20/170-173 MacchineVolanti
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TECNOLOGIA INFOMOBILITY / IL TRAFFICO PRENDE QUOTA AUTO PRONTA AL DECOLLO I veicoli volanti escono dai film di fantascienza e diventano progetti concreti. Della Nasa. Ma anche di imprenditori privati. E il primo airscooter è in arrivo ffacciarsi alla finestra di casa propria e vedere sfrecciare nel cielo cittadino scooter volanti, auto-velivoli, mini-elicotteri e altre macchine alate per uso personale, alla cui guida siedono persone normali che vanno al lavoro, portano i bambini a scuola, si spostano per fare la spesa. Scene da “i Jetson” - i “Pronipoti”, il cartoon ambientato in un futuro lontano e imprecisato - verrebbe da dire. E invece ancora una volta la realtà rischia di anticipare i tempi della fantasia. Il primo esemplare di questi veicoli personali per il trasporto volante sarà infatti disponibile commercialmente già a partire dalla fine del 2005, a un costo non lontano da quello di una berlina di lusso: 50 mila dollari. Il suo nome è Airscooter e nella sostanza si presenta come un elicot- A tero ultraleggero (non più di 150 kg) capace di volare fino a 3 mila metri sul livello del mare per un paio d’ore a una velocità di 100 km orari. Il tutto manovrato solo da un manubrio, senza l’uso di pedali, il che lo rende utilizzabile eventualmente anche da invalidi alle gambe, sottolineano i costruttori. I quali mettono anche in evidenza come, almeno negli Stati Uniti, mantenendolo sotto i 150 metri di quota e in zone non regolamentate non sia nemmeno necessaria la licenza di pilota per volare con l’Airscooter. «D’altronde imparare a pilotarlo è davvero semplice», dice Elwood Norris, fondatore della Airscooter e con un curriculum che ha indotto il Massachusetts Institute of Technology di Boston a premiarlo recentemente come inventore dell’anno: «Per salire di quota basta “dare gas”, proprio come si fa con la moto, e per far girare il velivolo è sufficiente piegare il manubrio nella direzione prescelta». Più o meno lo stesso modo di operare di un altro oggetto volante che entro pochi anni potrebbe divenire un’opzione concreta per chi volesse librarsi in volo in modo autonomo e indipendente: lo Springtail, una sorta di esoscheletro nel quale il guidatore si accomoda in posizione eretta e, impugnando un paio di joystick, ne comanda i due rotori a elica posti ai lati della struttura e ne determina la direzione da prendere. «Ci sono voluti otto anni di laLo Springtail, ultraleggero urbano. A sinistra: l’Airscooter in volo e, in alto, lo Skycar. Nell’altra pagina: il museo della fantascienza di Seattle voro ininterrotto ma ora Springtail decolla», dice Harry Falk, fondatore della Trek Aerospace, l’azienda che ne ha creato il prototipo funzionante: «E quando fra un paio di anni lo sviluppo sarà completato», permetterà a chi vi si metterà alla guida di volare a una velocità di crociera di 150 km orari a un centinaio di metri da terra per due ore con 40 litri di normale benzina. Prestazioni di tutto rilievo che hanno attirato l’attenzione anche dei militari: non a caso tra i finanziatori della Trek Aerospace c’è anche la Defense Advanced Research Projects Agency (Darpa), il braccio tecnologico del Pentagono. In effetti, anche per un costo che inizialmente non sarà lontano dal milione di dollari a esemplare, è assai probabile che i primi utilizzatori dello Springtail saranno membri di unità operative dell’esercito o addetti al controllo dell’ordine pubblico, ma in prospettiva Falk vede il suo gioiello impiegato per gli usi più vari in ambito civile e urbano: «Ci vorrà qualche anno, ma ci arriveremo. Anche perché prevediamo che, una volta avviata la produzione in serie, il prezzo unitario potrà crollare sotto i 75mila dollari. A quel punto pensi alle riprese mozzafiato che potrà fare un cameraman su Springtail; o a quanto sarà più facile per gli uomini dei ranch controllare lo stato del racL’espresso Foto: R. Wurzer - Getty / L. Ronchi, D. P. Morris - Getty / L. Ronchi di Stefano Gulmanelli colto agricolo o seguire gli spostamenti delle mandrie; o, ancora, all’uso che ne potranno fare tutti quelli che devono fare consegne veloci in città: dai corrieri ai pronto-pizza». C’è però anche chi, pur cercando per l’auto del futuro la libertà dalla schiavitù del nastro d’asfalto, preferisce non allontanarsi troppo dal concetto di vettura così come lo conosciamo oggi. È il caso di Paul Moller e della sua Skycar, da qualcuno definita un incrocio tra una Ferrari e una Batmobile. Una fedeltà alle sembianze tradizionali che, nei quasi trent’anni spesi a progettare e costruire prototipi, è costata alla società di Moller 100 milioni di dollari in ricerca e sviluppo. Perché una 26 maggio 2005 Ora gli ostacoli maggiori sono legali: nessun paese è pronto a regolare il nuovo fenomeno cosa è far volare un esoscheletro o un rotore ultraleggero, altro è “mettere le ali” a una vera e propria autovettura, una macchina che se non fosse per i quattro motori rotanti che ne circondano la scocca potrebbe davvero sembrare una normale fuoriserie. «Ma ora ci siamo», dice Moller, «la M400 è qui e funziona». Cioè vola, anche se per ora - per motivi di copertura assicurativa - quando viene fatta librare sul terreno viene mantenuta ag- ganciata a un cavo che la tiene assicurata a una gru. L’esperienza, dice Moller, è senza paragoni: «Sali sulla Skycar e questa, senza vibrazioni