La tutela del software II Aspetti problematici della tutela del software

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La tutela del software II Aspetti problematici della tutela del software
Informatica Giuridica
Informatica giuridica.
giuridica.
Docente: Giovanni Sartor
Aspetti problematici della tutela del
software
La tutela del software II
© G. Sartor
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L’acquirente ha sempre il diritto di correggere il
programma quando necessario all’utilizzo?
Esiste un diritto morale dell’autore del software
ad essere riconosciuto tale?
A chi spetta l’esclusiva se il software è stato
sviluppato nell’ambito di un rapporto di lavoro
autonomo?
Sono brevettabili gli algoritmi?
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Informatica Giuridica
Informatica Giuridica
Alternative al software proprietario
La GPL (Gnu Public Licence)
Software libero
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Quattro libertà dell’utente del free software:
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www.gnu.org
Software open source
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www.opensource.org
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Libertà di eseguire il programma, per qualsiasi scopo (freedom
0).
Libertà di studiare come il programma funziona e di adattarlo ai
propri bisogni (freedom 1). L’accesso al sorgente è una
precondizione.
Libertà di ridistribuire copie in modo che si possa aiutare il
prossimo (freedom 2).
Libertà di migliorare il programma e di rendere pubblici I propri
miglioramenti, in modo che l’intera comunità possa profittarne
(freedom 3). L’accesso al sorgente è una precondizione.
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Informatica Giuridica
Informatica Giuridica
Modelli alternativi al software
proprietario
OSI: Open source
Il software open source (a sorgente aperto)
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Il modello dell’open source
Alternativa al modello del software a sorgente chiuso,
protetto da esclusive (divieto di riproduzione,
distribuzione, accesso, decompilazione, modifica)
L’autore di un software rinuncia alle proprie
esclusive, a patto che l’acquirente faccia altrettanto
(rispetto ai propri interventi su un software)
Idea del software come patrimonio di conoscenze
comune, cui tutti contribuiscono e del quale tutti
possono godere
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www.osi.org
Il modello del free software
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www.gnu.org
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Informatica Giuridica
Informatica Giuridica
La licenza OSI
1. Ridistribuzione Libera e Gratuita
2. Codice Sorgente
Il programma deve includere il codice sorgente, e deve
permetterne la distribuzione così come per la forma
compilata. … Il codice sorgente deve essere la forma
preferita in cui un programmatore modificherebbe il
programma. Codice sorgente deliberatamente
obnubilato non è permesso. Forme intermedie come
l’output di un preprocessore o traduttore non sono
permesse.
Motivo: Richiediamo accesso al codice sorgente in
chiaro perché non puoi migliorare i programmi senza
modificarli….
La licenze non potranno limitare alcuno dal
vendere o donare i programmi come
componenti di una distribuzione aggregata di
software contenenti programmi di varia origine.
La licenza non potrà richiedere royalties o altri
pagamenti per tali vendite.
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Informatica Giuridica
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4. Integrità del Codice Sorgente
dell’Autore
3. Prodotti Derivati
La licenza deve permettere modifiche e prodotti derivati,
e deve permettere loro di essere distribuiti sotto le
stesse condizioni della licenza del software originale.
Motivo: La sola possibilità di leggere il codice non è
abbastanza per sostenere un confronto paritario e una
selezione evolutiva rapida. Per far avvenire questa
rapida evoluzione, la gente deve poter sperimentare con
le modifiche e redistribuirle.
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La licenza potrà impedire il codice sorgente dall’essere
redistribuito in forma modificata solo se la licenza
consentirà la distribuzione di pezze ("patch files") con il
codice sorgente al fine di modificare il programma
all’installazione. La licenza deve esplicitamente
permettere la distribuzione del software costruito da un
diverso codice sorgente. La licenza può richiedere che i
lavori derivati abbiano un nome diverso o versione
diversa dal software originale.
Motivo: … gli utenti hanno diritto di sapere chi è
responsabile del software che stanno usando. Gli autori
e i tecnici hanno diritto reciproco di sapere cosa è loro
chiesto
di supportare e di proteggere la loro
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reputazione.
