“la scuola adotta un monumento”. - Istituto Comprensivo LUCIANO

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“la scuola adotta un monumento”. - Istituto Comprensivo LUCIANO
ALLA RISCOPERTA DEL TERRITORIO:
IL PROGETTO EUROPEO
“LA SCUOLA ADOTTA UN MONUMENTO”.
Il consiglio di Istituto, che nel 1995 fu eletto nella scuola media “Benedetto Marcello” di via Constant, si
diede un programma: stimolare gli alunni all’educazione ambientale favorendo la riscoperta del proprio
territorio e, in una seconda fase, interagire con le altre scuole europee con una propria identità storica e
culturale.
La prima fase per creare una nuova mentalità rispetto all’ambiente - inteso nella sua globalità
storico/naturalistica - è stata quella relativa all’analisi tra le varie fasce di cittadini del comprensorio
scolastico: Quarto Cagnino, Quinto Romano e via Novara .Si è riscontrato un abisso tra le tipologie di
abitanti, sintetizzati in tre gruppi: i residenti più anziani che assistono al declino delle loro tradizioni senza
un ricambio generazionale che rispetti le radici storiche del territorio;una fascia di età media piuttosto
appiattita sui condizionamenti dei mass-media con un discreto benessere ma culturalmente superficiale; una
fascia giovanile, in corso di formazione, slegata dal contesto del territorio.
Si è cercato di lavorare con il proposito di avvicinare queste tre fasce.
L’occasione per passare dalle parole ai fatti fu l’invito fatto alla scuola nel 1996 di aderire al progetto pilota
europeo “La scuola adotta un monumento” coordinato dalla “Fondation Pégase” e dal Comune di Milano.
La scuola “Benedetto Marcello”, una scuola attiva in campo musicale e sportivo e sempre attenta al
quartiere, diede la sua adesione con entusiasmo indicando quale monumento da adottare Cascina Linterno,
un’antichissima cascina ancora attiva, anche se offesa dal degrado, destinata a diventare un “residence” di
lusso e salvata due anni prima dalle ruspe grazie alla mobilitazione di cittadini e associazioni di zona che
convinsero l’amministrazione comunale a sospendere il progetto.
Cascina Linterno, per le sue peculiarità storiche e ambientali, risponde pienamente alle finalità del progetto:
adottare un monumento significa, infatti, conoscerlo, studiarlo in tutte le sue componenti, tutelarlo e quindi
divulgarlo a tutti i livelli per promuoverne la sua salvaguardia. Significa proporre un nuovo modello di
integrazione ambientale, alternativo a quelli senza valori e spesso negativi che quotidianamente generano
false illusioni. Significa consentire agli alunni di fare cultura direttamente sul territorio, come avviene in
molte scuole europee, impegnando tutte le realtà scolastiche in un’opera globale che comprenda ricerca
storica, letteraria,scientifica e artistica. Uno sforzo molto pesante, soprattutto per il coordinatore professor
Vida e la preside dottoressa Zappone, per la vicepreside Tramonto e gli insegnanti più attivi , ma con alte
finalità educative e mora l i. Una sfida entusiasmante, un tuffo nel passato alle radici della nostra storia e del
nostro territorio, nell’unico monumento miracolosamente sopravvissuto, con il suo ambiente agreste
medievale solcato da fontanili e marcite, allo sconvolgimento urbanistico che ha cancellato, in pochi
decenni, un territorio millenario con i suoi borghi, i suoi cascinali, la sua cultura.
Cascina Linterno e Francesco Petrarca, legato a questo luogo quale ospite illustre nel suo soggiorno a
Milano (1353-1361), come per un prodigio sono tornati vivi e palpitanti.
In realtà il prodigio è stato quello di impegnare centinaia di alunni, docenti e genitori per un monumento
dimenticato dalle istituzioni che in qualsiasi altro Paese avrebbe ottenuto già da tempo salvaguardia e vincoli
artistici. Con l’aiuto di alcuni genitori sensibili all’arte e sotto la guida del professor Vida, che ha analizzato
storicamente il periodo in cui realizzare un progetto di ricostruzione pittorica, i ragazzi della scuola hanno
realizzato una proposta di restauro nella chiesetta dipingendo, come in una bottega d’arte del ’300, la pala
d’altare nello stile di Simone Martini ed i teli che rivestono i muri ad imitazione di Giotto.
Simone Martini e Giotto non sono stati presi a modello casualmente: entrambi erano amici di Petrarca ed
entrambi frequentavano Milano e la corte dei Visconti .
La proposta di restauro della scuola - senza aver la pretesa di vincolare un futuro definitivo restauro
disciplinato dalla Sovraintendenza alle Belle Arti (che ha riconosciuto comunque il valore artistico
dell’opera), dà una concreta indicazione di come un ambiente degradato ed offeso dal tempo (la chiesetta fu
in passato utilizzata anche come magazzino ed officina) possa tornare agli antichi splendori con l’intervento
accurato di esperti d’arte e mani sapienti. Va considerato che si parla della chiesetta di Petrarca e non di un
qualsiasi oratorio di campagna. Molte risorse sono state impiegate anche per realizzare un plastico della
Cascina con un’ipotetica ricostruzione all’epoca di Petrarca, dopo aver analizzato la conformazione del
nucleo architettonico. Una grande mostra iconografica, naturalistica e botanica, assieme ai saggi musicali e
teatrali, oltre a ricerche d’archivio che hanno scoperto tracce documentate della Cascina sin dal 1154,
completano un lavoro enorme di analisi globale del monumento adottato. Il Corteo storico medievale che ha
percorso le strade di Quarto Cagnino nelle precedenti edizioni è il compendio di tanto lavoro ed entusiasmo.
