la stampa - UIL Alessandria

Transcript

la stampa - UIL Alessandria
14 _ venerdì 12 dicembre 2014
Online
www.ilpiccolo.net
Alessandria
Addio Amiu: arriva Amag Ambiente
dopo l’accordo firmato all’ultimo
l Quasi
un giorno intero di confronto
prima della firma, senza però la Fp Cgil
l’amministratore delegato Mauro
Bressan e Claudio Perissinotto, dall’al_ Due incontri. Uno più breve e il se- tra. Verso le 13 dopo ripetuti contrasti
condo, ieri, che è durato quasi tutta la al calor bianco il confronto è sospeso.
giornata. Alla fine c’è la firma sotto Riprende intorno alle 16.30 e circa ul’accordo per il passaggio in continuità n’ora dopo arriva la firma. In mezzo c’è
dei 190 dipendenti della fallita Amiu uno scontro ‘politico’ fra chi ha sostealla nuova società Amag Ambiente, nuto, come Alvaro Venturino della Fp
presieduta da Claudio Perissinotto. Cgil, che «l’anzianità non doveva anMa il documento è sottoscritto dalla dare in deroga» rispetto all’applicaziorappresentanza sindacale unitaria (r- ne del contratto Federambiente e chi
su) dell’azienda, d’accordo Cisl e Uil di invece, sul fronte aziendale, voleva dacategoria, ma con la Funzione pubbli- re un segnale altrettanto politico di abca Cgil che non firma. Quelbassamento del costo
lo di ieri è stato un finale al
del lavoro. Ma la mancaIl
via
libera
cardiopalmo dopo un conta firma della Cgil ha adella rsu limentato anche un
fronto iniziato di prima
mattina negli uffici di Conaziendale. contrasto fra Comune
findustria Alessandria: CAnzianità di Alessandria e vertici
gil, Cisl e Uil con le rispettiAmag. L’intesa sarà sot‘spalmata’
ve rsu da una parte, l’Amiu
toposta all’assemblea
su tre anni dei lavoratori. Che si
rappresentata dal curatore
fallimentare e l’Amag con
riuniscono domani, sa-
Alessandria
bato, dalle 11.30 alle 13.30, all’Amiu alla
presenza del curatore fallimentare,
Leonardo Marta. L’accordo prevede il
mantenimento del contratto Federambiente con gli inquadramenti e le voci
retributive «con la sola eccezione di eventuali superminimi». Anzianità: il
pagamento verrà corrisposto in tre anni: il 40 per cento nel primo semestre
del 2015; un secondo 30 per cento nel
2016 e il restante 30 nel 2017. «Amag
Ambiente si è accollata il 65 per cento
del tfr (trattamento di fine rapporto),
mentre la quota rimanente - spiegano
le rsu - resta a carico del fallimento Amiu con tutte le tutele previste dalla
legge». La procedura di passaggio dei
lavoratori da un’azienda all’altra «è
vincolata dalla firma di ogni lavoratore
sul verbale di conciliazione individuale». Tutto quanto deve «inderogabilmente» concludersi entro lunedì 15. A
margine non è mancato, come riferiscono alcune fonti, un momento di tensione, nel tardo pomeriggio di ieri, fra i
vertici Amag e il Comune di Alessandria alla notizia che la Cgil non aveva
firmato l’accordo. L’obiettivo finale
dell’operazione è «dare vita a una azienda sana, per la quale si aprono scenari diversi di sviluppo». Oggi l’Amag
ha un capitale sociale di 86 milioni, un
fatturato di circa cento milioni e 150 dipendenti. E attende quasi dodici milioni di euro dal Comune di Alessandria,
La ricerca si sostiene col ‘cuore’
l
Nozze d’argento per
Telethon tra piazze,
web, tv e molti eventi
Alessandria
_ “Ogni mattina in Africa, come
sorge il sole, una gazzella si sveglia e sa che dovrà correre più
del leone o verrà uccisa. Ogni
mattina in Africa, come sorge il
sole, un leone si sveglia e sa che
dovrà correre più della gazzella
o morirà di fame. Ogni mattina
in Africa, come sorge il sole, non
importa che tu sia gazzella o leo-
ne, l'importante è che cominci a
correre..” , queste le parole di un
antico proverbio africano. Allo
stesso modo, ponendo l'attenzione sulla corsa, viene riproposta la tradizionale maratona Telethon. Quest'anno lo slogan
che accompagna la fondazione
è “La nostra maratona è #ogni
giorno”. Anche Alessandria si
troverà tra le circa duemila
piazze italiane che sabato e domenica ospiteranno un banchetto Telethon. I volontari della fondazione scenderanno in
piazza per distribuire cuori di
cioccolato, al latte e fondente,
prodotti da Caffarel, per sostenere la ricerca. Molteplici gli eventi in programma a supporto
della ricerca nel nostro territorio. Tra questi, appuntamento
questa sera alle ore 21.00, al teatro Ambra di Alessandria, con il
saggio allievi dell'Associazione
Orizzonte Danza di Ketty Doglioli. Sabato e domenica presenti all'appello numerosi centri di raccolta: Ospedale Infantile di Alessandria, Ospedale
Santi. Antonio e Biagio, farmacia comunale di largo Catania,
farmacia Santo Stefano in via
del Coniglio, Dlf, Centro commerciale Panorama, studio
Ponzano, supermercato Bennet
di Ovada, Centro commerciale
Oasi di Tortona, Acconciature
Solarium di Spigno, cantina
Mantovana, farmacia San Francesco di Frassineto Po, piazza
Libertà di Solero, piazza Duomo
di Tortona e la chiesa parrocchiale di Ozzano. Infine, per tutto il mese la solidarietà sarà di
casa al Giocherellando park, di
Alessandria.
L.M.
IL TUO BUSINESS
RADDOPPIA
IL VANTAGGIO.
CITROËN NEMO
MULTISPACE COMBI
A 10.150 EURO
FINO A -28%
CITROËN BERLINGO
MULTISPACE COMBI
A 11.300 EURO
FINO A -32%
pari alla cifra incassata con la tariffa
pagata dai cittadini. Il servizio rifiuti,
secondo i dati forniti da Bressan, arriva
ad avere un costo di venti milioni all’anno. E Amag Ambiente è stata appositamente costituita per gestire la filiera dei rifiuti. «Nel 2015 - precisa Bressan - prevediamo di consolidare la
struttura aziendale. Nel 2016 sarà la
volta della riorganizzazione con una
diversa modalità di raccolta differenziata e nel 2017 toccherà allo sviluppo
orizzontale e verticale della filiera».
Mercoledì nel tardo pomeriggio è andata in scena l’assemblea dei Comuni
del Consorzio alessandrino dei rifiuti.
Il voto era decisivo rispetto al contratto
di servizio e alla garanzia del flusso di
cassa per la nuova società. L’esito è stato positivo con 19 voti a favore, 5 astenuti e 4 contrari. Il via libera è arrivato,
pur con alcuni Comuni che non hanno
condiviso il percorso, annunciando di
volere procedere ad accordi separati
con altre aziende. Il valore del contratto è di 140 milioni in sette anni.
Enrico Sozzetti
Ieri festa con famigliari
Auguri Teresa:
sono 102 anni
__Teresa Libia Pera (foto)
è nata l’11 dicembre 1912.
E ieri ha festeggiato lo
straordinario compleanno
insieme alle figlie Antonietta e Franca Vallino e a nipoti... grandi e piccoli, che
si sono ritrovati per brindare alla super nonna. La signora appartiene alla celebre famiglia del caffè Pera,
uno dei marchi più prestigiosi della città. Il nome Libia lo deve al Paese in cui
suo padre andò in guerra.
«Il tuo sorriso - scrivono i
famigliari in un messaggio
augurale - illumina tutti noi
che ti coccoliamo e ci dà la
forza per affrontare la vita
con coraggio». Auguri anche dalla nostra redazione.
Un recente presidio davanti alla Prefettura (FOTO PANARELLO)
Ariflex, soluzione
fra pochi giorni?
l Possibile il ricorso ad ammortizzatori sociali in attesa
di un nuovo acquirente
Alessandria
_ «Alcune soluzioni tecniche
sarebbero anche percorribili,
ma è l’azienda che le deve attivare». E quindi ha bisogno di
alcuni giorni di tempo per valutare tutti gli aspetti. Il commento di Ivan Gaetani della
Fiom Cgil fotografa in modo
sintetico ed efficace quanto
sta avvenendo alla Lamp Ariflex, rispetto al destino dei 55
dipendenti. Dopo un lungo
confronto, a inizio settimana,
fra le parti e con la mediazione
del sindaco di Alessandria, Rita Rossa, e del prefetto, Romilda Tafuri, la proprietà, che resta ferma sull’ipotesi del licenziamento per tutti i lavoratori,
ha accettato di non procedere
almeno per ora «ad alcuna azione o attività di messa in mobilità dei dipendenti».
Un nuovo incontro, alla
presenza dei funzionari di
Confindustria Alessandria, è
in programma la prossima set-
timana. La Lamp Ariflex (produce imballaggi alimentari in
alluminio e la sede è nella zona
industriale D5) ha presentato
domanda di concordato preventivo, avviando una procedura di ristrutturazione per
fronteggiare la crisi finanziaria di questi ultimi mesi. «Non
si poteva fare altrimenti, dinanzi all’impossibilità di proseguire la produzione per
mancanza di risorse liquide»
dice la proprietà. La mobilitazione sindacale è stata immediata, prima con la proclamazione di uno sciopero e una assemblea permanente, poi con
due incontri in Provincia e in
Prefettura. In questi giorni è in
fase di verifica la possibilità di
ricorrere a un ammortizzatore
sociale, applicabile secondo il
sindacato (la vertenza è seguita da Cgil, Cisl e Uil del settore
metalmeccanico), ma non secondo l’azienda. Sullo sfondo
c’è la possibilità della cessione
e per questo i lavoratori si sono
impegnati a evadere gli ordini
verso i clienti facendo pervenire tutti i prodotti già pronti.
E.So.
www.citroen.it
X5
+
CONFORT
DI UNA VETTURA
FINO A 5 POSTI
CITROËN C3 PICASSO
BUSINESS COMBI
A 10.850 EURO
FINO A -28%
=
DEDUCIBILE
E DETRAIBILE AL 100%
COME UN VEICOLO
COMMERCIALE*
FORMULA
CITROËN COMBI
CITROËN C4
BUSINESS COMBI
A 12.350 EURO
FINO A -26%
INOLTRE PUOI ACQUISTARE UN VEICOLO CITROËN COMBI
CON FINANZIAMENTO TAN 1,99% O LEASING TAN 3,99%
TI ASPETTIAMO.
CRÉATIVE TECHNOLOGIE
!"!#"$&'(
&)!*+-/#
!!4""$&'67
&:
)!*+-;"
!"<#"$&'&4
&)!*+-;"
!=4#"$&'&>&)!*+-;"
?7&'67
&)
!*+-;"
=**;@D
J#;
!;;<#@)K
!=>/#>@((DJ4;;W
#;*W
X
D
:
"";W
J
?-6D
7#!"""""Y<</@JD
:
: !#*! @ J 4![!=[="!> 6\ ]
:
]7 &
^ _ ) 7
20 _ venerdì 12 dicembre 2014
Online
www.ilpiccolo.net
Alessandria
Uno spazio per le arti
l
Domani, in via Vescovado, l’inaugurazione
della Creative Academy
Alessandria
Ieri mattina, alla sede della Centrale del Latte di Alessandria e Asti in via Massobrio, la conferenza stampa per presentare la nuova identità di marca
Centrale del latte, da domani
la nuova identità di marca
l Una
linea rinnovata per ‘vestire’ bottiglie
e cartoni in tutti i punti vendita del territorio
casione per presentare nel migliore dei
modi il processo che sta dietro a una
bottiglia del nostro latte».
di riferimento, ispirati alla sostenibilità e al concetto di filiera corta. Da sempre tratti distintivi della Centrale del
Latte di Alessandria e Asti.
Franco Butti, il direttore generale,
sottolinea che «la scelta di rinnovare la
comunicazione non è casuale, perchè
siamo alle porte del 2015, un anno che
vedrà il nostro Paese ospitare l’esposizione universale dedicata al tema della
nutrizione. E la nostra Centrale, da oltre 60 anni, fa proprio della nutrizione
il proprio perno per garantire latte fresco e prodotti genuini alle migliaia di
famiglie che ci scelgono ogni giorno.
Abbiamo deciso di sfruttare questa oc-
Concetto di sostenibilità
Filippo Zaio, nuovo presidente del
Consiglio di Amministrazione, ribadisce il concetto secondo cui «la nuova
etichetta non è un semplice restyling estetico, ma rinnova con forza i valori
che da sempre caratterizzano questa azienda. A cominciare dalla filiera corta, anzi cortissima, che avvicina il lavoro quotidiano di allevatori, trasformatori e distributori, le analisi e i controlli
di qualità dei nostri laboratori, e la
soddisfazione delle richieste dei consumatori, sempre più esigenti e sempre più attenti alla sostenibilità dei
prodotti».
Alessandria
_ Una nuova identità di marca, cornice adatta nella quale inserire impegni
e comportamenti quotidiani, che da 65
anni fanno della Centrale del Latte di
Alessandria e Asti un solido punto di
riferimento per tantissimi consumatori. E’ stata presentata nella mattinata
di ieri la nuova linea dei prodotti della
Centrale del Latte, che a partire da domani, sabato 13 dicembre, ‘vestirà’ bottiglie e cartoni in tutti i punti vendita
del territorio. Rinnovando e ribadendo - non solo dal punto di vista puramente estetico - quelli che sono i valori
Una campagna d’ascolto
Come si è arrivati alla definizione della
nuova identità di marca? E’ stato realizzato uno studio sulla comunicazione di mercato, con focus group con i
consumatori stessi e con gli esercenti
commerciali, realizzando interviste
individuali ai distributori della Centrale del Latte. Al termine di questa
campagna d’ascolto sono emersi gli
spunti e gli indirizzi utili alla ridefinizione del logo, con la coordinazione di
Amapola, società di comunicazione
specializzata in materia di sostenibilità. Da oggi i nuovi ‘brik’ di latte fresco
saranno in cartone fsc duplex, evitando l’utilizzo di cloro e garantendo maggiore sicurezza al latte grazie a una rinforzata barriera alla luce all’aria.
Paolo Livraghi
_ Aprirà domani alle 17, in
via Vescovado 18, un nuovo
spazio dedicato alle arti, per i
giovani e non solo: «Creative
Academy - spiegano gli ideatori del progetto (Andrea Caruso, creatore e organizzatore di eventi; Antonio Biagio
Russo, musicista e dj; Andrea Cherian, diploma di au-
dio engineering presso Sae
institute e specializzato nell’ambito della musica live e
nella post produzione audio;
Roberto Lazzarin, musicista
e produttore, con studi al
Conservatorio ‘Vivaldi’) - sarà un’area legata alla musica,
alla fotografia, alla danza, alla preparazione e formazione artistica, alla videoarte e
all’immagine, alla comunicazione e a molte altre forme di
arte e discipline - come il bartending - che si verranno a
mixare in questo spazio mul-
Inaugurata la ‘boutique’, in via San Lorenzo 51
Qiq, regno del caffè. E non solo
__Al taglio del nastro, in via
San Lorenzo 51, una invasione di persone. Per scoprire la boutique Qiq Italian
Quality, non una semplice
azienda di caffè, ma una
organizzazione, con molte
collaborazioni, per offrire
un catalogo di prodotti di
alta qualità. Le macchine
possono essere acquistato
o chieste in comodato, ga-
Tanti auguri
a...
Messa officiata dal vescovo, poi assemblea provinciale ai ‘Buoi rossi’
Niccolò
Maestri del lavoro, festa e premiazioni
__Un altro anno di gioia, di
soddisfazione e di grande amore che ci porti con la tua
__Festa di Natale organizzata dal Consolato Maestri del Lavoro della Provincia di Alessandria: alla
messa celebrata presso
la parrocchia di San Pio
dal vescovo, monsignor
Giuseppe Gallese, erano
presenti il vice prefetto
Clara Callegari, l’assessore Claudio Lombardi, il
luogotenente dei carabinieri, Gianpiero Cassero,
e il console regionale dei
Maestri del lavoro, Edoardo Benedicenti. Successi-
vamente, all’assemblea
provinciale dell’associazione, che si è svolta nella sala riunioni dell’hotel
‘Alli due buoi rossi’, hanno presenziato l’assessore Lombardi, il maggiore
dei carabinieri Massimi-
ticlettico e polifunzionale.
L’obiettivo è quello di poter
offrire agli utenti corsi musicali di chitarra, pianoforte,
canto, corsi per deejay e preparazione per selezioni ai talent show, avviando collaborazioni con le scuole del territorio, al fine di realizzare
laboratori musicali con proposte che spazieranno dal
canto al ritmo, dalla danza al
movimento, e volti al conseguimento di abilità musicali,
psicomotorie e relazionali».
M.F.
liano Girardi e il console
regionale dei Maestri del
lavoro, Benedicenti: nell’occasione, sono stati
premiati tutti i maestri
con quindici anni di adesione alla Federazione.
(M.F.)
rantendo un consumo di
cialde. Ci sono i caffè, con
differenti miscele, ma anche the e tisane, orzo, cioccolata, mokaccini e il ‘ganoderma drink’.
:
anima pura. Sei un bambino
speciale e dolce a cui vogliamo un mondo di bene. Buon
compleanno. I nonni Mariangela, Stefano e lo zio Dino
Per comunicare i vostri auguri telefonate
in redazione allo 0131 315200;
inoltre se volete vedere su ‘Il Piccolo’
la foto del festeggiato, fatecela pervenire
e la pubblicheremo sempre gratuitamente
SOLO DA NOI AVRAI
Metalli Preziosi s.r.l.
LA MASSIMA VALUTAZIONE
CORSO ACQUI 189 • VIA CARLO ALBERTO 37
ALESSANDRIA
MONETE - OROLOGI - POLIZZE DI PEGNO
34 _ venerdì 12 dicembre 2014
Online
www.ilpiccolo.net
Tortona - Casale - Monferrato
Ospedale, Tortona ora
prova con il ricorso al Tar
l
Proposta del Movimento 5 Stelle. Il Comune cosa può fare?
Tortona
l Il
sindaco Bardone ha ricevuto il parere
sulla fattibilità dall’avvocato Scaparone
rio. I punti deboli del piano riguardano
da un lato procedimento decisionale
_ Sarà il ricorso al Tar, oltre all’attesa che ha condotto alla riorganizzazione
delle verifiche dei tecnici previste per i- della rete ospedaliera, su cui pende vizio
nizio anno, il prossimo passo del comu- di incompetenza, poiché spettava al
ne di Tortona a difesa dell’ospedale. In consiglio e non alla giunta regionale olapertura della seduta del consiglio co- tre alla mancanza di coinvolgimento dei
munale aperto, svoltasi alla sala poli- comuni, dall'altro la conformità fra la
funzionale del municipio mercoledì se- decisione ed i criteri adottati. Poi i costi.
ra, il sindaco Gianluca Bardone ha rife- Al consiglio comunale, cui hanno assirito di avere ricevuto il parere sulla fat- stito circa 300 persone, sono intervenuti
tibilità del ricorso dal legale torinese su invito diversi consiglieri regionali:
Paolo Scaparone consultato in merito. Mighetti (5Stelle), Ottria (Pd), Ravetti
Appena prima, il presidente del consi- (Pd), Berutti (Fi), l'ex sindaco di Tortona
glio comunale Claudio Scaglia aveva let- al quale è stata indirizzata qualche conto un documento, che verrà votato al testazione con uscita dall'aula dei conprossimo consiglio il 22 dicembre, in cui siglieri grillini e della lista Nuova Tortoviene dato mandato alla
na. Poi è intervenuta la pregiunta e al sindaco di porre
sidente della provincia RiLunedì
mattina,
in essere tutte le azioni neta Rossa, annunciando l'aa partire dalle pertura di un tavolo con i
cessarie, compreso il ricorso, auspicando nel frattem8,30, c’è la comuni per la costruzione
po modifiche da parte della
manifestazione della rete territoriale, il sinRegione sul piano sanitadaco di Pontecurone Erne-
Limitare
le sale
da gioco?
Tortona
La prossima iniziativa per l’ospedale sarà il ricorso al Tar
sto Nobile a nome dei comuni del Tortonese, poi per i partiti non presenti in
consiglio comunale Stefanella Ravazzi
(Prc), Federico Chiodi (Lega), Gianluca
Chiesa (Psi), e poi gli esponenti di diverse associazioni, come tribunale del ma-
lato, comitato Uniti per Tortona, che ha
ribadito la manifestazione che si terrà
lunedì mattina a partire dalle 8,30 a Tortona con raduno in piazza Duomo e corteo verso l’ospedale.
Stefano Brocchetti
_ Difficile che il comune
possa mettere in atto un
provvedimento per limitare
la presenza di sale da gioco
in città. La proposta del MoVimento 5 Stelle è stata esaminata dalla commissione
urbanistica del consiglio comunale, di cui è presidente
Fabrizio Dellachà, pentastellato, ma con l'attuale
quadro normativo sarà pressoché impossibile per il comune intervenire Le norme
nazionali sulla liberalizzazione degli esercizi impediscono l'uso di strumenti urbanistici. Inoltre in caso di
limiti posti dal comune, sarebbe forte il rischio di subire ricorso da parte degli esercenti, con tanto di danni da
rifondere e precedente creato. In città operano 6 sale da
gioco aperte a tutti e 7 riservate ai maggiori di 18 anni.
S.B.
La città si prepara ad accogliere
Un weekend all’insegna
dei prodotti della tradizione padre Viola, vescovo francescano
l
Due iniziative in programma: ‘Paesi e Sapori’
e ‘Assaggia Tortona’
Tortona
_ Due eventi di promozione dei prodotti tipici si
svolgeranno in centro a
Tortona questo fine settimana. Sabato e domenica
in via Emilia sud ci sarà una edizione autunnale e ridotta di Assaggia Tortona,
l'evento che richiama in
termini di continuità, qualità e tipicità la manifestazione di punta della produzione enogastronomica locale, che si tiene nel mese
di maggio. Cambiano, per
ovvi motivi di stagione, i
prodotti. Sono presenti i
formaggi, i salumi ed i vini,
accompagnati dai prodotti
ortofrutticoli stagionali. La
manifestazione è organizzata dal Comune di Tortona in collaborazione con Unicom e l'associazioni Stra-
da del Vino e dei Sapori dei
Colli Tortonesi. In contemporanea si svolgerà Paesi e
Sapori, mostra mercato di
prodotti di eccellenza enogastronomica italiana, con
la presenza di produttori e
territori. Paesi e Sapori è una campagna nazionale per
la valorizzazione dell’enogastronomia regionale italiana, per la promozione
dei territori e dei prodotti
agroalimentari d’eccellenza e della vendita diretta di
qualità. Inoltre per Natale,
le vie di Tortona verranno
animate dalla fantasia e
creatività dei commercianti. L' Unione Commercianti
in collaborazione con l'amministrazione
comunale
nell’ambito della valorizzazione delle attività commerciali e turistiche e al fine di promuovere l’immagine di Tortona indice la 1ª
edizione del concorso “Clicca il tuo albero di Natale”,
destinato agli esercizi com-
merciali del territorio comunale. Gli allestimenti
verranno giudicati dai
clienti per tutto il periodo
natalizio in base a specifici
criteri di valutazione: originalità, impegno nell’allestimento, eleganza. I clienti
potranno esprimere l'opinione cliccando sulla foto
della vetrina più gradita attraverso il portale del commercio locale Tortona Oggi.
I negozi che aderiranno
al concorso verranno evidenziati tramite l’esposizione di una locandina identificativa. La premiazione avverrà al termine delle
festività natalizie, dopo il 6
gennaio. Il vincitore del
concorso sarà premiato con
una targa offerta dall'amministrazione comunale e
da un abbonamento annuale al portale Tortona
Oggi offerto dall'Unione
Commercianti.
S.B.
l
Domenica, l’ingresso
nella cattedrale è previsto per le ore 15,45
Tortona
_ Domenica 14 ci sarà l'ingresso in diocesi del nuovo vescovo
padre Vittorio Viola, 49 anni,
frate francescano, nativo di
Valle Mosso in provincia di
Biella, scelto personalmente da
papa Bergoglio per la successione dopo 18 anni di episcopato a monsignor Martino Canessa. Padre Viola è stato ordinato
vescovo giusto domenica scorsa, ad Assisi, dove svolgeva il
ruolo di direttore della locale
Caritas e di custode dalla Porziuncola, la cappella cara a San
Francesco.
All'ordinazione
hanno assistito anche centinaia di persone provenienti
dalla città di Tortona, organizzatesi in numerosi pullman
con la diocesi. E a chi ha ascoltato le sue parole nella prima
messa da lui celebrata in qualità di vescovo, lunedì 8 dicem-
bre, l'impressione è stata unanime: grande spiritualità, profondità di fede, capacità di comunicare con grande intensità
di pensiero. Una prima sensazione dell'attenzione che nel
suo episcopato il vescovo Viola
dedicherà alla solidarietà è
percepibile dagli impegni informali già presi per domenica,
prima dell'ingresso in cattedrale, che avverrà alle 15,45. Il
vescovo si recherà infatti in visita strettamente privata ad alcune delle strutture assistenziali della diocesi, quali il Centro Paolo VI di Casalnoceto e il
Piccolo Cottolengo di Tortona
e poi al santuario della Madonna della Guardia, per un breve
momento di preghiera, che rimarrà strettamente personale
e riservato dal nuovo vescovo.
Dalle ore 15,45 poi, con l'accoglienza in Diocesi, inizierà la
celebrazione della messa di insediamento, che prenderà il via
sul sagrato della chiesa, dove ci
sarà il cardinale Angelo Bagnasco, in qualità di metropolita
Prendere l’autoscala Presentazione in Teatro
per i vigili del fuoco? per il Centro studi amianto
l
Interrogazione
di Federico Riboldi
ed Emanuele Capra
Casale Monferrato
_ Dicembre a palazzo San
Giorgio porta anche un’opposizione che si ristruttura.
I più attivi sono Federico
Riboldi (Fratelli d’Italia) ed
Emanuele Capra (Lega
Nord) hanno presentato una interrogazione sull’eventualità di acquisire un’autoscale da parte dei vigili del
fuoco del distaccamento di
Casale, visto che sono sempre più numerosi gli inter-
venti in cui se ne è reso necessario l’uso, dovendo così
i pompieri fare ricorso a
mezzi provenienti da fuori
città con il conseguente ritardo negli interventi. Il
principale gruppo del centro – destra, introduce un
cambiamento in organico:
Nicola Sirchia, fresco di nomina di capogruppo di Fi a
Palazzo Ghilini, rimane
coordinatore come da 15 anni a questa parte del partito,
e gli viene affiancato Guido
Gabotto per curare il tesseramento e i congressi territoriali.
M.I.
C.C.A.M.
Consorzio dei Comuni
per l’Acquedotto del Monferrato
MONCALVO
Appreso che le OO.SS. FILCTEM-CGIL, UILTEC-UIL aderiscono allo sciopero generale del 12/12/2014, 8 ore di astensione dal lavoro, intera prestazione lavorativa
comunica agli utenti
ai sensi della Legge 146/90, art. 2 e 6, come integrata dalla
Legge 83/2000, di aver predisposto le misure necessarie ai
fini di assicurare l’erogazione dell’acqua.
Moncalvo, 09 dicembre 2014
il Presidente del Consorzio
Aldo Quilico
l
Un deciso passo in avanti
nella lotta con il coinvolgimento degli atenei
Casale Monferrato
_ Nelle iniziative contro l’amianto si sta sviluppando un
altro aspetto, quello del coinvolgimento del mondo scientifico. In questa direzione domani, sabato, viene presentato ufficialmente, durante l’evento formativo “Amianto,
salute e diritto”, il Cusa – Centro universitario per gli studi
sull’amianto, fondato dallUniversità del Piemonte Orientale, in partenariato con il Comune di Casale, l’Asl Al ed il
Centro sanitario amianto del
Piemonte. La presentazione
avverrà al Teatro Municipale,
dalle 9.30 alle 13, con gli interventi del rettore Cesare Emanuel, del sindaco Titti Palazzetti, del direttore generale Asl Al Paolo Marforio, degli
assessori comunali Cristina
Fava e Luca Gioanola. Nell’arco della mattinata è prevista
la tavola rotonda “Dialogo su
diritto e giustizia: il caso Eternit”, con i contributi di Massimo D’Angelo, attuale responsabile del Centro amianto, che sarà anche direttore
del Cusa, i docenti dell’ateneo
del Piemonte Orientale Eugenio Bruti Liberati, Davide Pe-
Il sindaco Titti Palazzetti
trini e il docente emerito di
diritto penale Carlo Federico
Grosso, avvocato penalista in
Torino. Ci sarà poi un work
shop che prevede gli interventi di Cristina Fava su “Accordo di programma per gli
interventi di bonifica del sito
di Casale Monferrato”, Massimo D’Angelo su “Impatto sanitario della patologie correlate all’amianto” e del docente Gian Luigi Bulesi su “Cittadini, saperi, istituzioni, un
gioco di squadra”. Il nuovo
organismo coordinerà iniziative di ricerca, didattica, for-
mazione e servizi sui temi
connessi all’amianto attraverso l’apporto interdisciplinare del know – how presente
nell’Università del Piemonte
Orientale e in particolare promuoverà la ricerca ambientale e sanitaria, e attività finalizzate alla riduzione del rischio di esposizione della popolazione alle fibre di amianto, a valutazione epidemiologica dell’impatto di materiali
e dei manufatti contenenti amianto. La sede legale coinciderà con quella del rettorato a
Vercelli ma quella operativa
sarà a Casale Monferrato, a
palazzo Hughues. A questo obiettivo, da parte casalese ha
lavorato sin da subito il vice
sindaco con delega all’amianto, Cristina Fava (come aveva
anche dichiarato in un’intervista a Il Piccolo la scorsa estate) proseguendo il lavoro
tracciato dall’amministrazione Demezzi. E proprio in questa direzione venerdì scorso,
all’Arpa Piemonte si è svolto –
come era stato anticipato nel
rispondere ad un’interrogazione di Giorgio Demezzi, oggi all’opposizione – un incntr
per avviare una procedura
sperimentale per individuare
uno o più marcatori di presenza/assena dei minerali di
amianto nei terreni.
Massimo Iaretti
dell'arcidiocesi di Genova, del
cui ambito fa parte la diocesi di
Tortona, ad accogliere il nuovo
pastore sulla porta della cattedrale, insieme al vescovo emerito Martino Canessa e ai canonici della cattedrale. Seguirà il
saluto ufficiale da parte del sindaco Gianluca Bardone e del vicario generale della diocesi
monsignor Piergiorgio Pruzzi.
Poi il presidente del capitolo
farà baciare al vescovo il crocefisso. È prevista, secondo la
prassi, anche la lettura da parte
del cancelliere monsignor Mario Balladore della bolla pontifica con cui il papa ha nominato vescovo Vittorio Viola. Poi la
funzione: per chi non riuscirà a
trovare posto all'interno del
duomo, comunque pienamente accessibile ai fedeli fatti salvi
alcuni posti riservati, è previsto un maxischermo alla chiesa
di Santa Maria Canale e la trasmissione in diretta streaming
sul sito della diocesi e di Radio
Pnr.
S.B.
Antiquariato:
ultimo
mercatino
l È un’occasione
per trovare idee per
i regali di Natale
Casale Monferrato
_ Ritorna anche questo mese il consueto appuntamento con il Mercatino dell’Antiquariato di Casale Monferrato che si terrà domani, sabato e domenica 14. Si prevede un grande afflusso di espositori e visitatori, vista la
vicinanza con il Natale. Sarà, infatti, questa l’occasione per trovare spunt per fare
i regali in vista delle festività
di fine anno. Nell’occasione
verranno distribuiti i calendari 2015 de Mercatino, quest’anno davvero particolari
perché il lavoro, firmato da
Mauro Galfrè riprenderà i
soggetti dei film di Sergio
Leone, nonostante i primi
freddi. Sarà poi presente sia
al sabato che alla domenica,
con le sue prelibatezze, il
mercato biologico a km 0
Farmer Market, all’interno
del settore esterno di Piazza
Castello. E anche questa sarà occasione per poter acquistare un cestino regalo
creato sul momento, secondo le proprie preferenze con
una selezione a di prodotti a
Km. 0.
M.I.
In breve
:
VOLPEDO
Manifestazioni
di Natale
__Domenica iniziano le manifestazioni di Natale a Volpedo con un mercatino di
prodotti tipici, di vestiario e
del baratto. Il mercatino del
baratto si svolgerà presso lo
storico Italia Caffè con aperipranzo e apericena. (S.B.)
................................................................
TORTONA
Frane, cave
e allagamenti
__Frane, allagamenti e cave
ai tempi del Terzo Valico; se
ne parla in un'assemblea
pubblica oggi alle 21 nella sala della Croce Rossa in corso
Repubblica a Tortona, con
Domenico Finiguerra (Stop al
Consumo di territorio ed ex
sindaco di Cassinetta), Antonello Brunetti (ambientalista), Davide Fossati (geologo)
e testimonianze genovesi di
quanto i cantieri e i lavori del
Terzo Valico modifichino il
territorio. (S.B.)
................................................................
TORTONA
Open day
del Peano
__L’Istituto “G.Peano” di Tortona effettua il suo giorno per
l'orientamento scolastico agli studenti che devono scegliere l'indirizzo di studi dopo
la terza media. All’Open Day
del 13 dicembre, dalle 15 alle
18, cui seguirà una seconda
giornata di apertura della
scuola domenica, 8 febbraio
2015. (S.B.)
................................................................
CASTELNUOVO SCRIVIA
Lettura
manzoniana
__Oggi alle 21.15 nel Salone
del Castello Podestarile di
Castelnuovo Scrivia si terrà
una serata dedicata a “l’Addio monti” tratto dai “Promessi Sposi” di Alessandro
Manzoni. L'insegnante Maria
Luisa Ricotti guiderà in una
lettura con commento. (S.B.)
................................................................
OZZANO
Raccolta
per telethon
__Domenica, alle 8,30 davanti alla chiesa in regione
Lavello, e dalle 10 davanti alla parrocchiale, si tiene la
raccolta di fondi per telethon
per la distrofia muscolare.
................................................................
CASALE MONFERRATO
Open day
all’Artusi
__Domenica, dalle 10,30 alle
17, open day alla scuola alberghiera Artusi.
................................................................
CASALE MONFERRATO
Concerto
in Filarmonica
__ Domani, sabato, alle ore
18, l’Orchestra Suzuki di Torino, terrà un concerto nel salone d’onore dell’Accademia
Filarmonica di via Mameli. Eì
la più giovane orchestra da
camera d’Europa e ha suonato nel 1989 avanti a Papa
Giovanni Paolo II. (M.I.)
................................................................
VILLAMIROGLIO
Festa dei bambini
a Vallegioliti
__ L’associazione C’era una
volta in collaborazione con il
Comune e il Circolo Ancol di
Vallegioliti organizza domani,
sabato, dalle ore 15 la Festa
dei bambini. Alle ore 21, nella chiesa di Santo Stefano
verranno ospitati tre cori.
(M.I.)
................................................................
CASALE MONFERRARO
Conferenza
della Lilt
__Oggi, venerdì, alle ore
17.30, nella sala del consiglio comunale, la Lilt presenta il libro di Aldo Forbice e
Francesco Schitulli “Con il
nastro rosa. Storie di donne
che si sono riprese la vita”.
Introduce il sindaco Titti Palazzetti intervengono Pier
Giacomo Betta e Mario Botta. (M.I.)
Artinfiera,
progetto
presentato
l
Sarà capofila per il
Tortonese all’Expo.
Occasione importante
Tortona
_ “Heart, earth, art, save the
world”. Tre parole inglesi che
si differenziano nella pronuncia per il grado di aspirazione di una H o per la pronuncia più o meno aperta di
una A esprimono molto bene
ciò che vuole comunicare la
partecipazione del territorio
Tortonese ad Expo 2015, collegando tutto quello che può
fare sistema territoriale. Earth è naturalmente il territorio con i suoi prodotti e la sua
storia e cultura, heart è l'impegno e il legame di comunità, art è il presupposto, ovvero il fatto che l'iniziativa parta dall'associazione Artinfiera di San Sebastiano Curone,
capofila del progetto e capace, forse per la prima volta
nella storia, a radunare i
principali attori pubblici,
privati, no profit , enti, associazioni, consorzi presenti
sul territorio attorno al progetto, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio
di Tortona, che prevede uno
stand negli spazi di Cascina
Triulzia, nel padiglione intitolato Società Civile e dedicato al turismo sostenibile. L'obiettivo, affascinante e ambizioso, è presentare ”le terre
tortonesi per un nuovo modello di sviluppo”, attraverso
la capacità proiettare la realtà del territorio in una dimensione “glocale”, valorizzando le numerose potenzialità ed eccellenze che ci sono
nel territorio in campo enologico, gastronomico, naturalistico e artistico. Matteo
Bonafede, presidente dell’Associazione Artinfiera, firmatario dell’accordo di collaborazione con Cascina Triulza-Expo, alla presentazione
formale del progetto, svoltasi
martedì a Tortona, spinge a
provare ad essere un Territorio, con la maiuscola, facendo un esperimento di sincera
collaborazione e scommettendo sulla possibilità di imparare tutti ad apprezzare i
vantaggi di una visione della
promozione più ampia, più
partecipata e condivisa, forse più faticosa, ma certamente più forte, non solo nel senso di competitiva ma anche
nel senso di più solida. L’intero territorio Tortonese è un
valente esempio del cambiamento in atto: l'agricoltura
della pianura, i vini, i prodotti d'eccellenza, le ricchezze
culturali come la Pinacoteca
"Il Divisionismo” sono frutto
di buone pratiche attraverso
cui fare conoscere il territorio nel mondo.
S.B.
Notizie utili
:
............................................................. .
Tortona
............................................................. .
l Farmacie
di turno
Venerdì 12; Comunale 2, centro comm. Oasi; sabato 13;
Destefanis, via Emilia 39, Comunale 2, centro comm. Oasi; domenica 14; Destefanis,
via Emilia 39; Lunedì 15; Bidone, piazza Allende 3; martedì 16; Centrale, via Emilia
163
l Edicole
aperte
Domenica: Tanzi, via Emilia;
Filippini, via Emilia; Prima Pagina, corso Alessandria; Corti,
Corso Don Orione; Barbieri,
piazza Milano; Topmar, Corso
Pilotti, Cortesi, corso Alessandria.
l Distributori
di turno
Domenica: Ip, loc. Rondò, Torre Garofoli; Agip, SS per Voghera; Esso, SS per Genova;
Ip, via Arzani.
l Stato
civile
Nati: Severino Gaia, Attisano
Flavio Vincenzo, Kasa Matteo.
Decessi: Carniglia Maria R.
1928, Borasi Carlo 1937,
Grande Teresa 1928.
