GIORNALINO dicembre 2001

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GIORNALINO dicembre 2001
ADAS
PARMA
ASSOCIAZIONE DONATORI
AZIENDALI SANGUE
tuttoADAS
FEDERATA
Associazione Donatori Aziendali Sangue - Ospedale Maggiore - Via Abbeveratoia - Parma - Tel. 0521 983618
Notiziario quadrimestrale - N. 3 - Dicembre 2001 - Marzo 2002 - Sped. in Abb. Post. comma 27 Art. 2 Legge 549/95 Filiale di Parma
2001: UN ANNO POSITIVO
...NONOSTANTE TUTTO
Gli eventi degli ultimi mesi del 2001 non ci consentono di chiudere l’anno senza pensieri pessimistici, l’angoscia, a volte la paura, che spesso, in questi ultimi tempi
ci hanno colpiti, devono necessariamente essere esorcizzati, per consentirci di guardare al 2002 in modo più ottimistico. Per questo, approfittando dell’ultima occasione
del 2001 di parlare a tutti voi, necessariamente dall’Adas
arrivano messaggi positivi. Tralasciando per una volta i
disguidi,le incomprensioni e le inefficienze, inevitabili di
ogni organizzazione di persone.
In ottobre abbiamo “prodotto”, rispetto allo stesso
mese del 2000, 75 sacche in più. Sicuramente l’ottimo
risultato lo dobbiamo all’impegno della segreteria sanitaria, nella predisposizione e nella gestione di un puntuale piano di chiamate dirette ai donatori. A Mattioli,
Mulazzi, Marangone, Spigaroli e soprattutto a Grazia il
meritato ringraziamento dell’Adas. Grazie anche per
l’accoglienza riservata a Stefano, il suo inserimento é la
dimostrazione del concetto di “volontariato” dell’Adas
(FIDAS), un’associazione che non si limita alla propria
missione istituzionale.
Ringraziamo anche Cattani, che al pomeriggio del
lunedì e del venerdì, accoglie i “potenziali donatori”. È
un momento molto delicato ed importante, sbagliare il
primo approccio significa compromettere tutto un rapporto. L’accoglienza ora é aperta anche il mercoledì, si
cerca un volontario che desideri dedicarsi a questa attività. L’impegno richiesto é dalle 17 alle 19.
Con grande felicità salutiamo il “rientro” di Nando, la
buona forma in cui si trova gli consentirà di sgravare
l’impareggiabile Giovanni dai tanti impegni. La
Segreteria Amministrativa registra due nuovi arrivi,
entrambi, naturalmente in misura molto diversa, daranno
un positivo contributo all’organizzazione:
– Dante Rossi, pensionato INAIL, il venerdì mattina
sarà a disposizione in Viale Piacenza, per meglio svolgere l’attività, insieme ad altri volontari Adas, sta seguendo un corso di personal computer; benvenuto Dante!
– La nuova fotocopiatrice, é stata gentilmente offerta
da alcuni Gruppi.
Ci sono poi le commissioni, lavorano tutte a pieno
regime:
SCUOLA: in collaborazione con Forum é partito il progetto 2001-2002. Anche due scuole superiori della città si
sono aggregate al progetto. Quando Leurini chiamerà
volontari a formarsi, per parlare con i ragazzi e con gli insegnanti, la risposta dovrà essere necessariamente positiva.
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SANITARIA: molte norme, da poco emanate, porteranno necessariamente alla modifica degli attuali protocolli. Alberici, ed i suoi colleghi della Commissione, le
stanno studiando per poter formulare proposte valide ed
attuabili.
NUOVI GRUPPI: la Commissione più “Cantiere” di
tutte; Falchieri & C. stanno per dare alla Fidas Parma
positive sorprese. La costituzione del nuovo gruppo
“Data System” é ormai una certezza.
STAMPA E PROPAGANDA: tante le iniziative: la
lotteria, di cui dovremo impegnarci a vendere tutti i
biglietti, due importanti campagne di comunicazione, la
prima imminente sugli autobus, la seconda all’inizio del
nuovo anno con 5000 poster da affiggere negli Ospedali,
Ambulatori Medici ecc. Le due iniziative, essendo nell’ambito della “convenzione”, sono realizzate congiuntamente ad Avis, Ausl, Azienda Ospedaliera; terza festa in
maschera, week end sulla neve ed il 14 dicembre, in
occasione del Consiglio Provinciale, la nomina di due
personaggi Fidas: l’assessore ai servizi sociali del
Comune di Parma, dottoressa Maria Teresa Guarnieri, ed
il primario del reparto di Oncoematologia Pediatrica,
Professor Giancarlo Izzi.
STATUTO: insieme a Grulla e Bertolini la
Commissione porta avanti la revisione dello Statuto,
lavoro importante ed anche un po’ noioso; c’é
Alessandro Zerbini, vi ricordate l’ex obiettore, ben tornato anche ad Alessandro.
Nessuna specifica comunicazione in merito al “Fuori
Adas”: libretto informativo di prossima distribuzione ai
donatori; congresso Fidas regionale, meeting giovani e
corso di formazione Fidas, la nuova normativa europea
in arrivo, ecc.; era importante per una volta parlare del
“nostro orticello” che può sembrare malcurato, ma al
contrario dà sempre buoni frutti.
