciplina, in cui mancano conoscenze e competenze minime, persistono carenze anche non gravi e ritardi negli apprendimenti che impediscono di
raggiungere gli obiettivi minimi previsti e risulta una preparazione insufficiente, si determina un debito formativo.
Il recupero del debito formativo impegna l'alunno ad un'applicazione consapevole e coinvolge la famiglia al fine di favorire, specie durante il periodo estivo, il processo di
superamento delle difficoltà.
La scuola comunica allo studente quali conoscenze e quali competenze deve recuperare.
LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI AL TERMINE DEL PRIMO ANNO DI CIASCUNO DEI DUE BIENNI
(CLASSI 1^ e 3^)
CRITERI DA SEGUIRE PER LE OPERAZIONI DEL MESE DI GIUGNO AL FINE DI ASSICURARE OMOGENEITÀ NELLE PROCEDURE E NELLE
DECISIONI DI COMPETENZA DEI SINGOLI CONSIGLI DI CLASSE
a) Determinazione della situazione in cui si rileva la presenza di “gravi lacune formative o comportamentali” che costituiscono legittima motivazione per la non
ammissione al secondo anno dei bienni (DEC LEG.VO 17/10/2005, n. 226. art. 13 comma 3 ultimo periodo).
Condizioni che possono determinare la non ammissione alla classe successiva dalle classi 1^ alle classi 2^ e dalle classi 3^ alle classi 4^
Cinque materie con profitto comunque insufficiente (votazione inferiore a 6/10)
Quattro insufficienze di cui due insufficienze non gravi o gravi (5 - 4) e due gravissime (3)
410
Quattro insufficienze di cui una non grave (5) e tre gravi o inferiori (4-3)
Quattro insufficienze di cui una non grave (5), una grave (4) e due gravissime (3)
Tre insufficienze di cui una insufficienza grave (4) e due gravissime (3)
Voto di condotta inferiore alla sufficienza.
NB. Al termine della classe 1^ nel caso in cui la scelta dell’indirizzo o del corso di studi si riveli errata, il Consiglio di classe interverrà per favorire il
riorientamento dell’alunno.
Quindi con quattro materie con insufficienza non grave (voto 5) il giudizio viene sospeso.
LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI AL TERMINE DEL SECONDO ANNO DI CIASCUNO DEI DUE BIENNI
(CLASSI 2^ e 4^)
CRITERI DA SEGUIRE PER LE OPERAZIONI DEL MESE DI GIUGNO AL FINE DI ASSICURARE OMOGENEITÀ NELLE PROCEDURE E NELLE
DECISIONI DI COMPETENZA DEI SINGOLI CONSIGLI DI CLASSE
a) Determinazione del numero di discipline comprese nella dizione “che non hanno conseguito la sufficienza in una o più discipline” (DPR 22/6/2009, n. 122 Articolo 4 comma 6).
Nello scrutinio di fine anno relativo alle classi 2^ e 4^ il consiglio di classe sospende il giudizio degli alunni che non hanno conseguito la sufficienza (votazione inferiore
a 6/10) fino ad un massimo di 3 (tre) discipline, senza riportare immediatamente un giudizio di non promozione.
In presenza di 4 (quattro) insufficienze il Consiglio di classe riporta immediatamente un giudizio di non promozione.
Attenzione: ai sensi delle vigenti disposizioni, ogni materia e fino ad un massimo di 3 (tre) che nel quadro definitivo dei voti (determinazione finale del consiglio di classe
adottata sulla base delle proposte dei singoli docenti) abbia conseguito una votazione inferiore a 6/10 costituisce oggetto di “debito scolastico”
b) Condizioni che possono determinare la non ammissione alla classe successiva
Dalle classi 2^ alle classi 3^
Quattro materie con profitto comunque insufficiente (votazione inferiore a 6/10)
Tre insufficienze gravissime (3)
Tre insufficienze di cui due insufficienze gravi (4), ed una gravissima (3)
Tre insufficienze di cui una insufficienza grave (4) e due gravissime (3)
Insufficienze diffuse e numerose
Voto di condotta inferiore alla sufficienza.
Dalle classi 4^ alle classi 5^
Quattro materie con profitto comunque insufficiente (votazione inferiore a 6/10)
Tre insufficienze gravissime (3)
411
Tre insufficienze di cui due insufficienze gravi (4), ed una gravissima (3)
Tre insufficienze di cui una insufficienza grave (4) e due gravissime (3)
Insufficienze diffuse e numerose
Insufficienza anche in una sola materia, se causata da evidente e persistente disimpegno
Voto di condotta inferiore alla sufficienza.
CRITERI PER L’EFFETTUAZIONE DELLO SCRUTINIO FINALE CLASSI 5^ PER AMMISSIONE ALL’ESAME CONCLUSIVO DEL SECONDO CICLO
DELL’ISTRUZIONE
Dall’ a.s. 2009/2010 le disposizioni, che disciplinano le operazioni di scrutinio finale per l’ammissione all’Esame di Stato, sono le seguenti:
- la Legge 10/12/1997, n. 425 Disposizioni per la riforma degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore modificata con Legge
11/1/2007 nr. 1 e con L. 25/10/2007 nr. 176
Art. 2 Ammissione
1. All'esame di Stato sono ammessi:
a) gli alunni delle scuole statali e paritarie che abbiano frequentato l'ultimo anno di corso, siano stati valutati positivamente in sede di scrutinio finale e abbiano comunque
saldato i debiti formativi contratti nei precedenti anni scolastici, secondo modalità definite con decreto del Ministro della pubblica istruzione;
- il DPR 22 giugno 2009 , n. 122 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in
materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169.
Art. 6.- Ammissione all'esame conclusivo del secondo ciclo dell'istruzione
1. Gli alunni che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione
di un unico voto secondo l'ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi sono ammessi all'esame di Stato. (omissis)
A partire dall’anno scolastico 2008/2009, la valutazione sul comportamento concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva
dello studente; pertanto il voto sul comportamento incide sulla determinazione del credito scolastico riferito all’ultimo anno di corso e, in caso di ammissione per
abbreviazione, su quello riferito al penultimo anno. Esso comporta, se inferiore a sei decimi, la non ammissione all’esame di Stato (art. 2, comma 3, decreto legge 1
settembre 2008, n. 137, convertito dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169).
CRITERI DA SEGUIRE PER L’INTEGRAZIONE DELLO SCRUTINIO FINALE DEL MESE DI SETTEMBRE AL FINE DI ASSICURARE OMOGENEITÀ
NELLE PROCEDURE E NELLE DECISIONI DI COMPETENZA DEI SINGOLI CONSIGLI DI CLASSE
Dal DPR. 22/06/2009 nr. 122 art. 4 comma 5 “Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non
inferiore a sei decimi e, ai sensi dell'articolo 193, comma 1, secondo periodo, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994, una votazione non inferiore a sei
decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente.”
a) Condizioni che determinano la non ammissione alla classe successiva dalle classi 2^ alle classi 3^ e dalle classi 4^ alle classi 5^
Il non aver conseguito la sufficienza in tutte le discipline, nessuna esclusa, oggetto di debito.
b) - Criteri per l’effettuazione delle operazioni di verifica per le iniziative attivate dopo gli scrutini finali:
412

Le operazioni di verifica – di norma - sono condotte dai docenti delle discipline interessate membri del Consiglio di classe, che ha effettuato lo scrutinio finale,
riuniti collegialmente ed in numero non inferiore a tre.
c) - Variabili di riferimento per la valutazione complessiva da parte del Consiglio di classe:

Metodo di studio

Impegno e senso di responsabilità nella partecipazione ai corsi di recupero deliberati dal Consiglio di classe

Impegno nel colmare le lacune negli apprendimenti.

Progresso nel profitto compiuto al termine dell’attività di recupero.

Conoscenze e competenze acquisite in relazione agli obiettivi generali e specifici prefissati.
CREDITO FORMATIVO
(DPR 8/3/1999 nr. 275 art. 4 comma 6 - D.M. 24/2/2000 nr. 49 art. 2 comma 2)
(Collegio docenti - Delibera nr. 13 del 29/9/2008)
Le situazioni che configurano i crediti formativi, sempre e comunque all'interno della fascia in cui l'alunno si colloca in base al credito scolastico stesso, si riferiscono a
tipologie espressamente individuate e definite.
Deve trattarsi infatti:
a) di esperienze acquisite al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona e alla crescita umana, civile e
culturale, quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all’ambiente, al volontariato, alla solidarietà,
alla cooperazione, allo sport;
b) di esperienze qualificate, vale a dire di significativo rilievo;
c) di esperienze dalle quali derivino competenze coerenti col tipo di corso cui si riferisce l’esame di Stato. Le coerenze vanno individuate, in particolare, nell’omogeneità con i
contenuti tematici nel corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta attuazione. La coerenza va accertata da Consiglio di classe.
La partecipazione ad iniziative complementari ed integrative all’interno della scuola di appartenenza non dà luogo all’acquisizione di crediti formativi, ma concorre alla
definizione dei crediti scolastici; ciò in quanto rientra nella programmazione dell’attività scolastica ed è parte integrante dell’offerta formativa.
La documentazione relativa alle esperienze valutabili quali i crediti formativi deve consistere in ogni caso in un’attestazione proveniente da enti, associazioni, istituzioni verso
i quali lo studente ha realizzato le esperienze, contenente una sintetica descrizione delle esperienze stesse e il numero di ore effettuate dallo studente.
Le certificazioni comprovanti attività lavorative debbono recare indicazioni relative a specifici adempimenti da parte del datore di lavoro.
Le certificazioni relative a crediti formativi acquisiti all’estero vanno convalidate dall’autorità diplomatica o consolare, fatti salvi i casi di esonero da tale atto previsti da
convenzioni o accordi internazionali.
Ai sensi del D.P.R. 20 ottobre 1998, n. 403, è ammessa l’autocertificazione nei casi in cui le attività siano state svolte presso pubbliche amministrazioni.
La documentazione relativa ai crediti formativi deve pervenire all’istituto sede d’esame entro il 15 maggio per consentire l’esame e la valutazione da parte degli
organi competenti.
Della frequenza di iniziative di formazione, per le quali sia stato rilasciato regolare attestato, da parte degli studenti terrà conto il Consiglio di classe, su proposta del docente
della singola disciplina, in occasione dell’attribuzione del voto in sede di scrutinio finale.
413
CREDITO SCOLASTICO
CREDITO SCOLASTICO AGLI STUDENTI DELLE CLASSI DEL TRIENNIO
Di seguito la tabella di cui al D. M. n. 99 del 16/12/2009, che ha sostituito la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come
modificata dal D. M. n. 42/2007.
TABELLA A (all. a D.M. DM 99 del 16.12.09)
Candidati interni
M=6
6<M≤7
7<M≤8
8<M≤9
9 < M ≤ 10
I anno
3-4
4-5
5-6
6-7
7-8
II anno
3-4
4-5
5-6
6-7
7-8
III anno
4-5
5-6
6-7
7-8
8-9
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione
all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un
unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il
voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di
discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di
ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere
in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività
complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della
banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.
Note:
a) Determinazione del concetto di “esito positivo relativo all’accertamento del recupero delle carenze formative ed alla verifica dei risultati conseguiti dall'alunno”
L’esito si definisce positivo quando lo studente, a seguito dell’attribuzione del voto di profitto da parte del Consiglio di classe, consegue “una votazione non inferiore a sei
decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente”.
Il Consiglio di classe attribuisce il voto di profitto sentita la proposta formulata dai singoli docenti e con riferimento alla Tabella di valutazione, di cui sopra.
414
Di conseguenza, avendo lo studente riportato “una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico
voto secondo l'ordinamento vigente”, come previsto dal DPR 122/2009, il Consiglio di classe potrà formulare un giudizio di finale che comporta “l'ammissione alla
frequenza della classe successiva e l'attribuzione del credito scolastico”
b) Determinazione del concetto di “ gravi lacune formative”
La determinazione è di stretta competenza del Consiglio di classe il quale alla luce del quadro definitivo dei voti da lui stesso attribuiti su proposta dei rispettivi docenti,
accerta, a suo giudizio insindacabile, che, indipendentemente dal numero delle materie o gruppi di materie con votazione insufficiente e della votazione ad esse attribuita,
certamente inferiore a sei decimi, gli obiettivi didattici/formativi previsti dai singoli piani di studio risultano non raggiunti nelle materie in questione, che le lacune nella
preparazione non sono state colmate e che, di conseguenza, lo Studente non possiede gli strumenti per seguire proficuamente il programma di studi dell’anno scolastico
successivo.
Attenzione:
chi valuta: il Consiglio di classe in seduta ordinaria
chi predispone gli atti preparatori: il coordinatore del consiglio di classe
cosa si valuta: il raggiungimento degli obiettivi educativi/didattici in termini di conoscenze, competenze e capacità.
secondo quali criteri: quelli stabiliti dal Collegio dei docenti ed inseriti nel POF
secondo quali parametri: secondo la TABELLA DI VALUTAZIONE” approvata dal Collegio dei docenti e inserita nel POF il voto di comportamento: contribuisce alla
determinazione della media dei voti e quindi, per le ultime tra classi, concorre all’attribuzione del credito scolastico.
