numero 31 del 31.08.12

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numero 31 del 31.08.12
Redazione: via Cavalieri d’Oro s.n.c. - Anzio - Tel. 06.9864610 - 335.6384891 - Fax 06.9864610 [email protected] - Anno XII n. 31 - 31 agosto 2012
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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
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Anno XII n. 31 - 31 agosto 2012
ALTRO C H E N U OVO !
Non si può mancare di rispetto ai vivi ed ai morti.
Il comportamento della Giunta Chiavetta ha toccato il fondo;
oltre c’è solo il fuoco purificatore dell’inferno per coloro che hanno ideato prima,
e realizzato poi, la “soluzione” dei loculi provvisori collocati
con una “apertura mentale” da Medioevo.
Dopo l’assurda ed indebita riacquisizione
dei loculi regolarmente in concessione trentennale,
ma soprattutto dopo quattro anni di NULLA,
sdegnando apertamente la programmazione precedente
(forse neanche conosciuta), l’Amministrazione “risolve l’emergenza”
(in italiano emergenza è un fatto inatteso), con una sistemazione
offensiva per le famiglie già afflitte dal dolore per la scomparsa di un parente,
che debbono vedere le spoglie “provvisoriamente collocate” in un vano scala.
Questa non è retorica, né demagogia: è rispetto per il prossimo.
BASTA CHIAVETTA! MA QUALE FUTURO:
QUESTO È UN OSCURO PRESENTE CHE SPERIAMO FINISCA IN FRETTA.
Vittorio Marzoli
Chiuso in redazione mercoledì 29 agosto 2012
Anno XII n. 31 - 31 agosto 2012
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di Mauro Lucchesini
Quante questioni
non risolte!!!
Siamo alle solite, il tempo passa, noi facciamo delle domande e regolarmente non riceviamo risposte. Oddio, non è che possiamo
pretendere alcunché, ma domandare è lecito, rispondere è cortesia e non possiamo accettare quello
che il sindaco Bruschini ha dichiarato nel convegno
sulla “Trasparenza e legalità” tenutosi a Villa Sarsina
martedì scorso, nel quale, tra l’altro ha dichiarato che
la stampa è sempre pronta a porre dei dubbi, ad insinuare nella mente dei lettori incertezze e quant’altro. Non siamo certo noi ad inventarci le cose e
proprio perché si è parlato di “Trasparenza” la
stampa meriterebbe più considerazione. Per esempio, qualcuno ha chiarito ufficialmente la posizione
del vicesindaco ed assessore all’Ambiente, Patrizio
Placidi? E qualcuno si è degnato di risponderci sul
comportamento del presidente del consiglio comunale Sergio Borrelli? E qualcuno ci ha informato sulla
fantomatica risposta che il Prefetto di Roma avrebbe
dato al sindaco sulla presunta compatibilità di Patrizio Placidi? E se fosse vera la compatibilità di quest’ultimo, qualcuno ha ipotizzato le eventuali
reazioni dei consiglieri comunali Tontini e Zucchini
che hanno già pagato per intero il debito, estinguendolo? Nessuna risposta o comunicazione, allora ve
LA VEDO COSÌ...
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dete che non è la stampa che insinua, sono i Politici
che non comunicano perché non sanno cosa comunicare? Adesso sì che insinuo. E sempre per esempio,
qualcuno ha provveduto a fare degli accertamenti
seri sugli scarichi in mare? Quest’anno è stata una
tragedia. E invece si è solo provveduto a indire una
conferenza stampa sulle condizioni del depuratore
di Colle Cocchino, operazione di pura facciata. E
qualcuno dell’UDC ha ritenuto dignitoso dare una
spiegazione sul comportamento del partito nell’ultimo consiglio comunale, quando due consiglieri
hanno votato a favore dell’approvazione del bilancio
2012 e tre consiglieri si sono astenuti? Non trovate
questo comportamento ambiguo? Ricordo che
l’UDC è un partito che è in maggioranza e che dovrebbe sostenere il sindaco e non creare dubbi incomprensibili nell’elettorato? E a proposito del
convegno di martedì scorso, c’erano tutte le autorità,
civili e militari, mancava solo il senatore della Repubblica, Candido De Angelis. Forse non è un’autorità o forse non è stato invitato oppure non ha
ritenuto di partecipare? Passiamo a Nettuno. Tanto
per richiamare il convegno di martedì scorso, anche
il sindaco di Nettuno, Chiavetta ha eluso alcune nostre domande fatte nelle settimane scorse. Lui ha ritenuto di informare il suo apporto per la
“Trasparenza” dichiarando il suo impegno pubblicando sul sito del comune tutte le delibere e le determine, ma dei rapporti con la stampa, neanche un
accenno, silenzio totale. Eppure anche a lui avevamo
posto delle domande. Per esempio, qualcuno ci ha
informato sulla vicenda del direttore generale? E sugli
alberi tagliati e non rimpiazzati? O sullo stato del
manto stradale di tutta la città? O sulla questione politica che ha portato all’ingresso in maggioranza dell’UDC? Certo che questo partito ha poca chiarezza
nei confronti del suo elettorato. Ad Anzio è in maggioranza nel centro destra, a Nettuno è in maggioranza nel centrosinistra. A livello nazionale non si
sa. Sembra che le posizioni del PD non siano chiare.
Sembra che sia propenso a mettere insieme più partiti che può, pur essendo cosciente che SEL e UDC
abbiano anime totalmente diverse. Oddio anche nel
PD ci sono anime diverse e la questione è esplosa
quando Bersani si è espresso a favore dei matrimoni
tra gay e la Bindi, presidente del partito ha espresso
il suo dissenso, la sua netta contrarietà. Certo che c’è
una gran confusione, a tutti i livelli. Anche il governo
nazionale che è retto da una coalizione formata da
PD, PDL e UDC è ambigua. Si dice che il prof. Monti
sia intento a curare i mercati e qualcuno ha obiettato: chi cura il ceto medio?
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ATTUALITÀ
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Via S. Barbara a Nettuno con marciapiedi
disastrati e pericolosi
Ancora presenti le basi dei tronchi dei
platani tagliati ultimamente
di Francesco Marzoli
In principio fu il taglio degli alberi, poi arrivarono i dissesti stradali. Potrebbe iniziare così un
racconto sui disagi che, quotidianamente, vivono le
tante persone che transitano sui marciapiedi di via
Santa Barbara, la direttrice di traffico che collega il
centro urbano al confine con Anzio, in direzione
ospedale. In buona parte dello spazio riservato ai
pedoni, infatti, sono ancora presenti le basi dei tronchi di platano tagliati da alcuni anni, molti dei quali
durante questo quadriennio di amministrazione
Chiavetta, intorno alle quali stanno nuovamente crescendo i rami. In altre zone, invece, dove ormai non
ci sono più neanche i ricordi dei platani, sono spesso
rimasti gli avvallamenti dell’aiuola dell’essenza arborea, a volte non ricoperte con asfalto livellato rispetto al resto del piano stradale. Se poi si
aggiungono rifiuti e foglie secche, che vengono rimosse periodicamente, allora il transito su questi
marciapiedi diviene un percorso ad ostacoli. Il pericolo di cadute, a causa del tappetino stradale sconnesso, è reale: tanti, a tal proposito, gli anziani che
sono scivolati od hanno messo un piede in fallo, rischiando serie conseguenze. La speranza dei residenti è che si intervenga quanto prima, visto che,
lungo questi marciapiedi, sono tante le persone che
vi transitano.
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ATTUALITÀ
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Muore, dopo un anno di agonia
l’operaio intossicato alla Piscina
“ex Panatta” di Anzio
Pietro Pistilli 44 anni non ce l’ha fatta.
Funerali a S. Teresa di Anzio
di Fra.Mar.
Dopo quasi un
anno di sofferenza da
quella maledetta intossicazione rimediata al
centro sportivo «ex Panatta» di Lavinio, il
44enne Pietro Pistilli,
uno degli operai che, i
primi di settembre dello
scorso anno, stava pulendo, con altri colleghi,
una delle piscine del centro sportivo, è spirato intorno alle 18 di lunedì
all’ospedale di Cassino,
luogo dove era ricoverato
per tentare di curargli i
traumi riportati dopo
l’incidente dello scorso
anno. La notizia è giunta
come un fulmine a ciel
sereno ad Anzio, città
dove l’uomo era conosciuto anche per la sua
militanza nell’Asd Rari
Nantes Anzio, una compagine di nuoto dove lo
stesso Pistilli, oltre a giocare nella squadra Master, era allenatore dei
più piccoli. Tutti, infatti,
speravano che, come accaduto alle altre tre persone
coinvolte
in
quell’episodio, potesse
superare il momento critico; invece, purtroppo,
l’iniziale grave insufficienza respiratoria è divenuta letale. Le indagini
per capire l’accaduto, ovviamente, iniziarono subito dopo i fatti, quando
si ipotizzava che fossero
state le inalazioni da
cloro ad aver creato l’in-
tossicazione. La procura
della Repubblica di Velletri, unitamente alla
polizia di stato, appurò
poi, grazie ad appositi
prelievi effettuati anche
di concerto col dipartimento di prevenzione
della Asl Roma H e messi
in atto dall’Ingv e dal dipartimento di scienze
geologiche dell’università dio Roma Tre, che
l’intossicazione fu dovuta ad inalazioni di
quantità importanti di
anidride solforosa ed
anidride carbonica. Secondo la relazione della
Asl, giunta nel novembre
dello scorso anno, si riscontrava «La presenza
di un’elevata concentrazione di gas nocivi, particolarmente nei locali di
servizio, sala filtri, spogliatoi, docce e nelle canalette, pozzetti e fori ai
margini della piscina,
oltre che la presenza di
vistose alterazioni dei
metalli e delle incrostazioni di zolfo e che nella
sala filtri nei bagni e
docce dello spogliatoio
bambini dove le concentrazioni dei gas sono superiori
alle
soglie
consentite». Per tale motivo il sindaco Bruschini
ordinò la chiusura delle
zone interessate dalle
esalazioni, prescrivendo
anche l’utilizzo di specifiche protezioni in caso
di lavori di sistemazione
dell’area. I funerali di Pistilli, si sono svolti, nella
basilica di Santa Teresa
Retrogusto di Peter Stone
I veleni di Taranto e della Campania
I problemi sollevati dalle acciaierie di Taranto, ma anche l'andazzo sui roghi in Campania,mettono in evidenza la necessità, ovunque, della cura dell'ambiente. La giustificazione della produttività e del posto di lavoro non basta più. Le “distrazioni” si pagano con gravi conseguenze sulla
salute. La stessa Cina sta riconsiderando con serietà l'urgenza di ridurre le emissioni di CO2, di
cui, a livello mondiale, è responsabile di circa il 30% della quota totale.
Retrogusto: acre e soffocante
Commercio di armi
All'ONU, i 193 stati membri hanno provato ad affrontare il problema del commercio delle armi,
ma si è presto interrotto per varie obiezioni procedurali. Se ne riparlerà più in là...
