fc Padova Yemen – un viaggio interrotto

Transcript

fc Padova Yemen – un viaggio interrotto
COMUNICATO STAMPA
Inaugurazione della mostra personale di fotografia di Alessandro Spadotto “Yemen. Un viaggio
interrotto” in Galleria MoMArt Padova.
Sabato 21 gennaio alle ore 17,30, presso la Galleria MoMArt, Riviera Mussato 4, Padova, si
inaugurerà la mostra “Yemen. Un viaggio interrotto”, personale di fotografia di Alessandro
Spadotto. A cura di Maria Palladino.
La mostra “Yemen, un viaggio interrotto” racconta un viaggio compiuto dall’autore nel 2012, dal maggio
all’agosto, nella repubblica dello Yemen, Stato confinante a nord con l’Arabia Saudita e a est con
l’Oman. Bagnato a ovest dal Mar Rosso e a sud dal Golfo di Aden (Oceano Indiano), comprende inoltre
l’arcipelago di Socotra, nell’Oceano Indiano, e gli arcipelaghi di Perim e Kamaran, nel Mar Rosso.
Il Paese, il più povero di tutta la Penisola Araba e fra i più poveri al mondo, è purtroppo teatro, da
marzo 2015, di una sanguinosa guerra civile, che vede coinvolti l’esercito governativo, i ribelli sciiti
houthi, i miliziani di Al Qaeda e una coalizione di paesi arabi guidati dall’Arabia Saudita.
Nonostante l’estrema indigenza della popolazione, l’emergenza sanitaria e la situazione sociale e
politica di grave entità, la repubblica dello Yemen rimane, dal punto di vista paesaggistico,
architettonico e per storia e tradizioni uno dei paesi più affascinanti.
Già Pier Paolo Pasolini, che vi girò “Il fiore delle Mille e una notte” e dedicò alle mura di Sana’a, la
capitale, un documentario nel 1971, ne descrisse l’incanto e l’assoluta necessità di preservare la
bellezza dei suoi caratteristici edifici dalla distruzione del progresso dilagante, promuovendo un appello
all’Unesco. Solo dopo la morte del regista, nel 1986, la città sarebbe stata dichiarata “patrimonio
dell’umanità”.
Alessandro Spadotto cattura, in queste immagini di viaggio e di scoperta, lo spirito e l’anima di questo
luogo, oltre a documentarne lo stato attuale e le consuetudini di vita del popolo yemenita.
La sua è una fotografia diretta, priva di orpelli, attenta alla focalizzazione dei dettagli, come ad ottenere
una visione panoramica quanto più inclusiva e precisa sul paesaggio.
Le ampie distese desertiche, i monumenti architettonici e i palazzi costruiti come per tradizione
secolare in mattoni d’argilla e paglia essiccata, rivestita d’intonaco chiaro e decorata con motivi
fitomorfici e geometrici, i campi coltivati a qat e alberi da frutta. Si tratta di visioni senza tempo, in cui la
storia si mescola alla contemporaneità, lasciando il quadro d’insieme più completo e suggestivo.
La fotografia di Alessandro Spadotto è interessata a comprendere e indagare, sempre comunque con
sguardo rispettoso e discreto, le usanze e i modi di vivere delle persone ritratte: nei suoi ritratti
fotografici spiccano in primissimo piano i volti, soprattutto gli occhi, che colpiscono per profondità e
apparente innocenza.
Un paese di contraddizioni, un viaggio emozionante che si conclude purtroppo con la drammatica
vicenda del rapimento, ma che ha lasciato ad ogni modo nel fotografo il desiderio di tornarvi, come per
completare un’esperienza che da materiale e mentale diviene spirituale, che apre interessanti
interrogativi sul presente e che si configura idealmente quasi quale ricerca sulle comuni origini e sulle
talvolta apparentemente inconciliabili differenze esistenti fra etnie.
06.01.2017 Maria Palladino
Alessandro Spadotto nasce nel 1983 a San Vito al Tagliamento (PN). Comincia ad interessarsi alla
fotografia nel 2008, e grazie al suo lavoro ha l'opportunità di conoscere luoghi accessibili a pochi, come
Libano, Kosovo e Afghanistan. Nel 2012 arriva in Yemen dove resta affascinato dalla realtà locale, tesa tra i
due estremi di un vivere semplice e modesto e le problematiche legate ai gravi conflitti sociali e politici che
tuttora segnano la storia del Paese. La prospettiva di trascorrere sei mesi in Yemen viene bruscamente
interrotta dal rapimento.
La mostra resterà visitabile fino a sabato 04 febbraio in orario: lun. - sab. 15,30 - 19,30. Ingresso
libero.
Per informazioni:
www.momart.padova.it [email protected]
Alessandro Spadotto:
https://www.facebook.com/Alessandro-Spadotto-ph-486340624813127/
www.alessandrospadotto.com [email protected]
Maria Palladino:
3341695479 [email protected]