Esso si attribuisce secondo i parametri, deliberati dal Collegio dei docenti ed ai quali ciascun Consiglio di classe si atterrà.
Si fa riferimento alla proposta di Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 settembre 2006. Il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli contiene le
seguenti definizioni:
• “Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative
a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.
• “Abilità”, indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive
(uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).
• “Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello
sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.
(vedi Documento tecnico allegato a D.M. 22/8/2007 nr. 139 Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione)
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415
3- LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI
Il Consiglio di classe, con la sola presenza dei docenti, assegna il voto di comportamento collegialmente, nel rispetto delle disposizioni vigenti, su proposta del docente con
un maggior numero di ore di insegnamento nella classe stessa.
La valutazione, espressa in sede di scrutinio intermedio e finale, si riferisce a tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica e comprende anche gli interventi e le attività
di carattere educativo posti in essere al di fuori di essa. La valutazione concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente.
La valutazione del comportamento viene effettuata tenuto conto dei “Doveri degli studenti” così come riportati all’art. 16 del Regolamento Interno di Istituto approvato dal
Consiglio di Istituto con Delibera nr. 45 del 11/2/2009 ed in vigore dal 12/2/2009; articolo 16 che di seguito viene integralmente trascritto:
“Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio.
Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che
chiedono per se stessi.
Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art. 1
“Vita della comunità scolastica”.
Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal Regolamento Interno di Istituto.
Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al
patrimonio della scuola.
Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.”
Di seguito si trascrive dal DPR 22/6/2009 nr 122 l’art. 7: “Valutazione del comportamento”
“1. La valutazione del comportamento degli alunni nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado, di cui all'articolo 2 del decreto-legge, si propone di favorire
l'acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell'adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e
nell'esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare. Dette regole si
ispirano ai principi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni.
2. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale è decisa dal consiglio di classe nei confronti dell'alunno cui
sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare ai sensi dell'articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e
successive modificazioni, e al quale si possa attribuire la responsabilità nei contesti di cui al comma 1 dell'articolo 2 del decreto-legge, dei comportamenti:
a) previsti dai commi 9 e 9-bis dell'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni;
b) che violino i doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 dell'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni.
3. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi deve essere motivata con riferimento ai casi individuati nel comma 2 e deve essere verbalizzata in sede
di scrutinio intermedio e finale.
4. Ciascuna istituzione scolastica può autonomamente determinare, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, anche in sede di
elaborazione del piano dell'offerta formativa, iniziative finalizzate alla promozione e alla valorizzazione dei comportamenti positivi, alla prevenzione di
atteggiamenti negativi, al coinvolgimento attivo dei genitori e degli alunni, tenendo conto di quanto previsto dal regolamento di istituto, dal patto educativo di
corresponsabilità di cui all'articolo 5-bis del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, e dalle specifiche esigenze della
comunità scolastica e del territorio. In nessun modo le sanzioni sulla condotta possono essere applicate agli alunni che manifestino la propria opinione come
previsto dall'articolo 21 della Costituzione della Repubblica italiana.”
416
I parametri per l’attribuzione del voto di comportamento, deliberati dal Collegio dei docenti ed ai quali ciascun Consiglio di classe si atterrà, sono i seguenti:
Voto
10/10*
*******
9/10*
*******
8/10*
*******
7/10*
*******
6/10*
*******
5/10*
(insuffi
ciente)
Indicatori
Frequenza delle attività scolastiche
Impegno nello studio
Interesse e partecipazione
Rispetto delle regole che disciplinano la vita dell’Istituto
***************************
Frequenza delle attività scolastiche
Impegno nello studio
Interesse e partecipazione
Rispetto delle regole che disciplinano la vita dell’Istituto
***************************
Frequenza delle attività scolastiche
Impegno nello studio
Interesse e partecipazione
Rispetto delle regole che disciplinano la vita dell’Istituto
***************************
Frequenza delle attività scolastiche
Impegno nello studio
Interesse e partecipazione
Rispetto delle regole che disciplinano la vita dell’Istituto
***************************
Frequenza delle attività scolastiche
Impegno nello studio
Interesse e partecipazione
Rispetto delle regole che disciplinano la vita dell’Istituto
***************************
Frequenza delle attività scolastiche
Impegno nello studio
Interesse e partecipazione
Rispetto delle regole che disciplinano la vita dell’Istituto
Descrittori
Continua
Costante in tutte le discipline
Vivi e costruttivi
Puntuale
*****************************
Continua
Buono
Costanti in quasi tutte le discipline
Buono
*****************************
Regolare
Sufficiente
Discontinui
Accettabile
*****************************
Non sempre regolare
Discontinuo
Scarsi
Non sempre puntuale con comportamenti sanzionati dal docente nel
registro di classe (Il “rapporto” sul registro di classe) o dal Dirigente
Scolastico con ammonizione scritta.
*****************************
Sporadica
Insufficiente
Saltuari
Inesistente o quasi con comportamenti gravi sanzionati con
provvedimenti del Consiglio di classe.
Grave inosservanza del Regolamento di Istituto con allontanamento
dello studente dalla Comunità Scolastica per un periodo compreso da
1 a 15 giorni.
*****************************
Molto saltuarie
Inesistente o quasi
Insufficienti
Inesistente o quasi con comportamenti di particolare gravità
417
sanzionati con provvedimenti del Consiglio di Istituto.
Grave inosservanza del Regolamento di Istituto con allontanamento
dello studente dalla Comunità Scolastica per un periodo superiore a
15 giorni.
Nota *- Riferimento ad art 20 del Regolamento Interno di Istituto: Comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento anche ai doveri, di cui all’art. 3 del
D.P.R. 24/6/1998 nr. 249 modificato/integrato con D.P.R. 21/11/2007 nr. 235 e Sanzioni disciplinari
Il voto della tabella di norma viene attribuito con almeno 3 voci su 4 soddisfatte.
Ai fini dell’attribuzione del voto relativo, ogni comportamento, che configura mancanza disciplinare da parte degli studenti ai sensi del Regolamento Interno di Istituto in
vigore dal 12/2/2009, sarà puntualmente annotato dal docente sul Registro di classe oppure, se necessario, sarà portato a conoscenza del Dirigente Scolastico stesso tramite
una comunicazione scritta di carattere riservato (detta comunicazione sarà di carattere riservato quando trattasi di comportamenti di particolare gravità o complessità oppure
che coinvolgono altre persone).
Le annotazioni in parola sono indispensabili per poter attribuire in comportamento i voti 6 e 5. In modo particolare il voto 5 potrà essere attribuito esclusivamente a fronte di
comportamenti rilevati, contestati, accertati e sanzionati come prescritto dal Regolamento Interno di Istituto. Non potrà pertanto essere attribuito dal Consiglio di classe un
voto di comportamento “non positivo” se il Registro di classe o altra documentazione fornita dai docenti non supporterà in maniera adeguata la proposta formulata dal
docente che ha il maggior numero di ore settimanali di insegnamento.
TORNA SU
4- I TEMPI DELLA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI
Il Piano delle attività di valutazione degli studenti per l’a. s. 2014/2015:
a) suddivisione dell’anno scolastico ai fini della valutazione degli apprendimenti degli studenti:
PRIMO PERIODO: da lunedì 15/9/2014 a martedì 23/12/2014
SECONDO PERIODO: da mercoledì 7/01/2015 a mercoledì 10/6/2015
b) I Consigli di classe effettueranno la valutazione relativa al primo periodo a partire da venerdì 9 gennaio 2015.
c) La valutazione periodica con informazione alle famiglie avrà luogo nei mesi di novembre 2014 e marzo 2015
d) I Consigli di classe effettueranno la valutazione finale a partire da
giugno 2015.
e) I risultati degli scrutini finali saranno pubblicati nei modi prescritti non oltre
giugno 2015.
PIANO DELLE OPERAZIONI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI
LA VALUTAZIONE DIAGNOSTICA O INIZIALE
Entro il 4/10/2014
Periodo
418
effettuazione
Obiettivi
Strumenti
Studenti interessati
Azioni successive
Periodo
effettuazione
Verifica
Accertare i livelli di partenza individuali e globali della classe in base ai quali vengono successivamente definiti, nell’ambito della
Programmazione Didattica, gli obiettivi educativi e didattici da raggiungere.
le prove di ingresso definite dai dipartimenti disciplinari
Classi iniziali: verifica del possesso delle abilità strumentali di base
Studenti classi 1^: interventi didattici di consolidamento delle competenze iniziali
Dal 13/10 al 8/11/2014
Consigli classe seduta novembre 2014 (dal 10/11 al 14/11/2014)- Informazione famiglia
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO INFRA 1° PERIODO
Seduta Consigli di classe novembre 2014 (dal 10/11 al 14/11/2014)
Periodo
effettuazione
Accertare l’andamento scolastico dei singoli studenti
Obiettivi
A livello disciplinare si attua attraverso le prove di verifica orali e scritte , che hanno la funzione di misurare i risultati
Strumenti
dell’apprendimento raggiunti dagli studenti al termine di ogni “ unità didattica”.
Studenti interessati Studenti di tutte le classi
Informazione alle famiglie degli studenti di tutte le classi durante ricevimento in orario antimeridiano
Azioni successive
Ricevimento
Periodo
effettuazione
LA VALUTAZIONE FORMATIVA O INTERMEDIA DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO
gennaio 2015 (da 8/1 a 16/1/2015
Periodo
effettuazione
Accompagnare in modo continuo l’attività della Scuola al fine di tenere sotto costante controllo il processo formativo.
Obiettivi
A livello disciplinare si attua attraverso le prove di verifica orali e scritte , che hanno la funzione di misurare i risultati
Strumenti
dell’apprendimento raggiunti dagli studenti al termine di ogni “ unità didattica”.
Studenti interessati Studenti di tutte le classi
Informazione alle famiglie tramite scheda dei voti.
Azioni successive
Interventi didattici per recupero tempestivo delle carenze rilevate nel periodo successivo allo scrutinio intermedio
Da febbraio a marzo 2015
Periodo
effettuazione
Consigli classe marzo 2015 (dal 9/3 al 13/3/2015)
Verifica
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO INFRA 2° PERIODO
Seduta Consigli di classe marzo 2015 (dal 9/3 al 13/3/2015)
Periodo
effettuazione
Accertare l’andamento scolastico dei singoli studenti con particolare attenzione verso i destinatari degli interventi di recupero attuati
Obiettivi
dopo lo scrutinio del primo periodo
419
Strumenti
Studenti interessati
Azioni successive
Periodo
effettuazione
A livello disciplinare si attua attraverso le prove di verifica orali e scritte , che hanno la funzione di misurare i risultati
dell’apprendimento raggiunti dagli studenti al termine di ogni “ unità didattica”.
Studenti di tutte le classi
Informazione alle famiglie degli studenti di tutte le classi attraverso l’apposita scheda con accertamento di avvenuta consegna.
Entro 31 marzo 2015
LA VALUTAZIONE SOMMATIVA O FINALE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO
da sabato 6 giugno 2015 a sabato 13 giugno 2015
Periodo
effettuazione
Ai fini dell’ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato misura il risultato finale del processo formativo e degli
Obiettivi
apprendimenti in rapporto alla situazione di partenza nonché il raggiungimento degli obiettivi educativi/didattici in termini di
conoscenze, competenze e capacità.
A livello disciplinare si attua attraverso le prove di verifica orali e scritte , che hanno la funzione di misurare i risultati
Strumenti
dell’apprendimento raggiunti dagli studenti al termine di ogni “ unità didattica”.
Studenti interessati Studenti di tutte le classi
interventi didattici per studenti con giudizio finale sospeso.
Azioni successive
Luglio-agosto 2015
Periodo
effettuazione
Settembre 2015
Verifica
A livello collegiale la valutazione intermedia si attua attraverso il consiglio di classe, che periodicamente è chiamato ad esprimersi sull’andamento didattico e disciplinare
delle classi e ad analizzare il profilo dei singoli studenti.
La valutazione formativa comprende le seguenti fasi:
- somministrazione del test diagnostico
- verifica correttiva e/o autocorrettiva dei test diagnostici
- valutazione dei risultati
- intervento correttivo di recupero e sostegno
- controllo della fase di correzione
- comunicazione dei risultati della valutazione
Attenzione: le determinazioni sopra riportate potranno essere modificate dal Collegio dei docenti a fronte di nuove disposizioni del MIUR o per altri motivi. Questo
Ufficio non invierà ulteriori comunicazioni alle Famiglie ma pubblicherà il nuovo testo all’Albo dell’Istituto e sul proprio sito web adempiendo così ai doveri di
Legge circa la pubblicità degli atti.