o sussulti, si solleva dolcemente dal suolo e poi parte in avanti quasi con un fruscio. È come stare su un tappeto volante». Che si tratti di altra categoria di auto-velivolo rispetto a Airscooter o Springtail lo si evince anche dalle prestazioni previste: Skycar potrà avere quattro passeggeri nell’abitacolo, l’alti171 TECNOLOGIA tudine raggiunta potrà toccare i 10 mila metri (tanto che verrà inserito anche un impianto per la pressurizzazione) e la velocità di crociera sfiorerà i 400 chilometri all’ora. Per vederla fuori dai saloni di esposizione, volteggiante sulle nostre teste, ci vorrà ancora un po’: «I primi esemplari saranno pronti fra tre anni, a scopo dimostrativo e per alcuni test dei militari», dice Moller, «mentre per quanto riguarda la versione per la clientela normale dipende dalle procedure di certificazione che vorrà richiedere il governo; noi comunque abbiamo già un centinaio di prenotazioni». Gente che vuole la Skycar davvero costi quel che costi: «A oggi e fino a quando il numero delle Skycar prodotte sarà nell’ordine di qualche centinaio sarà difficile scendere sotto il mezzo milione di dollari», dice Moller, «ma un giorno, con numeri più alti di unità vendute, pensiamo ci si potrà stabilizzare sugli 80 mila dollari». Perché quel giorno possa arrivare sarà necessario che lo spazio a uso e consumo delle macchine volanti sia regolamentato e che il traffico sopra i tetti dei palazzi sia reso sicuro, anche più di quanto lo è quello sulle strade odierne. Anche quel giorno non sembra essere poi così lontano. A rendere possibile la libera circolazione individuale di velivoli a uso personale, con decolli e atterraggi pressoché ovun- Auto volanti in una scena del film “Il quinto elemento” di Luc Besson (1997) que e relative rotte a piacere, sarà innanzitutto il progetto della Nasa ormai in fase più che sperimentale e denominato “Highway in the Sky” (HITS). Si tratta di un sistema computerizzato che combina i dati raccolti in tempo reale dal Global Positioning System (Gps) a mezzo satellite, la lettura di mappe digitali del territorio da sorvolare e l’elaborazione dei segnali lanciati dai trasponder dei velivoli circostanti. Il tutto per creare nello schermo-lunotto del velivolo un corridoio virtuale e tridimensionale, evidenziato con led luminosi, simile a quelli di molti videogiochi della Playstation e che, proprio come un videogioco della Playstation, tutto quanto richiede al pilota- Quando partirà la produzione in serie, ogni macchina volante costerà circa 70-80 mila dollari giocatore è mantenere il puntatore all’interno del “cono” creato dinamicamente in modo automatico dal sistema sulla base dei dati ricevuti. Una sorta di simulatore di volo che tutti (da Norris a Falk a Moller e fino ai progettisti di Honda e Toyota, che stanno sviluppando microjet a uso personale) si dichiarano pronti a installare sui propri auto-velivoli o, per quelli come Springtai che non hanno un cruscotto, nell’equipaggiamento in dotazione al guidatore: «I dati HITS appariranno direttamente su uno schermo inserito nell’elmetto del pilota», assicura Falk. «La Highway in the Sky riempirà rapidamente il cielo di macchine volanti e lo farà con una velocità che oggi nemmeno immaginiamo» conferma Norris, che conclude quasi lanciando il guanto di sfida: «La prossima volta che salite sulla vostra auto inchiodata al suolo guardatela bene: è un esemplare di una specie in rapida via di estinzione». ■ Foto: Webphoto, A. Bolante - Reuters / Contrasto, AP, AFP / G. Neri Il cielo? È on demand Paul Allen (foto sotto) co-fondatore di Microsoft è il finanziatore primo del progetto SpaceShipOne, la navicella spaziale che lo scorso 21 giugno ha per la prima volta portato un astronauta nello spazio suborbitale in una missione interamente privata, inaugurando l’era dei viaggi spaziali commerciali. Elon Musk fondatore di PayPal - il popolare sistema elettronico di pagamento - ha dato vita a Space X (www.spacex.com) L’espresso 26 maggio 2005 una compagnia privata che organizza voli nello spazio. Oggi sono offerti a chi deve lanciare satelliti militari o commerciali, ma un domani disponibili anche al privato cittadino . Ed Iacobucci uno dei primi investitori in Citrix (il gigante delle soluzioni informatiche aziendali) sta lanciando Jetson Systems. L’azienda garantirà ai propri passeggeri, in cambio di un prezzo del 30-50 per cento maggiorato rispetto alle tratte commerciali convenzionali, rotte personalizzate e la possibilità di “affittare” aeromobili da quattro a sei posti. Donald Burr già fondatore della linea aerea a basso costo People Express, inizia ora l’avventura di Pogo Jet (www.flypogo. com/home.html) che offre il noleggio di piccoli jet a quattro posti a prezzi compresi fra 1 e 5 dollari a miglio. Poiché tutti i posti devono essere acquistati perché l’aereo parta, il costo di un volo per distanza equiparabile a un Milano-Roma sarà compreso fra i 1.200 e 6 mila dollari. di Microsoft è uno dei principali azionisti in Eclipse (www. eclipse aviation.com), azienda produttrice di aerei specifici per le compagnie che vorranno offrire al mercato voli on-demand, ovvero su richiesta quanto a orario e destinazione. Il modello di punta (Eclipse 500) è un aeromobile da sei posti, dalla velocità massima di 500 chilometri l’ora, adatto a tratte di medio raggio (500-1000 km) e dal costo di poco più di 1 milione di euro. Bill Gates fondatore e Ceo 173