QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE I Seduta del 15 Novembre
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QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE I Seduta del 15 Novembre
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE Seduta del 15 Novembre 2016 O.d.G. Punto 1 - Comunicazioni del Presidente della Commissione. Punto 2 - Approvazione verbale e resoconto della precedente seduta del 19 ottobre 2016. Punto 3- AUDIZIONI con i Sindaci dei comuni di Boara Pisani e Cavallino Treporti in merito a: Ambiti territoriali delle Aziende U.L.S.S., come da legge regionale 19 del 2016”. Punto 4- AUDIZIONI con il Presidente SiTi e il Presidente FIMP Veneto in merito a: “Problematiche legate alla diminuzione delle coperture vaccinali nella Regione del Veneto”. Punto 5- AUDIZIONI con Segretario regionale Sivemp-Fvm in merito a: “Emergenza Blue Tongue e carenza di personale dei servizi veterinari delle U.L.S.S. del Veneto”. Punto 6- AUDIZIONI con il Presidente FIADDA Regione Veneto e con il Presidente della FISH del Veneto in merito a: Persone sorde, oralismo, LIS. Comprensione del problema, interventi e ritardi”. Punto 7- Varie ed eventuali. I _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE PRESENTI Graziano AZZALIN (Partito Democratico) Fabiano BARBISAN (Zaia Presidente) Riccardo BARBISAN (Liga Veneta – Lega Nord) Massimiliano BARISON (Forza Italia) Patrizia BARTELLE in GRILLO (Movimento 5 Stelle) Andrea BASSI (Lista Tosi per il Veneto) Sergio Antonio BERLATO (Fratelli d'Italia - AN - Movimento per la cultura rurale) Jacopo BERTI (Movimento 5 Stelle) Sonia BRESCACIN (Zaia Presidente) Franco FERRARI (Alessandra Moretti Presidente) Franco GIDONI (Lega Veneta - Lega Nord) Alessandra MORETTI (Partito Democratico) Giovanna NEGRO (Il Veneto del Fare - Flavio Tosi) Bruno PIGOZZO (Partito Democratico) Orietta SALEMI (Partito Democratico) Alberto SEMENZATO (Liga Veneta – Lega Nord) Claudio SINIGAGLIA (Partito Democratico) Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente) Francesca ZOTTIS (Partito Democratico) Marino ZORZATO (Area Popolare Veneto) Dott. Jacopo CAPUZZO (Responsabile Quinta Commissione consiliare) Dott.ssa Viviana SCHIAVO (Servizio Affari giuridici e legislativi) Dott.ssa Francesca RUSSO (Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria) Dott. Luca PESCARIN (Sindaco del Comune di Boara Pisani) Avv. Roberta NESTA (Sindaco del Comune di Cavallino Treporti) Dott. Antonio FERRO (Presidente SiTi) Dott. Massimo VALSECCHI (Socio SiTi) Dott. Franco PISETTA (Segretario regionale FIMP Veneto) II _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE Dott. Roberto MORA (Presidente reg.le Ordine dei Medici chirurghi e odontoiatri) Dott. Giovanni CARRETTA (Ordine dei medici Chirurghi e Odontoiatri di Padova) Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm) Dott. Flavio SAVOLDI (Presidente FISH Veneto) Luana PESCE (Accompagnatrice FIADDA) LINDA (Bambina sorda con impianto cocleare) Paola LODI RIZZINI (FIADDA Regione Veneto) Marco LODI RIZZINI (FIADDA) Presiede Fabrizio BORON III _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE INDICE DEGLI INTERVENTI PRESIDENTE Dott. Luca PESCARIN (Sindaco del Comune di Boara Pisani) Avv. Roberta NESTA (Sindaco del Comune di Cavallino Treporti) PRESIDENTE Graziano AZZALIN (Partito Democratico) PRESIDENTE Francesca ZOTTIS (Partito Democratico) Alessandra MORETTI (Partito Democratico) Franco FERRARI (Alessandra Moretti Presidente) Patrizia BARTELLE in GRILLO (Movimento 5 Stelle) Bruno PIGOZZO (Partito Democratico) Alberto SEMENZATO (Liga Veneta - Lega Nord) Fabiano BARBISAN (Zaia Presidente) PRESIDENTE Massimiliano BARISON (Forza Italia) Francesca ZOTTIS (Partito Democratico) PRESIDENTE Andrea BASSI (Lista Tosi per il Veneto) PRESIDENTE Avv. Roberta NESTA (Sindaco del Comune di Cavallino Treporti) Dott. Luca PESCARIN (Sindaco del Comune di Boara Pisani) PRESIDENTE Dott. Massimo VALSECCHI (Socio SiTi) Dott. Antonio FERRO (Presidente SiTi) Patrizia BARTELLE in GRILLO (Movimento 5 Stelle) Orietta SALEMI (Partito Democratico) Claudio SINIGAGLIA (Partito Democratico) Giovanna NEGRO (Il Veneto del Fare) Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente) PRESIDENTE Dott. Massimo VALSECCHI (Socio SiTi) Dott. Antonio FERRO (Presidente SiTi) PRESIDENTE Patrizia BARTELLE in GRILLO (Movimento 5 Stelle) Dott. Massimo VALSECCHI (Socio SiTi) PRESIDENTE Dott. Roberto MORA (Presidente reg.le Ordine dei Medici chirurghi e odontoiatri) IV 1 1 2 10 10 11 11 13 14 14 15 16 17 18 18 19 21 22 23 24 25 25 26 29 36 37 38 41 42 44 44 46 48 48 49 50 50 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE Dott. Franco PISETTA (Segretario regionale FIMP Veneto) Dott. Giovanni CARRETTA (Ordine dei medici Chirurghi e Odontoiatri di Padova) Dott. Roberto MORA (Presidente reg.le Ordine dei Medici chirurghi e odontoiatri) PRESIDENTE Dott. Franco PISETTA (Segretario regionale FIMP Veneto) Dott. Roberto MORA (Presidente reg.le Ordine dei Medici chirurghi e odontoiatri) Patrizia BARTELLE in GRILLO (Movimento 5 Stelle) Dott. Franco PISETTA (Segretario regionale FIMP Veneto) Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente) Claudio SINIGAGLIA (Partito Democratico) Dott. Franco PISETTA (Segretario regionale FIMP Veneto) Dott. Roberto MORA (Presidente reg.le Ordine dei Medici chirurghi e odontoiatri) PRESIDENTE Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm) PRESIDENTE Graziano AZZALIN (Partito Democratico) Bruno PIGOZZO (Partito Democratico) Claudio SINIGAGLIA (Partito Democratico) Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm) Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm) PRESIDENTE Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm) Franco GIDONI (Lega Veneta - Lega Nord) Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm) Fabiano BARBISAN (Zaia Presidente) Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm) Giovanna NEGRO (Il Veneto del Fare) Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm) Orietta SALEMI (Partito Democratico) Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm) PRESIDENTE Patrizia BARTELLE in GRILLO (Movimento 5 Stelle) Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente) Dott. Flavio SAVOLDI (Presidente FISH Veneto) Paola LODI RIZZINI (FIADDA Regione Veneto) Dott. Flavio SAVOLDI (Presidente FISH Veneto) Paola LODI RIZZINI (FIADDA Regione Veneto) Dott. Flavio SAVOLDI (Presidente FISH Veneto) Luana PESCE (Accompagnatrice FIADDA) LINDA (Bambina sorda con impianto cocleare) Luana PESCE (Accompagnatrice FIADDA) V 50 51 51 51 51 55 59 59 61 62 62 65 65 65 73 73 74 75 76 76 77 77 79 80 81 83 85 85 85 86 86 86 87 87 88 88 93 93 93 93 94 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE LINDA (Bambina sorda con impianto cocleare) Dott. Flavio SAVOLDI (Presidente FISH Veneto) Paola LODI RIZZINI (FIADDA Regione Veneto) Franco GIDONI (Lega Veneta - Lega Nord) Orietta SALEMI (Partito Democratico) Patrizia BARTELLE in GRILLO (Movimento 5 Stelle) Marco LODI RIZZINI (FIADDA) Dott. Flavio SAVOLDI (Presidente FISH Veneto) PRESIDENTE VI 94 94 95 100 101 102 103 104 104 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE PRESIDENTE Buongiorno. Pongo in votazione il verbale e della resoconto della seduta precedente, del 19 ottobre scorso. Favorevoli? Contrari? Astenuti?… Iniziamo le audizioni partendo dai Sindaci del Comune di Boara Pisani e Cavallino Treporti, in merito alla costituzione delle nuove U.L.S.S.. Li facciamo entrare, per cortesia. Buongiorno, chiedo cortesemente di ascoltare perché abbiamo diverse audizioni altrimenti non riusciamo nella tabella di marcia. Ora abbiamo l’audizione del Sindaco del Comune di Cavallino Treporti e del Sindaco del Comune di Boara Pisani; vedo una folta rappresentanza, però sapete che può parlare solo il Sindaco di Cavallino Treporti e il Sindaco di Boara Pisani. Se avete portato un documento vi chiedo di farlo avere alla struttura in modo che lo lasciano agli atti e lo fotocopiano per i Consiglieri. Avete un quarto d’ora di tempo altrimenti non riusciamo a lasciar spazio ai Consiglieri che magari qualche domanda ve la vogliono fare. Parlate a microfono acceso perché deve essere verbalizzato tutto. Prego. Dott. Luca PESCARIN (Sindaco del Comune di Boara Pisani) Buongiorno a tutti, sono Luca Pescarin, Sindaco di Boara Pisani. Ringrazio il Presidente e tutti i componenti della Commissione per l’invito rivolto all’Amministrazione. Oggi sono qui per ribadire ciò che già è stato espresso a settembre 2015 dall’allora Consiglio comunale della passata Amministrazione, sempre presieduta dal sottoscritto, in cui 1 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE all’unanimità si chiedeva alla Regione che Boara Pisani come da sempre storicamente - potesse far parte della nuova azienda U.L.S.S. di Rovigo. Oltre al documento espresso all’unanimità dal Consiglio comunale, vi è stato inviato anche il documento - sempre espresso all’unanimità - dalla Conferenza dei Sindaci dell’intera U.L.S.S. 18 di Rovigo. La mia preoccupazione, quella della cittadinanza, è quella di continuare a far parte dell’azienda sanitaria rodigina, ma l’altro aspetto che ci preoccupa è la decorrenza per quanto riguarda l’istituzione della nuova U.L.S.S. rodigina; nel senso che non vorremmo che ci fosse una vacatio tra la possibilità di poter rientrare nell’U.L.S.S. rodigina rispetto alla realtà di oggi che è quella invece di far parte dell’U.L.S.S. di Padova. Grazie. PRESIDENTE Grazie a lei. Prego. Avv. Roberta NESTA (Sindaco tutti, ringrazio del Comune di Cavallino Treporti) Buongiorno signori a Commissari per aver anch’io il Presidente fissato questo e momento i di audizione. Mi permetto di essere sintetica ma di aggiungere qualche parola in più, pur facendo in parte mie le considerazioni del collega, in quanto è importante che capiamo, sicuramente a voi non sono sfuggite, ma il mio ruolo oggi è di evidenziarle. Noi ci siamo trovati il giorno 20 settembre, 21 settembre, di fronte ad una situazione che per noi era assolutamente 2 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE non immaginabile. Quindi è un caso assolutamente diverso rispetto a quello del collega e ritenevamo di essere nella U.L.S.S. Serenissima Successivamente a e questa di data continuare di ad settembre, esserci. per le note vicende che non sto qui a ripercorrere perché i signori Commissari le conoscono meglio di me, ci si trova in questa situazione che oserei definire per me paradossale. Lei Presidente documenti, ci noi chiedeva se produzione intendiamo cartacea ne produrre abbiamo dei fatta abbastanza. La ripercorro velocissimamente: abbiamo mandato una nota il 23 settembre, abbiamo mandato una nota il 27 settembre, abbiamo mandato una ulteriore nota il 17 ottobre, fino alla nota con la quale chiedevamo l’audizione fissata per oggi il 25 ottobre. In tutto questo percorso, quindi mi riporto a quei documenti che stato anche disponibilità, è importantissimo che Consiglio comunale consiglieri di è l’ordine con il Cavallino sono già mandato del il un giorno consenso Treporti nella documento approvato unanime 27 vostra di settembre in tutti 2016; ordine del giorno che per praticità di consultazione mi sono permessa già di consegnare al segretario, cancelliere, non so come si definisce in Regione, poc’anzi. Questo ordine del giorno, che era ovviamente finalizzato ad un percorso relativamente diverso dal punto di vista formale relativamente a quell’iter del PDL 23 che avevate in essere in quel momento, in termini di contenuti è ancora valido ed efficace in tutte le sue parti. Quindi mi permetto di ridepositarlo ma non perché non l’abbiate, semplicemente per praticità di consultazione perché tutti i temi sono stata l’approvazione sicuramente sviscerati. Poi, seguendo l’ordine logico, c’è della legge 19/2016, il giorno 20 ottobre. Permettetemi, in 3 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE riferimento proprio a questo passaggio non posso esimermi dal fare delle considerazioni di carattere procedurale. Queste considerazioni sono assolutamente necessarie perché a volte le norme, anche quelle procedurali, diventano norme sostanziali nel momento in cui non si riconoscono dei diritti sostanziali, dei diritti propedeutici, preliminari ad ogni qualsiasi considerazione di carattere sostanziale. Nel momento in cui ad un ente si negano in maniera completa ogni e qualsiasi possibilità di essere partecipe di una procedura normativa, non dico amministrativa dico normativa, credo che questa cosa sia una lesione gravissima dei diritti costituzionalmente anni, per garantiti fortuna, nel e nostro previsti Stato da che è innumerevoli uno stato di diritto. Ritengo che voi siate tutti a conoscenza di quanto previsto dalla legge 14 settembre 1994, n. 56, e non voglio fare una lezione di diritto perché non mi compete e non ne ho le competenze, però certo non posso non dire quello che prevede il comma 3 e il comma 3 bis: “3. Le modifiche degli ambiti territoriali si possono interessati. Le modifiche fare hanno sentiti gli efficacia a enti locali partire dal primo gennaio successivo all’entrata in vigore della legge regionale” e il comma 3 bis dice: “Qualora gli enti locali interessati non esprimano Il parere di cui al comma 3 entro il termine di 60 giorni dal ricevimento della richiesta si prescinde dallo stesso”. Ebbene, già cominciando dal 3 bis si capisce che a noi non sono stati non solo l’avviso, ma neanche i tempi e i termini per esprimerci; ovviamente, non c’è stata nessuna forma di verifica di quelle che erano le volontà del nostro Comune e, ovviamente, l’unico aspetto che ci preoccupa e non poco è che l’ultima parte del comma 3 prevede che le modifiche 4 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE andranno in vigore a partire dal primo gennaio successivo all’entrata in vigore. Capite, quindi, che non è una sterile eccezione di carattere procedurale quella che sto facendo in questo contesto. Sto dicendo che oggi come oggi come Sindaco difficilmente riesco a dare risposte ad una popolazione che mi chiede, difficile difficilmente rispondere so in cosa questo dire perché contesto ad di oggi è mancanza assolutamente di tempo e di preoccupazione rispetto al fatto che il primo gennaio ci troveremo una situazione sostanzialmente diversa. Sarò molto breve, ma non posso esimermi da un paio di considerazione anche di carattere sostanziale, anche se a mio parere quella di carattere procedurale è quella assorbente. Assorbente non perché non siano importanti le questioni sostanziali, ma perché avendo leso quel diritto fondamentale della partecipazione ci troviamo impossibilitati a far valere gli aspetti sostanziali. Comunque mi permetto in maniera molto sintetica di dire che passando di A.S.L., essendoci 9 A.S.L. invece che 7 noi perderemo gli Hub che oggi nella Regione Veneto sono sette e quindi non avremo più la precedenza non facendo più parte dell’A.S.L. veneziana rispetto all’Hub di Venezia ospedale dell’Angelo. Credo che questa sia una grossissima lesione del diritto alla salute costituzionalmente garantito e di conseguenza, di questo aspetto, credo che la popolazione di Cavallino Treporti dovrebbe essere stata dedotta tempestivamente e avrebbe dovuto dire la sua ed esprimersi. Oggi credo che questa sia una grossissima penalizzazione in termini oggettivi e di conseguenza la voglio sottoporre ai Commissari in questa sede perché la valutino attentamente. Poi, qualcuno potrebbe dire che Cavallino Treporti gravita verso l’A.S.L. sandonatese del Veneto orientale, niente di 5 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE più discutibile, volevo dire un aggettivo diverso ma mi limito a questo e mi spiego perché. Tre anni fa, due anni e mezzo fa è stata una convenzione tra l’A.S.L. veneziana e l’A.S.L. minore del Veneto gravità, Cavallino orientale cioè Treporti bianchi andava per e a la quale verdi, codici di popolazione di sull’ospedale di la gravitare i Jesolo piuttosto che su quello di San Donà di Piave. Di conseguenza è ovvio che oggi c’è una grossa partita che va affrontata in quei nosocomi, però questo è finalizzato a degli accordi perché in realtà d’estate anche i codici di minore rilevanza vanno affrontati da Venezia. Quindi alcune notizie che vengono passate come dati di fatto e incontrovertibili assolutamente non lo sono se si va a leggere attentamente commissari lo i sapranno dati fare, e sicuramente hanno strumenti i e signori mezzi e competenze maggiori della mia. Invito da questo punto di vista a fare questo lavoro, perché effettivamente quello che a volte si dice non è quello che i dati oggettivi evidenziano. Per quanto riguarda, quindi, la mobilità passiva è vero che Venezia paga 5 milioni e 500 e che di questi 5 milioni e 500 ne dà il 65% all’ A.S.L. 10, perché è limitrofa, etc., però effettivamente, oggi come oggi, capite anche la motivazione. Altra preoccupazione corso del tempo non di potrebbe poco rilievo, che forse essere superata ma che nel oggi, comunque vista anche la pochezza del tempo, ha sicuramente un rilievo pregnante. La quota pro capite che viene erogata all’A.S.L. del Veneto orientale e di 1.500 euro pro capite, nella nostra A.S.L. - dico nostra spero anche in futuro, comunque nostra cioè veneziana - è di 1.753 euro pro capite. Quindi la criticità è che mancherebbero all’appello 3 milioni e 300 mila euro circa. Cosa significa questo? Io lo 6 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE chiedo, è una domanda che faccio. Significa minori servizi per Cavallino per 3 milioni e 300? Significa minori servizi per tutti i Comuni dell’A.S.L. 10? Questa è una fonte di preoccupazione che effettivamente ci lascia molto... integra la Regione, li dà all’A.S.L. del Veneto orientale? Non lo so, però abbiamo è a una criticità disposizione che con questo sicuramente poco non tempo può che passare inosservata. Finora abbiamo parlato della sanità, abbiamo parlato di dati oggettivi, abbiamo parlato di preoccupazioni, ora - e sto per concludere non voglio tediare ulteriormente - permettetemi di dirvi la situazione del sociale. Mi sono permessa di produrre alla segreteria di questa Commissione due documenti, due documenti che a mio modo di vedere sono molto esaustivi in quanto le associazioni del volontariato hanno prodotto questi due documenti. Questa è effettivamente una produzione documentale nuova rispetto a quello che avevo già mandato. Permettetemi Cavallino un piccolissimo Treporti era parte e del rapidissimo Comune di cappello: Venezia, un quartiere che per ragioni storiche molto spesso non poteva usufruire dei servizi del centro storico, di tutti i tipi e anche della sanità. Nel corso del tempo tante associazioni del sociale si sono attivate, la Croce Verde, i volontari del soccorso piuttosto che per i temi animalisti, piuttosto che per i portatori di handicap, quindi nel corso del tempo e parliamo dei 20/30 anni, quindi un processo storicizzato importante che ha avuto una lunga incubazione, siamo arrivati ad oggi ad una situazione sicuramente di eccellenza per tanti servizi, che oggi vengono fatti però in termini di convenzione, in termini di protocolli progetti. 7 e in termini di _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE Questo lavoro, questa incubazione, come l’ho definita, è durata talmente a lungo che effettivamente la preoccupazione oggi è enorme sarebbe perché annullare preparare le non un vorremmo percorso procedure o ricominciare fatto. evitare, E quindi meglio, di da il capo, tempo, distruggere quello che c’è sul territorio per noi è fondamentale. Quindi chiedo a questi signori Commissari che di questo tema ne tengano molto molto conto; tra l’altro, siccome le eccellenze ci sono sarebbe peccato distruggerle. Non voglio tediarvi ulteriormente, un rapidissimo passaggio. Gestione associata, la facciamo con Marcon, Quarto d’Altino e Venezia, abbiamo una omogeneizzazione dei regolamenti, delle procedure ormai standardizzate che hanno portato ad un accorpamento di certi servizi, ad un risparmio di spesa come questa Regione ci ha più volte incoraggiato. Credo che stiamo facendo un ottimo lavoro e che sostanzialmente non vorremmo perdere. Tra l’altro, tra i documenti che abbiamo mandato in corso di questo periodo, breve periodo ma intenso, abbiamo mandato anche il Sanità. documento Poi, della permettetemi, Conferenza abbiamo un dei Sindaci della ultimissimo tema: Cavallino Treporti è la seconda spiaggia d’Italia, Cavallino Treporti esprime il 10% delle presenze turistiche del Veneto, Cavallino Treporti è la prima meta del Veneto se togliamo Venezia. Forse qualcuno di voi non lo sapeva, quasi nessuno lo sa perché il riferimento che noi abbiamo è il turista, l’ospite di lingua tedesca, che è circa il 72–73%. Oggi abbiamo ricevuto tutta una serie di riconoscimenti per la sicurezza del nostro territorio, la sicurezza del nostro territorio è declinata da vari punti di vista ed è declinata anche dal punto di vista della sanità. 