Tra tanti disastri, tanta sofferenza, i volontari, i donatori di sangue, giustamente, possono sentirsi portatori di
benessere. DONARE SANGUE, DONARE VITA é portare un concreto esempio d’amore in un mondo che sembra aver dimenticato i bisogni primari dell’uomo.
SERENO NATALE E BUON 2002 A TUTTI!
Mariella Baricchi
Riceviamo da un anonimo donatore la seguente storia che ci deve far riflettere molto
UN NATALE DIVERSO
Erano le tre dopo la mezzanotte, l’aria gelida del
24 dicembre sferzava il volto dei pochi barboni che
ancora vagavano per le strade della città, cercando
un precario equilibrio tra qualche bicchiere di troppo
e il terreno ghiacciato. Il suono di una sirena della
polizia si allontanava per raggiungere qualche malintenzionato che, nonostante il tempo infame, aveva
deciso di sfidare la legge.
La solita routine, quindi, sia per i tutori dell’ordine,
sia per gli abitanti ormai abituati al rigore dell’inverno, nell’attesa di un Natale sempre meno cristiano e
sempre più consumistico, che la gente attendeva per
mostrare i propri gioielli e i propri abiti costosi, piuttosto che pensare anche minimamente al prossimo.
In questa certo non idilliaca atmosfera natalizia
Giacomo camminava stancamente nel lungo viale
che portava alla stazione, accompagnato dai suoi
ricordi. Nella mente gli riaffioravano momenti di vita
belli e brutti, dalla sua adolescenza, a correre e giocare nei campi con i genitori, all’età adulta, con il
matrimonio con Elena, la nascita di Luca e poi il
divorzio che lo aveva letteralmente annientato.
Viveva, sì, ma soprattutto sopravviveva, abulico,
annoiato, nulla che potesse interessarlo, nulla che gli
desse la scusa per sorridere anche solo un attimo.
Così, assorto nei suoi pensieri, stava per impegnare
un passaggio pedonale. Fu una frazione di secondo:
l’uomo davanti a lui non aveva neppure visto quei fari
che lo avrebbero fagocitato con la loro luce accecante. L’impatto fu violentissimo, l’uomo fu scaraventato ad una ventina di metri, l’auto sparì nella notte.
Giacomo rimase impietrito, la prima emozione
dopo tanti anni. Passato il primo attimo di incredulità,
corse verso l’uomo che si trovava a terra in mezzo al
ghiaccio arrossato dal suo stesso sangue. Qualcuno
aveva chiamato un’ambulanza che arrivò a sirene
spiegate, caricò l’uomo e scomparve nel buio della
notte, lasciando una sensazione di morte dietro di
sé. Altre sirene, quelle della polizia, sovrapposero il
loro fastidioso e lugubre ululato in quella notte
bastarda, ma Giacomo ormai non le sentiva.
Pensieri e ricordi erano svaniti di colpo, in
Giacomo qualcosa si stava riaccendendo. Di fronte
alla possibile morte di quel viandante investito, la
voglia di vivere aveva fatto capolino nella sua mente
intorpidita dalle non emozioni. Riguardò il posto dove
era giaciuto il poveretto, una bianca sagoma irreale
contornata da irregolari macchie di sangue abbastanza copiose. Ne aveva perso di sangue: “Sangue,
pensò Giacomo, sangue, sangue... Senz’altro il malcapitato investito avrà bisogno di trasfusioni. E
se.....”
Non ci pensò su neppure un secondo, chiamò un
taxi e si fece accompagnare all’ospedale. Chiese
dove avevano portato il pedone travolto dall’auto
un’ora prima e si precipitò al reparto indicatogli.
Parlò con un dottore, gli raccontò brevemente tutto e
si rese disponibile per una donazione di sangue. Il
medico gli sorrise e lo invitò a calmare la sua euforia: prima avrebbe dovuto verificare la compatibilità
dei gruppi sanguigni, poi eventualmente avrebbero
proceduto al prelievo. Dopo l’esame del sangue, trascorse un interminabile quarto d’ora, durante il quale
Giacomo si sentì impotente: un uomo stava morendo e lui, che avrebbe voluto fare qualcosa per aiutarlo a vivere, non sapeva se avrebbe potuto farlo o
no.
Alla fine si ebbe l’esito, il medico gli si fece incontro sorridendo, c’era compatibilità! Giacomo effettuò
la donazione di sangue e aspettò in silenzio, solitario
e anche un pò stanco, che dalla sala operatoria giungesse qualche buona notizia.
Alle dieci e trenta del mattino gli comunicarono
che il paziente ce l’avrebbe fatta, e questo grazie
anche al suo aiuto. Giacomo salutò e lasciò l’ospedale, stanco ma col cuore pieno di gioia.
Grazie alla donazione del sangue, due persone
erano ritornate a vivere: l’uomo investito e Giacomo
stesso, che da quel momento vide la vita da un altro
punto di vista, quello di chi può ancora dare qualcosa.