B - INFORMAZIONE ALLE FAMIGLIE CIRCA IL PROCESSO DI APPRENDIMENTO ED IL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI O SUGLI ESITI
DELLA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI (Delibera nr. 11 del 10/9/2012 del Consiglio di Istituto)
a) Informazione alle famiglie circa il processo di apprendimenti ed il comportamento degli studenti infra primo periodo effettuata dai Consigli di classe nella seduta di
novembre
420
Incontro con i docenti in orario antimeridiano durante il normale orario di ricevimento.
b) Informazione alle famiglie sugli esiti della valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli studenti riferita al primo periodo (trimestre o quadrimestre) ed
effettuata dai Consigli di classe nella seduta di gennaio (valutazione formativa)
Invio alle famiglie della scheda dei voti. Incontro con i docenti in orario antimeridiano durante il normale orario di ricevimento.
c) Informazione alle famiglie circa il processo di apprendimenti ed il comportamento degli studenti infra secondo periodo effettuata dai Consigli di classe nella seduta di
marzo
Tramite comunicazione scritta con accertamento di avvenuta consegna.
d) Informazione alle famiglie sugli esiti della valutazione finale degli apprendimenti e del comportamento degli studenti riferita al secondo periodo (trimestre o
quadrimestre) ed effettuata dai Consigli di classe nella seduta di giugno (valutazione sommativa)
- pubblicazione dei risultati dello scrutinio attraverso i tabelloni; l’indicazione sul tabellone per gli studenti non ammessi alla classe successiva può restare “ NON
AMMESSO ALLA CLASSE SUCCESSIVA” senza l’indicazione dei voti nelle singole discipline.
- l’informazione alle famiglie viene fornita in occasione dell’incontro con i rappresentanti dei singoli consigli di classe subito dopo la pubblicazione dei risultati dello scrutinio
finale all’albo dell’Istituto.
.PS: Per gli studenti, il cui giudizio è stato sospeso a giugno in una o più discipline, “il consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, previo accertamento
del recupero delle carenze formative da effettuarsi entro la fine del medesimo anno scolastico e comunque non oltre la data di inizio delle lezioni dell'anno scolastico
successivo, procede alla verifica dei risultati conseguiti dall'alunno e alla formulazione del giudizio finale che, in caso di esito positivo, comporta l'ammissione alla frequenza
della classe successiva e l'attribuzione del credito scolastico.” (DPR 22/06/2009 nr. 122 art. 4 comma 6).
A causa della ristrettezza dei tempi, l’informazione alle famiglie sugli esiti della valutazione per l’integrazione dello scrutinio finale, che ha luogo nel mese di settembre, sarà
effettuata tramite la pubblicazione dei risultati attraverso i cartelloni una volta concluse tutte le operazioni; l’indicazione sul cartellone per gli studenti non ammessi alla
classe successiva può restare “ NON AMMESSO ALLA CLASSE SUCCESSIVA” senza l’indicazione dei voti .
Successivamente i genitori, che lo desiderano, potranno rivolgersi all’Ufficio di presidenza per acquisire le informazioni relative ai propri figli.
Il presente comunicato viene depositato in copia in tutte le classi per conoscenza e norma degli studenti; viene altresì pubblicato sul sito web dell’Istituto a
disposizione delle Famiglie degli studenti (www.istitutolorenzinipescia.it in Comunicati).
Della pubblicazione si darà informazione alle Famiglie con nota dell’Ufficio di Presidenza.
Si conferma quanto già vigente nel precedente anno scolastico secondo cui l’Ufficio non invierà – di norma - comunicazioni alle Famiglie riguardanti la vita della
Scuola ma pubblicherà il materiale informativo all’Albo dell’Istituto e sul proprio sito web adempiendo così ai doveri di Legge circa la pubblicità degli atti.
Le Famiglie degli studenti, come espressamente previsto dal Patto Educativo di Corresponsabilità, sono tenute a “visitare periodicamente il sito web dell’Istituto (indirizzo:
www.istitutolorenzinipescia.it) per acquisire le informazioni relative all’organizzazione della vita della Scuola”.
Coloro che sono sprovvisti di Internet potranno ritirare copia delle comunicazioni in portineria della sede centrale.
Continueranno invece ad essere inviate le comunicazioni personali riferite ai singoli studenti.
TORNA SU
421
PARTE OTTAVA
L’ORGANIZZAZIONE
L’ORARIO DI SERVIZIO – DI APERTURA
1 – L’ORARIO DI SERVIZIO DELL’ISTITUTO L’orario di servizio dell’Istituto è il seguente:
a) sede centrale
- durante il periodo delle lezioni :dal lunedì al venerdì compresi – di norma - dalle ore 7:45 alle ore 14:15
Il sabato dalle ore 7:45 alle ore 14:00
- durante il periodo dell’esame di Stato dalle ore 7:45 alle ore 18:00
- inoltre nei gg. di martedì e giovedì anche dalle ore 14:30 alle ore 17:30
b) Sedi ex-Distretto e palazzo Piacentini.
durante il periodo delle lezioni :dal lunedì al venerdì compresi – di norma - dalle ore 7:45 alle ore 14:15
Il sabato dalle ore 7:45 alle ore 14:00
c) nei giorni in cui si terranno le attività didattiche pomeridiane apertura dalle ore 14:30 alle ore 17:00 (solo sede centrale apertura al pubblico)
L’orario di apertura al pubblico degli uffici di segreteria è il seguente: dal lunedì al sabato compresi – di norma - dalle ore 8:00 alle ore 9:15
- dalle ore 10:55 alle ore 12:00
- dalle ore 13:00 alle ore 13:30
- nei gg. di martedì e giovedì dalle ore 15:00 alle ore 17.00
3 - RAPPORTI CON L’UFFICIO DI PRESIDENZA
Per le problematiche di natura didattica i genitori contatteranno i docenti coordinatori dei Consigli di classe in orario di ricevimento e comunque non coincidente con quello di lezione.
Per le problematiche di natura organizzativa, disciplinari o, in genere, afferenti alla vita della Scuola, i genitori si atterrano a quanto segue:
- i genitori degli studenti frequentanti le classi dislocate nella sede centrale contatteranno la Prof.ssa Giovanna Michelotti (docente vicario) o Prof.ssa Sandra Annibali (docente collaboratrice)
- i genitori degli studenti frequentanti le classi dislocate nella succursale ex distretto contatteranno la Prof.ssa Guja Guidi
- i genitori degli studenti frequentanti le classi dislocate nella succursale ex S.M. “Giusti” contatteranno la Prof.ssa Carla Calugi.
I docenti sopra indicati riceveranno i genitori in orario non coincidente con quello di lezione.
Il Dirigente Scolastico di norma riceve nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8:30 alle ore 9:30, tramite appuntamento, da concordare con l’Ass. Amm.va Laura Giuntoli
telefonando durante le ore d'ufficio allo 0572/476486 (Fax 0572/476840).
Si prega di lasciare, oltre al nominativo, il recapito telefonico, per avvertire in caso di improvvisa assenza , e di specificare l'argomento dell'incontro, per poter disporre in tempo utile di tutti
gli elementi necessari a fornire ai genitori degli studenti risposte immediate e complete.
Il Dirigente Scolastico è contattabile anche tramite e-mail all’indirizzo: [email protected] o privatamente: [email protected]
422
L’ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA
1 - LO STAFF DI SEGRETERIA
DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI
Sig.ra Del Brina Mariangela
Il DSGA può usufruire della flessibilità sull’orario di entrata e di uscita e può effettuare orario pomeridiano in eccedenza al normale orario di lavoro ogni volta che le esigenze di servizio lo
renderanno necessario.
Il DSGA svolgerà le mansioni previste dal Profilo, di cui al CCNL 29/11/2007, Area D:
Svolge attività lavorativa di rilevante complessità ed avente rilevanza esterna. Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l'organizzazione
svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti, al personale ATA, posto alle sue
dirette dipendenze.
Organizza autonomamente l’attività del personale ATA nell’ambito delle direttive del dirigente scolastico. Attribuisce al personale ATA, nell’ambito del piano delle attività, incarichi di natura
organizzativa e le prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo, quando necessario.
Svolge con autonomia operativa e responsabilità diretta attività di istruzione, predisposizione e formalizzazione degli atti amministrativi e contabili; è funzionario delegato, ufficiale rogante e
consegnatario dei beni mobili.
Può svolgere attività di studio e di elaborazione di piani e programmi richiedenti specifica specializzazione professionale, con autonoma determinazione dei processi formativi ed attuativi. Può
svolgere incarichi di attività tutoriale, di aggiornamento e formazione nei confronti del personale.
Possono essergli affidati incarichi ispettivi nell'ambito delle istituzioni scolastiche.
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
Sig.ra Rifino Nicoletta
Sig.ra Donzelli Carmela
Sig.ra Giannotti Monica
Sig.ra Giuntoli Laura
Sig.ra Soldani Monica
Sig.ra Angeli Barbara
Gestione ordinaria studenti – Iscrizioni - Scrutini e esami - Rapporti con i docenti per la didattica (consegna/ritiro registri– programmi etc.) - Progetti POF assegnati –
Rapporti con utenza – Libri di Testo
Trasmissioni dati in via telematica riguardanti il personale ( anagrafe prestazioni etc.) - Progetti POF assegnati – Stipendi supplenze brevi – Certificazione fiscale - DMA - Emens Compensi accessori – Contratti esterni
Personale docente (servizi, assenze, certificati, contratti, documentazione varia ) - Rapporti con Centro per l’Impiego - Progetti POF assegnati – Assenze/presenze personale ATA
in servizio e quadro riepilogativo individuale del profilo orario mensile - Operazione trasparenza – Invio dei dati contabili – Rapporti con D.P.T. e Ragioneria Prov.le dello Stato.
Gestione personale docente a tempo determinato( graduatorie, individuazione e assunzione docenti, contratti, certificati etc) Progetti POF assegnati - Attività di collaborazione con
l’Ufficio di Presidenza Statistiche
Economato (approvvigionamento materiale didattico, di cancelleria, pulizia attrezzerie etc,) Contabilità ordinaria (mandati – reversali) – Collaborazione gestione amministrativa –
Tenuta registro inventario e c/c postale –.
Protocollo e archivio - Rapporti con utenza - Posta elettronica - Collaborazione gestione studenti -Progetti POF assegnati.
a)
Il personale in parola effettuerà orario in eccedenza al normale orario di lavoro quando le esigenze di servizio lo richiederanno o per compensare debiti orari e per il tempo strettamente
necessario . Le eccedenze di orario oltre 15 minuti dovranno essere appositamente motivate sul registro delle presenze.
2 – I SERVIZI AMMINISTRATIVI
Il presente piano dell’offerta formativa, tenuto conto delle finalità e degli obiettivi che l’Istituzione Scolastica intende raggiungere, delle esigenze amministrative e didattiche, nonché delle
competenze del personale in servizio, struttura i servizi di segreteria e paradidattici secondo le seguenti aree omogenee:
423
9)
10)
11)
12)
13)
Area dei servizi amministrativi
Area archivio, protocollo e inventario
Area Docenti e personale ATA
Area dei servizi contabili
Area Studenti, organi collegiali
Diamo un’indicazione sommaria delle funzioni attribuite a ciascun’area:
1)




2)





Area dei servizi amministrativi
Coordinamento e controllo dell’attività amministrativa e del personale ATA
Bilancio e gestione finanziaria
Riscossioni e pagamenti, tenuta dei registri e degli atti contabili
Pagamento degli stipendi, indennità e compensi accessori
Area archivio, protocollo e inventario
Tenuta dell’archivio annuale e del protocollo
Libri di testo
Viaggi di istruzione, visite guidate, attività culturali
Iscrizioni, pagamento tasse, costituzione e tenuta dei fascicoli degli alunni
Certificazione assenze e permessi straordinari degli alunni, comunicazioni con le famiglie
3)






Area Docenti e personale ATA
Certificazione del personale docente e ATA
Assenze del personale docente e ATA
Richiesta di visite fiscali
Pratiche relative agli inquadramenti del personale
Redazione dei contratti del personale docente e ATA
Formazione e aggiornamento delle graduatorie di istituto
4)





Area dei servizi contabili
Tabelle degli stipendi, indennità e compensi accessori
Tenuta aggiornata delle schede fiscali del personale e comunicazioni relative
Gestione acquisti
Predisposizione modelli PA 04 e comunicazioni pensionistiche
Denunce mensili Emens - DMA
5)





Area Studenti e organi collegiali
Scrutini ed esami
Registri e pagelle degli alunni
Elenchi degli alunni per fini interni e statistici
Elezione degli Organi collegiali ed operazioni connesse
Fascicoli personali e stato matricolare del personale in servizio, docente e ATA
Assistenti Tecnici
424
Pezzi Leone
Guggino Gianluca
Assistente Tecnico
Assistente Tecnico
Contratto Tempo Indeterm.
Contratto Tempo Indeterm.