8 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE Riceviamo, quindi, sicuramente segnalazioni positive e il gradimento dell’ospite continua ad esserci, quindi la nostra preoccupazione è importante non solo per l’ospedale di riferimento, ma anche per il servizio che i volontari della Croce Verde strumentazione stanno che facendo. oggi hanno, Perché grazie con al tutta Comune, la grazie all’associazione dei campeggi, Assocamping, veramente siamo in una situazione di eccellenza e noi siamo preoccupati. Non possiamo rischiare prima di tutto per i residenti, ma non possiamo rischiare di mettere in crisi una economia come quella turistica, perché io faccio parte del Tavolo dei Sindaci della costa, mi sono confrontata con i miei colleghi e pur avendo delle situazioni che funzionano non è la situazione di Cavallino Treporti. La nostra è una situazione in cui il Comune ha messo in tutte le Amministrazioni che si sono succedute, la mia è la quarta, ma anche i precedenti Sindaci hanno fatto il loro e li ringrazio, ma anche gli imprenditori hanno messo. Quindi cercate, per cortesia, di tenere conto di questa peculiarità, perché era una terra desolata 50 anni, oggi è una terra che sta funzionando in una situazione di rete, di rete con la Regione, di rete con il Comune e di rete con l’imprenditoria e quindi credo che sia importante. Concludo. La richiesta credo che sia abbastanza, come dire, scostata però è doveroso da parte mia farla, io la faccio con il cuore in mano dicendo che effettivamente la Regione, per tanti motivi, in questa procedura ha violato tante norme. Sono convinta che la Regione oggi potrà mettere a posto questa situazione perché è una situazione importante per i cittadini cittadini. Io mi non tanto faccio per portavoce il sindaco, dei miei ma per i concittadini chiedendovi che troviate l’aspetto normativo, il veicolo più 9 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE giusto e più appropriato per tutte le ragioni che ho esplicitato. Noi vogliamo rimanere, o tornare, a seconda dei punti di vista, io dico rimanere perché oggi siamo ancora nell’A.S.L. Serenissima, A.S.L. 3 ex 12, poi in futuro faremo le riflessioni che saranno da fare. Mi permetto di evidenziare ancora la mia preoccupazione per il primo gennaio 2017, perché ci sarà la necessità effettivamente di tranquillizzarci anche da questo punto di vista. Permettetemi di dirvi anche che la violazione è importante e a questo Sindaco è stato chiesto di reagire con tutte le possibilità che ci sono e credo che il mandato che i miei concittadini mi hanno dato lo rispetterò fino in fondo, confidando nella soluzione positiva che voi vorrete porre a questa vicenda che effettivamente è nata un po’ male. Grazie mille massima, e per sono l’attenzione a disposizione che per mi avete ogni e prestato, qualsiasi necessità. PRESIDENTE Grazie. I Consiglieri se hanno voglia di fare delle domande o delle richieste di chiarimenti le possono fare, chiedo solo di alzare la mano. Prego, consigliere Azzalin. Graziano AZZALIN (Partito Democratico) La situazione la conosciamo, l’avevamo sollevata in Consiglio regionale, c’era stato detto che era stata una svista e che in qualche modo si sarebbe provveduto in sede di Finanziaria a risolvere la questione. 10 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE Noi non abbiamo voluto fare nessuna polemica, abbiamo visto però il collegato alla Finanziaria e non c’è nulla che dia risposta alla chiedere al soluzione Sindaco di del problema. Boara Pisana Per e cui al più Sindaco che di Cavallino Treporti, che ringrazio, chiedo a lei Presidente e a questa Commissione in quanto, anche se è pur vero che di per sé non ha nessuna competenza in merito per risolvere la questione, però può avere un ruolo politico nell’indicare, sollecitare, farsi garante di una soluzione del problema da questo punto di vista, per cui mi fermo. Per quel che ci riguarda se non vediamo nessuna proposta della Giunta che va a risolvere la questione siamo pronti a presentare noi la proposta come abbiamo sollevato la questione, proprio perché penso che si debba porre rimedio a una svista. Quindi che per una svista la cosa continui tanto senza aver indicato una soluzione è alquanto singolare. Detto questo, questione ha chiedo già a lei, Presidente, interloquito con se di questa l’Amministrazione regionale e se dobbiamo attenderci una proposta sulla quale possiamo convergere e dare il nostro sostegno, se questa c’è. Se non c’è, ripeto, siamo a disposizione come abbiamo fatto nel momento in cui abbiamo evidenziato questa carenza legislativa nell’articolato di legge dell’Azienda Zero. Grazie. PRESIDENTE Facciamo una serie di domande in modo che ci possa esser una risposta univoca. La parola al consigliere Zottis. Francesca ZOTTIS (Partito Democratico) Grazie, Presidente. 11 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE Oltre a far propria la richiesta/proposta del consigliere Azzalin, perché è vero che quando ci siamo trovati a votare l’ordine del giorno alla conclusione del PDL 23, la legge 19, l’abbiamo votato in modo favorevole ma con l’auspicio che poi quell’ordine del giorno, che è un semplice indirizzo che deve trovare un atto pratico in qualche legge, venisse inserito così come promesso dall’assessore Coletto e più recentemente dal Vicepresidente Forcolin all’interno della Finanziaria. Queste erano le promesse che mi pare fossero state fatte ai Comuni che abbiamo audito oggi e anche che erano state fatte a noi. L’altra richiesta che faccio alla Commissione è di avere in futuro chiarezza economica nuove e su quella finanziaria, U.L.S.S.. Perché è che sarà soprattutto una la sostenibilità finanziaria, preoccupazione che delle abbiamo fatto emergere durante il dibattito, che continueremo a far emergere perché senza questa si fa fatica a vedere un miglioramento dei servizi. E credo di aver colto che una delle preoccupazioni più grosse della Sindaca non solo di Cavallino, ma penso che le preoccupazioni siano simili anche negli altri Comuni, sia quella di fungere da ammortizzatore per nessuno, che questa fosse l’U.L.S.S. del Veneto Orientale o che questa sia in futuro quella dell’U.L.S.S. Serenissima, perché anche qua bisognerà capire perché c’è una revisione e un allargamento che incide su tutti i Comuni. Faccio queste due richieste perché ritengo che dal momento in cui la legge è stata approvata ora sia il momento dell’operatività, andremo a rivedere anche il Piano sociosanitario e credo sia anche il momento di rivedere le carte e di avere certezze su quelli che erano degli indirizzi 12 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE politici che abbiamo ascoltato, ma sui quali vorremmo avere dati concreti. Grazie. PRESIDENTE Bene. La parola al consigliere Moretti. Alessandra MORETTI (Partito Democratico) Grazie, Presidente. Voglio ringraziare i Sindaci che oggi sono qui e che ci hanno esposto le loro considerazioni che, secondo me, si basano fondamentalmente su quello che un Sindaco cerca di fare sempre, cioè dare risposte al territorio, ai propri concittadini in un’ottica di sistema. Io invece voglio stigmatizzare l’errore che è stato fatto dalla maggioranza: è stato un errore grave, grossolano, cioè quello di posizionare Boara sotto Padova e Cavallino non farlo rientrare sotto la Serenissima. Credo che questo errore sia stato grave e tra l’altro non sia stato neanche motivato, per cui non è stata una svista. Noi abbiamo cercato di capire le motivazioni e quindi abbiamo continuato a chiederle e non ci sono state date. La decisione è stata presa e credo sia stata presa una decisione profondamente sbagliata. Questo bisogna avere anche il coraggio di dirlo, la politica ogni tanto può sbagliare; beh, se sbaglia bisogna che corregga il tiro, no? Qui la maggioranza si deve assumere la responsabilità di avere sbagliato e di correggere. Noi come PD, e poi interviene anche il consigliere Ferrari che è della zona, noi presenteremo un emendamento nel collegato alla Finanziaria proprio per riposizionare i due Comuni, perché riteniamo che 13 dopo 4 mesi di discussione _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE sulla riforma sanitaria questo tipo di errore, se errore è stato fatto, non debbano ripetersi. Quindi noi chiediamo che in Finanziaria, nel collegato alla Finanziaria si possa rimediare a questo. Grazie. PRESIDENTE Prego, consigliere Ferrari. Franco FERRARI (Alessandra Moretti Presidente) Grazie, Presidente. Anch’io mi associo a quanto è stato detto dal Capogruppo Moretti e dai miei amici. Nel senso che errore o non errore, però credo sarebbe stato logico e giusto che sia Boara e Cavallino Treporti, anche per una questione di posizione, andassero sotto Venezia e sotto il Veneto Orientale. Presidente, non so come si possa fare, presentando un emendamento e sicuramente lo presenteremo in fase di Legge di stabilità, se riusciamo in qualche modo a trovare la soluzione per far sì che questi due Comuni tornino nella loro posizione. Questo è quanto come Gruppo Alessandra Moretti Presidente mi sento di dire. Grazie. PRESIDENTE Prego, consigliere Bartelle. Patrizia BARTELLE in GRILLO (Movimento 5 Stelle) Grazie, Presidente. Mi spiace vedervi qui perché non dovevate esserci. Noi ci siamo battuti in Aula per la prima parte perché queste cose non succedessero. Le abbiamo dichiarate, le abbiamo discusse non siamo stati ascoltati e siete qui a chiedere quello che 14 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE doveva essere normale. Non dovevate essere qui, qualcuno l’ha chiamata svista. Questa qualcuno l’ha chiamata svista, qualcuno l’ha chiamata errore, sono certa che la maggioranza che ci sta di fronte prenderà atto di quello che è successo e forse non serviranno nemmeno emendamenti né altre situazioni. Verrà sicuramente aggiustata perché è la conoscenza e l’ascolto del territorio che fa la gestione dello stesso. Noi abbiamo contrastato in maniera molto forte questa legge proponendone anche una nostra, che, tra l’altro, non è ancora stata discussa se presa in considerazione, ma partiva dall’ascolto del territorio, perché è il territorio che decide per se stesso. Non ho altro da dire che mi dispiace che siete qui. PRESIDENTE Prego, consigliere Pigozzo. Bruno PIGOZZO (Partito Democratico) Grazie, Presidente. Buongiorno e anche da parte mia il ringraziamento per questa vostra presenza, nonostante avremmo voluto tutti, almeno chi è intervenuto finora ed era già intervenuto in Aula, che questa situazione non si creasse. Nella precedente Legislatura, era stato iniziato per lo meno per Cavallino addirittura Treporti ancora in un ragionamento precedenza era con stato il Comune, iniziato il ragionamento, però il percorso, il metodo affrontato allora era quello corretto; cioè, come prevede e ricordava prima con abbondanza Treporti, come di motivazione prevede la la legge 15 Sindaca che lei di ha Cavallino citato, i _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE passaggi vanno rispettati perché in questo caso la forma è sostanza. Allora, quello oggi vogliamo dire è che questa operazione, questo blitz che documentazione, è spuntato all’allegato improvvisamente dove si dentro alla verificava lo spostamento di questi Comuni non è stata assolutamente una svista, è stata una scelta fatta con motivazioni non chiare ed è inaccettabile che una Istituzione come la Regione Veneto si comporti in questo modo nei confronti dei Comuni. Qui è mancato e a tutt’oggi manca, finché non si trova la soluzione, il rispetto istituzionale. A me dispiace che non sia presente l’Assessore, che, tra l’altro, si era anche prodigato venendo sul territorio promettendo soluzioni e non l’ha fatto. Quindi dico che è una vergogna essere qui in questa situazione ed è inaccettabile che quella legge, che poi ha avuto un esito che abbiamo visto tutti e sulla quale ci siamo questa espressi cosa, compimento ma con in maniera per molte questa contraria altre, modalità. non una soltanto legge Quindi arrivi anch’io per a voglio stigmatizzare e richiamare a responsabilità la maggioranza, in particolare l’Assessore, perché questa partita se l’è giocata malissimo e chiediamo che venga risolta prestissimo con il metodo corretto. PRESIDENTE Prego, consigliere Semenzato. Alberto SEMENZATO (Liga Veneta - Lega Nord) Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. Credo e mi minoranza perché ci auguro per che portare sono dei non il dati serviranno tutto nella emendamenti della Finanziaria. Anche incontrovertibile, 16 a parte i _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE procedurali come ha detto prima la Sindaca, che vedono il collocarsi di Cavallino nell’U.L.S.S. veneziana e non nell’U.L.S.S. del Veneto Orientale. L’Assessore, come è già stato detto, aveva garantito che questo sarebbe stato risolto e credo che da qui alla fine dell’anno in Finanziaria riusciremo a risolvere il problema. Grazie. PRESIDENTE Prego, consigliere Fabiano Barbisan. Fabiano BARBISAN (Zaia Presidente) Grazie, Presidente. Mi scuso per essere arrivato in ritardo, avevo un incontro sul territorio che purtroppo si è prolungato oltre il dovuto. Ho ascoltato la Sindaca di Cavallino un paio di volte e dico questo alla minoranza: dopo 130 ore di sparate a vuoto che hanno fatto congiunta tutti e quanti, compiuta per naturalmente, bloccare il in maniera molto rinnovamento delle U.L.S.S., è grazie alla maggioranza se abbiamo ottenuto di avere le 9 U.L.S.S.; non le tre, non le cinque, non le sette e non le dodici, cioè la riforma delle A.S.L. così come era stata organizzata. Questa cosa di Cavallino e di Boara mi pare di aver capito che l’Assessore, che dovrebbe arrivare perché era con me, è volto in maniera positiva nel valutare la richiesta di Cavallino. Pensiamoci bene, però - e questo penso rimanga agli atti - perché un litorale unito non parlo di entroterra, parlo di litorale, a mio avviso potrebbe avere delle caratteristiche caratteristiche di verso seguito, 17 i cittadini caratteristiche superiori, di essere _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE diciamo pronti con l’ A.S.L. e con tutti i servizi dovuti all’A.S.L.. Comunque il territorio va ascoltato, il territorio è sacrosanto anche perché in democrazia l’espressione si ha con il voto e hanno votato questa maggioranza, questa opposizione che in maniera unitaria hanno espresso la loro volontà. Da parte mia non c’è nessuna preclusione, tant’è che in Consiglio tornare. è Se stato è approvato stato un approvato ordine ritengo del che giorno per l’opposizione possa fare tutti gli emendamenti che vuole, anzi, che li faccia e vediamo dove arriviamo. Perché se era per questa opposizione noi eravamo a 21 A.S.L., avevamo tutto in alto mare, salvo recriminare che la maggioranza non sa governare, che il Presidente Zaia non sa far nulla e che noi eravamo allo sbando. Quindi, mi sentirei di dare una voce di sostegno al territorio, poi vedremo, prenderemo atto anche tecnicamente parlando di cosa ne uscirà. Grazie. PRESIDENTE Prima il consigliere Barison che deve ancora parlare e poi il consigliere Zottis. Prego. Massimiliano BARISON (Forza Italia) Grazie, Presidente. Conosco la situazione riferita al Comune di Boara Pisani che di fatto ha una sua storicità di appartenenza all’U.L.S.S. che fa riferimento alla provincia di Rovigo, ancorchè sia insediata Padova. esprimere dal Per punto cui anche di vista ringrazio in sede il di 18 provinciale Sindaco Quinta per in quella aver Commissione di voluto la sua _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE preoccupazione e soprattutto il fatto di dover modificare quello che è l’orientamento, ma anche i movimenti della cittadinanza verso un’U.L.S.S. doverli modificare verso una provincia che, pur essendo la stessa di appartenenza di Boara Pisani, creerebbe tutta una serie di difficoltà. Per cui mi sento di dire che valuteremo approfonditamente questa difficoltà e questa richiesta, perché personalmente penso che se non ci sono delle difficoltà tecniche meriti di essere accolta. PRESIDENTE Prego, consigliere Zottis. Francesca ZOTTIS (Partito Democratico) Solo perché capisco tutto, capisco la rivendicazione dei risultati, comprendo che possa dar fastidio che ad un certo punto la minoranza rivendichi anche alcune perplessità che ha sempre rivendicato, ma penso che bisogna cominciare a dirsi le Pigozzo cose l’ha per anche come stanno. detto, In perché parte che il la consigliere richiesta di Cavallino Treporti fosse partita anche dalla Conferenza dei Sindaci dell’U.L.S.S. 10 è vero; che questo sia un dibattito che dura da anni è vero; però che la si debba finire di gestire questo interpreto come dibattito con forzatura. È forzature… inutile, perché Consigliere… io se la ha qualcosa da dirmi me lo dice e non c’è nessun problema, magari non mezzo stampa o mezzo incontri privati o comunque partitici, perché io sono abituata a confrontarmi, non ho nessun tipo di problema, ma mi guarda in faccia e mi risponde. Detto questo, se questo percorso di Cavallino Treporti fosse stato fatto in modo completamente diverso, perché anch’io 19 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE sono d’accordo dell’unità Sindaco del che riuscito che possono litorale, in questo nelle varie esserci ma trovo momento ha delle valutazioni comprensibile delle amministrazioni ad che certezza un ed instaurare è un rapporto pubblico/privato, perché questo ci è stato detto, dica “ma tu tutto questo nel momento in cui voi mi portate di là, perché avete dei dati, avete dei problemi di bilancio sull’U.L.S.S. 10, avete una serie di criticità su cui se stiamo insieme potremo aiutarci vicendevolmente, domanda: ma andiamo di là perché aumentiamo i servizi, perché tutti ne beneficiamo o andiamo di là per fungere da ammortizzatore?”. Io credo che questo sia non legittimo , più che legittimo ! E quando questa minoranza ha chiesto certezze l’aveva chiesto in modo pacato, perché gli interventi erano stati fatti in modo pacato socio sanitario dicendo: cominciamo ad nella entrare revisione nel del merito, Piano perché questo ho chiesto 5 minuti fa, senza fare nessuna alzata di scudi. Penso che la risposta sia: forse è ora che entriamo nel merito e quindi entreremo nel merito e quindi rivedremo tutti i percorsi. Ma lo si fa in modo chiaro, portando dei dati chiari, portando dei dati di fuga e altro chiari e su questo si ragiona. Credo non ci sia una opposizione strenua da parte di nessun Sindaco nel momento in cui i dati dimostrano che ci può essere un percorso di miglioramento. Trovo normale, e lo è stato nei vari dibattiti, che tutti i Sindaci si trincerino dentro il loro angolo perché non vogliono rinunciare neanche ad uno 0,0001 dei vantaggi che hanno portato a casa. Credo che questo sia legittimo. Allora, da questa Commissione non penso debba emergere una diatriba tra maggioranza e minoranza, Ma debba emergere – e questo in parte è stato detto dal consigliere Semenzato e penso che potesse essere accolto senza andare oltre – che 20 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE speriamo che in Finanziaria questa cosa veda un termine e che poi ci possa essere anche un percorso di valutazione fatto in termini di valutazione di servizi, di aumento dei servizi e di qualità dei servizi. Su questo siamo pronti anche domani mattina, su altro o su aspetti che vanno più di accusa reciproca, francamente, trovo che sia il momento di dire stop, perché non andiamo da nessuna parte né voi né noi, né nessuno e facciamo una figura assolutamente barbina nei confronti di Sindaci che sono venuti qui a dirci: perché dentro un documento avete cambiato e ci avete messo in un’U.L.S.S. diversa. Noi lo sappiamo il perché e non ho neanche paura a dire che vorrei fare quel percorso perché penso ci possano essere dei vantaggi, da cittadina di Veneto orientale e da cittadina di San Donà. Non ho paura a dirlo e lo dico qua di fronte alla Sindaca, ma ha ragione lei che questo percorso si fa con metodi e con modi completamente diversi. Se poi gli atti daranno ragione di rimanere in U.L.S.S. 12 hanno ragione di rimanere in U.L.S.S. 12; se invece riusciremo a dimostrare che il litorale unito può portare dei vantaggi reciproci, bene, allora andremo avanti. Ma altre cose credo che siano assolutamente superficiale e superflue e da questi banchi 21 U.L.S.S. non sono mai state dette. Mi scuso con i Sindaci... ..No, ringrazio lei per la lezione, ma esiste un momento in cui si dice basta. PRESIDENTE Sono d’accordo con lei, i Comuni non vogliono perdere lo 0,00 per cento di quanto hanno acquisito, come le Regioni non vogliono perdere lo 0,0 di quanto hanno acquisito, visto che siamo in tema di referendum. 21 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE Prego, consigliere Bassi. Andrea BASSI (Lista Tosi per il Veneto) Volevo intervenire ma devo dire che, al di là delle differenze politiche di appartenenza dei movimenti diversi, mi sento perfettamente rappresentato dall’intervento della collega Zottis. Lei l’ha detto cento volte meglio di come sarei stato in grado di fare io. Non riesco a capire perché ad un mese ormai dalla fine del dibattito si sia ancora qui ad accusare maggioranza e opposizione, per le 3, 5, 9, 12, 15 U.L.S.S.. Qua ci sono dei problemi creati da specifici un non emendamento creati fatto dall’opposizione, dalla maggioranza che ma ha spostato Boara Pisani da un’U.L.S.S. all’altra e Cavallino Treporti da un’U.L.S.S. all’altra senza avere domandato nulla a nessuno. Questo è il tema, non è nove, dieci, venti, trenta U.L.S.S., è questo vostra responsabilità, il non tema. Quindi accusate prendetevi nessuno, la correggete questa schifezza perché è una cosa assurda, perché spostare senza dire niente nessuno dalla mattina alla sera - perché questo è il dato di fatto - è una cosa che non va fatta anche per una questione semplicemente di etica e di correttezza istituzionale. Correggete l’errore che voi avete fatto, perché minoranza ma quell’emendamento l’ha scritto la non l’ha maggioranza, scritto prendetevi la la vostra responsabilità, correggete la cosa e tutto è bene ciò che finisce bene. Smettetela di accusare la minoranza, quella partita l’avete conclusa come avete voluto voi quindi da oggi in poi cercate almeno di porre eventuali errori che avete fatto. Grazie. 22 rimedio a degli _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE PRESIDENTE Bene, tutti sono intervenuti. Rispondo a due, tre domande che sono state fatte direttamente a me e che, ovviamente, possono essere delle risposte ai Sindaci presenti. Uno, per quanto riguarda la procedura legislativa del PDL 23 è stato tutto secondo regole, non a caso mi feci fare anche un parere legislativo sulla modifica in corso di discussione in Aula degli ambiti U.L.S.S. e quel parere confortò il fatto che, seppur il PDL è partito con 7 U.L.S.S., il fatto di averlo portato a 9 in corso di Seduta era prerogativa del Consiglio avendo già acquisito secondo la normativa il parere dei Comuni. Su questo c’è un parere del Legislativo che avevo fatto in anticipo proprio per scongiurare qualsiasi possibilità non solo di domanda, ma ovviamente di obiezione. È ufficiale quindi non c’è problema. Detto questo, eravamo con sentiti purtroppo, non discussione la Sindaca quando era porre era più di in Cavallino corso possibile soluzioni o la in rimedio Treporti ci discussione e, quella al fase di passaggio di Cavallino sul Veneto Orientale e di Boara su Rovigo. È vero anche, però, e questo penso possa essere testimoniato direttamente dal Sindaco, che c’è stato un impegno da parte sia dell’Assessore e sia da parte mia che essendo il decorso del PDL 23 dal primo gennaio 2017, c’è la possibilità in questa fase di trovare la soluzione legislativa al fine di portare allo stato naturale, diciamo così, ovvero Cavallino sulla Serenissima e Boara su Rovigo. L’avevamo detto e da Presidente di Commissione, ma se interpellate l’Assessore vi dirà la facciamo, stessa è cosa, solo ritengo questione che di quello trovare che il procedura più corretta al fine di ottemperare. 