Per entrambi sarebbe stato un meraviglioso
AI NOSTRI “DISTRATTI” LETTORI
Articoli esclusivi, interviste approfondite con esperti
qualificati, informazioni utili sul mondo della solidarietà. Tutto ciò é racchiuso all’interno del giornalino
dell’Adas. Pagine interessanti per chi desidera essere
informato su temi medici, scientifici o aggiornato
sulle ultime novità legate ad eventi benefici. Storie di
uomini e donne scelti come testimonial di un messaggio d’amore verso gli altri. Argomenti selezionati
con attenzione per coinvolgere in una lettura appassionante donatori, famigliari e chi per la prima volta
si accosta alla problematica. Il giornale é apprezzato
dall’Assessorato Regionale alla Sanità, é oggetto d’interesse da parte d’illustri medici.
«TuttoAdas» é il frutto di sacrifici di quanti «tirano le
fila” della pubblicazione per renderla il più accattivante possibile e dell’associazione stessa che finanzia l’iniziativa. Risorse umane ed economiche sono messe
in gioco. E risulta quanto meno avvilente ascoltare chi
sembra non comprenderne l’importanza. Ma noncuranti, perseveriamo nel leggere, nel raccogliere notizie
in grado di arricchire il nostro bagaglio culturale. Con
forza e coraggio sosteniamo chi é in difficoltà.
Tendiamo la mano a chi vuole compiere quel lungo
viaggio verso la guarigione.....
La Redazione
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CELLULE STAMINALI DETERMINANTI PER LA GUARIGIONE DI PAZIENTI
AFFETTI DA DIVERSE PATOLOGIE: LEUCEMIE, LINFOMI E MIELOMI
Intervista alla Dr. ssa Maria Sassi dirigente medico del Servizio
di Medicina Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera
Parma fortemente impegnata sul
fronte raccolta di cellule staminali.
L’ambulatorio del Servizio di
Immunoematologia
e
Medicina
Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera
da anni svolge un’intensa e significativa
attività finalizzata alla raccolta di cellule che risultano determinanti per la guarigione di pazienti affetti da diverse
patologie: leucemie, linfomi e mielomi
primi fra tutti. Le cellule staminali
molto immature, sono caratterizzate
dalla possibilità di replicarsi e differenziarsi in cellule specializzate a formare
svariati tipi di tessuti. Una volta trapiantate attraverso una semplice trasfusione, vanno ad attecchire nel microclima ideale che é il midollo. Qui inizieranno a riprodursi e maturare in globuli
bianchi, rossi e piastrine. Attualmente
vengono utilizzate anche per la terapia dei tumori solidi (cervello, mammella, testicolo e polmone) ma le ultime scoperte
scientifiche dimostrano un’ulteriore strabiliante potenzialità.
Le cellule staminali se coltivate in appositi terreni di coltura
sono in grado di produrre cellule diverse rispetto al tessuto da
dove sono state prelevate. In laboratori di ricerca italiani, ad
esempio, é stato scoperto che cellule staminali prelevate dal
cervello hanno prodotto cellule del sangue, così come quelle
del midollo sono riuscite a trasformarsi in muscolari.
Le fonti di prelievo di cellule staminali in uso sono: il
midollo osseo, il sangue periferico e quello del cordone
ombelicale. Il prelievo di cellule midollari alla cresta iliaca,
avviene in anestesia generale, quello dal sangue periferico
viene raccolto mediante aferesi che utilizza un separatore
cellulare, risulta maggiormente tollerato e permette un
attecchimento più rapido del trapianto con ridotte necessità
trasfusionali.
Per finire con il prelievo delle cellule dal sangue pla-
BUON
NATALE
Buone Feste, cari amici. Auguri
davvero sinceri. Il 2001, anno di
cattive novità sta per concludersi.
Mai più vorremmo leggere la
notizia che un’intera nazione é in
lutto perché é stata compiuta una
strage orrenda, che una città é
stata completamente allagata,
che un paese é stato sepolto da
una frana, di un disastro aereo, o
che il mondo é sull’orlo della
guerra perché un Paese ne ha
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centare contenuto nel tratto del cordone ombelicale staccato alla nascita
che consente minori complicanze di
rigetto ma data la scarsa quantità
permette il trapianto ad un malato
con un peso corporeo inferiore a 35
chili.
Per fornire dettagli sull’argomento é stata intervistata la dottoressa
Maria Sassi dirigente medico del
Servizio di Medicina Trasfusionale
dell’Azienda Ospedaliera. Laureata
in
Medicina
e
Chirurgia
all’Università di Parma si é specializzata in Ematologia Clinica e di
Laboratorio. Dal 1983 opera nella
struttura del Maggiore e da diversi
anni ricopre l’incarico di responsabile dell’Ambulatorio di Medicina
Trasfusionale. La struttura rivolta
alla terapia dei pazienti si distingue per la professionalità
degli operatori e per il costante impegno finalizzato a fornire un servizio di qualità. I dati sono significativi: nel
2000 sono state effettuate 1600 visite, circa 6000 le prestazioni complessive.
Un’attività costante che rappresenta un prezioso supporto a quanti si devono sottoporre a trasfusioni, salassi e
trattamenti di emaferesi terapeutica (plasmaexchange, eritroaferesi, leucoaferesi, piastrinoaferesi). Terapie insostituibili e talvolta risolutive in molte patologie.
