INDICAZIONI GENERALI Che cos`è l`autismo Descritto inizialmente

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INDICAZIONI GENERALI Che cos`è l`autismo Descritto inizialmente
INDICAZIONI GENERALI
Che cos'è l'autismo
Descritto inizialmente da Kanner nel 1943, l’autismo infantile viene attualmente
inserito nell’ambito dei Disturbi pervasivi o Generalizzati dello sviluppo con la
terminologia di “Disturbo Autistico”.
Le Linee Guida per l'Autismo della SINPIA (Società Italiana di Neuropsichiatria dell'Età
Evolutiva) definiscono l'Autismo come "Una sindrome comportamentale causata da un
disordine dello sviluppo biologicamente determinato, con esordio nei primi tre anni di
vita. Le aree prevalentemente interessate sono quelle relative all'interazione sociale
reciproca, all'abilità di comunicare idee e sentimenti e alla capacità di stabilire
relazioni con gli altri". Inoltre risultano implicati anche gli ambiti relativi agli
interessi e al comportamento che appaiono ristretti e ripetitivi.
Conoscere per educare: l’assessment integrato
Nell’intervento educativo, la fase della conoscenza coincide con l’assessment,
quella procedura che consiste in una raccolta sistematica delle informazioni e
nella loro successiva organizzazione, in modo che risultino rilevanti e utili
Assessment integrato: si intende un processo che si attiva con la raccolta
d’informazioni provenienti da diverse fonti, finalizzato alla costruzione di un
profilo funzionale multidimensionale dell’educando
Quest’operazione conoscitiva si articola in due tempi:
- la raccolta delle informazioni, mediata da informatori, come nel caso
dell’intervista, o diretta, come nell’osservazione
- la selezione, il riordino e l’organizzazion e delle informazioni, in modo da
risultare significative ai fini della costruzione di un profilo complesso della
persona autistica.
L’osservazione nell’intervento educativo
Per ciò che riguarda l’osservazione all’interno di un intervento educativo,
consideriamo solo la fase pre-intervento, in cui l’assessment è finalizzato alla
conoscenza delle abilità del bambino nelle diverse aree dello sviluppo.
L’osservazione negli ambienti di vita è particolarmente importante, per poter
identificare quelle abilità che difficilmente possono essere osservate in un
contesto clinico: abilità di autonomia, abilità nella comunicazione spontanea e
abilità di gioco e sociali (con adulti significativi o con i pari). (Massimo Antonucci
Consulente esperto in Pedagogia Speciale – Bologna)
A tale scopo, viene riportata una griglia di osservazione derivante da una
ricerca sugli studi di settore.
(Bibliografia Visconti P. (2003), La terapia di scambio e di sviluppo. In M. Formica (a cura di), Trattato
di neurologia riabilitativa, Cuzzolin editore).
La Funzione Strumentale Integrazione
Ins. Argentieri Anna Brigida
GRIGLIA DI OSSERVAZIONE PER SOSPETTO AUTISMO:
INTERAZIONE SOCIALE
SI
Iniziale
1° mese
di freq.
1.Interagisce in modo spontaneo?
2.Interagisce su nostra iniziativa?
3. ama le coccole come gli altri bambini?
4.vi guarda in faccia quando parlate o
giocate?
5.sorride in risposta al sorriso degli altri?
6.partecipa al gioco reciproco di
scambio?
7.prende gli oggetti da solo?
8.fa semplici giochi di imitazione come
<batti batti le manine!>?
9.mostra interesse per gli altri bambini?
10.mostra un legame con qualcuno in
modo particolare?
a.oppure mostra avversione?
PERCEZIONE SENSORIALE:
1)Come utilizza i canali sensoriali?
a.lecca gli oggetti?
b. annusa?
c. tocca ripetutamente?
d. morde?
MOTRICITÀ FINE:
1.Utilizza le mani in maniera coordinata?
2. sa svitare?
NO
Interm. Finale Iniziale Interm.
1°mese
di freq.
Finale
3.sa infilare (es.cerchi di plastica in
un’asta)?
4)Come prende gli oggetti? A pinza?
MOTRICITÀ GLOBALE
1.Presenta difficoltà nel camminare?
a. correre?
b. saltare?
c. sedersi?
.d. battere le mani?
.e. lanciare,
f. calciare?
g. spingere e ricevere oggetti?
COMUNICAZIONE
1.Mostra di comprendere le nostre
richieste?
2.indica col dito?
2.fa gesti?
3.fa sì o no con il capo?
4.guida la tua attenzione alzando oggetti
per mostrarteli?
5. utilizza un linguaggio verbale?
un linguaggio pre-verbale? (vocalizzi)
o motorio (gesti)?
6.conduce un adulto per mano?
7.dà risposte inconsistenti quando è
chiamato ai comandi?
8.utilizza un linguaggio meccanico,
ripetitivo o ecolalico? (ripetizione
meccanica dell'ultima parola o sillaba o parte
di frase udita)
9.memorizza pezzi di parole o di frasi?
GIOCO LIBERO
Scelta materiali:
1.Il bambino/a sceglie un giocattolo
particolare?
2.Il bambino/a sceglie una
particolare tipologia di giocattoli?
3.Non compie nessuna scelta
Comportamento sociale durante
il gioco libero:
1.Il bambino/a rimane lontano
dall’adulto?
2.Il bambino/a coinvolge l’adulto?
Se sì, in che modo
dà il giocattolo all’adulto?:
lo mostra?
si serve strumentalmente
dell’adulto?
Modalità dell’attività del gioco
libero:
1. Il gioco è orientato a livello
sensomotorio e manipolativo?
(es.masticare, succhiare, gettare)?
2.Il gioco si svolge secondo una
modalità organizzante:
(mettere
dei
mattoncini
uno
sull’altro, oggetti in una scatola)?
3.Il gioco si svolge mediante un
uso funzionale del giocattolo:
(es.guidare una macchina, bere dal
bicchiere della bambola?)
4.Il gioco si svolge secondo il "far
finta" (gioco simbolico)
(es. il mattoncino diventa una
macchina?)
Sequenze sociali attese:
1. Il bambino capisce le sequenze
di gioco e si aspetta che l’adulto
continui (es. fare il solletico,
cucù...)?
Alternanza
1. Il bambino è in grado di far
andare avanti e indietro un oggetto
(es. scambi con la palla)?
2. E’ in grado di fare un gioco con
alternanza dei turni
(es. suonare a turno un tamburo)?
COMPORTAMENTO
1.Ha un comportamento motorio
ripetitivo/stereotipato o bizzarro?
2. ha un repertorio ristretto di interessi?
3. è interessato maggiormente alle parti
degli oggetti (ad es. le ruote)?
4.imita le azioni delle altre persone?
5.gioca coi giocattoli esattamente nello
stesso modo ogni volta?
6.è fortemente attaccato a particolari e
inconsueti oggetti?
Mostra:
a.iperattività?
b.autolesionismo?
c.aggressività?
AUTONOMIE
1)Quali autonomie personali mostra?
Si lava le mani da solo?
Va in bagno da solo?
Mangia da solo
….Si veste da solo?
Si sveste da solo?
La Funzione Strumentale Integrazione
Ins. Argentieri Anna Brigida