ݱ°·¿ ¼· ¿¿èêëçí¼ºð¼»ï½»çë¼êçºîîíê¼ð¾ïèì¿
Ü·®»¬¬±®» Û¦·± Ó¿«®±
Ú±²¼¿¬±®» Û«¹»²·± ͽ¿´º¿®·
ÒÆ
ßÒÒÑ íç ó Òò îçì
ßÔÊÑØÈÛÞ¾¿¸¿¿¶ß Ý×ÜÚÜÏÜÐÜØ
ç ééðíçð ïðéððç
©©©ò®»°«¾¾´·½¿ò·¬
ÐÜóïÚ
×Ò ×ÌßÔ×ß € ïôèð ½±² “Ü’
ìïîïí
ÍßÞßÌÑ ïí Ü×ÝÛÓÞÎÛ îðïì
øÐÎÑÊò ÊÛ ÝÑÒ Ôß ÒËÑÊß Ü× ÊÛÒÛÆ×ß Û ÓÛÍÌÎÛ € ïôíðå ÝÑÒ “Ü’ € ïôéð÷
ÎÝÔËÞ ñ Ôß ÝÑÐÛÎÌ×Òß
ÎÝÔËÞ ñ ÔÛ ÌÛÒÜÛÒÆÛ
ÎÝÔËÞ ñ ×Ô ÞÛÒÛÍÍÛÎÛ
Ú·±®»´´¿Ó¿²²±·¿æ·²ßº®·½¿
¸±·³°¿®¿¬±´¿-»³°´·½·¬@
Ûó-¸±°°·²¹ôß³¿¦±²
-·´¿²½·¿²»´´¿³±¼¿
ݱ³»²±²®·²«²½·¿®»¿´´»º»-¬»
-»²¦¿°»®¼»®»·´°»-±º±®³¿
ÙË×ß ÍÑÒÝ×Ò×Û Ù×ËÍÛÐÐÛ Ê×ÜÛÌÌ×
ÍÛÎÛÒß Ì×ÞßÔÜ×
×ÎÓß Ü•ßÎ×ß
“×´ ³·± ²± ¿ Ü®¿¹¸·
-«´´•¿½¯«·-¬±¼·¾±²¼
Ԑ׬¿´·¿ º¿½½·¿ ¼· °·'’
ÍÝ×ÑÐÛÎÑÝÙ×ÔÛË×ÔôßÜÛÍ×ÑÒÛßÔêðûò ÍÝÑÒÌÎ×ßÌÑÎ×ÒÑÛÓ×ÔßÒÑ
â ײ¬»®ª·-¬¿¿É»·¼³¿²²ô°®»-·¼»²¬»¼·Þ«²¼»-¾¿²µ
⠓޻²» ´» ®·º±®³» ¼· α³¿ô ³¿ ª¿²²± ³»­­» ·² ¿¬¬±’
⠓ͻ ¼·ª»²¬·¿³± ¬®±°°± º´»­­·¾·´· °»®¼·¿³± ½®»¼·¾·´·¬@’
ÜßÔ ÒÑÍÌÎÑ ÝÑÎÎ×ÍÐÑÒÜÛÒÌÛ
Ô•ÛÝÑÒÑÓ×ß
×Ô ÝßÍÑ
ßÒÜÎÛß ÌßÎÏË×Ò×
Û½½±·´°·¿²±°»®´•×´ª¿
´±Í¬¿¬±¿¦·±²·-¬¿
½±²·´ìç°»®½»²¬±
°±·Ó·¬¬¿´óÓ¿®½»¹¿¹´·¿
ÚÛÜÛÎ×ÝÑ ÚËÞ×Ò×
Ô¿¼±²²¿
½¸»-º·¼¿Ñ¾¿³¿
“Ø¿· ½»¼«¬±
¿ É¿´´ ͬ®»»¬’
ßÝÏË×ÍÌÑ ¼· ¬·¬±´· -±ó
ª®¿²· ²»´´•»«®±¦±²¿
°«. »--»®» «² ·²½»²¬·ó
ª± ¿ ·²¼»¾·¬¿®-· ¼· °·'ô -½¿®·½¿²ó
¼± ´» ½±²-»¹«»²¦» -«¹´· ¿´¬®·eò
п®´¿ ·´ °®»-·¼»²¬» ¼»´´¿ ¾¿²½¿
½»²¬®¿´» ¬»¼»-½¿ Þ«²¼»-¾¿²µô
Ö»²- É»·¼³¿²²ô «²±¼»¹´·±°°±ó
-·¬±®· °·' ¼«®· ¿´´» ¿°»®¬«®» ¼»´´¿
Þ½» ª»®-± · п»-· ·² ¼·ºº·½±´¬@ò
uÔ•
ÚÛÜÛÎ×ÝÑ ÎßÓÐ×Ò×
ß ÐßÙ×Òß ïç
ßÔÔÛ ÐßÙ×ÒÛ î Û í
-· ¿ªª·½·²¿ ´¿ º·²»
¼»´´•¿²²± » ¼»· º±²¼· ¼·
½¿--¿ô °»® ´•×´ª¿ ¼· Ì¿®¿²ó
¬±´¿¼±³¿²¼¿°·'«®¹»²¬»±®³¿·
²±² 8 °·' -» ´± ͬ¿¬± »²¬®»®@ ½±ó
³» ¿¦·±²·-¬¿ò Ó¿ 8æ ¯«¿²¬» ª±´¬»
´± º¿®@ò Ò»¹´· «´¬·³· ¹·±®²· ¸¿ ·²·ó
¦·¿¬± ¿ »³»®¹»®» «²¿ ®·-°±-¬¿
²»·½±´´±¯«·º®¿¿¦·»²¼¿ô¹±ª»®²±
»°±¬»²¦·¿´··²ª»-¬·¬±®·æ°®±¾¿¾·´ó
³»²¬» ´± ͬ¿¬± »²¬®»®@ ²»´ ´·¾®±
¼»· -±½· ¼«» ª±´¬»æ «²¿ ¯«¿-· -«ó
¾·¬± » ´•¿´¬®¿ º®¿ «² ¿²²± ½·®½¿ò
Ó
ÛÒÌÎÛ
ß ÐßÙ×Òß íî
ݱ®®«¦·±²»ô°»²»°·'¼«®»
·²½»´´¿¿²½¸»½¸·°¿¬¬»¹¹·¿
Ô¿ª±®±ô«²³·´·±²»»³»¦¦±·²°·¿¦¦¿
Ò¿°±´·¬¿²±æ8«²-»¹²±¼·¬»²-·±²»
×Ô ÎÛÌÎÑÍÝÛÒß
³»²¬±eò ×´ ¬®·¾«²¿´» -¿®@
¿´´»-¬·¬± ·² «² ¸±¬»´ ¼·»ó
¬®± ª·´´¿ Þ±®¹¸»-»ô ¿ α³¿ò
²·¬¿ °·' ¹®¿ª»³»²¬»ò п¬ó
¬»¹¹·¿³»²¬±¿³³»--±-»-·
½±²º»--¿ » -· ®»-¬·¬«·-½» ·´ ³¿´ó
´±°°±òݱ²º·-½¸»¿·½±®®±¬¬·½±³»
°»® ´¿ ³¿º·¿ò Ю»-½®·¦·±²» ¾´±½ó
½¿¬¿ ½±² ´¿ ½±²¼¿²²¿ ¼· °®·³±
¹®¿¼±ô ³¿ ½¸»°±· ½±®®» ¼· ²«±ª±
-» ´•¿°°»´´± ¼«®¿ °·' ¼· ¼«» ¿²²·
» ·´ ®·¬± ·² Ý¿--¿¦·±²» «²±ò X ¬«¬ó
¬± ¯«· ·´ °¿½½¸»¬¬± ¿²¬·½®·³·²»ò
ò ˲ ³·´·±²» » ³»¦¦±
¼· °»®-±²» ·² °·¿¦¦¿ô ½±®¬»·
·²°·'¼·½·²¯«¿²¬¿½·¬¬@·¬¿ó
´·¿²»ô-½±²¬®· ¿Ó·´¿²±»Ì±ó
®·²±ò λ¹·-¬®¿¬± u±´¬®» ·´
-»--¿²¬¿ °»® ½»²¬±e ¼· ¿¼»ó
-·±²·¿´´±-½·±°»®±¹»²»®¿´»
¼· ·»®· °®±½´¿³¿¬± ¼¿ ݹ·´ »
Ë·´ ½±²¬®± ´» °±´·¬·½¸» »½±ó
²±³·½¸»»¼»´´¿ª±®±¼»´¹±ó
ª»®²± 벦·ò Ò¿°±´·¬¿²±æ
uÍ»¹²± ¼· ¬»²-·±²»eò ݱ²ó
¬»-¬¿¬± Ü•ß´»³¿ ¿ Þ¿®·ò
ßÔÔÛ ÐßÙ×ÒÛ ïð Û ïï
ßÔÔÛ ÐßÙ×ÒÛ ïî Û ïí
ÍÛÎÊ×Æ× ßÔÔÛ ÐßÙ×ÒÛ êô é Û ç
Ô×ßÒß Ó×ÔÛÔÔß
ÑÔÑ ´¿½±®®«¦·±²»°®±°®·¿°«ó
Í
мô´•±³¾®¿
¼»´´¿-½·--·±²»
ÚÎßÒÝÛÍÝÑ ÞÛ×
ßÝÝËÍß 8 ¯«»´´¿ ¼· u¬®¿¼·ó
Ô•
Ô•×ÒÝØ×ÛÍÌß
Ô•ßÒßÔ×Í×
×Ô ÐÛÎÍÑÒßÙÙ×Ñ
Ô¿°®±ª¿¼·º±®¦¿
¼»¹´·×®®±¬¬¿³¿¾·´·
Ï«»·º·-½¸·¿Ü•ß´»³¿
¬®¿´»¾¿²¼·»®»®±--»
ÙßÜ ÔÛÎÒÛÎ
ÍÛÞßÍÌ×ßÒÑ ÓÛÍÍ×Òß
®±¬¬¿³¿¬»½· ¬«¬¬·ô
-» ²» -·»¬» ½¿°¿½·ÿeô °®±ó
®±³°» ½±² -±´´·»ª± ·´ ª»½ó
½¸·± -·²¼¿½¿´·-¬¿ò
X ËÒ °¿®¿¼±--± ¾»ºº¿®¼±
²»´´¿ -½»²¿ ¼· Ü•ß´»³¿
½¸» ª·»²» º·-½¸·¿¬±·² «²
½±®¬»± ¼· ¾¿²¼·»®» ®±--»ò
ÍÛÙËÛ ß ÐßÙ×Òß íç
ß ÐßÙ×Òß íç
Û
ßÜÛÍÍÑ
Îî ñ Ôß ÝËÔÌËÎß
ÔßÍÌÑÎ×ß
Ò»´´¿ ¬»-¬¿
¼»´´» ³¿¼®·
½¸» «½½·¼±²±
· ´±®± º·¹´·
שּׁ· ͳ·¬¸æ
·´ ³·± ½¿²¬± ®±½µ
8 «²¿ °®»¹¸·»®¿
°»® Ú®¿²½»-½±
ËÓÞÛÎÌÑ ÙßÔ×ÓÞÛÎÌ×
ÐßÌÌ× ÍÓ×ÌØ
«²¿ ³¿³³¿
«½½·¼» «² º·¹´·± ¹»²»ó
®¿ ´¿ ®·°®±ª¿¦·±²» ¹»ó
²»®¿´»-»²¦¿®·-»®ª»òÍ»°±·-·
±-¬·²¿ ¿ ²»¹¿®» ·´ º¿¬¬±ô ²±ó
²±-¬¿²¬» ´» °®±ª» ½±²¬®¿®·»
²»´´» ³¿²· ¼»¹´· ·²¯«·®»²¬·ô
´¿®·°®±ª¿¦·±²»²±²¸¿°·'¿¬ó
¬»²«¿²¬·ò
×
Ï
ËßÒÜÑ
ÍÛÙËÛ ß ÐßÙ×Òß íè
Ê×Ê×ßÒÑ Û Æ×Ò×Ì×
ßÔÔÛ ÐßÙ×ÒÛ îê Û îé
ͪ±´¬¿ ¿ Ù«½½·
¿¼¼·± ¼· ½±°°·¿
Ê·¿ ´¿ Ù·¿²²·²·
» ´•¿¼ Ü· Ó¿®½±
Ô ÎÑÝÕ -· °«. ½±²·«¹¿®»
½±² ´¿ -°·®·¬«¿´·¬@á б--±
®·-°±²¼»®»-±´±°»®¯«»´´¿
½¸» 8 ´¿ ³·¿ »-°»®·»²¦¿ò л®
³» -4ò л®½¸7 ²»´´¿ ª·¬¿ ²±²
³»¬¬± ´» ½±-» ·² ½±³°¿®¬·ó
³»²¬· ¼·ª»®-·ò Í» ¸¿· «² ´¿¬±
-°·®·¬«¿´»ô ´± °±®¬· ·² ¬«¬¬» ´»
½±-» ½¸» º¿·æ ¯«¿²¼± ½«®· ·
¬«±· ¾¿³¾·²·ô-½®·ª· «²¿ °±»ó
-·¿ô ½¿²¬· «²¿ ½¿²¦±²»ò
ßÍÒßÙØ× Û ßÍÐÛÍ× ß ÐßÙ×Òß îè
ððïìé ÎÑÓßô Ê×ß ÝÎ×ÍÌÑÚÑÎÑ ÝÑÔÑÓÞÑô çð ó ÌÛÔò ðêñìçèîïô ÚßÈ ðêñìçèîîçîíò ÍÐÛÜò ßÞÞò ÐÑÍÌòô ßÎÌò ïô ÔÛÙÙÛ ìêñðì ÜÛÔ îé ÚÛÞÞÎß×Ñ îððì ó ÎÑÓßò
ÙÛÎÓßÒ×ß ×ÎÔßÒÜß ÔËÍÍÛÓÞËÎÙÑ ÓÑÒßÝÑ Ðò ÑÔßÒÜß ÐÑÎÌÑÙßÔÔÑ ÍÔÑÊÛÒ×ß ÍÐßÙÒß îôðð ÓßÔÌß îôîð ÙÎÛÝ×ß îôëð ÝÎÑßÆ×ß ÕÒ ïë
Ý•
ÎÛÙÒÑ ËÒ×ÌÑ ÔÍÌ ïôèð
×ßÒ Ó½ÛÉßÒ
Ôß ÞßÔÔßÌß
Ü× ßÜßÓ ØÛÒÎÇ
Û×ÒßËÜ×
ß ÐßÙ×Òß êë
ßò ÓßÒÆÑÒ× ú Ýò Ó×ÔßÒÑ ó Ê×ß ÒÛÎÊÛÍßô îï ó ÌÛÔò ðîñëéìçìïò
ÎÛÐËÞÞÔ×Ýß ÝÛÝß ÝÆÕ êì ÍÔÑÊßÝÝØ×ß ÍÕÕ èðñ îôêê ÍÊ×ÆÆÛÎß ÚÎ íôðð
ßËÍÌÎ×ß ÞÛÔÙ×Ñ ÚÎßÒÝ×ß
ËÒÙØÛÎ×ß ÚÌ êëð ËòÍòß ü îôðð
ݱ°·¿ ¼· ¿¿èêëçí¼ºð¼»ï½»çë¼êçºîîíê¼ð¾ïèì¿
×Ê
ÌÑÎ×ÒÑ ÝÎÑÒßÝß
´¿ λ°«¾¾´·½¿ ÔËÒÛÜT ïë Ü×ÝÛÓÞÎÛ îðïì
×´ ½¿-±
Ô•»ºº»¬¬±¼±³·²±
¼»´½®¿½Ü»Ì±³¿-±
ײ½®·-·¿²½¸»´¿Í·¬
ÐÎÛÍ×ÜÛÒÌ•Í Ð×ÝÕÍ
ÐßÌÎ×Æ×ß ßÍÐÎÑÒ×
ß·Ó«-»·½·ª·½·
´¿®·-½±°»®¬¿
¼»´´•·³³¿¹·²»
äÜßÔÔß ÐÎ×Óß Ü× ÝÎÑÒßÝß
Ô¿-±½·»¬@ô°®±°®·»¬¿®·¿¼»´´±-¬¿¾·´·³»²¬±ô¬·®¿·²¾¿´´±
«²•·²¬»-¿¬®¿´¿¹·«²¬¿Þ®»--±»·´Ý±³«²»¼·Ù®«¹´·¿-½±
Ôß ÐÑÔÛÓ×Ýß
ÑÌÌßÊ×ßÙ×ËÍÌÛÌÌ×
ÑÐÑ ¯«¿¬¬®±¿²²·¼·¬±¬¿´»
Ü
·²¿¬¬·ª·¬@ ¼»´´± -¬¿¾·´·ó
³»²¬±ô»-»²¦¿¿²½±®¿¿´ó
½«²¿ ±ºº»®¬¿½±²½®»¬¿-«´¬¿ª±´±
¼»´´¿Î»¹·±²»°»®´•¿½¯«·-¬±¼»´ó
´¿ Ü» ̱³¿-±ô ½•8 «²•¿´¬®¿ -±ó
½·»¬@ ½¸» -· ¬®±ª¿ ¿ «² °¿--± ¼¿´
½®¿½ º·²¿²¦·¿®·±æ 8 ´¿ Í·¬ô ͪ·´«°ó
°± ·²ª»-¬·³»²¬· ¬»®®·¬±®·± -®´ô
°¿®¬»½·°¿¬¿¿´ççôê°»®½»²¬±¼¿
Ú·²°·»³±²¬»ô °®±°®·»¬¿®·¿ ¼»´ó
´•¿®»¿ ·²¼«-¬®·¿´» ½¸» »®¿ ¼· зó
²·²º¿®·²¿ » ½¸» ª»²²» ¿½¯«·-¬¿ó
¬¿ ¼¿ Í·¬ °»® ïì ³·´·±²· ¼· »«®± ¿
º·²» îððç -»½±²¼± ¹´· ¿½½±®¼·
¬®¿Î»¹·±²»ôз²·²º¿®·²¿ »·Î±-ó
-·¹²±´± ²»´´•±°»®¿¦·±²» ½¸» 8
±®¿ ¿´ ½»²¬®± ¼· «²¿ ·²½¸·»-¬¿
¼»´´¿ °®±½«®¿ ¼· ̱®·²±ò ˲ ¾·ó
´¿²½·± ¿°°®±ª¿¬± ·² »¨¬®»³·-ô »
-±´± ¹®¿¦·» ¿´´» ¹¿®¿²¦·» ½±²ó
½»--» ¼¿ Ú·²°·»³±²¬» °¿®¬»½·ó
°¿¦·±²· ø¹¿®¿²¦·» ½¸» °»® ·´
°®±--·³± ¿²²± -±²± °»®. -¬¿¬»
®·¬·®¿¬»÷ô Í·¬ô ½¸» ²±² 8 ³¿· ®·«ó
-½·¬¿ ¿ ®·»²¬®¿®» ¼»· ¼»¾·¬· -±¬ó
¬±-½®·¬¬· ½±² ´» ¾¿²½¸» °»® °®±ó
½»¼»®» ½±² ¯«»´´•±°»®¿¦·±²»ô -·
¹·±½¿ «²•«´¬·³¿ ½¿®¬¿ » º¿ ®·»ó
³»®¹»®» ¼¿¹´· ¿½½±®¼· ¼»´ îððç
«²¿ ´»¬¬»®¿ ¼»´´•¿´´±®¿ -·²¼¿½±
¼· Ù®«¹´·¿-½±ô Ó¿®½»´´± Ó¿¦¦'ô
½±²´¿ ¯«¿´» ·´ °®·³±½·¬¬¿¼·²± -·
®»²¼»ª¿ ¼·-°±²·¾·´» ¿ °®±³«±ó
ª»®» ·² ½±²-·¹´·± ½±³«²¿´» «²¿
ª¿®·¿²¬»¿´°·¿²±®»¹±´¿¬±®»°»®
¬®¿-º±®³¿®» °®±°®·± ¯«»´´•¿®»¿
·² ®»-·¼»²¦·¿´»ò Ò»´ ½¿-± ·² ½«·
´•±°»®¿¦·±²» ·²¼«-¬®·¿´» ²±²
º±--» ¿²¼¿¬¿ ¿ ¾«±² º·²»ò
Û °»®½·. »-·-¬» ¼¿ªª»®± ¯«»´ó
´¿ ³·--·ª¿ô ³¿· °¿--¿¬¿ ¬®¿ ¹´·
¿¬¬· «ºº·½·¿´·ô ½¸» ¿´´•»°±½¿ »®¿
-¬¿¬¿ ·²¼·½¿¬¿ ½±³» ´¿ °®±ª¿
Ü·³·--·±²·²»´´•¿¦·»²¼¿º¿´´·¬¿
°»®»ª·¬¿®»´¿®·º±®³¿Ú±®²»®±
ßÎÌÛ ±¹¹· ¬®¿ ¹´· »¨ ±°»®¿· ¼·
Ð
Ó×Ò×ÍÌÎÑ
Û´-¿ Ú±®²»®±
8 -¬¿¬¿ ³·²·-¬®±
¼»´ ¹±ª»®²±Ó±²¬·
Ü» ̱³¿-± ´¿ ½±®-¿ ¿´´¿
º·®³¿ ¼»´´» ¼·³·--·±²· °»®
¿½½»¼»®» ¿´´¿ ³±¾·´·¬@ » ²±²
·²½±®®»®» ²»´´¿ ®·º±®³¿ Ú±®²»®±
½¸» »²¬®¿ ·² ª·¹±®» ¿ ¹»²²¿·±ò Í»
´¿-½·¿--»®± ·´ ´¿ª±®± ²»´ îðïëô
·²º¿¬¬·ô ¿ª®»¾¾»®± ¼·®·¬¬± ¿
®·½»ª»®» ´•ß-°·ô ´•·²¼»²²·¬@ ¼·
¼·-±½½«°¿¦·±²»ô » ²±² ´¿
³±¾·´·¬@ô ½¸» -·¹²·º·½¸»®»¾¾»
±¬¬»²»®» ¬®¿ · ê » · ïî ³»-· ¼·
·²¼»²²·¬@ ·² ³»²±ò Í· ½±²½´«¼»
½±² ¯«»-¬± °¿®¿¼±--± ´¿ ½®·-·
¿¦·»²¼¿´» °·' ¹®¿ª» » -·³¾±´·½¿
¼»´ з»³±²¬»æ ¿²¼¿®» ª·¿ °®·³¿
8 ·´ -±´± ³±¼± °»® ²±² ®·³»¬¬»®½·ò
¼»´´¿ u½±³¾·²»e ¬®¿ ¹´· ¿--»--±ó
®· ¼»´´¿ ¹·«²¬¿ Þ®»--± » ´¿ -¬±®·ó
½¿ Ý¿®®±¦¦»®·¿ ¬±®·²»-»ò uл®
¯«¿´» ®¿¹·±²» -· ¼»ª±²± º±®²·®»
-·³·´· ¹¿®¿²¦·» -» -· 8 ½±²ª·²¬·
½¸»´•±°»®¿¦·±²» ·²¼«-¬®·¿´» -·¿
-±´·¼¿áeæ -½®·ª»ª¿ °»® »-»³°·±
²»´ îðïð ·² «²¿ ·²¬»®°»´´¿²¦¿ ·´
½±²-·¹´·»®» ¼»´´¿ ³¿¹¹·±®¿²¦¿ô
Ó¿®·¿²± Ì«®·¹´·¿¬¬±ò Ó¿®½»´´±
Ó¿¦¦'ô ¼¿ °±½¸·--·³± ²±³·²¿ó
¬± °®»-·¼»²¬» ¼»´´•ß¬½ô ®·-°±-»
½¸»´¿ ´»¬¬»®¿®¿°°®»-»²¬¿ª¿-±ó
´± «²¿ ¼·-°±²·¾·´·¬@ ¼•·²¬»²¬· »
²±² «² ¿¬¬± «ºº·½·¿´» ¼»´´¿ -«¿
¹·«²¬¿ò ݱ³» ¼·³±-¬®¿ª¿ ·´ º¿¬ó
¬± ½¸» ³¿·ô ¼¿ ¿´´±®¿ô »®¿ -¬¿¬¿
°±®¬¿¬¿ ½±²½®»¬¿³»²¬» ·² ½±²ó
Ü» ̱³¿-± ½±²¬·²«¿
¿ »--»®» ²»´´¿ ¾«º»®¿æ
±®¿ -°«²¬¿ «²¿ ´»¬¬»®¿
¼»´´•»¨-·²¼¿½± ¼· Ù®«¹´·¿-½±
½¸» -½¿¬»²¿ ´¿ °±´»³·½¿
-·¹´·± ½±³«²¿´» ¿´½«²¿ ª¿®·¿²ó
¬»¿´ °·¿²± ®»¹±´¿¬±®»°»® ´•¿®»¿
»¨Ð·²·²º¿®·²¿òÑ®¿°»®.ô¿°·'¼·
¼«» ¿²²· ¼¿´´¿ ¼·½¸·¿®¿¦·±²» ¼·
×´ ²«±ª± °®·³± ½·¬¬¿¼·²±
¿ª®»¾¾» ¹·@ ®·-°±-¬±
²± ¿´´¿ ½¿°±¹®«°°±
Ú·²°·»³±²¬»
º¿´´·³»²¬± ¼· Ü» ̱³¿-±ô · °®±ó
°®·»¬¿®· ¼»´´•¿®»¿ ·²¼«-¬®·¿´»
ª±®®»¾¾»®± º¿® ª¿´»®» ¯«»´´•·³ó
°»¹²± -±¬¬±-½®·¬¬± ¼¿´´•»¨ -·²ó
¼¿½±ô ·³°»¹²± ½¸» °±¬®»¾¾» ®·ó
ª»´¿®-· ´•¿²½±®¿ ¼· -¿´ª»¦¦¿ °»®
´¿ -±½·»¬@ò ß²½¸» °»®½¸7 -«
«²•¿´¬®¿ ¿®»¿ »¨ з²·²º¿®·²¿
²±² ´±²¬¿²± ¼¿´´¿ º¿¾¾®·½¿ ¼»ó
-»®¬¿ Ü» ̱³¿-± -±®¹» «² ·²ó
¬»®ª»²¬± ®»-·¼»²¦·¿´»ô ¼· Ʊ°ó
°±´· ú Ы´½¸»®ô ¿°°»²¿ ®»¿´·¦ó
¦¿¬±»½¸»²±²±-¬¿²¬»·´°»®·±¼±
¼· ½®·-· ·³³±¾·´·¿®»ô -¬¿ ®·-½«±ó
¬»²¼±«²¾«±²-«½½»--±ò ӿαó
¾»®¬± Ó±²¬@ô ²«±ª± ¹·±ª¿²»
-·²¼¿½± ¼· Ù®«¹´·¿-½±ô -¬»--±
-½¸·»®¿³»²¬± ¼· ½»²¬®±-·²·ó
-¬®¿ô ²±² -»³¾®¿ ¿ºº¿¬¬± ½±²ó
ª·²¬± ¼· ½±²º»®³¿®» ´»·²¬»²¦·±ó
²· ¼»´ °®»¼»½»--±®»ò ß´ ½±²¬®¿ó
®·±ô ¿ª®»¾¾» ¹·@ ®·-°±-¬± ¿ Ú·²ó
°·»³±²¬» ½¸» ¿´ ®·¹«¿®¼± ²±²
-» ²» º¿ ²«´´¿ò ß²½¸» °»® ³»¬ó
¬»®-· ¿´ ®·°¿®± ¼¿ °±´»³·½¸» »
°®±¬»-¬» ·²¹»-¬·¾·´· °®±°®·± ±®¿
½¸»¹´·èðð ±°»®¿·¼·Ü»Ì±³¿-±
-¬¿²²± º·®³¿²¼±´»´»¬¬»®»¼·¼·ó
³·--·±²·°»®¿²¼¿®»·²³±¾·´·¬@ò
Ó¿ -» ´¿ ¼·-°±²·¾·´·¬@ ¼· ·²¬»²¬·
¼·Ó¿®½»´´±Ó¿¦¦'²±²-»®ª·®@¿
-¿´ª¿®» ·´ ¾·´¿²½·± ¼»´´¿ -±½·»¬@
¼»´´¿ λ¹·±²»ô ·´ -«± ½±²¬»²«¬±
°±¬®»¾¾»®·ª»´¿®-·«¬·´»¿´´¿´«½»
¼»´´•·²½¸·»-¬¿ °»²¿´»ô ª·-¬± ½¸»
· ³¿¹·-¬®¿¬· ·²¬»²¼±²± ½¸·¿®·®»
¯«¿´» ®«±´± »¾¾»®± · °±´·¬·½· ¼»´ó
´¿ ¹·«²¬¿ ¼· Ó»®½»¼»- Þ®»--±
²»´´•¿½½±®¼± °»® ´¿ ª»²¼·¬¿ ¼¿
з²·²º¿®·²¿ ¿ Ü» ̱³¿-±ò
w Î×ÐÎÑÜËÆ×ÑÒÛ Î×ÍÛÎÊßÌß
ÍÝßÜÛ ß Ú×ÒÛ ßÒÒÑô ÐÎÑÎÑÙß ×Ò ßÔÌÑ ÓßÎÛ
Ô•¿´´¿®³»¼»¹´·¿®½¸·¬»¬¬·
“ß°°®±ª¿¬» ·´ °·¿²± ½¿­¿
± °»® ²±· 8 ·´ ¼·­¿­¬®±’
¿®½¸·¬»¬¬· °·»³±²¬»-· ´¿²ó
½·¿²± ´•¿´´¿®³»ò Ô¿ λ¹·±²»
²±² ¸¿ ¿²½±®¿ ¿°°®±ª¿¬± ´¿
°®±®±¹¿¼»´°·¿²±½¿-¿½¸»-½¿¼»¿º·ó
²» ¿²²±ò Í» ½· -¿®¿²²± ®·²ª·· ¿´ îðïë
-· ®·-½¸·¿ ·´ ª«±¬± ´»¹·-´¿¬·ª± » · °®±ó
¹»¬¬·¹·@°¿®¬·¬·-·¼±ª®¿²²±º»®³¿®»ò
Í· °®±-°»¬¬»®»¾¾» ´± -°»¬¬®± ¼»´ º¿´ó
´·³»²¬± °»® ¯«¿´-·¿-· ¿¬¬·ª·¬@ °®±ó
º»--·±²¿´»æ ·´ ³·¨ ·²º¿«-¬± ¼· ¾«®±ó
½®¿¦·¿ » ·²½»®¬»¦¦¿ ¯«»-¬¿ ª±´¬¿ °±ó
¬®»¾¾» ½±´°·®» ¹´· ¿®½¸·¬»¬¬·ô ¹·@ ¿´´»
°®»-» ½±² «²¿ ½®·-· ¼•±½½«°¿¦·±²»
³¿· ª·-¬¿ò
×´ °·¿²± ½¿-¿ ¼»´´¿ λ¹·±²» °®»ª»ó
¼» «²¿ -»®·» ¼· º¿½·´·¬¿¦·±²· °»® ·´ ®»ó
½«°»®± ¼»· -±¬¬±¬»¬¬· » °»® ´•¿³°´·¿ó
³»²¬± ¼»´ îð °»® ½»²¬± ¼»´ ª±´«³»
¼»´´•·³³±¾·´»ô ¿¾·¬¿¦·±²» ± ´±½¿´»
½±³³»®½·¿´»ø¿°¿¬¬±½¸»-·¿º¿¬¬±·²
¾¿-»¿· °·'³±¼»®²·½®·¬»®· ¼· ®·¯«¿´·ó
º·½¿¦·±²» »²»®¹»¬·½¿÷ » ·² ¯«»-¬· ¿²ó
Ù
Ô×
ÐÎÛÍ×ÜÛÒÌÛ
Ó¿®½±ß·³»¬¬·ô °®»-·¼»²¬»
¼»´´•±®¼·²» ¼· ̱®·²±
“
ÓßÎ×ßÝØ×ßÎßÙ×ßÝÑÍß
×´½±²-·¹´·±¿ª®»¾¾»
¼±ª«¬±¿°°®±ª¿®´¿ô³¿´¿
½±³³·--·±²»¸¿-¬®¿´½·¿¬±
¼¿´´•¿--»-¬¿³»²¬±¬«¬¬»
´»²±®³»²±²º·²¿²¦·¿®·»
²· ¸¿ ½±²¬®·¾«·¬±ô ¿´³»²± ·² °¿®¬»ô ¿
®·ª·¬¿´·¦¦¿®» ·´ ³»®½¿¬± ¼»´´» ®·-¬®«¬ó
¬«®¿¦·±²· »¼·´·¦·»ò uÍ·¿³± ³±´¬±
°®»±½½«°¿¬·æ ·´ ²±-¬®± -»¬¬±®» ¿ª®»¾ó
¾» ¾·­±¹²± ¼· «² “°·¿²± Ó¿®­¸¿´´’ œ
-°·»¹¿·´°®»-·¼»²¬»¼»´´•±®¼·²»¼»¹´·
¿®½¸·¬»¬¬· ¼· ̱®·²±ô Ó¿®½± ß·³»¬¬·
œ Ì®¿ · °®±º»­­·±²·­¬· ½8 ³±´¬¿ ·²ó
ßÝÝØ×Òß ½¸» ±ºº®» ¿´
²±-¬®± -¹«¿®¼± ·´ ®¿½ó
½±²¬±¼·«²º¿¬¬±ô·´-«±
°«²¬± ¼· ª·-¬¿ » ´¿ -«¿ -½»´¬¿
»-¬»¬·½¿ò ݱ-4ô ´•±°»®¿ ¼»´ º±ó
¬±¹®¿º± ¼·ª»²¬¿ °»® ½¸· ´¿ ±-ó
-»®ª¿«²±-¬®«³»²¬±¼·´»¬¬«ó
®¿ » ¿°°®±º±²¼·³»²¬± ¼»´´¿
®»¿´¬@ô ¿·«¬¿²¼±½· ¿ ¼»½·º®¿®ó
´¿ » ¿´´± -¬»--± ¬»³°± ¬®¿¬¬»ó
²»²¼±½· » ·²¬»®®±¹¿²¼±½· ·²ó
¬·³¿³»²¬» -« ¼· »--¿ô ¿²½¸»
¯«¿²¼± 8 °·' ½±³°´»--¿ò X
º±®-» ¿²½¸» ½±² ¯«»-¬¿ ®·-½±ó
°»®¬¿ ½¿°¿½·¬@ ¼· ±®·»²¬¿®» ·´
²±-¬®± -¹«¿®¼± ½¸» -· -°·»¹¿
«²¿ ²«±ª¿ -¬¿¹·±²» ¼· -«½ó
½»--± °»® ´» ³±-¬®» º±¬±¹®¿º·ó
½¸»òß²½¸»¯«·¿Ì±®·²±òßпó
´¿¦¦± Ó¿¼¿³¿ô º·²± ¿´´•ïï
¹»²²¿·±ô ¿¼ ¿½½±³°¿¹²¿®» ·
ª·-·¬¿¬±®· ·² «² ¿ºº¿-½·²¿²¬»
ª·¿¹¹·± °»® ·³³¿¹·²· ¬®¿ ¿¬ó
¬«¿´·¬@ô -¬±®·¿ô ²¿¬«®¿ » -±ó
¹²± ­¿®@ “ɱ³»² ±º Ê·­·±²’ô
®»¿´·¦¦¿¬¿ ·² ½±´´¿¾±®¿¦·±²»
½±² ·´ Ò¿¬·±²¿´ Ù»±¹®¿°¸·½ò
˲¿ ®¿½½±´¬¿ ¼· ´¿ª±®· ¼· ïï
¼±²²»ô ¹®¿²¼· º±¬±¹®¿º» ½±ó
³» Ô§²² Ö±¸²-±²ô Ö±¼· ݱ¾¾
» Ó¿¹¹·» ͬ»¾»®ô ¿--·»³» ¿
¬¿´»²¬· »³»®¹»²¬· ½±³»
Û®·µ¿ Ô¿®-»² » Õ·¬®¿ Ý¿¸¿²¿ò
ß²½±®¿ ½±² Ò¿¬·±²¿´ Ù»±ó
¹®¿°¸·½ô ¿ ¬»-¬·³±²·¿®» ½¸»
´¿ º±¬±¹®¿º·¿ 8 -±°®¿¬¬«¬¬±
®¿½½±²¬±¼·ª·¿¹¹·»-½±°»®¬»ô
¼¿´ °®±--·³± ïè ¼·½»³¾®» ½·
-¿®¿²²± ´» ±°»®» ¼· Ó·½¸¿»´
Ç¿³¿-¸·¬¿ ·² ³±-¬®¿ ¿´ Ó¿±ô
½¸» ·²¿«¹«®¿ ·´ ²«±ª± -°¿¦·±
»-°±-·¬·ª± ½±²«²¿°»®-±²¿´»
¼»´ ¹®¿²¼» º±¬±¹®¿º± ¼»¼·½¿ó
¬¿ ¿ Ó¿®½± б´± » ¿´´¿ Ê·¿ ¼»´ó
´¿ Í»¬¿ô ·² ½«· ·´ ®¿½½±²¬± ´»¬ó
¬»®¿®·± » ³·¬·½± ¼»´´•»-°´±®¿ó
¬±®» ª»²»¦·¿²± -· ®·½±²¹·«²ó
¹»½±²·³³¿¹·²· ½¸» ³±-¬®¿ó
²±´¿ª¿®·»¬@¼·½«´¬«®»ô-¬±®·»
»¬®¿¼·¦·±²·½¸»»--±¸¿ ¿¬¬®¿ó
ª»®-¿¬±ò
Ò±² °»®¼»¬»´»ò Ù«¿®¼¿®»
¯«»-¬» º±¬± ²±² -¿®@ -±´± «²
¿¬¬± ½±²¬»³°´¿¬·ª±ô ³¿ «²
³±¼± °»® °»²»¬®¿®» ´» ®»¿´¬@
½¸» »--» ¼»-½®·ª±²±ô ¿¬¬®¿ó
ª»®­± «²¿ “³»¼·¿¦·±²» ½«´¬«ó
®¿´»’ ½¸» º¿ ·²¬»®¿¹·®» ´¿ ­»²ó
-·¾·´·¬@ ¼»´´•¿®¬·-¬¿ ½±² ´¿ ²±ó
-¬®¿ » ®¿½½¸·«¼» ·´ ¬®¿¬¬± ¼·
ª·¿¹¹·± ½¸» -¬·¿³± ½±²¼·ª·ó
¼»²¼± ·² «² ¹»-¬± ¼· «² ¿¬¬·ó
³±ô «² ½´·½ ¼· ª»®·¬@ò
Ó
½»®¬»¦¦¿æ ¸¿²²± ·² ³¿²± ´» °®¿¬·½¸»
» ²±² -¿²²± -» ¼»ª±²± ½±®®»®» °»®
º¿®´»¿°°®±ª¿®»»²¬®±¼«»-»¬¬·³¿²»
± -» °±--±²± ´¿ª±®¿®» -»®»²¿³»²¬»
·² ª·-¬¿ ¼»´ °®±--·³± ¿²²±eò ײ ½¿-±
½±²¬®¿®·± ·´ ®·-½¸·± 8 ¯«»´´± ¼· °»®¼»ó
®»´¿½±³³»--¿°»®½¸7ô-»½¿³¾·¿²±
´» ½±²¼·¦·±²·ô · ½´·»²¬· ®·²«²½·¿²± ¿·
´¿ª±®·ò uÜ¿´´¿ λ¹·±²» ½· ¸¿²²± ®¿-ó
­·½«®¿¬± œ °®±­»¹«» ß·³»¬¬· œ ³¿
º·²½¸7·´°®±ªª»¼·³»²¬±²±²-¿®@¿°ó
°®±ª¿¬± °»® ²±· ®»-¬¿ ´•·²½»®¬»¦¦¿eò
×´ °®»-·¼»²¬» ¼»´´¿ ݱ³³·--·±²»
®»¹·±²¿´» Ê·¬¬±®·± Þ¿®¿¦¦±¬¬± -· ·³ó
°»¹²¿æ uͬ·¿³± »-¿³·²¿²¼± «²¿ -»ó
®·» ¼· ´»¹¹· ·³°±®¬¿²¬·ô ³¿ ·´ ²±-¬®±
·³°»¹²± 8 ¼· ¿®®·ª¿®» ¿´´•¿°°®±ª¿ó
¦·±²» ¼»´ “°·¿²± ½¿­¿’ ·´ °®·³¿ °±­­·ó
¾·´»°»®½¸7½·®»²¼·¿³±½±²¬±½¸»·®·ó
¬¿®¼· ®¿´´»²¬»®»¾¾»®± ·´ ½±³°¿®¬±eò
Ô•·¬»®ô °»®.ô 8 ¬«¬¬•¿´¬®± ½¸» -½±²ó
¬¿¬± » °±¬®»¾¾» ¿²½±®¿ ½±³°´·½¿®-·ò
Ô¿ °®±®±¹¿ 8 ¹·@ -¬¿¬¿ ª¿®¿¬¿ ¼¿´´¿
¹·«²¬¿ ݸ·¿³°¿®·²±ò ×´ ݱ²-·¹´·±
¿ª®»¾¾»¼±ª«¬±¿°°®±ª¿®´¿¿--·»³»
¿´´•¿--»-¬¿³»²¬± ¼· ¾·´¿²½·±ô ³¿ ·²
½±³³·--·±²» -· 8 ¼»½·-± ¼· -¬®¿´½·¿®»
¼¿´¼±½«³»²¬±¬«¬¬»´»²±®³»²±²º·ó
²¿²¦·¿®·»ò ×´ °·¿²± ½¿-¿ 8 ¯«·²¼· º·²·ó
¬± ²»´´¿ ´»¹¹» ¼· ®»ª·-·±²» ¼»´´¿ -°»ó
-¿ ½¸» ¼±ª®@ »--»®» ¼·-½«--¿ ²»´´»
°®±--·³» -»¬¬·³¿²» ²»´´¿³¿®¿¬±²¿
¼· -»¼«¬» ¼»´´¿ ݱ³³·--·±²» » ¼»´
ݱ²-·¹´·±ò ˲¿ ½±®-¿½±²¬®± ·´ ¬»³°±
ª·-¬± ½¸» ·´ °®±ªª»¼·³»²¬± 8 º·²·¬±
¼±°± ¯«»´´± °»® ´•¿«³»²¬± ¼»´´•·³ó
°±-·¦·±²» º·-½¿´»ô -«´ ¯«¿´» ´•±°°±-·ó
¦·±²» ¸¿ ¿²²«²½·¿¬± ´•±-¬®«¦·±²·ó
-³± » -±´± ´¿ -»¬¬·³¿²¿ -½±®-¿ ¸¿
°®»-»²¬¿¬± ïíð »³»²¼¿³»²¬·ô ½¸»
°±¬®»¾¾»®± ®·²ª·¿®» -·²» ¼·» ·´ °·¿²±
½¿-¿ ½¸» ¹´· ¿®½¸·¬»¬¬· ¿¬¬»²¼±²± ½±ó
³» «²¿ ¾±½½¿¬¿ ¼•±--·¹»²±ò
w Î×ÐÎÑÜËÆ×ÑÒÛ Î×ÍÛÎÊßÌß
w Î×ÐÎÑÜËÆ×ÑÒÛ Î×ÍÛÎÊßÌß
ÌÎßÍÐÑÎÌ×
ݱ²Ú´§Ø»®³»¼«»ª±´·¿´¹·±®²±
ª»®-±Ó¿´¬¿
ß ÓÛÎÝÑÔÛÜT °®±--·³±
´¿ ½±³°¿¹²·¿ ¿»®»¿
³¿´¬»-» Ú´§ Ø»®³»½±´´»¹¸»®@ ´•·-±´¿ ¼»·
Ý¿ª¿´·»®· ½±² ´± -½¿´± ¼·
ݱ³·-± » ½±² ´•¿»®±°±®¬± ¼·
̱®·²± Ý¿-»´´» ¹®¿¦·» ¿ «²
ª±´± ¾·ó¹·±®²¿´·»®±ô -»·
ª±´¬» ´¿ -»¬¬·³¿²¿ô
«¬·´·¦¦¿²¼± «² Þ±»·²¹ éíé
¼¿ ïêè °±-¬·ò
Ï«»-¬¿ ²«±ª¿ ¬®¿¬¬¿ô
-°·»¹¿ «² ½±³«²·½¿¬± ¼·
Ú´§ Ø»®³»-ô u8 -¬¿¬¿ ª±´«¬¿
¼¿´ ³¿²¿¹»³»²¬ ¼»´´¿
½±³°¿¹²·¿ °»®
·²½®»³»²¬¿®» »
½±²-±´·¼¿®» · ®¿°°±®¬· ¬®¿
¼«» ·³°±®¬¿²¬· ¿®»» ¼»´
-«¼ ¼»´´•Û«®±°¿eò
Ü
w Î×ÐÎÑÜËÆ×ÑÒÛ Î×ÍÛÎÊßÌß
venerdì 12 dicembre 2014 _ 27
Online
www.ilpiccolo.net
Economia&Lavoro
Zerbinati, impresa dell’anno
Il ‘Bilco’ per il lavoro
l
I servizi del centro che
opera a Casale come
emanazione del Ciofs
Casale Monferrato
_ Da qualche mese è attivo a Casale, in corso Valentino 79, il
Centro Bil.Co. che nasce nel
2007 come Centro di Bilancio
delle Competenze e Orientamento Professionale, emanazione del Ciofs Fp Piemonte, accreditato alla Fecbop - Federazione europea dei Centri di bi-
lancio di competenze e orientamento professionale. «La struttura - spiega Alessandra Peola,
referente del Centro Bil.Co. di
Casale insieme a Franco Oddone, direttore del Ciofs Fp - offre
servizi agli utenti che intendono promuovere l’inserimento
formativo e lavorativo. Non siamo un’agenzia di somministrazione o interinale e neanche il
Centro per l’impiego» precisa
Peola. È sufficiente una iscrizione gratuita ai servizi di supporto orientativo. Bil.Co. Casale, in-
‘Solo un taglio secco
su molte voci di costo’
l
Riordino della rete
ospedaliera: l’analisi di
Gianluca Di Blasi (Cgil)
Alessandria
_ Appuntamento il 18 dicembre. Quando Cgil, Cisl e Uil incontreranno l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta. Solo dopo quella data forse
saranno più chiari alcuni aspetti, collegati al riordino della rete ospedaliera piemontese, relativi alle condizioni di
lavoro e al livello delle prestazioni. Solo in provincia di Alessandria il settore occupa oltre
duemila persone nell’azienda
ospedaliera di Alessandria,
più quattromila nell’Asl Al cui
si aggiunge il personale delle
strutture private e dei servizi
collegati. «Al momento - commenta Gianluca Di Blasi, componente della segreteria confederale della Cgil provinciale
- potrebbe sembrare che si operi un taglio secco su molte
voci di costo, ma senza una
reale misurazione del fabbisogno sanitario nei singoli territori. È un piano che risente
drammaticamente della gravissima situazione finanziaria
del Bilancio regionale. Il rischio è che i tentativi di risanamento, o meglio di attenuazione dei deficit, comportino un
abbassamento qualitativo delle prestazioni e delle condizioni di lavoro». La Cgil pensa che
il modello proposto dalla Regione «non affronti in maniera efficace il tema della rete ospedaliera territoriale e che limiti fortemente il diritto alla
salute dei cittadini. Insomma,
una riduzione drastica dei posti letto senza avere creato una
rete capillare di assistenza sul
territorio, anche domiciliare».
L’ipotesi, a giudizio di Di Blasi,
non tiene in alcun conto i limiti della viabilità del nostro territorio, anche accentuati dai
tagli ai trasporti pubblici locali che colpiscono maggiormente le fasce più deboli della
popolazione. I risparmi - ag-
Gianluca
Di Blasi
della
segreteria
confederale
Cgil
giunge - si realizzerebbero a
discapito degli utenti, con un
rapporto posti letto e abitanti
inferiore a quanto scritto nel
Patto per la salute e con spinte
verso il privato». Obiettivo
della Cgil confederale è la revisione dell’impianto complessivo del piano, da realizzare a
livello regionale. «Vogliamo
tenere insieme le esigenze di
tutti i territori, senza cedere
alle pur legittime rivendicazioni campanilistiche, sia tra
centri zona dello stesso ambito, sia tra le province limitrofe
nell’ottica di quadrante sanitario. Se dovessimo ancora
trovare - conclude Gianluca Di
Blasi - una giunta regionale
sorda al confronto con le organizzazioni sindacali, portatrici di interessi collettivi, dei cittadini / utenti e anche degli operatori del settore, saremo
pronti a una vertenza complessiva».
Altro articolo a pagina 18.
E.So.
PRIMA LA FILCA CISL
Cantiere Cociv
e rinnovo rsu
__Rinnovo della rapprentanza sindacale unitaria
del cantiere Cociv Terzo
Valico nell’area Finestra
Castagnola di Borgo Fornari: è stato eletto con
27 voti Michele Gullace,
delegato Filca Cisl Alessandria-Asti (diventa anche rappresentante dei
lavoratori per la sicurezza) insieme a Franco Angelo Gencarelli, delegato Fillea Cgil provinciale
con 17 preferenze. Soddisfatta la segreteria Filca Cisl Alessandria-Asti.
sieme al Ciofs, partecipa al programma nazionale ‘Garanzia
Giovani Piemonte’ riservata a
giovani tra i 15 e i 29 anni che
non lavorano e non stanno perseguendo un percorso universitario. «Finora abbiamo registrato 140 utenti circa – dice ancora Peola – in maggioranza di
Casale e del Monferrato». L’ufficio è aperto il lunedì dalle 9 alle 13, martedì dalle 9 alle 13 e
dalle 14 alle 16 (su appuntamento), mercoledì dalle 9 alle 13 (su
appuntamento) e giovedì dalle
l
Oggi pomeriggio la consegna del premio della
Camera di Commercio
Alessandria
9 alle 13 (su appuntamento) e
dalle 14 alle 16. Il telefono è 0142
– 456301, posta elettronica [email protected] e sito
www.centrobilco.it.
Massimo Iaretti
_ Tradizione e innovazione
vanno in scena oggi, venerdì,
alle 18.30, a Palazzo Monferrato, in via San Lorenzo 21 ad Alessandria, dove è in programma la premiazione dell’imprenditore dell’anno, riconoscimento che la Giunta della
Camera di Commercio, guidata
da Gian Paolo Coscia, attribuisce «a personalità di spicco del
tessuto economico della provincia». L’edizione 2014 vedrà
assegnare il premio a Simone
Zerbinati, general manager
della Zerbinati srl, azienda leader nel mercato nazionale per
la produzione di verdure fresche pronte al consumo e di
piatti pronti freschi. La Zerbinati è stata fondata a Borgo San
Martino nel 1970 da Ferdinando Zerbinati. Attualmente l’attività viene svolta in due stabi-
limenti, uno a Borgo San Martino e l’altro a Casale (inaugurato nell’estate 2013) su un’area complessiva di 40.000 metri quadri, con tredici linee per
la produzione e quindici di
confezionamento di novanta
diversi prodotti e centomila
confezioni prodotte al giorno.
Oggi è anche il momento di altre due premiazioni. La prima è
quella delle Imprese Storiche
d’Italia, onorificenza assegnata dalla Camera di Commercio
alle imprese con esercizio inin-
terrotto dell’attività nell’ambito dello stesso settore merceologico per un periodo non inferiore a 100 anni e inserite nel
Registro delle Imprese Storiche italiane”. Quest’anno il riconoscimento verrà assegnato
alla Pasticceria Barberis di Valenza e all’Albergo Ristorante
Italia di Silvano d’Orba.
Infine, la premiazione per
la ‘Start-up innovativa’, vincitrice del bando 2014: la Al.Va
srl di Casale Monferrato.
E.So.
Doha, ecco la nuova frontiera
per i prodotti del Monferrato
l Un
gruppo di aziende della provincia
ha partecipato all’evento dedicato all’Italia
Casale Monferrato
_ Un pieno di benzina? Otto euro. Una bottiglietta d’acqua? Tre euro. Il
Qatar non è certo un Paese né facile,
né semplice. Non lo è per il clima
(hanno addirittura già realizzato un
piccolo stadio con aria condizionata
a causa delle altissime temperature).
Non lo è per le tensioni islamiche in
forte contrasto con il crescente desiderio di occidentalizzazione e di
svincolarsi da Dubai (metropoli che
guardando a molteplici fronti di investimenti ha scelto di puntare moltissimo sul turismo) che è vissuta dagli abitanti del Qatar come una sorta
di Las Vegas con tutti i pro e i contro
generati dal contrasto fra queste diverse realtà. Però Doha e il Qatar possono rappresentare uno sbocco tutto
nuovo per alcuni settori dell’economia italiana e di quella legata all’enogastronomia e all’accoglienza che caratterizza il Piemonte e l’alessandrino. Un esempio concreto, e coraggioso per come è nato, arriva da Casale
Monferrato da dove è partita una delegazione di imprenditori che ha partecipato alla prima edizione del
‘Brand Italy’, evento voluto dallo
sceicco Ali Bin Thamer Al Thani per
portare il meglio dell’imprenditoria
italiana in Qatar, un mercato in enorme espansione grazie a importanti
investimenti.
vanna Ceccherini, entrambi di Casale, è stato riunito sotto il marchio
‘Monferrato World’. Grazie anche alla posizione centrale e strategica dell’area espositiva allestita nel Qatar
National Convention Centre, il Monferrato ha brillato, convinto e ottenuto «importanti contatti» con operatori e alcuni de gruppi imprenditoriali internazionali presenti alla fiera: Dyarco International Group,
World Trade Center Qatar (multisettore); Qatar Airways (turismo e
food); Colosseum – Import Italian
Delicatessen (food); Al Ansari International (multisettore); Intercontinental Hotel di Doha (turismo e
food); Grand Heritage (turismo e
food); Souq Hotel (turismo e food);
Rotana Hotel (turismo e food); Paper
Moon Restaurant (food); Aamad
Company (costruzioni); Ahmad Aluthman & Brothers (costruzioni); Aldanah Travelings & Contracting
(Food); Al Jabor Group Holding
(Real Estate); Conserved Food Distributors Co (Food); Naset Ben
Khald & Son Com (multisettore); Aes
Ras Laffan Operating Co. (industria); Gulf Drilling International
(industria); Halul Offshore Service
Company (servizi per industria); Uc
Urban Costruction Company (General contractor).
Il brand che piace
Mentre il Brand Italy ha archiviato
L’esempio coraggioso
l’edizione 2014 con 250 espositori e
Alla prima edizione hanno parteci- pensa già a quella del 2015, che punta
pato in modo attivo, e non solo rigi- a raddoppiare le presenze italiane,
damente istituzionale, alte persona- gli imprenditori riuniti sotto il marlità del governo e dell’echio del ‘Monferrato
conomia qatarina fra cui
World’ non nascondono
L’iniziativa
il fratello Hamad bin
la soddisfazione. Sopromossa dal prattutto perché hanno
Thamer bin Mohammed
Qatar apre avuto un successo inatAl Thani, presidente di
Al Jazeera. Il gruppo,
prospettive teso prodotti come il vicoordinato dal ristorante
non alcolico (lo spudi assoluto no
‘La Torre’ guidato da Pamante Toselli) prodotto
interesse da Bosca di Canelli (il
trizia Grossi e l’Hotel
Candiani diretto da Giopubblico ha chiesto di
L’area fieristica
allestita
all’interno del
Qatar National
Convention
Centre dove
ha riscosso
molto successo
la zona dedicata
al Monferrato.
L’evento
è stato voluto
dallo sceicco
Ali Bin Thamer
Al Thani;
sotto, la squadra
del ‘Candiani’
e ‘Torre’ con
Giacomo Boidi
portare via per ricordo le bottiglie
vuote), il cioccolato di Giraudi di Castellazzo Bormida e una autentica
chicca della gastronomia italiana:
l’aceto balsamico dell’Acetaia del
Cristo di San Prospero, in provincia
di Modena, con prodotti con oltre 25
anni di invecchiamento. All’evento
di Doha hanno partecipato ‘Il Mongetto’, confetture e conserve (azienda
agricola cooperativa di Vignale che
ha presentato le salse e i sapori tipici,
dalla bagna cauda alle salse allo scalogno); Giraudi, cioccolato artigianale che ha fatto innamorare per la delicatezza e la varietà di sapori); il nocciolino della Pasticceria Bonfante; la
‘Polenta di una volta’ di Marano; il riso carnaroli della Tenuta Margherita
di Desana Vercellese e della Riseria
del Principato di Lucedio; Luigi Guffanti, formaggi per tradizione con, in
particolare, quello allo zafferano e
pepe; le lingue di suocera e le farine
di Mario Fongo, ‘Il Panatè’ di Rocchetta Tanaro; l’Hotel Candiani e il
ristorante La Torre, con Patrizia
Grossi, hanno gestito la preparazione di polenta e risotti. Con questi ultimi che hanno particolarmente colpito lo sceicco del Qatar. Al Thani durante la cena organizzata da ‘Monfer-
rato World’ al ristorante italiano “Papermoon” di Doha ha infatti dimostrato di gradire particolarmente la
cucina della provincia alessandrina e
quella monferrina in particolare con
la cuoca Patrizia Grossi ha preparato
un «eccezionale», parola degli ospiti,
risotto all’aceto balsamico e la polenta.
‘Un punto di partenza’
«L’esperienza di Doha - sono le parole di Patrizia Grossi e Giovanna Ceccherini - ha rappresentato senza dubbio un punto di partenza per il Monferrato, un territorio che stenta a riprendersi dalla profonda crisi indu-
striale in cui è precipitato. Ma i suoi
piccoli imprenditori fanno ancora la
differenza e con grandi speranze
hanno compiuto un importante sforzo economico per aderire alla manifestazione. Il mercato del Qatar si è
subito dimostrato molto sensibile alla nostra gastronomia, avido di conoscenza e desideroso di poter accedere
al buono in tavola che ci contraddistingue. Brand Italy Qatar ha quindi
dimostrato che esiste l’opportunità
per continuare a lavorare ed a crescere attraverso l'internazionalizzazione, mantenendo sempre, però il massimo rigore qualitativo che è quello
che fa la vera differenza. Una prospettiva di crescita nuova e sulla quale - concludono - i membri di ‘Monferrato World’ vogliono continuare a
lavorare per aprire nuove opportunità a nuove aziende del Casalese». I
mercati ci sono e, come hanno detto
due importatori di origine libanese
che hanno partecipato all’evento di
Doha, in Italia «ci sono le cose più
buone del mondo: è solo che è difficilissimo lavorare con gli italiani».
Un preconcetto rispetto al quale i
monferrini stanno dimostrando che
al contrario è possibile farlo. E bene.
