Corso di Laurea quinquennale in Architettura Unione

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Corso di Laurea quinquennale in Architettura Unione
Corso di Laurea quinquennale in Architettura Unione Europea
Anno Accademico 2009-2010
STORIA DELL’ARCHITETTURA E DELL’URBANISTICA ANTICA E MEDIEVALE
8 crediti
Prof. Corrado Bozzoni
Professore ordinario
Programma del corso
Obiettivi formativi:
Fornire gli strumenti critici necessari alla lettura e alla comprensione di opere architettoniche attraverso
l’esame di esempio di personalità artistiche significative.
Verranno prese in considerazione architetture appartenenti ad un arco temporale compreso tra la fine
del cosiddetto ”Medioevo ellenico” (fine VIII-VII secolo a.C.) e l’inizio del XV secolo.
Articolazione della didattica:
1) Architettura antica
1a) Architettura greca dal periodo arcaico all’ellenismo
Premesse statico-costruttive: il sistema trilitico; il sistema spingente, ad arco.
Il tempio greco e il “Megaron”. Sua origine ed evoluzione, nomenclatura delle parti componenti.
Tipologie del tempio greco in rapporto al numero e alla disposizione delle colonne.
Ordini architettonici: origine, morfologia e sintassi. Elementi costitutivi. Origine e formazioni degli
ordini dorico e ionico. Distinzione tra ordini ionici asiatico, attico ed “ellenistico”, Il metodo “delle
nove linee teoriche” per la rappresentazione grafica degli ordini architettonici. Tipi principali di
modanature,morfologia e loro logica compositiva.
Il ruolo del colore nelle architetture templari greche.
Correzioni ottiche (curvature di superfici, inclinazioni rispetto ad assi verticali, variazioni dimensionali
di elementi dell’ordine, tra cui il “conflitto angolare”)
Architettura della Grecia arcaica (fine VIII-inizi V sec. a.C.): Templi dorici arcaici: “Megaron” e
tempio di Apollo a Thermos. Tempio e santuario: l’Altis e il tempio di Era (Heraion) a Olimpia.
Templi ionici arcaici. Heraion di Samo: gli hekatompeda, le ricostruzioni di Rhoikos e di Policrate.
Artemision (tempio di Artemide) di Efeso, dalla fase arcaica al rifacimento ellenistico (IV-III sec. A.C.)
Templi d’età arcaica e tardo-arcaica in Sicilia e Magna Grecia. Siracusa, tempio di Apollo. Selinunte,
templi “C” e “G” di Apollo. Paestum, Heraion I (c.d. “Basilica”), tempio. di Atena (c.d. “tempio di
Cerere”).
Il periodo classico: Templi dorici. La definizione del “canone”. La Grecia continentale: Olimpia, il
tempio di Zeus. La Magna Grecia: Paestum, Heraion II (c.d. “tempio di Poseidone”)
L’architettura attica. L’Acropoli di Atene. Composizione delle masse architettoniche nei complessi
monumentali. Pericle e la ricostruzione dell’Acropoli ateniese. La figura e l’opera di Ictino. Il
Partendone pericleo e i suoi precedenti. Il tempio di Apollo a Basse. Cenni sull’ordine corinzio.
I Propilei ateniesi di Mnesicle e i rapporti con le preesistenze.
L’architettura ionico-attica: il tempio di Atena Nike e l’Eretteo sull’Acropoli di Atene.
Il periodo tardo-classico: Epidauro, il santuario di Asclepio, la Tholos, il teatro. Il teatro greco,
caratteristiche e nomenclatura
La “rinascenza” ionica in Asia Minore in età tardo-classica: Priene: la città e riferimenti alla pianta
ippodamea; Piteo e il tempio di Atena Polias, il Bouleuterion. Cenni sugli edifici greci diversi dai
templi: bouleuteria, ekklesiasteria, pritaneia; agorà, stoai.
L’età ellenistica: Architettura e nuove ricerche compositive. tempio di Apollo a Didime. Ermogene e il
tempio di Artemide Leucofriene a Magnesia sul Meandro. Pergamo, la città, santuario di Demetra,
tempio e recinto di Atena Polias Nikeforos, altare di Zeus.
