Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico

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Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico
Rassegna Stampa
Domenica 18 ottobre 2015
Rassegna Stampa realizzata da SIFA
Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende
20129 Milano – Via Mameli, 11
Tel. 02/43990431 – Fax 02/45409587
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Rassegna del 18 ottobre 2015
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Avvenire
14
"meninos, la voce dello sport per muovere i politici su rio"
Corriere Della Sera
(roma)
Corriere Delle Alpi
2
«giochi 2024, sfida da vincere»
27
Tre giovanissimi "pionieri" a costa
Massimiliano Castellani
1
3
S. Vietina
4
Il Gazzettino Di Treviso 56
La rivincita coi paralimpici. i dogi vendicano la batosta
6
Il Messaggero
55
Eur, nel laghetto ora si può nuotare
Laura Bogliolo
7
Il Quotidiano Calabria
(cz)
Il Resto Del Carlino Bo
31
Gli atleti paralimpici in piazza
Antonio Oliverio
9
12
I bradipi a san marino alle 10 è supercoppa
10
Il Tirreno Montecatini
17
"scavalcando l'handicap" al maneggio di iolo
11
Il Tirreno Pistoia
17
"scavalcando l'handicap" al maneggio di iolo
12
La Gazzetta Dello Sport 43
Lomb.
La Nazione Firenze
14
Il giro handbike arriva a milano
13
Meningite, campagna per vaccinazioni. campionessa beatrice vio testimonial
14
La Nazione Pistoia
1, 4
«una stoccata per riprendermi la vita»
La Prealpina
41
Sport, acqua e stili di vita clerici "sbarca" ad expo
19
La Provincia Di Varese
27
Cimberio in chiaroscuro nel torneo di bergamo
20
La Serenissima
8
Pallacanestro titano, è il momento di infiammare anche il multieventi
21
Lombardia Oggi
24
Valle olona day
22
Messaggero Veneto
57
Un altro bronzo per giada rossi agli europei nel torneo di doppio
R.p.
23
Tribuna Di Treviso
50
Rivincita dei dogi che stracciano gli ospreys del rugby in carrozzina, a swansea il
ritorno
M.t.
24
Lucia Agati
15
«Meninos, la voce dello sport
per muovere i politici su Rio»
Gli olimpionici italiani: l'evento serva a denunciar
Brasile 2016
Si avvicina l'appuntamento
dei Giochi e l'attenzione
si concentra sulla violenza
nelle favelas e sui ragazzi
di strada. Fiona May: «I potenti
facciano qualcosa». Pancalli,
presidente del Comitato
paralimpico: «Riflessione
permanente, non soltanto
per le grandi manifestazioni»
«Violenza sui bambini di strada e sulle favelas» da parte della polizia per «ripulire Rio de Janeiro» in occasione delle Olimpiadi. Le parole del Comitato Onu per i diritti dell'infanzia, arrivate il 9 ottobre, hanno fatto correre un brivido sulla schiena di esperti e gente comune, in tutto il mondo.
Le "maniere forti" degli agenti non sono una novità in Brasile. Il fatto che le
Nazioni Unite denuncino un incremento della repressione, non come episodi isolati bensì come strategia di sicurezza, è grave. Manca quasi un anno all'inizio dei Giochi. Gli sportivi italiani, però, hanno voluto alzare la voce per esortare autorità e opinione pubblica internazionale a prestare attenzione al
dramma. Prima e dopo, la conclusione del "grande evento".
MASSIMILIANO CASTELLANI
a voce dello sport può essere
molto più forte di quella dei
politici, ma dinanzi alla sparizione, gli abusi e gli omicidi perpetrati
nei confronti dei bambini brasiliani, sono loro, i potenti della terra, quelli che
per primi devono assumersi le loro responsabilità e quindi coinvolgere e sensibilizzare l'intera società civile». È il commento e l'appello accorato di una campionessa azzurra come Fiona May, due
argenti olimpici nel salto in lungo, ad Atlanta 1996 e Sydney 2000, ora dirigente
nella giunta del Coni e membro della
commissione Uefa "Fair play and social
responsibility".
Insomma una sportiva che di difesa di
diritti si intende e che si sente «indigna-
L
ta che si parli di queste "sparizioni" soltanto quando all'orizzonte si prospetta il
grande evento sportivo come le Olimpiadi di Rio 2016. Ascoltando queste notizie mi sento direttamente coinvolta, prima di tutto come mamma di due figli di
13 e 6 anni, e il mio grido è: "Giù le mani
dai bambini". Ogni vita va salvaguardata, ma quella dei più piccoli, quindi i più
indifesi, deve essere tutelata sopra ogni
cosa e questo vale per il bambino di Calenzano dove abito, come quello dell'India o della favela di Rio de Janeiro».
A Rio, May è andata per gareggiare nel
1996 e ha toccato con mano la realtà di
questa metropoli contraddittoria, però
insiste sul fatto che «nel 2014 ci sono stati i Mondiali di calcio e anche allora si tirarono fuori tutte le piaghe sociali del Brasile, poi finito lo spettacolo delle partite
si torna al vergognoso silenzio. Ci si di-
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mentica che quei bambini laggiù spariscono e finiscono nelle mani di chissà chi
e quelli che vivono per la strada non vanno a scuola, non vengono vaccinati e vivono in condizioni lontane dal rispetto
per la dignità umana. Allora dico, fermiamoci un attimo, prima e dopo le Olimpiadi, a riflettere sul perché in Brasile accade ancora tutto questo e oltre alle
nostre coscienze smuoviamo una volta
per tutte quelle dei governanti di quel
Paese». In Brasile si parla di 50mila minori
scomparsi (uno ogni quindici minuti),
4mila persone solo da gennaio 2015 nel
solo stato di Rio e solo 369 sparizioni di
bambini sono state denunciate. «Sono
cifre che se confermate fanno spavento,
perciò si tratta di capire al netto delle fonti di informazione che cosa stia accadendo realmente. Siamo di fronte a un'apocalisse scatenata nei confronti dei pie-
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coli brasiliani o è la solita "strumentalizzazione" che precede la kermesse planetaria delle Olimpiadi?». Sono i dubbi del
presidente del Comitato paralimpico italiano Luca Pancalli.