Enrico Sozzetti
FACTORY SHOP
VENDITA DIRETTA
Special Week End
Sabato 13 dicembre, 10-18
Domenica 14 dicembre, 14-18
ZONA INDUSTRIALE D5
VIA GAMBALERA, 168 ALESSANDRIA
SPINETTA MARENGO
ݱ°·¿ ¼· ¿¿èêëçí¼ºð¼»ï½»çë¼êçºîîíê¼ð¾ïèì¿
ê
ÛÝÑÒÑÓ×ß
´¿ λ°«¾¾´·½¿ ÍßÞßÌÑ ïí Ü×ÝÛÓÞÎÛ îðïì
Ô± -½·±°»®±
з¿¦¦»°·»²»»-½±²¬®·
¿¼»-·±²»¿´êð°»®½»²¬±
“Ö±¾­ ß½¬ ¼¿ ¿²²· Ê»²¬·’
Ô±-¬±°¹»²»®¿´»±®¹¿²·¦¦¿¬±¼¿Ý¹·´»Ë·´ô¬®¿-°±®¬··²¬·´¬
Ì¿ºº»®«¹´·¿Î±³¿ôÓ·´¿²±»Ì±®·²±ò벦·æ²±²³··³°®»--·±²±
ÔË×ÍßÙÎ×ÑÒ
× ÒËÓÛÎ×
ïôë ³´²
ÐÛÎÍÑÒÛ×ÒÐ×ßÆÆß
ײ ëì ½·¬¬@ -· -±²±
®·ª»®-¿¬» ·² °·¿¦¦¿
«² ³·´·±²» » ³»¦¦±
¼· °»®-±²»
ëðû
ÌÎÛÒ×ÝßÒÝÛÔÔßÌ×
Ó»¬@ ¼»· ¬®»²·
½¿²½»´´¿¬·ô ³»²¬®»
-±²± ®·³¿-¬· º»®³· ·´
éðû ¼· ¾«- » ³»¬®±
íïî
ßÛÎÛ×ßÌÛÎÎß
Ý»²¬·²¿·¿ ¼· ª±´·
½¿²½»´´¿¬·æ -±´¬¿²¬± ¿
Ú·«³·½·²± íïî » îêð
·² Ô±³¾¿®¼·¿
ÔÛ Ý×ÌÌ`
ò ˲³·´·±²»»³»¦¦±¼· °»®ó
-±²» ·² °·¿¦¦¿ » «²•¿¼»-·±²» ³»ó
¼·¿ ½¸» ¸¿ -«°»®¿¬± ·´ êð °»® ½»²ó
¬±ô ½±®¬»· ·² ëì ½·¬¬@ô -½±²¬®· » ¬¿ºó
º»®«¹´· ¿ Ó·´¿²±ô ̱®·²±ô α³¿ »
Þ±´±¹²¿ò ×´ п»-» º»®³±ô ·´ ëð °»®
½»²¬±¼»·¬®»²·½¿²½»´´¿¬·ô·´éð°»®
½»²¬± ¼»´´» ³»¬®±°±´·¬¿²» » ¼»·
¾«- ¿´ ½¿°±´·²»¿ò ݹ·´ » Ë·´ ¸¿²²±
½¿²¬¿¬± ª·¬¬±®·¿ô °¿®´¿²¼± ¼·
u¹·±®²¿¬¿ -¬®¿±®¼·²¿®·¿e » ¿²ó
²«²½·¿²¼±´¿®·«-½·¬¿¼»´-½·±°»®±
¹»²»®¿´»½±²¬®±·´Ö±¾-ß½¬»´¿´»¹ó
¹» ¼· ͬ¿¾·´·¬@ò Ò±² ½•»®¿ ´¿ Ý·-´
øu½· ¼·-°·¿½»ô ³¿ ²±² °»²-·¿³±
½¸» ·´ п»-» ¿¾¾·¿ ¾·-±¹²± ¼· ®¿-ó
-»¹²¿¦·±²»eô¸¿¼»¬¬±¼¿´°¿´½±¼·
̱®·²±Í«-¿²²¿Ý¿³«--±÷òÝ•»®¿ó
²±´•Ë¹´»¹´·-¬«¼»²¬·ô·³±ª·³»²ó
¬· ¿²¬¿¹±²·-¬·»·½»²¬®· -±½·¿´·òÓ·ó
¹´·¿·¿ ¼· °¿´´±²½·²· ½±² ·´ ª±´¬± ¼»´
°®»³·»®»·´²¿-±¼·Ð·²±½½¸·±ô¬¿²ó
¬» ³¿²·º»-¬¿¦·±²· ¬®¿²¯«·´´»ô ³¿
¿²½¸» ´¿²½· ¼· «±ª¿ » ´»¬¿³» ½±²ó
¬®±¾¿²½¸»ô«ºº·½·»-»¼· ¼»´Ð¼òÛ½ó
½± ½®±²¿½¿ » ½·º®» ¼»´ “ݱ­4 ²±²
ª¿’ô ·´ °®·³± ­½·±°»®± ¹»²»®¿´»
½±²¬®± ·´ ¹±ª»®²± 벦·ò
×ÒËÓÛÎ×
˲ ³·´·±²» » ³»¦¦± ¼· °»®-±²»
·² ëì °·¿¦¦» ·¬¿´·¿²»ò Ô» ¿¼»-·±²·
³»¼·» -«· ´«±¹¸· ¼· ´¿ª±®±ô -»½±²ó
¼± ·´ -·²¼¿½¿¬±ô ¸¿²²± -«°»®¿¬± ·´
êð °»® ½»²¬±ò
Ú»®³· ·´ ëð °»® ½»²¬± ¼»· ¬®»²·ô
³»¬®±½¸·«-»»¿«¬±¾«-·²¼»°±-·ó
¬±ø´¿³»¼·¿8¼»´éð°»®½»²¬±½±²
°«²¬» ¼»´ çð÷ô ½»²¬·²¿·¿ ¼· ª±´·
ÎÑÓß
Ï«¿®¿²¬¿³·´¿ ·²
°·¿¦¦¿ ¿ α³¿ò ×
³±ª·³»²¬· °»® ´¿
½¿-¿ ±½½«°¿²±«²±
-¬¿¾·´»ò ﮬ» ´¿
½¿®·½¿æ ¼·»½· º»®·¬·ô
¼«» ¿®®»-¬¿¬·
Ó×ÔßÒÑ
Ý·²¯«¿²¬¿³·´¿
°»®-±²» ¿ Ó·´¿²±ò
Ì¿ºº»®«¹´· ²»´
½±®¬»± ¼»¹´·
-¬«¼»²¬· » ¼»·
½»²¬®· -±½·¿´·æ
«²¼·½· ½±²¬«-· ¬®¿ ´»
º±®¦» ¼»´´•±®¼·²»
ÌÑÎ×ÒÑ
Í»¬¬¿²¬¿³·´¿
°»®-±²» ·² °·¿¦¦¿ô
°»® °®±¬»-¬¿ · ª·¹·´·
¼»´ º«±½± -· -±²±
-¬»-· ¿ ¬»®®¿ò
Ì¿ºº»®«¹´· ¿´
½±®¬»± ¼»¹´·
¿«¬±²±³·
½¿²½»´´¿¬·æ íïî ¿ Ú·«³·½·²± » íç ¿
Ý·¿³°·²±ô °»® ¯«¿²¬± ®·¹«¿®¼¿
¹´· -½¿´· ®±³¿²·å ¿´¬®» îê𠽿²½»´ó
´¿¦·±²· ó º®¿ Ó¿´°»²-¿ô Ô·²¿¬» »
Ñ®·± ¿´ Í»®·± ó ·² Ô±³¾¿®¼·¿ò
ÙÔ×ÍÝÑÒÌÎ×
Ì«¬¬± ¬®¿²¯«·´´± ²»´´» °·¿¦¦»
¹»-¬·¬» ¼¿´ -·²¼¿½¿¬±ô ³¿ ²±² ¿´ó
¬®»¬¬¿²¬±²»·½±®¬»· ¼»·¹®«°°·¿«ó
¬±²±³· » ¼»· ³±ª·³»²¬· °»® ´¿ ½¿ó
-¿ò Ì¿ºº»®«¹´· ¿ Ó·´¿²±ô ¯«¿²¼± ·´
½±®¬»± ¼»¹´· -¬«¼»²¬· » ¼»· ½»²¬®·
-±½·¿´· 8 °¿--¿¬± ¿´´» -°¿´´»¼»´ зó
®»´´±²»ô -»¼» ¼»´´¿ λ¹·±²» Ô±³ó
¾¿®¼·¿æ «² ¹®«°°± ¼· ®¿¹¿¦¦· ¬®¿ó
ª»-¬·¬· ¼¿ Þ¿¾¾± Ò¿¬¿´» ¸¿ ½»®½¿ó
¬± ¼· -½¿ª¿´½¿®» · ½¿²½»´´· °»® °±®ó
¬¿®» · “°¿½½¸·î ¿´ °®»­·¼»²¬» ¼»´´¿
Ù·«²¬¿ α¾»®¬± Ó¿®±²·ò Û• °¿®¬·ó
¬¿ ´¿ ½¿®·½¿æ ïï ½±²¬«-· º®¿ ´»º±®¦»
¼»´´•±®¼·²»òÌ¿ºº»®«¹´·¿²½¸»¿Ì±ó
®·²± ²»´ ½±®¬»± ¼»¹´· ¿«¬±²±³·æ ì
º»®·¬·ô ç º»®³¿¬·ò ß Î±³¿ô · ³±ª·ó
³»²¬·°»®´¿½¿-¿¸¿²²±±½½«°¿¬±
«²±-¬¿¾·´»ô8°¿®¬·¬¿´¿½¿®·½¿æ¼·»ó
½· º»®·¬·ô ¼«» ¿®®»-¬¿¬·ò ß Þ±´±¹²¿
·´ ½±®¬»± ¼»· ½±´´»¬¬·ª· ¸¿ ´¿²½·¿¬±
«±ª¿ô ª»®²·½» » ´»¬¿³» ½±²¬®±
´•Ëºº·½·±Ð®±¬»-¬·¼»´´¿Ý±®¬»¼•ß°ó
°»´´± » ´¿ -»¼» ¼· Ò¼½ò Ò»´ °±³»ó
®·¹¹·± -½±²¬®· »³¿²¹¿²»´´¿¬»¿²ó
½¸»²»· °®»--· ¼»´´•Ë²·ª»®-·¬@ô ¼±ó
ª»»®¿°®»-»²¬»·´³·²·-¬®±Ó¿¼·¿ò
ß Ð¿´»®³± · ½»²¬®· -±½·¿´· ¸¿²²±
´¿²½·¿²± ª»®²·½» » «±ª¿ ½±²¬®± ´¿
-»¼» ¼»´ мò
ÜßÔÐßÔÝÑ
Í«-¿²²¿Ý¿³«--±ô·²½¿°°±¬¬±
®±--± º«±½±ô ¸¿ °¿®´¿¬±¼¿ ̱®·²±æ
u×´Ö±¾-ß½¬½±²¬·»²»²±®³»¼¿¿²ó
²· Ê»²¬·eô ¸¿ ¼»¬¬±ò Û ¿²½±®¿æ uײ
«² п»-» ²±®³¿´» · ´¿ª±®¿¬±®· -·
¿-½±´¬¿²±ô ·´ ¹±ª»®²± -½»´¹¿ º®¿
½±²º´·¬¬± » ¼·¿´±¹±ô ²±· ²±² ½· º»®ó
³·¿³±eò Ý¿®³»´± Þ¿®¾¿¹¿´´±ô
´»¿¼»® ¼»´´¿ Ë·´ô ¸¿ °¿®´¿¬± ¼¿ αó
³¿æ uײ ׬¿´·¿ -· -°»²¼±²± °·' -±´ó
¼· °»® · ®·½»®½¿¬· ½¸» °»® · ®·½»®½¿ó
¬±®·eô ¸¿ ¿ºº»®³¿¬±ô ¿--·½«®¿²¼±
½¸»uº¿®»³± «²¿ ²«±ª¿ λ-·-¬»²ó
¦¿eò Ó¿«®·¦·± Ô¿²¼·²·ô ´»¿¼»® ¼»´ó
´¿Ú·±³ô»®¿¿Ù»²±ª¿æuÒ±²½·º»®ó
³·¿³±ô ´¿ ´±¬¬¿ ½±²¬·²«¿eò
×ÔÙÑÊÛÎÒÑ
×´°®»³·»®Î»²¦·¸¿½±³³»²¬¿ó
¬±´±-½·±°»®±·²-»®¿¬¿ô¿´¬»®³·²»
¼»´Ý±²-·¹´·±¼»·³·²·-¬®·æuÓ¿--·ó
³± ®·-°»¬¬± °»® ½¸· ¸¿ ³¿²·º»-¬¿ó
¬±ô ³¿ ²±² -±²± ¬·°± ¼¿ º¿®³· ·³ó
°®»--·±²¿®»æ ´» ´»¹¹· -· º¿²²± ·²
п®´¿³»²¬±ô ²±² ²»´´» °·¿¦¦»eò
ݱ°·¿ ¼· ¿¿èêëçí¼ºð¼»ï½»çë¼êçºîîíê¼ð¾ïèì¿
´¿ λ°«¾¾´·½¿ ÍßÞßÌÑ ïí Ü×ÝÛÓÞÎÛ îðïì
é
ÐÛÎÍßÐÛÎÒÛÜ×Ð×G
ª·¼»±ò®»°«¾¾´·½¿ò·¬
©©©ò½¹·´ò·¬
ËÒ ÍËÝÝÛÍÍÑ
Ѭ¬·³¿ ®·-°±-¬¿
¼»´´» ½¿¬»¹±®·» ¼·
´¿ª±®¿¬±®· ¿´´±
-½·±°»®±
¹»²»®¿´» ¼· ·»®·
¼¿´´± -´±¹¿²
“ݱ­4 ²±² ª¿’ò
׳³¿²½¿¾·´·
°»®. ¿²½¸» ·
¼·-¿¹· °»® ·
½·¬¬¿¼·²·ô ½±²
¬®»²·ô ¿»®»·ô
³»¬®±°±´·¬¿²»
º»®³· °»® ³±´¬»
±®» ¼»´´¿
¹·±®²¿¬¿
¦· ¬·®¿ ¼®·¬¬±á ß²½¸» ²±·eô ¿ª»ª¿
¿²²«²½·¿¬± ¼¿´ ½±®¬»± ¼· ̱®·²±ò
ÙÔ×ÍÔÑÙßÒ
Ú®¿-· ¿¼ »ºº»¬¬±ô -¬®·-½·±²·ô °«ó
°¿¦¦· -±²± ¬«¬¬· °»® ·´ °®»³·»®ô
²±² ½•8¬®¿½½·¿¼»´³·²·-¬®±Ð±´»¬ó
¬·ò Í· ª¿ ¼¿´ “벦·ô 벦·ô ª¿ºº¿²ó
½«´±’ ­½¿²¼·¬± ¼¿´´» ª¿®·» °·¿¦¦»ô
¿· °¿´´±²½·²· ½±² ·´ ª·-± ¼»´ °®»ó
³·»® » ·´ ²¿-± ¼· з²±½½¸·±æ -» ²»
-±²±ª·-¬·³±´¬·¿´½±®¬»±¼·Î±³¿ô
¼±ª» ¸¿²²± -º·´¿¬± ¿²½¸» ¬®¿¬¬±®·
» ¾»¬±²·»®»ò Ý¿®¬»´´· » °¿´´±²½·²·
¿²½¸» ¿ Ó·´¿²± » Þ±´±¹²¿æ ¬«¬¬·
®±--· ½±²·³°®»--±·´ ª±´¬±¼»´°®»ó
-·¼»²¬» ¼»´ ݱ²-·¹´·± » ´¿ -½®·¬¬¿
“벦·ô ³±­¬®± ¼· Ú·®»²¦»’ò ×´ ®»ó
-°±²-¿¾·´» м °»® ´¿ ½±³«²·½¿ó
¦·±²» ¸¿ °®±¬»-¬¿¬±ò 벦· 8 ¼·ó
ª»²¬¿¬± «² °«°¿¦¦± “Ì»®³·²¿ó
¬±®’ ¿ ̱®·²±ò Ú®¿ ¹´· ­¬®·­½·±²· ½»ó
®¿²± “Ù´· ·³¾®±¹´·±²· ²»· °¿´¿¦¦·ô
· ´¿ª±®¿¬±®· ²»´´» °·¿¦¦»’å “Ð±½¸·
½±² ¬¿²¬±ô ¬¿²¬· ½±² ²·»²¬»æ Þ«±²
²¿¬¿´» °¿¼®±²·’ò ß²½¸» ³±´¬·
“;®±½½¿ ׬¿´·¿’ °»® º¿®» ·´ ª»®­±
¿´´¿ ´»¹¹» ;´±½½¿ ׬¿´·¿ò
× ¼«» -·²¼¿½¿¬· °¿®´¿²± ¼·
“¹·±®²¿¬¿ ­¬®¿±®¼·²¿®·¿’ò
Ý•»®¿²± ˹´ô -¬«¼»²¬· »
³±ª·³»²¬· ¿²¬¿¹±²·-¬·
˲ ³·´·±²» » ³»¦¦±
¼· °»®-±²» ²»´´» ëì
³¿²·º»-¬¿¦·±²·ò Ó»¬@ ¼»·
¬®»²· ½¿²½»´´¿¬·
×ÔÐßÔÔÑÒÝ×ÒÑ
˲•·³³¿¹·²»
¼»´´¿ ³¿²·º»-¬¿¦·±²»
¼· α³¿
б½¸»±®»°®·³¿¿ª»ª¿°¿®´¿¬±¿²ó
½¸» ·´ ³·²·-¬®± ¼»´ Ô¿ª±®± Ù·«´·¿ó
²± б´»¬¬·æ uܱª»®±-± ¿-½±´¬¿®»ô
³¿ -·¿³± ·²¬»²¦·±²¿¬· ¿¼ ¿²¼¿®»
¿ª¿²¬·eòλ¿¦·±²·¼»´¹±ª»®²±½¸»
´¿ Ý¿³«--± ¿ª»ª¿ °®»ª·-¬±æuλ²ó
×ÔÐÜ×ÒÐ×ßÆÆß
Ô± -½·±°»®± ¸¿ -°¿½½¿¬± ·´ °¿®ó
¬·¬± ¼»´ °®»³·»®ò Ò»´´» °·¿¦¦» ½•»ó
®¿²± ³±´¬· ¼»· °¿®´¿³»²¬¿®· ½¸»
¿´´¿ Ý¿³»®¿ ²±² ¸¿²²± ª±¬¿¬± ·´
Ö±¾- ß½¬ò ß´º®»¼± ܕ߬¬±®®»ô ͬ»ó
º¿²± Ú¿--·²¿ » Ù·¿²²· Ý«°»®´±
¸¿²²± º¿¬¬± «² °»¦¦± ¼· ½±®¬»± ¿
α³¿ò Ý•»®¿ ¿²½¸» Ò·µ· Ê»²¼±´¿
¼· Í»´ ½¸» ¸¿ ½±²·¿¬± ´± -´±¹¿²æ
“з¿¦¦¿ °«´·¬¿ô п»­» ­°±®½±’ò з°ó
°± Ý·ª¿¬· »®¿ ¿ Ó·´¿²±ò Ì»¿ ß´¾·²·
¿Ú·®»²¦»òα-§Þ·²¼·²±²½•»®¿-±ó
´± °»®½¸7 ·³°»¹²¿¬¿ ·² ݱ³³·-ó
-·±²»ò Ý»-¿®» Ü¿³·¿²±ô α¾»®¬±
Í°»®¿²¦¿ » ½¸· ·² ß®»¿ ®·º±®³·-¬¿
¸¿ °®±³±--± » -°±-¿¬± ´» ³±¼·º·ó
½¸»¿´´¿¼»´»¹¿´¿ª±®±ô¯«»-¬¿ª±´ó
¬¿ ²±² -· 8 º¿¬¬± ª»¼»®»ò Ø¿ º¿¬¬±
®«³±®» ´¿ ½±²¬»-¬¿¦·±²» ¿ Ó¿--·ó
³± Ü•ß´»³¿ô °¿--¿¬± ¿ Þ¿®· ¬®¿ ·
³¿²·º»-¬¿²¬· º®¿ º®¿-· ¼»´ ¹»²»®»
“Ê¿¬¬»²» ª·¿’ » · “Í·»¬» ¼»· °±®½·’æ
´•¿¬¬¿½½± 8 -¬¿¬± ®·ª»²¼·½¿¬± ¼¿·
³·´·¬¿²¬· ¼· ß´¬»®²¿¬·ª¿ ½±³«²·ó
-¬¿ò
ÔßÐÎÛÝÛÌÌßÆ×ÑÒÛ
Ü»½·-¿ » ®»ª±½¿¬¿ ¼¿´ ³·²·-¬®±
Ô«°· ²»´´¿³¾·¬± ¼· îì ±®» ·´ “½¿­±
°®»½»¬¬¿¦·±²»’ °»® · ´¿ª±®¿¬±®·
¼»´´» Ú»®®±ª·» ¸¿ ´¿-½·¿¬± «²±
-¬®¿-½·½±ò ×´ Ù¿®¿²¬» α¾»®¬±
ß´»--» 8 ¬±®²¿¬± -«´ ¬»³¿ ®·¾¿ó
¼»²¼± ½¸» ´± -½·±°»®± u®»-¬¿ ·²
ª·±´¿¦·±²» ¼»´´» ®»¹±´»e » ½¸» -¿ó
®¿²²± ª¿´«¬¿¬» »ª»²¬«¿´· -¿²¦·±ó
²·òÞ¿®¾¿¹¿´´±ô´»¿¼»®¼»´´¿Ë·´ô¸¿
®·-°±-¬±¼¿´ °¿´½±æuз'½¸»«² ¹¿ó
®¿²¬»8«²°¿®¬·¹·¿²±½¸»º¿´»°¿®ó
¬· ²±²²±-¬®»eòÍ«´ ¬»³¿ 8¬±®²¿¬±
¿²½¸»·´°®»³·»®Î»²¦·æuÍ·¿³±·²ó
¬»®ª»²«¬· °»®½¸7 ·´ -¿½®±-¿²¬± ¼·ó
®·¬¬±¼·-½·±°»®±¼±ª»ª¿»--»®»¹¿ó
®¿²¬·¬±òÛ®¿¼¿°¿®¬»³·¿«²¼±ª»ó
®»ô ²±²«²¿ ½±²½»--·±²»eò
w Î×ÐÎÑÜËÆ×ÑÒÛ Î×ÍÛÎÊßÌß
ËÒ ÝßÐÐÑÌÌÑ ÜÑÐÑ ×Ô ÓßÙÔ×ÑÒÛ Ü× ÎÛÒÆ×
Þ¿²¼·»®»¿¼¼·±ô¼«»´´·¿½±´°·¼·´±±µ
Ý¿³«--±¼·ª»²¬¿´¿-·¹²±®¿·²®±--±
ÍÛÞßÍÌ×ßÒÑ ÓÛÍÍ×Òß
Ôß
ÚÑÌÑ
ß
ÔÔß º·²» ¿²½¸» ´¿ -»ª»®·--·³¿ Í«-¿²²¿ Ý¿³«--± ¸¿
½»¼«¬± ¿´ º¿-½·²± ¼»´ ½¿°± ø¼•¿¾¾·¹´·¿³»²¬±÷ » ¸¿
·²¼±--¿¬± «² ½¿°°±¬¬± ®±--± °»® -º·´¿®» ²»´ ½±®¬»± ¼·
̱®·²±ò α--±ô °»®½¸7 ½· ¬»²»ª¿ ¿ º¿® -¿°»®» ½¸» u·´
½±°§®·¹¸¬ ¼»´ ®±--± 8 ²±-¬®±eô ¼»´´¿ ݹ·´ ½¸» 8 -»³°®» -¬¿¬±
“·´ ­·²¼¿½¿¬± ®±­­±’ô ³»¬¬»²¼± ½±­4 ·² ¼«¾¾·± ·´ ¼·®·¬¬± ¼·
Ó¿¬¬»± 벦· ¿ º¿®» ¼· «² ³¿¹´·±²» ®±--± ´¿ -«¿ ¾¿²¼·»®¿
°»® -»¼«®®» · ¹·±ª¿²· ¼»´ мô ¿½½¿²¬±²¿²¼± °»® «² ¹·±®²± ´¿
½¿³·½·¿ ¾·¿²½¿ò з' ½¸» ·´ ½¿°°±¬¬± ®±--± ¼»´´¿ Ý¿³«--±ô ´¿
²±¬·¦·¿ 8 ´¿ -«¿ ®·ª»²¼·½¿¦·±²» ¼»´ ½±°§®·¹¸¬ô °»® ¬®¿½½·¿®»
«² ½±²º·²» › «²¿ ´·²»¿ ®±­­¿ › ¬®¿ ½¸· 8 ¼¿ªª»®± ¼· ­·²·­¬®¿ »
½¸· ²±² ´± 8ò Ò±² °±¬»²¼±½·-· °·' º·¼¿®» ¼»´´» ¾¿²¼·»®»ô ½¸»
½¿³¾·¿²± ¿ ±¹²· -¬¿¹·±²»ô ´¿ °¿®±´¿ °¿--¿ ¿´ ´±±µæ ³±-¬®¿³·
½±³» ¬· ª»-¬· » ¬· ¼·®. ½¸· -»·ò Û ¯«»´ ½¿°°±¬¬± ®±--± 8 ¿²½¸»
«²¿ ®·-°±-¬¿ ¿´´¿ º»´°¿ ¼· Ô¿²¼·²·ô ¯«»´´¿ ½±² ´¿ -½®·¬¬¿ Ú×ÑÓ
-«´ °»¬¬±ô ¼·ª»²¬¿¬¿ ¿²½¸•»--¿ ·´ -·³¾±´± ¼· ¯«»´´· ½¸» ²±² ½·
-¬¿²²±ô ½±-4 »ºº·½¿½» ½¸» 8 -¬¿¬¿ ¹·@ ·³·¬¿¬¿ ¼¿ Í¿´ª·²·ò ݱ² ´¿
ª¿®·¿²¬» ¹»±¹®¿º·½¿ô °»®.æ ·´ ´»¿¼»® ¼»´´¿ Ô»¹¿ ²» ¸¿ «²¿ °»®
Ó·´¿²±ô «²¿ °»® α³¿ » °»®-·²± ¼«» ¼·ª»®-» °»® ´¿ -¬»--¿
®»¹·±²»æ “Û³·´·¿’ » “α³¿¹²¿’ò Ы®¬®±°°±ô ´» ·¼»±´±¹·»
¬®¿³±²¬¿²± ³¿ ¿²½¸» ´» º»´°»ô · ³¿¹´·±²· » · ½¿°°±¬¬· ¸¿²²±
«² ¼·º»¬¬±æ ´¿ª¿¹¹·± ¼±°± ´¿ª¿¹¹·±ô -½±´±®·-½±²±
ݱ°·¿ ¼· ¿¿èêëçí¼ºð¼»ï½»çë¼êçºîîíê¼ð¾ïèì¿
ÛÝÑÒÑÓ×ß Û ÐÑÔ×Ì×Ýß
´¿ λ°«¾¾´·½¿ ÍßÞßÌÑ ïí Ü×ÝÛÓÞÎÛ îðïì
ç
ÐÛÎÍßÐÛÎÒÛÜ×Ð×G
©©©ò¯«·®·²¿´»ò·¬
©©©ò-»®¹·±½±ºº»®¿¬·ò»«
Ô¿ °±´»³·½¿
Ò¿°±´·¬¿²±æ-½·±°»®±-»¹²±¼·¬»²-·±²»
Ü•ß´»³¿½±²¬»-¬¿¬±ôº·-½¸·»·²-«´¬·
×´½¿°±¼»´´±Í¬¿¬±¿ª»ª¿³»¼·¿¬±
¹·±ª»¼4¬®¿Ý¿³«--±»Î»²¦·-«´
½¿-±¼»·º»®®±ª·»®·°®»½»¬¬¿¬·¼¿Ô«°·
ßÞ¿®·¿´½«²·³¿²·º»-¬¿²¬·¹®·¼¿²±
“¾«ºº±²»’ ¿´´»¨ °®»³·»®ò Ô¿ ­«¿
®»¿¦·±²»æ “ο¾¾·¿ ½±³°®»²­·¾·´»’
ÔÛÔÔÑ ÐßÎ×ÍÛ
ËÓÞÛÎÌÑÎÑÍÍÑ
ÓÛÒÌÎÛ ·´ ½¿°± ¼»´´± ͬ¿¬± ¼¿ ̱®·²± -±¬ó
¬±´·²»¿ ´¿ ²»½»--·¬@ ½¸» -·²¼¿½¿¬· » ¹±ó
ª»®²± -«°»®·²± ´¿ u¹®¿²¼» ¬»²-·±²»e ¼·
½«· ´± -½·±°»®± ¹»²»®¿´» 8 -»¹²±ô ¿ ³·´´»
½¸·´±³»¬®· ¼· ¼·-¬¿²¦¿ ¿´½«²· ³¿²·º»ó
-¬¿²¬· ·²ª»·-½±²± ½±²¬®± Ó¿--·³± Ü•ßó
´»³¿ò Ô•»¨ °®»³·»® »®¿ ¿ Þ¿®· °»® «²•·ó
²·¦·¿¬·ª¿ ¼»´´¿ -«¿ º±²¼¿¦·±²» ׬¿´·¿ó
²·»«®±°»·ò Ù´· ·²-«´¬· ¹´· °·±ª±²± ¿¼¼±-ó
-± ¿´´•·³°®±ªª·-±æ uÞ«ºº±²»eô uª»²¼«ó
¬±eô uª¿¬¬»²» ª·¿eô u-·»¬» ¼»· °±®½·eô u´¿
¬«¿ °»²-·±²» ¼¿´´¿ ¿ ²±·eò Ü•ß´»³¿ ²±²
º¿ «²¿ °·»¹¿ô ½±²¬·²«¿ ¿ ½¿³³·²¿®» ·²
-·´»²¦·±ô ³¿ ·´ ª±´¬± 8 ¬»-±ò ͱ²± ½·²¯«»
³·²«¬· ¼· °¿«®¿ò Ï«¿´½«²± ¬®¿ · ³¿²·º»ó
-¬¿²¬·¹´·´¿²½·¿¼»´¬»®®·½½·±ô®¿½½±´¬±¼¿
«²•¿·«±´¿ ¼· ½±®-± Ê·¬¬±®·± Û³¿²«»´»ò
Ô•»¨ °®»³·»®ô «²¿ ª±´¬¿ ¿´´±²¬¿²¿¬±-·
¼¿· ½±²¬»-¬¿¬±®·ô ½±³³»²¬¿ ½±-4 ´•»°·ó
-±¼·±æ uԕ׬¿´·¿ ª·ª» «²¿ ¼®¿³³¿¬·½¿
½®·-· »½±²±³·½¿»-±½·¿´»ô -±²±-»¬¬»¿²ó
²·½¸»®»¹®»¼·-½»·²¬»®³·²·¼·Ð·´òÍ·¿³±
¿²¼¿¬· °¿®»½½¸·± ·²¼·»¬®±ò Û½½± °»®½¸7
8½±³°®»²-·¾·´»·´-»²¬·³»²¬±¼·®¿¾¾·¿
ª»®-±· °¿®¬·¬· »ô·²¹»²»®¿´»ô ª»®-±´¿°±ó
´·¬·½¿ò Ü•¿´¬®± ½¿²¬± ´± ¿¾¾·¿³± ª·-¬± ¿´ó
´»®»½»²¬·»´»¦·±²·®»¹·±²¿´·ô·´½®±´´±¼»´ó
´¿°¿®¬»½·°¿¦·±²»8·´-»¹²¿´»¼»´¼·-¬¿½ó
½± °®±º±²¼± ¼¿´´¿ ª·¬¿ °±´·¬·½¿eò Ô•¿¹ó
¹®»--·±²»áuÓ·-±²±·²º·´¿¬±·²³»¦¦±¿´ó
´•Ë¹´ »òòò uò ԕ˹´ 8 ·´ -·²¼¿½¿¬± ¼»´´¿ ¼»ó
-¬®¿ò Ó¿8·´½¿°± ¼· ß´¬»®²¿¬·ª¿½±³«²·ó
-¬¿ô Ó·½¸»´» 禦·ô ¿ ®·ª»²¼·½¿®» ´•¿--»ó
¼·± ¿´´•»¨ °®»³·»®æ uÍ·¿³± -¬¿¬· ²±· ¿
½±²¬»-¬¿®»Ü•ß´»³¿ô¿´´»¿¬±¼·¾¿²½¸·»ó
®· »³«´¬·²¿¦·±²¿´·eò ×¼»³±½®¿¬·½· ³·²·ó
³·¦¦¿²±æ uÙ´· ±°°±-·¬±®· »®¿²± °±½¸· »
°®»³»¼·¬¿¬·eò Û ·´ -»¹®»¬¿®·± ½·¬¬¿¼·²±
¼»´´¿ ݹ·´ô з²± Ù»-³«²¼±ô -· ¿ºº®»¬¬¿ ¿
°®»½·-¿®»æuÛ•«²¾®«¬¬±»°·-±¼·±òÏ«»-¬·
³»¬±¼·²±²½·¿°°¿®¬»²¹±²±ô¬«¬¬¿ª·¿´¿
°±´·¬·½¿®·º´»¬¬¿-«´ ¼·-¿¹·± ¼»´´¿¹»²¬»eò
Ò¿°±´·¬¿²± ´¿-½·¿ ̱®·²± ³»²¬®» ·²
°·¿¦¦¿Ý¿-¬»´´±Í«-¿²²¿Ý¿³«--±¬·»²»
·´ ½±³·¦·± º·²¿´» ¼¿ª¿²¬· ¿· ´¿ª±®¿¬±®· ·²
-½·±°»®±ò ×´ ½¿°± ¼»´´± ͬ¿¬± » ´¿ ´»¿¼»®
¼»´´¿ ݹ·´ô ¿²½±®½¸7 ¿¬¬®¿ª»®-± ½¿²¿´·
·²º±®³¿´·ô-·»®¿²±°¿®´¿¬·°¿®»½½¸·±¹·±ó
ª»¼4ò Û ¼¿´´¿ ¬®·¿²¹±´¿¦·±²» ²»´´¿ ¯«¿´»
-«½½»--·ª¿³»²¬» ·´ °®»-·¼»²¬»¼»´´¿Î»ó
°«¾¾´·½¿¿ª»ª¿½±·²ª±´¬±Ó¿¬¬»±Î»²¦·ô
»®¿ ²¿¬¿´¿ ®»¬®±³¿®½·¿ ¼»´ ³·²·-¬®± Ô«ó
°·-«´´¿°®»½»¬¬¿¦·±²»¼»·º»®®±ª·»®·òÝ•»ó
®¿ ª±´«¬¿ ¼«²¯«» ´•·²¬»®½»--·±²» ¼»´
°®»-·¼»²¬»¼»´´¿Î»°«¾¾´·½¿ô½±²®»´¿¬·ó
ª¿ ¬·®¿¬·²¿ ¼•±®»½½¸·» ¿ п´¿¦¦± ݸ·¹·
°»® ·´ ³»¬±¼± ¬®±°°± -¾®·¹¿¬·ª± ²»´ ¬»²ó
¬¿¬·ª± ¼· ¾´±½½¿®» ´± -½·±°»®± ¼»· ¬®¿ó
-°±®¬·ô °»®½¸7 ´» ®»´¿¦·±²· ¬®¿ ݹ·´ » ½¿ó
°± ¼»´´•»-»½«¬·ª± ²±² ®·-½¸·¿--»®± ´±
-¬®¿°°±·²-¿²¿¾·´»òݱ³»¿°»®¬¿³»²¬»
¸¿ -°·»¹¿¬± ·»®· Ò¿°±´·¬¿²±ô -±¬¬±´·ó
²»¿²¼± ´¿u²±¬»ª±´» ¬»²-·±²»¬®¿-·²¼¿ó
½¿¬± » ¹±ª»®²±eò ײª»½» œ ®¿½½±³¿²¼¿
·´ ½¿°± ¼»´´± ͬ¿¬± œ ­»®ª» ®·­°»¬¬± ®»½·ó
°®±½±ô u-»²¦¿ »-¿-°»®¿¦·±²·eò ß«¹«ó
®¿²¼±-·ô ¿´´¿º·²»ô ½¸»u-· °±--¿²±¼·-½«ó
¬»®» °¿½¿¬¿³»²¬» ¼»½·-·±²· ¹·@ °®»-»ô
½±³» ´¿ ®·º±®³¿ ¼»´ ´¿ª±®±ô » -±°®¿¬¬«¬ó
¬± ¯«»´´» ¼¿ °®»²¼»®» °»® ·´ ®·´¿²½·± ¼»´ó
´•»½±²±³·¿eò ײ-±³³¿ô ²±² ¿ -½¿¬±´¿
½¸·«-¿æ ³¿ ·´ ¾®¿½½·± ¼· º»®®± ¼»ª» »--»ó
®» »ª·¬¿¬±ò
w Î×ÐÎÑÜËÆ×ÑÒÛ Î×ÍÛÎÊßÌß
“
ÒÑÒ Ó× ×ÒÌÎÑÓÛÌÌÑ
Ò±²»²¬®±²»´
³»®·¬±²»´´»®¿¹·±²·
¼»¹´·«²·±¼»¹´·
¿´¬®·òÓ·¿«¹«®±½¸»
-·¬®±ª·´¿ª·¿¼·«²¿
¼·-½«--·±²»°¿½¿¬¿
ÛÍßÍÐÛÎßÆ×ÑÒÛ
Ô±-½·±°»®±8-»¹²±
¼·¹®¿²¼»¬»²-·±²»
-·²¼¿½¿¬·ó¹±ª»®²±ò
Ô•»-¿-°»®¿¦·±²»
°»®.²±²º¿
¾»²»¿´ п»-»
ËÎÔß Û ÌÛÎÎ×ÝÝ×Ñ
Ó¿--·³± Ü•ß´»³¿
¿ºº®±²¬¿¬± ¼¿· ³¿²·º»-¬¿²¬·
¿ Þ¿®·ò ß´½«²· ¸¿²²±
¬·®¿¬± ª»®-± ¼· ´«· ¿´½«²»
³¿²½·¿¬» ¼· ¬»®®·½½·±
Ù×ÑÎÙ×ÑÒßÐÑÔ×ÌßÒÑ
Ю»-·¼»²¬» ¼»´´¿ λ°«¾¾´·½¿
’
ÚÑÌÑæßÒÍß
×ÒÌÛÎÊ×ÍÌßñï ÍÛÎÙ×Ñ ÝÑÚÚÛÎßÌ×
Ô•×ÒÌÛÎÊ×ÍÌßñî Ú×Ô×ÐÐÑ ÌßÜÜÛ×
“ر ª·­¬± ³±´¬¿ ­±ºº»®»²¦¿
´¿°±´·¬·½¿²±²½•»²¬®¿
·´ ¹±ª»®²± ¼»ª» ¿­½±´¬¿®»’
“Ó¿ ²±· ¿²¼·¿³± ¿ª¿²¬·
¹®¿¦·»¿´Ö±¾-ß½¬
°·' ¬«¬»´» ¿· °®»½¿®·’
ßÒÒßÔ×ÍßÝËÆÆÑÝÎÛß
ÌÑÓÓßÍÑÝ×Î×ßÝÑ
ÎÑÓßò uÒ±² ¸± ª·-¬± ²·»²¬» ¼· °±´·¬·½±ò ر ª·-¬± ·²ª»½» ¹®¿²ó
ÎÑÓßò ß´¬®± ½¸» “¼·´»¬¬¿²¬· ¿´´± ­¾¿®¿¹´·±’ô ½±³» ­±­¬·»²» Í«­¿²ó
²¿ Ý¿³«--±ò uÒ±² 8 ®·-°»¬¬±-± ¼·®» ½±-4 ó ®»°´·½¿ ·´ ®»-°±²-¿¾·´»
»½±²±³·¿ » ´¿ª±®± ¼»´ м Ú·´·°°± Ì¿¼¼»· ó л® ³» ´¿ °±-·¦·±²» ¼»´
-·²¼¿½¿¬± 8 ·²¿¼»¹«¿¬¿ ¿ ®·-±´ª»®» · °®±¾´»³· ¼»´´¿ °®»½¿®·»¬@eò
Ô± -½·±°»®± °»®. 8 ®·«-½·¬±ò ߪ»¬» -¾¿¹´·¿¬± ¯«¿´½±-¿á
uÒ±òÔ»°·¿¦¦»-·®·-°»¬¬¿²±òÓ¿8«²»®®±®»°»²-¿®»½¸»¹´·»¯«·ó
´·¾®· °±´·¬·½· -· -°±-¬·²± ½±² ´» °·¿¦¦»eò
л® Ý¿³«--± ´± -½·±°»®± 8 ·´ °®·³± °¿--± ¼· «²¿ ´±¬¬¿ò
uηº·«¬±·´½±²½»¬¬±½¸»½·-·¿¾·-±¹²±¼·´±¬¬¿®»½±²¬®±·´Ö±¾-¿½¬ò
η-°»¬¬± ¿´ îððèô ¿¾¾·¿³± °»®-± ·´ ëû ¼»¹´· ±½½«°¿¬·ô ³¿ º®¿ ¹´·
“«²¼»® íë’ ·´ íëû ¼· °±­¬· ¿ ¬»³°± ·²¼»¬»®³·²¿¬±ÿ ×´ ´¿ª±®± ­¬¿¾·ó
´» 8 ·´ ¹®¿²¼» -½±²º·¬¬± ¼· ¯«»-¬¿ ½®·-·ò ʱ¹´·¿³± ½®»¿®» «² ´¿ª±®±
³·¹´·±®»eò
Ó·¹´·±®»ô ³¿ ³»²± -¬¿¾·´» ¼· ·»®·á
uÍ· °±--±²± ½±²-·¼»®¿®» °·' -¬¿¾·´· ´» º¿´-» °¿®¬·¬» ת¿ô ·
½±ò½±ò°®±ô · ¬»³°· ¼»¬»®³·²¿¬· ¼»´ ½±²¬®¿¬¬± ¿ ¬«¬»´» ½®»-½»²¬·á
Ü·¿³±¿·´¿ª±®¿¬±®·¬«¬»´»½¸» °®·³¿²±² ¿ª»ª¿²±ó³¿´¿¬¬·¿» ³¿ó
¬»®²·¬@ ó ³¿ ¿²½¸» ´•¿--»¹²± ¼· ¼·-±½½«°¿¦·±²»eò
Ô¿ ݹ·´ ª· ½¸·»¼» ¼· ®·¿°®·®» ·´ ¼·¿´±¹±ò Ý· -±²± ³¿®¹·²·á
uÝ»®¬±ò Ý•8 -»³°®» -¬¿¬± -°¿¦·± °»® ·´ ½±²º®±²¬±æ ·»®·ô ±¹¹· » ¼±ó
³¿²· ´» °±®¬» ¼»´ м -±²± ¿°»®¬»eò
벦· ¿¬¬¿½½¿ ´¿ ݹ·´ °»® ¹«¿¼¿¹²¿®» ½±²-»²-·á
uÒ»¹± ½¿¬»¹±®·½¿³»²¬»ò Ó¿ «²¿ ½±-¿ -·¿ ½¸·¿®¿æ ²±· ®·-°±²ó
¼·¿³± ¿· ´¿ª±®¿¬±®· ·¬¿´·¿²·ò Í» °»® º¿®´± ¿¬¬·®·¿³± ´» ½®·¬·½¸» ¼»´
-·²¼¿½¿¬±ô ½· ¼·-°·¿½» ³¿ ²±² ½· º»®³·¿³±eò
Ó¿²½¿ ¿²½±®¿ ·´ ¼·-¾±-½¿³»²¬± ¼»· ½±²¬®¿¬¬· °®»½¿®·ò
uÒ»´¼»½®»¬±-«·½±²¬®¿¬¬·¿¬«¬»´» ½®»-½»²¬·½·-¿®@«² °®·³±-»ó
¹²¿´» -·¹²·º·½¿¬·ª±eò
¼»-±ºº»®»²¦¿ô»³±´¬¿°±ª»®¬@eòÔ•»¨-»¹®»¬¿®·±¼»´´¿Ý¹·´Í»®ó
¹·±Ý±ºº»®¿¬·ô »«®±°¿®´¿³»²¬¿®»°¼»½¿²¼·¼¿¬±¿´´»°®·³¿®·»
·² Ô·¹«®·¿ô ®»-°·²¹» ´» ½®·¬·½¸» ¿´´± -½·±°»®±ò
Ô¿ ³·²±®¿²¦¿ °¼ -¬¿ «-¿²¼± ·´ ´¿ª±®± ½±³» «²•¿®³¿ ½±²¬®±
벦·á
uÚ¿½½·±°¿®¬»¼· ¯«»´´¿ ³·²±®¿²¦¿ô ³¿ ª±®®»· ½¸» °»® «² ¿¬ó
¬·³± -±¬¬®¿»--·³± ¯«»-¬¿ ª·½»²¼¿ ¿´´¿ ¼·¿´»¬¬·½¿ ¼»´ м » ´¿
¹«¿®¼¿--·³± ½±² ®·-°»¬¬± °»® ¯«»´´± ½¸» 8æ ´¿ -»¹²¿´¿¦·±²» ¼·
«² °»-¿²¬·--·³± ¼·-¿¹·± » ¼· «²¿ °»-¿²¬·--·³¿ -±ºº»®»²¦¿ ¼¿
°¿®¬» ¼· °»®-±²» ½¸» ®·²«²½·¿²± ¿ «²¿ °¿®¬» -·¹²·º·½¿¬·ª¿ ¼»´
´±®± -¬·°»²¼·± °»® ¼·®» ½¸» -¬¿²²± ³¿´»ò ر ª·-¬± ³±´¬» ³¿²·ó
º»-¬¿¦·±²·ô ³¿ ®¿®¿³»²¬» ¸± ª·-¬± ·´ ¼·-¿¹·± ¼· ¯«»-¬» ±®»eò
×´ ¹±ª»®²± ´± -±¬¬±ª¿´«¬¿á
uÔ¿ ³¿¹¹·±®¿²¦¿ -¿ ¾»²·--·³± ½¸» ¯«»-¬¿ 8 ´¿ °®·±®·¬@ ¿-ó
-±´«¬¿ô ³· ¿-°»¬¬»®»· ½¸» °»²-¿--» ¿ «² ²«±ª± ³±¼± ¼· ¿ºó
º®±²¬¿®» ·´ ¬»³¿ò Ï«»´ ½¸» -»®ª» ²±² 8 ½¿³¾·¿®» ´» ®»¹±´» ¼»´
³»®½¿¬± ¼»´ ´¿ª±®±ô ³¿ «² °·¿²± ¼· ·²ª»-¬·³»²¬· ¼· ¬·°± µ»§ó
²»-·¿²± ·² -»¬¬±®· -¬®¿¬»¹·½· ½¸» °±--¿²± ¿ª»®» »ºº»¬¬· ³±´¬·ó
°´·½¿¬±®·ò Í« ¯«»-¬± -»®ª» ¼·¿´±¹± ½±² ´» º±®¦» -±½·¿´·eò
벦· ¸¿ ¼»¬¬± ²± ¿´´¿ ½±²½»®¬¿¦·±²»ò
uÒ±² ­· ¬®¿¬¬¿ ¼· ¯«»­¬±ô ³¿ ¼· «² ¼·¿´±¹± “°®»ª»²¬·ª±’ò Ю·ó
³¿¼»´´»¼»½·-·±²··³°±®¬¿²¬·-·¿-½±´¬·²±´»°¿®¬·-±½·¿´·ô-·¼·¿
«² ¬»³°± ¼»¬»®³·²¿¬± ¿´´¿ ¼·-½«--·±²»ô -· ª¿´«¬·²± ¿´¬»®²¿¬·ó
ª» » -«¹¹»®·³»²¬·ò б·ô ¯«¿²¼± ½•8 ½±²ª»®¹»²¦¿ ¾»²»ô ¿´¬®·ó
³»²¬· ó ¿ ¯«»´ °«²¬± ó ·´ ¹±ª»®²± ¸¿ ²±² -±´± ·´ ¼·®·¬¬±ô ³¿ ·´ ¼±ó
ª»®»¼·°®±½»¼»®»ò×´½±²º®±²¬±°±®¬¿±¹¹»¬¬·ª¿³»²¬»¿®¿ºº±®ó
¦¿®»·´®·-°»¬¬±½«·¸¿¹·«-¬¿³»²¬»·²ª·¬¿¬±·´½¿°±¼»´´±Í¬¿¬±e
w Î×ÐÎÑÜËÆ×ÑÒÛ Î×ÍÛÎÊßÌß
Í»®¹·±Ý±ºº»®¿¬·
»¨ ´»¿¼»® ݹ·´
Ò±² -»®ª»
“
½¿³¾·¿®» ´»
®»¹±´» ¼»´
³»®½¿¬± ¼»´
´¿ª±®±ô ³¿ «²
°·¿²± ¼·
·²ª»-¬·³»²¬·
µ»§²»-·¿²±
’
w Î×ÐÎÑÜËÆ×ÑÒÛ Î×ÍÛÎÊßÌß
Ú·´·°°±Ì¿¼¼»·
-»¹®»¬»®·¿ м
×´ -·²¼¿½¿¬±
“
-¾¿¹´·¿ -»
°»²-¿ ½¸»
»¯«·´·¾®·
°±´·¬·½·
-· -°±-¬¿²±
½±² ´» °®±¬»-¬»
¼· °·¿¦¦¿
’
ݱ°·¿ ¼· ¿¿èêëçí¼ºð¼»ï½»çë¼êçºîîíê¼ð¾ïèì¿
´¿ λ°«¾¾´·½¿ ÍßÞßÌÑ ïí Ü×ÝÛÓÞÎÛ îðïì
íî
Û½±²±³·¿
ÝÑÒÌßÌÌ×
ÍÛÙÎÛÌÛÎ×ßÁÛÝÑÒÑÓ×ßàÎÛÐËÞÞÔ×Ýßò×Ì
ÉÉÉòÎÛÐËÞÞÔ×Ýßò×Ì
Ú×ÒßÒÆßúÓÛÎÝßÌ×
ÚÌÍÛ Ó×Þ ó íôïíû
ÜÑÉ ÖÑÒÛÍ ó ïôéëû
×Ô ÐËÒÌÑ
ßÒÜÎÛß ÙÎÛÝÑ
Ô¿ª·¹·´¿²¦¿Þ½»
¿ª¿´´¿·°·¿²·Ó°Ó¿°·±ª»¿²½±®¿
-«´Ó±²¬»-»²»-»
°»®·®·½¿ª·º«¬«®·
˲ ®»°±®¬¼· Þ²°Ð¿®·¾¿-«¹¹»®·-½»«²°¿¬¬±½±² ˾·
“Ô» ­·²»®¹·» ­±²± ²±¬»ª±´·’
Ó×ÔßÒÑò u×´ Í«°»®ª·-±®§ ¾±¿®¼
¼»´´¿ Þ½» ¸¿ ¿ª¿´´¿¬± · °·¿²· ¼·
®¿ºº±®¦¿³»²¬± ¼»´´» ïí ¾¿²½¸»
°»® ½«· ´•»-¿³» ߯® » -¬®»-- ¬»-¬
¸¿ ·²¼·ª·¼«¿¬± ½¿®»²¦» ¼·
½¿°·¬¿´»ò Ô•¿°°®±ª¿¦·±²» º·²¿´»
-°»¬¬¿ ±®¿ ¿´ Ù±ª»®²·²¹ ݱ«²½·´ô
´¿ ½«· ¼»½·-·±²» 8 ¿¬¬»-¿ °»® ¹´·
·²·¦· ¼»´ îðïëeò Ì«¬¬± ¾»²»
¯«·²¼·á Ò»¿²½¸» °»® -±¹²±ô -» -·
°¿®´¿ ¼· Ó°-ô ´•·-¬·¬«¬± ½¸» ¸¿
³±-¬®¿¬± °·' ½¿®»²¦»
°¿¬®·³±²·¿´· ø» ¬®¿ · °·' »-°±-¬·
¿´´» ¿²¹¸»®·» ¼»· ®»¹±´¿¬±®·
-±ª®¿²¿¦·±²¿´·÷ò ߪ¿´´± ó
»²¼±®-»³»²¬ô ²»´´¿ ²±¬¿ ó ²±² 8
ª·¿ ´·¾»®¿ò Ï«»´´± ´± ¼¿®@ ·´
³¿--·³± ±®¹¿²± ¼»½·-·±²¿´»
Û«®±¬±©»®ô ½¸» ¼¿ -»· -»¬¬·³¿²»
ª·¹·´¿ -«´ ½®»¼·¬± »«®±°»±ò Û
°®·³¿ ¼· ¼¿®» ²±ª» ³»-· ¿·
-»²»-· °»® »-»¹«·®» ·´ °·¿²±
·²½»²¬®¿¬± -«´´•¿«³»²¬± ¼¿ îôë
³·´·¿®¼·ô -»®ª·®@ «²•¿´¬®¿
±®¼¿´·¿ô ½¸» ®·¹«¿®¼¿ ·´ ³±¼»´´±
¼· ¾«-·²»-- ¼»´´¿ ¾¿²½¿ò
Í¿®»¾¾»®± ·² ¿®®·ª± ²«±ª· ®·´·»ª·
¼»´´•±®¹¿²·-³± ¹«·¼¿¬± ¼¿
Ü¿²·8´» Ò±«§æ » ½±³» ¹·@ ª·-¬±
ÐÎÛÍ×ÜÛÒÌÛ
Ü¿²·8´» Ò±«§ô
°®»-·¼»²¬»
¼»´ Í·²¹´»
-«°»®ª·-±®§
³»½¸¿²·-³
½¸» ª·¹·´¿
-«´´» ¾¿²½¸»
»«®±°»»
²»· ¬»-¬ ¼· ±¬¬±¾®»ô
®·¹«¿®¼»®»¾¾»®± ´¿ ½¿°¿½·¬@
¼»´´¿ ¾¿²½¿ô ²»´´•¿¬¬«¿´»
-½»²¿®·±ô ¼· ¹»²»®¿®» «¬·´· »
½¿°·¬¿´» ¿¼»¹«¿¬· °»® °®±-»¹«·®»
½±³» »²¬·¬@ ¿«¬±²±³¿ò
Ó¿´¹®¿¼± ´» ±®·¹·²¿®·» »-»²¦·±²·
ó °±·½¸7 Í·»²¿ 8 «²¿ ¾¿²½¿ -±¬¬±
°®±½»¼«®¿ °»® ¿·«¬· ¼· ͬ¿¬± ó ´¿
Þ½» ¿ª®»¾¾» ½¿³¾·¿¬± ·¼»¿ô »
-¬¿®»¾¾» ³»¬¬»²¼± ¿´´¿ °®±ª¿ ´¿
®»¼¼·¬·ª·¬@ °®±-°»¬¬·½¿ ¼»´
Ó±²¬»ò ݱ² · ³¿®¹·²· ¼·
·²¬»®»--» -½¸·¿½½·¿¬· ¼¿· ¬¿--· ¿·
³·²·³·ô ´¿ -¬®«¬¬«®¿
½±³³·--·±²¿´» ·²¿¼»¹«¿¬¿ ¿
®·³°·¿¦¦¿®´· » «²¿ ¯«¿´·¬@ ¼·
½®»¼·¬± ·²º»®·±®» ¿´´¿ ³»¼·¿ô ½¸»
°®±¼«½» ²«±ª» ®»¬¬·º·½¸» ¿ ±¹²·
¬±®²¿¬¿ ½±²¬¿¾·´»ô ´•»²²»-·³¿
ª»®·º·½¿ °±¬®»¾¾» ½±²½´«¼»®»
½¸» · îôë ³·´·¿®¼· ¼·
®¿ºº±®¦¿³»²¬± ²±² ¾¿-¬¿²±ò Û
¯«·²¼· -±´± «²•¿¹¹®»¹¿¦·±²»
°«. ¿--·½«®¿®» «² º«¬«®± ¿ Í·»²¿ò
Ü¿ ½¸· ¿²¼®¿²²± ¿ ¾«--¿®» ¯«»´
°«²¬± · ³¿²¿¹»® -»²»-·á ×®±²·¿
¼»´´¿ -±®¬»ô °®±°®·± ·»®· Û¨¿²»
ø½±²¬®±´´¿¬¿ ¼¿ Þ²° п®·¾¿-ô ¬®¿ ·
¬»±®·½· ½¿²¼·¼¿¬· ¿ ®·´»ª¿®» Ó°-÷
¸¿ ¿²¿´·¦¦¿¬± ·² «² ®»°±®¬ ·
ª¿²¬¿¹¹· ¼»´´» ²±¦¦» -»²»-· ½±²
˾· ¾¿²½¿æ ²±¬»ª±´· -·²»®¹·»
