QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE I Seduta del 15 Novembre

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QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE I Seduta del 15 Novembre
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
Seduta del 15 Novembre 2016
O.d.G.
Punto 1 - Comunicazioni del Presidente della Commissione.
Punto 2 - Approvazione verbale e resoconto della precedente
seduta del 19 ottobre 2016.
Punto 3-
AUDIZIONI con i Sindaci dei comuni di Boara Pisani
e Cavallino Treporti in merito a:
Ambiti territoriali delle Aziende U.L.S.S., come
da legge regionale 19 del 2016”.
Punto 4-
AUDIZIONI con il Presidente SiTi e il Presidente
FIMP Veneto in merito a:
“Problematiche
legate
alla
diminuzione
delle
coperture vaccinali nella Regione del Veneto”.
Punto 5-
AUDIZIONI con Segretario regionale Sivemp-Fvm in
merito a:
“Emergenza Blue Tongue e carenza di personale dei
servizi veterinari delle U.L.S.S. del Veneto”.
Punto 6-
AUDIZIONI con il Presidente FIADDA Regione Veneto
e con il Presidente della FISH del Veneto in
merito a:
Persone sorde, oralismo, LIS. Comprensione del
problema, interventi e ritardi”.
Punto 7-
Varie ed eventuali.
I
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
PRESENTI
Graziano AZZALIN (Partito Democratico)
Fabiano BARBISAN (Zaia Presidente)
Riccardo BARBISAN (Liga Veneta – Lega Nord)
Massimiliano BARISON (Forza Italia)
Patrizia BARTELLE in GRILLO (Movimento 5 Stelle)
Andrea BASSI (Lista Tosi per il Veneto)
Sergio Antonio BERLATO (Fratelli d'Italia - AN - Movimento
per la cultura rurale)
Jacopo BERTI (Movimento 5 Stelle)
Sonia BRESCACIN (Zaia Presidente)
Franco FERRARI (Alessandra Moretti Presidente)
Franco GIDONI (Lega Veneta - Lega Nord)
Alessandra MORETTI (Partito Democratico)
Giovanna NEGRO (Il Veneto del Fare - Flavio Tosi)
Bruno PIGOZZO (Partito Democratico)
Orietta SALEMI (Partito Democratico)
Alberto SEMENZATO (Liga Veneta – Lega Nord)
Claudio SINIGAGLIA (Partito Democratico)
Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)
Francesca ZOTTIS (Partito Democratico)
Marino ZORZATO (Area Popolare Veneto)
Dott.
Jacopo
CAPUZZO
(Responsabile
Quinta
Commissione
consiliare)
Dott.ssa Viviana SCHIAVO (Servizio Affari giuridici e
legislativi)
Dott.ssa Francesca RUSSO (Direzione Prevenzione, Sicurezza
Alimentare, Veterinaria)
Dott. Luca PESCARIN (Sindaco del Comune di Boara Pisani)
Avv. Roberta NESTA (Sindaco del Comune di Cavallino
Treporti)
Dott. Antonio FERRO (Presidente SiTi)
Dott. Massimo VALSECCHI (Socio SiTi)
Dott. Franco PISETTA (Segretario regionale FIMP Veneto)
II
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
Dott. Roberto MORA (Presidente reg.le Ordine dei Medici
chirurghi e odontoiatri)
Dott. Giovanni CARRETTA (Ordine dei medici Chirurghi e
Odontoiatri di Padova)
Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm)
Dott. Flavio SAVOLDI (Presidente FISH Veneto)
Luana PESCE (Accompagnatrice FIADDA)
LINDA (Bambina sorda con impianto cocleare)
Paola LODI RIZZINI (FIADDA Regione Veneto)
Marco LODI RIZZINI (FIADDA)
Presiede
Fabrizio BORON
III
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
INDICE DEGLI INTERVENTI
PRESIDENTE
Dott. Luca PESCARIN (Sindaco del Comune di Boara Pisani)
Avv. Roberta NESTA (Sindaco del Comune di Cavallino
Treporti)
PRESIDENTE
Graziano AZZALIN (Partito Democratico)
PRESIDENTE
Francesca ZOTTIS (Partito Democratico)
Alessandra MORETTI (Partito Democratico)
Franco FERRARI (Alessandra Moretti Presidente)
Patrizia BARTELLE in GRILLO (Movimento 5 Stelle)
Bruno PIGOZZO (Partito Democratico)
Alberto SEMENZATO (Liga Veneta - Lega Nord)
Fabiano BARBISAN (Zaia Presidente)
PRESIDENTE
Massimiliano BARISON (Forza Italia)
Francesca ZOTTIS (Partito Democratico)
PRESIDENTE
Andrea BASSI (Lista Tosi per il Veneto)
PRESIDENTE
Avv. Roberta NESTA (Sindaco del Comune di Cavallino
Treporti)
Dott. Luca PESCARIN (Sindaco del Comune di Boara Pisani)
PRESIDENTE
Dott. Massimo VALSECCHI (Socio SiTi)
Dott. Antonio FERRO (Presidente SiTi)
Patrizia BARTELLE in GRILLO (Movimento 5 Stelle)
Orietta SALEMI (Partito Democratico)
Claudio SINIGAGLIA (Partito Democratico)
Giovanna NEGRO (Il Veneto del Fare)
Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)
PRESIDENTE
Dott. Massimo VALSECCHI (Socio SiTi)
Dott. Antonio FERRO (Presidente SiTi)
PRESIDENTE
Patrizia BARTELLE in GRILLO (Movimento 5 Stelle)
Dott. Massimo VALSECCHI (Socio SiTi)
PRESIDENTE
Dott. Roberto MORA (Presidente reg.le Ordine dei Medici
chirurghi e odontoiatri)
IV
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1
2
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10
11
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44
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48
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50
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
Dott. Franco PISETTA (Segretario regionale FIMP Veneto)
Dott. Giovanni CARRETTA (Ordine dei medici Chirurghi e
Odontoiatri di Padova)
Dott. Roberto MORA (Presidente reg.le Ordine dei Medici
chirurghi e odontoiatri)
PRESIDENTE
Dott. Franco PISETTA (Segretario regionale FIMP Veneto)
Dott. Roberto MORA (Presidente reg.le Ordine dei Medici
chirurghi e odontoiatri)
Patrizia BARTELLE in GRILLO (Movimento 5 Stelle)
Dott. Franco PISETTA (Segretario regionale FIMP Veneto)
Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)
Claudio SINIGAGLIA (Partito Democratico)
Dott. Franco PISETTA (Segretario regionale FIMP Veneto)
Dott. Roberto MORA (Presidente reg.le Ordine dei Medici
chirurghi e odontoiatri)
PRESIDENTE
Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm)
PRESIDENTE
Graziano AZZALIN (Partito Democratico)
Bruno PIGOZZO (Partito Democratico)
Claudio SINIGAGLIA (Partito Democratico)
Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm)
Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm)
PRESIDENTE
Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm)
Franco GIDONI (Lega Veneta - Lega Nord)
Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm)
Fabiano BARBISAN (Zaia Presidente)
Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm)
Giovanna NEGRO (Il Veneto del Fare)
Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm)
Orietta SALEMI (Partito Democratico)
Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm)
PRESIDENTE
Patrizia BARTELLE in GRILLO (Movimento 5 Stelle)
Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)
Dott. Flavio SAVOLDI (Presidente FISH Veneto)
Paola LODI RIZZINI (FIADDA Regione Veneto)
Dott. Flavio SAVOLDI (Presidente FISH Veneto)
Paola LODI RIZZINI (FIADDA Regione Veneto)
Dott. Flavio SAVOLDI (Presidente FISH Veneto)
Luana PESCE (Accompagnatrice FIADDA)
LINDA (Bambina sorda con impianto cocleare)
Luana PESCE (Accompagnatrice FIADDA)
V
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51
51
51
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59
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62
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88
93
93
93
93
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LINDA (Bambina sorda con impianto cocleare)
Dott. Flavio SAVOLDI (Presidente FISH Veneto)
Paola LODI RIZZINI (FIADDA Regione Veneto)
Franco GIDONI (Lega Veneta - Lega Nord)
Orietta SALEMI (Partito Democratico)
Patrizia BARTELLE in GRILLO (Movimento 5 Stelle)
Marco LODI RIZZINI (FIADDA)
Dott. Flavio SAVOLDI (Presidente FISH Veneto)
PRESIDENTE
VI
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104
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PRESIDENTE
Buongiorno.
Pongo in votazione il verbale e della resoconto della seduta
precedente, del 19 ottobre scorso.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?…
Iniziamo le audizioni partendo dai Sindaci del Comune di
Boara
Pisani
e
Cavallino
Treporti,
in
merito
alla
costituzione delle nuove U.L.S.S.. Li facciamo entrare, per
cortesia.
Buongiorno, chiedo cortesemente di ascoltare perché abbiamo
diverse audizioni altrimenti non riusciamo nella tabella di
marcia. Ora abbiamo l’audizione del Sindaco del Comune di
Cavallino Treporti e del Sindaco del Comune di Boara Pisani;
vedo una folta rappresentanza, però sapete che può parlare
solo il Sindaco di Cavallino Treporti e il Sindaco di Boara
Pisani.
Se avete portato un documento vi chiedo di farlo avere alla
struttura in modo che lo lasciano agli atti e lo fotocopiano
per i Consiglieri. Avete un quarto d’ora di tempo altrimenti
non riusciamo a lasciar spazio ai Consiglieri che magari
qualche domanda ve la vogliono fare.
Parlate a microfono acceso perché deve essere verbalizzato
tutto. Prego.
Dott. Luca PESCARIN (Sindaco del Comune di Boara Pisani)
Buongiorno a tutti, sono Luca Pescarin, Sindaco di Boara
Pisani. Ringrazio il Presidente e tutti i componenti della
Commissione per l’invito rivolto all’Amministrazione.
Oggi sono qui per ribadire ciò che già è stato espresso a
settembre 2015 dall’allora Consiglio comunale della passata
Amministrazione, sempre presieduta dal sottoscritto, in cui
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all’unanimità si chiedeva alla Regione che Boara Pisani come da sempre storicamente - potesse far parte della nuova
azienda U.L.S.S. di Rovigo.
Oltre
al
documento
espresso
all’unanimità
dal
Consiglio
comunale, vi è stato inviato anche il documento - sempre
espresso
all’unanimità
-
dalla
Conferenza
dei
Sindaci
dell’intera U.L.S.S. 18 di Rovigo.
La mia preoccupazione, quella della cittadinanza, è quella
di continuare a far parte dell’azienda sanitaria rodigina,
ma l’altro aspetto che ci preoccupa è la decorrenza per
quanto riguarda l’istituzione della nuova U.L.S.S. rodigina;
nel senso che non vorremmo che ci fosse una vacatio tra la
possibilità
di
poter
rientrare
nell’U.L.S.S.
rodigina
rispetto alla realtà di oggi che è quella invece di far
parte dell’U.L.S.S. di Padova. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie a lei.
Prego.
Avv.
Roberta
NESTA
(Sindaco
tutti,
ringrazio
del
Comune
di
Cavallino
Treporti)
Buongiorno
signori
a
Commissari
per
aver
anch’io
il
Presidente
fissato
questo
e
momento
i
di
audizione.
Mi permetto di essere sintetica ma di aggiungere qualche
parola in più, pur facendo in parte mie le considerazioni
del collega, in quanto è importante che capiamo, sicuramente
a
voi
non
sono
sfuggite,
ma
il
mio
ruolo
oggi
è
di
evidenziarle.
Noi ci siamo trovati il giorno 20 settembre, 21 settembre,
di fronte ad una situazione che per noi era assolutamente
2
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
non
immaginabile.
Quindi
è
un
caso
assolutamente
diverso
rispetto a quello del collega e ritenevamo di essere nella
U.L.S.S.
Serenissima
Successivamente
a
e
questa
di
data
continuare
di
ad
settembre,
esserci.
per
le
note
vicende che non sto qui a ripercorrere perché i signori
Commissari le conoscono meglio di me, ci si trova in questa
situazione che oserei definire per me paradossale.
Lei
Presidente
documenti,
ci
noi
chiedeva
se
produzione
intendiamo
cartacea
ne
produrre
abbiamo
dei
fatta
abbastanza. La ripercorro velocissimamente: abbiamo mandato
una nota il 23 settembre, abbiamo mandato una nota il 27
settembre, abbiamo mandato una ulteriore nota il 17 ottobre,
fino alla nota con la quale chiedevamo l’audizione fissata
per oggi il 25 ottobre. In tutto questo percorso, quindi mi
riporto
a
quei
documenti
che
stato
anche
disponibilità,
è
importantissimo
che
Consiglio
comunale
consiglieri
di
è
l’ordine
con
il
Cavallino
sono
già
mandato
del
il
un
giorno
consenso
Treporti
nella
documento
approvato
unanime
27
vostra
di
settembre
in
tutti
2016;
ordine del giorno che per praticità di consultazione mi sono
permessa già di consegnare al segretario, cancelliere, non
so come si definisce in Regione, poc’anzi.
Questo ordine del giorno, che era ovviamente finalizzato ad
un percorso relativamente diverso dal punto di vista formale
relativamente a quell’iter del PDL 23 che avevate in essere
in quel momento, in termini di contenuti è ancora valido ed
efficace
in
tutte
le
sue
parti.
Quindi
mi
permetto
di
ridepositarlo ma non perché non l’abbiate, semplicemente per
praticità
di
consultazione
perché
tutti
i
temi
sono
stata
l’approvazione
sicuramente sviscerati.
Poi,
seguendo
l’ordine
logico,
c’è
della legge 19/2016, il giorno 20 ottobre. Permettetemi, in
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_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
riferimento proprio a questo passaggio non posso esimermi
dal
fare
delle
considerazioni
di
carattere
procedurale.
Queste considerazioni sono assolutamente necessarie perché a
volte le norme, anche quelle procedurali, diventano norme
sostanziali
nel
momento
in
cui
non
si
riconoscono
dei
diritti sostanziali, dei diritti propedeutici, preliminari
ad ogni qualsiasi considerazione di carattere sostanziale.
Nel momento in cui ad un ente si negano in maniera completa
ogni
e
qualsiasi
possibilità
di
essere
partecipe
di
una
procedura normativa, non dico amministrativa dico normativa,
credo che questa cosa sia una lesione gravissima dei diritti
costituzionalmente
anni,
per
garantiti
fortuna,
nel
e
nostro
previsti
Stato
da
che
è
innumerevoli
uno
stato
di
diritto.
Ritengo che voi siate tutti a conoscenza di quanto previsto
dalla legge 14 settembre 1994, n. 56, e non voglio fare una
lezione di diritto perché non mi compete e non ne ho le
competenze, però certo non posso non dire quello che prevede
il comma 3 e il comma 3 bis: “3. Le modifiche degli ambiti
territoriali
si
possono
interessati.
Le
modifiche
fare
hanno
sentiti
gli
efficacia
a
enti
locali
partire
dal
primo gennaio successivo all’entrata in vigore della legge
regionale” e il comma 3 bis dice: “Qualora gli enti locali
interessati non esprimano Il parere di cui al comma 3 entro
il termine di 60 giorni dal ricevimento della richiesta si
prescinde dallo stesso”.
Ebbene, già cominciando dal 3 bis si capisce che a noi non
sono stati non solo l’avviso, ma neanche i tempi e i termini
per esprimerci; ovviamente, non c’è stata nessuna forma di
verifica di quelle che erano le volontà del nostro Comune e,
ovviamente, l’unico aspetto che ci preoccupa e non poco è
che l’ultima parte del comma 3 prevede che le modifiche
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_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
andranno in vigore a partire dal primo gennaio successivo
all’entrata in vigore. Capite, quindi, che non è una sterile
eccezione di carattere procedurale quella che sto facendo in
questo contesto. Sto dicendo che oggi come oggi come Sindaco
difficilmente riesco a dare risposte ad una popolazione che
mi
chiede,
difficile
difficilmente
rispondere
so
in
cosa
questo
dire
perché
contesto
ad
di
oggi
è
mancanza
assolutamente di tempo e di preoccupazione rispetto al fatto
che
il
primo
gennaio
ci
troveremo
una
situazione
sostanzialmente diversa.
Sarò
molto
breve,
ma
non
posso
esimermi
da
un
paio
di
considerazione anche di carattere sostanziale, anche se a
mio
parere
quella
di
carattere
procedurale
è
quella
assorbente. Assorbente non perché non siano importanti le
questioni sostanziali, ma perché avendo leso quel diritto
fondamentale
della
partecipazione
ci
troviamo
impossibilitati a far valere gli aspetti sostanziali.
Comunque mi permetto in maniera molto sintetica di dire che
passando di A.S.L., essendoci 9 A.S.L. invece che 7 noi
perderemo gli Hub che oggi nella Regione Veneto sono sette e
quindi non avremo più la precedenza non facendo più parte
dell’A.S.L. veneziana rispetto all’Hub di Venezia ospedale
dell’Angelo. Credo che questa sia una grossissima lesione
del diritto alla salute costituzionalmente garantito e di
conseguenza, di questo aspetto, credo che la popolazione di
Cavallino
Treporti
dovrebbe
essere
stata
dedotta
tempestivamente e avrebbe dovuto dire la sua ed esprimersi.
Oggi credo che questa sia una grossissima penalizzazione in
termini oggettivi e di conseguenza la voglio sottoporre ai
Commissari in questa sede perché la valutino attentamente.
Poi, qualcuno potrebbe dire che
Cavallino Treporti gravita
verso l’A.S.L. sandonatese del Veneto orientale, niente di
5
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
più
discutibile,
volevo
dire
un
aggettivo
diverso
ma
mi
limito a questo e mi spiego perché. Tre anni fa, due anni e
mezzo fa è stata una convenzione tra l’A.S.L. veneziana e
l’A.S.L.
minore
del
Veneto
gravità,
Cavallino
orientale
cioè
Treporti
bianchi
andava
per
e
a
la
quale
verdi,
codici
di
popolazione
di
sull’ospedale
di
la
gravitare
i
Jesolo piuttosto che su quello di San Donà di Piave. Di
conseguenza è ovvio che oggi c’è una grossa partita che va
affrontata in quei nosocomi, però questo è finalizzato a
degli accordi perché in realtà d’estate anche i codici di
minore rilevanza vanno affrontati da Venezia.
Quindi alcune notizie che vengono passate come dati di fatto
e incontrovertibili assolutamente non lo sono se si va a
leggere
attentamente
commissari
lo
i
sapranno
dati
fare,
e
sicuramente
hanno
strumenti
i
e
signori
mezzi
e
competenze maggiori della mia. Invito da questo punto di
vista a fare questo lavoro, perché effettivamente quello che
a
volte
si
dice
non
è
quello
che
i
dati
oggettivi
evidenziano.
Per quanto riguarda, quindi, la mobilità passiva è vero che
Venezia paga 5 milioni e 500 e che di questi 5 milioni e 500
ne dà il 65% all’ A.S.L. 10, perché è limitrofa, etc., però
effettivamente, oggi come oggi, capite anche la motivazione.
Altra
preoccupazione
corso
del
tempo
non
di
potrebbe
poco
rilievo,
che
forse
essere
superata
ma
che
nel
oggi,
comunque vista anche la pochezza del tempo, ha sicuramente
un rilievo pregnante. La quota pro capite che viene erogata
all’A.S.L. del Veneto orientale e di 1.500 euro pro capite,
nella nostra A.S.L. - dico nostra spero anche in futuro,
comunque nostra cioè veneziana - è di 1.753 euro pro capite.
Quindi
la
criticità
è
che
mancherebbero
all’appello
3
milioni e 300 mila euro circa. Cosa significa questo? Io lo
6
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
chiedo, è una domanda che faccio. Significa minori servizi
per Cavallino per 3 milioni e 300? Significa minori servizi
per tutti i Comuni dell’A.S.L. 10? Questa è una fonte di
preoccupazione che effettivamente ci lascia molto... integra
la Regione, li dà all’A.S.L. del Veneto orientale? Non lo
so,
però
abbiamo
è
a
una
criticità
disposizione
che
con
questo
sicuramente
poco
non
tempo
può
che
passare
inosservata.
Finora abbiamo parlato della sanità, abbiamo parlato di dati
oggettivi, abbiamo parlato di preoccupazioni, ora - e sto
per
concludere
non
voglio
tediare
ulteriormente
-
permettetemi di dirvi la situazione del sociale. Mi sono
permessa di produrre alla segreteria di questa Commissione
due documenti, due documenti che a mio modo di vedere sono
molto esaustivi in quanto le associazioni del volontariato
hanno prodotto questi due documenti. Questa è effettivamente
una produzione documentale nuova rispetto a quello che avevo
già mandato.
Permettetemi
Cavallino
un
piccolissimo
Treporti
era
parte
e
del
rapidissimo
Comune
di
cappello:
Venezia,
un
quartiere che per ragioni storiche molto spesso non poteva
usufruire dei servizi del centro storico, di tutti i tipi e
anche della sanità. Nel corso del tempo tante associazioni
del sociale si sono attivate, la Croce Verde, i volontari
del soccorso piuttosto che per i temi animalisti, piuttosto
che per i portatori di handicap, quindi nel corso del tempo
e parliamo dei 20/30 anni, quindi un processo storicizzato
importante
che
ha
avuto
una
lunga
incubazione,
siamo
arrivati ad oggi ad una situazione sicuramente di eccellenza
per tanti servizi, che oggi vengono fatti però in termini di
convenzione,
in
termini
di
protocolli
progetti.
7
e
in
termini
di
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
Questo
lavoro,
questa
incubazione,
come
l’ho
definita,
è
durata talmente a lungo che effettivamente la preoccupazione
oggi
è
enorme
sarebbe
perché
annullare
preparare
le
non
un
vorremmo
percorso
procedure
o
ricominciare
fatto.
evitare,
E
quindi
meglio,
di
da
il
capo,
tempo,
distruggere
quello che c’è sul territorio per noi è fondamentale. Quindi
chiedo a questi signori Commissari che di questo tema ne
tengano
molto
molto
conto;
tra
l’altro,
siccome
le
eccellenze ci sono sarebbe peccato distruggerle.
Non voglio tediarvi ulteriormente, un rapidissimo passaggio.
Gestione associata, la facciamo con Marcon, Quarto d’Altino
e
Venezia,
abbiamo
una
omogeneizzazione
dei
regolamenti,
delle procedure ormai standardizzate che hanno portato ad un
accorpamento di certi servizi, ad un risparmio di spesa come
questa
Regione
ci
ha
più
volte
incoraggiato.
Credo
che
stiamo facendo un ottimo lavoro e che sostanzialmente non
vorremmo perdere.
Tra l’altro, tra i documenti che abbiamo mandato in corso di
questo periodo, breve periodo ma intenso, abbiamo mandato
anche
il
Sanità.
documento
Poi,
della
permettetemi,
Conferenza
abbiamo
un
dei
Sindaci
della
ultimissimo
tema:
Cavallino Treporti è la seconda spiaggia d’Italia, Cavallino
Treporti
esprime
il
10%
delle
presenze
turistiche
del
Veneto, Cavallino Treporti è la prima meta del Veneto se
togliamo Venezia. Forse qualcuno di voi non lo sapeva, quasi
nessuno lo sa perché il riferimento che noi abbiamo è il
turista, l’ospite di lingua tedesca, che è circa il 72–73%.
Oggi abbiamo ricevuto tutta una serie di riconoscimenti per
la sicurezza del nostro territorio, la sicurezza del nostro
territorio è declinata da vari punti di vista ed è declinata
anche dal punto di vista della sanità.
8
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
Riceviamo, quindi, sicuramente segnalazioni positive e il
gradimento dell’ospite continua ad esserci, quindi la nostra
preoccupazione
è
importante
non
solo
per
l’ospedale
di
riferimento, ma anche per il servizio che i volontari della
Croce
Verde
strumentazione
stanno
che
facendo.
oggi
hanno,
Perché
grazie
con
al
tutta
Comune,
la
grazie
all’associazione dei campeggi, Assocamping, veramente siamo
in una situazione di eccellenza e noi siamo preoccupati.
Non possiamo rischiare prima di tutto per i residenti, ma
non possiamo rischiare di mettere in crisi una economia come
quella
turistica,
perché
io
faccio
parte
del
Tavolo
dei
Sindaci della costa, mi sono confrontata con i miei colleghi
e
pur
avendo
delle
situazioni
che
funzionano
non
è
la
situazione di Cavallino Treporti. La nostra è una situazione
in cui il Comune ha messo in tutte le Amministrazioni che si
sono succedute, la mia è la quarta, ma anche i precedenti
Sindaci hanno fatto il loro e li ringrazio, ma anche gli
imprenditori hanno messo. Quindi cercate, per cortesia, di
tenere conto di questa peculiarità, perché era una terra
desolata 50 anni, oggi è una terra che sta funzionando in
una situazione di rete, di rete con la Regione, di rete con
il Comune e di rete con l’imprenditoria e quindi credo che
sia importante.