«La ricerca e la sperimentazione scientifica sono fortemente orientati – conclude la dottoressa Sassi – sul possibile utilizzo applicativo di cellule staminali progenitrici per
produrre cellule sane capaci di sostituire quelle malate o
danneggiate, aprendo in un prossimo futuro possibilità terapeutiche fino ad ora impensabili».
invaso un’altro, o per la collera
folle di un fanatico religioso.
Vorremmo invece che il terrorismo finisse, che non ci fossero più
rapimenti, imboscate e rapine
nelle ville, che la gente potesse
essere sicura del proprio lavoro e
che tutti pagassero meno tasse.
In quest’atmosfera disegnata
solo dai botti allegri dei tappi
delle bottiglie e dei mortaretti, é
il regalo che noi chiediamo a
Babbo Natale, in un’ipotetica letterina. Per la nostra tranquillità
personale, e perché noi possiamo parlare finalmente di musica,
alla fine del prossimo anno, senza
che questo significhi quasi un
Dott.ssa Francesca Strozzi
insulto a più importanti problemi.
Gli errori non si dovrebbero
ripetere, se é vero che l’esperienza insegna: questa é già una
ragione di speranza.
Buone Feste, cari amici.
Riappropriamoci pure tranquillamente, in questi giorni, della
nostra gioia e della nostra fantasia, delle nostre speranze infantili.
Quando questi erano veramente i
giorni più belli dell’anno, e si
riscopriva tutto il calore della
famiglia. La speranza é lecita:
Babbo Natale ha la barba e la faccia di Bin Laden ma é ancora
molto più amato.
Roberto Ghirardi
ROBERTA ALLODI ARCIERE TESTIMONIAL
Affiancherà Valentina Ciro e Rosita nella ricerca di nuovi donatori
Alta, slanciata, un tipo sbarazzino,
l’atleta Roberta Allodi é la nuova testimonial per la Fidas (Federazione italiana associazioni donatori sangue).
Sorriso aperto, viso acqua e sapone, uno
sguardo dolce e determinato, la sportiva
ventunenne di Bianconese di Fontevivo
ha legato la propria immagine al mondo
della solidarietà. Insieme a Valentina
Ciro per diverse stagioni fiore all’occhiello della squadra di softball
«Robuschi» e alla cantante Rosita
Lorenzano conosciuta ed apprezzata per
le intense performance sui palcosenici
del Nord Italia, é il terzo personaggio ad
essere scelto per ricordare che chi dona
sangue dona la vita. Campionessa di tiro
con l’arco, é stata individuata per la correttezza con cui si destreggia nella propria disciplina, é un simbolo di lealtà. E
chissà che Roberta esperta di frecce non
riesca a tirarle dritte al cuore.
Significherebbe colpire il bersaglio più
bello, quello che induce giovani ed
adulti a donare se stessi.
Studentessa universitaria alla
Facoltà di Farmacia del nostro ateneo,
undici anni fa per la prima volta ha “tirato”: ed é stata passione.
Frequentava la scuola di sport Barilla e quasi casualmente impugnò quell’attrezzo che sembrava riportarla indietro nel tempo.
Da quell’incontro «magico» smise di praticare pallacanestro e
pallavolo. Il destino infatti volle che s’infortunasse fisicamente e
dovette dedicarsi ad un tipo di attività alternativo. Abbandonati
gli sport di squadra si concentrò su ciò che sembrava regalarle
emozioni. Un legame strettissimo quello dell’arciere con i propri
mezzi, pochi minuti e via la freccia vola verso un piccolo cerchio
che rappresenta il risultato di ore di allenamento, tensioni e sacrifici. E già dalle primissime competizioni si mise in luce l’innato
talento
dell’atleta
parmense.
Arrivarono le medaglie ed i successi.
Nel 1996 partecipò al primo campionato italiano e da allora é stato un susseguirsi di ottimi piazzamenti sia nelle
gare indor (distanza 18 metri) che in
quelle Fita (70 metri). Si distingue per
la classe con cui disputa gli incontri e
ha sempre raggiunto i gradini più alti
del podio. Ha partecipato ad importanti
appuntamenti a livello mondiale e nel
1999 é sbarcata a Sidney per le
Olimpiadi.
Quest’anno inizia l’avventura sul
fronte donazioni, un’esperienza che
sembra entusiasmarla. «È un grande
piacere per me – commenta Roberta –
rappresentare la Fidas. Su cartoline e
manifesti campeggerà il mio volto
associato ad un messaggio che mi
auguro in tanti possano recepire: aiutare chi é in difficoltà. In famiglia da
sempre siamo sensibili al problema,
mia madre é donatrice da una ventina
d’anni e anch’io da alcuni mesi mi reco
al centro trasfusionale per compiere
quel piccolo ma grande gesto di solidarietà che salva la vita. Oltretutto il mio sangue di tipo 0-Rh negativo é preziosissimo». Roberta appare emozionata per essere
stata «reclutata» tra le file di coloro che concretamente s’impegnano per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema tanto
delicato. Con fermezza assicura: «Sarò sempre disponibile ad
affrontare l’argomento in qualsiasi parte del mondo mi trovi per
disputare tornei e campionati. Il fabbisogno di sangue aumenta
sempre più. Siamo vicini a chi é appeso ad un filo tra la vita e la
morte».