«Sarà un caso, ma prima dei grandi eventi sportivi c'è un attenzionamento
particolare rispetto alle contraddizioni
sociali del Paese che ospita la manifestazione. Nel 2008 ricordo campagne
preventive a difesa dei diritti umani violati alla vigilia delle Olimpiadi di Pechino, poi chiuso il sipario olimpico mi pare che tanti proclami e riflessioni di coscienza se le siano Doriate via il vento.
Pertanto io farei un duplice distinguo tra
il Brasile, grande nazione organizzata che
è stata in grado di ospitare un ottimo
Mondiale di calcio e che ora dovrebbe
fare altrettanto bene nel presentarsi al
mondo con le Olimpiadi e le Paralimpiadi del 2016 e l'altro è il volto di un Paese grande, pieno di contraddizioni politiche e sociali che devono trovare forme
di riflessione permanenti e non soltanto in prossimità dei Giochi».
Lo sport italiano comunque si sta muovendo e quello paralimpico rappresentato da Pancalli sta cercando di dare una
risposta concreta per Rio 2016. «Stiamo
pensando a una residenza di "Casa Italia" all'interno di un oratorio di Rio, in
modo che i soldi dell'affitto non vadano
a un privato qualsiasi, ma ad un ente benefico che poi potrà riutilizzarli per dei
progetti sul territorio mirati proprio all'educazione e alla salvaguardia giovanile.
È un discorso avviato con il Vaticano, ne
abbiamo giàparlato con monsignor Sànchez e monsingor Ravasi. Certo è una piccola goccia, ma Madre Teresa di Calcutta ci insegna che senza questa "l'oceano
avrebbe una goccia in meno"».
LA FAVELA. L'insediamento di Rocinha a Rio de Janeiro
Ragazzini giocano nelle strade di Cidade de Deus a Rio de Janeiro
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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Giovanni Malagò ai giovani imprenditori
«Giochi 2024, sfida da vincere»
La candidatura di Roma pelle Olimpiadi 2024? «Non solo
ce la giochiamo fino in fondo,
ma sono molto ottimista», dice
il presidente del Coni Giovanni
Malagò al 3oesimo convegno
dei Giovani imprenditori a Capri. «Il 31 ottobre ad Expo presenteremo la candidatura di
Roma alle Olimpiadi 2024. I
nostri principali competitor
sono la Francia e la Germania.
Ma sono molto ottimista. Il
presidente della Repubblica ne
è entusiasta, il presidente del
Consiglio, poi, è il nostro primo
tifoso». Per Malagò, le dimissioni di Marino non dovrebbe-
ro pregiudicare «la possibilità
di vittoria di Roma. Poi è ovvio
che sarebbe stato meglio se
non fosse accaduto quanto è
successo. C'è un elemento positivo e cioè che, come per Rio»,
dare la possibilità alla Capitale
di ospitare le Olimpiadi, «può
lasciare un'eredità importante.
Parliamo per Roma di 170 mila
posti di lavoro».
E al Municipio VI è nato il
super comitato per il sì alle
Olimpiadi del 2024. Una sala
consiliare gremita di atleti e
rappresentanti delle associazioni sportive territoriali ha accolto Luca Pancalli, vicepresi-
dente del comitato promotore:
«Si possono sanare ferite aperte. Tre poli: Foro Italico per le
discipline acquatiche e atletica, Tor vergata con il recupero
della vela di Calatrava e la Nuova Fiera di Roma». E spiega:
«Sulla vela di Calatrava costruiremo il palazzetto dello sport,
alla nuova Fiera di Roma per
pesi, lotta, judo con strutture
che verranno smontate. Il beach volley verrà nella cornice
speciale del Circo Massimo. Gli
ambientalisti che sono d'accordo con il villaggio a Tor Vergata».
Varo
Municipio
VI: nasce
il super
comitato
per il sì
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Tre giovanissimi "pionieri" a Costa
Arrivano da Santa Giustina e da qualche mese hanno riaperto il bar-ristorante-alimentari in un borgo di soli 80 abitanti
di Stefano Vietina
» COSTA
Tre ragazzi di Santa Giustina
per rianimale il centro di Costa. Un bel gemellaggio ha preso piede da metà agosto nel
piccolo centro del Comune di
San Nicolò. Kevin (19 anni),
Davide (21) e Simone (19) hanno infatti preso in mano la gestione del bar ristorante alimentali Dolomiti, recentemente risttutturato dal Comune e ridiventato dopo dieci anni un polo di attrazione per la
popolazione (appena un'ottantina le anime, per lo più anziane) di questo borgo affacciato sul Comelico, a 1.353 metri di quota. Un locale pubblico che è anche servizio sociale,
in quanto i tre ragazzi iniziano
a lavorare all'alba, aprendo il
negozio di alimentari, e chiudono a notte fonda con l'ultimo giro di bine che gli avventori si offrono al bar prima di
rientrare a casa. Ma come sono arrivati fino a Costa questi
tre ragazzi di Santa Giustina?
«Siamo amici ed abbiamo
avuto modo di conoscerci bene in parrocchia. Poi da tre anni diamo una mano come cuochi al Grest che don Fabio Fiori (il parroco di Danta e San Nicolò, ndr) organizza a luglio
qui in Comelico, raccogliendo
fino a 350 fra bambini e ragazzi. Una bella esperienza di con-
divisione e amicizia, ma anche
professionale, perché non è
semplice fare mangiare così
tanta gente. Don Fabio ci ha
chiesto se volevamo fare questa esperienza e siamo partiti».
L'inaugurazione si è tenuta
a metà agosto, come sono andati questi primi mesi?
«Siamo soddisfatti, anche se
ovviamente il maggior numero di clienti lo abbiamo avuto
nei primi quindici giorni. Poi
la stagione turistica si è chiusa
e quindi lavoriamo quasi
esclusivamente con i locali».
