Noi in poche pagine - scuola media virgilio

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Noi in poche pagine - scuola media virgilio
Noi in poche pagine
Giornale degli Alunni della Scuola Media "Virgilio"
Sede di Via Trebbia
XVI EDIZIONE ~ ANNO 2014 - 2015
06 maggio 2015
SOMMARIO
CLASSE 2ªB
1. Boccaccio alla Virgilio
2. Incontro unico e particolare
alla scuola media “Virgilio”
3. Una visita all’OCRIM
ABBIAMO CAPITO
CHE, IMPEGNANDOCI, POSSIAMO RAGGIUNGERE
TRAGUARDI IMPORTANTI
Noi in poche pagine
Giornale degli Alunni della Scuola Media "Virgilio"
Sede di Via Trebbia
XVI EDIZIONE ~ ANNO 2014 - 2015
06 maggio 2015
Boccaccio alla Virgilio
Una divertente e comica interpretazione
Il giorno 29 aprile, presso l’aula magna
della scuola media “Virgilio”, dalle ore 9
alle ore 10, si è tenuta una lettura
drammatizzata di alcune novelle tratte dal
“Decameron” di Giovanni Boccaccio.
Lo spettacolo è stato portato in scena dagli
attori
Alberto
Branca
e
Massimiliano
Grazioli, i quali hanno saputo intrattenere
gli alunni delle classi seconde in modo
leggero e divertente. Anche la scelta delle novelle si è rivelata ottima: oltre a “Ser
Ciappelletto”, hanno raccontato le disavventure dell’ingenuo e
sfortunato Calandrino – spesso raggirato dagli amici Bruno e
Buffalmacco - alle prese con l’elitropia (o pietra dell’invisibilità, in
“Calandrino
lapidato”),
con
una
improbabile
gravidanza
(“Calandrino pregno”) o con il furto di un maiale (“Calandrino e il
porco”).
I due attori sono riusciti a far apprendere agli alunni alcuni brani
della letteratura italiana del Trecento che, a volte, letti in classe,
possono apparire difficili o noiosi. Con l’aiuto di pochi e semplici
strumenti: una pallina di gomma blu, un fazzoletto, un paio di cuffie e dei … mashmellow
hanno strappato risate e applausi non solo agli alunni, ma anche ai docenti.
Gli applausi finali del pubblico sono stati più che meritati!
Martina Barlone, Carlotta Faelutti, Giancarlo Ghidini,
Emanuele Grossi, Ilaria Mattarozzi Classe 2ªB
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Incontro unico e particolare
alla scuola media “Virgilio”
Il giornalista Simone Bacchetta ospite della scuola
Il giorno 1 aprile, alcune classi della scuola media “Virgilio”, tra cui la 2ªB, hanno assistito
ad una lezione di giornalismo tenuta da
Simone Bacchetta, giornalista dell’emittente
cremonese nata nel 2013, Studio 1. Il nostro
ospite ci ha raccontato che ha iniziato la sua
carriera alcuni anni fa, scrivendo articoli
sportivi per un giornale locale; da lì, poi, ha
continuato con pazienza e convinzione il suo
percorso, che l’ha portato ad arrivare alla tv.
Bacchetta ci ha spiegato che scrivere un articolo non è così semplice come pensavamo,
ma richiede diversi passaggi; ci ha anche fatto notare come sia differente scrivere per una
giornale a stampa e per una trasmissione televisiva. Per scrivere un articolo efficace
bisogna, comunque, usare un linguaggio semplice, con pensieri brevi, pochi aggettivi e
senza incisi; inoltre, bisogna rispettare le 5 W e raccontare in breve il fatto di cui si parla.
Sia un articolo per un giornale che un pezzo televisivo, infatti, devono essere “veloci”, per
non annoiare che li legge o ascolta. La scelta di una notizia non è una cosa semplice; sta
all’abilità e alla sensibilità di un giornalista individuare un fatto che può destare interesse.
