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La Tecnologia
La doccia d’aria è un apparecchio impiegato per la decontaminazione del personale che entra in una zona a
contaminazione controllata (clean room) limitando l’immissione di batteri in una determinata area.
Il principio di funzionamento è basato sull’azione di getti d’aria ad alta velocità che provocano il distacco di
particelle inerti o attive e, quindi, il loro allontanamento tramite aspirazione in condotti provvisti di filtri
HEPA con efficienza 99,99%.
Oltre al passaggio in filtri ad alta efficienza vi è l’utilizzo anche di lampade UV-C, note per il loro potere di
abbattimento microbico che permettono una maggior decontaminazione dell’aria.
A completamento della fase di pulizia dell’operatore, dove l’aria non arriva ad asportare le particelle
inquinanti, è stato applicato il “Pulitak” dispositivo modulare e composto da:
 sistema meccanico con spazzole e disinfettate per le disinfezione delle calzature;
 nebulizzatore per mani, ovvero viene nebulizzata sulla cute delle mani del disinfettante alcolico per
abbattere la carica microbica che si deposita sulla pelle.
A garanzia di una sicura decontaminazione vengono installate delle porte battenti od avvolgimento rapido
che si aprono solo a fine ciclo, permettendo l’uscita dell’operatore.
Il sistema è interamente gestito da un controllore programmabile in tecnologia “touch-screen”, in
questo modo è prevista anche la possibilità di modificare i tempi e le modalità di funzionamento
tramite accesso con password di protezione.
Questa tipologia di automazione impiegata, permetterà alla struttura di essere molto versatile,
ovvero adattabile, ad ambienti diversi siano essi di tipologia alimentare, farmaceutici ed
ospedalieri. La realizzazione della doccia d’aria è interamente in acciaio inox Aisi 304.
Settori di utilizzo
L’utilizzo di clean rooom nell’industria alimentare è nato sotto la spinta di impiegare sistemi volti alla
protezione del prodotto. Dato dalla necessità di produrre senza l’impiego di addittivi chimici ed in altri per
aumentare la “shell-life” del prodotto. Si cerca di produrre un prodotto senza l’impiego di conservanti e
tutto ciò che possa sminuire l’immagine di “prodotto naturale” L’utilizzo della cleanroom è consolidato nel
settore lattiero-caseario, per la produzione da forno, di insaccati affettati e per la produzione di brioche e
merendine.
La doccia d’aria viene installata all’accesso della camera bianca con lo scopo di rimuovere le particelle
inquinati o microrganismi dal personale entrante. Il funzionamento consiste in getti d’aria che vengono
inviati dall’alto e lateralmente sugli operatori scuotendo gli indumenti per rimuovere le particelle
contaminanti depositati su di essi.
Il principio di funzionamento è basato sull’azione di getti d’aria ad alta velocità filtrati attraverso un filtro
HEPA allo scopo di distaccare le particelle inquinanti (batteri, muffe, polveri ecc…) dagli indumenti
dell’operatore. Successivamente questa aria contaminata attraversa due passaggi di depurazione e
sterilizzazione: il primo attraverso un banco di prefiltrazione costituito da celle filtranti, il secondo
attraverso lampade UV-C .
A completamento della fase di decontaminazione dell’operatore, è stato applicato il “Pulitak” dispositivo
brevettato modulare di igienizzazione suole e mani.
L’intero impianto è dotato di un controllore programmabile con interfaccia utente di tipo grafico in
tecnologia “touch-screen” che sovrintende il funzionamento della macchina e visualizza su un display
alfanumerico indicazioni per l’utente: fase in corso, inviti ad effettuare eventuali operazioni di pulizia,
eventuali segnali di allarme.
Questo sistema risulta molto versatile a seconda delle esigenze dell’operatore, perché si possono
modificare i tempi delle varie fasi della igienizzazione, in modo da ottenere il risultato desiderato.
La doccia d’aria è costruita interamente in acciaio inox aisi 304.
La normativa
La pulizia delle Clean room: aspetti e metodi di intervento
Taluni attività produttive, appartenenti al mondo dell’industria microlettronica, aeronautica, farmaceutica,
alimentare e di articoli sanitari, si svolgono in ambienti controllati (cleanroom o camere bianche), il cui
livello di contaminazione deve essere mantenuto estremamente basso. Infatti, in tutti questi casi, la
presenza di agenti inquinanti provoca notevoli danni alla produzione e per questa ragione gli aspetti legati
alla pulizia sono di primaria importanza per garantire il corretto svolgimento della produzione.