TORNA SU
LO STAFF DI PRESIDENZA
INCARICO
NOMINATIVO
ATTRIBUZIONI
INCARICO
NOMINATIVO
ATTRIBUZIONI
E DELEGHE
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Maria Rosa Capelli
1. Dipende dal MIUR
2. Ricopre la funzione di rappresentante legale dell’Istituto
3. Presiede il Collegio docenti e la Giunta Esecutiva
4. E’ membro di diritto del Consiglio d’Istituto
5. Contratta con le Rappresentanze sindacali d’Istituto
6. E’ responsabile della sicurezza dell’Istituto
7. E’ responsabile della gestione del Programma Annuale
8. Cura l’esecuzione delle delibere degli Organi Collegiali, che sono atti amministrativi definitivi
9. Assicura il funzionamento generale dell’Istituzione scolastica, entro il sistema di istruzione e formazione, organizzando l’attività scolastica secondo i criteri di
efficienza, efficacia e buon andamento dei servizi scolastici formativi
10. Promuove e sviluppa l’autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, sperimentazione e sviluppo in coerenza con il principio delle istituzioni scolastiche
11. Garantisce il pieno esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati quali: diritto di apprendimento degli alunni, la liberta di insegnamento dei docenti e la libertà
di scelta educativa delle famiglie
12. Promuove tutte le iniziative e gli interventi utili a favorire il successo formativo degli alunni, tenuto conto delle diverse esigenze degli stessi s concretamente
rilevate
13. Cura il raccordo e l’interazione tra le componenti scolastiche
14. Promuove la collaborazione tra risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio
15. Interagisce con gli E.LL. ai sensi dell’art.1, comma 1, del D.P.R. n° 275/99
COLLABORATRICE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO CON DELEGA DI SOSTITUZIONE
Prof.ssa Giovanna Michelotti
In caso di assenza o di impedimento del Dirigente Scolastico, eserciterà in presenza di delega le funzioni organizzative e amministrative proprie della qualifica
dirigenziale, di cui all’art 25 del Dec Legvo 165/2001.
Sono attribuite, nell’ambito dell’incarico in parola, le deleghe, attinenti esclusivamente all’area dell’organizzazione/della gestione e da attuare d’intesa con questa
Presidenza ed in coordinamento con l’altro Docente collaboratore, sulle seguenti materie:
- gestione dell’orario delle lezioni e sostituzioni del personale docente assente per brevi periodi;
- predisposizione degli atti relativi alla sostituzione dei docenti assenti fino a 15 giorni;
425
- predisposizione degli atti relativi alla sostituzione dei docenti assenti per ferie durante le lezioni o permessi brevi.
- predisposizione organizzativa dei ricevimenti generali dei genitori degli studenti da parte dei docenti
- predisposizione dei calendari e adozione dei provvedimenti connessi relativi alle sedute degli organi collegiali
- organizzazione degli ambienti scolastici e dislocazione delle classi nelle aule.
É nominata membro dello Staff di Presidenza, del Comitato Tecnico Scientifico e della Commissione Interna, di cui al D.M. 1/2/2001 nr. 44 artt. 36 e 52.
E’ affidato l’incarico di vigilare sull’osservanza del divieto di fumo e di accertare le infrazioni nonché di riferire direttamente allo scrivente la presenza di eventuali
situazioni di pericolo di qualunque natura che dovessero presentarsi
INCARICO
NOMINATIVO
ATTRIBUZIONI
E DELEGHE
COLLABORATRICE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Sandra Annibali
In caso di assenza o di impedimento sia del Dirigente Scolastico che del Collaboratore Vicario, eserciterà in presenza di delega le funzioni organizzative e
amministrative proprie della qualifica dirigenziale, di cui all’art 25 del Dec Legvo 165/2001.
Sono attribuite, nell’ambito dell’incarico in parola, le deleghe, attinenti esclusivamente all’area dell’organizzazione/della gestione e da attuare d’intesa con questa
Presidenza ed in coordinamento con l’altro Docente collaboratore, sulle seguenti materie:
- gestione dell’orario delle lezioni e sostituzioni del personale docente assente per brevi periodi;
- predisposizione degli atti relativi alla sostituzione dei docenti assenti fino a 15 giorni;
- predisposizione degli atti relativi alla sostituzione dei docenti assenti per ferie durante le lezioni o permessi brevi.
- predisposizione organizzativa dei ricevimenti generali dei genitori degli studenti da parte dei docenti
- predisposizione dei calendari e adozione dei provvedimenti connessi relativi alle sedute degli organi collegiali
É nominata membro dello Staff di Presidenza, del Comitato Tecnico Scientifico e della Commissione Interna, di cui al D.M. 1/2/2001 nr. 44 artt. 36 e 52.
E’ affidato l’incarico di vigilare sull’osservanza del divieto di fumo e di accertare le infrazioni nonché di riferire direttamente allo scrivente la presenza di eventuali
situazioni di pericolo di qualunque natura che dovessero presentarsi
INCARICO
NOMINATIVO
NOMINATIVO
ATTRIBUZIONI
E DELEGHE
RESPONSABILI DELLE SUCCURSALI
Prof.ssa Guja Guidi sede EX- s. m. GIUSTI (PALAZZO PIACENTINI)
Prof.ssa Carla Calugi sede EX-DISTRETTO
Sono attribuite, nell’ambito dell’incarico in parola, le deleghe, attinenti esclusivamente all’area dell’organizzazione/della gestione e da attuare d’intesa con questa
Presidenza, sulle seguenti materie:
- rapporto con gli studenti per assenze, ingressi in ritardo ed uscite anticipate.
- gestione dell’orario delle lezioni d’intesa con i Collaboratori del Dirigente Scolastico.
- dislocazione delle classi nelle aule della sede, compresi gli eventuali spostamenti
- problematiche di natura organizzativa, disciplinari o, in genere, afferenti alla vita della Scuola, relativamente ai rapporti con le famiglie degli studenti frequentanti
le classi della succursale
E’ affidato l’incarico di vigilare sull’osservanza del divieto di fumo e di accertare le infrazioni nonché di riferire direttamente allo scrivente la presenza di eventuali
situazioni di pericolo di qualunque natura che dovessero presentarsi
TORNA SU
426
2- LE FUNZIONI STRUMENTALI AL POF
1° FUNZIONE STRUMENTALE : PROMOZIONE E SVILUPPO DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Prof.ssa Gloria Di Vita
Compiti
Coordinamento dei
Progetti Didattici
1) Analisi dei bisogni formativi ed operativi di docenti Progetto
e studenti e ricognizione delle risorse
ACCOGLIENZA
2) Elaborazione stesura ed aggiornamento del POF Modulo A -Incontri
3) Coordinamento delle attività di programmazione dei informativi
progetti didattici e loro verifica finale.
Modulo B -CIC studenti
4) Coordinamento delle attività di valutazione del
servizio scolastico
5) Monitoraggio e verifica delle attività del POF
6) Pubblicizzazione del POF e degli atti/documenti
correlati anche attraverso i siti web dell’Istituto
7) Coordinamento delle attività di formazione rivolte ai
docenti
8) Coordinamento delle attività connesse con le prove
INVALSI: informazione a classi e docenti,
somministrazione, correzione e inserimento a sistema
degli esiti
Competenze e requisiti
professionali richiesti
1) Aver
collaborato
all’elaborazione
di
progetti didattici e/o
formativi
2) Aver partecipato ad
iniziative
di
aggiornamento docenti in
merito
alla
scuola
dell’autonomia
3)
Aver
maturato
esperienze nel settore
della
sperimentazione
didattica
Parametri e cadenze per la misurazione dei risultati
1) Ampliamento e qualificazione dell’offerta formativa curricolare ed extracurricolare
2) Misurazione attraverso degli indicatori di riuscita del grado di soddisfazione
dell’utenza
3) Verifica in itinere gennaio 2015
4) Verifica finale giugno 2015
2° FUNZIONE STRUMENTALE: RAPPORTI CON ISTITUZIONI ED ENTI ESTERNI. ORIENTAMENTO IN INGRESSO,
L’INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO – Prof.ssa Anna Stefania Pergola
Compiti
Coordinamento dei Progetti
Didattici
Competenze e
requisiti
professionali richiesti
PER
LA
PROSECUZIONE
Parametri e cadenze per la misurazione dei risultati
427
DEGLI
STUDI E PER
1) Cura e sviluppo dei rapporti sul
territorio con enti pubblici e con
privati ed esperti per collaborazioni
nelle attività del POF;
2) Gestione dei rapporti con le
scuole medie
3) Progettazione di interventi
relativi all’area
4) Coordinamento ed organizzazione
delle attività di orientamento
preuniversitario per le classi quarte
e quinte;
5) Cura e sviluppo dei rapporti con
Università, con Agenzie di
formazione e mondo del lavoro
6) Cura l’organizzazione degli stage
con gli studenti e con i soggetti
esterni.
-Progetto PEZ
-Progetto orientamento in
ingresso
-Progetto orientamento in
uscita
- Progetto STAGE
A- Organizzazione ONLUS
Saharawi
B- Fondazione Collodi
1) Aver collaborato
all’elaborazione di
progetti didattici e
formativi
2) Aver maturato
esperienze in merito
ai compiti previsti.
1) Misurazione attraverso opportuni indicatori del grado di soddisfacimento delle aziende che hanno
partecipato agli stage
2) Misurazione attraverso opportuni indicatori del grado di soddisfacimento delle aspettative dello
studente
3) Verifica
in itinere gennaio 2015
4) Verifica finale giugno 2015
3° FUNZIONE STRUMENTALE : COORDINAMENTO DEL LABORATORIO DEL SAPERE SCIENTIFICO
Prof.ssa Cinzia Gonfiotti
Compiti
Competenze e requisiti
professionali richiesti
1) Opera avendo come obiettivo il miglioramento della qualità 1) Partecipare all’esperienza in
della didattica finalizzato al miglioramento degli apprendimenti, parola
attraverso
attività
di
formazione-ricerca
(riflessione 2) Aver maturato esperienze nel
epistemologica, metodologico-didattica e sugli stili relazionali)
settore della sperimentazione
2) Effettua l’analisi dei bisogni formativi ed operativi dei docenti didattica
3) Coordina le attività di programmazione dei moduli del
Laboratorio e la loro verifica finale
4) Cura l’elaborazione, la stesura ed l’aggiornamento del POF
e dei piani attuativi relativi al Laboratorio del Sapere Scientifico
5) Cura direttamente i rapporti con il Comitato Scientifico del
Progetto Regionale di Educazione Scientifica
6) Responsabile dei laboratori di Fisica
Parametri e cadenze per la misurazione dei risultati
1) Qualificazione dell’offerta formativa curricolare ed extracurricolare
2) Misurazione attraverso gli indicatori stabiliti dallo Staff regionale di verifica
3) Verifica in itinere gennaio 2015
4) Verifica finale giugno 2015
TORNA SU
3. DOCENTI COORDINATORI E SEGRETARI DEI CONSIGLI DI CLASSE
Classe
a) docente coordinatore
b) docente segretario
428
1ACSAP
2ACSU
3AC
4AC
5AC
1AL
2AL
3AL
4AL
5AL
1BL
2BL
3BL
4BL
Pergola Stefania
Rosellini Laura
Cerchiai Giovanna
Dolfi Ezio
Loni Claudia
Fantozzi Lucia
Nesi Morena
Mastroeni Cristina
Prina Gianpaolo
Bascelli Renata
Silvestri Stefania
Guidi Guja
Mariani Marta
Vannini Sandra
Loni Claudia
Pasquinelli Roberto
Fallucca Sergio
Birindelli Erica
Benvenuti Giovanni
Docente di Spagnolo 2
Bevilacqua Jula
Bascelli Renata
Docente di Scienze naturali 2
Martire Clotilde
Mancini Caterina
Stilli Giulietta
Gallerini Roberto
Carina Maria Pia
5BL
1CL
2CL
4CL
1AS
2AS
3AS
4AS
5AS
1BS
3BS
4BS
5BS
5CS
1ASAP
2ASAP
3ASAP
4ASAP
2BSAP
3BSAP
4BSAP
1ASUM
2ASUM
3ASUM
4ASUM
5ASUM
1BSUM
3BSUM
Giacomelli Catiuscia
Kunz Patricia
Petralli Paolo
Bonfiglio Maria Rita
Michelotti Cristina
Gallorini Roberta
Gallorini Roberta
Guastapaglia Elena
Salvatore Lucia
Battaglini Pia
Pellegatta Carolina
Marchi Rossella
Segatto Filiberto
Michelotti Cristina
Mancini Caterina
Quintavalle Cristiana
Rosellini Luana
Carducci Giancarlo
Caiani Lucia
Battaglini Pia
Noris Emanuela
Ragone Franca
Stilli Giulietta
Pera Grazia
Silvestri Stefania
Tornaboni Maria Pia
Calugi Carla
Calugi Carla
Fantozzi Lucia
Docente di Spagnolo 1
Del Carlo David
Barretta Maria Anna
Marchesini Francesco
Buralli Stefania
Annibali Sandra
Gonfiotti Cinzia
Carducci Giancarlo
Bracciali Leonello
Docente di Matematica
Michelotti Giovanna
Papini Tiziana
Bassini Marzia
Mastrobuono Alessia
Franchi Luisa
Docente di Informatica
Orlandini Eliseo
Fanucci Leonardo
Bianucci Rossella
Pellegrini Manuela
Rotta Elena
Tamani Luca
Corradini Maria Grazia
Toninelli Raffaella
Giuliani Mario
Pernumia Francesca
Di Bianca Angelo
429
4BSUM
5BSUM
Velli Laura
Marchi Rossella
Docente di scienze naturali 1
Cappelli Riccardo
docenti coordinatori dei consigli di classe (incarico di coordinamento)
OBIETTIVI
- Facilitare il processo di interazione fra docenti, di circolarità delle informazioni, di ricerca di integrazione delle
competenze professionali, di progettazione condivisa.