Concludo. La richiesta credo che sia abbastanza, come dire,
scostata però è doveroso da parte mia farla, io la faccio
con il cuore in mano dicendo che effettivamente la Regione,
per
tanti
motivi,
in
questa
procedura
ha
violato
tante
norme. Sono convinta che la Regione oggi potrà mettere a
posto questa situazione perché è una situazione importante
per
i
cittadini
cittadini.
Io
mi
non
tanto
faccio
per
portavoce
il
sindaco,
dei
miei
ma
per
i
concittadini
chiedendovi che troviate l’aspetto normativo, il veicolo più
9
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
giusto
e
più
appropriato
per
tutte
le
ragioni
che
ho
esplicitato. Noi vogliamo rimanere, o tornare, a seconda dei
punti di vista, io dico rimanere perché oggi siamo ancora
nell’A.S.L.
Serenissima,
A.S.L.
3
ex
12,
poi
in
futuro
faremo le riflessioni che saranno da fare.
Mi permetto di evidenziare ancora la mia preoccupazione per
il
primo
gennaio
2017,
perché
ci
sarà
la
necessità
effettivamente di tranquillizzarci anche da questo punto di
vista.
Permettetemi
di
dirvi
anche
che
la
violazione
è
importante e a questo Sindaco è stato chiesto di reagire con
tutte le possibilità che ci sono e credo che il mandato che
i miei concittadini mi hanno dato lo rispetterò fino in
fondo, confidando nella soluzione positiva che voi vorrete
porre a questa vicenda che effettivamente è nata un po’
male.
Grazie
mille
massima,
e
per
sono
l’attenzione
a
disposizione
che
per
mi
avete
ogni
e
prestato,
qualsiasi
necessità.
PRESIDENTE
Grazie.
I Consiglieri se hanno voglia di fare delle domande o delle
richieste di chiarimenti le possono fare, chiedo solo di
alzare la mano.
Prego, consigliere Azzalin.
Graziano AZZALIN (Partito Democratico)
La
situazione
la
conosciamo,
l’avevamo
sollevata
in
Consiglio regionale, c’era stato detto che era stata una
svista e che in qualche modo si sarebbe provveduto in sede
di Finanziaria a risolvere la questione.
10
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
Noi non abbiamo voluto fare nessuna polemica, abbiamo visto
però il collegato alla Finanziaria e non c’è nulla che dia
risposta
alla
chiedere
al
soluzione
Sindaco
di
del
problema.
Boara
Pisana
Per
e
cui
al
più
Sindaco
che
di
Cavallino Treporti, che ringrazio, chiedo a lei Presidente e
a questa Commissione in quanto, anche se è pur vero che di
per sé non ha nessuna competenza in merito per risolvere la
questione, però può avere un ruolo politico nell’indicare,
sollecitare, farsi garante di una soluzione del problema da
questo punto di vista, per cui mi fermo.
Per quel che ci riguarda se non vediamo nessuna proposta
della Giunta che va a risolvere la questione siamo pronti a
presentare
noi
la
proposta
come
abbiamo
sollevato
la
questione, proprio perché penso che si debba porre rimedio a
una svista. Quindi che per una svista la cosa continui tanto
senza aver indicato una soluzione è alquanto singolare.
Detto
questo,
questione
ha
chiedo
già
a
lei,
Presidente,
interloquito
con
se
di
questa
l’Amministrazione
regionale e se dobbiamo attenderci una proposta sulla quale
possiamo convergere e dare il nostro sostegno, se questa
c’è. Se non c’è, ripeto, siamo a disposizione come abbiamo
fatto nel momento in cui abbiamo evidenziato questa carenza
legislativa
nell’articolato
di
legge
dell’Azienda
Zero.
Grazie.
PRESIDENTE
Facciamo una serie di domande in modo che ci possa esser una
risposta univoca.
La parola al consigliere Zottis.
Francesca ZOTTIS (Partito Democratico)
Grazie, Presidente.
11
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
Oltre a far propria la richiesta/proposta del consigliere
Azzalin, perché è vero che quando ci siamo trovati a votare
l’ordine del giorno alla conclusione del PDL 23, la legge
19, l’abbiamo votato in modo favorevole ma con l’auspicio
che poi quell’ordine del giorno, che è un semplice indirizzo
che deve trovare un atto pratico in qualche legge, venisse
inserito
così
come
promesso
dall’assessore
Coletto
e
più
recentemente dal Vicepresidente Forcolin all’interno della
Finanziaria. Queste erano le promesse che mi pare fossero
state fatte ai Comuni che abbiamo audito oggi e anche che
erano state fatte a noi.
L’altra richiesta che faccio alla Commissione è di avere in
futuro
chiarezza
economica
nuove
e
su
quella
finanziaria,
U.L.S.S..
Perché
è
che
sarà
soprattutto
una
la
sostenibilità
finanziaria,
preoccupazione
che
delle
abbiamo
fatto emergere durante il dibattito, che continueremo a far
emergere
perché
senza
questa
si
fa
fatica
a
vedere
un
miglioramento dei servizi. E credo di aver colto che una
delle preoccupazioni più grosse della Sindaca non solo di
Cavallino, ma penso che le preoccupazioni siano simili anche
negli altri Comuni, sia quella di fungere da ammortizzatore
per
nessuno,
che
questa
fosse
l’U.L.S.S.
del
Veneto
Orientale o che questa sia in futuro quella dell’U.L.S.S.
Serenissima, perché anche qua bisognerà capire perché c’è
una
revisione
e
un
allargamento
che
incide
su
tutti
i
Comuni.
Faccio queste due richieste perché ritengo che dal momento
in
cui
la
legge
è
stata
approvata
ora
sia
il
momento
dell’operatività, andremo a rivedere anche il Piano sociosanitario e credo sia anche il momento di rivedere le carte
e di avere certezze su quelli che erano degli indirizzi
12
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
politici che abbiamo ascoltato, ma sui quali vorremmo avere
dati concreti. Grazie.
PRESIDENTE
Bene.
La parola al consigliere Moretti.
Alessandra MORETTI (Partito Democratico)
Grazie, Presidente.
Voglio ringraziare i Sindaci che oggi sono qui e che ci
hanno esposto le loro considerazioni che, secondo me, si
basano fondamentalmente su quello che un Sindaco cerca di
fare sempre, cioè dare risposte al territorio, ai propri
concittadini in un’ottica di sistema.
Io invece voglio stigmatizzare l’errore che è stato fatto
dalla maggioranza: è stato un errore grave, grossolano, cioè
quello di posizionare Boara sotto Padova e Cavallino non
farlo
rientrare
sotto
la
Serenissima.
Credo
che
questo
errore sia stato grave e tra l’altro non sia stato neanche
motivato,
per
cui
non
è
stata
una
svista.
Noi
abbiamo
cercato di capire le motivazioni e quindi abbiamo continuato
a chiederle e non ci sono state date. La decisione è stata
presa e credo sia stata presa una decisione profondamente
sbagliata. Questo bisogna avere anche il coraggio di dirlo,
la
politica
ogni
tanto
può
sbagliare;
beh,
se
sbaglia
bisogna che corregga il tiro, no? Qui la maggioranza si deve
assumere
la
responsabilità
di
avere
sbagliato
e
di
correggere.
Noi come PD, e poi interviene anche il consigliere Ferrari
che
è
della
zona,
noi
presenteremo
un
emendamento
nel
collegato alla Finanziaria proprio per riposizionare i due
Comuni,
perché
riteniamo
che
13
dopo
4
mesi
di
discussione
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
sulla riforma sanitaria questo tipo di errore, se errore è
stato fatto, non debbano ripetersi. Quindi noi chiediamo che
in
Finanziaria,
nel
collegato
alla
Finanziaria
si
possa
rimediare a questo. Grazie.
PRESIDENTE
Prego, consigliere Ferrari.
Franco FERRARI (Alessandra Moretti Presidente)
Grazie, Presidente.
Anch’io mi associo a quanto è stato detto dal Capogruppo
Moretti e dai miei amici. Nel senso che errore o non errore,
però credo sarebbe stato logico e giusto che sia Boara e
Cavallino Treporti, anche per una questione di posizione,
andassero sotto Venezia e sotto il Veneto Orientale.
Presidente,
non
so
come
si
possa
fare,
presentando
un
emendamento e sicuramente lo presenteremo in fase di Legge
di stabilità, se riusciamo in qualche modo a trovare la
soluzione per far sì che questi due Comuni tornino nella
loro
posizione.
Questo
è
quanto
come
Gruppo
Alessandra
Moretti Presidente mi sento di dire. Grazie.
PRESIDENTE
Prego, consigliere Bartelle.
Patrizia BARTELLE in GRILLO (Movimento 5 Stelle)
Grazie, Presidente.
Mi spiace vedervi qui perché non dovevate esserci. Noi ci
siamo battuti in Aula per la prima parte perché queste cose
non succedessero. Le abbiamo dichiarate, le abbiamo discusse
non siamo stati ascoltati e siete qui a chiedere quello che
14
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
doveva
essere
normale.
Non
dovevate
essere
qui,
qualcuno
l’ha chiamata svista.
Questa qualcuno l’ha chiamata svista, qualcuno l’ha chiamata
errore, sono certa che la maggioranza che ci sta di fronte
prenderà
atto
di
quello
che
è
successo
e
forse
non
serviranno nemmeno emendamenti né altre situazioni. Verrà
sicuramente aggiustata perché è la conoscenza e l’ascolto
del territorio che fa la gestione dello stesso.
Noi abbiamo contrastato in maniera molto forte questa legge
proponendone
anche
una
nostra,
che,
tra
l’altro,
non
è
ancora stata discussa se presa in considerazione, ma partiva
dall’ascolto
del
territorio,
perché
è
il
territorio
che
decide per se stesso. Non ho altro da dire che mi dispiace
che siete qui.
PRESIDENTE
Prego, consigliere Pigozzo.
Bruno PIGOZZO (Partito Democratico)
Grazie, Presidente.
Buongiorno e anche da parte mia il ringraziamento per questa
vostra presenza, nonostante avremmo voluto tutti, almeno chi
è intervenuto finora ed era già intervenuto in Aula, che
questa situazione non si creasse.
Nella precedente Legislatura, era stato iniziato per lo meno
per
Cavallino
addirittura
Treporti
ancora
in
un
ragionamento
precedenza
era
con
stato
il
Comune,
iniziato
il
ragionamento, però il percorso, il metodo affrontato allora
era quello corretto; cioè, come prevede e ricordava prima
con
abbondanza
Treporti,
come
di
motivazione
prevede
la
la
legge
15
Sindaca
che
lei
di
ha
Cavallino
citato,
i
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
passaggi vanno rispettati perché in questo caso la forma è
sostanza.
Allora, quello oggi vogliamo dire è che questa operazione,
questo
blitz
che
documentazione,
è
spuntato
all’allegato
improvvisamente
dove
si
dentro
alla
verificava
lo
spostamento di questi Comuni non è stata assolutamente una
svista, è stata una scelta fatta con motivazioni non chiare
ed
è
inaccettabile
che
una
Istituzione
come
la
Regione
Veneto si comporti in questo modo nei confronti dei Comuni.
Qui è mancato e a tutt’oggi manca, finché non si trova la
soluzione, il rispetto istituzionale. A me dispiace che non
sia presente l’Assessore, che, tra l’altro, si era anche
prodigato venendo sul territorio promettendo soluzioni e non
l’ha fatto. Quindi dico che è una vergogna essere qui in
questa situazione ed è inaccettabile che quella legge, che
poi ha avuto un esito che abbiamo visto tutti e sulla quale
ci
siamo
questa
espressi
cosa,
compimento
ma
con
in
maniera
per
molte
questa
contraria
altre,
modalità.
non
una
soltanto
legge
Quindi
arrivi
anch’io
per
a
voglio
stigmatizzare e richiamare a responsabilità la maggioranza,
in
particolare
l’Assessore,
perché
questa
partita
se
l’è
giocata malissimo e chiediamo che venga risolta prestissimo
con il metodo corretto.
PRESIDENTE
Prego, consigliere Semenzato.
Alberto SEMENZATO (Liga Veneta - Lega Nord)
Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti.
Credo
e
mi
minoranza
perché
ci
auguro
per
che
portare
sono
dei
non
il
dati
serviranno
tutto
nella
emendamenti
della
Finanziaria.
Anche
incontrovertibile,
16
a
parte
i
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
procedurali come ha detto prima la Sindaca, che vedono il
collocarsi
di
Cavallino
nell’U.L.S.S.
veneziana
e
non
nell’U.L.S.S. del Veneto Orientale.
L’Assessore, come è già stato detto, aveva garantito che
questo sarebbe stato risolto e credo che da qui alla fine
dell’anno in Finanziaria riusciremo a risolvere il problema.
Grazie.
PRESIDENTE
Prego, consigliere Fabiano Barbisan.
Fabiano BARBISAN (Zaia Presidente)
Grazie, Presidente.
Mi scuso per essere arrivato in ritardo, avevo un incontro
sul
territorio
che
purtroppo
si
è
prolungato
oltre
il
dovuto.
Ho ascoltato la Sindaca di Cavallino un paio di volte e dico
questo alla minoranza: dopo 130 ore di sparate a vuoto che
hanno
fatto
congiunta
tutti
e
quanti,
compiuta
per
naturalmente,
bloccare
il
in
maniera
molto
rinnovamento
delle
U.L.S.S., è grazie alla maggioranza se abbiamo ottenuto di
avere le 9 U.L.S.S.; non le tre, non le cinque, non le sette
e non le dodici, cioè la riforma delle A.S.L. così come era
stata organizzata.
Questa cosa di Cavallino e di Boara mi pare di aver capito
che l’Assessore, che dovrebbe arrivare perché era con me, è
volto
in
maniera
positiva
nel
valutare
la
richiesta
di
Cavallino. Pensiamoci bene, però - e questo penso rimanga
agli
atti
-
perché
un
litorale
unito
non
parlo
di
entroterra, parlo di litorale, a mio avviso potrebbe avere
delle
caratteristiche
caratteristiche
di
verso
seguito,
17
i
cittadini
caratteristiche
superiori,
di
essere
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
diciamo pronti con l’ A.S.L. e con tutti i servizi dovuti
all’A.S.L..
Comunque
il
territorio
va
ascoltato,
il
territorio
è
sacrosanto anche perché in democrazia l’espressione si ha
con
il
voto
e
hanno
votato
questa
maggioranza,
questa
opposizione che in maniera unitaria hanno espresso la loro
volontà.
Da parte mia non c’è nessuna preclusione, tant’è che in
Consiglio
tornare.
è
Se
stato
è
approvato
stato
un
approvato
ordine
ritengo
del
che
giorno
per
l’opposizione
possa fare tutti gli emendamenti che vuole, anzi, che li
faccia e vediamo dove arriviamo. Perché se era per questa
opposizione noi eravamo a 21 A.S.L., avevamo tutto in alto
mare, salvo recriminare che la maggioranza non sa governare,
che il Presidente Zaia non sa far nulla e che noi eravamo
allo sbando.
Quindi,
mi
sentirei
di
dare
una
voce
di
sostegno
al
territorio, poi vedremo, prenderemo atto anche tecnicamente
parlando di cosa ne uscirà. Grazie.
PRESIDENTE
Prima il consigliere Barison che deve ancora parlare e poi
il consigliere Zottis. Prego.
Massimiliano BARISON (Forza Italia)
Grazie, Presidente.
Conosco la situazione riferita al Comune di Boara Pisani che
di fatto ha una sua storicità di appartenenza all’U.L.S.S.
che fa riferimento alla provincia di Rovigo, ancorchè sia
insediata
Padova.
esprimere
dal
Per
punto
cui
anche
di
vista
ringrazio
in
sede
il
di
18
provinciale
Sindaco
Quinta
per
in
quella
aver
Commissione
di
voluto
la
sua
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
preoccupazione e soprattutto il fatto di dover modificare
quello
che
è
l’orientamento,
ma
anche
i
movimenti
della
cittadinanza verso un’U.L.S.S. doverli modificare verso una
provincia
che,
pur
essendo
la
stessa
di
appartenenza
di
Boara Pisani, creerebbe tutta una serie di difficoltà.
Per cui mi sento di dire che valuteremo approfonditamente
questa difficoltà e questa richiesta, perché personalmente
penso che se non ci sono delle difficoltà tecniche meriti di
essere accolta.
PRESIDENTE
Prego, consigliere Zottis.
Francesca ZOTTIS (Partito Democratico)
Solo
perché
capisco
tutto,
capisco
la
rivendicazione
dei
risultati, comprendo che possa dar fastidio che ad un certo
punto la minoranza rivendichi anche alcune perplessità che
ha sempre rivendicato, ma penso che bisogna cominciare a
dirsi
le
Pigozzo
cose
l’ha
per
anche
come
stanno.
detto,
In
perché
parte
che
il
la
consigliere
richiesta
di
Cavallino Treporti fosse partita anche dalla Conferenza dei
Sindaci dell’U.L.S.S. 10 è vero; che questo sia un dibattito
che dura da anni è vero; però che la si debba finire di
gestire
questo
interpreto
come
dibattito
con
forzatura.
È
forzature…
inutile,
perché
Consigliere…
io
se
la
ha
qualcosa da dirmi me lo dice e non c’è nessun problema,
magari non mezzo stampa o mezzo incontri privati o comunque
partitici, perché io sono abituata a confrontarmi, non ho
nessun
tipo
di
problema,
ma
mi
guarda
in
faccia
e
mi
risponde.
Detto questo, se questo percorso di Cavallino Treporti fosse
stato fatto in modo completamente diverso, perché anch’io
19
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
sono
d’accordo
dell’unità
Sindaco
del
che
riuscito
che
possono
litorale,
in
questo
nelle
varie
esserci
ma
trovo
momento
ha
delle
valutazioni
comprensibile
delle
amministrazioni
ad
che
certezza
un
ed
instaurare
è
un
rapporto pubblico/privato, perché questo ci è stato detto,
dica “ma tu tutto questo nel momento in cui voi mi portate
di là, perché avete dei dati, avete dei problemi di bilancio
sull’U.L.S.S. 10, avete una serie di criticità su cui se
stiamo insieme potremo aiutarci vicendevolmente, domanda: ma
andiamo di là perché aumentiamo i servizi, perché tutti ne
beneficiamo o andiamo di là per fungere da ammortizzatore?”.
Io credo che questo sia non legittimo , più che legittimo !
E
quando
questa
minoranza
ha
chiesto
certezze
l’aveva
chiesto in modo pacato, perché gli interventi erano stati
fatti
in
modo
pacato
socio
sanitario
dicendo:
cominciamo
ad
nella
entrare
revisione
nel
del
merito,
Piano
perché
questo ho chiesto 5 minuti fa, senza fare nessuna alzata di
scudi. Penso che la risposta sia: forse è ora che entriamo
nel merito e quindi entreremo nel merito e quindi rivedremo
tutti i percorsi. Ma lo si fa in modo chiaro, portando dei
dati chiari, portando dei dati di fuga e altro chiari e su
questo si ragiona. Credo non ci sia una opposizione strenua
da
parte
di
nessun
Sindaco
nel
momento
in
cui
i
dati
dimostrano che ci può essere un percorso di miglioramento.
Trovo normale, e lo è stato nei vari dibattiti, che tutti i
Sindaci
si
trincerino
dentro
il
loro
angolo
perché
non
vogliono rinunciare neanche ad uno 0,0001 dei vantaggi che
hanno portato a casa. Credo che questo sia legittimo.
Allora, da questa Commissione non penso debba emergere una
diatriba tra maggioranza e minoranza, Ma debba emergere – e
questo in parte è stato detto dal consigliere Semenzato e
penso che potesse essere accolto senza andare oltre – che
20
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
speriamo che in Finanziaria questa cosa veda un termine e
che poi ci possa essere anche un percorso di valutazione
fatto in termini di valutazione di servizi, di aumento dei
servizi e di qualità dei servizi. Su questo siamo pronti
anche domani mattina, su altro o su aspetti che vanno più di
accusa reciproca, francamente, trovo che sia il momento di
dire stop, perché non andiamo da nessuna parte né voi né
noi, né nessuno e facciamo una figura assolutamente barbina
nei confronti di Sindaci che sono venuti qui a dirci: perché
dentro
un
documento
avete
cambiato
e
ci
avete
messo
in
un’U.L.S.S. diversa.
Noi lo sappiamo il perché e non ho neanche paura a dire che
vorrei fare quel percorso perché penso ci possano essere dei
vantaggi, da cittadina di Veneto orientale e da cittadina di
San Donà. Non ho paura a dirlo e lo dico qua di fronte alla
Sindaca, ma ha ragione lei che questo percorso si fa con
metodi e con modi completamente diversi. Se poi gli atti
daranno ragione di rimanere in U.L.S.S. 12 hanno ragione di
rimanere in U.L.S.S. 12; se invece riusciremo a dimostrare
che il litorale unito può portare dei vantaggi reciproci,
bene, allora andremo avanti. Ma altre cose credo che siano
assolutamente superficiale e superflue e da questi banchi 21
U.L.S.S. non sono mai state dette.
Mi scuso con i Sindaci...
..No, ringrazio lei per la lezione, ma esiste un momento in
cui si dice basta.
PRESIDENTE
Sono d’accordo con lei, i Comuni non vogliono perdere lo
0,00 per cento di quanto hanno acquisito, come le Regioni
non vogliono perdere lo 0,0 di quanto hanno acquisito, visto
che siamo in tema di referendum.
21
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
Prego, consigliere Bassi.
Andrea BASSI (Lista Tosi per il Veneto)
Volevo
intervenire
ma
devo
dire
che,
al
di
là
delle
differenze politiche di appartenenza dei movimenti diversi,
mi sento perfettamente rappresentato dall’intervento della
collega Zottis. Lei l’ha detto cento volte meglio di come
sarei stato in grado di fare io.
Non riesco a capire perché ad un mese ormai dalla fine del
dibattito
si
sia
ancora
qui
ad
accusare
maggioranza
e
opposizione, per le 3, 5, 9, 12, 15 U.L.S.S.. Qua ci sono
dei
problemi
creati
da
specifici
un
non
emendamento
creati
fatto
dall’opposizione,
dalla
maggioranza
che
ma
ha
spostato Boara Pisani da un’U.L.S.S. all’altra e Cavallino
Treporti
da
un’U.L.S.S.
all’altra
senza
avere
domandato
nulla a nessuno. Questo è il tema, non è nove, dieci, venti,
trenta
U.L.S.S.,
è
questo
vostra
responsabilità,
il
non
tema.
Quindi
accusate
prendetevi
nessuno,
la
correggete
questa schifezza perché è una cosa assurda, perché spostare
senza dire niente nessuno dalla mattina alla sera - perché
questo è il dato di fatto - è una cosa che non va fatta
anche
per
una
questione
semplicemente
di
etica
e
di
correttezza istituzionale. Correggete l’errore che voi avete
fatto,
perché
minoranza
ma
quell’emendamento
l’ha
scritto
la
non
l’ha
maggioranza,
scritto
prendetevi
la
la
vostra responsabilità, correggete la cosa e tutto è bene ciò
che
finisce
bene.
Smettetela
di
accusare
la
minoranza,
quella partita l’avete conclusa come avete voluto voi quindi
da
oggi
in
poi
cercate
almeno
di
porre
eventuali errori che avete fatto. Grazie.
22
rimedio
a
degli
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
PRESIDENTE
Bene, tutti sono intervenuti.
Rispondo
a
due,
tre
domande
che
sono
state
fatte
direttamente a me e che, ovviamente, possono essere delle
risposte ai Sindaci presenti.
Uno, per quanto riguarda la procedura legislativa del PDL 23
è stato tutto secondo regole, non a caso mi feci fare anche
un parere legislativo sulla modifica in corso di discussione
in Aula degli ambiti U.L.S.S. e quel parere confortò il
fatto che, seppur il PDL è partito con 7 U.L.S.S., il fatto
di averlo portato a 9 in corso di Seduta era prerogativa del
Consiglio
avendo
già
acquisito
secondo
la
normativa
il
parere dei Comuni. Su questo c’è un parere del Legislativo
che
avevo
fatto
in
anticipo
proprio
per
scongiurare
qualsiasi possibilità non solo di domanda, ma ovviamente di
obiezione. È ufficiale quindi non c’è problema.