Altri santuari ellenistici: santuari di Asclepio a Coo, di Atena a Lindos.
1b) Architettura Romana, Tardo antica, Paleocristiana, Bizantina
Origini dell’architettura romana: L’eredità ellenistica, l’influenza italica. Innovazioni nelle tecniche
costruttive e nell’uso dei materiali da costruzione; opus caementicium e altri principali tipi di opera
poligonale, quadrata, incerta, reticolata, testacea, vittata, mista.
Uso dell’arco e della volta. Nuova concezione degli ordini architettonici: affermazione della loro
funzione decorativa, sintagma dell'ordine che inquadra l'arco:
Architettura romana repubblicana: Santuari ellenistici del Lazio: santuario della Fortuna Primigenia a
Palestrina, di Giove Anxur a Terracina, di Ercole Vincitore a Tivoli..
Templi etrusco-italici: Caratteristiche del nuovo tipo e innovazioni introdotte negli edifici templari
(tempio pseudoperiptero, tholos orientata) Tempio di Giove Capitolino a Roma, Capitolium di Cosa,
Tempio dorico-corinzio (della Pace o di Mens Bona) a Paestum, templi dell’area sacra di largo
Argentina e tempio c.d. della Fortuna Virile a Roma, tholos di Vesta a Tivoli.
Il Foro della città romana: Cosa, Pompei. Edifici pubblici e utilitari: basiliche, curie, comitia (Cosa,
Pompei), il Tabularium e la Porticus Aemilia a Roma.
Archi, volte e cupole, nomenclatura, configurazioni geometriche, comportamento statico. Volte a botte,
a vela, a padiglione, a crociera, a “ombrello”, mista a padiglione e ombrello. La cupola. Principali
sistemi di raccordo: pennacchi sferici, trombe coniche.
La città romana: Cenni sulla castrametazione. Aosta, Verona, Lucca, Firenze
Il Foro Romano: e i suoi monumenti principali.
Il teatro romano: Roma, Teatro di Pompeo e cenni sul teatro di Marcello
Fori imperiali: Foro di Cesare (per gli altri Fori vedere qui di seguito).
Architettura augustea: “neoatticismo”. Roma, Foro di Augusto e Ara Pacis, Arco di Augusto a Susa. la
tipologia degli archi trionfali.
Edilizia domestica: domus e insulae, schemi distributivi., casa di Augusto sul Palatino, casa del Fauno
a Pompei, caseggiato di Diana e Horrea Epagathiana a Ostia Antica.
Età giulio-claudia: Architetture di Claudio: Roma, Porta Maggiore e tempio di Claudio sul Celio, porta
dei Borsari a Verona. architettura di Nerone. Domus Aurea. Decorazione parietale romana, gli stili
pompeiani..
Architettura dei Flavi: Roma, Domus Flavia e Domus Augustana sul Palatino Templum Pacis (Foro di
Vespasiano), Foro Transitorio o di Nerva, Anfiteatro Flavio (Colosseo), cenni sugli anfiteatri.
Architettura di Traiano: e Apollodoro di Damasco. Foro di Traiano e complesso dei Mercati.
L’architettura di Adriano: Pantheon, tempio di Venere e Roma, Villa Adriana
I complessi termali romani: terme di Agrippa (cenni). Caratteristiche ed evoluzione delle terme
imperiali: terme di Nerone, Traiano, Diocleziano, Caracalla.
L’architettura tardo-romana: e la fine dell’arte classica. Fattori che determinano il cambiamento. L’età
di Diocleziano. palazzo di Diocleziano e Porta Aurea a Spalato.
Le nuove capitali europee. Treviri, la città, le terme imperiali, “Basilica” (“Aula Regia”) di Costantino,
Porta Nigra. Salonicco, cenni sull’assetto urbanistico e sui principali monumenti (strada colonnata,
“Tetrapilo”, mausoleo di Galerio o “Rotonda”).
Villa imperiale a Piazza Armerina, la visione per scorci, la disposizione planimetrica affrancata dalle
rigide assialità.
Basilica di Massenzio a Roma.
Arco di Costantino e uso dei materiali di recupero (spolia).