Retrogusto: velenoso, tocca molte tasche...
Cedesi attività commerciale
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Disagio sociale sul territorio, si fruga tra i
cassonetti per un vestito abbandonato
Soltanto le associazioni di volontariato cercano
di arginare il problema ad Anzio e Nettuno
Vestiti abbandonati davanti ai cassonetti in
pieno giorno, unitamente a gente che, quasi tutti i
giorni, fruga all’interno dei contenitori dei rifiuti per
trovare qualcosa di buono. È questo lo specchio del
disagio sociale che si registra molte volte a Nettuno
ed Anzio. Lo spunto per questa riflessione è giunto
l’altra mattina, alle porte del quartiere nettunese di
Santa Barbara, quando, poco prima di mezzogiorno,
una serie di indumenti usati facevano da contorno ai
cassonetti situati su via Zaccaria Negroni, in posizione chiaramente diffusa come se qualcuno vi
avesse da poco frugato. Girando per le nostre città,
infatti, non è raro vedere, sia al centro che in periferia, persone che, una volta avvicinatesi ai cassonetti,
iniziano a frugarvi dentro, trovando materiale gettato
via da altri cittadini, magari ancora utilizzabile sep-
pure con qualche difficoltà. Una situazione che, agli
occhi del normale osservatore, crea un misto tra tristezza e rabbia, visto che sembrerebbe proprio aumentare la forbice tra la povertà e la ricchezza, oltre
che, spesso, anche la clandestinità delle persone costrette a nascondersi poiché non in regola con i permessi di soggiorno. Ovviamente, questo frugare nei
secchioni dell’indifferenziato, o nelle buste lasciate
fuori dagli stessi, non fa che generare disagi e poco
decoro: occorrerebbe, dunque, monitorare la situazione, per capire le ragioni che portano queste persone ad agire in tal senso. Un aiuto forte, già oggi,
arriva dalle tante associazioni di volontariato che forniscono aiuto alle persone meno fortunate. Forse,
però, bisognerebbe pensare anche ad altre soluzioni
per evitare di assistere ancora a situazioni simili,
purtroppo non rare sul territorio.Sca
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ATTUALITÀ
Anno XII n. 31 - 31 agosto 2012
Risparmi in esaurimento per il Cent
Ci si affida alla beneficenza per tentare di soprav
Da
novembre
2011 il Centro di Accoglienza “Don Orione” di
Anzio attende risposte
dalle istituzioni del territorio in merito alla possibilità di ricevere un
contributo che ne possa
favorire la continuità. Infatti attualmente il centro sta proseguendo la
sua attività attingendo
dai risparmi di cassa accumulati negli anni, che
stanno volgendo ad
esaurimento. Come è
ben noto, da circa 10
anni il centro offre ospitalità temporanea a singoli o nuclei familiari che
versano in una condizione di grave disagio
abitativo e sociale, con
particolare riguardo a
donne sole con bambini
o in stato di gravidanza,
assicurando agli ospiti,
oltre al vitto e alloggio, il
servizio mensa, biancheria e lavanderia, il supporto psicologico, la
tutela legale, l’insegnamento della lingua italiana,
nonché
l’affiancamento nella ricerca del lavoro e della
abitazione, poiché coinvolti in un progetto di reintegrazione sociale ed è
gestito da un team di volontari del M.O.V., Movimento
Orionino
di
Volontariato. Purtroppo
le difficoltà economiche
in cui versa attualmente
ne impediscono la continuità, proseguendo con
stenti e difficoltà nell’esercizio delle sue attività. A tal proposito un
ringraziamento di cuore
va a quanti si sono impegnati per la realizzazione
di una rappresentazione
a favore del centro. Infatti la Commedia tenutasi mercoledì 11 luglio a
Villa Adele “Icaro … L’ultimo volo” della Compagnia
Teatrale
Il
Gabbiano, Regia Pino
Pieri, realizzata grazie
alla partecipazione di
Twister Magazine, Anzio;
Non Solo Pizza da Lola di
Pirro Giovanni, Nettuno;
Gruppo Immagine, Nettuno; Studio Medico Polispecialistico La Linea,
Nettuno; Le Femme, Nettuno; Idrotermic, forniture
Materiali
Termoidraulici, Nettuno;
Music Inn, Strumenti
Musicali, Anzio; Cooperativa Kolbe, Anzio; Mingiacchi,
Servizi
Immobiliari, Nettuno;
American Dreams, Cocktail Bar, Anzio; Giampy
Assicurazioni, Nettuno;
Tessiture Franchina dal
1970, Nettuno, il cui ricavato è stato devoluto in
beneficenza al Centro di
Accoglienza
“Don
Orione”, ha rappresentato un ultimo tentativo
per garantire al centro
qualche giorno in più di
attività, privo al momento di aspettative più
concrete da parte delle
Istituzioni Territoriali.
Sarebbe un peccato perdere una tale risorsa
sul territorio, in un mo-
mento di particolare disagio sociale, in cui alla
difficoltà dei cittadini
stranieri, si aggiunge la
anche quella degli italiani, che nel progressivo
peggioramento
della
condizione economicofinanziaria del Paese, anch’essi sono protagonisti
di tale disagio, divenendo le fasce più deboli
bisognose di accoglienza
e ospitalità. Infatti il progressivo aumento dell’emergenza abitativa,
dovuto soprattutto alle
difficoltà
di
inserimento/reperimento lavorativo, comporta l’
accrescimento di cittadini anche italiani alla ricerca di alloggi di
fortuna. Per tali ragioni il
centro di Accoglienza
“Don Orione” continua a
riporre fiducia nelle Istituzioni nella speranza
che presto possano intervenire, affinchè ne
possa essere garantita la
ScaUcontinuità.
n’ora e mezzo di
Anno XII n. 31 - 31 agosto 2012
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ATTUALITÀ
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tro Accoglienza “Don Orione” di Anzio
vvivere. Da tanti anni un punto di riferimento
CRI: disostruzione delle
vie aeree sulla spiaggia!
di Pinella Spataro
Quanto può essere importante salvare
una vita umana, da
quella di un neonato, a
quella di un adulto? Sicuramente non ha prezzo e,
di certo, diventa ancora
più importante quando a
metterla in pericolo,
questa vita, è una causa
banale, come l’ostruzione delle vie aeree, per
un rigurgito di latte, per
esempio, o per un boccone andato di traverso o
per un oggetto ingoiato
da un bambino, magari
accanto a un genitore
che si è distratto per
pochi secondi. L’Associazione Trenta Ore per la
Vita Onlus insieme e con
la supervisione di Croce
Rossa Italiana ha voluto
portare in tutta Italia la
conoscenza delle manovre disostruttive, messe a
disposizione da CRI ap-
punto, con un volontariato che si è messo
a disposizione in gran
numero e generosamente. Sulle nostre
coste da Ardea, ad
Anzio, a Nettuno questo programma è
stato e continua a essere presente in tanti
stabilimenti balneari,
dove
i
bagnanti
hanno potuto non solo
imparare, ma anche provare con gli speciali bambolotti in dotazione alla
CRI, che simulano neonati e bimbi di quattro,
cinque anni. E’ un tipo
d’informazione vitale (è
proprio il termine appropriato!) che costituisce
un momento di grande
interesse per gli adulti,
ma anche per i bambini,
che con i bambolotti finiscono per giocare e divertirsi, imparando. Tra
gli stabilimenti balneari,
tutti ben disponibili ad
accogliere il presidio di
CRI, si è distinto particolarmente L’Atollo, della
famiglia Creo, a Lavinio,
dove i fratelli Alessandro
e Valentino sono stati di
un’ospitalità eccezionale
nei confronti dei volontari di Croce Rossa, mettendoli a loro agio e
offrendo ogni genere di
conforto. Anche questo
un bel modo di festeggiare i cinquant’anni di
attività. Per quanto riguarda le prove di disostruzione delle vie aeree,
instancabile presenza sul
campo e stata e continua
a essere sempre l’istrut-
trice Ketty Corinaldesi di
Ardea, validamente collaborata di volta in volta
da un buon numero di
colleghi volontari. Non è
uno sforzo da poco, considerato il caldo eccezionale di questa stagione
ma l’altruismo del volontariato non si ferma davanti a nulla e noi siamo
lieti di darne atto con rispetto. Ci auguriamo, per
altro, che queste manifestazioni continuino ancora e ancora fino a
rendere le manovre di disostruzione delle vie
aeree, soprattutto quelle
dei bambini, naturali e
istintive. E’ questa una
magnifica forma di progresso, che fa salire di
uno scalino l’umanità!.
Sca
Anno XII n. 31 - 31 agosto 2012
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POLITICA
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Conte continua a pungolare
l’amministrazione Chiavetta
Asilo nido comunale e nuove condotte
per il gas a San Giacomo e Cretarossa
di Francesco Marzoli
In questa seconda metà d’agosto, il
clima politico è ancora
una volta «riscaldato»
dall’ex sindaco ed assessore alla trasparenza
della prima giunta Chiavetta, Carlo Conte. Dopo
essere intervenuto sulla
questione legata al
bando per la formazione
di una graduatoria volta
ad individuare i supplenti per l’asilo nido comunale, questo nuovo
intervento riguarda la
questione del gas, cosa
che, quando era assessore, lo stesso Conte
stava tentando di affrontare a piedi pari. «Alcuni
giorni fa – ha affermato –
ho letto che il sindaco
Chiavetta ha dichiarato,
quasi fosse una conquista, che verranno realizzati sei chilometri di
nuova rete del gas, nelle
zone di San Giacomo e
Cretarossa. A causa del
periodo di ferie, non ho
ancora avuto modo di
vedere la delibera, ma ne
ho sentito parlare in termini entusiastici. Visto,
però, che il gestore del servizio
ci doveva ancora
18 chilometri di
condotte, con un
contratto ampiamente scaduto ad
aprile 2009 – ha
tuonato Conte –
ed anche un bel
po’ di soldini, ora,
forse, si rinuncia a
tutto questo per
un po’ di “rete
elettorale”. Un Comune serio – ha
concluso
l’ex
primo cittadino –
avrebbe fatto una nuova
gara e contrattato l’eventuale proroga da una posizione di forza: Anzio,
ad esempio, di chilometri ne ha ottenuti 60 in
cambio della proroga;
chissà se anche a Nettuno la proroga è stata
contrattata». Dichiarazioni al vetriolo, dunque,
che fanno di Conte uno
degli uomini politici
della città tra i più attivi
di questa calda estate
2012.Sca
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NETTUNO
Anno XII n. 31 - 31 agosto 2012
Con la fine dell’estate finisce la pax
Nella città del Tridente si delineeranno alleanze, liste e progra
di Fra.Mar.
L’estate di «pax
politica» sta per finire:
da settembre si comincerà a fare sul serio, in
un rush finale che, fino
alla prossima primavera,
quando Nettuno dovrà
eleggere la nuova amministrazione comunale,
conoscerà un paio di
giorni sosta giusto a cavallo del Santo Natale.