·²¼«-¬®·¿´·ô -½¿®-¿
-±ª®¿°°±-·¦·±²» -«´´¿ ®»¬» ¼·
¿¹»²¦·»ô °±--·¾·´·¬@ ¼· »--»®»
¹»-¬·¬¿ ¼¿· ¾¿²½¸·»®·
¾»®¹¿³¿-½¸·ô ³¿´¹®¿¼± -· ¬®¿¬¬·
¼· «² ¾±½½±²» ¹®±--±ò Ü»´´¿
-»®·»ô ª¿· ¿ª¿²¬· ¬«ò
w Î×ÐÎÑÜËÆ×ÑÒÛ Î×ÍÛÎÊßÌß
ÛËÎÑ ÜÑÔÔßÎÑ ïôîìëê
ÐÛÌÎÑÔ×Ñ ÞÎÛÒÌ êïôèë ü ßÔ ÞßÎ×ÔÛ
ÌßÍÍ× ×ÌßÔ×ßÒ× ß ïð ßÒÒ× îôðêû
×´ª¿ô-4¿´-«°»®½±³³·--¿®·±
¬®¿«²¿²²±Í¬¿¬±¿´ìçû
»Ó·¬¬¿´óÓ¿®½»¹¿¹´·¿¿´ëïû
Ô¿¼»½·-·±²»-«´´•¿½½·¿·»®·¿°®·³¿¼·Ò¿¬¿´»
×°®·ª¿¬··²ª»-¬·®»¾¾»®±îôëóí³·´·¿®¼·¼·»«®±
ÚÛÜÛÎ×ÝÑÚËÞ×Ò×
ò Ó»²¬®» -· ¿ªª·½·²¿ ´¿ º·²»
¼»´´•¿²²± » ¼»· º±²¼· ¼· ½¿--¿ô °»®
´•×´ª¿ ¼· Ì¿®¿²¬± ´¿ ¼±³¿²¼¿ °·'
«®¹»²¬» ±®³¿· ²±² 8 °·' -» ´± ͬ¿ó
¬±»²¬®»®@½±³»¿¦·±²·-¬¿òX¯«¿²ó
¬»ª±´¬»´±º¿®@òÒ»¹´· «´¬·³·¹·±®²·
8»³»®-¿«²¿®·-°±-¬¿²»·½±´´±¯«·
º®¿ ¿¦·»²¼¿ô ¹±ª»®²± » °±¬»²¦·¿´·
·²ª»-¬·¬±®·æ °®±¾¿¾·´³»²¬» ´± ͬ¿ó
¬±»²¬®»®@¼«»ª±´¬»ò˲¿¯«¿-·-«ó
¾·¬± » ´•¿´¬®¿ º®¿ «² ¿²²±ò
Ô¿ °®·³¿ ¼±ª®»¾¾» ¿ªª»²·®»
-±¬¬± º±®³¿ ¼· «² ²«±ª± ½±³³·-ó
-¿®·± -¬®¿±®¼·²¿®·± ¼· ²±³·²¿ ¹±ó
ª»®²¿¬·ª¿ô -«´´¿ ¾¿-» ¼»´´¿ ´»¹¹»
½¸» ®»¹±´¿ · ¼·--»-¬· ¼»· ¹®¿²¼·
¹®«°°·ò Ô¿ ­»½±²¼¿ œ ­»³°®» ½¸»
¬«¬¬± ª¿¼¿ -»½±²¼± · °·¿²· ¼· ¯«»ó
­¬» ±®» œ ¯«¿²¼± «² º±²¼± ¼·²ó
ª»-¬·³»²¬± ½±²¬®±´´¿¬± ·²¼·®»¬¬¿ó
³»²¬» ¼¿´ ³·²·-¬»®± ¼»´´•Û½±²±ó
³·¿ -·«²·®@ ¿¼«»¹®¿²¼· -±¹¹»¬¬·
°®·ª¿¬·ô ¹´· ¿²¹´±óº®¿²½»-· ¼· ß®½»ó
´±®óÓ·¬¬¿´ » ·´ ¹®«°°± Ó¿®½»¹¿ó
¹´·¿ô°»®®·¿½¯«·-¬¿®»´•¿¦·»²¼¿¼±ó
°±«²¿°®·³¿º¿-»¼·®·-¿²¿³»²¬±ò
×´ ¬»³°± -¬®·²¹» °»® ¬®±ª¿®»
«²¿ -±´«¦·±²» ½¸» ¹¿®¿²¬·-½¿ ´¿
½±²¬·²«·¬@ ¼»´´» ±°»®¿¦·±²· ¿´´•×´ó
ª¿ô·´¹®«°°±¼»´´•¿½½·¿·±½¸»±½½«ó
°¿ ïïòððð°»®-±²»»³¿²¬·»²»«²
·²¼±¬¬±¿´³»²±¿´¬®»¬¬¿²¬±ª¿-¬±ò
Ú±®-» ¹·@ ·´ îî ¼·½»³¾®»ô -»½±²¼±
«²•·°±¬»-· ¼· ´¿ª±®± ¿ п´¿¦¦± ݸ·ó
¹·ô ·´ ½±²-·¹´·± ¼»· ³·²·-¬®· ¿°°®±ó
ª»®@ ·´ °®±--·³± °®±ªª»¼·³»²¬±æ
·´°¿--¿¹¹·±¿´´±Í¬¿¬±¼»´¹®«°°±ô
±¹¹· º±®³¿´³»²¬» ¼· °®±°®·»¬@
¼»´´¿ º¿³·¹´·¿ ηª¿ô ¿¬¬®¿ª»®-±
´•¿³³·²·-¬®¿¦·±²» -¬®¿±®¼·²¿®·¿
× ÐÎÑÌßÙÑÒ×ÍÌ×
ÙÑÎÒÑÌÛÓÐ×Ò×
Ù·±ª¿²²· Ù±®²±
Ì»³°·²· °®»-·»¼»
·´ Ú±²¼± ͬ®¿¬»¹·½±
׬¿´·¿²± °¿®¬»½·°¿¬±
¼¿ ݼ°¿´ ééôéû »
¼¿ Þ¿²µ·¬¿´·¿ øîðû÷
Ó×ÌÌßÔ
Ô¿µ-¸³· Ó·¬¬¿´ 8
°®»-·¼»²¬» » ¿¼
¼»´ ½±´±--±¼»´´•
¿½½·¿·± ½±² ·´ -«±
¯«¿®¬·»® ¹»²»®¿´»
·² Ô«--»³¾«®¹±
´· ¼· ¬«¬»´¿ ¼»´´•¿³¾·»²¬» ½±-4 ½±ó
-¬±-· ½¸» ´¿ ³»¬¬»®»¾¾»®± º«±®·
³»®½¿¬±ò
Ü»´ ½¿-± -· ±½½«°¿²± ¿ п´¿¦¦±
ݸ·¹· ¼«» ½±²-·¹´·»®· ¼· Ó¿¬¬»±
벦·ô ´•»¨ ¿³³·²·-¬®¿¬±®» ¼»´»ó
¹¿¬± ¼· Ô«¨±¬¬·½¿ ß²¼®»¿ Ù«»®®¿
» ´•»½±²±³·-¬¿ ¼»´´¿ Ô±²¼±²
ͽ¸±±´ ±º Û½±²±³·½- Ó¿®½±Í·³±ó
²·òÔ·-»¹«»¼¿´³·²·-¬»®±¼»´´±Íª·ó
´«°°± ¿²½¸» ´¿ ¬·¬±´¿®»ô Ú»¼»®·½¿
Ù«·¼·ô » ´•¿¬¬«¿´» ½±³³·--¿®·±
¼»´´•×´ª¿ô з»®± Ù²«¼·ò Ó¿ 8±®³¿·
½¸·¿®± ½¸» ´•¿½½·¿·»®·¿ ¼· Ì¿®¿²¬±
-¬¿ ¼·ª»²¬¿²¼± °»® 벦· ½·. ½¸»
´¿ ½®·-· ¼»´´•¿«¬± º« °»® Þ¿®¿½µ
Ѿ¿³¿²»´îððçæ·´¾¿²½±¼·°®±ª¿
-«½«·-·³·-«®¿´¿½¿°¿½·¬@¼»´´»¿ó
¼»® ¼· -¿´ª¿®» «²¿ °¿®¬» ª·¬¿´» ¼»´
-·-¬»³¿ ·²¼«-¬®·¿´»ô °®·³¿ ²¿¦·±ó
ÓßÎÝÛÙßÙÔ×ß
Ю»-·¼»²¬» ¼·
ݱ²º·²¼«-¬·¿ ¼¿´
îððè¿´ îðïîô ±®¿ 8
¿´´»¿¬¿ ½±² ß®½»´±®
Ó·¬¬¿´ ²»´´¿ -½¿´¿¬¿
¿ ×´ª¿
²¿´·¦¦¿²¼±´¿ô°±·®·-¿²¿²¼±°»®®·ó
ª»²¼»®´¿ ¿ °®»¦¦± ¼· ³»®½¿¬±ò Ó¿
·´ º¿¬¬± ½¸» -·¿ ®·«-½·¬± ¿ Ѿ¿³¿
½±² ݸ®§-´»® ± Ù³ ²±² -·¹²·º·½¿
½¸»®·»-½¿¿Ð¿´¿¦¦±Ý¸·¹·½±²´•¿½ó
½·¿·±ò
Ù·@ ·´ °®±--·³± °¿--± -¿®@ ¼·ºº·ó
½·´»ò ײ ¯«»-¬» ±®» ·´ ¹±ª»®²± -¬¿
½»®½¿²¼± «² ½±³³·--¿®·± -¬®¿±®ó
¼·²¿®·± ½¸» -¿°°·¿ ¹»-¬·®» «²
¹®«°°±½±´±--¿´»»½±²±-½¿´•·²¼«ó
-¬®·¿ ¼»´´•¿½½·¿·±³»¹´·±¼· Ù²«¼·ò
ß ¯«»-¬± u¦¿® ¼»´´•¿½½·¿·±e ¿²¼®@
¿ºº·¿²½¿¬¿ ·² ¬»³°· ¾®»ª· œ ¿´¬®¿
·²½±¹²·¬¿ œ «²¿ ­¯«¿¼®¿ ¼· ëð
³¿²¿¹»®¼·°®·³±´·ª»´´±òÛ-«¾·¬±
·´ ²«±ª± ¹®«°°± ¼·®·¹»²¬» ¼»´´•×´ó
ª¿ô-¬®¿°°¿¬¿¿´´¿°®±°®·»¬@¼»·Î·ó
ª¿ » ²¿¦·±²¿´·¦¦¿¬¿ ²»´ ¼·--»-¬±
¿³¾·»²¬¿´»ô ¬®±ª»®@ ¼¿ª¿²¬· ¿ -7
«²º±®³·¼¿¾·´»±-¬¿½±´±¬»½²·½±æ¿
³¿®¦± ¼±ª®@ ½¸·«¼»®» ´•¿´¬±º±®²±
ë¼·Ì¿®¿²¬±ô±®·¹·²»¼·³»¬@¼»´´¿
°®±¼«¦·±²»ô»·²ª»-¬·®»íîð³·´·±ó
²· °»® ®·½±-¬®«·®´±ò
Ò»´º®¿¬¬»³°±·´¹±ª»®²±-·°®»ó
°¿®¿ô ½±² ½¿«¬»´¿ô ¿ ¹»-¬·®» ·´ °®±ó
¾´»³¿¼»·ª·²½±´·¿³¾·»²¬¿´·òÔ•¿¬ó
¬«¿´»¿«¬±®·¦¦¿¦·±²»¿±°»®¿®»¼»´
³·²·-¬»®±¼»´´•ß³¾·»²¬»8½±-4®»ó
-¬®·¬¬·ª¿ ½¸» -«°»®¿ ´» °®»-½®·¦·±ó
²· ¼»´´•Ë²·±²» »«®±°»¿ » ±¾¾´·ó
¹¸»®»¾¾» ¿ ½±-¬· ¼· ³¿²«¬»²¦·±ó
²»¹·«¼·½¿¬··²-±-¬»²·¾·´·òÔ•·²¬»²ó
¦·±²» ¼»´ ¹±ª»®²± 8 ¼· ½±®®»¹¹»®»
¿´ ®·¾¿--± ´» ®»¹±´» -«´´» »³·--·±ó
²·ô °±®¬¿²¼±´» ·² ´·²»¿ ½±² · °¿®¿ó
³»¬®· »«®±°»·ò Í¿®@ «²•±°»®¿¦·±ó
²» ¼»´·½¿¬¿æ 벦· ²±² ¼·³»²¬·½¿
½¸» ¿ ³¿¹¹·± -· ª±¬¿ ·² Ы¹´·¿ °»®
´» ®»¹·±²¿´· » °»® ¿´´±®¿ ª«±´»
³¿²¬»²»®» ·² º«²¦·±²» ´•×´ª¿ ²¿ó
¦·±²¿´·¦¦¿¬¿ô -»²¦¿ °®±ª±½¿®»
°®±¬»-¬» ¿ Ì¿®¿²¬± °»® ´•·²¯«·²¿ó
³»²¬± ¼»¹´· ·³°·¿²¬·ò
ß³³»--± ½¸» ®·»-½¿ô ´•·²¬»®±
°®±½»--± ¼±ª®»¾¾» °±· °®»°¿®¿®»
·´°¿--¿¹¹·±-«½½»--·ª±òÔ•·¼»¿-«´ó
´¿ ¯«¿´» -· ´¿ª±®¿ ²»´ ¹±ª»®²± °®»ó
ª»¼» ´¿ ª»²¼·¬¿ ¼»´ ¹®«°°± º®¿ «²
¿²²± ¿ «²¿ ½±®¼¿¬¿ ½±² ¬®» ¿¬¬±®·
º±®-» «²·¬· ·² «²¿ -±½·»¬@󪻷½±´±
¿¼ ¸±½ò ×´ ëïû ¼»´´•¿½¯«·®»²¬» ¼±ó
ª®»¾¾» »--»®» ½±³°±-¬± ¼¿ Ó¿®ó
½»¹¿¹´·¿»ß®½»´±®óÓ·¬¬¿´ô·´°®·³±
¹®«°°± ³±²¼·¿´» ¼»´´•¿½½·¿·±ò ×´
ìçû-°»¬¬»®»¾¾»·²ª»½» ¿´Ú±²¼±
-¬®¿¬»¹·½± ·¬¿´·¿²±ô ¼· °®±°®·»¬@
¼»´´¿Ý¿--¿¼»°±-·¬· »°®»-¬·¬·ô °»®
´•èðû ½±²¬®±´´¿¬¿ ¼¿´ Ì»-±®±ò л®
Ó·¬¬¿´ô×´ª¿°«.¼·ª»²¬¿®»·´°®·³±
·³°·¿²¬± »«®±°»±ô -»¼» ¼· «²
Ô•¿³³·²·-¬®¿¦·±²»
-¬®¿±®¼·²¿®·¿ °±¬®»¾¾»
-½¿¬¬¿®» ¹·@
·´ îî ¼·½»³¾®»
ײ °®±-°»¬¬·ª¿ »²¬®»®@
·²-·»³» ¿· ¼«» ¹®«°°·
·²¼«-¬®·¿´· ·´ Ú±²¼±
-¬®¿¬»¹·½± ¼»´´¿ ݼ°
°®»ª·-¬¿°»®´»·³°®»-»·²¼·--»-¬±
¼¿´´¿ Ô»¹¹» Ó¿®¦¿²±ò Ï«»´´¿ °®±ó
½»¼«®¿ 8 ¹·@ -¬¿¬¿ ¿°°´·½¿¬¿ °»®
³¿²¬»²»®» ·² ¿¬¬·ª·¬@ ¹®¿²¼·
¿¦·»²¼»º¿´´·¬»ô¿°¿®¬·®»¼¿´´¿Ð¿®ó
³¿´¿¬ò Ó¿ ´•×´ª¿ 8«² ½¿-± ¼·ª»®-±ò
Ò±² 8 º±®³¿´³»²¬» ·²-±´ª»²¬»ô
¼«²¯«» ´¿ -¬»--¿ ´»¹¹» Ó¿®¦¿²±
¼±ª®@ º±®-» »--»®» ¿¼¿¬¬¿¬¿ò X
¯«¿¬¬®±ª±´¬»°·'¹®¿²¼»¼»´³¿¹ó
¹·±®» ¹®«°°± ·¬¿´·¿²± ½¸» -·¿ ³¿·
º·²·¬± ·² ¿³³·²·-¬®¿¦·±²» -¬®¿±®ó
¼·²¿®·¿ô » °®»-»²¬¿ °®±¾´»³· ·²ó
¼«-¬®·¿´· ¯«¿-· ·²-±´«¾·´·ò Ø¿ íëð
³·´·±²·¼·»«®±¼·¼»¾·¬·ª»®-±·º±®ó
²·¬±®·»íë³·´·¿®¼·¼·®·½¸·»-¬»°»®
¼¿²²· ¿³¾·»²¬¿´· ¼¿ °¿®¬» ¼»´´¿
½±³«²·¬@ ¼· Ì¿®¿²¬±æ ²»¹´· «´¬·³·
¿²²· ·² ½·¬¬@ -· 8 ³·-«®¿¬± «² ¿«ó
³»²¬± ¼»´ íðû ¼»· ¬«³±®· º®¿ ¹´·
«±³·²· » ¼»´ îðû º®¿ ´» ¼±²²»ò ײ
°·'ô ×´ª¿ ¼»ª» ¿ºº®±²¬¿®» «²¿ ¾±ó
²·º·½¿ ¼»¹´· ·³°·¿²¬· ¼¿ ïôè ³·ó
´·¿®¼· »°±· ®·-°»¬¬¿®»²«±ª· ª·²½±ó
¯«·²¬± ¼»´´¿ -«¿ °®±¼«¦·±²» ¼»´
½±²¬·²»²¬»ô» °»® ¯«»-¬±¹´· ·²¼·¿ó
²· -¿®»¾¾»®± ¼·-°±²·¾·´· ¿ ·²ª»-¬·ó
®» îôë ± í ³·´·¿®¼· ·² ½·²¯«» ¿²²·
°»®½±³°´»¬¿®»´¿¾±²·º·½¿òÔ¿°®»ó
-»²¦¿¼»´º±²¼±¼· ݼ°-»®ª·®»¾¾»
·²ª»½» ¿ ®¿--·½«®¿®» · ®»¹±´¿¬±®·ô
·²³±¼±½¸»´¿³¿¹·-¬®¿¬«®¿¬±´¹¿
·´ -»¯«»-¬®± ¿²½±®¿ ·² ª·¹±®» -«´ó
´•·³°·¿²¬±ò ײ «² -»½±²¼± ¬»³°±
°±·Ý¼°«-½·®»¾¾»ô´¿-½·¿²¼±´•×´ª¿
®·-¿²¿¬¿ ¿· -±´· ¿¦·±²·-¬· °®·ª¿¬·ò
Ú·² ¯«· ·´ ¼·-»¹²± ¼»´ ¹±ª»®²±ô
-«´¯«¿´»¹®¿ª¿²±¼»´´»·²½±¹²·¬»ò
Ü·ºº·½·´³»²¬» °»® »-»³°·± ß®½»ó
´±®óÓ·¬¬¿´ » Ó¿®½»¹¿¹´·¿ °®»²¼»ó
®¿²²± ·³°»¹²· °®·³¿ ¼· ¿ª»® ª¿ó
´«¬¿¬± ·´ ´¿ª±®± ¼»´ ½±³³·--¿®·±
-¬®¿±®¼·²¿®·±ò л® ´•×¬¿´·¿ô ²±² -±ó
´± °»® 벦·ô 8 ´•«´¬·³± »-¿³»
¼•¿°°»´´± °»® ½¿°·®» -» ·´ п»-» 8
¿²½±®¿·²¹®¿¼±¼·¼·º»²¼»®»´¿-«¿
¾¿-» ·²¼«-¬®·¿´»ò
ÌÛÝÒÑÝßÍ×Ý ÍòÐòßò
ßÊÊ×ÍÑ Ü× ßÐÐßÔÌÑ ßÙÙ×ËÜ×ÝßÌÑ
ͬ¿¦·±²» ß°°¿´¬¿²¬»æ Ì»½²±½¿­·½ Íò°òßòô Ê·¿´» ß®³¿²¼± Ü·¿¦ô èê › ðçïîë Ý¿¹´·¿®·ò ѹ¹»¬¬±
¼»´´•¿°°¿´¬±æ Ù¿®¿ »«®±°»¿ ¿ °®±½»¼«®¿ ¿°»®¬¿ °»® ´•¿ºº·¼¿³»²¬± ¼»´´¿ º±®²·¬«®¿ ½±²¬·²«¿¬·ª¿
¼· ¹¿-±´·± °»® ®·-½¿´¼¿³»²¬± »¼ ¿«¬±¬®¿¦·±²» ¼¿ ¿¹¹·«¼·½¿®» ½±² ½®·¬»®·± ¼»´ °®»¦¦± °·' ¾¿--±ò
ß¹¹·«¼·½¿¬¿®·±æ ÑòÝòÎò×ò Íò®ò´òô ½±² -»¼» ·² Û´³¿- øÝß÷ô Ê·¿ Í»¹®7 ²ò ìô ´¿ ¯«¿´» ¸¿ °®»-»²¬¿¬±
´¿ ³·¹´·±®» ±ºº»®¬¿ô ½±² · -»¹«»²¬· ®·¾¿--· °»®½»²¬«¿´» -«¹´· ·³°±®¬· °±-¬· ¿ ¾¿-» ¼· ¹¿®¿ ¼¿ ¿°ó
°´·½¿®» ¿´ °®»¦¦± «²·¬¿®·± ³»¼·± ²¿¦·±²¿´» Í×ÚñÍ×Êß ¼»´ ¹¿-±´·± °»® ®·-½¿´¼¿³»²¬± » ¼¿ ¿«¬±ó
¬®¿¦·±²»ô ·²¼·½¿¬± ²»´ ´·­¬·²± ¼»²±³·²¿¬± “Ю»¦¦· ׬¿´·¿’ °«¾¾´·½¿¬± ­»¬¬·³¿²¿´³»²¬» ­«´´¿
“ͬ¿ºº»¬¬¿ ¯«±¬·¼·¿²¿ °»¬®±´·º»®¿’ô º±²¬» Ó·²·­¬»®± ¼»´´± ͪ·´«°°± Û½±²±³·½±ô ·² ª·¹±®» ¿´ ³±ó
³»²¬± ¼· ½·¿­½«²¿ ½±²­»¹²¿ô ±´¬®» ×Êß » ¿½½·­¿æ Ô±¬¬± ²ò ï › ïòîððòððð ´·¬®· ¼· ¹¿­±´·± °»® ®·ó
-½¿´¼¿³»²¬±æ îôíèû ø¼«»ñíè °»®½»²¬±÷ô ¿´ ²»¬¬± ¼»´´•·³°±®¬± «²·¬¿®·± ¼· Û«®± ðôðïçèìñ´ °»®
½±­¬· ¼»´´¿ ³¿²±¼±°»®¿ô ²±² ­±¹¹»¬¬· ¿ ®·¾¿­­± ¼¿­¬¿å Ô±¬¬± ²ò î › ìíðòððð ´·¬®· ¼· ¹¿­±´·± °»®
¿«¬±¬®¿¦·±²»æ îôïëû ø¼«»ñïë °»®½»²¬±÷ ¿´ ²»¬¬± ¼»´´•·³°±®¬± «²·¬¿®·± ¼· Û«®± ðôðííîîñ´ °»® ½±-¬·
¼»´´¿ ³¿²±¼±°»®¿ô ²±² -±¹¹»¬¬· ¿ ®·¾¿--± ¼•¿-¬¿ò Ü¿¬¿ ¼· ¿¹¹·«¼·½¿¦·±²»æ ïîòïïòîðïìò ×´ °®»ó
-»²¬» ¿ªª·-± 8 -¬¿¬± -°»¼·¬± ¿´´¿ ÙòËòËòÛò °»® ´¿ ®»´¿¬·ª¿ °«¾¾´·½¿¦·±²» ·² ¼¿¬¿æ ðïòïîòîðïìò
×Ô ÎÛÍÐÑÒÍßÞ×ÔÛ ÜÛÔ ÐÎÑÝÛÜ×ÓÛÒÌÑ Ô•ßÓÓ×Ò×ÍÌÎßÌÑÎÛ ËÒ×ÝÑ
ܱ¬¬ò Ù·¿²³¿®½± Í»®®¿
ܱ¬¬±® Ñ-½¿® Í»®½·
w Î×ÐÎÑÜËÆ×ÑÒÛ Î×ÍÛÎÊßÌß
ÔÛ ÌßÐÐÛ
×ÔÍÛÏËÛÍÌÎÑ
Ì®¿ ´«¹´·± »
²±ª»³¾®» îðïîô
·´ ¹·° ¼· Ì¿®¿²¬±
-»¯«»-¬®¿ -·¿ ¹´·
·³°·¿²¬· -·¿ ´¿
°®±¼«¦·±²» ×´ª¿
×ÔÜÛÝÎÛÌÑ
ß ¼·½»³¾®» îðïîô
ª·»²» ½±²ª»®¬·¬± ·´
¼»½®»¬± -¿´ª¿ó×´ª¿
Ô•¿¦·»²¼¿ °±¬®@
ª»²¼»®» · °®±¼±¬¬·
º·²·¬· » -»³·´¿ª±®¿¬·
×ÔÐÎÛÓ×ÛÎ
ײ «²¿ ·²¬»®ª·-¬¿ ¿
λ°«¾¾´·½¿ô 벦·
ø²±ª»³¾®» îðïì÷
·°±¬·¦¦¿ ½¸» ´±
ͬ¿¬± »²¬®· ·² ×´ª¿
°»® -¿´ª¿®´¿
ݱ°·¿ ¼· ¿¿èêëçí¼ºð¼»ï½»çë¼êçºîîíê¼ð¾ïèì¿
´¿Î»°«¾¾´·½¿
ÍßÞßÌÑ ïí Ü×ÝÛÓÞÎÛ îðïì
ÝÑÒÌßÌÌ×
ÌÑÎ×ÒÑ à ÎÛÐËÞÞÔ×Ýßò×Ì
̱®·²±
ÌÑÎ×ÒÑòÎÛÐËÞÞÔ×Ýßò×Ì
ÙÔ× ÍÐÛÌÌßÝÑÔ×ñï
ÙÔ× ÍÐÛÌÌßÝÑÔ×ñî
ÔßÐßÙ×Òß ÜÛÔ ÙËÍÌÑ
“˲ ¾8­’ô ª·¬¿ ¼· Ô·¹¿¾«»
¼¿´´•¿®¹·²»¼»´º·«³»
Æ¿³°¿¹´·±²»»ß®¹»²¬»®±
½±°°·¿²»®¿¿Ý±«®³¿§»«®
Ô¿ “¬±®·²»­»’ ¼»´ Ϋ®@´
°¿®¿¼·¹³¿¼·-¿°±®»
ßÔÛÍÍßÒÜÎß Ê×ÒÜÎÑÔß ß ÐßÙ×Òß È×××
ÙË×ÜÑ ßÒÜÎËÛÌÌÑ ß ÐßÙ×Òß ÈÊ
ÝßÊßÔÔ×ÌÑ ú ÔßÓßÝÝØ×ß ß ÐßÙ×Òß ÈÊ××
Ô¿ª±®±ôëð³·´¿·²½±®¬»±
×Ô ÝßÍÑñï
Û²¬®±¹»²²¿·±
·´ª»®¼»¬¬±
â Ý¿³«­­±æ “̱®·²± ½·¬¬@ ­·³¾±´± ¼»´´¿ ½®·­· ¼»´ п»­»’ò Ù«»®®¿ ¼· ½·º®» ­«´´¿¼»­·±²» ¿´´± ­½·±°»®± °»®·½±²-·¹´·»®·
â × ª·¹·´· ¼»´ º«±½± ­· ­¼®¿·¿²± °»® ­¬®¿¼¿æ “Ò±· ®·­½¸·¿³± ´¿ ª·¬¿ » ²±² ¿¾¾·¿³± ´¿­­·½«®¿¦·±²»’
ÌÛÓß ÝßÔÜÑ
Ô»¾·¾´·±¬»½¸»
¼»´´•¿--«®¼±
Þ±±³¼·´»¬¬±®·
»¬¿¹´·¿·-»®ª·¦·
ÑÌÌßÊ×ß Ù×ËÍÌÛÌÌ×
ÔÓÛÒÑ ëð³·´¿ ´¿ª±®¿¬±®· ¼·
ݹ·´ » Ë·´ ¸¿²²± -º·´¿¬± ²»´
½»²¬®± ¼· ̱®·²± °»® °®±¬»ó
-¬¿®» ½±²¬®± ·´ Ö±¾- ¿½¬ò ×´ -»¹®»ó
¬¿®·± ¼»´´¿ ݹ·´ Í«-¿²²¿ Ý¿³«-ó
-± ·² °·¿¦¦¿ Í¿² Ý¿®´± ¸¿ -°·»¹¿ó
¬± °»®½¸7 ¸¿ -½»´¬± ̱®·²± °»® ·´
-«± ½±³·¦·±æ uX ´¿ ½·¬¬@ -·³¾±´±
¼»´ ´¿ª±®± » ¼»´´¿ ½®·-· ·² ׬¿´·¿eò
Ù«»®®¿ ¼· ½·º®» ¬®¿ -·²¼¿½¿¬· »
˲·±²»·²¼«-¬®·¿´»æ-»½±²¼±·°®·ó
³· ´•¿¼»-·±²» ¿´´± -½·±°»®± 8 -¬¿ó
¬¿ ¼»´ éð °»® ½»²¬±ô °»® ¹´· ¿´¬®· 8
-¬¿¬¿ ·²ª»½» -±´¬¿²¬± ¼»´ ïéò × ª·ó
¹·´·¼»´º«±½±¸¿²²±¹«·¼¿¬±·´½±®ó
¬»± » ¿´½«²· ¼· ´±®± -· -±²± -¼®¿·¿ó
¬· ·² ³»¦¦± ¿ ª·¿ α³¿æ uÚ¿½½·¿ó
³±«²´¿ª±®±°»®·½±´±-±»²±²¿¾ó
¾·¿³±²»¿²½¸»´•¿--·½«®¿¦·±²»eò
ß
×ÌÑ ¿¾¾®»ª·¿¬± °»® · ½±²-·ó
¹´·»®· ®»¹·±²¿´· » °»® ¯«»´
°»¦¦± ¼· ¹·«²¬¿ ݸ·¿³°¿ó
®·²± ¿²½±®¿ ½±·²ª±´¬± ²»´´•·²ó
½¸·»-¬¿Î·³¾±®-±°±´·æ¬«¬¬·»¼·»ó
½· · °±´·¬·½· ´± ¸¿²²± ½±²º»®³¿¬±
·»®··²¿«´¿ ¼¿ª¿²¬·¿´ ¹«°Ü¿²·»ó
´¿ η-°±´· ½¸» ¸¿ ¿¹¹·±®²¿¬± ´•«ó
¼·»²¦¿ ¿´ ïî ¹»²²¿·±ò ˲¿ ¼»½·ó
-·±²» -±ºº»®¬¿ô -±°®¿¬¬«¬¬± °»® ·
¼»³ ½¸» ¸¿²²± ·²½¿®·½¸· ·² λó
¹·±²» » ·² п®´¿³»²¬±ô ³¿ ½¸»
¹·±½¿´¿½¿®¬¿¼·«²°±--·¾·´»u¿°ó
°±¹¹·±e ¼»´´¿ °®±½«®¿ô » ¿²¬·½·ó
°¿ ¼· ¯«¿´½¸» ³»-» ´¿ -»²¬»²¦¿
-«´´•¿½½«-¿ ¼· °»½«´¿¬±ò Ô¿ -°»ó
®¿²¦¿ ¼»· ½±²-·¹´·»®· 8 ½¸» · °³ô
Û²®·½¿Ù¿¾»¬¬¿»Ù·¿²½¿®´±ßª»ó
²¿¬· Þ¿--·ô ½¸·»¼¿²± ´•¿--±´«¦·±ó
²» ¿´ ¬»®³·²» ¼»´´¿ ®»¯«·-·¬±®·¿ô
½±-4 ½±³» ¿ª»ª¿²± ½¸·»-¬± ´•¿®ó
½¸·ª·¿¦·±²»¿´´¿½±²½´«-·±²»¼»´ó
´»·²¼¿¹·²·°®»´·³·²¿®·òÌ«¬¬·ô·²ó
º·²»ô ®»-¬·¬«·-½±²± ´» -±³³»
½±²¬»-¬¿¬»ò Ó¿ô °»® ±®¿ô -»²¦¿ ·´
¼¿²²± ¼•·³³¿¹·²»ò
Î
ÙÎ×ÍÛÎ× Û ÐßÎÑÔß ßÔÔÛ ÐßÙ×ÒÛ ×× Û ×××
Ôß ÊÛÎÌÛÒÆß
ß½½±®¼±Ô¿ª¿¦¦¿
¼«»³·´¿»«®±
°»®´¿º´»--·¾·´·¬@
ß ÐßÙ×Òß Ê
×Ô ÝßÍÑñî
ÍÌÛÚßÒÑ ÐßÎÑÔß
ß ÐßÙ×Òß ××
Ô¿ ¾·¾´·±¬»½¿ ¼· Ê·´´¿ Ó±®»¬¬·
ÙßÞÎ×ÛÔÛ ÙËÝÝ×ÑÒÛ
ßÔÛ ½¸·«-»òÍ»®ª·¦·¿-·²¹¸·±¦ó
Í
Í«-¿²²¿ Ý¿³«--± ¼«®¿²¬» ·´ ½±³·¦·± ²»´´¿ °·¿¦¦¿ Í¿² Ý¿®´± ¹®»³·¬¿ ¼· ´¿ª±®¿¬±®· ¼· ݹ·´ » Ë·´
ßÊÛÊß “ÍßÔÌßÌђ ÙÔ× ÐÍ×ÝÑÚßÎÓßÝ×ô ÐÑ× Í× X ßÝÝßÒ×ÌÑ ÍËÔ ÞßÎ×ÍÌß
Ô¿ °®±³»­­¿ ¼»´´±³·½·¼¿æ “Ñ®¿ ´± ¿³³¿¦¦±’
¦±ò ͽ¿ºº¿´· ¿°»®¬· ¿ ¹·±®²· ¿´ó
¬»®²·ô -±´¬¿²¬± ¿´ ³¿¬¬·²± ±°ó
°«®» -±´¬¿²¬± ¿´´¿ -»®¿ò Í«´ -·¬±
¼»´´» ¾·¾´·±¬»½¸» ½·ª·½¸» ¬±®·²»-·
½±³°¿®»±®³¿·¼¿¬»³°±ô ¯«¿-· ¿
³»¬¬»®»´»³¿²·¿ª¿²¬·ô·´-»¹«»²ó
¬» ¿ªª·-±æ uÔ•¿¬¬«¿´» ½¿®»²¦¿ ¼·
°»®-±²¿´» °±¬®»¾¾» ½¿«-¿®» ¬»³ó
°±®¿²»»´·³·¬¿¦·±²·¼»·-»®ª·¦·»´¿
½¸·«-«®¿ ¼· ´±½¿´· ²»´´» ¼·ª»®-» -»ó
¼·eò Ê·¬¿ ¼«®¿ ¯«»´´¿ ¼»´ -·-¬»³¿
¾·¾´·±¬»½¿®·± ½±³«²¿´»ô -»³°®»
°·' ·² ¿ºº¿²²± ²»¹´· «´¬·³· ¿²²·ô
¬®¿ ·´ °»®-±²¿´» ½¸» -½¿®-»¹¹·¿ » ·
º±²¼·°»®´•¿½¯«·-¬±¼·²«±ª·´·¾®·»
®·ª·-¬»®·¼±¬¬·¿´´«³·½·²±òÊ·¬¿¼«ó
®¿ ¯«»´´¿ ¼»· ¬±®·²»-· ½¸» ²±² ¼»ó
³±®¼±²± » ²±² -¿²²± °®±°®·± ®·ó
²«²½·¿®» ¿´ ´·¾®±ò
¬±®²± ¿´ ¾¿® » ´±
¿³³¿¦¦± ¼· ¾±¬¬»eò
˲¿ °®±³»--¿ ½¸» ¸¿
°±· ³¿²¬»²«¬±ô ½±³°´·½» ·´ º¿¬¬±
½¸» ¯«¿´½¸» ±®¿ °®·³¿ ²±² »®¿
¿²¼¿¬±·²±-°»¼¿´»°»®°®»²¼»®»
· º¿®³¿½· °®»-½®·¬¬·ò Ù·«-»°°»
Ý»®¿-¿ô íè ¿²²·ô -· 8 ®·°®»-»²¬¿ó
¬± ¹·±ª»¼4 -»®¿ô ·²¬±®²± ¿´´» ïèô
²»´½¿ºº8¼·ª·¿ Ê»¹´·¿ ëï °»®ª»²ó
¼·½¿®» ¿ ³±¼± -«± ¯«»´ ¬±®¬± -«ó
¾·¬±ò˲½¿ºº8»«²°¿½½¸»¬¬±¼·-·ó
¹¿®»¬¬» ²»¹¿¬·ô ¬¿²¬± 8 ¾¿-¬¿¬±ò
ÍÛÙËÛ ß ÐßÙ×Òß È×
ÍÛÙËÛ ß ÐßÙ×Òß Ê×
×ÔÐÛÎÍÑÒßÙÙ×Ñ
ÛÎ×Ýß Ü× ÞÔßÍ×
uß
ÜÛÍÍÑ
Ó¿´¬®¿¬¬¿³»²¬·
´¿ º·¹´·¿ ¼· Ú«®½¸4
¿½½«-¿ ·´ °¿¼®»
²»´´•¿«´¿ ¼»´ ¬®·¾«²¿´»
Ԑ«¼·»²¦¿ “°¿®¿´´»´¿’
¿´ °®±½»--± Ó«-§
Ú·±®· » ´«³·²· ¼¿ª¿²¬· ¿´´¿ -»®®¿²¼¿ ¿¾¾¿--¿¬¿ ¼»´ ¾¿® ¼»´ ¼»´·¬¬±
ﮬ·¬¿Í·¬¿º
״ݱ³«²»ª·²½»
¿²½¸»¿´Ì¿®
Ü×ÛÙÑ ÔÑÒÙØ×Ò
¼· Í·¬¿ºô ´¿ -±½·»¬@
½¸» ¹»-¬·-½» ·´ ¬®¿º±®± ¼»´
Ú®»¶«-»´•¿«¬±-¬®¿¼¿Ì±®·²±ó
Þ¿®¼±²»½½¸·¿ô ·² ³¿²± ¿ ݱ³«ó
²»» Ю±ª·²½·¿ °¿--»®¿²²±·²³¿ó
²± ¿´´•ß²¿- ¿´´•·²·¦·± ¼»´´¿ °®±--·ó
³¿ -»¬¬·³¿²¿ò ×´ Ì¿® ¸¿ ¼¿¬± ¬±®ó
¬± ¿· °®·ª¿¬·ô ¹®«°°± Ù¿ª·±ô Ó¿¬ó
¬·±¼¿»ß¬·ª¿ô²»¹¿²¼±´¿-±-°»²ó
-·ª¿ » ¼¿²¼± ¼· º¿¬¬± ·´ ª·¿ ´·¾»®¿
¿´´¿ ½»--·±²» ¼»´ ïçôí °»® ½»²¬±
°»® éë ³·´·±²· ¼· »«®±ô ¼· ½«· ìïôí
°»® п´¿¦¦± Ý·ª·½±ò ͱ´¼· º®»-½¸·
°»® ´» ½¿--» ¼»¹´· »²¬· ´±½¿´·ò Ñ®¿
ß²¿- ¿ª®@ ·´ ëï °»® ½»²¬± ¼· Í·¬¿ºò
Ô
Û ßÆ×ÑÒ×
ÓÛÑ ÐÑÒÌÛ ß ÐßÙ×Òß Ê×
ß ÐßÙ×Òß ×Ê
ÐËÎÛ Ô•ÛÍÛÎÝ×ÌÑÔÑ ÝÛÎÝßÒÛÔÔÛ ÝßÓÐßÙÒÛ Ü× ÝßÎÎG
×´®¿¹¿¦¦·²±-°¿®·¬±²»´²«´´¿
¿´´±²¬¿²¿¬± ¹·±ª»¼4
°±³»®·¹¹·±¼¿·½±³°¿ó
¹²· ¼· -½«±´¿ô ¬®¿ ´¿ º±´ó
´¿ ¼»´´¿ º·»®¿ ¼»´ Þ«» Ù®¿--±
¼· Ý¿®®' -½»´¬¿ ½±³» ¹·¬¿
-½±´¿-¬·½¿ ¼¿´ -«± ·-¬·¬«¬±
¿¹®¿®·±ò Ü¿ ¯«»´ ³±³»²¬±
Ú»¼»®·½± Ì¿¹´·¿®»¬¬·ô ïê ¿²ó
²·ô -¬«¼»²¬» ¼· Ê»®½»´´·ô 8
-½±³°¿®-±ô -°¿®·¬± ¼±ª»
²»°°«®» ´«· 8 -¬¿¬± ·² ¹®¿¼±
¼· ¼·®» º·²± ¿ ¯«¿²¼± ¸¿ ®·ó
-°±-¬±¿´½»´´«´¿®»ò Ô•«´¬·³¿
ª±´¬¿ ·»®·ô ·²¬±®²± ¿´´•±®¿ ¼·
°®¿²¦±æ «²¿ ¾®»ª» ½±²ª»®ó
-¿¦·±²» ½±² °¿°@ Ó±®»²±ô
½¸»²±² 8°»®.-»®ª·¬¿ ¿ -ª»ó
Í
×X
ÛÓ×Ô×Ñ ÊÛÌÌÑÎ×
´¿®» ·´ ³·-¬»®±ò ͱ²± «² ½»²ó
¬·²¿·±´»°»®-±²»½¸»-·-±²±
³±¾·´·¬¿¬» °»® ®·¬®±ª¿®» ·´
¹·±ª¿²»ò Û ½¸» ¸¿²²± ½±²¬·ó
²«¿¬±¿ ½»®½¿®´±°»® ¬«¬¬¿´¿
²±¬¬»òͱ²±¿®®·ª¿¬·°»®-·²±
ª»²¬· -±´¼¿¬·¼»´ Ю·³± λ¹ó
¹·³»²¬± ß®¬·¹´·»®·¿ Ì»®®»ó
-¬®»ô ½±² ¿°°¿®»½½¸·¿¬«®»
-¿¬»´´·¬¿®· » -¬®«³»²¬· °»®
´¿ ª·-·±²» ²±¬¬«®²¿ò
uß³·±º·¹´·±¼@º¿-¬·¼·±´¿
½±²º«­·±²» œ ­°·»¹¿ °¿°@
Ó±®»²±ô ¿½½±®-± ¿ Ý¿®®' ¼¿
Þ±®¹± Ê»®½»´´·ô ·´ °¿»-» ¼±ó
ÎÛÜßÆ×ÑÒÛ Ü× ÌÑÎ×ÒÑ Ê×ß ÞÎËÒÑ ÞËÑÆÆ×ô ïð ïðïîí ÌÛÔò ðïïñëïêçêïï ÚßÈ ðïïñëíííîé ÝßÐÑ ÜÛÔÔß ÎÛÜßÆ×ÑÒÛ Ð×ÛÎ ÐßÑÔÑ ÔËÝ×ßÒÑ Ê×ÝßÎ×Ñ ÎÑÞÛÎÌÑ ÑÎÔßÒÜÑ
çòðð ßÔÔÛ ÑÎÛ îïòðð ÌßÓÞËÎ×Ò× ÚßÈ ðïïñëíííîé ÐËÞÞÔ×Ý×Ì` ßò ÓßÒÆÑÒ× ú Ýò ÍòÐòßò Ê×ß ÞÎËÒÑ ÞËÑÆÆ×ô ïð ïðïîí ÌÑÎ×ÒÑ ÌÛÔò ðïïñëëîéëïï ÚßÈ ðïïñëëîéëèð
ª» ª·ª» ´¿ º¿³·¹´·¿ œå °±ó
¬®»¾¾» ¿ª»®» ¿ª«¬± «² ¿¬ó
¬¿½½± ¼· °¿²·½± ·² ³»¦¦± ¿´ó
´¿ º±´´¿ »¼ »--»®» º«¹¹·¬±eò
Ò»--«²¿½½»²²±ô¿²½¸»²»´ó
´•«´¬·³¿ ¬»´»º±²¿¬¿ô ¿ ¼±ª»
-· ¬®±ª¿ò uÔ•¸± -»²¬·¬± -»®»ó
²± œ ­· ´·³·¬¿ ¿ ¼·®» ´«±³±
œ ³· ¸¿ °»®­·²± ¼»¬¬± ¼·
¿ª»®» ½±³°®¿¬± «² ®»¹¿´±
°»® ´¿ ³¿³³¿ò Ï«»´´± ½¸»
-¬¿ ¿½½¿¼»²¼± ³· -»³¾®¿
·²-°·»¹¿¾·´»òòò eò Ó¿ ¬®¿ ¹´·
·²ª»-¬·¹¿¬±®· ²±² ª·»²»
-½¿®¬¿¬¿ ²»°°«®» ´•·°±¬»-·
¼· «²¿ º«¹¿ ª±´±²¬¿®·¿ò
w Î×ÐÎÑÜËÆ×ÑÒÛ Î×ÍÛÎÊßÌß
×ÒÌÛÎÒÛÌ ÌÑÎ×ÒÑòÎÛÐËÞÞÔ×Ýßò×Ì
ÛóÓß×Ôæ ÌÑÎ×ÒÑàÎÛÐËÞÞÔ×Ýßò×Ì
ÍÛÙÎÛÌÛÎ×ß Ü× ÎÛÜßÆ×ÑÒÛ ÌÛÔò ðïïñëïêçêïï
ÚßÈ ðïïñëíííîé ÜßÔÔÛ ÑÎÛ
ݱ°·¿ ¼· ¿¿èêëçí¼ºð¼»ï½»çë¼êçºîîíê¼ð¾ïèì¿
××
ÌÑÎ×ÒÑ ÝÎÑÒßÝß
´¿ λ°«¾¾´·½¿ ÍßÞßÌÑ ïí Ü×ÝÛÓÞÎÛ îðïì
Ô± -½·±°»®± ¹»²»®¿´»
Ý·²¯«¿²¬¿³·´¿·²½±®¬»±
Ý¿³«­­±æ “̱®·²± ­·³¾±´±
¼»´ ´¿ª±®± » ¼»´´¿ ½®·­·’
ݹ·´ » Ë·´æ “ײ ­½·±°»®± ·´ éð °»® ½»²¬± ¼»· ´¿ª±®¿¬±®·’
Ù´· ·²¼«­¬®·¿´·æ “ͱ´± ·´ ïé’ò з¿¦¦¿ Í¿² Ý¿®´± ¹®»³·¬¿
ÐßÑÔÑÙÎ×ÍÛÎ×
³¿¹¹·± º«±®· -¬¿¹·±²»ò Ú¿ °·'
º®»¼¼± » ³¿²½¿ ´¿ Ý·-´ ³¿ -±²± ¼»½·²»
¼·³·¹´·¿·¿·´¿ª±®¿¬±®·»¹´·-¬«¼»²¬·°·»ó
³±²¬»-· ½¸» -º·´¿²± °»® ·´ ½»²¬®± ¼· ̱®·²± ¼¿
°·¿¦¦¿ Ê·¬¬±®·± ¿ °·¿¦¦¿ Í¿² Ý¿®´±ô ·´ ¬®¿¼·¦·±ó
²¿´» °»®½±®-± ¼»´ ½±®¬»± ¼»´´¿ Ú»-¬¿ ¼»´ ´¿ª±ó
®±ò u벦· Ì»®³·²¿¬±®eô 8 -½®·¬¬± -« «² °«ó
°¿¦¦±¼·¹±³³¿½¸»®¿ºº·¹«®¿·´°®»³·»®½±³»
·´°»®-±²¿¹¹·±¼·Í©¿®¦»²»¹¹»®ô·²¯«»-¬±½¿ó
-± ¼·-¬®«¬¬±®» ¼· °±-¬· ¿ ¬»³°± ·²¼»¬»®³·²¿ó
¬±òu벦· ²±²¿ª®¿· ·´ ³·±-½¿´°±eô8-½®·¬¬± -«
«² ½¿®¬»´´± ¼»´´» °®·³» º·´»ò
л®´»º±®¦»¼»´´•±®¼·²»·´´«²¹±½±®¬»±½¸»-·
-²±¼¿·²½»²¬®±8½±³°±-¬±¼¿²±²³»²±¼·íð
³·´¿°»®-±²»òл®Ý¹·´»Ë·´½¸»±®¹¿²·¦¦¿²±´¿
°®±¬»-¬¿ ¿¼»®·-½±²± ¬®¿ ëð » éð ³·´¿ °»®-±²»ò
ײ±¹²·½¿-± «²¿ ³¿²·º»-¬¿¦·±²»¾»²-«°»®·±ó
®»ô ²»´´» ¿¼»-·±²·ô ¿´´¿ ³»¼·¿ ¼»¹´· «´¬·³· ¿²ó
²·ò uÔ•·³°®»--·±²» ó ¼·½» «² ¼·®·¹»²¬» ¼»´´¿
ݹ·´ ó 8 ½¸» ½±² ¯«»-¬» ½·º®» ¿¾¾·¿ ¿¼»®·¬± ¿²ó
½¸» «²¿ °¿®¬» ¼»· ´¿ª±®¿¬±®· ·-½®·¬¬· ¿´´¿ Ý·-´eò
λ¿´¬@±°®±°¿¹¿²¼¿½¸»-·¿ô8»ª·¼»²¬»½¸»´±
-½·±°»®± 8 ®·«-½·¬± ±´¬®» ´» ¿¬¬»-» ¼»¹´· -¬»--·
±®¹¿²·¦¦¿¬±®·ò Ü¿ª¿²¬· ¿´ ½±®¬»± ´•·²½±²-«»¬¿
Ë
Ò ÐÎ×ÓÑ
ß ·²½±²¬®¿®» ·´ -»¹®»¬¿®·± -·
°®»-»²¬¿²± ß·®¿«¼± ¼· Í»´
Ú»®®»®± ¼· ηº±²¼¿¦·±²» » п±´·²±
½¿°±¹®«°°± °¼ ·² ݱ³«²»
°®»-»²¦¿¼»·ª·¹·´·¼»´º«±½±ô·²¿¹·¬¿¦·±²»°»®
´»½±²¼·¦·±²·¼·´¿ª±®±»·´³¿²½¿¬±®·²²±ª±¼»·
½±²¬®¿¬¬·òÓ¿-«´°¿´½±¼·°·¿¦¦¿Í¿²Ý¿®´±ô°®·ó
³¿ ¼»´ ½±³·¦·± ¼»· -·²¼¿½¿´·-¬·ô °®»²¼±²± ´¿
°¿®±´¿ ¿²½¸» · ¼·°»²¼»²¬· ¼»´´¿ Ю±ª·²½·¿æ
uÜ¿´°®·³±¹»²²¿·±°®±--·³±³±´¬·¼·²±·²±²
-¿²²± ½¸» º·²» º¿®¿²²±ô ½¸· ´· °¿¹¸»®@ » -» ´·
°¿¹¸»®@eò Ü®¿³³¿¬·½¿ -·¬«¿¦·±²» ½¸» ®·ó
¹«¿®¼¿ ·² ׬¿´·¿ ¿´³»²± îð ³·´¿ °»®-±²»ô ¬®¿ó
ª±´¬»¼¿´¬¿¹´·±¼»¹´·»²¬·°®±ª·²½·¿´·°»®·¯«¿ó
´· ½±²¬·²«¿²± ¿ ´¿ª±®¿®»ò
Ô«²¹±ª·¿Ð±ô°·¿¦¦¿Ý¿-¬»´´±»ª·¿Î±³¿-º·ó
´¿´¿Ì±®·²±·²¼·ºº·½±´¬@ò×¼·°»²¼»²¬·¼»´´»¬¿²ó
¬» ¿¦·»²¼» ·² ½®·-· ø´¿ Ú·¿¬ » ²±² -±´±÷ ³¿ ¿²ó
½¸» ¹´· -¬«¼»²¬· -»²¦¿ «²¿ -»®·¿ °®±-°»¬¬·ª¿æ
uÒ±² ª±¹´·¿³± ½¸» · ²±-¬®· º·¹´· -·¿²± ½±-¬®»¬ó
¬· ¿¼ »³·¹®¿®»eô ¼·½» ¼¿´ °¿´½± Í«-¿²²¿ Ý¿ó
³«--± ½¸» -º±¹¹·¿ «² ½¿°°±¬¬± ®±--±ò ˲ ³±ó
¼±°»® ®·-°±²¼»®»¿´³¿¹´·±²½·²±¼»´´± -¬»--±
½±´±®»·²¼±--¿¬±¼¿Î»²¦·¿´´•«´¬·³¿¼·®»¦·±²»
¼»´ мá u×´ ½±°§®·¹¸¬ -«´ ®±--± ½» ´± ¿¾¾·¿³±
²±·eô ®·-°±²¼» Ý¿³«--± ¿· ½®±²·-¬·ò Ю·³¿ ¼·
´»· °¿®´¿ ·´ -»¹®»¬¿®·± ¼»´´¿ Ë·´ °·»³±²¬»-»ô
Ù·¿²²· ݱ®¬»-»æ u˲ ¹·±®²± ¯«¿´½«²± ®¿½½±²ó
¬»®@ ´¿ -¬±®·¿ ¼· ½¸· ª±´»ª¿ -½±²º·¹¹»®» ·´ -·²ó
¼¿½¿¬±»²±²½•8®·«-½·¬±eò×-·²¼¿½¿¬·®»¹·±²¿ó
´· °¿®´¿²± ¼· «²•¿¼»-·±²» ³»¼·¿ ¿´´± -½·±°»®±
·²¬±®²±¿´éð °»® ½»²¬±ò ԕ˲·±²»·²¼«-¬®·¿´»ô
½±³» -»³°®» ·² ¯«»-¬· ½¿-·ô ½±²¬®±°®±°±²»
«²¿ ³»¼·¿ ¼»´ ïé °»® ½»²¬±ò
Û•«²º¿¬¬±½¸»´¿°·¿¦¦¿-·®·»³°·»ô¿²½¸»-»
Ô¿ ¬®¿¼·¦·±²»
¼»´´•×²¼·¿
²»´ ½«±®» ¼· ̱®·²±
Ó»²' Ò¿¬¿´» îë ¾»ª¿²¼» »-½´«-»
Ó»²' Ý»²±²» ¼· Ý¿°±¼¿²²± ëë
Ýò-± λ¹·± п®½±ô îì ó ̱®·²±
¬»´ò ðïïòîìéðêìí ó ©©©ò¹¿²¼¸·¬±®·²±ò·¬
´±-°»¦¦±²»¼»· ½»²¬®·-±½·¿´· ´¿-½·¿ ·´½±®¬»±·²
°·¿¦¦¿ Ý¿-¬»´´±°»®¬»²¬¿®»°±· -½±²¬®¿®-· ½±²
´¿°±´·¦·¿òÜ¿´°¿´½±¬±½½¿¿Ý¿³«--±½¸·«¼»®»
·½±³·¦·òÜ¿¬»³°±«²-»¹®»¬¿®·±¹»²»®¿´»¼»´ó
´¿Ý¹·´²±²-½»¹´·»ª¿Ì±®·²±°»®·´½±³·¦·±°®·²ó
½·°¿´» ¼· «²± -½·±°»®±ò uÏ«»-¬¿ ½·¬¬@ ó -°·»¹¿
Ý¿³«--± °®·³¿ ¼»´ -«± ·²¬»®ª»²¬± ó 8 «²± ¼»·
×Ô ÝßÍÑ
ͽ±²¬®·¼±°±·´½±®¬»±
ì½±²¬«-·»ç¼»²«²½·¿¬·
ÑÒ -±²± ³¿²½¿¬· ¹´· -½±²¬®·ô ´±²¬¿²·
°»®. ¼¿´ ½±®¬»± ¼»· -·²¼¿½¿¬·ò ß´´¿
º·²» ¼»´´» ³¿¬¬·²¿¬¿ ·´ ¾·´¿²½·± ¼»·
º»®·¬· 8 -¬¿¬± ¼· ¼«» °±´·¦·±¬¬· » ¼«»
³¿²·º»-¬¿²¬·ò Ï«»-¬· «´¬·³· -±²± -¬¿¬·
¿½½±³°¿¹²¿¬· ¼¿´´» º±®¦» ¼»´´•±®¼·²» ·²
±-°»¼¿´» °»®½¸7 º»®³¿¬· ·²-·»³» ¿¼ ¿´¬®»
-»¬¬» °»®-±²»ò ×´ ¾´±½½± ¼»´´•¿®»¿
¿²¬¿¹±²·-¬¿ ¿ ³»¬@ ³¿¬¬·²¿¬¿ -· 8 -¬¿½½¿¬±
¼¿´ ½±®¬»± » ¸¿ °«²¬¿¬± ª»®-± ·´ ݱ³«²»ô
¼±ª» °»®. ¿¼ ¿¬¬»²¼»®´· ½•»®¿²± ´» º±®¦»
¼»´´•±®¼·²» ½¸» ²±² ´· ¸¿²²± º¿¬¬· »²¬®¿®» ·²
°·¿¦¦¿ п´¿¦¦± ¼· Ý·¬¬@ò ˲¿ ª±´¬¿ ¼»ª·¿¬·ô
¹´· ¿²¬¿¹±²·-¬· ¸¿²²± ª·®¿¬± ª»®± ·´ ®±²¼.