Informatica Giuridica
Informatica Giuridica
5. Nessuna Discriminazione contro
Persone o Gruppi
8. La Licenza non deve essere
Specifica a un Prodotto
La licenza non deve discriminare alcuna
persona o gruppo di persone.
Motivo: Per ottenere il massimo beneficio dal
processo, la massima diversità di persone e
gruppi deve avere eguale possibilità a
contribuire ai codici sorgente. Quindi proibiamo
qualsiasi licenza open-source dall’escludere
chiunque dal processo.
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I diritti allegati al programma non devono dipendere
dall’essere il programma parte di una particolare
distribuzione di software. Se il programma è estratto da
quella distribuzione e usato o distribuito all’interno dei
termini delle licenze del programma, tutte le parti cui il
programma èridistribuito dovranno avere gli stessi diritti
che sono garantiti nel caso della distribuzione di
software originale.
Motivo: Questa clausola impedisce ancora un’altra
classe di licenze-trappola.
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Informatica Giuridica
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9. La Licenza non deve Porre Vincoli
su Altro Software
Software e brevetto. Stati Uniti
La licenza non deve porre restrizioni su altro
software che è distribuito insieme al software
licenziato. Per esempio, la licenza non dovrà
insistere che tutti gli altri programmi distribuiti
sugli stessi supporti siano software opensource.
Motivo: I distributori di software open-source
hanno il diritto di fare le loro scelte riguardo al
loro software.
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Anni 60’. Patent and Trademark office (PTO) esclude
brevetto poiché le invenzioni di sofware sono “creazioni
nella area del pensiero”.
1970’ si accolgono i brevetti solo quando il programma
sia stato realizzato come firmware (come circuito)
Fino al 1981 PTO respinge le richieste di brevetto del
software “in quanto tale” usando la teoria dei “mental
steps”: un’invenzione è solo un’idea non brevettabile
quando consiste di meri processi mentali, riproducibili
dalla nostra mente.
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Informatica Giuridica
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Software e brevetto. Stati Uniti
Corte suprema Gottshalk v. Benson
1968. Court of Customs and Patents Appeal
(CCPA) Decisione Prater and Wiei. I programmi
possono essere brevettati in quanto
procedimento da eseguirsi su apparecchio
meccanico.
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Oggetto: algoritmo per la traduzione da numeri
decimali codificati in binario a numeri binari
Non brevettabile per Ufficio brevetti
Brevettabile per CCPA
Non brevettabile per la Corte Suprema in
quanto
Un processo industriale governato da un processo
computazionale è quindi brevettabile
Numerose decisioni in cui i programmi sono
ritenuti brevettabili
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Algoritmo (procedimento) matematico
Astratto e non legato ad un particolare utilizzo
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Parker v. Flook
Two steps doctrine
Non si ha brevettabilità degli algoritmi puramente logicomatematici (il cui output sia costituito da soli numeri)
Si ha brevettabilità per i procedimenti industriali
governati da algoritmi (il cui output sia costituito da un
risultato pratico: oggetto fisico, prodotto o servizio)
Conclusione: sono brevettabili i procedimenti basati su
software che consentono di:
Oggetto: algoritmo relativo a metodo per
calcolare la soglia di allarme di processo
catalitico di conversione degli idrocarburi
Non brevettabile per la Corte suprema, in
quanto:
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Metodo di calcolo che usa una formula matematica
anche se per uno scopo determinato
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calcolare la porosità di formazioni sotterranee,
registare le operazioni di una banca,
rappresentare sul video testi e altre operazioni,
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Informatica Giuridica
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Gli indirizzi più recenti della
giurisprudenza americana
Il brevetto di Amazon. One Click (I)
Metodo e sistema per emettere un ordine di acquisto
mediante una rete di comunicazioni (Method and
system for placing a purchase order via a
communications network)
Verso l’ammissibilità della tutela brevettuale
generalizzata per gli algoritmi
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Anche per gli algoritmi che aumentano l’efficienza del
computer (es: gestiscono la memoria)
Anche per gli algoritmi che attuano nuovi metodi
d’affari (business methods)
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Il server del venditore registra le informazioni fornite
dall’acquirente, e le associa ad un numero (che identifica
l’acquirente).
