lo smaltimento dei reflui

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lo smaltimento dei reflui
TUTELA DELLE ACQUE
Disciplina degli scarichi
Acque reflue domestiche in zone
non servite da pubblica fognatura
P. Ch. Marta Maggioni
Provincia di Lecco
-Servizio Risorse Idriche –
Lecco, 17 Maggio 2016
Premessa
Riferimenti normativi
Scarichi di acque reflue domestiche
da insediamenti isolati
• DLgs 152/06 : T.U. Ambiente
• Regolamento Regionale 24 marzo 2006 nº3
"Disciplina e regime autorizzatorio degli scarichi di acque reflue
domestiche e di reti fognarie, in attuazione dell'articolo 52, comma
1, lettera a) della legge regionale 12 dicembre 2003, nº26”
• DGR 5 aprile 2006 nº8/2318 "Norme tecniche regionali in
materia di trattamento degli scarichi di acque reflue in attuazione
dell'articolo 3, comma 1 del regolamento reg. 2006, nº3" (Vedi in
particolare Allegato A punto 3.4 e punto 3.13)
• Delibera CITAI del 4 febbraio 1977 "Criteri, metodologie e
norme tecniche generali di cui all'art. 2, lettere b), d) ed e), della L.
10 maggio 1976, nº319, recante norme per la tutela delle acque
dall'inquinamento" (Allegato 5 Norme tecniche generali,punti 4 e 5)
Riferimenti normativi
Riferimenti specifici per i rifugi
alpinistici ed escursionistici
 Legge Regionale n. 27 del 1 ottobre 2015:“Politiche
regionale in materia di turismo e attrattività del territorio
lombardo”
Competenze
Autorizzazione allo scarico
 L’Ente competente al rilascio delle autorizzazioni allo
scarico delle acque reflue domestiche in zone non servite
è la Provincia (ora Area Vasta), competente per
territorio.
Definizioni
•
Scarico:
qualsiasi
immissione
effettuata
esclusivamente tramite un sistema stabile di
collettamento che collega senza soluzione di continuità
il ciclo di produzione del refluo con il corpo ricettore
in acque superficiali, sul suolo, nel sottosuolo e in
rete fognaria, indipendentemente dalla loro natura
inquinante, anche sottoposte a preventivo trattamento
di depurazione. (…)
[rif. Art.74 c. 1, D.Lgs 152/06]
•
Acque reflue:
Le acque reflue si dividono in categorie a seconda della
provenienza degli scarichi:
Definizioni
•
•
•
acque reflue urbane: acque reflue domestiche o il
miscuglio di acque reflue domestiche, di acque reflue
industriali ovvero meteoriche di dilavamento convogliate
in reti fognarie, anche separate, e provenienti da
agglomerato [rif. Art.74, D.Lgs 152/06]
acque reflue domestiche: acque reflue provenienti
da insediamenti di tipo residenziale e da servizi e
derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da
attività domestiche [rif. Art.74, D.Lgs 152/06];
acque reflue industriali: qualsiasi tipo di acque reflue
scaricate da edifici o impianti in cui si svolgono attività
commerciali o di produzione di beni, diverse dalle acque
reflue domestiche e dalle acque meteoriche di
dilavamento.[rif. Art.74, D.Lgs 152/06];
Definizioni
•
acque reflue domestiche assimilate:
[rif. Art. 5 R.R. 24 marzo 2006, n. 3];
Infine, sono da considerare acque reflue domestiche
assimilate, oltre a quelle provenienti da insediamenti
residenziali, anche le acque reflue che, derivanti dal
metabolismo umano o da attività per loro natura sono intese
come “domestiche”,si originano dalle seguenti attività:
• da servizi igienici, cucine e/o mense, anche se scaricate da edifici o
•
•
•
•
installazioni in cui si svolgono attività commerciali o di produzione
di beni;
da laboratori di parrucchiere, barbiere e istituti di bellezza;
da lavanderie a secco a ciclo chiuso e stirerie la cui attività sia
rivolta direttamente ed esclusivamente all’utenza residenziale;
dalla vendita al dettaglio di generi alimentari e altro commercio al
dettaglio, anche con annesso laboratorio di produzione finalizzato
esclusivamente alla vendita stessa;
da attività alberghiera e di ristorazione.
Definizioni
•
abitante equivalente (A.E.):
L'abitante equivalente è convenzionalmente definito come il
carico organico biodegradabile avente una richiesta
biochimica di ossigeno a 5 giorni (BOD5) pari a 60 grammi di
ossigeno al giorno. In pratica, rappresenta cioè la quantità di
carico inquinante prodotto ed immesso nelle acque di scarico
da un abitante al giorno stabilmente residente. In termini di
carico idraulico, un A.E. equivale ad un volume di scarico di
200litri di acque reflue per abitante al giorno.
Qualche esempio:
Abitazione civile:
1 A.E. per camera da letto con superficie fino a 14 mq.
2 A.E. per camera da letto con superficie > a 14 mq.
Hotel o struttura ricettiva: il calcolo può avvenire come per le
abitazioni civili; si deve aggiungere 1 A.E. ogni qualvolta la
superficie di una stanza aumenta di 6 mq oltre i 14 mq.
Definizioni
•
•
BOD (Biochemical Oxygen Demand):
Rappresenta la quantità di ossigeno richiesta dai
microorganismi aerobi per assimilare e degradare le sostanze
organiche presenti nei liquami. La misura del BOD é quindi
un modo indiretto per conoscere la sostanza organica
carbonacea biodegradabile dei liquami. La richiesta di
ossigeno varia al variare del tempo e della temperatura. Per i
liquami domestici, per ragioni di praticità, convenzionalmente
si fa riferimento al BOD a 5 giorni, con temperatura di
riferimento di 20°C.
Insediamenti,installazioni o edifici isolati
[rif. Art.2 c. 1 lett.a, RR 3/2006]
Sono le costruzioni edilizie ubicate esternamente agli
agglomerati, le cui acque reflue domestiche o assimilate:
Definizioni
•
•
se smaltite tramite un unico scarico, provengano da una sola
struttura o da strutture tra loro funzionalmente collegate;
se provenienti da più costruzioni indipendenti, siano smaltite
tramite distinti scarichi e siano di norma caratterizzate da un
carico organico complessivo inferiore a 50 A.E.
Disciplina degli scarichi
RECAPITO ACQUE REFLUE DOMESTICHE E ASSIMILATE
[rif. Art. 7 R.R. 24 marzo 2006, n. 3];
Tali scarichi possono essere recapitati:
• Nelle zone servite da reti fognarie: allacciati alle reti,
nell’osservanza Regolamento Gestori;
•
Nelle zone non individuate dal Comune come servite dalle
reti fognarie, in attesa individuazione degli agglomerati, il
Gestore valuta realizzabilità allacciamenti;
•
Nel caso di insussistenza dei presupposti per l’allacciamento
alla rete fognaria, tali scarichi possono essere recapitati sul
suolo, nel rispetto della disciplina dei nuovi insediamenti
isolati.
Disciplina degli scarichi
RECAPITO DI NUOVI SCARICHI DI INSEDIAMENTI ISOLATI
[rif. Art. 8 R.R. 24 marzo 2006, n. 3];
I nuovi scarichi degli insediamenti isolati di carico organico
inferiore a 50A.E. non possono essere recapitati:
•
in corpi d’acqua superficiali;
•
sul suolo o negli strati superficiali del sottosuolo, nelle zone
appartenenti al bacino idrografico dei laghi delimitate dalla
fascia di un chilometro dalla linea di costa;
Disciplina degli scarichi
TRATTAMENTI ACQUE REFLUE DOMESTICHE
[rif. Art. 8 R.R. 24 marzo 2006, n. 3];