23 diciamo metodo e lo la _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE Io ritenevo fosse giusto dare spazio ai Comuni per la loro sensibilità e per la loro richiesta, quindi dovessero essere ascoltati in maniera silenziosa e dare certezza e risposta alle loro richieste, senza dover fare una nuova discussione del PDL 23 dentro questa Commissione perché ritengo che non serva a nessuno e non risolva nessuno dei problemi che sono stati richiesti dai Comuni. L’unica soluzione ai problemi è che ognuno faccia la sua parte: la maggioranza, l’Assessore e per quel che mi riguarda faremo la nostra e troveremo la soluzione. Grazie. Prego. Avv. Roberta NESTA (Sindaco del Comune di Cavallino Treporti) Devo ringraziare tutti i Commissari, ovviamente, nel rispetto dall’ottica politica e delle contrapposizioni che normalmente ci sono, quindi nessuno si stupisce. A me fa piacere la cosa importante che è emersa che è l’unità di intenti che c’è da parte di tutta questa Commissione, che ha capito e compreso le nostre istanze e di conseguenza credo che posso andare a casa serena. Però sarei più serena se il provvedimento fosse… ..Allora, non vado proprio serena, per scaramanzia… ..A me preoccupa, però, al di là della unitarietà dell’orientamento che mi pare di avere percepito e di cui vi chiedo conferma, ma mi pare che sia emerso chiaramente, la tempistica, in quanto per me è molto importante, come penso per il collega, perché il primo gennaio è domani mattina e quindi per me è importante. L’Assessore e lei, Presidente, do atto assolutamente di una grande disponibilità sin da subito, come di tanti Consiglieri regionali che vanno ringraziati, perché questo è 24 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE doveroso farlo, per la sensibilità. Dopodiché amministrare e governare non è facile e credo che qui dentro lo sappiamo tutti, però do per scontato che ci mettiamo tutti il massimo dell’impegno. E credo che proprio perché tutti siamo con il massimo dell’impegno si possa trovare la soluzione tecnica più opportuna. Presidente, non sono d’accordo con il parere del Legislativo ma io sono nessuno, sicuramente pensarla testare tenuta la in dei alcuni costituzionalisti possono maniera diversa. di pareri, perché il Speriamo mio maestro non mi insegnava che a volte quando si ha torto il giudice ci dà ragione. Quindi non è proprio così scontato, ma questa è una battuta fatta con lo spirito che doveva essere fatta. Veramente vi ringrazio di cuore per l’attenzione che ci avete dimostrato e soprattutto per quello che farete nel più breve tempo possibile. Grazie mille. Dott. Luca PESCARIN (Sindaco del Comune di Boara Pisani) Anch’io vi ringrazio, invece io sono molto sereno per ciò che politicamente avete espresso tutti quanti, anche perché così superiamo questa empasse. L’unica cosa che ribadisco è come la collega la possibilità di non trovarci con vacatio legis. Grazie ancora. PRESIDENTE Non c’è timore. Il parere è del 23 febbraio 2016, non l’ho fatto fare ieri. Grazie a tutti buona giornata a voi. Continuiamo le audizioni con il Presidente SiTi, il dottor Ferro, relativamente al tema vaccini. Vi chiedo cortesemente di parlare al microfono. 25 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE Dott. Massimo VALSECCHI (Socio SiTi) Comincio io, sono il dottor Valsecchi, faccio parte del SiTi. Senza annoiarvi eccessivamente, volevo farvi vedere quattro diapositive che spiegano molto chiaramente qual è la situazione. Questa è la diapositiva più importante, i dati sono stati prodotti dalla Direzione Prevenzione, Sicurezza alimentare, Veterinaria diretta dalla dottoressa Russo, e dimostrano i dati aggiornati al secondo semestre 2015. Questi dati hanno una fondamentale differenza rispetto agli altri dati - che sono qui - che vengono raccolti in tutto il paese e mandati al Ministero, perché questi dati vengono raccolti a 24 mesi; vedete che questa curva, questa serie di curve che hanno un aspetto terrificante, sono ferme al 2013. Se andiamo a vedere i dati che abbiamo più recenti vediamo questo tipo di situazione: al 2013 si è radicalmente modificata e abbiamo un recupero notevole. Questo siamo in grado di farlo in Regione Veneto, a differenza del resto delle Regioni italiane, perché abbiamo un sistema di anagrafe vaccinale di riconosciuta eccellenza a permette avere fortemente di dati livello nazionale e aggiornati questo ci rispetto ai dati reali che sono in arretrato di 24 mesi più 6, quindi un trentina di mesi. In altri termini, in Regione Veneto abbiamo avuto, così come in tutto il resto del paese, così come in tutto il mondo occidentale, una tendenza alla diminuzione delle vaccinazioni che è culminata agli inizi del 2014. Da quel momento abbiamo incoraggiante; antinfluenzale una i di fase primi di ripresa dati quest’anno 26 sono sulla dati, che è molto vaccinazione anche se non _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE ufficiali ma informali, che riteniamo sia dovuto al fatto culturale del paese: c’è esempio del Presidente interrotti una serie magistrati che con vaccinazioni tutta della di interessanti. che stato è un serie cambiato impegno da risibili di Questo il clima diretto Repubblica; attacchi sentenze una sono sono parte stati di alcuni attribuivano patologie di per alle tutt’altra natura quali l’autismo; e il riesame di queste sentenze che ha cassato queste sentenze ha cambiato fortemente l’opinione pubblica, come potete leggere anche nei giornali. Quindi una situazione sostanzialmente mutata rispetto a quello che ci viene imputato dal Governo. Va tenuto conto, inoltre, che il sistema di misura ufficiale che, come ripeto, è a 24 mesi, fotografa qual è il livello di copertura vaccinale all’età di 24 mesi coorte per coorte. In realtà, questo tipo di sistema, che dà un dato in ogni caso interessante, non tiene conto dei bambini che si vaccinano di quella coorte dopo la data dei 24 mesi, cioè non dà conto di questo fenomeno noto internazionalmente che è l’esitazione vaccinale. Cosa vuol dire? Che i genitori, specie in questo arco di anni, ritengono che i bambini siano troppo piccoli per essere vaccinati all’età del nostro calendario e quindi vanno a vaccinarsi anche dopo i 24 mesi. Il sistema di rilevamento formale della Repubblica non rileva questa dato, noi possiamo rilevarlo perché abbiamo questo sistema informatico che vi dicevo. Questi sono i dati che riguardano sono l’U.L.S.S 20, in ogni caso sono mezzo milioni di abitanti, quindi il 10% della Regione, quindi un dato significativo statisticamente, in cui abbiamo calcolato la copertura non di coorte per coorte, ma dell’intera coorte da 0–14, cioè la copertura dell’intera popolazione vaccinale. E i dati di copertura calcolati in 27 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE questa maniera, quindi su 61 mila bambini - e non su 4.500 come sono i dati di coorte per coorte - ci danno copertura del 95,5 per la poliomielite e del 95,5 per il morbillo. Questo ultimo dato è particolarmente interessante perché spiega il perché nel 2015 in tutta l’U.L.S.S. 20 - ripeto, mezzo milioni di abitanti - non abbiamo avuto un solo caso di morbillo. Cosa che sarebbe stata impossibile se la copertura fosse stata la copertura a 24 mesi calcolata dal Ministero. Quindi abbiamo, per fortuna, un effetto gregge molto più rilevante rispetto al dato di 24 mesi, perché la popolazione continua a venirsi a vaccinare anche dopo l’intervallo di tempo. Chiudo con rapporto questa della vaccinazioni diapositiva, dottoressa e che Russo, dissensi è che sempre riguarda definitivi per tratta le dal mancate fare una considerazione che deriva da un incontro che abbiamo fatto la settimana scorsa con i colleghi di Trento e del Friuli su cosa fare nei confronti della popolazione che rifiuta di vaccinarsi. Il Friuli ha deciso di non sospendere, come il Veneto, l’obbligo vaccinale ma ha deciso di non punire in nessuna maniera i genitori che non vaccinano; sostanzialmente, la stessa cosa che fa il Piemonte. Quindi, c’è un tipo di situazione in cui una scelta regionale, che secondo me è discutibile anche dal punto di vista normativo, invita i Dipartimenti a non fare la segnalazione alla magistratura. In realtà, in assenza di una normativa come la nostra è obbligatorio che i servizi segnalino alla magistratura l’inadempienza. Questo vorrebbe dire nella nostra Regione, secondo questi conti, che ogni anno circa 7 mila giovani genitori dovrebbero essere denunciati dai Servizi di igiene pubblica alla magistratura dei minori, con una situazione 28 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE che non porta all’interno a nessun della risultato Regione Emilia concreto. Romagna è Perché in forte discussione tra la magistratura e i servizi cosa fare, la magistratura dei minori chiede ai Servizi di non denunciare tutti i minori che non ottemperano all’obbligo, ma solo i minori che resistono sono a in situazione questo tipo di di abbandono. delega da I Servizi parte della magistratura. Il Piemonte e il Friuli, come vi ho detto, hanno fatto questa scelta secondo me ipocrita, nel senso che mantengono l’obbligo ma chi vìola l’obbligo non viene sanzionato neanche dal punto di vista pecuniario. Quindi mi sembrerebbe una scelta meccanismo bizzarra di seriamente per migliaia tentare la di Regione denunce di Veneto innescare all’anno, reintrodurre se la si un vuole coercizione nell’obbligo, con tutto quello che comporta il rapporto con la magistratura; senza avere una qualche sicurezza sul miglioramento delle coperture vaccinale. Dott. Antonio FERRO (Presidente SiTi) Ringrazio per questa opportunità. Io ho più diapositive e poi ve le lascio perché le scorrerò molto velocemente. È un tema perché che siamo ci stati prende i molto primi in come società Italia a scientifica presentarla, in questi anni abbiamo cercato di avere qualcuno che ci venisse dietro come Regione, non siamo riusciti ad averlo però riteniamo che sia stata una questione culturale importante. Innanzitutto, dobbiamo ricordare che parliamo di 4 vaccinazioni obbligatorie - questa è la storia dell’obbligo vaccinale -, quindi c’è una confusione tremenda anche nei mass media quando si parla di vaccinazione obbligatoria, introduzione dell’obbligo per alzare le coperture e invece 29 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE ci si riferisce a 4 vaccinazioni contro le 16 attualmente disponibili per i genitori. Anche qui, sentirete poi la pediatria di base come sia difficile far capire alla gente che l’obbligatorietà non è correlata all’importanza di una vaccinazione. Per cui in questo momento le 4 vaccinazioni obbligatorie hanno dei tassi di copertura in cui non abbiamo assolutamente dei focolai epidemici collegati. Mentre è molto più importante, per esempio, il morbillo in questa fase che non l’introduzione è obbligatoria, dell’obbligo in per qualche cui non è che modo andrebbe ad intaccare la politica sulle vaccinazioni non obbligatorie. Vado veloce. Gli strumenti sono questi, ma sono strumenti che sono spuntati perché nessuna Regione mette in pratica la legge sull’obbligo e l’affievolimento della patria potestà non la fa più nessuno; la vaccinazione forzata è stata fatta nella zona di Asolo e Bassano vent’anni fa e lì dove l’hanno fatta abbiamo i gruppi antivaccinali più forti, perché l’ideologia si nutre del sangue dei martiri, per cui c’è anche questo aspetto che avevamo preso in discussione. C’è stato un lungo percorso prima di fare questo procedimento, io mi trovavo in quel momento ad avere il posto che ora occupa la dottoressa Russo e sono quello che ha scritto il disegno di legge ed è un disegno di legge, secondo me, molto molto ben fatto. Questi sono gli articoli più importanti: l’articolo 1, l’articolo 3 che istituisce un comitato scientifico in cui abbiamo un ente esterno, Ministero-Istituto, che è garante delle nostre coperture, ma soprattutto abbiamo possibilità di semplicemente con previsto l’articolo ripristinare un provvedimento 4 in l’obbligo del cui c’è la vaccinale Presidente della Giunta regionale e quindi sospendere l’applicazione della 30 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE presente legge, senza la necessità di un iter legislativo per abrogare la legge. Questo è previsto dalla normativa. Perché l’avevamo ritenevamo della che proposto il livello popolazione veneta e l’abbiamo socio fatto? culturale potesse e fare la Perché maturità delle scelte consapevoli ed intelligenti, come fa la gran parte della popolazione europea. Questo grafico l’avete visto, quello che voglio dire è che è un fenomeno situazione Romagna che non riguarda dell’Emilia ha picchi l’introduzione Romagna che sono dell’obbligo e il Veneto. Questa dell’epatite iniziati quindi non b, è la l’Emilia 3-4 anni dopo nei primi anni dell’obbligo; questi sono i tassi della Regione Marche. Il problema è che uno spettro si aggira per l’Europa: il fenomeno dell’esitazione vaccinazione è globale, per cui l’OMS ha istituito un sottogruppo che cerca di studiare e cosa fare per questa vaccinazione. Il problema di fondo qual è? Che i vaccini sono schiavi del loro successo e vedete che mano a mano che sono state eradicate le malattie che vedevamo, la polio e altro, sono aumentati i rischi sulla preoccupazione sulla sicurezza dei vaccini. Quindi le code che avevamo a Napoli, che abbiamo visto ma che abbiamo visto anche recentemente in Toscana per vaccinare per esempio per la meningite b ovviamente non le abbiamo perché è saltato il rischio. Questi sono i successi sulle vaccinazioni e vedete che mano a mano che aumentavano le coperture sparivano completamente le vaccinazioni obbligatorie. Quello che volevo dimostrarvi e mostrarvi oggi è che non c’è nessuna correlazione tra coperture vaccinali e strategie europee. Le politiche vaccinali sono esclusiva competenza degli Stati membri, per cui non ci sarà mai una normativa europea che dirà quali calendari vaccinali. Però se vedete 31 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE in Europa le strategie vaccinali e le coperture a confronto - per esempio, per difterite, tetano e pertosse - vedete che le macchie sono completamente diverse a seconda di dove la vaccinazione è obbligatoria o non è obbligatoria, vedete come le coperture cambiano indipendentemente dalla strategia vaccinale. La stessa cosa dicasi per l’MPR, ci sono i paesi dell’est in cui la vaccinazione è obbligatoria però le coperture più alte le abbiamo a macchia di leopardo, anzi all’interno di Svezia, Scandinavia e Finlandia con politiche vaccinali diverse abbiamo copertura completamente diverse, non correlabili all’obbligo. Qual è il problema di fondo e cosa è successo in questi ultimi 4 anni? Il problema è la disinformazione, il ruolo del web e il fatto, testimoniato anche da una ricerca di questa mattina, che l’80% dei genitori sotto i 35 anni si fida e va in internet per vedere cosa fare della propria salute. E di questo gruppo ce n’è ben un 15, 20% che non chiede neanche al proprio medico di famiglia un parere e quindi in base a quello che legge sui internet decide di fare. Su questo il sistema era completamente sguarnito, nel senso che non siamo abituati a livello di sanità nazionale - e anche internazionale - a contrastare in internet quello che uno può trovare. Questa è una ricerca proprio veneta, dimostra come l’internet è utilizzato soprattutto dai non vaccinatori, per un 70%, e l’abbiamo rivisto. C’è una evoluzione digitale incredibile e soprattutto sotto i 40 anni, cioè l’età genitoriale, si va in internet. Cosa si trova in internet? In internet troviamo trovate colleghi, siti in e blog questo contro caso le vaccinazioni, Serravalle, ma anche colleghi veneti, questo è Roberto Gava di cui avete sentito 32 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE parlare e di cui vi parlerà poi il Presidente di Treviso, che fanno dei convegni con 500 persone a 50 euro l’una, in cui si parla provoca il in fatto maniera contraria ai che settimana successiva la vaccini e questo da questi eventi nessun genitore manda e risponde all’appello delle vaccinazioni. Ci sono siti commerciali omeopatici, ci sono dei programmi, dei video su YouTube molto ben fatti che parlano dei vaccini, che insinuano il famoso ragionevole dubbio e le persone che fanno questo sono colleghi medici, come posso essere io o il dottor Valsecchi e questo crea una confusione enorme per le vaccinazioni. Vedete che la stampa in questo senso ci gioca contro, questo è quello che è uscito dopo il problema del Fluad e quando è stato scagionato solo un paio di giornali hanno parlato del fatto che il Fluad non c’entrava niente. Cosa abbiamo fatto come siti? Abbiamo fatto un sito che è “VaccinarSi” che in due anni e mezzo sta cambiando la situazione del web, due milioni di visite con 3 mila persone al giorno che entrano, è un sito che è stato preso anche dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità; abbiamo fatto un sito regionale “VaccinarSi in Veneto” per i nostri veneti; stiamo procedendo ad intervenire su web nelle varie Regioni; formazione a distanza degli operatori; delle campagne vaccinali “Io vaccino e mi vaccino”, avevo anche proposto a Consiglieri fine che di questo l’avessero incontro voluto la vaccinazione perché è importante dei il segnale che viene dato anche dalla politica in questo senso; delle manifestazioni delle App delle collaterali, vaccinazioni del cioè dobbiamo Veneto, che vi uscire; ha già presentato il nostro dirigente, la dottoressa Russo, e del lavoro che stiamo facendo sui 33 genitori. Ma soprattutto _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE stiamo cercando di unire quelli che in Italia nei social lavorano sulle vaccinazioni, perché il problema notevole non sono più i siti web sono i social market su cui è molto difficile dare delle risposte in tempo reale. Quindi stiamo cercando di raccogliere comunque sono coloro ascoltati in della società internet per civile poter che aiutare: www.teamvaxitalia è nato proprio per dare notizie corrette in questo senso. E i risultati secondo me ci sono, vedete che anche Gava, che è considerato in Italia uno dei principali oppositori alle vaccinazioni, comincia a dire “io ho frainteso, non sono un medico antivaccino, vi spiego come tratto i pazienti, etc.”. Vedete come tutto stiano cambiando, sommato il i vento siti sta istituzionali sicuramente “Provax” cambiando, i segnali di ripresa ve li abbiamo mostrati. Arrivo velocemente alle conclusioni su cui spero di avervi dato, seppur velocemente, delle fondamenta scientifiche. Non c’è nessuna correlazione tra obbligo vaccinale e coperture vaccinali, i dati delle altre Regioni sono dati non corretti perché siamo l’unica Regione, insieme alla Lombardia, che ha l’anagrafe vaccinale, gli altri il denominatore lo fanno quando il bambino va a vaccinarsi, da Napoli in giù. Quindi presumo che quando riusciremo, e su questo sta facendo una grande battaglia la dottoressa Russo, a far sì che tutte le Regioni siano vaccinale ci informatizzate renderemo conto e abbiano come il una Veneto anagrafe ha delle coperture che sono assolutamente ottimali e ci danno ancora una garanzia, visto che sopra il 90%, e sopra l’85% per quelle quattro vaccinazioni di cui parliamo, abbiamo comunque l’herd immunity. L’obbligo vaccinale, impraticabile perché come abbiamo nessuna 34 Regione visto, riesce è a comunque portarlo _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE avanti, non c’è nessun allarme epidemia con le attuali coperture. Che proposte facciamo come società scientifica? Noi vorremmo fare una proposta per valutare la possibilità di obbligare gli operatori sanitari alla vaccinazione antinfluenzale per tre ordini di motivi: uno, perché è etico per loro; due, perché sono fonte di contagio soprattutto nei reparti di immunodepressi, parlo per esempio delle rianimazioni, delle nefrologie; terzo, perché nel momento in cui il nostro sistema regionale ha più necessità di essere a pieno regime con la popolazione, è ovvio che se in quel momento abbiamo gente che si ammala è un momento molto difficile. È possibile farlo soprattutto con i nuovi contratti e quindi proporrò, chiaramente in forma articolata, alla Quinta di Commissione di analizzare questa proposta. L’altra, d’accordo colleghi che con gli sconsigliano Ordini, le dobbiamo vaccinazioni. perseguire L’abbiamo i già fatto e c’è un ottimo rapporto, per esempio, con l’Ordine di Treviso malloppo a cui e abbiamo tutto ciò dato che come c’era società da scientifica valutare per il quanto riguarda Gava. E poi possiamo anche valutare la possibilità di introdurre l’obbligo di vaccinazione per l’accesso alle scuole di coperture. sarebbe una infanzia Non però battaglia dei per distretti la persa, scuola in che abbiano dell’obbligo quanto la storia basse perché ci ha dimostrato prima con la legge Garavaglia e nel 2000 con il decreto del Presidente, legge Bindi, che essendo due diritti quello della pubblica istruzione e della sanità, è molto molto molto difficile la strada legislativa per riuscire ad introdurre l’obbligo per entrare alla scuola dell’obbligo. Grazie. 35 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE PRESIDENTE Grazie a voi. Ci sono Consiglieri che hanno domande o richieste di chiarimenti da fare? Prego, consigliere Bartelle. Patrizia BARTELLE in GRILLO (Movimento 5 Stelle) Buongiorno e grazie. Dottor Ferro, quando dice “la società che rappresento” si riferisce al SiTi oppure…? Lei che ruolo ha? È un dipendente pubblico del Sistema Sanitario Nazionale? Quando lei ha presentato le slide ha fatto vedere la slide dell’epatite b, dicendo che era in diminuzione il trend della copertura vaccinale e poi ha continuato a mostrare dei dati che prima scendevano come copertura e poi iniziavano a risalire. Io sono molto imbarazzo perché non capisco a che copertura vaccinale si riferisca, perché siamo sempre nell’ambito che nella Regione e in Italia abbiamo le quattro vaccinazioni obbligatorie, magari sono persone che stanno decidendo di non vaccinare più per altre specifiche malattie; quindi è evidente che su un totale complessivo magari ci sono degli abbassamenti della copertura totale. Perciò il dato non lo comprendo, perché non è chiaro. È possibile avere il totale delle coperture soltanto per i quattro vaccini obbligatori? Quello sarebbe indicativo, non quello che può decidere insieme. Tra le altre cose, sappiamo benissimo che ci sono dei genitori che vorrebbero fare solo le quattro e non le sei, anche questa è una cosa che la pregherei di valutare e di discutere. 