Evoluzione degli edifici centrici. ninfeo degli Orti Liciniani (“tempio di Minerva Medica”)
Costantino e l’architettura religiosa cristiana: dopo il 313 d.C. Gli edifici centrici “a doppio guscio o
involucro”: mausoleo di Costantina (“S. Costanza”) a Roma
Le prime basiliche costantiniane. Caratteristiche della basilica paleocristiana: impianto planimetrico,
alzati, nomenclatura ecc. Basiliche paleocristiane a Roma: San Pietro e la tomba dell’Apostolo,
Basilica del Salvatore (S.Giovanni in Laterano)
Gli edifici religiosi tra la fine del IV e il V secolo. S. Paolo e S.Maria Maggiore a Roma.
Tipo della basilica con facciata aperta con colonnati: S. Clemente a Roma.
Basiliche cimiteriali circiformi: cenni su S. Sebastiano e S. Agnese a Roma.
I battisteri: Battistero Lateranense a Roma.
Modelli occidentali fuori Roma: Basilica Apostolorum (S. Nazaro), S. Tecla, S. Lorenzo maggiore a
Milano.
Architettura paleocristiana nel vicino Oriente: Basilica del Golgota a Gerusalemme, chiesa della
Natività a Betlemme, chiesa dell’Acheiropoietos a Salonicco.
La definizione del tipo basilicale: S. Sabina a Roma.
L’architettura bizantina: del VI secolo (Giustiniano) in Oriente e in Occidente. chiese dei SS. Sergio e
Bacco, di S. Irene e di S. Sofia a Costantinopoli. S. Vitale, basiliche di S.Apollinare Nuovo e di
S.Apollinare in Classe a Ravenna.
2)Architettura Medievale
L’alto Medioevo: Chiesa di S. Salvatore a Brescia e continuità del tipo della basilica di V secolo.
Mutamenti sullo scorcio dell’VIII secolo L’architettura carolingia: La concezione imperiale classicista
di Carlo Magno, il tema delle grandi abbazie. Le innovazioni tipologiche, spaziali, liturgiche. Gli
edifici chiesastici e i Westwerke: abbaziali di Corvey, Centula (St. Riquier), Cappella Palatina di
Aquisgrana; chiese a cori contrapposti, transetti doppi: abbazie di San Gallo e di Fulda (S. Bonifacio);
cripte esterne o sotterranee: cripte di Corvey (cenni) e di Saint-Germain ad Auxerre. Rivisitazioni
classiciste: portico d’ingresso (Torhalle) dell’abbazia di Lorsch; costruzioni centrali a volta: cappella di
Germigny-des-Prés
L’architettura ottoniana: nell’area settentrionale europea nell’XI secolo. Carattere aulico e di grande
dignità sacrale degli edifici ecclesiastici. Riferimenti alla tradizione paleocristiana. Il tema dei transetti
e del Westbau in facciata. abbaziale di Hersfeld, chiese monastiche di S. Gertrude a Nivelles, S.
Michele a Hildesheim, S. Ciriaco a Gernrode. Diffusa imitazione del modello della Cappella Palatina di
Aquisgrana: cenni su S. Maria a Ottmarsheim e sulla collegiata della Trinità a Essen. Le chiese di
Colonia: S. Pantaleone, S. Maria in Campidoglio e il tema della terminazione a triconco. Cattedrali di
Treviri e di Spira (la fabbrica ottoniana).
L’età romanica: Caratteri dell’architettura del periodo: poetica, tipologie planimetriche e degli alzati,
mutamenti del sistema statico-costruttivo
Il primo romanico: L’area meridionale europea sotto la Loira e in Borgogna nell’XI secolo. Abbaziale
di Saint-Martin-du-Canigou, chiesa di S. Vincenzo di Cardona. chiese di S. Benigno a Digione, S.
Filiberto a Tournus, Sant’Ilario a Poitiers, Saint-Benoît-sur-Loire. Abbaziale di Cluny II.
Caratteri delle chiese di pellegrinaggio: Santiago di Compostella, Saint-Sernin a Tolosa, Sainte-Foy a
Conques.