Detto
questo,
eravamo
con
sentiti
purtroppo,
non
discussione
la
Sindaca
quando
era
porre
era
più
di
in
Cavallino
corso
possibile
soluzioni
o
la
in
rimedio
Treporti
ci
discussione
e,
quella
al
fase
di
passaggio
di
Cavallino sul Veneto Orientale e di Boara su Rovigo. È vero
anche,
però,
e
questo
penso
possa
essere
testimoniato
direttamente dal Sindaco, che c’è stato un impegno da parte
sia dell’Assessore e sia da parte mia che essendo il decorso
del PDL 23 dal primo gennaio 2017, c’è la possibilità in
questa fase di trovare la soluzione legislativa al fine di
portare allo stato naturale, diciamo così, ovvero Cavallino
sulla Serenissima e Boara su Rovigo. L’avevamo detto e da
Presidente di Commissione, ma se interpellate l’Assessore vi
dirà
la
facciamo,
stessa
è
cosa,
solo
ritengo
questione
che
di
quello
trovare
che
il
procedura più corretta al fine di ottemperare.
23
diciamo
metodo
e
lo
la
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
Io ritenevo fosse giusto dare spazio ai Comuni per la loro
sensibilità e per la loro richiesta, quindi dovessero essere
ascoltati in maniera silenziosa e dare certezza e risposta
alle loro richieste, senza dover fare una nuova discussione
del PDL 23 dentro questa Commissione perché ritengo che non
serva a nessuno e non risolva nessuno dei problemi che sono
stati richiesti dai Comuni. L’unica soluzione ai problemi è
che ognuno faccia la sua parte: la maggioranza, l’Assessore
e per quel che mi riguarda faremo la nostra e troveremo la
soluzione. Grazie.
Prego.
Avv.
Roberta
NESTA
(Sindaco
del
Comune
di
Cavallino
Treporti)
Devo
ringraziare
tutti
i
Commissari,
ovviamente,
nel
rispetto dall’ottica politica e delle contrapposizioni che
normalmente ci sono, quindi nessuno si stupisce. A me fa
piacere la cosa importante che è emersa che è l’unità di
intenti che c’è da parte di tutta questa Commissione, che ha
capito e compreso le nostre istanze e di conseguenza credo
che posso andare a casa serena. Però sarei più serena se il
provvedimento fosse…
..Allora, non vado proprio serena, per scaramanzia…
..A
me
preoccupa,
però,
al
di
là
della
unitarietà
dell’orientamento che mi pare di avere percepito e di cui vi
chiedo conferma, ma mi pare che sia emerso chiaramente, la
tempistica, in quanto per me è molto importante, come penso
per il collega, perché il primo gennaio è domani mattina e
quindi per me è importante.
L’Assessore e lei, Presidente, do atto assolutamente di una
grande
disponibilità
sin
da
subito,
come
di
tanti
Consiglieri regionali che vanno ringraziati, perché questo è
24
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
doveroso farlo, per la sensibilità. Dopodiché amministrare e
governare non è facile e credo che qui dentro lo sappiamo
tutti, però do per scontato che ci mettiamo tutti il massimo
dell’impegno. E credo che proprio perché tutti siamo con il
massimo dell’impegno si possa trovare la soluzione tecnica
più opportuna.
Presidente, non sono d’accordo con il parere del Legislativo
ma
io
sono
nessuno,
sicuramente
pensarla
testare
tenuta
la
in
dei
alcuni
costituzionalisti
possono
maniera
diversa.
di
pareri,
perché
il
Speriamo
mio
maestro
non
mi
insegnava che a volte quando si ha torto il giudice ci dà
ragione. Quindi non è proprio così scontato, ma questa è una
battuta fatta con lo spirito che doveva essere fatta.
Veramente
vi
ringrazio
di
cuore
per
l’attenzione
che
ci
avete dimostrato e soprattutto per quello che farete nel più
breve tempo possibile. Grazie mille.
Dott. Luca PESCARIN (Sindaco del Comune di Boara Pisani)
Anch’io vi ringrazio, invece io sono molto sereno per ciò
che politicamente avete espresso tutti quanti, anche perché
così superiamo questa empasse.
L’unica cosa che ribadisco è come la collega la possibilità
di non trovarci con vacatio legis. Grazie ancora.
PRESIDENTE
Non c’è timore.
Il parere è del 23 febbraio 2016, non l’ho fatto fare ieri.
Grazie a tutti buona giornata a voi.
Continuiamo le audizioni con il Presidente SiTi, il dottor
Ferro, relativamente al tema vaccini.
Vi chiedo cortesemente di parlare al microfono.
25
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
Dott. Massimo VALSECCHI (Socio SiTi)
Comincio
io,
sono
il
dottor
Valsecchi,
faccio
parte
del
SiTi.
Senza annoiarvi eccessivamente, volevo farvi vedere quattro
diapositive
che
spiegano
molto
chiaramente
qual
è
la
situazione.
Questa è la diapositiva più importante, i dati sono stati
prodotti dalla Direzione Prevenzione, Sicurezza alimentare,
Veterinaria diretta dalla dottoressa Russo, e dimostrano i
dati aggiornati al secondo semestre 2015. Questi dati hanno
una fondamentale differenza rispetto agli altri dati - che
sono qui - che vengono raccolti in tutto il paese e mandati
al Ministero, perché questi dati vengono raccolti a 24 mesi;
vedete che questa curva, questa serie di curve che hanno un
aspetto
terrificante,
sono
ferme
al
2013.
Se
andiamo
a
vedere i dati che abbiamo più recenti vediamo questo tipo di
situazione: al 2013 si è radicalmente modificata e abbiamo
un recupero notevole. Questo siamo in grado di farlo in
Regione
Veneto,
a
differenza
del
resto
delle
Regioni
italiane, perché abbiamo un sistema di anagrafe vaccinale di
riconosciuta
eccellenza
a
permette
avere
fortemente
di
dati
livello
nazionale
e
aggiornati
questo
ci
rispetto
ai
dati reali che sono in arretrato di 24 mesi più 6, quindi un
trentina di mesi.
In altri termini, in Regione Veneto abbiamo avuto, così come
in tutto il resto del paese, così come in tutto il mondo
occidentale,
una
tendenza
alla
diminuzione
delle
vaccinazioni che è culminata agli inizi del 2014. Da quel
momento
abbiamo
incoraggiante;
antinfluenzale
una
i
di
fase
primi
di
ripresa
dati
quest’anno
26
sono
sulla
dati,
che
è
molto
vaccinazione
anche
se
non
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
ufficiali
ma
informali,
che
riteniamo
sia
dovuto
al
fatto
culturale
del
paese:
c’è
esempio
del
Presidente
interrotti
una
serie
magistrati
che
con
vaccinazioni
tutta
della
di
interessanti.
che
stato
è
un
serie
cambiato
impegno
da
risibili
di
Questo
il
clima
diretto
Repubblica;
attacchi
sentenze
una
sono
sono
parte
stati
di
alcuni
attribuivano
patologie
di
per
alle
tutt’altra
natura quali l’autismo; e il riesame di queste sentenze che
ha cassato queste sentenze ha cambiato fortemente l’opinione
pubblica, come potete leggere anche nei giornali. Quindi una
situazione sostanzialmente mutata rispetto a quello che ci
viene imputato dal Governo.
Va tenuto conto, inoltre, che il sistema di misura ufficiale
che, come ripeto, è a 24 mesi, fotografa qual è il livello
di copertura vaccinale all’età di 24 mesi coorte per coorte.
In realtà, questo tipo di sistema, che dà un dato in ogni
caso
interessante,
non
tiene
conto
dei
bambini
che
si
vaccinano di quella coorte dopo la data dei 24 mesi, cioè
non dà conto di questo fenomeno noto internazionalmente che
è l’esitazione vaccinale. Cosa vuol dire? Che i genitori,
specie in questo arco di anni, ritengono che i bambini siano
troppo
piccoli
per
essere
vaccinati
all’età
del
nostro
calendario e quindi vanno a vaccinarsi anche dopo i 24 mesi.
Il
sistema
di
rilevamento
formale
della
Repubblica
non
rileva questa dato, noi possiamo rilevarlo perché abbiamo
questo sistema informatico che vi dicevo.
Questi sono i dati che riguardano sono l’U.L.S.S 20, in ogni
caso sono mezzo milioni di abitanti, quindi il 10% della
Regione, quindi un dato significativo statisticamente, in
cui abbiamo calcolato la copertura non di coorte per coorte,
ma dell’intera coorte da 0–14, cioè la copertura dell’intera
popolazione vaccinale. E i dati di copertura calcolati in
27
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
questa maniera, quindi su 61 mila bambini - e non su 4.500
come sono i dati di coorte per coorte - ci danno copertura
del 95,5 per la poliomielite e del 95,5 per il morbillo.
Questo
ultimo
dato
è
particolarmente
interessante
perché
spiega il perché nel 2015 in tutta l’U.L.S.S. 20 - ripeto,
mezzo milioni di abitanti - non abbiamo avuto un solo caso
di
morbillo.
Cosa
che
sarebbe
stata
impossibile
se
la
copertura fosse stata la copertura a 24 mesi calcolata dal
Ministero. Quindi abbiamo, per fortuna, un effetto gregge
molto più rilevante rispetto al dato di 24 mesi, perché la
popolazione
continua
a
venirsi
a
vaccinare
anche
dopo
l’intervallo di tempo.
Chiudo
con
rapporto
questa
della
vaccinazioni
diapositiva,
dottoressa
e
che
Russo,
dissensi
è
che
sempre
riguarda
definitivi
per
tratta
le
dal
mancate
fare
una
considerazione che deriva da un incontro che abbiamo fatto
la settimana scorsa con i colleghi di Trento e del Friuli su
cosa fare nei confronti della popolazione che rifiuta di
vaccinarsi. Il Friuli ha deciso di non sospendere, come il
Veneto, l’obbligo vaccinale ma ha deciso di non punire in
nessuna
maniera
i
genitori
che
non
vaccinano;
sostanzialmente, la stessa cosa che fa il Piemonte. Quindi,
c’è un tipo di situazione in cui una scelta regionale, che
secondo me è discutibile anche dal punto di vista normativo,
invita
i
Dipartimenti
a
non
fare
la
segnalazione
alla
magistratura.
In realtà, in assenza di una normativa come la nostra è
obbligatorio
che
i
servizi
segnalino
alla
magistratura
l’inadempienza. Questo vorrebbe dire nella nostra Regione,
secondo questi conti, che ogni anno circa 7 mila giovani
genitori dovrebbero essere denunciati dai Servizi di igiene
pubblica alla magistratura dei minori, con una situazione
28
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
che
non
porta
all’interno
a
nessun
della
risultato
Regione
Emilia
concreto.
Romagna
è
Perché
in
forte
discussione tra la magistratura e i servizi cosa fare, la
magistratura dei minori chiede ai Servizi di non denunciare
tutti i minori che non ottemperano all’obbligo, ma solo i
minori
che
resistono
sono
a
in
situazione
questo
tipo
di
di
abbandono.
delega
da
I
Servizi
parte
della
magistratura.
Il
Piemonte
e
il
Friuli,
come
vi
ho
detto,
hanno
fatto
questa scelta secondo me ipocrita, nel senso che mantengono
l’obbligo
ma
chi
vìola
l’obbligo
non
viene
sanzionato
neanche dal punto di vista pecuniario. Quindi mi sembrerebbe
una
scelta
meccanismo
bizzarra
di
seriamente
per
migliaia
tentare
la
di
Regione
denunce
di
Veneto
innescare
all’anno,
reintrodurre
se
la
si
un
vuole
coercizione
nell’obbligo, con tutto quello che comporta il rapporto con
la
magistratura;
senza
avere
una
qualche
sicurezza
sul
miglioramento delle coperture vaccinale.
Dott. Antonio FERRO (Presidente SiTi)
Ringrazio per questa opportunità. Io ho più diapositive e
poi ve le lascio perché le scorrerò molto velocemente.
È
un
tema
perché
che
siamo
ci
stati
prende
i
molto
primi
in
come
società
Italia
a
scientifica
presentarla,
in
questi anni abbiamo cercato di avere qualcuno che ci venisse
dietro
come
Regione,
non
siamo
riusciti
ad
averlo
però
riteniamo che sia stata una questione culturale importante.
Innanzitutto,
dobbiamo
ricordare
che
parliamo
di
4
vaccinazioni obbligatorie - questa è la storia dell’obbligo
vaccinale -, quindi c’è una confusione tremenda anche nei
mass
media
quando
si
parla
di
vaccinazione
obbligatoria,
introduzione dell’obbligo per alzare le coperture e invece
29
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
ci si riferisce a 4 vaccinazioni contro le 16 attualmente
disponibili
per
i
genitori.
Anche
qui,
sentirete
poi
la
pediatria di base come sia difficile far capire alla gente
che l’obbligatorietà non è correlata all’importanza di una
vaccinazione. Per cui in questo momento le 4 vaccinazioni
obbligatorie hanno dei tassi di copertura in cui non abbiamo
assolutamente
dei
focolai
epidemici
collegati.
Mentre
è
molto più importante, per esempio, il morbillo in questa
fase
che
non
l’introduzione
è
obbligatoria,
dell’obbligo
in
per
qualche
cui
non
è
che
modo
andrebbe
ad
intaccare la politica sulle vaccinazioni non obbligatorie.
Vado veloce. Gli strumenti sono questi, ma sono strumenti
che sono spuntati perché nessuna Regione mette in pratica la
legge sull’obbligo e l’affievolimento della patria potestà
non la fa più nessuno; la vaccinazione forzata è stata fatta
nella zona di Asolo e Bassano vent’anni fa e lì dove l’hanno
fatta
abbiamo
i
gruppi
antivaccinali
più
forti,
perché
l’ideologia si nutre del sangue dei martiri, per cui c’è
anche questo aspetto che avevamo preso in discussione.
C’è
stato
un
lungo
percorso
prima
di
fare
questo
procedimento, io mi trovavo in quel momento ad avere il
posto che ora occupa la dottoressa Russo e sono quello che
ha scritto il disegno di legge ed è un disegno di legge,
secondo me, molto molto ben fatto. Questi sono gli articoli
più importanti: l’articolo 1, l’articolo 3 che istituisce un
comitato
scientifico
in
cui
abbiamo
un
ente
esterno,
Ministero-Istituto, che è garante delle nostre coperture, ma
soprattutto
abbiamo
possibilità
di
semplicemente
con
previsto
l’articolo
ripristinare
un
provvedimento
4
in
l’obbligo
del
cui
c’è
la
vaccinale
Presidente
della
Giunta regionale e quindi sospendere l’applicazione della
30
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
presente legge, senza la necessità di un iter legislativo
per abrogare la legge. Questo è previsto dalla normativa.
Perché
l’avevamo
ritenevamo
della
che
proposto
il
livello
popolazione
veneta
e
l’abbiamo
socio
fatto?
culturale
potesse
e
fare
la
Perché
maturità
delle
scelte
consapevoli ed intelligenti, come fa la gran parte della
popolazione europea.
Questo grafico l’avete visto, quello che voglio dire è che è
un
fenomeno
situazione
Romagna
che
non
riguarda
dell’Emilia
ha
picchi
l’introduzione
Romagna
che
sono
dell’obbligo
e
il
Veneto.
Questa
dell’epatite
iniziati
quindi
non
b,
è
la
l’Emilia
3-4
anni
dopo
nei
primi
anni
dell’obbligo; questi sono i tassi della Regione Marche.
Il problema è che uno spettro si aggira per l’Europa: il
fenomeno
dell’esitazione
vaccinazione
è
globale,
per
cui
l’OMS ha istituito un sottogruppo che cerca di studiare e
cosa fare per questa vaccinazione. Il problema di fondo qual
è? Che i vaccini sono schiavi del loro successo e vedete che
mano
a
mano
che
sono
state
eradicate
le
malattie
che
vedevamo, la polio e altro, sono aumentati i rischi sulla
preoccupazione sulla sicurezza dei vaccini. Quindi le code
che avevamo a Napoli, che abbiamo visto ma che abbiamo visto
anche recentemente in Toscana per vaccinare per esempio per
la meningite b ovviamente non le abbiamo perché è saltato il
rischio. Questi sono i successi sulle vaccinazioni e vedete
che
mano
a
mano
che
aumentavano
le
coperture
sparivano
completamente le vaccinazioni obbligatorie.
Quello che volevo dimostrarvi e mostrarvi oggi è che non c’è
nessuna
correlazione
tra
coperture
vaccinali
e
strategie
europee. Le politiche vaccinali sono esclusiva competenza
degli Stati membri, per cui non ci sarà mai una normativa
europea che dirà quali calendari vaccinali. Però se vedete
31
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
in Europa le strategie vaccinali e le coperture a confronto
- per esempio, per difterite, tetano e pertosse - vedete che
le macchie sono completamente diverse a seconda di dove la
vaccinazione
è
obbligatoria
o
non
è
obbligatoria,
vedete
come le coperture cambiano indipendentemente dalla strategia
vaccinale. La stessa cosa dicasi per l’MPR, ci sono i paesi
dell’est
in
cui
la
vaccinazione
è
obbligatoria
però
le
coperture più alte le abbiamo a macchia di leopardo, anzi
all’interno di Svezia, Scandinavia e Finlandia con politiche
vaccinali diverse abbiamo copertura completamente diverse,
non correlabili all’obbligo.
Qual è il problema di fondo e cosa è successo in questi
ultimi 4 anni? Il problema è la disinformazione, il ruolo
del web e il fatto, testimoniato anche da una ricerca di
questa mattina, che l’80% dei genitori sotto i 35 anni si
fida e va in internet per vedere cosa fare della propria
salute. E di questo gruppo ce n’è ben un 15, 20% che non
chiede neanche al proprio medico di famiglia un parere e
quindi in base a quello che legge sui internet decide di
fare.
Su questo il sistema era completamente sguarnito, nel senso
che non siamo abituati a livello di sanità nazionale - e
anche internazionale - a contrastare in internet quello che
uno può trovare.
Questa
è
una
ricerca
proprio
veneta,
dimostra
come
l’internet è utilizzato soprattutto dai non vaccinatori, per
un 70%, e l’abbiamo rivisto. C’è una evoluzione digitale
incredibile
e
soprattutto
sotto
i
40
anni,
cioè
l’età
genitoriale, si va in internet. Cosa si trova in internet?
In
internet
troviamo
trovate
colleghi,
siti
in
e
blog
questo
contro
caso
le
vaccinazioni,
Serravalle,
ma
anche
colleghi veneti, questo è Roberto Gava di cui avete sentito
32
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
parlare e di cui vi parlerà poi il Presidente di Treviso,
che fanno dei convegni con 500 persone a 50 euro l’una, in
cui
si
parla
provoca
il
in
fatto
maniera
contraria
ai
che
settimana
successiva
la
vaccini
e
questo
da
questi
eventi nessun genitore manda e risponde all’appello delle
vaccinazioni.
Ci sono siti commerciali omeopatici, ci sono dei programmi,
dei
video
su
YouTube
molto
ben
fatti
che
parlano
dei
vaccini, che insinuano il famoso ragionevole dubbio e le
persone che fanno questo sono colleghi medici, come posso
essere io o il dottor Valsecchi e questo crea una confusione
enorme per le vaccinazioni.
Vedete che la stampa in questo senso ci gioca contro, questo
è quello che è uscito dopo il problema del Fluad e quando è
stato scagionato solo un paio di giornali hanno parlato del
fatto che il Fluad non c’entrava niente.
Cosa abbiamo fatto come siti? Abbiamo fatto un sito che è
“VaccinarSi”
che
in
due
anni
e
mezzo
sta
cambiando
la
situazione del web, due milioni di visite con 3 mila persone
al giorno che entrano, è un sito che è stato preso anche dal
Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità;
abbiamo fatto un sito regionale “VaccinarSi in Veneto” per i
nostri veneti; stiamo procedendo ad intervenire su web nelle
varie Regioni; formazione a distanza degli operatori; delle
campagne vaccinali “Io vaccino e mi vaccino”, avevo anche
proposto
a
Consiglieri
fine
che
di
questo
l’avessero
incontro
voluto
la
vaccinazione
perché
è
importante
dei
il
segnale che viene dato anche dalla politica in questo senso;
delle
manifestazioni
delle
App
delle
collaterali,
vaccinazioni
del
cioè
dobbiamo
Veneto,
che
vi
uscire;
ha
già
presentato il nostro dirigente, la dottoressa Russo, e del
lavoro
che
stiamo
facendo
sui
33
genitori.
Ma
soprattutto
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
stiamo cercando di unire quelli che in Italia nei social
lavorano sulle vaccinazioni, perché il problema notevole non
sono più i siti web sono i social market su cui è molto
difficile dare delle risposte in tempo reale. Quindi stiamo
cercando
di
raccogliere
comunque
sono
coloro
ascoltati
in
della
società
internet
per
civile
poter
che
aiutare:
www.teamvaxitalia è nato proprio per dare notizie corrette
in questo senso.
E i risultati secondo me ci sono, vedete che anche Gava, che
è considerato in Italia uno dei principali oppositori alle
vaccinazioni, comincia a dire “io ho frainteso, non sono un
medico antivaccino, vi spiego come tratto i pazienti, etc.”.
Vedete
come
tutto
stiano
cambiando,
sommato
il
i
vento
siti
sta
istituzionali
sicuramente
“Provax”
cambiando,
i
segnali di ripresa ve li abbiamo mostrati.
Arrivo velocemente alle conclusioni su cui spero di avervi
dato, seppur velocemente, delle fondamenta scientifiche. Non
c’è nessuna correlazione tra obbligo vaccinale e coperture
vaccinali, i dati delle altre Regioni sono dati non corretti
perché siamo l’unica Regione, insieme alla Lombardia, che ha
l’anagrafe
vaccinale,
gli
altri
il
denominatore
lo
fanno
quando il bambino va a vaccinarsi, da Napoli in giù. Quindi
presumo che quando riusciremo, e su questo sta facendo una
grande battaglia la dottoressa Russo, a far sì che tutte le
Regioni
siano
vaccinale
ci
informatizzate
renderemo
conto
e
abbiano
come
il
una
Veneto
anagrafe
ha
delle
coperture che sono assolutamente ottimali e ci danno ancora
una garanzia, visto che sopra il 90%, e sopra l’85% per
quelle
quattro
vaccinazioni
di
cui
parliamo,
abbiamo
comunque l’herd immunity.
L’obbligo
vaccinale,
impraticabile
perché
come
abbiamo
nessuna
34
Regione
visto,
riesce
è
a
comunque
portarlo
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
avanti,
non
c’è
nessun
allarme
epidemia
con
le
attuali
coperture.
Che proposte facciamo come società scientifica? Noi vorremmo
fare una proposta per valutare la possibilità di obbligare
gli operatori sanitari alla vaccinazione antinfluenzale per
tre ordini di motivi: uno, perché è etico per loro; due,
perché sono fonte di contagio soprattutto nei reparti di
immunodepressi, parlo per esempio delle rianimazioni, delle
nefrologie;
terzo,
perché
nel
momento
in
cui
il
nostro
sistema regionale ha più necessità di essere a pieno regime
con la popolazione, è ovvio che se in quel momento abbiamo
gente che si ammala è un momento molto difficile.
È possibile farlo soprattutto con i nuovi contratti e quindi
proporrò, chiaramente in forma articolata, alla Quinta di
Commissione di analizzare questa proposta.
L’altra,
d’accordo
colleghi
che
con
gli
sconsigliano
Ordini,
le
dobbiamo
vaccinazioni.
perseguire
L’abbiamo
i
già
fatto e c’è un ottimo rapporto, per esempio, con l’Ordine di
Treviso
malloppo
a
cui
e
abbiamo
tutto
ciò
dato
che
come
c’era
società
da
scientifica
valutare
per
il
quanto
riguarda Gava. E poi possiamo anche valutare la possibilità
di introdurre l’obbligo di vaccinazione per l’accesso alle
scuole
di
coperture.
sarebbe
una
infanzia
Non
però
battaglia
dei
per
distretti
la
persa,
scuola
in
che
abbiano
dell’obbligo
quanto
la
storia
basse
perché
ci
ha
dimostrato prima con la legge Garavaglia e nel 2000 con il
decreto del Presidente, legge Bindi, che essendo due diritti
quello della pubblica istruzione e della sanità, è molto
molto molto difficile la strada legislativa per riuscire ad
introdurre l’obbligo per entrare alla scuola dell’obbligo.
Grazie.
35
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
PRESIDENTE
Grazie a voi.
Ci
sono
Consiglieri
che
hanno
domande
o
richieste
di
chiarimenti da fare?
Prego, consigliere Bartelle.
Patrizia BARTELLE in GRILLO (Movimento 5 Stelle)
Buongiorno e grazie.
Dottor Ferro, quando dice “la società che rappresento” si
riferisce al SiTi oppure…? Lei che ruolo ha? È un dipendente
pubblico del Sistema Sanitario Nazionale?
Quando lei ha presentato le slide ha fatto vedere la slide
dell’epatite
b,
dicendo
che
era
in
diminuzione
il
trend
della copertura vaccinale e poi ha continuato a mostrare dei
dati che prima scendevano come copertura e poi iniziavano a
risalire.