36 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE PRESIDENTE Se cortesemente vi annotate le domande, perché facciamo un po’ di domande e poi diamo le risposte. Prego, consigliere Salemi. Orietta SALEMI (Partito Democratico) Ringrazio della relazione il dottor Valsecchi e il dottor Ferro. Due curiosità da soddisfare o richieste di precisazioni. Parlando dell’esitazione vaccinale, mi pare che questa sia la terminologia usata, si dice: dentro l’esitazione vaccinale sta quell’insieme, quell’universo di genitori che ritiene che soltanto dopo il 24esimo mese di età i bambini, proprio perché più rafforzati, possano andare incontro all’appello positivo delle vaccinazioni. Però anche dentro i 24 mesi può succedere, per esempio, che il genitore abbia il bambino influenzato, mettiamola così, o temporaneamente ammalato, e quindi non risponde all’appello vaccinale. Allora, volevo capire se possono sussistere dei problemi nel caso in cui, una volta risolto il problema temporaneo, influenzale o quant’altro, i tempi di risposta del servizio siano immediati momento in cui e il rapidi. Perché genitore o la può succedere famiglia è che nel pronta a rispondere positivamente all’appello, il servizio sanitario abbia qualche falla nel sistema e ne impedisca la copertura. L’altra questione che volevo porre, ho visto le proposte alternative che sono state presentate rispetto all’ipotesi di un ritorno all’obbligo vaccinale e mi pareva che fosse sulla linea di quanto avevamo discusso in Commissione quando abbiamo avuto l’audizione e l’opportunità di ascoltare la dottoressa Russo. Tutti noi mi pareva che fossimo concordi che serve una informazione più capillare di quello che già 37 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE si fa, ma mi domando: esistono altre proposte alternative magari più pregnanti, più efficaci, più capillari? Nella precedente Commissione, ipotizzavo l’incremento della disponibilità del personale sanitario nelle scuole dell’infanzia, laddove i genitori in qualche modo risultano non rispondere avere - magari all’appello chiamato vaccinale anche e dalla l’opportunità scuola stessa - di il medico che si mette a disposizione e che fa informazione corretta. Perché sento che il rischio maggiore, l’ha messo bene in luce lei, dottor Ferro, sia - passatemi l’espressione, non so se sia qualche corretta modo - invadendo una parascientificità anche i media del che web. sta in Allora, siccome la tendenza è quella di fidarsi di più di quello che c’è in rete di non quello che viene detto non soltanto dalla comunità scientifica, ma anche dal medico stesso, come scongiurare questa sorta di corto circuito che si crea nella relazioni di fiducia paziente, o genitore in questo caso del bambino, e medico? Grazie. PRESIDENTE Ci sono altre domande? Prego, consigliere Sinigaglia. Claudio SINIGAGLIA (Partito Democratico) Grazie per l’ulteriore approfondimento. Devo dire la verità, ho qualche perplessità su alcune spiegazioni. Ci avete mostrato il grafico sulla inversione di tendenza all’inizio del 2014, quali sono secondo voi le ragioni per questa inversione di tendenza? Perché non so se ho temporalizzato male, ma anche una attività più forte legata 38 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE alla informazione, alla ripresa di alcune attenzioni è venuta dopo, verso la fina del 2015 più che alla fine del 2013. Perché se c’è una inversione di tendenza legata a, magari temporalmente mi collocate bene quali sono le ragioni e le azioni che possono dare la spiegazione per cui c’è stata questa inversione di tendenza, che non è ancora netta, è significativa ma non è ancora netta, bisognerebbe che riprendesse e che si riportasse a livelli precedenti. Perché una lettura nel lungo periodo dice che dal momento dell’applicazione della legge un po’ alla volta è diminuita la copertura; se non vedo male il grafico, la legge è del 2007 e arriva al 2011, ma progressivamente c’è stata una diminuzione e si nel primo semestre 2014 si arriva al picco in riduzione. Ci sono state altre ragioni? Sicuramente sì, l’applicazione della legge non penso abbia dato... però la legge scommetteva sul fatto che nel Veneto c’è una cultura e una preparazione che consente di togliere l’obbligo vaccinale e di dire che c’è era identificazione obbligatorietà/ facoltatività e quindi si è fatta questo tipo di scelta. Però nella discussione, l’ho già detto e lo ripeto qui, tutti i Consiglieri regionali che hanno approvato quella legge non hanno mai detto che erano contro la vaccinazione, ma erano favorevoli alla vaccinazione. Questo è un messaggio fondamentale. Ma lo dico perché la legge ha sempre valore pedagogico e quando si toglie l’obbligatorietà sembra sia facoltativa, la facoltatività viene messa in discussione e quindi entrano tutte le opinioni del web, tutte le opinioni varie. Non faccio una questione di lana caprina, non voglio assolutamente farlo, mi interessa che ci siano risultati significativi di copertura vaccinale; dico che c’è questo messaggio pedagogico nel momento in cui vai a fare una cosa 39 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE rispetto ad un’altra, l’importante è che ci sia un risultato adeguato ed è questo che ci preoccupa. E anche la discussione fatta obbligatorietà, non obbligatorietà, prevenzione, come informare, alle volte mi sembra che la comunità scientifica non sia sicura delle proprie basi nel momento in cui deve affermare determinate cose, perché la comunità scientifica deve dire chiaramente che la vaccinazione è da fare. E non deve essere fatta in ritardo perché alcune vaccinazioni non possono aspettare 24 mesi, devono essere fatte alcuni 9 mesi, dopo i 3 mesi, cioè ogni vaccinazione ha la sua tempistica e la sua temporalità per produrre una copertura nella massima significatività. Mi sembra di capire che adesso potrebbero sorgere delle problematicità legate al morbillo. In questo caso avete già predisposto dei piani d’azione? Perché viene fuori a scadenza quasi biennale o triennale, perché c’è una mancanza di e scoppia l’epidemia, si sale e allora si corre alla vaccinazione, poi si cala perché è risolto, è una specie di andamento ripetitivo, ciclico, questo del morbillo e bisognerebbe invece aggredirlo nel momento in cui si riduce l’attenzione. La presenza di tanta popolazione straniera, più 500 mila su 5 mila è un 10%, ha comportato anche questi risultati? E quindi magari bisogna fare una azione particolare per la popolazione immigrata? Perché il punto di partenza è la cultura del Veneto e siamo al 2007, succede l’immigrazione, c’è l’incontro tra tante culture con preparazioni diverse e quindi deve provvedere e intervenire in maniera diversa. Comunque resto convinto che i messaggi in questo caso hanno una valenza pedagogico. importante La e la preparazione legge delle ha sempre persone è un fatta valore ormai molto in autogestione, l’avete detto voi, e quello che si 40 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE incrocia nei siti, paradossalmente nel parte web, da gruppi genitori, posizione etc., complottiste, generalmente c’è il complotto perché ti vogliono vendere il vaccino. Però è questo da contrastare e se arrivo dopo dieci anni che si è radicato questo modo di pensare faccio fatica a tornare indietro, cioè devo intervenire tempestivamente. Non voglio dire che ho fatto apparentemente la copertura perché ho reso obbligatoria la legge e quindi Ho risolto il problema, perché anche rendendo obbligatoria la legge devo fare il resto del percorso, però non so in che quoziente, non so determinarlo, ma anche la legge ha un valore pedagogico non banale. PRESIDENTE Prego, consigliere Negro. Giovanna NEGRO (Il Veneto del Fare) Grazie, Presidente. Non sono convinta che l’obbligatorietà sia la soluzione di tutti i mali o di tutti i problemi, anzi. Lo dico perché sono convinta che si stimolano i rapporti e le relazioni inverse. Secondo me piuttosto, e parlo anche da mamma di due bambini che ho coscientemente e volutamente vaccinato, manca il contatto molto spesso. Si sceglie di andare a partorire in realtà diverse da quelle dove abbiamo un distretto e manca l’aggancio successivo. Questo è il primo passaggio. L’altro passaggio che mi sovviene è quello di fare un sistema di rete, molto spesso troviamo persone che sanno benissimo dove andare a chiedere aiuto e non vaccinino i propri figli per mancanza di conoscenza o perché non sono stati sensibilizzati, pertanto 41 uno degli sportelli che _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE coinvolgere è quello degli assistenti sociali dei Comuni. Molto spesso sono le uniche persone con cui alcune famiglie hanno contatti ed è opportuno sia uno coinvolgerle e sensibilizzarle. Credo che contatto questo diretto con la dei problemi, mamma, manca cioè perché manca non il diamo sufficienti informazioni? Forse sì. Manca perché arrivano culture diverse? Anche questo, perché in altri Stati, in altri Continenti vaccinazioni questa è non come una è abbiamo radicata da riflessione sull’obbligatorietà non quella noi, che sono sensibilità quindi dobbiamo assolutamente alle sicuramente fare. Però convinta che porterà ad un risultato, anzi, la vedrei più con un punto sfavorevole e un punto di ribellione che è un punto di favore. PRESIDENTE Prego, consigliere Villanova. Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente) Grazie, Presidente. Ringrazio il dottor Ferro e il dottor Valsecchi per la relazione e per la presenza. Sostanzialmente, mi trovo molto d’accordo con quanto è stato detto in questa relazioni. In particolare, vorrei sottolineare un aspetto, giustissima la comunicazione che è stata fatta fino adesso, il fatto di avere fatto dei siti e di aver portato avanti questo tipo di comunicazione. A mio parere, però, si viaggia su due registri di comunicazione diversi: gli antivaccinisti lavorano molto sui social, lavorano con un passaparola mediatico; noi, mi metto dentro anch’io, chi porta avanti l’importanza delle vaccinazioni lo 42 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE fa in maniera forse più scientifica, più accademica, lo porta avanti con una certa serietà e non si approccia nella maniera più fruibile e possibile al grande pubblico. Quindi, secondo vaccinazioni me, ancora bisogna più portare sui social la con questione una delle comunicazione semplice e alla portata di tutti. Secondo me, le nostre armi sono spuntate nei confronti proprio di chi hai dei dubbi: chi fa l’antivaccinista lo fa in maniera semplice, va a giocare con le paure delle mamme, va a solleticare queste paure e lo fa arrivando a colpire l’obiettivo in maniera semplice. Chi, invece, deve portare le evidenze scientifiche lo fa in maniera un po’ più complicata da digerire, da capire. Probabilmente, portandoci sullo stesso livello, come per esempio sta facendo il dottor Burioni, che su Facebook sta facendo un lavoro molto importante, secondo me, può dare dei risultati concreti. Altra cosa, sono perfettamente d’accordo sul discorso di colpire i medici che sconsigliano i vaccini. La retromarcia che abbiamo visto del dottor Gava è una retromarcia che non è dovuta all’illuminazione sul via di Damasco, ma è stata una illuminazione dovuta al fatto che perdere il titolo di dottore da mettere davanti a nome e cognome probabilmente gli ha fatto capire che qualcosina… ..È una questione di lavoro, una questione di… ci sono varie questioni. Quando si concreta, inizia ad affrontare probabilmente strampalate comincia finalmente la a chi anche ha ragionarci Federazione degli una queste su e responsabilità tesi la Ordine abbastanza posizione dei medici che è importante e va sostenuta dal punto di vista delle società scientifiche, ma penso che non ci sia alcun dubbio, ma anche 43 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE dal punto di vista degli enti come il nostro che ha una competenza in sanità. PRESIDENTE Chiedo una cortesia, abbiamo molta gente che deve essere audite, se le risposte sono sintetiche e brevi perché poi dobbiamo proseguire. Grazie. Prego, dottor Valsecchi. Dott. Massimo VALSECCHI (Socio SiTi) Innanzitutto primo due sulla risposte tempistica al che consigliere è Sinigaglia, interessante. Adesso il è difficile dire cosa ha fatto fare quella inversione, do la mia valutazione e le farò avere uno scritto – ho curato una monografia per l’Arco di Giano - sul rapporto tra magistratura e medicina. Il 2014 è stato un anno cruciale perché per la prima volta il Ministero ha cominciato attivamente a contrastare le sentenze deliranti della magistratura sui vaccini. Quindi il 2014 è il primo anno in cui la sentenza di Rimini viene cassata in Cassazione, Procura di Trani che viene manda chiusa i la procedura Carabinieri a della perquisire l’Istituto Superiore di Sanità del Ministero alla ricerca di prove tra vaccinazione antimorbillo e autismo, cose da paese bizzarro. Secondo aspetto, la popolazione straniera si vaccina in massa, anzi, fortunatamente l’effetto gregge lo raggiungiamo perché abbiamo la popolazione straniera a cui basta dare una roba gratis e loro la fanno. Il 25% di bambini che nella popolazione dei nati sono stranieri, contro il 13% della popolazione immigrata, e quel 25% è tutto vaccinato e ci copre per fortuna una quota della popolazione italiana ad 44 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE alto livello culturale secondo le nostre indagini che non si avvicina. ..Le mamme. Questa sarebbe una cosa lunga, ma andiamo avanti. ..Non c’è dubbio. Sul morbillo c’è una cosa che volevo chiarire. I risultati dell’ultimo anno sono risultati molto buoni, ogni mese l’Istituto Superiore di Sanità pubblica i casi di morbillo che ci sono in Italia e noi ci stiamo battendo piuttosto bene. Perché riusciamo a fare questa cosa? E rispondo a una cosa detta dalla dottoressa Negro. Secondo me riusciamo a fare questa cosa perché il fatto di avere sospeso l’obbligo e quindi di avere disattivato l’operazione di denunciare i genitori che non vaccinavano ci ha consentito di aprire un dialogo con le famiglie che se questa cosa disgraziatamente venisse tolta viene nuovamente incasinato, che è la situazione che hanno in Emilia Romagna in cui sono con le bave alla bocca con le leghe dei genitori che non vogliono vaccinare e che hanno gli uffici dell’U.L.S.S. che trattano con genitori che non vaccinano dove cambiamo il personale ogni 15 giorni perché il personale non regge l’urto. Perché noi le abbiamo provate queste cose, io vengo da Verona dove c’era un nucleo fortissimo, dovevano andare io perché i distretti non reggevano l’urto contro questi. Una volta che è stato tolto l’obbligo gli abbiamo spezzato in mano l’arma del martirio e a quel punto abbiamo potuto cominciare a parlare su questa cosa. L’ultima risposta alla consigliera Salemi sul problema di cosa succede concretamente. Allora, un problema che io vedo è questo, lo dichiaro apertamente come uno dei tre padri di questa operazione. È chiaro che se tu devi spiegare alla gente e gli dici “è così per legge, fai” invece che “ti 45 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE spiego perché” ci vuole più tempo, lì non c’è scampo. Allora, il nostro Servizio Sanitario regionale, sicuramente lo sapete, è andato incontro ad una progressiva riduzione di personale che non è stato sufficientemente rimpiazzato; per cui siccome questa parte di primo contatto, la mamma che è ammalata, la mamma che dice che non può vaccinare e quindi telefona al distretto chiedendo che venga spostata la vaccinazione, una volta era molto più veloce la cosa adesso si prolunga molto più in là perché abbiamo poco personale. Quindi, in effetti, il fatto di rimpiazzare – non dico aumentare - le perdite di personale specie infermieristico per tenere la macchina ad un buon livello è importante. Dott. Antonio FERRO (Presidente SiTi) Parto dalla richiesta che mi era stata fatta dal consigliere Bartelle. Per quanto riguarda i dati sono solo dati riferiti alle obbligatorie, qui si parla della polio perché la polio essendo all’interno dell’esavalente dà l’idea delle quattro obbligatorie. Quindi non ho presentato dati di morbillo, ho fatto vedere tutte le altre vaccinazioni in una mia slide per far vedere come le quattro obbligatorie rispetto al panorama complessivo siano veramente poca cosa rispetto a tutte le altre vaccinazioni che vengono offerte. Perché quattro antivaccinatori o sei? di È non uno dei vaccinare, modi che perché hanno gli vengono in ambulatorio e dicono: io voglio vaccinare, ma solamente le quattro vaccinazioni che sono obbligatorie per legge. Siccome non ci sono nel mercato mondiale allora è un sistema per dire “non vaccino”. Qual è il questione? È che una volta solamente facendo il vaiolo o la palio c’erano 1.340 antigeni all’interno di quel 46 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE vaccino; i vaccini sono cambiati, adesso la somma complessiva dell’esavalente sono 134 antigeni. Per dire che un unico vaccino che veniva fatto quando ero io che mi vaccinavo 40 anni fa era molto più sporco e quindi meno sicuro rispetto a quei sei vaccini che noi diamo oggi. Poi sul ritardo vaccinale. Esiste sì, consigliere Salemi, un ritardo vaccinale che viene recuperato nel tempo. Infatti è interessante, con la Direzione della Prevenzione stiamo valutando quello che succede a 36 mesi o altro, perché c’è un recupero. C’è addirittura un recupero sui bambini che hanno 18 anni, a cui viene richiesto dopo il 18esimo anno se vogliono vaccinarsi o no, quindi è un’altra opportunità. Abbiamo avuto dei casi interessanti di bambine che hanno voluto a 18 anni fare l’HPV mentre prima i genitori non gliela volevano fare. Sulla inversione di tendenza una lettura che do io oltre alla questione della magistratura, è che l’anno horribilis è stato il 2012. Nel 2012 se tu cliccavi “vaccinazioni” le prime dieci parole erano solo contrari alle vaccinazioni, dopo il 2012, nel 2013 siamo entrati con “VaccinarSi” in maniera tutta prepotente Italia dalla perché è società stato un sito” scientifica e sostenuto c’è stata in una inversione di tendenza. Per cui il lavoro non è stato fatto nel 2015 o 2014, ma è dal 2012, maggio 2012, che abbiamo iniziato questo lavoro che ha portato secondo me dei risultati interessanti. Consigliere Villanova, sulla questione dei social sono perfettamente d’accordo, è un problema da un punto di vista scientifico, perché se devo rispondere a una bufala o ad una notizia, ho bisogno di due giorni di tempo per verificarla in Liguria o a Genova da un collega, mentre la notizia sui social viaggia ad ore di differenza. Cosa abbiamo fatto? 47 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE Abbiamo fatto una rete che si chiama “teamvax” in cui ho preso tutti coloro che nei social - Burioni, Anna Pigiatali -, cioè tutti quelli che hanno un grande ritorno in social e abbiamo costruito una rete per cui alcune notizie le facciamo girare in questi gruppi della società civile, per esempio il blog dell’Ulrike, che è una mamma che lavora tutto il giorno per i vaccini, e abbiamo creato un gruppo di una ventina di specializzandi che controlla la rete per cui adesso quello che succede in rete, quello che scrivono gli antivaccinatori lo vedo in tempo reale e posso crearmi dei dossier anche sui medici che sono contrari alle vaccinazioni. Il dossier su Roberto Gava è stato dato da Guarini, dalla nostra società scientifica, proprio per questa rete che abbiamo messo. Ma sono d’accordo esattamente con lei sul fatto che la sanità dovrebbe impegnarsi molto sui social per occupare una spazio, dando anche informazioni corrette alla popolazione. Termino con la questione della rete, consigliere Negro. È fondamentale la rete tra di noi ed è quello che stiamo facendo grazie alla Direzione per la prevenzione. Siamo in rete con i pediatri che poi sentirete, perché se non riusciamo a fare rete tra di noi sarà impossibile anche offrire dei servizi e dare una risposta omogenea in questo sistema sanitario. PRESIDENTE Fuori abbiamo, sempre per lo stesso discorso, gli Ordini… ..Dieci secondi, una domanda secca e risposta secca. Patrizia BARTELLE in GRILLO (Movimento 5 Stelle) ..Sembra che dobbiamo subire questa situazione dei sei vaccini invece che dei quattro, quindi perché non spuntiamo 48 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE l’arma agli antivaccinisti, visto che noi come Stato italiano e gli altri Stati europei paghiamo i vaccini, e chiediamo alle multinazionale del farmaco che facciano quelli con i quarto. Prima domanda. La seconda, perché nessuno porta l’esempio della provincia di Bolzano in cui la copertura non è tanto superiore al 50% e i casi di morbillo sono quasi zero? Queste sono le informazioni che troviamo. Dott. Massimo VALSECCHI (Socio SiTi) Sono notizie molto errate. A Bolzano è vero che hanno una copertura di morbillo molto bassa ma hanno delle epidemie di morbillo impressionati. Quattro anni fa questa epidemia di morbillo ha colpito l’Università di Trento e hanno chiuso in anticipo l’Università per le vacanze di Natale perché non riuscivano a controllare l’epidemia. Quindi questo non esiste. Per quanto riguarda lo spacchettamento dei vaccini è veramente una eterogenesi dei fini, perché quando abbiamo cominciato a dilatare la disponibilità dei vaccini il problema che avevamo è che a tre mesi questo bambino che veniva bisognava pungerlo tre volte. Alcuni sono proprio come dei “rattini” a 60 giorni, voglio dire. Le società farmaceutiche iniezioni. scientifiche di Perché hanno raggruppare c’è stato chiesto i vaccini per un periodo in alle ditte evitare cui le abbiamo introdotto l’epatite b e ne facevamo tre a questi bambini da 60 ai 90 giorni. Adesso vacciniamo in maniera molto più semplice e meno traumatica per il bambino, ma nei casi in cui le mamme chiedono lo spacchettamento abbiamo difficoltà a trovare il prodotto. 49 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE PRESIDENTE Ringrazio il dottor Ferro e il dottor Valsecchi. Buongiorno. Avendo tempi intervento ristrettissimi, breve affinché chiedo poi i cortesemente Consiglieri abbiano un la possibilità di farvi delle domande, che forse è la cosa più interessante quella di avere domande e risposta. Vi chiedo anche di parlare a microfono acceso perché verbalizzano. Prego. Dott. Roberto MORA (Presidente reg.le Ordine dei Medici chirurghi e odontoiatri) Sono Roberto Mora, sono il Presidente dell’Ordine dei Medici di Verona, nonché Presidente della Federazione regionale degli Ordini. Con me fino a poco fa c’era il dottor Guarini che è il Presidente dell’Ordine dei Medici di Treviso, il quale aveva un impegno e vi chiedo di scusarlo, ma aveva un impegno pressante per cui è dovuto rientrare anzitempo. Lascio la parola agli altri due colleghi che sono con me. Dott. Franco PISETTA (Segretario regionale FIMP Veneto) Franco Pisetta, Segretario regionale della FIMP, che rappresenta i pediatri del territorio e i pediatri di libera scelta. Accanto a me c’è il collega Ruffato che è il rappresentante dei pediatri nell’ambito della vaccini. 