Nasce il Gioberti, culla dei saperi

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Nasce il Gioberti, culla dei saperi
scuola di italiani
Nasce il Gioberti, culla dei saperi
La nascita dei due Regi Licei classici a Torino, il Gioberti ed
il Cavour, ha determinato un notevole impulso culturale
per tutta la città.
Come si può leggere nell’Archivio storico della
Stampa, le varie notizie che compaiono sulla Gazzetta Piemontese dell’epoca fanno capire come il
liceo Gioberti, in posizione molto centrale, in
via Po, sia diventato un luogo di aggregazione
culturale ed anche sociale: vi hanno sede varie
associazioni e circoli come il Circolo geografico
italiano, il Circolo filologico, la Società di ginnastica, la Società Dante Alighieri, ma anche la
Società di mutuo soccorso per impiegati pubblici e privati, detta “ La fratellanza”, la Società
contro l’abuso delle armi, la Società delle scuole
infantili e la Scuola serale di commercio.
Nell’anfiteatro di chimica, spesso si tengono
conferenze, anche la sera o la domenica, su opere letterarie, letture dantesche, spettacoli teatrali, commemorazioni di grandi personaggi o
di argomento scientifico, come “Metodo per
dirigere areostati anche contro vento”.
È di quegli anni l’istituzione della Festa Letteraria
dei licei, come parziale ricompensa a Torino per il trasferimento della capitale a Firenze. Nel 1868, durante una di queste
edizioni in onore di Cesare Balbo, avvengono tumulti attribuiti
dalla stampa, se pur con dubbi, agli studenti liceali; ma i professori nella seduta del 18 marzo “per la prova in formazione
e per propria testimonianza possono affermare che i disordini… furono provocati da estranei al Liceo” ed in quella del 21
marzo “non discutono
che gli alunni del Liceo
Gioberti unitamente a
quelli del Liceo Cavour
facciano una pubblica
dichiarazione di essere
affatto estranei ai disordini succeduti nel giorno della festa Letteraria
e di essere anzi dolenti
dell’accaduto”.
Via Po 18,
prima sede del liceo Gioberti,
disegno di A. Bevilacqua
Nell’edizione del 1874 il
cav. Ottino celebra Carlo Denina con un discorso così apprezzato dagli studenti da
chiedere di poterlo pubblicare; il cavaliere lo pubblica a proprie
spese facendo versare agli studenti il corrispettivo di £ 132 20
alla Società delle scuole infantili.
Nel 1871 diventa Preside il teologo cav. Francesco Cavalleri,
già direttore del Ginnasio di S. Francesco da Paola; vi
rimarrà per più di un decennio ed alla sua morte nel
1881 verranno raccolti fondi tra gli studenti per
erigergli un busto, ancora visibile al secondo piano dell’istituto.
Intorno al 1875 e per quasi cinquant’anni, la sede
viene spostata in via Ospedale 33, l’attuale via
Giolitti, nei locali dell’Opera della Mendicità
Istruita a cui seguono intorno al 1891 ampliamenti dopo il trasferimento in via delle Rosine
della Scuola tecnica Lagrange.
Il busto del teologo cav. Francesco Cavalleri
Già in quegli anni sono frequenti i dibattiti di
argomento didattico sull’opportunità di “ridurre ad un unico insegnante l’insegnamento di latino e greco” o sul “ tenere uniti o divisi ginnasio e liceo” (Gazzetta Piemontese dell’11
maggio 1873) oppure se “gioverebbe frammettere le nozioni generali di Storia naturale
a quelle della Fisica” domanda posta ai docenti
di materie scientifiche dei licei dal Ministro della Pubblica istruzione nel 1871, (appunti del prof. Bellardi
nell’Archivio storico del Gioberti).
Gli studenti del Gioberti si distinguono in varie competizioni
nazionali, come Camillo Negri che nel 1871 vince al concorso
governativo dei premi d’onore la medaglia d’argento nel componimento in latino e di bronzo in quello d’italiano, o come
Teofilo Rossi che nel 1882 si aggiudica
la medaglia d’oro nella gara d’onore in
italiano, attribuita da una commissione
di cui fanno parte Giosuè Carducci ed il
senatore Terenzio Mamiani come presidente . Titolo del tema:”Dei nobili fini a
cui i grandi scrittori italiani, da Dante al
Manzoni, rivolsero l’arte della parola”.
Teofilo Rossi, poi sindaco di Torino
All’epoca la selezione è molto dura; riferisce la Gazzetta Piemontese che nel 1868, alla licenza liceale nella sessione di agosto, vengono promossi 8 studenti su 20 ed a quella di ottobre
altri 7 vengono ripescati attraverso compensazioni, data la severità della commissione che aveva colpito ancor di più altri
licei, richiedendo l’intervento del Ministero.
In quegli anni insegnano al Gioberti, tra gli altri, Corrado
Corradini, Costanzo Rinaudo e dal 1898 Umberto Cosmo, approdato da Cagliari, che concorrerà per circa venti anni alla
formazione culturale ed intellettuale di studenti, in gran parte provenienti dalle famiglie dell’aristocrazia e della borghesia
che abitano i palazzi del centro della città.
liceo gioberti