Organizzate anche qualche
serata particolare?
«Sì, ad esempio le cene delle
donne di Costa (sabato scorso
per loro c'erano pizze a volontà, ndr), ma anche serate dedicate ai giovani, e poi alle feste
del calendario. Ovviamente
senza sovrapporci alle iniziative che il territorio del Comelico, con associazioni e Pro Loco, organizza da tempo».
Intanto si prepara qualcosa
di particolare per Halloween,
Natale, Capodanno ed anche
per i prossimi europei di calcio, nel giugno 2106. Ci sono
inoltre alni due servizi che i tre
ragazzi hanno attivato: il catering, con la possibilità di mettere a disposizione un bel numero di coperti per feste (dai
battesimi ai matrimoni), sagre
e ricorrenze varie; ed anche il
pranzo o la cena da asporto. In
particolare questa attività si
configura come un vero e proprio servizio sociale, soprattutto per gli anziani che vivono
soli o che non sono in grado di
cucinare. Per i rifornimenti del
negozio di alimentali, i ragazzi
si sono accordati con la Vem
(Vicino è meglio, ex Crai) di Cesiomaggiore. «Puntiamo su
prodotti genuini e di qualità»,
sottolineano. E di certo la passione non manca. Durante la
settimana si sono riservati un
solo pomeriggio di pausa, il lunedì. Poi si lavora sempre, senza sosta, con l'obiettivo che
questo esperimento possa durare nel tempo. Per ora sono alloggiati in canonica a San Nicolò, ma sono prossimi i lavori
per allestire alcune stanze al
secondo piano dello stabile (al
piano terra ci sono bar e alimentari, al primo il ristorante), al motto di casa&bottega.
E, oltte al numero per prenotare (331-3380892), hanno anche aperto la pagina Facebook
"Dolomiti ristorante bai- alimentari" con la quale intendono farsi conoscere.
«L accoglienza dei paesani è
stata molto positiva», concludono, «ci troviamo bene, siamo stati già adottati dal paese.
E speriamo che la fama si sparga per tutto il Comelico».
Kevin, Davide e Simone: esperienze tutte diverse
ma in comune la voglia di vincere questa scommessa
Ma chi sono questi tre "pionieri" del XXI
secolo? Kevin Faustini, 19 anni, ha
studiato al la scuola del legno del Centro
Consorzi di Sedico, ma adesso si sta
appassionando a fare il cuoco, oltre ad
animare le serate con la sua fisarmonica
(dopo aver studiato dieci anni di
pianoforte). L'altro cuoco, Davide Maraga,
20 anni, ha invece studiato all'Alberghiero
di Longarone ed ha lavorato come cuoco
anche a Nashville, nel Tennessee (Usa);
anche lui ha la passione del la musica, ma
come tecnico del suono. Simone Paniz, 19
anni, ha frequentato l'Alberghiero Enaip a
Feltre, fa il cameriere e tocca a lui il
compito di gestire, sempre con un sorriso, i
34 posti a sedere del ristorante ed i 15
posti del bar. La sua passione sono le auto
d'epoca e gira per Costa con una Fiat 500
del 1968. In questo primo periodo non
sono mancati gli ospiti illustri:
dall'ex-ministro Giulio Tremoliti, al
campione paralimpico di tirocon l'arco
Oscar De Pellegrin e la sua famiglia. «Ma
per noi», dicono i tre ragazzi di Santa
Giustina, «tutti gli ospiti sono speciali ed a
tutti cerchiamodi offrire un'esperienza a
base di buona cucina (classica, dai
canederli ai casunziei, ma anche
particolare, come il ragùdiconigliocon lo
zenzero, ndr) ed ambiente f ami liare. Che è
quello che pensiamo ricerchino coloro che
ci raggiungono fin quassù, alla bella quota
di 1.353 metri», (s.v.)
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 4
I tre giovani santagiustinesi che hanno aperto la nuova attività a Costa
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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Larivincitacoi paralimpici
I Dogi vendicano la batosta
LA SFIDA
IN CARROZZELLA
TREVISO (eg) La rabbia per la
sconfitta in Prol2 del Benetton
è stata in parte alleviata dalla
vittoria della formazione veneta dei Dogi nella sfida di rugby
paralimpico giocata ieri mattina a Silea contro la pari franchigia degli Ospreys. La selezione
veneta s'è imposta con un eloquente 65-35, risultato che segna l'inizio di un percorso importante. Inoltre è garantito un
match di ritorno anche se manca ancora la data. Grande prestazione del giocatore di origini marocchine Ahmed Raourahi, giustamente eletto alla
fine Uomo del Match. Un atleta
che finora ha espresso il suo
talento nel basket in carrozzina
e ieri ha fatto vedere il suo
valore anche nel rugby.
L'evento è stato reso possibile grazie all'iniziativa di FriulAdria Credit Agricole e del Consorzio di Tutela del Prosecco
Doc, sensibili alla promozione
delle attività sportive per le
persone diversamente abili,
che hanno collaborato con i
Comitati Paralimpici di Friuli
Venezia Giulia e Veneto. Consegna delle maglie (personalizzate) da parte del presidente dei
Dogi Roberto Facchini e al
grido "Duri ai banchi, Dogi" la
squadra veneta ha cominciato
a fare incetta di mete. Presenti,
oltre al presidente dei Dogi,
anche il sindaco di Silea, Silva-
no Piazza.
Questa la formazione dei Dogi guidata dal tecnico Franco
Tessari: Giozet, Testa, Macaccaro, Girardello, Sacerdoti, Toscano, Danzi, Kbadi, Faccioli,
Maiello, Pinton, Scanagatta,
Raourahi, Battistella, Fontana,
Vicentini, Fusilli, Corbatti,
Quercia Della Rovere.