Partiti, liste civiche, uomini politici di vecchia
data e novelli aspiranti
consiglieri
dovranno
svelare le proprie carte,
al di là di convegni, ipotesi, disponibilità e
quant’altro. Settembre,
infatti, sarà il mese decisivo per capire chi aspirerà a succedere Alessio
Chiavetta al primo piano
del palazzo comunale,
guardando la città dal
bel balcone che guarda
al lungomare ed al porto
turistico. Una lunga
campagna elettorale,
dunque, che porterà
Nettuno al voto dopo
cinque anni di governo
del centrosinistra, tor-
Novità menù di Pesce
Primo - secondo
Contorno Dolce
½Acqua
€ 16,00 a persona
Anno XII n. 31 - 31 agosto 2012
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ANZIO
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x politica a Nettuno come ad Anzio
ammi politici per i cittadini sempre più confusi
nato alla guida del paese
dopo un dominio di
sette anni e mezzo del
centrodestra, seguito dai
lunghi 30 mesi di commissariamento seguiti
allo scioglimento del
consiglio
comunale.
Chissà se a guidare il
centrosinistra sarà ancora il quasi 35enne
Chiavetta: se, infatti,fino
a qualche mese fa sembrava scontata la sua riconferma alla guida
della coalizione, alcune
spaccature interne al
centrosinistra
hanno
portato, proprio prima
del periodo di ferie, alla
formazione del comitato
promotore per le prima-
rie di centrosinistra, il
quale raccoglie esponenti politici di rilievo,
come Maurizio Petrungaro, Francesca Tammone, Marcello Graziosi
e Giuseppe Giallongo,
nonché i due ex assessori Roberta Bianchi e
Giampiero Pedace. D’altra parte, però, vi sono
Api, Udc e Idv che, forti
dell’accordo di gennaio,
sottolineano come la
guida di Chiavetta alle
prossime elezioni sia ancora valida, con la compagine dei centristi che
soffre di un’altra spaccatura interna, mentre
l’Api ha visto uscire due
esponenti di spicco
come gli ex assessori Alberto Andolfi e Riccardo
Ferrante. Insomma, una
situazione non facile,
che ha un riflesso simile
anche nel centrosinistra,
dove la forza elettorale
del Pdl, primo partito in
città in varie recenti tornate elettorali, potrebbe
dividersi in più tronconi,
visto che sarebbero almeno tre i «papabili»
candidati a sindaco di
quest’area, unitamente
ad altre posizioni politiche, sempre legate al
centrodestra, che potrebbero esprimere un
altro paio di candidati. A
giocare un ruolo importante, ovviamente, sa-
ranno le liste civiche, le
quali potrebbero anche
accomunare persone
che, originariamente,
avevano visioni politiche
diverse. A chiudere il
quadro, infine, vi è l’incognita 5 Stelle, i cui
componenti potrebbero
attivarsi per una candidatura, e la certezza di
Piero Tirocchi, già dichiaratosi come sfidante
di Chiavetta dal marzo
scorso, in procinto di allestire la sua lista «Il Comune dei cittadini».
.Sca
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ATTUALITÀ
Anno XII n. 31 - 31 agosto 2012
Punteruolo Rosso, non si riesce a bloccare
l’epidemia ad Anzio e Nettuno
Soffre maggiormente la città del Tridente con tagli continui
lungo le strade cittadine
Un’epidemia senza
fine. È così che si connota,
da ormai tre anni, a Nettuno, l’attacco del famigerato punteruolo rosso alle
palme del territorio. A tre
settimane di distanza dall’ultimo taglio di questo
tipo di essenza arborea, andato in scena su pizza Cavalieri di Vittorio Veneto,
un altro albero è stato assalito dallo scarabeo rosso
con volto appuntito: si
tratta di una delle ultime
palme site su viale Giacomo Matteotti a pochi
passi dal Santuario di Nostra Signora delle Grazie e
Santa Maria Goretti, posizionata quasi dieci anni fa
accanto alla fontana che
anticipa lo spartitraffico
precedente la Chiesa. Un
attacco che arriva dopo
mesi di silenzio, almeno sul
lungomare, andando a colpire proprio nel
cuore della città litoranea: sembrerebbe
proprio,
infatti, che nulla si
riesca ad escogitare
per arginare questo
fenomeno,
ben
combattuto,
invece, nella vicina
Anzio, dove il rapporto morti/salvataggi è sicuramente
maggiore rispetto a
Nettuno,
dove
ormai non si contano più
gli abbattimenti a causa del
punteruolo. Proprio su lungomare Matteotti era iniziata
l’emergenza:
nell’ormai lontano novembre 2009, quando stava imperversando, per l’uomo, il
famosissimo virus dell’H1N1, di fronte al Comune,
quasi
improvvisamente, le foglie
di una delle palme presenti
si afflosciarono nel giro di
due o tre giorni: subito iniziarono le riflessioni sull’accaduto, ma quando si capì
cosa stava succedendo era
troppo tardi: dopo pochi
giorni, infatti, altre due
palme fecero la stessa fine,
iniziando così ad aprire la
crisi ambientale dovuta al
punteruolo. Da quel momento, ovviamente, iniziò
l’interesse dell’opinione
pubblica ed anche la somministrazione di trattamenti: lo scarafaggio rosso,
però, si nutriva e si moltiplicava, entrando nelle proprietà
private
e
martoriando altre palme,
giungendo in location
come il Belvedere, dove
ormai non esiste più alcuna
palma, oppure nella zona di
Santa Barbara, anch’essa,
specialmente in via delle
Sterlizie, fortemente colpita
dall’invasione del punteruolo. Quando finirà questa emergenza? Purtroppo
nessuno ancora può dirlo: il
dato, però, è che il patrimonio ambientale di palme
della città di Nettuno si sta
decimando sempre di più e,
almeno sul lungomare, le
belle essenze arboree non
sono ancora state rimpiazzate con altre specie non attaccabili dallo scarabeo
proveniente dall’oriente,
ormai noto in tutta Italia
per la sua temibile voracità.
Sca
Anno XII n. 31 - 31 agosto 2012
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ANZIO
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Tunisini arrestati dalla Polizia
per furto in spiaggia
Approfittavano della disattenzione
dei bagnanti nelle spiagge libere
Si sono finti dei
normali bagnanti, intenti a giocare a calcio,
per poi derubare all’interno delle borse lasciate
incustodite sulle spiagge
libere di Anzio e Nettuno. È questo il «passatempo» estivo che ha
portato due tunisini, di
20 e 22 anni, all’arresto
in flagranza di reato da
parte dei poliziotti del
commissariato di Anzio,
intervenuti nei pressi
dell’arenile per bloccare
la fuga dei due stranieri
che, vista la dinamica dei
fatti, potrebbero aver
avuto anche un terzo
complice. Entriamo nello
specifico. Intorno alle 13,
i due tunisini, approfittando della distrazione e
dei bagni delle persone
arrivate sulle spiagge libere, si sono messi a rovistare in alcune borse.
Mentre stavano frugando
in quella di una delle
donne presenti, però, il
loro pallone è «sfortunatamente» finito contro
l’ombrellone della signora che, girandosi, ha
sorpreso i due ladruncoli
intenti ad arraffare ciò
che di valore vi era nelle
borse. A quel punto, la
donna ha iniziato a chiedere aiuto, urlando
anche ai due ladri di lasciare al loro posto gli
averi contenuti nelle
borse: di tutta risposta,
però, i tunisini, stando
ad una nota diffusa dalle
agenzie, hanno proseguito, del tutto intimoriti,
a cercare qualcosa da rubare, impossessandosi di
un telefono cellulare di
ultima
generazione
prima di fuggire a gambe
levate. Alcuni bagnanti,
unitamente al marito ed
al figlio della donna, che
al momento dei fatti stavano facendo un bagno,
si sono messi all’inseguimento della coppia di
malviventi, chiamando
contemporaneamente il
113. Raggiunti, i due
hanno anche aggredito
alcune persone, prima
che gli agenti della polizia di Anzio, giunti nel
parcheggio vicino alla
spiaggia mentre erano in
servizio di prevenzione
sul litorale, bloccassero i
due tunisini, arrestandoli
per furto. Il cellulare trafugato, purtroppo, non è
stato ritrovato. Secondo
le note d’agenzia, durante la fuga i due ladruncoli
potrebbero
averlo passato ad un
complice, riuscito a fuggire alla morsa dei poliziotti
ed
all’inseguimento dei bagnanti. Quando si è al
mare, dunque, occorre
fare molta attenzione a
non lasciare i beni di valore incustoditi. Sca
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DALLA PRIMA ...
Anno XII n. 31 - 31 agosto 2012
Cerca di rubare spiccioli dalla macchinet
Viene ucciso dal vig
È successo al Padiglione Faina degli Ospedali Riuniti Anzio N
.Il suono dell’allarme, la corsa verso l’interno
del
nuovo
padiglione dell’ospedale
Riuniti di Anzio, la scoperta del ladro, la fuga, lo
sparo, i minuti di agonia,
la morte. Una sequenza
terribile, quella che, alle
22 e 30 circa di venerdì 24
agosto, ha scosso il nosocomio anziate, all’interno del quale si è
purtroppo consumato
un omicidio. Una guardia giurata di 46 anni, appartenente ad un istituto
privato, la Nuova Metronotte Città di Roma, ha
infatti esploso un colpo
di pistola nei confronti di
Massimiliano Andrioli,
49enne di Nettuno, pregiudicato, beccato mentre stava forzando la
macchinetta del caffè,
tentando
presumibilmente di asportarne l’incasso, sita accanto ad
altri due distributori automatici di merendine. Il
vigilantes, nello specifico, ha raggiunto il
nuovo
padiglione
«Faina» dopo aver appreso, all’interno della
guardiola di sicurezza
sita nel piazzale dell’ospedale, che l’allarme
stava suonando. Il padiglione, infatti, di norma
viene chiuso alle 21 e
dunque nessuno sarebbe
dovuto essere presente
all’interno dei locali
ospedalieri. Entrato nella
struttura, la guardia giurata avrebbe sentito dei
rumori provenire dalla
zona dei distributori automatici: è qui che si è
trovato di fronte l’Andreoli, armato di piede di
porco ed intento a scassinare i suddetti distributori. Secondo una prima
ricostruzione, sembrerebbe che inizialmente il
ladruncolo abbia impugnato fortemente il ferro,
prima di fuggire quasi
subito lungo il corridoio
dell’ospedale. È qui che
la guardia giurata gli
avrebbe intimato di desistere e dove sarebbe partito il colpo, che a detta
dello stesso vigilantes,
interrogato ieri mattina
presso la procura delle
Repubblica di Velletri dal
sostituto Giuseppe Patrone, sarebbe stato accidentale. Un proiettile che
potrebbe aver sfiorato
l’avambraccio e la mano
del defunto, viste le ferite
presenti sul corpo, prima
di trafiggergli l’emitorace
sinistro, creando un’insanabile ferita al cuore. Andrioli, però, è continuato
a fuggire, scendendo
dalla scala d’emergenza
sul parcheggio dell’ospedale e raggiungendo il
muro perimetrale di via
Casal di Claudia, sulla cui
soglia ed inferriate vi
sono ben visibili le tracce
del suo sangue. Arrivato
sulla strada, altro luogo
dove ha perso sangue, il
49enne si è diretto verso
Nettuno, ma pochi metri
dopo si è accasciato al
suolo. Nel frattempo, la
stessa guardia giurata ha
allertato i soccorsi del
118, i quali hanno il presidio proprio nell’ospedale ed hanno raggiunto
in pochi istanti il moribondo. Portato ancora
vivo nell’attiguo pronto
soccorso, è però spirato a
causa della ferita mortale
causata dal proiettile.