Io sono molto imbarazzo perché non capisco a che copertura
vaccinale si riferisca, perché siamo sempre nell’ambito che
nella Regione e in Italia abbiamo le quattro vaccinazioni
obbligatorie, magari sono persone che stanno decidendo di
non vaccinare più per altre specifiche malattie; quindi è
evidente che su un totale complessivo magari ci sono degli
abbassamenti della copertura totale. Perciò il dato non lo
comprendo, perché non è chiaro.
È possibile avere il totale delle coperture soltanto per i
quattro vaccini obbligatori? Quello sarebbe indicativo, non
quello che può decidere insieme.
Tra
le
altre
cose,
sappiamo
benissimo
che
ci
sono
dei
genitori che vorrebbero fare solo le quattro e non le sei,
anche questa è una cosa che la pregherei di valutare e di
discutere.
36
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
PRESIDENTE
Se cortesemente vi annotate le domande, perché facciamo un
po’ di domande e poi diamo le risposte.
Prego, consigliere Salemi.
Orietta SALEMI (Partito Democratico)
Ringrazio della relazione il dottor Valsecchi e il dottor
Ferro.
Due
curiosità
da
soddisfare
o
richieste
di
precisazioni.
Parlando dell’esitazione vaccinale, mi pare che questa sia
la
terminologia
usata,
si
dice:
dentro
l’esitazione
vaccinale sta quell’insieme, quell’universo di genitori che
ritiene che soltanto dopo il 24esimo mese di età i bambini,
proprio
perché
più
rafforzati,
possano
andare
incontro
all’appello positivo delle vaccinazioni. Però anche dentro i
24 mesi può succedere, per esempio, che il genitore abbia il
bambino
influenzato,
mettiamola
così,
o
temporaneamente
ammalato, e quindi non risponde all’appello vaccinale.
Allora, volevo capire se possono sussistere dei problemi nel
caso
in
cui,
una
volta
risolto
il
problema
temporaneo,
influenzale o quant’altro, i tempi di risposta del servizio
siano
immediati
momento
in
cui
e
il
rapidi.
Perché
genitore
o
la
può
succedere
famiglia
è
che
nel
pronta
a
rispondere positivamente all’appello, il servizio sanitario
abbia qualche falla nel sistema e ne impedisca la copertura.
L’altra questione che volevo porre, ho visto le proposte
alternative che sono state presentate rispetto all’ipotesi
di un ritorno all’obbligo vaccinale e mi pareva che fosse
sulla linea di quanto avevamo discusso in Commissione quando
abbiamo avuto l’audizione e l’opportunità di ascoltare la
dottoressa Russo. Tutti noi mi pareva che fossimo concordi
che serve una informazione più capillare di quello che già
37
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
si fa, ma mi domando: esistono altre proposte alternative
magari più pregnanti, più efficaci, più capillari?
Nella precedente Commissione, ipotizzavo l’incremento della
disponibilità
del
personale
sanitario
nelle
scuole
dell’infanzia, laddove i genitori in qualche modo risultano
non
rispondere
avere
-
magari
all’appello
chiamato
vaccinale
anche
e
dalla
l’opportunità
scuola
stessa
-
di
il
medico che si mette a disposizione e che fa informazione
corretta.
Perché sento che il rischio maggiore, l’ha messo bene in
luce lei, dottor Ferro, sia - passatemi l’espressione, non
so
se
sia
qualche
corretta
modo
-
invadendo
una
parascientificità
anche
i
media
del
che
web.
sta
in
Allora,
siccome la tendenza è quella di fidarsi di più di quello che
c’è in rete di non quello che viene detto non soltanto dalla
comunità
scientifica,
ma
anche
dal
medico
stesso,
come
scongiurare questa sorta di corto circuito che si crea nella
relazioni di fiducia paziente, o genitore in questo caso del
bambino, e medico? Grazie.
PRESIDENTE
Ci sono altre domande?
Prego, consigliere Sinigaglia.
Claudio SINIGAGLIA (Partito Democratico)
Grazie per l’ulteriore approfondimento.
Devo
dire
la
verità,
ho
qualche
perplessità
su
alcune
spiegazioni.
Ci avete mostrato il grafico sulla inversione di tendenza
all’inizio del 2014, quali sono secondo voi le ragioni per
questa
inversione
di
tendenza?
Perché
non
so
se
ho
temporalizzato male, ma anche una attività più forte legata
38
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
alla
informazione,
alla
ripresa
di
alcune
attenzioni
è
venuta dopo, verso la fina del 2015 più che alla fine del
2013. Perché se c’è una inversione di tendenza legata a,
magari temporalmente mi collocate bene quali sono le ragioni
e le azioni che possono dare la spiegazione per cui c’è
stata questa inversione di tendenza, che non è ancora netta,
è
significativa
ma
non
è
ancora
netta,
bisognerebbe
che
riprendesse e che si riportasse a livelli precedenti.
Perché una lettura nel lungo periodo dice che dal momento
dell’applicazione della legge un po’ alla volta è diminuita
la copertura; se non vedo male il grafico, la legge è del
2007 e arriva al 2011, ma progressivamente c’è stata una
diminuzione e si nel primo semestre 2014 si arriva al picco
in riduzione.
Ci sono state altre ragioni? Sicuramente sì, l’applicazione
della
legge
non
penso
abbia
dato...
però
la
legge
scommetteva sul fatto che nel Veneto c’è una cultura e una
preparazione che consente di togliere l’obbligo vaccinale e
di
dire
che
c’è
era
identificazione
obbligatorietà/
facoltatività e quindi si è fatta questo tipo di scelta.
Però nella discussione, l’ho già detto e lo ripeto qui,
tutti
i
Consiglieri
regionali
che
hanno
approvato
quella
legge non hanno mai detto che erano contro la vaccinazione,
ma erano favorevoli alla vaccinazione. Questo è un messaggio
fondamentale. Ma lo dico perché la legge ha sempre valore
pedagogico e quando si toglie l’obbligatorietà sembra sia
facoltativa, la facoltatività viene messa in discussione e
quindi entrano tutte le opinioni del web, tutte le opinioni
varie. Non faccio una questione di lana caprina, non voglio
assolutamente
farlo,
mi
interessa
che
ci
siano
risultati
significativi di copertura vaccinale; dico che c’è questo
messaggio pedagogico nel momento in cui vai a fare una cosa
39
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
rispetto ad un’altra, l’importante è che ci sia un risultato
adeguato ed è questo che ci preoccupa.
E
anche
la
discussione
fatta
obbligatorietà,
non
obbligatorietà, prevenzione, come informare, alle volte mi
sembra
che
la
comunità
scientifica
non
sia
sicura
delle
proprie basi nel momento in cui deve affermare determinate
cose, perché la comunità scientifica deve dire chiaramente
che la vaccinazione è da fare. E non deve essere fatta in
ritardo perché alcune vaccinazioni non possono aspettare 24
mesi, devono essere fatte alcuni 9 mesi, dopo i 3 mesi, cioè
ogni vaccinazione ha la sua tempistica e la sua temporalità
per produrre una copertura nella massima significatività.
Mi
sembra
di
capire
che
adesso
potrebbero
sorgere
delle
problematicità legate al morbillo. In questo caso avete già
predisposto
dei
piani
d’azione?
Perché
viene
fuori
a
scadenza quasi biennale o triennale, perché c’è una mancanza
di e scoppia l’epidemia, si sale e allora si corre alla
vaccinazione, poi si cala perché è risolto, è una specie di
andamento
ripetitivo,
ciclico,
questo
del
morbillo
e
bisognerebbe invece aggredirlo nel momento in cui si riduce
l’attenzione.
La presenza di tanta popolazione straniera, più 500 mila su
5 mila è un 10%, ha comportato anche questi risultati? E
quindi magari bisogna fare una azione particolare per la
popolazione
immigrata?
Perché
il
punto
di
partenza
è
la
cultura del Veneto e siamo al 2007, succede l’immigrazione,
c’è l’incontro tra tante culture con preparazioni diverse e
quindi deve provvedere e intervenire in maniera diversa.
Comunque resto convinto che i messaggi in questo caso hanno
una
valenza
pedagogico.
importante
La
e
la
preparazione
legge
delle
ha
sempre
persone
è
un
fatta
valore
ormai
molto in autogestione, l’avete detto voi, e quello che si
40
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
incrocia
nei
siti,
paradossalmente
nel
parte
web,
da
gruppi
genitori,
posizione
etc.,
complottiste,
generalmente c’è il complotto perché ti vogliono vendere il
vaccino. Però è questo da contrastare e se arrivo dopo dieci
anni che si è radicato questo modo di pensare faccio fatica
a tornare indietro, cioè devo intervenire tempestivamente.
Non voglio dire che ho fatto apparentemente la copertura
perché ho reso obbligatoria la legge e quindi Ho risolto il
problema, perché anche rendendo obbligatoria la legge devo
fare il resto del percorso, però non so in che quoziente,
non
so
determinarlo,
ma
anche
la
legge
ha
un
valore
pedagogico non banale.
PRESIDENTE
Prego, consigliere Negro.
Giovanna NEGRO (Il Veneto del Fare)
Grazie, Presidente.
Non sono convinta che l’obbligatorietà sia la soluzione di
tutti i mali o di tutti i problemi, anzi. Lo dico perché
sono convinta che si stimolano i rapporti e le relazioni
inverse.
Secondo me piuttosto, e parlo anche da mamma di due bambini
che
ho
coscientemente
e
volutamente
vaccinato,
manca
il
contatto molto spesso. Si sceglie di andare a partorire in
realtà diverse da quelle dove abbiamo un distretto e manca
l’aggancio successivo. Questo è il primo passaggio.
L’altro
passaggio
che
mi
sovviene
è
quello
di
fare
un
sistema di rete, molto spesso troviamo persone che sanno
benissimo dove andare a chiedere aiuto e non vaccinino i
propri figli per mancanza di conoscenza o perché non sono
stati
sensibilizzati,
pertanto
41
uno
degli
sportelli
che
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
coinvolgere è quello degli assistenti sociali dei Comuni.
Molto spesso sono le uniche persone con cui alcune famiglie
hanno
contatti
ed
è
opportuno
sia
uno
coinvolgerle
e
sensibilizzarle.
Credo
che
contatto
questo
diretto
con
la
dei
problemi,
mamma,
manca
cioè
perché
manca
non
il
diamo
sufficienti informazioni? Forse sì. Manca perché arrivano
culture diverse? Anche questo, perché in altri Stati, in
altri
Continenti
vaccinazioni
questa
è
non
come
una
è
abbiamo
radicata
da
riflessione
sull’obbligatorietà
non
quella
noi,
che
sono
sensibilità
quindi
dobbiamo
assolutamente
alle
sicuramente
fare.
Però
convinta
che
porterà ad un risultato, anzi, la vedrei più con un punto
sfavorevole
e
un
punto
di
ribellione
che
è
un
punto
di
favore.
PRESIDENTE
Prego, consigliere Villanova.
Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)
Grazie, Presidente.
Ringrazio
il
dottor
Ferro
e
il
dottor
Valsecchi
per
la
relazione e per la presenza.
Sostanzialmente, mi trovo molto d’accordo con quanto è stato
detto
in
questa
relazioni.
In
particolare,
vorrei
sottolineare un aspetto, giustissima la comunicazione che è
stata fatta fino adesso, il fatto di avere fatto dei siti e
di aver portato avanti questo tipo di comunicazione. A mio
parere, però, si viaggia su due registri di comunicazione
diversi:
gli
antivaccinisti
lavorano
molto
sui
social,
lavorano con un passaparola mediatico; noi, mi metto dentro
anch’io, chi porta avanti l’importanza delle vaccinazioni lo
42
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
fa
in
maniera
forse
più
scientifica,
più
accademica,
lo
porta avanti con una certa serietà e non si approccia nella
maniera più fruibile e possibile al grande pubblico.
Quindi,
secondo
vaccinazioni
me,
ancora
bisogna
più
portare
sui
social
la
con
questione
una
delle
comunicazione
semplice e alla portata di tutti. Secondo me, le nostre armi
sono spuntate nei confronti proprio di chi hai dei dubbi:
chi fa l’antivaccinista lo fa in maniera semplice, va a
giocare con le paure delle mamme, va a solleticare queste
paure e lo fa arrivando a colpire l’obiettivo in maniera
semplice. Chi, invece, deve portare le evidenze scientifiche
lo
fa
in
maniera
un
po’
più
complicata
da
digerire,
da
capire. Probabilmente, portandoci sullo stesso livello, come
per esempio sta facendo il dottor Burioni, che su Facebook
sta facendo un lavoro molto importante, secondo me, può dare
dei risultati concreti.
Altra
cosa,
sono
perfettamente
d’accordo
sul
discorso
di
colpire i medici che sconsigliano i vaccini. La retromarcia
che abbiamo visto del dottor Gava è una retromarcia che non
è dovuta all’illuminazione sul via di Damasco, ma è stata
una illuminazione dovuta al fatto che perdere il titolo di
dottore da mettere davanti a nome e cognome probabilmente
gli ha fatto capire che qualcosina…
..È una questione di lavoro, una questione di… ci sono varie
questioni.
Quando
si
concreta,
inizia
ad
affrontare
probabilmente
strampalate
comincia
finalmente
la
a
chi
anche
ha
ragionarci
Federazione
degli
una
queste
su
e
responsabilità
tesi
la
Ordine
abbastanza
posizione
dei
medici
che
è
importante e va sostenuta dal punto di vista delle società
scientifiche, ma penso che non ci sia alcun dubbio, ma anche
43
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
dal punto di vista degli enti come il nostro che ha una
competenza in sanità.
PRESIDENTE
Chiedo una cortesia, abbiamo molta gente che deve essere
audite, se le risposte sono sintetiche e brevi perché poi
dobbiamo proseguire.
Grazie.
Prego, dottor Valsecchi.
Dott. Massimo VALSECCHI (Socio SiTi)
Innanzitutto
primo
due
sulla
risposte
tempistica
al
che
consigliere
è
Sinigaglia,
interessante.
Adesso
il
è
difficile dire cosa ha fatto fare quella inversione, do la
mia valutazione e le farò avere uno scritto – ho curato una
monografia
per
l’Arco
di
Giano
-
sul
rapporto
tra
magistratura e medicina.
Il 2014 è stato un anno cruciale perché per la prima volta
il
Ministero
ha
cominciato
attivamente
a
contrastare
le
sentenze deliranti della magistratura sui vaccini. Quindi il
2014 è il primo anno in cui la sentenza di Rimini viene
cassata
in
Cassazione,
Procura
di
Trani
che
viene
manda
chiusa
i
la
procedura
Carabinieri
a
della
perquisire
l’Istituto Superiore di Sanità del Ministero alla ricerca di
prove tra vaccinazione antimorbillo e autismo, cose da paese
bizzarro.
Secondo
aspetto,
la
popolazione
straniera
si
vaccina
in
massa, anzi, fortunatamente l’effetto gregge lo raggiungiamo
perché abbiamo la popolazione straniera a cui basta dare una
roba gratis e loro la fanno. Il 25% di bambini che nella
popolazione dei nati sono stranieri, contro il 13% della
popolazione immigrata, e quel 25% è tutto vaccinato e ci
copre per fortuna una quota della popolazione italiana ad
44
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
alto livello culturale secondo le nostre indagini che non si
avvicina.
..Le
mamme.
Questa
sarebbe
una
cosa
lunga,
ma
andiamo
avanti.
..Non c’è dubbio.
Sul morbillo c’è una cosa che volevo chiarire. I risultati
dell’ultimo
anno
sono
risultati
molto
buoni,
ogni
mese
l’Istituto Superiore di Sanità pubblica i casi di morbillo
che ci sono in Italia e noi ci stiamo battendo piuttosto
bene. Perché riusciamo a fare questa cosa? E rispondo a una
cosa detta dalla dottoressa Negro. Secondo me riusciamo a
fare questa cosa perché il fatto di avere sospeso l’obbligo
e quindi di avere disattivato l’operazione di denunciare i
genitori che non vaccinavano ci ha consentito di aprire un
dialogo con le famiglie che se questa cosa disgraziatamente
venisse
tolta
viene
nuovamente
incasinato,
che
è
la
situazione che hanno in Emilia Romagna in cui sono con le
bave alla bocca con le leghe dei genitori che non vogliono
vaccinare e che hanno gli uffici dell’U.L.S.S. che trattano
con genitori che non vaccinano dove cambiamo il personale
ogni 15 giorni perché il personale non regge l’urto. Perché
noi le abbiamo provate queste cose, io vengo da Verona dove
c’era
un
nucleo
fortissimo,
dovevano
andare
io
perché
i
distretti non reggevano l’urto contro questi. Una volta che
è stato tolto l’obbligo gli abbiamo spezzato in mano l’arma
del martirio e a quel punto abbiamo potuto cominciare a
parlare su questa cosa.
L’ultima risposta alla consigliera Salemi sul problema di
cosa succede concretamente. Allora, un problema che io vedo
è questo, lo dichiaro apertamente come uno dei tre padri di
questa operazione. È chiaro che se tu devi spiegare alla
gente e gli dici “è così per legge, fai” invece che “ti
45
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
spiego
perché”
ci
vuole
più
tempo,
lì
non
c’è
scampo.
Allora, il nostro Servizio Sanitario regionale, sicuramente
lo sapete, è andato incontro ad una progressiva riduzione di
personale che non è stato sufficientemente rimpiazzato; per
cui siccome questa parte di primo contatto, la mamma che è
ammalata, la mamma che dice che non può vaccinare e quindi
telefona
al
distretto
chiedendo
che
venga
spostata
la
vaccinazione, una volta era molto più veloce la cosa adesso
si prolunga molto più in là perché abbiamo poco personale.
Quindi,
in
effetti,
il
fatto
di
rimpiazzare
–
non
dico
aumentare - le perdite di personale specie infermieristico
per tenere la macchina ad un buon livello è importante.
Dott. Antonio FERRO (Presidente SiTi)
Parto dalla richiesta che mi era stata fatta dal consigliere
Bartelle.
Per quanto riguarda i dati sono solo dati riferiti alle
obbligatorie,
qui
si
parla
della
polio
perché
la
polio
essendo all’interno dell’esavalente dà l’idea delle quattro
obbligatorie. Quindi non ho presentato dati di morbillo, ho
fatto vedere tutte le altre vaccinazioni in una mia slide
per
far
vedere
come
le
quattro
obbligatorie
rispetto
al
panorama complessivo siano veramente poca cosa rispetto a
tutte le altre vaccinazioni che vengono offerte.
Perché
quattro
antivaccinatori
o
sei?
di
È
non
uno
dei
vaccinare,
modi
che
perché
hanno
gli
vengono
in
ambulatorio e dicono: io voglio vaccinare, ma solamente le
quattro
vaccinazioni
che
sono
obbligatorie
per
legge.
Siccome non ci sono nel mercato mondiale allora è un sistema
per dire “non vaccino”.
Qual è il questione? È che una volta solamente facendo il
vaiolo o la palio c’erano 1.340 antigeni all’interno di quel
46
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
vaccino;
i
vaccini
sono
cambiati,
adesso
la
somma
complessiva dell’esavalente sono 134 antigeni. Per dire che
un
unico
vaccino
che
veniva
fatto
quando
ero
io
che
mi
vaccinavo 40 anni fa era molto più sporco e quindi meno
sicuro rispetto a quei sei vaccini che noi diamo oggi.
Poi sul ritardo vaccinale. Esiste sì, consigliere Salemi, un
ritardo vaccinale che viene recuperato nel tempo. Infatti è
interessante,
con
la
Direzione
della
Prevenzione
stiamo
valutando quello che succede a 36 mesi o altro, perché c’è
un recupero. C’è addirittura un recupero sui bambini che
hanno 18 anni, a cui viene richiesto dopo il 18esimo anno se
vogliono
vaccinarsi
o
no,
quindi
è
un’altra
opportunità.
Abbiamo avuto dei casi interessanti di bambine che hanno
voluto a 18 anni fare l’HPV mentre prima i genitori non
gliela volevano fare.
Sulla inversione di tendenza una lettura che do io oltre
alla questione della magistratura, è che l’anno horribilis è
stato il 2012. Nel 2012 se tu cliccavi “vaccinazioni” le
prime dieci parole erano solo contrari alle vaccinazioni,
dopo il 2012, nel 2013 siamo entrati con “VaccinarSi” in
maniera
tutta
prepotente
Italia
dalla
perché
è
società
stato
un
sito”
scientifica
e
sostenuto
c’è
stata
in
una
inversione di tendenza. Per cui il lavoro non è stato fatto
nel 2015 o 2014, ma è dal 2012, maggio 2012, che abbiamo
iniziato
questo
lavoro
che
ha
portato
secondo
me
dei
risultati interessanti.
Consigliere
Villanova,
sulla
questione
dei
social
sono
perfettamente d’accordo, è un problema da un punto di vista
scientifico, perché se devo rispondere a una bufala o ad una
notizia, ho bisogno di due giorni di tempo per verificarla
in Liguria o a Genova da un collega, mentre la notizia sui
social viaggia ad ore di differenza. Cosa abbiamo fatto?
47
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
Abbiamo fatto una rete che si chiama “teamvax” in cui ho
preso tutti coloro che nei social - Burioni, Anna Pigiatali
-, cioè tutti quelli che hanno un grande ritorno in social e
abbiamo
costruito
una
rete
per
cui
alcune
notizie
le
facciamo girare in questi gruppi della società civile, per
esempio il blog dell’Ulrike, che è una mamma che lavora
tutto il giorno per i vaccini, e abbiamo creato un gruppo di
una ventina di specializzandi che controlla la rete per cui
adesso quello che succede in rete, quello che scrivono gli
antivaccinatori lo vedo in tempo reale e posso crearmi dei
dossier
anche
sui
medici
che
sono
contrari
alle
vaccinazioni. Il dossier su Roberto Gava è stato dato da
Guarini,
dalla
nostra
società
scientifica,
proprio
per
questa rete che abbiamo messo. Ma sono d’accordo esattamente
con lei sul fatto che la sanità dovrebbe impegnarsi molto
sui social per occupare una spazio, dando anche informazioni
corrette alla popolazione.
Termino con la questione della rete, consigliere Negro. È
fondamentale
la
rete
tra
di
noi
ed
è
quello
che
stiamo
facendo grazie alla Direzione per la prevenzione. Siamo in
rete
con
i
pediatri
che
poi
sentirete,
perché
se
non
riusciamo a fare rete tra di noi sarà impossibile anche
offrire dei servizi e dare una risposta omogenea in questo
sistema sanitario.
PRESIDENTE
Fuori abbiamo, sempre per lo stesso discorso, gli Ordini…
..Dieci secondi, una domanda secca e risposta secca.
Patrizia BARTELLE in GRILLO (Movimento 5 Stelle)
..Sembra
che
dobbiamo
subire
questa
situazione
dei
sei
vaccini invece che dei quattro, quindi perché non spuntiamo
48
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
l’arma
agli
antivaccinisti,
visto
che
noi
come
Stato
italiano e gli altri Stati europei paghiamo i vaccini, e
chiediamo
alle
multinazionale
del
farmaco
che
facciano
quelli con i quarto. Prima domanda.
La seconda, perché nessuno porta l’esempio della provincia
di Bolzano in cui la copertura non è tanto superiore al 50%
e
i
casi
di
morbillo
sono
quasi
zero?
Queste
sono
le
informazioni che troviamo.
Dott. Massimo VALSECCHI (Socio SiTi)
Sono notizie molto errate. A Bolzano è vero che hanno una
copertura di morbillo molto bassa ma hanno delle epidemie di
morbillo impressionati. Quattro anni fa questa epidemia di
morbillo ha colpito l’Università di Trento e hanno chiuso in
anticipo l’Università per le vacanze di Natale perché non
riuscivano
a
controllare
l’epidemia.
Quindi
questo
non
esiste.
Per
quanto
riguarda
lo
spacchettamento
dei
vaccini
è
veramente una eterogenesi dei fini, perché quando abbiamo
cominciato
a
dilatare
la
disponibilità
dei
vaccini
il
problema che avevamo è che a tre mesi questo bambino che
veniva
bisognava
pungerlo
tre
volte.
Alcuni
sono
proprio
come dei “rattini” a 60 giorni, voglio dire.
Le
società
farmaceutiche
iniezioni.
scientifiche
di
Perché
hanno
raggruppare
c’è
stato
chiesto
i
vaccini
per
un
periodo
in
alle
ditte
evitare
cui
le
abbiamo
introdotto l’epatite b e ne facevamo tre a questi bambini da
60 ai 90 giorni. Adesso vacciniamo in maniera molto più
semplice e meno traumatica per il bambino, ma nei casi in
cui le mamme chiedono lo spacchettamento abbiamo difficoltà
a trovare il prodotto.
49
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
PRESIDENTE
Ringrazio il dottor Ferro e il dottor Valsecchi.
Buongiorno.