50 Commissione regionale _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE Dott. Giovanni CARRETTA (Ordine dei medici Chirurghi e Odontoiatri di Padova) Prima di lasciare la parola al Presidente Mora, il dottor Carretta, saluti dell’Ordine del dei Presidente Medici Simioni di che Padova; vi rappresento porto i in questa dei Medici sede. Dott. Roberto MORA (Presidente reg.le Ordine chirurghi e odontoiatri) Siamo a vostra completa disposizione. PRESIDENTE Allora, i solitamente Consiglieri c’è l’interlocutore una – in possono fare delle presentazione, questo caso una voi - domande, relazione fa sul tema ma che in discussione, ovvero il sistema vaccinale. Quindi se avete un vostro punto di vista, una vostra relazione, una vostra considerazione sul tema affinché poi si possa interloquire. Prego. Dott. Franco PISETTA (Segretario regionale FIMP Veneto) Come pediatra l’argomento vaccinazioni è un argomento che per noi è il pane quotidiano. Abbiamo preso atto del riduzione del tasso vaccinale negli ultimi anni nel Veneto che, per la verità, riflette quello sta succedendo non solo in Italia ma anche nel resto d’Europa. Quindi, diciamo che non è una situazione del tutto peculiare nostra, anche se forse rispetto a qualche decina di anni fa abbiamo perso qualche posizione nell’ambito dei tassi di vaccinazione. 51 della graduatoria nazionale _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE Sulle motivazioni non mi dilungo credo che siano state già affrontata in maniera più che adeguata. Per quanto ci riguarda come categoria e come medici, credo che una delle problematiche importante sia sicuramente quella dei medici che hanno delle posizioni ascientifiche, non scientifiche nei confronti delle vaccinazioni e che in qualche maniera sconsigliano o non remano a favore delle vaccinazioni. Come categoria dei pediatri non abbiamo nessun dubbio nel dire che queste sono posizioni scientificamente ed anche deontologicamente inaccettabili. Per quanto riguarda la posizione dei pediatri del Veneto su che cosa fare di fronte ad una situazione del genere, il nostro consiglio regionale - che si è riunito su questo argomento pochi giorni fa - ha deciso di portare avanti due iniziative. La prima iniziativa è una iniziativa autonoma di formazione di tutti i pediatri sull’argomento vaccinazioni, specialmente sull’aspetto della comunicazione con i pazienti. Sarà un progetto che andrà a sviscerare tutte le motivazioni scientifiche o para scientifiche, per la verità, dei sostenitori della non vaccinazione cercando di capirne le motivazioni e cercando di andare a scoprirne le contraddizioni. Sarà un percorso formativo che riguarderà in maniera autonoma e siamo già partiti con progetto di formazione che coinvolgerà tutti i pediatri del Veneto, i 570 pediatri del Veneto nel prossimo semestre. La seconda iniziativa disponibilità di che tutti i proponiamo pediatri alla ad Regione un è una coinvolgimento attivo nel processo vaccinale, anche con la presa in carico diretta dell’atto vaccinale. Noi viviamo in una realtà che dal punto di vista della organizzazione vaccinale credo sia ai propri posti in Italia se non nel mondo, con una organizzazione assolutamente adeguata; ma di fronte ad una 52 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE situazione come riduzione diciamo e quella attuale preoccupante che i pediatri, in riduzione pur con cui del una c’è una tasso reale vaccinale, discussione interna importante relativa all’eventuale presa in carico anche da un punto di vista professionale di oneri non indifferenti, diamo questa disponibilità a ovviamente concordare con i servizi vaccinali e con il settore di prevenzione regionale, se lo ritenessero opportuno, le modalità del nostro coinvolgimento diretto della fase vaccinale. Per quanto legge di Regione, riguarda sospensione come la presunta dell’obbligo pediatri non necessità di vaccinale riteniamo che abolire nella questa la nostra sia la soluzione del problema. La presenza di un obbligo vaccinale solamente per quattro vaccini, come tutti voi sapete, rende forse meno chiara l’importanza dei vaccini. La suddivisione dei vaccini in vaccinazione obbligatorie e vaccinazioni non obbligatorie sembra che ci siano delle vaccinazioni di serie A e delle vaccinazioni di serie B, non è che una malattia tipo la meningite sia meno importante della pertosse. La posizione dei pediatri è che tutte le vaccinazioni raccomandate, tutte le vaccinazioni scientificamente provate nella loro validità, debbano essere ugualmente sostenute e quindi l’assenza di una suddivisione fra una tipologia di vaccinazione e un’altra credo sia un vantaggio e non uno svantaggio. Anche perché le cosiddette vaccinazioni obbligatorie hanno un obbligo che è del tutto aleatorio, infatti non esiste nessuna azione coercitiva certa per cui le vaccinazioni obbligatorie debbano essere fatte; diciamo che inquinano le acque delle vaccinazioni. E nemmeno la presunta possibilità di tornare alla vecchia legge del ‘67 che prevedeva delle vaccinazioni per l’iscrizione alle scuole e che è stata, come sapete, abolita 53 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE dalla legge ’99. presentazione del presentazione del sufficiente per Per cui, in realtà, certificato vaccinale certificato non iscrivere c’è vaccinale gli alunni l’obbligo ma non la è alle di non motivo scuole e nemmeno per fare gli esami per i privatisti, diciamo che toglie la possibilità di fare questo tipo di percorso. È un problema, è un problema importante perché coloro che non si vaccinano, oltre ovviamente ad ammalare loro stessi, possono essere fonte di vettori l’incolumità di altri bambini che per problematiche reali non possono essere vaccinati e per la verità sono molto pochi. Qua si scontra il diritto di chi è malato di poter andare scuola con il diritto di chi non vuole vaccinarsi di poter andare a scuola, forse una graduatoria sui diritti potrebbe essere anche fatta. Quindi per quanto potrebbe essere fatto da un punto di vista del tutto politico, che non rientra nelle possibilità dei medici e tanto meno dei pediatri, credo che di fronte di un sistema economico che si accolla l’onere anche economico di dare le vaccinazioni a tutti e di prendersi anche l’onere di ipotetici e molto improbabili indennizzi per eventuali effetti collaterali, assolutamente improbabili e sicuramente di una rarità assoluta nei confronti dei vaccini, credo che dovrebbe essere altrettanto coerente nel dire che coloro che non vogliono sottoporsi alla vaccinazione gratuita e con la garanzia anche del pagamento di eventuali indennizzi per eventuali effetti collaterali, credo che sarebbe opportuno che i soggetti che vanno incontro ad una malattia che era prevenibile da vaccinazione debbano pagarsi tutte le spese sanitarie correlate. Mi sembra una proposta coerente e legittima di fronte a chi non vuole ovviamente fare quello che gratuitamente viene offerto. 54 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE Altra cosa che potrei suggerire è che tutte le vaccinazioni dovrebbero essere gratuite a tutte le età, cioè coloro che fanno qualsiasi dell’età prevista richieste anche tipo di dal calendario volontariamente negli adulti, gratuitamente vaccinazione dai Sistema al vaccinale, pazienti dovrebbero dal anche per essere di che i fuori vengono bambini sicuramente Sanitario ma date Regionale. A disposizione per eventuali altri chiarimenti. Dott. Roberto MORA (Presidente reg.le Ordine dei Medici chirurghi e odontoiatri) Sono il Presidente dell’Ordine dei medici di Verona, nonché Presidente della Federazione regionale degli Ordini, cioè parlo in rappresentanza anche di tutti gli altri Ordini provinciali del Veneto. Allora, è inutile dire a voi che i vaccini forse sono l’arma più potente che l’umanità ha sviluppato contro le malattie infettive. Più potente ancora dell’antibiotico, perché il vaccino è in grado di combattere anche malattie che l’antibiotico non può debellare, tipo le malattie virali. La sua introduzione risale agli anni 1800, perché ricordiamo che vaccinazione deriva dal fatto che un certo Jenner ha cominciato ad usare la malattia del virus della vacca per prevenire il vaiolo e da lì il nome vaccinazione perché si trattava del virus vaccinico. La vaccinazione è l’arma più potente che l’umanità abbia realizzato contro le malattie infettive e ha permesso di salvare milioni e miliardi di vite ed è una delle armi che ha permesso all’umanità di avere una aspettativa di vita quale quella che abbiamo raggiunto attualmente. Perché una volta per le malattie infettive morivano un sacco di bambini, cosa che succede ancora in Africa e succede ancora 55 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE in buona parte negli Stati Uniti, in cui le aspettative di vita per i bambini sono inferiori a quelle dei paesi europei dove c’è la vaccinazione. Per un motivo: perché da loro la vaccinazione si paga mentre da noi è gratuita. Detto questo, ci sono dei rischi legati alle vaccinazioni? Sì, ci sono dei rischi perché in alcuni casi si possono sviluppare degli delle effetti reazioni allergiche; collaterali anche ci lievi, possono tipo il essere bruciare nella sedi dell’iniezione; sono stati supposti tali degli effetti collaterali anche importanti che però sono di gran lunga meno frequenti e meno importanti dei benefici che ci si attende dalla vaccinazione. Per esempio, la vaccinazione antinfluenzale è gravata da una percentuale, qualcosa come un caso ogni milione di dosi, dà un sindrome che è la sindrome di Guillain Barrè, che però è molto meno frequente della mortalità dell’influenza. Perché ricordiamo che per influenza si muore anche oggi, una persona su mille che contrae l’influenza muore. Quindi si tratta di confrontare percentuali, mortalità uno a mille, contro una sindrome di Guillain Barré una ad un milione. Quindi ci sono dei vantaggi che sono decisamente maggiori di quelli che sono i rischi. Il fatto che la vaccinazione sia gratuita c’è questa grande disponibilità che viene data alla gente. Il compito dei medici qual è? Quello di informare le persone, alle persone vanno dette queste cose, alle persone va detto quali sono i vantaggi delle vaccinazioni e quali sono i rischi. accennare ai Non possiamo rischi, perché vaccinare la persona una persona senza va adeguatamente la Federazione informata. Sull’informazione sulle vaccinazione nazionale degli Ordini dei medici ha fatto un documento che 56 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE è stato pubblicato riportato dai regionale di documento che Ordini del e riportato media. È Veneto giornali intenzione ripercorrere sarà dai una firmato strada da dichiarando tutti ed è stato della Federazione simile e i fare Presidenti ufficialmente quali un degli sono i vantaggi delle vaccinazioni. Gli Ordini dei medici sono delle magistrature deontologiche, la funzione dell’Ordine dei medici è quella di tenere l’albo degli iscritti e quindi controllare che chi è iscritto abbia i titoli per esercitare la professione, ma è anche quella di far applicare deontologiche agli iscritti che sono delle quelle norme comportamentali contenute nel codice deontologico. È inutile che dica a voi che ci sono medici che esprimono sui media delle opinioni contrarie alle vaccinazioni. Che cosa dice il codice deontologico? Vi leggo l’articolo sanitaria, 55 del dice: codice “Il deontologico medico sull’informazione promuove e attua una informazione sanitaria accessibile e trasparente, rigorosa e prudente, fondata sulle evidenze scientifiche acquisite e – e questa è la parte importante – non divulga notizie che alimentino aspettative o timori infondati e in ogni caso idonee a determinare un pregiudizio dell’interesse generale”. Voi capite che chi diffonde notizie sulle vaccinazioni che non sono scientifiche e che alimentano un timore da parte della gente nei confronti della vaccinazione, di cui vi ho spiegato gli deontologico. stanno indubbi In muovendo questo in vantaggi, senso, Veneto, ve gli commette Ordini l’ho già un dei reato medici detto, si forse conoscete. Ci sono un paio di casi in Veneto in cui abbiamo notizie e abbiamo raccolto anche prove di uno schieramento antivaccinale da parte di un paio di medici. Nei confronti 57 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE di questi medici stiamo percorrendo quelle che sono le strade previste; non mi è possibile dare notizie di più perché il tutto è coperto da un segreto istruttorio che se venisse violato renderebbe invalido il procedimento disciplinare, quindi non vi posso... questa parte riguarda in particolare il collega di Treviso che non può essere qui presente. Concordo e sposo in pieno l’ipotesi avanzata dal collega che mi ha preceduto, cioè esiste un articolo della Costituzione italiana che dice che nessuno può essere sottoposto ad un trattamento sanitario contro la sua volontà. La vaccinazione è un trattamento sanitario e quindi come tale è difficile sposare una tesi che veda un trattamento sanitario imposto per legge. Esiste una forma di trattamento sanitario imposto per legge ed è il trattamento sanitario obbligatorio, ma c’è una legge specifica. Quello che si offre alla gente in questo caso è una opportunità, è ovvio che la legge ha il diritto di rifiutare questa opportunità però nel momento in cui rifiuta questa opportunità deve essere consapevole che con l’opportunità rinuncia anche a certi diritti e uno di questi facoltà potrebbe di essere quello di le scuole frequentare vedersi riconosciuta dell’obbligo. la Perché ricordo che nelle scuole dell’obbligo ci potrebbero essere persone che non possono essere vaccinate, che è diverso dal non vogliono vaccinarsi. Esistono dei bambini che hanno patologie tali per cui non possono essere vaccinati. Ebbene, è per garantire queste persone che ci sta attorno a loro deve essere vaccinato, compresi i medici. Compresi i medici e il personale sanitari e qui mi riallaccio alla copertura vaccinale di chi lavora nelle strutture pubbliche sanitarie; quindi compito dei medici ma anche del personale 58 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE che lavora dovrebbe essere quella di essere vaccinato, per lo meno contro l’influenza. Vi suggerisco collegare di la discendere sposare scelta nel questa vaccinale senso di seconda ai tesi, diritti vantaggi cioè che di possono dall’essere stati vaccinati: quindi accesso alle scuole dell’obbligo, accesso a certi servizi forniti dalla pubblica amministrazione che devono essere garantiti da persone che non vadano a contagiare gli altri a cui i servizi sono diretti. PRESIDENTE Grazie. Ci sono domande o richieste di chiarimento? Prego, consigliere Bartelle. Patrizia BARTELLE in GRILLO (Movimento 5 Stelle) Vi ringrazio per i suggerimenti operativi per eventuali prossime azioni legislative, però dal pediatra vorrei due parole per quanto riguarda l’età vaccinale. Perché una delle criticità che vengono maggiormente poste da chi è contro i vaccini riguarda la concentrazione di tante vaccinazioni in un soggetto formato, che ha definirlo un debole sistema è un immunitario eufemismo, non ancora forse è più corretto dire non ancora formato. Grazie. Dott. Franco PISETTA (Segretario regionale FIMP Veneto) È vero, prima che si forma adeguatamente il sistema immunitario del bambino trascorrono anni, 5-6 anni, forse anche di più, ma è questo il motivo. È proprio questo. Qual è l’incidenza delle malattie? Le malattie quelle che fanno più paura, che sono le meningiti, hanno la massima incidenza nei primi due anni, specialmente nel primo anno, e 59 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE poi c’è un leggero aumento verso l’età dell’adolescenza. Il motivo per cui si fanno vaccinazioni subito è perché bisogna difenderli subito. Il motivo per cui bisogna fare vaccinazioni ripetute è perché il sistema immunitario non è un sistema immunitario completamente sviluppato e ha bisogno di richiami molto ravvicinati per poter dare una risposta che sia sufficiente a garantire la salute del bambino. Quindi negli Stati dove l’aspetto economico viene valutato molto più di quello sanitario, tipo gli Stati Uniti, le vaccinazioni vengono fatte prima dei 60 giorni; noi le facciamo dopo i 60 giorni, quindi siamo già al di là di quello che per il ritorno economico potrebbe essere ulteriormente incrementato. Quindi proprio perché il bambino ha una scarsa sistema avere difesa funziona delle immunitaria, male, è infezioni ne sottoposto molto più ha alla precoci poche, il suo possibilità e quindi di più precocemente lo si difende meglio è. E poi, assolutamente, una delle tante bufale che più vaccini diano delle tempeste immunitarie al sistema immunitario del bambino. A parte il fatto che i vaccini attuali sono vaccini altamente sostanze purificati reagenti che e la quantità inducono la di risposta antigeni, cioè immunitaria è assolutamente ridotta, fatto sta che i sei vaccini attuali, l’esavalente attuale, contiene molti meno antigeni che non un singolo vaccino di qualche anno fa. Per cui direi che è una… anzi, noi come pediatri auspicheremo che ci fosse un’unica iniezione da dover fare al bambino con dentro 13 vaccini, magari l’avessimo a disposizione. Perché il problema reale della vaccinazione è che dobbiamo pungere i bambini più volte. Se trovassimo la soluzione di pungerli un po’ meno credo che l’unico problema che il bambino deve subire è il disagio dell’iniezione. 60 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE PRESIDENTE Prego, consigliere Villanova. Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente) Grazie, Presidente. Ringrazio i nostri ospiti per essere qui, mi dispiace che sia andato il Presidente Guarini che, tra l’altro, è anche il Presidente del mio Ordine provinciale. Proprio da iscritto all’Ordine e da Consigliere regionale la mia richiesta è che si proceda con queste “inchieste” verso questi colleghi che hanno portato avanti per anni e anni posizioni che vanno contro la scienza. Perché, come dicevamo prima, abbiamo visto le retromarce di questi giorni e non vorrei che questa retromarcia desse un colpo di spugna su tutto quello che è successo. Perché i danni che sono stati fatti a decine, forse migliaia, di mamme che hanno trovato riscontro alle loro paure sui vaccini probabilmente li porteremo avanti per tanto tempo. Quindi penso sia opportuno che gli Ordini vadano avanti e diano delle regole abbastanza rigorose, cioè che nel campo della scienza non è che uno si inventa la mattina di portare avanti delle idee strampalate che non hanno una sussistenza dal punto di vista scientifico. Altra questione, molto spesso le campagne antivaccinali non vengono portate avanti solo da medici, ma anche da figure professionali para sanitarie, come possono essere fisioterapisti, osteopati, naturopati, etc.. Ecco, anche la presenza dell’Ordine nell’andare a controllare o fare presente che stanno facendo una attività che fa più parte dell’attività magari medica configurando che in di certi 61 queste casi figure il reato professionali, di esercizio _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE abusivo della professione medica, potrebbe essere un modo per far cambiare idea a chi vuole intraprendere una strada che può avere un riscontro mediatico e pubblico molto veloce e che porta anche ad utili. Sappiamo che i convegni che abbiamo visto sono tutti a scopo di lucro a pagamento, vengono fatti libri che vengono venduti con autocitazioni nella bibliografia. portare avanti Cercare certe di testi fare deve capire che chi deve anche assumersi la responsabilità di quello che fa. PRESIDENTE Prego, consigliere Sinigaglia. Claudio SINIGAGLIA (Partito Democratico) Un paio di domande velocissime, cortissime. Un chiarimento, avete detto che sarebbe utile che ci fosse la gratuità dei vaccini in qualsiasi momento e in qualsiasi età, cosa vuol dire questo? Poi, in base alla vostra esperienza, in base all’esperienza dei pediatri, chi è che sceglie di non vaccinarsi? Quali sono le famiglie che scelgono di non vaccinarsi? Dott. Franco PISETTA (Segretario regionale FIMP Veneto) Sulla gratuità, nel Veneto le vaccinazioni raccomandate sono gratuite per tappe prestabilite. Adesso è entrata in vigore anche la vaccinazione, per esempio, per il meningococco di tipo b che viene fatta solo ai nati dal 2015. Un bambino che è nato nel 2014 i cui genitori chiedono di poter fare la vaccinazione non viene dato gratuitamente, il che mi pare una bestialità dal punto di vista anche dell’investimento, cioè facciamo di tutto per farli vaccinare e adesso che vogliono vaccinarsi li facciamo 62 pagare. Oppure anche _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE l’adulto, il ragazzo di 19enne che non ha fatto la vaccinazione come il papilloma virus a 11 perché ancora per i maschi non veniva offerta gratuitamente, che la vada a fare bisogna pagarsi una parte del costo del vaccino. Credo che la vaccinazione dovrebbe essere proprio istituzionalmente gratuita, più ne fanno meglio è, perché c’è un risparmio sia in termini di salute ma anche in termini economici. ..Che non è poco, è vero e, né per una parte né per l’altra, ma per la parte investimento, i pubblica vaccini credo non che sono sia spese un grosso sono solo investimenti. Per quanto riguarda la tipologia dei genitori che arrivano nello studio e che si dicono contrari alla vaccinazione è estremamente varia. Sicuramente c’è l’ideologico con il quale ogni discussione è probabilmente inutile, che oltre a essere molto contrario attento a ai vaccini quello che solitamente viene è scritto vegano, su che è internet e internet, ovviamente, è una risorsa inesauribile ma è una risorsa che non ha nessun tipo di validazione scientifica. Inevitabilmente, quello che passa su internet viene interpretato come una notizia seria, sia che lo sia e sia che lo sia. I siti validati e sostenuti da società scientifiche… piccola parentesi, di fronte a qualche decina di medici in Italia che hanno fatto anche una lettera, che è stata pure presa in considerazione dal Parlamento italiano, non esiste al mondo nessuna società scientifica accreditata che dia qualche indicazione contraria alle vaccinazioni. In tutto il mondo non esiste una associazione scientifica o una società scientifica. Per cui pensare che, come qualcuno suggerisce, ci sia un conflitto d’interesse, 63 un coinvolgimento delle _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE figure istituzionali e anche della medicina nei confronti delle case farmaceutiche... e poi c’è da dire un’altra cosa: le case farmaceutiche sicuramente guadagnano molto di più sulla malattia che sulla prevenzione della malattia. Avessero centinaia, decine, migliaia di meningiti con quanto costa curare prescindere; una in meningite Italia o c’è qualsiasi un solo altra farmaco malattia - che è a un antibiotico famosissimo di cui non faccio nome - che fattura molto di più di tutti i costi delle vaccinazioni in Italia. Quindi credo che smontare questi aspetti tecnici sia facile. Poi, oltre a quelli ideologici ci sono quelli che sono facilmente influenzabili, facilmente influenzabili purtroppo anche da dei colleghi che in maniera ovviamente surrettizia, su questo non c’è dubbio, fanno le campagne evidentemente contro i vaccini, magari sotto le mentite spoglie di altri tipi di programmi però l’effetto è quello. Tanti genitori ai quali si chiede “Mi scusi, ma queste notizie, questa motivazione da chi viene?”, “Me l’ha detto il dottore Pinco Palla”. Si cerca, quindi, di mettere a confronto la fiducia che viene data al pediatra ma tanto sono disponibili a fare qualsiasi cosa nel momento della malattia e a fare qualsiasi tipo di terapia e di esame se il pediatra la consiglia, di fronte alla vaccinazione c’è un paziente dottor Jekyll e mister Hyde che diventa irriconoscibile. Non lo so quali siano le motivazioni. Ripeto, per questo motivo come categoria abbiamo deciso di fare un percorso formativo per tutti i pediatri proprio per individuare quali sono le motivazioni più frequenti che i genitori portano e cercare di dare una risposta che sia quanto più possibile percepibile in maniera facile da parte dei genitori e quanto più possibile basata sui dati ovviamente, non abbiamo dubbi. 