Non va confuso con una sfilata mascherata carnevalesca: ogni personaggio è un tassello di un mosaico
studiato più volte. Il narratore, ser Petrarca e Laura, gli sbandieratori, i tamburini, gli armigeri, i giullari, le
dame e i cavalieri, il clero, i popolani, i gonfalonieri, il predicatore, i mercanti, i pellegrini, le streghe, i
musicanti e persino la “ Morte ”, (sempre presente nell’iconografia medievale), vogliono riproporre un
mondo lontano, eppure a noi ancora vicino. Elemento unificatore è Cascina Linterno, con la sua storia
ancora da scoprire, con i suoi antichi mattoni che nascondono chissà quali misteri, i suoi contrafforti a difesa
del tempo, le sue colonne, le sue arcate a stili sovrapposti che pare vogliano indicarci un itinerario da
percorrere. Il sogno di far rivivere gli antichi splendori di Cascina Linterno può miracolosamente realizzarsi:
non è la macchina del tempo, sono i ragazzi, la loro linfa vitale, a compiere il prodigio. Quest’anno il
progetto “la scuola adotta un monumento”, che per tre anni ha trasformato la scuola in un grande laboratorio
di idee, avrà una degna conclusione: domenica 30 maggio sono previsti una sfilata storica in costume al
mattino e nel pomeriggio una “Festa - mercato” propri all’interno della Cascina Linterno, con tavoli di
erboristeria e miniature, momenti teatrali, giochi medievali, concerto e canti.
Sull’aia giovani danzatrici ricreano un’atmosfera magica al ritmo lento di una melodia senza tempo; gli
orchestrali eseguono musiche in “stile” medievale.
La pala d’altare e i teli pittorici in stile trecentesco, realizzati dai ragazzi sotto la guida del prof. Vida, fanno
bella mostra all’interno della chiesetta della cascina.
A conclusione della festa il Torneo dei giochi medievali con un “t i f o” quasi calcistico per premiare con il
Palio la classe migliore. Il Palio “ LINTERNUM ” la meta più ambita quasi fosse “lo scudetto” calcistico!
Le difficoltà non sono mancate e solo la perseveranza di pochi ha prevalso su momenti di scoramento.
La scuola ha dovuto completamente autofinanziarsi per acquistare il materiale e realizzare in fase esecutiva
le varie componenti del progetto: teli pittorici, pala d’altare, plastico, corteo storico, mostra itinerante,
rappresentazioni teatrali, laboratorio multimediale, ecc.
Tutti, insegnanti e genitori, hanno compreso l’importanza didattica del progetto, talvolta sono sorte
incomprensioni e malintesi (e questo era stato messo in preventivo considerando la complessità, l’impegno
richiesto e la novità dell’iniziativa) ma in complesso il lavoro è risultato un’impresa corale che lascerà tracce
profonde nella scuola, nel quartiere ed in chi ha partecipato con convinzione ed entusiasmo.
Si concluderà un lavoro enorme delle mamme che hanno tagliato stoffe e cucito a ciclo continuo; insegnanti
e genitori che hanno concretizzato un sogno apparentemente irrealizzabile, organizzando nei dettagli le linee
del percorso didattico e dedicando ingenti risorse di tempo e di mezzi al suo compimento anche con l’aiuto
dell’associazione di volontariato “Amici della Cascina Linterno” .
La nostra scuola è stata citata dal “Corriere della Sera ” in un articolo contro i vandalismi:
“…un bell’esempio viene dalla scuola media Benedetto Marcello di Quarto Cagnino,dove i ragazzi hanno
seguito un programma di visite guidate nel Parco delle Cave, hanno organizzato una giornata di pulizia e si
sono appassionati tanto che stanno preparando, per maggio,un corteo ispirato al Petrarca. Non saranno
certamente questi i teppisti di domani …”.
Una scuola con le radici nel territorio ma proiettata verso il futuro: il nuovo laboratorio multimediale,
realizzato con il contributo dei genitori, è lo strumento che rende la scuola “ visibile ” in tutta Europa e
attraverso il quale gli alunni comunicano le loro esperienze alle scuole dei 15 Paesi europei che hanno
aderito al progetto: “ADOTTA UN MONUMENTO”.
Dalle nuove generazioni e dalla scuola l’insegnamento che con il lavoro e l’entusiasmo si può dare una
svolta alla società, le vecchie e le nuove generazioni si possono incontrare!
Grande risultato di questo impegno corale è che Cascina Linterno è stata inserita nell’elenco dei monumenti
d'importanza nazionale, con vincolo ai sensi della legge 1089/1939 con D.M. 9/3/9 9.
In ottobre dovrebbe aver luogo, al Castello sforzesco, l’esposizione, da parte delle scuole, del lavoro svolto
nel triennio di questo progetto europeo.
L’amministrazione di Milano premierà gli alunni, i docenti e i genitori che hanno dedicato energie e tempo
al progetto “La scuola adotta un monumento”: CASCINA LINTERNO NELL’ANNO
UNIVERSALMENTE DEDICATO A FRANCESCO PETRARCA