Architettura romanica in Francia nell’XI e XII secolo: Abbaziale di Cluny III. Le scuole regionali
francesi.
La Borgogna: priorati cluniacensi di Paray-le-Monial e la-Charité-sur-Loire; cattedrale di Saint-Lazare
ad Autun, chiese della Maddalena a Vezelay e di Saint-Etienne a Nevers. L’Alvernia: chiesa di NotreDamedu-Port a Clermont-Ferrand, cenni sulle chiese di Orcival, Issoire e sulla parrocchiale di SaintNectaire.
L’area del Velay: cattedrale di Le Puy. L’Aquitania e le zone adiacenti: cattedrale di S. Pietro ad
Angoulême, chiesa di Saint-Etienne-de-la-Cité e cattedrale di Saint-Front a Perigueux. Il Poitou: chiese
di Saint-Savin-sur-Gartempe, di Notre-Dame-la-Grande a Poitiers.. La Provenza: chiese di SaintGilles-du- Gard, di Saint-Trophime ad Arles, cenni sulle chiese di Saint-Paul-Trois-Chateaux, di SaintRestitut (facciata), di Saint-Guilhelm-le-Desert. L’area settentrionale e la persistenza di influenze
imperiali: Saint-Etienne a Vignory. La Normandia: abbaziali di Bernay, di Mont-Saint-Michel, di
Jumieges, di Saint-Etienne e della Trinite a Caen.
Il romanico in Inghilterra e l’influenza dell’architettura normanna.Caratteri originali dell’architettura
romanica inglese. Le cattedrali di Durham, Norwich, Gloucester.
L’architettura romanica tedesca: continuità della cultura ottoniana. La trasformazione del duomo di
Spira.
Le grandi cattedrali renane, Magonza, Worms.
Il romanico in Spagna: Santiago di Compostela e la diffusione del romanico francese nella penisola
iberica.
L’architettura romanica italiana: L’Italia luogo d’incontro di culture e tradizioni di diverse
provenienze (settentrionali, bizantine, arabe); persistenze locali della tradizione classica.
La Lombardia e la regione padano-veneta: Rapporti con l’area romanica europea e con la cultura
architettonica imperiale. L’area comasca: chiese di S. Carpoforo, di S. Abbondio e di S.Fedele a
Como; S. Maria del Tiglio a Gravedona; la chiesa di S. Maria Maggiore a Lomello e l’uso degli archidiaframma. L’area pavese-milanese: S. Ambrogio a Milano; S. Michele a Pavia; cattedrali di Parma,
Modena, Ferrara. Chiese di S. Zeno e di S. Lorenzo a Verona.
Battisteri a volume semplice e a doppio involucro. Battisteri di Lenno e di Cremona Chiese a impianto
centrico: cenni su S. Tommaso in Limine ad Almenno, sul S. Lorenzo a Mantova e sul Santo Sepolcro
nel complesso di S. Stefano a Bologna.
L’area veneziana e lagunare: sopravvivenze tardo-romane e bizantine: S. Marco a Venezia, duomo di
S. Donato a Murano; duomo dell‘Assunta e chiesa di S. Fosca a Torcello.
La Toscana: Autonomia culturale e originalità di sviluppi delle aree fiorentina e pisanolucchese.
Permanenze classiciste, influenze orientali. Chiesa di S. Miniato al Monte e battistero di Firenze,
cenni sulla Collegiata di Empoli. Campo dei Miracoli con Duomo, Battistero, Torre campanaria a Pisa;
chiese di S. Frediano (cenni) e S. Paolo a Ripa d’Arno a Pisa; chiesa di S. Michele e duomo di S.
Martino a Lucca; chiesa di S. Giovanni Forcivitas a Pistoia; Pieve o Badia di Arezzo; abbaziale di S.
Antimo presso Castelnuovo dell’Abate; chiesa di S. Pietro a Grado presso Pisa.
Le Marche: chiese di S. Claudio al Chienti; Ancona: duomo di S. Ciriaco e chiesa di S. Maria di
Portonovo.
L’Umbria: chiesa di S. Eufemia a Spoleto, duomo di S. Rufino ad Assisi.