64 di evidenza, sui quali, _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE Dott. Roberto MORA (Presidente reg.le Ordine dei Medici chirurghi e odontoiatri) Aggiungo solo una cosa. Figure non mediche che parlano contro le vaccinazione ci sono, è vero. Il problema è che l’Ordine ha potestà disciplinare nei confronti degli iscritti, non ho potestà disciplinare nei confronti delle altre professioni sanitarie. L’unica arma che ho è la denuncia ai NAS e alla Procura della Repubblica. Sicuramente adoperiamo queste armi, non sempre però a fronte delle nostre denunce vediamo risultati. PRESIDENTE Grazie per il vostro intervento, buona giornata. Buongiorno, vi invito a parlare a microfono acceso perché devono verbalizzare. Cortesemente, dieci minuti per la presentazione del tema, affinché poi i Consiglieri abbiano la possibilità di farvi delle domande e voi dare delle risposte alle richieste di chiarimento. Prego. Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm) Mi chiamo Franco Cicco, sono il segretario regionale del sindacato Veterinari di medicina pubblica. Oggi sono qui con i colleghi segreteria, situazione Moretti per di e Paolo rendervi profondo Zanin che partecipi disagio che fanno parte tutti quanti stiamo vivendo della della come categoria dei medici di veterinaria pubblica. Allo scopo vi abbiamo predisposto una sintesi dell’intervento che faremo 65 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE oggi con una breve scheda su quella che è la malattia che sta imperversando, l’epidemia di Blue Tongue nel Veneto. Dicevo che siamo qui per farvi partecipe della grave carenza di personale veterinario nei servizi delle A.S.L., carenza che da tempo andiamo a sottolineare ma invano. Questa carenza è dovuta sia ad un cronico sottodimensionamento del personale, come anche mancato turnover del personale che è andato in quiescenza. Oggi, alla luce dell’emergenza che si è verificata a seguito dell’epidemia di Blue Tongue, che ha interessato la nostra Regione, la situazione di fatto è divenuta insostenibile. Come numero di personale a malapena riuscivamo a coprire le attività routinarie, immaginatevi in una questa situazione di emergenza. Da tempo come sindacato rappresentativo della maggioranza dei veterinari pluriennale pubblici politica del di Veneto abbiamo sottovalutazione segnalato la compiti di dei sanità pubblica veterinaria, l'indebolimento ormai è giunto a livelli senza l'impoverimento precedenti, di personale il della declassamento struttura e regionale specifica. Carenze e criticità che non ribadiamo solo noi come sindacato, ma sono state ribadite anche nell’ultimo rapporto di audit del Ministero della Salute che si è svolto nell’ottobre-novembre del 2015 e che viene riportato nei vari audit del Food Veterlnary Office dell’Unione europea. Nel 2010, ho qua il verbale dell’audit, dalle risultanze di audit condotti criticità – in Regione leggo - sono quali emerse alcune inadeguatezza importanti numerica del personale a livello locale. L’attività di dell’epidemia prestazioni contrasto di di particolareggiati Blue che dobbiamo Tongue rappresenta sorveglianza ed urgenti, 66 svolgere e che una controlli vanno a seguito mole di ufficiali garantiti per la _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE loro natura solo ed esclusivamente dai veterinari pubblici e non potrebbe essere altrimenti. L’epidemia, che colpisce ovicaprini e i bovini, dal primo focolaio confermato alla fine di agosto, si è rapidamente estesa fino a toccare sei province venete, con un numero di casi in costante aumento: erano 317 focolai alla data del 10 novembre. I servizi veterinari di tutta la Regione stanno assicurando migliaia di controlli ripetuti e ravvicinati sul latte di stalla. Immaginatevi la mole di lavoro che dobbiamo affrontare quando tutti gli allevamenti di produzione lattiferi devono essere sottoposti per decreto ministeriali a controlli sul latte di massima ogni 15 giorni. Nel caso, poi, che risulti un sospetto staile dobbiamo ‘sospette’. Con passare questi a controlli controlli ematici si è sulle arrivati a individuare stalle infette, cioè con animali con viremia che erano arrivati alla data del 10 novembre a 317 focolai. Ma il lavoro non finisce qui, tutte le movimentazioni devono essere certificate dai veterinari, sia per movimentazioni di animali da vita movimentazioni considerando di all’interno animali della da l’importanza Regione, macello sia all’esterno. dell’agroalimentare per E e dell’allevamento bovino nel Veneto immaginatevi il danno che ne risulta. A breve, ci auspichiamo partirà la campagna di vaccinazione dei bovini, profilassi resa indispensabile per contrastare la diffusione della malattia. In tutti questi anni, va ricordato, che i servizi veterinari solo grazie all’impegno e all’abnegazione del personale sono riusciti a assicurare con fatica i molteplici compiti di istituto. Oggi, a fronte di queste ulteriore incombenze legate all’epidemia non riusciamo più a dare quelle risposte immediate e tempestive che la situazione richiederebbe. 67 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE La Blue Tongue non è l'unica emergenza che stiamo affrontando, il recente allarme sanitario per altre malattie virali - alcune trasmissibili all’uomo come la West Nile disease, l'influenza aviaria ad alta patogenicità ricomparsa ion questi giorni in Ungheria e in Polonia, la dermatite nodulare contagiosa stanno comportando misure di controllo straordinario con un aumento significativo dell'impegno della veterinaria pubblica. Compiti questi che vanno ad aggiungersi alla grande mole di lavoro specialistico a tutela della sanità, del benessere animale già assicurato quotidianamente dai servizi veterinari veneti. So che molti di voi non sanno cosa effettivamente facciamo, quindi permettetemi di sintetizzare quello che fa la sanità pubblica veterinari, che oltre a garantire la salubrità dei cibi assicura la qualità e la competitività delle filiere, tutela buone la sanità pratiche e di iI benessere allevamento degli nel animali, rispetto promuove ambientale, contrasta le infezioni emergenti e riemergenti, previene il randagismo, vigila sugli interventi assistiti con gli animali In medicina. Per legge i medici veterinari pubblici, quali responsabili ufficiali dell'ispezione delle carni, devono essere sempre presenti durante tutte le operazioni di macellazione. E sono compiti questi che vanno aggiunti a quello che cancerogene, è il rilevamento cosiddette di presenza aflatossine, ne di micotossine abbiamo avuto esperienza in questi ultimi mesi; o degli OGM nei mangimi; per non dimenticare la sorveglianza sulla contaminazione da PFAS della catena alimentare; e questo in uno scenario di sempre maggiore complessità a fronte delle mutate abitudini alimentari. C’è da dire che è un lavoro, quindi, fatto, di molteplici attività il nostro che vanno ben al di là degli 68 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE stereotipi a cui troppo spesso la pubblicità e gli organi di informazione riducono il nostro lavoro. Da tempo il sindacato veneto segnala come Regioni che hanno un patrimonio zootecnico e un settore analogo al nostro, come per esempio là Lombardia e l’Emilia Romagna, annoverino servizi veterinari con organici di gran lunga superiore. E da anni che invano continuiamo a ribattere questo concetto, abbiamo Regioni con un agroalimentare molto ridotto rispetto al nostro - e il Veneto in questo campo è leader in Italia insieme alla Lombardia – ma che possano contare su organici ben più nutriti. A questa proposito vi riporto una tabella esemplificativa con il numero dei veterinari in servizio presso le varie Regioni: Lombardia 620, Emilia Romagna 467, Piemonte 427, Campania 585, Sardegna 302, Sicilia 406, il Veneto - dato riferito al febbraio 2016 - ha 347 veterinari e è la seconda Regione d’Italia per quanto riguarda patrimonio zoootecnico e industria agroalimentare. In questi senso del animale e anni abbiamo dovere la a continuato garantire sicurezza responsabilmente quotidianamente alimentare, a la dispetto e con salute delle difficoltà crescenti, su un territorio vasto a fianco delle varie realtà liste produttive. d'attesa agitazione. o Tutto minacciare Abbiamo sempre, al questo scioperi senza o contrarlo, ricorrere a a stato di ricercato il dialogo e il confronto con la Regione; abbiamo pazientato, abbiamo accettato sacrifici e solo perché crediamo nel nostro lavoro e siamo motivati a farlo nel migliore dei modi siamo sempre riusciti a contrastare le emergenze. Ma non so fino a quando potremo andare avanti così. Oggi i veterinari pubblici del Veneto, oltre a essere pochi, sono avanti con gli anni e sono amareggiati per la scarsa 69 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE consideratone in cui sono tenuti. Ogni anno accumuliamo un surplus di ore di servizio che non ci vengono retribuite, ma sono rese per compensare le carenze di personale senza le quali non potremmo garantire i livelli essenziali di assistenza. I nostri servizi, ripeto, sono pesantemente sotto organico. Se nei prossimi anni i veterinari pubblici che andranno in pensione – e ripeto, considerando la gobba generazione vi sarà una diaspora - non saranno reintegrati non potremo più garantire quell'eccellenza per cui la sanità veterinaria del Veneto nel tempo ha potuto farsi conoscere. Con queste dotazioni organiche preoccupa anche l'ormai prossima entrata in vigore della legge regionale 19/2016 a seguito della quale si verranno a creare aziende sanitarie di dimensioni estremamente vaste e con caratteristiche produttive diverse da zona a zona. Altri tagli e dismissioni al Servizio veterinario pubblico avranno ripercussioni non solo di tipo sanitario, ma anche economico. Di questo devono essere ben consci sia gli amministratori regionali che gli operatori dell’agroalimentare. Vorrei essere sintetizzarvi le alcuni ripercussioni esempi sulla di quelli salute che possono pubblica. Spesso assistiamo ad una carenza di lungimiranza nelle politiche sanitarie ed economiche, in cui i mancati investimenti vengono spacciati per ‘risparmi’. Questo è un grave errore strategico che rischia di costare molto caro. Facciamo qualche esempio: la prevenzione delle malattie trasmissibili alimentari e dell’antibiotico resistenza necessitano di una costante vigilanza lungo tutta la filiera, dalla stalla alla tavola. Ma per attuare con efficacia questo tipo di sorveglianza servono investimenti in termini di personale e di risorse. Investimenti che 70 saranno ampiamente ripagati _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE dalla salubrità e dal valore aggiunto conferiti alle nostre produzioni. Purtroppo, quando si parla di prevenzione i risultati non si vedono mai nel giro di un anno, due, il problema è che la mancata prevenzione determina danni gravissimi anche questi non nel giro di alcuni anni, ma si vedono a lungo andare. A questo proposito dell’antibiotico degli anni vorrei farvi resistenza che prossimi. Neanche l’esempio diciamo farlo del che è apposta, fenomeno l’epidemia sono usciti articoli di giornale sul quotidiano “Sanità” che riportano chiaramente come l’OCSE, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, annoveri l’Italia come sesto paese per consumo di antibiotico e terzo paese al mondo per percentuale di antibiotico resistenza. Vi faccio presente che nel 2005 l’Italia aveva una percentuale di antibiotico resistenza del 16–17%, nel 2014 è raddoppiata. Questa è l’epidemia del futuro, nel 2050 si stima che vi saranno dieci milioni di morti per mancata efficacia degli antibiotici, più di quelli che attualmente ne fa il cancro. Se di questo problema si è interessato il Presidente Obama, si è interessato l’O.N.U., si è interessato Camerum è perché non è un diminuisce, sistema problema dicevo, veterinario la che da tenere prevenzione ha un sottodimensionato. e ruolo si indebolisce importantissimo Se il nel contrastare questo fenomeno, perché l’antibiotico resistenza vede spesso come prima causa l’uso massiccio di antibiotici che viene fatto negli allevamenti intensivi. Parliamoci chiaro: servono risorse per intervenire, educare gli allevatori a un unico consapevole allora farmaco, fare in modo di limitare il più possibile i trattamenti di massa che sono quelli che vengono fatti spesso senza antibiogramma 71 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE e sono quelli che permettono la sensibilizzazione dei batteri e quindi l’instaurarsi dell’antibiotico resistenza. Oggi siamo qui a parlare di Blue Tongue ma questo ci tenevo a sottolinearlo è un problema molto più serio, molto più importante. Il comparto comparto poi ha ripercussioni agroalimentare vale nel di tipo Veneto economico, il miliardi del 10 prodotto interno lordo ed è uno dei motori produttivi della Regione, con un export importante e scambi commerciali in tutto il mondo. permettetecelo, è Questo dovuto anche risultato lusinghiero, alla capacità alta di conferire valore aggiunto ai nostri prodotti. E in questo contesto il terzietà ruolo dei di presidio controlli dei sanitario pubblico e veterinari pubblici la sono strategici e fondamentali per la tutela del made in Italy agroalimentare. fabbriche che Per fare un producono esempio: Ferrari se è come avere avere poi delle chi fa i collaudi, chi mette le targhe a queste auto per poterle fare circolare. L'esperienza delle epidemie di influenza aviaria, che ha colpito il Veneto ciclicamente dal 2005 in avanti, dovrebbe pure avere insegnato qualcosa. E forse gli Assessori alla sanità e all’agricoltura della Regione dovrebbero cominciare a misurare il costo della medicina veterinaria rapportandolo alle spese ultime di indennizzo epidemie. Perché degli quanto allevamenti più saremo colpiti in dalle grado di affrontare ed arginare, stroncando sul nascere le epidemie, tanto minori saranno i costi che dovremo sopportare. In sintesi, vi ringrazio di averci dato questa opportunità, anche se avremo dell’assessore veniamo a voluto alla chiedervi una Sanità. è una 72 maggiore Per attenzione questo catena di oggi da parte quello comando che che sia _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE all'altezza della situazione, organici adeguati alle esigenze del servizio, più investimenti, più attenzione, più considerazione per una medicina, la nostra, che ha complessità pari a quella umana. Richieste che non interesse della sono certo nostra finalizzate categoria, ma all'esclusivo sono invece il requisito indispensabile per poter svolgere adeguatamente la nostra mission, che è quella di assicurare l'erogazione dei LEA, garantire livelli uniformi di prevenzione delle malattie infettive, vigilare sulla sicurezza degli alimenti, garantire il benessere animale, prevenire l’antibiotico resistenza e rappresentare un presidio altamente qualificato ed efficace a tutela della salute pubblica e dell’intera filiera produttiva. Formuliamo quindi l’auspicio che incontri come quello odierno possano ripetersi periodicamente. Siamo certi che un dialogo proficuo possa porre le basi per un modo nuovo di affrontare confronto della le problematiche tra sanità di amministratori potrà salute pubblica regionali concorrere a e e che il professionisti portare alle giuste soluzioni. PRESIDENTE Grazie. Cortesemente, chiedo domande brevi, concise e risposte veloci perché alle 2 e mezza c’è un’altra Commissione a cui serve lo spazio e abbiamo fuori altri due audienti. Prego, consigliere Azzalin. Graziano AZZALIN (Partito Democratico) Avete detto che a breve partirà una vasta campagna di vaccinazione, fa parte di un piano vaccinale che era già 73 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE previsto o si è subito steso all’indomani dello scoppio del focolaio? Perché parliamo di fine agosto come è denunciato. Perché a breve partirà, ma se l’emergenza è scoppiata ad agosto non è che siamo un po’ ritardo, la situazione è comunque sotto controllo oppure anche questa situazione può destare preoccupazione ulteriore? E quali costi comporta questa campagna dall’altro, giusto per conoscenza. Fino ad oggi com’è che ha operato l’ARAV, per esempio, che faceva un po’ da tramite con i veterinari privati rispetto alla fornitura anche di vaccinazioni e quant’altro? Fino adesso come si è affrontata la situazione? Bruno PIGOZZO (Partito Democratico) Grazie, anch’io una domanda molto veloce. Oltre al tema dell’ultima epidemia voi avete citato anche tutta una serie di altri elementi di contesto che vi preoccupano e anche nelle conclusioni, giustamente, chiedete maggiore attenzione. Volevo chiedere, in merito all’ultima legge, la legge 19 appena approvata, quello che discussione, dal avevate questa vostro già punto segnalato nuova di in impostazione vista itinere se rispetto durante secondo voi a la ci sono dei passi in avanti rispetto a questi problemi oppure se continuano ad avere, in prospettiva, anche ulteriori elementi di sofferenza. In particolare, c’è un articolo, l’articolo 27, dove si parla della configurazione dei Dipartimenti di prevenzione dove voi siete inseriti come servizio. Questo articolo 27 prevede che ci siano le linee guida per l’atto aziendale da parte della Giunta che, a quanto mi risulta, non c’è ancora. In merito a questo avete già fatto le vostre segnalazioni, potrebbe essere questa una 74 occasione per eventualmente _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE ribadire, oltre agli aspetti che avete già citato, anche qualche elementi puntuale? Parliamo di parametri che voi avete visto prima con la tabella di raffronto con le altre Regioni, etc.. Tra l’altro, lì sarebbe interessante, oltre al dato dei numeri assoluti di presenze, anche un parametro diciamo così commisurato al numero di capi allevati piuttosto che al numero di allevamenti, etc., per capire. Perché le Regioni non sono tutte uguali e la realtà degli allevamenti è diverso da Regione a Regione. Quindi se ci fornito un dato più puntuale in questo senso. Grazie. Claudio SINIGAGLIA (Partito Democratico) Senta, è una lettura giusta se noi diciamo che l’emergenza Blue Tongue ha messo in luce le difficoltà organizzative dei servizi veterinari nel Veneto? Voi ci state dicendo questo oggi: l’emergenza che è venuta fuori sta evidenziando che ci sono delle difficoltà organizzative. Seconda cosa, l’emergenza di cui stiamo parlando è sottocontrollo in questo momento oppure no? Perché qui si dice che al 10 novembre c’è un certo numero di casi, dal focolaio di agosto c’è stata una rapida diffusione in sei province; ma i vaccini ci sono, sono predisposti per tutti, c’è la copertura? Perché è chiaro che questa epidemia è un segnale che commerciali, va a colpire prodottivi, anche etc., gli aspetti quindi più economici, dura questa temporalità più chiaramente incide nel circuito produttivo commerciale, etc.. Terza cosa, vorrei richiamare il Presidente della Commissione, perché ci eravamo impegnati di fronte all’audit - avevo fatto una interrogazione 75 – del Ministero della _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE Salute nei riguardi della prevenzione, qui era stato liquidato una volta sottoforma di rivendicazione sindacale, però ci eravamo dell’audit che Ministero, delle impegnati era ad stata approfondire fatta, controrisposte delle della la questione risposte Regione e del delle controrisposte del Ministero e delle contrarisposte della Regione, insomma siamo arrivati alla quarta fase. Però di documentazione non ne abbiamo e vorremmo sapere se questa telenovela è finita e in che modo è finita, oppure se è ancora aperta e quali sono i motivi di contenzioso, in questo caso Stato-Regione. I contenziosi sono tanti e la riforma è fatta apposta per superare i contenziosi – Presidente Boron, visto che lei prima rivendicava le ragioni del no, io adesso rivendico le ragioni del sì, è una battuta questa -, però vorrei prendere in considerazione un invito al Dipartimento prevenzione Mantoan prevenzione regionale di interrogazioni ritornare e regionale, anche su al alla Direzione Segretario regionale quell’audit. ripetutamente e vorremmo Abbiamo capire fatto com’è la situazione. Grazie. Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm) Possiamo fare un primo step? PRESIDENTE Facciamo tutte le domande, loro si annotano le risposte e poi danno una serie di risposte brevi. Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm) Presidente, se chiedevo rispondere alle prime tre domande, anche perché se no mi dimentico. 76 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE PRESIDENTE Sì, conciso, le chiedo cortesemente. Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm) Sì sì. L’ultima domanda riguardava il dilagare o meno della malattia. È fuori dubbio che da agosto, da quando è stato trovato il primo caso, se ci fosse vaccinato tempestivamente probabilmente non ci troveremo ora con 317 focolai. La malattia, come magari potete leggere nella scheda che vi abbiamo allegato, è una malattia che si trasmetti con insetti tipo zanzare che pungono l’animale che ha viremia, si infettano con il virus e lo trasmettono a animali sani. Ora, la malattia si sta autolimitando da sola, adesso andremo a vaccinare, almeno ho avuto comunicato perché noi siamo servizi territoriale delle A.S.L. non siamo noi che facciamo la scelta di vaccinare, noi mettiamo solo in pratica le vaccinazioni, andremo a vaccinare in un periodo che diciamo è fisiologicamente meno pericoloso, perché essendosi abbassate le temperature gli insetti scompaiono e quindi i vettori. Diciamo che abbiamo chiuso la stalla quanto i buoi sono già scappati. Poi, per quanto riguarda il discorso del Dipartimento alla luce della legge 19, c’è da dire che l’ultimo incontro sindacale che si è tenuto con sigle mediche veterinarie in Regione alla presenza del dottor Mantoan, che ha illustrato l’Azienda Zero e la legge di riorganizzazione, ho fatto la proposta di aprire il tavolo tecnico per illustrare le proposte del sindacato, perché noi già stiamo lavorando in tal senso su quelli che saranno secondo noi i dipartimenti di prevenzione nei nuovi ambiti territoriali, che non sono 77 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE più ambiti, diciamo, geografici limitati, ma avranno una estensione di tipo provinciale. Quindi, si è deciso di aprire tre tavoli di contrattazione decentrata con le sigle mediche: uno riguarda le proposte sul Dipartimento di prevenzione, che il dottor Mantoan ha ribadito che verranno riconosciute tutte strutture complesse, compresi i servizi veterinari e questo è stato accolto positivamente da noi. Dopodiché… ..Sì, in linea di massima logicamente, perché vanno fatti dei distinguo, nel senso che ci possono essere realtà territoriali – almeno da quanto ho interpretato io - più contenute dove magari si può giostrarci. Però parliamo di realtà come Verona e Padova, c’è stata una apertura da parte dottor Mantoan, tre o addirittura quattro soprattutto per le aziende marinare; è stata fatta la possibilità di ragionare anche in una possibile struttura complessa destinata ai prodotti ittici. Quindi mi sembra possibilità di che sia valutare la il stessa legge Dipartimento che fatti dà la anche le caratteristiche oltre che orografiche anche produttive delle singole A.S.L.. Per quanto riguarda, poi, la domanda relativa alla Blue Tongue danni economici e quant’altro. Certo che la malattia è una malattia che è asintomatica nel bovino, i danni più grossi li dà negli allevamenti ovicaprini, danni che sono dovuti o alla mortalità o alle spese veterinarie. Poi ci sono dei danni indiretti commercializzazione che degli sono legati animali, perché alla noi mancata possiamo commercializzare animali – parlo di animali da vita - solo nei confronti di contaminazione vendere animali territori virale. da che Quindi vita in 78 abbiano non la nostra possiamo Regioni che stessa esportare abbiano o questo _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE fintanto che non si vaccina. Poi una volta che si vaccina si potrà muovere questi animali anche in Regioni diverse. PRESIDENTE Prego, consigliere Gidoni. Franco GIDONI (Lega Veneta - Lega Nord) Grazie. Mi fa piacere sapere che si siano già costituiti i tavoli per discutere le dotazioni alla luce della legge 19, anche perché non possiamo dimenticare che con la legge 19 avremo U.L.S.S. con 10-15 veterinari e altre fino a 75. Una cosa che ci tenevo a sottolineare e a porre all’attenzione è che forse andranno un po’ riviste le piante organiche, nel senso che mi pare di ricordare che ci siano delle U.L.S.S. sul cui territorio un tempo c’erano fiorenti attività di allevamento che, in realtà, oggi non ci sono più. Poi magari questo è un tema. Volevo capire se comunque sul tavolo è posta l’attenzione della Regione e se voi avete valutato altri modelli organizzativi rispetto a quello di cui oggi è dotata la Regione, cioè se ne esistono altri o eventualmente di migliori. Sulla questione delle emergenze mi ero fatto una nota, mi pare che per il passato, per esempio, quello della viaria e le aflatossine, si fossero affrontate costituendo le definisce delle task force con a capo un medico veterinario. Mi pare, invece, che oggi sulla Blue Tongue sia tutto in capo alla Direzione prevenzione sanità e sicurezza alimentare, dove qui c’è invece a capo un medico igienista. Chiedevo se le due cose sono equivalenti o se i due sistemi 79 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE sono differenti, eventualmente quale dei due possa essere per la gestione delle emergenze ritenuto migliore. Chiudo, ho visto sulla stampa recentemente che in Regione Umbria, Liguria piuttosto di quanto ha fatto la Lombardia, si è aperto dipartimenti un di dibattito sui prevenzione per modelli la autonomi componente dei sicurezza alimentare. Volevo capire qual è la vostra idea su questo tema specifico. Grazie. Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm) A questo proposto abbiamo già instaurato un gruppo di lavoro, i colleghi qua ne hanno ne fanno parte, aperto alla segreteria. Un gruppo di lavoro che sta proponendo, d’accordo con la SiTi che è stata qui prima, le due società scientifiche hanno deciso di collaborare, un progetto unico, io posso parlare per la specificità dei veterinari. Noi avevamo fatto una specie di sondaggio tra i colleghi del Veneto se preferivano il modello lombardo, dove il Dipartimento di prevenzione è autonomo, è staccato, oppure se preferivano Dipartimento lavorare ancora interdisciplinare con all’interno i medici. La di un maggior parte dei colleghi si è espressa per la seconda scelta, cioè noi pensiamo che si possa fare una maggiore prevenzione lavorando e confrontandoci con la componente medica. Però nella nostra proposta di Dipartimento andremo a prefigurare un Dipartimento funzionale della veterinaria incastonato in un Dipartimento strutturale e generale. Vale a dire che emergenze come quelle che ci sono in questo momento ha più senso che siano articolate e discusse dai responsabili dei servizi veterinari e non dall’intero Dipartimento. Quindi la proposta che porteremo al tavolo sia come SiTi che come sindacato 80 veterinario di medicina _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE pubblica sarà quello di ottenere un Dipartimento funzionale veterinario all’interno di un Dipartimento strutturale. Diciamo che è una via di mezzo, un modello Veneto. Certo che in ambiti nazionali ormai se ne vedono di tutti i colori, farò parte anche di un tavolo nazionale che dovrà fare delle proposte di modelli organizzativi che valgono a livello nazionale. Ora come ora, qua nel Veneto stiamo seguendo questa strada. PRESIDENTE Prego, consigliere Barbisan. Fabiano BARBISAN (Zaia Presidente) Ringrazio per le richieste, i chiarimenti e quant’altro. Volevo capire una cosa, noi siamo passati in vent’anni, quindici anni, da una produzione veneta del 50% carne del nostro fabbisogno al 35. C’è stata una grande diminuzione, lasciamo perdere le cause, comunque sia entra dell’estero, c’è un po’ di minor consumo ma entra dall’estero; quindi molto controllo andrebbe fatto in quei settori di entrata dall’estero. Anche perché ricordo ai Colleghi che in Italia e in Veneto, ma in Italia, la veterinaria dipende dalla Sanità, mentre in altri paesi dipende dall’agricoltura sanità, cioè controllore e controllato sono relativamente vicini perché sono la stessa autorità, in Italia e in Veneto no. Quello che c’è da capire è: alla luce di nuovi numeri, a mio avviso, create, fate una proposta - magari ci si ritrova con i Colleghi - di riorganizzazione. Poi, per quanto riguarda le domande abbiamo i nostri uffici di prevenzione, la veterinaria del Veneto che per quanto concerne vaccini e numeri sono in grado di rispondere 81 in tempo brevissimo, _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE perché il controllo c’è. Io parlo anche da operatore di prima fila, proprio di primo pelo nel settore. Quello che è la Blue Tonghe è un esempio, adesso c’è la dermatite nodulare che viene avanti, perché dobbiamo rendere edotti i Colleghi che i controlli Europa, perché ci questa malattia, sono i che dei paesi vengono paesi fatti dove dell’est si – è parlo di manifestata specialmente - nel laboratorio ungherese a Budapest e costa 5 euro se vengono qua in Italia costa 50 ed è - leggiamolo - lo stesso tipo di controllo, non so se sia lo stesso, ma siccome facciamo parte dell’Europa si dà per buono. Quello che volevo capire io è una cosa e magari ci si ritrova: è una organizzazione da ristrutturare a partire dai veterinari che abbiamo già? Secondo voi, quindi, A.S.L. Venezia adesso sarà la n. 3, Veneto Orientale sarà la n. 4, con i numeri che abbiamo vediamo come collocarli e cosa rifare, perché ci sono, appunto, delle necessità cambiate perché non solo agli allevamenti, ma macelli ne sono stati chiusi a bizzeffe. Produzione di latte, oltre che essere ridotta è stata concentrata, cioè vivono 5 stelle piuttosto che 300 che erano vent’anni fa, quindi è venuto a mancare un certo lavoro nel territorio. Poi, i controlli sull’antibiotico presenza, sì, vanno fatti e dobbiamo essere convinti che vanno fatti e fatti bene. Perché ricordiamo, qua c’è il dottor Michele Brichese che si ricorda, i tempi di combattimento con l’unità di progetto sui beta agonisti che entravano per i nostri consumatori nelle carni spagnole ed è stato fatto barriera con il dottor Vicenzi, abbiamo contribuito a fare barriera e diciamo che abbiamo trovato altre strade. Quindi oltre ai controlli che devono vedete. esserci Perché capiamo anche il che tipo discorso 82 di ristrutturazione Blue Tongue, voi quest’anno _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE abbiamo avuto il sierotipo 4, ma c’è il 2, l’8, il 9, il 16, e sono delle zanzare che lo portano a spasso e queste non si fermano. Cosa hanno fatto gli altri paesi? Hanno dichiarato tutto il territorio sensibile e partono con la vaccinazione a tappeto, parlo di altri paesi come Francia e Germania. Fa bene o fa male? Dobbiamo ancora capirlo perché è una cosa che ha 4-5 anni di attività, quindi dobbiamo capire se il ritorno di questo tipo di cura ci dà qualcosa di serio. Perché mi ricordo, lo segnalo a voi ma lo saprete già, che quando abbiamo Teramo, iniziato allora finimondo di il a dottor danni agli ragionare Caporale, allevatori con è l’Istituto venuto sardi. di fuori Tant’è un che i francesi si sono rifiutati di farlo e il sottoscritto è quello che ha chiesto di chiudere l’entrata dei vitelli in Italia in quegli anni, proprio perché c’era un vaccino che era un mero mercanteggio economico e basta. Allora, chiedo forti è di capire quello se è che abbiamo possibile vissuto avere da quello parte che vostra naturalmente, legata con noi, studiamo, vediamo, ma a tempo brevissima, una ipotesi di ristrutturazione. Questi sono i veterinari collocati lì, abbiamo questi alimenti, questi supermercati e questi sono i consorzi agrari; che anche là c’è una grossa concentrazione quindi i controlli possono essere fatti in maniera seria e scappa meno perché i grossi non rischiano più di tanto e lo sappiamo. Grazie. Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm) Allora, voglio ribadire che il motivo per il quale oggi ci avete convocato e per il quale abbiamo scritto al Presidente Zaia e all’assessore Coletto è la carenza di personale. Noi non possiamo fare prevenzione se non abbiamo personale a sufficienza, ma vi dirò di più. L’emergenza Blue Tongue sta 83 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE mettendo a organica, nudo al questa punto generalizzare, l’erogazione che sono difficoltà, in alcune iniziate delle questa le prestazioni carenza A.S.L., liste non di voglio d’attesa veterinarie. per Perché io colleghi che smettono di lavorare alle 10 di sera per il numero di certificazioni che devono svolgere quotidianamente per spostare gli animali e questo è solo uno degli aspetti. Quindi prima di parlare di organizzazione dobbiamo riuscire a riportare gli organici dei servizi veterinari pubblici del Veneto ad una l’attività misura routinaria tale ma da poter anche garantire l’emergenza. non solo Perché in seguito all’ultima comunicazione di influenza aviaria con sierotipo altamente patogeno in Ungheria il Ministero ci chiede di intensificare i controlli in azienda: ma con quali persone lo facciamo? Noi stiamo navigando a vista, noi facciamo le priorità. Noi abbiamo colleghi che lavorano al macello e non possono partecipare a questa fase emergenziale; quelli che sono fuori hanno due mani e due braccia sole e un’auto sola, non hanno il dono ubiquità e non vale possono la essere pena in contemporanea. risparmiare non Ecco assumendo perché dicevo: veterinari per trovare dei focolai di influenza aviaria perché non siamo intervenuti e non siamo stati in grado di prevenirla intervenendo tempestivamente? Per quanto riguarda la riorganizzazione, come ho detto, ci stiamo lavorando, faremo delle proposte ben precise, tarate, A.S.L. per A.S.L., cioè in base alle nuove A.S.L. che sono state già identificate con la legge 19. PRESIDENTE Prego, consigliere Negro. 84 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE Giovanna NEGRO (Il Veneto del Fare) Una semplice domanda: avete una stima di quante unità vi mancano di personale? Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm) Noi gradiremo avere innanzitutto la copertura del turnover. Vi faccio un esempio, prima di venire qua ho chiesto i dati ai miei colleghi segretari aziendali per venire qua con dei dati precisi. Mi riferisce che nel 2010 erano in servizio 8 veterinari in area B, controllo degli alimenti di origine animali; 8 veterinari in area A, ora come ora nell’A.S.L. di Belluno sono in servizio 5 veterinari di area B e 5 veterinari di area A. Tenete conto che la provincia di Belluno oltre a doversi far carico della maggior parte del focolai deve farsi carico anche di tutta quella che è l’emergenza della fauna selvatica, perché per quanto non di competenza dei servizi veterinari - perché dovrebbe appartenere alla provincia - di fatto viene delegata ai servizi veterinari. E vi dirò che come patrimonio faunistico selvatico è maggiore di quello stanziale. Ditemi voi come si può cercare di soddisfare tutte queste esigenze. Poi, ci sono A.S.L. turnover sono state dove stranamente verificate e le posizioni consolidate; in di altre questo non accade. Quindi noi chiediamo, innanzitutto, il mantenimento del turnover, dopodiché valutare A.S.L. per U.L.S.S. le giustificazioni per garantire l’assunzione di qualche veterinario in più. Orietta SALEMI (Partito Democratico) Volevo chiedere epidemiologico una curiosità: veterinario, è 85 stato CREV, di il supporto, Centro è di _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE supporto, può essere di supporto rispetto all’emergenza che avete poc’anzi denunciato in questo caso della Blue Tongue, o può avere una valenza sia adesso che in prospettiva? Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm) Diciamo organizzativa, il CREV con Relsove Veneto è un punto di riferimento per noi perché ci tiene aggiornati periodicamente su quelli che sono i focolai, i report che possiamo scaricarci, però operativamente no. PRESIDENTE Chiedo scusa, ma sono le due e dieci minuti e ci sono fuori le ultime due audizioni, pertanto grazie. Patrizia BARTELLE in GRILLO (Movimento 5 Stelle) ..Posso chiedere di acquisire un documento agli atti della Commissione? Assume la Presidenza Il Vicepresidente Jacopo BERTI PRESIDENTE Prego, consigliere Bartelle. Patrizia BARTELLE in GRILLO (Movimento 5 Stelle) Chiedo venga acquisito agli atti di questa Commissione e poi sia inviato a tutti i Consiglieri presenti la documentazione con la quale chiedevo al dottor Ferro motivazioni per cui in alcune Regioni italiane risultava non essere presente nessun caso di morbillo. 86 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE Quindi quanto ho chiesto è assolutamente supportato da documentazione tratta da siti ufficiali e non farlocchi come quelli che sono stati più volte citati qui dentro. ..Dal morbillo e rosolia. ..Lo do in copia e verrà portato a voi tutti. Grazie. PRESIDENTE Prego, consigliere Villanova. Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente) Chiedevo da che sito è stato estrapolato questo dato, visto che è stato riportato in Commissione. PRESIDENTE Chiedo se gli uffici cortesemente possono dare distribuzione di una copia del materiale portato dalla consigliera Bartelle e poi a margine della Commissione, finite della Commissione potremo riservarci un momento di confronto su questo. . Buongiorno ai nostri ospiti. Vi prego di presentarvi e se avete un documento di consegnarlo ai nostri uffici perché venga distribuita. Vi chiediamo di stare dentro un tempo congruo, un quarto d’ora circa, dopodiché ci sarà il momento delle domande per tutti i Consiglieri. Vi chiedo di presentarvi a microfono. Prego. Dott. Flavio SAVOLDI (Presidente FISH Veneto) Flavio Savoldi in rappresentanza della Federazione Italiana per il superamento dell’handicap. 87 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE Paola LODI RIZZINI (FIADDA Regione Veneto) Mi chiamo Paola Lodi Rizzini, sono sorda dall’età di 5 anni e rappresento la FIADDA per la Regione veneto. PRESIDENTE Prego. Dott. Flavio SAVOLDI (Presidente FISH Veneto) Noi vi abbiamo già inoltrato alcuni documenti, immagino che siate sfiniti come noi d’altra parte, per cui cercheremo di condensare i contenuti che in parte vi abbiamo già inviato in quanto stiamo per esporvi. C’è una rappresentanza significativa dei sordi della Regione Veneto e con noi abbiamo portato anche Linda. Linda compie gli anni e abbiamo deciso di farvela conoscere, anche perché c’è un aspetto particolare: in questa audizione vi poniamo le nostre preoccupazioni e le nostre proposte. Le preoccupazioni derivano da quanto già vi abbiamo inviato, sperando che avete letto e comunque leggerete di sicuro. Sta di fatto che la preoccupazione deriva da una parte dal rischio di una approvazione di una legge, di una proposta di legge oggi in discussione in Parlamento - non oggi, in questo periodo in discussione in Parlamento - che riguarda la lingua dei segni. Nella nostra richiesta di audizione abbiamo espresso al Presidente la ragione, il motivo del perché chiedevamo e il motivo è legato alla comprensione del problema, cioè c’è un problema, la sordità, che a nostro avviso non è esplicitato in tutte le sue declinazioni. La delegazione dei sordi qui presenti, che sono sordi adulti, a parte appunto Linda, deriva da una storia antica. I sordi nascevano sordi in gran parte e restavano tali e in 88 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE qualche maniera riuscivano a comunicare con quel linguaggio dei segni che è stato denominato oggi come lingua dei segni e di cui una associazione, l’ENS, che rappresentanza una parte dei sordi, chiede il riconoscimento della lingua dei segni di lingua dello Stato, una sorta di lingua per una minoranza. Tutta l’iniziativa è dedicata a questa richiesta di cui l’ENS chiede la traduzione. La comprensione esiste del invece rappresentanza problema un’altra - appunto, sordità sta nel significativa la FIADDA - di fatto che presenza e persone sorde, sorde dalla nascita e adulte, che si sono trovate in grande difficoltà perché utilizzano l’oralismo futuro per soprattutto, non parlano e i sordi, ma anche la lingua ritengono cioè alle che che dei l’oralismo permetta persone segni, adulte ai sia ma il bambini attraverso le tecnologie oggi utilizzabili - ieri non erano tali - di diventare persone come tutte le altre, di parlare e di capire. Se vi ricordate una volta dicevano sordomuti, ma i sordomuti erano solo sordi, nessuno aveva mai insegnato a parlare loro, non esisteva la logopedia o era molto limitata e quindi gli interventi non erano adeguati. Oggi abbiamo migliaia di interventi di impianti cocleari, quindi di interventi direttamente sulle persone, in particolare per i bambini; quelli che avete visto in parte protestare, per esempio, per l’attuazione della legge 56, le competenze della provincia per gli alunni con disabilità sensoriale, nei mesi scorsi per i finanziamenti necessari appunto a mantenere in atto i servizi. Le nostre preoccupazioni derivano dal fatto che riteniamo non vi sia la comprensione del problema. Oggi da per tutto si sente solo parlare di lingua italiana dei segni, lo vediamo ogni giorno in televisione, non si parla d’altro; 89 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE l’altra parte, ed è una parte numerosa, la rappresentanza dei sordi della FIADDA è estremamente significativa anche in termini numerici, eppure non è molta conosciuta sia nella Regione sia nel paese ed è una associazione diffusa, molto diffusa in quasi tutte le Regioni italiane. Quello che vogliamo cercare di portare in questa audizione è proprio questo modo d’essere dei sordi, questa richiesta che non ha trovato Abbiamo finora fatto accoglienza, l’audizione alla ma solo Camera audizioni. dei Deputati esprimendo ciò che ci apprestiamo ad esprimere anche qui, parlando di oralismo, di parola, del verbo delle persone, le persone possono addirittura parlare, pensiamo possono che si imparare possa a parlare. Noi parlare di perfino superamento della sordità. La cosa che chiediamo quindi è: gli investimenti necessari, cioè le spese che la Regione fa in questo campo sono spese di qualità, mantenere cioè quella guardano che noi al futuro consideriamo o sono una spese per questione del passato? La lingua italiana dei segni. Chiedete ai sordi quanti capiscono la lingua italiana dei segni dell’omino che gesticola in televisione e che viene finanziato e che viene portato anche nelle assemblee? Quando quella televisione che sta dietro di lei potrebbe permettere attraverso la sottotitolazione di capire esattamente ciò che lei dirà a noi. Se noi leggiamo siamo in grado di comprendere anche le sottigliezze di quanto viene esposto, la lingua dei segni è un riassunto. Quindi, la necessità di comprendere appieno la questione della sordità è per noi una partita importante perché si cala nei bilanci della Regione. Per esempio, per essere molto chiari vogliamo esplicitare il nostro disappunto anche per finanziamenti che sono 90 stati erogati dalla Regione _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE Veneto, finanziamenti perduto, quindi che neanche sono stati rispetto a erogati progetti, a ma a fondo fondo perduto, in nome di associazioni che rappresentano i sordi di questo paese. E non solo, altre associazioni non tutte, alcune. Noi vorremo togliere di mezzo, sgombrare il terreno da queste situazioni, noi vorremmo parlare servizi e di costi dei servizi e di come affrontiamo questi costi perché sono servizi importanti che permettono quella inclusione sociale che oggi non si è finora realizzata per tutte le persone con disabilità e per le persone sorde che sono qui oggi. L’inclusione. Ma questa inclusione non la realizziamo con una suppusta lingua di minoranza etnica in questo paese, non la realizzazione con la lingua dei segni, gesticolando; la realizziamo con la parola, dando cittadinanza piena ad ogni persona. Linda è nata sorda, è stata operata, impianto cocleare a 4 anni e mezzo, compie 12 anni e si prepara a festeggiarli e oggi va volevamo a scuola farvi come vedere tutti e come gli altri Linda bambini. vorremo far Questo vedere centinaia e centinaia di bambini che sono stati operati, che hanno avuto l’impianto cocleare e che oggi sono nella scuola di ogni ordine e grado in grado di dimostrare cosa significa superare la sordità, parlare con tutti gli altri e non solo con quelli che come me utilizzano la lingua dei segni. Io gesticolo molto, più o meno sono quasi lì, ma questo è: il sordo che usa la lingua dei segni parla solo con i sordi. Quelli che imparano il labiale, che imparano la parola, che imparano attraverso l’esercizio logopedico e così via, che imparano quello che Linda sa diventano bambini e persone adulte come tutte le altre persone, non avranno più bisogno nemmeno degli interpreti. 