WINFORM - Presentato prima di Benetton-Ospreys il nuovo sponsor biancoverde WinForm Medicai Engineering. «Il
nostro principale scopo - ha
detto il Presidente dell'azienda
Franco Pizzocchero - non è la
pura e semplice sponsorizzazione, ma vorremmo mettere a
disposizione del Benetton
Rugby i nostri 30 anni di esperienza e i 4 nuovi brevetti per il
recupero post gara».
CAPPOTTO
I veneti doppiano
la squadra gallese
L'ALTRO MATCH
La formazione
paralimpica
della Marca
(targata Dogi)
ha battuto
nettamente
(65-35)
degli Ospreys:
la rivincita
in Galles
Non bastano 10 minuti da Leoni
W;'.^i; '•:-i, , >..; •>.'.'',T;.-J;.:. . If .... ••-'•'•••;> "'_', .-.:,;':.»•' u: L :..'rj.'j;;: M . .'
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
'Ifiri
Pag. 6
Eur, nel laghetto ora si può nuotare
•Gli atleti della disciplina Ironman ieri si sono sfidati
in una gara per celebrare la sanificazione del bacino
L'EVENTO
Il laghetto dell'Eur come una piscina, finalmente balneabile. Si sono
tuffati e poi si sono sfidati per un
chilometro in acqua gli "iron
man" che ieri pomeriggio hanno
partecipato alla gara per celebrare
la sanificazione del bacino artificiale. Selfie, foto ricordo e stupore
tra i residenti che hanno visto il laghetto trasformarsi per la prima
volta in uno specchio d'acqua dove da ieri è possibile tuffarsi. È stata completata la pulizia del bacino
di acqua artificiale, realizzata grazie a un accordo tra la struttura
Ironman che organizza eventi
sportivi nel mondo ed Eur spa.
I TUFFI E CAMPIONI
«Abbiamo finanziato la sanificazione del lago e adesso Roma ha
un luogo dove, per esempio, si possono tenere le gare di triathlon per
le Olimpiadi. E credo che questo
possa aiutare anche per la candi-
•Tanti i curiosi che hanno assistito alla manifestazione
pensando che la prossima estate si potranno fare i bagni
datura della città per i giochi» ha
detto il Ceo di Ironman Europe
Middle East South Africa, Thomas
Dieckhoff, che tra l'altro ha partecipato alla competizione. Il prossimo anno, ad agosto, il laghetto sarà teatro del primo Ironman 70.3
di Roma: un triathlon che prevede
1,8 km di nuoto nel bacino artificiale, un percorso in bici lungo lo
storico tracciato delle Olimpiadi
del 1960 e poi una corsa nel centro
storico. A ottobre l'appuntamento
è a Civitavecchia nuovo evento a
Civitavecchia per un altra sfida
stavolta in mare, poi in bici e infine in una maratona. «L'intervento
di sanificazione con Ironman e la
possibilità per romani e turisti di
vivere in maniera diversa questo
spazio, è una novità di grande portata - ha commentato il vicepresidente della Regione Massimiliano
Smeriglio - i due eventi a Roma e
Civitavecchia saranno un'occasione di sviluppo e prestigio internazionale per la città e la Regione».
Gianluca Lo Presti amministratore delegato di Eur Spa ha ringraziato Ironman per la sanificazione, un passo fondamentale nella
marcia di Roma verso le Olimpiadi 2024. "Ogni cosa è possibile,
nuoteremo nel laghetto dell'Eur"
lo slogan della manifestazione Rome Swim Event organizzata da
Ironman in collaborazione con
Rome Sports Events che ha visto
cinque gruppi di atleti sfidarsi.
Tra loro c'erano anche Stefano "Bibi" Battistelli, vincitore della prima medaglia olimpica per il nuoto
italiano a Seul. Daniel Fontana, triatleta argentino naturalizzato italiano, che ha partecipato alle
Olimpiadi di Atene e di Pechino,
Alberto Casadei e Jonathan Ciavattella, triathleti italiani. La tecnologia di sanificazione usata, legata all'utilizzo di bioattivatori
batterico-enzimatici, è già stata
applicata in bacini idrici della Regione.
Laura Bogliolo
Gli atleti di Ironman ieri si sono sfidati in una gara di nuoto del laghetto dell'Eur (foto OMNIROMA)
GLI ORGANIZZATORI:
«NELLO SPECCHIO
D'ACQUA SI POTRANNO
TENERE LE GARE
DI TRIATHLON
DELLE OLIMPIADI»
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 7
VI Municipio
Nasce il comitato
per Roma 2024
Nel VI municipio è nato un
comitato di cittadini per
supportare i Giochi di Roma
2024. A supportare l'iniziativa
il minisindaco Marco Scipioni
e il vicepresidente del
Comitato promotore Luca
Pancalli, che ieri ha illustrato a
giovani atleti e rappresentati
delle associazioni sportive di
quartiere il progetto di
candidatura della Capitale.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 8
• SPORT/1 L'obiettivo degli organizzatori è creare un torneo regionale di sitting volley
Gli atleti paralimpici in piazza
Promossa dal Coni la manifestazione "Noi e voi diversamente insieme"
di ANTONIO OLIVERIO
UNA efficace presenza territoriale del mondo paralimpico, emerge dalla bella giornata di sport "Noi e voi diversamente insieme", giunta alla seconda edizione, che ha
coinvolto oltre ottanta ragazzi diversamente abili.
Ora, l'obiettivo è «creare un
torneo regionale di sitting
volley», già praticato anche
a Lamezia e Reggio Calabria,
per Venturino Pugliese, delegato provinciale del Comitato italiano paralimpico,
operativo a Crotone da circa
un anno e mezzo. La palestra
all'aperto allestita dal Coni
in piazzale Ultras ha visto,
oltre allo stesso sitting volley (la pallavolo per disabili),
i ragazzi cimentarsi nella
pallacanestro, tennis da tavolo, tiro con l'arco, atletica,
vela, ippica e karaté. Era palpabile ed emozionante la
grande gioia con cui gli ottanta ragazzi hanno partecipato aUe varie esibizioni e
minitornei, negli impianti
con allestimenti temporanei
e strutture mobili. I soggetti
diversamente abili partecipanti sono seguiti dalle associazioni Shalom, Autismo
Kr, Baobab, Camminiamo
insieme, Afoma, Sasso neUo
stagno, Gli altri siamo noi.
