Biomassa - L`energia sostenibile che piace all`ambiente
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Biomassa - L`energia sostenibile che piace all`ambiente
Le biomasse vergini La scelta naturale. Le biomasse vergini sono fonti rinnovabili vegetali di origine organica che non hanno subito alcun processo di fossilizzazione. Liberano nell’ambiente la quantità di carbonio che hanno assimilato durante il loro sviluppo. Trarre energia dalle biomasse vergini riduce la dipendenza dalle fonti di natura fossile come il petrolio e il carbone. Le biomasse vergini sono una fonte di energia pulita su cui l’Unione Europea ha deciso di investire al pari dell’eolico e del fotovoltaico e in linea con gli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto. Le piante, gli alberi, grazie al processo di fotosintesi, trasformano l’energia solare assorbendo minerali e acqua dal sottosuolo e dall’aria anidride carbonica (CO2). Nel corso della vita, la pianta è in grado di immagazzinare l’energia solare, semplicemente crescendo. Al termine del ciclo vitale, libera l’anidride carbonica che ha assorbito per svilupparsi. Fire Energy è la società costituita nel 2008 che ha avviato l’iter autorizzativo ed ha cercato un partner industriale per la realizzazione e la gestione della centrale a biomasse trovandolo in Futuris Spa. Energia rinnovabile e clima Gli scenari futuri. Futuris Spa, ha recentemente acquisito la maggioranza di Fire Energy suggerendo miglioramenti ispirati ai principi di sostenibilità ambientale e territoriale e alle migliori tecnologie disponibili, senza modificare il progetto originario. Futuris Spa è una società con sede a Milano, fondata da manager di lunga esperienza nell’industria e nel settore dell’energia per impegnarsi a contribuire allo sviluppo delle energie rinnovabili con particolare riferimento alle biomasse solide vergini su tutto il territorio italiano. Il futuro dell’ambiente e lo sviluppo economico hanno bisogno di nuova energia. Energia rinnovabile. Le fonti tradizionali, i combustibili fossili, sono inquinanti e limitate. La crisi climatica e il crescente innalzamento della temperatura atmosferica globale ne rendono necessaria la progressiva integrazione con fonti di energia più sostenibili per l’ambiente. Biomassa L energia sostenibile che piace all ambiente L’impianto di Pannellia, il progetto di Fire Energy Chiedi informazioni scrivendo a [email protected] Il ciclo del carbonio CO2 Le fonti rinnovabili di energia si trovano in natura e sono quelle che si rigenerano e non sono esauribili nella scala dei tempi umani. Consulta il nostro sito www.futuris.it Le fonti di energia rinnovabile sono in natura, intorno a noi: il sole, il vento, l’acqua, la terra e le piante. CO2 DECOMPOSIZIONE ENERGIA La CO2 emessa per la produzione di energia da biomasse è la medesima che le piante hanno prima assorbito per svilupparsi e che al completamento del loro ciclo vitale naturalmente restituiscono all’atmosfera perché sia nuovamente disponibile per altre piante. leaflet_Futuris_fire_energy_006.indd 1 Stampato su carta riciclata Freelife Vellum di Fedrigoni ottenuta con 55% di pura cellulosa certificata FSC, con 40% di fibre post-consumer certificate FSC e con 5% di fibre di cotone. design: Carmi e Ubertis stampa: GiErre snc - Codroipo Ci vuole energia dalla natura, per conservare la natura. In un mondo globale le risorse sono locali. Per questo si devono utilizzare tutte le possibilità di approvvigionamento locali di fonti rinnovabili perché è localmente che si vince la sfida per conservare l’ambiente e tutelare la qualità della vita nostra e delle generazioni future. I.P. 13-07-2011 16:51:58 Energia rinnovabile e clima Gli scenari futuri. Il futuro dell’ambiente e lo sviluppo economico hanno bisogno di nuova energia. Energia rinnovabile. Le fonti tradizionali, i combustibili fossili, sono inquinanti e limitate. La crisi climatica e il crescente innalzamento della temperatura atmosferica globale ne rendono necessaria la progressiva integrazione con fonti