Contestualmente, è stato
chiamato anche il 113: gli
agenti del commissariato
di Anzio hanno ovviamente portato immediatamente negli uffici
neroniani il vigilantes,
tenendolo a disposizione
dell’autorità giudiziaria
che aveva confermato
l’arresto e il Carcere.
Sca
Anno XII n. 31 - 31 agosto 2012
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DALLA PRIMA ...
19
tta del caffè.
gilante che lo ha scoperto
Nettuno. La vittima Massimiliano Andrioli 49 anni di Nettuno
Il Vigilante ora è agli arresti domiciliari
in attesa del processo
Convalidato l’arresto. Le indagini proseguono
per chiarire la dinamica dei fatti
.Si è svolto martedì mattina presso il
Carcere di Velletri l’interrogatorio di garanzia
della guardia giurata
46enne. Il Giudice per le
indagini preliminari De
Angelis, alla luce di
quanto dichiarato dalla
guardia giurata e stando
alle indagini condotte
congiuntamente dalla
Procura della Repubblica
di Velletri, dalla Questura
di Roma e dal Commissariato di Anzio, ha deciso per la convalida
dell’arresto. La guardia
giurata dovrà attendere
l’inizio del processo recluso ma agli arresti domiciliari. Quando fu
arrestato il vigilantes fu
accusato genericamente
di omicidio. Adesso si
dovrà capire se tale reato
sarà rubricato in preterintenzionale, volontario
o colposo, ma il giudice
si riserva di attendere gli
esiti delle perizie ancora
in fase di accertamento
da parte degli investigatori. L’unica cosa che
avrebbe sostenuto il vigi-
lantes della Metronotte
Città di Roma è che il
colpo della sua Browing
calibro 9 sia partito accidentalmente, dopo aver
sorpreso il ladro nel padiglione Faina intento a
scassinare la macchinetta del caffè. E le indagini partono proprio da
qui e gli inquirenti
stanno lavorando per risalire all’esatta dinamica
dei fatti. Sulle prime è
sembrato
che
Andrioli, dopo
aver brandito il piede
di porco, si
sia dato alla
fuga
nei
corridoi e
proprio
nella corsa
potrebbe
essere stato
esploso il
colpo mortale.
Le
p r i m e
tracce
di
sangue della
vittima si
v e d o n o
fuori
dal
Faina dalla
recinzione fino a via
Casal di Claudia, dove
poi l’uomo si è accasciato in fin di vita. Per le
indagini sarà fondamentale conoscere i risultati
dell’esame autoptico sul
corpo di Andrioli. Dal
foro situato sul corpo
della vittima infatti si
potrà capire innanzitutto
la direzione di entrata del
proiettile e l’eventuale
compatibilità con le fe-
rite alla mano e all’avambraccio. Si era parlato
anche di due colpi
esplosi ma dal commissariato di Ostia, il dottor
Franco ha fugato ogni
dubbio. Inoltre c’è la
questione del bossolo le
cui ricerche sono andate
avanti per due giorni
sulla
scena
del
delitto.Sca
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ATTUALITÀ
Anno XII n. 31 - 31 agosto 2012
Balneabilità delle acque ad Anzio,
le dichiarazioni dell’Assessore Placidi
L’Amministrazione anziate risponde agli attacchi
e alle richieste di dimissioni
«La persona che, irresponsabilmente, ha falsificato le analisi dell’Arpa per poi diffonderle tramite
internet, sarà chiamata a rispondere di questo grave
atto davanti alle autorità competenti». È questo il
forte messaggio lanciato dall’assessore alle politiche
ambientali, nonché vice sindaco di Anzio, Patrizio
Placidi, in merito all’ormai annosa questione dei dati
dell’agenzia regionale che sancisce la balneabilità
delle acque del territorio. «Ribadisco che le analisi
dell’Arpa Lazio confermano la balneabilità del mare
di Anzio lungo l’intero tratto di costa – ha asserito
Placidi - Se qualcuno pensa di fare campagna elettorale contro la città, mortificando il lavoro dell’amministrazione, degli stabilimenti balneari e delle attività
commerciali alle prese con una delicata situazione
economica nazionale, si sbaglia di grosso. È stato rea-
lizzato un collage – ha tuonato il vice sindaco - con le
analisi dell’Arpa Lazio e sulla base di un dato falsificato sono state chieste le dimissioni dell’amministrazione, rea di non aver emesso un divieto di
balneazione in riferimento ad un dato che non esiste. Chiaramente la notizia è stata amplificata via internet e da alcune testate che di fatto, come
chiariranno le autorità competenti, commentavano
un dato falso e privo di qualunque fondamento».
Placidi è un fiume in piena. «Prima si fa credere che
il depuratore non funziona – ha aggiunto - salvo poi
verificarne l’esatto contrario; poi si falsificano le analisi con l’intento di delegittimare la conquista della
Bandiera Blu della quale la città deve essere orgogliosa. Poi si chiede di emettere divieti di balneazione
che non hanno alcuna ragione di esistere. Di tutto
questo e del danno creato, ad arte, all’economia cittadina qualcuno sarà chiamato a rispondere». L’ultima battuta è sempre sulla balneabilità. «Come per
incanto, da quando è operativa la task force marepulito, che monitora il litorale, l’acqua è tornata limpida. È chiaro che ci troviamo in presenza di
fenomeni sporadici di smaltimento non corretto ed a
questo proposito, nei giorni scorsi, abbiamo individuato e duramente sanzionato un condominio, ubicato sulla litoranea, che conferiva in mare in maniera
non idonea». Insomma, dichiarazioni fortissime che
il vice sindaco anziate ha voluto proferire dopo giorni
e giorni di polemiche, nate soprattutto, come da lui
stesso asserito, su internet: secondo Placidi, infatti, il
danno d’immagine creato per Anzio da questa lunga
diatriba è stato importante. Sca
Problemi per Via Campoleone
e Via Gavignano a Nettuno
Via Campoleone e via Gavignano. Due strade di Nettuno che, unendosi, collegano via dei Frati e la
provinciale Padiglione-Acciarella, fungendo da parallela alla Nettuno-Velletri. Due arterie, purtroppo, segnate da importanti problemi a livello di tenuta del manto stradale. Grazie ad una segnalazione dei residenti, infatti, abbiamo percorso entrambe le strade nella mattinata di ieri, riscontrando la presenza di veri
e propri crateri su quasi tutto il suddetto percorso, con problemi più evidenti su via Campoleone, direttrice
che attraversa una zona ormai densamente abitata. Fare lo slalom tra le buche, per automobilisti, ciclisti e
centauri, è d’obbligo: ogni pochi metri, infatti, vi sono una o più voragini stradali aperte da diverso tempo,
le quali lasciano intravedere non un precedente strato d’asfalto, ma direttamente il fondo della strada. Segno
che il problema non è di breve durata.
Anno XII n. 31 - 31 agosto 2012
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ATTUALITÀ
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Vendemmia del Cacchione, le previsioni la
danno migliore dell’anno scorso
Nonostante un calo nazionale nel Lazio
si profila un andamento positivo
In una situazione di calo del 10%, sul territorio nazionale, rispetto agli ultimi cinque anni di produzione vinicola, la vendemmia nel Lazio, ed in
particolare anche nella zona di Nettuno, dove sappiamo prodursi l’ottimo vino «Cacchione» Doc, potrebbe essere migliore rispetto al resto d’Italia. Ad
affermarlo, in questi giorni di gran caldo, è la Coldiretti, l’organizzazione presieduta, a livello nazionale, da Sergio Marini. La vendemmia, infatti,
rispetto agli altri anni, è iniziata, per lo meno al Nord
e per quanto concerne i vini Franciacorta, già dall’8
agosto. «La qualità delle produzioni vinicole si annuncia tra buona e ottima – scrivono dalla Coldiretti
- I risultati produttivi definitivi dipenderanno dall’andamento climatico delle prossime settimane,
anche se il caldo e la siccità si sono fatti sentire nei
vigneti. Le alte temperature hanno già causato problemi, seppur con risultati differenti sul territorio italiano. I cali produttivi maggiori si dovrebbero
verificare nelle regioni che hanno sofferto di più la
mancanza di pioggia, dalla Puglia al Veneto, dalla Toscana all’Emilia-Romagna, dal Piemonte al Friuli Venezia Giulia. Problemi anche per i vigneti di
Lombardia, con una situazione grave proprio in
Franciacorta dove si stima un calo di oltre il 20 per
cento della produzione. Decisamente migliore la situazione nelle altre regioni, tanto che nel Lazio, in Sicilia e in Sardegna si potrebbe avere un aumento».
Per quanto riguarda Nettuno, la vendemmia notturna, in alcune aziende del territorio, è già una pratica sperimentata per garantire una migliore riuscita
del prodotto finale, visto che l’uva proveniente dal vigneto di «Bellone», vero nome del Cacchione locale,
andrebbe vendemmiata a temperature non troppo
eccessive. «Secondo il rapporto su vino e clima realizzato da Coldiretti – conclude la nota - la raccolta
delle uve nel 2012 avviene con circa un mese di anticipo rispetto a 30 anni fa per effetto dei cambiamenti
climatici che si sono verificati nella Penisola e che
hanno smentito antichi proverbi e testi scolastici con
un anticipo della vendemmia rispetto al tradizionale
mese di settembre. A cambiare è stata anche la gradazione alcolica che è aumentata di un grado».Sca
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ATTUALITÀ
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Anno XII n. 31 - 31 agosto 2012
Problemi per Via Campoleone e
Via Gavignano a Nettuno
Due strade di Nettuno che, unendosi, collegano via dei Frati
e la provinciale Padiglione-Acciarella
Via Campoleone e via Ga
vignano. Due strade di Nettuno che, unendosi, collegano via dei Frati e la
provinciale Padiglione-Acciarella, fungendo da parallela
alla Nettuno-Velletri. Due arterie, purtroppo, segnate da
importanti problemi a livello
di tenuta del manto stradale.
Grazie ad una segnalazione
dei residenti, infatti, abbiamo
percorso entrambe le strade
nella mattinata di ieri, riscon-
trando la presenza di veri e propri
crateri su quasi tutto il suddetto
percorso, con problemi più evidenti su via Campoleone, direttrice che attraversa una zona
ormai densamente abitata. Fare lo
slalom tra le buche, per automobilisti, ciclisti e centauri, è d’obbligo:
ogni pochi metri, infatti, vi sono
una o più voragini stradali aperte
da diverso tempo, le quali lasciano
intravedere non un precedente
strato d’asfalto, ma direttamente il
fondo della strada. Segno che il
problema non è di breve durata.