Avendo
tempi
intervento
ristrettissimi,
breve
affinché
chiedo
poi
i
cortesemente
Consiglieri
abbiano
un
la
possibilità di farvi delle domande, che forse è la cosa più
interessante quella di avere domande e risposta. Vi chiedo
anche di parlare a microfono acceso perché verbalizzano.
Prego.
Dott.
Roberto
MORA
(Presidente
reg.le
Ordine
dei
Medici
chirurghi e odontoiatri)
Sono Roberto Mora, sono il Presidente dell’Ordine dei Medici
di
Verona,
nonché
Presidente
della
Federazione
regionale
degli Ordini. Con me fino a poco fa c’era il dottor Guarini
che è il Presidente dell’Ordine dei Medici di Treviso, il
quale aveva un impegno e vi chiedo di scusarlo, ma aveva un
impegno pressante per cui è dovuto rientrare anzitempo.
Lascio la parola agli altri due colleghi che sono con me.
Dott. Franco PISETTA (Segretario regionale FIMP Veneto)
Franco
Pisetta,
Segretario
regionale
della
FIMP,
che
rappresenta i pediatri del territorio e i pediatri di libera
scelta.
Accanto a me c’è il collega Ruffato che è il rappresentante
dei
pediatri
nell’ambito
della
vaccini.
50
Commissione
regionale
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
Dott.
Giovanni
CARRETTA
(Ordine
dei
medici
Chirurghi
e
Odontoiatri di Padova)
Prima di lasciare la parola al Presidente Mora, il dottor
Carretta,
saluti
dell’Ordine
del
dei
Presidente
Medici
Simioni
di
che
Padova;
vi
rappresento
porto
i
in
questa
dei
Medici
sede.
Dott.
Roberto
MORA
(Presidente
reg.le
Ordine
chirurghi e odontoiatri)
Siamo a vostra completa disposizione.
PRESIDENTE
Allora,
i
solitamente
Consiglieri
c’è
l’interlocutore
una
–
in
possono
fare
delle
presentazione,
questo
caso
una
voi
-
domande,
relazione
fa
sul
tema
ma
che
in
discussione, ovvero il sistema vaccinale.
Quindi
se
avete
un
vostro
punto
di
vista,
una
vostra
relazione, una vostra considerazione sul tema affinché poi
si possa interloquire.
Prego.
Dott. Franco PISETTA (Segretario regionale FIMP Veneto)
Come pediatra l’argomento vaccinazioni è un argomento che
per
noi
è
il
pane
quotidiano.
Abbiamo
preso
atto
del
riduzione del tasso vaccinale negli ultimi anni nel Veneto
che, per la verità, riflette quello sta succedendo non solo
in Italia ma anche nel resto d’Europa. Quindi, diciamo che
non è una situazione del tutto peculiare nostra, anche se
forse rispetto a qualche decina di anni fa abbiamo perso
qualche
posizione
nell’ambito
dei tassi di vaccinazione.
51
della
graduatoria
nazionale
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
Sulle motivazioni non mi dilungo credo che siano state già
affrontata in maniera più che adeguata.
Per quanto ci riguarda come categoria e come medici, credo
che
una
delle
problematiche
importante
sia
sicuramente
quella dei medici che hanno delle posizioni ascientifiche,
non scientifiche nei confronti delle vaccinazioni e che in
qualche maniera sconsigliano o non remano a favore delle
vaccinazioni. Come categoria dei pediatri non abbiamo nessun
dubbio nel dire che queste sono posizioni scientificamente
ed anche deontologicamente inaccettabili.
Per quanto riguarda la posizione dei pediatri del Veneto su
che cosa fare di fronte ad una situazione del genere, il
nostro consiglio regionale - che si è riunito su questo
argomento pochi giorni fa - ha deciso di portare avanti due
iniziative. La prima iniziativa è una iniziativa autonoma di
formazione di tutti i pediatri sull’argomento vaccinazioni,
specialmente
sull’aspetto
della
comunicazione
con
i
pazienti. Sarà un progetto che andrà a sviscerare tutte le
motivazioni scientifiche o para scientifiche, per la verità,
dei sostenitori della non vaccinazione cercando di capirne
le
motivazioni
e
cercando
di
andare
a
scoprirne
le
contraddizioni. Sarà un percorso formativo che riguarderà in
maniera
autonoma
e
siamo
già
partiti
con
progetto
di
formazione che coinvolgerà tutti i pediatri del Veneto, i
570 pediatri del Veneto nel prossimo semestre.
La
seconda
iniziativa
disponibilità
di
che
tutti
i
proponiamo
pediatri
alla
ad
Regione
un
è
una
coinvolgimento
attivo nel processo vaccinale, anche con la presa in carico
diretta dell’atto vaccinale. Noi viviamo in una realtà che
dal punto di vista della organizzazione vaccinale credo sia
ai
propri
posti
in
Italia
se
non
nel
mondo,
con
una
organizzazione assolutamente adeguata; ma di fronte ad una
52
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
situazione
come
riduzione
diciamo
e
quella
attuale
preoccupante
che
i
pediatri,
in
riduzione
pur
con
cui
del
una
c’è
una
tasso
reale
vaccinale,
discussione
interna
importante relativa all’eventuale presa in carico anche da
un punto di vista professionale di oneri non indifferenti,
diamo
questa
disponibilità
a
ovviamente
concordare
con
i
servizi vaccinali e con il settore di prevenzione regionale,
se
lo
ritenessero
opportuno,
le
modalità
del
nostro
coinvolgimento diretto della fase vaccinale.
Per
quanto
legge
di
Regione,
riguarda
sospensione
come
la
presunta
dell’obbligo
pediatri
non
necessità
di
vaccinale
riteniamo
che
abolire
nella
questa
la
nostra
sia
la
soluzione del problema. La presenza di un obbligo vaccinale
solamente per quattro vaccini, come tutti voi sapete, rende
forse meno chiara l’importanza dei vaccini. La suddivisione
dei vaccini in vaccinazione obbligatorie e vaccinazioni non
obbligatorie sembra che ci siano delle vaccinazioni di serie
A e delle vaccinazioni di serie B, non è che una malattia
tipo la meningite sia meno importante della pertosse. La
posizione
dei
pediatri
è
che
tutte
le
vaccinazioni
raccomandate, tutte le vaccinazioni scientificamente provate
nella loro validità, debbano essere ugualmente sostenute e
quindi l’assenza di una suddivisione fra una tipologia di
vaccinazione e un’altra credo sia un vantaggio e non uno
svantaggio.
Anche
perché
le
cosiddette
vaccinazioni
obbligatorie hanno un obbligo che è del tutto aleatorio,
infatti non esiste nessuna azione coercitiva certa per cui
le vaccinazioni obbligatorie debbano essere fatte; diciamo
che inquinano le acque delle vaccinazioni.
E nemmeno la presunta possibilità di tornare alla vecchia
legge
del
‘67
che
prevedeva
delle
vaccinazioni
per
l’iscrizione alle scuole e che è stata, come sapete, abolita
53
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
dalla
legge
’99.
presentazione
del
presentazione
del
sufficiente
per
Per
cui,
in
realtà,
certificato
vaccinale
certificato
non
iscrivere
c’è
vaccinale
gli
alunni
l’obbligo
ma
non
la
è
alle
di
non
motivo
scuole
e
nemmeno per fare gli esami per i privatisti, diciamo che
toglie la possibilità di fare questo tipo di percorso. È un
problema, è un problema importante perché coloro che non si
vaccinano, oltre ovviamente ad ammalare loro stessi, possono
essere fonte di vettori l’incolumità di altri bambini che
per problematiche reali non possono essere vaccinati e per
la verità sono molto pochi. Qua si scontra il diritto di chi
è malato di poter andare scuola con il diritto di chi non
vuole
vaccinarsi
di
poter
andare
a
scuola,
forse
una
graduatoria sui diritti potrebbe essere anche fatta.
Quindi per quanto potrebbe essere fatto da un punto di vista
del tutto politico, che non rientra nelle possibilità dei
medici e tanto meno dei pediatri, credo che di fronte di un
sistema economico che si accolla l’onere anche economico di
dare le vaccinazioni a tutti e di prendersi anche l’onere di
ipotetici
e
molto
improbabili
indennizzi
per
eventuali
effetti collaterali, assolutamente improbabili e sicuramente
di una rarità assoluta nei confronti dei vaccini, credo che
dovrebbe essere altrettanto coerente nel dire che coloro che
non vogliono sottoporsi alla vaccinazione gratuita e con la
garanzia
anche
del
pagamento
di
eventuali
indennizzi
per
eventuali effetti collaterali, credo che sarebbe opportuno
che i soggetti che vanno incontro ad una malattia che era
prevenibile da vaccinazione debbano pagarsi tutte le spese
sanitarie
correlate.
Mi
sembra
una
proposta
coerente
e
legittima di fronte a chi non vuole ovviamente fare quello
che gratuitamente viene offerto.
54
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
Altra cosa che potrei suggerire è che tutte le vaccinazioni
dovrebbero essere gratuite a tutte le età, cioè coloro che
fanno
qualsiasi
dell’età
prevista
richieste
anche
tipo
di
dal
calendario
volontariamente
negli
adulti,
gratuitamente
vaccinazione
dai
Sistema
al
vaccinale,
pazienti
dovrebbero
dal
anche
per
essere
di
che
i
fuori
vengono
bambini
sicuramente
Sanitario
ma
date
Regionale.
A
disposizione per eventuali altri chiarimenti.
Dott.
Roberto
MORA
(Presidente
reg.le
Ordine
dei
Medici
chirurghi e odontoiatri)
Sono il Presidente dell’Ordine dei medici di Verona, nonché
Presidente della Federazione regionale degli Ordini, cioè
parlo
in
rappresentanza
anche
di
tutti
gli
altri
Ordini
provinciali del Veneto.
Allora, è inutile dire a voi che i vaccini forse sono l’arma
più potente che l’umanità ha sviluppato contro le malattie
infettive. Più potente ancora dell’antibiotico, perché il
vaccino
è
in
grado
di
combattere
anche
malattie
che
l’antibiotico non può debellare, tipo le malattie virali. La
sua introduzione risale agli anni 1800, perché ricordiamo
che vaccinazione deriva dal fatto che un certo Jenner ha
cominciato ad usare la malattia del virus della vacca per
prevenire il vaiolo e da lì il nome vaccinazione perché si
trattava del virus vaccinico.
La vaccinazione è l’arma più potente che l’umanità abbia
realizzato contro le malattie infettive e ha permesso di
salvare milioni e miliardi di vite ed è una delle armi che
ha permesso all’umanità di avere una aspettativa di vita
quale quella che abbiamo raggiunto attualmente. Perché una
volta
per
le
malattie
infettive
morivano
un
sacco
di
bambini, cosa che succede ancora in Africa e succede ancora
55
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
in buona parte negli Stati Uniti, in cui le aspettative di
vita per i bambini sono inferiori a quelle dei paesi europei
dove c’è la vaccinazione. Per un motivo: perché da loro la
vaccinazione si paga mentre da noi è gratuita.
Detto questo, ci sono dei rischi legati alle vaccinazioni?
Sì, ci sono dei rischi perché in alcuni casi si possono
sviluppare
degli
delle
effetti
reazioni
allergiche;
collaterali
anche
ci
lievi,
possono
tipo
il
essere
bruciare
nella sedi dell’iniezione; sono stati supposti tali degli
effetti collaterali anche importanti che però sono di gran
lunga meno frequenti e meno importanti dei benefici che ci
si attende dalla vaccinazione. Per esempio, la vaccinazione
antinfluenzale è gravata da una percentuale, qualcosa come
un
caso
ogni
milione
di
dosi,
dà
un
sindrome
che
è
la
sindrome di Guillain Barrè, che però è molto meno frequente
della mortalità dell’influenza. Perché ricordiamo che per
influenza si muore anche oggi, una persona su mille che
contrae l’influenza muore. Quindi si tratta di confrontare
percentuali, mortalità uno a mille, contro una sindrome di
Guillain
Barré
una
ad
un
milione.
Quindi
ci
sono
dei
vantaggi che sono decisamente maggiori di quelli che sono i
rischi.
Il fatto che la vaccinazione sia gratuita c’è questa grande
disponibilità che viene data alla gente.
Il
compito
dei
medici
qual
è?
Quello
di
informare
le
persone, alle persone vanno dette queste cose, alle persone
va detto quali sono i vantaggi delle vaccinazioni e quali
sono
i
rischi.
accennare
ai
Non
possiamo
rischi,
perché
vaccinare
la
persona
una
persona
senza
va
adeguatamente
la
Federazione
informata.
Sull’informazione
sulle
vaccinazione
nazionale degli Ordini dei medici ha fatto un documento che
56
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
è
stato
pubblicato
riportato
dai
regionale
di
documento
che
Ordini
del
e
riportato
media.
È
Veneto
giornali
intenzione
ripercorrere
sarà
dai
una
firmato
strada
da
dichiarando
tutti
ed
è
stato
della
Federazione
simile
e
i
fare
Presidenti
ufficialmente
quali
un
degli
sono
i
vantaggi delle vaccinazioni.
Gli Ordini dei medici sono delle magistrature deontologiche,
la funzione dell’Ordine dei medici è quella di tenere l’albo
degli iscritti e quindi controllare che chi è iscritto abbia
i titoli per esercitare la professione, ma è anche quella di
far
applicare
deontologiche
agli
iscritti
che
sono
delle
quelle
norme
comportamentali
contenute
nel
codice
deontologico. È inutile che dica a voi che ci sono medici
che
esprimono
sui
media
delle
opinioni
contrarie
alle
vaccinazioni. Che cosa dice il codice deontologico? Vi leggo
l’articolo
sanitaria,
55
del
dice:
codice
“Il
deontologico
medico
sull’informazione
promuove
e
attua
una
informazione sanitaria accessibile e trasparente, rigorosa e
prudente, fondata sulle evidenze scientifiche acquisite e –
e questa è la parte importante – non divulga notizie che
alimentino aspettative o timori infondati e in ogni caso
idonee
a
determinare
un
pregiudizio
dell’interesse
generale”.
Voi capite che chi diffonde notizie sulle vaccinazioni che
non sono scientifiche e che alimentano un timore da parte
della gente nei confronti della vaccinazione, di cui vi ho
spiegato
gli
deontologico.
stanno
indubbi
In
muovendo
questo
in
vantaggi,
senso,
Veneto,
ve
gli
commette
Ordini
l’ho
già
un
dei
reato
medici
detto,
si
forse
conoscete. Ci sono un paio di casi in Veneto in cui abbiamo
notizie e abbiamo raccolto anche prove di uno schieramento
antivaccinale da parte di un paio di medici. Nei confronti
57
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
di
questi
medici
stiamo
percorrendo
quelle
che
sono
le
strade previste; non mi è possibile dare notizie di più
perché il tutto è coperto da un segreto istruttorio che se
venisse
violato
renderebbe
invalido
il
procedimento
disciplinare, quindi non vi posso... questa parte riguarda
in particolare il collega di Treviso che non può essere qui
presente.
Concordo e sposo in pieno l’ipotesi avanzata dal collega che
mi ha preceduto, cioè esiste un articolo della Costituzione
italiana che dice che nessuno può essere sottoposto ad un
trattamento sanitario contro la sua volontà. La vaccinazione
è un trattamento sanitario e quindi come tale è difficile
sposare una tesi che veda un trattamento sanitario imposto
per legge. Esiste una forma di trattamento sanitario imposto
per legge ed è il trattamento sanitario obbligatorio, ma c’è
una
legge
specifica.
Quello
che
si
offre
alla
gente
in
questo caso è una opportunità, è ovvio che la legge ha il
diritto di rifiutare questa opportunità però nel momento in
cui rifiuta questa opportunità deve essere consapevole che
con l’opportunità rinuncia anche a certi diritti e uno di
questi
facoltà
potrebbe
di
essere
quello
di
le
scuole
frequentare
vedersi
riconosciuta
dell’obbligo.
la
Perché
ricordo che nelle scuole dell’obbligo ci potrebbero essere
persone che non possono essere vaccinate, che è diverso dal
non
vogliono
vaccinarsi.
Esistono
dei
bambini
che
hanno
patologie tali per cui non possono essere vaccinati.
Ebbene, è per garantire queste persone che ci sta attorno a
loro deve essere vaccinato, compresi i medici. Compresi i
medici e il personale sanitari e qui mi riallaccio alla
copertura vaccinale di chi lavora nelle strutture pubbliche
sanitarie; quindi compito dei medici ma anche del personale
58
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
che lavora dovrebbe essere quella di essere vaccinato, per
lo meno contro l’influenza.
Vi
suggerisco
collegare
di
la
discendere
sposare
scelta
nel
questa
vaccinale
senso
di
seconda
ai
tesi,
diritti
vantaggi
cioè
che
di
possono
dall’essere
stati
vaccinati: quindi accesso alle scuole dell’obbligo, accesso
a certi servizi forniti dalla pubblica amministrazione che
devono
essere
garantiti
da
persone
che
non
vadano
a
contagiare gli altri a cui i servizi sono diretti.
PRESIDENTE
Grazie.
Ci sono domande o richieste di chiarimento?
Prego, consigliere Bartelle.
Patrizia BARTELLE in GRILLO (Movimento 5 Stelle)
Vi
ringrazio
per
i
suggerimenti
operativi
per
eventuali
prossime azioni legislative, però dal pediatra vorrei due
parole per quanto riguarda l’età vaccinale. Perché una delle
criticità che vengono maggiormente poste da chi è contro i
vaccini riguarda la concentrazione di tante vaccinazioni in
un
soggetto
formato,
che
ha
definirlo
un
debole
sistema
è
un
immunitario
eufemismo,
non
ancora
forse
è
più
corretto dire non ancora formato. Grazie.
Dott. Franco PISETTA (Segretario regionale FIMP Veneto)
È
vero,
prima
che
si
forma
adeguatamente
il
sistema
immunitario del bambino trascorrono anni, 5-6 anni, forse
anche di più, ma è questo il motivo. È proprio questo.
Qual è l’incidenza delle malattie? Le malattie quelle che
fanno più paura, che sono le meningiti, hanno la massima
incidenza nei primi due anni, specialmente nel primo anno, e
59
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
poi c’è un leggero aumento verso l’età dell’adolescenza. Il
motivo per cui si fanno vaccinazioni subito è perché bisogna
difenderli
subito.
Il
motivo
per
cui
bisogna
fare
vaccinazioni ripetute è perché il sistema immunitario non è
un sistema immunitario completamente sviluppato e ha bisogno
di richiami molto ravvicinati per poter dare una risposta
che sia sufficiente a garantire la salute del bambino.
Quindi negli Stati dove l’aspetto economico viene valutato
molto più di quello sanitario, tipo gli Stati Uniti, le
vaccinazioni
vengono
fatte
prima
dei
60
giorni;
noi
le
facciamo dopo i 60 giorni, quindi siamo già al di là di
quello
che
per
il
ritorno
economico
potrebbe
essere
ulteriormente incrementato. Quindi proprio perché il bambino
ha
una
scarsa
sistema
avere
difesa
funziona
delle
immunitaria,
male,
è
infezioni
ne
sottoposto
molto
più
ha
alla
precoci
poche,
il
suo
possibilità
e
quindi
di
più
precocemente lo si difende meglio è.
E poi, assolutamente, una delle tante bufale che più vaccini
diano delle tempeste immunitarie al sistema immunitario del
bambino. A parte il fatto che i vaccini attuali sono vaccini
altamente
sostanze
purificati
reagenti
che
e
la
quantità
inducono
la
di
risposta
antigeni,
cioè
immunitaria
è
assolutamente ridotta, fatto sta che i sei vaccini attuali,
l’esavalente attuale, contiene molti meno antigeni che non
un singolo vaccino di qualche anno fa. Per cui direi che è
una…
anzi,
noi
come
pediatri
auspicheremo
che
ci
fosse
un’unica iniezione da dover fare al bambino con dentro 13
vaccini,
magari
l’avessimo
a
disposizione.
Perché
il
problema reale della vaccinazione è che dobbiamo pungere i
bambini più volte. Se trovassimo la soluzione di pungerli un
po’ meno credo che l’unico problema che il bambino deve
subire è il disagio dell’iniezione.
60
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
PRESIDENTE
Prego, consigliere Villanova.
Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)
Grazie, Presidente.
Ringrazio i nostri ospiti per essere qui, mi dispiace che
sia andato il Presidente Guarini che, tra l’altro, è anche
il Presidente del mio Ordine provinciale.
Proprio da iscritto all’Ordine e da Consigliere regionale la
mia richiesta è che si proceda con queste “inchieste” verso
questi colleghi che hanno portato avanti per anni e anni
posizioni che vanno contro la scienza. Perché, come dicevamo
prima, abbiamo visto le retromarce di questi giorni e non
vorrei che questa retromarcia desse un colpo di spugna su
tutto quello che è successo. Perché i danni che sono stati
fatti a decine, forse migliaia, di mamme che hanno trovato
riscontro
alle
loro
paure
sui
vaccini
probabilmente
li
porteremo avanti per tanto tempo. Quindi penso sia opportuno
che gli Ordini vadano avanti e diano delle regole abbastanza
rigorose, cioè che nel campo della scienza non è che uno si
inventa la mattina di portare avanti delle idee strampalate
che
non
hanno
una
sussistenza
dal
punto
di
vista
scientifico.
Altra questione, molto spesso le campagne antivaccinali non
vengono portate avanti solo da medici, ma anche da figure
professionali
para
sanitarie,
come
possono
essere
fisioterapisti, osteopati, naturopati, etc.. Ecco, anche la
presenza
dell’Ordine
nell’andare
a
controllare
o
fare
presente che stanno facendo una attività che fa più parte
dell’attività
magari
medica
configurando
che
in
di
certi
61
queste
casi
figure
il
reato
professionali,
di
esercizio
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
abusivo della professione medica, potrebbe essere un modo
per far cambiare idea a chi vuole intraprendere una strada
che può avere un riscontro mediatico e pubblico molto veloce
e che porta anche ad utili. Sappiamo che i convegni che
abbiamo
visto
sono
tutti
a
scopo
di
lucro
a
pagamento,
vengono fatti libri che vengono venduti con autocitazioni
nella
bibliografia.
portare
avanti
Cercare
certe
di
testi
fare
deve
capire
che
chi
deve
anche
assumersi
la
responsabilità di quello che fa.
PRESIDENTE
Prego, consigliere Sinigaglia.
Claudio SINIGAGLIA (Partito Democratico)
Un paio di domande velocissime, cortissime.
Un chiarimento, avete detto che sarebbe utile che ci fosse
la gratuità dei vaccini in qualsiasi momento e in qualsiasi
età, cosa vuol dire questo?
Poi, in base alla vostra esperienza, in base all’esperienza
dei pediatri, chi è che sceglie di non vaccinarsi? Quali
sono le famiglie che scelgono di non vaccinarsi?
Dott. Franco PISETTA (Segretario regionale FIMP Veneto)
Sulla gratuità, nel Veneto le vaccinazioni raccomandate sono
gratuite per tappe prestabilite. Adesso è entrata in vigore
anche la vaccinazione, per esempio, per il meningococco di
tipo b che viene fatta solo ai nati dal 2015. Un bambino che
è nato nel 2014 i cui genitori chiedono di poter fare la
vaccinazione non viene dato gratuitamente, il che mi pare
una bestialità dal punto di vista anche dell’investimento,
cioè facciamo di tutto per farli vaccinare e adesso che
vogliono
vaccinarsi
li
facciamo
62
pagare.
Oppure
anche
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
l’adulto,
il
ragazzo
di
19enne
che
non
ha
fatto
la
vaccinazione come il papilloma virus a 11 perché ancora per
i maschi non veniva offerta gratuitamente, che la vada a
fare bisogna pagarsi una parte del costo del vaccino.
Credo
che
la
vaccinazione
dovrebbe
essere
proprio
istituzionalmente gratuita, più ne fanno meglio è, perché
c’è
un
risparmio
sia
in
termini
di
salute
ma
anche
in
termini economici.
..Che non è poco, è vero e, né per una parte né per l’altra,
ma
per
la
parte
investimento,
i
pubblica
vaccini
credo
non
che
sono
sia
spese
un
grosso
sono
solo
investimenti.
Per quanto riguarda la tipologia dei genitori che arrivano
nello studio e che si dicono contrari alla vaccinazione è
estremamente
varia.
Sicuramente
c’è
l’ideologico
con
il
quale ogni discussione è probabilmente inutile, che oltre a
essere
molto
contrario
attento
a
ai
vaccini
quello
che
solitamente
viene
è
scritto
vegano,
su
che
è
internet
e
internet, ovviamente, è una risorsa inesauribile ma è una
risorsa che non ha nessun tipo di validazione scientifica.
Inevitabilmente,
quello
che
passa
su
internet
viene
interpretato come una notizia seria, sia che lo sia e sia
che lo sia.