di energia più sostenibili per l’ambiente. Le biomasse vergini La scelta naturale. Le biomasse vergini sono fonti rinnovabili vegetali di origine organica che non hanno subito alcun processo di fossilizzazione. Liberano nell’ambiente la quantità di carbonio che hanno assimilato durante il loro sviluppo. Trarre energia dalle biomasse vergini riduce la dipendenza dalle fonti di natura fossile come il petrolio e il carbone. Le biomasse vergini sono una fonte di energia pulita su cui l’Unione Europea ha deciso di investire al pari dell’eolico e del fotovoltaico e in linea con gli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto. Le piante, gli alberi, grazie al processo di fotosintesi, trasformano l’energia solare assorbendo minerali e acqua dal sottosuolo e dall’aria anidride carbonica (CO2). Nel corso della vita, la pianta è in grado di immagazzinare l’energia solare, semplicemente crescendo. Al termine del ciclo vitale, libera l’anidride carbonica che ha assorbito per svilupparsi. Le fonti rinnovabili di energia si trovano in natura e sono quelle che si rigenerano e non sono esauribili nella scala dei tempi umani. Il ciclo del carbonio Le fonti di energia rinnovabile sono in natura, intorno a noi: il sole, il vento, l’acqua, la terra e le piante. CO2 ENERGIA CO2 DECOMPOSIZIONE Ci vuole energia dalla natura, per conservare la natura. In un mondo globale le risorse sono locali. Per questo si devono utilizzare tutte le possibilità di approvvigionamento locali di fonti rinnovabili perché è localmente che si vince la sfida per conservare l’ambiente e tutelare la qualità della vita nostra e delle generazioni future. La CO2 emessa per la produzione di energia da biomasse è la medesima che le piante hanno prima assorbito per svilupparsi e che al completamento del loro ciclo vitale naturalmente restituiscono all’atmosfera perché sia nuovamente disponibile per altre piante. Biomasse in Friuli La ricchezza del territorio. In un mondo globale, l’energia più pulita è quella locale. I numeri Il Friuli Venezia Giulia ha una fonte di energia che, se valorizzata, può diventare inesauribile: i suoi campi, i suoi vigneti e i suoi boschi. Valore dell’ investimento: Produrre energia dalle piante e dagli alberi vuol dire dare nuovi sbocchi all’agricoltura, prendersi cura dei boschi e del territorio, aumentare la densità alberata, perché il combustibile non si esaurisca mai e così neanche l’energia. Il Piano Energetico Regionale del Friuli Venezia Giulia considera la biomassa vergine di origine forestale e agricola una risorsa significativa sul territorio e ne auspica l’impiego per la produzione di energia e calore. I boschi in Friuli Venezia Giulia (fonte Corpo Forestale dello Stato) 300.000 ettari di superficie forestale, oltre il 35-40% dell’intera Regione L’energia verrà prodotta dalla sola combustione di biomasse vergini di origine agricola e forestale: un generatore di vapore a griglia alimenterà un turbogeneratore. Fire Energy ha scelto le tecnologie più avanzate, sicure e affidabili in grado di garantire la sostenibilità ambientale e il massimo rendimento energetico per la centrale. 40 milioni di Euro Potenza termica: 25 MWt L’impianto sarà dotato di sistemi di depurazione dei fumi e di monitoraggio costante che garantiranno livelli di emissioni largamente inferiori a quelli stabiliti dalla legge nazionale per questo tipo di impianti. Per esempio, l’entità delle emissioni della centrale è in proporzione assai inferiore a quella di un camino domestico che è privo di sistemi di depurazione e di controllo della combustione. Produzione elettrica equivalente circa al consumo dell’Area Industriale di Pannellia Ore di esercizio: 8.000 ore anno Consumo di biomassa: FIREENERGYinaccordoconil Comune installerà una centralina per il monitoraggio della qualità dell’aria a Sedegliano e renderà pubblici i dati misurati in continuo dagli analizzatori posti sul camino della centrale. 