.Sca
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ANZIO - NETTUNO
Anno XII n. 31 - 31 agosto 2012
Anzio e Nettuno, si sfiorano i 100m
secondo l’ultimo censimento Istat
50.352 ad Anzio e 45.338 a Nettuno. Le donn
95.690. È questo il numero ufficiale degli abitanti dei due centri del litorale romano, ossia Anzio e
Nettuno, stando ai dati diffusi dall’Istat, tramite il
loro sito ufficiale, dopo le prime risultanze fornite dal
censimento della popolazione effettuato nel 2011.
Un dato importante, che rende l’idea di come, insieme, i due Comuni,
che anche geograficamente rappresentano un continuum
quasi ad essere una
sola località, siano
cresciuti a dismisura,
rappresentando, con
Aprilia, i centri più
popolati vicini alla
città di Latina, pur
essendo i due Comuni costieri sotto la
giurisdizione della
Capitale.
Vediamo i dati nel
dettaglio. Iniziamo
da Anzio: nella località che, duemila anni fa, ha dato
i natali all’imperatore Nerone e Caligola, gli abitanti
censiti nel 2011 sono 50.352. Un incremento importante, dovuto anche all’esplosione del mercato edilizio, dovuto all’approvazione, negli anni scorsi, del
nuovo piano regolatore generale che ha visto moltiplicarsi le unità abitative presenti. Di questi oltre
50mila abitanti, 24.683 sono uomini, mentre 25.669
sono donne: tale peculiarità, ossia la superiorità delle
donne rispetto agli
uomini, è un dato
che
ritroveremo
anche a Nettuno e
negli altri tre Comuni che, in chiusura, analizzeremo,
ossia Velletri, Lariano ed Artena. Restando ad Anzio,
comunque,
dobbiamo dire che le famiglie presenti sono
21.537 mentre le
abitazioni censite
sono 29.362. Spostandoci a Nettuno,
Via Firenze, 68/B Nettuno
Anno XII n. 31 - 31 agosto 2012
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ANZIO - NETTUNO
25
mila residenti,
t
ne sono di più. Da sapere l’incidenza degli stranieri
ossia alla cittadina confinante con Latina, troviamo
45.338 abitanti, circa 5mila in meno della vicina
Anzio. Di questi, 21.895 sono uomini, mentre 23.443
sono donne; le famiglie, infine, sono 18.498 mentre
le abitazioni censite sono 21.312. Gli ultimi due comuni del litorale laziale, dunque, contano da soli un
bacino d’utenza notevole: sarà interessante capire,
quando verranno pubblicati gli altri dati, quale sia
l’incidenza degli stranieri e, magari, anche le professioni ed i titoli di studio di chi vive in
questa zona che, fin
dall’antichità, poggia
le sue radici verso il
mare e la terra, per
quanto riguarda le attività della pesca e
dell’agricoltura. In
chiusura, comunque,
vale la pena dare uno
sguardo anche alla
zona sud dei Castelli
Romani ed all’Area
Casilina. In tal senso,
spicca il dato di Velletri con i suoi 52.744
abitanti, ben più di Anzio. Di questi, 25.750 sono uomini e 26.994 sono donne, con 20.810 famiglie e
20.024 abitazioni censite. Risultati ben più bassi, invece, per i piccoli centri di Lariano ed Artena. Nel
primo gli abitanti sono 12.922, con 6.365 uomini e
6.551 donne; le famiglie sono 4.600 e le abitazioni
censite 4.463. Ad Artena, infine, gli abitanti sono
13.688, in grande crescita rispetto al passato, composti da 6.799 uomini e 6.889 donne. Le famiglie
sono 5.159 e le abitazioni
censite
5.028. Insomma,
dei dati statistici alquanto
interessanti, sui quali si
potrà riflettere profondamente
capendo
anche,
quando saranno
noti, i flussi migratori in entrata ed in
uscita da questi
centri piuttosto importanti della provincia di Roma.
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CRONACA
Anno XII n. 31 - 31 agosto 2012
Pensionato di Falasche arrestato
per possesso di droga
Nella sua abitazione aveva 6 chili di hashish
e 10mila euro in contanti
Da raccontare un’altra operazione antidroga dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Anzio che hanno tratto in arresto un
pensionato 63enne con l’accusa di detenzione ai fini di
spaccio di un ingente quantitativo di droga, nella fattispecie hashish. I militari avevano notato movimenti sospetti e un insolito via vai presso l’appartamento
dell’uomo arrestato e a conclusione di un'attività di osservazione, pedinamento e controllo hanno bloccato
l’uomo all’interno della sua casa situata in località Falasche
di
Anzio. All'atto
dell'irruzione
l'uomo
ha
cercato di disfarsi
dello
stupefacente
dal balcone
ma
l'intervento tempestivo
dei
militari, che
p re v e n t i v a mente avevano preso il
controllo di
tutta l'abitazione, ha evitato che ciò
avvenisse ed
ha consentito
di recuperare
tutto il materiale che veniva quindi sottoposto a sequestro, anche per i successivi esami di laboratorio. Complessivamente i Carabinieri al termine della
perquisizione hanno rinvenuto ben 6 Kg. di hascish, già
suddivisi in panetti da 100 grammi, nonché la somma
contante di circa 10.000 euro, sicuramente provento
dell'attività illecita. Una volta bloccato l'anziano è stato
condotto presso la sede della Compagnia Carabinieri di
Anzio per le formalità di rito per essere poi tradotto
presso la Casa Circondariale di Velletri a disposizione
dell'Autorità Giudiziaria dell'omonimo Tribunale.
L'operazione, che non è la prima dell'inizio dell'anno
di questa entità, rappresenta un risultato operativo di
notevole rilievo anche dal punto di vista economico se
si considera che solo
il quantitativo oggetto
di questo sequestrato
immesso sul mercato
avrebbe avuto un elevato ritorno economico. Le indagini non
sono comunque concluse e continuano
serrate sia per risalire
ai canali di approvvigionamento dello stupefacente
e
soprattutto per accertare la posizione dell'uomo e capire se è
inserito a pieno titolo
nell'attività di spaccio
o se si limitava a mantenere la sostanza per
conto di altri.Sca
Anno XII n. 31 - 31 agosto 2012
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ATTUALITÀ
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Nuovi cestini per i rifiuti presso
il Borgo Medievale di Nettuno
Una soluzione che va verso la salvaguardia
del decoro del patrimonio storico della città
di Fra.Mar.
Un tentativo di conferire decoro al Borgo
Medievale. Potrebbe essere letta così l'installazione
di molti nuovi cestini dei rifiuti in diversi punti della
parte storica di Nettuno, sulla quale si è spesso disquisito circa le precarie condizioni in cui alcune
zone della stessa versano. Nelle scorse ore, infatti, in
tanti hanno potuto notare l’attività di messa in
opera degli arredi, la cui funzione dovrà essere importante nell’evitare che, soprattutto nelle ore notturne, i tanti giovani frequentatori dei circoli e dei
locali del Borgo abbandonino in terra qualsiasi tipo
di rifiuto. Un problema, questo dei bicchieri di plastica e delle bottiglie gettate sullo storico selciato del
Borgo, che si ripete quotidianamente, con gli operatori ecologici costretti ad operazioni di pulizia importanti in tutte le viuzze e sul sagrato della chiesa di
San Giovanni. L’impegno della polizia locale, negli
orari di servizio, nel pattugliamento del Borgo e nel
controllo, ha fatto anche sì che i reati ed i vandalismi
diminuissero rispetto al recente passato: purtroppo,
però, le problematiche non finiscono qui. La situazione più grave, infatti, come andiamo ribadendo da
anni, è quella del Cavone, ossia il camminamento
sovrastante le mura che guardano al porto turistico:
è lì che, grazie alla mancanza di videosorveglianza,
si consumano le inciviltà più importanti. La zona retrostante San Giovanni, invece, anche questa non coperta dal controllo video, è spesso presa come
orinatoio, tanto che su via delle Campane, il piccolo
vicolo che si trova sul retro della Collegiata, qualche
tempo fa vennero affissi dei cartelli che invitavano a
non prendere la strada come un bagno pubblico.
L’importante, però, è che si vedano i primi segnali di
miglioramento: il Borgo, infatti, è un patrimonio di
Nettuno, dei nettunesi e di tutte le persone che vi
passano le giornate. È per questo che ogni intervento migliorativo
e di sistemazione
è ben accetto, soprattutto nell’ottica di risolvere le
p ro b l e m a t i c h e
esistenti ed evitare che si ripetano brutte scene
viste in passato
nelle storiche e
suggestive viuzze.
Arrestata 48enne di origine sarda
per furto in spiaggia
La donna a Nettuno bloccata mentre sottraeva borse da sotto gli ombrelloni
Ancora un arresto, a Nettuno, a causa dei furti sulle spiagge della città. A bloccare l’attività illecita
di una 48enne italiana, di origine sarda, vissuta per molti anni in Canada, sono stati i carabinieri della stazione di Nettuno che, da qualche giorno, avevano predisposto servizi di controllo, in divisa e in borghese,
presso le spiagge più sensibili al fenomeno dei furti di oggetti lasciati incustoditi sotto gli ombrelloni. «La
scena – si legge nella nota diramata dal capitano Ugo Floccher, comandante della compagnia di Anzio –
si è riproposta presso alcuni stabilimenti di Nettuno allorquando la donna in questione, approfittando sia
della distrazione dei bagnanti che della grande affluenza di persone, aveva cercato di asportare delle borse
lasciate sotto gli ombrelloni; per sua sfortuna una signora, presente sul posto e più attenta degli altri, si è
accorta della situazione ed ha subito dato l’allarme ai carabinieri che sono giunti nelle immediatezze perché si trovavano nei paraggi proprio per effettuare un servizio di prevenzione sulle spiagge. La donna, che
fra l’altro ha diversi precedenti penali, è stata quindi arrestata e tradotta presso la propria abitazione di Nettuno dove è stata sottoposta agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicata con rito direttissimo». Nei
giorni scorsi, invece, i poliziotti avevano arresto, per i medesimi motivi, due cittadini tunisini.
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ATTUALITÀ
Anno XII n. 31 - 31 agosto 2012
Diportisti sfrattati a Nettuno,
questione ancora aperta
Dopo il ricorso de “Il Delfino”
l’Arma Aeronautica scrive a Chiavetta
Continua ad essere attuale, a Nettuno, la
questione dello sgombero delle tre associazioni che,
fino al 30 settembre prossimo, avranno la possibilità di esercitare la loro attività diportistica e di piccola pesca nelle aree gestite sul terreno demaniale,
ossia negli arenili sottostanti l’ex Divina provvidenza e le vicine case di cura, nonché quella di piazzale Guido Cicco, sotto all’impianto di depurazione.
