Il piccolo “canyon” di Militello
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Il piccolo “canyon” di Militello
ITINERARI 37 Il piccolo “canyon” di Militello l territorio della provincia di Catania presenta una straordinaria varietà culturale e paesaggistica. Il “pianeta” Etna, i Nebrodi e la valle dell’Alcantara, il Barocco e la cromaticità di Caltagirone, i faraglioni e la costa Ionica fanno parte della iconografia della Sicilia. Altri paesaggi però meritano di essere conosciuti, uno di questi si trova nel territorio di Militello in Val di Catania nella zona di passaggio fra la pianura ed i primi contrafforti dell’altopiano Ibleo. Un’area costituita da una successione di altopiani solcati da torrenti che hanno inciso valli di struggente bellezza come quella del torrente Ossena o Oxena caratterizzato da un habitat di primitivi naturalità che è giunto fino ai giorni nostri miracolosamente integro. Andremo alla scoperta di questo straordinario habitat con un itinerario consigliato solo a persone allenate, è bene procedere muniti di stivali. All’inizio dell’abitato di Scordia, con l’auto si svolta a sinistra e superati i binari si procede diritti per 1,5 chilometri. Al bivio si gira a destra seguendo, su strada sterrata, la segnaletica gialla di COIPA. Dopo aver superato il caseggiato di Ambelia, sede dell’Istituto Incremento Ippico, si continua sulla SP 47 in direzione di Militello Val di Catania. Questa strada che corre dall’alto parallelamente al torrente Ossena offre dei panorami straordinari, la visita corre a 360 gradii da Militello V.C. all’Etna, al biviere di Lentini e la dorsale degli Iblei. Si continua superando un gruppo di cipressi, 200 metri prima del segnale bianco del Km 5 della SP 47 si posteggia l’auto. A piedi si imbocca a sinistra una stradella che scende ripidamente per ampi tornanti fino al fiume, lo si guada. Si risale per poi immettersi, dopo aver attraversato un reticolato, di nuovo sul fiume che risaliremo fino alla nostra meta: la cascata dell’Ossena. Durante la risalita, immersi nella lussureggiante vegetazione ripariale, sembra che il tempo si sia fermato. Dopo circa 45’ il fiume scavando nel tempo le rocce vulcaniche ha creato una lunga e stretta gola dalle pareti verticali. Lo spettacolo che si offre è magnifico, l’as- I senza di azioni antropiche hanno generato questa oasi di primitiva bellezza. Procedendo a balzi, si avverte del frastuono e si arriva alla meta. Incastonata su una parete basaltica il torrente cade creando alla base una grande pozza d’acqua: lo scenario è superbo! Sedetevi sul bordo del fiume e in religioso silenzio godetevi questo habitat. Per il ritorno fate il percorso a ritroso, oppure, dopo un centinaio di metri risalite la parete orografica destra che vi porterà sopra la cascata. Oltrepassate il basolato lavico e per un ripido sentiero, attraverso terrazzamenti arriverete allo sterrato da dove si domina la valle. Proseguendo si arriva al Km 4 della SP 47, si gira a destra e dopo 15’ circa all’auto. Intanto sono state avviate le procedure per l’istituzione di una riserva naturale orientata per preservare questa incantevole valle. Giovanni Musumeci