L'assessore aUe politiche sociali, Filippo Esposito, ha inteso ringraziare, in apertura
della manifestazione, tutti
gli addetti ai lavori delle di-
L'area in cui si sono svolte le attività sportive
verse società che hanno collaborato all'iniziativa, «ragazzi che ci mettono il cuore» non solo nei diversi campi, ma nel loro quotidiano,
«neUa vita di tutti i giorni».
Infatti, alcune delle società
«già prevedono attività per
questi ragazzi», ricorda il
delegato provinciale del Coni, Damele Paonessa, attività che risultano un fondamentale strumento per l'integrazione e il benessere fisico e psichico. La veleggiata e
la corsa non competitiva
hanno concluso la giornata,
aperta dalle esibizioni delle
diverse discipline. Al termine sono stati consegnati
gadget alle associazioni e le
società sportive presenti,
molte delle quali hanno preso accordi fra loro perché l'esperienza si ripeta nelle singole discipline. Ogni società
ha fatto presidiare l'area dai
propri tecnici. Hanno partecipato anche cinque scuole
della città e della provincia:
gli istituti comprensivi di
Roccabernarda, Cutro e Rocca di Neto, oltre agli istituti
Pertini e Donegani di Crotone. Santino Mariano, coordinatore per le scienze motorie
dell'Atp, ha invocato «la promozione e la tutela» dello
sport giovanile «sin dall'età
pre-scolare». «Lealtà, fair
play, benessere psicofisico»
sono i concetti espressi dall'iniziativa ed enunciati, dall'assessore comunale allo
sport, Claudio Mole.
Un gruppo di partecipanti all'iniziativa
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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Basket in carrozzina
I Bradipi a San Marino
Alle 10èSupercoppa
• San Marino
I BRADIPI-AtcBozza, vincitori dello scudetto di basket
in carrozzina under 22, oggi
si giocano la Supercoppa. In
campo a San Marino, dalle
10, contro gli Amicuccioli di
Giulianova. In panchina, come tecnici, Claudia Bedin e
Cecilia Pepoli.
In campo il gruppo capace di
conquistare lo scudetto al PalaDozza, a metà aprile, al termine di una stagione esaltante. Con l'azzurro Giacomo
Forcione troviamo Eugenio
Pepoli, Ventura, Duduianu,
Molaro, Arcidiacono, Minghetti, Mordenti e i fratelli
D'Andrea, Alessandro e Antonio.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 10
SPORT PER TUTTI
"Scavalcando l'handicap"
al maneggio di Iolo
» PRATO
Una giornata di sport per tutti,
all'insegna dell'inclusione e
dell'aggregazione, per diffondere l'equitazione tra adulti e bambini e informare sulle attività
sportive per il recupero delle diverse abilità e il superamento
dell'handicap.
Sono questi gli obiettivi di
"Scavalcando l'handicap", in
programma sabato 24 ottobre, a
partire dalle 15,30, al maneggio
in via del Lavacchione n° 75 a Iolo.L'iniziativa è organizzata dall'
associazione Cavalli e Carrozze
in collaborazione con il Comitato Paralimpico toscana e le seguenti associazioni: Scuola di
circo "En Piste", Special team,
Cgfs, Zampe in Giro agility dog,
Anffas, Scuola di ballo Dancemaster, Grizzlies Prato, 4 Jumps
Country, Con te, Scuola di vela
Il tiro con l'arco è una delle discipline che si potrà provare
solidale, la Compagnia Arcieri
Borgo al Co mio e la Polisportiva
Aurora. Chiunque, indipendentemente dalle sue abilità, potrà
provare diversi sport all'aria
aperta: tiro con l'arco, danza,
equitazione, adetica, bocce e
molti altri. Sarà inoltre possibile
vistare le scuderie e vedere da vicino i cavalli e gli animali da cortile presenti al maneggio.All'iniziativa parteciperà Sara Morganti campionessa del mondo
Dressage Freestyle grado 1.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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SPORT PER TUTTI
"Scavalcando l'handicap"
al maneggio di Iolo
» PRATO
Una giornata di sport per tutti,
all'insegna dell'inclusione e
dell'aggregazione, per diffondere l'equitazione tra adulti e bambini e informare sulle attività
sportive perii recupero delle diverse abilità e il superamento
dell'handicap.
Sono questi gli obiettivi di
"Scavalcando l'handicap", in
programma sabato 24 ottobre, a
partire dalle 15,30, al maneggio
in via del Lavacchione n° 75 a Iolo.L'iniziativa è organizzata dall'
associazione Cavalli e Carrozze
in collaborazione con il Comitato Paralimpico toscana e le seguenti associazioni: Scuola di
circo "En Piste", Special team,
Cgfs, Zampe in Giro agility dog,
Anffas, Scuola di ballo Dancemaster, Grizzlies Prato, 4 Jumps
Country, Con te, Scuola di vela
Il tiro con l'arco è una delle discipline che si potrà provare
solidale, la Compagnia Arcieri
Borgo al Cornio e la Polisportiva
Aurora. Chiunque, indipendentemente dalle sue abilità, potrà
provare diversi sport all'aria
aperta: tiro con l'arco, danza,
equitazione, atletica, bocce e
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molti altri. Sarà inoltre possibile
vistare le scuderie e vedere da vicino i cavalli e gli animali da cortile presenti al maneggio.All 'iniziativa parteciperà Sara Morgana campionessa del mondo
Dressage Freestyle grado 1.
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PALAZZO LOMBARDIA
Il Giro handbike
arriva a Milano
• Oggi a Milano 8a e ultima
tappa del Giro di handbike.