Dopo il ricorso promosso dall’associazione «Il Delfino», stavolta è l’associazione arma aereonautica
«Roberto Clavari» a scrivere al sindaco Chiavetta ed
al dirigente dell’area demanio, Gianluca Faraone, peraltro firmatario delle tre ordinanze di sgombero, al
fine di chiedere chiarezza e, soprattutto, un luogo
dove poter continuare ad esercitare le proprie attività. «In esito a quanto disposto con l’ordinanza del
23 luglio – si legge nella missiva recapitata anche a
tutti i consiglieri comunali – si prende atto della volontà di codesto Comune e si assicura, in linea di
principio, ottemperanza per il rispetto di quanto disposto. Comunque, al riguardo, si specifica che il tenente colonnello Roberto De’ Pompeis, presidente
dell’associazione arma aereonautica, titolare della
concessione di cui trattasi, non ha avuto alcuna no-
tifica, ma ha preso visione ed atto del contenuto dell’ordinanza solo pochi giorni addietro dall’albo pretorio comunale. Ciò in quanto l’originale del
documento è stato inopinatamente ritirato da persona non titolare del titolo concessorio». Oltre a ciò,
dall’associazione sottolineano lo stato d’animo di
preoccupazione e d’ansia dei soci per la vicenda, facendo anche un’esplicita richiesta. «Il presidente dell’associazione – conclude l’atto – chiede al sindaco
di Nettuno pro tempore l’assegnazione in concessione di un pari numero di posti barca nel porto regionale pubblico, denominato Marina di Nettuno,
tenendo conto del modesto ingombro di ciascuna
imbarcazione sia per la loro collocazione nel bacino
portuale, sia ai fini della determinazione del canone
concessorio». Su tale interessante punto è intervenuto Piero Tirocchi, consigliere comunale d’opposizione e già dichiarato candidato a sindaco.
«Chiederò la convocazione di un consiglio comunale
straordinario – ha affermato – per ciò che riguarda
tutte e tre le associazioni diportistiche. Sono cittadini
di Nettuno e bisogna fare anche i loro interessi. Per
quanto concerne il porto, dimostrerò che quella
struttura è dei nettunesi e come tale deve essere a disposizione di chi ne fa richiesta»
Via delle Camelie a Nettuno, strada colabrodo
Buche e macchine parcheggiate selvaggiamente
creano problemi
Una strada colabrodo, proprio nel cuore di Santa Barbara. È questa la segnalazione che ci è giunta
nelle scorse ore in via delle Camelie, a Nettuno, dove le buche presenti, giorno dopo giorno, sembrano divenire sempre più profonde. Soprattutto nell’ultimo tratto della strada, a tal proposito, la circolazione, qualora le auto siano parcheggiate su ambedue i lati, non è facile, proprio a causa delle buche. Occorre rallentare
tantissimo e fare gimkane. Un problema, purtroppo, comune a tante strade della città, ma anche del quartiere. Nella vicina via Anemoni, infatti, non mancano episodi simili, forse anche a causa della concomitanza
di un cantiere. Come abbiamo visto nei giorni scorsi, poi, è soprattutto la periferia a subire di più le distrazioni stradali. Emblematici i casi di via Romana Antica e via della Chiusa, sofferenti dello sfaldamento del
manto stradale da tantissimo tempo.
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Anno XII n. 31 - 31 agosto 2012
Sindaci, Magistrati, Cittadini insieme
per discutere su legalità e trasparenza
Convegno organizzato dall’Associazione “ControCorrente”
di Alessandra Russo
Un’ora e mezzo di dibattito sono servite a chiarire
che cosa si intende con il termine “legalità” e quali sono le
posizioni da prendere contro la difficile realtà locale. il
giorno martedì 28 agosto 2012 alle ore 17.00 l’Associazione
culturale “Controcorrente” ha organizzato nella sala Consiliare di Villa Corsini Sarsina ad Anzio, un incontro, moderato dalla giornalista Laura D’Amore, per capire il
confine tra legalità e illegalità in periferia. Alla presenza di
tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine e degli amministratori comunali di Anzio e di Nettuno, si è svolto il convegno intitolato “Trasparenza e Legalità: amministratori
pubblici, magistrati e cittadini non sono nemici. Incontriamoci”, durante il quale sono intervenuti in ordine: il
dottor Ciro Palumbo professore di filosofia del diritto
presso La Sapienza di Roma, il sindaco di Anzio Luciano
Bruschini, il sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta, il magistrato del tribunale di Velletri dottor Lucio Di Lallo e il
sostituto procuratore del tribunale di Velletri Giuseppe
Travaglini. Il dibattito ha inizio con un’ introduzione chiarificatrice sul motivo per cui è stato organizzato questo incontro, che ci tiene a precisare la giornalista Laura
D’Amore, sarà uno di una lunga serie di incontri che si terranno sempre più spesso al fine di rendere attiva la partecipazione dei cittadini, rispondendo alle loro domande.
La giornalista dal canto suo, sottolinea l’urgenza di collaborare con la magistratura e pone l’accento su una domanda che sarà il punto di partenza del dibattito: “Si può
fare qualcosa?” Il primo ad intervenire è il dottor Ciro Palumbo e lo fa con un discorso molto filosofico (d’altronde
cosa ci si poteva aspettare da una persona specializzata in
filosofia del diritto?) sulle origini e sul significato del termine “legalità” quale parola chiave del dibattito. Rifacendosi alla teoria del patto sociale elaborata da Hobbes,
Palumbo ci illustra il concetto di come il desiderio del giusto accompagna l’uomo fin dalle origini e di come gli uomini, mossi da questo desiderio di diritto e di giustizia
innato, una volta stipulato questo patto, scelgono un altro
uomo tra loro che chiameranno “magistrato” ossia operatore del diritto e al quale affideranno il compito di fare
chiarezza in modo imparziale, riponendo in esso fiducia e
speranza per un mondo piu giusto. Si parla quindi di legalità come strumento del diritto e come principio primo
di cui il magistrato si serve per interpretare le norme della
società. Successivamente con gli interventi dei sindaci entriamo nel vivo del dibattito avendo cosi delle risposte
concrete alla domanda iniziale che viene posta anche un
pò come una provocazione per avere reazioni forti da
parte di una classe politica che spesso tende ad evitare
questo argomento ormai diventato quasi ingombrante e
complicato da risolvere. Inizia il suo monologo il sindaco
di Anzio, Luciano Bruschini, illustrandoci una realtà locale
in decadenza dove si esalta e si utilizza qualsiasi mezzo
che ci consenta di diventare pieni di soldi e successo. Forte
delle sue idee socialiste egli propone una società che sia
retta da valori di libertà, di uguaglianza, di giustizia, di responsabilità, di solidarietà e di progresso, realizzata per
via democratica cioè con la partecipazione di tutto il popolo. Sulla base di ciò egli conferma la sua piena disponibilità al confronto ma nello stesso tempo afferma quanto
sia difficile dare risposte ai cittadini in una società in cui i
valori non rappresentano più nulla all’interno di questa
società cosi decadente. Alessio Chiavetta, sindaco di Nettuno, concentra la sua attenzione su un altro punto importante che ci riporta al titolo del convegno: la
trasparenza. Per capire quello che sta succedendo intorno
a noi, il giovane sindaco ci delizia con una serie di proposte, prima tra tutte quella che lo accomuna al suo collega
Bruschini è la piena disponibilità al confronto con i cittadini. Oltre a questo progetto di controllo degli atti grazie
alla loro trasparenza e di collaborazione con i cittadini,
Chiavetta propone l’idea di uno stretto rapporto che dovrebbe venire a crearsi tra istituzioni comunali e forze dell’ordine a sostegno di Procure e Tribunali. A discorso finito
da parte dei sindaci, interviene per un breve saluto il magistrato del tribunale di Velletri Lucio Di Lallo, che premettendo di essere in vacanza ha voluto partecipare al
convegno quasi esclusivamente per il fatto che in programma vi era la partecipazione del suo collega il sostituto
procuratore del tribunale di Velletri Giuseppe Travaglini,
del quale ci fa un piccolo elogio quasi ad esaltarne la figura senza prolungarsi troppo e lasciando così la parola al
suo superiore. Nell’intervento di chiusura il sostituto procuratore porta il dibattito in un' altra direzione, aprendo le
porte all’ultimo argomento del convegno, forse quello più
scottante: il processo giudiziario. Visto come momento di
dialogo, di scambio di vedute, durante il quale la difesa dà
una diversa lettura dei fatti, il processo è il punto di arrivo
di un iter giudiziario a volte della durata di anni, un percorso fatto di indagini, interrogatori, sopralluoghi, ispezioni spesso inconcludenti.
Sca
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NETTUNO
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Esternazioni di Tirocchi/1: “I pianetti di zona
devono passare in Regione”
«Falso chi dice che è compito esclusivo del Comune»
di Fra.Mar.
«Chi afferma che i “pianetti” non passeranno in Regione e saranno solo di competenza del
Comune si sbaglia di grosso: le cose non stanno
così». È questo l’intervento che, in questi ultimi
giorni di agosto, ha voluto esternare il consigliere comunale Piero Tirocchi, con l’obiettivo di fare chiarezza intorno all’approvazione della variante di
recupero dei nuclei abusivi e del suo lungo iter. «Ho
sentito dire che diversi consiglieri comunali che sostengono come i pianetti non debbano andare in Regione poiché ci penserà il Comune: spero siano solo
voci infondate, poiché è mia intenzione, in questa
sede, chiarire i vari passaggi. Dopo l’adozione dei
piani in consiglio comunale, infatti – ha precisato il
già annunciato candidato sindaco per la civica “Il
Comune dei cittadini” – essi devono essere pubblicati per 30 giorni; dopo di che, un altro mese dovrà
servire per eventuali osservazioni: qualora esse ci
fossero, vanno consegnate al progettista che, predisponendo le controdeduzioni, le fa esaminare dalla
competente commissione consiliare che poi predisporrà la nuova proposta di deliberazione consiliare;
a quel punto, il consiglio comunale approverà la delibera di accoglimento o rigetto delle stesse». L’iter,
però, non è finito. «Solo a questo punto vanno predisposti ed approvati gli studi specialistici come, ad
esempio, la Vas, e viene trasmesso tutto alla Regione
Lazio. Qui, la variante sarà esaminata e vi sarà la proposta del relatore presso il comitato tecnico per il territorio, organismo che dovrà prendere decisioni e
comunicare il tutto al Comune, dove si dovranno
eventualmente vagliare controdeduzioni da approvare in consiglio comunale e ritrasmettere in regione.
Qui, sarà riesaminato il tutto, l’assessore competente
proporrà la deliberazione in giunta, dove l’atto sarà
approvato e pubblicato sul bollettino ufficiale per
dare esecutività alla variante. Insomma, un processo
che è molto più lungo di quei due mesi che tanto
vengono decantati a Nettuno da qualche esponente
politico». Infine, una battuta sul piano regolatore:
«Ricordo a tutti che è mia intenzione, qualora divenissi sindaco – ha concluso Tirocchi – di indire il
bando per il nuovo prg a sei mesi dalle elezioni. Questo perché Nettuno ha bisogno di una seria progettualità in materia urbanistica».