Dr.ssa Francesca Strozzi
Il “MAGO” Casanova tra i bimbi della pediatria
Con lui anche la nostra testimonial ROSITA
Antonio Casanova, il “mago” più
chiacchierato della TV, é stato per alcune
ore ospite della Clinica Pediatrica del
Maggiore diretta da Sergio Bernasconi.
Una visita inaspettata e gradita, soprattutto dai bimbi, che si sono dimostrati
affascinati dalle performances del
“mago”. Al simpatico “fuori programma” dell’illusionista di “Striscia la notizia”, e al giro nei vari reparti della
Pediatria, ha partecipato anche la giovane cantante Rosita, testimonial Fidas (al
centro della foto), particolarmente attiva
nel mondo della solidarietà e del volontariato
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FAI UNA SCELTA PER LA VITA
Anche tu puoi diventare donatrice. Ecco tutto quello che devi sapere
Un piccolo grande dono
Donare sangue in modo gratuito e consapevole é un gesto che “semplicemente” ridona la vita a chi la sta perdendo.
È un modo concreto e bellissimo di dare
la propria disponibilità agli altri e a noi
stessi. Già, perché chiunque di noi un
giorno potrebbe averne bisogno.
Contribuire ad alimentare questo “patrimonio” collettivo, di cui ognuno potrà
usufruire al momento del bisogno, é
importantissimo per tutti. E poi é importante anche come gesto, perché dimostra a tutti che la solidarietà esiste ancora. Ricordiamoci che, oltre a salvare
realmente vite umane, questo nostro
gesto contribuisce a elevare il senso
civico della nostra società.
C’é bisogno di noi, ora
Attualmente in Italia, pur sommando le
varie associazioni di donatori volontari,
non abbiamo ancora raggiunto l’obiettivo dell’autosufficienza nazionale.
Purtroppo, tra le diverse regioni del
nostro Paese, esistono sensibili differenze nella raccolta del sangue, pertanto il
divario tra raccolta ed esigenza reale
non é compensato. Così ci troviamo in
perenne stato di emergenza e carenza.
Per questo motivo la donazione di noi
donne, nuovamente fonti di vita, é così
importante. Perché il nostro aiuto contribuirà decisamente a sanare lo sbilancio tra richiesta e donazione.
Donazione e ciclo mensile
Per noi donne la donazione di sangue
non ha grandi controindicazioni.
Tuttavia se siamo in età fertile sono
indicate due donazioni l’anno. È preferibile non farlo durante le mestruazioni
(alle perdite di sangue mestruale si
aggiunge quello della donazione), non é
permesso donare durante la gravidanza
e per un anno dopo il parto.
Come sapere se
puoi donare anche tu
Se hai compiuto i 18 anni di età, ed il
tuo peso corporeo non é inferiore ai 55
kg., sei già in possesso dei primi requisiti fondamentali. Recati alla nostra
sede FIDAS - ADAS Parma e chiedi
cosa devi fare per iscriverti alla nostra
associazione ed aiutare il tuo prossimo
con un piccolo dono: il tuo sangue. Una
volta iscritta farai un colloquio informativo con un medico, una visita medica
ed un prelievo di sangue per valutare le
tue condizioni generali di salute e l’ido-
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neità a donare. Niente paura, non c’é
nulla di doloroso o d’imbarazzante.
Giustamente esiste un preciso protocollo del Ministero della Sanità che indica
tutte le situazioni giudicate a rischio
nella donazione del sangue, sia per tutelare la salute del donatore che del ricevente.
Come ci tutela lo Stato
Lo Stato, attraverso il D.M. 15/01/1991
“Protocolli per l’accertamento dell’idoneità del donatore di sangue ed emoderivati”, cautela le donne imponendoci
un massimo di due donazioni l’anno,
che per l’uomo, invece, salgono a quattro. Il costante monitoraggio dell’emoglobina e del ferro, effettuato prima di
ogni donazione, garantiscono la tutela
della salute delle donatrici. Noi donne,
risultiamo particolarmente “idonee” alla
donazione di plasma in aferesi. Donando
il plasma infatti (cioé la parte liquida
non corpuscolata del sangue) i globuli
rossi non vengono prelevati. E poi ricordiamoci che, per legge, ogni donatrice/ore che lavora come dipendente ha
diritto a una giornata di riposo e al pagamento della normale retribuzione, in
concomitanza con la donazione.
Perché poche di noi donano
Donare un po’ di sé alle persone che
hanno bisogno del prossimo per sopravvivere o guarire, é bello oltre che vitale.
Donare é un po’ amare. Ma decidere di
donare il proprio sangue non é facile per
tutti. A volte siamo frenate dalla paura,
oppure dalla mancanza d’informazioni.
Soprattutto siamo portate a pensare che
sia sempre “un problema degli altri”,
una questione lontana, che non ci toccherà mai direttamente. E poi, forse, lo
abbiamo tacitamente considerato un
dovere degli uomini, da sempre.