Ad esempio, un evento “normale” diventa una notizia quando capita ad un personaggio
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famoso. Per reperire le notizie – che si dividono in base all’attendibilità delle fonti – il
giornalista si riferisce a fonti primarie (es. forze dell’ordine…) e secondarie (es. testimoni),
che però non sono sempre attendibili. La scelta di pubblicare un articolo o mandare in
onda un servizio viene effettuata nella redazione dove ogni giornalista porta il suo pezzo;
l’ultima parola, però, spetta al direttore.
Bacchetta si è soffermato poi su alcuni aspetti del suo lavoro di giornalista televisivo; in
una piccola emittente come quella cremonese, il giornalista scrive l’articolo, poi lo deve
collegare all’Audio (dato da interviste a personaggi, o dal cosiddetto “tappetino” musicale,
cioè la musica di sottofondo) e integrarlo con la parte Video, ossia le immagini girate da un
operatore.
L’incontro si è chiuso con alcune curiosità: i conduttori televisivi di un telegiornale devono
vestirsi
sempre
in
modo
simile,
per
essere
“riconosciuti” dal pubblico che li segue; inoltre, si
devono evitare i colori come il viola o il marrone poiché
ritenuti tristi, e il giallo e il verde perché, con le luci
dello studio, appaiono trasparenti.
E’ stato un incontro interessante e particolare, che ci ha fatto approfondire un argomento
spiegato in classe e ci ha fatto conoscere una professione nuova.
Cristina Bazzotti, Sara Di Lauro, Angela Iaccarino Classe 2ªB
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UNA VISITA ALL’OCRIM
Il giorno 12 novembre 2014 la classe 2 B si è recata all’OCRIM, una prestigiosa azienda
molitoria (cioè che produce mulini), che si trova in via Massarotti, nei pressi della nostra
scuola.
Questa visita è stata organizzata nell’ambito dei giorni dedicati dalle PMI (Piccole e medie
imprese) dell’Associazione Industriali Cremonesi alla conoscenza e al rapporto che esiste
fra le aziende del territorio e le realtà scolastiche della città e della provincia di Cremona.
Visitandola, abbiamo appreso parecchie cose molto interessanti, attraverso le spiegazioni
dettagliatissime e precise dell’ ing. Antolini e di alcuni suoi collaboratori, che sono stati
chiari, usando un linguaggio adatto a dei ragazzini come noi.
Ci hanno spiegato che cos’è, come funziona ed in cosa consiste l’OCRIM. E’ un’azienda
multinazionale, cioè che ha rapporti d’affari in tutto il mondo, ed una tra le prime tre
industrie molitorie a livello mondiale. E ha sede a Cremona!!
E' stato molto interessante visitare lo stabilimento, perché abbiamo visto come è
strutturata una grande azienda e abbiamo capito l'importanza di ogni lavoro all'interno di
essa; tutti i lavoratori, anche coloro che svolgono mansioni che possono sembrare “umili e
meno importanti “ sono invece FONDAMENTALI per lo sviluppo e il normale
funzionamento dell'azienda.
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Ci hanno spiegato l'importanza di studiare: lo studio garantisce una vita dignitosa per se
stessi e per la propria famiglia.
Durante la visita abbiamo visto il processo di lavorazione delle varie farine, tutte destinate
ad un uso preciso, dall’alimentazione per l’uomo a quella per gli animali; abbiamo visitato il
museo con opere “strane” (ad esempio dei sacchi appesi al soffitto) e siamo entrati in un
grande reparto di produzione. Purtroppo la pioggia di quel giorno non ci ha permesso di
vedere all’opera i robot. Pazienza! Sarà per la prossima volta!
Per ora abbiamo capito che impegnandoci possiamo raggiungere traguardi importanti e
che per lavorare in una grande azienda non occorre andare all’estero o in una grande città;
l’OCRIM è proprio sotto casa!!
E’ stata davvero un’esperienza utile e indimenticabile.
Martina Barlone, Diego Carbone, Carlotta Faelutti, Edoardo Fanti, Camilla Molo, Lorenzo
Penna, Catalin Zapodeanu classe 2ªB