Esternazioni di Tirocchi/2:
Piani per utilizzo degli arenili
«Nettuno non ha mai presentato un piano in proposito»
«Vorrei capire come mai il paino di utilizzo degli arenili non è stato ancora portato in consiglio, confermando che Nettuno è uno dei pochissimi Comuni a non aver mai presentato un documento simile in Regione». È questo il messaggio lanciato da Piero Tirocchi, consigliere comunale d’opposizione e già
annunciato candidato sindaco per la lista civica «Il Comune dei cittadini». «Il primo incarico all’esperto
che dovrebbe redigere il Pua – ha sottolineato il consigliere – è stato conferito ad ottobre 2010 e, dopo la richiesta, da parte della regione, di una valutazione d’impatto strategico sul Pua, è stato riconfermato a dicembre 2011, stabilendo in 90 giorni il termine ultimo per la consegna del progetto definitivo. Ad oggi, in
consiglio comunale, non è stato portato nulla e di giorni ne sono passati ben più di 90». L’attenzione di Tirochhi va anche agli operatori del diportismo, i quali stanno affrontando un periodo difficile che potrebbe
portarli, come stabilito da precise ordinanze, allo sgombero delle spiagge ad oggi occupate entro il 30 settembre. «Se nel futuro Pua non sono state pensate delle discese a mare per le piccole imbarcazioni – ha spiegato Tirocchi – pregherei il sindaco di farlo vicino al depuratore di Cretarossa, al fine di dare una possibilità
concreta alle tre associazioni diportistiche locali. Se non verrà fatta questa cosa, considerato che tutte le
spiagge non segnalate come libere attrezzate andranno all’asta nel prossimo futuro come da legge europea,
non si potrà fare più nulla. L’unica soluzione è questa: altrimenti, si dovrà trovare un posto nel porto turistico».
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A COLLOQUIO CON ....
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Nettuno Polizia Locale, a collo
Polizia di prossimità, parcheggi e viabilità
di F.M.
Reati in diminuzione, creato il nucleo di polizia di prossimità e quello di rinforzo ambientale,
prospettive per il miglioramento della viabilità,
«educazione» alla sosta e risoluzione del problema
parcheggi nella zona di piazzale San Rocco. Sono
questi alcuni argomenti raccolti in esclusiva dalle
parole del comandante della polizia locale di Nettuno, Antonio Arancio. «Per quanto riguarda la sensazione di rischio data dal degrado – ha spiegato –
possiamo dire che, statisticamente, i reati commessi
sono in decremento. Proprio per rafforzare la presenza nei quartieri, abbiamo creato il nucleo di polizia di prossimità che, da marzo scorso, e con
intensificazioni dal mese di settembre, esegue una
presenza costante giornaliera che copre tutte le zone
di Nettuno. Si tratta di un intervento per evitare l’inciviltà, anche dal punto di vista ambientale. Per questo, infatti, si dovrebbe partire dagli uffici pubblici,
come faremo anche noi al comando dai prossimi
giorni, ad effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti. A livello marittimo, poi, abbiamo il nucleo di
rinforzo ambientale che, con il gommone, verifica la
fuoriuscita di liquami nelle nostre acque, visto che
spesso alcuni autospurgo aprono i pozzetti delle
acque chiare in notturna, sversando illegalmente liquidi inquinanti. Per questo ci appelliamo ai cittadini: chiedete sempre la ricevuta dello smaltimento
dei liquidi e, qualora non venisse fornita, segnalatelo
al comando». Arancio è poi passato al capitolo viabilità e parcheggi. «All’intersezione tra via Gramsci e
viale Mencacci, quello del semaforo rotto da sette
anni – ha aggiunto – installeremo una rotatoria e dei
passaggi pedonali rialzati per diminuire la velocità.
Anche alla Divina Provvidenza ci saranno cambiamenti e una rotatoria. Via Santa Maria, nel primo
tratto, cambierà senso, senza ipotesi di svolta su via
Cavour. Circolazione invertita anche su via Firenze e
via Lombardia. Per quanto concerne la sosta vietata,
occorre educare le persone, visto che le contravvenzioni sembrano non incidere come punizione “educativa”. Le critiche alle istituzioni, però, aumentano,
di riflesso, l’atteggiamento di sfida nei confronti delle
divise. A piazzale San Rocco – ha concluso – occorre
riportare la normalità, individuando una soluzione
per i problemi di sosta che abbiamo, vista l’eliminazione dei 70 parcheggi, per anziani, invalidi, ammalati e per altri eventi religiosi».
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A COLLOQUIO CON ...
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oquio con il Comandante Arancio
à in una città che si trasforma
“Il lavoro prima di tutto!”
Al primo cittadino di Anzio Sig. Luciano Bruschini
Al Sostituto Procuratore Dr. Giuseppe Travaglini
Io sottoscritto Raffaele Maiuri, nato ad Anzio il 14.8.56
e residente in via Bottego 10 ad Anzio, chiede umilmente di essere ascoltato in questo scritto, per questa
mia situazione che sto vivendo amaramente e che riguarda il mio futuro e spero esista una legge che mi può
difendere per continuare a vivere la mia vita serenamente. Lavoro presso la ditta Intini Source di Bari, con
appalto nel Comune di Anzio, come operatore ecologico dal 14.04.2010 con contratti a tempo determinato,
fino al 30.04.12, l’ultimo contratto è stato di 11 mesi
continuativi senza mai uscire e con la nuova ditta entrata, prendendo l’appalto nel comune di Anzio, la Camassambiente S.p.A. viale della Repubblica 119 Bari. Il
30 aprile 2012 scade il mio contratto, fine del rapporto,
il Responsabile degli operai mi disse che tutti gli 8 operai a tempo determinato dovevano rimanere fuori dai
15 ai 20 giorni, per questione di legge, e poi ci avrebbero
richiamato per il lavoro con un nuovo contratto. Perdonatemi se mi permetto di esternare il mio pensiero:
hanno voluto buttarmi fuori, per rovinare la mia vita,
assumendo nuovo personale, parenti, gente nuova, famiglie intere e tante altre situazioni sporche, senza ri-
spettare la mia anzianità lavorativa nella ditta. Decidono tutto per la loro parentela, fratelli cugini nipoti,
assumendo con contratto le altre persone che lavoravano insieme a me, che erano solo 8 mesi che lavoravano nella ditta, ed a me nulla! Il Sindaco Bruschini non
mi riceve per ascoltarmi, l’assessore all’Ambiente Placidi ha deciso tutto per lasciarmi fuori, facendomi chiamare da una cooperativa, per farmi firmare un
contratto a tre mesi, per uscire definitivamente dalla
ditta Camassambiente S.p.A., con stipendio da ragazzo
giovane, di 750euro a mensilità alla mia età di 56 anni,
quando con la ditta il mio stipendio era di circa 1.300
euro. Il fatto di essere gestito senza rispetto da un sistema politico per la loro convenienza, che non guarda
nulla, mi ha sentire umiliato dentro! Sono stato un operaio modello, sia per gli orari e quanto riguarda il lavoro
svolto, e in questi anni non mi sono mai preso un
giorno, sempre puntuale perché amo il lavoro e so che
il lavoro ti fa vivere. Io spero con il cuore in mano che
potrete ascoltarmi, per continuare a vivere la mia vita,
perché ho fiducia nella legge, come ho fiducia nella
Fede. Grazie di cuore
Raffaele Maiuri
Fe tt ine di v ite lla a lla c a m pa gnola
Ingredienti:
Preparazione:
origano,aglio,olio,sale.
Friggere le fettine passandone nella farina e poi
nell’uovo. Una volta fritte
Sistemarle in una teglia da forno, spargere sulle fettine il sugo e porre su ogni fettina una fetta di mozzarella. Infornare in forno, già caldo fino a quando
la mozzarella sarà sciolta.
Preparare un sugo con il pomodoro,
Mangiarle calde e….Buon Appetito
*Fettine di vitella *Uova *Farina *Olio
*Sale *Pomodoro pelato *Origano
*Mozzarella *Aglio
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IL PARERE DI BONNIE
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Anno XII n. 31 - 31 agosto 2012
Meno guai. Nasce la Rosa Dei Venti!
Vacanze finite, cari amici a
due e a quattro zampe, eccomi di nuovo alle prese
con il nostro simpatico incontro su questa pagina. Voglio
esprimervi subito la mia riconoscenza per tutte
le manifestazioni d’affetto che mi avete fatto arrivare. Ho provato il mio indirizzo di posta elettronica traboccante di messaggi, molti
benaugurali per le vacanze, alcuni preoccupati
perché non hanno trovato il giornale nei soliti
bar, con buona pace alla mia voce in difesa degli
amici randagetti. Tranquilli, cari amici lettori, un
po’ di vacanze fanno bene a tutti e poi di nuovo
al lavoro. Mauro Lucchesini e Katya Bellini, con
tutto lo staff redazionale, renderanno, in questa
ripresa d’attività, il nostro settimanale più rampante che mai. Anch’io, nel mio piccolo, vi riserverò tante sorprese, quindi seguiteci con l’affetto
di sempre. Facciamo subito il punto della situazione.
L’estate che sta per finire ha fatto registrare importanti novità. Si è avuta, intanto, una flessione
degli abbandoni e del randagismo di un buon
dieci per cento rispetto all’anno precedente e
merito va dato, sicuramente, alla fattività delle
associazioni animaliste presenti sul territorio.
Amici Per La Coda, per citarne una, sotto la presidenza di Paola Marconi, da sola, da gennaio ad
oggi, ha fatto adottare circa cinquanta cagnolini
e sessanta gatti, parecchi adulti. Sempre dai dati
ricavati da quest’Associazione, la sterilizzazione
per oltre centocinquanta quattrozampe, un
terzo miei simili, due terzi micetti, ha fatto sì che
questa sia stata un’estate senza quell’infinito
massacro di cuccioli e la moria di tante bestiole
adulte. Già questo mi fa scodinzolare all’infinito.