- Facilitare la costruzione dei percorsi educativi e didattici - a livello di Istituto e di Consiglio di classe - volti al
raggiungimento da parte degli studenti del successo formativo sia in termini di acquisizione di conoscenze, competenze e capacità che di crescita morale e civile.
COMPITI
In ordine all’azione didattica:
Svolge attività di coordinamento dei consigli di classe durante le sedute periodiche, secondo l’Ordine del Giorno, con particolare riguardo alla valutazione diagnostica (inizio
anno scolastico in vista della elaborazione della Programmazione delle attività educative e didattiche) , alla valutazione formativa (primo periodo) e alla valutazione
sommativa/finale (scrutinio finale).
Predispone la Programmazione delle attività educative e didattiche del Consiglio di classe (inizio anno) e la relativa verifica sia in itinere (nel mese di gennaio) che finale (a
fine anno).
Predispone la bozza del documento del 15/5 da presentare al Consiglio di classe (per le sole classi terminali), utilizzando il modello predisposto dallo Staff di presidenza e
approvato dal Collegio dei docenti.
Tiene i contatti con la presidenza per quanto riguarda l’andamento della vita della classe.
Tiene contatti con i referenti dei progetti didattici inseriti nel P.O.F., cui la classe aderisce.
È delegato, su mandato del Consiglio di classe, a colloquiare con la famiglia degli studenti su questioni di natura didattica e disciplinare riguardanti i singoli studenti stessi.
Di norma per le problematiche di natura didattica sarà contattato dai genitori degli studenti in orario di ricevimento e comunque non coincidente con quello di lezione.
Inoltre:
Presiede il Consiglio di classe sia in seduta ordinaria che straordinaria, su delega del dirigente scolastico.
In occasione dei viaggi di istruzione, coordina tra gli studenti della propria classe gli adempimenti preparatori con il responsabile del viaggio e/o con la presidenza.
Informa gli studenti sulle norme di sicurezza ecc. di cui al Dec Legvo 9/4/2008 nr.81.
Fornisce ai responsabili delle succursali ed alle Proff. Michelotti Giovanna e/o Annibali Sandra le notizie relative agli studenti, sia minorenni che maggiorenni, che
effettuano ripetute assenze o che hanno interrotto la frequenza delle lezioni o che hanno superato il limite delle entrate in ritardo e delle uscite in anticipo.
Scrive le lettere alle famiglie degli studenti, se deciso dal consiglio di classe, con il supporto del personale di segreteria.
In occasione delle nuove adozioni/conferme dei libri di testo, coordina, con il personale di segreteria, le attività preparatorie per la deliberazione finale del consiglio di classe.
Tiene costantemente rapporti con il Dirigente Scolastico in ordine ai vari aspetti della vita della classe (ad esempio: ripetute assenze dalle lezioni, frequenti ingressi in ritardo o
uscite anticipate, annotazioni dei colleghi sul registro di classe, rapporti disciplinari ecc.).
docenti segretari dei consigli di classe
COMPITI
Cura la verbalizzazione durante le sedute dei consigli di classe e consegna il verbale al Dirigente Scolastico.
In occasione delle operazioni di scrutinio, sia intermedio che finale, inserisce i voti sul computer in collaborazione con il coordinatore del c.d.c.
430
TORNA SU
4 – IL PIANO ANNUALE DEL PERSONALE ATA.
SERVIZI AMMINISTRATIVI
L’orario di servizio negli Uffici di segreteria va dal Lunedì al Sabato dalle ore 8 alle ore 14 e nei giorni di martedì e giovedì dalle ore 14,30 alle ore 17,30
L’orario di lavoro del personale di segreteria va dal Lunedì al Sabato dalle ore 8,00 alle ore 14.00
L’orario di apertura al pubblico dal Lunedì al Sabato dalle ore 8,00 alle ore 9,15 – dalle ore 10,55 alle ore 12,00 – dalle ore 13,00 alle ore 13,30 e nei pomeriggi
di martedì e giovedì dalle ore 15,00 alle ore 17,00
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
ANGELI BARBARA
Protocollo e archivio - Rapporti con utenza - Posta elettronica - Collaborazione gestione studenti –
Comunicazioni Intranet MIUR – Circolari interne - Progetti POF assegnati.
DONZELLI CARMELA
Trasmissioni dati in via telematica riguardanti il personale ( anagrafe prestazioni etc.) - Progetti POF assegnati – Stipendi supplenze brevi – Certificazione fiscale - Uniemens
- Compensi accessori – Contratti esterni
GIANNOTTI MONICA
Personale docente (servizi, assenze, certificati, contratti, documentazione varia ) - Rapporti con Centro per l’Impiego - Progetti POF assegnati – Assenze/presenze personale ATA in servizio
e quadro riepilogativo individuale del profilo orario mensile - Operazione trasparenza – Invio dei dati contabili – Rapporti con D.P.T. e Ragioneria Prov.le dello Stato.
GIUNTOLI LAURA
Gestione personale docente a tempo determinato( graduatorie, individuazione e assunzione docenti, contratti, certificati etc) - Progetti POF assegnati - Attività di collaborazione con l’Ufficio
di Presidenza
Statistiche
RIFINO NICOLETTA
- Gestione ordinaria studenti – Iscrizioni - Scrutini e esami - Rapporti con i docenti per la didattica (consegna/ritiro registri– programmi etc.) - Progetti POF
assegnati – Rapporti con utenza – Libri di Testo
431
SOLDANI MONICA
Economato (approvvigionamento materiale didattico, di cancelleria, pulizia attrezzerie etc,) Contabilità ordinaria (mandati – reversali) – Collaborazione gestione amministrativa – Tenuta
registro inventario e c/c postale –.
Gli assistenti amministrativi dovranno siglare ogni documento prodotto annotando in calce, nell’ordine, la sigla del proprio nome e cognome.
Il personale in parola effettuerà orario in eccedenza al normale orario di lavoro quando le esigenze di servizio lo richiederanno o per compensare debiti orari e per il tempo strettamente
necessario. Le eccedenze di orario oltre 15 minuti dovranno essere appositamente motivate sul registro delle presenze.
COLLABORATORI SCOLASTICI
N. 13 (di cui n. 1 part time 18 h ) con contratto a tempo indeterminato e nr. 1 (di cui n.1 part time 18 h) con contratto a tempo determinato.
Si propone l’effettuazione di un orario giornaliero ordinario di 6 ore durante i periodi di lezione, verranno autorizzate prestazioni straordinarie per permettere la
pulizia dei reparti in caso di assenza dei colleghi, con recupero delle eccedenze orarie durante le chiusure prefestive, le sospensioni delle lezioni o quando le
esigenze di servizio lo permettano.
Tutto il personale coprirà l’orario antimeridiano in modo ordinario, i collaboratori scolastici con orario a tempo pieno effettueranno, a turnazione, orario
pomeridiano (di norma dalle ore 11:30 alle ore 17:30), ogni qualvolta l’Istituto rimanga aperto di pomeriggio, fermo restando la pulizia degli spazi assegnati.
quando ciò sia richiesto dalle esigenze di apertura della scuola, senza effettuazione di ore eccedenti; tutto il personale effettuerà ore eccedenti in caso di
necessità o eventi eccezionali (ricevimento generale genitori, consigli di classe ecc.).
Collaboratore scolastico n. 1 Sig. Andrea Castellacci - Sede di Via Sismondi
Orario svolto
Entrata alle ore 7,30
Uscita alle ore 13,30
Svolge servizio di portineria al piano terreno , centralino telefonico, esplica funzioni di collegamento tra uffici amministrativi, personale docente, genitori e
persone esterne alla scuola. Effettua servizio di posta, banca e altre commissioni esterne all’Istituto, effettua le fotocopie e i ciclostilati, sostituito per il periodo
necessario al fine di non lasciar sguarnita la portineria. Provvede a segnalare al Docente Vicario l’ assenza dell’ insegnante quando, trascorsi 5 minuti
dall’inizio dell’ora, questo non sia regolarmente in classe come da orario, distribuisce i comunicati nelle classi.
Pulizia e riordino: Presidenza, Segreterie, Stanza Dsga, Vicepresidenza, Aule Docenti 1 e 2
Esplica servizio di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico.
Collaboratore scolastico n.2 Sig.ra Anita Ventre - Sede di Via Sismondi
Orario svolto settimanale
Entrata alle ore 7,45
Uscita alle ore 13,45
432
Svolge servizio di portineria al piano terreno con le seguenti mansioni: centralino telefonico, fotocopie, distribuzione comunicati e documentazione varia,
raccordo tra uffici amministrativi, personale docente, genitori e persone esterne alla scuola. Provvede a segnalare al Docente Vicario l’ assenza dell’
insegnante quando, trascorsi 5 minuti dall’inizio dell’ora, questo non sia regolarmente in classe come da orario, distribuisce i comunicati nelle classi
Pulizia e riordino al piano terreno: Aule n. 8, 11, 12, 13, bagni, Laboratorio Fisico-Chimica. Esplica servizio di accoglienza e di sorveglianza nei confronti
degli alunni e del pubblico.
Collaboratore n. 3 Sig.ra Maria Sundra Incerpi - Sede di Via Sismondi
Orario svolto settimanale
Entrata alle ore 8,00
Uscita alle ore 14,00
Svolge servizio di portineria al piano terreno con le seguenti mansioni: centralino telefonico, fotocopie, distribuzione comunicati e documentazione varia,
raccordo tra uffici amministrativi, personale docente, genitori e persone esterne alla scuola.
Pulizia e riordino al piano secondo: Aule n. 35, 37, 42, laboratorio di Fisica. Esplica servizio di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico.
Provvede a segnalare al Docente Vicario l’ assenza dell’ insegnante quando, trascorsi 5 minuti dall’inizio dell’ora, questo non sia regolarmente in classe come
da orario, distribuisce i comunicati nelle classi.
Sono effettuate dai collaboratori scolastici Castellacci e Ventre le pulizie dei due cortili esterni, del chiosco, della Portineria, dei bagni docenti e alunni
mentre il collaboratore Incerpi effettua la pulizia dei tre ingressi al pianoterra.
Collaboratore n. 4 Sig.ra Menicocci Gioia - Sede di Via Sismondi
Orario svolto a settimane alterne
Entrata alle ore 7,45
Uscita alle ore 13,45
Entrata alle ore 8,00
Uscita alle ore 14,00
Appena entrata va al 1° piano per effettuare la sorveglianza sull’ingresso degli alunni e vi resta fino al termine del servizio . Durante la mattinata sorveglia i
corridoi e i bagni.
Provvede a segnalare al Docente Vicario l’ assenza dell’ insegnante quando, trascorsi 5 minuti dall’inizio dell’ora, questo non sia regolarmente in classe come
da orario, distribuisce i comunicati nelle classi, collabora con la segreteria (archivio 1° piano)
Pulizia e riordino al piano primo: Aule n. 15, 20, 24, 25/26, bagni maschi, n. 1 bagno docenti, corridoi, Laboratorio di Biologia e Biblioteca.
Esplica servizio di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico.
433
Collaboratore n. 5 Sig.ra Luana Nanni - Sede di Via Sismondi
Orario svolto a settimane alterne
Entrata alle ore 7,45
Entrata alle ore 8,00
Uscita alle ore 13,45
Uscita alle ore 14,00
Appena entrata va al 1° piano per effettuare la sorveglianza sull’ingresso degli alunni e vi resta fino al termine del servizio. Durante la mattinata sorveglia i
corridoi e i bagni.
Provvede a segnalare al Docente Vicario l’assenza dell’ insegnante quando, trascorsi 5 minuti dall’inizio dell’ora, questo non sia regolarmente in classe come
da orario, distribuisce i comunicati nelle classi, collabora con la segreteria (archivio 1° piano).
Pulizia e riordino al piano primo: Aule n. 27, 28, 30, 32, bagni femmine, n. 1 bagno docenti, corridoi, Audiovisivi e Sala Lettura.
Esplica servizio di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico.
Sono effettuate in comune le pulizie delle aule: Aule di scambio 19 e 23, Funzioni strumentali, Laboratorio di Scienze della Terra poste al piano primo e delle
scale di collegamento dal 1° piano al pianterreno.
Collaboratore n. 6 Sig.ra Gaetana Frisoli - Sede di Via Sismondi
Orario svolto a settimane alterne
Entrata alle ore 7,45
Entrata alle ore 8,00
Uscita alle ore 13,45
Uscita alle ore 14,00
Appena entrato va al 2° piano per effettuare la sorveglianza sull’ingresso degli alunni e vi resta fino al termine del servizio. Durante la mattinata sorveglia i
corridoi e i bagni.
Provvede a segnalare al Docente Vicario l’ assenza dell’ insegnante quando, trascorsi 5 minuti dall’inizio dell’ora, questo non sia regolarmente in classe come
da orario, distribuisce i comunicati nelle classi.