I nuovi scarichi degli insediamenti isolati di carico
organico (C.O.) minore di 50 A.E. sono sottoposti a
trattamento mediante i seguenti dispositivi, da realizzare
conformemente alle norme tecniche regionali:



vasca Imhoff o fossa settica, gestita in modo da garantire
per i solidi sedimentabili il rispetto del valore limite di emissione
di 0,5 ml/l;
trincee di sub–irrigazione, senza o con drenaggio, in
relazione alla permeabilità del terreno;
le acque meteoriche derivanti da insediamenti isolati di
C.O.<50A.E. sono raccolte separatamente, avviando al
trattamento esclusivamente le acque reflue.
Disciplina degli scarichi
TRATTAMENTI ACQUE REFLUE DOMESTICHE
[rif. Art. 8 R.R. 24 marzo 2006, n. 3];

Gli scarichi degli insediamenti isolati di C.O.≥ 50 A.E.
sono soggetti, in rapporto al loro essere nuovi o in atto, alla
natura del recapito e al carico organico espresso in abitanti
equivalenti, alle pertinenti disposizioni definite per gli scarichi
delle reti fognarie relativi ad agglomerati di uguale
popolazione equivalente.

gli scarichi in atto degli insediamenti isolati dovevano
essere adeguati alle pertinenti disposizioni del RR3/06 entro
tre anni dalla data di entrata in vigore del regolamento
stesso (aprile 2009).
Disciplina degli scarichi
TRATTAMENTI ACQUE REFLUE DECADENTI DAI RIFUGI
[rif. Art. 34,c.2,lett.e,L.R.1 ottobre 2015, n.27];

I rifugi sono sufficientemente attrezzati con distinti locali per
la sosta e il ristoro
e per il pernottamento. Inoltre
dispongono di impianto di chiarificazione e smaltimento delle
acque reflue compatibilmente alla quota di ubicazione della
struttura e alle condizioni ambientali.
Disciplina degli scarichi
TRATTAMENTI ACQUE REFLUE DECADENTI DAI RIFUGI
Con Deliberazione n°.X/5035 del 18/04/16 la Giunta regionale ha
approvato una proposta di Regolamento che definisce servizi,
standard qualitativi e dotazioni minime per strutture ricettive tra
le quali anche i rifugi alpinistici ed escursionistici.
In particolare:
 Art.7 c.4 : “Laddove non fossero presenti captazioni d’acqua
per uso alimentare nel bacino imbrifero locale sottostante e
per motivi di affluenza e/o vincoli tecnici non fosse possibile
utilizzare sistemi tipo Imhoff è data facoltà di utilizzare fosse
settiche e/o fitodepurazione o sistemi similari. Le attività non
collegate alla fognatura pubblica dovranno fare utilizzo
prevalente di detergenti biologici biodegradabili.”
Schemi tecnici
SCARICHI ACQUE REFLUE DOMESTICHE SUL SUOLO
TRATTAMENTO CON FOSSA IMHOFF E
DISPERSIONE MEDIANTE SUB-IRRIGAZIONE
CARATTERISTICHE TECNICHE FOSSA IMHOFF
CARATTERISTICHE TECNICHE CONDOTTA DRENANTE
SUB-IRRIGAZIONE
TRATTAMENTO CON FOSSA IMHOFF E
DISPERSIONE MEDIANTE POZZO PERDENTE
VERIFICHE DI DIMENSIONAMENTO
POZZO PERDENTE
VERIFICA REQUISITI TECNICI
POZZO PERDENTE
GRAZIE PER L’ATTENZIONE