C’è ancora un’altra novità di rilievo da mettere
in evidenza, bella e importante per la nostra tutela. E ufficialmente attiva sul territorio un’Associazione che abbraccia tutte le altre. E’ una
Onlus, si chiama Rosa Dei Venti e nasce da Mario
Tontini, Commissario della Croce Rossa Italiana
di Anzio, Nettuno e Ardea, validamente collaborato dalla moglie Carla. Il programma di quest’Associazione è di offrire assistenza, cibo,
materiali, medicine, stalli e tutto quello che
possa essere utile, di volta in volta, alle varie
Onlus animaliste presenti sul territorio, che ne
facciano richiesta. Si pone come una sorta di
collante tra tutte, che certamente richiede una
buona dose d’organizzazione, di lavoro e d’attenzione, qualità alle quali Mario Tontini non è
estraneo e il seguito di volontari che hanno aderito subito all’iniziativa fa ben sperare per il futuro. Vi terremo informati sullo sviluppo di
questa singolare Onlus. Per finire vi do una
chicca in anticipo. Sul territorio quanto prima si
realizzerà una scuola per i miei simili più adatti,
pastori tedeschi, terranova, labrador, in testa,
anche di razza meticcia, purché con spiccate attitudini. Sapete cosa s’insegnerà? Il salvataggio
in mare! Ogni quattrozampe avrà il suo distintivo e tutti faranno la ronda sul bagnasciuga
rigorosamente al guinzaglio del proprio conduttore. Ve la immaginate che bella, questa
squadra di bagnini pelosetti! Non sto nella
pelliccia dalla gioia. Speriamo solo che la sua
realizzazione non vada troppo per le lunghe.
Staremo a vedere e anche di questo vi daremo regolarmente notizia. Per adesso con
le novità mi fermo qui.
Un affettuoso bauuu dalla vostra Bonnie.
[email protected]
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ATTUALITÀ
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Vettura di Google Maps
sul territorio di Nettuno
Avvistata da molti cittadini incuriositi, soprattutto anziani
Dopo la presenza, per alcuni giorni, a Velletri,la vettura di Google Maps, con tanto di grossa
macchina fotografica sul tettuccio, è stata avvistata,
nei giorni scorsi, anche a Nettuno. Molti cittadini, infatti, ci hanno segnalato la sua presenza, nella zona
retrostante la Chiesa del Sacro Cuore. La vettura, infatti, si aggirava nelle viuzze che fungono da trasversali e parallele alle più importanti via Firenze e via
Lombardia: in particolare, su via Lazio l’auto si è soffermata per almeno un minuto, presumibilmente
immortalando alla perfezione la strada, prima di
scendere verso via Puglie. Tanti i curiosi che hanno
voluto saperne di più sulla macchina fotografica che
sovrastava il veicolo: soprattutto gli anziani, la maggior parte dei quali sono ignari sul funzionamento e
l’esistenza di Google Maps, non capivano bene cosa
fosse «quell’affare» e cosa stesse facendo l’autista
della macchina con l’aggeggio rosso pieno di obiettivi. I più giovani, nello specifico, hanno tentato di
spiegare ai «nonni» cosa fosse: molti di loro, però,
hanno continuato a non capire. Curioso un bimbo
della zona che, rivolto alla nonna, le ha detto, in
gergo dialettale: «A no’, quando mettono la foto su internet te faccio vedè che ci stai pure tu». Incredibile,
infatti, quanto, anche nelle generazioni di giovanissimi, le potenzialità del web vengano comprese e
sfruttate al meglio: tantissimi, infatti, sono i click
giornalieri che Google Maps riceve, fornendo un servizio utile anche nel settore turistico. Molti italiani,
infatti, prima di scegliere i luoghi per le vacanze, utilizzano proprio il servizio di Google per vedere se i
posti siano carini o meno, oppure facilmente accessibili. Un ausilio importante, che ha davvero rivoluzionato il modo di vedere il mondo.
F.M.
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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
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Anno XII n. 31 - 31 agosto 2012
Accese polemiche sull’inquinam
Da alcune settimane si sono accese le polemiche sull’inquinamento delle acque marine e sul
funzionamento dei due depuratori di Anzio. Onestamente si deve notare come queste polemiche tendano impropriamente ad imboccare la via della
strumentalizzazione politica, a scapito di una seria
ricerca delle cause dell’inquinamento, perfino negato anche di fronte ai risultati analitici e alle indiscutibili constatazioni visive ed anche video
registrate. Spesso leggendo le dichiarazioni di accusa
e di difesa si ha l’impressione che molti di coloro che
le pronunciano siano privi delle fondamentali e complesse conoscenze tecniche che l’argomento richiede. Per un apporto alla chiarezza si deve iniziare
dagli impianti di depurazione che hanno una potenzialità complessiva di progetto pari 175.000 abitanti
equivalenti. Ho verificato ripetutamente che nessuno
di coloro che parlano di potenzialità degli impianti e
della loro adeguatezza alle necessità della città conosce il significato di “abitante equivalente”. Si tratta
di un semplice accorgimento matematico per consentire di sommare gli scarichi domestici con quelli
di utenze collettive (industrie, artigiani, alberghi,
esercizi pubblici, campeggi). L'abitante equivalente
corrisponde ad un’utenza da cui derivano mediamente scarichi di 250 litri /giorno). Così ad esempio
gli scarichi industriali da soli corrispondono come
equivalenti a circa 1.500 abitanti.
Gli impianti di Anzio sono stati progettati per trattare
acque reflue fino ad un massimo di 28.000 metri
cubi/giorno e sono dotati di registratori di portata in
ingresso, che consentono di verificare se nei mesi di
punta estivi si supera il limite massimo. Con una
marcia prolungata al disopra del limite di portata, si
corrono seri rischi di depurazione insufficiente per il
rispetto dei limiti previsti dalla legge, per il contenuto
di agenti inquinanti negli scarichi a mare. Sono que-
sti i dati che l’Assessore all’Ambiente dovrebbe rendere noti, in particolare per quanto riguarda sovraccarichi degli impianti e i risultati delle analisi delle
acque depurate, che Acqualatina esegue periodicamente nel suo laboratorio. Nel 2002 in diversi giorni
estivi gli impianti marciavano già al limite della loro
potenzialità e la situazione dovrebbe essersi aggravata considerando
le
migliaia
di
nuove abitazioni
che sono state successivamente edificate. Questo è
molto più importante delle inutili
visite agli impianti
(se ti fanno entrare
è certo che non
esiste più niente
da scoprire visivamente per quanto
riguarda le disfunzioni del processo).
E’ da ricordare che
possono sempre
verificarsi scarichi
anomali da parte
di utenze collettive, nel sistema
fognario (come si
sono ripetutamente verificati in passato!) con elevato
contenuto di inquinanti e di sostanze tossiche. Un
pronto intervento con modifiche del processo può ridurre gli effetti negativi, ma questo non è possibile se
gli scarichi anomali si verificano nelle ore serali e notturne quando non è presente il personale addetto
alla conduzione.
Gli scarichi a mare delle acque depurate si verificano
attraverso condotte immerse, con fuoriuscita circa
C hi r is ie de da N e t t uno a Tor v a ia ic a ha l'oppor t unità di
pa r t e c ipa r e a i Tor ne i di B ur r a c o or ga niz za t i da l C ir c olo
“ La P ine lla di A nz io” . Tut ti i Ve ne r dì a lle or e 2 1 ,0 0 e la
D om e nic a a lle or e 1 7 ,1 5 ...a m bie nt e c or t e s e e
s im pa tic o ....... a s te ne r s i a tt a c a br ighe .........Vi a s pe t t ia m o...
e poi... da c os a na s c e c os a ....le nov it à e le s or pr e s e non
m a nc a no m a i .... A pr e s t o.....3 2 8 .3 6 2 2 0 2 2 K a t y a
Anno XII n. 31 - 31 agosto 2012
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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
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mento delle acque marine ad Anzio
500 metri dalla battigia. Se le condotte in cattivo
stato sono piene di buchi gli scarichi si verificano più
in prossimità della spiaggia, con aggravamento dei
fenomeni di inquinamento, quando si verificano e
pertanto dovrebbero essere riparate o sostituite.
Ad Anzio possono verificarsi scarichi anomali che si
riversano direttamente in mare senza passare attraverso gli impianti di depurazione. Questo può
avvenire ad esempio da
qualcuna delle 35 stazioni
di pompaggio che consentono l’alimentazione ai
depuratori delle acque
sporche, raccolte dal sistema fognario. Se i filtri
che trattengono le sostanze solide si ostruiscono o le pompe vanno
in avaria, le acque sporche
scaricano dal troppo
pieno direttamente sulle
spiagge, se la stazione è vicino al mare o sul terreno
circostante se è lontana.
Ancora se un tratto di fognatura si rompe può accadere che le acque
refluiscano in basso mescolandosi con le acque
sotterranee, così defluendo direttamente in mare.
E’ inoltre da considerare che ad Anzio esistono
poche ma importanti fognature che dovrebbero ricevere solo acque piovane da riversare direttamente
in mare, evitando un inutile sovraccarico ai depuratori. Come a conoscenza di pochi e dimenticati
esperti, per mancanza di controlli in queste fognature per acque piovane si scaricano anche acque
nere che dovrebbero invece essere convogliate ai depuratori. L’Assessorato all’Ambiente e l’Arpalazio
forse per ignoranza, non prelevano campioni di
acque scaricate dalle fognature per acque piovane.
Se dalle analisi risultassero sistematici superamenti
dei limiti di legge per lo scarico diretto in acque marine, scatterebbe automaticamente la denuncia obbligatoria all’autorità giudiziaria che imporrebbe
una verifica (non facile e costosa!) degli allacciamenti alle fognature per acque piovane.
In passato si sono verificati ripetutamente scarichi
abusivi con alto contenuto di batteri e di sostanze in-
quinanti, dovuti a chi esegue lo svuotamento delle
fosse settiche esistenti, sia nel territorio comunale
sia nei comuni circostanti.
Quando si verificano e si accertano fenomeni di inquinamento è sempre obbligatoria la segnalazione
all’autorità giudiziaria cui compete l’istruttoria per
accertare l’eventuale applicazione di sanzioni penali,
mentre quelle amministrative competono alla Regione. Chi omette di segnalarlo può essere considerato corresponsabile di reato ambientale. Per inciso
è difficile attendersi controlli frequenti e affidabili
degli scarichi e delle acque marine da parte dell’Arpalazio, Agenzia regionale spesso commissariata e
alle prese con grosse carenze di personale per insufficienti stanziamenti finanziari. Recentemente è capitato di leggere sulla stampa che il personale in
agitazione rifiuta prestazioni straordinarie al di fuori
delle ore settimanali previste dal loro contratto.
Alcuni conoscenti avendo appreso dalla stampa che
era stata costituita un’autorevole Task Force coordinata dal Dirigente comunale all’Ambiente e includente rappresentanti della Capitaneria di Porto, di
Acqualatina, della ASL RMH, si sono domandati se
non sarebbe stata utile l’inclusione di chi (come lo
scrivente) ha collaudato ambedue gli impianti di depurazione e supervisionato la loro conduzione per
otto anni, su incarico sia del Comune di Anzio sia
successivamente della stessa Acqualatina. Confesso
di non sapere dare risposta a meno di non supporre
che lo scopo della Task Force non sia tanto la proclamata “operazione mare pulito”, quanto invece l’individuare a qualunque costo, giustificazioni per
respingere la richiesta di dimissioni dell’Assessore all’Ambiente, avanzate da movimenti e associazioni
ambientaliste, unitamente alle forze politiche di opposizione (ammesso che ad Anzio sia ancora possibile comprendere chi è rimasto ancora in
maggioranza).
Guglielmo Natalini Consulente Ambientale
Sca