Il piccolo “canyon” di Militello

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Il piccolo “canyon” di Militello
ITINERARI
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Il piccolo “canyon”
di Militello
l territorio della provincia di
Catania presenta una
straordinaria varietà culturale e paesaggistica. Il “pianeta” Etna, i Nebrodi e la
valle dell’Alcantara, il Barocco e la cromaticità di Caltagirone, i faraglioni e la costa
Ionica fanno parte della iconografia della
Sicilia. Altri paesaggi però meritano di
essere conosciuti, uno di questi si trova
nel territorio di Militello in Val di Catania
nella zona di passaggio fra la pianura ed i
primi contrafforti dell’altopiano Ibleo.
Un’area costituita da una successione di
altopiani solcati da torrenti che hanno
inciso valli di struggente bellezza come
quella del torrente Ossena o Oxena caratterizzato da un habitat di primitivi naturalità che è giunto fino ai giorni nostri
miracolosamente integro. Andremo alla
scoperta di questo straordinario habitat
con un itinerario consigliato solo a persone allenate, è bene procedere muniti di
stivali. All’inizio dell’abitato di Scordia,
con l’auto si svolta a sinistra e superati i
binari si procede diritti per 1,5 chilometri.
Al bivio si gira a destra seguendo, su strada sterrata, la segnaletica gialla di COIPA.
Dopo aver superato il caseggiato di Ambelia, sede
dell’Istituto Incremento Ippico, si continua sulla
SP 47 in direzione di Militello Val di Catania.
Questa strada che corre dall’alto parallelamente al
torrente Ossena offre dei panorami straordinari, la
visita corre a 360 gradii da Militello V.C. all’Etna,
al biviere di Lentini e la dorsale degli Iblei. Si continua superando un gruppo di cipressi, 200 metri
prima del segnale bianco del Km 5 della SP 47 si
posteggia l’auto. A piedi si imbocca a sinistra una
stradella che scende ripidamente per ampi tornanti fino al fiume, lo si guada. Si risale per poi
immettersi, dopo aver attraversato un reticolato, di
nuovo sul fiume che risaliremo fino alla nostra
meta: la cascata dell’Ossena. Durante la risalita,
immersi nella lussureggiante vegetazione ripariale,
sembra che il tempo si sia fermato. Dopo circa 45’
il fiume scavando nel tempo le rocce vulcaniche
ha creato una lunga e stretta gola dalle pareti verticali. Lo spettacolo che si offre è magnifico, l’as-
I
senza di azioni antropiche hanno generato questa
oasi di primitiva bellezza.
Procedendo a balzi, si avverte del frastuono
e si arriva alla meta. Incastonata su una parete
basaltica il torrente cade creando alla base una
grande pozza d’acqua: lo scenario è superbo!
Sedetevi sul bordo del fiume e in religioso silenzio
godetevi questo habitat. Per il ritorno fate il percorso a ritroso, oppure, dopo un centinaio di
metri risalite la parete orografica destra che vi porterà sopra la cascata. Oltrepassate il basolato lavico e per un ripido sentiero, attraverso terrazzamenti arriverete allo sterrato da dove si domina la
valle. Proseguendo si arriva al Km 4 della SP 47, si
gira a destra e dopo 15’ circa all’auto. Intanto
sono state avviate le procedure per l’istituzione di
una riserva naturale orientata per preservare questa incantevole valle.
Giovanni Musumeci