Le particelle (oggetti solidi e liquidi di dimensioni comprese fra 0,1 e 50 micron) e/o i microrganismi (virus,
batteri, protozoi…) che si trovano all’interno dell’area controllata sono causa di inutilizzabilità dei prodotti
provocando notevoli perdite economiche alle aziende. Questo si evita utilizzando una serie di accorgimenti
che permettono di ridurre al minimo questi rischi.
Le azioni preventive sono di diverso tipo, ma nonostante siano adottate misure rigidissime esiste sempre
una dispersione di particelle dovuta essenzialmente ai tre fattori che sono: personale (80%),
attrezzature(15%) e l’ambiente stesso (5%).
Per eliminare la contaminazione che naturalmente si crea è necessario pulire o meglio decontaminare
l’ambiente, intendendo con questo temine la rimozione dei particelle talmente piccole (nell’ordine da
micron) da non essere visibili all’occhio umano.
Nel cleanroom il concetto di pulizia assume infatti un significato diverso da quello comunemente usato. Di
norma quando si parla di pulizia, si intende quel processo volto ad eliminare lo sporco o la polvere che si
deposita sulle superfici di mobili, attrezzature, pavimenti ecc…
Nel caso delle cleanroom l’operatore pulisce per eliminare particelle e microrganismi che “non vede” in
quanto l’ambiente attorno a lui appare pulito. L’occhio umano infatti percepisce solo oggetti di dimensioni
superiori ai 50 micron, il resto è considerato “invisibile”.
Il livello di pulizia necessario dipende dalla clasificazione delle cleanroom definita dalla normativa
internazionale di riferimento UNI EN ISO 14644 – 1: 2001 “Camere bianche ed ambienti associati controllati
– Classificazione della pulizia dell’aria”. La normativa sostituisce lo standard Fed. Std. 209E) individua nove
classi di cleanroom per ciascuna delle quali viene definita la quantità e le dimensione delle particelle
ammesse.
Tab.1 Le principali classi di contaminazione particellare per camere bianche e zone controllate
Numero di
classificazione
ISO
Classe
Massime concentrazioni particellari alle dimensioni critiche considerate
ISO
0.1 um
0.2 um
1
ISO 1
10
2
2
ISO 2
100
3
ISO 3
4
0.3 um
0.5 um
1 um
5 um
24
10
4
1 000
237
102
35
8
ISO 4
10 000
2 370
1 020
352
83
5
ISO 5
100 000
23 700
10 200
3 520
832
29
6
ISO 6
1 000 000
237 000
102 000
35 200
8 320
293
7
ISO 7
352 000
83 200
2 930
8
ISO 8
3 520 000
832 000
29 300
9
ISO 9
35 200 000
8 320 000
293 000
E’ opportuno sottolineare che tale classificazione si riferisce a tutti gli ambienti a contaminazione
controllata in cui sono le “particelle” a rappresentare il problema alla produzione. In tutti quei casi in cui
sono i “microrganismi” a costituire una minaccia alla produzione (come nel campo farmaceutico) si fa
riferimento alla G.M.P. ovvero “Norme di Buona Fabbricazione” che individuano i requisiti necessari per
ridurre al minimo il rischio di contaminazione ad opera di microrganismi. Tali linee guida non indicano
metodi dettagliati per determinare il livello di pulizia microbiologico e particellare dell’aria, a tale scopo si
rimanda ad altri test quali le norme EN/ISO Standard.
La pulizia di una cleanroom è un processo articolato che può essere suddiviso in tre categorie:
•
•
•
Cross Cleaning (s’intende la rimozione di particelle diametro superiore a 50 micron)
Intermediate Cleaning (rimozione di particelle di diametro compreso fra 10 e 50 micron)
Precision Cleaning (rimozione di particelle di dimensione ai 10 micron)
Riepilogando la pulizia di una cleanroom rappresenta una parte integrante del processo produttivo, ed il
suo scopo è quello di rimuovere gli agenti inquinanti in grado di compromettere la funzione del prodotto.
Il termine di pulizia viene spesso usato con il significato di decontaminazione. Per chiarire la differenza
occorre esplicitare i concetti di:
•
•
Preventive Cleaning = ha lo scopo di minimizzare la formazione, l’introduzione degli agenti
inquinanti all’interno della camera bianca attraverso strumenti quali la doccia d’aria o i tappettini
adesivi.
Active Cleaning = si ariticola in pulizia (intesa come rimozione di particelle visibili ad occhio nudo) e
decontaminazione ( rimuove agenti inquinanti che non sono percepiti dall’occhio umano in quanto
troppo piccoli).