Più di 110 iscritti, numero più
alto mai registrato, per un
percorso di circa 2,2 km, con
partenza alle 10.30 e arrivo in
piazza Città di Lombardia,
passando per viale Restelli,
via Pola, Galvani, M. Gioia e
Sassetti. Premiazioni per le
14.30-15 in Piazza Lombardia,
nel programma di eventi della
Cittadella dello Sport.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 13
©
Meningite, campagna per vaccinazioni
Campionessa Beatrice Vio testimonial
MENINGITE, la campionessa di scherma Beatrice Vio
oggi testimonial per le vaccinazioni.
La vicenda di Bebé è la storia di Beatrice Vio,
campionessa del mondo di scherma paralimpica, che
oggi (alle 18.15) sarà alle Serre Torrigiani invia
Gusciana, 21, per sostenere l'Associazione Art4Sport
onlus, che aiuta i ragazzi amputati a praticare sport, e la
campagna di vaccinazione contro la meningite portata
avanti dalla Regione Toscana. L'evento è organizzato
dal Leo Club Scandicci, Castellina & Torri e dal Leo Club
Firenze Sud Valle del Sieve. Monia Monni,
vicepresidente del Gruppo Pd in Regione partecipa
all'iniziativa con il presidente del consiglio regionale
Giani e all'assessora Saccardi.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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Dieci anni fa lo spaventoso incidente e il coma: oggi Simone Innocenti
è campione italiano di scherma paralimpica
| AGATI« Aggina 4
IL TERRIBILE INCIDENTE LO SCHIANTO IN MOTO E POI UN VOLO DI 18 METRI CONTRO IL MURO
«Una stoccata per riprendermi la vita»
Non aveva speranze, oggi Simone Innocenti è campione di scherma paralimpica
di
LUCIA AGATI
UNO SCHIANTO in moto e un
volo di diciotto metri contro il
muro. Il casco non servì a niente.
Sfondamento del cranio, danni cerebrali, recisione dell'arteria succlavia e lesioni irreversibili del
plessio brachiale destro. Significa
che non muove più il braccio. Era
la notte del 15 giugno del 2005, in
via del Villone, quando Simone
Innocenti, che aveva 26 anni e stava imparando il mestiere di saldatore, fu portato all'ospedale. Dissero a suo padre che non c'erano speranze, che non ce l'avrebbe fatta.
Dopo dieci anni Simone ha vinto
il campionato di scherma per disabili, primo classificato a Como,
pochi giorni fa.
Simone ha vinto sempre. Sulla
morte, sulla paura, sul suo corpo.
Il braccio destro non lo muove
più, è vero, ma il sinistro tira benissimo di scherma e muove be-
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nissimo i pezzi degli scacchi. La
sua storia ce la racconta insieme a
suo padre, Stefano. E' una storia
dove il coraggio va gridato.
«AL TORREGALLI - ci racconta Stefano Innocenti, operaio - dopo avergli salvato la vita ci dissero: Accontentatevi. Oggi io dico:
siamo fortunati. E' stato un mese
e mezzo in coma. Io e sua madre
avevamo il camper, lo abbiamo
parcheggiato vicino al Torregalli
per essere sempre lì, a giornate intere: a parlargli, a fargli sentire gli
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odori, la musica. Il 18 luglio era il
mio compleanno, pregai perchè
succedesse qualcosa...il 28 luglio
era il suo, pregai ancora, non accadde niente, ma il giorno dopo
aprì un occhio e da allora è ripartita la speranza, anche se ci avevano
sempre disilluso. Col primo fiato
disse ciao a un'infermiera».
Poi, dopo le dimissioni dalla rianimazione, è cominciato l'estenuante giro dei centri specializzati: gravi cerebrolesi del Versilia e tutto
il 2006 sulla sedia a rotelle per il
danno cerebrale. Intervento a Legnano per tentare il recupero del
plesso brachiale e poi la riablitazione a Castellarla di Varese, a
Montecatone, a Budrio, per tornare a Pistoia, all'Aias e all'Ibisco,
senza arrendersi mai, senza fermarsi mai.
«Il suo carattere volitivo - raccon-
ta ancora Stefano -gli ha dato forza. Ha imparato a camminare di
nuovo nel parco della Rana, poi a
parlare, a scrivere. Poi c'è stato lo
sport: l'hippoterapia, la piscina.
Poi è arrivata la scherma e il contatto con quelle grandi persone
che sono i fratelli Luca e Gabriele
Magni, della Chiù Scherma. Nel
2012 Simone era l'unico soggetto
disabile in palestra. Ha trovato
tanto calore. I primi allenamenti
li faceva su una sedia da bar e gli
altri tiravano con lui seduti. La
scherma paralimpica si può fare
soltanto sulla sedia a rotelle. Per
lui, nella palestra di Pistoia, è stata realizzata la pedana speciale
con due sedie ancorate, un allestimento suggerito e incoraggiato
da Massimo Porciani, presidente
del comitato paralimpico. Le prime vittorie sono arrivate un anno
IL RISVEGLIO
Simone si riprese dal coma
dopo un mese e mezzo
la prima parola fu: «Ciao»
LE NOSTRE STORIE
fa a Busto Arsizio, Roma e Torino e poi il trionfo di Como. Un
grazie al maestro Marco Leombruno che si sta dedicando a Simone anima e cuore».
Essere una famiglia unita è stato
fondamentale: «Quando arriva
una disgrazia, anziché scoraggiarsi, bisogna stringersi, crederci.
Non si torna quelli di prima, ma
ci sono altri risultati. Ha avuto il
suo ruolo anche la nostra cagnolina, Runa».
La mamma di Simone è Arianna
Gasperini, insegna musica alle
Roncalli e canta nel coro Città di
Pistoia. «E' stata forte - commenta Stefano -, canta sempre anche
in casa e col canto ci ha sempre
trasmesso energia».
«Anche se non canta», precisa Simone.