¼»´´¿ Ú±®½¿ ¼±ª» ¸¿²²± ·²·¦·¿¬± ¿ ¬·®¿®»
«±ª¿ ª»®-± «²¿ ¼»´´» -»¼· ¼»´´¿ λ¹·±²»ò Û
¯«· ½•8 -¬¿¬± ·´ °®·³± ½±²¬¿¬¬± ¬®¿ ¹´· ¿¹»²¬·ô
½¸» ¸¿²²± ½¿®·½¿¬±ô » · ³¿²·º»-¬¿²¬·ò ×´
½±®¬»± ¸¿ °®±-»¹«·¬± °»® ´» ª·» ¼»´ ½»²¬®±ò
ß®®·ª¿¬± ·² ½±®-± Ó¿¬¬»±¬¬· ¿´¬®· ³±³»²¬·
¼· ¬»²-·±²» ½±² ·´ ´¿²½·± ¼· °±®º·¼± ½±²¬®± ´¿
°±´·¦·¿ò ˲ ½«¾»¬¬± ¸¿ -º±²¼¿¬± ·´ ª»¬®± ¼·
«²¿ ª»¬¬«®¿ ½±² ¿ ¾±®¼± «²¿ ¹·±ª¿²»
½±°°·¿æ uÒ±² ½· -·¿³± º¿¬¬· ²«´´¿ô °»®
º±®¬«²¿ ²±² ½•»®¿ ²±-¬®± º·¹´·±ò Ô¿ °·»¬®¿ 8
º·²·¬¿ ¿½½¿²¬± ¿´ -»¹¹·±´·²±eò
´«±¹¸· -·³¾±´±¼»´´¿ª±®±»¼»´´¿½®·-· ¼»´ ´¿ª±ó
®±·²×¬¿´·¿eòб·ô²»´½±³·¦·±ôº¿®·º»®·³»²¬±u¿´
¼®¿³³¿ ¼»´´¿ Û¬»®²·¬e °»®½¸·»¼»®»¿´ ¹±ª»®ó
²±u·´¼»½®»¬±°®±³»--± °»®¿´´«²¹¿®»· ¬»³°·
¼»´´¿°®»-½®·¦·±²»eòß·²½±²¬®¿®»·´-»¹®»¬¿®·±
¼»´´¿ ݹ·´ -· °®»-»²¬¿²± ¼·ª»®-· °±´·¬·½· ¼· ±®·ó
¹·²»¬±®·²»-»òÝ•8·´¼»°«¬¿¬±¼·Í»´ôÙ·±®¹·±ß·ó
®¿«¼±ò Ý•8 п±´± Ú»®®»®±ô ¼»´´¿ -»¹®»¬¿®·¿ ²¿ó
¦·±²¿´» ¼· ηº±²¼¿¦·±²»ò Û ·² °·¿¦¦¿ Ý¿-¬»´´±
Ó·½¸»´»Ð¿±´·²±¿ªª·½·²¿Ý¿³«--±æuÍ»¹®»¬¿ó
®·±ô ¾«±²¹·±®²±ò ͱ²± ·´ ½¿°±¹®«°°± ¼»´ м ¿´
ݱ³«²» ¼· ̱®·²±eò uз¿½»®» ¼· ½±²±-½»®´¿eô
®·-°±²¼»´¿´»¿¼»®¼»´´¿Ý¹·´òÜ«²¯«»¿Ì±®·²±
²±² ½•8 -±´± ´¿ -·²·-¬®¿ ®¿¼·½¿´» ¿ -±-¬»²»®» ·´
-·²¼¿½¿¬± ½¸» -½·±°»®¿ ½±²¬®± ·´ ¹±ª»®²±ò
Ò
ÙÔ×ÍÝÑÒÌÎ×ÜßÊßÒÌ×ßÔÔ•ßÍÍÛÍÍÑÎßÌÑ
˲ ¹®«°°±¼· ³¿²·º»-¬¿²¬·ô ¬®¿ ½«· ³±´¬· -¬«¼»²¬· »
¿°°¿®¬»²»²¬· ¿· ½»²¬®· -±½·¿´· -· -±²± -½±²¬®¿¬· ½±² ´» º±®¦»
¼»´´•±®¼·²» ·² ½±®-±Î»¹·²¿ Ó¿®¹¸»®·¬¿ ¼¿ª¿²¬·
¿´´•¿--»--±®¿¬± ¿´´» б´·¬·½¸» ¹·±ª¿²·´· ¼»´´¿ λ¹·±²» з»³±²¬»
×ÔÝÑÓ×Æ×ÑÜÛÔÍÛÙÎÛÌßÎ×ÑÜÛÔÔßÝÙ×Ô
Í«-¿²²¿ Ý¿³«--± -«´ °¿´½± ¼· °·¿¦¦¿ Í¿²
½±³·¦·±¼¿ª¿²¬· ¿ ½·²¯«¿²¬¿³·´¿ ´¿ª±®¿¬±
±
×´ ­»¹®»¬¿®·± ¸¿ °¿®´¿¬± ¿²½¸» ¼· Û¬»®²·¬æ “Ì
Ì
ÎßÙÙ×ËÒÌÑ Ô•ßÝÝÑÎÜÑ ÝÑÒ Ô•ßÆ×ÛÒÜß
Ô¿ª¿¦¦¿²±²¬®¿-´±½¿
Ю»³·±¼¿¼«»³·´¿»«®±
·²½¿³¾·±¼·º´»--·¾·´·¬@
º·²» Ô¿ª¿¦¦¿ô -·²¼¿½¿¬· » ¼·ó
°»²¼»²¬· -±²± ¹·«²¬· ¿ «² ¿½½±®ó
¼±æ ´± -¬¿¾·´·³»²¬± °®±¼«¬¬·ª± ¼·
-¬®¿¼¿Í»¬¬·³±¿ª®@«²•±®¹¿²·¦¦¿¦·±²»
¼»´ ´¿ª±®± «² °±• °·' ®·¹·¼¿ô ³¿ ´•¿¦·»²ó
¼¿ ·²ª»-¬·®@ ·² ²«±ª· °®±¼±¬¬· » »®±ó
¹¸»®@ «² °®»³·± ½¸»ô ¿ ±¾·»¬¬·ª· ½»²ó
¬®¿¬·ô ¯«»-¬•¿²²± ®¿¹¹·«²¹»®@ · îòíëð
»«®±ò uß ²±· ·²¬»®»--¿ª¿ ·´ º«¬«®±ô ´± -ª·ó
´«°°± » ´•±½½«°¿¦·±²» ¼»´´¿ º¿¾¾®·½¿æ
±®¿ ·´ ³¿²¿¹»³»²¬ ²±² ¸¿ °·' -½«-»eô
½±³³»²¬¿ Ü»²·- Ê¿§® ¼»´´¿ Ú´¿·óݹ·´ò Û
´•¿¦·»²¼¿ ·²½¿--¿ ·´ ª·¿ ´·¾»®¿ ¿´ ²«±ª±
½±²¬®¿¬¬± ·²¬»¹®¿¬·ª± ½±² -±¼¼·-º¿¦·±ó
²»æ uX «² °¿--¿¹¹·± ·³°±®¬¿²¬» °»® ¿«ó
³»²¬¿®» ´¿ ½±³°»¬·¬·ª·¬@ô °»® ®»¿´·¦¦¿ó
®» ´» ½±²¼·¦·±²· ¼· -ª·´«°°± ¼»´ -·¬±ô «²±
¼»·°±´·°·'·³°±®¬¿²¬·¼»´¹®«°°±ô»°»®
³·¹´·±®¿®»´•»ºº·½·»²¦¿½±³°´»--·ª¿¼»´ó
´•¿¦·»²¼¿eô ½±³³»²¬¿ ·´ ¼·®»¬¬±®» ¼»´´»
η-±®-» «³¿²» Ó¿--·³± Þ±²»´´±ò
׳°®»-¿ » -·²¼¿½¿¬· »®¿²± ¿®®·ª¿¬· ¿·
º»®®· ½±®¬· ¼«»³»-· º¿ô ¯«¿²¼± ´¿ Ô¿ª¿¦ó
¦¿ ¿ª»ª¿ ¼·½¸·¿®¿¬± ¼· ª±´»® ¼·-¼·®» ´±
ß
ÔÔß
ͱ´± ³»¬@ ¼»´´¿ °®±¼«¦·±²»
¿²¼®@ ¿ Ù¿¬¬·²¿®¿ô ·³°»¹²±
°»® -ª·´«°°¿®» ²«±ª· °®±¼±¬¬·
½¸» ¿--·½«®·²± ·´ º«¬«®±
×´ -·²¼¿½± ½¸» ¸¿ ³»¼·¿¬±
²»´´¿ ¬®¿¬¬¿¬·ª¿ 8 -±¼¼·-º¿¬¬±
“Ñ®¿ ¾·­±¹²¿ ¹¿®¿²¬·®»
´¿ ½±³°»¬·¬·ª·¬@ ¼»´ ­·¬±’
-¬±®·½± ½±²¬®¿¬¬± ·²¬»¹®¿¬·ª± ¼»´´± -¬¿ó
¾·´·³»²¬± ¼· -¬®¿¼¿ Í»¬¬·³±ò б· ¿ª»ª¿
¿²²«²½·¿¬± ½¸» ¿ª®»¾¾» -°±-¬¿¬± ¿
Ù¿¬¬·²¿®¿ô ²»´ Ê»®½»´´»-»ô ³»¬@ ¼»´´¿
°®±¼«¦·±²» ¼»´´¿ º¿¾¾®·½¿ ¬±®·²»-»ò
˲•¿ºº»®³¿¦·±²» ½¸» ¿· -·²¼¿½¿¬· »®¿
-«±²¿¬¿ ½±³»«²¿ ³·²¿½½·¿òб·ô «²°±•
¿´´¿ ª±´¬¿ô ´» °¿®¬· ¸¿²²± ®·½«½·¬± · ®¿°ó
ßÝÝÑÎÜÑÎßÙÙ×ËÒÌÑ
˲¿ ³¿²·º»-¬¿¦·±²» ¼»·
¼·°»²¼»²¬· ¬±®·²»-· ¼· Ô¿ª¿¦¦¿
°±®¬· ø¿²½¸» ½±² ´¿ ³»¼·¿¦·±²» ¼»´ -·²ó
¼¿½± з»®± Ú¿--·²±÷ » ¸¿²²± ¼·-½«--±
°«²¬± °»® °«²¬± ·´ ²«±ª± ¿½½±®¼±ò Ò» 8
ª»²«¬¿ º«±®· «²¿ ¾±¦¦¿ -« ½«· 8 -¬¿¬± ·²ó
¼»¬¬±«²®»º»®»²¼«³¼·º¿¾¾®·½¿æïîí´¿ó
ª±®¿¬±®· ¸¿²²± ¼»¬¬± “­4’ô ¿´¬®· çï ¸¿²ó
²± ®·­°±­¬± “²±’ò
ײ-±³³¿ô ²±² 8 -¬¿¬± «² °´»¾·-½·¬±ô
°»®. ´•·²¬»-¿ 8 °¿--¿¬¿ò Û ´•¿¦·»²¼¿ ²» 8
´·»¬¿æ uÙ´· ·³°»¹²· ­·¹´¿¬· œ ­°·»¹¿ ·´
³¿²¿¹»® Þ±²»´´± œ ¿½½±´¹±²± ´» »­·ó
¹»²¦» ¼· º´»--·¾·´·¬@ ²»½»--¿®·» °»® ´•»ó
ª±´«¦·±²»¼»´´¿²±-¬®¿±®¹¿²·¦¦¿¦·±²»»
°»® ®·-°±²¼»®» ¿´ ³»¹´·± ¿ «² ³»®½¿¬±
-»³°®» °·' ½±³°»¬·¬·ª±ò Ï«»-¬± ®»²¼»
´± -¬¿¾·´·³»²¬± ¼· Í»¬¬·³± ·²¬»¹®¿¬± ¿´ó
´•·²¬»®²± ¼»´ -·-¬»³¿ °®±¼«¬¬·ª± Ô¿ª¿¦ó
¦¿ » ¹»¬¬¿ ´» ¾¿-· °»® «² ¿--»¬¬± °±´·º«²ó
¦·±²¿´»¼»´´»°®±¼«¦·±²·¼»´¹®«°°±ô½¸»
¸¿ -»³°®» ·²¬»-± ³¿²¬»²»®» ´•×¬¿´·¿ »
̱®·²± ¿´ ½»²¬®± ¼»´´» °®±°®·» ¿¬¬·ª·¬@eò
Ԑ¿½½±®¼±ô °»®.ô ²±² »ª·¬»®@ ´¿ “º«¹¿’
¼·³»¬@¼»´´»°®±¼«¦·±²·¼·Ì±®·²±¿Ù¿¬ó
¬·²¿®¿ò ×´ ëð °»®½»²¬±½·®½¿ ¼»´´»´¿ª±®¿ó
¦·±²·“®±¿­¬ ú¹®±«²¼’ ø´¿ ½´¿­­·½¿“³¿¬ó
¬±²»´´¿’ °»® ´¿ ½¿ºº»¬¬·»®¿÷ º·²·®@ ½±ó
³«²¯«» ²»´ Ê»®½»´´»-» »¼ 8 °®±¾¿¾·´»
½¸» ¿ ·²·¦·± îðïë -· º¿®@ ½±³«²¯«» «²
°±• ¼· ½¿--¿ ·²¬»¹®¿¦·±²» ·² -¬®¿¼¿ Í»¬ó
¬·³±æ uß ¯«»­¬± °«²¬± °»®. œ ¿ªª»®¬»
Ê¿§® ¼»´´¿ Ú´¿·óݹ·´ œ ´¿³³±®¬·¦¦¿¬±ó
®» -±½·¿´» ¼»ª» »--»®» «¬·´·¦¦¿¬± °»® ¿´ó
´»-¬·®» ´» ²«±ª» ´·²»»eò Í· °¿®´¿ ¼· °®±ó
¼«®®» ²»´´¿ º¿¾¾®·½¿ ¿´´» °±®¬» ¼»´ ½¿°±ó
´«±¹±®»¹·±²¿´» ¿²½¸» ´»½·¿´¼» » ³¿¹¿ó
®· ¿´½«²» ¾»ª¿²¼» ¿ ¾¿-» ¼· ´¿¬¬» ¼»-¬·ó
²¿¬»¿´³»®½¿¬±¾®·¬¿²²·½±òÝ·½±²¬¿°«ó
®» ·´ -·²¼¿½± Ú¿--·²±ô ½¸» -· ¼·½»
-±¼¼·-º¿¬¬±ô³¿¿¹¹·«²¹»æuÍ°»®±½¸»¿´
°·' °®»-¬± °±--¿²± »--»®» ¼»º·²·¬· · °¿-ó
-· -«½½»--·ª· °»® ¹¿®¿²¬·®» ´¿ ½±³°»¬·¬·ó
ª·¬@ ¼»´ -·¬±eò
w Î×ÐÎÑÜËÆ×ÑÒÛ Î×ÍÛÎÊßÌß
ݱ°·¿ ¼· ¿¿èêëçí¼ºð¼»ï½»çë¼êçºîîíê¼ð¾ïèì¿
´¿ λ°«¾¾´·½¿ ÍßÞßÌÑ ïí Ü×ÝÛÓÞÎÛ îðïì
×××
ÐÛÎÍßÐÛÎÒÛÜ×Ð×G
ß´¬®» ²±¬·¦·»» ·³³¿¹·²·
-« ¬±®·²±ò®»°«¾¾´·½¿ò·¬
×°±³°·»®·-·-¼®¿·¿²±
“ͺ·¼·¿³± · °»®·½±´·
­»²¦¿ ¿­­·½«®¿¦·±²»’
“
Ü· -±´·¬± -·¿³±
²»· ´«±¹¸· ¼»·
Ô•×ÒÌÛÎÊ×ÍÌß
ÍÌÛÚßÒÑÐßÎÑÔß
»®¿²± · ³¿²·º»ó
-¬¿²¬· ½¸» ¼¿ª¿²± °·' ²»´ó
´•±½½¸·±æ ¿ª»ª¿²± «²¿ ³·ó
½®±¿«¬±¾±¬¬»®·½¿ª¿¬¿¼¿«²½¿®ó
®»´´± °»® º¿®» ´¿ -°»-¿ ø½±²¬¿²¬±
¼· -·®»²¿÷ » °±· ¿½½»²¼»ª¿²± º«ó
³±¹»²· » -°¿®¿ª¿²± °«®» ¯«¿´ó
½¸» °»¬¿®¼±ô-¿´¬¿ª¿²±»·²¬±²¿ó
ª¿²±½±®·òת·¹·´·¼»´º«±½±¸¿²²±
¼¿¬± ª·¬¿ ¿´´± -°»¦¦±²» °·' »-«ó
¾»®¿²¬» ¼»´ ´«²¹± “­»®°»²¬±²»’
¼· ´¿ª±®¿¬±®· ¼· ݹ·´ » Ë·´ ½¸» ·»®·
¸¿ ¿¬¬®¿ª»®-¿¬± ·´ ½»²¬®± ¼· ̱®·ó
²±òߪ»ª¿²±¬«¬¬·´¿¼·ª·-¿»³±´ó
¬· ·²¼±--¿ª¿²± °«®» ·´ ½¿-½± ½±²
´¿ª·-·»®¿ ¿ -°»½½¸·±ò Û®¿²± ·²¬»ó
-¬¿ ¿´ ½±®¬»± » ¿ «² ½»®¬± °«²¬±ô
¿®®·ª¿¬· ·² ª·¿ α³¿ô -· -±²±
-¼®¿·¿¬· °»® ¬»®®¿æ «² ³±¼± °»®
¼»²«²½·¿®» ´± -¬¿¬± ·² ½«· ª»®-¿
´¿ ´±®± ½¿¬»¹±®·¿ò uÏ«»-¬· ®¿¹¿¦ó
¦· -±²± »²½±³·¿¾·´·æ ¿´½«²· ¸¿²ó
²± -³±²¬¿¬± ·´ ¬«®²± ¼· ²±¬¬» »
-±²± ª»²«¬· ·²°·¿¦¦¿ ¿ °®±¬»-¬¿ó
®»ô ¿´¬®· ´¿ª±®»®¿²²± ´¿ °®±--·ó
³¿ô »°°«®» -±²± ¯«· ¿²½¸» ´±ó
®±eô ®¿½½±²¬¿ Ù·¿²²· Ò·¹®±ô ·´
½±±®¼·²¿¬±®» ¼»· ª·¹·´· ¼»´ º«±½±
°»® ´¿ Ú°óݹ·´ò
ݱ-¿ ª· -°·²¹» ¿ ½±²¬»-¬¿®» ·´
¹±ª»®²± 벦·á
uÜ· -±´·¬± ½· ª»¼»¬» -«· ´«±¹¸·
¼»· ¼·-¿-¬®·ô ¿ -¿´ª¿®» ª·¬» ¼±°±
¹´· -³±¬¬¿³»²¬·ô -«´´¿ ݱ²½±®ó
¼·¿ ± ¿ Ô¿³°»¼«-¿ò ѹ¹· ·²ª»½»
· °±³°·»®· -· -±²± ¿½½»-· » -±²±
-½»-· ·² -¬®¿¼¿ °»® ¼»²«²½·¿®»
½±³» ·´ -»®ª·¦·± ½¸» ±¹²· ¹·±®²±
½»®½¿²± ¼· ¹¿®¿²¬·®» -¬·¿ ¼·³·ó
²«»²¼± -»³°®» ¼· °·'ò ѹ¹· -·¿ó
³± ·² ¹®¿¼± ¼· ±ºº®·®» «²¿ °®»ó
-¬¿¦·±²» ¿¼»¹«¿¬¿ -±´¬¿²¬± ²»·
½»²¬®· °·' «®¾¿²·¦¦¿¬· ¼»´´¿ ®»ó
¹·±²»eò
Û º«±®· ¼¿´´» ½·¬¬@á
uη«-½·¿³± ¿ »--»®» ³±´¬±
³»²±½¿°·´´¿®·¼·«²¬»³°±òÏ«»ó
¼·-¿-¬®·ô ±®¿
-·¿³± ¯«· °»®
¼»²«²½·¿®» ½¸»
´¿ ½¿°·´´¿®·¬@
¼»´ -»®ª·¦·±
8 ¿ ®·-½¸·±
Ü
× Í×ÝËÎÑ
Ð×ßÆÆß Þ×ÝÑÔÑÎÛ
Ô» ¾¿²¼·»®» ¼· ݹ·´ »
Ë·´ -ª»²¬±´¿²± ·²
°·¿¦¦¿ Í¿² Ý¿®´±
¼«®¿²¬» ·´ ½±³·¦·±
Ý¿®´±¼«®¿²¬» ·´
®· ¼· ݹ·´ » Ë·´
±®·²± º»®·¬¿’
×ÒÝÑÎÌÛÑÔßÝßÎ×ÝßÌËÎßÜÛÔÐÎÛÓ×ÛÎ
Ì®¿ ®·²±½»®±²¬· “·² ª·¿ ¼· »­¬·²¦·±²» ½±³» ²±· ´¿ª±®¿¬±®·’ »
°±®½»´´·²· ¼· ½¿®¬¿°»-¬¿ô ·² ½±®¬»±8 -¬¿¬¿ °±®¬¿¬¿ ¿²½¸» «²¿
½¿®·½¿¬«®¿ ¼»´ °®»-·¼»²¬» ¼»´ ½±²-·¹´·± Ó¿¬¬»± 벦·
’
“
ʱ¹´·¿³± ½¸»
벦· ª»²¹¿ ¿
¼·®½· ·² º¿½½·¿
½¸» -·¿³±
¼»· º¿²²«´´±²·
·² ¯«¿²¬±
¼·°»²¼»²¬·
°«¾¾´·½·
’
× ª·¹·´· ¼»´ º«±½± -¼®¿·¿¬· ·² ª·¿ α³¿
-¬± -·¹²·º·½¿ ½¸» -» ¿½½¿¼» ¯«¿´ó
½±-¿ ·² ´«±¹¸· °·' ´±²¬¿²· ½·³»¬ó
¬·¿³± °·' ¬»³°± ¿ ·²¬»®ª»²·®»ò
Û°°«®» ¿²½¸» °±½¸· ¿¬¬·³· °±-ó
-±²±º¿®»´¿¼·ºº»®»²¦¿¯«¿²¼±-·
¬®¿¬¬¿ ¼· -¿´ª¿®»¼»´´»ª·¬»ò Ô¿½±ó
-¿ ¹®¿ª» 8 ½¸» ¬«¬¬± ¯«»-¬± ¿ªó
ª·»²» °»® »-·¹»²¦» ¼· °«®± ®·ó
-°¿®³·±ò Û°°«®» 8 »ª·¼»²¬» ½¸»
-· ¬®¿¬¬¿ ¼· -½»´¬» -½»´´»®¿¬»eò
ݱ³»-· 8½®»¿¬¿¯«»-¬¿-·¬«¿ó
¦·±²»á
uͱ°®¿¬¬«¬¬± ¿ ½¿«-¿ ¼»´ ¾´±½ó
½± ¼»´ “¬«®²ó±ª»®’ò Ò»¹´· «´¬·³·
¿²²··½±´´»¹¸·½¸»-±²±¿²¼¿¬··²
°»²-·±²» ²±² -±²± °·' -¬¿¬· ®·³ó
°·¿¦¦¿¬·ò ݱ-4 ±¹¹· ·² з»³±²¬»
-·¿³± íòëðð ª·¹·´· ¼»´ º«±½±ô ½·®ó
½¿ ·´ ïð °»® ½»²¬±·² ³»²± ®·-°»¬ó
¬± ¿ ¯«¿´½¸» ¬»³°± º¿eò
Ï«»-¬¿ ®·¼«¦·±²» 8 ´•«²·½±
³±¬·ª±½¸»ª·°±®¬¿·²°·¿¦¦¿á
uÒ±ô ª±¹´·¿³± ½¸» ·´ °®»³·»®
벦· ª»²¹¿ ¿ ¼·®½· ·² º¿½½·¿ ½¸»
º¿½½·¿³± °¿®¬» ¼»´ °«¾¾´·½± ·³ó
°·»¹±»½¸»¼«²¯«»²±²-·¿³±¿´ó
¬®± ½¸» º¿²²«´´±²·ò Û ³¿¹¿®· ·´
°®»-·¼»²¬» ¼»´ ݱ²-·¹´·± ª»²¹¿
¿²½¸» ¿ -°·»¹¿®½· °»®½¸7 ²±²
³»®·¬·¿³± ·´ ®·²²±ª± ¼»´ ½±²ó
¬®¿¬¬±ò л®½¸7 ·² ¯«»-¬± ³±¼± ·
²±-¬®· -¬·°»²¼· -±²± ¾´±½½¿¬· ¼¿´
îððç » -»³¾®¿²± ¼»-¬·²¿¬· ¿ ®·ó
³¿²»®» º»®³· ¿²½±®¿ ¿ ´«²¹±ò
б·½•8«²¿´¬®± ¿-°»¬¬±½¸»½·-¬¿
¿ ½«±®»eò
Ï«¿´»á
uÍ·¿³±´•«²·½¿½¿¬»¹±®·¿¼·´¿ó
ª±®¿¬±®· ½¸»²±²¸¿ ´¿ ½±°»®¬«®¿
ײ¿·´eò
ͬ¿¼·½»²¼±½¸»·ª·¹·´·¼»´º«±ó
½± º¿²²± «² ³»-¬·»®» ½±-4 °»ó
®·½±´±-± -»²¦¿ »--»®» ¿--·½«ó
®¿¬· ½±³» ¬«¬¬· ¹´· ¿´¬®·á
uØ¿ ½¿°·¬± ¾»²»ò ݱ³» ¼·½»
´»·ô º¿½½·¿³± «² ´¿ª±®± ·² ½«· ½¿ó
°·¬¿ ¼· º¿®-· ³¿´» » ¼· «-¬·±²¿®½·
»°°«®»-·¿³±½±-¬®»¬¬·¿°¿¹¿®½·
¬«¬¬±¼¿-±´·òÛ-»¯«¿´½¸»½±´´»¹¿
²±² ®·»-½» ¿ ½±°®·®» ´» -°»-» º¿½ó
½·¿³± ´» ½±´´»¬¬» °»® ¿·«¬¿®´±eò
w Î×ÐÎÑÜËÆ×ÑÒÛ Î×ÍÛÎÊßÌß
ݱ°·¿ ¼· ¿¿èêëçí¼ºð¼»ï½»çë¼êçºîîíê¼ð¾ïèì¿
ÌÑÎ×ÒÑ ÝÎÑÒßÝß
´¿ λ°«¾¾´·½¿ ÔËÒÛÜT ïë Ü×ÝÛÓÞÎÛ îðïì
ÐÛÎÍßÐÛÎÒÛÜ×Ð×G
ß´¬®· ¿°°®±º±²¼·³»²¬· -«´ -·¬±
¬±®·²±ò®»°«¾¾´·½¿ò·¬
Ô¿ ²«±ª¿ λ¹·±²»
ͽ±²¬®±Ý±¬¿óÙ¿®·¹´·±
-«´´•»³»²¼¿³»²¬±
“Í¿´ª¿ з»³±²¬»’
Ü×ÊÛÎÍÑ ÐßÎÛÎÛ
Í»®¹·± ݸ·¿³°¿®·²± »
α¾»®¬± ݱ¬¿ ·´ ¹·±®²±
¼»´ °¿--¿¹¹·±
¼»´´» ½±²-»¹²»
Ԑ»¨ °®»­·¼»²¬» ´»¹¸·­¬¿æ “ß ²±· ²»­­«²± ­½±²¬±’
×´ ­»¹®»¬¿®·± ¼»´ Ð¼æ “Ò±² ¿¾¾·¿³± ½¸·»­¬± ²«´´¿’
ÎßÌÌßÓÛÒÌÑ ¼· º¿ª±®» ¼¿ °¿®¬»
¼»´´•»-»½«¬·ª±Î»²¦·¿´Ð·»³±²¬»
¹±ª»®²¿¬± ¼¿ Í»®¹·± ݸ·¿³°¿®·ó
²±á Ô•±°°±-·¦·±²» ¼· ½»²¬®±¼»-¬®¿
²±² ª«±´» ½¿ª¿´½¿®» ´¿ ¯«»-¬·±²» » º¿ó
®» °±´»³·½¸» -«´´¿ ¼»½·-·±²» ¼· ²±³·ó
²¿®» ½±² ´»³»²¼¿³»²¬± “Í¿´ª¿ з»ó
³±²¬»’ ½±³³·­­¿®·± ¿¼ ¿½¬¿ ´± ­¬»­­±
ݸ·¿³°¿®·²± °»® -·-¬»³¿®» ´¿ ¹»-¬·±ó
²» ´»¹¿¬¿ ¿´´± “­¾´±½½¿ ½®»¼·¬·’ »¼ »ª·ó
Ì
¬¿®» ½¸» ·´ з»³±²¬» -· ¬®±ª· «² ¼»º·½·¬
³¿¹¹·±®»æ ¼¿ îôë ³·´·¿®¼· ¿¼ ¿´³»²±
ëòͱ´±´•»¨¹±ª»®²¿¬±®»ô·´´»¹¸·-¬¿Î±ó
¾»®¬± ݱ¬¿ô ¼·½» ½±² ¬±²· °±´»³·½·æ
uß¾¾·¿³± ¹±ª»®²¿¬± ¯«¿¬¬®± ¿²²·
-»²¦¿ ¿«³»²¬¿®» · ¼»¾·¬·ò ß ²±· ²»-ó
-«²± ¸¿ º¿¬¬± -½±²¬·ò Û ¿¾¾·¿³± ¼±ª«ó
¬± ½±²ª·ª»®» ½±² · ¼»¾·¬· »®»¼·¬¿¬· ¼¿
Þ®»--±ò ݸ·¿³°¿®·²± ¸¿ ·²ª»½» »-±®ó
¼·¬± ¼·½»²¼± ½¸» -· -¿®»¾¾» ¼·³»--±
°·«¬¬±-¬± ¼· ¿«³»²¬¿®» ´•×®°»ºô » ·²ª»ó
½»·´-«±°®·³±¿¬¬±8-¬¿¬±°®±°®·±¯«»´ó
´±¼·¿«³»²¬¿®´¿eò×´-»¹®»¬¿®·±¼»´Ý¿®ó
®±½½·±ô ·² ±½½¿-·±²» ¼»´´¿ ½¸·«-«®¿ ¼»´
¬»--»®¿³»²¬± ¼»´´¿ Ô»¹¿ Ò±®¼ô ¿¹ó
¹·«²¹» ½¸» u´•»³»²¼¿³»²¬± -»®ª» ¿
-¾´±½½¿®» ´•¿°°´·½¿¦·±²» ¼»´ ¼»½®»¬±
íëô ½¸» ²±· ¿ª»ª¿³± °±®¬¿¬± ¿ ½¿-¿ò ß´
з»³±²¬» ²±² ª·»²» ¼¿¬± «² »«®± ·²
°·'ô ³¿ -±²± ½±³«²¯«» ½±²¬»²¬± ½¸»
×××
-· ®·»-½¿ ¿ ¬®±ª¿®» «²¿ -±´«¦·±²»eò
ß´´•»¨ °®»-·¼»²¬» ®·-°±²¼» ·´ ½¿°±ó
¹®«°°± ¿ п´¿¦¦± Ô¿-½¿®·- » -»¹®»¬¿ó
®·± ¼»´ мô Ü¿ª·¼» Ù¿®·¹´·±æ u×´ ¬»-¬±
¼»´ ¹±ª»®²± ª¿ ²»´´¿ ¼·®»¦·±²» ·²¼·½¿ó
¬¿ ¼¿´´¿ λ¹·±²» » ¼¿´ мò Ò±· ²±² ¿¾ó
¾·¿³± ½¸·»-¬± ²7 -½±²¬· ²7 ¿¾¾·¿³±
½¸·»-¬±½¸»¿´¬®·°¿¹¸·²±· ¼»¾·¬·¼»¹´·
¿³³·²·-¬®¿¬±®· °·»³±²¬»-·ò ß¾¾·¿ó
³± ·²ª»½» ½¸·»-¬± ¼· ¿ª»®» «²¿ ·²¬»®ó
°®»¬¿¦·±²» ½¸·¿®¿ ¼»´´¿ ´»¹¹»íëô ·´½±ó
-·¼¼»¬¬± -¾´±½½¿ ½®»¼·¬·eò×´ ½¿°±¹®«°ó
°± ¼· Ú±®¦¿ ׬¿´·¿ô Ù·´¾»®¬± з½¸»¬¬±ô
»¨ ¿--»--±®» ¿´ Þ·´¿²½·±ô ²±² -· -½±³ó
°±²»æ uÔ•»³»²¼¿³»²¬± ¼»´ ¹±ª»®²±
²±² º¿ ¿´¬®± ½¸» ½±²º»®³¿®» ´¿ ´·²»¿
¿¼±¬¬¿¬¿¼¿´´¿¹·«²¬¿Ý±¬¿eòÔ·²»¿½¸»
»®¿ -¬¿¬¿ ¼»½·-¿ ¼¿´´± -¬»--± з½¸»¬¬±ò
w Î×ÐÎÑÜËÆ×ÑÒÛ Î×ÍÛÎÊßÌß
Ô•×ÒÌÛÎÊ×ÍÌßñÓßÎ×ÒÑ ÐÎÛÍ×ÜÛÒÌÛ Ú×ÒßÒÆÛ
“Û½½± °»®½¸7 8 ¹·«­¬±
¼¿®»¿Ý¸·¿³°¿®·²±
«² ­±­¬»¹²± ¾·°¿®¬·­¿²’
Ü×ÛÙÑÔÑÒÙØ×Ò
× ÌÎÑÊ×ßÓÑ ·² «²¿ -·¬«¿¦·±²» °¿®¿¼±--¿´»ò ×´ ¯«¿¼®±
º·²¿²¦·¿®·± ¼»´´¿ λ¹·±²» ¼· ±¹¹· º±²¼¿ ´» ®¿¼·½· » -·
8 ½±²-±´·¼¿¬±¼¿´îððì·² °±·ô -±¬¬±¹±ª»®²·¼·¼·ª»®ó
-·½±´±®·°±´·¬·½·òݱ³»°¿®´¿³»²¬¿®·¼»´ з»³±²¬» ¼±¾¾·¿³±
¼¿®» «² -«°°±®¬± » «²¿ ³¿²± ¿ ݸ·¿³°¿®·²±ò Ò±² °«. »--»ó
®» ´«·ô ½¸» ¹±ª»®²¿ ¼¿ -»· ³»-·ô ¿ °¿¹¿®» °»® ¯«»-¬¿ -·¬«¿¦·±ó
²» » ¿ ¹»-¬·®» ¬«¬¬» ´» ½±²-»¹«»²¦» ²»¹¿¬·ª»eò п®±´¿ ¼»´ -»ó
²¿¬±®» Ó¿«®± Ó¿®·²± øм÷ô °®»-·¼»²¬» ¼»´´¿ ݱ³³·--·±²»
Ú·²¿²¦» » Ì»-±®± ¼· п´¿¦¦± Ó¿¼¿³¿ò
ݱ² ´»³»²¼¿³»²¬± “Í¿´ª¿
з»³±²¬»’ · °®±¾´»³· ­· ®·­±´ó
ª±²±á
uͱ´± «²¿ °¿®¬»ô ³¿ 8 ¹·@ «² °¿-ó
-±·²¿ª¿²¬··³°±®¬¿²¬»òÍ»®ª»¿º¿®»
½¸·¿®»¦¦¿ -«´´± -¾´±½½¿ ½®»¼·¬· » ¿
²±² ¿°°»-¿²¬·®» ¿²½±®¿ ´¿ -·¬«¿¦·±ó
²»ò˲-±´±°®±ªª»¼·³»²¬±°»®.²±²
¾¿-¬¿ô ¾·-±¹²¿·²¬»®ª»²·®»°»®º±®¦¿
½±² «² ³·¨¼· ¿¦·±²·eò
Ô•¿´¬®± ±¾·»¬¬·ª± ¼¿ ½»²¬®¿®»ô
-»½±²¼± ·´ ª·½»°®»-·¼»²¬» λó
-½¸·¹²¿ô 8 ´•±¬¬»²·³»²¬± ¼»´
°®»ó¿³³±®¬¿³»²¬±¼»· ³«¬«·
°»® ¼«» ¿²²· » ´¿ °±--·¾·´·¬@ ¼·
-°¿´³¿®» ·´ ¼»º·½·¬ ¼· îôë ³·ó
´·¿®¼· ·² íð ¿²²·ò Ѿ·»¬¬·ª· ®¿¹ó
¹·«²¹·¾·´·á
uÍ»°»®´»Î»¹·±²··´¹±ª»®²±¿¼±¬ó
¬»®@ ´± -¬»--± -·-¬»³¿ ¿°°´·½¿¬± ¿·
ݱ³«²·ô ¿ ½«· -±²± -¬¿¬· ½±²½»--·
³¿®¹·²· ¼· ³¿²±ª®¿ -«´´•¿--±®¾·ó
³»²¬± ¼»· ¬¿¹´· ½±² ´¿ °±--·¾·´·¬@ ¼·
¼·´¿¦·±²¿®» ²»¹´·¿²²·ô-4ò Í·¬®¿¬¬¿¼·
«²¿ °¿®¬·¬¿ ¿²½±®¿ ¿°»®¬¿eò
Ý· -±²± ¿´¬®» -¬®¿¼» °»® ¬®±ª¿ó
®» ®·-±®-»á
uÒ±²½®»¼±½¸»-·°±--¿ ´¿-½·¿®» ·´
з»³±²¬» ·² «²¿ -·¬«¿¦·±²» ³±´¬±
¼·ºº·½·´»ò ײ °¿--¿¬± ª±®®»· ®·½±®¼¿®»
½¸» ¿ α³¿ -±²± -¬¿¬· ¼¿¬· ëðð ³·ó
´·±²·ô ¿ Ý¿¬¿²·¿ îèð ³·´·±²·eò
X·´³±³»²¬±½¸»-·¼·¿²±¯«¿¬ó
ÓßËÎÑÓßÎ×ÒÑ
¬®·²· ¿²½¸» ¿´ з»³±²¬»á
uÒ±²¼·½±¯«»-¬±»²±²³·-»³¾®¿ ÐÎÛÍ×ÜÛÒÌÛÝÑÓÓ×ÍÍ×ÑÒÛÚ×ÒßÒÆÛ
½¸» ²»³³»²± ݸ·¿³°¿®·²± ¿¾¾·¿
¯«»-¬¿ ·¼»¿ò λ¹·-¬®± °»®. -·¬«¿¦·±ó
²· ¿²±³¿´»ò Ô¿ ´»¹¹» íë ¼»´ ‘çë ¿ª»ó
ª¿ °®»ª·-¬± «²¿ ¬¿--¿ ¼· -½±°±ô ¿¬¬®¿ª»®-± «²•·³°±-¬¿ ¼· ¾±´ó
´±-«·¬¿--·¾¿²½¿®·ô°»®·´Ð·»³±²¬»´»¹¿¬¿¿´°±-¬ó¿´´«ª·±²»òX
-¬¿¬¿ ®·-½±--¿ ½±² «² ¹»¬¬·¬± ½¸» ¿ -»½±²¼¿ ¼»¹´·¿²²· ±-½·´´¿ó
ª¿ ¬®¿ · ìðð » · ëðð ³·´·±²·ò ܱª» -±²± º·²·¬· ¯«»-¬· -±´¼·á X ®·ó
³¿-¬¿º·²±¿²±ª»³¾®»¼»´îðïïô½¿²½»´´¿¬¿¼¿´¹±ª»®²±Ó±²ó
¬·ô ³¿ ´± -½±®-± ¿²²±´•·²½¿--± 8 -¬¿¬±¿²½±®¿ ¼· êë ³·´·±²·eò
ͱ´¼· ½¸» °±¬®»¾¾»®± º·²·®» ¿´ з»³±²¬»á
uر °®»-»²¬¿¬± «²•·²¬»®®±¹®¿¦·±²» -« ¯«»-¬± °«²¬±ò Ü·
º¿¬¬± »-·-¬» «² °®»¹®»--± ¼· º±²¼· ½¸» ²±² 8 ³¿· -¬¿¬± ®·½±²±ó
-½·«¬±ô º·²·¬±·² ½¸·--@ ¯«¿´· ®·ª±´·ò ݱ² ·-±´·êë ³·´·±²· ¼»´´•«´ó
¬·³± ¹»¬¬·¬± -· °±¬®»¾¾»®± ³·¬·¹¿®» ¹´· »ºº»¬¬· ¼»´´•¿«³»²¬±
¼»´´•¿¼¼·¦·±²¿´» ×®°»ºeò
uÝ
“
×´¯«¿¼®±º·²¿²¦·¿®·±
¼·±¹¹·8 ³¿¬«®¿¬±
¼¿´îððì½±²¹·«²¬»
¼·½±´±®»¼·ª»®-±
Ý•8«²°®»¹®»--±
¼·º±²¼· ³¿·¿--»¹²¿¬·
¿´ з»³±²¬»
½¸» ¿²¼®»¾¾» ®·-±´¬±
“
w Î×ÐÎÑÜËÆ×ÑÒÛ Î×ÍÛÎÊßÌß
2 .Primo Piano
STAMPA
.LA
SABATO 13 DICEMBRE 2014
Lo sciopero blocca l’Italia
Scontri e fermi a Milano e Torino
I numeri
della
giornata
Un milione e mezzo ai cortei Cgil e Uil. Camusso: il governo cambi verso
MASSIMO PERCOSSI/ANSA
Un momento della manifestazione nel centro di Roma
MAURIZIO TROPEANO
TORINO
54
piazze
I cortei sono stati
organizzati
in tutta Italia
Secondo i sindacati ha partecipato un milione e
mezzo di persone
8
ore
La durata dello
sciopero: secondo i dati diffusi
dai sindacati
sono rimasti a
terra oltre metà
dei voli previsti
ed è stato
bloccato quasi
un treno su due
Ci sono le parole, e sono anche
pesanti - «Non abbiamo mai
pensato di sostituirci al Parlamento ma sommessamente
possiamo dire che di dilettanti
allo sbaraglio ne abbiamo visti
troppi e ci sono già bastati», afferma Susanna Camusso chiudendo la manifestazione di Cgil
e Uil a Torino - ma mai come
questa volta contano i numeri.
Nel tardo pomeriggio di ieri
Cgil e Uil hanno diffuso i dati di
chi ha partecipato allo sciopero
generale di 8 ore: la media a livello nazionale è di poco superiore al 60%. E poi ci sono le
piazze, 54 in tutta Italia dove si
sono radunate, secondo i due
sindacati oltre un milione e
mezzo. Numeri che fanno dire
agli uffici stampa dei due sindacati che quella di ieri è stata
«una giornata straordinaria»
caratterizzata dal «protagoni-
Retroscena
FABIO MARTINI
INVIATO A ISTANBUL
Acciaio
Secondo
il premier
l’Ilva si può
statalizzare
Una svolta
per aiutare
il recupero
di un settore
considerato
strategico
rima di tornarsene tra
le beghe domestiche,
Matteo Renzi si è sottoposto ad un imprevisto extra
di due ore di macchina nelle
caotiche strade di Istanbul,
pur di visitare il cantiere dell’italiana Astaldi, che da queste parti sta costruendo il terzo ponte sul Bosforo, un contratto da quasi 3 miliardi di
dollari. Una buona occasione
per rilanciare l’ennesima video-sequenza interclassista e
ottimista: Renzi tra operai e
imprenditori che lavorano assieme con successo. Un’istantanea impressa proprio mentre in patria era in corso lo
sciopero generale. Ma poi,
tornato a Roma dopo quasi 24
ore di missione in Turchia, il
presidente del Consiglio ha
fatto i conti non solo con le parole del Capo dello Stato, ma
anche con l’impatto di quella
manifestazione: 54 cortei, trasporti quasi bloccati, piazze
affollate, buona adesione allo
sciopero dei lavoratori, che in
questa stagione così grama,
P
DARIO NAZZARO/REPORTERS
MATTEO BAZZI/ANSA
Forti disagi per chi doveva spostarsi a Torino: i bus erano bloccati
Scontri davanti alla sede della regione Lombardia
smo assoluto del mondo del lavoro» che si è ripreso la scena.
L’altra faccia di questa medaglia sono i disagi causati dallo sciopero nei trasporti che sono andati in tilt. Per viaggiatori
e pendolari è stata una giornata nera: secondo i dati diffusi
dai sindacati sono rimasti a terra oltre metà dei voli previsti e
lo sciopero ha bloccato quasi il
50% dei treni (ma le Fs sostengono siano rimasti fermi solo il
27% dei treni regionali e il 4% di
quelli a lunga percorrenza) e
circa due autobus su tre.
protesta nei confronti delle scelte sbagliate di questo governo».
Scontri, feriti ed arresti
Ma nel racconto della giornata
non si possono tralasciare le
contestazioni al corteo di Bari
contro Massimo D’Alema e i forti momenti di tensione che si sono registrati soprattutto a Milano e Torino con scontri tra le
forze dell’ordine e l’ala più radicale del movimento di protesta
composta da studenti, centri sociali e comitati per il diritto alla
casa. Ci sono stati feriti sia tra i
manifestanti che tra le forze dell’ordine e nel capoluogo piemontese sono stati fermati anche 9
manifestanti. Senza dimenticare le tre persone arrestate e le
100 denunciate a Roma dopo gli
scontri, anche qui con contusi e
feriti, che sono seguiti all’occupazione di uno stabile.
La condanna dei violenti
Cgil e Uil non solo hanno immediatamente condannato con
«estrema fermezza» gli episodi
di violenza ma hanno anche fatto
di tutto per prenderne le distanze. E così si invita «a distinguere
bene quanto accaduto, per evitare che alla protesta dei tanti che
sono scesi in piazza possa essere
associata alla violenza di pochi
che nulla hanno a che vedere con
chi ha pacificamente manifestato per esprimere la loro legittima
«Il governo cambi verso»
Camusso da Torino e il leader
Uil Carmelo Barbagallo da Roma chiedono al governo e al premier di scegliere se «continuare
ad innescare il conflitto oppure
se aprire ad un dialogo». E la segretaria della Cgil avverte:
«Renzi ci rispetta? E ci mancherebbe altro». E se il premier afferma che «in ogni caso tirerà
dritto» allora deve sapere che
«anche noi tireremo dritto e che
non ci fermeremo».Dunque la
protesta contro la legge di stabilità e contro il jobs act va avanti
e Camusso invita il governo a
«cambiare verso per cambiare
l’Italia». Marciando in mezzo ai
lavoratori di Torino la sindacalista non chiede svolte radicali «non un patto come richiede la
Cisl» - ma «piccoli e progressivi
segnali di cambiamento» per ri-
discutere quelle che i due sindacati considerano «scelte sbagliate». Dal suo punto di vista i
tempi ci sono a partire «dalla discussione sulla legge di stabilità,
sulle risorse per gli ammortizzatori sociali, sui patronati, sulle
scelte per il lavoro pubblico, sui
precari e sulle province fino alla
stesura dei decreti applicativi
della riforma del lavoro».