I siti validati e sostenuti da società scientifiche… piccola
parentesi, di fronte a qualche decina di medici in Italia
che hanno fatto anche una lettera, che è stata pure presa in
considerazione dal Parlamento italiano, non esiste al mondo
nessuna
società
scientifica
accreditata
che
dia
qualche
indicazione contraria alle vaccinazioni. In tutto il mondo
non
esiste
una
associazione
scientifica
o
una
società
scientifica. Per cui pensare che, come qualcuno suggerisce,
ci
sia
un
conflitto
d’interesse,
63
un
coinvolgimento
delle
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
figure istituzionali e anche della medicina nei confronti
delle case farmaceutiche... e poi c’è da dire un’altra cosa:
le case farmaceutiche sicuramente guadagnano molto di più
sulla
malattia
che
sulla
prevenzione
della
malattia.
Avessero centinaia, decine, migliaia di meningiti con quanto
costa
curare
prescindere;
una
in
meningite
Italia
o
c’è
qualsiasi
un
solo
altra
farmaco
malattia
-
che
è
a
un
antibiotico famosissimo di cui non faccio nome - che fattura
molto di più di tutti i costi delle vaccinazioni in Italia.
Quindi credo che smontare questi aspetti tecnici sia facile.
Poi,
oltre
a
quelli
ideologici
ci
sono
quelli
che
sono
facilmente influenzabili, facilmente influenzabili purtroppo
anche da dei colleghi che in maniera ovviamente surrettizia,
su questo non c’è dubbio, fanno le campagne evidentemente
contro i vaccini, magari sotto le mentite spoglie di altri
tipi di programmi però l’effetto è quello. Tanti genitori ai
quali
si
chiede
“Mi
scusi,
ma
queste
notizie,
questa
motivazione da chi viene?”, “Me l’ha detto il dottore Pinco
Palla”. Si cerca, quindi, di mettere a confronto la fiducia
che viene data al pediatra ma tanto sono disponibili a fare
qualsiasi cosa nel momento della malattia e a fare qualsiasi
tipo di terapia e di esame se il pediatra la consiglia, di
fronte alla vaccinazione c’è un paziente dottor Jekyll e
mister Hyde che diventa irriconoscibile.
Non lo so quali siano le motivazioni. Ripeto, per questo
motivo come categoria abbiamo deciso di fare un percorso
formativo per tutti i pediatri proprio per individuare quali
sono le motivazioni più frequenti che i genitori portano e
cercare di dare una risposta che sia quanto più possibile
percepibile in maniera facile da parte dei genitori e quanto
più
possibile
basata
sui
dati
ovviamente, non abbiamo dubbi.
64
di
evidenza,
sui
quali,
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
Dott.
Roberto
MORA
(Presidente
reg.le
Ordine
dei
Medici
chirurghi e odontoiatri)
Aggiungo solo una cosa.
Figure non mediche che parlano contro le vaccinazione ci
sono,
è
vero.
Il
problema
è
che
l’Ordine
ha
potestà
disciplinare nei confronti degli iscritti, non ho potestà
disciplinare
nei
confronti
delle
altre
professioni
sanitarie. L’unica arma che ho è la denuncia ai NAS e alla
Procura
della
Repubblica.
Sicuramente
adoperiamo
queste
armi, non sempre però a fronte delle nostre denunce vediamo
risultati.
PRESIDENTE
Grazie per il vostro intervento, buona giornata.
Buongiorno, vi invito a parlare a microfono acceso perché
devono
verbalizzare.
Cortesemente,
dieci
minuti
per
la
presentazione del tema, affinché poi i Consiglieri abbiano
la
possibilità
di
farvi
delle
domande
e
voi
dare
delle
risposte alle richieste di chiarimento.
Prego.
Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm)
Mi chiamo Franco Cicco, sono il segretario regionale del
sindacato Veterinari di medicina pubblica. Oggi sono qui con
i
colleghi
segreteria,
situazione
Moretti
per
di
e
Paolo
rendervi
profondo
Zanin
che
partecipi
disagio
che
fanno
parte
tutti
quanti
stiamo
vivendo
della
della
come
categoria dei medici di veterinaria pubblica. Allo scopo vi
abbiamo predisposto una sintesi dell’intervento che faremo
65
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
oggi con una breve scheda su quella che è la malattia che
sta imperversando, l’epidemia di Blue Tongue nel Veneto.
Dicevo che siamo qui per farvi partecipe della grave carenza
di personale veterinario nei servizi delle A.S.L., carenza
che
da
tempo
andiamo
a
sottolineare
ma
invano.
Questa
carenza è dovuta sia ad un cronico sottodimensionamento del
personale, come anche mancato turnover del personale che è
andato in quiescenza. Oggi, alla luce dell’emergenza che si
è verificata a seguito dell’epidemia di Blue Tongue, che ha
interessato
la
nostra
Regione,
la
situazione
di
fatto
è
divenuta insostenibile. Come numero di personale a malapena
riuscivamo a coprire le attività routinarie, immaginatevi in
una questa situazione di emergenza.
Da tempo come sindacato rappresentativo della maggioranza
dei
veterinari
pluriennale
pubblici
politica
del
di
Veneto
abbiamo
sottovalutazione
segnalato
la
compiti
di
dei
sanità pubblica veterinaria, l'indebolimento ormai è giunto
a
livelli
senza
l'impoverimento
precedenti,
di
personale
il
della
declassamento
struttura
e
regionale
specifica. Carenze e criticità che non ribadiamo solo noi
come
sindacato,
ma
sono
state
ribadite
anche
nell’ultimo
rapporto di audit del Ministero della Salute che si è svolto
nell’ottobre-novembre
del
2015
e
che
viene
riportato
nei
vari audit del Food Veterlnary Office dell’Unione europea.
Nel 2010, ho qua il verbale dell’audit, dalle risultanze di
audit
condotti
criticità
–
in
Regione
leggo
-
sono
quali
emerse
alcune
inadeguatezza
importanti
numerica
del
personale a livello locale.
L’attività
di
dell’epidemia
prestazioni
contrasto
di
di
particolareggiati
Blue
che
dobbiamo
Tongue
rappresenta
sorveglianza
ed
urgenti,
66
svolgere
e
che
una
controlli
vanno
a
seguito
mole
di
ufficiali
garantiti
per
la
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
loro natura solo ed esclusivamente dai veterinari pubblici e
non
potrebbe
essere
altrimenti.
L’epidemia,
che
colpisce
ovicaprini e i bovini, dal primo focolaio confermato alla
fine di agosto, si è rapidamente estesa fino a toccare sei
province venete, con un numero di casi in costante aumento:
erano
317
focolai
alla
data
del
10
novembre.
I
servizi
veterinari di tutta la Regione stanno assicurando migliaia
di controlli ripetuti e ravvicinati sul latte di stalla.
Immaginatevi
la
mole
di
lavoro
che
dobbiamo
affrontare
quando tutti gli allevamenti di produzione lattiferi devono
essere sottoposti per decreto ministeriali a controlli sul
latte di massima ogni 15 giorni. Nel caso, poi, che risulti
un
sospetto
staile
dobbiamo
‘sospette’.
Con
passare
questi
a
controlli
controlli
ematici
si
è
sulle
arrivati
a
individuare stalle infette, cioè con animali con viremia che
erano arrivati alla data del 10 novembre a 317 focolai.
Ma il lavoro non finisce qui, tutte le movimentazioni devono
essere certificate dai veterinari, sia per movimentazioni di
animali
da
vita
movimentazioni
considerando
di
all’interno
animali
della
da
l’importanza
Regione,
macello
sia
all’esterno.
dell’agroalimentare
per
E
e
dell’allevamento bovino nel Veneto immaginatevi il danno che
ne risulta.
A breve, ci auspichiamo partirà la campagna di vaccinazione
dei bovini, profilassi resa indispensabile per contrastare
la diffusione della malattia.
In tutti questi anni, va ricordato, che i servizi veterinari
solo grazie all’impegno e all’abnegazione del personale sono
riusciti a assicurare con fatica i molteplici compiti di
istituto.
Oggi,
a
fronte
di
queste
ulteriore
incombenze
legate all’epidemia non riusciamo più a dare quelle risposte
immediate e tempestive che la situazione richiederebbe.
67
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
La
Blue
Tongue
non
è
l'unica
emergenza
che
stiamo
affrontando, il recente allarme sanitario per altre malattie
virali - alcune trasmissibili all’uomo come la West Nile
disease, l'influenza aviaria ad alta patogenicità ricomparsa
ion questi giorni in Ungheria e in Polonia, la dermatite
nodulare contagiosa stanno comportando misure di controllo
straordinario
con
un
aumento
significativo
dell'impegno
della veterinaria pubblica.
Compiti questi che vanno ad aggiungersi alla grande mole di
lavoro specialistico a tutela della sanità, del benessere
animale
già
assicurato
quotidianamente
dai
servizi
veterinari veneti.
So che molti di voi non sanno cosa effettivamente facciamo,
quindi permettetemi di sintetizzare quello che fa la sanità
pubblica veterinari, che oltre a garantire la salubrità dei
cibi assicura la qualità e la competitività delle filiere,
tutela
buone
la
sanità
pratiche
e
di
iI
benessere
allevamento
degli
nel
animali,
rispetto
promuove
ambientale,
contrasta le infezioni emergenti e riemergenti, previene il
randagismo,
vigila
sugli
interventi
assistiti
con
gli
animali In medicina. Per legge i medici veterinari pubblici,
quali
responsabili
ufficiali
dell'ispezione
delle
carni,
devono essere sempre presenti durante tutte le operazioni di
macellazione. E sono compiti questi che vanno aggiunti a
quello
che
cancerogene,
è
il
rilevamento
cosiddette
di
presenza
aflatossine,
ne
di
micotossine
abbiamo
avuto
esperienza in questi ultimi mesi; o degli OGM nei mangimi;
per non dimenticare la sorveglianza sulla contaminazione da
PFAS della catena alimentare; e questo in uno scenario di
sempre maggiore complessità a fronte delle mutate abitudini
alimentari. C’è da dire che è un lavoro, quindi, fatto, di
molteplici attività il nostro che vanno ben al di là degli
68
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
stereotipi a cui troppo spesso la pubblicità e gli organi di
informazione riducono il nostro lavoro.
Da tempo il sindacato veneto segnala come Regioni che hanno
un patrimonio zootecnico e un settore analogo al nostro,
come per esempio là Lombardia e l’Emilia Romagna, annoverino
servizi veterinari con organici di gran lunga superiore. E
da anni che invano continuiamo a ribattere questo concetto,
abbiamo Regioni con un agroalimentare molto ridotto rispetto
al nostro - e il Veneto in questo campo è leader in Italia
insieme alla Lombardia – ma che possano contare su organici
ben più nutriti.
A questa proposito vi riporto una tabella esemplificativa
con il numero dei veterinari in servizio presso le varie
Regioni: Lombardia 620, Emilia Romagna 467, Piemonte 427,
Campania 585, Sardegna 302, Sicilia 406, il Veneto - dato
riferito al febbraio 2016 - ha 347 veterinari e è la seconda
Regione d’Italia per quanto riguarda patrimonio zoootecnico
e industria agroalimentare.
In
questi
senso
del
animale
e
anni
abbiamo
dovere
la
a
continuato
garantire
sicurezza
responsabilmente
quotidianamente
alimentare,
a
la
dispetto
e
con
salute
delle
difficoltà crescenti, su un territorio vasto a fianco delle
varie
realtà
liste
produttive.
d'attesa
agitazione.
o
Tutto
minacciare
Abbiamo
sempre,
al
questo
scioperi
senza
o
contrarlo,
ricorrere
a
a
stato
di
ricercato
il
dialogo e il confronto con la Regione; abbiamo pazientato,
abbiamo
accettato
sacrifici
e
solo
perché
crediamo
nel
nostro lavoro e siamo motivati a farlo nel migliore dei modi
siamo sempre riusciti a contrastare le emergenze. Ma non so
fino a quando potremo andare avanti così.
Oggi i veterinari pubblici del Veneto, oltre a essere pochi,
sono avanti con gli anni e sono amareggiati per la scarsa
69
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
consideratone in cui sono tenuti. Ogni anno accumuliamo un
surplus di ore di servizio che non ci vengono retribuite, ma
sono rese per compensare le carenze di personale senza le
quali
non
potremmo
garantire
i
livelli
essenziali
di
assistenza.
I nostri servizi, ripeto, sono pesantemente sotto organico.
Se nei prossimi anni i veterinari pubblici che andranno in
pensione – e ripeto, considerando la gobba generazione vi
sarà una diaspora - non saranno reintegrati non potremo più
garantire quell'eccellenza per cui la sanità veterinaria del
Veneto nel tempo ha potuto farsi conoscere.
Con
queste
dotazioni
organiche
preoccupa
anche
l'ormai
prossima entrata in vigore della legge regionale 19/2016 a
seguito della quale si verranno a creare aziende sanitarie
di
dimensioni
estremamente
vaste
e
con
caratteristiche
produttive diverse da zona a zona. Altri tagli e dismissioni
al Servizio veterinario pubblico avranno ripercussioni non
solo di tipo sanitario, ma anche economico. Di questo devono
essere ben consci sia gli amministratori regionali che gli
operatori dell’agroalimentare.
Vorrei
essere
sintetizzarvi
le
alcuni
ripercussioni
esempi
sulla
di
quelli
salute
che
possono
pubblica.
Spesso
assistiamo ad una carenza di lungimiranza nelle politiche
sanitarie
ed
economiche,
in
cui
i
mancati
investimenti
vengono spacciati per ‘risparmi’. Questo è un grave errore
strategico
che
rischia
di
costare
molto
caro.
Facciamo
qualche esempio: la prevenzione delle malattie trasmissibili
alimentari e dell’antibiotico resistenza necessitano di una
costante vigilanza lungo tutta la filiera, dalla stalla alla
tavola.
Ma
per
attuare
con
efficacia
questo
tipo
di
sorveglianza servono investimenti in termini di personale e
di
risorse.
Investimenti
che
70
saranno
ampiamente
ripagati
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
dalla salubrità e dal valore aggiunto conferiti alle nostre
produzioni.
Purtroppo, quando si parla di prevenzione i risultati non si
vedono mai nel giro di un anno, due, il problema è che la
mancata prevenzione determina danni gravissimi anche questi
non nel giro di alcuni anni, ma si vedono a lungo andare. A
questo
proposito
dell’antibiotico
degli
anni
vorrei
farvi
resistenza
che
prossimi.
Neanche
l’esempio
diciamo
farlo
del
che
è
apposta,
fenomeno
l’epidemia
sono
usciti
articoli di giornale sul quotidiano “Sanità” che riportano
chiaramente
come
l’OCSE,
l’Organizzazione
per
la
Cooperazione e lo Sviluppo Economico, annoveri l’Italia come
sesto paese per consumo di antibiotico e terzo paese al
mondo per percentuale di antibiotico resistenza. Vi faccio
presente
che
nel
2005
l’Italia
aveva
una
percentuale
di
antibiotico resistenza del 16–17%, nel 2014 è raddoppiata.
Questa è l’epidemia del futuro, nel 2050 si stima che vi
saranno dieci milioni di morti per mancata efficacia degli
antibiotici, più di quelli che attualmente ne fa il cancro.
Se di questo problema si è interessato il Presidente Obama,
si è interessato l’O.N.U., si è interessato Camerum è perché
non
è
un
diminuisce,
sistema
problema
dicevo,
veterinario
la
che
da
tenere
prevenzione
ha
un
sottodimensionato.
e
ruolo
si
indebolisce
importantissimo
Se
il
nel
contrastare questo fenomeno, perché l’antibiotico resistenza
vede spesso come prima causa l’uso massiccio di antibiotici
che viene fatto negli allevamenti intensivi.
Parliamoci chiaro: servono risorse per intervenire, educare
gli allevatori a un unico consapevole allora farmaco, fare
in modo di limitare il più possibile i trattamenti di massa
che sono quelli che vengono fatti spesso senza antibiogramma
71
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
e
sono
quelli
che
permettono
la
sensibilizzazione
dei
batteri e quindi l’instaurarsi dell’antibiotico resistenza.
Oggi siamo qui a parlare di Blue Tongue ma questo ci tenevo
a sottolinearlo è un problema molto più serio, molto più
importante.
Il
comparto
comparto
poi
ha
ripercussioni
agroalimentare
vale
nel
di
tipo
Veneto
economico,
il
miliardi
del
10
prodotto interno lordo ed è uno dei motori produttivi della
Regione, con un export importante e scambi commerciali in
tutto
il
mondo.
permettetecelo,
è
Questo
dovuto
anche
risultato
lusinghiero,
alla
capacità
alta
di
conferire valore aggiunto ai nostri prodotti. E in questo
contesto
il
terzietà
ruolo
dei
di
presidio
controlli
dei
sanitario
pubblico
e
veterinari
pubblici
la
sono
strategici e fondamentali per la tutela del made in Italy
agroalimentare.
fabbriche
che
Per
fare
un
producono
esempio:
Ferrari
se
è
come
avere
avere
poi
delle
chi
fa
i
collaudi, chi mette le targhe a queste auto per poterle fare
circolare.
L'esperienza
delle
epidemie
di
influenza
aviaria,
che
ha
colpito il Veneto ciclicamente dal 2005 in avanti, dovrebbe
pure avere insegnato qualcosa. E forse gli Assessori alla
sanità e all’agricoltura della Regione dovrebbero cominciare
a misurare il costo della medicina veterinaria rapportandolo
alle
spese
ultime
di
indennizzo
epidemie.
Perché
degli
quanto
allevamenti
più
saremo
colpiti
in
dalle
grado
di
affrontare ed arginare, stroncando sul nascere le epidemie,
tanto minori saranno i costi che dovremo sopportare.
In sintesi, vi ringrazio di averci dato questa opportunità,
anche
se
avremo
dell’assessore
veniamo
a
voluto
alla
chiedervi
una
Sanità.
è
una
72
maggiore
Per
attenzione
questo
catena
di
oggi
da
parte
quello
comando
che
che
sia
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
all'altezza
della
situazione,
organici
adeguati
alle
esigenze del servizio, più investimenti, più attenzione, più
considerazione
per
una
medicina,
la
nostra,
che
ha
complessità pari a quella umana.
Richieste
che
non
interesse
della
sono
certo
nostra
finalizzate
categoria,
ma
all'esclusivo
sono
invece
il
requisito indispensabile per poter svolgere adeguatamente la
nostra mission, che è quella di assicurare l'erogazione dei
LEA,
garantire
livelli
uniformi
di
prevenzione
delle
malattie infettive, vigilare sulla sicurezza degli alimenti,
garantire
il
benessere
animale,
prevenire
l’antibiotico
resistenza e rappresentare un presidio altamente qualificato
ed efficace a tutela della salute pubblica e dell’intera
filiera produttiva.
Formuliamo
quindi
l’auspicio
che
incontri
come
quello
odierno possano ripetersi periodicamente. Siamo certi che un
dialogo proficuo possa porre le basi per un modo nuovo di
affrontare
confronto
della
le
problematiche
tra
sanità
di
amministratori
potrà
salute
pubblica
regionali
concorrere
a
e
e
che
il
professionisti
portare
alle
giuste
soluzioni.
PRESIDENTE
Grazie.
Cortesemente,
chiedo
domande
brevi,
concise
e
risposte
veloci perché alle 2 e mezza c’è un’altra Commissione a cui
serve lo spazio e abbiamo fuori altri due audienti.
Prego, consigliere Azzalin.
Graziano AZZALIN (Partito Democratico)
Avete
detto
che
a
breve
partirà
una
vasta
campagna
di
vaccinazione, fa parte di un piano vaccinale che era già
73
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
previsto o si è subito steso all’indomani dello scoppio del
focolaio? Perché parliamo di fine agosto come è denunciato.
Perché a breve partirà, ma se l’emergenza è scoppiata ad
agosto
non
è
che
siamo
un
po’
ritardo,
la
situazione
è
comunque sotto controllo oppure anche questa situazione può
destare
preoccupazione
ulteriore?
E
quali
costi
comporta
questa campagna dall’altro, giusto per conoscenza.
Fino ad oggi com’è che ha operato l’ARAV, per esempio, che
faceva un po’ da tramite con i veterinari privati rispetto
alla
fornitura
anche
di
vaccinazioni
e
quant’altro?
Fino
adesso come si è affrontata la situazione?
Bruno PIGOZZO (Partito Democratico)
Grazie, anch’io una domanda molto veloce.
Oltre al tema dell’ultima epidemia voi avete citato anche
tutta
una
serie
di
altri
elementi
di
contesto
che
vi
preoccupano e anche nelle conclusioni, giustamente, chiedete
maggiore attenzione.
Volevo chiedere, in merito all’ultima legge, la legge 19
appena
approvata,
quello
che
discussione,
dal
avevate
questa
vostro
già
punto
segnalato
nuova
di
in
impostazione
vista
itinere
se
rispetto
durante
secondo
voi
a
la
ci
sono dei passi in avanti rispetto a questi problemi oppure
se
continuano
ad
avere,
in
prospettiva,
anche
ulteriori
elementi di sofferenza.
In
particolare,
c’è
un
articolo,
l’articolo
27,
dove
si
parla della configurazione dei Dipartimenti di prevenzione
dove voi siete inseriti come servizio. Questo articolo 27
prevede che ci siano le linee guida per l’atto aziendale da
parte della Giunta che, a quanto mi risulta, non c’è ancora.
In merito a questo avete già fatto le vostre segnalazioni,
potrebbe
essere
questa
una
74
occasione
per
eventualmente
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
ribadire, oltre agli aspetti che avete già citato, anche
qualche
elementi
puntuale?
Parliamo
di
parametri
che
voi
avete visto prima con la tabella di raffronto con le altre
Regioni, etc..
Tra
l’altro,
lì
sarebbe
interessante,
oltre
al
dato
dei
numeri assoluti di presenze, anche un parametro diciamo così
commisurato
al
numero
di
capi
allevati
piuttosto
che
al
numero di allevamenti, etc., per capire. Perché le Regioni
non
sono
tutte
uguali
e
la
realtà
degli
allevamenti
è
diverso da Regione a Regione.
Quindi se ci fornito un dato più puntuale in questo senso.
Grazie.
Claudio SINIGAGLIA (Partito Democratico)
Senta, è una lettura giusta se noi diciamo che l’emergenza
Blue Tongue ha messo in luce le difficoltà organizzative dei
servizi veterinari nel Veneto? Voi ci state dicendo questo
oggi: l’emergenza che è venuta fuori sta evidenziando che ci
sono delle difficoltà organizzative.
Seconda
cosa,
l’emergenza
di
cui
stiamo
parlando
è
sottocontrollo in questo momento oppure no? Perché qui si
dice che al 10 novembre c’è un certo numero di casi, dal
focolaio di agosto c’è stata una rapida diffusione in sei
province; ma i vaccini ci sono, sono predisposti per tutti,
c’è la copertura? Perché è chiaro che questa epidemia è un
segnale
che
commerciali,
va
a
colpire
prodottivi,
anche
etc.,
gli
aspetti
quindi
più
economici,
dura
questa
temporalità più chiaramente incide nel circuito produttivo
commerciale, etc..
Terza
cosa,
vorrei
richiamare
il
Presidente
della
Commissione, perché ci eravamo impegnati di fronte all’audit
-
avevo
fatto
una
interrogazione
75
–
del
Ministero
della
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
Salute
nei
riguardi
della
prevenzione,
qui
era
stato
liquidato una volta sottoforma di rivendicazione sindacale,
però
ci
eravamo
dell’audit
che
Ministero,
delle
impegnati
era
ad
stata
approfondire
fatta,
controrisposte
delle
della
la
questione
risposte
Regione
e
del
delle
controrisposte del Ministero e delle contrarisposte della
Regione, insomma siamo arrivati alla quarta fase. Però di
documentazione non ne abbiamo e vorremmo sapere se questa
telenovela è finita e in che modo è finita, oppure se è
ancora
aperta
e
quali
sono
i
motivi
di
contenzioso,
in
questo caso Stato-Regione. I contenziosi sono tanti e la
riforma
è
fatta
apposta
per
superare
i
contenziosi
–
Presidente Boron, visto che lei prima rivendicava le ragioni
del no, io adesso rivendico le ragioni del sì, è una battuta
questa -, però vorrei prendere in considerazione un invito
al
Dipartimento
prevenzione
Mantoan
prevenzione
regionale
di
interrogazioni
ritornare
e
regionale,
anche
su
al
alla
Direzione
Segretario
regionale
quell’audit.
ripetutamente
e
vorremmo
Abbiamo
capire
fatto
com’è
la
situazione. Grazie.
Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm)
Possiamo fare un primo step?
PRESIDENTE
Facciamo tutte le domande, loro si annotano le risposte e
poi danno una serie di risposte brevi.
Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm)
Presidente, se chiedevo rispondere alle prime tre domande,
anche perché se no mi dimentico.
76
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
PRESIDENTE
Sì, conciso, le chiedo cortesemente.
Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm)
Sì sì.
L’ultima
domanda
riguardava
il
dilagare
o
meno
della
malattia. È fuori dubbio che da agosto, da quando è stato
trovato il primo caso, se ci fosse vaccinato tempestivamente
probabilmente
non
ci
troveremo
ora
con
317
focolai.
La
malattia, come magari potete leggere nella scheda che vi
abbiamo
allegato,
è
una
malattia
che
si
trasmetti
con
insetti tipo zanzare che pungono l’animale che ha viremia,
si infettano con il virus e lo trasmettono a animali sani.
Ora,
la
malattia
si
sta
autolimitando
da
sola,
adesso
andremo a vaccinare, almeno ho avuto comunicato perché noi
siamo servizi territoriale delle A.S.L. non siamo noi che
facciamo
la
scelta
di
vaccinare,
noi
mettiamo
solo
in
pratica le vaccinazioni, andremo a vaccinare in un periodo
che
diciamo
è
fisiologicamente
meno
pericoloso,
perché
essendosi abbassate le temperature gli insetti scompaiono e
quindi
i
vettori.
Diciamo
che
abbiamo
chiuso
la
stalla
quanto i buoi sono già scappati.
Poi, per quanto riguarda il discorso del Dipartimento alla
luce
della
legge
19,
c’è
da
dire
che
l’ultimo
incontro
sindacale che si è tenuto con sigle mediche veterinarie in
Regione alla presenza del dottor Mantoan, che ha illustrato
l’Azienda Zero e la legge di riorganizzazione, ho fatto la
proposta
di
aprire
il
tavolo
tecnico
per
illustrare
le
proposte del sindacato, perché noi già stiamo lavorando in
tal senso su quelli che saranno secondo noi i dipartimenti
di prevenzione nei nuovi ambiti territoriali, che non sono
77
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
più
ambiti,
diciamo,
geografici
limitati,
ma
avranno
una
estensione di tipo provinciale.
Quindi, si è deciso di aprire tre tavoli di contrattazione
decentrata con le sigle mediche: uno riguarda le proposte
sul Dipartimento di prevenzione, che il dottor Mantoan ha
ribadito
che
verranno
riconosciute
tutte
strutture
complesse, compresi i servizi veterinari e questo è stato
accolto positivamente da noi. Dopodiché…
..Sì, in linea di massima logicamente, perché vanno fatti
dei
distinguo,
nel
senso
che
ci
possono
essere
realtà
territoriali – almeno da quanto ho interpretato io - più
contenute dove magari si può giostrarci. Però parliamo di
realtà come Verona e Padova, c’è stata una apertura da parte
dottor Mantoan, tre o addirittura quattro soprattutto per le
aziende marinare; è stata fatta la possibilità di ragionare
anche
in
una
possibile
struttura
complessa
destinata
ai
prodotti ittici.
Quindi
mi
sembra
possibilità
di
che
sia
valutare
la
il
stessa
legge
Dipartimento
che
fatti
dà
la
anche
le
caratteristiche oltre che orografiche anche produttive delle
singole A.S.L..
Per
quanto
riguarda,
poi,
la
domanda
relativa
alla
Blue
Tongue danni economici e quant’altro. Certo che la malattia
è una malattia che è asintomatica nel bovino, i danni più
grossi li dà negli allevamenti ovicaprini, danni che sono
dovuti o alla mortalità o alle spese veterinarie. Poi ci
sono
dei
danni
indiretti
commercializzazione
che
degli
sono
legati
animali,
perché
alla
noi
mancata
possiamo
commercializzare animali – parlo di animali da vita - solo
nei
confronti
di
contaminazione
vendere
animali
territori
virale.
da
che
Quindi
vita
in
78
abbiano
non
la
nostra
possiamo
Regioni
che
stessa
esportare
abbiano
o
questo
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
fintanto che non si vaccina. Poi una volta che si vaccina si
potrà muovere questi animali anche in Regioni diverse.
PRESIDENTE
Prego, consigliere Gidoni.
Franco GIDONI (Lega Veneta - Lega Nord)
Grazie.
Mi fa piacere sapere che si siano già costituiti i tavoli
per discutere le dotazioni alla luce della legge 19, anche
perché non possiamo dimenticare che con la legge 19 avremo
U.L.S.S. con 10-15 veterinari e altre fino a 75.
Una
cosa
che
ci
tenevo
a
sottolineare
e
a
porre
all’attenzione è che forse andranno un po’ riviste le piante
organiche, nel senso che mi pare di ricordare che ci siano
delle U.L.S.S. sul cui territorio un tempo c’erano fiorenti
attività di allevamento che, in realtà, oggi non ci sono
più. Poi magari questo è un tema.
Volevo capire se comunque sul tavolo è posta l’attenzione
della
Regione
e
se
voi
avete
valutato
altri
modelli
organizzativi rispetto a quello di cui oggi è dotata la
Regione,
cioè
se
ne
esistono
altri
o
eventualmente
di
migliori.
Sulla questione delle emergenze mi ero fatto una nota, mi
pare che per il passato, per esempio, quello della viaria e
le
aflatossine,
si
fossero
affrontate
costituendo
le
definisce delle task force con a capo un medico veterinario.
Mi pare, invece, che oggi sulla Blue Tongue sia tutto in
capo
alla
Direzione
prevenzione
sanità
e
sicurezza
alimentare, dove qui c’è invece a capo un medico igienista.
Chiedevo se le due cose sono equivalenti o se i due sistemi
79
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
sono differenti, eventualmente quale dei due possa essere
per la gestione delle emergenze ritenuto migliore.
Chiudo, ho visto sulla stampa recentemente che in Regione
Umbria, Liguria piuttosto di quanto ha fatto la Lombardia,
si
è
aperto
dipartimenti
un
di
dibattito
sui
prevenzione
per
modelli
la
autonomi
componente
dei
sicurezza
alimentare. Volevo capire qual è la vostra idea su questo
tema specifico. Grazie.
Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm)
A
questo
proposto
abbiamo
già
instaurato
un
gruppo
di
lavoro, i colleghi qua ne hanno ne fanno parte, aperto alla
segreteria.
Un
gruppo
di
lavoro
che
sta
proponendo,
d’accordo con la SiTi che è stata qui prima, le due società
scientifiche hanno deciso di collaborare, un progetto unico,
io posso parlare per la specificità dei veterinari.
Noi avevamo fatto una specie di sondaggio tra i colleghi del
Veneto
se
preferivano
il
modello
lombardo,
dove
il
Dipartimento di prevenzione è autonomo, è staccato, oppure
se
preferivano
Dipartimento
lavorare
ancora
interdisciplinare
con
all’interno
i
medici.
La
di
un
maggior
parte dei colleghi si è espressa per la seconda scelta, cioè
noi
pensiamo
che
si
possa
fare
una
maggiore
prevenzione
lavorando e confrontandoci con la componente medica. Però
nella nostra proposta di Dipartimento andremo a prefigurare
un Dipartimento funzionale della veterinaria incastonato in
un Dipartimento strutturale e generale.
Vale a dire che emergenze come quelle che ci sono in questo
momento ha più senso che siano articolate e discusse dai
responsabili
dei
servizi
veterinari
e
non
dall’intero
Dipartimento. Quindi la proposta che porteremo al tavolo sia
come
SiTi
che
come
sindacato
80
veterinario
di
medicina
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
pubblica sarà quello di ottenere un Dipartimento funzionale
veterinario
all’interno
di
un
Dipartimento
strutturale.
Diciamo che è una via di mezzo, un modello Veneto.
Certo che in ambiti nazionali ormai se ne vedono di tutti i
colori, farò parte anche di un tavolo nazionale che dovrà
fare delle proposte di modelli organizzativi che valgono a
livello
nazionale.
Ora
come
ora,
qua
nel
Veneto
stiamo
seguendo questa strada.
PRESIDENTE
Prego, consigliere Barbisan.
Fabiano BARBISAN (Zaia Presidente)
Ringrazio per le richieste, i chiarimenti e quant’altro.
Volevo
capire
una
cosa,
noi
siamo
passati
in
vent’anni,
quindici anni, da una produzione veneta del 50% carne del
nostro fabbisogno al 35. C’è stata una grande diminuzione,
lasciamo perdere le cause, comunque sia entra dell’estero,
c’è un po’ di minor consumo ma entra dall’estero; quindi
molto controllo andrebbe fatto in quei settori di entrata
dall’estero. Anche perché ricordo ai Colleghi che in Italia
e in Veneto, ma in Italia, la veterinaria dipende dalla
Sanità,
mentre
in
altri
paesi
dipende
dall’agricoltura
sanità, cioè controllore e controllato sono relativamente
vicini perché sono la stessa autorità, in Italia e in Veneto
no.
Quello che c’è da capire è: alla luce di nuovi numeri, a mio
avviso, create, fate una proposta - magari ci si ritrova con
i Colleghi - di riorganizzazione. Poi, per quanto riguarda
le
domande
abbiamo
i
nostri
uffici
di
prevenzione,
la
veterinaria del Veneto che per quanto concerne vaccini e
numeri
sono
in
grado
di
rispondere
81
in
tempo
brevissimo,
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
perché il controllo c’è. Io parlo anche da operatore di
prima fila, proprio di primo pelo nel settore. Quello che è
la
Blue
Tonghe
è
un
esempio,
adesso
c’è
la
dermatite
nodulare che viene avanti, perché dobbiamo rendere edotti i
Colleghi
che
i
controlli
Europa,
perché
ci
questa
malattia,
sono
i
che
dei
paesi
vengono
paesi
fatti
dove
dell’est
si
–
è
parlo
di
manifestata
specialmente
-
nel
laboratorio ungherese a Budapest e costa 5 euro se vengono
qua in Italia costa 50 ed è - leggiamolo - lo stesso tipo di
controllo, non so se sia lo stesso, ma siccome facciamo
parte dell’Europa si dà per buono.
Quello
che
volevo
capire
io
è
una
cosa
e
magari
ci
si
ritrova: è una organizzazione da ristrutturare a partire dai
veterinari
che
abbiamo
già?
Secondo
voi,
quindi,
A.S.L.
Venezia adesso sarà la n. 3, Veneto Orientale sarà la n. 4,
con i numeri che abbiamo vediamo come collocarli e cosa
rifare, perché ci sono, appunto, delle necessità cambiate
perché non solo agli allevamenti, ma macelli ne sono stati
chiusi a bizzeffe. Produzione di latte, oltre che essere
ridotta è stata concentrata, cioè vivono 5 stelle piuttosto
che 300 che erano vent’anni fa, quindi è venuto a mancare un
certo lavoro nel territorio.
Poi, i controlli sull’antibiotico presenza, sì, vanno fatti
e dobbiamo essere convinti che vanno fatti e fatti bene.
Perché ricordiamo, qua c’è il dottor Michele Brichese che si
ricorda, i tempi di combattimento con l’unità di progetto
sui beta agonisti che entravano per i nostri consumatori
nelle carni spagnole ed è stato fatto barriera con il dottor
Vicenzi, abbiamo contribuito a fare barriera e diciamo che
abbiamo trovato altre strade. Quindi oltre ai controlli che
devono
vedete.
esserci
Perché
capiamo
anche
il
che
tipo
discorso
82
di
ristrutturazione
Blue
Tongue,
voi
quest’anno
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
abbiamo avuto il sierotipo 4, ma c’è il 2, l’8, il 9, il 16,
e sono delle zanzare che lo portano a spasso e queste non si
fermano. Cosa hanno fatto gli altri paesi? Hanno dichiarato
tutto il territorio sensibile e partono con la vaccinazione
a tappeto, parlo di altri paesi come Francia e Germania. Fa
bene o fa male? Dobbiamo ancora capirlo perché è una cosa
che ha 4-5 anni di attività, quindi dobbiamo capire se il
ritorno di questo tipo di cura ci dà qualcosa di serio.
Perché mi ricordo, lo segnalo a voi ma lo saprete già, che
quando
abbiamo
Teramo,
iniziato
allora
finimondo
di
il
a
dottor
danni
agli
ragionare
Caporale,
allevatori
con
è
l’Istituto
venuto
sardi.
di
fuori
Tant’è
un
che
i
francesi si sono rifiutati di farlo e il sottoscritto è
quello che ha chiesto di chiudere l’entrata dei vitelli in
Italia in quegli anni, proprio perché c’era un vaccino che
era un mero mercanteggio economico e basta.
Allora,
chiedo
forti
è
di
capire
quello
se
è
che
abbiamo
possibile
vissuto
avere
da
quello
parte
che
vostra
naturalmente, legata con noi, studiamo, vediamo, ma a tempo
brevissima, una ipotesi di ristrutturazione. Questi sono i
veterinari
collocati
lì,
abbiamo
questi
alimenti,
questi
supermercati e questi sono i consorzi agrari; che anche là
c’è
una
grossa
concentrazione
quindi
i
controlli
possono
essere fatti in maniera seria e scappa meno perché i grossi
non rischiano più di tanto e lo sappiamo. Grazie.
Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm)
Allora, voglio ribadire che il motivo per il quale oggi ci
avete convocato e per il quale abbiamo scritto al Presidente
Zaia e all’assessore Coletto è la carenza di personale. Noi
non possiamo fare prevenzione se non abbiamo personale a
sufficienza, ma vi dirò di più. L’emergenza Blue Tongue sta
83
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
mettendo
a
organica,
nudo
al
questa
punto
generalizzare,
l’erogazione
che
sono
difficoltà,
in
alcune
iniziate
delle
questa
le
prestazioni
carenza
A.S.L.,
liste
non
di
voglio
d’attesa
veterinarie.
per
Perché
io
colleghi che smettono di lavorare alle 10 di sera per il
numero di certificazioni che devono svolgere quotidianamente
per spostare gli animali e questo è solo uno degli aspetti.
Quindi prima di parlare di organizzazione dobbiamo riuscire
a riportare gli organici dei servizi veterinari pubblici del
Veneto
ad
una
l’attività
misura
routinaria
tale
ma
da
poter
anche
garantire
l’emergenza.
non
solo
Perché
in
seguito all’ultima comunicazione di influenza aviaria con
sierotipo
altamente
patogeno
in
Ungheria
il
Ministero
ci
chiede di intensificare i controlli in azienda: ma con quali
persone
lo
facciamo?
Noi
stiamo
navigando
a
vista,
noi
facciamo le priorità. Noi abbiamo colleghi che lavorano al
macello
e
non
possono
partecipare
a
questa
fase
emergenziale; quelli che sono fuori hanno due mani e due
braccia sole e un’auto sola, non hanno il dono ubiquità e
non
vale
possono
la
essere
pena
in
contemporanea.
risparmiare
non
Ecco
assumendo
perché
dicevo:
veterinari
per
trovare dei focolai di influenza aviaria perché non siamo
intervenuti
e
non
siamo
stati
in
grado
di
prevenirla
intervenendo tempestivamente?
Per quanto riguarda la riorganizzazione, come ho detto, ci
stiamo lavorando, faremo delle proposte ben precise, tarate,
A.S.L. per A.S.L., cioè in base alle nuove A.S.L. che sono
state già identificate con la legge 19.
PRESIDENTE
Prego, consigliere Negro.
84
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
Giovanna NEGRO (Il Veneto del Fare)
Una semplice domanda: avete una stima di quante unità vi
mancano di personale?
Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm)
Noi gradiremo avere innanzitutto la copertura del turnover.
Vi faccio un esempio, prima di venire qua ho chiesto i dati
ai miei colleghi segretari aziendali per venire qua con dei
dati precisi. Mi riferisce che nel 2010 erano in servizio 8
veterinari in area B, controllo degli alimenti di origine
animali; 8 veterinari in area A, ora come ora nell’A.S.L. di
Belluno
sono
in
servizio
5
veterinari
di
area
B
e
5
veterinari di area A.
Tenete conto che la provincia di Belluno oltre a doversi far
carico della maggior parte del focolai deve farsi carico
anche
di
tutta
quella
che
è
l’emergenza
della
fauna
selvatica, perché per quanto non di competenza dei servizi
veterinari - perché dovrebbe appartenere alla provincia - di
fatto viene delegata ai servizi veterinari. E vi dirò che
come patrimonio faunistico selvatico è maggiore di quello
stanziale.
Ditemi
voi
come
si
può
cercare
di
soddisfare
tutte queste esigenze.
Poi,
ci
sono
A.S.L.
turnover
sono
state
dove
stranamente
verificate
e
le
posizioni
consolidate;
in
di
altre
questo non accade. Quindi noi chiediamo, innanzitutto, il
mantenimento
del
turnover,
dopodiché
valutare
A.S.L.
per
U.L.S.S. le giustificazioni per garantire l’assunzione di
qualche veterinario in più.
Orietta SALEMI (Partito Democratico)
Volevo
chiedere
epidemiologico
una
curiosità:
veterinario,
è
85
stato
CREV,
di
il
supporto,
Centro
è
di
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
supporto, può essere di supporto rispetto all’emergenza che
avete poc’anzi denunciato in questo caso della Blue Tongue,
o può avere una valenza sia adesso che in prospettiva?
Dott. Franco CICCO (Segretario reg.le Sivemp–Fvm)
Diciamo organizzativa, il CREV con Relsove Veneto è un punto
di
riferimento
per
noi
perché
ci
tiene
aggiornati
periodicamente su quelli che sono i focolai, i report che
possiamo scaricarci, però operativamente no.
PRESIDENTE
Chiedo scusa, ma sono le due e dieci minuti e ci sono fuori
le ultime due audizioni, pertanto grazie.
Patrizia BARTELLE in GRILLO (Movimento 5 Stelle)
..Posso chiedere di acquisire un documento agli atti della
Commissione?
Assume la Presidenza
Il Vicepresidente Jacopo BERTI
PRESIDENTE
Prego, consigliere Bartelle.
Patrizia BARTELLE in GRILLO (Movimento 5 Stelle)
Chiedo venga acquisito agli atti di questa Commissione e poi
sia inviato a tutti i Consiglieri presenti la documentazione
con la quale chiedevo al dottor Ferro motivazioni per cui in
alcune Regioni italiane risultava non essere presente nessun
caso di morbillo.
86
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
Quindi
quanto
ho
chiesto
è
assolutamente
supportato
da
documentazione tratta da siti ufficiali e non farlocchi come
quelli che sono stati più volte citati qui dentro.
..Dal morbillo e rosolia.
..Lo do in copia e verrà portato a voi tutti. Grazie.
PRESIDENTE
Prego, consigliere Villanova.
Alberto VILLANOVA (Zaia Presidente)
Chiedevo da che sito è stato estrapolato questo dato, visto
che è stato riportato in Commissione.
PRESIDENTE
Chiedo se gli uffici cortesemente possono dare distribuzione
di
una
copia
del
materiale
portato
dalla
consigliera
Bartelle e poi a margine della Commissione, finite della
Commissione potremo riservarci un momento di confronto su
questo. .
Buongiorno ai nostri ospiti.
Vi
prego
di
presentarvi
e
se
avete
un
documento
di
consegnarlo ai nostri uffici perché venga distribuita. Vi
chiediamo di stare dentro un tempo congruo, un quarto d’ora
circa, dopodiché ci sarà il momento delle domande per tutti
i Consiglieri.
Vi chiedo di presentarvi a microfono. Prego.
Dott. Flavio SAVOLDI (Presidente FISH Veneto)
Flavio Savoldi in rappresentanza della Federazione Italiana
per il superamento dell’handicap.
87
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
Paola LODI RIZZINI (FIADDA Regione Veneto)
Mi chiamo Paola Lodi Rizzini, sono sorda dall’età di 5 anni
e rappresento la FIADDA per la Regione veneto.
PRESIDENTE
Prego.
Dott. Flavio SAVOLDI (Presidente FISH Veneto)
Noi vi abbiamo già inoltrato alcuni documenti, immagino che
siate sfiniti come noi d’altra parte, per cui cercheremo di
condensare i contenuti che in parte vi abbiamo già inviato
in quanto stiamo per esporvi.
C’è una rappresentanza significativa dei sordi della Regione
Veneto e con noi abbiamo portato anche Linda. Linda compie
gli anni e abbiamo deciso di farvela conoscere, anche perché
c’è un aspetto particolare: in questa audizione vi poniamo
le
nostre
preoccupazioni
e
le
nostre
proposte.
Le
preoccupazioni derivano da quanto già vi abbiamo inviato,
sperando che avete letto e comunque leggerete di sicuro. Sta
di
fatto
che
la
preoccupazione
deriva
da
una
parte
dal
rischio di una approvazione di una legge, di una proposta di
legge
oggi
in
discussione
in
Parlamento
-
non
oggi,
in
questo periodo in discussione in Parlamento - che riguarda
la lingua dei segni.
Nella
nostra
richiesta
di
audizione
abbiamo
espresso
al
Presidente la ragione, il motivo del perché chiedevamo e il
motivo è legato alla comprensione del problema, cioè c’è un
problema, la sordità, che a nostro avviso non è esplicitato
in tutte le sue declinazioni.
La
delegazione
dei
sordi
qui
presenti,
che
sono
sordi
adulti, a parte appunto Linda, deriva da una storia antica.
I sordi nascevano sordi in gran parte e restavano tali e in
88
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
qualche maniera riuscivano a comunicare con quel linguaggio
dei segni che è stato denominato oggi come lingua dei segni
e di cui una associazione, l’ENS, che rappresentanza una
parte dei sordi, chiede il riconoscimento della lingua dei
segni di lingua dello Stato, una sorta di lingua per una
minoranza. Tutta l’iniziativa è dedicata a questa richiesta
di cui l’ENS chiede la traduzione.
La
comprensione
esiste
del
invece
rappresentanza
problema
un’altra
-
appunto,
sordità
sta
nel
significativa
la
FIADDA
-
di
fatto
che
presenza
e
persone
sorde,
sorde dalla nascita e adulte, che si sono trovate in grande
difficoltà
perché
utilizzano
l’oralismo
futuro
per
soprattutto,
non
parlano
e
i
sordi,
ma
anche
la
lingua
ritengono
cioè
alle
che
che
dei
l’oralismo
permetta
persone
segni,
adulte
ai
sia
ma
il
bambini
attraverso
le
tecnologie oggi utilizzabili - ieri non erano tali - di
diventare
persone
come
tutte
le
altre,
di
parlare
e
di
capire. Se vi ricordate una volta dicevano sordomuti, ma i
sordomuti erano solo sordi, nessuno aveva mai insegnato a
parlare loro, non esisteva la logopedia o era molto limitata
e quindi gli interventi non erano adeguati.
Oggi abbiamo migliaia di interventi di impianti cocleari,
quindi
di
interventi
direttamente
sulle
persone,
in
particolare per i bambini; quelli che avete visto in parte
protestare, per esempio, per l’attuazione della legge 56, le
competenze
della
provincia
per
gli
alunni
con
disabilità
sensoriale, nei mesi scorsi per i finanziamenti necessari
appunto a mantenere in atto i servizi.
Le nostre preoccupazioni derivano dal fatto che riteniamo
non vi sia la comprensione del problema. Oggi da per tutto
si
sente
solo
parlare
di
lingua
italiana
dei
segni,
lo
vediamo ogni giorno in televisione, non si parla d’altro;
89
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
l’altra parte, ed è una parte numerosa, la rappresentanza
dei sordi della FIADDA è estremamente significativa anche in
termini numerici, eppure non è molta conosciuta sia nella
Regione sia nel paese ed è una associazione diffusa, molto
diffusa in quasi tutte le Regioni italiane.
Quello che vogliamo cercare di portare in questa audizione è
proprio questo modo d’essere dei sordi, questa richiesta che
non
ha
trovato
Abbiamo
finora
fatto
accoglienza,
l’audizione
alla
ma
solo
Camera
audizioni.
dei
Deputati
esprimendo ciò che ci apprestiamo ad esprimere anche qui,
parlando di oralismo, di parola, del verbo delle persone, le
persone
possono
addirittura
parlare,
pensiamo
possono
che
si
imparare
possa
a
parlare.
Noi
parlare
di
perfino
superamento della sordità.
La cosa che chiediamo quindi è: gli investimenti necessari,
cioè le spese che la Regione fa in questo campo sono spese
di
qualità,
mantenere
cioè
quella
guardano
che
noi
al
futuro
consideriamo
o
sono
una
spese
per
questione
del
passato? La lingua italiana dei segni. Chiedete ai sordi
quanti capiscono la lingua italiana dei segni dell’omino che
gesticola in televisione e che viene finanziato e che viene
portato anche nelle assemblee? Quando quella televisione che
sta
dietro
di
lei
potrebbe
permettere
attraverso
la
sottotitolazione di capire esattamente ciò che lei dirà a
noi. Se noi leggiamo siamo in grado di comprendere anche le
sottigliezze di quanto viene esposto, la lingua dei segni è
un riassunto.
Quindi,
la
necessità
di
comprendere
appieno
la
questione
della sordità è per noi una partita importante perché si
cala
nei
bilanci
della
Regione.