91 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE La domanda pensiamo che di vi poniamo costruire è: un andiamo esercito verso di il futuro interpreti o da affiancare alle persone sorde, perché si tratta di questo. L’approvazione della legge determinerà un esercito di interpreti e di costi eccessivi per lo Stato, per le Regioni e per gli Enti locali; in gran parte essere noi pensiamo evitati, che questi ovviamente possono servono altri servizi perché riuscire a parlare comporta la necessità di avere una rete di reparti per la logopedia, una riabilitazione importantissima per avere la parola nitida come oggi parlano tutti quanti. Mi fermo qui e lascio la parola a Paola Lodi Rizzini perché l’Associazione è una associazione che aderisce alla nostra Federazione, quindi insieme riusciamo a fare iniziative anche più significative. Oggi la FISH si fa carico della rivendicazione perché anche di questo si tratta non solo di proposte, rivendichiamo il diritto ad essere inclusi nella società, cittadini a pieno titolo; e dall’altra pensiamo che sia doveroso da parte nostra dire alla Regione Veneto che bisogna spendere i soldi nella maniera necessaria per fare in modo che inclusi a i bambini, pieno titolo, in che primo luogo, arrivino. possano Perché essere oggi gli impianti cocleari li fanno a sei mesi, operano i bambini a 6 mesi, arrivano alle scuole elementari parlando con tutti gli altri bambini, si sentono parte di loro, non c’è più la differenza. Non c’è quello della lingua dei segni che parla con l’altro sordo che poi in quella scuola non c’è per cui ogni tanto facciamo diciamo in modo “beh, che sia siccome tutta non la c’è classe solo a il sordo imparare la lingua dei segni così il bambino potrà interloquire”. Non si tratta parlare di e questo, oggi non si tratta ieri, ma 92 di oggi insegnare è ai possibile bambini a farlo, ma _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE servono scelte importanti. La Regione si è misurata su questo, la Regione è intervenuta anche l’anno scorso con le gli indirizzi e le linee guida, il decreto 282, linee di indirizzo regionale sugli impianti auditivi, impianti cocleari, impianti all’orecchio medio, protesi impiantabili per via ossea e così via. Quindi le linee di indirizzo ci sono, quindi si sta anche misurando sul piano degli interventi sanitari. Noi pensiamo che debba fare una scelta che non è di contrasto verso nessuno, ma di promozione di un intervento che cambia la vita delle persone. Chi utilizza lingua dei la lingua segni, non dei segni andrà mai resterà oltre, sempre non con la imparerà a parlare; starà lì con la sua lingua dei segni a interloquire quando capiterà l’occasione con un altro con la lingua dei segni. Noi oggi, invece, pensiamo a cittadini che possano parlare con tutti e chiudo qui. Paola Lodi Rizzini vi spiegherà anche più specificatamente… Paola LODI RIZZINI (FIADDA Regione Veneto) Facciamo parlare Linda prima? Se volete fare qualche domanda o parlare a Linda… Dott. Flavio SAVOLDI (Presidente FISH Veneto) Che cosa vuoi mangiare dopo tanta attesa? Luana PESCE (Accompagnatrice FIADDA) Siccome è stanca ha detto che lei per ripagare di tutta questa cosa, cosa dobbiamo fare? Cosa dobbiamo fare quando andiamo fuori da qua? LINDA (Bambina sorda con impianto cocleare) Tipo mangiare la pizza. 93 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE Luana PESCE (Accompagnatrice FIADDA) Che pizza? Singola, doppia? Cosa volevi? LINDA (Bambina sorda con impianto cocleare) Proprio una pizza. Dott. Flavio SAVOLDI (Presidente FISH Veneto) Linda è nata sorda, vi ripeto, oggi è in grado di parlare con tutti voi e gli altri soldi con il labiale sono in grado di parlare con voi e di rispondervi leggendo la parola sulle vostre labbra. Questa è la questione della sordità: futuro o guardarsi alle spalle con il passato pensando di promuovere la lingua dei segni, che è una cosa antichi e a nostro avviso superata. Bisogna andare oltre, è un doppio salto mortale oggi necessario per cambiare le cose in questa Regione e in questo paese a favore delle persone sorde e quindi comprendere intanto che esistono due Associazioni e non una ahinoi, sola e che configgono. le proposte Quindi confliggono, bisogna prendere purtroppo, atto questo conflitto e fare in modo di scegliere qual è la parte dei sordi che determina la possibilità di un cambiamento futuro e quella che invece determina il fermo, cioè resto fermo, resto qui cambiato con nulla, la mia le lingua tecnologie come tanti non anni esistono, fa, non è continuo a svolgere con la gestualità - e le avete visto anche voi – e con le espressioni del viso perché devo far vedere la cattiveria, la bontà e tante altre cose, il passato. Futuro e passato, vi chiediamo di prenderlo in considerazione, vi manderemo altri documenti domani, anche quello che stiamo riassumendo 94 oggi proprio per renderlo _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE esplicito, ma nei documenti che abbiamo inviato è veramente spiegato che cosa significa. Paola LODI RIZZINI (FIADDA Regione Veneto) Abbiamo voluto richiamare la riabilitativo questo incontro vostra della in attenzione sordità, che quanto desideriamo sull’attuale è scenario profondamente mutato rispetto al recente passato. I materiali che vi abbiamo inviato trattano la questione del linguaggio proprio della dei per segni rendere questione e dell’oralismo esplicita sordità delle la senza diversità due reticenze, di maggiori approccio associazioni delle persone sorde. È una contrapposizione che nasce da due visioni opposte sul modo di affrontare il problema e poiché i riflettori oggi sono puntati in prevalenza sulla necessità di estendere chiamiamo l’uso del linguaggio linguaggio dei segni e dei non segni… lingua dei noi lo segni, perché secondo noi non è una lingua in quanto il sordo non si basa sulla gestualità, ma si base sulla lettura labiale: in base alla lettura labiale il sordo capisce anche i segni, ma senza lettura labiale i segni per il sordo non hanno alcun significato. A nostro avviso, è doveroso prendere atto che le persone sorde sono rappresentate da due associazioni, dalla FIADDA e dall’Ente Nazionale Sordi. Tali associazioni sono portatrici di due proposte tra loro confliggenti: l’Ente che chiede il riconoscimento da parte dello Stato della specifica lingua della comunità dei sordi e la FIADDA che chiede di favorire la piena inclusione e la piena cittadinanza delle persone sorde tramite la parola, l’oralismo, le protesi uditive, gli impianti cocleari e la logopedia. 95 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE Pensiamo sia necessario guardare al futuro e non al passato e non è necessario riconoscere la lingua, la LIS, come lingua dello Stato. La domanda che noi poniamo è questa: lavoriamo per superare la sordità o per creare un esercito di costosi ed inutili interpreti? Vogliamo investire le poche risorse disponibili per il superamento dell’handicap o per una gestualità camuffata da lingua e in via di superamento? Vogliamo che i sordi comunichino solo tra loro o vogliamo metterli in grado di parlare con tutti? Vogliamo che i bambini arrivino a frequentare le scuole di ogni ordine e grado come tutti, senza bisogno di interpreti, o vogliamo mantenerli in uno stato di continuo bisogno comunicativo? Dunque, i disturbi permanenti dell’udito rappresentano una delle più frequenti disabilità in età evolutiva, circa un bambino su mille nasce da affetto da grave sordità e uno su mille lo diventa in età scolare. La sordità infantile oggi può essere trattata precocemente, l’obiettivo principale è quello di evitare le conseguenze della deprivazione uditiva, il mancato sviluppo del linguaggio spontaneo e tutto ciò che da esso consegue, quali disturbi dell’apprendimento e difficoltà comunicative e anche problemi psicologici legati allo stato sociale. Quindi disabilità uditiva non necessari, quindi, lo precoci della sordità bisogna si fare trasformi screening infantile in in la che handicap. neonatale, e modo la pratica la Sono diagnosi quotidiana delle protesi acustiche, impianti cocleari, associati alla riabilitazione. Alla luce di tutto questo, riteniamo punitivo e antiscientifico dire che la lingua dei segni sia la lingua dei sordi, perché tante persone con sordità profonda sono in grado di parlare correttamente 96 la lingua italiana che _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE consente loro una perfetta integrazione sociale e culturale, senza sentire accettiamo la di necessità considerare di i usare sordi la come LIS. una Noi non categoria di persone che ricorre ad una forma di comunicazione che li esclude dalla vita e dai rapporti sociali con chi non è sordo. I sostenitori della lingua dei segni mettono in relazione i sordi con il mondo degli udenti attraverso il lavoro dei traduttori e interpreti; lavoro inutile, tra l’altro, se consideriamo che oggi i sordi possono comunicare autonomamente con l’uso della parola. Per quanto riguarda il Veneto, gli ospedali hanno già attivato lo screening audiologico neonatale in tutti i punti nascita e hanno elaborato specifiche linee guida sia per la diagnosi precoce necessario per riabilitativo il per l’acquisizione una fruibile, e la protesizzazione. completamento attivare universalmente abilitativo che rete che riabilitativo della parola. dell’iter di possa È a garantire atto questo però diagnostico logopedia standard È regionale un a che modello garantire renderà il bambino nato sordo indipendente e integrato nella società e che gli permetterà di condurre una vita assolutamente normale avendo raggiunto la competenza linguistica. Poi, nella vita quotidiana le difficoltà sociali e relazionali del bambino sordo profondo diventato adulto e del soggetto che ha perso l’udito nell’età adulta sono le stesse. Quindi, l’abbattimento delle barriere sensoriali è una necessità inderogabile. Oggi lo scritto e la fruibilità per tutti di ogni forma di comunicazione, in tempo reale si posso scrivere ed avere gli atti di un convegno, di una assemblea o di una lezione universitaria. Alcuni esempi pratici per dire cosa oggi non è accessibile alle persone sorde sono tutte le informazioni 97 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE fornite per telefono come numeri di emergenza e call center, servizi pubblici e privati senza indicazioni visive, televisione, soprattutto per quanto riguarda informazioni; bisogna fare presente che in Veneto i telegiornali non sono sottotitolati e quindi non sono fruibili dalle persone sorde. Infine, poniamo dell’erogazione alla dei vostra attenzione contributi per la finanziare questione discutibili progetti, o per sostenere le attività associative di alcune associazioni. Sarebbe, a nostro avviso, preferibile ed auspicabile destinare tali risorse alla creazione di centri per l’abilitazione alla parola dei bambini sordi, alla sottotitolazione diffusa e per i servizi che facilitano la vita delle persone sorde. Questi servizi potrebbero essere: per quanto riguarda il servizio sanitario proponiamo che il servizio sanitario regionale strutture organizzi che su tutto garantiscano la il territorio diagnosi precoce della sordità, la protesizzazione, i servizi sanitari per la riabilitazione alla parola e una corretta informazione alle famiglie. Riteniamo inutile e dispendioso il cosiddetto “Servizio ponte” e i telegiornali in lingua dei segni, con questi fondi la Regione avrebbe l’opportunità di procedere all’apertura di centri audiofonologici in tutti i capoluoghi di provincia. Potrebbe sembrare un progetto dispendioso ma dobbiamo tenere conto anche del risparmio che deriverebbe dal taglio dei finanziamenti alle associazioni. Bisognerebbe personalizzata assicurare a seconda l’impianto cocleare sarebbero anche garantire il cittadini impossibilitati la della quando proposte superamento protesizzazione ce perdita n’è per delle a 98 la la adeguata uditiva, necessità. sicurezza barriere comunicare compreso Poi, ci personale: comunicative con e il ai sistema _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE telefonico vocale, assicurando dei servizi di emergenza disponibili tramite SMS come il 118, i servizi di pronto intervento, soccorso stradale, etc.. La sottotitolazione. Per quanto riguarda la sottotitolazione sarebbero utili dibattiti, programmi documentali, televisivi, telegiornali telegiornali, regionali che garantiscono l’informazione a tutte le persone sorde. Poi c’è anche la stenotipia. Facciamo rilevare che si fa un enorme investimento per lingua dei quasi segni specializzata e in la formazione nessuno di per stenotipia interpreti formare di personale computerizzata, che sottotitolano in tempo reale gli interventi delle assemblee dei Consigli e delle varie università. Qui finisco, alleghiamo alla nostra relazione una tabella esplicativa delle spese che lo Stato potrebbe sostenere se la lingua dei segni venisse riconosciuta. Di fronte a queste spese molte esempio, Regioni si l’impianto sono è già mosse: gratuito, in la Toscana, Regione per copre l’intervento e le prime dieci sedute di logopedia, spesso ne servono di più e per questo vengono assicurate dalle recuperare parte U.L.S.S.. Oggi che dell’udito, le tecnologie crediamo consentono che si di debba andare in questa direzione. La speranza è che tra vent’anni la lingua dei segni non serva più. Se tutti i bambini seguissero l’approccio oralista non avrebbero bisogno di imparare una lingua alternativa. hanno adattato soluzione. sono stati In All’estero scuole ed Inghilterra, utilizzati dei l’hanno edifici per pubblici esempio, sistemi capito che in da tempo per questa alcune chiamano e scuole AFM; in pratica gli insegnanti indossano un microfono da cui vengono trasmessi i segnali direttamente all’impianto dell’alunno, 99 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE che in questo modo può seguire la lezione come tutti gli altri; oppure hanno installato dei fili lungo le aule che creano un campo magnetico da cui raccolgono e trasmettono i suoi dell’impianto. I costi non sono elevati e si tratta solo di scelte politiche. La lingua dei segni è destinata a soccombere, all’estero se ne sono già accorti in parecchi, noi siamo ancora in tempo per decidere se fare l’ennesimo investimento sul passato o è, proprio il caso di dirlo, ascoltare la voce del futuro. PRESIDENTE Grazie mille. Prego, consigliere Gidoni. Franco GIDONI (Lega Veneta - Lega Nord) Grazie, Presidente. Non faccio una domanda, cerco di tirare una conclusione. Intanto vi ringrazio perché mi avete portato un po’ indietro negli anni, sordomuti e nel per senso che decenni i ci cugini siamo di mio parlati papà erano senza dover ricorrere al linguaggio dei segni. Tra l’altro, occupavano anche un ruolo nella società civile, si occupavano di commercio e non hanno mai avuto bisogno di dialogare con i loro clienti attraverso il linguaggio del segni. Ne ho già parlato con i Colleghi, farei una proposta, se per voi va bene: siete stati così cortesi di mandarci la mozione della Toscana, noi ci impegnano a rivisitarla nel senso adattarla a quella che è oggi la situazione del Veneto, ve la manderemo per condividerla perché all’interno di questa mozione di impegno alla Giunta regionale vi sia quello che voi volete chiedere e quello che si potrà poi in effetti attivare, come la creazione della rete logopedica regionale, 100 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE il coordinamento intervento di sulla tutti i protesica. centri, Quindi, anche se voi magari concordate un in questo percorso, poi disturberò il dottor Capuzzo per avere tutti i dati condivideremo da inserire e se all’approvazione del impegnativa il per per in voi Consiglio nostro mozione, va bene la regionale Servizio l’impegno e lo sottoporremo poi Sanitario diventerà regionale. Credo che la proposta... PRESIDENTE Prego, consigliere Salemi. Orietta SALEMI (Partito Democratico) Ad integrazione di quanto detto il collega Gidoni, sicuramente una mozione che ci vede tutti e che vede tutto il Consiglio disposto o disponibile ad impegnare la Giunta è importante. Forse si potrebbe fare anche un piccolo passo in avanti: siamo in fase di Finanziaria, penso che potremo impegnarci tutti insieme di vedere e trovare un capitolo che possa non dico evidentemente risolvere la situazione che c’è stata illustrata poc’anzi, ma possa essere un primo tassello per iniziare a ragionare in termini di prospettiva futura e non di intervento rispetto al passato. Cosa intendo dire? Un capitolo rispetto alla Finanziaria che possa prevedere anche un piccolo fondo di investimento che cominciamo a fare per segnare i primi passi nella direzione di una attenzione maggiore rispetto a quello che potrà essere l’investimento in tecnologie o, come si diceva prima, in rete logopedica. Approfitto per dire questo, ascoltando con attenzione le vostre relazioni e anche leggendo i documenti che ci avete inviato, di fatto ci sono due filosofie che confliggono di 101 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE fatto. Bisognerebbe capire quanto è possibile far sì che il futuro sostituisca il passato, cioè quanto sia possibile fare per persuadere chi non è di questo avviso e quindi anche l’ENS, di andare in una direzione che sia opposta a quella portata fino ad oggi. Credo che l’impegno politico non sia soltanto nel reperire fondi, che sono fondamentali e rilevanti, ma sia anche un impegno politico per riuscire a dire anche attraverso il nostro Assessore ai Servizi Sociali che c’è una visione diversa che può essere non soltanto complementare, ma utile anche a chi ancora non ci crede. Aggiungo che forse il futuro è rappresentato dai bambini e dai ragazzi, cioè da chi oggi sperimenta la disabilità uditiva ma che ha un mondo da esplorare e delle praterie da percorrere. però non so Forse se l’adulto dico incontra, una cosa mi fuori permetto di dire dall’ordinario, più resistenze, fa più fatica, mentre l’investimento sul mondo dei bambini e dei giovani può trovarci tutti d’accordo. Anche, ripeto, in un investimento che vogliamo fare tutti in prospettiva. PRESIDENTE Benissimo, altri Colleghi hanno altre domande? Prego, consigliere Bartelle. Patrizia BARTELLE in GRILLO (Movimento 5 Stelle) Una domanda secca: sappiamo il numero degli operatori che lavorano come interpreti della LIS? Per capire l’indotto. Poi, ho lavorato in passato, tanto passato, con la disabilità e ho lavorato con bambini sordi e sentire la voce di Linda, una voce da bambina normale, mi ha emozionato perché io non ho mai sentito una voce di un bambino sordo uguale agli altri. Grazie. 102 _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE PRESIDENTE Prego, a lei la parola. Marco LODI RIZZINI (FIADDA) Solo per dire una cosa, noi non li chiamiamo interpreti, li chiamiamo come dovrebbe essere traduttori, perché loro non devono interpretare assolutamente niente. Noi abbiamo verificato in molti casi che quello che loro dicono non corrisponde, leggendo il labiale - e loro lo sanno fare benissimo perché sono abituato a farlo - non corrisponde a quanto il sordo abbia detto e siccome queste cose vengono fatte anche in Tribunale può comportare dei grossi problemi. Quindi noi li chiamiamo traduttori, se ci sono. Poi volevo dire un’altra cosa: abbiamo costatato che moltissimi sordi non capiscono la lingua dei segni, non la parlano. Parlano il linguaggio mimico gestuale, cioè muovono il labiale e si accompagna con i gesti come fanno i normoudenti. La lingua dei segni dovrebbe essere esplicitata unicamente tagliando la bocca e con i gesti delle mani; quello che voi vedete in televisione non è la LIS, quella che loro chiamano LIS, è il linguaggio mimico gestuale perché muovono le labbra e il sordo è abituato a cento metri sa quello che lei dice, perché è abituato a leggere sulle labbra. Questa è la differenza tra la LIS e il linguaggio mimico gestuale. ampiamente E cautelato il linguaggio senza mimico ulteriori spesi legge 194. Ho finito. PRESIDENTE Vi ringrazio. Ci sono altre domande da parte dei Colleghi.? 103 gestuale da fare è già nella _______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE Dott. Flavio SAVOLDI (Presidente FISH Veneto) Trenta secondi, le cose che vi abbiamo spedito e che vi spediremo, non traduceteli”, possiamo l’intervento dirvi che “prendete lei ha dei fatto pezzi è e stato esplicito. Vi chiediamo di cogliere la sostanza del problema presentato e di farlo diventare un elemento di riflessione anche all’interno della Regione. Nient’altro. PRESIDENTE Grazie mille e grazie mille a tutti del vostro tempo e del vostro lavoro. La Seduta termina alle ore 14.50 104