Il Lazio e Roma: Persistenza delle tradizioni classica e paleocristiana: chiese di S. Pietro e di S. Maria
Maggiore a Tuscania, di S. Maria in Castello a Tarquinia. Roma: chiese di S. Maria in Cosmedin, di S.
Clemente, di S. Maria in Trastevere. Abbazia di Montecassino.
L’Italia meridionale: compresenza di influssi orientali e mediterranei e di caratteri architettonici
continentali normanni. Traduzione in forme romaniche della tipologia basilicale su colonne. La
Campania: cattedrale di Salerno, cenni sulle cattedrali di Caserta Vecchia e di Aversa. La Basilicata:
abbazia della Trinità di Venosa, cenni sul duomo di Acerenza. La Puglia: chiesa di S. Nicola a Bari,
cattedrali di Trani, Bitonto, Molfetta, Valenzano. La Calabria: “Cattolica” di Stilo. La Sicilia:
cattedrali di Cefalù e di Monreale; Palermo: Cappella Palatina, Duomo, chiesa di S. Cataldo.
Caratteri dell’architettura cistercense: in Francia e in Italia: monasteri di Citeaux, Fontenay.
Fossanova e Casamari nel Lazio.
Architettura delle chiese gotiche: Mutamenti politici, sociali e culturali. Evoluzione dell’organismo
costruttivo romanico: nell’organismo “a scheletro”; archi acuti, volte a crociera, costoloni, archi
rampanti.Strutturazione della parete: verticalismo e linearismo; diagonalità e unitarietà degli spazi
interni; smaterializzazione del muro e parete diafana. La luce gotica.
Primo gotico e Gotico maturo in Francia: L’Ile-de-France e le prime cattedrali. Il programma edilizio
e artistico dell’abate Sugerio nella facciata e nel coro di Saint-Denis. Cattedrali di Sens, di Noyon, di
Laon, di Notre-Dame a Parigi.
Cattedrali di Chartres, Bourges, facciate dei transetti della cattedrale di Chartres, facciata della
cattedrale di Notre-Dame a Parigi, cattedrali di Reims e di Amiens;; cori delle cattedrali di Coutances e
di Le Mans; cattedrale di Beauvais.
Diffusione dell’architettura gotica in Spagna: cattedrali di Toledo e di Burgos.
Caratteri dell’architettura gotica inglese: Cattedrali di Canterbury, Lincoln, Wells, coro degli Angeli
nella cattedrale di Lincoln.
Il gotico rayonnant in Francia: facciate della chiesa di Saint-Nicaise e della cattedrale a Reims, navata
e transetti di Saint-Denis, cenni sulla cappella di Saint-Germain-en-Laye; la Sainte-Chapelle a Parigi,
transetti di Notre Dame a Parigi, chiesa di Saint-Urbain a Troyes, cattedrale di Narbona e di SaintNazaire a Carcassonne, chiese dei Giacobini a Tolosa, cattedrale di Albi.
Architettura del Duecento e Trecento in Italia: Limitata penetrazione del gotico d’Oltralpe: chiesa di S.
Andrea a Vercelli (cenni). Influenze degli ordini mendicanti nella definizione del Gotico italiano e del
tipo delle chiese “fienili”: chiese di S. Francesco a Pisa, di S. Domenico a Siena (cenni), di S.
Francesco a Bologna; di S. Croce e di S. Maria Novella a Firenze. Basilica papale di S. Francesco ad
Assisi. Cattedrali di Siena , Orvieto e di S. Maria del Fiore a Firenze.
Il passaggio all’architettura del Quattrocento: Filippo Brunelleschi: tradizione gotica e innovazioni,
architettura e prospettiva, ”reinvenzione” del linguaggio classico, valore sintattico dell’ordine
architettonico, la “maniera matura”. Cupola di S. Maria del Fiore, Sacrestia Vecchia in S. Lorenzo,
basiliche di S. Lorenzo e di S. Spirito a Firenze.
Modalità d’esame
La prova d’esame consisterà in un colloquio sugli argomenti trattati durante le lezioni. In sede d’esame
lo studente dovrà dimostrare di conoscere gli argomenti elencati nel programma, anche tracciando
schizzi e disegni esplicativi utili ad illustrare quanto sarà invitato a descrivere criticamente.