Pulizia e riordino al piano secondo: Aule n. 47, 49, 52, 53, bagni femmine, Aula LIM.
Esplica servizio di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico.
Collaboratore n. 7 Sig. D’Isanto Ciro - Sede di Via Sismondi
Orario svolto a settimane alterne
Entrata alle ore 7,45
Entrata alle ore 8,00
Uscita alle ore 13,45
Uscita alle ore 14,00
Appena entrato va al 2° piano per effettuare la sorveglianza sull’ingresso degli alunni e vi resta fino al termine del servizio. Durante la mattinata sorveglia i
corridoi e i bagni.
Provvede a segnalare al Docente Vicario l’ assenza dell’ insegnante quando, trascorsi 5 minuti dall’inizio dell’ora, questo non sia regolarmente in classe come
da orario, distribuisce i comunicati nelle classi.
434
Pulizia e riordino al piano secondo: Aule n. 43, 44, 45, 46, bagni maschi, Laboratorio Multimediale.
Esplica servizio di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico.
Sono effettuate in comune le pulizie dei corridoi, delle scale dal piano secondo al piano primo, dei bagni docenti.
Settimanalmente il turno prevede la presenza di n. 1 collaboratore dalle ore 7,30 alle ore 13,30 n. 3 collaboratori dalle ore 7,45 alle ore 13,45 e n. 3 collaboratori
dalle ore 8,00 alle ore 14,00.
Collaboratore scolastico n. 8 Sig. Andrea Giomi - Sede Ex Distretto
Orario svolto
Entrata alle ore 7,30
Entrata alle ore 8,00
Uscita alle ore 13,30
Uscita alle ore 14,00
Entra direttamente nella propria Sede di servizio.
Svolge servizio di portineria, centralino telefonico, esplica funzioni di collegamento tra uffici amministrativi e Presidenza, personale docente, genitori e persone
esterne alla scuola.
Durante la mattinata sorveglia i corridoi e i bagni, distribuisce i comunicati nelle classi.
Provvede a segnalare al Docente Collaboratore l’ assenza dell’insegnante quando, trascorsi 5 minuti dall’inizio dell’ora, questo non sia regolarmente in classe
come da orario.
Pulizia e riordino al piano terreno di tutte le aule, laboratori, bagni e corridoi.
Esplica servizio di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico.
Collaboratore scolastico n. 9 Sig.ra Antonella Di Marco - Sede Ex Distretto
Orario svolto
Entrata alle ore 7,30
Entrata alle ore 8,00
Uscita alle ore 13,30
Uscita alle ore 14,00
Entra direttamente nella propria Sede di servizio, si reca al 1° piano per effettuare la sorveglianza sull’ingresso degli alunni e vi resta fino al termine del
servizio.
Sostituisce il collega in caso di assenza svolgendo il servizio di portineria e di centralino
Durante la mattinata sorveglia i corridoi e i bagni, distribuisce i comunicati nelle classi.
Provvede a segnalare al Docente Collaboratore l’ assenza dell’ insegnante quando, trascorsi 5 minuti dall’inizio dell’ora, questo non sia regolarmente in classe
come da orario.
Pulizia e riordino al piano primo di tutte le aule, laboratori, bagni e corridoi.
Esplica servizio di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico.
435
Sono effettuate in comune le pulizie degli spazi esterni e delle scale.
Collaboratore scolastico n. 10 Sig.ra Sandra Giusti – Sede Ex Giusti
Orario svolto a settimane alterne su turno di 3 persone
Entrata alle ore 7,30
Entrata 7,45
Entrata alle ore 8,00
Uscita alle ore 13,30
Uscita alle ore 13,45
Uscita alle ore 14,00
Entra direttamente nella propria Sede di servizio.
Svolge servizio di portineria, centralino telefonico, esplica funzioni di collegamento tra uffici amministrativi e Presidenza, personale docente, genitori e persone
esterne alla scuola.
Durante la mattinata sorveglia i corridoi e i bagni, distribuisce i comunicati nelle classi.
Provvede a segnalare al Docente Collaboratore l’ assenza dell’ insegnante quando, trascorsi 5 minuti dall’inizio dell’ora, questo non sia regolarmente in classe
come da orario.
Pulizia e riordino delle aule al piano terreno, laboratori, bagni, corridoi e spazio esterno.
Esplica servizio di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico.
Collaboratore scolastico n. 11 Sig.ra Monica Giuntoli - Sede Ex Giusti
Orario svolto a settimane alterne su turno di 3 persone
Entrata alle ore 7,30
Entrata 7,45
Entrata alle ore 8,00
Uscita alle ore 13,30
Uscita alle ore 13,45
Uscita alle ore 14,00
Entra direttamente nella propria Sede di servizio, si reca al 1° piano per effettuare la sorveglianza sull’ingresso degli alunni e vi resta fino al termine del
servizio.
Sostituisce il collega in caso di assenza svolgendo il servizio di portineria e di centralino
Provvede a segnalare al Docente Collaboratore l’ assenza dell’ insegnante quando, trascorsi 5 minuti dall’inizio dell’ora, questo non sia regolarmente in classe
come da orario.
Pulizia e riordino delle aule al piano primo, laboratori, bagni , corridoi e scale dal piano primo al pian terreno.
Esplica servizio di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico.
Collaboratore scolastico n. 12 Sig.ra Catia Giuntoli - Sede Ex Giusti
Orario svolto a settimane alterne su turno di 3 persone
Entrata alle ore 7,30
Entrata
7,45
Entrata alle ore 8,00
Uscita alle ore 13,30
Uscita alle ore 13,45
Uscita alle ore 14,00
Entra direttamente nella propria Sede di servizio, si reca al 2° piano per effettuare la sorveglianza sull’ingresso degli alunni e vi resta fino al termine del
436
servizio.
Durante la mattinata sorveglia i corridoi e i bagni, distribuisce i comunicati nelle classi.
Provvede a segnalare al Docente Collaboratore l’ assenza dell’ insegnante quando, trascorsi 5 minuti dall’inizio dell’ora, questo non sia regolarmente in classe
come da orario.
Pulizia e riordino delle aule al piano secondo, laboratori, bagni, corridoi del piano e scale dal piano secondo al piano primo.
Esplica servizio di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico.
La pulizia della classe situata sul pianerottolo al primo piano verrà effettuata a rotazione settimanale fra i tre collaboratori che ne saranno quindi responsabili
alternativamente. Di ciò daranno comunicazione al DSGA entro le ore 10,00 del Lunedì o comunque del primo giorno feriale della settimana.
Nel giorno di venerdì il collaboratore scolastico che entra alle ore 8,00 effettuerà invece il seguente orario:
Entrata alle ore 8,15 Uscita alle ore 14,15
Settimanalmente il turno prevede, di norma, la presenza di n. 1 collaboratore dalle ore 7,30 alle ore 13,30, n. 1 collaboratore dalle ore 7,45 alle ore 13,45 e n. 1
collaboratore dalle ore 8,00 alle ore 14,00.
Collaboratore scolastico n. 13 Sig. Domenico Giardino - Sede Palazzetto dello Sport
Entrata alle ore 7,55
Uscita alle ore 10,55
Entra direttamente nella propria Sede di servizio per effettuare la sorveglianza sull’ingresso degli alunni e vi resta fino al termine del servizio.
Durante la mattinata sorveglia il campo di gioco, gli spogliatoi e i bagni.
Pulizia e riordino del campo di gioco, degli spogliatoi, dei bagni e dell'ingresso.
Esplica servizio di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico.
Durante i periodi di sospensione delle lezioni l’orario di servizio sarà il seguente:
Entrata alle ore 8,00
Uscita alle ore 11,00
Collaboratore scolastico n. 14 Sig.ra Titone Lea - Sede Palazzetto dello Sport
Entrata alle ore 11,00
Uscita alle ore 14,00
Entra direttamente nella propria Sede di servizio per effettuare la sorveglianza sull’ingresso degli alunni e vi resta fino al termine del servizio.
Durante la mattinata sorveglia il campo di gioco, gli spogliatoi e i bagni.
Pulizia e riordino del campo di gioco, degli spogliatoi, dei bagni e dell'ingresso.
Esplica servizio di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico.
437
L’orario di lavoro dei singoli collaboratori scolastici dovrà essere modificato a fronte di sopraggiunte esigenze particolari di servizio con effettuazione di orario straordinario nei casi di necessità (assenza senza che ricorrano le condizioni
per la nomina di supplente ecc.).
Nei periodi di sospensione delle attività didattiche il servizio dovrà essere espletato presso la Sede di Via Sismondi 7, salvo diversi accordi con il DSGA per garantire le pulizie o attività diverse relative alle altre sedi.
Il personale è inoltre tenuto a spostarsi nelle varie sedi, secondo una turnazione determinata ad inizio anno, per garantire l’apertura e la sorveglianza minima in caso di assenza dei colleghi.
Il personale che, a rotazione, svolge il turno pomeridiano nei giorni di martedì e giovedì deve provvedere , dalle ore 17,00 alle ore 17,30, al riordino e alla sistemazione delle aule utilizzate durante le attività pomeridiane.
Ogni collaboratore scolastico svolgerà le mansioni previste dal Profilo, di cui alla Tabella A del CCNL 29/11/2007, che si trascrive di seguito:
Area A
Esegue, nell'ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa alla corretta esecuzione del proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben
definite che richiedono preparazione non specialistica. E' addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli
alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico; di pulizia dei locali, degli
spazi scolastici e degli arredi; di vigilanza sugli alunni, compresa l’ordinaria vigilanza e l’assistenza necessaria durante il pasto nelle mense scolastiche, di
custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, di collaborazione con i docenti. Presta ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell'accesso dalle
aree esterne alle strutture scolastiche, all’interno e nell'uscita da esse, nonché nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale anche con
riferimento alle attività previste dall'art. 47.
Ogni collaboratore scolastico è personalmente responsabile della chiusura di porte e finestre dei locali e degli spazi affidati.
E’ tassativamente vietato l’ingresso nella scuola a persone estranee pertanto il personale di portineria vigilerà costantemente
sull’accesso del pubblico .
I collaboratori scolastici sono tenuti a comunicare al DIRIGENTE SCOLASTICO oppure al DIRETTORE SGA la presenza di situazione di pericolo per
l’incolumità degli alunni e del personale.
Pertanto al termine delle lezioni, concluse le pulizie delle aule e degli ambienti affidati, collaboratori scolastici accerteranno che non siano presenti vetri rotti o
suppellettili deteriorate e comunque, come detto sopra, situazioni di pericolo imminente.
Al fine di assicurare il normale svolgimento delle attività didattiche e la prescritta vigilanza sugli studenti, ciascun collaboratore scolastico, per le classi affidate, è tenuto ad informare la
presidenza dell’assenza del Docente in orario dopo 5 minuti dal suono della campanella che segna l’inizio di ciascua ora di lezione.
ATTUAZIONE DELL’ART. 20 DEL D.P.R. 81/2008 E SUCC MODIF E INTEG.
Si richiama l’attenzione di tutto il personale ata sull’art. 20 “Obblighi dei lavoratori” del DPR 81/2008 che al comma 2 lettera e) prevede che “I lavoratori devono in particolare segnalare
immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) (utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i
preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza) e d) (utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione), nonché qualsiasi eventuale
438
condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto salvo l’obbligo di cui alla lettera f)
per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.”
La presenza di situazione di pericolo per l’incolumità degli alunni, del personale e dell’utenza in genere va comunicata per iscritto al DIRIGENTE SCOLASTICO. Ciascun lavoratore,
consegnata la comunicazione al protocollo, ne conserverà copia con numero di registrazione a scanso di eventuali responsabilità e per non incorrere nelle sanzioni previste dal Dec Legvo
81/2008.
Si specificano di seguito i locali, gli ambienti, le aree compresi i corridoi e le scale di competenza del personale ATA:
- Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi con riferimento all’ufficio in cui di norma presta servizio
- Assistenti amministrativi con riferimento all’ufficio in cui di norma prestano servizio per l’area che comprende la propria postazione di lavoro
- Assistente tecnico con riferimento ai laboratori di scienze, chimica e biologia.
- Assistente tecnico con riferimento ai laboratori di informatica
- Collaboratori scolastici con riferimento ai corridoi, alle aule, ai laboratori, scale ecc. affidati per le pulizie e/o per la vigilanza.
In particolare i collaboratori scolastici sono tenuti a comunicare per iscritto al DIRIGENTE SCOLASTICO la presenza di situazione di pericolo per l’incolumità degli alunni e del personale
relativamente agli ambienti ed agli spazi loro affidati per la pulizia e per la vigilanza.
Pertanto al termine delle lezioni, concluse le pulizie delle aule e degli ambienti nonché degli spazi affidati, i collaboratori scolastici accerteranno che non siano presenti vetri rotti, suppellettili
deteriorate, mattonelle sconnesse e comunque, come detto sopra, situazioni di pericolo per l’incolumità degli studenti, del personale e dell’utenza in genere.