Per
esempio,
per
essere
molto chiari vogliamo esplicitare il nostro disappunto anche
per
finanziamenti
che
sono
90
stati
erogati
dalla
Regione
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
Veneto,
finanziamenti
perduto,
quindi
che
neanche
sono
stati
rispetto
a
erogati
progetti,
a
ma
a
fondo
fondo
perduto, in nome di associazioni che rappresentano i sordi
di questo paese. E non solo, altre associazioni non tutte,
alcune. Noi vorremo togliere di mezzo, sgombrare il terreno
da
queste
situazioni,
noi
vorremmo
parlare
servizi
e
di
costi dei servizi e di come affrontiamo questi costi perché
sono
servizi
importanti
che
permettono
quella
inclusione
sociale che oggi non si è finora realizzata per tutte le
persone con disabilità e per le persone sorde che sono qui
oggi. L’inclusione. Ma questa inclusione non la realizziamo
con una suppusta lingua di minoranza etnica in questo paese,
non la realizzazione con la lingua dei segni, gesticolando;
la realizziamo con la parola, dando cittadinanza piena ad
ogni persona.
Linda è nata sorda, è stata operata, impianto cocleare a 4
anni e mezzo, compie 12 anni e si prepara a festeggiarli e
oggi
va
volevamo
a
scuola
farvi
come
vedere
tutti
e
come
gli
altri
Linda
bambini.
vorremo
far
Questo
vedere
centinaia e centinaia di bambini che sono stati operati, che
hanno avuto l’impianto cocleare e che oggi sono nella scuola
di ogni ordine e grado in grado di dimostrare cosa significa
superare la sordità, parlare con tutti gli altri e non solo
con quelli che come me utilizzano la lingua dei segni.
Io gesticolo molto, più o meno sono quasi lì, ma questo è:
il sordo che usa la lingua dei segni parla solo con i sordi.
Quelli che imparano il labiale, che imparano la parola, che
imparano attraverso l’esercizio logopedico e così via, che
imparano quello che Linda sa diventano bambini e persone
adulte come tutte le altre persone, non avranno più bisogno
nemmeno degli interpreti.
91
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
La
domanda
pensiamo
che
di
vi
poniamo
costruire
è:
un
andiamo
esercito
verso
di
il
futuro
interpreti
o
da
affiancare alle persone sorde, perché si tratta di questo.
L’approvazione
della
legge
determinerà
un
esercito
di
interpreti e di costi eccessivi per lo Stato, per le Regioni
e
per
gli
Enti
locali;
in
gran
parte
essere
noi
pensiamo
evitati,
che
questi
ovviamente
possono
servono
altri
servizi perché riuscire a parlare comporta la necessità di
avere
una
rete
di
reparti
per
la
logopedia,
una
riabilitazione importantissima per avere la parola nitida
come oggi parlano tutti quanti.
Mi fermo qui e lascio la parola a Paola Lodi Rizzini perché
l’Associazione è una associazione che aderisce alla nostra
Federazione,
quindi
insieme
riusciamo
a
fare
iniziative
anche più significative. Oggi la FISH si fa carico della
rivendicazione perché anche di questo si tratta non solo di
proposte, rivendichiamo il diritto ad essere inclusi nella
società, cittadini a pieno titolo; e dall’altra pensiamo che
sia doveroso da parte nostra dire alla Regione Veneto che
bisogna spendere i soldi nella maniera necessaria per fare
in
modo
che
inclusi
a
i
bambini,
pieno
titolo,
in
che
primo
luogo,
arrivino.
possano
Perché
essere
oggi
gli
impianti cocleari li fanno a sei mesi, operano i bambini a 6
mesi, arrivano alle scuole elementari parlando con tutti gli
altri bambini, si sentono parte di loro, non c’è più la
differenza. Non c’è quello della lingua dei segni che parla
con l’altro sordo che poi in quella scuola non c’è per cui
ogni
tanto
facciamo
diciamo
in
modo
“beh,
che
sia
siccome
tutta
non
la
c’è
classe
solo
a
il
sordo
imparare
la
lingua dei segni così il bambino potrà interloquire”. Non si
tratta
parlare
di
e
questo,
oggi
non
si
tratta
ieri,
ma
92
di
oggi
insegnare
è
ai
possibile
bambini
a
farlo,
ma
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
servono
scelte
importanti.
La
Regione
si
è
misurata
su
questo, la Regione è intervenuta anche l’anno scorso con le
gli indirizzi e le linee guida, il decreto 282, linee di
indirizzo
regionale
sugli
impianti
auditivi,
impianti
cocleari, impianti all’orecchio medio, protesi impiantabili
per via ossea e così via. Quindi le linee di indirizzo ci
sono,
quindi
si
sta
anche
misurando
sul
piano
degli
interventi sanitari. Noi pensiamo che debba fare una scelta
che non è di contrasto verso nessuno, ma di promozione di un
intervento che cambia la vita delle persone.
Chi
utilizza
lingua
dei
la
lingua
segni,
non
dei
segni
andrà
mai
resterà
oltre,
sempre
non
con
la
imparerà
a
parlare; starà lì con la sua lingua dei segni a interloquire
quando capiterà l’occasione con un altro con la lingua dei
segni. Noi oggi, invece, pensiamo a cittadini che possano
parlare con tutti e chiudo qui.
Paola Lodi Rizzini vi spiegherà anche più specificatamente…
Paola LODI RIZZINI (FIADDA Regione Veneto)
Facciamo parlare Linda prima?
Se volete fare qualche domanda o parlare a Linda…
Dott. Flavio SAVOLDI (Presidente FISH Veneto)
Che cosa vuoi mangiare dopo tanta attesa?
Luana PESCE (Accompagnatrice FIADDA)
Siccome è stanca ha detto che lei per ripagare di tutta
questa cosa, cosa dobbiamo fare? Cosa dobbiamo fare quando
andiamo fuori da qua?
LINDA (Bambina sorda con impianto cocleare)
Tipo mangiare la pizza.
93
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
Luana PESCE (Accompagnatrice FIADDA)
Che pizza? Singola, doppia? Cosa volevi?
LINDA (Bambina sorda con impianto cocleare)
Proprio una pizza.
Dott. Flavio SAVOLDI (Presidente FISH Veneto)
Linda è nata sorda, vi ripeto, oggi è in grado di parlare
con tutti voi e gli altri soldi con il labiale sono in grado
di parlare con voi e di rispondervi leggendo la parola sulle
vostre labbra. Questa è la questione della sordità: futuro o
guardarsi alle spalle con il passato pensando di promuovere
la lingua dei segni, che è una cosa antichi e a nostro
avviso superata. Bisogna andare oltre, è un doppio salto
mortale
oggi
necessario
per
cambiare
le
cose
in
questa
Regione e in questo paese a favore delle persone sorde e
quindi comprendere intanto che esistono due Associazioni e
non
una
ahinoi,
sola
e
che
configgono.
le
proposte
Quindi
confliggono,
bisogna
prendere
purtroppo,
atto
questo
conflitto e fare in modo di scegliere qual è la parte dei
sordi che determina la possibilità di un cambiamento futuro
e quella che invece determina il fermo, cioè resto fermo,
resto
qui
cambiato
con
nulla,
la
mia
le
lingua
tecnologie
come
tanti
non
anni
esistono,
fa,
non
è
continuo
a
svolgere con la gestualità - e le avete visto anche voi – e
con
le
espressioni
del
viso
perché
devo
far
vedere
la
cattiveria, la bontà e tante altre cose, il passato.
Futuro
e
passato,
vi
chiediamo
di
prenderlo
in
considerazione, vi manderemo altri documenti domani, anche
quello
che
stiamo
riassumendo
94
oggi
proprio
per
renderlo
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
esplicito, ma nei documenti che abbiamo inviato è veramente
spiegato che cosa significa.
Paola LODI RIZZINI (FIADDA Regione Veneto)
Abbiamo
voluto
richiamare
la
riabilitativo
questo
incontro
vostra
della
in
attenzione
sordità,
che
quanto
desideriamo
sull’attuale
è
scenario
profondamente
mutato
rispetto al recente passato.
I materiali che vi abbiamo inviato trattano la questione del
linguaggio
proprio
della
dei
per
segni
rendere
questione
e
dell’oralismo
esplicita
sordità
delle
la
senza
diversità
due
reticenze,
di
maggiori
approccio
associazioni
delle persone sorde. È una contrapposizione che nasce da due
visioni opposte sul modo di affrontare il problema e poiché
i riflettori oggi sono puntati in prevalenza sulla necessità
di
estendere
chiamiamo
l’uso
del
linguaggio
linguaggio
dei
segni
e
dei
non
segni…
lingua
dei
noi
lo
segni,
perché secondo noi non è una lingua in quanto il sordo non
si basa sulla gestualità, ma si base sulla lettura labiale:
in base alla lettura labiale il sordo capisce anche i segni,
ma senza lettura labiale i segni per il sordo non hanno
alcun significato.
A nostro avviso, è doveroso prendere atto che le persone
sorde sono rappresentate da due associazioni, dalla FIADDA e
dall’Ente Nazionale Sordi. Tali associazioni sono portatrici
di due proposte tra loro confliggenti: l’Ente che chiede il
riconoscimento da parte dello Stato della specifica lingua
della comunità dei sordi e la FIADDA che chiede di favorire
la piena inclusione e la piena cittadinanza delle persone
sorde tramite la parola, l’oralismo, le protesi uditive, gli
impianti cocleari e la logopedia.
95
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
Pensiamo sia necessario guardare al futuro e non al passato
e
non
è
necessario
riconoscere
la
lingua,
la
LIS,
come
lingua dello Stato.
La domanda che noi poniamo è questa: lavoriamo per superare
la sordità o per creare un esercito di costosi ed inutili
interpreti? Vogliamo investire le poche risorse disponibili
per
il
superamento
dell’handicap
o
per
una
gestualità
camuffata da lingua e in via di superamento? Vogliamo che i
sordi comunichino solo tra loro o vogliamo metterli in grado
di parlare con tutti? Vogliamo che i bambini arrivino a
frequentare le scuole di ogni ordine e grado come tutti,
senza bisogno di interpreti, o vogliamo mantenerli in uno
stato di continuo bisogno comunicativo?
Dunque, i disturbi permanenti dell’udito rappresentano una
delle più frequenti disabilità in età evolutiva, circa un
bambino su mille nasce da affetto da grave sordità e uno su
mille lo diventa in età scolare. La sordità infantile oggi
può essere trattata precocemente, l’obiettivo principale è
quello di evitare le conseguenze della deprivazione uditiva,
il mancato sviluppo del linguaggio spontaneo e tutto ciò che
da
esso
consegue,
quali
disturbi
dell’apprendimento
e
difficoltà comunicative e anche problemi psicologici legati
allo
stato
sociale.
Quindi
disabilità
uditiva
non
necessari,
quindi,
lo
precoci
della
sordità
bisogna
si
fare
trasformi
screening
infantile
in
in
la
che
handicap.
neonatale,
e
modo
la
pratica
la
Sono
diagnosi
quotidiana
delle protesi acustiche, impianti cocleari, associati alla
riabilitazione.
Alla
luce
di
tutto
questo,
riteniamo
punitivo
e
antiscientifico dire che la lingua dei segni sia la lingua
dei sordi, perché tante persone con sordità profonda sono in
grado
di
parlare
correttamente
96
la
lingua
italiana
che
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consente loro una perfetta integrazione sociale e culturale,
senza
sentire
accettiamo
la
di
necessità
considerare
di
i
usare
sordi
la
come
LIS.
una
Noi
non
categoria
di
persone che ricorre ad una forma di comunicazione che li
esclude dalla vita e dai rapporti sociali con chi non è
sordo.
I
sostenitori
della
lingua
dei
segni
mettono
in
relazione i sordi con il mondo degli udenti attraverso il
lavoro
dei
traduttori
e
interpreti;
lavoro
inutile,
tra
l’altro, se consideriamo che oggi i sordi possono comunicare
autonomamente con l’uso della parola.
Per
quanto
riguarda
il
Veneto,
gli
ospedali
hanno
già
attivato lo screening audiologico neonatale in tutti i punti
nascita e hanno elaborato specifiche linee guida sia per la
diagnosi
precoce
necessario
per
riabilitativo
il
per
l’acquisizione
una
fruibile,
e
la
protesizzazione.
completamento
attivare
universalmente
abilitativo
che
rete
che
riabilitativo
della
parola.
dell’iter
di
possa
È
a
garantire
atto
questo
però
diagnostico
logopedia
standard
È
regionale
un
a
che
modello
garantire
renderà
il
bambino nato sordo indipendente e integrato nella società e
che
gli
permetterà
di
condurre
una
vita
assolutamente
normale avendo raggiunto la competenza linguistica.
Poi,
nella
vita
quotidiana
le
difficoltà
sociali
e
relazionali del bambino sordo profondo diventato adulto e
del soggetto che ha perso l’udito nell’età adulta sono le
stesse. Quindi, l’abbattimento delle barriere sensoriali è
una necessità inderogabile.
Oggi lo scritto e la fruibilità per tutti di ogni forma di
comunicazione, in tempo reale si posso scrivere ed avere gli
atti
di
un
convegno,
di
una
assemblea
o
di
una
lezione
universitaria. Alcuni esempi pratici per dire cosa oggi non
è accessibile alle persone sorde sono tutte le informazioni
97
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
fornite per telefono come numeri di emergenza e call center,
servizi
pubblici
e
privati
senza
indicazioni
visive,
televisione, soprattutto per quanto riguarda informazioni;
bisogna fare presente che in Veneto i telegiornali non sono
sottotitolati
e
quindi
non
sono
fruibili
dalle
persone
sorde.
Infine,
poniamo
dell’erogazione
alla
dei
vostra
attenzione
contributi
per
la
finanziare
questione
discutibili
progetti, o per sostenere le attività associative di alcune
associazioni.
Sarebbe,
a
nostro
avviso,
preferibile
ed
auspicabile destinare tali risorse alla creazione di centri
per
l’abilitazione
alla
parola
dei
bambini
sordi,
alla
sottotitolazione diffusa e per i servizi che facilitano la
vita delle persone sorde. Questi servizi potrebbero essere:
per quanto riguarda il servizio sanitario proponiamo che il
servizio
sanitario
regionale
strutture
organizzi
che
su
tutto
garantiscano
la
il
territorio
diagnosi
precoce
della sordità, la protesizzazione, i servizi sanitari per la
riabilitazione alla parola e una corretta informazione alle
famiglie.
Riteniamo
inutile
e
dispendioso
il
cosiddetto
“Servizio ponte” e i telegiornali in lingua dei segni, con
questi fondi la Regione avrebbe l’opportunità di procedere
all’apertura di centri audiofonologici in tutti i capoluoghi
di provincia. Potrebbe sembrare un progetto dispendioso ma
dobbiamo tenere conto anche del risparmio che deriverebbe
dal taglio dei finanziamenti alle associazioni.
Bisognerebbe
personalizzata
assicurare
a
seconda
l’impianto
cocleare
sarebbero
anche
garantire
il
cittadini
impossibilitati
la
della
quando
proposte
superamento
protesizzazione
ce
perdita
n’è
per
delle
a
98
la
la
adeguata
uditiva,
necessità.
sicurezza
barriere
comunicare
compreso
Poi,
ci
personale:
comunicative
con
e
il
ai
sistema
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telefonico
vocale,
assicurando
dei
servizi
di
emergenza
disponibili tramite SMS come il 118, i servizi di pronto
intervento, soccorso stradale, etc..
La sottotitolazione. Per quanto riguarda la sottotitolazione
sarebbero
utili
dibattiti,
programmi
documentali,
televisivi,
telegiornali
telegiornali,
regionali
che
garantiscono l’informazione a tutte le persone sorde. Poi
c’è anche la stenotipia. Facciamo rilevare che si fa un
enorme
investimento
per
lingua
dei
quasi
segni
specializzata
e
in
la
formazione
nessuno
di
per
stenotipia
interpreti
formare
di
personale
computerizzata,
che
sottotitolano in tempo reale gli interventi delle assemblee
dei Consigli e delle varie università.
Qui finisco, alleghiamo alla nostra relazione una tabella
esplicativa delle spese che lo Stato potrebbe sostenere se
la lingua dei segni venisse riconosciuta. Di fronte a queste
spese
molte
esempio,
Regioni
si
l’impianto
sono
è
già
mosse:
gratuito,
in
la
Toscana,
Regione
per
copre
l’intervento e le prime dieci sedute di logopedia, spesso ne
servono
di
più
e
per
questo
vengono
assicurate
dalle
recuperare
parte
U.L.S.S..
Oggi
che
dell’udito,
le
tecnologie
crediamo
consentono
che
si
di
debba
andare
in
questa
direzione. La speranza è che tra vent’anni la lingua dei
segni
non
serva
più.
Se
tutti
i
bambini
seguissero
l’approccio oralista non avrebbero bisogno di imparare una
lingua
alternativa.
hanno
adattato
soluzione.
sono
stati
In
All’estero
scuole
ed
Inghilterra,
utilizzati
dei
l’hanno
edifici
per
pubblici
esempio,
sistemi
capito
che
in
da
tempo
per
questa
alcune
chiamano
e
scuole
AFM;
in
pratica gli insegnanti indossano un microfono da cui vengono
trasmessi i segnali direttamente all’impianto dell’alunno,
99
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
che in questo modo può seguire la lezione come tutti gli
altri; oppure hanno installato dei fili lungo le aule che
creano un campo magnetico da cui raccolgono e trasmettono i
suoi dell’impianto. I costi non sono elevati e si tratta
solo di scelte politiche. La lingua dei segni è destinata a
soccombere, all’estero se ne sono già accorti in parecchi,
noi siamo ancora in tempo per decidere se fare l’ennesimo
investimento sul passato o è, proprio il caso di dirlo,
ascoltare la voce del futuro.
PRESIDENTE
Grazie mille.
Prego, consigliere Gidoni.
Franco GIDONI (Lega Veneta - Lega Nord)
Grazie, Presidente.
Non faccio una domanda, cerco di tirare una conclusione.
Intanto vi ringrazio perché mi avete portato un po’ indietro
negli
anni,
sordomuti
e
nel
per
senso
che
decenni
i
ci
cugini
siamo
di
mio
parlati
papà
erano
senza
dover
ricorrere al linguaggio dei segni. Tra l’altro, occupavano
anche
un
ruolo
nella
società
civile,
si
occupavano
di
commercio e non hanno mai avuto bisogno di dialogare con i
loro clienti attraverso il linguaggio del segni.
Ne ho già parlato con i Colleghi, farei una proposta, se per
voi va bene: siete stati così cortesi di mandarci la mozione
della
Toscana,
noi
ci
impegnano
a
rivisitarla
nel
senso
adattarla a quella che è oggi la situazione del Veneto, ve
la manderemo per condividerla perché all’interno di questa
mozione di impegno alla Giunta regionale vi sia quello che
voi volete chiedere e quello che si potrà poi in effetti
attivare, come la creazione della rete logopedica regionale,
100
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
il
coordinamento
intervento
di
sulla
tutti
i
protesica.
centri,
Quindi,
anche
se
voi
magari
concordate
un
in
questo percorso, poi disturberò il dottor Capuzzo per avere
tutti
i
dati
condivideremo
da
inserire
e
se
all’approvazione
del
impegnativa
il
per
per
in
voi
Consiglio
nostro
mozione,
va
bene
la
regionale
Servizio
l’impegno
e
lo
sottoporremo
poi
Sanitario
diventerà
regionale.
Credo che la proposta...
PRESIDENTE
Prego, consigliere Salemi.
Orietta SALEMI (Partito Democratico)
Ad
integrazione
di
quanto
detto
il
collega
Gidoni,
sicuramente una mozione che ci vede tutti e che vede tutto
il Consiglio disposto o disponibile ad impegnare la Giunta è
importante. Forse si potrebbe fare anche un piccolo passo in
avanti:
siamo
in
fase
di
Finanziaria,
penso
che
potremo
impegnarci tutti insieme di vedere e trovare un capitolo che
possa non dico evidentemente risolvere la situazione che c’è
stata illustrata poc’anzi, ma possa essere un primo tassello
per iniziare a ragionare in termini di prospettiva futura e
non di intervento rispetto al passato.
Cosa intendo dire? Un capitolo rispetto alla Finanziaria che
possa prevedere anche un piccolo fondo di investimento che
cominciamo a fare per segnare i primi passi nella direzione
di
una
attenzione
maggiore
rispetto
a
quello
che
potrà
essere l’investimento in tecnologie o, come si diceva prima,
in rete logopedica.
Approfitto
per
dire
questo,
ascoltando
con
attenzione
le
vostre relazioni e anche leggendo i documenti che ci avete
inviato, di fatto ci sono due filosofie che confliggono di
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_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
fatto. Bisognerebbe capire quanto è possibile far sì che il
futuro
sostituisca
il
passato,
cioè
quanto
sia
possibile
fare per persuadere chi non è di questo avviso e quindi
anche l’ENS, di andare in una direzione che sia opposta a
quella portata fino ad oggi. Credo che l’impegno politico
non sia soltanto nel reperire fondi, che sono fondamentali e
rilevanti, ma sia anche un impegno politico per riuscire a
dire anche attraverso il nostro Assessore ai Servizi Sociali
che c’è una visione diversa che può essere non soltanto
complementare, ma utile anche a chi ancora non ci crede.
Aggiungo che forse il futuro è rappresentato dai bambini e
dai
ragazzi,
cioè
da
chi
oggi
sperimenta
la
disabilità
uditiva ma che ha un mondo da esplorare e delle praterie da
percorrere.
però
non
so
Forse
se
l’adulto
dico
incontra,
una
cosa
mi
fuori
permetto
di
dire
dall’ordinario,
più
resistenze, fa più fatica, mentre l’investimento sul mondo
dei
bambini
e
dei
giovani
può
trovarci
tutti
d’accordo.
Anche, ripeto, in un investimento che vogliamo fare tutti in
prospettiva.
PRESIDENTE
Benissimo, altri Colleghi hanno altre domande?
Prego, consigliere Bartelle.
Patrizia BARTELLE in GRILLO (Movimento 5 Stelle)
Una domanda secca: sappiamo il numero degli operatori che
lavorano come interpreti della LIS? Per capire l’indotto.
Poi,
ho
lavorato
in
passato,
tanto
passato,
con
la
disabilità e ho lavorato con bambini sordi e sentire la voce
di Linda, una voce da bambina normale, mi ha emozionato
perché io non ho mai sentito una voce di un bambino sordo
uguale agli altri. Grazie.
102
_______________________________QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE
PRESIDENTE
Prego, a lei la parola.
Marco LODI RIZZINI (FIADDA)
Solo per dire una cosa, noi non li chiamiamo interpreti, li
chiamiamo come dovrebbe essere traduttori, perché loro non
devono
interpretare
assolutamente
niente.
Noi
abbiamo
verificato in molti casi che quello che loro dicono non
corrisponde, leggendo il labiale - e loro lo sanno fare
benissimo perché sono abituato a farlo - non corrisponde a
quanto il sordo abbia detto e siccome queste cose vengono
fatte anche in Tribunale può comportare dei grossi problemi.
Quindi noi li chiamiamo traduttori, se ci sono.
Poi
volevo
dire
un’altra
cosa:
abbiamo
costatato
che
moltissimi sordi non capiscono la lingua dei segni, non la
parlano. Parlano il linguaggio mimico gestuale, cioè muovono
il
labiale
e
si
accompagna
con
i
gesti
come
fanno
i
normoudenti. La lingua dei segni dovrebbe essere esplicitata
unicamente tagliando la bocca e con i gesti delle mani;
quello che voi vedete in televisione non è la LIS, quella
che
loro
chiamano
LIS,
è
il
linguaggio
mimico
gestuale
perché muovono le labbra e il sordo è abituato a cento metri
sa quello che lei dice, perché è abituato a leggere sulle
labbra. Questa è la differenza tra la LIS e il linguaggio
mimico
gestuale.
ampiamente
E
cautelato
il
linguaggio
senza
mimico
ulteriori
spesi
legge 194. Ho finito.
PRESIDENTE
Vi ringrazio.
Ci sono altre domande da parte dei Colleghi.?
103
gestuale
da
fare
è
già
nella
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Dott. Flavio SAVOLDI (Presidente FISH Veneto)
Trenta secondi, le cose che vi abbiamo spedito e che vi
spediremo,
non
traduceteli”,
possiamo
l’intervento
dirvi
che
“prendete
lei
ha
dei
fatto
pezzi
è
e
stato
esplicito. Vi chiediamo di cogliere la sostanza del problema
presentato e di farlo diventare un elemento di riflessione
anche all’interno della Regione. Nient’altro.
PRESIDENTE
Grazie mille e grazie mille a tutti del vostro tempo e del
vostro lavoro.
La Seduta termina alle ore 14.50
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