Il server del venditore invia al browser dell’acquirente un cookie
contente il numero
Il browser dell’acquirente registra il numero nel computer
dell’acquirente,
Ogni volta che il computer dell’acquirente si collega al server del
venditore, il browser invia il cookie con il numero
Il server del venditore sa che si tratta del cliente identificato da
quel numero, e può quindi usare l’informazione già fornita dal
cliente (senza richiederla nuovamente)
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Informatica Giuridica
Informatica Giuridica
Il brevetto di Amazon (II)
Il brevetto di MP3
Che cosa è MP3
Di che cosa si tratta nella sostanza? L’automazione del
seguente metodo d’affari:
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Il venditore chiede informazioni all’acquirente e gli assegna un
identificativo (una tessera, codice, ecc.);
L’acquirente si presenta usando l’identificativo;
Il venditore lo riconosce e lo tratta di conseguenza.
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Ha senso tutelare questo procedimento mediante
brevetto (costringere chi intenda avvalersene a pagare
un corrispettivo), solo perché attuato per la prima volta
mediante un computer da Amazon?
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Metodo per compattare (condensare) o files musicali
Il file occupa poco spazio e consente un’offre
un’elevata qualità di ascolto
Chi è il titolare del brevetto (Thompson e Fraunhofer)
Chi intende produrre un software che codifica o
decodifica files musicali secondo il metodo MP3 viola
l’esclusiva brevettuale?
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Informatica Giuridica
Informatica Giuridica
Il brevetto di RSA
Algoritmi e standard
RSA, algoritmo per la crittografia a chiave
asimmetrica (public key encryption) usato
Brevettato negli Stati uniti
Problema: come usare l’algoritmo nei
programmi open source?
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Se un algoritmo diventa uno standard (come
MP3, o RSA), allora chi lo possiede ha un
monopolio di fatto:
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egli non lucra tanto sulle prestazioni dell’algoritmo
quanto sul fatto che chi interagisce con la altri utenti
(che già usano prodotti basati su quell’algoritmo) è
costretto ad utilizzare lo stesso algoritmo
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Informatica Giuridica
Informatica Giuridica
Algoritmi e costo della
brevettazione
Brevettabilità di algoritmi e segreto
del software
La brevettazione è un processo lungo e
costoso. Solo le imprese di maggiore
dimensione sono in grado di avvalersene:
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Diverso impatto del brevetto su open source e
compilato
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La piccola impresa il cui software contiene numerose
soluzioni innovative non brevettate, è impotente di
alla grossa impresa, che è riuscita ad ottenere
brevetti sui propri algoritmi
La piccola impresa non è in grado di difendersi in una
costosa lite in materia di proprietà intellettuale
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Sarebbe difficile scoprire possibili violazioni di
brevetti nei software compilati (protetti dal divieto di
decompilazione)
Sarebbe facile scoprire tali violazioni nei software
open source
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Informatica Giuridica
Informatica Giuridica
La lettera di Donal Knuth all’ufficio
americano dei brevetti
Brevetto e open source
La brevettabilità del software potrebbe segnare
la fine dell’open source
Chi sviluppa un prodotto open source dovrebbe
comunque ottenere l’autorizzazione del titolare
del brevetto e pagare un corrispettivo
Il titolare del brevetto pretenderebbe un
corrispettivo per ogni successivo acquisto del
prodotto (fine della libera distribuzione del
software e della sua evoluzione cooperativa)
Knuth (massimo esperto mondiale di algoritmi)
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Non vi è differenza sostanziale tra algoritmi matematici e non
matematici: ogni algoritmo è matematico, in quanto astratta
manipolazione di simboli
Gli algoritmi sono le unità fondamentali mediante le quali si
sviluppano I programmi (come le parole o I concetti sono le
unità dei testi letterari).
Renderli brevettabili significherebbe vietare ai programmatori
l’uso di tali unità fondamentali, il che renderebbe la
programmazione impossibile, o nel bloccherebbe il progresso
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La quantità dei brevetti
La disciplina vigente (I)
Art. 12 R.D. 1127/39 (come modificato dall’art. 7 DPR
338/1979, in conformità all’art. 52 Convenzione di
Monaco sul brevetto Europeo)
Ogni anno vengono presentate negli Stati uniti
circa 12 000 domande di brevetti software
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Quante di tali domande riguardano effettivamente
algoritmi “inventivi”?