Spesso, i timori e i dubbi, li teniamo per
noi, così rimaniamo disinformate.
Chissà quante donne avranno pensato
che il ciclo mensile, ad esempio, contrastasse con la donazione del sangue.
Ulteriori perdite? No grazie. Bé, vediamo quale é la verità scientifica.
Facciamo del bene
anche a noi stesse
Donando sangue ci garantiamo due
volte l’anno un controllo generale del
nostro stato di salute, sia attraverso la
visita sanitaria sia attraverso gli esami
di laboratorio. Così avremo la possibilità di controllare il nostro organismo e
di vivere con maggiore serenità, consce
che un’eventuale diagnosi precoce eviterà l’aggravarsi di malattie latenti.
Inutile nasconderlo, nella vita di tutti i
giorni, purtroppo, un incidente o un’improvvisa malattia possono portarci ad
avere bisogno di sangue. È importante
poter trovare il sangue del tipo compatibile e nella quantità necessaria. Per questo, iscrivendoti alla FIDAS-ADAS
Parma potrai dare un aiuto concreto e
insostituibile a quanti necessitano di trasfusioni di sangue, compresa te stessa.
L’autoesclusione dalla donazione
Per essere donatore di sangue occorre
avere buona salute e almeno 18 anni,
pesare almeno 55 kg., e non avere sofferto di malattie importanti (ad esempio
affezioni cardiovascolari). In ogni caso
il colloquio con il medico e gli appositi
esami di laboratorio verificheranno l’idoneità alla donazione. Pur contando
sulla competenza del medico trasfusionista, vincolato al segreto professionale,
esperto nel chiarire e valutare le specifiche situazioni, é per noi doveroso
segnalare malattie o rischi ai quali ci
siamo eventualmente esposte.
L’autoesclusione é necessaria se nella
storia personale c’é:
• assunzione di droghe
• rapporti con omosessuali
• rapporti sessuali, negli ultimi sei mesi
con persone sconosciute
• epatite
• malattie veneree
• positività per il test della sifilide
• positività per il test AIDS
• (anti-HIV 1)
• positività per il test dell’epatite B
• positività per il test dell’epatite C
La privacy é garantita
Massima discrezione e segretezza dei
risultati delle analisi sono assicurate dal
segreto professionale e dalla legge sulla
“Privacy” che inquadra le “figure
responsabili” dei dati, individuabili e
perseguibili per legge se facessero uso
in modo scorretto dei dati in proprio
possesso.
Se ti sei convinta
e vuoi diventare donatrice,
rivolgiti a:
FIDAS - ADAS
C/O CENTRO IMMUNO TRASFUSIONALE
OSPEDALE MAGGIORE - PARMA
Telefono e Fax 0521 983618
UNA GIORNATA... PARTICOLARE
Il 4 novembre scorso l’Adas era presente in Piazza
Garibaldi con un camper dal quale spiccavano i visi sorridenti di Laura Fogli e Gianni Morandi: “Si può dare di più
(il sangue, per esempio)” era lo slogan di questa nuova campagna pubblicitaria intrapresa per sensibilizzare la gente
alla donazione di sangue, campagna durata una settimana,
con propaganda fatta davanti ad alcune scuole cittadine,
all’interno dell’Ospedale Maggiore, al Centro Torri e terminata, come dicevamo, in Piazza Garibaldi in occasione della
giornata delle Forze Armate. Verso le 9 arriviamo col nostro
bel camper in Piazza e lo sistemiamo cercando di metterlo
in mostra il meglio possibile, con quattro pannelli di legno
a prolungarne i sei metri di lunghezza e facendo spiovere la
tenda estraibile per dare un effetto veranda all’intero complesso. Mentre ammiravamo compiaciuti il risultato ottenuto, ecco una coppia che si avvicina per chiedere informazioni su come fare per diventare donatori: se il buongiorno
si vede dal mattino, siamo a posto! L’angolo assegnatoci dal
Comune di Parma era ovviamente all’ombra e vi assicuro
che, nonostante la bella giornata, il freddo si sentiva e come.
A riscaldarci almeno i cuori, ci pensavano però gli amici
donatori che si avvicinavano per salutarci e quanti lo facevano per avere informazioni, oltre alle note della banda cittadina che eseguiva l’inno di Mameli alla presenza di auto-
rità civili e militari. Distribuire depliants informativi può
sembrare una cosa facile, ma non é così: devi stare attento
a come ti proponi; non devi essere molto invadente; devi
essere gentile e convincente; devi far capire che fare le visite preliminari non é una perdita di tempo; devi far capire
che chi dona sangue non corre alcun rischio; devi ascoltare
chi comincia a parlare anche della sua vita e dei suoi malanni che gli impediscono di donare; devi dare spiegazioni
sulla donazione non entrando nel campo medico.