67.000 tonnellate anno Occupazione: 100 posti di lavoro Questo permetterà a tutti i cittadini e alla Pubblica Amministrazione di disporre dei dati di qualità dell’aria locale e delle emissioni dalla centrale in modo chiaro e trasparente e costantemente aggiornato. (di cui 15-20 all’impianto e 70-80 alla filiera di approvvigionamento) 100% 40,0% 0% Polveri Limite di legge leaflet_Futuris_fire_energy_006.indd 2 1,4% 25% COT CO Valore atteso NOx SOx L impianto Enti locali e permessi. Area della filiera Raggio 70 km La procedura autorizzativa ha avuto inizio nel 2008. La provincia di Udine, su delega dal Comune di Sedegliano - Ente competente per l’autorizzazione di piccoli e medi impianti - ha disposto tre Conferenze dei Servizi per l’analisi degli elaborati progettuali e la valutazione del progetto. Il processo autorizzativo gestito dalla Provincia ha coinvolto 18 Enti e uffici preposti all’esame della domanda e dell’intero progetto, che hanno dato parere favorevole all’unanimità. L’autorizzazione prescrive l’uso esclusivo di biomasse solide vergini di origine agro forestale per la produzione di energia, ed esclude l’utilizzo di rifiuti. Attraverso la filiera l’impianto può realizzare una forte integrazione con il territorio e rappresentare un esempio di sostenibilità ambientale ed economica: l’indotto generato fornirà un nuovo sbocco commerciale certo al settore agricolo-forestale locale. Più in particolare i benefici potenziali dell’attività di filiera sul territorio sono: La composizione del mix di combustibile prevista dal piano di approvvigionamento Short Rotation Forestry, residui di pioppicoltura, boschi 35 % Espianti e potature (vigneti e frutteti) 20 % Biomassa di origine agricola (per esempio stocchi di mais) 22,5% 25,0% 50% 5,0% L’impianto da 25 MWt, una taglia mediopiccola adeguata ad un approvvigionamento basato sulla “filiera corta”, risponde ai principi di sostenibilità e sorgerà nell’area industriale di Pannellia, a Sedegliano, per produrre energia, utilizzare il calore residuo di processo e dare lavoro a circa 100 persone. 75% 3,3% Fire Energy Piu energia per il territorio. La biomassa vergine di origine agricola e forestale viene prodotta e raccolta nell’ambito della cosiddetta filiera corta. Saranno cioè le mani esperte di agricoltori, operatori forestali e boscaioli locali, che conoscono le terre e la natura friulane e raccoglieranno il materiale necessario alla centrale nel raggio di 70 km dall’impianto. • Nuoviepiùefficientimeccanismi produttivi agricoli e forestali • Manutenzionedeiboschi • Recuperodeiterrenimarginali incolti attraverso la produzione di piantagioni dedicate • Valorizzazionedellepotaturedi vigneti, frutteti e uliveti •Lamanutenzioneegestione del territorio Confronto dati attesi con limiti di legge FIREENERGYèilprogettoiniziatonel 2007 con l’obiettivo di produrre energia in modo naturale. La filiera corta Dal territorio all energia. Diossine 30 % Altre biomasse di origine agricola (per esempio vinacce) 8% Verde urbano e cura del territorio 7% 0 20 40 60 80 100 13-07-2011 16:21:49 Biomasse in Friuli La ricchezza del territorio. In un mondo globale, l’energia più pulita è quella locale. I numeri Il Friuli Venezia Giulia ha una fonte di energia che, se valorizzata, può diventare inesauribile: i suoi campi, i suoi vigneti e i suoi boschi. Valore dell’ investimento: Produrre energia dalle piante e dagli alberi vuol dire dare nuovi sbocchi all’agricoltura, prendersi cura dei boschi e del territorio, aumentare la densità alberata, perché il combustibile non si esaurisca mai e così neanche l’energia. Il Piano Energetico Regionale del Friuli Venezia Giulia considera la biomassa vergine di origine forestale e agricola una risorsa significativa sul territorio e ne auspica l’impiego per la produzione di energia e calore. I boschi in Friuli Venezia Giulia (fonte Corpo Forestale dello Stato) 300.000 ettari di superficie forestale, oltre il 35-40% dell’intera Regione L’energia verrà prodotta dalla sola combustione di biomasse vergini di origine agricola e forestale: un generatore di vapore a griglia alimenterà un turbogeneratore. Fire Energy ha scelto le tecnologie più avanzate, sicure e affidabili in grado di garantire la sostenibilità ambientale e il massimo rendimento energetico per la centrale. 