IL DRAMMA
La spaventosa caduta
avvenne in via del Villone
la notte del 15 giugno 2005
SENZA ARRENDERSI
LO SPORT
I GENITORI PIAZZARONO
IL CAMPER AL «TORREGALLI»
PER NON LASCIARLO MAI
E' STATO FONDAMENTALE
PISCINA, HIPPOTERAPIA
POI E' ARRIVATA LA SCHERMA
U N A T L E T A D u e immagini di
Simone Innocenti, che oggi ha 36
anni, scattate durante
l'allenamento dal nostro Luca
Castellani
I N PALESTRA
Nella foto
centrale, da sin:
Massimo
Porciani,
Stefano,
Innocenti (in
piedi), Simone e
Marco
Leombruno.
Foto Castellani
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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Dodici atleti disabili
si allenano alla Chiti Scherma
DA QUANDO Simone Innocenti ha cominciato ad allenarsi nella palestra di via Panconi, gli atleti della «Chiti Scherma» diversamente abili sono diventati dodici e sono il numero più alto d'Italia. «Lo sport - è il messaggio a cui Stefano Innocenti tiene di più - è importantissimo per i disabili perchè loro con gli
opportuni accorgimenti e con le dotazioni possono fare quasi tutti gli sport. Il problema è
che a volte non ci sono le strutture ma in ogni
settore è possibile fare qualcosa e il mondo
dello sport deve sostenere questa opportunità».
La.
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- IL MEDICO DEL VARESE IN CATTEDRA
Sport, acqua e stili di vita
Clerici "sbarca" ad Expo
(l.s.) - Lo sport, la sua importanza per un corretto stile di vita, la
capacità dei suoi interpreti di combattere gli sprechi di risorse
preziose come l'acqua attraverso piccoli gesti quotidiani. Se ne è
parlato ad Expo, nel corso di un evento in cui diversi valori positivi
si sono intrecciati grazie a testimonianze e spiegazioni espresse
dai vari relatori alternatisi sul palco. Ad "aprire le danze" è stato
Giulio Clerici, punto di riferimento medico del Varese Calcio ormai da molti anni (ha vissuto per intero il recente quinquennio in
serie B della squadra biancorossa). Clerici è stato tra i protagonisti del convegno "Sport, acqua e stili di vita" ospitato dal padiglione Cascina Triulza all'interno di Expo. Al suo fianco Linda
Casalini, attivissima componente del Consiglio Nazionale della
Federazione Italiana Sport
Disabilità Intellettiva Relazionale. "Acqua e nutrimento" il
tema da cui è partito il medico varesino. Presto il discorso si è allargato portando i
presenti a riflettere sulla rilevanza delle piccole abitudini
che permettono di «non
sciupare - parole di Clerici neppure una goccia d'acqua che è fonte di vita e di lavoro per tutti». Il convegno è
stata anche l'occasione per
far conoscere realtà come lo
l'A.S.D. Gs Bresso 4, poliClerici, Maria Bresciani con
sportiva che abbraccia sport
papà Giuseppe, Linda Casalino
olimpico, paralimpico, amatoriale e giovanile, tutti considerati alla pari. I presenti hanno poi
incontrato Maria Bresciani, una ragazza nata con la sindrome di
Down capace di fare del binomio sport-acqua l'habitat ideale dove esprimersi ed esaltarsi. Maria è infatti una pluricampionessa
mondiale di nuoto, disciplina in cui ha conquistato successi a
grappoli. Simpatica e spigliata, è stata per tutti una splendida rivelazione. E quando confrontando i suoi tempi in piscina con
quelli della "Divina" Federica Pellegrini il pubblico è rimasto
sorpreso per le differenze minime, spontaneo è scattato un lunghissimo applauso. Una sorta di standing ovation.
Nel corso del convegno hanno parlato, oltre a Clerici, il tecnico
Fisdir Roberta Anselmi, l'atleta paralimpico Roberto Cuminetti, il dirigente Fisdir Giuseppe Bresciani, il presidente del Bresso 4 Antonio Zambelli il responsabile pastorale sociale della
Diocesi di Milano Walter Magnoni.
Stop a fame e sprechi l^t«
La vera eredità di Expo f~j
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Cimberio in chiaroscuro
nel torneo di Bergamo
^ ^ ^ H Una sconfìtta e una vittoria
per la HS Cimberio Varese nella prima
giornata del quadrangolare KCS-Città
dei Mille di Bergamo.
A una settimana dall'avvio del
campionato di serie Adibasket
in carrozzina, la formazione di
Daniele Riva ha affrontato ieri
in rapida successione Padova e
Parma.
Nel primo match la Cimberio
è uscita sconfitta per 68-74, al
termine di una partita rimasta
sempre sul filo dell'equilibrio.
Dopo il 22-23 veneto dei primi
10', i canestri di Roncari e Lindblomhanno consentito a Varese
di sopravanzare i rivali al riposo
lungo, raggiunto avanti di 8 (4436).
Padova si è riscattata nella
seconda parte: qualche errore di
troppo dei biancorossi è valso
l'aggancio e il sorpasso alla sirena finale, dopo uno sprint molto
incerto e una bomba dell'aggan-
cio sbagliata da Arambula.
Altra storia contro Parma, che
sarà anche la prima avversaria
della "Varese seduta" nell'esordio in campionato di settimana
prossima: con le scorie della partita precedente ancora in corpo
Varese inizia male, sotto 12-14 a
fine primo periodo e in parità
(24-24) alla seconda sirena.
La ripresa rida senso ai valori
in campo e alla reazione biancorossa: A r a m b u l a
leader,
Blomquist a ruota e la Cimberio
risorge, portandosi - con un parziale assai significativo - sul 5036. Nell'ultimo quarto i Riva
boys controllano e mantengono
a distanza gli emiliani, vincendo
per 65-50.
Oggi ci sarà la terza partita
contro i padroni di casa del Montello, che determinerà se Varese
parteciperà alla finale per ilprimo posto oppure alla finalina. • F. Gan.