I timori del Colle
Resta da capire come si esce da
questa situazione di muro contro muro che preoccupa anche
il presidente della Repubblica
tanto da spingerlo ad intervenire pubblicamente. Il capo
dello Stato si dice convinto che
nel rispetto dei ruoli e delle
prerogative di governo e sindacati «è bene che ci sia rispetto
reciproco» e che «non si vada
ad una esasperazione come
quella di cui oggi abbiamo il segno. Non fa bene al Paese».
Prove di riconversione
Renzi guarda alla sua sinistra
ne accompagnato da un lessico
giustizialista - la galera - che il
Renzi garantista delle prime Primarie non usava. O teneva per
sé. Segnali sparsi che non è detto
si trasformino in strategia.
Dall’Ilva alla precettazione: la linea “morbida” del premier
Anche perché i più attrezzati
istituti di sondaggio forniscono
letture diverse dello stallo di
consenso di Renzi. Per la Swg il
recupero è possibile sull’elettorato anti-politico, mentre la Ipsos segnala una crisi sempre più
marcata sui segmenti sociali più
sofferenti. Intanto ieri sera, dopo il consiglio dei ministri dedicato alle misure anti-corruzione, il presidente del Consiglio ha
usato nei confronti dei sindacati
parole misurate. Noi continuiamo lungo la nostra strada, ma rispettiamo lo sciopero. Naturalmente Renzi tiene il punto sulle
proprie scelte politiche, non ha
alcuna intenzione di dismettere
l’investimento politico che ha
fatto su una politica del lavoro
innovativa, per quanto controversa e su un approccio anticonsociativo con le parti sociali.
Ma le sue parole sono lontane da
quelle usate appena tre settimane fa, quando Renzi aveva bollato le iniziative dei sindacati con
parole irrituali per un capo do
governo: «Loro inventano gli
scioperi, io creo posti di lavoro».
Parole che sembrano appartenere ad un’altra stagione.
Corruzione
Renzi vuole
inasprire
le pene
E lo fa usando
un lessico
giustizialista
che durante
le Primarie
non avrebbe
usato
Il sindacato
TIBERIO BARCHIELLI/FILIPPO ATTILI /PALAZZO CHIGI
Il presidente del Consiglio Renzi al Business Forum di Istanbul
hanno rinunciato al pagamento
di una giornata di lavoro.
Ostilità «ad personam»
In queste settimane - e anche ieri
- a palazzo Chigi non è sfuggito il
mood di fondo delle manifestazioni: guerra al jobs act, ma anche ostilità «ad personam» nei
confronti del premier, un malessere sociale ma anche politico.
Per quel che Renzi fa ma anche
per come lo fa, per uno stile. Da
parte sua, già da diversi giorni,
Renzi sembra aver colto il pericolo di una frattura con una parte del Paese, con uno stato d’animo che è molto più largo della
frazione del Pd che lo contesta e
con la quale vuole invece regolare i conti nel corso dell’Assemblea nazionale di domani. Già da
Il dietrofront
sui ferrovieri
e le parole
misurate
usate con i
sindacati:
gli scontri
sembrano
appartenere
a un’altra era
giorni il presidente del Consiglio
ha iniziato una (non dichiarata)
riconversione soft a sinistra su
questioni tra loro diversissime,
ma che messe in sequenza diventano eloquenti.
Le nuove mosse
Il brusco dietrofront deciso 48
ore fa da Renzi sulla precettazione dei ferrovieri; l’annuncio del
premier che l’Ilva, perché no, si
potrebbe statalizzare; la riscoperta qualche giorno fa della parola «destra», scomparsa durante l’«idillio» con Berlusconi e ora
attribuita alla Lega di Salvini, un
modo per alludere ad una sinistra che gli si contrappone; la
svolta sul fronte anti-corruzione,
con quelle parole in videoconferenza: «Alzare la pena minima
della corruzione da 4 a 6 anni,
che significa? Che se tu hai rubato puoi patteggiare, ma comunque un po’ di carcere lo fai. Non è
pensabile che con il patteggiamento uno sta sempre fuori dalla
galera». Un inasprimento di pe-
Investimento sul lavoro
LA STAMPA
DOMENICA 14 DICEMBRE 2014
Primo Piano .3
.
ILCANTIEREDELLAMANOVRA
do via da sotto il tappeto dell’Ama, l’azienda municipale di
pulizia, tanto per fare un esempio di quali costi siano stati finanziati con gli aumenti .
La spremitura fiscale ha
avuto ricadute anche sul mercato immobiliare, che in questi
4 anni ha visto scendere del
15% i prezzi, secondo la Cgia di
Mestre. Se in media una casa
di tipo civile accatastata A2 valeva 200mila euro, ora si acquista per 170mila. Peccato però
che, anche per colpa delle super-imposte, 2,3 milioni di italiani non ce la facciano proprio
a permetterselo un tetto, come
fotografa un recente studio di
McKinsey.
E neanche a dire che l’aumento della tassazione abbia
fatto lievitare l’offerta di case
in locazione. «Questo – spiega
Sforza Foglian - perché nonostante il maggior peso fiscale, i
il caso
PAOLO RUSSO
ROMA
lmeno due proprietari
di casa su tre non si facciano illusioni, nonostante l’emendamento alla legge di stabilità «blocca aumenti» il prelievo sul mattone è destinato ad aumentare. Il perché è presto detto. Circa due
terzi dei Comuni, che fino ad
oggi si sono tenuti al di sotto
delle aliquote massime ora
bloccate per tutto il prossimo
anno, dovranno probabilmente spremere di più i proprietari. Questo per compensare i
624 milioni che lo Stato nel
2014 ha messo di tasca propria,
ma che non metterà più ad integrare il gettito delle tasse sugli immobili. Così Milano perderà oltre 89 milioni, Napoli 37,
Torino 36,7, Genova 27, Roma
22,6 e così via. «Tutti soldi che,
sommati agli altri tagli ai trasferimenti verso gli enti locali,
finiranno per inasprire ancora
la tassazione sulla casa», prevede il Presidente di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani.
Un’escalation che ha trasformato in un bel ricordo persino la «tassa più odiata dagli
italiani», la vecchia Ici, che nel
2011 valeva 9 miliardi di euro,
lievitati quest’anno a circa 25
miliardi con Tasi e Imu. Tre
volte tanto, calcola l’Ance, l’associazione dei costruttori. E
paradossalmente sotto torchio
è finito chi possiede case di
modesto valore, che prima pagava poco o non pagava affatto,
grazie alla detrazione fissa di
200 euro, andata a farsi benedire con la nuova imposta. Salvo qualche sconticino fiscale,
introdotto da un terzo dei sindaci, ma a fronte di un aumento dello 0,8 per mille dell’aliquota Tasi.
E sempre sul mattone ha finito per pesare la tassa sui rifiuti che, secondo i dati della
Uil politiche territoriali, dal
2011 è passata da 6,8 a 7,5 miliardi. Perché ora la tariffa deve coprire per intero il costo
dello smaltimento rifiuti, recita la legge che ha ribattezzato
Tari l’imposta sull’immondizia. Magari quella che l’inchiesta «mafia Capitale» sta tiran-
A
25
miliardi
Le entrate
garantite
da Tasi e
Imu: il triplo
rispetto alla
vecchia Ici
7,5
miliardi
Il valore
della tassa
sui rifiuti,
che nel 2011
era inferiore
ai 7 miliardi
15
per cento
Il calo
dei prezzi
delle case
nel corso
degli ultimi
quattro anni
44
miliardi
L’esborso
totale
degli italiani
per il tax
day: sarà il
16 dicembre
ANDREA ROSSI
TORINO
L
Sindaco Tosi, addirittura?
«Già. Non potendo più tagliare
mi costringono a pagare per
Meno fondi da Roma: i sindaci devono recuperare 624 milioni
Il mese nero del Fisco
Imposte da versare entro il 16/12/14 (milioni di euro)
Iva
16.000
Ritenute Irpef
dipendenti
e collaboratori
12.000
10.600
Imu
2.300
Tasi
Tari
1.887
Ritenute Irpef
lavoratori autonomi
Media nazione nei capoluoghi
Rendita catastale
+5%
X 160 (o altro moltiplicatore)
Famiglia
senza figli
1.000
Aliquota (per mille)
Imposta sostitutiva
rivalutazione Tfr
Ritenute bonifici
detrazioni Irpef
Base imponibile (come l’Imu)
231
Famiglia
con 1 figlio
191
Media
2014
197
Prima Casa
Standard: 2,5
Massima: 3,3
Dati in euro
72
TOTALE
201
44.090
Fonte: Cgia di Mestre
- LA STAMPA
Tosi, primo cittadino di Verona: più imposte? Non ho scelta
e dico la verità: uno fa il
sindaco perché ci crede, ma in queste condizioni non so quanto senso abbia ancora. Ci stanno dissanguando».
Sottozero?
Ma in due Comuni su tre
le aliquote saliranno ancora
“Lo Stato ci sta dissanguando
Senza aumenti salta il banco”
Intervista
«Il problema non è lo slittamento della local tax; sono i
tagli, pesantissimi. Siccome
devono mostrare all’Europa
di aver fatto i compiti, il taglio
complessivo scaricato sulle
città resta. Sa che cosa significa? Sette anni fa, quando sono
diventato sindaco di Verona,
lo Stato restituiva al Comune
68 milioni l’anno; quest’anno
sono arrivato a zero. L’anno
prossimo andrò sotto di 12 milioni».
Sulla crisi del mattone, denunciano le associazioni, pesa anche la stretta fiscale
Flavio Tosi
È stato eletto
sindaco di
Verona nel
2007 e riconfermato nel
2012
aiutare quei comuni che da soli
non ce la fanno. Verona ha 250
mila abitanti, insieme con Firenze è la città italiana il cui bilancio dipende meno dallo Stato, appena l’un per cento contro
il 30-40 per cento di altre città.
Bene, con il fondo di solidarietà
Verona deve contribuire a tenere a galla quelle città che già pesano tremendamente sui conti
pubblici. Ecco perché hanno
rinviato la local tax».
Per posticipare la resa dei conti?
«A me piace lo spirito della local tax: un meccanismo per cui
ogni sindaco è responsabile delle tasse che incassa e di come le
spende. Peccato che così centinaia di comuni fallirebbero».
Lei lascerebbe saltare il banco?
«Da un anno all’altro sarebbe
un suicidio, ma se la misura fosse introdotta gradualmente sa-
rei più che d’accordo: così i cittadini capirebbero come lavora
chi li amministra. Invece qui regna la più totale iniquità».
Come recupera i soldi che le mancano?
«Non ho scelta: aumenterò le
tasse. Finché ho potuto, ho ridotto le spese. Pensi, in sette
anni abbiamo tagliato del 15 per
cento il costo del personale.
Adesso non c’è altra scelta».
E come lo spiegherà ai suoi cittadini un sindaco leghista, paladino
dell’autonomia fiscale?
«Dicendo la verità. Come ho
fatto due anni fa, quando mi
hanno rieletto. Non ho mai aumentato il bilancio del Comune,
l’ho ridotto anno dopo anno, ma
se mi tolgono tutto che cosa
posso fare? Aumento le tasse,
elimino i servizi, facendoli pagare ai miei cittadini, o massa-
31
miliardi
Il valore della
local tax,
rinviata
al 2015
1
miliardo
Stanziato
per allentare
il Patto
di Stabilità
cro i più poveri. Poi incrocio le
dita e spero di chiudere il bilancio, perché con la crisi che c’è
siamo tutti qui ad aspettare la
fine dell’anno e vedere quanta
gente non pagherà la Tasi perché non avrà i soldi. Già con la
prima rata di giugno eravamo
sotto le previsioni».
L’allentamento del patto di stabilità, almeno, vi darà una mano?
«Serve a nulla. Sono soldi che
già ho in cassa. Prima li dovevo
tenere bloccati, ora potrò spendere qualcosa».
Almeno potrà rimettere in sesto le
scuole. I soldi investiti non saranno
conteggiati.
«D’accordo. Ma sa quanto ha ricevuto Verona con il primo riparto del fondo nazionale? 90
mila euro. Una cifra così immorale che ho fatto ricorso al Tar.
A quel punto hanno assicurato
proprietari temono che al calo
dei prezzi si sommi il deprezzamento dell’immobile occupato e sempre a rischio di morosità. Così molti stringono i
denti e preferiscono mantenere libera la proprietà».
Intanto tra soli due giorni è
il tax day. Tra imposte sulla casa, Irpef e tasse varie gli italiani verseranno la bellezza di 44
miliardi. Quasi 24 milioni di
proprietari saranno chiamati
alla cassa per saldare Tasi e
Imu. Un conto che sulla prima
casa sarà più salato per una famiglia su due, informa la Uil. A
Torino e Roma il maggior salasso, rispettivamente con 403
e 391 euro. Con il paradosso
che se per 6 famiglie su 10 la
Tasi sulle abitazioni a bassa
rendita costerà più dell’Imu,
per le abitazioni di maggior
pregio lo stesso numero di famiglie finirà invece per pagare
meno. Incongruenze di una
tassa regressiva che il governo
voleva correggere con la nuova
local tax. Rinviata invece al
2016 o a chissà quando.
che con il secondo riparto ci assegneranno una cifra dignitosa.
La verità è che vogliono impedirci di spendere».
Scusi?
«Il miliardo sul patto di stabilità è una furbata. Le ultime circolari del ministero impongono
ai comuni di appaltare un’opera, realizzarla e pagarla nello
stesso anno solare. Le sembra
realistico? Serve solo a farci tenere i soldi in cassa. Così possono andare in Europa e dire di
aver migliorato i conti».
Jena
Creazioni
Ma come si può creare
un partito alla sinistra
di Renzi?
Non so, chiedetelo
a Renzi.
[email protected]
12
34
LA STAMPA
REDAZIONE PIAZZA LIBERTÀ 15
TELEFONO 0131 511711
FAX 0131 232508
E-MAIL [email protected]
WEB WWW.LASTAMPA.IT/ALESSANDRIA
STAMPA IN 349 7090100
PUBBLICITÀ PUBLIKOMPASS S.P.A.
CUNEO, CORSO GIOLITTI 21 BIS
TELEFONO 0171 609122
FAX 0171 488249
Il caso di Alessandria
Stava per compiere 95 anni
A Natale l’arte
è provocazione
Addio al sarto
di Fausto Coppi
Un albero con 25 sottovesti
appese in corso Borsalino, una
vasca da bagno in corso Roma,
ulivi e pallets. Sono alcune delle installazioni che un collettivo di creativi ha ideato per
«provocare» chi passa in città
per lo shopping di Natale.
È morto a Ovada sulla soglia
dei 95 anni Pietro Arata, conosciuto da tutti come «Pierino
u’ sartù». Fu anche il sarto di
Fausto Coppi ed era noto per
la sua passione per le macchine per cucire: ne aveva collezionato 150.
Una delle installazioni
Una depressione
sulla Penisola
iberica indirizza
aria umida da
sud-ovest verso
le nostre zone,
con nubi in
estensione tra
oggi e domani.
Pierino Arata, 94 anni
Renzo Bottero A PAGINA 49
ALESSANDRIA
Che
tempo
che fa
Situazione
Valentina Frezzato A PAGINA 48
E PROVINCIA
DOMENICA 14 DICEMBRE 2014
LA DECISIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI PRESIEDUTO DAL PREMIER RENZI
Un doppio stato di emergenza
Oltre a quello delle recenti alluvioni, proroga per i danni di febbraio e marzo
MASSIMO PUTZU
ALESSANDRIA
4˚ 7˚
Oggi
Irregolarmente
nuvoloso o più
nuvoloso su
pianure e colline;
schiarite sulle
zone alpine.
5˚ 7˚
Domani
Nuvoloso con
pioggia debole a
tratti e un po’ di
neve sulle zone
alpine oltre i
1200-1500
metri.
5˚ 7˚
Martedì
Nuvoloso con
piogge
soprattutto nella
prima parte della
giornata; un po’
di neve in
montagna oltre i
1200-1400
metri; schiarite
in serata.
Tanto atteso - lo auspicavano
anche il presidente della Provincia, Rita Rossa l’altro giorno in Consiglio, ed in particolare il sindaco di Novi Rocchino Muliere - è arrivato l’altra
sera. Lo stato di calamità naturale ora chiamato di emergenza, è stato deliberato dal
Consiglio dei ministri nella
seduta che ha dato il via libe-
ra anche alle norme anti corruzione. Beneficiari, in Piemonte,
anche le altre province di Torino, Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli, per le alluvioni dei giorni dal 12 al 14 ottobre, il 4 e 5, l’11 e 12 ed il 14 novembre scorsi.
La norma prevede che la durata dello stato di emergenza
sia di 180 giorni (6 mesi quindi)
prorogabile per una sola volta.
E il Consiglio dei ministri, per
HA 21 ANNI, L’AGGRESSIONE VENERDÌ NOTTE
“Accoltellato in strada”
Un giovane di Novi
ricoverato in ospedale
GINO FORTUNATO
NOVI LIGURE
Un giovane novese di 21 anni
è stato accoltellato e picchiato venerdì notte da uno sconosciuto. Ha riportato ferite
ma non è in pericolo di vita: è
stato ricoverato all’ospedale
di Novi.
L’episodio è avvenuto poco
prima delle 2 di notte, all’incrocio tra via San Marziano e
viale Pinan Cichero. La ricostruzione dell’accaduto deve
ancora essere verificata dalle forze dell’ordine: pare che,
dopo aver trascorso la serata
con gli amici in un locale della città, il giovane si sia incamminato verso la sua abitazione, poco distante dal
luogo dell’aggressione. In base alle sue dichiarazioni, sa-
FOTO DI REPERTORIO
Sono intervenuti i carabinieri
rebbe stato avvicinato da un
uomo che lo avrebbe fermato
con una scusa. Tra i due è nato
un alterco e l’aggressore
A Roma
Il presidente
del Consiglio
Matteo
Renzi
e i ministri
hanno
deliberato
lo stato di
emergenza
consentire il proseguimento
delle operazioni di protezione
civile, ha concesso la proroga di
un altro stato di emergenza per
le eccezionali ondate di maltempo avvenute , nel periodo
dal 1o febbraio al 10 marzo 2014,
sempre in favore della provincia di Alessandria e di quelle
Torino, Asti, Cuneo, Novara e
Vercelli. Stato di emergenza significa che è soprattutto il servizio di protezione civile ad es-
avrebbe prima ferito il ragazzo
con un’arma da taglio all’addome e poi lo colpito al capo e sul
volto con calci e pugni.
In soccorso del ventunenne
sono arrivati gli amici che hanno chiamato il 118 e i carabinieri. In stato di choc, la vittima è
stata quindi portata all’ospedale dove gli sono state prestate le cure del caso ma sull’episodio - che presenta diversi
aspetti oscuri - adesso indagano i militari dell’Arma.
Non sono chiare la dinamica
e soprattutto le ragioni dell’aggressione. La vittima non
avrebbe subìto una rapina e
pertanto potrebbe trattarsi di
una lite scoppiata per vecchie
ruggini tra i due. Dopo il ferimento, il giovane era fortemente scosso e non è stato ancora in grado di fornire ai carabinieri particolari sufficienti
per le opportune valutazioni.
Anche gli amici del ragazzo saranno ascoltati dalle forze dell’ordine. Non si esclude l’ipotesi che il ferimento possa essere
avvenuto in un luogo diverso
da dove la vittima è stata prelevata dall’ambulanza.
sere investito di poteri straordinari, per consentire più rapidi
interventi su frane, acquedotti
e strade. Per i quali dovrà poi si
eseguirà la rendicontazione che
lo Stato finanzierà.
Proprio su questo punto il
Comune di Gavi ha approvato
due progetti per complessivi
6,5 milioni per la sicurezza della
collina del Forte e le località
Zerbetta e Lomellina.
LAPRESSE
Giampiero Carbone A PAGINA 53
Posso sbagliarmi
PIERO BOTTINO
Amici e nemici sul ghiaccio
l nemico del mio nemico è mio
amico. Quando si parla di coesione sociale bisogna tener conto che
uno dei collanti più forti di una comunità è individuare un avversario comune. Al momento gli italiani pare
ne abbiano trovati ben due: la politica e l’immigrazione. Ma la prima è in
senso generale un’azione nobile: significa occuparsi della «polis», del
bene pubblico, cioè di tutti; governare, ma anche solo prendere una carta
da terra e metterla nel cestino. Diceva don Milani dei guai dello Stato:
«Sortirne da soli è avarizia, sortirne
tutti insieme è politica». Il problema
semmai è chi la fa: con una premessa
come questa molti non possono definirsi politici, al massimo politicanti.
L’immigrazione poi è lo spostamento
di energie umane in base alle condizioni di vita. In generale credo che
I
l’energia sia meglio riceverla che cederla, certo bisogna saperla utilizzare e in questo gli italiani si comportano, secondo tradizione, con faciloneria, superficialità, incompetenza e
una buona dose di speculazione personale (miope e pure mafiosa). Il nemico pubblico non è l’immigrato, ma
la sua gestione fatta da politicanti. E
si torna al punto precedente. Invece,
restando all’assunto di partenza anche a livello locale si possono saldare
impensati fronti comuni, ad esempio
contro una pista di ghiaccio natalizia.
Annunciata male alla cittadinanza,
ma di sicuro molto meno devastante
del tessuto commerciale di quanto si
paventa. Anzi alla fine potrebbe diventare un elemento d’attrazione.
Qui l’enunciato si capovolge: l’amico
del pattinaggio diventa mio amico. E,
vedi mai, magari anche cliente.
12
LA STAMPA
DOMENICA 14 DICEMBRE 2014
Alessandria e provincia .49
.
AZIENDA DI PROGETTAZIONE E PRODUZIONE DI SISTEMI DI ORIENTAMENTO HA INAUGURATO UNA NUOVA DIVISIONE AD ALESSANDRIA
Anche con la crisi c’è chi assume
Gruppo Bonino: 15 dipendenti in più in un anno e il prossimo ne arrivano altre venti
GIORGIO LONGO
ALESSANDRIA
Imprese alessandrine che
crescono, guardando avanti
senza pause né paure delle
sfide tecnologiche dei mercati di tutto il mondo. Una
crescita - in questo caso sinonimo di «business moderno» - ottenuta in questi anni
opachi per l’industria proprio nel segno della ricerca e
dell’innovazione. Con l’inaugurazione avvenuta venerdì
della nuova Divisione High
Speed in zona D4 (costo dell’opera dai 6 ai 7 milioni di
euro), il Gruppo Bonino –
leader internazionale per la
progettazione e produzione
di sistemi di orientamento
automatico utilizzati nei
settori elettromeccanico,
medicale, alimentare, farmaceutico e cosmetico - ha
tagliato il primo traguardo
di un lungo «tour imprenditoriale» internazionale denominato «Wow 2020»
(World & Occupation
Within), progetto che prevede di inaugurare, entro quell’anno, più di una realtà produttiva in ogni Continente.
Il cuore ad Alessandria
«Ma con la mente e il cuore
che continueranno a pensare
ed a pulsare in questa città,
Alessandria, dove la Bonino
L’inaugurazione della nuova Divisione High Speed in zona D4 ad Alessandria
già in forza alla Bonino Spa e
nell’anno nuovo sono previste
altre 20-25 assunzioni, fra ingegneri, operatori specializzati Cnc (macchine a controllo
numerico computerizzato) - e
il fatturato di circa il 108%. Il
Gruppo Bonino esporta, fra
Paesi europei e d’oltreoceano,
circa l’80% della produzione e
quasi il 95% dei macchinari
per le linee.
Occupazione in crescita
Strategia anti-crisi
Qualche dato, tanto per rendere l’idea della crescita ottenuta dall’azienda alessandrina:
negli ultimi 5-6 anni l’occupazione è cresciuta del 120% - nel
2014, una quindicina di collaboratori si sono aggiunti ai 170
La crisi non spaventa Alessandro Bonino che spiega: «In
questi anni bisogna investire
in una crescita sostenibile.
Non si può creare patrimonio
aziendale senza aver prodotto
ricchezza sociale».
Presidio a Spinetta Marengo
Lamp Ariflex, 55 addetti
a rischio licenziamento
Spicca ancora di più, la grande crescita della Bonino Spa realizzata in questi
anni di crisi, se si considera che il panorama occupazionale nel settore manifatturiero alessandrino appare ancora
coperto di nubi. Come ad esempio
quelle che si stanno addensando sui lavoratori della Lamp Ariflex di Spinetta
Personaggio
RENZO BOTTERO
OVADA
ddio al «sarto di Coppi». È morto nella sua
abitazione di regione
Geirino, a Ovada, Pietro Arata,
conosciuto da tutti come «Pierino u’ sartù», professione che
ha svolto per tutta la sua lunga
vita: a Natale avrebbe compiuto 95 anni.
Ancora ragazzino, a 12 anni,
dimostrò la sua attitudine per
questo mestiere e a 17 aveva
già un suo laboratorio, con un
gruppo di giovani lavoranti.
Sono molte le ragazze della zona che da Pierino hanno impa-
A
Spa è sorta ed ha messo radici
così forti da determinarne il
successo», come sottolineato
alla festa dell’altra sera da
Alessandro Bonino, presidente e ad dell’azienda, coadiuvato dal papà Giovanni che nel
1979 ne fu il fondatore e dal fratello Paolo, presidente, fra l’altro, della no profit «Volare»,
società che promuove lo sport
per le persone disabili.
Marengo, azienda di caratura europea
che produce imballaggi flessibili per alimenti, dopo l’annuncio dell’avvio della
procedura di mobilità (anticamera del licenziamento), per tutti i dipendenti: 55
persone che dal 30 dicembre resteranno
senza lavoro e che, da fine novembre, sono riuniti in assemblea permanente da-
Il presidio dei dipendenti a Spinetta
vanti ai cancelli dell’azienda spinettese.
Ora, secondo Cgil, Cisl, Uil e rispettive
Rsu aziendali, «in favore dei dipendenti
ci sarebbero le condizioni per applicare
la cassa integrazione straordinaria».
Tavoli di trattativa sono stati aperti in
Confindustria, Comune e Prefettura.
Spiegano ancora i sindacalisti: «Grazie
alla mediazione del sindaco Rossa e del
prefetto Tafuri, si è ottenuta la sospensione temporanea della procedura di
mobilità per valutare percorsi alternativi e proposte di acquisto da parte di
aziende che garantiscano il mantenimento dei posti di lavoro». A breve un
altro incontro in Prefettura.
[G.LO.]
Addio a Pierino Arata
l’ovadese sarto di Coppi
rato a confezionare indumenti.
E tanti sono gli abiti da sposo
preparati da Arata nel corso
degli anni.
Appassionato di ciclismo,
da allievo partecipò ad alcune
gare, in verità con modesti risultati, ma il suo legame con
questa disciplina sportiva lo
consolidò quando, durante il
servizio militare, conobbe
Fausto Coppi, con il quale stabilì un rapporto di amicizia di
cui andava fiero e che conservò fino al giorno della morte
del campionissimo. E Coppi fu
uno dei suoi clienti illustri.
Ma Pierino Arata negli anni
maturò anche un’altra passione: quella delle macchine per
cucire d’epoca. Ne raccolse
quasi 150 esemplari. Una passione che lo ha portato a conoscere tipo di macchina, case
costruttrici, periodo di costruzione, e a svelare i segreti della
loro realizzazione, cogliendo i
più piccoli particolari del loro,
sovente, complesso funzionamento. E quando qualcuno
non riusciva a trovare un tecnico per riparare la sua vec-
chia macchina per cucire solo
Pierino era capace di rimetterla in funzione.
La sua eccezionale collezione è stata esposta e ammirata
in diverse mostre, ma quella
che gli è rimasta nel cuore in
modo particolare fu a Novi Ligure, quando per le «Eccelenze Artigiane» propose le sue
macchine nel Museo dei Campionissimi.
Anche ultimamente, chi andava a fargli visita era solito
trovarlo fra i meccanismi di
qualche macchina per cucire
Pietro
Arata
Aveva 95 anni
ed era un
collezionista
di macchine
da cucire
d’epoca
che cercava di assemblare, per
farla tornare a funzionare.
Pierino viveva da solo, ma
gli era vicinissima la famiglia
della sorella.
I funerali saranno celebrati
domani alle 10 nella parrocchiale dell’Assunta di Ovada,
dove oggi alle 20 verrà recitato
il rosario.
12
54 .Casale e Valenza
STAMPA
.LA
DOMENICA 14 DICEMBRE 2014
il caso
FRANCA NEBBIA
CASALE MONFERRATO
el passaggio della legge
di stabilità al Senato, il
governo ha fatto proprio
un emendamento preparato da
una fitta schiera di parlamentari del Pd, tanto a Palazzo Madama (Borioli, Esposito, Fornaro, Fabbri e Zanoni) tanto a
Montecitorio (Bargero, Lavagno, Manfredi) e che diventerà
effettivo nei prossimi giorni subito dopo l’approvazione. Due i
punti chiave: l’assegnazione di
75 milioni (in tre tranches da
25, nel 2015, 2016 e 2017) per le
bonifiche d’amianto a Casale e
Bagnoli e l’accesso al Fondo
Vittime dell’Inail non solo a chi
si è ammalato per esposizione
professionale alla fibra, ma anche per quella famigliare e ambientale. Richieste che erano
state caldeggiate dal sindaco
Titti Palazzetti, da Afeva, Cgil,
Cisl e Uil, e dallo stesso presidente del Fondo Vittime dell’Inail, Nicola Pondrano, direttamente anche al premier Matteo Renzi.
N
Uniti
nella lotta
Titti
Palazzetti
e Nicola
Pondrano,
presidente
del Fondo
vittime
dell'Inail
Nasce Centro universitario
Due eventi intanto che coinvolgono la scuola, il primo è l’istituzione del Cusa, il Centro universitario per gli studi sull’amianto, presentato ieri al teatro Municipale da Cesare
Emanuel Rettore Upo, Massimo D’Angelo, responsabile
Centro regionale amianto, il
sindaco Titti Palazzetti e gli assessori Cristina Fava e Luca
Gioanola. Ha sede a Palazzo
Hugues e coinvolgerà vari Dipartimenti universitari per approfondimenti di carattere farmacologico, medico, giuridico,
ambientale sull’amianto, con
Amianto: dal governo
via libera agli indennizzi
PRESENTAZIONE DOMANI
“Valensa
d’na vota”
porta in dono
Tutelati anche i cittadini non professionalmente esposti un video
compiti anche di raccordo fra
vari enti che si occupano della
fibra.
Aula multimediale
L’altro evento tocca scuola e il
territorio, in un’ottica di superamento dei problemi legati alla terribile fibra e quindi di promozione di un territorio sempre più deamiantizzato e orgoglioso dei suoi paesaggi, della
sua storia e arte, su cui gli studenti verranno formati. A questo scopo è stata inaugurata ieri un’aula multimediale all’istituto Leardi di Casale. Gli studenti degli indirizzi grafico e
turistico sono stati forniti ciascuno di un tablet che porteranno a casa per migliorare le
conoscenze tecnologiche apprese a scuola con docenti ed
esperti, che li guideranno nel
campo della fotografia, comunicazione, marketing. La «a»
della parola Leardi è e stata sostituita nell’aula magna della
scuola dove si presentava l’iniziativa con la @ simbolo della
posta elettronica per una scuola sempre più digitale, al passo
con i tempi. «T» come tablet,
hanno spiegato il docente Ilenio
Celoria e la dirigente Nicoletta
Berrone, ma anche «T» come
territorio che gli studenti conosceranno di più per promuoverlo, «T» come tecnologia,
supporto alle conoscenze e «T»
come tutor perché saranno gli
stessi ragazzi ad affiancare i
compagni più giovani perché
seguano il loro stesso percorso.
Tablet
All’istituto
Leardi
ieri è stata
inaugurata
un’aula
multimediale
e a ogni
studente
è stato
consegnato
un tablet
da utilizzare
anche
a casa
Bonifiche
Previstiinvestimentiper5milioni
1 Con la notizia certa dello sblocco dal Patto di sta-
bilità per i lavori di bonifica dell’amianto anche per il
prossimo anno e i maggiori contributi dati dal governo, l’assessore casalese all’Ambiente Luca Gioanola
prevede di investire, nel 2015, circa 5 milioni di euro:
790 mila per il polverino, oltre un milione per la nuova
discarica, fino a 2 milioni di euro per i contributi ai privati, circa 700 mila euro per il parco Eternot e fino a
400 mila euro per la bonifica dei tetti negli edifici pubblici del territorio non ancora bonificati.
[F. N.]
Domani alle 18, al Centro comunale di Cultura di Valenza,
viene presentato il nuovo numero di «Valensa d’na vota».
Verrà anche proiettata una
parte del dvd «Un valenzano
a Parigi», denominata «Cuntrà Granda» (l’ingresso è libero).
È il numero 29 del libro che
racconta la città ed è il sindaco Sergio Cassano a presentarlo. Il primo capitolo, firmato da Dabene, si avvale della
foto aerea di Carlo Lenti e riguarda le fortificazioni della
città. Luigi Capra spiega il
perché del culto di S. Bernardino. La storia delle confraternite è raccontata da Renato Lanzavecchia. Gloria Biglino ha tradotto da un latino involuto e involutosi un libro del
’500 stampato a Venezia e
trovato dal dottor Cavalli di
San Salvatore. Di un illustre
valenzano socialista, Giusto
Calvi, si occupa Francesco
Bove. Maria Grazia Molina,
con il capitolo «Migrazioni»,
continua nella sua ricerca sui
valenzani provenienti da altre
località. Franco Canepari ricorda il macello comunale e i
macellai. Sempre Maria Grazia Molina torna a parlare
della rappresentazione teatrale firmata da Sandro Picchiotti «Un Valenzano a Parigi» (e c’è un coupon per ritirare una copia del Dvd in Biblioteca o al Centro di Cultura).
Stefano Verità chiude con due
poesie dialettali tristi e strug[R. C.]
genti, ma bellissime.
12 14
LA STAMPA
DOMENICA 14 DICEMBRE 2014
.
Cronaca di Torino .77
Il «Salva Piemonte» in un emendamento alla manovra
Legge di stabilità, ecco cosa cambia
Chiamparino commissario in Regione, da Roma un salvagente per mettere al riparo i conti 2014
ALESSANDRO MONDO
In Comune
Non sarà la risposta a tutti i
problemi finanziari della Regione ma di certo la legge di
stabilità del Governo ne risolve uno, e dei principali: la possibilità di legittimare rispetto
alla Corte dei Conti il modo
con cui in passato sono stati
contabilizzati in bilancio i fondi statali già trasferiti dal decreto legge 35, 2,5 miliardi destinati al pagamento dei debiti
pregressi verso imprese e fornitori, e quella di accedere alle
risorse del 2014. Parliamo di
un miliardo e 400 milioni, 900
dei quali per la Sanità, sbloccati a gennaio 2015.
Ma per i torinesi
anche nel 2015 ci sono
120 milioni da trovare
Tagliare
o incassare
Palazzo Civico
non avrà
alternative:
dovrà fare a
meno di 120
milioni, o
tagliando le
spese, cioè i
servizi, o
aumentando
gli incassi,
cioè le tasse
Poteri a Chiamparino
Il salvagente di Roma, uno dei
punti del «salva Piemonte» sul
quale punta la Regione, è la proposta di emendamento alla legge di stabilità approdato in
commissione. Due gli snodi: la
nomina di Sergio Chiamparino
a commissario straordinario
della Regione, limitatamente a
questa partita, e l’autorizzazione da parte di Roma all’apertura di un’apposita contabilità fiscale. Mossa che permetterà al
presidente di contrarre le anticipazioni di liquidità assegnate
e non ancora erogate, con ammortamento a carico della gestione commissariale.
ANDREA ROSSI
«No a nuove tasse»
Un comma del testo precisa
che il commissario «provvede
alle necessarie variazioni in aumento delle aliquote fiscali».
Nuove tasse in vista? «No - rassicura l’assessore al Bilancio
Aldo Reschigna -. Si tratta di
sanare il passato e garantire la
copertura delle nuove operazioni già prevista con l’incremento dell’addizionale Irpef».
REPORTERS
Decisivo il dialogo tra i leader
La proposta di emendamento alla legge di stabilità, in grado di soccorrere i conti
del Piemonte, è il risultato dei buoni rapporti che intercorrono tra Renzi e Chiamparino
Passato e futuro
Garanzie verso Roma
Come si premetteva, il nuovo
«status» di Chiamparino - che
diventerà figura di garanzia
verso il Governo, con riferimento all’impiego dei fondi e alla restituzione in trent’anni da parte
della Regione - accredita anche
il modo con cui in passato è stato interpretato l’utilizzo delle
risorse statali: non solo per immettere liquidità e pagare i debiti pregressi ma per coprire il
disavanzo dell’ente. Modalità
contestata dalla sezione di controllo della Corte dei Conti e ritenuta ammissibile dalla Procura contabile. Sul punto si
esprimerà la Cassazione.
Da qui l’ansia con cui in Regione
si attende l’approvazione dell’emendamento che risponde ad
una delle richieste avanzate da
Chiamparino e Reschigna, conti
alla mano, al ministro Padoan:
chiarezza per il passato e per il
futuro sull’interpretazione dei
trasferimenti statali; un dato
che, a seconda dei casi, varia
sensibilmente il quadro finanziario dell’ente.
«La proposta di emendamento consente di individuare un
percorso per gestire il pesante
fardello della legge 35, sia pagando alle imprese quanto dovuto
sia restituendo il debito senza
l’obbligo automatico di aumen-
Saper spendere
Simonetta
[email protected]
Il bisnonno, il marchese
e una vasca di pietra
uando ci sono belle storie che si ricordano come favole proprio nell’attesa di Natale ci possiamo
rallegrare. E si può rallegrare
Eleonora che non ha dimenticato il bisnonno, bravo muratore e anche giardiniere:
Scrive Eleonora: «Il mio bisnonno sovente era chiamato
da un marchese della nostra
Q
zona per riparazioni murarie
nelle villa dove abitava. Il mio
bisnonno, oltre a essere un
bravo muratore faceva anche
il giardiniere e si adattava a
molti e diversi lavori. Un
giorno il marchese gli regalò
questa vasca di pietra (di cui
allego fotografia) perché era
tutta sporca. Il mio bisnonno
la caricò sul carro e la portò a
tare al massimo l’imposizione fiscale locale - commenta il presidente-commissario -. Resta
aperto il problema dello squilibrio di bilancio 2015, che stiamo
affrontando con la richiesta di
pre-ammortamento su 2 anni:
richiesta che ci consentirebbe
non di portarlo a zero ma di ridurlo significativamente».
per almeno due anni: la Regione pagherebbe solo gli interessi e non il capitale. Richieste giustificate, secondo
il presidente, dai risparmi già
attuati a livello locale.
Un miliardo alle Regioni
Due i nodi irrisolti, oggetto di
altrettante richieste della Regione. La prima è la possibilità di spalmare sul maggior
numero possibile di anni i due
miliardi e mezzo di disavanzo. La seconda riguarda il
preammortamento dei mutui
Soddisfazione per l’emendamento che prevede un miliardo
alle Regioni per allentare il Patto di stabilità. «Permette ai Comuni, tramite le Regioni, maggiore flessibilità per liquidare
debiti pregressi alle aziende che
hanno già lavorato per il pubblico - commenta Chiamparino -:
in particolare, per interventi relativi al dissesto idrogeologico e
alla sicurezza delle scuole».
casa e la ripulì. La vasca di
pietra è ancora lì, a me piace
e fa bella figura nel mio giardino. Di che epoca può essere
e può avere un valore?».
Abbiamo chiesto aiuto al
prof. Ferdinando Viglieno
Cossalino: «E’ una bella vasca in marmo bianco finemente scolpita a figure di
puttini che giocano con animali fantastici. È dei primi
dell’Ottocento ed è probabile
che sia stata creata da uno
scultore veneto. Dalla foto
che ci ha inviato la lettrice
sembra intatta e senza rotture. È piacevole ed abbastanza
rara. Il suo valore si può aggirare intorno ai 6 mila euro».
Fantastico, Eleonora. Il bisnonno le ha lasciato un prezioso dono come suo ricordo.
Anche Giuseppina di una
cittadina piemontese ha
una curiosità. Scrive: «Il
fratello di mio nonno durante l’ultima guerra lavorò in
alcuni paesi del Canavese e
portò a casa un quadro del
quale vi unisco fotografia: si
tratta di un dipinto di ortensie. Mi piacerebbe sapere
chi è l’autore».
«L’autore del dipinto che
raffigura un mazzo di ortensie in un vaso - spiega il prof.
Viglieno Cossalino - è opera
di Domenico Simonetti (Candia Canavese 1893-1950) che
frequentò i corsi di pittura all’Accademia Albertina di Torino dove fu allievo di Giacomo Grosso. Partecipò a molte
mostre e si distinse sempre
per le sue doti di ottimo dise-
Gli altri nodi
Vista da Torino, sponda Palazzo Civico, la manovra appena varata dal governo non
sembra garantire prospettive rosee ai torinesi. Anzi, il
2015 nasce sotto prospettive
decisamente nere, anche
peggiori del già difficile 2014.
Il punto è semplice ed è
l’odiatissimo patto di stabilità, la mannaia che impone
agli enti locali di tutto il Paese di non spendere i soldi che
hanno in cassa (o che potrebbero avere) per contribuire a
risanare i conti italiani. Bene, il governo aveva garantito che i meccanismi sarebbero cambiati. Invece il testo
della legge di stabilità li mantiene inalterati, e questo per
Torino vale 120 milioni. Tradotto: nel 2015 il Comune,
per tenere i conti in equilibrio, dovrà incassare 120 milioni in più di quest’anno o
spenderne 120 in meno. Impossibile dire ora quale strada verrà battuta. Probabile
che si imbocchino entrambe:
più entrate (da vendite di società partecipate, operazioni
urbanistiche e altro ancora)
e meno spese. Il che, però, significa obbligatoriamente ridurre anche alcuni servizi.
L’unica buona notizia è il
possibile aumento della Tasi
e dell’Imu sarà scongiurato.
In un primo momento sembrava che la massima aliquota possibile della Tasi fosse
gnatore e raffinato colorista.
«Visse e lavorò nel suo piccolo paese lontano dai clamori cittadini. Eseguì nature
morte di frutta e pesci, paesaggi e ritratti. Purtroppo le
sue opere compaiono raramente sul mercato e le sue
quotazioni sono contenute,
tuttavia nel suo caso - data la
qualità dell’opera e delle dimensioni ritengo possa valere intorno ai 2.500 euro».
«Ho ereditato da mia nonna che è mancata poco tempo
fa - scrive un lettore che si
presenta soltanto con il nome
“Ferdinando “ - e vorrei conoscere eventuale valore di due
quadri du natura morta, olio
su tela, firmati Chiambretti,
di cui allego foto».
Risponde il perito: «Sono
destinata a salire al 6 per mille
dall’attuale 3,3. In pratica, l’anno prossimo il Comune avrebbe potuto quasi raddoppiare
l’imposta sulla prima casa che i
torinesi avrebbero pagato 200
milioni anziché gli attuali 115.
Non succederà, ma anche qui
c’è un risvolto poco felice. Nel
passaggio da Imu a Tasi, sulla
prima casa, i comuni ci avevano
rimesso circa 600 milioni di
mancati incassi, coperti dal governo con un intervento una
tantum. Di quest’intervento
nella legge di stabilità non c’è
traccia, ma poiché l’aliquota
della Tasi resta ferma al 3,3 per
mille al Comune alla fine potrebbero venire a mancare altri
50 milioni rispetto a quest’anno. E come recuperarli? Torniamo al punto di partenza:
meno spese o maggiori entrate.
Una situazione che si annuncia difficilissima e si potrebbe
tradurre in ulteriori riduzioni
alle prestazioni erogate ai torinesi o in una drastica cura dimagrante per le funzioni comunali. In un contesto così difficile, la notizia che si potrebbero
ricavare due o tre milioni all’anno non conteggiando nel
patto di stabilità gli interventi
sulle scuole, non strappa grandi sorrisi. Però è un dato di fatto. C’è un piano da 11 milioni
per ristrutturare alcune scuole
in condizioni difficili. I pagamenti verranno spalmati: tre
milioni l’anno per quattro anni.
E la città, in quel periodo, avrà
tre milioni in più da spendere.
due graziosi dipinti che raffigurano mazzi di rose eseguiti all’inizio del Novecento
, epoca in cui questi soggetti
erano di gran moda per arredare case borghesi. Del
pittore ( o forse della pittrice) non si hanno notizie. Pare che non abbia mai esposto in mostre ufficiali e quindi, anche se artista di discreta bravura, le sue opera
hanno un valore modesto: i
due dipinti si possono stimare circa 500 euro».
Abbiamo cercato, per l’avvicinarsi del Natale, di pubblicare alcune risposte tra
quelle più piacevoli per i lettori che ci avevano chiesto
notizie su oggetti ereditati; e
abbiamo, volutamente, scelto
i pezzi di maggior valore.
18
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 15 DICEMBRE 2014
ECONOMIA
FINANZA
Gli
appuntamenti
della
settimana
Lunedì
Roma
1 Esce il Sup-
plemento al Bollettino Statistico
di Bankitalia. Nel
pomeriggio audizione di Ignazio
Visco in Commissione finanze alla
Camera
IL NUMERO UNO: CON UN ACCORDO CON I SINDACATI SARÀ POSSIBILE SALVARE MOLTI POSTI DI LAVORO
Meridiana, il futuro è low cost
L’ad Creagh ai dipendenti: dobbiamo competere con Ryanair e Easyjet
Giovedì
Bruxelles
1 Inizia il Con-
siglio europeo
che avrà per oggetto il piano Juncker per gli investimenti e la ripresa in Europa
Venerdì
Roma
1 L’Istat pub-
blica i dati su fatturato e ordinativi dell’industria in
ottobre e sulle retribuzioni contrattuali
Intervista
GIUSEPPE BOTTERO
TORINO
Trattativa
NICOLA PINNA
OLBIA
Le strategie per la salvezza
sono due: “aggressività sul
mercato” e “costi bassi”.
Detto senza troppi giri di parole, Meridiana punta a trasformarsi in poco tempo in
una compagnia aerea low
cost. Il nuovo amministratore delegato Richard Creagh
lo fa capire con chiarezza
quando prende Ryanair e
EasyJet come esempi da seguire per salvare l’azienda:
«Queste due compagnie
stanno assumendo una posizione dominante nel mercato aereo italiano – scrive l’ad
irlandese in una lettera inviata ai dipendenti in rivolta
– Io conosco molto bene l’attenzione di Ryanair verso i
costi. E noi dobbiamo avere
la stessa capacità e la stessa
aggressività mercato. Noi
non non sopravviveremo, a
meno che non ridurremo i
costi e aumenteremo la produttività. Non c’è spazio nel
Meridiana ha
in corso da
tempo un
braccio di
ferro con i
dipendenti e i
sindacati:
in ballo
ci sono 1634
licenziamenti
ANSA
settore per le compagnie aeree con i costi a questo livello.
Il mio progetto è quello di sviluppare Meridiana come compagnia aerea dinamica, produttiva e competitiva capace
di affrontare le forti low cost».
Nella sua paginetta inviata
alle Rsa, l’amministratore delegato della compagnia dell’Aga Khan immagina la nuova
Meridiana e tenta di ricucire il
rapporto con i dipendenti. Lo
stratto sembra insanabile: in
ballo ci sono sempre 1634 licenziamenti e gli incontri pre-
“Il mondo è meno povero
Ma troppa disuguaglianza
sta frenando lo sviluppo”
Ravallion: cresce chi investe sul capitale umano
embra un paradosso. Il
numero di persone che vive in condizioni di povertà
assoluta, nel corso degli ultimi
vent’anni, si è praticamente dimezzato. A prima vista, un’ottima notizia. Eppure la disuguaglianza tra chi sta ai piani alti
della scala sociale e chi, lentamente, è riuscito ad uscire dalla
miseria, è sempre più ampia.
Se i progressi nella lotta alla
povertà sono innegabili, spiega
il professor Martin Ravallion, è
però arrivato il momento di accelerare: le disparità eccessive,
infatti, sono uno dei più grandi
freni alla crescita globale.
S
Oggi a
Torino
Martin
Ravallion,
uno dei
massimi
esperti
mondiali
sui temi di
povertà
e disuguaglianza,
terrà la
dodicesima
lezione Luca
d’Agliano in
economia
dello
sviluppo su
«Le politiche
contro la
povertà»,
alla
Fondazione
Einaudi
&
Professore, le politiche anti-povertà devono cambiare?
«Non servono stravolgimenti.
Io credo che, nei prossimi decenni, potremo portare un altro
miliardo di persone fuori dalla
fascia di povertà. La sfida è raggiungere il 5% più povero».
Negli ultimi anni abbiamo assistito
ad un cambio di paradigma: oggi
la diseguaglianza è vista come un
freno alla crescita, e non come una
condizione necessaria...
«È così. Penso al mercato del
credito. Se solo poche persone
riescono ad accedere ai prestiti, è ovvio che anche gli investimenti non decollino. La conseguenza è la mancanza di sviluppo. Non sto parlando solo di investimenti nelle infrastrutture,
liminari tra azienda e sindacati non sono bastati a trovare alcun accordo. Ora la trattativa
si sposta di nuovo a Roma e
per questo Richard Creagh
tenta di seminare un po’ di pace. E annuncia: «Con un accordo sarà possibile salvare molti
posti di lavoro». L’appello è per
fermare la lotta dei lavoratori
e siglare un accordo sugli esuberi: «È grave che non abbiamo ancora raggiunto un accordo sul piano di ristrutturazione. Questo danneggia le prospettive per il futuro. Con
un’intesa siamo in grado di salvare la compagnia e molti posti di lavoro. Ma non tutti. Questo è triste e molto frustrante.
Non c’è alternativa».
Ma i rappresentanti dei lavoratori ribadiscono le loro
condizioni per riaprire le trattative: «Prima di tutto sospendere la procedura di mobilità
già aperta, anche alla luce dell’inchiesta per truffa ai danni
dello Stato avviata dalla Procura di Tempio. Per la prima
volta l’azienda parla di futuro
immaginando di trasformare
Meridiana in una low cost: se
questa è l’idea ci sarà da cambiare completamente il modello industriale. Non solo per il
personale, ma anche per il management».
AVVISO PROCEDURA APERTA
INTERVENTI MIRATI AL RISPARMIO ENERGETICO PER IL COMPLESSO DELLA REGGIA
DI VENARIA REALE – FORNITURA DI CORPI ILLUMINANTI A BASSO CONSUMO PER LE
SALE ESPOSITIVE DEL PIANO NOBILE DEL PERCORSO DI VISITA PERMANENTE, PER
LE SALE ESPOSITIVE TEMPORANEE E GIARDINI
I. Stazione appaltante: Consorzio di Valorizzazione Culturale La Venaria Reale;
II. Procedura: aperta
III. C.I.G. 6038450E90.
IV. Importo complessivo dell’appalto: € 426.033,00 oltre IVA;
V. Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa.
VI. Termine di ricezione delle domande di partecipazione e indirizzo al quale inoltrarle:
le domande di partecipazione, a esclusivo rischio dei concorrenti, dovranno pervenire al
Consorzio di Valorizzazione Culturale “La Venaria Reale”, in P.zza della Repubblica 4, 10078
Venaria Reale (TO), entro il termine perentorio del 26.01.2015 ore 12,00, nel rispetto di tutte
le modalità previste nel disciplinare di gara;
VII.La copia integrale del Bando e del disciplinare di gara e allegati è disponibile sul sito
internet www.lavenaria.it;
Venaria Reale, lì 02/12/2014
Il Responsabile del Procedimento
Dott. Gianbeppe Colombano
AZIENDA MULTISERVIZI IGIENE AMBIENTALE TORINO
AVVISO DI GARA ESPERITA
Ente appaltante: AMIAT S.p.A., via Giordano Bruno 25, 10134 Torino. Tel. 0112223457. Fax.