Bibliografia
Volumi di base:
Rocco G., Introduzione agli ordini architettonici antichi, Roma, 1995.
Berve H., Gruben G., I templi greci, Firenze, 1961.
Ward-Perkins J. B., Architettura romana, Milano, 1998.
Krautheimer, Architettura paleocristiana e bizantina, Torino, 1986.
Bonelli R., Bozzoni C., Franchetti Pardo V., Storia dell’architettura medievale, Bari, 1997.
Per approfondimenti:
Gros P., L’architettura romana dagli inizi del III secolo a.C. alla fine dell’alto impero, Milano, 2001.
Coarelli F., Guide archeologiche su Roma e il Lazio
Conant K. J., Carolingian and Romanesque architecture 800 to 1200, Edimburgh 1959, rist. New
Haven- London, 1993,
Grodecki L., Architettura gotica, Milano, 1996 (serie Electa).
Bonelli R., “Specialis Ecclesia”: ipotesi sulle fasi costruttive della basilica di Assisi, in: «Architettura.
Storia e documenti», 2, 1985, pp. 5-33
Bozzoni C., Carbonara G., La basilica di S. Francesco ad Assisi: alcune nuove acquisizioni, in
Architettura: processualità e trasformazione, atti del convegno internazionale di studi, Roma, Castel S.
Angelo 24-27 novembre 1999, Roma, 2000, pp. 117-134.
Di Pasquale S., Brunelleschi. La costruzione della cupola di Santa Maria del Fiore, Venezia, 2002.
Zander G., Nozioni elementari sugli archi e le volte. Loro forma geometrica. Rappresentazione grafica.
Criteri intuitivi di stabilità. Nomenclatura, estratto da Appunti del corso di Storia dell’Architettura I
dell’a.a. 1985-86.
Per i singoli monumenti si possono consultare anche monografie ad essi dedicate.
Materiale illustrativo concernente i monumenti romanici italiani meno conosciuti, si può reperire anche
nei volumi della serie Italia romanica della casa editrice Jaca Book.
Materiali allegati
Contributi utili per un’introduzione allo studio della storia dell’architettura:
DE ANGELIS d’OSSAT G., Studio dei monumenti dal punto di vista storico, artistico e tecnico, pp. 5966,
in «Strumenti» n. 13, quaderno della Scuola di specializzazione per lo studio ed il restauro dei monumenti
dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Sul restauro dei monumenti architettonici, Concetti,
operatività, didattica, Roma 1995.
BRUSCHI A., MIARELLI MARIANI G., Introduzione, pp. 3-10 e BRUSCHI A., Premessa. Indicazioni
metodologiche per lo studio storico dell’architettura, pp. 13-29 in Lineamenti di Storia dell’architettura,
Roma.
BENEDETTI S., L’officina architettonica, pp. 113-119, e Il processo di lettura storico-critico, pp. 120124,
in «Strumenti» n. 3, quaderno della Scuola di specializzazione per lo studio ed il restauro dei monumenti
dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Letture di architettura. Saggi sul Cinquecento
romano,
Roma 1987.
I testi segnalati possono essere reperiti anche presso le biblioteche di Facoltà o del Dipartimento di Storia
dell’Architettura, Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici.
In generale si consiglia, per la nomenclatura, ma anche per chiarimenti sulle varie correnti
architettoniche (es.: architettura carolingia, ottoniana, romanica, gotica ecc.) o sulle personalità artistiche
considerate, la consultazione di dizionari ed enciclopedie specifiche, quali:
Enciclopedia Universale dell’Arte (E.U.A.)
Dizionario di Architettura e Urbanistica (D.A.U.)
Enciclopedia dell’Arte Antica
Enciclopedia dell’Arte medievale
Pevsner N., Fleming J., Honour H., Dizionario di Architettura, Torino 1981
Per i singoli monumenti si possono consultare anche monografie ad essi dedicate.
Materiale illustrativo concernente i monumenti romanici italiani meno conosciuti, si può reperire anche
nei volumi della serie Italia romanica della casa editrice Jaca Book.