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BASKET. Debutto casalingo per la squadra di coach Foschi a Serravalle (ore 18)
Pallacanestro Titano, è il momento
di infiammare anche il Multieventi
Dopo due trasferte consecutive, oggi l'Asset ospita il Castelfranco Emilia
E' finalmente arrivato il momento dell'atteso debutto casalingo
dell'Asset Banca San Marino. Reduce da due trasferte consecutive con
risultati di segno opposto, la squadra di Foschi riceve oggi (palla a
due alle ore 18) il Castelfranco Emilia, anch'esso a quota 2 in classifica
e reduce dalla vittoria casalinga sui Ghepard. Il gruppo modenese
di coach Boni in estate ha rinunciato ai leader della stagione passata,
Parma Benfenati ed al tuttofare Bastoni, per rinnovare la rosa con l'innesto soprattutto di Michele Villani.
Capitan Gamberini presenta così la sfida: "Anche questa settimana ci
siamo allenati molto bene per colmare le nostre lacune e perfezionare certe situazioni sia offensive sia difensive. In settimana è tornato
ad allenarsi regolarmente anche Polverelli che sicuramente ci darà
una bella mano sotto canestro e anche Frigoli sembra essersi ripreso dalla storta alla caviglia
procurata nell'ultima partita.
Avevamo bisogno di una vittoria come quella a Modena
dopo l'occasione sfiorata ad
Imola: finalmente siamo riusciti a mantenere un'alta intensità continuativa per tutti i
40 minuti, cosa che non eravamo riusciti a fare nelle scorse
partite. Vedo grossi margini di
miglioramento per tutti noi e
per questo credo che potremo
disputare una buona stagione
e toglierci parecchie soddisfazioni, raccogliendo i risultati
del lavoro svolto finora".
Ma il Basket day inizierà al
Multieventi già dalla mattinata. Alle 10.00 si disputerà l'8a edizione
della Supercoppa Martin Mancini di basket giovanile in carrozzina
tra i campioni ed i vice campioni d'Italia 2015 (Bologna e Giulianova),
evento organizzato dall'Associazione Martin Mancini assieme alla
Federazione Sammarinese Sport Speciali, alla Federazione Sammarinese Pallacanestro e alla FIPIC.
Un menu ricco, insomma, per il debutto della stagione 2015/2016 del
basket sammarinese al Multieventi, con la ferma determinazione a
volere meritare ancora una volta la vicinanza e l'amicizia degli appassionati di questa meravigliosa disciplina.
Il San Marino cerea l'acuto in trasferta
contro II Bellaria dell'ex tecnico Morgantl
Pallacanestro Titano, è il momento!
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Valle Olona Day
Toma oggi, domenica 18 ottobre, il Valle Olona Day, la corsa
in bicicletta dove i campioni delle due ruote gareggiano insieme ai colleghi con esigenze speciali. La manifestazione
itinerante a scopo di beneficenza si snoda fra Gorla Maggiore, Gorla Minore e Marnate. Quest'anno partenze, arrivi e festa sono a Gorla Maggiore: il ritrovo è dalle 8 all'oratorio maschile di via Cesare Battisti: alle 8.45 partenza della cronometro paralimpici handbike, alle 9.45 la cronometro a squadre con professionisti, donne elite e amatori. Una gara spettacolo, occasioni di incontro e festa per gli appassionati del
ciclismo è anche un appuntamento per pedalare fianco a fianco dei proprio idoli.
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TENNISTAVOLO PARALIMPICO
Un altro bronzo per Giada Rossi
agli Europei nel torneo di doppio
IMU.DIN
Esulta Giada
Rossi: bronzo
agli Europei in
singolare e,
ieri, nel doppio
grazie alla
vittoria con la
Francia
» ZOPPOLA
Seconda medaglia agli Europei
di tennistavolo paralimpico
per Giada Rossi in Danimarca.
Dopo quello in singolare arriva
il nuovo alloro nel doppio per
la pongista di Zoppola che sogna il passaporto per le Paralimpiadi di Rio de Janeiro. Nel
match decisivo l'Italia ha battuto la Francia per 2 set 1, aggiudicandosi il terzo posto. Peccato per la sconfitta maturata il
giorno prima con la Croazia. Si
poteva raggiungere l'argento.
Decisive comunque le affermazioni con le transalpine, con la
Gran Bretagna e con la Turchia.
Giada Rossi ha perso il suo
incontro di singolare, ma ha
vinto nel doppio, contribuendo al brillante risultato della
squadra azzurra. «Sono stati
giorni stupendi - ha affermato
il padre, Andrea Rossi -, ma
non cantiamo vittoria per Rio.
Aspettiamo 0 torneo di fine
mese in Belgio per confermare
la posizione nel ranking», (r.p.)
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Rivincita dei Dogi che stracciano gli Ospreys
del rugby in carrozzina, a Swansea il ritorno
C'è un rugby che vince. E spadroneggia sugli Ospreys. A Silea, poche
ore prima del confronto celtico di Monigo, la nuova era dei Dogi è
iniziata con una roboante affermazione in ambito paralimpico. La
selezione veneta timonata da Franco Tessari ha battuto i quotati
gallesi 65-35. Man of the match è stato indicato Ahmed Raourahi,
marocchino residente a Quinto e tesserato con Padova, vincitrice
dell'ultimo campionato. Raourahi viene dal basket in carrozzina e
tante soddisfazioni si è tolto a Roma con il Santa Lucia. Ora la sfida
nella pallaovale e subito un pregevole successo a livello
internazionale. «Trenta punti di scarto agli Ospreys sono davvero
un grande risultato, non ce l'aspettavamo», commenta con
soddisfazione il team manager Claudio Da Ponte, l Dogi, con una
robusta presenza di elementi del Padova, rappresentano anche
l'ossatura della Nazionale che punta decisa alle Paralimpiadi di
Tokyo 2020. La selezione veneta tornerà a giocare in aprile a
Swansea per il return match con gli Ospreys (lo stesso weekend in
cui si esibirà il Benetton), ma si sta cercando anche un supporto
economico per partecipare a un importante torneo internazionale a
Colonia (Germania), (m.t.)
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