0112223254. Procedura di aggiudicazione: procedura aperta. Prestazione: Servizio di gestione lineabanchi e smontaggio materiale tipo RAEE 3 (TV, Monitor), smontaggio materiale di tipo RAEE 2, taglio
compressori e smontaggio motori compressori provenienti da linea RAEE 1, nello stabilimento AMIAT
TBD, sito in Volpiano (To). [PA 17/14]. Offerte ricevute: n. 4. Prestatore di servizi: Cucchiarale Traslochi
S.r.l. - Torino. Prezzo: Euro 33.108,86 + IVA Altre informazioni: E’ possibile prendere visione degli atti
del procedimento presso l’AMIAT S.p.A. – Amministrazione Finanza e Acquisti - Ufficio Appalti e Contratti.
L’AMMINISTRATORE DELEGATO Ing. Roberto Paterlini
ESTRATTO BANDO DI GARA
SETTORI SPECIALI - FORNITURE
AFP
I numeri
ma anche nel capitale umano».
Secondo i dati
della Banca
Mondiale
il 14% della
popolazione
vive
in condizioni
di povertà
È il costo maggiore della povertà?
«Sul lungo termine la miseria,
soprattutto quella infantile, ha
costi ancora maggiori. Chi non
riesce a frequentare le scuole
sarà tagliato fuori dal mercato
del lavoro e, quindi, non contribuirà allo crescita. Per troppo
tempo abbiamo pensato alle
politiche sociali come a una
sorta di protezione. Ma quello
funziona sul breve periodo: se
c’è un grande choc è giusto che
lo Stato intervenga. La svolta
però può arrivare solo da quelle
che gli economisti chiamano
“promotional policies”, riforme
orientate allo sviluppo».
Ad esempio?
«Bisogna incentivare l’agricoltura, creare una nuova classe di
piccoli imprenditori della terra.
Qualcuno lo sta facendo bene:
pensi alla Cina, ai Paesi africani
più sviluppati. Puntare esclusivamente sull’industrializzazione sarebbe un errore».
I dati ci dicono che anche in Europa, durante gli ultimi sette anni, la
povertà è in aumento.
«Per quanto riguarda le politiche di contrasto alla povertà il
Vecchio Continente resta sempre il modello da seguire. Ma è
arrivato il momento di cambiare anche per l’Europa: deve
cambiare passo, aumentare la
flessibilità, aprirsi al mondo e
diventare più inclusiva, focalizzandosi sui più poveri, su chi
è rimasto indietro, senza mettere a rischio la sostenibilità
dei conti».
Trenitalia S.p.A. intende procedere
per l’affidamento della “fornitura
della
Struttura
del
nuovo
modulo per la Riqualificazione
delle
Locomotive
E402A,
C/O l’O.M.C.L. Foligno per
n. 40 Locomotive” mediante GPA
5814261 - CIG 5997850E62 per
l’importo di € 1.600.000,00. Tutta la
documentazione di gara è disponibile
su www.gare.trenitalia.it.
Il termine per la presentazione delle
offerte è fissato per il giorno
30/01/2015 ore 13.00.
Il Responsabile del Procedimento
Gianluca Cocci
Direzione Logistica Industriale
Acquisti Tecnici
Il Responsabile
AVVISO PER ESTRATTO BANDO DI GARA
SETTORI SPECIALI - FORNITURE
Trenitalia S.p.A. ha intenzione di procedere
mediante gara a procedura aperta eGPA n. 6690
alla stipula di un Contratto di somministrazione
avente ad oggetto la fornitura di “Boccole e corpi
boccole” per un importo di euro 750.000,00 - CIG:
6019624EDB. Tutta la documentazione di gara è
disponibile su www.acquistionline.trenitalia.it.
Il termine per la presentazione delle offerte è
fissato per il giorno 20/01/2015 ore 13:00.
Rocco Femia
Direzione Acquisti
Servizi e Forniture Infrastruttura
AVVISO DI GARA
RFI S.p.A. informa che ha indetto
una gara a Procedura Aperta
relativa alla fornitura di punti
fissi con stralli elastici, lotto 1
CIG
5854209617,
lotto
2
CIG
5854217CAF
lotto
3
CIG 58542274F2. Il testo integrale
del bando è visionabile sul sito
www.gare.rfi.it - bandi e avvisi materiali infrastruttura. Il termine
di presentazione delle domande di
partecipazione è il 13/01/2015. Per
chiarimenti e-mail: [email protected].
Il RUP
Massimo Serufilli
Direzione Logistica Industriale
Acquisti Tecnici
Il Responsabile
AVVISO PER ESTRATTO BANDO DI GARA
SETTORI SPECIALI - FORNITURE
PROROGA TERMINE PRESENTAZIONE OFFERTE
Con riferimento alla procedura aperta eGPA n. 6651
interamente gestita con sistemi telematici, avente
ad oggetto la fornitura di “Prodotti in gomma metallo e prodotti in gomma per impieghi critici su
rotabili ferroviari” - CIG: 5926622331, pubblicata sui
quotidiani nazionali il 01 Ottobre u.s., si comunica
che il nuovo termine per la presentazione delle
offerte è prorogato fino al giorno 15/12/2014 ore
13:00 e il nuovo termine per l’apertura delle offerte
è fissato per il giorno 19/01/2015 ore 10:30.
Rocco Femia
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 15 DICEMBRE 2014
la storia
portare un giovane
apprendista a diventare uno dei principali sociologi del lavoro, autorità indiscussa e ascoltata
da esperti e da leader sindacali, in particolare della Cisl,
è l’amore per il lavoro e per
le persone che lavorano.
Guido Baglioni, classe 1928,
professore emerito dell’Università di Milano Bicocca,
ha sempre creduto nell’azione del sindacato per il miglioramento della società.
Attivissimo studioso, autore
di una serie interminabile di
libri e articoli, non ha mai disdegnato di partecipare direttamente agli avvenimenti sindacali che ne hanno
scandito la storia.
A
Nord
Nord Ovest
Centro
2014
240.000
84.417
87.345
95.617
120.093
127.755
137.544
125.525
129.821
136.553
Nord Est
2013
300.000*
2012
469.855
2011
528.183
2010
492.490
Numero di rapporti di apprendistato in Italia
139.820
I
Ibl Banca, capogruppo del Gruppo Ibl Banca,
attraverso la società Ibl Assicura amplia e
diversifica la gamma di prodotti. Per questo
prevede il reclutamento, entro il primo
trimestre 2015, di 50 collaboratori d’agenzia
iscritti alla sezione E del Rui, laureati e diplomati
di età massima di 35 anni. Info: www.iblbanca.it
147.571
l provvedimento è alla
Corte dei conti per la
registrazione, ma lo
sblocco è in dirittura d’arrivo come è stato annunciato dall’Inps. Si tratta
delle disponibilità di un
finanziamento di 20 milioni di euro stanziati su
misura per le neo-mamme che possono così pagare o la baby sitter che
accudisce i figli oppure la
retta dell’asilo che viene
frequentato dai figli. Il
bonus dovrebbe passare
da 300 a 600 euro mensili
per un massimo di sei mesi, fruibile sia dalle dipendenti private che da quelle pubbliche.
Nel caso dell’asilo, il contributo è utilizzabile solo se
le strutture dell’infanzia
prescelte si sono iscritte
nell’apposito elenco pubblicato sul sito dell’Inps
(messaggio 9524 del 10 dicembre 2014). La misura
prevista dalla legge
92/2012 e successivo decreto ministeriale (legge
Fornero) non ha finora
avuto successo ed è rimasta pressoché inutilizzata.
Lo scorso anno ci sono
state 4mila domande per
una spesa di 5 milioni sui
20 disponibili. C’è ancora
un problema di comunicazione e di conoscenza dell’opportunità. Le strutture
dell’infanzia già registrate
dovranno in ogni caso confermare la loro adesione. Si
calcola che in Italia vi siano
quasi 4mila strutture pubbliche e oltre 4mila strutture private.
L’iscrizione nell’elenco
sarà consentita fino al 31
dicembre 2015. Si tratta di
farla conoscere a genitori e
asili, perché può essere
una buona pratica che permette alle donne di conciliare famiglia, figli e lavoro.
Parte il cantiere di Scalo Milano a Locate Triulzi,
nell’area dell’ex stabilimento Saiwa. Sarà un
format distributivo curato da Promos, che unirà
gastronomia, moda e design. La struttura creerà
cinquecento posti in oltre 300 punti vendita. I cv
passeranno dal comune di Locate Triulzi. Info:
www.scalomilano.it; www.promosbrescia.it
158.470
WALTER PASSERINI
Cinquanta collaboratori in agenzia
265.345
TRA ASILO
E BABY SITTER
Cinquecento posti nella city style
Alla ricerca di una nuova stagione
295.022
NEO-MAMME
il caso
lavoro
277.391
20 .Lavoro in corso
Mezzogiorno
Italia
*stima
- LA STAMPA
Fonte: INPS - Archivi delle denunce retributive mensili (Emens). SFOL, XIV Rapporto di monitoraggio, dicembre 2013
Pochi vantaggi, tanta burocrazia
L’apprendistato rischia di sparire
Schiacciato da contratti più convenienti, è al palo per laureati e ricercatori
a sessant’anni e li dimostra tutti. L’apprendistato, che trae le origini della sua attuale sistemazione normativa nella legge 25 del 1955, è
l’unica forma di contratto di lavoro a fini formativi. Nato nelle
botteghe artigiane rinascimentali, l’istituto ha subito diverse
modifiche nel tempo, per arrivare al Testo unico del 2011, che
così lo definisce: un contratto di
lavoro a tempo indeterminato
finalizzato alla formazione ed
all’occupazione dei giovani.
L’apprendistato è un contratto
a causa mista, nel quale accanto
alla causa di scambio (lavoro
contro retribuzione), tipica del
contratto di lavoro dipendente,
si aggiunge la finalità formativa
(D.Lgs. 14 settembre 2011, n.
167). L’ultima modifica è il Decreto Poletti (D.l. 20 marzo
2014, n. 34, convertito in Legge
16 maggio 2014, n. 78).
Negli ultimi anni il contratto
di apprendistato è stato definito
H
il canale privilegiato per l’ingresso dei giovani nel mercato
del lavoro, ma il suo successo nel
frattempo è colato a picco. Negli
anni d’oro è arrivato a superare
una media di oltre 600mila contratti l’anno. Tra il 2010 e il 2012
è passato da 528.183 contratti a
469.855, per crollare subito dopo l’entrata in vigore del Testo
unico ai suoi minimi: nel 2013 ci
sono stati 240mila contratti di
apprendistato, nel 2014 meno di
200 mila nei primi nove mesi,
che dovrebbero portare il numero finale di quest’anno sotto
quota 300 mila.
Come mai questo dimezzamento di contratti mentre la
normativa e la politiche del lavoro tendono a sostenerlo? Ci
sono tante ragioni. La presenza di un pacchetto di ore di formazione ha sempre ottenuto
tiepidi consensi da parte delle
imprese, quando non vere opposizioni: il decreto Poletti di
quest’anno ha alleggerito il
problema, ma non basta. I vantaggi economici per le imprese
sono tanti: decontribuzione totale per tre anni per le imprese
sotto i nove dipendenti; al 10%
per le altre. Anche il vincolo di
stabilizzazione è stato abbassato dal decreto Poletti: la quota di stabilizzazioni prima di
assumere altri apprendisti è
passata dal 50% al 20%. Ma anche questo evidentemente non
è sufficiente. Nelle ultime settimane sembra poi che le aziende intenzionate ad assumere
giovani si siano fermate, in attesa dei nuovi provvedimenti
previsti dal Job Act.
Una delle ragioni del rovinoso cammino del contratto di apprendistato consiste proprio
nella concorrenza spietata che
altre formule di assunzione gli
fanno, essendo ritenute più
convenienti da parte delle
aziende (contratto a termine, in
primis). Infine, l’attesa dell’arrivo del nuovo contratto a tutele
In crisi
Negli ultimi
anni
l’apprendistato è
stato definito
il canale
privilegiato
per l’ingresso
dei giovani
nel mercato
del lavoro, ma
il suo
successo nel
frattempo è
colato a picco
crescenti ha eroso ulteriore fascino all’apprendistato, e assomiglia a un’eutanasia: strano un
contratto a tempo indeterminato che può avere una scadenza,
come è l’apprendistato. Non si
può escludere che le complessità burocratiche abbiano giocato in ruolo. E forse anche la
scarsa conoscenza, per non dire confusione, sulle tre tipologie: apprendistato per la qualifica, professionalizzante o di
mestiere, in alta formazione e
ricerca. A cui se ne aggiunge
una quarta, destinata ai lavoratori in mobilità. E’ soprattutto
la terza tipologia a soffrire:
sembra proprio che usare uno
stesso nome (apprendistato)
per riunire garzoni di officina,
impiegati di banca e laureati,
masterizzati o dottori di ricerca
non sia molto efficace; anche se
per realizzare il miracolo di una
nuova vita dell’apprendistato
non basterà certo un semplice
cambio di nome.
[W. P.]
GUIDO BAGLIONI
Il professore che ha formato i leader sindacali
Sedicenne, partecipa in collegamento con i movimenti
partigiani alla Liberazione,
prima della quale lavora come
apprendista alla Pietro Beretta, fabbrica di armi a Gardone
Valtrompia, sua città natale. Il
padre era incisore alla Beretta. Nel 1953 si laurea in materie letterarie all’Università
Cattolica di Milano. Dal 1955
inizia la sua collaborazione
con il sindacato nella formazione e nella ricerca sul lavoro.
E’ assistente di sociologia all’Università Cattolica nei primi anni sessanta. Nel frattempo si era avvicinato a Dossetti,
che conobbe personalmente.
Insegna in Cattolica, a Trento,
a Parma, poi ancora a Milano
alla Statale e poi alla Bicocca.
Il professor Guido Baglioni
Per cinque anni diventa direttore del Centro studi nazionale della Cisl di Firenze,
la scuola dove si sono formati
i leader sindacali più importanti. Baglioni li ha conosciuti
tutti: da Storti a Carniti, Marini, D’Antoni, Pezzotta. Di
tutti è stato consigliere ma
anche sparring partner
quando c’erano disaccordi.
Nel suo ultimo libro (“Un racconto del lavoro salariato”
appena uscito dal Mulino)
Baglioni sintetizza in 250 pagine il suo pensiero al servizio del lavoro.
Se i suoi primi fondamenti
ideali stanno nella dottrina
sociale della chiesa e nella
Rerum novarum di Leone XIII, il giovane professore è affascinato dalle teorie e dalle
pratiche del sindacalismo anglosassone. Memorabile il
suo libro “Il problema del la-
voro operaio”, scritto nel 1967
con Bruno Manghi, uno dei
suoi pupilli e allievi insieme a
Gianprimo Cella e Tiziano
Treu, nel quale fa conoscere
le principali teorie del conflitto industriale e dell’esperienza sindacale, tra cui il tradeunionismo americano, che
mette al bando il bagaglio ideologico che rischia di diventare zavorra.
La cultura marxista per
Baglioni si pone in antagonismo verso le strutture e l’economia capitalistica; la sua
concezione è invece favorire
le condizioni di dignità dei lavoratori mediante cambiamenti graduali. Il dualismo
assilla Baglioni, che fa una
scelta di campo: anziché lotta-
re contro il modello di lavoro
subordinato, Baglioni propone di migliorare le condizioni
di lavoro mediante la contrattazione e la negoziazione. Nel
suo racconto del lavoro salariato finisce nel riconoscere
che il lavoro è migliorato ma è
anche cambiato. L’identità del
lavoro non è più così forte. Oltre al lavoro ci sono altre sfide: la povertà, l’immigrazione, la disoccupazione.
C’è meno fiducia, ma l’azione sindacale, senza nostalgie
del passato, con i piedi per
terra, smentendo nella pratica di essere il braccio di una
grande corporazione anti-innovativa, avendo rapporti sobri con la politica, ha ancora
un senso.
[W. P.]
LA STAMPA
LUNEDÌ 15 DICEMBRE 2014
.
Lavoro in corso .21
Consultinvest, Tatò presidente
Banche, moratoria per le Pmi
Axélero debutta sull’Aim
L’ex presidente di Enel, Franco Tatò, è stato
nominato presidente di Consultinvest
partecipazioni spa, holding del gruppo
modenese attiva nell’intermediazione
mobiliare e nei servizi di gestione dei capitali
per investitori individuali e istituzionali. Tatò
avrà un ruolo strategico nello sviluppo del piano
Una nuova moratoria per le Pmi anche per il
2015 che rinnovi quella, già prorogata, varata
nel 2013 e che scade fra pochi giorni, il 31
dicembre. Banche e associazioni di impresa
stanno infatti lavorando alla nuova intesa in un
momento in cui si mostrano timidi segnali di
ripresa del credito per i mutui alle famiglie
La internet company Axélero ha debuttato su
Aim Italia. In fase di collocamento la società
ha raccolto 24,75 milioni di euro. Il flottante al
momento dell’ammissione è stato del 33,1%
con una capitalizzazione pari a 74,8 milioni di
euro. Banca Popolare di Vicenza è stato
selezionato come Nomad dell’operazione
Fisco
Tasi, ultima chiamata
per proprietari e inquilini
Ecco come evitare gli errori
mercati
e gestori
Domani la scadenza: attenti ad aliquote e detrazioni
«Piazza Affari
crescerà ancora»
SANDRA RICCIO
MILANO
ancano poche ore alla
scadenza del saldo Tasi
e Imu. Il termine ultimo cade domani, 16 dicembre,
ma sono ancora molti i contribuenti alle prese con la giungla
delle imposte sulla casa. Il passaggio più difficile è sulla Tasi,
la nuova tassa sui servizi indivisibili. A confondere è la miriade
di aliquote, detrazioni e scadenze che cambiano da Comune a
Comune. A complicare il quadro c’è anche il pasticcio prima
rata che ha visto oltre 600 Comuni ritardatari non deliberare
per tempo l’aliquota con il conseguente slittamento del pagamento in un’unica soluzione a
dicembre. Chi abita in uno di
questi Comuni si ritroverà
quindi a pagare la tassa in
un’unica soluzione e con un’aliquota base dell’1 per mille.
Per uscire dal girone Tasi, la
cosa più importante è capire
cosa ha stabilito il proprio Comune. Basta chiamare l’amministrazione oppure consultare
il sito Internet di questa dove
spesso sono indicate anche le
modalità per accedere al calcolo on line e effettuare, in maniera molto semplice, la stampa
del modello F24. Proprio il servizio online proposto da alcuni
portali è uno dei pochi aspetti
positivi in tutta questa vicenda.
Va ricordato che il Comune è il
punto di riferimento in tutto
questa complicata girandola di
disposizioni. Anche perché, rispetto a quanto accadeva con
l’Imu, ha molta autonomia e
dunque decide non soltanto sulle date del pagamento ma anche sull’ammontare delle aliquote, sulle detrazioni e sulle
eventuali esenzioni.
M
la
settimana
dei
cambi
5
N
Larry Williams
guru del trading
Molti trader seguono le sue indicazioni e la prendono a modello per le operazioni in Borsa.
Il suo metodo si basa sull’osservazione dei cicli e sul ricorrere di
questi sui mercati. Cosa prevede per il 2015?
ANSA
Chi è chiamato all’appuntamento? Pagano prime e seconde case (queste ultime devono
pagare anche l’Imu). La novità
della Tasi sta però nella chiamata alla cassa degli inquilini
(se l’immobile è affittato per almeno sei mesi nel corso dell’anno). Per la prima volta, quest’anno, anche a loro tocca una
quota di questa imposta sui servizi indivisibili. La quota la decide il Comune, che può stabilire anche l’esenzione completa e
può variare dal 10 al 30%. Non si
paga inoltre nel caso di importi
sotto i 12 euro. Nel caso l’inquilino non paghi, l’amministrazione non si potrà rivalere sul proprietario. La base imponibile
Tasi è la stessa dell’Imu. Si parte dunque dalla rendita catastale, la si rivaluta del 5% e si moltiplica il risultato per il coefficiente che varia in base al tipo
di immobile (160 per le abitazioni). Su questo valore si applica
l’aliquota comunale e si sottrag-
Il costo
medio
Secondo
l’ufficio studi
della Uil
le famiglie
pagheranno
in media 156
euro. La città
più care sono
Torino, Roma
e Siena
gono le eventuali detrazioni. La
cosa migliore è quella di rintracciare la delibera comunale
(per esempio sul sito del Comune o sul sito del ministero, finanze.it) per vedere aliquote ed
eventuali sconti, quindi fare il
calcolo con alcuni siti che su Internet facilitano di molto
l’adempimento (ad esempio
www.amministrazioni.comunali.it). Per pagare la Tasi si utilizza poi il modello F24 o il bollettino di conto corrente postale.
Il procedimento è analogo
per l’Imu. Sempre sui siti che
offrono il servizio di calcolo (e
stampa con compilazione dell’F24) si possono inserire i dati
della rendita catastale (il dato
può essere reperito dal rogito
catastale o dalla dichiarazione
dei redditi, e indica in pratica
quanto renderebbe teoricamente l’immobile se fosse dato
in affitto) per arrivare dopo
aver applicato il coefficiente di
calcolo, alla somma da pagare.
«Nel passato i mercati rialzisti più interessanti si sono
manifestati quando negli
Usa alla presidenza del Paese c’era un esponente del
partito democratico mentre
il Congresso era in mano ai
repubblicani. E’ la situazione
migliore, da un punto di vista
politico, che ha portato a rialzi di mercato del 25% in passato. Il 2015 presenterà questo schema e dunque i presupposti per un anno favorevole ci sono».
Non può essere l’unica ragione?
«Dalle mie analisi e dalla mia
esperienza di trader che ha
realizzato il suo primo milione già negli Anni 70 rilevo
che gli anni che finiscono con
il numero 5 in genere sono
quelli toro. Un altro elemento favorevole che si verificherà l’anno prossimo è poi quello del deficit di bilancio: negli
anni in cui sono più sostenuti
si verifica una buona crescita delle Borse».
Cosa farà la Fed?
«Proseguirà la sua politica
espansiva, magari con tassi
più bassi. Il mercato statunitense è stato incredibilmente
forte negli ultimi anni. Nonostante questo non credo che
scenderà. A sostenerlo ci sono
i buoni dati che arrivano dalle
aziende».
E il mercato italiano? Quali sono
le prospettive per Piazza Affari?
«In questa fase è da comprare.
L’attuale fase per l’indice di
Milano è positiva e non ci sono
rischi di ritracciamento. Il
cammino potenziale che l’indice ha davanti a sé è ancora interessante. Anche perché sul
listino ci sono società che devono ancora recuperare il terreno perso negli anni passati».
Quali sono gli asset più semplici
da trattare per un piccolo investitore?
«Consiglio sempre quelli più
liquidi in assoluto come l’indice americano Standard&Poor’s, l’oro ma anche i titoli di
Stato. Presentano una liquidità molto elevata e sono caratterizzati da volumi interessanti. Dunque è più facile
fare trading con questi strumenti. L’importante però è
non farsi distrarre dalle notizie di ogni giorno, brutte o
belle, ma avere un orizzonte
preciso in mente. La teoria
dei cicli che si ripetono ogni
quattro anni e che ho verificato nel corso della mia carriera
di trader professionista può
aiutare. Ogni quattro anni il
ciclo torna».
[S. R.]
CONTINUA IL CALO DEL PETROLIO: AI MINIMI DAL 2009
Rublo in picchiata, l’euro resiste all’effetto Grecia
Il confronto dollaro-rublo
CARLO ALBERTO DE CASA*
on si arresta la discesa del rublo, che ha
aggiornato nelle ultime sedute i minimi storici
nei confronti delle principali
valute, sulla scia della debolezza del petrolio e dell’aggravarsi della crisi economica russa. Alla chiusura delle
contrattazioni venerdì scorso erano necessari oltre 57,5
rubli per acquistare un dollaro americano, addirittura
72,55 per un euro.
Per la divisa moscovita si
tratta di un vero e proprio
annus horribilis, con un de-
domande
a
57,4805
48,5809
46,8034
44,3281
8
27 11 25
apr mag mag giu
22
giu
6
lug
20
lug
17 31
3
ago ago ago
14
set
28
set
12
ott
26
ott
23
9
nov nov
7
dic
Le candele giapponesi sono il
metodo più usato in Borsa per
analizzare le quotazioni in
quanto includono 4 valori per
ogni periodo: apertura,
chiusura, massimo e minimo. Il
corpo della candela è dato dai
valori dell'apertura e della
chiusura della settimana.
Candela verde: quando la
chiusura di settimana è a un
valore superiore rispetto a
quello dell'apertura. Candela
rossa: se la chiusura di
settimana è a un valore
inferiore rispetto a quello
dell'apertura della settimana. I
due
estremi,
definiti
tecnicamente
"shadow"
rappresentano il massimo della
settimana (la linea sul lato
superiore della candela) e il
minimo della settimana (al di
sotto di ciascuna candela).
2014
Fonte: Piattaforma MetaTrader - ActivTrades
- LA STAMPA
prezzamento nei confronti
della banconota americana
ormai superiore al 40%, che
ha reso il rublo una delle valute maggiormente volatili
sui mercati.
Nonostante la problematica
situazione della Grecia, l’euro
ha concluso la settimana in
territorio positivo nei confronti del dollaro. Dopo i minimi di
inizio dicembre a 1,2250, la moneta unica è riuscita a risalire
fino a dei massimi 1,25, per poi
chiudere l’ottava a 1,2460. Il
tutto, ovviamente, in attesa
delle prossime mosse di Mario
Draghi e dell’eventuale Quantitative Easing della Banca
centrale europea, ormai rimandato al 2015.
Come accennato, sul fronte
delle materie prime, prosegue
la fase di estrema debolezza
del petrolio, con il Brent che ha
ritoccato i minimi degli ultimi
5 anni e mezzo a 61,65 dollari al
barile, mentre il Wti è sceso
sotto la barriera psicologia dei
60 $, con una chiusura sotto i
57,50 dollari al barile.
Situazione migliore nel
compartimento dei metalli
preziosi, con l’oro, l’argento ed
il platino alla seconda settimana consecutiva di rialzi, dopo i
minimi di inizio dicembre. Fra
tutti a guidare i rialzi è l’argento, che ha guadagnato altri 5
punti percentuali in altrettante sedute, riportandosi sopra
quota 17 dollari l’oncia.
*Analista dei mercati valutari
presso ActivTrades Londra
22 .Lavoro in corso
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 15 DICEMBRE 2014
made
in
Italy
LE PROSPETTIVE ECONOMICHE
LA SFIDA GLOBALE
«I prossimi tre anni non saranno
tanto meglio degli ultimi tre:
l’Italia deve completare
il salto dalla politica
degli annunci a quella dei fatti»
«Il made in Italy è una garanzia,
però quando si pensa al cioccolato
nel mondo si pensa ancora
a Svizzera e Belgio prima che a noi
Bisogna cambiare passo»
L’intervista
80
per cento
Il peso del
mercato
italiano sul
fatturato di
Caffarel, che
ora vuole
crescere
all’estero
L’edizione limitata
Per festeggiare l’anniversario del suo cioccolatino più famoso la Caffarel
ha chiesto all’artista Nespolo di creare un nuovo packaging
IL CIOCCOLATO
L’azienda in cifre
“Porteremo il gianduiotto
nei mercati globali”
Francesco Pastore, ad di Caffarel: “Puntiamo sull’innovazione
Ma non possiamo rinunciare al nostro prodotto simbolo”
1826
20mila
L'anno
di fondazione
metri quadrati
Lo stabilimento di
Luserna San Giovanni
600
400
I diversi prodotti
offerti dal gruppo
I dipendenti
50
80%
Paesi in cui vengono
esportati i prodotti
Il peso dell'Italia
sul fatturato
MARCO SODANO
TORINO
ua moglie gli ha proibito di
portare il lavoro a casa.
Quando ha accettato di sedersi sulla poltrona di amministratore delegato di Caffarel,
nel maggio scorso, lo ha avvertito: lo considererebbe un attentato alla linea. Francesco
Pastore - 42 anni, piemontese di
Biella che ha studiato a Pisa - ha
maturato una lunga esperienza
in colossi del calibro di Coca
Cola e Procter&Gamble. In
questi primi mesi ha consolidato una delle poche certezze che
lo accompagnano in questa
nuova avventura professionale:
«Il gianduiotto non si tocca».
S
- LA STAMPA
confesso che sono così cortesi
da chiedere il voto anche a me».
Al vertice
Francesco Pastore,
ad di Caffarel,
ha 42 anni
e ha lavorato
per Coca Cola
e Procter&Gamble
Quindi alla fine decide il capo?
«Al contrario. Mi fanno votare,
ma non mi considerano abbastanza esperto per tenere in
considerazione la mia palettina. Il mio voto, ora, non conta».
Le tocca studiare.
Forse era legittimo aspettarselo da
unmanagercresciutoapane,innovazione e internazionalizzazione...
«Io sono qui per far crescere
Caffarel. Ma il gianduiotto,
centocinquant’anni di tradizione su 190 di storia dell’azienda,
non si tocca. Il primo è uscito
dai nostri stabilimenti nel 1865,
e funziona da allora. Noi possiamo accostargli altri prodotti, rivedere l’offerta, esplorare
nuovi mercati: si può sempre
migliorare, mi pare che lui non
ne abbia bisogno. E’ un simbolo, è ottimo, è il nostro biglietto
da visita nel mondo. L’abbiamo
inventato noi. Molti in azienda
mi hanno chiesto cosa pensavo
di farne».
E lei cosa ha risposto?
«Che la Coca Cola non è mai
cambiata. Anche lei ha più di un
secolo. Anche lei è ormai un
simbolo. E anche l’azienda che
la produce ha diversificato, ampliato la gamma con altri prodotti. L’originale, però, resta lì.
Con il gianduiotto mi pare che
possiamo fare la stessa cosa».
Squadra vincente non si cambia.
«Non vedo perché dovrei. C’è
molto che possiamo fare per costruire, con Caffarel, qualcosa
di ancora più grande. E non si
può trascurare quanto di buono
ho trovato entrando in azienda:
una capacità artigiana molto
forte, un prodotto eccezionale.
Da anni aderiamo ad Altagamma, un gruppo di aziende che
operano nella fascia più alta del
mercato e considerano l’italianità una caratteristica da rafforzare».
Avrà un piano preciso.....
«Intanto lavoreremo sul mercato estero. Ad oggi siamo ancora
troppo sbilanciati sull’Italia,
mercato che vale l’80% del fatturato. Non va bene: vorrei arrivare a coprire con l’estero una
fetta che vada da un minimo del
30% a metà del giro d’affari:
l’equilibrio giusto, mi pare, sta a
metà di questa forchetta. Lo
slancio per uscire dai confini
150
anni
Il gianduiotto
è stato creato
a Torino
nel 1865
nazionali non ci manca, va solo
un po’ incoraggiato. Inoltre vogliamo ridare smalto al mercato interno».
Quali sono le difficoltà?
«Resta molto difficile uscire
dall’Europa, ogni mercato richiede uno sforzo specifico e
un lavoro organico. Insomma,
ci vuole tempo. Però abbiamo
tutti i numeri per diventare
uno dei tanti nomi che portano il nome Italia nell’economia degli scambi globali. Sotto questo punto di vista
l’Expo è un’occasione da
sfruttare al meglio».
Dove andiamo meglio?
«E’ complicato. Il made in Italy
è una garanzia, però quando si
pensa al cioccolato nel mondo si
pensa ancora a Svizzera e Belgio prima che a noi. Un aspetto
su cui dobbiamo lavorare».
Oggi il gusto è cultura, il mercato
del cibo è in continua evoluzione. Il
cioccolato, per esempio, si sposa
con ingredienti che sembravano
impensabili fino a pochi anni fa.
«Non c’è dubbio. Il sale, il peperoncino... ma poi il grosso del
mercato resta attaccato alla
tradizione».
Caffarel è un marchio del gusto o
del lusso?
E si torna al gianduiotto. Come
funziona l’innovazione di prodotto in una fabbrica di cioccolato?
«Entrambe le cose. In comune
con il lusso abbiamo la tradizione italiana. Un marchio forte,
da sfruttare sempre meglio.
Abbiamo molti mercati su quali
stiamo entrando nel modo giusto. E poi ci sono quelli tradizionali, sempre più sofisticati».
«Facciamo ricerche di mercato
in continuazione, ascoltiamo i
suggerimenti dei clienti, guardiamo cosa succede nel nostro
mondo. E poi abbiamo un gruppo di esperti che assaggia e decide. Votano con le palettine,
una giuria in piena regola. Le
«Per questo mi piace fare il manager. La maggior parte delle
innovazioni nascono da studi
complessi e approfonditi. Altre
sono figlie di un mix tra caso ed
esperienza...».
Ce ne racconti una.
«Il nocciolotto snack piace perché alla base ha uno strato di
crema morbida. Quello strato
di crema si è reso necessario
per tenere ferme le nocciole,
che altrimenti saltavano fuori
dal preparato. Assaggiando,
poi, si è scoperto che è anche ottimo per il sapore e per la consistenza. Piace moltissimo al
pubblico, è rimasto così».
Comevedeilmomentodell’economia mondiale?
«Preferisco guardare sempre al
bicchiere mezzo pieno. Certo
non possiamo nasconderci che i
prossimi tre anni non saranno
tanto meglio degli ultimi tre:
non sarà una passeggiata. Ora
mi pare che sia molto importante, per l’Italia e per l’Europa, riuscire a completare il salto dalla politica degli annunci
alla politica dei fatti».
12 14 15 67 89 94 A6 A8
LA STAMPA
LUNEDÌ 15 DICEMBRE 2014
Ospedali, “mattanza” ad Asti
a rischio Tortona e Vercelli
Aosta
Sci, aprono anche
gli impianti di Pila
1 Nonostante
LAURA SECCI
ASTI
Oggi il corteo
Tortona (Al) si mobilita contro
il ridimensionamento del suo
ospedale con una grande manifestazione in programma oggi,
a partire dalle 8,30, in piazza
Duomo, che coinvolge anche i
bambini e i ragazzi delle scuole.
La organizza il «Comitato Uniti
per Tortona». «Il nostro cuore
batte per chi si batte per Tortona: è questo il nostro slogan - dice Elena Piccinini, coordinatrice del Comitato -. Dobbiamo essere in tanti e dare un segnale
Prima di tagliare
sulla sanità
pensateci bene
Non ci sono soluzioni
meno violente?
Francesco Ravinale
Vescovo
di Asti
L’ospedale astigiano Cardinal Massaja
12
Reparti
Sono quelli
dell’ospedale
astigiano
per i quali
è prevista
la chiusura
Tutta la città
si sta
mobilitando
forte a chi ha deciso che il nostro
ospedale dev’essere declassato».
«Tutti i sindaci del Tortonese saranno presenti» dice il primo cittadino Gianluca Bardone.
Raccolta firme
A Vercelli un gruppo di cittadini
ha costituito il comitato «Salviamo l’ospedale Sant’Andrea», per
raccogliere firme contro la possibile perdita di specialità. E’ presieduto dal dipendente della Cerutti
Massimo Ferraris e, una volta raccolte il maggior numero possibile
di firme, verranno consegnate alla
Piemonte e Valle d'Aosta .51
In breve
IN TRE PROVINCE SCATTA LA PROTESTA PER I TAGLI DELLA SANITA’
Chiuderanno 12 reparti. Di
questi, forse, se ne salveranno
solo due, radioterapia e gastroenterologia. Per la sanità
astigiana è comunque una
mattanza. Non solo sparisce
del tutto l’ospedale di Nizza,
ma nell’unico ospedale del capoluogo, il Massaja, non ci saranno più i reparti di: dermatologia, dietologia, geriatria,
un delle due Medicine, malattie endocrine, malattie infettive, pneumologia, maxillofacciale e chirurgia vascolare,
servizio trasfusionale.
Immediata la protesta dei
cittadini, dei medici (martedì si
riuniranno nella sede dell’Ordine) e del mondo politico (mercoledì un consiglio comunale
aperto). Un duro «j’accuse» arriva da una lettera a firma del
consigliere comunale della Federazione della Sinistra Massimo Scognamiglio. «Lo diciamo
a Chiamparino, Saitta, Ferrero
e alla consigliera regionale astigiana Motta. Quando avrete attivato la riconversione degli
Ospedalini di Lanzo, Giaveno,
Avigliana, Venaria, allora discuteremo del nuovo ospedale
Massaia di Asti, nato per avere
600 posti letto, e che volete declassare “a cattedrale nel deserto” a favore del non nuovo
ospedale di Alessandria». Sulla
questione è intervenuto il vescovo di Asti, Ravinale che in
una lunga lettera non ha risparmiato «stoccate» alla politica.
«Quando apprendo che tanti
reparti del nostro ospedale saranno soppressi e la loro funzionalità spostata nella provincia
“vicina” la mia preoccupazione
cresce a dismisura - scrive -. Mi
chiedo che cosa sarà della salute di una popolazione privata
d’interventi tempestivi».
.
Regione prima di qualsiasi decisione sulla riorganizzazione ospedaliera piemontese. Giovedì, nel
Consiglio straordinario a cui
avrebbe dovuto partecipare anche Saitta, è passata una mozione
concuilaquasitotalitàdell’assemblea esprime preoccupazione per
il futuro della sanità vercellese, a
partire dalla tutela dei posti di lavoro e dalla permanenza di Emodinamica. Saitta ha garantito che
sarà salva fino a dicembre 2016.
3
Città
Asti
Tortona
e Vercelli
sono i luoghi
dove sta per
abbattersi
la scure
della sanità
piemontese
HANNO COLLABORATO
Maria Teresa Marchese
Roberto Maggio
la mancanza di neve, la Valle d’Aosta si
prepara alle imminenti festività natalizie «sparando»
24 ore su 24 con i cannoni. E
il freddo degli ultimi giorni
aiuta i gestori degli impianti. Oggi aprirà il comprensorio di Pila, già costretto a
rinviare l’apertura di stagione: saranno agibili undici
piste. E per sabato ha annunciato l’apertura anche
Courmayeur. Nelle altre località si scia a Cervinia e
Valtournenche, in parte del
Monterosaski e a La Thuile.
Per le piste di fondo, ancora
tutto fermo tranne Pont di
Valsavarenche.
L’inaugurazione del nuovo
«Ospedale degli infermi»è in
programma venerdì mattina.
Così (pur se operativo da fine
novembre) la struttura avrà la
«benedizione» ufficiale della
Regione. Per la cerimonia sono
infatti attesi, oltre ai politici
biellesi, anche il presidente
Sergio Chiamparino e l’assessore alla Sanità Antonino Saitta, che visiteranno l’ospedale
per la prima volta. Con loro i
consiglieri regionali Vittorio
Barazzotto e Gilberto Pichetto,
la senatrice Nicoletta Favero, il
presidente della Provincia
Emanuele Ramella, il sindaco di
Biella Marco Cavicchioli, quello
di Ponderano Elena Chiorino
(dove in realtà sorge il nuovo
nosocomio), gli altri amministratori e chi ha contribuito alla
realizzazione del progetto costato 190 milioni di euro: 55 milioni a carico della Regione e 57
dell’Asl (dei quali 20 donati dalla Fondazione Crb per l’acquisto di attrezzature e apparecchiature mediche, 15 finanziati
con l’accensione di un mutuo e
22 derivanti dall’ipotetica ven-
dita del vecchio ospedale); i restanti sono fondi statali. Il nosocomio è entrato a pieno regime
solo questa settimana, quando
sono ripartite le visite specialistiche ambulatoriali e si è completato il trasferimento dell’Emodinamica dalla vecchia
struttura. I biellesi, intanto,
stanno imparando a orientarsi
all’interno di un edificio che è
grande due volte e mezza quello
vecchio e che ha una suddivisione dei reparti diversa perché
organizzata per intensità di cura e non più solo per specialità.
“Arresta”
il ladro
in vetrina
Un’immagine di via Ferrara
Aosta
Corsi di abilitazione
per aspiranti cacciatori
1 Il
Comitato regionale
per la gestione venatoria sta
organizzando i corsi preparatori agli esami per l’ottenimento dell’abilitazione alla
caccia. I corsi saranno attivati entro il mese di febbraio.
Gli interessati possono già
pre-iscriversi recandosi negli uffici del Comitato regionale, in corso Lancieri 24/D il
lunedì, il martedì e il giovedì
dalle 8 alle 12,30 e dalle 14,30
alle 17; il mercoledì e il venerdì solo al mattino. I moduli
sono disponibili anche online, all’indirizzo www.comitatovenatorio.vda.it. Per informazioni: 0165-35660.
Novara
Le campane «natalizie»
chiamano gli scolari
1 «Concerto»
Chiamparino e Saitta in visita
al nuovo “Degli infermi” di Biella
ALESSANDRIA
quotidiano
di campane alle 7,45 da oggi
fino a sabato per avvisare i
bambini della scuola primaria che inizia la Novena di
Natale. Il parroco don Franco Finocchio, in frazione
Torrion Quartara, invita così
genitori e scolari a partecipare al quarto d’ora di raccoglimento in chiesa prima
delle lezioni.
[R.L.]
Novara
I pacchetti-dono
«regalano» la mostra
1 Da
oggi al 6 gennaio è
possibile regalare la mostraevento di Novara. Sono stati
creati i pacchetti natalizi
«Una mostra sotto l’albero»
con cui regalare, in varie formule, l’ingresso a «In principio», esposizione allestita al
Broletto.
[R.L.]
Il ladro l’ha praticamente
«arrestato» una commerciante.
È successo ad Alessandria, in via Ferrara, pieno
centro e isola pedonale, alle
17,30 del pomeriggio, quando
è già è buio, ma la gente è ancora in giro per lo shopping
natalizio.
Katia Andolfi, proprietaria della boutique «la Porta
blu», era in compagnia dei
suoi cagnoni e stava vestendo un manichino. Il negozio
ha due ingressi, una porta
era aperta, l’altra chiusa.
Lei dava le spalle e quando
ha sentito aprirsi la porta
non ci ha fatto caso. Poi si è
girata ed ha visto spuntare
una testa sopra il tavolino
della cassa.
È una donna coraggiosa,
un «simbolo» tra i commercianti della città, una che
quando c’è da «battagliare» è
sempre in prima linea.
E non c’è stata a farsi portare via l’incasso.
Con un balzo è «volata» vicino al ladro afferrandolo per
i capelli. L’uomo aveva già
aperto la cassa e stava rovistando nella borsa della proprietaria .
Si è rivoltato, le ha sputato
addosso due volte investendola di insulti in romeno. Poi
si è attaccato al telefono parlando con chissà chi.
La scena, avvenuta praticamente in vetrina, è stata
seguita dai cittadini che hanno dato manforte alla commerciante.
E in cinque minuti sono arrivati i carabinieri di Alessandria che, coordinati dal
maggiore Massimiliano Girardi hanno arrestato Marian Dumitru, 31 anni, abitante in provincia. [se. c.]
LA STAMPA
SABATO 13 DICEMBRE 2014
Primo Piano .3
.
GOVERNOEPROTESTE
Intervista
ALESSANDRO BARBERA
ROMA
“Non abbiamo paura della piazza
Sulle riforme andremo avanti”
Padoan: nell’eurozona crescita insufficiente, non c’è molto tempo
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
mmette che la navigazione della grande nave è complicata e lenta.
Per ora gli basta vedere la rotta. Seduto nel piccolo tavolo al
centro della sua stanza al Tesoro, Pier Carlo Padoan manda messaggi in tutte le direzioni. Non tradisce emozioni.
Si innervosisce solo quando
riceve un sms che lo costringe
A
ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
A Torino i vigili del fuoco hanno protestato sdraiandosi per strada
Ministro
Pier Carlo
Padoan guida
il dicastero
italiano
delle Finanze
In precedenza
è stato capo
economista
dell’Ocse
a interrompere l’intervista.
Sul tavolo ci sono due computer accesi, uno manda in tempo reale lo spread fra Bund,
Btp e Bonos spagnoli.
Ministro Padoan, il semestre di
presidenza dell’Unione si chiude fra nuovi timori sulla tenuta
della Grecia. Siamo al secondo
tempo di un film già visto?
«In Grecia c’è un momento di
instabilità politica legato al rischio di elezioni. Non mi stupisce che i mercati reagiscano
con nervosismo. La situazione
è delicata, ma è molto diversa
da quella del 2011 o del 2012».
governi. La presidenza italiana è
iniziata da qui, e noto con soddisfazione che i temi della crescita
sono più centrali di quanto non lo
fossero sei mesi fa».
Alexis Tsipras, probabile vincitore delle elezioni, chiede una
ristrutturazione del debito.
Che ne pensa?
La sensazione è che i tempi delle
decisioni in Europa siano troppo lunghi rispetto a quelli dell’economia.
«Non intervengo nelle valutazioni di altri
governi, ma l’esperienza mi dice che
una ristrutturazione
ordinata del debito
sia molto difficile da
fare, e dunque che
sia un grosso errore
ipotizzarla».
«È vero, non c’è molto tempo. Il
divario sempre più ampio di
crescita con gli Stati Uniti sta lì
a dimostrarlo. L’Europa è a un
bivio: una strada porta alla stagnazione, l’altra alla crescita.
Oggi in Europa si sommano recessione, frammentazione istituzionale, scarsa fiducia reciproca. A queste condizioni è
difficile avere una politica economica condivisa».
Ciò che sta accadendo
in Grecia potrebbe
contagiare l’Italia?
ALL’INTERVISTA
HANNO
PARTECIPATO
PABLO ORDAZ
(EL PAIS)
JOHN HOOPER
(THE GUARDIAN)
ULRIKE SAUER
(SUDDEUTSCHE
ZEITUNG)
PHILIPPE RIDET
(LE MONDE)
La Grecia? Situazione
delicata ma diversa dal
2011. Ma è un errore
ipotizzare una
ristrutturazione ordinata
del debito come
proposto dalla sinistra
«No, perché allora il
contagio fu conseguenza di una debolezza diffusa. La tenuta degli spread
italiano e spagnolo dimostra
che oggi le conseguenze di
crisi specifiche sono circoscritte».
In Europa non ci sono ancora
troppe voci a sovrapporsi?
«La zona euro ha fatto grandi
passi avanti per stabilizzarsi:
sia sul lato dei conti pubblici,
sia rafforzando il sistema bancario. Abbiamo fatto gli stress
test e completato l’Unione bancaria, anche grazie ad un’ultima spinta italiana».
Che bilancio fa del semestre? Il
vostro slogan era «cambiare
verso anche all’Europa».
«Nell’area della moneta unica
la crescita è insoddisfacente,
peggiore di quella dell’Europa
nel suo complesso. Dopo la presentazione del piano Juncker
occorre una spinta da parte dei
Il semestre è stato ispirato da tre
parole: riforme, investimenti, occupazione. L’opinione pubblica
però fatica a percepire questo
nesso. In Italia c’è appena stato
uno sciopero generale.
«Le resistenze non ci sorprendono. A mio avviso una parte
del sindacato percepisce che
questa volta la riforma cambierà veramente il mercato del
lavoro. La storia delle riforme
è anche una storia di conflitti ovviamente democratici - perché le riforme cambiano gli incentivi, le convenienze, le posizioni di privilegio. Accanto alla reazione di chi ha privilegi
c’è poi quella legata a una dimensione simbolica: l’articolo
18 è associato a un malinteso
senso di protezione».
Il governo ha bisogno di riforme,
ma anche di consenso alla sua sinistra. Non teme le resistenze?
«Il governo non ha paura. Questa riforma serve ad includere
nel mercato del lavoro chi ne è
Non vedo più un pericolo
di contagio, le conseguenze
di una crisi specifica
resterebbero circoscritte
Pier Carlo Padoan
Conti a rischio
Fitchabbassa
ilratingdiParigi
Ministro dell’Economia
1 Ieri sera, a mer-
143
punti
Lo spread
tra Btp
e bund
è tornato
sopra i 140
Un aumento
che non
allarma
il ministro
Padoan
1,245
euro-dollaro
Ieri la moneta
unica
ha guadagnato terreno
rispetto
al biglietto
verde
2,06
per cento
È il rendimento del Btp
decennale
italiano,
rimasto
stabile
rispetto
a giovedì
Quello
spagnolo ieri
si è attestato
all’1,87%
stato escluso. Il dramma italiano
è il gigantesco tasso di disoccupazione giovanile. I decreti attuativi del Jobs Act sono quasi
pronti e realizzeranno la riforma
in modo efficace».
La polemica fra l’Italia e la cancelliera Merkel non contribuiscono a
minare la fiducia reciproca?
«Nei giorni scorsi è stata estrapolata dal contesto di una intervista una sua frase. Leggendola
per intero era evidente che non
ci fossero finalità offensive».
Eppure qualche problema coi tedeschi c’è. Non è dalla Bundesbank che stanno arrivando le
maggiori resistenze al piano di
espansione monetaria della Bce?
«Capisco che in Germania si
possa avvertire meno la necessità di una politica espansiva,
perché l’economia va meglio.
Ma è normale che in un consesso di diciotto persone ci siano
punti di vista diversi, e che alla
fine le decisioni si adottino a
maggioranza: è quel che avviene anche alla Fed. Quando le
differenze di vedute fra singoli
si amplificano a livello europeo,
divengono divergenze fra Stati
e si alimenta la diffidenza. Per
questo bisogna andare oltre la
dimensione nazionale».
Secondo lei alla fine il piano di
Draghi passerà?
«Credo che si arriverà ad un
quantitative easing, necessario
a scongiurare il rischio oggi
molto alto di finire nella pericolosa trappola della deflazione.
Anche se sarà meno efficace
che negli Stati Uniti, dove il
mercato è davvero unico».
La lettera a Moscovici da parte
di Italia, Francia e Germania è
una presa di distanze dallo
scandalo Luxleaks?
cati chiusi, l’agenzia Fitch ha tagliato
il rating della Francia da AA+ ad AA,
con outlook stabile. Nel diminuire di
un grado il giudizio
Fitch ha sottolineato: «La debole prospettiva dell’economia
francese
danneggia il consolidamento fiscale e
la ratio del debito
pubblico».
«Non c’è nesso fra le due cose. La
lettera è l’invito alla Commissione ad accelerare i lavori per
l’adozione entro il 2015 di una direttiva che permetta di superare
il paradosso per il quale, pur restando nella legalità, un’impresa
riesca a non pagare o quasi le
tasse in Europa».
La strada decisa dall’Inghilterra,
che introdurrà una sorta di Google tax, è percorribile?
«Non so se arriveremo ad un esito di quel tipo, la discussione è
più indietro di così. Durante questo semestre ci siamo resi conto
che l’armonizzazione fiscale è
una delle cose più difficili da realizzare. In ogni caso quella decisione va interpretata come un
segnale importante».
Il piano Juncker promette di essere operativo solo a giugno.
«Sì, giugno è lontano. Mentre
aspettiamo che il fondo sia operativo, la Banca europea per gli
investimenti ha progetti e risorse che possono essere mobilitate subito. Gli chiediamo di essere disposta ad assumersi qualche rischio in più».
Una delle richieste più decise
dell’Italia, e non da ieri, è di in-
trodurre una regola d’oro per
scorporare gli investimenti dal
patto di Stabilità. Siamo ancora
lontani dall’ottenere questo risultato. O no?