Soprattutto devi evitare di dire quello che pensi a coloro che
rifiutano sgarbatamente quanto gli proponi, accennando al
massimo un “non mordiamo” a quelli che si scansano bruscamente per evitarti. Poi, devi fare i conti con quelli che ti
scambiano per un ufficio informazioni: “Scusi, a che ora
comincia la musica?”; “Sapete se i negozi oggi sono aperti?”; “Posso vedere il camper?” Sa, vorrei comprarne uno,
così mi faccio un’idea”. Noi, ovviamente, oltre a donare il
sangue, oltre a prestare la nostra opera di volontariato in
giornate come queste, forti dello slogan che ci accompagna,
“si può dare di più”, abbiamo dato anche queste informazioni, ma quando un signore ci ha chiesto se sapevamo i
numeri estratti la sera precedente da Panariello, no, quello
proprio non abbiamo potuto darglielo!
Gaetano Fornaro
Un’antologia di canzoni sentimentali scritte da Roberto Ghirardi
Il suo nome é noto ai lettori della
«Gazzetta di Parma» (e di tante altre testate
anche nazionali, tra cui «Il Monello»,
«L’Intrepido», «Ragazza in», «Grand
Hotel», «Ciao», «Bella Italia», «Stop») in
quanto da molti anni firma articoli relativi
alla musica leggera e popolare, con una competenza particolare per il liscio. Non tutti
però sanno che da oltre vent’anni Roberto
Ghirardi é anche autore di testi di canzoni di
successo, scritte in collaborazione con musicisti quali Claudio Bonelli, Alberto Calle,
Tony Verga, Camillo Santamaria, Claudio
Magnani, Giancarlo Zucchi, Gianluca e
Gabriele Campanini, Nando Monica, Luca
Canali, Elio Elli e tanti altri.
Sono complessivamente 120 i brani composti da Ghirardi, che collabora con il
Festival di Sanremo e Un disco per l’estate:
i 14 più amati dall’autore sono ora raccolti
in un’audiocassetta antologica dal significativo titolo Certi amori, prodotta da Aldo
Musci per l’etichetta Ducale. Quattordici
piccole storie d’amore sul versante melodico, con parole che escludono ogni inutile
metafora e vanno a toccare direttamente i
sentimenti più genuini e basilari.
La cassetta si apre con Valentina (omaggio a Valentina Ciro, campione di softball
e testimonial Adas che ha prestato il suo
bel sorriso alla copertina) e prosegue poi
con la canzone che dà il titolo alla raccolta, Certi amori (interpretata da Giancarlo
Pioli), con Solamente per te (canta Pino
Pagano), Gli amori impossibili (canta
Marco Chiesa), Crepuscolo, In fondo al
cuore (canta Bruno Salmi), Dolce luna
(canta Rosita, giovanissima dotata di una
gran voce e di grande sensibilità, visto che
anche lei é testimonial Adas); nel lato B si
possono ascoltare Venezia senza te, Bella
da morire (canta Mauro Rizzi), Piccolo
amore mio (canta Pino Pagano), di nuovo
Certi amori (ma interpretato questa volta
da Rosita), Santafé, Ti voglio bene (canta
Junior Magni) e infine La nostra gente
(canta Marco Tonelli. Gli accompagna-
menti musicali sono di Claudio Magnani e
Claudio Bonelli (pianoforte) e delle orchestre Claudio Bonelli, Francesco Borghetti,
Devas, Luca Canali.
Quasi un’ora insomma di buona musica,
con l’unica ambizione di raccontare sentimenti che tutti riconoscono immediatamente e condividono con slancio.
Maurizio Schiaretti
(Gazzetta di Parma)
tuttoAdas – 6
In vigore dal 1 settembre il dpcm per l’istituzione dell’organo di controllo
NUOVA AUTHORITY PER VIGILARE SUL NO PROFIT
Previsti controlli sulla raccolta dei fondi per evitare abusi
È arrivata la nuova Authority
che vigilerà sul terzo settore, svolgendo il ruolo di supervisore sul
mondo del no profit. Entrato in
vigore dal 1 settembre 2001 il
regolamento (approvato con
decreto del presidente del consiglio dei ministri e composto da
dieci articoli) pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale del 17 agosto
2001, che recepisce la delega
conferita al governo in tema di
«istituzione dell’organismo di controllo sugli enti non commerciali e
sulle onlus».
Tale organismo, denominato
Agenzia, ha sede a Milano ed é
composto da un organo collegiale
formato da un presidente e da
dieci componenti nominati dal presidente del consiglio, dal ministro
del lavoro e della previdenza
sociale, dal ministro per la solidarietà sociale e dalla conferenza
stato-regioni.
Entro il 1° marzo di ogni anno la
nuova Authority trasmetterà al
capo del governo una relazione
sull’attività svolta; relazione che
verrà presentata al parlamento
entro il 30 marzo.
All’Agenzia sono attribuiti i
seguenti compiti: indirizzo, promozione, vigilanza e ispezione sull’osservanza della disciplina legislativa; formulazioni di osservazioni e proposte, iniziative di studio e
ricerca in Italia e all’estero; promozione di campagne di sviluppo,
valorizzazione e sensibilizzazione
del mondo del no profit; cura, raccolta e monitoraggio dei dati relativi al no profit; segnalazione alle
autorità competenti di leggi o regolamenti che possono determinare
distorsioni nell’attività degli enti no
profit, formulando proposte e
modifiche; vigilanza sull’attività
della raccolta di fondi per evitare
abusi e pari opportunità di accesso ai mezzi di finanziamento; elaborazione di proposte sull’organizzazione dell’anagrafe unica delle
onlus; esprimere pareri vincolanti
sulla devoluzione del patrimonio
degli enti no profit in caso di scioglimento degli stessi; collaborazione per l’uniforme applicazione
delle norme tributarie, formulando
proposte al ministero delle finanze; promozione di iniziative e collaborazione con gli enti locali.