40 milioni di Euro Potenza termica: 25 MWt L’impianto sarà dotato di sistemi di depurazione dei fumi e di monitoraggio costante che garantiranno livelli di emissioni largamente inferiori a quelli stabiliti dalla legge nazionale per questo tipo di impianti. Per esempio, l’entità delle emissioni della centrale è in proporzione assai inferiore a quella di un camino domestico che è privo di sistemi di depurazione e di controllo della combustione. Produzione elettrica equivalente circa al consumo dell’Area Industriale di Pannellia Ore di esercizio: 8.000 ore anno Consumo di biomassa: FIREENERGYinaccordoconil Comune installerà una centralina per il monitoraggio della qualità dell’aria a Sedegliano e renderà pubblici i dati misurati in continuo dagli analizzatori posti sul camino della centrale. 67.000 tonnellate anno Occupazione: 100 posti di lavoro Questo permetterà a tutti i cittadini e alla Pubblica Amministrazione di disporre dei dati di qualità dell’aria locale e delle emissioni dalla centrale in modo chiaro e trasparente e costantemente aggiornato. (di cui 15-20 all’impianto e 70-80 alla filiera di approvvigionamento) 100% 40,0% 0% Polveri Limite di legge leaflet_Futuris_fire_energy_006.indd 2 1,4% 25% COT CO Valore atteso NOx SOx L impianto Enti locali e permessi. Area della filiera Raggio 70 km La procedura autorizzativa ha avuto inizio nel 2008. La provincia di Udine, su delega dal Comune di Sedegliano - Ente competente per l’autorizzazione di piccoli e medi impianti - ha disposto tre Conferenze dei Servizi per l’analisi degli elaborati progettuali e la valutazione del progetto. Il processo autorizzativo gestito dalla Provincia ha coinvolto 18 Enti e uffici preposti all’esame della domanda e dell’intero progetto, che hanno dato parere favorevole all’unanimità. L’autorizzazione prescrive l’uso esclusivo di biomasse solide vergini di origine agro forestale per la produzione di energia, ed esclude l’utilizzo di rifiuti. Attraverso la filiera l’impianto può realizzare una forte integrazione con il territorio e rappresentare un esempio di sostenibilità ambientale ed economica: l’indotto generato fornirà un nuovo sbocco commerciale certo al settore agricolo-forestale locale. Più in particolare i benefici potenziali dell’attività di filiera sul territorio sono: La composizione del mix di combustibile prevista dal piano di approvvigionamento Short Rotation Forestry, residui di pioppicoltura, boschi 35 % Espianti e potature (vigneti e frutteti) 20 % Biomassa di origine agricola (per esempio stocchi di mais) 22,5% 25,0% 50% 5,0% L’impianto da 25 MWt, una taglia mediopiccola adeguata ad un approvvigionamento basato sulla “filiera corta”, risponde ai principi di sostenibilità e sorgerà nell’area industriale di Pannellia, a Sedegliano, per produrre energia, utilizzare il calore residuo di processo e dare lavoro a circa 100 persone. 75% 3,3% Fire Energy Piu energia per il territorio. La biomassa vergine di origine agricola e forestale viene prodotta e raccolta nell’ambito della cosiddetta filiera corta. Saranno cioè le mani esperte di agricoltori, operatori forestali e boscaioli locali, che conoscono le terre e la natura friulane e raccoglieranno il materiale necessario alla centrale nel raggio di 70 km dall’impianto. • Nuoviepiùefficientimeccanismi produttivi agricoli e forestali • Manutenzionedeiboschi • Recuperodeiterrenimarginali incolti attraverso la produzione di piantagioni dedicate • Valorizzazionedellepotaturedi vigneti, frutteti e uliveti •Lamanutenzioneegestione del territorio Confronto dati attesi con limiti di legge FIREENERGYèilprogettoiniziatonel 2007 con l’obiettivo di produrre energia in modo naturale. La filiera corta Dal territorio all energia. Diossine 30 % Altre biomasse di origine agricola (per esempio vinacce) 8% Verde urbano e cura del territorio 7% 0 20 40 60 80 100 13-07-2011 16:21:49