Come può un programmatore sapere se il proprio
codice contiene algoritmi brevettati?
1. Possono costituire oggetto di brevetto le invenzioni nuove, che
implicano un’attività inventiva e sono atte ad avere
un’applicazione industriale.
2. Non sono considerate come invenzioni ai sensi del precedente
comma in particolare:
a)
b)
c)
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le scoperte, le teorie scientifiche e I metodi matematici
i piani, i principi ed i metodi per attività intellettuali, per gioco o per
attività commerciali e i programmi di elaboratori;
le presentazioni di informazioni
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Come interpretare il divieto di
brevetto dei software in quanto tali
La disciplina vigente (I)
Ufficio europeo brevetti
3. Le disposizioni del comma precedente escludono la
brevettabilità di ciò che in esse è nominato solo nella
misura in cui la domanda di brevetto o il brevetto
concerna scoperte, teorie, piani, principi, metodi e
programmi considerati in quanto tali.
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Posizione iniziale: Gli algoritmi per elaboratore non
sono brevettabili. Sono brevettabili I procedimenti
industriali (innovativi) governati da algoritmi
Sviluppi successivi: Gli algoritmi per elaboratore sono
brevettabili se hanno carattere tecnico
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Informatica Giuridica
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La proposta di direttiva del 2002.
Art.2. Definizioni
La Commissione Europea
Comunicazione al Consiglio 42/1999
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Ai fini della presente direttiva s’intense per
a)
Chiede la soppressione della clausola che esclude la
brevettabilità dei programmi
Favorevole alla brevettabilità dei programmi quando
rispondano alle condizioni di novità e di attuabilità di
un’invenzione tecnica
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b)
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“invenzione attuata per mezzo di elaboratori elettronici”,
un’invenzione la cui esecuzione implica l’uso di un
elaboratore, di una rete di elaboratori o di un altro apparecchio
programmabile e che presenta a prima vista una o più
caratteristiche di novità che sono realizzate in tutto o in parte
per mezzo di uno o più programmi per elaboratore;
“contributo tecnico”, un contributo allo stato dell’arte in un
settore tecnico, non giudicato ovvio da una persona
competente nella materia
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Art.3. Appartenenza ad un settore
della tecnologia
Art. 4. Condizioni della brevettabilità
1.
Gli Stati membri assicurano che un’invenzione
attuata per mezzo di elaboratori elettronici sia
considerata appartenente ad un settore della
tecnologia
NB: invenzione attuata per mezzo di elaboratori
elettronici significa invenzione di programma,
algoritmo
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2.
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Gli Stati membri assicurano che un’invenzione attuata
per mezzo di elaboratori elettronici sia brevettabile, a
condizione che sia atta ad un’applicazione industriale,
presenti un carattere di novità e implichi un’attività
inventiva
Gli Stati membri assicurano che, affinché sia
considerata implicante un’attività inventiva,
un’invenzione attuata per mezzo di elaboratori
elettronici arrechi un contributo tecnico.
Il contributo tecnico è valutato considerando la
differenza tra l’oggetto della rivendicazione di brevetto
nel suo insieme, i cui elementi possono comprendere
caratteristiche tecniche e non tecniche, e lo stato
dell’arte.
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Possibili indirizzi in materia di
software e brevetto
1.
Per alcuni riferimenti critici
Sono brevettabili solamente I procedimenti industriali
innovativi che facciano uso delle forze della natura (I
procedimenti che sfruttino la causalità naturale):
www.eurolinux.org
http://lpf.ai.mit.edu/Patents/patents.html
http://www.gnu.org
Gli algoritmi sono brevettabili solo in quando descrivano un
processo di questo tipo
2.
E’ brevettabile l’uso di algoritmi innovativi per ottenere
qualche risultato pratico “diretto”.
Gli algoritmi sono brevettabili in quanto il loro output possa
essere interpretato quale risultato pratico diretto
3.
Sono brevettabili tutti gli algoritmi innovativi
NB: molto difficile distinguere tra 2 e 3.
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