All’Agenzia sono inoltre attribuiti i seguenti poteri: promozione di
indagini conoscitive nei settori
operativi del no profit; consultazione periodica di rappresentanze
delle associazioni del terzo settore; controllo delle organizzazioni
attraverso l’invito a comparire dei
rappresentanti per fornire dati o
notizie, anche mediante l’invio di
appositi qustionari; richiedere
all’amministrazione finanziaria di
eseguire controlli di natura tributaria; comunicare agli organi competenti le violazioni di norme o anomalie al fine di adottare i relativi
provvedimenti sanzionatori.
Ciro Serra
(Italia oggi)
VALENTINA - ROBERTA - ROSITA: tre esempi da imitare
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Orgogliosi di avere tre giovanissime testimonial tutte
donatrici, TuttoAdas rende
omaggio, con questa foto, alla
cantante Rosita, nell’atto della
sua prima donazione.
Dolce e sorridente sta effettuando quel piccolo ma grande gesto d’amore indispensabile per aiutare chi soffre.
Un momento “speciale” che
vuol essere d’esempio per tanti
giovani.
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tuttoAdas –7
GIOVEDÌ 7 FEBBRAIO 2002
Ristorante
Bifi
Accogliente Sala da Pranzo
per colazioni di lavoro e non.
Sale Banchetti per meeting,
convegni e nozze.
ore 20,30
presso il ristorante
Casalmaggiore (Cremona)
“GRAN CARNEVALE
FIDAS”
ballo in masChera
Con premiazioni
Allo stile del nuovo locale
unirete una cucina
che saprà soddisfare
ogni vostra esigenza.
allieterà la serata
il complesso
ORO BIANCO
Loc. Rotonda - S.S. 420 km 36
26041 CASALMAGGIORE (Cremona)
Tel. 0375/201244 - Fax 0375/200690
per tutti i
partecipanti
un ricco buffet
FEDERAZIONE ITALIANA
ASSOCIAZIONI DONATORI
SANGUE
Donare Sangue
Costa come un Sorriso
“Sorridi anche tu”
Bifi
Valentina Ciro
Segreteria Sanitaria c/o Centro Immunotrasfusionale Ospedale Maggiore
Via Gramsci, 14 - Tel. e Fax 0521 983618
Segreteria Amministrativa: Viale Piacenza, 6 - Tel. e Fax 0521 775044
PARMA
PER PRENOTAZIONI:
SEGRETERIA AMMINISTRATIVA
VIALE PIACENZA, 6 - PARMA
TEL. E FAX: 0521-775044
FIDAS - ADAS RINGRAZIA I SOTTOELENCATI BENEFATTORI CHE,
CON I LORO OMAGGI, HANNO CONTRIBUITO AL MONTEPREMI DELLA LOTTERIA
• DANTE BOZZINI Forniture Ufficio e Regalo - Via Repubblica, 5 - Parma
• A.P.A. di LUIGI GALLINA Antincendi - Via Maestri del Lavoro, 3/A - Parma
• TRABUCCO FISHING DIFFUSION - Via Atene, 7 (Interporto) - Fontevivo - (PR)
• MARCELLO PINAZZI - Via Rustici, 10 - Parma
• MARY SOL di MARIELLA DE CARLI e C. Estetista - Viale Piacenza, 60 - Parma
• TRATTORIA ALBA - Specchio di Solignano (PR)
• TRATTORIA LA FOPLA - Fopla di Solignano (PR)
• TRATTORIA LA STAZIONE - Stazione di Valmozzola (PR)
• RISTORANTE ROMANI - Via dei Ronchi, 2 - Vicomero di Torrile (PR)
• TIPOLITOGRAFIA “LA COMMERCIALE” - Piazza Pontida, 11 - Fidenza (PR)
che ha stampato gratuitamente i biglietti della lotteria Fidas
tutto ADAS
Notiziario quadrimestrale di informazione sanitaria, culturale, cronache di carattere associativo.
DICEMBRE 2001 - MARZO 2002
Direttore responsabile:
ROBERTO GHIRARDI
Hanno collaborato a questo numero:
Mariella Baricchi, Mara Grazia Coletti, Gaetano
Fornaro, Giacomo Grulla, Maurizio Schiaretti,
Ciro Serra, Francesca Strozzi.
Direzione, Redazione, Amministrazione:
Via Abbeveratoia - Ospedale Maggiore
43100 PARMA - Tel. 0521/983618
Stampa:
Tipolitografia “La Commerciale” - Fidenza (PR)
Piazza Pontida, 11 - Tel. 0524/523308
Autoriz. Tribunale di Parma n. 674 del 9-4-1983.
tuttoAdas – 8