«Il principio della golden rule
serve a stabilire che una parte
della spesa è migliore di altre, e
che per questo merita di essere
incentivata. Ci sono progetti di
investimento che costituiscono
uno spreco, e spesa corrente che
migliora l’istruzione, produce innovazione, crea occupazione, come ad esempio quella che utilizzeremo per finanziare il Jobs
Act. Dovremmo passare dalla
valutazione di intere categorie di
spesa a singoli progetti di rilevanza europea».
A proposito di ostacoli agli investimenti. La vicenda di Roma non
è scoraggiante per lei?
«Queste notizie fanno male, ma
sono anche uno stimolo a reagire. Avevamo già istituito un’autorità anticorruzione, questo caso
ci spinge ad una reazione ancora
più rabbiosa».
C’è chi sostiene la seguente tesi:
la corruzione in Italia non è superiore a quella di altri Paesi, ma
in Italia c’è un atteggiamento
autolesionista che spinge a ingigantire singoli casi.
«Non so se in Italia ci sia più corruzione o meno che altrove, ma è
vero che nel dibattito pubblico
c’è un gusto quasi sadico nel trovare gli aspetti più maliziosi, e
questo può alimentare la cosiddetta corruzione percepita».
Twitter @alexbarbera
Jena
Seno
Scioperano contro Renzi ma
lo votano, una volta si
chiamavano contraddizioni
in seno al popolo.
[email protected]
LA STAMPA
SABATO 13 DICEMBRE 2014
Primo Piano .9
.
LERELAZIONIITALO-TEDESCHE
Da Milano alla Germania
Dalla Baviera a Torino
“Berlino è intuitiva
come un tablet
L’Europa è qui”
“Stipendi a parte
siete molto meglio
di come vi raccontate”
Il manager: l’informalità è vincente
Colloquio/1
GIUSEPPE BOTTERO
Una volta gli italiani li trovavi
solo nelle città industriali
e in quelle portuali.
Ora vengono qui artisti
e fondatori di start-up
Giuseppe Tamola
Manager di Zalando
in Germania dal 2010
l biglietto di sola andata per la Germania è un ex compagno di studi
che, in pieno ottobre, si presenta in
ciabatte infradito in una società di consulenza milanese. Si chiama Philip.
«Parto per due mesi, quanto torno ce
ne andiamo a Berlino». Il ragazzo che
ascolta in giacca e cravatta, e quasi non
ci crede, è Giuseppe Tamola. Ha studiato in mezza Europa, trovato un posto
proprio dietro il Duomo. Eppure si fida
dell’amico tedesco. Fa bene.
Sessanta giorni dopo sono insieme
nella sede centrale di Zalando, il numero uno europeo nella vendita di articoli
di moda online, con un fatturato annuo
I
che viaggia verso i 2 miliardi.
I fondatori gli assegnano, da subito,
l’incarico di inventarsi un mercato italiano. Giuseppe sa muoversi, nel giro di
tre anni l’area che dirige decolla. Oggi,
a 28 anni, guida un team di centocinquanta persone. Italiani, spagnoli, messicani. «Ci hanno dato un piano - racconta -. È diventato il più folkloristico
dell’intero edificio».
Segno che le differenze culturali resistono, anche a Berlino, la più europea
tra le città teutoniche. «Per i nostri
connazionali la cosa più importante è la
condivisione, il fare squadra: lo vedo
ovunque, anche in sala mensa. Per i tedeschi, invece, sono fondamentali la
trasparenza, la correttezza». Ma la differenza fondamentale è la semplicità
del sistema. Berlino, dice Giuseppe, è
come un tablet o uno smartphone: è intuitiva, appena la approcci hai già capito come funziona. «Negli ultimi cinque
anni l’immigrazione italiana è esplosa.
Una volta i nostri connazionali li trovavi solo nelle città industriali e in quelle
portuali. Ora vengono qui artisti, appassionati di tecnologie, fondatori di
start-up». Perché? «Proprio per la
semplicità. Ti capiscono tutti anche se
non parli il tedesco. Le linee della metro sono undici, eppure non puoi perderti». Appena atterrato a Malpensa,
racconta, anche acquistare il biglietto
del treno diventa un rompicapo. Non è
un caso che i nuovi motori della crescita europea stiano nascendo proprio a
Berlino. Il super-fondo di investimento
Rocket Internet, ad esempio, appena
sbarcato in Borsa. La stessa Zalando.
Nel mondo della musica «liquida»
che corre su Spotify e di Amazon che
ha abbattuto le lingue e le barriere
editoriali, ha ancora senso andare a
caccia di differenze? «In alcuni casi sì.
I concerti e le serate nei club, anche
improvvisati, in Germania sono la regola. C’è una mentalità diversa, anche
per quando riguarda la vita notturna.
È tutto meno formale. E poi il cibo, così vario». L’altro lato della medaglia
della ex città povera, ma sexy, è la gentrificazione, ovvero la trasformazione
di molti quartieri da rifugi creativi per
spiantati a enclave del lusso. «È un
processo evidente e sempre più veloce: due o tre anni fa la città era accessibile a tutti. Adesso sta diventando
estremamente impegnativa».
1°
D. Guetta
Dangerous,
tormentone
del dj, oggi
è la canzone
più ascoltata in Germania
La docente: troppo pochi 1200 euro
Colloquio/2
1ª
Bayern M.
La squadra
bavarese
guida la
Bundesligacon 36 punti
Il Wolfsburg
la segue a -7
254
mila
I giovani
italiani
che si sono
recati
in Germania
nel 2013
In Italia i docenti sono più
aperti, c’è meno il senso
della gerarchia, è tutto
basato sulla fiducia, la sala
docenti non è un tabù
Elisabeth Eberl
Docente di tedesco
in Italia dal 2002
lisabeth Eberl ha trentotto anni, è nata in Baviera ma vive in
Italia dal 2002. Un concorso la
porta a insegnare a Bassano del
Grappa, l’anno dopo è a Torino al Goethe Institut. «Gli italiani sono decisamente migliori di come vengono
raccontati e di come loro stessi si raccontano», spiega. L’Italia forse no.
«Ho sempre lavorato nell’ambito
dell’insegnamento, e nel vostro Paese mi sono trovata particolarmente
bene. Corsi molto seri, colleghe aperte, fin dai primi giorni. Lo so che sembra strano, visto che siamo abituati a
sostenere il contrario, ma in Italia
E
29
anni
L’età media
in cui
si diventa
genitori
in Germania
funziona anche l’Università: sono
stata assunta nel 2008, dopo una trafila molto professionale. Durante
questi anni non ho mai visto concorsi
truccati e scorciatoie del genere».
I problemi iniziano quando, a fine
mese, si butta l’occhio sulla busta
paga. Ecco, in quel momento, racconta Elisabeth, la nostalgia per la
Germania si fa sentire. «È frustante:
al di là delle Alpi un professore di
trent’anni guadagna almeno 20002300 euro al mese. Qui bisogna faticare per arrivare alla metà. Inoltre,
nell'ultimo periodo, gli atenei sono
stati costretti a tagliare su contratti
e personale. Le vittime sono gli studenti». Perché? «Perché il vostro
Paese investe poco nella scuola e
nella formazione professionale - dice -. Eppure i ragazzi sono in gamba,
interessati, e i professori anche. In
Italia i docenti sono più aperti, c’è
meno il senso della gerarchia, è tutto basato sulla fiducia. Un esempio:
da voi la sala insegnanti è accessibile, in Germania, invece, è un tabù».
A sentire i trenta-quarantenni, il
tempo degli stereotipi è finito. «Prenda un italiano medio e un tedesco medio: il primo è sicuramente più interessato alla cultura, all’arte», spiega
la Eberl. Torino, poi, è un’isola felice.
«L’ho scelta perché si respira cultura
ovunque: in strada, nei musei, tra i
palazzi. L’offerta, da questo punto di
vista, è straordinaria». Il cinema, il
teatro, i concerti. Ma non sono fantasmi della Dolce Vita, passatempi per
studiosi paludati. Tra le passioni di
Elisabeth, infatti, Mozart si incastra
tra i Coldplay e Robyn, sorta di musa
per chi ascolta musica elettronica.
Elisabeth ha vissuto l’Italia anche nei cinque anni della grande
crisi. «L’ho vista, soprattutto tra i
ragazzi. I miei studenti fanno fatica
a trovare lavoretti, anche pensare
ad una gita all’estero ormai è diventato complicato. Da voi l’unico cuscinetto rimasto è la famiglia».
Quello che servirebbe, al Paese che
l’ha adottata, è uno scatto d’orgoglio. «Io la xenofobia di cui si parla
sui giornali e in televisione non la
vedo - dice -. La violenza neppure.
Le persone non pensano in bianco e
nero. Ribadisco: vi raccontate male,
la realtà è molto diversa».
[G. B.]
1°
Fedez
Il rapper è
l’autore della
canzone più
ascoltata
in Italia negli
scorsi giorni:
Magnifico
1ª
Juventus
In Italia
la prima
in classifica
ha 35 punti,
al secondo
posto c’è
la Roma a 32
523
mila
I giovani
tedeschi
che nel 2013
hanno
visitato
l’Italia
30
anni
L’età media
in cui
si diventa
genitori
in Italia
LA STAMPA
SABATO 13 DICEMBRE 2014
ECONOMIA
FINANZA
Il punto
della
giornata
economica
Italia
FTSE/MIB
-3,13%
FTSE Italia
All Share
-2,98%
EuroDollaro
Cambio
1,2459
dollaro/barile
57,81
All’estero
Dow Jones
(NewYork)
-1,75%
Nasdaq
(New York)
-1,16%
Dax
(Francoforte)
-2,7%
Ftse(Londra)
-2,49%
Oro
Euro/grammo
31,7398
Rivoluzione per evitare il buco: consegne ridotte e prezzi più alti. Dal governo 535 milioni
Torna la posta ordinaria, ma
il portalettere suonerà sempre di meno alla porta di casa.
E soprattutto aumenteranno
i prezzi delle affrancature.
Per le Poste si annuncia una
nuova rivoluzione, figlia del
nuovo contratto di programma e del nuovo piano industriale che il nuovo ad Francesco Caio presenterà ufficialmente martedì, primo passo
in vista della privatizzazione
prevista nel 2015-2016.
comunicazione. Per la posta ordinaria, che verrebbe consegnata
in 4 giorni, si pensa ad un costo di
1 euro per ogni lettera. Per la
«nuova prioritaria», attività che
verrebbe completamente ristrutturata per realizzare un servizio di eccellenza, con consegna
in giornata «stile Dhl», il costo
potrebbe invece salire sino a 3 euro. Non è un caso che ieri le associazioni di consumatori Adusbef
e Consumatori, di fronte al «pacchetto Poste» presentato in Senato dal governo, abbiamo fiutato l’aria parlando di «stangata».
Lettere, pessimo affare
Postini a giorni alterni
Le Poste, nei piani di Caio, devono ritrovare il senso della loro missione, ma soprattutto devono rimettere in ordine i conti.
E se non si intervenisse ristrutturando tutto il servizio di recapito nel 2019 il gruppo arriverebbe a perdere per questo tipo
di servizi addirittura 2,7 miliardi di euro. Già nel 2013 il recapito ha comportato costi per un
miliardo a fronte di un contributo dello Stato che si ferma a
262 milioni contro i 5-600 del
2010. Un’emorragia continua figlia del crollo verticale dei volumi di consegna, scesi del 36%
dal 2004 al 2013 con una accelerazione che si è fatta sempre
più forte negli ultimi due anni.
Nessuno, o quasi, usa più le lettere, soppiantate da mail e ogni
altro tipo di comunicazione
elettronica. Tanto che dal 1998
al 2013 mentre le spese delle famiglie per servizi di telecomunicazione sono passate da 27,9 a
57,4 euro al mese quelle per i
servizi postali sono letteralmente crollate da 6 ad appena
2,3 euro mensili. Di contro le
Poste devono mantenere in piena efficienza una struttura
monstre fatta di 19 centri di
smistamento e 36 mila postini
in turno giorno e notte. Avanti
L’altro novità riguarda le modalità di recapito. Che verrà alleggerito e diventerà più flessibile. In
pratica la consegna della posta,
che oggi (teoricamente avviene
dal lunedì al venerdì) avverrà a
giorni alterni sino ad un massimo
di quarto del territorio nazionale.
E tra le ipotesi si parla anche di
graduare la frequenza in base al
numero degli abitanti: nei grandi
centri verrebbe confermata la
possibilità di consegna quotidiana e poi a scalare verrebbe via via
diradata man mano che si riduce
il bacino di utenza. Mossa non indolore anche dal punto di vista
occupazionale, ma le Poste hanno già smentito le stime della Cisl
che nelle scorse settimane parlava di 17-20 mila esuberi. I numeri
però sono lì a dire che la ristrutturazione è di fatto «inevitabile».
In generale l’idea di Caio è quella
di riposizionare il gruppo, la più
grande impresa pubblica italiana
con ben 143 mila dipendenti, per
rimetterlo realmente al servizio
del Paese, trasformando questo
gigante che oggi si regge soprattutto sulla raccolta del risparmio
e le polizze vita in quella che viene definita una «piattaforma per
la modernizzazione del paese»,
«azienda sociale» e al tempo
stesso anche «di mercato».
Torna la posta ordinaria, ma il portalettere suonerà sempre di meno alla porta di casa
di questo passo le Poste sono insomma destinate a diventare di
qui a tre anni una «nuova Alitalia» con perdite colossali a carico
dello Stato. Meglio dunque intervenire per tempo.
Il governo con gli emendamenti presentati ieri alla legge
di Stabilità ha deciso di assecondare i piani di Caio in vista
della privatizzazione del 40%
del capitale del gruppo da cui si
pensa di ricavare 4-6 miliardi.
Come prima cosa si è deciso di
restituire alle Poste 535 milioni
in esecuzione di una sentenza
della Corte europea, ma soprattutto sono stati fissati alcuni
paletti in vista della definizione
del nuovo contratto di programma che sarà siglato entro
marzo. Quanto al punto dolente
del servizio universale, ovvero
1
miliardo
È il costo
del recapito
nel 2013
a fronte di un
contributo
dello Stato
che si ferma
a 262 milioni
gli obblighi di servizio pubblico
che ricadono sulle Poste, messo
di fronte al bivio se aumentare i
contributi o accettare di introdurre una certa flessibilità della consegna il governo, dopo il
vertice di giovedì a palazzo Chigi con Renzi, Padoan e Caio, ha
dato semaforo verde alla seconda soluzione.
Rischio stangata
porta la perdita dell’esenzione
in quasi 2 mila comuni e che in
molti casi rischia di far pagare
tasse differenti a terreni molto vicini tra loro ma appartenenti a comuni diversi.
Mai pagate tasse
Da dieci anni a questa parte, infatti, i terreni agricoli montani o
parzialmente montani, non
hanno mai pagato né l’Ici né
l’Imu. Le associazioni di categoria, a loro volta, hanno chiesto al
governo la sospensione totale
del tributo per procedere poi alla sua eliminazione. Ma ragioni
tecnico-contabili lo hanno impedito: entro il 26 gennaio il Te-
26
gennaio
La data in cui
si paga l’Imu
sui terreni in
zone collinari
e montane
soro vuole avere questi soldi in
cassa, impossibile rinunciare ad
un gettito così significativo.
Tre fasce altimetriche
Un decreto ministeriale di fine
novembre suddivide i comuni in
tre fasce. Quelli con altitudine
superiore ai 600 metri sul livello
40
per cento
La quota
di Poste che
dovrebbe
finire sul
mercato e da
cui ci si attende di incassare 4-6 miliardi
Il nuovo piano recapito prevede
essenzialmente tre mosse: la
reintroduzione della posta ordinaria, cancellata nel 2006 per far
posto alla posta prioritaria che
prevedeva la consegna urbana in
giornata a fronte di un aumento
delle affrancature da 45 a 60 centesimi; e dall’altro la differenziazione dei prezzi su cui però si dovrà pronunciare il Garante delle
Slitta l’Imu sui terreni agricoli
Per rivedere i criteri
c’è un mese e mezzo in più
Tutti sostengono che non basta, ma intanto ieri sera il consiglio dei ministri ha deciso di
far slittare al 26 gennaio il pagamento dell’Imu sui terreni
agricoli situati in zone collinari e montane. L’obiettivo, di
qui ai prossimi mesi, è quello
di mettere mano alla normativa introdotta per finanziare
con 350 milioni di gettito
l’operazione bonus 80 euro
per attenuarne gli effetti.
Tutte le forze politiche in
questi giorni si sono pronunciate per la soppressione di
questa nuova tassa che com-
&
Il postino suonerà sempre meno
VIA LIBERA DEL CDM DOPO LE PROTESTE
ROMA
21
CONTI A RISCHIO PER IL CALO DEI CLIENTI, CAIO VARA LA STRETTA IN VISTA DELLA PRIVATIZZAZIONE. TORNA LA POSTA ORDINARIA
PAOLO BARONI
ROMA
Petrolio
.
Tesoretto
La normativa
è stata
introdotta per
finanziare con
350 milioni
l’operazione
sul bonus
da 80 euro
del mare continuano a rimanere
esenti dall’Imu. Per quelli con altitudine compresa fra 281 e 600
metri vengono previste due categorie di soggetti: i terreni posseduti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali
iscritti alla previdenza agricola
restano esenti, coloro che invece
non posseggono questa qualifica
dovranno versare l’intera imposta (acconto e saldo in un’unica
soluzione) entro il 26/1. Sotto i
281 metri di altitudine, invece, sono chiamati a versare la nuova
Imu tutti i contribuenti a prescindere dalle qualifiche professionali e dall’uso che questi fanno dei loro terreni.
Ora è possibile che entro le
prossime settimane, come detto, questi criteri vengano ritoccati per attenuare gli squilibri
più evidenti. «Lo slittamento
del pagamento dell’Imu agricola deve permettere una riflessione concertata sui parametri di applicazione e il rinvio
a gennaio non risolve il proble-
ma» sostiene il vicepresidente
della Commissione Agricoltura della Camera, Massimo Fiorio (Pd). «Per rivedere in maniera equa i criteri, ad oggi solo
meramente altimetri - aggiunge - occorre un confronto serio
con le associazioni agricole, gli
enti locali e i ministeri delle Politiche agricole e dell’economia; uno spostamento della
tassa troppo ravvicinato nel
tempo sarebbe inutile e controproducente».
[P. BAR.]
IRPINIAMBIENTE S.p.A.
AVVISO BANDO DI GARA
CIG 6040603F46
E’ indetta gara aperta per l’affidamento del “Servizio di trasporto e
trattamento della frazione organica
proveniente dalla raccolta differenziata della provincia di Avellino”,
per mesi 6+6. Importo stimato:
€ 3.780.000 oltre IVA. Doc. disponibile su www.irpiniambiente.it. - sez.
“Bandi e Gare”. Scad.: 3.02.2015.
RUP: Ing. Barbati.
F.to Gen. Francesco Russo
34
LA STAMPA
REDAZIONE PIAZZA LIBERTÀ 15
TELEFONO 0131 511711
FAX 0131 232508
E-MAIL [email protected]
WEB WWW.LASTAMPA.IT/ALESSANDRIA
STAMPA IN 349 7090100
PUBBLICITÀ PUBLIKOMPASS S.P.A.
CUNEO, CORSO GIOLITTI 21 BIS
TELEFONO 0171 609122
FAX 0171 488249
Sculture alla Villa
Aria umida da
sud-ovest viene
convogliata
verso le regioni
alpine da una
depressione
sull’Europa
occidentale, ma
la sua influenza
sulle nostre zone
è limitata ad
addensamenti
nuvolosi.
Tour dentro la partecipata
«Preziosa opera»
tra arte e gioielli
Da lavoratore Tra
a letturista Amag
Si inaugura oggi, alle 18, a Villa
Scalcabarozzi, di Valenza la
mostra intitolata «Preziosa
opera» con 100 capolavori di
artisti, pittori, scultori nazionali e internazionali, orafi valenzani, uniti dal filo rosso della bellezza.
Un turno di lavoro con Roberto Scarpa che alle soglie dei 50
anni ha dovuto cambiare lavoro: da lavoratore iper specializzato del Teatro Comunale è
passato a fare il letturista dei
contatori di acqua e gas nella
partecipata Amag
Selma Chiosso A PAGINA 58
Roberto Scarpa
Miriam Massone PAGINA 48
ALESSANDRIA
Che
tempo
che fa
Situazione
Inaugurazione a Valenza
E PROVINCIA
SABATO 13 DICEMBRE 2014
C’È UN FUTURO PER IL SITO INDUSTRIALE IN DIFFICOLTÀ CON 120 DIPENDENTI, MOLTI ANCORA IN «CASSA»
La Marcegaglia rilancia Pozzolo
Dieci milioni per concentrare nel Novese le produzioni di altri 2 stabilimenti
GINO FORTUNATO
POZZOLO FORMIGARO
3˚ 6˚
Oggi
In prevalenza
nuvoloso o
qualche apertura
limitata al
mattino; locali
pioviggini,
specie sul tratto
appenninico.
4˚ 7˚
Domani
Generalmente
nuvoloso con
qualche pioggia
debole a tratti
sulla zona
appenninica.
4˚ 7˚
Lunedì
Irregolarmente
nuvoloso o
nuvoloso a tratti;
qualche pioggia
molto debole e
isolata a tratti.
Lo stabilimento Marcegaglia
di Pozzolo diventa il sito produttivo di punta dell’unità
Buildtech, con 10 milioni di
euro di investimento.
4,5
Milioni
I metri quadrati di pannelli
coibentati che saranno
prodotti in un anno, oltre ad
altri manufatti
Il trasloco
Si sta completando la prima
fase del trasferimento degli
impianti da Sesto San Giovanni e Taranto, che cominceranno a funzionare da gennaio. A Pozzolo a regime, si
produrranno 4,5 milioni di
metri quadri di pannelli coibentati, 700 mila metri quadri di pannelli – portone e 30
mila tonnellate di guardrail,
ogni anno.
180
Dipendenti
Saranno a regime dopo il
trasferimento delle linee
produttive dai siti di Sesto
San Giovanni e Taranto
Da 120 a 180 addetti
Gli attuali 120 dipendenti,
molti dei quali ancora in cassa integrazione, diventeranno 180. Si lavorerà a ciclo
continuo su 3 turni per 5
giorni alla settimana con movimentazione di decine e decine di mezzi ogni giorno. Sarà raggiunto un livello produttivo molto significativo,
auspicando, naturalmente, la
ripresa dei mercati e dell’economia europea.
Le produzioni
Artefice di questa strategia
industriale, che ha portato
Pozzolo a diventare la punta
di diamante della multinazionale, è un torinese, Fabrizio Prete, presidente e amministratore delegato di
Marcegaglia – Buildtech.
«Abbiamo presentato il piano strategico circa un anno
fa – spiega Prete – ed è stato
Impianti
Una linea
di produzione
di uno
stabilimento
della
Marcegaglia
che ha
deciso
di investire
a Pozzolo
condiviso e approvato. Prevedeva una serie di passaggi che
comprendevano la razionalizzazione del business, la focalizzazione e la concentrazione
dei nostri siti produttivi (Pozzolo, Taranto, Sesto, Graffignana e Potenza, ndr). Si è
scelto Pozzolo dove concentrare la maggior parte delle produzioni Buildtech, per le sue
dimensioni e per la logistica.
Abbiamo così deciso di trasferire altre produzioni che prima riguardavano 2 tipologie:
guardrail e pannelli portone
(porte basculanti coibentate
per autorimesse e capannoni).
Si produrranno ancora, ma in
modo maggiorato. Si aggiungerà la produzione di Sesto
San Giovanni di altre 2 aree: le
pareti dei pannelli sandwich
per edilizia industriale coibentati (2 lastre d’acciaio contenenti schiumato o lana di roccia) e lamiere grecate (ondulate) per le coperture. Quindi
Pozzolo sarà uno stabilimento
che sostanzialmente diventerà molto articolato in piena capacità produttiva, compatibilmente alle condizioni di mercato. Siamo molto fiduciosi».
Nuove assunzioni? «Beh,
per ora – conclude Fabrizio
Prete – dovremo riassorbire i
livelli di cassa integrazione,
far entrare i dipendenti di Sesto San Giovanni e persino
qualcuno di Taranto dove l’impianto sarà chiuso. Ma una
volta a regime, non le escludiamo».
Open day
Oggi dalle 14,30 alla Marcegaglia – Buldtech ci sarà un open
day dedicato ai dipendenti e
loro famiglie. Soprattutto ai
milanesi che cambieranno ambiente e sede di lavoro. Poi, via
libera alle prove di produzione
della prima linea, La seconda
partirà da aprile, mentre in
estate sarà posizionata una
terza, nuovissima linea.
A Tortona
Cosmef,in80
rischianoilposto
Da gennaio rischiano
di rimanere senza lavoro gli 80 dipendenti
della Cosmef (ex Sitfa)
di Tortona, un’azienda
che esegue riparazione e manutenzione dei
carri ferroviari. I sindacati annunciano per lunedì, alle 7,30, davanti
allo stabilimento in via
Wilmer Graziano 2, un
presidio che potrebbe
trasformarsi in assemblea permanente dei
lavoratori. «A luglio la
Cosmef ha chiesto il
concordato e presenterà il piano il 26 gennaio - dice Antonio
Bordon della Fim Cisl -.
Giovedì c’è stato l’incontro con il liquidatore. Ci ha comunicato
che, dopo aver pubblicato l’annuncio per verificare se vi fosse un
interesse all’affitto del
ramo d’azienda senza
ottenere alcun riscontro, ha deciso per la liquidazione. Significa
80 dipendenti senza
occupazione da gennaio, anche se il lavoro
non manca. L’azienda
è attiva per 10-12 ore
al giorno, compreso il
sabato».
[M. T. M.]
12
12
La foto
storia
1 Roberto
Scarpa arriva in
sede alle 9 e
prepara gli
apparecchi per
leggere i numeri
dell’acqua
1 Alle 9,40
suona ai citofoni
del primo palazzo, in via Gentilini 2. Poi toccherà anche a via
Verona 112
1 Alle 10 è
riuscito a farsi
aprire la cantina
da un’inquilina
e controlla i
numeri del
contatore
1 Alle 10,30
legge i numeri
lasciati sui postit attaccati alle
porte e fotografa i dati per
l’archivio
/Viaggio nella partecipata che gestisce il servizio acqua, gas ed elettricità
48 .Alessandria e provincia
STAMPA
.LA
SABATO 13 DICEMBRE 2014
Nuova vita all’Amag
“tra palco e realtà”
Ore 9
In turno col letturista di contatori ex dipendente Tra
Ore 9,40
FEDERICA CASTELLANA
Ore 10
Ore 10,30
ti, tipo dietro i gabinetti». E poi ci
sono quelli nascosti nelle cantine: «L’ho trovato, l’ho trovato»
grida Roberto sepolto dietro un
architrave nel sotterraneo buio
di una casa di ringhiera in via Verona 112. Bingo. Nella vita del letturista scovare il contatore diventa motivo di soddisfazione:
«E quando trovi quello moderno,
tiri il fiato ed esulti». Tutto è relativo. S’impara anche qui a ricavare piccole soddisfazioni dalla
vita quotidiana. Una filosofia positiva che è stata la moglie Barbara a trasmettergli, anche lei lavoratrice part-time ma all’Aristor (gestisce servizio mensa).
La vita che cambia
1 Alle 11 poi
Roberto scrive la
cartolina da
mettere nella
buca di quegli
utenti che non
erano in casa
Ore 11
Reportage
MIRIAM MASSONE
ALESSANDRIA
alle stelle alle cantine. Il
salto di Roberto Scarpa,
alle soglie dei 50 anni, è
da capogiro. Roba da perderci
la testa, e il sonno, se non ci fosse una moglie ottimista a tener
su il morale: in pochi mesi è passato dalle quinte dei teatri più
importanti d’Italia ai seminterrati dei condomini, da 16001800 euro al mese a 700, dalla
gratificazione di stare sul palco
con Patty Smith allo choc di esser guardato con diffidenza
quando suona al citofono degli
utenti: «Sono quello dell’ac-
D
qua». È lui, ex lavoratore del Teatro Comunale, licenziato con
altri 14 colleghi dopo il fallimento della Fondazione Tra e reiserito nel mondo del lavoro da 6
mesi come letturista part time
dei contatori di acqua e gas, il
nostro cicerone per il tour dentro la partecipata Amag, la multiutility che con acqua e gas gestisce anche il servizio elettrico.
Il turno da letturista
Alle 9, nella sede di via Damiano
Chiesa, Roberto prepara apparecchio per le letture, lente d’ingrandimento per decifrare bene
i numeri dell’acqua, pila per farsi
luce nelle cantine e macchina fotografica per immortalare i dati.
In ufficio ci sono altri colleghi del
teatro: «Capita di sdrammatizzare pensando di stare in un
gruppo di mutuo-aiuto», dove il
teatro è un ricordo lontano
(«L’altra notte ancora ho sognato
che lavoravo per il festival di
Sanremo») e assieme si contano
«le volte che ci hanno chiuso la
porta in faccia o scambiato per
finti dipendenti e minacciato di
chiamare i carabinieri». Eppure
mai Roberto cede al lamento: «Io
devo solo ringraziare l’Amag e
tutti i colleghi: mi hanno accolto
come uno di famiglia e dato la
possibilità di portare a casa ancora uno stipendio». Per quanto
dimezzato. Alle 9,30 si esce, a
bordo della vecchia Panda bordeaux di servizio diretti in via
Gentilini 2. Palazzo triste: sulle
porte degli alloggi troviamo i bigliettini degli inquilini. «Siamo
fortunati, hanno lasciato i numeri fuori dalla porta». C’è chi li
scrivi su fogli giganti, e chi li lascia su post-it a forma di cuore.
Si entra negli appartamenti e si
trova di tutto. Che la caccia al tesoro abbia inizio: «I contatori a
volte sono nei posti più impensa-
Prima le gioie erano altre: «Ho
allestito luci e scenografie per
spettacoli importanti, da Paolo
Conte a Bisio, da Elio e le storie
tese e Irene Grandi, fino a Crozza». L’ultimo è il concerto di
Patty Smith a Milano, l’anno
scorso. Qualcosa ancora riesce
a fare: «Sono le mie oasi di salvezza: il teatro resta la mia vita». E quando gli hanno chiuso
il Comunale per amianto, nel
2010, «ho subito fatto un corso
sulla bonifica: pensavo di rendermi utile così». E poi uno da
falegname, vista l’esperienza
con le scenografie. Invece l’occasione per restare a galla è arrivata dall’Amag. «Mi sono dovuto riadattare e sono comunque contento». Ma vuol dire
non poter più contemplare risparmi, per ora, per il futuro dei
figli - Ginevra di 6 anni e Nicolò
di 15 - eliminare la palestra,
iscrivere la bimba a un corso di
tip tap da 30 euro invece che alla scuola di danza più prestigiosa, fare le vacanze «quattro
giorni nella casa di un amico a
Celle» al posto dei last minute
in Sardegna, rinunciare alle cene fuori.
La speranza per il futuro
All’Amag i neo letturisti confidano nella proroga del contratto, in scadenza tra 15 giorni. La
sensazione è positiva, ma la
certezza ancora non c’è e allora
ci si attacca ai segnali: «Ci hanno dato i giubbotti nuovi, proprio adesso: vorrà pur dire
qualcosa».
12
LA STAMPA
SABATO 13 DICEMBRE 2014
Novi Ligure .51
.
LA DECISIONE DEL SINDACO DOPO UN INCONTRO CON LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
PROGRAMMATO A NOVI PER LUNEDÌ
Alle imprese alluvionate novesi
tassa rifiuti rinviata di un anno
Gli autotrasportatori divisi
sul blocco davanti all’Ilva
Fai solidale, ma non aderisce
GINO FORTUNATO
NOVI LIGURE
Commenti
Le imprese alluvionate novesi potranno rimandare di un
anno il pagamento della Tari,
l’imposta sui rifiuti, in scadenza il 15 dicembre. È stato
deciso l’altro ieri pomeriggio
nel corso di una riunione, a
cui hanno preso parte il sindaco Rocchino Muliere e i
rappresentanti delle categorie degli artigiani (Confartigianato e Cna) e dei commercianti (Ascom - Confcommercio e Confesercenti). Potranno beneficiarne coloro che
entro i tempi stabiliti hanno
consegnato la scheda di ricognizione predisposta dal Comune. Pagando quella di quest’anno insieme alla Tari del
2015.
«Va benissimo questa
prima soluzione ma
non basta. Si cambino
i criteri di calcolo»
Mario Arosio
Segretario
Confartigianato Novi
Materiali e oggetti accatastati rovinati dall’alluvione
L’analisi del sindaco
«Stiamo cercando di fare il
possibile per affrontare il dopo alluvione – ha spiegato il
sindaco Rocchino Muliere. Chiaro che questo è soltanto
un rinvio che è stato concesso
per dare agli operatori la possibilità di respirare, soprattutto chi deve pagare somme
importanti. Purtroppo non
abbiamo potuto fare altrettanto per tutti i cittadini, perché la situazione avrebbe creato problemi di vario tipo.
Adesso stiamo pressando le
istituzioni interessate, affinché arrivi il riconoscimento
dello stato di calamità che ci
consenta di intervenire. Solo
allora potremo affrontare
tutti i casi di urgenza. Aspettiamo il sostegno da parte di Regione e Stato per poter risolvere, per quanto possibile, i danni
derivati dagli eventi alluvionali. Dobbiamo però fare i conti
con la situazione economica
generale e le compatibilità di
bilancio comunale».
La replica degli artigiani
«Va benissimo questa prima
soluzione – commenta Mario
Arosio, segretario della Confartigianato di Novi – ma non
basta. Il problema dovrà presto essere affrontato alla radice. Le associazioni di categoria
avevano chiesto con una lette-
ra unitaria all’amministrazione
questo incontro, soprattutto
per affrontare un altro aspetto.
Ci aspettavamo in effetti qualcosa di più. Ora vogliamo ragionare sulla tassa rifiuti e sui criteri per la sua determinazione
che non quadrano affatto. Abbiamo associati che pagano cifre esorbitanti (anche 4 mila
euro) sulla base della superficie del loro capannone e non
sul rifiuto prodotto. Per cui accettiamo questo provvedimento, confidando però in una modifica, magari nel momento in
cui si andrà a rideterminare
l’appalto per la gestione dei rifiuti, oggi in scadenza».
«Solo uno slittamento
però si è cercato di dare
agli operatori la
possibilità di respirare»
Rocchino Muliere
Sindaco
di Novi Ligure
Potrebbe non ottenere l’adesione di tutte aziende il blocco dell’Ilva annunciato da alcuni imprenditori del settore
autotrasporto di Novi Ligure.
Di certo, non sarà della partita la Fai, la federazione del
settore, che solo a Novi dà lavoro a circa 250 persone.
Due giorni fa, i titolari di
alcune ditte minori avevano
informato l’associazione di riferimento, il Comune di Novi
e altre istituzioni dell’intenzione di organizzare una protesta davanti ai cancelli dello
stabilimento novese, utilizzando i camion per fermare
l’attività: nessuno mezzo potrà uscire né entrare finché
non arriveranno risposte sui
pagamenti arretrati da parte
dell’Ilva, arrivati a un livello
insostenibile per le aziende.
«Siamo a oltre sette mesi –
spiegano i titolari – senza vedere un soldo. Dobbiamo
mettere i camionisti in cassa
integrazione e fermare la nostra attività poiché non possiamo più pagare il gasolio,
mentre abbiamo già versato
l’Iva sulle fatture dell’Ilva,
non saldate».
Le aziende più piccole che
gravitano intorno all’Ilva sono Cama, Dolcino, Gamondo,
il consorzio Cnar, Bricola e
Camezzana. Le più grandi sono invece Transider, Mcm e
Lavagetti. Un fronte tutt’altro che unito. Infatti c’è chi fa
sapere di non voler prendere
parte all’iniziativa: «Sappiamo che qualcuno è deciso ad
andare avanti. La situazione
è drammatica per tutti ma ri-
Giorgio Guaraglia
teniamo che il momento non
sia adatto».
Non aderirà, come si diceva,
alla manifestazione, neppure la
Fai, come spiega il segretario
regionale, il tortonese Giorgio
Guaraglia: «La protesta è più
che legittima ma da parte nostra esprimeremo solo la massima solidarietà agli organizzatori. Purtroppo, riteniamo
che sia molto difficile riuscire a
ottenere qualcosa, soprattutto
se il fronte non è unito come in
questo caso. A Marghera, tutti
gli autotrasportatori, nella
stessa situazione delle ditte
novesi con l’Ilva, hanno aderito
alla protesta ma, dopo diversi
giorni di blocco, l’unico risultato è stata la promessa di un impegno da parte del prefetto.
Niente di più».
«Sappiamo – conclude il dirigente della Fai - che il governo Renzi sta portando avanti la
trattativa sul futuro dell’Ilva:
speriamo ci sia un esito positi[G. C.]
vo».
12
LA STAMPA
SABATO 13 DICEMBRE 2014
“I numeri promuovono
l’ospedale di Tortona”
Il sindaco: indicatori superiori rispetto all’attività a Novi
l’Acquese. La realtà invece è
che da noi arrivano pazienti
per prestazione ambulatoriali
non solo dal Novese, ma da
Ronco Scrivia e altre zone perché i nostri tempi di attesa sono molto inferiori».
«Ogni anno - aggiunge Freggiaro - in Cardiologia abbiamo
600 ricoveri, 127 infarti, 100
sostituzioni di pace maker e oltre 2500 prestazioni ambulatoriali. E la Regione, adesso
vuole smantellare tutto questo, perché?».
il caso
MARIA TERESA MARCHESE
TORTONA
utti i dati relativi all’ospedale di Tortona
sono superiori a quelli
del San Giacomo di Novi,
tranne il numero degli infarti, e nel 70% dei casi superano anche quelli del S. Spirito
di Casale. Lo ha detto il sindaco Gianluca Bardone, che
confida molto sui numeri per
convincere la Regione a individuare fra i due ospedali
quello di Tortona come il più
adatto per ottenere la qualificazione di presidio di primo
livello rispetto a quello di Novi Ligure.
T
La sede
L’ospedale
di Tortona
in base
al piano
sanitario
regionale
dovrebbe
perdere
il Dea e
quindi
verrebbe
declassato
La città
si oppone
Lunedì il corteo
Moirano in missione
La decisione della Regione di
mandare il direttore generale della Sanità, Fulvio Moirano, che ha curato la stesura
del piano sanitario, a eseguire una verifica delle funzionalità degli ospedali oggetto
di riorganizzazione, infatti,
rimette tutto in discussione.
«Secondo il programma dell’Agenas - dice Bardone -, che
stabilisce i parametri per
classificare le strutture,
l’ospedale di Tortona risulta
più funzionale rispetto a
quello di Novi: i casi di scompenso cardiaco sono stati 380
in un anno contro i 14 di Novi e i
257 di Casale, quelli di ictus 213
contro i 176 di Novi, gli interventi alla mammella 176 contro 10, e lo stesso dicasi per
tutti gli altri interventi al colon, alla tiroide, agli esami di
artroscopia al ginocchio, di endoscopia e così via, persino per
quanto riguarda i tempi di attesa. L’unico parametro che ci
vede soccombere rispetto a
Novi è il numero degli infarti
che a Tortona sono stati 127
contro i 255 curati all’ospedale
di Novi. Se questi dati sono veri, perché questo tipo di scelta?».
L’infarto fa eccezione
«Un dato prevedibile quello
degli infarti - commenta Valerio Freggiaro, primario di Cardiologia a Tortona -, perché a
Novi arrivano anche i malati
provenienti dall’Ovadese e dal-
Elena Piccinini, del Comitato
Uniti per Tortona, ricordando
l’appuntamento di lunedì con il
corteo delle scuole da piazza
Duomo all’ospedale, sottolinea
un altro aspetto: «Come mai i
vertici regionali continuano a
dirci che non ci sono soldi per
mantenere aperti tutti gli
ospedali, che bisogna eliminare gli sprechi, e da una settimana a Tortona sono iniziati i
lavori per l’ampliamento del
Dea? Ci spieghino perché, se il
Dea sarà declassato a Pronto
soccorso semplice. Stanno ristrutturando un reparto destinato alla chiusura, un ulteriore
spreco di denaro pubblico».
Intanto fa discutere un video sul declassamento dell’ospedale, girato in città in stile «Le Iene» e comparso ieri su
facebook, nel quale si muovono
accuse forti verso l’amministrazione comunale, non senza
inesattezze.
Tortona e Valle Scrivia .53
.
IN APPELLO IL DELITTO NEL MAGGIO 2012
Sparò e uccise il gestore
del night “Il Leopardo”
confermati 30 anni di cella
Sparò al gestore del night
club «Il Leopardo» di Tortona, Giuseppe Pulerà, e lo uccise. Pietro Conforti, 43 anni,
di Bovisio Masciago, non era
partito per ammazzarlo, ma
per rapinarlo; e, tuttavia, ci
era andato armato di pistola.
«Quando l’ho affrontato, ho
temuto che lui tirasse fuori
un’arma e quindi ho reagito»
spiegò Conforti. La giustificazione non è bastata, in Appello, a ridurgli la condanna a
trent’anni che già gli era stata inflitta in primo grado.
Ieri, la Corte ha emesso il
verdetto dopo le precedenti
udienze in cui il pm Bruno
Rapetti aveva chiesto la conferma delle pene già inflitte a
4 imputati di concorso in
omicidio volontario, e aveva
insistito perché venisse condannata, per lo stesso reato,
anche una ex ballerina del locale che avrebbe fatto da basista, fornendo alla banda informazioni sui movimenti
abituali di Pulerà; l’avvocato
Massimo Taggiasco, che tutela la vedova e la figlia della
vittima, parti civili, aveva insistito sulla linea della pubblica accusa, mentre i difensori avevano invocato pene
più miti e assoluzioni.
Invece no, tutti sono stati
condannati, anche se l’unica
conferma in toto è stata per
Conforti. Jorge José Ochoa
Yunga, equadoregno, di 27
anni, abitante a Seveso, è stato condannato a 15 anni e 2
mesi; Salvatore Cavaliere, 33
anni, di Cogliate e Ivan Selman, 34, di Limbiate a 15 an-
Pietro Conforti sparò e uccise
ni. In primo grado avevano
avuto 18 anni ciascuno.
La «basista» condannata
La colombiana Elena Luz Chaves, 31 anni, è stata condannata
dalla Corte a un anno e quattro
mesi di reclusione, perché le è
stato riconosciuto il concorso in
quella vicenda, ma non per omicidio, bensì per rapina, poi finita
nel sangue.
La tragedia era avvenuta la
sera del 13 maggio di due anni
fa. Pulerà stava accompagnando una ballerina del night club;
gli si parò davanti il comando.
Dalle informazioni avute, i
malviventi sapevano che il gestore del locale aveva parecchi
soldi addosso. Forse li colse di
sorpresa una sua reazione,
magari impercettibile, ma che
fece saltare i nervi. Anche la
donna in auto con il titolare rimase ferita a una gamba. [S. M.]
2 .Primo Piano
STAMPA
.LA
DOMENICA 14 DICEMBRE 2014
Tasse sulla casa e canone Rai
il governo congela gli aumenti
I nodi
ancora
da
sciogliere
L’esecutivo mette mano alla Legge di Stabilità: evitata la stangata sulle abitazioni
1 Tra le misu-
re che potrebbero essere
modificate, la
principale riguarda le partite Iva. Più precisamente, dovrebbero essere
riviste le soglie
per accedere al
nuovo regime
forfettario dei
minimi
ROBERTO GIOVANNINI
ROMA
Venerdì un primo blocco di
venti emendamenti, ieri un secondo, corposissimo giro di
proposte di modifica. Il governo riapre il cantiere infinito
della Legge di Stabilità 2015,
con un pacchetto di emendamenti presentati dall’esecutivo che riguardano moltissime
materie «sparse». Ma che interviene soprattutto sulla tassazione della casa, con una
norma che congela il previsto
aumento nel 2015 delle tasse
sulla casa con l’innalzamento
al 6 per mille dell’aliquota per
la Tasi. Stop anche all’aumento del canone Rai.
Sono addirittura ottanta le
proposte di modifica presentate dal governo in Commissione
Bilancio al Senato. Vanno dai
macrotemi come la gestione
degli esuberi delle Province
con la mobilità o la rifinitura
delle misure sui giochi (che
porteranno 730 milioni di euro
in più nelle casse dell’Erario),
fino a una raffica di microfinanziamenti. Come ha spiegato il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, «il governo fa un intervento consistente e a tutto campo» sulla
legge di Stabilità «che si incrocia con la domanda parlamentare, affronta alcuni problemi
economici e sociali rilevanti» e
in primis «bloccando le tasse»
con le misure su Imu-Tasi e canone Rai. Ci sono poi risposte
«ad alcune situazioni sociali di
emergenza come l’amianto o
l’epatite», mentre su altri temi,
come Irap e minimi, «verificheremo nelle prossime ore le
proposte parlamentari».
Con l’emendamento depositato dal governo in commissione Bilancio viene confermato
1 In arrivo
dovrebbero
esserci anche
una limatura
all’Irap per le
piccole imprese
con pochi o
nessun dipendente e una
ulteriore riduzione dei tagli ai
patronati, costretti a ridurre il
personale
1 Il governo
metterà mano
anche alle tasse
sui fondi pensione: la manovra le
aumenta dall’11
al 20%: l’ipotesi
resta quella di
abbassarle
almeno al 17%
anche se c’è una
spinta forte a
limitarle al 15%
Il governo ha fatto un
intervento consistente
e a tutto campo
affrontando problemi
economici
e sociali rilevanti»
Pier Paolo Baretta
Sottosegretario
all’Economia
Emendamento giusto
Ma la pressione fiscale
sui possessori di case
rimane intollerabile
Essere proprietari
ormai è un incubo
Corrado Sforza Fogliani
Presidente
di Confedilizia
GIAMPIERO SPOSITO /REUTERS
2,5
per mille
L’aliquota
massima
della Tasi
Resta però
la possibilità
di un aumento dello 0,8
in caso
di detrazioni
che l’aliquota massima della
Tasi non può superare il 2,5
per mille. Resta la possibilità
di un ulteriore aumento al
massimo dello 0,8 per mille, a
condizione di introdurre detrazioni sulla prima casa «tali
da generare effetti sul carico
di imposta Tasi equivalenti o
inferiori» a quelli dell’Imu prima casa del 2012. Il senso dell’intervento è quello di evitare
possibili rincari dell’imposta
locale sui «servizi indivisibili»,
visto che il tetto di aliquota al
2,5 per mille per la Tasi sulla
prima casa era formalmente in
vigore solo per quest’anno, e a
partire dal 2015 l’aliquota sarebbe potuta crescere addirittura fino al 6 per mille. Con la
nuova norma, invece, anche
l’anno venturo l’aliquota mas-
113,5
euro
Il canone
per la Rai
nel 2015
sarà uguale
o inferiore
a quello
pagato
quest’anno
L’edilizia scolastica esclusa
dal patto di stabilità
Le altre novità: scatta la mobilità per i dipendenti delle Province
Arrivano 75 milioni per le bonifiche e i lavoratori dell’amianto
antissime le novità introdotte dal governo
ieri con il nuovo pacchetto di emendamenti. A
parte casa e Rai, vediamole
in sintesi.
T
Più tasse sui giochi
Nel 2015 si punta a fare cassa
per 730 milioni. Si va dall’anticipazione della gara del lotto ai
tagli all’aggio. C’è una sanatoria per i centri scommesse non
autorizzati, e un versamento
annuo di 500 milioni di euro da
parte dei concessionari.
In classe
730
Nella manovra arrivano
130 milioni
per il personale addetto
alle pulizie
delle scuole
e 64 milioni
per coprire
le supplenze
brevi
dei docenti
milioni
L’incasso
dalla stretta
sul mondo
dei giochi
La maggior
parte arriva
dalle slot
50
ANSA/STRINGER
Debiti P.a e Iva
Le maggiori entrate Iva sui pagamenti dei debiti della P.a si
fermano a quota 240 milioni
nel 2014; ma l’aumento delle
accise non scatterà.
Fondazioni
Trivellazioni
Pagheranno tasse su una quota
maggiore di dividendi, ma arriva un credito d’imposta dal 2016.
Più caro il canone annuo per i
permessi di prospezione e ricerca per le concessioni di coltivazione degli idrocarburi.
milioni
La cifra
destinata
ad aumentare
i fondi
per il Servizio
Civile
sima che gli Enti locali potranno introdurre sarà quella del
2,5 per mille, salendo al 3,3 per
mille nel caso in cui il Comune
abbia introdotto detrazioni a
favore delle famiglie meno abbienti.
Naturalmente bisogna vedere se la definizione di un tetto all’aliquota Tasi non avrà
conseguenze sgradevoli: i Comuni sono in grave difficoltà di
bilancio, ulteriormente aggravate dai tagli agli stanziamenti
decisi dal governo. È possibile
che alla fine tanti sindaci decidano di innalzare l’aliquota Tasi fino al livello massimo per
far quadrare i conti. E lo scorso anno il governo aveva pagato una compensazione di 625
milioni per garantire il gettito
ai Comuni. «Copertura» che al
Comuni con i bilanci in ordine
per le spese che riguardano investimenti. Sì anche alla rinegoziazione dei mutui.
Scuola
Esclusione delle spese per
l’edilizia scolastica dal patto di
stabilità interno per le Province e le Città metropolitane. 130
milioni per il personale addetto alle pulizie delle scuole e 64
per le supplenze brevi di docenti e non.
Epatite C
C’è 1 miliardo in due anni per la
cura dell’epatite C con il nuovo
superfarmaco.
Esuberi nelle Province
Scatta la mobilità per i dipendenti in esubero, che dovranno essere ricollocati prioritariamente in Regioni e Comuni. Arrivano anche 60 milioni
per mantenere i servizi per
l’impiego nelle Province in
crisi finanziaria, ed attuare il
programma «Garanzia Giovani».
momento non è stata prevista
e che potrebbe creare nuove
tensioni con i sindaci.
Altra novità introdotta con
un emendamento, il congelamento del canone Rai sempre
per il 2015: i contribuenti quindi dovranno pagare lo stesso
importo versato quest’anno,
ovvero 113,50 euro.
Ma non è detto che il «cantiere» della legge di Stabilità
non veda altre novità. Restano
da affrontare la revisione della
soglia per accedere al nuovo
regime forfettario dei minimi,
l’Irap per le imprese più piccole con pochi o nessun dipendente, l’ulteriore riduzione dei
tagli ai patronati e soprattutto
il contenimento delle tasse sui
fondi pensione, che il Pd vuole
fermare a quota 15%.
Valle d’Aosta
Tagliallapolitica
masolo«volontari»
1 La Valle d’Aosta ta-
glia i costi della politica. Su base volontaria.
Il consiglio regionale
ha infatti approvato un
emendamento al bilancio regionale che offre
ad ogni consigliere la
possibilità di rinunciare
ad una quota a sua scelta dell’indennità. Non è
la prima volta che la
Valle d’Aosta prova a
tagliare i costi della politica su base «volontaria». Una norma analoga era già stata approvata nel 2011. Aderì un
solo consigliere e un
anno dopo la norma
venne abrogata.
Aerospazio
Etihad e Alitalia
Il progetto aerospaziale sarà finanziato con 200 milioni attraverso la riduzione del taglio alla
Difesa.
Per le compagnie di volo straniere sarà più facile fare scalo in
Italia. Una norma che favorisce
Etihad.
Regioni
Servizio Civile
Amianto
Arriva 1 miliardo per l’allentamento del Patto di stabilità, che
le Regioni potranno girare ai
Confermato l’incremento dei
fondi: in arrivo 50 milioni nel
2015.
Arrivano 75 milioni per le bonifiche e per i lavoratori col[ROB. GIO .]
piti.
Più Iva sul pellet
Election Day
Arriva l’election day per le elezioni amministrative e regionali del prossimo anno.
Sale dal 10 al 22% l’Iva applicata sul combustibile ricavato da
segatura, con incassi per 100
milioni.