La puntualità e la tempestività della comunicazione consentiranno al Dirigente Scolastico di intervenire, conformemente ai suoi doveri, per eliminare le situazioni di pericolo per l’incolumità
degli studenti, del personale e dell’utenza ed eviterà al personale interessato di incorrere nelle sanzioni amministrative, previste dal Dec Legvo 9/4/2008 nr. 81, e in responsabilità disciplinari
previste dal CCNL.
Come già detto, la presenza di situazione di pericolo per l’incolumità degli alunni, del personale e dell’utenza in genere va comunicata per iscritto al DIRIGENTE SCOLASTICO usando
l’apposito modulo oppure, in sua assenza, a chi esercita la funzione direttiva. Ciascun lavoratore, consegnata la comunicazione al dirigente scolastico o al suo sostituto, ne conserverà copia con
firma per ricevuta a scanso di eventuali responsabilità e per non incorrere nelle sanzioni previste dal Dec Legvo 81/2008.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI PER I COLLABORATORI SCOLASTICI
Le norme oggi vigenti prescrivono che il datore di lavoro da una parte fornisca ai lavoratori idonei dispositivi di protezione individuali e dall’altra richieda da parte degli stessi l’osservanza
delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a
loro disposizione.
In particolare l’art. 20 del Decreto Leg.vo 9/04/2008 nr. 81 tra gli Obblighi dei lavoratori al comma 2 lett.
d) prevede “utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione”.
Le scarpe, di cui trattasi, costituiscono un dispositivo di protezione individuale ovverosia “un’attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro
uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo.” In particolare le scarpe antinfortunistiche,
dotate di suola antiscivolo, hanno la funzione primaria, tra l’altro, di proteggere il piede da traumi provocati dalla caduta di banchi, suppellettili varie o materiali, che di consueto vengono
movimentati.
Per quanto sopra i collaboratori scolastici sono tenuti a calzare continuativamente le scarpe di protezione antinfortunistiche durante l’orario di lavoro (sia ordinario che straordinario) prestato
sia in qualunque sede dell’Istituto, anche se diversa da quella abituale, sia all’esterno dell’Istituto stesso. Tale dovere vige indistintamente per tutti i collaboratori scolastici durante il loro
servizio sia che abbiano ricevuto le scarpe antinfortunistiche fornite dalla Scuola sia che abbiano rinunciato a queste preferendo scarpe antinfortunistiche procuratesi personalmente.
Ciascuno é personalmente responsabile della custodia delle scarpe ricevute, che dovranno essere conservate in luogo sicuro per essere calzate continuativamente durante l’orario di lavoro (sia
ordinario che straordinario) in qualunque sede prestato, anche se diversa da quella abituale.
A ciascuno, insieme alle scarpe, viene consegnata anche una “Nota informativa d’uso”, predisposta dalla Ditta produttrice, in cui si evidenzia che la calzatura realizzerà il necessario livello di
protezione solo se verrà impiegata e sottoposta a manutenzione secondo quanto prescritto nella nota stessa.
I collaboratori scolastici, che ne sono sprovvisti, presenteranno sollecita richiesta al DSGA.
La presente organizzazione dell’orario di lavoro non potrà subire modifiche, se non in presenza di reali esigenze dell’Istituzione Scolastica.
439
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PARTE NONA
LE RISORSE
1 – IL REPERIMENTO E L’IMPEGNO DELLE RISORSE
Al fine di poter assolvere adeguatamente alla propria funzione educativa e formativa l'Istituto “Lorenzini” utilizzerà ogni risorsa disponibile interna ed esterna alla Scuola.
RISORSE INTERNE
Le Risorse umane
Sono risorse dell’Istituto:
 docenti e studenti che si propongono quali soggetti in grado di fornire competenze e capacità per la programmazione e l’attuazione di progetti educativi, di formazione e
di sviluppo
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
AGOSTINI LORETTA
ANNIBALI SANDRA
BASCELLI RENATA
BASSINI MARZIA
BATTAGLINI PIA
BENVENUTI GIOVANNI
BEVILACQUA JULA
BIANUCCI ROSSELLA
BIRINDELLI ERICA
BONFIGLIO MARIARITA
BRACCIALI LEONELLO
BURALLI STEFANIA
CAIANI LUCIA
CALUGI CARLA
CAPPELLI RICCARDO
CARDUCCI GIANCARLO
CARINA MARIA PIA
CERCHIAI GIOVANNA
DEL CARLO DAVID
Religione C.
Matematica e Fisica
Filosofia e Storia
Scienze Motorie
Matematica
Filosofia e Storia
Spagnolo
Materie Letter.
Storia dell’Arte
Materie Letter. e Latino
Disegno e St. dell’Arte
Inglese
Materie Letter. e Latino
Materie Letter. e Latino
Scienze Motorie
Matematica e Fisica
Disegno e St. dell’Arte
Filosofia e Storia
Materie Letter. e Latino
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
GALLORINI ROBERTA
GIACOMELLI CATIUSCIA
GIULIANI MARIO
GONFIOTTI CINZIA
GUASTAPAGLIA ELENA
GUIDI GUJA
KUNZ PATRICIA ANN
LONI CLAUDIA
MANCINI CATERINA
MARCHESINI FRANCESCO
MARCHI ROSSELLA
MARIANI MARTA
MARTIRE CLOTILDE
MASTROENICRISTINA M.
MICHELOTTI CRISTINA
MICHELOTTI GIOVANNA
NESI MORENA EMMA
NORIS EMANUELA
ORLANDINI ELISEO
Materie Letter. e Latino
Materie Letter. e Latino
Scienze Motorie
Matematica e Fisica
Materie Letter. e Latino
Tedesco
Inglese
Materie Letter. Lat. e Greco
Scienze
Matematica e Fisica
Filosofia e Storia
Materie Letter. e Latino
Francese
Inglese
Matematica
Matematica e Fisica
Materie Letter. e Latino
Filosofia e Storia
Disegno e St. dell’Arte
440
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
QUINTAVALLE CRISTIANA
RAGONE FRANCA
ROSELLINI LAURA
ROSELLINI LUANA
ROTTA ELENA
SALVATORE LUCIA
SEGATTO FILIBERTO
SILVESTRI STEFANIA
STILLI GIULIETTA
TAMANI LUCA
TONINELLI RAFFAELLA
TORNABONI PIA MARIA
VANNINI SANDRA
VELLI LAURA
Materie Letter. e Latino
Materie Letter. e Latino
Inglese
Materie Letter.
Inglese
Materie Letter. e Latino
Materie Letter. e Latino
Materie Letter. e Latino
Matematica
Filosofia/Psicologia
Scienze Motorie
Filosofia/Psicologia
Inglese
Materie Letter. e Latino
DI BIANCA ANGELO
DI VITA GLORIA
DOLFI EZIO
D’URBANO STEFANIA
FANTOZZI LUCIA
FANUCCI LEONARDO
FEDI FRANCESCO
FRANCHI LUISA
GALLERINI ROBERTO
20
21
22
23
24
25
26
27
28

Scienze
Religione C.
Materie Letter. Lat. e Greco
Lettrice Inglese
Francese
Scienze
Religione C.
Scienze
Matematica e Fisica
48
49
50
51
52
53
54
55
56
PAPINI TIZIANA
PASQUINELLI ROBERTO
PELLEGATTA CAROLINA
PELLEGRINI MARIA EMANUELA
PERA GRAZIA
PERGOLA STEFANIA
PERNUMIA FRANCESCA
PETRALLI PAOLO
PRINA GIAMPAOLO CESARE
Scienze Motorie
Materie Letter. Lat. e Greco
Filosofia e Storia
Scienze
Inglese
Inglese
Diritto/Economia
Matematica e Fisica
Matematica e Fisica
76
77
tutto il personale docente e non docente operante per il funzionamento e l’organizzazione della scuola
1
Cognome e nome
Del Brina Mariangela
Qualifica
Direttore Serv. Gen e Amm
Posizione
Contratto Tempo Ind
1
2
3
4
5
6
Donzelli Carmela
Giannotti Monica
Giuntoli Laura
Rifino Nicoletta
Soldani Monica
Michelotti Alessandro
Assistente Amm.vo
Assistente Amm.vo
Assistente Amm.vo
Assistente Amm.vo
Assistente Amm.vo
Assistente Amm.vo
Contratto Tempo Ind
Contratto Tempo Ind
Contratto Tempo Ind
Contratto Tempo Ind
Contratto Tempo Ind
Contratto Tempo Ind
1
2
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
Pezzi Leone
Guggino Gianluca
Andria Annamaria
Castellacci Andrea
Di Marco Antonella
D’Isanto Ciro
Giardino Domenico
Giomi Andrea
Giuntoli Katia
Giuntoli Monica
Giusti Sandra
Incerpi Maria Sundra
Menicocci Gioia
Frisoli Gaetana
Ventre Anita
Bianco Felicetta
A T Gabinetto Fisica e Chimica
A T Informatica
Collab Scol
Collab Scol
Collab Scol
Collab Scol
Collab Scol
Collab Scol
Collab Scol
Collab Scol
Collab Scol
Collab Scol
Collab Scol
Collab Scol
Collab Scol
Collab Scol
Contratto Tempo Ind.
Contratto Tempo Ind.
Contratto Tempo Ind
Contratto Tempo Ind
Contratto Tempo Ind
Contratto Tempo Ind
Contratto Tempo Ind
Contratto Tempo Ind
Contratto Tempo Ind
Contratto Tempo Ind
Contratto Tempo Ind
Contratto Tempo Ind
Contratto Tempo Ind
Contratto TD
Contratto Tempo Ind
Contratto TD
Note
Part time 18 h sett
al 8/06/2013
Part time 18 h setti
Le Risorse Finanziarie
Le risorse da utilizzare nel corso del corrente anno scolastico sono quelle previste dai C.C.N.L. 26/05/1999; 15/03/2001; 24/07/2003; 29/11/2007 e dal C.C.N.I. 31/08/99 in
relazione al numero dei docenti e del personale in organico.
441
Oltre che delle risorse statali, l’Istituto si avvale dei contributi degli Enti Locali (Comuni, Provincia di Pistoia, Regione Toscana) e del Fondo Sociale Europeo per specifici
progetti, come anche di quelli di Fondazioni ed Istituti bancari e delle sponsorizzazioni da parte di ditte e privati.
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RISORSE ESTERNE
Le Risorse Umane
La scuola intende avvalersi della collaborazione di :





personale di Enti Locali ed ASL
docenti universitari
genitori ed ex-allievi disponibili e competenti per progettare ed attuare attività educative e culturali
esperti e professionisti
personale delle associazioni di volontariato
Le Risorse Finanziarie
La scuola intende richiedere, come avvenuto negli ultimi anni, a :
 enti locali
 banche
 ditte e privati per sponsorizzazioni
finanziamenti, per sostenere economicamente le iniziative educative e culturali programmate, compresi specifici progetti.
L’Istituto intende partecipare anche a bandi di finanziamenti europei o indetti dai privati, che propongano attività di potenziamento, di consolidamento delle conoscenze e
delle competenze e di orientamento universitario per gli studenti degli ultimi anni.
2 – LE STRUTTURE
LE STRUTTURE INTERNE
BIBLIOTECA
La biblioteca, ristrutturata da recente, è fornita di oltre 5000 volumi e dispone di ampia sezione dedicata a riviste e videocassette oltre a PC collegato in rete. E’ corredata di
funzionale ed accogliente sala di lettura provvista di due PC collegati in rete ed è aperta in determinati orari, sia ai docenti che agli studenti.
442
LABORATORI DI INFORMATICA
La scuola dispone di quattro laboratori di informatica destinati agli studenti ed all’attività didattica:
presso la sede centrale si trovano due laboratori multimediali dotati complessivamente di 36 PC collegati in rete intranet;
presso la sede dell’ex Distretto si trova un laboratorio multimediale con 16 PC collegati in rete;
presso la sede del Palazzo Piacentini (ex Scuola Media Giusti) si trova un laboratorio multimediale con 10 PC collegati in rete wireless.
LABORATORI DI FISICA – CHIMICA
La scuola dispone di:
un laboratorio di fisica/chimica destinato all’attività didattica e agli studenti del biennio;
un laboratorio di fisica destinato all’attività didattica e agli studenti del triennio.
Entrambi i laboratori di fisica posseggono strumentazione all’avanguardia: banco ottico e laser per lo studio dei fenomeni di interferenza e di diffrazione, rotaia a cuscino
d’aria per lo studio del moto, calorimetri per lo studio dei fenomeni termici, tubo a fascio filiforme con bobine di Helmholtz per la misura del rapporto massa/carica
dell’elettrone, oscilloscopio didattico 30 MHz doppia traccia, generatore di funzioni, kit per lo studio del suono, per la statica ecc.
un laboratorio di chimica ben attrezzato e dotato di cappa aspirante (provvisto di reagenti e vetreria varia, nonché di apparecchiature per elettrolisi).
LABORATORIO DI BIOLOGIA
Utile per far meglio comprendere allo studente ciò che ha acquisito attraverso lezioni teoriche, è provvisto di scheletro e di adeguata strumentazione per l’effettuazione di
semplici esperimenti.
LABORATORIO DI SCIENZE DELLA TERRA, utilizzato dagli studenti soprattutto per la preparazione e l’allestimento della “settimana scientifica”.
LABORATORIO LINGUISTICO
Dislocato nella sede dell’ex distretto, che accoglie gli studenti dell’indirizzo linguistico, è dotato di 24 postazioni studente.
AULE VIDEO
La scuola dispone di tre aule video dotate di video registratore, lettore DVD e di video proiettore; una di tali aule è corredata di PC collegato alla rete con proiettore
multimediale e TV al plasma.
In ciascuna delle tre sedi su cui è dislocato l’Istituto si trovano inoltre appositi locali destinati ai docenti con PC collegati in rete utilizzabili per scopi organizzativi e didattici.
LE STRUTTURE ESTERNE
Risorse del territorio, comunali, provinciali, regionali:
 musei civici
 biblioteche civiche
 associazioni di volontariato
 ditte - imprese - aziende - mondo del lavoro
443
Università ed Istituti di ricerca, Centri culturali ed altre Scuole
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APPENDICE
Come è noto:
“1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell'offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità
culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro
autonomia.
2. Il Piano dell'offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8 e riflette le esigenze
del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni
metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità.
3. Il Piano dell'offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti
dal consiglio di circolo o di istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori e, per le scuole secondarie superiori, degli
studenti. Il Piano è adottato dal consiglio di circolo o di istituto.
4. Ai fini di cui al comma 2 il dirigente scolastico attiva i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio.
5. Il Piano dell'offerta formativa è reso pubblico e consegnato agli alunni e alle famiglie all'atto dell'iscrizione” ( art. 3 D.P.R. 8/3/99 nr. 275 Piano dell'offerta formativa).
Si trascrivono, di seguito, i seguenti artt. del DPR 275/99:
Art. 8 (Definizione dei curricoli)
1. Il Ministro della pubblica istruzione, previo parere delle competenti commissioni parlamentari sulle linee e sugli indirizzi generali, definisce a norma dell'articolo 205 del decreto legislativo
16 aprile 1994, n. 297, sentito il Consiglio nazionale della pubblica istruzione, per i diversi tipi e indirizzi di studio:
a) gli obiettivi generali del processo formativo;
b) gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni;
c) le discipline e le attività costituenti la quota nazionale dei curricoli e il relativo monte ore annuale;
d) l'orario obbligatorio annuale complessivo dei curricoli comprensivo della quota nazionale obbligatoria e della quota obbligatoria riservata alle istituzioni scolastiche;
e) i limiti di flessibilità temporale per realizzare compensazioni tra discipline e attività della quota nazionale del curricolo;
f) gli standard relativi alla qualità del servizio;
g) gli indirizzi generali circa la valutazione degli alunni, il riconoscimento dei crediti e dei debiti formativi;
h) i criteri generali per l'organizzazione dei percorsi formativi finalizzati all'educazione permanente degli adulti, anche a distanza, da attuare nel sistema integrato di istruzione, formazione,
lavoro, sentita la Conferenza unificata Stato-regioni-città ed autonomie locali.
444
2. Le istituzioni scolastiche determinano, nel Piano dell'offerta formativa il curricolo obbligatorio per i propri alunni in modo da integrare, a norma del comma 1, la quota definita a livello
nazionale con la quota loro riservata che comprende le discipline e le attività da esse liberamente scelte. Nella determinazione del curricolo le istituzioni scolastiche precisano le scelte di
flessibilità previste dal comma 1, lettera e).
3. Nell'integrazione tra la quota nazionale del curricolo e quella riservata alle scuole è garantito il carattere unitario del sistema di istruzione ed è valorizzato il pluralismo culturale e territoriale,
nel rispetto delle diverse finalità della scuola dell'obbligo e della scuola secondaria superiore.
4. La determinazione del curricolo tiene conto delle diverse esigenze formative degli alunni concretamente rilevate, della necessità di garantire efficaci azioni di continuità e di orientamento,
delle esigenze e delle attese espresse dalle famiglie, dagli enti locali, dai contesti sociali, culturali ed economici del territorio. Agli studenti e alle famiglie possono essere offerte possibilità di
opzione.
5. Il curricolo della singola istituzione scolastica, definito anche attraverso una integrazione tra sistemi formativi sulla base di accordi con le Regioni e gli Enti locali negli ambiti previsti dagli
articoli 138 e 139 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, può essere personalizzato in relazione ad azioni, progetti o accordi internazionali.
6. L'adozione di nuove scelte curricolari o la variazione di scelte già effettuate deve tenere conto delle attese degli studenti e delle famiglie in rapporto alla conclusione del corso di studi
prescelto.
Art. 9 (Ampliamento dell'offerta formativa)
1. Le istituzioni scolastiche, singolarmente, collegate in rete o tra loro consorziate, realizzano ampliamenti dell'offerta formativa che tengano conto delle esigenze del contesto culturale, sociale
ed economico delle realtà locali. I predetti ampliamenti consistono in ogni iniziativa coerente con le proprie finalità, in favore dei propri alunni e, coordinandosi con eventuali iniziative
promosse dagli enti locali, in favore della popolazione giovanile e degli adulti.
2. I curricoli determinati a norma dell'articolo 8 possono essere arricchiti con discipline e attività facoltative, che per la realizzazione di percorsi formativi integrati le istituzioni scolastiche
programmano sulla base di accordi con le Regioni e gli Enti locali.
3. Le istituzioni scolastiche possono promuovere e aderire a convenzioni o accordi stipulati a livello nazionale, regionale o locale, anche per la realizzazione di specifici progetti.
4. Le iniziative in favore degli adulti possono realizzarsi, sulla base di specifica progettazione, anche mediante il ricorso a metodi e strumenti di autoformazione e a percorsi formativi
personalizzati. Per l'ammissione ai corsi e per la valutazione finale possono essere fatti valere crediti formativi maturati anche nel mondo del lavoro, debitamente documentati, e accertate
esperienze di autoformazione. Le istituzioni scolastiche valutano tali crediti ai fini della personalizzazione dei percorsi didattici, che può implicare una loro variazione e riduzione.
5. Nell'ambito delle attività in favore degli adulti possono essere promosse specifiche iniziative di informazione e formazione destinate ai genitori degli alunni.
Normativa di riferimento:
- DPR 8/3/99 nr. 275 “ Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni
scolastiche, ai sensi dell’art. 21 della L. 5/3/1997 nr.59 “
- D.M. 26/6/2000 nr. 234 “ Regolamento recante norme in materia di curricoli nell’Autonomia
delle Istituzioni Scolastiche, ai sensi dell’art. 8 del DPR 275/99 “
- D.P.R. 15 marzo 2010 , n. 89 Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale,
organizzativo e didattico dei licei a norma dell'art. 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
(GU n. 137 del 15-6-2010 - Suppl. Ordinario n.128)
FASE PREPARATORIA ( dal 1 novembre al 31 dicembre)
Durante questa fase tutte le componenti dell’Istituto sono coinvolte nelle seguenti azioni:
a) autovalutazione del processo in corso
b) individuazione dei bisogni
c) formulazione di proposte per le attività del P.O.F.
d) formulazione di eventuali proposte per l’aggiornamento sull’autonomia ecc (solo i docenti)
445
Studenti dell’Istituto
Discussione sui tre punti a-b-c in assemblea di classe e/o di Istituto.
Comunicazione delle risultanze di detta attività in forma scritta dagli studenti – tramite i loro rappresentanti – direttamente al sottoscritto nel corso di un incontro.
Presentazione anche ai Consigli di classe nella seduta di novembre 2012
Consiglio di Istituto
Entro il mese di novembre definizione degli indirizzi generali per le attività dell’Istituto e scelte generali di gestione e di amministrazione ai fini dell’elaborazione del Piano dell’Offerta
Formativa per l’a.s. successivo.
Consigli di classe
Effettuazione, sotto la presidenza dei coordinatori, di quanto richiesto durante la seduta del mese di novembre.
Nella circostanza acquisizione di eventuali proposte sia dai rappresentanti dei genitori che degli studenti.
Personale amministrativo, tecnico e ausiliario
Presentazione delle proprie proposte/valutazioni circa gli aspetti organizzativi delle attività.
Comune di Pescia, realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio
Genitori degli studenti
Formulazione delle proposte al Collegio dei docenti attraverso i loro rappresentanti nei Consigli di classe, durante la seduta del mese di novembre.
Possibilità di convocare assemblee di classe nel periodo 1 – 15 dicembre, d’intesa con la presidenza dell’Istituto.
Dirigente Scolastico
Attivazione dei necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio.
Informazione a tutte le componenti dell’Istituto circa gli adempimenti relativi alla fase preparatoria ed alla fase finale per l’elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa.
FASE CONCLUSIVA (dal 9 AL 31 gennaio)
(art.3 comma 5 DPR 275/99:” Il POF è reso pubblico e consegnato agli studenti e alle famiglie all’atto dell’iscrizione” )
.
Il Piano dell’Offerta Formativa é illustrato alle famiglie degli studenti delle future classi prime nel corso di un’assemblea.
Il Piano dell’Offerta Formativa in estratto è stato pubblicato all’Albo dell’Istituto compreso il sito web della Scuola all’indirizzo www.istitutolorenzinipescia.it.
Attenzione: L’art.3 comma 5 del DPR 275/99 recita testualmente:” Il POF è reso pubblico e consegnato agli studenti e alle famiglie all’atto dell’iscrizione”.
Naturalmente in questo periodo non è possibile presentare agli studenti ed alle loro famiglie il POF nella sua forma definitiva sia per ragioni interne che esterne all’Istituto.
446
Si può tuttavia elaborare un’ipotesi che tenga conto del POF dell’anno scolastico in corso ma che in ogni caso dovrà essere “verificato” per intero nel mese di settembre successivo.
In particolare i Progetti indicati nel paragrafo 1 della PARTE QUARTA “L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ATTRAVERSO I PROGETTI DIDATTICI” sono stati
inseriti nel POF dopo che il Collegio dei Docenti ha verificato la coerenza degli obiettivi specifici con quelli educativi/formativi e didattici generali e dopo che il Consiglio di Istituto ha
riconosciuto la piena fattibilità sul piano dell’organizzazione.
Detti Progetti diventeranno operativi dopo che nel mese di settembre il Collegio dei docenti avrà definito i piani attuativi, nel mese di ottobre 2012 i consigli di classe avranno aderito alle varie
proposte ed infine, successivamente, il Consiglio di Istituto, dopo aver verificato la compatibilità finanziaria tra il budget disponibile e le somme da impegnare, avrà adottato i singoli impegni
di spesa sulla base delle proposte dei consigli di classe.
- ULTERIORI INTERVENTI DI INTEGRAZIONE/MODIFICA DA PARTE DEGLI ORGANI COLLEGIALI
- Il Collegio dei docenti ha approvato il POF in via definitiva con delibera n.1 del 1/9/2014 n. 13 del 2/10/2014 n. 26-27-28-29 del 29/10/2014
- Il Consiglio di Istituto ha approvato gli impegni di spesa per la realizzazione dei progetti con delibera nr. 13 del 19/11/2014.
NOTE E OSSERVAZIONI
Il Collegio dei Docenti ha elaborato il Piano dell’Offerta Formativa con delibera nr. 27 del 16/01/2014 annotando “Con l’unanimità dei presenti si precisa che
i suddetti progetti verranno attivati soltanto se ci sarà un’adeguata copertura finanziaria: in caso di insufficienza dei fondi verrà deciso quali progetti non
saranno attivati.”
Il Consiglio di Istituto ha adottato il P. O. F. con delibera nr. 44 del 10/02/2014
L’art.3 comma 5 del DPR 275 del 8/03/1999 recita testualmente:” Il POF è reso pubblico e consegnato agli studenti e alle famiglie all’atto dell’iscrizione”.
Naturalmente in questo periodo non è possibile presentare agli studenti ed alle loro famiglie il POF nella sua forma definitiva sia per ragioni interne che esterne
all’Istituto.
Si può tuttavia elaborare un’ipotesi che tenga conto del POF dell’anno scolastico in corso ma che in ogni caso dovrà essere “verificata” per intero nel mese di
settembre successivo all’inizio del nuovo anno scolastico.
In particolare i Progetti indicati nel paragrafo 1 della PARTE QUARTA “L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ATTRAVERSO I
PROGETTI DIDATTICI” sono stati inseriti nel POF dopo che il Collegio dei Docenti ha verificato la coerenza degli obiettivi specifici con quelli
educativi/formativi e didattici generali e dopo che il Consiglio di Istituto ha riconosciuto la piena fattibilità degli stessi sul piano dell’organizzazione.
Detti Progetti diventeranno operativi nei primi mesi di scuola del nuovo anno scolastico dopo che il Collegio dei docenti avrà definito i piani didattici attuativi ,
alla luce delle adesioni decise dai consigli di classe nel mese di ottobre 2014, ed infine, successivamente, il Consiglio di Istituto, dopo aver verificato la
compatibilità finanziaria tra il budget disponibile e le somme da impegnare, avrà adottato i singoli impegni di spesa.
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